Illustrazioni di Alessandra Micheletti
UN FUTURO DA A
CIAO! IO SONO ASTROGIRL!
E IO, ASTROBOY!
SIAMO DUE PICCOLI ASTRONAUTI APPASSIONATI COME TE
DI VIAGGI NELLO SPAZIO, ASTRONAVI, ALLUNAGGI,
ROBOTTINI DI ESPLORAZIONE, SONDE E RAZZI.
SEGUICI CON ATTENZIONE
E IMPARERAI CHI È
L’ASTRONAUTA E
COM’È IL SUO LAVORO!
PRONTO PER IL
DECOLLO IN ORBITA?
COME DIVENTARE ALLIEVO ASTRONAUTA
REQUISITI
Viaggiare nello spazio non è da tutti: hai bisogno di predisposizione, concentrazione, preparazione, adattabilità e impegno. Questo è un lavoro che cambia la vita: dunque, occorre anche tanta passione.
STUDI
Serve una laurea in ingegneria o in fisica, biologia, chimica, medicina, matematica. Occorre un’ottima conoscenza dell’inglese e di altre lingue. Serve il brevetto da sub e quello di volo.
L’ADDESTRAMENTO L’ADDESTRAMENTO
Quando vieni scelto come allievo astronauta, partecipi ai programmi di addestramento. Comincia il difficile.
L’ADDESTRAMENTO DI BASE
- Studi il russo, poiché la Soyuz, navetta che trasporta gli equipaggi sull’ISS (Stazione Spaziale Internazionale) in orbita intorno alla Terra, è russa.
- Impari l’astrodinamica, cioè il moto di veicoli spaziali, razzi e missili.
- Piloti la Soyuz e l’ISS.
- Manovri i bracci robotici e fai esperimenti.
- Impari il pronto soccorso: nello spazio non ci sono medici e devi saper medicare o ingessare.
- Fai corsi di sopravvivenza: in caso di atterraggio in zone selvagge, devi cavartela.
L’ADDESTRAMENTO
AVANZATO
Devi reimparare a vestirti, mangiare, camminare, fare passeggiate fuori dal veicolo spaziale (dette EVA)… e tutto senza la gravità! Nelle navicelle spaziali, gli astronauti vivono in condizioni di microgravità, cioè quasi in mancanza assoluta di peso.
IL SIMULATORE DI VOLO IL SIMULATORE DI VOLO
Per questo, esistono i simulatori di volo dove ti eserciti e porti a termine tutti gli addestramenti. Nei simulatori, il quadro comandi e l’interno sono identici a quelli delle vere navicelle; ci sono motori che li fanno muovere riproducendo al meglio decolli e atterraggi reali. Si tentano manovre di aggancio ad altri veicoli (dette docking) e rientri a terra.
Ci sono simulatori che riproducono la guida di veicoli spaziali sui terreni rocciosi di Marte, pianeta vicino alla Terra e in cui sono state tentate finora almeno 40 missioni, di cui più della metà fallite.
L’IPERGRAVITÀ
L’ipergravità è una forza di gravità superiore a quella che c’è sulla Terra: può essere anche 20 volte quella terrestre! Durante i decolli e gli atterraggi la sperimenti in modo molto forte. Per questo ti eserciti, a sopportarla grazie a uno strumento detto centrifuga, che la simula. Preparati, ti sembrerà di pesare tanto di più!
Centrifuga CF -18, la più grande al mondo per le esercitazioni degli astronauti, si trova a Star Town vicino Mosca
ISS: LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE
L’ISS è in orbita terrestre da circa 22 anni; serve alle ricerche scientifiche e all’addestramento di missione per noi astronauti. Russia, Stati Uniti, Canada, Giappone e diversi Paesi membri dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) hanno collaborato a realizzarla.
L’ISS è composta da varie sezioni, dette moduli. Ci spostiamo da un modulo all’altro nuotando
SCHEDA TECNICA
è a 320 chilometri dalla Terra; viaggia a 27.700 chilometri all’ora, orbitando 16 volte al giorno intorno al nostro pianeta; ha 16 grandi pannelli solari; gli astronauti vivono e lavorano nel corpo centrale portante; delle navette senza equipaggio (dette ATV) riforniscono l’ISS.
LA TUTA SPAZIALE SOKOL LA TUTA SPAZIALE SOKOL
La prima vera tuta spaziale fu la Gemini: era il 1963. Due anni dopo, funzionò da “astronave” improvvisata per la prima passeggiata spaziale fuori dalla capsula. Da allora, sono passati molti anni e le tute spaziali si sono evolute. Oggi, ce ne sono varie: le EMU, le EVA e le ORLAN, per le uscite nello spazio; le SOKOL, che servono per atterraggi e decolli.
Nel casco è posizionato un microfono che comunica direttamente col Centro di Controllo.
La valvola azzurra impedisce che l’aria esca dalla tuta.
E se ti capita di dover grattare il naso? Ebbene, la Sokol ha un dispositivo spugnoso detto Valsalva che serve a compensare la pressione nelle orecchie, ma anche a grattarti il naso senza usare le mani.
I guanti sono rimovibili.
Gli stivali sono integrati alla tuta.
Questi cavi sono d’emergenza e si possono collegare a una riserva d’aria sulla Soyuz. La Sokol ha 4 tasche e molte cinghie di regolazione per personalizzarla.
Questa è una tuta di salvataggio e non può essere usata fuori dalla navetta. Introdotta nel 1973, è usata anche oggi. Le tute per le uscite –dette anche extraveicolari –sono complesse. Hanno un tubo per l’ossigeno che le lega alla navetta o sistemi di propulsione per muoversi, diversi strati di materiali e sono difficili da indossare. Funzionano come mini navette spaziali.
Questa è una delle ultime tute prodotte! Più leggera e comoda, ha i guanti progettati per usare gli schermi touch dei computer.
LO SPACE SHUTTLE LO SPACE SHUTTLE
“Shuttle” significa proprio navetta e “space” spazio; è un velivolo speciale, l’unico con le ali, ma capace di andare in orbita, decollare come un razzo e atterrare di nuovo come fosse un aereo. Un prodigio!
Ci sono 6 Shuttle:
- l’Enterprise
- il Columbia
- l’Atlantis
- il Discovery
- l’Endeavour
- il Challenger.
serbatoio
booster
orbiter
SCHEDA TECNICA
• è capace di portare fino a 7 persone;
• dal 1981 al 2011, ha orbitato 135 volte e ha portato nello spazio 355 astronauti;
• il suo sistema di lancio è riutilizzabile;
• è formato da 3 elementi diversi: l’orbiter, che porta gli astronauti, 2 booster a propellente che lo spingono lontano e il serbatoio.