Maria Strianese
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Maria Strianese
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L’altalena della felicità Un racconto sull’importanza del lavoro, sul valore delle cose e degli affetti
L’a lta lena della felicità
Maria Strianese vive a Napoli, dove si prende cura di una libreria e di una famiglia di gatti. Ama scrivere e organizza laboratori creativi in scuole e librerie. Il suo blog è http://ilgattoarmonico.myblog.it
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Una storia sui percorsi della crescita e sulla forza dell’amicizia, che fa riflettere sulle tematiche più attuali della nostra società.
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Questo volume sprovvisto del talloncino a fronte è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE,GRATUITO, fuori commercio. Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d).
Marco e Alex sono compagni di scuola e amici inseparabili, ma all’improvviso qualcosa li allontana. Alex è ancora seduto nello stesso banco, eppure distante. Marco non si rassegna e comincia a indagare, assieme ad altri compagni. Scoprirà che tanti papà perdono il lavoro e altri arrivano da lontano per cercarlo, che la pubblicità non sempre dice la verità, che le cose non hanno solo un prezzo ma anche un valore, che è meglio collaborare che competere... Alla fine di una storia emozionante, i due amici capiranno, soprattutto, che da soli non si può essere felici, ma bisogna essere almeno in due, proprio come per giocare su un’altalena.
SERIE
Per semplificare la lettura del testo, si è usato un carattere di facile leggibilità.
LEGGO FACILE
Il libro è dotato di approfondimenti online su www.raffaellodigitale.it
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IL MULINO A VENTO
IL MULINO A VENTO Per volare con la fantasia
IL MULINO A VENTO
IL MULINO A VENTO Collana di narrativa per ragazzi
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Editor: Paola Valente Redazione: Emanuele Ramini Ufficio stampa: Salvatore Passaretta Team grafico: Letizia Favillo 1a Edizione 2013 Ristampa 7 6 5 4 3 2 1
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Maria Strianese
L’altalena della felicità Illustrazioni di
Francesca Palomba
Parte Prima MARCO 5 SETTEMBRE Oggi, cinque settembre, è il mio compleanno. Compio 11 anni. Sono sicuro che sarà una giornata fantastica. I compleanni non sono tutti uguali e 11 anni non sono 10! A 10 anni sei ancora un bambino, a 11 sei già un ragazzo. Anche gli anni non sono tutti uguali. Alcuni sono più importanti, altri meno: quando la tua squadra vince lo scudetto; quando per la prima volta hai il permesso di restare a casa da solo, quando puoi andare a scuola da solo o fare un giro... questi sono anni importanti! E quest’ultimo anno è stato davvero importante per me e per i miei amici. Ho capito che cos’è la vera amicizia e sono successe tante cose, belle e brutte, che un anno fa non avrei mai immaginato. Perciò ho deciso di raccontarle. Devo cominciare proprio dal mio compleanno di un anno fa, quando compivo 10 anni. Ah, dimenticavo, io mi chiamo Marco. 5
Tutto iniziò un anno fa
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a sala della festa era grande e addobbata con tantissimi palloncini. Avevo invitato tutti i miei amici. Stavamo mangiando e giocando, come si fa alle feste. Toni, che combina sempre pasticci, aveva rovesciato tutti i bicchieri pieni e poi si era seduto sul panino di Paolo che lo guardava a bocca aperta. Paolo parla poco, ma dice cose intelligenti e sa rimediare ai pasticci di Toni. Fabio raccontava un’altra storia di mostri mostruosi e Federica e Luisa ridevano. La sorellina di Toni piangeva in braccio alla mamma perché Toni l’aveva chiamata di nuovo Pizza (si chiama Patrizia). Tra poco avrebbero portato la torta. Però Alex non era ancora arrivato. Alex è il mio migliore amico. Il suo nome completo è Alessandro, ma si arrabbia se lo chiamano così. Ci siamo conosciuti alla scuola materna. 6
Quel giorno avevo una faccia perplessa (questo me l’ha raccontato mia madre, io la mia faccia non la ricordo). Non piangevo mica, ero indeciso se piangere o meno. Allora è arrivato Alex, mi ha messo in mano un pastello e mi ha detto: “Tu fai il cielo, io faccio il mare”. Abbiamo così disegnato insieme e siamo diventati amici per la pelle. Da quel giorno abbiamo giocato insieme, abbiamo preso il morbillo insieme, abbiamo imparato a nuotare insieme e siamo andati a scuola nella stessa classe. Ogni tanto abbiamo litigato, ma l’amicizia ha sempre resistito. Ebbene, un anno fa avevo invitato Alex alla mia festa di compleanno, come al solito; il mio indirizzo di casa lo conosceva benissimo. Lo aspettai con ansia eppure non venne. Spensi le candeline, aprii i regali e Alex per la prima volta non c’era. Non so se anche voi avete un amico così. Per me fu una cosa molto strana il mio compleanno senza Alex. Quando tutti se ne erano andati, volevo telefonargli per sapere cosa gli era capitato, ma la mamma disse che ormai era troppo tardi. 7
– Ma perché non è venuto? – le ho chiesto. – Forse avrà avuto un contrattempo. – Ma era il mio compleanno! – Adesso dormi, te lo farai spiegare domani. Luce spenta e buona notte. Non so se capita anche a voi. Tante volte i discorsi con i grandi finiscono così: al buio. E una risposta arriverà domani o fra un anno o quando saremo grandi e potremo capire. Però se mia madre, quella sera, mi avesse detto cosa era successo davvero, non so se avrei capito. La mattina saltai giù dal letto e corsi subito a telefonare ad Alex, senza farmi sentire dalla mamma perché lo sapevo che era troppo presto per telefonare. Ero preoccupato. Solo un fatto grave poteva impedirgli di venire al mio compleanno. – Alex, come stai? Hai la febbre? – gli domandai, appena sentii la sua voce. – No. – Ti aspettavo, ieri. – Lo so. 8