Giorni di scuola 2-3 - Area scientifica- Guida per l'insegnante

Page 1

INDICE 2 Presentazione del progetto 4 Programmare per competenze trasversali

Classe 2a 7 Programmazione 17 Guida alle competenze 39 Rubriche valutative dei compiti di realtà 43 Unità di apprendimento 48 Lapbook 50 Coding 66 Bisogni Educativi Speciali 69 Verifiche personalizzate - didattica inclusiva 88 Schedario

Classe 3

a

1 23 Programmazione 134 Rubriche valutative dei compiti di realtà 141 Unità di apprendimento 146 Coding 157 Verifiche personalizzate - didattica inclusiva 176 Schedario 222 Guida ai materiali digitali

2-3

Matem atica Scienz Tecno e logia


Presentazione del progetto

Giorni di scuola Percorsi creativi guidati con tutti i materiali necessari su cartoncino per: • organizzare le idee e lo spazio • creare lavori manuali Nuovi strumenti didattici per la verifica e lo sviluppo delle competenze: • compiti di realtà • autovalutazione • Unità di Apprendimento multidisciplinari Contenuti integrativi per promuovere le competenze digitali: • esercizi interattivi, video tutorial, pdf ecc. • possibilità di ingrandire e modificare i font in MAIUSCOLO • versione audio di tutti i contenuti Innovativi strumenti per apprendere con facilità: • mappe • pagine speciali e box operativi • uso di font specifici Un originale ed efficace approccio metodologico per riflettere sulla lingua con la Grammatica RAF: • Rifletto su una situazione problematica • Apprendo facilmente deducendo la regola • Fisso con gli esercizi

Le antologie Propongono un percorso di comprensione del testo che tiene conto dei test delle Prove Nazionali senza perdere di vista l’importanza fondamentale che ha la scoperta del piacere di leggere. L’analisi testuale è affrontata, approfondita e schematizzata nel volume Il laboratorio di Italiano 2 e 3, dove l’alunno approccia in maniera sistematica le tipologie principali mettendosi alla prova anche con la produzione scritta. Il volume comprende anche la GRAMMATICA RAF (Rifletto Apprendo Fisso) che fa dell’apprendimento attivo il suo principio metodologico: anziché partire dalla regola si offrono spunti e situazioni problematiche su cui riflettere e da cui ricavare le regole grammaticali stimolando il ragionamento sulla lingua, in autonomia o in gruppo.

2


Presentazione del progetto

Le discipline L’apprendimento disciplinare è costruito a partire dalla curiosità del bambino con riferimento costante alla realtà che lo circonda. Gradualmente il linguaggio si fa più specifico e curato e si avvia la costruzione di un metodo di studio. Il percorso di apprendimento di ogni disciplina è segnato da tappe significative con attività laboratoriali e compiti di realtà. Una sezione finale è dedicata ai Bisogni Educativi Speciali, proponendo materiali semplificati da utilizzare in classe quando l’insegnante lo riterrà più opportuno.

L’eserciziario L’eserciziario Mi esercito contiene molte schede operative di matematica e pagine di gioco, utilizzabili anche come compiti a casa; tutti i ritagli necessari per la costruzione dei Lapbook, ottimi supporti per l’apprendimento perché stimolano la curiosità e riordinano i saperi; una UDA multidisplinare, cioè un percorso didattico autonomo e organizzato in attività laboratoriali e compiti di realtà utili alla valutazione del gruppo classe.

Classe 1a pack: • Metodo (con Alfabetiere individuale) • Letture • Discipline • Mi esercito • Laboratorio di scrittura

Classe 2a pack: • Letture • Discipline • Mi esercito • Laboratorio di italiano

Classe 3a pack: • Letture • Discipline • Mi esercito • Laboratorio di italiano

PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE

• Guide al testo: classe 1a

classi 2a e 3a - area linguistico-antropologica classi 2a e 3a - area matematico-scientifica • Guida Insegnare.lim 1a - Italiano • Guida Insegnare.lim 1a - Matematica e Scienze • Guida Io imparo facile • M.I.O. BOOK docente • M.I.O. BOOK studente

• Cd Audio in formato MP3 con la versione audio

di tutto il libro letto da speaker professionisti • Cartellino portanome per ogni alunno • Alfabetiere murale • Cartelloni: Accoglienza, Le tabelle forma-sillabe, I compleanni della classe, Le tabelline, Le cinque Ere, L’evoluzione dell’uomo

3


Programmare per competenze trasversali

Competenze trasversali La competenza è la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, di svolgere efficacemente un’attività o un compito. Ogni competenza coinvolge dimensioni cognitive, abilità, attitudini, motivazione, valori, emozioni e altri fattori sociali e comportamentali. Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali come la scuola, non formali (famiglia, gioco, lavoro, media ecc.), e grazie alla vita sociale nel suo complesso. Le competenze trasversali maturano attraverso un percorso che si costruisce gradualmente e al quale concorrono tutte le discipline. Le discipline, infatti, consentono di sviluppare contenuti e processi di apprendimento centrati sull’alunno e basati sulla costruzione delle competenze. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA

Assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria. Sviluppare modalità consapevoli di rispetto delle regole della convivenza civile. Riflettere sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza Acquisire la consapevolezza che ognuno può intervenire sulla realtà apportando il proprio positivo e originale contributo.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Conoscere le regole del vivere in comune e rispettarle.

• Ascolto di

Partecipare all’attività di gruppo in modo collaborativo, responsabile, produttivo e pertinente.

Gruppi sociali riferiti all’esperienza, loro ruoli e funzioni: famiglia, scuola, comunità di appartenenza (sportive, religiose , quartiere, comune ecc.).

Partecipare alla costruzione di regole di convivenza in classe e nella scuola, descriverle e rispettarle.

Regole fondamentali della convivenza nei gruppi di appartenenza.

Individuare i ruoli e le funzioni dei gruppi di appartenenza; individuare il proprio ruolo, esercitandolo responsabilmente.

Regole per la sicurezza in casa, a scuola, nell’ambiente, in strada.

Adottare comportamenti appropriati nel gioco, nel lavoro, nella convivenza generale.

Significato dei concetti di diritto, dovere, responsabilità, libertà.

Esprimere il proprio punto di vista, ascoltare e rispettare quello altrui.

Significato dei concetti di regola, patto, sanzione.

Assumere incarichi e portarli a termine con responsabilità.

Significato dei concetti di tolleranza, lealtà, rispetto.

Proporre strategie per migliorare la partecipazione collettiva.

Alcune forme di democrazia nella scuola.

Prestare aiuto a compagni e ad altre persone in difficoltà. Rispettare l’ambiente e gli animali. Rispettare il proprio e l’altrui materiale e le attrezzature comuni. Confrontare usi, costumi, stili di vita propri e di altre culture, individuandone somiglianze e differenze.

4

Usi e costumi del proprio territorio, del Paese e di altri Paesi, portati eventualmente da allievi provenienti da altri luoghi. Organi internazionali vicini all’esperienza dei bambini: UNICEF, WWF.

esperienze.

• Conversazioni guidate.

• Riflessioni

personali, di gruppo e collettive.

• Letture scelte. • Lettura di immagini. • Ascolto di canzoni. • Video. • Giochi di gruppo. • Giochi di ruolo. • Drammatizzazioni. • Circle time. • Brain storming. • Problem solving. • Lavoro cooperativo di coppia e nel piccolo gruppo.

• Visite guidate. • Attività laboratoriali.


Programmare per competenze trasversali COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

IMPARARE A IMPARARE

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Acquisire e interpretare le informazioni.

Riferire l’argomento principale di testi letti e ascoltati, immagini e video, anche con domande stimolo dell’insegnante.

Strategie di memorizzazione.

• Ascolto e lettura di storie. • Ripetizione delle tabelline

Individuare le relazioni e i collegamenti presenti nei testi.

Leggere un testo e rispondere a domande su di esso e su immagini in sequenza.

Trasferire le informazioni acquisite in altri contesti.

Iniziare a selezionare le informazioni a seconda dello scopo, con la guida dell’insegnante.

Individuare, scegliere e utilizzare varie fonti e varie modalità di informazione per organizzare il proprio apprendimento.

Utilizzare semplici strategie di memorizzazione.

Utilizzare semplici strategie di controllo della propria produzione. Individuare semplici collegamenti, anche su sollecitazione, tra informazioni contenute in testi ascoltati o letti e su filmati.

Tabelle, schemi, reticoli, linee del tempo. Osservazione, descrizione e classificazione degli elementi che compongono la realtà vissuta. Semplici strategie di organizzazione del proprio tempo e del proprio lavoro.

con e senza il ricorso a filastrocche.

• Ascolto di indicazioni. • Conversazioni guidate. • Osservazione di immagini

e verbalizzazione con l’uso degli indicatori spaziali.

• Riordino di sequenze

rispettando la successione temporale.

• Verbalizzazione con l’uso degli indicatori prima\ dopo\infine.

• Verbalizzazione con l’uso dei quantificatori.

Risolvere semplici problemi di esperienza quotidiana, utilizzando le informazioni possedute.

• Individuazione e

Organizzare le informazioni, con la guida dell’insegnante, applicando semplici strategie.

• Rappresentazione di

Riformulare un semplice testo a partire dalle sequenze. Individuare le informazioni esplicite e implicite di un testo narrativo o descrittivo ascoltato o letto. Costruire brevi e semplici sintesi dei testi letti. Dividere un testo in sequenze. Organizzare la pagina dal punto di vista grafico. Completare semplici tabelle, elenchi, liste, schemi e linee del tempo già predisposti. Produrre un semplice testo a partire dalle sequenze. Realizzare autonomamente tabelle, grafici, schemi, diagrammi, mappe di sintesi.

collocazione di elementi all’interno di un reticolo. percorsi e mappe.

• Problem solving. • Comprensione della

lettura attraverso il riordino di sequenze, il completamento di frasi, risposte a domande aperte e\o a scelta multipla.

• Organizzazione

delle informazioni raccolte attraverso il completamento di tabelle, schemi, linee del tempo, cicli e diagrammi.

• Produzione orale o scritta

di racconti o di esperienze personali utilizzando gli indicatori spazio-temporali e i connettivi logici.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Leggere l’orario giornaliero delle lezioni e l’orario settimanale; individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere.

5


Programmare per competenze trasversali COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA

Valutare le informazioni, il proprio lavoro, il contesto e prendere decisioni basandosi sulle possibili alternative. Portare a termine compiti e iniziative assunti in modo responsabile.

SPIRITO DI INIZIATIVA E DI INTRAPRENDENZA ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Esprimere le proprie opinioni rispetto a un vissuto.

Regole della conversazione.

• Ascolto di esperienze. • Conversazioni

Motivare le proprie scelte con semplici argomentazioni.

I ruoli e la loro funzione.

Proporre giochi e attività.

L’ordine cronologico.

Cooperare con altri nel gioco e nel raggiungimento di un obiettivo prefissato. Confrontare le idee altrui con le proprie.

Pianificare e organizzare il proprio lavoro. Realizzare semplici progetti. Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza.

Portare a termine i compiti assegnati. Conoscere i ruoli nei diversi contesti di vita: gioco, scuola ecc. Individuare semplici situazioni problematiche in contesti reali e formulare ipotesi di soluzione. Verbalizzare le fasi di un’attività eseguita.

Adottare strategie di problem solving. Valutare le possibili alternative in una posizione e prendere decisioni.

Effettuare semplici indagini su fenomeni di esperienza. Organizzare i dati su schemi, tabelle, diagrammi o grafici. Organizzare i dati su schemi, tabelle, diagrammi o grafici.

L’ordine logico. Modalità di rappresentazione grafica: schemi, tabelle, grafici ecc. Orientamento nello spazio vissuto. Strategie di autocontrollo. Capacità di reperire risorse e di individuare i propri limiti. Fasi di un problema, di un’azione ecc. Modalità di decisione.

Spiegare le fasi di un’attività eseguita. Qualificare situazioni incerte in: possibili, impossibili, probabili.

guidate.

• Circle time. • Brain storming. • Riflessioni personali e collettive.

• Letture scelte. • Giochi di gruppo. • Giochi di ruolo. • Riconoscimento

degli ambienti che costituiscono uno spazio noto e delle loro funzioni.

• Individuazione

di situazioni problematiche.

• Formulazione di ipotesi.

• Risoluzione di problemi.

• Riconoscimento di situazioni possibili, impossibili e probabili.

• Verbalizzazione di

un’attività eseguita rispettando la successione temporale e la coerenza logica.

Affrontare situazioni nuove in modo adeguato. Esprimere semplici giudizi su un messaggio, una lettura, un avvenimento ecc. Esprimere semplici valutazioni sul proprio operato, su fatti legati al vissuto ecc.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

Grazie all’uso del M.I.O. BOOK l’alunno sarà in grado di usare il computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni, nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative.

6


Programmazione - classe 2a

Il sussidiario delle discipline Competenza chiave europea: Competenza matematica e competenze base in scienze e tecnologia La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).

MATEMATICA Unità didattica 1: I primi giorni di scuola Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 86-87 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale • Riesce a risolvere facili problemi • Utilizza le prime rappresentazioni di dati per ricavare informazioni Obiettivi di apprendimento

• Contare oggetti o eventi in senso progressivo o regressivo • Confrontare quantità in situazioni di gioco Attività proposte

• Conteggi e confronti di oggetti • Abbinamento di numeri e quantità • Cardinalità e ordinalità • Soluzioni di problemi mediante il disegno Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Confrontare numeri e quantità • Comprendere e risolvere problemi

• Numeri e numerazioni entro il 20 • Problemi con risoluzione grafica

7


Programmazione - classe 2a

Unità didattica 2: I numeri Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 88-157 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali Obiettivi di apprendimento

• Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo (da 0 a 100) e per salti di due, tre ecc.

• Leggere e scrivere i numeri naturali, con la

consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione

• Confrontare e ordinare numeri, anche rappresentandoli sulla retta numerica

• Eseguire mentalmente semplici calcoli con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo

• Eseguire operazioni con i numeri naturali • Conoscere le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10

Attività proposte

• Lettura, scrittura e rappresentazione dei numeri fino a 20 • Cardinalità e ordinalità dei numeri • Confronto e ordinamento dei numeri da 0 a 20 • Raggruppamenti in base 10 • Rappresentazione di quantità (decine e unità) sull’abaco • Lettura, scrittura e rappresentazione dei numeri naturali fino a 100

• Riordino e confronto dei numeri naturali entro il 100,

individuazione del precedente e successivo, riordino in modo crescente e decrescente.

• Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Presentazione del significato della moltiplicazione e conoscenza della terminologia specifica

• Tecnica di calcolo della moltiplicazione • Rappresentazioni di moltiplicazioni attraverso schieramenti e incroci

• Presentazione delle tabelline e relativa memorizzazione • Osservazione e conoscenza della tavola pitagorica • Rappresentazione delle coppie ordinate e non in un prodotto cartesiano

• Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Tecnica del calcolo della moltiplicazione in colonna con • Presentazione dei significati dell’addizione e conoscenza una cifra al moltiplicatore con e senza cambio della terminologia specifica • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Tecnica del calcolo dell’addizione • Presentazione dei significati della divisione e conoscenza della terminologia specifica • Approccio alle strategie di calcolo in colonna con e senza cambio • Tecnica del calcolo della divisione • Presentazione dei significati della sottrazione e • Utilizzo di problemi per la spiegazione di divisioni esatte conoscenza della terminologia specifica

e approssimate

• Tecnica del calcolo della sottrazione • Approccio alle strategie di calcolo con la sottrazione • Esecuzione della sottrazione in colonna con e senza

• Approccio alle strategie di calcolo con la divisione • Presentazione dei numeri pari e dispari • Presentazione della divisione e della moltiplicazione con

• Presentazione dell’addizione e sottrazione come

• Presentazione dei significati di: doppio, metà, triplo e

• Successione di numeri partendo da una regola data • Strategie di calcolo veloce con l’addizione e la

• Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Verso l’INVALSI • Compiti di realtà • Lapbook

cambio

operazioni inverse

sottrazione

• Utilizzo di addizioni e sottrazioni anche per risolvere problemi

8

operazioni inverse terza parte


Programmazione - classe 2a

Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Numerare (cardinalità e ordinalità del numero) • Raggruppare in base 10 • Contare in senso progressivo e regressivo • Confrontare e ordinare quantità • Rappresentare i numeri sulla retta numerica • Eseguire mentalmente e per iscritto semplici calcoli con

• Valore posizionale delle cifre • Numeri e numerazioni entro il 100 • Concetti temporali di successione (precedente e

le quattro operazioni con e senza cambio con i numeri naturali fino a 100

successivo)

• Ordinamenti • Raggruppamenti • Le quattro operazioni

• Verbalizzare le procedure di calcolo • Eseguire le operazioni per risolvere problemi Unità didattica 3: I problemi Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 158-167 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L'alunno riesce a risolvere semplici problemi spiegando a parole il procedimento seguito • Legge e comprende semplici testi che coinvolgono aspetti logici e matematici Obiettivi di apprendimento

• Individuare nel quotidiano situazioni problematiche da esprimere e risolvere • Individuare in un problema le risorse necessarie per raggiungere la soluzione, ricercando la domanda a cui rispondere • Individuare le varie parti del testo di un problema e applicare la procedura adeguata per risolverlo • Individuare in un problema dati utili, inutili, nascosti e mancanti Attività proposte

• Problemi tratti dalla vita quotidiana: analisi e ricerca di soluzioni • Ricerca della domanda nel testo di un problema • Dal testo del problema ai dati • Problemi con dati utili, inutili, mancanti e nascosti • Trasposizione con parole proprie della situazione problematica descritta e illustrata attraverso strategie operative • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Verso l’INVALSI Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Riconoscere e isolare situazioni problematiche • Conoscere le fasi risolutive di un problema • Comprendere la richiesta di una situazione problematica • Rappresentazione di strategie risolutive • Individuare le informazioni utili per risolvere il problema • Tecniche risolutive di un problema • Risolvere problemi

9


Programmazione - classe 2a

Unità didattica 4: Spazio e figure Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 168-175 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L'alunno riconosce, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche • Inizia a riconoscere e rappresentare forme dello spazio e del piano, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo

Obiettivi di apprendimento

• Riconoscere nel mondo circostante e nel disegno alcune delle principali figure solide e piane • Riflettere su alcune loro caratteristiche • Riconoscere i poligoni • Localizzare una posizione dato un sistema di riferimento e le coordinate • Eseguire o descrivere un semplice percorso in un sistema di riferimento Attività proposte

• Giochi e attività ludiche per continuare a conoscere le figure geometriche solide e/o piane, mettendo in evidenza le loro varie rappresentazioni e le loro proprietà

• Descrizione dei vari tipi di linee • Discriminare poligoni e non • Riconoscimento e completamento di figure simmetriche • Esecuzione, rappresentazione e semplice descrizione di percorsi • Attività per l’utilizzo del piano cartesiano • Compiti di realtà • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Riconoscere e denominare figure geometriche solide

• Figure solide e piane • Linee e poligoni • La simmetria • Piano e coordinate cartesiane

e piane

• Individuare nella realtà oggetti geometrici • Riconoscere e realizzare figure simmetriche • Eseguire un semplice percorso

10


Programmazione - classe 2a

Unità didattica 5: La misura Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 176-181 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L'alunno inizia a conoscere e a usare le unità di misura convenzionali di lunghezza, peso, capacità, tempo e valore Obiettivi di apprendimento

• Comprendere il concetto di misura • Analizzare oggetti e fenomeni individuando in esse grandezze misurabili • Iniziare a misurare grandezze utilizzando sia misure arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali • Avviare alla conoscenza dell’orologio • Avviare alla conoscenza dell’euro Attività proposte

• Attività di misurazione con campioni arbitrari • Misurazione delle grandezze di lunghezza, peso e capacità con strumenti e unità di misura non convenzionali • Utilizzo dell’orologio per la misurazione del tempo • Attività di conoscenza e utilizzo dell’euro Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando • Il concetto di misura di lunghezza, peso, capacità, tempo, sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (orologio, euro)

valore

• Unità di misura arbitrarie e non

11


Programmazione - classe 2a

Unità didattica 6: Relazioni, dati e previsioni Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 182-186 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno inizia a rilevare, analizzare e interpretare dati significativi • Utilizza consapevolmente rappresentazioni grafiche • Impara a riconoscere semplici situazioni di incertezza Obiettivi di apprendimento

• Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini

• Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle • Riconoscere situazioni certe, possibili e impossibili Attività proposte

• Realizzazione di semplici indagini statistiche con relativa registrazione nella tabella • Realizzazione di grafici, tabelle e diagrammi • Classificazioni in base a uno o più attributi • Individuazione di casi certi, possibili e impossibili • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Compiti di realtà Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Individuare i criteri che sono stati usati per realizzare

• Indagini e registrazioni statistiche • Classificazioni e relazioni • Elementi essenziali del linguaggio della probabilità

semplici classificazioni e ordinamenti assegnati

12


Programmazione - classe 2a

Unità didattica 7: Gli ultimi giorni di scuola Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 187-189 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali • Riconosce, denomina e classifica figure • L’alunno si orienta nello spazio ultimando riferimenti e indicazioni topologici • Conosce gli esseri viventi • Conosce e usa alcuni strumenti di misurazione del tempo Obiettivi di apprendimento

• Conoscere le quattro operazioni • Conoscere le tabelline fino a quella del 10 • Riconoscere le figure piane • Memorizzare le sequenze temporali relative ai giorni della settimana, ai mesi, alle stagioni • Riconoscere gli indicatori spaziali • Riconoscere la posizione degli oggetti e i diversi punti di vista • Classificare gli animali in base alle loro caratteristiche Attività proposte

• Gioco dell’oca interdisciplinare Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Eseguire le quattro operazioni • Distinguere le figure geometriche • Numerare per 2, 3 ecc. • Riconoscere la ciclicità del tempo • Leggere l’orologio • Riconoscere le caratteristiche degli animali • Orientarsi nello spazio • Riconoscere i punti di vista

• Le quattro operazioni • I prodotti della moltiplicazione • Il tempo nella settimana e nelle stagioni • Le parti dell’orologio: ore e minuti • Caratteristiche degli animali • I punti di vista

13


Programmazione - classe 2a

Il sussidiario delle discipline Competenza chiave europea: Competenze di base in scienze e tecnologia – geografia La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. Le competenze in campo scientifico e tecnologico comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

SCIENZE Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L'alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere

• Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo,

osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti

• Individua nei fenomeni somiglianze e differenze • Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali • Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale

• Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato Unità didattica 1: I primi giorni di scuola Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 64-65 Obiettivi di apprendimento

• Prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo • Classificare esseri viventi e non viventi • Individuare la struttura di oggetti semplici Attività proposte

• Conoscenza e utilizzo degli organi sensoriali • Classificazione di esseri viventi e non viventi • Discriminazione dei materiali con cui sono fatti oggetti di uso comune Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Osservare ed esplorare attraverso l’uso di tutti i sensi il

• Gli organi di senso • Riconoscimento delle caratteristiche della plastica,

mondo circostante e gli oggetti

• Porre domande sulle cose e la natura • Distinguere gli esseri viventi dai non viventi 14

del vetro, del metallo e della carta


Programmazione - classe 2a

Unità didattica 2: I materiali Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 66-73 Obiettivi di apprendimento

• Esplorare e descrivere oggetti e materiali • Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso.

• Osservare e sperimentare sul campo • Comprendere che la materia si modifica Attività proposte

• Esplorazione e descrizione delle caratteristiche e della funzione di materiali diversi • Osservazione e sperimentazione sul campo per l’individuazione delle caratteristiche di liquidi, solidi e gas • Esperimento: gli stati dell’acqua • Laboratorio: ghiaccioli fatti in casa • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Porre domande sulle cose e sulla natura • Le caratteristiche dei materiali • Riconoscere le caratteristiche dei materiali e gli stati della • Gli stati della materia materia

15


Programmazione - classe 2a

Unità didattica 3: Gli esseri viventi Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 74-83 Obiettivi di apprendimento

• Osservare e sperimentare sul campo • Ordinare e classificare i vegetali in base alle loro parti costitutive (radici, fusto, rami ecc.) e alle relative caratteristiche • Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali • Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana dei viventi legati alle loro caratteristiche, al nutrimento e all’ambiente Attività proposte

• Esplorazione del mondo vegetale • Riconoscimento e nomenclatura delle parti di una pianta • Classificazione delle piante in base alle caratteristiche del fusto • Osservazione e analisi della foglia, del fiore e del frutto • Esperimento: la semina • Esplorazione del mondo animale con particolare attenzione al ciclo vitale • Riconoscimento di alcune caratteristiche di animali diversi • Approfondimento sui sistemi di difesa e sull’habitat di alcuni animali

• Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Compito di realtà Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Conoscere le parti della pianta • Conoscere alcune caratteristiche del mondo animale

• Il mondo vegetale • Il mondo animale

16


Guida alle competenze

Competenze e valutazione A cura di S. Giancamilli, E. Morbidelli, R. Pistelli, B. Rossi Prima di affrontare la lettura di questa guida prova a rispondere alle seguenti domande: • Sai quali sono state le leggi che hanno introdotto le competenze nella Scuola Primaria? • Conosci il rapporto che intercorre tra Indicazioni Nazionali e competenze? • Hai visionato il modello delle competenze allegato alla circolare ministeriale n. 3 del 2015? • Hai conoscenze in merito alla visione trifocale della valutazione introdotta da Pellerey? • Cosa sai in merito alle rubriche valutative e alla loro costruzione? • Hai mai realizzato un compito autentico? Ora prova a cercare tutte le nozioni che ti mancano!

Il lungo cammino delle competenze Quando si parla di “competenza” è difficile giungere a una definizione univoca, che possa concordare con ogni tipo di attività. “L’imprinting” della competenza nasce nell’ambiente professionale con il significato di “persona che sa fare bene il proprio lavoro”. La persona che sa agire con competenza, secondo Guy Le Boterf, è quella che è in grado di mobilitare, selezionare e combinare risorse in modo pertinente per gestire una situazione professionale. In ambito scolastico con il termine competenza si intende “la capacità di usare le conoscenze per affrontare problemi in situazioni non familiari”. Riguarda perciò la capacità di usare consapevolmente ed efficacemente le proprie risorse non solo per le prestazioni riproduttive scolastiche, ma per la soluzione di problemi in contesti di vita reali. La competenza non va intesa come somma di conoscenze e nemmeno come l’applicazione di abilità. La conoscenza immagazzinata dagli alunni, infatti, può far ottenere loro ottimi voti, ma difficilmente è utile per risolvere problemi non scolastici e non può essere utilizzata al di fuori di questo contesto. Il passaggio da una conoscenza “passiva”, detta anche “conoscenza inerte”, a una conoscenza “attiva” si ha quando si è in grado di risolvere problemi che richiedono l’applicazione dei concetti appresi, anche se questi sono posti in forme e contesti diversi da quelli prettamente scolastici. Per capire meglio questo concetto può essere d’aiuto un quesito proposto dai test Ocse-Pisa. Un carpentiere ha 32 metri di tavole di legno e vuole fare il recinto del giardino. Per il recinto prende in considerazione i seguenti progetti. Indica per ciascun progetto se è possibile realizzarlo con 32 metri di tavole. A

B

C

6m

10 m

6m

10 m

D 6m

6m

10 m

10 m

Il bambino diligente, che ha acquisito i saperi scolastici ma ha difficoltà a utilizzarli in contesti diversi da quelli abituali, farà fatica a risolvere il problema e si arrenderà prima di arrivare alla soluzione. Invece il bambino competente, che gestisce con maggiore flessibilità l’incontro tra il quesito proposto e i propri saperi, riuscirà a risolverlo, come mostra il seguente schema1. 1

Tratto da M. Castoldi, Valutare le competenze - Voci della scuola/2010, maggio 2010.

17


Guida alle competenze

Allievo diligente

Allievo competente

Risorse

Conosce il concetto di somma e perimetro, sa effettuare le somme

Conosce il concetto di somma e perimetro, sa effettuare le somme

Strutture di interpretazione

Si chiede: “quando abbiamo trattato queste figure a scuola?”

Legge il problema come: “trasformare le figure irregolari in figure note”

Strutture di azione

Cerca, senza successo, di applicare una formula risolutiva nota

Trasforma le figure irregolari in figure note

Strutture di auto-regolazione

Rinuncia a risolvere il problema

Se la trasformazione non porta a una soluzione, cerca trasformazioni alternative

La didattica per competenze cerca di arrivare a questa capacità di mobilitazione mentale puntando a un apprendimento significativo, che porti al superamento dei problemi dettati dalla didattica trasmissiva tradizionale, la quale, oltre a generare sempre più estraniazione e rifiuto negli studenti, permette di valutare abilità e conoscenze, ma non competenze. Per aiutare lo sviluppo delle competenze bisogna: • offrire agli alunni nuove occasioni di apprendimento, attraverso una didattica più laboratoriale, dove l’alunno costruisce il proprio sapere; • applicare forme di valutazione innovative adatte a questa nuova ottica. Per giungere all’apprendimento significativo infine è necessario che la conoscenza: • sia il prodotto di una costruzione da parte del soggetto; • sia strettamente legata alle situazioni concrete in cui avviene l’apprendimento; • nasca dalla collaborazione sociale e dalla comunicazione interpersonale.

I documenti europei sulle competenze Per comprendere il cammino che ha portato a discutere anche in Italia di didattica per competenze è importante partire da alcuni documenti del Parlamento europeo che restano dei riferimenti normativi imprescindibili per il sistema scolastico italiano. Nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, relativa alle competenze-chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE), vengono indicate otto competenze-chiave: 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare ad imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale. A tali competenze si richiamano in modo esplicito le Indicazioni Nazionali quando affermano: “Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea”. Nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 vengono esplicitate le definizioni di conoscenza, abilità e competenza a cui tutti i documenti successivi faranno riferimento:

18


Guida alle competenze

• Le conoscenze sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze

sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. • Le abilità indicano la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • Le competenze sono la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Quest’ultima definizione mette in evidenza due aspetti molto importanti dalla competenza e cioè la responsabilità e l’autonomia: la prestazione si considera competente quando è possibile dimostrarla in numerose e differenti situazioni operando con responsabilità e autonomia crescenti.

Le Indicazioni Nazionali 2012 Il più importante riferimento normativo italiano in cui si dà ragguaglio della didattica per competenze sono le Indicazioni Nazionali del settembre 2012. Le Indicazioni evidenziano le mete imprescindibili verso cui tendere e delineano i traguardi formativi da conseguire al completamento dei vari passaggi dell’istruzione primaria, a cui sono associate le competenze che gli alunni devono aver conseguito sia al termine della Scuola Primaria, sia al termine del Primo ciclo d’istruzione, e in seguito per tutto il cammino della formazione: tale processo non si esaurisce al termine del Primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita. Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni Nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee.

Nelle Indicazioni Nazionali viene esplicitato il profilo delle competenze che l’alunno è chiamato ad avere al termine del primo ciclo di istruzione:

• Lo studente al termine del Primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le

esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. • Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. • Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. • Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. • Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

19


Guida alle competenze

• Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della real-

tà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. • Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. • Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. • Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. • Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi formali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. • Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. • In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Il conseguimento delle competenze nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano. Ciò significa che la didattica deve essere tutta orientata al rilevamento e alla valutazione di queste competenze. Profilo delle competenze Come raggiungere gli obiettivi prefissati dal profilo? All’interno del documento vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e a ciascuna disciplina al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado.

Traguardi

I traguardi vengono raggiunti attraverso l’acquisizione di obiettivi di apprendimento. Gli obiettivi di apprendimento, suddivisi in nuclei tematici, individuano i contenuti da sviluppare e le strategie di insegnamento da adottare. I traguardi, gli obiettivi di apprendimento, i contenuti e le strategie di insegnamento non sono componenti standardizzate ma ogni scuola, attraverso l’elaborazione di un proprio curricolo, stabilisce cosa inserire e come raggiungere quanto inserito.

Obiettivi

Contenuti e strategie

La circolare ministeriale n.3 del febbraio 2015 La nozione di competenza, insieme alla procedura della sua certificazione, entra a far parte del lessico scolastico italiano verso la fine degli anni ’90. Di competenze si parla per la prima volta, ma al di fuori del primo ciclo, nella legge 425 del ’97, che istituisce il nuovo esame di stato al termine della Scuola Secondaria superiore. Nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado l’esigenza di una certificazione delle competenze viene introdotta dalla legge 59 del 2004, ma in essa si rimanda alle scuole l’elaborazione di un proprio modello di certificazione. Già nelle Indicazioni del 2012 si leggeva: La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di

20


Guida alle competenze certificazione... Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado, attraverso dei modelli che verranno adottati a livello nazionale.

Alle Indicazioni Nazionali del 2012 è seguita la Circolare Ministeriale n. 3 del febbraio 2015 in merito all’ Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del Primo ciclo di istruzione accompagnata dalle corrispondenti Linee Guida. Nella Circolare si ribadisce: La certificazione delle competenze assume, nelle scuole del Primo ciclo, una prevalente funzione educativa, di attestazione delle competenze in fase di acquisizione, capace di accompagnare le tappe più significative (quinta classe primaria, terza classe secondaria di primo grado per i soli alunni che superano l’esame di Stato) di un percorso formativo di base.

L’esigenza di una certificazione delle competenze si lega a due aspetti:

• un aspetto legale: valutare gli apprendimenti e certificare le competenze acquisite da un allievo rappresenta un compito essenziale per ogni struttura scolastica e formativa. Non solo perché la valutazione è un atto indispensabile per “regolare” il rapporto tra insegnamento e apprendimento, ma perché essa assolve a un preciso impegno giuridico, che è quello di attestare gli esiti di un percorso di istruzione o di formazione; • un aspetto comunicativo: è necessaria una più esplicita e analitica attestazione di abilità, conoscenze e competenze effettivamente acquisite dai soggetti nei loro percorsi di formazione. Infatti è estremamente difficile comparare i voti numerici forniti dalle diverse scuole, soprattutto perché i voti non si riferiscono a standard di riferimento condiviso e rendono difficile la comprensione del livello di apprendimento raggiunto. Dunque è necessario comunicare la valutazione con modalità più esplicative, capaci di chiarire con più immediatezza i livelli di padronanza raggiunti. D’altra parte la certificazione nasce per far dialogare i sistemi, in un’ottica di maggiore flessibilità e personalizzazione dei percorsi. Da qui l’esigenza di una certificazione delle competenze che scavalchi i confini nazionali in un’ottica europea. Nella CM del febbraio 2015 viene fornito questo modello per la certificazione. Profilo delle competenze

Competenze chiave

Discipline coinvolte

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale Comunicazione nella da consentirgli di comprendere enunciati, di madrelingua o lingua di raccontare le proprie esperienze e di adottare istruzione. un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

2

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenze digitali.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

3

4

5

Livello

21


Guida alle competenze

Profilo delle competenze

Competenze chiave

Discipline coinvolte

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.

Imparare ad imparare.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ...................................................... .....................................................

Consapevolezza ed espressione culturale.

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ...................................................... .....................................................

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ...................................................... .....................................................

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. 10 Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede 11 aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto 12 di un sano e corretto stile di vita.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ..................................................... .....................................................

6

9

Livello

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o 13 extrascolastiche, relativamente a: .................................................................................................................................................................................. .........................................................................................................................................................................................................................................................

Le competenze vengono valutate con una scala di progressione su quattro livelli descritti nel modo seguente: • avanzato: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli; • intermedio: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite; • base: l’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese; • iniziale: l’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. La mancanza di un livello negativo, come ribadisce la stessa Circolare, attesta la funzione “pro-attiva” di una certificazione in progressi delle competenze che, nell’arco della scuola dell’obbligo, sono in fase di acquisizione. Come si evince da una prima lettura, il documento, pur richiamando in maniera esplicita le otto competenzechiave europee, prevede dodici competenze, non otto. Per questo motivo la correlazione tra il documento italiano e i richiami europei a volte è difficile e confusionaria, nonostante il tentativo di ricongiunzione provato. Questa difficoltà è emersa già dal primo anno di sperimentazione delle certificazioni.

22


Guida alle competenze

È interessante osservare come la declinazione delle dodici competenze ricalca fedelmente il profilo delle competenze al termine del Primo ciclo di istruzione delineato nelle Indicazioni Nazionali del 2012, con qualche leggera modifica dettata dalla necessità di adattare il profilo agli alunni di quinta elementare. Certificazione delle competenze Circolare Ministeriale

Profilo delle competenze Indicazioni Nazionali 2012

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificoLe sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà reali. e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

23


Guida alle competenze Certificazione delle competenze Circolare Ministeriale Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Profilo delle competenze Indicazioni Nazionali 2012 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Come nelle Indicazioni del 2012 non viene dato un Curricolo unico e già pronto, così con questa circolare per la valutazione delle competenze non viene precisato un processo standardizzato, ma ogni scuola, dopo aver formalizzato il proprio curricolo, deve definire la propria strategia di valutazione; avendo come unico fattore da tener presente le dodici competenze chiave presentate. Le linee guida che accompagnano la circolare ribadiscono ulteriormente la rivoluzione didattica apportata dalla nuova prospettiva delle competenze, che pone al centro la totalità della persona, in tutta la sua complessità. Questo concetto era già stato espresso dalle Indicazioni Nazionali: Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.

In questo contesto la certificazione, come si legge nelle Linee guida, “non costituisce un mero adempimento burocratico, ma va colta come occasione per ripensare l’intera prassi didattica e valutativa al fine di spostare sempre più l’attenzione sulla maturazione di competenze efficaci che possano sostenere l’alunno nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta”. Per attuare questo tipo di didattica le linee guida parlano della necessità di una classe docente rinnovata: “progettare l’attività didattica in funzione delle competenze e della loro certificazione richiede una professionalità docente rinnovata e attenta alle domande, anche e soprattutto implicite, che possono venire dagli alunni”. Ovviamente per giungere a dei risultati soddisfacenti i docenti devono poter cogliere appieno il significato di competenza e gli strumenti che possono mettere in atto per valutarla.

La complessità della competenza Prima di poter parlare della valutazione delle competenze è necessario avere molto chiaro che cosa si intenda con la parola “competenza”, usando questa parola in tutta la sua complessità. A tal proposito ci può venire incontro la metafora dell’iceberg delle competenze elaborato dagli Spencer2.

2

VISIBILE NASCOSTO

Tratto da L. M. Spencer e S. M. Spencer, Competence at Work: models for superior performance, Wiley, 1993.

24

Abilità Conoscenze Atteggiamenti Valori Attitudini Motivazione Immagine di sé


Guida alle competenze

Nella parte che emerge, più facile da valutare, ci sono le abilità e le conoscenze. Finora la valutazione tradizionale si è soffermata all’analisi di queste due componenti. Tuttavia la competenza è formata da altre variabili di più difficile valutazione, che costituiscono la “parte nascosta” dell’iceberg, comprendente atteggiamenti, valori, attitudini, motivazioni, immagine di sé. Come poter valutare questi aspetti più nascosti ma determinanti per la vita e la crescita degli alunni? Evidentemente soffermarsi su questi aspetti rende la valutazione delle competenze lunga e complessa. Come affermano le Linee Guida della Circolare: Per valutare competenze non si possono usare gli stessi strumenti che si usano per valutare le conoscenze e le abilità, se l’oggetto da valutare è complesso altrettanto complesso sarà il processo di valutazione che non si può esaurire in un momento circoscritto e isolato, ma deve prolungarsi nel tempo attraverso una sistematica osservazione degli alunni. [...] La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo.

Per poter valutare le competenze in modo efficace è necessario un adeguamento delle tre operazioni che sostanziano l’insegnamento: progettazione, attività didattica in classe e valutazione. Si legge sempre nelle Linee Guida: La progettazione deve partire dai traguardi per lo sviluppo delle competenze, dichiarati «prescrittivi» dalle Indicazioni, e dagli obiettivi di apprendimento previsti per ciascuna disciplina. L’azione didattica non può limitarsi ad una prospettiva limitatamente disciplinare; i contenuti, proprio per abituare gli alunni a risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, devono essere caratterizzati da maggiore trasversalità ed essere soggetti ad un’azione di ristrutturazione continua da parte dei ragazzi, facendo ricorso anche a modalità di apprendimento cooperativo e laboratoriale, capaci di trasformare la classe in una piccola comunità di apprendimento. Infine, per giungere alla certificazione delle competenze bisogna prima di tutto valutarle. Per valutare le competenze, però, non si possono utilizzare gli strumenti comunemente usati per la rilevazione delle conoscenze.

Valutare le competenze non significa, come a volte si pensa erroneamente, mettere in secondo piano le conoscenze. Lo affermano chiaramente le Linee Guida: Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si applica con effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali.

Vista la natura polimorfa della competenza e la compresenza di molteplici componenti che l’alunno deve mobilitare per raggiungere un traguardo, per valutare la competenza bisogna attivare e combinare tra loro più prospettive di analisi che ci restituiscono un’immagine completa della competenza del soggetto. Per rispondere a questo difficile compito ci può venire in aiuto la prospettiva trifocale rielaborata da Castoldi su una proposta di Pellerey. Questa prospettiva prende in considerazione un triangolo di osservazione il cui baricentro è l’idea stessa di competenza e sui cui vertici ci sono tre prospettive di osservazione: una dimensione oggettiva, una dimensione soggettiva e una dimensione intersoggettiva.

25


Guida alle competenze

SOGGETTIVA

Significati personali ISTANZA AUTOVALUTATIVA

INTERSOGGETTIVA IDEA DI COMPETENZA

Sistema di attese ISTANZA SOCIALE

OGGETTIVA

Evidenze osservabili ISTANZA EMPIRICA La dimensione oggettiva si riferisce a quegli indicatori di competenza che possono essere individuati, rilevati, validati ed eventualmente certificati. La dimensione soggettiva si riferisce a come il soggetto vive la sua esperienza di apprendimento e soprattutto la sua adeguatezza o meno nell’affrontarlo. Implica un’autovalutazione della propria esperienza di apprendimento. La dimensione intersoggettiva si riferisce al sistema di attese e ai criteri di giudizio del sistema sociale o delle persone del contesto sociale nel quale l’azione viene esplicata. La prospettiva trifocale richiede strumenti di analisi differenti, da integrare in un unico percorso valutativo. Ciascuna prospettiva si serve di dispositivi appropriati. La dimensione oggettiva vuole rispondere alla domanda “cosa so fare?” Per rispondere a questa domanda ci si serve dei compiti autentici, delle prove di verifica, dei compiti di prestazione, ossia di attività opportunamente selezionate che consentono l’analisi della prestazione. La dimensione soggettiva vuole rispondere alla domanda “come mi vedo?” Appartengono a questo campo le strategie autovalutative come la documentazione, il diario di bordo, il resoconto verbale, la riflessione critica, l’autovalutazione. La dimensione intersoggettiva vuole rispondere alla domanda “come mi vedono?” Appartengono a questo settore tutte le modalità osservative e di valutazione tra pari, le valutazione dell’alunno-tutor, i protocolli osservativi e le osservazioni “sul campo”. L’osservazione continua dell’insegnante assume un ruolo fondamentale nella documentazione delle competenze, come affermano le Linee Guida: La competenza è rilevabile non solo nel prodotto finale che l’alunno realizza, ma occorre tenere presente tutto il processo che ha condotto alla sua concretizzazione. Ecco perché non basta predisporre compiti autentici, ma occorre anche effettuare osservazioni sistematiche che permettano di prendere in esame anche questi indicatori di competenza: – autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; – relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo; – partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; – responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; – flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.; – consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

26


Guida alle competenze

Attraverso tutti questi strumenti, che vengono presentati in modo più articolato nel glossario specifico che si trova in fondo alla guida, è possibile arrivare a una valutazione autentica, il cui scopo non è quello di classificare gli alunni, ma di offrire lo stimolo a migliorare la propria prestazione, evitando il confronto con gli altri e trovando fattori d’interesse nella realtà delle prove. In conclusione, mentre la didattica tradizionale può seguire un programma preciso, quella per competenze deve seguire il processo, facendo attenzione a come si sviluppa l’apprendimento dell’alunno.

Le rubriche valutative Prima di analizzare nello specifico i diversi strumenti di cui dispone l’insegnante per giungere alla valutazione autentica, è bene soffermarsi sulle rubriche valutative, lo strumento cardine di questo nuovo tipo di valutazione. La rubrica “consiste in una scala di punteggi prefissati e in una lista di criteri che descrivono le caratteristiche di ogni punteggio della scala”.3 Si sviluppa nell’ambito delle prestazioni e consente la rilevazione degli esiti formativi conseguiti, dei processi attivati e del grado di motivazione. Permette di valutare una prestazione sotto i profili cognitivo, metacognitivo, emotivo e relazionale.

Come si costruiscono le rubriche Per costruire una rubrica valutativa inizialmente si decidono quali sono le dimensioni, ossia i riferimenti a cui è indirizzata l’azione valutativa. Si cerca cioè di considerare nel modo più esaustivo possibile l’insieme degli aspetti che compongono la competenza e se ne sceglie uno. Ad esempio se si vuole valutare la competenza del “saper scrivere” si può scegliere la dimensione linguistica (aspetto ortografico, grammaticale) o quella motoria (aspetto del tratto grafico) o quella sociale (aspetto dell’uso e funzione della lingua). Si indicano poi i criteri, ossia gli aspetti che caratterizzano la prestazione. Essi determinano le condizioni da soddisfare per avere successo nella padronanza della competenza. Ad esempio nella rubrica “Saper scrivere” i criteri che possono essere soddisfatti nella dimensione “linguistica” sono: “aspetto ortografico”, “aspetto grammaticale”, “corrispondenza fonema grafema” ecc. Altro elemento costitutivo della rubrica è la definizione di una scala di valori, in base alla quale i criteri sono più o meno soddisfatti. Si determinano così i livelli di padronanza della competenza nello svolgimento del compito autentico. Ciascun livello va descritto specificando con chiarezza gli indicatori per valutare gradualità e differenze delle prestazioni e deve fornire elementi concreti e osservabili per orientare la valutazione. Infine, siccome ogni compito implica conoscenze e abilità pregresse, sarebbe opportuno indicare le risorse cognitive implicate. Nella rubrica valutativa presentata di seguito si vuole rilevare la qualità nella partecipazione al lavoro di gruppo. Si è scelta innanzitutto come dimensione quella del lavoro comune. Si sono decisi i criteri che si vogliono indagare (nella tabella esplicitati nella prima colonna) e si è deciso di utilizzare quattro livelli (iniziale, base, intermedio, avanzato). Attraverso gli indicatori si è descritto il più oggettivamente possibile le caratteristiche di ogni livello.

3

J. McTighe - S. Ferrara, Performance-based assessment in the classroom: A planning framework, in R.E. Blum-J.A. Arter (eds), A handbook for student performance assessment in an era of restructuring, Alexandria, Association for Supervision and Curriculum Development, 1996, p. 8.

27


Guida alle competenze

IL LAVORO COMUNE

dimensione

criteri

livelli

AVANZATO

Svolge pienamente la propria parte e anche Contributo personale di più.

INTERMEDIO

indicatori BASE

INIZIALE

Svolge in modo Svolge il lavoro in pienamente adeguato modo adeguato. la propria parte del lavoro.

Svolge parzialmente il proprio lavoro.

Partecipazione

Prende l’iniziativa nell’aiutare il gruppo a organizzarsi.

Lavora in accordo con È convinto a gli altri membri partecipare dagli altri del gruppo. membri del gruppo.

Partecipa passivamente al lavoro.

Comunicazione

Fornisce molte idee per lo sviluppo del lavoro di gruppo.

Partecipa alla discussione dell’argomento.

Ascolta gli altri, in rare occasioni suggerisce delle cose.

Raramente si dimostra interessato all’argomento.

Assiste gli altri compagni di gruppo.

Offre incoraggiamento agli altri.

È preoccupato del proprio lavoro.

Assume un atteggiamento da annoiato durante il lavoro.

Atteggiamento

I compiti autentici o compiti di realtà È ormai condiviso a livello teorico come la competenza si possa accertare facendo ricorso ai così detti compiti autentici, perciò questa nuova realtà deve entrare a far parte della didattica quotidiana di ogni docente. Il compito autentico è una normale attività della vita reale in cui si utilizzano tutte le capacità acquisite e la creatività per risolvere un problema vero. Gli alunni lavorano in gruppo, ricercano informazioni, le analizzano, le studiano, le valutano, risolvono problemi, utilizzano le conoscenze che possiedono e ne sviluppano di nuove e necessarie per svolgere il compito. Per progettare un compito autentico è sufficiente pensare a un problema reale da risolvere, a un’attività che potrebbe accadere nella realtà. Il pieno coinvolgimento di tutti gli alunni e il loro sentirsi protagonisti, sono gli ingredienti più importanti per una positiva realizzazione del compito autentico. Nella progettazione dei compiti autentici bisogna fare attenzione a non considerare l’abilità come sinonimo di competenza. L’abilità infatti è la capacità di svolgere semplici attività che sono delimitate nella durata e circoscritte nello scopo, mentre la competenza è l’esecuzione di un’attività complessa che richiede, come già detto, risorse cognitive, conoscitive e personali da poter combinare in modi e tempi diversi.

Quali sono le principali caratteristiche di un compito autentico? – Propone “compiti” che ci si trova ad affrontare nella realtà, quindi non è un esercizio scolastico. – Pone problemi aperti a molteplici interpretazioni e soluzioni. – Offre l’occasione di esaminare i problemi da diverse prospettive teoriche e pratiche. In questo modo gli alunni possono risolvere il problema percorrendo molteplici percorsi e diventando capaci di selezionare le informazioni rilevanti e più utili, tralasciando quelle superflue o meno significative, giungendo a soluzioni originali. – È complesso, pertanto richiede tempo: ore, giorni o settimane. – Presenta l’occasione di collaborare, perché può proporre attività da svolgere in gruppo.

28


Guida alle competenze

– Può essere interdisciplinare, in questo modo permette agli alunni di sviluppare esperienze in molti settori e di assumere ruoli diversi. – Termina con un prodotto che è completo, autosufficiente e ben inserito nella realtà.

Come progettare un compito autentico? Di seguito si mostrano due metodi di sviluppo di un compito autentico, ma sono solo esempi in quanto ogni compito autentico è “personalizzato” dall’insegnante: con le stesse premesse e con le stesse regole ogni docente infatti può realizzare un compito diverso e personale, pensato in base alle proprie conoscenze e ai propri alunni. Primo metodo Secondo questo metodo, proposto da Mario Castoldi4, per progettare un compito autentico bisogna partire innanzitutto col decidere quale competenza si vuole verificare e costruire una rubrica valutativa che renda chiaro al docente cosa e come valutare. Come si costruisce nello specifico un compito autentico? 1. Si parte da un problema reale, ovvero da una situazione che richieda allo studente di mobilitare le proprie risorse per trovare delle soluzioni. Si parla poi di problemi complessi e aperti che contengano una dimensione di sfida in rapporto a conoscenze ed esperienze possedute e che si prestino a differenti modalità di soluzione. 2. Lo studente deve strutturare il problema in base a concetti disciplinari. 3. Si formalizza poi il problema in termini disciplinari: si traspone la situazione di realtà in un linguaggio disciplinare. 4. Si risolve il problema con gli strumenti della disciplina o delle discipline. 5. Si traspone la soluzione formale in rapporto alla situazione reale. Mario Castoldi esemplifica questo concetto prendendo ad esempio alcuni quesiti proposti dalle Prove Invalsi. Nell’anno scolastico 2011-2012 alle classi prime della scuola secondaria di primo grado, tra gli altri, è stato proposto questo quesito. Lucia esce da casa sua, va a comprare il pane per la nonna e glielo porta a casa. Al ritorno, fa un’altra strada e si ferma prima dal fruttivendolo e poi in pescheria per fare alcuni acquisti per la mamma. Nella mappa in figura sono rappresentati i percorsi fatti da Lucia per andare e tornare da casa sua a casa della nonna. Fa più strada all’andata o al ritorno? Perché? FRUTTIVENDOLO

CASA NONNA

PERCORSO DI ANDATA PANETTIERE

PESCHERIA

PERCORSO DI RITORNO

CASA LUCIA

4

M. Castoldi, Valutare e certificare le competenze, Roma, Carocci, 2016.

29


Guida alle competenze

• Il problema parte evidentemente da una situazione reale. • Lo studente per risolverlo deve strutturarlo in base a concetti disciplinari già noti: il percorso di andata è costituito da due lati del parallelogramma + l’ipotenusa di un triangolo rettangolo mentre il percorso del ritorno da due lati del parallelogramma + 2 cateti del triangolo rettangolo. • A questo punto il problema può essere formulato in termini disciplinari: in un triangolo rettangolo è più lunga l’ipotenusa o la somma dei cateti? • L’alunno può risolvere il problema in termini matematici: in un triangolo la lunghezza del lato è minore della somma degli altri due. • L’alunno può trasporre la sua risposta in un contesto reale. Secondo metodo5 Un compito autentico può essere sviluppato in tre fasi: 1. Si propone un compito autentico molto complesso che può essere disciplinare o interdisciplinare e che implica la combinazione di un numero significativo di procedure. Si chiede all’alunno di svolgerlo senza intervenire, lasciando a disposizione un tempo prestabilito. Allo scadere del tempo si raccolgono i materiali elaborati. 2. Lo stesso compito complesso viene suddiviso e scomposto in compiti elementari in cui le consegne sono esplicite e sono presentate nell’ordine in cui devono essere risolte. Compito dell’alunno è trovare le procedure corrette per risolverli. 3. Si presentano una serie di compiti semplici e decontestualizzati, le cui consegne mirano a risolvere il compito autentico definito nella fase uno. Vengono però questa volta esplicitate anche le procedure da seguire (scrivere delle parole, effettuare operazioni matematiche ecc.). La prima fase è la più importante perché prevede che l’alunno si metta in gioco e non è richiesto l’intervento dell’insegnante con eventuali suggerimenti o risposte. Nella seconda e terza fase si tende a procedere con interventi dell’insegnante che facilita lo svolgimento delle richieste. Ecco un esempio di compito autentico realizzato nella scuola primaria “Crocioni” di Ostra (An) all’interno del corso di formazione “Progettare e valutare per competenze”. TITOLO

5

QUESTO BANCO QUA... DEVI METTERLO LÀ

Competenze attese

L’alunno utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa, è in grado di realizzare semplici oggetti. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.

Abilità e conoscenze

Abilità Partecipare attivamente al lavoro del gruppo. Riprodurre mediante una scala l’aula. Utilizzare correttamente l’unità di misura. Conoscenze Le principali caratteristiche del rettangolo. Introduzione intuitiva al concetto di perimetro e area.

Classe

Classe terza

Insegnanti

.............................................................................................................................................................................................................

Consegna operativa

La vostra compagna disabile deve potersi spostare autonomamente con la carrozzina. È necessario ripensare alla sistemazione degli arredi dell’aula per farla muovere meglio.

Prodotto atteso

Riproduzione in scala dell’aula come è ora e della nuova disposizione. Realizzazione di un plastico.

Proposto dalla dottoressa Silvia Fioretti dell’ Università degli Studi di Urbino, autrice del volume Laboratorio e competenze. Basi pedagogiche e metodologie didattiche, pubblicato da Franco Angeli nel 2010.

30


Guida alle competenze

TITOLO

QUESTO BANCO QUA... DEVI METTERLO LA’

Fasi di lavoro

Compito I Gli alunni hanno: inventariato gli arredi della classe; riprodotto la sistemazione attuale su un foglio protocollo a quadretti (primo problema: ogni alunno ha disegnato la pianta dell’aula senza tener conto delle dimensioni, elaborando così piante diverse). Compito II Gli alunni hanno riflettuto (con domande guida) sull’elaborato precedente e sono giunti alla conclusione che è necessario: individuare la forma della classe; individuare un’unità di misura (un bambino ha proposto come u.d.m. una mattonella); Con la nuova u.d.m. calcolare la lunghezza e la larghezza dell’aula e degli arredi (ridurre in scala: una mattonella equivale a due quadretti da un centimetro). Compito III Disegnare la piantina con le misure standard scelte dagli alunni, sistemando gli arredi nel miglior modo possibile per risolvere il compito autentico. Gli alunni hanno inoltre proposto di realizzare un piccolo plastico dell’aula. Si è aperta una grande discussione e sono giunti alla conclusione che per fare il plastico era necessario trovare del materiale che meglio rappresentasse gli arredi. Alcuni hanno proposto di utilizzare i regoli: regolo rosso da 2 cm per il banco singolo; regolo verde da 3 cm per il banco doppio...

Risorse a disposizione

Fogli a quadretti, riga e squadra.

Valutazione CRITERI SOGGETTI A VALUTAZIONE Compito I

Partecipazione al lavoro del gruppo. Riproduzione dell’aula.

Compito II

Riconoscere le caratteristiche del rettangolo (aula). Riproduzione del rettangolo dell’aula. Utilizzo dell’unità di misura. Calcolo delle misure reali dell’aula e di quelle in scala.

Compito III

Riproduzione della nuova sistemazione dell’aula.

Rubrica compito I criteri

livelli

Partecipazione al lavoro del gruppo

AVANZATO

INTERMEDIO

Partecipa attivamente Partecipa alle alle discussioni del discussioni del gruppo classe. gruppo classe.

Riproduce fedelmente Riproduce l’aula. Riproduzione dell’aula l’aula con tutti i suoi arredi.

BASE

INIZIALE

Partecipa passivamente alle discussioni del gruppo classe.

Non prende parte alle discussioni del gruppo classe.

Riproduce l’aula tralasciando alcuni arredi.

Riproduce l’aula tralasciando arredi importanti.

31


Guida alle competenze

Rubrica compito II criteri

livelli

Riconoscere le caratteristiche del rettangolo (aula)

Riproduzione del rettangolo dell’aula Utilizzo dell’unità di misura Calcolo delle misure reali dell’aula e di quelle in scala

AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Riconosce e riferisce autonomamente le caratteristiche del rettangolo.

Riconosce autonomamente le caratteristiche del rettangolo.

Riconosce, solo se guidato/a le caratteristiche delle forme geometriche (rettangolo).

Non riconosce le caratteristiche delle forme geometriche (rettangolo).

Rappresenta l’aula come un rettangolo utilizzando il righello.

Rappresenta l’aula come un rettangolo ma con imprecisioni.

Rappresenta l’aula come un rettangolo ma con parti errate.

Rappresenta l’aula ma non è presente la forma rettangolare.

Usa in modo corretto l’u.d.m.

Usa in modo corretto l’u.d.m.

Non usa sempre in modo appropiato l’u.d.m.

Non usa in modo appropriato l’u.d.m.

Calcola in modo dettagliato le misure dell’aula e degli arredi in scala.

Calcola le misure dell’aula e degli arredi in scala.

Calcola le misure dell’aula e degli arredi in scala solo se se aiutato.

Non calcola le misure dell’aula e degli arredi in scala.

AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Rubrica compito III criteri

livelli

Riproduzione della nuova sistemazione dell’aula

Riproduce in modo dettagliato l’aula e gli arredi in scala.

Riproduce l’aula e gli arredi in scala.

Riproduce l’aula e gli arredi in scala solo se aiutato.

Non riproduce l’aula e gli arredi in scala.

Le strategie autovalutative Le strategie autovalutative offrono all’alunno l’opportunità di riflettere in modo critico sull’attività svolta, lo avviano alla consapevolezza del suo apprendimento, lo guidano a gestire e controllare le proprie modalità di lavoro, lo aiutano nella percezione delle proprie potenzialità e dei propri fattori socio-emotivi. Gli strumenti preposti alla sfera soggettiva della valutazione sono le rubriche autovalutative, la documentazione dei processi, l’analisi critica, il controllo all’istante, il diario di bordo. Ciascuna di queste modalità va costruita attraverso domande specifiche e mirate a monitorare diversi aspetti: cognitivo, pratico, metacognitivo, emotivo, relazionale. Con opportune domande si accompagna l’alunno a “pensare a ciò che fa” e a muoversi con maggiore consapevolezza nelle sue attività, favorendo il controllo metacognitivo. Il bambino viene aiutato a descrivere i suoi atteggiamenti verso le attività e a farsi un’idea di sé. Questo tipo di attività promuove il coinvolgimento della sfera emotiva, che di per sé genera l’interesse. Guidando l’alunno a riflettere sulle sue conquiste, lo si fa crescere in sicurezza e in autostima, generando la motivazione alla competenza.

32


Guida alle competenze

Ecco alcuni esempi di domande–stimolo: PRESTAZIONI Sono riuscito a svolgere il compito in tutte le sue parti? Che cosa non sono riuscito a fare? PROCESSI Perché è stato fatto questo passaggio? Hai avuto bisogno di aiuti? Puoi fare qualche collegamento con altri lavori? ATTEGGIAMENTI Sono concentrato? Sono rilassato? Desidero essere qui? Sono felice? IDEA DI SÉ Sono capace di... Ho capito che... Vorrei essere come... (nome di un compagno) Vorrei migliorarmi in... Mi è piaciuto... È possibile, quindi, far riflettere lo studente sulla propria esperienza formativa prendendo in considerazione vari aspetti per portarlo a una valutazione più globale. Castoldi6 suggerisce quattro piani distinti su cui sviluppare strategie e strumenti di autovalutazione: le prestazioni fornite dagli studenti, i processi cognitivi e operativi messi in atto, l’atteggiamento nei confronti dell’esperienza di apprendimento e infine l’idea di sé e l’autostima.

IDEA DI SÉ ATTEGGIAMENTI PROCESSI PRESTAZIONI

Esempio di un diario di bordo da somministrare agli alunni Eri interessato a questo lavoro? In quale momento hai partecipato più volentieri? Ti sei sentito in difficoltà? Quando? Saresti riuscito a svolgere il testo all’inizio dell’anno scolastico?

6

Il concetto viene approfondito nel volume “Valutare e certificare le competenze”, Carrocci, 2016.

33


Guida alle competenze

Esempio di una rubrica autovalutativa TITOLO Ti è piaciuto lavorare alle attività di ricerca? Hai avuto difficoltà nel trovare il materiale? Ti è piaciuto lavorare in gruppo? Sei soddisfatto del libro che hai creato? Vorresti ripetere esperienze di questo tipo?

Valutazioni intersoggettive: le guide per gli occhi Le valutazioni intersoggettive sono strumenti utili alla valutazione delle competenze del soggetto inserito in un contesto sociale dove instaura rapporti con gli altri soggetti coinvolti. Sono delle “guide per l’occhio”, cioè strumenti di osservazione dell’esperienza di apprendimento dell’alunno da parte di altri “attori implicati” (insegnanti, coetanei, educatori ecc.). Metaforicamente rappresentano, per chi le utilizza, “un paio di occhiali attraverso il quale guardare il mondo”. Gli sguardi potenziali che possono valutare lo studente sono molteplici: 1. Gli insegnanti hanno un ruolo privilegiato in quanto condividono con l’alunno la quotidianità dell’esperienza scolastica. Ogni giorno lo studente e l’insegnante instaurano rapporti intersoggettivi formativi che devono essere valutati attraverso osservazioni sistematiche strutturate o più semplicemente attraverso forme semplici di documentazioni. Le griglie utili all’osservazione dell’insegnante sono moltissime e dipendono dall’aspetto che si vuole prendere in considerazione. Eccone un esempio. QUALI ALUNNI? Chiede aiuto Chiede chiarimenti Chiede conferme Necessita di richiami

2. I genitori sono degli osservatori privilegiati, perché la manifestazione di una competenza non si dovrebbe fermare all’interno del contesto scolastico, ma dovrebbe manifestarsi in tutti i contesti di vita reale. Ad esempio il genitore potrebbe osservare se il bambino a casa ama disegnare, quali materiali preferisce tra quelli che ha a disposizione. 3. Gli altri alunni interagiscono quotidianamente con lo studente e quindi possono intervenire nella valutazione “dicendo la loro”, magari su aspetti della competenza meno tecnici, come componenti emotivi e sociali. La valutazione tra pari consente spesso di ricostruire le intenzioni degli alunni nel prendere determinate decisioni o nell’assumere determinate posizioni durante lo svolgimento del compito. Una comprensione approfondita di questi aspetti risulta più difficile a un valutatore esterno, che non condivide né il contesto né le esperienze degli allievi. Forme di valutazione tra pari hanno anche un forte carattere formativo perché possono permettere allo studente di allontanarsi da un’immagine distorta di sé. Inoltre l’immagine fornita da un “pari” risulta essere più autentica di quella del docente perché si muove orizzontalmente. L’insegnante mette a disposizione una griglia già predisposta con il quale gli altri studenti valutano un loro compagno. Mettendo poi a confronto la griglia dei compagni con la propria autovalutazione lo studente potrebbe avere già da subito maggiore consapevolezza del proprio essere. Eccone un esempio:

34


Guida alle competenze

Domande sulle modalità di gestione di un compito di comprensione di un testo da parte dei compagni: – Chi pone domande di chiarimento? – Chi chiede aiuto? – Chi chiede aiuto ai compagni? – Chi non si concentra sul lavoro? – Quanti non hanno completato la prova entro il tempo stabilito?

Le unità di apprendimento in una didattica per competenze Le unità di apprendimento sono diventate negli ultimi anni il principale strumento progettuale per organizzare il processo di apprendimento/insegnamento. Sono state introdotte dai decreti legislativi conseguenti alla legge 53/2003 (Riforma Moratti), e nel tempo sono diventate sempre più fondamentali nello sviluppo di una didattica per competenze. Prendono in considerazione la struttura logica ed epistemologica della disciplina, la struttura cognitiva degli allievi, il contesto relazionale e quello logistico-organizzativo al fine di tramutare in competenze le conoscenze e le abilità acquisite. Permettono, proprio grazie a queste loro caratteristiche, di spostare l’attenzione dai contenuti ai processi di apprendimento degli alunni, dando priorità all’aspetto metacognitivo e alla competenza di imparare ad imparare. Le unità di apprendimento vengono ideate partendo dal curricolo e prevedono una progettazione più analitica del curricolo stesso; inoltre possono integrare più discipline. La realizzazione di una UDA è scandita in tre fasi, ciascuna comprendente più compiti: 1. Progettazione • Analizzare la situazione della classe (bisogni e risorse). • Individuare un bisogno formativo. • Individuare e scegliere gli elementi disciplinari o interdisciplinari più adeguati a soddisfare il bisogno preso in esame. • Definire gli obiettivi formativi. • Definire competenze, conoscenze e abilità da promuovere in tutti gli allievi. • Ipotizzare l’articolazione delle attività, la strutturazione delle fasi con esplicitazione di metodi, tempi, organizzazione, strumenti... • Definire il “compito autentico” che costituisce il nucleo intorno al quale sviluppare l’UDA stessa. 2. Realizzazione: • Attivare il percorso con la realizzazione delle fasi ipotizzate. • Individuare per ciascun alunno i punti deboli da migliorare, punti forti da valorizzare e da potenziare ulteriormente. • Riprogettare percorsi personalizzati in base ai punti deboli e forti individuati per ciascun alunno. 3. Controllo: • Verificare gli obiettivi formativi attraverso la valutazione di un compito di realtà. • Riflettere sull’attività svolta. • Rivedere e formalizzare l’UDA. Ci sono alcune caratteristiche fondamentali che bisogna tener presenti nel momento in cui si sviluppa una unità di apprendimento: – innanzitutto occorre individuare una competenza di riferimento e delle relative abilità e conoscenze; – l’UDA si presenta di solito in maniera interdisciplinare e quindi occorre prevedere la collaborazione di più docenti e più discipline; – al centro di ogni UDA deve essere previsto il ruolo attivo degli allievi attraverso attività laboratoriali e occasioni esperienziali anche sul territorio che favoriscano la contestualizzazione delle conoscenze e il loro trasferimento e uso in contesti nuovi, per la soluzione di problemi; – è necessaria la presenza di momenti riflessivi, nei quali l’allievo viene sollecitato a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite; – sono determinanti, ai fini di un miglior apprendimento, un clima e un ambiente cooperativo;

35


Guida alle competenze

– l’UDA deve saper coinvolgere l’alunno rispetto alla competenza da raggiungere; – devono essere esplicitati i criteri di valutazione e le attività di autovalutazione degli allievi; – alla fine deve essere prevista una verifica tramite prova in situazione (o compito autentico). È stata più volte ribadita l’importanza di sviluppare unità di apprendimento interdisciplinari. In fondo, una volta progettato l’intervento, all’insegnante non è richiesto nulla di più che portare avanti le attività nelle proprie ore tenendo semplicemente dei contatti con i colleghi. Però da un punto di vista didattico i vantaggi che queste offrono sono molteplici: – offrono occasioni di lavoro più motivanti e più significative; – evidenziano gli stretti rapporti che intercorrono tra le varie discipline; – consentono di scegliere un prodotto finale più complesso e favoriscono il reale sviluppo di competenze trasversali.

Conclusione Il passaggio da una scuola che si basa sulle discipline a una scuola costruita sulle competenze implica un mutamento radicale di prospettiva, da una didattica che ha come obiettivo il successo scolastico dello studente mediante la trasmissione e l’apprendimento di contenuti e abilità, a una didattica in cui lo studente diventa protagonista e costruttore del proprio processo di apprendimento. La didattica per competenze è qualcosa già utilizzato dai docenti: tutti gli insegnanti avranno messo in pratica esperienze di didattica per problemi, ricerche sul campo, laboratori ecc... però, per perseguire le competenze in modo sistematico e intenzionale, è opportuno che queste pratiche non restino casuali ed episodiche, ma diventino regolari, abituali e inserite in un percorso progettuale esplicito per tutti gli interlocutori del processo formativo (docenti, studenti e genitori). La didattica per competenze non va infine considerata solo una moda, ma uno strumento indispensabile per l’apprendimento e per fornire gli strumenti di cittadinanza necessari alle generazioni future.

Bibliografia Baldacci M., Curricolo e competenze, Milano, Mondadori Università, 2010 Castoldi M., Valutare e certificare le competenze, Roma, Carrocci, 2016 Marconato G., Molinari M., Musco F., Competenti si diventa, Milano, Pearson, 2016 Pellerey M., Le competenze individuali e il Portfolio, Firenze, La nuova Italia, 2004

36


Guida alle competenze

Glossario delle competenze Strumenti di indagine della dimensione oggettiva Prove di verifica Le prove di verifica dovrebbero rispondere a tre requisiti: Validità: le prove sono valide se spaziano su un campione sufficientemente rappresentativo delle conoscenze e/o abilità che si intendono indagare. Questo campione deve essere fortemente ancorato al curricolo effettivamente svolto e tenere conto: a) degli obiettivi che ci si è dati; b) dei contenuti che si sono sviluppati; c) del tipo di scuola (la prova di italiano in un istituto professionale non può essere uguale a quella in un liceo); d) della metodologia didattica usata. Attendibilità: le prove sono attendibili se utilizzano sistemi di misura stabili e omogenei e se hanno determinato preventivamente e senza ambiguità i criteri di interpretazione dei risultati. Funzionalità: una prova è funzionale se ciò che si chiede di fare è enunciato in modo chiaro, se la valutazione è espressa in modo altrettanto chiaro e ottenuta in modo pratico e riconoscibile. Le prove possono essere: – formative: devono fornire informazioni agli insegnanti, ma anche agli alunni, sulla rispondenza fra insegnamento e apprendimento e vanno elaborate in corso d’opera; – sommative: sono prove conclusive e intendono valutare i risultati raggiunti. Compiti di prestazione I compiti di prestazione sono situazioni di apprendimento che hanno una connessione con il mondo reale. Tali compiti: – hanno una somiglianza con compiti richiesti da un ambiente esterno alla scuola; – richiedono agli studenti la capacità di pensare conoscenze in modo integrato e di ragionare su cosa e come lo stanno facendo; – hanno lo scopo di mettere alla prova gli studenti per capire se sanno utilizzare le conoscenze e le abilità (scolastiche) per risolvere problemi del mondo reale.

Strumenti di indagine della dimensione soggettiva Diario di bordo È uno strumento di rilevazione dati, utilizzato principalmente nelle osservazioni esperienziali. Nel diario il soggetto descrive, in forma di narrazione libera, anche attraverso domande-guida, informazioni che ritiene rilevanti per la ricerca. Proprio per la bassa strutturazione dello strumento e per la sua semplicità di utilizzo, il diario può essere usato per la rilevazione di dati in contesti diversi della ricerca educativa. Può essere compilato dal corpo docenti o dagli studenti. Può essere usato facilmente come strumento di autovalutazione da parte degli alunni. Resoconto verbale È uno strumento di descrizione finale dell’attività proposta e svolta, una relazione particolareggiata dove vengono inseriti i punti di forza e di debolezza. Relazione critica Attraverso questo strumento è possibile recuperare l’esperienza didattica effettuata, ci si riflette sopra e infine si valuta osservando e analizzando i punti di forza e di debolezza elencati nel resoconto. Documentazione dei processi Si documentano i contesti operativi, le fasi dell’attività didattica, gli aspetti metodologici, le dinamiche di gruppo, gli incontri di progettazione e gli elementi didattici organizzativi dell’attività elaborata. Strategie autovalutative Insieme di modalità attraverso cui conoscere i significati personali che il soggetto attribuisce alla sua esperienza di apprendimento e alle sue prestazioni. Tra queste possiamo individuare le rubriche autovalutative.

37


Guida alle competenze

Strumenti di indagine della dimensione intersoggettiva Guide per l’occhio Sono qualsiasi dispositivo che orienta lo sguardo dell’osservatore nell’interagire con una determinata realtà. Possono essere considerate guide per gli occhi una mappa, domande con cui osservare un quadro, una checklist o un insieme di punti di attenzione attraverso cui controllare il funzionamento di un manufatto e nell’ambito scolastico le griglie di osservazione. Questo tipo di valutazione può essere fatta da insegnanti, dai genitori e tra pari. Valutazioni tra pari Può essere utile, in certe dimensioni valutative, stimolare l’espressione di un giudizio da parte di altri compagni. Agli alunni vengono sottoposti lavori precedentemente eseguiti da compagni, dove siano visibili scelte, procedure, tecniche usate. Si chiede un parere in merito attraverso domande strutturate. Ad esempio riguardo alla risoluzione di un quesito: “In che modo ha risolto il problema?”; “Perché ha usato una... (divisione)?”; “Avresti fatto anche tu così?”; “Perché secondo te ha scritto (delle frazioni)?”. Emerge da ciò non tanto una valutazione di chi ha eseguito il compito, quanto di chi esegue la valutazione. È possibile questo tipo di autovalutazione anche in prove di tipo orale, ad esempio far discutere e argomentare due alunni dopo una domanda dell’insegnante o una esercitazione alla lavagna. Alunno tutor In una situazione didattica a coppie o a piccoli gruppi in cui un alunno è più esperto, questo può assumere il ruolo di tutor. All’alunno-tutor è richiesto senso di responsabilità, conoscenza e consapevolezza di ciò che insegna nonché ricerca di strategie per insegnare come ad esempio il potenziamento della comunicazione del pensiero. È una struttura efficace per lo scambio di informazioni e di abilità in quanto i coetanei offrono modelli risolutivi più semplici e più vicini a chi deve apprendere. L’insegnante avrà la funzione di attivare, organizzare e orientare le potenzialità degli alunni verso il compito. Protocollo osservativo È uno strumento utile per osservare in modo obiettivo il proprio lavoro e il comportamento degli studenti. Per avviare un protocollo occorre individuare il “focus”, ossia porsi un obiettivo, individuare i soggetti e i relativi comportamenti da osservare. La stesura più semplice è su carta, ma si possono usare anche altri mezzi come la videoregistrazione. Occorre tenere presente che quest’ultimo strumento può condizionare l’individuo osservato. Gli elementi fondamentali del protocollo sono: data, ora dell’osservazione, contesto, fatti accaduti prima, durante e dopo l’osservazione. Osservazioni sul campo L’osservazione risulta uno degli strumenti principali per l’approccio scientifico alla conoscenza dei fenomeni; consiste nella descrizione il più possibile fedele e completa di una o più caratteristiche di un fenomeno che si vuole indagare seguendo quelle finalità che il ricercatore intende selezionare e approfondire. L’osservazione va effettuata nel contesto di riferimento. Per definire il contesto/campo osservativo relativo all’ambiente “scuola” si propone, vista la sua complessità, una lettura attraverso l’analisi delle variabili di contesto, delle variabili di processo e delle variabili di prodotto. Per variabili di contesto si intendono le caratteristiche fisiche dell’ambiente scuola/aula, le caratteristiche dell’insegnante (esperienze formative, capacità d’insegnare, motivazione all’insegnamento ecc.), le caratteristiche dell’alunno (atteggiamenti, interessi ecc.) e le caratteristiche del gruppo classe/scuola (dimensioni ecc.). Per variabili di processo si intendono: il comportamento dell’insegnante in classe (stili d’insegnamento e di relazione), il comportamento degli alunni in classe (stili di apprendimento e di relazione), i cambiamenti osservabili nel comportamento degli alunni, i cambiamenti osservabili nel comportamento degli insegnanti, le relazioni tra alunni/alunni, le relazioni tra insegnanti/alunni, le relazioni insegnanti/insegnanti, il percorso di insegnamento/ apprendimento proposto (con tutte le sue variabili: obiettivi, organizzazione dello spazio, metodologia, strumenti/mediatori, risultati attesi ecc.). Per variabili di prodotto si intendono: l’apprendimento della disciplina, l’atteggiamento verso la disciplina, lo sviluppo di capacità relazionali.

38


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 2a

Rubriche valutative dei compiti di realtà Un pranzo nel bosco - Sussidiario delle discipline pagg. 83-84 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne

Soluzione di una situazione problematica

Ha eseguito Ha eseguito Ha eseguito correttamente tutte le correttamente quattro correttamente tre consegne consegne consegne

Ha eseguito parzialmente le consegne o una soltanto

Ha saputo scegliere tutti gli elementi necessari alla risoluzione della situazione motivando in modo corretto e sicuro le proprie decisioni

Ha saputo scegliere parzialmente gli elementi necessari alla risoluzione della situazione

Ha saputo scegliere gli elementi necessari alla risoluzione della situazione motivando in modo abbastanza corretto le proprie decisioni

Ha saputo scegliere gli elementi necessari alla risoluzione della situazione motivando le proprie decisioni solo se guidato

Processi Applicazione nel lavoro

Ordine e precisione

Partecipazione

Ha iniziato da subito a Ha iniziato a lavorare Ha avuto bisogno lavorare senza perdere autonomamente con i di essere sollecitato tempo suoi tempi all’inizio, poi ha continuato da solo

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutto il lavoro

Ha prodotto un elaborato chiaro, ordinato e completo

Ha prodotto un elaborato chiaro e abbastanza completo

Ha prodotto un elaborato sufficientemente chiaro

Ha prodotto un elaborato non preciso e poco chiaro

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo costruttivo

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo abbastanza pertinente

Ha partecipato all’attività, apportando il proprio contributo se sollecitato

Ha partecipato passivamente all’attività, intervenendo solo dietro sollecitazione

39


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 2a

La tombola tabù - Sussidiario delle discipline pag. 104 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne Sostituzione dei numeri della tombola con parole, simboli, operazioni o frasi Utilizzo delle conoscenze

Ha seguito Ha seguito correttamente tutte le correttamente tre consegne consegne

Ha seguito correttamente due consegne

Ha seguito parzialmente le consegne o una soltanto

Ha sostituito i numeri della tombola in modo autonomo e corretto

Ha sostituito i numeri della tombola in modo autonomo e abbastanza corretto

Ha sostituito i numeri della tombola in modo abbastanza corretto, ma non in piena autonomia

Ha sostituito i numeri della tombola solo con la guida dell’insegnante

Ha utilizzato in maniera ottima le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera completa le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese

Ha utilizzato parzialmente le conoscenze apprese

Ha iniziato da subito a organizzare il lavoro mantenendo impegno costante per tutta l’attività

Ha iniziato a lavorare autonomamente mantenendo un impegno soddisfacente

Ha avuto bisogno di essere sollecitato all’inizio, poi ha continuato da solo

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutto il lavoro

Ha partecipato attivamente all’attività di gruppo, intervenendo in modo costruttivo

Ha partecipato attivamente all’attività di gruppo, intervenendo in modo abbastanza pertinente

Ha partecipato all’attività di gruppo, apportando il proprio contributo se sollecitato

Ha partecipato passivamente all’attività di gruppo, intervenendo solo dietro sollecitazione

Durante il confronto ha saputo rispettare il proprio turno e ha tenuto un comportamento corretto

Durante il confronto ha saputo rispettare generalmente Il proprio turno

Durante il confronto ha saputo rispettare qualche volta il proprio turno

Durante il confronto non ha saputo rispettare il proprio turno intervenendo in modo poco adeguato

Processi Applicazione nel lavoro

Partecipazione

Rispetto delle regole

40


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 2a

In pasticceria - Sussidiario delle discipline pagg.156-157 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne Progettare e individuare il numero di confezioni necessarie per la spedizione di dolciumi Individuare le combinazioni tra tipi di carta e colori di nastro Utilizzo delle conoscenze: le figure geometriche e le combinazioni

Ha seguito correttamente tutte le consegne in modo rapido

Ha seguito Ha seguito le correttamente tutte le consegne in modo consegne parzialmente corretto

Ha seguito parzialmente le consegne o una soltanto

Ha saputo utilizzare con sicurezza tutte le informazioni necessarie alla soluzione del compito

Ha saputo utilizzare tutte le informazioni necessarie alla soluzione del compito

Ha saputo utilizzare parzialmente le informazioni necessarie alla soluzione del compito

Ha utilizzato le informazioni necessarie alla soluzione del compito con la guida dell’insegnante

Ha disegnato e individuato con sicurezza e precisione tutte le combinazioni

Ha disegnato e individuato tutte le combinazioni

All’inizio ha avuto bisogno di essere sollecitato per individuare tutte le combinazioni, poi ha continuato a lavorare da solo

Ha avuto bisogno di aiuto costante per individuare tutte le combinazioni possibili

Ha utilizzato in maniera ottima le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera completa le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese

Ha utilizzato parzialmente le conoscenze apprese

Ha iniziato da subito a organizzare il lavoro mantenendo impegno costante per tutta l’attività

Ha iniziato a lavorare autonomamente mantenendo un impegno soddisfacente

Ha avuto bisogno di essere sollecitato all’inizio, poi ha continuato da solo

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutto il lavoro

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo costruttivo

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo abbastanza pertinente

Ha partecipato all’attività, apportando il proprio contributo se sollecitato

Ha partecipato passivamente all’attività, intervenendo solo dietro sollecitazione

Durante il confronto ha saputo rispettare il proprio turno e ha tenuto un comportamento corretto

Durante il confronto ha saputo rispettare generalmente Il proprio turno

Durante il confronto ha saputo rispettare qualche volta il proprio turno

Durante il confronto non ha saputo rispettare il proprio turno intervenendo in modo poco adeguato

Processi Applicazione nel lavoro

Partecipazione

Rispetto delle regole

41


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 2a

Le tartine - Sussidiario delle discipline pag. 174 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Ha seguito Ha seguito correttamente tutte le correttamente solo consegne una consegna

Ha seguito correttamente una consegna solo in alcuni punti

Ha seguito parzialmente le consegne

Tagli delle fette di pancarrè

Ha individuato e ha saputo rappresentare con sicurezza tutti i tagli possibili

Ha individuato e ha saputo rappresentare tutti i tagli possibili

Ha individuato e ha saputo rappresentare alcuni dei tagli possibili

Ha individuato e ha saputo rappresentare i tagli possibili con l’aiuto dell’insegnante

Utilizzo delle conoscenze: le forme geometriche

Ha utilizzato in maniera ottima le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera completa le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese

Ha utilizzato parzialmente le conoscenze apprese

Rispetto delle consegne

Processi Applicazione nel lavoro

Ordine e precisione

42

Ha iniziato da subito a Ha lavorato Ha avuto bisogno lavorare senza perdere autonomamente con i di essere sollecitato tempo suoi tempi all’inizio, poi ha continuato da solo

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutta la durata del lavoro

Ha presentato un elaborato preciso e ordinato senza cancellature

Ha presentato un elaborato incompleto, poco chiaro con molte cancellature

Ha presentato un elaborato chiaro con qualche cancellatura

Ha presentato un elaborato sufficientemente chiaro con qualche cancellatura


Unità di apprendimento - classe 2a

Le unità di apprendimento (UDA) Che cos’è un’UDA? Un percorso didattico e multidisciplinare che sviluppa competenze trasversali, attraverso l’utilizzo di una didattica laboratoriale.

Come sono proposte le UDA in Giorni di scuola? Nel testo Giorni di scuola le UDA sono inserite nel percorso formativo proposto e si trovano nel libro giallo Mi esercito. L’alunno viene messo nella condizione di agire con quello che sa e sa fare all’interno di situazioni problematiche complesse e nuove ma quanto più possibile vicine al mondo reale. Tali situazioni motivano l’alunno a mettersi alla prova utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica, favorendo il pensiero critico e la ricerca di soluzioni originali.

Come è organizzato il percorso formativo? Il percorso è organizzato da una serie di esperienze di apprendimento diverse che danno spazio sia ad attività individuali che di gruppo per favorire l’autonomia, la partecipazione, la relazione, la responsabilità, la flessibilità e la consapevolezza, come previsto nelle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel Primo ciclo di istruzione. L’autovalutazione proposta consente all’insegnante di comprendere il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere le attività, le emozioni o gli stati affettivi provati.

Quali vantaggi per l’insegnante? Le UDA proposte offrono all’insegnante un modello con la possibilità di crearne di simili più vicine alla realtà della propria classe o di intervenire su quelle proposte, personalizzandole. Inoltre i riferimenti multidisciplinari danno unitarietà ai saperi favorendo la collaborazione tra i docenti. Le UDA che vi proponiamo sono realizzabili, guidate, utili per valutare le competenze degli alunni, anche in virtù del lavoro cooperativo.

43


Unità di apprendimento - classe 2a

Unità di Apprendimento Classe seconda TITOLO

Il TG dei bambini

PRODOTTO

Organizzazione e allestimento di un telegiornale per ripercorre le tappe dell’anno scolastico

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

• Comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere • Competenza matematica • Competenze sociali • Competenze digitali • Consapevolezza ed espressione culturale

TEMPI

Secondo quadrimestre

METODOLOGIA

• Lavori collettivi • Lavori di gruppo • Lavori individuali • Role playing • Esperienze creative • Ricerca di materiali

ATTIVITÀ

AREA DISCIPLINARE

OBIETTIVI

TRAGUARDI

Allestiamo il TG

Arte e immagine: realizzazione di materiali per il tg.

Trasformare materiali ricercando soluzioni figurative originali.

L’alunno rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.

Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.

L’alunno partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Storia: collocazione di fatti sulla linea del tempo.

Riconoscere relazioni di successione nella narrazione.

L’alunno organizza informazioni per individuare successioni.

Musica: esecuzione di canti corali.

Eseguire collettivamente brani vocali, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

L’alunno esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali.

Musica: scelta di musiche.

Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile.

L'alunno ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Inglese: sapersi presentare.

Utilizzare espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione.

L’alunno interagisce nel gioco con espressioni e frasi memorizzate.

Scegliamo le notizie Italiano: breve racconto di fatti avvenuti.

Scegliamo le musiche

44


Unità di apprendimento - classe 2a Diventiamo fotoreporter

Presentiamo il meteo

Educazione fisica: conoscenza le diverse proposte di giocosport.

Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive.

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali.

Geografia: rappresentazione di un ambiente dall’alto.

Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante.

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti.

Tecnologia: conoscere e utilizzare strumenti tecnologici.

Trasformare materiali ricercando soluzioni figurative originali.

L'alunno rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.

Matematica: lettura e rappresentazione dei dati con schemi e tabelle.

Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni.

L'alunno ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche dai dati rappresentati in tabelle e grafici.

Scienze: familiarità con i fenomeni atmosferici.

Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).

L'alunno individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio-temporali.

Inglese: Produrre frasi significative riferite conoscenza del lessico a oggetti, luoghi, persone, riferito al meteo in situazioni note. inglese.

L'alunno descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

45


Unità di apprendimento - classe 2a

Unità di Apprendimento - Rubrica valutativa AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Allestiamo il TG

Scegliamo le notizie

Arte e immagine: realizzazione di materiali per il tg.

Ha realizzato il manufatto in maniera autonoma e creativa.

Ha realizzato il manufatto in maniera autonoma.

Ha realizzato il manufatto con un piccolo aiuto.

Ha avuto bisogno della guida dell’insegnante.

Italiano: breve racconto di fatti avvenuti.

Ha scritto in autonomia e con correttezza ortografica.

Ha scritto con correttezza ortografica.

Ha scritto abbastanza correttamente.

Ha avuto bisogno della guida dell’insegnante.

Storia: collocazione di fatti sulla linea del tempo

Ha saputo collocare i fatti con rapidità e sicurezza.

Ha saputo collocare i fatti correttamente.

Ha saputo collocare i fatti con un piccolo aiuto.

Per collocare i fatti ha avuto bisogno del supporto dell’insegnante.

Musica: esecuzione di canti corali.

Ha eseguito il canto con sicurezza ed espressività.

Ha eseguito il canto con sicurezza.

Ha eseguito correttamente il canto.

Ha eseguito il canto con il supporto ritmico dell’insegnante.

Musica: scelta di musiche.

Ha abbinato con coerenza e creatività la musica al testo.

Ha abbinato con coerenza la musica al testo.

Ha scelto una musica adatta al testo con la guida dell’insegnante.

Ha avuto bisogno del supporto dell’insegnante per scegliere una musica adatta.

Inglese: sapersi presentare in inglese.

Ha interagito con un compagno per presentarsi usando espressioni memorizzate con sicurezza ed espressività.

Si è presentato Si è presentato Ha ripetuto frasi usando espressioni usando espressioni strutturate per la memorizzate strutturate. presentazione. con espressività.

Educazione fisica: conoscere le diverse proposte di gioco-sport.

Conosce e ha applicato correttamente le diverse proposte di gioco-sport.

Conosce e ha applicato le diverse proposte di gioco-sport.

Conosce Ha applicato le diverse proposte le diverse proposte di gioco-sport. di gioco-sport col supporto dell’ insegnante.

Geografia: rappresentazione di un ambiente dall’alto.

Ha rappresentato con sicurezza e correttamente l’ambiente dall’alto.

Ha rappresentato l’ambiente dall’alto.

Ha rappresentato l’ambiente dall’alto con qualche incertezza.

Ha rappresentato l’ambiente dall’alto con il supporto dell’insegnante.

Tecnologia: conoscere e utilizzare strumenti tecnologici.

Conosce e ha utilizzato in modo adeguato gli strumenti tecnologici proposti.

Ha utilizzato gli strumenti tecnologici proposti.

Ha utilizzato gli strumenti tecnologici proposti con un piccolo aiuto.

Ha utilizzato gli strumenti tecnologici proposti con il supporto dell’insegnante.

Scegliamo le musiche

Diventiamo fotoreporter

46


Unità di apprendimento - classe 2a AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto

Presentiamo il meteo

Matematica: leggere e rappresentare dati con schemi e tabelle.

Ha rappresentato Ha rappresentato Ha rappresentato i Ha rappresentato e interpretato i dati e interpretato i dati dati correttamente. i dati con il con sicurezza e correttamente. supporto rapidità. dell’insegnante.

Scienze: avere familiarità con i fenomeni atmosferici.

Conosce e ha registrato con precisione i fenomeni osservati.

Inglese: conoscere il lessico riferito al meteo in inglese.

Conosce e ha usato Conosce e ha usato Riconosce il lessico con sicurezza il il lessico del meteo del meteo in lessico del meteo in inglese. inglese. in lingua inglese.

Conosce e ha registrato i fenomeni osservati.

Ha registrato i fenomeni osservati con un piccolo aiuto.

Ha registrato i fenomeni osservati con il supporto dell’insegnante. Riconosce il lessico del meteo in inglese con il supporto dell’insegnante.

Processi Applicazione nel lavoro

Ordine e precisione

Rispetto delle regole

Ha iniziato da subito a lavorare senza perdere tempo.

Ha iniziato a lavorare autonomamente con i suoi tempi.

Ha avuto bisogno Ha avuto bisogno di essere sollecitato di aiuto costante all’inizio, poi ha per tutto il lavoro. continuato da solo.

Ha prodotto un elaborato chiaro e ordinato senza cancellature.

Ha prodotto un elaborato chiaro con qualche cancellatura.

Ha prodotto un elaborato sufficientemente chiaro con diverse cancellature.

Ha prodotto un elaborato non preciso, poco chiaro e con molte cancellature.

Ha saputo rispettare il proprio turno e ha tenuto un comportamento corretto.

Ha saputo rispettare generalmente il proprio turno.

Ha saputo rispettare qualche volta il proprio turno creando un po’ di confusione.

Non ha saputo rispettare il proprio turno intervenendo in modo inadeguato.

Prende iniziativa nell’aiutare il gruppo a organizzarsi.

Lavora in accordo Partecipa su con gli altri membri sollecitazione del gruppo. degli altri membri del gruppo.

Collaborazione Partecipazione

Partecipa passivamente al lavoro.

Fornisce molte idee Partecipa per lo sviluppo del alla discussione lavoro di gruppo. dell’argomento.

Ascolta gli altri e interviene raramente.

Raramente si mostra interessato all’argomento.

Atteggiamento

Assiste gli altri compagni di gruppo.

Offre incoraggiamento agli altri.

Si dedica principalmente al proprio lavoro.

Assume un atteggiamento annoiato.

Contributo personale

Ha svolto attivamente il proprio lavoro nel gruppo.

Ha svolto il proprio lavoro nel gruppo.

Ha svolto superficialmente il proprio lavoro nel gruppo.

Ha svolto in modo non adeguato il proprio lavoro nel gruppo.

Comunicazione

47


Lapbook - classe 2a

I lapbook Cos’è un lapbook? Un lapbook è una mappa concettuale a tre dimensioni, un’evoluzione dei soliti cartelloni. È contemporaneamente libro, quaderno e verifica. Si presenta come una simpatica cartelletta colorata che raccoglie dei mini-libri di diverso formato.

Perché realizzare un lapbook? • Un lapbook è un ottimo supporto alla didattica

perché stimola la curiosità, è spunto di apprendimento e permette di consolidare le competenze acquisite. Infatti l’alunno, in uno spazio limitato, affronta in maniera chiara, sintetica e grafica i diversi aspetti di un argomento monotematico. • Costruire un lapbook avvia al metodo di studio poiché permette all’alunno di ideare e progettare, scegliere, organizzare e sintetizzare il proprio sapere. • È lo strumento ideale per imparare facendo e, una volta realizzato, è riutilizzabile e consultabile in ogni momento dell’anno. • Il lapbook è versatile, infatti si adatta a diverse discipline, età o livelli di apprendimento, per questo è utile anche nei casi di alunni con DSA. • Rende piacevole, divertente e ordinato il lavoro svolto dagli alunni a scuola e favorisce la cooperazione. • Realizzare un lapbook è un lavoro creativo, automotivante, dinamico e coinvolgente.

È difficile realizzare un lapbook? Niente paura. Costruirlo è veramente economico e semplice. Nel libro giallo Mi esercito infatti, si mettono a disposizione di ogni alunno per le classi prime e seconde, le istruzioni e tutte le parti occorrenti. In classe terza, quando il lavoro è già stato avviato e gli alunni hanno preso dimestichezza con questo strumento, si dà più spazio alla progettazione autonoma degli alunni, che è anche l’obiettivo ultimo della costruzione di un lapbook: l’alunno decide cosa inserire e la forma che gli è più congeniale per riorganizzare i saperi.

48


Lapbook - classe 2a

I lapbook di classe seconda

I lapbook di classe terza

49


Coding - classe 2a

Coding A cura di L. Cesaretti, M. Storti

Che cos’è il pensiero computazionale? “Pensiero computazionale” è un’espressione che si sta rapidamente diffondendo nel mondo educativo. Introdotto per la prima volta dalla scienziata informatica americana Jeannette Wing in un articolo (Computational Thinking, CACM, 2006), indica “il processo di pensiero coinvolto nella formulazione di problemi e delle soluzioni, rappresentati in una modalità che sia eseguibile da un agente elaboratore di informazioni, che sia un uomo, una macchina o una combinazione tra uomo e macchina”. In termini più concreti, possiamo intendere questa forma di pensiero come un insieme di abilità cognitive con le quali possiamo analizzare una grande varietà di problemi e sviluppare delle soluzioni, intendendo con “problemi” non soltanto quelli matematici o che richiedono soluzioni precise, ma anche dilemmi del mondo reale che ammettono soluzioni varie e complesse. Per Jeannette Wing questa modalità di pensiero consente alle persone di “riformulare un problema apparentemente difficile in uno che siamo in grado di risolvere, anche riducendolo, incorporandolo in altro, trasformandolo o simulandolo”. Si tratta, cioè, di un’abilità fondamentale per tutti, non solo per gli scienziati informatici, ed è sempre più ritenuta, accanto alle tre competenze di base del saper leggere, scrivere e svolgere calcoli, la quarta abilità analitica da sviluppare a partire dall’infanzia.

Che cosa significa pensare in modo computazionale? E a cosa serve in termini concreti? Alcuni dei processi che caratterizzano il pensiero computazionale sono i seguenti: • scomporre un problema complesso (i dati, i processi ecc.) in parti più elementari e gestibili; • analizzare i dati e organizzarli in una struttura logica; • riconoscere regolarità tra problemi o dati diversi; • rappresentare le informazioni attraverso codici o altri sistemi simbolici di trasmissione; • costruire algoritmi, ovvero sequenze di istruzioni per risolvere problemi o produrre risultati attesi; • astrarre i principi generali da situazioni specifiche e generalizzare le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.

Che cos’è il coding? Nell’ambito del pensiero computazionale, il coding è l’insieme delle procedure per la creazione di programmi finalizzati a risolvere dei problemi attraverso l’uso di linguaggi di programmazione. Ma oltre a costituire il linguaggio con cui gli informatici creano, tra l’altro, i siti internet e i software che regolano il funzionamento dei dispositivi digitali, questa competenza conserva al suo interno svariate possibilità educative per lo sviluppo di aspetti positivi nella personalità degli studenti. Alcune delle attitudini che questa disciplina punta a far emergere sono: • l’atteggiamento di apertura e iniziativa di fronte a situazioni complesse; • la perseveranza di fronte a problemi complessi; • la tolleranza della frustrazione per l’errore e la sua rielaborazione in chiave positiva; • l’abilità di utilizzare diversi linguaggi e codici comunicativi; • la disponibilità e capacità di progettare e coordinarsi in gruppo per raggiungere un obiettivo comune.

50


Coding - classe 2a

Perché introdurre il pensiero computazionale e il coding a scuola? Nel contesto della Scuola Primaria, l’interesse prevalente attorno al pensiero computazionale e al coding non sta tanto nello sviluppo di abilità puramente tecnologiche o nell’apprendimento di nozioni di carattere informatico, ma nell’acquisizione di nuovi strumenti cognitivi necessari ad affrontare sfide, problemi e progetti con successo. Nella prospettiva dell’applicazione del pensiero computazionale ai contesti educativi, gli studenti non sono semplici utilizzatori degli strumenti e delle strategie di risoluzione di problemi, ma i creatori di questi strumenti e strategie. Nel farlo, utilizzano una serie di abilità come l’astrazione, la ricorsività e l’iterazione per elaborare e analizzare i dati e creare artefatti reali e virtuali. Questa metodologia di problem-solving può essere automatizzata, trasferita e applicata alle diverse discipline. Ma pensiero computazionale e coding rappresentano anche strumenti utili per migliorare l’apprendimento nelle discipline tradizionali e nei contesti informali. Pensiamo alle abilità che stanno dietro a esercizi comuni per gli studenti: per analizzare un racconto o una poesia è necessaria la scomposizione in parti; per comprendere eventi e comportamenti può essere utile condurre un’analisi dei dati; gli algoritmi entrano in gioco nei calcoli e nei problemi di matematica, ma sono anche una guida per il comportamento corretto in situazioni complesse o di pericolo; attraverso le rappresentazioni astratte come mappe e simulazioni si può comprendere meglio un evento come il ciclo dell’acqua o l’energia eolica. Il coding, inoltre, rappresenta una disciplina strategica per promuovere nei giovani lo sviluppo delle competenze digitali (digital skills), riconosciute a livello internazionale come competenze necessarie, al pari delle capacità di scrivere, leggere (literacy) e svolgere calcoli (numeracy), per vivere e lavorare nelle società del ventunesimo secolo come cittadini attivi e capaci di affrontare le sfide del futuro.

Lo scenario in Italia e in Europa Le recenti evoluzioni negli indirizzi programmatici dell’istruzione hanno visto crescere l’attenzione verso le competenze digitali, il pensiero computazionale e il coding, sia nel contesto italiano che in quello europeo. La Commissione Europea nel 2013 ha pubblicato il documento DIGCOMP: A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe che delinea il quadro comune di riferimento per le competenze digitali ritenute necessarie per vivere da cittadini attivi e consapevoli. Il quadro, strutturato in maniera modulare, comprende 5 aree di competenza digitale nelle quali sono definite 21 competenze digitali; tra queste compaiono la competenza di programmazione (area 3.4) e quelle relative al problem-solving (area 5) in parte affini all’area del pensiero computazionale. La Comunità Europea considera il coding il “linguaggio universale”: oggi le competenze digitali e di programmazione sono fondamentali in sempre più professioni e al sistema educativo è riconosciuto il compito di rispondere alla crescente domanda di tali competenze. A tale scopo le istituzioni europee hanno creato iniziative internazionali come l’European Code Week, che celebra le possibilità creative della programmazione con eventi nelle scuole europee, anche mettendole in comunicazione con altre organizzazioni che si occupano di tecnologia e di educazione. Il mondo dell’istruzione in Italia ha visto un progressivo aumento dell’interesse per l’insegnamento delle competenze digitali e del pensiero computazionale, sia a livello normativo che di intervento. Già all’interno delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo d’istruzione (settembre 2012), relativamente all’insegnamento tecnologico nella scuola del Primo ciclo si suggerisce di introdurre gli alunni ad alcuni linguaggi di programmazione semplici e versatili con lo scopo di “sviluppare il gusto per l’ideazione e la realizzazione di progetti […] e per la comprensione del rapporto che c’è tra codice sorgente e risultato visibile”. Questo indirizzo del MIUR a favore dell’insegnamento dei concetti base del pensiero computazionale e del coding ha trovato conferma due anni dopo, nel 2014, con l’iniziativa Programma il Futuro, che aveva l’obiettivo di introdurre nelle classi lezioni sul coding attraverso un sito liberamente accessibile.

51


Coding - classe 2a

Nel 2015 il MIUR ha presentato il Piano Nazionale Scuola Digitale, il documento di indirizzo per l’attuazione di un processo complessivo di innovazione digitale della scuola al fine di realizzare la competenza digitale; in alcune delle azioni in cui è strutturato il PNSD (15, 17) si dà rilevanza all’insegnamento del pensiero computazionale attraverso attività di coding svolte sia con il computer, sia in modalità unplugged (senza l’uso di tecnologie digitali), in modalità di laboratorio e in prospettiva interdisciplinare.

Classi seconda e terza Con la presente guida si intende sviluppare negli studenti del Primo ciclo di istruzione strumenti concettuali e abilità tecniche sul coding e il pensiero computazionale. Il taglio è operativo e descrive alcuni percorsi didattici realizzabili in classe che ruotano attorno ai concetti di base del coding; allo stesso tempo, sono proposti alcuni collegamenti didattici, pertanto le attività sono l’occasione per introdurre o consolidare contenuti di diverse discipline. Il percorso affronta i concetti di sequenza, algoritmo e ripetizione ciclica da prospettive differenti, analizzando le specifiche caratteristiche e con diverse modalità (esercizi su carta, attività motorie e costruttive, giochi di gruppo). Le attività consentono di applicare alcune delle fasi tipiche dell’approccio computazionale: la scomposizione dei problemi, il riconoscimento e applicazione di un pattern, la ricerca e risoluzione degli errori. Per ciascuna scheda, sono descritti: • informazioni generali (tipologia, argomento, discipline coinvolte, modalità di conduzione, tempo di svolgimento previsto, materiale occorrente); • introduzione all’attività; • obiettivi specifici; • descrizione dell’attività; • possibili approfondimenti o varianti dell’attività. Alcune attività sono corredate di immagini e schede fotocopiabili.

Programmazione annuale – classe 2a Traguardi di competenza

Competenze trasversali

L’alunno:

L’alunno:

• scompone un problema o un sistema di dati o processi

• collabora con atteggiamento positivo all’interno del

• rappresenta le informazioni attraverso sistemi simbolici

• lavora nel piccolo gruppo in maniera organizzata e

• costruisce algoritmi, sequenze di istruzioni per risolvere

• rispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo e i tempi dati

• riconosce gli errori di un algoritmo creato e immagina

• elabora soluzioni creative, sia concettuali che costruttive,

• comprende gli elementi comuni a varie situazioni e

• riconosce gli errori commessi da lui o dal gruppo e si

in parti più elementari e gestibili

problemi o produrre i risultati attesi possibili soluzioni e miglioramenti

problemi e trasferisce le strategie di soluzione a compiti nuovi

• organizza a livello temporale informazioni, conoscenze e

periodi, individua successioni, contemporaneità e durate e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni

52

piccolo gruppo e della classe

autonoma per svolgere semplici compiti

per raggiungere un risultato o risolvere un problema applica per correggere le sue azioni


Coding - classe 2a

Discipline correlate Matematica

L’alunno: scrive la sequenza di comandi utilizzando simboli e numeri per far eseguire un percorso a un personaggio su una mappa riconosce, denomina e descrive figure geometriche piane organizza i dati con l’uso di tabelle

Scienze

L’alunno: individua in esemplari animali somiglianze e differenze e identifica le caratteristiche distintive registra dati significativi acquisisce termini anatomici e altre conoscenze relative agli animali

Italiano

L’alunno: rileva errori nelle istruzioni relative a un percorso e deduce le istruzioni corrette dalle informazioni disponibili

53


Coding - classe 2a

Algoritmi e cicli Tipologia

Attività su carta

Argomento

Sequenze, ciclo

Discipline correlate

Matematica

Modalità di conduzione

Lavoro individuale

Tempo di svolgimento previsto

Circa 2 ore

Materiale occorrente

Schede operative

Obiettivi: • individuare percorsi corretti all’interno di uno spazio; • associare i simboli con i significati corrispondenti; • costruire sequenze di simboli corrispondenti al percorso immaginato; • utilizzare in modo pertinente nelle sequenze la funzione “ciclo”.

Introduzione Le attività proposte sono finalizzate a far familiarizzare l’alunno con l’atto di programmare sequenze di operazioni, una modalità di elaborazione di informazioni che sta alla base della scrittura di algoritmi. L’alunno sperimenta la costruzione di sequenze con complessità progressiva, con l’obiettivo di creare percorsi o disegnare figure sulla scacchiera. Vengono introdotte: le istruzioni di spostamento nelle 4 direzioni; le istruzioni di rotazione e di coloritura delle caselle; la funzione “ciclo” che consente di ottimizzare le sequenze indicando la ripetizione di una parte di istruzioni. Prima di presentare le schede operative agli alunni, introdurre il concetto di funzione “ciclo”. Mostrare la scacchiera in figura e chiedere di scrivere l’algoritmo di indicazioni necessarie per colorare le caselle contrassegnate dalla X. partenza

X

X

X X X

X

Partendo dalla casella in alto a sinistra, l’algoritmo sarà il seguente:

Una volta creato l’algoritmo, far osservare che esso può essere scritto in modo molto più breve introducendo la funzione “ciclo”. Essa consente di abbreviare la scrittura degli algoritmi di programmazione introducendo la moltiplicazione delle azioni che si ripetono.

×3

54

×3

×3


Coding - classe 2a

ALGORITMI 1 1. O sserva la figura e completa l’algoritmo che ha permesso di disegnarla. Parti dalla casella in alto a sinistra e utilizza i simboli presentati qui sotto per spostarti tra le caselle.

partenza

2. O sserva con attenzione la sequenza che hai creato: ci sono alcune azioni che si ripetono? Sì No 3. S e sì, riscrivi l’algoritmo utilizzando la funzione “ciclo”. Osserva l’esempio e completa. ×3

55


Coding - classe 2a

ALGORITMI 2 1. U tilizzando i simboli dati e la funzione “ciclo�, scrivi il programma che permette di disegnare la figura qui sotto. Poi rispondi.

partenza

La figura assomiglia a un tipo particolare di poligono formato da tre lati. Come si chiama? .....................................................................................................................................................................................................................

56


Coding - classe 2a

OPERE D’ARTE IN ALGORITMO 1. Colorando le caselle della scacchiera, crea un disegno a tuo piacimento.

2. O ra prova a scrivere l’algoritmo corrispondente al disegno. Utilizza i simboli

per lo spostamento tra le caselle, i simboli colore e la funzione “ciclo” ogni volta che ti è utile per rendere più efficiente il tuo algoritmo. Puoi partire dalla casella in alto a sinistra.

57


Coding - classe 2a

Pattern... canini Tipologia

Attività su carta

Argomento

Riconoscimento e applicazione di un pattern

Discipline correlate

Scienze

Modalità di conduzione

Lavoro individuale

Tempo di svolgimento previsto

Circa 1 ora

Materiale occorrente

Schede operative

Obiettivi: • analizzare immagini e rilevarne somiglianze e differenze; • organizzare informazioni in tabella; • astrarre dalle informazioni raccolte schemi o pattern comuni a tutti gli stimoli; • ideare schemi con il pattern rilevato; • disegnare a mano libera seguendo precise indicazioni.

Introduzione L’attività introduce il concetto di pattern, che indica, nell’ambito dell’ingegneria del software, una struttura o soluzione generale applicabile in diverse situazioni per risolvere problemi ricorrenti. Nell’Informatica l’individuazione di pattern è una strategia utile a ridurre la complessità di un progetto, spesso relativo allo sviluppo del software. In realtà, in tutti i contesti in cui dobbiamo risolvere situazioni problematiche è possibile rilevare dei “pattern”, ovvero caratteristiche che accomunano problemi differenti ma simili nella loro struttura. Il riconoscimento di pattern costituisce un’abilità cruciale del pensiero computazionale perché permette di elaborare specifiche strategie risolutive che possono essere applicate a tutti i problemi aventi lo stesso pattern. L’attività presenta il concetto di pattern a partire da stimoli familiari all’alunno: le varietà di razze canine. Dall’analisi delle caratteristiche comuni a tutte le razze, l’alunno è guidato a organizzare e astrarre le informazioni costituenti il pattern della specie canina, per creare un modello generale e infine ideare una nuova razza, rispettando gli elementi costitutivi della specie. Chiedere agli alunni di scrivere tutte le caratteristiche che riescono a notare in ciascuna delle immagini di razze canine riportate nella scheda operativa di pag. 59 . L’attività può essere svolta individualmente o in coppia. Chiedere ad alcuni alunni di elencare a voce tutte le caratteristiche rilevate in un esemplare. Ogni alunno può descrivere una razza e in seguito a ogni descrizione il resto della classe può aggiungere eventuali attributi tralasciati dall’alunno. Al termine dell’analisi collettiva, per ciascun esemplare si otterrà una lista dettagliata delle caratteristiche (per esempio taglia, lunghezza del pelo, forma delle orecchie, lunghezza, altezza ecc.). Chiedere di completare (individualmente) la tabella per organizzare le informazioni raccolte. Tenere presenti le due categorie: attributi generali (comuni a tutte le razze) e variazioni specifiche di ogni razza. Chiedere di ideare (a livello individuale o in piccoli gruppi) una nuova razza canina rispettando l’appartenenza al pattern ottenuto e di annotarne le caratteristiche. Infine, gli alunni rappresentano la razza ideata in un disegno a mano libera. Nella condivisione degli elaborati gli alunni possono dare dei feedback controllando il rispetto delle specifiche del pattern. Al termine dell’attività, attraverso la discussione guidata o domande-stimolo, favorire la rielaborazione dell’attività e contestualmente valutare la comprensione da parte degli alunni dei concetti computazionali sottesi all’esercizio: • dall’analisi di specifici esemplari è a volte possibile rilevare elementi comuni o una struttura simile a tutti; • l’astrazione è il processo cognitivo che permette di creare un “pattern” dagli esemplari di partenza: nell’astrazione si filtrano gli aspetti specifici dei singoli esemplari per creare una rappresentazione (di un insieme di oggetti, problemi, situazioni ecc.) valida per tutti i singoli casi; • il processo di riconoscimento di un pattern è applicabile a molti contesti della vita: problemi simili, situazioni vissute, esercizi scolastici ecc. In tutti i casi, riconoscere la nuova situazione come avente lo stesso pattern di una affrontata permette di applicare una stessa soluzione o risposta, rendendo più facile la soluzione dei problemi.

58


Coding - classe 2a

PATTERN... CANINI 1. O sserva con attenzione i cani e per ciascuno descrivi le caratteristiche che riesci a notare. Segui l’esempio.

Yorkshire Terrier

Lupo Slovacco

Beagle

Golden Retriever

Dalmata

Yorkshire Terrier Taglia piccola, pelo lungo, orecchie piccole a punta, muso corto e piccolo, coda corta. Beagle ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Golden Retriever ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Lupo Slovacco ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Dalmata ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

59


Coding - classe 2a

2. C onfronta le tue descrizioni con quelle dei compagni di classe e completale

con ciò che manca in modo da formare l’identikit dettagliato di ciascuna razza.

3. C on le informazioni trovate completa la tabella: ricerca nelle descrizioni delle

razze gli attributi comuni (cioè presenti in tutti i cani) e poi scrivili nella colonna di sinistra. Nella colonna di destra elenca invece le variazioni osservate per ciascun attributo.

Attributi comuni alle razze canine

Variazioni di ciascun attributo

Pelo

Lunghezza: lungo, corto, medio.

Due orecchie

.....................................................................................................

.................................................................................................

.................................................................................................

.................................................................................................

.................................................................................................

.................................................................................................

..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... .....................................................................................................

Nella colonna di sinistra hai scritto le caratteristiche presenti in tutte le razze canine, cioè hai trovato il modello generale o “pattern” del cane. Hai scoperto, cioè, che anche in presenza di tante razze diverse, tutti i cani condividono alcuni aspetti comuni.

60


Coding - classe 2a

4. P rova a progettare con carta e penna una tua razza di cani. Fai attenzione: il nuovo esemplare deve rispettare il pattern del cane. Per ogni attributo del pattern puoi creare nuove varietĂ (per esempio, scegliere una nuova forma delle orecchie).

Pattern

Caratteristiche

Pelo

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

5. Ora finalmente disegna la nuova razza canina e dalle un nome!

Nome: ............................................................................................................... 61


Coding - classe 2a

Animali da riprogrammare Tipologia

Attività di costruzione

Argomento

Sequenze, debugging

Discipline correlate

Scienze

Modalità di conduzione

Attività nel gruppo classe

Tempo di svolgimento previsto

Circa 3 ore

Materiale occorrente

Materiale modellabile (per esempio pongo). Materiali comuni (carta, scotch, colla ecc.). In alternativa, le attività possono essere svolte con il disegno su carta.

Obiettivi: • comprendere il significato di istruzioni di montaggio; • costruire un oggetto in modo collaborativo attraverso l’assemblaggio di diverse parti; • rilevare errori in un testo e correggerli; • scrivere istruzioni corrette; • analizzare la struttura dell’oggetto prodotto e operare modifiche appropriate; • apprendere termini anatomici e altre conoscenze relative agli animali costruiti.

Introduzione L’attività di gruppo mira alla costruzione di personaggi con materiali assemblabili e ha per tema disciplinare lo studio delle caratteristiche fisiche di alcuni animali. Il tema affrontato nell’area del pensiero computazionale è il debugging (rilevazione degli errori) all’interno di sequenze di istruzioni. Gli alunni sono guidati ad analizzare le istruzioni di costruzione, a rilevare gli errori presenti e a riflettere in modo collaborativo nel gruppo per correggerli. L’attività costituisce lo stimolo per riflettere sul requisito della correttezza formale degli algoritmi attraverso un’analisi metalinguistica dei testi relativi alle istruzioni di montaggio. Prima attività Suddividere gli alunni in gruppi di 2-3 e predisporre il materiale scelto per l’attività (pongo o altri materiali modellabili, mattoncini, carta e scotch ecc.). Consegnare ai gruppi la scheda contenente le istruzioni per costruire l’animale misterioso e definire un tempo massimo per crearlo (per esempio 10-15 minuti). Far presentare gli animali creati nei vari gruppi al resto della classe e invitare a comunicare l’identità dell’animale (la giraffa). Confrontare la struttura del corpo della giraffa con quella reale su foto o video e chiedere alla classe di individuare gli errori o “bug” commessi; individuare tra quelli creati l’esemplare più realistico. Al termine dell’attività, se gli animali creati sono molto diversi tra loro o alcuni hanno sembianze molto dissimili dalla giraffa, stimolare gli alunni a riflettere sul perché ciò è accaduto nonostante le istruzioni fossero identiche per tutti. I motivi più probabili sono: 1. i gruppi hanno commesso errori nella decodifica delle istruzioni (errori di esecuzione); 2. le istruzioni contenevano indicazioni imprecise o non sufficienti per arrivare al risultato desiderato (errori di scrittura). Sottolineare che le istruzioni di costruzione sono un tipo particolare di algoritmo e che un requisito essenziale di ogni algoritmo è di essere scritto in modo esatto per produrre il risultato che si desidera. Seconda attività Proseguire con le istruzioni per creare animali (gatto, coccodrillo, topolino) contenenti uno o più errori e assegnare un tempo definito (per esempio 10 minuti) per costruire gli animali con il materiale disponibile. Gli alunni non conoscono l’identità degli animali che dovranno realizzare seguendo le istruzioni. Al termine del lavoro ogni gruppo presenterà l’animale “buggato” e cercherà di indovinarne l’identità.

62


Coding - classe 2a

Di seguito la lista degli errori inseriti nelle istruzioni e le identità degli animali da realizzare. Animale misterioso A (gatto) 2. Crea una coda corta e spessa e attaccala a un’estremità del busto. 3. Crea sei zampe e attaccale sotto il corpo, tre da una parte e tre dall’altra. 4. Crea una testa rotonda, attacca sopra due orecchie grandi a forma di triangolo, gli occhi frontali e un piccolo muso. Animale misterioso B (coccodrillo) 2. Attacca al corpo due zampe spesse e corte, una per lato; all’estremità delle zampe attacca 5 dita sulle zampe anteriori e 4 sulle zampe posteriori. 3. Crea la testa con un muso lungo e la bocca aperta con denti numerosi e molto aguzzi; fai due piccoli occhi laterali e attaccali sulla punta del muso. Animale misterioso C (topolino) 2. Attacca su un lato del corpo una testa allungata con un becco. 3. Sulla parte superiore della testa attacca due orecchie grandi e appuntite; attacca due occhi ai lati della testa. Invitare a esaminare le istruzioni e chiedere ai singoli gruppi di rilevare i bug, di correggerli e infine di “aggiustare” l’animale per giungere alla versione corretta. Far seguire una seconda presentazione in cui i gruppi mostrano l’animale modificato e descrivono il processo di debugging svolto, illustrando gli errori presenti nelle istruzioni e come essi sono stati corretti. Nel caso qualche gruppo abbia difficoltà nella rilevazione degli errori e modifica dell’animale, gli altri gruppi potranno fornire il loro feedback. Far seguire una fase di rielaborazione in cui siano sottolineati i concetti chiave: 1. la rilevazione degli errori è una fase essenziale di ogni lavoro; tutte le volte che i risultati delle azioni non sono quelli che ci si aspetta, si deve ricontrollare il processo del lavoro. Chiedere agli alunni di raccontare un esempio personale che ricordano in cui hanno commesso errori e poi li hanno risolti (per esempio un comportamento che ha fatto arrabbiare i genitori) e portarli a riflettere nei casi specifici sulle probabili conseguenze derivanti dalla mancata correzione degli errori; 2. il requisito della correttezza formale di un algoritmo (informatico e non) e di ogni altra sequenza di istruzioni finalizzata a produrre un risultato.

Varianti Ogni gruppo sceglie un animale (approfondendo la sua struttura corporea), crea l’algoritmo di costruzione e vi inserisce deliberatamente alcuni errori; gli algoritmi sono quindi scambiati tra i gruppi che devono costruire l’animale, scoprire l’identità e trovare i bug. Al termine dell’attività ogni gruppo presenta l’oggetto comunicando la sua identità, illustra gli errori trovati e riceve un feedback dal gruppo che l’ha progettato. Si può inserire un approfondimento sugli animali trattati o chiedere agli studenti di organizzarsi in piccoli gruppi per ricercare informazioni attorno a sotto-argomenti (per esempio l’habitat, l’alimentazione, il comportamento ecc.). Si può riflettere con la classe immaginando come vivrebbero gli animali se avessero davvero il corpo errato: come si muoverebbero? Che difficoltà avrebbero? Quali vantaggi?

63


Coding - classe 2a

ANIMALI DA RIPROGRAMMARE 1. Segui le istruzioni e realizza l’animale segreto. Quindi rispondi alla domanda. Istruzioni per creare l’animale misterioso: 1. Formare un cilindro per realizzare il busto. 2. Realizzare quattro zampe molto lunghe, via via più sottili dalle cosce fino agli zoccoli. 3. Attaccare le zampe al busto. 4. Unire al lato posteriore del busto una coda sottile e lunga fino a metà zampa. 5. Creare il collo della stessa lunghezza delle zampe. 6. Attaccare, all’estremità libera del collo, una testa piccola, con il muso allungato e stretto, due orecchie corte e appuntite verso l’alto e due piccoli corni. Di che animale si tratta? .......................................................................................

2. D ividetevi in gruppi e seguite le istruzioni per realizzare i tre animali misteriosi. Quindi rispondete alle domande.

Istruzioni per creare l’animale misterioso A 1. Costruisci il corpo con la forma simile a un cilindro arrotondato e molto allungato. 2. Crea una coda corta e spessa e attaccala a un’estremità del busto. 3. Crea sei zampe e attaccale sotto il corpo, tre da una parte e tre dall’altra. 4. Crea una testa rotonda, attaccale sopra due orecchie grandi a forma di triangolo, gli occhi frontali e un piccolo muso. 5. Attacca al muso dei baffi sottili e lunghi. A quale animale assomiglia? ...................................................................................................................................... È possibile che le istruzioni contengano degli errori? Sì No Se sì, quali? .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

64


Coding - classe 2a

Istruzioni per creare l’animale misterioso B 1. Crea un corpo schiacciato e allungato che poggia a terra. 2. Attacca al corpo due zampe spesse e corte, una per lato; all’estremità delle zampe attacca 5 dita sulle zampe anteriori e 4 sulle zampe posteriori. 3. Crea la testa con un muso lungo e la bocca aperta con denti numerosi e molto aguzzi; fai due piccoli occhi laterali e attaccali sulla punta del muso. 4. All’altra estremità del corpo attacca una coda spessa e lunga come il corpo. 5. Attacca tante piccole creste a forma di triangolo sopra la testa, sulla schiena e sulla coda. A quale animale assomiglia? ...................................................................................................................................... È possibile che le istruzioni contengano degli errori? Sì No Se sì, quali? .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Istruzioni per creare l’animale misterioso C 1. Crea un corpo piccolo e di forma arrotondata. 2. Attacca su un lato del corpo una testa allungata con un becco. 3. Sulla parte superiore della testa attacca due orecchie grandi e appuntite e due occhi ai lati della testa. 4. Sulla parte posteriore del corpo attacca una coda lunga e sottile. 5. Attacca sotto il corpo quattro zampe sottili che terminano con 4 dita davanti e 5 dietro. A quale animale assomiglia? ...................................................................................................................................... È possibile che le istruzioni contengano degli errori? Sì No Se sì, quali? .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

3. O ra riscrivete in modo corretto le istruzioni che contenevano degli errori. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

65


Bisogni educativi speciali

Per una didattica inclusiva A cura di Raffaela Maggi, pedagogista clinico UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti) Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) sono alunni che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà comportamentali ma anche disagio e svantaggio socio-economico-linguistico-culturale e che dunque necessitano di “speciale attenzione”. La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 (entrambe del MIUR) suddividono i BES in tre aree specifiche: • alunni con disabilità certificata secondo la Legge 104/92; • alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati con la Legge 170/2010); • alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, come svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La normativa scolastica vigente invita tutte le scuole a mettere in atto, per studenti in difficoltà (temporanee o permanenti), il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti. Compito essenziale dell’insegnante è infatti conoscere “come apprende” l’alunno e, per fare ciò, deve mettere in atto una “osservazione intenzionale e finalizzata” (Piaget) con lo scopo di pianificare i successivi interventi didattico-pedagogici individualizzati e personalizzati. Didattica individualizzata

Didattica personalizzata

Modula la didattica, i tempi, gli strumenti rispetto alle caratteristiche dell’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze.

Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità e unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.

Attraverso la normativa più recente (Legge 170 per i Disturbi Specifici di Apprendimento, la Direttiva del 27 dicembre 2012, successiva Circolare n. 8 e note esplicative) ci si propone un nuovo “orientamento culturale” nell’ottica dell’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo del funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni” (D.M. 27/12/2012, p. 1). È chiara la finalità dei documenti di “demedicalizzare e sburocratizzare” l’intervento educativo nell’ottica del “successo formativo” di ciascuno. Lo strumento privilegiato per una didattica personalizzata diventa il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo non di declinare ciò che lo studente non sa fare, ma piuttosto di definire, documentare, monitorare e descrivere le strategie d’intervento più adatte e rispondenti allo stile apprenditivo dell’alunno. Per una maggiore chiarezza, la tabella della pagina successiva indica quale modello compilare per le diverse situazioni di “speciale attenzione”.

66


Bisogni educativi speciali

Alunni con disabilità Legge 104/92

Alunni con DSA Legge 170/2010

Alunni con altri BES Direttiva Ministeriale del 27/12/2012

PEI (Piano Educativo Individualizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. Tali alunni hanno diritto a un insegnante di supporto (D.P.R. 24/11/1994 ed eventualmente anche l’educativa del Comune di appartenenza).

PDP (Piano Didattico Personalizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. In esso vengono declinate le strategie e gli interventi didattici in forma collegiale e condivisa.

PDP per i BES, non obbligatorio ma se il consiglio di classe lo ritiene opportuno (cfr. nota del 22/11/2013) può risultare utile per la migliore gestione dei processi inclusivi. Indica se è prevista l’adozione di misure compensative e dispensative (per un determinato periodo o per l’intero anno scolastico) anche per quegli alunni senza specifica certificazione o relazioni da parte di esperti.

L’espressione “personalizzazione degli apprendimenti” è presente già negli articoli 33, 34 e 38 della nostra Costituzione. La Legge 53/2003, che va sotto il nome di “riforma Moratti”, all’art. 2 sottolinea che “è promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze, abilità generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro”.

Cosa dovrebbe fare l’insegnante? Una scuola inclusiva non dovrebbe mai lasciare soli i suoi insegnanti. Dunque sarebbe bene partire da una buona formazione, anche in raccordo con i CTI-CTS (Centri Territoriali per l’Inclusione e Centri Territoriali di Supporto) di riferimento; organizzare un Piano di Inclusione (PAI) insieme al GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) d’Istituto, utilizzando l’autonomia organizzativa e didattica (cfr. D.P.R. 275/99) in raccordo con altri servizi e con le famiglie, declinare il tutto nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Ci sono altri aspetti da considerare per migliorare il setting pedagogico: • gli spazi, gli ambienti e i tempi; • l’osservazione sistematica; • il rispetto dei diversi stili apprenditivi; • l’utilizzo di diversi stili “di insegnamento”; • la motivazione all’apprendere; • le modalità di gestione della classe, di aggregazione e lavoro degli studenti (peer education, cooperative learning, tutoring, didattica laboratoriale); • mezzi, strumenti e mediatori didattici; • predisposizione di ambienti di apprendimento formativo. Per gli alunni con BES si possono mettere in atto, in genere, indicazioni e suggerimenti ripresi dalla Legge 170/2010 sui DSA. Misure compensative

Misure dispensative

Si intende qualsiasi prodotto in grado di bilanciare un eventuale disturbo, riducendo gli effetti negativi. Esempi di Strumenti Compensativi: • tabelle dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri;

Dispensare non significa esentare ma piuttosto tener conto delle reali difficoltà dell’alunno e metterlo in condizione di sviluppare le funzioni e le abilità. Esempi di Misure Dispensative: • tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante adeguata organizzazione degli spazi e un flessibile raccordo tra insegnanti;

• tabella delle misure, tabella delle formule; • mappe anticipatorie e schemi riassuntivi; • linee del tempo; • flashcard; • illustrazioni e icone.

• assegnazione compiti a casa in misura ridotta; • possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine;

• schede operative a difficoltà graduale. 67


Bisogni educativi speciali

È importante ricordare che: • gli insegnanti devono consentire l’uso delle strategie compensative e svolgere un ruolo attivo, proponendo percorsi guidati finalizzati allo sviluppo dell’autonomia; • lo studente non ha necessariamente bisogno sempre di “compensare”, ma se si decide di farlo occorre scegliere le modalità adatte alle sue esigenze; • tutta la classe dovrebbe lavorare nelle stesse modalità per evitare che gli alunni con “speciale attenzione” si trovino a disagio; • di particolare importanza sono tutti gli aspetti legati alle emozioni, all’affettività, allo spirito di gruppo e alla condivisione di momenti formali e informali della quotidianità didattica.

Giorni di scuola presenta pagine semplificate da utilizzare con la classe come ripasso e consolidamento dei concetti chiave, oppure come strumento individuale per alunni con difficoltà.

68


Verifiche personalizzate Il momento delle verifiche, se non viene gestito in modo consapevole e attento da parte del docente, rischia di diventare uno spartiacque tra il successo e l’insuccesso formativo dei bambini. La personalizzazione dei percorsi, infatti, deve necessariamente includere anche le modalità con cui si osservano i livelli di conoscenze e abilità raggiunti. D’altra parte, anche i documenti ufficiali invitano ad adattare le verifiche sia all’interno dei PDP che dei PEI. Nel primo caso, per i bambini con DSA o per i bambini con BES per i quali si predispone un PDP, è opportuno compiere un’operazione di FACILITAZIONE delle verifiche. Nel secondo caso, quindi per i bambini con certificazione L104 potrebbe non essere sufficiente una facilitazione, ma potrebbe rendersi necessaria una SEMPLIFICAZIONE. La differenza tra le due operazioni è sostanziale: • quando si facilita, si va a graduare, scomporre, accompagnare le difficoltà poste dal compito o dal testo, senza toccare il carico cognitivo del compito stesso; • quando si semplifica, invece, si va a ridurre il testo, a modificarlo seguendo precisi accorgimenti, a ridurre le difficoltà del compito, spesso a cambiarlo completamente, in modo da renderlo più semplice. Nella guida si è voluto fornire ai docenti le versioni sia facilitata sia semplificata delle verifiche presenti nel testo per favorire l’inclusione di tutti i bambini cercando al contempo di alleggerire il sempre più pesante lavoro degli insegnanti. I numeri fino a 70 Libro verde – Matematica p. 96 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 70 p. 71

Divisioni Libro verde – Matematica p. 154 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 80 p. 81

p. 72 p. 73

Problemi Libro verde – Matematica p. 166 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 82 p. 83

p. 74 p. 75

Spazio e figure Libro verde – Matematica p. 175 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 84 p. 85

Addizioni e sottrazioni Libro verde – Matematica p. 122 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 76 p. 77

Relazioni, dati e previsioni Libro verde – Matematica p. 186 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 86 p. 87

Moltiplicazioni Libro verde – Matematica p. 141 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 78 p. 79

I numeri da 71 a 99 Libro verde – Matematica p. 98 • verifica facilitata • verifica semplificata Il 100 e oltre Libro verde – Matematica p. 105 • verifica facilitata • verifica semplificata

69


Verifiche personalizzate - classe 2a

I numeri fino a 70 1. Osserva e completa gli abachi con le cifre e con le palline.

da u

da

......... ........

......... ........

......... ........

da 1

da 4

da 2

u 8

da

u

u 0

u

u 7

2. Completa le sequenze con i numeri mancanti.

17

18

.........

.........

.........

34

.........

36

40

.........

38

.........

.........

25

24

.........

3. I nserisci i simboli maggiore (>) e minore (<).

39

36

24

14

49

50

40

38

70

4. Completa come nell’esempio.

2 da e 3 u = 23 20 + 3 = 23 4 da e 7 u =

......... .........

+

.........

=

.........

0 da e 6 u =

......... .........

+

.........

=

.........


Verifiche personalizzate - classe 2a

I NUMERI FINO A 70 1. OSSERVA E COMPLETA GLI ABACHI CON LE CIFRE E CON LE PALLINE.

da u

da

......... ........

......... ........

da 1

da 4

u 8

u

u 0

2. COMPLETA LE SEQUENZE CON I NUMERI MANCANTI.

17

18

.........

34

.........

36

14

.........

12

25

24

.........

3. I NSERISCI I SIMBOLI MAGGIORE (>) E MINORE (<).

39

36

24

14

49

50

4. COMPLETA COME NELL’ESEMPIO.

2 da e 3 u = 23

20 + 3 = 23

4 da e 7 u =

.........

40 +

0 da e 6 u =

.........

.........

.........

=

+6=

.........

.........

71


Verifiche personalizzate - classe 2a

I numeri da 71 a 99 1. Indica con una X il borsellino che contiene 90 centesimi.

2. Cerchia il numero minore.

34 98 70 52

• • • •

3. Cerchia il numero maggiore.

43 89 07 25

34 98 70 52

• • • •

43 89 07 25

4. Numera per 3 da 59 a 74.

59

+3

.......

.......

.......

.......

74

.......

.......

64

.......

.......

48

5. Numera per 2 da 54 a 64.

54

+2

.......

.......

6. Numera per 4 da 28 a 48.

28

+4

.......

.......

7. Completa secondo quanto indicato dall’operatore sulla freccia. + 10

59

–5 .......

+1 .......

– 10 .......

+4 .......

59

8. Completa con >, < e =.

77 72

67

73

6 da, 13 u

8 da, 3 u

38


Verifiche personalizzate - classe 2a

I NUMERI DA 71 A 99 1. INDICA CON UNA X IL BORSELLINO CHE CONTIENE 90 CENTESIMI.

2. CERCHIA IL NUMERO MINORE.

34 98 70 52

• • • •

3. CERCHIA IL NUMERO MAGGIORE.

43 89 07 25

34 98 70 52

• • • •

43 89 07 25

4. NUMERA PER 3 DA 5 A 17. +3

5

.......

.......

17

.......

5. NUMERA PER 2 DA 6 A 14. +2

6

.......

.......

14

.......

6. NUMERA PER 4 DA 3 A 19. +4

3

.......

.......

19

.......

7. C OMPLETA SECONDO QUANTO INDICATO DALL’OPERATORE SULLA FRECCIA. + 10

20

–5 .......

+1 .......

– 10 .......

16

8. COMPLETA CON >, < E =.

77

> 67

73

6 da, 13 u

8 da, 3 u

38 73


Verifiche personalizzate - classe 2a

Il 100 e oltre 1. Disponi la serie di numeri nell’ordine indicato.

24 • 56 • 13 • 78 • 65 • 80 • 34 • 17 • 47 • 52 • 21 • 39 Ordine crescente .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.......

151

.......

.......

Ordine decrescente .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

2. Completa le linee dei numeri.

.......

.......

.......

122

.......

.......

.......

.......

3. Scrivi il precedente e il successivo. .........

99

.........

.........

150

.........

.........

126

.........

.........

77

.........

4. Completa con >, < e =.

20

1 da

5 u

5 da

37

3 da, 8 u

4 da

40

30

4 da

68

60

5. Componi e scomponi.

3 da, 7 u = 8 da, 1 u = 74

.............................

.............................................................

............................

.............................................................

= 50 = 64


Verifiche personalizzate - classe 2a

IL 100 E OLTRE 1. DISPONI LA SERIE DI NUMERI NELL’ORDINE INDICATO.

24 • 56 • 13 • 78 • 47 • 52 • 21 • 39 ORDINE CRESCENTE .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

ORDINE DECRESCENTE .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

2. COMPLETA LA LINEA DEI NUMERI.

.......

.......

122

.......

.......

3. SCRIVI IL PRECEDENTE E IL SUCCESSIVO. .........

99

.........

.........

150

.........

4. COMPLETA CON >, < E =.

20

1 da (10)

37

3 da, 8 u (......)

40

4 da (......)

68

60

5. COMPONI E SCOMPONI.

3 da, 7 u = 8 da, 1 u =

.............................

.............................................................

............................

.............................................................

= 50 = 64 75


Verifiche personalizzate - classe 2a

Addizioni e sottrazioni 1. Calcola in colonna.

da u 2 3 + 5 1 =

da u 6 6 + 1 5 =

da u 3 7 + 4 5 =

da u 9 6 – 2 3 =

2. Metti in colonna e calcola.

71 + 28 = da u

36 + 6 =

97 – 73 =

da u

da u

3. Fai la tappa al 10 e calcola in riga come nell’esempio.

15 + 9 = 15 + 5 + 4 = 24

51 – 8 = ........

........

28 + 7 = ........

4. Osserva i bicchieri e completa.

• Quanti hanno la cannuccia? ........ • Quanti non hanno la cannuccia? ........ • Quanti sono i bicchieri in tutto? ........ 76

=

........

........

+

........

+

........

=

........


Verifiche personalizzate - classe 2a

ADDIZIONI E SOTTRAZIONI 1. CALCOLA IN COLONNA.

da u 3 7 + 4 5 =

da u 9 6 – 2 3 =

2. METTI IN COLONNA E CALCOLA.

36 + 6 = da u

97 – 73 = da u

3. FAI LA TAPPA AL 10 E CALCOLA IN RIGA COME NELL’ESEMPIO.

5+9= 5+5+4=

11 – 8 = .......

11 – 1 –

28 + 7 = ........

=

.......

28 +

........

+

........

=

.......

4. OSSERVA I BICCHIERI E COMPLETA.

• QUANTI HANNO LA CANNUCCIA? ......................................... • QUANTI NON HANNO LA CANNUCCIA? ........................ • QUANTI SONO I BICCHIERI IN TUTTO? ......................... 77


Verifiche personalizzate - classe 2a

Moltiplicazioni 1. Disegna 2 fragole in ogni coppetta, poi calcola. • In tutto le fragole sono:

Addizione + ........ + ........ + ........ = Moltiplicazione ........

........

×

=

........

.......

.......

2. Completa gli schieramenti e scrivi le moltiplicazioni.

4 2 4 × 2 = ..... 6 × ..... = .....

3 × ..... = .....

4 × ..... = .....

3. Colora il risultato corretto.

8 × 2 = 16

18

5 × 7 = 36

35

7 × 7 = 14

49

4 × 8 = 36

32

6 × 0 = 6

0

3 × 9 = 24

27

4. Scopri di quale tabellina si tratta e completa.

0

.........

.........

12

.........

5. S crivi i fattori mancanti in base al risultato.

5 × ........ 3 × ........ ........ × 4 ........ × 7 78

= 25 = 30 = 28 = 42

20

.........

28

.........

36

.........

6. M etti in colonna e calcola sul quaderno.

17 × 5 = 23 × 4 = 29 × 3 = 35 × 2 =

7. Completa.

× 6 8 10 6


Verifiche personalizzate - classe 2a

MOLTIPLICAZIONI 1. DISEGNA 2 FRAGOLE IN OGNI COPPETTA, POI CALCOLA. • IN TUTTO LE FRAGOLE SONO:

ADDIZIONE + ........ + ........ = ....... MOLTIPLICAZIONE ........

........

×

........

=

.......

2. COMPLETA GLI SCHIERAMENTI E SCRIVI LE MOLTIPLICAZIONI.

4

6

2

3 4×2=8 6 × ..... = .....

3 × ..... = .....

3. COLORA IL RISULTATO CORRETTO.

8 × 2 = 16

18

5 × 7 = 36

35

6 × 0 = 6

0

3 × 9 = 24

27

4. INDICA CON UNA X DI QUALE TABELLINA SI TRATTA, POI COMPLETA.

0

.........

.........

12

.........

20

.........

28

6

32

2

4

5. SCRIVI I FATTORI MANCANTI IN BASE AL RISULTATO.

........

= 25

........

= 30

........

× 4 = 28

6. METTI IN COLONNA E CALCOLA SUL QUADERNO.

17 × 5 =

23 × 4 =

35 × 2 = 79


Verifiche personalizzate - classe 2a

Divisioni 1. Completa i disegni e scrivi la divisione adatta.

9:

..........

=

..........

..........

:

=

..........

..........

2. Esegui le divisioni.

3. Esegui le divisioni e completa.

21 : 7 = ........ 36 : 9 = ........ 50 : 5 = ........ 64 : 8 = ........

64 : 8 = 30 : 3 = 43 : 5 =

........

resto resto resto

........ ........

........ ........ ........

4. Indica se le frasi sono vere (V) o false (F). • Il doppio di 12 è 20.

V

F

• Il triplo di 10 è 30.

V

F

• La terza parte di 12 è 4. V

F

5. Completa come nell'esempio.

:7 28

..........

4

42

×7

×6

..........

6

35

.......

×7

3

:5

..........

6. Cerchia in blu i numeri pari e in rosso i numeri dispari.

2 80

20 31

5

11 73

34

.......

26 98


Verifiche personalizzate - classe 2a

DIVISIONI 1. COMPLETA I DISEGNI E SCRIVI LA DIVISIONE ADATTA.

6:

..........

=

8:

..........

..........

=

..........

2. ESEGUI LE DIVISIONI.

3. ESEGUI LE DIVISIONI E COMPLETA.

21 : 7 = ........ 36 : 9 = ........ 50 : 5 = ........

25 : 8 = ........ 10 : 3 = ........ 23 : 5 = ........

RESTO RESTO RESTO

........ ........ ........

4. INDICA SE LE FRASI SONO VERE (V) O FALSE (F). • IL DOPPIO DI 12 È 20.

V

F

• IL TRIPLO DI 10 È 30.

V

F

5. C OMPLETA COME NELL'ESEMPIO.

:7 28

..........

4

42

×7

×6

..........

6

35

.......

×7

:5

3

....... ..........

6. CERCHIA IN BLU I NUMERI PARI E IN ROSSO I NUMERI DISPARI.

2

20 31

5

11

34 81


Verifiche personalizzate - classe 2a

Problemi 1. Leggi, colora l'operazione adatta e risolvi sul quaderno.

a) L a mamma compra 10 panini a € 2 ognuno. Quanti euro spende in tutto? 2 + 10 =

b) L oris ha visto in un cespuglio 6 api e 12 farfalle. Quanti sono in tutto gli insetti?

2 × 10 =

12 – 6 =

10 : 2 =

12 × 6 =

12 + 6 =

2. L eggi e sottolinea la domanda, poi scrivi i dati nei quadratini e segna con X il dato inutile. Infine risolvi.

a) N ella cassetta ci sono 4 forchette, 5 banane e 8 albicocche. Quanti sono i frutti? .......

.......

b) D ario ha 36 mirtilli e 28 more. Sistema i mirtilli in 4 piattini uguali. Quanti mirtilli mette in ogni piatto?

.......

Operazione: ........................................ = .......... Risposta: .....................................................................

.......

.......

.......

Operazione: ........................................ = .......... Risposta: .....................................................................

3. Inventa un problema con l'operazione e i dati indicati, poi risolvilo.

21 : 7 = .................................................................................................. .................................................................................................. .................................................................................................. .................................................................................................. .................................................................................................. ..................................................................................................

82

21

fragole

7

cestini

?

...................................................................

Operazione: 21 : 7 = .................................. Risposta: .....................................................................


Verifiche personalizzate - classe 2a

PROBLEMI 1. LEGGI, COLORA L'OPERAZIONE ADATTA E RISOLVI SUL QUADERNO.

A) L A MAMMA COMPRA 10 PANINI A € 2 OGNUNO. QUANTI EURO SPENDE IN TUTTO? 2 + 10 =

2 × 10 =

B) L ORIS HA VISTO IN UN CESPUGLIO 6 API E 4 FARFALLE. QUANTI SONO IN TUTTO GLI INSETTI? 4+6=

4×6=

2. L EGGI E SOTTOLINEA LA DOMANDA, INDICA CON UNA X IL DATO INUTILE E RISOLVI.

ELLA CASSETTA CI SONO N 4 FORCHETTE, 5 BANANE E 2 ALBICOCCHE. QUANTI SONO I FRUTTI? 4

5

2

OPERAZIONE: ........................................ = ......... RISPOSTA: ....................................................................

3. D OPO AVER OSSERVATO L’IMMAGINE, INVENTA UN PROBLEMA CON L’OPERAZIONE E I DATI INDICATI, POI RISOLVILO. ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................

8:2= OPERAZIONE: 8 : 2 = ................................................. RISPOSTA: .................................................................................. 83


Verifiche personalizzate - classe 2a

Spazio e figure 1. Collega i nomi alle figure corrispondenti.

cono • sfera • cubo • piramide

triangolo • rettangolo • cerchio • quadrato 2. Scrivi C se la linea è curva, M se è mista, S se è spezzata.

.......

.......

.......

.......

.......

.......

3. Colora solo le figure e gli animali che sono divisi in parti simmetriche.

4. T raccia gli assi di simmetria dove è possibile.

84

5. Completa in modo simmetrico.


Verifiche personalizzate - classe 2a

SPAZIO E FIGURE 1. COLLEGA I NOMI ALLE FIGURE CORRISPONDENTI.

CONO • SFERA • CUBO

TRIANGOLO • RETTANGOLO • CERCHIO • QUADRATO 2. SCRIVI C SE LA LINEA È CURVA, M SE È MISTA, S SE È SPEZZATA.

.......

.......

.......

3. C OLORA SOLO LE FIGURE E GLI ANIMALI CHE SONO DIVISI IN PARTI SIMMETRICHE.

4. TRACCIA L'ASSE DI SIMMETRIA.

5. COMPLETA IN MODO SIMMETRICO.

85


Verifiche personalizzate - classe 2a

Relazioni, dati e previsioni 1. Leggi e colora la risposta adatta. • Per sapere se hai preso abbastanza farina per la torta misuri:

il peso

la lunghezza

• Utilizzi:

il righello

la bilancia

2. O sserva l'orologio e scrivi che ore sono.

4. I ndica con una X l'affermazione corretta. • Un’ora vale 60 minuti.

Certo

Possibile

Impossibile

• Un problema si può risolvere

in 10 minuti. Sono le ore ............. e 15 minuti.

Certo

4. O sserva l'istogramma sui luoghi di vacanza preferiti e cerchia il dato con più preferenze.

Legenda:

Possibile

Impossibile

5. M etti in relazione nel modo corretto. è maggiore di

= 1 preferenza

6 da

55

6. Osserva e rispondi.

=4 • Se 8 amici vogliono bere un

sui monti 86

al mare

in città

bicchiere di spremuta ciascuno, quante caraffe occorrono? ..........


Verifiche personalizzate - classe 2a

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI 1. LEGGI E COLORA LA RISPOSTA ADATTA. • PER SAPERE SE HAI PRESO ABBASTANZA FARINA PER LA TORTA

MISURI: IL PESO

LA LUNGHEZZA

2. O SSERVA L'OROLOGIO E SCRIVI CHE ORE SONO.

3. I NDICA CON UNA X L'AFFERMAZIONE CORRETTA.

UN’ORA VALE 30 MINUTI. UN’ORA VALE 60 MINUTI. UN’ORA VALE 100 MINUTI. SONO LE ORE ............. E 15 MINUTI. 4. O SSERVA L'ISTOGRAMMA SUI LUOGHI DI VACANZA PREFERITI E CERCHIA IL DATO CON PIÙ PREFERENZE.

LEGENDA:

= 1 PREFERENZA

5. OSSERVA E RISPONDI.

=4 • SE 8 AMICI VOGLIONO

BERE UN BICCHIERE DI SPREMUTA CIASCUNO, QUANTE CARAFFE OCCORRONO? ................

SUI MONTI

AL MARE

IN CITTÀ 87


SCHEDARIO DI CLASSE SECONDA MATEMATICA

SCIENZE

Scheda 1 Scheda 2 Scheda 3 Scheda 4 Scheda 5 Scheda 6 Scheda 7 Scheda 8 Scheda 9 Scheda 10 Scheda 11 Scheda 12 Scheda 13 Scheda 14 Scheda 15 Scheda 16 Scheda 17 Scheda 18 Scheda 19 Scheda 20 Scheda 21 Scheda 22 Scheda 23 Scheda 24 Scheda 25

Scheda 26 Scheda 27 Scheda 28 Scheda 29 Scheda 30 Scheda 31 Scheda 32 Scheda 33 Scheda 34

88

I numeri da 0 a 99 Cento con il multibase Forma 100... in autobus Salti speciali Problemi... in pizzeria Super problemi... di viaggio Pizze gustose Disegna gli schieramenti Super allenamento Pasticcini sui vassoi Raggruppamenti in spiaggia Disegna gli oggetti In pasticceria Parti Simmetriche Disegna in modo simmetrico Domande inutili Dati inutili Dati mancanti Il procedimento esatto Scrivi il testo Problemi di... altezza Monete e acquisti Berretti e t-shirt Parole speciali W lo sport!

Viventi e non viventi La nascita di un piccolo tigrotto La nascita di un pinguino Animali a... puntini! Noi e le piante Il viaggio dei semi Conosci i materiali Gioca con la sabbia Che cos’è l’acqua?


Scheda 1 – classe 2a - MATEMATICA

I NUMERI DA 0 A 99 1. Forma in tanti modi il numero scritto nel riquadro usando solo decine. 40

70

90

20 + 20

......

+ ......

......

+ ......

10 + ......

......

+ ......

......

+ ......

......

+ ......

......

+ ......

......

+ ......

......

+ ......

......

+ ......

......

+ ......

2. Osserva gli esempi e poi completa secondo l’indicazione delle frecce. aggiungi 1 u

aggiungi 1 da

aggiungi 4 u

aggiungi 4 da

18 19

18

28

18 22

18

58

53

......

72

......

0

......

37

......

66

......

47

......

58

......

42

......

42

......

40

......

63

......

55

......

3. Scrivi il numero precedente e il numero successivo. ......

78 ......

......

92 ......

......

55 ......

......

31 ......

......

49 ......

......

88 ......

......

65 ......

......

47 ......

4. Scopri l’operatore e completa. .....

50

.....

57 .....

79

..... .......

.....

71

..... .......

..... .......

..... .......

..... .......

..... .......

..... .......

.....

..... .......

99

....... ..... .......

23 89


Scheda 2 – classe 2a - MATEMATICA

CENTO CON IL MULTIBASE 1. R egistra sull’abaco le quantità rappresentate con il materiale multibase, poi scrivi il numero in lettere.

......................................................................................................................................

......................................................................................................................................

......................................................................................................................................

90

h

da

u

..............

..............

..............

h

da

u

..............

..............

..............

h

da

u

..............

..............

..............


Scheda 3 – classe 2a - MATEMATICA

FORMA 100‌ IN AUTOBUS 1. In ogni fila colora le coppie di numeri che formano cento.

26

50

41

50

75

69

35

25

100

39

19

81

54

100

15

75

35

65

100

100

2. Cerchia soltanto le coppie di furgoni che possono entrare nel parcheggio.

100

1 da e 0 u

5 u e 6 da

5 da e 8 u

0 u e 9 da

3 da e 4 u

2 u e 4 da

91


Scheda 4 – classe 2a - MATEMATICA

SALTI SPECIALI 1. Colora le pietre della numerazione rispettando il comando dato dalla freccia.

• La freccia dice: + 2 90

95 98

93 92

94

96

100 95

104

106

102

107

110

103 108

• La freccia dice: + 4 116 120 124 132 136 140 110 102 134 144 100 104 108 112 117 128 139 148

• La freccia dice: – 2 130

131

150

134 139 142 143

132

133

136 138

144 147 148 146 140

• La freccia dice: – 3 142 92

144 148 154 160 145 151 157

159

163 166

167

169


Scheda 5 – classe 2a - MATEMATICA

PROBLEMI... IN PIZZERIA 1. Leggi il testo dei problemi e risolvi. 1) I eri sera, nella pizzeria “Bella Napoli” sono state preparate 15 pizze al prosciutto, 20 pizze “Margherita” e 10 pizze ai frutti di mare. Quante pizze sono state servite ai tavoli?

• Operazione: • Risposta:

......... ....... ......... ....... ......... = .........

......................................................................................................................................................................................

2) Il cuoco Agostino ha cucinato il pesce per una comitiva di amici. Ha servito 10 piatti di pesce alla griglia, 5 piatti di pesce fritto e 6 piatti di pesce al forno. Quanti piatti di pesce ha cucinato Agostino?

• Operazione: • Risposta:

......... ....... ......... ....... ......... = .........

......................................................................................................................................................................................

3) Nella sala della pizzeria ci sono 25 persone già sedute al tavolo e devono ancora arrivare 8 persone. Quante persone ci saranno sedute al tavolo?

• Operazione: • Risposta:

......... ....... ......... = .........

......................................................................................................................................................................................

93


Scheda 6 – classe 2a - MATEMATICA

SUPER PROBLEMI... DI VIAGGIO 1. Leggi e risolvi. 1) U na comitiva di persone si sta preparando per una gita al lago. Sul primo pullman salgono 48 persone, cioè 5 in più del secondo. Quante persone sono salite sul secondo pullman?

• Operazione: • Risposta:

......... ....... ......... = .........

......................................................................................................................................................................................

2) A lla prima sosta in autostrada, si recano al bar 39 persone. Di queste, 16 ordinano il caffè, mentre le altre prendono una bibita. Quante persone bevono la bibita?

• Operazione: • Risposta:

......... ....... ......... = .........

......................................................................................................................................................................................

3) A rrivati al lago, il gruppo di 91 persone si organizza per il pranzo. Alcuni vanno a mangiare in pizzeria, 50 persone vanno al ristorante a mangiare il pesce. Quante persone mangeranno in pizzeria?

• Operazione: • Risposta:

......... ....... ......... = .........

......................................................................................................................................................................................

94


Scheda 7 – classe 2a - MATEMATICA

PIZZE GUSTOSE 1. Leggi e completa.

Gustavo sistema le pizzette appena sfornate sui vassoi. Aiutalo • lla fornaio contarle, in ogni schieramento.

– Le file sono 4.

– Le file sono .....................................................

– Le righe sono 3.

– Le righe sono ...............................................

– Le pizzette sono: (4  ;  3) 3 ......................

– Le pizzette sono: ( ............ ; ............ ) 3 ......................

– Le file sono .....................................................

– Le file sono .....................................................

– Le righe sono ...............................................

– Le righe sono ...............................................

– Le pizzette sono:

– Le pizzette sono:

(..............  ;  ..............) 3 ......................

(..............  ;  ..............) 3 ...................... 95


Scheda 8 – classe 2a - MATEMATICA

DISEGNA GLI SCHIERAMENTI 1. R appresenta le moltiplicazioni con gli schieramenti e scrivi i risultati. Segui l’esempio

96

3 × 4 = 12

2 × 5 = ........

2 × 2 = ........

7 × 4 = ........

5 × 3 = ........

6 × 2 = ........

9 × 2 = ........

3 × 8 = ........

7 × 5 = ........


Scheda 9 – classe 2a - MATEMATICA

SUPER ALLENAMENTO 1. Inserisci il segno corretto: + oppure ×. 8

4 = 32

7

5 = 35 9

0=0

8

5 = 40

7

8 = 15 6

1=6

8

6 = 14

9

9 = 81 8

0=8

8

7 = 56

9

9 =18 7

1=7

2. Colora il risultato esatto. 8 × 6 = 48

24

46

9 × 4 = 26

36

34

9 × 7 = 64

63

36

7 × 6 = 44

48

42

7 × 8 = 49

54

56

8 × 9 = 72

81

64

6 × 9 = 45

48

54

5 × 9 = 50

55

45

9

10

3. Completa le tabelle. × 0

1

2

3

4

5

× 6

6

6

7

7

8

8

9

9

10

10

7

8

97


Scheda 10 – classe 2a - MATEMATICA

PASTICCINI SUI VASSOI 1. Leggi ed esegui.

• Prova a mettere un ugual numero di pasticcini su ogni vassoio.

– I pasticcini sono ....... – I vassoi sono ....... – In ogni vassoio c’è lo stesso numero di pasticcini? SÌ NO – In ogni vassoio ci sono ....... pasticcini. – Sono avanzati ....... pasticcini. 2. Ora completa la tabella. NUMERO PASTICCINI DA DISTRIBUIRE ......................................

98

NUMERO VASSOI

NUMERO PASTICCINI IN OGNI VASSOIO

NUMERO PASTICCINI AVANZATI (RESTO)

......................................

......................................

......................................


Scheda 11 – classe 2a - MATEMATICA

RAGGRUPPAMENTI IN SPIAGGIA I bambini giocano in spiaggia con i salvagenti. Devono raggrupparli velocemente formando gruppi da 6 salvagenti. 1. Racchiudi con una linea ogni gruppo e poi completa.

• Numero salvagenti:

• Numero salvagenti in ogni gruppo:

.......

.......

NUMERO GRUPPI

NUMERO SALVAGENTI NON RAGGRUPPATI

1° RAGGRUPPAMENTO

1

18 – 6 = ..............

2° RAGGRUPPAMENTO

..............

...................................... = ..............

3° RAGGRUPPAMENTO

..............

...................................... = ..............

• Alla fine si sono formati gruppi di salvagenti. • Non hai raggruppato salvagenti. • Hai eseguito una nuova operazione: .......

.......

(18 ; 6) divisione (3 ; 0) (18 ; 6) ........... :  ........... (3 ; 0) 99


Scheda 12 – classe 2a - MATEMATICA

DISEGNA GLI OGGETTI 1. Completa con i disegni. Segui l’esempio. TRE IN PIÙ

OGGETTI

• P er calcolare il triplo di un numero devo

IL TRIPLO

...................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................... .

100


Scheda 13 – classe 2a - MATEMATICA

IN PASTICCERIA 1. Osserva la vetrina dei dolci e completa.

Marta compera

Lucia compera

Quanto spende?

Quanto spende?

€2

.............

.................

.............

.............

..................

Chi ha speso di più? ................................................................................................................ Quanto di più? .............................................................................................................................. La mamma compera 4 pasticcini. Quanto spende? Se paga con un biglietto da 20 euro, quanto riceve di resto?

€ 20

.............

.............

.............

.............

101


Scheda 14 – classe 2a - MATEMATICA

PARTI SIMMETRICHE 1. Osserva le figure e, dove è possibile, dividi la metà con un’asse di simmetria.

Le linee che hai tracciato dividono i disegni in due parti simmetriche.

102


Scheda 15 – classe 2a - MATEMATICA

DISEGNA IN MODO SIMMETRICO 1. Completa le figure in modo simmetrico utilizzando il righello.

103


Scheda 16 – classe 2a - MATEMATICA

DOMANDE INUTILI 1. Leggi e indica con una X le domande a cui puoi rispondere.

• Nel frigorifero ci sono 6 yogurt alla pesca e 10 ai frutti di bosco. Domande: Quanti yogurt alla banana ci sono in tutto? Quanti sono in tutto gli yogurt? Dopo la merenda dei bambini, quanti yogurt restano? Qual è la differenza tra il numero degli yogurt ai frutti di bosco e quello degli yogurt alla pesca?

ci sono 12 api. Ben presto • Nell’alveare 3 decidono di uscire per andare tra i fiori in cerca di nettare.

Domande: Quanti sono tutti i fiori? Quante api restano? Qual è la differenza tra il numero delle api che escono e quello delle api che rimangono?

104


Scheda 17 – classe 2a - MATEMATICA

DATI INUTILI 1. I n questi problemi un dato è inutile. Scopri qual è e cerchialo, poi risolvi il problema che vuoi tu.

1. Nel prato della scuola crescono 5 pini. Ieri, nascoste tra l’erba, c’erano 10 violette; questa mattina sono sbocciate anche 14 margherite bianche. Quanti sono i fiori nel prato?

• Risolvo il problema n°

............

Dati ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................

• Operazione:

........................................................................

..........................................................................................................

• Risposta:

.................................................................................

2. Carlo e il suo papà sono nel bosco da 2 ore a raccogliere funghi. Il papà nel suo cestino ha 21 funghi, mentre Carlo nel suo ne ha 7. Quanti funghi dovrebbe trovare Carlo per avere lo stesso numero di funghi che ha il suo papà?

..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... .....................................................................................................

105


Scheda 18 – classe 2a - MATEMATICA

DATI MANCANTI 1. Q uesti problemi non si possono risolvere perché manca un dato. Scoprilo e scrivilo nei puntini.

ha 4 anni più del fratellino. • Sonia Quanti anni ha Sonia? Dato mancante: .......................................................... .......................................................................................................

vuole preparare i biscotti • Lapermamma la festa di compleanno di Michele. Usa 3 confezioni di uova. Calcola il numero totale delle uova che la mamma ha adoperato.

Dato mancante: ................................................................ ............................................................................................................

106


Scheda 19 – classe 2a - MATEMATICA

IL PROCEDIMENTO ESATTO 1. Leggi i problemi e indica con una X il procedimento che ritieni più adatto.

scrivania della maestra ci sono 24 quaderni a righe e 18 quaderni a • Sulla quadretti. Per calcolare la differenza tra i due numeri: devo sommare il n. dei quaderni a righe a quello dei quaderni a quadretti; devo sottrarre dal n. dei quaderni a righe il n. dei quaderni a quadretti; devo sottrarre dal n. dei quaderni a quadretti il n. dei quaderni a righe.

due vassoi di pasticcini. Nel primo ci sono 14 pasticcini alla crema, • Cinelsono secondo ci sono 16 pasticcini al cioccolato. Per calcolare il numero totale di pasticcini:

devo sottrarre dal n. dei pasticcini al cioccolato il n. dei pasticcini alla crema; devo sommare il n. dei pasticcini alla crema al n. dei pasticcini al cioccolato; devo moltiplicare il n. dei pasticcini per il n. dei vassoi.

107


Scheda 20 – classe 2a - MATEMATICA

SCRIVI IL TESTO 1. Osserva i disegni, scrivi tu il testo dei problemi e poi risolvi. IN PALESTRA

Testo: ................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Operazione: .................................................................................................................................................................................. Risposta: ........................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

IN PISCINA

Testo: ................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Operazione: .................................................................................................................................................................................. Risposta: ........................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

108


Scheda 21 – classe 2a - MATEMATICA

PROBLEMI DI... ALTEZZA 1. Leggi e rispondi.

• Marco è più alto di Paolo, Paolo è più alto di Claudio. Chi è il bambino più alto dei tre? .................................................................................................................... Chi è il bambino meno alto dei tre? .............................................................................................................

• Il palazzo rosso è alto 7 piani, 2 in più del palazzo blu. Il palazzo verde è alto 4 piani, 1 in meno del palazzo blu. Qual è il palazzo più alto? ........................................................................................................................................ Qual è il palazzo più basso? ...................................................................................................................................

• Nel giardino di Simone ci sono tre alberi: un pino, una quercia e una be­tulla. Il pino è meno alto della quercia, la quercia è più alta della betulla e la be­tulla è meno bassa del pino. Scrivi in ordine “crescente” di altezza i nomi dei tre alberi. .......................................; ......................................; .........................................

109


Scheda 22 – classe 2a - MATEMATICA

MONETE E ACQUISTI 1. Leggi, osserva e completa.

• Nel tuo portafoglio hai le seguenti monete: • Cerchia tutti gli oggetti che puoi acquistare. quadernone 1 euro e 50 centesimi

matita 70 centesimi

raccoglitore 3 euro

temperino 2 euro

• Andrea possiede le seguenti monete: • indica con una X tutto quello che può comprare. gelato: 1 euro e 50 centesimi

panino: 3 euro e 50 centesimi

patatine: 1 euro e 20 centesimi

brioche: 0 euro e 80 centesimi

• Sara possiede nel suo portafoglio le seguenti monete. Qual è il totale? ............. • Disegna le monete che mancano per raggiungere 5 euro. 110


Scheda 23 – classe 2a - MATEMATICA

BERRETTI E T-SHIRT 1. Leggi le indicazioni e inserisci gli elementi di U al posto giusto. U=

1

2

3

4

5

6

8

7

PROPRIETÀ Avere il berretto. Avere la t-shirt blu.

• •

Avere il berretto

U

Avere il berretto e la t-shirt blu

Avere la t-shirt blu

2. Ora leggi le affermazioni e indica se sono V (vere) o F (false). Tutti i bambini hanno il berretto.

V

F

Non tutti i bambini hanno la t-shirt blu.

V

F

Alcuni bambini non hanno il berretto e non hanno la t-shirt blu.

V

F

Nessun bambino non ha il berretto.

V

F

Alcuni bambini non hanno il berretto.

V

F

Nessun bambino non ha la t-shirt blu.

V

F 111


Scheda 24 – classe 2a - MATEMATICA

PAROLE SPECIALI 1. Leggi ed esegui.

• Colora un mazzo di fiori. • Colora ciascun mazzo di fiori. • Colora tutti i mazzi di fiori. • Colora ciascun fiore di un mazzo. 2. O ra osserva ogni serie di bicchieri e scrivi se l’affermazione è V (vera) o F (falsa).

• Ogni bicchiere ha cannuccia e ombrellino. • Alcuni bicchieri hanno cannuccia e ombrellino. • Non tutti i bicchieri hanno la cannuccia.

• Ogni bicchiere ha cannuccia e ombrellino. • Alcuni bicchieri hanno cannuccia e ombrellino. • Non tutti i bicchieri hanno la cannuccia. 112

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F


Scheda 25 – classe 2a - MATEMATICA

W LO SPORT! 1. O sserva il grafico che raccoglie i dati di un’indagine svolta in una classe

seconda, che riguarda lo sport preferito dagli alunni. Ogni rettangolino corrisponde a un bambino; ogni bambino ha espresso una sola preferenza.

CALCIO

PALLAVOLO

BASKET

NUOTO

DANZA

JUDO

2. Ora completa la tabella e poi rispondi.

NUMERO BAMBINI

CALCIO

PALLAVOLO

BASKET

NUOTO

DANZA

JUDO

....................

....................

....................

....................

....................

....................

• Qual è lo sport preferito dalla classe? sport che hanno ricevuto lo stesso numero di preferenze? • CiSe sono sì, quali? • Quanti sono in tutto i bambini che hanno partecipato all’indagine? • Si dice che lo sport pallavolo è la moda della nostra indagine.

...................................................................................................

........................................................................................................................................................................ .................

113


Scheda 26 – classe 2a - SCIENZE

VIVENTI E NON VIVENTI 1. Inserisci nella tabella il nome degli elementi disegnati.

..........................................................................................

Viventi .......................................................................................... ..........................................................................................

Non .......................................................................................... viventi .......................................................................................... ..........................................................................................

2. Disegna nel reticolo gli elementi indicati, poi rispondi. Occhiali (A; 1) Abete (D; 2) Gatto (B; 2) Grembiule (C; 1) Quaderno (A; 2) Serpente (D; 1) Forbici (B; 1) Grano (C; 2)

A

B

C

D

1

2

Quanti esseri viventi? ...................... Quanti non viventi? ...................... 3. Indica le caratteristiche di un ESSERE VIVENTE. Un essere vivente ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

114


Scheda 27 – classe 2a - SCIENZE

LA NASCITA DI UN PICCOLO TIGROTTO 1. C ompleta il testo inserendo negli spazi le parole opportune, scegliendole tra quelle date.

allatta

• due • partoriti • cacciare

Le tigri nascono in cucciolate di .......................... – sei piccoli. Vengono ...................................... da mamma tigre che poi li ...................................... fino a otto settimane di vita. I piccoli restano con la madre per due-tre anni perché non sono in grado di ...................................... da soli. 2. C erchia solo gli animali che vengono partoriti dalla loro mamma, come le tigri. GALLINA

DELFINO

RONDINE

MUCCA ELEFANTE

COCCODRILLO

3. C ollega con una freccia ogni piccolo alla sua mamma.

RANA

CANE

CAVALLO

SERPENTE LEONE

Gli animali che si formano e crescono nel corpo della madre fino alla nascita e poi vengono allattati sono mammiferi!

115


Scheda 28 – classe 2a - SCIENZE

LA NASCITA DI UN PINGUINO 1. Completa il testo inserendo in modo opportuno le parole date. schiude

• cova • uovo • femmina

All’inizio dell’inverno, la ........................................ del pinguino imperatore depone un solo ........................................ sulla terraferma. Il maschio ........................................ l’uovo sui piedi per circa 64 giorni. Quando l’uovo si ........................................, il piccolo resta al caldo sui piedi del padre. Gli animali che si riproducono deponendo le uova si chiamano ovipari.

2. C erchia i nomi degli animali che, come i pinguini, nascono da un uovo deposto dalla madre.

GALLINA ZEBRA AQUILA FOCA 116

CONIGLIO GIRAFFA

TARTARUGA BALENA

TACCHINO GATTO

ANATRA ORSO

TOPO GABBIANO LEPRE LUCERTOLA


Scheda 29 – classe 2a - SCIENZE

ANIMALI A... PUNTINI! 1. U nisci tutti i puntini da 1 a 50 e otterrai due amici animali che conosci bene. Colorali, poi completa i testi.

Il ........................................ è un ........................................ vivente, vive nelle nostre .......................................... oppure libero nei giardini e per le campagne. Il gatto ha ............................................. zampe, il suo corpo è ricoperto di ............................................. e nasce da mamma .................................................. .

Questo è un ................................................., per muoversi ......................................... e ha il corpo ricoperto di ........................................ lucide. Si nutre di .................................................. ed è perciò un ................................................. . Vive nei prati e nei boschi, spesso si nasconde tra i .................................................. . 117


Scheda 30 – classe 2a - SCIENZE

NOI E LE PIANTE 1. O sserva i disegni e completa le frasi. 1. Le ............................................... tengono fermo il terreno.

2. C on il legno del ............................................... e dei .............................................. si costruiscono mobili.

3. S ia cotte che crude, mangiamo le ........................................................ .

4. Le ........................................................... purificano l’aria.

5. P er preparare una buona macedonia la cuoca usa i ............................................................. .

6. C on il ......................................... macinato si ottiene la ......................................... per il pane. Con l’ .......................... si prepara il vino. Tutte le parti della pianta sono utili!

118


Scheda 31 – classe 2a - SCIENZE

IL VIAGGIO DEI SEMI 1. Collega, dopo aver letto con attenzione, ogni frase alla giusta vignetta.

• Le piante riescono a disperdere i loro semi in tanti modi: ALCUNI SEMI VENGONO TRASPORTATI DAL MARE

ALTRI SEMI VENGONO TRASPORTATI DAL VENTO

ALCUNE PIANTE LANCIANO I LORO SEMI LONTANO

I SEMI ATTACCATI AI NOSTRI ABITI E AL PELO DEGLI ANIMALI VENGONO DISPERSI LONTANO

soprattutto gli insetti a diffondere i semi da un fiore all’altro, volando • Sono di fiore in fiore alla ricerca del polline, una polverina giallastra. 2. Colora il riquadro esatto. … il trasporto di polline da un fiore all’altro. L’impollinazione è…

… la trasformazione di un fiore in un frutto. 119


Scheda 32 – classe 2a - SCIENZE

CONOSCI I MATERIALI 1. P rocurati gli oggetti illustrati e scrivi di quale materiale sono fatti, scegliendo tra quelli proposti.

PLASTICA

LEGNO

.......................................

METALLO

VETRO

.......................................

.......................................

CARTA

.......................................

.......................................

2. O ra trascrivi i nomi dei materiali, poi completa la tabella indicando le proprietà di ciascuno con una X.

MATERIALE

120

SI PIEGA

CAMBIA FORMA

SI SPEZZA


Scheda 33 – classe 2a - SCIENZE

GIOCA CON LA SABBIA 1. E segui seguendo le istruzioni e colora i riquadri corretti.

• Prendi della sabbia e mettila in un contenitore. Prende la forma del contenitore? Sì

• Versa la sabbia sul tavolo.

No

Si comporta come l’acqua spargendosi dappertutto? Sì La sabbia è

non è

No

un liquido. Prende la forma del contenitore

ma non si espande se la rovesci.

• La sabbia è un

liquido

solido .

Se la osservi con una lente vedrai che è formata da tanti piccoli… granelli solidi. goccioline liquide.

2. Scrivi il nome di altre sostanze che si comportano come la sabbia. ....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

....................................................

121


Scheda 34 – classe 2a - SCIENZE

CHE COS’È L’ACQUA? 1. Leggi le frasi e completale colorando la parola adatta.

• Nel mare e negli oceani l’acqua è allo stato… gassoso

liquido

solido

• Un ghiacciaio di montagna è formato da acqua allo stato… liquido

solido

gassoso

solido

gassoso

liquido

• Nelle nuvole c’è acqua allo stato…

2. Collega ogni disegno alla parola giusta.

gassoso

liquido

solido

3. Inserisci le seguenti parole nel giusto recinto. mare

• vapore • pioggia • neve • ghiaccio • nebbia

STATO LIQUIDO

STATO SOLIDO

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

STATO GASSOSO ....................................................... .......................................................

122


Programmazione - classe 3a

Il sussidiario delle discipline Competenza chiave europea: Competenza matematica e competenze base in scienze e tecnologia. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).

MATEMATICA Unità didattica 1: I primi giorni di scuola Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 148-149 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale • Affronta problemi con strategie diverse Obiettivi di apprendimento

• Eseguire operazioni con i numeri naturali • Individuare nel quotidiano situazioni problematiche da esprimere e risolvere Attività proposte

• Problemi con più operazioni: utilizzo di schemi e rappresentazioni che si prestino a sintetizzare il procedimento risolutivo

Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Eseguire le quattro operazioni • Comprendere e risolvere problemi

• Il significato delle quattro operazioni • Strategie di risoluzione di situazioni problematiche

123


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 2: I numeri Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 150-198 e 210-223 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali • Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici Obiettivi di apprendimento

• Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente,

in senso progressivo e regressivo e per salti di due e tre • Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli anche rappresentandoli sulla retta • Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo

• Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali

• Riconoscere e rappresentare le posizioni in un intero • Riconoscerere la corrispondenza tra le frazioni decimali e i numeri decimali

• Leggere, scrivere e confrontare numeri decimali,

rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete e ai risultati di semplici misure

Attività proposte

• Consolidamento di numero e cifra • Lettura, scrittura e rappresentazione dei numeri

fino a 100 • Presentazione delle caratteristiche del nostro sistema di numerazione: decimale e posizionale • I numeri oltre il 100: composizioni, scomposizioni, confronto, ordinamento e calcoli • Presentazione del migliaio con l’uso del BAM e dell’abaco • Acquisizione del valore posizionale delle cifre • I numeri oltre il 1000: composizioni, scomposizioni, confronto, ordinamento e sequenze di calcolo • Presentazione dei significati dell’addizione attraverso situazioni problematiche e consolidamento della terminologia specifica • Costruzione e analisi della tabella dell’addizione • Le proprietà dell’addizione e loro applicazione in situazioni di calcolo • Algoritmo dell’addizione in colonna con uno o più cambi • Presentazione dei significati della sottrazione attraverso situazioni problematiche e consolidamento della terminologia specifica • Costruzione e analisi della tabella della sottrazione • La proprietà invariantiva della sottrazione e sua applicazione in situazioni di calcolo • Algoritmo della sottrazione in colonna con uno o più cambi • Strategie di calcolo mentale in addizioni e sottrazioni • Addizione sottrazione: operazioni inverse • Presentazione dei significati della moltiplicazione attraverso situazioni problematiche (addizione ripetuta, calcolo di combinazioni possibili); consolidamento della terminologia specifica

124

• Costruzione e analisi della tabella della moltiplicazione • Proprietà della moltiplicazione e loro applicazioni

in situazioni di calcolo • Moltiplicazione di numeri naturali per 10, 100, 1000 • Algoritmo della moltiplicazione in colonna con una o due cifre al moltiplicatore • Soluzione di problemi che implicano l’uso della moltiplicazione • Presentazione dei significati della divisione attraverso situazioni problematiche e consolidamento della terminologia specifica • Costruzione e analisi della tabella della divisione • La proprietà invariantiva della divisione e sua applicazione in situazioni di calcolo • Divisione di numeri naturali per 10, 100, 1000 • Strategie di calcolo mentale in moltiplicazioni e divisioni • Algoritmo della divisione in colonna con una cifra al divisore • Moltiplicazione e divisione: operazioni inverse • Presentazione delle frazioni e loro rappresentazione grafica • Riconoscimento dell’unità frazionaria • Riconoscimento delle frazioni decimali e loro trasformazione in numeri decimali • Acquisizione del valore posizionale delle cifre dei numeri decimali sull’abaco e in tabella • Confronto di numeri decimali e loro ordinamento • Numeri decimali ed euro: presentazione della scrittura delle misure di valore • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Compiti di realtà


Programmazione - classe 3a

Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Leggere e scrivere numeri naturali fino all’unità

• Il sistema di numerazione decimale e posizionale • I numeri fino a 1000 • Il migliaio • Operazioni e proprietà

di migliaia • Confrontare e ordinare numeri • Eseguire le quattro operazioni con padronanza dei relativi algoritmi • Avviare procedure e strategie di calcolo mentale, anche individuando le proprietà delle operazioni • Riconoscere e rappresentare la porzione di un intero • Leggere, scrivere e confrontare le posizioni decimali • Trasformare frazioni decimali in numeri decimali • Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta • Eseguire semplici addizioni e sottrazioni con le misure di valore

–– Addizione: terminologia specifica, proprietà, strategie di calcolo a mente e in colonna, con uno o più cambi –– Sottrazione: terminologia specifica, proprietà, strategie di calcolo a mente e in colonna, con uno o più cambi –– Addizione e sottrazione come operazioni inverse –– Moltiplicazione: terminologia specifica, proprietà, strategie di calcolo a mente e in colonna, con una o due cifre al moltiplicatore –– Moltiplicazione per 10, 100, 1000 –– Divisione: terminologia specifica, proprietà, strategie di calcolo a mente e in colonna con una cifra al divisore –– Divisione per 10, 100, 1000 –– Moltiplicazione e divisione come operazioni inverse • La posizione di un intero • L’unità posizionale • La posizione decimale • I numeri decimali

125


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 3: I problemi Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 199-208 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici • Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati

Obiettivi di apprendimento

• Individuare nel quotidiano situazioni problematiche da esprimere e risolvere • Individuare in un problema le risorse necessarie per raggiungere la soluzione (domanda e dati) • Scegliere la strategia risolutiva e applicare le procedure adeguate Attività proposte

• Individuazione e analisi degli elementi caratterizzanti di un problema matematico e presentazione del diagramma di flusso per la soluzione • Analisi dettagliata di: domanda, dati utili, inutili, nascosti e mancanti • Soluzione di problemi con le quattro operazioni • Soluzione di problemi con due domande e due operazioni risolutive • Soluzione di problemi con una domanda nascosta • Soluzione di problemi presentati per immagini • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Riconoscere e isolare situazioni problematiche.

• Gli elementi caratterizzanti un problema matematico • Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni • Principali rappresentazioni: disegni e rappresentazioni

In un testo individuare e distinguere la richiesta e i dati necessari • Rappresentare e risolvere una situazione problematica con tabelle, grafici e con le quattro operazioni; con una o due domande • Riflettere sul procedimento risolutivo eseguito e confrontarlo con altre possibili soluzioni

126

grafiche, diagrammi e tabelle • Tecniche risolutive di un problema


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 4: La misura Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 224-241 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno conosce e utilizza misure arbitrarie e convenzionali Obiettivi di apprendimento

• Analizzare oggetti e fenomeni individuando in essi grandezze misurabili • Misurare grandezze utilizzando misure arbitrarie • Iniziare a conoscere l’euro Attività proposte

• Presentazione della quantità misurabile • Introduzione del S.I. • Presentazione e corretto utilizzo delle unità

di misura convenzionali di lunghezza; composizioni, scomposizioni, equivalenze • Presentazione e corretto utilizzo delle unità di misura convenzionali di peso; composizioni, scomposizioni, equivalenze • Distinzione tra peso lordo, peso netto, tara • Presentazione e corretto utilizzo delle unità di misura convenzionali di capacità; composizioni, scomposizioni, equivalenze • Soluzione di problemi con equivalenze • Presentazione e corretto utilizzo delle misure di tempo • Presentazione del valore del denaro: monete e banconote dell’euro • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Compiti di realtà Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Misurare grandezze (lunghezza, capacità, peso, tempo,

• Unità di misura di grandezza (lunghezza, peso, capacità,

valore) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità di misura convenzionali • Svolgere semplici equivalenze

tempo, valore) con relativi multipli e sottomultipli

• Grandezze equivalenti • Peso netto, peso lordo, tara e le loro relazioni.

Valore unitario, valore totale, quantità e le loro relazioni

127


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 5: Spazio e figure Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 242-256 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche; progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo

• Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, squadra) Obiettivi di apprendimento

• Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche solide e piane • Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio Attività proposte

• Riconoscimento di figure solide e piane e presentazione dei relativi elementi caratterizzanti • Riconoscimento e definizione dei principali elementi geometrici: linee, angoli • Presentazione di vari tipi di linee e di rette, semirette, segmenti • Conoscenza dei rapporti tra rette: parallele, incidenti, perpendicolari • Presentazione di vari tipi di angolo: giro, piatto, ottuso, retto, acuto • Classificazione dei poligoni in base al numero dei lati • Presentazione del concetto di perimetro e relativo calcolo con unità di misura non convenzionali • Presentazione del concetto di area e relativo calcolo con unità di misura non convenzionali • Presentazione di alcune isometrie: la simmetria e la traslazione • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Compiti di realtà Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Esplorare modelli di figure geometriche; costruire

• Figure geometriche solide • Figure geometriche piane • I principali elementi geometrici: linee, rette, semirette

e disegnare le principali figure geometriche esplorate • Riconoscere le principali figure geometriche e le loro caratteristiche (linee, angoli, figure solide e piane) • Individuare e calcolare il perimetro e l’area di semplici poligoni con misure non convenzionali • Individuare simmetrie e traslazioni in oggetti e figure date • Saper rappresentare simmetrie e traslazioni

128

e segmenti • I poligoni • Perimetro e area • Simmetria e traslazione


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 6: Relazioni, dati e previsioni Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 257-264 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici) • Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Obiettivi di apprendimento

• Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune a seconda dei contesti e dei fini

• Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati • Leggere e rappresentare relazioni e dati con schemi e tabelle • Esprimere valore di verità di alcuni semplici enunciati • Effettuare semplici permutazioni di elementi determinanti date le possibili soluzioni Attività proposte

• Individuazione di criteri di classificazione • Presentazione dei diversi diagrammi: Eulero, Carroll, ad albero • Comprensione e individuazione delle relazioni • Realizzazione di semplici indagini statistiche, registrazione in diversi tipi di grafico e loro lettura • Riconoscimento in semplici contesti di eventi certi, possibili, impossibili • La probabilità del verificarsi di un evento mediante l’uso di frazioni • Permutazioni con tre elementi • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Classificare numeri, figure, oggetti in base a una

• Elementi essenziali di logica • Diagrammi e relazioni • Elementi essenziali del linguaggio della probabilità • Permutazioni

o più proprietà con adeguate rappresentazioni • Individuare i criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati • Individuare, descrivere e costruire relazioni significative in contesti reali • Consolidare le capacità di raccolta dei dati • Saper rappresentare dati con diagrammi, schemi e tabelle • Riconoscere eventi possibili e impossibili • Imparare a calcolare la probabilità di un evento con le frazioni • Realizzare semplici combinazioni di elementi

129


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 7: Gli ultimi giorni di scuola Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 265-267 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni) • Ricerca dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni (grafici e tabelle) • Si orienta in uno spazio grafico utilizzando mappe e indicatori di carattere topologico • Si riferisce alla realtà e ai dati di esperienza per argomentare e sostenere le proprie riflessioni • Colloca nel tempo fatti ed eventi Obiettivi di apprendimento

• Utilizzare numeri decimali e frazioni per descrivere situazioni quotidiane • Rappresentare relazioni e dati per ricavare informazioni • Orientarsi nello spazio attraverso i punti cardinali e le carte geografiche • Distinguere gli animali in base alle loro caratteristiche • Conoscere i più importanti cambiamenti nella vita dell’uomo Attività proposte

• Dai dati ai grafici e dai grafici ai dati (lettura e costruzione) Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Leggere e saper rappresentare relazioni e dati • Utilizzare gli indicatori topologici per muoversi

• Rappresentazioni delle relazioni con grafici e tabelle • Uso della cartografia: i punti cardinali • Le caratteristiche degli animali • Scoperte e cambiamenti che hanno favorito lo sviluppo

consapevolmente nello spazio • Classificare gli animali • Riconoscer relazioni di causa-effetto, successione e contemporaneità

130

dell’uomo


Programmazione - classe 3a

Il sussidiario delle discipline Competenza chiave europea: Competenze di base in scienze e tecnologia – geografia La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. Le competenze in campo scientifico e tecnologico comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

SCIENZE Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012)

• L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere

• Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo,

osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti • Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/ temporali • Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali • Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale • Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato • Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti...) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano

Unità didattica 1: I primi giorni di scuola Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 110-111 Obiettivi di apprendimento

• Individuare e classificare gli elementi della natura Attività proposte

• Classificazione di viventi e non viventi • Completamento di un testo con l’uso del lessico specifico della disciplina Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Riconoscere le caratteristiche degli esseri viventi e non

• Caratteristiche degli esseri viventi e non viventi • Linguaggio specifico della disciplina

viventi

131


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 2: Che cos’è la scienza? Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 112-115 Obiettivi di apprendimento

• Conoscere il significato di “scienza” come disciplina che studia i fenomeni della realtà • Conoscere il metodo sperimentale Attività proposte

• Presentazione del metodo sperimentale, degli scienziati e degli strumenti Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Porre domande sulle cose e la natura • Riconoscere le caratteristiche del metodo sperimentale

• Le caratteristiche del metodo sperimentale • Gli scienziati • Gli strumenti della scienza • Linguaggio specifico della disciplina

Unità didattica 3: La materia e i suoi stati Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 116-127 Mi esercito – Libro giallo pag. 67 Obiettivi di apprendimento

• Riconoscere gli stati della materia • Analizzare le qualità e le proprietà della materia • Classificare fenomeni: fusione, evaporazione,

• Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura

di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi condensazione, solidificazione • Descrivere fenomeni della vita quotidiana legati agli stati d’uso • Osservare e sperimentare sul campo fisici della materia

• Esplorare e descrivere oggetti e materiali Attività proposte

• Presentazione dei diversi stati della materia • Presentazione dell’energia termica e formulazione di

ipotesi • Presentazione dei passaggi di stato dell’acqua e del suo ciclo • Presentazione delle caratteristiche dell’aria • Esperimento per capire che l’aria occupa uno spazio

• Presentazione degli strati che compongono il suolo e

relativo esperimento • Esperimento per la classificazione dei miscugli • Esplorazione e descrizione delle caratteristiche e della funzione di materiali diversi • Classificazione dei materiali in naturali e artificiali • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Lapbook

Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Porre domande sulle cose e la natura • Riconoscere i passaggi di stato della materia • Riconoscere le principali caratteristiche dell’acqua, del

• Gli stati della materia • Le caratteristiche dell’acqua, del suolo e dell’aria • Proprietà e caratteristiche dei materiali • Linguaggio specifico della disciplina

suolo e dell’aria • Individuare le proprietà e le caratteristiche dei materiali

132


Programmazione - classe 3a

Unità didattica 4: Gli ecosistemi e i viventi Sussidiario delle discipline – Libro verde pagg. 128-145 Obiettivi di apprendimento

• Osservare e sperimentare sul campo • Riconoscere che fra viventi e ambiente c’è una relazione continua • Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali • Comprendere il significato di catena alimentare (produttori, consumatori primari, consumatori secondari, decompositori) e di ecosistema

Attività proposte

• Presentazione del ciclo vitale di piante e animali • Distinzione fra produttori e consumatori • Esperimento: il nutrimento delle piante • Esplorazione del mondo vegetale: la respirazione e la riproduzione delle piante • Laboratorio: una piccola serra • Classificazione degli animali in vertebrati e invertebrati • Esplorazione del mondo animale: la respirazione e la riproduzione • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Presentazione della catena alimentare • Presentazione di un ecosistema: il bosco • Verifiche in itinere (Verifico le mie competenze) • Compiti di realtà Cosa verificare Abilità

Conoscenze

• Classificare gli animali • Le caratteristiche delle piante e degli animali • Riconoscere il procedimento della fotosintesi clorofilliana • Le catene alimentari e gli ecosistemi • Riconoscere le differenze fra gli animali • Lessico specifico • Individuare i diversi elementi di una catena alimentare • Cogliere la relazione tra viventi e ambiente

133


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 3a

Rubriche valutative dei compiti di realtà La giornata dell’ecosistema - Sussidiario delle discipline pagg. 144-145 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Ha eseguito Ha eseguito correttamente tutte le correttamente solo consegne. una consegna.

Ha eseguito correttamente una consegna solo in alcuni punti.

Ha eseguito parzialmente le consegne.

Organizzazione della “Giornata dell’ecosistema”

Ha organizzato la giornata dedicata all’ecosistema in maniera chiara, creativa e rispondente allo scopo.

Ha organizzato la giornata dedicata all’ecosistema in maniera chiara e rispondente allo scopo.

Ha organizzato la giornata dedicata all’ecosistema in modo abbastanza autonomo.

Ha organizzato la giornata dedicata all’ecosistema dietro sollecitazioni.

Utilizzo delle conoscenze: la catena alimentare

Ha utilizzato in maniera ottima le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera completa le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese.

Ha utilizzato parzialmente le conoscenze apprese.

Rispetto delle consegne

Processi

Applicazione nel lavoro

Ordine e precisione

Partecipazione nel gruppo

134

Ha accolto con Ha portato a termine Ha portato a termine Ha portato a termine entusiasmo il l’incarico con senso di l’incarico con l’incarico con la guida compito assegnato responsabilità. impegno discontinuo. di un adulto. e portato a termine l’incarico con senso di responsabilità. Ha prodotto elaborati chiari e completi.

Ha prodotto elaborati chiari e abbastanza completi.

Ha prodotto elaborati sufficientemente chiari e abbastanza completi.

Ha prodotto elaborati poco chiari e incompleti.

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo costruttivo e aiutando il gruppo a organizzarsi.

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo abbastanza pertinente e lavorando in accordo con i compagni del gruppo.

Ha partecipato all’attività, apportando il proprio contributo se sollecitato dai compagni del gruppo.

Ha partecipato passivamente all’attività, intervenendo solo dietro sollecitazione dei compagni del gruppo.


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 3a

Il crucinumero - Sussidiario delle discipline pag. 158 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne

Definizione dei numeri con parole, simboli, operazioni o frasi Utilizzo delle conoscenze

Ha eseguito Ha eseguito correttamente tutte le correttamente tre consegne. consegne.

Ha eseguito correttamente due consegne.

Ha eseguito parzialmente le consegne o una soltanto.

Ha elaborato le definizioni del cruciverba in modo autonomo e corretto.

Ha elaborato le definizioni del cruciverba in modo autonomo e abbastanza corretto.

Ha elaborato le definizioni del cruciverba con l’aiuto del compagno in modo abbastanza corretto.

Ha elaborato le definizioni del cruciverba con difficoltà.

Ha utilizzato in maniera ottima le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera completa le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese.

Ha utilizzato parzialmente le conoscenze apprese.

Ha iniziato da subito a organizzare il lavoro mantenendo impegno costante per tutta l’attività.

Ha iniziato a lavorare autonomamente mantenendo un impegno soddisfacente.

Ha avuto bisogno di essere sollecitato all’inizio, poi ha continuato da solo.

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutto il lavoro.

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo costruttivo.

Ha partecipato attivamente all’attività, intervenendo in modo abbastanza pertinente.

Ha partecipato all’attività, apportando il proprio contributo se sollecitato.

Ha partecipato con poco entusiasmo all’attività, intervenendo solo dietro sollecitazione.

Durante il lavoro ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento corretto.

Durante il lavoro ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento generalmente corretto.

Durante il lavoro non sempre ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento abbastanza corretto.

Durante il lavoro non ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento poco corretto.

Processi Applicazione nel lavoro

Partecipazione

Rispetto delle regole

135


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 3a

Acquisti per la scuola - Sussidiario delle discipline pag. 174 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto

Informazioni dal testo

Operazioni e calcoli

Ha saputo scegliere tutti gli oggetti necessari per raggiungere con precisione la somma da spendere.

Ha saputo scegliere gli oggetti necessari e ha quasi raggiunto la somma da spendere.

Ha saputo scegliere con l’aiuto dell’insegnante gli oggetti utili a raggiungere la somma da spendere.

Non ha saputo scegliere con correttezza gli oggetti utili a raggiungere la somma da spendere.

Ha saputo individuare con sicurezza le operazioni e ha eseguito tutti i calcoli correttamente.

Ha individuato correttamente le operazioni e ha eseguito i relativi calcoli.

Ha avuto alcune incertezze nel formulare le operazioni o nell’esecuzione dei calcoli.

Ha avuto bisogno dell’aiuto dell’insegnante per formulare le operazioni e per eseguire i calcoli.

Ha svolto attivamente Ha svolto il proprio il proprio lavoro. lavoro.

Ha svolto sufficientemente il proprio lavoro.

Ha svolto con poca sicurezza il proprio lavoro.

Ha lavorato con entusiasmo e ha mantenuto un impegno costante per tutta l’attività.

Ha lavorato e ha mantenuto un impegno soddisfacente per tutta l’attività.

Ha avuto bisogno di essere sollecitato in alcuni momenti dal compagno e ha portato a termine il suo lavoro.

Ha avuto bisogno di essere sollecitato e guidato per tutta la durata dell’attività.

Durante il lavoro ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento corretto.

Durante il lavoro ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento generalmente corretto.

Durante il lavoro non sempre ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento abbastanza corretto.

Durante il lavoro non ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento poco corretto.

Processi Contributo personale

Applicazione nel lavoro

Rispetto delle regole

136


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 3a

La retta dei numeri - Sussidiario delle discipline pag. 197 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Conoscenza dei numeri fino a 1000

Realizzazione della retta dei numeri Utilizzo delle conoscenze

Ha saputo individuare Ha saputo individuare Ha saputo individuare Ha individuato solo correttamente e con correttamente i la maggior parte dei parzialmente i numeri rapidità tutti i numeri numeri fino a 1000. numeri fino a 1000. fino a 1000. fino a 1000. Ha realizzato correttamente la retta numerica.

Ha realizzato dopo Ha realizzato dopo alcuni tentativi la retta alcuni suggerimenti numerica. dell’insegnante la retta numerica.

Ha realizzato la retta numerica con l’aiuto costante dell’insegnante.

Hautilizzato in maniera ottima le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera completa le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese.

Ha utilizzato parzialmente le conoscenze apprese.

Ha iniziato da subito a organizzare il lavoro mantenendo impegno costante per tutta l’attività.

Ha iniziato a lavorare autonomamente mantenendo un impegno soddisfacente.

Ha avuto bisogno di essere sollecitato all’inizio, poi ha continuato autonomamente.

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutta la durata del lavoro.

Processi Applicazione nel lavoro

Ordine e precisione

Ha elaborato una retta Ha elaborato una retta Ha elaborato una numerica corretta e numerica corretta. retta numerica poco precisa. precisa con alcune cancellature.

Ha elaborato una retta numerica poco precisa anche se guidato dall’insegnante.

Nella valutazione del prodotto e dei processi si considera il lavoro di gruppo e quindi si attua una valutazione collettiva.

137


Rubriche valutative dei compiti di realtĂ - classe 3a

Addobbi speciali - Sussidiario delle discipline pag. 222 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne

Realizzazione dell’elaborato

Ha eseguito Ha eseguito correttamente tutte le correttamente tre consegne. consegne.

Ha eseguito correttamente due consegne.

Ha eseguito parzialmente le consegne o una soltanto.

Ha realizzato Ha realizzato in modo autonomamente e in corretto le piegature. modo corretto tutte le piegature.

Ha realizzato in modo Ha realizzato le abbastanza corretto le piegature con la guida piegature. dell’insegnante.

Ha iniziato da subito a lavorare con sicurezza individuando le frazioni rappresentate con le piegature.

Ha iniziato a lavorare individuando le frazioni rappresentate con le piegature.

Ha avuto bisogno dell’aiuto di un compagno per individuare le frazioni rappresentate con le piegature.

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutto il lavoro.

Ha realizzato un addobbo corretto e preciso.

Ha realizzato un addobbo corretto.

Ha realizzato un addobbo sufficientemente preciso.

Ha realizzato un addobbo poco preciso con alcune piegature inutili.

Processi

Applicazione nel lavoro

Ordine e precisione

138


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 3a

La merenda - Sussidiario delle discipline pag. 240 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto

Informazioni dal testo

Operazioni e calcoli

Ha saputo scegliere e abbinare i prodotti per raggiungere con precisione la somma da spendere.

Ha saputo scegliere e abbinare i prodotti per raggiungere la somma da spendere.

Ha saputo scegliere ma non abbinare i prodotti utili a raggiungere la somma da spendere.

Non ha saputo scegliere e abbinare con correttezza i prodotti utili a raggiungere la somma da spendere.

Ha saputo individuare con sicurezza le operazioni e ha eseguito tutti i calcoli correttamente.

Ha individuato correttamente le operazioni e ha eseguito i relativi calcoli.

Ha avuto alcune incertezze nel formulare le operazioni o nell’esecuzione dei calcoli.

Ha avuto bisogno dell’aiuto dell’insegnante per formulare le operazioni e per eseguire i calcoli.

Ha svolto attivamente Ha svolto il proprio lavoro. il proprio lavoro.

Ha svolto sufficientemente il proprio lavoro.

Ha svolto con poca sicurezza il proprio lavoro.

Ha lavorato con entusiasmo e ha mantenuto un impegno costante per tutta l’attività.

Ha lavorato e ha mantenuto un impegno soddisfacente per tutta l’attività.

Ha avuto bisogno di essere sollecitato in alcuni momenti dal compagno e ha portato a termine il suo lavoro.

Ha avuto bisogno di essere sollecitato e guidato per tutta la durata dell’attività.

Durante il lavoro ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento corretto.

Durante il lavoro ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento generalmente corretto.

Durante il lavoro non sempre ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento abbastanza corretto.

Durante il lavoro non ha saputo rispettare l’opinione del compagno e ha tenuto un comportamento poco corretto.

Processi Contributo personale

Applicazione nel lavoro

Rispetto delle regole

139


Rubriche valutative dei compiti di realtà - classe 3a

Il lavoro di gruppo - Sussidiario delle discipline pag. 255 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto

Sistemazione dei tavoli

Utilizzo delle conoscenze: le forme geometriche

Ha individuato la soluzione più conveniente tra le diverse possibili combinazioni.

Ha individuato, dopo alcuni tentativi, la soluzione più conveniente tra le diverse possibili combinazioni.

Ha individuato, dopo molti tentativi, la soluzione più conveniente tra le diverse possibili combinazioni.

Ha individuato la soluzione più conveniente con l’aiuto dell’insegnante.

Ha utilizzato in maniera ottima le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera completa le conoscenze apprese.

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese.

Ha utilizzato parzialmente le conoscenze apprese.

Processi Applicazione nel lavoro

Ha iniziato da subito a Ha lavorato lavorare con sicurezza, autonomamente. senza perdere tempo.

Ha avuto bisogno di essere sollecitati all’inizio, poi ha continuato da solo.

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutta la durata del lavoro.

Ordine e precisione

Ha presentato un progetto preciso e ordinato.

Ha presentato un progetto sufficientemente chiaro.

Ha presentato un progetto incompleto, poco chiaro con molte cancellature.

Ha presentato un progetto chiaro con qualche cancellatura.

Nella valutazione del prodotto e dei processi si considera il lavoro di gruppo e quindi si attua una valutazione collettiva.

140


Unità di apprendimento - classe 3a

Unità di Apprendimento Classe terza TITOLO

Una mostra sul Neolitico

PRODOTTO

Realizzazione di manufatti tipici del neolitico e allestimento di una mostra.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

• Comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere • Competenza matematica • Competenze sociali • Competenze digitali • Consapevolezza ed espressione culturale

TEMPI

Secondo quadrimestre

METODOLOGIA

• Lavori collettivi • Lavori di gruppo • Lavori individuali • Role playing • Esperienze creative • Ricerca di materiali

ATTIVITÀ

AREA DISCIPLINARE OBIETTIVI

La scoperta della terracotta

Italiano: lettura di testi e individuazione dell’argomento di cui si parla.

Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.

Individua nei testi scritti

Geografia: individuazione degli elementi fisici dell’ambiente fiume.

Analizzare i principali caratteri fisici del territorio; individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita.

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici ecc.)

Storia: reperimento di informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Scienze: conoscenza e osservazione della struttura del suolo.

Osservare, con uscite all’esterno, le Esplora i fenomeni con un caratteristiche dei terreni e delle approccio scientifico: con l’aiuto acque. dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

Come i primitivi... o quasi

TRAGUARDI informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione, le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale, e acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

141


Unità di apprendimento - classe 3a

ATTIVITÀ

AREA DISCIPLINARE

OBIETTIVI

TRAGUARDI

Alla ricerca dell’argilla

Matematica: misurazione di grandezze usando unità convenzionali.

Misurare grandezze (lunghezza, tempo, ecc.) utilizzando unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto.

Realizziamo un vasetto

Arte e immagine: sperimentazione di strumenti e tecniche diverse per realizzare un manufatto.

Trasformare materiali ricercando soluzioni figurative originali.

L’alunno rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.

L’invenzione del telaio

Storia: reperimento di informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Realizziamo un tessuto

Tecnologia: pianificazione e realizzazione di un semplice oggetto.

Realizzare un oggetto descrivendo Produce semplici modelli o e documentando la sequenza rappresentazioni grafiche del delle operazioni. proprio operato.

Tecnologia: realizzazione di prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.

Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche dei materiali.

Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.

L’alunno partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Allestiamo la mostra Italiano: ricostruzione verbale delle fasi di un’esperienza.

Musica: utilizzazione della voce, di strumenti e di nuove tecnologie in modo creativo.

142


Unità di apprendimento - classe 3a

Unità di Apprendimento - Rubrica valutativa AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Ha individuato l’argomento del testo, cogliendo le informazioni e le loro relazioni.

Ha individuato l’argomento del testo, cogliendo le informazioni.

Ha individuato l’argomento del testo.

Ha individuato l’argomento del testo con il supporto dell’insegnante.

Ha ricercato adeguatamente informazioni sugli elementi fisici dell’ambiente fiume e li ha saputi rappresentare.

Ha individuato informazioni sugli elementi fisici dell’ambiente fiume e li ha saputi rappresentare.

Ha individuato con un piccolo aiuto informazioni sugli elementi fisici dell’ambiente fiume e li ha saputi rappresentare.

Ha individuato alcune informazioni sugli elementi fisici dell’ambiente fiume e li ha saputi rappresentare con il supporto dell’insegnante.

Storia: ricavare informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Ha saputo ricavare informazioni e conoscenze su aspetti del passato in maniera pertinente.

Ha saputo ricavare informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Ha saputo riconoscere alcuni aspetti del passato.

Ha saputo riconoscere alcuni aspetti del passato con il supporto dell’insegnante.

Scienze: conoscere e osservare la struttura del suolo.

Ha sperimentato la struttura del suolo osservando con attenzione, ne ha colto le caratteristiche e ha saputo classificarle autonomamente.

Ha sperimentato la struttura del suolo osservando con attenzione, ne ha colto le caratteristiche e ha saputo classificarle.

Ha sperimentato la struttura del suolo e ne ha colto le caratteristiche.

Ha sperimentato la struttura del suolo e ne ha colto le caratteristiche con il supporto dell’insegnante.

Matematica: misurare grandezze usando unità convenzionali.

Ha risolto autonomamente una situazione problematica operando con misure di peso e di valore, scegliendo la soluzione più adeguata.

Ha risolto una situazione problematica operando con misure di peso e di valore.

Ha operato con misure di peso e di valore e ha risolto la situazione problematica con un piccolo aiuto.

Ha operato con misure di peso e di valore con il supporto dell’insegnante.

Arte e Immagine: sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare un manufatto.

Ha realizzato il manufatto in maniera autonoma e creativa.

Ha realizzato il manufatto in maniera autonoma.

Ha realizzato il manufatto con un piccolo aiuto.

Ha avuto bisogno della guida dell’insegnante.

Prodotto Italiano: leggere testi individuando l’argomento di cui si parla. Geografia: individuare gli elementi fisici dell’ambiente La scoperta della terracotta fiume.

Come i primitivi... o quasi

Alla ricerca dell’argilla

Realizziamo un vasetto

143


Unità di apprendimento - classe 3a AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto

L’invenzione del telaio

Realizziamo un tessuto

Allestiamo la mostra

Storia: ricavare informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Ha saputo ricavare informazioni e conoscenze su aspetti del passato in maniera pertinente.

Ha saputo ricavare Ha saputo informazioni e riconoscere alcuni conoscenze su aspetti del passato. aspetti del passato.

Ha saputo riconoscere alcuni aspetti del passato con il supporto dell’insegnante.

Tecnologia: pianificare e realizzare un semplice oggetto.

Ha progettato e ha realizzato il telaio con precisione e autonomia seguendo le procedure indicate.

Ha progettato e ha realizzato il telaio seguendo le procedure indicate.

Ha progettato e ha realizzato il telaio seguendo le procedure indicate con un piccolo aiuto.

Ha progettato e ha realizzato il telaio seguendo le procedure indicate con il supporto dell’insegnante.

Scienze: effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.

Ha effettuato prove ed esperienze con i materiali, ne ha ricavato informazioni sulle proprietà e le ha sapute classificare con accuratezza e autonomia.

Ha effettuato prove ed esperienze con i materiali, ne ha ricavato informazioni sulle proprietà e le ha sapute classificare adeguatamente.

Ha effettuato prove ed esperienze con i materiali e ne ha ricavato informazioni sulle proprietà.

Ha effettuato prove ed esperienze con i materiali e ne ha ricavato informazioni sulle proprietà con il supporto dell’insegnante.

Italiano: ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza.

Ha ricostruito verbalmente le fasi dell’esperienza in maniera chiara ed esaustiva in modo autonomo.

Ha ricostruito verbalmente le fasi dell’esperienza.

Ha ricostruito verbalmente le fasi essenziali dell’esperienza.

Ha ricostruito verbalmente le fasi dell’esperienza con il supporto dell’insegnante.

Musica: utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie in modo creativo.

Ha utilizzato voce, strumenti e nuove tecnologie per riprodurre suoni naturali in modo creativo e consapevole.

Ha utilizzato voce, strumenti e nuove tecnologie per riprodurre suoni naturali in modo adeguato.

Ha utilizzato voce, strumenti e nuove tecnologie per riprodurre suoni naturali con un piccolo aiuto.

Ha utilizzato voce, strumenti e nuove tecnologie per riprodurre suoni naturali con il supporto dell’insegnante.

Ha iniziato da subito a lavorare senza perdere tempo.

Ha iniziato a lavorare autonomamente con i suoi tempi.

Ha avuto bisogno Ha avuto bisogno di essere sollecitato di aiuto costante all’inizio, poi ha per tutto il lavoro. continuato da solo.

Ha prodotto un elaborato chiaro e ordinato senza cancellature.

Ha prodotto un elaborato chiaro con qualche cancellatura.

Ha prodotto un elaborato sufficientemente chiaro con diverse cancellature.

Processi

Applicazione nel lavoro

Ordine e precisione

144

Ha prodotto un elaborato non preciso, poco chiaro e con molte cancellature.


Unità di apprendimento - classe 3a AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Processi Ha saputo rispettare il proprio turno e ha tenuto un comportamento corretto.

Ha saputo rispettare generalmente il proprio turno.

Partecipazione

Prende iniziativa nell’aiutare il gruppo a organizzarsi.

Lavora in accordo Partecipa su Partecipa con gli altri membri sollecitazione degli passivamente del gruppo. altri membri del al lavoro. gruppo.

Comunicazione

Fornisce molte idee Partecipa alla per lo sviluppo del discussione lavoro di gruppo. dell’argomento.

Ascolta gli altri e interviene raramente.

Raramente si mostra interessato all’argomento.

Atteggiamento

Assiste gli altri compagni di gruppo.

Offre incoraggiamento agli altri.

Si dedica principalmente al proprio lavoro.

Assume un atteggiamento annoiato.

Contributo personale

Ha svolto attivamente il proprio lavoro nel gruppo.

Ha svolto il proprio lavoro nel gruppo.

Ha svolto superficialmente il proprio lavoro nel gruppo.

Ha svolto in modo non adeguato il proprio lavoro nel gruppo.

Rispetto delle regole

Ha saputo rispettare qualche volta il proprio turno creando un po’ di confusione.

Non ha saputo rispettare il proprio turno intervenendo in modo inadeguato.

Collaborazione

145


Coding - classe 3a

Coding Programmazione annuale - classe 3a Traguardi di competenza

Competenze trasversali

L’alunno:

L’alunno:

• scompone un problema o un sistema di dati

• collabora con atteggiamento positivo all’interno

• rappresenta le informazioni attraverso sistemi simbolici

• lavora nel piccolo gruppo in maniera organizzata

• costruisce algoritmi, sequenze di istruzioni per risolvere

• rispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo e i tempi dati

• riconosce gli errori di un algoritmo creato e immagina

• elabora soluzioni creative, sia concettuali

• comprende gli elementi comuni a varie situazioni e

• riconosce gli errori commessi da lui o dal gruppo

o processi in parti più elementari e gestibili

problemi o produrre i risultati attesi possibili soluzioni e miglioramenti

problemi e trasferisce le strategie di soluzione a compiti nuovi

del piccolo gruppo e della classe

e autonoma per svolgere semplici compiti

che costruttive, per raggiungere un risultato o risolvere un problema e si applica per correggere le sue azioni

• organizza a livello temporale informazioni, conoscenze e

periodi, individua successioni, contemporaneità e durate e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni

Discipline correlate Matematica

L’alunno: esegue divisioni in colonna nella risoluzione di problemi matematici riconosce e denomina i solidi e le loro proprietà geometriche costruisce sequenze di operazioni utilizzando l’implicazione logica

146


Coding - classe 3a

Costruire con i solidi Tipologia

Atività di costruzione

Argomento

Sequenze, debugging

Discipline correlate

Matematica

Modalità di conduzione

Attività nel gruppo classe

Tempo di svolgimento previsto

Circa 1 ora e 30’

Materiale occorrente

ggetti comuni con le forme O dei solidi geometrici. Materiale per costruire (carta, cartoncino colorato, forbici, scotch ecc.). Matite. Cubo, parallelepipedo, cilindro, piramide, cono realizzati in cartoncino e apribili.

Obiettivi: • riconoscere e denominare i solidi e le loro proprietà geometriche; • descrivere una sequenza di istruzioni replicabile per creare un prodotto desiderato; • decodificare sequenze di istruzioni e tradurle nelle azioni corrispondenti; • costruire modelli materiali attraverso l’assemblaggio di solidi; • coordinare in modo autonomo le attività in gruppo.

Introduzione L’attività mira ad affrontare le nozioni di base della geometria solida attraverso l’analisi di solidi comuni presenti nella vita quotidiana, tramite la discussione nel gruppo classe e attività manuali per esplorare la struttura dei solidi. Queste fasi sono preliminari a un gioco a squadre, nel quale sono coinvolte le abilità di ideazione e costruzione di un oggetto tridimensionale attraverso la combinazione di solidi, l’efficienza del lavoro in gruppo, la scrittura di algoritmi testuali e la loro decodifica. L’argomento affrontato connesso al pensiero computazionale è la sequenza alla base della costruzione degli algoritmi. Nell’attività gli alunni sperimentano la creazione di algoritmi in forma testuale e sono portati a riflettere sul requisito fondamentale della correttezza formale di un algoritmo. Fase preliminare L’insegnante predisporrà le sagome in cartoncino dei seguenti solidi: cubo, parallelepipedo, cilindro, piramide. È importante non chiuderli col nastro adesivo o non incollarli, ma lasciarli apribili per permetterne l’osservazione. Chiedere agli alunni di portare da casa scatole o contenitori, cercando quelli con le forme più varie. Far denominare tutti gli oggetti raccolti (solidi) e creare una definizione di solido attraverso il brainstorming. Alcune definizioni potrebbero essere: • i solidi sono forme tridimensionali; • i solidi sono oggetti che occupano uno spazio che non può essere occupato da altro; • i solidi sono oggetti che hanno uno spessore e che possiamo afferrare. Allo stesso modo definire la differenza tra solidi e figure piane: se necessario, guidarli a rilevare che i solidi possiedono tre dimensioni (larghezza, altezza, profondità), le figure piane ne hanno due.

147


Coding - classe 3a

Chiedere alla classe di denominare dal punto di vista geometrico i solidi raccolti (cubo, cono, cilindro, parallelepipedo, piramide) e raggrupparli per categorie. Guidare la classe a riconoscere la differenza tra i solidi geometrici e quelli reali confrontando le immagini dei solidi geometrici con gli oggetti raccolti: i primi sono forme perfette, mentre i secondi hanno numerose variazioni e imprecisioni. Chiedere agli alunni di spostare i solidi su un piano per individuare la differenza sostanziale tra i solidi che possono essere “trascinati” e quelli che possono essere fatti rotolare. Una volta classificati, introdurre la distinzione tra poliedri, solidi provvisti di un numero di facce piane poligonali, e solidi di rotazione provvisti di almeno una superficie curva. Svolgere un’analisi delle proprietà dei solidi già classificati per tipologia. Una possibilità è farle raccogliere in un foglio per ogni solido e quindi realizzare una “carta di identità” simile a quella presentata: il cubo possiede 6 facce di forma quadrata, 12 spigoli, 8 vertici, le facce hanno tutte la stessa superficie, il cilindro possiede due facce di forma circolare ecc. FORMA

CARATTERISTICHE

NELLA REALTÀ SOMIGLIA A…

6 facce 8 vertici 12 spigoli

Mattoncino lego Scatola Cubetto di ghiaccio

2 facce circolari 0 vertici

Analisi e costruzione dei solidi Formare gruppi di 4/5 studenti e assegnare a ciascuno di essi un solido tra quelli individuati (cubo, parallelepipedo, cilindro, cono, piramide). Consegnare i modelli in cartoncino precedentemente realizzati e invitare i gruppi ad aprirli per osservarne e studiarne la struttura piana. Chiedere di riportarla su di un foglio e di individuare la procedura per ricostruire il solido, annotando la sequenza di costruzione. Completata questa fase di analisi e costruzione, ogni gruppo mostrerà al resto della classe la sagoma corrispondente al solido e spiegherà gli step necessari alla costruzione della forma tridimensionale. Utilizzando le sagome e le istruzioni di costruzione ottenute, far costruire agli alunni numerosi esemplari di solidi per ciascun tipo con carta, cartoncino colorato, colla o scotch. Gioco a gruppi Predisporre un elenco di categorie (per esempio animali, piante e fiori, mezzi di trasporto, disegni astratti, figure umane ecc.) o in alternativa giocare senza utilizzare categorie e lasciando ai gruppi la libertà di scegliere che cosa costruire. Formare squadre da 3/4 studenti in modo che il numero di gruppi sia pari, quindi creare con esse due o più coppie di squadre che saranno alleate durante il gioco (per esempio dividere la classe in 6 gruppi e creare tre coppie di squadre). Ogni squadra ha a disposizione un eguale numero di solidi: è bene che ciascuna abbia a disposizione almeno 8-10 solidi per poterli assemblare in modo creativo e con una certa complessità.

148


Coding - classe 3a

Scelta una categoria (se previsto) e un tempo di lavoro (per esempio 20 minuti) ogni squadra dovrà progettare e creare un oggetto tridimensionale pertinente, assemblando i solidi e utilizzando scotch o colla. Assicurarsi che i gruppi non vedano il lavoro svolto dagli altri. Durante il lavoro, un alunno per squadra si occupa di scrivere l’algoritmo di montaggio dell’oggetto, ovvero la sequenza di istruzioni, in forma testuale. Dopo aver controllato la correttezza dell’algoritmo, l’oggetto viene smontato e i solidi utilizzati sono inseriti in una scatola assieme alle istruzioni di montaggio. Nella seconda fase della gara le squadre accoppiate si scambiano le scatole di montaggio e in un tempo definito (per esempio 10 minuti) devono ricostruire l’oggetto seguendo l’algoritmo. Durante la gara non è possibile comunicare tra squadre alleate. Alla fine del tempo di gioco, ogni oggetto costruito viene controllato dal gruppo che l’ha progettato e si contano, se presenti, gli errori di assemblaggio; sommando gli errori delle squadre alleate si ottiene un punteggio totale che viene confrontato con quello delle coppie di squadre avversarie. Vince la coppia che non compie errori o ne commette meno. Al termine della gara, guidare la classe a un debriefing complessivo sulle varie attività svolte in cui: • rivedere le nozioni di geometria affrontate; • riflettere sull’utilità degli algoritmi e in particolare sulla necessità della loro correttezza formale per produrre il risultato desiderato; • consentire uno spazio di espressione su altri temi, per esempio difficoltà o conflitti nel lavoro in gruppo e strategie attuate per superarli, comprensione dei propri punti di forza o di debolezza, stati emotivi emersi nel lavoro ecc. Si può riproporre l’attività in tempi successivi, progettando versioni progressivamente più complesse del gioco: per esempio aumentando il numero e la varietà di solidi, riducendo il tempo di lavoro massimo o introducendo un codice simbolico convenzionale per scrivere gli algoritmi di assemblaggio.

Verifica e valutazione La valutazione sommativa disciplinare avverrà tramite quesiti che indagano le conoscenze sulle proprietà dei solidi affrontati nell’attività e sull’associazione di ogni solido al suo sviluppo formato da figure piane.

149


Coding - classe 3a

Programmiamo con i diagrammi di flusso Tipologia

Attività su carta

Argomento

Diagrammi di flusso, sequenze, cicli, condizioni

Discipline correlate

Matematica, Scienze

Modalità di conduzione

Attività individuale/nel gruppo classe

Tempo di svolgimento previsto

n.d.

Materiale occorrente

Schede operative

Obiettivi: • riconoscere gli elementi che compongono i diagrammi di flusso e le loro funzioni; • analizzare, completare e correggere diagrammi di flusso; • creare diagrammi di flusso per descrivere lo svolgimento di attività comuni.

Introduzione Oltre a essere un linguaggio utilizzato nell’Informatica per rappresentare il flusso di controllo e di esecuzione di algoritmi, il diagramma di flusso permette di formalizzare problemi e attività della propria vita quotidiana come descrivere le operazioni per cucinare un dolce, organizzare un progetto o eseguire un’operazione aritmetica. In questo senso, il diagramma di flusso è uno strumento di supporto per la scomposizione e la risoluzione di problemi con cui gli alunni si esercitano a costruire strutture logiche rigorose e accrescono la loro padronanza sugli algoritmi. Lo sviluppo delle abilità di elaborazione logica delle informazioni è d’aiuto agli alunni sia nel lavoro scolastico sia, soprattutto, nella gestione di attività e problemi complessi nella vita di tutti i giorni. L’attività proposta guida gli alunni alla conoscenza dei diagrammi di flusso applicati ad azioni comuni e nozioni matematiche. Nelle schede sono presentati alcuni esercizi organizzati per difficoltà crescente e attività in gruppo in cui esercitarsi nella costruzione di diagrammi per descrivere situazioni, giochi o comportamenti quotidiani. Introdurre il concetto di diagramma di flusso partendo da situazioni note agli alunni. Che cos’è un diagramma di flusso? Pensiamo per un attimo alle cose che facciamo tutte le mattine prima di andare a scuola: 1. alzarsi; 2. fare colazione; 3. lavarsi; 4. vestirsi; 5. prendere lo zaino; 6. andare a scuola. Per rappresentare la sequenza di queste azioni si può usare un grafico chiamato diagramma di flusso. Il diagramma di flusso (flow chart in inglese) è un sistema grafico utilizzato nell’Informatica per rappresentare con precisione delle sequenze di istruzioni, cioè gli algoritmi, e prendere decisioni su quali azioni svolgere. L’esempio più semplice di algoritmo è formato da una sequenza di azioni da eseguire in ordine (presentare l’elenco dell’esempio precedente sotto forma di diagramma di flusso). I diagrammi di flusso sono formati da due tipi di elementi: i blocchi, che contengono le istruzioni da eseguire e le informazioni sulla procedura, e i connettori rappresentati dalle frecce, che descrivono la sequenza o flusso dell’algoritmo. Esistono blocchi con diverse funzioni e forme distinte:

150


Coding - classe 3a

ELLISSE: indica l’inizio o la fine di un diagramma di flusso. INIZIO o START scritto dentro l’ellisse indica l’inizio di un algoritmo, FINE o STOP indica la fine.

Inizio

PARALLELOGRAMMA: indica l’acquisizione di dati (in inglese input) o l’uscita di dati (output). Per esempio, nel corpo umano usiamo i sensi per acquisire informazioni dall’ambiente.

Ti alzi Fai colazione

RETTANGOLO: è utilizzato per indicare le operazioni da eseguire, viene definito anche “processo”.

Ti lavi

ROMBO: da esso partono due connettori (sì/no) ed è usato per rappresentare una scelta tra due possibilità, per questo è il blocco “decisione”. Nel rombo è indicata una domanda e la sequenza può procedere in due modi diversi a seconda che la risposta sia sì o no.

Ti vesti Prendi lo zaino

CONNETTORI: sono usati per connettere i blocchi del diagramma e indicare la direzione delle sequenze.

Vai a scuola

Presentare un esempio di diagramma di flusso in cui sono utilizzati tutti i blocchi descritti sopra e guidarne l’analisi.

Fine

Questo diagramma raffigura le azioni necessarie per fare la spesa.

Inizio

L’ellisse apre la serie delle azioni, seguita dall’acquisizione dei dati (input) rappresentata dal parallelogramma.

Controlla la dispensa

Manca qualcosa? SÌ Fai l’elenco delle cose che mancano Stampa la lista Vai a fare la spesa Riempi la dispensa

Il rombo, blocco “decisione”, contiene la domanda da cui partono i due connettori sì o no che decretano la direzione delle sequenze da seguire. NO

Se la risposta è sì, la sequenza di azioni prosegue nel processo “fai l’elenco delle cose che mancano”. Segue l’azione di uscita di output, la lista che ci consente di comperare tutto ciò che manca. Quindi segue l’ultimo blocco-processo che descrive l’azione di fare la spesa, cui segue l’azione finale che chiude il diagramma di flusso. Il connettore consente il controllo costante della dispensa e quindi, se necessario, riapre la sequenza di azioni utili. Presentare ora le schede operative relative all’analisi e alla creazione di diagrammi di flusso. Le soluzioni sono disponibili sul sito www.raffaellodigitale.it, area download Giorni di Scuola.

151


Coding - classe 3a

RISOLVO INTERPRETANDO I DIAGRAMMI DI FLUSSO 1. Leggi il testo del problema e osserva il diagramma di flusso. Analizza, completa e risolvi. Nonna Adele ha 25 caramelle. Vuol regalarle in parti uguali ai suoi 3 nipoti. • Quante caramelle riceverà ciascun nipote? Numero delle caramelle: 25 Il numero è divisibile per 3? No Tolgo una caramella 25 – 1 = ........ Il numero è divisibile per 3? ........ : 3 = ........

Inizio

Conta le caramelle

Il numero è divisibile per 3? SÌ

NO

Togli una caramella

• Ciascun nipote riceverà .............. caramelle. • Ne resterà qualcuna alla nonna? ................... • Quale condizione deve essere presente per dare lo stesso numero di caramelle ai nipoti?

......................................................................................................

Dividi per 3

...................................................................................................... ......................................................................................................

Regala le caramelle

Fine

152


Coding - classe 3a

PROGRAMMIAMO CON I DIAGRAMMI 1. L eggi le azioni che descrivono come preparare una buona tazza di tè. Riordinale e inseriscile nel diagramma di flusso.

• Decidi di farti un tè. • Bevi il tè. • Scalda l’acqua fino quasi all’ebollizione (circa 90°).

• Aggiungi lo zucchero. • Metti il filtro del tè nella tazza e lascia in infusione per 3-5 minuti.

• Il tè è pronto. • È abbastanza dolce? • SÌ • NO • Versa nella tazza l’acqua calda.

................................... ..............................

....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... .......................................................

...................................

.......

............................ ....... ................................ ..................................

................................... ............................

153


Coding - classe 3a

2. L eggi il testo e disegna il diagramma di flusso che descrive gli step del metodo sperimentale utilizzato dagli scienziati per le loro indagini. Utilizza i blocchi disponibili e disegna i connettori logici corretti.

Tutti gli scienziati condividono uno stesso metodo di lavoro. Si chiama metodo sperimentale, perché si basa sull’utilizzo di esperimenti per dimostrare un’ipotesi scientifica. Il metodo sperimentale procede in sei fasi. 1. Osservare: lo scienziato osserva un fenomeno. 2. Fare domande: si pone una domanda per capire il fenomeno. 3. Formulare ipotesi: dà una possibile risposta per spiegare il fenomeno. 4. Sperimentare: esegue esperimenti per verificare la correttezza della sua ipotesi. 5. Registrare e analizzare i risultati: registra i dati delle sue osservazioni e li analizza. 6. Concludere: se l’esperimento dimostra che l’ipotesi è vera, formula una legge che spiega il fenomeno osservato e comunica i risultati. Se no, formula una nuova ipotesi.

Inizio

Fare domande

Formulare un’ipotesi

I risultati verificano l’ipotesi?

Condurre esperimenti

Analizzare i risultati

Osservare il fenomeno

Fine

No

Comunicare i risutati dell’esperimento

154


Coding - classe 3a

UN ERRORE GOLOSO 1. L eggi attentamente il diagramma, trova gli errori e ridisegna il diagramma corretto. Quali errori hai trovato? ................................................................................................................................

Inizio

................................................................................................................................ ................................................................................................................................

Prendi una fetta biscottata, il coltello e la marmellata

................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

Metti il coltello nel barattolo di marmellata Spalma la marmellata sulla fetta Osserva la fetta

Ăˆ coperta del tutto?

SĂŹ

No Riponi il coltello e la marmellata

Fine

155


Coding - classe 3a

UN POMERIGGIO... PROGRAMMATO 1. D isegna il diagramma di flusso che descrive la situazione presentata. Matteo fa i compiti nel primo pomeriggio. Ogni tanto guarda l’ora, poi, quando arrivano le 17, smette di studiare e controlla se il tempo è bello; in caso affermativo va a giocare a calcio, altrimenti telefona agli amici per farli venire a casa sua. Un suggerimento: il diagramma deve avere due blocchi di input e un ciclo!

156


Verifiche personalizzate Il momento delle verifiche, se non viene gestito in modo consapevole e attento da parte del docente, rischia di diventare uno spartiacque tra il successo e l’insuccesso formativo dei bambini. La personalizzazione dei percorsi, infatti, deve necessariamente includere anche le modalità con cui si osservano i livelli di conoscenze e abilità raggiunti. D’altra parte, anche i documenti ufficiali invitano ad adattare le verifiche sia all’interno dei PDP che dei PEI. Nel primo caso, per i bambini con DSA o per i bambini con BES per i quali si predispone un PDP, è opportuno compiere un’operazione di FACILITAZIONE delle verifiche. Nel secondo caso, quindi per i bambini con certificazione L104 potrebbe non essere sufficiente una facilitazione, ma potrebbe rendersi necessaria una SEMPLIFICAZIONE. La differenza tra le due operazioni è sostanziale: • quando si facilita, si va a graduare, scomporre, accompagnare le difficoltà poste dal compito o dal testo, senza toccare il carico cognitivo del compito stesso; • quando si semplifica, invece, si va a ridurre il testo, a modificarlo seguendo precisi accorgimenti, a ridurre le difficoltà del compito, spesso a cambiarlo completamente, in modo da renderlo più semplice. Nella guida si è voluto fornire ai docenti le versioni sia facilitata sia semplificata delle verifiche presenti nel testo per favorire l’inclusione di tutti i bambini cercando al contempo di alleggerire il sempre più pesante lavoro degli insegnanti. Fino a mille e oltre Libro verde – Matematica p. 159 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 158 p. 159

Frazioni e numeri decimali Libro verde – Matematica p. 223 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 168 p. 169

p. 160 p. 161

Le misure Libro verde – Matematica p. 241 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 170 p. 171

p. 162 p. 163

Spazio e figure Libro verde – Matematica p. 256 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 172 p. 173

Divisione Libro verde – Matematica p. 198 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 164 p. 165

Relazioni, dati e previsioni Libro verde – Matematica p. 264 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 174 p. 175

Problemi Libro verde – Matematica p. 208 • verifica facilitata • verifica semplificata

p. 166 p. 167

Addizione e sottrazione Libro verde – Matematica p. 175 • verifica facilitata • verifica semplificata Moltiplicazione Libro verde – Matematica p. 185 • verifica facilitata • verifica semplificata

157


Verifiche personalizzate - classe 3a

Fino a mille e oltre 1. Collega la parola al numero e alla scomposizione corrispondente.

1124

millequattrocentododici

1 h, 1 k, 4 u, 2 da

1121

millecentoventuno

4 h, 1 k, 1 da, 2 u

1412

millecentoventiquattro

1 k, 1 h, 1 u, 2 da

2. Osserva il numero indicato dalla bambina, completa e rispondi.

• In lettere si scrive ................................................................ . • È formato da ............... cifre; le k sono ............. ; le h sono ............... ; non ci sono ................................... e le u sono ................. . • Cerchia la cifra che vale di più: è quella delle ....................... . • Il numero 1206 precede il .............................. e segue il ........................ . 3. Confronta i numeri con >, <, =.

2020

2200

3 h

3750

5730

1k 1h

1010 1009

2 k 1 h 3 da

300

2099

2100

1600

6k 2h

6020

213

2147

7142

4. Completa le tabelle facendo attenzione alla posizione delle cifre.

+

1u

1 da 170

1h

............. 160 ............. 799 800 ............. ............. 7099 ............. ............. 7199

158

1u

1 da

1h

160 ............. ............. ............. 799 ............. ............. ............. 7099 ............. ............. .............


Verifiche personalizzate - classe 3a

FINO A MILLE E OLTRE 1. C OLLEGA LA PAROLA AL NUMERO E ALLA SCOMPOSIZIONE CORRISPONDENTE.

124

MILLEQUATTROCENTODODICI

1 h, 4 u, 2 da

1121

CENTOVENTIQUATTRO

4 h, 1 k, 1 da, 2 u

1412

MILLECENTOVENTUNO

1 k, 1 h, 1 u, 2 da

2. OSSERVA IL NUMERO INDICATO DALLA BAMBINA, COMPLETA E RISPONDI.

• IN LETTERE SI SCRIVE ................................................................ . • È FORMATO DA 4 CIFRE; LE k SONO ............ ; LE h SONO ............ ; LE da SONO ............ ; E LE u SONO ................. . • CERCHIA LA CIFRA CHE VALE DI PIÙ: È QUELLA DELLE ................................. .

3. CONFRONTA I NUMERI CON >, <, =.

2020

2200

3 h

300

2 k

3750

5730

1 k

6h

6k 1 da

200 6020

4. C OMPLETA LE TABELLE FACENDO ATTENZIONE ALLA POSIZIONE DELLE CIFRE.

+

1u

1 da 170

1h

............. 160 ............. 799 800 ............. ............. 7299 ............. ............. 7399

1u 159

1 da

1h

............. ............. 160 799 ............. 789 ............. 7099 ............. ............. .............

159


Verifiche personalizzate - classe 3a

Addizione e sottrazione 1. Calcola in riga.

86 – 20 = .........

27 + 50 = .........

107 – 40 = .........

136 + 60 = .........

3. S crivi due addendi che diano come somma 50. ............

765 – 5 = ......... 114 + 300 = .........

+ ............ = 50

4. C erchia il minuendo, sottolinea il sottraendo e calcola.

2344 – 200 = ......... 839 + 120 = .........

238 – 11 = ......... 2. S crivi C se è stata usata la proprità commutativa, A per quella associativa.

128 – 14 = .........

5. C alcola in colonna sul quaderno e fai la prova.

627 + 134 + 42 = ....... 7500 – 14 = ........

48 + 2 + 6 = 50 + 6 23 + 37 + 3 = 23 + 40 18 + 89 + 1 = 89 + 1 + 18

6. A pplica la proprietà invariantiva e calcola sul quaderno.

7 + 14 + 21 = 14 + 7 + 21

569 + 329 = ........

256 – 48 = ........

7. L eggi il testo del problema, indica l'operazione necessaria per rispondere alle domande, poi risolvi.

Matteo ha 10 pennarelli nello zaino e 4 nell'astuccio. Quanti pennarelli ha in tutto? +

Quanti pennarelli ha in più nello zaino?

+

Operazione: ..................................... = .......

Operazione: ..................................... = .......

8. Leggi e rispondi.

• Quanto manca da

50 a 80? 160

.......

• Che differenza c’è

tra 90 e 150?

.......

• Quanto resta se

togli 5 da 100?

.......


Verifiche personalizzate - classe 3a

ADDIZIONE E SOTTRAZIONE 1. CALCOLA IN RIGA.

86 – 20 = .........

100 – 40 = .........

765 – 5 = .........

27 + 50 = .........

130 + 60 = .........

300 – 200 = .........

2. S CRIVI C SE È STATA USATA LA PROPRITÀ COMMUTATIVA, A PER QUELLA ASSOCIATIVA.

8 + 2 + 6 = 10 + 6 3 + 7 + 4 = 10 + 4 8+9+1=9+1+8 7+4+2=4+7+2

3. S CRIVI DUE ADDENDI CHE DIANO COME SOMMA 25. ............

+ ............ = 25

4. C ERCHIA IL MINUENDO, SOTTOLINEA IL SOTTRAENDO E CALCOLA.

38 – 11 = .........

28 – 14 = ........

5. C ALCOLA IN COLONNA SUL QUADERNO E FAI LA PROVA.

27 + 34 + 42 = .......... 750 – 24 = .......... 6. A PPLICA LA PROPRIETÀ INVARIANTIVA E CALCOLA SUL QUADERNO.

569 – 329 = +1/–1

256 – 28 =

+1/–1

7. LEGGI IL TESTO DEL PROBLEMA E RISPONDI ALLE DOMANDE.

MATTEO HA 10 PENNARELLI NELLO ZAINO E 4 NELL'ASTUCCIO. QUANTI PENNARELLI HA IN TUTTO? 14

13

• QUALE OPERAZIONE HAI USATO? +

QUANTI PENNARELLI HA IN PIÙ NELLO ZAINO? 6

2

• QUALE OPERAZIONE HAI USATO? +

– 161


Verifiche personalizzate - classe 3a

Moltiplicazione 1. Calcola in riga.

43 × 1 = ............

32 × 10 = ............

2 × 5 × 7 = ............

12 × 2 = ............

0 × 4 = ............

100 × 41 = ............

9 × 4 × 5 = ............

20 × 3 = ............

1 × 74 = ............

8 × 1000 = ............

1 × 10 × 8 = ............

40 × 5 = ............

2. P er ogni prodotto trova almeno 2 coppie di fattori (non adoperare la proprietà commutativa).

4×3

............

12 6 × ............

× ............ 20

............

× ............

............

............

18

× ............

............

× ............ 40

× ............

............

× ............

3. Colora il nome della proprietà utilizzata.

20 × 4 = 4 × 20 = 8 × 9 × 10 = 10 × 8 × 9 = 25 × 4 = (20 × 4) + (5 × 4) = 6 × 2 × 5 = 12 × 5 =

Commutativa Commutativa Commutativa Commutativa

Associativa Associativa Associativa Associativa

Distributiva Distributiva Distributiva Distributiva

4. Calcola in colonna sul quaderno.

307 × 4 =

628 × 9 =

53 × 23 =

306 × 21 =

5. Risolvi i problemi sul quaderno. a) L a maestra fa 4 fotocopie per ciascuno dei 25 bambini della sua classe. Quante ne deve fare in tutto?

162

b) L a cuoca della mensa prepara 3 polpette per ciascun alunno. Se i bambini sono 84, quante polpette deve preparare?


Verifiche personalizzate - classe 3a

MOLTIPLICAZIONE 1. CALCOLA IN RIGA.

43 × 1 = ............

32 × 10 = ............

12 × 2 = ............

0 × 4 = ............

100 × 41 = ............

20 × 3 = ............

1 × 74 = ............

8 × 1000 = ............

20 × 4 = ............

2. PER OGNI PRODOTTO TROVA LA COPPIA DI FATTORI COME MOSTRA L'ESEMPIO.

4×3

............

12

× ............

............

20

× ............

× ............

............

18

40

3. COLORA IL NOME DELLA PROPRIETÀ UTILIZZATA.

2×4=4×2= COMMUTATIVA ASSOCIATIVA DISTRIBUTIVA 12 × 4 = (10 × 4) + (2 × 4) = COMMUTATIVA ASSOCIATIVA DISTRIBUTIVA 3×2×5=6×5= COMMUTATIVA ASSOCIATIVA DISTRIBUTIVA

4. CALCOLA IN COLONNA SUL QUADERNO.

37 × 4 =

23 × 9 =

32 × 23 =

134 × 21 =

5. RISOLVI IL PROBLEMA SCEGLIENDO LA RISPOSTA CORRETTA. LA MAESTRA FA 4 FOTOCOPIE PER CIASCUNO DEI 10 BAMBINI DELLA SUA CLASSE. QUANTE NE DEVE FARE IN TUTTO?

14

20

40

• Che operazione hai usato? ...... 163


Verifiche personalizzate - classe 3a

Divisione 1. Calcola in riga.

:

2. Calcola sul quaderno in colonna con la prova.

b) 873 : 3 = 806 : 2 = 145 : 4 = 617 : 5 = 340 : 7 =

a) 76 : 3 = 114 : 9 = 228 : 6 = 348 : 8 = 279 : 7 =

1 2 3 10

30 600 90

3. Correggi le divisioni errate scrivendo il risultato esatto dove occorre.

25 : 5 = 6 ............ 32 : 8 = 4 ............

40 : 10 = 10 ............ 54 : 6 = 9 ............

63 : 9 = 8 ............ 64 : 8 = 8 ............

4. Usa la proprietà invariantiva e calcola.

20 ×4

:

×4

5 = ............ :5

80 : 20 = ........

45

:5

........

........

5. Completa.

: ........ = ........

5 = ............ : .....

........

: .....

: ........ = ........

6. Scrivi i numeri che mancano.

40 36 ....... ....... 80 ....... ....... 20 60 10 ....... 16 24 ....... 40 1 ....... .......

:4

× .....

×2

: ........ = ........

:

×4

36 : ......... = 6 56 : ......... = 6

......... .........

:3=4 :5=5

7. Leggi i problemi e scrivi l'operazione esatta. a) S e una confezione di 10 quaderni costa € 30, quanto costa un quaderno? .......... ......

164

10 = 3

b) H o speso € 14 per comprare dei pennarelli da € 2 l'uno. Quanti pennarelli ho comprato?

14 ...... .......... = 7

c) H o comprato 3 diari da € 9 l'uno. Quanto ho speso in tutto? .......... ...... ..........

= ..........


Verifiche personalizzate - classe 3a

DIVISIONE 1. CALCOLA IN RIGA.

:

2. C ALCOLA SUL QUADERNO IN COLONNA CON LA PROVA.

1 2 3 10

76 : 3 = 118 : 9 = 128 : 6 = 34 : 8 = 294 : 7 =

30 60 90

3. COLORA IL RISULTATO CORRETTO DELLE DIVISIONI.

25 : 5 =

5

7

40 : 10 =

63 : 9 =

7

8

64 : 8 =

4

20

6

8

4. USA LA PROPRIETÀ INVARIANTIVA E CALCOLA.

10 ×2

:

×2

20 : 4 = ........

2 = ............ :2

:2

........

: ........ = ........

5. COMPLETA. :4

8 ×2

........

:   4 = ............

×2

: ........ = ........

:2

:2

........

: ........ = ........

6. SCRIVI I NUMERI CHE MANCANO.

40 36 ....... ....... 80 10 ....... 16 24 .......

×4

36 : ......... = 6 56 : ......... = 6

......... .........

:3=4 :5=5

7. LEGGI I PROBLEMI E SCRIVI L'OPERAZIONE ESATTA. A) S E UNA CONFEZIONE DI 10 QUADERNI COSTA € 30, QUANTO COSTA UN QUADERNO?

B) H O COMPRATO 3 DIARI DA € 9 L'UNO. QUANTO HO SPESO IN TUTTO?

10 = 3

9 ...... .......... = ..........

.......... ......

165


Verifiche personalizzate - classe 3a

Problemi 1. Leggi i problemi, completa i diagrammi e rispondi alla domanda. a) A l chiosco sono stati preparati in tutto 50 panini. A fine giornata ne sono stati venduti 36. Quanti panini sono rimasti?

50

36

b) M arta ha realizzato 7 braccialetti con 10 perline ciascuno. Quante perline ha usato in tutto?

10

7

– .............

.............

2. L eggi il testo dei seguenti problemi, scegli la domanda adatta, poi risolvi sul quaderno. a) S ara deve fare 24 gradini per salire al primo piano, poi altri 15 per arrivare davanti alla porta di casa.

Q uanti gradini deve fare in tutto Sara? Q uanti gradini ha già fatto Sara?

b) G iulia sistema i libri nella libreria mettendone 7 in ogni scaffale. In tutto ne ha 42.

uanti libri metterà in ogni Q scaffale? Di quanti scaffali avrà bisogno?

3. Leggi i problemi, collegali all'operazione corretta e calcola. a) L a maestra riordina 28 schede in 4 cartelline. Quante schede mette in ognuna?

28 × 4 = .......... 166

28 + 4 = ..........

b) L uca ha disegnato 4 stelle su ognuno dei 28 biglietti di invito per la sua festa. Quante stelle ha disegnato in totale?

28 – 4 = ..........

28 : 4 = ..........


Verifiche personalizzate - classe 3a

PROBLEMI 1. C OMPLETA IL DIAGRAMMA, INVENTA UN PROBLEMA CON I DATI INDICATI E RISOLVI. PANINI IN TUTTO

PANINI VENDUTI

20

16 –

................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................

.............

...................................................................................................

2. L EGGI IL TESTO DEL PROBLEMA, SCEGLI LA DOMANDA ADATTA, POI RISOLVI SUL QUADERNO. IULIA SISTEMA I LIBRI G NELLA LIBRERIA METTENDONE 7 IN OGNI SCAFFALE. IN TUTTO NE HA 42.

UANTI LIBRI METTERÀ IN OGNI Q SCAFFALE? DI QUANTI SCAFFALI AVRÀ BISOGNO?

o? 3. LEGGI I PROBLEMI, COLLEGALI ALL'OPERAZIONE CORRETTA E CALCOLA. A) L A MAESTRA RIORDINA 8 SCHEDE IN 4 CARTELLINE. QUANTE SCHEDE METTE IN OGNUNA?

8 × 4 = ..........

B) L UCA HA DISEGNATO 4 STELLE SU OGNUNO DEGLI 8 BIGLIETTI DI INVITO PER LA SUA FESTA. QUANTE STELLE HA DISEGNATO IN TOTALE?

8 + 4 = ..........

8 : 4 = .......... 167


Verifiche personalizzate - classe 3a

Frazioni e numeri decimali 1. Queste figure sono frazionate? Indica con una X la risposta corretta.

SÌ NO

SÌ NO

SÌ NO

2. S crivi le frazioni corrispondenti alla parte colorata.

SÌ NO

3. C olora la parte indicata dalla frazione.

.........

.........

.........

.........

2 4

.........

.........

7 8

.........

.........

4. Cerchia solo le frazioni decimali.

12 25

10 15

9 10

3 100

4 200

3 1000

3 5

5. Indica il valore della cifra in blu.

6. Vero o falso? Indicalo con una X.

0,45 .............

12,7 .............

4,9 < 5

V

F

1,234 .............

60,005 .............

0,19 .............

8,271 .............

0,7 > 0,5

V

F

2,15 > 2,51

V

F

7. Collega ogni frazione al numero decimale corrispondente.

63 100

120 1000 0,120

168

0,008

8 10 0,8

8 1000 0,63


Verifiche personalizzate - classe 3a

FRAZIONI E NUMERI DECIMALI 1. Q UESTE FIGURE SONO FRAZIONATE? INDICA CON UNA X LA RISPOSTA CORRETTA.

SÌ NO

SÌ NO

2. S CRIVI LE FRAZIONI CORRISPONDENTI ALLA PARTE COLORATA. .........

.........

.........

.........

SÌ NO 3. C OLORA LA PARTE INDICATA DALLA FRAZIONE.

2 4 7 8

4. CERCHIA SOLO LE FRAZIONI DECIMALI.

12 25

9 10

10 15

5. INDICA IL VALORE DELLA CIFRA IN BLU.

0,45 .............

12,7 .............

1,234 .............

60,005 .............

3 100

5 1000

6. V ERO O FALSO? INDICALO CON UNA X.

4,9 < 5

V

F

0,7 > 0,5

V

F

7. COLLEGA OGNI FRAZIONE AL NUMERO DECIMALE CORRISPONDENTE.

63 100

120 1000 0,120

0,8

8 10 0,63 169


Verifiche personalizzate - classe 3a

Le misure 1. Colora solo i multipli del metro.

km

mm

dam

cm

2. Completa e cerchia il recipiente che contiene meno di un litro.

..............

¿l e

..............

d¿l

¿l e

..............

3 d¿l

..............

d¿l

11 d¿l

3. I ndica con una X tutti i prodotti che insieme pesano 1 kg (1000 g).

4. Esegui le equivalenze.

60 mm = ............. cm 27 hm = ............. m 46 ¿l = ............. c¿l

650 g

500 m¿l = ............. d¿l

250 g

3 Mg = ............. kg 200 dg = ............. dag

500 g

250 g

5. Completa con peso lordo, peso netto e tara. Poi calcola. ..............................................

..............................................

3 kg

1 kg

170

..............................................

........

kg


Verifiche personalizzate - classe 3a

LE MISURE 1. COLORA SOLO I MULTIPLI DEL METRO.

km

mm

dam

cm

2. CERCHIA IL RECIPIENTE CHE CONTIENE MENO DI UN LITRO.

3 d¿l

11 d¿l

3. C ALCOLA IL PESO DEI PRODOTTI E TRASFORMALO IN KG.

600 g

250 g

500 g

25 d¿l

4. E SEGUI LE EQUIVALENZE.

.............

g +

60 mm = ............. cm

.............

g +

27 hm = ............. m

.............

g =

46 ¿l = ............. c¿l

g = ........... kg

500 m¿l = ............. d¿l

...................

5. COMPLETA CON PESO LORDO, PESO NETTO E TARA. POI CALCOLA. ..............................................

..............................................

3 kg

1 kg

..............................................

........

kg 171


Verifiche personalizzate - classe 3a

Spazio e figure 1. Scrivi il nome dei solidi.

...............................

...............................

...............................

...............................

2. Collega ogni termine al posto giusto nel solido e nella figura piana.

faccia

vertice

vertice

angolo

spigolo

lato

3. R ipassa ogni linea con i colori corretti e poi indica se sono linee aperte (A) o chiuse (C) come mostra l'esempio.

Linee miste blu

Linee curve rosso

Linee spezzate verde

A

4. Indica di che tipo di rette si tratta: incidenti, parallele o perpendicolari.

Incidenti Parallele 172

Incidenti Perpendicolari

Perpendicolari Parallele


Verifiche personalizzate - classe 3a

SPAZIO E FIGURE 1. COLLEGA I SOLIDI AI RISPETTIVI NOMI.

SFERA

PIRAMIDE

CUBO

2. COLLEGA OGNI TERMINE AL POSTO GIUSTO NELLA FIGURA PIANA.

VERTICE ANGOLO LATO 3. R IPASSA OGNI LINEA CON I COLORI CORRETTI E POI RIPASSA TUTTE LE LINEE CHIUSE.

LINEE MISTE BLU

LINEE CURVE ROSSO

LINEE SPEZZATE VERDE

4. S CRIVI DI CHE TIPO DI RETTE SI TRATTA: INCIDENTI, PARALLELE O PERPENDICOLARI.

INCIDENTI PARALLELE

PERPENDICOLARI PARALLELE 173


Verifiche personalizzate - classe 3a

Relazioni, dati e previsioni 1. Osserva e metti in relazione negli insiemi e in tabella. Osserva l’esempio. mangia

mangia

Erba

Carne

Tigre Capra Gallina

2. Osserva i dadi e rispondi.

Semi

X

3. Osserva l’deogramma e rispondi.

Legenda: Creme

= 5 preferenze 5

5

5

5

= 20

Frutti Yogurt • Qual è la probabilità di pescare un dado blu? ....................................................

• Quanti preferiscono il gelato allo yogurt? .............. • Quanti sono gli intervistati in tutto? ..............

4. Considera le seguenti figure e completa le diverse rappresentazioni.

figure figure quadrati

quadrato blu blu

................................... e ...................................

174

non quadrato

non blu

blu

non blu


Verifiche personalizzate - classe 3a

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI 1. OSSERVA E METTI IN RELAZIONE. MANGIA

2. OSSERVA I DADI E RISPONDI.

3. OSSERVA L'IDEOGRAMMA E RISPONDI.

LEGENDA:

= 2 PREFERENZE

CREME

2

2

FRUTTI

2

2

2

2

=8

YOGURT • QUAL È LA PROBABILITÀ DI PESCARE UN DADO BLU? ......... 9

• QUANTI PREFERISCONO IL GELATO ALLO YOGURT? .............. • QUANTI SONO GLI INTERVISTATI IN TUTTO? ..............

4. CONSIDERA LE SEGUENTI FIGURE E COMPLETA LA RAPPRESENTAZIONE.

FIGURE QUADRATO BLU

NON BLU

NON QUADRATO BLU

NON BLU

175


w

SCHEDARIO DI CLASSE TERZA MATEMATICA Scheda 1 Scheda 2 Scheda 3 Scheda 4 Scheda 5 Scheda 6 Scheda 7 Scheda 8 Scheda 9 Scheda 10 Scheda 11 Scheda 12 Scheda 13 Scheda 14 Scheda 15 Scheda 16 Scheda 17 Scheda 18 Scheda 19 Scheda 20 Scheda 21 Scheda 22 Scheda 23

176

Scopri i numeri Numeri sull’abaco Siamo a mille Numeri a 4 cifre Addizioni e confronti Addizioni in tabella La sottrazione in tabella Addizione e sottrazione Moltiplicazioni per tutti i gusti Giochi in palestra Confronta i problemi Problemi nelle tabelle Disegni e frazioni Numeri decimali Centesimi sulla linea Calcolo mentale Questione di misura! Misure... in gara! La spesa di Eleonora Litri... in fattoria Ordina le misure Camminata ecologica Cambi e acquisti

Scheda 24 Costruire cubi e parallelepipedi Scheda 25 Costruire prismi e piramidi Scheda 26 Conta i lati Scheda 27 La lunghezza-somma Scheda 28 Il perimetro Scheda 29 L’area Scheda 30 Merendina e succo Scheda 31 Pomeriggio in gelateria Scheda 32 Possibilità nel guardaroba Scheda 33 Al luna-park

SCIENZE Scheda 34 Scheda 35 Scheda 36 Scheda 37 Scheda 38 Scheda 39 Scheda 40 Scheda 41 Scheda 42 Scheda 43 Scheda 44 Scheda 45

L’aria si comprime La mongolfiera L’acqua Pioggia acida Oggetti in classe È fatto di... Oggetti di carta Vertebrati e invertebrati La ricchezza di un bosco La dieta nel bosco Mammiferi nel mare Vita nello stagno


Scheda 1 – classe 3a - MATEMATICA

SCOPRI I NUMERI 1. Completa le successioni secondo il comando della freccia.

100

+30

0

+100

800

–20

500

–10

.............

.............

190

.............

.............

.............

.............

400

.............

.............

740

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

2. Ora scopri tu il comando di ogni freccia e poi completa.

700

..........

680

660

..........

..........

200

..........

230

260

..........

..........

800

..........

820

840

..........

..........

177


Scheda 2 – classe 3a - MATEMATICA

NUMERI SULL’ABACO 1. Rappresenta i numeri sull’abaco disegnando le palline e poi scrivili in cifre o in lettere.

206

365 h

da

u

.....................................................

491 h

da

u

.....................................................

560

............

h

da

u

seicentonove

h

da

u

.....................................................

............

h

da

u

h

da

u

ottocentotrentadue

.....................................................

2. Ora osserva gli abachi e scrivi i numeri in cifre e in lettere.

............

............

h

da

u

.....................................................

............

h

da

u

.....................................................

............

h

da

u

.....................................................

178

............

h

da

u

.....................................................

............

h

da

u

.....................................................

h

da

u

.....................................................


Scheda 3 – classe 3a - MATEMATICA

SIAMO A MILLE 1. Componi il 1000.

2. Ricomponi e scrivi i numeri. 1 k, 1 h, 3 da, 6 u = 1136

3 k, 5 da, 6 u = ............................... 6 k, 7 h, 2 da, 9 u = .......................

1 k, 2 h, 1 da = .................................. 4 k, 6 h, 1 da = ............................... 5 k, 5 h, 5 da, 5 u = ....................... 3 k, 3 h, 2 da, 8 u = ...................... 2 k, 4 h, 3 da = ............................... 6 k, 1 h, 2 da = ............................... 4 k, 2 h, 4 da = .................................. 7 k, 9 h = .......................................... 8 k, 7 h, 8 da, 9 u = ....................... 3. Scomponi i numeri come nell’esempio. 1216 = 1 k, 2 h, 1 da, 6 u

1001 = ...............................................

3214 = ...............................................

1028 = ................................................... 8214 = ...............................................

3418 = ...............................................

6926 = ................................................... 4000 = ...............................................

7926 = ...............................................

4. Completa le numerazioni sulla cresta dell’onda. 999 1000

1110

1112

1114

100010031006

179


Scheda 4 – classe 3a - MATEMATICA

NUMERI A 4 CIFRE 1. Registra in tabella e scrivi in lettere i numeri rappresentati su ogni abaco.

k

h

da

u

k

h

da

u

k

h

da

u

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

........

............................................................

............................................................

............................................................

2. Scrivi il numero che corrisponde a ogni scomposizione.

9 u e 9 k = ...................... u

2 k e 6 h = ............................. u

1 k, 1 h e 3 da = ...................... u

3 k e 1 da = ........................... u

5 k e 5 h = ...................... u

5 k e 3 h = ............................. u

1 k e 2 h = ...................... u

3 k, 3 h e 3 u = ...................... u

7 k e 7 h = ...................... u

8 k, 8 h e 9 da = ...................... u

3. Confronta e completa con il segno > o <.

126

3245 2314 1916

1111

999 1126 2024

4. Riscrivi i numeri in ordine crescente. 1619

• 216 • 9109 • 3417 • 999 • 1916 • 5246 • 5642

...............................................................................................................................................................................

180


Scheda 5 – classe 3a - MATEMATICA

ADDIZIONI E CONFRONTI 1. Completa inserendo il segno mancante <, >, =. Segui l’esempio. 85 + 9 < 100

200 + 20 ........ 215

99 + 7 ........ 120

365 + 30 ........ 390

105 + 6 ........ 111

399 + 1 ........ 400

128 + 10 ........ 140

422 + 8 ........ 429

153 + 12 ........ 160

506 + 6 ........ 515

65 + 10 ........ 71 + 8

153 + 10 ........ 148 +

5

83 + 5 ........ 85 + 3

300 + 50 ........ 290 + 60

99 + 7 ........ 91 + 5

390 + 25 ........ 400 + 11

2. Completa i confronti inserendo i numeri mancanti.

65 + 11 = 70 + ........

200 + 7 > ........ +

93 + 20 = 100 + ........

100 + 5 > ........ + 10

125 + 10 > 130 + ........

500 + 8 < ........ + 1

160 + 20 < 150 + ........

435 + 10 = ........ + 25

6

3. Completa come vuoi tu. ........ + ........ = ........ + ........

........ + ........ = ........ + ........

........ + ........ > ........ + ........

........ + ........ > ........ + ........

........ + ........ < ........ + ........

........ + ........ < ........ + ........

181


Scheda 6 – classe 3a - MATEMATICA

ADDIZIONI IN TABELLA 1. Completa la tabella dell’addizione, poi rispondi e completa. +

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

0

quali numeri è formata • Dala prima riga? ...........................................................................

• Perché?

1 2

...........................................................................

3

...........................................................................

5

quali numeri è formata • Dala prima colonna?

6

...........................................................................

7

• Perché?

4

8

...........................................................................

9

...........................................................................

• I numeri scritti lungo la diagonale si ottengono sommando due numeri ........................................., sono i numeri ..........................................

• Osserva le somme agli incroci e i loro addendi; puoi notare che numero P (pari) + numero P (pari) = numero P; D (dispari) + D (dispari) = P P + D = .........................; D + P = ..........................

• Se colori dello stesso colore alcune coppie di addendi come, per esempio (3;1) e (1;3) e la loro somma 4; oppure (4;2) e (2;4) e la loro somma 6, puoi scoprire una proprietà dell’addizione: se si cambia l’ordine degli addendi la somma ................................................ Questa è la proprietà commutativa.

• A destra e sotto a ogni numero vi è il suo • A sinistra e sopra a ogni numero vi è il suo

............................................... (+1)

182

............................................... (–1)


Scheda 7 – classe 3a - MATEMATICA

LA SOTTRAZIONE IN TABELLA 1. Completa la tabella e poi rispondi. –

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

tabella, non è possibile • Nella compilare la parte a destra della diagonale blu. Perché?

0

...........................................................................

1

1

2

2

1

3

3

2

1

4

4

3

2

1

5

5

4

3

2

........................................................................... ........................................................................... ...........................................................................

1

6 7 8 9

• Perché la colonna dello zero è uguale alla colonna-intestazione? ......................................................... .............................................................................................................................

• La diagonale evidenziata contiene solo il numero zero perché .............................................................................................

• Se osservi i numeri nelle caselle che vanno da

sinistra in alto a destra in basso puoi notare che sono uguali: sono incroci delle coppie di numeri .................................................. della sottrazione.

183


Scheda 8 – classe 3a - MATEMATICA

ADDIZIONE E SOTTRAZIONE 1. Unisci con una freccia l’operazione e i suoi termini/significati. minuendo

aggiungere addizione

addendo

separare

resto

riunire somma

togliere

sottrazione

sottraendo

diminuire

differenza

aumentare

2. S crivi il nome dei termini delle operazioni e calcola. h da u

h da u

.....................................

1 4 0 +

.....................................

3 1 4 –

.....................................

1 2 1 =

.....................................

1 0 6 =

.....................................

..... ..... .....

.....................................

..... ..... .....

h da u

prova h da u

3. Calcola e completa le prove. h da u

prova h da u

6 4 +

..... ..... ..... +

5 4 +

..... ..... ..... +

1 2 5 =

..... ..... ..... =

3 1 8 =

..... ..... ..... =

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

h da u

prova h da u

h da u

prova h da u

2 6 9 –

..... ..... ..... +

3 2 8 –

..... ..... ..... +

5 2 =

..... ..... ..... =

1 1 5 =

..... ..... ..... =

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

184


Scheda 9 – classe 3a - MATEMATICA

MOLTIPLICAZIONI PER TUTTI I GUSTI 1. Completa le tabelle. ×

4

3

8

5

×

3

0

2

10

8

3

9

9

7

6

9

5

0

8

2. Calcola le seguenti moltiplicazioni. 7 × 10 = ............

10 × 10 = ............

100 × 10 = ............

8 × 1000 = ............

3 × 10 = ............

120 × 10 = ............

8 × 100 = ............

3 × 1000 = ............

8 × 10 = ............

50 × 10 = ............

11 × 100 = ............

6 × 1000 = ............

3. Esegui le moltiplicazioni applicando la proprietà distributiva. 23 × 5 = (10 + ......... + 3) × 5 = (10 × 5) + (10 × .....) + (3 × .... ) = ......... + ......... + ......... = ......... 26 × 3 = (............................) ......... = (................) + (................) + (................) = ......... + ......... + .......... = ......... 4. Calcola in colonna e fai la prova applicando la proprietà commutativa. k h da u

k h da u

k h da u

k h da u

2 9 ×

..... ..... ×

8 6 ×

..... ..... ×

1 2 =

..... ..... =

1 4 =

..... ..... =

.... .... .... .... +

.... .... .... .... +

.... .... .... .... +

.... .... .... .... +

.... .... .... .... =

.... .... .... .... =

.... .... .... .... =

.... .... .... .... =

.... .... .... ....

.... .... .... ....

.... .... .... ....

.... .... .... ....

185


Scheda 10 – classe 3a - MATEMATICA

GIOCHI IN PALESTRA 1. Leggi i seguenti problemi e rispondi.

di ginnastica ha disposto sul pavimento 17 birilli e chiede • L’insegnante agli alunni di prenderne 2 ciascuno. Raggruppa per 2 e disegna i bambini.

Quanti alunni prendono i birilli?

Quanti birilli avanzano?

alunni si stanno preparando per un torneo di mini-volley. Sono 24 alunni che • Glisi dividono in squadre da 4 alunni. Raggruppa per 4.

Quante squadre si possono formare? Ci sono alunni esclusi dal torneo?

186


Scheda 11 – classe 3a - MATEMATICA

CONFRONTA I PROBLEMI 1. Leggi attentamente e poi rispondi alle domande. A

Andrea ha 19 figurine; ne regala 3 a ciascuno dei suoi amici. Quanti sono gli amici? Rimangono figurine ad Andrea?

Andrea ha 19 figurine che vuol regalare in parti uguali ai suoi 3 amici. Quante figurine riceve ogni amico? Rimangono figurine ad Andrea?

• Quali sono i dati dei problemi? • Il numero 19 ha lo stesso significato? • Il numero 3 ha lo stesso significato? • Le domande ti fanno la stessa richiesta?

B

...... e ......

Sì No Sì No Sì No

2. Ora leggi questi problemi e completa con le tue osservazioni. A Un barista deve sistemare in parti uguali 13 bicchieri su 4 ripiani. Quanti bicchieri potrà mettere su ogni ripiano? Restano dei bicchieri non sistemati?

B

• Quali sono i dati dei problemi? e • Il numero 13 indica il numero dei • Il numero 4 indica: A - il numero dei ......

......

Un barista deve sistemare 13 bicchieri. Ne mette 4 su ogni ripiano. Quanti ripiani ci sono? Restano dei bicchieri non sistemati?

............................................ ........................................

B - il numero dei ....................................... su ogni ............................................

• Nel primo problema si chiede quanti • Nel secondo problema si chiede quanti

........................................................................................................... .....................................................................................................

187


Scheda 12 – classe 3a - MATEMATICA

PROBLEMI NELLE TABELLE 1. Leggi, completa le tabelle e rispondi. Bambini

Marco, Giulio, Leo e Sergio mettono sul tavolo tutte le loro figurine di calciatori. • Marco ne dispone 80; • Giulio ne mette addirittura il doppio; • Leo ne ha portate la metà di quelle di Marco; • Sergio ne dispone 7 decine e mezza. Quante figurine hanno in tutto i bambini? ...........

Bambine

Spesa

Figurine

Marco

.....................

Giulio

.....................

Leo

.....................

Sergio

.....................

TOTALE

.....................

Sara, Roberta, Giovanna e Marta fanno acquisti in cartoleria.

Sara

.....................

Roberta

.....................

Giovanna

.....................

• Sara compra 3 penne da 1 euro ciascuna. • Roberta compra 2 quaderni da 2 euro ciascuno. • Giovanna compra 1 album da 3 euro. • Marta compra 2 gomme da 1 euro ciascuna.

Marta

.....................

Quanti euro spendono in tutto le bambine? ...........

TOTALE

.....................

Tre bambini hanno raccolto le more nel bosco e ora le pesano sulla bilancia. • Il peso delle more raccolte dal primo bambino è di 200 g. • Il peso di quelle raccolte dal secondo bambino è la metà. • Il terzo bambino ne ha raccolte 200 g. Quanti grammi di more hanno raccolto i bambini? ...........

188

Nipoti

Peso in grammi

1° bambino

.....................

2° bambino

.....................

3° bambino

.....................

TOTALE

.....................


Scheda 13 – classe 3a - MATEMATICA

DISEGNI E FRAZIONI 1. O sserva i disegni e scrivi accanto a ciascuno la frazione corrispondente alla parte colorata.

....... _____

....... _____

....... _____

.......

.......

.......

....... _____

....... _____

....... _____

.......

.......

.......

..... _____

....... _____

....... _____

.....

.......

.......

....... _____

....... _____

.......

.......

2. Colora in ogni disegno la parte indicata dalla frazione.

7 ___ 9

5 ___ 6

3 ___ 9 4 ___ 9

5 ___ 7 6 ___ 7

6 ___ 6

7 ___ 7

189


Scheda 14 – classe 3a - MATEMATICA

NUMERI DECIMALI 1. Trasforma le frazioni decimali nei numeri decimali corrispondenti. 4 = 4 decimi 10 6 = 6 decimi 10 8 = 8 decimi 10

u 0

d 4

u 5 = 5 centesimi 0 100 3 = ........................... 0 100 9 = ........................... 0 100

0,4

0

..........

0

..........

d 0

c 5

0,05 .......... ..........

2. Scrivi sotto ogni frazione il numero decimale corrispondente. Frazioni decimali

1 10

6 100

3 10

9 10

1 100

5 100

7 10

4 100

2 100

8 100

9 100

Numeri decimali

0,1

0,06

..........

..........

..........

..........

..........

..........

..........

..........

..........

3. Unisci le frazioni decimali ai numeri decimali corrispondenti. Osserva l'esempio. 1 10

3 100

8 10

7 100

6 100

9 100

1 100

4 10

0,8

0,07

0,1

0,09

0,03

0,01

0,4

0,06

4. Completa la tabella.

190

Numero dato 34,23 51,10 6,2 74,24 14,10 8,90 4,75 16,34

Parte intera da u 3 4

Parte decimale decimi d centesimi c 2 3


Scheda 15 – classe 3a - MATEMATICA

CENTESIMI SULLA LINEA 1. O sserva la linea dei numeri che evidenzia anche i centesimi e scrivi il numero decimale che corrisponde alla frazione decimale.

0

1 1 __ 2 __ 3 __ 4 __ 5 __ 6 __ 7 __ 8 __ 9 __ 10 10 10 10 10 10 10 10 10

2 11 __ 12 __ 13 __ 14 __ 15 __ 16 __ 17 __ 18 __ 19 __ 20 __ 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10

5 ___ 100

25 ___ 36 ___ 100 100

65 ___ 77 ___ 100 100

99 ___ 100

125 ___ 100

144 ___ 100

168 ___ 100

195 ___ 100

.......

....... .......

....... .......

.......

.......

.......

.......

.......

2. I nserisci i numeri decimali sulla linea dei numeri collegandoli alla tacca corrispondente.

6 ___ 100 0

32 ___ 100

79 ___ 100

98 ___ 100

105 ___ 100

1

2

3. Scrivi in ordine crescente i seguenti numeri decimali. 0,65 • 17,28 • 1,35 • 2,06 • 2,01 • 0,80 .................................................................................................................................................................................................................

4. Scrivi in ordine decrescente i seguenti numeri decimali. 0,77 • 1,07 • 35,06 • 4,18 • 0,7 • 0,77 .................................................................................................................................................................................................................

191


Scheda 16 – classe 3a - MATEMATICA

CALCOLO MENTALE 1. Completa le tabelle rispettando le indicazioni.

– 0,1

numero

+ 0,1

– 0,2

numero

+ 0,2

............

8,5

............

............

7

............

............

4,3

............

............

5,6

............

............

2,2

............

............

6,03

............

............

9

............

............

0,18

............

............

5

............

............

0,56

............

– 1,1

numero

+ 1,1

– 0,01

numero

+ 0,01

............

3,6

............

............

4,17

............

............

7,18

............

............

0,09

............

............

9,04

............

............

3,19

............

............

4,26

............

............

0,9

............

............

1,2

............

............

10,4

............

21

22

20,5 21,5

2. O ra unisci i puntini

da 20,5 a 24 aggiungendo sempre + 0,5.

24

23,5

23 22,5

192


Scheda 17 – classe 3a - MATEMATICA

QUESTIONE DI MISURA! 1. Le maestre misurano le altezze degli alunni della IIIa C. Leggi e completa. Alberto è alto 1 metro e 42 centimetri!

Alberto è alto 142 cm!

Maestra Laura

Maestra Giulia

• La maestra Laura dice che Alberto è alto • La maestra Giulia ripete dicendo che Alberto è alto • Entrambe esprimono la stessa

....................................................................................................... ............................................................................

................................................................

La maestra Laura usa come unità di misura il centimetro e scrive alla lavagna 142 cm. La maestra Giulia usa come unità di misura il metro e scrive alla lavagna: 1,42 m. Le misure che hanno lo stesso valore si dicono equivalenti.

2. Ora scrivi sulla lavagna le misure indicate nei cartellini. m

dm

cm

1

5

15 c

mm

m 348

m

m

m 7,4 c 4 123

3,18

3m

5,26

dm

mm

193


Scheda 18 – classe 3a - MATEMATICA

MISURE... IN GARA! 1. A l campo sportivo si svolgono i “Giochi della Gioventù”. Leggi e completa.

Salto in lungo Federico ha saltato 3 metri e 15 cm. Giacomo ha saltato 200 cm.

• Chi ha fatto il salto più lungo? • Quanti centimetri di differenza ci sono tra i due salti? ................................................

................................................

Lancio del peso Alex ha lanciato la sfera di metallo a 5 metri e 20 cm. Fabio l’ha lanciata a 307 cm, Simone l’ha lanciata a 5 m e 30 cm.

• Chi ha eseguito il lancio più lungo? • Scrivi le misure dei lanci in cm.

..............................................

Alex: 520 cm; Fabio: .................................. cm; Simone: .................................. cm. Salto in alto

• A fine gara sono stati premiati i seguenti atleti: Paolo ha saltato 1 m e 9 cm = 109 cm

Andrea ha saltato 10 dm e 8 cm = ................... cm Luca ha saltato 1 m e 7 cm = ................... cm Marco ha saltato 10 dm = ................... cm Giulio ha saltato 1 m e 1 dm = ................... cm

• Compila la classifica dei vincitori

1° classificato: ............................................... 2° classificato: ............................................... 3° classificato: ............................................... 4° classificato: ............................................... 5° classificato: ...............................................

194


Scheda 19 – classe 3a - MATEMATICA

LA SPESA DI ELEONORA 1. E leonora è andata al supermercato per fare la spesa.

Osserva ciò che ha acquistato e in ogni gruppo cerchia ciò che potresti mettere sull’altro piatto della bilancia in modo da mantenerla in equilibrio.

1 kg = 10 hg

1 kg = 100 dag

1 kg = 1 000 g

195


Scheda 20 – classe 3a - MATEMATICA

LITRI... IN FATTORIA 1. N ella fattoria “Tuttofresco” il signor Camillo ha annotato la produzione di latte delle sue mucche di una settimana. Leggi le misure, inseriscile in tabella e poi rispondi.

Lunedì: 500 litri

Martedì: 550 litri

Mercoledì: 60 decalitri

Giovedì: 4 ettolitri

Venerdì: 50 decalitri

Sabato: 3 ettolitri

Domenica: 460 litri

Giorno

h¿l

da¿l

¿l

lunedì

............

............

500 ¿l

martedì

............

............

............

mercoledì

............

............

............

giovedì

............

............

............

venerdì

............

............

............

sabato

............

............

............

domenica

............

............

............

• In quale giorno della settimana è stato prodotto più latte? • In quale giorno è stato prodotto meno latte? • Quanti litri sono stati prodotti, complessivamente, in tutta la settimana?

..........................................................

............................................................................................

196

...................................


Scheda 21 – classe 3a - MATEMATICA

ORDINA LE MISURE 1. Osserva i disegni e ordina le misure di capacità dalla maggiore alla minore. 9 da¿l

100 m¿l

33 c¿l

1 da¿l

10 d¿l

60 h¿l

40 da¿l

5 c¿l

1 m¿l

..................; ...................; ...................; ...................; ....................; ...................; ...................; ...................; ................... .

2. Ora completa le tabelle. × 10

× 10

× 100

× 100

h¿l

da¿l

¿l

d¿l

da¿l

d¿l

¿l

c¿l

5

............

2

............

7

............

1

............

10

............

............

400

............

100

6

............

20

............

6

............

25

............

............

1000

1

............

50

............

3

............

15

............

: 10

: 10

: 100

: 100

197


Scheda 22 – classe 3a - MATEMATICA

CAMMINATA ECOLOGICA Gli alunni della terza fanno una gita in montagna. Partono alle 9. Camminano per 2 ore e mezza prima di arrivare al rifugio.

1. Rispondi alle domande.

• A che ora arrivano al rifugio? Giocano e fanno picnic. Si rimettono in cammino alle ore 14. Arrivano a casa alle 16. • Quante ore hanno impiegato nella discesa? • Di più o di meno del tempo impiegato all'andata? ..........................................

...........................................

...........................................

2. Disegna le lancette negli orologi. ANDATA

Partenza ore .................

RITORNO

Arrivo ore .................

Partenza ore .................

Arrivo ore .................

3. Che ore sono?

198

...............................

...............................

...............................

...............................


Scheda 23 – classe 3a - MATEMATICA

CAMBI E ACQUISTI 1. Cambia la moneta da 1 euro con altre monete in tanti modi. .............................

50 cent

.............................

+

.............................

........ cent

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

............................. .............................

2. Leggi, poi rispondi. Elisa invita in gelatiera i suoi amici. Ordina 4 coppe di gelato medie, 1 coppa piccola e un frullato alla fragola.

Listino prezzi Coppa piccola 1,30 € Coppa media 2,00 € Coppa grande 2,50 € Frullato 4,70 € Bibita 1,80 €

• Qual è il gelato con il prezzo maggiore? ..........................................................................................................................

• E quello con il prezzo minore?

..........................................................................................................................

paga con una banconota da 10 € e • Elisa una da 5 €. Quanto riceve di resto?

..........................................................................................................................

199


Scheda 24 – classe 3a - MATEMATICA

COSTRUIRE CUBI E PARALLELEPIPEDI 1. Esegui i seguenti esercizi per imparare a costruire cubi e parallelepipedi. delle cannucce (o stuzzicadenti), • Prepara palline di pongo (o plastilina) e progetta la costruzione dei solidi.

Cubo Le cannucce corrispondono agli spigoli: mi servono ..................... cannucce. Le palline di pongo corrispondono ai vertici: mi servono ..................... palline. In ogni pallina dovrò infilare ..................... cannucce. alla costruzione del cubo, • Procedi poi disegnalo nel riquadro.

Parallelepipedo

il modello già realizzato • Oe sserva colora: – di celeste i vertici; – dello stesso colore le cannucce che hanno la stessa lunghezza.

200


Scheda 25 – classe 3a - MATEMATICA

COSTRUIRE PRISMI E PIRAMIDI 1. Esegui i seguenti esercizi per imparare a costruire prismi e piramidi.

delle cannucce (o stuzzicadenti), palline di pongo (o plastilina) • Prepara e progetta la costruzione dei solidi. Prisma triangolare Le cannucce corrispondono agli spigoli: ti servono ...................... cannucce. Dovrai modificare la lunghezza di alcune cannucce? Sì No Se sì, quante? ...... Le palline corrispondono ai vertici: mi servono ...................... palline.

• Procedi alla costruzione del prisma, disegnalo nel riquadro, poi rispondi. È possibile costruire un prisma triangolare senza modificare la lunghezza delle cannucce? Sì No

Piramide a base quadrata

il modello già realizzato e colora: • Osserva – di celeste i vertici.

– dello stesso colore le cannucce che hanno la stessa lunghezza.

• Rispondi. Se una piramide ha 6 spigoli, come sarà la sua base? .......................................................

201


Scheda 26 – classe 3a - MATEMATICA

CONTA I LATI 1. C olora con lo stesso colore i poligoni che hanno lo stesso numero di lati e poi completa unendo con una freccia.

• I poligoni con 3 lati si chiamano • I poligoni con 4 lati si chiamano • I poligoni con 5 lati si chiamano • I poligoni con 6 lati si chiamano 202

esagoni triangoli pentagoni quadrilateri


Scheda 27 – classe 3a - MATEMATICA

LA LUNGHEZZA-SOMMA 1. O sserva le figure geometriche e misura la lunghezza-somma dei loro lati. Conta i quadretti e completa.

A

B

C

E

D

La lunghezza–somma delle lunghezze dei lati di un poligono si chiama perimetro.

• Il perimetro del poligono A è di • Il perimetro del poligono B è di • Il perimetro del poligono C è di • Il perimetro del poligono D è di • Il perimetro del poligono E è di

. . . . .

203


Scheda 28 – classe 3a - MATEMATICA

IL PERIMETRO 1. M isura con il righello la lunghezza dei lati dei poligoni, completa e calcola il perimetro. C

Il poligono ABC è un .............................................................................. ................. + ................. + ................. = .................

Il perimetro del poligono ABC è di .......................... cm. A

B

F

Il poligono DEFG è un .................................................................................... E

G

................. + ................. + ................. + ................. = .................

Il perimetro del poligono DEFG è di ................................ cm. D

M

Il poligono HILMN è un .............................................................................. L

N

................. + ................. + ................. + ................. + ................. = .................

Il perimetro del poligono HILMN è di .......................... cm. H

I

S

R

Il poligono OPQRST è un ............................................................................ T

Q

................. + ................. + ................. + ................. + ................. + ................. = .................

O

204

P

Il perimetro del poligono OPQRST è di .......................... cm.


Scheda 29 – classe 3a - MATEMATICA

L’AREA 1. L eggi, osserva e completa. Nei poligoni la linea di contorno racchiude una superficie, cioè la regione interna del poligono.

La misura della superficie interna del poligono si chiama area.

• L’area di questo poligono misura

2. L’area (A) di questi poligoni usando come unità di misura il

.........

.

.

A = ............. A = .............

A = .............

3. Indica con una x le risposte corrette.

Il calcolo dell’area serve per misurare:

l a cornice di un quadro.

la tela del quadro.

la stoffa del fazzoletto.

A = .............

l’orlo del fazzoletto.

la superficie dell’aiuola.

205


Scheda 30 – classe 3a - MATEMATICA

MERENDINA E SUCCO 1. L eggi le affermazioni di ogni scolaro e sistema i bambini nell'insieme opportuno. Poi completa i cartellini.

Io ho solo il succo.

Io ho solo la merendina. Franca

Enrico Io ho succo e merendina. Eleonora

Io ho solo il succo.

Io ho succo e merendina.

Damiano

Gianni

Io ho solo la merendina.

Io non ho la merenda.

Io ho solo il succo.

Elena

Giulio

Paolo

U Bambini C

A

A Bambini con ..............................

B

B Bambini con ..................................

C Bambini con ............................... e ............................... 2. Ora rappresenta la classificazione utilizzando il diagramma di Carrol. Merendina

Non merendina

Succo

..................................................

..................................................

Non succo

..................................................

..................................................

206


Scheda 31 – classe 3a - MATEMATICA

POMERIGGIO IN GELATERIA 1. O sserva le coppe di gelato e classificale, nel diagramma di Eulero-Venn, in base alla proprietĂ Avere il biscotto Avere la ciliegia . Poi completa i cartellini.

1

2 3 4 5 6 7 8 U Coppe di .............................. C

C

A

B

A Coppe con ..............................

B

Coppe con ..............................

C Coppe con ............................... e ............................... 2. Ora registra la classificazione utilizzando il diagramma ad albero. Coppe di gelato

a gi ie cil

a

a

gi

gi

ie

ie

cil

gi

n

cil

ie

no

n

cil

non biscotto

no

a

biscotto

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

........................

207


Scheda 32 – classe 3a - MATEMATICA

POSSIBILITÀ NEL GUARDAROBA 1. Leggi e organizza le informazioni rappresentando i dati nei diagrammi.

ha, nel suo armadio, magliette bianche (b) o magliette colorate (c). A lei • Eleonora piace abbinarle alle gonne, che possiede a tinta unita (u), a fantasia (f), a righe (r). Diagramma ad albero

Diagramma di Carroll

Maglietta (b) (c)

tin

(b) (u)

ita un

..................

ta

..................

Gonna

tin

..................

Gonna ta

Maglietta colorata (c)

he

..................

rig

..................

he

..................

rig

Maglietta bianca (b)

fantasia

Gonna a righe (r)

fantasia

Gonna tinta Gonna a unita (u) fantasia (f)

ita

a

un

abbin

................ ................ ................ ................ ................

– Quanti tipi di abbinamenti può fare Eleonora? ....................................................................................... – Quale operazione avresti potuto fare per rispondere? .................................................................... ha i capelli lunghi. La mattina, a volte, la mamma la aiuta a fare la coda • Eleonora (c), a volte la treccia (t). Per fissare i capelli usa a volte degli elastici variopinti (e), a volte dei nastri (n). abbin

a

Coda (c) Treccia (t)

Elastici (e)

Nastri (n)

..................

..................

Tipi di pettinatura (c)

(t) Oggetto

Oggetto ..................

..................

(e) (c) (e)

(.....)

(.....)

.............. ...............

– Quante sono le combinazioni possibili tra i tipi di pettinatura e gli oggetti per fissare i capelli? ......

208

(.....) ................


Scheda 33 – classe 3a - MATEMATICA

AL LUNA-PARK 1. Osserva i disegni e rispondi alle domande.

• Quanti pesciolini ci sono? • Quanti pesciolini azzurri ci sono?

................................................................................................ ................................................................................................

. • Esprimilo con la frazione ___ 12 . • Quanti pesciolini grigi ci sono? , cioè ___ 12 • È meno probabile pescare un pesciolino .......

.......

...................

................................................. .

A

TIRO A SEGNO

B

• Quanti barattoli ci sono nella parte A? • Quanti barattoli azzurri ci sono? • Quanti barattoli grigi ci sono? • Quanti barattoli ci sono nella parte B? • Quanti barattoli azzurri ci sono? • Quanti barattoli grigi ci sono? se si riesce a far cadere un barattolo azzurro. • Si vince un bellissimo

.............................................................................................................

.............................................................................................................................

.................................................................................................................................. ..............................................................................................................

.............................................................................................................................

..................................................................................................................................

In quale parte conviene lanciare la palla? ......................................................................................................

• Perché?

...................................................................................................................................................................................... .

209


Scheda 34 – classe 3a - SCIENZE

L’ARIA SI COMPRIME 1. Leggi e colora il cartellino esatto.

• Lo pneumatico della bicicletta contiene una specie di tubo di gomma elastico: la camera d’aria.

• Quando si gonfia con la pompa lo pneumatico, si introduce ARIA

ACQUA .

• Se si continua a pompare, lo pneumatico diventa perché l’aria si COMPRIME preme CONTRO

VICINO le pareti dello pneumatico.

2. O ra cerchia solo i mezzi di trasporto che hanno pneumatici.

auto

treno barca

carrozza

bicicletta moto

autocarro skateboard

210

DURO ,

DIFFONDE in uno spazio ristretto e, così compressa,

• La spinta sulle pareti si chiama AGGRESSIONE

aereo

MORBIDO

pattini

PRESSIONE COMPRESSIONE .

3. D isegna oggetti che svolgono la loro funzione solo se vengono gonfiati con l’aria.


Scheda 35 – classe 3a - SCIENZE

LA MONGOLFIERA

quattro rettangoli di carta velina e un pezzo a forma quadrata. • Prendi Usando della colla costruisci una figura solida senza una base. all’interno di questa costruzione dell’aria calda utilizzando • Immetti un asciugacapelli. Che cosa succede? ....................................................................................................................... .

1. Completa con V (vero) o F (falso).

calda è più leggera di quella fredda. • L’aria calda tende a scendere verso il basso. • L’aria mongolfiere, gonfiate ad aria calda, diventano più leggere • Ledell’aria circostante. • Per sollevarsi nel cielo le mongolfiere usano aria fredda. che viene riscaldata si dilata. • L’aria • L’aria che si dilata diventa più pesante.

V V

F F

V V V V

F F F F

2. Leggi e completa il testo inserendo le parole date al posto giusto. calda

• sollevarsi • duecento

Circa ....................................... anni fa furono costruite le prime mongolfiere, funzionanti con aria ........................................ . L’uomo poteva così ........................................ a una certa altezza da terra.

211


Scheda 36 – classe 3a - SCIENZE

L’ACQUA 1. L ’acqua sulla Terra occupa

la maggior parte della superficle. Colora di azzurro tutte le acque che riconosci nella carta fisica dell’Italia settentrionale e completa il testo inserendo le parole: dolce / salata.

Il mare è costituito di acqua ............................................, invece i fiumi

e i laghi di acqua ......................................... . L’acqua ............................................ rappresenta solo il 3% (tre per cento) di tutta l’acqua del globo. L’uomo ne utilizza una grande quantità per le sue attività e per i suoi bisogni. 2. L ’areogramma quadrato rappresenta l’acqua presente sulla Terra.

Colora 3 quadretti su 100 di azzurro e i rimanenti 97 di blu scuro. Poi completa.

3 quadretti celesti rappresentano la quantità di acqua , • Imentre i 97 azzurri l’acqua . che utilizziamo nelle nostre case proviene dagli acquedotti che • L’acqua distribuiscono acqua attraverso una rete di tubi e serbatoi. • Prima di giungere a noi, l’acqua viene filtrata e depurata, cioè diventa ........................................

.............................................

............................................

.................................

212


Scheda 37 – classe 3a - SCIENZE

PIOGGIA ACIDA 1. Leggi. Nell’atmosfera vengono liberate sostanze inquinanti prodotte dalla combustione di petrolio e carbone, che si mescolano con il vapore acqueo che c’è nell’aria. Si formano così i composti acidi che, con la pioggia, ricadono al suolo dando origine al fenomeno delle piogge acide. Le piogge acide danneggiano alberi, edifici, monumenti, statue perché sono molto corrosive e impoveriscono il terreno dei sali minerali. 2. C he cosa rappresentano i vari elementi del disegno? Scrivi in ogni cartellino il numero giusto scegliendolo fra quelli scritti in basso.

1 fumi tossici delle fabbriche.

2 gas nocivi degli autoveicoli.

3 terreno impoverito.

4 fumi che si mescolano al vapore acqueo.

5 piogge acide che provocano la morte degli alberi.

213


Scheda 38 – classe 3a - SCIENZE

OGGETTI IN CLASSE 1. O sserva il disegno e scrivi il nome dei materiali di cui è costituito ciascun oggetto.

• Lavagna • Banco • Cattedra • Sedia • Gessi • Cestino • Righello

legno e ardesia ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................

• Mappamondo • Quaderno • Cancellino • Libro • Astuccio • Zaino • Armadio

........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................

2. Ora inserisci i nomi degli oggetti nel recinto adatto e poi rispondi. Costruiti con un materiale

Costruiti con più di un materiale

te, perché nello stesso oggetto, a volte, vengono utilizzati materiali • Secondo diversi?

...........................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

214


Scheda 39 – classe 3a - SCIENZE

È FATTO DI... 1. Osserva il disegno, leggi e colora le caselle giuste. Cerca la composizione dell’imbottitura.

Leggi l’etichetta con la composizione del tessuto.

Composizione 80% cotone 20% acrilico

Imbottitura 60% piuma naturale 40% piuma sintetica

La cerniera è di plastica. La plastica è un materiale… naturale

La spilla è di alluminio.

artificiale

ottenuto con procedimenti chimici

Il cotone è un materiale… naturale

artificiale

di origine vegetale animale minerale Il tessuto acrilico è un materiale…

naturale

artificiale

ottenuto con procedimenti chimici

L'alluminio è un materiale… naturale artificiale

La piuma naturale è un materiale… naturale artificiale di origine

di origine

vegetale animale minerale

vegetale animale

Il piuma sintetica è un materiale… naturale artificiale

minerale ottenuto con procedimenti chimici

ottenuto con procedimenti chimici

215


Scheda 40 – classe 3a - SCIENZE

OGGETTI DI CARTA 1. D isegna alcuni oggetti costruiti con la carta e poi fai qualche “esperimento”

utilizzando un foglio di carta da fotocopie. Registra le tue osservazioni indicando V (vero) o F (falso) con una X.

• Il foglio di carta è liscio. V F • Se lo scuoti in aria è rigido. V F V F • Si può piegare. V F • È molto pesante. con le mani due lati opposti • Sedelafferri V F foglio e tiri con forza, il foglio si strappa. • Si può tagliare facilmente con un paio di forbici. V F • Se lo immergi nell’acqua, galleggia. V F lo lasci immerso completamente nell’acqua per un po’ di tempo, • Sequando lo togli si comporta come quando era asciutto. V F • Il foglio di carta assorbe l’acqua. V F • Se lo avvicini a una fiamma, si scalda ma non brucia. V F 2. Scrivi il nome di alcuni tipi di carta che conosci.

• • •

carta velina ............................................................. ............................................................. .............................................................

216

• • •

............................................................. ............................................................. .............................................................

• • •

............................................................. ............................................................. .............................................................


Scheda 41 – classe 3a - SCIENZE

VERTEBRATI E INVERTEBRATI 1. L eggi, completa e poi classifica gli animali in vertebrati e invertebrati.

• Gli animali che hanno uno scheletro interno, come l’uomo, si dicono  . • Gli animali che hanno uno scheletro esterno o non hanno scheletro ....................................................................

sono chiamati .................................................................... .

SERPENTE

LEONE

BALENA

RAGNO

VOLPE

UOMO

LOMBRICO

CANE

LUCERTOLA

COCCINELLA

FORMICA

ELEFANTE

PICCHIO

BALENA

MEDUSA

AQUILA

GRANCHIO

APE

RICCIO

SCOIATTOLO

Vertebrati

Invertebrati

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

2. C ome si muovono gli animali? Completa la tabella segnando con una X la casella adatta, poi rispondi.

cammina

nuota

striscia

vola

salta

serpente rana pettirosso delfino canguro gatto chiocciola

• E l’uomo in che modo si muove?

.......................................................................................................................

217


Scheda 42 – classe 3a - SCIENZE

LA RICCHEZZA DI UN BOSCO La vegetazione di un bosco ha funzioni molto importanti per la nostra vita e per la vita degli animali selvatici. 1. Leggi e poi scrivi V (vero) e F (falso) di fianco a ogni affermazione. La vegetazione di un bosco:

• produce anidride carbonica; cibo e riparo • fornisce agli animali; • produce ossigeno nell’aria;

V

F

V

F

V

F

• offre ombra; • non protegge dalle frane; • rende l’aria più inquinata; un ambiente • offre più bello e naturale.

V

F

V

F

V

F

V

F

2. S e ti capita di fare una bella passeggiata in un bosco, devi fare attenzione a non recare danni! Segna con una X i comportamenti scorretti.

218


Scheda 43 – classe 3a - SCIENZE

LA DIETA NEL BOSCO 1. Leggi e completa.

• Nel bosco vivono animali erbivori, carnivori e onnivori. sono erbivori. • Gli animali che si cibano di sono carnivori. • Gli animali che si nutrono di sono onnivori. • Gli animali che si cibano di • I denti degli animali erbivori sono APPUNTITI ARROTONDATI • I denti degli animali carnivori sono AFFILATI PIATTI .............................................

.............................................

.............................................

2. Ora inserisci i nomi degli animali nel recinto adatto.

• • • • • • • • • • • • • • •

coniglio scoiattolo gufo picchio talpa lepre volpe formica chiocciola fagiano donnola topo ghiro pettirosso lombrico pipistrello lupo riccio camoscio cinghiale

Carnivori ..................................................................................... ................................................................

Erbivori

Onnivori

...........................................................................................

.....................................................................................

.................................................................

................................................................

3. Completa gli anelli di questa catena alimentare con i nomi di animali adatti. lombrico viene mangiato da

.......................................

• volpe • riccio

viene mangiato da

.......................................

.......................................

219


Scheda 44 – classe 3a - SCIENZE

MAMMIFERI NEL MARE 1. Leggi e completa il testo con le parole adatte. mammifero

• pesce • superficie • fanoni • plancton

La balena non è un .................................... ma è un .................................... perchè respira attraverso i polmoni: per respirare si porta sulla .................................... dell’acqua e può poi rimanere sott’acqua per un periodo di tempo molto lungo. Non ha denti ma placche ossee chiamati .................................... con cui filtra dall’acqua il .................................... di cui si nutre. 2. O sserva i disegni di alcuni mammiferi acquatici e scrivi nel quadratino il numero corrispondente al loro nome.

1 delfino

2 balena

3 capodoglio

4 orca

5 foca

6 beluga

3. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

• I mammiferi marini respirano con le branchie. V • I mammiferi marini allattano i loro piccoli. V • I mammiferi marini si riproducono per mezzo delle uova. V

220

F F F


Scheda 45 – classe 3a - SCIENZE

VITA NELLO STAGNO 1. O sserva il disegno e scrivi accanto a ogni organismo (vegetale o animale) il numero corrispondente.

1 vermi

2 biscia

3 pesce gatto

4 libellula

5 girini

6 alghe

7 ninfee

8 airone

9 rana

10 tartaruga

11 canne palustri

12 giunchi d’acqua

13 zanzara

2. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Lo stagno è un ecosistema. • Nello stagno troviamo acqua salata. • Nello stagno ci sono acque stagnanti, cioè ferme. • Nello stagno crescono alcune piante emergenti dall’acqua. • La stella marina fa parte dell’ecosistema stagno. • Il girino diventerà rana. • La rana può vivere sia in acqua che fuori. • La rana è un insetto. • Gli anfibi sono animali vertebrati.

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

221


Guida ai materiali digitali

Guida ai materiali digitali Negli ultimi anni il MIUR ha intrapreso la strada dell’innovazione digitale, rimarcando a più riprese la necessità di indirizzi di revisione della scuola italiana. Già a partire dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 (DM del 16/11/2012) e dal successivo Decreto 26/03/2013, prot. n. 209, i libri di testo prendono forma in una nuova versione digitale o mista. In virtù di ciò, le scuole si dotano delle LIM e le classi si affacciano al mondo «2.0», disegnando lo scenario di una scuola che affronta in modo attivo le importanti sfide che ha davanti a sé: l’inclusione, l’apertura al mondo reale, le opportunità e gli allarmi posti dal digitale. Nel 2014, l’iniziativa ministeriale PROGRAMMA IL FUTURO (23/09/2014) offre una serie di percorsi per introdurre gli studenti ai concetti base dell’informatica. Ma è con il decreto 27/10/2015, prot. n. 851, che il MIUR dà definitivamente il via a un programma di innovazione digitale complessiva della scuola italiana: il Piano Nazionale Scuola Digitale, che nasce in virtù di una revisione e di un «riposizionamento» del sistema educativo scolastico nell’era digitale. Gli obiettivi non cambiano: le competenze degli studenti - tra le quali rientra ora a pieno titolo anche quella digitale - i loro apprendimenti, i loro risultati e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Nasce un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio per l’apprendimento totalmente aperto. In quest’ottica, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio in primis delle attività orientate alla formazione e all’apprendimento, ma investendo di fatto tutti gli ambiti e gli ambienti del fare scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali. Con ricadute estese al territorio. Il sistema educativo-didattico complessivo formato da innovazione metodologica, didattica per competenze e strumentazione digitale, ridefinisce necessariamente anche l’ambito professionale del fare scuola: il docente diventa il progettista del percorso, in grado di utilizzare una «cassetta degli attrezzi» sofisticata e complessa. Tra questi attrezzi resta centrale il libro di testo, perché la civiltà del libro non può abdicare a se stessa, ma è un libro diverso, ricco di connessioni e di aperture verso l’esterno: è un libro potenziato, arricchito di contenuti multimediali, un libro che consente approcci diversi allo stesso problema. Per definizione, le tecnologie modificano i comportamenti delle persone e sono destinate anche a cambiare il modo di far scuola. Governare questo cambiamento, in ultima analisi, è la sfida più importante a cui i docenti sono chiamati.

Sommario Introduzione Le versioni all’interno del M.I.O. BOOK 1. Il testo sfogliabile multimediale 2. Il testo liquido ad alta leggibilità 3. L’audiolibro Il funzionamento del M.I.O. BOOK 1. Il testo sfogliabile multimediale a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La barra di navigazione 2) La ricerca dei contenuti 3) Le annotazioni e la creazione dei documenti 4) La condivisione dei documenti 5) Il disegno e le annotazioni b. Aggiornamento dei contenuti digitali 2. Il testo liquido ad alta leggibilità a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La navigazione 2) La modifica del testo 3. L’audiolibro

222


Guida ai materiali digitali

Introduzione Il M.I.O. BOOK è il libro multimediale del Gruppo Editoriale Raffaello. L’acronimo M.I.O. identifica le tre caratteristiche fondamentali alla base di tutti i progetti digitali: M come Multimediale, perché integrato con contenuti multimediali integrativi che possono essere vi.sionati sia dall’insegnante in classe con l’ausilio della LIM, sia dall’alunno a casa installando il Raffaello Player nel proprio computer o tablet; . I come Interattivo, perché è possibile intervenire nel testo inserendo note o appunti; .O come Open/Aperto, perché è possibile creare documenti e condividerli in classe. Il M.I.O. BOOK è stato concepito per essere utilizzato in classe (costruzione condivisa della lezione) e a casa sia dallo studente (facilitatore dell’uso del libro) sia dal docente (preparazione della lezione).

Le versioni all’interno del M.I.O. BOOK Il progetto all’interno del M.I.O. BOOK è fruibile in tre versioni:

1. Il testo sfogliabile multimediale L’obiettivo del progetto è principalmente quello di sviluppare le competenze digitali degli alunni, interessando le nuove generazioni e appassionandole alle proposte educative in modo coinvolgente. Il M.I.O. BOOK rappresenta un nuovo modo di insegnare e di favorire l’apprendimento che nasce da un modello didattico di tipo cooperativo-metacognitivo e che si fonda su concetti di riflessione, cooperazione e condivisione. Di notevole efficacia risulta la possibilità di un suo uso associato alla LIM, in quanto facilita l’attuazione delle strategie educative, che stanno alla base di una didattica inclusiva. La strumentazione presente nel M.I.O. BOOK permette di lavorare in modo vario e differenziato con il testo. Si può: ricercare parole chiave nel testo; evidenziare il testo; inserire segnalibri; prendere appunti; inserire e memorizzare note scritte sotto forma di slide o post-it; inserire e memorizzare audio, video, documenti, link utili; scattare fotografie alla pagina; scrivere e disegnare nelle pagine, salvando le modifiche; avere accesso a vario materiale multimediale integrativo.

2. Il testo liquido ad alta leggibilità La versione liquida del testo è ad alta leggibilità: grazie al suo particolare formato (ePub), permette all’utente di intervenire sulla pagina migliorando la lettura e aiutando le difficoltà di apprendimento. Permette infatti di intervenire sul testo aumentando la dimensione del testo, modificare la font (con la possibilità di utilizzare la font Leggimi, indicata per studenti con BES e DSA), cambiare lo stile trasformando tutto il testo in maiuscolo e disattivare le immagini all’interno della pagina per evitare elementi di distrazione. La versione liquida offre inoltre un servizio di traduzione di tutto o parte del testo in altre lingue, uno strumento particolarmente utile per studenti stranieri che trovano difficoltà con la lingua italiana.

3. L’audiolibro Ogni testo è stato letto in maniera completa da speaker professionisti. Molte sezioni presentano anche brani ad alto ascolto, letti scandendo bene le parole. Questo accorgimento è di grande aiuto agli studenti con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Gli strumenti del M.I.O. BOOK, intuitivi e facili da utilizzare, permettono al docente di: parlare il linguaggio «digitale» degli studenti; catturare e mantenere un’attenzione maggiore da parte della classe; sviluppare la condivisione e il lavoro di gruppo; personalizzare le lezioni (con diversi stili, centrata sui BES ecc.).

223


Guida ai materiali digitali

Il funzionamento del M.I.O. BOOK 1. Il testo sfogliabile multimediale Installato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic sulla copertina. Al primo accesso il testo dovrà essere attivato, inserendo un codice. Attivato il testo, i contenuti del M.I.O. BOOK si presenteranno nella seguente maniera:

Installa

I testi vengono presentati in formato PDF, senza l’integrazione di alcun contenuto digitale interattivo. Utile per tablet o per una consultazione «veloce».

Visualizza Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:

Strumentazione, utilizzo e icone La barra di navigazione Visualizzazione a «tutto schermo». La schermata dei menù si apre in maniera automatica, per passare alla modalità a tutto schermo fare clic sul tasto in alto a destra; per tornare alla visualizzazione ridotta fare clic nuovamente sull’icona. È possibile stampare le pagine su cui si sta lavorando.

224


Guida ai materiali digitali Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina singola o doppia. Permette lo scorrimento delle pagine del libro in maniera rapida con un’anteprima dei contenuti. C1

Consentono di passare alle pagine precedenti o successive. È possibile spostarsi nel testo di una pagina in avanti o di una pagina indietro. Strumento zoom: offre la possibilità di aumentare o ridurre la visualizzazione del testo.

La ricerca dei contenuti Attraverso queste icone è possibile ricercare contenuti sia attraverso gli indici «tradizionali» (suddivisi per capitoli e per tipologia), sia scrivendo un termine nel campo «cerca». Le tipologie degli indici sono diverse: - «tradizionale» del libro; - navigazione guidata (non presente nel libro); - contenuti multimediali. Strumento segnalibro: facendo clic su questa icona è possibile memorizzare e richiamare pagine o risorse presenti all’interno del testo.

Le annotazioni e la creazione dei documenti Questa icona permette di creare documenti personalizzabili: - presentazioni; - mappe mentali; - linee temporali. Aggiungi annotazione multimediale (documenti, immagini, video, audio, web-link).

La condivisione dei documenti I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e di condividere tra loro: documenti personali, linee temporali e mappe mentali; allegati multimediali. Una volta importati, si ha la possibilità di sovrascrivere e generare nuovi documenti. Esempio Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento che prevede: 1. Selezione della tipologia del documento. 2. Selezione del modello da utilizzare. 3. Inserimento dei contenuti: testo, immagini (caricate esternamente oppure «catturate» dal libro), oggetti multimediali (audio e video) e web-link. 4. Questi documenti potranno essere esportati e poi condivisi in diversi formati: - .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo; - .jpg, per le mappe mentali e le linee temporali; - .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK con software di video scrittura).

225


Guida ai materiali digitali Il disegno e le annotazioni Strumento per tornare all’operazione precedente. Tasto per attivare la strumentazione. Puntatore per selezionare, spostare, modificare. Matita. Figure geometriche base. Linea e freccia. Cancella. Maschera. Cambia colore (penna, evidenziatore, linee, frecce...).

Aggiornamento dei contenuti digitali Durante l’anno scolastico sono previsti degli aggiornamenti dei contenuti digitali extra. Presupposto fondamentale: avere un collegamento a internet ed essersi registrati all’interno del portale www.raffaellodigitale.it Gli aggiornamenti disponibili vengono segnalati nel seguente modo:

226


Guida ai materiali digitali 2. Il testo liquido ad alta leggibilità Alta leggibilità

Cliccando questa icona si ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. Questa versione è molto utile per gli alunni con DSA/BES.

Il testo si presenta così:

Strumentazione, utilizzo e icone La navigazione Indice degli argomenti. [12]

Elenco degli elementi multimediali presenti nella pagina. Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina singola o doppia.

C1 Torna al M.I.O. Book

Avanzamento delle pagine. Ritorno alla versione testo sfogliabile. Stampa delle pagine del testo.

227


Guida ai materiali digitali La modifica del testo Aumentare la dimensione del carattere. Leggimi

Cambiare la font del carattere (compresa la font Leggimi, utile per BES/DSA). Cambiare il colore del carattere e dello sfondo. Cambiare il testo in tutto maiuscolo o tutto minuscolo. Possibilità di attivare/disattivare le immagini all’interno della pagina (indicato per BES/DSA). Possibilità di evidenziare il testo sottolineato. Traduzione automatica: permette di selezionare singole parole o porzioni di testo e tradurle in altre lingue.

3. L'audiolibro Audiobook I testi sono anche forniti in formato audio.

228


Guida ai materiali digitali I MATERIALI DEL MIO BOOK Canzoni Direttamente dalle pagine del M.I.O. BOOK è possibile ascoltare le canzoni presentate nel testo cartaceo. Video dimostrativi per realizzare i lapbook ed eseguire esperimenti di scienze Il video, inteso come mediatore didattico attivo, fa visualizzare al bambino i vari passaggi utili per realizzare i lapbook presenti nei volumi e le attività laboratoriali, legati alle discipline. Nello specifico si tratta di video che mostrano le fasi di costruzione dei lapbook e degli esperimenti di scienze. Pagine con esercizi interattivi Alcune pagine si arricchiscono della versione interattiva degli esercizi proposti in cartaceo. Il report, previsto al termine di ogni esercizio, permette all’alunno un riscontro immediato dei propri progressi, consente l’autovalutazione e il monitoraggio costante degli apprendimenti, nonché la revisione e il rinforzo dei contenuti disciplinari fondamentali. Esercizi interattivi I Learning Object, ossia gli Oggetti di Apprendimento, sono contenuti digitali integrativi per l’approfondimento, lo studio e la didattica multimediale e interattiva, in classe o a casa, che hanno come obiettivo quello di favorire l’ingresso dell’innovazione nei processi d’insegnamento-apprendimento. Sono strumenti dotati di una potenziale multifunzionalità poiché possono aiutare gli studenti a diventare protagonisti dei loro percorsi di apprendimento; inoltre presentano caratteristiche interessanti per gli aspetti relativi al potenziamento delle esperienze di autoapprendimento, poiché, grazie alla loro struttura, sono flessibili e dinamici, e ciò favorisce, in chi apprende, l’associazione del contenuto dell’istruzione con le conoscenze pregresse e le esperienze personali. I LO possono essere utilizzati sia da docenti sia da studenti, in modo indipendente e senza una sequenza predefinita. Come sostiene Howard Gardner, noto per aver scritto alcuni importanti testi di psicologia e per aver elaborato la più importante storia classica della nascita della scienza cognitiva, “In questa prospettiva, si modifica il concetto di apprendimento che diventa processo sociale, grazie anche agli strumenti tecnologici e alle componenti multimediali impiegate, capaci di attivare situazioni didattiche a elevata interattività. In questo contesto l’utilizzo dei LO integra e non sostituisce il lavoro dei docenti; possono altresì consolidare l’attività didattica dell’insegnante e accrescere la motivazione degli studenti per gli aspetti riguardanti il potenziamento delle esperienze di auto-apprendimento, favorendo le intelligenze multiple.” Per quello che riguarda nello specifico il materiale messo a disposizione dalla Raffaello Editrice, si può parlare a tutti gli effetti di LO, micro entità digitali o non, che possono essere utilizzati, riutilizzati per un numero illimitato di volte durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. Sono infatti idonei all’utilizzo in classe, in videoproiezione, ma soprattutto con la LIM. Ogni “esercizio” può essere eseguito dall’alunno con l’impiego di diverse modalità: touch (determinate aree sensibili vanno “toccate” per dare una risposta); drag and drop (con il “trascinare e rilasciare” si associano concetti complementari); cloze (completamento di frasi, di sillabe o concetti da scrivere direttamente con la tastiera); corrispondenze (immagini o parole da mettere in relazione con il trascinamento); sequenze (gruppi di parole o numeri vanno organizzati seguendo un determinato ordine); scelte multiple; v ero o falso. I Learning Object hanno una durata di esecuzione dai 2 ai 15 minuti e sono totalmente indipendenti l’uno dall’altro. Ciascuna tipologia di “oggetto” è interattiva, fornisce all’allievo una risposta utile e contiene un obiettivo e una valutazione finale. In caso di risposta sbagliata al bambino non sarà consentito un secondo tentativo. Soltanto al termine, dopo che avrà terminato tutti gli esercizi, potrà visualizzare il punteggio totalizzato (che può essere anche stampato e consegnato all’insegnante) e rivedere tutto il percorso effettuato con i relativi marcatori di “risposta esatta” o “risposta sbagliata”, utile per autocorreggersi e riflettere sul proprio operato.

229


Guida ai materiali digitali Percorsi digitali multidisciplinari per la LIM Nel quadro delle risorse tecnologiche di ausilio all’insegnamento, la Lavagna Interattiva Multimediale occupa sicuramente una posizione di centralità e sta conoscendo una significativa diffusione nella scuola italiana. L’uso di questo strumento non richiede conoscenze di particolare complessità: in genere è sufficiente qualche sessione informativa perché l’insegnante apprenda le funzionalità di base per costruire la propria lezione multimediale. Uno dei problemi rilevati, in relazione questo nuovo medium educativo, sta però nel fatto che la creazione delle “slide” in cui si articola una lezione alla LIM è un’attività piuttosto dispendiosa in termini di tempo: la ricerca e la collocazione ordinata dei contenuti nelle diapositive richiederebbero all’insegnante che volesse regolarmente lavorare alla lavagna multimediale un compito davvero impegnativo. Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione delle insegnanti dei percorsi LIM realizzati con accuratezza da insegnanti esperti di contenuti multimediali e immediatamente utilizzabili nella pratica didattica. L’attenta selezione del materiale informativo; la qualità del repertorio grafico; l’impianto ludico; la strutturazione delle attività in modo da consentire la massima interazione tra i bambini e il feedback immediato rappresentano alcune fra le caratteristiche dei software che assicureranno ai bambini delle vostre classi esperienze di apprendimento qualitativamente significative. L’insegnante ha a sua disposizione quattro percorsi multidisciplinari, due per la seconda e due per la terza: SIM SALA BIM, UNA PAROLA DOPO L’ALTRA, PICCOLI DETECTIVE LINGUAGGI E PICCOLI DETECTIVE DISCIPLINE. Nelle pagine a seguire vi mostriamo parte del materiale: si tratta delle introduzioni ai percorsi e alcune miniature di ciascun percorso, che l’insegnante trova inserite in versione digitale all’interno del percorso. Ogni pdf può essere visionato sul MIO BOOK docente, scaricato e/o stampato. Questo materiale introduce e guida, clic dopo clic, anche l’insegnante meno esperta che, grazie a queste indicazioni dettagliate, potrà usare i percorsi multidisciplinari per la LIM con facilità ed efficacia.

230


Guida ai materiali digitali

231


Guida ai materiali digitali

232


Guida ai materiali digitali

233


Guida ai materiali digitali

234


Guida ai materiali digitali

235


Guida ai materiali digitali

236


Guida ai materiali digitali

237


Guida ai materiali digitali

Materiale digitale presente nel M.I.O. BOOK Giorni di Scuola 2 - Matematica, Scienze M.I.O. BOOK - Studente Scienze Pag. 76 Esercizio 2 interattivo: La forma delle foglie

Matematica Pag. 89 Esercizio 2 interattivo: Ordine crescente - ordine decrescente Pag. 93 Esercizi 3 e 5 interattivi: Maggiore, minore, uguale - Componi i numeri Pag. 105 Esercizio 4 interattivo: Precedente e successivo fino al 200 Pag. 108 Esercizio 1 interattivo: Addizioni in colonna Pag. 113 Esercizio 1 interattivo: Sottrazioni in colonna Pag. 128 Esercizio interattivo: La tabellina del 2 Pag. 129 Esercizio interattivo: La tabellina del 3 Pag. 130 Esercizio interattivo: La tabellina del 4 Pag. 131 Esercizio interattivo: La tabellina del 5 Pag. 132 Esercizio interattivo: La tabellina del 6 Pag. 133 Esercizio interattivo: La tabellina del 7 Pag. 134 Esercizio interattivo: La tabellina del 8 Pag. 135 Esercizio interattivo: La tabellina del 9 Pag. 137 Esercizio interattivo: La tavola pitagorica Pag. 138 Esercizio interattivo: Le moltiplicazioni in colonna Pag. 140 Video lapbook: I numeri fino a 100 e le tabelline Pag. 141 Esercizi 5 e 7 interattivi: Moltiplicazioni e moltiplicazioni in riga Pag. 148 Esercizio 2 interattivo: Operazioni inverse moltiplicazione-divisione Pag. 154 Esercizi interattivi: Doppio, triplo, terza parte, metà – Moltiplicazione e divisione Pag. 166 Esercizio 1 interattivo: L’operazione giusta Pag. 196 Esercizio 4 interattivo: Certo possibile impossibile

Mi esercito con la matematica Pag. 60 Canzone: Hello song

M.I.O. BOOK - Materiale Docente Scienze Pag. 71 Esercizio interattivo: L’acqua si trasforma

Matematica Esercizi interattivi Che numero è? Precedente e successivo

238


Guida ai materiali digitali Componi il numero Addizioni e sottrazioni in tabella Tabelline e divisioni

Percorsi interdisciplinari Sim Sala Bim Una parola dopo l’altra

Giorni di scuola 3 - Matematica, Scienze M.I.O. BOOK - Studente Scienze Pag. 123 Video esperimento: L’acqua come solvente: Esperimenti - i miscugli Pag. 127 Esercizio 1 interattivo: Passaggi di stato Pag. 132 Video: Le piante traspirano Pag. 135 Esercizio interattivo: Vertebrati e invertebrati Pag. 136 Esercizio interattivo Rielaboro le informazioni Pag. 139 Esercizio interattivo: La catena alimentare del prato

Matematica Pag. 154 Esercizio interattivo: Numeri in ordine Pag. 157 Esercizio interattivo: Numeri a confronto Pag. 162 Esercizi interattivi: Proprietà commutativa dell’addizione - Proprietà associativa dell’addizione Pag. 168 Esercizio interattivo: Proprietà invariantiva della sottrazione Pag. 178 Esercizio interattivo: Proprietà commutativa della moltiplicazione Pag. 180 Esercizio interattivo: Moltiplicare per 10, 100, 1000 Pag. 183 Esercizio interattivo: Moltiplicazione doppio triplo quadruplo Pag. 189 Esercizio interattivo: Dividere per 10-100-1000 Pag. 194 Esercizio interattivo: Operazioni inverse - diagrammi Pag. 196 Esercizio interattivo: Quantità e valori Pag. 211 Esercizio interattivo: Frazioni Pag. 219 Esercizio interattivo: Decimali in ordine crescente Pag. 228 Esercizio interattivo: Misure di lunghezza Pag. 229 Esercizio interattivo: Equivalenze Pag. 230 Esercizio interattivo: Misure di peso Pag. 234 Esercizio interattivo: Equivalenze in tabella Pag. 248 Esercizio interattivo: Riconosco gli angoli Pag. 257 Esercizio interattivo: Classifico i numeri 1 Pag. 258 Esercizio interattivo: Classifico i numeri 2 Pag. 261 Esercizio interattivo: Certo possibile impossibile Pag. 267 Esercizio 4 interattivo: Cruciverba

239


Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK - Docente Scienze Video: l’acqua cambia aspetto

Matematica Esercizi interattivi Moltiplico in colonna Misure di lunghezza in tabella Misure di peso

Percorsi interdisciplinari Piccoli Detective - Discipline Piccoli Detective - Linguaggi

240


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.