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• Antologia di letture • Sezioni tematiche di Cittadinanza e Costituzione
• Laboratorio di comprensione • Prove modello INVALSI • Scrivere, revisionare, riassumere, autovalutarsi • Percorsi di Arte e Musica
• Grammatica • Schede operative • Mappe • Autovalutazione • Prove modello INVALSI
Per i primi giorni di scuola, per ricominciare gradualmente a parlare, ascoltare, scrivere e riflettere sulla lingua. Con autovalutazione e mappe.
Classe 5
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PER L’INSEGNANTE E LA CLAS
• Grammatica • Schede operative • Mappe • Autovalutazione • Prove modello INVALSI
Grammatica
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opera e d e h c s n o c RA F
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• Laboratorio di comprensione • Prove modello INVALSI • Scrivere, revisionare, riassumere, autovalutarsi • Percorsi di Arte e Musica
Un’accurata selezione di brani di attualità, tratti dalle collane di narrativa del Gruppo Raffaello per stimolare il piacere di leggere e approfondire temi di sicuro interesse.
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Flavia Franco Michela Merlati
Grammatica
• Antologia di letture • Sezioni tematiche di Cittadinanza e Costituzione
4
Leggi e vai
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
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E INOLTRE...
Classe 4
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• Guida al testo con guida alle competenze, programmazione, suggerimenti per coding, STEAM e classe capovolta, schede operative, verifiche a livelli • Poster sulle tipologie testuali • Poster attivo di grammatica
il M.I.O. BOOK docente il M.I.O. BOOK studente CD audio in formato MP3
A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.
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Codice per l’adozione Leggi e vai - Pack 4 ISBN 978-88-472-2973-0
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• Prove modello INVALSI • Autovalutazione • Laboratori • Mappe
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È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).
Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.
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Una notte al museo
Larry si recò al Il primo giorno di lavoro, in Museo di Storia Naturale aver trovato un di nto uniforme. Era conte io lavoro, ma l’uniforme propr della giacca non la sopportava. La stoffa geva. strin tta crava la pungeva e io di fronte a Il Museo si trovava propr edificio Central Park West. Era un simo. Entrò. Era così antico imponente e bellis silenzioso la sera, che suoi passi nel riusciva a sentire l’eco dei a salone vuoto. Si trovò faccia etro di un schel tesco faccia con il gigan Rex. rus nosau Tyran
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite.
È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi. Inoltre per l’insegnante la guida al testo; percorsi multidisciplinari per la LIM, esercizi interattivi, approfondimenti, schede in PDF
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
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Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.
È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • l a possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe. Sviluppa le competenze digitali con questi strumenti:
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Attiva il testo completando un titolo e scrivendo il codice di sblocco
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CODICE DI ATTIVAZIONE
Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza Grafica e impaginazione: PaginaQuarantanove Illustrazioni e colore: Giulia Bracesco Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.
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i g g e L e vai 4 ti
Merla . M o
c F. Fran
Grammatica RAF con schede operative
P e r c h ĂŠ s t u d ia m o la g ra m m a t ic a ?
Ăˆ un ponte verso gli altri.
Ăˆ una ricchezza.
Ăˆ un aiuto per diventare cittadino.
È divertente.
È utile.
La grammatica R A F L’articolo 21 della Costituzione, la Legge Fondamentale del nostro Stato, inizia così: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ecco perché è importante che tu impari bene come funziona la tua lingua: conoscerne le regole e il funzionamento ti aiuterà a esprimere con competenza il tuo pensiero, a confrontarti con gli altri sostenendo le tue opinioni, a comprendere fino in fondo i messaggi che ti circondano. Per affiancarti in questo percorso nelle prossime pagine conoscerai la grammatica RAF!
R
come RIFLETTO:
c’è un problema da risolvere!
A
come APPRENDO:
le domande ti guideranno nel compiere le operazioni necessarie per arrivare alla soluzione.
F È uno strumento per imparare a imparare.
come FISSO:
gli esercizi ti serviranno per memorizzare, facendo tuo quello che hai imparato.
Queste sono le unità di lavoro in cui è organizzato il percorso. Ortografia: anche le parole seguono le regole. Comunicazione: le parole creano legami. Lessico: le parole sono un mondo di informazioni. Morfologia: le parole hanno forme diverse. Sintassi: le parole costruiscono discorsi.
In d ic e ORTOGRAFIA
5 ATTIVA COMPETENZE LAB 6 I suoni C e G 7 CIA • GIA 8 GL • GLI • LI 9 GN • NI 10 SC • SCI 11 QU • CU • CQU 12 Una lettera muta 13 Le doppie 14 La divisione in sillabe 16 L’accento 18 L’apostrofo e il troncamento 20 ATTIVA COMPETENZE MAP 22 VERIFICA verso l’INVALSI ESERCIZI 23 Tutto su C e G 24 GLI • LI • GN • NI 25 SC • SCI 26 CU • QU • CQU 27 L’H e le sue regole 28 Raddoppiamento 29 Divisione in sillabe 30 Accento, apostrofo, troncamento
COMUNICAZIONE 31 32 33 34 35 36 38 39 40
ATTIVA COMPETENZE LAB Gli elementi della comunicazione Come comunicare? WH questions CLIL La comunicazione scritta La punteggiatura Il discorso diretto: i tre modi Il discorso indiretto VERIFICA verso l’INVALSI
ESERCIZI 41 Punteggiatura 42 Discorso diretto e indiretto
LESSICO
43 ATTIVA COMPETENZE LAB 44 Il vocabolario 45 Il lessico delle discipline 46 False friends CLIL 47 Il lessico specialistico 48 Omonimi
49 50 52 53 54
Sinonimi e contrari Parole in via di estinzione Radice e desinenza Prefissi e suffissi VERIFICA verso l’INVALSI
MORFOLOGIA 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 70 72 74 76 78 79 80 81
ATTIVA COMPETENZE LAB Nomi comuni e nomi propri Il genere dei nomi Il numero dei nomi I nomi in inglese CLIL Nomi concreti e astratti Nomi collettivi Nomi composti Nomi primitivi e derivati Nomi primitivi e alterati Gli articoli ATTIVA COMPETENZE MAP VERIFICA verso l’INVALSI L'aggettivo qualificativo I gradi dell’aggettivo qualificativo I pronomi Aggettivi e pronomi possessivi Aggettivi e pronomi dimostrativi Aggettivi e pronomi indefiniti Aggettivi e pronomi numerali ATTIVA COMPETENZE MAP VERIFICA verso l’INVALSI
ESERCIZI 82 Genere e numero dei nomi 83 Nomi astratti, concreti e collettivi 84 Nomi primitivi e derivati 85 Veri e falsi alterati 86 Gli articoli 87 L'aggettivo qualificativo 88 Aggettivi e pronomi possessivi 89 Aggettivi e pronomi dimostrativi 90 Aggettivi e pronomi indefiniti 91 Aggettivi e pronomi numerali 92 94 96 97 98 100 102 104
Il verbo Essere e avere To be • Have got CLIL I modi del verbo Il modo indicativo Il modo congiuntivo Il modo condizionale Il modo imperativo
105 La coniugazione verbale 106 Coniugazione del verbo essere 107 Coniugazione del verbo avere 108 La 1a coniugazione: -are 109 La 2a coniugazione: -ere 110 La 3a coniugazione: -ire 111 ATTIVA COMPETENZE MAP 112 VERIFICA verso l’INVALSI 114 Gli avverbi 116 Le preposizioni 117 Le congiunzioni 118 Le esclamazioni 119 ATTIVA COMPETENZE MAP 120 VERIFICA verso l’INVALSI ESERCIZI 121 L'indicativo e i suoi tempi 122 Il congiuntivo e i suoi tempi 123 Il modo condizionale 124 Il modo imperativo 125 Avverbi e preposizioni 126 Congiunzioni ed esclamazioni
SINTASSI
127 ATTIVA COMPETENZE LAB 128 Il ruolo del verbo 129 Il soggetto 130 Il predicato verbale 131 Il predicato nominale 132 La frase minima 133 Il complemento oggetto 134 I complementi indiretti 135 Gruppo del soggetto e gruppo del predicato 136 ATTIVA COMPETENZE MAP 137 VERIFICA verso l’INVALSI ESERCIZI 138 Soggetto e predicato 139 La frase minima 140 Il complemento oggetto 141 I complementi indiretti 142 Gruppo del soggetto e del predicato 143 Esercitati con i quiz INVALSI
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studente
docente con classe capovolta
ATTIVA COMPETENZE LAB ORTOGRAFIA
Perché l'ortografia? Luca ha organizzato la sua festa di compleanno ai giardinetti vicino casa. Siccome non tutti sanno dove si trovano, ha preparato un biglietto con tutte le indicazioni.
Se provieni da nord supera il negozzio di fruta e verdura e la pasticeria. Quando arrivi alla paneteria gira a sinistra fino alla piaza del monumento. Gira ancora a sinistra: i giardineti si troverano alla tua destra. Se provieni da sud costegia il fiume fino allattraversamento che trovi alla tua sinistra. Vedrai i giardineti ala tua destra.
Rifletti con i tuoi compagni. • Qual è stata la vostra reazione leggendo? • Accettereste di trovare una cartina con indicazioni come queste? Le parole sono formate da suoni che, quando si trasformano in segni scritti, devono rispettare delle regole precise: si tratta delle convenzioni ortografiche. Fai attenzione: puoi scrivere delle cose molto belle e interessanti, ma se non sono scritte correttamente rischi di non farti capire! Adesso rispolverate le vostre conoscenze ortografiche, correggete le indicazioni e riscrivete il testo in modo adeguato. Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira l’apprendimento dell’ortografia e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva; – il bambino discrimina correttamente i suoni, rappresenta in modo esatto la forma delle parole ed è in grado di autocorreggersi.
5
ORTOGRAFIA
I suoni C e G
R
Modestamente in grammatica sono un campione. Scrivi: cavallo, cipolla, chitarra, Claudio, cestino; guscio, gioco, gelato, maghe, grappolo. Contenta?
Lia chiede al fratello Vincenzo di aiutarla, ma lui vuole farle un dispetto. Mi aiuti a fare il compito? Devo scrivere 5 parole con c e 5 con g. La maestra ha detto di usare solo i suoni dolci.
A
Povera Lia! Vincenzo non le è stato molto di aiuto. Sono tutte corrette le parole secondo te? Cerchia quelle che ritieni sbagliate, poi ripassa la regola e imparala a memoria: aiutati con la tecnica che Marco suggerisce a Nicola.
• Leggi il punto 1 tre volte, poi chiudi gli occhi e ripeti ad alta voce; • fai lo stesso con il punto 2: ripetilo prima da solo poi insieme al punto 1; • applica lo stesso sistema al punto 3; • recita tutta la regola completa.
Q U IN D I. ..
1 2
3
F
L e lettere C e G possono avere un suono dolce o un suono duro. H anno un suono duro: – davanti alle vocali A, O, U casa, gomitolo, cuscino...; – davanti alla lettera H oche, spighe, maghi...; – davanti a un’altra consonante cravatta, classe... H anno un suono dolce: – davanti alle vocali E, I cerotto, cinema, gelato... Completa le parole che trovi nelle frasi.
• Dietro
sa mia c’è un immenso
• Silvio ha rac • Ho
lto le
mpo di grano con spi
liegie, le porterà alla mamma in un
esto alla nonna di prepararmi una
ostata con la
• Il mio amico Danil ha disegnato un possente dra • Spesso gli uomini primitivi sono raffi • Il fratellino di
stino. occolata.
alato che vola sulla
rati con la
nzia, quando si sbuccia le
dorate.
noc
ttà.
ava in mano. a, vuole soltanto i
rotti trasparenti.
Sottolinea le parole che hai completato: con il rosso se contengono suoni dolci, con il blu se contengono suoni duri.
6
Piu esercizi a pag. 23
Esercizi interattivi
ORTOGRAFIA
CIA
R
GIA
Lia vuole ricambiare il favore a Vincenzo, perciò ha completato di nascosto un esercizio che gli ha dato la maestra. arole Completa le p ie. e/g con ce/cie o g gie camicie cilie ggie ia frange sp ie goccie rocc lo mance cie efficente cieco
Sorpresa! Sei contento?
A
Perché Vincenzo fa quella faccia? Che cosa c’è di sbagliato nell’esercizio eseguito da Lia? Tu avresti saputo fare meglio? Cerchia gli errori, poi prova a spiegarli. Infine, ripassa la regola e imparala a memoria come hai appreso nella pagina precedente. Usa questa tecnica anche nelle pagine successive ogni volta che dovrai memorizzare qualcosa. Q U IN D I. ..
– I plurali delle parole che terminano in CIA e GIA conservano la i se la sillaba è preceduta da una vocale camicia\camicie; valigia\valigie. – S i scrivono con CIE, anziché CE, le parole cielo, cieco, società, specie, superficie, arciere, pasticciere, crociera, efficiente, sufficiente... – S i scrivono con GIE, anziché GE, le parole igiene, igienico, igienista, raggiera, formaggiera, effigie... Se hai un dubbio, consulta il vocabolario!
F
Volgi i nomi al plurale.
Singolare valigia
Plurale
Completa le parole con CE, CIE, GE, GIE. i
ne can
provin
suffi
gratta
lo
so
tà
ri
tta
camicia
mello
ciliegia
spe
in
frangia
lan
tta
spiaggia
llo
falan
nte
gnere latina
tor
goccia
lo cartuc
roccia
leste aca Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 23
7
ORTOGRAFIA
GL
GLI
LI
R
La maestra Patty deve finire di correggere l’esercizio, ma le è venuta l’influenza e non può portare a termine il lavoro. Fallo tu al posto suo: togli un punto per ogni errore. Completa le frasi. • La copertura di zucchero fuso che si utilizza per le torte si chiama glassa. • Al Polo Nord vivono miliaia di pinguini. • Nei castelli i cavaglieri danzavano con le dame. • Gli antichi Egizi comunicavano per iscritto con i geroglifici. • Nella vetrina del gioiegliere sono esposti molti anelli. • Indosso spesso il maglione che mi ha regalato la nonna. • La spia si è accesa perché la macchina è senza oglio. • Metto i piatti nella lavastoviglie. • Il pagliaccio ha il naso rosso e fa ridere i bambini. • Sono proprio glieto di vederti. Punti: su 10 Curiosità linguistica Alcune parole come olio, cavaliere, milione, Italia... derivano dalla lingua latina, quella degli antichi Romani e per questo si scrivono ancora con il suono dolce li.
A
Sei riuscito nell’impresa? Avevi tutte le competenze necessarie? Ti è venuto qualche dubbio? Se sì, risolvilo ripassando la regola. Q U IN D I. ..
Il gruppo GL produce un suono: – dolce quando si associa alla vocale i maniglia, Guglielmo... – duro quando si associa alle vocali a, e, o, u glassa, gloria... Fanno eccezione parole come glicine, geroglifico, negligenza... Si usa LI al posto di GLI: – all’inizio di parola lieto, liana, lievito... – quando la L ha il suono doppio gioielliere, allievo... – in alcuni nomi di persona Amelia, Giulia...
F
In ogni riquadro cerchia la parola sbagliata e riscrivila in modo esatto.
glutine, imbroglo, foglio tenalia, foglia, coniglio alio, meglio, maglia soglia, glieve, figlio
8
Piu esercizi a pag. 24
Completa le parole con GLI, GL, LI, LLI. cava
ere meravi
lu
a
o Giu
gioie
ere
mi
a one
aciale petro ribe
one sco obo quadrifo
venta Esercizio interattivo
o gioco
o o o ere
ORTOGRAFIA
GN
NI
R
Lucia è andata a fare una vacanza-studio in Inghilterra. Ha scritto una mail alla mamma per raccontarle della sua nuova classe. _
×
A: stefania74@hotmail.it Oggetto: Ciao mamma!!!
Nella mia classe siamo in 22. Siamo proprio una bella compagna! I miei amici più amici sono Eugegno, Sogna e Antognetta. Eugegno è alto e simpatico, da grande vorrebbe diventare ingeniere, ma non è proprio possibile dato che non ha mai voglia di fare gnente. Sogna è bassina e sonia sempre a occhi aperti: pensa che ha detto che ha visto volare una ciconia! Antognetta fino all’anno scorso viveva in Italia, in un paesino vicino a Napoli. È troppo forte, insieme ci divertiamo tanto!
A
La mamma di Lucia non è stata molto contenta quando ha ricevuto la mail. Perché, secondo te? Cerchia nel testo le parole che l’hanno fatta arrabbiare, poi ripassa la regola. Q U IN D I. ..
Dopo il gruppo GN non si mette mai la i tranne in rari casi: – nella parola compagnia; – nelle forme verbali che terminano in -iamo, come disegniamo, accompagniamo... Dopo il gruppo NI si trova sempre un’altra vocale: Daniele, niente, giardiniere...
F
Indica con una X la forma corretta.
ingegnio ingegno
ingegniere ingegnere
Completa le parole delle frasi con GNA e GNIA. • Noi dise
mo sull’album ciò che vediamo dalla finestra.
• Piove! Prendiamo l’ombrello, altrimenti ci ba • Ho cancellato alla lava
compania compagnia
spugna spugnia
coniuge cognuge
colognia colonia
• Dateci i quaderni: noi se • Il co
con la spu
.
mo i vostri errori.
to di mia sorella fa l’inse
• Alla nonna piace un po’ di compa • È la prima volta che se che bello!
mo.
nte. .
mo un goal all’inizio della partita:
Ora che sei diventato un esperto riscrivi sul quaderno la mail di Lucia correggendo tutti gli errori. Piu esercizi a pag. 24
9
ORTOGRAFIA
SC R
La maestra ha organizzato un gioco a squadre: ogni gruppo deve rispondere a una serie di domande e segnare le risposte su un foglietto. Vince la squadra che risponde correttamente nel minor tempo. Il gruppo di Luca ha consegnato per primo: • • • • • • • •
SCI
A
Che cosa tiene in mano il re? Lo sciettro Qual è il contrario di ruvida? Lisca Come si chiama un insieme di api? Sciame Chi nuota nel mare? Il pescie Chi fa tante scoperte? Lo scenziato Che cosa usa l’elefante per bere? La proboscide Che cosa si usa per salire e per scendere? L'asciensore Chi lavora nella portineria dell’hotel? L'uscere Rispondi alle domande.
• Secondo te i bambini fanno bene a esultare? La maestra sarà contenta? • Avrebbero potuto prestare più attenzione mentre scrivevano? • Fai come la maestra e segna con la penna rossa tutti gli errori, poi ripassa la regola. Q U IN D I. ..
Il gruppo SC ha un suono duro davanti alle vocali a, o, u scatola, scopa, scuola... Il gruppo SC ha un suono dolce davanti alle vocali e, i scena, scimmia... Attenzione: il gruppo SCE non vuole mai la i. Fanno eccezione: – scienza, coscienza e i loro derivati scienziato, coscienzioso... – le parole usciere e scie.
F
Completa le frasi con le parole indicate.
scientificamente - fantascienza - incosciente - scie - cosciente - scientifica - usciere • La polizia • È
identifica le impronte digitali. dimostrato che il fumo provoca gravi malattie.
• Mi hanno raccontato la trama di un bellissimo film di • Sei
di ciò che dici?
• Il cielo è ricamato dalle • Un
non ha rispettato il segnale di stop.
• Chiedi all’ questi documenti.
10
degli aerei.
Piu esercizi a pag. 25
a chi devi consegnare
.
ORTOGRAFIA
QU
R
CU
CQU
Leonardo da grande vuole diventare uno scrittore di libri gialli.
Fuori c’era un terribile aqquazzone. Il commissario Ballini prese il tacquino e cominciò a prendere appunti. La casa era completamente a soquadro: i piatti sporchi erano ancora nell’accuaio, una bottiglia di licuore mezza vuota era abbandonata per terra, i pesci nell’accquario erano in fin di vita perché non venivano nutriti da giorni... il famoso quoco Giuliano che fine aveva fatto?
A
Il racconto di Leo più che un giallo sembra un horror vista la marea di errori: vuoi aiutarlo? Cerchia le parole sbagliate, poi controlla il tuo operato consultando la regola. Q U IN D I. ..
Il gruppo QU è sempre seguito da un’altra vocale quadro, quaderno... Fanno eccezione le parole capricciose come cuoco, cuoio, scuola... La Q si raddoppia con la forma CQ: – nella parola acqua e i suoi derivati acquerelli, acquolina... – nelle parole acquistare, acquisire e i loro derivati acquisto, acquisito... – nel passato remoto di alcuni verbi nacque, giacque... L’unica parola che si scrive con QQ è soqquadro.
F
Completa con CU, CQU, QU, poi scrivi le parole nella tabella. ocere
a
istare
cchiaio
e
ilibrio
intale
inno
o
a
erelli
adrato
suba
eo
aderno
a
ffia CU
CQU
olina QU
In ogni coppia colora la parola scritta in modo corretto. cuoco
quoco
soqquadro
socquadro
scqualo
squalo
risquotere
riscuotere
risciacquare
risciaqquare
scudo
squdo
Piu esercizi a pag. 26
11
ORTOGRAFIA Connettiti con pag. 118 Ritrova l’h nelle esclamazioni.
Una lettera muta R
La maestra Patty oggi ha portato una filastrocca per aiutare i bambini a ricordare gli usi dell’h.
Sono un segno, un bel grafema cui non corrisponde nessun fonema. Eppure sono parecchio impegnata in molte occasioni utilizzata. Se a CI e a GI serve un aiuto per fare la sillaba dura la mia presenza gliel’assicura. Nelle esclamazioni ho due posizioni: se è sola la vocale, stare dietro è l’ideale; occupo la zona centrale quando è doppia la vocale. Presto servizio nel verbo avere e compongo molte parole straniere!
A
Sottolinea nella filastrocca le risposte alle domande con il colore indicato. Poi confronta il tuo lavoro con la regola. Perché l’h viene chiamata “lettera muta”?
In quale verbo si trova?
Quando aiuta i suoni CI e GI?
E in quali parole?
Dove si trova nelle esclamazioni?
Q U IN D I. ..
La lettera H è una lettera muta perché si scrive ma non si pronuncia. Viene usata: – nelle sillabe chi/che; ghi/ghe; – in alcune forme del verbo avere;
F
– nelle esclamazioni ah, eh, ahi, ehm... – in alcune parole straniere hamburger...
Cerchia le forme corrette.
Completa con LO, L’HO / LA, L’HA.
• Ha ha/Ah ah! Le tue barzellette sono sempre uno spasso!
• Te
• Hai/Ahi ancora gli sci che mi prestasti lo scorso anno/ hanno?
• Domani ci sarà la foto di classe, te
• Ha/A mia sorella è piaciuto il regalo che le o/ho fatto.
detto che tre giorni fa ho rivisto Fabiola?
• Voi non me
raccontate giusta!
comunicato qualcuno?
• Sul quaderno a rige/righe ho/oh scritto una poesia incantevole.
•
• D ove ahi/hai acquistato quelle pesce/pesche dolcissime?
•
• Le chiocciole/ciocciole anno/hanno divorato la lattuga del nonno. Aimè/Ahimè, che guaio.
• Ho perso un pastello: non
12
Piu esercizi a pag. 27
detto e
ripeto: basta gettare
rifiuti a terra! tua amica Cristina ha trovato
una cagnolina abbandonata e
Esercizio interattivo
adottata. trovo più.
ORTOGRAFIA
Le doppie
R
Mariana ha raccontato il suo pomeriggio di giochi, ma la maestra deve farle qualche appunto.
Mariana, nel racconto hai dimenticato tutte le doppie! Nel tuo paese d’origine, la Romania, non si usano purtroppo, per questo devi concentrarti molto di più quando scrivi...
ata al Ieri sono and la mia compleano de
, abiamo amica Rosela hi... fato tanti gioc
A
Come mai Mariana sbaglia le doppie? Se non le pronunci nel parlato riesci a inserirle nello scritto? Tu senti le lettere doppie quando parli? Q U IN D I. ..
Nella lingua italiana tutte le consonanti, eccetto l’H, possono essere raddoppiate; in questo caso la pronuncia del suono è rafforzata. Il raddoppiamento, a volte, è necessario per distinguere due parole che sembrano identiche (note\notte). Alcune lettere non si raddoppiano mai: – la Z davanti a due vocali pigrizia, giustizia...; fanno eccezione tutte le parole che derivano da altre che contengono ZZ (tappezzare tappezziere; carrozza carrozziere...); – la B davanti a -ile (sommergibile, impossibile, potabile...); – la G davanti a -ione (pigione, stagione...), fa eccezione la parola loggione.
F
Nel brano è stato fatto un pasticcio con le doppie: sottolinea le parole sbagliate e riscrivile in modo corretto. Fai attenzione: in tutto sono dieci.
Il viagio è stato lungo, ma nonna Amalia ha fatto gli gnochi con il ragù e Giorgino li ha presi due volte: sono proprio buoni. Esere lì è una festa, Giorgino corre a giocare nell’orto del nonno. È talmente ocupato con i polli e le caprette che non si accorge neppure che papà, mama e Camilla sono già ripartiti per tornare in cità. Quando la nona lo chiama, perché è pronta la cena, Giorgino ci rimane un po’ male: i suoi genitori non l’hano salutato. Lui però non dice nulla: a casa dei noni ci sono tante bele cose da fare... E. Maùti, Giorgino mangiabombe e altre storie, Erickson Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 28
13
ORTOGRAFIA
La divisione in sillabe R
La maestra ha chiesto ai bambini di correggersi gli esercizi a vicenda. Mattia ha corretto la scheda di Camilla. Quanti errori?
Dividi le parole in sillabe con una barretta. te/lef/ono pa/ta/ti/ne ba/nan/a co/lo/ra/re
2
ca/mo/mil/la
2
a/cque/dot/to
ca/ppel/lo
ac/quaz/zo/ne
oro/lo/gio ede/ra a/bi/ta/zio/ne u/gua/le
2
ris/po/sta
po/sti/no
pa/stel/lo
pa/stic/cio
1
bam/bo/la
gamb/eret/to
ma/rtel/lo
cal/pe/sta/re
2
ra/strel/lo or/che/stra fa/mi/gli/a fa/le/gna/me
1
u/o/va
2
chiu/so
guan/cia/le
geo/gra/fi/a
0
pa/e/se mu/se/o le/o/nes/sa pa/u/ra
A
Mattia ha indicato il numero esatto di errori, ma si è dimenticato di cerchiare le parole sbagliate con la penna rossa! Sai farlo tu al suo posto? Se hai qualche dubbio aiutati con la regola. Q U IN D I. ..
Quando si dividono le parole in sillabe è necessario seguire delle regole. 1
Ogni sillaba deve contenere almeno una vocale.
2
Una sola consonante forma sillaba con la vocale seguente
3
Le consonanti doppie si separano sempre, compreso il gruppo CQ
4
Una vocale a inizio di parola, seguita da una sola consonante, fa sillaba a sé
5
La S seguita da una o più consonanti forma una sillaba con la vocale che segue
6
L, M, N e R si separano dalle consonanti che vengono dopo
7
I gruppi di consonanti, che si possono trovare anche all’inizio di parola, fanno sillaba con la vocale che segue stra-da, pi-pi-strel-lo, ra-gna-te-la, to-va-glio-lo...
8
Quando una a, una e oppure una o (dette vocali “forti”) si incontrano con una i o una u (dette vocali “deboli”), si crea una coppia che non deve essere mai divisa a-ria, au-to...
9
Attenzione: se la vocale debole è accentata le vocali si dividono
10 Due vocali forti vanno separate
pa-ta-ta... cam-mel-lo, ac-qua... a-so-la... po-sto...
lam-po, man-to...
pa-ù-ra, far-ma-cì-a...
ma-e-stra, po-e-ta...
Ricorda: se hai dei dubbi consulta il vocabolario.
F
Ora che sei diventato un esperto riscrivi sul quaderno nella forma corretta le parole che ha sbagliato Camilla e indica il numero della regola che non è stata rispettata.
14
ORTOGRAFIA Dividi le parole in sillabe e riscrivile nella colonna corrispondente. • costa
• ombrello
• acquerelli
• ippopotamo
• castello
• pesciolino
• settimana
• acqua
• istrice
• tatto
• tamburellare
• appuntamento
Due sillabe
Tre sillabe
Quattro sillabe
Più di quattro sillabe
Completa il cruciverba scrivendo le parole divise in sillabe. 2
1
3
4
5
6
7
8
9
10
12
11
13
ORIZZONTALI
VERTICALI
1. Si compera in edicola. 3. Ci cammini sopra. 5. Si stacca dalla montagna ed è pericolosa. 6. Lo fai in porta per segnare un goal. 7. Si dice “promettere mari e...”. 8. Utilizzare i remi. 11. La chiudi quando entri in casa. 12. Il contrario di no. 13. Una decina equivale a ... unità.
1. Lo formano 24 ore. 2. Togliti di mezzo! 3. Azione che si fa alla cassa di un negozio. 4. Maschile di mucca. 7. Azione che si fa con le costruzioni. 9. La usi per disegnare. 10. Li dai alla mamma e al papà. 13. Il contrario di “davanti”.
Quante sillabe? Fai una X sul numero esatto. paese
3
2
4
4
5
5
portamatite 3 3 esitare
acquolina
3
4
4
5
giornalino
4
5
3
finestra
2
3
4
strabuzzare 4
5
6
vocabolario
4
5
6
Piu esercizi a pag. 29
15
ORTOGRAFIA
L’accento R
La maestra Patty propone un gioco: data una parola, i bambini devono pronunciarla spostando l’accento.
màtita
A
Rispondi alle domande.
matìta
Ora tocca a voi! Pronunciate le parole spostando l’accento.
• Chi ha pronunciato correttamente la parola? • Hai capito a che cosa serve l’accento?
cavaliere - tavolo - edera - dolore - coniglio martello - mobili - manico - sapone
Q U IN D I. ..
In ogni parola c’è una sillaba che viene pronunciata con maggiore forza: è la sillaba su cui cade l’accento. Non sempre l’accento viene evidenziato con un segno grafico. È obbligatorio mettere il segno grafico solo in alcune situazioni: – quando l’accento cade sull’ultima vocale di parole formate da più sillabe città, caffè...; – sui monosillabi più, può, ciò, già, giù; – sui composti di tre, re, blu, su trentatré, viceré, rossoblù, lassù...; – su alcuni monosillabi per distinguerli da altri che si scrivono allo stesso modo, ma hanno significato diverso: dà quando indica il verbo dare sì quando indica un’affermazione né quando nega qualcosa lì, là quando indicano un luogo
F
dì quando indica il giorno è quando indica il verbo essere tè quando indica una bevanda sé quando indica se stesso
Osserva le parole e rispondi alle domande. laggiu - qui - lassu - ventitre - perdono - volera - li - voto - caffe - qua - di
• Quali parole non vogliono l’accento? • Quali parole hanno sicuramente bisogno dell’accento? • Quali parole hanno significato diverso con e senza accento?
16
matità
ORTOGRAFIA Accento sì o accento no? Colora il monosillabo corretto.
Caro diario, sì si , la mamma finalmente ha detto che il mio regalo di compleanno si sì può aprire. È E un tablet, un dono bello e è utile. Proviene da dà una persona che dà da molta importanza agli affetti: mia nonna. Non me ne né sarei potuto comprare uno, ne né così né più piccolo. Lo terrò di la là , sopra la là scrivania. Vorrei poterlo usare notte e dì di , di mattina e dì di sera ma sarà meglio che mi dia una regolata. Se Sé dovessi farne un uso sbagliato, credo che la mamma avrebbe una buona scusa per sequestrarmelo: secondo me anche lei muore dalla voglia di averne uno per sé se . I miei compagni Diego e Danilo portano i loro tablet a scuola e a volte li lì dimenticano li lì . Io non farò questo sbaglio: se dovessi perdere il mio non credo che potrei averne un altro! Cara nonna, appena passi da casa mia te tè lo faccio provare, ma prima ti preparo un te tè con i biscotti, per ringraziarti di questo bellissimo regalo.
Nelle frasi gli accenti sono sbagliati o mancano: riscrivile correttamente. • Tè né vai? Prima bevi il te. • La nel giardino e fiorita la rosa. • E gia ora di alzarsi? Sono stanca è ho sonno! • La mia borsa blù non mi piace piu. • Ho accettato il nuovo lavoro. Avrei detto di si mille volte. • Ormai dà due giorni la stampante non da segni vitali. • Il vicere pronuncio il giuramento. • Vieni quì, anzi nò, resta li. • Chi fa dà se, fa per trè. • Fà come vuoi, ma poi non ti lamentare.
Lo scrittore si è dimenticato tutti gli accenti! Inseriscili tu: in tutto sono 8.
Mariella e stata in vacanza con la famiglia. Hanno visitato Torino, la citta Capoluogo del Piemonte. Per tutto il di hanno fatto su e giu dai tram e dalla metropolitana, hanno visitato il bellissimo Museo del Cinema e sono saliti sulla Mole: da lassu hanno ammirato tutta la citta! Sono stati al Museo dell’Automobile e poi, finalmente, al Museo Egizio. Al rientro in albergo, in Corso Giulio Cesare trentatre, i poveri piedi non ne potevano piu ma ne era valsa veramente la pena. Piu esercizi a pag. 30
17
ORTOGRAFIA
L’apostrofo e il troncamento R
La maestra per fare uno scherzo ai suoi alunni ha scritto queste frasi alla lavagna. Riuscite a leggerle?
Laautomobiledipapàèparcheggiatadavantialgarage. LaerbadelpratodiChiaraègiallaacausadellasiccità. Sulloalberodeigiardinettisonospuntatelefoglienuove. Nelloortodellanonnacresconopomodorienormi.
A
Che cosa non funziona in queste frasi? Riscrivile in modo comprensibile.
• Hai trascritto le frasi tali e quali? Hai modificato qualcosa? • Le parole adesso si leggono con facilità?
• Hai capito qual è la particolarità su cui vuol far riflettere la maestra?
Q U IN D I. ..
Per rendere la pronuncia più scorrevole, la vocale finale di una parola viene eliminata quando si trova davanti a una parola che inizia per vocale o per h. Questa operazione si chiama elisione. L’elisione è segnalata nello scritto per mezzo dell’apostrofo. La automobile l’automobile... Alcune parole subiscono un troncamento, cioè perdono la vocale o la sillaba finale senza presentare l’apostrofo. Si troncano ad esempio: – uno (articolo) un amico... – tale, quale tal altro; qual è... – nessuno, ciascuno, alcuno nessun altro, ciascun gruppo, alcun rancore... – bello, buono, grande, quello bel giovane, buon amico, gran cosa, quel tale... – santo, professore, signore, frate, suora... davanti ai nomi propri san Pietro, suor Giuliana...
F
Riscrivi le parole troncando dove è necessario. • uno piatto
• bello tramonto
• santo Pietro
• buono mattino
• buono pomeriggio
• signore Giulio
• quale è
• bello maglione
18
ORTOGRAFIA Riscrivi le frasi inserendo l’apostrofo o il troncamento. • È davvero un bello cane: assomiglia al mio. • Nessuno altro aggiunga una parola. • Anche io sono di accordo con Corinna. • Ciascuno bambino prenda due fogli colorati. • Quale è la capitale di Italia? • Dallo uovo nasce il pulcino: che immagine tenera! Completa le frasi con le forme indicate. cera/c’era - luna/l’una - sera/s’era • Quella • “ • È
mio fratello
addormentato sul divano.
una volta...”: è così che ha inizio una fiaba. di notte: nel cielo brilla la
piena.
• La nonna pulisce i mobili con la
d’ api.
Vero o falso? Indicalo con una X.
Riscrivi le parole inserendo l’apostrofo.
Un’ amico
V
F
lerba
Buon uomo
V
F
lautomobile
Bel libro
V
F
lalbero
Sull altalena
V
F
loca
Quell’ancora
V
F
unanatra
Dottor Moffi
V
F
questamore
Un pò
V
F
lisola
Signor’ Angelo
V
F
Nessun’ altra
V
F
lorologio
Leggi la storia e cerchia le forme sbagliate.
L’ape prepotente Lo asino brucava tranquillo la erba del prato. Arrivò la ape prepotente che disse allo asino: – Vattene via dalla erba! Devo succhiare il nettare dello anemone... Lo asino rispose: – La erba è di tutti gli animali, lo sanno anche la oca, la anatra e la gallina. La ape prepotente cercò di pungere lo asino sullo orecchio, ma lo asino sventolò la coda e la stordì. La ape se ne andò mezza tramortita e lo asino continuò a brucare tranquillo la erba. Esercizi interattivi
Piu esercizi a pag. 30
19
ATTIVA COMPETENZE MAP ORTOGRAFIA Ripassa nella mappa le principali regole ortografiche.
Suoni duri e dolci di C e G
Suoni duri C + a, o, u ca, co, cu ga, go, gu G + a, o, u cr, gr... G, C + consonante che, chi CE, CI + h GE, GI + h ghe, ghi
Il plurale con -CIA e -GIA camicia camicie magia magie traccia tracce spiaggia spiagge
Suoni dolci C + e, i ce, ci Eccezione: cielo, società... ge, gi Eccezione: igiene, igienica... G + e, i
20
Gl-li
Suono duro GL + a, e, o, u gladiatore, inglese, globo, glucosio Suono dolce GL + i foglia, aglio... fanno eccezione glicine, geroglifico... Si scrive li con: nomi propri di persona (Amelia), nomi con li all’inizio (lieve), parole con il suono doppio (allievo), alcuni vocaboli che derivano dal latino (olio).
Gn-ni
Dopo il gruppo GN non si mette mai la i tranne in rari casi: – nella parola compagnia; – nelle forme verbali in -iamo. Dopo il gruppo NI si trova sempre un’altra vocale.
Sc-sci-sce
Suono duro SC + a, o, u scatola, scopa, scuola Suono dolce SC + e, i scena, scimmia Sce si scrive senza i, fanno eccezione: scienza, coscienza e i loro derivati; le parole usciere e scie.
Qu-cu-cqu
Cu + consonante cuscino, culla Qu + vocale quadro, quinto cuore, cuoio, cuocere, scuotere Eccezione: parole capricciose La Q si raddoppia con la forma CQ: acquerelli, acquolina – nella parola acqua e i suoi derivati – nelle parole acquistare, acquisire e i loro derivati nacque, giacque – nel passato remoto di alcuni verbi Si scrive con qq solo soqquadro. Mappa audioletta
ATTIVA COMPETENZE MAP ORTOGRAFIA
L'uso dell’h
Viene usata: – nelle sillabe chi/che; ghi/ghe – in alcune forme del verbo avere hamburger... – in alcune parole straniere ah, eh – nelle esclamazioni
Le doppie
Non si raddoppiano mai: – la g davanti a -ione: ragione, regione, stagione, carnagione – la b davanti a -ile: abile, nobile, stabile – la z davanti a due vocali: addizione Eccezioni: pazzia, tappezziere, carrozziere e tutte le parole che derivano da altre che contengono zz.
La divisione in sillabe
Vocale iniziale + consonante u-di-to Consante + vocale che la segue di-to, so-le Vocale forte (a, e, o) + vocale debole (i, u) a-ria, fiu-me, au-to pa-u-ra Eccezione: la vocale debole è accentata Due vocali forti ma-e-stra. S + una o più consonanti po-sto, mo-stro Le doppie e il gruppo cqu col-lo, bloc-co, ac-qua-ti-co L, M, N, R + consonante lam-po, man-to stra-da, ra-gna-te-la Gruppo di consonanti + vocale
L’accento
L’accento è obbligatorio quando: – cade sull’ultima vocale di parole formate da più sillabe; – sui monosillabi più, può, ciò, già, giù; – sui composti di tre, re, blu, su; – su alcuni monosillabi, per distinguerli: dà, è, lì, là, dì, né, sé, sì, tè.
L’apostrofo e il troncamento
vocale + vocale o h l’albero, l’hotel Alcune parole subiscono un troncamento: uno (articolo), tale, quale, nessuno, ciascuno, alcuno, bello, buono, grande, quello, santo, professore, signore, frate, suora... Mappa audioletta
21
ATTIVA COMPETENZE
verso l’INVALSI
Correggiamo insieme
Ascolta il dettato ortografico e completa le parole mancanti.
Esercizio 1
Il
Quante risposte esatte?
amico
su 23
1. Cisco e Gualtiero Cisco
sempre in coppia con il suo
.
Ogni
macinano tanti
, attraversano molte
: Cesena, Gorizia,
Esercizio 2 Quante risposte esatte?
su 15
, Como, Cuneo,
sempre in sella alla loro più
. Niente sinceri:
, che possiede
Esercizio 3
due
; Enzo, che vende le
Quante risposte esatte?
che
coperte con le
Totale:
i
su 50
per essere
, nessuna cianfrusaglia, solo abbigliamento comodo.
Conoscono
su 12
...
; Caterina, ; Emilio, che regala loro
per lo stadio e
la lingua
, che conosce a
.
per tutto il
e Gualtiero scorrazzano felici .
2. Daniele e Stefania Daniele e Stefania sono
di classe. Il desiderio di
è quello di diventare
, mentre
sogna di essere,
quanto prima, un’illustratrice di libri per bambini: il
Valutati!
Daniele è un
Hai Hai raggiunto raggiunto una una buona buona competenza. competenza.
Tra 30 e 40 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.
Meno di 30 Devi riprendere l'argomento l’argomento e allenarti di più.
22
dei numeri, degno di lode, discute di questioni con molta sicurezza. Stefania anima sulla carta del suo
Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 40
è la sua passione.
bisce scivolose, e leoni con la
scure, pesci nell’
dorata. La sua matita
i colori sono
sulla carta,
con gusto. grande successo, auguri di
!
3. Tanti animali , cammelli, ghepardi,
, civette, coccodrilli,
,
e colibrì. Che cosa ci fanno tutti questi animali
Hanno qualcosa in comune?
?
in cui vivono?
, no! L’alimentazione?
, nemmeno.
, lo so, fanno sentire i loro versi notte e con familiarità, dall’alba al tramonto, di
, in
AUDIO: Dettato ortografico
. PDF: Dettato ortografico
ORTOGRAFIA
ESERCIZI PIÙ
Tutto su C e G 1. Cerchia con il blu i suoni duri e con il rosso i suoni dolci di C, poi sistema le parole nelle chiome degli alberi. cuore • cura • casa • civetta • incudine • culla • cipolla • cesto • pace • camino cometa • contadino • unico • castello • canestro • città • custode • coda • coccodrillo cavallo • cena • luce • noce • cimitero • fucile CA
CU
CO
CE
CI
2. Completa con GA, GO, GU, GI, GE. loso ma lo
co co
al
vi can
ro
spi
anti
pa
na
re
cu
no
fra
la
ro
an
lo
pre
re sto
va
te
ne
me lato
pian
au
rio nio
re melli
nova valan
3. Inserisci i nomi nella colonna giusta e volgili al plurale. arancia doccia grattugia pioggia nevralgia bugia acacia treccia pancia grigia pelliccia valigia
Stato iniziale
Stato finale Cambia CIA in CE GIA in GE
Stato iniziale
Stato finale Cambia CIA in CIE GIA in GIE
23
ESERCIZI PIÙ
ORTOGRAFIA
GLI
LI
GN
NI
1. Completa con GLI, LI, LLI. o
o
sbadi
o
mi
one
petro
so
evo
a
mi
aia
baga
vo
era
bi
o
Gu
ardo
era
petro
evo
trifo
elmo
consi
o
gi
o
Austra
o
Pu
a a
o
cava
ere
evito
gioie
ere
2. In ogni riquadro c'è un errore: cancellalo. ltalia Marsilia
maglia filio
milione miliardo
Sicilia Emilia
giglio aglio
miliardario miliaia
3. Segna con una X la forma corretta. medaglia
fogliame
Giullia
giocolliere
medagla
foliame
Giuglia
giocoliere
medalia
folliame
Giulia
giocogliere
4. Sistema nello schema le parole corrispondenti alle definizioni: contengono tutte GN. Nella colonna colorata apparirà il nome di un’isola italiana. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
1 2 3 4 5 6 7 8
Si fa mentre si dorme. Lavora il legno. La tesse il ragno. Si fa sul foglio. Il figlio della pecora. Precede luglio. Pane di forma rotonda. Si fa nella vasca.
5. Completa con GN, NI. ge
o
ra
o
spu
24
ente riu
a
le
one o
allumi
o
matrimo si
ore
pru o
colo co
a a ato
inse
ante
gera
o
carabi
ere
ORTOGRAFIA
SC
ESERCIZI PIÙ
SCI
1. Completa con SC suono duro e suono dolce. • Ho
perto di avere la ta
•
ando lungo una ripida di
del grembiule
sa, Marco è caduto e ha perso uno
• Il contadino ha una piantagione di pe • In questa gara di •A
rma ha
cita. .
che in agosto produce dolcissime pe
.
vato abilmente l’avversario.
lta bene: disponi tutte le
tole sullo
ffale.
2. Leggi la filastrocca e sottolinea le parole che contengono i suoni SCE e SCI, poi riscrivile nei riquadri adatti. Col suo sacco trovarobe entra in scena zio Giacobbe che tira fuori cento cose: otto sciarpe assai curiose, un cuscino e un pesciolino, un ruscello scioccherello, una sciabola affilata, una scimmia imbellettata, una biscia lunga e liscia che nel prato calma striscia, uno sceriffo col cavallo ed un perfido sciacallo, tanti sci e uno sciatore ed infine un ascensore.
SCE
SCIO
SCIA SCI
3. Completa con SCE, SCI, SCIA, SCIO. pero
di
rpa ca cono
na
sa
bi
roppo
pe
atore re
cchezza
di vendolo glilingua
na
re
ma ri
lto lla cquare mpanzè
4. Cancella la forma errata. • Lo scenziato/scienziato preleva l’acqua del fiume per analizzarla. • È importante agire in ogni occasione secondo la propria coscienza/coscenza. • L’uscere/usciere ama leggere i libri di fantascienza/fantascenza. • Quel ragazzo è un vero incosciente/incoscente. • La discesa/disciesa era troppo ripida e rischiosa per i miei nonni.
25
ESERCIZI PIÙ
ORTOGRAFIA
CU
QU
CQU
1. Leggi il brano, individua le parole errate e riscrivile in modo corretto. Attenzione: ce ne sono ben tredici! C’era un aquilotto di nome Quinto che aveva quattro qugini più grandi di lui. Sua madre si chiamava Cuaranta e voleva che l’aquilotto frequentasse la scuola di qucina. Un giorno imparò a cucinare le quaglie così squisite che a mamma aquila venne l’aquolina in becco. Il giorno dopo, però, Quinto fece arrabbiare la mamma perché non voleva più andare a scuola. Per l’aquila fu un colpo al quore perciò lo mise in castigo, ma lui di notte scappò dal nido. Scoppiò un aquazzone e Quinto cadde in un accuitrino. Per fortuna arrivò il qustode della scuola che si tuffò in acqua nuotando veloce come uno scualo e lo salvò. Arrivò l’ambulanza con cincue medici che controllarono il cuore dell’aquilotto. Cuinto ritornò dalla mamma e le promise che da quel giorno sarebbe stato più trancuillo e sarebbe ritornato a scuola per diventare il cuoco più bravo del cuartiere.
2. Indica con una X quali sono le frasi scritte correttamente. A Cuirino hanno regalato un pallone di quoio. A Quirino hanno regalato un pallone di quoio. A Quirino hanno regalato un pallone di cuoio. Che scuinternato! Hai messo il tacquino nell’acquaio! Che squinternato! Hai messo il taccuino nell’acquaio! Che squinternato! Hai messo il tacquino nell’acquaio! Il cuoco ha cucinato una frittata con cuarantaquattro uova di cuaglia. Il cuoco ha qucinato una frittata con quarantaquattro uova di cuaglia. Il cuoco ha cucinato una frittata con quarantaquattro uova di quaglia.
26
ORTOGRAFIA
ESERCIZI PIÙ
L’H e le sue regole 1. Completa con O, HO, AI, HAI, A, HA, ANNO, HANNO. • Io
ventidue paia di calze.
• I miei zii
La consonante H non ha alcun suono, ma si scrive in alcune voci del verbo avere per: – indicare possesso (io ho un anello); – esprimere sensazioni (hai fame); – aiutare gli altri verbi, con funzione di ausiliare (essi hanno giocato con la palla). Queste forme del verbo avere non vanno confuse con: – O = congiunzione (quale vuoi questo o quello?) – A = prep. semp. (a mio zio) – AI = prep. art. formata da A + I (ai nonni) – ANNO = periodo di tempo (è un anno difficile). Nelle esclamazioni la lettera H segue sempre la vocale (Oh, che bello!) oppure, se l’esclamazione è formata da due vocali l’H è sempre in mezzo (Ahi! Che botta!).
affittato una casa in montagna
per un
.
• Quando eri in gita
scritto una cartolina
nonni? • Enrico
portato
scuola il suo
nuovo videogioco e ci
giocato
ricreazione con i suoi compagni. • Penso
compiti di matematica che devo
ancora iniziare. Tu li • In un
finiti?
di scuola Katy e Adam
imparato molto bene la lingua italiana. • Non dire che
miei nonni della nota meritato
scuola.
• Rispondimi! Perché mi
fatto questo?
2. Colora la forma corretta. • Ho Oh , finalmente sei arrivato! Cominciavo a preoccuparmi. • Ah Ha , che ridere! Mi sono divertito molto a • Ah Ha , che sbadato! Non o • Eh
ha leggere quelle barzellette.
ho restituito il dizionario a
ha Fabio.
E , non mi dire che ai hai rovesciato il bicchiere per la terza volta!
3. Per ogni parola nella tabella segna con una X la forma adatta. LO visto
L’HO
LA
L’HA
L’ANNO
Terra
letto
stivale
gomma
nuovo
studiato
acquistata
scorso
incontrato
prestata
scritto
psicologo
pizza
prossimo
X
L’HANNO
27
ESERCIZI PIÙ
ORTOGRAFIA
Raddoppiamento 1. Leggi le seguenti frasi e colora la parola corretta. • Il nono ha una
nonno abita al nono nonno piano di un condominio, in giardino sera
serra
che cura con passione; ogni
la sua preferita è una rossa • Coro
e non ho ancora ripassato le note la
coro
innaffia le piantine,
corro , è note
notte
notte .
canne di Tobia si era nascosto fra le cane
casa
serra
rosa .
Corro , devo scappare! Ho le prove del
• Il cane
sera
canne del laghetto dietro
cassa di campagna mentre il nonno lo cercava fra le
casse in cantina.
case
2. Completa come indicato. B o BB? incura
ile
ga
ia
incredi
ile
impossi u
ile
idiente
imperdi sa sta
ile
ia ile
S o SS? mi
Z o ZZ?
ione
opera
ione o
occlu
ione
pupa
impo
ibile
organi
fle
ibile
manomi
ini ione
io
minimi
are
vi
ione
situa
ione
mi
ile
maga
ino
illu
ione
indi
3. Nel seguente testo sono presenti quattordici errori, individuali e correggili. Quela note Mina era stata asalita da un cocodrillo. L’aveva agredita adentandole il sedere ed era stato oribile. Mina aveva riconosciuto il coccodrilo della maglieta del papà, però quelo era più grande ed era vero. La matina dopo Mina andò a vedere sula maglietta del papà se il cocodrilo c’era ancora. Non c’era ma il segno sul sedere c’era eccome. Non si era sognata tuto quanto! da P. Olov Enquist, La montagna delle Tre Grotte, Feltrinelli Kids
4. Scrivi la parola che ottieni unendo quelle date. Fai attenzione alle doppie!
28
are
• qua + su =
• su + detto =
• se + pure =
• già + che =
• la + giù =
• da + vero =
io
ORTOGRAFIA
ESERCIZI PIÙ
Divisione in sillabe 1. Leggi, poi separa le sillabe con una barretta. Il bambino che non sapeva andare a capo
Giordano non sape va andare a capo, perché non sape va dividere in sillabe le parole. Un gior no non gli bastarono due pagine di quader no e scr isse sul banco. I l banco non gli bastava e scr isse sul pavimento. S cr isse sulla ghiaia del giardino. Poi scr isse sul tronco di un albero e salì sui rami più alti. Passò una nuvola e scr isse anche sulla nuvola. S cr isse “Ar r ivederci ” e la gente sventolava i fazzoletti. Guidonia Villalba, Scuola elementare di Albuccione, Roma
2. Dividi in sillabe con un trattino le parole che seguono. Parole che iniziano con vocale:
Parole con le doppie:
anima, edera, umore, idea,
pallone, gonna, anno, assente,
elefante, elmo, onice, anice,
rabbia, cammello, pozzanghera,
ovale, asimmetrico, asola, elica,
pollice, pelle, fiocco, tacchino,
uva, isola, Adige, amico
moschettone, avventura, soqquadro
Parole con gruppi di consonanti:
Parole con S + consonante:
pompa, canto, compito, cartone,
astro, nastro, rospo, castoro,
urto, ortolano, intelletto,
pesto, scolaro, scalatore,
sponda, entrata, colmo, colpire,
pescatore, cosciente,
ombrello, coltello
sospensione, spallina, finestra
3. Indica il numero delle sillabe contenute nelle seguenti parole. patatine
castello
influenza
raffreddore
appartamento
campana
qui
coltello
lì
moltiplicando
turismo
vita
acquerelli
cuscino
registratore
cascata
rospo
dimagrire
permesso
trasportare
29
ESERCIZI PIÙ
ORTOGRAFIA
Accento, apostrofo, troncamento 1. Metti una X su V (vero) se la parola evidenziata è corretta, F (falso) se non lo è. • Questo e tutto quello che so.
V
F
• In fin dei conti è giusto quello che dici.
V
F
• Dov’e il tuo libro?
V
F
• Questa storia e davvero divertente.
V
F
• Sta’ fermo è cerca di rilassarti.
V
F
• Giulio e uscito con Carlo.
V
F
2. Leggi le seguenti parole facendo attenzione all’accento, poi inseriscile al posto giusto nelle frasi. fiuto • fiorì • studio • giocò • fiutò • studiò • viaggio • gioco • fiori • viaggiò • Con il suo • Il suo • Appena l’albero
quel cane
la presenza di tartufi.
fu molto faticoso:
, un forte temporale fece cadere i suoi
• Impiegò molto a scegliere il • Mio fratello
per venti ore. .
, ma poi
a lungo.
molto nello
di papà quel giorno.
3. Sostituisci le espressioni tra parentesi mettendo l’apostrofo solo quando occorre. • (Ci era)
una volta una bambina con la pelle bianca come la neve.
• Se non vieni tu, non inviterò (nessuno altro) • Era un (bravo uomo) • Ti piace (quello abito) nel negozio dietro (lo angolo) • La cornice sembra (di oro)
. e un (grande lavoratore) ? (Lo ho)
visto in saldo
. , invece è (di argento)
4. Tronca le parole e riscrivile senza apostrofo.
30
.
• buono umore
• tale egoismo
• male di mare
• quale è
• cuore contento
• quello giovane
• fine di vita
• santo Francesco
• ciascuno alunno
• bello ragazzo
dorato.
ATTIVA COMPETENZE LAB COMUNIC AZIONE
Perché la comunicazione? Discuti insieme ai tuoi compagni sul significato del verbo comunicare. Scrivi nei post-it tutti i vocaboli che vi vengono in mente che hanno un legame con questa parola, se non bastano le frecce, aggiungetene altre!
comunicare
Adesso, mettendo insieme tutte le idee, create una definizione condivisa. Comunicare significa
Fin da quando l’uomo è comparso sulla terra ha sentito il bisogno di comunicare, prima per collaborare nella caccia e nella vita quotidiana e poi per condividere informazioni ed emozioni. Durante la fase dell’Homo erectus probabilmente la comunicazione avveniva con i gesti poi, con l’Homo habilis, sono comparse le prime forme di linguaggio. Dai Sumeri iniziò una nuova forma di comunicazione: la scrittura. Col trascorrere del tempo i modi di comunicare si sono evoluti fino ad arrivare alle molteplici forme di comunicazione dei giorni nostri.
Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira la comunicazione e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva; – il bambino conosce l’esistenza di modalità comunicative differenti, in relazione allo spazio, al tempo, al mezzo.
31
COMUNICAZIONE
Gli elementi della comunicazione R
q
Quante parole leggete? Che cosa comunicano?
Scusi, dove si trova la fontana di Trevi?
Ciao Paola!
A
Ci sono altri elementi che comunicano qualcosa: provate a individuarli aiutandovi con la tabella. Chi comunica?
Che cosa comunica?
A chi comunica?
Ambulanza Quando bisogna fermarsi Dove ci si trova Strisce pedonali Q U IN D I. ..
La comunicazione usa codici diversi: – il codice verbale si serve di parole e può essere orale o scritto; – il codice non verbale si serve di gesti, suoni, immagini, colori, espressioni del viso... Qualunque codice venga utilizzato, affinché avvenga la comunicazione, sono necessari degli elementi fissi: un emittente (chi manda il messaggio), un destinatario (chi riceve il messaggio), un messaggio da trasmettere in un linguaggio compreso da entrambi.
F
Qual è il problema di questa comunicazione, secondo te? Come si potrebbe risolvere? Ciao, come ti chiami?
32
I’m sorry, I don’t speak Italian.
COMUNICAZIONE
Come comunicare?
R
Un messaggio può essere comunicato in tanti modi.
A
Osserva i tre diversi modi di comunicare e rispondi. • Che mezzo utilizza il primo? • Qual è il canale con cui il secondo messaggio arriva a destinazione? • Con chi comunica il terzo? Che mezzo usa? Q U IN D I. ..
Per arrivare a destinazione un messaggio (scritto, orale, gestuale...) deve trovare il mezzo adatto. Il mezzo viene detto canale. Col passare del tempo i canali per comunicare sono cambiati molto, in particolare grazie all’evoluzione della tecnologia.
F
Osserva i canali di comunicazione: alcuni sono moderni, altri sono più antichi. Indica con una X quelli che si usano oggi. Se hai dei dubbi fatti aiutare da un adulto.
Leggi e scrivi il canale con cui viene trasmesso il messaggio. Messaggio
Canale
• Un caro saluto da Napoli a te e alla tua famiglia!
• Carissimi telespettatori, inviate il vostro voto.
• Mi scusi, probabilmente ho sbagliato numero.
• Saldi al 50%.
• La canzone che ascolterete è al top della classifica.
cartolina
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CLIL WH questions Ti è mai capitato di leggere un articolo in un quotidiano o in una rivista? Devi sapere che ogni giornalista, per rendere completa la notizia, segue la regola delle 5W (o Wh questions in inglese). Infatti sono sufficienti 5 domande per descrivere una situazione o raccontare una storia. Eccole: WHO = Chi? WHAT / WHICH = Che cosa? Quale / Quale (tra due)? WHEN = Quando? WHERE = Dove? WHY = Perché?
– Who is that boy? (information about people) – He’s my brother.
34
– What’s your favourite food? (information) – It’s pizza and chips.
– Which is your dog? (choice) – That one with the brown spot.
– When is your birthday? (time) – It’s on 30th October.
– Where is the milk? (place) – It’s on the table.
– Why are you so sad? (reason) – Because I lost my ball.
Listen and read
COMUNICAZIONE
La comunicazione scritta
R
La scrittura nel tempo nasce, cresce, cambia.
1
2
3
A
Osserva le foto e rispondi alle domande. • Sai riconoscere questi tipi di scrittura? 1
2
3
3
• Quali materiali sono stati utilizzati? 1
2
• Le testimonianze scritte sono collocate nel giusto ordine temporale?
Sì
No
Q U IN D I. ..
La scrittura è una delle principali forme di comunicazione. Con il tempo si è modificata: ne è cambiato l’aspetto e sono cambiati gli strumenti e i materiali utilizzati per scrivere.
F
Per ogni coppia indica quale strumento è venuto prima (P) e quale è venuto dopo (D).
35
COMUNICAZIONE
La punteggiatura
R
Dal parlato allo scritto... senza equivoci.
VECCHIETTA AL VOLANTE INVESTE UN’ANZIANA. Signora che passava sulle strisce indagata dagli inquirenti.
VECCHIETTA AL VOLANTE INVESTE UN’ANZIANA SIGNORA CHE PASSAVA SULLE STRISCE. Indagata dagli inquirenti.
A
Hai letto la notizia riportata dalle locandine dei giornali? Ti sembra la stessa? Che cosa cambia tra i due titoli? Dove starà la verità, secondo te? Q U IN D I. ..
Chi scrive ha l’esigenza di far comprendere a chi legge quello che intende dire, senza che si creino equivoci o confusioni. Per fare questo è necessario conoscere la punteggiatura e utilizzarla in modo corretto. Il punto indica una pausa lunga. Si usa per separare le frasi e fermare il tono della voce. Il punto interrogativo conclude una domanda, esprime un dubbio. Il punto esclamativo esprime un’emozione: meraviglia, stupore, rabbia... La virgola indica una pausa breve e si usa per separare le parole di un elenco o le parti di una frase. Il punto e virgola produce una pausa più lunga della virgola e più corta del punto, separa le frasi senza però creare una pausa netta come il punto. I due punti servono per spiegare, per introdurre un elenco o il discorso diretto. I puntini di sospensione si usano per lasciare in sospeso un pensiero o per indicare che non è stato detto tutto. Le virgolette e il trattino si usano per indicare il discorso diretto.
36
classe capovolta
Ricorda: dopo il punto, il punto interrogativo e il punto esclamativo devi mettere la lettera maiuscola.
F
COMUNICAZIONE Inserisci la virgola dove è necessario.
• Vorrei andare al mare invece sono costretta a rimanere in città. • Federico andò verso la porta l’aprì e corse giù per le scale. • Alberto come già sai è un po’ svitato. • Sì lo perdonerò ma deve pentirsi dei suoi errori. • Sebbene non abbia tempo ti aiuterò a verniciare il cancello. • Palermo che è una bellissima città è il capoluogo della Sicilia. Metti i punti interrogativi o esclamativi. • Chi ti ha detto una simile sciocchezza
Non è assolutamente vero
• Il nuovo alunno è alto e biondo. Avessi visto la faccia delle ragazze • Non credevo che potesse arrivare a tanto
Adesso mi sono proprio seccata
• Secondo te, Oscar ha fatto bene ad aggredire Filippo • Hai conosciuto quella ragazza che era andata alla festa di Martina Inserisci nelle frasi il punto e virgola al posto giusto. • Chiara e Tiziana sono andate al campetto per incontrare Filippo lui invece è andato in piazza con gli amici. • Gianluca è quel bambino della 1a B sempre serio Marco invece è quel ragazzino che riesce a raccontare venti barzellette di seguito. • Federico ha deciso di non parlare più con Oscar Oscar invece gli va sempre vicino e cerca di attaccare bottone. Inserisci la punteggiatura mancante nei riquadri.
.
-
,
-
:
-
;
-
!
-
?
-
• Sono riuscito a riconoscere solo due stelle • Si tratta di un appartamento moderno • A un tratto mi disse
«
-
»
...
Orione e Cassiopea. confortevole
Non ti riconosco più
• Che idea bellissima avete avuto
-
signorile e spazioso.
Da dove arrivi
Complimenti
• Alla posta c’era molta gente e mi sono preparato a una lunga attesa • Mi piacciono molto i dolci • Non farmi parlare ora
ma non sopporto quelli alla crema
domani ti dirò quello che so
• L’insegnante entrò in classe e urlò • Ecco
sai
Si può avere un po’ di silenzio
a dire il vero non ho studiato molto Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 41
37
COMUNICAZIONE
Il discorso diretto: i tre modi
R
Nicola, Lia e Carlo hanno messo per iscritto un dialogo avvenuto in classe. Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?
Nicola Claudia domanda: – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Lia – Maestra – domanda Claudia – devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Carlo – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? – domanda Claudia.
A
Hanno riportato tutti il dialogo in modo corretto? Noti delle differenze? In che cosa consistono?
Q U IN D I. ..
Il discorso diretto è la riproduzione fedele di quello che viene detto in un dialogo. I segni di punteggiatura che vengono utilizzati sono i due punti, le virgolette (alte o basse) o il trattino. In genere il discorso diretto viene introdotto da un narratore che può assumere posizioni diverse: Narratore all’inizio Claudia domanda: «Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?». Claudia domanda: – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Narratore al centro «Maestra» domanda Claudia «devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?». – Maestra – domanda Claudia – devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Narratore in fondo «Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?» domanda Claudia. – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? – domanda Claudia. Il discorso diretto inizia sempre con la lettera maiuscola.
F
Trasforma sul quaderno le parole di Silvia e Marco in discorso diretto, utilizzando i tre modi. Usa la punteggiatura che preferisci. Luigi, mi presti la tua penna?
38
Giorgia, hai preso tu il mio quaderno?
COMUNICAZIONE
Il discorso indiretto
R
Solo Lin ha sentito la risposta della maestra e ha trascritto il dialogo in un modo diverso rispetto ai compagni.
Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?
Puoi colorare come preferisci.
Lin Claudia chiede alla maestra se deve colorare con i pastelli o con i pennarelli. La maestra risponde che può colorare come preferisce.
A
Che cosa c’è di diverso nella verbalizzazione di Lin rispetto a quelle dei suoi compagni? Le parole che ha riportato sono proprio identiche a quelle che ha ascoltato? Q U IN D I. ..
Un dialogo può essere trascritto anche senza riportare precisamente le parole dette, cioè verbalizzandole in modo indiretto. Il discorso indiretto: – non prevede una punteggiatura specifica come il discorso diretto; – è introdotto da parole speciali di collegamento (di, che, se...). Per passare dal discorso diretto al discorso indiretto occorre: – togliere i due punti, il trattino o le virgolette; – usare le parole che collegano (se, di, che...); – trasformare alcune parole (verbi, aggettivi, pronomi...). D.D. Claudia chiede alla maestra: – Posso andare a temperare la mia matita? D.I. Claudia chiede alla maestra se può andare a temperare la sua matita.
F
Trasforma questa frase dal discorso indiretto al discorso diretto, nei tre modi che conosci. Utilizza la punteggiatura che preferisci.
La maestra dice ai bambini che deve ritirare i quaderni perché sta per suonare la campanella. 1. 2. 3. Trasforma dal discorso diretto al discorso indiretto. • La mamma dice a Fabio: – È ora di finirla con i giochi violenti. • Il papà spiega ai figli: – Il latte è un alimento ricco e nutriente.
Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 42
39
ATTIVA COMPETENZE Correggiamo insieme Esercizio 1 Quante risposte esatte?
su 2 Esercizio 2 Quante risposte esatte?
su 6
verso l’INVALSI 1. Leggi il testo e sottolinea i discorsi diretti. – Vincenzo – grida la mamma dalla finestra – ricordati che oggi dopo l’allenamento viene a prenderti papà. Vincenzo risponde che cercherà di tenerlo a mente, poi afferra il borsone da calcio e, siccome è già in ritardo, schizza via alla velocità della luce. Quando arriva al campo lo accoglie l’allenatore con l’aria imbufalita e gli dice che se arriverà ancora in ritardo lo metterà in panchina per due turni. – Scusi, sono davvero mortificato ma stavolta non è colpa mia! – cerca di giustificarsi Vincenzo. 2. Ora completa la tabella.
Esercizio 3 Quante risposte esatte?
su 2
Discorso diretto 1 Emittente
Esercizio 4
Messaggio
Quante risposte esatte?
Destinatario
su 2
3. Sottolinea nel testo i discorsi indiretti e trasformali in diretti.
Esercizio 5 Quante risposte esatte?
su 12 Totale:
Discorso diretto 2
su 24
Discorso indiretto 1: Discorso indiretto 2:
Valutati!
4. Riscrivi le frasi usando i due punti, le virgolette e la lettera maiuscola al posto giusto.
Calcola il totale e scrivilo al posto giusto.
• Il babbo dice siamo pronti, tutti a tavola.
Più di 19
• La maestra chiese agli alunni avete finito il compito?
Hai raggiunto una buona competenza.
5. Inserisci nel testo i segni di punteggiatura corretti.
Tra 14 e 19 La tua competenza non C’è bisogno di qualche è piena. C’è bisogno di esercizio in più. qualche esercizio in più.
Meno di 14 Devi Devi riprendere riprendere l’argomento l’argomento ee allenarti di più. più.
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Quella sera
al momento di andare a letto
Prisca si rese conto che non aveva
nessuna voglia di restare in camera da sola con la luce spenta
Era sicura che
appena si fosse trovata al buio tutti quegli scheletri le sarebbero ricomparsi davanti Anzi forse ce n’era già qualcuno nascosto sotto il letto che l’aspettava per tirarle i piedi Lasciami dormire con te
chiese alla mamma
Neanche per sogno sei cresciuta troppo ormai e nel letto non c’è abbastanza posto
rispose la mamma
B. Pitzorno, Ascolta il mio cuore , Mondadori
E poi tiri certi calci
COM MOR UNFO ICAZ LOGI IOA NE
ESERCIZI PIÙ
Punteggiatura 1. Leggi il brano. Poi inserisci i punti e le virgole dove occorrono. Non dimenticare le lettere maiuscole! Una sera i fari della mia auto illuminarono un piccolo riccio che stava attraversando la strada mi fermai lo raccolsi e lo portai a casa i miei figli lo chiamarono “Spazzolino” e gli costruirono una comoda cuccia Spazzolino completamente a suo agio prese l’abitudine di srotolare la carta igienica con cui imbottiva la sua cuccia una brutta sera non lo trovammo più circa un mese dopo sentimmo un rumore provenire da sotto il letto della camera degli ospiti mio figlio andò a vedere e trovò Spazzolino che dormiva immerso in un dolce letargo. 2. Cancella con una X i segni di punteggiatura non corretti e riscrivi le frasi. • La zia, viaggia moltissimo; ha visitato, tutto il mondo. • Il mio compagno, di banco, ha un cane; e un gatto. • Non so: se sia meglio uscire adesso, o più tardi. • Le more crescono... su rovi pieni di spine: è difficile coglierle. • Il meccanico, aprì il cofano dell’auto, e lo bloccò con l’asticella.
3. Inserisci opportunamente il punto interrogativo (?) o esclamativo (!). • Perché ieri sera non sei venuta
• Cosa fa quel pazzo
Fermatelo
• Ma se ti ho aspettato fino a tardi
• Mi sento proprio in perfetta forma
• Come saranno andate le cose
• Dimmi, dove sono gli spogliatoi degli atleti
• Cos’ha detto Pietro
• Pinocchio, non si dicono le bugie
4. Inserisci nelle frasi la punteggiatura adatta (. ! ? ...). • Hurrà, la mia squadra di calcio ha vinto • Quel giorno mi annoiavo un po’ • Ne sei proprio sicuro
E la tua
Quando non me l’aspettavo
Io non credevo che fosse lui il colpevole
• Non vedo l’ora di sapere come finisce la storia
Beh, non resta che aspettare e
41
ESERCIZI PIÙ
COMUNICAZIONE
Discorso diretto e indiretto 1. Trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.
Per trasformare il discorso diretto in discorso indiretto devi: • eliminare la punteggiatura; • introdurre di, se, che; • modificare pronomi, avverbi e verbi: io egli, ella questo quello qui lì
• La mamma chiede a Lisa: – Mi aiuti a cucinare? • Lisa risponde: – Non posso, sto leggendo. • L’insegnante si lamenta con gli alunni: – Ho solo un filo di voce. • La nonna chiede a Sara: – Mi accompagni alla posta?
2. Trasforma i discorsi indiretti in discorsi diretti. • Il nonno chiede a Tommaso di aiutarlo a verniciare il cancello. • Marco racconta al maestro che il giorno prima è andato a teatro. • Luigino dice che non vuole tuffarsi perché ha paura.
3. Osserva le immagini e poi riporta il dialogo prima con il discorso diretto, poi con il discorso indiretto. Anche con la torcia non vedo nulla!
Discorso diretto Il bambino bruno Il bambino biondo Il papà
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Non fate i fifoni! Dimostrate che siete coraggiosi!
Ma io sento uno strano rumore!
Discorso indiretto Il bambino bruno
ATTIVA COMPETENZE LAB LESSICO
Perché il lessico? Dividetevi in gruppi di tre o quattro persone e seguite le istruzioni della maestra. – Leggete la poesia una volta ciascuno. – Osservate le tipologie di parole evidenziate. – Per ogni tipologia, individuate il maggior numero di vocaboli che vi vengono in mente. Es. parole per vendere: negozio, prezzo... Le parole Abbiamo parole per vendere parole per comprare parole per fare parole ma ci servono parole per pensare. Abbiamo parole per uccidere parole per dormire parole per fare solletico ma ci servono parole per amare. Abbiamo le macchine per scrivere le parole dittafoni magnetofoni microfoni telefoni Abbiamo parole per fare rumore, parole per parlare non ne abbiamo più.
Ora confrontatevi e discutete tutti insieme. • • • •
Avete avuto difficoltà a trovare le parole? Ne avete scritte di simili? Avete discusso sui vocaboli scelti? Quale gruppo ne ha scritti di più?
G. Rodari
L’insieme delle parole che si utilizzano per comunicare si chiama lessico. Quanto più è alto il livello di istruzione di una persona, tanto più ricco sarà il suo lessico. Se leggi tanto imparerai parole nuove e sarà più facile spiegare il tuo pensiero e comprendere quello degli altri. E adesso, per immagazzinare nuove parole, studiate la poesia a memoria! Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira lo studio del lessico e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva di ricerca e di condivisione; – il bambino riflette sulla propria conoscenza lessicale, approfondisce aspetti storici e interdisciplinari, arricchisce il bagaglio linguistico.
43
LESSICO
Il vocabolario
R
Nei cartellini ci sono tutti gli elementi che trovate nella definizione della parola “entusiasta”. Sapete collegarli alla parte giusta?
La maestra Lucia propone un esercizio ai suoi studenti.
sillabazione
definizione
esempio
entusiasta [en-tu-sia-sta] agg. Pieno di passione per qualcosa: Il babbo è entusiasta per la musica jazz. M. pl. entusiasti, f. pl. entusiaste apparato grammaticale
categoria grammaticale
A
Tu sei capace di portare a termine la consegna della maestra Lucia? Prova, poi confrontati con il tuo vicino. Avete completato allo stesso modo? Se ti è rimasto qualche dubbio, ripassa la definizione. Q U IN D I. ..
Il vocabolario o dizionario è il libro in cui trovi le spiegazioni di tutte le parole di una lingua. Quando cerchi una parola sul vocabolario ricordati che: – le parole sono scritte rispettando l’ordine alfabetico; – i verbi si trovano all’infinito (scrivevo scrivere); – i nomi si trovano al singolare (sedie sedia); – gli aggettivi e i pronomi si trovano al maschile singolare (brave bravo, questi questo); – gli articoli e i pronomi personali sono tutti presenti nel vocabolario.
F
Numera le parole mettendole in ordine alfabetico. cavaliere
jeans
zaino
hotel
desiderio
trillo
burro
maniglia
dito
ambiente
gioia
mantello
scia
trota
carota
fratello
fulmine
noia
partita
emporio
Riscrivi di fianco a ogni parola la forma base che trovi sul vocabolario. cavalli
simpatici
volpi
ho camminato
matita
maestrina
44
Fai attenzione: se le parole cominciano allo stesso modo, confronta la seconda lettera (casa cesto), se anche la seconda è uguale, passa alla terza (castello cartello) e così via.
LESSICO
Il lessico delle discipline
R
Luca, Davide e Sonia ripassano le discipline che hanno studiato.
Nella parte nord-occidentale il territorio è in maggior parte montuoso, nella zona sud-est si estendono le colline, mentre la pianura ricopre la zona sud-ovest.
e La civiltà si sviluppò attorno al 3000 a.C. e sopravvisse 3000 anni. Contemporaneamente, altri popoli divennero stanziali...
Ogni foglia è costituita da tre parti: il lembo o lamina, il picciolo, la guaina...
A
Secondo te in quali discipline devono essere interrogati i bambini? Da che cosa lo capisci? Contenuto
Parole
Contenuto e parole
Q U IN D I. ..
Ogni disciplina di studio ha un proprio lessico specifico, cioè un insieme di termini che permettono di spiegare il contenuto in maniera appropriata e precisa.
F
Scrivi la disciplina cui fa riferimento ogni insieme di parole.
avanti Cristo quadro di civiltà estinzione preistoria
clorofilliana esperimento classificazione invertebrati
chiave di violino croma pentagramma accordo
sinonimi contrari avverbio preposizione
mappa riduzione in scala capoluogo pianura
addendi differenza problema quoziente
tempere pennelli acquerelli arte
pet house school family
45
CLIL False friends In inglese ci sono parole che assomigliano a vocaboli della nostra lingua.
Questo porta a pensare che anche il significato sia lo stesso, ma purtroppo non è così. Sympathy significa, infatti, “compassione” e non “simpatia”. Queste parole sono chiamate false friends: devi fare attenzione quando le usi perché ti possono ingannare. Qui di seguito trovi alcuni dei false friends più comuni.
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library = biblioteca
confetti = coriandoli
brave = coraggioso
magazine = rivista
libreria
confetti
bravo
magazzino
camera = macchina fotografica
factory = fabbrica
parents = genitori
canteen = mensa
camera
fattoria
parenti
cantina
tap = rubinetto
grass = erba
sensitive = sensibile
noisy = rumoroso
tappo
grasso
sensitivo
noioso
Listen and read
LESSICO
Il lessico specialistico
R
Un foglietto particolare mette nonna Lina in difficoltà.
Oh, santa polenta! Non ci capisco niente. Credevo fosse solo un collirio...
A
Indicazioni Stati infiammatori della congiuntiva. Controindicazioni Controindicato nei pazienti che presentano ipersensibilità verso uno dei componenti. Avvertenze Usare con cautela nei pazienti affetti da glaucoma e ipertensione. Posologia e modo d’uso 2 gocce nel sacco congiuntivale, 2 o più volte al giorno secondo prescrizione medica.
Rispondi alle domande.
• Secondo te, per quale motivo nonna Lina è in difficoltà? • Sai come si chiama e a che cosa serve il foglietto che la manda in confusione? • Sapresti spiegarle quello che c’è scritto? Tu normalmente parli così? Q U IN D I. ..
Alcune professioni e alcuni settori della nostra lingua hanno un lessico specifico (o settoriale), formato da termini che indicano oggetti, azioni, strumenti che si utilizzano solo in quegli ambiti. Cerca di conoscerne il più possibile se vuoi essere in grado di comprendere anche testi molto difficili!
F
Chi parla così? Collega correttamente. L’architrave regge, tuttavia i pilastri, se non sono di cemento armato, potrebbero presentare problemi strutturali.
Architetto
Medico
Vi preghiamo di rimanere seduti con le cinture allacciate fino al completo arresto dell’aeromobile.
È necessario verificare che la flebo venga inserita correttamente e che la cannula non sia otturata.
Politico
Pilota
Il testo del Decreto Legge N. 347 sarà approvato in seduta congiunta.
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LESSICO
Omonimi
R
Mentre torna a casa, Stefan ha la testa affollata da tanti pensieri...
Oggi vado a lezione di batteria. Prima però devo caricare il cellulare, mi si è scaricata la batteria! Devo tornare a casa subito perché la maestra mi ha assegnato un compito importante: con l’aiuto di un adulto, cercare in rete informazioni sui Fenici, soprattutto sulla pesca e sul tipo di rete che veniva utilizzata da questo popolo del mare.
A
Nel discorso di Stefan ci sono delle ripetizioni: quali? Cerchiale. Da che cosa dipende secondo te? Forse Stefan non conosce i sinonimi? Q U IN D I. ..
Ci sono parole che si scrivono allo stesso modo ma hanno significati diversi: si chiamano omonimi. Il loro significato è legato al contesto della frase in cui sono inseriti.
F
Osserva i diversi significati della parola “calcio”, poi riporta nei riquadri il numero della frase che utilizza il significato corrispondente.
Càlcio [cal-cio] n.m. Elemento chimico presente negli organismi animali e vegetali. Colpo dato col piede o con le zampe. Gioco tra due squadre che consiste nel mandare il pallone in rete calciandolo. Impugnatura di un’arma da fuoco portatile.
1. F abio era così arrabbiato che ha sferrato un calcio alla porta. 2. Mattia è particolarmente interessato al gioco del calcio. 3. Il calcio è il minerale principale delle ossa. 4. Il calcio delle armi da fuoco originariamente era di legno.
Completa le frasi con gli omonimi adatti e indica la categoria grammaticale a cui appartengono. • La pasta è sciapa: manca il
.
• Va così di fretta che
le scale a due a due.
• Mia sorella è • La
mentre vorrebbe tanto essere bionda. è un frutto selvatico che cresce tra i rovi.
• La cuoca ha preparato il • Ho
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fino alle lacrime.
con gli asparagi.
LESSICO
Sinonimi e contrari
R
I bambini giocano con le parole: divisi in squadre devono accoppiare sinonimi e contrari nel minor tempo possibile. La squadra che finisce per prima grida STOP! grande finire
malvagio
cattivo
crudele
tranquillo
abitazione
ordinato
agitato
ampia
cominciare
casa disordinato
A
Saresti in grado di svolgere l’esercizio? Vuoi provare a fare la gara con i tuoi compagni? Allora chiedi alla maestra di dare il VIA... Se invece non ricordi che cosa sono i sinonimi e i contrari, ripassa la regola qui sotto. Q U IN D I. ..
Le parole con significato simile si chiamano sinonimi: se le scambi nella frase il contenuto non cambia. Le parole con significato opposto si chiamano contrari: se le scambi nella frase il contenuto cambia eccome!
F
Leggi i sinonimi e cancella l’intruso con una X. alunno - scolaro - quaderno - allievo
vestito - abito - indumento - armadio cantare - urlare - sbraitare - gridare allegro - pensieroso - lieto - contento
Scrivi un sinonimo della parola sottolineata. • Oggi indossi un grazioso cappello. • Questo cibo è buonissimo. • La tua camera è ordinata. • La sua maestra è molto agitata. • Sono proprio contento oggi. • Il mio medico è davvero preparato.
Scrivi i contrari di queste parole. Ricorda: a volte per formare i contrari devi usare i prefissi IN, S, DIS. civiltà
simpatia
acquistare
sopra
giorno
giustizia
ordine
corretto
fortunato Esercizio interattivo
49
LESSICO
Parole in via di estinzione
R
Al parco c’è chi si scontra e chi si confronta.
Furfante, canaglia, farabutto, mascalzone...
Vanaglorioso, fanfarone, gradasso millantatore...
Il protagonista del libro è un tipo cocciuto, dall’eloquio forbito, sagace, per niente uggioso, solo a tratti ma un po’ zotico...
A me è sembrato un tipo malleabile, dall’eloquio rozzo, stolto, per niente ameno, solo a tratti urbano... Ma sei sicura che abbiamo letto lo stesso libro?
A
Che ne pensi dei termini che usano i bambini? Li conosci? Li useresti pure tu? Riesci a trovare una relazione tra le parole di Luigi e quelle di Vincenzo? E tra quelle di Marta e Sofia? Q U IN D I. ..
Molte parole un po’ vecchiotte, ma ricercate e bellissime, se cessano di essere utilizzate dalla maggior parte di coloro che parlano una determinata lingua, alla lunga diventano obsolete, cioè finiscono per scomparire del tutto, rischiando l’estinzione. Quando parli o scrivi, non accontentarti della prima parola che ti viene in mente. Aiutati con il dizionario dei sinonimi e dei contrari per aumentare il tuo vocabolario e leggi molto. Nei libri troverai tutte le parole che ti servono!
F
Quale sarà il significato delle parole evidenziate? Aiutati con il contesto e se hai bisogno consulta il vocabolario.
• Come sempre, devi cavillare su ogni questione.
essere pignolo
usare cavi
• Vivevano in un palazzo vetusto.
antico
vietato
• Questa scusa è piuttosto bislacca!
strana
laccata
• La mamma trasecolò a quella notizia.
viaggiò tra i secoli
fu molto stupita
• Con le sue parole ammaliava tutti quanti.
affascinava
faceva la maglia
• Il pranzo servito al castello si rivelò luculliano.
di Luca
sontuoso
50
LESSICO Cerca il significato di queste parole cadute in disuso con l’aiuto del vocabolario e scrivi una frase con ognuna sul quaderno. Carabattola
Tirapiedi
Artefice
Frottola
Fedifrago
AnimositĂ
Consono
Pragmatico
Meditabondo
Obnubilato
Desueto
Terso
51
LESSICO
Radice e desinenza R
Lucia deve partire per la gita in montagna, perciò è molto interessata alle previsioni del tempo. Quindi sarà invariabile, mamma?
Nel weekend il tempo sarà variabile. Da domenica in poi invece rimarrà stabile per tutta la settimana.
A
Che cosa significa che il meteo sarà variabile? È un tempo affidabile secondo te? Che cosa significa invece che sarà invariabile? Gli aggettivi “variabile” e “invariabile” perciò sono sinonimi o contrari? Che cosa differenzia l’uno dall’altro? Q U IN D I. ..
La lingua italiana è formata da parole invariabili, che non cambiano mai, e da parole variabili, che si modificano. Le parole variabili sono formate: – dalla radice, che esprime il significato della parola e non cambia; – dalla desinenza, la parte che si modifica: • nei nomi, negli articoli, negli aggettivi e nei pronomi a seconda del genere e del numero; • nei verbi a seconda della persona, del modo e del tempo. Le parole formate solo dalla radice e dalla desinenza si chiamano parole primitive.
52
F
Separa la radice dalla desinenza con una barretta come nell’esempio. Prova a modificare la parola: ti aiuterà a trovare la parte che rimane fissa.
Scrivi nei cartellini qual è la radice dei gruppi di parole, come nell’esempio.
far fall/e orso osservate anellino veniamo elefantessa gatto musica stampare
case - caseggiato - casolare - casetta
industria bambini parliamo giornali insegna leopardi dormivo bambine gigante
collo - collana - collare - colletto
libreria - libraio - libro - libretto pallina - pallone - palleggio - palla cartolina - cartello - cartoleria - cartina giorno - giornale - giornaliero - giornalista Esercizio interattivo
coll
LESSICO Connettiti con pag. 64 Scopri l’uso dei suffissi nei nomi alterati.
Prefissi e suffissi
R
Lucia deve costruire con questi pezzi il maggior numero di parole possibili.
felice
eria
aio
equilibr
semi
bell
ezza
dis
pasticc
in
piacere
ista
gelat
A
Hai provato anche tu a formare le parole? Quante ne hai ottenute? Come hai utilizzato i pezzi? Riscrivi le parole dividendo con una barretta (/) quelli che hai messo davanti da quelli che hai messo in fondo.
nuovo Ricordi? Esistono dei suffissi “speciali” che alterano i nomi!
Q U IN D I. ..
Se alle parole primitive (formate da radice + desinenza) si aggiungono altre particelle, si ottengono le parole derivate. Le particelle che si aggiungono si chiamano: – prefissi se si mettono prima della radice; – suffissi se si mettono dopo la radice.
F
Cerchia i prefissi nelle parole.
Scrivi due parole per ciascun prefisso.
indecifrabile oltrepassare
• sub-
anticamera subacqueo
• in-
emigrare riemergere
• dis-
ambidestro equidistante
• anti-
bisnonno disgelo
• s-
Cerchia i suffissi, insieme alla desinenza.
Scrivi due parole che terminano con ciascun suffisso.
innaffiatoio testardaggine
• -aggio
boscaglia ferroviario
• -iere
ridacchiare lavaggio
• -ubile
acquario elettricista
• -orio
vocabolario
• -ista
giardiniere
53
ATTIVA COMPETENZE
verso l’INVALSI
Correggiamo insieme
1. In quale disciplina si pronunciano queste frasi?
Esercizio 1
• Prima i saltelli, poi la camminata sull’asse di equilibrio.
Quante risposte esatte?
• Il pendio è molto scosceso da entrambi i versanti.
su 5
• I reperti ritrovati appartengono sicuramente a un ominide.
• La chiave di violino si scrive all’inizio del pentagramma. • Che cosa succede se inverti l’ordine degli addendi?
Esercizio 2 Quante risposte esatte?
su 3
2. Chi pronuncia queste parole? • Si avvicini, devo auscultarle il cuore.
Esercizio 3 Quante risposte esatte?
su 7
• Purtroppo dovrò estrarle un molare. • Oggi sistemeremo le piastrelle e domani i sanitari 3. Sinonimi o contrari? Indica la tua scelta con una X.
Esercizio 4 Quante risposte esatte?
su 2 Esercizio 5 Quante risposte esatte?
su 10 Totale:
su 27
Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 22 Hai raggiunto una buona competenza.
sinonimo contrario efficace pericoloso saporito caratteristico soffice realistico gustoso
utile innocuo insipido tipico duro fantastico appetitoso
4. Sei in grado di riconoscere e usare correttamente alcune di queste parole in pericolo? Aiutati con il senso generale delle frasi. • Quale frase utilizza correttamente il verbo “cavillare”? Oggi vado al maneggio a cavillare. Ho battuto contro uno spigolo e mi si è rotto un cavillare. Non ti va mai bene niente, stai sempre a cavillare!
Tra 16 e 22 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.
Meno di 16 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.
• Quale frase utilizza correttamente il verbo “abbindolare”? Tra poco sarà Natale e si potranno finalmente abbindolare le città di luci colorate! Un tizio voleva vendergli un orologio falso, ma mio padre non si è fatto abbindolare. Se vuoi crescere sano la tua dieta deve abbindolare di frutta e verdura. 5. Dividi la radice e la desinenza con una barretta (/). calda
contavate sogni
scivolavo pesca
54
fiori
assaggerà tiepido
dormire dottoressa
ATTIVA COMPETENZE LAB MORFOLOGIA
Perché la morfologia? Dividetevi in coppie e seguite le istruzioni di Lucia. • Ognuno di voi sceglie un testo. • Leggetelo due volte individualmente. • Fate una lettura “intrecciata”: una frase a testa. • Evidenziate le parole che cambiano. TESTO 1 Nelle ziggurat gli scribi segnavano su delle tavolette di argilla tutte le merci che venivano raccolte nei magazzini. Successivamente le tavolette venivano fatte seccare. In questo modo i segni restavano incisi. Con il passare del tempo, i modi di registrare le merci si trasformarono nelle prime forme di scrittura. Secondo gli storici l’invenzione della scrittura segnò la fine della Preistoria e l’inizio della Storia.
TESTO 2 Nella ziggurat lo scriba segna su una tavoletta di argilla tutta la merce che viene raccolta nel magazzino. Successivamente la tavoletta viene fatta seccare. In questo modo il segno resta inciso. Con il passare del tempo, il modo di registrare la merce si trasforma nella prima forma di scrittura. Secondo lo storico l’invenzione della scrittura segna la fine della Preistoria e l’inizio della Storia.
Ora discutete tutti insieme. • Come cambiano le parole che avete evidenziato? Perché cambiano secondo voi? • Ripensando a quello che avete studiato gli anni passati, sapreste dire a che categoria grammaticale appartengono? • Tra le parole non evidenziate, ce ne sono altre che potrebbero cambiare forma? Sottolineatele insieme. • Quali parole sono rimaste? Attraverso il linguaggio noi comunichiamo, per questo studiarlo è molto importante. Per facilitare lo studio i grammatici hanno raggruppato tutte le parole della lingua in nove gruppi, che hanno chiamato “parti del discorso”: l’articolo, il nome, l’aggettivo, il pronome, il verbo, l’avverbio, la preposizione, la congiunzione e l’esclamazione. Alcune di queste possono variare forma, altre rimangono sempre uguali. Puoi parlare di storia, di scienze o di astronomia, dire tutto ciò che ti salta in mente di più bizzarro... ogni parola rientrerà in una di queste nove categorie! La morfologia è la sezione della grammatica che studia le parti del discorso. Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira lo studio della morfologia e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva; – il bambino conosce le regole legate alla formazione delle parole e ne deduce l’uso corretto nella produzione orale e scritta.
55
MORFOLOGIA
Nomi comuni e nomi propri
R
Giulia deve partire, ma ha un problema. Devo andare a trovare la mia amica a Bruxelles. Mi serve un documento ufficiale che riporti le informazioni essenziali su di me: nome e cognome, nome della via e della città in cui abito, nome dell’attività che svolgo...
A
Rispondi alle domande.
• Come si risolve il problema di Giulia? • Che cosa significa “identità”? • Sai come si chiama il documento di cui parla? • Perché avere un nome è così importante? Q U IN D I. ..
I nomi propri definiscono l’identità di una persona, di un animale, di una cosa, per questo si scrivono con la lettera maiuscola. I nomi comuni indicano in modo generico persone, animali, cose, sentimenti, idee. Per questo si scrivono con la lettera minuscola.
F
Inserisci i nomi in tabella.
compagno - Samsung - gatto - Fiat - Meo - auto - telefono - Alessandro Nomi comuni
Nomi propri
Continua la sequenza di nomi, poi completa con: comuni/propri; di persona/animale/cosa. penna, matita, gomma,
,
sono nomi
di
.
Aldo, Serena, Marika,
,
sono nomi
di
.
mamma, zia, nonno,
,
sono nomi
di
.
cavallo, mantide, zebra,
56
,
sono nomi
di
.
MORFOLOGIA
Il genere dei nomi
R
Connettiti con pag. 52 Ricordi radice e desinenza?
La maestra ha chiesto ai bambini di fare una correzione incrociata. A Michela sono toccate le frasi di Giulio, ma dopo averle lette rimane alquanto perplessa... Consegna: volgi le frasi al femminile. Il fratello di Mario è un professore. La fratella di Maria è una professoressa. Il sarto Daniele ha comprato un pizzo bellissimo. La sarta Daniela ha comprato una pizza bellissima.
A
Da che cosa derivano le perplessità di Michela? Anche tu sei dubbioso? Se pensi che le frasi siano sbagliate, come le correggeresti? Q U IN D I. ..
Solo i nomi di persona e di animale possono avere sia il genere maschile sia il genere femminile. I nomi di cosa sono maschili o femminili. Es: la matita, il pennarello... Per trasformare i nomi di persone e animali dal maschile al femminile (o viceversa) bisogna cambiare la desinenza (maestr-o maestr-a; poet-a poet-essa; gatto-o gatt-a...). Alcuni nomi si comportano in modo particolare: Nomi indipendenti
Al maschile e al femminile cambiano completamente forma. marito moglie fratello sorella
F
Nomi di genere comune
Nomi di genere promiscuo
Hanno la stessa forma al maschile e al femminile. Hanno bisogno dell’articolo per essere distinti. il cantante la cantante il nipote la nipote
Nomi di animale che vengono utilizzati sia al maschile che al femminile e si distinguono aggiungendo la specifica “maschio/femmina”. la tigre maschio la tigre femmina la volpe maschio la volpe femmina
Trasforma il genere, poi sottolinea con il rosso la radice del nome e con il verde la desinenza.
Trasforma il genere dei nomi. Maschile
Femminile
leone
leonessa
dottore
il giornalista
orso
papà
bambino
il leopardo femmina
attore
la cantante
maestro
donna
marito Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 82
57
MORFOLOGIA
Il numero dei nomi
R
Connettiti con pag. 52 Ricordi radice e desinenza?
Micol, non camminare sulle ciglia della strada!!
Conversazioni a Parolandia.
Devo comprare tutto doppio: due uovi, due burri, due latti, due mieli...
A
Questa conversazione non ti sembra un po’ strana? Tu ti esprimi in questo modo? Immagino di no... Quali sono gli errori che commettono i due parlanti? Come li correggeresti? Q U IN D I. ..
Il nome può essere di numero singolare (quando indica un solo elemento) o plurale (quando indica due o più elementi). Per trasformare un nome dal singolare al plurale si cambia la desinenza (alber-o alber-i; problem-a problem-i; alber-go alber-ghi...). Alcuni nomi si comportano in modo particolare: Nomi difettivi
Vengono usati solo al singolare o solo al plurale:
Nomi sovrabbondanti
Hanno due forme di plurale, ma con significati diversi fra loro:
il sale; il burro; gli occhiali; le forbici... il ciglio il muro
F
i cigli/le ciglia; i muri/le mura.
Trasforma il numero, poi sottolinea con il rosso la radice del nome e con il verde la desinenza.
• bruco
bruchi
• mucca
• quaderno
• libro
• fata
• pioggia
Nomi invariabili
Hanno una forma sola per il singolare e il plurale: il re i re; il caffè i caffè; il cinema i cinema.
Singolare (S), plurale (P), invariabile (I), difettivo (D) o sovrabbondante (SO)? Scrivilo nella casella. occhiali
zaini
isole
carta
sale
oasi
città
re
fusa
braccio
forbici
gorilla
muro
castoro
frutteto
• stella
bar
gufi
collana
• finestra
caffè
cavallo
morbillo
• pallone
posate
astuccio
novità
58
Piu esercizi a pag. 82
CLIL I nomi in inglese Maschile e femminile
I nomi sono parole che indicano animali, cose, persone o luoghi. In inglese non sono nĂŠ maschili nĂŠ femminili: non hanno genere. Tuttavia alcuni nomi, generalmente quelli che indicano dei legami familiari, presentano sia una forma maschile che una femminile.
Maschile
Femminile
father - padre
mother - madre
brother - fratello
sister - sorella
son - figlio
daughter - figlia
husband - marito
wife - moglie
Il plurale
I nomi possono essere singolari o plurali. Molti nomi diventano plurali aggiungendo una s alla fine.
dog
dogs
apple
apples
Ma attenzione! I nomi che terminano in s, ss, sh, ch, x, z e qualche volta in o, aggiungono es. Nei nomi che terminano in y, preceduta da consonante, la y diventa i prima di aggiungere es per formare il plurale.
fox
foxes
cherry
Listen and read
cherries
59
MORFOLOGIA
Nomi concreti e astratti
R
Gianni e Ariens sono in visita al museo.
A
Rifletti e rispondi alle domande.
Questo è un quadro astratto di Kandinskij. La maestra ci ha spiegato che i pittori astratti cercano di tradurre i sentimenti in linee, forme e colori.
Quindi la loro arte può comunicare emozioni senza rappresentare la realtà. Bello!
• Hai già visto dei quadri astratti? • Da quello che dicono i bambini sei riuscito a capire che cosa significa per questi pittori la qualità “astratto”? • Ricordi qual è il contrario di “astratto”? Q U IN D I. ..
I nomi concreti indicano persone, animali o cose che si possono toccare, fotografare, riprodurre e percepire con i sensi. I nomi astratti indicano sentimenti, sensazioni, qualità, idee che non si possono percepire con i sensi.
F
q
Ricava dai seguenti nomi astratti un nome concreto come nell’esempio. scienziato
scienza
Dai seguenti aggettivi ricava il nome astratto corrispondente come nell’esempio. educato
arte
fedele
poesia
saggio
esplorazione
felice
giustizia
sincero
scrittura
coraggioso
educazione
Sottolinea in rosso i nomi concreti e in blu quelli astratti.
Puc, il mio cane, ha scavato molte buche nel giardino dei nonni. Quale sarà la loro reazione? Stupore, rabbia? Ho una leggera ansia. I nonni tengono molto al loro prato. Mi auguro che l’erba ricresca velocemente e che i fiori non siano troppo danneggiati... Il mio amico a quattro zampe combina sempre guai.
60
Piu esercizi a pag. 83
Esercizio interattivo
MORFOLOGIA
Nomi collettivi
R
Già. E noi dobbiamo ricordarci di rispettare e proteggere la natura perché è un bene collettivo.
Una scolaresca in gita riflette su ciò che è da proteggere.
Questa pineta è bellissima!
A
Rifletti e rispondi alle domande.
• A chi si riferisce l’aggettivo “collettivo”? Che cosa significa? Sei d’accordo con Lucia? • Anche tu pensi che la natura sia un bene collettivo? • Riesci a trovare una connessione tra le parole “scolaresca”, “pineta” e questo ragionamento? Q U IN D I. ..
I nomi collettivi anche se espressi al singolare, indicano un insieme di soggetti dello stesso tipo: pineta insieme di pini; scolaresca insieme di bambini.
F
I nomi evidenziati sono collettivi (C) o plurali (P)? Scrivilo nei riquadri.
Per ogni nome scrivi il collettivo corrispondente.
• Un arcipelago è formato da tante isole.
navi
• Una mandria di bisonti attraversa la prateria.
ulivi
• La costellazione di Orione è la mia preferita.
lupi
• Non tutti gli uccelli migrano.
api
• Tutti i giocatori hanno rispettato le regole.
uccelli
• Uno stormo di uccelli volava nel cielo stamattina.
pecore
flotta
Ti sembrano esatte queste frasi? Riscrivi correttamente quelle che ti sembrano sbagliate. • Uno sciame di api volavano sul prato.
• Il bosco era fitto e intricato.
• La folla correvano verso l’uscita.
Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 83
61
MORFOLOGIA
Nomi composti
R
Nicola deve ricomporre le carte-puzzle mettendo insieme i pezzi come un vero compositore.
A
Sai chi è il “compositore” in ambito musicale? Che parole ha formato Nicola “componendo"?
Q U IN D I. ..
I nomi composti nascono dall’unione di due parole. Si possono formare in diversi modi:
verbo + nome cantastorie
nome + nome pescecane
aggettivo + nome bassorilievo
verbo + verbo saliscendi
nome + aggettivo cassaforte
aggettivo + aggettivo avverbio + aggettivo pianoforte sempreverde
F
avverbio + nome doposci
Forma le parole composte, riscrivile in tabella e indica come sono formate.
schiaccia
scala
+
asciuga
spada
+
bianco
noci
+
pesce
mano
+
sotto
nero
+
Completa le frasi inserendo i seguenti nomi composti. capoufficio - portachiavi - lungomare - fuggifuggi - astronave - millepiedi • Il
di quell’azienda è una persona squisita.
• Alcuni
possono raggiungere i trenta centimetri di lunghezza.
• Un giorno progetterò un’
per viaggiare oltre il Sistema Solare.
• Che incanto passeggiare sul • Nel • Il mio
62
.
generale, Lucia ha perso gli occhiali. ha la forma di un gufetto. Esercizio interattivo
MORFOLOGIA
Nomi primitivi e derivati
R
Massimo è andato al museo della Preistoria ed è rimasto confuso di fronte a questa installazione. Mamma, ma noi quindi siamo dei derivati?
A
Ripensando alla storia dell’anno scorso, riesci a spiegare chi erano i primitivi? Che intende Massimo quando parla di “derivati”? Secondo la scienza, l’uomo da chi deriva? Q U IN D I. ..
I nomi che non derivano da nessun altro nome si dicono primitivi. Questi forniscono la radice, cioè la parte del nome che non cambia. I nomi derivati si formano modificando la desinenza del nome primitivo, e assumono un significato diverso rispetto al nome da cui sono partiti. Da pan-e, ad esempio, derivano panetteria, panettiere, panificio...
F
Scrivi i nomi primitivi da cui derivano i seguenti nomi.
fioriera
pizzaiolo
cartolaio
giornalista
collare
libraio
barbiere
marinaio
Se due nomi hanno la parte iniziale in comune, sono necessariamente primitivo e derivato? Confronta la tua risposta con quella dei tuoi compagni, poi sottolinea la definizione corretta.
Vero o falso? Indicalo con una X, poi rifletti insieme a Thomas. • Manifestazione deriva da mano.
V
F
• Ombrello deriva da ombra.
V
F
• Vetrata deriva da vetro.
V
F
• Pastore deriva da pasta.
V
F
• Ventaglio deriva da vento.
V
F
• Latticino deriva da latte.
V
F
• Collina deriva da collo.
V
F
• Gelateria deriva da gelato.
V
F
– Un nome è derivato se ha la parte iniziale uguale a quella del nome primitivo. – Un nome è derivato se oltre alla parte iniziale ha una vicinanza di significato con il suo primitivo.
Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 84
63
MORFOLOGIA
Nomi primitivi e alterati
R
Oggi in classe si respira aria di tensione. Francesca è di nuovo in ritardo...
Come mai la maestra Ester è alterata? Lei si altera raramente...
A
Rispondi e rifletti con l’insegnante.
• Che cosa significa “alterarsi”? Che cosa succede quando qualcuno si altera? • Quali altre cose si possono “alterare” oltre al carattere? Indicale con una X. La marmellata
Il clima
La sedia
Il cibo
I risultati
I nomi
Il treno
L’informazione
Q U IN D I. ..
I nomi alterati derivano dai nomi primitivi. Li trasformano mantenendo la radice e modificando il suffisso. A differenza dei nomi derivati mantengono lo stesso significato del nome primitivo ma lo modificano indicando un elemento più grande, più piccolo, più brutto, più grazioso ecc... - Gli accrescitivi fanno crescere di dimensione: aggiungono i suffissi -one; -acchione; -accione - I diminutivi fanno diventare più piccoli: aggiungono i suffissi -ino; -etto; -ello - I vezzeggiativi aggiungono un po’ di grazia: aggiungono i suffissi -uccio; -acchiotto - I dispregiativi imbruttiscono o disprezzano: aggiungono i suffissi -accio; -astro
F
Quale idea ti suggeriscono questi nomi? Scrivilo come nell’esempio.
Forma i nomi alterati, poi sottolinea con il verde la radice e con il rosso il suffisso.
casetta
una piccola sciarpa
casa graziosa
calduccio
una brutta nottata
topino
una zia graziosa
ragnaccio
un grosso cane
nasone
un grande letto Cerchia i falsi alterati e spiega perché non sono veri alterati.
64
Piu esercizi a pag. 85
torrone
gestaccio
bambolina
montone
cancelletto
mattino
tavolino
pagliaccio
merletto
portone
Esercizio interattivo
MORFOLOGIA
Gli articoli
R
Nonna Gina, di ritorno dall’università, incontra la sua amica Michela.
Sto arrivando dall’ università: discussione tesi e specializzazione da pediatra ottenuta con una valutazione di 110 e lode!
A
q
Perbacco, che nipote intelligente!
Ragiona e rispondi alle domande.
• Nonna Gina è fiera del successo di suo nipote... o di sua nipote? • Riesci a capire se si tratta di un maschio o di una femmina? Le tesi erano una o due? • Che cosa puoi affiancare al nome per chiarire il genere e il numero? Q U IN D I. ..
L’articolo accompagna il nome, precisandone il genere (maschile/femminile) e il numero (singolare/plurale). Gli articoli determinativi (il, lo, la, i, gli, le) indicano nomi di persona, animale o cosa ben precisi. Gli articoli indeterminativi (un, uno, una) indicano nomi di persona, animale o cosa non ben definiti. Gli articoli partitivi (del, dello, della, dei, degli, delle) indicano una quantità non precisata; significano alcuni, alcune, un po’ di. Al plurale possono essere utilizzati al posto dell’articolo indeterminativo che non ha il plurale (un gatto dei gatti). Fai attenzione: non confondere gli articoli con le preposizioni articolate.
F
Inserisci l’articolo determinativo e volgi al plurale come nell’esempio.
Lo squalo
gli squali
Completa i nomi singolari con un articolo indeterminativo, poi volgi al plurale. Un cugino
sogno
scatola
camera
estate
struzzo
scoiattolo
delfino
zaino
stella
casa
Sostituisci le parole sottolineate con un articolo partitivo adatto e scrivilo a fianco alla frase. • Ho assaggiato alcuni cioccolatini buonissimi. • Diletta e Serena hanno ricevuto alcune rose per il loro compleanno. • Penso che mi allenerò con un po’ di palleggi. Piu esercizi a pag. 86
65
ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume il nome e l’articolo. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato. I nomi (di persona, di animale, di cosa) possono essere raggruppati: – i n base al GENERE nomi indipendenti maschili/ nomi di genere comune nomi di genere – i n base al NUMERO singolari/ nomi difettivi nomi sovrabbondanti nomi – i n base al SIGNIFICATO concreti/ comuni/ individuali/collettivi – i n base alla STRUTTURA Nomi nati dall’unione di due informazioni primitivi Nomi nella forma originale Nomi che hanno un significato diverso dei nomi derivati primitivi Nomi che hanno lo stesso significato dei primitivi alterati ma forma diversa accrescitivi -one; -acchione; -accione • -ino; -etto; -ello • diminutivi • vezzeggiativi -accio; -astro • dispregiativi
I nomi
Gli articoli
Accompagnano il e ne precisano il genere . Si dividono in: e il Determinativi: il, lo, la, i, gli, le. : un, uno, una. Partitivi: del, dello, della, dei, degli, delle.
ANALISI GRAMMATICALE NOME Comune Proprio
Persona Animale Cosa
Maschile Femminile
Singolare Plurale
Concreto Astratto
Composto, collettivo, primitivo, derivato, alterato (accrescitivo, diminutivo, vezzeggiativo, dispregiativo)
Cagnolini: nome comune di animale, maschile, plurale, concreto, vezzeggiativo Felicità: nome comune di cosa, femminile, singolare, astratto, primitivo
ARTICOLO Determinativo Indeterminativo
66
Maschile Femminile
Singolare Plurale
La: articolo determinativo, femminile, singolare Uno: articolo indeterminato, maschile, singolare Mappa audioletta
ATTIVA COMPETENZE
verso l’INVALSI fratello
la nipote
Correggiamo insieme
la giraffa maschio
il giornalista
Esercizio 1
il ghepardo femmina
padrino
Quante risposte esatte?
1. Forma il maschile o il femminile dei seguenti nomi.
2. Trasforma i seguenti nomi dal singolare al plurale o viceversa. ciliegia
foche
boccia
talpe
manette
ortica
trecce
re
biscia
pigiama
uova
il gorilla
3. Cerca l’intruso, poi scrivi accanto a ogni serie di nomi se si tratta di nomi astratti o concreti. simpatia – amicizia – allegria – amico
gelato – golosità – ghiottoneria – bontà
bellezza – nuvole – tramonto – sole
su 6 Esercizio 2 Quante risposte esatte?
su 12 Esercizio 3 Quante risposte esatte?
su 6 Esercizio 4 Quante risposte esatte?
su 8 Esercizio 5 Quante risposte esatte?
4. Inserisci i nomi sottolineati nel riquadro corretto. • L’aranciata della signora Pia è sempre dolcissima. • Finalmente il dentista mi ha estratto quel dentaccio dolorante. • In libreria ho trovato un libretto molto carino. • Il panettiere della nuova panetteria prepara panini sofficissimi. nomi derivati
nomi alterati
su 10 Totale:
su 42
Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 34 Hai raggiunto una buona competenza.
5. Collega ogni nome composto alla sua composizione. Tra 25 e 34
verbo + verbo motoscafo
pescespada
apribottiglie
nome + aggettivo
dormiveglia
chiaroscuro
aggettivo + aggettivo
aspirapolvere
girotondo saliscendi
nome + nome verbo + nome
cassaforte sordomuto
La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.
Meno di 25 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.
67
MORFOLOGIA
L'aggettivo qualificativo
R
Micol ha scritto la recensione del libro che ha appena letto, ma la maestra non è contenta.
Il libro che ho letto è proprio brutto. I personaggi principali sono brutti e hanno un brutto carattere. Il luogo in cui si svolge la vicenda è un brutto paese dove le case sono brutte, i palazzi e le strade ancora più brutti. L'unico parco presente al centro del paese è molto brutto, i prati sono brutti e le panchine bruttissime. Anche le giostre sono brutte, nemmeno i bambini le vogliono utilizzare... Per non parlare della storia, che è bruttissima!
Micol, la tua recensione è davvero... brutta!
A
Sei d’accordo con la maestra? Che cosa c’è che non va nel testo di Micol? Che cosa lo rende pesante e poco attraente? Come si potrebbe migliorare? Q U IN D I. ..
Gli aggettivi qualificativi descrivono le qualità di persone, animali o cose; accompagnano il nome e concordano con lui nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale). Sono importanti perché arricchiscono i testi di informazioni utili e accattivanti.
F
Ricava dal nome l’aggettivo qualificativo come nell’ esempio. estivo • estate
Cerca un aggettivo qualificativo adatto per completare le frasi.
• musica
• Un uomo senza capelli è
• poesia
• Un gatto che dorme spesso è
• fumo
• Un fiore dal profumo gradevole è
• Italia
• Una giornata molto calda è
• magia
• Una persona che ha molta sete è
• India
• Un bambino che pone molte domande è
• dolcezza
• Una stella luminosa è
• amarezza
• Un piatto poco saporito è
• mese
• Una persona di cui fidarsi è
• fatica
• Un coltello che taglia bene è
68
• Una minestra molto calda è
. . . . . . . . . . .
MORFOLOGIA Gli aggettivi sottolineati non concordano con i nomi a cui si riferiscono: riscrvili in modo corretto. • I consigli del nonno sono sempre utile. • I coniglietti sono animali pauroso. • Quell’auto è piuttosto costose. • Le pesche sono frutti dolcissime. • I quaderni nuovi sono profumato.
Trasforma le frasi dal singolare al plurale.
Trasforma le frasi dal plurale al singolare.
• Il foglio è sottile e leggero.
• I limoni sono dolci e succosi.
• La strega è maligna e astuta.
• I fiori del prato sono piccoli e blu.
• Lo scoiattolo è veloce e timoroso.
• Le nuvole sono scure e minacciose.
• La dottoressa è gentile e preparata.
• Le arachidi sono gustose e croccanti.
• L’abito è lungo e viola.
• Gli scimpanzé sono intelligenti e curiosi.
Alcuni aggettivi non hai potuto modificarli: sono aggettivi qualificativi invariabili come pari, dispari, rosa, arrosto…
Sottolinea tutti gli aggettivi qualificativi presenti nel brano.
I pappagalli hanno il becco ricurvo, la posizione del corpo eretta, quattro dita delle zampe. Le zampe sono corte con unghie robuste a forma di uncino. Si tratta di uccelli molto longevi e con un piumaggio molto appariscente e colorato. Il becco viene utilizzato anche come strumento di attacco e di difesa essendo molto robusto e resistente. La lingua è rossa e corta. Gli occhi sono tondi con la pupilla nera e l’iride può assumere tonalità gialle e arancioni.
69
MORFOLOGIA
I gradi dell’aggettivo qualificativo
R
Se ci pensi bene, intorno a noi ci sono tante gradazioni...
Io sono meno nera di Bobo.
A
q
Io sono più olivastro di Marco e Lucia.
Io sono pallidissima!
Io sono il più nero di tutti! Io sono olivastra.
Ora rispondi alle domande.
• Che cosa confrontano questi bambini? Di quali gradazioni parlano? • Anche la tua è una classe con molte gradazioni? • In quale di queste categorie puoi trovare delle gradazioni? Indicale con una X. Età Statura Mestiere Sentimenti Colore Q U IN D I. ..
Gli aggettivi qualificativi possono variare di intensità, proprio come i colori. Il grado positivo esprime una qualità senza confronto: nero. Il grado comparativo esprime una qualità paragonando due elementi e può essere: – di maggioranza, se esprime una superiorità: più nero; – di minoranza, se esprime un rapporto di inferiorità: meno nero; – di uguaglianza, se indica un rapporto di parità: nero come. Il grado superlativo esprime una qualità al massimo livello e può essere: – relativo, se esprime il massimo rispetto ad altri: il più nero della classe; – assoluto, se esprime il massimo, senza confronto: nerissimo.
F
Scrivi, in ciascuna frase, il grado in cui è espresso l’aggettivo qualificativo.
• Le Alpi sono più alte degli Appennini.
grado
• Il bradipo è un animale lentissimo.
grado
• Le patatine sono buone come i popcorn.
grado
• Sara è la più golosa delle sorelle.
grado
• I capelli di Enrica sono ricci.
grado
70
Esercizio interattivo
Io sono pallido come Lucia!
MORFOLOGIA Comparativo di maggioranza o superlativo relativo? Scrivilo a fianco alle frasi. • Luglio è stato il mese più caldo dell’anno scorso. • Marco, sei il meno veloce della nostra classe. • Antonella è più simpatica di Donatella. • Questa piscina è la più profonda tra quelle che ho visto. • Il tuo computer è più potente del mio. • La tabellina dell’otto è più difficile di quella del cinque. Fai attenzione! Esistono dei comparativi e superlativi che hanno due forme, una regolare e una speciale. Quella speciale perde la parola “più”. Grado Comparativo di maggioranza positivo Regolare Speciale
Superlativo assoluto
Regolare
Speciale ottimo pessimo massimo minimo sommo, supremo infimo
buono cattivo grande piccolo
più buono più cattivo più grande più piccolo
migliore peggiore maggiore minore
buonissimo cattivissimo grandissimo piccolissimo
alto
più alto
superiore
altissimo
basso
più basso
inferiore
bassissimo
I comparativi di maggioranza e i superlativi assoluti sono scritti in modo sbagliato. Riscrivili nella forma corretta. • Il gelato alla nocciola è più migliore di quello alla crema. • In questo compito voglio puntare al massimissimo. • Abito a un piano più inferiore del tuo. • Oggi hai lavorato con il più minimo sforzo. • Cristina è la sorella maggiorissima. Inserisci un aggettivo qualificativo adatto seguendo l’indicazione come nell’esempio. • Il fiume Po è
meno lungo
del fiume Nilo. (comparativo di minoranza)
• Gli alberi di quella foresta sono • Marte è • Gianluigi è
. (superlativo assoluto) di Mercurio. (comparativo di maggioranza) tra i suoi fratelli. (superlativo relativo)
Quanti aggettivi qualificativi trovi nella frase? Al piano superiore del palazzo c’è un ottimo ristorante: puoi gustare piatti golosi a minimi prezzi. 2 3 4 5 Piu esercizi a pag. 87
71
MORFOLOGIA
I pronomi R
La maestra ha dato questo compito: “Scrivete un testo sull’importanza delle promesse e abbellitelo con un disegno”. Questo è il lavoro di Corinne.
Marco non riesce a fare il compito. Per fortuna Marco vede Chiara e chiede a Chiara di aiutare Marco. In cambio darà a Chiara tutte le figurine doppie che possiede. Chiara accetta e spiega a Marco che cosa bisogna fare. Poi Chiara chiede a Marco le figurine che Marco aveva promesso a Chiara. - Ogni promessa è un debito - dice Chiara. Marco consegna con un sospiro le figurine a Chiara dicendo: - Ogni promessa va mantenuta!
A
Come ti sembra il testo che ha scritto Corinne? Che cosa salta agli occhi leggendo? Che suggerimento daresti a Corinne per migliorare il suo compito? Q U IN D I. ..
Per rendere un testo più scorrevole bisogna evitare di ripetere più volte lo stesso nome, utilizzando i pronomi. Lo dice la parola stessa: pro-nome deriva dalla lingua latina e significa “al posto del nome”! I pronomi che sostituiscono nomi di persona, di animale o di cosa formano la categoria dei pronomi personali. Nella frase i pronomi, esattamente come i nomi, possono svolgere la funzione di soggetto o la funzione di complemento. PRONOMI PERSONALI
Numero singolare
Numero plurale
Pronome soggetto
Pronome complemento
1a persona 2a persona
io tu
me, mi te, ti
3a persona
egli, lui, esso (maschile) ella, lei, essa (femminile)
lui, sé, si, lo, gli, ne (maschile) lei, sé, si, la, le, ne (femminile)
noi voi essi-loro (maschile) esse-loro (femminile)
noi, ci voi, vi essi, loro, li, sé, si, ne (maschile) esse, loro, le, sé, si, ne (femminile)
1a persona 2a persona 3a persona
Sempre più spesso alla terza persona singolare si usano le forme lui e lei. “Egli” si trova soprattutto nella forma scritta, mentre “ella” si usa ormai raramente. Attenzione: i pronomi personali complemento possono essere uniti ai verbi, formando una sola parola: portami porta a me.
72
F
MORFOLOGIA Sottolinea di verde i pronomi personali soggetto e di blu i pronomi personali complemento.
• Ci prestate la macchina? Ci servirebbe solo per un’ora. • Tu mi hai fatto un grande favore, perciò ti invito a cena. • Lui le ha comprato un mazzo di fiori, lei gli porterà dei cioccolatini. • Il gatto di Lia si chiama Ragù. Lei gli vuole molto bene e lo coccola sempre. • I nonni sono venuti a prendere Riccardo, lui è molto felice di andare in gita con loro. • Noi siamo in viaggio, tra poco vi raggiungeremo all’autogrill. Completa le frasi con i pronomi personali indicati. GLI (a lui) - LE (a lei) • Mio fratello si chiama Davide e • È arrivato Alberto,
voglio molto bene.
raccontiamo che cosa abbiamo visto?
• Silvana ha scritto un libro:
farò i complimenti.
• La mamma salutò Cappuccetto Rosso e • Leò è un cane affettuoso, tutti
disse di fare attenzione al lupo. fanno le coccole.
Trasforma le parole sottolineate dal maschile al femminile e viceversa; cambia anche i pronomi personali. Nella fattoria di Simon è nato \ Ogni giorno gli \
un cavallino \
porta il latte caldo, lo \
Il cagnolino\ ma niente paura. Li \
Fufy però è geloso \ ama tutti \
• L e fragole sono gustose, le vuoi assaggiare?
. Simon si prende cura di lui \
accarezza e gli \
.
spazzola il pelo.
: teme che Simon non gli \
voglia più bene,
e due moltissimo. Distinguere un articolo da un pronome personale è semplice: osserva le frasi e completa!
• L a mamma è arrivata! Adesso la abbraccio. • G li sci sono miei, gli ho detto di fare attenzione.
Se accompagnano un
sono pronomi.
Se accompagnano un
sono articoli.
In quali delle seguenti frasi c’è un pronome personale? Indicalo con una X. La nostra maestra spiega benissimo.
A Lucia piacciono molto le passeggiate al mare.
Ho incontrato Martino: lo conosci già?
Stava per cadere ma le ho urlato di stare attenta.
La torta che ho sfornato sembra una delizia.
Non gli abbiamo dato retta e abbiamo sbagliato.
73
MORFOLOGIA
Aggettivi e pronomi possessivi R
La gara di biglie si avvicina. Rossella ne parla con Noemi. Erik dice di possedere 45 biglie! Io so che non sono tutte sue: 8 gliele ha prestate il suo amico Michel, 9 sono di mio fratello, 2 sono mie. Per potersi iscrivere alla gara deve dimostrare di possedere non meno di 25 biglie. Secondo te ce la farà?
A
Quante biglie possiede veramente Erik? Quante sono davvero sue? Basteranno per la gara? Chi è Michel? Quante sono le sue biglie? Quante biglie appartengono a Rossella? Nove appartengono al fratello di chi? Q U IN D I. ..
Gli aggettivi possessivi sono parole che esprimono un possesso. Indicano l’appartenenza di ciò di cui si parla; accompagnano il nome, concordano con lui nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale). Quando gli aggettivi possessivi non accompagnano il nome, ma lo sostituiscono, fungono da pronomi.
AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI Maschile
Femminile
Singolare
Plurale
Singolare
Plurale
mio tuo suo nostro vostro loro proprio
miei tuoi suoi nostri vostri loro propri
mia tua sua nostra vostra loro propria
mie tue sue nostre vostre loro proprie
altrui
F
Quanti aggettivi possessivi trovi nelle frasi? Indicalo con una X.
Durante la prova di evacuazione tutti gli alunni si dispongono in fila con il proprio compagno, lasciano il loro materiale in classe ed escono dall’aula senza danneggiare gli oggetti altrui. 2 3 4 5 In questo momento sto osservando il mio quaderno, le tue penne colorate, i nostri zaini e i loro astucci. Anche tu osservi queste cose o il tuo sguardo si posa soltanto sulla sua merenda? 3 4 5 6
74
MORFOLOGIA Sottolinea i pronomi possessivi e scrivi quale nome sostituiscono. • Il mio tablet è più vecchio del tuo. • Il nostro tavolo è accanto al vostro?
• La loro squadra vince spesso, proprio come la nostra. • Il suo gattino è dormiglione come il mio. • Le tue matite sono sul banco, le mie sono nell’astuccio. Nelle seguenti frasi l’uso dei possessivi non è corretto. Riscrivile correttamente. • I giocatori hanno vinto la sua partita. • Ognuno riordini il loro zaino. • Ne hai combinata una delle sue. • Giuseppe è partito con loro nonno. Completa le frasi inserendo un aggettivo o un pronome possessivo adatto. • Dove sono le
scarpe nuove?
• Il criceto di Letizia si chiama Soffio, il • La mamma chiamò i
come si chiama?
bambini per la cena.
• La torta di fragole e panna è la
preferita.
• Mario, giocando con la palla, ha di nuovo rotto i • Avete inserito nello zaino tutti i • La Trasforma dal singolare al plurale.
libri?
materia preferita è italiano, la
qual è?
Inserisci gli aggettivi possessivi indicati nelle frasi.
• La mia gatta • Il suo libro
occhiali.
nostre - altrui - loro - mia
• La tua bicicletta
• Sotto la doccia canto sempre la canzone del cuore.
• La nostra città
• Non bisogna invadere lo spazio
• Il vostro abito
• Le
.
vacanze saranno bellissime.
• Ecco Tea e Mok con i
gattini appena nati.
Trasforma dal plurale al singolare. • I loro amici • I miei mobili • I vostri animali
Sottolinea con il blu i pronomi possessivi e con il rosso gli aggettivi possessivi. • Prendi la tua penna e restituisci la sua. • Nel nostro giardino ci sono molti alberi, nel vostro molti fiori.
• Le tue mani
• Non hai la merenda? Prendi la mia.
• I tuoi capelli
• I miei pesciolini sono piccoli, i tuoi sono enormi. Piu esercizi a pag. 88
75
MORFOLOGIA
Aggettivi e pronomi dimostrativi R
Massimo e Michele guardano la partita di calcio.
Questo portiere mi sembra meglio dell’altro.
A
Secondo me nemmeno questo è un granché...
Ricordi quella partita in cui abbiamo preso cinque goal?
Quella in cui si è infortunato l'attaccante?
Quali parole si ripetono? Secondo te nel discorso svolgono lo stesso ruolo? Che cosa le differenzia?
Q U IN D I. ..
Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi indicano la posizione di qualcuno o qualcosa da un punto di vista: – spaziale: questo (vicino a chi parla), quello (lontano da chi parla); – temporale: quest’ anno (più recente), quel giorno (più lontano). Oltre a questo e quello si trovano anche codesto, che indica qualcuno o qualcosa vicino a chi ascolta ma lontano da chi parla, stesso e medesimo, che significano “uguale, identico”. Altre forme svolgono solo la funzione di pronomi: – costui, costei, costoro: equivalgono a questo, questa, questi, queste; – colui, colei, coloro: equivalgono a quello, quella, quelli, quelle; – ciò: equivale a questa cosa, quella cosa.
F
Completa la tabella degli aggettivi dimostrativi.
Maschile singolare
Femminile singolare
Maschile plurale
questo quello/quel codesto stesso medesimo
76
quelli, quei, quegli
Femminile plurale
Completa i seguenti nomi con l’aggettivo dimostrativo “questo”: fai attenzione al genere e al numero. tram festa pere bibite anelli scarpe casa
MORFOLOGIA Completa le frasi con l’aggettivo “quello”. Fai attenzione al genere e al numero. •
albero è pieno di frutti.
• Vorrei assaggiare
caramelle.
•
squilli sono così fastidiosi.
•
cappelli sono troppo esagerati!
• Amo tantissimo
genere di musica.
•
nuvola sembra un cuore.
•
elica sembra molto potente.
•
occhi hanno un colore incredibile.
Sottolinea gli aggettivi dimostrativi e indica con una freccia il nome a cui si riferiscono. • Questi pacchi sono molto pesanti. • Senti quel cane? Non smette di abbaiare. • Questa domenica andremo tutti al mare. • Frequentiamo lo stesso corso di chitarra. • Hai commesso il medesimo errore. • Vorrei capire quel problema.
Inserisci un aggettivo dimostrativo. • Dov’è
libro di poesie?
• Non affrontiamo più
discorso.
•
aereo è velocissimo.
•
divano è proprio comodo.
• Noi abbiamo la •
opinione.
sera ceneremo in
pizzeria.
Sottolinea con il rosso i pronomi dimostrativi e con il blu gli aggettivi dimostrativi. • Quel libro è poco interessante, questo è meraviglioso. • Ieri sono entrata in quel negozio, adesso visito questo. • Non voglio ripetere lo stesso errore. • Le gemelle Arianna e Camilla hanno i medesimi gusti. • Quella commessa è la stessa che mi ha venduto i jeans ieri. Indica con una X a chi sono riferiti i pronomi sottolineati. • I nipotini giocavano e ridevano e ciò ha rallegrato la nonna. Alla nonna
Ai nipotini
Alle azioni “giocavano e ridevano”
• Questa è la mia casa, quella a destra, in fondo alla via è la sua. Alla via
Alla casa
Alla destra
A ieri
• Tutto questo è molto divertente. • Il mio colore preferito è questo. • Quella è la mia tazza. • Puoi sempre dirmi quello che pensi.
• Guardi ancora quel film, lo stesso di ieri? Al film
Sottolinea le frasi in cui i pronomi questo e quello possono essere sostituiti da ciò.
• Quello che hai fatto è molto bello.
All’azione di “guardare”
• Amo questa musica. Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 89
77
MORFOLOGIA
Aggettivi e pronomi indefiniti R Giuseppe deve risolvere uno strano problema.
Connettiti con pag. 18 Ripassa il troncamento degli aggettivi indefiniti.
Testo In classe seconda ci sono parecchi alunni. Alcuni sono di origine cinese, pochi provengono dal Marocco, nessuno dal Senegal. Molti sono di nazionalità italiana. Le femmine sono poche, i maschi sono tanti: il doppio delle femmine. Ci sono anche alcuni alunni ripetenti. Domande Quanti maschi ci sono in più rispetto alle femmine? Quanti sono in tutto gli alunni non italofoni? Quanti sono gli alunni di nazionalità italiana? Quanti alunni non sono ripetenti?
A
Perché Giuseppe è confuso? Riuscirà secondo te a risolvere il problema e a prendere un bel voto? Credi che alcuni dati andrebbero “definiti” meglio? Quali? Q U IN D I. ..
Gli aggettivi e i pronomi indefiniti indicano in modo impreciso una quantità o una qualità: molto, poco, parecchio, troppo, tanto, tutto, nessuno, ciascuno, alcuno, altro, altrettanto, alquanto, quanto, diverso, vario... Appartengono agli indefiniti anche le parole ogni, qualunque, qualsiasi, qualche che rimangono invariabili poiché non hanno il plurale.
F
Rispondi alle domande con una X.
In quale frase “alcuni” ha la funzione di pronome indefinito? Alcuni bambini amano il tennis. Alcuni insetti sono molesti. Alcuni preferiscono il tè al caffè.
Quale espressione contiene un aggettivo indefinito? Quella casa. Qualche quaderno. Stessa storia.
Completa le frasi con i termini indicati, poi cerchia in rosso gli aggettivi indefiniti, in blu i pronomi.
alcuni - ogni - qualcuno - ognuno - molta - qualcosa •
agisce come può.
•
•
bambini hanno il computer.
• Mi piace
• Oggi c’è
78
calma.
Piu esercizi a pag. 90
non mi torna!
• Ha telefonato Esercizio interattivo
pagina di questo libro. ?
MORFOLOGIA
Aggettivi e pronomi numerali
R
Giuseppe questa volta leggendo il problema sorride. Problema In classe seconda ci sono 27 alunni. 3 sono di origine cinese, 2 provengono dal Marocco, nessuno dal Senegal. Molti sono di nazionalità italiana. Le femmine sono 9, i maschi sono tanti: il doppio delle femmine. Ci sono anche 2 alunni ripetenti. Domande Quanti maschi ci sono in più rispetto alle femmine? Quanti sono in tutto gli alunni non italofoni? Quanti sono gli alunni di nazionalità italiana? Quanti alunni non ripetono l’anno?
A
Questa volta Giuseppe avrà la possibilità di risolvere il problema e di prendere un bel voto? Che cosa è cambiato nel testo rispetto a prima? Credi che i dati siano stati “definiti” meglio? Q U IN D I. ..
Gli aggettivi e i pronomi numerali indicano in modo preciso una quantità. Possono essere: – cardinali: indicano una quantità numerica precisa (uno, due, tre, quattro...); –o rdinali: indicano la posizione in una fila, l‘ordine in cui si trova una persona, un animale o una cosa (primo, secondo, terzo...); –m oltiplicativi: moltiplicano la quantità, cioè indicano quante volte è più grande di un’altra (singolo, doppio, triplo, quadruplo...).
F
Nella ricetta dell’amicizia sono nascosti tanti numerali: sottolinea in verde i cardinali, in rosso gli ordinali e in blu i moltiplicativi. Per trovare degli amici e vivere felici mescola con grazia: due cucchiai di simpatia, cinque manciate di allegria, il doppio o il triplo di risate, cento grammi di pazienza. Bevi per primo, offri al secondo, al terzo, fino al centesimo amico… Ripeti la ricetta all’infinito.
Indica se nelle frasi viene usato un aggettivo (A) o un pronome (P) numerale. • Si faccia avanti il quarto della fila.
• Mio fratello pesa trentacinque chili.
• Oggi compio dodici anni.
• Leggiamo il terzo capitolo.
• Spero di non arrivare ultimo alla gara.
• Abito al quinto piano. Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 91
79
ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume l’aggettivo e il pronome. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.
Caratteristiche generali
Gli aggettivi accompagnano il . I pronomi sostituiscono . Concordano con il nome a cui si riferiscono il . nel genere e nel
Gli aggettivi qualificativi
Descrivono le di persone, o cose. L’aggettivo qualificativo può essere: se esprime una qualità senza confronto – di grado – di grado comparativo se paragona due elementi e può essere: se esprime superiorità; di se esprime inferiorità; di se esprime parità; di – di grado superlativo se esprime una qualità al massimo livello e può essere: se esprime il massimo rispetto ad altri; se esprime il massimo, senza confronto.
I pronomi personali Tanti tipi di aggettivi e pronomi
Possono avere la funzione di soggetto o di
.
Possessivi: esprimono un . Dimostrativi: indicano la di qualcuno o qualcosa. Indefiniti: indicano in modo una quantità o una qualità. Numerali, indicano in modo una quantità. Possono numerica precisa: uno, essere: cardinali (indicano una , tre...), (indicano la posizione, l’ordine: primo, , terzo...), moltiplicativi (moltiplicano le quantità: doppio, ...).
ANALISI GRAMMATICALE AGGETTIVO QUALIFICATIVO Grado: Positivo Comparativo maggioranza Maschile minoranza Femminile uguaglianza Superlativo assoluto relativo
ALTRI AGGETTIVI Possessivo Dimostrativo Indefinito Numerale
Singolare Plurale
Singolare Plurale
Maschile Femminile
Singolare Plurale
PRONOME
Bellissime: agg. qual. di grado superl. assoluto, femm. plur. Mia: aggettivo possessivo, femminile, singolare
80
Maschile Femminile
Personale Possessivo Dimostrativo Indefinito Numerale
Mappa audioletta
ATTIVA COMPETENZE
verso l’INVALSI 1. Sottolinea gli aggettivi qualificativi presenti nelle frasi. • Luca è un simpatico ragazzino di dieci anni. Ha i capelli neri, gli occhi scuri e un buffo e piccolo naso. • Nel parco c’è un grazioso laghetto circondato da profumatissimi gigli d’acqua. • Abbiamo acquistato un divano nuovo perché il divano vecchio era rovinato. 2. Indica il grado dell’aggettivo contenuto nelle frasi. • Alice è la più veloce della classe nelle moltiplicazioni. • Le lenti dei miei occhiali sono meno rigate delle tue. • Hai ricevuto un pacco regalo pesante come il mio. • Alice è più dispettosa di Riccardo: non la sopporto! • La mamma era bellissima con quel vestito a fiori. 3. Cerchia con il rosso i pronomi personali soggetto e con il blu i pronomi personali complemento. • Sono andata dalla nonna e le ho portato le sue riviste preferite. • Mentre io vado a fare la spesa, tu finisci di riordinare la tua camera. • Guarda lo scoiattolo rosso! Prendi la videocamera e filmalo. • Noi vi faremo un bel regalo. • Quando incontrerò Isabel le ricorderò di restituirmi le cuffiette. 4. Sottolinea con il rosso gli aggettivi possessivi, con il blu i pronomi possessivi. • Questa non è la nostra classe, è la vostra. • I miei vicini di casa sono in Messico per il loro viaggio di nozze. • Forza ragazzi, mettete in ordine i vostri banchi. • Ho preparato la tua merenda e la sua. • La sua camera è dipinta di verde, come la nostra. 5. Cerchia gli aggettivi dimostrativi e sottolinea i pronomi dimostrativi. • Chiama quel bambino con la maglia verde. • Amo molto questo libro, lo preferisco a quello che ho letto il mese scorso. • Chi è costui? Non ho mai visto questo individuo. • Prendi ciò che vuoi da quel cestino. • Questa o quella? Non riesco a scegliere una pizza! 6. Leggi le frasi, sottolineale con il rosso se contengono un aggettivo indefinito, con il blu se contengono un pronome indefinito. • Porta qualche biscotto a tuo fratello. • Molte persone temono i cani. • C’è qualcosa di nuovo? • Tante volte sono felice.
• Tutte le mie amiche adorano il cinema. • Qualcuno ha preso un abbaglio. • Sono rimasti pochi cioccolatini. • Chiunque può svolgere questo lavoro.
Correggiamo insieme Esercizio 1 Quante risposte esatte?
su 9 Esercizio 2 Quante risposte esatte?
su 5 Esercizio 3 Quante risposte esatte?
su 8 Esercizio 4 Quante risposte esatte?
su 9 Esercizio 5 Quante risposte esatte?
su 9 Esercizio 6 Quante risposte esatte?
su 8 Totale:
su 48
Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 38 Hai raggiunto una buona competenza.
Tra 29 e 38 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.
Meno di 29 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.
81
ESERCIZI PIÙ
MORFOLOGIA
Genere e numero dei nomi 1. Riscrivi sul quaderno le frasi volgendo al femminile i nomi evidenziati. Ricordati di concordare le altre parti del discorso, dove necessario. • Il papà è andato dal parrucchiere. • C’era una volta un re che aveva un fratello molto bello. • Il signor Zucchi è un insegnante di matematica. • Il protagonista del film è un attore molto affascinante. • Il mio più caro amico è partito. 2. Nelle seguenti frasi cerchia l’alternativa corretta fra quelle indicate. • Il foglio/La foglia del ciclamino è verde nella parte superiore. • Come hai fatto a rompere il manico/la manica della scopa? • Il colpo/La colpa fu così forte che cadde a terra svenuto. • Ascolta il radio/la radio tutto il giorno. 3. Indica con una X se i seguenti nomi sono singolari (S), plurali (P) o invariabili (I). arancio
S
P
I bambini S P
I case S
moto
S
P
I falò S
coro
S
P
vigilessa S
P
I re
P
I
I squadra S P
I focacce S P
I
I strada S P
I
I uomo S
P
I
I valanga S P
I giornalista S P
I album S P
I
P
peri
S
P P
4. Completa la tabella indicando con una X la caratteristica dei seguenti nomi. Nomi latte forbici nozze sangue fogliame tenebre ferie pepe
82
DIFETTIVO del singolare
DIFETTIVO del plurale
S
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
ESERCIZI PIÙ
Nomi astratti, concreti e collettivi 1. Completa le frasi con i seguenti nomi astratti. invidia • forza • sapore • egoismo • sincerità • Marco, arrabbiato, ha sbattuto la porta con • La
e se n’è andato.
è fondamentale in ogni amicizia.
• Sara, tornata dal mare, aveva un’abbronzatura da fare • L’
.
impedisce spesso di aiutare gli amici.
• Questa torta ha il
del limone.
2. Trasforma le seguenti parole in nomi astratti. amico
triste
riflettere
fedele
emozionare
cordiale
coraggioso
pensare
serio
alto
pacifico
onesto
3. Inserisci opportunamente i nomi collettivi. branco • castagneto • pineta • fungheto • battaglione • orchestra • Luigi ha passeggiato a lungo nella
vicino al mare.
• Dalla montagna proveniva l’ululato di un • L’
di lupi.
di Demo suona in varie trasmissioni televisive.
• Claudio e il suo papà hanno raccolto le castagne in un • Per le strade di Roma marciava composto un • Quanti funghi velenosi in quel
in Abruzzo. di bersaglieri.
!
4. Sottolinea nelle seguenti frasi il nome collettivo e attribuiscigli la concordanza adeguata colorandola. • La scolaresca si preparava si preparavano per un’uscita. • La squadra di calcio scesero scese in campo. • La gente accorse accorsero sul luogo dell’incidente. • Lo stormo di tordi volava volavano basso sull’uliveto. • La flotta si apprestava si apprestavano a salpare. • Il vigneto mostravano mostrava grappoli di uva dorata.
83
ESERCIZI PIĂ™
MORFOLOGIA
Nomi primitivi e derivati I nomi primitivi sono formati solo da radice e desinenza (fior-e). I nomi derivati hanno anche un suffisso o un prefisso (fior-aio). 1. Completa con una X. Nome derivato candelabro
Nome primitivo
X
fumo elettricista scheda vocabolario cartellina limone ortaggio
2. Qual è il nome primitivo? Cerchia quello che ritieni giusto. CANILE
cane / canne
VOLATILE
volare / volo
NAVALE
nave / neve
SALIERA
sala / sale
MARINAIO
mare / more
palazzo
3. Elimina il falso derivato di ogni gruppo. SEME semenza semina semaforo seminatore
BOCCA boccaglio boccata boccone bocciolo
MARE martello marinaio marea mareggiata
4. Sottolinea la radice di ogni nome primitivo e trova almeno due derivati.
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carta
latte
formica
libro
GELO gelato geloso gelone gelateria
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
ESERCIZI PIÙ
Veri e falsi alterati 1. Scrivi accanto a ogni espressione il corrispondente nome alterato. • un grazioso cappello • una piccola maschera • un grande regalo • una carta sporca • una borsa capiente • una piccola e simpatica strega • un ladro poco esperto • un muso grazioso • un vento leggero e fresco
I nomi alterati sono nomi derivati, cioè modificati da alcuni suffissi che evidenziano particolari sfumature del significato del nome primitivo: • grande = accrescitivi (tazz-ona) • piccolo = diminutivi (man-ina) • grazioso = vezzeggiativi (lavor-etto) • brutto = dispregiativi (ombrell-accio)
• un tempo burrascoso 2. Individua il tipo di alterazione dei seguenti nomi e scrivi A se è accrescitivo, D se è diminutivo, V se è vezzeggiativo, D se è dispregiativo. Attenzione a due falsi alterati! paginetta
porticina
vinello
bambolina
lavoraccio
acquolina
topone
sorrisetto
occhiettini
librone
parolina
facciona
musichetta
mattone
gattino
quadernone
verdastro
giallino
3. Per ciascuna coppia di nomi spiega perché sono falsi alterati. Osserva l’esempio. • viso - visone:
visone non è un grande viso, ma un mammifero dalla folta pelliccia bruna
• picco - piccone: • timo - timone: • aquila - aquilone: • rapa - rapina: • tifo - tifone: • fumo - fumetto: • melo - melone: • botte - bottone:
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ESERCIZI PIÙ
MORFOLOGIA
Gli articoli 1. Leggi il testo e inserisci gli articoli determinativi o indeterminativi. L'asino e il cavallo
uomo possedeva
asino e
stessa strada con
loro carico,
cavallo. Mentre percorrevano asino disse al cavallo:
– Che fatica! Non ho più forze per portare tutto questo peso. Prendi tu qualcosa. cavallo rifiutò e
asino, privo di forze, cadde a terra e morì.
Il padrone, allora, caricò tutta
roba sul dorso del cavallo e, per giunta, anche
pelle dell’asino. Rid. da L. Tolstoj
2. Nelle seguenti frasi cerchia gli articoli non appropriati. • Un mese fa in casa mia è entrato il ladro e ha rubato un quadro. • Sei sicuro di aver lasciato un tuo astuccio con i colori sul banco? • I suoi vicini di ombrellone hanno la bellissima cagnolina di nome Tea. • Quando accarezziamo un pelo della nostra gatta, lei fa le fusa. 3. Completa le tabelle. Maschile singolare
Maschile plurale
Femminile singolare
le formiche
lo stagno una cicala
l'insegnante i fiaschi lo zoccolo
l’amica la pantera
il parcheggio
delle rane
un albero
le dottoresse
4. Indica nei riquadri se le parole evidenziate sono preposizioni articolate (PA) o articoli partitivi (AP). • La maestra è stata molto soddisfatta del nostro lavoro. • Al supermercato, la mamma ha comprato dei quadernoni a righe per me. • Ho dimenticato il libro d’inglese a casa della vicina. • Mi daresti un po’ del tuo succo di frutta? • Mi hai comprato delle magliette troppo strette.
86
Femminile plurale
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
ESERCIZI PIÙ
L'aggettivo qualificativo 1. Per ciascun aggettivo qualificativo al grado positivo, scrivi i tre gradi del comparativo. Grado positivo
Comp. di maggioranza
Comparativo di minoranza Comparativo di uguaglianza
facile lungo feroce timido freddo felice 2. Scrivi in diversi modi il superlativo assoluto dei seguenti aggettivi. agile
nuovo
stanco
corto
L’aggettivo qualificativo, quando esprime il massimo grado di una qualità, senza paragoni, è di grado superlativo assoluto (il negozio è affollatissimo). Questo grado si può ottenere con: – il suffisso -issimo (altissimo); – la ripetizione dell’aggettivo (alto alto); – i prefissi arci-, ultra-, extra-, super- (superalto); – gli avverbi molto, assai, tanto... (tanto alto).
3. Completa la tabella. Grado positivo
Comp. di maggioranza
Superlativo relativo
Superlativo assoluto
piccolo
minore
il minore
minimo
cattivo grande buono basso alto
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MORFOLOGIA
Aggettivi e pronomi possessivi 1. Completa la tabella come nell’esempio. singolare maschile
mio, tuo, suo
• Ognuno bada al
plurale
.
• Non intrometterti nei fatti
nostro, vostro
.
• Ognuno obbedisce ai
loro, proprio
mia,
interesse.
• Rispettiamo le cose
miei,
altrui femminile
2. Completa con proprio o altrui.
altrui mie,
• Sara esprime il
genitori. pensiero.
• Marco pretende i pattini • Devi rispettare l’
. pensiero.
propria
3. Sottolinea di rosso gli aggettivi possessivi e di blu i pronomi possessivi.
4. Completa le frasi inserendo l’aggettivo possessivo.
• La tua palla non è di cuoio come la mia.
• La console che appartiene a me è la
• Ho perduto la mia matita, puoi prestarmi la tua?
• Il libro che possiedi tu è il
• I tuoi colori sono più nuovi dei miei.
• Il taccuino che possiede Lea è il
• I miei compiti sono più difficili dei tuoi.
• Le carte che possediamo noi sono le
• Prendo la tua macchina, la mia è senza benzina.
• Le forbici che avete voi sono le
• Bella trovata la vostra!
• Le penne che appartengono a loro sono le penne.
• Il mio libro è più interessante del tuo, lo vuoi leggere?
libro. taccuino.
• La mamma ha promesso che mi comprerà un giubbotto come il tuo. • È sempre bene pensare agli affari propri e non a quelli altrui. • I nostri amici sono simpatici. E i tuoi? • Il tuo colore pastello rosso è spuntato, il mio no. • Le mie scarpe da ginnastica e le sue sono identiche.
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carte. forbici.
5. Sottolinea i pronomi possessivi e scrivi a quale nome si riferiscono. • Siete fortunati ad avere i vostri nonni vicini; i nostri sono in Francia!
Wii.
nonni
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
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Aggettivi e pronomi dimostrativi 1. Sottolinea di rosso i pronomi dimostrativi e di blu gli aggettivi dimostrativi. Il dentifricio
Luigi ha lo spazzolino in mano e la bocca aperta: “Mamma! Dove hai comprato questo dentifricio?”. “Perché? È lo stesso di sempre!” risponde la mamma stupita. “E posa quello spazzolino che sporchi tutto” aggiunge. Luigi posa lo spazzolino, si lava la bocca e porge il tubetto alla mamma. “Mamma sei sicura che sia proprio il medesimo dentifricio? Guarda, a me sembra diverso… quello vecchio sapeva di menta.” La mamma guarda il tubetto e urla: “Ma questa è la pasta d’acciughe!”. Poi corre in cucina, apre il frigorifero e afferra un tubetto: “E questo è il dentifricio!”. 2. Completa le frasi inserendo gli aggettivi dimostrativi. Cerchiali di verde se si riferiscono al tempo e di rosso se si riferiscono allo spazio. • Le vedi anche tu
auto laggiù?
• Per non sbagliare percorro sempre la
strada.
•
mattina la mamma mi accompagnerà a scuola a piedi.
•
bambino che è venuto a trovarmi ieri, ha dimenticato i guanti sul mio letto.
• Ricordi • Vedi • In
giorno dell’inverno scorso quando nevicò dalla mattina alla sera? monte laggiù? È proprio il Monte Bianco. tempo si viaggiava ancora con le carrozze trainate dai cavalli.
• Sono soddisfatto di abitare in
città, perché offre molti servizi.
3. Indica con una X se la parola evidenziata è un aggettivo o un pronome dimostrativo. • È bello codesto abito che indossi!
aggettivo
pronome
• Questi sono i miei colori, quelli sono di Caterina.
aggettivo
pronome
• Fa lo stesso, non importa!
aggettivo
pronome
• Questo non è il fratello di Rita: è suo cugino.
aggettivo
pronome
• Ogni estate trasmettono il medesimo telefilm: che noia!
aggettivo
pronome
• Dette tali parole, l’oratore scese dal palco.
aggettivo
pronome
• Questa curva è molto pericolosa.
aggettivo
pronome
• Quelle pesche sono acerbe, queste sono mature.
aggettivo
pronome
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MORFOLOGIA
Aggettivi e pronomi indefiniti 1. Sottolinea i pronomi indefiniti nella poesia. Alice la paurosa
Quando qualcuno una porta sbatte o un libro, chiunque batte a terra, Alice pensa subito: “È scoppiata la guerra!”. Se qualcosa si avvicina e la potrebbe sfiorare, lei vien presa dal panico e decide, per niente, di scappare. Durante l’intervallo, ha il terrore di uscire, perché chiunque la potrebbe inseguire. Avere fifa per Alice è cosa di ogni giorno, ma è davvero mostruoso per tutti quelli che le stanno intorno. (Adatt. da P. Bertrand, Alice la paurosa, Motta Junior)
2. Osserva il disegno, leggi le informazioni fornite dagli aggettivi indefiniti evidenziati nelle frasi e indica V (vero) o F (falso). • Alcune cornici sono rotonde.
V
F
• Tutte le cornici sono quadrate.
V
F
• Nessuna cornice è triangolare.
V
F
• Ogni cornice è quadrata.
V
F
• Qualsiasi cornice è rotonda.
V
F
• Parecchie cornici sono quadrate.
V
F
• Poche cornici sono rotonde.
V
F
3. Indica con una X l’aggettivo indefinito che ha un significato diverso dagli altri due. tanto
qualche
nessuno
certi
molto
alcuni
ciascuno
alcuni
tutto
qualunque
ogni
troppi
4. In ogni frase cerchia il pronome indefinito adatto. • Nella mia classe qualunque / alcuni / nessuno hanno un incarico. • Per questa volta molti / nessuno / ognuno riceverà la punizione che si merita. • Alcune persone preferiscono andare in vacanza al mare, poche / altre / nessuna in montagna. • Avrei bisogno che nessuno / chiunque / qualcuno mi desse una mano.
90
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
ESERCIZI PIÙ
Aggettivi e pronomi numerali 1. Leggi e circonda con il blu gli aggettivi numerali ordinali, in rosso gli aggettivi numerali cardinali. • Sulla pista corrono nove auto. • Due auto sono in testa, la terza auto le insegue. • Tre piloti rallentano all’improvviso. • La sesta auto esce dalla pista e rientra. • Trenta spettatori guardano preoccupati. • Dieci persone corrono nel prato. • Otto auto tagliano il traguardo. • L’ultima auto arriva adagio adagio. • Cinque meccanici la spingono nella rimessa. 2. Completa le frasi con i pronomi e gli aggettivi cardinali oppure ordinali adatti, poi rispondi alle domande. • In un anno ci sono
giorni.
• Io ho
anni, mia sorella ne compirà
più di me.
• Durante la partita di basket, Marco ha realizzato ben • Carlo, al
canestri. Fabio solo
giro di campo, era stanco morto, mentre Luigi ha smesso di correre al
Quanti pronomi numerali hai inserito?
1
2
3
4
Quanti aggettivi numerali hai inserito?
1
2
3
4
. .
3. Scrivi il numerale ordinale corrispondente al cardinale. dieci
decimo
uno
venti
otto
due
tre
4. Sottolinea i numerali: in rosso gli aggettivi e in blu i pronomi. Poi trascrivili sotto. • Non so che farmene delle figurine doppie. Ne ho sedici. • Se scrivi tutto il testo in stampatello, fatichi il doppio. • Quando finalmente ho vinto la coppa, ero al settimo cielo. • Carlo e Sara formano una bellissima coppia. • Per superare l’esame, dovrei studiare il quadruplo. • La colonna vertebrale è formata da trentatré vertebre. Sono aggettivi: Sono pronomi:
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MORFOLOGIA
Il verbo
R
La maestra ha chiamato Alessio alla lavagna.
Che cosa non funziona? Sai correggere le frasi?
1. A casa di Lucia una torta strepitosa. 2. Finalmente dopo due mesi la bici nuova. 3. Gli alunni di quarta in gita al Museo Egizio. 4. Tra i miei compagni preferiti Alioune e Dario.
A
Quelle che ha scritto la maestra sono frasi, secondo te? Aiuta Alessio a scegliere in ogni gruppo la parola giusta per completare le frasi. Frase numero 1 volentieri ho mangiato di pomeriggio
Frase numero 2 in garage è arrivata rossa
Frase numero 3 sono andati in pullman con le maestre
Frase numero 4 pochi in classe ci sono
Q U IN D I. ..
Il verbo è la parola più importante della frase perché senza il verbo non accade nulla. Il verbo può indicare un’azione (ho giocato), una situazione (nevica), un modo di essere o di sentirsi (sono felice), un possesso (possiedo). Il verbo fornisce informazioni importanti
I verbi si raggruppano in tre famiglie
Il modo in cui si compie l’azione (se esprime un fatto reale, un fatto possibile, un desiderio, un ordine...). Il tempo in cui questa azione avviene (nel passato, nel presente o nel futuro). La persona che compie l’azione.
1a coniugazione verbi che alla forma base terminano in ARE: mangiare 2a coniugazione verbi che alla forma base terminano in ERE: bere 3a coniugazione verbi che alla forma base terminano in IRE: sentire
Il verbo è formato dalla radice (che non cambia) e dalla desinenza (che cambia): mangi-are, io mangi-o, mangi-ando... Sono le desinenze a fornire le informazioni su coniugazione, modo, tempo, persona.
F
Evidenzia con colori diversi la radice e la desinenza dei verbi, poi scrivi la forma base e la coniugazione.
disegno partirono scendiamo raccontiamo
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disegnare – 1a coniugazione
controllerete fuggirono ridevo raccontiamo Esercizio interattivo
MORFOLOGIA Cerchia i verbi nel testo e completa la tabella come nell’esempio. Ieri i miei compagni correvano in giardino, mentre io li guardavo dalla panchina. Ho una gamba ingessata! Domani però sarò libero: mi toglieranno il gesso.
correvano
verbo
chi la compie?
passato-presente-futuro?
correre
loro
passato
Quali informazioni ti forniscono i verbi presenti nel brano? Cerchiali come indicato. modo di essere
possesso
sensazione
azione
Il leone è il più grande e imponente tra i carnivori africani. Ha il corpo molto robusto con la parte anteriore più sviluppata di quella posteriore. Gli occhi sembrano fosforescenti. La lunga coda termina con una punta cornea. La pelliccia è liscia, rasa e brillante. Il ruggito del leone consiste in un suono prolungato. In alcune occasioni si trasforma in un grugnito minaccioso. Quando il leone ha paura, emette un suono prolungato e abbassa le orecchie. Leggi le frasi, cerchia il verbo e scrivi quale informazione fornisce: azione, modo di essere, possesso, sensazione. Es. La gabbianella vola sul mare
azione
• I turisti nel ristorante erano felici e chiassosi. • Ezio e Silvana hanno un aereo radiocomandato. • Tante persone hanno paura dei ragni. • Le coccinelle erano immobili sulla foglia. • Kevin e Nadia saluteranno i nonni alla partenza. • Da piccola avevo una grande collezione di francobolli. • Letizia sentiva tanto caldo durante l’escursione. • La giraffa si nutre di foglie di acacia. • Da grande avrò un’auto tutta mia.
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MORFOLOGIA
Essere e avere
R
Connettiti con pagg. 106 -107 Ripassa le coniugazioni.
La maestra fa un annuncio alla classe. Cari bambini, Elisa è una bambina precisa, ha un quaderno ordinato, ha la passione per la lettura e per questo ha partecipato al concorso. Ho saputo che è arrivata prima. Facciamo tutti un applauso a Elisa che ha vinto: il premio è suo.
A
Sottolinea nel fumetto le risposte alle domande con il colore indicato. Chi è Elisa?
Qual è la sua qualità?
Perché i bambini fanno
Che cosa possiede?
Che cosa ha fatto?
un applauso a Elisa?
Che cosa ha saputo la maestra?
Di chi è il premio?
Q U IN D I. ..
Il verbo essere e il verbo avere possono avere un significato proprio o possono fungere da ausiliari. Quando hanno un significato proprio: – il verbo essere esprime un modo di essere, stare, trovarsi, appartenere; – il verbo avere significa possedere, ottenere, provare, sentire. Diventano ausiliari (aiutanti) quando si associano agli altri verbi per formare i tempi composti: è arrivata, ha deciso. Essere e avere hanno una coniugazione propria.
F
Sottolinea i verbi nelle frasi, ricopiali in tabella e spiega se sono usati in senso proprio o come ausiliare. Se hanno significato proprio spiega che cosa esprimono: aiutati con il box regola.
• Quando siete tornati da Parigi? • Domani avrete il vostro gelato. • Hai preso un bel voto, brava! • Romeo aveva portato il suo gatto a scuola. • Ero emozionato quando ho ricevuto un regalo. • Avete avuto paura per tutto il tempo. • Nel negozio non c’era più la maglietta rossa. • Giacomo e Paola sono bravi bambini.
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Senso proprio o ausiliare? Siete tornati Avrete
essere = ausiliare avere = senso proprio (ottenere)
MORFOLOGIA Essere o avere? Colora la casella con l’ausiliare corretto. tornare
essere tornato
avere tornato
telefonare
avere telefonato
essere telefonato
venire
avere venuto
essere venuto
partire
avere partito
essere partito
ridere
avere riso
essere riso
Significato proprio o ausiliare? Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Ho molta fame.
significato proprio
V
F
• Siamo arrivati a Parigi con i nostri amici.
significato proprio
V
F
• Ieri mattina avete perso il treno.
ausiliare
V
F
• Mirko ha un orologio nuovo.
significato proprio
V
F
• Angelo ha paura dei pipistrelli.
significato proprio
V
F
• Ilaria è la sorella di Michele.
ausiliare
V
F
• Maurizio e Nicoletta sono saliti sull’aereo.
ausiliare
V
F
• Enrico è molto esuberante.
ausiliare
V
F
Scrivi l’ausiliare corretto nelle seguenti frasi: scegli tra essere e avere. • • Sergio • Noi • Il babbo • • Non
vissuto per molti anni in città, adesso mi trasferisco in campagna. partito in ritardo, quindi
arrivato dopo l’orario previsto.
conosciuto Rocco al mare e lo
invitato alla nostra festa.
lavorato a lungo come architetto, rientrato tardi perché
andato in pensione da un anno.
passato a fare quella commissione.
ancora finito i compiti. Quando li
terminati, andrai a giocare.
Scrivi accanto ai verbi se hanno bisogno dell’ausiliare essere o avere. nascere
fuggire
parlare
trovare
chiedere
riportare
arrossire
svenire
visitare
entrare
raccontare
leggere Esercizio interattivo
95
CLIL To be
Have got
To be
Il verbo essere (to be) è uno dei verbi più utilizzati in inglese. Si usa: • per dire chi siamo e chi sono gli altri; • per esprimere stati d’animo; • per descrivere persone, cose o animali.
I am Karen.
The ball is big.
I am happy.
Io sono Karen.
La palla è grande.
Io sono felice.
Have got
Anche il verbo avere (have got) è uno dei verbi più utilizzati in inglese. Si usa: • per esprimere il possesso relativo a oggetti, persone o cose; • per descrivere le caratteristiche di persone, animali o cose.
I have got a new bike.
We've got brown hair.
Ho una bici nuova.
Abbiamo i capelli castani.
ATTENZIONE! Per esprimere l’età e gli stati fisici l’inglese, a differenza dell’italiano, usa il verbo to be (essere).
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Paul is ten.
We're thirsty.
Paolo ha 10 anni.
Abbiamo sete.
Listen and read
MORFOLOGIA Connettiti con pagg. 108-110 Ripassa le coniugazioni verbali.
I modi del verbo
R
Conversazioni a tavola. 2 Mangiare è un’azione necessaria!
4 E se mangiassi tutto il pollo?
3 Mangiando si cresce.
5 Mangerei, se avessi fame...
6 Mangia! 7 Mangiato tutto!
1 Io mangio gli spinaci.
A
Leggi e completa.
• In ogni fumetto si ripete il verbo • In quali fumetti si capisce bene chi compie l’azione? • In quali fumetti non è definito chi compie l’azione? • In quale fumetto si parla di un’azione che avviene con certezza? • In quale fumetto si parla di un’azione dubbiosa? • In quale fumetto l’azione può accadere solo se ne accade un’altra? • In quale fumetto si dà un ordine?
1 1 1 1 1 1
2 2 2 2 2 2
3 3 3 3 3 3
4 4 4 4 4 4
5 5 5 5 5 5
6 6 6 6 6 6
7 7 7 7 7 7
Q U IN D I. ..
Il verbo può esprimere un’azione in sette modi diversi, quattro finiti e tre indefiniti. – I modi finiti indicano sempre la persona che svolge l’azione e il tempo in cui questa si svolge. Indicativo: esprime un’azione che avviene con certezza io mangio Condizionale: esprime la possibilità che avvenga un’azione ma solo a certe condizioni mangerei, se avessi fame Congiuntivo: esprime un desiderio, un dubbio, una possibilità, il timore e se mangiassi tutto il pollo? Imperativo: esprime un ordine mangia! – I modi indefiniti non definiscono mai la persona che svolge l’azione ma solo il tempo in cui essa si svolge. Infinito: è il verbo nella sua forma primitiva mangiare è un'azione necessaria Participio: al tempo passato serve per costruire i tempi composti mangiato tutto Gerundio: esprime un’azione mettendola in relazione con un’altra mangiando si cresce
F
Modo finito (F) o modo indefinito (I)? Indicalo con una X.
Mangiando F
I
Giocherai
F
I
Camminate! F
I
Avendo detto F
I
F
I
Ebbe riconosciuto F
I
Cresci
F
I
Portare
F
I
Dormivo
97
MORFOLOGIA
Il modo indicativo R
La maestra ha fatto leggere questo testo in classe e ha detto ai bambini di classificare i verbi. Micol ha un problema con i tempi. Il mio nome è Samir e sono afgano. Sono cresciuto in un villaggio nel Nord-Est del paese, a pochi chilometri da Kabul. Avevo una famiglia: un padre, una madre e tre sorelle. Ho iniziato a lavorare quando mio padre è morto. Quando compii vent’anni mi diedero un fucile e dei soldi, così potei sposarmi. Ho deciso di andare in un altro Paese in cui potrò vivere tranquillo accanto a mia moglie, nutrire ed educare i miei figli finché avrò terminato la mia vita.
Dunque... è, sono, questi li so: tempo presente! Sono cresciuto, vivevo, avevo, ho iniziato, diedero, potei sono tutti tempi passati, ma quali? Potrò, avrò terminato, sono futuri ma sono diversi tra di loro... Non riesco a ricordare!!!
A
Secondo te Micol ha evidenziato correttamente i verbi nel testo? Tu ricordi il nome dei tempi cui fanno riferimento? Pensi che siano fatti certi quelli che racconta Samir? Q U IN D I. ..
Il modo indicativo esprime la certezza che una determinata azione è avvenuta nel passato, avviene nel presente o avverrà nel futuro. Il modo indicativo si compone di otto tempi: quattro semplici (formati dal solo verbo) e quattro composti (formati dal verbo + l’ausiliare). Tempi semplici
Presente Indica un’azione che si svolge ora. Sofia cucina una torta. Imperfetto Indica un’azione che si ripete o si prolunga nel passato. Sofia cucinava molte torte da ragazza. Passato remoto Indica un’azione che è avvenuta e si è conclusa in un passato lontano. Sofia cucinò una torta fantastica l’anno scorso. Futuro semplice L’azione deve ancora avvenire. Sofia cucinerà una torta.
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Tempi composti
Passato prossimo L’azione è avvenuta da poco. Sofia ha cucinato una torta nel pomeriggio. Trapassato prossimo L’azione è avvenuta prima di un’altra azione avvenuta nel passato. Sofia puliva il tegame dove aveva cucinato una torta. Trapassato remoto L’azione è avvenuta prima di un’altra accaduta nel passato espressa al passato remoto. Dopo che ebbe cucinato una torta, Sofia andò a riposare. Futuro anteriore L’azione avverrà nel futuro, prima di un’altra azione, espressa al futuro semplice. Per quando arriverai, Sofia avrà già cucinato una torta.
F
MORFOLOGIA Trasforma i tempi semplici in tempi composti e viceversa. TEMPI SEMPLICI
Colora solo dove trovi i tempi semplici.
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
Tu vedi
Tu hai visto
hai visto
Imperfetto
trovò
Trapassato Prossimo
vate e v a into v
Essi avevano costruito Voi avevate
Passato remoto
Trapassato remoto
m cam
Futuro anteriore
Tu prenderai Voi avrete comprato Indica il tempo corretto con una crocetta.
ate
r olo
c
ebbero pronunciato piace
farai
ev ev
mina va
incontrarono
Io ebbi dormito
aste b
i ang
saròato torn
Noi fummo Futuro semplice
tto scri à r av farò
è
Egli ha portato
ho pescato
ama
a
ha
to
na mi
ter e gn e p s
ride
ave sogvnamo ato
no haninato abitavamo cuc
partirono
Sottolinea il verbo, poi riscrivilo al passato prossimo e al trapassato prossimo. fut. anteriore
fut. semplice
trap. remoto
pass. remoto
trap. prossimo
imperfetto
pass. prossimo
presente
• Oliver fa canestro.
• Barbara prende il tram.
bevevano
avrò avuto cammina
• Il treno riparte.
avevi saltato ha messo indicheremo Colora il completamento corretto della frase. dopo che ebbe visto il padrone
dopo che ha visto il padrone
non appena presi il biglietto
non appena ebbi preso il biglietto
• Luca era molto arrabbiato
perché perse il treno
perché aveva perso il treno
• Biancaneve si addormentò
quando ebbe addentato la mela
quando addentò la mela
quando mangerò
quando avrò mangiato
• Il cane scodinzolò • Visitai il museo
• Sarò pienamente soddisfatto
Esercizi interattivi
Piu esercizi a pag. 121
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MORFOLOGIA
Il modo congiuntivo
R
Matilde deve scegliere le scarpe da indossare in gita.
Se fossi sicura che non fa freddo sceglierei i sandali. Ma se facesse freddo... E se mettessi gli anfibi? Uffa però. Se solo potessi sapere che cosa si mettono le altre. La mamma vuole che indossi le scarpe da ginnastica ma io non sono d’accordo. E se decidessi per le ballerine? Sarebbe stato bello che la maestra ci avesse fornito qualche indicazione in più...
A
Dalle domande che si pone Matilde percepisci sicurezza o insicurezza? Ha le idee chiare su quali scarpe scegliere? Quale sarebbe il suo desiderio? Q U IN D I. ..
I verbi al modo congiuntivo esprimono desiderio, dubbio, incertezza. Il congiuntivo si compone di quattro tempi: due semplici (formati dal solo verbo) e due composti (formati dal verbo + l’ausiliare). Tempi semplici
Presente Esprime un desiderio, un’opinione, un dubbio, un fatto possibile nel momento in cui si parla. Penso che tu non abbia voglia di studiare. Imperfetto – Indica il desiderio, la speranza che avvenga qualcosa che è impossibile o molto difficile che si realizzi, oppure una proposta. – Esprime un dubbio in contemporaneità con il passato. Pensavo che non avessi voglia di studiare.
F
Tempi composti
Passato Esprime un dubbio o una possibilità o un’azione incerta accaduta prima rispetto al tempo presente. Penso che tu non abbia avuto voglia di studiare. Trapassato Esprime un dubbio, un’azione incerta accaduta prima rispetto a un tempo passato.
Pensavo che non avessi avuto voglia di studiare.
Completa la tabella con le forme mancanti.
Congiuntivo presente
Congiuntivo passato
Congiuntivo imperfetto
Che tu sia
Che egli abbia avuto Che noi scrivessimo
100
Congiuntivo trapassato
MORFOLOGIA Completa le frasi con i verbi tra parentesi, coniugandoli nel tempo indicato. TEMPO PRESENTE • Immagino che tu non (avere)
la merenda.
• Vogliamo che tu (smettere)
di rosicchiarti le unghie.
• Spero che Linda (arrivare)
presto.
TEMPO PASSATO • Penso che ieri in montagna (nevicare)
tutto il giorno.
• Non capisco perché tu non (arrivare) • È possibile che Franco (perdere)
prima. il telefono sul treno.
TEMPO IMPERFETTO • Non immaginavamo che il capitano (essere) • Roberta temeva che i bambini (rompere) • Pino desiderava che Katia (preparare)
così gentile. un vetro. una torta.
TEMPO TRAPASSATO • Se (prendere)
un ombrello, non ti saresti bagnato.
• Credevamo che Elia e Gabriella (ordinare) • Se si (scusare)
le pizze.
, lo avremmo invitato.
Quale frase è scritta in modo corretto? Indicala con una X. Speriamo che il temporale finisca presto. Credo che qualcuno bussasse alla porta. È necessario che studierai in modo più approfondito. Che cosa esprimono i congiuntivi nelle frasi che trovi qui sotto? Scegli tra: desiderio, dubbio, incertezza. • Spero ci sia un bel sole. • Avessimo trovato il biglietto vincente! • Credo che Andrea giochi meglio di Mario. • Non sono sicura che a Domenico piaccia il cioccolato. • Dubito che tu abbia portato una pila. Riscrivi sul quaderno i congiuntivi dell’esercizio precedente indicando il tempo e la persona, come nell’esempio. Sia: tempo presente, terza persona singolare. Piu esercizi a pag. 122
101
MORFOLOGIA
Il modo condizionale
R
Matilde continua la preparazione della gita tra dubbi e desideri.
Abbiamo ancora mele? Ne desidererei una per colazione; per pranzo invece vorrei un panino col prosciutto. Mi sembrerebbe una buona idea usare lo zaino grande, così potrei metterci dentro anche il maglione e la macchina fotografica, che dici? Mi aiuteresti a preparare le cose? Sarebbe stato bello se avessero permesso anche alle mamme di venire!
A
Che cosa vorrebbe mangiare in gita Matilde? Perché lo zaino grande le sembra una buona idea? Quale sarebbe stato il suo desiderio? Che cosa chiede cortesemente alla mamma? Q U IN D I. ..
I verbi espressi al modo condizionale indicano azioni che potrebbero accadere solo a condizione che se ne verifichi un’altra oppure azioni che esprimono un desiderio, un dubbio, una richiesta cortese (desidererei, vorrei, mi aiuteresti...). Si compone di due soli tempi, uno semplice (formato dal solo verbo) e uno composto (formato dal verbo + l’ausiliare). Tempi semplici
Presente Indica un desiderio che potrebbe verificarsi nel presente o un’azione che potrebbe verificarsi a condizione che se ne verifichi un’altra. Vorrei un panino, se fosse possibile.
F
Trasforma i condizionali presenti in condizionali passati.
Arriverei Diresti Porterebbe Torneremmo Sentireste Scivolerebbe
102
Tempi composti
Passato Indica un desiderio che sarebbe potuto accadere nel passato ma non si è realizzato o un’azione che si sarebbe potuta verificare se ne fosse accaduta un’altra sempre nel passato. Avrei voluto un panino, se fosse stato possibile.
Indica con una X le frasi che contengono un condizionale. Ho finito adesso di studiare. Se non facessi tanto rumore, riuscirei a riposare. ndrea sarebbe salito sulla giostra, se la mamma A non glielo avesse proibito. La prossima estate andremo in vacanza con la moto. S e avessimo sentito le vostre voci, saremmo tornati indietro.
MORFOLOGIA Sottolinea nella filastrocca i verbi al condizionale, poi trascrivili indicando il verbo alla forma base, il tempo e la persona come nell’esempio.
“Vorrei, direi, farei...” Che maniere raffinate ha il condizionale. Mai che usi parole sguaiate, non alza la voce per niente, e seduto in poltrona sospira gentilmente: “Me ne andrei nell’Arizona, che ve ne pare? O forse potrei fermarmi a Lisbona...”.
vorrei
“Vorrei, vorrei… Volerei sulla Luna in cerca di fortuna. E voi ci verreste? Sarebbe carino, dondolarsi sulla falce facendo uno spuntino....” Gianni Rodari
verbo volere, tempo presente, 1a persona singolare
Sottolinea con il rosso l’azione che potrebbe avvenire; la condizione con il blu. Ricorda: condizionale e congiuntivo spesso si tengono per mano.
• Mangerei, se avessi un panino. • Se non facesse freddo, Aldo farebbe un bagno in piscina. • Se la nonna avesse gli occhiali, potrebbe leggere il giornale. • Avreste viaggiato meglio, se il mare non fosse stato agitato. • Se avessimo trovato le chiavi, avremmo aperto la porta. • Avresti bevuto, se avessi portato la bottiglia dell’acqua. Cerchia i congiuntivi e sottolinea i condizionali presenti nelle frasi. • Se trovassi un tesoro, comprerei una barca a vela. • Se Pinocchio non avesse raccontato bugie, avrebbe avuto meno guai. • Ti aiuteremmo, se sapessimo dov’è il problema. • Se Lisa e Agostino avessero chiuso la porta, il gatto non sarebbe entrato. • Camminereste, se non foste così stanchi. • Questi fiori sarebbero vissuti più a lungo, se qualcuno li avesse innaffiati. Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 123
103
MORFOLOGIA
Il modo imperativo
R
Finalmente arrivano le indicazioni.
INDICAZIONI PER IL VIAGGIO DI ISTRUZIONE Abbigliamento: – vèstiti a strati; – porta un Kway; – indossa scarpe da ginnastica. Cibo: – porta uno spuntino leggero (due panini e un frutto basteranno); – prendi con te una bottiglietta d’acqua. Altro: – lascia a casa i giochini elettronici; – porta con te un libro da leggere durante il viaggio.
Evviva! Adesso so che cosa portare!
A
Quelle della maestra secondo te sono indicazioni precise? Lasciano spazio alle decisioni autonome di Matilde? Perché i bambini le devono seguire? Q U IN D I. ..
Quando si esprimono ordini, comandi, esortazioni, consigli, istruzioni, divieti si utilizzano i verbi al modo imperativo. Il modo imperativo ha solo il tempo presente e ha delle forme proprie solo per le seconde persone: parla! (tu), parlate! (voi)
F
Il cuoco Bruno oggi è arrabbiato con i suoi aiutanti: trascrivi la ricetta sul quaderno trasformando i verbi dall’infinito all’imperativo. Chi era Montare in una ciotola il burro insieme allo zucchero. Unire le uova, l’“imperatore”? il latte e la scorza di limone. Aggiungere la farina e il lievito setacciati, Che connessione ti viene quindi mescolare con una spatola. Unire anche un pizzico di sale. da fare col modo Sbucciare e tagliare le mele a dadini non troppo grandi. IMPERATIVO? Aggiungere le mele all’impasto. Mettere tutto all’interno di uno stampo circolare. Cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 40 minuti. Trasforma in ordini queste richieste cortesi. Potresti tacere, per cortesia? Potreste abbassare il volume? Mi direbbe il suo nome? Potreste rispondere voi?
104
Piu esercizi a pag. 124
MORFOLOGIA
La coniugazione verbale Imparare i verbi a memoria sembra una cosa difficile, ma puoi renderlo più semplice: osserva i “trucchetti”.
Verbo ESSERE Per formare i tempi composti del verbo essere basta aggiungere stato/stati ai tempi semplici corrispondenti. TEMPI SEMPLICI Presente Io sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono
TEMPI COMPOSTI Passato prossimo Io sono stato Tu sei stato Egli è stato Noi siamo stati Voi siete stati Essi sono stati
Verbo AVERE Per formare i tempi composti del verbo avere basta aggiungere avuto ai tempi semplici corrispondenti. TEMPI SEMPLICI Presente Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno
TEMPI COMPOSTI Passato prossimo Io ho avuto Tu hai avuto Egli ha avuto Noi abbiamo avuto Voi avete avuto Essi hanno avuto
Se hai imparato bene i tempi semplici dei verbi essere e avere ti sarà facile ricordare i tempi composti delle tre coniugazioni: osserva il trucco. Presente Io amo Tu ami Egli ama Noi amiamo Voi amate Essi amano
Passato prossimo Io ho amato Tu hai amato Egli ha amato Noi abbiamo amato Voi avete amato Essi hanno amato Usa il presente dell’ausiliare.
Imperfetto Io amavo Tu amavi Egli amava Noi amavamo Voi amavate Essi amavano
Trapassato prossimo Io avevo amato Tu avevi amato Egli aveva amato Noi avevamo amato Voi avevate amato Essi avevano amato Usa l’imperfetto dell’ausiliare.
Passato remoto Io amai Tu amasti Egli amò Noi amammo Voi amaste Essi amarono
Trapassato remoto Io ebbi amato Tu avesti amato Egli ebbe amato Noi avemmo amato Voi aveste amato Essi ebbero amato
Usa il passato remoto dell’ausiliare. Futuro semplice Io amerò Tu amerai Egli amerà Noi ameremo Voi amerete Essi ameranno
Futuro anteriore Io avrò amato Tu avrai amato Egli avrà amato Noi avremo amato Voi avrete amato Essi avranno amato
Usa il futuro semplice dell’ausiliare.
105
MORFOLOGIA
Coniugazione del verbo essere MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
MODO CONGIUNTIVO
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
Presente
Passato
Io sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono Imperfetto Io ero Tu eri Egli era Noi eravamo Voi eravate Essi erano Passato remoto Io fui Tu fosti Egli fu Noi fummo Voi foste Essi furono Futuro semplice Io sarò Tu sarai Egli sarà Noi saremo Voi sarete Essi saranno
Io sono stato Tu sei stato Egli è stato Noi siamo stati Voi siete stati Essi sono stati Trapassato prossimo Io ero stato Tu eri stato Egli era stato Noi eravamo stati Voi eravate stati Essi erano stati Trapassato remoto Io fui stato Tu fosti stato Egli fu stato Noi fummo stati Voi foste stati Essi furono stati Futuro anteriore Io sarò stato Tu sarai stato Egli sarà stato Noi saremo stati Voi sarete stati Essi saranno stati
che io sia che tu sia che egli sia che noi siamo che voi siate che essi siano Imperfetto che io fossi che tu fossi che egli fosse che noi fossimo che voi foste che essi fossero
che io sia stato che tu sia stato che egli sia stato che noi siamo stati che voi siate stati che essi siano stati Trapassato che io fossi stato che tu fossi stato che egli fosse stato che noi fossimo stati che voi foste stati che essi fossero stati
MODO CONDIZIONALE Presente
Passato
Io sarei Tu saresti Egli sarebbe Noi saremmo Voi sareste Essi sarebbero
Io sarei Tu saresti Egli sarebbe Noi saremmo Voi sareste Essi sarebbero
stato stato stato stati stati stati
MODO IMPERATIVO Presente sii (tu)
MODO INFINITO
MODO PARTICIPIO
Presente
Passato
Presente
essere
essere stato
essente (raro) stato
106
Passato
siate (voi)
MODO GERUNDIO Presente
Passato
essendo
essendo stato
MORFOLOGIA
Coniugazione del verbo avere MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
MODO CONGIUNTIVO
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
Presente
Passato
Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno Imperfetto Io avevo Tu avevi Egli aveva Noi avevamo Voi avevate Essi avevano Passato remoto Io ebbi Tu avesti Egli ebbe Noi avemmo Voi aveste Essi ebbero Futuro semplice Io avrò Tu avrai Egli avrà Noi avremo Voi avrete Essi avranno
Io ho avuto Tu hai avuto Egli ha avuto Noi abbiamo avuto Voi avete avuto Essi hanno avuto Trapassato prossimo Io avevo avuto Tu avevi avuto Egli aveva avuto Noi avevamo avuto Voi avevate avuto Essi avevano avuto Trapassato remoto Io ebbi avuto Tu avesti avuto Egli ebbe avuto Noi avemmo avuto Voi aveste avuto Essi ebbero avuto Futuro anteriore Io avrò avuto Tu avrai avuto Egli avrà avuto Noi avremo avuto Voi avrete avuto Essi avranno avuto
che io abbia che tu abbia che egli abbia che noi abbiamo che voi abbiate che essi abbiano Imperfetto che io avessi che tu avessi che egli avesse che noi avessimo che voi aveste che essi avessero
che io abbia avuto che tu abbia avuto che egli abbia avuto che noi abbiamo avuto che voi abbiate avuto che essi abbiano avuto Trapassato che io avessi avuto che tu avessi avuto che egli avesse avuto che noi avessimo avuto che voi aveste avuto che essi avessero avuto
MODO CONDIZIONALE Presente
Passato
Io avrei Tu avresti Egli avrebbe Noi avremmo Voi avreste Essi avrebbero
Io avrei Tu avresti Egli avrebbe Noi avremmo Voi avreste Essi avrebbero
avuto avuto avuto avuto avuto avuto
MODO IMPERATIVO Presente abbi (tu)
MODO INFINITO
MODO PARTICIPIO
abbiate (voi)
MODO GERUNDIO
Presente
Passato
Presente
Passato
Presente
Passato
avere
avere avuto
avente
avuto
avendo
avendo avuto
107
MORFOLOGIA
La 1a coniugazione: -are parlare MODO CONGIUNTIVO
MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
Presente
Passato
Io parlo Tu parli Egli parla Noi parliamo Voi parlate Essi parlano Imperfetto Io parlavo Tu parlavi Egli parlava Noi parlavamo Voi parlavate Essi parlavano Passato remoto Io parlai Tu parlasti Egli parlò Noi parlammo Voi parlaste Essi parlarono Futuro semplice Io parlerò Tu parlerai Egli parlerà Noi parleremo Voi parlerete Essi parleranno
Io ho parlato Tu hai parlato Egli ha parlato Noi abbiamo parlato Voi avete parlato Essi hanno parlato Trapassato prossimo Io avevo parlato Tu avevi parlato Egli aveva parlato Noi avevamo parlato Voi avevate parlato Essi avevano parlato Trapassato remoto Io ebbi parlato Tu avesti parlato Egli ebbe parlato Noi avemmo parlato Voi aveste parlato Essi ebbero parlato Futuro anteriore Io avrò parlato Tu avrai parlato Egli avrà parlato Noi avremo parlato Voi avrete parlato Essi avranno parlato
che io parli che tu parli che egli parli che noi parliamo che voi parliate che essi parlino Imperfetto che io parlassi che tu parlassi che egli parlasse che noi parlassimo che voi parlaste che essi parlassero
che io abbia che tu abbia che egli abbia che noi abbiamo che voi abbiate che essi abbiano Trapassato che io avessi che tu avessi che egli avesse che noi avessimo che voi aveste che essi avessero
parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato
MODO CONDIZIONALE Presente
Passato
Io parlerei Tu parleresti Egli parlerebbe Noi parleremmo Voi parlereste Essi parlerebbero
Io avrei parlato Tu avresti parlato Egli avrebbe parlato Noi avremmo parlato Voi avreste parlato Essi avrebbero parlato
MODO IMPERATIVO Presente parla (tu)
MODO INFINITO
MODO PARTICIPIO
parlate (voi)
MODO GERUNDIO
Presente
Passato
Presente
Passato
Presente
Passato
parlare
avere parlato
parlante
parlato
parlando
avendo parlato
108
MORFOLOGIA
La 2a coniugazione: -ere credere MODO CONGIUNTIVO
MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
Presente
Passato
Io credo Tu credi Egli crede Noi crediamo Voi credete Essi credono Imperfetto Io credevo Tu credevi Egli credeva Noi credevamo Voi credevate Essi credevano Passato remoto Io credetti Tu credesti Egli credette Noi credemmo Voi credeste Essi credettero Futuro semplice Io crederò Tu crederai Egli crederà Noi crederemo Voi crederete Essi crederanno
Io ho creduto Tu hai creduto Egli ha creduto Noi abbiamo creduto Voi avete creduto Essi hanno creduto Trapassato prossimo Io avevo creduto Tu avevi creduto Egli aveva creduto Noi avevamo creduto Voi avevate creduto Essi avevano creduto Trapassato remoto Io ebbi creduto Tu avesti creduto Egli ebbe creduto Noi avemmo creduto Voi aveste creduto Essi ebbero creduto Futuro anteriore Io avrò creduto Tu avrai creduto Egli avrà creduto Noi avremo creduto Voi avrete creduto Essi avranno creduto
che io creda che tu creda che egli creda che noi crediamo che voi crediate che essi credano Imperfetto che io credessi che tu credessi che egli credesse che noi credessimo che voi credeste che essi credessero
che io abbia creduto che tu abbia creduto che egli abbia creduto che noi abbiamo creduto che voi abbiate creduto che essi abbiano creduto Trapassato che io avessi creduto che tu avessi creduto che egli avesse creduto che noi avessimo creduto che voi aveste creduto che essi avessero creduto
MODO CONDIZIONALE Presente
Passato
Io crederei Tu crederesti Egli crederebbe Noi crederemmo Voi credereste Essi crederebbero
Io avrei creduto Tu avresti creduto Egli avrebbe creduto Noi avremmo creduto Voi avreste creduto Essi avrebbero creduto
MODO IMPERATIVO Presente credi (tu)
MODO INFINITO
MODO PARTICIPIO
credete (voi)
MODO GERUNDIO
Presente
Passato
Presente
Passato
Presente
Passato
credere
avere creduto
credente
creduto
credendo
avendo creduto
109
MORFOLOGIA
La 3a coniugazione: -ire servire MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
MODO CONGIUNTIVO
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
Presente
Passato
Io servo Tu servi Egli serve Noi serviamo Voi servite Essi servono Imperfetto Io servivo Tu servivi Egli serviva Noi servivamo Voi servivate Essi servivano Passato remoto Io servii Tu servisti Egli servì Noi servimmo Voi serviste Essi servirono Futuro semplice Io servirò Tu servirai Egli servirà Noi serviremo Voi servirete Essi serviranno
Io ho servito Tu hai servito Egli ha servito Noi abbiamo servito Voi avete servito Essi hanno servito Trapassato prossimo Io avevo servito Tu avevi servito Egli aveva servito Noi avevamo servito Voi avevate servito Essi avevano servito Trapassato remoto Io ebbi servito Tu avesti servito Egli ebbe servito Noi avemmo servito Voi aveste servito Essi ebbero servito Futuro anteriore Io avrò servito Tu avrai servito Egli avrà servito Noi avremo servito Voi avrete servito Essi avranno servito
che io serva che tu serva che egli serva che noi serviamo che voi serviate che essi servano Imperfetto che io servissi che tu servissi che egli servisse che noi servissimo che voi serviste che essi servissero
che io abbia servito che tu abbia servito che egli abbia servito che noi abbiamo servito che voi abbiate servito che essi abbiano servito Trapassato che io avessi servito che tu avessi servito che egli avesse servito che noi avessimo servito che voi aveste servito che essi avessero servito
MODO CONDIZIONALE Presente
Passato
Io servirei Tu serviresti Egli servirebbe Noi serviremmo Voi servireste Essi servirebbero
Io avrei servito Tu avresti servito Egli avrebbe servito Noi avremmo servito Voi avreste servito Essi avrebbero servito
MODO IMPERATIVO Presente servi (tu)
MODO INFINITO
MODO PARTICIPIO
servite (voi)
MODO GERUNDIO
Presente
Passato
Presente
Passato
Presente
Passato
servire
avere servito
servente
servito
servendo
avendo servito
110
ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume il verbo. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.
Caratteristiche generali
Il verbo è la parola più importante della , una situazione, un modo Il verbo indica un’ o di sentirsi, un possesso. I verbi si raggruppano in tre coniugazioni: 1a coniugazione, 2a coniugazione; a . 3 coniugazione Le persone del verbo si suddividono in 1a-2a-3a persona e 1a-2a-3a persona . (che non cambia) Il verbo è formato dalla (che cambia). e dalla
Essere e avere hanno coniugazione Possono aiutare gli altri verbi a formare i tempi o avere significato proprio.
Verbi essere e avere
Modi verbali
Modi finiti: indicano la Sono: indicativo,
.
.
. , condizionale, infinito.
Modi indefiniti: non indicano la persona. Sono infinito, participio e
.
ANALISI GRAMMATICALE VERBO Voce del verbo + il verbo all’infinito
Coniugazione (1a, 2a, 3a)
Modo – indicativo – congiuntivo – condizionale – imperativo – infinito – participio – gerundio
Tempo Persona (a seconda 1a, 2a, 3a persona singolare del modo) 1a, 2a, 3a persona plurale
Mangerò: voce del verbo mangiare, 1a coniugazione, modo indicativo, tempo futuro semplice, 1a persona singolare. Avreste scritto: voce del verbo scrivere, 2a coniugazione, modo condizionale, tempo passato, 2a persona plurale. Mettiti alla prova e analizza sul quaderno: egli parlerebbe - abbiamo detto - che tu sia - avevate portato - io dormivo PDF
Mappa audioletta
111
ATTIVA COMPETENZE Correggiamo insieme Esercizio 1 Quante risposte esatte?
su 6 Esercizio 2 Quante risposte esatte?
su 6 Esercizio 3 Quante risposte esatte?
su 8
verso l’INVALSI 1. Sottolinea solo le frasi che funzionano. • Il cacciatore Biancaneve nel bosco. • Questa mattina sono caduto in giardino. • Nel parcheggio l’auto papà. • Sul campo di mais lo spaventapasseri gli uccelli. • Al ristorante ho assaggiato un fritto di pesce gustosissimo. • Domani festeggeremo il compleanno di mia sorella. 2. Indica se i verbi essere e avere hanno significato proprio (P) o fungono da ausiliari (A). • Sarò a scuola fino a pomeriggio inoltrato. • Quel cagnolino ha paura del temporale. • Siete arrivati in aeroporto con largo anticipo. • Quella collana era di mia nonna.
Esercizio 4
• I nostri genitori hanno acquistato una nuova tenda da campeggio.
Quante risposte esatte?
• La mia amica Lorena aveva iniziato il corso di judo.
su 8 Esercizio 5 Quante risposte esatte?
su 12
3. Scrivi accanto a ogni verbo a quale coniugazione appartiene. porti
comperava
ridevano
scrissi
avete finito
partecipammo
dormirà
prendiamo
4. Indica se il verbo è espresso a un modo finito (F) o indefinito (I) e scrivi, quando è possibile, la persona. Penso
Portassero
Mangerebbe
Andato
Cantare
Interrogò
Usciamo
Hai studiato
5. Sottolinea i verbi, poi riscrivili al tempo imperfetto e al trapassato prossimo. • Flavio scende le scale rumorosamente.
–
• Esce di casa come una furia.
–
• Prende la sua bicicletta nuova.
–
• Pedala verso la scuola a gran velocità.
–
• Saluta i suoi amici Daniele e Carlo. • Lucia entra in classe.
112
– –
ATTIVA COMPETENZE
verso l’INVALSI
Correggiamo insieme futuro anteriore
trapassato remoto
trapassato prossimo
passato prossimo
futuro semplice
passato remoto
imperfetto
presente
6. Indica con una crocetta il tempo esatto.
Esercizio 6 Quante risposte esatte?
su 8
partii bevo
Esercizio 7
aveva scritto
Quante risposte esatte?
su 8
avranno scelto parleremo
Esercizio 8
hai raccolto
Quante risposte esatte?
aveste tolto
su 6
volavano
Esercizio 9
7. Cerchia il verbo corretto, poi scrivi accanto a ciascuna frase il tempo del verbo che hai scelto. • Sofia pensa che questo film sia/ fosse più interessante dell’altro. • Credo che tu abbia/ hai capito perfettamente la lezione. • Se tu avevi/avessi lavato meglio i tuoi denti, non avresti la carie. • Avrei preferito che mi accompagnavi/avessi accompagnato tu. 8. In quali frasi trovi un verbo espresso al condizionale? Prenderai l’auto o il treno?
Avrei fatto un altro giro in barca.
Ti piacerebbe avere un gattino?
Voleremo con la nuova compagnia aerea.
Domani partiremo all’alba.
Vorrei proprio qualcosa di dolce.
9. Scrivi le frasi al modo imperativo per... • dire a Mario di pagare la cena. • chiedere a Luce di mettersi in posa per la foto. • ordinare a tuo fratello di spegnere la luce. 10. Analizza le seguenti voci verbali. • Piovesse • Parteciperete • Avremmo preso • Ebbi letto
Quante risposte esatte?
su 3 Esercizio 10 Quante risposte esatte?
su 4 Totale:
su 69
Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 55 Hai raggiunto una buona competenza.
Tra 41 e 55 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.
Meno di 41 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.
113
MORFOLOGIA
Gli avverbi
R
Previsioni e precisazioni meteo.
Vediamo brevemente il tempo di domani. Quasi sicuramente al nord troveremo ampie schiarite. Al sud sono previste nevicate che probabilmente saranno di scarsa intensità. Le temperature scenderanno sotto lo zero. Il maltempo per fortuna durerà poco, non ci sarà nemmeno il tempo di indossare il cappotto che già tornerà il sole...
A
Che cosa sta facendo il colonnello Bertola? Prova a leggere il suo discorso eliminando le parole rosse. Che cosa cambia nella spiegazione? Q U IN D I. ..
Gli avverbi sono modificatori, cioè variano il significato delle parole a cui si riferiscono: lo qualificano, lo precisano meglio, gli danno gradazioni e sfumature diverse. Essi non variano la loro forma all’interno del discorso poiché non hanno né genere né numero. Per questo si dicono invariabili.
Avv. di quantità Quanto? poco, molto, troppo, niente, parecchio, assai, abbastanza, meno, più...
114
La casa degli avverbi
Avv. di negazione no, neppure, non, nemmeno, neanche...
Avv. di luogo Dove? qui, qua, lì, là, su, giù, davanti, dietro, sopra, sotto, dentro, fuori, laggiù, lassù...
Avv. di tempo oggi, ieri, già, domani, ora, adesso, spesso, sempre, mai, presto, tardi...
Avv. di dubbio probabilmente, eventualmente, forse, quasi...
Avv. di modo Come? bene, male, volentieri, dolcemente... e tutti gli avverbi formati dall'aggettivo corrispondente + il suffisso -mente
Avv. di affermazione sì, certo, sicuramente, appunto, certamente, proprio, davvero...
MORFOLOGIA
F
Sottolinea tutti gli avverbi presenti nel brano e inseriscili nella tabella al posto giusto. Fai attenzione: in tutto sono otto.
Da una caverna buia e sinistra proveniva un rumore misterioso. Sì, davvero misterioso. Nessuno si addentrava mai volentieri in quel nero profondo, nessuno osava nemmeno passare davanti all’apertura muschiosa o sostarle scioccamente vicino... Avverbi
Avverbi
Avverbi
Avverbi
Avverbi
di luogo
di modo
di affermazione
di tempo
di negazione
Completa le frasi inserendo un avverbio adatto. • La maestra di dice che parlo •
uscirà il nuovo video del mio cantante preferito.
• Non andare •
. , è pericoloso!
è finita quella serie tv?
• Luciano pedalava
lo sapevo.
con la sua bicicletta nuova.
Quali avverbi derivano dai seguenti aggettivi? Completa la tabella e il cartellino. Aggettivo
Avverbio
felice allegro facile
Sono tutti avverbi di
veloce certo
Le parole evidenziate sono avverbi di quantità o aggettivi indefiniti? Barra la casella giusta.
Sai spiegare come hai classificato avverbi e aggettivi in questo esercizio?
Agg.
Avv. Ho studiato tanto per la verifica.
Agg.
Avv. C’è tanto vento su quella cima.
Agg.
Avv. Credo di aver messo troppo sale sulla pizza.
Agg.
Avv. Ti fidi troppo di lui.
Agg.
Avv. Ho mangiato poco a pranzo, non avevo appetito.
Agg.
Avv. Ecco lo snowboard che volevi, ho dovuto girare molto per trovarlo. Piu esercizi a pag. 125
115
MORFOLOGIA
Le preposizioni
R
Connettiti con pag.134 Ricordi che cosa introducono le preposizioni?
La maestra ha chiesto agli alunni di ricopiare il testo sul diario per farlo firmare ai genitori. Bambini, per gentilezza, ricopiate l’avviso sul diario.
Avviso Giovedì pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, la maestra di inglese riceverà i genitori degli alunni in ordine alfabetico, da Boaglio a Giorgis. I genitori potranno farsi accompagnare dai figli. Tra una settimana proseguiranno i colloqui per gli alunni rimanenti.
A
Nel testo sono state evidenziate alcune parole. Che ruolo svolgono secondo te? In base a ciò che già sai, colora la risposta corretta. Sono nomi.
Sono verbi.
Sono pronomi.
Sono aggettivi.
Sono collegamenti.
Q U IN D I. ..
Le preposizioni sono collegamenti che servono a creare connessioni tra le parole di una frase. Le preposizioni semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra) sono invariabili. Quando le preposizioni semplici si legano a un articolo determinativo formano le preposizioni articolate e concordano con il nome a cui sono collegate.
F
Completa lo schema delle preposizioni articolate.
+
il
di
del
a
al
da
la
nel
con
col
l’
i
dell’
dei
alla dallo
in su
lo
dall’ nella
-
-
sullo
sulla
gli
le
agli
alle
dagli nei
-
Lo sai che la parola “preposizione” deriva dalla lingua latina, quella degli antichi Romani? ”praeponere” = porre davanti.
coi
nelle -
-
I collegamenti sono sbagliati: riscrivi le frasi correttamente. Poi sottolinea, nelle frasi che hai corretto, le preposizioni semplici con il rosso e quelle articolate con il blu. • Ho appena finito a cenare nel terrazzo. • Da piccola dormivo nella culla in un pupazzetto. • Carlo parla sempre al calcio sui suoi amici. • Andrete su Milano da un pullman.
116
Piu esercizi a pag. 125
MORFOLOGIA Connettiti con pag. 100 Ricordi un modo verbale legato alle congiunzioni?
Le congiunzioni
R
La maestra ha chiesto agli alunni di cercare sul vocabolario online il significato del verbo “congiungere” e trovare almeno tre sinonimi.
Eccolo! Congiungere: mettere insieme due o più elementi, collegandoli in modo che risultino in contatto. Sinonimi: unire, unificare, legare, attaccare, connettere, collegare…
A
Hai già sentito parlare di “congiunzioni”? Sapresti riconoscerle? Mettiti alla prova: colora solo le parole che ti sembrano congiunzioni.
sedia
mangiano
e
il
gentile
o
Q U IN D I. ..
Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso che servono a unire parole o frasi. Grazie alle congiunzioni è possibile comprendere il legame che si stabilisce tra le parole. Le congiunzioni hanno diverse funzioni:
F
Unire e, anche, inoltre, pure
Escludere né, neanche, neppure
Opporre ma, però, anzi, tuttavia
Proporre un’alternativa o, sia... sia...
Indicare una causa perché, poiché, siccome
Indicare un effetto perciò, dunque, quindi, allora
Indicare una condizione se, purché, qualora
Indicare un tempo quando, mentre, finché
Indicare una spiegazione che, infatti, cioé, difatti
Cerchia la congiunzione esatta nelle frasi.
• Vai a danza o/ma/perché sei troppo affaticata?
• Prepara la tavola mentre/se/e io cucino.
• Ho preso un bel voto perché/quindi sono felice. • Tieni il volume basso quando/dunque ascolti la musica. Completa le frasi seguenti: attenzione all’uso delle congiunzioni.
Indosso i guanti
perché e
Mi riposo
Esercizio interattivo
anche se mentre Piu esercizi a pag. 126
117
MORFOLOGIA
Le esclamazioni
R
Ambra e Samuele stanno provando la recita di fine anno.
Ah, quanta poca fede hai fanciulla nella forza degli dei... Ahi noi! Troppa fretta odo nelle tue parole. Il tempo cambierà presto. Le piogge torneranno. Deh, non ti crucciare e porta offerte al tempio, gli dei te ne saranno grati!
Oh potente sacerdote, temo la siccità! Che ne sarà dei nostri raccolti? Ahimè, il popolo resterà senza cibo!
A
A che cosa servono le parole evidenziate, secondo te? Servono a migliorare la scenetta? Quali caratteristiche deve avere la recitazione? Q U IN D I. ..
Le esclamazioni o interiezioni sono suoni semplici, come oh, mah, ahi, boh, uhi, ah, eh, ohi, ih, ehi, olé, beh, ahimè, ohimè, ehilà, deh... Sono parti invariabili del discorso ed esprimono in modo immediato la gioia, la rabbia, la sorpresa, la meraviglia, la paura, l’impazienza... cioè sensazioni che di solito si esprimono modificando il tono di voce. Dopo l’esclamazione, o alla fine della frase, solitamente c’è il punto esclamativo.
F
Scrivi una frase per ciascuna esclamazione. Segui l’indicazione della sensazione da esprimere, come nell’esempio. ah
dolore
Ah, mi fa malissimo il braccio! ehi
Attenzione all’h! Cerchia nelle frasi le forme corrette. • Ah, ah/ Ha, ha, che ridere quella battuta! • Hai /Ahi, che male, perché mi hai/ahi spinto a terra? • Oh /Ho no! Ho /Oh dimenticato gli occhiali a scuola! • Hai!/Ahi! Fai attenzione! • Non riesco a scegliere il colore della maglia. Mah/Mha! • Haimè/Ahimè! L’auto non parte più! • Eilà!/Ehilà! Dov’eri finito?
rimprovero oh
Quanti errori ci sono nella frase?
stupore boh
2
dubbio
118
Cristina ah dipinto un quadro: ho, che splendore! Ah, che colori! Cristina ah molto gusto.
Piu esercizi a pag. 126
3
4
0
ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume il percorso fatto. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.
L’avverbio
L’avverbio modifica o specifica il significato della parola a cui si riferisce. del discorso, non ha genere né – È una parte . – Può essere di modo, di quantità, di luogo, di negazione, di dubbio, di tempo, di affermazione.
La preposizione
Le preposizioni collegano le parole in una . – Le preposizioni (di, , , , , , , , ) sono parti del discorso. (formate da preposizione semplice – Le preposizioni ) concordano con il a cui sono + collegate.
La congiunzione
Le congiunzioni sono parti del discorso che servono Grazie alle congiunzioni o a unire . è possibile comprendere il legame che si stabilisce tra le parole.
L’esclamazione
Le esclamazioni sono parti del discorso, manifestano la gioia, la rabbia, la sorpresa, la meraviglia, la paura, l’impazienza... cioè sensazioni che si esprimono modificando il tono . della Dopo l’esclamazione, o alla fine della frase, solitamente c’è il punto .
ANALISI GRAMMATICALE •Q uando, in una frase, si incontra un avverbio, una congiunzione o un’esclamazione è sufficiente riconoscerli e scrivere “avverbio”, “congiunzione”, “esclamazione” per poterli classificare. • Quando si incontra una preposizione è necessario distinguere se si tratta di una preposizione semplice o di una preposizione articolata. Osserva come sono state classificate queste particelle nella frase: Mettiti alla prova e analizza Domani andremo a casa della zia, ma torneremo prima di cena. Uffa! sul quaderno le parole sottolineate: domani: avverbio di tempo prima: avverbio di tempo Ahi! Brahim ieri è caduto a: preposizione semplice di: preposizione semplice dalla bici, però non si è fatto della: preposizione articolata uffa: esclamazione nulla. ma: congiunzione PDF
Mappa audioletta
119
ATTIVA COMPETENZE
verso l’INVALSI
Correggiamo insieme
1. Indica con una X il tipo di avverbio che è stato sottolineato nelle frasi. • Credo di aver svolto bene il mio compito. tempo
modo
quantità
Esercizio 1
• Al ristorante abbiamo mangiato troppo.
dubbio
quantità
Quante risposte esatte?
su 5
luogo
• Torneremo sicuramente su questa spiaggia.
affermazione
dubbio
• Alessandra è sempre felice.
Esercizio 2 Quante risposte esatte?
su 16
luogo modo tempo • Ho detto di no, neanche per idea. modo dubbio negazione 2. Sottolinea di rosso le preposizioni semplici, di blu quelle articolate. Attenzione, ci sono anche gli articoli partitivi: cerchiali.
Esercizio 3 Quante risposte esatte?
su 4
• Ho visto delle sciarpe bellissime nei negozi del centro. • Sul ciglio di una strada di periferia c’erano dei gattini abbandonati, li abbiamo portati con il furgoncino dal veterinario. • Ti piacerebbe mangiare del sushi nel nuovo ristorante “A casa di Fujimaro”?
Esercizio 4 Quante risposte esatte?
su 5
• Sul cappello da Alpino di mio papà c’è una penna nera. 3. Qual è la congiunzione esatta? Cerchiala.
Esercizio 5
• Domani avrò la lezione di nuoto, quindi/perché non potrò venire alla festa.
Quante risposte esatte?
• Prenderò un gelato alla nocciola ma/e al cioccolato.
su 22 Totale:
su 52
Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 42 Hai raggiunto una buona competenza.
Tra 31 e 42 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.
Meno di 31 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.
120
quantità
• La mamma cucina il mio piatto preferito, perciò/cioè il pollo al curry. • Potrai uscire quando/mentre smetterà di piovere. 4. Sottolinea le esclamazioni e scrivi quale sentimento esprimono. Scegli tra: gioia – rabbia – rimpianto – meraviglia – impazienza. • Ehi, mi ascolti oppure no? • Ahimè! Non so nuotare! • Oh, che spettacolo incantevole! • Uff, ancora il minestrone a pranzo! • Olé! È finità la scuola! 5. Cerchia di rosso le preposizioni, di verde gli avverbi, di giallo le congiunzioni. Lorenza sapeva che era una cosa proibitissima varcare quella porta non accompagnati da qualche adulto. Ma l’unione fa la forza e la compagnia dei due nuovi arrivati dette a Lorenza quel coraggio che non avrebbe mai avuto da sola... Con la mano già sulla maniglia della porta, pensò: ”Qualcosa non va”, sarà il caso di avvertire il professore”... Davanti alla porta, il professore vide il riflesso del fuoco verde, girò con forza la maniglia e corse dentro... B. Pitzorno, Clorofilla dal cielo blu, Mondadori
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
ESERCIZI PIÙ
L'indicativo e i suoi tempi 1. Sottolinea i verbi all’indicativo e precisane il tempo. Segui l’esempio. Pinocchio e la medicina
La fata sciolse (
passato remoto
) una polverina bianca
in mezzo bicchiere d’acqua, lo porse (
)
al burattino e gli disse (
):
– Bevi, e presto sarai guarito (
).
Pinocchio domandò ( –È(
): ) dolce o amara?
– È amara, ma bevi (
) e quando avrai
bevuto (
) ti darò (
)
una pallina di zucchero. 2. Collega ciascun verbo al tempo giusto. pioveva
stringo
verrà
ascoltai PRESENTE
salimmo
dormivate IMPERFETTO
scrivete
suoneremo
conoscerai
ascoltano
parlerete
finisti PASSATO REMOTO
scherzarono
FUTURO SEMPLICE
ballavi
capisci
canteranno
berranno
aspettò
3. Coniuga il verbo visitare nei tempi composti del modo indicativo. passato prossimo Io
trapassato prossimo
trapassato remoto
futuro anteriore
avevo visitato
Tu Egli
ha visitato
Noi Voi Essi
121
ESERCIZI PIÙ
MORFOLOGIA
Il congiuntivo e i suoi tempi 1. Sottolinea i verbi al congiuntivo nel testo e sistemali nella griglia. Cara Antonella, spero che tu possa venire per il fine settimana. Se non fossi molto impegnata, verrei a prenderti in macchina. Magari avessi concluso il mio lavoro in tempi brevi come hai fatto tu! Spero che tu abbia chiesto qualche giorno in più in modo da rimanere con noi.
PRESENTE
IMPERFETTO
PASSATO
TRAPASSATO
2. Indica il tempo e la persona dei seguenti verbi al congiuntivo. cantino
abbiate creduto
avesse parlato
fossimo
suonasse
abbiate
partano
avessi colto
3. Completa le frasi scegliendo, tra i due tempi proposti, quello che ritieni adatto. • Penso che il mio cane (sia - fosse) • Credevo che Gianni (sia - fosse)
geloso. a casa.
• Esco con i miei amici purché non (piova - avesse piovuto) • Non è possibile che tu (abbia - avessi) • Non sapevo che i ladri (siano - fossero) • Nonostante (diluvi - diluviasse) siamo partiti lo stesso.
122
. fame. entrati in casa della nostra vicina.
e (tiri - tirasse)
un forte vento,
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
ESERCIZI PIÙ
Il modo condizionale 1. Inserisci i verbi richiesti nelle caselle e in quelle colorate troverai altri due verbi al modo condizionale. 1. V erbo fare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing. 2. V erbo contrastare, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. plur. 3. V erbo adempiere, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. sing. 4. V erbo ritrovare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. plur.
5. V erbo prestare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing. 6. V erbo imprigionare, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. sing. 7. V erbo impedire, modo condizionale, tempo presente, 3a pers. sing. 8. V erbo trovare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing.
1 2 3 4 5 6 7 8 Gli altri due verbi sono: 2. Per ogni frase, correggi nello spazio indicato i verbi coniugati in modo errato. • Se potessi avere un tablet lo usasse tutti i giorni. • Mi piacesse molto avere una sorella, ma solo se fosse più grande di me. • Se fosse possibile, volessi aspettare qui. • I miei genitori volessero che io studiassi musica. • Se tu fossi un po’ più attento non sbagliassi più. • Cosa dicessi se rimanessimo ancora un po’? 3. Collega con frecce di diverso colore i verbi evidenziati al significato che esprimono. Mi sarebbe piaciuto avere un’altra fetta di torta. Secondo me, Luigi avrebbe accettato l’incarico. Per Natale avrei voluto una macchinina telecomandata. Non avrei saputo cosa fare: dire la verità o mentire.
richiesta/desiderio dubbio possibilità
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ESERCIZI PIÙ
MORFOLOGIA
Il modo imperativo 1. Leggi le sane abitudini per un’alimentazione corretta e sottolinea tutti i verbi al modo imperativo.
• Fai una buona colazione al mattino che dà carica ed energia al tuo corpo. • Mangia durante i pasti stabiliti ed evita di spizzicare in continuazione. • Impara a consumare cibi sani e nutrienti. • Distribuisci le sostanze nutritive tra i vari pasti. • Modera il consumo di dolci e merende poco salutari.
2. Trasforma le seguenti frasi al modo imperativo come nell’esempio. • Ti consiglio di leggere a bassa voce.
Leggi a bassa voce.
• Ti ordino di sederti. • Siete pregati di uscire. • Mi vuoi dare quel giornaletto? • Ti prego di non entrare in camera mia. • Volete, per favore, chiudere le finestre?
3. Completa le frasi con i seguenti verbi. alzare • toccare • perdere Per esprimere un divieto con la 2a persona singolare si usa NON + infinito (non correre)
• Non
quel vetro rotto!
• Non
il tono della voce.
• Non
tempo.
4. Componi delle frasi utilizzando questi imperativi troncati. va’ fa’ di’ da’ sta’
124
OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM
ESERCIZI PIÙ
Avverbi e preposizioni 1. Sottolinea l’avverbio e collegalo alla parola a cui si riferisce. Spesso gli avverbi si riferiscono ai verbi (hai mangiato troppo), ma possono dare informazioni più precise anche su: • aggettivi Il film è stato molto bello. • nomi È stato proprio Luca. • avverbi È veramente tardi.
• Gli alunni di questa classe sono particolarmente vivaci. • Domani andrò in piscina. • Sbrigati è veramente tardi! • Forse veniamo da voi nel pomeriggio. • L’ha detto proprio Sandro ai suoi amici.
2. Cerchia gli avverbi e trascrivili nella tabella.
avverbi di...
• Oggi è domenica.
modo
• Andrò al mare probabilmente.
tempo
• In questo bosco ci sono funghi dappertutto.
luogo
• L’auto correva velocemente sull’autostrada.
quantità
• Non penso di uscire nel pomeriggio.
affermazione
• Verrò certamente in palestra per il pattinaggio.
negazione
• Gianluca guarda troppo la televisione.
dubbio 3. Completa le frasi con le preposizioni semplici adatte. • Andrò •
Carla
Parigi.
ascensore ho incontrato il babbo
• Il treno un’ora •
Torino è arrivato
Marco.
stazione
ritardo. autunno vado
boschi
cerca
funghi. 4. Riscrivi i telegrammi inserendo le preposizioni semplici e articolate mancanti. Mille auguri felicità sposi
La villa è stata distrutta terremoto Capodanno
Ti avverto mio arrivo stazione ore otto
125
ESERCIZI PIÙ
MORFOLOGIA
Congiunzioni ed esclamazioni 1. Inserisci le congiunzioni adatte nelle seguenti frasi. • Maria è simpatica
carina; tutti le vogliono bene
è gentile. • Ho fatto in fretta
sono arrivato comunque in ritardo.
• Mio fratello ha incontrato il suo amico
stava tornando a casa.
•
fa molto caldo, bisogna bere spesso.
•
studiassi con maggiore impegno, non prenderesti brutti voti.
• Sei sempre molto spavaldo
Non si può dire “ma però” perché sono due congiunzioni dello stesso tipo (avversative). È come se si dicesse “ma ma” o “però però”.
in quel caso non hai detto nulla.
2. Completa le frasi. • quando • La mamma guarda la TV
• mentre • perché • quindi • nonostante
• Luca non verrà
• perciò • infatti • Il maestro è contento
• però • poiché
3. Completa le frasi con le esclamazioni adatte. •
, che botta!
•
, sono proprio sfortunata!
•
, che peccato, si è rotto!
•
, tocca sempre a me apparecchiare!
•
tu, torna subito indietro!
•
, che bel panorama!
•
che pazienza bisogna avere con te!
•
, vedrai che tutto andrà bene!
•
, è finita la scuola!
•
, ho dimenticato il libro!
4. Sottolinea le esclamazioni e indica quale sentimento o emozione esprimono. • Ohimè, che figuraccia!
126
(
)
• Urrà! Ci siamo riusciti!
(
)
• Oh, se potessi andare anch'io! (
)
• Ehi, stia più attento!
(
)
• Ahi! Mi hai pestato un piede! (
)
• Ahimè! Non so nuotare! (
)
ATTIVA COMPETENZE LAB SINTASSI
Perché la sintassi? John viene da New York e si trova in Italia per la prima volta. I suoi genitori erano italiani: si sono trasferiti in America per cercare lavoro e non sono più tornati. John ha provato a imparare qualche parola di italiano, ma i risultati non sembrano molto soddisfacenti! Scusi signora, io americano. Io il Colosseo. Io no strada. Dove via dei Fori Imperiali, please?
Discuti con i tuoi compagni. • Che cosa non funziona nelle parole di John? È accettabile il suo modo di esprimersi? • Come sono le frasi che utilizza? Che cosa manca? • Provate a riformulare correttamente la richiesta di John:
• Ora completate la conclusione a cui è giunto Marco. Siete d’accordo con lui? Nelle frasi manca il
, cioè il motore
che attiva l’azione. Senza il Il
non accade nulla! permette la connessione
tra le informazioni.
La sintassi è la parte della grammatica che studia la frase, cioè le parti che la compongono e le regole per far sì che, partendo dal verbo, risulti corretta e completa. Si occupa anche dei corretti collegamenti tra le frasi all’interno del testo. Diventare competente in sintassi ti permetterà di esprimerti con chiarezza e di produrre testi sempre più ricchi e ben strutturati. Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira lo studio della sintassi e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva di ricerca e di condivisione; – il bambino analizza le regole fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
127
SINTASSI
Il ruolo del verbo
R
La maestra Luisa ha scritto delle frasi alla lavagna. Giulia, sono tutte frasi secondo te?
Mimmo e Gioele nel cortile. Piove. Marta scatta. Franco lavora. Claudia va a scuola. Giulio la porta. Simona gelato.
A
Sai aiutare Giulia? Cerchia solo le frasi, poi rispondi alle domande.
• Perché puoi affermare che sono delle frasi? • Adesso pensa al significato: le frasi che hai cerchiato trasmettono un messaggio completo? Si potrebbe aggiungere qualcosa? Q U IN D I. ..
Alcuni verbi bastano da soli per raccontare un fatto e non hanno bisogno di altre informazioni. Il verbo piovere, ad esempio, è già completo nel suo significato. Altri verbi hanno bisogno di più collegamenti per completare il messaggio che vogliono trasmettere. Il verbo lavorare ha bisogno di un’informazione essenziale: chi lavora? Franco Il verbo scattare necessita di almeno due informazioni: chi compie l’azione? Marta che cosa scatta? Una foto Il verbo andare necessita di tre informazioni per rendere completa la frase: chi va? Claudia da dove va? Da casa sua dove va? A scuola
F
Cosa manca per completare la frase? Indicalo con una X.
• Piove da un’ora.
Luca accarezza di Simona
un cane
• Grandina su tutto il giardino.
in giardino
con affetto
• Marco dormiva beatamente.
Marco ha regalato un fiore
128
Nelle frasi c’è un’informazione non necessaria per completare la frase: cancellala con una X.
• Alice cammina sul marciapiede. • Luca guarda la televisione in cucina.
stamattina
per il suo compleanno
• La maestra rimprovera Samuele durante l’intervallo.
a Lucia
a scuola
• Ieri Maria distribuiva i volantini ai passanti.
SINTASSI
Il soggetto
R
La maestra ha fatto leggere in classe questo brano.
Mia nonna non abitava con noi, ma in un albergo in paese. Andavamo a trovarla, ed era là, seduta sul piazzaletto dell’albergo, sotto l’ombrellone; era piccola, con minuscoli piedi calzati di stivaletti neri a piccolissimi bottoncini. Era fiera di quei piccoli piedi, che spuntavano sotto la gonna, ed era fiera della sua testa di capelli candidi, crespi, pettinati in un alto casco rigonfio... N. Ginzburg, Lessico famigliare, Einaudi
A
Chi è il soggetto di cui si parla nel brano? Che cosa si dice riguardo a lui?
Q U IN D I. ..
Generalmente in ogni frase si trova un soggetto. Fanno eccezione solo le frasi che presentano verbi che indicano fenomeni atmosferici come piovere, nevicare... Il soggetto indica la persona, l’animale o la cosa che compie l’azione o a cui il verbo attribuisce una qualità. Fai attenzione: – il soggetto concorda sempre con il verbo; – il soggetto non è sempre all’inizio della frase; – a volte ci sono più soggetti per uno stesso verbo; – a volte il soggetto è sottinteso, cioè può essere nascosto; – il soggetto può essere qualsiasi parte del discorso.
F
Il soggetto e il verbo non vanno d’accordo come dovrebbero: riscrivi le frasi facendo concordare genere e numero.
• Il mare erano molto agitato. • Io partirai per gli Stati Uniti tra due mesi. • Soffiava i venti dalla montagna. • Una pioggia battente hai colpito le finestre. • Mia sorella adorano l’altalena. Cerchia il soggetto nelle frasi. Fai attenzione: non si trova sempre all’inizio! • Dalle tende di lino leggero filtrava un raggio di luce.
• Il mio materasso è super morbido.
• Sulla cima della montagna è caduta tanta neve.
• Velocemente, prontamente, allegramente noi arriviamo.
• Nella scatola ci sono tre sorprese per noi.
• Fra i rami si è nascosto uno scoiattolo. Piu esercizi a pag. 138
129
SINTASSI
Il predicato verbale
R
Filippo si pavoneggia in classe. Secondo me Filippo predica bene ma poi...
Io sono un bravo scolaro. In classe leggo, studio, scrivo, coloro, ascolto la maestra...
A
Rifletti e rispondi alle domande.
• Quali azioni sostiene di compiere Filippo? Secondo te perché i suoi compagni bisbigliano? • Che cosa significa “predica bene ma poi...”? Trova un sinonimo di “predicare”: Q U IN D I. ..
Il verbo nella frase ha il compito di spiegare, chiarire, raccontare, predicare l’azione che accade. Per questo si può chiamare anche predicato verbale.
F
Collega con una freccia ogni soggetto al predicato verbale adatto.
In ogni frase sottolinea il predicato verbale e collegalo al soggetto con una freccia.
Le foglie
ridevano
• Di notte i criceti rosicchiavano i biscottini.
La talpa
vince
• La mamma al bar sorseggia il caffè. • Io, alla festa di Cristina, indosserò un abito
Rachele cuoceva
rosa.
La torta
scaverà
Il criceto
rosicchia
• La lava scorre sul fianco del vulcano.
Marzia e Ada
tremano
• Il computer nuovo non funziona così bene.
Inserisci il soggetto o il predicato verbale.
Completa le frasi con il predicato verbale.
•
catturò una gazzella.
• Il fiume
•
nuotavano nel laghetto.
• Chiara
• Le farfalle
.
• I due gattini
• I cuochi
.
• Letizia e Luca
• • Il commerciante
130
• Il fornaio
hanno salutato.
Piu esercizi a pag. 138
.
• I camerieri
dagli argini. al telefono. sul tappeto. il pianoforte. pane e grissini. in cucina.
SINTASSI
Il predicato nominale
R
La maestra ha fatto un disegno alla lavagna.
Mao è arancione
A
Rifletti e rispondi alle domande.
• Perché la maestra ha utilizzato una corda per disegnare la situazione, secondo te? • Che relazione c’è tra le due parti della frase? • Nell’analisi grammaticale che cos’è la parola “Mao”? E la parola “arancione”? Q U IN D I. ..
Quando il verbo essere funziona come una corda, mettendo in collegamento un aggettivo o un nome con il soggetto cui fanno riferimento (Mao è un gatto; Mao è arancione), svolge il ruolo di predicato nominale e forma una frase dal significato completo. Come il verbo essere si comportano un gruppetto di verbi come sembrare, diventare, parere. Fai attenzione! Quando il verbo essere ha significato proprio (stare, trovarsi, appartenere, esistere) funge da predicato verbale.
Sottolinea i predicati nominali nelle frasi, poi rispondi.
Solo in una di queste frasi c’è un predicato nominale: trovalo, poi rispondi.
• Antonietta e Giuliano sono cugini.
• I miei amici sono partiti da pochi minuti.
• Il vestito nuovo di Elly è rosso.
• Sei davvero salito in cima alla torre?
• Il merlo è nel nido.
• Tanto tempo fa il nonno è arrivato primo alla gara di nuoto.
• La chitarra di Meo è elettrica. • Ieri sei stato il più veloce. • Siete alla stazione? Arrivo!
• Le tue battute sono simpaticissime. • L’attore è corso a ritirare il premio.
• Pix e Pax sono personaggi di un fumetto. Come si chiamano gli altri predicati? Quali verbi non hai sottolineato? Perché? Qual è la funzione del verbo essere in questi casi?
Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 138
131
SINTASSI
La frase minima
R
Micol e Daniel commentano quello che è successo in classe. Ha preso 9!!! È stata bravissima!
Finalmente la maestra le verifiche.
A
Micol spiega a Daniel che cosa ha fatto la maestra. Daniel risponde con un commento, ma in entrambi i casi manca qualcosa di essenziale. Che cosa?
Q U IN D I. ..
Per strutturare in modo corretto una frase servono due elementi essenziali: un’azione e qualcuno o qualcosa cui questa azione fa riferimento. Queste due informazioni, il soggetto e il verbo, formano la frase minima, cioè rappresentano le fondamenta cui si aggiungono altre informazioni. Solo i verbi impersonali (piove, nevica...) non rispettano questa regola perché non hanno bisogno del soggetto.
F
Sottolinea le frasi minime. Poi riscrivi le frasi che non hai sottolineato aggiungendo ciò che manca.
• I lemuri simpaticissimi.
• La finestra aperta.
• Il nonno russa.
• Aveva combattuto.
• Alex e Susanna ridevano. • Il portone è chiuso. • È uno sportivo?
• La luna brilla.
Forma una frase minima inserendo un predicato.
Forma una frase minima inserendo un soggetto.
• Il fuoco
•
applaudono.
• I pinguini
•
siete incantevoli.
• Le galassie
•
cuce.
• Gli zii
•
sei felice.
• La foresta
•
evaporò.
• Le lampade
•
abbiamo parlato.
132
Piu esercizi a pag. 139
SINTASSI
Il complemento oggetto
R
Che cosa fa nonna Maria?
Nonna Maria legge.
A
Nonna Maria abbraccia.
Secondo te si capisce con chiarezza ciò che accade o è necessario aggiungere qualche informazione? Prova a formulare la domanda necessaria per completare le frasi e poi rispondi. Meglio adesso?
Q U IN D I. ..
Il complemento oggetto indica su chi ricade l’azione. Risponde alle domande “chi?/che cosa?”. Si chiama anche complemento diretto perché è collegato direttamente al verbo senza bisogno di nessuna preposizione.
F
Nelle frasi ci sono due complementi oggetto: cerchiali.
Sostituisci qualcuno/qualcosa con un complemento oggetto adatto.
• Ho ricevuto un orologio e una penna.
• Michele aiuta qualcuno.
• Franco ama il cioccolato e la nocciola. • L’allevatore vende mucche e vitelli.
• Giovanna ha comprato qualcosa.
• Chiamo Luca e Simona? • Pinocchio incontrò il Gatto e la Volpe.
• Silvia riceverà qualcosa.
• Marco ha mangiato un biscotto e una mela. • La mamma ha comprato l’insalata e il pesce.
• Carmela acquisterà qualcosa
• Oggi ho fatto i compiti di scienze e quelli di storia.
Scrivi il soggetto e il complemento oggetto presenti nelle frasi. • In estate Marianna ha raccolto le pesche.
Sogg.
Compl. ogg.
• Io vi porterò un regalo dalla vacanza.
Sogg.
Compl. ogg.
• Noi amiamo i dolci della nonna.
Sogg.
Compl. ogg.
• Ieri Laura ha salutato Marcella.
Sogg.
Compl. ogg.
• L’anno scorso Gianni ha conosciuto Ivo.
Sogg.
Compl. ogg.
Esercizio interattivo
Piu esercizi a pag. 140
133
SINTASSI
I complementi indiretti
R
Troppe poche notizie su nonna Maria! Quando? Dove? Perché?
Nonna Maria legge un libro.
A
Nonna Maria abbraccia la nipotina.
Luigi vorrebbe sapere qualcosa di più su quello che fa nonna Maria. Prova a rispondere alle sue domande. Hai più informazioni ora?
Q U IN D I. ..
I complementi indiretti rispondono a domande di vario tipo (Quando? Dove? Perché? Con chi? Da che cosa?...). Vengono chiamati indiretti perché, a differenza del complemento oggetto, spesso sono introdotti da una preposizione.
F
Colora in blu i complementi diretti, in giallo quelli indiretti. Abbiamo preparato
una sorpresa
per la mamma.
Alla sera
leggo
un libro
sul divano.
Sulla nave
avete conosciuto
il primo ufficiale
di bordo.
Prendo
il telefono
per parlare
con la nonna.
Completa le frasi inserendo un complemento indiretto. Aiutati con le domande. • Questo tavolo è stato acquistato • Elda va
(dove?) per lavoro.
• Avevo ascoltato •
(come?) la spiegazione
(di chi?).
(quando?) arriveranno i miei cugini
• La penna • Lo spettacolo
134
(quando?).
Piu esercizi a pag. 141
(da dove?).
(di chi?) era nuova, ma
(quando?) si è rotta!
(di che cosa?) era molto divertente: Esercizio interattivo
(a chi) è davvero piaciuto.
SINTASSI
Gruppo del soggetto e gruppo del predicato
R
La maestra Luisa ha preparato questo schema per i suoi alunni.
chi?
di chi?
che cosa fa?
a che cosa? dove?
di chi? il cane
abbaia
del dottore
alla luna
di mio nonno
A
in cortile
Rifletti e rispondi alle domande.
• Ci sono un soggetto e un predicato? Quali sono? • Rispondendo alle domande sono state aggiunte nuove informazioni?
• Quali arricchiscono il significato del soggetto? • Quali arricchiscono il significato del verbo?
Q U IN D I. ..
Per completare e arricchire una frase si possono fornire maggiori informazioni sul soggetto o completare il senso del verbo. Il soggetto insieme a tutte le sue espansioni forma il gruppo del soggetto, il verbo insieme a tutte le sue espansioni forma il gruppo del verbo.
F
Sottolinea nella frase in verde il soggetto e in rosso il predicato, poi completa lo schema. La mamma di Gaia ha cucito i costumi per la recita. Famiglia soggetto
Famiglia predicato
Soggetto
Predicato verbale
Di chi?
Che cosa?
Per che cosa?
Sul quaderno rappresenta con lo schema le seguenti frasi. • Il pubblico del teatro aveva gradito l’esibizione della compagnia di attori. • Il vulcano dell’isola eruttò lava e lapilli per tre giorni. • Il figlio della parrucchiera ha sposato una ragazza bellissima domenica. Piu esercizi a pag. 142
135
ATTIVA COMPETENZE MAP SINTASSI Completa la mappa che riassume il percorso di sintassi. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.
L’importanza del verbo
Il soggetto
Il soggetto indica la persona, l’animale o la cosa che l’azione o a cui il verbo attribuisce una . Se il soggetto è nascosto si dice Attenzione: il soggetto non si trova sempre della frase.
.
Il predicato verbale Il predicato nominale
Il predicato verbale spiega, chiarisce, racconta ciò che accade. Il predicato nominale si forma quando il verbo con mette in collegamento un aggettivo o un il soggetto a cui fa riferimento. Attenzione: quando il verbo essere ha significato (stare, trovarsi, appartenere, esistere) funge da predicato verbale.
Il complemento oggetto I complementi indiretti
Il complemento oggetto indica su chi ricade . / che cosa?” e si chiama Risponde alle domande “ ” perché è collegato anche “complemento . direttamente, senza bisogno di nessuna di vario I complementi indiretti rispondono a tipo (Quando? Dove? Perché? Con chi? ...) e sono collegati alle . altre informazioni per mezzo di una
Gruppo del soggetto Gruppo del predicato 136
Il verbo è indispensabile per formare una . Alcuni verbi bastano da soli per raccontare un fatto. per completare Altri verbi hanno bisogno di più il messaggio che vogliono trasmettere.
Il gruppo del soggetto è formato dal e da tutte le sue espansioni. Il gruppo del predicato è formato dal predicato e da tutte le . sue
Mappa audioletta
ATTIVA COMPETENZE
verso l’INVALSI
Correggiamo insieme
1. Leggi le frasi, poi rispondi alle domande. a. Le api raccolgono il nettare. b. Le api sono insetti laboriosi. c. Le api nutrono la regina.
d. Le api vivono in sciami molto numerosi. e. Le api svolgono molti compiti nella loro vita. f. Le api sono importanti per l’impollinazione.
Esercizio 1 Quante risposte esatte?
su 5
• Qual è il soggetto di tutte le frasi? • In quali frasi il soggetto compie un’azione? • In quali frasi si dice com’è o cos’è il soggetto?
Esercizio 2
• In quali frasi trovi un predicato verbale?
Quante risposte esatte?
su 14
• In quali frasi trovi un predicato nominale? 2. Cerchia il soggetto e sottolinea il predicato nelle frasi, poi completa.
Esercizio 3
• Gli antichi Egizi erano politeisti. • Tra due giorni arriverà Bryan dagli Stati Uniti. • Lara e Paul hanno costruito un castello di sabbia. • È gradevole questo libro. • Il fratellino di Sofia beve solo dalla tazza blu. • Questi pantaloni nuovi sono soffici.
Quante risposte esatte?
su 14 Esercizio 4 Quante risposte esatte?
su 7
Riscrivi i predicati verbali: Riscrivi i predicati nominali:
Totale:
su 40
3. Sottolinea di rosso il complemento oggetto, di blu i complementi indiretti.
Valutati!
• L’estate scorsa trovammo molte conchiglie sulla riva del mare. • I miei amici hanno visitato la Spagna la scorsa estate. • Anna ha comprato uno skate nuovo per suo figlio • Gabriele arrivò sulla spiaggia con la macchina fotografica. • Alice ha acquistato in un negozio un golfino di lana. • Luigi ha costruito una torre con i mattoncini nella sua camera.
Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 32 Hai raggiunto una buona competenza.
4. Sottolinea in verde il soggetto e in rosso il predicato, poi completa gli schemi. Tra 24 e 32
L’allenatore di Marica è felice per la vittoria della squadra. Famiglia soggetto
Soggetto
La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.
Famiglia predicato
Predicato
Meno di 24
?
?
?
Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.
137
ESERCIZI PIÙ
SINTASSI
Soggetto e predicato 1. Sottolinea il soggetto e scrivi da quali parti del discorso è formato. Osserva l’esempio. • Per la colazione servono il latte e dei biscotti.
art. det. + cong. + art. partit. + nome
• Il mio cane dorme nella cuccia. • Carlo e Luca scriveranno una lettera alla maestra. • Ridere favorisce la salute. • Noi avevamo studiato pochissimo. • Il giallo si addice alla tua carnagione.
Con alcuni verbi, come quelli che indicano fenomeni atmosferici, il soggetto è assente.
2. Indica con una X le frasi in cui il soggetto è assente. Nevicò per tre giorni e tre notti. Tu vai sempre in cerca di guai. Piovve per una settimana intera. All’improvviso, sul vigneto, grandinò.
Per tutto il giorno (?) piovve a dirotto.
Marco sbuccia con cura la frutta. A che ora ti sei svegliato?
3. Collega con una freccia un predicato verbale e un predicato nominale a ogni soggetto. tornano
sono nere
si esibisce
Le bambine
sono affettuosi
ballano
Il cantante
è imponente
ridono
I miei nonni
è famoso
si abbevera
138
La giraffa
Le rondini
sono spensierate
4. Sottolinea nelle seguenti frasi l’enunciato minimo: di rosso il soggetto, di blu il predicato.
5. Per ogni frase scrivi il soggetto sottinteso.
• Il babbo lavora in banca.
• Siamo arrivati in anticipo.
• Il gatto dorme sulla poltrona.
• Sono andato in vacanza.
• L’acqua bolle da tempo.
• Avete mangiato?
• La barca scivola sul mare, spinta dai remi.
• Hanno portato i palloni in palestra.
• Sui monti infuria la tempesta.
• È stato invitato a pranzo dai nonni.
SILO NTGI ASASI MORFO
ESERCIZI PIÙ
La frase minima 1. Riduci le frasi togliendo tutti gli elementi in più, poi scrivi solo la frase minima. • Il papà di Marta, la mia compagna di classe, lavora in ospedale. • Il pesce dalle squame argentee nuotò fino alla riva. La frase minima deve avere un senso compiuto e chiaro, se non lo ha, non è una frase minima.
• All’orizzonte i monti, con le loro cime appuntite, svettano nel cielo azzurro e terso.
2. Quale tra le seguenti proposte costituisce la frase minima? Scrivila come nell’esempio. dorme sempre sul divano. Lilli
fa.
divenne. Il faraone
mangia.
governò con saggezza. regnò.
Lilli mangia.
ha iniziato il corso di nuoto. Luca
aveva.
è uscito. Il papà
passeggiava.
veste sportivo. porta.
3. Completa le frasi minime con la parte mancante. Poi colora il quadratino di azzurro se si tratta di soggetto, di verde se si tratta di predicato. Volano
.
Tanti pesci rossi
.
scapparono.
non erano partiti.
sono cresciuti?
belavano. sono mammiferi. è un pianeta.
Il vampiro
.
Pluto e Silvestro
.
Le chitarre
. erano felici.
139
ESERCIZI PIÙ
SINTASSI
Il complemento oggetto 1. Colora solo le frasi che presentano un complemento oggetto. Il complemento oggetto indica la persona, l’animale o la cosa su cui termina l’azione espressa dal verbo e risponde alle domande: “chi?”, “che cosa?”.
La mamma ha ritrovato le chiavi. Marta ha telefonato a Marco. Ti ho portato la medicina per il mal di gola. Sono stato accompagnato a scuola. Ieri, dopo pranzo, ho mangiato uno yogurt. Vorrei dei quaderni nuovi perché non ne ho più. Il film era interessante e coinvolgente.
2. Completa la tabella dove è possibile. soggetto
predicato verbale
complemento oggetto
vedemmo cinguetta ho avvertito ridi avevate aperto sciano 3. Sottolinea i complementi oggetto: possono essere rappresentati da varie parti del discorso.
140
• La cameriera del ristorante servì il pasto.
• Ho preso i calzini nel cassetto.
• La mamma vide una primula tra le foglie.
• Il cane affamato divora un osso.
• Calcola le operazioni alla lavagna.
• Ti amo veramente, con tutto il cuore.
• Tutti i miei amici amano viaggiare.
• Sono un egoista: voglio tutto.
• Perché chiami proprio me? Io non partecipo.
• La gazza ladra ha rubato un anello.
• Io lo invitai a casa mia per il pomeriggio.
• Mangialo! È veramente buono.
SILO NTGI ASASI MORFO
ESERCIZI PIÙ
I complementi indiretti 1. Inserisci nel riquadro la domanda a cui rispondono i complementi (di chi?, a chi?, quando?, dove?, come?). • Questi libri sono
del mio amico Giorgio. della nostra classe.
di chi?
• La mamma torna
prima di cena. alle due.
• Domani andremo
in gita. dalla zia.
• Ho regalato le biglie
al mio compagno. a Maurizio.
• Il vento soffia
piano piano. con impeto.
2. Sottolinea nelle frasi con il verde i complementi diretti e con il rosso quelli indiretti. • Stamattina / ho ripassato / la poesia / di Piumini. • Dal treno Fabio poteva osservare le cime innevate delle montagne. • Ho ricevuto una scatola con trenta colori a cera. • Marco vide dietro il cespuglio uno scoiattolo. • Ieri la mamma ha invitato a pranzo la sua collega. • Domani il babbo scriverà una mail allo zio Thomas. • Ho regalato due figurine al mio compagno di banco.
3. Scegli tra quelli proposti il complemento più logico, cioè quello più adatto al predicato. La valanga precipitò soggetto predicato
Il vigile dirige soggetto predicato
nel cuore sul campanile a valle la scuola il traffico l’orchestra
Il camoscio saltava soggetto predicato
La grandine rovinò soggetto predicato
tra le rocce sui mobili sulla sabbia i fiumi la strada il raccolto
141
ESERCIZI PIÙ
SINTASSI
Gruppo del soggetto e del predicato 1. Analizza i complementi della frase e completa. Una famiglia
di cavalli
di cavalli
nel prato
al predicato.
Indica in quale tempo pascola quella famiglia: il complemento è legato... al soggetto.
nel prato
ogni giorno
Indica di quale famiglia si parla: il complemento è legato... al soggetto.
ogni giorno
pascola
al predicato.
Indica in quale luogo pascola quella famiglia: il complemento è legato... al soggetto.
al predicato.
2. Inserisci i complementi dell’esercizio 1 nel gruppo giusto. Una famiglia
pascola
Gruppo del soggetto
Gruppo del predicato
3. Completa gli schemi con i complementi adatti e riscrivi le frasi. A
A B
142
GS
GP
La statuina
di quale materiale?
B
GS
GP
cadde
Le storie
piacciono
da dove?
di chi?
quanto?
a chi?
DALLE PROVE NAZIONALI
Esercitati con i quiz INVALSI 1. Indica la sequenza che contiene quattro parole nell’ordine alfabetico corretto. A.
chiedere – chiodo – cartone – cantante
C.
colore – crostino – cuore – cemento
B.
compenso – compiere – completo – concilio
D.
ciliegia – chilometro – controllore – computer
Prova INVALSI a.s. 2012-2013
2. Indica la frase scritta in modo corretto. A.
A malinquore ho interrotto l’esercizio di scienze.
B.
A malincuore ho interrotto l’esercizio di scienze.
C.
A malincuore ho interrotto l’esercizzio di scienze.
D.
A malincuore ho interrotto l’esercizio di scenze.
Prova INVALSI a.s. 2013-2014
3. Indica se ciascuna delle seguenti parole è un verbo, è un nome oppure può essere sia verbo che nome. Metti una crocetta per ogni riga. Parole a) dicendo b) ricamo c) vinceremo d) accaduto e) distribuzione f ) fatto
Verbo
Nome
Sia verbo che nome
Prova INVALSI a.s. 2013-2014
4. Indica il nome alterato in ognuna di queste serie di nomi. a) lampone b) tavolino c) oggetto d) caramella
burrone scontrino affetto gonnella
termosifone postino cancelletto ciambella
scatolone bagnino dialetto bretella
Prova INVALSI a.s. 2013-2014
5. Nelle frasi seguenti cerchia tutti gli aggettivi. 1. Marco va sempre in piscina con i suoi compagni. 2. Oggi ho giocato al parco con gli amici francesi. 3. Non mi va di uscire sempre con gli stessi ragazzi. 4. Mirko e Laura sono davvero simpatici. Prova INVALSI a.s. 2014-2015
143
DALLE PROVE NAZIONALI 6. In quale delle seguenti frasi la parola “lo” ha funzione di pronome? A.
Lo zucchero di canna è quello che preferisco.
B.
Ahmed è un mio amico e lo invito a pranzo ogni settimana.
C.
Siamo andati al mare ed è venuto con noi anche lo zio Andrea.
D.
Io e mio fratello quest’anno abbiamo lo zaino nuovo.
Prova INVALSI a.s. 2014-2015
7. In ogni serie indica le due parole che hanno lo stesso significato, cioè sono sinonime. Metti due crocette per ogni riga. a) docente b) precisamente c) chiacchierare d) limpido
bidello rapidamente bisbigliare meraviglioso
dirigente felicemente sussurrare cristallino
insegnante velocemente fischiettare luminoso
Prova INVALSI a.s. 2016-2017
8. Indica i tempi dei verbi nella frase che segue. “La storia racconta che Pinocchio vide la fata Turchina alla finestra: lo guardava severa per tutte le bugie che aveva detto”. A.
Passato remoto, imperfetto, trapassato remoto, presente
B.
Presente, imperfetto, passato remoto, trapassato remoto
C.
Presente, passato remoto, imperfetto, trapassato prossimo
D.
Passato remoto, futuro semplice, imperfetto, presente
Prova INVALSI a.s. 2013-2014
9. Scegli fra le quattro alternative quella che completa il senso del verbo nella frase seguente. “La zia ha messo...” A.
il più piccolo dei suoi figli
C.
i panni nella lavatrice
B.
la torta al cioccolato
D.
nel cassetto del comodino
Prova INVALSI a.s. 2015-2016
10. Leggi le frasi che seguono e sottolinea il soggetto di ogni frase. 1. Brillavano in alto le stelle. 2. Cantare è piacevole. 3. Quanti vengono in gita? 4. Al cinema andranno solo loro. Prova INVALSI a.s. 2015-2016
144
5. Nella prossima gara vincere sarà difficile. 6. Ieri sono arrivate delle navi da crociera. 7. Voi avete capito la spiegazione?)
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Una notte al museo
Larry si recò al Il primo giorno di lavoro, in Museo di Storia Naturale aver trovato un di nto uniforme. Era conte io lavoro, ma l’uniforme propr della giacca non la sopportava. La stoffa geva. strin tta crava la pungeva e io di fronte a Il Museo si trovava propr edificio Central Park West. Era un simo. Entrò. Era così antico imponente e bellis silenzioso la sera, che suoi passi nel riusciva a sentire l’eco dei a salone vuoto. Si trovò faccia etro di un schel tesco faccia con il gigan Rex. rus nosau Tyran
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È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi. Inoltre per l’insegnante la guida al testo; percorsi multidisciplinari per la LIM, esercizi interattivi, approfondimenti, schede in PDF
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Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza Grafica e impaginazione: PaginaQuarantanove Illustrazioni e colore: Giulia Bracesco Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
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