Aperti al dialogo - IRC Quaderno delle competenze - ESTRATTO by Gruppo Editoriale Raffaello

IRC Quaderno delle competenze

IRC Quaderno delle competenze Compiti di realtà Fonti del cristianesimo

IRC Quaderno delle competenze

Nulla osta Conferenza Episcopale Italiana Roma, 9 dicembre 2014, Prot. 717/2014 ✠ Angelo Card. Bagnasco, Presidente Imprimatur Senigallia, 17 dicembre 2014, Prot. 117/14/V ✠ Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo di Senigallia

Redazione: Emanuele Palazzi, Raffaella Santoni, Carla Soldat Consulenza didattica: Maria Angela Mazzantini Ideazione compiti di realtà: Carmela Mundo Stesura compiti di realtà: Emanuela Caruso Stesura fonti del cristianesimo: Patrizia Ferretti, Carmela Mundo Progetto grafico: Giorgio Lucarini, Barbara Bonci Impaginazione: Giorgio Lucarini Illustrazioni: Cinzia Battistel Copertina: Giorgio Lucarini Referenze fotografiche: Fotolia, 123RF, Thinkstock, Raffaello Libri Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Ufficio multimediale: Enrico Campodonico, Paolo Giuliani, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe.

È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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SISTEMA DI GESTIONE CERTIFICAT O

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Indice Compiti di realtà Compito di realtà 1 - Una drammatizzazione sul tema del bullismo Compito di realtà 2 - Progettare un luogo di culto

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Compito di realtà 3 - Difendere il patrimonio popolare e religioso

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Compito di realtà 7 - Conoscere e accettare gli altri Compito di realtà 9 - Impegnarsi nel volontariato

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Compito di realtà 10 - Il silenzio per comunicare ed esprimersi

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Compito di realtà 11 - Le regole per andare d’accordo Compito di realtà 12 - Esprimere la bellezza

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Compito di realtà 6 - Scoprire le vie dei pellegrini Compito di realtà 8 - I giovani e l’ideale cristiano

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Compito di realtà 4 - Il vademecum dell’accoglienza Compito di realtà 5 - Anche Gesù è su Facebook!

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Compito di realtà 13 - La storia della salvezza in 2 minuti

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Compito di realtà 14 - I sacramenti spiegati ai bambini Compito di realtà 15 - Giochiamo alla nascita di Gesù

Fonti del cristianesimo Introduzione - Le fonti

PARTE 1 – Dentro la Bibbia

Pentateuco

Libri storici

Antico Testamento

Libri poetici e sapienziali Libri profetici

Nuovo Testamento Vangeli

Atti degli Apostoli

Lettere di Paolo Apocalisse

Testimonianze extrabibliche

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Indice PARTE 2 – I documenti della Tradizione

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Concili ecumenici dell’antichità Padri della Chiesa

La testimonianza come fonte: gli ordini religiosi

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PARTE 3 – Il magistero della Chiesa Il magistero ordinario

Il magistero straordinario Il magistero recente

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Papa Giovanni Paolo I

Papa Giovanni Paolo II

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Papa Benedetto XVI Papa Francesco

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Griglie di valutazione per i compiti di realtà

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i t i p m o C ealtà r i d

COMPITO DI REALTÀ 1

Una drammatizzazione sul tema del bullismo Questo compito di realtà è finalizzato a capire e sperimentare un problema sempre più diffuso tra i giovani: il bullismo. Seguendo le fasi del laboratorio sarete guidati nella realizzazione di una piccola drammatizzazione con la quale dovrete ricostruire una situazione reale. Sarà l’occasione per riflettere sul problema e tentare di proporre delle soluzioni.

Competenze

L’alunno coglie le implicazioni etiche della fede • zia cristiana [...]. Inia confr

ontarsi con la complessità dell’esistenza e impa ra a dare valore ai propri comportamenti, per relazionar si in maniera armoniosa con se stesso e con gli altri, con il mond o che lo circonda.

FASE 1

Materiali: Arredo scolastico o

altro materiale in base a quanto richiesto dalla rappresentazione. Tempi: 3 ore.

Introduzione Prima di iniziare vi proponiamo alcuni brani per affrontare l’argomento di questo compito di realtà: il bullismo. Leggeteli con attenzione e riflettete insieme aiutandovi con le domande poste in fondo.

Accade che la scuola, specialmente durante la ricreazione e il cambio dell’ora, diventi un tormento; il tragitto fino a casa un motivo d’angoscia; una passeggiata pomeridiana dura quanto una punizione ingiusta. Pochissimi lo confesseranno perché, in fondo, non è facile ammettere a se stessi e agli altri di aver riscosso botte e insulti invece che simpatia e approvazione. Ma come si può superare un problema se non se ne parla o se si fa finta di poterlo rimuovere? Il fenomeno, etichettato come bullismo, è più diffuso di quanto si pensi perché, spesso, assume forme infide e ambigue. da G. Lionetto su www.zipgiovani.it

Ci sono una serie di comportamenti che se ripetuti frequentemente possono essere identificati con il termine di bullismo, soprattutto se chi li subisce non riesce a difendersi. Eccoli: • ricevi insulti o minacce • ti spingono, ti danno calci e pugni, ti fanno cadere • ti danno dei soprannomi antipatici e ti prendono in giro • diffondono voci maligne su di te • ti offendono per la tua razza, per il tuo sesso o per la tua religione • fanno sorrisetti e risatine mentre stai passando • parlano in codice se sei presente • ricevi sms, e-mail e telefonate offensive • ti ignorano e ti voltano le spalle se ti avvicini • ti costringono a fare cose che non vuoi • ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose da www.letteratour.it

COMPITO DI REALTÀ 1

Trascurare il fenomeno del bullismo significa «assecondare» e, se non vengono ostacolati, certi atteggiamenti possono diffondersi e influire negativamente fino a generare comportamenti antisociali. La prepotenza, se non dissuasa, può diventare una prassi intimidatoria per ottenere ciò che si vuole. Alcuni comportamenti da bullo possono essere molto sottili, altri più o meno violenti e più o meno protratti nel tempo con lo scopo di intimidire ed asservire qualcuno. Trascurare questo fenomeno equivale a banalizzarlo permettendone la diffusione e va ricordato che si tratta di una delle cause più diffuse dell’abbandono scolastico. Le vittime designate desiderano non andare a scuola, spesso perdono sicurezza ed autostima, si rimproverano di attirare le prepotenze dei compagni e anche la concentrazione e l’apprendimento ne risentono. Si installa il rapporto perverso vittima-carnefice con modelli comportamentali inadeguati e malsani. da P. A. Infantino su www.lascuolapossibile.it

1. Vi è mai capitato di assistere a fenomeni di bullismo? Siete mai stati coinvolti direttamente? 2. Avete mai parlato con i vostri genitori o con gli insegnanti del bullismo? 3. Che cosa dovrebbe fare, secondo voi, un ragazzo o una ragazza che subisce atti di bullismo? 4. Che cosa dovrebbe fare, secondo voi, un ragazzo o una ragazza che assiste ad atti di bullismo nei confronti di un compagno?

FASE 2

Ideazione 1. Ognuno di voi proponga alla classe una situazione da recitare. Ad esempio: Luca non ama vestirsi alla moda e per questo viene deriso da alcuni compagni. Confrontate le vostre idee e insieme scegliete quella più interessante per essere rappresentata. ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2. Dopo aver scelto la tematica, pensate al comportamento del bullo e a quello di chi assiste alla scena. Come si comportano gli uni e gli altri? Che cosa potrebbe dire o fare chi vuole proporre una soluzione pacifica e positiva? Quale potrebbe essere questa soluzione? ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

COMPITO DI REALTÀ 1

FASE 3

Realizzazione 1. Dividetevi in gruppi di 6-8 persone. Aiutati dall’insegnante, ogni gruppo assegnerà i ruoli agli attori che si offrono di interpretare i personaggi: protagonista, antagonista, i personaggi secondari (un insegnante, i genitori, un fratello maggiore ecc.). 2. Decidete l’ambientazione in cui si svolgono i fatti: a scuola, alla fermata dell’autobus, al parco giochi, al campo di calcio ecc. ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3. Scrivete un copione di massima per guidare la recitazione. Il copione può essere dettagliato, quindi sarà necessario scrivere le battute di ogni personaggio, oppure si potrà lasciare spazio all’improvvisazione, ossia ogni attore inventerà sul momento che cosa dire, immedesimandosi nel personaggio. ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4. Una volta stabiliti personaggi, ambientazione e copione ogni gruppo a turno metterà in scena la propria rappresentazione, mentre gli altri faranno da pubblico osservando con attenzione il lavoro svolto dai compagni.

COMPITO DI REALTÀ 1

FASE 4

Esposizione e confronto

Al termine, tutta la classe partecipa a una discussione commentando comportamenti ed espressioni utilizzati nella drammatizzazione. Le seguenti domande possono fare da guida nello svolgimento del confronto tra le opinioni e sensazioni emerse. 1. Pensate che la situazione sia stata rappresentata in modo veritiero? 2. A quale delle parti rappresentate vi siete sentiti più vicini e perché? 3. La soluzione proposta al problema ti è sembrata adeguata e realistica? 4. La soluzione scelta ti sembra vicina al comportamento di un cristiano? Sapresti spiegare perché?

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CENTE e. VALUTAZIONE DEL DO g. 151 di questo volum pa a ili ib on sp di no so Le griglie di valutazione

COMPITO DI REALTÀ 2

Progettare un luogo di culto In questo compito di realtà vestirete i panni di un architetto incaricato dalla propria diocesi di progettare una nuova chiesa. Seguendo le 4 fasi del compito sarete guidati nella realizzazione di una piantina e di un modellino 3D di una chiesa reale, dove troveranno spazio gli elementi strutturali e gli arredi tipici di un luogo di culto cristiano. Questo laboratorio rappresenterà, inoltre, un’occasione per riflettere sul ruolo che, secondo voi, deve ricoprire oggi una chiesa e sui miglioramenti che potrebbero essere apportati alle strutture esistenti.

Competenze

no riconosce i linguaggi espressivi della fede • le L’alun e ne individua tracc e presenti in ambito locale, imparando ad appr ezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

FASE 1

Altare

Introduzione Per iniziare vi proponiamo alcuni brani e immagini che vi aiuteranno a scoprire, o ad approfondire se già li avete studiati nel corso dell’anno, quali elementi strutturali formano una chiesa e quali criteri è necessario seguire per poterne progettare una. Leggete e osservate con attenzione, poi riflettete insieme aiutandovi con le domande e le attività poste in fondo.

Materiali:

Cartoncini rigidi, cancelleria scolastica, supporti informatici.

Tempi: 2-3 ore.

Bisognerà attendere il Concilio Vaticano II per avere cambiamenti significativi. Il segno più evidente del cambiamento, che dovrà riflettersi anche sulla struttura è l’affermazione della centralità della partecipazione attiva del popolo di Dio che diventa protagonista di ogni azione liturgica. L’altare deve essere unico, come unico è il Corpo di Cristo che è la Chiesa e unico il sacrificio di Cristo intorno al quale si «edifica» la Chiesa stessa. Dovrà essere quindi situato in posizione centrale rispetto a tutto il popolo di Dio che deve essere non spettatore «davanti», ma attore «attorno». Il luogo della Parola, l’antico ambone, deve ritrovare il suo luogo di visibilità e di fruizione in dialogo con tutta l’assemblea, il celebrante e gli altri ministri. Allo stesso tempo gli spazi devono permettere lo stare insieme e il muoversi di tutti gli attori della celebrazione perché sia evidente la coralità dell’azione. adatt. da Castello7, I luoghi della celebrazione, archivio annata 2003

Tabernacolo

COMPITO DI REALTÀ 2

Simbolismo di elementi strutturali e architettonici Abside: struttura semicircolare o di altra forma solitamente in fondo alla navata maggiore, anche se talvolta si trova nelle navate laterali. Sottolinea l’importanza dell’altare ed è decorato da mosaici, dipinti o imponenti vetrate. Acquasantiera: recipiente di varie forme posto all’ingresso della chiesa e contenente l’acqua santa che i fedeli usano per il segno della croce, in ricordo del loro battesimo. Altare: posto nel presbiterio, è il cuore dell’azione liturgica e il centro simbolico della presenza del Risorto. Ambone: tribuna rialzata chiusa su tre lati da parapetti, è il posto del lettore ed è in luogo elevato perché tutti possano vedere e sentire. Battistero: luogo in cui è contenuta l’acqua per il battesimo, rappresenta Gesù acqua viva. Leggio: riduzione dell’antico ambone, può avere varie forme e dimensioni. Il tessuto che lo ricopre varia col variare dei colori liturgici. Navata: parte della chiesa nella quale si raccolgono i fedeli o l’assemblea liturgica per celebrare la messa o per pregare. Orientamento: solitamente l’ingresso è rivolto a ovest, mentre l’altare gli è posto di fronte, a est, verso la direzione del sole che sorge. In questo modo la comunità è rivolta verso Gesù, unica vera luce che non conosce tramonto. Pianta: spesso è a forma di croce, a ricordare il principale simbolo del cristianesimo; altre volte è ottagonale o circolare, per indicare la centralità dell’Eucaristia. Chiese moderne hanno la forma di una nave o di una tenda. Porta: indica Gesù, attraverso il quale si può arrivare a Dio. Presbiterio: parte della chiesa in cui si trovano l’altare, l’ambone e la sede del celebrante. L’insieme di questi luoghi è sempre sopraelevato per indicare la sacralità del luogo. Il nome deriva da «presbitero», ossia sacerdote. Sede di chi presiede: sedia che sottolineare l’importanza di colui che, come un pastore, guida con le parole e con i gesti la celebrazione. Tabernacolo: luogo dove si custodisce l’eucaristia. Solitamente collocato in mezzo a un altare, può trovarsi anche in un luogo della chiesa molto visibile, come una navata laterale.

Lo spazio interno deve garantire l’attiva partecipazione dei fedeli. Occorre quindi che gli elementi rituali siano visibili e comprensibili, che i fedeli possano sostare seduti o muoversi in processione, che la struttura sia dimensionata alle esigenze rituali e al numero dei partecipanti. Inoltre, all’interno, si deve creare un clima di raccoglimento nella partecipazione, per cui è importante che il sistema di illuminazione, la diffusione del suono, la climatizzazione dell’ambiente diano agio ai fedeli. Anche l’esterno ha valori cultuali, perciò non va disdegnato l’elemento narrativo che si fa annuncio e invito attraverso il presentarsi delle architetture, l’esporsi di iconografie, il ricorso delle dediche e il suono delle campane. Non va trascurato il rapporto con l’intorno urbanistico, coordinando sagrato e portale, materiali e stili. Diventa auspicabile la costruzione di ambienti annessi alla chiesa edificio, specie se parrocchiale. adatt. da www.vatican.va

1. Che cosa significa, secondo voi, che chi si reca in chiesa deve essere «non spettatore davanti, ma attore attorno»? 2. In chiesa, e durante la messa, deve muoversi comodamente solo il celebrante oppure deve sentirsi a proprio agio e trovare un suo spazio chiunque partecipi alla celebrazione? Perché? 3. Pensate alle chiese che frequentate, o semplicemente che conoscete, e provate a ricordare dove sono posizionati gli elementi strutturali e architettonici che vengono descritti nel secondo brano. Poi cercate altre immagini, oltre a quelle già fornite, così da farvi un’idea più precisa di ciò che andrà inserito nei vostri progetti. Aiutatevi con internet, ma anche con i vostri libri di arte e religione.

COMPITO DI REALTÀ 2

FASE 2

Ideazione

1. Ognuno di voi spieghi alla classe come immagina la chiesa da progettare. Tenete conto dello stile e della forma che volete conferirle, delle dimensioni che più vi piacciono ed, eventualmente, degli spazi aggiuntivi che vorreste inserire, per esempio un sagrato, un campetto dove far giocare bambini e ragazzi o una piccola abitazione per il parroco. 2. Decidete insieme quali tra tutte le proposte descritte sono le più interessanti. E tra queste, sceglietene due. 3. Di una chiesa non sono importanti soltanto gli elementi strutturali e architettonici ma anche gli arredi che ne completano l’ambiente. Per esempio banchi, inginocchiatoi, sedute per i celebranti, statue, candelieri, ceri, campane, icone, fiori e reliquiari. Fate una ricerca su internet o sui vostri libri e selezionate le immagini più belle che ritraggono questi arredi.

FASE 3

Realizzazione 1. Dividetevi in due gruppi, sarà poi l’insegnante a decidere quale dei due progetti assegnarvi. 2. Realizzate la piantina della vostra chiesa prendendo come spunto per iniziare le immagini di esempio proposte all’inizio di questa fase. Fate attenzione a inserire nella piantina tutti gli elementi strutturali necessari e gli arredi che trasformano una chiesa in un vero e proprio luogo di culto.

3. Terminata la realizzazione delle piantine, entrambi i gruppi presentano il proprio lavoro alla classe. Discutete insieme per capire quale tra i due progetti sia il più adatto, e perché, e quale risponda meglio alle esigenze della diocesi, dei fedeli e dei celebranti. Criteri per la valutazione: ........................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

COMPITO DI REALTÀ 2

4. Infine, realizzate tutti insieme il modello 3D della piantina scelta. Aiutati dall’insegnante, assegnate a ciascuno un ruolo preciso: chi disegnerà sul cartoncino? Chi taglierà le forme della struttura? Chi si dedicherà a stampare le immagini degli arredi scelte durante la Fase 2? E chi le incollerà sui cartoncini? Ci sarà bisogno anche di qualcuno che assembli le varie parti strutturali, incollandole fra loro, e di qualcun altro che coordini i lavori, controllando che tutto venga svolto al meglio, proprio come in un vero cantiere con un vero architetto.

FASE 4

Esposizione e confronto

Al termine del lavoro, tutta la classe partecipa a una discussione commentando il risultato ottenuto, mettendo in evidenza l’importanza dei vari elementi simbolici e riflettendo sul ruolo che oggi ricopre una chiesa, o più in generale un luogo di culto. Le seguenti domande vi faranno da guida nello svolgimento del confronto tra opinioni, idee e sensazioni emerse. 1. Dopo aver realizzato piantina e modello 3D, pensate sia semplice, oggi, progettare e costruire un luogo di culto che sappia andare veramente incontro alle reali esigenze dei fedeli? 2. Quanto è stato importante utilizzare elementi strutturali e arredi per conferire un’atmosfera religiosa all’edificio, per rendere la chiesa vero simbolo della presenza di Dio? 3. Quali suggerimenti vi sentireste di dare a un architetto chiamato, come voi, a erigere una nuova chiesa?

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CENTE e. VALUTAZIONE DEL DO g. 151 di questo volum pa a ili ib on sp di no so Le griglie di valutazione

COMPITO DI REALTÀ 3

Difendere il patrimonio popolare e religioso Un’associazione culturale della vostra città ha invitato le scuole a contribuire a una mostra dal titolo «Segni di devozione popolare da difendere e custodire». La vostra classe ha deciso di partecipare, impegnandosi a promuovere la salvaguardia di un’immagine religiosa presente sul muro di una casa, o di un’edicola votiva, lasciata andare in rovina, vittima dell’incuria del tempo e dell’uomo. Seguendo le attività proposte, preparerete un cartellone e una presentazione in PowerPoint, in cui spiegherete la storia e il significato dell’immagine sacra e il motivo per il quale andrebbe recuperata e custodita.

Competenze L’alunno riconosce i linguaggi espressivi della • tracc fede, ne individua le e presenti in ambito locale, [...] imparando ad appr ezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

FASE 1

Introduzione Per aiutarvi a capire l’importanza e il valore delle immagini religiose nella tradizione culturale e popolare dei cristiani, vi proponiamo due brani da leggere con attenzione e utilizzare come spunto per dare il via alla riflessione. Sfruttate anche le domande poste in fondo.

L’uomo fin dalla preistoria ha sempre stabilito un forte legame con la propria terra, tanto da attribuirle delle vere e proprie valenze magiche e religiose. Oggi sono ancora visibili innumerevoli simboli di questa «sacralizzazione» del territorio, anche se ne stiamo perdendo il significato profondo. Nell’antichità le sorgenti, i crocevia e i luoghi in cui era avvenuto un evento prodigioso erano considerati sacri ed erano segnati da tempietti. Con il cristianesimo questi si sono trasformati in oggetti di devozione verso varie figure divine come santi locali, la Madonna, il Cristo. Questi piccoli elementi architettonici sparsi per il nostro territorio prendono il nome di edicole votive e sono vere e proprie forme di arte popolare, espressione di una religiosità radicata e diffusa che continua nel tempo. Quasi sempre queste costruzioni nascono come opere dei privati, e spesso sono state edificate per adempiere a un «voto». In passato le edicole votive erano monumenti dall’alto valore simbolico. Oggi stiamo perdendo il loro vero significato e li si osserva solo dal lato estetico. In questi ultimi anni si sta tentando di marcare nuovamente il territorio e i suoi punti nodali. Un esempio sono le opere d’arte poste all’interno delle rotatorie. Queste però sono solo l’espressione di un singolo e non del popolo. Non fanno scaturire gli stessi sentimenti di un tempo su un viaggiatore e non riuniscono la collettività sotto un valore comune. adatt. da E. Balducci, Le edicole votive, una segnaletica simbolica, 8 giugno 2011

Materiali: cartellone, materiale scolastico, supporti informatici. Luoghi: casa, luoghi della città, classe, aula di informatica. Tempi: 3 ore.

IRC Quaderno delle competenze

1. Compiti di realtà: comprende 15 Compiti di realtà, studiati e realizzati per sviluppare e mettere in pratica le competenze collegate ai traguardi della materia. Ciascun compito comprende quattro fasi distinte che guidano gli alunni a confrontarsi con temi e problemi quotidiani e attuali, li aiutano a organizzare le idee per realizzare insieme dei prodotti e invitano alla discussione costruttiva e alla condivisione delle proprie riflessioni ed esperienze. Per ogni compito è prevista un’autovalutazione finale dello studente e griglie di valutazione specifiche per il docente. 2. Fonti del cristianesimo: una ricca e ampia raccolta delle principali fonti della religione cristiana, dall’Antico Testamento ai Vangeli, fino alle ultime encicliche di papa Francesco, corredate da foto e da immagini di opere artistiche per accrescere l’interesse degli alunni. Tutti i brani proposti sono accompagnati da testi introduttivi e approfondimenti, nonché da attività per sviluppare le competenze degli studenti attraverso lavori che coinvolgono anche l’uso di strumenti digitali. In coda al volume sono presenti le griglie di valutazione dei compiti di realtà. Queste tabelle sono uno strumento utile ed efficace per monitorare il lavoro del singolo studente e per certificare il livello raggiunto. Possono essere ritagliate e archiviate dal docente.

Volume non vendibile separatamente dal testo di IRC edito dal Gruppo Editoriale Raffaello

www.grupporaffaello.it

Sul sito www.grupporaffaello.it trovi tutte le informazioni dettagliate riguardanti questo libro.

IRC Quaderno delle competenze

Il presente volume è uno strumento pensato per affiancare e per completare la didattica dei corsi IRC, offrendo attività e approfondimenti utilizzabili durante tutto il triennio della scuola secondaria di primo grado. È suddiviso in due parti: