Io imparo facile - Amico faro - Letture 3

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FACILE io IMPARO

Percorsi facilitati e semplificati

AMICO FARO

LETTURE 3

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INTRODUZIONE

IO IMPARO FACILE è rivolto agli alunni e alle alunne della Scuola Primaria che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES).

Con questa espressione ci riferiamo a quanto è già stato descritto dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, in cui si fa riferimento a tre grandi sottocategorie ascrivibili ai BES: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.

Tra i disturbi evolutivi specifici ricordiamo i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività oltre ad alcune forme di funzionamento cognitivo limite in cui non risultano soddisfatti i criteri previsti dalle leggi 104 o 170. Anche alcune forme lievi di disturbo dello spettro autistico, purché senza disabilità intellettiva, possono rientrare tra i BES. Pertanto ci è sembrato doveroso fornire all’insegnante quante più risorse possibili per rispondere in modo appropriato alle molteplici esigenze della categoria dei BES, che richiede diversi livelli di adattamento del materiale didattico. Il materiale si compone di schede operative specifiche in grado di avviare il bambino o la bambina, in modo graduale, all’analisi e alla comprensione del testo, mantenendo i contenuti affini a quelli del volume utilizzato dal resto della classe.

Il libro di testo è un importante strumento di inclusione, quindi IO IMPARO FACILE è fondamentale perché permette all’alunno o alunna, che necessita di un aiuto in più nell’apprendimento degli argomenti trattati, di seguire lo stesso percorso della classe, anche se facilitato e semplificato.

I processi principali di adattamento sono infatti la facilitazione e la semplificazione. Facilitare un

testo significa infatti favorire la comprensione dei contenuti e occorre quindi scomporre i brani e riorganizzarli in una forma che preveda l’utilizzo di paragrafi, immagini, schemi.

La revisione semplificata dei testi è stata mirata alla riduzione dei livelli di complessità di tipo lessicale e morfosintattico e all’utilizzo di parole ad alta frequenza d’uso facilmente intuibili. Sono state trasformate perciò le parole e le strutture linguistiche più complesse in forme semplici e dirette. Inquadrando il più possibile termini che possono presentare comunque difficoltà di comprensione all’alunno o all’alunna BES, si è ricorso a box lessicali a lato del testo in modo da poter supportare le parole con immagini esplicative o esempi concreti riferiti alla quotidianità e calibrati in base alle difficoltà.

Sono state selezionate le informazioni e riordinate in senso lineare con paragrafi scanditi, evitando anticipazioni, salti all’indietro e incisi. Tali accorgimenti hanno permesso la realizzazione di materiale pronto per essere utilizzato dall’insegnante, che può così intervenire nei confronti di individui con difficoltà di apprendimento, stranieri o con difficoltà cognitive di tipo lieve, consentendo loro di accedere al volume utilizzato in classe senza troppe difficoltà.

Alex ha una corporatura normale: è un bambino nella media.

A scuola Alex è presente, ma allo stesso tempo è in un altro posto, cioè il suo corpo è seduto sulla sedia, ma la sua testa sembra volare. Alex è educato e gentile.

A ginnastica Alex confonde il piede destro con il piede sinistro. Ad Alex piace poco educazione fisica, comunque Alex è abbastanza bravo: è uno nella media.

I suoi compagni fanno veri e propri balletti con la palla in mezzo ai piedi. Quando la palla arriva ad Alex, Alex prova a tirare: dà una forte pedata al pallone e il pallone finisce dritto dritto... in testa al dirigente scolastico!

A casa succede la stessa cosa. Quando Alex vuole aiutare a sparecchiare, rompe la bottiglia di succo di mela o rovescia la zuccheriera. Alex si dimentica di chiudere l’acqua della vasca da bagno, ma per fortuna si accorge prima che l’acqua allaga l’appartamento del piano di sotto.

Anche quando combina pasticci, Alex è nella media.

Alla fine essere un tipo nella media è una cosa normale: tante persone sono tipi nella media. I tipi nella media servono. Sono il sale della terra! Viva i tipi nella media!

Susie Morgenstern, Un tipo nella media, Superbaba

1. SEGNA CON UNA X LA RISPOSTA GIUSTA.

Chi è il protagonista del racconto?

Alex, un bambino esagerato.

Alex, un bambino nella media.

Alex, un bambino molto strano.

Che cosa fa Alex?

Gioca molto bene a calcio.

Sbaglia sempre a scuola e a casa.

A ginnastica e a casa combina pasticci nella media.

Alex è maleducato ed egoista.

Educazione fisica è la materia preferita di Alex.

Alex a casa aiuta a sparecchiare.

Alex chiude sempre l’acqua della vasca.

Per fortuna Alex si accorge in tempo di chiudere l’acqua.

3. COLLEGA LA FRASE EVIDENZIATA NEL TESTO AL SIGNIFICATO GIUSTO.

Anche quando combina pasticci, Alex è nella media

Alex combina pasticci molto gravi.

AMICO FARO - LETTURE 3, PAG. 29

Alex combina pasticci poco gravi. 3

2. SEGNA CON UNA X SE LE AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).
V F

ODIO I MIEI CAPELLI!

Odio i miei capelli. I miei capelli sono tutti diversi: un ciuffo è marrone e un altro è nero.

Da una parte sono ricci e dall’altra parte sono lisci.

I mie capelli sembrano un cespuglio sulla testa. Ho deciso di tagliare i miei capelli così saranno come piacciono a me.

Ho preso le forbici nel cassetto della cucina e un paio di occhialetti da piscina per proteggere gli occhi se le forbici scivolano via.

Ho visto che ero brava a tagliare i capelli, così ho cominciato a sforbiciare più in fretta. Dopo un po’ centinaia di ricci ricoprivano il pavimento della mia camera come in autunno le foglie cadono sull’erba.

Ho fatto anche la frangetta. È venuta un po’ sbilenca, ma se camminavo con la testa piegata di lato sembrava dritta.

Volevo mostrare in giro la mia nuova acconciatura.

Tutti i miei amici erano a casa di Imelda e giocavano nel giardino dietro casa. Sono strisciata sotto i cespugli e sono saltata fuori all’improvviso davanti a loro e ho gridato: – Eccomi qua! Come sto?

Tutti sono rimasti in silenzio. Forse per qualche secondo non hanno neppure capito chi ero.

Eoin Colfer, Da Mary taglio e piega, Sinnos

1. COLLEGA IN MODO GIUSTO.

PROTAGONISTA

PERSONAGGI SECONDARI

2. IL TESTO È DIVISO IN:

La bambina che odia i sui capelli

Gli amici della bambina

INIZIO - SVOLGIMENTO - CONCLUSIONE.

COLORA LE TRE PARTI CON I COLORI CORRISPONDENTI.

3. COLLEGA I FATTI ALLA PARTE DI TESTO CORRISPONDENTE.

Gli amici restano in silenzio e non riconoscono la bambina.

La bambina decide di tagliare i suoi capelli perché sembrano un cespuglio in testa.

La bambina striscia sotto i cespugli e salta fuori davanti agli amici con la sua nuova acconciatura.

INIZIO SVOLGIMENTO CONCLUSIONE

La bambina sforbicia in fretta e centinaia di capelli ricoprono il pavimento.

FACCIAMO UNA BANDA

Quel pomeriggio esco di casa di nascosto e vado a casa di Tullia. Tullia è a casa e si annoia.

– Formiamo una banda! – annuncio a Tullia.

Per formare una banda serve un esperto, qualcuno bravo a vivere avventure.

Tullia ha un compagno di classe un po’ selvaggio: Mazi.

Mazi abita con suo padre in una vecchia casa, ha un grande orto e alcuni animali.

banda: gruppo di ragazzi e ragazze che cercano avventure.

Io e Tullia andiamo a casa di Mazi, ma c’è solo un gatto.

Stiamo per andare via quando un cappellino rosso cade tra i nostri piedi.

– Che ci fate qui?

Tullia e io facciamo un balzo. Mazi è appeso a testa in giù sull’albero.

– Mazi, che ci fai lassù… Ti ammazzerai! – Tullia grida. Mazi scende dall’albero, io mi avvicino a lui e dico:

– Sono Isabella. Io e Tullia stiamo formando una banda.

– Che cosa volete da me? – Mazi chiede.

– Ci consigli qualche missione interessante da compiere?

– Solo se anche io farò parte della banda – Mazi propone.

Guardo Tullia e rispondo:

– D’accordo, anche tu sarai nella banda.

L’appuntamento è per il giorno dopo, al fosso dietro la scuola.

Tullia e io ci incamminiamo verso casa, ancora incredule che sia stato così facile.

Silvia Vecchini, Isabella & Co. Il mistero dei pesci mutanti, Mondadori

incredule: persone che non credono, hanno dei dubbi.

1. COLLEGA IN MODO GIUSTO.

Casa di Tullia e orto di Mazi. PERSONAGGI

LUOGHI TEMPO Un pomeriggio.

Due bambine e un bambino.

2. SCRIVI I NOMI PROPRI DI CIASCUN PERSONAGGIO.

3. IL TESTO È DIVISO IN INIZIO, SVOLGIMENTO E CONCLUSIONE.

COLORA LA PARTE DEL TESTO IN CUI AVVENGONO I FATTI ELENCATI.

- Isabella va a casa di Tullia.

- Le bambine decidono di formare una banda.

- Le bambine chiedono consigli a Mazi per missioni interessanti.

- Mazi entra a far parte della banda.

INIZIO SVOLGIMENTO CONCLUSIONE

INIZIO SVOLGIMENTO CONCLUSIONE

INIZIO SVOLGIMENTO CONCLUSIONE INIZIO SVOLGIMENTO CONCLUSIONE

4. INVENTA UN NOME PER LA BANDA DI ISABELLA, TULLIA E MAZI.

IL SOLDINO

Natasha desidera così tanto quel soldino per comprare un nuovo quaderno bianco o qualche matita pastello. A Natasha piace disegnare.

In quel momento la mamma di Natasha grattugia le patate e i tre fratelli, Aleks, Ivan e Stas, sono seduti insieme a Natasha alla stessa tavola e sognano che cosa possono comprare con quel soldino.

Natasha pensa che Aleks comprerà un paio di biglie, Ivan una bustina di palloncini colorati, Stas un flauto perché Stas è nato musicista. Sa suonare ogni cosa.

Il soldino è sul tavolo.

La mamma mette il soldino nella zuppiera e mescola insieme l’impasto di patate, uova e pane e il soldino. Natasha sente un tuffo al cuore.

La mamma preparerà le piccole frittelle e darà le frittelle in parti uguali. La frittella con il soldino a chi toccherà?

Natasha guarda Stas. Stas guarda Natasha. D’ora in poi ogni volta che Stas troverà il soldino, lo dividerà con Natasha e ogni volta che Natasha troverà il soldino, lo dividerà con Stas. Questa è la promessa. Natasha e Stas si capiscono senza parlare.

Emanuela Nava, Bambini del mondo, Einaudi Ragazzi

biglie: palline di vetro o di plastica usate per giocare.

1. COLLEGA IN MODO GIUSTO.

PROTAGONISTA

PERSONAGGI SECONDARI

LUOGO

La cucina

Natasha

La mamma, Stas, Aleks, Ivan

2. SCRIVI ACCANTO A OGNI OGGETTO IL NOME DEL PERSONAGGIO

CHE LO DESIDERA.

……………………………………… le biglie ……………………………………… un flauto

……………………………………… un quaderno bianco e qualche matita pastello

una bustina di palloncini colorati

3. SEGNA CON UNA X SE LE AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).

A Natasha piace suonare.

A Stas piace disegnare.

La mamma prepara frittelle di patate.

Dentro una sola frittella di patate ci sarà il soldino.

Natasha e Stas litigano per avere il soldino.

Natasha e Stas divideranno fra loro il soldino.

4. SEGNA CON UNA X IL COMPLETAMENTO GIUSTO.

Sente un tuffo al cuore significa:

prova una forte emozione. prova una grande paura.

ha tanta fame.

SCUOLA DI MOSTRI

Oggi è il mio primo giorno di scuola. Nessuno dei miei amici è in questa scuola e… ho un po’ paura.

La campanella suona e io entro titubante.

Un orco gigantesco sbuca da dietro il portone con lo sguardo truce e ruggisce.

– Non benvenuto a te! Quella è la tua classe. L’orco indica una porta gialla. Io entro subito.

Lupi mannari, streghe e draghetti si rincorrono tra i banchi. Ma che scuola è questa?

Un lupo dal folto pelo mi balza addosso e azzanna una cinghia del mio zaino: – Mmm! Ottima scelta!

Un drago mi tocca con la sua grossa zampa. – Ciao, vuoi sederti in banco con me? Io sono Raf... Ecciù! – Il drago starnutisce e un’onda viscida bagna la mia faccia. È disgustoso.

Una piccola strega dai capelli rossi entra con una bacchetta. Il lupo chiede alla strega: – Posso provare la bacchetta?

La strega grida: – No, Fosco!

Un fumo nero esce dalle orecchie della strega.

Per fortuna arriva la maestra!

Mi salverà da questa banda di mostri puzzolenti.

Sabrina Guidoreni, Scuola di mostri, Mondadori

cinghia

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Coordinamento redazionale: Emilia Agostini

Redazione: Francesca Bolognini

Grafica e impaginazione: Mauda Cantarini

Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, archivio Raffaello

Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

I testi d’autore sono stati ridotti e/o adattati per esigenze didattiche. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

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