Guida Pratica - Religione 2-3

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Guida pratica

Raffaello

Percorsi didattici e operativi per l’ nella I.R.C.

Scuola Primaria

Stefania Fiorucci • Beatrice Castellani • Emanuela Pantalla

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Guida pratica Raffaello

Percorsi didattici e operativi per l’ nella

Scuola Primaria

2-3 Religione

I.R.C.

Indice generale

CLASSE SECONDA

UF 3 MERAVIGLIA

• Proposta

• Proposta 1

EMOZIONI AMICHE 117

• Proposta 2

UN’EMOZIONE IMPORTANTE E FASTIDIOSA

UF 5 FIDUCIA

L’EMOZIONE CHE CREA FRATELLANZA

• Proposta 1

• Proposta 1 UNA PAROLA, DUE SIGNIFICATI 131

• Proposta 2 QUANDO NASCE LA CHIESA COMUNITÀ

• Proposta 1

• Proposta 2 LA CHIESA, COMUNIONE DI DIVERSITÀ Verifiche 140-145

CLASSE TERZA

PROGETTAZIONE ANNUALE Classe Terza 146 UNITÀ FORMATIVE Classe Terza 151

UF 1 STUPORE

L’EMOZIONE DELLA SCOPERTA 152 come ARTE A 153-161

• Proposta 1

ALL’ORIGINE DEL SENSO RELIGIOSO 153

• Proposta 2 LA PRIMA FORMA DI DIVINITÀ 159

• Proposta 1 IL SENTIMENTO RELIGIOSO 162

• Proposta 2

• Proposta 1

DI CRESCERE

• Proposta 2

CRESCENDO RIFLETTO E SCOPRO

• Proposta 3

ALL’ORIGINE DI OGNI COSA

• Proposta 4 DIO HA SOLO FIGLI UNICI!

• Proposta 5

UF 2 CONTENTEZZA

• Proposta 1

Proposta 2

• Proposta 3

STORIA A LIETO FINE: MOSÈ

• Proposta 1

• Proposta 1

• Proposta 2 FEDE E RESILIENZA

• Proposta 3 IL VALORE DELLE REGOLE

UF 3 ATTESA

come EDUCAZIONI E 224-228

• Proposta 1

IL DONO DEL FIGLIO: GESÙ BAMBINO 224

UF 4 TRISTEZZA E GIOIA

EMOZIONI DELLA PASQUA 229

come ARTE A 230-239

• Proposta 1

L’ULTIMA CENA 230

• Proposta 2

DALLA CROCE AL SEPOLCRO 234 come RELIGIONE R 240-244

• Proposta 1

LA SETTIMANA SANTA 240 come EDUCAZIONI E 245-250

• Proposta 1

EMOZIONI DAL GUSTO DOLCIASTRO 245

Contenuti digitali

• Proposta 2 DIO, DOVE SEI?

UF 5 FELICITÀ

L’EMOZIONE DELLA RELAZIONE 251 come ARTE A 252-257

• Proposta 1 IL VANGELO: LA VITA DI GESÙ 252 come RELIGIONE R 258-263

• Proposta 1 I LIBRI SACRI 258 come EDUCAZIONI E 264-266

• Proposta 1 IL NOSTRO CORPO PARLA

• Proposta 2

IL VALORE DELLA PAROLA 264 Verifiche 267-272

Le proposte disponibili in digitale

classe SECONDA

UF 1

Percorso A

• Proposta 3 - Un Santo, amico del Creato

Percorso E

• Proposta 2 - Il tempo e gli esseri viventi

UF 2

Percorso E

• Proposta 1 - L’esperienza del buio e della luce

UF 3

Percorso A

• Proposta 3 - Un tempo per conoscere

Percorso R

• Proposta 2 - Un amico da incontrare

UF 4

Percorso E

• Proposta 2 - Un'emozione importante e fastidiosa

UF 5

Percorso R

• Proposta 2 - Quando nasce la Chiesa comunità

Percorso E

• Proposta 2 - La Chiesa. Comunione di diversità

classe TERZA

UF 1

Percorso E

• Proposta 2 - Crescendo rifletto e scopro

• Proposta 3 - All’origine di ogni cosa

UF 2

Percorso E

• Proposta 2 - Fede e resilienza

• Proposta 3 - Il valore delle regole

UF 4

Percorso E

• Proposta 2 - Dio, dove sei?

UF 5

Percorso E

• Proposta 1 - Il nostro corpo parla

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Le attività multimediali

classe seconda

UF 1

• Attività interattiva

Ma questo è un Paradiso terrestre!

• Attività interattiva

La disubbidienza

• Attività interattiva

San Francesco e la predica agli uccelli

UF 2

• LIM e Smart Board

Un sogno rivelatore

• LIM e Smart Board

Sposalizio della Vergine

• Attività interattiva

Un presepe molto affollato

UF 3

• Attività interattiva

Il tempo di parlare

• LIM e Smart Board

Il Battesimo di Gesù

• Attività interattiva

Gli Alberi della vita

• Attività interattiva

Tuttomondo e il ciclo della vita

• LIM e Smart Board

Gesù calma la tempesta!

UF 4

• Attività interattiva

Madonna del Coniglio

• Attività interattiva

La Colomba nell’arte

• LIM e Smart Board

Il segno della croce

classe terza

UF 1

• Attività interattiva

Le pitture rupestri

• Attività interattiva

Tante mani in una grotta

• Attività interattiva

Una Venere esagerata

• LIM e Smart Board

Opera di un artista?

UF 2

• Attività interattiva

Il patriarca Abramo

• LIM e Smart Board

Dieci personaggi per una storia

• Attività interattiva

Un’opera, tre colori

• LIM e Smart Board

Una sposa per Isacco

• LIM e Smart Board

Rebecca al pozzo

• Attività interattiva

La benedizione di Giacobbe

• Attività interattiva

Un amore che sa aspettare

• LIM e Smart Board

Mosè salvato dalle acque

• LIM e Smart Board

Mosè secondo Chagall

• Attività interattiva

Sul monte Sinai

• LIM e Smart Board

Dio si rivela ad Abramo

• LIM e Smart Board

Tanti figli, tanti doni

• Attività interattiva

La lotta di Giacobbe

• Attività interattiva

Tempo di Pasqua, tempo di passaggio

• Attività interattiva

Il giovane Giosuè

• Attività interattiva

Un sognatore fedele a Dio

UF 3

• Attività interattiva

Un angelo annunciante

• Attività interattiva

Due donne felici

• Attività interattiva

Forme, personaggi e colori

della Natività

• Attività interattiva

Una visita molto speciale

• LIM e Smart Board

La preghiera nelle religioni

• LIM e Smart Board

Che cosa vedo?

UF

5

• LIM e Smart Board

Una barca come logo

• LIM e Smart Board

Tre vele per una chiesa

• Attività interattiva

Quando il sole colora

le pareti

• Attività interattiva

Il termine “chiesa”

• LIM e Smart Board

Diversi luoghi sacri

• LIM e Smart Board

Chiamati alla preghiera

UF 4

• LIM e Smart Board

Un volto riflesso

• Attività interattiva

Una cena tradizionale

• Attività interattiva

La Crocifissione Mond

• Attività interattiva

Il trasporto del corpo di Gesù

• Attività interattiva

Una corsa verso l’incredibile

• LIM e Smart Board

Gli ultimi giorni di Gesù

• LIM e Smart Board

Schema della Settimana

Santa

• LIM e Smart Board

La sepoltura di Gesù

UF 5

• Attività interattiva

Il fumetto

• Attività interattiva

Un fumetto dell’antichità

• Attività interattiva

Sette opere per una storia

• LIM e Smart Board

A ogni religione il suo libro

INTRODUZIONE

– Che cosa vuol dire addomesticare?

– È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami...

– Bisogna essere molto pazienti. – Ci vogliono i riti…

– Che cos’è un rito? – disse il Piccolo Principe.

– È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore.

Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe, Garzanti

L’insegnamento, e ancor più l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) nella scuola, non può prescindere da parole come queste perché insegnare è innanzitutto creare dei legami.

Da qui i due concetti per noi fondamentali:

• Addomesticare. Per un docente costruire la relazione con la classe è un passaggio fondamentale. Dobbiamo ricordarci di “addomesticarci” ogni giorno, senza dare mai nulla per scontato. In una realtà complessa come quella attuale, gli insegnanti sono chiamati non solo a comunicare contenuti, ma soprattutto a educare attraverso relazioni costruttive e a favorire lo sviluppo di competenze, attraverso il metodo induttivo che parte dai prerequisiti di bambini e bambine;

• Riti. Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo e dobbiamo imparare a valorizzarla. Esiste il momento giusto per ogni attività ed è importante progettarlo e renderlo chiaro in classe. Da qui l’importanza dei “riti” a scuola, soprattutto nella fascia di età della Scuola Primaria.

Da questa breve premessa si possono evincere i princìpi che stanno alla base dell’impostazione didattica della presente Guida e dell’intero Progetto didattico, che vuole essere un agile strumento di lavoro per il docente. Li riportiamo qui sotto.

PLURALITÀ DI PROPOSTE E DI LINGUAGGI

Per favorire un vero processo inclusivo e interdisciplinare, vengono suggerite tante proposte che mirano a favorire l’evoluzione unitaria del bambino nel rispetto del suo sviluppo cognitivo ed emotivo-affettivo, attraverso l’attivazione del pensiero divergente, creativo, alternativo e originale, ritenuto complementare al pensiero convergente, logico e razionale. L’utilizzo di diversi linguaggi, con particolare riferimento a quello artistico-espressivo, ci sembra un’ottima strategia per veicolare il messaggio di “realtà invisibili” attraverso espressioni visive.

AMPIO RESPIRO PROGETTUALE

La presente Guida, così come l’intero Progetto didattico, non si presenta come uno schema rigido o chiuso, ma come una proposta di attività, tra le quali ogni docente può scegliere quelle che meglio si inseriscono nel proprio lavoro progettuale.

PERCORSI CALIBRATI E INCLUSIVI

Ogni proposta è appropriata al livello di concettualizzazione del bambino e cerca di partire da esperienze concrete. Tenendo presenti gli studi di Piaget sullo sviluppo intellettivo dalla nascita all’adolescenza e gli stadi di cui parla Bruner nel processo di acquisizione del pensiero maturo (attivo-iconico-simbolico), si introducono i bambini, in modo graduale, al concetto di religione.

FARE DIDATTICA CON L’ARTE

Il docente riscontrerà che, tra le peculiarità della presente Guida e dell’intero Progetto didattico, spiccano i percorsi dedicati all’Insegnamento della Religione Cattolica utilizzando come strumento privilegiato l’arte. Il binomio arte-religione è immediato. Come si può fare grammatica, matematica, italiano, storia, geografia o musica partendo dall’osservazione di opere d’arte, ancora più semplice diventa utilizzarle come stimolo per affrontare qualsiasi argomento legato alla Religione Cattolica. Lo Stato pontificio, gli ordini religiosi, i fedeli facoltosi sono stati, da sempre, i maggiori committenti degli artisti, sia dei più noti che dei meno conosciuti.

Pinacoteche e collezioni hanno come pezzi “forti” proprio quadri e pale a soggetto religioso e tuttora entrare in chiese, conventi, monasteri ed eremi vuol dire varcare le soglie di luoghi dove le immagini raccontano storie e nascondono messaggi che non aspettano altro che essere scoperti e interpretati.

Questa Guida cercherà di fornire agli insegnanti gli strumenti per poter leggere insieme ai propri alunni e alle proprie alunne, in maniera autonoma, alcune immagini o oggetti artistici, per favorire un apprendimento partecipativo e attivo che presupponga l’incontro diretto con fonti materiali, visive e iconografiche.

FINALITÀ

Partendo sempre dal vissuto emozionale del bambino e della bambina, la presente Guida e l’intero progetto didattico di cui fa parte mirano, secondo le finalità proprie della Scuola Primaria, a:

• risvegliare la ricerca del senso, elemento essenziale per la costruzione della persona nel suo percorso di crescita, proponendo le risposte della Religione cristiana;

• qualificare l’IRC come un insegnamento di tipo storico, culturale e religioso che, attraverso l’utilizzo del metodo storico-scientifico e critico, può essere proposto in classe, credenti e non;

• stimolare il confronto e il dialogo, invitando la classe a comprendere l’origine delle diverse idee, religiose ma non solo, per un’interpretazione positiva della diversità.

EDUCAZIONE CIVICA, ARTE, INTELLIGENZA EMOTIVA E IRC

Quella della cittadinanza, nel quadro di riferimento del 2018, è divenuta una competenza a sé ed è strettamente legata al profilo delle competenze attese nel Primo Ciclo d’Istruzione relativamente all’insegnamento trasversale di Educazione Civica del 2020 (cfr. L. 20 agosto 2019 n. 92 e D.M. 22 giugno 2020 con Allegato A: Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica e Allegato B: Integrazione Profilo Competenze Primo Ciclo), più aggiornamenti delle linee guida del 2024.

L’Insegnamento della Religione Cattolica, come le altre discipline, partecipa con i propri epistemi al raggiungimento delle finalità espresse nel quadro normativo delle linee guida per l’Educazione Civica, e la presente Guida, così come l’intero Progetto didattico di cui fa parte, le riprende, declinando gli obiettivi, anno per anno, su alcuni nuclei tematici individuati come riferimento. Infatti fanno parte della disciplina i valori etici e morali che fondano e sostengono le relazioni sociali, la consapevolezza dei diritti inalienabili dell’essere umano e dei doveri correlati al vivere insieme, i concetti di uguaglianza e solidarietà, il rispetto per sé stessi, per gli altri, per l’ambiente di vita e per la natura.

L’educazione alla bellezza e ai valori – richiesta antropologica intrinseca a ogni essere umano –per l’IRC è senz’altro favorita dalla grande produzione artistica di tutte le epoche, presente e ben visibile in ogni parte d’Italia. L’arte sacra, che nasce da ciò che Dio stesso suscita nella mente e nel mondo emotivo dell’artista, rappresenta uno strumento interdisciplinare potente per scoprire valori universali, il rapporto dell’essere umano con sé stesso, con gli altri, con il tempo e lo spazio, con l’ambiente e la cultura e con il Trascendente. L’arte, infatti, costituisce spesso un trait d’union tra la promozione di una vera cittadinanza attiva e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.

L’IRC, per sua natura, non può prescindere da un tipo di intervento educativo che non promuova il benessere socio-emozionale, attraverso lo sviluppo della competenza emotiva, perché è consolidato dagli studi delle Scienze umane che, quanto più una persona sarà in grado di “armonizzare” la sua parte emotiva con quella razionale (emozioni e pensiero), tanto più riuscirà a trovare un maggiore equilibrio con sé stessa e con gli altri. Ciò viene tradotto, nelle Competenze in chiave europea del 2018, in competenza personale e sociale. Riprendendo la definizione data da Daniel Goleman nel 1995, possiamo notare come il potenziamento dell’intelligenza emotiva sia trasversale e fondamentale per ogni disciplina, in quanto «capacità di motivare sé stessi, perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza impedisca di pensare, essere empatici e sperare» (Intelligenza emotiva, Rizzoli, Milano, p. 65). La scuola, pertanto, è chiamata a dare “una casa” alle emozioni che il bambino o la bambina sceglie di esprimere, aiutandolo/a a trovare nomi, colori, espressioni e direzionalità a ogni vissuto emotivo e sentimentale.

Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva favorisce:

• la motivazione e lo svolgimento di processi cognitivi importanti per il rendimento scolastico (attenzione e memoria);

• l’apprendimento di abilità interpersonali per essere competenti socialmente, prendere decisioni corrette e stare bene a scuola, che diventano disponibilità all’ascolto di sé e degli altri, accoglienza delle differenze, sviluppo dell’empatia, condivisione e cooperazione, apertura alla dimensione spirituale.

METODOLOGIA

Tutte le proposte presenti in ciascun volume di questo Progetto didattico sono pensate per una metodologia attiva e laboratoriale, che privilegia l’apprendimento esperienziale e favorisce l’operatività insieme al dialogo e alla riflessione su “ciò che si fa”, coinvolgendo la classe a vari livelli: cognitivo, affettivo-relazionale e pratico. Particolare importanza è data:

• al metodo induttivo, attraverso processi di problematizzazione e domande generative;

• all’approccio interculturale, fondato sulla triade conoscenza reciproca-dialogo-rispetto;

• alla multidisciplinarietà, che permette collegamenti con le diverse aree di apprendimento. È detta circle time quella metodologia didattica che prevede che i bambini e le bambine possano disporsi in cerchio, come dice la stessa espressione in inglese, per potersi guardare negli occhi e avere tutti una posizione paritaria. Non sempre i banchi, in classe, sono disposti seguendo questa modalità: in tal caso si consiglia di formare un’agorà al centro della classe, accostando banchi e seggiole al muro, e invitare bambini e bambine a disporsi in cerchio, seduti per terra. Se nella classe ci fosse un bambino o una bambina che si avvale di supporti per il movimento, per favori-

re l’integrazione si consiglia di far disporre la classe nella stessa posizione, utilizzando le seggiole. La comunicazione avviene secondo regole condivise e finalizzate a promuovere l’ascolto attivo e la partecipazione di tutti. Per favorire la conversazione circolare è auspicabile mettere a disposizione delle alunne e degli alunni uno strumento (un pennarello, un microfono non funzionante o altro) che renda visibile a tutti come chi lo ha in mano, in quel momento, abbia il diritto di parlare e di essere ascoltato. Il ruolo dell’insegnante sarà quello di “regista” o “facilitatore” dell’attività: per questo non dovrà intervenire nel merito delle cose dette, ma se le appunterà e le valorizzerà scrivendo alcune parole chiave o che si ripetono su un supporto visibile a tutti (cartellone, LIM, lavagna).

Gli strumenti privilegiati per questa metodologia saranno i seguenti:

• La narrazione di fatti accaduti oppure fantastici, per stimolare l’interesse, suscitare la curiosità, aiutare la riflessione e la formulazione tanto di domande quanto di ipotesi di risposta. Attraverso le storie, bibliche e non, l’esperienza raccontata può riprendere vita e questo dato è molto importante per l’IRC, in cui gli avvenimenti della storia sacra non sono tanto un passato raccontato quanto un presente “risvegliato”: la storia delle promesse divine che, ricordate da un popolo, danno un senso al presente e speranza nel futuro di tutti.

• Il brainstorming fa emergere le libere associazioni che ogni bambino o bambina elabora rispetto a un tema, senza operare censure o critiche, rende gli alunni e le alunne parti attive del processo di insegnamento-apprendimento, ne consolida l’attenzione, ne risveglia l’interesse e li aiuta a diventare più consapevoli del loro pensiero. Per l’insegnante, invece, rappresenta un momento di maggiore conoscenza del mondo creativo dei bambini e di verifica-valutazione della situazione iniziale del gruppo classe, sulla cui base costruire nuovi percorsi per nuove competenze. In quest’ultimo caso, il brainstorming può rappresentare anche un buon punto di partenza nel processo di problematizzazione.

• La problematizzazione, o tecnica delle domande generative, è un processo che si fonda su domande aperte, che stimolano nei bambini un processo introspettivo di ricerca e di conferma delle e nelle proprie possibilità. Attraverso l’utilizzo dello schema proprio del metodo scientifico, si abituano le bambine e i bambini a porsi domande di fronte a ogni realtà della vita e a cercare in loro stessi delle ipotesi di risposta.

• Simboli e immagini. È un dato di fatto che la vita dell’essere umano sia costellata di segni di ogni genere e che molti di essi abbiano un valore simbolico, da sempre utilizzato per esprimere la relazione tra l’essere umano e Dio. Decodificare il linguaggio simbolico di immagini di vario genere, e in particolare delle opere d’arte, può facilitare l’acquisizione di conoscenze e far crescere nei bambini la passione per la bellezza in ogni sua forma.

• Disegno libero e verbalizzazione. In alcune attività vengono proposti il disegno libero o la verbalizzazione grafica di un’esperienza. Queste sono attività molto importanti per il bambino che, nel primo caso, lascia una traccia grafica di ciò che vuole, senza imposizione di alcun genere; nel secondo caso, invece, racconta qualcosa che ha vissuto e che ha interiorizzato. Il disegno diviene dunque lo strumento espressivo per eccellenza. Se poi a questo segue una spiegazione verbale da parte del bambino che l’ha prodotto, può essere da stimolo per affrontare qualsiasi genere di conversazione e di argomenti. Per questo, proposte come: «Disegnate qualcosa (o qualcuno o una specifica situazione) come ve lo immaginate» oppure: «Ora disegnate la prima cosa che vi viene in mente parlando di…» possono essere utilizzate per iniziare un’attività o per approfondirne un aspetto. Il disegno, infatti, non è mai un riempitivo, ma deve essere utilizzato come uno dei tanti strumenti didattici che l’insegnante ha a disposizione.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Vista la natura dell’IRC, la valutazione è soprattutto formativa più che sommativa. Al fine di permettere un’adeguata osservazione da parte del docente su come i bambini e le bambine percepiscono le conoscenze e riescono a trasferirle e utilizzarle in contesti diversi, nella presente Guida saranno proposte verifiche strutturate e semi-strutturate, test sul modello Invalsi (a partire dalla classe seconda) ed esercizi di coding.

Nell’ottica di una didattica inclusiva vengono proposte anche Schede di Verifica slow (facilitate), strutturate per andare incontro alle esigenze specifiche di alunni e alunne con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Per valutare il livello di padronanza delle competenze attese, saranno proposti compiti valutativi autentici, capaci di accertare non solo il possesso di conoscenze e abilità da parte di alunni e alunne, ma anche la capacità di sviluppare una riflessione di tipo metacognitivo.

Alla fine di tutti i percorsi è presente una sezione dedicata alle Verifiche finali, relative a ogni Unità formativa (UF), pensate per accertare il raggiungimento degli obiettivi e delle conoscenze prefissate.

Ogni Verifica è proposta anche in modalità slow.

Quadro normativo di riferimento

■ Come Quadro normativo di riferimento, la presente Guida si rifà alle Indicazioni IRC del 2010, tenendo presenti i Traguardi per lo sviluppo delle Competenze al termine della Scuola Primaria e declinando, anno per anno, gli Obiettivi di Apprendimento articolati in quattro ambiti tematici alla fine della classe terza.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno/a:

• riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale;

• riconosce che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei e un documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui/lei più accessibili, per collegarle alla propria esperienza;

• si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del Cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei Cristiani.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

• Scoprire che per la Religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’Alleanza con l’essere umano.

Dio e l’essere umano

La Bibbia e le altre fonti

Il linguaggio religioso

I valori etici e religiosi

• Conoscere Gesù di Nazaret, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai Cristiani.

• Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.

• Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’essere umano e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del Padre Nostro.

• Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

• Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della Creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli Apostoli.

• Riconoscere i segni cristiani, in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizionale popolare.

• Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della Religione Cattolica (modi di pregare, di celebrare…).

• Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.

• Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.

■ La Guida che stiamo presentando fa suoi alcuni princìpi presenti nelle Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’istruzione del 2012. Essi riguardano la centralità della persona e la costruzione di una nuova cittadinanza allo scopo di realizzare un nuovo umanesimo.

Sulla centralità della persona:

La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti.

Per una nuova cittadinanza:

In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture… Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale.

Per un nuovo umanesimo:

Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso. Da un lato, tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità. La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione.

■ Il presente Progetto didattico tiene in considerazione anche le otto Competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). Esse sono state assunte come orizzonte dal sistema scolastico italiano nel 2007 e poi aggiornate e modificate nel 2018 come nella tabella della pagina seguente.

COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO

1) Comunicazione nella madrelingua.

2) Comunicazione nelle lingue straniere.

3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. religiosi

4) Competenza digitale.

5) Imparare a imparare.

6) Competenze sociali e civiche.

7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

8) Consapevolezza ed espressione culturale.

1) Competenza alfabetica funzionale.

2) Competenza multilinguistica.

3) Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria.

4) Competenza digitale.

5) Competenza personale e sociale e capacità di imparare a imparare.

6) Competenza in materia di cittadinanza.

7) Competenza imprenditoriale.

8) Competenza in materia di consapevolezza ed espressioni culturali.

■ Il progetto ha come orizzonte i 17 Obiettivi previsti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi.

Tra questi, per il presente Progetto didattico, sono stati scelti in particolare i seguenti obiettivi:

• Obiettivo 1: porre fine a ogni forma di povertà nel mondo.

• Obiettivo 3: assicurare la salute e il benessere per tutti e per ogni età.

• Obiettivo 4: fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva.

• Obiettivo 5: raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.

• Obiettivo 6: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.

• Obiettivo 12: consumo e produzione responsabili.

• Obiettivo 15: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, contrastare la desertificazione, arrestare il degrado del terreno, tutelare la biodiversità.

• Obiettivo 16: promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi.

Volume Classe

Piano dell’opera

Percorso A come Arte

Unità formativa 1

1. Conosciamo san Francesco

2. La creazione nell’arte

3. Come si chiamano gli animali

Unità formativa 2

1. La Natività

2. Altri simboli del Natale

Unità formativa 3

volume 1 classe 1

classe 2

volume 2

classe 3

1. Gesù, un bambino come gli altri

2. Gesù nella bottega di Giuseppe

Unità formativa 4

1. Le parabole

2. La guarigione del cieco nato

Unità formativa 5

1. I simboli della Pasqua: l’uovo

2. I simboli della Pasqua: pettirosso, cardellino e fringuello

Unità formativa 1

1. Sei giorni per creare il mondo

2. La cacciata dal Paradiso terrestre

3. Un Santo, amico del creato

Unità formativa 2

1. Dal sogno di san Giuseppe al presepe

Unità formativa 3

1. Un tempo per pensare

2. Tempo di rivelazione

3. Un tempo per conoscere

4. Il tempo dei miracoli

Unità formativa 4

1. Il tempo di Pasqua

2. Un uovo per amico

Unità formativa 5

1. La Chiesa come una barca

2. La Chiesa come gregge

Unità formativa 1

1. All’origine del senso religioso

2. La prima forma di divinità

Percorso R come Religione

Unità formativa 1

1. La Creazione

2. Un nome per ogni animale

3. Il nome di Dio

Unità formativa 2

1. Il Natale

2. Gli angeli danno l’annuncio

Unità formativa 3

1. Gesù Bambino è presentato a Dio

2. Un bambino di nome Gesù

Unità formativa 4

1. Noè e la sua amicizia con Dio

2. Gesù e i suoi amici

Unità formativa 5

1. Le campane della festa

2. La Pasqua di Gesù

3. La comunità cristiana si ritrova in chiesa

Unità formativa 1

1. La Creazione

Unità formativa 2

1. Avvento tempo di attesa

2. Finalmente è Natale!

Unità formativa 3

1. La vita pubblica di Gesù

2. Un amico da incontrare

Unità formativa 4

1. Dall’Ultima Cena alla messa

2. La preghiera

Unità formativa 5

1. Una parola, due significati

2. Quando nasce la Chiesa comunità

Percorso E come Educazioni

Unità formativa 1

1. Il diritto al nome

2. Oltre il nome

3. Le emozioni, tante forme dentro di me

Unità formativa 2

1. La nascita

2. La festa

Unità formativa 3

1. Il diritto al gioco

2. Il diritto all’istruzione

3. Il diritto a una sana alimentazione

Unità formativa 4

1. Il valore dell’amicizia

Unità formativa 5

1. La gioia della primavera e della Pasqua

2. Ognuno di noi ha anche uno spirito

Unità formativa 1

1. Il mondo attraverso i cinque sensi

2. Il tempo e gli esseri viventi

3. Custodi del Creato

Unità formativa 2

1. L’esperienza del buio e della luce

2. Gesù, Luce del mondo

Unità formativa 3

1. Il valore della verità

2. La critica e il rispetto

3. Valori per crescere

Unità formativa 4

1. Emozioni amiche

2. Un’emozione importante e fastidiosa

Unità formativa 5

1. La Chiesa, casa dei Cristiani

2. La Chiesa, comunione di diversità

Unità formativa 1

1. Il sentimento religioso

2. La Creazione

Unità formativa 2

1. La storia del popolo ebraico

Unità formativa 3

1. Accostiamoci al Santo Natale

Unità formativa 1

1. Ho bisogno di crescere

2. Crescendo rifletto e scopro

3. All’origine di ogni cosa

4. Dio ha solo figli unici

5. Io e la natura

Volume Classe

volume 2 classe 3

Percorso A come Arte

Unità formativa 2

1. La fiducia in Dio

2. La discendenza di Abramo

3. Una storia a lieto fine: Mosè

Unità formativa 3

1. L’Annuncio

2. Un annuncio gioioso: è nato Gesù!

Unità formativa 4

1. L’Ultima Cena

2. Dalla croce al sepolcro

Unità formativa 5

1. Il Vangelo: la vita di Gesù

Unità formativa 1

1. I leoni nelle religioni politeiste e nel cristianesimo

2. Draghi e basilischi

Unità formativa 2

1. I giudici nell’arte

2. I re

3. I profeti

classe 4

4. L’acqua come simbolo

Unità formativa 3

1. Gesù vero uomo e vero

Dio

2. Gesù rivela il volto di Dio

3. La Pasqua di Gesù

volume 3

classe

5

Unità formativa 1

1. La Pentecoste

2. I santi martiri

3. Le catacombe

4. Le strutture

architettoniche delle chiese

5. Gli ordini religiosi

Unità formativa 2

1. L’immagine di Maria nell’arte

2. La luce del Natale

3. La croce nell’arte

4. La risurrezione nell’arte

Unità formativa 3

1. Dio, arte e natura

2. Monoteismi e arte

3. Maschere e animismo

Percorso R come Religione

Unità formativa 4

1. La Settimana Santa

Unità formativa 5

1. I libri sacri

Unità formativa 1

1. Il politeismo antico

2. L’Egitto dei faraoni e le divinità

3. La religione degli antichi Greci

Unità formativa 2

1. La storia del popolo ebraico

2. I giudici

3. Il regno di Israele

4. L’esilio e il tempo dei profeti

5. Il dialogo interreligioso

Unità formativa 3

1. Verso il Natale

2. La Palestina al tempo di Gesù

3. Pasqua

4. L’idea dell’aldilà nelle religioni

Unità formativa 1

1. La nascita del Cristianesimo

2. Dalle persecuzioni alla libertà

3. Lo scisma nelle Chiese cristiane

4. La nascita del monachesimo

5. Il silenzio nelle religioni

6. Il francescanesimo

Unità formativa 2

1. La fede cristiana

2. I sacramenti

Unità formativa 3

1. La ricerca della verità nelle religioni

2. Luoghi di culto e simboli

3. Le regole alimentari

4. La cura della casa comune

5. Pellegrini per il mondo

Percorso E come Educazioni

Unità formativa 2

1. Un mondo di emozioni

2. Fede e resilienza

3. Il valore delle regole

Unità formativa 3

1. Il dono del figlio: Gesù Bambino

Unità formativa 4

1. Emozioni dal gusto dolciastro

2. Dio, dove sei?

Unità formativa 5

1. Il nostro corpo parla

2. Il valore della parola

Unità formativa 1

1. Il valore dell’amicizia

2. Ciò che ci rende persone

3. Le dimensioni della persona

4. I bisogni dell’essere umano

5. Il culto dei morti

Unità formativa 2

1. Diritti e giustizia

2. Dico no al bullismo

3. La sapienza

4. Lo straniero e la solidarietà

5. La speranza in un mondo migliore

Unità formativa 3

1. La guerra e la pace

2. Il valore del perdono

3. Crescere nel mondo

Unità formativa 1

1. Il valore della libertà

2. Il Giardino dei Giusti

Unità formativa 2

1. Sentirsi unici

2. Ognuno è un mondo da amare

3. Il tempo e lo spazio

4. Il tempo e il pensiero

Unità formativa 3

1. La ricerca di senso

2. Progetto di vita

3. Nel turbine delle emozioni

4. Il mondo aspetta te

Struttura dei volumi

Il presente Progetto didattico si presenta come Guida per l’insegnante di Religione, organizzata in tre volumi:

• il primo volume è interamente dedicato alla classe prima;

• il secondo volume è per le classi seconda e terza;

• il terzo volume è per le classi quarta e quinta.

Il percorso proposto per ogni classe è suddiviso in Unità formative (UF), ciascuna introdotta da una mappa concettuale che illustra i contenuti tematici specifici che la caratterizzano.

Ogni Unità formativa si sviluppa in diversi Percorsi raggruppati nei seguenti ambiti tematici.

AAmbito A come ARTE

Propone percorsi di arte e linguaggi simbolico-espressivi.

RAmbito R come RELIGIONE

Propone percorsi afferenti alla Religione Cattolica (Bibbia, storia ebraica, storia di Gesù e storia della Chiesa), alla Chiesa e alle altre religioni (intercultura e dialogo interreligioso).

EAmbito E come EDUCAZIONI

Propone percorsi afferenti all’alfabetizzazione emotiva, all’educazione civica, all’ecologia come cura del Creato e delle creature e all’educazione affettiva e valoriale.

Legenda

Ogni singola attività è contrassegnata da uno dei seguenti simboli, che ne richiama genere e contenuto.

Circle time: attività che partono da storie e/o domande generative.

Approfondimenti per il docente.

Lapbook: attività e schede per la realizzazione di mappe tridimensionali interattive.

Coding: schede per sviluppare la capacità di risolvere problemi.

Musica: attività in cui si utilizzano il canto o l’ascolto.

Didattica slow: schede di didattica inclusiva.

Compiti di realtà: attività e schede per la verifica delle competenze.

Tinkering: attività e schede per la costruzione di oggetti didattici.

Giochi e approfondimenti multimediali.

Teatro: attività in cui si utilizzano tecniche di drammatizzazione.

Progettazione annuale Classe

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Sulla base delle conoscenze acquisite e delle abilità raggiunte, in situazioni di vita, quando se ne presenta l’occasione, l’alunno/alunna è in grado di:

• riflettere su Dio Creatore del mondo e della vita e Padre di ogni uomo e donna;

• conoscere e mettere in pratica comportamenti e azioni rispettose di sé, dell’ambiente e degli altri;

• spiegare, collegandolo al contesto in cui vive, il significato cristiano dei simboli delle feste di Natale e Pasqua;

• farsi accompagnare nella lettura e comprensione di semplici passi biblici, adatti alla sua età;

• riflettere sulla vita e sugli insegnamenti di Gesù e operare un collegamento con la propria esperienza personale;

• identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento;

• muoversi nel mondo digitale usufruendo dei linguaggi multimediali per acquisire conoscenze anche in ordine alla religione.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE CONNESSE AI TRAGUARDI

• Competenza alfabetica funzionale.

• Competenza multilinguistica.

• Competenza digitale.

• Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare.

ABILITÀ

L’alunno/a:

• Competenza in materia di cittadinanza.

• Competenza imprenditoriale.

• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

DIO E L’ESSERE UMANO

• Comprende che vivere significa crescere e imparare a conoscere il proprio mondo interiore.

• Manifesta stupore e meraviglia nei confronti delle bellezze della natura.

• Capisce che Gesù è un personaggio storico.

• Conosce l’ambiente terreno in cui è vissuto Gesù e opera un confronto con il proprio.

CONOSCENZE

• L’essere umano: una persona con tante capacità, bisogni ed emozioni.

• Saper guardare il mondo con gli occhi del cuore.

• Aspetti della vita quotidiana in Palestina al tempo di Gesù.

• La crescita di Gesù.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

ABILITÀ CONOSCENZE

L’alunno/a:

• Riconosce che per i Cristiani la Creazione è opera di Dio, da custodire e rispettare.

• Rintraccia nei racconti della vita dei santi esempi da seguire.

• Conosce i fatti storici della nascita di Gesù.

• Sa riferire alcuni avvenimenti legati alla nascita di Gesù anche attraverso l’arte e la conoscenza dei luoghi.

• Ascolta e sa riferire alcuni semplici passi evangelici.

• Individua nei miracoli e nelle parabole il messaggio dell’amore portato da Gesù.

• Conosce episodi significativi della Pasqua vissuta da Gesù.

• La Creazione secondo la Bibbia.

• L’importanza dei gesti di cura nella vita dei santi.

• L’Avvento, tempo di attesa.

• Betlemme, la città della nascita di Gesù.

• Il significato della festa del Natale.

• I miracoli.

• Le parabole.

• Il significato cristiano della Pasqua.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

ABILITÀ

L’alunno/a:

• Sa osservare l’ambiente che ci circonda durante il periodo che precede la festa del Natale per riconoscere in esso i segni che la preparano.

• Sa riconoscere nel Battesimo l’evento che segna l’inizio della vita pubblica di Gesù e il sacramento dell’iniziazione cristiana.

• Attribuisce un significato ai vari segni pasquali.

CONOSCENZE

• I segni cristiani del Natale.

• Il Battesimo di Gesù.

• Il valore dell’acqua nelle religioni.

• Segni e simboli pasquali.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI

ABILITÀ CONOSCENZE

L’alunno/a:

• Assume comportamenti di condivisione e collaborazione nel rapporto con gli altri.

• Manifesta comportamenti di rispetto verso gli altri e la natura.

• Riconosce il perdono come un dono di Dio.

• Intuisce l’importanza di Maria nella fede dei Cristiani.

• Sa distinguere e utilizzare nei diversi contesti il termine Chiesa.

• Riconosce il valore della preghiera nelle diverse espressioni religiose.

• Il valore della solidarietà, della condivisione, del rispetto e del perdono.

• Maria, la madre di Gesù.

• La Chiesa, comunità di credenti e luogo sacro.

• La preghiera nelle religioni.

Ambito tematico

DIO E L'ESSERE UMANO

Livello 1 (iniziale)

L’alunno/a:

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo.

• Conosce alcune caratteristiche di Gesù.

RUBRICA VALUTATIVA

Livello 2 (base)

L’alunno/a:

• Conosce il linguaggio specifico relativo agli argomenti trattati.

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo per i Cristiani.

• Conosce alcune caratteristiche del Gesù storico.

Livello 3 (intermedio)

L’alunno/a:

• Conosce, comprende e utilizza in modo appropriato il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo e la fonte della vita per i Cristiani.

• Mette in relazione le caratteristiche del Gesù storico con la propria esperienza.

Livello 4 (avanzato)

L’alunno/a:

• Conosce, comprende, applica, padroneggia e utilizza in modo appropriato il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo e la fonte della vita per i Cristiani.

• Sa argomentare le caratteristiche del Gesù storico confrontandole con la propria esperienza.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

• Riconosce alcuni semplici passi biblici.

IL LINGUAGGIO

RELIGIOSO

I VALORI

ETICI E RELIGIOSI

• Conosce le principali feste cristiane e alcuni simboli a esse collegati.

• Sa identificare l’edificio Chiesa nell’ambiente che lo circonda.

• Riconosce nella figura di Gesù un buon esempio di vita.

• Conosce il linguaggio specifico relativo agli argomenti trattati.

• Conosce semplici passi biblici relativi alla vita di Gesù.

• Conosce il linguaggio simbolico legato alle principali feste cristiane.

• Sa riconoscere nella Chiesa il luogo sacro dei Cristiani.

• Riconosce nel messaggio di Gesù una proposta di vita per “crescere bene” nel rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.

• Comprende e utilizza il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Conosce i passi biblici a lui accessibili e sa utilizzarli in contesti diversi.

• Conosce e comprende il linguaggio simbolico legato alle principali feste cristiane.

• Riconosce nella Chiesa il luogo sacro dei Cristiani e sa conoscerne le caratteristiche e le funzioni.

• Riconosce nel messaggio di Gesù una proposta di vita per “crescere bene”.

• Sviluppa riflessioni e atteggiamenti di rispetto verso gli altri e l’ambiente.

• Comprende e utilizza in modo sempre più appropriato il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Conosce i passi biblici a lui accessibili e sa utilizzarli con sicurezza in contesti diversi.

• Sa argomentare circa il valore simbolico legato alle principali feste cristiane.

• Sa mettere in relazione il luogo sacro dei Cristiani con quello di altre religioni.

• Riconosce i valori incarnati da Gesù e coglie in essi una proposta di vita per “crescere bene”.

• Sviluppa riflessioni e individua atteggiamenti di rispetto verso gli altri e l’ambiente.

EDUCAZIONE CIVICA

COMPETENZE TRASVERSALI DI RIFERIMENTO

NUCLEI INDIVIDUATIOBIETTIVI CLASSE SECONDA

• Riconoscere e imparare a esprimere bisogni, desideri e stati d’animo.

Dignità della persona

Identità e appartenenza

Relazione

Partecipazione

• Sviluppare un atteggiamento empatico nei confronti dei coetanei e del loro sentire.

• Iniziare a riconoscere e a verbalizzare le proprie capacità e difficoltà.

• Confrontarsi positivamente con gli altri nel rispetto della diversità.

• Sviluppare il senso di appartenenza a differenti comunità di vita.

• Conoscere e accogliere varie forme di “diversità” interagendo positivamente con esse.

• Riconoscere le qualità di compagni e compagne.

• Riconoscere il valore delle regole nei diversi contesti di vita.

• Sviluppare capacità di ascolto e di collaborazione.

• Attivare comportamenti sociali nel rispetto dei valori che rendono possibile la convivenza democratica.

• Individuare gesti di generosità, di pace e solidarietà.

• Interagire nel gruppo dei pari superando i punti di vista egocentrici e soggettivi.

• Conoscere e apprezzare iniziative di valorizzazione sostenibile della Terra.

• Riconoscere l’importanza dello studio e del lavoro per la realizzazione personale e per la partecipazione alla società.

• Rispettare le norme che tutelano l’ambiente per diventare cittadino/a responsabile.

• Maturare gradualmente atteggiamenti di cura verso gli altri.

OBIETTIVI DI ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA

lI percorso relativo all’Educazione Civica non può non intersecarsi con quello di alfabetizzazione emotiva, che ha come finalità l’accrescere nei bambini e nelle bambine la consapevolezza emotiva e migliorare la capacità di espressione delle proprie emozioni e di organizzazione dei propri pensieri. Le attività proposte favoriscono la creazione di uno spazio di ascolto e di discussione dove poter condividere vissuti emotivi legati alle esperienze personali per raggiungere i seguenti obiettivi:

• Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri.

• Migliorare la propria capacità di ascolto ed empatica.

• Sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo.

• Promuovere abilità, relazioni e capacità di far fronte a situazioni conflittuali.

UF 1

SORPRESA

L’emozione di esistere

UNITÀ FORMATIVE

Classe seconda

La sorpresa di fronte alla meraviglia del Creato guida le proposte formative di questa Unità, in cui viene presentata la Creazione secondo il testo biblico di Gen 1 e 2, dando rilievo all’importanza della luce e al Giardino dell’Eden, del quale l’uomo e la donna, creati a immagine e somiglianza di Dio, sono i custodi e non i padroni.

Segue la narrazione di Gen 3, la cacciata dal Paradiso terrestre, dove, nonostante la drammaticità, è possibile scorgere l’amore di Dio che non abbandona l’umanità. La figura di san Francesco diventa un esempio di come dovrebbe essere il rapporto tra gli esseri umani e il Creato.

UF 2

LETIZIA

L’emozione del Natale

UF 3

MERAVIGLIA

L’emozione di crescere

UF 4

GIOIA

L’emozione della Pasqua

UF 5

FIDUCIA

L’emozione che crea fratellanza

Letizia è l’emozione della scoperta che Gesù è, per i Cristiani, Luce del mondo che vince il buio, venuto sulla Terra grazie all’affidamento di Maria e alla fiducia di Giuseppe alle parole del messaggero divino. L’Avvento è presentato come un momento di attesa carico di speranza che si compie nella notte di Natale, con la contemplazione del presepe.

La meraviglia del tempo che scorre scandisce questa terza Unità a partire dal momento storico in cui Gesù rivela il volto di Dio: dalla presentazione al Tempio al ritrovamento quando aveva 12 anni, e al Battesimo, che segna l’inizio della sua vita pubblica. Da qui si sviluppa una riflessione sul significato dei simboli di questo sacramento. Gli incontri di Gesù, le sue parole e i suoi miracoli diventano segno di verità e guidano al riconoscimento dell’amicizia come valore. La bugia e la critica sono prese in considerazione per scoprire l’importanza di crescere onesti, solidali e rispettosi.

Il fulcro centrale di questa Unità è il tempo di Pasqua, festa vissuta dai Cristiani come la più gioiosa, perché Gesù risorge. Dall’istituzione dell’Eucaristia nell’Ultima Cena fino alla risurrezione, questo tempo è caratterizzato da tanti simboli: l’uovo, l’agnello, la colomba, il coniglio, la lepre, l’ulivo, le campane e la croce. La fede in Gesù vive anche attraverso la preghiera che accomuna tutte le religioni, ognuna delle quali ha propri riti e formule. La Pasqua, infine, è caratterizzata dalle diverse emozioni che abitano il cuore degli esseri umani, tutte importanti e da vivere, anche se spiacevoli. Particolare risalto è dato all’emozione della rabbia, che spesso nasconde paura e tristezza, che può essere affrontata padroneggiando le giuste strategie.

Dalla fiducia in Dio Creatore e in Gesù risorto nasce la Chiesa, comunità dei credenti che viene simboleggiata dalla barca e dal gregge e nasce dopo la discesa dello Spirito Santo con i suoi sette doni che permettono la comunione, nella diversità e unicità di ognuno. I luoghi sacri delle tre religioni monoteiste, la chiesa, la moschea e la sinagoga, vengono presentati come gli spazi privilegiati per l’incontro con Dio.

1 SORPRESA

L’emozione di esistere

L’EMOZIONE

DELLA SORPRESA

L’uomo e la donna e il dono della vita

I cinque sensi

Nella natura tracce di Dio Creatore

San Francesco, amico del Creato Rispetto della casa comune

Piccoli gesti di cura

Raccolta differenziata e riciclaggio

Libertà di scelta

Il tempo della crescita

Disobbedienza e cattivo uso del tempo

Percorso come ARTE A

Proposta 1

SEI GIORNI PER CREARE IL MONDO

In sei giorni

Far sedere le bambine e i bambini in cerchio e far ascoltare una prima volta la canzone. Poi dividerli in gruppi di 4-5 e chiedere a ogni gruppo di inventare dei mimi per accompagnare la canzone, stoppandola dopo il ritornello e dopo ogni strofa per permettere loro di capire bene le parole.

Rit: In sei giorni Dio ha creato il mondo bello, gioioso e rotondo. Al settimo giorno, affaticato, tra le nuvole si è riposato.

Il primo giorno la luce creò e tutto intorno si illuminò. Il secondo creò il cielo e il mare e disse che divisi dovevano stare.

La terra fece al terzo giorno con alberi, fiori e frutti tutti intorno. Il quarto giorno creò sole, luna e stelle, non si erano mai viste luci tanto belle.

Rit: In sei giorni Dio ha creato il mondo...

Il quinto giorno tra nuvole e onde giocò e pesci, insieme agli uccelli, creò. Il sesto giorno ecco tutti gli animali, ma il capolavoro aveva ancora tra le mani.

E dopo averci pensato un po’ l'uomo, la donna con amore creò, li fece a sua immagine e somiglianza e di loro non ne ebbe mai abbastanza.

Successivamente far eseguire a ogni gruppo la canzone mimata, mentre gli altri assistono. Scegliere i gesti considerati dalla maggioranza più idonei e realizzare una coreografia condivisa.

Poi porre le seguenti domande:

• In quanti giorni Dio ha creato il mondo?

• Quando si è riposato?

• Che cosa ha creato il primo giorno?

• Che cosa ha separato il secondo giorno?

• Che cosa ha fatto Dio a sua immagine e somiglianza?

• Quando ha creato alberi, fiori e frutti?

• Il quinto giorno che cosa ha creato?

Consegnare un foglio A4 e far disegnare a ciascun bambino e bambina il Paradiso terrestre come lo immagina, facendolo colorare con la tecnica preferita.

Ma questo è un Paradiso terrestre!

Aprire l’attività multimediale n. 1 e proiettare sulla LIM il dipinto Il giardino dell’Eden, realizzato da Erastus Salisbury Field nel 1860, oggi conservato al Museum of Fine Arts di Boston. Seguendo il principio del metodo deduttivo, stimolare la riflessione in classe ponendo le seguenti domande:

• Quante persone vedi? Chi sono?

• Ci sono anche degli animali? Quali?

• Che cosa sta succedendo secondo te?

• Che suoni potresti udire?

• Quale fiore annuseresti? Perché?

Raccogliere le loro risposte e far disegnare a ciascuno il proprio ritratto a figura intera su piccoli fogli (1/8 di un foglio A4), farli colorare e ritagliare.

Fare una stampa in A3 de Il giardino dell’Eden di Erastus Salisbury Field e far collocare a ciascuno il proprio ritratto dove preferisce chiedendo di motivare la scelta fatta.

Erastus Salisbury Field

È stato un pittore americano del XIX secolo, noto per i suoi dipinti di paesaggi naturali e ritratti. Ha iniziato la carriera a New York e ha lavorato anche in Europa. È stato membro dell’Accademia americana di Design e ha insegnato pittura in varie scuole d’arte. È morto nel 1906 all'età di 78 anni.

Il dipinto Il giardino dell’Eden è caratterizzato da un ambiente pianeggiante dove gli unici due esseri umani e gli animali convivono in modo sereno e pacifico. L’uomo e la donna, Adamo ed Eva, non hanno abiti, perché non hanno vergogna del loro corpo. I fiumi scorrono con meandri regolari e timide cascatelle, quasi a voler sottolineare il loro essere tranquilli e non impetuosi. Alberi e piante sono rigogliosi, con fiori e frutti abbondanti.

Al centro c’è Eva che raccoglie il frutto della conoscenza; a sinistra si vede strisciare via il serpente che ha tentato la donna. Adamo è estraneo a questi accadimenti e volge lo sguardo altrove. Il pittore ha immortalato la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre descrivendo l’amenità del luogo in cui si trovavano.

Fiat lux!

Allestire un’aula oscurando le finestre. In classe disporre i bambini in circle time e leggere il seguente passo di Genesi 1, 1-5:

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.

Poi porre le seguenti domande:

• Che cosa creò Dio all’inizio?

• Com’era la Terra?

• Che cosa ordinò Dio?

• Da che cosa è composto un giorno?

Raccogliere le risposte su un supporto visibile a tutti. Poi dividerli in gruppi di 4-5 e condurre un gruppo per volta all’interno dell’aula oscurata, premettendo che dovranno rimanere al buio in silenzio

(contare in silenzio fino a 20). Poi, quando vedranno la luce, gridare in coro: «Fiat lux!». A questo punto illuminare l’aula con una torcia e dopo 20 secondi spegnerla.

Quando tutti i gruppi avranno vissuto la stessa esperienza porre le seguenti domande:

• Che esperimento abbiamo fatto nell’aula?

• Che emozioni avete provato quando eravamo al buio?

• Quando avete gridato «Fiat lux!» come vi sentivate?

• Quando si è accesa la luce che emozione avete provato?

Scrivere le risposte su dei post-it e attaccarli su un cartellone.

Consegnare a ogni bambino un foglio A5 e dei pastelli a cera. Con una matita far disegnare delle righe in maniera casuale in modo da creare delle forme irregolari.

Far colorare ogni forma ottenuta con colori diversi, tranne il nero.

Poi far ricoprire tutto il foglio con il pastello nero, in modo che i colori sotto non si vedano più.

Far disegnare sul foglio nero, utilizzando delicatamente la punta delle forbici, un paesaggio a scelta tra:

• un prato con dei fiori;

• una spiaggia con il mare;

• un bosco con degli animali.

Si otterranno dei disegni dove luce e tenebre, dialogando, creano arte.

Un animale nato dal caso

In questa attività i bambini realizzeranno un fantasioso animale in base al seguente procedimento.

• Formare gruppi di 3 e chiedere a ciascuno di pensare a un animale, senza dirlo agli altri.

• Consegnare un foglio al primo bambino, che, senza farsi vedere dagli altri e senza parlare, deve disegnare la testa e il collo dell’animale che ha pensato.

• Poi far piegare il foglio in modo di lasciar vedere solo la parte finale del collo e passarlo a un compagno o compagna che, agganciandosi ai segni che vede, dovrà aggiungere il corpo dell’animale che ha pensato.

• L’ultimo del gruppo deve disegnare le zampe del suo animale. Aprendo il foglio apparirà un animale davvero strano!

Far decidere un nome ai bambini e farlo ridisegnare sul quaderno.

LA CREAZIONE

Proposta 2

LA CACCIATA DAL PARADISO TERRESTRE

La disubbidienza

Aprire l’attività multimediale n. 2 e proiettare sulla LIM il dipinto di Marc Chagall Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso. Porre poi le seguenti domande:

• Quanti personaggi ci sono?

• Riconosci qualcuno?

• Qual è il colore più usato?

• Chi è il personaggio con le ali? Che cosa tiene in mano?

• Chi è la donna con i capelli rossi? E l’uomo vicino a lei?

• Ci sono degli animali? Quali?

• Ci sono alberi, fiori o frutti? Quali riconosci?

• Che emozione provi guardando il quadro? Perché?

• Che titolo daresti a questo quadro?

Consegnare ai bambini la metà di un foglio A4 e chiedere di disegnare il particolare del quadro che preferiscono e di colorarlo con i pastelli. Far incollare il disegno sul quaderno con accanto il titolo da loro assegnato.

A caccia di frutti proibiti

Leggere o raccontare il capitolo 3 della Genesi. Proporre un gioco per permettere alle alunne e agli alunni di imparare in modo interattivo la storia della “Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre” e allo stesso tempo migliorare la memoria e lavorare in squadra per raggiungere un obiettivo comune.

Stampare quattro copie della scheda n. 2, ritagliare e plastificare una sessantina di copie dei frutti proibiti e nasconderle in un ambiente vicino alla classe.

Dividere i bambini in due gruppi, “Adamo” ed “Eva”, e consegnare a ogni gruppo un contenitore dove riporre i frutti ritrovati. Stabilire 10 minuti di tempo per la raccolta e, allo scadere del tempo, far sedere i bambini in circle time, tenendo accanto a sé i contenitori con i frutti.

Individuare due bambini (uno per squadra) che faranno da portavoce del gruppo: saranno loro a rispondere alle domande per continuare il gioco, ma solo dopo aver ascoltato i suggerimenti degli altri componenti della squadra. Porre tre domande a ogni gruppo e assegnare un punto per ogni risposta esatta. Per vivacizzare e mantenere l’attenzione alternare le domande tra i due gruppi.

DOMANDE GRUPPO ADAMO

1. Qual è il nome dell’albero di cui Dio ha vietato la raccolta dei frutti?

2. Chi suggerisce a Eva di cogliere il frutto proibito?

3. Perché Dio si arrabbia?

DOMANDE GRUPPO EVA

1. Come fa Dio a capire che l’uomo e la donna hanno mangiato il frutto proibito?

2. Chi accompagna Adamo ed Eva fuori dal Paradiso terrestre?

3. Che cosa tiene in mano l’angelo?

Alla fine del gioco, vince il gruppo con il maggior numero di frutti trovati e di risposte corrette.

Marc Chagall

È stato un pittore e grafico russo naturalizzato francese, nato nel 1887. Ha studiato a San Pietroburgo e ha vissuto a Parigi, dove ha incontrato importanti artisti dell’epoca. La sua arte si caratterizza per l’uso di colori vivaci e la rappresentazione di scene oniriche e surreali. Durante la Prima Guerra mondiale ha vissuto in Russia, poi è tornato in Francia, dove ha continuato a dipingere e a lavorare anche come scenografo per il teatro. Ha realizzato dipinti, incisioni, litografie e vetrate. È considerato uno dei maggiori artisti del XX secolo e il più rappresentativo della pittura ebraica. Fu scelto per rifare le vetrate delle maggiori cattedrali della cristianità, distrutte durante la guerra, come quelle di Magonza e Reims. È morto il 28 marzo 1985 all’età di 97 anni a Saint-Paul-de-Vence, un comune situato nella regione francese della Provenza. La sua tomba si trova nel cimitero locale.

Nella versione del dipinto di Chagall Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre (1961) Chagall ripropone la scena della cacciata dall’Eden già realizzata in un dipinto del 1911, ma la rappresentazione qui è più astratta e simbolica. Le figure di Adamo ed Eva sono rappresentate in modo stilizzato, quasi come fossero un simbolo.

In alto, al centro del quadro, vi è un angelo con la spada che li scaccia. Da notare che la spada non è infuocata, ma è blu, e si confonde con il fiume. Adamo ed Eva sembrano volare sopra un gallo che guarda l’Albero della vita sulla cui sommità splende un disco bianco.

Se facciamo un confronto con le opere classiche di artisti come Masaccio, notiamo che solitamente la cacciata dal Paradiso terrestre è rappresentata come un momento di grande dolore; in questo dipinto invece c’è un’immagine diversa, positiva, perché Dio non ci abbandona mai del tutto, nemmeno quando sbagliamo.

L’opera è caratterizzata da una grande libertà espressiva e da un forte senso di poesia, che ne fanno un capolavoro dell’arte moderna.

Un serpente davvero speciale

Consegnare a tutti un cartoncino verde dal quale ottenere un foglio quadrato seguendo il procedimento illustrato nella Fig. 1.

Tagliare la parte sottostante per ottenere un foglio quadrato.

1

Far disegnare a mano libera una spirale partendo dal centro del foglio. Far ritagliare la spirale fino ad arrivare al centro (Fig. 2): la parte centrale rappresenterà la testa del serpente a cui aggiungere occhi e lingua (Fig. 3).

2

3

Fig.
Fig.
Fig.

Una casa per Adamo ed Eva

Portare le alunne e gli alunni in giardino o in un parco vicino alla scuola e far raccogliere rametti, foglie, fiori, sassi. Tornati in classe, riporre il materiale raccolto diviso per tipologie in vari contenitori. Poi formare piccoli gruppi e consegnare a ogni gruppo due panetti di plastilina; mettere a disposizione anche dei pezzi di spago o lana.

Consegnare le sagome di un uomo e una donna da completare e colorare (Fig. 4), spiegando che dovranno assomigliare ad Adamo ed Eva. Farli poi incollare su un cartoncino rigido e piegare la parte sottostante in modo che possano stare in piedi.

Spiegare che, quando Adamo ed Eva furono cacciati dal Paradiso terrestre, si sono trovati in un mondo ostile e pericoloso e hanno avuto bisogno di costruirsi un rifugio per proteggersi.

Formare tre gruppi e chiedere di costruire con i materiali raccolti, la plastilina e i pezzi di spago e/o lana, una casa in miniatura per Adamo ed Eva. Lasciare liberi i bambini di parlare tra di loro, di confrontarsi e di sperimentare.

Dare un tempo massimo di 30 minuti, poi disporre gli alunni in cerchio, verificare il lavoro svolto e porre le seguenti domande:

• È stato facile realizzarlo? E lavorare insieme?

• Quali difficoltà avete incontrato?

• Rispetto all’idea che avevate in mente, come è venuto il rifugio?

Fare delle foto dei lavori eseguiti dalla classe.

4

Fig.

IL FRUTTO PROIBITO

Percorso come RELIGIONE R Classe 2a

Proposta 1

LA CREAZIONE

Io sono una splendida creatura

Raccontare in classe la storia che segue, per aiutarli a comprendere che l’essere umano è la creatura più bella di Dio perché è capace di amare.

Nel luogo di non so dove, e nel tempo di non so quando, viveva un uomo, un viaggiatore, che aveva camminato per lunghe distanze; aveva attraversato pianure, superato montagne e nei suoi viaggi aveva incontrato animali di ogni tipo e scoperto panorami di ogni bellezza. Dopo tutto questo viaggiare, ancora camminava e camminava, mai sazio di tutte le cose che aveva visto. Il suo obiettivo era proprio quello di scoprire la cosa più bella che esistesse al mondo! Aveva dedicato tutta la sua vita a questa ricerca.

Un giorno pensò di averla trovata: di fronte alle cime innevate dell’Everest si era commosso e il suo cuore si era sentito libero e leggero come quello di un uccello; per un istante aveva pensato che quella, davvero, fosse la cosa più bella che esistesse nel mondo!

Questa sua certezza cambiò quando, trovandosi nelle isole del Pacifico Occidentale, vide gli atolli corallini che formavano piccoli archi circolari in un mare cristallino e trasparente. In quel mare, nuotavano delfini a banchi che giocavano e gorgogliavano tra le onde e lì, ancora una volta, si era commosso, pensando di aver visto la cosa più bella del mondo. Cambiò idea quando si trovò di fronte alla vastità della savana africana, in cui mandrie infinite di zebre e di gnu correvano libere. Nuovamente aveva pensato di aver visto la cosa più bella che esistesse nel mondo!

Dopo tutte le sue scoperte l’uomo non era ancora soddisfatto e continuava a camminare su strade che conducevano verso nuovi orizzonti. Un giorno arrivò in una fredda steppa, era inverno e la neve cadeva copiosa coprendo ogni cosa. Anche quella neve che scendeva era una bellissima visione che ricordava la purezza degli angeli. Il freddo era pungente e quel giorno decise di chiedere ospitalità agli abitanti del luogo. Si trovò in un piccolo villaggio abitato da famiglie di boscaioli e contadini che vivevano una vita semplice e serena aspettando il ritorno della primavera. L’uomo bussò alla porta della prima casa del paese. Aprì il capo del villaggio; il viandante si presentò e spiegò al padrone di casa cosa stesse cercando. Essendo una nottata così fredda e rigida l’uomo lo accolse e lo fece entrare nella sua casa facendolo subito accomodare vicino al fuoco in modo che potesse riscaldare le mani gelate. Fuori il vento soffiava forte e stare al calduccio in quel luogo accogliente era veramente bello. Poco dopo arrivarono gli altri membri della famiglia, la moglie e i tre figli. Tutti fecero una grande festa all’ospite, come se lo avessero conosciuto da sempre. Mentre il padre di famiglia, i ragazzi e l’ospite se ne stavano lì vicino al camino a chiacchierare, la madre uscì di casa per procurarsi il necessario per la cena. Dopo un po’ di tempo tornò con una borsa piena di cibo e iniziò a preparare. La cena venne servita in tavola e tutti iniziarono a mangiare una buonissima minestra, seguita da un delizioso stufato e, per finire, un dolce ricoperto di cioccolato. Il viandante, sazio e molto stanco, ringraziò tutti e si mise a riposare sul giaciglio che era stato preparato per lui. Un profondo senso di gratitudine per quei nuovi amici lo accompagnò nel sonno e così si addormentò.

La mattina dopo si svegliò presto, le luci dell'alba attraversavano le finestre e già il fuoco era acceso, un lieve tepore riscaldava la stanza. L’uomo, dopo aver fatto colazione, era pronto per

ripartire; aveva preparato il suo bagaglio e salutato calorosamente tutti i membri della famiglia. Uscì di casa e si girò indietro gettando un ultimo sguardo alla piccola casa.

A un tratto venne colpito da un particolare, tornò sui suoi passi e andò dal suo amico dicendogli: «Ieri sera, qui fuori c'era un carretto che ora non c’è più, forse lo ha rubato qualcuno dei tuoi vicini». A queste parole, il padre sorrise e gli rispose: «Non è avvenuto un furto, il carretto lo abbiamo venduto per poter offrirti la cena di ieri sera». L’uomo non aveva immaginato che quella famiglia fosse così povera da dover vendere una cosa così preziosa. Si commosse profondamente, calde lacrime incominciarono a scivolare giù dai suoi occhi e in quell’istante capì di aver trovato quello che cercava da sempre. Davanti a lui c’era la cosa più bella che esisteva nel mondo: “il cuore dell'uomo che compie un gesto d’amore”.

Da quel giorno il viaggiatore non camminò più e si fermò lì, in quel piccolo villaggio che diventò la sua casa. L’uomo non lasciò mai più i suoi amici, perché non c’è nel mondo un posto più bello del luogo dove il cuore riposa.

Beatrice Castellani, Il viaggiatore solitario

Dopo il racconto porre le seguenti domande:

• Che cosa ti ha colpito di questo racconto?

• Se ti fossi trovata/o nei panni del viaggiatore, avresti continuato il tuo cammino?

• Che cosa consideri bello in te?

• Che cos’è “un luogo dove il cuore riposa”?

Proporre alle bambine e ai bambini di disegnare sul quaderno la scena del racconto che li ha colpiti in modo particolare.

Dio Creatore

Per stimolare la riflessione, porre la seguente domanda:

• Perché Dio ha creato l’uomo e la donna?

Realizzare un cartellone con le risposte che daranno gli alunni inserite in nuvolette, poi presentare il seguente racconto della Creazione:

All’inizio c’era solo il buio, solo il silenzio. Non c’erano persone. Non c’erano animali. C’era solo Dio. A un certo punto Dio disse: «Ci sia la luce! Ci sia il giorno! Ci sia il sole a risplendere!». E la luce si accese. A Dio piacque ciò che aveva fatto. Dio conservò un po’ di buio per la notte. Creò la luna e le stelle per far luce nel buio. Poi Dio disse: «Ci siano il cielo, la terra e il mare». Il mondo però era ancora vuoto e silenzioso. Dio disse: «Ora ci vogliono le piante». E così spuntarono i primi germogli verdi, fiori colorati, cespugli odorosi. Ma non c’erano creature che potessero godere di tutte queste meraviglie. Così Dio parlò di nuovo. Alla parola di Dio apparvero tanti animali, in cielo, sulla terra e nel mare! Adesso non c’era più silenzio!

Dio, però, non aveva ancora finito di creare il nuovo, meraviglioso mondo. Dio aveva bisogno di persone, persone che se ne prendessero cura, persone che ne godessero. Persone che potessero pensare e sentire come Dio. Così Dio creò il primo uomo e la prima donna, perché voleva che si occupassero del mondo, che si volessero bene, che volessero bene anche a Dio e che avessero dei figli. L’uomo fu chiamato Adamo e la donna Eva.

da Pat Alexander, La mia prima Bibbia, Elledici, 1999

Il treno della Creazione

Fotocopiare la scheda n. 6 su un cartoncino bianco. Far ritagliare i vagoni e la locomotiva per formare il treno della Creazione. Far mettere in ordine i giorni/vagoni in base al racconto di Genesi 1-2. Far scrivere sul retro di ciascun vagone i nomi delle cose create in quel giorno.

Un mondo di carta

Proporre alle alunne e agli alunni di creare ognuno un “mondo di carta” distribuendo loro la scheda n. 7. Far colorare il mondo e far scrivere in ogni cuore un gesto da compiere per salvare il pianeta, scegliendo tra le proposte dell’Agenda 2030. Poi far legare ogni cuore con un filo alla sagoma del mondo, in modo da ottenere un mobile sullo stile di Alexander Calder, uno scultore statunitense famoso per l’invenzione dei mobiles, sculture di arte cinetica basate sull’equilibrio.

La tutela del Creato

L’Agenda 2030 fissa alcuni importanti obiettivi:

• garantire la salvaguardia degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell’entroterra, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride;

• arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste dove necessario e aumentare ovunque la riforestazione;

• ridurre il consumo di acqua;

• muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici;

• non sprecare energia elettrica;

• consumare meno carne e pesce;

• riciclare di più per produrre meno;

• utilizzare meno carta;

• scegliere prodotti biologici.

DIAMO UN NOME AGLI ANIMALI

1 SCRIVI NEI RIQUADRI IL NOME GIUSTO DI OGNI ANIMALE.

IL TRENO DELLA CREAZIONE

LA CREAZIONE

GIORNO N. ........

GIORNO N.

GIORNO N.

GIORNO N.

GIORNO N. ........

GIORNO N. ........

GIORNO N. ........

UN MONDO DI CARTA

1 SCRIVI NEI CUORI UN'AZIONE PER SALVARE LA TERRA, POI RITAGLIALI E COLORALI.

2 COLORA E RITAGLIA IL PLANISFERO E COLLEGACI I CUORI CON UN FILO.

OCEANO PACIFICO

OCEANO INDIANO

OCEANO ARTICO

OCEANO ATLANTICO

OCEANO PACIFICO

OCEANO ANTARTICO

Percorso come EDUCAZIONI E

Proposta 1

IL

MONDO ATTRAVERSO I CINQUE SENSI

Il dono della vita

Chiedere alle bambine e ai bambini di portare una fotografia di quando sono nati e di come sono adesso. Poi porre le seguenti domande:

• Che cosa vuol dire crescere?

• Guardando le due fotografie, come sei cambiata/o nel tempo?

• Quali parti di te sono cresciute?

Realizzare un cartellone con tutte le fotografie seguendo queste indicazioni:

1. Dare a tutti un foglio A4.

2. Scrivere in grassetto il nome di ciascuno e far colorare liberamente.

3. Far posizionare le due fotografie sul foglio A4.

PRIMA

E ADESSO

MATTEO

Tracce di vita

4. Far scrivere PRIMA e ADESSO e poi collegare le parole con le immagini giuste.

5. Incollare tutti i lavori su un cartellone che si potrà collocare nel corridoio dove si trova l’ingresso dell’aula.

Raccontare ai bambini che papa Giovanni Paolo II, quando era ancora in vita, ha scritto in una lettera inviata a tutti i credenti in Gesù (la Centesimus Annus) che se prestiamo attenzione possiamo “leggere nelle cose visibili il messaggio di Dio invisibile che le ha create”. Per stimolare la riflessione, porre le seguenti domande:

• Che cosa avrà voluto dire il Papa?

• Sapresti dire che cos’è una traccia?

• Qual è il messaggio di Dio, secondo te?

I cinque sensi

Vista – Mostrare alle bambine e ai bambini l’immagine di papa Giovanni Paolo II e alcune immagini di paesaggi naturali, poi porre la seguente domanda:

• Che cosa provate nel vedere queste fotografie?

Appuntare su un supporto visibile a tutti le emozioni e/o le parole che emergono, senza fare censure. Poi aggiungere le seguenti domande:

• Che cosa ci permette di godere di tanta bellezza?

• Che cos’è la vista?

• Quanti sono i sensi che ci permettono di conoscere la realtà?

Udito – Procurarsi delle strisce di stoffa e/o mascherine per dormire, bendare bambine e bambini, farli sedere e chiedere di riconoscere, attraverso un senso che non sia la vista, i suoni o rumori che verranno fatti ascoltare: canto di uccelli, soffio del vento, movimento delle onde, ululato di un lupo, ruggito di un leone, canto di un gallo, rumore della pioggia, abbaiare di un cane, nitrito di un cavallo, ronzio di un’ape, barrito di un elefante, muggito di una mucca, belato di una pecora, fruscio di rami e foglie mosse da vento.

Odorato-tatto-gusto – Portare a scuola dei mandarini o delle arance (un frutto per bambino, oppure uno ogni due, al massimo tre). Chiedere a ciascuno di sentire, sempre da bendati, l’odore e la consistenza al tatto dei frutti, poi di esprimere quali parole ed emozioni associano a questa esperienza. Dopo aver appurato che non ci siano allergie a questo frutto, far assaggiare uno spicchio, sempre a occhi bendati, e appuntare i loro commenti.

Alla fine, formare gruppi di quattro e chiedere di scrivere delle frasi usando le parole pronunciate durante l’esperienza.

L’esperienza di Dio

Per far riflettere le bambine e i bambini sul concetto di Rivelazione, cioè come Dio si è fatto conoscere dagli esseri umani, porre la seguente domanda generativa:

• Come ha fatto l’essere umano a conoscere Dio? Come facciamo noi?

Accogliere senza filtri le loro risposte, dando valore a ogni espressione.

Successivamente aiutarli a capire che i Cristiani possono guardare alla natura come a un silent book (libro senza parole), ricco di immagini evocative che rimandano direttamente al Creatore.

I cinque sensi rappresentano un grande dono per conoscere non solo i misteri del mondo, ma anche il mistero di Dio.

Stimolare ulteriormente la riflessione presentando il seguente testo della prima Lettera di Giovanni 1, 1-4, adattato per la loro età:

…quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo visto con i nostri occhi, e che le nostre mani toccarono della Parola della vita, cioè di Gesù in carne e ossa, tutto questo noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Vi scriviamo queste cose, perché la nostra gioia sia piena.

Porre poi le seguenti domande:

• Che cosa sostengono di aver udito, visto e toccato gli Apostoli?

• E che cosa ci annunciano?

Il Lógos-Verbo

Il concetto di Lógos è presente nella tradizione sapienziale dell’Antico Testamento, così come negli scritti neotestamentari di Giovanni in riferimento a Gesù, Figlio di Dio, che con la sua incarnazione ha operato la salvezza degli esseri umani. Il termine può significare “parola”, “discorso”, “pensiero”. Il concetto di Lógos/Verbo è strettamente legato al concetto di Rivelazione: il Verbo incarnato è Gesù di Nazaret che era con Dio sin dalle origini del mondo.

SEGUI LE TRACCE

1 SEGUI, CON COLORI DIVERSI, LE TRACCE DI QUESTI ANIMALI E SCRIVI SOTTO IL NOME CORRISPONDENTE. SEGLI TRA:

COME INIZIO LA GIORNATA

1 LEGGI E COMPLETA LA TABELLA.

CON GLI OCCHI

La prima cosa che ho visto:

CON LE ORECCHIE

Il primo suono che ho udito:

CON LA BOCCA

La prima cosa che ho assaporato:

CON IL NASO

Il primo odore che ho sentito:

CON LE MANI

La prima cosa che ho toccato:

OGNI SENSO UNA SCOPERTA

1 SCRIVI LE ESPRESSIONI ELENCATE SOTTO VICINO AL SENSO GIUSTO, COME NELL’ESEMPIO.

• Che bel tramonto!

• Questa storia mi piace!

• Che buon profumo ha la torta!

• Non sopporto questa musica.

• Buona la cioccolata!

• Amo il gusto fragola e limone.

• Che puzza la spazzatura!

• Il limone è aspro. Oggi il cielo è grigio.

• Che pelle liscia ha la mamma!

• Che buon profumo hai maestra!

• Mi piace il tuo disegno.

• Com’è ruvido questo tappeto!

• Che pelo morbido ha il mio gatto!

• Che paura, l’ululato del lupo!

Proposta 3

CUSTODI DEL CREATO

Un tempo per ogni cosa

Far notare alle bambine e ai bambini che anche il tempo, come la vita, è un dono di Dio da custodire e amministrare bene, senza poterlo possedere né arrestare. Il tempo scorre veloce ed è un susseguirsi di attimi unici, irripetibili, tutti fondamentali. Per questo è importante come decidiamo di usarlo.

Stimolare la loro riflessione sulle parole del tempo con le seguenti domande:

• Che cos’è il passato? E il presente? E il futuro?

• Il tempo che passa è tutto uguale o presenta delle differenze?

• È importante come decidiamo di vivere il tempo delle nostre giornate?

Quando tutti si saranno espressi, far realizzare questa mappa.

IL MONDO IL TEMPO

GLI ESSERI VIVENTI

DI RISPETTARE

O NON RISPETTARE

LE PERSONE

POSSONO SCEGLIERE

COME USARE

Caratteristiche del tempo

Il tempo, per gli esseri umani, ha tre dimensioni:

• Passato: ciò che ho vissuto e che non si può cancellare né modificare. Il passato può incidere sul mio presente in modo positivo o negativo. Se ieri ho studiato, oggi saprò rispondere alle domande dell’insegnante. Se ieri ho dato una spinta al mio compagno o alla mia compagna di banco, oggi non vorrà giocare con me.

• Presente: è ciò che vivo adesso, le scelte che faccio ora.

• Futuro: è ciò che non c’è ancora, ciò che desidero ma ancora non vivo; è il luogo dove realizzerò i miei sogni. Se pensiamo al futuro ci assalgono due emozioni, la speranza e la paura, perché ancora non lo conosciamo.

Si può dividere il tempo anche in base a tre destinazioni:

• Tempo per me: quello dello studio, dei pensieri, del gioco, dello sport…

• Tempo per gli altri e per la cura della natura: quello che dedico a un'altra persona per aiutarla nei compiti, a un genitore per aiutarlo a sparecchiare la tavola, per provvedere ai bisogni di un animale domestico, per far crescere l’amicizia, per raccogliere una cartaccia da terra…

• Tempo per Dio: la preghiera.

COME USIAMO IL TEMPO?

1 OSSERVA I DISEGNI E PER CIASCUNO SEGNA CON X SE SI TRATTA DI COMPORTAMENTO CORRETTO O NO. POI SCRIVI SOTTO QUALE DELLE DUE ESPRESSIONI SULL’USO DEL TEMPO RITIENI ADATTA.

tempo usato bene • tempo usato male

corretto non corretto corretto non corretto

corretto non corretto corretto non corretto

corretto non corretto corretto non corretto

Il riciclo

Far riflettere la classe sulla cura della nostra casa comune: la Terra. Chiediamo loro di dire quali potrebbero essere gli atteggiamenti di rispetto verso la natura e scriviamoli su un cartellone. Poi porre le seguenti domande:

• Che cosa significa “raccolta differenziata”?

• E le parole “riciclo” o “riciclare”?

Dopo la conversazione far scrivere la poesia riportata sotto.

Il mondo è la nostra casa da rispettare e per averne cura tutti ci dobbiamo impegnare, quindi, prima di buttarli via, i rifiuti separa per tipologia: vetro, carta e plastica, ognuno ha il suo contenitore, segui bene l’indicazione.

Per riciclare serve la raccolta differenziata: far cose nuove, con i rifiuti, è una bella trovata!

Fiorucci

Animali riciclati

Chiedere a ogni bambino di portare due rotoli di cartone (della carta igienica o della carta da cucina) per realizzare un polpo e un’ape.

Il polpo

• Con un pennarello segnare sul rotolo di cartone, senza appiattirlo, delle linee come nella Fig. 5 e tagliarle per formare 8 strisce.

• Arricciare ogni striscia per fare i tentacoli.

• Colorare a piacere e aggiungere dei pallini sotto i tentacoli per creare le ventose.

• Alla fine disegnare con i pennarelli gli occhi e la bocca. Ecco fatto un bel polpo! (Fig. 6)

Fig. 6

L’ape

• Con i pennarelli giallo e nero colorare il rotolo di cartone senza appiattirlo.

• Su un cartoncino giallo tracciare un cerchietto per realizzare la faccia, disegnare gli occhi e la bocca, poi ritagliarlo.

• Da un cartoncino nero ritagliare le antenne e da uno azzurro le ali.

• Incollarle al cartone con la colla vinilica: ecco una bellissima ape! (Fig. 7)

Fig. 5 Fig. 7

PICCOLI GESTI DI CURA

1 SEGNA CON UNA X I COMPORTAMENTI DI CURA PER L’AMBIENTE CHE METTI IN PRATICA.

Spengo sempre la TV se nessuno la guarda.

Chiudo il rubinetto dell’acqua quando spazzolo i denti.

Spengo la luce quando esco da una stanza.

Vado a scuola a piedi o in autobus.

Faccio attenzione a dove butto i rifiuti.

Raccolgo le carte da terra quando sono in un parco.

2 TROVA IL RIFIUTO SBAGLIATO NEI DUE CONTENITORI E CERCHIALO DI ROSSO, POI COLORA.

RIFIUTI

ORGANICI

CARTA

L’emozione del Natale

L’EMOZIONE DELLA LETIZIA

L‘esperienza della luce

La storia del Natale

• L‘annunciazione

• Il sogno di Giuseppe

• La visitazione

• Lo sposalizio

• Il presepe

Luce naturale

Luce artificiale

Gesù, Luce del mondo

Dono di Dio

Risparmio energetico

Percorso come ARTE A

Proposta 1

DAL SOGNO DI GIUSEPPE AL PRESEPE

Il sogno di Giuseppe

Leggere o raccontare l’episodio narrato nel Vangelo di Matteo 1, 18-25, in cui Giuseppe, saputo della gravidanza di Maria, aveva pensato di ripudiarla, cercando però di tutelarla perché avrebbe rischiato di essere accusata di aver tradito il marito e di essere punita addirittura con la morte per lapidazione. Durante la notte Giuseppe fa un sogno in cui un angelo lo rassicura sulla fedeltà di Maria e gli spiega l’intervento divino per la sua gravidanza. Dopo essersi svegliato Giuseppe non ha più dubbi: sposerà Maria.

Porre poi le seguenti domande:

• Che emozioni prova Giuseppe?

• Che carattere potrebbe avere avuto?

Far disegnare alle bambine e ai bambini Giuseppe come se lo immaginano.

Il sogno e la Bibbia

Secondo la mentalità antica, il sogno è uno degli strumenti con cui la divinità si mette in contatto con gli uomini. Anche nella Bibbia si attesta questa teoria. Dio, che ama comunicare la sua parola attraverso i profeti (Dt 18,18), soprattutto nell’Antico Testamento, può manifestarsi nei sogni che diventano forme semplici di rivelazione. Le figura di Giacobbe (Gen 28, 1215) e di uno dei suoi figli, Giuseppe il sognatore (Gen 37), sono emblematiche. La loro capacità di interpretare i sogni è un dono divino e sarà il mezzo attraverso il quale Dio rivelerà alcuni accadimenti futuri. Non ci sono teofanie, la rivelazione passa attraverso la normale capacità di sognare dell’essere umano. Solo chi si abbandona con fede totale a Dio è in grado di interpretare correttamente il suo messaggio salvifico. Ricordiamo, tra tanti, anche il profeta Daniele, Gedeone e il re Salomone. Nel Nuovo Testamento il sogno come mezzo con cui Dio si manifesta ricorre nei primi capitoli del Vangelo di Matteo e alla fine, dove dei sogni indicano a Giuseppe come comportarsi in diverse situazioni: nell’accettare con fede il concepimento miracoloso di Gesù, nella fuga in Egitto, nel ritorno dall’Egitto e nella scelta di abitare a Nazaret, in Galilea (Mt 1, 20.24; 2, 19.22). Anche i Magi, attraverso un sogno, ricevono il suggerimento divino di non passare da Erode (Mt 2,12). Si pensi infine alla moglie di Pilato che nel sogno comprende l’innocenza di Gesù e prova a intercedere per la sua salvezza (Mt 27,19).

San Giuseppe nella vita di papa Francesco

Fin dall’inizio del suo pontificato papa Francesco ha espresso una devozione particolare per san Giuseppe e trova spesso l’occasione per parlare di questa stupenda figura di uomo, marito e padre che è «“custode” perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà e, proprio per questo, è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda e sa prendere le decisioni più sagge» (dall’omelia di inizio pontificato).

Papa Francesco affida a questo Santo i suoi dubbi e dichiara: «Io amo molto san Giuseppe perché è un uomo forte e silenzioso. Sulla mia scrivania ho un’immagine di San Giuseppe mentre dorme e quando ho

un problema o una difficoltà scrivo un biglietto su un pezzo di carta e lo metto sotto la sua statua affinché lui possa sognarlo. (…) Ma come san Giuseppe, una volta ascoltata la voce di Dio, dobbiamo riscuoterci dal nostro sonno; dobbiamo alzarci e agire» (incontro con le famiglie, Manila, 16 gennaio 2015).

Un sogno rivelatore

Aprire l’attività multimediale n. 4 e proiettare sulla LIM Il Sogno di san Giuseppe, dipinto da Luca Giordano nel 1700 e conservato all’Indianapolis Museum of Art (USA). Seguendo il principio del metodo deduttivo, stimolare la riflessione in classe ponendo le seguenti domande:

• Quanti personaggi vedi?

• Riconosci qualcuno?

• Vedi qualcosa di particolare?

• Che cosa sta succedendo secondo te?

Raccogliere le loro risposte, poi far notare che il dipinto è diviso in due scene ben distinte: a destra san Giuseppe dorme nella sua falegnameria e un angelo gli appare in sogno per spiegargli il concepimento miracoloso di Maria; a sinistra si vede ciò che l’angelo sta spiegando a Giuseppe: Maria infatti è inginocchiata davanti alla visione di Dio e dello Spirito Santo nel momento dell’annunciazione.

Luca Giordano

Nacque a Napoli il 18 ottobre 1634 dove studiò e incontrò Paolo Veronese, che influenzò il suo stile, soprattutto nella realizzazione degli affreschi. Fu molto precoce, realizzò la sua prima opera firmata, datata 1651, a 17 anni. Artista instancabile che appartiene alla corrente del Barocco, molto rapido nell’esecuzione, tanto da essere soprannominato “Luca fa presto”, dipinse sia soggetti tratti dalla mitologia che temi di carattere religioso. Le sue opere sono conservate a Roma, Firenze e Venezia e anche in Spagna, dove si recò nel 1692. Durante la Seconda Guerra mondiale molti suoi affreschi sono stati distrutti o danneggiati: tra questi il grande ciclo di San Benedetto del 1677, realizzato per l’Abbazia di Montecassino. Morì a Napoli il 3 gennaio 1705.

Sposalizio della Vergine

Aprire l’attività multimediale n. 5 e proiettare sulla LIM lo Sposalizio della Vergine, dipinto da Raffaello Sanzio nel 1504 e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. Far osservare il quadro in silenzio per qualche minuto, poi porre le seguenti domande:

• Riconoscete qualche personaggio? Chi?

• Chi è il signore al centro? Che cosa sta facendo?

• Gli uomini sono tutti a destra mentre le donne sono tutte a sinistra. Perché?

• Che cosa tengono in mano gli uomini?

• Che cosa tiene in mano Giuseppe? Che cosa ha di diverso da quello che hanno tutti gli altri?

• Ci sono due uomini che fanno qualcosa di particolare. Che cosa? Perché? Raccogliere le risposte e rivelare il nome dell’artista, il titolo dell’opera, poi raccontare l’episodio dello sposalizio della Vergine narrato nel Vangelo apocrifo chiamato Protovangelo di Giovanni: Maria era cresciuta nel Tempio di Gerusalemme, insieme ad altre giovani come lei, dove il sommo sacerdote l’aveva allevata e istruita. A lui spettava il compito di trovare un marito per la giovane e decide che sarà Dio a scegliere. Ai giovani che ambiscono a sposare Maria, fa

portare un ramo secco nel Tempio. Il giorno dopo un solo ramo ha germogliato un delicato fiore bianco dal quale esce una piccola colomba, rivelando quindi il nome dell’uomo che potrà sposare Maria: Giuseppe.

Far notare che i pretendenti rompono, in un atto di stizza, il ramo non fiorito. Il giovane che lo fa usando solo le mani è Raffaello stesso, che si ritrae in questo quadro dipinto all’età di 21 anni.

Raffaello Sanzio

Nacque a Urbino il 6 aprile 1483 dal pittore Giovanni Sante (da cui deriverà il cognome “Sanzio”) e da Magia di Battista di Nicola Ciarla. Il padre, oltre a essere un noto artista, era anche titolare di una fiorente bottega a Urbino, vivace centro artistico dell’epoca. Morta la madre quando Raffaello aveva solo 9 anni, restò orfano anche del padre due anni dopo, quando era già allievo del Perugino, uno dei più importanti artisti dell’epoca. Ereditò quindi la bottega del padre ed Evangelista di Pian di Meleto, allievo e collaboratore di Giovanni Sante, riuscì a trovargli le prime committenze a Città di Castello quando Raffaello aveva solo 16 anni. Bello, talentuoso, famoso, amato dalle donne e stimato dagli uomini, conobbe i più grandi artisti della sua epoca, come Michelangelo, Leonardo da Vinci, Pinturicchio, e realizzò capolavori dal valore inestimabile in molte città italiane. Oltre a essere un grande artista, Raffaello si dimostrò anche un attento imprenditore. Aprì una bottega a Roma dove lavoravano non solo giovani apprendisti, ma anche artisti affermati, così da poter soddisfare le richieste dei diversi committenti che richiedevano una sua opera. Dipinse anche le stanze degli appartamenti di papa Giulio II, lavoro che lo rese famosissimo.

Morì nel 1520 a 37 anni, nel giorno del suo compleanno, dopo 15 giorni di febbre alta.

Una sola opera, tanti sfondi

Preparare tanti bigliettini quanti sono i bambini e le bambine della classe con scritte alcune ambientazioni come: fondo marino, mare e spiaggia, mare con barche, montagna d’estate, montagna d’inverno, città con case e vie, bosco con piante e animali, prato di fiori colorati, prato con farfalle, fattoria con recinti e animali, città con tanti grattacieli, cielo con nuvole, cielo con mongolfiere, cielo con uccelli, lo spazio con i pianeti, cielo notturno con tante stelle, stagno con rane e anatre.

Farne pescare a caso uno a ogni alunno/a, consegnare a ciascuno un cartoncino bianco formato A4 in posizione verticale sul quale dovranno disegnare l’ambientazione pescata. Poi consegnare la fotocopia dei personaggi dello Sposalizio della Vergine di Raffaello, farli colorare con i pastelli e incollare nella parte inferiore del foglio, in modo da ottenere tanti sposalizi tutti diversi.

Un presepe molto affollato

Aprire l’attività multimediale n. 6 e proiettare sulla LIM l’Adorazione dei pastori di Charles Le Brun, artista francese del Seicento. In quest’opera, dipinta nel 1689, oggi conservata nel Museo del Louvre, a Parigi, il pittore ha inserito molti personaggi. Per favorire la lettura autonoma del quadro ascoltare quello che i vari personaggi e gli oggetti hanno da dire.

Proporre alle bambine e ai bambini di disegnare un presepe molto affollato e di colorarlo con i pastelli.

Che confusione!

Proiettare l’Adorazione dei pastori di Charles Le Brun e individuare i personaggi che vi sono rappresentati ponendo le seguenti domande:

• Quanti angeli ci sono?

• Da quante persone è composta la Sacra Famiglia?

• Quali animali ci sono?

• Oltre a Maria quante donne sono dipinte?

• Oltre a Giuseppe quanti uomini ci sono?

• Oltre a Gesù bambino quanti bambini ci sono?

Decidere che cosa potrebbero dire i vari personaggi e attribuire un ruolo a ogni alunno/a. Poi farli posizionare, in assoluto silenzio, davanti all’immagine del quadro e, a un segno convenuto (come un battito di mani), far animare i personaggi lasciando muovere e parlare alunne e alunni.

La stalla rumorosa

Leggere alla classe l’albo illustrato La stalla rumorosa, di J. Godfrey e P. Doherty (Il Pozzo di Giacobbe, 2013), e individuare tutti gli animali che assistono alla nascita di Gesù. Fotocopiare la scheda n. 18 e incollarla su un cartoncino formato A3. Far colorare il disegno con pennarelli e/o tempere chiamando piccoli gruppi per un tempo di 5 minuti a gruppo. Proseguire fino a quando il disegno non è completato cercando di chiamare tutti i bambini e le bambine della classe.

Consegnare a ciascuno dei cartoncini di dimensione pari a 1/8 di un foglio A4. Far disegnare tutti gli animali (le pecorelle, il gatto, il cane, la capretta, il gufo…) dando indicazioni curiose, ad esempio: «Le bambine e i bambini biondi ora disegnano una mucca, quelli che non hanno i capelli biondi disegnano una pecorella; le bambine e i bambini che non hanno gli occhi azzurri disegnano una capretta, quelli con gli occhi azzurri, un gufo…». Non deve essere necessariamente un solo animale per bambino, ma tutti devono disegnare qualcosa.

Far colorare gli animali, farli ritagliare lasciando un piccolo bordo bianco intorno e chiedere di posizionarli vicino alla stalla.

Alla fine, in circle time, riflettere su come sia importante lavorare insieme, rispettando il proprio turno, per ottenere un bellissimo presepe frutto dell’impegno di tutti. L’attività si concluderà con un coro dei versi di tutti gli animali. Allora sì che questa stalla diventerà veramente rumorosa!

UN SOGNO DA RACCONTARE

1 COLORA IL DISEGNO DI SAN GIUSEPPE CON IL BAMBINO CHE DORME. POI DISEGNA NELLA NUVOLETTA IL SOGNO CHE GESÙ BAMBINO POTREBBE FARE.

Disegno tratto da: Bottega di Guido Reni, San Giuseppe con il Bambino dormiente, XVII sec., Musei civici di Monza

UN MATRIMONIO SPECIALE

1 COLORA I PERSONAGGI DEL DISEGNO COME VUOI TU. POI RITAGLIALI E INCOLLALI SU UN FOGLIO BIANCO.

Disegni tratti da: Raffaello Sanzio, Sposalizio della Vergine, 1504, Pinacoteca di Brera, Milano

Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.

Coordinamento: Corrado Cartuccia

Redazione: “Una zebra a pois” di Gloria della Gatta

Progetto grafico: Marco Mancini

Impaginazione: “Una zebra a pois” di Gloria della Gatta

Illustrazioni: Stefania Binello

Copertina: Mauro Aquilanti

Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, Alamy

Coordinamento digitale: Paolo Giuliani

Supervisione contenuti digitali: Stefania Fiorucci

Redazione digitale: Bianca Sagretti

Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata.

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