Invalsi a 360 - Italiano 4

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ITALIANO

SCUOLA PRIMARIA

• VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

• Prove guidate e graduate su livelli

Con prova COMPUTER BASED

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Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.

Coordinamento e redazione: Corrado Cartuccia

Grafica e copertina: Mauda Cantarini

Illustrazioni: Stefania Binello

Referenze fotografiche: Archivio Raffaello

Per la versione computer based:

Coordinamento: Paolo Giuliani

Realizzazione: Lightbox

Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it - info@grupporaffaello.it

Ristampa: 5 4 3 2 1 2028 2027 2026 2025 2024 © 2024

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.

4 SCUOLA PRIMARIA

Il libro comprende 3 prove di Italiano, ciascuna delle quali è formata da quesiti che simulano le Prove Nazionali INVALSI.

Queste prove ti serviranno per rispondere a domande di vario tipo e a dimostrare così ciò che hai imparato a scuola.

Ciascuna prova è formata da un numero variabile di quesiti. Di volta in volta ti verranno fornite le informazioni di cui avrai bisogno per comprendere la domanda e per capire come fare a rispondere.

Nella prima prova saranno presenti consigli e suggerimenti per lo svolgimento corretto dei quesiti.

Alla fine di ciascuna prova, una tabella di autovalutazione ti consentirà di riflettere sugli errori commessi.

Il percorso prevede:

• una prova facilitata ;

• una prova di livello intermedio ;

• una prova di livello alto

PROVA TIPOLOGIA QUESITI

CAPIRE LE PAROLE

CAPIRE IL TESTO

RIFLESSIONE SULLA LINGUA

LIVELLO DI DIFFICOLTÀ

1 TIPO A, B, C Facile

2 TIPO A, B, C Intermedio

3 TIPO A, B, C Alto

ISTRUZIONI

Le Prove di Italiano contenute in questo libro sono numerate da 1 a 3.

Le domande e le risposte sono di diverso tipo. Di seguito puoi osservare tre esempi.

• Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta.

Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D.

Devi mettere una crocetta (X) nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta.

ESEMPIO 1

Quale stagione dell’anno viene subito dopo la primavera?

A. Giugno.

B. Estate.

C. Inverno.

D. Autunno.

• Le domande possono essere “aperte”, come quella dell’esempio che segue.

ESEMPIO 2

In quale mese dell’anno comincia l’estate?

Risposta:

giugno

• Ti verrà chiesto di completare una tabella, indicando se le affermazioni sono Vere o False.

ESEMPIO 3

a Febbraio è il secondo mese dell’anno.

b Novembre è l’ultimo mese dell’anno.

ZIO PODGER

Mai visto un quarantotto come quello che succedeva per casa quando lo zio Podger metteva mano a un mestiere. Il corniciaio rimandava a casa un quadro e il quadro rimaneva nella sala da pranzo, appoggiato alla parete, in attesa di essere appeso; e la zia Podger continuava a chiedere che cosa bisognava fare; e lo zio Podger diceva:

– Non te ne incaricare, ci penso io. E voialtri, che nessuno si preoccupi, faccio tutto da me.

Si toglieva la giacca e cominciava col mandar la domestica a comprare sei soldi di chiodi e quando quella era già uscita la faceva rincorrere da uno di noi ragazzini per dirle di che lunghezza dovevano essere; e così, a poco a poco, metteva in moto tutta la famiglia.

– Tu, Will, vai a prendermi il martello – gridava – e tu, Tom, portami la riga; mi occorrerà la scala a pioli e sarà meglio che mi portiate anche una seggiola della cucina.

Tu, Jim, fai un salto dal signor Goggles e digli: Papà le manda i suoi saluti e spera che la sua gamba vada meglio e la prega di imprestargli la livella. E tu, Maria, non te ne andare, mi occorrerà qualcuno che mi tenga il lume.

La domestica tornava e lui la rispediva fuori a comperare un po’ di cordicella per il quadro; e poi richiamava Tom:

– Ma dove si è cacciato Tom? Vieni qui, ho bisogno di te per farmi porgere il quadro.

Afferrava il quadro e se lo lasciava scappare di mano. Il quadro usciva dalla cornice e lui, nel tentativo di non far rompere il vetro, si tagliava e si metteva a correre per la stanza in cerca del fazzoletto.

Il fazzoletto non riusciva a trovarlo perché stava nella tasca della giacca e tutti quanti dovevamo smettere di cercare gli arnesi per correre alla scoperta della giacca, mentre lui ci saltabeccava dietro.

– Ma è mai possibile che in tutta la casa non ci sia uno che sappia dov’è la mia giacca? Mai visto in vita mia un’accozzaglia di scemi come voi, parola d’onore, mai vista in vita mia. Siete in sei! E in sei non siete capaci di trovare una giacca che mi sono tolto non più tardi di cinque minuti fa! Bene... per tutti...

Poi si alzava e scopriva che stava seduto sulla giacca. E allora gridava: – Potete smettere di cercare; me la sono trovata da me. Chiedere a voialtri di trovare una cosa è come chiederlo al gatto.

Poi, dopo che ci era voluta mezz’ora per fasciarsi il dito, dopo aver comperato un altro vetro, dopo aver portato gli utensili, la scala, la sedia e la candela, ricominciava il lavoro pretendendo che tutta la famiglia gli rimanesse intorno in semicerchio pronta ai suoi ordini. Due dovevano reggere la scala, un terzo doveva aiutarlo a salire e sostenerlo lassù, un quarto gli doveva porgere il chiodo, un quinto il martello; lui tentava di puntare il chiodo alla parete e lo lasciava cadere. – Corpo... – diceva allora, come offeso – il chiodo è scappato!

E tutti noi dovevamo metterci in ginocchio alla pesca del chiodo mentre lui restava in piedi sulla sedia brontolando e chiedendo se per caso non avessimo l’intenzione di farlo rimanere là per tutta la serata.

Finalmente qualcuno trovava il chiodo, ma nel frattempo lui non sapeva più dove era il martello.

– Dov’è il martello? Ma che ne ho fatto di questo benedetto martello? Santo Cielo! Possibile che tutti e sei ve ne stiate lì come allocchi e non sappiate che ne ho fatto del martello?

Gli trovavamo il martello, ma lui non trovava più il segno che aveva fatto sulla parete dove avrebbe dovuto puntare il chiodo e ciascuno di noi saliva a turno sulla sedia dietro di lui per cercare di scoprirlo...

da Jerome K. Jerome, Tre uomini in barca, Mursia

I quesiti che seguono si riferiscono al racconto che hai appena letto. Rispondi o completa tutti i quesiti, rileggendo il racconto se necessario.

A1. Che cosa significa l’espressione “un quarantotto” (riga 1)?

A. Il risultato di sei per otto.

B. Una grande confusione.

C. Un affollamento di parenti e amici.

D. Il risultato di quaranta più otto.

Leggi, rifletti e completa.

Rileggi le righe 1 e 2 del testo.

In casa Podger succedeva “un quarantotto” quando lo zio – discuteva con i nipoti. SÌ NO – eseguiva un lavoro. SÌ NO

Rileggi il testo dalla riga 2 alla riga 7. Il quadro portato dal corniciaio – doveva essere regalato. SÌ NO – andava appeso a una parete. SÌ NO

Zio Podger pretendeva – di essere aiutato. SÌ NO – di non essere aiutato. SÌ NO

A2. Dove potresti usare una “scala a pioli”(riga 13)?

A. In un museo, per salire da un piano all’altro.

B. In una casa, per scendere in cantina.

C. In una torre, per salire alla terrazza panoramica.

D. In un giardino, per salire su un albero.

Leggi, rifletti e completa.

La scala della cantina ha – i gradini.

SÌ NO – i pioli.

SÌ NO – né i gradini né i pioli. SÌ NO

Per salire da un piano a un altro di un museo... – mi arrampico lungo la scala.

SÌ NO – salgo una scala. SÌ NO – scivolo lungo una scala. SÌ NO

I pioli sono – sostegni di legno o di metallo. SÌ NO – tappeti mobili.

SÌ NO

SÌ NO – gradini.

A3. Perché lo zio Podger e i suoi aiutanti non trovavano il fazzoletto (righe 25-27)?

A. Non si trovava la giacca.

B. Nessuno cercava la giacca.

C. Il fazzoletto non era nella tasca della giacca.

D. La giacca era stata portata in lavanderia.

Leggi, rifletti e completa.

Rileggi il testo dalla riga 25.

Gli aiutanti di zio Podger

– si mettevano alla ricerca del fazzoletto. SÌ NO

– si mettevano alla ricerca della giacca. SÌ NO – continuavano a cercare gli attrezzi. SÌ NO

Rileggi le righe dalla 28 alla 31 del testo.

Lo zio – seguiva gli spostamenti dei suoi aiutanti. SÌ NO – era l’unico a cercare il fazzoletto. SÌ NO

– si arrabbiava con sé stesso. SÌ NO

Rileggi il testo alla riga 32.

Si scoprì infine che

– lo zio era seduto sulla giacca. SÌ NO

– il fazzoletto non era nella tasca della giacca. SÌ NO

– lo zio aveva dimenticato la giacca fuori casa. SÌ NO

A4. Che funzione ha la virgola ripetuta nella frase “Poi, dopo che ci era voluto mezz’ora per fasciarsi il dito, dopo aver comperato un altro vetro, dopo aver portato gli utensili, la scala, la sedia e la candela, ricominciava il lavoro...” (righe 35-38)?

A. Spiegare come Zio Podger aveva trovato la giacca.

B. Elencare le caratteristiche fisiche e del carattere di zio Podger.

C. Elencare una sequenza di azioni compiute dallo zio Podger.

D. Introdurre un elenco di azioni compiute dai diversi personaggi.

Leggi, rifletti e completa.

La virgola indica una pausa breve. lunga. brevissima.

Si usa per separare le parole di un elenco. separare i periodi. introdurre i termini di un elenco.

Sei riuscito a individuare le azioni (i verbi) presenti nel testo. SÌ NO

Se sì, quanti sono?

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SCUOLA PRIMARIA

Un percorso graduale, per accompagnare la classe verso la prova INVALSI ufficiale. In OMAGGIO, con griglie di valutazione e tutte le soluzioni.

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