V.Bruni
IN PUNTA DI PENNA
Grammatica,
lessico, testualità
Percorso a due velocità
Focus sulle competenze lessicali e testuali
Laboratorio sui testi d’esame
Preparazione alle prove Invalsi
Educazione civica e didattica orientativa
Scuola secondaria di secondo grado
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In collaborazione con BricksLab, vengono fornite al docente le “lezioni a mattoncini”, lezioni modulari composte da testi e risorse digitali che sintetizzano i contenuti delle unità del libro. Ogni lezione è pronta all’uso, ma può anche essere personalizzata per adattarsi alle esigenze didattiche di ogni docente.
• Accesso immediato: clicca le icone presenti nel libro digitale annotato per l’insegnante per accedere alle lezioni e utilizzarle immediatamente.
• Didattica integrata: ogni lezione include contenuti multimediali per la lezione frontale o flipped; inoltre, propone attività “analogiche” per fissare concetti e rafforzare competenze strategiche.
• Usa o personalizza: puoi scaricare le lezioni in formato PowerPoint e modificarle, oppure puoi sfruttare le potenzialità dell’ambiente BricksLab per aggiungere contenuti personali o disponibili in piattaforma.
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V.Bruni | M. Italiano | M. Santacroce | L. Silvi
IN PUNTA DI PENNA
Grammatica, lessico, testualità
I contenuti digitali
Nel libro digitale per lo studente
UN TESTO PER INIZIARE
Testo liquido e audio-lettura
Il testo che apre ogni unità è disponibile sia in formato audio che come testo liquido
Un'opportunità per facilitare la comprensione e l'accessibilità, rispettando i diversi stili di apprendimento e bisogni educativi di studenti e studentesse.
TEST INIZIALE
TUTOR GRAMMATICALE
MAPPA
DEI SAPERI ESSENZIALI
Video-ripasso
Video-tutor
Mappa interattiva
ESERCIZI DI RIEPILOGO
OBIETTIVO INVALSI
LABORATORIO
LE ABILITÀ NEI TESTI
Test finale interattivo
Prova CBT guidata e audio-lettura
Un video per attivare le preconoscenze sugli argomenti dell’unità e preparare studenti e studentesse ad affrontare il test iniziale.
Uno strumento visivo e immediato per recuperare e rafforzare le conoscenze di base e favorire un apprendimento efficace sin dall'inizio del percorso.
Una serie di video con integrato un quiz di comprensione che illustrano i principi dell’analisi grammaticale, logica e del periodo.
Un supporto visivo per agevolare la comprensione e il consolidamento dei procedimenti di analisi.
Una mappa interattiva con integrato un quiz di comprensione.
Uno strumento che stimola l'apprendimento attivo, permettendo agli studenti e alle studentesse di verificare immediatamente, in modo coinvolgente e dinamico, l’acquisizione delle competenze grammaticali.
Una selezione di esercizi inclusivi in formato interattivo, per permettere a tutti gli studenti e le studentesse di verificare le competenze acquisite e monitorare i progressi compiuti.
Dell’esercitazione Invalsi vengono proposti il testo in formato audio e i quesiti in formato interattivo con integrate indicazioni metodologiche per arrivare alla soluzione corretta. Un supporto guidato e inclusivo per tutti i livelli di apprendimento.
Video-Lab
Un video a supporto delle attività guidate proposte nei tre laboratori, per accompagnare studenti e studentesse verso l’acquisizione delle competenze testuali fondamentali.
Nel libro digitale annotato per l’insegnante
LEZIONI A MATTONCINI in collaborazione con Per ogni unità, lezioni di sintesi modulari con contenuti multimediali e proposte di attività collaborative Ogni lezione è pronta per essere condivisa in classe, ma può anche essere personalizzata in base alle proprie esigenze didattiche.
TEST INIZIALE
SOLUZIONI AGGIUNTIVE
Il test presente nel volume cartaceo è fornito sia in formato Google Form, per poterlo condividere con gli studenti e le studentesse, sia in formato Word, per poterlo personalizzare in base alle proprie esigenze didattiche.
Le soluzioni degli esercizi a risposta univoca che, per la loro lunghezza, non sono presenti nel volume annotato per l’insegnante.
Fonetica, ortografia e morfologia
4
1.
2.
3.
3.
1
4.
2
1. Che cos’è la preposizione e qual è la
grammaticale Locuzione prepositiva o locuzione avverbiale?
La sintassi della frase
2.
1.
1.
l’analisi
2 Il complemento oggetto e il complemento predicativo dell’oggetto 580
1. Il complemento oggetto ............................................................................................................................................... 580
Tutor grammaticale Solo il complemento oggetto si lega al predicato senza uso di preposizioni? ................................................................................................................................................... 581
Il complemento oggetto partitivo.................................................................................................................................. 582
Tutor grammaticale Complemento oggetto partitivo o complemento di specificazione? .................... 582
2. Il complemento predicativo dell’oggetto 583 Esercizi 583
Obiettivo competenze Luddite Club, negli Stati Uniti la rivoluzione dei giovani che rinunciano allo smartphone: «Così siamo noi stessi» di V. Mazza 589
3 I complementi indiretti 591
1. I complementi del primo gruppo ............................................................................................................................. 592
Il complemento di specificazione.................................................................................................................................... 592
Il complemento di denominazione ................................................................................................................................. 592
Tutor grammaticale Complemento di specificazione o di denominazione? ................................................. 593
Il complemento partitivo ................................................................................................................................................... 593
Tutor grammaticale Complemento partitivo, soggetto partitivo o complemento oggetto partitivo? 593
Il complemento di paragone 594
Tutor grammaticale Complemento di paragone o partitivo? 594
2. I complementi del secondo gruppo 595
Il complemento di termine 595
Tutor grammaticale Complemento di termine o complemento oggetto? 596
I complementi d’agente e di causa efficiente 596
Il complemento di causa 597
Il complemento di fine 597
Tutor grammaticale Complemento di fine o di causa? 597
Il complemento di mezzo 598
Il complemento di modo 598
Tutor grammaticale Complemento di modo o mezzo? 599
I complementi di compagnia e di unione 599
3. I complementi del terzo gruppo 600
I complementi di tempo 600
I complementi di luogo 601
Tra regola e uso La dislocazione 603
4. Altri complementi 603
Esercizi 608
Obiettivo competenze Una cosa seria di T. Kawaguchi 624
Tutor grammaticale Come si fa l’analisi logica delle espansioni? 626
Tra analisi logica e analisi del periodo Dai complementi alle proposizioni 632 Mappa dei saperi essenziali 633
Esercizi di riepilogo 637
Obiettivo Invalsi Risolto un altro mistero sulle piramidi: come facevano gli Egizi a costruirle nel deserto? di M. Manzo 642
Unità 11 Il periodo: principale, coordinate, subordinate
1 Il periodo e la proposizione principale
1. Che cos’è il periodo
2. La proposizione principale
3. Le proposizioni indipendenti
2 I rapporti sintattici fra le proposizioni
1. La coordinazione e i tipi di coordinata
grammatica e stile L’uso stilistico delle particelle
Obiettivo competenze Bebe Vio: storia di una campionessa nello sport e nella vita di M. Ligugnana
Tutor grammaticale Come si fa l’analisi del periodo?
analisi logica e analisi del periodo Funzione e classificazione delle
1 Le proposizioni completive
1. La proposizione soggettiva
2. La proposizione oggettiva
3. La proposizione dichiarativa
4. La proposizione interrogativa indiretta
2
1.
6.
7.
8.
SEZIONE
Lessico e testualità
Questa sezione esamina il sistema lessicale della lingua italiana, descrivendo i meccanismi di formazione e i significati delle parole e delle locuzioni che lo costituiscono, e le proprietà dei testi a cui esse danno origine combinandosi tra loro per realizzare un fine comunicativo.
Percorso della sezione
LESSICO E TESTUALITÀ
Unità
Laboratorio
Le abilità nei testi
1. La formazione e il significato delle parole pag. 2
2. Dalle parole al testo pag. 38
LAB1. Comprendere e rielaborare pag. 74
LAB2. Informare ed esporre pag. 82
LAB3. Argomentare pag. 102
Compito di realtà
Percorsi delle unità
Un testo per iniziare
Test iniziale
Tutor lessicale
Lezioni e esercizi formativi
Obiettivo competenze
Mappa dei saperi essenziali
Esercizi di riepilogo
Obiettivo Invalsi
Laboratorio Le abilità nei testi
Un podcast di recensioni letterarie pag. 118
Libro digitale
PERCORSO BREVE
PERCORSO BREVE
PERCORSO BREVE
PERCORSO BREVE
PERCORSO BREVE
PERCORSO BREVE
Testo liquido e audio-lettura
Video-ripasso Mappa interattiva
Test finale interattivo
Prova CBT guidata e audio-lettura
Video-LAB
La formazione e il significato delle parole
Un testo per iniziare
TESTO LIQUIDO E AUDIO-LETTURA DIDATTICA INCLUSIVA
Leggi il testo e prova a riconoscere e sottolineare le parole derivate. Il brano che stai per leggere è tratto dal romanzo Oceano mare di Alessandro Baricco. Nella locanda Almayer, che si affaccia sull’oceano, confluiscono le storie di alcuni personaggi accomunati in vario modo dal mare. Tra questi c’è la giovane aristocratica Elisewin, che fino a quel momento è stata tenuta dal padre sotto una campana di vetro e per questo ha paura di affrontare la vita. Il mare risveglierà in lei il desiderio di vivere pienamente e di realizzare il suo destino.
Esplora questa parola con il Tutor lessicale, pag. 6.
Alessandro Baricco (Torino, 25 gennaio 1958) è uno scrittore, saggista e sceneggiatore italiano.
Ma c’è qualcosa che incrina questo purgatorio. Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare. Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto il mare chiama. Lo scoprirai, Elisewin. Non fa altro, in fondo, che questo: chiamare. Non smette mai, ti entra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole. Puoi anche fare finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti. Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai, ma che ci saranno, sempre, in agguato, pazienti, un passo oltre la tua vita. Instancabilmente, li sentirai chiamare. Succede in questo purgatorio di sabbia. Succederebbe in qualsiasi paradiso, e in qualsiasi inferno. Senza spiegarti nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà.
(Alessandro Baricco, Oceano mare, Feltrinelli, Milano, 2022)
1. OBIETTIVO ORIENTAMENTO In questo testo il mare assume un valore metaforico: rappresenta i desideri, i sogni che ridestano l’uomo e lo spingono a “navigare” per realizzarli. Hai un desiderio che vorresti realizzare? Racconta.
2. SCRITTURA CREATIVA Immagina di essere il mare e dai voce ai suoi pensieri. Durante la giornata hai accolto bambini e bambine allegri e festanti in compagnia dei nonni, pescatori e pescatrici speranzosi, una coppia di innamorati, un uomo con un cane… Chi ti è rimasto più impresso nella mente? Perché? Quale storia custodirai per sempre tra le onde? Scrivi un testo di almeno 20 righe in prima persona.
Osserva la mappa dell’unità che stai per affrontare.
LA FORMAZIONE E IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE
La struttura delle parole pag. 8
La derivazione pag. 9
La formazione delle parole pag. 8
L’alterazione pag. 12
La composizione pag. 12
Le famiglie di parole pag. 14
Significato denotativo e connotativo pag. 22
Il significato delle parole pag. 22 VIDEO-RIPASSO
Test iniziale
I rapporti di significato tra le parole pag. 23
I campi semantici pag. 25
Svolgi gli esercizi e calcola il punteggio ottenuto per sapere da quale livello di competenza partirai nello studio di questa unità.
Sai riconoscere la struttura delle parole?
1. Dividi con una barra la radice dalla desinenza.
libro – pranzo – tappeto – fiore – rancore – penna – articolo – casa – scale – gatti …/10
2. Indica se le seguenti parole sono state formate per composizione (C), derivazione (D) o alterazione (A).
1. amicizia (.......) 2. pescatore (.......) 3. rossonero (.......) 4. palliduccio (.......) 5. tavolino (.......) 6. antologia ( ) 7. incredibile ( ) 8. autosufficiente ( ) 9. riscaldare ( ) 10. sapientone ( ) …/10
3. Indica se le parole elencate sono composte (C), parole macedonia (M) o espressioni polirematiche (P).
1. palaghiaccio ( ) 2. cassapanca ( ) 3. luna di miele ( ) 4. sempreverde ( ) 5. ferro da stiro ( ) 6. cantautore ( ) 7. meccatronico ( ) 8. passaporto ( ) 9. posacenere ( ) 10. rimborso spese ( )
Sai formare parole mediante prefissi e suffissi?
4. Completa la tabella inserendo le parole da cui derivano i termini elencati, poi indica se sono formati tramite un prefisso, tramite un suffisso o tramite un prefisso e un suffisso.
Prefisso Suffisso
acquario asociale irreversibile formazione giornaliero transoceanico sottomarino testardaggine amabile
abbronzatura
5. In ogni famiglia di parole è stato inserito un termine che non ne fa parte. Sottolinealo.
1. gioventù – gioviale – giovanile – giovenca – ringiovanire
2. maggiore – maggioranza – maggiorenne – maggiordomo – maggiolino
3. desiderio – indesiderabile – desiderare – designare – desiderativo
4. pane – panegirico – panificio – panettiere – panettone
5. correre – corrente – corsetto – corriere – corsaro
Sai distinguere il significato denotativo da quello connotativo?
…/10
…/5
6. Indica se le parole o le espressioni in corsivo hanno significato denotativo (D) o connotativo (C).
1. Nel deserto sono frequenti le tempeste (.......) di sabbia.
2. L’adolescenza è spesso definita come “l’età della tempesta” ( ).
3. Quest’estate andremo al mare ( ) in vacanza.
4. Sono in un mare (.......) di guai!
5. Matteo è un ragazzo dal cuore ( ) d’oro!
6. Mio nonno, nonostante i problemi di cuore ( ), si mantiene in forma.
7. È nato il fratellino di Sonia, è davvero un tesoro! ( )
8. Il tesoro ( ) di san Marco è un insieme di oggetti preziosi, soprattutto di oreficeria, ed è conservato a Venezia.
9. Quando ero piccolo, mia nonna voleva sempre darmi una valanga ( ) di baci.
10. Una valanga ( ) si è staccata travolgendo due escursionisti. …/10
Sai riconoscere i rapporti di significato tra le parole?
7. Per ogni parola scrivi un sinonimo e un antonimo.
Sinonimo Antonimo Sinonimo Antonimo calma silenzio
leggenda felicità veloce intelligenza luminoso ricchezza
8. Per ogni iperonimo scrivi un iponimo appropriato.
1. rettile
2. albero
3. pianeta
4. edificio
5. fiore
6. veicolo
7. sport
8. felino
9. città
10. bevanda
Sai utilizzare il dizionario?
9. Scrivi la forma base di ciascun termine, cioè quella registrata sul dizionario.
1. parcheggiavo
2. nozze
3. foglietti
4. dèi
5. caricando
6. frettolose
7. freddino
8. matrimoni
9. buoi
VALUTAZIONE
Totale /90
* Al di sotto di questo punteggio non hai raggiunto il livello base.
Tutor lessicale
Nel brano di apertura hai già incontrato la parola mare, e di mare si parla anche nel testo che segue. Leggilo con attenzione e svolgi l’attività.
Mi ricordo ancora il vento che copriva i nostri discorsi urlati e quell’ago a motore che tagliava l’aria come un fuso. E poi il mare. E tutta quella libertà del mare che sembrava nostra. Gli altri chiusi dentro le quattro mura di scuola e noi lì, veloci e liberi. Mi ricordo ancora quell’orizzonte ampio e senza punti di riferimento, in cui solo il sole faceva da limite all’infinito. In quel momento capii che ciò che conta di fronte alla libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare, un porto, un sogno, che valga tutta quell’acqua da attraversare.
(Alessandro D’Avenia, Bianca come il latte, rossa come il sangue, Mondadori, Milano, 2010)
DISCUSSIONE Sei d’accordo con quanto affermato dall’autore? Anche secondo te il mare dà una sensazione di infinita libertà che, però, ha senso solo se abbiamo una meta da raggiungere? Discutine in classe con i tuoi compagni e le tue compagne.
CONOSCI IL LESSICO
DEFINIZIONE
1. Vasta massa d’acqua salata che occupa la maggior parte della superficie terrestre, circondando continenti e isole. 2. Grande estensione, grande quantità, distesa, moltitudine, abbondanza.
ETIMOLOGIA
Dal latino mare, a sua volta proveniente dalla radice sanscrita mar-, con significato di “morire” (il mare sarebbe inteso come un luogo sterile, privo di vegetazione) o di “scintillare” (come nella parola marmo).
COSTRUZIONI
Viaggio di mare, mal di mare, gente, lupo, uomo di mare, portare acqua al mare, essere un porto di mare, essere in alto mare, promettere mari e monti, cercare per mare e per terra, una goccia nel mare, un mare senza fondo, uomo a/in mare, mare magnum
MARE
COLLOCAZIONI - AGGETTIVI
Mari caldi, freddi, temperati, tropicali; mare agitato, burrascoso, calmo, grosso, mosso, piatto, tempestoso.
Sanscrito
SINONIMI
Acque, abissi, oceano, pelago, ponto, spiaggia. In senso figurato: abbondanza, barca, caterva, distesa, fiumana, fiume, gran quantità, infinità, miriade, moltitudine, montagna, monte, mucchio, pletora, sacco, schiera, valanga.
CONTRARI
Terra. In senso figurato: carenza, esiguità, insufficienza, penuria, piccola quantità, povertà, scarsezza, scarsità.
COLLOCAZIONI - VERBI
Buttare in/a mare, mettersi in mare, andare per mare, spedire via mare, correre, tenere il mare, gettare a mare.
Antica lingua dell’India, da cui derivano molte lingue moderne. Appartiene alla famiglia delle lingue indoeuropee, di cui fanno parte anche la maggior parte delle lingue vive ed estinte dell’Europa.
RIFLETTI SUL LESSICO
1. Spiega il significato delle seguenti espressioni: «portare acqua al mare», «essere in alto mare», «essere un porto di mare».
Portare acqua al mare:
Essere in alto mare:
Essere un porto di mare:
2. Dopo aver fatto una piccola ricerca, spiega che cosa indicavano gli antichi con l’espressione mare magnum e con quale accezione invece si usa oggi.
USA IL LESSICO
3. Scrivi una frase per ogni modo di dire contenente il termine mare.
1. Promettere mari e monti
2. Gettare a mare
3. Una goccia nel mare
4. Nelle seguenti frasi, sostituisci il termine mare con uno dei suoi sinonimi, scegliendolo in modo opportuno in base al contesto.
1. Allo stadio c’era un mare ( ) di gente.
2. Ieri ho passato l’intera giornata al mare ( ).
3. Un mare ( ) di stelle illuminava il cielo notturno.
4. Insieme a Marisa mi sono fatto un mare ( ) di risate.
5. C’è un mare ( ) di laureati che cerca lavoro.
6. Ho sbagliato a mandare una mail e ora sono in un mare ( ) di guai.
7. Il mare ( ) si estendeva all’orizzonte, creando uno spettacolo senza fine.
8. Il mare ( ) racchiude infiniti tesori.
5. SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA
OBIETTIVO ORIENTAMENTO Prova a paragonare te stesso al mare e descriviti: com’è la tua superficie? Quando è calma e piatta e quando burrascosa e solcata dalle onde? Cosa c’è nell’abisso del tuo mare? Scrivi un testo di circa 20 righe.
1 LA FORMAZIONE DELLE PAROLE
LE PAROLE
hanno una struttura formata da
si distinguono in primitive terra
se hanno la stessa radice formano una
radice terra famiglia di parole terra, terreno, territorio, terrazzo
desinenza terra
eventuali prefissi e suffissi entroterra, terriccio
1. La struttura delle parole
derivate terriero alterate terraccia
composte terracotta
L’insieme delle parole e delle espressioni che costituiscono una lingua o un suo sottoinsieme si definisce lessico: si parla allora di lessico italiano o inglese, lessico di una disciplina o di uno sport, lessico di uno scrittore o di una scrittrice.
Il lessico italiano è costituito da:
• parole variabili, che cambiano forma per esprimere informazioni grammaticali (per esempio il genere e il numero se sono nomi, oppure il modo, il tempo e la persona se sono verbi): Il ragazzo corre; Le ragazze correvano;
• parole invariabili, che non cambiano mai forma (per esempio le congiunzioni e gli avverbi).
Gli elementi fondamentali di una parola variabile sono:
• la radice, parte fissa che esprime il significato fondamentale della parola;
• la desinenza, parte variabile che esprime le informazioni grammaticali.
legg- iamo
significato azione di scorrere con la vista un testo scritto per riconoscere i segni grafici che lo compongono radice
informazioni grammaticali modo indicativo, tempo presente, prima persona plurale desinenza
Alla radice si possono aggiungere altri elementi che determinano il significato o la funzione grammaticale della parola: questi elementi si chiamano prefissi se precedono la radice, suffissi se la seguono.
dis- avventur -a avventur- ier -o
prefisso radice desinenza radice suffisso desinenza
Parole
primitive, derivate, composte
In base agli elementi da cui sono costituite, le parole possono essere primitive, derivate o composte
Le parole primitive sono formate solo da radice e desinenza: mar-e, giorn-o, cart-a, libr-o.
Le parole derivate si formano aggiungendo alla parola primitiva un prefisso, un suffisso, o entrambi.
mar- eggiat -a radice suffisso desinenza
oltre- mar -e
prefisso radice desinenza
sotto- mar- in -o
prefisso radice suffisso desinenza
Le parole composte sono formate da due o più parole unite insieme: lungo (aggettivo) + mare (nome) = lungomare.
1 DIDATTICA INCLUSIVA Indica se le seguenti parole sono primitive (P), derivate (D) o composte (C). 1. sacrosanto ( ) 2. alba ( ) 3. aspirapolvere ( ) 4. onorevole ( ) 5. libreria ( ) 6. gatto ( ) 7. cavatappi ( ) 8. carta ( ) 9. fornaio ( ) 10. posacenere ( ) 11. tazza ( )
2. La derivazione
La derivazione è il procedimento di formazione di parole nuove attraverso l’aggiunta di prefissi o suffissi a una parola base.
I prefissi modificano il significato della parola a cui si aggiungono dando origine a una parola nuova ma strettamente legata dal punto di vista semantico alla parola di partenza.
La categoria grammaticale rimane la stessa: da un nome si forma un altro nome, da un aggettivo un altro aggettivo, da un verbo un altro verbo:
onore (nome) disonore (nome) costante (aggettivo) incostante (aggettivo) fare (verbo) disfare (verbo)
Semantico
Relativo al significato. Semantica è, appunto, il nome della disciplina che studia i significati delle parole.
I prefissi utilizzati nella lingua italiana sono numerosissimi. Nella tabella elenchiamo alcuni dei più diffusi.
Prefissi
ante-, anti-, pre- prima
Significato
Esempi
antenato, antipasto, preavviso
post-, retro- dopo, dietro (valore temporale o spaziale) postoperatorio, retroattivo, retromarcia
extra-, fuori- fuori
sopra-, sovra-, supersopra
sotto-, sub- sotto
extraterrestre, fuoriprogramma
soprammobile, sovrastruttura, supervisione
sottostimare, subacqueo
inter- tra interlinea, internazionale
a-, de-, dis-, in-, non-, svalore negativo rispetto alla parola d’origine anemia, destabilizzare, disinformazione, incostante, noncurante, scontento
neo- nuovo neolaureato
maxi- grande maxiconcerto
mini- piccolo minigonna
bi-, bis-, di- due volte bipolare, bisnipote, dimorfismo
emi-, semi- mezzo, metà emisfero, semicerchio
onni- tutto, dappertutto onnicomprensivo, onnipotente
pan- tutto paneuropeo re-, ri- di nuovo revisionare, rivedere endo-, entro-, intra- dentro endovenosa, entroterra, intramuscolare iper- sopra, di grado o quantità superiore al normale, eccessivo ipercritico, ipertensione ipo- sotto, di grado o quantità inferiore al normale ipotalamo, ipotensione
Anche i suffissi danno origine a parole dal significato strettamente legato a quello della parola base. Diversamente dai prefissi, però, le parole derivate per aggiunta di suffissi possono appartenere a una categoria grammaticale diversa da quella della parola di partenza.
Suffissi Esempi
derivazione da nome a nome
-aio, -ario, -aro, -iere, -ista chi svolge un’attività
giornale giornalaio, giornalista; banca banchiere, bancario; campana campanaro -eria, -ificio un’attività o il luogo in cui si svolge
-ale, -iera, -iere uno strumento, un utensile o simili
-ame, -ata, -eto un insieme o una quantità
falegname falegnameria; pasta pastificio
schiena schienale; insalata insalatiera; candela candeliere
bestia bestiame; cucchiaio cucchiaiata; frutta frutteto
Suffissi Esempi
derivazione da nome ad aggettivo
-ale commercio commerciale
-ario ferrovia ferroviario
-ico igiene igienico
-iero albergo alberghiero
derivazione da nome a verbo
-are, -ire arma armare; custode custodire
-eggiare alba albeggiare
-ificare persona personificare
-izzare canale canalizzare
derivazione da aggettivo a nome
-aggine stupido stupidaggine
-ìa, -ia allegro allegria; concorde concordia
-ismo, -esimo ateo ateismo; cristiano cristianesimo
-izia amico amicizia
derivazione da aggettivo a verbo
-are, -ire calmo calmare; marcio marcire
-ificare dolce dolcificare
-izzare vivace vivacizzare
derivazione da verbo a nome
-ante, -ente cantare cantante; supplire supplente
-ato, -ata, -ito, -uta ecc. trasformazione del significato del participio passato, maschile o femminile
tracciare tracciato; nevicare nevicata; spremere spremuta
-mento cambiare cambiamento
-tore, -trice giocare giocatore/giocatrice
derivazione da verbo ad aggettivo
-ante, -ente abbondare abbondante; diffidare diffidente -evole aggettivi di senso attivo e passivo biasimo biasimevole; mutare mutevole
-ivo fuggire fuggitivo
2 DIDATTICA INCLUSIVA Ottieni da ciascuna parola elencata due parole derivate, una per aggiunta di prefisso, l’altra per aggiunta di suffisso.
arma – critico – bianco – moderno – vento
3. L’alterazione
L’alterazione è una forma di derivazione che avviene per aggiunta di un particolare suffisso, detto alterativo, che non modifica il significato di base della parola di partenza, ma aggiunge delle informazioni riguardanti le sue dimensioni o qualità.
I suffissi alterativi sono di quattro tipi:
diminutivi
esprimono un’idea di piccolezza
vezzeggiativi
esprimono dolcezza, tenerezza
accrescitivi esprimono un’idea di grandezza
peggiorativi esprimono disprezzo o ironia
-ino, -cino, -etto, -icchiare, -ucchiare
-icello, -uccio, -ettare, -otto, -olo, -erellare
-one
-accio, -astro, -ucolo, -icchio, -acchiare
stanzino, mattoncino, libretto, giochicchiare, sbaciucchiare
venticello, calduccio, fischiettare, orsacchiotto, figliolo, giocherellare
librone, omone
ventaccio, furbastro, poetucolo, avvocaticchio, scribacchiare
I suffissi alterativi non modificano la categoria grammaticale della parola base. Le parti del discorso che possono subire un’alterazione sono:
nomi: parola parolona
aggettivi: bello bellino
verbi: mangiare mangiucchiare avverbi: bene benone
3 DIDATTICA INCLUSIVA Indica se i seguenti termini sono alterati diminutivi (D), vezzeggiativi (V), accrescitivi (A) o peggiorativi (P).
1. tavolino ( ) 2. medicastro ( ) 3. gattone ( ) 4. monticello ( ) 5. figliola ( ) 6. omuncolo ( ) 7. casuccia ( )
4. La composizione
La composizione è il procedimento di formazione di parole nuove attraverso l’unione di due o più parole esistenti.
Questo procedimento è alla base della formazione di: parole composte propriamente dette, parole composte con prefissoidi e suffissoidi, conglomerati, espressioni polirematiche e parole macedonia.
Le parole composte propriamente dette sono nomi, aggettivi, verbi, avverbi formati dall’unione di due parole distinte.
Nomi Aggettivi Verbi Avverbi
nome + nome = cavolfiore nome + aggettivo = terraferma aggettivo + nome = altopiano verbo + nome = lustrascarpe preposizione + nome = dopolavoro avverbio + nome = dopocena
avverbio + aggettivo = sempreverde aggettivo + aggettivo = agrodolce
avverbio + verbo = benedire nome + verbo = capovolgere
avverbio + avverbio = malvolentieri
Molte parole, soprattutto del linguaggio tecnico e scientifico, sono composte con prefissoidi e suffissoidi, ovvero con elementi derivati dal greco o dal latino che si comportano come prefissi o suffissi ma, a differenza di questi, hanno un proprio significato distinto in quanto in origine costituivano delle parole autonome.
Prefissoidi Significato Esempi
auto- da solo automobile
bio- vita biografia
demo- popolo democrazia
geo- terra geologia
mega- grande megafono
micro- piccolo microscopio
tele- lontano televisione
zoo- animale zoologia
Suffissoidi Significato Esempi
-algia dolore lombalgia
-archia comando monarchia
-cida che uccide omicida
-crazia potere burocrazia
-filia passione per cinofilia
-fobia paura claustrofobia
-grafia scrittura calligrafia
-logia scienza biologia
I conglomerati nascono dalla fusione di spezzoni di frasi, per lo più voci verbali, che, per il loro frequente uso in forma fissa, finiscono per costituire una parola unica: saliscendi (sali e scendi), fuggifuggi (fuggi fuggi), tiremmolla (tira e molla).
Le espressioni polirematiche sono sequenze di parole graficamente separate che, sul piano del significato, formano un’espressione unica: camera da letto, ferro da stiro, carta di credito, occhiali da sole.
Le parole macedonia nascono dalla fusione di pezzi di parole diverse: mandar[ino] + arancio = mandarancio carto[leria] + libreria = cartolibreria inform[azione] + [autom]atica = informatica
4 DIDATTICA INCLUSIVA Indica se le seguenti parole sono parole composte propriamente dette (C), parole macedonia (M) o polirematiche (P).
1. cucina a gas ( ) 2. apriscatole ( ) 3. chiaro di luna ( ) 4. cantautore ( ) 5. rossonero ( ) 6. cartolibreria ( ) 7. scarpe da tennis ( ) 8. altopiano ( )
TRA REGOLA E USO
Le parole accorciate e i loro composti
Alcuni prefissoidi vengono comunemente usati come forme accorciate delle parole composte di cui fanno parte. Per esempio, la parola fotografia, in cui il prefissoide foto significa “luce”, viene normalmente accorciata in foto. Le parole così accorciate si possono unire ad altre parole dando origine a nuovi composti in cui il prefissoide ha un significato del tutto diverso da quello originario. Così, la parola foto è diventata di uso così comune che il prefissoide foto-, in parole composte come fotogenico o fotomontaggio, non ha più il significato originario di “luce”, ma quello di “relativo alla fotografia”.
Sottolinea le parole in cui i prefissoidi auto, tele, foto hanno il significato originario e cerchia quelle in cui sono usati come abbreviazione di automobile, televisione, fotografia. autocisterna – fotogenico – telepatia – autorimessa – telegramma – fotosintesi – autobiografia –fotofobia – telegiornale – teledipendente – autoadesivo
5. Le famiglie di parole
Le parole nate da una stessa parola base per derivazione, alterazione o composizione hanno significati diversi, ma sono legate fra loro da rapporti di forma, in quanto hanno in comune la radice della parola di partenza.
Nel loro insieme, queste parole costituiscono una famiglia di parole, o famiglia semantica. Ecco, per esempio, una parte della famiglia semantica della parola braccio
BRACCIO
derivati bracciale bracciante bracciata bracciolo abbracciare
alterati braccino braccione braccetto
composti avambraccio sottobraccio
5 DIDATTICA INCLUSIVA Con l’aiuto del dizionario, trova il maggior numero possibile di parole che fanno parte delle famiglie semantiche dei seguenti nomi primitivi. casa – pesce – colore
1. La struttura delle parole
6 Riscrivi le seguenti parole separando la radice dalla desinenza.
ironia – felice – sole – problema – palla – negozio – maestro – corda – terra – catena
7 Individua la desinenza di ciascuna parola e indica quali informazioni grammaticali fornisce.
1. ragazza:
2. scrivevate:
3. porte:
4. usciamo:
5. troppi:
6. legga:
7. mangiare:
8 Sottolinea una volta le parole primitive e due volte le parole derivate; cerchia le parole composte.
casa – salumeria – agrifoglio – sonno – caseggiato – pianoforte – luna – rincasare – pescespada –gelo – petto – fornace – capostazione – erba – sottosopra – leggibile – paese – sole – giramondo – fruttivendolo
9 LESSICO Sottolinea la radice delle seguenti parole primitive e usala per formare nuove parole derivate o composte. cavallo – carta – nave – motore – mare – cielo – buio – triste
10 Analizza la struttura delle parole elencate completando la tabella, come nell’esempio.
Prefisso Radice Suffisso e/o desinenza
internazionale inter nazion ale incapacità cavalleria
internazionalismo convivenza bilingue revisionismo anteguerra
2. La derivazione
11 Nelle seguenti parole sottolinea il prefisso e cerchia il suffisso. spregevole – tennista – disattento – transalpino – ottimismo – insolito – superalcolico – esaminare – stupidata – controbattere – dormitorio – palermitano – rifare – insoddisfatto – colpire – discontinuo – beatificare
12 Collega le parole primitive della prima colonna con le parole derivate della seconda.
1. natura a. sensibilità
2. porre b. forestale
3. sensibile c. naturale
4. foresta d. trasporre
5. utile e. bisnonno
6. grande f. sazietà
7. nonno g. utilizzazione
8. sazio h. ingrandimento
9. luna i. velocemente
10. comparare l. bracciale
11. veloce m. lunatico
12. braccio n. comparativo
13 LESSICO Scrivi un aggettivo derivato da ognuno dei seguenti nomi. Utilizza sia prefissi sia suffissi.
1. Piemonte
2. gelo
3. pioggia
4. fanciullo
5. persona
6. festa
7. sale
8. mare
14 LESSICO Scrivi un nome derivato da ognuno dei seguenti nomi. Utilizza sia prefissi sia suffissi.
1. carico
2. colore
3. costanza
4. dito
5. lavaggio
6. corda
7. onore
8. barca
15 Rovescia il significato delle seguenti parole usando i prefissi dis-, s-, in-.
1. concordia
2. corretto
3. onore
4. maturo
5. solito
6. lecito
7. condito
8. legale
16 Indica la parola primitiva da cui derivano le seguenti parole.
1. salumeria
2. scansione
3. antigelo
4. sabbioso
5. pettorale
6. caffeina
7. baldanza
8. infuocato
9. postino
10. infornare
11. sonnolenza
12. erbivoro
13. montano
14. spaziale
15. cantare
16. giocare
17. piazzale
18. giornaliero
19. panificio
20. maratoneta
17 INVALSI Indica in quale dei seguenti aggettivi in- non è un prefisso:
A inattivo. B indeciso. C incivile. D interno.
3. L’alterazione
18 Scrivi la parola da cui derivano le seguenti parole alterate.
1. bruciacchiato
2. maritino
3. cassone
4. giovinastro
5. ridacchiare
6. ladruncolo
7. gialliccio
8. occhiataccia
9. finestrella
10. lupacchiotto
19 Scrivi il diminutivo e il peggiorativo di ciascuna delle seguenti parole.
1. lettera
2. libro
3. posto
4. albero
5. vento
6. ragazzo
7. vestito
8. lavoro
9. lupo
10. parola
20 Sostituisci le espressioni sottolineate con la parola alterata adatta.
1. Si frugò nelle tasche e tirò fuori un piccolo foglio di carta ............................................... tutto sgualcito.
2. Sono a dieta, dammi una fetta molto piccola di torta. 3. Sto veramente bene 4. Lucia ha un piccolo naso all’insù. 5. Sono consapevole di aver fatto una pessima figura ............................................... 6. Proprio accanto a lui c’era una ragazza molto giovane di cui non si era accorto. 7. È un medico da strapazzo
8. Dalla pasticceria sotto casa mia proviene sempre un profumo gradevole di dolci. 9. Michele è un ragazzo poco raccomandabile 10. Nella mansarda c’è una graziosa finestra con delle piccole tende azzurre.
4. La composizione
21 Collega le parole della colonna di destra con quelle della colonna di sinistra in modo da creare delle parole composte, quindi scrivile a fianco.
1. para a. biancheria
2. gentile b. tappi
3. mezza c. vite
4. lava d. luna
5. caccia e. urti
6. cava f. carte
7. ferma g. fango
8. para h. uomo
22 Sottolinea le parole composte e specifica da quali parti del discorso sono formate.
1. Per la mia laurea mi hanno regalato un bel portachiavi. ( )
2. Il Medioevo è un periodo storico che va dalla caduta dell’Impero romano alla scoperta dell’America. (..................................................................)
3. L’autobus giunse al capolinea in perfetto orario. ( )
4. Il profumo del tuo dopobarba è molto intenso e speziato. ( )
5. Il grattacielo più alto del mondo si trova a Dubai e misura 829 metri. ( )
6. In estate, l’ora legale è un vero toccasana per l’umore e la vita sociale. ( )
7. Prendi un cavatappi per stappare la bottiglia di spumante. ( )
8. Alfredo ha una bellissima collezione di francobolli. ( )
9. Ho comperato un copriletto a fiori. ( )
10. Mia sorella vuole affittare un monolocale. ( )
23 Sottolinea le parole macedonia presenti nelle seguenti frasi.
1. In inverno compro spesso i mandaranci. 2. Un ecomostro è una costruzione considerata gravemente incompatibile con l’ambiente naturale in cui si trova. 3. Corri a comprare il quaderno prima che la cartolibreria chiuda. 4. Mia sorella conosce tutti i testi delle canzoni
dei nuovi cantautori. 5. La Confcommercio ha indetto uno sciopero per venerdì. 6. I cittadini hanno protestato contro la costruzione di un termovalorizzatore vicino ai centri abitati. 7. Per la partita di basket che si giocherà domenica il palasport è già tutto esaurito. 8. Un eliporto è un piccolo aeroporto utilizzabile solo dagli elicotteri. 9. L’elettrauto installa, mette a punto e ripara gli apparecchi elettrici ed elettronici di auto, moto, camion e autobus. 10. Ho visto un bellissimo film di fantascienza.
24 LESSICO Completa le parole utilizzando i prefissoidi e suffissoidi elencati. -fonia, auto-, demo-, -poli, -logo, -patia, -metro, antropo-, bio-, idro-
1. logia 2. ritratto 3. sfera 4. pulitrice 5. .............................. crazia 6. stereo .............................. 7. tassa .............................. 8. socio .............................. 9. sim 10. megalo
25 LESSICO Prova a scrivere la definizione delle seguenti parole, ricavandola dal significato dei prefissoidi e suffissoidi che contengono. Verificane poi la correttezza cercando le parole sul vocabolario.
oligarchia – demografia – biologia – endoscopia – piromania
26 Sottolinea le espressioni polirematiche. 1. Lucia ha l’abilità di capire tutto a colpo d’occhio. 2. Mio fratello usa le lenti a contatto perché è miope. 3. Il giocatore segnò con un calcio di rigore. 4. La pentola a pressione fa risparmiare tempo nella cottura di alcuni cibi. 5. Mi hanno regalato i pattini a rotelle che desideravo da tempo. 6. Andiamo a giocare al tiro a segno con alcuni amici. 7. Ciò che incide sul prezzo finale del prodotto è il costo della mano d’opera. 8. Tra Luca e Mariella è stato un vero colpo di fulmine. 9. In estate bisognerebbe sempre proteggere gli occhi con occhiali da sole. 10. Le cucine a gas sono economiche ma possono essere pericolose.
5. Le famiglie di parole
27 In ciascuna delle seguenti frasi ci sono due parole che appartengono alla stessa famiglia semantica. Individuale e scrivi la parola primitiva da cui ha origine tale famiglia. 1. A cena ho pasticciato troppo e ho dovuto prendere una pastiglia per digerire. ( ) 2. In palestra, dopo aver fatto aerobica, l’istruttrice arieggia il locale. ( ) 3. Io ho avuto un contrattempo, ma tu nel frattempo potevi fare qualcosa! ( ) 4. Ho interrato le piante con quel terriccio che mi hai dato tu. ( ) 5. Sei testardo come un mulo e quando ti intestardisci non ascolti nessuno. ( ) 6. Dopo aver lavorato per vent’anni in Francia, Andrea è ritornato in Italia e collabora con una grande azienda. (..................................................................................) 7. Una leggera scossa di terremoto mi ha svegliato nella notte ma non mi sono mosso dal letto. ( ) 8. Sei così nervoso da snervare chi ti sta accanto. ( ) 9. Gli operai del cantiere hanno fatto sciopero. (..................................................................................) 10. Preferisci il panettone o il pandoro? ( )
28 In ogni famiglia di parole è stato inserito un termine che non ne fa parte. Sottolinealo.
1. caricare – carro – carriola – carruba – carrozza – carriera
2. pagare – pagamento – paga – pagaia – pagabile – pagatore
3. acquaio – acquerello – sciacquare – acquitrinio – acquisto
4. fornaio – fornello – forno – fornitore – fornace – infornata
5. armare – armato – armeria – arma – armeggiare – armadio – armistizio
6. zampettare – zampa – zampino – zampillo – zampone – zampettio
7. cartoccio – cartamodello – carta – scartartare – cartina – cartucciera – cartolina
LA GRAMMATICA NEI TESTI educazione civica
29 Leggi il brano, quindi svolgi le attività.
Fake
news
Quando si naviga in rete è facile imbattersi nelle cosiddette fake news: si tratta di notizie false, in parte o completamente, che tuttavia trovano una veloce diffusione tra gli utenti grazie agli strumenti digitali attuali. Le fake news sono potenzialmente pericolose perché diffondono una visione distorta della realtà e spesso sono utilizzate per disorientare, confondere, oppure per condizionare le idee e i comportamenti delle persone. Gli effetti di queste notizie false sono a volte istantanei, mentre invece per «smascherarle» e dimostrare la loro infondatezza è richiesto sempre del tempo. Pertanto, ogni volta che si legge una notizia, è necessario valutarla con attenzione, confrontarla con altre fonti, ed evitare di diffonderla lasciandosi prendere dall’emozione, positiva o negativa, che suscita: le fake news sono notizie tossiche che compromettono la nostra visione del mondo ed è anche responsabilità di ogni individuo intervenire affinché non trovino mai diffusione. (adattato da Il cittadino che sarò. Tecnologia, Raffaello Libri, Ancona, 2021)
1. Fake news significa “notizie false”. Indica alcuni termini che fanno parte della famiglia semantica di queste due parole.
Notizia:
Falso:
2. LESSICO Quale di questi verbi non è un sinonimo di compromettere?
A minare
B pregiudicare
C rovinare
D permettere
3. PRODUZIONE
Un esempio di fake news che possono toccare la tua quotidianità è rappresentato dalle voci o dai pettegolezzi diffusi per danneggiare l’immagine di ragazze o ragazzi magari più fragili di altri. Hai mai avuto a che fare con questo tipo di fake news? Hai fatto qualcosa per evitare che continuassero a circolare? Racconta la tua esperienza in un testo di massimo 15 righe.
Obiettivo competenze
Leggi il seguente brano e svolgi le attività proposte.
Alessandro D’Avenia Rimossi
Che cosa può comportare l’uso eccessivo degli smartphone?
In questo articolo Alessandro D’avenia, insegnante e scrittore, ci racconta il suo punto di vista.
In Inghilterra è stato vietato l’uso dei cellulari nelle scuole allo scopo di migliorare la disciplina, l’attenzione e il rendimento degli studenti (lo hanno più dell’80% dei ragazzi tra 12 e 15 anni). Qual è la relazione tra un telefono e questi aspetti della vita scolare di un ragazzo? Chiunque abbia dimestichezza di gialli sa che cosa è un alibi, parola latina che significa “altrove”. L’indagato, quando è avvenuto, non era sul luogo del delitto, ma “altrove”: ha un alibi. [...] Oggi invece abbiamo un alibi per la vita stessa: quest’alibi è il cellulare. Ci porta “altrove” rispetto alla scena principale del vivere: il presente. Il nostro corpo perde consistenza e la presenza, che è luogo dell’esperienza, evapora, tanto che ci dimentichiamo persino di dormire: andare a letto con il cellulare ha diminuito le ore di sonno necessarie a un adolescente con conseguenze sulla salute mentale e fisica che vedremo emergere sempre di più. […]
La psicologa e sociologa Sherry Turkle scriveva nel 2017 [...] “Gli studi mostrano che se due persone stanno pranzando un cellulare sul tavolo fa virare la conversazione su temi più leggeri e i due commensali si sentono meno coinvolti reciprocamente. Chi partecipa alla conversazione sa che, con un telefono in vista, si può essere interrotti in qualunque momento. La nostra distrazione ha un prezzo”. Perché lo facciamo? Le relazioni sono faticose: argomenti di conversazione, momenti impegnativi, il peso della verità, sentimenti complessi… Preferiamo fuggire o almeno avere una via di fuga. [...] E trovare un alibi nelle relazioni comporta la perdita di una capacità: amare. Una ricerca, racconta Turkle, ha rilevato “un calo del 40% negli indicatori dell’empatia tra gli studenti universitari. E siccome la maggior parte di quel calo è avvenuto nell’ultimo decennio, è ragionevole collegare il divario di empatia alla presenza delle comunicazioni digitali”. [...]
Nella scuola in cui insegno abbiamo deciso di vietare i cellulari (a meno che non servano per scopi didattici), decisione sulla quale ero combattuto, ma evidenze scientifiche ormai copiose e dati osservabili direttamente (i ragazzi al suono della campana dell’intervallo prima rimanevano seduti a controllare il telefono, ora si fiondano fuori) hanno fugato i dubbi. L’oblio del corpo è un prezzo troppo alto da pagare (chi di noi ha “ricordi” di un pomeriggio passato sui social? E non avere ricordi significa essere alienati dalla vita: alibi e alieno hanno la stessa radice), tanto che è semplice buon senso limitare l’uso di questa tecnologia. Guardate il progetto “Removed” del fotografo Eric Pickersgill che nel 2014 ha cominciato a immortalare chi interagisce con un cellulare, rimuovendo poi dalla foto lo strumento: vedrete persone immerse in una realtà di cui non sentono e non sanno più nulla, sono “rimossi” (il contrario di “promossi”) dal presente tanto quanto i device lo sono dalla foto.
(«Corriere della Sera», 4 marzo 2024)
COMPRENSIONE
1. Qual è il motivo principale per cui l’uso dei cellulari è stato vietato nelle scuole inglesi?
2. Quali sono le conseguenze negative dell’uso eccessivo del cellulare sul sonno degli adolescenti?
3. Secondo l’autore, il cellulare è:
A un simbolo di connessione e comunicazione.
B uno strumento per l’apprendimento e la ricerca.
C un alibi per sfuggire alla realtà e alle relazioni profonde.
D un mezzo per l’intrattenimento e il divertimento.
4. Secondo la studiosa Sherry Turkle, in che modo la presenza di un cellulare sul tavolo durante un pranzo influisce sulla conversazione tra due persone?
A La rende più interessante e stimolante.
B La rende più superficiale e meno coinvolgente.
C La rende più facile e fluida.
D Non ha alcun effetto significativo sulla conversazione.
5. Quale di queste affermazioni è vera riguardo all’impatto dei social network sull’empatia?
A L’uso eccessivo dei social network può limitare la capacità di cogliere le emozioni altrui.
B I social network facilitano la connessione e la comprensione reciproca tra le persone.
C L’interazione faccia a faccia non è fondamentale per lo sviluppo dell’empatia.
D I social perfezionano le abilità corporee necessarie a comprendere l’altro.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
6. La parola «cellulari» alla riga 1 è:
A primitiva.
B derivata.
C alterata.
D composta.
7. Scrivi un verbo e un aggettivo appartenenti alla stessa famiglia semantica della parola «empatia» (r. 22).
PRODUZIONE
8. OBIETTIVO ORIENTAMENTO L’autore cita il progetto “Removed” del fotografo Eric Pickersgill. Visita il sito web del progetto (www.removed.social) e scatta una fotografia che, rimuovendo lo smartphone dalla scena immortalata, potrebbe fare parte della collezione. Descrivi poi la tua fotografia in 10 righe, sottolineando l’alienazione della persona ritratta. Condividi il testo con le tue compagne e compagni di classe.
IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE 2
LE PAROLE
hanno un significato in base al rapporto di significato si distinguono in
denotativo
connotativo
utilizzato nelle
figure retoriche
metonimia metafora antonomasia
se legate da rapporti di significato costituiscono un
sinonimi casa/abitazione campo semantico cuccia, collare, guinzaglio
antinomi vita/morte
iponimi/iperonimi alano/cane
1. Significato denotativo e connotativo
Una parola può assumere due tipi di significato:
• il significato denotativo, cioè letterale, quello condiviso da tutti i parlanti e che definisce un oggetto per quello che è, senza possibilità di fraintendimento;
• il significato connotativo, cioè figurato, quello che viene attribuito alla parola dalla persona che parla e cambia in base al contesto.
Il cuore è suddiviso in due atri e due ventricoli. Al cuore non si comanda.
significato denotativo cuore = organo del corpo
significato connotativo cuore = sede dei sentimenti
Il significato connotativo di una parola si forma “trasferendo” il suo significato letterale in un altro contesto, cioè mettendolo in relazione e adattandolo ad ambiti di discorso diversi. Per questo si definisce anche significato traslato (traslare = trasferire).
Le figure retoriche
Quando parliamo o scriviamo, ci capita spesso di usare un linguaggio figurato, per cui, per esempio, diciamo che il vento urla, che un paesaggio è ridente, che una certa persona ha un carattere d’acciaio. In questo modo, i nostri testi si arricchiscono di immagini espressive, capaci di comunicare e suscitare emozioni.
Il linguaggio figurato, frequente nei testi letterari e in particolare in quelli poetici, dove più ampia è la possibilità di dare spazio alla propria creatività, si basa sulla capacità di creare particolari immagini usando le parole in senso traslato. Queste immagini sono conosciute fin dall’antichità come figure retoriche. Le più diffuse figure retoriche sono la metafora, la metonimia e l’antonomasia.
La metafora può essere definita come un paragone abbreviato fra due termini semanticamente distanti fra loro ma accomunati da un tratto di significato: Luigi ha un carattere d’acciaio.
In questa frase la metafora crea un collegamento fra le parole carattere e acciaio, sottintendendo l’elemento che hanno in comune: la durezza. Pertanto, il paragone di cui la metafora costituisce l’abbreviazione sarebbe: carattere duro come l’acciaio.
La metonimia consiste nella sostituzione di una parola con un’altra con cui ha un rapporto logico che può essere di vario tipo:
• la causa per l’effetto e viceversa: Nel tempo ho perfezionato la mia penna (= la scrittura); Si guadagna da vivere con il sudore (= la fatica);
• il contenente per il contenuto: un buon piatto (= una pietanza);
• l’autore per l’opera: uno splendido Picasso (= un dipinto di Picasso);
• il materiale al posto dell’oggetto: i bronzi di Riace (= le statue di bronzo).
L’antonomasia consiste:
• nel sostituire il nome proprio di un personaggio celebre con il suo epiteto più noto: Dante: il divino poeta; Garibaldi: l’eroe dei due mondi; Gesù Cristo: il Salvatore;
• nell’indicare una persona o una cosa comune con il nome di un personaggio o di una cosa celebre a cui si attribuiscono le stesse qualità; in questo caso il nome proprio viene utilizzato come nome comune: Sei un giuda.
Epiteto Sostantivo, aggettivo o locuzione che si aggiunge a un nome per qualificarlo.
30 DIDATTICA INCLUSIVA Indica se le parole o espressioni in corsivo sono usate con significato denotativo (D) o connotativo (C).
1. La strada è bloccata da una frana. ( ) 2. Sei proprio una frana! ( ) 3. Hai visto che tuoni e fulmini? ( ) 4. Quando corri sei un fulmine. ( ) 5. La zia mi ha accolto a braccia aperte. ( ) 6. Disponetevi in cerchio con le braccia aperte ( )
2. I rapporti di significato tra le parole
Le parole possono avere tra loro diversi rapporti di significato, in base ai quali distinguiamo:
• sinonimi: parole con significato simile;
• antonimi o contrari: parole con significato opposto;
• iponimi e iperonimi: parole il cui significato è incluso (iponimo) o include (iperonimo) quello di altre parole.
Sinonimi
Sono parole che hanno fondamentalmente lo stesso significato. In realtà i sinonimi perfetti non esistono. Per esempio, i tre sinonimi faccia, viso e volto non sono del tutto intercambiabili: faccia si usa solo nel linguaggio colloquiale, per esempio nell’esortazione Lavati la faccia!;
viso è la parola più appropriata in frasi di registro medio come Quel bambino ha un viso molto bello; l’uso di volto è necessario in espressioni più formali come il volto della Gioconda.
I sinonimi possono differenziarsi per:
Registro
Livello espressivo proprio di un determinato modo di parlare o scrivere.
• il grado di intensità con cui esprimono uno stesso concetto: per esempio, timore, paura e terrore indicano una stessa sensazione che è però percepita in modo differente (si può avere timore di fare tardi, paura di un’interrogazione, terrore dei serpenti);
• il registro linguistico a cui appartengono: sozzo e sporco, spilorcio e avaro, cattivo e malvagio sono coppie di sinonimi in cui il primo termine è di registro più basso rispetto al secondo;
• l’area geografica in cui sono diffusi: in luoghi diversi si possono usare parole diverse per indicare le stesse cose, ottenendo così delle varianti regionali; per esempio in Toscana si può dire cencio al posto di straccio, acquaio al posto di lavello;
• il periodo storico in cui sono usati: un tempo al posto di ragazza si diceva donzella, paltò al posto di cappotto ecc.
Antonimi o contrari
Sono parole che hanno significato opposto: vivo/morto; presente/assente; pari/dispari ecc. È da notare che alcune parole, come quelle che indicano un colore, una forma o una nazionalità, non hanno contrari, per cui rispetto a tali categorie non si può esprimere l’opposizione ma solo la non appartenenza: non è rosso, non è quadrato, non è italiano ecc.
Iponimi e iperonimi
Alcune parole hanno significati più ampi che “abbracciano” i significati più ristretti propri di altre parole. Sono dette iperonimi le parole che hanno un significato più ampio, iponimi quelle che hanno un significato più ristretto.
Per esempio, animale è iperonimo di mammifero, che è un suo iponimo; mammifero è a sua volta iperonimo di cane, suo iponimo; cane è iperonimo dell’iponimo barboncino.
31 DIDATTICA INCLUSIVA Scrivi un sinonimo e un iperonimo delle seguenti parole e, se lo ammettono, un contrario. felicità - attenzione - elefante - giovinezza - musulmano
PAROLE OMONIME E PAROLE POLISEMICHE
Si definiscono omonime le parole che hanno la stessa forma ma origine e significati diversi. Solo il contesto permette di capire quale delle parole omonime viene usata.
lI tasso ha una pelliccia bianca e nera. tasso = animale mammifero, dal latino taxum. Negli ultimi anni il tasso di natalità è diminuito. tasso = espressione aritmetica, dal francese antico tauxer.
Si definisce polisemica una stessa parola che ha più significati. Per esempio, con la parola indice (dal latino index) ci si riferisce sia al secondo dito della mano sia all’elenco ordinato delle parti di un libro. Anche in questo caso, solo il contesto permette di capire con quale significato si usa una parola polisemica.
3. I campi semantici
Sulla base del loro significato, le parole possono essere organizzate in campi semantici. Con questa espressione si indicano le reti di rapporti che legano le parole appartenenti a uno stesso ambito di significato Per esempio, nel campo semantico della parola cane possono rientrare parole che indicano altri animali domestici (gatto, furetto, coniglio, criceto, tartaruga), oppure le parti del corpo del cane (coda, zampe, muso), o ancora gli oggetti che si usano per prendersene cura (cuccia, collare, guinzaglio, ciotola).
32 DIDATTICA INCLUSIVA Sottolinea la parola che non fa parte del campo semantico indicato.
Erbe aromatiche: rosmarino – timo – olivo – maggiorana – salvia – origano – prezzemolo.
Giornale: cronaca – politica estera – occhiello – asola – titolo – notizia.
TRA GRAMMATICA E STILE
La scelta delle parole nei testi letterari
Gli scrittori e le scrittrici selezionano accuratamente le parole da usare nei loro testi e, specie nelle poesie, giocano con le componenti semantiche e formali della lingua. Soffermiamoci, per esempio, su alcuni versi della lirica La mia sera di Giovanni Pascoli, in cui il poeta esprime la ritrovata serenità della natura dopo un temporale.
Il giorno fu pieno di lampi ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c’è un breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre una gioia leggiera.
Pascoli coglie le singole voci della natura rasserenata (le tacite stelle, il breve gre gre di ranelle) e individua con precisione la specie degli alberi accarezzati dal vento (Le tremule foglie dei pioppi); si sofferma sul vibrare delle foglie (e non, per esempio, dei rami) perché queste, essendo leggere, sono ben connotate dall’aggettivo tremule. Nell’ultimo verso, poi, paragona con una felice metafora il vento a una gioia leggera. Anche la scelta del verbo ha un suo valore: trascorre, cioè “corre attraverso”, esprime la vitalità del vento e nello stesso tempo la sua delicatezza.
Insieme al tuo compagno o alla tua compagna di banco, commenta i versi che riportiamo qui accanto, tratti dalla poesia Canzoni di Chiara Carminati. Riflettete in particolare sul perché l’autrice ha scelto determinate parole e non altre.
[...] Prendi uno qualunque dei pensieri che mi fanno da casa. Sono affanni confusi, alveari di sospiri.
Fanne sciami di canzoni, avrai ali in bocca ma giù in gola pungiglioni.
1. Significato denotativo e connotativo
33 Indica se le parole o espressioni in corsivo hanno significato denotativo (D) o connotativo (C). 1. Ci vuole veramente fegato per praticare uno sport così pericoloso. ( ) 2. Il fegato è situato nella parte destra dell’addome. ( ) 3. In quel momento Luca fu assalito da uno sciame di ricordi. ( ) 4. Per recuperare uno sciame appena uscito dall’arnia basta riuscire a prendere l’ape regina. ( ) 5. Mio padre la settimana prossima sarà operato al cuore. ( ) 6. Ho il cuore in gola per la paura. ( ) 7. Ho comperato un orologio nuovo. ( ). 8. Sei un orologio: mai un minuto di ritardo! ( ) 9. Il ladro è stato interrogato e ha vuotato il sacco. ( ) 10. Vai a vuotare il sacco della spazzatura perché è pieno. (.......)
34 LESSICO Sostituisci le espressioni in corsivo, usate con significato figurato, con altre espressioni o parole usate con significato letterale.
1. Roberto è un vero pozzo di scienza. 2. Mi hai detto delle parole molto cattive: sei senza cuore. .......................................................... 3. Mi dispiace ma tu in questa faccenda non hai voce in capitolo
5. Fai quello che pensi sia meglio fare: hai carta bianca!
4. Di punto in bianco mio fratello ha deciso di sposarsi.
6. Lui non mi va a genio per niente. 7. Ragazzi, mi sembra che stiate battendo la fiacca 8. Su quell’argomento ho solo un’infarinatura generale. 9. Ho messo a fuoco la situazione e voglio parlarti.
10. Tagliamo la testa al toro e procediamo.
35 PRODUZIONE Scrivi due frasi con ognuna delle seguenti parole, in modo che in una frase abbiano significato denotativo e nell’altra significato connotativo. becco – occhio – tegola – ramo – aquila
36 Sottolinea le metafore presenti nelle seguenti frasi.
1. Federico non perde occasione per sbandierare a tutti la sua ricchezza. 2. Muoviti, sei una lumaca! 3. Quella volpe di Alfredo è riuscito a ingannarmi. 4. Riccardo è un fulmine! 5. Sono andata da Luisa e l’ho trovata in un mare di lacrime. 6. Sei una perla di ragazza. 7. La donna, ormai anziana, mostrava una bellezza sfiorita. 8. La barca fu inghiottita dalle onde. 9. La casa sorgeva ai piedi della collina. 10. Per l’emozione Giovanna parlava con un filo di voce.
37 Indica se nelle seguenti frasi è presente un’antonomasia (A) o una metonimia (M).
1. All’esame di maturità porteremo tutto Leopardi. ( ) 2. Questa casa è una siberia. ( ) 3. Alessandro ha orecchio per la musica. ( ) 4. Ho bevuto due bicchieri di spumante. ( ) 5. Non sono riuscito a chiudere occhio per tutta la notte. (.......) 6. Ti diverti a fare il dongiovanni ma non sei per niente simpatico. ( ) 7. In questa gita sei stato un cicerone perfetto. ( )
38 INVALSI In quale delle seguenti frasi il termine treno non è utilizzato in senso denotativo?
A Mi sono svegliato tardi e ho perso il treno.
B Il treno regionale effettuerà tutte le fermate.
C Accetta il lavoro, non perdere questo treno.
D Da sempre preferisco il treno all’aereo.
2. I rapporti di significato tra le parole
39 Sottolinea, fra i due sinonimi proposti, quello che ti sembra più preciso o adatto al contesto. 1. La campana della chiesa batte/suona le ore. 2. Rammentami/Ricordami che domani ho l’appuntamento dal dentista. 3. L’orchestra ha suonato/eseguito un bellissimo pezzo di Chopin. 4. Vado a comperare il pane perché è terminato/finito. 5. Ho cambiato/mutato casa perché quella dove abitavamo era diventata troppo piccola. 6. Ti sei dimenticato di innaffiare i fiori e adesso sono inariditi/secchi. 7. Questa cassapanca del ’500 ha bisogno di essere riparata/ restaurata. 8. Quando vado dal fiorista mi piace annusare/fiutare l’odore dei fiori. 9. Bravissimo, la risposta è esatta/giusta! 10. Il soldato non immaginava di cadere in un tranello/agguato.
40 PRODUZIONE LESSICO Trova due sinonimi per ciascuna delle seguenti parole e con ognuno di essi scrivi una frase. Attenzione: ogni sinonimo deve essere usato in un contesto adeguato. grande – usare – freddo – finito – desiderio – menzogna
41 LESSICO Scrivi fra parentesi il contrario delle parole sottolineate, così da capovolgere il significato della frase. Attenzione: le stesse parole esprimono sfumature di significato diverse a seconda del contesto, di conseguenza avranno contrari differenti.
1. Ho il sonno leggero. ( )
2. La valigia è leggera. ( )
3. Vorrei un caffè leggero. ( )
4. Quel ragazzo ha un difetto leggero. ( )
5. Mi ha dato un consiglio pratico. ( )
6. Siamo stati accompagnati da una guida molto pratica. ( )
7. Silvio è pratico del mestiere. (...........................................)
8. Quella parola si scrive con l’accento acuto. ( )
9. Provò un dolore acuto al fianco. ( )
10. È un ragazzo acuto. (...........................................)
42 Scrivi l’iperonimo dei seguenti gruppi di parole.
1. rosa – tulipano – dalia – fresia:
2. bottiglia – botte – borraccia – bicchiere:
3. aspirapolvere – frigorifero – lavatrice – lavastoviglie:
4. sommare – dividere – moltiplicare – sottrarre:
5. passero – rondine – capinera – usignolo – pettirosso:
6. lavare – spolverare – sgrassare – lucidare:
7. pantofola – stivale – scarpone – zoccolo:
8. acqua – latte – olio – vino:
9. amore – dolore – malinconia – pietà:
10. indicativo – imperativo – congiuntivo – participio:
43 Scrivi un iponimo di ciascuna parola elencata. agrumi – erbivoro – denaro – insetti – mammifero – numero – formaggio – vino – pesce – mestieri – veicolo – fiaba
44 Individua le cinque coppie di iperonimi e iponimi presenti in ordine sparso nelle seguenti frasi.
1. Il mio cane mi fa molta compagnia. 2. Hai mai assaggiato la panna cotta? 3. In valigia porto sempre l’essenziale, pochi vestiti e qualche libro. 4. Mio fratello a due anni ha preso il morbillo. 5. Matteo mi ha regalato un bellissimo mazzo di fiori. 6. I quadrupedi sono detti così perché hanno quattro zampe. 7. Le orchidee durano a lungo se esposte alla luce. 8. La malattia di Giulia non è grave ed è curabile. 9. Ho comperato un nuovo paio di jeans. 10. I dolci fanno ingrassare.
45 LESSICO Scrivi il significato che le parole rete, raggio e minuto hanno nelle seguenti frasi. Successivamente, con l’aiuto del dizionario, indica se sono parole omonime o polisemiche. 1. Abbiamo recintato il campo con una rete. 2. Il pescatore tirò la rete in cui erano rimasti impigliati numerosi pesci. 3. La rete 1 della RAI questa sera trasmette un bellissimo film. 4. I computer della nostra scuola sono tutti in rete. 5. Finalmente oggi c’è un raggio di sole. 6. Sai come si fa a calcolare il raggio di una circonferenza? 7. Si è rotto un raggio della mia bicicletta. 8. Giuseppe è un ragazzo minuto 9. Nella Firenze medievale il popolo minuto era costituito dagli artigiani. 10. Sarò da te tra un minuto.
46
PRODUZIONE Scrivi una frase con ciascuno dei seguenti omonimi in modo da esprimere chiaramente il loro differente significato.
saggio/saggio – bugia/bugia – riso/riso – circolare/circolare – bacino/bacino
3. I campi semantici
47 Indica a quale campo semantico appartengono i seguenti gruppi di parole.
1. spiaggia – onda – mareggiata – banchina – navigazione:
2. strumenti – melodia – note – spartito – orchestra:
3. forma – angolo – linea – figura – perimetro:
4. bicicletta – automobile – carrozza – motocicletta – autobus:
5. rima – versi – metafora – idillio – sonetto – strofa:
6. autista – sedili – ruote – sterzo – fari:
48 Scrivi almeno cinque parole appartenenti allo stesso campo semantico dei seguenti termini. computer – corpo umano – scuola – ferrovia – medicina
49 Indica per ciascuna parola almeno due campi semantici di appartenenza, quindi associa ai campi che hai indicato il maggior numero possibile di parole. finestra – piano – castello – voto – cavallo
LA GRAMMATICA NEI TESTI italiano
50 Leggi il brano e poi svolgi le attività.
Ecologia/Economia
Ecologia ed economia sono figlie della stessa madre greca, òikos, che vuol dire casa e, per estensione, ambiente; e di due padri diversi: lògos, discorso, da cui logia, e nòmos, norma, da cui nomia. L’ecologia studia i rapporti tra gli organismi viventi e l’ambiente che li circonda, nonché le conseguenze di questi rapporti, al fine di eliminarne o ridurne la nocività. Venuto di moda negli ultimi anni, è un vocabolo vecchio di oltre un secolo, coniato nel 1866 dal biologo tedesco Ernst Haeckel. […]
L’economia è la scienza che studia la produzione, la distribuzione, il consumo dei beni necessari alla vita degli uomini, in questa grande casa che è la terra. Orbene, quando un’industria, per non accrescere i costi di produzione, non installa i depuratori e scarica i rifiuti direttamente in un fiume, fa dell’economia. Ma danneggia l’ecologia, perché inquina le acque. Di qui l’urto fra gli interessi dell’ecologia e quelli della sua consanguinea economia. Preoccupandosi la prima di tutelare l’integrità dell’ambiente naturale, e la seconda i posti di lavoro delle persone che da quell’ambiente devono trarre i mezzi di sussistenza. Non è la prima volta che due sorelle si prendono per i capelli.
(Cesare Marchi, In punta di lingua, Rizzoli, Milano, 1992)
1. LESSICO Scrivi dieci parole appartenenti allo stesso campo semantico di ecologia.
2. LESSICO Sostituisci le parole sottolineate in nero con dei sinonimi adatti al contesto.
3. LESSICO La parola economia può avere significati diversi a seconda del contesto in cui è usata. Quali significati conosci? Elencali e per ciascuno di essi formula una frase.
4. ANALISI DEL TESTO
Considera la frase iniziale: «Ecologia ed economia sono figlie della stessa madre greca, òikos, che vuol dire casa e, per estensione, ambiente; e di due padri diversi: lògos, discorso, da cui logia, e nòmos, norma, da cui nomia». Secondo te qui l’autore usa un linguaggio connotativo o denotativo? Motiva la tua risposta.
5. PRODUZIONE
Nelle nostre città l’inquinamento atmosferico sta diventando un problema sempre più grave; per limitarlo, i sindaci sono costretti a ricorrere a varie misure, tra cui il blocco della circolazione in alcune fasce orarie o addirittura nelle intere giornate di domenica. Racconta una domenica ecologica nella tua città o in una città dove sai che ci sono iniziative di questo tipo. Dopo aver descritto il nuovo volto che strade e piazze assumono senza automobili, rifletti sull’efficacia di tali iniziative, su quanto a tuo avviso riescano a coinvolgere i cittadini. Hai idee da proporre per sensibilizzare la popolazione sul problema dell’inquinamento o altre soluzioni da suggerire?
Mappa dei saperi essenziali
Esamina la mappa insieme a un compagno o una compagna e provate a rispondere alle domande.
LE PAROLE
possono essere sono costituite da variabili: cambiano forma
radice: parte fissa
desinenza: parte variabile
invariabili: non cambiano forma
si distinguono in
primitive
eventuali prefissi/suffissi
bene, che, tra...
popolo
popolo, popoli impopolare
1. Perché la desinenza varia?
2. Da quali parti è composta una parola primitiva? casa
derivate: parola primitiva + prefisso/suffisso
tra cui le parole
alterate: parola primitiva + suffisso alterativo
diminutivi
casale
composte
3. Che origine hanno i prefissoidi e suffissoidi?
parola + parola peggiorativi
parola + prefissoide/ suffissoide accrescitivi
conglomerati dispregiativi
espressioni polirematiche
parole macedonia
casina
casetta
casona
casaccia
cassapanca
automobile
saliscendi
scuola guida
cantautore
se hanno la stessa radice costituiscono una
famiglia di parole
gamba, gambaletto, gambale
possono avere significato
denotativo
connotativo
è alla base delle
figure retoriche
Il cuore pulsa nel petto.
È un uomo di cuore
metafora metonimia antonomasia Sei un leone. Ho visto un Monet. Leggiamo il Sommo Poeta.
4. In quali tipi di testo si utilizzano maggiormente le figure retoriche?
in base ai rapporti di significato si possono distinguere
sinonimi
contrari iponimi/iperonimi
paura/timore paura/coraggio
barboncino/cane
se appartengono alla stessa area di significato costituiscono un
campo semantico
gamba, caviglia, coscia (campo semantico del corpo umano)
5. Che cosa differenzia le famiglie di parole dai campi semantici?
Esercizi di riepilogo
51 DIDATTICA INCLUSIVA Scrivi gli alterati dei seguenti nomi.
Diminutivo Accrescitivo Vezzeggiativo Peggiorativo uomo tesoro poeta quaderno cane
52 DIDATTICA INCLUSIVA Sottolinea le parole composte.
1. Nel dormiveglia, ho fatto strani sogni. 2. Ho bisogno del cavatappi per aprire la bottiglia di vino. 3. La strada che percorriamo è piena di saliscendi e curve strette. 4. Accendi lo scaldabagno, devo fare una doccia. 5. Nel cortile di casa cresce un sempreverde che rende l’ambiente più gradevole. 6. Risolvere questo problema matematico è stato uno dei miei più grandi grattacapi 7. Da bambino avevo un simpatico soprannome che mi faceva sorridere.
53 DIDATTICA INCLUSIVA Sottolinea il sinonimo delle parole elencate.
1. elogiare: elargire – lodare – congratularsi
2. bravo: abile – generoso – preciso
3. lotta: congiura – alleanza – conflitto
4. convincere: persuadere – obbligare – rammentare
5. efficace: temporaneo – estemporaneo – funzionale
6. chiamare: revocare – telefonare – abitare
54 Tra le seguenti parole, appartenenti alla famiglia semantica del termine pane, indica quali sono derivate (D), quali composte (C) e quali alterate (A).
1. panettiere ( ) 2. panino ( ) 3. panforte ( ) 4. panificazione ( ) 5. panpepato ( ) 6. panificio ( ) 7. pangrattato ( ) 8. pandoro ( ) 9. panetto ( )
CONOSCI
IL LESSICO
La parola panificio contiene il suffisso -ificio che indica un luogo dove si produce quanto denotato dal nome di base. Scrivi quattro nomi contenenti tale suffisso e spiegane il significato.
55 In ogni coppia di frasi indica se la parola in corsivo è usata in senso denotativo (D) o connotativo (C).
1. Andrea è nero ( ) di rabbia! / Il pennarello nero ( ) si è scaricato.
2. La testa ( ) dei neonati è molto delicata. / Devi levarti dalla testa ( ) quella ragazza.
3. Il limone ha un sapore acido ( ). / Mattia ha risposto con un tono acido ( ) alla mia richiesta. 4. Mio fratello è molto schivo, è un orso ( ) / L’orso ( ) marsicano è a rischio estinzione. 5. Gli scout accesero un fuoco ( ) per scaldarsi. / I giovani sono mossi dal fuoco ( ) dell’entusiasmo.
56 In ogni frase sono presenti due parole che sono l’una il contrario dell’altra: sottolineale.
1. Non mi ricordo se oggi la biblioteca è chiusa o aperta. 2. Anche se Roberto può apparire timido, ti assicuro che con gli amici è estroverso. 3. Mai lasciare la strada vecchia per quella nuova. 4. Il cane del mio vicino abbaia giorno e notte, non ne posso più! 5. I vecchi e i giovani è un romanzo di Luigi Pirandello.
57 Nelle seguenti coppie di parole, sottolinea l’iponimo. 1. cassettiera/mobile 2. limone/agrume 3. indumento/pantalone 4. giallo/colore 5. animale/ gatto 6. tè/bevanda 7. mocassini/scarpe 8. felicità/sentimento 9. rosmarino/pianta 10. città/ Parigi
58 I seguenti termini appartengono alla stessa famiglia di parole. Sottolinea in ognuno la radice e riconosci la parola primitiva che sta alla base della famiglia; poi indica per ogni termine se si è formato per composizione (C), derivazione (D) o alterazione (A).
campagna ( ) – camposanto ( ) – campetto ( ) – scampare ( ) – campata ( ) – campicello ( ) – fuoricampo ( ) – campeggiare ( ) – campuccio ( ) – campestre ( ) – fondocampo ( ) – campicciolo ( ) – centrocampo ( ) – campiello ( ) – accampare ( )
La parola primitiva alla base della famiglia è: .
59 LESSICO Forma il maggior numero possibile di parole contenenti i prefissi elencati.
1. intra-:
2. iper-:
3. inter-:
4. post-:
5. re-:
6. super-:
60 LESSICO Forma il maggior numero possibile di parole contenenti i suffissi elencati.
1. -ai(o):
2. -ari(o):
3. -ificio:
4. -os(o):
5. -izia:
61 Sottolinea i nomi alterati e specifica tra parentesi di che tipo di alterati si tratta.
1. I bambini giocano nel prato con i soldatini. (.............................................................) 2. La nonna indossa una camicetta di seta. ( ) 3. I miei vicini hanno un cagnolino veramente simpatico. ( ) 4. Le viuzze del mio paesino sono molto caratteristiche. ( / ) 5. La mattina bevo sempre una tazzona di latte e nel pomeriggio una
tazzina di caffè. ( / ) 6. Marco dorme nel lettino con il suo orsacchiotto. ( / ) 7. La gatta ha partorito cinque gattini. ( )
8. Oggi è una giornataccia perché soffia un ventaccio tremendo. ( / )
9. Hai visto quante cartacce ci sono per terra? ( )
62 Sottolinea le parole composte con un prefissoide o un suffissoide.
1. La radiocronaca dell’evento sportivo è stata trasmessa in diretta. 2. Le telecamere sono state installate nel museo per garantire la sicurezza. 3. Lo studente non ha commesso nessun errore di ortografia. 4. L’archeologo ha scoperto gli antichi resti durante uno scavo nella città.
5. Entrare in un ascensore pieno di persone mi provoca una sensazione di claustrofobia
63 LESSICO Utilizza i seguenti prefissoidi e suffissoidi per formare il maggior numero possibile di parole composte.
1. aero- 2. crono- 3. -scopio 4. -crazia
64 In ogni famiglia di parole è presente un termine che non ne fa parte: sottolinealo.
1. muro – muratore – murice – muratura – muraglia
2. libro – libreria – libraio – libretto – librare
3. sole – girasole – solare – assolato – solista
4. famiglia – familiare – famigerato – familiarizzare – familiarità
5. pianta – pianto – piantagione – piantumare – piantina
65 In ogni frase inserisci l’iperonimo adeguato al contesto.
1. La Francia è uno meraviglioso, che vale la pena visitare. 2. Il gatto è un molto schivo e riservato, a differenza del cane. 3. L’italiano è una che deriva dal latino. 4. Mio cugino è il primo a essersi laureato tra i miei . 5. Per il mio compleanno ho ricevuto un mazzo di ranuncoli, che sono i miei preferiti.
66 Indica se le seguenti parole sono primitive (P), derivate tramite prefissi (DP), derivate tramite suffissi (DS) o derivate tramite prefissi e suffissi (DPS).
1. pregustare ( ) 2. inetto ( ) 3. testardaggine ( ) 4. sgarbo ( ) 5. circumnavigare ( ) 6. mandria ( ) 7. sindacato ( ) 8. marciume ( ) 9. crema ( ) 10. detrarre ( ) 11. qualunquismo ( ) 12. bravura ( ) 13. contento ( ) 14. antenato ( ) 15. ascoltatore ( ) 16. fieno ( ) 17. intercalare ( ) 18. transatlantico ( ) 19. zucchero (..........) 20. rileggere (..........) 21. pigrizia (..........)
67 LESSICO Per ogni parola scrivi almeno quattro termini appartenenti allo stesso campo semantico.
1. automobile:
2. fiore:
3. mare:
4. casa: 5. scuola:
68 LESSICO Per ogni parola primitiva scrivi una parola derivata e una composta.
1. santo: 2. capo: 3. porto:
4. sano: 5. cassa: 6. tomba:
69 Classifica le seguenti parole in conglomerati (C), parole macedonia (M) e espressioni polirematiche (E).
1. dormiveglia ( ) 2. cartolibreria ( ) 3. viavai ( ) 4. buono sconto ( ) 5. tiramisù ( ) 6. villaggio vacanza ( ) 7. fantascienza ( ) 8. colpo di fulmine ( ) 9. saliscendi ( ) 10. cantautore (.......)
70 Sottolinea le metafore, quindi spiega quale paragone sottintendono.
1. Sono schiacciato dai sensi di colpa. 2. Pietro è un pavone che crede di essere ammirato da tutti. 3. Le tue parole sono estremamente taglienti. 4. La mente umana è un labirinto intricato, difficile da comprendere. 5. La storia dimostra che il razzismo è un virus da sempre presente nell’umanità.
71 Sottolinea le metonimie, quindi spiega qual è il rapporto logico con le parole che sostituiscono.
1. Il museo cittadino ospita anche un Picasso di notevole pregio. 2. Stasera sono invitato a cena da Luisa, quindi porterò dei pasticcini e una bottiglia di vino 3. All’università ho letto approfonditamente Dante per sostenere l’esame di letteratura italiana. 4. Ho ereditato l’argento dei nonni. 5. Il mare piatto era solcato solo da una vela.
72 LESSICO Sottolinea le antonomasie, quindi spiega in che cosa consistono.
1. Marisa mi farà da cicerone durante la visita di Venezia, la sua città natale. 2. Ogni artista sogna di trovare un mecenate che creda nella sua arte. 3. Quell’archivio è una babele di faldoni, documenti, registri e scatoloni. 4. Valerio è alto quasi due metri, un vero marcantonio! 5. Quel ragazzo sembra affidabile, in realtà è un giuda pronto a tradirti appena ne ha l’occasione
73 LESSICO Per ciascuna delle seguenti parole, appartenenti a un registro elevato, trova un sinonimo di uso più comune.
1. marasma:
2. pantagruelico:
3. gaudio:
4. auspicare:
5. disamina:
6. procrastinare:
7. vetusto:
8. tignoso:
9. pingue:
10. paventare:
Obiettivo Invalsi
Leggi il testo, quindi svolgi le attività proposte.
Carlo Azeglio Ciampi
L’italiano ha fatto l’Italia
“Cosa c’è di più lampante di una lingua che dura da otto secoli (pur cambiando e modernizzandosi) per dimostrare il senso profondo dell’unità di un popolo che ha solo tardato a farsi unità di Stato?” […] «A proposito di musicalità […] devo raccontare un aneddoto: quando ero a Lipsia e insegnavo l’italiano ai tedeschi dei corsi serali, quindi a persone di varia estrazione, ventenni o sessantenni appassionati della nostra amata lingua, cominciavo sempre dalle poesie più orecchiabili, più immediate, come può essere la Pioggia nel pineto di D’Annunzio. Ebbene, io leggevo quei testi e loro, ammaliati, mi pregavano di non interrompermi pur non capendo all’inizio quasi nulla di ciò che andavo leggendo. Erano talmente presi dalla musicalità che l’interruzione sembrava loro un delitto. Mi è tornato spesso in mente ciò che Primo Levi racconta in Se questo è un uomo. È un esempio commovente della potenza, tragicamente consolatrice, della “Commedia di Dante, vero padre dell’italiano, l’opera in cui dopo secoli i dialetti dispersi riconobbero l’unità della lingua, essa stessa profondamente consolatrice”. Nel campo di sterminio di Auschwitz, ci racconta appunto Levi, un giovane alsaziano, che conosceva bene il francese e il tedesco, voleva imparare l’italiano. Levi gli recitò parte del canto di Ulisse. Il ragazzo, incantato, pregò lo scrittore di ripetere e ripetere ancora la sua recita. Levi credeva di sentire anche lui quelle parole per la prima volta “come uno squillo di tromba, come la voce di Dio: per un momento, ho dimenticato chi sono e dove sono”; gli sembrò “qualcosa di gigantesco, che io stesso ho visto ora soltanto, nell’intuizione di un attimo, forse il perché del nostro destino, del nostro essere oggi qui” […]».
«Avverto l’importanza della nostra lingua, prima di tutto quale componente essenziale di italianità e quindi come elemento fondante dell’unità della nostra Patria, ma anche e non meno quale lingua di cultura in Europa e nel mondo, veicolo della nostra civiltà. Una lingua che entra nell’animo dello straniero e che spesso se ne innamora, perché la sente capace, forse più di ogni altra, di esprimere con compiutezza, per la sua struttura e per la sua musicalità, sentimenti e stati d’animo […]».
«A differenza che per altre nazioni, l’italiano non è nato come lingua di una capitale magari imposta all’intero territorio con le armi. È nata da un libro, dalla convergenza di circa settanta dialetti e linguaggi dell’epoca nel valore incommensurabile del testo di Dante. La lingua di un poeta ha unificato la gente italiana nel crogiolo di una medesima cultura, poi di una nazione».
(Carlo Azeglio Ciampi, Non è il paese che sognavo, colloquio con Alberto Orioli, Il Saggiatore, Milano, 2010)
COMPRENSIONE
1. Qual è, secondo Ciampi, il principale indicatore dell’unità del popolo italiano?
2. Qual è l’esempio citato dall’autore per illustrare la forza della musicalità della lingua italiana?
3. Quale delle seguenti affermazioni sulla nascita dell’italiano è vera?
A La lingua italiana è stata imposta con la forza dall’esterno.
B La lingua italiana si è formata attraverso la Commedia di Dante.
C La lingua italiana è nata dall’unione di settanta nazioni.
D La lingua italiana è stata creata da D’Annunzio.
4. Il ragazzo alsaziano, ascoltando i versi di Dante recitati da Primo Levi, ha provato:
A senso di oppressione.
B gioia.
C incanto.
D malinconia.
5. Sottolinea nel testo il motivo per cui uno straniero potrebbe innamorarsi della lingua italiana.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
6. Il verbo «modernizzandosi» alla riga 2 è formato per:
A derivazione da un aggettivo.
B derivazione da un nome.
C composizione.
D alterazione di un verbo.
7. «come uno squillo di tromba e come la voce di Dio» alla riga 22 sono due:
A metafore.
B metonimie.
C similitudini.
D personificazioni.
8. L’aggettivo «incommensurabile» alla riga 34 contiene:
A un prefisso.
B un suffisso.
C sia un prefisso che un suffisso.
D nessuno dei precedenti.
9. L’aggettivo «orecchiabili» alla riga 10 contiene il suffisso -bile che esprime:
A possibilità.
B abbondanza.
10. Alla riga 35 la parola «crogiolo» è usata in senso:
A connotativo.
B denotativo.
C provenienza.
D svolgimento di una certa attività.
Dalle parole al testo
Un testo per iniziare
TESTO LIQUIDO E AUDIO-LETTURA DIDATTICA INCLUSIVA
Leggi il seguente testo narrativo e sottolinea, al suo interno, la parte che presenta le caratteristiche del testo descrittivo. Il brano che stai per leggere è tratto dal romanzo di Kent Haruf Le nostre anime di notte, e racconta della visita inaspettata di Addie Moore a un suo vicino di casa, Louis Waters. Entrambi sono anziani e vedovi e, dopo questo primo incontro, inizieranno una relazione di amicizia e di amore.
Esplora questa parola con il Tutor lessicale, pag. 42.
Kent Haruf (Pueblo, 24 febbraio 1943-Salida, 30 novembre 2014)
è stato uno scrittore statunitense. I suoi romanzi, tutti ambientati nell’immaginaria cittadina di Holt, hanno ricevuto diversi riconoscimenti.
E poi ci fu il giorno in cui Addie Moore fece una telefonata a Louis Waters. Era una sera di maggio, appena prima che facesse buio.
Vivevano a un isolato di distanza in Cedar Street, nella parte più vecchia della città, olmi e bagolari e un solo acero cresciuti sul ciglio della strada e prati verdi che si stendevano dal marciapiede fino alle case a due piani. Era stata una giornata tiepida, ma di sera aveva rinfrescato. Dopo aver camminato sotto gli alberi, la donna svoltò all’altezza della casa di Louis.
Quando Louis le aprì la porta, lei disse, Posso entrare a parlarti di una cosa?
Sedettero in salotto. Vuoi qualcosa da bere? Un tè?
No, grazie. Non so se mi fermerò abbastanza per berlo. Si guardò intorno. È graziosa la tua casa.
Diane l’ha sempre tenuta bene. Un po’ ci provo anch’io.
È ancora graziosa, disse lei. Erano anni che non ci venivo.
(adattato da Kent Haruf, Le nostre anime di notte, trad. it. Fabio Cremonesi, NN Editore, Milano, 2017)
Rifletti
1. Nel brano viene raccontato l’incontro tra due persone sole che vivono a un isolato di distanza ma che sembrano non frequentarsi da molto tempo. Tu e la tua famiglia che rapporti avete con i vostri vicini di casa? Li frequentate regolarmente o a malapena sapete chi sono? Secondo te, come dovrebbero essere i rapporti tra vicini di casa? Racconta.
2. SCRITTURA CREATIVA Pensa a un tuo vicino di casa che non conosci bene, ma che attira la tua attenzione per una caratteristica fisica, il modo di vestire o qualche abitudine particolare. Descrivilo in un testo di massimo 30 righe basandoti su quello che sai sul suo conto e immaginando tutto il resto.
Osserva la mappa dell’unità che stai per affrontare.
DALLE PAROLE AL TESTO
Il testo e le sue caratteristiche pag. 44
La classificazione dei testi pag. 55
Che cos’è il testo pag. 44
I requisiti del testo pag. 45
La coerenza pag. 46
La coesione pag. 47
Tipi di testo secondo la funzione pag. 55
Tipi di testo secondo la struttura pag. 57
Test iniziale
Sai riconoscere un testo?
1. Indica con una crocetta le frasi che non possono essere considerate dei testi, in quanto non ne possiedono i requisiti.
A Buongiorno ragazze!
B Di fronte al gatto nero che attraversò la strada, Luigi si fermò e fece gli scongiuri.
C Per tutta la mattina ha imperversato un temporale, ma adesso finalmente continua a piovere.
D Dopo un lungo viaggio attraverso paesaggi mozzafiato, tra montagne imponenti e fiumi impetuosi, raggiungemmo la nostra meta, un villaggio dove le strade.
E Biglietti, prego!
F Grande vendita promozionale, tutto al 50%.
G Vendesi appartamento 4 vani più servizi vicinanze stazione. Telefonare ore pasti 335465738.
H Nella mattinata di oggi, un incendio di grandi proporzioni hanno devastato un edificio storico nel centro della città, richiedente l’intervento immediato dei vigili del fuoco.
I È stata scoperta una frode finanziaria di ampia portata che coinvolge diverse aziende del settore bancario.
L I pittori del Cinquecento lavoravano su commissione presso le corti dei mecenati che avevano la grana da scucire.
2. Indica quali dei seguenti requisiti mancano alle frasi dell’esercizio precedente che non possono essere considerate dei testi: coerenza logica, coerenza stilistica, completezza, correttezza.
Sai riconoscere i connettivi?
3. Sottolinea i connettivi presenti nelle frasi, cioè gli elementi che servono a collegare tra loro due parole o proposizioni.
1. Ieri abbiamo rimesso in ordine la nostra casa, eppure oggi sembra sia appena passato un uragano.
2. Adesso ti saluto perché si è fatto tardi, ma domenica tornerò a trovarti.
3. È stato un viaggio faticoso, d’altra parte lo sapevamo.
4. Ora mi telefona Elena, ora mi telefona Marco, in poche parole sono sempre al telefono.
5. Oggi fa molto caldo nonostante il cielo sia coperto.
6. Paolo mi ha chiesto di accompagnarlo alla stazione in macchina.
Sai usare i connettivi?
4. Inserisci nelle seguenti frasi i connettivi opportuni, scegliendoli tra quelli elencati. perché – in particolare – quindi – appena – infatti – purché
1. Oggi è la giornata ideale per sciare, c’è il sole e la neve è fresca e compatta.
2. Eravamo tutti molto stanchi, ........................................... decidemmo di tornare a casa.
3. Vi ripeterò la spiegazione stiate attenti.
4. Ti racconterò tutto quello che è accaduto arriverai a casa.
5. Cercherò di spiegarmi meglio non ci siano fraintendimenti.
6. Mi piace andare in montagna, sugli Appennini. .../6
5. Ognuno dei connettivi dell’esercizio precedente esprime un particolare rapporto logico tra le parti di testo che collega. Quale? Scegli tra le seguenti opzioni. condizione – precisazione – scopo – conseguenza – tempo – spiegazione
Sai riconoscere i tipi di testo?
6. Leggi i seguenti testi e indica di che tipo sono, scegliendo tra le seguenti opzioni. descrittivo – narrativo – argomentativo – espositivo – regolativo
Testo 1
Le storie, quelle importanti, quelle che cambiano i destini, sono fiumi impetuosi, difficili da imbrigliare. Tu gli metti un ostacolo e loro deviano, trovano un’altra via per fluire. E a me piace che questa storia inizi così, con un urlo di dolore. L’incidente appena accaduto, però, può essere un buon esempio per inquadrare meglio Maria Cristina Palma, la protagonista di questo romanzo. (N. Ammaniti)
Testo 2
Vincent Van Gogh nacque il 30 marzo 1853 a Zundert, nei Paesi Bassi. Era figlio di un pastore protestante e durante l’infanzia patì molto il suo ruolo di sostituto del fratello, nato morto un anno esatto prima di lui, a cui pure era stato dato il nome Vincent. Il piccolo Vincent fu un bambino solitario e frequentò la scuola in modo molto irregolare, finché a quindici anni non la abbandonò definitivamente. Da adolescente sviluppò un carattere assai difficile e una personalità mutevole e instabile. Anni dopo avrebbe commentato: «La mia giovinezza è stata triste, fredda e sterile». (Storica National Geographic)
Testo 3
Nella nostra società, ancora oggi, il divergente ha meno possibilità di far sentire la propria voce: è vittima di ingiustizia discorsiva, come spiega Claudia Bianchi nel suo libro Hate speech. ll lato oscuro del linguaggio (Laterza, 2021). Ingiustizia discorsiva è parlare e non essere creduti (come spesso accade alle donne che denunciano molestie); […] ingiustizia discorsiva è non avere spazi mediatici per far sentire la propria voce; ingiustizia discorsiva è venire narrati da altri invece di potersi narrare. (V. Gheno)
Testo 4
In una caverna sotto terra viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di resti di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima. Aveva una porta perfettamente rotonda come un oblò, dipinta di verde, con un pomello d’ottone lucido proprio nel mezzo. (J.R.R. Tolkien)
Testo 5
I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro. (Art. 182 Codice della strada)
…/10
Totale /50
* Al di sotto di questo punteggio non hai raggiunto il livello base.
Tutor lessicale
Nel brano di apertura hai già incontrato la parola casa, e di casa, in senso metaforico, parla anche Francesca Giannone nel seguente testo, tratto dal romanzo La portalettere. Leggilo con attenzione e svolgi l’attività.
Roberto andò a sedersi sul tappeto, ai piedi del padre, e posò la testa sulle sue gambe. «Papà, ti devo chiedere una cosa.»
«Dimmi.»
«Cos’hai provato quando hai conosciuto mamma? Voglio dire, come hai capito che ne eri innamorato?». Carlo rifletté per qualche istante. «Credo di aver sentito… di essere a casa. Di poter mostrare il mio lato più fragile, sapendo che l’altra persona lo capisce, lo accetta, se ne prenderà cura, e non lo userà mai contro di te. Capisci cosa intendo?»
(Francesca Giannone, La portalettere, Nord, Milano, 2023)
DISCUSSIONE
OBIETTIVO ORIENTAMENTO In questo dialogo, il padre rivela al figlio di aver capito di essere innamorato della mamma perché, in compagnia di lei, si sentiva «a casa», cioè accettato per quello che era. Tu con quali persone ti senti “a casa”? Provi questa sensazione di più con i tuoi familiari o con i tuoi amici? Discutine in classe con i tuoi compagni e le tue compagne.
CONOSCI IL LESSICO
DEFINIZIONE
1. Costruzione architettonica suddivisa in varie stanze, adibita ad abitazione.
2. Edificio in cui convivono determinate categorie di persone per un periodo di tempo limitato e per un’esigenza specifica.
3. Famiglia.
4. Stirpe, dinastia.
5. Patria, il proprio paese natale.
6. Ditta, impresa, società commerciale.
ETIMOLOGIA
Dal latino casa, che indica una “capanna” o una “casa rustica”.
A casa del diavolo, a casa mia, casa e bottega, casa e chiesa, casa e lavoro, da casa, della casa, di casa, fatto in casa, in casa, sotto casa, vicino/a di casa. COSTRUZIONI
Casa Bianca, cantoniera, circondariale, colonica, dello studente, di cura, di ringhiera, di riposo, editrice, famiglia, madre, mobile, parrocchiale, popolare. COLLOCAZIONI - AGGETTIVI
CASA
SINONIMI
Abitazione, alloggio, casamento, caseggiato, condominio, domicilio, edificio, fabbricato, palazzina, palazzo, dimora, residenza; comunità, famiglia, focolare domestico, dinastia, nido, patria, paese natale, stirpe; azienda, compagnia, ditta, impresa, società.
COLLOCAZIONI - VERBI
Aprire casa, cacciare di casa, cambiare casa, chiudere casa, chiudersi in casa, fare come a casa propria, fare gli onori di casa, mettere su casa, portare a casa, portare a casa la pelle, sentirsi a casa propria, stare di casa.
RIFLETTI SUL LESSICO
1. Indica con un numero da 1 a 6, ricavandolo dalla mappa della pagina precedente, in quale accezione è usata la parola casa in ciascuna delle seguenti frasi.
1. Ho inviato il mio romanzo a diverse case editrici, ma purtroppo nessuna l’ha preso in considerazione. ( )
2. Dopo l’incidente, mio padre è stato ricoverato in una casa di cura per un percorso riabilitativo. ( )
3. La casa dei Medici ha avuto un’influenza enorme sulla storia di Firenze e della Toscana. ( )
4. Nel Bosco Verticale di Milano ci sono delle case di lusso. ( )
5. Dopo tanti anni all’estero, tornare a casa mi ha riempito di emozione. ( )
6. Non siamo parenti, ma da loro sono sempre stata accolta come a casa. ( )
2. Spiega il significato delle espressioni «a casa del diavolo» e «fare gli onori di casa».
A casa del diavolo:
Fare gli onori di casa:
3. Rifletti sull’espressione «casa circondariale», che indica il carcere, cioè il luogo in cui vengono detenuti gli imputati in attesa di processo o le persone condannate alla reclusione. Questa espressione è un eufemismo: in che modo attenua il significato della parola carcere?
USA IL LESSICO
4. Nelle seguenti frasi sostituisci il termine casa con uno dei suoi sinonimi, scegliendolo in modo opportuno in base al contesto.
1. Non abito dai miei da settembre, quando ho cambiato casa ( ).
2. Anche se mi sono trasferito da dieci anni, ho sempre un po’ nostalgia di casa ( ).
3. Il mio contratto di affitto sta per scadere, quindi devo cercare una nuova casa (.................................).
4. Farò uno stage in una casa ( ) di moda milanese.
5. Il legame tra i discendenti di casa ( ) Savoia e il castello di Moncalieri è intenso.
5. Inserisci in ogni frase un’espressione contenente il termine casa, scegliendola tra le seguenti. casa e lavoro – aprire casa – come a casa tua – della casa – mettere su casa
1. Mettiti comodo e fai
2. Vi consiglio di provare la specialità .
3. Mia madre è tutta , non si svaga mai.
4. La famiglia Rossi è molto ospitale: per loro non è mai un problema agli ospiti.
5. Mio fratello si sposa a settembre, per lui è venuto il momento di .
6. SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA
OBIETTIVO ORIENTAMENTO Se pensi alla parola casa, che cosa ti viene in mente? Prova a descrivere il posto in cui ti senti a casa, utilizzando tutti e cinque i sensi, in un testo di massimo 20 righe.
1 IL TESTO E LE SUE CARATTERISTICHE
IL TESTO
deve avere sette requisiti
intenzionalità
un insieme di parole di senso compiuto dotato di funzione comunicativa
1. Che cos’è il testo
informatività
completezza correttezza coerenza
adeguatezza
tramite legami di tipo grammaticale
tramite legami di tipo lessicale
stilistica connettivi logico-tematica
Si definisce testo un qualunque insieme di parole dotato di senso compiuto che svolge una funzione comunicativa. è coesione
concordanza morfologica
ripetizione di parole
semantica pronomi sostituzione di parole
Le parole sono unità fondamentali della lingua e senza di esse non saremmo in grado né di pensare né di esprimerci. Tuttavia, le parole di per sé non sono sufficienti a comunicare: a questo scopo, devono essere organizzate in testi.
Un testo è quindi un messaggio che viene prodotto in una determinata situazione comunicativa e che soddisfa le intenzioni dell’emittente (la persona che produce il testo) e le aspettative del destinatario (la persona a cui il testo è indirizzato).
Qualsiasi espressione linguistica, utilizzata in una situazione comunicativa appropriata, può essere un testo. Un testo, infatti, può essere costituito da più frasi, ma anche da una frase sola o perfino da una singola parola. Per esempio, una formula di saluto come «Buongiorno!», pronunciata da una persona che entra la mattina in ufficio, è un testo, perché comunica tutto ciò che l’emittente vuole dire e i destinatari si aspettano di ascoltare in quel contesto; allo stesso modo, la scritta «Lavanderia» sull’insegna di un negozio è un testo, perché esprime tutto ciò che la proprietà del negozio vuole comunicare e che ai passanti interessa sapere, cioè che in quel locale si effettua quel particolare tipo di servizio.
1 DIDATTICA INCLUSIVA Riordina i seguenti gruppi di parole per formare un testo. Inserisci anche i segni di punteggiatura necessari.
causando conseguenze irreparabili per l’uomo – e minaccia la salute umana – L’inquinamento – La distruzione delle risorse naturali – compromette l’equilibrio della flora e della fauna – provoca gravi effetti all’ecosistema
2. I requisiti del testo
Perché un testo sia tale, deve possedere i seguenti requisiti:
• intenzionalità: l’emittente deve produrre il testo per un determinato scopo comunicativo (spiegare, descrivere, convincere, salutare, divertire…);
• informatività: il testo deve trasmettere un contenuto adeguato alle aspettative del destinatario;
• completezza: il testo deve avere senso compiuto;
• correttezza: il testo deve essere corretto sotto l’aspetto grammaticale;
• adeguatezza: il testo deve essere adatto al destinatario, allo scopo comunicativo e alla situazione in cui viene formulato;
• coerenza: le varie parti del testo (parole, frasi, capoversi…) devono essere legate tra loro da opportuni rapporti logici e di significato;
• coesione: le varie parti del testo devono essere legate tra loro da opportuni rapporti grammaticali e lessicali.
I requisiti di coerenza e di coesione si differenziano dagli altri perché riguardano il modo in cui un testo deve essere organizzato. Per questo è opportuno esaminarli più da vicino.
2 DIDATTICA INCLUSIVA Indica quale delle seguenti frasi non possiede tutti i requisiti per poter essere considerata un testo e scrivi qual è il requisito mancante.
Un insegnante al dirigente scolastico:
A Buongiorno preside, dammi tre giorni di ferie. ( )
B Buongiorno preside, sono venuto a chiederle tre giorni di ferie. ( )
3. La coerenza
La coerenza del testo si manifesta sotto tre aspetti: logico-tematico, semantico e stilistico.
La coerenza logico-tematica si realizza quando:
• il testo ha un tema centrale che rappresenta il filo conduttore intorno al quale si organizzano tutti i contenuti;
• i contenuti sono collegati logicamente tra loro, si arricchiscono o modificano a vicenda ma non si contraddicono.
La coerenza semantica si realizza quando:
• nel testo ricorrono parole ed espressioni riconducibili al campo semantico (cioè all’area di significato) del tema centrale;
• le parole sono accostate in modo che ci sia accordo tra i loro significati. Per esempio, una frase come I genitori devono coltivare i figli non è coerente dal punto di vista semantico, perché il verbo coltivare è usato impropriamente in riferimento ai figli, mentre andrebbe sostituito con allevare, educare
La coerenza stilistica si realizza quando il testo è uniforme a livello di lessico e registro comunicativo. Ciò significa che il tipo di lessico (comune, specialistico, letterario…) e di registro (formale, medio o colloquiale) deve mantenersi costante all’interno di tutto il testo, in linea con le intenzioni comunicative dell’emittente.
Analizziamo un testo coerente sotto questi tre aspetti.
La qualità dell’aria in Europa continua a migliorare, ma i livelli di inquinamento sono ancora pericolosi in molte aree
La qualità dell’aria è notevolmente migliorata in Europa negli ultimi decenni, ma l’aria inquinata è ancora il principale pericolo per la salute ambientale in Europa e nel mondo.
Secondo l’analisi dei dati sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) per il 2022 e il 2023, pubblicata oggi, la qualità dell’aria in Europa continua a migliorare, ma in molte aree, soprattutto nelle città, l’inquinamento rimane al di sopra dei livelli di sicurezza raccomandati. […]
Nel 2022, soltanto il 2% delle stazioni di monitoraggio europee ha registrato concentrazioni di particolato fine superiori al valore limite annuale dell’UE. Tuttavia, quasi tutti gli europei (96%) che vivono nelle città sono esposti a concentrazioni di particolato fine (PM2,5) che sono al di sopra del livello di riferimento dell’OMS. Il particolato fine è l’inquinante atmosferico che causa i maggiori impatti negativi sulla salute in tutta Europa. Queste particelle provengono principalmente dai combustibili solidi utilizzati per il riscaldamento domestico, le attività industriali e il trasporto stradale. […] Il piano d’azione per l’inquinamento zero del Green Deal europeo stabilisce l’obiettivo per il 2030 di ridurre di almeno il 55% i decessi prematuri causati dal particolato fine rispetto ai livelli del 2005 e l’obiettivo a lungo termine di non avere impatti significativi sulla salute entro il 2050.
(www.eea.europa.eu)
Coordinamento editoriale: Alessandro Vigiani
Redazione e impaginazione: Studio redazionale Maddali e Bruni, Firenze (impaginazione: Emanuela Magrini, redazione: Daniela Caramelli).
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Illustrazioni: Daniele Pasquetti
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