UN FUTURO DA
Illustrazioni di Alessandra Micheletti
_ CIAO! IO SONO DOTTOR BAU!
_ E IO, DOTTORESSA MIAO!
SIAMO DUE PICCOLI VETERINARI APPASSIONATI COME
CHI SONO I VETERINARI CHI SONO I VETERINARI
Noi veterinari siamo medici specialisti che prevengono e curano le malattie degli animali.
COME DIVENTARE
APPRENDISTI VETERINARI
REQUISITI
Per diventare veterinari occorrono pazienza, dedizione, gentilezza, e soprattutto occhio clinico, cioè la capacità di capire al primo sguardo se un cagnolino ha male ai denti o se un gattino ha mal di pancia.
STUDI
Dopo 5 anni di studio, si prende la laurea in Medicina Veterinaria. Poi, si supera un esame di stato e ci si iscrive all’ordine dei veterinari.
Esistono “college” (scuole europee) in cui ogni laureato in veterinaria può specializzarsi in un settore particolare, come tutti i dottori.
UN MESTIERE, TRE SCELTE UN MESTIERE, TRE SCELTE
Superato lo stadio di apprendista, ciascuno di noi veterinari sceglie di specializzarsi in ciò che ama di più, diventando…
VETERINARIO
DEL PARCO NATURALE
Lavoro per conto dei parchi naturali del mondo. Conosco bene gli animali selvaggi e so tutto sullo stato di cattività.
VETERINARIO
VETERINARIO
DEGLI ANIMALI
DA COMPAGNIA
Ho a che fare con animali di piccola taglia e addomesticati.
DELLA FATTORIA
Dipendo da grandi aziende. Mi occupo di animali docili e di riproduzioni, parti, nascite, gare e fiere, cure e vaccinazioni.
TRE ABBIGLIAMENTI DIVERSI TRE ABBIGLIAMENTI DIVERSI
Noi veterinari siano sorridenti, pazienti e amorevoli. Non potremmo essere diversi, visto che i nostri pazienti sono teneri e irresistibili.
Ogni veterinario dei parchi naturali come me veste in modo così pratico e sportivo che non sembra nemmeno un dottore. Il nostro stile rispecchia il tipo di attività che svolgiamo tutti i giorni.
Ogni veterinario della fattoria sceglie come me di utilizzare un camice con tante tasche capienti, capaci di accogliere gli strumenti più vari. Infatti spesso dobbiamo risolvere emergenze lontano dai nostri ambulatori.
Come veterinaria di animali da compagnia, indosso sempre un bel camice bianco o verde, e spesso tengo lo stetoscopio in tasca.
STRUMENTI E NECESSITA STRUMENTI E NECESSITA
Ciascuno di noi sa che per curare ha bisogno dello stetoscopio per ascoltare i battiti del cuore, dello sfigmomanometro per la pressione, di una bilancia pesa-animali, di lampade diagnostiche tascabili. E poi usiamo anche pinze, lame e bisturi, lacci emostatici e garze. Teniamo a portata di mano crocchette o altri cibi sfiziosi come premio.
In base alla specializzazione, ciascuno può utilizzare strumentazioni diverse:
Per esempio, i veterinari dei parchi naturali, che hanno a che fare con animali di grossa taglia o aggressivi, usano dardi soporiferi o cibi speciali per addormentare i loro pazienti prima di intervenire e curarli.
I veterinari della fattoria, che lavorano fuori studio, ospiti di contadini e allevatori, hanno una valigetta di pronto intervento per le emergenze.
Infine, sia i veterinari della fattoria che quelli degli animali da compagnia, hanno l’ambulanza dotata di ogni strumento di pronto soccorso.
L REGNO DEI VETERINARI
DEGLI ANIMALI
DA COMPAGNIA L REGNO DEI VETERINARI DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA
Nei piccoli centri urbani, noi veterinari abbiamo un ambulatorio non grande, ma fornito di tutto l’occorrente per l’accoglienza e la cura dei pet. Nelle grandi città, invece, i veterinari lavorano nelle cliniche veterinarie. Guarda che meraviglia! La reception è dove si fissano gli appuntamenti.
Fuori l’ambulatorio è riconoscibile e la sala d’attesa è ampia e accogliente.
All’interno dell’ambulatorio c’è uno spazio dedicato alle visite e alle cure; è dotato di un tavolo operativo con luci direzionali, strumenti e disinfettanti.
Alla fine della visita il veterinario prescrive le medicine, mentre il padrone del pet paga la visita.
Nelle cliniche veterinarie ci sono spazi per operare, per ingessare e per fare tac e radiografie.
Nelle grandi cliniche ci sono spazi per ospitare più persone e animali contemporaneamente e ci sono tanti veterinari che lavorano insieme, ciascuno con le proprie competenze. Le terapie intensive sono ricche di strumentazioni che permettono interventi tempestivi e contemporanei, proprio come negli ospedali.
GLI ANIMALI DOMESTICI GLI ANIMALI DOMESTICI
La prima visita di controllo è divertente e informale: ci si conosce tutti, compreso il padroncino del pet. Poi, il veterinario fa la vaccinazione e registra la storia clinica del nuovo paziente.
Se il padrone è tranquillo, il cucciolo è sereno. Se il cane sta chino con zampe davanti stese e testa bassa vuole giocare. Lascia che ti annusi: il suo è un mondo di odori. E come premio, crocchette a volontà!
Le tartarughe sono protette. Di loro si occupa un veterinario esperto di rettili. La tartaruga è testarda e avventurosa. La sua lentezza non è pigrizia, ma bisogno di sole.
Alla settima settimana di vita, c’è la prima visita. Poi una volta l’anno, ogni micio torna al controllo. Se il gatto vuole fare amicizia, si struscia e spinge con la testa. Con la coda all’insù è di buonumore.
Il criceto va da un veterinario esperto in animali esotici. Il criceto ha tanta energia. Metti dei giochi nella sua gabbia.
Alla visita il coniglio va in un trasportino di plastica, poiché quelli di vimini li rosicchia, e fugge. L’acqua del bagnetto lo spaventa. Sai che anche il coniglio fa le fusa?
Il pesce va alla visita in un sacchetto di plastica con l’acqua dell’acquario, così dorme nel trasporto e non si spaventa. Da piccolo il pesce rosso è 3 o 4 millimetri; impiega otto mesi a passare dal bruno al rosso.