Geniale 4

Page 1



STORIA STORIA .......................................................................................................... 2

Lo studio della Storia ............................................................................ 4 Gli strumenti dello storico ..................................................................... 6 I collaboratori dello storico ................................................................... 9 TECNOLOGIA Scienza e Storia ............................................................ 10 Il quadro di civiltà ..................................................................................... 11

LE CIVILTÀ DEI FIUMI ......................................................... 12 Dove eravamo rimasti? ......................................................................... 14 La Mezzaluna fertile .......................................................................... 16 I Sumeri ......................................................................................................... 17 Nella terra di Sumer ................................................................................ 18 DENTRO LA STORIA Le città sumere ................................................. 20 La società sumera .................................................................................... 22 La religione ................................................................................................... 23 La scrittura .................................................................................................... 24 TECNOLOGIA I Sumeri: un popolo ingegnoso ......................... 25 DENTRO LA STORIA A scuola con i Sumeri ................................... 26 DENTRO LA STORIA Lo Stendardo di Ur ......................................... 27 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE .......................... 28 I Babilonesi ................................................................................................. 30 La civiltà babilonese ............................................................................... 31 Le attività dei Babilonesi ...................................................................... 32 Il Codice di Hammurabi ....................................................................... 33 DENTRO LA STORIA Vivere a Babilonia ............................................ 34 CITTADINANZA Codici antichi e moderni .................................... 36 Gli Ittiti ........................................................................................................... 38 L’esercito ittita ............................................................................................. 39 Gli Assiri ........................................................................................................ 40 La città assira - Assurbanipal .............................................................. 41 TECNOLOGIA Un potente esercito .................................................. 44 METODO DI STUDIO Confronto tra civiltà ...................................... 45 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE .......................... 46 Gli Egizi .......................................................................................................... 48 La civiltà egizia ........................................................................................... 50 L’importanza del Nilo ............................................................................. 51 Le attività degli Egizi ............................................................................... 52 Il commercio ............................................................................................... 53 Il faraone ........................................................................................................ 54 La società egizia ........................................................................................ 55 Atlante antropologico:

Atlante

Gli Egizi da vicino ............................................ 56 La scrittura .................................................................................................... 58 TECNOLOGIA Geroglifici di ieri e di oggi ...................................... 59 Gli dei egizi ................................................................................................... 60 La vita oltre la morte .............................................................................. 61 DENTRO LA STORIA Le piramidi .......................................................... 62 DENTRO LA STORIA Vivere a Tebe ...................................................... 64 NARRATIVA I servi del visir ................................................................... 66 CITTADINANZA Un museo subacqueo ......................................... 67 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE .......................... 68 Gli Indi ............................................................................................................ 70 Attività, società e religione ................................................................. 71 I Cinesi ............................................................................................................ 72 Attività, società e religione ................................................................. 73 TECNOLOGIA Grandi inventori ........................................................... 74 METODO DI STUDIO Confronto tra civiltà ...................................... 75 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE .......................... 76 DENTRO LA STORIA

LE CIVILTÀ DEL MARE ........................................................ 78

I Fenici ............................................................................................................ 80 La civiltà fenicia .......................................................................................... 81 La navigazione ........................................................................................... 82 Empori e colonie ...................................................................................... 83 TECNOLOGIA Le navi fenicie ............................................................... 84 NARRATIVA Il viaggio di Malkhar ..................................................... 85 DENTRO LA STORIA I Fenici da vicino .............................................. 86 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE .......................... 88 Gli Ebrei ......................................................................................................... 90 Una civiltà in cammino ......................................................................... 91 Una religione monoteista ................................................................... 92 Le tavole della legge .............................................................................. 93 Le attività - La società ............................................................................ 94 CITTADINANZA La Giornata della Memoria ............................... 95 I Cretesi ......................................................................................................... 96 La civiltà cretese ........................................................................................ 97 Il dominio del mare ................................................................................. 98 La società e la religione ........................................................................ 99 DENTRO LA STORIA Il palazzo di Cnosso .................................... 100 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ....................... 102 METODO DI STUDIO Confronto tra civiltà ................................... 104

Quaderno antropologico:

Attiva i materiali digitali del M.I.O. BOOK:

Studente

Quaderno

CLIL:

CODING:

Docente - Classe capovolta

C


STORIA La parola storia deriva dalla lingua greca historìa e significa ricerca. Sarà capitato anche a te di fare una ricerca e di narrare, cioè di raccontare all’insegnante, ai tuoi compagni o a casa, le informazioni che hai raccolto. La storia è dunque la narrazione degli avvenimenti umani accaduti nel passato. Lo studioso che indaga il passato per ricostruire e raccontare i fatti più importanti compiuti dagli esseri umani si chiama storico.

Nelle prossime pagine studierai la vita di molti popoli vissuti nel passato. Incontrerai alcune parole della Storia che esprimono concetti molto importanti. Civiltà: l’insieme degli aspetti che caratterizzano un popolo (quando è vissuto, dove e quali erano le abitudini quotidiane, da chi era governato, in quale religione credeva...). Cultura: l’insieme delle conoscenze scientifiche, tecnologiche e artistiche proprie di un popolo. Società: l’insieme delle persone che vivono nello stesso territorio, rispettano le stesse leggi e condividono alcuni aspetti culturali.

2


SAI CHI è? Erodoto, uno studioso greco vissuto nel V secolo a.C., è considerato il primo storico di tutti i tempi. Viaggiò molto, visitò luoghi e consultò archivi. I suoi scritti hanno offerto preziose informazioni sugli usi, i costumi e le religioni dei popoli antichi. Egli fu il primo a sostenere che le imprese compiute dagli uomini del passato non dovessero essere dimenticate. Pertanto le raccolse in un’opera chiamata Storie.

CITTADINANZA La Grande Muraglia cinese è considerata un patrimonio di tutta l’umanità e perciò è protetta dall’UNESCO (vedi pag. 9).

STUDIANDO STORIA: • conoscerai le vicende, le abitudini di vita e il modo di pensare dei popoli vissuti molto prima di te; • comprenderai che per capire il presente occorre conoscere ciò che è accaduto nel passato; • scoprirai il metodo con cui si studiano le antiche civiltà.

3


STORIA

LO STUDIO DELLA STORIA Che cosa fa esattamente lo storico? Il metodo di lavoro dello storico si basa su alcuni passaggi. Egli: • ricerca, analizza e interpreta le fonti storiche; • colloca i fatti nel tempo e nei luoghi in cui sono avvenuti; STUDIO STORIA • ricostruisce e spiega gli avvenimenti attraverso ciò che ha studiato. Osserva l’immagine con attenzione e rispondi alle domande. • Chi potrebbe essere la persona ritratta nella foto? • Che cosa sta facendo? • L’oggetto osservato è nuovo o antico? • Perché viene analizzato?

4


STORIA

DIAMOCI UNA MANO Lavora con un compagno. Chi potrebbe essere stavolta la persona ritratta nella foto? Che cosa sta facendo? Dove si trova?

CHE COSA IMPARERò Come lavora lo storico. Chi aiuta lo storico. he cos’è un quadro di C civiltà. ome si legge una linea C del tempo.

A CHE COSA MI SERVIRà A comprendere che le tracce e le fonti del passato ci danno informazioni sulla vita dei popoli antichi.

Le MIE COMPETENZE onoscere e utilizzare C le fonti per ricavare informazioni sul passato. ollocare i fatti accaduti C nello spazio e nel tempo.

5


STORIA STUDIO STORIA Sottolinea i principali strumenti che utilizza lo storico. Quale tipo di fonte, oltre a quelle orali, non aveva a disposizione lo storico per studiare la Preistoria?

“Grotta delle mani” in Argentina.

Lo studio della Storia

Quaderno p. 18

Gli strumenti dello storico Lo storico, come ogni altro scienziato, per indagare e ricercare informazioni si avvale di strumenti adatti a riportare a oggi i messaggi che i nostri predecessori hanno lasciato nel passato. I più importanti sono le fonti, le carte geostoriche e le linee del tempo.

Le fonti storiche Una fonte è ciò che si è conservato dall’antichità ed è giunto fino ai nostri giorni. Lo storico utilizza le fonti con un vero e proprio metodo scientifico. Egli infatti per prima cosa indaga per capire se la fonte che sta studiando sia autentica. Poi formula delle ipotesi su come, quando e perché quella fonte sia stata prodotta. Infine trae le sue conclusioni, cioè fornisce la sua interpretazione dei fatti e la mette per iscritto. Esistono diversi tipi di fonte, suddivisi in base alle loro caratteristiche.

Fonti iconografiche o visive Si tratta di immagini di vario tipo: incisioni rupestri, dipinti, disegni, cartine e fotografie. Fonti orali Si tratta di tutte le informazioni tramandate/trasmesse a voce: testimonianze, racconti, interviste, canti.

Fonti scritte Sono tutti i documenti in forma scritta: tavolette di argilla, fogli di papiro, e poi lettere, documenti, libri, giornali.

6

Fonti materiali Oggetti di ogni tipo prodotti dall’uomo: armi, strumenti di lavoro, gioielli, dipinti, vasi, tombe, ma anche resti vegetali e animali.


STORIA

Quaderno p. 18

Lo studio della Storia

La linea del tempo Lo storico, per ricostruire gli eventi del passato, deve capire quando si sono svolti. Per fare questo, si serve di uno strumento, la linea del tempo, sul quale colloca i fatti in ordine cronologico, cioè in ordine di tempo dal più lontano al più vicino a noi. Per collocare sulla linea del tempo un fatto accaduto in un momento preciso, lo storico deve stabilire da quando cominciare a contare gli anni. Il punto di inizio è considerato un avvenimento del passato ritenuto molto importante. Nel mondo occidentale, quindi anche in Italia, questo evento è la nascita di Gesù Cristo. Per questo motivo, accanto alle date che indicano i fatti accaduti, si aggiungono le abbreviazioni a.C. (avanti Cristo), per indicare ciò che è avvenuto prima della nascita di Cristo, e d.C. (dopo Cristo) per indicare i fatti avvenuti dopo. Gli studiosi dividono poi gli avvenimenti del passato in periodi storici. Ciascun periodo inizia con un evento significativo: l’invenzione della scrittura, per esempio, indica la fine della Preistoria e l’inizio della Storia.

IV millennio a.C. 4000 a.C.

III millennio a.C.

3000 a.C.

II millennio a.C.

2000 a.C.

I millennio a.C.

1000 a.C.

Inizio della Storia

IN MATEMATICA In Storia il tempo si misura in anni. Per misurare avvenimenti accaduti nel lungo periodo si usano i suoi multipli: il decennio (10 anni), il secolo (100 anni), il millennio (1000 anni). Gli antichi Romani contavano gli anni da quando fu fondata la città di Roma (che per noi sarebbe il 753 a.C.); i Greci da quando si svolse la prima Olimpiade (776 a.C.); gli Arabi da quando il profeta Maometto cominciò la predicazione della sua religione, l’Islam (622 d.C.).

I millennio d.C.

Nascita di Cristo (anno 0)

II millennio d.C.

1000 d.C.

2000 d.C. OGGI

STUDIO STORIA

COMPITO DI REALTà

Osserva la linea del tempo e rispondi. • Quanti millenni sono indicati prima della nascita di Cristo? • Quanti secoli? • Quanti millenni sono indicati dopo la nascita di Cristo?

Calcola l’anno della tua nascita secondo: i Greci, i Romani e gli Arabi.

Colloca sulla linea del tempo le seguenti date: 500 a.C. - 600 d.C. - 2500 a.C. - 1000 d.C.

7


STORIA

Lo studio della Storia

Quaderno p. 18

Le carte geostoriche

Il Nilo e le rovine di Tebe.

Lo storico deve definire con precisione anche dove, cioè in quale spazio geografico, si sono verificati gli avvenimenti. Il territorio ha sempre influito molto sulla nascita e sullo sviluppo di una civiltà. Un popolo che è vissuto lungo le rive di un fiume avrà imparato a navigarlo e a usare le sue acque per irrigare i campi. Per questo motivo lo storico utilizza le carte geostoriche, cioè particolari carte che mostrano, accanto agli elementi geografici (rilievi, pianure, fiumi, mari, città...), anche elementi storici, per esempio i confini di un territorio, i luoghi in cui si sono combattute delle battaglie, le rotte di navigazione di un popolo, la diffusione dei prodotti agricoli in un territorio, particolari monumenti e siti archeologici... Ogni carta geostorica ha un titolo che fa capire l’argomento trattato e una legenda, che spiega che cosa rappresentano i simboli, le linee o i colori presenti sulla carta.

STUDIO STORIA Osserva la carta geostorica e rispondi. • Qual è il titolo della carta? • Che tematica tratta? • Che cosa rappresentano invece i colori verde e azzurro? • Ci sono elementi disegnati? Quali? • Che cosa indicano? Le piramidi di Giza.

8

Zoom carta geostorica

L’antico egitto


STORIA

Lo studio della Storia

I collaboratori dello storico Lo storico, per svolgere il suo complesso lavoro, ha bisogno di collaborare con altri studiosi che, grazie alle loro conoscenze specifiche, lo aiutano per una ricostruzione corretta dei fatti. L’archeologo cerca e porta alla luce dallo scavo, detto appunto “archeologico”, i resti di antiche civiltà, li analizza e li data. Il paleontologo studia i resti fossili di vegetali e animali; in questo modo può ricostruire la loro origine e la loro evoluzione nel tempo. L’antropologo studia gli esseri umani sotto diversi punti di vista: i loro comportamenti, le usanze e le abitudini all’interno delle società in cui vivono, la loro cultura. Il geologo studia le rocce, la loro composizione, la loro formazione e le trasformazioni avvenute nel tempo. Il suo studio permette di stabilire l’età dei reperti trovati in un certo terreno.

L’archeologo.

L’antropologo.

Il paleontologo.

Il geologo.

Molte parole terminano in logo, che deriva dalla parola greca logos e che significa “discorso, studio”.

COMPITO DI REALTà Diventa un archeologo. Prendi un foglio e disegna una città. Scrivici sopra “Città antichissima: 5 000 anni fa”. Metti il foglio in una bacinella e ricoprilo di sabbia o terra. Ora scrivi su un altro foglio “Città antica: 4 000 anni fa” e appoggialo sopra la terra che hai appena sistemato. Ricopri anche questo. Ripeti la stessa operazione scrivendo sul foglio “Città recente: 3 000 anni fa” e ricopri. Ora, immagina di essere un archeologo e inizia a scavare. Quale civiltà troverai per prima?

CITTADINANZA L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui la sigla UNESCO) è stata creata nel 1946 con lo scopo di promuovere la pace e la collaborazione tra gli Stati del mondo attraverso l’istruzione, la scienza e la cultura. “Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco” è la qualifica data a un luogo di particolare interesse storico e naturalistico.

9


TECNOLOGIA

Lo studio della Storia

Scienza e Storia Datazione: collocazione sulla linea del tempo di un fatto o evento.

L’archeologia si serve anche delle scoperte scientifiche e dei progressi tecnologici per trovare reperti da analizzare nel suolo o nell’acqua e per datarli. • I l radiocarbonio permette di datare i reperti vegetali o animali. Tutti gli organismi viventi contengono carbonio radioattivo (una formula chiamata C14). Quando un organismo muore, il carbonio 14 diminuisce col passare degli anni, quindi minore è la sua quantità nel reperto, più esso è antico. • L a termoluminescenza è un fenomeno fisico di emissione di luce da parte di alcuni cristalli che compongono la ceramica, se vengono riscaldati ad alte temperature (oltre i 500 °C). La quantità di luce dipende dal tempo trascorso dalla cottura, quindi corrisponde a quando sono stati creati gli oggetti. • I l georadar è uno strumento che consente di ottenere una mappa degli elementi presenti nel sottosuolo, semplicemente passandoci sopra.

COMPITO DI REALTà Immagina di essere uno storico. Lavora, da solo o con un compagno, sul reperto dell’immagine qui a lato. Segui i seguenti passaggi. 1. Studia come è stata realizzata questa fonte del passato. Quale immagine è rappresentata? Su che cosa è stata dipinta? Quali strumenti ha utilizzato l’uomo antico? Con quali colori è stata realizzata? Da dove si ricavavano i colori? 2. Poniti delle domande. Perché gli uomini primitivi realizzavano disegni di animali? L’uomo che ha realizzato il disegno abitava in quella zona o veniva da lontano? 3. Trai le conclusioni e metti per iscritto la ricerca che hai fatto.

10

Le pitture della grotta di Chauvet in Francia (Paleolitico: circa 30 000 anni fa).


Lo studio della Storia

Atlante p. 2

STORIA

Quaderno p. 19

Il quadro di civiltà La parola civiltà, che da qui in avanti incontrerai spesso, indica l’insieme degli aspetti che caratterizzano un popolo. Essa deriva da “città”, infatti i primi popoli crearono delle civiltà proprio dove prima fondarono delle città. Che cosa caratterizza una civiltà? 1. Il luogo: dove si è sviluppata e il tipo di territorio. 2. Il tempo: quando si è sviluppata e quanto è durata. 3. Le attività: i lavori che la popolazione faceva per vivere e come si svolgeva la vita quotidiana. 4. L’organizzazione sociale: come era organizzata e divisa la popolazione delle città e chi comandava. 5. La religione: in quali divinità credevano e come le onoravano. 6. Le conoscenze: quali furono le invenzioni fatte, come la scrittura, le opere d’arte e quelle architettoniche. Questi punti costituiscono gli indicatori di civiltà, gli aspetti su cui lo storico indaga e, attraverso le fonti, ricostruisce il quadro di civiltà. Le mappe sono un utile strumento da utilizzare per costruire il quadro delle civiltà che incontrerai.

DIAMOCI UNA MANO Con un compagno, utilizza la mappa qui sotto per descrivere le caratteristiche della civiltà in cui vivete. Poi confrontatevi con gli altri compagni.

STUDIO STORIA Inserisci al posto giusto gli indicatori di civiltà: società - dove - quando - religione - attività - invenzioni e tecnologia

................................................ - Quando si è sviluppata? - Quanto tempo è durata?

................................................ - Quali divinità si adoravano?

................................................ - Dove è sorta? - Com’era il territorio?

CIVILTà

................................................................. - Come era divisa la popolazione? - Chi governava il popolo?

................................................ - Quali tipi di lavoro si svolgevano? - Come si viveva ogni giorno?

...................................................................... - Che cosa sapevano fare? - Quali invenzioni e scoperte fecero?

11


STORIA

Quaderno

p. 29

LE CIVILTà DEI FIUMI DOVE

IERI

La carta geostorica ti mostra dove sorsero le prime grandi civiltà.

STUDIO STORIA Osserva la carta geostorica e le linee del tempo, infine rispondi. • Che cosa hanno in comune le prime civiltà? • Quale civiltà è la più antica? • Quanti anni fa nacque? • Quali furono contemporanee?

quando

Il fiume Tigri.

Le linee del tempo mostrano quando si svilupparono le civiltà. Civiltà della Mesopotamia Egizi Civiltà dell’Indo Cinesi

4000 a.C.

12

3000 a.C. Zoom carta geostorica

2000 a.C.

1000 a.C.

Nascita di Cristo

1000 d.C.

2000 d.C. OGGI


Atlante

STORIA

pp. 3-5; 8-9 e 114

Egitto Capitale: Il Cairo L’Egitto è uno dei Paesi più popolosi dell’Africa. La maggior parte della popolazione vive ancora vicino alle rive del fiume Nilo.

DOVE

OGGI

Iraq Capitale: Baghdad L’agricoltura è ancora una risorsa per l’Iraq, ma la vera ricchezza è il petrolio estratto dal sottosuolo, una preziosa fonte di energia.

Pakistan Capitale: Islamabad La valle del fiume Indo oggi fa parte del Pakistan, una repubblica di religione musulmana divenuta indipendente dall’India nel 1947.

India Capitale: Nuova Delhi L’India è uno dei più vasti e popolosi Stati del mondo. Possiede grandi risorse economiche. Tuttavia il problema della povertà è molto presente.

DOVE

OGGI

STUDIO STORIA Osserva le carte geografiche e rispondi. • Quali fiumi attraversano l’attuale Iraq? • Quali erano le antiche città egizie? Qual è la capitale attuale? • Quali Stati comprende il territorio degli Indi?

Cina Capitale: Pechino La Cina è il Paese più popoloso del mondo. Dalla fine del secolo scorso la Cina ha iniziato un processo di trasformazione che l’ha portata a essere una grande potenza industriale.

Zoom carte geostoriche

13


STORIA Tecnologia

Le civiltà dei fiumi

Dove eravamo rimasti? Durante il periodo del Paleolitico, gli uomini vivevano di caccia, pesca e raccolta di frutti selvatici. Circa 10 000 anni fa, cominciarono a coltivare la terra scoprendo l’agricoltura. Impararono a seminare e ad aspettare che la terra producesse cibo, così da nomadi diventarono sedentari e si stabilirono vicino alle coltivazioni. Nacquero così i primi villaggi, fatti di case di pietra o di argilla. L’uomo imparò anche ad allevare animali, utili per il sostentamento. Questi grandi cambiamenti segnarono il passaggio dal periodo del Paleolitico al Neolitico.

Per raccogliere l’acqua e sollevarla più facilmente, le popolazioni che vivevano lungo il fiume usavano lo shaduf, uno strumento simile a una gru.

GENIALE! Indica con una X. 1. Uno dei cambiamenti più importanti nella vita degli esseri umani si verificò A 8000 anni fa. B 10 000 anni fa. C 10 000 anni prima di Cristo. D 1000 anni dopo Cristo. 2. Con la nascita dell’agricoltura gli uomini A diventarono nomadi. B diventarono artigiani. C diventarono allevatori. D diventarono sedentari. 3. Nei villaggi le abitazioni erano A di pietra o argilla. B capanne. C fatte con pelli di animali. D grotte.

14

Paleolitico 2 milioni di anni fa

Neolitico 10 000 anni fa

5000 anni fa

I vantaggi offerti dal fiume All’inizio l’agricoltura si sviluppò nelle pianure percorse da grandi fiumi: il Tigri e l’Eufrate in Mesopotamia, il Nilo in Egitto, l’Indo in India, il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro in Cina. I fiumi offrivano alcuni grandi vantaggi alle popolazioni. Erano una riserva di acqua dolce che veniva utilizzata sia per uso personale (per bere, lavarsi...), sia per irrigare i campi, sia come via di comunicazione. Infatti sull’acqua ci si spostava più velocemente che sulla terraferma, grazie all’invenzione di imbarcazioni che permettevano anche di trasportare pesanti carichi. Inoltre, le civiltà dei fiumi impararono anche a sfruttare le acque come fertilizzante. Durante l’anno, i fiumi straripavano e inondavano le terre circostanti. Quando l’acqua si ritirava, lasciava sul terreno un fango che rendeva il terreno fertile. Tuttavia poteva capitare che improvvise inondazioni distruggessero campi e villaggi o che periodi di scarse piogge non permettessero alle terre di essere irrigate a sufficienza.


STORIA

Atlante pp. 108-109

Le civiltà dei fiumi

Le canalizzazioni Queste civiltà ben presto capirono che se avessero controllato l’acqua dei fiumi, avrebbero avuto questa risorsa sempre a disposizione. Così impararono a costruire: • canali per deviare l’acqua; • argini rialzati per fermare le piene; • chiuse, cioè sbarramenti, per far scorrere o arrestare l’acqua; • dighe e bacini per raccogliere le acque.

fiume

argine

riserva

Le città e la divisione del lavoro Grazie al controllo delle acque, i raccolti si fecero più abbondanti, un maggior numero di persone poteva essere nutrito e la popolazione aumentò. Alcuni villaggi cominciarono a ingrandirsi, fino a trasformarsi in città organizzate, dove gli abitanti svolgevano compiti precisi. Nacque così una prima divisione del lavoro e si formarono le prime classi sociali. Oltre ai contadini, che si occupavano dei campi, nacquero altre categorie di specialisti che svolgevano attività utili per tutta la comunità: •a rtigiani, che costruivano strumenti necessari per il lavoro: vasai, falegnami, tessitori, fabbri; •m ercanti, che scambiavano le proprie merci con quelle di villaggi anche molto lontani; • s acerdoti, che si occupavano delle cerimonie religiose e gestivano le riserve alimentari nei magazzini dei templi; • il re, che era a capo di tutta la città.

canale

chiusa

STUDIO STORIA Completa la tabella scrivendo le cause o le conseguenze. CAUSE

CONSEGUENZE

........................................................................................................................ ........................................................................................................................

... i raccolti si fecero più abbondanti, il cibo non mancava e aumentò la popolazione.

L’agricoltore capì che era importante controllare le acque, perciò...

........................................................................................................................ ........................................................................................................................

I villaggi diventarono città organizzate dove gli abitanti svolgevano compiti precisi, per cui...

........................................................................................................................ ........................................................................................................................

15


STORIA

LA MEZZALUNA FERTILE DOVE

IERI

STUDIO STORIA Osserva la carta geostorica e rispondi. • Perché viene chiamata mezzaluna? • Comprende un territorio montuoso o pianeggiante? • Secondo te, che tipo di attività svolgevano i popoli che la abitavano?

quando

La zona delimitata dai due grandi fiumi, Tigri e Eufrate, fu chiamata sin dall’antichità Mesopotamia, un termine greco che significa “in mezzo ai fiumi”. Unita alle fertili valli di altri due fiumi, il Nilo in Egitto e il Giordano nella Terra di Canaan, forma la cosiddetta Mezzaluna fertile. Questa regione fu la culla delle prime civiltà agricole, a cominciare dai Sumeri, che abitavano stabilmente il territorio chiamato appunto Sumer, in Mesopotamia.

Ecco le linee del tempo delle civiltà che si svilupparono in Mesopotamia. Sumeri Babilonesi Ittiti Assiri

4000 a.C.

16

3000 a.C. Zoom carta geostorica

2000 a.C.

1000 a.C.

Nascita di Cristo


STORIA

Le civiltà dei fiumi

I Sumeri STUDIO STORIA Osserva con attenzione queste fonti della civiltà sumera. Infine rispondi. • Quali attività svolgevano i Sumeri? • Conoscevano la scrittura? • Quali materiali lavoravano?

CHE COSA IMPARERò

A CHE COSA MI SERVIRà

ove e quando si sviluppò D la civiltà sumera.

A sapere come ricavare informazioni da un testo.

uando e perché nacque Q la scrittura.

A saper leggere il quadro di civiltà della civiltà sumera.

uali erano le principali Q caratteristiche della civiltà sumera.

LE MIE COMPETENZE omprendere avvenimenti, C fatti e fenomeni della società sumera. L eggere una carta geostorica. ollocare i fatti accaduti C sulla linea del tempo. I ndividuare la relazione tra la civiltà sumera e lo spazio in cui nacque. Zoom fotografici

17


STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Atlante pp. 3 e 8

Quaderno p. 20

Nella terra di Sumer

DOVE

I primi abitanti della Mesopotamia furono i Sumeri, un popolo nomade che, tra il 4000 e il 3500 a.C., si stabilì nella pianura detta Sumer, tra i fiumi Tigri ed Eufrate, dalla quale poi si espansero in gran parte della Mesopotamia. In origine questa era una regione paludosa e spesso veniva inondata dalle acque dei fiumi. Per rendere questa terra fertile e coltivabile, i Sumeri impararono a controllare le piene. Così costruirono argini per impedire le inondazioni, prosciugarono le paludi stagnanti e scavarono canali per regolamentare il flusso dell’acqua.

L’organizzazione del lavoro IN geografia La piena di un fiume si verifica quando, a causa delle forti piogge, la quantità delle sue acque aumenta di molto. Queste talvolta superano gli argini e allagano il territorio circostante.

1. gli specialisti che progettavano canali e dighe, dirigevano i lavori e misuravano i campi; 2. gli artigiani che costruivano gli strumenti necessari per lavorare, come pale, ceste, zappe, carriole...; 3. i contadini che, quando non lavoravano nei campi, erano occupati nella costruzione e nella manutenzione di argini, canali e dighe.

STUDIO STORIA Rispondi alle domande. • Quando si sviluppò la civiltà sumera? • Perché il lavoro dei Sumeri doveva essere ben organizzato? • Perché i contadini erano costretti a pagare i tributi? • Dove venivano messi i prodotti che i contadini consegnavano?

Primi stanziamenti

Lavori così importanti dovevano essere ben pianificati per essere realizzati, perciò molte persone dovevano collaborare tra loro:

Invenzione della scrittura

Grazie all’opera di tutti, le terre si trasformarono in campi ben coltivati che producevano in abbondanza orzo, grano, fichi, datteri, lino e sesamo. Tuttavia, poiché gli specialisti non svolgevano in pratica i lavori manuali e quindi non producevano cibo direttamente, i contadini erano obbligati dal re della città a donare loro parte del raccolto. Questi versamenti obbligatori erano le tasse, cioè i tributi che i contadini consegnavano: più terra e più greggi possedevano, più merce dovevano depositare. I prodotti venivano conservati in grandi magazzini e, in caso di raccolti meno abbondanti e carestie, costituivano anche una riserva di cibo. Conquista da parte dei Babilonesi

Nascita di Cristo

2000 a.C.

Anno 0

quando 4000 a.C.

18

3500 a.C.

Zoom carta geostorica


STORIA

Quaderno p. 20

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Le attività Oltre a essere esperti contadini, i Sumeri si dedicarono anche ad altre attività. Allevavano pecore e capre, dalle quali ricavavano latte, pelli e lana, e onagri, animali simili agli asini, che trainavano i carri. Gli artigiani, grazie alla grande quantità di argilla a disposizione, costruivano vasi e mattoni. Altri erano specializzati nella produzione di tessuti e gioielli. Nella terra di Sumer, però, mancavano alcune materie prime come il legname per le costruzioni e i metalli per gli utensili e le armi. Per risolvere questo problema, i mercanti sumeri raggiungevano terre anche lontane per barattare i loro prodotti. Cereali, vasellame, ceramiche e stoffe venivano scambiati con ciò di cui avevano bisogno. I Sumeri divennero così anche commercianti, viaggiando in carovane, cioè in gruppo, con animali, carri e merci, oppure sfruttando i fiumi con agili imbarcazioni.

Il baratto è lo scambio di un prodotto con un altro, senza l’uso del denaro.

STUDIO STORIA Completa la mappa con le parole chiave che ricavi dal testo. Nella terra di Sumer mancavano alcune .........................................................

I .................................... sumeri

raggiungevano terre .....................................................................

Ceramica sumera con inserti colorati. 3000 a.C.

....................................................... i loro prodotti con quello di cui avevano ................................................

Carro trainato da onagri. Da notare le ruote piene, senza raggi, e l’abbigliamento dei Sumeri, fatto da copricapi e gonnellini di lana.

Testa di toro in oro, con occhi di lapislazzuli, una pietra preziosa di colore blu. 2500 a.C.

19


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Le città sumere I raccolti abbondanti permettevano di nutrire un gran numero di persone, così la popolazione aumentò. Di conseguenza i piccoli villaggi sumeri cominciarono a ingrandirsi e diventarono col tempo delle città con migliaia di abitanti. Attorno alle città furono costruite delle mura per difendere la popolazione dagli attacchi delle tribù nomadi e delle città rivali, attirate dalle loro ricchezze. Le principali città sumere furono: Uruk, la più antica, che probabilmente arrivò a ospitare fino a 50 000 abitanti; Ur, dove sorgeva un’antica necropoli, il cimitero della città; poi Lagash, Nippur ed Eridu. Ogni città, indipendente dalle altre, era organizzata come un piccolo stato, era cioè una città-stato con un popolo, un territorio definito, che comprendeva anche la campagna circostante, leggi proprie e un re che le faceva rispettare. Le città più grandi erano protette da due cerchie di mura. La più esterna divideva la città dalla campagna, la più interna divideva la zona in cui viveva il popolo dal centro in cui si trovavano i palazzi e i templi più importanti.

fiume campi coltivati

palazzo reale

mura interne

abitazioni

mura esterne

STUDIO STORIA Rileggi il testo e completalo con i termini corretti. Aiutati anche con l’immagine. Le .................................... esterne costruite attorno alle città avevano lo scopo di .................................... dai nemici. Le città .................................... avevano anche una cerchia .................................... che separava l’area dei palazzi più importanti e dei .................................... dal resto della città. Ogni città era ....................................................., controllava un suo .................................... e aveva delle proprie ....................................: perciò erano chiamate città-.....................................

20


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Atlante pp. 10-11

DENTRO LA STORIA

La ziqqurat Al centro della città sorgeva un imponente edificio: la ziqqurat. Il termine deriva dal verbo zaqaru, che significa “elevato”. La sua struttura assomigliava a una grande torre a gradoni, alta fino a 90 metri, costruita con mattoni d’argilla induriti dopo essere stati essiccati al sole. Si innalzava per tre, cinque o anche sette piani collegati da rampe di scale. Era considerata un edificio sacro: infatti nella parte più alta sorgeva il tempio nel quale, secondo i Sumeri, viveva la divinità che proteggeva la città.

I mattoni erano uniti tra loro grazie al bitume, una sostanza impermeabile all’acqua, talvolta ricoperti di vernici dai colori brillanti.

Il tempio sorgeva sulla cima dell’edificio. Da qui i sacerdoti, che erano anche astronomi, osservavano le stelle e i movimenti dei pianeti.

Nei piani inferiori si trovavano la scuola degli scribi e i magazzini con le scorte di cibo.

Alcune rampe di scale consentivano di raggiungere la parte più alta della ziqqurat.

STUDIO STORIA Indica se le affermazioni sono vere o false. V • Al centro della città sorgevano le mura. • La ziqqurat era considerata un edificio sacro. V

F F

• Nei piani inferiori sorgeva il tempio. V •N ei piani inferiori c’erano i magazzini. V

Zoom immagine

F F

21


STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

La società sumera Il popolo sumero, in base alle attività che svolgeva e alle ricchezze che possedeva, era suddiviso in quattro gruppi, detti anche classi sociali.

• La persona più importante era il re, chiamato lugal, capo supremo della città. Egli stabiliva le leggi, era il più importante dei sacerdoti, comandava l’esercito e veniva adorato come un dio. • Dopo di lui c’erano i sacerdoti che celebravano i riti religiosi; i nobili che erano ricchi proprietari di terre; i guerrieri che combattevano sia per difendere la città dagli attacchi dei nemici sia per conquistare nuove terre; gli scribi che sapevano leggere e scrivere e registravano le scorte nei granai e le tasse versate. • Seguiva poi il gruppo più numeroso, quello del popolo, formato da contadini, mercanti, pastori, artigiani. • Infine c’erano gli schiavi che potevano essere prigionieri di guerra o persone che, non potendo pagare le tasse, avevano perso la libertà ed erano al servizio dei più ricchi.

STUDIO STORIA Osserva il disegno sopra. Riproduci sul quaderno una ziqqurat e, in ognuno dei quattro gradoni, scrivi il nome delle classi sociali in ordine di importanza.

22

Esercizio interattivo

CITTADINANZA Le donne sumere si sposavano molto giovani e talvolta le famiglie combinavano i matrimoni quando i futuri sposi erano ancora bambini. Successivamente la vita della donna si svolgeva all’interno della famiglia. Alcune donne delle famiglie nobili diventavano sacerdotesse di templi dedicati alle divinità femminili.

Sacerdote sumero con capo rasato, lunga barba e gonnellino di lana.


STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

La religione Per i Sumeri, l’acqua, la terra, il sole, il cielo, il vento, la pioggia erano molto importanti, perché permettevano la crescita di un buon raccolto. Per questo motivo cominciarono ad adorare e a temere gli elementi naturali come fossero delle divinità. La loro religione era politeista, perché credevano in molti dei. Le divinità avevano un aspetto e un carattere simili agli esseri umani, erano cioè antropomorfi, anche se, a differenza di questi ultimi, erano immortali. Se le persone obbedivano agli dei, questi le proteggevano, i raccolti erano abbondanti e i nemici venivano sconfitti; se invece disobbedivano, gli dei mandavano sulla terra inondazioni, carestie e sconfitte. Ogni città era affidata a un dio, che aveva il compito di proteggerla. A lui era dedicata la ziqqurat. Egli era il proprietario di tutto: case, terreni, ricchezze. La sua statua, posta nel tempio in cima alla ziqqurat, era vestita e nutrita, come fosse un dio in carne e ossa. Le principali divinità sumere erano: • Inanna, la dea della terra; •E nil, il dio del vento, che scatenava le tempeste; • Enki, dio delle acque; • Anu, dio del cielo e degli astri. C’era poi una serie di divinità minori chiamate geni, che potevano essere maligni oppure benigni, che proteggevano oppure ostacolavano gli uomini e le loro attività. I re e i più ricchi si facevano seppellire con molti oggetti utilizzati in vita: il corredo. Si credeva infatti che la vita continuasse anche nell’aldilà, dopo la morte.

Inanna, la dea della terra

Enil, il dio del vento

Politeista deriva da due parole greche: polys (molti) e théoi (dei).

GENIALE! Indica con una X. 1. Per i Sumeri, gli elementi della natura A erano considerati divinità. B erano sempre temuti. C erano sempre adorati. D non erano considerati divinità. 2. La ziqqurat era dedicata A al re-sacerdote. B ai sacerdoti. C al dio protettore della città. D al guerriero più valoroso. 3. I Sumeri credevano A in un solo dio, protettore della città. B in molti dei antropomorfi. C in molti dei mortali. D in un unico dio immortale.

Enki, il dio dell’acqua

Anu, il dio del cielo

23


STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Atlante p. 106

La scrittura

Tecnologia

I primi esempi di scrittura risalgono al 3300 a.C. A Uruk sono stati trovati dei “gettoni” di argilla cotta, di forma piatta, su cui erano incisi dei simboli che corrispondevano alle merci: pane, pelli, grano, tessuti, animali... I fori indicavano le quantità.

Nelle città sumere, i sacerdoti dovevano svolgere varie attività: • contare le quantità dei prodotti che entravano e uscivano dai magazzini; • calcolare quante e quali merci venivano affidate ai mercanti; • misurare i campi e i canali dopo le piene. Occorreva quindi uno strumento adatto per registrare dati e informazioni. Intorno al 3300 a.C. i Sumeri inventarono così il primo sistema di scrittura. Saper scrivere era considerata una vera fortuna. Gli scribi, cioè gli esperti di scrittura, vivevano accanto ai potenti della città per trascrivere, annotare e fare i conti. All’inizio i segni rappresentavano in maniera realistica gli elementi che indicavano. Questi primi esempi di scrittura sono chiamati pittogrammi. I Sumeri incidevano i segni con una cannuccia su tavolette di argilla tenera. Le tavolette poi venivano cotte o fatte seccare al sole e custodite in appositi archivi. I pittogrammi però potevano cambiare a seconda della tecnica di chi li scriveva, inoltre l’argilla fresca non permetteva disegni complicati. Quindi, con il passare degli anni, i pittogrammi diventarono sempre più schematici, fino a ridursi a segni più astratti, gli ideogrammi, con cui si indicavano anche idee o azioni. Gli ideogrammi erano incisi con un bastoncino dalla punta obliqua, che creava dei segni a forma di cuneo. Perciò questo tipo di scrittura viene chiamata cuneiforme.

STUDIO STORIA Osserva le immagini e abbina le didascalie corrette. 1 Scrittura cuneiforme schematica. 3 I pittogrammi sono affiancati dagli ideogrammi.

2 I pittogrammi rappresentano oggetti.

.....

Perché i Sumeri, secondo te, non utilizzavano lettere tonde?

24

.....

.....


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Quaderno p. 21

TECNOLOGIA

I Sumeri: un popolo ingegnoso I Sumeri realizzarono alcune invenzioni fondamentali per la vita dell’uomo.

Per trasportare le merci lungo i fiumi, essi costruirono le prime imbarcazioni. Erano fatte di vimini, cioè di canne, e foderate con pelle di animale. Più avanti utilizzarono anche il legno, per renderle più resistenti e capienti.

Furono anche gli inventori dell’aratro di legno, uno strumento utilizzato dai contadini. Aveva una punta di rame che permetteva di sollevare le zolle di terra, nella quale venivano deposti i semi grazie a un imbuto.

Il mattone per le costruzioni era fatto con un impasto di argilla e paglia, pressato in appositi stampi e fatto essiccare al sole.

Inventarono la ruota di legno pieno, che veniva utilizzata per muovere i carri ed era anche alla base del funzionamento del tornio, usato per fabbricare i vasi.

IN SCIENZE I sacerdoti Sumeri furono i primi astronomi. Essi, dalle terrazze della ziqqurat, studiavano le costellazioni e le fasi lunari, fondamentali per stabilire un calendario del raccolto e dei periodi in cui erano più frequenti le piene dei fiumi.

25


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

A scuola con i Sumeri

Su una tavoletta, che risale al 2000 a.C., uno scolaro racconta così una giornata di scuola: “– Figlio della casa delle tavolette, dove sei stato fin dai primi giorni? – Sono stato alla casa delle tavolette. – Che hai fatto nella casa delle tavolette? – Ho letto la mia tavoletta, mangiato la mia colazione, preparato una nuova tavoletta, vi ho scritto sopra e l’ho ripulita. Poi mi hanno assegnato il mio compito scritto.”

COMPITO DI REALTà Crea la tua tavoletta. • Procurati un cubetto di pongo, un foglio di plastica, un mattarello, della tempera marrone e un pennello. • Procurati una matita triangolare: sarà il tuo stilo. • Stendi il pongo con il mattarello sul foglio di plastica fino a ottenere una tavoletta. • Con lo stilo incidi il tuo nome in stampato maiuscolo. • Lascia asciugare, poi dipingi la tavoletta di marrone.

26

Grazie all’invenzione della scrittura, sono giunti sino a noi antichi documenti scritti, con informazioni sulla vita delle persone vissute migliaia di anni fa. In Mesopotamia, con la scrittura, nacque anche la scuola. Si iniziava a studiare a sei anni e si continuava fino ai diciotto. La scuola si chiamava edubba, che nella lingua sumera significa casa delle tavolette, non era aperta a tutti, ma solo ai figli maschi delle famiglie più ricche, e vi si insegnavano materie utili al commercio. La scrittura cuneiforme era complessa. Si dovevano memorizzare circa seicento segni, che poi dovevano essere incisi correttamente e velocemente. A capo della scuola c’erano l’umnia, il maestro, e i vari insegnanti, affiancati dagli addetti alla disciplina, che controllavano e spesso punivano duramente gli scolari che arrivavano in ritardo, non stavano seduti composti, chiacchieravano o avevano un rendimento scarso.

A capo della scuola c’era l’umnia, il maestro.

Le materie studiate erano la scrittura, l’aritmetica e la geometria.

Le lezioni duravano dall’alba al tramonto.


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Lo stendardo di Ur Lo stendardo di Ur è uno dei reperti che ci mostra le capacità artistiche dei Sumeri. Ritrovato nella necropoli di Ur, risale al 2500 a.C. circa e oggi si trova al British Museum di Londra. Si tratta di un pannello ligneo, intarsiato con inserti in lapislazzuli, pietra calcarea e conchiglie marine. È costituito da due facce rettangolari e due laterali a forma di trapezio. Le due facce più grandi rappresentano scene di vita quotidiana riportate su tre fasce. Da un lato sono rappresentate tre sequenze di guerra e dall’altro tre sequenze di pace.

DENTRO LA STORIA STUDIO STORIA Osserva e rispondi. • Quali abiti puoi osservare? • Chi è la figura più alta delle altre? • Ci sono le altre persone accanto a lui? Sono persone importanti o è gente del popolo? • Perché, secondo te, l’artista ha scelto di disporre le scene su tre lunghe fasce? Pensa a come si legge un fumetto: quali somiglianze trovi?

La faccia detta “della guerra” raffigura il re che guida l’esercito. Nella prima fascia i suoi uomini conducono verso di lui prigionieri ridotti in schiavitù. Nella seconda e nella terza si vedono scene di combattimento, con carri da guerra trainati da onagri al galoppo.

La faccia detta “della pace” rappresenta un banchetto e una processione alla presenza del re. Questo lato dello stendardo risulta interessante anche per la storia della musica, in quanto è rappresentato un suonatore di arpa. L’arpa suonata dal musico è identica a quella rinvenuta in una tomba della necropoli reale di Ur. Zoom fotografici

27


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 52

QUANDO

DOVE

4000 a.C. 2000 a.C. Nascita 3000 a.C. 1000 a.C. di Cristo

la civiltà dei SUMERI ATTIVITÀ

SOCIETÀ

INVENZIONI E TECNOLOGIA

allevamento: pecore, capre e onagri

re, capo supremo della città

scrittura cuneiforme: segni astratti

artigianato: costruzione di vasi e mattoni, tessuti e gioielli

sacerdoti, nobili, guerrieri e scribi

imbarcazioni

commercio: viaggiano in carovane o imbarcazioni

aratro di legno popolo: contadini, mercanti, pastori, artigiani

ruota mattone

schiavi

diario di bordo

Zoom carta geostorica

Mappa audioletta

politeista: credono in molti dei, che hanno un aspetto e un carattere simile agli uomini, sono perciò antropomorfi divinità: Inanna, Enil, Enki, Anu edificio sacro: ziqqurat

La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. mi ha aiutato in parte a ripetere. non mi ha aiutato. 28

RELIGIONE

PDF


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno p. 42

Completa le sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

QUANDO

DOVE

Tra il ..................................... a.C. e il 2000 a.C. si sviluppa la civiltà dei Sumeri nel sud della ..............................., vicino alle foci dei fiumi Tigri ed Eufrate.

ATTIVITà Le attività principali dei Sumeri sono: ..................................., artigianato e .................................... Costruiscono vasi e ....................................., tessuti e ...................................... Per commerciare i loro prodotti, viaggiano in ..................................... o ......................................

società A capo della città c’è il ....................., che stabiliva le leggi. Dopo di lui seguono: i ....................................., che celebrano riti religiosi, i ....................................., che sono ricchi proprietari di terre, i ..................................... che combattono, gli ..................................... che sanno leggere e scrivere. Al di sotto si trova il ....................................., composto da: contadini, mercanti, pastori e artigiani. Infine gli ......................................

INVENZIONI E TECNOLOGIA I Sumeri inventano la ............................................................ che è formata dagli ideogrammi, incisi con un bastoncino che crea segni a forma di cuneo. I Sumeri sono un popolo ingegnoso che realizza alcune invenzioni come: le .................................., l’..................................... di legno, la ..................................... e il ......................................

RELIGIONE I Sumeri credono in molti dei, perciò la loro religione è ................................................................. In ogni città c’è un edificio sacro, un tempio, chiamato ......................................

GENIALE! Indica con una X. 1. I Sumeri vivono in A città-stato unite tra loro. B grandi stati indipendenti tra loro. C città-stato indipendenti tra loro. 3. La figura più importante, dopo il re, è A l’artigiano. B il guerriero. C

2. L’attività più importante è A l’allevamento. B l’agricoltura. C il commercio. il sacerdote.

D

il contadino. 29


STORIA

Le civiltà dei fiumi

I BABILONESI STUDIO STORIA Osserva le fonti e rispondi. • I Babilonesi che cosa usavano per costruire? • Conoscevano la scrittura? • Quali materiali lavoravano i loro artigiani?

CHE COSA IMPARERò

LE MIE competenze

ove e quando nacque la D civiltà babilonese.

A sapere come ricavare informazioni da un testo.

icavare informazioni da R un’immagine.

a chi fu inventato il D primo codice di leggi scritte.

A mettere a confronto civiltà che si sono succedute su uno stesso territorio.

rientarsi sulla linea del O tempo.

uali erano le Q caratteristiche della civiltà babilonese.

30

A CHE COSA MI SERVIRà

Zoom fotografici

L eggere una carta geostorica. C onoscere un quadro di civiltà.


STORIA

Atlante pp. 3 e 8

Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

La civiltà babilonese

DOVE

I Sumeri commerciavano con diverse popolazioni nomadi, che confinavano con la terra di Sumer. Queste però, a partire dal 2500 a.C., attaccarono le città sumere e le conquistarono, attirate dalle pianure fertili e dalle loro ricchezze. Uno di questi popoli, gli Accadi, abitava la parte centrale della Mesopotamia, chiamata Accad, da cui deriva il nome dei suoi abitanti. Gli Accadi, comandati dal re Sargon, fondarono un regno che, oltre ai Sumeri, comprendeva anche altri popoli. Attorno al 2000 a.C. gli Accadi vennero attaccati dagli Amorrei. Il re Hammurabi (1792-1750 a.C.) riunì tutti le popolazioni della Mesopotamia, formando un unico grande impero che si sostituì alle città-stato. Nel 1800 a.C. gli Amorrei fondarono sulle rive del fiume Eufrate la città di Babilonia, dove risiedeva il re, e da allora furono chiamati Babilonesi. Dopo un periodo di prosperità, l’Impero babilonese iniziò a indebolirsi finché, nel 1550 a.C., subì l’invasione degli Ittiti, seguita nel 1100 a.C. da quella degli Assiri. I Babilonesi però nel 600 a.C. si ribellarono agli Assiri, li scacciarono e fondarono di nuovo un fiorente ma breve regno. Infatti nel 562 a.C. il popolo dei Persiani conquistò definitivamente la Mesopotamia.

STUDIO STORIA Osserva la cartina e rispondi alle domande. • Quali erano le città principali dell’Impero babilonese? • Su quale mare si affacciava l’impero? Leggi, osserva la linea del tempo e scrivi le date.

Ricostruzione delle mura di Babilonia.

Gli Accadi Gli Amorrei attaccano i Sumeri attaccano gli Accadi

quando

Invasione degli Assiri

Nuovo Impero Invasione babilonese dei Persiani

Nascita di Cristo

I Impero babilonese

......................

......................

......................

...................... ...................... Zoom carta geostorica

Anno 0

31


STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

Le attività dei Babilonesi Come i Sumeri, anche i Babilonesi erano agricoltori, pastori e abili artigiani. Producevano ceramiche, tessuti, profumi, gioielli arricchiti con pietre pregiate e oggetti di metallo come rame, stagno e bronzo. Furono anche commercianti; l’attività di scambio dei prodotti con le altre popolazioni era frequente. Essi infatti commerciavano con i popoli dell’Asia, del Mar Mediterraneo e dell’Africa del Nord. Poiché non esisteva ancora la moneta, scambiavano la loro merce attraverso il baratto con oro, argento o altri metalli preziosi, il cui valore era stabilito dal peso.

La religione

Contadini vanno al lavoro con un bambino.

I Babilonesi erano politeisti. La loro divinità principale era Marduk, padre di tutti gli dei, creatore del mondo e dell’umanità. Per poter unire maggiormente tutte le popolazioni del suo impero, il re Hammurabi lo scelse non solo come dio protettore della città di Babilonia, ma anche come dio supremo di tutta la Mesopotamia. Altre importanti divinità erano: • Ishtar, madre di tutti, dea dell’amore e della guerra; • Shamash, dio del sole e della giustizia. Ogni anno, a Babilonia, all’inizio della primavera, si celebrava la festa del Nuovo Anno. Essa rappresentava la vita che si rinnova. Il momento più importante era quando il lungo corteo, che trasportava le statue di Marduk e di suo figlio Nabû, attraversava la città di Babilonia e giungeva fino al tempio, che veniva aperto a tutti solo in quell’occasione.

STUDIO STORIA Rispondi alle domande. • Quali erano le attività dei Babilonesi? • In che modo i mercanti operavano gli scambi? Sottolinea nel testo con colori diversi: • perché Marduk fu scelto come divinità principale; • quali erano gli dei principali venerati dai Babilonesi e quali erano le loro caratteristiche; • qual era il momento più importante della festa del Nuovo Anno e dove si svolgeva. Rilievo che raffigura Marduk affiancato da Ishtar e Shamash.

32


Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

STORIA

Quaderno p. 22

Il Codice di Hammurabi Il re Hammurabi, per governare un territorio tanto grande e garantire la pace tra le diverse città, impose che tutti parlassero la lingua babilonese e usassero la scrittura cuneiforme. Inoltre pensò che ci dovessero essere le stesse leggi per tutti gli abitanti. Per questo motivo introdusse nel suo impero un’importante novità. Egli mise insieme le leggi che riguardavano molti aspetti della vita del popolo come la giustizia, la famiglia, la società, il commercio. Questa raccolta di leggi è chiamata dagli storici il Codice di Hammurabi. Le leggi furono fatte incidere su grandi pietre nere, chiamate stele, e poste nei templi principali delle città. Secondo i Babilonesi, le leggi furono dettate al re Hammurabi dal dio del sole Shamash in persona. Le leggi scritte, non più trasmesse a voce, erano più precise e non potevano essere interpretate a vantaggio di qualcuno, come spesso accadeva in passato: ciascun suddito del regno era obbligato a rispettarle.

Un codice è una raccolta di leggi che riguardano vari aspetti della vita umana.

L’organizzazione della società Il Codice di Hammurabi, giunto sino a noi, ci ha fornito preziose informazioni su come i Babilonesi amministravano la giustizia, ma anche sulla loro società. Questa era suddivisa in tre classi sociali. Gli uomini liberi, chiamati awilum, costituivano la parte più importante della società: erano sacerdoti, funzionari, scribi, ufficiali dell’esercito, medici e ricchi mercanti. Contadini, artigiani, piccoli mercanti, operai costituivano la classe sociale dei muskenum. Infine vi erano i wardum, prigionieri di guerra trattati come schiavi, che svolgevano i lavori più umili. Su tutti dominava il re, che era il più grande proprietario di terre del regno.

STUDIO STORIA Completa con le informazioni che ricavi nel testo. Il re Hammurabi per governare impose a tutti la stessa ............................. e la scrittura ..................................... Fece raccogliere tutte le .................................... e le fece incidere su pietra, esponendole nei .................................... più importanti dell’impero.

CITTADINANZA Durante il regno di Hammurabi, solo le sacerdotesse occupavano una posizione importante, ma in genere esse provenivano dalle classi più elevate. Altrimenti le donne erano fortemente sottomesse. Il marito poteva ripudiare la moglie e quest’ultima addirittura essere venduta come schiava per pagare i debiti del marito.

33


DENTRO LA STORIA STUDIO STORIA Osserva e inserisci i termini corretti nei riquadri. abbigliamento - ziqqurat palazzo - porta - Marduk Giardini pensili - calendario

Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

Quaderno p. 22

Vivere a Babilonia Babilonia era una grande città in cui vivevano fino a 200 000 abitanti. La maggior parte dei monumenti che conosciamo venne realizzata sotto il regno di Nabucodonosor II (605 a.C.-562 a.C.) durante il Nuovo Impero babilonese e contribuì a fare di questa città una delle più splendide e famose dell’antichità. Babilonia era bagnata dal fiume Tigri e protetta da una doppia cinta di mura.

L’ ............................................... era costituito da tuniche colorate o gonnellini e mantelli di lana. I ricchi portavano ai piedi sandali decorati, mentre il resto della popolazione camminava con sandali più semplici o a piedi scalzi.

Per arrivare al centro della città si percorreva la Via della Processione, che passava attraverso la .................................... dedicata alla dea Ishtar. Ai lati della strada c’erano alte mura ricoperte di mattonelle smaltate di azzurro. Su queste spiccavano le decorazioni di leoni color giallo.

34

Video


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

La scuola era frequentata solo dai bambini più ricchi. Qui, oltre che ad incidere sulle tavolette i caratteri cuneiformi, si imparavano anche la matematica e la musica. L’alimentazione di base era costituita da pane d’orzo, focacce dolci farcite di noci, legumi, frutta come datteri, fichi, mele, prugne, albicocche, pesce. Oltre all’acqua, si bevevano anche birra e vino di palma. Una grande ...................................., dedicata al dio ...................................., dominava la città. Da qui i sacerdoti osservavano anche le stelle e misero a punto anche un ....................................: il mese era formato da 30 giorni e l’anno da 12 mesi.

Il .............................. reale ospitava la famiglia del re e comprendeva anche una grande biblioteca.

Vennero costruiti i ..................................................... (cioè sospesi), ricchi di piante, alberi e fiori. Erano costruiti su gradoni e terrazze.

Zoom immagine

Video

35


CITTADINANZA

Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

Quaderno p. 23

Codici antichi...

Hammurabi

Shamash

La Mesopotamia unificata da Hammurabi, oltre a raccogliere molte città e popolazioni, era spesso invasa da nomadi che creavano confusione e disordini. Anche da ciò nacque la necessità di leggi chiare e sicure, per avere regole precise e severe valide per tutti. Il re pensò di raccogliere per iscritto in un unico grande codice tutte le norme che venivano tramandate a voce. Si tratta di ben 282 leggi che regolavano il commercio, la famiglia, la proprietà, i prezzi, i salari. Leggi alcune parti del Codice di Hammurabi. • Se qualcuno ruba qualcosa che appartiene al tempio, dovrà rendere trenta volte il suo valore; se appartiene a un uomo di classe inferiore, dovrà dare dieci volte tanto; se il ladro non ha nulla con cui pagare sarà ucciso.

Stele di Hammurabi. Nel testo, in scrittura cuneiforme, Hammurabi racconta che il dio della giustizia Shamash gli dettò le leggi.

GENIALE! Indica con una X. 1. Il codice di Hammurabi è una A fonte scritta. B fonte orale. C fonte visiva. 2. Il Codice è una fonte A del Neolitico. B della civiltà babilonese. C della civiltà sumera. 3. Il Codice venne emanato A da Hammurabi. B dal dio Marduk. C dal dio Shamash. 4. Lo scopo delle leggi era A difendere i più deboli. B favorire i ricchi. C dare regole valide per tutti.

36

• Se qualcuno non tiene in ordine la propria diga e questa si rompe allagando i campi, dovrà risarcire il valore del frumento perso. • Se un figlio picchia il padre, gli si taglieranno le mani. • Se qualcuno cava un occhio al figlio di un ricco, gli si caverà un occhio. • Se qualcuno cava l’occhio a un povero, pagherà una multa in denaro. • Se un architetto costruisce male una casa che poi, crollando, uccide il proprietario, dovrà essere ucciso. • Se un medico ha operato un cittadino libero e gli ha salvato la vita, riceverà dieci monete d’argento; se invece morirà, gli si taglieranno le mani. Se si tratta di uno schiavo, dovrà fornirne un altro in cambio.

STUDIO STORIA Rispondi sul quaderno. • Secondo la legge di Hammurabi, tutti gli uomini erano trattati allo stesso modo? Quali persone erano favorite? S ottolinea nel testo le parti che ti hanno permesso di rispondere.


CITTADINANZA

Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

...e moderni

COMPITO DI REALTà

L’Italia, dal 1948, è regolata da un insieme di leggi chiamato Costituzione che in 139 articoli stabilisce i diritti e i doveri fondamentali dei cittadini. Oltre alla Costituzione esistono altri codici che regolano la vita degli Italiani. I più importanti sono: • il Codice civile, che si occupa di persone, famiglia, lavoro; • il Codice penale, che stabilisce le pene da infliggere a chi commette un reato (furto, rapimento, omicidio...).

Anche la classe funziona come una piccola società con diritti, doveri e regole da seguire e rispettare. Scrivi dieci regole che ritieni importanti per il buon funzionamento della classe. Poi mettile a confronto con quelle scritte dai tuoi compagni. Infine preparate un cartellone con le dieci regole più condivise.

STUDIO STORIA O sserva le parti sottolineate e collega, scrivendo i numeri corretti, gli articoli del codice di Hammurabi con gli articoli della Costituzione e dei Codici penale e civile che trattano argomenti simili.

Il codice di Hammurabi

.....

1. Se qualcuno accusa un altro, ma non può provare l’accusa, quello che ha accusato sia messo a morte.

Costituzione art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge.

.....

3. Nel caso in cui un uomo cavi un occhio ad un altro, gli sia cavato un occhio.

Codice penale art. 624 Chiunque si impossessi di cose che appartengono ad altri, è punito con la prigione da tre mesi a sei anni.

.....

4. Se un costruttore realizza una casa e non la costruisce nel modo giusto e la casa cade e uccide il proprietario, allora quel costruttore sarà messo a morte.

Costituzione art. 27 Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. Non è ammessa la pena di morte.

.....

Codice civile art. 2043 Qualunque fatto che provochi ad altri un danno ingiusto, obbliga chi ha commesso il fatto a risarcire il danno o ricostruendo o pagando una somma di denaro.

.....

Codice penale art. 582 Chiunque provoca a qualcuno una lesione personale, da cui deriva un danno nel corpo o nella mente, è punito con la prigione.

2. Se qualcuno viene colto a rubare, allora sia messo a morte.

5. Se uno schiavo dice al suo padrone: “Tu non sei il mio padrone,” nel caso in cui venga portato in tribunale, il suo padrone gli mozzerà l’orecchio. D iscuti le differenze in classe con i compagni.

37


STORIA

Le civiltà dei fiumi

GLI ITTITI DOVE

STUDIO STORIA Completa con le date e metti in ordine cronologico gli avvenimenti, numerandoli da 1 a 4. .....

• Nel .................. re Hattusili cominciò la conquista dei territori vicini.

.....

• Nel .................. i popoli del mare invasero gli Ittiti.

.....

• Nel .................. gli Ittiti conquistarono la Mesopotamia.

.....

• Nel .................. gli Ittiti fondarono un regno con capitale Hattusa.

Insediamento in Anatolia

A partire dal 1550 a.C., l’Impero babilonese venne invaso e conquistato dagli Ittiti. La civiltà ittita era originaria delle zone montuose dell’Anatolia, odierna Turchia, dove, attorno al 2000 a.C., aveva fondato un grande regno che aveva come capitale Hattusa. Gli Ittiti erano pastori, agricoltori e commercianti. Le montagne dell’Anatolia erano coperte di boschi perciò avevano legname in abbondanza e altre materie prime come l’argento e i metalli, che barattavano con le popolazioni che non ne possedevano. Come i Babilonesi, anche gli Ittiti avevano leggi scritte, che però non prevedevano pene corporali, ma solo pagamenti in denaro. Veneravano molti dei, fra cui la dea del sole Arinna, Teshub, dio del tuono, e Telipinu, dio dei boschi. Furono un popolo di guerrieri con un esercito efficiente. Infatti, attorno al 1650 a.C., il loro re Hattusili cominciò a conquistare città e villaggi vicini. Finché nel 1550 a.C. gli Ittiti invasero la Mesopotamia e giunsero fino all’Egitto, con la cui popolazione si scontrarono per molto tempo. Nel 1200 a.C. il regno degli Ittiti fu infine invaso e distrutto da popoli che giungevano dal mare e la loro civiltà scomparve.

GENIALE! Indica con una X. 1. Il popolo degli Ittiti A abitava le zone pianeggianti dell’Anatolia. B aveva fondato un grande regno con capitale Hattusa. C fu conquistato dai Babilonesi. 2. Gli Ittiti A non possedevano leggi scritte. B barattavano i prodotti agricoli in cambio di metalli e legname. C erano un popolo di agricoltori, pastori, commercianti e guerrieri. D credevano in un’unica dea: Arinna.

Inizio Invasione della espansione Mesopotamia

Sconfitti dai popoli del mare

Nascita di Cristo

quando 38

2000 a.C.

1650 a.C. 1550 a.C.

1200 a.C.

Zoom carta geostorica

Anno 0


Le civiltà dei fiumi > Gli Ittiti

STORIA

Quaderno p. 44

L’esercito ittita Gli Ittiti sottomisero molte popolazioni grazie alla loro potenza militare. I soldati ittiti usavano armi sconosciute agli altri popoli, oltre al fatto che furono tra i primi a utilizzare il ferro per costruire armi molto più resistenti di quelle in bronzo usate fino ad allora. I carri da guerra Gli Ittiti misero a punto dei carri molto veloci, grazie soprattutto: • all’utilizzo dei cavalli come animali da tiro al posto dei più lenti asini; • alle ruote con i raggi e non più piene, quindi più leggere e rinforzate con un cerchione di ferro che permetteva di andare veloci senza il rischio di rompersi. Sul carro prendevano posto due guerrieri: un soldato che guidava il carro, l’auriga, e un arciere che colpiva i nemici con arco e frecce, oppure con la spada. I cavalieri Nella società ittita i cavalieri erano ricchi nobili che si dedicavano esclusivamente all’addestramento militare e che quindi combattevano per professione. Il re, in cambio dei loro servizi, concedeva terre e schiavi per coltivarle. I cavalieri erano così importanti che, insieme agli scribi, ai sacerdoti e ai mercanti più ricchi, formavano un’assemblea chiamata pankus, che aveva il compito di eleggere il re, di aiutarlo e consigliarlo nel governo del regno e nella guida dell’esercito.

La “Porta dei Leoni” nel sito archeologico di Hattusa, la capitale del regno ittita.

STUDIO STORIA Osserva l’immagine e inserisci nei riquadri: auriga - arciere - cerchione ....................................

....................................

....................................

Utilizza l’immagine per ripetere ciò che sai sui guerrieri ittiti e sul loro modo di combattere.

39


STORIA

Le civiltà dei fiumi

GLI ASSIRI STUDIO STORIA Osserva le fonti e rispondi. • Quale attività praticavano in particolare? • Allevavano gli animali? • Conoscevano la scrittura? • Adoravano delle divinità?

CHE COSA IMPARERò uando nacque la civiltà Q assira. erché gli Assiri erano un P popolo guerriero. uali novità introdussero Q in battaglia.

40

Zoom fotografici

A CHE COSA MI SERVIRà

LE MIE competenze

A individuare somiglianze e differenze tra diverse civiltà.

ettere in ordine M cronologico gli avvenimenti.

A cogliere cause e conseguenze di eventi storici.

icavare informazioni su R una civiltà dalla lettura di immagini e carte geostoriche.


Le civiltà dei fiumi > Gli Assiri

Atlante pp. 3 e 8

STORIA

Quaderno p. 24

La civiltà assira

DOVE

Tra le popolazioni sottomesse dai Babilonesi, c’erano gli Assiri, un popolo di pastori e agricoltori che abitava fin dal 1800 a.C. una piccola regione, povera di materie prime, a nord della Mesopotamia. La loro città principale era Assur. Gli Assiri si scontravano spesso con le ostili popolazioni che abitavano le montagne vicine, quindi, nel tempo, rafforzarono il loro esercito diventando temibili guerrieri. Attorno al 1200 a.C., approfittando del periodo di debolezza attraversato dall’Impero babilonese, invasero le ricche pianure e le città della Mesopotamia, fino a conquistare Babilonia.

Assurbanipal I re assiri negli anni continuavano a ingrandire il loro regno. Con Assurbanipal, che regnò dal 668 al 631 a.C., esso raggiunse la massima estensione, arrivando a controllare l’intera Mesopotamia, la costa e anche l’Egitto. Questo sovrano era amante dell’arte e della cultura. Spostò la capitale a Ninive e la abbellì con palazzi, templi e una grande biblioteca che contava circa 30 000 tavolette, in cui raccolse tutto il sapere del tempo. Dopo la morte di Assurbanipal il regno assiro entrò in crisi e i Babilonesi si ribellarono. Nel 612 a.C. Ninive venne distrutta e, nel giro di pochi anni, la loro civiltà scomparve.

STUDIO STORIA Osserva la cartina e rispondi. •D ove erano stanziati in origine gli Assiri? • Essi conquistarono due importanti territori. Quali? Osserva la linea del tempo e colloca le date corrette.

Le tavolette della biblioteca, ritrovate tra le rovine di Ninive, sono scritte in carattere cuneiforme e ci hanno permesso di ottenere molte informazioni sugli Assiri. Assurbanipal mandava scribi in ogni regione dell’impero per raccogliere testi, in particolare babilonesi. Egli utilizzò anche i bottini delle tante guerre combattute per rifornire la sua biblioteca.

Stanziati a nord della Mesopotamia

Invadono la Mesopotamia

Ninive venne Regno di distrutta Assurbanipal dai Babilonesi

Nascita di Cristo

......................

...................... ......................

Anno 0

quando ......................

Zoom carta geostorica

41


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Assiri

STUDIO STORIA

......................................................................................................................

Scrivi il titolo di ogni paragrafo. Scegli fra: • Le attività • La religione • La società • Invenzioni e tecnologia

Gli Assiri non erano soltanto abili guerrieri. Si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento. Il commercio non era molto diffuso. Coltivavano soprattutto cereali, frutta, olivi e anche il cotone, dal quale ricavavano i tessuti. Avevano appreso la tecnica di allevamento dei cavalli, che utilizzavano in battaglia. Allevavano anche bovini, ovini e cammelli. Gli Assiri erano anche esperti artigiani: creavano gioielli, decorazioni in avorio, mobili intagliati, oggetti in argilla, decorazioni in smalto e stoffe ricamate. Inoltre erano specializzati nella lavorazione del ferro con cui costruivano armi molto resistenti come lance, spade, scudi, frecce ed elmi.

......................................................................................................................

Allevatore di cavalli.

Ceramica a forma di anatra.

Gli Assiri erano politeisti. Veneravano il dio della guerra Assur, il cui nome significava “il Signore”. Ritenevano che Assur scendesse in battaglia al fianco del re e proteggesse l’esercito. Il re era considerato il servo di Assur e il suo primo sacerdote: ogni suo ordine discendeva direttamente dal dio e doveva essere eseguito. La sposa di Assur era Ninlil, chiamata anche Assira. Venivano adorate anche le divinità legate ai fenomeni atmosferici, come Ada, il dio della pioggia, del fulmine e della tempesta. Alcune divinità infine derivavano dal culto dei Babilonesi, come Ishtar e Shamash.

Divinità assira.

GENIALE! Indica con una X. 1. Gli Assiri, oltre che guerrieri, erano anche A agricoltori, allevatori e artigiani. B agricoltori e abili mercanti. C agricoltori e sacerdoti. 2. La divinità principale era A M arduk. B Assur. C Ishtar. D Shamash.

42


Le civiltà dei fiumi > Gli Assiri

STORIA

......................................................................................................................

L’Impero assiro era dominato da un unico re che si riteneva scelto dagli dei. Il re aveva potere su tutti: emanava le leggi, stabiliva i giorni di lavoro, dichiarava guerra agli altri popoli e guidava l’esercito in battaglia. La popolazione era composta da: • i grandi proprietari terrieri, cioè i nobili che affiancavano il re come funzionari, i guerrieri e i sacerdoti; • il popolo, composto da contadini, allevatori e artigiani; • gli schiavi, cioè i prigionieri di guerra catturati e costretti a lavorare duramente per i loro padroni. Essi dovevano provvedere alla coltivazione dei campi e alla costruzione di canali e fortificazioni. Le donne non avevano alcun diritto né libertà: potevano essere acquistate e vendute.

Gli Assiri riuscirono a sottomettere e governare molte terre grazie al loro dominio duro e feroce sulle popolazioni conquistate.

......................................................................................................................

Gli Assiri erano un popolo guerriero. Quindi le loro invenzioni e innovazioni più importanti riguardano proprio le tattiche e le macchine da guerra. Grazie ad esse riuscirono a vincere molte battaglie e a conquistare numerose città nemiche.

STUDIO STORIA Osserva la fonte e rispondi. • Quale ambiente è rappresentato? • Che tipo di mezzo di trasporto? • A che cosa serviva? • Quale risorsa del fiume sfruttavano gli Assiri?

43


TECNOLOGIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Assiri

Un potente esercito

STUDIO STORIA Osserva il disegno e inserisci le lettere corrette: a - torre d’assalto b - ariete c - cavaliere d - arciere e - carro f - scudo g - elmo h - fante Da quale popolo dell’Anatolia gli Assiri possono avere imparato la lavorazione del ferro?

Gli Assiri riuscirono a conquistare la Mesopotamia grazie a un esercito forte e organizzato, equipaggiato con armi in ferro più leggere e forti delle armi in bronzo dei nemici. Essi distruggevano le città e uccidevano molti abitanti. L’esercito era composto da: • f anti, cioè i soldati più numerosi che si muovevano a piedi, armati di lance, scudi ed elmi per proteggersi; • c avalieri che si muovevano velocemente a cavallo, con archi e frecce, travolgendo i soldati nemici; •e sploratori che anticipavano l’esercito e controllavano il territorio, avvicinandosi di nascosto, anche sott’acqua; • c arri da combattimento, con ruote a raggi leggere e rinforzate con cerchioni in ferro; potevano trasportare fino a quattro soldati ed erano trainati da cavalli. Fondamentali per le vittorie erano le macchine da guerra: •g li arieti, grossi pali con punte rinforzate in ferro che sfondavano le mura e le porte delle città; • l e torri d’assalto con ruote e piattaforme da cui gli arcieri tiravano frecce e i soldati scavalcavano le mura.

.....

.....

..... ..... ..... .....

.....

44

Esercizio interattivo

.....


METODO DI STUDIO

Atlante pp. 30-31

Confronto tra civiltà 1 Inserisci accanto a ciascuna popolazione tre caratteristiche che la riguardano. Scegli tra: la capitale era Ninive - invenzione della scrittura cuneiforme - codice di leggi scritte - divisi in città-stato conquistarono l’Egitto - in origine erano gli Amorrei - realizzarono le prime canalizzazioni - la capitale era Babilonia usavano il ferro e le macchine da guerra Sumeri

.................................................................... ....................................................................

.................................................................... ....................................................................

.................................................................... ....................................................................

Babilonesi

.................................................................... ....................................................................

.................................................................... ....................................................................

.................................................................... ....................................................................

Assiri

.................................................................... ....................................................................

.................................................................... ....................................................................

.................................................................... ....................................................................

2 Confronta le linee del tempo e rispondi alle domande. Sumeri Babilonesi Assiri 4000 a.C.

3000 a.C.

• Quando cominciò a essere abitata la Mesopotamia? • Quale fu il primo popolo ad abitarla? • Quanto durò la civiltà sumera?

2000 a.C.

1000 a.C.

Nascita di Cristo

• Quali civiltà furono contemporanee? • Quale civiltà scomparve attorno al 1100 a.C.? • Quale scomparve nel 612 a.C.?

DIAMOCI UNA MANO Lavora con un compagno. Uno di voi disegnerà la piramide sociale sumera e l’altro quella babilonese. Poi confrontatevi e rispondete. • Le due società erano uguali? • Qual era la classe sociale più importante dopo il re? • C’erano persone che non possedevano diritti nelle due società? Chi erano? • Qual era la classe più numerosa?

45


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 53

QUANDO

DOVE

Babilonesi Assiri

3000 a.C.

2000 a.C.

Nascita di Cristo

1000 a.C.

la civiltà dEI BABILONESI

la civiltà dEGLI ASSIRI

ATTIVITÀ: agricoltori, allevatori, artigiani e commercianti

ATTIVITÀ: guerrieri, artigiani, allevatori, agricoltori e commercianti

SOCIETÀ: a capo del regno c’è il re. Poi: gli awilum (sacerdoti, funzionari, scribi, medici), i muskenum (contadini, artigiani, operai) e infine i wardum, gli schiavi

SOCIETÀ: a capo del regno c’è il re, comandante dell’esercito. Seguono poi: i nobili (funzionari, guerrieri e sacerdoti), gli uomini liberi (contadini, allevatori, artigiani), infine gli schiavi

INVENZIONI E TECNOLOGIA: Giardini pensili di Babilonia e calendario. Codice di Hammurabi: prime leggi scritte

INVENZIONI E TECNOLOGIA: tattiche e macchine da guerra. Biblioteca del re Assurbanipal. Lavorazione del ferro

RELIGIONE: politeista

RELIGIONE: politeista

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 46

Zoom carta geostorica

mi ha aiutato in parte a ripetere.

Mappa audioletta

PDF

non mi ha aiutato.


Quaderno pp. 43 e 45

VERSO LE COMPETENZE

Completa le sintesi. Fai riferimento alle mappe riassuntive.

QUANDO

DOVE

Tra il 2000 a.C. e il ................. a.C. si sviluppa la civiltà dei Babilonesi in ....................................., lungo il corso dei fiumi Tigri ed Eufrate. La città principale è Babilonia. A nord della Mesopotamia, a partire dal 1800 a.C., si sviluppa la civiltà ......................................

ATTIVITà Le attività principali di entrambe le civiltà sono: agricoltura, ....................................., artigianato e commercio. Gli Assiri sono anche temibili ......................................

SOCIETà Babilonesi: a capo c’è il re, seguono poi: gli ..................................... (sacerdoti, funzionari, scribi, medici), i Muskenum (contadini, artigiani, operai), infine gli schiavi. Assiri: a capo c’è il ......................, comandante dell’esercito. Seguono: i ..................... (funzionari, guerrieri e sacerdoti), poi gli uomini liberi (contadini, allevatori e artigiani), poi gli schiavi.

INVENZIONI E TECNOLOGIA I Babilonesi costruiscono a Babilonia i Giardini ...................................... Mettono le leggi per iscritto nel ..................................... di Hammurabi. Gli Assiri inventano alcune tattiche e ............................. da guerra. Lavorano il ..............................

RELIGIONE La religione di entrambi i popoli è .....................................................................

GENIALE! Indica con una X. 1. Un re babilonese è A Sargon. B Hattusili. C Hammurabi. D Assurbanipal.

2. La società babilonese è composta da A tre classi sociali. B quattro classi sociali. C una sola classe sociale. D cinque classi sociali.

3. Gli Assiri inventano A la scrittura. B l’aratro. C alcune macchine da guerra.

4. La città assira più importante è A Ninive. B Babilonia. C Hattusas. 47


STORIA

Le civiltà dei fiumi

GLI EGIZI

STUDIO STORIA Osserva con attenzione questo dipinto, ritrovato sulle pareti della tomba di uno scriba egizio di nome Nebamun. Poi rispondi. • Che tipo di ambiente naturale è rappresentato? • Quali animali riconosci? • Come ti sembra la vegetazione (florida, scarsa...)? •C he cosa fa il personaggio in primo piano? È da solo? • Che abbigliamento indossa? • Le posizioni dei corpi sono naturali? Cos’hanno di particolare?

48

Zoom fotografici


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

STUDIO STORIA Osserva le fonti e rispondi. • Quali attività svolgevano gli Egizi? • Erano abili artigiani? • Conoscevano la scrittura?

CHE COSA IMPARERò ove e quando nacque la D civiltà egizia. ome gli Egizi sfruttarono C la fertile pianura del fiume Nilo. uale tipo di scrittura Q inventarono. uali divinità adoravano e Q come concepivano l’aldilà.

A CHE COSA MI SERVIRà A collocare eventi nello spazio, individuando collegamenti tra fatti storici e caratteristiche geografiche del territorio in cui si svolsero.

LE MIE COMPETENZE Individuare dati significativi da inserire in un quadro di civiltà. Ricavare informazioni dalla lettura di un mito, di una cartina geostorica e di un’immagine. aper esporre oralmente S un argomento. Zoom fotografici

49


STORIA

Atlante pp. 4 e 8

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

La civiltà egizia

DOVE

La civiltà egizia sorse in Egitto, nell’Africa del Nord, intorno al 4000 a.C. A differenza delle civiltà della Mesopotamia, gli Egizi abitavano un ambiente isolato e difficile da conquistare per la presenza del deserto, ad eccezione della fertile pianura del fiume Nilo. È qui che nacquero i primi villaggi dai quali ha avuto origine questa civiltà. Il territorio in cui scorre il Nilo è diviso in due regioni: - il Basso Egitto, a nord, dove si crea il delta del fiume. In questa zona il territorio pianeggiante favoriva maggiormente le coltivazioni; - l’Alto Egitto, a sud, lungo la valle del Nilo. Attorno al 3300 a.C., il re Menes riunì Alto e Basso Egitto in un unico regno, con capitale Menfi. Con lui iniziò la prima dinastia di re, chiamati faraoni, che si tramandavano il potere da padre a figlio. Gli storici dividono la storia della civiltà egizia in tre periodi: - l’Antico Regno (dal 3000 a.C. al 2200 a.C.). In questo periodo la civiltà egizia stabilì le proprie leggi, una lingua comune e le principali cariche, diventando ricca e potente; - il Medio Regno (dal 2050 a.C. al 1650 a.C.). L’Egitto conquistò la Nubia e la capitale divenne Tebe. Successivamente l’Egitto fu invaso da alcuni popoli asiatici, gli Hyksos, che vennero cacciati attorno al 1600 a.C.; - il Nuovo Regno (dal 1600 a.C. al 1000 a.C.). L’Egitto allargò i suoi confini e realizzò monumenti colossali.

STUDIO STORIA Rispondi alle domande. • Chi unificò l’Egitto? • A che cosa diede inizio? • Quale popolo della Mesopotamia invase l’Egitto nel 650 a.C.? Utilizza la linea del tempo per ripetere ciò che hai letto sui tre periodi della storia della civiltà egizia.

Successivamente l’Egitto si indebolì e venne invaso da altri popoli: gli Assiri nel 650 a.C.; i Persiani nel 525 a.C.; i Macedoni nel 332 a.C. e, infine, i Romani nel 31 a.C.

Utilizzo dello shaduf sul Nilo.

Conquista romana Nascita di Cristo

Primi stanziamenti

quando

Antico Regno 4000 a.C.

50

Zoom carta geostorica

3000 a.C.

Medio R.

2200 a.C. 2050 a.C.

Nuovo R.

1600 a.C. 1650 a.C.

1000 a.C. 31 a.C.

Anno 0


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

STORIA

Quaderno p. 26

L’importanza del Nilo Il Nilo era ricco di pesci e uccelli e garantiva agli abitanti cibo in abbondanza. Lungo le sue rive crescevano spontaneamente canne e papiri. Il fiume inoltre costituiva un’importante via di comunicazione, attraverso la quale le persone entravano in contatto tra loro scambiandosi prodotti. Ogni anno, in estate, nelle regioni che il Nilo attraversava, cadevano piogge torrenziali. Il fiume allora si gonfiava d’acqua e la piena trascinava con sé tonnellate di terra e fango che si riversavano sui campi. Gli abitanti dei villaggi notarono che l’inondazione durava circa quattro mesi e che, quando le acque si ritiravano, lasciavano sul terreno un fango fertilissimo, chiamato limo. Così costruirono canali per regolare le acque e farle arrivare anche nelle zone più aride, oltre a bacini per conservare l’acqua come riserva per irrigare. Grazie a questi interventi, le campagne producevano raccolti abbondanti, tanto che nell’antichità l’Egitto fu chiamato il “granaio del mondo”. Gli Egizi dividevano l’anno in tre stagioni di quattro mesi ciascuna, proprio in base alle piene del Nilo: • a khet (15 luglio - 15 novembre) era la stagione dell’inondazione. I campi diventavano delle paludi, e il terreno si arricchiva di limo; • peret (15 novembre - 15 marzo) era la stagione della semina e della crescita delle piante; • shemu (15 marzo - 15 luglio) era la stagione calda e secca del raccolto.

akhet

peret

Cerca sul dizionario il significato della parola piena riferita al fiume.

IN geografia Il Nilo è il fiume più lungo del mondo. Nasce sulle montagne dell’Africa centrale e scorre per 6671 km fino al Mar Mediterraneo, in cui sfocia con un’ampia foce a delta.

STUDIO STORIA Osserva e ripeti a voce le caratteristiche delle tre stagioni del calendario egizio.

shemu

51


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Le attività degli egizi

Molti dipinti ci mostrano le fasi del lavoro dei contadini: la semina, l’aratura, la mietitura, la vendemmia...

Tecnologia Ecco come gli artigiani egizi ricavavano i fogli dal papiro. 1. Si tagliava il fusto in striscioline.

L’attività principale degli Egizi era l’agricoltura. Coltivavano grano, orzo, legumi e alberi da frutto, in particolare fichi e datteri. Nella zona del delta del Nilo c’erano coltivazioni di viti e lino, sfruttate per produrre vino, olio e filare tessuti, e fiori di loto con cui si ornavano i giardini e dai quali si estraeva un olio profumato. L’allevamento era molto praticato: buoi, pecore, cavalli, asini, ma anche animali da cortile e api per la produzione del miele, con il quale dolcificavano i cibi. Nelle zone paludose vivevano cacciatori e pescatori. Gli uccelli venivano colpiti con bastoni da lancio appuntiti, oltre che con archi, frecce e lance. Per catturare i pesci si usavano reti intrecciate con fibre vegetali. I minatori estraevano dalle miniere pietre dure, oro, marmo e granito per le costruzioni. Gli artigiani producevano oggetti molto raffinati. Con la ceramica fabbricavano vasi, stoviglie e statuette. Con l’oro e le pietre dure si realizzavano gioielli. Molti artigiani, come pittori, disegnatori e architetti, si occupavano della decorazione delle maestose tombe dei faraoni e dei cittadini più ricchi. Lungo i canneti del Nilo cresceva il papiro, una pianta da cui gli Egizi ottenevano sottili fogli sui quali scrivevano, oltre a cesti, calzature e addirittura barche.

2. Si disponevano le striscioline una accanto all’altra in due strati sovrapposti.

3. Queste venivano pressate fino a ottenere un foglio che veniva essiccato e levigato.

Scena di pesca lungo il Nilo.

STUDIO STORIA

fusto del papiro

52

Sottolinea nel testo con colori diversi le risposte alle domande. • Quali erano i prodotti dell’agricoltura? • Quali animali venivano allevati? • Oltre ai prodotti agricoli, quali alimenti si consumavano?


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Il commercio Nonostante l’Egitto fosse un Paese ricco di materie prime, molte merci venivano importate da altri popoli, con i quali gli Egizi commerciavano via terra, via fiume e via mare. I prodotti più importati erano il legno di cedro e le stoffe dalla Fenicia, l’olio, il vino e la ceramica da Creta, il rame da Cipro e i metalli preziosi dalla Nubia. Anche i prodotti di lusso erano molto ricercati, come legni pregiati, avorio e uova di struzzo dall’Africa Centrale, dalla quale giungevano anche animali selvatici come scimmie, giraffe e leopardi. Presso la città di Menfi esisteva un importante porto sul Nilo dove arrivava una moltitudine di mercanti con le loro merci. Gli Egizi esportavano a loro volta grano, i pregiati prodotti dei loro artigiani, fogli di papiro e i materiali da costruzione come il marmo e il granito. Il fiume era un’ottima via di comunicazione. Inizialmente le imbarcazioni egizie erano piccole, costruite con fasci di papiro legati con cavi e corde. Successivamente gli Egizi utilizzarono imbarcazioni più grandi per il trasporto di maggiori quantità di merci, compresi i pesanti materiali da costruzione.

Spilla con pietre preziose.

Rotolo di papiro.

STUDIO STORIA Osserva la carta geostorica dei commerci degli Egizi, poi rispondi. • Quali prodotti producevano soprattutto gli Egizi? • Quali prodotti importavano? • Da dove provenivano?

I commerci dell’antico egitto

Zoom carta geostorica

53


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Il faraone

Il faraone punisce dei nemici.

STUDIO STORIA Cerca e sottolinea nel testo le risposte alle domande. • Come era considerato il faraone? • Quali poteri aveva? • Quali erano i suoi compiti? Ripeti con parole tue le parti sottolineate.

cobra nemes

pastorale

54

Gli Egizi erano un popolo molto religioso, convinti che il buon andamento della vita degli uomini dipendesse dagli dei. Per questo motivo pensavano che un dio dovesse vivere anche sulla Terra, così da garantire buoni raccolti, la salute delle persone e degli animali e la vittoria nelle guerre. Questo dio in Terra era il faraone, che in lingua egizia significa “colui che abita nella grande casa”. Il segno visibile della sua potenza era infatti rappresentato dalla grandiosità delle sue dimore: il palazzo reale che abitava in vita e la colossale piramide, un enorme edificio costruito con blocchi di pietra, in cui veniva deposto dopo la morte. Ogni mattina il faraone doveva presentare offerte agli dei in segno di rispetto, in particolare a suo padre, il dio del sole Ra. Il faraone aveva molti poteri: •e conomico, poiché era padrone di tutte le terre e le ricchezze dell’Egitto. Organizzava quindi i grandi lavori agricoli, stabiliva i tributi che il popolo doveva pagare e le scorte di cibo da depositare nei magazzini per i periodi di carestia; • militare, in quanto era capo dell’esercito; • giudiziario, infatti decideva e faceva rispettare le leggi; • religioso, poiché era il sacerdote più importante.

I simboli del potere Il faraone era riconoscibile da una serie di insegne che portava. Sul capo poteva avere la doppia corona bianca e rossa, segno dell’unificazione dell’Alto e del Basso Egitto, oppure il nemes, un copricapo i cui lati erano decorati con strisce oro e blu, segno dell’alternarsi del giorno e della notte. In mano teneva la frusta per punire i nemici e il pastorale, un bastone ricurvo per guidare il popolo. Sulla fronte aveva rappresentato un cobra che lo difendeva. Sul mento portava la barba, simbolo della sua natura divina.

doppia corona

frusta


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

La società egizia

1

La società egizia era divisa in categorie, o classi, sulla base delle attività svolte. La sua struttura era simile a quella di una piramide. Era molto difficile migliorare la propria condizione e passare quindi da una classe sociale all’altra. 1 Al vertice della piramide c’era il faraone. Compariva spesso al fianco della regina. 2 Seguivano i sacerdoti che si occupavano delle cerimonie religiose e di amministrare

le scorte di cibo nei magazzini. Avevano conoscenze scientifiche e tecniche ed erano ricompensati dal faraone con grandi quantità di terre.

2

3 Dopo i sacerdoti c’erano i nobili e i familiari del faraone. Questi, per comandare un

regno così vasto, aveva bisogno dell’aiuto di funzionari di fiducia. Fra tutti, il più importante era il visir, che amministrava la giustizia, riscuoteva i tributi e controllava la costruzione di opere pubbliche (canali ed edifici) in nome del faraone.

3

4 C’erano poi gli scribi che conoscevano la complessa scrittura egizia, scri-

4

vevano le leggi, riproducevano i testi religiosi e contavano le merci che entravano e uscivano dai magazzini. 5 Più in basso c’erano i guerrieri, che avevano il compito di difende-

re il regno, ma non erano considerati una classe sociale importante come per i popoli della Mesopotamia.

5

6 A seguire c’erano gli artigiani, tessitori, falegnami e fabbri,

e i mercanti, che godevano di un certo benessere. La maggioranza della popolazione era costituita dai contadini che coltivavano le terre ed eseguivano le opere pubbliche.

6

7 Infine gli schiavi, molti dei quali prigionieri di

guerra, che facevano i lavori più pesanti.

7

CITTADINANZA Le donne delle classi più basse lavoravano a fianco degli uomini. Alle donne era spesso affidata la gestione delle aziende agricole o di altre imprese, in assenza del marito o dei figli. Tra le classi superiori la donna controllava il lavoro svolto dagli schiavi, oltre a occuparsi dell’educazione primaria dei figli. Nell’Antico Egitto ci sono stati anche alti funzionari e addirittura faraoni donna.

DIAMOCI UNA MANO Lavora in coppia con un tuo compagno e spiegate, a turno, il ruolo svolto dai componenti di ciascuna classe sociale.

Esercizio interattivo

55


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Gli Egizi da vicino

Il papiro di Rhind con figure e formule geometriche.

Matematici e geometri Gli Egizi furono abili matematici. Nel famoso papiro di Rhind, che risale al 1600 a.C., sono presenti nozioni di geometria e di aritmetica: formule per calcolare l’area di figure geometriche, procedimenti per svolgere operazioni e calcolare le frazioni. Lo studio di queste materie nasceva da un’esigenza pratica: misurare ogni volta i terreni e i confini dopo che il Nilo aveva inondato i campi oppure calcolare le quantità di materiali necessari per costruire un edificio e scambiare le merci.

Astronomi e chimici Grazie agli studi di astronomia gli Egizi impararono a misurare il tempo con un calendario di 12 mesi, ciascuno di 30 giorni, raggruppati in tre stagioni, per un totale di 360 giorni. Gli Egizi furono i primi a osservare i cambiamenti di alcuni materiali in natura, quelli che oggi chiamiamo reazioni chimiche. Secondo loro, esse avvenivano per la presenza di elementi divini. I prodotti per la cura del corpo e i trucchi erano ottenuti proprio grazie alle loro conoscenze su come ricavare e mescolare tra loro varie sostanze.

Rilievo con uomo in stampella e medico che sta preparando un medicinale.

56

Gli Egizi si truccavano soprattutto gli occhi.

Medici I medici egizi erano famosi per le diagnosi delle malattie e per la loro abilità nelle operazioni chirurgiche, svolte anche grazie alle prime tecniche di anestesia. Gli Egizi erano, infatti, in grado di ricavare un potente sonnifero dalla pianta del papavero. Anche in questo caso risultano numerosi i papiri che rivelano conoscenze approfondite del corpo umano e delle cure per guarire le malattie. Furono i medici egizi ad accorgersi per primi delle proprietà curative della scorza del salice, da cui oggi si ricava l’aspirina. Essi prescrivevano medicine a base di erbe, radici, miele e anche formule magiche. Gli Egizi pensavano infatti che le malattie derivassero da spiriti maligni, così talvolta la guarigione era collegata alla magia e alle preghiere verso le divinità.


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

L’alimentazione Il cibo principale era il pane. Sulle mense delle persone comuni comparivano poi verdure, legumi (fagioli, lenticchie), cipolle, rape e il pesce. L’alimentazione dei ricchi era molto più varia: agli alimenti citati si aggiungevano ortaggi, come cetrioli, sedano, lattuga e zucchine, frutta, in modo particolare datteri, fichi e uva, carne di cacciagione, pollame (oche e anatre), pecore e capre bollite o arrostite. I pasti erano spesso accompagnati dalla birra, ricavata dal frumento, mentre il faraone e i più ricchi consumavano anche il vino. L’arte I vasai forgiavano l’argilla per realizzare vasi di diverse forme e dimensioni. Prima di cuocerli nel forno, li ricoprivano di uno strato di vernice vetrosa che solidificava col calore. Gli scultori hanno lasciato statue in bronzo, oro, alabastro e granito. Anche i sarcofaghi, che custodivano i corpi dei defunti, erano impreziositi con oro e pietre. Gli orafi creavano collane, bracciali e spille meravigliosi, in cui incastonavano spesso vari tipi di pietre. Gli Egizi dipingevano le pareti di templi, tombe e palazzi con immagini di vita quotidiana e divinità. L’arte egizia era molto legata alla religione: quando venivano raffigurati il faraone o gli dei, il loro viso era posto di profilo, per esaltare i lineamenti; le spalle e il torace di fronte per mostrarne la potenza fisica.

Allevamento di oche.

Statua di faraone in granito nero.

Vasetti in alabastro, una pietra bianca lucida.

STUDIO STORIA

Busto della regina Nefertiti in pietra dipinta (1350 a.C.).

Indica con una X se le affermazioni sono vere o false. • Gli Egizi non furono abili matematici. • Le scienze avevano uno scopo pratico. • Il calendario egizio prevedeva 12 mesi e 4 stagioni. • Per gli Egizi, la medicina e la magia erano collegate. • Rappresentavano le figure umane di profilo. • Medicina e magia erano ben distinte.

V V V V V V

F F F F F F

57


STORIA • Geroglifici

Un testo scritto poteva iniziare dal basso, oppure da destra a sinistra. • Demotico

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno

p. 31

La scrittura Attorno al 3300 a.C., contemporaneamente all’invenzione dei pittogrammi sumeri, anche in Egitto fu inventata la scrittura. Benché l’argilla non mancasse, per scrivere gli Egizi impararono a sfruttare i fogli di papiro, una pianta che cresceva lungo le rive del Nilo. Anche per gli Egizi saper leggere e scrivere era considerato un grande privilegio e un lavoro molto ben pagato. Per diventare scriba occorrevano anni di studi e una rigida disciplina. La scrittura egizia era composta da migliaia di geroglifici, parola che significa “segni sacri”. Infatti gli Egizi pensavano che fossero un dono degli dei. Questo tipo di scrittura molto complessa veniva utilizzata nei documenti ufficiali e sulle pareti delle tombe o dei templi. Oltre ai geroglifici, per l’uso quotidiano della scrittura, per esempio per numerare e registrare le merci, gli Egizi utilizzavano la scrittura demotica, più semplice e fatta di linee più veloci da tracciare, un po’ come il nostro corsivo. Per imparare a leggere e a scrivere c’erano le scuole, che si trovavano presso i templi, dove si imparavano matematica, geometria, geografia, medicina, astronomia, i testi sacri e gli elenchi dei nomi dei faraoni. Gli alunni erano i figli delle famiglie più ricche, ai quali si insegnava con pazienza ma talvolta ricorrendo a punizioni corporali.

GENIALE! Indica con una X.

Scribi al lavoro.

Tecnologia

Gli alunni che imparavano a scrivere usavano: fogli di papiro, lo stilo, pennelli, una tavolozza di legno con cavità per gli inchiostri rosso e nero, ricavati da polveri naturali diluite in acqua.

58

1. La scrittura egizia A fu inventata prima della scrittura sumera. B fu contemporanea alla scrittura sumera. C fu inventata dopo la scrittura sumera. D deriva dalla scrittura sumera. 2. Gli Egizi per scrivere usavano il papiro perché A era più pregiato dell’argilla. B non possedevano l’argilla. C era importato in grande quantità. D i fogli ottenuti erano leggeri e pratici. 3. La scrittura egizia aveva un valore sacro perché A poteva essere utilizzata solo dal faraone. B poteva essere usata solo a scopo religioso. C era considerata un dono degli dei. D veniva utilizzata solo dai sacerdoti.


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno

p. 31

TECNOLOGIA

Geroglifici di ieri e di oggi Gli scribi realizzavano ogni segno con grande cura, fino a trasformarlo in una piccola opera d’arte. Essi pensavano che le immagini tracciate potessero addirittura prendere vita.

I geroglifici furono decifrati grazie al ritrovamento di una stele nella città egizia di Rosetta, con lo stesso testo inciso in tre diversi caratteri: geroglifico, demotico e greco. Grazie alla conoscenza che già si aveva della lingua greca, lo studioso francese Jean-François Champollion (1790-1832) riuscì a comprendere la scrittura egizia.

Da allora l’uomo ha continuato a utilizzare delle immagini-simbolo per rappresentare oggetti o idee. In un’epoca come la nostra, nella quale persone provenienti da culture e Paesi spesso differenti sono strettamente in contatto tra loro, i simboli sono diventati un linguaggio pratico e veloce, in grado di accomunare popoli diversi per cultura, ambiente e lingua. La tecnologia ha reso possibile comunicare velocemente anche le nostre emozioni e gli stati d’animo attraverso le emoticon, per le quali esistono tastiere apposite negli smartphone e nei tablet.

COMPITO DI REALTà Osserva i geroglifici e scrivi il tuo nome. Rispondi. • Che cosa rappresenta l’immagine di fianco? • Ti sembra un lavoro faticoso? • Ti è mai capitato di vedere la pianta del papiro?

59


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Gli dei egizi

Pittura raffigurante il dio Anubi, con la testa di sciacallo.

DIAMOCI UNA MANO Descrivi l’aspetto fisico di ogni divinità a un compagno, il quale dovrà poi indovinare il suo nome e i suoi poteri.

Per gli Egizi la religione era molto importante. Erano politeisti e credevano in molte divinità zoomorfe, che avevano cioè l’aspetto di animali. Gli Egizi infatti consideravano sacri: • l’ibis, che nel fango scova e uccide i serpenti; • il gatto, che tiene lontani i topi dai granai; • il bue, simbolo di fertilità e di ricchezza; • il coccodrillo, che discende il corso del Nilo annunciando l’inizio della piena del fiume. Gli Egizi adoravano anche dei che avevano l’aspetto di esseri umani, cioè antropomorfi. Essi potevano anche avere il corpo di un uomo e la testa di un animale oppure essere del tutto simili agli uomini. Le divinità più importanti erano: 1. Ra, il dio del sole, creatore del mondo e padre dei faraoni; 2. O siride, il dio dell’oltretomba e dell’agricoltura, che aveva l’aspetto di un faraone; 3. I side, sua moglie, dea dell’amore e della maternità, con delle corna sulla testa che racchiudevano il sole; 4. Horus, il dio falco, protettore del faraone; 5. Anubi, il dio sciacallo, protettore dei morti e degli imbalsamatori; 6. Thot, il dio ibis, inventore della scrittura e signore della sapienza; 7. Maat, la dea della giustizia; 8. Sobek, il dio coccodrillo che controllava le acque del fiume.

STUDIO STORIA Osserva le immagini e attribuisci a ciascuna divinità il numero del dio corretto, come nell’esempio.

.....

.....

.....

Ripeti a voce le caratteristiche principali di ogni divinità.

60

Esercizio interattivo

.....

.....

.....


STORIA

Quaderno p. 27

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

La vita oltre la morte Per la religione egizia, gli uomini potevano vivere anche dopo la morte se possedevano una tomba, cioè una “casa” per l’eternità, e se il loro corpo rimaneva integro. Per questo motivo gli Egizi inventarono una tecnica per poter conservare il corpo dei morti: la mummificazione, in particolare per il faraone e i nobili. Questa procedura durava settanta giorni, trascorsi i quali avveniva la sepoltura. 1 Il corpo veniva svuotato

4 Sul viso veniva posta una

maschera funebre fatta di legno, oro e pietre preziose, che aveva i lineamenti del defunto. Poi il corpo era messo in una bara, il sarcofago, rivestito di oro e pietre preziose.

dei suoi organi interni (stomaco, fegato, intestino...) che venivano riposti in vasi detti canopi. Restava nel corpo solamente il cuore. 2 Per far assorbire l’acqua

del corpo umano ed evitare la decomposizione, il defunto veniva immerso per 40 giorni nel natron, un tipo di sale comune in Egitto.

Il sarcofago era deposto nella tomba assieme al corredo, dopo una processione funebre.

3 La salma veniva lavata e

avvolta con bende di lino, tra le quali venivano inseriti amuleti e portafortuna.

GENIALE! c

a

Indica con una X. g

b e

d f

Secondo il mito, per arrivare nell’aldilà, il defunto (a) doveva superare la prova della pesatura del cuore. Egli era accompagnato dal dio Anubi (b) presso una bilancia (c), alla presenza del dio Thot (d). Su un piatto della bilancia veniva messo il suo cuore (e) e nell’altro una piuma (f ). Thot ne controllava il peso: se il cuore era leggero come la piuma, cioè giusto, il defunto poteva vivere in eterno. Se era più pesante, il cuore veniva divorato da un mostro dal corpo di leopardo e la testa di coccodrillo, la dea Ammit (g), e il corpo si sarebbe rovinato per sempre.

1. Gli Egizi mummificavano i morti A per garantire loro la vita eterna. B per conservarne l’odore. C per evitare malattie. D per bruciarli. 2. Gli organi interni dei morti A venivano tolti ed eliminati. B venivano tolti e conservati. C non venivano toccati. D erano tolti, tranne il cuore.

61


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno

Le piramidi Soprattutto durante l’Antico Regno i faraoni venivano seppelliti nelle piramidi. Ecco le fasi principali della loro costruzione. 1 La progettazione della piramide era af-

fidata a un architetto reale e cominciava appena il faraone saliva al trono, perché la costruzione richiedeva dai dieci ai venti anni. Per prima cosa occorreva scegliere il posto adatto, che doveva trovarsi sulla riva occidentale del Nilo, dove tramonta il Sole. 2 Per costruire una piramide, occorreva-

no milioni di blocchi di pietra. Cavatori e scalpellini estraevano le pietre dalle cave. Il trasporto degli enormi blocchi avveniva con imbarcazioni che navigavano lungo il Nilo. In tal modo i massi venivano scaricati il più vicino possibile al luogo di costruzione della piramide.

blocchi di granito

3 Migliaia di uomini lavoravano alla rea-

lizzazione delle piramidi: fra questi c’erano anche i contadini, quando non dovevano occuparsi della terra. 4 I blocchi erano poi trascinati, grazie a

speciali slitte, lungo rampe di terra e pietrisco, che crescevano assieme alla piramide, e venivano posizionati all’altezza voluta. Quando la piramide era terminata, la rampa veniva distrutta. Poiché spesso le tombe venivano saccheggiate dai ladri, durante il periodo del Nuovo Regno i faraoni rinunciarono alla costruzione delle piramidi e si fecero seppellire in tombe scavate nella roccia, in una valle chiamata Valle dei Re, vicino Tebe.

62

Video

slitte

p. 30


Atlante pp. 12-13

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

DENTRO LA STORIA

La sfinge di Giza. cantiere

rampa

Una delle piramidi più antiche fu costruita nel 2700 a.C. per volere del faraone Zoser. Sorge a Saqqara, una località vicino all’antica città di Menfi. Si tratta di una costruzione fatta di gradoni di pietra.

STUDIO STORIA Rispondi alle domande. • Quando e dove venne costruita una delle più antiche piramidi? • Quali sono le piramidi più famose? • Che cosa avevano le piramidi all’interno? • Perché i faraoni smisero di farsi costruire le piramidi?

Si stima che fra il 2700 a.C. e il 2200 a.C. furono costruite circa un centinaio di piramidi. Le più famose sono quelle dedicate ai faraoni Cheope, la piramide più alta, Chefren e Micerino, costruite nella località di Giza. Vicino alla piramide di Chefren, venne costruita la sfinge, una statua che raffigurava un leone accovacciato con il volto di un faraone.

Zoom immagine

Video

63


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

STUDIO STORIA

Vivere a Tebe

Osserva e inserisci le parole corrette. tempio - dipinte - occhi cerimonie - case - lino obelischi - bambini - scale arredamento - sfingi - gioielli

La ricca città di Tebe sorgeva su una grande pianura presso il Nilo. Un porto accoglieva le navi cariche di merci e mercanti. La parte orientale della città ospitava i grandi palazzi dei nobili e i templi, ma anche le case del popolo, le botteghe artigiane e i magazzini. Nella zona occidentale si trovavano le grandi necropoli della Valle dei Re, in cui sorgevano i templi funerari dei faraoni e delle loro mogli.

Il .................................... principale era dedicato al dio del sole Ra ed era composto da grandi sale e cortili, con colonne dipinte e statue. C’era infine una cella in cui veniva conservata la statua del dio.

Alle ........................................... sacre accedevano solo il faraone e i sacerdoti.

Al tempio si accedeva con un viale fiancheggiato da .....................................

64

Davanti al tempio si innalzavano ..............................., monumenti di granito a forma di guglia.


DENTRO LA STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi I palazzi dei nobili avevano le pareti ..................................... L’ ........................................................ di base era composto da tavolini, sedie, sgabelli ed era completato da tende e cuscini. Vicino ai letti si tenevano cassapanche di legno per riporre vestiti e biancheria.

Le .................................... del popolo erano costruite con mattoni di argilla, intonacate di bianco e con il tetto a terrazza, a cui si accedeva tramite .................................... esterne. I ...................................., quando non dovevano andare a scuola o lavorare con i loro genitori, passavano il tempo giocando con biglie, bambole, palle e giochi da tavolo simili alla dama.

Le persone comuni vestivano semplici gonnellini di .................................... grezzo e sandali di papiro intrecciato. I ricchi indossavano abiti di lino molto piĂš elaborati e ornati con ..................................... Gli uomini indossavano gonnellini o tuniche corte con un mantello. Le donne portavano una lunga tunica aderente, liscia o a pieghe. I sandali, in papiro o pelle, erano decorati con oro e pietre preziose. Sia le donne sia gli uomini si truccavano gli .................................... con cosmetici naturali ricavati dalla polvere di pietre colorate e spesso indossavano parrucche.

Zoom immagine

65


NARRATIVA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

I servi del visir Leggi il testo e rispondi.

STUDIO STORIA • Quali indicatori della civiltà egizia ricavi dal testo?

66

Menar era uno straordinario artigiano: i suoi vasi di terracotta e i suoi piatti di ceramica erano molto ricercati al mercato. Poteva ricevere anche una pecora in cambio di un vaso. Ma Menar modellava anche statuine, così ben fatte che la sua fama era giunta fino a corte. Fu così che un giorno l’artigiano vide entrare nella sua bottega un importante scriba. – Il visir vuole che tu prepari cinquecento ushabti per la sua tomba! – disse lo scriba. – Il lavoro ti verrà pagato con grano, birra e pecore in gran numero. Gli ushabti erano statuette che rappresentavano servi e schiavi che avrebbero dovuto servire l’anima del visir dopo la morte, nell’oltretomba. Così, Menar modellò e cosse le statuette, infine le dipinse con colori ricavati da pietre macinate: erano bellissime! Suo figlio Huhnis le scambiò per giocattoli ed egli dovette spiegargli che erano servi di argilla che avrebbero accompagnato il visir nella tomba. Il bambino se ne andò con il broncio. Tornò però nel laboratorio verso sera, di nascosto; voleva giocare un po’ con le statuine. Ne prese un paio e cominciò a inventare una storia. Era una storia così interessante che Huhnis si distrasse... il sole scese sempre più basso all’orizzonte e le ombre invasero la valle del Nilo. A un tratto una voce interruppe il suo gioco: – Comanda, padrone! Huhnis si voltò spaventato e si trovò davanti una ventina di contadini, pescatori, cuochi... Le statuine di suo padre erano diventate uomini e donne in carne e ossa. – Siamo i tuoi servi, padrone. Staremo con te per sempre – disse uno dei contadini. Huhnis gridò spaventato e poi... si svegliò. Le statuette erano sul banco di lavoro di suo padre... Si era addormentato e aveva sognato. Adatt. S. Bordiglioni, All’ombra delle piramidi, Einaudi


CITTADINANZA

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Un museo subacqueo Sul delta del Nilo, a pochi chilometri dalla città di Alessandria, alcune ricerche subacquee hanno permesso di ritrovare i resti della città di Thonis-Heracleion e della città di Canopo, sommerse dalle acque a causa di un grande terremoto nel 365 d.C. Thonis-Heracleion è rimasta una città avvolta nel mito, inghiottita dal Mar Mediterraneo e sepolta nella sabbia e nel fango per più di 1 200 anni. Nel 2000 è stata infine scoperta, a 30 metri sotto il livello del mare. Sui fondali sabbiosi, dove anticamente sorgevano i templi, sono stati recuperati dei reperti che riguardano la cerimonia che ogni anno gli Egizi facevano in onore del dio Osiride. Le indagini, svolte nel canale utilizzato per la processione, hanno permesso di ritrovare una grande quantità di materiali, fra cui un’imbarcazione in legno lunga 11 metri. Questi e altri ritrovamenti hanno dato vita a un museo subacqueo per ammirare, immersi nel profondo del mare, l’inestimabile patrimonio culturale e storico rinvenuto nelle acque della Baia di Alessandria.

Durante un’importante cerimonia, chiamata i Misteri di Osiride, l’immagine del dio, ornata con oro e pietre preziose, veniva trasportata, su una barca sacra chiamata Uret, attraverso il delta del Nilo. Lungo il tragitto, che comprendeva anche le città di Thonis-Heracleion e Canopo, si svolgevano sacrifici e preghiere.

Zoom carta geostorica

67


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 54

QUANDO

DOVE

4000 a.C. 2000 a.C. Nascita 3000 a.C. 1000 a.C. di Cristo

la civiltà deGLI EGIZI INVENZIONI E TECNOLOGIA

ATTIVITÀ

SOCIETÀ

agricoltura: organizzata in tre stagioni

in cima alla piramide sociale c’è il faraone

allevamento: buoi, pecore, asini, cavalli

seguono poi: - sacerdoti - nobili - scribi - guerrieri - artigiani, mercanti, contadini - schiavi

altre attività: cacciatori, pescatori, artigiani e commercianti

geometria, aritmetica e astronomia, con cui elaborano un calendario di 12 mesi e 30 giorni piramidi: le tombe dei faraoni

RELIGIONE politeista: credono in molti dei divinità principali: Ra, Osiride, Iside, Horus, Anubi, Thot, Sobek

mummificazione dei morti, scrittura geroglifica e fogli ricavati dal papiro

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 68

Zoom carta geostorica

mi ha aiutato in parte a ripetere.

Mappa audioletta

PDF

non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno p. 46

Completa le sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

QUANDO

DOVE

Intorno al ................. a.C. si sviluppa, lungo il corso del fiume Nilo, la civiltà degli ......................

ATTIVITà Le attività degli Egizi sono: principalmente l’..................................... perché la terra lungo il fiume Nilo è molto fertile e l’...................................... Gli Egizi sono anche ....................................., pescatori, ..................................... e commercianti.

società In cima alla piramide sociale c’è il ....................................., considerato come un dio sulla Terra. Seguono, in ordine, i sacerdoti, i ....................................., gli ....................................., i guerrieri, gli artigiani, i mercanti, i contadini e, infine, gli ......................................

INVENZIONI E TECNOLOGIA Gli Egizi sono grandi studiosi di ..................................... e geometria. Attraverso l’astronomia imparano a misurare il tempo e ideano un calendario di .................................. mesi e ................................. giorni. Costruiscono le ................................. e le tombe dei ..................................., e inventano la ..................................... per conservare il corpo dei morti. La scrittura egizia è composta da .................................... Per scrivere utilizzano fogli ricavati dal ....................................

RELIGIONE Gli Egizi sono .....................................: credono in divinità antropomorfe, cioè che hanno l’aspetto di ...................................... e zoomorfe, che hanno l’aspetto di animali. Le più importanti sono Ra, ....................................., Iside, Horus, Anubi, Thot, Sobek.

GENIALE! Indica con una X. 1. Il faraone possiede A un potere assoluto. B solo il potere religioso. C solo il potere militare.

2. Nella società egizia A i sacerdoti sono importanti come gli scribi. B il visir è il funzionario principale del faraone. C i contadini sono al livello più basso.

3. Nella religione egizia A le divinità sono solo animali. C si venera solo il faraone.

B D

Osiride è il dio dell’oltretomba. non si seppelliscono i morti. 69


STORIA

Atlante pp. 5 e 9

Le civiltà dei fiumi

Quaderno p. 32

GLI INDI DOVE

Attorno al 3300 a.C., gruppi di uomini si stanziarono nella valle percorsa dall’Indo, il fiume che dà il nome a una grande penisola dell’Asia, l’India, prima di sfociare nel Mare Arabico. La valle aveva caratteristiche simili a quelle della Mesopotamia: il clima era caldo-umido e la terra fertile. Anche il fiume Indo ogni anno straripava e lasciava sul terreno un prezioso fango. Come i Sumeri e gli Egizi, gli Indi avevano realizzato dighe, canali e argini per sfruttare al meglio le acque del fiume. L’abbondanza dei raccolti fece sì che i villaggi diventarono fiorenti città. Nacque così la civiltà dell’Indo di cui non si conosceva molto fino a quando, circa cento anni fa, un gruppo di archeologi inglesi scoprì i resti delle città di Harappa e Mohenjo-Daro, che risalgono al 2500 a.C. Grazie ai reperti trovati nei due siti è stato possibile scoprire come vivevano anticamente le popolazioni dell’Indo. A partire dal 1800 a.C. il clima della regione diventò più arido e freddo e si verificarono terremoti e inondazioni. Questo portò gli Indi ad abbandonare lentamente la zona. Infine, intorno al 1500 a.C., il popolo degli Arii invase la valle dell’Indo e mise fine a questa civiltà.

STUDIO STORIA Osserva la cartina e rispondi. • Come si chiama la catena montuosa da cui nasce l’Indo? • Come si chiama l’altro grande fiume dell’India? O sserva la linea del tempo e scrivi le date.

Resti della città di Mohenjo-Daro.

Primi stanziamenti

Invasione degli Arii

Nascita di Cristo

......................

......................

Anno 0

quando

70

Zoom carta geostorica


STORIA

Le civiltà dei fiumi > Gli Indi

Attività, società e religione Gli Indi praticavano l’agricoltura. Coltivavano grano, orzo, legumi, riso e furono tra i primi a sfruttare la pianta del cotone da cui ricavavano abiti. Allevavano capre, pecore e bufali. Furono abili artigiani, lavoravano sia la ceramica sia i metalli preziosi. Producevano utensili in rame e in bronzo oltre ai mattoni d’argilla, utilizzati per la costruzione degli edifici. Per vendere la loro merce si spostavano via terra con i carri o con le imbarcazioni sul fiume. Dagli scavi sono emersi particolari manufatti: i sigilli, piccole placche di pietra con incisi segni e figure di animali. Gli Indi li usavano per marchiare le tavolette di argilla che accompagnavano le merci, così da indicare da dove provenivano e di chi erano. I segni dimostrano che gli Indi avevano una loro scrittura che però non è stata ancora decifrata. Non sono stati ritrovati i resti di grandi palazzi, quindi le città probabilmente non erano comandate da re con grandi poteri, ma da un sommo sacerdote. I resti delle città, che non mostrano grandi fortificazioni, fanno pensare che gli Indi fossero sostanzialmente pacifici. Gli Indi erano politeisti e la divinità principale era la dea-madre, simbolo della fertilità dei campi.

Sigillo con cavallo e, in alto, segni incisi. Alcuni sono stati ritrovati fino in Mesopotamia.

STUDIO STORIA Indica con una X se le affermazioni sono vere o false. • Gli artigiani lavoravano i metalli. V F • I sigilli erano un tipo di arma. V F • Gli Indi veneravano la dea-madre. V F

parte alta

Alcuni sigilli sono stati ritrovati anche in Mesopotamia. Che cosa significa secondo te?

parte bassa

mura esterne

Busto di un sacerdote.

Le città di Harappa e Mohenjo-Daro avevano una struttura simile. Erano suddivise in due parti. Nella parte alta c’era la cittadella fortificata che ospitava templi, cisterne per l’acqua e granai pubblici. Nella parte bassa si estendevano gli isolati con case di mattoni, poche finestre e il tetto a terrazza. Esistevano canali per le fognature che passavano sotto le strade.

71


STORIA

Le civiltà dei fiumi

Atlante pp. 5 e 9

I CINESI DOVE

In Cina, nelle pianure comprese tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro, intorno al 3000 a.C. si svilupparono villaggi di agricoltori e allevatori. La zona era resa fertile dalle inondazioni dei fiumi. Il nome “giallo” deriva proprio dal colore giallognolo del fango lasciato dal fiume. I villaggi erano uniti in clan. Verso il 1800 a.C. si formarono i primi grandi regni governati da una serie di dinastie, cioè da famiglie reali, spesso in lotta tra loro. Nel 221 a.C. il principe Qin della dinastia Chin, da cui probabilmente deriva il nome Cina, riunificò tutti i regni e si proclamò primo imperatore della Cina. L’Impero cinese durò per secoli, infatti è terminato solo nel 1921.

STUDIO STORIA Osserva la cartina e la linea del tempo e rispondi. • In quali mari sfociano il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro? • Quando si formarono i grandi regni? • Quando vennero unificati?

IN geografia Ricerca in quali ambienti italiani sono presenti i terrazzamenti.

I Cinesi impararono a costruire terrazzamenti lungo i pendii per ricavare spazio per le coltivazioni.

Nascono i villaggi

Primi regni cinesi

3000 a.C.

1800 a.C.

Nascita dell’Impero Qin Nascita di Cristo

Fine dell’Impero cinese

quando

72

Zoom carta geostorica

221 a.C. Anno 0

1921 d.C.

Oggi


STORIA

Le civiltà dei fiumi > I Cinesi

Attività, società e religione L’attività principale dei Cinesi era l’agricoltura. Grazie al controllo delle piene del fiume, si coltivavano riso, soia, miglio e grano. Allevavano buoi, cavalli, maiali e bachi da seta, da cui ricavavano preziosi tessuti. Anche l’artigianato era fiorente, con produzione di oggetti di ceramica, canna di bambù, bronzo e giada, una pietra preziosa color verde-giallastro. I cinesi rendevano alcuni oggetti lucidi e impermeabili usando una sostanza vegetale rossa: la ceralacca. Molti di questi prodotti erano poi commerciati con i popoli dell’Asia e del Mediterraneo. I mercanti cinesi cercavano sempre nuove vie di commercio e perciò divennero anche esploratori. L’imperatore aveva un grande potere, comandava l’esercito ed era affiancato da un consiglio di nobili e guerrieri. Per amministrare i vari territori nominava dei funzionari, chiamati mandarini, che riscuotevano le tasse e facevano eseguire le opere pubbliche. Il resto della popolazione era formata da guerrieri, sacerdoti, contadini, artigiani e mercanti. Si rispettavano le stesse leggi, si parlava e si scriveva un’unica lingua. I Cinesi erano politeisti, veneravano gli spiriti dei loro antenati e alcune divinità della natura, la più importante delle quali era Shang-Di, il dio supremo. Nel 215 a.C., l’imperatore Qin-Chin diede inizio alla costruzione della Grande Muraglia, una fortificazione lunga oltre 6 000 chilometri, per difendere i confini dalle tribù dei Mongoli provenienti da nord. Ci lavorarono centinaia di migliaia di persone. Sulla muraglia si alzavano delle torri, l’una in vista dell’altra, dalle quali si effettuavano le segnalazioni di pericolo: di giorno con il fumo, di notte con il fuoco.

Pendaglio di giada che raffigura un drago, un essere mitologico.

Arciere cinese a cavallo.

I mercanti cinesi usavano le prime forme di monete, ovvero dischetti di metallo bucati al centro.

STUDIO STORIA Rispondi a voce. • Qual era l’attività principale dei Cinesi? • Quali altre attività svolgevano? • Che novità introdussero nel commercio? • Come era strutturata la loro società? • Qual era la divinità principale?

Esercizio interattivo

73


TECNOLOGIA

Le civiltà dei fiumi > I Cinesi

Atlante pp. 14-15 e 107

Quaderno p. 33

Grandi inventori

Molti segni dell’antica scrittura cinese sono usati ancora oggi. Si scrivono in colonna dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra.

La scrittura cinese, inventata intorno al 1500 a.C., in principio era composta di pittogrammi, cioè disegni abbastanza realistici, che poi diventarono segni sempre più stilizzati: gli ideogrammi. Ogni segno rappresenta una cosa, ad esempio la casa, la luna, il cielo, oppure un’idea: l’amore, il bene, il male... Per questo motivo è composta da tantissimi segni, circa 60 000. Solo pochi funzionari imperiali e studiosi la imparavano e la praticavano. All’inizio veniva incisa su ossa di animali, gusci di tartaruga e vasi di bronzo. Più tardi la scrittura fu realizzata con pennello e inchiostro su tavolette di legno e stoffa. A partire dal II secolo d.C. si cominciò a usare la carta, fabbricata facendo macerare stracci e corteccia di gelso ridotti poi in poltiglia e pressati. Questi diventavano fogli sottili sui quali si poteva scrivere, molto simili a quelli che usiamo oggi. Ai Cinesi si devono scoperte importantissime. Ecco le principali: • l a stampa a timbri, fatta attraverso dei blocchi di legno o argilla su cui i cinesi incidevano gli ideogrammi, che venivano intinti nell’inchiostro e poi premuti sui fogli di carta; • la bussola, per orientarsi sia di notte sia di giorno; • l a polvere da sparo, per i fuochi d’artificio e le prime rudimentali armi da fuoco; • l’agopuntura, una terapia che utilizzava aghi posizionati sul corpo per la cura del dolore.

Dalle larve di un bruco, il baco, i Cinesi ricavavano un filo lucente, la seta, che veniva poi tessuto per preparare stoffe preziose, esportate lungo la cosiddetta “Via della seta” attraverso l’Asia verso l’Egitto e l’Europa.

STUDIO STORIA Riscrivi le frasi correttamente. • La carta veniva realizzata con la corteccia di papiro. • La scrittura cinese è pittografica. • La seta era un tipo di ceramica di scarsa qualità.

74

L’imperatore Qin-Chin si fece seppellire insieme a un esercito di terracotta composto da 7 000 soldati a grandezza naturale, con lance, archi, balestre, carri e cavalli.


METODO DI STUDIO

Confronto tra civiltà 1 Collega tra loro le parole e spiega a voce i motivi dei tuoi abbinamenti. Nilo

Fiume Giallo

Egizi

invasione degli Arii

geroglifici

Civiltà dell’Indo

seta

Harappa

Cinesi

2 Scrivi una didascalia per ciascuna immagine.

............................................................................. .............................................................................

............................................................................. .............................................................................

............................................................................. .............................................................................

3 Completa le frasi. • Per tutte le civiltà fluviali, la presenza del fiume ha rappresentato un grande vantaggio, infatti ............................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................... • Queste civiltà hanno dovuto imparare a regolamentare il corso dei fiumi, perché .................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................... • Il potere del faraone in Egitto era assoluto, infatti ................................................................. .................................................................................................................................................................................... • Gli storici non sanno ancora spiegare le cause che hanno determinato la fine improvvisa della civiltà dell’Indo, però si pensa che ............................................................... .................................................................................................................................................................................... • L’unificazione della Cina venne conseguita dopo numerose guerre e portò alla creazione di un grande .................................................................. unitario, con un’unica ........................................................., le stesse ............................................................, governato da un ...................................................................., affiancato dai .............................................................................

75


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 55

QUANDO

DOVE

Indi Cinesi

2000 a.C. Nascita 2000 d.C. 3000 a.C. 1000 a.C. di Cristo 1000 d.C.

la civiltà deGLI INDI

la civiltà dEI CINESI

ATTIVITÀ: agricoltori, allevatori, artigiani e commercianti

ATTIVITÀ: agricoltori, allevatori, artigiani e commercianti

SOCIETÀ: gli Indi sono un popolo pacifico. A capo c’è un sommo sacerdote

SOCIETÀ: grande impero con a capo un imperatore. Seguono: i mandarini, funzionari del re, i guerrieri, i sacerdoti, gli artigiani e i mercanti, infine i contadini

INVENZIONI E TECNOLOGIA: sigilli per marchiare le merci, filatura del cotone, scrittura non ancora decifrata RELIGIONE: politeista

INVENZIONI E TECNOLOGIA: carta, seta, agopuntura, polvere da sparo, bussola e la scrittura ideografica. Realizzano anche la Grande Muraglia

diario di bordo

RELIGIONE: politeista

La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. mi ha aiutato in parte a ripetere. non mi ha aiutato. 76

Zoom carta geostorica

Mappa audioletta

PDF


Quaderno pp. 47-48

VERSO LE COMPETENZE

Completa le sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

QUANDO

DOVE

Dal 3300 al 1500 a.C, in Asia, lungo la valle del fiume Indo, si sviluppa la civiltà degli ...................................... Sempre in Asia, lungo il corso dei fiumi ..................................... e ................................, dal ........................ a.C. al 1921 d.C., si sviluppa la civiltà dei ................................

ATTIVITà Entrambi i popoli sono: agricoltori, allevatori, artigiani e ......................................

società Gli Indi sono un popolo pacifico. A capo c’è un ....................................................................................... I Cinesi costituiscono un grande Impero che dura a lungo. A capo si trova l’...................................... Seguono i ....................................., che sono funzionari dell’imperatore, i guerrieri, i sacerdoti, gli artigiani, i mercanti, infine i contadini.

INVENZIONI E TECNOLOGIA Gli Indi inventano i ................................ per marchiare le merci e la filatura del ............................. I Cinesi inventano la carta, la ....................................., l’agopuntura, la polvere da sparo e la bussola. Realizzano la Grande ..................................... cinese. La loro scrittura è ......................................

RELIGIONE La religione di entrambi i popoli è .....................................................................

GENIALE! Indica con una X. 1. La scrittura degli Indi A è composta da geroglifici. B è composta da lettere. C è cuneiforme. D non è ancora stata decifrata.

2. Le città degli Indi A sono fortificate con grandi mura. B non hanno fortificazioni. C sono realizzate in legno. D sono lontane dal fiume.

3. Prima del 221 a.C. la Cina è A divisa in città-stato. B un unico grande regno. C composta da regni governati da re.

4. Un’importante testimonianza cinese è A la città di Harappa. B la Grande Muraglia cinese. C la città di Mohenjo-Daro. 77


STORIA

Atlante pp. 16-17

Quaderno p. 36

LE CIVILTà DEl MARE DOVE

IERI

La carta geostorica ti mostra dove sorsero le civiltà del Mar Mediterraneo e le loro città principali. Mentre le civiltà dei fiumi raggiungevano il loro massimo splendore, alcuni popoli che vivevano sulle coste del Mar Mediterraneo orientale o sulle isole iniziarono a formare nuove civiltà: alcune sfruttarono le risorse del mare tramite la navigazione, altre si spostarono di più via terra. Gli studiosi le chiamano le civiltà del mare.

STUDIO STORIA Osserva la carta geostorica e le linee del tempo, infine rispondi. • In quale parte del Mar Mediterraneo sorsero? • Quale civiltà è la più antica? • Sono più antiche o più recenti rispetto alle civiltà dei fiumi?

quando

Le linee del tempo mostrano quando si svilupparono le civiltà. Fenici Ebrei Cretesi

3000 a.C.

78

2000 a.C. Zoom carta geostorica

1000 a.C.

Nascita di Cristo

1000 d.C.

2000 d.C. OGGI


STORIA

Atlante pp. 6-7

DOVE

OGGI

Grecia Capitale: Atene Creta, oggi, fa parte della Repubblica greca. I suoi abitanti praticano soprattutto l’agricoltura, la pesca e le attività legate al turismo.

Libano Capitale: Beirut Il Libano è una repubblica presidenziale con oltre 4 milioni di abitanti, soprattutto arabi. La capitale, nell’ultimo decennio, è tornata ad essere un importante centro economico, dopo anni di guerre interne.

Israele Palestina Capitale: Gerusalemme Lo Stato di Israele è stato istituito nel 1948. In quelle zone, nello Stato di Palestina, vivevano già gli arabi. Ne è nato un lungo e sanguinoso conflitto che ancora non si è risolto del tutto.

STUDIO STORIA Osserva le carte geografiche e rispondi. • Quale Stato è presente nel territorio un tempo abitato dai Fenici? • Qual è la capitale dello Stato di Israele? • A quale Stato appartiene oggi l’isola di Creta?

Zoom carta geostorica

79


STORIA

Le civiltà del mare

Quaderno C pp. 60-65

I FENICI STUDIO STORIA Osserva queste fonti e rispondi. • Quali materiali lavoravano i Fenici? • Quale mezzo di trasporto preferivano? • Conoscevano la scrittura?

CHE COSA IMPARERò L e caratteristiche della civiltà fenicia. ove, quando e perché si D diffuse l’alfabeto fenicio. L e innovazioni introdotte dai Fenici.

A CHE COSA MI SERVIRà A comprendere l’importanza che il mare ebbe per lo sviluppo della civiltà fenicia.

LE MIE COMPETENZE Ricavare informazioni dall’osservazione di cartine tematiche. rarre informazioni dalla T linea del tempo. aper completare un S quadro di civiltà. ogliere le parole chiave C presenti in un testo.

80

Zoom fotografici


STORIA

Atlante pp. 6 e 16

Le civiltà del mare > I Fenici

La civiltà fenicia

DOVE

Nel 2000 a.C. la popolazione dei Fenici si stabilì in una sottile striscia di terra lungo le coste orientali del Mar Mediterraneo, la Fenicia. I terreni da coltivare erano scarsi. Una grande risorsa invece era costituita dai boschi di alberi di cedro sulle montagne, che fornivano dell’ottimo legno per la costruzione di navi. Fu naturale quindi, per i Fenici, avventurarsi per mare e la mancanza di materie prime li portò a sviluppare i commerci. Sulle insenature della costa fondarono le principali città: Biblo, Berito, Sidone e Tiro. Così, a partire dal 1200 a.C. diedero origine a una fiorente civiltà. I mercanti fenici raggiungevano luoghi anche molto lontani dove commerciavano prodotti, costruivano porti e depositi per le merci. Ogni città fenicia aveva un re e un governo autonomo: era una vera e propria città-stato. Il re veniva aiutato e controllato nelle sue decisioni dal consiglio degli anziani e dai rappresentanti dei mercanti. L’esercito era guidato da un comandante. Un supervisore si occupava della gestione dei commerci. Il re dunque non possedeva tutti i poteri, cioè non esercitava un potere assoluto. Non avendo un unico stato, i Fenici non possedevano neanche un grande esercito: per questo non ebbero la forza necessaria per difendersi e nel 750 a.C. vennero invasi dagli Assiri.

CITTADINANZA Come per altre civiltà, il ruolo della donna fenicia si svolgeva essenzialmente all’interno della famiglia, tranne nel caso in cui diventasse sacerdotessa.

STUDIO STORIA Osserva la cartina e la linea del tempo, infine rispondi. • La Fenicia possiede tratti di costa? • Quando raggiunsero la massima espansione i Fenici? Utilizza le parole in grassetto per ripetere i contenuti principali del paragrafo. Sulla bandiera del Libano, ancora oggi, compare un albero di cedro.

Primi insediamenti in Fenicia

Nascita ed espansione della civiltà

Invasione degli Assiri

Nascita di Cristo

750 a.C.

Anno 0

quando 2000 a.C.

1200 a.C.

Video e classe capovolta

Zoom carta geografica

81


STORIA

Quaderno p. 37

Le civiltà del mare > I Fenici

La navigazione

STUDIO STORIA Inserisci al posto giusto nel testo le parole chiave. maree - notte - coste - aperto - carte Rispondi alle domande. • Quali novità introdussero nella navigazione i Fenici? • Come riuscivano a orientarsi di notte? • Che cosa usavano oltre al baratto per commerciare? Osserva questo rilievo e rispondi. • Quale ambiente è rappresentato? • Quali mezzi di trasporto sono raffigurati? • Chi sono gli uomini al lavoro?

All’inizio i Fenici, come molti altri popoli della loro epoca, navigavano solo di giorno e tenendo sempre in vista le ............................................. e le isole come punto di riferimento. Con il passare del tempo e con l’aumentare delle richieste commerciali, essi sperimentarono nuove navi e tecniche di navigazione, grazie alle quali poterono percorrere lunghi tratti anche in mare .............................................. I marinai fenici impararono a conoscere i cicli delle ............................................., ovvero l’innalzamento e l’abbassamento periodico del livello del mare; poi misero a punto delle ....................................... nautiche molto precise. I Fenici riuscirono anche a navigare di .................., infatti scoprirono che la Stella Polare, chiamata anche Fenicia, indicava il Nord. Così, avendo dei punti di riferimento più sicuri, potevano spingersi in tutto il Mediterraneo, raggiungendo l’Egitto, il Nord Africa, la Sicilia e la Sardegna, fino in Spagna e addirittura nell’Oceano Atlantico, fino alle Isole Britanniche. Tra i prodotti che i Fenici commerciavano, oltre al legno di cedro, c’erano i vetri lavorati, oggetti in bronzo e in avorio, raffinati gioielli e stoffe colorate. Per acquistare le merci, i mercanti, oltre che il semplice scambio, il baratto, usavano la moneta. I Fenici furono anche pirati. Assaltavano navi e città lungo le coste per rubare mercanzie e rapire persone che riducevano in schiavitù.

Le monete erano di metallo, d’oro o d’argento, e avevano impresso il sigillo della città che le emetteva.

82

Zoom carta geostorica


Le civiltà del mare > I Fenici

STORIA

Quaderno p. 37

Empori e colonie Per compiere i loro lunghi viaggi per mare, i Fenici avevano bisogno di fare tappe sulla terraferma per rifornirsi di cibo e acqua. Crearono così degli empori, cioè degli scali in cui fermarsi. Qui costruivano soprattutto porti e magazzini per le merci. Con il tempo gli empori divennero vere e proprie città con porti, magazzini, templi e mura di cinta: nacquero così le colonie. In principio le colonie mantenevano leggi, religione e lingua della madrepatria. Poi, con il tempo, alcune di esse divennero così potenti da rendersi del tutto autonome e fondare esse stesse altre colonie. I Fenici crearono colonie soprattutto nel Mar Mediterraneo occidentale: Palermo in Sicilia, Cagliari in Sardegna, Cadice in Spagna, Tangeri in Marocco. Ma la colonia più famosa e importante fu Cartagine, fondata nell’814 a.C. dagli abitanti di Tiro, nell’Africa del Nord, sulle coste della Tunisia. Essa divenne una splendida città e una grande potenza marinara che dominò il Mediterraneo occidentale finché non fu distrutta dai Romani nel 146 a.C.

STUDIO STORIA Osserva la cartina e fai una tabella con i nomi delle colonie fenicie in Africa, Spagna e Italia. Osserva il disegno e descrivi la scena a voce.

Zoom carta geostorica

83


TECNOLOGIA

Le civiltà del mare > I Fenici

Quaderno p. 37

Le navi fenicie I Fenici non costruirono semplici imbarcazioni, ma vere e proprie navi capaci di affrontare il mare e compiere lunghi percorsi. Utilizzavano il legno di cedro, che cresceva abbondante sui rilievi della Fenicia. Ecco il modello di una nave per il trasporto merci. Al centro della nave veniva posto un albero che sosteneva una o due vele quadrate o rettangolari, per sfruttare i venti.

La nave era coperta da un ponte fatto di travi sul quale si poteva camminare e che proteggeva il carico.

Due grandi remi posti a poppa, la parte posteriore della nave, servivano da timoni.

L’ancora era una pesante pietra oppure una barra di legno con un braccio di ferro a forma di croce.

La stiva per le merci, cioè il fondo dello scafo, era spesso riempita anche di sabbia o pietre, per dare maggiore stabilità all’imbarcazione.

La chiglia, una trave a cui era legato il fasciame delle fiancate, era sempre immersa ed evitava il ribaltamento della nave in caso di tempesta.

IN geografia Ancora oggi le navi da carico sono destinate al trasporto delle merci, che spesso sono contenute dentro i container. Tra queste ci sono le navi frigo, dotate di impianti di refrigerazione, che trasportano alimenti congelati. Oppure le navi traghetto che trasportano automobili, camion, treni... Quali altri mezzi di trasporto merci esistono oggi?

84

Zoom immagine

Video

I Fenici disponevano anche di navi da guerra. Avevano lo scafo più sottile e sulle fiancate c’erano una o più file di remi, spinti dai rematori nella stiva. Circa 50 soldati venivano imbarcati per assaltare le navi avversarie. A prua c’era una punta di bronzo, il rostro, per sfondare i fianchi delle navi.


Le civiltà del mare > I Fenici

NARRATIVA

Il viaggio di Malkhar Leggi il testo e rispondi.

Il faraone Necao II fece chiamare Malkhar il fenicio, per affidargli una missione. Sapeva che i Fenici, con le loro robuste navi di legno di cedro, potevano raggiungere terre lontane e che non temevano di navigare in mari sconosciuti. Necao II voleva sapere dove finiva il suo mondo e il mare era la via giusta. Malkhar e i suoi avrebbero navigato verso sud, fino alla fine del mondo, poi sarebbero tornati a riferire al faraone. Così Malkhar fece stivare sulle navi provviste per almeno due mesi, poi prese il mare. Il viaggio si dimostrò più lungo del previsto, e quando arrivò l’autunno le provviste erano ormai alla fine. I Fenici ancorarono le loro navi in una baia riparata e scesero a terra. Seminarono il grano e attesero il raccolto dell’anno seguente. Quindi ripresero il mare, facendo sempre rotta verso sud. Vennero in contatto con abitanti di terre lontane. Dopo più di un anno che il sole sorgeva alla sinistra dei naviganti, una mattina il sole sorse alla loro destra! Questo per loro significava che avevano raggiunto la fine del mondo e stavano risalendo verso nord. Si fermarono nuovamente, piantarono il grano e attesero il raccolto. Il loro viaggio durò molti mesi ancora, finché attraversarono le Colonne d’Ercole e Malkhar capì che il viaggio volgeva al termine, perché aveva attraversato quello stretto più volte per rifornirsi di stagno nella grande isola che oggi chiamano Inghilterra. Infine tornarono in Egitto, dopo più di due anni! Adatt. S. Bordiglioni, Piccole storie di grandi civiltà scomparse, Einaudi

IN geografia • Perché i Fenici conoscevano lo stretto delle Colonne d’Ercole? • Se i Fenici erano salpati dal Mar Rosso, in Egitto, dirigendosi sempre a sud, per poi risalire verso nord e arrivare fino alle Colonne d’Ercole, attorno a quale continente navigarono?

85


DENTRO LA STORIA

Le civiltà del mare > I Fenici

Quaderno p. 37

I Fenici da vicino Il nome dei Fenici deriva dalla parola greca phóinix, che significa “rosso porpora”.

La porpora Il prodotto più pregiato che i Fenici commerciavano era la porpora. Questa era una sostanza dal colore rosso violaceo che veniva estratta da un mollusco, il murice. Le conchiglie venivano pescate e frantumate per ricavarne la polpa, che veniva poi fatta bollire per qualche giorno in contenitori di piombo. Infine gli artigiani immergevano le stoffe nel liquido e le lasciavano asciugare al sole. Si trattava di un prodotto costoso, perché per ottenere una piccola quantità di colorante occorreva un gran numero di conchiglie.

Il vetro A partire dal VII secolo a.C., i Fenici perfezionarono e innovarono la tecnica di lavorazione della pasta di vetro, già conosciuta e utilizzata dagli Egizi. La pasta si otteneva riscaldando una sabbia particolare, ricca di sostanze saline come il nitro e la silice, che con il calore diventava una massa morbida, facile da lavorare. Gli artigiani fenici realizzavano utensili e gioielli molto raffinati, grazie alla tecnica del vetro soffiato. Poi, con l’aggiunta di sostanze coloranti alla pasta di vetro, riuscirono a creare sfumature di colore blu, viola, rosso e arancione, che impreziosivano e rendevano unici i loro manufatti.

STUDIO STORIA Rispondi alle domande. • Da che cosa si otteneva la porpora? • Come venivano tinte le stoffe? • Come perfezionarono i Fenici la lavorazione del vetro?

86

Esercizio interattivo

Video


Le civiltà del mare > I Fenici

Quaderno C pp. 60-65

DENTRO LA STORIA

La scrittura Prima dei Fenici la scrittura era molto complicata e riservata a pochi scribi, come nel caso della scrittura cuneiforme e di quella geroglifica. Per i Fenici la scrittura doveva essere semplice e pratica, adatta a registrare le merci scambiate e i contratti, senza dover sempre dipendere da uno scriba. Essi elaborarono un alfabeto di 22 segni, che non rappresentavano più oggetti o idee. A ciascun segno infatti corrispondeva un fonema, cioè un suono della voce. Per questo la scrittura dei Fenici è detta fonetica. I segni, formati da linee semplici, davano così origine a moltissime parole. Questo alfabeto non comprendeva ancora le vocali. La scrittura diventò così comprensibile e accessibile a molte più persone rispetto a prima. Grazie ai mercanti che operavano nel Mediterraneo, la scrittura fenicia si diffuse rapidamente e tra i primi ad adottare questo sistema ci furono i Greci, che vi aggiunsero le vocali. La scrittura alfabetica è quella che usiamo ancora noi oggi. La religione I Fenici erano politeisti. Ciascuna città adorava le proprie divinità, a cui si legavano varie feste religiose. Ad esempio a Tiro e Sidone il dio signore della città era Melkart, protettore delle attività e dei commerci. Al dio Melkart i Fenici dedicavano dei templi dove si stipulavano gli accordi commerciali più importanti. Tutte le città però avevano come punto di riferimento il dio principale Baal, che significa “signore di ogni cosa”, e Baalat, la sua sposa, dea della maternità e della fecondità. Seguivano poi Adonis, dio delle stagioni, e Tanit, dea della Luna.

GENIALE! Indica con una X. 1. La scrittura fenicia A rappresentava oggetti. B rappresentava idee. C era formata da segni complessi. D era formata da segni facili da tracciare. 2. L’alfabeto fenicio A era utilizzato solo dagli scribi. B poteva essere imparato da tutti. C era utilizzato solo dai sacerdoti. D era utilizzato solo dai commercianti.

STUDIO STORIA Sottolinea nel testo perché la scrittura fenicia era comprensibile e accessibile a molte persone.

Esercizio interattivo

Video

87


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 56

QUANDO

DOVE

2000 a.C. 1000 a.C. Nascita 1500 a.C. 500 a.C. di Cristo

la civiltà deI FENICI ATTIVITÀ

SOCIETÀ

mercanti, artigiani e navigatori

a capo di ogni città c’è il re e il consiglio degli anziani, formato da nobili e rappresentanti dei mercanti

commercio: legno di cedro, vetro, metalli, stoffe uso della moneta e fondazione di empori e colonie nel Mar Mediterraneo per gli scambi commerciali

popolo: artigiani, piccoli mercanti e marinai

INVENZIONI E TECNOLOGIA

RELIGIONE

porpora: sostanza di colore rosso estratta da un mollusco

politeista: credono in molti dei

vetro

ogni città ha una divinità protettrice

grandi navi da carico scrittura: alfabeto di 22 segni, o fonemi, cioè suoni della voce

le divinità principali sono Baal e Baalat, poi Adonis e Tanit

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 88

Zoom carta geostorica

mi ha aiutato in parte a ripetere.

Mappa audioletta

PDF

non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno p. 49

Completa le sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

QUANDO

DOVE

Tra il ............................ a.C. e il 750 a.C. si sviluppa la civiltà dei Fenici, in una sottile striscia di terra lungo le coste orientali del Mar Mediterraneo, chiamata ......................................

ATTIVITà Per la posizione e le caratteristiche della Fenicia, questo popolo si dedica prevalentemente al ................................... e alla ..................................... Per favorire gli scambi, i Fenici fondano delle ................................... e degli ................................... sulle coste del Mar Mediterraneo.

società I Fenici vivono in città indipendenti. A capo di ogni città c’è il ................................... e il consiglio degli ..............................., formato dai nobili e dai rappresentanti dei ............................... Segue il ..................................., composto da artigiani e piccoli mercanti.

INVENZIONI E TECNOLOGIA I Fenici costruiscono con il legno di ................................... delle robuste ................................... per compiere viaggi in mare. Per colorare le stoffe di rosso violaceo, scoprono una sostanza ricavata da un mollusco, la .................................... Migliorano la produzione del ............................., grazie all’uso di una sabbia particolare. Mettono a punto una scrittura pratica e semplice, composta da un ................................... di 22 segni chiamati ..................................., cioè suoni.

RELIGIONE I Fenici sono ................................... e ogni città ha delle divinità protettrici.

GENIALE! Indica con una X. 1. La Fenicia è ricca di A ampie terre fertili. B boschi di cedri. C piante di papiro.

2. La porpora è A un colorante. B una pietra preziosa. C una conchiglia blu.

3. I A B C

4. Nella religione fenicia A c’è solo il dio Baal. B si venerano più divinità. D ci sono solo il dio Melkart e la dea Tanit.

Fenici sono soprattutto agricoltori e artigiani. mercanti e pastori. mercanti e artigiani.

89


STORIA

Le civiltà del mare

GLI EBREI STUDIO STORIA Osserva queste fonti e rispondi. • Quali attività praticavano gli Ebrei? • Conoscevano la scrittura?

CHE COSA IMPARERò L e caratteristiche della civiltà ebrea. ome nacque la prima C religione monoteista della storia. he significato aveva il C libro sacro della Bibbia per il popolo ebreo.

90

Zoom immagini

A CHE COSA MI SERVIRà A comprendere le cause delle migrazioni di un popolo.

LE MIE COMPETENZE omprendere il significato C di termini specifici. tilizzare parole chiave U per riferire i contenuti di un testo.


STORIA

Atlante pp. 6 e 16

Le civiltà del mare > Gli Ebrei

Una civiltà in cammino

DOVE

All’inizio della loro storia, gli Ebrei erano un popolo di pastori della Mesopotamia, divisi in tribù, ciascuna delle quali era guidata da un capofamiglia: il patriarca. Attorno al 1800 a.C. gli Ebrei, guidati del patriarca Abramo, si spostarono nella Terra di Canaan, l’attuale Palestina, una zona costiera a sud della Fenicia. Nel 1500 a.C. le dodici tribù in cui si era organizzato il popolo ebraico furono costrette a lasciare la loro terra in seguito a una terribile carestia e a migrare in Egitto. Dopo anni di convivenza, i rapporti con gli Egizi peggiorarono. Così, intorno al 1250 a.C., sotto la guida del patriarca Mosè, le tribù lasciarono l’Egitto e fecero ritorno nella Terra di Canaan. Qui gli Ebrei si scontrarono con le popolazioni locali, in particolare i Filistei. Per rafforzarsi, intorno al 1050 a.C., le tribù si unirono sotto la guida di un re, Saul, e fondarono il Regno di Israele. A Saul successe Davide, che sconfisse i Filistei e conquistò la città di Gerusalemme, che divenne la capitale del regno. Con Salomone, figlio di Davide, Israele raggiunse il massimo splendore. Alla sua morte nel 930 a.C. il regno si divise e si indebolì. A partire dal 700 a.C. gli Ebrei subirono le invasioni degli Assiri, dei Babilonesi e dei Persiani. Alla fine i Romani distrussero Gerusalemme nel 70 d.C. costringendo i sopravvissuti a fuggire. Iniziò così la diaspora del popolo ebraico, cioè la sua dispersione fuori dalla propria terra.

CITTADINANZA La migrazione è lo spostamento di gruppi di individui da una zona geografica all’altra, a causa di carestie, guerre, cambiamenti climatici o per migliorare le proprie condizioni di vita.

DIAMOCI UNA MANO

STUDIO STORIA

Lavorate in coppia. Osservate la carta delle migrazioni e completate una tabella simile.

Osserva la cartina e la linea del tempo, infine rispondi. • La Terra di Canaan si trovava tra due regioni che conosci. Quali? • Quando si mossero dalla Mesopotamia? • Quando iniziò il Regno di Israele?

1a migrazione

luogo

durata

Poi utilizzatela per ripetere i luoghi e le date degli spostamenti del popolo ebreo.

Insediamento nella Terra di Canaan

Migrazione in Egitto

Partenza dall’Egitto

quando

Inizio invasioni

Conquista Nascita di Cristo romana

Regno di Israele 1800 a.C.

1500 a.C. 1250 a.C.

1050 a.C.

700 a.C.

Anno 0 70 d.C. Zoom carta geostorica

91


STORIA

Le civiltà del mare > Gli Ebrei

Quaderno p. 38

Una religione monoteista La Bibbia è il complesso di libri considerati sacri dall’ebraismo e dal cristianesimo. Nomade indica chi si sposta di frequente da un luogo all’altro.

Durante la lettura dei rotoli della Torah, da destra verso sinistra, si utilizza un bastoncino per tenere il punto poiché è vietato toccare i rotoli a mani nude. Gli Ebrei, nelle sinagoghe, i loro luoghi di culto, indossano la kippah, un copricapo.

Gli Ebrei furono il primo popolo monoteista della storia. Per primi credettero infatti che tutta la natura, compreso l’essere umano, fosse opera di un unico creatore, un unico Dio, Jahvè. Dio si trova ovunque, parla al suo popolo, lo guida e lo protegge. Tutti gli altri popoli dell’antichità erano invece politeisti, adoravano cioè più divinità. Le più antiche vicende del popolo ebreo, fino al I secolo d.C., sono scritte nella Bibbia. Oltre a essere considerata il testo sacro di questo popolo, è anche una delle poche testimonianze scritte riguardanti una popolazione nomade. Non è un libro di storia, ma un testo religioso, in cui si mescolano diversi elementi da cui si possono ricavare informazioni anche di carattere storico. In particolare i primi cinque libri della Bibbia, chiamati Torah, forniscono indicazioni sulla cultura, gli avvenimenti più importanti, la religione, i riti, la famiglia, l’alimentazione e le leggi del popolo ebreo. Nella Bibbia si narra dell’alleanza che gli Ebrei strinsero con il loro dio, il quale assicurava cura e protezione al suo popolo e concedeva loro la Terra di Canaan come luogo in cui stabilirsi. In cambio gli Ebrei dovevano riconoscerlo come unico dio e rifiutare l’idolatria, cioè l’adorazione di immagini o di rappresentazioni divine. La Torah viene trascritta in lingua aramaica da uno scriba su un rotolo (in passato su pelle di animali o papiro, oggi invece su carta). Nel caso in cui ci fosse un errore di trascrizione, il rotolo non sarebbe più utilizzabile. La Torah è custodita in una struttura di legno e inserita in una stoffa pregiata, decorata con frasi in ebraico.

STUDIO STORIA Leggi, poi inserisci i termini corretti per completare le spiegazioni di alcuni simboli dell’ebraismo. Menorah - shofar - Torah - stella di David

La .............................................., il rotolo con i primi cinque libri della Bibbia, con i fondamenti della religione ebraica.

92

La .............................................., il candelabro a sette braccia a ricordo dei sette giorni in cui avvenne la creazione del mondo.

La .............................................. a sei punte intrecciate, che rappresentano l’unione del Cielo con la Terra.


Le civiltà del mare > Gli Ebrei

STORIA

Le tavole della legge Il viaggio intrapreso dagli Ebrei dall’Egitto verso la Terra di Canaan durò decenni, molti dei quali passati nel deserto del Sinai. Nella Bibbia si racconta che durante questo lungo viaggio, Mosè ricevette da Jahvè i Dieci Comandamenti, le leggi che stanno alla base della religione ebraica. Questi, incisi su due tavole di pietra, furono a lungo custoditi in una cassa, chiamata Arca dell’Alleanza, posta nel tempio fatto edificare dal re Salomone a Gerusalemme. Oltre ai Comandamenti, nella Bibbia ci sono indicazioni sui comportamenti da assumere nella vita quotidiana. Tra questi ci sono: • il rispetto del sabato come giorno di festa, in quanto rappresenta la giornata in cui Dio si riposò dopo aver creato l’universo; • molte festività, tra cui lo Yom Kippur, che celebra una volta all’anno un giorno di pentimento e di digiuno, e la Pasqua, che ricorda la partenza degli Ebrei dall’Egitto.

Il Tempio di Salomone Il Tempio di Gerusalemme venne costruito intorno al 960 a.C. Alcune parti erano in legno di cedro della Fenicia, altre in pietra. Gran parte del legno era ricoperto d’oro. L’edificio raggiungeva i dieci metri di altezza e i trenta di lunghezza. Venne distrutto dai Babilonesi, poi ricostruito e definitivamente distrutto dai Romani nel 70 d.C. Della struttura oggi rimane solo un piccolo tratto di muro: è il cosiddetto Muro del pianto. Per il popolo ebraico è un luogo sacro.

Ebrei da tutto il mondo si recano per pregare presso il Muro del pianto.

La costruzione del tempio di Salomone.

DIAMOCI UNA MANO

Lo .............................................. è un corno di montone, usato come strumento musicale durante le cerimonie religiose.

Esiste un insieme di regole alimentari della religione ebraica, che identificano la cosiddetta cucina kashèr. Ricerca con un compagno quali sono le regole principali e alcuni piatti caratteristici. Poi preparate un menù per una famiglia ebraica.

93


STORIA

Le civiltà del mare > Gli Ebrei

Le attività Una volta tornati dall’Egitto nella Terra di Canaan, gli Ebrei da nomadi divennero sedentari. Nelle poche zone fertili a disposizione coltivavano grano, orzo, lino, alberi da frutto, vite e ulivo inventando un sistema di irrigazione molto funzionale e mirato: quello a gocce. Le zone aride, molto ampie, venivano invece utilizzate per l’allevamento di capre e pecore dalle quali ottenevano carne e latte. Le zone costiere offrivano un importante passaggio per le carovane dei mercanti. Ciò permise agli Ebrei di commerciare con i popoli vicini, scambiando i prodotti della terra e le stoffe di lana, in cambio di merci che non possedevano, come il legname e i metalli. Inoltre pescavano nel Mar Mediterraneo e nel fiume Giordano.

La società STUDIO STORIA Osserva l’immagine, leggi il testo e rispondi. • Che attività svolgono gli uomini? • Che cosa noti sullo sfondo? • Che cosa vendevano soprattutto gli Ebrei? • Come erano divise le tribù? • Chi era a capo del Regno di Israele?

CITTADINANZA Le donne dipendevano economicamente dagli uomini, poiché non possedevano proprietà. Un marito poteva lasciare la propria moglie se voleva, ma una moglie non poteva fare altrettanto senza il suo consenso.

94

Inizialmente la popolazione degli Ebrei era suddivisa in tribù, ognuna organizzata in famiglie patriarcali, composte da molti membri: genitori, figli, zii, cugini, guidati da un capofamiglia, il patriarca, ovvero il maschio adulto più anziano. L’autorità del patriarca si tramandava dal padre al figlio ed era trasmessa attraverso il rito della benedizione. Quando si formò il Regno di Israele, le tribù riconobbero l’autorità di un re. Egli guidava l’esercito, celebrava i riti religiosi e viveva circondato da consiglieri in un palazzo. La società venne divisa in due classi: gli eguali, uomini liberi che godevano di tutti i diritti, e gli schiavi, sottomessi ai loro padroni. C’erano poi gli stranieri che, pur essendo uomini liberi, avevano alcune limitazioni: non potevano partecipare ai culti religiosi, né potevano avere schiavi o sposare donne ebree.

GENIALE! Indica con una X. 1. Le attività degli Ebrei riguardavano principalmente A la produzione della porpora. B l’allevamento e l’agricoltura. C soprattutto il commercio. D un fiorente artigianato.

2. La società ebraica comprendeva A scribi, schiavi e stranieri. B eguali, schiavi e stranieri. C liberi e schiavi. D re e guerrieri.


Le civiltà del mare > Gli Ebrei

CITTADINANZA

La Giornata della memoria Dopo la diaspora e per molti anni a seguire, gli Ebrei hanno vissuto dispersi tra altri popoli, in terre con culture, lingue, religioni diverse dalle loro. In questa situazione hanno continuato, però, a mantenere viva la propria identità, custodendo le proprie credenze religiose, culturali e di vita quotidiana. Molto spesso sono stati visti con sospetto e discriminati, in quanto considerati “diversi” e poco “assimilabili” ai popoli tra cui vivevano. In Europa, durante la Seconda Guerra Mondiale, subirono la discriminazione più terribile: nel 1933 il regime nazista in Germania, e successivamente quello fascista in Italia, emanarono le leggi razziali, con l’attuazione delle quali gli Ebrei non ebbero più diritti: non poterono più lavorare, andare a scuola o addirittura entrare nei negozi. Le leggi razziali furono l’inizio di un processo di progressiva emarginazione degli Ebrei dalla società, che culminò nello sterminio. Gli Ebrei furono presi e deportati in campi di concentramento, dove erano infine destinati alla morte. Nei campi di concentramento, fino al 1945, furono uccisi circa 6 milioni di Ebrei. Fu un vero genocidio che gli Ebrei chiamano “Shoah” (termine che in ebraico significa “tempesta devastante”). Ogni 27 gennaio la Giornata della Memoria commemora tutte le vittime dello sterminio attuato dalla Germania nazista e dai suoi alleati ai danni del popolo ebraico.

A Gerusalemme si trova il museo Yad Vashem, dove si custodiscono documenti e oggetti che testimoniano lo sterminio nazista in Europa.

COMPITO DI REALTà Fai una ricerca sul perché è stato scelto il 27 gennaio come Giorno della Memoria. Poi trova notizie sulla vita di Anna Frank. In molte città europee, nel corso del Quattrocento, gli Ebrei furono confinati e costretti a vivere in quartieri, chiamati ghetti, riservati solo a loro. Oggi sono diventati delle zone abitate molto caratteristiche.

Realizzate un cartellone in classe con i testi e le foto trovate da ciascuno.

95


STORIA

Le civiltà del mare

I CRETESI STUDIO STORIA Osserva le fonti e rispondi. • Quali attività praticavano i Cretesi? • Era una civiltà raffinata o rozza e nomade? • Conoscevano la scrittura?

CHE COSA IMPARERò L e caratteristiche della civiltà cretese. ome erano costruiti i C grandi palazzi cretesi e che funzione avevano.

A CHE COSA MI SERVIRà A conoscere chi furono i primi dominatori del Mar Mediterraneo orientale.

LE MIE COMPETENZE L eggere una carta geostorica per trarre informazioni. ottolineare in un testo le S informazioni richieste. ogliere le cause e le C conseguenze di eventi storici.

96

Zoom immagini


Le civiltà del mare > I Cretesi

Atlante pp. 7 e 16

STORIA

Quaderno p. 40

La civiltà cretese

DOVE

Intorno al 2300 a.C., sull’isola di Creta si sviluppò la civiltà cretese, chiamata anche minoica, dal nome di un suo re leggendario, Minosse. La posizione di Creta al centro del Mediterraneo era favorevole agli insediamenti umani: • l’isola, garantiva sicurezza e difendeva gli abitanti da attacchi esterni, infatti le città erano prive di mura; • la vicinanza ad altre isole e alla terraferma consentiva contatti e commerci con gli altri popoli. Ben presto i Cretesi si dedicarono quindi alla navigazione e al commercio con le città dell’Egitto, della Grecia, dell’Anatolia e della Fenicia. L’isola di Creta, anche se montuosa, possedeva fertili valli da cui gli agricoltori ricavavano preziosi raccolti e legname per le navi. Sorsero città come Cnosso, Festo e Mallia con meravigliosi palazzi, centro della vita cittadina. A partire dal 1450 a.C. una serie di calamità naturali, tra le quali l’eruzione del vulcano della vicina isola di Thera (oggi chiamata Santorini) e il successivo maremoto, contribuì alla distruzione definitiva della civiltà cretese. Infine, la popolazione non riuscì a contrastare gli assalti del popolo guerriero dei Micenei proveniente dalla Grecia e si arrese ai nuovi invasori.

STUDIO STORIA Osserva la cartina e la linea del tempo, infine rispondi. • Come si chiama il mare su cui si affaccia Creta? • Quali altri territori la circondano? • Quanto durò all’incirca la civiltà cretese?

Affresco dell’isola di Thera raffigurante navi vicino a un grande palazzo.

Nascita della civiltà cretese

Scomparsa della civiltà cretese

Nascita di Cristo

2300 a.C.

1450 a.C.

Anno 0

quando

Zoom carta geostorica

97


STORIA

Le civiltà del mare > I Cretesi

Il dominio del mare Talassocrazia è una parola di origine greca: deriva da talasso, mare, e crazia, governo. Significa infatti “dominio del mare”.

STUDIO STORIA Osserva la cartina delle rotte commerciali ed esponi che cosa veniva acquistato e cosa venduto dai Cretesi. Leggi le cause e scrivi a quale conseguenza portarono. L’isola offriva difese naturali contro i nemici.

Creta era situata al centro delle rotte commerciali.

I Cretesi erano conosciuti nel mondo antico soprattutto come mercanti e abili marinai. Essi esportavano vino, olio, rame, lana, ceramiche e armi di bronzo in Anatolia, Egitto e Grecia. Le loro navi ritornavano a Creta cariche di materie prime o altri prodotti che nell’isola mancavano: lino, cotone, stagno e metalli preziosi con i quali si creavano gioielli. I Cretesi praticavano anche la pirateria, depredando le navi di altri popoli. La flotta cretese era potente e controllava tutto il Mediterraneo orientale. Questo tipo di potere viene definito dagli storici talassocrazia. Gli agricoltori cretesi coltivavano cereali, viti e ulivi. Anche gli artigiani erano famosi e apprezzati per i loro prodotti. Essi crearono un nuovo tipo di decorazione della ceramica, chiamato Kamarés, dal nome della località in cui furono trovati per la prima volta questi vasi decorati con motivi geometrici come spirali o cerchi. Le ceramiche si ispiravano anche a temi naturalistici come piante, fiori e animali. Ancora oggi la parola “creta” indica la ceramica ottenuta dalla cottura dell’argilla. Gli artigiani lavoravano anche i metalli con raffinate tecniche.

I COMMERCI CRETESI Creta controllava il ........................................................ e i .....................................................

Vaso con motivi geometrici in stile Kamarés.

98

Zoom carta geostorica

Tecnologia Le navi cretesi erano a vela, lunghe e slanciate, dotate di due timoni e parapetti laterali. Per le manovre c’erano una ventina di rematori. Navigavano da marzo a novembre, quando i venti erano più favorevoli.


Le civiltà del mare > I Cretesi

STORIA

Quaderno p. 39

La società e la religione A capo della città c’era il re, chiamato minoan, che viveva nel palazzo e aveva un potere assoluto. Seguivano poi i funzionari che amministravano, dirigevano e controllavano tutte le attività commerciali, agricole e artigianali. I sacerdoti organizzavano i riti principali e le grandi feste in onore delle varie divinità. Il resto della popolazione era costituto dagli artigiani, tenuti in grande considerazione per la loro abilità, e poi da agricoltori, allevatori, pescatori e marinai. Essi avevano l’obbligo di versare i tributi per il mantenimento della famiglia reale, dei funzionari che vivevano a palazzo e della flotta. Gli schiavi, spesso prigionieri di guerra o catturati con azioni di pirateria, venivano utilizzati per i lavori più pesanti, come costruire i palazzi e remare sulle imbarcazioni. I Cretesi erano politeisti. Adoravano elementi naturali: alberi e animali, in particolare il toro, che rappresentava la forza ed era il simbolo della civiltà minoica. Si credeva che l’incontro con le divinità avvenisse in luoghi naturali come boschi e grotte. In molte caverne dell’isola infatti sono stati trovati vasi, gioielli e statuette lasciati come offerte e ceneri di animali sacrificati alle divinità. I Cretesi adoravano anche dei antropomorfi, cioè dall’aspetto umano, come la dea-madre, considerata la creatrice della vita e portatrice della fertilità. I Cretesi costruivano santuari sulle alture per venerarla e celebrare riti in suo onore.

CITTADINANZA Le donne vestivano con gonne e corpetti attillati. Si truccavano gli occhi e avevano elaborate acconciature. Dipinti di figure femminili hanno portato gli studiosi a ipotizzare che le donne fossero tenute in grande considerazione dai Cretesi: spesso si trovavano al fianco degli uomini. Inoltre le sacerdotesse e le divinità femminili erano molto importanti.

Divinità femminile con serpenti.

STUDIO STORIA Sottolinea nel testo con diversi colori: • chi era a capo della società cretese; • quali compiti svolgevano i funzionari che affiancavano il re; • chi era tenuto in grande considerazione nella società minoica; • quali lavori svolgevano soprattutto gli schiavi; • quale divinità femminile era verenata in particolare.

Processione religiosa.

Esercizio interattivo

99


DENTRO LA STORIA

Le civiltà del mare > I Cretesi

Il palazzo di Cnosso Il palazzo cretese non era una semplice residenza del re o dei funzionari, ma costituiva un complesso articolato di costruzioni e ambienti, tanto che gli storici parlano di città-palazzo. L’edificio più grandioso fu quello di Cnosso. Qui, centinaia di stanze erano adibite a usi diversi: magazzini per le merci, cerimonie religiose, a ospitare le personalità straniere con cui si stipulavano accordi commerciali. Il palazzo era il centro del potere economico, religioso e politico.

Il simbolo del palazzo era un’ascia bipenne, che in greco veniva chiamata labrys. Da questa parola deriverebbe il termine “labirinto”, che si ritrova nel mito del Minotauro, creatura metà toro e metà uomo.

L’illuminazione naturale era sfruttata al meglio con finestre e porticati. La ventilazione era garantita grazie a finestre e ad aperture sui tetti.

Il palazzo era costruito in pietra. Il legno veniva usato per porte, finestre e per le numerose colonne, dipinte di rosso e nero.

I numerosi ambienti erano distribuiti in due o tre piani comunicanti tra loro con scale, corridoi e rampe per i carri.

100

Zoom immagine

Video


DENTRO LA STORIA

Le civiltà del mare > I Cretesi

Il grande cortile centrale veniva usato per le celebrazioni delle feste più importanti. Tra queste c’erano le taurocatàpsie, cioè gare di destrezza in cui i giovani davano prova del loro coraggio volteggiando su un toro in corsa.

Un sistema di tubi di terracotta permetteva di far arrivare l’acqua corrente nelle stanze più importanti del palazzo. Si sfruttava l’acqua delle sorgenti, dei fiumi e quella piovana.

Le pareti erano dipinte con soggetti ispirati a personaggi, alla natura e agli animali. Gli uomini erano rappresentati con tuniche, gonnellini di lino e copricapi colorati.

Tecnologia La scrittura cretese, chiamata dagli storici lineare A, resta ancora un mistero. Un esempio ci viene dal disco di Festo, che risale al 1700 a.C. Si tratta di un disco di terracotta, ritrovato nel palazzo di Festo sulle cui superfici è incisa una sequenza di simboli in lineare A, disposti a spirale.

Video

101


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 57

QUANDO

DOVE

Ebrei Cretesi

3000 a.C.

2000 a.C.

Nascita di Cristo

1000 a.C.

la civiltà deGLI EBREI

la civiltà dEI CRETESI

ATTIVITÀ: agricoltori, allevatori, artigiani e mercanti

ATTIVITÀ: agricoltori, mercanti, marinai e artigiani

SOCIETÀ: in origine ci sono tribù organizzate in famiglie patriarcali. Durante il Regno di Israele a capo c’è un re. Seguono poi gli eguali, gli schiavi e gli stranieri

SOCIETÀ: a capo c’è il re. Seguono poi: funzionari, sacerdoti, artigiani, agricoltori, allevatori, pescatori e marinai INVENZIONI E TECNOLOGIA: grandi palazzi. Scrittura: lineare A, non decifrata

INVENZIONI E TECNOLOGIA: lingua aramaica

RELIGIONE: politeista. Venerano divinità legate alla natura, come il toro, e divinità femminili, come la dea-madre

RELIGIONE: monoteista, quindi con un unico Dio, chiamato Jahvè. Il testo sacro è la Bibbia

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 102

Zoom carta geostorica

mi ha aiutato in parte a ripetere.

Mappa audioletta

PDF

non mi ha aiutato.


Quaderno pp. 50-51

VERSO LE COMPETENZE

Completa le sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

QUANDO

DOVE

Gli Ebrei, a partire dal 1800 a.C. iniziano la loro peregrinazione dalla Mesopotamia alla Terra di .........................................................., l’attuale Palestina. Nell’isola di ....................................., nel Mar Mediterraneo, dal 2300 a.C. al .............................. a.C. si sviluppa la Civiltà dei Cretesi.

ATTIVITà Entrambi i popoli sono: agricoltori, allevatori, artigiani e ........................................................... In particolare i Cretesi sono abili ......................................

società Gli Ebrei: inizialmente sono organizzati in ..................................... con a capo un patriarca. Durante il Regno di Israele la società ebrea è suddivisa in .................................... (uomini liberi), gli ..................................... e gli ...................................... I Cretesi: a capo c’è il ...................................... Seguono funzionari, ....................................., artigiani, agricoltori, allevatori, pescatori e marinai.

INVENZIONI E TECNOLOGIA Gli Ebrei mettono a punto la scrittura ...................................... I Cretesi costruiscono grandi ..................................... in cui risiedono il re e i funzionari e vi si svolgono tutte le attività principali della città.

RELIGIONE Gli Ebrei sono monoteisti e credono in un unico Dio, chiamato ...................................... I Cretesi sono politeisti e venerano sia divinità della natura, come il ............................, sia divinità femminili come la dea-......................................

GENIALE! Indica con una X. 1. Gli Ebrei A credono in un unico Dio. B credono in più divinità. C non praticavano nessuna religione. D credono in divinità zoomorfe.

2. La talassocrazia cretese è favorita A dai grandi palazzi. B dalla posizione geografica e dalla potente flotta di navi. C dall’esercito di terra. 103


METODO DI STUDIO

Confronto tra civiltà

a

1 Leggi le seguenti fonti scritte e abbinale con le lettere alla civiltà corretta. A. “Minosse fu il più antico di quanti conosciamo per tradizione ad avere una flotta e a dominare per maggiore estensione il mare greco, a signoreggiare sulle isole Cicladi e a colonizzarne la maggior parte (...) ed eliminò per quanto poté la pirateria del mare (...).” Tucidide, storico dell’antica Grecia B. “Dall’accampamento dei Filistei uscì Golia. Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza (...). Davide era ancora un giovane pastore e disse al re Saul: “Il tuo servo andrà a combattere contro questo Filisteo”. Si scelse cinque sassi dal torrente; prese in mano la fionda e (disse) al Filisteo: “Tu vieni a me con la spada. Io vengo a te nel nome del Signore, Dio delle schiere d’Israele. Il Signore ti farà cadere nelle mie mani”. Davide trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte (...). Bibbia C. “Alcuni, per sgravare il loro Paese da un eccesso di popolazione, altri per spirito di conquista, trascinandosi dietro parte della popolazione e mercanti, fondarono sulla costa altre città e queste, ben presto fiorenti, diventarono l’appoggio o la gloria delle metropoli che le avevano fondate”. Sallustio, storico dell’antica Roma

.....

Cretesi

.....

Fenici

.....

Ebrei

.....

.....

2300 a.C.

1800 a.C.

104

d. Gli Assiri invadono la Fenicia. e. Nasce la civiltà fenicia. f. Gli Ebrei si stabiliscono nella Terra di Canaan.

.....

1450 a.C.

.....

.....

1250 a.C. 1200 a.C.

Pendagli in pasta di vetro (a) e rovine del palazzo di Cnosso (b).

DIAMOCI UNA MANO

2 Collega gli avvenimenti alle date sulla linea del tempo. Scrivi le lettere corrette. a. Nasce la civiltà cretese. b. Esodo degli Ebrei dall’Egitto. c. Scompare la civiltà cretese.

b

.....

750 a.C.

Con un compagno fate una piccola ricerca. Scegliete come argomento Minosse oppure Davide e Golia. Poi presentatela in classe ai compagni. Nascita di Cristo

Anno 0


GEOGRAFIA GEOGRAFIA ....................................................................................... 106

CITTADINANZA

Le aree protette .................................................... 142

Lo studio della Geografia ............................................................ 108

I vulcani in Italia ...................................................................................... 143

Elementi naturali e antropici .......................................................... 110

Le colline ..................................................................................................... 144

Le carte geografiche ........................................................................... 111

Il paesaggio collinare .......................................................................... 145

La riduzione in scala ............................................................................ 112

Le pianure .................................................................................................. 146

Carte geografiche in base alla scala .......................................... 113

DENTRO LA GEOGRAFIA

Carte geografiche in base ai contenuti ................................... 114

La Pianura Padana ............................... 147

Le città .......................................................................................................... 148

I dati: tabelle e grafici .......................................................................... 115

CITTADINANZA

L’orientamento - I paralleli... ............................................................. 116

RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

...e i meridiani ........................................................................................... 117 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

Problemi in città ................................................... 149 ....................... 150

I fiumi ............................................................................................................ 152

....................... 118

DENTRO LA GEOGRAFIA

Il fiume Po ................................................ 153

I laghi ............................................................................................................. 154

IL CLIMA .............................................................................................. 120 Gli elementi climatici .......................................................................... 122

DENTRO LA GEOGRAFIA

Le attività dell’uomo ......................... 155

DENTRO LA GEOGRAFIA

Flora e fauna ........................................... 155

I fattori climatici ...................................................................................... 123

Le coste... .................................................................................................... 156

Le fasce climatiche ............................................................................... 124

...e i mari italiani ...................................................................................... 157

Il clima in Italia ......................................................................................... 126 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

DENTRO LA GEOGRAFIA

....................... 128

CITTADINANZA

Il paesaggio marino ........................... 158

Coste in pericolo .................................................. 159

RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

GLI AMBIENTI ITALIANI ................................................ 130

....................... 160

L’Europa e... ................................................................................................ 132

L’ITALIA AL LAVORO ............................................................. 162

...l’Italia fisica .............................................................................................. 133

Il settore primario .................................................................................. 164

Le Alpi ........................................................................................................... 134

CITTADINANZA

L’agricoltura biologica ....................................... 166

Il paesaggio alpino ............................................................................... 135

CITTADINANZA

Il Commercio equosolidale ........................... 167

TECNOLOGIA

La Skyway del Monte Bianco ............................ 136

Il settore secondario ............................................................................ 168

La flora e la fauna alpina ................. 137

Il settore terziario ................................................................................... 170

DENTRO LA GEOGRAFIA

Gli Appennini ........................................................................................... 138

RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

Il paesaggio appenninico ................................................................ 139

METODO DI STUDIO

DENTRO LA GEOGRAFIA

Vivere sulle Alpi... .................................. 140

DENTRO LA GEOGRAFIA

...e sugli Appennini ............................. 141

Atlante antropologico:

Atlante

Quaderno antropologico:

Attiva i materiali digitali del M.I.O. BOOK:

Studente

105

Quaderno

....................... 174

Clima, ambienti e settori ........................ 176

CLIL:

CODING:

Docente - Classe capovolta

C


GEOGRAFIA La Geografia è la scienza che studia, rappresenta e descrive la Terra e le attività che l’uomo svolge per renderla abitabile. La parola geografia deriva dalle parole in greco antico geo che significa Terra e grafia che significa scrittura.

Nelle pagine seguenti imparerai a orientarti sulle carte geografiche e osservando il cielo. Scoprirai il lavoro del meteorologo e conoscerai i paesaggi che ti circondano. Incontrerai alcune parole tipiche del linguaggio dei geografi, come: • altitudine, l’altezza di un luogo rispetto al livello del mare; • latitudine, la distanza di un punto dall’Equatore; • longitudine, la distanza di un punto dal meridiano di Greenwich; • meridiani, 360 circoli immaginari che passano dai poli; • paralleli, 180 circoli immaginari paralleli all’Equatore; • occidente e oriente, rispettivamente l’Ovest e l’Est; • riduzione in scala, è il modo in cui tutti gli elementi di un territorio vengono rimpiccioliti per poterli riportare su un foglio.

106


SAI CHI è? La Geografia del passato si limitava semplicemente a descrivere i luoghi attraverso racconti e disegni effettuati dai viaggiatori. Maria Sibylla Merian (1647-1717) fu una disegnatrice e studiosa tedesca di insetti. Decise di esplorare il Suriname, uno stato dell’America Meridionale e, attraverso i suoi disegni e le sue “micromappe”, fece conoscere animali e piante tipiche di questa zona ancora poco conosciuta.

STUDIANDO GEOGRAFIA: • consoliderai la tua capacità di leggere le carte geografiche e le mappe; • conoscerai le varie fasce climatiche del mondo e, soprattutto, dell’Italia; • imparerai a osservare ambienti e paesaggi diversi e a conoscere gli elementi che li costituiscono; • capirai l’intenso rapporto che esiste tra l’ambiente, le risorse e le condizioni di vita dei suoi abitanti.

107


GEOGRAFIA

LO STUDIO DELLA GEOGRAFIA Il geografo è uno studioso che: • ricerca e analizza i dati statistici ottenuti dai suoi studi, attraverso grafici o cartogrammi; • si orienta nello spazio utilizzando vari punti di riferimento, naturali e non; • studia gli elementi naturali e antropici e li rappresenta attraverso i vari strumenti a sua disposizione, come le carte geografiche. Per fare tutto questo si avvale dell’aiuto di altri scienziati e studiosi: • il fotografo fornisce immagini dettagliate di un determinato territorio; • il cartografo realizza le carte geografiche; • il geologo studia la conformazione del suolo e delle acque di un territorio; • il meteorologo studia il clima e analizza i fenomeni atmosferici (vento, umidità ecc.); • l’economista studia le attività economiche degli abitanti di un territorio; • lo statistico raccoglie dati riguardanti alcuni fenomeni e li rappresenta con grafici e tabelle.

Antropico deriva dal greco àntropos che significa uomo. Gli elementi antropici sono quindi costruiti o modificati dall’uomo per adattarli alle sue esigenze.

108


GEOGRAFIA

STUDIO GEOGRAFIA Osserva l’immagine ed elenca sul quaderno, in due colonne, gli elementi naturali e antropici che vedi.

CHE COSA IMPARERò L a differenza tra elementi naturali e antropici. he cosa sono e a che C cosa servono le carte geografiche. ome si riduce in scala su C una carta geografica. I vari modi di rappresentare i dati.

A CHE COSA MI SERVIRà

le mie competenze

capire quali attività A svolge il geografo nelle sue ricerche.

istinguere gli elementi D naturali da quelli antropici.

che cosa fare attenzione A quando guardo una cartina.

L eggere la cartina geografica, le tabelle e i grafici.

scegliere che cosa A utilizzare per orientarmi nello spazio.

Orientarmi nello spazio.

A orientarmi nello spazio.

109


GEOGRAFIA IN STORIA A pag. 8 viene trattato l’argomento delle carte geostoriche. Rileggi attentamente la pagina e scrivi sul quaderno quali sono gli elementi storici e quali quelli geografici presenti nella cartina.

COMPITO DI REALTà Per capire gli elementi parzialmente antropici immagina di essere un giardiniere al quale è stato dato un terreno abbandonato da trasformare in giardino. • Quali attività devi svolgere per operare questa trasformazione? • Quali strumenti devi utilizzare? Cerca su internet, poniti domande e trascrivi le informazioni ricavate sul tuo quaderno.

110

Il geografo e i suoi strumenti

Elementi naturali e antropici Lo scorso anno hai studiato la differenza tra gli elementi naturali e quelli antropici. Gli elementi naturali sono gli elementi presenti in natura come le montagne, il mare, i fiumi, i laghi, le piante, gli animali... Gli elementi antropici sono quelli costruiti dall’uomo e si possono dividere in due gruppi: • gli elementi parzialmente antropici con cui l’uomo modifica l’ambiente naturale, per esempio un campo coltivato o gli argini di un fiume; • gli elementi totalmente antropici con cui l’uomo costruisce qualcosa di nuovo come le strade, le case, gli aeroporti... L’uomo costruisce elementi antropici diversi a seconda dell’ambiente in cui si trova: ha infatti fabbricato funivie in montagna e stabilimenti balneari al mare. Il geografo di solito analizza e studia un determinato territorio, o paesaggio geografico, partendo dagli elementi naturali che lo caratterizzano: • clima (venti, precipitazioni, temperatura...); • elementi fisici (rilievi, corsi d’acqua); • flora (le piante che sono presenti); • fauna (gli animali che lo popolano). Poi passa alla presenza e alle attività umane, in particolare ai centri abitati e alle attività economiche svolte.

CITTADINANZA Talvolta l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali ha creato molti danni alla natura e all’ambiente. Sono un esempio il disboscamento e l’inquinamento dell’aria che respiriamo, delle acque dei mari e dei fiumi e l’inquinamento acustico.


Il geografo e i suoi strumenti

Atlante pp. 110-111

GEOGRAFIA

Quaderno p. 66

Le carte geografiche Sin dall’antichità l’uomo ha sentito la necessità di rappresentare graficamente il territorio che lo circondava per potersi orientare. Inizialmente ha utilizzato i racconti dei viaggiatori e i loro disegni. Oggi le carte geografiche sono disegni molto dettagliati che rappresentano una superficie più o meno estesa e contengono tutte le informazioni che la caratterizzano. Le carte sono sempre: •a pprossimate, perché la realtà che rappresentano non è piana come il foglio utilizzato, quindi non possono essere perfettamente identiche alla realtà; • s imboliche, perché utilizzano dei simboli convenzionali come linee, cerchi, disegni, icone e colori. Tutto ciò che riguarda le acque, per esempio, è di colore azzurro, mentre per le montagne è marrone e per le pianure è verde. L’intensità del colore determina poi delle variazioni di profondità o altitudine; • r idotte, perché è necessario rimpicciolire la realtà che rappresentano per poterla disegnare su un foglio. La carta comprende anche una legenda che spiega i simboli e i colori utilizzati.

I simboli convenzionali hanno lo stesso significato per tutte le persone che li utilizzano. Ne incontri qualcuno ogni giorno. Fai degli esempi.

Tecnologia Oggi esistono tecniche molto sofisticate che aiutano i cartografi nel loro lavoro. Un metodo chiamato fotogrammetria fornisce supporti come le fotografie scattate dall’alto con aerei o droni dotati di fotocamera. Programmi computerizzati servono poi per studiare un determinato luogo o un ambiente.

COMPITO DI REALTà Prova ad avvolgere un’arancia con un foglio di carta senza piegarlo, poi racconta. • Ci riesci? • E se invece stendi la buccia su un foglio, cosa succede?

111


GEOGRAFIA

Il geografo e i suoi strumenti

Quaderno p. 66

La riduzione in scala Come si fa a rappresentare su un foglio di carta un territorio grande come tutta l’Italia? Per poter disegnare una cartina geografica occorre ridurre in scala tutti gli elementi che essa contiene. Questo significa dividere le misure degli elementi da rappresentare su una carta per un numero stabilito di volte. In questo modo si ha la certezza che vengano rispettate tutte le proporzioni tra i vari elementi. Se riduco in scala una cartina che rappresenta una città, dovrò ridurre in scala i palazzi che la compongono, i giardini, le strade e i monumenti. Su ogni cartina è infatti presente, insieme alla legenda, la riduzione in scala utilizzata, che può essere numerica o grafica.

STUDIO GEOGRAFIA Rispondi alle domande sul quaderno. • Se la scala di riduzione è 1:10 000 a quanti metri corrisponde ogni centimetro sulla carta? • Se in una carta la scala grafica indica che a ogni centimetro corrispondono 50 chilometri e la distanza tra Milano e Roma è di 600 chilometri, a quanti centimetri corrisponde sulla carta?

Quella numerica viene rappresentata con una divisione, un rapporto: 1 : 10 000 Si legge 1 a 10 000 e significa che a ogni centimetro presente sulla carta corrispondono 10 000 centimetri della realtà, che equivalgono a 10 chilometri. Con questo tipo di riduzione in scala scopriamo le misure effettive di un territorio.

La riduzione in scala può essere anche grafica e consiste in una linea simile a questa. 0

GENIALE! Indica con una X. Scala 1:1 000 significa che A 1 centimetro sulla carta corrisponde a 1 000 centimetri nella realtà. B 1 metro sulla carta corrisponde a 100 centimetri nella realtà. C 1 centimetro sulla carta corrisponde a 100 chilometri nella realtà.

112

15 km

30 km

La linea indica la misura in centimetri sulla carta, mentre i numeri a quanti chilometri corrisponde ogni centimetro. Questo tipo di scala si usa soprattutto per calcolare le distanze su una carta.


Il geografo e i suoi strumenti

Atlante

p. 117

GEOGRAFIA

Quaderno p. 66

Carte geografiche in base alla scala Sulla base della scala di riduzione utilizzata, le carte geografiche possono essere classificate in tre diverse tipologie. •P iante o mappe, si usano per rappresentare zone molto piccole e quindi sono ricche di particolari. Le riduzioni in scala utilizzate sono comprese tra 1:10 e 1:10 000.

La topografia è la rappresentazione grafica di un luogo con tutti i suoi particolari.

COMPITO DI REALTà

•C arte topografiche, si usano per rappresentare zone un po’ più ampie come per esempio una città, un paese. Le riduzioni in scala utilizzate arrivano a un massimo di 1:150 000.

Immagina di essere un arredatore. Ti viene chiesto di arredare la cameretta di un bambino di dieci anni. Per poterlo fare devi innanzitutto realizzare un disegno. • Che tipo di carta utilizzerai? • Quale riduzione in scala applicherai? Sul quaderno rispondi alle domande e realizza la cartina con i mobili necessari. Non dimenticare la legenda!

•C arte geografiche vere e proprie, si usano per rappresentare territori molto ampi come Stati, nazioni o continenti. Le riduzioni in scala utilizzate sono comprese tra 1:1 000 000 e 1:25 000 000 a seconda della vastità del territorio.

Zoom carte geografiche

113


GEOGRAFIA

Il geografo e i suoi strumenti

Atlante

pp. 98-99 e 117

Quaderno p. 66

Carte geografiche in base ai contenuti Se invece vogliamo distinguere le carte geografiche rispetto ai loro contenuti, abbiamo:

Tecnologia

• le carte fisiche, che rappresentano gli elementi naturali di un determinato luogo come i mari, le montagne, i fiumi ecc. I colori sono molto importanti perché ci aiutano a capire l’altezza delle montagne o la profondità dei mari;

Le fotografie satellitari sono scattate da un satellite artificiale per riprendere tutta la Terra o solo una porzione di essa, ma possono ritrarre anche un altro pianeta. La Terra fu fotografata per la prima volta nel 1959 da un satellite americano. Le fotografie satellitari vengono molto utilizzate in meteorologia poiché permettono di vedere il movimento dei grandi ammassi di nuvole e delle perturbazioni; in sismologia per lo studio dei terremoti, e in oceanografia per lo studio degli oceani.

STUDIO GEOGRAFIA Osserva le carte geografiche a fianco e rispondi. • La Sicilia è un’isola o una penisola? • Quali sono le città e le attività principali?

114

Zoom carte geografiche

• le carte politiche, che rappresentano, invece, gli elementi antropici di un determinato luogo come le città, le vie di comunicazione, i confini tra uno Stato e l’altro ecc;

• l e carte tematiche, che rappresentano solo un determinato aspetto, il tema appunto, di un luogo o di una zona. Un esempio di carta geografica tematica è la cartina stradale.


GEOGRAFIA

Il geografo e i suoi strumenti

I dati: tabelle e grafici Il geografo non utilizza solo carte, ma anche tabelle e grafici per ordinare e condividere velocemente le informazioni raccolte su una città, un ambiente, una religione e molti altri aspetti. Dato: navi approdate nei porti di alcune regioni italiane. La tabella consente di sistemare i dati, confrontarli e cogliere la differenza precisa tra un dato e l’altro.

Campania

Liguria

Marche

Lazio

Puglia

Totale

36 000

48 000

6 000

12 000

18 000

120 000

30%

40%

5%

10%

15%

100%

L’istogramma o grafico a colonne rappresenta i dati attraverso colonne di diversa altezza: più la colonna è alta, maggiore è il valore del dato. mila 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0

L’ideogramma mette a confronto le diverse quantità attraverso disegni simbolici. A ogni simbolo corrisponde una quantità, oppure il valore del dato cambia a seconda delle dimensioni del disegno. = 6 000 navi

Campania Liguria Marche Lazio

Campania

Liguria

Marche

Lazio

Puglia

Puglia

L’areogramma confronta le percentuali dei dati. Può essere “a torta”, oppure a forma di rettangolo o di quadrato, costituito da 100 quadretti. 40%

10% 5%

15% Campania Liguria Marche Lazio Puglia

30%

15%

40%

30%

5%

STUDIO GEOGRAFIA Disegna sul quaderno un istogramma, poi trasformalo in ideogramma. Metti a confronto i dati riguardanti il numero dei maschi e delle femmine della tua classe.

10%

115


GEOGRAFIA

Il geografo e i suoi strumenti

L’orientamento I punti cardinali Fin dall’antichità l’uomo ha sentito il bisogno di orientarsi e ha trovato, quindi, dei punti di riferimento che lo aiutassero. Uno dei principali punti di riferimento è il Sole che sorge sempre a est, o oriente, e tramonta sempre a ovest, o occidente. Nel punto in cui il Sole raggiunge la massima altezza in cielo si trova il sud, o meridione, e al suo opposto il nord, o settentrione. Questi punti di riferimento fissi sono i punti cardinali. Anche le carte geografiche sono sempre orientate. Si è stabilito infatti che il nord venga disegnato sempre in alto, il sud in basso, l’ovest a sinistra e l’est a destra.

Stella Polare

Tecnologia Orsa Minore

La bussola è uno strumento che serve per orientarsi tramite i punti cardinali. L’ago calamitato presente all’interno della bussola, infatti, individua sempre la direzione nord-sud. Di conseguenza si ricavano poi gli altri punti cardinali. Oggi esistono anche bussole digitali negli smartphone e negli orologi.

La Stella Polare indica il nord ed è la più luminosa: si individua facilmente tracciando una linea immaginaria a partire dalle ultime due stelle del Grande Carro. Orsa Maggiore o Grande Carro

I paralleli...

90°N 75°N

Circolo polare artico

60°N 45°N

30°N

Tropico del Cancro

15°N

Equatore

Tropico del Capricorno

15°S 30°S

Circolo polare antartico 45°S 60°S

116

Esercizio interattivo

Per poter localizzare una zona con precisione però, i punti cardinali non sono sufficienti. I geografi hanno quindi immaginato di disegnare delle linee curve sulla superficie della Terra. I paralleli sono le linee disposte in orizzontale. Il parallelo più importante e più lungo è l’Equatore e divide la Terra in due parti uguali, gli emisferi. L’emisfero posto a nord si chiama boreale o settentrionale, quello posto a sud, australe o meridionale. La latitudine è la distanza, espressa in gradi (°), di un determinato punto dall’Equatore. I paralleli sono 180, 90 per ogni emisfero, e hanno misure diverse: si accorciano sempre di più man mano che ci si avvicina ai poli.


Il geografo e i suoi strumenti

Atlante p. 111

GEOGRAFIA

Quaderno p. 66

... e i meridiani I meridiani invece sono le linee disposte in verticale. Il meridiano più importante è il meridiano di Greenwich, detto meridiano zero, vicino a Londra. La longitudine è la distanza, sempre espressa in gradi (°), di un punto dal meridiano di Greenwich. I meridiani sono 360, 180 posti a est e 180 posti a ovest del meridiano di Greenwich. I meridiani hanno tutti la stessa lunghezza. L’insieme dei meridiani e dei paralleli forma il reticolo geografico. Lo vedi molto chiaramente se osservi il planisfero o il mappamondo. Le coordinate geografiche di un luogo sono la sua latitudine e la sua longitudine e ci permettono di indicare con precisione la posizione di un punto all’interno del reticolo geografico.

Roma: 41°N - 12°E

La latitudine è seguita dalla specifica N (se il punto è a nord dell’Equatore) o S (se è a sud). Si indica sempre per prima. La longitudine è seguita dalla specifica E (se un punto si trova a est del meridiano 0) o O (se si trova a ovest).

Tecnologia Il GPS, sigla di Sistema di Posizionamento Globale, utilizza dei satelliti artificiali in orbita intorno alla Terra che emettono dei segnali captati dai ricevitori. Tramite questi segnali il ricevitore mostra la latitudine e la longitudine del luogo cercato. Un esempio di ricevitore è il navigatore satellitare presente in molte autovetture o negli smartphone di ultima generazione.

Meridiano di Greenwich

75°O

60°O

45°O

30°O

15°O

15°E

30°E

45°E

60°E

75°E

COMPITO DI REALTà Google Maps è un sito internet, la cui applicazione è scaricabile sugli smartphone, che permette di consultare le mappe geografiche. Immagina di essere un taxista e di dover accompagnare un turista in un luogo di suo piacimento. Utilizza Google Maps, trova una posizione di partenza e una di arrivo, poi descrivi sul quaderno il tragitto che devi percorrere.

CITTADINANZA Dal 2016 la Commissione europea ha dato inizio al funzionamento del sistema di navigazione europeo Galileo. Cerca su internet informazioni su questo nuovo sistema e scrivile sul tuo quaderno.

Esercizio interattivo

117


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 90

LA GEOGRAFIA carte geografiche

è la scienza che descrive, studia e rappresenta la Terra il geografo è il suo studioso che: - ricerca e analizza i dati - si orienta nello spazio - studia gli elementi naturali e antropici (costruiti dall’uomo) - rappresenta il territorio sulle carte i collaboratori del geografo sono: - il fotografo - il cartografo - il geologo - il meteorologo - l’economista - lo statistico

i suoi strumenti sono

- approssimate - simboliche - ridotte - fisiche - politiche - tematiche numerica: 1 : 10 000

riduzione in scala

grafica: 0

15 km

30 km

permette di realizzare: - piante o mappe - carte topografiche - carte geografiche tabelle e grafici

punti cardinali

l’orientamento

diario di bordo La mappa: m i ha aiutato molto a ripetere. m i ha aiutato in parte a ripetere. non mi ha aiutato. 118

Mappa audioletta

PDF

reticolo geografico con: - paralleli - meridiani coordinate geografiche: - latitudine - longitudine


Quaderno pp. 82-83

VERSO LE COMPETENZE

Completa le sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

LA GEOGRAFIA La geografia è la .............................. che descrive la ..............................., la studia e la rappresenta. Il ..................................... è il suo studioso che: ricerca e ..................................... i dati; si orienta nello spazio; studia gli elementi .................................. e antropici, cioè quelli ................................... dall’uomo; rappresenta il territorio sulle ...................................... I collaboratori del geografo sono: il ....................................., il ....................................., il geologo, il ....................................., l’..................................................., lo ....................................................

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA Gli strumenti del geografo sono: - l e ..................................... geografiche che sono distinte in: fisiche, ..................................... e .....................................; - la riduzione in scala che può essere ..................................... o ...................................... Essa permette di realizzare: piante o ....................................., carte .................................................. e carte .........................................................; - tabelle e .........................................; - l’orientamento, che avviene attraverso l’individuazione dei punti ....................................: nord, ....................................., est, ....................................., oppure attraverso il ..................................... geografico costituito da ..................................... e paralleli. La posizione precisa di un luogo si individua attraverso le ..................................... geografiche: la ..................................... e la longitudine.

GENIALE! Indica con una X. 1. Il geografo studia A la storia dell’uomo. B le abitudini dell’uomo preistorico. C gli elementi naturali e antropici. D g li usi e i costumi di una popolazione.

3. Le carte tematiche rappresentano A solo gli elementi naturali. B gli elementi antropici di una civiltà. C solo i cambiamenti naturali. D un aspetto particolare di un territorio.

2. La riduzione in scala serve a A ridurre per un numero stabilito di volte. B triplicare le dimensioni. C ingrandire per un certo numero di volte. D raddoppiare le dimensioni.

4. Longitudine e latitudine si esprimono A in centimetri. B in chilometri. C in litri. D in gradi. Audio

119


GEOGRAFIA

IL Clima La parola clima deriva dal greco klíma che significa inclinato, infatti il clima dipende anche dall’inclinazione dei raggi del Sole che arrivano sulla superficie terrestre.

STUDIO GEOGRAFIA Osserva le immagini che trovi in queste due pagine. Che tipo di clima ti suggeriscono?

120

Con la parola clima si intende l’insieme degli elementi atmosferici che si susseguono durante un lungo periodo di tempo, in un determinato luogo. Il clima non va confuso con le condizioni atmosferiche, come la pioggia, il vento, la neve e la nebbia, che avvengono in un momento preciso e sono temporanee. Il clima influenza sia la flora e la fauna, sia la vita e le attività dell’uomo. La diversità di un paesaggio rispetto a un altro dipende molto dal clima del luogo in cui ci si trova.


GEOGRAFIA

CHE COSA IMPARERò L a differenza tra tempo atmosferico e clima. I fattori climatici e i fenomeni atmosferici. L e fasce climatiche nel mondo.

A CHE COSA MI SERVIRà comprendere che il A clima caratterizza un’area geografica e influenza la vita dell’uomo, come pure delle piante e degli animali.

LE MIE COMPETEnZE Conoscere le caratteristiche del clima per comprendere le abitudini di vita dell’uomo.

Le aree climatiche in Italia.

121


GEOGRAFIA STUDIO GEOGRAFIA In Italia soffiano molti venti. Scrivi il nome di almeno tre di essi, possibilmente tipici del luogo in cui vivi.

Il clima

Gli elementi climatici Capita spesso di consultare le previsioni del tempo, soprattutto prima di un viaggio o di una giornata importante. Quando lo facciamo, siamo interessati a conoscere il tempo meteorologico, cioè a sapere se sarà bello o se pioverà. Il tempo meteorologico è mutevole e può influenzare le nostre attività quotidiane. La meteorologia studia proprio gli spostamenti delle perturbazioni nel cielo e prevede quale tempo ci sarà entro alcuni giorni. Per conoscere invece il clima di una zona della Terra occorre considerare una serie di elementi: • l a temperatura dipende dal calore dei raggi solari. Pertanto sarà diversa a seconda della stagione, della latitudine, dell’altezza ecc.; • l ’umidità dipende dall’andamento della temperatura che fa evaporare l’acqua dei mari, dei fiumi e dei laghi. Il vapore acqueo che si forma costituisce l’umidità; • l e precipitazioni sono dovute a un abbassamento della temperatura che può provocare la caduta di pioggia, neve o grandine; • i venti sono generati dallo spostamento di masse d’aria fra zone con pressioni diverse; • l a pressione atmosferica è la pressione esercitata dall’aria sulla Terra. Dipende dalla temperatura: l’aria calda, più leggera, tende a salire, quella fredda a scendere.

Dal clima dipendono le condizioni necessarie alla vita. Infatti, solo una certa quantità di pioggia e una temperatura favorevole rendono possibile la sopravvivenza di piante e di animali. Un clima troppo freddo o troppo secco è di ostacolo ad alcune attività come l’agricoltura e l’allevamento, pratiche fondamentali per la vita dell’uomo.

122


Il clima

GEOGRAFIA

I fattori climatici Il clima è influenzato da una serie di fattori. • La latitudine: quanto più una località si trova vicino all’Equatore, tanto più elevate sono le sue temperature. Ai Poli i raggi del Sole arrivano inclinati e perciò il calore si distribuisce su una superficie ampia: la temperatura, infatti, è molto bassa. All’Equatore i raggi del Sole giungono perpendicolari e riscaldano la superficie terrestre in maniera intensa;

• l’altitudine: indica l’altezza di una località rispetto al livello del mare. A mano a mano che l’altezza aumenta, l’aria si fa più fredda. Ad esempio, oltre i 3 000 metri si trovano i ghiacciai;

COMPITO DI REALTà Per capire come il clima influisce sulla tua vita, immagina di preparare una valigia con l’abbigliamento corretto. Lavora da solo o con un compagno. Decidi una meta poi consulta su internet o con lo smartphone le previsioni del tempo per conoscere le caratteristiche climatiche della zona che vuoi visitare. Tieni presente il periodo dell’anno che hai scelto per partire. • Analizza le informazioni ottenute. Che tempo farà? Nella località scelta è inverno o estate? La tua meta si trova al mare o in montagna? • Che tipo di abbigliamento porterai? Qualcosa di leggero o pesante? Scarpe per la pioggia o sandali? Le previsioni sono in linea con le caratteristiche climatiche del luogo e della stagione in cui partirai? Scrivi le tue conclusioni.

• la vicinanza del mare: il mare e i laghi mitigano il clima. D’estate l’acqua del mare o del lago assorbe il calore del Sole, mentre d’inverno lo rilascia e così intiepidisce le zone circostanti; • la presenza dei rilievi: le catene montuose possono costituire una barriera protettiva se impediscono la circolazione dei venti freddi e delle perturbazioni; in altri casi, al contrario, creano dei corridoi nei quali i venti passano più impetuosi; • la vegetazione: boschi, foreste e piantagioni rinfrescano l’aria assorbendo calore e producendo umidità.

123


GEOGRAFIA

Atlante pp. 32-43 e 52-53

Il clima

Le fasce climatiche B O R E A L E E M I S F E R O

Circolo polare artico

2 - FASCIA TEMPERATA

Tropico del Cancro

3 - FASCIA TROPICALE

Equatore

A U S T R A L E

La fascia tropicale, o equatoriale, è compresa tra i due tropici. È la zona più calda della Terra, con temperature spesso elevate e un’unica stagione calda. Le precipitazioni sono abbondanti intorno all’Equatore, dove sorgono fitte foreste umide, che presentano la massima biodiversità di tutto il pianeta: qui vive infatti la metà delle specie animali e vegetali. Allontanandosi dall’Equatore il clima si fa sempre più freddo. Nella savana lunghi periodi di siccità si alternano a brevi periodi di pioggia. Qui ci sono pochi alberi e un fitto tappeto erboso: è il regno di leoni, giraffe, zebre, elefanti. In questa fascia sono presenti anche i deserti: grandi distese di sabbia dove non piove quasi mai. Nel deserto la temperatura è molto alta durante il giorno (anche 50 °C), ma può scendere fin sotto gli 0 °C di notte. Qui crescono solo piante grasse e arbusti e vivono scorpioni, serpenti e cammelli.

pp. 67 e 81

1 - FASCIA POLARE

E M I S F E R O

La superficie terrestre, sulla base del fattore climatico della latitudine (la distanza dall’Equatore), è suddivisa dagli studiosi in tre fasce: una fredda, una temperata e una calda. Le fasce climatiche si ripetono nelle due metà della Terra separate dall’Equatore: l’emisfero boreale a nord e l’emisfero australe a sud.

Quaderno

Tropico del Capricorno

2 - FASCIA TEMPERATA

Circolo polare antartico

1 - FASCIA POLARE

CITTADINANZA Di giorno l’atmosfera è attraversata dai raggi solari che riscaldano la Terra. Parte di essi rimbalzano sulla superficie terrestre per tornare nello spazio, ma vengono bloccati da alcuni gas come l’anidride carbonica. Perciò il calore si mantiene più a lungo. Senza questo fenomeno naturale, chiamato effetto serra, la temperatura media della Terra scenderebbe a -19 °C e la vita non sarebbe possibile. Negli ultimi decenni, all’anidride carbonica presente in natura si è aggiunta quella prodotta dalle attività dell’uomo: industrie, riscaldamento domestico, scarichi delle automobili, deforestazione... Di conseguenza si ha un effetto serra eccessivo che surriscalda la Terra e produce gravi danni all’ambiente: ritiro dei ghiacciai, desertificazione, ondate di caldo più frequenti e violente precipitazioni. Per contenere l’emissione di gas nell’atmosfera, 195 Paesi hanno firmato nel 2015 l’Accordo di Parigi. Attraverso l’utilizzo di energie alternative e di nuove tecnologie i Paesi si impegnano a mantenere entro certi limiti l’emissione dei gas serra.

124


Il clima

Atlante pp. 32-43

Quaderno

pp. 67 e 81

GEOGRAFIA

Le zone temperate si estendono dai tropici ai circoli polari. Sono le regioni più ospitali del pianeta perché il clima è mite e le stagioni si alternano. Il clima vantaggioso favorisce la presenza di numerosi ambienti molto diversi tra loro. Le foreste di conifere e latifoglie, le grandi distese d’erba delle praterie e la macchia mediterranea (arbusti, cespugli, alberi) offrono ambienti ideali a moltissime specie animali: orsi, lupi, cavalli, cinghiali, lepri e uccelli. Queste zone, però, essendo le più popolose del pianeta, sono anche le più modificate dall’intervento dell’uomo. Le zone polari si trovano oltre i due circoli polari. Sono le zone più fredde del pianeta, in gran parte ricoperte di ghiaccio durante tutto l’anno. Si distinguono due stagioni, estate e inverno: d’estate il Sole non tramonta mai, mentre in inverno non sorge mai ed è sempre buio. Qui vivono pochissimi uomini, la vegetazione è scarsa, eccetto muschi e licheni, e gli animali sono dotati di folte pellicce per combattere il freddo: orsi bianchi, renne, foche e, solo al polo sud, pinguini.

COMPITO DI REALTà Esegui una ricerca sulla popolazione degli Inuit. Soffermati in particolare su come il progresso abbia o meno influito sulla loro vita quotidiana.

Schema effetto serra

125


GEOGRAFIA

Il clima in Italia L’Italia si colloca nella fascia temperata settentrionale. È una penisola che si allunga da nord a sud per circa 1200 chilometri. Il mare influenza notevolmente il clima lungo le coste e lo rende diverso da quello dell’entroterra. Nella parte settentrionale le Alpi fanno da barriera alle correnti d’aria fredda che arrivano dal Nord Europa. La presenza di diversi elementi fisici, come il mare, la montagna e la pianura, determina una notevole diversità dei climi, che possono essere raggruppati in sei differenti regioni climatiche. Regione alpina (clima montano) Dove: lungo l’arco alpino. Fattori: altitudine. Caratteristiche stagionali: inverni lunghi e freddi con precipitazioni nevose, estati brevi e fresche. Primavere e autunni piovosi. I venti tipici in questa regione sono la tramontana e la bora, venti gelidi che spirano da nord e da nord-est. Regione ligure-tirrenica (clima ligure-tirrenico) Dove: territori bagnati dal Mar Ligure e Tirreno. Fattori: vicinanza del mare, rilievi sulle coste. Caratteristiche stagionali: inverni miti e piovosi; estati calde, ma ventilate. Frequenti piogge in Liguria e nel nord della Toscana. Venti di maestrale da nord e di libeccio da sud-ovest.

126

Il clima

Atlante pp. 48 e 52-53

Quaderno p. 68


Il clima

GEOGRAFIA

Quaderno p. 68

Regione padano-veneta (clima continentale) Dove: Pianura Padano-Veneta. Fattori: lontananza dal mare, Alpi che proteggono dai venti freddi del nord, territori ricchi d’acqua. Caratteristiche stagionali: inverni lunghi e freddi, frequenti nebbie; estati calde e afose con foschie. Primavere e autunni piovosi. Presenza di forte umidità in generale. Regione adriatica (clima adriatico) Dove: zone costiere affacciate sull’Adriatico. Fattori: vicinanza del mare. Caratteristiche stagionali: inverni freddi e ventosi, diffuse precipitazioni in inverno e in autunno. Estati calde e spesso afose. Scarsa ventilazione. Regione appenninica (clima montano) Dove: lungo la catena degli Appennini. Fattori: altitudine. Caratteristiche stagionali: inverni freddi ed estati fresche. In autunno frequenti precipitazioni che in inverno possono essere nevose. Regione mediterranea (clima mediterraneo) Dove: zona meridionale e insulare. Fattori: vicinanza del mare. Caratteristiche stagionali: inverni miti e molto brevi, estati lunghe e molto calde, ma ventilate. Le precipitazioni sono scarse, più abbondanti in inverno e in autunno. I venti tipici, caldi e umidi, sono il libeccio da sud-ovest e lo scirocco da sud, entrambi provenienti dall’Africa.

COMPITO DI REALTà Da solo o insieme a un compagno rispondi alle seguenti domande sul quaderno. • In quale regione climatica si trova il luogo in cui vivi? • Se tu fossi un meteorologo come lo descriveresti? • Rispetto alle informazioni trovate nel testo, ti sembra che ci siano delle differenze con le condizioni climatiche e atmosferiche del luogo in cui vivi?

STUDIO GEOGRAFIA Rispondi sul quaderno. • Quale regione climatica consiglieresti a chi ha sempre molto caldo? • A chi ama la nebbia? • A chi odia la pioggia?

127


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 91

IL CLIMA è l’insieme degli elementi atmosferici che si presentano durante un lungo periodo di tempo, in un determinato luogo è caratterizzato da

elementi climatici: - temperatura - umidità - precipitazioni - venti - pressione atmosferica

fattori climatici: - latitudine - altitudine - vicinanza del mare - presenza dei rilievi - vegetazione influenzano e caratterizzano le

fasce climatiche, tre a nord dell’Equatore e tre uguali a sud dell’Equatore: - fascia tropicale: deserto, savana, foresta pluviale - fascia temperata: praterie, macchia mediterranea, foreste di conifere e latifoglie - fascia polare: crescono solo muschi e licheni oppure ci sono deserti ghiacciati in Italia ci sono sei regioni climatiche: - regione alpina - regione ligure-tirrenica - regione padano-veneta - regione adriatica - regione appenninica - regione mediterranea

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 128

Mappa audioletta

PDF

mi ha aiutato in parte a ripetere.

non mi ha aiutato.


Quaderno pp. 83-84

VERSO LE COMPETENZE

Completa la sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

IL CLIMA Il clima è l’..................................... degli elementi atmosferici che avvengono durante un lungo ..................................... di ...................................., in un determinato ...................................... È caratterizzato da: ..................................... climatici e ................................... climatici. Tra gli elementi climatici troviamo: la .....................................; l’.....................................; le .....................................; i .....................................; la ..................................... atmosferica. Tra i fattori climatici: la ....................................., l’....................................., la vicinanza del ....................................., la ..................................... dei rilievi, la ............................................................. Tutto ciò influenza e caratterizza le ..................................... climatiche che sono tre a nord e tre a sud dell’...................................... Esse sono: fascia ....................................., fascia ..................................... e fascia ...................................... In Italia si possono individuare ..................................... regioni climatiche: la regione ...................................; quella ...........................-...........................; quella ...........................-...........................; la regione ........................................., la regione ......................................... e infine quella ..........................................

GENIALE! Indica con una X. 1. Per clima si intendono A le precipitazioni. B gli elementi atmosferici che si alternano in un luogo, nel lungo periodo. C le previsioni del tempo. D la pioggia e la neve cadute.

3. Nella fascia tropicale A crescono solo muschi e licheni. B non cresce nessuna specie vegetale e animale. C crescono solo conifere e latifoglie. D è presente la metà delle specie vegetali del nostro pianeta.

2. La latitudine è A la distanza di un punto dall’Equatore. B l’altezza sul livello del mare. C la distanza di un punto dal Sole. D la vicinanza di rilievi.

4. Le regioni climatiche italiane A sono solamente due. B sono circa quattro. C non possono essere individuate. D sono sei. Audio

129


GEOGRAFIA

Atlante

p. 118

Quaderno C pp. 96-103

gli ambienti italiani I paesaggi geografici italiani sono molto diversi tra loro e ognuno ha le sue caratteristiche. I nomi dei paesaggi dipendono dagli elementi fisici che li caratterizzano maggiormente. Se ci sono le catene montuose avremo un paesaggio montuoso; se prevalgono le colline si avrà un paesaggio collinare; quando la pianura è l’elemento principale, il paesaggio sarà pianeggiante. Il paesaggio costiero si estende lungo tutta la costa del mare. In ogni paesaggio si possono trovare le acque interne: i fiumi e i laghi. I paesaggi cambiano di continuo sia per l’azione dei fenomeni naturali, sia per l’intervento dell’uomo che modifica il territorio per adattarlo alle proprie esigenze. Per conoscere bene un paesaggio bisogna considerare: • come appare sulla carta geografica fisica, per studiarne le caratteristiche fisiche, cioè la sua morfologia; • la presenza dell’uomo; • la flora e la fauna che lo caratterizzano.

STUDIO GEOGRAFIA Le due foto mostrano alcuni paesaggi modificati. Rispondi a voce alle domande. • Le cause sono naturali o antropiche? • Nell’ambiente in cui vivi riconosci alcuni aspetti illustrati nelle foto? • Quali?

130

CITTADINANZA Gli Stati dell’Unione Europea hanno aderito alla Convenzione Europea del Paesaggio, un accordo che riconosce nel paesaggio un bene comune da tutelare. L’Italia possiede un patrimonio naturale, artistico e storico molto prezioso: per salvaguardare le ricchezze paesaggistiche bisogna rispettare innanzitutto l’ambiente. Per questo la salvaguardia del paesaggio è un principio riconosciuto anche dalla nostra Costituzione.


GEOGRAFIA

CHE COSA IMPARERò I l significato della parola paesaggio. L e diversità tra i paesaggi italiani: l’ambiente, le risorse e le attività dell’uomo.

A CHE COSA MI SERVIRà comprendere che ogni A paesaggio offre all’uomo un’opportunità di vita diversa e che l’ambiente va sempre rispettato e tutelato.

LE MIE COMPETEnZE onoscere le caratteristiche C di un paesaggio per comprendere le abitudini di vita dell’uomo.

131


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante pp. 32-35 e 44-49

L’Europa e... Record europei • Monte Elbrus 5 642 m (Caucaso) • Monte Bianco 4 810 m (Alpi) • Fiume Volga 3 532 km • Fiume Danubio 2 858 km • Bassopiano germanico 270 000 km2

L’Europa occupa circa 9 milioni di km2. Non esiste un confine netto con l’Asia, anche se solitamente si considera una linea che in Russia attraversa i Monti Urali e arriva al Mar Caspio. L’Italia è una penisola a forma di stivale che si allunga nel Mar Mediterraneo, situata nell’Europa meridionale, a nord dell’Equatore, nella fascia temperata.

IN STORIA Le caratteristiche fisiche dell’Europa hanno agevolato gli spostamenti e i contatti tra i popoli: le catene montuose possono essere superate con relativa facilità, le numerose pianure sono attraversate da fiumi navigabili e, soprattutto, il Mar Mediterraneo è facilmente navigabile e ricco di insenature.

132

Zoom carta geografica


GEOGRAFIA

Atlante p. 96

Gli ambienti italiani

...l’Italia fisica La catena delle Alpi segna il confine tra l’Italia e alcuni Paesi europei: a ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l’Austria, a est con la Slovenia. Le catene montuose delle Alpi e degli Appennini occupano un terzo del territorio italiano. Il Mar Tirreno, il Mar Ionio e il Mar Adriatico bagnano 7 500 chilometri di coste. L’Italia è geograficamente divisa in tre parti: • continentale, compresa tra le Alpi e una linea immaginaria che unisce la costa del Mar Ligure alla costa adriatica, a sud della foce del Po; • peninsulare che si estende verso sud-est nel Mar Mediterraneo, con la tipica forma a stivale; • insulare che comprende le due isole principali, Sicilia e Sardegna, più altre numerose isole minori.

COMPITO DI REALTà Utilizza la carta fisica e rispondi. • In quale parte si trova il luogo in cui vivi? • Se puoi vedere qualche montagna, sai a quale catena appartiene? • Puoi vedere il mare? Sai il suo nome?

IN STORIA L’attuale aspetto fisico dell’Italia è il risultato di una lunga e complessa trasformazione geologica ancora oggi in atto. 1 Circa 60 milioni di anni fa, a causa di forti spinte sotterranee del continente africano contro l’Europa, dal Mar Mediterraneo emergono alcuni lembi di terra (le future Alpi, tratti di Sardegna e Calabria). 2 Attorno ai 20 milioni di anni fa le Alpi sono già emerse e intanto appaiono anche le cime degli Appennini. 3 Circa 2 milioni di anni fa la penisola appare ormai riconoscibile nei suoi contorni attuali.

1

2

Zoom carta geografica

3

133


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante pp. 96 e 98

Le Alpi Le Alpi sono la più estesa ed elevata catena montuosa d’Italia e d’Europa; si estendono a nord lungo un arco di 1 200 chilometri. Iniziano in Italia dal Colle di Cadibona in Liguria, che segna anche il punto d’incontro con gli Appennini, e terminano a est con le Alpi Giulie presso Vrata in Croazia. Le Alpi sono divise in due grandi settori: • l e Alpi Occidentali presentano le cime più elevate, come il Monte Bianco (la vetta più alta delle Alpi), il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso; • l e Alpi Orientali hanno cime meno elevate man mano che si procede verso est. Ne fanno parte il Bernina, l’Ortles e le Dolomiti. A sud delle Alpi Orientali si estende una catena parallela di rilievi: le Prealpi. Poco elevate, arrivano fino alla Pianura Padana.

STUDIO GEOGRAFIA sserva la cartina. Oltre O all’Italia, le Alpi attraversano il territorio di quali altri Paesi europei? Osserva il profilo altimetrico delle Alpi e cerchia i cinque monti più alti.

134

Zoom carta geografica


Gli ambienti italiani

GEOGRAFIA

Atlante pp. 96 e 98

Il paesaggio alpino

STUDIO GEOGRAFIA

Le Alpi si sono formate per effetto dei movimenti della crosta terrestre, in particolare dagli scontri tra i continenti dell’Europa e dell’Africa, che hanno causato il sollevamento del fondo marino. Le cime hanno forme aguzze e irregolari perché non hanno subito l’erosione significativa degli agenti atmosferici, essendo una catena montuosa abbastanza recente. Sulle cime che superano i 3 000 metri ci sono i ghiacciai coperti da nevi perenni. Il più esteso si trova sul Monte Bianco.

Il testo è diviso in paragrafi. Dai un titolo a ciascuno di essi, in base al contenuto. Rispondi alle domande. • Quali sono i valichi principali? • Con quali Paesi collegano l’Italia?

...........................................................................................

Tra i monti si estendono numerose valli che possono essere fluviali o glaciali. I fiumi, nel corso di milioni di anni, hanno scavato la roccia delle montagne in profondità e per questo le valli originate dai fiumi sono strette e a forma di V. Anche i ghiacciai, avanzando, hanno eroso il terreno e hanno scavato delle valli più ampie e spaziose di quelle dei fiumi: sono valli a forma di U. Nelle valli sorgono le più importanti vie di comunicazione. I ghiacciai più antichi che un tempo scendevano fin quasi in pianura hanno creato conche di forma stretta e allungata, oggi occupate dai laghi prealpini. ...........................................................................................

Valle modellata da un fiume a forma di V.

Passaggi naturali, chiamati passi o valichi, collegano tra loro le valli alpine e consentono di oltrepassare le montagne. Risale al 1872 il primo traforo realizzato dall’uomo, per superare più velocemente le Alpi. Da allora ne sono stati realizzati diversi, sia per i treni che per le auto. Ponti a più campate, i viadotti, consentono di superare agevolmente le valli.

Traforo alpino attraversato da una ferrovia.

Valle modellata da un ghiacciaio a forma di U.

135


TECNOLOGIA

Gli ambienti italiani

La Skyway del Monte Bianco La Skyway è una funivia che permette di raggiungere dalla cittadina di Courmayeur, in Valle d’Aosta, il Monte Bianco, arrivando quasi a 4 000 metri di altezza. L’opera, inaugurata nel 2015, viene considerata un capolavoro dell’ingegneria e della tecnologia più moderna. L’impianto si compone di tre stazioni: • Courmayeur, posta a 1 300 metri, è il punto di partenza; • Pavillon du Mont Fréty, a 2 200 metri, è una grande stazione intermedia con ristoranti e negozi; • Punta Helbronner, a 3 466 metri, permette di ammirare il Monte Bianco da una terrazza panoramica a 360° e visitare una mostra di cristalli provenienti dalla zona. Da questa stazione si raggiunge facilmente il Rifugio Torino, punto di partenza per molti sentieri e percorsi alpinistici, che conducono fino a Chamonix, sul versante francese del monte. L’intero tragitto diretto in funivia dura solamente 15 minuti.

Le cabine

I giochi a tema

Le cabine della funivia hanno una particolare forma semisferica, che permette di avere un’ampia visione panoramica durante il percorso, pur rimanendo comodamente seduti, visto che girano su loro stesse a 360°. Il panorama, nelle giornate migliori, permette di ammirare, oltre il Monte Bianco, anche le vette maestose del Monte Rosa, del Cervino e del Gran Paradiso.

Presso la stazione intermedia del Mont Fréty è presente un parco per bambini che permette di svolgere una serie di attività per conoscere l’ambiente naturale alpino. I bambini possono provare: • la navigazione in canoa sul lago; • l’arrampicata; • la gestione dell’acqua attraverso condutture regolabili da chiuse.

136


Gli ambienti italiani

Quaderno p. 71

DENTRO LA geografia

La flora e la fauna alpina La flora e la fauna cambiano in base al clima, infatti man mano che si sale, la temperatura si abbassa. Perciò, ad altezze diverse, corrispondono specie animali e vegetali diverse. • Al di sotto dei 1 000 metri troviamo boschi di latifoglie, per lo più castagni e querce. Qui vivono animali come la volpe, i cinghiali, i tassi, gli scoiattoli e i piccoli roditori. • Oltre i 1 000 metri si estendono foreste di aghifoglie, come larici e pini silvestri. Nei boschi vivono, tra gli altri, il lupo e il capriolo. Salendo si incontrano boscaglie di pini montani e abeti. I pascoli arrivano Coppia di marmotte. al limite delle nevi perenni (circa 3 000 metri). • Attorno ai 3 000 metri, sopravvivono soltanto i muschi e i licheni. Anche camosci, stambecchi e marmotte d’estate si spingono fino ai 3 000 metri d’altitudine e sulle cime dominano rapaci come FIORE ALPINO l’aquila e il falco.

Le Dolomiti Le Dolomiti sono un gruppo montuoso delle Alpi Orientali, comprese tra Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Il loro nome deriva dalla dolomia, un tipo di roccia calcarea friabile che, insieme a conchiglie e coralli, ricopriva il fondale marino della regione dolomitica, circa 250 milioni di anni fa. Quando queste rocce iniziarono a emergere dall’acqua, diedero vita all’attuale catena montuosa delle Alpi. La Marmolada (3 342 metri), è la cima più elevata. Il paesaggio dolomitico si presenta molto aspro, di un caratteristico colore bianco che spiega anche il soprannome di “monti pallidi”. Tuttavia, all’alba e al tramonto, grazie alla dolomia, le cime assumono un colore simile al rosa: questo fenomeno si chiama enrosadira.

Veduta delle Dolomiti.

GENIALE! Indica con una X. 1. La flora e la fauna delle Alpi A cambiano a seconda dell’altezza. B rimangono sempre le stesse. C sono scarse a ogni altitudine.

2. Oltre i 3 000 metri A non c’è più neve. B sopravvivono solo muschi e licheni. C non c’è forma di vita.

3. Le Dolomiti A cambiano colore solo all’alba. B cambiano colore all’alba e al tramonto. C non fanno parte delle Alpi.

137


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante pp. 96 e 98

Gli Appennini La catena degli Appennini ha origine dal Colle di Cadibona, in Liguria, e si snoda lungo tutta la zona peninsulare italiana per circa 1 500 km, fino alla Sicilia. Le cime appenniniche non superano i 3 000 metri. Fatta eccezione per l’Etna (3 323 metri), il vulcano attivo più alto d’Europa, la cima più elevata è il Corno Grande nel massiccio del Gran Sasso (2 912 metri). Gli Appennini sono suddivisi in due versanti, adriatico e tirrenico, e in tre settori: • Settentrionale, che comprende quello ligure e toscano; • Centrale, a cui appartengono quello umbro-marchigiano e abruzzese; •M eridionale, costituito da quello campano, lucano, calabro e siculo. Il Gennargentu e gli altri monti della Sardegna non appartengono agli Appennini, ma sono ancora più antichi. Hanno cime basse a causa dell’erosione subita e sono formati da rocce granitiche molto più dure.

STUDIO GEOGRAFIA

Il massiccio del Gran Sasso.

Trova nel profilo altimetrico le vette che superano i 2 000 metri e trascrivi le altezze in ordine decrescente.

138

Zoom carta geografica


Gli ambienti italiani

GEOGRAFIA

Quaderno p. 71

Il paesaggio appenninico Gli Appennini sono molto diversi dalle Alpi, nonostante si siano formati sempre in seguito al sollevamento dei fondali marini. Sono montagne più antiche rispetto alle Alpi e le rocce che le costituiscono sono più friabili. Nel corso di milioni di anni gli agenti atmosferici hanno modellato le cime, arrotondandole. Per gli stessi motivi, gli Appennini raggiungono altezze meno elevate e sono soggetti a frane, anche a causa delle trasformazioni compiute dall’uomo. Gli Appennini non hanno ghiacciai, a eccezione del piccolo ghiacciaio del Calderone sul Gran Sasso, in Abruzzo. I fiumi perciò sono alimentati principalmente dalle piogge e, così come quelli alpini, scavano valli lungo il percorso. Caratteristici del paesaggio appenninico sono anche i laghi, spesso di forma circolare e presenti soprattutto nell’Italia centrale. Le precipitazioni hanno favorito lo sviluppo di due fenomeni naturali tipici del paesaggio appenninico: • i calanchi, profondi solchi scavati dall’acqua piovana sui fianchi delle colline, formati da rocce calcaree e in certi punti argillose; • il carsismo, per cui l’acqua piovana penetra nel sottosuolo attraverso le spaccature della roccia, fino a formare dei fiumi sotterranei che scavano grotte. Qui l’acqua scende goccia a goccia dall’alto e deposita i sali minerali che, sciogliendosi, formano le stalattiti, una formazione calcarea che pende dall’alto nelle grotte. Le stalagmiti, invece, sono formazioni calcaree che spuntano dal pavimento.

La flora e la fauna La vegetazione appenninica varia, come quella alpina, in base all’altitudine. • Tra i 500 e i 1000 metri sono diffusi i boschi di querce e castagni. • Sopra i 1000 metri prevalgono faggi, abeti e pini. Nei boschi vivono lupi, volpi, cinghiali e tassi; nelle zone più elevate, invece, sono presenti orsi (soprattutto in Abruzzo), daini e camosci e volano uccelli come l’aquila e il falco.

Calanchi.

STUDIO GEOGRAFIA Sottolinea con due colori diversi le frasi, a seconda che si riferiscano alle Alpi o agli Appennini. - Forme più arrotondate. - Ricchezza di acqua. - Un solo ghiacciaio. - Confine naturale dell’Italia. - Spina dorsale della penisola. - Monti più alti d’Italia. - Soggetti a frane.

Lupo.

COMPITO DI REALTà Oggi si costruiscono viadotti e gallerie per spostarsi più velocemente da un versante all’altro. Trova informazioni sul progetto stradale chiamato Quadrilatero Marche-Umbria.

139


DENTRO LA geografia

Gli ambienti italiani

Vivere sulle Alpi...

La risorsa principale della montagna è il turismo, grazie alle bellezze paesaggistiche, ai parchi naturali e alla possibilità di praticare sport estivi e invernali. Il turismo influenza in modo positivo altre attività economiche come l’industria alimentare, l’artigianato e il settore alberghiero.

STUDIO GEOGRAFIA Rispondi sul quaderno. • In che modo il turismo alimenta il settore alberghiero? • Perché il turismo incoraggia la lavorazione dei prodotti alimentari e artigianali?

140

L’ambiente alpino non favorisce molto gli insediamenti umani a causa del clima rigido, della pendenza del terreno e delle vie di comunicazione spesso difficoltose. La popolazione si concentra soprattutto nei fondivalle dove sorgono paesi e cittadine. Piccoli centri abitati sono presenti anche sui versanti più esposti al sole. Sulle quote più elevate si trovano solo insediamenti stagionali, le baite o le malghe, case di montagna attrezzate per ospitare i pastori e per la lavorazione dei formaggi. Le case sono spesso costruite in legno e pietra, con i tetti a spiovente per far scivolare via la neve. La montagna fornisce molte risorse per l’uomo: • i l legname, anche se l’eccessivo sfruttamento di boschi e foreste avvenuto negli ultimi decenni ne ha ridotto la produzione; • i pascoli, alla base dell’allevamento troviamo i bovini da latte, da cui si ricavano anche formaggio, burro, carne e pellame; • l e coltivazioni, limitate alle valli e specializzate soprattutto in mele e viti, ma anche in cereali come orzo e segale; • l ’acqua dei fiumi, utilizzata per produrre energia idroelettrica, che alimenta case e industrie. L’acqua di alcune sorgenti inoltre viene imbottigliata e venduta; • l e industrie nelle valli lavorano i prodotti locali come alimenti, legno, carta e tessuti.


Gli ambienti italiani

DENTRO LA geografia

...e sugli Appennini Anche se hanno cime meno elevate rispetto alle Alpi, gli Appennini sono scarsamente abitati, poiché molte zone sono difficilmente accessibili e non dispongono di numerosi terreni fertili. I paesi sorgono spesso sui fianchi dei monti, con case molto vicine le une alle altre. L’uomo vi si è comunque insediato e ha messo a frutto le risorse a disposizione: • l’acqua, convogliata dai pochi e brevi fiumi in dighe, alimenta centrali idroelettriche e serve per irrigare i campi. Numerosi sono i centri termali dal cui sottosuolo sgorgano acque salutari per l’uomo; • l’allevamento è abbastanza diffuso nonostante la minore presenza di acqua rispetto alle Alpi. I pascoli appenninici sono composti soprattutto da ovini e caprini, dai quali si ricavano latte, formaggio, carne e lana; • le coltivazioni, nonostante i terreni abbastanza aridi, sono diffuse nelle valli e nelle conche pianeggianti, dove spiccano cereali, viti, ortaggi e alberi da frutto; • il legname dei boschi è utilizzato come combustibile nelle industrie e nelle abitazioni e come materiale per costruire; • le piccole industrie alimentari, tessili e di materiali da costruzione sorgono nei fondivalle; • l’artigianato comprende la lavorazione del legno, della ceramica e del marmo, in particolare quello delle Alpi Apuane, in Toscana.

I terrazzamenti sono larghi gradini sorretti da muri di pietra che permettono di ricavare terreni coltivabili in zone scoscese, come in Liguria e in Campania. Rappresentano anche un modo per contenere il rischio di frane e alluvioni.

COMPITO DI REALTà Immagina di essere il titolare di un’azienda alimentare e rispondi sul quaderno. • Quali sono i prodotti tipici della tua zona? • Cosa potresti produrre? • Cosa consiglieresti di assaggiare a un cliente?

Il turismo, in continua espansione, è legato sia agli sport invernali che estivi, grazie alla presenza di parchi naturali, di stazioni termali e di agriturismi.

141


CITTADINANZA

Gli ambienti italiani

Atlante pp. 52-53 e 98

Le aree protette

Lo stambecco è il simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo istituito in Italia nel 1922.

Molte specie animali e vegetali del nostro Paese rischiano l’estinzione a causa dell’inquinamento, della caccia illegale e del disboscamento. Per proteggere la natura dallo sfruttamento dell’uomo sono state individuate alcune aree protette dove ogni intervento umano, come abbattere alberi, cacciare, costruire edifici e strade, è ridotto al minimo o vietato. Le piante originarie e le numerose specie animali sono tutelate; inoltre gli uccelli migratori trovano un luogo dove poter sostare. Queste aree comprendono vari ambienti italiani: montagna, collina, coste, isole, stagni e paludi. Oggi in Italia si contano 871 aree protette che ricoprono il 10,5% del territorio nazionale: • 31 636 km2 di terra; • 28 530 km2 di mare; • 658 km di coste.

La poiana è un uccello rapace tipico del Parco Nazionale della Sila, in Calabria, istituito nel 1997.

STUDIO GEOGRAFIA Scegli e metti a confronto un Parco alpino e uno appenninico. Realizza una tabella con: l’anno di apertura, il luogo, le dimensioni, il simbolo, la flora e la fauna.

Le aree sono suddivise in parchi e riserve. Tutte puntano a favorire uno sviluppo sostenibile, cioè: • incoraggiare il turismo e tutelare l’ambiente attraverso sentieri naturalistici e itinerari storico-culturali; • favorire le attività delle popolazioni locali, in particolare la produzione dei prodotti tipici e l’artigianato; • migliorare la rete dei trasporti per la circolazione di merci e persone in armonia con l’ambiente.

DIAMOCI UNA MANO I Parchi hanno regole da seguire. Eccone alcune. Commentale con un compagno e trovatene altre. • Rifiuti: riportali a valle. • Fiori, insetti e minerali: lasciali dove sono. • Fuochi e tende: solo nelle aree autorizzate. • Sentieri: non te ne allontanare.

142

La riserva naturale marina delle Isole Tremiti, in Puglia, è stata creata nel 1989.


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

I vulcani in Italia Sotto la crosta terrestre, la parte più esterna della Terra che arriva fino a 40 chilometri di profondità, c’è uno strato di rocce fuse, il magma, che ha una temperatura molto elevata: oltre i mille gradi. Talvolta il magma riesce a fuoriuscire in superficie, diventando lava, da alcune spaccature della crosta terrestre: i vulcani. La lava incandescente, una volta all’esterno, si raffredda trasformandosi in roccia scura e si deposita a formare un monte: il cono del vulcano. L’eruzione, cioè la fuoriuscita di magma, ceneri e gas, è causata dai continui movimenti che avvengono sotto la crosta terrestre. I vulcani si differenziano per la loro attività in: • quiescenti, non hanno eruzioni da tempi lunghissimi, ma il serbatoio non si è esaurito e potrebbe tornare in attività, come il Vesuvio; • attivi, le eruzioni avvengono con emissioni di lava costanti e periodiche, come l’Etna, lo Stromboli e Vulcano; • spenti, non sono più in attività e il serbatoio è esaurito come il Monte Amiata; i laghi di Bracciano e di Bolsena, formatisi nei crateri, e i rilievi di origine vulcanica, come i Colli Euganei.

STUDIO GEOGRAFIA Osserva la cartina e rispondi. • Qual è il vulcano più vicino a dove vivi? • A quale categoria appartiene?

cratere lava

IN SCIENZE camino

serbatoio magmatico

Il serbatoio magmatico è il deposito di magma che si trova sotto il vulcano. Il camino parte dal serbatoio magmatico e viene attraversato dal magma fino alla fuoriuscita dal cratere. Il cratere è l’apertura attraverso la quale fuoriescono il magma e gli altri prodotti dell’eruzione.

Tra i movimenti epicentro della crosta terrestre ci sono anche le onde sismiche che, ipocentro propagandosi da un punto di origine sotterraneo (ipocentro), raggiungono la superficie terrestre (epicentro) scuotendola e causando i terremoti. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’INGV, si occupa di studiare e di monitorare i fenomeni sismici e vulcanici.

Video

Video

Zoom carta geografica

143


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante pp. 96 e 98

Le colline

Colline delle Marche.

Le colline sono rilievi che presentano un’altitudine che va dai 200 ai 600 metri, e occupano quasi la metà del territorio italiano. Hanno cime arrotondate, fianchi poco ripidi e rappresentano il passaggio graduale tra montagna e pianura. In alcune zone le colline sono ricoperte da boschi o coltivazioni, altre sono aride e brulle, spesso soggette a frane a causa del terreno argilloso e della mancanza di vegetazione. Le colline hanno origini diverse: • nell’Italia settentrionale si collocano tra l’arco alpino e la Pianura Padana e sono soprattutto di origine morenica , cioè nate da depositi di detriti che antichi ghiacciai hanno trasportato a valle dalle montagne. Ne sono un esempio le colline della Serra d’Ivrea in Piemonte, e della Brianza in Lombardia; • altre colline sono composte da strati rocciosi di modesta altezza, sollevatisi in seguito ai movimenti della superficie terrestre, cioè hanno origine tettonica . Tra queste troviamo: le Langhe e il Monferrato in Piemonte; le colline dell’Umbria e della Sicilia; i Colli Berici in Veneto e le colline marchigiane; il promontorio del Gargano e le Murge in Puglia; • le colline del Chianti, in Toscana, hanno origine strutturale : erano antiche montagne che hanno subito l’erosione degli agenti atmosferici; • alcune colline hanno origine vulcanica , sono cioè antichi vulcani spenti, come i Colli Euganei in Veneto e le Colline Metallifere in Toscana; i Colli Albani in Lazio; la zona dei Campi Flegrei in Campania.

STUDIO GEOGRAFIA

Colline delle Langhe in Piemonte.

144

Zoom carta geografica

Osserva la cartina e rispondi alle domande. • Vicino a quale costa si trovano le colline di natura vulcanica? • Secondo te c’è una relazione tra l’origine e la localizzazione delle colline della Brianza?


Gli ambienti italiani

GEOGRAFIA

Quaderno p. 72

Il paesaggio collinare Le colline offrono condizioni di vita favorevoli all’uomo, che abita sia nei borghi costruiti sui versanti, sia nella campagna circostante, dove ci sono poderi e case coloniche. L’agricoltura è stata da sempre l’attività principale dell’ambiente collinare. Per sfruttare al meglio il terreno in pendenza, l’uomo in passato ha realizzato i terrazzamenti. L’introduzione di macchinari avanzati ha trasformato e agevolato il modo di coltivare. Le coltivazioni variano a seconda della fascia climatica: a nord prevalgono le viti e gli alberi da frutto; al centro viti, alberi da frutto e girasoli; al sud e nelle isole ulivi e agrumi. Un’altra attività significativa è l’allevamento, in particolare quello ovino e caprino, diffuso nell’Italia centro-meridionale e nelle isole. Le industrie più sviluppate sono quelle che fanno parte della filiera agro-alimentare, cioè legate alla lavorazione dei prodotti agricoli: cantine vinicole, pastifici, caseifici per formaggi e latticini, oleifici e salumifici. Fiorente e varia è l’attività artigianale della ceramica, del legno, del ferro battuto e dei tessuti. Le Colline Metallifere sono caratterizzate dai soffioni boraciferi, emissioni di vapore acqueo che si sprigionano da spaccature del suolo. Questi gas costituiscono una fonte di energia detta geotermica. Il turismo è fiorente grazie al patrimonio storico-culturale e naturalistico italiano. Questa risorsa economica è sostenuta dagli agriturismi, strutture ricettive che, nel rispetto del patrimonio esistente, offrono la possibilità di conoscere l’ambiente e viverne le usanze.

CITTADINANZA L’intervento dell’uomo in collina si è intensificato negli ultimi anni, purtroppo non sempre nel pieno rispetto della natura: il disboscamento per dare spazio a terreni coltivabili e pascoli e la nascita di centri abitati hanno portato all’aumento delle frane.

Coltivazioni di viti.

Coltivazioni di olivi in collina.

IN STORIA Anticamente si preferiva abitare in collina perché ci si poteva difendere meglio dai nemici e dalle inondazioni, inoltre i terreni in pianura erano spesso paludosi.

GENIALE! Indica con una X. 1. Le colline A arrivano massimo a 400 m. B vanno dai 200 ai 600 m. C arrivano fino a 200 m. 2. Le colline hanno forme A dolci e arrotondate. B aspre e rocciose. C ripide e ricoperte di boschi. 3. Si coltivano soprattutto A viti, ulivi e girasoli. B riso e grano. C cereali e mais.

Video

145


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante pp. 96 e 98

Quaderno p. 73

Le pianure Le pianure sono terreni piatti o appena ondulati che non superano i 200 metri di altitudine. Esse non sono molto estese, fatta eccezione per la Pianura Padana, e sono localizzate nelle zone costiere, lungo il corso dei fiumi e alla loro foce. Il clima in pianura varia a seconda della zona: nell’interno è di tipo continentale, con inverni freddi ed estati afose; vicino al mare il clima è più mite sia d’estate sia d’inverno perché ne subisce l’influenza. In base alla loro formazione, le pianure possono essere: • alluvionali, quando sono composte dai detriti trasportati dai fiumi nel corso del tempo, come la Pianura Padana, Veneta, Friulana, il Valdarno, la Maremma, l’Agro Pontino e il Campidano; • vulcaniche, quando sono formate dai depositi di cenere dei vulcani, come la Pianura Campana e la Piana di Catania; • tettoniche, cioè modellate dai movimenti della crosta terrestre, sia di sprofondamento del terreno, come la Piana del Salento, sia per il sollevamento dei fondali marini, come il Tavoliere delle Puglie. Un tempo, le pianure erano in gran parte coperte da boschi di latifoglie (pioppi, querce, olmi, tigli) dove vivevano cervi, caprioli, cinghiali e orsi. Ai boschi si alternavano stagni e paludi con piante acquatiche. Nel corso dei secoli l’uomo ha bonificato le paludi e ha abbattuto i boschi per utilizzarne il legname e fare spazio alle coltivazioni. Restano soprattutto i pioppi, coltivati in file ordinate e destinati alla produzione di cellulosa. La flora e la fauna originarie sono quasi del tutto scomparse. Sopravvivono soltanto nelle aree protette.

STUDIO GEOGRAFIA Leggi, osserva la cartina e rispondi. • L e pianure vulcaniche si trovano in Sicilia e in Campania. Quali vulcani le hanno formate? • Dove si trova la Piana del Salento? • E la Maremma?

Pianura fortemente antropizzata.

146

Zoom carta geografica

Video

Esercizio interattivo


DENTRO LA geografia

Gli ambienti italiani

La Pianura Padana La Pianura Padana è la più estesa d’Italia e una delle maggiori d’Europa. In origine era un golfo del Mar Adriatico (vai a pag. 133), poi riempito dai detriti del fiume Po e dei suoi affluenti. Proprio la diversa natura dei detriti ha formato due aree diverse: • l’alta pianura, è la parte situata ai piedi dei rilievi ed è costituita da ciottoli e detriti grossolani, molto permeabili. L’acqua filtra facilmente e il terreno rimasto asciutto non è molto adatto alle coltivazioni. Qui sono state costruite molte industrie; • la bassa pianura, dove i fiumi hanno depositato detriti più fini che hanno reso il terreno impermeabile, ricco di acque in superficie e molto fertile. Il paesaggio tipico presente è quello dei campi coltivati. Tra queste due aree si trova l’area delle risorgive, ovvero sorgenti spontanee. L’acqua, infatti, penetra nel sottosuolo finché incontra il terreno impermeabile della bassa pianura e quindi risale in superficie.

Le attività in pianura Nelle pianure si concentrano gran parte delle attività economiche. L’agricoltura intensiva consente di ottenere raccolti abbondanti. Nella Pianura Padana le colture prevalenti sono il foraggio, il mais e il frumento. Nel Centro, nel Sud e nelle isole, il terreno fertile e il clima mite favoriscono la coltivazione di viti, agrumi, frutta e ortaggi. In pianura è praticato anche l’allevamento di bovini e suini in grandi stalle meccanizzate. L’industria è sviluppata in tutti i settori: alimentare, siderurgico, meccanico e tessile. Grazie alle vie di comunicazione, le materie prime vengono trasportate nelle fabbriche e i prodotti distribuiti velocemente.

DIAMOCI UNA MANO In coppia spiegate uno alla volta le differenze tra alta e bassa pianura e infine cosa sono le risorgive.

Zoom carta geografica

147


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante p. 97

Le città Una metropoli è una grande città che supera il milione di abitanti.

La densità della popolazione in Italia è molto elevata, ma gli abitanti e le città non sono distribuiti in modo omogeneo sul nostro territorio. L’80% circa degli abitanti vive nelle città, mentre il restante 20% in centri più piccoli. La maggior parte delle città italiane è di medie e piccole dimensioni, a parte Roma, Milano, Torino e Napoli, considerate delle metropoli. La città è un ambiente interamente artificiale, cioè costruito dall’uomo per soddisfare tutte le sue esigenze. È il luogo dove si svolge gran parte della vita sociale, economica e culturale dei cittadini, poiché offre numerosi servizi. La città è divisa al suo interno in settori, ognuno con le sue rispettive funzioni. • I l centro storico è la parte più antica delle città, spesso con edifici di importante valore storico, culturale, civile, religioso e di rappresentanza. In esso sono presenti uffici dell’amministrazione locale, di banche, di assicurazioni e servizi di pubblica utilità.

La città di Napoli, in Campania.

COMPITO DI REALTà Immagina di essere il sindaco della tua città. • Che cosa faresti per migliorare la qualità della vita e per salvaguardare il patrimonio artistico e storico?

• L e zone industriali sono lontane dai centri storici. Vi si concentrano le industrie, i servizi di distribuzione e vendita delle merci e dei prodotti. Si trovano in prossimità di importanti vie di comunicazione: autostrade, ferrovie, porti e aeroporti. Sempre più diffusi sono i centri commerciali dove le persone possono trovare bar, ristoranti, negozi e ipermercati per fare acquisti. • Le aree residenziali sono il tessuto urbano della periferia, costituito da palazzi e singoli edifici dove risiede la maggior parte degli abitanti. In queste aree spesso sono presenti servizi di pubblica utilità decentrati o ricreativi e aree verdi.

Scrivi sul tuo quaderno.

CITTADINANZA Oggi giungono in Italia molti migranti, provenienti dall’Africa, dal Vicino Oriente, dall’Asia e dal Sud America. Perciò l’Italia sta diventando sempre più un Paese multiculturale.

148

Il centro storico di Bologna.


CITTADINANZA

Gli ambienti italiani

Problemi in città L’alta densità della popolazione nelle aree metropolitane genera un intenso traffico, inoltre sempre più persone utilizzano l’automobile anche per raggiungere luoghi poco distanti. I gas di scarico dei mezzi di trasporto, le polveri sottili e i fumi delle industrie sono le cause dell’inquinamento atmosferico. Anche gli impianti di riscaldamento degli edifici contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo. L’inquinamento atmosferico può causare danni all’apparato respiratorio: inalando sostanze nocive, l’uomo può essere colpito da malattie respiratorie. Inoltre, molti gas contribuiscono ad aumentare l’effetto serra, con conseguenze, spesso gravi, per l’ambiente in cui viviamo. Per ridurre la presenza dei gas nell’atmosfera l’uomo può: • limitare la circolazione delle auto utilizzando di più i mezzi pubblici o viaggiando in gruppo in una sola auto; • riciclare i rifiuti; • accendere il riscaldamento domestico solo quando è davvero necessario e utilizzare caldaie moderne. Nelle città, molto spesso, si soffre anche per l’inquinamento acustico dovuto a suoni e rumori molto forti. Le industrie, il traffico di treni, aerei e auto sono una fonte continua di rumore, ma anche negli ambienti pubblici molto affollati il nostro udito è esposto a rischi. L’inquinamento acustico, oltre ad arrecare danni al nostro udito, può causare anche altri problemi di salute, come i disturbi del sonno.

Nelle città italiane si attuano spesso dei provvedimenti per limitare il traffico, come la circolazione a targhe alterne, le zone a traffico limitato (ZTL) e le iniziative come le “domeniche a piedi”.

COMPITO DI REALTà Immagina che la zona in cui abiti sia sottoposta all’inquinamento acustico. Quali sono, secondo te, i rimedi e le azioni quotidiane che potresti mettere in atto? Scrivi sul quaderno.

DIAMOCI UNA MANO

Nei centri storici possono circolare i mezzi pubblici o auto con permessi speciali.

Insieme a un compagno fai una breve ricerca sul perché il riciclo dei rifiuti limita l’emissione dei gas nocivi.

149


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno pp. 92-93

I PAESAGGI GEOGRAFICI

sono caratterizzati: - da elementi fisici - da fenomeni naturali - dall’intervento dell’uomo

in Italia

ALPI

APPENNINI

si estendono da ovest a est nell’Italia settentrionale

si estendono da nord-ovest in Liguria, percorrono tutta l’Italia peninsulare fino alla Sicilia

sono divise in due grandi settori: Alpi Occidentali e Alpi Orientali. Più a sud si trovano le Prealpi, montagne poco elevate - hanno cime elevate (anche sopra i 4000 m) e rocce dure - origine: movimenti della crosta terrestre - sopra i 3000 m hanno ghiacciai e nevi perenni - presenza di valli fluviali o glaciali - passi o valichi collegano le valli

sono suddivisi in tre settori: Settentrionale; Centrale; Meridionale - sono montagne più antiche delle Alpi - non superano i 3000 m e le rocce sono calcaree e friabili - origine: movimenti della crosta terrestre - sono presenti fenomeni erosivi (calanchi e carsismo)

Mappa audioletta

sono formati da: - serbatoio magmatico - camino - cratere il magma che fuoriesce in superficie diventa lava per la loro attività si suddividono in: - attivi (Etna) - quiescenti (Vesuvio) - spenti (Monte Amiata)

diario di bordo attività: produzione; energia idroelettrica allevamento ovini e caprini; legname; coltivazione cereali, viti, frutta; piccole industrie

attività: turismo invernale ed estivo; produzione di legname e di energia idroelettrica; allevamento bovini; coltivazione di mele e viti 150

VULCANI

PDF

La mappa: m i ha aiutato molto a ripetere. m i ha aiutato in parte a ripetere. non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 85-87

COLLINE

PIANURE

sono rilievi che non superano i 600 metri

sono terreni piatti che non superano i 200 m; la più importante in Italia è la Pianura Padana

origine: morenica; tettonica; strutturale; vulcanica attività: agricoltura; allevamento; industria; artigianato; turismo

origine: alluvionale; vulcanica; tettonica

attività: agricoltura; allevamento; industria. Nelle pianure sono concentrate le città e le metropoli

Completa la sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

I PAESAGGI GEOGRAFICI I paesaggi geografici sono caratterizzati da elementi ....................................., fenomeni naturali e dall’intervento dell’ .................................... L’Italia Settentrionale è attraversata da ovest a ..................................... dalla catena montuosa delle ....................................., da nord a sud dagli ...................................................... Sulle Alpi si trovano i ..................................... coperti da nevi perenni. Tra i monti vi sono valli ................................... e valli .................................... Gli Appennini sono più ..................................... rispetto alle Alpi. Presentano fenomeni erosivi: ................................... e .................................... I vulcani sono formati dal serbatoio ....................................., dal ..................................... e dal ...................................... Possono essere ..................................., quiescenti oppure ............................... In base alla loro origine le colline possono essere: strutturali, ....................................., ..................................... e ...................................... Le pianure possono essere: alluvionali, ................................................ e ................................................. Nelle pianure sono concentrate le principali ..................................... e metropoli. Audio

151


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante p. 96

Quaderno p. 74

I fiumi Il fiume è un corso d’acqua dolce che nasce da una sorgente e si getta in mare, in un altro fiume oppure in un lago. L’Italia è ricca di fiumi. Ciascuno si caratterizza per la lunghezza e per la portata d’acqua, cioè la quantità d’acqua trasportata, non sempre costante. Ogni fiume ha il suo bacino idrografico, ovvero l’insieme dei corsi d’acqua che lo alimentano, cioè gli affluenti. Per stabilire la sinistra o la destra di un fiume ci si deve mettere con le spalle rivolte alla sorgente. In base a dove nascono, i fiumi italiani si dividono in alpini e appenninici. I fiumi alpini hanno una portata d’acqua costante perché d’estate sono alimentati dallo scioglimento dei ghiacciai e della neve, mentre in inverno dalle precipitazioni. Sono fiumi piuttosto lunghi poiché le Alpi sono lontane dal mare. Il principale è il Po (652 km); tra i suoi affluenti troviamo: l’Adda (313 km), l’Oglio (280 km) e il Ticino (248 km). Altri importanti fiumi alpini sono l’Adige (410 km), il Piave (220 km), il Tagliamento (170 km) e il Brenta (160 km). Tutti questi fiumi sfociano nel Mar Adriatico. I fiumi appenninici hanno carattere torrentizio, cioè la loro portata d’acqua non è costante, poiché dipende dalle piogge. Questi corsi d’acqua alternano periodi di piena in autunno e in primavera, a periodi di secca nella stagione estiva. La loro lunghezza è limitata poiché i monti sono più vicini al mare. I principali sono: il Tevere (405 km), l’Arno (241 km), il Volturno (175 km) e l’Ombrone (161 km) cha sfociano nel Mar Tirreno; il Secchia (172 km) è un affluente del Po.

STUDIO GEOGRAFIA In Calabria e in Sicilia sono presenti le fiumare, corsi d’acqua alimentati dalle piogge stagionali, che nei periodi di siccità restano completamente asciutte.

152

Zoom carta geografica

Video

Vero o falso? Segna con una X. • Il Po è un fiume appenninico. V • I ghiacciai alimentano fiumi appenninici. V • I fiumi alpini sono i più brevi d’Italia. V • Quelli appenninici hanno carattere torrentizio. V

Esercizio interattivo

F F F F


DENTRO LA geografia

Gli ambienti italiani

Il fiume Po Il Po è il maggiore fiume italiano per lunghezza e, per portata d’acqua, uno dei principali dell’Europa mediterranea. Le sorgenti del Po si trovano sul Monviso, in Piemonte, cima delle Alpi Occidentali, a più di 2 000 metri di altezza. Nel primo tratto il fiume scende in modo impetuoso a causa della pendenza. Arrivato a Torino, una delle principali città che attraversa, il suo corso rallenta e il percorso inizia a essere segnato da ampie curve o anse. Le acque del Po sono alimentate da 140 affluenti. È anche grazie ai loro detriti che ogni anno la foce a delta del Po avanza sul Mar Adriatico di circa 50 metri. Il delta del Po è formato da isolotti, dossi e dune sabbiose in continua trasformazione. Il Po è in molti tratti navigabile e rappresenta un’importante risorsa economica. Le sue acque sono utilizzate per scopi domestici, agricoli e industriali. Una parte importante viene sfruttata per la produzione di energia idroelettrica. Un terzo delle industrie italiane e della produzione agricola italiana è compreso nel bacino idrografico del Po, una delle aree più popolate e industrializzate d’Europa.

Il fiume Po presso Torino.

CITTADINANZA

Nel Parco regionale del Delta del Po si può ammirare una grande varietà di specie animali: l’airone, il gabbiano corallino, i cavalli bianchi del Lido delle Nazioni, e poi cormorani, falchi di palude, daini e cervi. Grazie al terreno pianeggiante è possibile attraversare il parco in bicicletta lungo le piste ciclabili.

Airone

IN MATEMATICA Rappresenta con un istogramma le lunghezze dei dieci principali affluenti del Po. Usa un colore diverso per quelli di sinistra e quelli di destra.

Zoom carta geografica

153


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante p. 96

Quaderno p. 74

I laghi

STUDIO GEOGRAFIA Rifletti e rispondi sul quaderno. • L’origine dei laghi influenza le loro caratteristiche? Perché? • Su quale versante si trovano i laghi di Varano e Lesina? Perché la loro acqua è salata? • Qual è il lago più vicino a dove vivi? Di che origine è?

Tecnologia Nel territorio italiano sono presenti numerosi laghi artificiali, le cui acque sono utilizzate per scopi diversi: • nell’Italia settentrionale per la produzione di energia idroelettrica; • al centro-sud per l’irrigazione dei campi e per gli allevamenti.

154

Zoom carta geografica

Video

I laghi sono masse d’acqua dolce che occupano una conca nel terreno. Ricevono acqua da sorgenti sotterranee o da fiumi. Il fiume che entra nel lago si chiama immissario, quello che ne esce emissario. La forma, le dimensioni e la profondità dipendono soprattutto dall’origine. Nell’Italia settentrionale, tra le Prealpi e la Pianura Padana, in valli modellate da antichi ghiacciai e poi riempite dalle acque dei fiumi, si trovano i maggiori laghi italiani: il Lago di Garda, il Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago d’Iseo. Si riconoscono per la loro forma stretta e allungata: sono i laghi di origine glaciale. Ognuno di questi laghi ha un fiume immissario che lo alimenta e un emissario. Nell’Italia centrale si concentrano i laghi di origine vulcanica tra le regioni del Lazio e dell’Umbria. Il lago di Bolsena, di Bracciano, di Nemi e di Vico hanno forma circolare, poiché erano antichi vulcani che, una volta spenti, si sono riempiti di acqua piovana. Diversa è l’origine del lago Trasimeno, che si è formato per raccolta di acqua piovana in una depressione di origine tettonica. Nell’Italia meridionale i laghi di Varano e di Lesina, in Puglia, sono di origine costiera: sono bacini poco profondi di acqua salata, detta salmastra, separati dal mare da strisce di sabbia.


DENTRO LA geografia

Gli ambienti italiani

Le attività dell’uomo Fin dall’antichità i fiumi e i laghi hanno rappresentato una risorsa fondamentale per la vita dell’uomo e le sue attività. Gli utilizzi delle loro acque sono molteplici: • per uso domestico, l’acqua viene utilizzata per bere, per l’igiene personale e delle cose; • per l’irrigazione dei campi in agricoltura, l’abbeveraggio e l’igiene negli allevamenti; • per il raffreddamento di alcuni macchinari industriali; • come via di comunicazione, nel caso di fiumi e laghi abbastanza profondi e navigabili; • per la raccolta del materiale edile, come sabbia e ghiaia utilizzate per le costruzioni, che si trovano in grande quantità nei fondali di fiumi e laghi; • per il turismo, le località situate nelle zone lacustri godono di un buon clima che, oltre a favorire le coltivazioni di viti, ulivi e agrumi, ha consentito lo sviluppo di questo settore. La bellezza del paesaggio richiama tutto l’anno visitatori e appassionati di pesca e sport acquatici; • l’allevamento ittico, poiché le acque di fiumi e laghi sono ricche di pesci; • per la produzione di energia idroelettrica, soprattutto nelle zone alpine.

Flora e fauna

GENIALE! Indica con una X. 1. Le acque sono utilizzate per raffreddare A le case. B alcuni macchinari industriali. C il bestiame. 2. La vegetazione vicino ai laghi è simile a A quella mediterranea. B quella alpina. C quella tropicale.

Presso i fiumi la vegetazione spontanea è rappresentata da pioppi, giunchi e piante acquatiche. Attorno ai laghi il clima è più mite, per questo le rive hanno una vegetazione simile a quella mediterranea: ulivi, viti, agrumi, fiori, palme, cipressi, ninfee e canneti sulle sponde del lago. Molte specie animali trovano il loro habitat ideale nei fiumi e nei laghi: trote, tinche, lucci, carpe, rane e salamandre, zanzare e libellule. Numerosi uccelli acquatici costruiscono il loro nido lungo le rive: il martin pescatore, il germano reale e l’airone. Martin pescatore su un ramo. Il windsurf è molto praticato sul lago.

155


GEOGRAFIA

Gli ambienti italiani

Atlante pp. 44-45 e 96

Quaderno p. 75

Le coste... L’Italia è una penisola bagnata dal Mar Ligure, dal Mar Tirreno, dal Mar Ionio e dal Mar Adriatico. Tutti fanno parte del Mar Mediterraneo. La linea che segna il confine tra la terra e il mare si chiama costa; le onde la modellano di continuo, perciò cambia spesso aspetto e forma. Le coste possono essere: • alte e rocciose, come quelle della Liguria, della Calabria, della Sicilia, della Campania e della Sardegna, caratterizzate da promontori che si protendono nel mare, da baie e da golfi. Esse hanno anche fondali profondi, per questo sono adatte ad accogliere grandi porti; • basse e sabbiose, come quelle della Toscana, dell’Emilia-Romagna, dell’Abruzzo, della Basilicata e delle Marche, più uniformi e con lunghe spiagge dove spesso si trovano grandi stabilimenti balneari. Se la costa si sviluppa in modo regolare e senza sporgenze, è detta lineare; se invece presenta golfi, baie, promontori e grotte è frastagliata. La presenza di isole non è omogenea nei nostri mari. Gran parte degli arcipelaghi e le isole maggiori sono concentrate nel Mar Ligure e nel Mar Tirreno.

Promontorio: piccola penisola, spesso montuosa. Baia: modesta insenatura. Golfo: profonda insenatura del mare lungo la costa.

COMPITO DI REALTà Sai cosa sono i faraglioni? Fai una ricerca con gli strumenti che hai a disposizione per scoprire come si sono formati.

156

Zoom carta geografica

Costa bassa.

Costa alta.


Gli ambienti italiani

Atlante

GEOGRAFIA

p. 118

...e i mari italiani L’Italia possiede circa 7 500 chilometri di coste dalle forme più varie. Il Mar Ligure poco esteso ma profondo, presenta coste alte e rocciose. Il Mar Tirreno, il più esteso, dispone di coste alte e frastagliate nella zona meridionale, con numerosi promontori; nella zona centrale sono basse e sabbiose, interrotte solamente dai promontori di Piombino e del Circeo. Il Mar Ionio, il più profondo dei mari italiani, presenta coste basse nel golfo di Taranto e alte in Calabria. Le coste del Mar Adriatico, il meno profondo dei mari italiani, sono in gran parte basse, sabbiose e lineari. Fanno eccezione i promontori del Gargano in Puglia e del Conero nelle Marche.

La laguna Un caso particolare di costa sabbiosa è rappresentato dalla laguna. In Italia le principali sono quelle di Venezia in Veneto e di Grado in Friuli. La laguna è originata da depositi di cordoni di sabbia che separano una zona di acqua poco profonda dal mare, lasciando aperture per il collegamento con il mare. I cordoni di sabbia sono chiamati lidi.

Il promontorio del Circeo sulla costa tirrenica.

STUDIO GEOGRAFIA Osserva la cartina e rispondi. • Quale mare è caratterizzato da coste basse e sabbiose? • Quali sono le lagune e le isole principali?

Tecnologia

Isole e arcipelaghi Le isole sono terre circondate completamente dall’acqua. Oltre alla Sicilia e alla Sardegna, le due isole maggiori, ve ne sono molte altre, spesso raggruppate in arcipelaghi, alcuni dei quali di origine vulcanica. Nel Mar Tirreno si trova: l’Arcipelago Toscano con l’Isola d’Elba, le Isole Ponziane, l’Arcipelago Campano, le Isole Eolie e vicino alla Sicilia le Egadi; nell’Adriatico si trovano le Isole Tremiti.

Le Valli di Comacchio sono una laguna in cui l’uomo ha costruito canali, argini e chiuse. È ricca di specchi d’acqua, stagni e isolotti. L’ambiente è ideale per l’allevamento e la pesca di anguille, orate, branzini e sogliole.

L’arcipelago delle Eolie.

157


DENTRO LA geografia

Gli ambienti italiani

Il paesaggio marino Il clima, sulle coste, è mitigato dalla presenza del mare, ma non è uguale ovunque. Scendendo verso sud, le temperature aumentano e le piogge diminuiscono. Il clima tirrenico è più caldo di quello adriatico; quest’ultimo, infatti, essendo un mare poco profondo, esercita una minore influenza sulla temperatura. La vegetazione tipica delle zone marittime è la macchia mediterranea: pini marittimi, querce da sughero, alloro, ginepro, rosmarino, lavanda. Lungo le coste troviamo volpi e istrici, nidificano uccelli marini come gabbiani, aironi e fenicotteri. In mare vivono pesci di ogni tipo: tonni, pescispada, orate, triglie, sgombri, alici, molluschi e crostacei. Tratto di macchia mediterranea.

Tecnologia

Dal mare si ricava anche il sale. L’acqua marina viene fatta entrare in grandi vasche, le saline, e lasciata evaporare al Sole.

IN SCIENZE Rispondi a voce. • Che cosa fa evaporare l’acqua marina? • Dove finisce l’acqua dopo l’evaporazione?

158

Le attività dell’uomo Il Mar Mediterraneo, che significa “mare tra le terre”, si trova appunto tra Europa, Africa e Asia. Per questa posizione geografica è stato fin dall’antichità lo scenario di scambi commerciali e culturali tra i popoli. Oggi le coste italiane accolgono circa un quinto della popolazione e sono percorse da strade, autostrade e linee ferroviarie, ma la via di comunicazione più importante resta il mare. In molte insenature sorgono porti, dove attraccano navi per il trasporto di passeggeri e merci. I più importanti si trovano a: Genova, Trieste, Napoli, Cagliari, Gioia Tauro. Lungo le coste e sui pendii delle colline affacciate sul mare sono diffuse le coltivazioni di viti, ulivi e agrumi. La pesca è un’importante risorsa economica. I pescherecci di ultima generazione sono dotati di sonar, un dispositivo che individua i banchi di pesce in profondità, e di celle frigorifere che consentono di surgelare e garantire la conservazione del pescato. Lungo le coste sono sorti i grandi complessi industriali per la lavorazione di ferro e acciaio e le raffinerie: la vicinanza dei porti permette di diminuire i costi di trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti. Un’altra risorsa importante è il turismo. Per accogliere i turisti sono sorte moderne strutture balneari e alberghiere in gran parte delle coste italiane, da nord a sud della penisola.


CITTADINANZA

Gli ambienti italiani

Coste in pericolo Il fenomeno dell’erosione delle nostre coste dipende sia da fattori climatici e di natura geologica, sia dall’intervento dell’uomo che ha contribuito ad accelerare questo processo. In Italia, infatti, più della metà dei litorali è stata trasformata e le foreste costiere sono in gran parte scomparse. Al loro posto vi sono abitazioni, industrie, porti e infrastrutture. Anche il turismo balneare ha incoraggiato la costruzione di alberghi e abitazioni sempre più vicini al mare. In alcuni casi, l’uomo ha cercato di porvi rimedio con scogliere artificiali che limitano, ma non risolvono il problema. La presenza di numerosi turisti che affollano le diverse località balneari aggrava altre questioni di carattere ambientale come la produzione dei rifiuti e l’inquinamento del mare.

Tratto di costa fortemente antropizzata.

I parchi marini

COMPITO DI REALTà

Per salvaguardare tratti di costa, spiagge e fondali, sono state istituite tante aree marine protette. Qui le attività di pesca e immersione sono particolarmente controllate e l’ingresso di imbarcazioni a motore è regolato da leggi molto rigide. Le aree marine protette possono avere sia interesse biologico (flora e fauna) sia culturale. Un esempio è il sito archeologico di Baia, a nord del golfo di Napoli, in Campania. In questa località i Romani costruirono templi e ville. In seguito a fenomeni sismici, il tratto di costa su cui Baia sorgeva si inabissò, insieme all’intera città. A partire dalla metà del secolo scorso i ritrovamenti sottomarini hanno portato all’istituzione, nel 2002, del Parco marino sommerso di Baia. Molte statue rinvenute sui fondali sono conservate nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei all’interno del Castello di Baia. Per chi si immerge a pochi metri sotto il livello del mare, lo spettacolo è quello di affreschi, mosaici, colonne e sculture, diventate rifugio per la fauna marina.

Immagina di essere il proprietario di uno stabilimento balneare. • Quali provvedimenti adotteresti per tutelare l’ambiente? • Quali regole dovrebbero rispettare i bagnanti per non inquinare il mare? Scrivi le tue idee sul quaderno.

STUDIO GEOGRAFIA Rispondi alle domande. • Qual è il mare più vicino al luogo in cui vivi? • C’è anche un’area marina protetta?

Rovine sommerse del Parco di Baia con due archeologi al lavoro.


RIPASSO CON LA MAPPA

I FIUMI utilizzo acque: - uso domestico - irrigazione campi - via di comunicazione attività: - turismo - allevamento ittico - produzione energia idroelettrica

Quaderno p. 94

sono corsi d’acqua dolce che nascono da una sorgente e sfociano nel mare o in un lago. Un fiume può avere gli affluenti i fiumi alpini sono alimentati dai ghiacciai, hanno una portata d’acqua costante e sono piuttosto lunghi - il principale è il Po che è anche il più lungo fiume italiano; - altri: Adige, Piave, Brenta i fiumi appenninici sono alimentati dalle precipitazioni, perciò hanno carattere torrentizio e alternano periodi di piena a periodi di secca - principali: Tevere, Arno, Volturno, Ombrone

sono masse d’acqua dolce o salmastra (laghi costieri) che occupano una conca nel terreno

I LAGHI

I MARI E LE COSTE attività: - pesca - collegamenti portuali - turismo

origine: - glaciale - vulcanica - tettonica - costiera

l’Italia è una penisola bagnata dal Mar Mediterraneo che racchiude: Mar Ligure, Mar Tirreno, Mar Ionio, Mar Adriatico le coste segnano il confine tra terra e mare e possono essere: - alte e rocciose con promontori, baie e golfi; - basse e sabbiose

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 160

Mappa audioletta

PDF

mi ha aiutato in parte a ripetere.

non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 88-89 e 95

lagune, isole e arcipelaghi

la laguna è originata da cordoni di sabbia che si estendono dalla foce di un fiume al mare. Le più importanti sono quelle di Venezia e di Grado. Le isole sono territori circondati completamente dal mare. In Italia, le più grandi sono la Sicilia e la Sardegna. Più isole insieme formano un arcipelago.

Completa le sintesi. Fai riferimento alle mappe riassuntive.

I FIUMI I fiumi sono corsi d’acqua ..................................... che nascono da una ..................................... e finiscono nel ..................................... o in un ...................................... Si distinguono in fiumi ....................................., alimentati dai ghiacciai, e fiumi ....................................., che sono a carattere torrentizio, alimentati dalle ........................................................ Il fiume più lungo d’Italia è il ........... che sfocia nel Mar ...................................

I LAGHI I laghi sono masse di acqua ..................................... o salmastra. La loro origine può essere: ....................................., vulcanica, ..................................... e costiera.

I MARI E LE COSTE L’Italia è una penisola bagnata dal Mar ............................................................. che racchiude: il Mar ................................., il Mar Tirreno, il Mar .................................. e il Mar ............................... Le coste, che segnano il ..................................... tra la terra e il mare, possono essere: alte e ..................................... oppure basse e ...................................... Le isole sono territori circondati dal ...................................... In Italia le più grandi sono la ..................................... e la ...................................... Più isole formano un ......................................

GENIALE! Indica con una X. 1. Il fiume con la portata maggiore è A il Brenta. B l’ Adige. C il Piave. D il Po.

2. I l lago di Como ha origine A g laciale. B v ulcanica. C t ettonica. D c ostiera.

3. Le coste indicano A il confine tra terra e mare. B l’inizio di un fiume. C il bacino idrografico. D più isole vicine.

Audio

161


GEOGRAFIA

Quaderno C pp. 96-103

Atlante

p. 119

L’ITALIA AL LAVORO La parola economia ha due significati diversi: • l’insieme delle risorse naturali di un Paese e delle attività lavorative svolte da suoi abitanti per sfruttarle al meglio; • la scienza che studia come l’uomo utilizza, sfrutta, scambia e distribuisce le risorse all’interno del Paese. In Italia lo sviluppo economico è diverso tra nord e sud. Questa differenza è dovuta soprattutto alla varietà del territorio italiano. Le attività economiche del mondo del lavoro si dividono in: • s ettore primario, che comprende tutte le attività che utilizzano le risorse naturali; • s ettore secondario che racchiude tutte le attività che trasformano le risorse naturali in prodotti finiti; • s ettore terziario che abbraccia sia le attività di vendita, trasporto e pubblicità dei prodotti ottenuti dai settori primario e secondario, sia i servizi necessari alla vita dei cittadini come la sanità, le scuole, i trasporti e molti altri.

STUDIO GEOGRAFIA Osserva le immagini in queste due pagine e rispondi. • Quali ambienti sono presenti? • Che tipo di attività vedi svolgere?

162

CITTADINANZA Per popolazione attiva si intende chi lavora o chi sta cercando lavoro. Per popolazione non attiva si intendono quelle persone che non possono lavorare per motivi diversi, per esempio i bambini e i ragazzi al di sotto dei 16 anni di età.

IN MATEMATICA Oggi la popolazione attiva in Italia è così distribuita: 4% nel primario; 26% nel secondario; 70% nel terziario. Colora l’areogramma secondo le percentuali indicate.


GEOGRAFIA

CHE COSA IMPARERò

A CHE COSA MI SERVIRà

he cos’è l’economia di un C Paese.

capire cos’è l’economia A italiana.

uali sono i settori Q dell’economia italiana e di che cosa si occupano.

comprendere quali A settori lavorativi sono sviluppati in Italia.

LE MIE COMPETEnZE D istinguere i vari settori lavorativi e le attività che li compongono.

163


GEOGRAFIA

L’Italia al lavoro

Quaderno p. 78

Il settore primario Le materie prime sono i materiali che vengono lavorati per realizzare manufatti.

Il settore primario comprende le attività che si occupano di produrre ed estrarre le materie prime utili all’uomo. Oggi solo il 4% della popolazione attiva italiana è impiegata in questo settore. Ne fanno parte l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e le attività estrattive e boschive.

L’agricoltura

Raccolta delle arance.

L’agricoltura è la coltivazione di prodotti vegetali utili all’alimentazione dell’uomo. Essa è molto più sviluppata al nord della penisola italiana grazie alla presenza di ampie pianure, come la Pianura Padana, dove si concentra la coltivazione di riso, mais, cereali e ortaggi. Nelle zone collinari invece si coltivano soprattutto viti, ulivi, cereali e girasoli. Al sud e nelle isole si coltivano molti agrumi. In passato l’agricoltura era di sussistenza: si produceva quello che si consumava e solo una piccola parte della produzione veniva venduta. Oggi l’agricoltura è di tipo intensivo, cioè sfrutta al massimo la capacità produttiva dei terreni, grazie a macchinari altamente specializzati. Questa pratica riduce il lavoro dei contadini, a favore di operai in grado di far funzionare le macchine agricole. Sempre più spesso si ricorre alle serre, costruzioni artificiali utili a evitare i danni dovuti agli agenti atmosferici. I prodotti agricoli che si ricavano sono destinati soprattutto al commercio.

CITTADINANZA

Serra che protegge alcune coltivazioni.

STUDIO GEOGRAFIA Rispondi sul quaderno. • Nell’Italia settentrionale quali coltivazioni sono più sviluppate? • In quale parte d’Italia si coltivano agrumi? • Che cos’è l’agricoltura intensiva?

164

La necessità di aumentare la produzione ha incrementato l’utilizzo di sostanze come i fertilizzanti e i pesticidi contro animali e piante che danneggiano le coltivazioni. Queste sostanze sono tra le cause principali dell’inquinamento dei cibi. In Italia l’uso dei pesticidi, nonostante sia regolato da leggi molto severe, è ancora molto alto.


L’Italia al lavoro

GEOGRAFIA

Quaderno p. 78

L’allevamento L’allevamento è una pratica molto diffusa in Italia. Serve a soddisfare le richieste di latte, carne, uova, ma anche di pelli, lana e cuoio. Nelle pianure del nord si pratica l’allevamento di suini, bovini e pollame. Nelle zone del centro e del sud invece, si allevano ovini e caprini. In Italia si distinguono due tipi di allevamento: • allo stato brado, cioè all’aperto, soprattutto nelle zone collinari e montuose; • intensivo, cioè in grandi stalle, come nella Pianura Padana, dove l’utilizzo di macchine come la mungitrice, velocizza il lavoro e aumenta la produzione.

Allevamento di bovini.

La pesca In Italia sono presenti migliaia di chilometri di costa; ciò nonostante la pesca impiega una piccola parte dei lavoratori del settore primario. Vengono praticati due tipi di pesca: • d’altura, cioè con pescherecci che si recano in alto mare; • l’acquacoltura, cioè l’allevamento di pesci, molluschi e crostacei in ampi bacini d’acqua artificiali, costruiti dall’uomo sulla terraferma, o naturali, come le Valli di Comacchio, i golfi di La Spezia e Taranto.

Peschereccio al lavoro.

Le attività estrattive e boschive L’Italia non possiede grandi riserve minerarie ed energetiche. Anche i boschi presenti sulle Alpi e sugli Appennini non soddisfano la richiesta nazionale di legname. Perciò queste materie prime vengono importate dall’estero. Le cave di marmo, presenti soprattutto in Toscana, sono la risorsa estrattiva più significativa del Paese.

Allevamento di pesci.

STUDIO GEOGRAFIA

Cava di marmo sulle Alpi Apuane, in Toscana.

Elenca sul quaderno quali sono le attività del settore primario e descrivile brevemente con degli esempi.

165


CITTADINANZA

L’Italia al lavoro

L’agricoltura biologica Per agricoltura biologica si intende un sistema di produzione agricola che punta a offrire al consumatore prodotti genuini e privi di sostanze chimiche, riducendo il più possibile l’impatto ambientale. L’agricoltura biologica si impegna a non inquinare il terreno, l’aria e l’acqua e dedica grande attenzione al rispetto degli animali. Lo scopo principale è produrre in modo più sano ed ecosostenibile possibile, salvaguardando la biodiversità. • Nel rispetto dei principi dell’agricoltura biologica, gli agricoltori fertilizzano i terreni utilizzano materiali organici, come il letame, e tecniche agricole tradizionali, che comprendono la rotazione delle colture. Periodicamente viene lasciata a riposo una parte del terreno, così da non sfruttarlo in modo eccessivo. •N ell’allevamento biologico, il numero dei capi di bestiame che possono essere allevati in una fattoria è strettamente legato allo spazio disponibile, per salvaguardare la salute degli animali. Viene inoltre garantita loro anche la possibilità di muoversi liberamente, grazie agli ampi terreni che circondano la fattoria.

IN SCIENZE La biodiversità è la presenza di specie animali e vegetali diverse in un ecosistema.

COMPITO DI REALTà Immagina di essere un allevatore che vuole produrre del latte biologico. Fai una ricerca e poi rispondi sul quaderno. • Come devi organizzare la tua stalla? • Quali accortezze devi seguire?

166

In Europa, l’agricoltura biologica è stata disciplinata a partire dagli anni Novanta, quando le coltivazioni biologiche iniziarono a diffondersi. Oggi, per essere considerati tali, i prodotti biologici devono ottenere una certificazione europea, rappresentata dal logo che vedi in alto.


CITTADINANZA

L’Italia al lavoro

Il Commercio equosolidale Il Commercio equosolidale, o Fairtrade, propone una nuova visione dell’economia e del mondo, attenta agli interessi di tutti. È attraverso la giustizia, il rispetto, la formazione e la cultura che il Commercio equosolidale cerca di riequilibrare i rapporti con i Paesi economicamente meno sviluppati, migliorando le condizioni lavorative dei produttori più svantaggiati. Purtroppo in molte zone povere della Terra le persone, compresi i bambini, lavorano tante ore al giorno, ricevendo uno stipendio bassissimo. Ciò che producono, viene poi acquistato da grandi aziende internazionali a un costo molto basso e rivenduti a prezzi molto alti. Il guadagno che ne ricavano è veramente alto, a discapito dei lavoratori più poveri. Chi decide di aderire a questo progetto, deve accettare delle regole precise.

chi produce

chi acquista

• Si impegna a non sfruttare il lavoro dei minori; • utilizza materie prime rinnovabili; • promuove la nascita di scuole che insegnino a tutti a lavorare, per favorire il mercato anche all’interno del Paese stesso.

• Paga un prezzo giusto; • versa un ulteriore contributo a titolo di premio, che servirà per comprare nuovi macchinari, aiutare i bambini ad andare a scuola e migliorare così le condizioni di vita dei Paesi in via di sviluppo.

Questo è il logo europeo che indica il Commercio equosolidale.

STUDIO GEOGRAFIA Il caffè può essere sia biologico che equosolidale. Quali sono le differenze? Scrivile sul quaderno.

DIAMOCI UNA MANO Insieme a un compagno cerca su internet quali sono i popoli maggiormente interessati dal mercato equosolidale e quali sono i prodotti più scambiati. Trascrivi i dati della tua ricerca sul quaderno.

167


GEOGRAFIA

L’Italia al lavoro

Quaderno p. 78

Il settore secondario Il settore secondario comprende le attività che trasformano le materie prime in prodotti finiti. Oggi circa il 26% della popolazione attiva italiana è impiegata in questo settore. Ne fanno parte l’artigianato, l’industria e l’edilizia.

L’artigianato

Il liutaio costruisce strumenti musicali a corda, come il violino.

CITTADINANZA La certificazione Made in Italy indica la qualità del prodotto e la sua origine italiana. Essa viene rilasciata dall’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani, secondo una serie di parametri previsti per legge. I prodotti devono essere: • ideati e fabbricati in Italia, nel rispetto del lavoro, dell’igiene e della sicurezza; • realizzati con componenti italiani; • le materie prime utilizzate dovranno essere di qualità e la loro provenienza tracciabile.

L’artigianato è un’attività molto diffusa in Italia tanto da essere il Paese europeo con il maggior numero di imprese artigiane. Gli artigiani trasformano le materie prime in oggetti finiti mediante una lavorazione manuale. L’oggetto di artigianato è un pezzo unico nel suo genere, la cui lavorazione è seguita dall’inizio alla fine dall’artigiano stesso. Le imprese artigiane derivano da mestieri antichi e nascono spesso nelle vicinanze di città d’arte o di importanza storica. La produzione artigianale, al contrario di quella industriale, offre prodotti di maggiore qualità, ma in numero ridotto. Orefici, ceramisti, lavoratori del vetro e del legno sono molto apprezzati nel loro lavoro: spesso i prodotti sono richiesti anche all’estero. Attività come l’idraulico, il carrozziere, l’imbianchino, il pasticcere o lo chef sono da considerarsi artigianali. In questo caso non si producono degli oggetti, ma si forniscono dei servizi manuali.

Le creazioni legate al mondo della moda italiana sono apprezzate in tutto il mondo.

IN STORIA L’artigianato è un’attività che risale alle civiltà antiche. Rileggi le pagine di Storia su una civiltà a tua scelta e riassumi sul quaderno le informazioni sulle attività artigianali.

168


L’Italia al lavoro

GEOGRAFIA

Quaderno p. 78

L’industria In Italia la distribuzione delle industrie non è omogenea: si concentrano soprattutto nelle zone pianeggianti, ricche di materie prime e vie di comunicazione. In base al tipo di lavorazione praticata e ai prodotti che se ne ricavano, le industrie italiane si dividono in: • industria pesante o di base, sono gli impianti in cui le materie prime vengono trasformate in semilavorati (materie plastiche, acciaio, fibre sintetiche), cioè materiali che verranno poi passati alle industrie manifatturiere. Ne sono un esempio l’industria metallurgica che lavora il ferro, l’acciaio, il rame e l’alluminio e l’industria petrolchimica che trasforma petrolio e gas naturali in plastica, gomma, combustibili, vernici e fibre sintetiche; • industria leggera o manifatturiera, sono le fabbriche che trasformano i semilavorati in prodotti finiti, cioè soddisfano i bisogni del consumatore. Ad esempio l’industria metalmeccanica utilizza i semilavorati dell’industria metallurgica e li trasforma in motori, macchinari, automobili, treni, aerei, elettrodomestici; l’industria tessile e calzaturiera impiegano le fibre naturali o artificiali per produrre abbigliamento, tappezzerie e scarpe; l’industria alimentare, in cui i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento diventano alimenti; l’industria del mobile lavora il legno e i suoi derivati per produrre mobili; l’industria elettronica produce strumenti automatici e digitali.

Operaio a lavoro in una fabbrica.

Operaie in un’industria tessile.

L’edilizia L’attività edile consiste nella costruzione e nella manutenzione di case, palazzi e strade. Questa attività comprende diverse tipologie di lavoratori: dagli artigiani, come il muratore e l’imbianchino, agli operai, che producono i mattoni nelle industrie.

STUDIO GEOGRAFIA Sottolinea i prodotti come indicato: edilizia ind. leggera ind. pesante artigianato pasta - vaso - auto - gioiello - strada - lavatrice grattacielo - piatto in ceramica - acciaio - galleria

Muratore in un cantiere edile.

169


GEOGRAFIA IN STORIA Anticamente la prima forma di commercio fu il baratto, cioè lo scambio di prodotti con altri prodotti. I bisogni e i beni di chi scambiava dovevano essere somiglianti gli uni con gli altri.

L’Italia al lavoro

Quaderno p. 78

Il settore terziario Il settore terziario raccoglie i servizi necessari alla vita dei cittadini: il commercio, i trasporti, il turismo, la pubblica amministrazione, le banche e le assicurazioni. A essi vanno aggiunti i servizi del terziario avanzato, come le telecomunicazioni, l’informatica, l’home banking, la ricerca scientifica, la medicina e la cultura. Oggi circa il 70% della popolazione attiva italiana lavora in questo settore.

Il commercio Oggi il commercio è lo scambio, attraverso l’acquisto o la vendita, di prodotti finiti in cambio di denaro. Facciamo del commercio ogni volta che andiamo al bar a comprare una bibita. Il commercio non si svolge solo a livello nazionale, ma si sviluppa anche con l’estero: l’Italia, oltre alle materie prime, importa principalmente prodotti finiti. Allo stesso modo, molti prodotti italiani vengono esportati in tutto il mondo.

COMPITO DI REALTà Su tutti i prodotti provenienti da Paesi stranieri deve essere indicato il luogo di origine e di produzione. Osserva l’etichetta di alcuni vestiti, elettrodomestici o videogiochi che hai in casa. • Da dove provengono? • Sai dove si trovano i Paesi indicati?

Attualmente esistono tre tipi di commercio: • l a grande distribuzione, che avviene nei supermercati e nei centri commerciali; • l a piccola distribuzione, che riguarda i negozi e i mercati; • l ’e-commerce, che si concretizza nell’acquisto di prodotti in internet, attraverso siti specializzati. Negli ultimi anni questo tipo di commercio si sta notevolmente diffondendo.

Costruisci una tabella e riporta le informazioni trovate.

STUDIO GEOGRAFIA Rispondi sul quaderno. •P er il consumatore, cioè chi compra, quale tipo di commercio di solito è più conveniente? Perché? • Quale tipo di commercio predilige la tua famiglia?

170

Nell’e-commerce i pagamenti non avvengono con il denaro contante, ma attraverso le carte di credito.


L’Italia al lavoro

Quaderno p. 78

Atlante

GEOGRAFIA

p. 119

I servizi I servizi sono le attività che vengono svolte per soddisfare i bisogni della popolazione. Ne esistono di due tipi. • I servizi pubblici sono quelli forniti dallo Stato o da altri enti locali. Sono offerti a tutti i cittadini italiani e riguardano l’istruzione, la sanità, la sicurezza, lo smaltimento dei rifiuti, i mezzi di trasporto. Alcuni sono gratuiti, per altri invece occorre un contributo da parte dei cittadini, per esempio il biglietto per i mezzi pubblici o il ticket per gli esami medici. Per alcune categorie di persone come bambini, anziani, portatori di handicap e malati, alcuni servizi a pagamento sono comunque gratuiti o a un costo molto basso. • I servizi privati sono quelli forniti da strutture private e sono sempre a pagamento. Riguardano le prestazioni offerte da professionisti come l’avvocato, il notaio, l’ingegnere, oppure i servizi bancari e assicurativi, quelli sportivi e per il tempo libero. Nella sanità, come nella scuola, i cittadini possono scegliere se affidarsi a un istituto pubblico o privato. Le società sportive fanno parte del terziario.

Il terziario avanzato Questo settore è piuttosto recente e raggruppa tutti i servizi che si occupano di comunicazione e informatica, svolti tramite tecnologie avanzate. Grazie al terziario avanzato è possibile oggi, per esempio, videocomunicare con persone che si trovano molto lontane da noi. I siti internet e i social network offrono la possibilità a tutte le attività commerciali e alle società operanti in Italia di farsi conoscere con grande facilità anche dal resto del mondo. Nel terziario avanzato i servizi offerti ai cittadini sono spesso gli stessi del terziario tradizionale, soltanto molto più veloci, utilizzabili ovunque ci si trovi senza limiti di orario, grazie alle applicazioni per smartphone e tablet. Il terziario avanzato fa uso di moderne tecnologie e richiede personale altamente specializzato, quindi solo i Paesi molto sviluppati riescono a trarre numerosi vantaggi da questo settore.

Le applicazioni degli smartphone e dei tablet sono alla base del terziario avanzato.

171


GEOGRAFIA

L’Italia al lavoro

Le vie di comunicazione In un paese industrializzato come l’Italia è importante avere un’efficiente rete di trasporti dove circolano merci e persone, non solo tra le varie regioni italiane, ma anche con i Paesi europei e con il resto del mondo. In Italia ci sono circa 6 500 chilometri di autostrade, insieme a numerose strade statali, provinciali e comunali. La rete dei trasporti italiana, come puoi vedere dalla cartina, non è distribuita in maniera uniforme: sono privilegiate le zone pianeggianti e popolose.

I treni ad Alta Velocità stanno rivoluzionando il sistema dei trasporti.

I trasporti si dividono in: • stradali, composti da strade e autostrade, particolarmente sviluppate e ramificate al nord. Man mano che si scende, la presenza degli Appennini e la forma allungata della penisola fanno diminuire la presenza di nodi stradali rilevanti; • ferroviari, con i principali treni che attraversano la penisola lungo le coste adriatiche e tirreniche, ricongiungendosi in corrispondenza della Pianura Padana. Le nuove linee ad Alta Velocità rendono i collegamenti all’interno del Paese molto rapidi, quasi come quelli aerei; •m arittimi, tramite navi da carico e portacontainer che permettono il trasporto di grandi quantità di merci, anche se con tempi più lunghi rispetto ad altri mezzi. Il traffico di passeggeri aumenta in estate, con i traghetti che collegano le zone turistiche nazionali e internazionali; • aerei, utilizzati soprattutto dai passeggeri per la rapidità degli spostamenti. In Italia sono presenti due aeroporti intercontinentali: Roma Fiumicino e Milano Malpensa.

STUDIO GEOGRAFIA

In Italia gran parte delle merci e delle persone viaggiano su strada.

172

Zoom carta geografica

Osserva la cartina e rispondi. • Per viaggiare da Aosta a Bari, si può compiere il tragitto in autostrada? • Quali sono i maggiori porti italiani del sud? • Qual è l’aeroporto più vicino a dove abiti?


L’Italia al lavoro

GEOGRAFIA

Atlante pp. 94-95

Il turismo Il turismo è una delle più grandi risorse economiche italiane, molto sviluppato grazie al vasto patrimonio artistico, culturale e naturale del nostro Paese. Il turismo rappresenta anche un’occasione di lavoro per molte persone. Per far fronte ai milioni di turisti che visitano ogni anno l’Italia, sono state realizzate diverse strutture di accoglienza come alberghi, residence, stabilimenti balneari, porti turistici, funivie, piste da sci, oltre a nuove vie di comunicazione per collegare le località turistiche ai grandi centri urbani. In Italia esistono diverse tipologie di turismo: •b alneare, riguarda le coste marine, per lo più occupate da spiagge attrezzate, ma anche laghi e fiumi; • montano, funziona tutto l’anno, poiché le montagne attirano gli appassionati di sport invernali e di trekking estivo; • culturale, con le città d’arte e i numerosi siti archeologici presenti sul nostro territorio; • religioso, grazie alle mete di pellegrinaggio più famose come Roma, Città del Vaticano, Assisi, Loreto, San Giovanni Rotondo (vicino Foggia) e luoghi di devozione meno noti, diffusi soprattutto nei borghi collinari e in pianura.

CITTADINANZA L’Italia è il paese con il maggior numero di siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Moltissime città ospitano opere d’arte realizzate nel corso dei secoli nel nostro Paese e per questo motivo vengono definite città d’arte (le principali sono Venezia, Firenze, Roma e Napoli). L’UNESCO favorisce il turismo e la conservazione e il rispetto dell’ambiente naturale. In collaborazione con l’ICOMOS, che si occupa della conservazione, salvaguardia e gestione di monumenti e siti culturali, è stata redatta la Carta dell’etica del turismo culturale. Puoi consultarla su www.univeur.org.

COMPITO DI REALTà In internet oggi troviamo siti che permettono di organizzare viaggi autonomamente. È possibile scegliere la località, i mezzi di trasporto e l’alloggio. Tutti i principali musei permettono, inoltre, di acquistare il biglietto direttamente da casa. • Tu e la tua famiglia avete mai organizzato una vacanza così? • Pensi sia facile o difficile?

La Valle dei Templi di Agrigento, in Sicilia.

Esercizio interattivo

173


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 95

L’ECONOMIA ha due significati

è l’insieme delle risorse naturali di un Paese e delle attività lavorative svolte dagli abitanti per sfruttarle

è la scienza che studia come l’uomo utilizza, sfrutta, cambia e distribuisce le risorse all’interno del Paese

le attività si suddividono in tre settori

SETTORE PRIMARIO comprende le attività che si occupano di produrre ed estrarre le materie prime: - agricoltura - allevamento - pesca - attività estrattive e boschive

SETTORE SECONDARIO comprende le attività che trasformano le materie prime in prodotti finiti: - artigianato - industria - edilizia

SETTORE TERZIARIO comprende la produzione e la fornitura di servizi utili alla popolazione: - commercio - servizi - turismo - trasporti - terziario avanzato

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 174

Mappa audioletta

PDF

mi ha aiutato in parte a ripetere.

non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE Completa la sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

L’economia e i settori lavorativi La parola .................................... ha due significati: è l’insieme delle ............................. naturali e delle ..................................... lavorative di un Paese, oppure la ..................................... che studia come l’uomo utilizza, sfrutta, cambia e distribuisce le risorse all’interno di un Paese. Le attività lavorative si suddividono in tre settori: ................................, .................................. e ...................................... Il settore primario si occupa di .................................. ed .................................... le materie prime. Fanno parte di questo settore l’....................................., l’allevamento, la ....................................., le attività ..................................... e boschive. Il settore ................................. si occupa delle attività che ................................ le ............................... prime in prodotti .................................... Fanno parte di questo settore l’................................., l’................................. e l’...................................... Il settore ..................................... comprende la produzione e la fornitura di ..................................... utili alla popolazione. Fanno parte di questo settore il ..............................., i ..................................., il ....................................., i ..................................... e il terziario ......................................

GENIALE! Indica con una X. 1. La popolazione attiva è composta A dai disoccupati. B dai lavoratori e da coloro che potrebbero lavorare. C dai bambini e dagli adolescenti. D dagli anziani e dai malati.

4. Nell’industria pesante, le materie prime A vengono trasformate in materiali. B sono trasformate in prodotti finiti. C vengono estratte. D sono vendute.

2. L’agricoltura intensiva A non si pratica in Italia. B produce pochi raccolti. C non produce raccolti. D produce molti raccolti.

5. Il terziario avanzato si occupa di A agricoltura. B comunicazioni, informatica e tecnologie innovative. C trasporti pubblici. D commercio.

3. I prodotti artigianali sono A costruiti in serie, quindi tutti uguali. B costruiti all’interno di fabbriche. C costruiti sempre all’estero. D costruiti a mano e perciò unici.

6. I servizi pubblici sono forniti A dal terziario. B dall’agricoltura. C dalle industrie. D dai singoli cittadini.

Audio

175


METODO DI STUDIO

Clima, ambienti e settori 1 O sserva le immagini che raffigurano i quattro paesaggi climatici italiani e rispondi alle domande completando la tabella.

176

Quale regione climatica rappresenta?

Quali sono le caratteristiche del territorio?

Quali attività vi può svolgere l’uomo?

..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

.......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................


scienze SCIENZE ................................................................................................ 178

I VIVENTI ........................................................................................... 210

Lo studio delle Scienze .................................................................. 180

Il regno delle piante ............................................................................. 212

Le fasi del metodo scientifico ........................................................ 182

Il regno dei funghi ................................................................................ 213

Scienze e scienziati ............................................................................... 184

Classificare le piante ............................................................................ 214

Strumenti utili ............................................................ 185

Gli organi vegetali ................................................................................. 216

DENTRO LE SCIENZE

Musei per le scienze ................................. 186

Come si nutrono le piante ............................................................... 218

METODO DI STUDIO

I diorami del Museo di Milano ............ 187

La respirazione ........................................................................................ 219

....................... 188

La riproduzione delle piante .......................................................... 220

TECNOLOGIA

RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

....................... 222

LA MATERIA .................................................................................... 190

Il regno degli animali .......................................................................... 224

Atomi, molecole e sostanze ........................................................... 192

Come respirano ...................................................................................... 225

Gli stati della materia ........................................................................... 193

Come si nutrono .................................................................................... 226

I passaggi di stato .................................................................................. 194

Come si riproducono .......................................................................... 227

L’acqua ......................................................................................................... 195

Gli invertebrati ......................................................................................... 228

Il ciclo dell’acqua ................................................................................... 196

I vertebrati .................................................................................................. 230

Le proprietà dell’acqua ...................................................................... 197

DENTRO LE SCIENZE

Francobolli per la natura ........................ 233

L’acqua potabile ........................................................ 198

NARRATIVA

Il re della savana ........................................................... 234

L’aria ............................................................................................................... 199

NARRATIVA

Mammiferi della savana .......................................... 235

Le proprietà dell’aria ............................................................................ 200

RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

TECNOLOGIA

L’atmosfera ................................................................................................. 201

....................... 236

La pressione atmosferica .................................................................. 202

L’ECOSISTEMA ............................................................................... 238

Il suolo .......................................................................................................... 203

L’adattamento all’ambiente ............................................................ 240

Le caratteristiche del suolo ............................................................. 204

La catena alimentare ........................................................................... 241

Rocce del mondo ....................................... 205

La rete alimentare ................................................................................. 242

L’energia e il calore ................................................................................ 206

La piramide ecologica ........................................................................ 243

DENTRO LE SCIENZE

Calore e temperatura .......................................................................... 207 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE

CITTADINANZA

....................... 208

SOS biodiversità ................................................... 244

RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE METODO DI STUDIO

Atlante scientifico:

Atlante

Quaderno scientifico:

Attiva i materiali digitali del M.I.O. BOOK:

Quaderno

Studente

177

....................... 246

Ecosistemi a confronto ............................ 248

CLIL:

CODING:

Docente - Classe capovolta

C


Scienze La parola scienza deriva dal latino scientia che vuol dire conoscenza. Da sempre l’uomo ha osservato e cercato di capire come e perché accadono i fenomeni. Un fenomeno è un evento che può avere origine diversa: • un fulmine durante un temporale è un fenomeno naturale; • l’accensione di un fiammifero è un fenomeno artificiale; • la caduta di un masso può essere sia naturale, se causata da una frana, sia artificiale, se causata dall’intervento dell’uomo. Gli studiosi dei fenomeni sono gli scienziati.

Nelle prossime pagine incontrerai alcune parole che esprimono concetti molto importanti di questa materia. Eccone alcune. Materia: è tutto ciò che occupa uno spazio e che si può percepire con i sensi. Sostanza: è tutto ciò che è fatto di materia e può essere naturale o artificiale. Molecole: sono piccole particelle che costituiscono la struttura interna della materia. Atomi: sono particelle piccolissime che formano le molecole. In natura ce ne sono circa un centinaio di tipi diversi. Essere vivente: è un organismo in grado di nascere, crescere, riprodursi e morire. Ha cioè un proprio ciclo vitale. Cellula: è la parte più piccola di un organismo vivente in grado di compiere tutte le funzioni necessarie per la vita.

178


sai chi è? Galileo Galilei (1564-1642) è considerato uno dei più importanti scienziati di tutti i tempi. Ha inventato molti strumenti scientifici e ha messo a punto il metodo scientifico, composto dalle fasi che ogni scienziato deve seguire nelle sue indagini.

studiando Scienze: • imparerai che cosa sono le scienze, gli esseri viventi, gli ecosistemi e la materia; • comprenderai che cosa hanno in comune gli esseri viventi e che cosa li contraddistingue; • scoprirai come si classificano le piante, gli animali e tutto ciò che ci circonda; • imparerai come interagiscono tra loro gli esseri viventi.

179


SCIENZE

lo studio delle scienze Per studiare la realtà si devono analizzare i fenomeni e poi spiegare le leggi che li regolano. Per fare questo, gli scienziati seguono un metodo ordinato che si avvale anche di esperimenti e di strumenti adatti.

STUDIO Scienze Osserva le immagini di queste due pagine e rispondi. • Chi sono le persone raffigurate? • Che cosa stanno facendo? • Dove lavorano? • Conosci gli strumenti che usano?

180


SCIENZE

CHE COSA IMPARERò Che cosa sono le Scienze. Come lavora lo scienziato. Chi aiuta lo scienziato.

A CHE COSA MI SERVIRà A comprendere che la ricerca e il lavoro degli scienziati cambiano la vita di tutti i giorni.

le mie competenze accogliere e utilizzare R informazioni. sservare l’ambiente che O mi circonda.

181


SCIENZE

Il lavoro dello scienziato

Le fasi del metodo scientifico Il mondo in cui viviamo è complesso. Molti suoi aspetti sono stati spiegati, altri restano ancora da scoprire e ogni giorno se ne presentano sempre di nuovi. Gli scienziati, perciò, si pongono continuamente domande e, per fornirci le risposte, non si limitano a osservare o a cercare spiegazioni in modo casuale, ma seguono il metodo scientifico sperimentale, che prevede alcune fasi. Per capire meglio come funziona e in che cosa consiste questo metodo, utilizzeremo un semplice esperimento, analizzando ogni fase della sua esecuzione.

1a fase: OSSERVAZIONE Lo scienziato osserva un fenomeno che ancora non conosce bene. Procurati dei cubetti di ghiaccio, un bicchiere e un orologio. Metti un cubetto di ghiaccio sul palmo della tua mano: dopo un po’ si scioglie. Anche se metti un cubetto di ghiaccio in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente, si scioglie, ma ci impiega più tempo. Stai osservando un fenomeno.

2a fase: PORSI LE DOMANDE Osservando il fenomeno lo scienziato si pone delle domande sul perché le cose accadono e quali siano le leggi naturali che regolano il fenomeno stesso. Tu stesso, facendo questo esperimento, ti stai chiedendo perché il cubetto di ghiaccio nella mano si scioglie più velocemente rispetto a quello nel bicchiere.

3a fase: FORMULARE UN’IPOTESI A questo punto lo scienziato inizia a formulare delle ipotesi cioè a dare possibili risposte alla sua domanda iniziale. Anche tu fai lo stesso: inizi a pensare che forse il calore consente al ghiaccio di sciogliersi prima.

182


SCIENZE

Il lavoro dello scienziato

4a fase: VERIFICARE CON GLI ESPERIMENTI Lo scienziato procede con degli esperimenti che riproducono il fenomeno osservato, per poter dire se l’ipotesi fatta è giusta o no. Prendi due cubetti di ghiaccio e mettine uno in un bicchiere di acqua fredda e l’altro in un bicchiere di acqua calda. Controlla, con un orologio, il tempo impiegato da ciascun cubetto per sciogliersi.

5a fase: RACCOLTA E ANALISI DEI DATI Lo scienziato controlla e analizza le informazioni e i dati che ha raccolto grazie all’esperimento. Poi verifica se questi confermano l’ipotesi iniziale del suo lavoro. Se ciò non accade, deve formulare un’altra ipotesi e supportarla con nuovi esperimenti. I due cubetti di ghiaccio si sono sciolti in tempi diversi: quello nel bicchiere d’acqua calda si è sciolto prima rispetto al cubetto immerso nell’acqua fredda.

6a fase: CONCLUSIONE E PUBBLICAZIONE Se i dati raccolti durante lo svolgimento dell’esperimento confermano la sua ipotesi, lo scienziato può formulare una teoria e renderla pubblica. Dall’esperimento hai compreso che l’acqua calda scioglie più rapidamente il cubetto di ghiaccio. Quindi è il calore che agisce e influisce sulla velocità di scioglimento.

STUDIO scienze Completa con i termini corretti che ricavi dal testo. Una volta che lo scienziato ha verificato con gli ..................................................... che la sua ............................................. è .........................., potrà formulare una ............................. e renderla ..................................

183


SCIENZE

Il lavoro dello scienziato

Quaderno p. 14

Scienze e scienziati

Fisica Il fisico è lo scienziato che studia i fenomeni naturali, li descrive e ne misura le proprietà attraverso formule matematiche e leggi.

Per indagare i vari aspetti della realtà e i fenomeni naturali, sono nate diverse scienze, ciascuna delle quali ha un suo campo d’indagine e uno studioso di riferimento che usa tecniche e strumenti specifici. Alcuni studiosi li avrai già sentiti nominare, altri invece li conoscerai per la prima volta.

Astronomia

Botanica

L’astronomo è lo scienziato che studia le proprietà, la natura e l’evoluzione dei copri celesti, come i pianeti e le stelle, e in generale dell’Universo.

Il botanico è lo scienziato che studia le caratteristiche delle forme di vita del mondo vegetale. Analizza, confronta e classifica le piante.

Chimica

Geologia

Il chimico è lo scinziato che studia la composizione dei materiali che ci circondano e come le sostanze reagiscono tra di loro.

Il geologo è lo scienziato che studia il pianeta Terra, i minerali, le rocce, i vulcani. Ricostruisce la storia e l’evoluzione della crosta terrestre attraverso l’indagine degli eventi fisici, chimici e biologici.

diamoci una mano Lavorate in coppia e completate le definizioni. L’astronomo studia ...................

Il fisico studia ............................

..................................................

..................................................

Il botanico studia ......................

Il geologo studia .......................

..................................................

..................................................

184

....................... ..................................................

Il chimico studia

coprite ora che cosa studia la S biologia e la zoologia e quali scienziati se ne occupano.


TECNOLOGIA

Il lavoro dello scienziato

Strumenti utili Per poter lavorare lo scienziato ha bisogno di apparecchiature speciali e di strumenti scientifici. Di seguito trovi una descrizione dei più comuni. Il termometro misura la temperatura di un ambiente o di un oggetto.

Le provette sono piccoli contenitori di vetro o plastica che contengono liquidi o polveri. Possono avere una scala graduata per misurare la quantità che contengono.

Il microscopio consente di ingrandire oggetti di piccolissime dimensioni. L’osservazione avviene direttamente dallo strumento o attraverso un computer.

Il computer è lo strumento che permette di risolvere calcoli matematici molto complessi, elaborare grandi quantità di dati e archiviare tantissime informazioni.

Il telescopio permette di vedere da vicino i corpi celesti presenti nell’Universo. Ne esistono di varie dimensioni. Alcuni addirittura sono in orbita nello spazio per osservarlo meglio.

La bilancia misura il peso di un oggetto. Ci sono vari tipi di bilancia: da quelle di precisione, che arrivano ai milligrammi, fino a quelle che pesano i megagrammi.

IN STORIA

Compito DI REALTà

Il Museo di Storia della Scienza di Firenze è stato dedicato a Galileo Galilei e conserva una delle raccolte di strumenti scientifici più importanti al mondo.

Alcuni degli strumenti che hai appena studiato si trovano anche nelle nostre case. Raccogli informazioni sullo strumento che possiedi e paragona l’uso che se ne può fare a casa con quello in laboratorio.

185


DENTRO Le Scienze COMPITO DI REALTà

Musei per le scienze

Oggi tutti i musei hanno attivo il proprio sito internet, che ti permette di vedere e conoscere le bellezze contenute al loro interno. Consulta i siti dei musei presenti in questa pagina.

In Italia si trovano numerosi musei dedicati alla scienza, alle invenzioni e ai grandi scienziati. Sono luoghi davvero straordinari che meritano di essere visitati. Tutti hanno percorsi guidati e laboratori specifici per i bambini. Eccone alcuni.

Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano È il più grande museo di scienza e tecnologia in Italia ed è tra i più importanti in Europa e nel mondo. Possiede una grande collezione di macchine realizzate a partire dai disegni di Leonardo da Vinci. All’esterno del museo è esposto ed è visitabile anche un vero sottomarino.

Acquario di Genova È il più grande acquario italiano e il secondo in Europa. Ospita vasche con pesci e animali acquatici delle specie del mar Mediterraneo e degli oceani. Per ogni organismo acquatico è stato ricostruito il proprio ambiente naturale.

Città della Scienza di Napoli È un museo scientifico interattivo, con ricostruzioni video, anche tridimensionali. Comprende un centro di formazione per ricercatori e insegnanti.

MUSE di Trento È un museo con sale multimediali che consentono di vivere percorsi ed esperienze didattiche. Il visitatore può interagire direttamente con gli strumenti e le domande proprie della ricerca scientifica.

Bioparco di Sicilia Sorge vicino Palermo. La caratteristica del parco è quella di avere un grande e ricco giardino botanico, all’interno del quale è allestito un percorso che guida alla scoperta dell’evoluzione della vita sulla Terra, compresi dei modelli di dinosauri a grandezza naturale.

186


METODO DI STUDIO

I diorami del Museo di Storia Naturale di Milano 1 Leggi il testo con attenzione.

Il Museo di Storia Naturale di Milano offre la più ricca esposizione a diorami in Italia, corredata da dettagliate didascalie che forniscono notizie e approfondimenti. Fondato nel 1838, è uno dei più antichi musei di Milano e ogni anno è visitato da circa 300 000 persone. Nel 2017 sono stati creati sei nuovi diorami, dedicati alle foreste pluviali asiatiche e africane, che vanno ad aggiungersi agli 83 già presenti che illustrano la fauna e la flora di altrettanti ambienti della Terra. Le foreste africane sono rappresentate in particolare dall’ambiente di vita di un bufalo di foresta, di un gorilla di pianura e di un okapi, mentre in quelle asiatiche troviamo un banteng e un orango. Oltre a questi, che sono i protagonisti del museo, sono presentati molti altri animali, dai piccoli mammiferi ai serpenti, dagli uccelli alle rane, insieme a una grande varietà di insetti. Alberi, piante erbacee, fiori e frutti sono fedelmente riprodotti, tenendo in considerazione i loro habitat naturali. Gli ambienti rappresentati sono compresi all’interno di parchi nazionali o riserve naturali protette, creati proprio per la salvaguardia delle specie esposte, alcune delle quali già in via di estinzione. Le specie animali, inserite nel loro ambiente, sottolineano l’importanza della salvaguardia della natura. Il percorso di visita del museo si conclude con l’esplorazione che illustra l’evoluzione della Terra e delle forme di vita che nel tempo l’hanno popolata.

Il diorama è la ricostruzione di un ambiente naturale, con piante e animali caratteristici, protetta da una vetrata e con pannelli esplicativi.

2

1

Adatt. da blog.urbanfile.com

2 S ottolinea con colori diversi le parti che riguardano:

- gli ambienti rappresentati; - l’importanza dei diorami per i visitatori; - le informazioni relative al Museo di Storia Naturale. 3 C ostruisci una tabella in cui inserire i nomi dei principali animali che caratterizzano i nuovi diorami, degli ambienti in cui abitano e dei luoghi della Terra in cui si trovano.

Il diorama che rappresenta la foresta africana, con un okapi (1) che si nutre di foglie e un colobo (2) che salta da un albero all’altro.

187


RIPASSO CON LA MAPPA scienza significa conoscenza utilizza

Il metodo scientifico è un metodo ordinato che si avvale di: - rigore - strumenti adatti

prevede delle fasi: - osservare e descrivere - farsi delle domande - formulare ipotesi - verificare le ipotesi con gli esperimenti - raccogliere e analizzare i dati - trarre delle conclusioni e comunicare i risultati

per indagare la realtà e i fenomeni sono nate scienze diverse come: - la fisica - la chimica - la biologia - la botanica - la zoologia - l’astronomia - la geologia - l’ecologia

strumenti utili agli scienziati sono: - il termometro - il microscopio - le provette - il telescopio - la bilancia - il computer

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere.

mi ha aiutato in parte a ripetere.

Come hai trovato le attività proposte in questa unità? poco interessanti. interessanti. 188

Mappa audioletta

PDF

non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE Completa la sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

il metodo scientifico La parola “scienza” vuol dire ................................... Le scienze studiano i ..................................., che possono essere naturali o artificiali. Gli studiosi dei fenomeni sono gli ...................................... Gli scienziati seguno un metodo ordinato che viene chiamato ...................................... Le fasi del metodo scientifico sono: - ..................................... e descrivere; - farsi delle .....................................; - formulare delle .....................................; - verificare le ..................................... con gli .....................................; - raccogliere e analizzare i .....................................; - trarre delle conclusioni e ......................................................... i risultati. Per indagare i fenomeni sono nate diverse scienze come: la fisica, la ...................................., la biologia, la ...................................., la zoologia, l’...................................., la geologia, l’ecologia. Lo scienziato utilizza vari strumenti utili al suo lavoro quali: il termometro, il ....................................., le provette, il ....................................., la ....................................., il computer.

Geniale! Indica con una X. 1. Lo scienziato osserva A le fonti. B i fenomeni. C il tempo atmosferico. D i reperti.

3. Le provette sono A contenitori di plastica o vetro graduati. B scatole di carta. C sacchetti di plastica. D cassette di legno.

2. Il metodo scientifico è stato inventato da A Linneo. B Galileo. C Pitagora. D Aristotele.

4. Il telescopio permette di A studiare le piante. B rimpicciolire oggetti. C vedere più da vicino i corpi celesti. D allontanare i corpi celesti.

5. Il metodo scientifico è diviso in A sei fasi. B due fasi. C

quattro fasi.

D

tre fasi. Audio

189


SCIENZE

LA MATERIA STUDIO Scienze Osserva le immagini di queste due pagine e rispondi. • Quali sono le sostanze naturali che riconosci nelle immagini? • E quelle artificiali? • Occupano tutte uno spazio e hanno un loro peso? •Q uale altro elemento artificiale aggiungeresti negli ambienti rappresentati?

190

Tutto ciò che ci circonda è fatto di materia: l’aria che respiriamo, l’acqua in cui ci immergiamo, le colline e le montagne che vediamo e anche i nostri corpi. Tutti questi elementi hanno in comune il fatto di: • avere un peso; • occupare uno spazio. Esistono diversi tipi o qualità di materia che gli scienziati chiamano sostanze. Le sostanze possono essere: •n aturali, se sono presenti in natura, come l’acqua, il legno, i minerali...; •a rtificiali, quando vengono create dagli esseri umani, come, per esempio, l’acciaio, la ceramica e la plastica.


SCIENZE

CHE COSA IMPARERò C he cosa sono: • la materia; • l’acqua; • l’aria; • il suolo; • il calore.

A CHE COSA MI SERVIRà A capire che tutto ciò che mi circonda è fatto di materia.

le mie competenze sservare e classificare ciò O che mi circonda. F ormulare domande e ipotesi. F are semplici esperimenti.

191


SCIENZE

La materia > La struttura della materia

Atlante pp. 42-43

Quaderno p. 15

Atomi, molecole e sostanze

La molecola d’acqua è composta da 1 atomo di ossigeno (O) e 2 di idrogeno (H).

IN STORIA La parola atomo si deve a Democrito, un filosofo dell’antica Grecia. Egli pensava che la più piccola particella che costituiva la materia fosse simile a una biglia, unica e indivisibile. Infatti atomo vuol dire “non-divisibile”: una definizione davvero eccezionale se si pensa che risale a 2500 anni fa, formulata senza l’utilizzo di strumenti moderni, ma solo grazie al grande spirito di osservazione di Democrito.

STUDIO scienze Osserva con attenzione la freccia azzurra della durezza e completa. • Il vetro è più .................................................. del legno. • Il ghiaccio è più ......................................... della porcellana. • Il legno è meno ......................................... dell’acciaio.

192

Se ogni cosa è fatta di materia, perché le cose sono così diverse tra loro? E come mai la materia ha forme così diverse? La materia è composta da atomi, che sono delle particelle piccolissime, invisibili a occhio nudo. In natura esistono poco più di un centinaio di tipi di atomi. Gli atomi possono unirsi, separarsi e combinarsi in tanti modi differenti, e ogni volta danno origine a una nuova materia. Quando gli atomi si uniscono, formano le molecole, ovvero la più piccola quantità delle sostanze presenti sulla Terra. Le sostanze possono essere naturali (l’acqua) oppure artificiali (la plastica). Ci sono molecole composte da un solo tipo di atomo e altre formate da atomi differenti.

Le caratteristiche delle sostanze Tutte le molecole che compongono una sostanza sono identiche e ne determinano le caratteristiche: il colore, la durezza, la permeabilità e l’impermeabilità all’acqua e tante altre. Se per esempio consideriamo la caratteristica della durezza, ci sono sostanze che si rompono più facilmente e sono quindi fragili, al contrario di quelle che definiamo dure e resistenti.

vetro

porcellana

ghiaccio

legno

Fragile Sostanze diverse possono essere mescolate e dare origine a: •u na soluzione, quando le sostanze si mescolano perfettamente tra di loro, così da non riuscire più a distinguerle, come nel caso dello zucchero che viene sciolto nell’acqua; •u na sospensione, quando le sostanze non si mescolano perfettamente e ognuna conserva le caratteristiche originarie, come nel caso dell’olio che, mescolato all’acqua, continua a galleggiare in superficie.

acciaio Resistente


SCIENZE

La materia > La struttura della materia

Gli stati della materia Ogni sostanza può presentarsi in tre diversi stati: solido, liquido e gassoso. Se osservi una pentola d’acqua sul fuoco, puoi vedere come l’acqua all’interno della pentola sia un corpo liquido, la pentola che la contiene un corpo solido e il vapore, che fuoriesce dopo alcuni minuti, un corpo gassoso. Le sostanze sono fatte di molecole e queste ultime sono tenute insieme da legami più o meno forti. Proprio a seconda della forza del legame che esiste tra di loro, possiamo distinguere i tre stati della materia.

Stato solido Le molecole sono strettamente legate, sono vicinissime tra loro e hanno scarsa possibilità di muoversi. I solidi hanno una forma propria e occupano uno spazio ben definito.

Nello stato solido i legami sono molto forti.

Stato LIQUIDO Le molecole sono meno legate tra loro, possono muoversi e scivolare le une sulle altre. I liquidi non hanno forma propria e tendono a prendere quella del contenitore in cui si trovano.

Nello stato liquido i legami sono più deboli.

Stato gassoso Le molecole non hanno legami tra loro, per questo tendono ad allontanarsi in tutte le direzioni e occupano tutto lo spazio a disposizione. I gas non hanno infatti una forma propria.

Nello stato gassoso i legami sono debolissimi.

Video

193


SCIENZE

Quaderno

La materia > Gli stati della materia

pp. 16 e 34

I passaggi di stato Se una sostanza viene riscaldata o raffreddata, può cambiare stato. Per esempio da solida può diventare liquida o anche gassosa. Queste trasformazioni avvengono grazie al calore. Quando si raggiunge una certa temperatura la sostanza si trasforma, cambiano cioè i legami tra le molecole che la costituiscono, quindi si verifica un passaggio di stato. Ecco che cosa succede nel caso dell’acqua. Se si aggiunge calore Quando riscaldiamo il ghiaccio, la sua temperatura aumenta. A 0 °C i legami che uniscono le molecole si indeboliscono: le molecole si allontanano e il ghiaccio diventa acqua. Il passaggio di stato da solido a liquido è detto fusione. Se continuiamo a riscaldare l’acqua, i legami si spezzano totalmente e le molecole sono libere di allontanarsi l’una dall’altra. Il passaggio di stato da liquido a gassoso è detto evaporazione. Se si toglie calore Se raffreddiamo l’acqua i legami tra le molecole diventano sempre più forti, finché l’acqua diventa solida. Il passaggio di stato da liquido a solido si chiama solidificazione. Se raffreddiamo il vapore acqueo si formano legami deboli tra le molecole. Il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido viene chiamato condensazione. Alcuni cambiamenti di stato saltano i passaggi intermedi. Il brinamento si verifica quando il vapore, acqua allo stato aeriforme, diventa solido senza passare dallo stato liquido: quando vedi la brina ghiacciata sui prati in inverno, osservi questo fenomeno. I fumi usati nei concerti rock sono invece ghiaccio che evapora senza trasformarsi in liquido. Questo passaggio di stato si chiama sublimazione. Ecco uno schema che riassume tutti i vari passaggi di stato. più calore

STUDIO scienze Completa con le parole corrette: passaggi - solido - gassoso evaporazione - liquido - solidificazione I ................................................... di stato sono: fusione (da ...................................... a liquido); ...................................... (da liquido a gassoso); condensazione (da .......................................... a liquido); ............................................................... (da ......................................................... a solido).

meno calore SUBLIMAZIONE

ghiaccio

acqua

FUSIONE

SOLIDIFICAZIONE

EVAPORAZIONE

CONDENSAZIONE

BRINAMENTO

194

Esercizio interattivo

vapore


La materia

Atlante

SCIENZE

pp. 34-35 e 51

L’acqua L’acqua è un composto la cui molecola è formata da due atomi di idrogeno (H) e da uno di ossigeno (O). La formula chimica dell’acqua è H2O. L’acqua è l’unica sostanza presente in natura nei tre stati della materia: • allo stato liquido nei mari, nei laghi, nei corsi d’acqua e nel sottosuolo; • allo stato solido nei ghiacciai; • allo stato gassoso nell’atmosfera. L’acqua è indispensabile alla vita. Proprio nell’acqua, circa 4 miliardi di anni fa, nacquero le prime forme viventi. Il nostro corpo è composto per circa il 70% di acqua. Essa svolge funzioni essenziali per l’organismo. L’acqua facilita la digestione, trasporta le sostanze nutritive in tutto il corpo, rende l’aria respirata meno secca e regola la temperatura corporea.

L’iceberg è una grande massa di ghiaccio che galleggia in mare.

STUDIO scienze Vero o falso? Indica con una X. • Il corpo è costituito in minima parte di acqua. • L’acqua si trova allo stato solido nei ghiacciai e nelle calotte polari. • L’acqua è formata da idrogeno e ossigeno. • L’acqua si trova allo stato liquido nell’atmosfera.

V

F

V  V  V

F   F   F  È importante bere durante la giornata.

CITTADINANZA L’acqua potabile, cioè quella del rubinetto che usi per bere, per lavarti o cucinare, è un bene prezioso e perciò non bisogna sprecarla. • L asci scorrere l’acqua anche quando non serve (quando ti spazzoli i denti o ti insaponi sotto la doccia)? •G iochi con l’acqua? Confrontatevi in classe con i compagni, poi scrivete le regole per evitare gli sprechi d’acqua.

Compito DI REALTà Rifletti sulla tua esperienza e completa le frasi. In quali condizioni ti capita più spesso di avere sete? • Quando la temperatura esterna è molto ........................................................... . • Dopo aver mangiato cibi molto ............................................................ . • Dopo aver corso e .......................................... molto.

195


SCIENZE

La materia > L’acqua

Il ciclo dell’acqua La Terra viene definita il “pianeta azzurro”. I due terzi della sua superficie sono infatti occupati dall’acqua che si trasforma continuamente passando da uno stato all’altro, attraverso il ciclo dell’acqua. 1 3

Illustrazione ciclo acqua

4

2 5

Le precipitazioni sono la pioggia, la neve e la grandine. La roccia impermeabile è lo strato di roccia che non consente di far passare acqua. Le falde acquifere sono depositi di acque sotterranee.

STUDIO Scienze Sottolinea con colori diversi le risposte alle domande. • Da chi è fornito il calore che permette il ciclo dell’acqua? • Come si formano le nuvole? • Dove finisce l’acqua che precipita al suolo?

196

1. Il calore del Sole riscalda l’acqua degli strati più superficiali dei mari, dei laghi e dei fiumi e la fa evaporare. L’acqua sale verso l’alto sotto forma di vapore acqueo. 2. Quando la temperatura dell’aria si abbassa, il vapore acqueo si condensa e forma le nuvole, cioè insiemi di tante piccolissime gocce d’acqua così leggere da rimanere sospese in aria. 3. Quando le nuvole incontrano una corrente di aria fredda, le goccioline d’acqua diventano più grandi e pesanti, e si trasformano in pioggia. Se si tratta di correnti d’aria molto fredde, l’acqua ricade sotto forma di neve o grandine. 4. Una parte dell’acqua diventata precipitazioni torna ad alimentare i fiumi, i laghi e i mari; un’altra parte, invece, viene assorbita dal terreno in profondità fino a raggiungere uno strato di roccia impermeabile. Qui l’acqua si accumula nelle falde acquifere e da queste ultime torna in superficie attraverso le sorgenti. 5. Le acque delle sorgenti alimentano di nuovo i laghi e i fiumi che infine sfociano nei mari. Così il ciclo ricomincia.


SCIENZE

Quaderno pp. 18-19

La materia > L’acqua

Le proprietà dell’acqua Allo stato liquido, l’acqua prende la forma del contenitore in cui si trova. Sperimentiamo altre due proprietà che l’acqua condivide con tutti i liquidi. Se versiamo l’acqua su un tavolo, questa tende a creare una specie di pellicola sottilissima grazie a una proprietà detta tensione superficiale. In questo caso tutte le molecole più esterne dell’acqua restano vicine, attaccate le une alle altre. Le molecole più esterne dell’acqua tendono a restare unite e causano il fenomeno della capillarità. In natura tutto è attratto verso il basso dalla forza di gravità. L’acqua però, in certe condizioni, è in grado di risalire verso l’alto, all’interno di canali molto sottili chiamati capillari, come se ci si arrampicasse sopra. Grazie a questa proprietà, le piante per esempio “succhiano” l’acqua dal terreno e la fanno arrivare fino alle foglie.

esperimento Versa l’acqua in una bacinella, poi appoggia sulla superficie del liquido una graffetta. Che cosa succede? Conclusione: la graffetta...

La tensione superficiale consente alle gocce sulle foglie di restare compatte e ad alcuni insetti di camminare sopra l’acqua.

Appoggia l’estremità di una striscia di ovatta sulla superficie dell’acqua contenuta in un recipiente. In breve tempo tutta la striscia risulterà bagnata. Conclusione: l’acqua riesce a risalire...

La spugna assorbe l’acqua grazie alla capillarità.

Geniale! Indica con una X. 1. Le molecole più esterne dell’acqua A restano separate le une dalle altre. B restano sospese. C possono risalire verso l’alto.

2. Analizzata con i nostri sensi, l’acqua A è amara. B è inodore, incolore e insapore. C è colorata, senza odore.

Video

197


TECNOLOGIA

La materia > L’acqua

Atlante pp. 40-41

L’acqua potabile L’acqua che noi beviamo ogni giorno è detta potabile e per essere tale, deve avere alcune caratteristiche precise: • essere incolore, cioè trasparente; • essere inodore, cioè non deve avere odore; • essere insapore, cioè non deve avere sapore; •n on avere sostanze nocive per l’uomo; •n on contenere microrganismi, esseri viventi piccolissimi visibili solo al microscopio; • contenere sali minerali, come il calcio e il sodio, in piccole quantità. 3 1 2 4 6

Compito DI REALTà Organizzate con l’insegnante una visita all’acquedotto del luogo in cui vivete. • Contattate l’azienda che gestisce l’acquedotto per prendere accordi. • Preparate una serie di domande da rivolgere all’addetto che vi accompagnerà nella visita. • Al ritorno, fate un resoconto su quanto avete osservato e scoperto. • Create un cartellone o una presentazione al computer sull’argomento.

198

Video

Da dove viene l’acqua e come arriva fino ai nostri rubinetti? 1 L’acqua delle sorgenti, dei fiumi, dei laghi e delle falde sotterranee viene prelevata e, attraverso delle tubazioni, gli acquedotti, arriva fino ai depuratori vicino alle città. 2 Qui l’acqua viene portata in vasche di raccolta dove viene filtrata, disinfettata e depurata, cioè le vengono tolte le impurità. 3 L’acqua potabile viene spinta con delle pompe in grandi serbatoi posti in cima a delle torri. 4 Da lì parte una fitta rete di tubi, la rete idrica, che fa arrivare l’acqua dove serve (abitazioni, fabbriche, edifici pubblici, fontane...). 5 L’acqua salirà da sola ai piani superiori fino a un’altezza pari a quella del livello nel serbatoio. Ciò accade per il principio dei vasi comunicanti. Infatti, se l’acqua viene versata in due contenitori collegati tra loro, arriva allo stesso livello in entrambi. 6 Dopo che è stata utiliz5 zata, l’acqua “sporca” passa dagli scarichi alle fognature. Infine raggiunge nuovamente gli impianti di depurazione, che la ripuliscono dalle sostanze dannose per l’ambiente; quindi viene scaricata, senza pericolo, nei fiumi o nel mare.


La materia

SCIENZE

Atlante pp. 36-37

L’aria L’aria è ovunque intorno a noi. Non possiamo vederla, poiché è trasparente e incolore, né toccarla, ma ci accorgiamo della sua presenza sotto forma di vento, quando corriamo in bici o sentiamo il fruscio delle foglie sugli alberi. Assieme all’acqua, l’aria ha reso possibile la vita sulla Terra. Noi sentiamo il bisogno di respirare appena nasciamo, prima ancora di percepire la fame e la sete. Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di respirare, anche quelli acquatici. L’aria è un miscuglio di gas diversi: • azoto, il gas presente in maggior quantità; • ossigeno, che permette a tutti gli esseri viventi di respirare; • anidride carbonica, il gas di scarto prodotto durante la respirazione o quando qualcosa brucia; • ozono, che circonda la Terra e la protegge dai raggi solari, che altrimenti sarebbero troppo forti. Nell’aria sono presenti anche piccolissime particelle solide chiamate pulviscolo atmosferico (la polvere) e il vapore acqueo, cioè acqua allo stato gassoso che causa l’umidità.

STUDIO scienze E lenca altre situazioni in cui si sente la presenza dell’aria. C erchia le parole giuste. • L’aria è visibile/invisibile e occupa ogni spazio/solo spazi grandi. • È formata da un miscuglio di gas/ liquidi, per la maggior parte azoto/ ossigeno. • È utile/indispensabile per la vita di tutti i viventi.

IN matematica Composizione dell’aria.  Ossigeno: 21%  Azoto: 78%   Anidride carbonica, vapore acqueo, altri gas e polveri: 1%

Geniale! Indica con una X. 1. Azoto, ossigeno e anidride carbonica A sono polveri. B sono gas. C sono sali minerali.

2. L’aria è una materia A invisibile e inodore. B visibile. C che si può toccare.

3. L’ossigeno ci serve per A vedere. B respirare. C mangiare.

Esercizio interattivo

199


SCIENZE

La materia > L’aria

Quaderno

p. 35

Le proprietà dell’aria L’aria è materia sotto forma di gas trasparente e incolore. Quindi, anche se non ce ne accorgiamo, ha un suo peso e occupa uno spazio. Come per gli altri gas, le molecole che compongono l’aria si muovono liberamente e occupano tutto lo spazio a loro disposizione. Se una forza agisce sull’aria e costringe quindi le molecole ad avvicinarsi, si dice che l’aria è compressa, per cui lo spazio diminuisce. Ma, appena possibile, le molecole riprendono tutto lo spazio a disposizione: l’aria si espande o si dilata. Quindi l’aria è comprimibile ed elastica.

Tecnologia

esperimento Procurati una siringa senza ago. Con un dito tieni tappato il buco e spingi lo stantuffo.

L’aria calda è più leggera di quella fredda. Se osserviamo i condizionatori d’aria, notiamo che vengono installati sempre a una certa altezza. Questo perché l’aria calda va sempre verso l’alto, mentre quella fredda scende in basso. In questo modo il raffreddamento di un ambiente è più graduale, senza sbalzi di temperatura poco salutari.

• Che cosa noti? .................................... ......................................................................... ......................................................................... Ora lascia di colpo lo stantuffo. • Che cosa succede? .......................... ......................................................................... ......................................................................... Conclusione: l’aria si ......................................................... e si ................................................................ Quindi è .................................................... ed ..................................................................

CITTADINANZA STUDIO Scienze Rispondi alle domande. • L’aria può comprimersi? • Come si comporta l’aria con lo spazio a disposizione? • Che cosa significa che l’aria si dilata? • E che è elastica?

200

Video

L’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (IIA) si occupa di controllare la qualità dell’aria. Le sue sedi si trovano a Roma, ad Arcavacata di Rende (CS) e a Sesto Fiorentino (FI). Qui si effettuano studi sui livelli di inquinamento dell’aria e si fanno ricerche per migliorarne la qualità, grazie a speciali centraline di rilevamento presenti sul territorio nazionale.


SCIENZE

La materia > L’aria

L’atmosfera La Terra è circondata da un guscio d’aria, l’ atmosfera, che dal suolo arriva a circa 500 km d’altezza. Mano a mano che si sale, l’aria si raffredda ed è più rarefatta, ovvero meno densa di gas. L’atmosfera è suddivisa dagli scienziati in cinque fasce (o strati): • la troposfera (0-10 km dal suolo) è la fascia in cui noi viviamo, ricca di ossigeno, e in cui volano gli aerei. Qui l’aria è sempre in movimento e avvengono i fenomeni atmosferici, come il vento, le nuvole e le precipitazioni; • la stratosfera (11-45 km dal suolo) è caratterizzata dalla presenza di un gas, l’ozono, che svolge una funzione essenziale per la sopravvivenza sulla Terra, perché costituisce uno schermo protettivo contro le radiazioni solari nocive, i raggi ultravioletti; • la mesosfera (46-95 km dal suolo) è lo strato in cui gran parte dei corpi celesti che attraversano l’atmosfera brucia, lasciando una scia luminosa: sono le cosiddette stelle cadenti. La temperatura dell’aria arriva a -70 °C; • nelle ultime due fasce della termosfera e dell’esosfera orbitano degli oggetti costruiti dall’uomo: i satelliti. Oltre i 500 km dalla Terra, inizia lo spazio senza più aria. Nell’atmosfera sono presenti i gas serra, come il vapore acqueo e l’anidride carbonica, che agiscono come i vetri di una serra: lasciano passare le radiazioni termiche provenienti dal Sole, ma impediscono al calore accumulato dalla Terra di disperdersi. In questo modo mantengono una temperatura tale da permettere la vita sul nostro pianeta. Questo fenomeno è chiamato effetto serra.

Esosfera

2 000 km

Termosfera

500 km

Mesosfera Stratosfera Troposfera

95 km 45 km 10 km

diamoci una mano Confrontati con un compagno. • Che cosa puoi fare per ridurre l’effetto serra? • Quanto tempo passi ogni giorno in auto? • Quanto tempo andando a piedi o in bici? • Usi mai i mezzi pubblici?

Geniale! CITTADINANZA Le industrie e le automobili liberano nell’aria una quantità eccessiva di anidride carbonica che fa aumentare l’effetto serra. La temperatura sulla Terra perciò sta aumentando. Ciò comporta lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello dei mari, la siccità, cioè la mancanza d’acqua... È importante quindi ridurre l’emissione di gas serra.

Indica con una X. 1. Un effetto serra moderato è utile perché A impedisce la pioggia. B impedisce alla Terra di gelare. C disperde tutto il calore. 2. L’aumento della temperatura terrestre può provocare A la neve. B la siccità. C il vento.

201


SCIENZE

La materia > L’aria

La pressione atmosferica L’aria che ci circonda pesa, anche se non ce ne accorgiamo. Il suo peso esercita sulla superficie della Terra e su tutti i corpi una pressione, detta pressione atmosferica. La puoi immaginare come una colonna d’aria che preme su qualsiasi cosa si trovi sulla Terra. Noi non ne restiamo schiacciati perché non agisce solo dall’alto verso il basso, ma in tutte le direzioni e quindi anche dall’interno del nostro corpo verso l’esterno. Pensa a quando gonfi un palloncino: devi soffiare forte perché l’aria entri al suo interno. Questo avviene proprio per vincere la pressione dell’aria che sta intorno al palloncino. La pressione atmosferica non è uguale dappertutto. Essa dipende: dalla temperatura, dall’altitudine e dall’umidità dell’aria, perciò varia di continuo. Il vento nasce proprio dallo spostamento di masse d’aria da regioni con alta pressione a regioni con pressione più bassa.

Tecnologia Grazie alla pressione dell’aria è possibile prevedere il tempo meteorologico. Se la pressione è bassa, sarà umido e nuvoloso; se è alta ci saranno poche nuvole e il cielo sereno. Il barometro è lo strumento che ci permette di misurare la pressione atmosferica.

Compito DI REALTà Organizzate la visione a casa o in classe (in tv o su internet, tramite un PC, un tablet o uno smartphone) delle previsioni del tempo. In particolare, osservate bene la carta che indica le zone di alta e bassa pressione e il tempo meteorologico che si prevede in base a esse.

202

Video

Previsioni del tempo dal sito www.ilmeteo.it


SCIENZE

La materia

Il suolo Il suolo è lo strato più superficiale della crosta terrestre, chiamato litosfera. La formazione del suolo è lentissima e in continua evoluzione. Ha avuto inizio milioni di anni fa, quando il materiale fuso che ricopriva la Terra cominciò a raffreddarsi e a solidificarsi, e continua tutt’ora per l’azione degli agenti atmosferici e degli organismi viventi. Il suolo è composto da strati diversi, dovuti ad accumuli di resti di esseri viventi decomposti e frammenti di rocce sgretolate. Il suolo è formato da materiale vivente e non vivente. Ecco gli strati del suolo: 1. la lettiera è la parte più superficiale, formata da foglie, piccoli rami e animaletti morti; 2. l’humus è un terriccio morbido, costituito da resti di organismi già decomposti. È ricco di nutrimento per le piante, che infatti vi affondano le radici; 3. lo strato intermedio è composto soprattutto da minerali. In base al tipo di terreno prevalgono ghiaia, sabbia o argilla; 4. il sottosuolo è costituito da pezzi di roccia sgretolata; 5. la roccia madre, dura e compatta; è lo strato più profondo.

1

2

3 4 5

STUDIO scienze Rispondi alle domande. • Come si chiama la parte più esterna della crosta terrestre? • Da che cosa è formato l’humus? • Che cos’è la roccia madre?

Le verdure hanno bisogno di un terreno ricco di humus per crescere.

esperimento Procurati un barattolo di vetro trasparente. Mettici della terra raccolta in un orto, versa dell’acqua fino a ricoprire tutta la terra, poi mescola bene e lascia riposare per un giorno. Osserva come si è depositata la terra. Noti qualche differenza nella disposizione degli strati e nei colori? Quale? Perché ci sono particelle di terra che galleggiano? Di che cosa si tratta? Conclusione: la terra dell’orto è ricca di ..................................................

203


SCIENZE

Atlante

La materia > Il suolo

pp. 6-7 e 51

Le caratteristiche del suolo

CITTADINANZA Il suolo viene inquinato dalle attività e dagli interventi umani, in particolare dai rifiuti non biodegradabili come la plastica, le pile e il vetro. Si tratta di quei rifiuti che non possono essere decomposti dai microrganismi presenti nel terreno. Anche i prodotti chimici contribuiscono a tale inquinamento. Alcune sostanze tossiche infatti cambiano la composizione del suolo e impediscono alle piante di crescere.

STUDIO scienze Vero o falso? Indica con una X.

Nel terreno esistono degli spazi che possono essere occupati dall’acqua e dall’aria. La prima è assorbita dalle radici delle piante; l’altra permette la respirazione degli animali che vivono nel terreno. Questa caratteristica è detta porosità e indica la quantità di spazi vuoti nel suolo. Dalla porosità dipende la capacità di un terreno di farsi attraversare dall’acqua: maggiore è la porosità, maggiore sarà la permeabilità. I terreni ghiaiosi e sabbiosi sono molto permeabili, mentre quelli argillosi sono meno permeabili. Un buon terreno da coltivare non deve essere troppo impermeabile, per evitare che s’inaridisca, né trattenere troppa acqua, che farebbe marcire le radici delle piante.

terreno permeabile pori grandi

ghiaia

granuli grandi

terreno impermeabile pori grandi

sabbia

granuli piccoli

granuli piccolissimi

argilla

Nel terreno vivono diversi animali. La talpa scava gallerie favo-

• Il suolo sabbioso rendo il rimescolamento degli strati. I lombrichi e tanti microè permeabile. V   F  scopici funghi e batteri, insieme ad alcuni insetti, svolgono la • Il suolo argilloso funzione della decomposizione. I resti di vegetali e di animali è permeabile. V   F  morti, attraverso trasformazioni chimiche, vengono così ridotti • Il suolo contiene acqua, in sostanze minerali utilizzabili dalle piante. ma non aria. V   F  • Un terreno molto poroso è permeabile. V   F  Compito DI REALTà • L’humus è costituito da resti organici. V   F  Quali vantaggi porta la raccolta differenziata? Come è • Il suolo da coltivare deve organizzata nel tuo Comune? A casa e a scuola la praticate? essere molto poroso. V   F  Trova le informazioni e riportale sul quaderno.

204


DENTRO Le Scienze

La materia > Il suolo

Rocce del mondo Sulla Terra sono presenti incredibili formazioni rocciose dalle mille forme e colori, veramente spettacolari. Facciamo un breve viaggio tra le meraviglie che la natura ci offre!

IN geografia Ricerca sull’atlante gli Stati in cui si trovano queste formazioni rocciose; poi scrivi sul quaderno in che continente si trovano e il nome delle loro capitali.

Il Parco nazionale del Bryce Canyon è situato nel sud-ovest degli Stati Uniti. L’area protetta comprende i caratteristici pinnacoli, che si sono formati dall’erosione delle rocce, che qui hanno un’intensa colorazione che varia dal rosso all’arancio, fino al bianco.

Le Sfere di Moeraki, in Nuova Zelanda, sono un gruppo di sfere rocciose rotonde che punteggiano la spiaggia. Sparpagliate come biglie sul bagnasciuga, se ne contano oltre una cinquantina. Alcune superano i due metri di diametro e pesano oltre sette megagrammi.

Il Selciato del Gigante è un complesso roccioso naturale situato sulla costa settentrionale dell’Irlanda del Nord. È composto da circa 40 000 colonne di pietra, formatesi da un’eruzione vulcanica avvenuta 60 milioni di anni fa. Le rocce hanno generalmente base esagonale, ma possono essere a quattro, cinque, sette o anche otto lati. Le più alte arrivano fino a 30 metri.

205


SCIENZE

La materia > Il calore

Atlante pp. 32-33 e 38-39

L’energia e il calore

Il Sole irradia nello spazio una grande quantità di luce e di calore che raggiungono la Terra.

La combustione della legna produce calore.

Tecnologia Muovendosi più velocemente per effetto del calore, le molecole si allontanano tra loro. Ecco perché la maggior parte delle sostanze (solide, liquide e gassose) si dilata. Per esempio le rotaie del treno non sono attaccate tra loro: tra l’una e l’altra vi è un piccolo spazio libero, così quando la rotaia si scalda, si dilata senza deformarsi.

L’energia è ciò che tiene insieme, muove e trasforma la materia. Si trova ovunque intorno a noi, anche se noi possiamo vedere solo gli effetti dell’energia sulla materia e non l’energia in sé. Esistono diversi tipi di energia. Tra i più importanti c’è quella potenziale, che tiene unite le particelle che compongono la materia e che sta nella materia in attesa di mostrarsi. Come l’acqua contenuta in una bottiglia che rimane lì ferma, prima di essere versata. Una volta versata infatti, l’energia potenziale dell’acqua si manifesta muovendosi e diventando così energia cinetica, cioè di movimento. Il calore non è materia come l’aria o l’acqua, ma è una forma di energia, detta energia termica, che riesce ad accelerare il movimento delle molecole che costituiscono la materia. La principale sorgente di energia termica è il Sole, che riscalda il nostro pianeta e lo rende abitabile da piante, animali e uomini. Per accorgersene, basta passare da un posto all’ombra a uno soleggiato. Altre due importanti fonti di energia termica sono: • la combustione che avviene quando alcune sostanze, come legno, carta, benzina o il gas che usiamo nei fornelli delle cucine bruciano; • l’elettricità che alimenta, per esempio, il ferro da stiro, il tostapane, il phon, la stufa elettrica...; • l’attrito che è la resistenza che oppongono due corpi sfregati l’uno contro l’altro, come quando strofiniamo le mani tra loro per riscaldarle.

Geniale! Indica con una X. 1. Il calore è A un materiale. B una sostanza. C una forma di energia.

206

2. La fonte principale è A il fuoco. B la luce. C il Sole.


SCIENZE

La materia > Il calore

Calore e temperatura Il calore è una forma di energia continua, che passa sempre da un corpo più caldo a uno meno caldo. Il calore si trasmette in modo diverso a seconda che il corpo sia solido, liquido o gassoso. Nei solidi il calore si trasferisce per contatto diretto tra il corpo più caldo e quello più freddo, cioè per conduzione. Non tutti i corpi però trasferiscono il calore nello stesso modo. I corpi che trasmettono facilmente calore sono detti buoni conduttori (come i metalli: argento, rame, zinco, ferro), quelli che ne trasmettono poco sono detti isolanti (il vetro, la lana, il legno, la plastica). Nei liquidi e nei gas il calore si diffonde per uno spostamento di materia, cioè per convezione. L’aria vicina al calorifero, ad esempio, si riscalda e sale, spingendo l’aria più lontana e più fredda verso il basso; a sua volta quest’ultima si riscalda e risale. Il calore si trasmette anche attraverso radiazioni termiche emesse dai corpi caldi, che viaggiano nell’aria o nel vuoto, cioè per irraggiamento. È così che il Sole riscalda la Terra. Calore e temperatura non hanno lo stesso significato. Il calore è l’energia che permette alle molecole di un corpo di muoversi. La temperatura è la misura del calore che un corpo possiede ed è una grandezza misurabile attraverso il termometro. In Italia è in uso la scala Celsius, suddivisa in gradi centigradi (°C). La temperatura di 0 °C è quella in cui il ghiaccio inizia a sciogliersi, mentre 100 °C è quella in cui l’acqua bolle ed evapora.

La caffettiera è di metallo, così da scaldarsi velocemente grazie al calore prodotto dal fornello. I manici in plastica impediscono di scottarsi.

Tecnologia Nel termometro a galinstan, formato da un miscuglio di metalli liquidi, il tubicino graduato si riempe per effetto del calore e della dilatazione.

Nel termometro digitale la temperatura viene rilevata da un sensore elettronico e visualizzata su un display.

tubicino bulbo

galinstan

STUDIO scienze scala graduata

display

I ndica con una X l’argomento principale di questa pagina. Le sensazioni di caldo e di freddo. Gli stati della materia. I modi in cui il calore si trasmette. La definizione di temperatura. S ottolinea nel testo i modi con cui si trasmette il calore.

Esercizio interattivo

207


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 46

la materia è

si presenta

tutto ciò che ci circonda e ha un peso e occupa uno spazio

allo stato: solido, liquido, gassoso

si compone

con il calore

di atomi che, combinandosi tra loro, formano le molecole cioè le sostanze naturali e artificiali

può cambiare stato: - da solido a liquido: FUSIONE - da liquido a solido: SOLIDIFICAZIONE - da gassoso a liquido: CONDENSAZIONE - da liquido a gassoso: EVAPORAZIONE

il calore è energia termica e si trasmette per: - conduzione - convezione - irraggiamento

l’acqua

l’aria

il suolo

si trova

è

è

- stato solido - stato liquido - stato gassoso

miscuglio di gas: azoto, ossigeno, anidride carbonica, ozono, vapore acqueo

proprietà

proprietà

la parte più superficiale della crosta terrestre ed è formato da strati: lettiera, humus, strato intermedio, sottosuolo, roccia madre

- tensione superficiale - capillarità

comprimibilità ed elasticità

proprietà

la Terra è avvolta da una massa d’aria: l’atmosfera

- permeabilità - impermeabilità

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. 208

Mappa audioletta

PDF

mi ha aiutato in parte a ripetere.

non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 38-40

Completa le sintesi. Fai riferimento alle mappe riassuntive.

la materia La materia è tutto ciò che ci circonda, ha un peso e occupa uno ...................................... La materia è costituita da ....................................., particelle invisibili ad occhio nudo che, legandosi tra di loro, formano le molecole, cioè le sostanze. La materia si presenta allo stato solido, ..................................... e gassoso.

l’acqua L’acqua si può presentare in tutti e tre gli stati della materia ........................., ............................... e ................................ Possiede le seguenti proprietà: capillarità e ................................ superficiale.

l’aria L’aria è un miscuglio di ...................................... Tra i gas più importanti troviamo ........................., ....................................., ..................................... carbonica, ozono e ............................... acqueo. L’aria possiede le seguenti proprietà: comprimibilità ed ...................................... La Terra è avvolta da una grande massa d’aria, l’ ..................................... che si suddivide in più strati: la troposfera, la stratosfera, la mesosfera, la termosfera e l’esosfera.

il suolo Il suolo è la parte più superficiale delle crosta ...................................... É formato da ...................... quali la lettiera, l’......................................, lo strato ......................................, il sottosuolo, la roccia ...................................... Il suolo possiede le seguenti proprietà: permeabilità ed ................................

il calore Il calore è una forma di .......................... termica. Il calore si può trasmettere per ........................, quando c’è contatto; per convezione, nei liquidi e nei gas; per .............................., come il Sole che riscalda la Terra. La temperatura è la misura del calore che un corpo possiede. Si misura con il termometro. In Italia si usa la scala Celsius, composta da gradi centigradi (°C).

Geniale! Indica con una X. 1. Gli atomi compongono A le molecole. B il calore. C la tensione superficiale. D la temperatura.

2. Il A B C D

suolo è uno strato dell’atmosfera. un miscuglio di gas. una forma di energia. una parte della crosta terrestre. Audio

209


SCIENZE

Quaderno C pp. 22 e 50-57

I VIVENTI IN STORIA Si deve allo studioso greco Aristotele (IV secolo a.C.) una delle prime classificazioni degli esseri viventi in vegetali e animali. Sarà lo studioso svedese Linneo (1707-1778) a proporre una classificazione scientifica che tiene conto delle funzioni vitali. Linneo attribuì un “nome” (genere) e un “cognome” (specie) a ciascun essere vivente.

Secondo i biologi, cioè gli scienziati che studiano gli esseri viventi e le loro relazioni, per essere definito “vivente” un organismo deve compiere il ciclo vitale, cioè: nascere; nutrirsi e crescere; riprodursi e morire. Gli scienziati hanno da sempre cercato dei criteri per classificare tutti i viventi. A oggi sono stati suddivisi in cinque grandi gruppi, o regni: 1. delle piante; 2. dei funghi; 3. degli animali; 4. dei protisti, che comprende microscopici esseri acquatici; 5. delle monere, che comprende i batteri. Tutti gli esseri viventi hanno in comune il fatto di avere come unità fondamentale la cellula, che rappresenta la parte più piccola di ogni essere vivente, in grado di compiere tutte le funzioni vitali. Alcuni esseri viventi sono formati da una sola cellula e si definiscono unicellulari, altri sono pluricellulari, cioè composti da più cellule.

STUDIO scienze Osserva le immagini nelle due pagine e rispondi. • Che cosa, secondo te, favorisce la crescita delle piante? • Gli animali possono essere molto diversi tra loro. Che cosa li accomuna?

210


SCIENZE

Compito DI REALTĂ Scegli un animale che ti piace e raccogli informazioni su come si svolgono le sue funzioni vitali; poi registrale. In classe esponi le tue conoscenze e confrontale con quelle dei tuoi compagni.

CHE COSA IMPARERò L a struttura della cellula vegetale e animale. Il regno delle piante. Il regno dei funghi. Il regno degli animali.

A CHE COSA MI SERVIRĂ A classificare e studiare gli esseri viventi che sono presenti nei vari ambienti del nostro pianeta.

le mie competenze sservare e raccogliere O informazioni. Comprendere ed evidenziare somiglianze e differenze tra gli esseri viventi.

Le caratteristiche degli invertebrati e dei vertebrati. Lezioni disciplinari per la didattica inclusiva

211


SCIENZE

I viventi > Le piante

Il regno delle piante Le piante, o vegetali, sono organismi facilmente riconoscibili: l’erba, gli alberi, gli arbusti e le alghe. Esse a differenza degli animali, sono in grado di produrre da sole il proprio nutrimento e per questo vengono dette organismi autotrofi.

Cellula: viene dal latino cella che vuol dire “piccola camera”.

La cellula vegetale rappresenta la parte più piccola su cui si fonda tutto l’organismo vivente, come una specie di “mattoncino”. Più cellule ci sono e più quell’organismo sarà complesso.

STUDIO scienze Quali somiglianze e differenze trovi tra l’atomo e la cellula?

1 Citoplasma: è una sostanza simile alla gelatina in cui si trovano gli organuli, che svolgono le diverse funzioni vitali. 6 Cloroplasti: sono organuli contenenti la clorofilla, che permette alle piante di produrre il proprio nutrimento attraverso un processo chiamato fotosintesi clorofilliana.

212

Video

2 Nucleo: controlla tutte le funzioni della cellula e custodisce le informazioni utili al suo sviluppo e alla sua riproduzione.

4

3

1

5 6 2

3 Membrana cellulare: è l’involucro che protegge la cellula; fa entrare le sostanze nutritive e fa uscire quelle di scarto. 4 Parete cellulare: è un ulteriore rivestimento rigido che ricopre la cellula vegetale. 5 Vacuoli: sono cavità contenenti acqua e sostanze nutritive.


SCIENZE

I viventi > I funghi

Il regno dei funghi

spore

I funghi costituiscono un regno a parte perchè non hanno la clorofilla che rende possibile la fotosintesi e perciò non sono in grado di produrre il nutrimento da sé: sono organismi eterotrofi. Per procurarsi il cibo, si attaccano ad altre piante o ad animali e da essi traggono le sostanze necessarie per nutrirsi. Ci sono tre tipi di funghi: i funghi a cappello, le muffe e i lieviti.

cappello

I funghi a cappello sono i più conosciuti. Si trovano nei prati e nei boschi in moltissime varietà. Alcuni si coltivano e si vendono anche nei supermercati. Sono costituiti da un gambo, da un cappello e, sotto questo, le lamelle, che contengono delle particelle chiamate spore, necessarie per la riproduzione. Non hanno radici, ma una fitta rete di sottili filamenti, le ife, che costituiscono il micelio.

ife

Limone ricoperto di muffa.

Le muffe sono funghi piccolissimi, quasi microscopici, che si formano sugli alimenti non conservati bene. Le spore che le compongono formano una polvere finissima che si diffonde facilmente nell’aria.

lamelle

gambo

micelio

I buchi nella mollica del pane sono causati dal lievito.

I lieviti sono funghi microscopici che causano le fermentazioni. Alcuni ad esempio fanno lievitare il pane; altri invece fanno fermentare il mosto dell’uva e lo trasformano in vino.

STUDIO scienze

IN STORIA

Rispondi alle domande sul quaderno. • In che cosa si differenziano i funghi dalle piante? • Da quali parti sono composti i funghi? • Quale parte contiene le spore? • Che cosa sono i lieviti e le muffe? • Quali sono le loro caratteristiche?

Le muffe possono essere molto utili perché riescono a trasformare sostanze animali e vegetali in altre utilizzabili dall’uomo. Da una muffa, nel 1928, l’inglese Alexander Fleming estrasse la penicillina, un farmaco antibiotico utilizzato da allora per combattere diverse malattie.

213


SCIENZE

I viventi > Le piante

Atlante pp. 2-3

Classificare le piante I botanici, cioè gli studiosi che studiano i vegetali, fino a oggi hanno individuato circa 350 mila specie di piante. Per studiarle occorre innanzitutto catalogarle. Un primo grande criterio di classificazione si basa sul loro modo di riprodursi. Le piante si possono così classificare in due gruppi: le piante semplici e le piante complesse.

Le piante semplici Felci

Muschi

Geniale! Indica con una X.

Le piante semplici sono tra gli organismi più antichi comparsi sulla Terra. Esse si riproducono attraverso le spore, piccole particelle che, trasportate dal vento sul terreno o dalle correnti sul fondale marino, sono in grado di dare origine a una nuova pianta. Sono piante semplici: le felci, i muschi e le alghe. Le felci hanno radici, fusto e foglie. Le loro spore sono contenute in alcuni sacchettini attaccati alla pagina (cioè il lato) inferiore delle foglie. Queste piante hanno la capacità di assorbire molta umidità. I muschi sono privi di radici vere e proprie; hanno dei filamenti per ancorarsi al terreno, detti rizoidi. Vivono in ambienti umidi come le rocce lungo le rive dei torrenti o le cortecce degli alberi, dove formano dei morbidi tappeti. Le alghe sono le piante più antiche perciò hanno strutture molto semplici; non hanno il fusto, né le foglie, né le radici. Vivono nell’acqua e possono avere colori diversi: verde, marrone e rosso.

1. Le alghe A hanno radici, fusto e foglie. B non hanno radici, fusto e foglie. C hanno fusto e foglie. 2. I muschi A hanno radici legnose. B non sono ancorati al terreno. C sono attaccati al terreno tramite i rizoidi. 3. Le felci A hanno radici, fusto e foglie. B non hanno radici, fusto e foglie. C hanno le spore al posto delle foglie.

214

Alghe


I viventi > Le piante

SCIENZE

Quaderno p. 24

Le piante complesse Le piante complesse sono quelle comparse più di recente. Si riproducono mediante semi. Hanno una struttura composta da radici, fusto e foglie e si dividono a loro volta in due gruppi: • gimnosperme; • angiosperme.

Gimnosperme: piante a seme nudo. Angiosperme: piante a seme rivestito, cioè protetto dal frutto.

Le piante gimnosperme non hanno fiori e frutti. Il loro seme non è protetto da un frutto bensì da coni legnosi, le pigne, da cui ha origine il loro nome ovvero conifere: sono i pini, gli abeti, i cipressi e i larici. Le loro foglie, a forma di ago, in autunno non cadono, per questo sono dette sempreverdi. Le angiosperme hanno fiori vistosi e semi racchiusi nei frutti. Queste piante si distinguono in piante legnose, come i cespugli e gli alberi, e piante erbacee, spesso con fiori colorati e profumati. Se ne contano tantissime specie e sono le più diffuse tra le piante viventi di oggi.

Il pino è una pianta gimnosperma, caratterizzata da pigne che proteggono i semi, chiamati pinoli.

Semi Melo fiorito Frutto di mela

STUDIO scienze Completa con i termini corretti che ricavi dal testo. Le piante possono riprodursi in due modi: attraverso le ........................................., come le piante semplici, oppure con i ......................................................, come le piante complesse. Queste ultime si dividono in gimnosperme e ...................................... a seconda che producano un seme protetto da ................................ legnosi oppure da un ..................................... Sottolinea nel testo le caratteristiche delle piante semplici e delle piante complesse. Fai una tabella in cui riporti i nomi delle piante semplici e delle piante complesse che conosci.

Geniale! Indica con una X. 1. Le gimnosperme A hanno fiori e frutti. B hanno coni legnosi. C hanno i frutti. 2. Le angiosperme A sono le piante più antiche. B non hanno il seme. C hanno il seme protetto dal frutto.

215


SCIENZE

I viventi > Le piante

Gli organi vegetali Foglie

Fusto

Radici

Le radici ancorano l’albero al terreno.

La carota possiede una radice a fittone.

Le piante più comuni sono formate da tre parti fondamentali ben distinte, attraverso cui riescono a compiere le loro funzioni vitali: le radici, il fusto e le foglie che compongono la chioma.

Le radici Le radici solitamente sono la parte sotterranea della pianta ma possono propagarsi anche nell’acqua e nell’aria. Le loro principali funzioni sono: • assorbire i sali minerali e l’acqua dal terreno, cioè gli elementi necessari per il nutrimento della pianta. Per far questo utilizzano dei piccoli peli, chiamati peli radicali, che forniscono alla radice una maggiore superficie assorbente; • tenere ancorata la pianta al terreno. A seconda del tipo di pianta, ci sono radici di diverso tipo: • aeree: si trovano fuori dal terreno e assorbono l’acqua e l’ossigeno presenti nell’aria. Sono tipiche delle piante che crescono in ambienti tropicali molto umidi, come le orchidee; • avventizie: crescono lungo il fusto sottile delle piante rampicanti come l’edera, che si attaccano a rocce o ad alberi; • fascicolate: si compongono di numerose radici non ramificate, che partono dallo stesso punto, senza un asse principale. Sono, per esempio, le radici del grano e dell’orzo; •a fittone: sono formate da una radice principale di forma cilindrica, il fittone, dalla quale partono le radici secondarie più piccole. L’esempio più diffuso è la carota.

L’edera ha radici avventizie che le permettono di attaccarsi ad altre piante.

Tecnologia

Piantine di orzo con radici fascicolate.

216

Lezioni disciplinari per la didattica inclusiva

Il plantoide è un macchinario progettato dall’italiana Barbara Mazzolai, presso l’Istituto di Tecnologia di Pisa. È il primo robot ispirato alle piante, in grado di controllare la quantità e il livello di inquinamento dei terreni. È anche un robot capace di crescere e svilupparsi come un vero vivente, imitando il comportamento e le funzioni delle radici.


SCIENZE

I viventi > Le piante

Il fusto Il fusto ha la funzione di sostenere la pianta e di collegare le radici alle foglie. Può essere flessibile e sottile come nell’erba, o duro e legnoso come negli alberi. Nel primo caso è detto stelo, nel secondo tronco. Il fusto serve: • a portare le foglie abbastanza in alto per catturare i raggi del Sole necessari per vivere; • a trasportare l’acqua e i sali minerali attraverso piccoli canali al suo interno; • a distribuire il nutrimento a tutta la pianta.

a

b

Stelo di margherita (a) e tronco di albero (b).

La chioma La chioma è composta da foglie di forme e grandezze diverse a seconda della pianta. Tutte possiedono una pagina o lamina superiore rivolta verso l’alto, più scura, e una pagina inferiore rivolta verso il basso, più chiara. Qui si trovano gli stomi, piccole aperture da cui passano acqua, ossigeno e anidride carbonica. Le foglie servono a produrre il nutrimento per la pianta.

Geniale! Indica con una X. 1. Le radici A assorbono acqua e sali minerali. B sono sempre sotterranee. C hanno la clorofilla. D sostengono la pianta. 2. Il fusto A assorbe l’acqua dal terreno. B sostiene la pianta. C ha al suo interno le foglie. D tiene la pianta salda al suolo. 3. Le foglie A hanno sempre la stessa forma. B compongono le radici. C trasportano acqua e sali minerali. D producono il nutrimento della pianta.

Le piante grasse vivono in zone dove piove pochissimo. Il fusto funziona da serbatoio che raccoglie l’acqua. Le foglie, per difendersi dall’eccessivo caldo, si sono assottigliate tanto da trasformarsi in spini.

Compito DI REALTà Procurati tre vasetti, un po’ di terra e tre piantine: una di rosmarino, una di timo e una di lavanda. Sistema nei vasi le piantine, annaffiale e mettile all’esterno. Ogni volta che la terra sarà asciutta, annaffiale ancora. Osserva le piantine e annota ogni piccolo cambiamento.

217


SCIENZE

I viventi > Le piante

Fotosintesi: deriva dal greco fotòs (luce) e sintesis (unione); significa “unione per mezzo della luce”.

Quaderno p. 23

Come si nutrono le piante Le piante sono organismi autotrofi, cioè sono in grado di prodursi da sole il nutrimento di cui hanno bisogno, attraverso un processo chiamato fotosintesi clorofilliana. 1. Le radici assorbono dal terreno l’acqua, nella quale sono disciolti molti sali minerali: è la linfa grezza, una sostanza non ancora utilizzabile. 2. La linfa grezza sale lungo i capillari distribuiti nel fusto fino a raggiungere le foglie. 3. Le foglie, che sono il laboratorio della pianta, cominciano a elaborare la linfa grezza. Per mezzo di una sostanza di colore verde, la clorofilla, la linfa grezza si unisce all’anidride carbonica presente nell’aria e si trasforma in linfa elaborata, cioè in una sostanza ricca di zuccheri utilizzabili dalla pianta. La fotosintesi clorofilliana avviene soltanto in presenza della luce del Sole ed è importante perché assorbe dall’aria l’anidride carbonica, nociva per tutti i viventi, e libera attraverso gli stomi l’ossigeno, un gas prezioso perché ci permette di respirare. 4. La linfa elaborata arriva dovunque: nelle foglie stesse, nei frutti, nei semi, nel fusto e nelle radici.

esperimento Procurati una piantina in un vaso. Coprila bene con uno scatolone che abbia una piccola apertura laterale dalla parte della luce. Attendi alcuni giorni, poi togli lo scatolone. Come si presenta la piantina? È come l’avevi lasciata?

Geniale! Indica con una X. 1. La linfa grezza viene trasportata A dalle foglie alle radici. B solo dalle radici al fusto. C dalle radici fino alle foglie. D dalle radici all’esterno.

218

2. La fotosintesi avviene se c’è A luce solare. B acqua. C vento. D polvere.

3. La clorofilla si trova A nel fusto. B nelle foglie. C nelle radici. D nel terreno.


SCIENZE

I viventi > Le piante

La respirazione Come tutti gli esseri viventi, anche le piante respirano, cioè assorbono dall’aria ossigeno ed eliminano anidride carbonica. L’ossigeno serve alla pianta per poter disporre dell’energia sufficiente a vivere. Alle piante ne basta una piccola quantità rispetto agli animali, che invece si devono muovere. I vegetali non hanno organi specifici per la respirazione come i polmoni, ma respirano attraverso gli stomi delle foglie. La respirazione avviene sia di giorno che di notte. Le piante producono più ossigeno con la fotosintesi rispetto a quello che consumano con la respirazione. Notte: solo respirazione

ossigeno

anidride carbonica

La traspirazione Un’altra funzione svolta dalle foglie è la traspirazione, con cui la pianta elimina l’acqua in eccesso attraverso gli stomi, sotto forma di vapore acqueo.

Giorno: respirazione e fotosintesi ossigeno

anidride carbonica

anidride carbonica

ossigeno

Pagina superiore

vapore acqueo

Pagina inferiore

diamoci una mano

STUDIO scienze

Insieme a un compagno coprite una piantina con un sacchetto di plastica trasparente. • Osservate che cosa accade quando mettete la piantina per un po’ di tempo al Sole.

Colora i riquadri con le frasi che si riferiscono alla respirazione delle piante.

• Poi sistematela in un posto più fresco e ombreggiato. • Scrivete una spiegazione sul fenomeno che avete osservato.

Avviene nelle foglie.

Assorbe anidride carbonica ed elimina ossigeno.

Assorbe ossigeno ed espelle anidride carbonica.

Ha bisogno della luce lunare.

Elimina l’acqua in eccesso.

Avviene solo di giorno.

Video

219


SCIENZE

I viventi > Le piante

La riproduzione delle piante

petalo corolla pistillo

antera

polline

stame ovario calice

ovulo sepalo

stelo

Un’ape che impollina un fiore.

Tutti i vegetali si riproducono, cioè danno vita a nuove piante, in modo differente a seconda della specie e delle condizioni ambientali in cui si trovano. La maggior parte delle piante svolge questa funzione grazie al fiore, in cui sono contenuti gli organi necessari alla riproduzione. Il fiore è costituito da diverse parti, ciascuna con una funzione precisa: • gli stami, sottili filamenti che terminano con un rigonfiamento, e l’antera, che contiene una polverina gialla, il polline, composto da cellule maschili; • il pistillo, l’organo femminile, in fondo al quale c’è l’ovario, che racchiude gli ovuli, cioè le cellule femminili; • la corolla, composta dai petali colorati, che racchiudono e proteggono gli stami e il pistillo, e attraggono gli insetti impollinatori; • lo stelo, che sostiene il fiore e in alto si allarga formando delle foglioline dette sepali. L’insieme dei sepali forma il calice.

Dal fiore al frutto La riproduzione avviene in tre fasi. 1. Impollinazione: il vento o gli insetti fanno sì che il polline degli stami raggiunga il pistillo di un fiore della stessa o di un’altra pianta. 2. Fecondazione: quando un granello di polline raggiunge l’ovulo femminile, si forma il seme, che darà vita a una nuova pianta. L’ovario si ingrossa e si trasforma in frutto. 3. Disseminazione: consiste nella dispersione dei semi contenuti nel frutto. Può avvenire ad opera del vento, dell’acqua, degli animali o anche di un frutto maturo che cade al suolo e libera i semi.

1

220

2

3


SCIENZE

I viventi > Le piante

Dal seme alla pianta Quando il seme cade in un terreno fertile e trova condizioni favorevoli, la nuova pianta germoglia e comincia a svilupparsi: è la germinazione. Leggi e osserva le fasi della germinazione di una nuova pianta. 1. Il seme si apre e compone l’embrione. 2. Si forma la plantula, cioè il primo fusticino. 3. Cresce la radichetta primaria, che con il tempo diventerà la radice vera e propria della pianta. 4. Compaiono le prime foglioline. 5. Si sviluppano il fusticino e le foglie, si allungano le radici. La pianta non si nutre più dalla riserva di cibo del seme, ma da sola attraverso la fotosintesi: la germinazione è completa.

1

2

3

4

Ogni seme presenta all’esterno una specie di guscio chiamato tegumento. All’interno c’è una piccola piantina in miniatura, l’embrione, e uno o due cotiledoni ricchi di sostanze nutritive.

5 Pianta di fagioli

STUDIO scienze

COMPITO DI REALTà

Completa la mappa con le parole chiave del testo.

Riempi di cotone un barattolo trasparente e aggiungi un po ‘ d’acqua. Metti dei semi di fagiolo nel cotone e attendi alcuni giorni. Appena sono spuntate le radici, stacca delicatamente i cotiledoni di alcune piantine e lascia intatte le altre. Osserva per alcuni giorni le piantine. • Che cosa noti? • Perché le piantine senza cotiledoni deperiscono?

Quando un granulo di polline si unisce a un ovulo avviene la ...............................................

Il ..................................... è la parte femminile del fiore. IL FIORE

Nell’ ................................. è contenuto il polline.

Gli ..................................... sono la parte maschile del fiore.

Esercizi interattivi

221


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 47

i viventi compiono il ciclo vitale: - nascere - nutrirsi e crescere - riprodursi - morire

1° REGNO

2° REGNO

3° REGNO

4° REGNO

5° REGNO

PIANTE: sono organismi autotrofi. La cellula vegetale è la loro parte più piccola.

FUNGHI: non hanno la clorofilla. Sono organismi eterotrofi.

ANIMALI

PROTISTI: microscopici organismi acquatici

MONERE: sono i batteri

Si dividono in: - piante semplici - piante complesse. Le parti principali della pianta sono: radici, fusto, chioma.

Si dividono in: - funghi a cappello - muffe - lieviti

Funzioni vitali: - respirazione - nutrizione (fotosintesi) - riproduzione (spore o semi) - traspirazione 222

Mappa audioletta

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere. mi ha aiutato in parte a ripetere. non mi ha aiutato. PDF


Quaderno pp. 42-43

VERSO LE COMPETENZE

Completa le sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

i viventi Gli esseri .................................... compiono il ciclo ...................................: nascono, si ........................., crescono, si riproducono e, infine, muoiono. Vengono classificati in cinque grandi gruppi o ..................................... Quello delle piante, quello dei ...................................., degli ...................................., dei protisti e delle monere.

le piante Nelle piante, la parte più piccola è la .................................... vegetale, su cui si fonda tutto l’organismo vivente. Le piante sono organismi ..................................., cioè si producono da sole il nutrimento, attraverso la fotosintesi ..................................... Le piante sono classificate in due grandi gruppi: le piante ................................................ e quelle ......................................... Esse compiono le funzioni vitali: la ............................................................, la nutrizione, la ........................................, e la traspirazione. Le parti principali della pianta sono: le .........................., il .............................. e la .....................................

I funghi I funghi non hanno la .................................... che rende possibile la fotosintesi. Sono organismi ..................................... Per procurasi il cibo necessario a vivere, si attaccano ad altre piante o animali. Esistono tre tipi di funghi: i funghi a ............................., le ............................ e i ..................................

Geniale! Indica con una X. 1. I viventi A sono divisi in quattro regni. B compiono il ciclo vitale. C si nutrono tutti con la fotosintesi. D si riproducono con i semi.

3. Le piante semplici A sono gli organismi più recenti. B si riproducono con i semi. C sono gli organismi più antichi. D non hanno cellule.

2. I funghi A possiedono poca clorofilla. B sono organismi eterotrofi. C sono di due tipi. D sono organismi autotrofi.

4. I protisti A non sono organismi viventi. B sono grandi organismi acquatici. C sono microscopici. D sono piccole piante. Audio

223


SCIENZE

I viventi > Gli animali

Il regno degli animali

Il lupo si procura il cibo cacciando altri animali.

Il Regno degli animali è costituito da oltre 8 milioni di specie e ancora se ne scoprono di nuove. Come i vegetali, gli animali hanno un ciclo vitale: nascono, si nutrono, crescono, si riproducono e infine muoiono. Mentre le piante trascorrono la vita ferme nello stesso luogo, gli animali si muovono per poter svolgere le funzioni vitali: inseguire la preda o scappare, trovare un compagno per riprodursi e cercare il cibo. A differenza dei vegetali infatti, gli animali non sono in grado di produrre il loro nutrimento da soli e sono detti eterotrofi. Grazie alla loro capacità di movimento e di adattamento, gli animali sono diffusi in ogni ambiente. Anche l’uomo fa parte di questo regno. Gli animali sono formati da cellule che svolgono tutte le funzioni vitali.

La cellula animale, rispetto a quella vegetale, non ha i cloroplasti che contengono la clorofilla, i vacuoli con le riserve d’acqua e la parete cellulare. 1 Nucleo: controlla tutte le funzioni della cellula e la sua riproduzione. 3 2 Citoplasma: è una sostanza simile alla gelatina che contiene gli organuli, come i mitocondri. Qui avviene la respirazione cellulare, che serve a produrre l’energia necessaria alla cellula.

1 2

3 Membrana cellulare: protegge la cellula. Permette il passaggio delle sostanze nutritive e l’eliminazione di quelle di scarto.

STUDIO scienze

diamoci una mano

Leggi con attenzione il testo di questa pagina e sottolinea con colori diversi le caratteristiche degli animali.

Insieme a un tuo compagno riporta in un elenco le caratteristiche della cellula animale e vegetale. Disegnate le due cellule. Aiutatevi anche con le illustrazioni del testo.

224

Lezioni disciplinari per la didattica inclusiva


SCIENZE

I viventi > Gli animali

Come respirano Durante la respirazione, gli animali assorbono l’ossigeno presente nell’aria o nell’acqua ed eliminano l’anidride carbonica. Gli animali respirano sia di giorno sia di notte, con organi diversi, a seconda della specie a cui appartengono.

polmoni

branchie

Nei mammiferi, negli uccelli, nei rettili e in molti anfibi l’aria entra dalla bocca e penetra in due sacche simili a spugne, i polmoni. Qui viene prelevato l’ossigeno che poi è trasportato dal sangue nei vari organi del corpo e viene ceduta l’anidride carbonica di scarto. I pesci, e in genere gli animali acquatici, respirano attraverso delle lamelle poste ai lati della testa, le branchie. L’acqua viene prelevata dalla bocca e, prima di uscire all’esterno, viene filtrata dalle branchie che catturano l’ossigeno necessario ai vari organi.

trachee

Gli insetti e altri piccoli animali respirano con le trachee, tubicini che si aprono all’esterno attraverso piccole aperture, dette stigmi, che si trovano nell’addome, la parte finale del loro corpo.

pelle

Negli animali di piccole dimensioni come il lombrico e anche nella rana e in alcuni anfibi, la respirazione avviene attraverso la pelle, in cui dei piccolissimi fori consentono di far entrare ossigeno e far uscire acqua e anidride carbonica.

STUDIO scienze Scrivi per ogni specie gli organi di respirazione corretti. rettili: ................................................. mammiferi: ................................... uccelli: ..............................................

anfibi: ........................ e ......................... pesci: ....................................................... insetti: .....................................................

Geniale! Indica con una X. La respirazione negli animali può avvenire A attraverso i polmoni, le trachee, la pelle e le branchie. B solo attraverso i polmoni, le branchie e la pelle. C attraverso i polmoni, le branchie, le trachee e le foglie. D attraverso le branchie e la pelle.

La volpe, come tutti i mammiferi, respira con i polmoni.

225


SCIENZE

I viventi > Gli animali

Pecora

Leone

STUDIO scienze Fai una tabella sul quaderno con cinque nomi di erbivori, carnivori e onnivori che conosci.

Geniale! Indica con una X. 1. Sono animali erbivori A il leone, la giraffa e l’oca. B la mucca, la capra e la giraffa. C l’orso, lo squalo e la tigre. 2. Gli animali onnivori hanno denti A larghi e piatti. B affilati. C adatti a vari tipi di alimenti.

226

Come si nutrono Gli animali devono andare alla ricerca del cibo nell’ambiente in cui vivono. In base alla loro alimentazione gli animali si dividono in: • erbivori, se consumano vegetali; • carnivori, se si nutrono della carne di altri animali; • onnivori, se si cibano sia di vegetali sia di animali. Gli animali hanno sviluppato caratteristiche fisiche in base al tipo di cibo di cui si nutrono, in particolare la bocca e i denti. Gli erbivori, come la pecora, la mucca, il cavallo, la giraffa... possiedono una dentatura composta da denti larghi e piatti, per triturare l’erba. I carnivori, come il leone e lo squalo hanno denti affilati, adatti a strappare e tagliare la carne. Gli onnivori, tra cui l’uomo, l’orso, il maiale, hanno sviluppato una dentatura complessa, adatta sia a lacerare la carne che a sminuzzare e triturare i vegetali. Anche il becco degli uccelli ha forma diversa in base al tipo di alimentazione. I granivori, come il passero o il pappagallo, hanno becchi corti e robusti, adatti a spezzare i semi e i gusci dei frutti. I rapaci, come l’aquila, hanno il becco con bordi affilati e a forma di uncino con cui uccidono la preda e poi ne strappano la carne.

Passero

Aquila


SCIENZE

I viventi > Gli animali

Come si riproducono La maggior parte degli animali si riproduce attraverso la fecondazione, ovvero quando una cellula sessuale maschile si unisce a una cellula sessuale femminile. Dalla loro unione si forma un nuovo essere: l’embrione. A seconda che lo sviluppo dell’embrione avvenga all’esterno o all’interno del corpo della madre, gli animali vengono suddivisi in tre gruppi: ovipari, vivipari e ovovivipari. Gli ovipari sono gli animali che depongono le uova fecondate. Il nuovo organismo è protetto dal guscio e si sviluppa nutrendosi con le sostanze contenute nell’uovo. La porosità del guscio permette anche il ricambio dell’aria. Quando il nuovo essere è formato, rompe il guscio ed esce all’esterno. Esso è subito capace di compiere le funzioni vitali più importanti. Sono ovipari i pesci, gli anfibi, i rettili, gli insetti e gli uccelli. I mammiferi, quindi anche l’uomo, sono vivipari, poiché il nuovo essere si sviluppa all’interno del corpo materno. Quando è completamente formato, il nuovo organismo viene partorito, cioè esce all’esterno. Nel primo periodo di vita egli ha bisogno delle cure parentali: la madre gli sta vicino, lo protegge e lo alimenta con il latte che il piccolo succhia dalle mammelle. In alcuni animali, chiamati ovovivipari, il nuovo organismo si sviluppa in un uovo che resta nel corpo materno. Quando il guscio è pronto a schiudersi, cioè a rompersi, il piccolo rompe il guscio, esce dal corpo della madre e viene alla luce. Sono ovovivipari alcuni pesci come gli squali e alcuni rettili come la vipera.

Il cigno accudisce le uova che si stanno aprendo.

La cagna allatta i suoi cuccioli.

Lo squalo è un animale ovoviviparo. Alcuni animali come il canguro e il koala portano i piccoli nel marsupio. Essi infatti partoriscono i cuccioli non ancora completamente formati. Lo sviluppo si conclude nel marsupio della madre, una specie di tasca posta sulla pancia in cui ci sono le mammelle per il latte.

in matematica Suddividete la classe in tre gruppi. Ciascun gruppo svolgerà un’indagine tra i compagni di tutte le classi quarte per sapere quali animali hanno in casa. Una volta raccolti i dati, ogni gruppo classificherà in un diagramma gli animali in base alla loro riproduzione.

227


SCIENZE

I viventi > Gli animali

Atlante pp. 4-5

Gli invertebrati Gli zoologi, gli studiosi del regno animale, hanno distinto gli animali in due grandi gruppi, basandosi sulla presenza o meno di uno scheletro interno e della colonna vertebrale: • gli invertebrati sono animali privi di uno scheletro interno; La chiocciola ha un evidente esoscheletro che la protegge.

Gusci di conchiglie.

• i vertebrati sono animali con uno scheletro interno e una colonna vertebrale che li sostiene. Anche gli invertebrati possono presentare delle parti dure: esse però sono esterne al corpo e formano l’esoscheletro, cioè lo scheletro esterno. L’esoscheletro ha soprattutto funzione protettiva: è il caso della conchiglia dei molluschi o della corazza che racchiude il corpo degli insetti. Gli invertebrati sono tra gli animali più antichi comparsi sulla Terra. Essi sono diversissimi tra loro e vivono nell’acqua, nell’aria, sulla terra e sottoterra. Gli scienziati li classificano in base alle caratteristiche fisiche e a come svolgono le loro funzioni vitali.

Spugna marina

Le spugne o poriferi Vivono attaccate ai fondali marini. Il corpo è formato da tanti pori attraverso i quali respirano e filtrano l’acqua, trattenendo microscopici esseri viventi per nutrirsi.

I celenterati Meduse

Stella marina

228

Sono animali acquatici come le meduse, le idre e gli anemoni di mare. Il corpo è a forma di sacco e ha un’apertura con molti tentacoli ricchi di sostanze velenose e urticanti, che servono per difendersi dai predatori o per attaccare le prede. Anche i coralli fanno parte di questo gruppo. Essi sono caratterizzati da uno scheletro esterno che, dopo la morte, si trasforma in materiale roccioso.

Gli echinodermi Sono rivestiti da uno scheletro esterno e si spostano sui fondali marini utilizzando tentacoli o aculei posti sul ventre. Hanno la bocca rivolta verso il basso. Ne fanno parte le stelle marine e i ricci di mare.


SCIENZE

I viventi > Gli animali

I molluschi Si dividono in acquatici, come le vongole, le seppie e i polpi, e terrestri, come le lumache e le chiocciole. Hanno un corpo molle e una parte muscolare che permette loro di muoversi. Alcuni sono protetti da un guscio esterno detto conchiglia.

Gli anellidi Sono i vermi. Hanno il corpo molle e allungato, composto da una serie di anelli che, contraendosi e allungandosi, ne consentono il movimento. Possono vivere nel terreno, in acqua e anche all’interno di altri animali o piante come parassiti, cioè assorbendo le sostanze nutritive dell’organismo che li ospita. Il più conosciuto è il lombrico.

Gli artropodi

Il polpo è dotato di tentacoli.

torace

Si possono trovare in ogni tipo di ambiente e possiedono delle caratteristiche comuni: • hanno spesso una struttura rigida esterna, l’esoscheletro; • spesso sono dotati di chele, antenne o pungiglioni; • hanno il corpo diviso in tre parti: il capo, il torace e l’addome; • hanno organi di senso sviluppati, come antenne e occhi.

capo

ali

zampe

addome

Sono il più grande gruppo di organismi viventi e vengono divisi in: - insetti: hanno sei zampe e due o quattro ali. Sono moltissimi: farfalle, api, vespe, cavallette, libellule... Nascono sotto forma di larva, poi subiscono una metamorfosi, cioè una trasformazione che permette loro di diventare insetti adulti; - aracnidi: hanno otto zampe e sono quasi tutti carnivori. Ne fanno parte i ragni, gli scorpioni, gli acari; - crostacei: vivono per lo più nei mari e si caratterizzano per le loro forti chele, evidenti nei granchi, nei gamberi e nelle aragoste; - miriapodi: hanno più di dieci zampe, come i millepiedi. Il ragno tesse la ragnatela con cui cattura gli altri insetti di cui si nutre.

Geniale! Indica con una X. 1. Gli artropodi sono A gli invertebrati meno diffusi sulla Terra. B gli invertebrati più diffusi sulla Terra. C ormai estinti.

2. Gli insetti hanno A 4 zampe. B 8 zampe. C 6 zampe.

STUDIO scienze Scegli un invertebrato e costruisci la sua carta d’identità.

229


SCIENZE Il panda è un mammifero.

I viventi > Gli animali

Atlante

p. 50

Quaderno

p. 37

I vertebrati Nei vertebrati la colonna vertebrale è l’elemento portante dello scheletro interno, che si chiama endoscheletro. La funzione principale dell’endoscheletro è sostenere il corpo. Gli organi sono ben distinti e a ognuno è assegnata una funzione specifica: la respirazione, il movimento, la digestione... Anche gli organi di senso sono ben sviluppati. I vertebrati si dividono in cinque grandi gruppi detti classi: • pesci; • anfibi; • rettili; • uccelli; • mammiferi.

Il ghiro dorme in letargo.

I pesci, gli anfibi, i rettili, alcuni mammiferi (specialmente i roditori) e tutti gli invertebrati sono animali eterotermi: la loro temperatura corporea varia in relazione a quella dell’ambiente esterno e perciò sono detti “a sangue freddo”. Essi ricorrono ad alcune strategie per affrontare le forti variazioni di temperatura e la scarsità di cibo. Si rifugiano, per esempio, sottoterra o sprofondano in un lungo sonno, il letargo, come il ghiro, la marmotta e lo scoiattolo. Gli uccelli e i mammiferi sono invece omeotermi: la loro temperatura è costante, indipendentemente da quella dell’ambiente esterno, perciò sono detti “a sangue caldo”.

Una lucertola ferma al Sole per scaldarsi.

STUDIO scienze Completa con i termini corretti che trovi nel testo. Gli animali ................................................... vengono chiamati a “sangue caldo” e riescono a regolare la loro ........................................................ corporea. Gli animali a “sangue freddo” sono detti ...................................................... e la loro temperatura ...................................................... con quella dell’ambiente esterno. Essi mettono in atto delle strategie come quella di andare in ............................ per proteggersi dalle ...................................................... di temperatura.

230

La giraffa è un animale a sangue caldo.


SCIENZE

I viventi > Gli animali

I pesci Vivono nell’acqua e respirano attraverso le branchie e sono i vertebrati più antichi. Il corpo è affusolato, coperto di piccole scaglie, le squame e di muco, una sostanza viscida che facilita il movimento nell’acqua. Grazie alle pinne si muovono e cambiano direzione, mentre con la coda si danno la spinta in avanti. Alcuni pesci possiedono la vescica natatoria, una specie di palloncino che si gonfia d’aria quando il pesce vuole salire verso la superficie. Il loro scheletro può essere osseo, perciò molto resistente, oppure cartilagineo, meno duro ma più elastico.

coda

pinna anale

pinna dorsale

pinna ventrale

colonna vertebrale branchie

vescica natatoria

pinna pettorale

Gli anfibi La parola anfibi significa “dalla doppia vita”: infatti appena nati vivono nell’acqua e respirano con le branchie; da adulti subiscono una metamorfosi, diventano terrestri e respirano con i polmoni. Gli anfibi furono i primi animali sulla Terra a passare dalla vita acquatica a quella terrestre. Sono anfibi le rane, le salamandre e i tritoni. Un esempio della metamorfosi di un anfibio è quello dei girini. La loro vita inizia nell’acqua, appena usciti dalle uova: dove respirano con le branchie. Successivamente i girini si trasformano in animali terrestri, le rane, e respirano con i polmoni. Uova di rana

1

Girini

2

I rettili

Rana adulta

3

La tartaruga marina è un rettile acquatico.

Sono animali sia terrestri sia acquatici dal corpo allungato che termina con una coda. Il corpo è ricoperto di scaglie o placche rigide, che li proteggono dalle variazioni di temperatura. Non sopravvivono ai climi molto freddi. Sono rettili le tartarughe, i coccodrilli, i serpenti e le lucertole.

231


SCIENZE

I viventi > Gli animali

Quaderno

p. 36

Gli uccelli

Gli struzzi sono diventati dei formidabili corridori, grazie a lunghi passi di 4-5 metri l’uno.

Gli uccelli possiedono una struttura fisica che consente loro di volare. Il loro scheletro è leggero, perché composto di ossa cave. Le penne della coda, chiamate timoniere, consentono di regolare la direzione in aria. I muscoli pettorali sono molto sviluppati per permettere il movimento delle ali. Gli uccelli respirano con i polmoni, ma possiedono anche delle sacche aeree che consentono un maggiore apporto di ossigeno, necessario per l’attività del volo. Oltre alle due zampe, il corpo è ricoperto da penne impermeabili all’acqua e da piume che trattengono il calore corporeo. Esistono alcuni uccelli che non sanno più volare. I più noti sono gli struzzi, i pinguini e le galline. Nei pinguini le ali sono diventate pinne, che li rendono dei veloci nuotatori.

I mammiferi

Il delfino è un mammifero acquatico.

I mammiferi sono comparsi per ultimi sul pianeta Terra. Sono animali che si sono adattati a vivere in qualsiasi ambiente. Ci sono mammiferi: • acquatici, come i delfini, le orche e le balene; • terrestri, come i cani, i gatti, i leoni e l’uomo; • volatili, come i pipistrelli. Spesso hanno il corpo ricoperto di peli, più o meno folti. Possono raggiungere dimensioni molto grandi, come gli elefanti e le balene, oppure piccolissime come i topi e gli scoiattoli.

COMPITO DI REALTà

STUDIO scienze

In classe svolgete una ricerca su Internet per raccogliere immagini e articoli di giornale che riguardano un uccello o un mammifero a rischio di estinzione. Realizzate un documento con tutte le informazioni raccolte.

Vero o falso? Indica con una X.

232

Esercizio interattivo

1. I vertebrati hanno uno scheletro esterno. 2. Alcuni mammiferi possono volare. 3. I molluschi non hanno lo scheletro interno e la colonna vertebrale. 4. Gli anfibi sono eterotermi. 5. Il corpo dei pesci non è ricoperto da squame.

V V

F F

V V V

F F F


DENTRO Le Scienze

I viventi > Gli animali

Francobolli per la natura Da più di 20 anni l’Amministrazione postale delle Nazioni Unite emette francobolli per sensibilizzare le persone su alcune specie in estinzione nel mondo. Nel 2017 sono stati realizzati dodici francobolli che illustrano nuove specie a rischio. I francobolli sono in tre valute (euro, dollaro e franco svizzero), a ognuna delle quali sono state dedicate quattro specie. È stato realizzato anche un album fotografico contenente la serie delle specie minacciate d’estinzione. In ogni pagina è raffigurata una delle 12 specie a rischio.

La bandiera delle Nazioni Unite.

I francobolli da 0,80 euro ritraggono la capra caucasica, il nautilus, lo zenzero africano e il geco blu.

I francobolli da 1,50 franchi svizzeri sono dedicati al camaleonte nano, al diavolo di mare, al baobab e alla rana verde scavatrice. Un raro esemplare di geco blu.

diamoci una mano I francobolli da 1,15 dollari raffigurano il geco dai grandi occhi, lo squalo volpe, il pesce angelo di Clarion e lo sclerocactus.

Con un compagno inventate e disegnate dei francobolli che raffigurino animali a rischio estinzione e i luoghi in cui vivono. Realizzate poi un piccolo album che raccolga tutti i disegni dei francobolli.

233


NARRATIVA

I viventi > Gli animali

Il re della savana Leggi il testo.

I leoni vivono in gran parte dell’Africa a sud del deserto del Sahara, tranne nei deserti e nelle foreste pluviali, e in India. La differenza d’aspetto in base al sesso è molto evidente: i maschi sfoggiano una criniera, più o meno folta in base alla condizione di salute dell’individuo e all’area di origine, e pesano fino a 200 kg (contro i 120 kg delle femmine). Lunghi mediamente 2,5-3,3 m e alti circa 1 m, i leoni hanno una pelliccia che varia dall’ocra al grigio in base all’ambiente in cui vivono. I leoni sono animali sociali che vivono in gruppi anche di 40 individui, composti da pochi maschi adulti, svariate femmine, giovani di entrambi i sessi e cuccioli. I maschi adulti sono continuamente impegnati a difendere le femmine dai pretendenti e spesso rimangono feriti o uccisi durante i combattimenti. Pertanto, la vita media di un maschio dura 5-10 anni. Le femmine invece sopravvivono fino a 15 o 16 anni. Adatt. da Focus Junior

STUDIO scienze S ottolinea nel brano le informazioni sulle caratteristiche fisiche (peso, altezza e lunghezza) dei leoni maschi. Rispondi alle domande. • In quali luoghi vivono i leoni? • Perché il colore della pelliccia del leone può variare? • Quali sono i compiti principali dei leoni maschi?

COMPITO DI REALTà Con i tuoi compagni confrontate il modo di vivere dei leoni liberi e quello dei leoni negli zoo o nei circhi. Elencate le cose che, secondo voi, non è giusto che gli animali subiscano. Raccogliete immagini o fate dei disegni. Realizzate un cartellone con tutto il materiale che avete prodotto in classe.

234


NARRATIVA

I viventi > Gli animali

Mammiferi della savana Leggi i seguenti testi scientifici.

A. L’elefante è un mammifero che vive tra i 50 e i 70 anni. Ha un udito e un olfatto molto sviluppati che compensano una vista abbastanza debole. Ha 2 zanne e una proboscide che deriva dall’unione del naso con il labbro superiore. È erbivoro. Vive in branco e il maschio resta a lungo con una femmina. Gli elefanti possiedono una memoria molto sviluppata. B. Il leopardo è tra i più noti felini selvatici. Ha un udito straordinario, una buona vista e un buon olfatto. Trascorre spesso le sue giornate sugli alberi per riposarsi; corre velocemente, ma la sua tecnica di caccia preferita è quella di stare molto tempo acquattato per terra, strisciando lentamente verso la preda. Il suo nemico più pericoloso è il leone. C. Il bufalo è un mammifero di grosse dimensioni, dal pelo di colore scuro. Pesa dai 700 ai 1000 kg. Ha grandi corna ricurve che superano il metro di lunghezza. È un erbivoro; vive in grossi branchi composti da femmine, piccoli e giovani. Ama fare il bagno nell’acqua e nel fango: così si libera dai parassiti e regola la propria temperatura corporea.

STUDIO scienze

.....

.....

Inserisci la lettera del mammifero corretto nelle foto. Rispondi alle domande. • Quale senso è debole negli elefanti? • Perché il leopardo sale sugli alberi? • A che cosa serve il fango per i bufali?

diamoci una mano Lavorate in gruppo. Scegliete quattro mammiferi della savana, due erbivori e due carnivori (non i più conosciuti). Elencate le loro caratteristiche fisiche e le abitudini alimentari.

.....

235


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 48

gli animali compiono

sono formati da

sono

il ciclo vitale: - nascono - si nutrono - crescono - si riproducono - muoiono

cellule con: - membrana cellulare - nucleo - citoplasma

organismi eterotrofi

si classificano in

funzioni vitali

- respirano - si nutrono - si riproducono - si adattano all’ambiente

invertebrati

vertebrati

si suddividono in

si suddividono in

-

poriferi celenterati echinodermi molluschi anellidi artropodi

-

pesci anfibi rettili uccelli mammiferi

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere.

mi ha aiutato in parte a ripetere.

Come hai trovato le attivitĂ proposte in questa unitĂ ? poco interessanti. interessanti. 236

Mappa audioletta

PDF

non mi ha aiutato.


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 43-44

Completa la sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

gli animali Gli animali compiono il ciclo vitale: nascono, si ............................., crescono, si............................................ e infine muoiono. Gli animali sono organismi ...................................., cioè non sono in grado di fabbricarsi il cibo da soli. Sono formati da .................................... che hanno la membrana cellulare, il.................................... e il ..................................... Gli animali svolgono le funzioni ....................................: infatti respirano, si ...................................., si riproducono e si adattano all’ambiente. Si classificano in invertebrati, cioè privi di scheletro interno e della colonna ............................. e vertebrati. Gli invertebrati si suddividono in: poriferi, ................................, echinodermi, ................................., anellidi e ..................................... I vertebrati, invece, si suddividono in: pesci, ...................................., rettili, .................................... e .....................................

Geniale! Indica con una X. 1. Il ciclo vitale degli animali A non finisce mai. B inizia con il nutrimento. C inizia con la nascita. D è composto da due fasi.

3. Le funzioni vitali degli animali A cambiano da vertebrati e invertebrati. B non comprendono la riproduzione. C sono quattro. D non si adattano all’ambiente.

2. Autotrofi vuol dire A eterotrofi. B che devono procurarsi il cibo. C che si producono il cibo da soli. D che non respirano.

4. I vertebrati A hanno uno scheletro interno e la colonna vertebrale. B non hanno la colonna vertebrale. C fanno parte degli invertebrati.

5. I vertebrati si suddividono in A pesci, anfibi, rettili, mammiferi. C pesci, anfibi, uccelli, mammiferi.

B D

pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi. sette regni. Audio

237


SCIENZE

Quaderno C pp. 50-57

L’ECOSISTEMA STUDIO Scienze Osserva le immagini di queste due pagine e rispondi. • Quali tipi di ecosistemi vedi? • Quali elementi caratterizzano un ecosistema naturale? Li vedi nelle foto? Cerchiali. • Le piante e gli animali, secondo te, riuscirebbero a sopravvivere isolati in un ecosistema diverso da quello di origine?

IN STORIA Lo scienziato Ernst Haeckel nel 1866 introdusse il termine ecologia, che significa “studio della casa”. L’ecologia oggi si occupa soprattutto della difesa della natura dall’inquinamento.

238

La vita di ogni organismo che popola la Terra dipende dall’ambiente in cui si trova e da tutto ciò che lo circonda. Gli ambienti come i prati, i laghi, i mari, le montagne, i fiumi sono caratterizzati da elementi fisici ed esseri viventi. • Sono elementi fisici: il clima, l’altitudine, l’esposizione alla luce solare, la temperatura, la disponibilità di acqua, il tipo di terreno... • Gli esseri viventi sono gli organismi vegetali e animali, cioè coloro che vi abitano. Questi fattori possono combinarsi in vari modi e da ciò dipende la formazione di ambienti diversi, e quindi di ecosistemi diversi, che possono essere divisi in: • acquatici: fiumi, mari, laghi, stagni, oceani; • terrestri: praterie, savane, tundre, foreste; • artificiali: città e campi coltivati. Tutti sono studiati da una scienza specifica, l’ecologia.


SCIENZE

CHE COSA IMPARERò C he cos’è un ecosistema. Q uali tipi di ecosistema esistono. L a catena alimentare, la rete alimentare e la piramide ecologica. C he cos’è la biodiversità.

A CHE COSA MI SERVIRà A comprendere che tutti gli organismi viventi e non viventi stabiliscono relazioni tra loro e l’ambiente in cui si trovano. A rispettare l’equilibrio ecologico di ogni ecosistema.

le mie competenze Osservare, raccogliere informazioni e rispettare le regole della natura. onoscere il ruolo preciso C di ogni organismo all’interno della catena alimentare.

239


SCIENZE STUDIO scienze Rispondi alle domande. • Qualunque pianta, messa in un ambiente desertico, allungherebbe le radici. Perché? • Le piante e gli animali sono capaci di trasformarsi durante la loro vita?

COMPITO DI REALTà Anche l’uomo ha saputo adattare le caratteristiche del suo corpo all’ambiente. Fai una ricerca con immagini su come alcune popolazioni del Sud America o dell’Asia riescono a vivere ad altitudini superiori ai 4 000 metri e su come la pelle di molti abitanti dell’Africa riesce a sopportare i forti raggi solari a cui è esposta.

mimetismo

Molti animali modificano il loro aspetto, si mimetizzano in modo da confondersi con l’ambiente, come l’insetto foglia o il camaleonte.

240

L’ecosistema > La selezione naturale

Quaderno p. 25

L’adattamento all’ambiente Tutti gli esseri viventi si sono perfettamente adattati all’ambiente che li ospita. Ogni loro caratteristica corrisponde a una precisa esigenza: quella di sopravvivere nel modo migliore nell’ambiente in cui sono inseriti. Questo avviene grazie a quella che viene chiamata selezione naturale. In base a essa, gli individui con le caratteristiche fisiche più adatte all’ambiente hanno più probabilità di sopravvivere e quindi di riprodursi e di trasmettere tali caratteristiche. L’adattamento graduale di una specie all’ambiente in cui vive e agli altri esseri viventi è chiamato evoluzione, e può durare milioni di anni. Per esempio le radici delle piante che vivono nel deserto sono di solito molto lunghe, per raggiungere l’acqua in profondità nel terreno; i dromedari hanno piedi larghi e piatti con due dita collegate da una membrana per non affondare nella sabbia del deserto. L’evoluzione non riguarda solo i caratteri fisici, ma anche i diversi comportamenti. A tal proposito gli animali predatori hanno sviluppato strategie di caccia sempre più efficaci. Quelli che vengono predati hanno perfezionato a loro volta strategie per nascondersi o fuggire. Ecco le più diffuse:

imitazione

Alcuni animali imitano l’aspetto di specie più pericolose per allontanare i nemici. La farfalla gufo ha sulle ali una coloritura simile agli occhi di un gufo, un uccello rapace che molti predatori evitano.

armi difensive

Diversi animali spruzzano sui predatori liquidi irritanti o maleodoranti, come la puzzola, per scacciarli e disorientarli, riuscendo così a scappare.


SCIENZE

L’ecosistema

La catena alimentare Le più importanti relazioni che legano gli organismi di un ecosistema riguardano il bisogno di nutrirsi, cioè di procurarsi l’energia necessaria per vivere. Questo tipo di relazione si chiama catena alimentare e descrive all’interno di un ecosistema “chi mangia cosa”. Ci sono organismi che mangiano e che, a loro volta, vengono mangiati. Il primo “anello” di tutte le catene alimentari è la luce del Sole, che fornisce l’energia alle piante, da cui poi inizia la catena. Nell’ecosistema rappresentato nel disegno: • la chiocciola mangia l’erba; • il riccio mangia la lumaca; • il falco mangia il riccio. Ogni passaggio è collegato al precedente come gli anelli di una catena.

Il riccio è un consumatore secondario.

1 5 6

2

3

4

Il falco si nutre di un serpente.

In base a come si procurano il cibo, gli organismi assumono un ruolo nell’ecosistema e vengono suddivisi in tre categorie: produttori; consumatori; decompositori. I produttori sono le piante che, attraverso la fotosintesi, si producono da sole il nutrimento. I vegetali vengono mangiati dai consumatori primari, cioè dagli erbivori. Questi ultimi sono a loro volta mangiati dai consumatori secondari, ovvero i carnivori e gli onnivori che si nutrono di erbivori. Essi sono infine mangiati dai consumatori terziari, cioè gli onnivori e i carnivori che mangiano altri carnivori. I decompositori sono batteri, funghi e muffe che si nutrono di resti di animali e vegetali morti, e arricchiscono così il terreno di sostanze nutritive che formano lo strato di humus del terreno. Da esso le piante ricavano il loro nutrimento, e così il ciclo ricomincia.

STUDIO scienze O sserva il disegno e ripeti a voce i passaggi della catena alimentare. Completa le definizioni. • I decompositori sono... • I produttori sono... • I consumatori primari sono... • I consumatori secondari sono... • I consumatori terziari sono...

241


SCIENZE

Quaderno p. 29

L’ecosistema

La rete alimentare In un ecosistema un organismo può appartenere a più catene, che così si intrecciano tra loro e danno origine a una fitta rete di relazioni e rapporti, chiamata rete alimentare. Essa è composta da nodi, che corrispondono ai componenti dell’ecosistema, collegati tra loro da relazioni di predazione del tipo: “è mangiato da”. Ecco un esempio di rete alimentare dell’ecosistema bosco con indicati i vari collegamenti, i produttori e gli ordini di ciascun consumatore.

è mangiato da è decomposto da

COMPITO DI REALTà

STUDIO scienze

Anche nelle acque dolci e salate nascono reti alimentari. Realizzate un cartellone simile al disegno sopra, con indicate le varie categorie e le relazioni tra di esse. Fate degli esempi per ciascuna.

Osserva il disegno. Realizza una tabella in cui indicare il nome di ogni elemento dell’ecosistema e a quale categoria, ed eventualmente ordine, appartiene. Infine ripeti a voce i rapporti dei singoli organismi all’interno della rete.

242


SCIENZE

L’ecosistema

La piramide ecologica Alla base di ogni catena alimentare ci sono i vegetali che producono le sostanze nutritive, trasmesse poi agli altri organismi. La quantità di tali sostanze però diminuisce a ogni passaggio della catena, perché una parte viene consumata dai vari individui o eliminata come scarto. Affinché una catena alimentare si mantenga in equilibrio è quindi necessario che i produttori siano in quantità maggiore dei consumatori e che i predatori siano meno numerosi delle prede. Queste proporzioni sono ben rappresentate dalla piramide ecologica. Ogni livello della piramide si ricollega alla base, perché sia i produttori sia i consumatori producono resti che devono essere decomposti e trasformati. Se, per qualche motivo, uno dei gradini della piramide si modifica in modo rilevante, il cambiamento coinvolge anche tutti gli altri livelli e l’equilibrio biologico si rompe. Questi sconvolgimenti possono avere cause naturali, come la siccità, le alluvioni, gli incendi, le eruzioni vulcaniche, oppure dipendere da attività umane come l’inquinamento e il disboscamento.

consumatori terziari o di 3° grado

consumatori secondari o di 2° grado consumatori primari o di 1° grado

STUDIO scienze sserva la piramide O ecologica e rispondi. • Quali sono gli organismi più numerosi? • Quali sono meno numerosi? • Perché è giusto che sia così? • In una piramide ecologica, dove si trova l’uomo? Perché? ottolinea nel testo le S cause principali che possono portare alla rottura dell’equilibrio in un ecosistema.

produttori

decompositori

diamoci una mano Completa con le parole corrette questo esempio di equilibrio naturale alterato. Poi confronta le tue risposte con quelle di un compagno. cibo • diminuiscono • aumentano • distrutta Aumenta il numero delle volpi. • Ricci e rane .................................................... • Cavallette e lucertole .............................. • La vegetazione viene .............................. • Molti erbivori restano senza ................ e perciò muoiono.

Esercizio interattivo

243


CITTADINANZA

Quaderno pp. 30-31

L’ecosistema

SOS biodiversità... Il logo della Convenzione sulla Diversità Biologica.

Il capovaccaio è un uccello rapace, un tempo molto diffuso nel Mediterraneo e oggi ridotto a pochi esemplari.

Il progetto Asap punta a monitorare il numero di specie aliene in Italia.

a

La biodiversità rappresenta l’insieme di tutti gli organismi viventi presenti negli ecosistemi. Quando un ecosistema è ricco di organismi differenti, è in grado di mantenersi meglio in equilibrio proprio grazie a tutte le relazioni che essi riescono a stabilire. Da quando l’uomo ha iniziato a modificare l’ambiente per adattarlo alle sue esigenze, gli ecosistemi hanno subìto numerosi danni. Di conseguenza, quando una specie vegetale o animale scompare, è tutto l’ecosistema che ne risente, uomo compreso. La Convenzione sulla Diversità Biologica è nata nel 1992 con lo scopo di affermare che la biodiversità sulla Terra è un patrimonio dell’umanità e perciò deve essere protetta e conservata da tutti, attraverso leggi rigide. Un ecosistema può essere minacciato anche quando vi si introduce una nuova specie, sia animale sia vegetale, non prevista all’origine, chiamata quindi aliena. Questa presenza ne può alterare infatti gli equilibri e compromettere la sopravvivenza di tutte le specie che vi vivono. Molti Paesi hanno aumentato i controlli negli aeroporti per verificare che non vengano introdotti piante, semi e animali non compatibili con i propri ambienti. Le principali cause di riduzione della biodiversità sono: • i cambiamenti climatici; • l’introduzione di specie di altri ambienti (aliene); • l’eccessivo sfruttamento dei terreni per coltivazioni e pascoli; • l’inquinamento; • gli incendi boschivi; • la caccia illegale.

b

c

Le specie marine invasive sono molto difficili da controllare e limitare. Il granchio tropicale (a), il pesce scorpione (b) e il pesce flauto (c) sono alcune delle 600 specie tropicali che ormai sono presenti anche nei nostri mari.

244


L’ecosistema

CITTADINANZA

Atlante pp. 8-9 e 51

... in Italia Il maggior numero di animali e piante minacciati di estinzione, il 35% di flora e fauna d’Europa, si trova proprio nell’area mediterranea, in cui c’è anche l’Italia. L’Italia vede a rischio di estinzione circa 130 specie terrestri e 20 marine. La stessa cosa accade per la flora: anche la biodiversità vegetale è infatti fortemente condizionata dai cambiamenti ambientali provocati dagli sfruttamenti del suolo, dall’uso di sostanze chimiche e tossiche. Vediamo alcuni esempi di specie in pericolo in Italia. Tra gli insetti abbiamo il macaone sardo, una farfalla che vive solo in Sardegna e in Corsica, minacciata dai numerosi incendi che distruggono le piante di cui si nutre, o la salamandrina dagli occhiali, che si riproduce nei ruscelli a sud del fiume Volturno. Così come risulta quasi estinta la lucertola azzurra, che vive sull’isola Capri, in Campania. Tra i pesci marini da tutelare c’è anche lo squalo bianco. Questo grande predatore, che si riproduce nel canale di Sicilia, deve lottare contro il pericolo dell’estinzione.

Macaone sardo

COMPITO DI REALTà Puoi ricavare molti dati e informazioni sullo stato di salute dell’ambiente in Italia consultando la rivista Natura del Corpo Forestale dello Stato. Visita anche la pagina sul sito www.carabinieri.it. Il 22 maggio si celebra ogni anno la “Giornata europea della biodiversità”, in occasione della quale si promuovono molte iniziative per la sua salvaguardia. Trovane una vicino al luogo in cui vivi.

STUDIO scienze Lucertola azzurra

Squalo bianco

Indica con una X i comportamenti corretti per difendere la biodiversità. Introdurre sostanze chimiche nelle acque. Sprecare corrente elettrica e acqua nelle nostre case. Non acquistare animali esotici. Non sporcare l’ambiente durante una gita. Evitare la raccolta differenziata. Non usare impropriamente il fuoco. Ridurre l’uso delle auto e dei motori inquinanti.

245


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 49

l’ecosistema composto da

può essere

ha delle relazioni

- acquatico - terrestre - artificiale è studiato da una scienza specifica: l’ecologia

elementi fisici

-

altitudine clima luce terreno acqua

catene alimentari

reti alimentari

piramide ecologica

caratterizzate da

caratterizzate da

formata da

- produttori - consumatori - decompositori

unione di più catene alimentari

più livelli: - alla base stanno i decompositori - salendo i produttori - infine i consumatori di 1°, 2°, 3° grado

esseri viventi

- vegetali - animali - altri organismi viventi

diario di bordo La mappa: mi ha aiutato molto a ripetere.

mi ha aiutato in parte a ripetere.

Qual è stato l’argomento che ti ha particolarmente interessato? 246

Mappa audioletta

PDF

non mi ha aiutato.


Quaderno pp. 44-45

VERSO LE COMPETENZE

Completa la sintesi. Fai riferimento alla mappa riassuntiva.

L’ecosistema L’ecosistema è un ambiente in cui vivono elementi ............................. ed ................................. viventi. Gli elementi fisici sono: il ...................................., l’...................................., la ...................................., il ...................................., e l’..................................... Gli esseri viventi sono: i ...................................., gli ................................. e tutti gli altri organismi ..................................... Gli ecosistemi si possono suddividere in: .................................... (fiumi, mari, laghi, stagni, oceani), .................................... (praterie, savane, tundre, foreste), artificiali (città, campi coltivati). Sono studiati da una scienza chiamata ..................................... Le più importanti relazioni che legano gli organismi riguarda il bisogno di nutrirsi. Questa relazione si chiama.................................... alimentare ed è composta da: ...................................., consumatori e ................................................................ Un organismo può appartenere a più catene che si intrecciano tra loro, dando origine ad una .................................... alimentare. Ogni catena alimentare deve mantenere una situazione di equilibrio in cui i produttori siano più .................................... dei consumatori. Queste proporzioni sono ben rappresentate dalla ................................ ecologica.

geniale! Indica con una X. 1. L’ecosistema è dato dalle relazioni tra A esseri viventi. B esseri viventi ed elementi fisici. C esseri non viventi. D elementi fisici.

3. I A B C D

2. Gli elementi fisici di un ecosistema sono A solo temperatura e suolo. B solo acqua e sole. C solo terreno e acqua. D altitudine, clima, luce, terreno e acqua.

4. La rete alimentare è composta A da più catene alimentari. B da pesci e vegetali. C solo dai produttori. D da una piramide sociale

consumatori di 1° grado sono: i carnivori. gli erbivori. i vegetali. i decompositori.

Audio

247


METODO DI STUDIO

Ecosistemi a confronto 1 Osserva questi tre ecosistemi. Poi realizza sul quaderno una tabella simile a quella sotto, dove elencare tutti gli elementi che caratterizzano ogni ecosistema.

Ecosistema terrestre

Ecosistema acquatico

Ecosistema artificiale

Produttori: ..................................................

Produttori: ..................................................

Produttori: ..................................................

Consumatori: ............................................

Consumatori: ............................................

Consumatori: ............................................

Decompositori: .........................................

Decompositori: .........................................

Decompositori: .........................................

2 Leggi il testo e sottolinea le parole chiave.

La prima relazione che lega tra loro i componenti di un ecosistema riguarda il nutrimento. Questo tipo di relazione si definisce catena alimentare e descrive, all’interno dell’ecosistema, ”chi mangia cosa”. Ogni passaggio è strettamente collegato a quello che lo precede, proprio come se fosse un anello di una catena. Gli organismi viventi vengono classificati in tre grandi gruppi a seconda di come si procurano il cibo: produttori, consumatori e decompositori. 3 Collega con una freccia i cartellini alle definizioni corrispondenti.

Consumatori Produttori Decompositori

248

• Sono organismi che si nutrono dei resti di animali e vegetali morti, trasformandoli in sostanze più semplici che vengono poi assorbite dal terreno e dalle piante. • Sono organismi eterotrofi, cioè animali che si nutrono di altri organismi viventi. • Sono organismi autotrofi, cioè che sono in grado di fabbricarsi le sostanze nutritive.


MATEMATICA MATEMATICA ...................................................................................... 250 I numeri ............................................................................................................ 251 Parliamo di numeri ..................................................................................... 252 Il sistema di numerazione ...................................................................... 253 Il valore delle cifre ....................................................................................... 254 Leggere e scrivere i numeri ................................................................... 255 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 256 L’addizione - Le proprietà dell’addizione ............................ 258-259 La sottrazione - La proprietà della sottrazione ................ 260-261 LABORATORIO I trucchi del mestiere ............................................... 262 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 263 La moltiplicazione ....................................................................................... 264 Le proprietà della moltiplicazione..................................................... 265 La divisione - La proprietà della divisione .......................... 266-267 Divisioni in colonna ................................................................................... 268 Multipli e divisori ......................................................................................... 270 LABORATORIO I trucchi del mestiere ............................................... 271 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 272 PROBLEMI Problemi quotidiani e problemi aritmetici ......... 274 PROBLEMI Un insieme di parti in relazione tra loro ............... 275 PROBLEMI Dal testo alla risposta ....................................................... 276 PROBLEMI L’importanza della domanda ...................................... 277 PROBLEMI I dati ........................................................................................... 278 PROBLEMI Domande esplicite e domande implicite ........... 280 PROBLEMI Rappresentare per risolvere ......................................... 282 PROBLEMI Risolvere con il diagramma .......................................... 283 Intero e frazione ........................................................................................... 284 L’unità frazionaria ......................................................................................... 285 Le frazioni complementari .................................................................... 286 Frazioni proprie, improprie, apparenti ........................................... 287 Frazioni a confronto ................................................................................... 288 Frazioni e numeri ......................................................................................... 289 PROBLEMI Problemi con le frazioni .................................................. 290 Le frazioni decimali .................................................................................... 291 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 292 Dalle frazioni decimali ai numeri decimali ................................... 294 I decimi .............................................................................................................. 295 I centesimi ........................................................................................................ 296 I millesimi ......................................................................................................... 297 LABORATORIO I trucchi del mestiere ............................................... 298 Addizioni e sottrazioni con i decimali ............................................ 299 Moltiplicazioni per 10, 100 e 1000 con i decimali ................... 300 Moltiplicazioni con i numeri decimali ............................................ 301 Divisioni per 10, 100 e 1000 con i decimali ................................. 302 Divisioni con i numeri decimali .......................................................... 303 VERSO LE COMPETENZE .............................................................................. 305 La misura ........................................................................................................ 306 Il Sistema Internazionale di misura .................................................. 307 Misurare ............................................................................................................. 308 Atlante scientifico:

Atlante

Grandezze e unità di misura ................................................................. 309 Le misure di lunghezza ............................................................................ 310 LABORATORIO I sottomultipli del metro ........................................ 311 Da una misura all’altra .............................................................................. 312 Le misure di peso (o massa) ................................................................. 313 Peso lordo, peso netto e tara ............................................................... 314 Le misure di capacità ................................................................................ 315 PROBLEMI Problemi con le misure ................................................... 316 Le misure di valore ..................................................................................... 317 Misure, costi e la compravendita ....................................................... 318 Le misure di tempo .................................................................................... 319 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 320 Spazio e figure ............................................................................................ 322 Oggetti, forma e dimensioni ................................................................ 323 Rette, semirette e segmenti .................................................................. 324 Gli angoli ........................................................................................................... 325 LABORATORIO La misura degli angoli ............................................. 326 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 327 La traslazione ................................................................................................. 328 La rotazione .................................................................................................... 329 La simmetria ................................................................................................... 330 Dalle linee ai poligoni ............................................................................... 331 LABORATORIO Costruire e classificare i poligoni ...................... 332 Il perimetro ...................................................................................................... 333 I triangoli - Il perimetro dei triangoli ..................................... 334-335 I quadrilateri .................................................................................................... 336 I parallelogrammi ........................................................................................ 337 I trapezi - Il perimetro dei trapezi ............................................ 338-339 PROBLEMI Problemi di geometria .................................................... 340 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 341 LABORATORIO Basi e altezze in alcuni poligoni ........................ 342 Congruenza ed equiestensione ......................................................... 343 La superficie .................................................................................................... 344 Le misure di superficie ............................................................................. 345 L’area del rettangolo - L’area del quadrato .................................. 346 L’area del parallelogramma ................................................................... 347 L’area del triangolo ..................................................................................... 348 L’area del rombo .......................................................................................... 349 L’area del trapezio ....................................................................................... 350 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 351 Relazioni, dati e previsioni ............................................................... 353 Insiemi e sottoinsiemi .............................................................................. 354 Intersezione tra insiemi ........................................................................... 355 Le relazioni ....................................................................................................... 356 I grafici ................................................................................................................ 357 L’indagine statistica .................................................................................... 358 La media e la moda ................................................................................... 359 RIPASSO CON LA MAPPA VERSO LE COMPETENZE ......................... 360

Quaderno scientifico:

Attiva i materiali digitali del M.I.O. BOOK:

Studente

Quaderno

CLIL:

CODING:

Docente - Classe capovolta

C

STEAM


matematica La Matematica è la scienza che studia i numeri, lo spazio, le forme, i problemi e le loro soluzioni, la probabilità che un evento accada. La Matematica è una scienza molto antica. Alcuni principi e regole che studiamo ancora oggi risalgono agli Egizi e ai Greci. Oggi la Matematica viene utilizzata dovunque. Puoi usarla tutti i giorni alla cassa del supermercato, serve per costruire le case, per misurare l’altezza delle montagne e la profondità dei mari, per progettare i computer...

SAI CHI è? Leonardo Fibonacci (Pisa, 1175-1235) è stato un matematico italiano e uno dei più grandi di tutti i tempi. Contribuì al progresso di questa disciplina insieme ad altri studiosi dell’epoca, unendo le conoscenze acquisite in Europa, con quelle a cui erano giunti gli Arabi. Un esempio sono le cifre che ancora usiamo oggi, dette appunto arabe.

studiando matematica: Imparerai... • ... i numeri interi e decimali, le frazioni; • ... i problemi e la loro risoluzione; • ... le misure di lunghezza, capacità, peso, del tempo e del valore di quello che acquisti; • ... le figure geometriche e le loro caratteristiche; • ... la distinzione tra affermazioni vere e false, le relazioni, le classificazioni e le rappresentazioni grafiche.

250


I NUMERI Il nostro mondo senza i numeri non sarebbe lo stesso perché li usiamo in moltissime occasioni: ad esempio, ti permettono di contare le figurine dell’album, di calcolare quante te ne mancano per completarlo, oppure per digitare un numero di telefono e per dire quanti anni hai o che ore sono...

STUDIO mtematica Osserva le immagini di questa pagina. Riconosci degli oggetti? Che cosa ci vedi?

CHE COSA IMPARERò I l sistema di numerazione e il valore delle cifre. L e operazioni e le loro proprietà. I l valore della frazione e dell’intero. I tipi di frazione. Il calcolo della frazione.

A CHE COSA MI SERVIRà A operare e risolvere sia delle situazioni legate allo studio della Matematica sia pratiche della vita di tutti i giorni in cui sono presenti numeri naturali, operazioni, frazioni e numeri decimali.

LE mie COMPETENZE omprendere come gli C strumenti matematici siano utili per operare nella realtà. perare con sicurezza il O calcolo scritto e mentale. iconoscere e utilizzare R frazioni e numeri decimali.

operare con frazioni A e numeri decimali.

251


MATEMATICA

Quaderno p. 58

Prima di partire

Parliamo di numeri I numeri naturali indicano la quantità di oggetti, cose, eventi, giorni, ore, persone... che contiamo. Osserva ad esempio i seguenti numeri:

25

26

27

28

29

30

31

compito di realtà

32

Percorri la via in cui abiti e registra i numeri delle case che trovi alla tua destra. Sono numeri pari o dispari? In che ordine si trovano?

Essi hanno le seguenti caratteristiche: • sono numeri naturali; • sono ordinati; • ognuno ha un precedente e un successivo, tranne lo 0 che ha solo il successivo. Lo 0 (zero) è il numero naturale che indica la mancanza di oggetti, cose, persone...

Ricorda e completa.

> è il simbolo di maggiore 125 > ..............

La successione dei numeri può essere: • crescente, se va da un numero minore a un numero maggiore: … < 25 < 26 < 27 < 28 < 29 < … • decrescente, se va da un numero maggiore a un numero minore: … > 29 > 28 > 27 > 26 > 25 > …

< è il simbolo di ..................................... 75 < .............. = è il simbolo di .................................... 100 = ..............

Nella progressione dei numeri, per trovare il numero: • successivo si aggiunge 1 unità (+ 1), ad esempio 26 è il successivo di 25. • precedente si toglie 1 unità (– 1), ad esempio 103 è il precedente di104. La successione dei numeri naturali è infinita perché ogni numero ha sempre un successivo.

–1

+1

18 precedente

19

2 399 precedente

2 400

20 successivo 2 401 successivo

ESERCIZI 1. Completa con i numeri in successione. +1

a. 234

+1

+1

235

236

........ –1

b. ........

252

........

........

........

........

c. ........

........

1104

........

........

........

1108

157

........

d. ........

3899

........

........

3902

........

........

–1

156


Atlante pp. 22-23

Prima di partire

Quaderno

pp. 58 e 130

MATEMATICA

Il sistema di numerazione Si chiama sistema di numerazione l’insieme dei simboli per scrivere i numeri e delle regole per contare e calcolare. Il nostro sistema di numerazione è decimale perché: • raggruppa le quantità di 10 in 10;

10 u = 1 da

10 da = 1 h

10 h = 1 uk

• si serve di 10 cifre che sono: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9. Con le 10 cifre è possibile formare tutti i numeri. Ad esempio: • il numero 745 è formato da 3 cifre; • il numero 4 705 è formato da ................... cifre.

ESERCIZI 1. Scrivi numeri composti da:

Il sistema di numerazione è inoltre posizionale perché il valore di ogni cifra dipende dalla posizione che occupa.

uk h da u 2 3 8 3

In ogni numero possiamo distinguere: ordini e periodi (detti anche classi). Ogni serie di tre ordini (unità, decine, centinaia) forma un periodo.

studio Matematica Trova le informazioni nascoste, rifletti e completa.

hk

PERIODO DELLE MIGLIAIA

PERIODO DELLE UNITÀ SEMPLICI

ordine

ordine

dak

uk

................... ...................

valore 100 000 u ................... u ................... u

u

valore

100 u

................ u

1u

2 cifre: ............ - ............ - ............ 3 cifre: ............ - ............ - ............ 1 cifra: ............ - ............ - ............ 2. Cerchia di rosso il periodo delle migliaia e di blu quello delle unità semplici. Poi completa. 138 428

765 periodo delle ...................................... periodo delle .................................................... 242 periodo delle ...................................... periodo delle ....................................................

3. Completa. Periodo delle unità semplici. u è il simbolo dell’unità da è il simbolo della .................................. h è il simbolo del centinaio Periodo delle .................................................. ......... è il simbolo dell’unità di migliaia ......... è il simbolo della decina di ..................... ......... è il simbolo del centinaio di migliaia

253


MATEMATICA

Atlante pp. 22-23

Prima di partire

Quaderno

pp. 58 e 130

Il valore delle cifre Considera il periodo delle unità semplici e completa. 1 da × 10 = ............. h

1 u × 10 = 1 da

............. da = 1 centinaio

10 unità = 1 ..................

Quante centinaia occorrono per formare un’unità di migliaia?

1 uk = 1 h × ............

compito di realtà Ho visto Mario una decina di giorni fa. Che cosa significa l’affermazione? Inventa altre situazioni utilizzando le parole decina e centinaia.

Rappresentiamo sull’abaco il numero 473 295 ed esaminiamo il valore posizionale delle cifre.

hk

dak

uk

h

da

Puoi scrivere un numero

u

La cifra 4 vale 4 hk, cioè 4 × 100 000 La cifra 7 vale 7 dak, cioè 7 × 10 000 La cifra 3 vale 3 uk, cioè 3 × 1 000 La cifra 2 vale 2 h, cioè ................................... La cifra 9 vale ........................................................ La cifra 5 vale ........................................................ Esempio: 245 376

somma di numeri

200 000 + 40 000 + 5 000 + 300 + 70 + 6

somma di valori

2 hk + 4 dak + 5 uk + 3 h + 7 da + 6 u

somma di prodotti

2 × 100 000 + 4 × 10 000 + 5 × 1000 + 3 × 100 + 7 × 10 + 6 × 1

in cifre

245 376 o 245.376 Per scrivere un numero di quattro o più cifre bisogna raggruppare le cifre in classi, cioè in gruppi di tre cifre a partire dalle unità, e lasciare un piccolo spazio o mettere un puntino tra una classe e l’altra.

in lettere

duecentoquarantacinquemilatrecentosettantasei Per leggere i numeri di quattro o più cifre bisogna inserire nello spazio o al posto del puntino il nome della classe.

254

Esercizio interattivo


Atlante pp. 22-23

Prima di partire

MATEMATICA

pp. 59-60 e 130

Quaderno

Leggere e scrivere i numeri IN CIFRE

IN LETTERE

Per scrivere i numeri di quattro o più cifre, si raggruppano le cifre in classi e si lascia uno spazio tra una classe e l’altra, partendo da destra.

Per scrivere i numeri di quattro o più cifre, basta inserire nello spazio la parola mila, oppure la parola mille se c’è la cifra 1 nelle unità di migliaia.

343 460 classe delle migliaia

spazio

343 460 classe delle unità

trecentoquarantatremila quattrocentosessanta

5 320 classe delle migliaia

spazio

1 320 classe delle unità

mille trecentoventi

La cifra 0 (zero) è molto importante, perché ci permette di indicare una posizione vuota e quindi di scrivere tutti i numeri. Ha quindi la funzione di segnaposto e indica la mancanza del valore corrispondente all’interno del numero.

studio Matematica Sintetizza: ogni numero può essere scritto in modi diversi. Completa.

• in cifre 136 782 • in lettere centotrenta................................................. • secondo il valore delle cifre 1 hk 3 ...... 6 ...... 7 ...... ......... ......... • come somma di unità 100 000 + 30 000 + 6 000 + ......... + ......... + .........

ESERCIZI 1. Completa la tabella e scrivi il numero in modi diversi. in cifre

in lettere

secondo il valore delle cifre

................. novantatremiladuecentocinquanta .............................................................

3. Quale valore mancante è indicato dallo zero? 1 032: lo zero indica la mancanza del valore delle ..........................

................. ................................................................................ 7 dak 1 uk 2 h 3 da 8 u 145 702 ................................................................................ .............................................................. 2. Scomponi i numeri come somma di unità. Segui l’esempio.

4. Ricomponi i numeri. Attenzione a scrivere lo 0 quando serve.

2 671 = 2 000 + 600 + 70 + 1 132 985 = 100 000 + ................. + 2 000 + ................. + ................. + ................. 76 164 = ................. + ................. + ................. + ................. + .................

1 uk 8 da 5 u = ................. 6 hk 1 dak 9 h 2 da 1 u = .......... 3 dak 1 uk 52 h 8 u = ................. Esercizio interattivo

255


RIPASSO CON LA MAPPA

i Numeri naturali sono

sono

corrispondono a

infiniti perché c’è sempre un numero successivo

ordinati

quantità di cose, oggetti, animali, persone…

in modo

crescente si procede dal numero minore a quello maggiore

decrescente si procede dal numero maggiore a quello minore

iL Sistema di numerazione è

utilizza

10 cifre (0-1-2-3-4-5-6-7-8-9)

posizionale

decimale

organizzate in

raggruppa di 10 in 10

il valore di ogni cifra dipende dal posto che occupa

periodi o classi (unità semplici, migliaia) e ordini (h-da-u)

diario di bordo Leggere la mappa è stato facile. difficile. così così. 256

Mappa audioletta

La lettura della mappa mi ha aiutato molto a organizzare le conoscenze. mi ha aiutato in parte a organizzare le conoscenze. mi ha aiutato poco a organizzare le conoscenze. PDF


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 62-63

1 Completa con i numeri giusti. precedente

numero

4 204

successivo

2 Cerchia in ciascuna riga di rosso il numero maggiore e di blu quello minore. 2 671 1 910 1 990 1 820 2 028 1 742 15 680 15 860 15 750 1 550 15 790 15 690 572 000  573 400  573 800  573 600   573 500

........................... ...........................

13 000

...........................

312 724

...........................

........................... ...........................

3 Tra i numeri indicati scegli quello adatto e completa. 1 022 2 021 2 201 1 220 > .........

468

684

864 690 < .........

2 189 8 912 1 818 2 350 < .........

2 430 3 420 4 203 3 240 > .........

983 893 839 872 > .........

4 Scrivi il numero rappresentato sull’abaco.

dak uk

h

da

u

dak uk

2 uk 1 h 3 da e 8 u = ........

h

da

u

dak uk

5 uk ..... h ..... da ...... u = ......

h

da

u

......  ......  ......  ......  ..... u = ........

La sfida 5 In ogni numero indica il valore della cifra sottolineata. Segui l’esempio. 1 300 3 h = 300 u 2 803 2 ..... = ......

6 In ogni numero cerchia la cifra indicata. 7 dak 172  437 6u 18 676 3 da 31 530

1 624 ...... = ...... 3 457 ...... = ......

1 hk 131 896 9 uk 109 199 4 h 15 424

Invalsi 7 Indica la risposta corretta.

8 Spiega il perché della tua scelta.

Quale numero corrisponde a 3 uk e 7 da? A

37

B

370

C

3 070

D

3 700

............................................................. ............................................................. ............................................................. 257


MATEMATICA

Quaderno p. 64

I numeri

L’addizione

studio Matematica

L’operazione di addizione serve a: • unire due o più quantità; • aumentare una quantità; • aggiungere una o più quantità a un’altra.

Leggi, comprendi e risolvi il problema. La biblioteca della scuola ha 520 libri di narrativa, 43 libri di scienze e 70 di storia e geografia. Quanti libri in tutto?

Per calcolare un’addizione si aggiunge al primo addendo la quantità indicata dal secondo addendo.

Rispondi: ....................................................................................... .............................................................................................................

Calcola: ...........................................................................................

Esempio: 250 + 80 = .............................

I termini dell’addizione:

a 250 aggiungi ................. e trovi la somma.

Lo 0 è l’elemento neutro perché non cambia il valore dell’addendo a cui viene sommato. Esempio: 138 + 0 = ................. 0 + 215 = .................

1 4 0 +

primo addendo

3 2 0 =

secondo addendo

.................

somma o totale

Procedura di calcolo IN COLONNA

uk

1 533 + 424 + 142 = .................. • Incolonna le cifre di ogni addendo. • Inizia a sommare le u con le u, poi le da con le da, le h ... • Se la somma è maggiore di 9 esegui il cambio.

1

1

IN RIGA

h

da

u

5

3

3 +

4

2

4 +

1

4

2 =

..............................................

832 + 123 = ... ... 5 • Somma le u con le u (2 + 3), le da con le da (3 + 2) e così via. • Se la somma è maggiore di 9 esegui il cambio.

ESERCIZI 1. Calcola le seguenti addizioni. In riga

In colonna senza cambio

In colonna con il cambio

a. 100 + 32 =

b. 705 + 112 + 130 =

c. 392 + 821 + 178 =

d. 10 560 + 348 + 10 450 =

40 + 245 =

1 550 + 2 231 + 106 =

2 580 + 1 641 + 626 =

1 470 + 3 840 + 738 =

207 + 122 =

3 710 + 2 019 + 1 260 =

3 692 + 2 571 + 1 003 =

3 690 + 2 762 + 535 =

258


MATEMATICA

Quaderno pp. 64, 71 e 124

I numeri

Le proprietà dell’addizione Le proprietà dell’addizione servono a facilitare il calcolo. Rifletti e completa. Proprietà commutativa

La proprietà commutativa si usa come prova dell’addizione, per verificare se il calcolo è esatto.

21 + 15 = .........

15 + 21 = La somma delle due addizioni è .........

PROVA

2 1 +

1 5 +

1 5 =

2 1 =

3 6

3 6

Cambiando l’ordine degli addendi, la somma non cambia.

Proprietà associativa

21 + 29 + 43 = ..........

13 + 41 + 27 + 9 = .........

......... + 43 = .........

......... + ......... = .........

La somma è cambiata?

No

Se a due o più addendi si sostituisce la loro somma, il risultato non cambia.

studio Matematica Strategie per operare. Considera il valore delle cifre e scomponi gli addendi, cambia il loro ordine e calcola. Segui l’esempio. 34 + 23 =

26 + 71 =

124 + 347 =

= (30 + 4) + (20 + 3) =

= (20 + .........) + (70 + .........) =

= (100 + ......... + .........) + (......... + ......... + .........) =

= 50 + 7 = .............

= 90 + ......... = .............

= ......... + ......... + ......... = .........

Se cambi l’ordine degli addendi, quale proprietà dell’addizione usi? .........................................

ESERCIZI 1. Calcola in colonna. Applica la proprietà commutativa come prova. a. 293 + 13 = 682 + 15 =

b. 150 + 123 = 661 + 225 =

c. 1 165 + 206 = 3 109 + 323 =

d. 381 + 3 145 = 196 + 6 140 =

e. 856 + 529 + 454 = 323 + 691 + 716 =

259


MATEMATICA

Quaderno p. 65

I numeri

La sottrazione La sottrazione è l’operazione che serve a calcolare: un resto quanto ne resta?

un complemento quanto manca?

La classe 4aA è composta da 25 bambini. Se 12 vanno in biblioteca, quanti ne restano in aula?

Da casa al mare ci sono 75 chilometri. Se ne abbiamo percorsi 50, quanti ne mancano?

La mamma ha 37 anni e Anna ne ha 9: quanti anni hanno di differenza?

Calcola: .................................................. Rispondi: ..............................................

Calcola: .................................................. Rispondi: ..............................................

Calcola: ................................................. Rispondi: .............................................

Per calcolare una sottrazione si toglie al minuendo la quantità indicata dal sottraendo. Esempio: 147 – 13 = ............................ da 147 togli ................. e trovi la differenza. La sottrazione con i numeri naturali si può eseguire solo quando il minuendo è maggiore o uguale al sottraendo.

una differenza qual è la differenza?

I termini della sottrazione: 1 4 7 –

minuendo

1 3 =

sottraendo

.................

resto o differenza

Procedura di calcolo

124 – 135 NON si può eseguire IN COLONNA

Se da un numero sottrai: • 0, ottieni il numero stesso 453 – 0 = 453; • 1, si ottiene il numero precedente 453 – 1 = 452; • il numero stesso, ottieni 0 453 – 453 = 0; • il precedente, ottieni 1 357 – 356 = 1.

ESERCIZI 1. Calcola le sottrazioni. in riga

in colonna senza cambio

in colonna con il cambio

48 – 32 =

631 – 230 =

733 – 415 =

68 – 20 =

595 – 341 =

673 – 245 =

225 – 125 =

1 784 – 643 =

1 826 – 779 =

260

347 – 152 = .................. • Incolonna le cifre di ogni termine. • Inizia a sottrarre le u dalle u poi le da..., le h... • Se la cifra del minuendo è minore della corrispondente cifra del sottraendo, esegui il cambio.

h

da 1

u

3

4

7 –

1

5

2 =

.................................

IN RIGA 278 – 106 = ... ... 2 • Sottrai le u del secondo termine dalle u del primo, le da dalle da e così via. • Se la cifra da togliere è maggiore di quella che si deve diminuire esegui il cambio.


MATEMATICA

Quaderno pp. 65, 71 e 124

I numeri

La proprietà della sottrazione La sottrazione ha una sola proprietà che puoi usare per facilitare e rendere più veloce il calcolo. Rifletti e completa. Proprietà invariantiva Aggiungi lo stesso numero ai termini della sottrazione.

58 – 37 = .............. + 2 + 2 60 – ........ = ..............

Procedura di calcolo IN COLONNA PROVA

4 8 7 –

3 5 2 +

1 3 5 =

1 3 5 =

3 5 2

4 8 7

Il risultato delle due sottrazioni è .............. Togli lo stesso numero ai termini della sottrazione.

93 – 66 = .............. - 6 - 6 ........ – 60 = .......................... Il risultato delle due sottrazioni è .............. Se si aggiunge o si sottrae lo stesso numero al minuendo e al sottraendo, la differenza non cambia.

IN RIGA

sottraendo La sottrazione è l’operazione – 135 inversa dell’addizione. Come prova della sottrazione 487 352 si utilizza l’addizione. minuendo differenza Aggiungi alla differenza il sottraendo e ottieni il minuendo. + 135

studio Matematica Confronta. Nell’insieme dei numeri naturali, un’addizione si può sempre calcolare, mentre una sottrazione si può calcolare quando il minuendo è maggiore o uguale al sottraendo. Completa con degli esempi. Scrivi: - un’addizione - una sottrazione

........................................................................................................ che si può calcolare

..................................................

che non si può calcolare

..................................................

ESERCIZI 1. Calcola in colonna. Esegui l’operazione inversa come prova. a. 178 – 51 = 255 – 35 = 983 – 72 =

b. 639 – 325 = 826 – 214 = 348 – 222 =

c. 832 – 129 = 748 – 216 = 519 – 303 =

d. 1 715 – 123 = 3 569 – 284 = 5 947 – 659 =

e. 4 750 – 1 622 = 2 360 – 1 628 = 2 000 – 1 375 = Esercizio interattivo

261


laboratorio

I numeri

I trucchi del mestiere Per calcolare a mente, puoi fare le operazioni immaginando di usare gli strumenti. 3 Calcola, scomponendo il secondo termine. Aggiungi un po’ alla volta a. 864 + 26 = ............

1 Aggiungi e togli decine. 6 295 + 10 =

3 000 – 10 =

+ 20

hk dak uk 6 ...

h 1

2 ...

da

u

hk dak uk

h

9

5

3

0

1

0

+

...

=

...

...

...

1

825 + 55 = ............ 290 + 47 = ............ 528 + 142 = ............

da

u

0

0

1

0

0

=

9

2 Aggiungi e togli centinaia. 1 945 + 100 =

+6

Togli un po’ alla volta b. 723 – 215 = ............ 200 – 10 – 5

440 – 250 = ............ 698 – 385 = ............ 900 – 432 = ............

600 000 – 100 =

diamoci una mano Lavora in gruppo. Costruite due abachi.

hk dak uk 1

1 ...

h

da

u

hk dak uk

9

4

5

6

1

0

0

+

...

...

...

=

...

0 ...

0 ...

4 Esegui i calcoli direttamente in riga, con la stessa procedura delle operazioni in colonna. Il trucco dei trucchi 1

c. 519 + 135 = – – 4

d. 3 862 – 125 = – – – 7 Inizia dalle unità

350 + 280 = ............ 430 + 445 = ............ 425 + 640 = ............

262

4 500 – 250 = ............ 1 230 – 300 = ............ 5 800 – 310 = ............

1

h

da

u

0

0

0

1

0

0

...

0

0

=

Potete utilizzare semplici materiali. • Polistirolo o costruzioni per le basi. • Pastina bucata da minestra (tipo dadini). • Stecchini, da tagliare dopo aver infilato nove dadini. Inventate indovinelli da proporre agli altri gruppi, con tre livelli di difficoltà: UN PO’ DI ALLENAMENTO Scopri il numero formato da tre dak e gli togli... AUMENTO IL RITMO È pari e ha 5 cifre. La cifra delle h è il doppio della cifra delle... FATICHE DI ERCOLE Qual è il numero formato...


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno pp. 66-67

è l’operazione inversa

addizione

sottrazione

permette di

permette di

aggiungere, aumentare, unire

togliere, trovare la differenza, calcolare una parte di tutto

- i termini si chiamano addendi - il risultato si chiama somma o totale

- i termini si chiamano: minuendo e sottraendo il risultato si chiama resto o differenza

si calcola

si calcola

- al primo addendo si aggiunge il secondo addendo, il terzo e così via. - proprietà: commutativa e associativa

- al minuendo si toglie il sottraendo. - proprietà: invariantiva

diario di bordo Leggere la mappa è stato

facile.

difficile.

così così.

VERSO LE COMPETENZE 1 Completa le tabelle. +

0

1

10

9

100

99

_

0

54

120

129

342

1 800

1 350

2 Scrivi i numeri mancanti al posto dei puntini. 250 + ............ = 1 650 ............ + 16 000 = 116 000 12 700 – ............ = 10 000 ............ – 1 200 = 6 000

1

10

9

100

99

La sfida 3 Completa ogni operazione in due modi diversi. .......... + .......... = .......... + .......... =

2 500

.......... – ..........= .......... – ..........=

Mappa audioletta

PDF

650

263


MATEMATICA

Quaderno p. 68

I numeri

La moltiplicazione La moltiplicazione è l’operazione che permette di: ripetere quantità uguali. Corrisponde a una somma di addendi uguali.

trovare le possibili combinazioni tra elementi diversi. Corrisponde al totale delle combinazioni.

Un quaderno costa € 2. Quanto costano 12 quaderni? Calcola: ....................................................................... Rispondi: ....................................................................

Lisa ha 4 paia di pantaloni e 6 t-shirt. In quanti modi diversi si può vestire? Calcola: ................................................................................................................... Rispondi: ...............................................................................................................

Per calcolare una moltiplicazione si ripete il moltiplicando tante volte quante ne indica il moltiplicatore.

Esempio: 12 × 3 = 12 + 12 + 12 = 36 ripeti 12 per ................. volte e trovi il prodotto. • L’1 è l’elemento neutro perché non cambia il valore del fattore che viene ripetuto: 18 × 1 = ............ 1 × 18 = ............ • Lo 0 è l’elemento assorbente: se si moltiplica un numero per 0, il prodotto è sempre 0: 24 × 0 = ............

I termini della moltiplicazione sono: moltiplicando moltiplicatore

1 2 × 3 =

fattori

prodotto

.................

Procedura di calcolo da

u

1

26 × 13 = ..................

2 6 × moltiplicando

• Incolonna le cifre di ogni fattore.

1 3 = moltiplicatore

• Moltiplica 3 per ogni cifra di 26 partendo dal 6. • Se il prodotto è maggiore di 9 esegui il cambio. • Nella riga successiva occupa il posto delle u con uno 0 e moltiplica 1 decina per 26. • Somma i prodotti parziali.

..... ..... ..... prodotto parziale ..... ..... 0 prodotto parziale ............................. prodotto

ESERCIZI 1. Calcola in colonna sul quaderno. a. 23 × 3 = 21 × 5 =

264

144 × 2 = 28 × 5 =

47 × 7 = 13 × 24 =

b. 33 × 28 = 105 × 19 =

119 × 13 = 144 × 171 =

203 × 130 = 150 × 115 =


MATEMATICA

Quaderno pp. 68, 71 e 125

I numeri

Le proprietà della moltiplicazione Le proprietà della moltiplicazione facilitano il calcolo. Rifletti e completa. La proprietà commutativa si usa come prova per per verificare l’esattezza della moltiplicazione.

Proprietà commutativa

3 × 8 = .............. 8 × 3 = ..............

PROVA .

Il prodotto delle due moltiplicazioni è ...................................... Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia.

1 2 × 1 4 = 4 8 1 2 0 1 6 8

1 4 × 1 2 = 2 8 1 4 0 1 6 8

Proprietà associativa

Proprietà distributiva

12 × 2 × 3 = .......... 6 × 5 × 5 × 2 = .......... 30 × 10 = .............. 12 × 6 = ..............

Con moltiplicatore a una cifra:

Il prodotto è cambiato?

No

15 × 2 × 4 = .............. .............

× 4 = ..............

........

=

16 × 21 =

= (10 × 20) + (6 × 20) + (10 × 1) + (6 × 1) =

h

da

u

1

3

4

1

3

4

0

1

3

4

0

0

3

4

0

0

0

134 × 1 000 = .................

= 80 +

= (10 + 6) × (20 + 1) =

Osserva la tabella e completa.

134 × 10 = .................

= (20 + 3) × 4 = = (20 × 4) + (3 × 4) =

Con moltiplicatore a due cifre:

studio Matematica hk dak uk

23 × 4 =

Se a due o più fattori si sostituisce il loro prodotto, il risultato non cambia.

1

• Scomponi un fattore in addendi. • Distribuisci il moltiplicatore ad ogni addendo. • Somma i prodotti.

= 200

+

..............

+

...........

+

...........

= ...........

× 10

× 100

Se si scompone un fattore in addendi e si distribuisce il moltiplicatore ad ogni addendo, il risultato non cambia.

× 1 000

134 × 100 = .................

Per moltiplicare un numero naturale per 10, 100, 1 000 aggiungi uno, due, tre zeri alla destra del numero perché ogni cifra assume un valore 10, 100, 1 000 volte maggiore.

265


MATEMATICA

Quaderno p. 69

I numeri

La divisione La divisione è l’operazione che permette di: raggruppare in quantità uguali.

distribuire in parti uguali.

Il maestro di tennis forma squadre da 2 giocatori ognuna. Se i giocatori sono 16, quante squadre si possono formare? Calcola: .................................................................................................... Rispondi: ................................................................................................

La nonna distribuisce in parti uguali 28 biscotti ai suoi 4 nipoti. Quanti biscotti riceve ciascun nipote? Calcola: .................................................................................................... Rispondi: ................................................................................................

I termini della divisione: 25 : 2 = 12 r 1

resto

dividendo quoziente (o quoto se resto = 0) divisore

Quando calcoli una divisione il resto può essere: • uguale a 0 24 : 3 = ..... r 0 perché ......... × 3 = ......... • diverso da 0 38 : 9 = ..... r 2 perché ......... × 9 = ......... 36 + 2 = .........

Per eseguire la prova moltiplica il quoto per il divisore. Nel caso di divisione con resto aggiungi il resto al prodotto ottenuto.

2 5 2 2 4 = 12 r 1

Se dividi per 1 un numero, ottieni il numero stesso: 25 : 1 = ......... Se lo 0 si trova: • al dividendo, il quoziente è sempre 0; 0 : 9 = 0 perché ........ × 9 = .........

diamoci una mano

• al divisore, non è possibile calcolare la divisione; 5 : 0 = impossibile perché nessun numero moltiplicato per 0 dà 5 • al dividendo e al divisore, il risultato è indeterminato. 0 : 0 = qualsiasi numero perché qualsiasi numero moltiplicato per 0 dà 0

ESERCIZI 1. Calcola. a. 19 : 3 = ..................

b. 65 : 6 = ..................

c. 49 : 7 = ..................

71 : 1 = ..................

18 : 0 = ..................

0 : 28 = ..................

266

1 2 × 2 2 4 + 1 resto 2 5

Lavora in coppia con un compagno. I bambini di 4aA sono 23, quelli di 4aB sono 21. Per partecipare al laboratorio artistico le due classi vengono unite. Ogni esperto non può avere più di 15 bambini. Quanti esperti occorrono? ................ Indica il numero di bambini per ogni gruppo. 1o gruppo: .................. bambini 2o gruppo: ................. bambini 3o gruppo: ................. bambini


MATEMATICA

Quaderno pp. 69, 71 e 125

I numeri

La proprietà della divisione La divisione ha la proprietà invariantiva, che puoi usare per facilitare il calcolo. Rifletti e completa. Proprietà invariantiva Moltiplica per lo stesso numero i termini della divisione.

Dividi per lo stesso numero i termini della divisione.

12 : 4 = ......... ×2

×2

60 : 15 = ......... :5

24 : ......... = .........

Il risultato delle due divisioni è ......................................................... .

:5

......... : 3 = .........

Il risultato delle due divisioni è ....................

Moltiplicando o dividendo per uno stesso numero, diverso da zero, entrambi i termini della divisione, il risultato non cambia.

studio Matematica Osserva la tabella e rifletti.

hk dak uk

h

da

u

1

5

0

0

0

1

5

0

0

1

5

0

1

5

15 000 : 10 = .......................

Quando un numero naturale che termina con gli zeri viene diviso: • per 10 ogni cifra assume un valore 10 volte minore; • per 100 ogni cifra assume un valore .....................................; • per 1 000 ogni cifra assume un valore ...................................

: 10

: 100 : 1 000

15 000 : 100 = .................

15 000 : 1 000 = .................

Per dividere un numero naturale che termina con gli zeri per 10, per 100, per 1 000, basta togliere rispettivamente uno, due, tre zeri.

ESERCIZI 1. Cerchia il numero che divide il dividendo e il divisore e calcola come nell’esempio.  3 4 5 32 : 8 = ....... :4

6 7 8

:4

8 : 2 = ....... Il risultato è uguale? ..........

48 : 12 = .......... : .... : .... ........ : ........ = .......... Il risultato è uguale? ..........

2 5 10 100 : 25 = ........ : .... : .... ......... : ........ = ........ Il risultato è uguale? ..........

9  6  3 18 : 3 = ........ : .... : .... ........ : ........ = ........ Il risultato è uguale? ..........

2. Scopri e scrivi il numero che moltiplica il dividendo e il divisore, poi calcola. 10 : 2 = × .... × .... 20 : ..... =

.........

8 : 4= × .... × .... ..... : 24 =

.........

50 : 10 = × .... × .... 150 : ..... =

.........

72 : 2 = × .... × .... ..... : 10 =

.........

267


MATEMATICA

Quaderno p. 69

I numeri

Divisioni in colonna Con una cifra al divisore Per calcolare il quoziente ed il resto

La via breve

Tabella del divisore

73 : 5 = Considera 1 cifra

7 3 5 r 20 =1 7 3 5 2 3 =1 4 r 3 La via lunga

Il 5 nel 7 5 × 1 = 5

è contenuto 5 per arrivare a 7

1 volta resto 2

Il 5 nel 23 5 × 4 = 20

è contenuto 20 per arrivare a 23

4 volte resto 3

Per calcolare il quoziente ed il resto

158 : 4 = Considera 2 cifre

1 5 8 4 1 2 – = 3 9 3 8 3 6 – r 2

Il 4 nel 15 4 × 3 = 12

è contenuto 15 – 12

3 volte resto 3

Il 4 nel 38 4 × 9 = 36

è contenuto 38 – 36

9 volte resto 2

5×1= 5 5 × 2 = 10 5 × 3 = 15 5 × 4 = 20 5 × 5 = 25 5 × 6 = 30 5 × 7 = 35 5 × 8 = 40 5 × 9 = 45

Tabella del divisore 4×1= 4 4×2= 8 4 × 3 = 12 4 × 4 = 16 4 × 5 = 20 4 × 6 = 24 4 × 7 = 28 4 × 8 = 32 4 × 9 = 36

Con due cifre al divisore Con la tabella del divisore

1° MODO La via breve

Per calcolare il quoziente ed il resto

68 : 20 = Considera 2 cifre

6 8 20 r 8 =3 268

Il 20 nel 68 20 × 3 = 60 Video

Classe capovolta

è contenuto 68 – 60

3 volte resto 8

Tabella del divisore 20 × 1 = 20 20 × 2 = 40 20 × 3 = 60 20 × 4 = 80 20 × 5 = 100


2° MODO La via lunga

MATEMATICA

Quaderno p. 69

I numeri

Nascondi le unità Per calcolare il quoziente ed il resto

90 : 36 = Nascondi con 2 dita le cifre delle unità

9 0 36 1 0 8 – = 3 9 0 36 7 2 – = 2 r 1 8 3° MODO

Il 3 nel 9 3 × 36 = 108

è contenuto 90 – 108

3 volte No

Prova con una volta di meno 2 × 36 = 72

90 – 72

ESERCIZI resto 18

Dividi le decine e le unità

Considera 1 cifra a. 86 : 6 = 653 : 3 = 803 : 7 =

Decine diviso decine Il 3 nell’ 8 è contenuto col resto di 2 che con 9 forma

Considera 2 cifre b. 1 206 : 6 = 3 084 : 4 = 3 420 : 8 =

La via lunga

89 : 39 = 8 9 3 9 2 7 8 – = 2 r 1 1

227 : 46 =

2 22 7 46 1 0 8 – = 5 2 2 7 46 1 8 4 – = 4 r 4 3

1. Calcola sul quaderno con la prova.

2 volte 29

Unità diviso unità il 9 nel 29 è contenuto almeno 2 volte? Sì

Decine diviso decine Il 4 nel 22 è contenuto col resto di 2 che con 7

5 volte forma 27

Unità diviso unità il 6 nel 27 è contenuto almeno 5 volte? No Prova con una volta di meno

Il resto deve essere minore del divisore

2. Calcola con la prova. Considera 3 cifre 165 : 40 = 186 : 20 = 299 : 90 = 3. Esegui in colonna. a. 96 : 45 = 98 : 32 = 87 : 41 = b. 158 : 77 = 294 : 63 = 391 : 42 = c. 3 868 : 73 = 1 025 : 61 = 2 708 : 35 =

269


MATEMATICA

Quaderno p. 70

I numeri

Multipli e divisori Osserva, calcola, rispondi e completa.

Ogni cassettiera è composta da .......... cassetti. ......... è multiplo di 2 e 3 perché: • 3 è contenuto .......... volte esatte nel 6. • 2 è contenuto .......... volte esatte nel 6.

studio Matematica

Quanti cassetti in ogni mobile? 3 × ........ = ........ 2 × ........ = ........ I multipli di un numero si ottengono moltiplicando il numero stesso per gli infiniti numeri naturali, perciò sono infiniti.

Conta i quadretti di cioccolato.

Ogni tavoletta è formata da ............ quadretti.

1 - 2 - 4 - 8 sono .............................. di 8 perché lo dividono un numero esatto di volte. Calcola e scopri la regola. Trova i divisori con la tabella.

Quante righe? ........... 8 : .......... = 4 quadretti in ogni riga Quante colonne? ............ 8 : ............ = 2 quadretti in ogni colonna 2 - 4 sono divisori di .......... perché lo dividono un numero esatto di volte.

Completa queste divisioni. 8 : .......... = 8 10 : .......... = 10 8 : .......... = 1

Completa. 6 è ........................................ di 2 - 3 - 6 perché li contiene un numero esatto di volte.

10 : .......... = 1

Ogni numero (diverso da zero) può sempre essere diviso per ............ e per se stesso. Tra i divisori di un numero (diverso da zero) ci sono sempre ............ e ............ .

:

1

2

3

4

5

6

7

4

4

2

/

1

/

/

/

5 6 7 Ci sono numeri come 5 e 7 che hanno come divisori solo 1 e se stessi e si definiscono numeri primi. Sai trovarne altri?

............................................................................... ...............................................................................

Scopri i legami. x4

3

x3

12 :4

4

12 :3

12

è multiplo di sono divisori di

34 e

Se un numero è multiplo di un altro, questo, a sua volta, è un suo divisore.

270

Esercizi interattivi

ESERCIZI 1. Scrivi sul quaderno I multipli di 5 in ordine crescente fino a 75 e i divisori di 18 e 24.


laboratorio

I numeri

I trucchi del mestiere Per calcolare a mente moltiplicazioni e divisioni, puoi usare alcune strategie e rappresentazioni. Usa il modello vuoto per visualizzare gli altri numeri.

1 Esegui le moltiplicazioni a mente, ripetendo le quantità come nell’esempio. ×2 Il doppio

×4 Il quadruplo

×5 Il quintuplo

× 10 Per 10 volte

esempio

Ripeti 2 volte Il doppio del doppio La metà di per 10 Aggiungi uno zero 12 ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. ................. 90 ................. ................. ................. ................. 250

12 12 12 12 12

12 12 12 12 12

2 Esegui le divisioni a mente, ripartendo le quantità come nell’esempio. :2 La metà

:4 La quarta parte

:5 La quinta parte

: 10 La decima parte

Dividi a metà La metà della metà Il doppio di diviso 10

esempio 1000

Togli uno zero

1000

.................

.................

.................

.................

360

.................

.................

.................

.................

120

.................

.................

.................

.................

500

.................

.................

.................

.................

800

.................

.................

.................

.................

500

1000 250

250

250

250

500

1000

200

1000

100

3 Esegui i calcoli direttamente in riga, con la stessa procedura delle operazioni in colonna. Il trucco dei trucchi Inizia dalle centinaia

Inizia dalle unità 2 u

u

219 × 3  = 6 5 7

h

• 3 × 9 = 27 • Scrivi 7 e riporta 2 decine. • Continua come in colonna.

152 × 3 = ................. 107 × 6 = .................

h

6 2 4 8 : 4  = 1 6 2

506 : 2 = .................

• Il 4 nel 6 è contenuto 1 volta, col resto di 2. • Il 4 nel 24... • Continua. 144 : 3 = .................

271


RIPASSO CON LA MAPPA è l’operazione inversa

Moltiplicazione

Divisione

permette di

permette di

- ripetere quantità uguali - trovare possibili combinazioni tra elementi diversi

- raggruppare - distribuire

- l’elemento neutro è 1 - l’elemento assorbente è 0

- l’elemento neutro è 1

si calcola

si calcola

- ripeti il moltiplicando tante volte, quante ne indica il moltiplicatore - il risultato si chiama prodotto - proprietà: commutativa, associativa e distributiva

- dividi il dividendo in tante parti uguali, quante ne indica il divisore - il risultato si chiama quoto (senza resto) o quoziente - proprietà: invariantiva

diario di bordo Leggere la mappa è stato

facile.

difficile.

così così.

VERSO LE COMPETENZE 1 Calcola e applica la proprietà commutativa come prova sul quaderno. 12 × 31 = ....... prova ..... × 12 = ....... 25 × 27 = ....... prova ..... × .... = .......

15 × 8 = ....... prova ..... × ..... = ....... 11 × 73 = ....... prova ..... × ..... = .......

2 Calcola e applica l’operazione inversa come prova sul quaderno e aggiungi il resto. 68 : 3 = ....... resto 2 prova ....... × 3 = ....... 127 : 4 = ....... resto ..... prova ....... × .... = ....... 272

Mappa audioletta

PDF

+r +r

....... + 2 = 68 ....... + ..... = .......


Quaderno pp. 72-74

3 Scrivi l’operazione adatta e rispondi alla domanda. Se Alberto un mese fa aveva 122 figurine e ora ne ha 150, quante figurine ha in più?

In ogni scatola metto 6 bicchieri. Se ho 300 bicchieri, quante scatole mi occorrono?

La valigia di Luca pesa 11 kg, quelle dei suoi genitori pesano ciascuna 15 kg e 17 kg. Quanti kg in totale?

Amanda compone 10 collane. Se per ogni collana utilizza 82 perle, quante perle le occorrono in tutto?

Operazione .................................... Risposta .................................... ....................................

Operazione .................................... Risposta .................................... ....................................

Operazione .................................... Risposta .................................... ....................................

Operazione .................................... Risposta .................................... ....................................

4 Indica la proprietà che è stata applicata. 18 + 34 = 34 + 18 commutativa 56 + 4 + 12 = 60 + 12 ........................... 33 × 5 = 5 × 33 ........................... 46 × 3 = (40 × 3) + (6 × 3) ........................... 5 Associa i fattori che hanno 100 come prodotto, poi calcola. 25 × 7 × 4 = 100 × 7 = ................................

50 × 2 × 8 = ............................. = ................. 20 × 5 × 4 = ............................. = ................. 10 × 10 × 23 = ........................... = ................ 2 × 67 × 50 = ............................ = ................ 45 × 4 × 25 = ............................ = ................

La sfida 8 Rispondi senza calcolare. 30 : 6 e 15 : 3 hanno lo stesso risultato? Perché? Calcola

e verifica. 30 : 6 = ................ 15 : 3 = ................

6 Applica la proprietà invariantiva poi calcola. 72 – 38 = (72 + 2) – (38 + .....) = = ..... – ..... = ..... 72 – 31 = (72 – .....) – (31 – .....) = = ..... – ..... = ..... 7 Semplifica il calcolo con la proprietà invariantiva. 3 900 : 300 = (3 900 : 100) : (300 : 100) = = 39 : 3 = ..... 540 : 60 = (540 : .....) : (60 : .....) = = ..... : ..... = .....

Invalsi 9 Segna con una

X la risposta corretta.

Mario alla tombola pesca un numero che, moltiplicato per 2, è maggiore di 30. Che cosa puoi affermare con certezza?

7 × 8 è uguale a

A B C D

A B C D

Il numero pescato è maggiore di 15. Il numero pescato è uguale a 30. Il numero pescato è minore di 30. Il numero pescato è uguale a 15.

7+8 64 – 6 104 : 2 7×4×2 273


MATEMATICA

Quaderno pp. 75-77

Problemi

Problemi quotidiani e problemi aritmetici Ognuno di noi deve risolvere innumerevoli problemi quotidiani. Rifletti su questo esempio. Giorgia è andata a giocare al parco, ma dopo poco inizia a piovere. Giorgia deve trovare il modo di tornare a casa senza bagnarsi.

Considera testo e disegno e individua le soluzioni possibili: • telefonare a casa per farsi venire a prendere in auto sÌ no non si puo’ stabilire Giorgia può scegliere questa soluzione perché ha il cellulare nello zaino. • aprire l’ombrello e tornare a casa a piedi sÌ no non si puo’ stabilire non può/può scegliere questa soluzione perché .......................................................... • comprare il biglietto e tornare a casa in tram sÌ no non si puo’ stabilire non può/può scegliere questa soluzione perché .......................................................... Giorgia ha utilizzato oggetti ed elementi presenti nella situazione in cui si trova e ha scelto solo quelli che la aiutano a raggiungere il suo obiettivo. Anche per risolvere un problema aritmetico occorre procedere in modo simile utilizzando i dati numerici al posto di oggetti e di elementi.

Analizza il problema di Giorgia. SITUAZIONE descritta: ............................................................... ............................................................... ............................................................... OBIETTIVO da raggiungere: ............................................................... ............................................................... ............................................................... Possibile SOLUZIONE al problema: ............................................................... ............................................................... ............................................................... ELEMENTI utili a risolvere il problema • ............................................................ • ............................................................ STRATEGIA e AZIONI adottate per raggiungere l’obiettivo. ............................................................... ............................................................... Ti è mai capitato di dover risolvere un problema simile? Che soluzione hai trovato? ...............................................................

ESERCIZI 1. Per ogni testo scrivi se si tratta di situazioni che pongono “ problemi quotidiani” o “problemi aritmetici”. a. Luca promette a Mikail di studiare con lui, poi si ricorda di avere un appuntamento per la visita sportiva. Come risolverà il suo problema? È un problema di tipo .....................................................

274

b. Luisa acquista 4 pneumatici nuovi per la sua auto e spende € 340. Quanto costa ogni pneumatico? È un problema di tipo .....................................................


Problemi

MATEMATICA

Quaderno pp. 75-77

Un insieme di parti in relazione tra loro Nei problemi aritmetici puoi distinguere alcuni elementi. Essi ti permettono di risolvere il problema solo se li consideri in relazione tra loro.

studio Matematica Analizza e metti in relazione le parti. Considera questo problema.

Per il saggio di danza la scuola acquista 12 costumi uguali a € 996. Quanto costa ogni costume? ropone una situazione problematica che si risolve con dati p numerici. Il testo spiega che la scuola di danza prepara il saggio finale. Per lo spettacolo vengono acquistati 12 costumi uguali al costo di 996 euro in tutto. indica ciò che si deve trovare cioè l’obiettivo da raggiungere. DOMANDA Si deve scoprire quanto costa un costume. sono le informazioni fornite dal testo, gli elementi a DATI disposizione per raggiungere l’obiettivo posto dalla domanda. Il testo informa che i costumi sono 12, sono uguali perciò hanno lo stesso costo e la spesa totale è di 996 euro. RISOLUZIONE consiste in una serie di operazioni scelte in base alla strategia risolutiva adatta. La strategia risolutiva si individua ragionando sulle informazioni (dati) che si possiedono. Ragionamento: so che tutti i costumi sono costati 996 euro e i costumi, uguali tra loro, sono 12. Per calcolare il costo di un costume, occorre dividere 996 in 12 parti uguali. Strategia risolutiva: l’operazione che divide in parti uguali è la divisione perciò il calcolo da eseguire è 996 : 12 = 83 risponde in modo coerente alla domanda. RISPOSTA Ogni costume costa € 83,00.

TESTO

A volte il testo contiene alcune parole chiave che suggeriscono l’operazione necessaria per la risoluzione. Considera, ad esempio, questo problema. Per illuminare il salone delle feste, vengono montati 180 faretti colorati e 120 a luce bianca. Qual è la differenza tra i faretti colorati e quelli bianchi? La parola chiave suggerisce che occorre una sottrazione perché la domanda richiede il calcolo della differenza tra i due tipi di faretto.

ESERCIZI 1. Segna con una crocetta ciò che manca perché il problema si possa risolvere. a. Un camion trasporta 3 000 confezioni di latte. Al primo negozio ne lascia 200 e al secondo 180. Che cosa manca?  Testo. Domanda. Dati. b. Mario ha letto molti libri di avventura e alcuni libri gialli. Quanti libri ha letto in tutto? Che cosa manca?  Testo. Domanda. Dati. 2. Quali operazioni suggeriscono le parole chiave? Segui l’esempio. • In tutto +, × • togliere ........... • complessivamente ........... , ........... • fare parti uguali ........... • somma ........... • differenza ........... • totale ........... , ........... • distribuire ........... • resto ...........

275


MATEMATICA

Quaderno pp. 75-77

Problemi

Dal testo alla risposta Ogni parte del problema matematico ha una funzione che ti permette di affrontare la parte successiva. Per questo motivo occorre prestare attenzione e procedere in modo ordinato passo dopo passo.

studio Matematica Procedi con ordine. Segui le domande guida a lato.

1o passo leggi il testo con attenzione.

2o passo comprendi che cosa richiede la domanda.

3o passo cerca e analizza

Carla regala ad ognuno dei suoi 3 nipoti un abbonamento in piscina. Se ogni abbonamento costa € 50,00, quanto spende in tutto?

i dati utili che forniscono le informazioni necessarie.

4o passo ragiona sui dati che conosci e trova la strategia risolutiva. Risolvi con una serie di operazioni ordinate, poi indica che cosa hai calcolato.

5o passo rileggi la domanda e rispondi.

3 = ...................................................... € 50 = ............................................... ? = ....................................................... 50 ............. 3 = ................................ (spesa totale) ............................................................... ............................................................... ...............................................................

Spiega con parole tue la situazione proposta dal testo. ............................................................................................................. ............................................................................................................. ............................................................................................................. Che cosa ti chiede la domanda? ............................................................................................................. ............................................................................................................. Quali informazioni conosci? - il numero ................................................................................... - il costo ......................................................................................... Verbalizza il ragionamento che suggerisce la strategia risolutiva. Devo trovare quanto ............................................................. ............................................................................................................. So che Carla acquista ............................................................ e che ogni abbonamento costa .................... perciò il costo di un ...................................... è ripetuto 3 volte. L’operazione che ripete più volte la stessa quantità è ..................................................................................... Hai risposto in modo coerente alla domanda? .............................................................................................................

ESERCIZI 1. Risolvi sul quaderno. Segui i passi del procedimento spiegato sopra. Attenzione ai dati. a. Nella serra sono nate 130 piantine di cavolo e 280 di radicchio. Quante piantine in tutto?

d. Il barista ha venduto 150 succhi di frutta. Se prima ne aveva 400, quanti gliene restano?

b. Per giocare 3 amici dividono 42 carte in parti uguali. Quante carte riceve ognuno?

e. Una squadra di basket ha vinto la partita con 86 punti. Quanti punti hanno gli avversari se ne hanno segnati 18 in meno?

c. Durante l’allenamento in piscina Marco ogni giorno fa 30 vasche. Quante vasche fa in 5 giorni?

276

f. Quante scatole da 9 matite colorate devo acquistare per avere 108 colori?


MATEMATICA

Quaderno pp. 75-77

Problemi

L’importanza della domanda Il testo e la domanda sono in relazione l’uno con l’altro; la domanda aiuta a capire quali calcoli devi fare e quali dati devi usare.

studio Matematica Confronta, verbalizza e risolvi i problemi.

TESTO

Leo ha 86 card e Nino ne ha 75.

Leo ha 86 card e Nino ne ha 75.

DOMANDA

Quante card in tutto?

Quante card ha in più Leo rispetto a Nino?

RAGIONAMENTO Conosco: • Il numero delle card di ....................... (86) E STRATEGIA • Il numero delle card di ....................... (75) RISOLUTIVA La domanda chiede di trovare il numero di tutte le card, perciò devo sommare il numero delle card di ....................... a quelle di .................................................................................... . L’operazione che aggiunge una quantità ad un’altra è ............................................................. .

Conosco: • Il numero delle card di ....................... (86) • Il numero delle card di ....................... (75) La domanda chiede di trovare il numero delle card che Leo ha in più di Nino, perciò dal numero delle card di ....................... devo togliere quelle di ..................................................................................... . L’operazione che toglie una quantità ad un’altra è ...................... .

86 ...... 75 = .......... n. card in tutto 86 ...... 75 = .......... n. card che Leo ha in più RISOLUZIONE Il testo dei due problemi è uguale, ma la domanda è diversa perciò cambia anche l’operazione adatta. Quando cambia la domanda, cambia anche l’operazione.

TESTO

Per il picnic alcuni amici spendono € 10 per dolci e bibite e € 24 per 8 tramezzini.

Per il picnic alcuni amici spendono € 10 per dolci e bibite e € 24 per 8 tramezzini.

DOMANDA

Quanto hanno speso in tutto?

Quanto costa ogni tramezzino?

RAGIONAMENTO E STRATEGIA RISOLUTIVA

Conosco • La spesa per ............................................. • La spesa per ............................................. • Il n. dei ............................................. La domanda chiede di trovare la spesa totale. Devo aggiungere la spesa per i dolci e le bibite alla spesa per ............................................. L’operazione che aggiunge una quantità ad un’altra è ................. . Perciò utilizzo questi dati: € .............. e € ............... . Non uso il dato 8 perché si riferisce ...................... ..................................................................................................... .

Conosco • La spesa per ............................................. • La spesa per ............................................. • Il n. dei ............................................. La domanda chiede di trovare il costo di un tramezzino. Devo ............................................. il costo di tutti i ............................................. per il loro numero. L’operazione che ............................................. in parti uguali è .............................. . Perciò utilizzo questi dati: € .............. e n. tramezzini .................................................... . Non uso il dato € 10 perché si riferisce .............................................................................................................. .

RISOLUZIONE

.............................. = ..........

.............................. = ..........

spesa totale

costo di un tramezzino

Il testo dei due problemi è uguale, ma la domanda è diversa perciò cambiano anche i dati da utilizzare. I dati utili si scelgono in relazione alla domanda. Esercizio interattivo

277


MATEMATICA

I dati I dati contenuti nel testo possono essere utili, inutili, nascosti.

studio Matematica Analizza e metti in relazione i dati con la domanda. Leggi il testo, cerchia il dato inutile e rispondi. Infine risolvi sul quaderno.

Teo ha 11 anni, il papà ne ha 39 e la mamma 38. Quanti anni di differenza ci sono tra Teo e la mamma? Che cosa chiede la domanda? ...................................................................... Sottolinea la definizione corretta di ogni dato presente nel testo e rispondi. 11 è utile • inutile • nascosto; 39 è utile • inutile • nascosto, 38 è utile • inutile • nascosto Quale dato non ti serve per rispondere alla domanda? ............... ........................................................................................................................................... Perché? ........................................................................................................................ ........................................................................................................................................... Segna con una X la domanda che ti permette di utilizzare anche il dato inutile. Quanti anni di differenza ci sono tra Samuel e il papà? Quanti anni hanno in tutto Samuel e i suoi genitori? Quanti anni ha il papà in più della mamma? Leggi il testo, cerchia il dato nascosto, rispondi alle domande e risolvi sul quaderno.

Lella tutte le mattine a colazione mangia 7 biscotti. Quanti biscotti mangia in una settimana? Quanti ne mangia in un mese? Che cosa chiede la domanda? ...................................................................... Sottolinea la definizione corretta di ogni dato presente nel testo e rispondi. 7 è utile • inutile • nascosto; settimana è utile • inutile • nascosto; mese è utile • inutile • nascosto Quale dato numerico nascondono le parole settimana e mese? .............. e .............. .

278

Quaderno pp. 75-77

Problemi

utile: serve per risolvere il problema inutile (o superfluo): non serve per la risoluzione nascosto: è espresso con parole che esprimono numeri (coppia, paio, dozzina, settimana…) oppure operatori (doppio, metà, terza parte…).

ESERCIZI 1. Per ogni dato espresso sotto forma di parola, indica il suo significato. doppio = x 2 triplo = ............. quadruplo = ............. settimana = 7 giorni mese = ............. anno = .............

metà = ............. terza parte = ............. quarta parte = ............. coppia = ............. dozzina = ............. centinaio = .............

2. Spiega che cosa significa l’espressione sottolineata poi risolvi il problema sul quaderno. Un sacchetto contiene 45 caramelle alla frutta e in egual numero alla menta. Quante caramelle in tutto? In egual numero significa ......................................... .................................................................................................... .................................................................................................... 3. Risolvi. Fai attenzione ai dati. a. La collezione comprende 190 figurine di 3 tipi diversi; alcune sono di animali e 100 sono di piante e di ambienti. Quante figurine sono di animali? b. Andrea nel salvadanaio ha € 72. Lo zio gliene regala il doppio. Quanti euro gli regala lo zio? c. Per allenarsi 4 atleti percorrono ognuno 105 chilometri alla settimana. Quanti chilometri percorre ciascun atleta al giorno?


Quaderno pp. 75-77

Problemi

MATEMATICA

Se nel testo di un problema manca un dato utile il problema non si può risolvere.

studio Matematica Analizza e metti in relazione i dati con la domanda. Analizza il testo del problema: manca un dato.

Il contadino nella sua fattoria ha in tutto 126 animali tra polli e conigli divisi in 9 recinti. Quanti sono i polli? Che cosa chiede la domanda? ........................................................................................................................................................................................................ Il problema si può risolvere? SÌ No Segna con una X il dato numerico che manca per poter rispondere alla domanda posta dal problema. 70 conigli 56 polli 4 recinti Trascrivi il testo aggiungendo il dato che hai scelto e risolvi. Segui il procedimento guidato. Il contadino nella sua fattoria ..................................................................................................................................... TESTO

DOMANDA

Quanti sono i polli?

............................ = ........................................................... ............................ = ........................................................... ? = numero dei polli RAGIONAMENTO Conosco: • il numero ......................................... in tutto .............. . E STRATEGIA • il numero dei ....................................................... . RISOLUTIVA Per trovare il numero dei polli devo ......................................... il numero dei conigli da ..................................... L’operazione che ............................. una quantità ad un’altra è ............................... . Perciò utilizzo questi dati: n. ......................................... e n. ............................................ . Non uso il dato ......................................... perché si riferisce ............................................ . ............................ = ................ n. dei polli RISOLUZIONE

DATI

RISPOSTA

I polli sono ........................................................................ .

ESERCIZI 1. Completa il testo del problema con il dato mancante, poi risolvi sul quaderno. a. Matteo ha .......... figurine, Alex ne ha il triplo. Quante Sottolinea il dato mancante: 60 = n. dei giornali figurine ha Alex? Quante ne hanno in tutto? venduti; 30 = n. giornali in ogni pacco. Sottolinea il dato mancante: c. Una confezione da .......... bottiglie costa 30 euro. 11 = n. figurine di Matteo; 3 = n. figurine di Alex. Quanto costa ogni bottiglia? b. Questa mattina in edicola 120 giornali sono rimasti invenduti. L’edicolante li divide in pacchi da .......... ciascuno. Quanti pacchi prepara?

Sottolinea il dato mancante: 6 = n. bottiglie nella confezione ; 6 = n. delle confezioni di bottiglie.

279


MATEMATICA

Quaderno pp. 75-77

Problemi

Domande esplicite e domande implicite Nel testo del problema una domanda può essere esplicita o implicita. Per rispondere ad ogni domanda devi trovare una strategia risolutiva adatta.

esplicita: indicata in modo chiaro implicita: non scritta

studio Matematica Metti in relazione la domanda con la risoluzione. Testo con domande esplicite

TESTO

Roberta ha 12 DVD di musica e 16 di cartoni animati. Li sistema in 2 portaDVD uguali.

DOMANDE

Quanti DVD ha in tutto? Quanti ne mette in ogni portaDVD?

RAGIONAMENTO Conosco E STRATEGIA • Il numero dei DVD di .................................................................................................................................................. = 12 RISOLUTIVA • Il numero dei DVD di .................................................................................................................................................. = 16 • Il numero dei ................................................................................................................................................................... = 2 La prima domanda chiede di trovare il numero di tutti ............................, perciò devo aggiungere il numero dei ............................ di ........................................................... a quelli di ........................................................... . L’operazione che aggiunge una quantità ad un’altra è ........................................................... . La seconda domanda chiede di scoprire quanti DVD ci sono ................................................................................. Dato che i portaDVD sono uguali, divido il numero di tutti i DVD in ............................ parti uguali. L’operazione che divide in parti uguali è .................................................................... Perciò calcolo: prima una ............................ e trovo il numero di tutti i DVD; poi una ............................ e trovo quanti ne mette Roberta in ogni portaDVD.

RISOLUZIONE

12 .................... 16 = ............................ = .............................. 2 = ............................ =

n. di tutti i DVD n. dei DVD in ogni portaDVD

RISPOSTE

1 .................................................................................... 2 ....................................................................................

ESERCIZI 1. Per ogni testo scegli due domande adatte. Indicale con una X e risolvi sul quaderno. Nel lago del parco ci sono 12 fenicotteri, 18 anatre e 4 oche selvatiche. Quanti uccelli acquatici in tutto? Quanti uccelli acquatici restano? Quante zampe hanno in tutto gli uccelli acquatici?

280

2. Risolvi sul quaderno. Kim ha comprato 4 confezioni di acqua frizzante e 4 di acqua naturale. Quante confezioni in tutto? Ogni confezione contiene 6 bottiglie. Quante bottiglie in tutto? Al termine della settimana sono rimaste 25 bottiglie. Quante bottiglie d’acqua ha bevuto?


Quaderno pp. 75-77

Problemi

MATEMATICA

Quando nel testo del problema c’è una domanda implicita è utile scoprirla e trovare l’operazione corrispondente.

studio Matematica Metti in relazione la domanda con la risoluzione. Testo con una domanda implicita

TESTO

Alla mamma, per preparare la pasta, servono 500 grammi di farina. Trova 160 grammi in un sacchetto e 210 grammi in un altro.

DOMANDE

Quanti grammi di farina mancano per raggiungere la quantità necessaria?

RAGIONAMENTO Conosco E STRATEGIA • La quantità di farina che occorre alla mamma RISOLUTIVA

500 g • La quantità di farina contenuta nel primo ....................................................... 160 g • La quantità di farina contenuta nel ....................................................... 210 g La domanda chiede di trovare la quantità di farina che manca per raggiungere la quantità necessaria (500 g), ma questa si può calcolare solo se si conosce la quantità di farina che la mamma ha in tutto. Occorre prima rispondere a una domanda implicita. Quanti grammi di farina contengono in tutto i due sacchetti? Per calcolare la quantità totale di farina che ha la mamma, occorre aggiungere la quantità del primo sacchetto a quella del ......................................................................................................................................................... . L’operazione che aggiunge una quantità ad un’altra è ....................................................... . Ora è possibile rispondere alla domanda posta dal testo. Dalla quantità di farina necessaria si deve togliere la quantità ....................................................... L’operazione che toglie una quantità da un’altra è ....................................................... Perciò calcolo: • prima una ........................................................ e trovo i grammi di farina contenuta in tutto nei sacchetti; • poi una ........................................................ e trovo ............................................................................................................................... .

RISOLUZIONE

160 ...................... 210 = ....................................................... 500 .............................. = .........................................................

RISPOSTE

................................................................................... ..................................................................................

................................................................................... ...................................................................................

ESERCIZI 1. Scrivi le domande che ti permettono di risolvere i problemi, poi risolvi sul quaderno. a. Emily ha comprato 3 scatole da 200 confetti l’una per confezionare le bomboniere per il suo matrimonio. .................................................? Ogni bomboniera ha 5 confetti. Quante bomboniere prepara? b. Luciana prepara alcuni mazzi di fiori composti ognuno da 3 roselline rosse, 3 gialle e 3 rosa.

................................................. ? Se compone 8 mazzi,

quante roselline ha in tutto? c. Bruno ha comprato 5 album da disegno a € 4 l’uno e 4 quaderni a € 2 l’uno. .................................................? .................................................? Quanto spende complessivamente?

281


MATEMATICA

Quaderno pp. 75-77

Problemi

Rappresentare per risolvere Per risolvere un problema può essere utile rappresentare la situazione con un disegno.

In alcuni casi è meglio utilizzare una rappresentazione grafica più schematica.

Leggi il testo del problema, osserva il disegno che lo rappresenta e risolvi.

Leggi il testo del problema, osserva il disegno che lo rappresenta e risolvi.

TESTO

TESTO

La scatola contiene 15 cioccolatini. Quanti cioccolatini ci sono in 2 scatole?

DATI 15 = ............................................................................................................ 2 = ............................................................................................................... ? .................................................................................................................... RAPPRESENTA LA SITUAZIONE

RAGIONAMENTO E STRATEGIA RISOLUTIVA Conosco: • ................................................................................................................... • ................................................................................................................... La domanda chiede di trovare ..................................................... .............................................................................................................................. .

Per calcolare il numero di cioccolatini in 2 scatole occorre ................................................................................. la quantità di una scatola ................... il numero delle scatole. L’operazione che ................................................................. una quantità per un’altra è ..................................................................... . Perciò calcolo una ............................................................ e trovo .............................................................................................................................. .

RISOLUZIONE 15 ..... 2 = .........

...............................................

RISPOSTA ............................................................................................... 282

Francesco ha 12 anni, Martina ne ha 3 in meno di Francesco e Edo ne ha 6 in più di Martina. Quanti anni hanno Martina e Edo?

DATI 12 = età di .................. 3 = anni in meno di ........................ 6 = ............................... ? .................................................................................................................... RAPPRESENTA LA SITUAZIONE Anni di Francesco Anni di Martina Anni di Edo RAGIONAMENTO E STRATEGIA RISOLUTIVA Conosco: • ................................................................................................................... • ................................................................................................................... • ................................................................................................................... La domanda chiede di trovare ............................................... . Martina ha tre anni in meno di Francesco, devo ............................................... 3 anni dall’età di ............................................... . L’operazione necessaria è una .................................................. Edo ha sei anni in più di ..............................................., devo ............................................... 6 anni all’età di ................................. . L’operazione necessaria è una ................................................ . RISOLUZIONE . ............... 3 = ......... ................ 6 = .........

............................................ ............................................

RISPOSTA ................................................................................................


Problemi

MATEMATICA

Quaderno pp. 75-77

Risolvere con il diagramma Quando la risoluzione del problema richiede più di una operazione, puoi rappresentare le operazioni con un diagramma a blocchi. Rappresenta e risolvi. Indica la domanda implicita.

TESTO Il papà regala alla mamma un mazzo composto da 7 rose rosse e 5 rose rosa. (?) Ogni rosa è costata € 3. Quanto ha speso il papà?

DATI 7 = n. delle ................................... 5 = n. delle..................................... € 3 costo ................................... (?) ................................................................................................................... ? .......................................................................................................................

RISOLUZIONE E RISPOSTA Risolvi con l’operazione. 7 ......... 5 = ........ n. delle ................................... ......... ......... 3 = ......... = ......... spesa totale Il papà in tutto spende ................................... Risolvi con il diagramma a blocchi.

7

TESTO Un paio di calzini costa € 6. Flavio ne compra 4 paia (?) e paga con € 30. Quanto riceve di resto?

DATI 4 = n. delle ................................... € 6 = .................................................. € 30 = .................................................................................................................. (?) ................................................................................................................... ? ....................................................................................................................... RAGIONAMENTO E STRATEGIA RISOLUTIVA La domanda chiede di trovare ........................................................... Per calcolare il resto si deve trovare prima quanto ha speso Flavio. Perciò: • prima con una ......................................... calcolo .................................. . • poi con una ............................................... calcolo .................................. .

3

......... .........

RAGIONAMENTO E STRATEGIA RISOLUTIVA La domanda implicita chiede di trovare ..................................... . Devo sommare ............................................................................................. . L’operazione adatta è una ....................................... . La domanda esplicita chiede di trovare .....................................: devo ripetere .................................... L’operazione adatta è una ...................................... . Perciò: prima calcolo una ............................ e poi una ............................................................... .

5

......... .........

I dati nel diagramma sono registrati nell’ordine in cui li trovi nel testo.

RISOLUZIONE E RISPOSTA Risolvi con l’operazione 6 .................. 4 = .................. spesa totale 30 .................. = .................. resto Flavio riceve di resto ................................... Risolvi con il diagramma a blocchi.

30

6

4 ......... .........

......... .........

I dati non sono registrati nell’ordine in cui si trovano nel testo perché da 30 si deve sottrarre la spesa.

283


MATEMATICA

Atlante

Le frazioni

pp. 28-31 e 56

Quaderno

pp. 78, 126 e 131

Intero e frazione In matematica frazionare significa dividere un intero in parti equiestese, cioè sovrapponibili. Indica con una X il completamento corretto, poi spiega il perché.

ESERCIZI 1. Osserva le due figure e completa.

Il panino è: intero frazionato spezzato

Il panino è: intero frazionato spezzato

Il panino è: intero frazionato spezzato

La figura è stata frazionata perché ..... ...................................................................................

Ogni parte dell’intero frazionato è una frazione. Questo è un intero frazionato.

Questa è una frazione dell’intero.

La figura non è stata frazionata perché .................................................................. ...................................................................................

ESERCIZI

diamoci una mano

2. C olora solo gli interi frazionati.

Al termine dell’esercizio 2 confronta il tuo lavoro con quello di un compagno. • Avete colorato lo stesso intero? • Che cosa significa che le figure da non colorare non sono frazionate?

3. F raziona ogni intero e scrivi il numero delle parti uguali.

4

284

........

........

........

........

........

........


Atlante

Le frazioni

pp. 28-31 e 56

L’unità frazionaria 1 4

1 4 1 4

1 4

La mela è divisa in 4 parti uguali: ciascuna è la quarta parte dell’intero, cioè una parte su 4.

1 6

1 6 Osserva e leggi le frazioni.

1 5

1 5

1 5

1 5

1 4

Un gattino su 5 dorme. In frazione si scrive: 1 (si legge un quinto). 5

1 2

1 6

1 6

1 6

MATEMATICA

La pizza è divisa in 6 parti uguali: ciascuna è la sesta parte dell’intero, cioè una parte su 6.

1 6

I termini della frazione.

1 5

1 2

pp. 78-79, 126 e 131

Quaderno

Una parte su 2 in frazione si scrive 1 2 (si legge un mezzo).

numeratore

(indica il numero delle parti che si considerano)

linea di frazione (indica una divisione) denominatore

(indica il numero delle parti in cui è stato diviso l’intero)

Un quarto, un sesto, un mezzo, un quinto sono unità frazionarie. Ognuna di esse rappresenta una delle parti uguali in cui è stato diviso l’intero. Ogni unità frazionaria ha come numeratore 1.

ESERCIZI 1. S crivi le frazioni, poi leggile a voce alta. La terza parte 1 su 2

1 2

1 .......

La quinta parte

1 su 12

1 .......

1 su 8

2. C olora ogni volta l’unità frazionaria. ....... ....... 1 .......

3. D i ciascuna figura è stata colorata un’unità frazionaria. Completa. Si scrive: 1 2

Si scrive:

....... .......

Esercizi interattivi

Si scrive:

....... .......

285


MATEMATICA

Atlante pp. 28-31

Le frazioni

Quaderno pp. 79 e 126

Le frazioni complementari Osserva. L’orto è frazionato in 6 parti uguali, dunque l’intero è uguale a 6 . 6 La parte coltivata corrisponde alla frazione 4 . 6 A che frazione corrisponde la parte non coltivata? ..... .....

Le due frazioni ..... e ..... sono frazioni complementari ..... ..... perché la loro somma ricostruisce l'intero: 4 + 2 = 6 = 1 6 6 6

Le frazioni 4 e 2 sono complementari 6 6 perché sommate formano l’intero 6 . 6

studio Matematica Osserva ancora, completa e ricostruisci l'intero.

Parte colorata Parte non colorata

2 8

2

..... .....

8

+ ..... = ..... = 1, cioè l’intero

.....

.....

ESERCIZI 1. S crivi la frazione corrispondente alla parte colorata, individua la frazione complementare e ricomponi l'intero. 2 + 3 = 5 =1 5 5 5 5 + ...... = 8 = 1 ..... 8 8 7 + ...... = 9 = 1 ..... 9 9 5 + ...... = 7 = 1 ..... 7 7 5 + ...... = 9 = 1 ..... 9 9

286

Esercizi interattivi

2. C erchia con lo stesso colore le coppie di frazioni complementari in ogni serie. a. 5 7

2 9

2 7

3 6

7 9

8 11

1 7

11 15

b. 3 6

4 15

3 11

1 3

4 5

2 3

1 5

6 7

3. C ompleta con la frazione complementare. 3 + ...... = ...... = 1 7 + ...... = ...... = 1 ...... ...... 8 15 ...... ...... 6 + ...... = ...... = 1 2 + ...... = ...... = 1 ...... ...... ...... ...... 8 7


Atlante pp. 28-31

Le frazioni

Quaderno pp. 79-81 e 126

MATEMATICA

Frazioni proprie, improprie, apparenti Considera le parti e confrontale con l’intero. La tovaglia è formata da 6 riquadri. La nonna ne ha ricamati 5. 1 6

1 6

1 6

1 6

1 6

1 6

studio Matematica Confronta con i problemi e completa. La tovaglia è divisa in 6 parti uguali; ne ho considerate 5. L’intero in frazione è ............................... La parte considerata in frazione è ........ 1 + 1 + ..... + ..... + ..... = ............... 6 6 5 < ..... 5<1 6 ..... 6

L’intero è 6 . 6 La parte corrispondente ai riquadri ricamati è 5 . 6 5 è minore dell’intero. 6

Marco dà a ognuno dei suoi 4 amici un quadretto di cioccolato.

1 3

1 3

L’intero è 3 . La parte di 3 cioccolato offerta agli amici è Una tavoletta intera non è sufficiente, ne occorre ancora 4 è maggiore di un intero. 3

1 3

1 3

1 4

Le 4 parti che compongono la girandola sono state smontate.

1 4

Ogni parte è 1 . 4

1 4 1 4

Tutta la girandola è 4 , è uguale all’intero. 4 1 4

1 4

proprie 4 9

1 6

1 4

1 4

improprie 5 6

4 3

5 2

7 4

frazioni

apparenti (sono n. naturali) 4 4

12 3

8 2

• 5 è una frazione propria perché indica 6 una quantità minore dell’intero. Quindi ha il numeratore minore del denominatore.

4. 3 1. 3

La cioccolata è divisa in .... parti uguali; ne ho considerate ..... L’intero in frazione è ............................ La parte considerata in frazione è 1 + 1 + ..... + ..... = ............... 3 3 4 > ..... 4>1 3 ..... 3 • 4 è una frazione impropria perché indica 3 una quantità maggiore dell’intero. Quindi ha il numeratore maggiore del denominatore, ma non multiplo del denominatore. La girandola è divisa in 4 parti uguali; ne ho considerate 4, cioè tutte. L’intero in frazione è 4 perché: 4 1 + 1 + ..... + ..... = 4 = 1 intero 4 4 4 • 4 è una frazione apparente perché non 4 indica delle parti, ma l’intero. Quindi ha il numeratore uguale o multiplo del denominatore.

287


MATEMATICA

Atlante pp. 28-31

Le frazioni

Quaderno pp. 79-81 e 126

Frazioni a confronto Per confrontare e ordinare le frazioni in base al loro valore, devi tener conto del denominatore e del numeratore. Frazioni con lo stesso denominatore Il papà mangia 3 fette di torta, Lele una. Marco, il più goloso, ne mangia 4.

La torta è divisa in 8 parti uguali. Ogni parte è 1 . 8

Nel caso di frazioni con lo stesso denominatore: • è maggiore quella con il numeratore maggiore; • è minore quella con il numeratore minore.

Chi ne mangia di più? ................................... 1 < 8

3 < 8

4 8

Chi ne mangia di meno? .............................

Frazioni con lo stesso numeratore Nel caso di frazioni con lo stesso numeratore:

Mia mangia 2 spicchi di focaccia, anche Yuri ne prende 2. La focaccia di Mia è La focaccia di Yuri divisa in 3 parti. è divisa in 4 parti. Ogni parte è 1 . Ogni parte è 1 . 3 4 1 > 1 Quindi chi ne mangia di più? .......................... 3 4

• è maggiore quella con il denominatore minore; • è minore quella con il denominatore maggiore.

Frazioni che hanno lo stesso valore Sono dette frazioni equivalenti perché hanno lo stesso valore e quindi indicano la stessa parte dell’intero.

Bea dipinge due pannelli: del primo ha colorato 3 , del secondo i 12 . 4 16 3 = 12 4 16 Per trovare frazioni equivalenti basta applicare la proprietà invariantiva della divisione: cioè moltiplicare o dividere il numeratore e il denominatore per uno stesso numero diverso da zero.

288

Che cosa noti? ........................

ESERCIZI

×2

2 3

4 6 ×2 :3

3 12

1 4 :3

1. Riscrivi in ordine crescente. 10   12   7  7

7  7

8  7

1   7

1   .....   .....   .....   ..... ..... ..... ..... ..... 7

2. Confronta e inserisci il simbolo >, < o =. 2 ....... 2   12  4

7 ....... 7   8 10

3 ....... 1   9 3

1 ....... 2 3 3


Atlante pp. 28-31

Le frazioni

MATEMATICA

Quaderno pp. 79-81 e 126

Frazioni e numeri egui le istruzioni e trova il valore della frazione di un insieme S di oggetti. 1. Calcola e colora i 2 di 24. 24 15 1. Calcola e colora i 4 di 15. 6

5

studio Matematica Completa, calcola e verbalizza. Per calcolare la frazione di un numero: •d ividi il numero per il ..........................................; •p oi moltiplica il risultato per il ...........................................

5 di 72 9 1 5

1 5

1 5

1 5

1 5

1 6

1 6

1 6

1 6

1 6

1 6

2. Calcolo dell’unità frazionaria. 15 = valore dell’intero 5 = n. delle parti 1 = valore unità frazionaria 5 15 : 5 = 3 valore di 1

2. Calcolo dell’unità frazionaria. 24 = valore dell’intero 6 = n. delle parti 1 = valore unità frazionaria 6 24 : 6 = 4 valore di 1

3. C alcolo della frazione. 4 = n. delle parti considerate 3 × 4 = 12 valore di 4

3. C alcolo della frazione. 2 = n. delle parti considerate 4 × 2 = ......... valore di 2

5

6

ESERCIZI 1. C olora l’unità frazionaria e calcola.

12 : 4 = ........

1 di 22 11

22 : ........ = ........

2. C alcola l’unità frazionaria e completa con > o <. 1 di 20 ...... 1 di 21 4 7

Nella frazione di un numero l’intero è rappresentato dal numero stesso.

6

5

1 di 12 4

72 : 9 = .......... .......... × 5 = ..........

1 di 24 ...... 1 di 18 3 2

20 : 4 = ...... 21 : 7 = ...... 24 : ....... = ....... 18 : ....... = .......

diamoci una mano Lavora in coppia. Quale frazione di 16 vale di più? Colorate la parte corrispondente e calcolate il suo valore. 2 di 16 4

3 di 16 8

16 : ...... = ...... Calcolo 16 : 4 = ...... ...... × 2 = ...... ...... × ...... = ...... La frazione che ha valore maggiore è ............ Ti è piaciuto lavorare in coppia?

No

289


MATEMATICA

Problemi

Problemi con le frazioni Nella risoluzione dei problemi con le frazioni si possono distinguere alcuni casi.

studio Matematica

biscotti mangiati

Comprendi e risolvi. • Problema con calcolo della parte frazionaria. Luca e Maria hanno mangiato i

4

dei 28 biscotti contenuti nella 7 scatola. Quanti biscotti hanno mangiato? Dati

......... = n. biscotti in tutto 4

valore di

7

7 di 28 = f razione corrispondente ai biscotti mangiati

7 ? = n. biscotti mangiati

• Problema con calcolo della frazione complementare. Lara spende i

3 5

di € 50. Quanti euro le restano?

Risoluzione 28 : 7 = ........ ..... × 4 = .....

valore di valore di

4

1 ....

n. biscotti mangiati 7 Hanno mangiato ......... biscotti. denaro rimasto 1 5

1 5

Dati

5 50 = euro di Lara valore di 5 3 = frazione corrispondente agli euro spesi 5 ? = euro rimasti Risoluzione 1

valore di 1 .... ......... × 3 = ......... € spesi valore di 3 5 50 – ......... = ................ € rimasti a Lara 50 : 5 = .........

1. R isolvi sul quaderno. a. Una teglia intera di pizza pesa 2400 grammi. Viene tagliato un trancio che corrisponde ai 2 di tutta 8 la pizza. Quanto pesa?

290

1 5 1 5

1 5

Risoluzione 2 Calcola la frazione complementare: 5 – 3 = .... 5 5 5 Calcola il valore della frazione complementare: 50 : ....... = ....... ....... × ....... = ....... A Lara sono rimasti € .......

b. Il libro di italiano ha 150 pagine di cui 2 di letture 3 e le altre di grammatica. Quante sono le pagine di letture? Quante sono quelle di grammatica?


Atlante pp. 28-31

Le frazioni

MATEMATICA

Quaderno pp. 82 e 126

Le frazioni decimali Le frazioni che hanno al denominatore 10 - 100 - 1 000 si dicono frazioni decimali. 5 10

5 100

Intero = 10 Unità frazionaria 10 1 = un decimo 10 5 = 0 interi e 5 decimi 10

1. C erchia le frazioni decimali. 7 60 3 10 5 65 2 100

5 1 000

Intero = 100 Unità frazionaria 100 1 = un centesimo 100 5 = 0 interi e 5 centesimi 100

53 1 000

60 100

220 200

25 110

Intero = 1 000 Unità frazionaria 1 = un millesimo 1 000 1 000 5 = 0 interi e 5 millesimi 1 000

4 10

15 11

37 100

250 300

2. S crivi la frazione decimale corrispondente alla parte colorata. Segui l’esempio.

3 decimi

....... 100

..................... centesimi

......... 1 000

..................... millesimi

85 ...................................

7 .......

...........................................

......... 1 000

...........................................

3 10

85 .......

291


RIPASSO CON LA MAPPA

Atlante pp. 28-31

frazionare significa dividere in parti uguali un intero

frazione è

può essere

ha

una parte dell’intero

posso calcolare

- il numeratore sopra la linea di frazione - il denominatore sotto la linea di frazione - la linea di frazione

- l’unità frazionaria: una delle parti uguali in cui è stato diviso l’intero - il valore della frazione - la frazione di un numero - la frazione complementare

complementare

equivalente

propria

impropria

apparente

completa l’intero

ha lo stesso valore

2

5

4

3

3

2

il numeratore è minore del denominatore

il numeratore è maggiore del denominatore

uguale a uno o più interi

1 3

2 3

due terzi è la complementare di un terzo, la completa

diario di bordo Leggere la mappa è stato 292

Mappa audioletta

PDF

facile.

difficile.

così così.


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 80, 81

1 Colora e scrivi l’unità frazionaria corrispondente ad ogni figura, poi indica l’intero.

Intero

1 6

....... .......

....... .......

....... .......

....... .......

....... .......

2 Calcola la frazione complementare. colora i

4 7

colora i

....... .......

....... .......

....... .......

....... .......

4 Colora la parte indicata da ogni frazione.

5 9

4 16

3 5

intero: ....... ....... frazione considerata: ....... ....... ....... ....... ....... – = calcolo: ....... ....... ....... frazione complementare: ....... .......

frazione considerata: ..........

3 8

intero: ..........

3 2

calcolo: ....... – ....... = frazione complementare: ..........

5 Cerchia le frazioni con il colore indicato dalla legenda.

3 Vero o falso? Segna con una X. 1 è un’unità frazionaria. 9

V

F

8 corrisponde all’intero. 8

V

F

6 3

12 7

2 5

9 7

6 8

5 è complementare di 3 . 3 3

V

F

3 12

10 10

11 5

1 2

8 3

proprie

Invalsi A

2 8

B

7 2

B

È uguale a 2 A 3

3 2

B

Corrisponde A all’intero

3 4

B

È minore dell’intero

apparenti

La sfida

6 Indica ogni volta la frazione corretta. È maggiore dell’intero

improprie

A

6 8

C

2 7

C

6 3

C

4 4

C

8 8

D

7 7

D

6 4

D

5 4

D

14 8 10 7 4 6 6 4

7 Risolvi sul quaderno. a. Il libro ha 80 pagine. Ne ho lette 1 . A quante pagine 8

corrispondono? b. È caduto uno scatolone con 48 piatti e se ne sono rotti i 5 . Quanti piatti si sono 6

danneggiati?

293


MATEMATICA

Atlante pp. 28-31

Le frazioni

Quaderno pp. 83 e 126

Dalle frazioni decimali ai numeri decimali Le frazioni decimali si possono scrivere sotto forma di numero decimale. Osserva. 10 = 1 intero = 1 unità 10

6 = 0 unità e 6 decimi (d) 10 unità u

100 = 1 intero = 1 unità 100

45 = 0 unità e 45 centesimi (c) 100

parte decimale d

unità u

6

0

0,6 numero decimale: 0,6

numero decimale: 0,45

,

,

5

0

La confezione non è piena. 8 su 10 sono una parte di intero. 8 = 0,8 10 0 interi e 8 ........................

parte decimale d c m ,

1 5 0,151

Tra parte intera e parte decimale metti sempre la virgola.

Una cassetta è piena e l’altra no. 10 su 10 sono un intero; 3 su 10 sono una parte di intero. 10 + 3 = 13 = 1,3 10 10 10 1 intero e 3 ........................

ESERCIZI 1. Trasforma le frazioni decimali in numeri decimali. 5 = 0,5 24 = ....... 18 = ....... 152 = ........ 3 640 = ....... 10 100 100 10 1 000

294

1

numero decimale: 0,151

Osserva e completa. Con i numeri decimali si rappresentano le quantità che non si possono indicare con i numeri interi.

La confezione è piena. 10 su 10 sono un intero. 10 = 1 10 1 intero e 0 ........................

151 = 0 unità e 151 millesimi (m) 1 000 unità u

parte decimale d c

4 0,45

0

1 000 = 1 intero = 1 unità 1 000

2. Scrivi il numero decimale. 9 unità e 7 decimi = 9,7 6 unità e 23 decimi = ...........


Atlante pp. 28-31

I numeri decimali

MATEMATICA

Quaderno pp. 83 e 126

I decimi Rappresenta un’unità e dividila in 10 parti uguali. Ogni parte è 1 un decimo. 10 Il decimo (d) occupa il primo posto a destra delle u. 1 : 10 unità parte decimale 10 u d 0

1u

,

1

1u

0,1 d

u

,

d

× 10

1 d = 0 u e 1 d = 0,1

studio Matematica Rappresenta e trasforma in numero decimale frazioni decimali proprie, improprie e apparenti. apparenti (uguali a uno o più interi)

proprie (minori di 1 intero)

improprie (maggiori dell’intero)

10 10

4 10

15 10

10 = 1 u e .......... d = 1 10 1=1

4 = .......... u e ...... d = 0,........ 10 0,.......... < 1

15 = .......... u e .......... d = ..........,.......... 10 ....................... 1

Metti i numeri ottenuti in ordine crescente: 0,4 – ............... – ...............

I numeri decimali si possono rappresentare sulla linea dei numeri. 0

1

2

3

4

5

6

7

8

9 10 11 12 3. Rappresenta in cifre e con l’abaco.

0

0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

1,1 1,2

16 decimi = = 16 ............... 10

ESERCIZI 1. Completa. ....... 0,5 10 .......... u e .......... d

2. Riscrivi in ordine crescente. 9 ............... 10 .......... u e .......... d

3,6 • 3,9 • 3 • 3,2 • 3,7 ..................................................................

u

,

Esercizi interattivi

d

295


MATEMATICA

I numeri decimali

Atlante pp. 28-31

Rappresenta un’unità e dividila in 100 parti uguali. Ogni parte è 1 100 1 100

un centesimo.

Quaderno pp. 83 e 126

I centesimi ,

d

c

Il centesimo (c) occupa il secondo posto a destra delle u.

: 100

1u

u

unità u

1c × 100

1c=0u0de1c

96 c

300 c

0

parte decimale d c ,

0

1

studio Matematica • Rifletti, comprendi e rappresenta con l’abaco i numeri espressi in centesimi. Poi trasforma in numero decimale. • Riscrivi i numeri decimali in ordine decrescente. .............. – .............. – ..............

u

d

c

u

96 c = 0,..........

145 c

d

c

u

300 c = ....................

d

c

145 c = ....................

Osserva la rappresentazione dei decimi e dei centesimi sulla linea dei numeri. 0

0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9

1

1,1 1,2

0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,1 0,11 0,12

ESERCIZI 1. Rappresenta con l’abaco e scomponi. Segui l’esempio. 0,78

296

u

d

c

0 , 7

8

0,23

u

d

c

........ , ........ ........

1,57

u

d

c

........ , ........ ........


Atlante pp. 28-31

I numeri decimali

MATEMATICA

Quaderno pp. 83 e 126

I millesimi Rappresenta un’unità e dividila in 1000 parti uguali. Ogni parte è 1 1 000

1 1 000

un millesimo.

: 1000

1u

u

1m × 1000

1 m = 0 u 0 d 0 c e 1 m = 0,001

Trasforma le frazioni in numeri decimali. frazione decimale

d

c

m

Il millesimo (m) occupa il terzo posto a destra delle u Unità u 0

studio Matematica

,

parte decimale d c m

0

,

0

1

• 0 u e 371 m

scomposizione parte parte decimale intera d c m

in cifre

in lettere

18 10 61 100 539 1 000

diciotto decimi

1

.......................

....

....

....

.......................

....

....

....

....

numero decimale

.... , .... .... , .... ....

.... , ....

u

d

c

m

0 , 3 7 1 Tutte le posizioni sono occupate. • 0 u e 25 m

u

d

c

m

0 , 0 2 5 Occupa il posto dei d con lo 0.

Osserva la rappresentazione dei centesimi e dei millesimi sulla linea dei numeri. 0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,1 0,11 0,12

0 0,001 0,002 0,003 0,004 0,005 0,006 0,007 0,008 0,009 0,01 0,011 0,012 Per trasformare un numero decimale in una frazione decimale, prima scrivi al numeratore il numero senza la virgola poi al denominatore scrivi 10 se nel numero c’è una cifra decimale, 100 se ci sono due cifre decimali e 1 000 se ci sono tre cifre decimali.

u d

8,7 =

87 10

u d c

8,4 1 =

841 100

u d c m

364 0,3 6 4 =

1000

ESERCIZI 1. Scomponi in tabella e scrivi il numero decimale. Quando è necessario metti lo 0. u

d c m

3 u e 77 m

.... , .... .... ....

3,077

0ue5c

.... , .... ....

..............

6de2m

.... , .... .... ....

..............

297


laboratorio

I numeri decimali

I trucchi del mestiere Per confrontare e ordinare i numeri decimali e stabilire qual è il maggiore o il minore, puoi seguire alcune strategie.

1. Confronta e metti il segno > o <. 0,5 ...... 1,33 83,425 ...... 64,501

1 La parte intera è diversa

7 ,2 > 4 ,936

È maggiore il numero che ha la parte intera maggiore.

7,2 è maggiore di 4,936

Il trucco dei trucchi

u

d c m

4,37 ...... 4,7

1,326 ...... 2,825

6,002 ...... 6,006

152,14 ...... 173,89

22,33 ...... 22,3

30,117 ...... 69,136

2. Cerca e sottolinea le relazioni sbagliate. 1,08 > 1,8 • 3,24 < 3,27 • 12,6 = 1,26 0,745 < 0,747 • 1,005 = 1,05 • 4,38 > 4,07 0,75 = 0,750 • 8,167 > 8,17 • 3,82 < 3,9

2 La parte intera è uguale

4,125 < 4,2

ESERCIZI

3. Cerchia il numero maggiore di ogni riga. Riempi con gli zeri tutte le cifre decimali.

4 , 1 2 5

Confronta i decimi: 1 < 2

4 , 2 0 0

4,125 è minore di 4,2

• 0,005 • 0,03 • 2,71

0,01 2,79 12,66

0,05 2,82 11,534

0,003 2,4 18,23

4. Trascrivi sul quaderno in ordine decrescente. a. 8,8 • 8,6 • 9,3 • 10 • 10,2 • 9,6 • 8,9 b. 0,32 • 0,4 • 0,25 • 0,36 • 0,29 • 0,43

compito di realtà Per scegliere il prodotto più conveniente, confronta i prezzi unitari e scrivi il segno >, <, =.

€ 1,98

€ 1,08

€ 9,00

€ 3,05

Prezzo unitario

Prezzo unitario

Prezzo unitario

Prezzo unitario

€ .................

€ .................

€ .................

€ .................

Puoi usare altre strategie per comparare i prezzi? Confrontale con i compagni.

298


I numeri decimali

MATEMATICA

Quaderno pp. 84-85

Addizioni e sottrazioni con i decimali Le addizioni e le sottrazioni con i decimali si calcolano come quelle con i numeri naturali. Fai attenzione a incolonnare le cifre rispettando il loro valore posizionale. IN COLONNA

IN RIGA

243,737 + 39,1 + 654 = h da u

d

2 4 3 , 7 3 9 , 1

PROVA

c m

h da u

3

6 5 4 , 0 0 0

7

d c m

0 0 +

3 9 , 1 0 0 +

6 5 4 , 0 0 0 +

2 4 3 , 7 3 7 +

9 3 6 , 8

9 3 6 , 8 3 7 =

3

7

=

482 – 61,535 = d

c m

h da u

d c m

4 2 0 , 4 6 5

10

6 1 , 5

3

5

6 1 , 5 3 5 +

4 2 0 , 4

6

5

=

4 8 2 , 0 0 0 = Il trucco dei trucchi • Prima scrivi la virgola sotto la virgola. • Scrivi tutte le altre cifre. • Riempi con gli zeri le cifre decimali che mancano.

ESERCIZI 1. Calcola in riga sul quaderno. a. 4,3 + 1,2 = 5,2 + 3,1 = 1,752 + 6,206 = 8,74 + 1,13 = 2,9 + 1,6 =

Inizia da destra

17,68 – 2,50 = 15,18

PROVA

4 8 2 , 0 0

Inizia da destra

2,500 + 6,735 = 9,235

• I ncolonna i numeri secondo il valore posizionale di ogni cifra. •P areggia con gli zeri le cifre decimali.

Inizia da destra

h da u

iempi con gli zeri le cifre R decimali e calcola come in colonna.

b. 4,8 – 3,1 = 1,5 – 0,3 = 6,67 – 2,62 = 1,35 – 0,27 = 0,278 – 0,26 =

2. Calcola in colonna con la prova. 0,19 + 2,83 + 8,47 = 56,8 + 0,4 + 62,8 = 74,13 – 23,12 = 53,65 – 42,55 =

diamoci una mano Lavora con un compagno.

SNACK BAR

12/04/2017 14 : 33

2× omelet natuur € 5,70 € 11,40 2× koude koffie € 1,90 € 3,80 1× suiker

€ 0,25

Totaal • Fate una ricerca per scoprire che cosa ha ordinato Paolo nel suo viaggio in Olanda. • Preparate uno scontrino simile in una altra lingua straniera (che già conoscete o usando il traduttore digitale) e scambiatevi i lavori con gli altri gruppi. Esercizio interattivo

299


MATEMATICA

I numeri decimali

Quaderno p. 86

Moltiplicazioni per 10, 100 e 1 000 con i decimali Quando moltiplichi un numero per 10, per 100 per 1 000, ogni cifra cambia ordine ed assume un valore 10, 100, 1 000 volte maggiore.

8,32 × 10 = 83,2 u

d

8 , 3

c m

uk h da u

d c m

8 3 , 2

2

Sposta la virgola di 1 posto verso destra.

8,32 × 100 = 832 u

d

8 , 3

c m

uk h da u

d c m

Sposta la virgola di 2 posti verso destra.

d c m

Sposta la virgola di 3 posti verso destra.

8 3 2 ,

2

8,32 × 1 000 = 8 320 u

d

8 , 3

c m

uk h da u

2

8 3 2 0 ,

Aggiungi uno o più zeri per pareggiare la parte intera.

ESERCIZI 1. Calcola e completa. a. 0,125 × 1 = ............... 0,125 × 10 = ............... 0,125 × 100 = ............... 0,125 × 1000 = ............... b. 3,1 × 10 = 2,5 × 10 = ............... 10,63 × 100 = ............... 206,89 × 100 = ............... 20,649 × 1000 = ...............

c. 0,1 × 100 = ............... 0,8 × 1 000 = ............... 0,75 × 10 = ............... 0,6 × 100 = ............... 0,04 × 100 = ............... d. 3,8 × ............... = 38 0,09 × ............... = 90 12,1 × ............... = 121 0,761 × ............... = 76,1

2. Calcola a mente e rispondi. a. Una matita costa € 1,20. Quanto costano 100 matite? 100 matite costano € .......... b. Un succo costa € 0,65 quanto costano 10 succhi? ................................................................................................................... c. Se una fotocopia costa € 0,04. Quanto costano 1 000 fotocopie? ............................................................................. d. Una pasta costa € 0,80. Quanto costano 10 paste? ..................................................................................................................

compito di realtà Se fai una chiamata col tuo cellulare ad un amico con un altro operatore mobile, paghi 0,10 euro alla risposta e 0,02 euro per ogni secondo di telefonata. Quanto ti costa una chiamata da 10 secondi?

300


MATEMATICA

Quaderno p. 86

I numeri decimali

Moltiplicazioni con i numeri decimali Le operazioni con i numeri decimali si calcolano come quelle dei numeri naturali. Le cifre decimali del prodotto sono uguali al numero delle cifre decimali complessive dei fattori. IN COLONNA

2,97 × 32 = 2,9 7

Scrivi i fattori senza incolonnarli e calcola la moltiplicazione in colonna, come se non ci fosse la virgola.

3 2 × 5 9 4 8 9 1

2,45 × 2,3 =

2 cifre decimali

+

9 5,0 4 = 2 cifre decimali

Metti la virgola nel prodotto, contando lo stesso numero di cifre decimali in totale dei fattori.

3 cifre decimali

2,4 5 2,3 × 7 3 5 4 9 0

+

5 ,6 3 5 = 3 cifre decimali

IN RIGA d cm 1

d cm

5, 281 ×2 = 10,562 Inizia da destra

Moltiplica il moltiplicatore per i millesimi, per i centesimi e così via. Metti la virgola con lo stesso numero di cifre decimali del moltiplicando.

ESERCIZI 1. Esegui le moltiplicazioni in riga. 1,423 × 4 = ....................................................... 3,25 × 6 = ........................................................... 123,5 × 8 = ........................................................ 0,36 × 7 = ...........................................................

2. Calcola in colonna. Fai attenzione alla virgola nel prodotto finale. 9 , 2 1 3 ×

.................... .................... .................... =

4 2 3 , 6 ×

.................... ....................

4 , 1 3 8 , 5 × .......................... ..........................

.................... =

.......................... =

3. Calcola in colonna sul quaderno. 3,4 × 82 = 4,53 × 32 = 8,62 × 79 = 8,03 × 65 =

1,7 × 0,9 = 10,9 × 5,13 = 3,73 × 4,3 = 51,4 × 1,82 =

4. Risolvi sul quaderno. Ogni tappa del giro in bicicletta è lunga 12,5 km. Se le tappe sono 8, quanti chilometri si faranno in tutto? L’intero giro viene percorso in 2 giorni. Quanti chilometri al giorno?

301


MATEMATICA

Quaderno p. 87

I numeri decimali

Divisioni per 10, 100 e 1000 con i decimali Quando dividi un numero per 10, per 100, per 1 000, ogni cifra cambia ordine ed assume un valore 10, 100, 1000 volte minore.

182,56 : 10 = 18,256 h da u

Sposta la virgola di 1 posto verso sinistra.

d c m

h da u

1 8 2 , 5 6

d c m

1 8 , 2 5 6

627,5 : 100 = 6,275 h da u

Sposta la virgola di 2 posti verso sinistra.

d c m

h da u

6 2 7 , 5

d c m

6 , 2 7 5

23 : 1000 = 0,023 h da u

Sposta la virgola di 3 posti verso sinistra.

d c m

2 3 ,

h da u

d c m

0 , 0 2 3

ESERCIZI 4. Completa calcolando l’operazione inversa, come nell’esempio.

1. Calcola e completa. a. 12 : 10 = ........ b. 0,18 : 10 = ........ 46 : 10 = ........ 31,5 : 100 = ........ 69 : 100 = ........ 206,1 : 100 = ........ 721 : 1 000 = ........ 4 924 : 1 000 = ........

2,8 × 10 = 28 : 10 ........ × 10 = 7 ........ × 100 = 68 ........ × 10 = 295

5 : 100 = 0,05 × 100 ........: 10 = 7,5 ........: 10 = 0,9 ........: 100 = 0,06

2. Vero o falso? Segna con una X. 30 : 100 = 0,3

V

F

215 : 10 = 2 150

V

F

5. Calcola a mente e rispondi.

210,4 : 100 = 21,04

V

F

13 421 : 1 000 = 13,421

V

F

620 : 100 = 62

V

F

a. 100 scatole contengono 50 kg di cioccolatini. Quanti ne contiene una scatola? Una scatola ne contiene ........... kg.

451 : 1 000 = 0,451

V

F

3. Dividi per 10 fino a 0,032. 32 000 • ........... • ........... • ........... • ........... • ........... • 0,032

302

Esercizi interattivi

b. 100 buste costano € 7,00. Quanto costa una busta? .............................................................................................................................. c. Una collana di 10 fumetti costa € 58,00. Quanto costa un fumetto? .................................................................


MATEMATICA

Quaderno p. 87

I numeri decimali

Divisioni con i numeri decimali Nelle divisioni con i numeri decimali, la virgola può essere solo nel primo termine, oppure solo nel secondo termine, o in entrambi termini. Osserva la procedura nei diversi casi. 1° CASO

Con il dividendo decimale

74,9 : 23 = 3,2 r 1,3

PROVA

3, 2 9 6 4 7 3, r 1, 7 4,

Procedura • Considera la parte intera.

23 7 4,9 6 9 – = 3,2 5 9 4 6 – r 1, 3

• Calcola la divisione con la procedura che conosci. • Appena dividi la parte decimale, scrivi la virgola al quoziente.

1 cifra decimale

2° CASO

6 4 1 1 r

1 cifra decimale

Con il divisore decimale

64 : 4,7 = 13 r 29 × 10

2 3 × 6 0 6 3 + 9 =

× 10

4 7 7 4 2

47 0 – =13 0 1 – 9

Procedura

PROVA

1 4 9 5 2 6 1 r 2 6 4

• Trasforma il divisore in un numero naturale (senza virgola) moltiplicandolo per 10, oppure per 100, o per 1 000: 4,7 × 10 = 47 • Moltiplica per 10, oppure per 100, o per 1000 anche il dividendo: 64 × 10 = 640 • Calcola la divisione.

3 7 × 1 0 1 9 + 0 =

ESERCIZI 1. Calcola in colonna. Fai attenzione alle cifre decimali. 6 8,2 1 5

7 6,8 4 1

2. Esegui in colonna sul quaderno. a. Con il dividendo decimale. 59,7 : 35 = 81,4 : 69 = 86,9 : 75 = 34,8 : 12 = 29,2 : 23 = 84,18 : 26 =

b. Con il divisore decimale. 69 : 4,6 = 57 : 5,3 = 76 : 7,4 = 14 : 5,6 = 138 : 4,6 = 265 : 5,6 =

303


MATEMATICA 3° CASO

Quaderno p. 87

Le frazioni

Con il dividendo ed il divisore decimali

2,306 : 0,25 = 9,2 r 0,6 × 100

× 100

25 2 3 0,6 2 2 5 = 9,2 5 6 5 0 – 6

Procedura • Trasforma il divisore in un numero senza virgola, moltiplicandolo per 10, o per 100, o per 1 000: 0,25 × 100 = 25 • Moltiplica per 10, o per 100, o per 1000 anche il dividendo: 2,306 × 100 = 230,6 • Calcola la divisione come nel primo caso. • Scrivi la virgola la quoziente, prima della cifra dei decimi.

4° CASO

Con il divisore maggiore del dividendo

3 : 12 = 0,25 u d

c

3,0 0 – 3 0 2 4 6 6 r

0

Procedura

=12 = 0, 2 5

• Considera la parte intera: il 12 nel 3 è contenuto 0 volte (perché 12 è maggiore di 3) col resto di 3 • Scrivi la virgola al quoziente.

– 0 0– 0

• Continua la divisione nella parte decimale, scrivendo uno zero per la cifra dei decimi, uno zero per la cifra dei centesimi.

ESERCIZI 1. Calcola in colonna sul quaderno, con la prova. Fai attenzione alle cifre decimali. a. 12,5 : 6, 7 = 76,4 : 1,3 = 3,11 : 0,39 = b. 832 : 6,4 = 65,1 : 4,6 = 168,19 : 3,8 = c. 17,42 : 5,2 = 623,8 : 2,4 = 649,5 : 1,9 = 2. Esegui in colonna sul quaderno. a. 2 : 5 = b. 3,12 : 4 = 2,17 : 7 = 5,4 : 8 = 9 : 15 = 3,15 : 6,3 = 3. Risolvi sul quaderno. Una confezione di 12 merendine costa € 7,80. Quanto costa una merendina? E 10?

Il trucco dei trucchi Osserva per primo il divisore, perché ti indica la procedura.

87,5 : 35

NO

13 : 3,2

× 10

× 10

4,68 : 4,1 × 10

304

× 10

Il divisore ha la virgola? Scrivi la virgola nel risultato, con lo stesso numero di cifre decimali del dividendo.

Togli la virgola al divisore, applicando la proprietà invariantiva e calcola. SÌ


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 88-89

1 Calcola e completa le tabelle. × 10

× 100

× 1 000

: 10

3,7

1 378

8,97

13,1

6,241

26,8

: 100

: 1 000

2 Moltiplicazione o divisione? Completa le operazioni in modo corretto. a. 104 : 10 = 10,4 b. 0,4 .......... = 40 c. 717 .......... = 0,717 d. 92 .......... = 0,92 5,39 × 10 = 53,9 7,3 .......... = 73 6 328 .......... = 6,328 0,51 .......... = 510 772 .......... = 7,72 8,01 .......... = 801 949 .......... = 0,949 70,3 .......... = 7,03 3 Calcola in colonna con la prova sul quaderno. a. 1 012,3 + 7,5 = b. 348,2 + 409,6 = c. 3,12 + 4,27 + 2,5 = d. 82,5 + 10,36 + 137 = 146,03 + 5,96 = 231,907 + 6,93 = 49,7 + 12,48 + 3,21 = 0,223 + 1 042 + 74,85 = 42,2 + 31,6 = 0,961 + 7,413 = 0,53 + 321,6 + 19 = 711,4 + 6,95 + 1,07 = 4 Calcola in colonna con la prova sul quaderno. a. 197,26 – 74,13 = b. 172,19 – 102,07 = c. 100,7 – 62,69 = 354,391 – 132,12 = 68,563 – 7,18 = 293,2 – 272,4 = 5 Calcola in colonna con la prova sul quaderno. a. 3,02 × 14 = b. 0,65 × 3,8 = c. 47,56 : 23 = 82 × 7,315 = 20,8 × 11,5 = 284 : 3,2 = 18,2 × 2,3 = 23,42 : 18 = 342 : 4,7 =

La sfida 6 Risolvi sul quaderno. AU n cantiniere imbottiglia 48 litri di vino in bottiglie che contengono 0,75 litri ciascuna. Se ogni bottiglia viene venduta a € 2,80, quanto ricava in tutto? BU n sacchetto di caramelle costa € 1,75 e uno di cioccolatini costa € 2,80. Se pago con una banconota da 5 euro, quanto ricevo di resto?

d. 7 – 3,761 = 19 – 11,864 =

d. 16,9 : 6,7 = 9,5 : 0,53 = 6,32 : 1,1 =

Invalsi 7 L’uguaglianza: 4,3 × 10 = 4 300 : 1 000 È falsa perché: A le cifre 4 e 3 sono in tutte e due le operazioni B sia 4 sia 3 sono mille volte più grandi C il risultato della divisione non è uguale a quello della moltiplicazione D sono due operazioni diverse

305


LA MISURA

Misurare è un’azione che l’uomo compie in modo spontaneo. Ad esempio, quando prepari la valigia e ne valuti il peso alzandola da terra oppure quando, dopo un lungo percorso, pensi di aver camminato per diverse ore. Nessuno però ti assicura che il tuo passo abbia la stessa lunghezza di quello di un tuo compagno o che la valigia che per te è pesante lo sia anche per un adulto. Perciò, per ottenere misure uguali, gran parte dei Paesi del mondo ha adottato il Sistema Internazionale di misura che comprende unità di misura uguali per tutti. Tutto ciò che si può misurare è una grandezza. Sono grandezze la lunghezza, la capacità, il peso o la massa, la superficie, il tempo, il valore della merce...

STUDIO matematica Osserva le immagini di questa pagina. Riconosci degli oggetti? Che cosa ci vedi?

CHE COSA IMPARERò L e misure di lunghezza, capacità, peso o massa. Le equivalenze tra misure. Il peso netto, lordo e tara. I costi unitario e totale. Le misure di valore. La compravendita. Le misure di superficie. Le misure di tempo.

306

A CHE COSA MI SERVIRà A capire che misurare una grandezza significa confrontarla con un’altra dello stesso tipo, cioè con l’unità di misura. A comprendere che, tranne alcune eccezioni, ogni unità è 10 volte più piccola di quella che sta alla sua sinistra e 10 volte più grande di quella alla sua destra.

le mie competenze tilizzare le principali U unità di misura di angoli, lunghezze, capacità, peso e superficie. assare da un’unità di P misura all’altra, sia nel Sistema Internazionale sia nelle misure di valore.


MATEMATICA

Atlante p. 24

La misura

Il Sistema Internazionale di misura in SToria

Il Sistema Internazionale di misura ha alcune regole da rispettare:

Il Sistema Internazionale di misura che utilizziamo oggi è nato poco più di due secoli fa; prima ogni popolo adottava misure proprie derivate dalla tradizione. Alla fine del XVIII secolo l’espansione dei commerci creò la necessità di utilizzare un sistema di misura uguale e riconosciuto da tutti, cioè convenzionale. Un gruppo di studiosi e di scienziati stabilì l’unità di misura di ogni grandezza considerata e ne fece costruire un modello.

• le unità di misura si scrivono: - per esteso e con la lettera minuscola se questa non è seguita da un numero; - in simbolo (marca) se indicano una misura; • i simboli si scrivono: - con l’iniziale minuscola: g è il simbolo di grammo; - s enza punto finale perché non sono abbreviazioni: s è il simbolo di secondo, s. o sec. sono sbagliati; -d opo il numero che indica la quantità: ad esempio 5 kg; - solo quando indicano misure di valore, come l’euro, devono essere posizionati davanti al numero: ad esempio € 9.

Chilogrammo

Metro

SISTEMA INTERNAZIONALE DI MISURA

LUNGHEZZA

PESO

CAPACITÀ

TEMPO

SUPERFICIE

VOLUME

metro (m)

chilogrammo (kg)

litro (ℓ)

secondo (s)

metro quadrato (m2)

metro cubo (m3)

compito di realtà Tagliolini al salmone Ingredienti per 8 persone: 500 g di tagliolini 400 g di salmone affumicato 250 mℓ panna liquida 100 g parmigiano 1 cipolla olio, sale

Per cucinare i tagliolini al salmone, devi prima preparare tutti gli ingredienti nella quantità indicata dalla ricetta. Tieni conto delle quantità richieste e cerchia solo le confezioni necessarie.

125 ml

125 ml

100 gr

100 gr

100 gr

250 gr 100 gr

100

100 gr

100 gr

250 gr

307


MATEMATICA

La misura

Misurare Di solito descriviamo gli oggetti attraverso le loro caratteristiche, ad esempio se Giulia parla della sua bici può indicarne: • il colore: è rossa; • la marca: Superbike; • i materiali di cui è fatta: metallo e plastica; • le situazioni che le ricorda: quando l’ha ricevuta in regalo; • il peso: 10 kg. Anche la matematica studia le qualità degli oggetti, ma si occupa solo delle caratteristiche misurabili, ovvero delle grandezze. In questo caso solo il peso è misurabile, perciò è una grandezza come la lunghezza, la capacità, la superficie, un intervallo di tempo, il valore monetario... Misurare una grandezza vuol dire confrontarla con una grandezza campione dello stesso tipo, cioè l’unità di misura, e contare quante volte l’unità di misura è contenuta nella grandezza considerata. Il metro, il chilogrammo, il litro e il secondo sono unità di misura del Sistema Internazionale di misura (S.I.) utilizzato dalla maggior parte delle nazioni del mondo.

ESERCIZI 1. Colora solo i cartelli delle grandezze. bellezza di un quadro

larghezza del banco

profumo di un fiore

costo di un libro

peso dello zaino

quantità di acqua

profondità di un lago

durata di una partita

2. Scrivi per ogni strumento di misura la lettera che corrisponde alla grandezza corretta. a.

tempo

c. capacità e.

308

b.

valore

d.

peso

lunghezza


MATEMATICA

Atlante p. 24

La misura

Grandezze e unità di misura Per misurare i vari tipi di grandezza occorre scegliere l’unità di misura adatta. Ogni unità di misura ha diversi multipli e sottomultipli, cioè misure 10, 100, 1 000, ... volte maggiori e sottomultipli, cioè misure 10, 100, 1 000, ... volte minori. Per formare i nomi di multipli e sottomultipli devi usare alcuni prefissi, ognuno con il suo significato. unità

Prefisso

chilo-

etto-

deca-

m (metro)

deci-

centi-

milli-

Simbolo

k

h

da

ℓ (litro)

d

c

m

1000

100

10

g (grammo)

1 10

1 100

1 1 000

Valore

Il simbolo che indica l’unità di misura si chiama marca. La marca indica sempre la cifra delle unità.

La marca, riferita a un numero intero, corrisponde all’ultima cifra a destra:

2 61

m la marca è m, la cifra che corrisponde alla marca è 1.

In un numero decimale corrisponde alla cifra prima della virgola:

46,7

ℓ la marca è ℓ, la cifra che corrisponde alla marca è 6.

ESERCIZI

diamoci una mano Lavora in coppia con un tuo amico ed esegui l’esercizio. Correggi le affermazioni sbagliate e trascrivile in modo corretto.

1. Indica con una X l‘unità di misura adatta. Lunghezza di un nastro

m

kg

Peso di un pacco

m

kg

Contenuto di una tazza di latte

m

kg

2. Cerchia la cifra corrispondente alla marca. a. 14 m  •  602 m  •  31,5 m  •  24,8 m  •  511 m  •  3,62 m  •  76,4 m  •  806 m  •  7,268 m b. 0,71 ℓ  •  82 ℓ  •  931 ℓ  •  1,024 ℓ  •  1,75 ℓ  •  0,863 ℓ  •  97,4 ℓ  •  4,48 ℓ  •  269 ℓ c. 47,9 kg  •  537 kg  •  62,6 kg  •  70,15 kg  •  89 kg  •  983 kg • 0,729 kg  •  1,64 kg  •  25,3 kg

Luca ha comprato 6 m d’acqua.

.............................................. ..............................................

Lucia pesa 33 ℓ.

.............................................. ..............................................

Sul tavolo c’è 1 m di .............................................. pane. .............................................. La bottiglia contiene 0,75 m d’olio.

.............................................. ..............................................

Il corridoio è lungo 10 kg.

.............................................. ..............................................

309


MATEMATICA

Atlante p. 25

La misura

Quaderno pp. 90 e 129

Le misure di lunghezza Con le misure di lunghezza puoi misurare le grandezze lineari, ad esempio: • la lunghezza di una strada; • l’altezza di un palazzo; • la larghezza di un tavolo; • la profondità del mare. L’unità di misura fondamentale è il metro (m). multipli

unità

sottomultipli

chilometro

ettometro

decametro

metro

decimetro

centimetro

millimetro

km

hm

dam

m

dm

cm

mm

1 000 m

100 m

10 m

1m

0,1 m

0 ,01 m

0,001 m

A che cosa servono i multipli e i sottomultipli? Rispondi. È pratico misurare l’altezza di un grattacielo in millimetri?

No

E lo spessore di un righello in chilometri?

No

studio Matematica Calcola e scopri la regola. 1 dm = 1 di m = 0,1 m 10

1 m = 1 dm × 10 = 10 dm 1 cm = 1 di m = 0,01 m 100

1 m = 1 cm × 100 = ....... cm 1 mm = 1 di m = 0,...... 1 m 1 000 1 m = 1 mm × 1 000 = ......... mm 1 dam = 1 m × 10 = 10 m 1 m = 1 di dam = 0,1 dam 10 1 hm = 1 m × 100 = ................. m 1 m = 1 di hm = 0,.......... hm 100

1 km = ......... m × ......... = ......... m 1m= 310

1 di km = 0,......... km 1 000 Esercizio interattivo

Questo perché avremmo dei numeri con moltissime cifre, difficili da leggere. Quindi, in base alla grandezza dell’oggetto da misurare, bisogna scegliere l’unità più adatta.

ESERCIZI 1. Cerchia la cifra corrispondente alla marca e scomponi. km

hm

34 m 235 dam 7,9 cm

........

........

dam

m

3

4

dm

cm

mm

7

........

5

24 hm 0,263 km 42 788 mm 2. Esprimi la relazione come nell’esempio. 2 dm = 2 di m = 0,2 m 2 m = 2 dm × 10 = ...... dm 10 8 dam = 8 m × 10 = ...... m 8 m = 8 di dam = 0,...... dam ..... 4 mm = 4 di m = 0,........... m 4 m = ...... mm × 1 000 = .......... mm ..........


La misura

Quaderno p. 129

laboratorio

I sottomultipli del metro Costruisci un metro pieghevole di cartoncino. Poi completa. • Apri il metro, osservalo con attenzione.

Il metro è diviso in .............. parti uguali. Ogni parte è un ................................... . • Osserva un decimetro (dm).

diamoci una mano Anch’esso è diviso in .............. parti uguali, ognuna è un .................................... .

Lavora in coppia.

• Osserva un centimetro (cm).

1. Misura alcuni oggetti con il metro di cartoncino. Registra la misura e confronta scrivendo >, < o =. • Larghezza del tuo banco = .............. cm è .............. di un 1 m • Lunghezza della matita = .............. cm è .............. di un 1 dm • Spessore del temperino = .............. cm è .............. di un 1 cm • Altezza della porta = .............. cm è .............. di un dam • Lunghezza dell’aula = .............. cm è .............. di un hm

Ogni centimetro è diviso in ............. parti ............... , ognuna è un .................... .

Conoscere i multipli del metro Sperimenta, osserva e completa. • Metti 10 metri uno attaccato all’altro e taglia un filo della stessa lunghezza. L’unità di misura che ottieni è il decametro (dam), che è ............. volte più grande del metro. • Annoda i fili di 10 decametri. La misura che ottieni è l’ettometro (hm), che è ............. volte più grande del metro. • Fatti aiutare ad azzerare il contachilometri dell’auto. Sul display, avanza una cifra ogni 100 metri: osserva questo scatto per 10 volte. Annota il luogo dove scatta il primo chilometro. 1 km tragitto da casa a ................................................. . Il chilometro (km) è .............. volte più grande del metro.

2. Immagina una figurina da collezione da incollare sull’album. Quale potrebbe essere il suo perimetro (la misura del confine)? 30 mm 3 000 mm 3 dm 0,30 cm Scrivi il perché della risposta. ......................................................................... .........................................................................

311


MATEMATICA

Atlante p. 25

La misura

Quaderno pp. 90 e 129

Da una misura all’altra Leggi il testo del problema e completa. Marco e Luigi tornano a casa in bicicletta. Marco pedala per 6,25 hm, Luigi per 850 m. Chi effettua il percorso più lungo? Per confrontare i due percorsi è necessario che siano espressi con la stessa unità di misura. Trasformiamo la misura espressa in ettometri in una misura ad essa equivalente espressa in metri, facciamo cioè un’equivalenza. Equivalenza hm

dam

m

2

5

× 100

× 100

6 ,

hm

dam

m

6

2

5

=

6,25 hm = 625 m

• Ora puoi confrontare i percorsi con i simboli >, <, =

Per passare da una unità di misura più grande a una più piccola moltiplica per 10, 100, 1000. Per passare da una unità di misura più piccola a una più grande dividi per 10, 100, 1000.

625 m ...................... 850 m Risposta ........................................... effettua il percorso più lungo.

ESERCIZI 1. Scomponi in tabella ed esegui le equivalenze. km

hm dam

m

3m

3

dm

cm

2. Esegui le equivalenze. Poi riscrivi le misure ottenute in ordine crescente.

mm

= 30 dm

5 mm

= ........ cm

9 dm

= ........ m

26 cm

= ........ dm

7,1 dam

7 , 1

= ........ hm

2,3 km

= ........ hm

2,8 dm

= ........ m

0,63 m

= ........ mm

1,92 hm

= ........ dm

312

Esercizio interattivo

18 dm = 1,8 m

.........................

0,32 dam = ................. m

.........................

0,006 km = ................. m

.........................

140 cm = ................. m

.........................

4 900 mm = ................. m

.........................

0,026 hm = ................. m

.........................


Atlante p. 26

La misura

MATEMATICA

Quaderno pp. 91 e 129

Le misure di peso (o massa)

La massa è la quantità di materia di cui è fatto un corpo. È quindi la massa la grandezza che si misura. Solitamente si usa il termine peso, che invece corrisponde alla forza con cui un corpo è attratto dalla Terra.

Con le misure di peso (o massa) si misura tutto ciò che ha un peso, ad esempio un materiale, un oggetto o una persona. L’unità di misura fondamentale è il chilogrammo (kg). Il Sistema Internazionale non ha simboli che indicano 10 kg e 100 kg. Il megagrammo è l’unico multiplo del chilogrammo. Ecco la tabella delle misure di peso o massa. multipli

unità

sottomultipli

megagrammo

chilogrammo

ettogrammo

decagrammo

grammo

Mg

kg

hg

dag

g

1000 kg

100 kg

10 kg

1 kg

0 ,1 kg

0,01 kg

0,001 kg

Per pesare oggetti con una massa molto piccola si considerano il grammo e i suoi sottomultipli, come unità di misura. unità

sottomultipli

grammo

decigrammo

centigrammo

milligrammo

g

dg

cg

mg

1g

0 ,1 g

0 ,01 g

0 ,001 g

ESERCIZI 1. Indica con una X il peso che ritieni corretto. Peso di una bustina di tè: 3 g 3 hg Peso di una mela: 25 g 25 dag Peso di un’automobile: 1 kg 1 Mg Peso di un quaderno: 17 dag 17 dg Peso di una penna: 7 mg 7g

3. Scrivi i numeri in tabella e scomponi. 32,8 hg

kg

hg

dag

3

2

8

g

3 kg 2 hg e 8 dag

0,5 dag 613 g 22,6 hg 3,06 kg

2. Esegui le equivalenze. a. 0,2 dag = .............. dg

b. 0,7 g = .............. dag

4. > , < o =? Metti il segno corretto. A volte occorre eseguire un’equivalenza.

2,6 Mg = .............. kg

6,09 dg = .............. mg

3 dg < 3 dag

6 cg ...... 6 mg

5 hg ...... 500 g

4,72 hg = .............. dag

422 cg = .............. g

7 Mg ...... 7 mg

8 dag ...... 80 g

2 kg ...... 2 hg

Esercizio interattivo

313


MATEMATICA

Atlante p. 26

La misura

Quaderno p. 97

Peso lordo, peso netto e tara compito di realtà Tutto ciò che compriamo è confezionato in contenitori, sacchetti, scatole, lattine... Anche il pane fresco viene messo in un sacchetto che ne facilita il trasporto. Ecco un esempio di che cosa possiamo trovare nel nostro carrello della spesa. Per ogni oggetto acquistato indica il contenuto e il contenitore.

Il peso della merce insieme al contenitore si chiama peso lordo.

Il peso della sola merce si chiama peso netto.

peso netto

peso lordo

tara

tara

Il peso del contenitore vuoto si chiama tara.

peso lordo

peso netto

+

peso lordo

peso netto

tara

Procedura di calcolo

ESERCIZI

Per applicare correttamente le formule scritte nei diagrammi, devi scoprire che cosa ti chiede la domanda di un problema, cioè l’incognita (?).

1. Risolvi i problemi sul quaderno.

Una scatola piena di caramelle pesa 14 hg. Se le caramelle da sole pesano 11 hg, quanto pesa la scatola? Incognita (?): ............................................................................................................... Formula: ......................................................................................................................... Operazione: ................................................................................................................. Risposta: ......................................................................................................................... La mamma mette 200 g di caffè in un vasetto di vetro che pesa 27 g. Quanto pesa ora il vasetto? Incognita (?): ............................................................................................................... Formula: ......................................................................................................................... Operazione: ................................................................................................................. Risposta: .........................................................................................................................

314

a. Il peso lordo di una cassetta di pere è 22,5 kg. Se il peso netto è di 22 kg, quanto pesa la cassetta? b. Un baule pieno di biancheria pesa 12,3 kg. Il baule vuoto peso 59 hg. Qual è il peso netto in chilogrammi? c. In un sacco di tela sono stati versati 45 kg di zucchero. Ora che è pieno, il sacco pesa 45,6 kg. Quanto pesava il sacco vuoto? d. Una scatoletta di acciughe pesa, vuota, 5 g. Il peso netto delle acciughe è di 1,50 hg. Qual è il peso della scatola piena?


Atlante p. 26

La misura

Quaderno p. 92 e 129

MATEMATICA

Le misure di capacità Per misurare i liquidi si usano le misure di capacità. L’unità di misura fondamentale è il litro (ℓ).

La capacità di un recipiente è la quantità di liquido che esso può contenere.

Ecco la tabella delle misure di capacità. multipli

unità

sottomultipli

ettolitro

decalitro

litro

decilitro

centilitro

millilitro

hℓ

daℓ

dℓ

cℓ

mℓ

100 ℓ

10 ℓ

1ℓ

0 ,1 ℓ

0,01 ℓ

0 ,001 ℓ

Anche per le misure di capacità è necessario scegliere, fra i multipli e i sottomultipli, la misura più adatta al liquido da misurare.

ESERCIZI 1. Indica con una X la capacità di ogni contenitore.

3. Esegui le equivalenze.

1 daℓ 10 ℓ 100 cℓ

1 hℓ 1 daℓ 1ℓ

1 dℓ 1 cℓ 0,001 ℓ

1 daℓ 1ℓ 1 dℓ

10 mℓ 1 dℓ 10 cℓ

0,1 ℓ 10 dℓ 1 cℓ

2. Indica quanto manca per arrivare al litro e spiega perché. Poi completa. 3 dℓ + 7 dℓ = 1 ℓ perché 1 ℓ = ............... dℓ 10 dℓ – 3 dℓ = 7 dℓ 6 dℓ + ............... = 1 ℓ perché 1 ℓ = ............... dℓ ............. dℓ – 6 dℓ = ............... dℓ 360 mℓ + ........... = 1 ℓ perché 1 ℓ = ............... mℓ ............. mℓ – 360 mℓ = .......... mℓ

61 ℓ = ............... dℓ 72 mℓ = ............... cℓ 8,3 hℓ = ............... ℓ 9,4 daℓ = ............... hℓ 0,5 dℓ = ............... mℓ 1,6 daℓ = ............... ℓ 1,27 hℓ = ............... daℓ 49 cℓ = ............... mℓ 71 dℓ = ............... ℓ 9 315 mℓ = .............. ℓ 14 daℓ = .............. hℓ

4. Componi le misure. Attenzione alle equivalenze. 3 ℓ e 4 dℓ = .......... ℓ 5 hℓ 6 daℓ e 2 ℓ = .......... daℓ 7 daℓ 3 ℓ e 2 dℓ = ............ dℓ 6 daℓ e 3ℓ = ............... hℓ 1 ℓ 0 dℓ 8 cℓ e 1 mℓ = ......... dℓ 7 hℓ 9 daℓ e 3ℓ = ......... daℓ Esercizi interattivi

315


MATEMATICA

Problemi

Quaderno pp. 91-94

Problemi con le misure Per risolvere i problemi con le misure è necessario che i dati siano espressi con la stessa unità di misura. Quando non lo sono si devono eseguire una o più equivalenze. Leggi il problema con i dati espressi con la stessa unità di misura. Poi risolvi.

Leggi i problemi con dati espressi con unità di misura diverse. Poi risolvi.

TESTO

TESTO

Una confezione di latte contiene 12 bottiglie da 0,5 ℓ ognuno. Quanti litri di latte contiene in tutto?

DATI 12 = ....................................................................................................... 0,5 ℓ = ................................................................................................. ? ............................................................................................................... RAGIONAMENTO E STRATEGIA RISOLUTIVA Conosco: • la capacità di ogni bottiglia in litri; • il numero delle bottiglie. La domanda chiede di trovare ................................................ in litri. La capacità di ogni bottiglia e dell’intera confezione sono espresse con la stessa unità di misura?

No

Occorre l’equivalenza? Sì No Per calcolare la capacità dell’intera confezione ripeto la capacità in litri di una bottiglia per .............. bottiglie. L’operazione che mi permette di ripetere è ....................................................... .

RISOLUZIONE E RISPOSTA 0,5 ..... 12 = ......... contenuto della confezione in litri La confezione contiene .............. ℓ di latte.

ESERCIZI

Un atleta per allenarsi per la corsa campestre corre per 6,4 km su una pista lunga 800 m. Quanti giri di pista deve fare per raggiungere la distanza prevista?

DATI 6,4 km = ........................................................................................................ 800 m = ......................................................................................................... ? = ................................................................................................................... RAGIONAMENTO E STRATEGIA RISOLUTIVA Conosco: • la distanza da percorrere in chilometri; • la lunghezza della pista in metri. La domanda chiede di trovare ................................................... . La distanza da percorrere e la lunghezza della pista sono espresse con la stessa Sì No unità di misura? Occorre l’equivalenza? Sì No Per calcolare il numero dei giri di pista occorre calcolare quante volte la lunghezza della pista è contenuta ....................................................... . L’operazione che calcola quante volte una quantità è contenuta in un’altra è ....................................................... . RISOLUZIONE E RISPOSTA 6,4 km = ......... m distanza da percorrere in metri ......... ......... 800 = ......... n. di giri di pista L’atleta deve percorrere la pista .............. volte.

1. Risolvi i problemi sul quaderno. Esegui l’equivalenza quando è necessario. a. Luca per andare a scuola percorre 500 metri a piedi e 2,7 km in autobus, quanti chilometri in tutto? b. Con 3,2 hg di prosciutto, Anna prepara 8 panini; quanti grammi di prosciutto in ogni panino? c. Ada consuma 2,5 ℓ di acqua al giorno, quanti litri in una settimana?

316


Atlante p. 27

La misura

MATEMATICA

Quaderno p. 95

Le misure di valore Le monete dell’euro

Ogni merce che acquistiamo ha un valore espresso in denaro e per pagare usiamo monete e banconote. Dal 1° gennaio 2002 la moneta usata in Italia e nella maggioranza dei Paesi europei è l’euro e il suo simbolo è il glifo €. L’unità di misura fondamentale è € 1. L’euro si scrive prima delle cifre (€ 18) e il numero si scrive fino ai centesimi, se ci sono decimali (€ 5,40).

Le banconote dell’euro

Completa e memorizza le regole. Il costo di 1 penna è ....................... Il numero delle penne è ................. ? Il costo totale è .......................... OPERAZIONE

1,75 x .......... = .......... costo totale = costo unitario x numero oggetti Il costo delle penne è ........................ Il numero di tutte le penne è .......... ? Il costo unitario è .........................

Il costo delle penne è € 42 Il costo di 1 penna è ................ ? Il numero delle penne è ..................

OPERAZIONE

OPERAZIONE

42 : .......... = ..........

42 : .......... = ..........

costo unitario = costo totale : numero oggetti

numero oggetti = costo totale : costo unitario

ESERCIZI 1. Scrivi in cifre come nell’esempio.

2. Calcola quanti euro ha ciascun bambino e rispondi. Soldi di Amed

3 euro e 7 centesimi = € 3,07 2 euro e 10 centesimi = ............. 5 centesimi = ............. 25 euro = ............. 44 euro e 50 centesimi = ............. 156 euro e 75 centesimi = ........... 0,20 + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... 50 centesimi = .................................... + ...... + ...... + ...... + ...... = ...... euro

Soldi di Clara

Fra Amed e Clara:

Chi ha più di € 9? ................................................ Chi ha meno soldi? ................................................ ...... + 2 + ...... +...... = = ...... euro Esercizi interattivi

317


MATEMATICA

Atlante p. 27

La misura

Quaderno p. 97

Misure, costi e la compravendita I costi della merce variano in relazione alla quantità acquistata. Calcola, risolvi e completa. b. 1 hg di farina

a. Il papà acquista 1 dm di un pizzo che costa 5 euro al metro. Quanto spenderà? 1m

5 euro

1m : 10

1 dm

€5 : 10

1 kg

0,14 x 10 = ..........................

1 Mg

.......................................... = ...................

1 kg di mele 1 hg

€ ........

0,5 kg

Calcolo: ..........................................................................................

0,14 euro

3,50 euro .......................................... = ................... ....................................... = ...................

compito di realtà Osserva.

Il negoziante acquista la merce: € 50. Il denaro che spende è il COSTO o la SPESA.

Il negoziante rivende ai clienti la merce acquistata a un prezzo più alto: € 65. Il denaro che riceve dai clienti è l’INCASSO o il RICAVO.

Il negoziante sottrae dall’incasso il denaro che ha speso. € 65 – € 50 = € 15 La differenza tra denaro incassato e speso è il GUADAGNO.

studio Matematica Segui le strategie per operare. Calcola e completa. Calcolo del GUADAGNO

Procedimento

Formula

SPESA RICAVO

2 – 1,70 = .............. guadagno in euro

RICAVO – SPESA = GUADAGNO

2,30 – 0,50 = .............. spesa in euro

RICAVO – ............................. = SPESA

3,50 + .............. = 5 ricavo in euro

SPESA + ............................. = RICAVO

€ 1,70 €2

Calcolo della SPESA RICAVO € 2,30 GUADAGNO € 0,50 Calcolo del RICAVO SPESA € 3,50 GUADAGNO € 1,50

318


MATEMATICA

Quaderno p. 96

La misura

Le misure di tempo Osserva il disegno, leggi e indica la risposta corretta. Qual è l’ unità di misura che usa l’arbitro di calcio per indicare la durata del primo tempo? secondi minuti giorni ore Il tempo è una grandezza e può essere misurato. L’unità di misura del tempo è il secondo (s). Il minuto e l’ora sono multipli del secondo. Le misure di tempo non sono decimali.

unità

fondamentale

multipli × 60

secondo s

× 60

minuto min

× 24

ora

×7 × 30

giorno

h

× 365

d

settimana mese anno

Per misurare intervalli di tempo più lunghi utilizziamo: • giorno (d) (in inglese: day) • settimana 7d • mese 30 d • trimestre 3 mesi • quadrimestre 4 mesi • anno 12 mesi • lustro 5 anni • decennio 10 anni • secolo 100 anni • millennio 1 000 anni

ESERCIZI

24 h

1. Trasforma le misure. 48 h = ..................... d 3 h e 40 min = ..................... min 3 d = ..................... h

2. Risolvi i problemi sul quaderno. a. Lo zio resterà in ospedale per un controllo 72 ore. Per quanti giorni? b. Tra tre quarti d’ora sarò a casa. Tra quanti minuti?

in SToria Il nostro calendario inizia a contare gli anni dalla nascita di Cristo. In che anno siamo ora? ............... Quanti anni dopo Cristo sei nato? ..................... Ecco degli strumenti per misurare il tempo. OGGI

Orologio analogico (a lancette)

Meridiana

3. Completa. 30 min + .................. = 1 h 10 min + ......... min = 1 h .................. + 15 min = 1 h 4. Che ore sono? Completa.

IERI

Orologio digitale

14 h = ..................... min 2 d e 16 h = ..................... h 15 min = ..................... s

Clessidra

In lettere: dieci e ............................ In cifre: .............. : ..............

319


RIPASSO CON LA MAPPA

i Sistemi di misura sono caratterizzati da un’unità di misura con multipli e sottomultipli

lunghezza

peso

capacità

valore

tempo

unità metro (m)

unità chilogrammo (kg)

unità litro (l)

unità euro (€)

unità secondo (s)

sono

sono

organizzate secondo un sistema decimale, che si conta di 10 in 10

organizzate secondo un sistema non decimale, che si conta di 60 in 60

diario di bordo Leggere la mappa è stato facile. difficile. così così.

VERSO LE COMPETENZE 1 Evidenzia la cifra che indica l’unità e scomponi. 32,4 m = 3 dam 2 m e 4 dm 1,2 dam = .......................................................... 4581 mm = ........................................................ 0,853 km = ....................................................... 0,3 m = .............................................................. 712 cm = ............................................................

3 Esegui le equivalenze. Segui l’esempio. hg 1 926 g = 122 dag = 0,251 kg = 319,9 g = 8,17 kg = 3682 dg =

dag

kg

19,26 hg 192,6 dag 1,926 kg ........................ ........................ ........................ ........................ ........................

........................ ........................ ........................ ........................ ........................

........................ ........................ ........................ ........................ ........................

2 Completa. ............... ℓ ............... dℓ 1 ℓ= ............... cℓ 4 ............... mℓ

320

Mappa audioletta

............... ℓ ............... dℓ 3 ℓ= ............... cℓ 4 ............... mℓ PDF

4 Cerchia la misura maggiore. a. 32 dm  •  32 m  •  32 cm  •  32 dam b. 8 ℓ  •  8 daℓ  •  8 dℓ  •  8 cℓ c. 6 kg  •  60 g  •  600 hg  •  600 dag


Quaderno pp. 94 e 98-99

5 Un metro è uguale a… 4 dm + ............... dm ............... dm + 9 dm 46 cm + ............... cm ............... cm + 80 cm

mm + 120 mm 1 mm + ............... mm 0,75 m + ............... m 0,999 m + .............. m .........

Barattolo di marmellata Pacco di zucchero

6 Completa. 24 h = ............... d 30 min = ............... h 60 s = ............... min

1 h = ............... min 2 d = ............... h 3 600 s = ............... h

Prodotto

1 hg

5 hg

formaggio

€ 1,20

€ ...............

€ ...............

tonno

€ ...............

€ ...............

€ 7,50

insalata

€ ...............

€ 0,40

€ ...............

8 Vero o falso? • S e una gomma costa € 1,50, V 10 gomme costano € 15. • S e 3 magliette costano € 24, V una costa € 7. •M ezzo chilogrammo di pane costa € 1,40, un chilogrammo costa € 14. V

La sfida 11 Se hai 44 cℓ di acqua, per arrivare a un litro devi aggiungere: A 44 cℓ B 46 cℓ C 56 cℓ D 54 cℓ

Peso lordo

Tara

Peso netto

370 g

120 g

........................

1 012 g

Pacco di pasta ........................

7 Calcola e completa. Costo 2 hg

9 Calcola e completa. Fai attenzione alla marca. Poi, con i dati in possesso, scrivi sul quaderno il testo di un problema.

........................

23 g

1 kg 500 g

10 Scrivi se il dato si riferisce al ricavo (R), alla spesa (S) o al guadagno (G), poi risolvi.

F F F

a. Il cartolaio ha comprato una scatola di pastelli a € 3,80 (...............). Dalla vendita vuole guadagnare € 1,40 (...............). A quanto li dovrà rivendere? (...............) b. Il fruttivendolo ha venduto delle banane a € 12 (...............). Se il suo guadagno è stato di € 3,40 (...............), quanto le aveva pagate? (...............) c. Una confezione di biscotti è costata al negoziante € 1,60 (...............). L’ha rivenduta a € 2,20 (...............). Quanto ha guadagnato? (...............)

Invalsi 12 Risolvi i problemi sul quaderno. AC arla e Giovanna hanno bevuto i 2 di una 3 bottiglia di aranciata da 1,5 ℓ. Quanti dℓ di aranciata restano? BU n ciclista percorre 96 km. Un altro ha pedalato per 105 000 m. Qual è la differenza delle distanze in metri? 321


SPAZIO E FIGURE

Per scoprire la geometria basta guardarsi intorno: il mondo che ti circonda è pieno di linee, angoli e figure. La geometria è un ramo della Matematica che studia questi elementi. La parola geometria deriva dal greco gea metron e significa misura della terra. L’uomo organizza lo spazio per renderlo più adatto a lui e ai suoi bisogni. L’autostrada segue il più possibile un percorso rettilineo, mentre le strade che permettono di entrarvi sono spesso curvilinee. Anche le nostre abitazioni sono progettate in modo da dividere lo spazio in forme geometriche adatte, come il quadrato e il rettangolo.

STUDIO matematica Osserva le immagini di questa pagina. Riconosci degli oggetti? Che cosa ci vedi?

CHE COSA IMPARERò li elementi fondamentali G della geometria. I poligoni e le loro caratteristiche. Le trasformazioni isometriche. L e formule per il calcolo dei perimetri e delle aree.

A CHE COSA MI SERVIRà A capire che la realtà che mi circonda può essere riconosciuta, misurata e rappresentata. A definire le caratteristiche delle figure attraverso il linguaggio specifico. A usare strumenti specifici per il disegno geometrico. A memorizzare formule per calcolare perimetri e aree.

322

LE MIE COMPETENZE Descrivere, denominare e classificare le principali figure geometriche e usare gli strumenti necessari per riprodurle. L ocalizzare punti sul piano cartesiano, date le coordinate. eterminare il perimetro e D l’area delle figure.


MATEMATICA

Spazio e figure

Oggetti, forma e dimensioni Se ti guardi intorno, ti accorgerai che sei circondato da oggetti la cui forma ricorda i solidi geometrici. Tre dimensioni

altezza

Oggetti

I solidi geometrici

za

ez

gh lar

lunghezza

Oltre ai solidi la geometria considera anche le figure piane, la linea e il punto. Essi non si trovano nella realtà perciò possono essere solo rappresentati. Due dimensioni

Una dimensione

altezza

Le figure piane La linea ha una sola dimensione.

lung

hez

lunghezza

za

compito di realtà Marco deve comprare una valigia da portare con sé in aereo come bagaglio a mano. Sa che per la compagnia aerea la somma delle tre dimensioni della valigia non deve superare i 140 cm. Indica con una X la valigia giusta.

50 cm

60

cm

14 cm

50 cm

Nessuna dimensione

70 cm

50

cm

Il punto non ha dimensioni.

323


MATEMATICA

Quaderno pp. 100 e 127

Spazio e figure

Rette, semirette e segmenti Questi particolari tipi di linee si chiamano rette. Le rette sono linee che mantengono sempre la stessa direzione e non hanno inizio né fine; sono illimitate.

Ripassale con il rosso usando il righello. t

r s

sserva il tratto di retta compreso O fra i punti A e B. B A

sserva il punto O: divide la retta in due semirette O (s e t). t 0 L’origine delle semirette s

Il tratto di retta compreso fra A e B è

to segmen

un .............................................

è il punto ...................

Le semirette sono parti di retta che hanno un punto di origine, ma non una fine. Il segmento è una parte di retta compresa tra due punti.

Due rette che giacciono sullo stesso piano si dicono complanari. Esse possono essere: 0

parallele se non hanno punti in comune e mantengono sempre la stessa distanza;

incidenti se si incontrano in un punto e dividono il piano in quattro parti;

P

incidenti perpendicolari se si incontrano in un punto e dividono il piano in quattro parti uguali.

ESERCIZI 1. Disegna sul quaderno: • 4 rette parallele tra loro; • una coppia di rette incidenti perpendicolari; • due rette incidenti.

laboratorio rette parallele

a

MN = ................. cm

................. = ................. cm

Disegnare rette con riga e squadra rette incidenti perpendicolari

b

b Si indica a // b. Si legge: a è parallela a b.

324

2. Con il righello misura i segmenti e scrivi la loro lunghezza in cm. M N Q R

Esercizio interattivo

a

Si indica a b. Si legge: a è perpendicolare a b.


pp. 54-55

Atlante

Spazio e figure

MATEMATICA

Quaderno pp. 100 e 127

Gli angoli Due rette incidenti dividono il piano in quattro parti. Ogni parte è un angolo. L’ angolo è la parte di piano compresa tra due semirette che hanno la stessa origine.

– Il punto di origine è il ............................................;

vertice

– le due semirette sono i ................................................; – ciascuna delle due parti di piano è l’ .............................................................

lato angolo

O

lato

Per ogni angolo ne possiamo indicare un altro delimitato dalle stesse semirette: insieme formano l’angolo giro. Gli angoli si classificano in base alla loro ampiezza e l’angolo retto è utilizzato come riferimento.

• Se, partendo dal listello azzurro,

• Se, partendo dal listello azzurro,

il listello rosso ruota di un quarto di giro, descrive un angolo retto.

il listello rosso ruota di mezzo giro, descrive un angolo piatto.

• L’ angolo disegnato è

• Se, partendo dal listello azzurro, il listello rosso ruota per un giro completo, descrive un angolo giro.

• L’ angolo disegnato è maggiore di un angolo retto e minore di un angolo piatto: è un angolo ottuso.

minore di un angolo retto: è un angolo acuto.

ESERCIZI 1. Scrivi il nome dei seguenti angoli.

angolo .................................

angolo .....................................

angolo ...................................

angolo .........................................

angolo .....................................

angolo ...................................

325


La misura degli angoli

Incontro con i simboli

L’ampiezza di un angolo può essere misurata. L’unità di misura è l’angolo grado o più semplicemente grado, cioè un angolo piccolissimo che si ottiene dividendo in 360 parti uguali un angolo giro. Il suo simbolo è un tondino (°) che si scrive in alto a destra del numero: 1° (un grado). Lo strumento per misurare gli angoli è il goniometro, che può essere suddiviso in 180° o 360°.

30

160 20

17

0

10

16

80

130

140

150

50

40

30

60

70

160 20

0

15 14 13 12 11 10 9 8 6 5

0

4

17

3

0

2

22

2

0 1

1

80

20

10

160

0

17

140 130 120

150

70 110

80

10

0

35

80

0

260 270 280 29 0 250 0 280 270 260 25 24 0 290 0 30

200

290 0 28 250 60 0 27 0 2 27

40 0

0

40 14

15

0

30

180 170 160

20

30

40

14 0

30

0

15

10

0

0 14

0 10 20 180 170 160

30 15 40 0 14 0 0 10 20 180 170 160

15

220 230 2 4 0 210 250 200 320 310 300 26 330 290 0 340 28 0

0

0

0

15

16

Ruota il goniometro e fai 50 60 70 0 130 12 14 0 1 coincidere il80trattino dello zero 10 10 con uno dei0 lati dell’angolo. 40

1

0 10 80

18 0

14

0 10 20 180 170 160

0

28

35

19

40

0

13

14

0

0

220 230 2 4 0 210 250 200 320 310 300 26 330 290 0 340 28 0

0

19

12

0

0

1

2

0

16

11

13

50

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

180

10

0

10

15

12 60

1

170

9

110 70

160 20

8

80

30

14

100

90

0

7

90

100

15

6

80

40

0

13

180

5

110

0

10

12

4

170

3

160 20

2

30

0 12

14

30

1

70

60 50

0

15

35

0

30

150

18

50

0

15

0 10 20 180 170 160

140

160

13

40

0

90

0

0 10 80

90

18 0

130

40

0

0

17

0

0

150

15 16 9 10 11

70°

12 60

14

160

1

110 70

90

1

70

30

14 8

80

180

10

20

13 7

100

90

170

12 6

90

100

0

11 5

80

160

10 4

110

10

9 3

30

0 12

20

Fai 40coincidere il foro del 50 60 70 140 130 120 goniometro con 150 80 il vertice 110 10 dell’angolo. 0

8 2

16

70

60

0 15 30

7 115

30

3

70

110

2

70

110

326

40

14

3

0

6 013

0 14

12

0

11

0

5 10

180

4 9

180

170

10

8

10

160

20

3 7

13

50

50

0

6

170

15

2 5

160 20

50

30

4

30

0

0

0

13

12 60

15

0

0

1 3

40

12 60

110 70

0 14

110 70

80

10

1

80

100

90

20

160

100

90

30

150

30 0

90

100

90

50

40

140

18

80

80 70 0 270 6 60 1013 100 1 0 5 0 50 12 0 0 3 1

2

1

14

2

110

1

30

90

1

1

0 13

0

12

20

80

100

110

40

0

0

160

70

70

60

70

50

10

50

50

10

130

20

60

1

20

0

90 100 80 110 Ecco come si usa 70 il goniometro. 1 0 90

120

60

310 320 330 300 230 220 210 240

70

60

120

– L’ angolo retto misura ...........° perché 360° : ....... = ............°

110

110

70

340

0

80

0

10

90

10

90

– L’angolo piatto misura ...........° perché 360° : 2 = ............°

convessi se non contengono i prolungamenti dei lati (misurano meno di 180°).

0

0

0

10

60

18

110

90

310 320 330 300 340 290 230 220 210 35 240 200 0 250 19 0 0 60 0 2 7 2 18 0 0 27

70

140 130 120

150

160

0

17

0

20

10

50

40

30

90

– L’ angolo giro misura 360°.

0

60

0

23

260 270 280 29 0 250 3 00 0 280 270 260 25 24 0 290 24 31 0 0 0 30 23 0

0

0

50

40

30

19

31

0

18

0

10

0

0

7

150

30

20

160

0

200

0

32 0

22

0

21

33

32

0

concavi se contengono i prolungamenti dei lati (misurano uguale o più di 180°);

17 10

9105 11 60 12 70 140 130 120 1 110 3 80 1014 0

10

50

40

9 8

190

7

180

350

5

0

6

170

10

340

0

21

33

0

90

90

80

160

20

180 190 200 350 3 40 0

22

120

110

0

10

16

150

40

10

0 14

140

50

0

0

0

80

130

0

15

30

170

10

0 21

60

0

0

160

20

0 32

120

70

A è di 90 gradi: si scrive 90°

18

50

90

0 14

40

13

40

30

15

10

4

0

60

110

0

12

3

110 70

0

80

0

30

100

90

15

0 10 350 20 340 190 180 170 16 0 200

90

100

1

40

0

80

0

0 12

30

0 33

110

18

50

14

50

70

60

0

17

13

0

0

0 18

12 60

50 40 60 70 140 130 120 110

110 70

150

80

30

100

90

A

Tutti gli angoli si possono classificare in:

160

90

100

20

80

10

110

31

70

Osserva il goniometro e completa.

0

pp. 54-55

Atlante

23

0

laboratorio

15

16

Osserva il trattino in corrispondenza dell’altro lato: indica l’ampiezza dell’angolo.

60

120

4

60

120

4


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 105

la linea retta è

- illimitata - un insieme infinito di punti se si divide in parti può essere

semiretta: ha un’origine ma non una fine

rispetto a un’altra retta può essere

parallela

segmento: limitato da due punti

perpendicolare

incidente

l’Angolo è

la parte di piano compresa tra due semirette che hanno la stessa origine. La sua unità di misura è il grado (°) può essere

giro

acuto

piatto

ottuso

retto

concavo o convesso

VERSO LE COMPETENZE 1 Misura con il goniometro e scrivi l’ampiezza di questi angoli. Prolunga i lati per misurare. O

O ........

........

O ........

........

La sfida 2 Incontriamo spesso oggetti o situazioni che ci ricordano gli angoli. Scrivine sul quaderno almeno cinque.

O Mappa audioletta

PDF

327


MATEMATICA

Quaderno p. 101

Spazio e figure

La traslazione Nella realtà gli oggetti spesso subiscono degli spostamenti. Una figura può subire delle trasformazioni. Può essere spostata, ribaltata, ruotata. Queste trasformazioni, che fanno cambiare alla figura solamente la posizione, si chiamano isometrie.

Osserva. La macchina è stata spostata lungo una strada rettilinea.

La macchina ha compiuto una traslazione: • non sono cambiate forma e dimensione; • è cambiata la posizione nello spazio. Il segmento che indica lo spostamento si chiama vettore. Il vettore indica la misura dello spostamento della figura, la direzione (orizzontale, verticale, obliqua) rispetto a un punto di riferimento e il verso (a destra, a sinistra, in alto, in basso).

A

A1

P

La macchina è stata traslata di 14 quadretti, in orizzontale, verso sinistra. Le figure ottenute con una traslazione, se vengono sovrapposte, coincidono: sono congruenti.

sserva lo spostamento, cioè la traslazione compiuta dal O romboide per passare dalla posizione A alla posizione A1 e rispondi.

A

• Il romboide è stato spostato in direzione: verticale orizzontale obliqua • È stato spostato nel verso: • È stato spostato di: • Il romboide ha cambiato:

alto-basso 6 quadretti posizione

basso-alto 8 quadretti forma

A1

10 quadretti dimensioni

ESERCIZI 1. Osserva il pesciolino e completa. A1

A

Per passare da A ad A1 ha subìto uno spostamento di ................ diagonali di quadretto.

328 328

2. Esegui in successione le traslazioni indicate dai vettori e disegna ogni volta dove si trova. 3q

A

14 q

5q

6q


MATEMATICA

Quaderno p. 101

Spazio e figure

La rotazione Le pale ruotano e, dopo aver compiuto un giro completo, tornano a occupare la stessa posizione.

O

senso orario senso antiorario

Ogni pala ha compiuto una rotazione: • non sono cambiate forma e dimensione; • è cambiata la posizione nello spazio. Lo spostamento nello spazio avviene: • secondo l’ampiezza dell’angolo di rotazione; • in un verso o senso: orario o antiorario; • intorno a un punto (O) chiamato centro di rotazione.

studio Matematica Confronta e scopri le proprietà, poi completa.

O

Il punto O è il centro di rotazione; il verso è ................................................; l’angolo è di 90°.

Le due figure • hanno la stessa forma e la stessa dimensione?

• se si sovrappongono coincidono?

I l punto O è il ................................... ...................................; il verso è ...................................; l’angolo è di 180°.

O

No

Le due figure • hanno la stessa forma e la stessa dimensione?

No

No

• se si sovrappongono coincidono?

No

Le figure ottenute con una rotazione sono congruenti.

ESERCIZI 1. Esegui le seguenti rotazioni. verso orario, angolo 90°

2. Completa. verso antiorario, 180°

A

O

O O

A1

La figura A passa in A1 con una rotazione in senso ...................................................... di ............. Per ritornare nella posizione di partenza deve ruotare ancora di .............. gradi in senso .....................................................

329


MATEMATICA

Quaderno p. 101

Spazio e figure

La simmetria

A

Osserva l’immagine a lato: essa rappresenta il ribaltamento di una figura. Il ribaltamento è una trasformazione isometrica che dà origine a una figura che appare riflessa come in uno specchio. L’immagine B è speculare rispetto all’immagine A: si dice che la figura B è simmetrica rispetto alla figura A. La retta attorno alla quale avviene il ribaltamento si chiama asse di simmetria. Il movimento di ribaltamento rispetto a una retta si chiama simmetria. Gli assi di simmetria possono essere interni o esterni e in posizione orizzontale, verticale, obliqua.

B

asse di simmetria

L’asse di simmetria è: – interno esterno – verticale orizzontale

studio Matematica Confronto e scopro le proprietà. Esegui un ribaltamento e disegna le figure simmetriche, poi rispondi.

Asse di simmetria esterno Le due figure

Asse di simmetria interno

• hanno la stessa forma e la stessa dimensione?

No

• mantengono la stessa distanza dall’asse?

No

• se si sovrappongono coincidono?

No

• hanno la stessa forma e la stessa dimensione?

No

• mantengono la stessa distanza dall’asse?

No

• se si sovrappongono coincidono?

No

Le due parti della stessa figura

Le figure ottenute con una simmetria sono congruenti.

ESERCIZI 1. Disegna figure simmetriche a quelle date e scrivi com’è l’asse di simmetria.

esterno e ..............................

330

..............................

..............................

e

e

..............................

..............................


pp. 54-55

Atlante

Spazio e figure

MATEMATICA

Quaderno pp. 102-104 e 128

Dalle linee ai poligoni Oltre alla retta esistono altri tipi di linea.

Curva

Retta

Spezzata

Mista

Intrecciata

Aperta

sserva gli esempi O nella tabella.

Chiusa

Considera una linea spezzata chiusa, formata da almeno 3 segmenti. Essa racchiude una figura geometrica che si chiama poligono. Linea spezzata chiusa non intrecciata: poligoni

Poligono viene dal greco: polis = molti gonon = angoli

Linea curva o spezzata intrecciata chiusa: non poligoni

Osserva gli elementi del poligono ABCD:

lato

D

A

C angolo interno di

ag

on

al

e

vertice B

I poligoni si possono classificare in: concavi se sono attraversati dal prolungamento di almeno una coppia di lati;

convessi se i prolungamenti dei lati non li attraversano.

• La linea spezzata chiusa è il confine. • I segmenti che formano il confine sono i lati: AB - BC - CD - DA. • Le parti di piano racchiuse da due lati che si incontrano in un punto sono gli angoli interni: A - B - C - D. Gli angoli si possono indicare anche così BAD = A ABC = B... • I punti d’incontro dei lati sono i vertici: A - B - C - D. • I segmenti che uniscono due vertici non consecutivi sono le diagonali: AC - BD. • La misura del confine si chiama perimetro. La misura della superficie, cioè della parte di piano racchiusa dal confine, si chiama area.

ESERCIZI 1. Osserva e completa. In un poligono il numero dei lati, dei vertici e degli angoli è lo stesso. Tale numero dà il nome al poligono. Il poligono HIL ha: L • 3 lati • 3 ................................ • 3 ................................ H I È un .................................

331


laboratorio

Costruire e classificare i poligoni Materiale occorrente: cannucce da bibita, plastilina. 1. Taglia alcune cannucce in parti di diversa lunghezza: saranno i lati del poligono. 2. Con la plastilina forma alcune palline: saranno i vertici del poligono. 3. Scegli il minor numero possibile di cannucce e palline necessarie per ottenere una forma chiusa: hai costruito un ........................................... 4. Usa quattro cannucce e quattro palline e costruisci un quadrilatero. 5. Aggiungi sempre un lato e un vertice e costruisci poligoni con cinque, sei, sette, otto lati. Osserva i modelli di poligono costruiti in classe e classificali in base al numero dei lati. triangolo n. lati ............

quadrilatero n. lati ............

pentagono n. lati ............

n. angoli ............

n. angoli ............

n. angoli ............

n. vertici ............

n. vertici ............

n. vertici ............

esagono n. lati ............

ettagono n. lati ............

ottagono n. lati ............

n. angoli ............

n. angoli ............

n. angoli ............

n. vertici ............

n. vertici ............

n. vertici ............

• In ogni poligono il n. dei lati è uguale a quello degli ............................................

• Il nome dei poligoni dipende dal numero dei ........................ e degli angoli. I poligoni si possono classificare in: equilateri

Hanno tutti i lati della stessa lunghezza. regolari

Hanno tutti i lati e tutti gli angoli uguali.

equiangoli

La base (b) è il lato su cui sembra che appoggi il poligono. La base può essere ciascuno dei lati del poligono. L’altezza (h) corrisponde alla distanza tra il lato-base e il vertice opposto ed è sempre perpendicolare al lato base, cioè forma angoli retti. L’altezza è interna: incontra la base. base

Hanno tutti gli angoli della stessa ampiezza. base

base

332

L’altezza corrisponde al lato perpendicolare. L’altezza è esterna: incontra il prolungamento della base.


MATEMATICA

Quaderno C pp. 106-107, 128 e 132-137

Spazio e figure

Il perimetro Il perimetro (p) è la misura del contorno, il confine, di un poligono. perimetro

p = somma della misura dei lati

Misura il contorno delle figure. Utilizza il lato del quadretto come unità di misura. p = ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... = ......

1

A

2

B C

F

M

D

T Q

E

P

3

N

S

C M

R O

p = ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... = ..................

• Quali figure hanno lo stesso perimetro? .............................................................................................

D L

F

I

G

E

p = ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... = .................. Le figure che hanno lo stesso perimetro sono dette isoperimetriche.

Per misurare i lati e calcolare il perimetro dei poligoni si utilizzano le misure di lunghezza. Se allinei i lati del quadrilatero ottieni il perimetro rettificato. Quindi il perimetro si ottiene sommando le misure di tutti i lati.

D 3,5

cm

2 ,5

cm

A

3 cm

B A

B

C

2 ,5 cm +

C

5,5 cm

5 ,5 cm

+

D

A

3 ,5 cm + 3 cm

=1 4 ,5 cm (p)

ESERCIZI 1. Misura con il righello i lati di ogni poligono e calcola il perimetro. a.

B

DATI AB = .......... cm

C

BC = .......... cm CA = .......... cm

b.

DATI

L

I M

CALCOLO DEL PERIMETRO A

p = ...... + ...... + ...... = ............ cm

EF = ........ cm

IL = ...............................

FG = ......... cm

.......... = ..........................

G GI = ......... cm

.......... = ..........................

CALCOLO DEL PERIMETRO E

F

p = ...... + ...... + ...... + ...... + ...... + ...... = ......... cm

333


MATEMATICA

pp. 54-55

Atlante

Spazio e figure

Quaderno C pp. 106-107 e 132-137

I triangoli C

Il triangolo è un poligono convesso che ha tre lati, tre vertici e tre angoli. È l’unico poligono che non ha diagonali, infatti i suoi vertici sono tutti consecutivi. Gli elementi che lo costituiscono sono: • il lato AB su cui sembra poggi. In un triangolo ogni lato può essere base (¿b) e per ogni base si può tracciare l’altezza ad essa relativa; A • la distanza (CH) tra la base e il vertice opposto (C) è l’altezza (¿h), che è sempre perpendicolare alla base. A seconda del triangolo può essere interna, se cade sulla base, o esterna, se cade sul prolungamento della base.

altezza ( h) H base ( ¿b)

B

I triangoli si possono classificare in base alle caratteristiche dei lati e degli angoli. Secondo i lati C

C

A

B

Il triangolo ha tutti i lati di diversa lunghezza: è scaleno. Non ha assi di simmetria.

C

B

A

A

Il triangolo ha due lati congruenti: è isoscele. Ha ............ asse di simmetria.

B

Il triangolo ha tutti i lati della stessa lunghezza: è equilatero. Ha ............ assi di simmetria.

Secondo gli angoli C

A

C

A

B

Il triangolo ha tutti gli angoli acuti: è acutangolo.

laboratorio

C

Una proprietà dei triangoli

• Che angolo hai formato? Un angolo ............................. di .........°. La somma degli angoli interni di un triangolo è di 180°. Esercizio interattivo

A

Il triangolo ha un angolo ottuso: è ottusangolo.

1. Disegna un triangolo e colora in modo diverso gli angoli. 2. Ritaglia e avvicina gli angoli, come nel disegno qui sotto.

334

B

B

Il triangolo ha un angolo retto: è rettangolo.

ESERCIZI 1. Misura i lati e riconosci gli angoli dei triangoli, poi classifica i triangoli secondo i lati e secondo gli angoli sul quaderno. a.

c.

b.

d.


Atlante

Spazio e figure

pp. 54-55

MATEMATICA

Quaderno C pp. 106-110 e 132-137

Il perimetro dei triangoli Per calcolare il perimetro di un triangolo si devono sommare le misure dei lati. Calcolo del perimetro del triangolo scaleno. C

4 cm

3 cm

A

Ha tutti i lati diversi. Il perimetro si calcola: p = ¿l1 + ¿l2 + ¿l3

AB = 5 cm BC = 4 cm CA = 3 cm

p = AB + BC + CA p = ¿l1 + ¿l2 + ¿l3 p = 5 + 4 + 3 = 12 cm (perimetro)

B

5 cm

Calcolo del perimetro del triangolo equilatero. C 5 cm

A

Ha tutti i lati uguali. Il perimetro si calcola: p = ¿l × 3

5 cm

AB = 5 cm BC = 5 cm CA = 5 cm

p = AB + BC + CA oppure p = ¿l × 3 p = 5 × 3 = 15 cm (perimetro)

B

5 cm

Calcolo del perimetro del triangolo isoscele. C

¿l2 = 6 cm A

¿l2 = 6 cm ¿l1 = 4 cm

Ha due lati uguali. Il perimetro si calcola: p = (¿l2 × 2) + ¿l1

AB = 4 cm BC = 6 cm CA = 6 cm

p = AB + BC + CA oppure p = AB + (¿l × 2) p = 4 + (6 × 2) = 16 cm (perimetro)

B per tutti i triangoli p = ¿l1 + ¿l2 + ¿l3

Formule:

triangolo scaleno p = ¿l1 + ¿l2 + ¿l3

triangolo equilatero p = ¿l × 3

triangolo isoscele p = (¿l2 × 2) + ¿l1

ESERCIZI 1. Con il righello misura i lati di ogni triangolo, registra le loro lunghezze e calcola il perimetro. E

C ...... cm

...... cm A

...... cm

...... cm

B

F

N ...... cm

...... cm

G

...... cm

...... cm

L

...... cm

M

È un triangolo ............................................. perché ha tutti i lati ..................................

È un triangolo ............................................. perché ha ............. lati ..................................

È un triangolo ............................................. perché ha tutti i lati ..................................

DATI AB = ............. cm BC = ............. cm CA = ............. cm

DATI EF = ............. cm FG = ............. cm GE = ............. cm

DATI LM = ............. cm MN = ............. cm NL = ............. cm

p = ......... + ......... + ......... = ......... cm

p = (......... × .........) + ......... = ......... cm

p = ......... × ......... = ......... cm Esercizio interattivo

335


MATEMATICA

Atlante

Spazio e figure

pp. 54-55

I quadrilateri Osserva il quadrilatero e ripassa con il rosso i suoi lati. C

D angolo

vertice

Quaderno C pp. 106-110 e 132-137

Il quadrilatero è un poligono con quattro lati. Si chiama anche quadrangolo perché ha quattro angoli.

lato

A

Lati opposti: B

I quadrilateri si possono classificare in base alle caratteristiche dei lati e degli angoli. Se i lati non sono né uguali, né paralleli:

sono quadrilateri comuni.

Se almeno due lati opposti sono paralleli:

sono trapezi.

Se i lati opposti sono uguali e paralleli:

sono parallelogrammi.

Angoli opposti:

Lati paralleli: mantengono sempre la stessa distanza, anche sul loro prolungamento.

In un quadrilatero è possibile tracciare due diagonali, cioè i segmenti che uniscono due vertici opposti.

laboratorio

ESERCIZI Una proprietà dei quadrilateri

1. Disegna un quadrilatero, colora di tinte diverse gli angoli. 2. Ritaglia e avvicina gli angoli.

Hai formato un angolo ......................., cioè di 360 °. La somma degli angoli interni di un quadrilatero è di 360°.

336

1. Colora di verde i trapezi e di azzurro i parallelogrammi.


pp. 54-55

Atlante

Spazio e figure

Quaderno C pp. 106-110 e 132-137

MATEMATICA

I parallelogrammi Un quadrilatero con i lati opposti paralleli si chiama parallelogramma. Osserva i seguenti parallelogrammi particolari e calcola. IL PARALLELOGRAMMA COMUNE O ROMBOIDE D 2,5 cm

3,5 cm

¿l = 2,5 cm

¿h

A

C

¿l = 2,5 cm

¿h

A

B

L = 4,5 cm

IL QUADRATO

¿h

B

¿l = 3 cm

A

IL ROMBO C

D

¿l = 2 cm

¿h A

¿l = lato corto

L = lato lungo

• Il perimetro del rettangolo si calcola sommando la misura di tutti i lati: p = L + L + ¿l + ¿l • Poiché i lati del rettangolo sono uguali a due a due, il perimetro si può calcolare anche: p = (L + ¿l) × 2 p = AB + BC + CD + DA oppure p = (AB + BC) × 2 p = 4,5 + 2,5 + 4,5 + 2,5 = ...... cm oppure p = (.... + ....) × 2 = ...... cm

p = AB + BC + CD + DA oppure p = AB × 4 p = 3 + 3 + 3 + 3 = ........ cm oppure p = ...... × ...... = 12 cm

Il rombo è un parallelogramma che ha quattro lati uguali e gli angoli opposti congruenti tra loro. 2 cm

2 cm

p = AB + BC + CD + DA oppure p = (AB + BC) × 2 p = 3,5 + 2,5 + 3,5 + 2,5 = 12 cm oppure p = (3,5 + 2,5) × 2 = 12 cm

Il quadrato è un parallelogramma che ha quattro lati uguali, cioè congruenti, e i quattro angoli uguali (e retti). C • Il perimetro del quadrato si calcola sommando le misure dei quattro lati: p = ¿l + ¿l + ¿l + ¿l 3 cm • Considerando che i lati del quadrato sono uguali, il perimetro si può calcolare anche così: p = ¿l × 4

3 cm

D 3 cm

L = lato lungo

• Il perimetro del romboide si calcola sommando la misura di tutti i lati: p = ¿l + ¿l + L + L • Poiché ha due lati opposti uguali, il perimetro si può calcolare anche: p = (L + ¿l) × 2

Il rettangolo è un parallelogramma che ha quattro angoli uguali (e retti) e i lati opposti congruenti.

4,5 cm

D

¿l = lato corto

B

L = 3,5 cm

IL RETTANGOLO

2,5 cm

C

Il parallelogramma comune o romboide ha i lati opposti paralleli e uguali a due a due. Gli angoli opposti sono uguali.

B 2 cm

• Il perimetro del rombo si calcola sommando la misura di tutti i lati: p = ¿l + ¿l + ¿l + ¿l • Considerando che il rombo, come il quadrato, ha quattro lati uguali si può calcolare anche così: p = ¿l × 4 p = AB + BC + CD + DA oppure p = AB × 4 p = 2 + 2 + 2 + 2 = ......... cm oppure p = 2 × 4 = ......... cm

337


MATEMATICA

Quaderno C pp. 107 e 132-137

Spazio e figure

I trapezi

C

¿h

lato o

bliq uo

I trapezi sono quadrilateri che hanno almeno una coppia di lati paralleli, le basi. Il lato parallelo più lungo è la base maggiore ( B ), quello più corto è la base minore (¿b). I lati non paralleli si dicono lati obliqui. La distanza tra le due basi è l’altezza (¿h).

base minore ( ¿b)

D

A

H

B

BASE MAGGIORE ( B)

I trapezi si possono classificare in: trapezio isoscele D

trapezio scaleno H

C

trapezio rettangolo

G

P

O

¿h A

B

Ha i lati obliqui della stessa lunghezza: AD = BC. Puoi ottenere i trapezi dall’intersezione di un rettangolo, con: • un triangolo isoscele

F

E

M

N

L’altezza coincide con un lato ^ ^ e forma due angoli retti: M = P = 90°.

Ha i lati obliqui di diversa lunghezza: EH ≠ FG.

studio Matematica

ESERCIZI

Misura, completa e confronta. Misura con il goniometro:

1. Ripassa di rosso la base maggiore e di blu quella minore. Poi scrivi sul quaderno il nome di ciascun tipo di trapezio.

• gli angoli alla base del trapezio isoscele D

C

DAB = ..............° ABC = ..............°

- ottieni un trapezio ........................... • un triangolo scaleno A

B

BCD = ..............° CDA = ..............°

a.

Gli angoli alla base maggiore sono ................... Gli angoli alla base minore sono ........................

- ottieni un trapezio .................................

• gli angoli alla base del triangolo isoscele G GEF = ..............° EFG = ..............°

• un triangolo rettangolo

Gli angoli alla base sono .......................................................

- ottieni un trapezio ...............................

338

b.

E

F

c.


Il perimetro dei trapezi Il calcolo del perimetro (p) del trapezio si esegue sommando la lunghezza dei lati: D

¿b = 2 cm

C

¿l1 = 4,5 cm

¿l2 = 3,5 cm

B = 5,5 cm

A

B = 4 cm

b.

F

B

S

R

P Q È un trapezio ......................................................................

p = ¿b + ¿l1 + B + ¿l2

DATI

p = 2,5 + 3,5 + 4 + 3 = 13 cm Il trapezio isoscele ha i due lati obliqui uguali perciò il perimetro si può calcolare anche così: 4 cm

A

AB = .............. cm BC = .............. cm CD = .............. cm DA = .............. cm p = .............. + .............. + .............. + .............. = .............. cm

¿l1 = 3,5 cm

G

Con il righello misura i lati di ogni trapezio, registra le loro lunghezze e calcola il perimetro. a. D C

DATI

G

¿l2 = 3 cm

E

studio Matematica

È un trapezio ......................................................................

p = 2 + 4,5 + 5,5 + 3,5 = 15,5 cm

¿b = 2,5 cm

perimetro = ¿b + ¿l1 + B + ¿l2 perimetro del trapezio isoscele = (¿l × 2) + ¿b + B

B

p = ¿b + ¿l1 + B + ¿l2

I

MATEMATICA

Quaderno C pp. 106-110 e 132-137

Spazio e figure

PQ = .............. cm QR = .............. cm RS = .............. cm SP = .............. cm p = .............. + .............. + .............. + .............. = .............. cm

F

ESERCIZI 3 cm

D

DE = 6 cm EF = GD = 3 cm FG = 4 cm

3 cm

6 cm

E

p = (¿l × 2) + B + ¿b

1. Osserva e scrivi le caratteristiche del trapezio. basi ..................................................... lati obliqui ..................................... angoli ............................................... 2. Calcola sul quaderno.

p = (3 × 2) + 6 + 4 = 16 cm

Il trapezio isoscele è l’unico trapezio che possiede anche un asse di simmetria.

Un campo a forma di trapezio isoscele ha le basi di 28 m e 21 m e il lato obliquo di 25 m. Se si piantano degli alberi lungo il confine alla distanza di 9 m l’uno dall’altro, quanti se ne potranno piantare?

339


MATEMATICA

Problemi

Quaderno pp. 109

Problemi di geometria Per risolvere i problemi di geometria ti può essere utile osservare il seguente procedimento numerato. 1 Leggi con attenzione il testo del problema. Una aiuola di forma quadrata ha il lato di 3 m. Il giardiniere lungo il suo perimetro mette delle piantine alla distanza di 0,4 m l’una dall’altra. Quante piantine occorrono? 2 Disegna la figura geometrica descritta. Scrivi accanto al lato le misure. C

A

D

3 R egistra i dati.

DATI AB = BC = CD = DA AB = 3 m 0,4 m = distanza tra una pianta e l’altra ? = n. di piante occorrenti

3m

B

p=ℓ×4 4 Trova la strategia risolutiva con un ragionamento sui dati e su ciò che devi trovare. Conosco: • la misura del lato; • il numero di lati uguali; • la distanza tra una pianta e l’altra. La domanda chiede di calcolare ..................................................... . Il giardiniere sistema le piante lungo il perimetro alla stessa distanza l’una dall’altra. Prima calcolo il perimetro con una .................................., poi calcolo quante volte la distanza tra una pianta e l’altra è contenuta nel perimetro. L’operazione che serve è una .................................. . perimetro n. di piante occorrenti

6 RISPOSTA Per bordare l’aiuola servono .............. piante.

340

Un tappeto a forma di rettangolo ha le seguenti dimensioni: base 2,5 m e altezza 40 dm. Si decide di mettere un bordo su tutto il perimetro. Quanti metri di bordo saranno necessari?

Fai il disegno sul quaderno.

DATI ............. = .......................... ............. = .......................... ? = ....................................................

FORMULA p = (.......... × 2) + (.......... × 2)

RISOLUZIONE

Scrivi la formula per il calcolo del perimetro.

5 RISOLUZIONE .................................. = .............. .................................. = ..............

Segui il procedimento e risolvi il problema. Fai attenzione all’unità di misura.

................. dm = ................. m (.......... × 2 ) + (.......... × .......... ) = ................................... = ..................................

RISPOSTA .......................................................................................................................

ESERCIZI 1. Risolvi i problemi sul quaderno. a. Il lato di un tavolino quadrato è di 80 cm. Quanto misura il suo perimetro? b. Quanti metri si devono percorre per compiere un giro completo di pista a forma di parallelogramma lunga 20 m e larga 12 m? c. Un giardino è a forma di trapezio scaleno con i lati lunghi rispettivamente 10 m, 15 m, 25 m, e 125 dm. Una lunga siepe lo delimita, tranne che nell’ingresso, largo 2 m. Quanto misura la siepe? d. Una tavola di legno a forma di rombo ha il lato di 1,5 dm. Quanti centimetri è il suo perimetro?


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 109

i poligoni sono figure piane formate da linee spezzate chiuse possono avere

3 lati: triangolo

4 lati: quadrilatero

più lati (5, 6, 7…)

si classifica in base

ai lati

agli angoli

può essere

può essere

- isoscele

- scaleno

- equilatero

i lati paralleli a due a due

solo due lati paralleli

si chiama

si chiama

parallelogramma o romboide

trapezio e può essere: - rettangolo - isoscele - scaleno

- ottusangolo

può avere anche

- rettangolo

- acutangolo

4 angoli uguali

4 lati uguali

4 lati uguali e 4 angoli uguali

rettangolo

rombo

quadrato

La sfida 1 Risolvi sul quaderno. AU n foulard a forma di triangolo isoscele ha un lato di 110 cm e gli altri di 80 cm ognuno. Quanto misura il perimetro? BC alcola il perimetro di un campo da calcetto lungo 38 m e largo 18 m.

Invalsi 2 Cerchia i rombi e i rettangoli.

3 Quali poligoni NON hai cerchiato? A Li ho segnati tutti B Un trapezio e un parallelogramma C Un trapezio e un quadrato D Un trapezio e un triangolo Mappa audioletta

PDF

341


laboratorio

Quaderno p. 110

Spazio e figure

Basi e altezze in alcuni poligoni 1 Scopri e traccia le altezze dei poligoni con gomma e spago. Materiale occorrente: cartone, spago, gomma, pennarello, forbici. 1. Disegna e ritaglia su un cartone rigido i poligoni indicati nell’esempio. 2. Lega la gomma in fondo allo spago e tieni l’estremità del filo sul vertice di ogni figura, poggiata sul banco. 3. Traccia un’altezza su ogni sagoma col pennarello. Osserva e completa le frasi. trapezio isoscele

triangolo ottusangolo

L’altezza è perpendicolare alla base.

L’altezza è ........................ al prolungamento della base.

rettangolo

L’altezza è ........................ alla base.

parallelogramma

L’altezza è ........................ alla base e al suo ........................ .

2 Usa riga e squadra per tracciare tutte le altezze del triangolo scaleno ABC. Osserva e completa. C C C K

H

A Base: AB Altezza relativa: CH

Y

B A Base: .........

B A Base: .........

Altezza relativa: .........

B

Ogni lato-base ha la sua altezza. Quante altezze ha un triangolo scaleno? ................

Altezza relativa: .........

diamoci una mano

........ cm

base

........ cm

B

Le misure delle altezze sono tutte diverse? ......... Nel rettangolo le misure delle altezze sono due: ......... cm e ......... cm

342

base altezza

A

Lavora in coppia. Disegna un rombo sul quaderno.

altezza

........ cm

Nei quadrati e nei rettangoli ogni lato può essere sia base sia altezza. altezza

3 Usa riga e squadra per tracciare tutte le altezze del rettangolo ABCD. Misura e completa. ........ cm D C

base

Con riga e squadra traccia un’altezza per ogni lato-base. Quante sono le diverse misure delle altezze? .................................................................


MATEMATICA

Quaderno p. xx

Spazio e figure

Congruenza ed equiestensione

O sserva le figure e, usando come unità di misura le unità indicate, calcolarne il perimetro e la superficie, poi completa. A

B

A

B

C

D

Perimetro Superficie

C

• Hanno lo stesso perimetro le figure ......................................................... • Occupano la stessa superficie le figure ..................................................

D

Le figure che occupano la stessa superficie si dicono equiestese o equivalenti.

R iproduci su un foglio le due figure, piega la pagina lungo la linea rossa. Infine rispondi.

• Le due figure sono sovrapponibili?

No

• Misura il loro perimetro: sono isoperimetriche?

No

• Misura la loro superficie: sono equiestese?

No

Due figure perfettamente sovrapponibili sono isoperimetriche ed equivalenti e si dicono congruenti. Le figure congruenti sono sempre equivalenti.

1. Osserva le coppie di figure e rispondi con una X.

• Sono isoperimetriche? Sì

No

• Sono equiestese?

2. Disegna una figura congruente a quella data.

No

• Sono congruenti?

No

3. Disegna una figura equivalente a quella data.

343 343


MATEMATICA

Spazio e figure

La superficie La superficie è la parte di piano delimitata dalla linea di contorno (il confine). Anche la superficie è una grandezza ed è misurabile. Essa però ha due dimensioni: lunghezza e larghezza. Per misurare una superficie occorre un’unità di misura che abbia due dimensioni. Nel Sistema Internazionale di misura, l’unità di misura della superficie è il metro quadrato, cioè un quadrato il cui lato è lungo un metro. Il suo simbolo è m2: il numero “2” piccolo che si scrive in alto a destra indica appunto che si tratta di un’unità di misura a due dimensioni. 1 cm2

za

ez

h ng

lu

larg

hezz

a

1 mm2 Il metro quadrato, per le sue dimensioni, non è rappresentabile in questa pagina. Possiamo però rappresentare i suoi sottomultipli.

1 dm2

Completa. Nella prima riga del decimetro quadrato ci sono ....... cm2. Le righe sono ....................... 10 cm2 in riga × 10 in colonna = .............................. cm2 1 dm2 = ........................................ cm2 • Quanti mm2 ci sono in un cm2? ........................................ • Quanti mm2 ci sono in un dm2? ........................................

ESERCIZI 1. Completa. Il m2 ha il lato lungo un ........................................... Il dm2 ha il lato lungo un ........................................ Il cm2 ha il lato lungo un ......................................... Il mm2 ha il lato lungo un ....................................... 2. Rispondi. Quanti dm2 ci sono in un m2? .............................. Quanti cm2 ci sono in un m2? ..............................

344

• Il decimetro quadrato (dm2) è un quadrato con il lato di un decimetro; • il centimetro quadrato (cm2) è un quadrato con il lato di un centimetro; • il millimetro quadrato (mm2) è un quadrato con il lato di un millimetro.

STEAM

diamoci una mano 1. Su un cartellone quadrettato disegnate un 1 m2 da appendere in classe. 2. Lavora in coppia con un tuo compagno. Disegnate e ritagliate su un cartoncino 1 dm2. Poi usatelo per misurare la superficie del banco. Quanti dm2 è? ..............................


MATEMATICA

Spazio e figure

Le misure di superficie Ecco la tabella delle misure di superficie. Osserva e completa. multipli

unità

sottomultipli

chilometro q.

ettometro q.

decametro q.

metro q.

decimetro q.

centimetro q.

millimetro q.

km2

hm2

dam2

m2

dm2

cm2

mm2

da

u

1 000 000 m2

da

u

da

10 000 m2

u

100 m2

da

u

1 m2

da

u

da

0 ,01 m2

u

0 ,0001 m2

da

u

0 ,000001 m2

• Ogni misura è 100 volte più grande di quella posta alla sua destra e ............................... volte più piccola di quella immediatamente a sinistra. • Ogni misura comprende due cifre: quella delle decine e quella delle ............................................... .

Procedura di calcolo Per eseguire le equivalenze con le misure di superficie, puoi procedere in due modi. • Dividi per 100, 10 000 o 1 000 000 Da un’unità di misura minore a una maggiore - Trasforma 340 dm2 in metri quadrati: 340 dm2 = 3,40 m2 : 100

• Usa la tabella Da un’unità di misura minore a una maggiore - Trascrivi la misura in tabella. - Cerca la casella della misura equivalente, se occorre sposta la virgola.

- Trasforma 3 800 dm2 in decametri quadrati: 3 800 dm2 = ............................ dam2

dam2 da u 452,60 m2 =

: 10 000

• Moltiplica per 100, 10 000 o 1 000 000 Da un’unità di misura maggiore a una minore - Trasforma 12 m2 in decimetri quadrati: 12 m2 = 1 200 dm2 × 100

- Trasforma 4 hm2 in metri quadrati: 4 hm2 = ................ m2

4

dm2 da u

5

6

2

0

4,........... dam2

Da un’unità di misura maggiore a una minore - Trascrivi la misura in tabella; arriva sempre alle unità, se necessario aggiungi uno zero. - Cerca la casella della misura equivalente, se occorre sposta la virgola o aggiungi gli zeri necessari. dm2 da u

× 10 000

m2 da u

3,405 dm2 =

3

cm2 da u

4

0

mm2 da u 5 0

............. mm2

ESERCIZI 1. Segna con una X l’unità di misura più adatta a misurare la superficie di: – un quaderno – una scuola – una regione

m2 cm2 km2

dm2 dm2 hm2

cm2 m2 dam2

2. Scomponi le misure.

3. Esegui le equivalenze.

18,93 dam2 = 18 dam2 e ....... m2 7,58 m2 = ............................................... 432,62 cm2 = ....................................... 3,90 m2 = ...............................................

2 m2 = ................................ dm2 11 dm2 = ............................ cm2 3 m2 = ................................. cm2 43 dam2 = ............................ m2

345


MATEMATICA

Quaderno p. 111

Spazio e figure

L’area del rettangolo D

Osserva e rispondi. Considerando il rettangolo ABCD, la base AB è di 6 cm. L’altezza è di 3 cm e corrisponde al lato perpendicolare alla base. Colora una riga di 6 cm2 sulla base. • Per ricoprire tutta la superficie occorrono .......... righe di cm2, perciò: 6 × 3 = 18 cm2 L’area del rettangolo si calcola moltiplicando la misura del lato scelto come base (¿b) per la misura della sua altezza (¿h).

C

¿h = 3 cm

La misura della superficie di un poligono si chiama area (A). Per misurare l’area del rettangolo disegnato a lato, scegliamo come unità di misura il cm2 e ricopriamo con esso tutta la superficie.

A

B

¿b = 6 cm

A = ¿b × ¿h

L’area del quadrato

D

C

Per calcolare l’area del quadrato procediamo come per il rettangolo. Il quadrato ha tutti i lati uguali, perciò la base e l’altezza coincidono. Usa come unità di misura il cm2: 4 × 4 = 16 cm2 L’area del quadrato si calcola moltiplicando la misura del lato per se stesso.

A = ¿l × ¿l

A

¿l = 4 cm

B

ESERCIZI 1. Disegna le figure secondo le misure indicate e calcola l’area sul quaderno. Rettangolo ABCD = 0,5 cm ¿b = 3 cm ¿h = 4 cm

346

Quadrato ABCD ¿l = 3,5 cm

= 0,5 cm

2. Misura i lati del rettangolo e calcola l’area in cm2 sul quaderno. F

E

C

D


MATEMATICA

Quaderno p. 111

Spazio e figure

L’area del parallelogramma laboratorio Per calcolare l’area di un romboide occorre trasformarlo in un rettangolo equivalente.

1. Disegna su un foglio un romboide e tracciane l’altezza.

Materiale occorrente: cartoncino, righello, forbici, pennarello, colla.

2. Taglia il triangolo ottenuto lungo l’altezza.

• Il romboide e il rettangolo hanno la stessa base e la stessa altezza? Sì

No

• Il romboide è equivalente al rettangolo?

No

3. Incolla sul quaderno le due parti come nel disegno.

L’area del parallelogramma o romboide si calcola moltiplicando la misura della base (¿b) per la misura dell’altezza (¿h).

A = ¿b × ¿h ESERCIZI 1. Traccia l’altezza del parallelogramma, poi calcola l’area sul quaderno. Parallelogramma CDEF ¿b = 3 cm ¿h = 3,5 cm

F

2. Misura base e altezza del parallelogramma e calcola l’area in cm2, poi trasformala in dm2 sul quaderno.

C

¿h C

D

A

a. Calcola il perimetro e l’area di un parallelogramma che ha la base di 25 cm, l’altezza di 15 cm e il lato obliquo di 16,5 cm. b. Un copriletto è formato da 16 pezzi di tessuto a forma di parallelogramma con la base di 15 cm e l’altezza di 8 cm. Calcola l’area del copriletto.

E D

3. Risolvi i problemi.

B

c. Da un foglio di carta che ha l’area di 1400 cm2 viene ritagliato un parallelogramma con la base di 140 mm e l’altezza di 4 cm. Quanti cm2 di carta sono rimasti? d. Un campo a forma di parallelogramma ha un lato che misura 12 m e l’altezza relativa 7,5 m. Quanti m2 di terreno occupa? Esercizio interattivo

347


MATEMATICA

Quaderno p. 112

Spazio e figure

L’area del triangolo Osserva il triangolo rettangolo e completa.

¿h = 3 cm

Per calcolare l’area del triangolo si moltiplica la base per l’altezza ottenendo così l’area di un rettangolo, cioè l’area di due triangoli uguali. Bisogna quindi dividere l’area in due parti.

A = (¿b × ¿h) : 2 o

A = ¿b × ¿h 2

¿b = 6 cm Come puoi vedere, il triangolo corrisponde alla metà del ............................................... che ha come base la stessa base e per altezza la stessa altezza (6 × 3) : 2 = 9 cm2

¿b

¿b Il triangolo può essere la metà di altri quadrilateri. Il calcolo dell’area rimane sempre uguale.

¿h

¿h

Osserva le figure e scrivi il loro nome.

¿h

¿h ¿b

¿b

......................................

.......................................................

ESERCIZI 1. Quali tra questi triangoli sono equivalenti? Misura, completa i dati mancanti e rispondi. a.

b.

C

¿h A

c.

N

¿h B

L

F

¿h M

D

E

DATI ¿ b = .................. cm ¿ h = 3 cm ? = area ABC

DATI ¿b = .................. cm ¿h = 3 cm ? = area LMN

DATI ¿b = 6 cm ¿h = .................. cm ? = area DEF

FORMULA A = ..............................

FORMULA A = ..............................

FORMULA A = ..............................

2 RISOLUZIONE .............................. cm

2 RISOLUZIONE .......................... cm

2 RISOLUZIONE .............................. cm

RISPOSTA ................... cm2 (area triangolo)

RISPOSTA ................... cm2 (area triangolo) Quali triangoli sono equivalenti? a

348

RISPOSTA ................... cm2 (area triangolo) b

c


MATEMATICA

Quaderno p. 111

Spazio e figure

L’area del rombo Segui le indicazioni, poi rispondi e completa.

¿h = 3 cm d = 8 cm

Materiale occorrente: cartoncino, righello, forbici, pennarello, colla.

D = 12 cm ¿h = 1 d

¿b = D

2

1. Disegna su un foglio un rombo, traccia le diagonali e colora come nel disegno.

2. Ritaglia lungo la diagonale maggiore ( D ) e lungo la diagonale minore ( d ) del triangolo celeste/rosa.

3. Incolla sul quaderno le figure ritagliate come vedi nel disegno.

• La diagonale maggiore del rombo è la base del rettangolo?

No

• La metà della diagonale minore è l’altezza?

No

• Il rombo e il rettangolo sono equivalenti?

No

Il rombo ha due diagonali: diagonale maggiore (D)

Per calcolare l’area del rombo si moltiplica la misura della diagonale maggiore (12 cm) per la misura della diagonale minore (8 cm) e si divide il prodotto per 2. (12 × 8) : 2 = .................. : 2 = .................. cm2 L’area del rombo si calcola moltiplicando la lunghezza di una diagonale per la lunghezza dell’altra diagonale e dividendo il prodotto per 2.

A=

diagonale minore (d)

¿D × d 2

ESERCIZI 1. I due rombi sono equivalenti? Misura, completa i dati mancanti e rispondi.

DATI d = .................. cm D = .................. cm ? = area ABCD

C

FORMULA A = .............................. D

B

RISOLUZIONE

FORMULA A = ..............................

H F

.............. cm2 (area del rombo)

RISPOSTA A

L’area ....................... è di ............. cm2

DATI d = .................. cm D = .................. cm ? = area EFGH

G

E

RISOLUZIONE .............. cm2 (area del rombo) RISPOSTA L’area ....................... è di ............. cm2

349


MATEMATICA

Quaderno pp. 111-113

Spazio e figure

L’area del trapezio Utilizzando due trapezi congruenti, puoi trasformare ogni trapezio in un rettangolo o in un parallelogramma comune (o romboide). Osserva e completa.

¿b = 2,5 cm

¿h = 3 cm

B ¿h

B = 4,5 cm

¿b = 2,5 cm

+

L’area del parallelogramma è doppia rispetto a quella del ............................................... Il rettangolo, o il parallelogramma, ha: • per base la somma delle ....................................... del trapezio; • per altezza l’ ....................................... del trapezio. Calcola 4,5 + 2,5 = ............ cm (somma basi) 7 × 3 = ............ cm2 (doppia area) 21 : 2 = ........................ cm2 (area del trapezio)

B

¿h = 3 cm

¿b = 2,5 cm

¿h

B = 4,5 cm

+

¿b = 2,5 cm

Ogni trapezio è equivalente alla metà di un rettangolo o di un parallelogramma (o romboide) che ha per base la somma delle basi del trapezio e per altezza la stessa altezza. L’area del trapezio si calcola moltiplicando la somma delle misure delle basi per la misura dell’altezza e dividendo il prodotto per 2.

A = [(B + ¿b) × ¿h] : 2

o

A = (B + ¿b) × ¿h 2

ESERCIZI 1. Calcola l’area del trapezio.

A

¿h B

5 cm

FORMULA A = .............................. ..............

= .................. DATI B ¿ b = .................. ¿h = .................. ? = ..................

RISOLUZIONE .................. cm (somma delle basi) .................. cm2 (doppio dell’area) .................. cm2 (area del trapezio)

Esercizio interattivo

A = [(6,3 + 4,4) × ........ ] : 2 = = [ ............. × ............. ] : 2 = = ............. : 2 = ............ cm2

B = 6,3 cm

RISPOSTA ................................................................................... 350

¿h = 5,4 cm

¿b = 4,4 cm

C

3 cm

2,5 cm

D

2. Calcola l'area.

Video

3. Risolvi il problema sul quaderno. La base maggiore di un trapezio misura 25 cm e la base minore 20 cm. La sua altezza è di 19 cm. Calcola la sua area in centimetri quadrati e poi in decimetri quadrati.


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno pp. 114-115

dei Poligoni si può misurare

PERIMETRO (p) si misura con le misure di lunghezza

AREA (A) si misura con le misure di superficie

scaleno p = l1 + l2 + l3 isoscele p = (l2 x 2) + l1

può essere

equilatero p=lx3

triangolo

A=bxh 2

quadrato

A=lxl

rombo

A=Dxd 2

rettangolo e romboide (parallelogramma)

A=bxh

trapezio

A = (B + b) x h 2

p=lx4

p = (l1 + l2) x 2 scaleno e rettangolo p = B + l1 + b + l2

può essere

isoscele p = B + b + (l x 2)

diario di bordo La lettura della mappa ti ha aiutato a organizzare le tue conoscenze? Sì, molto Solo in parte Per niente Mappa audioletta

PDF

351


VERSO LE COMPETENZE

Quaderno pp. 114-115

1 Cerchia ogni volta le cifre che indicano i m2. 1 328 dm2

53 376 dm2

21,57 m2

2,791 dam2

61 784 cm2

2 Scomponi le misure di superficie con l’aiuto della tabella. km2 hm2 dam2 m2 da u da u da u da u 498,6 dam2 327,2 hm2 34,2 km2 934,726 hm2

m2 dm2 cm2 mm2 da u da u da u da u 19,6 m2 231 cm2 2 747 mm2 38,012 dm2

3 Esegui le equivalenze. 2 m2 = ............ dm2 238 m2 = ............ dam2 5 000 000 m2 = ............ km2

3 200 mm2 = ............ cm2 4,52 hm2 = ............ m2 5 dm2 = ............ m2

7,3 km2 = ............ dam2 1 078 cm2 = ............ m2 27 dam2 = ............ hm2

4 Risolvi i problemi sul quaderno. Esegui l’equivalenza, quando è necessario. a. Giacomo mette in cornice un quadretto di forma rettangolare largo 30 cm e lungo 24 cm. Quanti cm di cornice gli serviranno? Quanti cm2 di vetro? b. Quanti m2 occupa la parte frontale di un camino a forma di trapezio isoscele con: B = 1,30 m, b = 0,50 m, h = 1,50 m? c. La nonna cuce insieme 32 rombi con la diagonale minore di 15 cm e la diagonale maggiore di 25 cm per fare una coperta. Quanto sarà l’area della coperta in dm2?

6 cm

352

10 cm

e. Quanti dm2 di stoffa servono per confezionare uno scialle triangolare con la base di 180 cm e l’altezza di 85 cm?

La sfida 6 Risolvi sul quaderno.

la

AU na camera di forma quadrata è larga 4 m. Il letto e l’armadio occupano 3 m2. Quanta superficie resta libera?

La 1 La 2 Sono uguali

BU n campo da calcio è largo 120 m e lungo 90 m. Un campo da calcetto è largo 42 m e lungo 25 m. Calcola la differenza di perimetro e di area tra i due campi da gioco.

Invalsi 5 Occorre più carta per ritagliare figura a o b? A a b B 6 cm C

d. Un orto a forma di romboide è circondato da una recinzione interrotta da un cancello largo 1,80 m. L’orto ha la base di 12 m e il lato obliquo di 11 m. Quanto misura la recinzione?


RELAZIONI, DATI E PREVISIONI La semplice curiosità oppure la necessità di operare delle scelte ci porta a raccogliere le informazioni e i dati necessari per decidere l’azione migliore da compiere. Per riuscire a farlo in modo certo, la Matematica si serve di tabelle e grafici. Se invece si desidera descrivere una situazione complessa, si classificano gli elementi in base a una caratteristica.

STUDIO matematica Osserva l’immagine. Riconosci degli oggetti? Che cosa ci vedi?

CHE COSA IMPARERò Gli insiemi e i sottoinsiemi. Le relazioni. ome si svolge un’indagine C statistica. Il calcolo delle probabilità. La media e la moda.

A CHE COSA MI SERVIRà A comprendere che la logica ha delle regole che guidano il mio pensiero e mi permettono di ragionare correttamente. A sapere che la statistica rappresenta lo strumento più efficace per ridurre al minimo l’incertezza nelle mie scelte.

le mie competenze icercare dati per ricavare R informazioni. Costruire rappresentazioni come tabelle e grafici. I dentificare vari e diversi attributi misurabili di oggetti. I ntuire e argomentare, qual è il più probabile di una coppia di eventi.

353


MATEMATICA

Quaderno p. 116

Relazioni, dati e previsioni

Insiemi e sottoinsiemi Per conoscere meglio la realtà e distinguere gli elementi che la compongono possiamo classificare cose, oggetti, persone in base a caratteristiche comuni. Classificare significa creare degli insiemi, cioè mettere insieme gli elementi che hanno un attributo o una caratteristica comune e separarli da quelli differenti. Ad esempio, quando guardiamo una partita distinguiamo in modo certo i giocatori di una squadra dai giocatori dell’altra in base al colore della maglia. Ciò permette di seguire il gioco e comprendere che cosa avviene in campo. Consideriamo la squadra di minivolley della scuola Dante Alighieri. La squadra della scuola è un insieme, cioè un gruppo di elementi. • Ogni giocatore è un elemento dell’insieme. • Le giocatrici possiedono alcune caratteristiche comuni: appartengono alla stessa scuola, praticano il minivolley, giocano nella stessa squadra.

Giocatrici di In matematica un insieme si rappresenta minivolley con una linea curva della scuola chiusa chiamata il diagramma di Eulero-Venn. Il cartellino all’esterno indica la caratteristica comune agli elementi dell’insieme. Tra gli elementi di un insieme si possono creare dei sottoinsiemi, cioè dei “gruppi” di elementi che hanno una caratteristica in comune. Osserva l’insieme A dei numeri e forma il sottoinsieme B dei numeri pari e il sottoinsieme C dei numeri dispari. Numeri da 1 a 10

Numeri dispari

Numeri pari

Osserva il diagramma a sinistra e indica V (vero) o F (falso). - Tutti i numeri sono pari.

V

F

- I pari sono anche dispari.

V

F

- Alcuni numeri sono dispari.

V

F

- Un numero pari non è dispari.

V

F

- Ogni numero è dispari o pari.

V

F

ESERCIZI 1. Classifica in base alla caratteristica data e crea l’insieme A.

2. Classifica gli elementi in base alla caratteristica comune e crea i sottoinsiemi B e C.

A = quadrilateri

insieme A = numeri da 0 a 100 sottoinsieme B = numeri < di 50 sottoinsieme C = numeri > o uguali a di 50

45 354

A

23

67 0 99 89


MATEMATICA

Quaderno p. 116

Relazioni, dati e previsioni

Intersezione tra insiemi Quando alcuni elementi di insiemi diversi hanno una caratteristica in comune si crea una intersezione tra gli insiemi. Considera, ad esempio l’insieme delle bambine della stessa squadra di minivolley della scuola. La situazione può essere rappresentata con tre diagrammi diversi. 1. Il diagramma di Eulero-Venn U: Giocatrici di minivolley

C: orecchini e occhiali B: occhiali Amina

A: orecchini

Cinzia Mia Lin

Marta

Ester Carla

2. Il diagramma ad albero

orecchini

L’insieme C si chiama intersezione. Gli attributi di Mia e Lin sono: avere gli ................................... e avere gli ..............................................

3. Il diagramma di Carroll Giocatrici di minivolley

occhiali non occhiali • ............................... • ............................... • ............................... • ...............................

orecchini non orecchini

non orecchini

occhiali

occhiali non occhiali • ............................... • ............................... • ............................... • ...............................

non occhiali

...................... ...................... ...................... ......................

...................... ...................... ......................

Gli elementi presenti in ogni casella possiedono sia la caratteristica indicata in colonna sia quella indicata in riga.

Il diagramma ad albero viene chiamato così perché la sua forma ricorda i rami di un albero.

ESERCIZI 1. Osserva la classificazione dei poligoni in base ai lati e completa. POLIGONI

quadrilateri

triangoli

equilateri

Quadrato e rombo

Triangolo equilatero

non equilateri

Rettangolo e trapezio

Triangolo scaleno e triangolo rettangolo

L’insieme considerato è quello dei ....................................... . la classificazione è stata creata in base a due caratteristiche: • numero dei ....................................... e uguaglianza dei ....................................... ; • ....................................... sono poligoni equilateri; • ....................................... sono poligoni non equilateri. Esercizio interattivo

355


MATEMATICA

Quaderno p. 116

Relazioni, dati e previsioni

Le relazioni In matematica una relazione (R) rappresenta un legame esistente tra due elementi dello stesso insieme o appartenenti a insiemi differenti espresso attraverso una caratteristica specifica. Per indicare una relazione si usano delle frecce che collegano i due elementi. Ad esempio, tra alcuni elementi dell’insieme A dei segmenti, si può stabilire questa relazione: R = è più lungo di...

A

è più lungo di

Le relazioni tra elementi dello stesso insieme possono avere 3 diverse caratteristiche: R = è veloce come

Sulla pista si sta svolgendo una gara.

Ogni elemento è in relazione con se stesso. La relazione è riflessiva.

Se un elemento è in relazione con Se un primo elemento è in relazione un secondo elemento, anche il con un secondo e il secondo lo è con un secondo è in relazione con il primo. terzo, il primo è in relazione con il terzo. La relazione è simmetrica.

La relazione è transitiva.

Esistono anche relazioni tra elementi di insiemi diversi. Leggi e osserva. B - Matteo, Lisa, Gianni, Chiara

C - città, montagna, campagna

La relazione si può rappresentare anche con una tabella. Matteo Lisa Gianni Chiara

Città

città

C

campagna

X X X

Gianni

Campagna

montagna

Matteo Lisa

Montagna B

abita in…

R = abita in...

X

Chiara

ESERCIZI 1. R = “svolge il lavoro di”... Completa la tabella. Alex è medico. Bruno è insegnante. Daniela è tassista. Rossana è farmacista.

356

svolge il lavoro di Alex Bruno ............................................ ............................................

farmacista

insegnante

medico

tassista


MATEMATICA

Quaderno pp. 117-119

Relazioni, dati e previsioni

I grafici I dati raccolti con una indagine statistica possono essere rappresentati con diagrammi diversi. Quello più comune è l’istogramma, chiamato anche diagramma a blocchi.

ISTOGRAMMA Mezzi utilizzati dagli alunni della quinta per recarsi a scuola. = 1 bambino Auto Bici A piedi In tram

0

1

2

3

4

5

6

7

8

Leggi il grafico e completa. Gli alunni della quinta si recano a scuola in modi diversi. ......... di loro arrivano in auto, 4 utilizzano ......................................., ......... giungono in tram. ......... di loro, che abitano vicino alla scuola, arrivano ....................................... .

9

È costituito da rettangoli di uguale dimensione. Sull’asse verticale si indica il dato raccolto; sull’asse orizzontale si rappresentano un numero di rettangoli uguale al numero delle volte che il dato si presenta nell’indagine (frequenza). I dati possono essere anche disposti in verticale, attraverso le colonne.

IDEOGRAMMA

Leggi il grafico e calcola.

Censimento degli alberi secolari dei parchi comunali. Parco A

Rappresenta le frequenze con simboli o immagini che ricordano il dato che si raccoglie.

Parco B = 5 alberi Parco C

Qual è il parco con il maggior numero di alberi secolari?

...................................

AREOGRAMMA Materie preferite dagli alunni delle classi quarte. = italiano

= matematica

Italiano 42 Storia 5 Matematica 39 Scienze 14 Indica le frequenze con un’area. I dati raccolti si distinguono perché sono rappresentati con colori diversi.

= scienze

= storia

Il simbolo

equivale a ......... alberi.

Gli alberi secolari nel parco A sono ......... perché 2 x ......... = 10 Gli alberi secolari nel parco B sono ......... perché ......... x ......... = ......... Gli alberi secolari nel parco C sono ......... perché ......... x ......... = ......... Leggi il grafico e rispondi alle domande. Qual è la materia preferita dagli alunni di quarta? .................................... Qual è la materia che ha ricevuto meno scelte? .................................... Metti in ordine decrescente le materie in base al numero di volte che sono state scelte. 1. .................................... 2. .................................... 3. .................................... 4. ....................................

357


MATEMATICA

Quaderno pp. 117-119

Relazioni, dati e previsioni

L’indagine statistica La statistica è un ambito della matematica. Attraverso l’indagine statistica i matematici cercano di rispondere con dati numerici alle domande che ci poniamo su: • i gusti e gli interessi delle persone; • la ricorrenza di eventi naturali (la quantità di pioggia caduta in un anno...); • le caratteristiche della società (il numero degli studenti rispetto a tutta la popolazione...).

studio Matematica

compito di realtà

Procedo in modo ordinato e comprendo. Per svolgere un’indagine statistica occorre rispettare alcune fasi. Nell’esempio la domanda a cui si vuole rispondere è: Qual è il cibo preferito dai bambini della nostra classe?

Svolgi un’indagine statistica. 1. A rgomento: Il mezzo di trasporto usato per venire a scuola. 2. C ampione: La tua classe. 3. D omanda: “Con quale mezzo di trasporto vieni a scuola?”. 4. Raccolta dei dati in tabella. 5. R appresentazione grafica.

1. Scegli l’argomento da studiare: il cibo preferito. 2. Stabilisci il campione, cioè l’insieme di persone a cui si rivolge l’indagine: la tua classe. 3. Scegli il metodo per la raccolta dei dati.

• Questionario – foglio con domanda: “Qual è il tuo cibo preferito?” • Intervista – bambino che chiede a un altro: “Qual è il tuo cibo preferito?”

4. R egistra i dati in una tabella di frequenza, cioè una tabella dove si riporta quante volte un dato si presenta.

Tabella di frequenza cibo preferito

n. scelte

pasta

10

torta

4

verdura

2

mezzo

n. delle scelte

auto tram bici a piedi

= 1 bambino 10 9 8

5. Rappresenta graficamente i dati in un istogramma. = 1 bambino

6. Rispondi alla domanda. Il cibo preferito dai bambini della nostra classe è

.......................................................................

358

10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

7 6 5 4 3 2 1

auto

pasta

torta

verdura

tram

bici

a piedi

6. R isposta: .................................................. ..........................................................................


MATEMATICA

Quaderno pp. 117-119

Relazioni, dati e previsioni

La media e la moda Dall’analisi dei dati raccolti nelle indagini statistiche possiamo ricavare molte informazioni. Leggi la seguente indagine e completa la rappresentazione grafica. Nella classe 4a B è stata svolta un'indagine sul luogo di vacanze preferito. Ambiente

montagna

lago

mare

città d'arte

Frequenza

7

4

5

4

Qual è la località scelta con maggiore frequenza, cioè che si ripete di più? ............................................................................

= 1 bambino 10

Il dato che si presenta con maggior frequenza, cioè che ha più preferenze, si dice moda.

9 8 7

Se il numero delle preferenze fosse stato distribuito in modo uguale, quante ne avrebbe avute ogni luogo?

6 5

1 Somma il numero delle preferenze. 7 + 4 + 5 + 4 = ................ 2 Dividi le preferenze per il numero dei luoghi.

....... : 4 = .......

4 3 2

Questa è la media.

1

montagna

La media si calcola sommando tutti i valori dei dati e dividendo la somma per il numero dei dati.

lago

mare

città d'arte

ESERCIZI 1. La tabella indica la quantità di frutta venduta oggi dal fruttivendolo. Tipo di frutta Chilogrammi di frutta venduti

mele

pere

arance

kiwi

ananas

25

12

32

12

6

Qual è il tipo di frutta venduto con maggiore frequenza (moda)? ...................................................... 2. Ogni tipo di frutta è stato venduto a un prezzo diverso al chilo. Calcola il prezzo medio (media) e rispondi. Tipo di frutta

mele

pere

arance

kiwi

ananas

Prezzo al kg

€ 1,30

€ 1,80

€1

€ 2,10

€ 1,60

...................................................................... = .................................... ...................................................................... = .................................... Quanto costa mediamente la frutta al chilogrammo? ...................................................................... 359


RIPASSO CON LA MAPPA

Quaderno p. 120-123

l’Insieme è

può avere

uno o più sottoinsiemi

un gruppo di elementi con una caratteristica comune

si rappresenta

una o più intersezioni tra insiemi

- con il diagramma di Eulero-Venn - per elencazione

diario di bordo La lettura della mappa ti ha aiutato a organizzare le tue conoscenze?

Sì, molto

Solo in parte

Per niente

VERSO LE COMPETENZE 1 Definisci l’intersezione (C) tra l’insieme A e l’insieme B. C A

Invalsi B

C = .............................................................. 2 Leggi l’istogramma sui libri letti dai bambini di classe quarta in un anno scolastico ed esegui quanto richiesto. 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Diego ha 12 anni. ha 2 anni in più di... ha la stessa età di...

DIEGO ANNA

fiabe

avventura scientifico

fantasy

•R ealizza una tabella di frequenza. • Qual è il genere di libro letto con maggiore frequenza? ................................. 360

3 Considera le relazioni espresse dalle frecce e segna con una X l’affermazione corretta.

Mappa audioletta

PDF

A B C D

CARLO

PIA Anna e Carlo hanno 12 anni. Diego ha 12 anni e Pia 10. Anna e Carlo hanno 10 anni. Pia e Diego hanno 12 anni.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.