Questo volume sprovvisto del talloncino a fronte è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE, GRATUITO, fuori commercio. Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d).
Nadia Vittori
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Nadia Vittori
E 7,50
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MITI - SCOPERTE - INVENZIONI
Nadia Vittori è nata in provincia di Cremona. Autrice di tutti i racconti della serie “Un Tuffo nella Storia”, per la Raffaello Editrice ha scritto anche “Lapo, pellegrino romeo”.
LA PREISTORIA
In questa raccolta troverai i miti della preistoria, le scoperte e le invenzioni degli uomini primitivi. Percorrerai il lungo cammino che ha portato l’umanità a superare le proprie paure e a tentare di dare spiegazioni ai fenomeni che non era in grado di comprendere. “Perché il sole sta in cielo?”; “Da dove viene la pioggia?”; “Chi ha scoperto il fuoco?”... I grandi “perché” dell’uomo antico trovano qui una loro risposta, attraverso racconti fantastici, divertenti e originali.
AL TE M PO DE I PO PO LI AN TI CH I
Un tuffo nella storia
LA PREISTORIA MITI - SCOPERTE - INVENZIONI
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un tuffo nella storia
AL TE MPO DE I
POPO LI ANTI CH I Collana di narrativa storica per ragazzi diretta da Luigino Quaresima
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I a Edizione 2006
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Š 2006 Raffaello Editrice E. Mail: info@ilmulinoavento.it http://www.ilmulinoavento.it Printed in Italy
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Illustrazioni di
caba & chesi
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I racconti di nonno Batu’ i miti nella preistoria
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GLI
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UOMINI PRIMITIVI E I LORO “PERCHÉ”
Al tempo degli uomini primitivi il mondo era un ambiente ostile e poco ospitale. I nostri antenati si sono trovati a far fronte a mille problemi, a mille necessità, a mille bisogni ai quali dovevano trovare una soluzione. Ogni fenomeno naturale, un fulmine, un terremoto, un’eruzione vulcanica, doveva provocare nel loro animo grande paura e terrore. Proprio per superare questa loro angoscia sono nati i miti, racconti fantastici che avevano lo scopo di spiegare quello che nelle loro menti semplici non trovava alcuna spiegazione. In tutte le culture esiste una mitologia, cioè una raccolta di leggende e di tradizioni che spiega la nascita del mondo e
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la causa dei principali fenomeni. Ciò significa che la ricerca dei grandi perché (perché è nato il mondo, perché si muore, ecc) è insita nella natura stessa dell’uomo, fa parte del suo stesso essere, è nata con lui. Ma quali potevano essere i miti che gli uomini primitivi si raccontavano nelle notti buie e senza fine di quel mondo arcaico? Non possiamo saperlo con precisione, perché gli uomini preistorici non ci hanno lasciato alcuna traccia scritta. Possiamo solo immaginare quello che la loro fantasia fu capace di creare, oppure possiamo studiare le leggende e i miti che vengono raccontati e tramandati ancora oggi presso alcune tribù che vivono allo stato primitivo. Noi, comunque, li abbiamo immaginati così…
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Si parla di... MONDO E UNIVERSO
FENOMENI NATURA LI UOMO E DONNA
FUOCO
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MONDO E L’UNIVERSO
Siamo in un piccolo villaggio sulla riva di un grande fiume. Gli uomini sono tutti lontani per una battuta di caccia; al villaggio sono rimasti solo i vecchi, le donne e i bambini. All’ombra di un’enorme acacia, nonno Batù chiacchiera con il suo nipotino più piccolo, Katul, che ha mille cose da chiedere. Il bambino, sdraiato a terra, con le braccia incrociate sotto la testa, sta riflettendo, sta ponendosi dei dubbi e vorrebbe alcune spiegazioni alle sue curiosità.
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Perché il sole sta in cielo e non sulla terra in mezzo a noi?
Molto e molto tempo fa, il Sole e l’Acqua erano amici e vivevano tutti e due sulla Terra. Il Sole andava a trovare l’Acqua quasi ogni giorno, ma lei non ricambiava mai la visita. Così una volta il Sole le chiese: - Perché non vieni mai a trovarmi, sorella mia? E l’Acqua: - Se mi vuoi come ospite dovrai ingrandire la tua casa, perché ovunque io vada i miei parenti vengono con me: e sono molti, moltissimi! La capanna dove vivi non potrebbe mai contenerci tutti. Il Sole decise subito di costruirsi una casa immensa e si mise al lavoro insieme a sua moglie, la Luna. Appena ebbero finito, il Sole corse dall’Acqua e la invitò per il giorno dopo. E che portasse anche la sua famiglia: c’era posto per tutti. Quando l’Acqua arrivò, prima di varcare la soglia chiamò il padrone di casa: - Eccoci, siamo arrivati!
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