Leggi e vai 4 - Grammatica

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• Antologia di letture • Sezioni tematiche di Cittadinanza e Costituzione

• Laboratorio di comprensione • Prove modello INVALSI • Scrivere, revisionare, riassumere, autovalutarsi • Percorsi di Arte e Musica

• Grammatica • Schede operative • Mappe • Autovalutazione • Prove modello INVALSI

Per i primi giorni di scuola, per ricominciare gradualmente a parlare, ascoltare, scrivere e riflettere sulla lingua. Con autovalutazione e mappe.

Classe 5

a

PER L’INSEGNANTE E LA CLAS

• Grammatica • Schede operative • Mappe • Autovalutazione • Prove modello INVALSI

Grammatica

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opera e d e h c s n o c RA F

RA F

• Laboratorio di comprensione • Prove modello INVALSI • Scrivere, revisionare, riassumere, autovalutarsi • Percorsi di Arte e Musica

Un’accurata selezione di brani di attualità, tratti dalle collane di narrativa del Gruppo Raffaello per stimolare il piacere di leggere e approfondire temi di sicuro interesse.

i g g e L e vai 4

Flavia Franco Michela Merlati

Grammatica

• Antologia di letture • Sezioni tematiche di Cittadinanza e Costituzione

4

Leggi e vai

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE ­GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

Le gg F. F IS i e ran BN v co 97 ai 4 - M 888 - G . Me -4 ra rla 72 m ti -2 m 99 a 8- tic 3 a

E INOLTRE...

Classe 4

SE

• Guida al testo con guida alle competenze, programmazione, suggerimenti per coding, STEAM e classe capovolta, schede operative, verifiche a livelli • Poster sulle tipologie testuali • Poster attivo di grammatica

il M.I.O. BOOK docente il M.I.O. BOOK studente CD audio in formato MP3

A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.

• Puoi usufruire dei testi su DVD senza connessione internet • La registrazione è facoltativa • Dal portale www.raffaellodigitale.it puoi accedere ai testi

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Codice per l’adozione Leggi e vai - Pack 4 ISBN 978-88-472-2973-0

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• Prove modello INVALSI • Autovalutazione • Laboratori • Mappe


Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, Open

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È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).

Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.

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Una notte al museo

Larry si recò al Il primo giorno di lavoro, in Museo di Storia Naturale aver trovato un di nto uniforme. Era conte io lavoro, ma l’uniforme propr della giacca non la sopportava. La stoffa geva. strin tta crava la pungeva e io di fronte a Il Museo si trovava propr edificio Central Park West. Era un simo. Entrò. Era così antico imponente e bellis silenzioso la sera, che suoi passi nel riusciva a sentire l’eco dei a salone vuoto. Si trovò faccia etro di un schel tesco faccia con il gigan Rex. rus nosau Tyran

Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite.

È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi. Inoltre per l’insegnante la guida al testo; percorsi multidisciplinari per la LIM, esercizi interattivi, approfondimenti, schede in PDF

È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).

Senza registrazione è possibile: • consultare il testo anche in modalità on-line (cioè senza scaricare e installare il Raffaello Player); • richiedere il supporto; • s caricare il materiale gratuito; •v isionare i video tutorial.

Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.

È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • l a possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe. Sviluppa le competenze digitali con questi strumenti:

Con la registrazione inoltre puoi: • s caricare i materiali digitali presenti all’interno del DVD M.I.O. BOOK; •a ccedere al M.I.O. BOOK e ricevere gli aggiornamenti del testo.

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CODICE DI ATTIVAZIONE

Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza Grafica e impaginazione: PaginaQuarantanove Illustrazioni e colore: Giulia Bracesco Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.

© 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

Vedi LEGGI E VAI 4 - LETTURE Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

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i g g e L e vai 4 ti

Merla . M o

c F. Fran

Grammatica RAF con schede operative


P e r c h ĂŠ s t u d ia m o la g ra m m a t ic a ?

Ăˆ un ponte verso gli altri.

Ăˆ una ricchezza.

Ăˆ un aiuto per diventare cittadino.


È divertente.

È utile.

La grammatica R A F L’articolo 21 della Costituzione, la Legge Fondamentale del nostro Stato, inizia così: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ecco perché è importante che tu impari bene come funziona la tua lingua: conoscerne le regole e il funzionamento ti aiuterà a esprimere con competenza il tuo pensiero, a confrontarti con gli altri sostenendo le tue opinioni, a comprendere fino in fondo i messaggi che ti circondano. Per affiancarti in questo percorso nelle prossime pagine conoscerai la grammatica RAF!

R

come RIFLETTO:

c’è un problema da risolvere!

A

come APPRENDO:

le domande ti guideranno nel compiere le operazioni necessarie per arrivare alla soluzione.

F È uno strumento per imparare a imparare.

come FISSO:

gli esercizi ti serviranno per memorizzare, facendo tuo quello che hai imparato.

Queste sono le unità di lavoro in cui è organizzato il percorso. Ortografia: anche le parole seguono le regole. Comunicazione: le parole creano legami. Lessico: le parole sono un mondo di informazioni. Morfologia: le parole hanno forme diverse. Sintassi: le parole costruiscono discorsi.


In d ic e ORTOGRAFIA

5 ATTIVA COMPETENZE LAB 6 I suoni C e G 7 CIA • GIA 8 GL • GLI • LI 9 GN • NI 10 SC • SCI 11 QU • CU • CQU 12 Una lettera muta 13 Le doppie 14 La divisione in sillabe 16 L’accento 18 L’apostrofo e il troncamento 20 ATTIVA COMPETENZE MAP 22 VERIFICA verso l’INVALSI ESERCIZI 23 Tutto su C e G 24 GLI • LI • GN • NI 25 SC • SCI 26 CU • QU • CQU 27 L’H e le sue regole 28 Raddoppiamento 29 Divisione in sillabe 30 Accento, apostrofo, troncamento

COMUNICAZIONE 31 32 33 34 35 36 38 39 40

ATTIVA COMPETENZE LAB Gli elementi della comunicazione Come comunicare? WH questions CLIL La comunicazione scritta La punteggiatura Il discorso diretto: i tre modi Il discorso indiretto VERIFICA verso l’INVALSI

ESERCIZI 41 Punteggiatura 42 Discorso diretto e indiretto

LESSICO

43 ATTIVA COMPETENZE LAB 44 Il vocabolario 45 Il lessico delle discipline 46 False friends CLIL 47 Il lessico specialistico 48 Omonimi

49 50 52 53 54

Sinonimi e contrari Parole in via di estinzione Radice e desinenza Prefissi e suffissi VERIFICA verso l’INVALSI

MORFOLOGIA 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 70 72 74 76 78 79 80 81

ATTIVA COMPETENZE LAB Nomi comuni e nomi propri Il genere dei nomi Il numero dei nomi I nomi in inglese CLIL Nomi concreti e astratti Nomi collettivi Nomi composti Nomi primitivi e derivati Nomi primitivi e alterati Gli articoli ATTIVA COMPETENZE MAP VERIFICA verso l’INVALSI L'aggettivo qualificativo I gradi dell’aggettivo qualificativo I pronomi Aggettivi e pronomi possessivi Aggettivi e pronomi dimostrativi Aggettivi e pronomi indefiniti Aggettivi e pronomi numerali ATTIVA COMPETENZE MAP VERIFICA verso l’INVALSI

ESERCIZI 82 Genere e numero dei nomi 83 Nomi astratti, concreti e collettivi 84 Nomi primitivi e derivati 85 Veri e falsi alterati 86 Gli articoli 87 L'aggettivo qualificativo 88 Aggettivi e pronomi possessivi 89 Aggettivi e pronomi dimostrativi 90 Aggettivi e pronomi indefiniti 91 Aggettivi e pronomi numerali 92 94 96 97 98 100 102 104

Il verbo Essere e avere To be • Have got CLIL I modi del verbo Il modo indicativo Il modo congiuntivo Il modo condizionale Il modo imperativo

105 La coniugazione verbale 106 Coniugazione del verbo essere 107 Coniugazione del verbo avere 108 La 1a coniugazione: -are 109 La 2a coniugazione: -ere 110 La 3a coniugazione: -ire 111 ATTIVA COMPETENZE MAP 112 VERIFICA verso l’INVALSI 114 Gli avverbi 116 Le preposizioni 117 Le congiunzioni 118 Le esclamazioni 119 ATTIVA COMPETENZE MAP 120 VERIFICA verso l’INVALSI ESERCIZI 121 L'indicativo e i suoi tempi 122 Il congiuntivo e i suoi tempi 123 Il modo condizionale 124 Il modo imperativo 125 Avverbi e preposizioni 126 Congiunzioni ed esclamazioni

SINTASSI

127 ATTIVA COMPETENZE LAB 128 Il ruolo del verbo 129 Il soggetto 130 Il predicato verbale 131 Il predicato nominale 132 La frase minima 133 Il complemento oggetto 134 I complementi indiretti 135 Gruppo del soggetto e gruppo del predicato 136 ATTIVA COMPETENZE MAP 137 VERIFICA verso l’INVALSI ESERCIZI 138 Soggetto e predicato 139 La frase minima 140 Il complemento oggetto 141 I complementi indiretti 142 Gruppo del soggetto e del predicato 143 Esercitati con i quiz INVALSI

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studente

docente con classe capovolta


ATTIVA COMPETENZE LAB ORTOGRAFIA

Perché l'ortografia? Luca ha organizzato la sua festa di compleanno ai giardinetti vicino casa. Siccome non tutti sanno dove si trovano, ha preparato un biglietto con tutte le indicazioni.

Se provieni da nord supera il negozzio di fruta e verdura e la pasticeria. Quando arrivi alla paneteria gira a sinistra fino alla piaza del monumento. Gira ancora a sinistra: i giardineti si troverano alla tua destra. Se provieni da sud costegia il fiume fino allattraversamento che trovi alla tua sinistra. Vedrai i giardineti ala tua destra.

Rifletti con i tuoi compagni. • Qual è stata la vostra reazione leggendo? • Accettereste di trovare una cartina con indicazioni come queste? Le parole sono formate da suoni che, quando si trasformano in segni scritti, devono rispettare delle regole precise: si tratta delle convenzioni ortografiche. Fai attenzione: puoi scrivere delle cose molto belle e interessanti, ma se non sono scritte correttamente rischi di non farti capire! Adesso rispolverate le vostre conoscenze ortografiche, correggete le indicazioni e riscrivete il testo in modo adeguato. Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira l’apprendimento dell’ortografia e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva; – il bambino discrimina correttamente i suoni, rappresenta in modo esatto la forma delle parole ed è in grado di autocorreggersi.

5


ORTOGRAFIA

I suoni C e G

R

Modestamente in grammatica sono un campione. Scrivi: cavallo, cipolla, chitarra, Claudio, cestino; guscio, gioco, gelato, maghe, grappolo. Contenta?

Lia chiede al fratello Vincenzo di aiutarla, ma lui vuole farle un dispetto. Mi aiuti a fare il compito? Devo scrivere 5 parole con c e 5 con g. La maestra ha detto di usare solo i suoni dolci.

A

Povera Lia! Vincenzo non le è stato molto di aiuto. Sono tutte corrette le parole secondo te? Cerchia quelle che ritieni sbagliate, poi ripassa la regola e imparala a memoria: aiutati con la tecnica che Marco suggerisce a Nicola.

• Leggi il punto 1 tre volte, poi chiudi gli occhi e ripeti ad alta voce; • fai lo stesso con il punto 2: ripetilo prima da solo poi insieme al punto 1; • applica lo stesso sistema al punto 3; • recita tutta la regola completa.

Q U IN D I. ..

1 2

3

F

L e lettere C e G possono avere un suono dolce o un suono duro. H anno un suono duro: – davanti alle vocali A, O, U casa, gomitolo, cuscino...; – davanti alla lettera H oche, spighe, maghi...; – davanti a un’altra consonante cravatta, classe... H anno un suono dolce: – davanti alle vocali E, I cerotto, cinema, gelato... Completa le parole che trovi nelle frasi.

• Dietro

sa mia c’è un immenso

• Silvio ha rac • Ho

lto le

mpo di grano con spi

liegie, le porterà alla mamma in un

esto alla nonna di prepararmi una

ostata con la

• Il mio amico Danil ha disegnato un possente dra • Spesso gli uomini primitivi sono raffi • Il fratellino di

stino. occolata.

alato che vola sulla

rati con la

nzia, quando si sbuccia le

dorate.

noc

ttà.

ava in mano. a, vuole soltanto i

rotti trasparenti.

Sottolinea le parole che hai completato: con il rosso se contengono suoni dolci, con il blu se contengono suoni duri.

6

Piu esercizi a pag. 23

Esercizi interattivi


ORTOGRAFIA

CIA

R

GIA

Lia vuole ricambiare il favore a Vincenzo, perciò ha completato di nascosto un esercizio che gli ha dato la maestra. arole Completa le p ie. e/g con ce/cie o g gie camicie cilie ggie ia frange sp ie goccie rocc lo mance cie efficente cieco

Sorpresa! Sei contento?

A

Perché Vincenzo fa quella faccia? Che cosa c’è di sbagliato nell’esercizio eseguito da Lia? Tu avresti saputo fare meglio? Cerchia gli errori, poi prova a spiegarli. Infine, ripassa la regola e imparala a memoria come hai appreso nella pagina precedente. Usa questa tecnica anche nelle pagine successive ogni volta che dovrai memorizzare qualcosa. Q U IN D I. ..

– I plurali delle parole che terminano in CIA e GIA conservano la i se la sillaba è preceduta da una vocale camicia\camicie; valigia\valigie. – S i scrivono con CIE, anziché CE, le parole cielo, cieco, società, specie, superficie, arciere, pasticciere, crociera, efficiente, sufficiente... – S i scrivono con GIE, anziché GE, le parole igiene, igienico, igienista, raggiera, formaggiera, effigie... Se hai un dubbio, consulta il vocabolario!

F

Volgi i nomi al plurale.

Singolare valigia

Plurale

Completa le parole con CE, CIE, GE, GIE. i

ne can

provin

suffi

gratta

lo

so

ri

tta

camicia

mello

ciliegia

spe

in

frangia

lan

tta

spiaggia

llo

falan

nte

gnere latina

tor

goccia

lo cartuc

roccia

leste aca Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 23

7


ORTOGRAFIA

GL

GLI

LI

R

La maestra Patty deve finire di correggere l’esercizio, ma le è venuta l’influenza e non può portare a termine il lavoro. Fallo tu al posto suo: togli un punto per ogni errore. Completa le frasi. • La copertura di zucchero fuso che si utilizza per le torte si chiama glassa. • Al Polo Nord vivono miliaia di pinguini. • Nei castelli i cavaglieri danzavano con le dame. • Gli antichi Egizi comunicavano per iscritto con i geroglifici. • Nella vetrina del gioiegliere sono esposti molti anelli. • Indosso spesso il maglione che mi ha regalato la nonna. • La spia si è accesa perché la macchina è senza oglio. • Metto i piatti nella lavastoviglie. • Il pagliaccio ha il naso rosso e fa ridere i bambini. • Sono proprio glieto di vederti. Punti: su 10 Curiosità linguistica Alcune parole come olio, cavaliere, milione, Italia... derivano dalla lingua latina, quella degli antichi Romani e per questo si scrivono ancora con il suono dolce li.

A

Sei riuscito nell’impresa? Avevi tutte le competenze necessarie? Ti è venuto qualche dubbio? Se sì, risolvilo ripassando la regola. Q U IN D I. ..

Il gruppo GL produce un suono: – dolce quando si associa alla vocale i maniglia, Guglielmo... – duro quando si associa alle vocali a, e, o, u glassa, gloria... Fanno eccezione parole come glicine, geroglifico, negligenza... Si usa LI al posto di GLI: – all’inizio di parola lieto, liana, lievito... – quando la L ha il suono doppio gioielliere, allievo... – in alcuni nomi di persona Amelia, Giulia...

F

In ogni riquadro cerchia la parola sbagliata e riscrivila in modo esatto.

glutine, imbroglo, foglio tenalia, foglia, coniglio alio, meglio, maglia soglia, glieve, figlio

8

Piu esercizi a pag. 24

Completa le parole con GLI, GL, LI, LLI. cava

ere meravi

lu

a

o Giu

gioie

ere

mi

a one

aciale petro ribe

one sco obo quadrifo

venta Esercizio interattivo

o gioco

o o o ere


ORTOGRAFIA

GN

NI

R

Lucia è andata a fare una vacanza-studio in Inghilterra. Ha scritto una mail alla mamma per raccontarle della sua nuova classe. _

×

A: stefania74@hotmail.it Oggetto: Ciao mamma!!!

Nella mia classe siamo in 22. Siamo proprio una bella compagna! I miei amici più amici sono Eugegno, Sogna e Antognetta. Eugegno è alto e simpatico, da grande vorrebbe diventare ingeniere, ma non è proprio possibile dato che non ha mai voglia di fare gnente. Sogna è bassina e sonia sempre a occhi aperti: pensa che ha detto che ha visto volare una ciconia! Antognetta fino all’anno scorso viveva in Italia, in un paesino vicino a Napoli. È troppo forte, insieme ci divertiamo tanto!

A

La mamma di Lucia non è stata molto contenta quando ha ricevuto la mail. Perché, secondo te? Cerchia nel testo le parole che l’hanno fatta arrabbiare, poi ripassa la regola. Q U IN D I. ..

Dopo il gruppo GN non si mette mai la i tranne in rari casi: – nella parola compagnia; – nelle forme verbali che terminano in -iamo, come disegniamo, accompagniamo... Dopo il gruppo NI si trova sempre un’altra vocale: Daniele, niente, giardiniere...

F

Indica con una X la forma corretta.

ingegnio ingegno

ingegniere ingegnere

Completa le parole delle frasi con GNA e GNIA. • Noi dise

mo sull’album ciò che vediamo dalla finestra.

• Piove! Prendiamo l’ombrello, altrimenti ci ba • Ho cancellato alla lava

compania compagnia

spugna spugnia

coniuge cognuge

colognia colonia

• Dateci i quaderni: noi se • Il co

con la spu

.

mo i vostri errori.

to di mia sorella fa l’inse

• Alla nonna piace un po’ di compa • È la prima volta che se che bello!

mo.

nte. .

mo un goal all’inizio della partita:

Ora che sei diventato un esperto riscrivi sul quaderno la mail di Lucia correggendo tutti gli errori. Piu esercizi a pag. 24

9


ORTOGRAFIA

SC R

La maestra ha organizzato un gioco a squadre: ogni gruppo deve rispondere a una serie di domande e segnare le risposte su un foglietto. Vince la squadra che risponde correttamente nel minor tempo. Il gruppo di Luca ha consegnato per primo: • • • • • • • •

SCI

A

Che cosa tiene in mano il re? Lo sciettro Qual è il contrario di ruvida? Lisca Come si chiama un insieme di api? Sciame Chi nuota nel mare? Il pescie Chi fa tante scoperte? Lo scenziato Che cosa usa l’elefante per bere? La proboscide Che cosa si usa per salire e per scendere? L'asciensore Chi lavora nella portineria dell’hotel? L'uscere Rispondi alle domande.

• Secondo te i bambini fanno bene a esultare? La maestra sarà contenta? • Avrebbero potuto prestare più attenzione mentre scrivevano? • Fai come la maestra e segna con la penna rossa tutti gli errori, poi ripassa la regola. Q U IN D I. ..

Il gruppo SC ha un suono duro davanti alle vocali a, o, u scatola, scopa, scuola... Il gruppo SC ha un suono dolce davanti alle vocali e, i scena, scimmia... Attenzione: il gruppo SCE non vuole mai la i. Fanno eccezione: – scienza, coscienza e i loro derivati scienziato, coscienzioso... – le parole usciere e scie.

F

Completa le frasi con le parole indicate.

scientificamente - fantascienza - incosciente - scie - cosciente - scientifica - usciere • La polizia • È

identifica le impronte digitali. dimostrato che il fumo provoca gravi malattie.

• Mi hanno raccontato la trama di un bellissimo film di • Sei

di ciò che dici?

• Il cielo è ricamato dalle • Un

non ha rispettato il segnale di stop.

• Chiedi all’ questi documenti.

10

degli aerei.

Piu esercizi a pag. 25

a chi devi consegnare

.


ORTOGRAFIA

QU

R

CU

CQU

Leonardo da grande vuole diventare uno scrittore di libri gialli.

Fuori c’era un terribile aqquazzone. Il commissario Ballini prese il tacquino e cominciò a prendere appunti. La casa era completamente a soquadro: i piatti sporchi erano ancora nell’accuaio, una bottiglia di licuore mezza vuota era abbandonata per terra, i pesci nell’accquario erano in fin di vita perché non venivano nutriti da giorni... il famoso quoco Giuliano che fine aveva fatto?

A

Il racconto di Leo più che un giallo sembra un horror vista la marea di errori: vuoi aiutarlo? Cerchia le parole sbagliate, poi controlla il tuo operato consultando la regola. Q U IN D I. ..

Il gruppo QU è sempre seguito da un’altra vocale quadro, quaderno... Fanno eccezione le parole capricciose come cuoco, cuoio, scuola... La Q si raddoppia con la forma CQ: – nella parola acqua e i suoi derivati acquerelli, acquolina... – nelle parole acquistare, acquisire e i loro derivati acquisto, acquisito... – nel passato remoto di alcuni verbi nacque, giacque... L’unica parola che si scrive con QQ è soqquadro.

F

Completa con CU, CQU, QU, poi scrivi le parole nella tabella. ocere

a

istare

cchiaio

e

ilibrio

intale

inno

o

a

erelli

adrato

suba

eo

aderno

a

ffia CU

CQU

olina QU

In ogni coppia colora la parola scritta in modo corretto. cuoco

quoco

soqquadro

socquadro

scqualo

squalo

risquotere

riscuotere

risciacquare

risciaqquare

scudo

squdo

Piu esercizi a pag. 26

11


ORTOGRAFIA Connettiti con pag. 118 Ritrova l’h nelle esclamazioni.

Una lettera muta R

La maestra Patty oggi ha portato una filastrocca per aiutare i bambini a ricordare gli usi dell’h.

Sono un segno, un bel grafema cui non corrisponde nessun fonema. Eppure sono parecchio impegnata in molte occasioni utilizzata. Se a CI e a GI serve un aiuto per fare la sillaba dura la mia presenza gliel’assicura. Nelle esclamazioni ho due posizioni: se è sola la vocale, stare dietro è l’ideale; occupo la zona centrale quando è doppia la vocale. Presto servizio nel verbo avere e compongo molte parole straniere!

A

Sottolinea nella filastrocca le risposte alle domande con il colore indicato. Poi confronta il tuo lavoro con la regola. Perché l’h viene chiamata “lettera muta”?

In quale verbo si trova?

Quando aiuta i suoni CI e GI?

E in quali parole?

Dove si trova nelle esclamazioni?

Q U IN D I. ..

La lettera H è una lettera muta perché si scrive ma non si pronuncia. Viene usata: – nelle sillabe chi/che; ghi/ghe; – in alcune forme del verbo avere;

F

– nelle esclamazioni ah, eh, ahi, ehm... – in alcune parole straniere hamburger...

Cerchia le forme corrette.

Completa con LO, L’HO / LA, L’HA.

• Ha ha/Ah ah! Le tue barzellette sono sempre uno spasso!

• Te

• Hai/Ahi ancora gli sci che mi prestasti lo scorso anno/ hanno?

• Domani ci sarà la foto di classe, te

• Ha/A mia sorella è piaciuto il regalo che le o/ho fatto.

detto che tre giorni fa ho rivisto Fabiola?

• Voi non me

raccontate giusta!

comunicato qualcuno?

• Sul quaderno a rige/righe ho/oh scritto una poesia incantevole.

• D ove ahi/hai acquistato quelle pesce/pesche dolcissime?

• Le chiocciole/ciocciole anno/hanno divorato la lattuga del nonno. Aimè/Ahimè, che guaio.

• Ho perso un pastello: non

12

Piu esercizi a pag. 27

detto e

ripeto: basta gettare

rifiuti a terra! tua amica Cristina ha trovato

una cagnolina abbandonata e

Esercizio interattivo

adottata. trovo più.


ORTOGRAFIA

Le doppie

R

Mariana ha raccontato il suo pomeriggio di giochi, ma la maestra deve farle qualche appunto.

Mariana, nel racconto hai dimenticato tutte le doppie! Nel tuo paese d’origine, la Romania, non si usano purtroppo, per questo devi concentrarti molto di più quando scrivi...

ata al Ieri sono and la mia compleano de

, abiamo amica Rosela hi... fato tanti gioc

A

Come mai Mariana sbaglia le doppie? Se non le pronunci nel parlato riesci a inserirle nello scritto? Tu senti le lettere doppie quando parli? Q U IN D I. ..

Nella lingua italiana tutte le consonanti, eccetto l’H, possono essere raddoppiate; in questo caso la pronuncia del suono è rafforzata. Il raddoppiamento, a volte, è necessario per distinguere due parole che sembrano identiche (note\notte). Alcune lettere non si raddoppiano mai: – la Z davanti a due vocali pigrizia, giustizia...; fanno eccezione tutte le parole che derivano da altre che contengono ZZ (tappezzare tappezziere; carrozza carrozziere...); – la B davanti a -ile (sommergibile, impossibile, potabile...); – la G davanti a -ione (pigione, stagione...), fa eccezione la parola loggione.

F

Nel brano è stato fatto un pasticcio con le doppie: sottolinea le parole sbagliate e riscrivile in modo corretto. Fai attenzione: in tutto sono dieci.

Il viagio è stato lungo, ma nonna Amalia ha fatto gli gnochi con il ragù e Giorgino li ha presi due volte: sono proprio buoni. Esere lì è una festa, Giorgino corre a giocare nell’orto del nonno. È talmente ocupato con i polli e le caprette che non si accorge neppure che papà, mama e Camilla sono già ripartiti per tornare in cità. Quando la nona lo chiama, perché è pronta la cena, Giorgino ci rimane un po’ male: i suoi genitori non l’hano salutato. Lui però non dice nulla: a casa dei noni ci sono tante bele cose da fare... E. Maùti, Giorgino mangiabombe e altre storie, Erickson Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 28

13


ORTOGRAFIA

La divisione in sillabe R

La maestra ha chiesto ai bambini di correggersi gli esercizi a vicenda. Mattia ha corretto la scheda di Camilla. Quanti errori?

Dividi le parole in sillabe con una barretta. te/lef/ono pa/ta/ti/ne ba/nan/a co/lo/ra/re

2

ca/mo/mil/la

2

a/cque/dot/to

ca/ppel/lo

ac/quaz/zo/ne

oro/lo/gio ede/ra a/bi/ta/zio/ne u/gua/le

2

ris/po/sta

po/sti/no

pa/stel/lo

pa/stic/cio

1

bam/bo/la

gamb/eret/to

ma/rtel/lo

cal/pe/sta/re

2

ra/strel/lo or/che/stra fa/mi/gli/a fa/le/gna/me

1

u/o/va

2

chiu/so

guan/cia/le

geo/gra/fi/a

0

pa/e/se mu/se/o le/o/nes/sa pa/u/ra

A

Mattia ha indicato il numero esatto di errori, ma si è dimenticato di cerchiare le parole sbagliate con la penna rossa! Sai farlo tu al suo posto? Se hai qualche dubbio aiutati con la regola. Q U IN D I. ..

Quando si dividono le parole in sillabe è necessario seguire delle regole. 1

Ogni sillaba deve contenere almeno una vocale.

2

Una sola consonante forma sillaba con la vocale seguente

3

Le consonanti doppie si separano sempre, compreso il gruppo CQ

4

Una vocale a inizio di parola, seguita da una sola consonante, fa sillaba a sé

5

La S seguita da una o più consonanti forma una sillaba con la vocale che segue

6

L, M, N e R si separano dalle consonanti che vengono dopo

7

I gruppi di consonanti, che si possono trovare anche all’inizio di parola, fanno sillaba con la vocale che segue stra-da, pi-pi-strel-lo, ra-gna-te-la, to-va-glio-lo...

8

Quando una a, una e oppure una o (dette vocali “forti”) si incontrano con una i o una u (dette vocali “deboli”), si crea una coppia che non deve essere mai divisa a-ria, au-to...

9

Attenzione: se la vocale debole è accentata le vocali si dividono

10 Due vocali forti vanno separate

pa-ta-ta... cam-mel-lo, ac-qua... a-so-la... po-sto...

lam-po, man-to...

pa-ù-ra, far-ma-cì-a...

ma-e-stra, po-e-ta...

Ricorda: se hai dei dubbi consulta il vocabolario.

F

Ora che sei diventato un esperto riscrivi sul quaderno nella forma corretta le parole che ha sbagliato Camilla e indica il numero della regola che non è stata rispettata.

14


ORTOGRAFIA Dividi le parole in sillabe e riscrivile nella colonna corrispondente. • costa

• ombrello

• acquerelli

• ippopotamo

• castello

• pesciolino

• settimana

• acqua

• istrice

• tatto

• tamburellare

• appuntamento

Due sillabe

Tre sillabe

Quattro sillabe

Più di quattro sillabe

Completa il cruciverba scrivendo le parole divise in sillabe. 2

1

3

4

5

6

7

8

9

10

12

11

13

ORIZZONTALI

VERTICALI

1. Si compera in edicola. 3. Ci cammini sopra. 5. Si stacca dalla montagna ed è pericolosa. 6. Lo fai in porta per segnare un goal. 7. Si dice “promettere mari e...”. 8. Utilizzare i remi. 11. La chiudi quando entri in casa. 12. Il contrario di no. 13. Una decina equivale a ... unità.

1. Lo formano 24 ore. 2. Togliti di mezzo! 3. Azione che si fa alla cassa di un negozio. 4. Maschile di mucca. 7. Azione che si fa con le costruzioni. 9. La usi per disegnare. 10. Li dai alla mamma e al papà. 13. Il contrario di “davanti”.

Quante sillabe? Fai una X sul numero esatto. paese

3

2

4

4

5

5

portamatite 3 3 esitare

acquolina

3

4

4

5

giornalino

4

5

3

finestra

2

3

4

strabuzzare 4

5

6

vocabolario

4

5

6

Piu esercizi a pag. 29

15


ORTOGRAFIA

L’accento R

La maestra Patty propone un gioco: data una parola, i bambini devono pronunciarla spostando l’accento.

màtita

A

Rispondi alle domande.

matìta

Ora tocca a voi! Pronunciate le parole spostando l’accento.

• Chi ha pronunciato correttamente la parola? • Hai capito a che cosa serve l’accento?

cavaliere - tavolo - edera - dolore - coniglio martello - mobili - manico - sapone

Q U IN D I. ..

In ogni parola c’è una sillaba che viene pronunciata con maggiore forza: è la sillaba su cui cade l’accento. Non sempre l’accento viene evidenziato con un segno grafico. È obbligatorio mettere il segno grafico solo in alcune situazioni: – quando l’accento cade sull’ultima vocale di parole formate da più sillabe città, caffè...; – sui monosillabi più, può, ciò, già, giù; – sui composti di tre, re, blu, su trentatré, viceré, rossoblù, lassù...; – su alcuni monosillabi per distinguerli da altri che si scrivono allo stesso modo, ma hanno significato diverso: dà quando indica il verbo dare sì quando indica un’affermazione né quando nega qualcosa lì, là quando indicano un luogo

F

dì quando indica il giorno è quando indica il verbo essere tè quando indica una bevanda sé quando indica se stesso

Osserva le parole e rispondi alle domande. laggiu - qui - lassu - ventitre - perdono - volera - li - voto - caffe - qua - di

• Quali parole non vogliono l’accento? • Quali parole hanno sicuramente bisogno dell’accento? • Quali parole hanno significato diverso con e senza accento?

16

matità


ORTOGRAFIA Accento sì o accento no? Colora il monosillabo corretto.

Caro diario, sì si , la mamma finalmente ha detto che il mio regalo di compleanno si sì può aprire. È E un tablet, un dono bello e è utile. Proviene da dà una persona che dà da molta importanza agli affetti: mia nonna. Non me ne né sarei potuto comprare uno, ne né così né più piccolo. Lo terrò di la là , ­sopra la là scrivania. Vorrei poterlo usare notte e dì di , di mattina e dì di sera ma sarà meglio che mi dia una regolata. Se Sé dovessi farne un uso sbagliato, credo che la mamma avrebbe una buona scusa per sequestrarmelo: secondo me anche lei muore dalla voglia di averne uno per sé se . I miei compagni Diego e Danilo portano i loro tablet a scuola e a volte li lì dimenticano li lì . Io non farò questo sbaglio: se dovessi perdere il mio non credo che potrei averne un altro! Cara nonna, appena passi da casa mia te tè lo faccio provare, ma prima ti preparo un te tè con i biscotti, per ringraziarti di questo bellissimo regalo.

Nelle frasi gli accenti sono sbagliati o mancano: riscrivile correttamente. • Tè né vai? Prima bevi il te. • La nel giardino e fiorita la rosa. • E gia ora di alzarsi? Sono stanca è ho sonno! • La mia borsa blù non mi piace piu. • Ho accettato il nuovo lavoro. Avrei detto di si mille volte. • Ormai dà due giorni la stampante non da segni vitali. • Il vicere pronuncio il giuramento. • Vieni quì, anzi nò, resta li. • Chi fa dà se, fa per trè. • Fà come vuoi, ma poi non ti lamentare.

Lo scrittore si è dimenticato tutti gli accenti! Inseriscili tu: in tutto sono 8.

Mariella e stata in vacanza con la famiglia. Hanno visitato Torino, la citta Capoluogo del Piemonte. Per tutto il di hanno fatto su e giu dai tram e dalla metropolitana, hanno visitato il bellissimo Museo del Cinema e sono saliti sulla Mole: da lassu hanno ammirato tutta la citta! Sono stati al Museo dell’Automobile e poi, finalmente, al Museo Egizio. Al rientro in albergo, in Corso Giulio Cesare trentatre, i poveri piedi non ne potevano piu ma ne era valsa veramente la pena. Piu esercizi a pag. 30

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ORTOGRAFIA

L’apostrofo e il troncamento R

La maestra per fare uno scherzo ai suoi alunni ha scritto queste frasi alla lavagna. Riuscite a leggerle?

Laautomobiledipapàèparcheggiatadavantialgarage. LaerbadelpratodiChiaraègiallaacausadellasiccità. Sulloalberodeigiardinettisonospuntatelefoglienuove. Nelloortodellanonnacresconopomodorienormi.

A

Che cosa non funziona in queste frasi? Riscrivile in modo comprensibile.

• Hai trascritto le frasi tali e quali? Hai modificato qualcosa? • Le parole adesso si leggono con facilità?

• Hai capito qual è la particolarità su cui vuol far riflettere la maestra?

Q U IN D I. ..

Per rendere la pronuncia più scorrevole, la vocale finale di una parola viene eliminata quando si trova davanti a una parola che inizia per vocale o per h. Questa operazione si chiama elisione. L’elisione è segnalata nello scritto per mezzo dell’apostrofo. La automobile l’automobile... Alcune parole subiscono un troncamento, cioè perdono la vocale o la sillaba finale senza presentare l’apostrofo. Si troncano ad esempio: – uno (articolo) un amico... – tale, quale tal altro; qual è... – nessuno, ciascuno, alcuno nessun altro, ciascun gruppo, alcun rancore... – bello, buono, grande, quello bel giovane, buon amico, gran cosa, quel tale... – santo, professore, signore, frate, suora... davanti ai nomi propri san Pietro, suor Giuliana...

F

Riscrivi le parole troncando dove è necessario. • uno piatto

• bello tramonto

• santo Pietro

• buono mattino

• buono pomeriggio

• signore Giulio

• quale è

• bello maglione

18


ORTOGRAFIA Riscrivi le frasi inserendo l’apostrofo o il troncamento. • È davvero un bello cane: assomiglia al mio. • Nessuno altro aggiunga una parola. • Anche io sono di accordo con Corinna. • Ciascuno bambino prenda due fogli colorati. • Quale è la capitale di Italia? • Dallo uovo nasce il pulcino: che immagine tenera! Completa le frasi con le forme indicate. cera/c’era - luna/l’una - sera/s’era • Quella • “ • È

mio fratello

addormentato sul divano.

una volta...”: è così che ha inizio una fiaba. di notte: nel cielo brilla la

piena.

• La nonna pulisce i mobili con la

d’ api.

Vero o falso? Indicalo con una X.

Riscrivi le parole inserendo l’apostrofo.

Un’ amico

V

F

lerba

Buon uomo

V

F

lautomobile

Bel libro

V

F

lalbero

Sull altalena

V

F

loca

Quell’ancora

V

F

unanatra

Dottor Moffi

V

F

questamore

Un pò

V

F

lisola

Signor’ Angelo

V

F

Nessun’ altra

V

F

lorologio

Leggi la storia e cerchia le forme sbagliate.

L’ape prepotente Lo asino brucava tranquillo la erba del prato. Arrivò la ape prepotente che disse allo asino: – Vattene via dalla erba! Devo succhiare il nettare dello anemone... Lo asino rispose: – La erba è di tutti gli animali, lo sanno anche la oca, la anatra e la gallina. La ape prepotente cercò di pungere lo asino sullo orecchio, ma lo asino sventolò la coda e la stordì. La ape se ne andò mezza tramortita e lo asino continuò a brucare tranquillo la erba. Esercizi interattivi

Piu esercizi a pag. 30

19


ATTIVA COMPETENZE MAP ORTOGRAFIA Ripassa nella mappa le principali regole ortografiche.

Suoni duri e dolci di C e G

Suoni duri C + a, o, u ca, co, cu ga, go, gu G + a, o, u cr, gr... G, C + consonante che, chi CE, CI + h GE, GI + h ghe, ghi

Il plurale con -CIA e -GIA camicia camicie magia magie traccia tracce spiaggia spiagge

Suoni dolci C + e, i ce, ci Eccezione: cielo, società... ge, gi Eccezione: igiene, igienica... G + e, i

20

Gl-li

Suono duro GL + a, e, o, u gladiatore, inglese, globo, glucosio Suono dolce GL + i foglia, aglio... fanno eccezione glicine, geroglifico... Si scrive li con: nomi propri di persona (Amelia), nomi con li all’inizio (lieve), parole con il suono doppio (allievo), alcuni vocaboli che derivano dal latino (olio).

Gn-ni

Dopo il gruppo GN non si mette mai la i tranne in rari casi: – nella parola compagnia; – nelle forme verbali in -iamo. Dopo il gruppo NI si trova sempre un’altra vocale.

Sc-sci-sce

Suono duro SC + a, o, u scatola, scopa, scuola Suono dolce SC + e, i scena, scimmia Sce si scrive senza i, fanno eccezione: scienza, coscienza e i loro derivati; le parole usciere e scie.

Qu-cu-cqu

Cu + consonante cuscino, culla Qu + vocale quadro, quinto cuore, cuoio, cuocere, scuotere Eccezione: parole capricciose La Q si raddoppia con la forma CQ: acquerelli, acquolina – nella parola acqua e i suoi derivati – nelle parole acquistare, acquisire e i loro derivati nacque, giacque – nel passato remoto di alcuni verbi Si scrive con qq solo soqquadro. Mappa audioletta

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ATTIVA COMPETENZE MAP ORTOGRAFIA

L'uso dell’h

Viene usata: – nelle sillabe chi/che; ghi/ghe – in alcune forme del verbo avere hamburger... – in alcune parole straniere ah, eh – nelle esclamazioni

Le doppie

Non si raddoppiano mai: – la g davanti a -ione: ragione, regione, stagione, carnagione – la b davanti a -ile: abile, nobile, stabile – la z davanti a due vocali: addizione Eccezioni: pazzia, tappezziere, carrozziere e tutte le parole che derivano da altre che contengono zz.

La divisione in sillabe

Vocale iniziale + consonante u-di-to Consante + vocale che la segue di-to, so-le Vocale forte (a, e, o) + vocale debole (i, u) a-ria, fiu-me, au-to pa-u-ra Eccezione: la vocale debole è accentata Due vocali forti ma-e-stra. S + una o più consonanti po-sto, mo-stro Le doppie e il gruppo cqu col-lo, bloc-co, ac-qua-ti-co L, M, N, R + consonante lam-po, man-to stra-da, ra-gna-te-la Gruppo di consonanti + vocale

L’accento

L’accento è obbligatorio quando: – cade sull’ultima vocale di parole formate da più sillabe; – sui monosillabi più, può, ciò, già, giù; – sui composti di tre, re, blu, su; – su alcuni monosillabi, per distinguerli: dà, è, lì, là, dì, né, sé, sì, tè.

L’apostrofo e il troncamento

vocale + vocale o h l’albero, l’hotel Alcune parole subiscono un troncamento: uno (articolo), tale, quale, nessuno, ciascuno, alcuno, bello, buono, grande, quello, santo, professore, signore, frate, suora... Mappa audioletta

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21


ATTIVA COMPETENZE

verso l’INVALSI

Correggiamo insieme

Ascolta il dettato ortografico e completa le parole mancanti.

Esercizio 1

Il

Quante risposte esatte?

amico

su 23

1. Cisco e Gualtiero Cisco

sempre in coppia con il suo

.

Ogni

macinano tanti

, attraversano molte

: Cesena, Gorizia,

Esercizio 2 Quante risposte esatte?

su 15

, Como, Cuneo,

sempre in sella alla loro più

. Niente sinceri:

, che possiede

Esercizio 3

due

; Enzo, che vende le

Quante risposte esatte?

che

coperte con le

Totale:

i

su 50

per essere

, nessuna cianfrusaglia, solo abbigliamento comodo.

Conoscono

su 12

...

; Caterina, ; Emilio, che regala loro

per lo stadio e

la lingua

, che conosce a

.

per tutto il

e Gualtiero scorrazzano felici .

2. Daniele e Stefania Daniele e Stefania sono

di classe. Il desiderio di

è quello di diventare

, mentre

sogna di essere,

quanto prima, un’illustratrice di libri per bambini: il

Valutati!

Daniele è un

Hai Hai raggiunto raggiunto una una buona buona competenza. competenza.

Tra 30 e 40 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.

Meno di 30 Devi riprendere l'argomento l’argomento e allenarti di più.

22

dei numeri, degno di lode, discute di questioni con molta sicurezza. Stefania anima sulla carta del suo

Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 40

è la sua passione.

bisce scivolose, e leoni con la

scure, pesci nell’

dorata. La sua matita

i colori sono

sulla carta,

con gusto. grande successo, auguri di

!

3. Tanti animali , cammelli, ghepardi,

, civette, coccodrilli,

,

e colibrì. Che cosa ci fanno tutti questi animali

Hanno qualcosa in comune?

?

in cui vivono?

, no! L’alimentazione?

, nemmeno.

, lo so, fanno sentire i loro versi notte e con familiarità, dall’alba al tramonto, di

, in

AUDIO: Dettato ortografico

. PDF: Dettato ortografico


ORTOGRAFIA

ESERCIZI PIÙ

Tutto su C e G 1. Cerchia con il blu i suoni duri e con il rosso i suoni dolci di C, poi sistema le parole nelle chiome degli alberi. cuore • cura • casa • civetta • incudine • culla • cipolla • cesto • pace • camino cometa • contadino • unico • castello • canestro • città • custode • coda • coccodrillo cavallo • cena • luce • noce • cimitero • fucile CA

CU

CO

CE

CI

2. Completa con GA, GO, GU, GI, GE. loso ma lo

co co

al

vi can

ro

spi

anti

pa

na

re

cu

no

fra

la

ro

an

lo

pre

re sto

va

te

ne

me lato

pian

au

rio nio

re melli

nova valan

3. Inserisci i nomi nella colonna giusta e volgili al plurale. arancia doccia grattugia pioggia nevralgia bugia acacia treccia pancia grigia pelliccia valigia

Stato iniziale

Stato finale Cambia CIA in CE GIA in GE

Stato iniziale

Stato finale Cambia CIA in CIE GIA in GIE

23


ESERCIZI PIÙ

ORTOGRAFIA

GLI

LI

GN

NI

1. Completa con GLI, LI, LLI. o

o

sbadi

o

mi

one

petro

so

evo

a

mi

aia

baga

vo

era

bi

o

Gu

ardo

era

petro

evo

trifo

elmo

consi

o

gi

o

Austra

o

Pu

a a

o

cava

ere

evito

gioie

ere

2. In ogni riquadro c'è un errore: cancellalo. ltalia Marsilia

maglia filio

milione miliardo

Sicilia Emilia

giglio aglio

miliardario miliaia

3. Segna con una X la forma corretta. medaglia

fogliame

Giullia

giocolliere

medagla

foliame

Giuglia

giocoliere

medalia

folliame

Giulia

giocogliere

4. Sistema nello schema le parole corrispondenti alle definizioni: contengono tutte GN. Nella colonna colorata apparirà il nome di un’isola italiana. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

1 2 3 4 5 6 7 8

Si fa mentre si dorme. Lavora il legno. La tesse il ragno. Si fa sul foglio. Il figlio della pecora. Precede luglio. Pane di forma rotonda. Si fa nella vasca.

5. Completa con GN, NI. ge

o

ra

o

spu

24

ente riu

a

le

one o

allumi

o

matrimo si

ore

pru o

colo co

a a ato

inse

ante

gera

o

carabi

ere


ORTOGRAFIA

SC

ESERCIZI PIÙ

SCI

1. Completa con SC suono duro e suono dolce. • Ho

perto di avere la ta

ando lungo una ripida di

del grembiule

sa, Marco è caduto e ha perso uno

• Il contadino ha una piantagione di pe • In questa gara di •A

rma ha

cita. .

che in agosto produce dolcissime pe

.

vato abilmente l’avversario.

lta bene: disponi tutte le

tole sullo

ffale.

2. Leggi la filastrocca e sottolinea le parole che contengono i suoni SCE e SCI, poi riscrivile nei riquadri adatti. Col suo sacco trovarobe entra in scena zio Giacobbe che tira fuori cento cose: otto sciarpe assai curiose, un cuscino e un pesciolino, un ruscello scioccherello, una sciabola affilata, una scimmia imbellettata, una biscia lunga e liscia che nel prato calma striscia, uno sceriffo col cavallo ed un perfido sciacallo, tanti sci e uno sciatore ed infine un ascensore.

SCE

SCIO

SCIA SCI

3. Completa con SCE, SCI, SCIA, SCIO. pero

di

rpa ca cono

na

sa

bi

roppo

pe

atore re

cchezza

di vendolo glilingua

na

re

ma ri

lto lla cquare mpanzè

4. Cancella la forma errata. • Lo scenziato/scienziato preleva l’acqua del fiume per analizzarla. • È importante agire in ogni occasione secondo la propria coscienza/coscenza. • L’uscere/usciere ama leggere i libri di fantascienza/fantascenza. • Quel ragazzo è un vero incosciente/incoscente. • La discesa/disciesa era troppo ripida e rischiosa per i miei nonni.

25


ESERCIZI PIÙ

ORTOGRAFIA

CU

QU

CQU

1. Leggi il brano, individua le parole errate e riscrivile in modo corretto. Attenzione: ce ne sono ben tredici! C’era un aquilotto di nome Quinto che aveva quattro qugini più grandi di lui. Sua madre si chiamava Cuaranta e voleva che l’aquilotto frequentasse la scuola di qucina. Un giorno imparò a cucinare le quaglie così squisite che a mamma aquila venne l’aquolina in becco. Il giorno dopo, però, Quinto fece arrabbiare la mamma perché non voleva più andare a scuola. Per l’aquila fu un colpo al quore perciò lo mise in castigo, ma lui di notte scappò dal nido. Scoppiò un aquazzone e Quinto cadde in un accuitrino. Per fortuna arrivò il qustode della scuola che si tuffò in acqua nuotando veloce come uno scualo e lo salvò. Arrivò l’ambulanza con cincue medici che controllarono il cuore dell’aquilotto. Cuinto ritornò dalla mamma e le promise che da quel giorno sarebbe stato più trancuillo e sarebbe ritornato a scuola per diventare il cuoco più bravo del cuartiere.

2. Indica con una X quali sono le frasi scritte correttamente. A Cuirino hanno regalato un pallone di quoio. A Quirino hanno regalato un pallone di quoio. A Quirino hanno regalato un pallone di cuoio. Che scuinternato! Hai messo il tacquino nell’acquaio! Che squinternato! Hai messo il taccuino nell’acquaio! Che squinternato! Hai messo il tacquino nell’acquaio! Il cuoco ha cucinato una frittata con cuarantaquattro uova di cuaglia. Il cuoco ha qucinato una frittata con quarantaquattro uova di cuaglia. Il cuoco ha cucinato una frittata con quarantaquattro uova di quaglia.

26


ORTOGRAFIA

ESERCIZI PIÙ

L’H e le sue regole 1. Completa con O, HO, AI, HAI, A, HA, ANNO, HANNO. • Io

ventidue paia di calze.

• I miei zii

La consonante H non ha alcun suono, ma si scrive in alcune voci del verbo avere per: – indicare possesso (io ho un anello); – esprimere sensazioni (hai fame); – aiutare gli altri verbi, con funzione di ausiliare (essi hanno giocato con la palla). Queste forme del verbo avere non vanno con­fuse con: – O = congiunzione (quale vuoi questo o quello?) – A = prep. semp. (a mio zio) – AI = prep. art. formata da A + I (ai nonni) – ANNO = periodo di tempo (è un anno difficile). Nelle esclamazioni la lettera H segue sempre la vocale (Oh, che bello!) oppure, se l’esclamazione è formata da due vocali l’H è sempre in mezzo (Ahi! Che botta!).

affittato una casa in montagna

per un

.

• Quando eri in gita

scritto una cartolina

nonni? • Enrico

portato

scuola il suo

nuovo videogioco e ci

giocato

ricreazione con i suoi compagni. • Penso

compiti di matematica che devo

ancora iniziare. Tu li • In un

finiti?

di scuola Katy e Adam

imparato molto bene la lingua italiana. • Non dire che

miei nonni della nota meritato

scuola.

• Rispondimi! Perché mi

fatto questo?

2. Colora la forma corretta. • Ho Oh , finalmente sei arrivato! Cominciavo a preoccuparmi. • Ah Ha , che ridere! Mi sono divertito molto a • Ah Ha , che sbadato! Non o • Eh

ha leggere quelle barzellette.

ho restituito il dizionario a

ha Fabio.

E , non mi dire che ai hai rovesciato il bicchiere per la terza volta!

3. Per ogni parola nella tabella segna con una X la forma adatta. LO visto

L’HO

LA

L’HA

L’ANNO

Terra

letto

stivale

gomma

nuovo

studiato

acquistata

scorso

incontrato

prestata

scritto

psicologo

pizza

prossimo

X

L’HANNO

27


ESERCIZI PIÙ

ORTOGRAFIA

Raddoppiamento 1. Leggi le seguenti frasi e colora la parola corretta. • Il nono ha una

nonno abita al nono nonno piano di un condominio, in giardino sera

serra

che cura con passione; ogni

la sua preferita è una rossa • Coro

e non ho ancora ripassato le note la

coro

innaffia le piantine,

corro , è note

notte

notte .

canne di Tobia si era nascosto fra le cane

casa

serra

rosa .

Corro , devo scappare! Ho le prove del

• Il cane

sera

canne del laghetto dietro

cassa di campagna mentre il nonno lo cercava fra le

casse in cantina.

case

2. Completa come indicato. B o BB? incura

ile

ga

ia

incredi

ile

impossi u

ile

idiente

imperdi sa sta

ile

ia ile

S o SS? mi

Z o ZZ?

ione

opera

ione o

occlu

ione

pupa

impo

ibile

organi

fle

ibile

manomi

ini ione

io

minimi

are

vi

ione

situa

ione

mi

ile

maga

ino

illu

ione

indi

3. Nel seguente testo sono presenti quattordici errori, individuali e correggili. Quela note Mina era stata asalita da un cocodrillo. L’aveva agredita adentandole il sedere ed era stato oribile. Mina aveva riconosciuto il coccodrilo della maglieta del papà, però quelo era più grande ed era vero. La matina dopo Mina andò a vedere sula maglietta del papà se il cocodrilo c’era ancora. Non c’era ma il segno sul sedere c’era eccome. Non si era sognata tuto quanto! da P. Olov Enquist, La montagna delle Tre Grotte, Feltrinelli Kids

4. Scrivi la parola che ottieni unendo quelle date. Fai attenzione alle doppie!

28

are

• qua + su =

• su + detto =

• se + pure =

• già + che =

• la + giù =

• da + vero =

io


ORTOGRAFIA

ESERCIZI PIÙ

Divisione in sillabe 1. Leggi, poi separa le sillabe con una barretta. Il bambino che non sapeva andare a capo

Giordano non sape va andare a capo, perché non sape va dividere in sillabe le parole. Un gior no non gli bastarono due pagine di quader no e scr isse sul banco. I l banco non gli bastava e scr isse sul pavimento. S cr isse sulla ghiaia del giardino. Poi scr isse sul tronco di un albero e salì sui rami più alti. Passò una nuvola e scr isse anche sulla nuvola. S cr isse “Ar r ivederci ” e la gente sventolava i fazzoletti. Guidonia Villalba, Scuola elementare di Albuccione, Roma

2. Dividi in sillabe con un trattino le parole che seguono. Parole che iniziano con vocale:

Parole con le doppie:

anima, edera, umore, idea,

pallone, gonna, anno, assente,

elefante, elmo, onice, anice,

rabbia, cammello, pozzanghera,

ovale, asimmetrico, asola, elica,

pollice, pelle, fiocco, tacchino,

uva, isola, Adige, amico

moschettone, avventura, soqquadro

Parole con gruppi di consonanti:

Parole con S + consonante:

pompa, canto, compito, cartone,

astro, nastro, rospo, castoro,

urto, ortolano, intelletto,

pesto, scolaro, scalatore,

sponda, entrata, colmo, colpire,

pescatore, cosciente,

ombrello, coltello

sospensione, spallina, finestra

3. Indica il numero delle sillabe contenute nelle seguenti parole. patatine

castello

influenza

raffreddore

appartamento

campana

qui

coltello

moltiplicando

turismo

vita

acquerelli

cuscino

registratore

cascata

rospo

dimagrire

permesso

trasportare

29


ESERCIZI PIÙ

ORTOGRAFIA

Accento, apostrofo, troncamento 1. Metti una X su V (vero) se la parola evidenziata è corretta, F (falso) se non lo è. • Questo e tutto quello che so.

V

F

• In fin dei conti è giusto quello che dici.

V

F

• Dov’e il tuo libro?

V

F

• Questa storia e davvero divertente.

V

F

• Sta’ fermo è cerca di rilassarti.

V

F

• Giulio e uscito con Carlo.

V

F

2. Leggi le seguenti parole facendo attenzione all’accento, poi inseriscile al posto giusto nelle frasi. fiuto • fiorì • studio • giocò • fiutò • studiò • viaggio • gioco • fiori • viaggiò • Con il suo • Il suo • Appena l’albero

quel cane

la presenza di tartufi.

fu molto faticoso:

, un forte temporale fece cadere i suoi

• Impiegò molto a scegliere il • Mio fratello

per venti ore. .

, ma poi

a lungo.

molto nello

di papà quel giorno.

3. Sostituisci le espressioni tra parentesi mettendo l’apostrofo solo quando occorre. • (Ci era)

una volta una bambina con la pelle bianca come la neve.

• Se non vieni tu, non inviterò (nessuno altro) • Era un (bravo uomo) • Ti piace (quello abito) nel negozio dietro (lo angolo) • La cornice sembra (di oro)

. e un (grande lavoratore) ? (Lo ho)

visto in saldo

. , invece è (di argento)

4. Tronca le parole e riscrivile senza apostrofo.

30

.

• buono umore

• tale egoismo

• male di mare

• quale è

• cuore contento

• quello giovane

• fine di vita

• santo Francesco

• ciascuno alunno

• bello ragazzo

dorato.


ATTIVA COMPETENZE LAB COMUNIC AZIONE

Perché la comunicazione? Discuti insieme ai tuoi compagni sul significato del verbo comunicare. Scrivi nei post-it tutti i vocaboli che vi vengono in mente che hanno un legame con questa parola, se non bastano le frecce, aggiungetene altre!

comunicare

Adesso, mettendo insieme tutte le idee, create una definizione condivisa. Comunicare significa

Fin da quando l’uomo è comparso sulla terra ha sentito il bisogno di comunicare, prima per collaborare nella caccia e nella vita quotidiana e poi per condividere informazioni ed emozioni. Durante la fase dell’Homo erectus probabilmente la comunicazione avveniva con i gesti poi, con l’Homo habilis, sono comparse le prime forme di linguaggio. Dai Sumeri iniziò una nuova forma di comunicazione: la scrittura. Col trascorrere del tempo i modi di comunicare si sono evoluti fino ad arrivare alle molteplici forme di comunicazione dei giorni nostri.

Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira la comunicazione e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva; – il bambino conosce l’esistenza di modalità comunicative differenti, in relazione allo spazio, al tempo, al mezzo.

31


COMUNICAZIONE

Gli elementi della comunicazione R

q

Quante parole leggete? Che cosa comunicano?

Scusi, dove si trova la fontana di Trevi?

Ciao Paola!

A

Ci sono altri elementi che comunicano qualcosa: provate a individuarli aiutandovi con la tabella. Chi comunica?

Che cosa comunica?

A chi comunica?

Ambulanza Quando bisogna fermarsi Dove ci si trova Strisce pedonali Q U IN D I. ..

La comunicazione usa codici diversi: – il codice verbale si serve di parole e può essere orale o scritto; – il codice non verbale si serve di gesti, suoni, immagini, colori, espressioni del viso... Qualunque codice venga utilizzato, affinché avvenga la comunicazione, sono necessari degli elementi fissi: un emittente (chi manda il messaggio), un destinatario (chi riceve il messaggio), un messaggio da trasmettere in un linguaggio compreso da entrambi.

F

Qual è il problema di questa comunicazione, secondo te? Come si potrebbe risolvere? Ciao, come ti chiami?

32

I’m sorry, I don’t speak Italian.


COMUNICAZIONE

Come comunicare?

R

Un messaggio può essere comunicato in tanti modi.

A

Osserva i tre diversi modi di comunicare e rispondi. • Che mezzo utilizza il primo? • Qual è il canale con cui il secondo messaggio arriva a destinazione? • Con chi comunica il terzo? Che mezzo usa? Q U IN D I. ..

Per arrivare a destinazione un messaggio (scritto, orale, gestuale...) deve trovare il mezzo adatto. Il mezzo viene detto canale. Col passare del tempo i canali per comunicare sono cambiati molto, in particolare grazie all’evoluzione della tecnologia.

F

Osserva i canali di comunicazione: alcuni sono moderni, altri sono più antichi. Indica con una X quelli che si usano oggi. Se hai dei dubbi fatti aiutare da un adulto.

Leggi e scrivi il canale con cui viene trasmesso il messaggio. Messaggio

Canale

• Un caro saluto da Napoli a te e alla tua famiglia!

• Carissimi telespettatori, inviate il vostro voto.

• Mi scusi, probabilmente ho sbagliato numero.

• Saldi al 50%.

• La canzone che ascolterete è al top della classifica.

cartolina

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CLIL WH questions Ti è mai capitato di leggere un articolo in un quotidiano o in una rivista? Devi sapere che ogni giornalista, per rendere completa la notizia, segue la regola delle 5W (o Wh questions in inglese). Infatti sono sufficienti 5 domande per descrivere una situazione o raccontare una storia. Eccole: WHO = Chi? WHAT / WHICH = Che cosa? Quale / Quale (tra due)? WHEN = Quando? WHERE = Dove? WHY = Perché?

– Who is that boy? (information about people) – He’s my brother.

34

– What’s your favourite food? (information) – It’s pizza and chips.

– Which is your dog? (choice) – That one with the brown spot.

– When is your birthday? (time) – It’s on 30th October.

– Where is the milk? (place) – It’s on the table.

– Why are you so sad? (reason) – Because I lost my ball.

Listen and read


COMUNICAZIONE

La comunicazione scritta

R

La scrittura nel tempo nasce, cresce, cambia.

1

2

3

A

Osserva le foto e rispondi alle domande. • Sai riconoscere questi tipi di scrittura? 1

2

3

3

• Quali materiali sono stati utilizzati? 1

2

• Le testimonianze scritte sono collocate nel giusto ordine temporale?

No

Q U IN D I. ..

La scrittura è una delle principali forme di comunicazione. Con il tempo si è modificata: ne è cambiato l’aspetto e sono cambiati gli strumenti e i materiali utilizzati per scrivere.

F

Per ogni coppia indica quale strumento è venuto prima (P) e quale è venuto dopo (D).

35


COMUNICAZIONE

La punteggiatura

R

Dal parlato allo scritto... senza equivoci.

VECCHIETTA AL VOLANTE INVESTE UN’ANZIANA. Signora che passava sulle strisce indagata dagli inquirenti.

VECCHIETTA AL VOLANTE INVESTE UN’ANZIANA SIGNORA CHE PASSAVA SULLE STRISCE. Indagata dagli inquirenti.

A

Hai letto la notizia riportata dalle locandine dei giornali? Ti sembra la stessa? Che cosa cambia tra i due titoli? Dove starà la verità, secondo te? Q U IN D I. ..

Chi scrive ha l’esigenza di far comprendere a chi legge quello che intende dire, senza che si creino equivoci o confusioni. Per fare questo è necessario conoscere la punteggiatura e utilizzarla in modo corretto. Il punto indica una pausa lunga. Si usa per separare le frasi e fermare il tono della voce. Il punto interrogativo conclude una domanda, esprime un dubbio. Il punto esclamativo esprime un’emozione: meraviglia, stupore, rabbia... La virgola indica una pausa breve e si usa per separare le parole di un elenco o le parti di una frase. Il punto e virgola produce una pausa più lunga della virgola e più corta del punto, separa le frasi senza però creare una pausa netta come il punto. I due punti servono per spiegare, per introdurre un elenco o il discorso diretto. I puntini di sospensione si usano per lasciare in sospeso un pensiero o per indicare che non è stato detto tutto. Le virgolette e il trattino si usano per indicare il discorso diretto.

36

classe capovolta

Ricorda: dopo il punto, il punto interrogativo e il punto esclamativo devi mettere la lettera maiuscola.


F

COMUNICAZIONE Inserisci la virgola dove è necessario.

• Vorrei andare al mare invece sono costretta a rimanere in città. • Federico andò verso la porta l’aprì e corse giù per le scale. • Alberto come già sai è un po’ svitato. • Sì lo perdonerò ma deve pentirsi dei suoi errori. • Sebbene non abbia tempo ti aiuterò a verniciare il cancello. • Palermo che è una bellissima città è il capoluogo della Sicilia. Metti i punti interrogativi o esclamativi. • Chi ti ha detto una simile sciocchezza

Non è assolutamente vero

• Il nuovo alunno è alto e biondo. Avessi visto la faccia delle ragazze • Non credevo che potesse arrivare a tanto

Adesso mi sono proprio seccata

• Secondo te, Oscar ha fatto bene ad aggredire Filippo • Hai conosciuto quella ragazza che era andata alla festa di Martina Inserisci nelle frasi il punto e virgola al posto giusto. • Chiara e Tiziana sono andate al campetto per incontrare Filippo lui invece è andato in piazza con gli amici. • Gianluca è quel bambino della 1a B sempre serio Marco invece è quel ragazzino che riesce a raccontare venti barzellette di seguito. • Federico ha deciso di non parlare più con Oscar Oscar invece gli va sempre vicino e cerca di attaccare bottone. Inserisci la punteggiatura mancante nei riquadri.

.

-

,

-

:

-

;

-

!

-

?

-

• Sono riuscito a riconoscere solo due stelle • Si tratta di un appartamento moderno • A un tratto mi disse

«

-

»

...

Orione e Cassiopea. confortevole

Non ti riconosco più

• Che idea bellissima avete avuto

-

signorile e spazioso.

Da dove arrivi

Complimenti

• Alla posta c’era molta gente e mi sono preparato a una lunga attesa • Mi piacciono molto i dolci • Non farmi parlare ora

ma non sopporto quelli alla crema

domani ti dirò quello che so

• L’insegnante entrò in classe e urlò • Ecco

sai

Si può avere un po’ di silenzio

a dire il vero non ho studiato molto Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 41

37


COMUNICAZIONE

Il discorso diretto: i tre modi

R

Nicola, Lia e Carlo hanno messo per iscritto un dialogo avvenuto in classe. Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?

Nicola Claudia domanda: – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Lia – Maestra – domanda Claudia – devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Carlo – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? – domanda Claudia.

A

Hanno riportato tutti il dialogo in modo corretto? Noti delle differenze? In che cosa consistono?

Q U IN D I. ..

Il discorso diretto è la riproduzione fedele di quello che viene detto in un dialogo. I segni di punteggiatura che vengono utilizzati sono i due punti, le virgolette (alte o basse) o il trattino. In genere il discorso diretto viene introdotto da un narratore che può assumere posizioni diverse: Narratore all’inizio Claudia domanda: «Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?». Claudia domanda: – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Narratore al centro «Maestra» domanda Claudia «devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?». – Maestra – domanda Claudia – devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? Narratore in fondo «Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?» domanda Claudia. – Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli? – domanda Claudia. Il discorso diretto inizia sempre con la lettera maiuscola.

F

Trasforma sul quaderno le parole di Silvia e Marco in discorso diretto, utilizzando i tre modi. Usa la punteggiatura che preferisci. Luigi, mi presti la tua penna?

38

Giorgia, hai preso tu il mio quaderno?


COMUNICAZIONE

Il discorso indiretto

R

Solo Lin ha sentito la risposta della maestra e ha trascritto il dialogo in un modo diverso rispetto ai compagni.

Maestra, devo colorare con i pastelli o con i pennarelli?

Puoi colorare come preferisci.

Lin Claudia chiede alla maestra se deve colorare con i pastelli o con i pennarelli. La maestra risponde che può colorare come preferisce.

A

Che cosa c’è di diverso nella verbalizzazione di Lin rispetto a quelle dei suoi compagni? Le parole che ha riportato sono proprio identiche a quelle che ha ascoltato? Q U IN D I. ..

Un dialogo può essere trascritto anche senza riportare precisamente le parole dette, cioè verbalizzandole in modo indiretto. Il discorso indiretto: – non prevede una punteggiatura specifica come il discorso diretto; – è introdotto da parole speciali di collegamento (di, che, se...). Per passare dal discorso diretto al discorso indiretto occorre: – togliere i due punti, il trattino o le virgolette; – usare le parole che collegano (se, di, che...); – trasformare alcune parole (verbi, aggettivi, pronomi...). D.D. Claudia chiede alla maestra: – Posso andare a temperare la mia matita? D.I. Claudia chiede alla maestra se può andare a temperare la sua matita.

F

Trasforma questa frase dal discorso indiretto al discorso diretto, nei tre modi che conosci. Utilizza la punteggiatura che preferisci.

La maestra dice ai bambini che deve ritirare i quaderni perché sta per suonare la campanella. 1. 2. 3. Trasforma dal discorso diretto al discorso indiretto. • La mamma dice a Fabio: – È ora di finirla con i giochi violenti. • Il papà spiega ai figli: – Il latte è un alimento ricco e nutriente.

Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 42

39


ATTIVA COMPETENZE Correggiamo insieme Esercizio 1 Quante risposte esatte?

su 2 Esercizio 2 Quante risposte esatte?

su 6

verso l’INVALSI 1. Leggi il testo e sottolinea i discorsi diretti. – Vincenzo – grida la mamma dalla finestra – ricordati che oggi dopo l’allenamento viene a prenderti papà. Vincenzo risponde che cercherà di tenerlo a mente, poi afferra il borsone da calcio e, siccome è già in ritardo, schizza via alla velocità della luce. Quando arriva al campo lo accoglie l’allenatore con l’aria imbufalita e gli dice che se arriverà ancora in ritardo lo metterà in panchina per due turni. – Scusi, sono davvero mortificato ma stavolta non è colpa mia! – cerca di giustificarsi Vincenzo. 2. Ora completa la tabella.

Esercizio 3 Quante risposte esatte?

su 2

Discorso diretto 1 Emittente

Esercizio 4

Messaggio

Quante risposte esatte?

Destinatario

su 2

3. Sottolinea nel testo i discorsi indiretti e trasformali in diretti.

Esercizio 5 Quante risposte esatte?

su 12 Totale:

Discorso diretto 2

su 24

Discorso indiretto 1: Discorso indiretto 2:

Valutati!

4. Riscrivi le frasi usando i due punti, le virgolette e la lettera maiuscola al posto giusto.

Calcola il totale e scrivilo al posto giusto.

• Il babbo dice siamo pronti, tutti a tavola.

Più di 19

• La maestra chiese agli alunni avete finito il compito?

Hai raggiunto una buona competenza.

5. Inserisci nel testo i segni di punteggiatura corretti.

Tra 14 e 19 La tua competenza non C’è bisogno di qualche è piena. C’è bisogno di esercizio in più. qualche esercizio in più.

Meno di 14 Devi Devi riprendere riprendere l’argomento l’argomento ee allenarti di più. più.

40

Quella sera

al momento di andare a letto

Prisca si rese conto che non aveva

nessuna voglia di restare in camera da sola con la luce spenta

Era sicura che

appena si fosse trovata al buio tutti quegli scheletri le sarebbero ricomparsi davanti Anzi forse ce n’era già qualcuno nascosto sotto il letto che l’aspettava per tirarle i piedi Lasciami dormire con te

chiese alla mamma

Neanche per sogno sei cresciuta troppo ormai e nel letto non c’è abbastanza posto

rispose la mamma

B. Pitzorno, Ascolta il mio cuore , Mondadori

E poi tiri certi calci


COM MOR UNFO ICAZ LOGI IOA NE

ESERCIZI PIÙ

Punteggiatura 1. Leggi il brano. Poi inserisci i punti e le virgole dove occorrono. Non dimenticare le lettere maiuscole! Una sera i fari della mia auto illuminarono un piccolo riccio che stava attraversando la strada mi fermai lo raccolsi e lo portai a casa i miei figli lo chiamarono “Spazzolino” e gli costruirono una comoda cuccia Spazzolino completamente a suo agio prese l’abitudine di srotolare la carta igienica con cui imbottiva la sua cuccia una brutta sera non lo trovammo più circa un mese dopo sentimmo un rumore provenire da sotto il letto della camera degli ospiti mio figlio andò a vedere e trovò Spazzolino che dormiva immerso in un dolce letargo. 2. Cancella con una X i segni di punteggiatura non corretti e riscrivi le frasi. • La zia, viaggia moltissimo; ha visitato, tutto il mondo. • Il mio compagno, di banco, ha un cane; e un gatto. • Non so: se sia meglio uscire adesso, o più tardi. • Le more crescono... su rovi pieni di spine: è difficile coglierle. • Il meccanico, aprì il cofano dell’auto, e lo bloccò con l’asticella.

3. Inserisci opportunamente il punto interrogativo (?) o esclamativo (!). • Perché ieri sera non sei venuta

• Cosa fa quel pazzo

Fermatelo

• Ma se ti ho aspettato fino a tardi

• Mi sento proprio in perfetta forma

• Come saranno andate le cose

• Dimmi, dove sono gli spogliatoi degli atleti

• Cos’ha detto Pietro

• Pinocchio, non si dicono le bugie

4. Inserisci nelle frasi la punteggiatura adatta (. ! ? ...). • Hurrà, la mia squadra di calcio ha vinto • Quel giorno mi annoiavo un po’ • Ne sei proprio sicuro

E la tua

Quando non me l’aspettavo

Io non credevo che fosse lui il colpevole

• Non vedo l’ora di sapere come finisce la storia

Beh, non resta che aspettare e

41


ESERCIZI PIÙ

COMUNICAZIONE

Discorso diretto e indiretto 1. Trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.

Per trasformare il discorso diretto in discorso indiretto devi: • eliminare la punteggiatura; • introdurre di, se, che; • modificare pronomi, avverbi e verbi: io egli, ella questo quello qui lì

• La mamma chiede a Lisa: – Mi aiuti a cucinare? • Lisa risponde: – Non posso, sto leggendo. • L’insegnante si lamenta con gli alunni: – Ho solo un filo di voce. • La nonna chiede a Sara: – Mi accompagni alla posta?

2. Trasforma i discorsi indiretti in discorsi diretti. • Il nonno chiede a Tommaso di aiutarlo a verniciare il cancello. • Marco racconta al maestro che il giorno prima è andato a teatro. • Luigino dice che non vuole tuffarsi perché ha paura.

3. Osserva le immagini e poi riporta il dialogo prima con il discorso diretto, poi con il discorso indiretto. Anche con la torcia non vedo nulla!

Discorso diretto Il bambino bruno Il bambino biondo Il papà

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Non fate i fifoni! Dimostrate che siete coraggiosi!

Ma io sento uno strano rumore!

Discorso indiretto Il bambino bruno


ATTIVA COMPETENZE LAB LESSICO

Perché il lessico? Dividetevi in gruppi di tre o quattro persone e seguite le istruzioni della maestra. – Leggete la poesia una volta ciascuno. – Osservate le tipologie di parole evidenziate. – Per ogni tipologia, individuate il maggior numero di vocaboli che vi vengono in mente. Es. parole per vendere: negozio, prezzo... Le parole Abbiamo parole per vendere parole per comprare parole per fare parole ma ci servono parole per pensare. Abbiamo parole per uccidere parole per dormire parole per fare solletico ma ci servono parole per amare. Abbiamo le macchine per scrivere le parole dittafoni magnetofoni microfoni telefoni Abbiamo parole per fare rumore, parole per parlare non ne abbiamo più.

Ora confrontatevi e discutete tutti insieme. • • • •

Avete avuto difficoltà a trovare le parole? Ne avete scritte di simili? Avete discusso sui vocaboli scelti? Quale gruppo ne ha scritti di più?

G. Rodari

L’insieme delle parole che si utilizzano per comunicare si chiama lessico. Quanto più è alto il livello di istruzione di una persona, tanto più ricco sarà il suo lessico. Se leggi tanto imparerai parole nuove e sarà più facile spiegare il tuo pensiero e comprendere quello degli altri. E adesso, per immagazzinare nuove parole, studiate la poesia a memoria! Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira lo studio del lessico e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva di ricerca e di condivisione; – il bambino riflette sulla propria conoscenza lessicale, approfondisce aspetti storici e interdisciplinari, arricchisce il bagaglio linguistico.

43


LESSICO

Il vocabolario

R

Nei cartellini ci sono tutti gli elementi che trovate nella definizione della parola “entusiasta”. Sapete collegarli alla parte giusta?

La maestra Lucia propone un esercizio ai suoi studenti.

sillabazione

definizione

esempio

entusiasta [en-tu-sia-sta] agg. Pieno di passione per qualcosa: Il babbo è entusiasta per la musica jazz. M. pl. entusiasti, f. pl. entusiaste apparato grammaticale

categoria grammaticale

A

Tu sei capace di portare a termine la consegna della maestra Lucia? Prova, poi confrontati con il tuo vicino. Avete completato allo stesso modo? Se ti è rimasto qualche dubbio, ripassa la definizione. Q U IN D I. ..

Il vocabolario o dizionario è il libro in cui trovi le spiegazioni di tutte le parole di una lingua. Quando cerchi una parola sul vocabolario ricordati che: – le parole sono scritte rispettando l’ordine alfabetico; – i verbi si trovano all’infinito (scrivevo scrivere); – i nomi si trovano al singolare (sedie sedia); – gli aggettivi e i pronomi si trovano al maschile singolare (brave bravo, questi questo); – gli articoli e i pronomi personali sono tutti presenti nel vocabolario.

F

Numera le parole mettendole in ordine alfabetico. cavaliere

jeans

zaino

hotel

desiderio

trillo

burro

maniglia

dito

ambiente

gioia

mantello

scia

trota

carota

fratello

fulmine

noia

partita

emporio

Riscrivi di fianco a ogni parola la forma base che trovi sul vocabolario. cavalli

simpatici

volpi

ho camminato

matita

maestrina

44

Fai attenzione: se le parole cominciano allo stesso modo, confronta la seconda lettera (casa cesto), se anche la seconda è uguale, passa alla terza (castello cartello) e così via.


LESSICO

Il lessico delle discipline

R

Luca, Davide e Sonia ripassano le discipline che hanno studiato.

Nella parte nord-occidentale il territorio è in maggior parte montuoso, nella zona sud-est si estendono le colline, mentre la pianura ricopre la zona sud-ovest.

e La civiltà si sviluppò attorno al 3000 a.C. e sopravvisse 3000 anni. Contemporaneamente, altri popoli divennero stanziali...

Ogni foglia è costituita da tre parti: il lembo o lamina, il picciolo, la guaina...

A

Secondo te in quali discipline devono essere interrogati i bambini? Da che cosa lo capisci? Contenuto

Parole

Contenuto e parole

Q U IN D I. ..

Ogni disciplina di studio ha un proprio lessico specifico, cioè un insieme di termini che permettono di spiegare il contenuto in maniera appropriata e precisa.

F

Scrivi la disciplina cui fa riferimento ogni insieme di parole.

avanti Cristo quadro di civiltà estinzione preistoria

clorofilliana esperimento classificazione invertebrati

chiave di violino croma pentagramma accordo

sinonimi contrari avverbio preposizione

mappa riduzione in scala capoluogo pianura

addendi differenza problema quoziente

tempere pennelli acquerelli arte

pet house school family

45


CLIL False friends In inglese ci sono parole che assomigliano a vocaboli della nostra lingua.

Questo porta a pensare che anche il significato sia lo stesso, ma purtroppo non è così. Sympathy significa, infatti, “compassione” e non “simpatia”. Queste parole sono chiamate false friends: devi fare attenzione quando le usi perché ti possono ingannare. Qui di seguito trovi alcuni dei false friends più comuni.

46

library = biblioteca

confetti = coriandoli

brave = coraggioso

magazine = rivista

libreria

confetti

bravo

magazzino

camera = macchina fotografica

factory = fabbrica

parents = genitori

canteen = mensa

camera

fattoria

parenti

cantina

tap = rubinetto

grass = erba

sensitive = sensibile

noisy = rumoroso

tappo

grasso

sensitivo

noioso

Listen and read


LESSICO

Il lessico specialistico

R

Un foglietto particolare mette nonna Lina in difficoltà.

Oh, santa polenta! Non ci capisco niente. Credevo fosse solo un collirio...

A

Indicazioni Stati infiammatori della congiuntiva. Controindicazioni Controindicato nei pazienti che presentano ipersensibilità verso uno dei componenti. Avvertenze Usare con cautela nei pazienti affetti da glaucoma e ipertensione. Posologia e modo d’uso 2 gocce nel sacco congiuntivale, 2 o più volte al giorno secondo prescrizione medica.

Rispondi alle domande.

• Secondo te, per quale motivo nonna Lina è in difficoltà? • Sai come si chiama e a che cosa serve il foglietto che la manda in confusione? • Sapresti spiegarle quello che c’è scritto? Tu normalmente parli così? Q U IN D I. ..

Alcune professioni e alcuni settori della nostra lingua hanno un lessico specifico (o settoriale), formato da termini che indicano oggetti, azioni, strumenti che si utilizzano solo in quegli ambiti. Cerca di conoscerne il più possibile se vuoi essere in grado di comprendere anche testi molto difficili!

F

Chi parla così? Collega correttamente. L’architrave regge, tuttavia i pilastri, se non sono di cemento armato, potrebbero presentare problemi strutturali.

Architetto

Medico

Vi preghiamo di rimanere seduti con le cinture allacciate fino al completo arresto dell’aeromobile.

È necessario verificare che la flebo venga inserita correttamente e che la cannula non sia otturata.

Politico

Pilota

Il testo del Decreto Legge N. 347 sarà approvato in seduta congiunta.

47


LESSICO

Omonimi

R

Mentre torna a casa, Stefan ha la testa affollata da tanti pensieri...

Oggi vado a lezione di batteria. Prima però devo caricare il cellulare, mi si è scaricata la batteria! Devo tornare a casa subito perché la maestra mi ha assegnato un compito importante: con l’aiuto di un adulto, cercare in rete informazioni sui Fenici, soprattutto sulla pesca e sul tipo di rete che veniva utilizzata da questo popolo del mare.

A

Nel discorso di Stefan ci sono delle ripetizioni: quali? Cerchiale. Da che cosa dipende secondo te? Forse Stefan non conosce i sinonimi? Q U IN D I. ..

Ci sono parole che si scrivono allo stesso modo ma hanno significati diversi: si chiamano omonimi. Il loro significato è legato al contesto della frase in cui sono inseriti.

F

Osserva i diversi significati della parola “calcio”, poi riporta nei riquadri il numero della frase che utilizza il significato corrispondente.

Càlcio [cal-cio] n.m. Elemento chimico presente negli organismi animali e vegetali. Colpo dato col piede o con le zampe. Gioco tra due squadre che consiste nel mandare il pallone in rete calciandolo. Impugnatura di un’arma da fuoco portatile.

1. F abio era così arrabbiato che ha sferrato un calcio alla porta. 2. Mattia è particolarmente interessato al gioco del calcio. 3. Il calcio è il minerale principale delle ossa. 4. Il calcio delle armi da fuoco originariamente era di legno.

Completa le frasi con gli omonimi adatti e indica la categoria grammaticale a cui appartengono. • La pasta è sciapa: manca il

.

• Va così di fretta che

le scale a due a due.

• Mia sorella è • La

mentre vorrebbe tanto essere bionda. è un frutto selvatico che cresce tra i rovi.

• La cuoca ha preparato il • Ho

48

fino alle lacrime.

con gli asparagi.


LESSICO

Sinonimi e contrari

R

I bambini giocano con le parole: divisi in squadre devono accoppiare sinonimi e contrari nel minor tempo possibile. La squadra che finisce per prima grida STOP! grande finire

malvagio

cattivo

crudele

tranquillo

abitazione

ordinato

agitato

ampia

cominciare

casa disordinato

A

Saresti in grado di svolgere l’esercizio? Vuoi provare a fare la gara con i tuoi compagni? Allora chiedi alla maestra di dare il VIA... Se invece non ricordi che cosa sono i sinonimi e i contrari, ripassa la regola qui sotto. Q U IN D I. ..

Le parole con significato simile si chiamano sinonimi: se le scambi nella frase il contenuto non cambia. Le parole con significato opposto si chiamano contrari: se le scambi nella frase il contenuto cambia eccome!

F

Leggi i sinonimi e cancella l’intruso con una X. alunno - scolaro - quaderno - allievo

vestito - abito - indumento - armadio cantare - urlare - sbraitare - gridare allegro - pensieroso - lieto - contento

Scrivi un sinonimo della parola sottolineata. • Oggi indossi un grazioso cappello. • Questo cibo è buonissimo. • La tua camera è ordinata. • La sua maestra è molto agitata. • Sono proprio contento oggi. • Il mio medico è davvero preparato.

Scrivi i contrari di queste parole. Ricorda: a volte per formare i contrari devi usare i prefissi IN, S, DIS. civiltà

simpatia

acquistare

sopra

giorno

giustizia

ordine

corretto

fortunato Esercizio interattivo

49


LESSICO

Parole in via di estinzione

R

Al parco c’è chi si scontra e chi si confronta.

Furfante, canaglia, farabutto, mascalzone...

Vanaglorioso, fanfarone, gradasso millantatore...

Il protagonista del libro è un tipo cocciuto, dall’eloquio forbito, sagace, per niente uggioso, solo a tratti ma un po’ zotico...

A me è sembrato un tipo malleabile, dall’eloquio rozzo, stolto, per niente ameno, solo a tratti urbano... Ma sei sicura che abbiamo letto lo stesso libro?

A

Che ne pensi dei termini che usano i bambini? Li conosci? Li useresti pure tu? Riesci a trovare una relazione tra le parole di Luigi e quelle di Vincenzo? E tra quelle di Marta e Sofia? Q U IN D I. ..

Molte parole un po’ vecchiotte, ma ricercate e bellissime, se cessano di essere utilizzate dalla maggior parte di coloro che parlano una determinata lingua, alla lunga diventano obsolete, cioè finiscono per scomparire del tutto, rischiando l’estinzione. Quando parli o scrivi, non accontentarti della prima parola che ti viene in mente. Aiutati con il dizionario dei sinonimi e dei contrari per aumentare il tuo vocabolario e leggi molto. Nei libri troverai tutte le parole che ti servono!

F

Quale sarà il significato delle parole evidenziate? Aiutati con il contesto e se hai bisogno consulta il vocabolario.

• Come sempre, devi cavillare su ogni questione.

essere pignolo

usare cavi

• Vivevano in un palazzo vetusto.

antico

vietato

• Questa scusa è piuttosto bislacca!

strana

laccata

• La mamma trasecolò a quella notizia.

viaggiò tra i secoli

fu molto stupita

• Con le sue parole ammaliava tutti quanti.

affascinava

faceva la maglia

• Il pranzo servito al castello si rivelò luculliano.

di Luca

sontuoso

50


LESSICO Cerca il significato di queste parole cadute in disuso con l’aiuto del vocabolario e scrivi una frase con ognuna sul quaderno. Carabattola

Tirapiedi

Artefice

Frottola

Fedifrago

AnimositĂ

Consono

Pragmatico

Meditabondo

Obnubilato

Desueto

Terso

51


LESSICO

Radice e desinenza R

Lucia deve partire per la gita in montagna, perciò è molto interessata alle previsioni del tempo. Quindi sarà invariabile, mamma?

Nel weekend il tempo sarà variabile. Da domenica in poi invece rimarrà stabile per tutta la settimana.

A

Che cosa significa che il meteo sarà variabile? È un tempo affidabile secondo te? Che cosa significa invece che sarà invariabile? Gli aggettivi “variabile” e “invariabile” perciò sono sinonimi o contrari? Che cosa differenzia l’uno dall’altro? Q U IN D I. ..

La lingua italiana è formata da parole invariabili, che non cambiano mai, e da parole variabili, che si modificano. Le parole variabili sono formate: – dalla radice, che esprime il significato della parola e non cambia; – dalla desinenza, la parte che si modifica: • nei nomi, negli articoli, negli aggettivi e nei pronomi a seconda del genere e del numero; • nei verbi a seconda della persona, del modo e del tempo. Le parole formate solo dalla radice e dalla desinenza si chiamano parole primitive.

52

F

Separa la radice dalla desinenza con una barretta come nell’esempio. Prova a modificare la parola: ti aiuterà a trovare la parte che rimane fissa.

Scrivi nei cartellini qual è la radice dei gruppi di parole, come nell’esempio.

far fall/e orso osservate anellino veniamo elefantessa gatto musica stampare

case - caseggiato - casolare - casetta

industria bambini parliamo giornali insegna leopardi dormivo bambine gigante

collo - collana - collare - colletto

libreria - libraio - libro - libretto pallina - pallone - palleggio - palla cartolina - cartello - cartoleria - cartina giorno - giornale - giornaliero - giornalista Esercizio interattivo

coll


LESSICO Connettiti con pag. 64 Scopri l’uso dei suffissi nei nomi alterati.

Prefissi e suffissi

R

Lucia deve costruire con questi pezzi il maggior numero di parole possibili.

felice

eria

aio

equilibr

semi

bell

ezza

dis

pasticc

in

piacere

ista

gelat

A

Hai provato anche tu a formare le parole? Quante ne hai ottenute? Come hai utilizzato i pezzi? Riscrivi le parole dividendo con una barretta (/) quelli che hai messo davanti da quelli che hai messo in fondo.

nuovo Ricordi? Esistono dei suffissi “speciali” che alterano i nomi!

Q U IN D I. ..

Se alle parole primitive (formate da radice + desinenza) si aggiungono altre particelle, si ottengono le parole derivate. Le particelle che si aggiungono si chiamano: – prefissi se si mettono prima della radice; – suffissi se si mettono dopo la radice.

F

Cerchia i prefissi nelle parole.

Scrivi due parole per ciascun prefisso.

indecifrabile oltrepassare

• sub-

anticamera subacqueo

• in-

emigrare riemergere

• dis-

ambidestro equidistante

• anti-

bisnonno disgelo

• s-

Cerchia i suffissi, insieme alla desinenza.

Scrivi due parole che terminano con ciascun suffisso.

innaffiatoio testardaggine

• -aggio

boscaglia ferroviario

• -iere

ridacchiare lavaggio

• -ubile

acquario elettricista

• -orio

vocabolario

• -ista

giardiniere

53


ATTIVA COMPETENZE

verso l’INVALSI

Correggiamo insieme

1. In quale disciplina si pronunciano queste frasi?

Esercizio 1

• Prima i saltelli, poi la camminata sull’asse di equilibrio.

Quante risposte esatte?

• Il pendio è molto scosceso da entrambi i versanti.

su 5

• I reperti ritrovati appartengono sicuramente a un ominide.

• La chiave di violino si scrive all’inizio del pentagramma. • Che cosa succede se inverti l’ordine degli addendi?

Esercizio 2 Quante risposte esatte?

su 3

2. Chi pronuncia queste parole? • Si avvicini, devo auscultarle il cuore.

Esercizio 3 Quante risposte esatte?

su 7

• Purtroppo dovrò estrarle un molare. • Oggi sistemeremo le piastrelle e domani i sanitari 3. Sinonimi o contrari? Indica la tua scelta con una X.

Esercizio 4 Quante risposte esatte?

su 2 Esercizio 5 Quante risposte esatte?

su 10 Totale:

su 27

Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 22 Hai raggiunto una buona competenza.

sinonimo contrario efficace pericoloso saporito caratteristico soffice realistico gustoso

utile innocuo insipido tipico duro fantastico appetitoso

4. Sei in grado di riconoscere e usare correttamente alcune di queste parole in pericolo? Aiutati con il senso generale delle frasi. • Quale frase utilizza correttamente il verbo “cavillare”? Oggi vado al maneggio a cavillare. Ho battuto contro uno spigolo e mi si è rotto un cavillare. Non ti va mai bene niente, stai sempre a cavillare!

Tra 16 e 22 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.

Meno di 16 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.

• Quale frase utilizza correttamente il verbo “abbindolare”? Tra poco sarà Natale e si potranno finalmente abbindolare le città di luci colorate! Un tizio voleva vendergli un orologio falso, ma mio padre non si è fatto abbindolare. Se vuoi crescere sano la tua dieta deve abbindolare di frutta e verdura. 5. Dividi la radice e la desinenza con una barretta (/). calda

contavate sogni

scivolavo pesca

54

fiori

assaggerà tiepido

dormire dottoressa


ATTIVA COMPETENZE LAB MORFOLOGIA

Perché la morfologia? Dividetevi in coppie e seguite le istruzioni di Lucia. • Ognuno di voi sceglie un testo. • Leggetelo due volte individualmente. • Fate una lettura “intrecciata”: una frase a testa. • Evidenziate le parole che cambiano. TESTO 1 Nelle ziggurat gli scribi segnavano su delle tavolette di argilla tutte le merci che venivano raccolte nei magazzini. Successivamente le tavolette venivano fatte seccare. In questo modo i segni restavano incisi. Con il passare del tempo, i modi di registrare le merci si trasformarono nelle prime forme di scrittura. Secondo gli storici l’invenzione della scrittura segnò la fine della Preistoria e l’inizio della Storia.

TESTO 2 Nella ziggurat lo scriba segna su una tavoletta di argilla tutta la merce che viene raccolta nel magazzino. Successivamente la tavoletta viene fatta seccare. In questo modo il segno resta inciso. Con il passare del tempo, il modo di registrare la merce si trasforma nella prima forma di scrittura. Secondo lo storico l’invenzione della scrittura segna la fine della Preistoria e l’inizio della Storia.

Ora discutete tutti insieme. • Come cambiano le parole che avete evidenziato? Perché cambiano secondo voi? • Ripensando a quello che avete studiato gli anni passati, sapreste dire a che categoria grammaticale appartengono? • Tra le parole non evidenziate, ce ne sono altre che potrebbero cambiare forma? Sottolineatele insieme. • Quali parole sono rimaste? Attraverso il linguaggio noi comunichiamo, per questo studiarlo è molto importante. Per facilitare lo studio i grammatici hanno raggruppato tutte le parole della lingua in nove gruppi, che hanno chiamato “parti del discorso”: l’articolo, il nome, l’aggettivo, il pronome, il verbo, l’avverbio, la preposizione, la congiunzione e l’esclamazione. Alcune di queste possono variare forma, altre rimangono sempre uguali. Puoi parlare di storia, di scienze o di astronomia, dire tutto ciò che ti salta in mente di più bizzarro... ogni parola rientrerà in una di queste nove categorie! La morfologia è la sezione della grammatica che studia le parti del discorso. Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira lo studio della morfologia e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva; – il bambino conosce le regole legate alla formazione delle parole e ne deduce l’uso corretto nella produzione orale e scritta.

55


MORFOLOGIA

Nomi comuni e nomi propri

R

Giulia deve partire, ma ha un problema. Devo andare a trovare la mia amica a Bruxelles. Mi serve un documento ufficiale che riporti le informazioni essenziali su di me: nome e cognome, nome della via e della città in cui abito, nome dell’attività che svolgo...

A

Rispondi alle domande.

• Come si risolve il problema di Giulia? • Che cosa significa “identità”? • Sai come si chiama il documento di cui parla? • Perché avere un nome è così importante? Q U IN D I. ..

I nomi propri definiscono l’identità di una persona, di un animale, di una cosa, per questo si scrivono con la lettera maiuscola. I nomi comuni indicano in modo generico persone, animali, cose, sentimenti, idee. Per questo si scrivono con la lettera minuscola.

F

Inserisci i nomi in tabella.

compagno - Samsung - gatto - Fiat - Meo - auto - telefono - Alessandro Nomi comuni

Nomi propri

Continua la sequenza di nomi, poi completa con: comuni/propri; di persona/animale/cosa. penna, matita, gomma,

,

sono nomi

di

.

Aldo, Serena, Marika,

,

sono nomi

di

.

mamma, zia, nonno,

,

sono nomi

di

.

cavallo, mantide, zebra,

56

,

sono nomi

di

.


MORFOLOGIA

Il genere dei nomi

R

Connettiti con pag. 52 Ricordi radice e desinenza?

La maestra ha chiesto ai bambini di fare una correzione incrociata. A Michela sono toccate le frasi di Giulio, ma dopo averle lette rimane alquanto perplessa... Consegna: volgi le frasi al femminile. Il fratello di Mario è un professore. La fratella di Maria è una professoressa. Il sarto Daniele ha comprato un pizzo bellissimo. La sarta Daniela ha comprato una pizza bellissima.

A

Da che cosa derivano le perplessità di Michela? Anche tu sei dubbioso? Se pensi che le frasi siano sbagliate, come le correggeresti? Q U IN D I. ..

Solo i nomi di persona e di animale possono avere sia il genere maschile sia il genere femminile. I nomi di cosa sono maschili o femminili. Es: la matita, il pennarello... Per trasformare i nomi di persone e animali dal maschile al femminile (o viceversa) bisogna cambiare la desinenza (maestr-o maestr-a; poet-a poet-essa; gatto-o gatt-a...). Alcuni nomi si comportano in modo particolare: Nomi indipendenti

Al maschile e al femminile cambiano completamente forma. marito moglie fratello sorella

F

Nomi di genere comune

Nomi di genere promiscuo

Hanno la stessa forma al maschile e al femminile. Hanno bisogno dell’articolo per essere distinti. il cantante la cantante il nipote la nipote

Nomi di animale che vengono utilizzati sia al maschile che al femminile e si distinguono aggiungendo la specifica “maschio/femmina”. la tigre maschio la tigre femmina la volpe maschio la volpe femmina

Trasforma il genere, poi sottolinea con il rosso la radice del nome e con il verde la desinenza.

Trasforma il genere dei nomi. Maschile

Femminile

leone

leonessa

dottore

il giornalista

orso

papà

bambino

il leopardo femmina

attore

la cantante

maestro

donna

marito Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 82

57


MORFOLOGIA

Il numero dei nomi

R

Connettiti con pag. 52 Ricordi radice e desinenza?

Micol, non camminare sulle ciglia della strada!!

Conversazioni a Parolandia.

Devo comprare tutto doppio: due uovi, due burri, due latti, due mieli...

A

Questa conversazione non ti sembra un po’ strana? Tu ti esprimi in questo modo? Immagino di no... Quali sono gli errori che commettono i due parlanti? Come li correggeresti? Q U IN D I. ..

Il nome può essere di numero singolare (quando indica un solo elemento) o plurale (quando indica due o più elementi). Per trasformare un nome dal singolare al plurale si cambia la desinenza (alber-o alber-i; problem-a problem-i; alber-go alber-ghi...). Alcuni nomi si comportano in modo particolare: Nomi difettivi

Vengono usati solo al singolare o solo al plurale:

Nomi sovrabbondanti

Hanno due forme di plurale, ma con significati diversi fra loro:

il sale; il burro; gli occhiali; le forbici... il ciglio il muro

F

i cigli/le ciglia; i muri/le mura.

Trasforma il numero, poi sottolinea con il rosso la radice del nome e con il verde la desinenza.

• bruco

bruchi

• mucca

• quaderno

• libro

• fata

• pioggia

Nomi invariabili

Hanno una forma sola per il singolare e il plurale: il re i re; il caffè i caffè; il cinema i cinema.

Singolare (S), plurale (P), invariabile (I), difettivo (D) o sovrabbondante (SO)? Scrivilo nella casella. occhiali

zaini

isole

carta

sale

oasi

città

re

fusa

braccio

forbici

gorilla

muro

castoro

frutteto

• stella

bar

gufi

collana

• finestra

caffè

cavallo

morbillo

• pallone

posate

astuccio

novità

58

Piu esercizi a pag. 82


CLIL I nomi in inglese Maschile e femminile

I nomi sono parole che indicano animali, cose, persone o luoghi. In inglese non sono nĂŠ maschili nĂŠ femminili: non hanno genere. Tuttavia alcuni nomi, generalmente quelli che indicano dei legami familiari, presentano sia una forma maschile che una femminile.

Maschile

Femminile

father - padre

mother - madre

brother - fratello

sister - sorella

son - figlio

daughter - figlia

husband - marito

wife - moglie

Il plurale

I nomi possono essere singolari o plurali. Molti nomi diventano plurali aggiungendo una s alla fine.

dog

dogs

apple

apples

Ma attenzione! I nomi che terminano in s, ss, sh, ch, x, z e qualche volta in o, aggiungono es. Nei nomi che terminano in y, preceduta da consonante, la y diventa i prima di aggiungere es per formare il plurale.

fox

foxes

cherry

Listen and read

cherries

59


MORFOLOGIA

Nomi concreti e astratti

R

Gianni e Ariens sono in visita al museo.

A

Rifletti e rispondi alle domande.

Questo è un quadro astratto di Kandinskij. La maestra ci ha spiegato che i pittori astratti cercano di tradurre i sentimenti in linee, forme e colori.

Quindi la loro arte può comunicare emozioni senza rappresentare la realtà. Bello!

• Hai già visto dei quadri astratti? • Da quello che dicono i bambini sei riuscito a capire che cosa significa per questi pittori la qualità “astratto”? • Ricordi qual è il contrario di “astratto”? Q U IN D I. ..

I nomi concreti indicano persone, animali o cose che si possono toccare, fotografare, riprodurre e percepire con i sensi. I nomi astratti indicano sentimenti, sensazioni, qualità, idee che non si possono percepire con i sensi.

F

q

Ricava dai seguenti nomi astratti un nome concreto come nell’esempio. scienziato

scienza

Dai seguenti aggettivi ricava il nome astratto corrispondente come nell’esempio. educato

arte

fedele

poesia

saggio

esplorazione

felice

giustizia

sincero

scrittura

coraggioso

educazione

Sottolinea in rosso i nomi concreti e in blu quelli astratti.

Puc, il mio cane, ha scavato molte buche nel giardino dei nonni. Quale sarà la loro reazione? Stupore, rabbia? Ho una leggera ansia. I nonni tengono molto al loro prato. Mi auguro che l’erba ricresca velocemente e che i fiori non siano troppo danneggiati... Il mio amico a quattro zampe combina sempre guai.

60

Piu esercizi a pag. 83

Esercizio interattivo


MORFOLOGIA

Nomi collettivi

R

Già. E noi dobbiamo ricordarci di rispettare e proteggere la natura perché è un bene collettivo.

Una scolaresca in gita riflette su ciò che è da proteggere.

Questa pineta è bellissima!

A

Rifletti e rispondi alle domande.

• A chi si riferisce l’aggettivo “collettivo”? Che cosa significa? Sei d’accordo con Lucia? • Anche tu pensi che la natura sia un bene collettivo? • Riesci a trovare una connessione tra le parole “scolaresca”, “pineta” e questo ragionamento? Q U IN D I. ..

I nomi collettivi anche se espressi al singolare, indicano un insieme di soggetti dello stesso tipo: pineta insieme di pini; scolaresca insieme di bambini.

F

I nomi evidenziati sono collettivi (C) o plurali (P)? Scrivilo nei riquadri.

Per ogni nome scrivi il collettivo corrispondente.

• Un arcipelago è formato da tante isole.

navi

• Una mandria di bisonti attraversa la prateria.

ulivi

• La costellazione di Orione è la mia preferita.

lupi

• Non tutti gli uccelli migrano.

api

• Tutti i giocatori hanno rispettato le regole.

uccelli

• Uno stormo di uccelli volava nel cielo stamattina.

pecore

flotta

Ti sembrano esatte queste frasi? Riscrivi correttamente quelle che ti sembrano sbagliate. • Uno sciame di api volavano sul prato.

• Il bosco era fitto e intricato.

• La folla correvano verso l’uscita.

Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 83

61


MORFOLOGIA

Nomi composti

R

Nicola deve ricomporre le carte-puzzle mettendo insieme i pezzi come un vero compositore.

A

Sai chi è il “compositore” in ambito musicale? Che parole ha formato Nicola “componendo"?

Q U IN D I. ..

I nomi composti nascono dall’unione di due parole. Si possono formare in diversi modi:

verbo + nome cantastorie

nome + nome pescecane

aggettivo + nome bassorilievo

verbo + verbo saliscendi

nome + aggettivo cassaforte

aggettivo + aggettivo avverbio + aggettivo pianoforte sempreverde

F

avverbio + nome doposci

Forma le parole composte, riscrivile in tabella e indica come sono formate.

schiaccia

scala

+

asciuga

spada

+

bianco

noci

+

pesce

mano

+

sotto

nero

+

Completa le frasi inserendo i seguenti nomi composti. capoufficio - portachiavi - lungomare - fuggifuggi - astronave - millepiedi • Il

di quell’azienda è una persona squisita.

• Alcuni

possono raggiungere i trenta centimetri di lunghezza.

• Un giorno progetterò un’

per viaggiare oltre il Sistema Solare.

• Che incanto passeggiare sul • Nel • Il mio

62

.

generale, Lucia ha perso gli occhiali. ha la forma di un gufetto. Esercizio interattivo


MORFOLOGIA

Nomi primitivi e derivati

R

Massimo è andato al museo della Preistoria ed è rimasto confuso di fronte a questa installazione. Mamma, ma noi quindi siamo dei derivati?

A

Ripensando alla storia dell’anno scorso, riesci a spiegare chi erano i primitivi? Che intende Massimo quando parla di “derivati”? Secondo la scienza, l’uomo da chi deriva? Q U IN D I. ..

I nomi che non derivano da nessun altro nome si dicono primitivi. Questi forniscono la radice, cioè la parte del nome che non cambia. I nomi derivati si formano modificando la desinenza del nome primitivo, e assumono un significato diverso rispetto al nome da cui sono partiti. Da pan-e, ad esempio, derivano panetteria, panettiere, panificio...

F

Scrivi i nomi primitivi da cui derivano i seguenti nomi.

fioriera

pizzaiolo

cartolaio

giornalista

collare

libraio

barbiere

marinaio

Se due nomi hanno la parte iniziale in comune, sono necessariamente primitivo e derivato? Confronta la tua risposta con quella dei tuoi compagni, poi sottolinea la definizione corretta.

Vero o falso? Indicalo con una X, poi rifletti insieme a Thomas. • Manifestazione deriva da mano.

V

F

• Ombrello deriva da ombra.

V

F

• Vetrata deriva da vetro.

V

F

• Pastore deriva da pasta.

V

F

• Ventaglio deriva da vento.

V

F

• Latticino deriva da latte.

V

F

• Collina deriva da collo.

V

F

• Gelateria deriva da gelato.

V

F

– Un nome è derivato se ha la parte iniziale uguale a quella del nome primitivo. – Un nome è derivato se oltre alla parte iniziale ha una vicinanza di significato con il suo primitivo.

Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 84

63


MORFOLOGIA

Nomi primitivi e alterati

R

Oggi in classe si respira aria di tensione. Francesca è di nuovo in ritardo...

Come mai la maestra Ester è alterata? Lei si altera raramente...

A

Rispondi e rifletti con l’insegnante.

• Che cosa significa “alterarsi”? Che cosa succede quando qualcuno si altera? • Quali altre cose si possono “alterare” oltre al carattere? Indicale con una X. La marmellata

Il clima

La sedia

Il cibo

I risultati

I nomi

Il treno

L’informazione

Q U IN D I. ..

I nomi alterati derivano dai nomi primitivi. Li trasformano mantenendo la radice e modificando il suffisso. A differenza dei nomi derivati mantengono lo stesso significato del nome primitivo ma lo modificano indicando un elemento più grande, più piccolo, più brutto, più grazioso ecc... - Gli accrescitivi fanno crescere di dimensione: aggiungono i suffissi -one; -acchione; -accione - I diminutivi fanno diventare più piccoli: aggiungono i suffissi -ino; -etto; -ello - I vezzeggiativi aggiungono un po’ di grazia: aggiungono i suffissi -uccio; -acchiotto - I dispregiativi imbruttiscono o disprezzano: aggiungono i suffissi -accio; -astro

F

Quale idea ti suggeriscono questi nomi? Scrivilo come nell’esempio.

Forma i nomi alterati, poi sottolinea con il verde la radice e con il rosso il suffisso.

casetta

una piccola sciarpa

casa graziosa

calduccio

una brutta nottata

topino

una zia graziosa

ragnaccio

un grosso cane

nasone

un grande letto Cerchia i falsi alterati e spiega perché non sono veri alterati.

64

Piu esercizi a pag. 85

torrone

gestaccio

bambolina

montone

cancelletto

mattino

tavolino

pagliaccio

merletto

portone

Esercizio interattivo


MORFOLOGIA

Gli articoli

R

Nonna Gina, di ritorno dall’università, incontra la sua amica Michela.

Sto arrivando dall’ università: discussione tesi e specializzazione da pediatra ottenuta con una valutazione di 110 e lode!

A

q

Perbacco, che nipote intelligente!

Ragiona e rispondi alle domande.

• Nonna Gina è fiera del successo di suo nipote... o di sua nipote? • Riesci a capire se si tratta di un maschio o di una femmina? Le tesi erano una o due? • Che cosa puoi affiancare al nome per chiarire il genere e il numero? Q U IN D I. ..

L’articolo accompagna il nome, precisandone il genere (maschile/femminile) e il numero (singolare/plurale). Gli articoli determinativi (il, lo, la, i, gli, le) indicano nomi di persona, animale o cosa ben precisi. Gli articoli indeterminativi (un, uno, una) indicano nomi di persona, animale o cosa non ben definiti. Gli articoli partitivi (del, dello, della, dei, degli, delle) indicano una quantità non precisata; significano alcuni, alcune, un po’ di. Al plurale possono essere utilizzati al posto dell’articolo indeterminativo che non ha il plurale (un gatto dei gatti). Fai attenzione: non confondere gli articoli con le preposizioni articolate.

F

Inserisci l’articolo determinativo e volgi al plurale come nell’esempio.

Lo squalo

gli squali

Completa i nomi singolari con un articolo indeterminativo, poi volgi al plurale. Un cugino

sogno

scatola

camera

estate

struzzo

scoiattolo

delfino

zaino

stella

casa

Sostituisci le parole sottolineate con un articolo partitivo adatto e scrivilo a fianco alla frase. • Ho assaggiato alcuni cioccolatini buonissimi. • Diletta e Serena hanno ricevuto alcune rose per il loro compleanno. • Penso che mi allenerò con un po’ di palleggi. Piu esercizi a pag. 86

65


ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume il nome e l’articolo. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato. I nomi (di persona, di animale, di cosa) possono essere raggruppati: – i n base al GENERE nomi indipendenti maschili/ nomi di genere comune nomi di genere – i n base al NUMERO singolari/ nomi difettivi nomi sovrabbondanti nomi – i n base al SIGNIFICATO concreti/ comuni/ individuali/collettivi – i n base alla STRUTTURA Nomi nati dall’unione di due informazioni primitivi Nomi nella forma originale Nomi che hanno un significato diverso dei nomi derivati primitivi Nomi che hanno lo stesso significato dei primitivi alterati ma forma diversa accrescitivi -one; -acchione; -accione • -ino; -etto; -ello • diminutivi • vezzeggiativi -accio; -astro • dispregiativi

I nomi

Gli articoli

Accompagnano il e ne precisano il genere . Si dividono in: e il Determinativi: il, lo, la, i, gli, le. : un, uno, una. Partitivi: del, dello, della, dei, degli, delle.

ANALISI GRAMMATICALE NOME Comune Proprio

Persona Animale Cosa

Maschile Femminile

Singolare Plurale

Concreto Astratto

Composto, collettivo, primitivo, derivato, alterato (accrescitivo, diminutivo, vezzeggiativo, dispregiativo)

Cagnolini: nome comune di animale, maschile, plurale, concreto, vezzeggiativo Felicità: nome comune di cosa, femminile, singolare, astratto, primitivo

ARTICOLO Determinativo Indeterminativo

66

Maschile Femminile

Singolare Plurale

La: articolo determinativo, femminile, singolare Uno: articolo indeterminato, maschile, singolare Mappa audioletta

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ATTIVA COMPETENZE

verso l’INVALSI fratello

la nipote

Correggiamo insieme

la giraffa maschio

il giornalista

Esercizio 1

il ghepardo femmina

padrino

Quante risposte esatte?

1. Forma il maschile o il femminile dei seguenti nomi.

2. Trasforma i seguenti nomi dal singolare al plurale o viceversa. ciliegia

foche

boccia

talpe

manette

ortica

trecce

re

biscia

pigiama

uova

il gorilla

3. Cerca l’intruso, poi scrivi accanto a ogni serie di nomi se si tratta di nomi astratti o concreti. simpatia – amicizia – allegria – amico

gelato – golosità – ghiottoneria – bontà

bellezza – nuvole – tramonto – sole

su 6 Esercizio 2 Quante risposte esatte?

su 12 Esercizio 3 Quante risposte esatte?

su 6 Esercizio 4 Quante risposte esatte?

su 8 Esercizio 5 Quante risposte esatte?

4. Inserisci i nomi sottolineati nel riquadro corretto. • L’aranciata della signora Pia è sempre dolcissima. • Finalmente il dentista mi ha estratto quel dentaccio dolorante. • In libreria ho trovato un libretto molto carino. • Il panettiere della nuova panetteria prepara panini sofficissimi. nomi derivati

nomi alterati

su 10 Totale:

su 42

Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 34 Hai raggiunto una buona competenza.

5. Collega ogni nome composto alla sua composizione. Tra 25 e 34

verbo + verbo motoscafo

pescespada

apribottiglie

nome + aggettivo

dormiveglia

chiaroscuro

aggettivo + aggettivo

aspirapolvere

girotondo saliscendi

nome + nome verbo + nome

cassaforte sordomuto

La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.

Meno di 25 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.

67


MORFOLOGIA

L'aggettivo qualificativo

R

Micol ha scritto la recensione del libro che ha appena letto, ma la maestra non è contenta.

Il libro che ho letto è proprio brutto. I personaggi principali sono brutti e hanno un brutto carattere. Il luogo in cui si svolge la vicenda è un brutto paese dove le case sono brutte, i palazzi e le strade ancora più brutti. L'unico parco presente al centro del paese è molto brutto, i prati sono brutti e le panchine bruttissime. Anche le giostre sono brutte, nemmeno i bambini le vogliono utilizzare... Per non parlare della storia, che è bruttissima!

Micol, la tua recensione è davvero... brutta!

A

Sei d’accordo con la maestra? Che cosa c’è che non va nel testo di Micol? Che cosa lo rende pesante e poco attraente? Come si potrebbe migliorare? Q U IN D I. ..

Gli aggettivi qualificativi descrivono le qualità di persone, animali o cose; accompagnano il nome e concordano con lui nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale). Sono importanti perché arricchiscono i testi di informazioni utili e accattivanti.

F

Ricava dal nome l’aggettivo qualificativo come nell’ esempio. estivo • estate

Cerca un aggettivo qualificativo adatto per completare le frasi.

• musica

• Un uomo senza capelli è

• poesia

• Un gatto che dorme spesso è

• fumo

• Un fiore dal profumo gradevole è

• Italia

• Una giornata molto calda è

• magia

• Una persona che ha molta sete è

• India

• Un bambino che pone molte domande è

• dolcezza

• Una stella luminosa è

• amarezza

• Un piatto poco saporito è

• mese

• Una persona di cui fidarsi è

• fatica

• Un coltello che taglia bene è

68

• Una minestra molto calda è

. . . . . . . . . . .


MORFOLOGIA Gli aggettivi sottolineati non concordano con i nomi a cui si riferiscono: riscrvili in modo corretto. • I consigli del nonno sono sempre utile. • I coniglietti sono animali pauroso. • Quell’auto è piuttosto costose. • Le pesche sono frutti dolcissime. • I quaderni nuovi sono profumato.

Trasforma le frasi dal singolare al plurale.

Trasforma le frasi dal plurale al singolare.

• Il foglio è sottile e leggero.

• I limoni sono dolci e succosi.

• La strega è maligna e astuta.

• I fiori del prato sono piccoli e blu.

• Lo scoiattolo è veloce e timoroso.

• Le nuvole sono scure e minacciose.

• La dottoressa è gentile e preparata.

• Le arachidi sono gustose e croccanti.

• L’abito è lungo e viola.

• Gli scimpanzé sono intelligenti e curiosi.

Alcuni aggettivi non hai potuto modificarli: sono aggettivi qualificativi invariabili come pari, dispari, rosa, arrosto…

Sottolinea tutti gli aggettivi qualificativi presenti nel brano.

I pappagalli hanno il becco ricurvo, la posizione del corpo eretta, quattro dita delle zampe. Le zampe sono corte con unghie robuste a forma di uncino. Si tratta di uccelli molto longevi e con un piumaggio molto appariscente e colorato. Il becco viene utilizzato anche come strumento di attacco e di difesa essendo molto robusto e resistente. La lingua è rossa e corta. Gli occhi sono tondi con la pupilla nera e l’iride può assumere tonalità gialle e arancioni.

69


MORFOLOGIA

I gradi dell’aggettivo qualificativo

R

Se ci pensi bene, intorno a noi ci sono tante gradazioni...

Io sono meno nera di Bobo.

A

q

Io sono più olivastro di Marco e Lucia.

Io sono pallidissima!

Io sono il più nero di tutti! Io sono olivastra.

Ora rispondi alle domande.

• Che cosa confrontano questi bambini? Di quali gradazioni parlano? • Anche la tua è una classe con molte gradazioni? • In quale di queste categorie puoi trovare delle gradazioni? Indicale con una X. Età Statura Mestiere Sentimenti Colore Q U IN D I. ..

Gli aggettivi qualificativi possono variare di intensità, proprio come i colori. Il grado positivo esprime una qualità senza confronto: nero. Il grado comparativo esprime una qualità paragonando due elementi e può essere: – di maggioranza, se esprime una superiorità: più nero; – di minoranza, se esprime un rapporto di inferiorità: meno nero; – di uguaglianza, se indica un rapporto di parità: nero come. Il grado superlativo esprime una qualità al massimo livello e può essere: – relativo, se esprime il massimo rispetto ad altri: il più nero della classe; – assoluto, se esprime il massimo, senza confronto: nerissimo.

F

Scrivi, in ciascuna frase, il grado in cui è espresso l’aggettivo qualificativo.

• Le Alpi sono più alte degli Appennini.

grado

• Il bradipo è un animale lentissimo.

grado

• Le patatine sono buone come i popcorn.

grado

• Sara è la più golosa delle sorelle.

grado

• I capelli di Enrica sono ricci.

grado

70

Esercizio interattivo

Io sono pallido come Lucia!


MORFOLOGIA Comparativo di maggioranza o superlativo relativo? Scrivilo a fianco alle frasi. • Luglio è stato il mese più caldo dell’anno scorso. • Marco, sei il meno veloce della nostra classe. • Antonella è più simpatica di Donatella. • Questa piscina è la più profonda tra quelle che ho visto. • Il tuo computer è più potente del mio. • La tabellina dell’otto è più difficile di quella del cinque. Fai attenzione! Esistono dei comparativi e superlativi che hanno due forme, una regolare e una speciale. Quella speciale perde la parola “più”. Grado Comparativo di maggioranza positivo Regolare Speciale

Superlativo assoluto

Regolare

Speciale ottimo pessimo massimo minimo sommo, supremo infimo

buono cattivo grande piccolo

più buono più cattivo più grande più piccolo

migliore peggiore maggiore minore

buonissimo cattivissimo grandissimo piccolissimo

alto

più alto

superiore

altissimo

basso

più basso

inferiore

bassissimo

I comparativi di maggioranza e i superlativi assoluti sono scritti in modo sbagliato. Riscrivili nella forma corretta. • Il gelato alla nocciola è più migliore di quello alla crema. • In questo compito voglio puntare al massimissimo. • Abito a un piano più inferiore del tuo. • Oggi hai lavorato con il più minimo sforzo. • Cristina è la sorella maggiorissima. Inserisci un aggettivo qualificativo adatto seguendo l’indicazione come nell’esempio. • Il fiume Po è

meno lungo

del fiume Nilo. (comparativo di minoranza)

• Gli alberi di quella foresta sono • Marte è • Gianluigi è

. (superlativo assoluto) di Mercurio. (comparativo di maggioranza) tra i suoi fratelli. (superlativo relativo)

Quanti aggettivi qualificativi trovi nella frase? Al piano superiore del palazzo c’è un ottimo ristorante: puoi gustare piatti golosi a minimi prezzi. 2 3 4 5 Piu esercizi a pag. 87

71


MORFOLOGIA

I pronomi R

La maestra ha dato questo compito: “Scrivete un testo sull’importanza delle promesse e abbellitelo con un disegno”. Questo è il lavoro di Corinne.

Marco non riesce a fare il compito. Per fortuna Marco vede Chiara e chiede a Chiara di aiutare Marco. In cambio darà a Chiara tutte le figurine doppie che possiede. Chiara accetta e spiega a Marco che cosa bisogna fare. Poi Chiara chiede a Marco le figurine che Marco aveva promesso a Chiara. - Ogni promessa è un debito - dice Chiara. Marco consegna con un sospiro le figurine a Chiara dicendo: - Ogni promessa va mantenuta!

A

Come ti sembra il testo che ha scritto Corinne? Che cosa salta agli occhi leggendo? Che suggerimento daresti a Corinne per migliorare il suo compito? Q U IN D I. ..

Per rendere un testo più scorrevole bisogna evitare di ripetere più volte lo stesso nome, utilizzando i pronomi. Lo dice la parola stessa: pro-nome deriva dalla lingua latina e significa “al posto del nome”! I pronomi che sostituiscono nomi di persona, di animale o di cosa formano la categoria dei pronomi personali. Nella frase i pronomi, esattamente come i nomi, possono svolgere la funzione di soggetto o la funzione di complemento. PRONOMI PERSONALI

Numero singolare

Numero plurale

Pronome soggetto

Pronome complemento

1a persona 2a persona

io tu

me, mi te, ti

3a persona

egli, lui, esso (maschile) ella, lei, essa (femminile)

lui, sé, si, lo, gli, ne (maschile) lei, sé, si, la, le, ne (femminile)

noi voi essi-loro (maschile) esse-loro (femminile)

noi, ci voi, vi essi, loro, li, sé, si, ne (maschile) esse, loro, le, sé, si, ne (femminile)

1a persona 2a persona 3a persona

Sempre più spesso alla terza persona singolare si usano le forme lui e lei. “Egli” si trova soprattutto nella forma scritta, mentre “ella” si usa ormai raramente. Attenzione: i pronomi personali complemento possono essere uniti ai verbi, formando una sola parola: portami porta a me.

72


F

MORFOLOGIA Sottolinea di verde i pronomi personali soggetto e di blu i pronomi personali complemento.

• Ci prestate la macchina? Ci servirebbe solo per un’ora. • Tu mi hai fatto un grande favore, perciò ti invito a cena. • Lui le ha comprato un mazzo di fiori, lei gli porterà dei cioccolatini. • Il gatto di Lia si chiama Ragù. Lei gli vuole molto bene e lo coccola sempre. • I nonni sono venuti a prendere Riccardo, lui è molto felice di andare in gita con loro. • Noi siamo in viaggio, tra poco vi raggiungeremo all’autogrill. Completa le frasi con i pronomi personali indicati. GLI (a lui) - LE (a lei) • Mio fratello si chiama Davide e • È arrivato Alberto,

voglio molto bene.

raccontiamo che cosa abbiamo visto?

• Silvana ha scritto un libro:

farò i complimenti.

• La mamma salutò Cappuccetto Rosso e • Leò è un cane affettuoso, tutti

disse di fare attenzione al lupo. fanno le coccole.

Trasforma le parole sottolineate dal maschile al femminile e viceversa; cambia anche i pronomi personali. Nella fattoria di Simon è nato \ Ogni giorno gli \

un cavallino \

porta il latte caldo, lo \

Il cagnolino\ ma niente paura. Li \

Fufy però è geloso \ ama tutti \

• L e fragole sono gustose, le vuoi assaggiare?

. Simon si prende cura di lui \

accarezza e gli \

.

spazzola il pelo.

: teme che Simon non gli \

voglia più bene,

e due moltissimo. Distinguere un articolo da un pronome personale è semplice: osserva le frasi e completa!

• L a mamma è arrivata! Adesso la abbraccio. • G li sci sono miei, gli ho detto di fare attenzione.

Se accompagnano un

sono pronomi.

Se accompagnano un

sono articoli.

In quali delle seguenti frasi c’è un pronome personale? Indicalo con una X. La nostra maestra spiega benissimo.

A Lucia piacciono molto le passeggiate al mare.

Ho incontrato Martino: lo conosci già?

Stava per cadere ma le ho urlato di stare attenta.

La torta che ho sfornato sembra una delizia.

Non gli abbiamo dato retta e abbiamo sbagliato.

73


MORFOLOGIA

Aggettivi e pronomi possessivi R

La gara di biglie si avvicina. Rossella ne parla con Noemi. Erik dice di possedere 45 biglie! Io so che non sono tutte sue: 8 gliele ha prestate il suo amico Michel, 9 sono di mio fratello, 2 sono mie. Per potersi iscrivere alla gara deve dimostrare di possedere non meno di 25 biglie. Secondo te ce la farà?

A

Quante biglie possiede veramente Erik? Quante sono davvero sue? Basteranno per la gara? Chi è Michel? Quante sono le sue biglie? Quante biglie appartengono a Rossella? Nove appartengono al fratello di chi? Q U IN D I. ..

Gli aggettivi possessivi sono parole che esprimono un possesso. Indicano l’appartenenza di ciò di cui si parla; accompagnano il nome, concordano con lui nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale). Quando gli aggettivi possessivi non accompagnano il nome, ma lo sostituiscono, fungono da pronomi.

AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI Maschile

Femminile

Singolare

Plurale

Singolare

Plurale

mio tuo suo nostro vostro loro proprio

miei tuoi suoi nostri vostri loro propri

mia tua sua nostra vostra loro propria

mie tue sue nostre vostre loro proprie

altrui

F

Quanti aggettivi possessivi trovi nelle frasi? Indicalo con una X.

Durante la prova di evacuazione tutti gli alunni si dispongono in fila con il proprio compagno, lasciano il loro materiale in classe ed escono dall’aula senza danneggiare gli oggetti altrui. 2 3 4 5 In questo momento sto osservando il mio quaderno, le tue penne colorate, i nostri zaini e i loro astucci. Anche tu osservi queste cose o il tuo sguardo si posa soltanto sulla sua merenda? 3 4 5 6

74


MORFOLOGIA Sottolinea i pronomi possessivi e scrivi quale nome sostituiscono. • Il mio tablet è più vecchio del tuo. • Il nostro tavolo è accanto al vostro?

• La loro squadra vince spesso, proprio come la nostra. • Il suo gattino è dormiglione come il mio. • Le tue matite sono sul banco, le mie sono nell’astuccio. Nelle seguenti frasi l’uso dei possessivi non è corretto. Riscrivile correttamente. • I giocatori hanno vinto la sua partita. • Ognuno riordini il loro zaino. • Ne hai combinata una delle sue. • Giuseppe è partito con loro nonno. Completa le frasi inserendo un aggettivo o un pronome possessivo adatto. • Dove sono le

scarpe nuove?

• Il criceto di Letizia si chiama Soffio, il • La mamma chiamò i

come si chiama?

bambini per la cena.

• La torta di fragole e panna è la

preferita.

• Mario, giocando con la palla, ha di nuovo rotto i • Avete inserito nello zaino tutti i • La Trasforma dal singolare al plurale.

libri?

materia preferita è italiano, la

qual è?

Inserisci gli aggettivi possessivi indicati nelle frasi.

• La mia gatta • Il suo libro

occhiali.

nostre - altrui - loro - mia

• La tua bicicletta

• Sotto la doccia canto sempre la canzone del cuore.

• La nostra città

• Non bisogna invadere lo spazio

• Il vostro abito

• Le

.

vacanze saranno bellissime.

• Ecco Tea e Mok con i

gattini appena nati.

Trasforma dal plurale al singolare. • I loro amici • I miei mobili • I vostri animali

Sottolinea con il blu i pronomi possessivi e con il rosso gli aggettivi possessivi. • Prendi la tua penna e restituisci la sua. • Nel nostro giardino ci sono molti alberi, nel vostro molti fiori.

• Le tue mani

• Non hai la merenda? Prendi la mia.

• I tuoi capelli

• I miei pesciolini sono piccoli, i tuoi sono enormi. Piu esercizi a pag. 88

75


MORFOLOGIA

Aggettivi e pronomi dimostrativi R

Massimo e Michele guardano la partita di calcio.

Questo portiere mi sembra meglio dell’altro.

A

Secondo me nemmeno questo è un granché...

Ricordi quella partita in cui abbiamo preso cinque goal?

Quella in cui si è infortunato l'attaccante?

Quali parole si ripetono? Secondo te nel discorso svolgono lo stesso ruolo? Che cosa le differenzia?

Q U IN D I. ..

Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi indicano la posizione di qualcuno o qualcosa da un punto di vista: – spaziale: questo (vicino a chi parla), quello (lontano da chi parla); – temporale: quest’ anno (più recente), quel giorno (più lontano). Oltre a questo e quello si trovano anche codesto, che indica qualcuno o qualcosa vicino a chi ascolta ma lontano da chi parla, stesso e medesimo, che significano “uguale, identico”. Altre forme svolgono solo la funzione di pronomi: – costui, costei, costoro: equivalgono a questo, questa, questi, queste; – colui, colei, coloro: equivalgono a quello, quella, quelli, quelle; – ciò: equivale a questa cosa, quella cosa.

F

Completa la tabella degli aggettivi dimostrativi.

Maschile singolare

Femminile singolare

Maschile plurale

questo quello/quel codesto stesso medesimo

76

quelli, quei, quegli

Femminile plurale

Completa i seguenti nomi con l’aggettivo dimostrativo “questo”: fai attenzione al genere e al numero. tram festa pere bibite anelli scarpe casa


MORFOLOGIA Completa le frasi con l’aggettivo “quello”. Fai attenzione al genere e al numero. •

albero è pieno di frutti.

• Vorrei assaggiare

caramelle.

squilli sono così fastidiosi.

cappelli sono troppo esagerati!

• Amo tantissimo

genere di musica.

nuvola sembra un cuore.

elica sembra molto potente.

occhi hanno un colore incredibile.

Sottolinea gli aggettivi dimostrativi e indica con una freccia il nome a cui si riferiscono. • Questi pacchi sono molto pesanti. • Senti quel cane? Non smette di abbaiare. • Questa domenica andremo tutti al mare. • Frequentiamo lo stesso corso di chitarra. • Hai commesso il medesimo errore. • Vorrei capire quel problema.

Inserisci un aggettivo dimostrativo. • Dov’è

libro di poesie?

• Non affrontiamo più

discorso.

aereo è velocissimo.

divano è proprio comodo.

• Noi abbiamo la •

opinione.

sera ceneremo in

pizzeria.

Sottolinea con il rosso i pronomi dimostrativi e con il blu gli aggettivi dimostrativi. • Quel libro è poco interessante, questo è meraviglioso. • Ieri sono entrata in quel negozio, adesso visito questo. • Non voglio ripetere lo stesso errore. • Le gemelle Arianna e Camilla hanno i medesimi gusti. • Quella commessa è la stessa che mi ha venduto i jeans ieri. Indica con una X a chi sono riferiti i pronomi sottolineati. • I nipotini giocavano e ridevano e ciò ha rallegrato la nonna. Alla nonna

Ai nipotini

Alle azioni “giocavano e ridevano”

• Questa è la mia casa, quella a destra, in fondo alla via è la sua. Alla via

Alla casa

Alla destra

A ieri

• Tutto questo è molto divertente. • Il mio colore preferito è questo. • Quella è la mia tazza. • Puoi sempre dirmi quello che pensi.

• Guardi ancora quel film, lo stesso di ieri? Al film

Sottolinea le frasi in cui i pronomi questo e quello possono essere sostituiti da ciò.

• Quello che hai fatto è molto bello.

All’azione di “guardare”

• Amo questa musica. Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 89

77


MORFOLOGIA

Aggettivi e pronomi indefiniti R Giuseppe deve risolvere uno strano problema.

Connettiti con pag. 18 Ripassa il troncamento degli aggettivi indefiniti.

Testo In classe seconda ci sono parecchi alunni. Alcuni sono di origine cinese, pochi provengono dal Marocco, nessuno dal Senegal. Molti sono di nazionalità italiana. Le femmine sono poche, i maschi sono tanti: il doppio delle femmine. Ci sono anche alcuni alunni ripetenti. Domande Quanti maschi ci sono in più rispetto alle femmine? Quanti sono in tutto gli alunni non italofoni? Quanti sono gli alunni di nazionalità italiana? Quanti alunni non sono ripetenti?

A

Perché Giuseppe è confuso? Riuscirà secondo te a risolvere il problema e a prendere un bel voto? Credi che alcuni dati andrebbero “definiti” meglio? Quali? Q U IN D I. ..

Gli aggettivi e i pronomi indefiniti indicano in modo impreciso una quantità o una qualità: molto, poco, parecchio, troppo, tanto, tutto, nessuno, ciascuno, alcuno, altro, altrettanto, alquanto, quanto, diverso, vario... Appartengono agli indefiniti anche le parole ogni, qualunque, qualsiasi, qualche che rimangono invariabili poiché non hanno il plurale.

F

Rispondi alle domande con una X.

In quale frase “alcuni” ha la funzione di pronome indefinito? Alcuni bambini amano il tennis. Alcuni insetti sono molesti. Alcuni preferiscono il tè al caffè.

Quale espressione contiene un aggettivo indefinito? Quella casa. Qualche quaderno. Stessa storia.

Completa le frasi con i termini indicati, poi cerchia in rosso gli aggettivi indefiniti, in blu i pronomi.

alcuni - ogni - qualcuno - ognuno - molta - qualcosa •

agisce come può.

bambini hanno il computer.

• Mi piace

• Oggi c’è

78

calma.

Piu esercizi a pag. 90

non mi torna!

• Ha telefonato Esercizio interattivo

pagina di questo libro. ?


MORFOLOGIA

Aggettivi e pronomi numerali

R

Giuseppe questa volta leggendo il problema sorride. Problema In classe seconda ci sono 27 alunni. 3 sono di origine cinese, 2 provengono dal Marocco, nessuno dal Senegal. Molti sono di nazionalità italiana. Le femmine sono 9, i maschi sono tanti: il doppio delle femmine. Ci sono anche 2 alunni ripetenti. Domande Quanti maschi ci sono in più rispetto alle femmine? Quanti sono in tutto gli alunni non italofoni? Quanti sono gli alunni di nazionalità italiana? Quanti alunni non ripetono l’anno?

A

Questa volta Giuseppe avrà la possibilità di risolvere il problema e di prendere un bel voto? Che cosa è cambiato nel testo rispetto a prima? Credi che i dati siano stati “definiti” meglio? Q U IN D I. ..

Gli aggettivi e i pronomi numerali indicano in modo preciso una quantità. Possono essere: – cardinali: indicano una quantità numerica precisa (uno, due, tre, quattro...); –o rdinali: indicano la posizione in una fila, l‘ordine in cui si trova una persona, un animale o una cosa (primo, secondo, terzo...); –m oltiplicativi: moltiplicano la quantità, cioè indicano quante volte è più grande di un’altra (singolo, doppio, triplo, quadruplo...).

F

Nella ricetta dell’amicizia sono nascosti tanti numerali: sottolinea in verde i cardinali, in rosso gli ordinali e in blu i moltiplicativi. Per trovare degli amici e vivere felici mescola con grazia: due cucchiai di simpatia, cinque manciate di allegria, il doppio o il triplo di risate, cento grammi di pazienza. Bevi per primo, offri al secondo, al terzo, fino al centesimo amico… Ripeti la ricetta all’infinito.

Indica se nelle frasi viene usato un aggettivo (A) o un pronome (P) numerale. • Si faccia avanti il quarto della fila.

• Mio fratello pesa trentacinque chili.

• Oggi compio dodici anni.

• Leggiamo il terzo capitolo.

• Spero di non arrivare ultimo alla gara.

• Abito al quinto piano. Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 91

79


ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume l’aggettivo e il pronome. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.

Caratteristiche generali

Gli aggettivi accompagnano il . I pronomi sostituiscono . Concordano con il nome a cui si riferiscono il . nel genere e nel

Gli aggettivi qualificativi

Descrivono le di persone, o cose. L’aggettivo qualificativo può essere: se esprime una qualità senza confronto – di grado – di grado comparativo se paragona due elementi e può essere: se esprime superiorità; di se esprime inferiorità; di se esprime parità; di – di grado superlativo se esprime una qualità al massimo livello e può essere: se esprime il massimo rispetto ad altri; se esprime il massimo, senza confronto.

I pronomi personali Tanti tipi di aggettivi e pronomi

Possono avere la funzione di soggetto o di

.

Possessivi: esprimono un . Dimostrativi: indicano la di qualcuno o qualcosa. Indefiniti: indicano in modo una quantità o una qualità. Numerali, indicano in modo una quantità. Possono numerica precisa: uno, essere: cardinali (indicano una , tre...), (indicano la posizione, l’ordine: primo, , terzo...), moltiplicativi (moltiplicano le quantità: doppio, ...).

ANALISI GRAMMATICALE AGGETTIVO QUALIFICATIVO Grado: Positivo Comparativo maggioranza Maschile minoranza Femminile uguaglianza Superlativo assoluto relativo

ALTRI AGGETTIVI Possessivo Dimostrativo Indefinito Numerale

Singolare Plurale

Singolare Plurale

Maschile Femminile

Singolare Plurale

PRONOME

Bellissime: agg. qual. di grado superl. assoluto, femm. plur. Mia: aggettivo possessivo, femminile, singolare

80

Maschile Femminile

Personale Possessivo Dimostrativo Indefinito Numerale

Mappa audioletta

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ATTIVA COMPETENZE

verso l’INVALSI 1. Sottolinea gli aggettivi qualificativi presenti nelle frasi. • Luca è un simpatico ragazzino di dieci anni. Ha i capelli neri, gli occhi scuri e un buffo e piccolo naso. • Nel parco c’è un grazioso laghetto circondato da profumatissimi gigli d’acqua. • Abbiamo acquistato un divano nuovo perché il divano vecchio era rovinato. 2. Indica il grado dell’aggettivo contenuto nelle frasi. • Alice è la più veloce della classe nelle moltiplicazioni. • Le lenti dei miei occhiali sono meno rigate delle tue. • Hai ricevuto un pacco regalo pesante come il mio. • Alice è più dispettosa di Riccardo: non la sopporto! • La mamma era bellissima con quel vestito a fiori. 3. Cerchia con il rosso i pronomi personali soggetto e con il blu i pronomi personali complemento. • Sono andata dalla nonna e le ho portato le sue riviste preferite. • Mentre io vado a fare la spesa, tu finisci di riordinare la tua camera. • Guarda lo scoiattolo rosso! Prendi la videocamera e filmalo. • Noi vi faremo un bel regalo. • Quando incontrerò Isabel le ricorderò di restituirmi le cuffiette. 4. Sottolinea con il rosso gli aggettivi possessivi, con il blu i pronomi possessivi. • Questa non è la nostra classe, è la vostra. • I miei vicini di casa sono in Messico per il loro viaggio di nozze. • Forza ragazzi, mettete in ordine i vostri banchi. • Ho preparato la tua merenda e la sua. • La sua camera è dipinta di verde, come la nostra. 5. Cerchia gli aggettivi dimostrativi e sottolinea i pronomi dimostrativi. • Chiama quel bambino con la maglia verde. • Amo molto questo libro, lo preferisco a quello che ho letto il mese scorso. • Chi è costui? Non ho mai visto questo individuo. • Prendi ciò che vuoi da quel cestino. • Questa o quella? Non riesco a scegliere una pizza! 6. Leggi le frasi, sottolineale con il rosso se contengono un aggettivo indefinito, con il blu se contengono un pronome indefinito. • Porta qualche biscotto a tuo fratello. • Molte persone temono i cani. • C’è qualcosa di nuovo? • Tante volte sono felice.

• Tutte le mie amiche adorano il cinema. • Qualcuno ha preso un abbaglio. • Sono rimasti pochi cioccolatini. • Chiunque può svolgere questo lavoro.

Correggiamo insieme Esercizio 1 Quante risposte esatte?

su 9 Esercizio 2 Quante risposte esatte?

su 5 Esercizio 3 Quante risposte esatte?

su 8 Esercizio 4 Quante risposte esatte?

su 9 Esercizio 5 Quante risposte esatte?

su 9 Esercizio 6 Quante risposte esatte?

su 8 Totale:

su 48

Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 38 Hai raggiunto una buona competenza.

Tra 29 e 38 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.

Meno di 29 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.

81


ESERCIZI PIÙ

MORFOLOGIA

Genere e numero dei nomi 1. Riscrivi sul quaderno le frasi volgendo al femminile i nomi evidenziati. Ricordati di concordare le altre parti del discorso, dove necessario. • Il papà è andato dal parrucchiere. • C’era una volta un re che aveva un fratello molto bello. • Il signor Zucchi è un insegnante di matematica. • Il protagonista del film è un attore molto affascinante. • Il mio più caro amico è partito. 2. Nelle seguenti frasi cerchia l’alternativa corretta fra quelle indicate. • Il foglio/La foglia del ciclamino è verde nella parte superiore. • Come hai fatto a rompere il manico/la manica della scopa? • Il colpo/La colpa fu così forte che cadde a terra svenuto. • Ascolta il radio/la radio tutto il giorno. 3. Indica con una X se i seguenti nomi sono singolari (S), plurali (P) o invariabili (I). arancio

S

P

I bambini S P

I case S

moto

S

P

I falò S

coro

S

P

vigilessa S

P

I re

P

I

I squadra S P

I focacce S P

I

I strada S P

I

I uomo S

P

I

I valanga S P

I giornalista S P

I album S P

I

P

peri

S

P P

4. Completa la tabella indicando con una X la caratteristica dei seguenti nomi. Nomi latte forbici nozze sangue fogliame tenebre ferie pepe

82

DIFETTIVO del singolare

DIFETTIVO del plurale

S


OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM

ESERCIZI PIÙ

Nomi astratti, concreti e collettivi 1. Completa le frasi con i seguenti nomi astratti. invidia • forza • sapore • egoismo • sincerità • Marco, arrabbiato, ha sbattuto la porta con • La

e se n’è andato.

è fondamentale in ogni amicizia.

• Sara, tornata dal mare, aveva un’abbronzatura da fare • L’

.

impedisce spesso di aiutare gli amici.

• Questa torta ha il

del limone.

2. Trasforma le seguenti parole in nomi astratti. amico

triste

riflettere

fedele

emozionare

cordiale

coraggioso

pensare

serio

alto

pacifico

onesto

3. Inserisci opportunamente i nomi collettivi. branco • castagneto • pineta • fungheto • battaglione • orchestra • Luigi ha passeggiato a lungo nella

vicino al mare.

• Dalla montagna proveniva l’ululato di un • L’

di lupi.

di Demo suona in varie trasmissioni televisive.

• Claudio e il suo papà hanno raccolto le castagne in un • Per le strade di Roma marciava composto un • Quanti funghi velenosi in quel

in Abruzzo. di bersaglieri.

!

4. Sottolinea nelle seguenti frasi il nome collettivo e attribuiscigli la concordanza adeguata colorandola. • La scolaresca si preparava si preparavano per un’uscita. • La squadra di calcio scesero scese in campo. • La gente accorse accorsero sul luogo dell’incidente. • Lo stormo di tordi volava volavano basso sull’uliveto. • La flotta si apprestava si apprestavano a salpare. • Il vigneto mostravano mostrava grappoli di uva dorata.

83


ESERCIZI PIĂ™

MORFOLOGIA

Nomi primitivi e derivati I nomi primitivi sono formati solo da radice e desinenza (fior-e). I nomi derivati hanno anche un suffisso o un prefisso (fior-aio). 1. Completa con una X. Nome derivato candelabro

Nome primitivo

X

fumo elettricista scheda vocabolario cartellina limone ortaggio

2. Qual è il nome primitivo? Cerchia quello che ritieni giusto. CANILE

cane / canne

VOLATILE

volare / volo

NAVALE

nave / neve

SALIERA

sala / sale

MARINAIO

mare / more

palazzo

3. Elimina il falso derivato di ogni gruppo. SEME semenza semina semaforo seminatore

BOCCA boccaglio boccata boccone bocciolo

MARE martello marinaio marea mareggiata

4. Sottolinea la radice di ogni nome primitivo e trova almeno due derivati.

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carta

latte

formica

libro

GELO gelato geloso gelone gelateria


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Veri e falsi alterati 1. Scrivi accanto a ogni espressione il corrispondente nome alterato. • un grazioso cappello • una piccola maschera • un grande regalo • una carta sporca • una borsa capiente • una piccola e simpatica strega • un ladro poco esperto • un muso grazioso • un vento leggero e fresco

I nomi alterati sono nomi derivati, cioè modificati da alcuni suffissi che evidenziano particolari sfumature del significato del nome primitivo: • grande = accrescitivi (tazz-ona) • piccolo = diminutivi (man-ina) • grazioso = vezzeggiativi (lavor-etto) • brutto = dispregiativi (ombrell-accio)

• un tempo burrascoso 2. Individua il tipo di alterazione dei seguenti nomi e scrivi A se è accrescitivo, D se è diminutivo, V se è vezzeggiativo, D se è dispregiativo. Attenzione a due falsi alterati! paginetta

porticina

vinello

bambolina

lavoraccio

acquolina

topone

sorrisetto

occhiettini

librone

parolina

facciona

musichetta

mattone

gattino

quadernone

verdastro

giallino

3. Per ciascuna coppia di nomi spiega perché sono falsi alterati. Osserva l’esempio. • viso - visone:

visone non è un grande viso, ma un mammifero dalla folta pelliccia bruna

• picco - piccone: • timo - timone: • aquila - aquilone: • rapa - rapina: • tifo - tifone: • fumo - fumetto: • melo - melone: • botte - bottone:

85


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MORFOLOGIA

Gli articoli 1. Leggi il testo e inserisci gli articoli determinativi o indeterminativi. L'asino e il cavallo

uomo possedeva

asino e

stessa strada con

loro carico,

cavallo. Mentre percorrevano asino disse al cavallo:

– Che fatica! Non ho più forze per portare tutto questo peso. Prendi tu qualcosa. cavallo rifiutò e

asino, privo di forze, cadde a terra e morì.

Il padrone, allora, caricò tutta

roba sul dorso del cavallo e, per giunta, anche

pelle dell’asino. Rid. da L. Tolstoj

2. Nelle seguenti frasi cerchia gli articoli non appropriati. • Un mese fa in casa mia è entrato il ladro e ha rubato un quadro. • Sei sicuro di aver lasciato un tuo astuccio con i colori sul banco? • I suoi vicini di ombrellone hanno la bellissima cagnolina di nome Tea. • Quando accarezziamo un pelo della nostra gatta, lei fa le fusa. 3. Completa le tabelle. Maschile singolare

Maschile plurale

Femminile singolare

le formiche

lo stagno una cicala

l'insegnante i fiaschi lo zoccolo

l’amica la pantera

il parcheggio

delle rane

un albero

le dottoresse

4. Indica nei riquadri se le parole evidenziate sono preposizioni articolate (PA) o articoli partitivi (AP). • La maestra è stata molto soddisfatta del nostro lavoro. • Al supermercato, la mamma ha comprato dei quadernoni a righe per me. • Ho dimenticato il libro d’inglese a casa della vicina. • Mi daresti un po’ del tuo succo di frutta? • Mi hai comprato delle magliette troppo strette.

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Femminile plurale


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L'aggettivo qualificativo 1. Per ciascun aggettivo qualificativo al grado positivo, scrivi i tre gradi del comparativo. Grado positivo

Comp. di maggioranza

Comparativo di minoranza Comparativo di uguaglianza

facile lungo feroce timido freddo felice 2. Scrivi in diversi modi il superlativo assoluto dei seguenti aggettivi. agile

nuovo

stanco

corto

L’aggettivo qualificativo, quando esprime il massimo grado di una qualità, senza paragoni, è di grado superlativo assoluto (il negozio è affollatissimo). Questo grado si può ottenere con: – il suffisso -issimo (altissimo); – la ripetizione dell’aggettivo (alto alto); – i prefissi arci-, ultra-, extra-, super- (superalto); – gli avverbi molto, assai, tanto... (tanto alto).

3. Completa la tabella. Grado positivo

Comp. di maggioranza

Superlativo relativo

Superlativo assoluto

piccolo

minore

il minore

minimo

cattivo grande buono basso alto

87


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MORFOLOGIA

Aggettivi e pronomi possessivi 1. Completa la tabella come nell’esempio. singolare maschile

mio, tuo, suo

• Ognuno bada al

plurale

.

• Non intrometterti nei fatti

nostro, vostro

.

• Ognuno obbedisce ai

loro, proprio

mia,

interesse.

• Rispettiamo le cose

miei,

altrui femminile

2. Completa con proprio o altrui.

altrui mie,

• Sara esprime il

genitori. pensiero.

• Marco pretende i pattini • Devi rispettare l’

. pensiero.

propria

3. Sottolinea di rosso gli aggettivi possessivi e di blu i pronomi possessivi.

4. Completa le frasi inserendo l’aggettivo possessivo.

• La tua palla non è di cuoio come la mia.

• La console che appartiene a me è la

• Ho perduto la mia matita, puoi prestarmi la tua?

• Il libro che possiedi tu è il

• I tuoi colori sono più nuovi dei miei.

• Il taccuino che possiede Lea è il

• I miei compiti sono più difficili dei tuoi.

• Le carte che possediamo noi sono le

• Prendo la tua macchina, la mia è senza benzina.

• Le forbici che avete voi sono le

• Bella trovata la vostra!

• Le penne che appartengono a loro sono le penne.

• Il mio libro è più interessante del tuo, lo vuoi leggere?

libro. taccuino.

• La mamma ha promesso che mi comprerà un giubbotto come il tuo. • È sempre bene pensare agli affari propri e non a quelli altrui. • I nostri amici sono simpatici. E i tuoi? • Il tuo colore pastello rosso è spuntato, il mio no. • Le mie scarpe da ginnastica e le sue sono identiche.

88

carte. forbici.

5. Sottolinea i pronomi possessivi e scrivi a quale nome si riferiscono. • Siete fortunati ad avere i vostri nonni vicini; i nostri sono in Francia!

Wii.

nonni


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Aggettivi e pronomi dimostrativi 1. Sottolinea di rosso i pronomi dimostrativi e di blu gli aggettivi dimostrativi. Il dentifricio

Luigi ha lo spazzolino in mano e la bocca aperta: “Mamma! Dove hai comprato questo dentifricio?”. “Perché? È lo stesso di sempre!” risponde la mamma stupita. “E posa quello spazzolino che sporchi tutto” aggiunge. Luigi posa lo spazzolino, si lava la bocca e porge il tubetto alla mamma. “Mamma sei sicura che sia proprio il medesimo dentifricio? Guarda, a me sembra diverso… quello vecchio sapeva di menta.” La mamma guarda il tubetto e urla: “Ma questa è la pasta d’acciughe!”. Poi corre in cucina, apre il frigorifero e afferra un tubetto: “E questo è il dentifricio!”. 2. Completa le frasi inserendo gli aggettivi dimostrativi. Cerchiali di verde se si riferiscono al tempo e di rosso se si riferiscono allo spazio. • Le vedi anche tu

auto laggiù?

• Per non sbagliare percorro sempre la

strada.

mattina la mamma mi accompagnerà a scuola a piedi.

bambino che è venuto a trovarmi ieri, ha dimenticato i guanti sul mio letto.

• Ricordi • Vedi • In

giorno dell’inverno scorso quando nevicò dalla mattina alla sera? monte laggiù? È proprio il Monte Bianco. tempo si viaggiava ancora con le carrozze trainate dai cavalli.

• Sono soddisfatto di abitare in

città, perché offre molti servizi.

3. Indica con una X se la parola evidenziata è un aggettivo o un pronome dimostrativo. • È bello codesto abito che indossi!

aggettivo

pronome

• Questi sono i miei colori, quelli sono di Caterina.

aggettivo

pronome

• Fa lo stesso, non importa!

aggettivo

pronome

• Questo non è il fratello di Rita: è suo cugino.

aggettivo

pronome

• Ogni estate trasmettono il medesimo telefilm: che noia!

aggettivo

pronome

• Dette tali parole, l’oratore scese dal palco.

aggettivo

pronome

• Questa curva è molto pericolosa.

aggettivo

pronome

• Quelle pesche sono acerbe, queste sono mature.

aggettivo

pronome

89


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MORFOLOGIA

Aggettivi e pronomi indefiniti 1. Sottolinea i pronomi indefiniti nella poesia. Alice la paurosa

Quando qualcuno una porta sbatte o un libro, chiunque batte a terra, Alice pensa subito: “È scoppiata la guerra!”. Se qualcosa si avvicina e la potrebbe sfiorare, lei vien presa dal panico e decide, per niente, di scappare. Durante l’intervallo, ha il terrore di uscire, perché chiunque la potrebbe inseguire. Avere fifa per Alice è cosa di ogni giorno, ma è davvero mostruoso per tutti quelli che le stanno intorno. (Adatt. da P. Bertrand, Alice la paurosa, Motta Junior)

2. Osserva il disegno, leggi le informazioni fornite dagli aggettivi indefiniti evidenziati nelle frasi e indica V (vero) o F (falso). • Alcune cornici sono rotonde.

V

F

• Tutte le cornici sono quadrate.

V

F

• Nessuna cornice è triangolare.

V

F

• Ogni cornice è quadrata.

V

F

• Qualsiasi cornice è rotonda.

V

F

• Parecchie cornici sono quadrate.

V

F

• Poche cornici sono rotonde.

V

F

3. Indica con una X l’aggettivo indefinito che ha un significato diverso dagli altri due. tanto

qualche

nessuno

certi

molto

alcuni

ciascuno

alcuni

tutto

qualunque

ogni

troppi

4. In ogni frase cerchia il pronome indefinito adatto. • Nella mia classe qualunque / alcuni / nessuno hanno un incarico. • Per questa volta molti / nessuno / ognuno riceverà la punizione che si merita. • Alcune persone preferiscono andare in vacanza al mare, poche / altre / nessuna in montagna. • Avrei bisogno che nessuno / chiunque / qualcuno mi desse una mano.

90


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Aggettivi e pronomi numerali 1. Leggi e circonda con il blu gli aggettivi numerali ordinali, in rosso gli aggettivi numerali cardinali. • Sulla pista corrono nove auto. • Due auto sono in testa, la terza auto le insegue. • Tre piloti rallentano all’improvviso. • La sesta auto esce dalla pista e rientra. • Trenta spettatori guardano preoccupati. • Dieci persone corrono nel prato. • Otto auto tagliano il traguardo. • L’ultima auto arriva adagio adagio. • Cinque meccanici la spingono nella rimessa. 2. Completa le frasi con i pronomi e gli aggettivi cardinali oppure ordinali adatti, poi rispondi alle domande. • In un anno ci sono

giorni.

• Io ho

anni, mia sorella ne compirà

più di me.

• Durante la partita di basket, Marco ha realizzato ben • Carlo, al

canestri. Fabio solo

giro di campo, era stanco morto, mentre Luigi ha smesso di correre al

Quanti pronomi numerali hai inserito?

1

2

3

4

Quanti aggettivi numerali hai inserito?

1

2

3

4

. .

3. Scrivi il numerale ordinale corrispondente al cardinale. dieci

decimo

uno

venti

otto

due

tre

4. Sottolinea i numerali: in rosso gli aggettivi e in blu i pronomi. Poi trascrivili sotto. • Non so che farmene delle figurine doppie. Ne ho sedici. • Se scrivi tutto il testo in stampatello, fatichi il doppio. • Quando finalmente ho vinto la coppa, ero al settimo cielo. • Carlo e Sara formano una bellissima coppia. • Per superare l’esame, dovrei studiare il quadruplo. • La colonna vertebrale è formata da trentatré vertebre. Sono aggettivi: Sono pronomi:

91


MORFOLOGIA

Il verbo

R

La maestra ha chiamato Alessio alla lavagna.

Che cosa non funziona? Sai correggere le frasi?

1. A casa di Lucia una torta strepitosa. 2. Finalmente dopo due mesi la bici nuova. 3. Gli alunni di quarta in gita al Museo Egizio. 4. Tra i miei compagni preferiti Alioune e Dario.

A

Quelle che ha scritto la maestra sono frasi, secondo te? Aiuta Alessio a scegliere in ogni gruppo la parola giusta per completare le frasi. Frase numero 1 volentieri ho mangiato di pomeriggio

Frase numero 2 in garage è arrivata rossa

Frase numero 3 sono andati in pullman con le maestre

Frase numero 4 pochi in classe ci sono

Q U IN D I. ..

Il verbo è la parola più importante della frase perché senza il verbo non accade nulla. Il verbo può indicare un’azione (ho giocato), una situazione (nevica), un modo di essere o di sentirsi (sono felice), un possesso (possiedo). Il verbo fornisce informazioni importanti

I verbi si raggruppano in tre famiglie

Il modo in cui si compie l’azione (se esprime un fatto reale, un fatto possibile, un desiderio, un ordine...). Il tempo in cui questa azione avviene (nel passato, nel presente o nel futuro). La persona che compie l’azione.

1a coniugazione verbi che alla forma base terminano in ARE: mangiare 2a coniugazione verbi che alla forma base terminano in ERE: bere 3a coniugazione verbi che alla forma base terminano in IRE: sentire

Il verbo è formato dalla radice (che non cambia) e dalla desinenza (che cambia): mangi-are, io mangi-o, mangi-ando... Sono le desinenze a fornire le informazioni su coniugazione, modo, tempo, persona.

F

Evidenzia con colori diversi la radice e la desinenza dei verbi, poi scrivi la forma base e la coniugazione.

disegno partirono scendiamo raccontiamo

92

disegnare – 1a coniugazione

controllerete fuggirono ridevo raccontiamo Esercizio interattivo


MORFOLOGIA Cerchia i verbi nel testo e completa la tabella come nell’esempio. Ieri i miei compagni correvano in giardino, mentre io li guardavo dalla panchina. Ho una gamba ingessata! Domani però sarò libero: mi toglieranno il gesso.

correvano

verbo

chi la compie?

passato-presente-futuro?

correre

loro

passato

Quali informazioni ti forniscono i verbi presenti nel brano? Cerchiali come indicato. modo di essere

possesso

sensazione

azione

Il leone è il più grande e imponente tra i carnivori africani. Ha il corpo molto robusto con la parte anteriore più sviluppata di quella posteriore. Gli occhi sembrano fosforescenti. La lunga coda termina con una punta cornea. La pelliccia è liscia, rasa e brillante. Il ruggito del leone consiste in un suono prolungato. In alcune occasioni si trasforma in un grugnito minaccioso. Quando il leone ha paura, emette un suono prolungato e abbassa le orecchie. Leggi le frasi, cerchia il verbo e scrivi quale informazione fornisce: azione, modo di essere, possesso, sensazione. Es. La gabbianella vola sul mare

azione

• I turisti nel ristorante erano felici e chiassosi. • Ezio e Silvana hanno un aereo radiocomandato. • Tante persone hanno paura dei ragni. • Le coccinelle erano immobili sulla foglia. • Kevin e Nadia saluteranno i nonni alla partenza. • Da piccola avevo una grande collezione di francobolli. • Letizia sentiva tanto caldo durante l’escursione. • La giraffa si nutre di foglie di acacia. • Da grande avrò un’auto tutta mia.

93


MORFOLOGIA

Essere e avere

R

Connettiti con pagg. 106 -107 Ripassa le coniugazioni.

La maestra fa un annuncio alla classe. Cari bambini, Elisa è una bambina precisa, ha un quaderno ordinato, ha la passione per la lettura e per questo ha partecipato al concorso. Ho saputo che è arrivata prima. Facciamo tutti un applauso a Elisa che ha vinto: il premio è suo.

A

Sottolinea nel fumetto le risposte alle domande con il colore indicato. Chi è Elisa?

Qual è la sua qualità?

Perché i bambini fanno

Che cosa possiede?

Che cosa ha fatto?

un applauso a Elisa?

Che cosa ha saputo la maestra?

Di chi è il premio?

Q U IN D I. ..

Il verbo essere e il verbo avere possono avere un significato proprio o possono fungere da ausiliari. Quando hanno un significato proprio: – il verbo essere esprime un modo di essere, stare, trovarsi, appartenere; – il verbo avere significa possedere, ottenere, provare, sentire. Diventano ausiliari (aiutanti) quando si associano agli altri verbi per formare i tempi composti: è arrivata, ha deciso. Essere e avere hanno una coniugazione propria.

F

Sottolinea i verbi nelle frasi, ricopiali in tabella e spiega se sono usati in senso proprio o come ausiliare. Se hanno significato proprio spiega che cosa esprimono: aiutati con il box regola.

• Quando siete tornati da Parigi? • Domani avrete il vostro gelato. • Hai preso un bel voto, brava! • Romeo aveva portato il suo gatto a scuola. • Ero emozionato quando ho ricevuto un regalo. • Avete avuto paura per tutto il tempo. • Nel negozio non c’era più la maglietta rossa. • Giacomo e Paola sono bravi bambini.

94

Senso proprio o ausiliare? Siete tornati Avrete

essere = ausiliare avere = senso proprio (ottenere)


MORFOLOGIA Essere o avere? Colora la casella con l’ausiliare corretto. tornare

essere tornato

avere tornato

telefonare

avere telefonato

essere telefonato

venire

avere venuto

essere venuto

partire

avere partito

essere partito

ridere

avere riso

essere riso

Significato proprio o ausiliare? Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Ho molta fame.

significato proprio

V

F

• Siamo arrivati a Parigi con i nostri amici.

significato proprio

V

F

• Ieri mattina avete perso il treno.

ausiliare

V

F

• Mirko ha un orologio nuovo.

significato proprio

V

F

• Angelo ha paura dei pipistrelli.

significato proprio

V

F

• Ilaria è la sorella di Michele.

ausiliare

V

F

• Maurizio e Nicoletta sono saliti sull’aereo.

ausiliare

V

F

• Enrico è molto esuberante.

ausiliare

V

F

Scrivi l’ausiliare corretto nelle seguenti frasi: scegli tra essere e avere. • • Sergio • Noi • Il babbo • • Non

vissuto per molti anni in città, adesso mi trasferisco in campagna. partito in ritardo, quindi

arrivato dopo l’orario previsto.

conosciuto Rocco al mare e lo

invitato alla nostra festa.

lavorato a lungo come architetto, rientrato tardi perché

andato in pensione da un anno.

passato a fare quella commissione.

ancora finito i compiti. Quando li

terminati, andrai a giocare.

Scrivi accanto ai verbi se hanno bisogno dell’ausiliare essere o avere. nascere

fuggire

parlare

trovare

chiedere

riportare

arrossire

svenire

visitare

entrare

raccontare

leggere Esercizio interattivo

95


CLIL To be

Have got

To be

Il verbo essere (to be) è uno dei verbi più utilizzati in inglese. Si usa: • per dire chi siamo e chi sono gli altri; • per esprimere stati d’animo; • per descrivere persone, cose o animali.

I am Karen.

The ball is big.

I am happy.

Io sono Karen.

La palla è grande.

Io sono felice.

Have got

Anche il verbo avere (have got) è uno dei verbi più utilizzati in inglese. Si usa: • per esprimere il possesso relativo a oggetti, persone o cose; • per descrivere le caratteristiche di persone, animali o cose.

I have got a new bike.

We've got brown hair.

Ho una bici nuova.

Abbiamo i capelli castani.

ATTENZIONE! Per esprimere l’età e gli stati fisici l’inglese, a differenza dell’italiano, usa il verbo to be (essere).

96

Paul is ten.

We're thirsty.

Paolo ha 10 anni.

Abbiamo sete.

Listen and read


MORFOLOGIA Connettiti con pagg. 108-110 Ripassa le coniugazioni verbali.

I modi del verbo

R

Conversazioni a tavola. 2 Mangiare è un’azione necessaria!

4 E se mangiassi tutto il pollo?

3 Mangiando si cresce.

5 Mangerei, se avessi fame...

6 Mangia! 7 Mangiato tutto!

1 Io mangio gli spinaci.

A

Leggi e completa.

• In ogni fumetto si ripete il verbo • In quali fumetti si capisce bene chi compie l’azione? • In quali fumetti non è definito chi compie l’azione? • In quale fumetto si parla di un’azione che avviene con certezza? • In quale fumetto si parla di un’azione dubbiosa? • In quale fumetto l’azione può accadere solo se ne accade un’altra? • In quale fumetto si dà un ordine?

1 1 1 1 1 1

2 2 2 2 2 2

3 3 3 3 3 3

4 4 4 4 4 4

5 5 5 5 5 5

6 6 6 6 6 6

7 7 7 7 7 7

Q U IN D I. ..

Il verbo può esprimere un’azione in sette modi diversi, quattro finiti e tre indefiniti. – I modi finiti indicano sempre la persona che svolge l’azione e il tempo in cui questa si svolge. Indicativo: esprime un’azione che avviene con certezza io mangio Condizionale: esprime la possibilità che avvenga un’azione ma solo a certe condizioni mangerei, se avessi fame Congiuntivo: esprime un desiderio, un dubbio, una possibilità, il timore e se mangiassi tutto il pollo? Imperativo: esprime un ordine mangia! – I modi indefiniti non definiscono mai la persona che svolge l’azione ma solo il tempo in cui essa si svolge. Infinito: è il verbo nella sua forma primitiva mangiare è un'azione necessaria Participio: al tempo passato serve per costruire i tempi composti mangiato tutto Gerundio: esprime un’azione mettendola in relazione con un’altra mangiando si cresce

F

Modo finito (F) o modo indefinito (I)? Indicalo con una X.

Mangiando F

I

Giocherai

F

I

Camminate! F

I

Avendo detto F

I

F

I

Ebbe riconosciuto F

I

Cresci

F

I

Portare

F

I

Dormivo

97


MORFOLOGIA

Il modo indicativo R

La maestra ha fatto leggere questo testo in classe e ha detto ai bambini di classificare i verbi. Micol ha un problema con i tempi. Il mio nome è Samir e sono afgano. Sono cresciuto in un villaggio nel Nord-Est del paese, a pochi chilometri da Kabul. Avevo una famiglia: un padre, una madre e tre sorelle. Ho iniziato a lavorare quando mio padre è morto. Quando compii vent’anni mi diedero un fucile e dei soldi, così potei sposarmi. Ho deciso di andare in un altro Paese in cui potrò vivere tranquillo accanto a mia moglie, nutrire ed educare i miei figli finché avrò terminato la mia vita.

Dunque... è, sono, questi li so: tempo presente! Sono cresciuto, vivevo, avevo, ho iniziato, diedero, potei sono tutti tempi passati, ma quali? Potrò, avrò terminato, sono futuri ma sono diversi tra di loro... Non riesco a ricordare!!!

A

Secondo te Micol ha evidenziato correttamente i verbi nel testo? Tu ricordi il nome dei tempi cui fanno riferimento? Pensi che siano fatti certi quelli che racconta Samir? Q U IN D I. ..

Il modo indicativo esprime la certezza che una determinata azione è avvenuta nel passato, avviene nel presente o avverrà nel futuro. Il modo indicativo si compone di otto tempi: quattro semplici (formati dal solo verbo) e quattro composti (formati dal verbo + l’ausiliare). Tempi semplici

Presente Indica un’azione che si svolge ora. Sofia cucina una torta. Imperfetto Indica un’azione che si ripete o si prolunga nel passato. Sofia cucinava molte torte da ragazza. Passato remoto Indica un’azione che è avvenuta e si è conclusa in un passato lontano. Sofia cucinò una torta fantastica l’anno scorso. Futuro semplice L’azione deve ancora avvenire. Sofia cucinerà una torta.

98

Tempi composti

Passato prossimo L’azione è avvenuta da poco. Sofia ha cucinato una torta nel pomeriggio. Trapassato prossimo L’azione è avvenuta prima di un’altra azione avvenuta nel passato. Sofia puliva il tegame dove aveva cucinato una torta. Trapassato remoto L’azione è avvenuta prima di un’altra accaduta nel passato espressa al passato remoto. Dopo che ebbe cucinato una torta, Sofia andò a riposare. Futuro anteriore L’azione avverrà nel futuro, prima di un’altra azione, espressa al futuro semplice. Per quando arriverai, Sofia avrà già cucinato una torta.


F

MORFOLOGIA Trasforma i tempi semplici in tempi composti e viceversa. TEMPI SEMPLICI

Colora solo dove trovi i tempi semplici.

TEMPI COMPOSTI

Presente

Passato prossimo

Tu vedi

Tu hai visto

hai visto

Imperfetto

trovò

Trapassato Prossimo

vate e v a into v

Essi avevano costruito Voi avevate

Passato remoto

Trapassato remoto

m cam

Futuro anteriore

Tu prenderai Voi avrete comprato Indica il tempo corretto con una crocetta.

ate

r olo

c

ebbero pronunciato piace

farai

ev ev

mina va

incontrarono

Io ebbi dormito

aste b

i ang

saròato torn

Noi fummo Futuro semplice

tto scri à r av farò

è

Egli ha portato

ho pescato

ama

a

ha

to

na mi

ter e gn e p s

ride

ave sogvnamo ato

no haninato abitavamo cuc

partirono

Sottolinea il verbo, poi riscrivilo al passato prossimo e al trapassato prossimo. fut. anteriore

fut. semplice

trap. remoto

pass. remoto

trap. prossimo

imperfetto

pass. prossimo

presente

• Oliver fa canestro.

• Barbara prende il tram.

bevevano

avrò avuto cammina

• Il treno riparte.

avevi saltato ha messo indicheremo Colora il completamento corretto della frase. dopo che ebbe visto il padrone

dopo che ha visto il padrone

non appena presi il biglietto

non appena ebbi preso il biglietto

• Luca era molto arrabbiato

perché perse il treno

perché aveva perso il treno

• Biancaneve si addormentò

quando ebbe addentato la mela

quando addentò la mela

quando mangerò

quando avrò mangiato

• Il cane scodinzolò • Visitai il museo

• Sarò pienamente soddisfatto

Esercizi interattivi

Piu esercizi a pag. 121

99


MORFOLOGIA

Il modo congiuntivo

R

Matilde deve scegliere le scarpe da indossare in gita.

Se fossi sicura che non fa freddo sceglierei i sandali. Ma se facesse freddo... E se mettessi gli anfibi? Uffa però. Se solo potessi sapere che cosa si mettono le altre. La mamma vuole che indossi le scarpe da ginnastica ma io non sono d’accordo. E se decidessi per le ballerine? Sarebbe stato bello che la maestra ci avesse fornito qualche indicazione in più...

A

Dalle domande che si pone Matilde percepisci sicurezza o insicurezza? Ha le idee chiare su quali scarpe scegliere? Quale sarebbe il suo desiderio? Q U IN D I. ..

I verbi al modo congiuntivo esprimono desiderio, dubbio, incertezza. Il congiuntivo si compone di quattro tempi: due semplici (formati dal solo verbo) e due composti (formati dal verbo + l’ausiliare). Tempi semplici

Presente Esprime un desiderio, un’opinione, un dubbio, un fatto possibile nel momento in cui si parla. Penso che tu non abbia voglia di studiare. Imperfetto – Indica il desiderio, la speranza che avvenga qualcosa che è impossibile o molto difficile che si realizzi, oppure una proposta. – Esprime un dubbio in contemporaneità con il passato. Pensavo che non avessi voglia di studiare.

F

Tempi composti

Passato Esprime un dubbio o una possibilità o un’azione incerta accaduta prima rispetto al tempo presente. Penso che tu non abbia avuto voglia di studiare. Trapassato Esprime un dubbio, un’azione incerta accaduta prima rispetto a un tempo passato.

Pensavo che non avessi avuto voglia di studiare.

Completa la tabella con le forme mancanti.

Congiuntivo presente

Congiuntivo passato

Congiuntivo imperfetto

Che tu sia

Che egli abbia avuto Che noi scrivessimo

100

Congiuntivo trapassato


MORFOLOGIA Completa le frasi con i verbi tra parentesi, coniugandoli nel tempo indicato. TEMPO PRESENTE • Immagino che tu non (avere)

la merenda.

• Vogliamo che tu (smettere)

di rosicchiarti le unghie.

• Spero che Linda (arrivare)

presto.

TEMPO PASSATO • Penso che ieri in montagna (nevicare)

tutto il giorno.

• Non capisco perché tu non (arrivare) • È possibile che Franco (perdere)

prima. il telefono sul treno.

TEMPO IMPERFETTO • Non immaginavamo che il capitano (essere) • Roberta temeva che i bambini (rompere) • Pino desiderava che Katia (preparare)

così gentile. un vetro. una torta.

TEMPO TRAPASSATO • Se (prendere)

un ombrello, non ti saresti bagnato.

• Credevamo che Elia e Gabriella (ordinare) • Se si (scusare)

le pizze.

, lo avremmo invitato.

Quale frase è scritta in modo corretto? Indicala con una X. Speriamo che il temporale finisca presto. Credo che qualcuno bussasse alla porta. È necessario che studierai in modo più approfondito. Che cosa esprimono i congiuntivi nelle frasi che trovi qui sotto? Scegli tra: desiderio, dubbio, incertezza. • Spero ci sia un bel sole. • Avessimo trovato il biglietto vincente! • Credo che Andrea giochi meglio di Mario. • Non sono sicura che a Domenico piaccia il cioccolato. • Dubito che tu abbia portato una pila. Riscrivi sul quaderno i congiuntivi dell’esercizio precedente indicando il tempo e la persona, come nell’esempio. Sia: tempo presente, terza persona singolare. Piu esercizi a pag. 122

101


MORFOLOGIA

Il modo condizionale

R

Matilde continua la preparazione della gita tra dubbi e desideri.

Abbiamo ancora mele? Ne desidererei una per colazione; per pranzo invece vorrei un panino col prosciutto. Mi sembrerebbe una buona idea usare lo zaino grande, così potrei metterci dentro anche il maglione e la macchina fotografica, che dici? Mi aiuteresti a preparare le cose? Sarebbe stato bello se avessero permesso anche alle mamme di venire!

A

Che cosa vorrebbe mangiare in gita Matilde? Perché lo zaino grande le sembra una buona idea? Quale sarebbe stato il suo desiderio? Che cosa chiede cortesemente alla mamma? Q U IN D I. ..

I verbi espressi al modo condizionale indicano azioni che potrebbero accadere solo a condizione che se ne verifichi un’altra oppure azioni che esprimono un desiderio, un dubbio, una richiesta cortese (desidererei, vorrei, mi aiuteresti...). Si compone di due soli tempi, uno semplice (formato dal solo verbo) e uno composto (formato dal verbo + l’ausiliare). Tempi semplici

Presente Indica un desiderio che potrebbe verificarsi nel presente o un’azione che potrebbe verificarsi a condizione che se ne verifichi un’altra. Vorrei un panino, se fosse possibile.

F

Trasforma i condizionali presenti in condizionali passati.

Arriverei Diresti Porterebbe Torneremmo Sentireste Scivolerebbe

102

Tempi composti

Passato Indica un desiderio che sarebbe potuto accadere nel passato ma non si è realizzato o un’azione che si sarebbe potuta verificare se ne fosse accaduta un’altra sempre nel passato. Avrei voluto un panino, se fosse stato possibile.

Indica con una X le frasi che contengono un condizionale. Ho finito adesso di studiare. Se non facessi tanto rumore, riuscirei a riposare. ndrea sarebbe salito sulla giostra, se la mamma A non glielo avesse proibito. La prossima estate andremo in vacanza con la moto. S e avessimo sentito le vostre voci, saremmo tornati indietro.


MORFOLOGIA Sottolinea nella filastrocca i verbi al condizionale, poi trascrivili indicando il verbo alla forma base, il tempo e la persona come nell’esempio.

“Vorrei, direi, farei...” Che maniere raffinate ha il condizionale. Mai che usi parole sguaiate, non alza la voce per niente, e seduto in poltrona sospira gentilmente: “Me ne andrei nell’Arizona, che ve ne pare? O forse potrei fermarmi a Lisbona...”.

vorrei

“Vorrei, vorrei… Volerei sulla Luna in cerca di fortuna. E voi ci verreste? Sarebbe carino, dondolarsi sulla falce facendo uno spuntino....” Gianni Rodari

verbo volere, tempo presente, 1a persona singolare

Sottolinea con il rosso l’azione che potrebbe avvenire; la condizione con il blu. Ricorda: condizionale e congiuntivo spesso si tengono per mano.

• Mangerei, se avessi un panino. • Se non facesse freddo, Aldo farebbe un bagno in piscina. • Se la nonna avesse gli occhiali, potrebbe leggere il giornale. • Avreste viaggiato meglio, se il mare non fosse stato agitato. • Se avessimo trovato le chiavi, avremmo aperto la porta. • Avresti bevuto, se avessi portato la bottiglia dell’acqua. Cerchia i congiuntivi e sottolinea i condizionali presenti nelle frasi. • Se trovassi un tesoro, comprerei una barca a vela. • Se Pinocchio non avesse raccontato bugie, avrebbe avuto meno guai. • Ti aiuteremmo, se sapessimo dov’è il problema. • Se Lisa e Agostino avessero chiuso la porta, il gatto non sarebbe entrato. • Camminereste, se non foste così stanchi. • Questi fiori sarebbero vissuti più a lungo, se qualcuno li avesse innaffiati. Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 123

103


MORFOLOGIA

Il modo imperativo

R

Finalmente arrivano le indicazioni.

INDICAZIONI PER IL VIAGGIO DI ISTRUZIONE Abbigliamento: – vèstiti a strati; – porta un Kway; – indossa scarpe da ginnastica. Cibo: – porta uno spuntino leggero (due panini e un frutto basteranno); – prendi con te una bottiglietta d’acqua. Altro: – lascia a casa i giochini elettronici; – porta con te un libro da leggere durante il viaggio.

Evviva! Adesso so che cosa portare!

A

Quelle della maestra secondo te sono indicazioni precise? Lasciano spazio alle decisioni autonome di Matilde? Perché i bambini le devono seguire? Q U IN D I. ..

Quando si esprimono ordini, comandi, esortazioni, consigli, istruzioni, divieti si utilizzano i verbi al modo imperativo. Il modo imperativo ha solo il tempo presente e ha delle forme proprie solo per le seconde persone: parla! (tu), parlate! (voi)

F

Il cuoco Bruno oggi è arrabbiato con i suoi aiutanti: trascrivi la ricetta sul quaderno trasformando i verbi dall’infinito all’imperativo. Chi era Montare in una ciotola il burro insieme allo zucchero. Unire le uova, l’“imperatore”? il latte e la scorza di limone. Aggiungere la farina e il lievito setacciati, Che connessione ti viene quindi mescolare con una spatola. Unire anche un pizzico di sale. da fare col modo Sbucciare e tagliare le mele a dadini non troppo grandi. IMPERATIVO? Aggiungere le mele all’impasto. Mettere tutto all’interno di uno stampo circolare. Cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 40 minuti. Trasforma in ordini queste richieste cortesi. Potresti tacere, per cortesia? Potreste abbassare il volume? Mi direbbe il suo nome? Potreste rispondere voi?

104

Piu esercizi a pag. 124


MORFOLOGIA

La coniugazione verbale Imparare i verbi a memoria sembra una cosa difficile, ma puoi renderlo più semplice: osserva i “trucchetti”.

Verbo ESSERE Per formare i tempi composti del verbo essere basta aggiungere stato/stati ai tempi semplici corrispondenti. TEMPI SEMPLICI Presente Io sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono

TEMPI COMPOSTI Passato prossimo Io sono stato Tu sei stato Egli è stato Noi siamo stati Voi siete stati Essi sono stati

Verbo AVERE Per formare i tempi composti del verbo avere basta aggiungere avuto ai tempi semplici corrispondenti. TEMPI SEMPLICI Presente Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno

TEMPI COMPOSTI Passato prossimo Io ho avuto Tu hai avuto Egli ha avuto Noi abbiamo avuto Voi avete avuto Essi hanno avuto

Se hai imparato bene i tempi semplici dei verbi essere e avere ti sarà facile ricordare i tempi composti delle tre coniugazioni: osserva il trucco. Presente Io amo Tu ami Egli ama Noi amiamo Voi amate Essi amano

Passato prossimo Io ho amato Tu hai amato Egli ha amato Noi abbiamo amato Voi avete amato Essi hanno amato Usa il presente dell’ausiliare.

Imperfetto Io amavo Tu amavi Egli amava Noi amavamo Voi amavate Essi amavano

Trapassato prossimo Io avevo amato Tu avevi amato Egli aveva amato Noi avevamo amato Voi avevate amato Essi avevano amato Usa l’imperfetto dell’ausiliare.

Passato remoto Io amai Tu amasti Egli amò Noi amammo Voi amaste Essi amarono

Trapassato remoto Io ebbi amato Tu avesti amato Egli ebbe amato Noi avemmo amato Voi aveste amato Essi ebbero amato

Usa il passato remoto dell’ausiliare. Futuro semplice Io amerò Tu amerai Egli amerà Noi ameremo Voi amerete Essi ameranno

Futuro anteriore Io avrò amato Tu avrai amato Egli avrà amato Noi avremo amato Voi avrete amato Essi avranno amato

Usa il futuro semplice dell’ausiliare.

105


MORFOLOGIA

Coniugazione del verbo essere MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente

Passato prossimo

Presente

Passato

Io sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono Imperfetto Io ero Tu eri Egli era Noi eravamo Voi eravate Essi erano Passato remoto Io fui Tu fosti Egli fu Noi fummo Voi foste Essi furono Futuro semplice Io sarò Tu sarai Egli sarà Noi saremo Voi sarete Essi saranno

Io sono stato Tu sei stato Egli è stato Noi siamo stati Voi siete stati Essi sono stati Trapassato prossimo Io ero stato Tu eri stato Egli era stato Noi eravamo stati Voi eravate stati Essi erano stati Trapassato remoto Io fui stato Tu fosti stato Egli fu stato Noi fummo stati Voi foste stati Essi furono stati Futuro anteriore Io sarò stato Tu sarai stato Egli sarà stato Noi saremo stati Voi sarete stati Essi saranno stati

che io sia che tu sia che egli sia che noi siamo che voi siate che essi siano Imperfetto che io fossi che tu fossi che egli fosse che noi fossimo che voi foste che essi fossero

che io sia stato che tu sia stato che egli sia stato che noi siamo stati che voi siate stati che essi siano stati Trapassato che io fossi stato che tu fossi stato che egli fosse stato che noi fossimo stati che voi foste stati che essi fossero stati

MODO CONDIZIONALE Presente

Passato

Io sarei Tu saresti Egli sarebbe Noi saremmo Voi sareste Essi sarebbero

Io sarei Tu saresti Egli sarebbe Noi saremmo Voi sareste Essi sarebbero

stato stato stato stati stati stati

MODO IMPERATIVO Presente sii (tu)

MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

Presente

Passato

Presente

essere

essere stato

essente (raro) stato

106

Passato

siate (voi)

MODO GERUNDIO Presente

Passato

essendo

essendo stato


MORFOLOGIA

Coniugazione del verbo avere MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente

Passato prossimo

Presente

Passato

Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno Imperfetto Io avevo Tu avevi Egli aveva Noi avevamo Voi avevate Essi avevano Passato remoto Io ebbi Tu avesti Egli ebbe Noi avemmo Voi aveste Essi ebbero Futuro semplice Io avrò Tu avrai Egli avrà Noi avremo Voi avrete Essi avranno

Io ho avuto Tu hai avuto Egli ha avuto Noi abbiamo avuto Voi avete avuto Essi hanno avuto Trapassato prossimo Io avevo avuto Tu avevi avuto Egli aveva avuto Noi avevamo avuto Voi avevate avuto Essi avevano avuto Trapassato remoto Io ebbi avuto Tu avesti avuto Egli ebbe avuto Noi avemmo avuto Voi aveste avuto Essi ebbero avuto Futuro anteriore Io avrò avuto Tu avrai avuto Egli avrà avuto Noi avremo avuto Voi avrete avuto Essi avranno avuto

che io abbia che tu abbia che egli abbia che noi abbiamo che voi abbiate che essi abbiano Imperfetto che io avessi che tu avessi che egli avesse che noi avessimo che voi aveste che essi avessero

che io abbia avuto che tu abbia avuto che egli abbia avuto che noi abbiamo avuto che voi abbiate avuto che essi abbiano avuto Trapassato che io avessi avuto che tu avessi avuto che egli avesse avuto che noi avessimo avuto che voi aveste avuto che essi avessero avuto

MODO CONDIZIONALE Presente

Passato

Io avrei Tu avresti Egli avrebbe Noi avremmo Voi avreste Essi avrebbero

Io avrei Tu avresti Egli avrebbe Noi avremmo Voi avreste Essi avrebbero

avuto avuto avuto avuto avuto avuto

MODO IMPERATIVO Presente abbi (tu)

MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

abbiate (voi)

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

avere

avere avuto

avente

avuto

avendo

avendo avuto

107


MORFOLOGIA

La 1a coniugazione: -are parlare MODO CONGIUNTIVO

MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente

Passato prossimo

Presente

Passato

Io parlo Tu parli Egli parla Noi parliamo Voi parlate Essi parlano Imperfetto Io parlavo Tu parlavi Egli parlava Noi parlavamo Voi parlavate Essi parlavano Passato remoto Io parlai Tu parlasti Egli parlò Noi parlammo Voi parlaste Essi parlarono Futuro semplice Io parlerò Tu parlerai Egli parlerà Noi parleremo Voi parlerete Essi parleranno

Io ho parlato Tu hai parlato Egli ha parlato Noi abbiamo parlato Voi avete parlato Essi hanno parlato Trapassato prossimo Io avevo parlato Tu avevi parlato Egli aveva parlato Noi avevamo parlato Voi avevate parlato Essi avevano parlato Trapassato remoto Io ebbi parlato Tu avesti parlato Egli ebbe parlato Noi avemmo parlato Voi aveste parlato Essi ebbero parlato Futuro anteriore Io avrò parlato Tu avrai parlato Egli avrà parlato Noi avremo parlato Voi avrete parlato Essi avranno parlato

che io parli che tu parli che egli parli che noi parliamo che voi parliate che essi parlino Imperfetto che io parlassi che tu parlassi che egli parlasse che noi parlassimo che voi parlaste che essi parlassero

che io abbia che tu abbia che egli abbia che noi abbiamo che voi abbiate che essi abbiano Trapassato che io avessi che tu avessi che egli avesse che noi avessimo che voi aveste che essi avessero

parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato parlato

MODO CONDIZIONALE Presente

Passato

Io parlerei Tu parleresti Egli parlerebbe Noi parleremmo Voi parlereste Essi parlerebbero

Io avrei parlato Tu avresti parlato Egli avrebbe parlato Noi avremmo parlato Voi avreste parlato Essi avrebbero parlato

MODO IMPERATIVO Presente parla (tu)

MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

parlate (voi)

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

parlare

avere parlato

parlante

parlato

parlando

avendo parlato

108


MORFOLOGIA

La 2a coniugazione: -ere credere MODO CONGIUNTIVO

MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente

Passato prossimo

Presente

Passato

Io credo Tu credi Egli crede Noi crediamo Voi credete Essi credono Imperfetto Io credevo Tu credevi Egli credeva Noi credevamo Voi credevate Essi credevano Passato remoto Io credetti Tu credesti Egli credette Noi credemmo Voi credeste Essi credettero Futuro semplice Io crederò Tu crederai Egli crederà Noi crederemo Voi crederete Essi crederanno

Io ho creduto Tu hai creduto Egli ha creduto Noi abbiamo creduto Voi avete creduto Essi hanno creduto Trapassato prossimo Io avevo creduto Tu avevi creduto Egli aveva creduto Noi avevamo creduto Voi avevate creduto Essi avevano creduto Trapassato remoto Io ebbi creduto Tu avesti creduto Egli ebbe creduto Noi avemmo creduto Voi aveste creduto Essi ebbero creduto Futuro anteriore Io avrò creduto Tu avrai creduto Egli avrà creduto Noi avremo creduto Voi avrete creduto Essi avranno creduto

che io creda che tu creda che egli creda che noi crediamo che voi crediate che essi credano Imperfetto che io credessi che tu credessi che egli credesse che noi credessimo che voi credeste che essi credessero

che io abbia creduto che tu abbia creduto che egli abbia creduto che noi abbiamo creduto che voi abbiate creduto che essi abbiano creduto Trapassato che io avessi creduto che tu avessi creduto che egli avesse creduto che noi avessimo creduto che voi aveste creduto che essi avessero creduto

MODO CONDIZIONALE Presente

Passato

Io crederei Tu crederesti Egli crederebbe Noi crederemmo Voi credereste Essi crederebbero

Io avrei creduto Tu avresti creduto Egli avrebbe creduto Noi avremmo creduto Voi avreste creduto Essi avrebbero creduto

MODO IMPERATIVO Presente credi (tu)

MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

credete (voi)

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

credere

avere creduto

credente

creduto

credendo

avendo creduto

109


MORFOLOGIA

La 3a coniugazione: -ire servire MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente

Passato prossimo

Presente

Passato

Io servo Tu servi Egli serve Noi serviamo Voi servite Essi servono Imperfetto Io servivo Tu servivi Egli serviva Noi servivamo Voi servivate Essi servivano Passato remoto Io servii Tu servisti Egli servì Noi servimmo Voi serviste Essi servirono Futuro semplice Io servirò Tu servirai Egli servirà Noi serviremo Voi servirete Essi serviranno

Io ho servito Tu hai servito Egli ha servito Noi abbiamo servito Voi avete servito Essi hanno servito Trapassato prossimo Io avevo servito Tu avevi servito Egli aveva servito Noi avevamo servito Voi avevate servito Essi avevano servito Trapassato remoto Io ebbi servito Tu avesti servito Egli ebbe servito Noi avemmo servito Voi aveste servito Essi ebbero servito Futuro anteriore Io avrò servito Tu avrai servito Egli avrà servito Noi avremo servito Voi avrete servito Essi avranno servito

che io serva che tu serva che egli serva che noi serviamo che voi serviate che essi servano Imperfetto che io servissi che tu servissi che egli servisse che noi servissimo che voi serviste che essi servissero

che io abbia servito che tu abbia servito che egli abbia servito che noi abbiamo servito che voi abbiate servito che essi abbiano servito Trapassato che io avessi servito che tu avessi servito che egli avesse servito che noi avessimo servito che voi aveste servito che essi avessero servito

MODO CONDIZIONALE Presente

Passato

Io servirei Tu serviresti Egli servirebbe Noi serviremmo Voi servireste Essi servirebbero

Io avrei servito Tu avresti servito Egli avrebbe servito Noi avremmo servito Voi avreste servito Essi avrebbero servito

MODO IMPERATIVO Presente servi (tu)

MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

servite (voi)

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

servire

avere servito

servente

servito

servendo

avendo servito

110


ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume il verbo. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.

Caratteristiche generali

Il verbo è la parola più importante della , una situazione, un modo Il verbo indica un’ o di sentirsi, un possesso. I verbi si raggruppano in tre coniugazioni: 1a coniugazione, 2a coniugazione; a . 3 coniugazione Le persone del verbo si suddividono in 1a-2a-3a persona e 1a-2a-3a persona . (che non cambia) Il verbo è formato dalla (che cambia). e dalla

Essere e avere hanno coniugazione Possono aiutare gli altri verbi a formare i tempi o avere significato proprio.

Verbi essere e avere

Modi verbali

Modi finiti: indicano la Sono: indicativo,

.

.

. , condizionale, infinito.

Modi indefiniti: non indicano la persona. Sono infinito, participio e

.

ANALISI GRAMMATICALE VERBO Voce del verbo + il verbo all’infinito

Coniugazione (1a, 2a, 3a)

Modo – indicativo – congiuntivo – condizionale – imperativo – infinito – participio – gerundio

Tempo Persona (a seconda 1a, 2a, 3a persona singolare del modo) 1a, 2a, 3a persona plurale

Mangerò: voce del verbo mangiare, 1a coniugazione, modo indicativo, tempo futuro semplice, 1a persona singolare. Avreste scritto: voce del verbo scrivere, 2a coniugazione, modo condizionale, tempo passato, 2a persona plurale. Mettiti alla prova e analizza sul quaderno: egli parlerebbe - abbiamo detto - che tu sia - avevate portato - io dormivo PDF

Mappa audioletta

111


ATTIVA COMPETENZE Correggiamo insieme Esercizio 1 Quante risposte esatte?

su 6 Esercizio 2 Quante risposte esatte?

su 6 Esercizio 3 Quante risposte esatte?

su 8

verso l’INVALSI 1. Sottolinea solo le frasi che funzionano. • Il cacciatore Biancaneve nel bosco. • Questa mattina sono caduto in giardino. • Nel parcheggio l’auto papà. • Sul campo di mais lo spaventapasseri gli uccelli. • Al ristorante ho assaggiato un fritto di pesce gustosissimo. • Domani festeggeremo il compleanno di mia sorella. 2. Indica se i verbi essere e avere hanno significato proprio (P) o fungono da ausiliari (A). • Sarò a scuola fino a pomeriggio inoltrato. • Quel cagnolino ha paura del temporale. • Siete arrivati in aeroporto con largo anticipo. • Quella collana era di mia nonna.

Esercizio 4

• I nostri genitori hanno acquistato una nuova tenda da campeggio.

Quante risposte esatte?

• La mia amica Lorena aveva iniziato il corso di judo.

su 8 Esercizio 5 Quante risposte esatte?

su 12

3. Scrivi accanto a ogni verbo a quale coniugazione appartiene. porti

comperava

ridevano

scrissi

avete finito

partecipammo

dormirà

prendiamo

4. Indica se il verbo è espresso a un modo finito (F) o indefinito (I) e scrivi, quando è possibile, la persona. Penso

Portassero

Mangerebbe

Andato

Cantare

Interrogò

Usciamo

Hai studiato

5. Sottolinea i verbi, poi riscrivili al tempo imperfetto e al trapassato prossimo. • Flavio scende le scale rumorosamente.

• Esce di casa come una furia.

• Prende la sua bicicletta nuova.

• Pedala verso la scuola a gran velocità.

• Saluta i suoi amici Daniele e Carlo. • Lucia entra in classe.

112

– –


ATTIVA COMPETENZE

verso l’INVALSI

Correggiamo insieme futuro anteriore

trapassato remoto

trapassato prossimo

passato prossimo

futuro semplice

passato remoto

imperfetto

presente

6. Indica con una crocetta il tempo esatto.

Esercizio 6 Quante risposte esatte?

su 8

partii bevo

Esercizio 7

aveva scritto

Quante risposte esatte?

su 8

avranno scelto parleremo

Esercizio 8

hai raccolto

Quante risposte esatte?

aveste tolto

su 6

volavano

Esercizio 9

7. Cerchia il verbo corretto, poi scrivi accanto a ciascuna frase il tempo del verbo che hai scelto. • Sofia pensa che questo film sia/ fosse più interessante dell’altro. • Credo che tu abbia/ hai capito perfettamente la lezione. • Se tu avevi/avessi lavato meglio i tuoi denti, non avresti la carie. • Avrei preferito che mi accompagnavi/avessi accompagnato tu. 8. In quali frasi trovi un verbo espresso al condizionale? Prenderai l’auto o il treno?

Avrei fatto un altro giro in barca.

Ti piacerebbe avere un gattino?

Voleremo con la nuova compagnia aerea.

Domani partiremo all’alba.

Vorrei proprio qualcosa di dolce.

9. Scrivi le frasi al modo imperativo per... • dire a Mario di pagare la cena. • chiedere a Luce di mettersi in posa per la foto. • ordinare a tuo fratello di spegnere la luce. 10. Analizza le seguenti voci verbali. • Piovesse • Parteciperete • Avremmo preso • Ebbi letto

Quante risposte esatte?

su 3 Esercizio 10 Quante risposte esatte?

su 4 Totale:

su 69

Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 55 Hai raggiunto una buona competenza.

Tra 41 e 55 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.

Meno di 41 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.

113


MORFOLOGIA

Gli avverbi

R

Previsioni e precisazioni meteo.

Vediamo brevemente il tempo di domani. Quasi sicuramente al nord troveremo ampie schiarite. Al sud sono previste nevicate che probabilmente saranno di scarsa intensità. Le temperature scenderanno sotto lo zero. Il maltempo per fortuna durerà poco, non ci sarà nemmeno il tempo di indossare il cappotto che già tornerà il sole...

A

Che cosa sta facendo il colonnello Bertola? Prova a leggere il suo discorso eliminando le parole rosse. Che cosa cambia nella spiegazione? Q U IN D I. ..

Gli avverbi sono modificatori, cioè variano il significato delle parole a cui si riferiscono: lo qualificano, lo precisano meglio, gli danno gradazioni e sfumature diverse. Essi non variano la loro forma all’interno del discorso poiché non hanno né genere né numero. Per questo si dicono invariabili.

Avv. di quantità Quanto? poco, molto, troppo, niente, parecchio, assai, abbastanza, meno, più...

114

La casa degli avverbi

Avv. di negazione no, neppure, non, nemmeno, neanche...

Avv. di luogo Dove? qui, qua, lì, là, su, giù, davanti, dietro, sopra, sotto, dentro, fuori, laggiù, lassù...

Avv. di tempo oggi, ieri, già, domani, ora, adesso, spesso, sempre, mai, presto, tardi...

Avv. di dubbio probabilmente, eventualmente, forse, quasi...

Avv. di modo Come? bene, male, volentieri, dolcemente... e tutti gli avverbi formati dall'aggettivo corrispondente + il suffisso -mente

Avv. di affermazione sì, certo, sicuramente, appunto, certamente, proprio, davvero...


MORFOLOGIA

F

Sottolinea tutti gli avverbi presenti nel brano e inseriscili nella tabella al posto giusto. Fai attenzione: in tutto sono otto.

Da una caverna buia e sinistra proveniva un rumore misterioso. Sì, davvero misterioso. Nessuno si addentrava mai volentieri in quel nero profondo, nessuno osava nemmeno passare davanti all’apertura muschiosa o sostarle scioccamente vicino... Avverbi

Avverbi

Avverbi

Avverbi

Avverbi

di luogo

di modo

di affermazione

di tempo

di negazione

Completa le frasi inserendo un avverbio adatto. • La maestra di dice che parlo •

uscirà il nuovo video del mio cantante preferito.

• Non andare •

. , è pericoloso!

è finita quella serie tv?

• Luciano pedalava

lo sapevo.

con la sua bicicletta nuova.

Quali avverbi derivano dai seguenti aggettivi? Completa la tabella e il cartellino. Aggettivo

Avverbio

felice allegro facile

Sono tutti avverbi di

veloce certo

Le parole evidenziate sono avverbi di quantità o aggettivi indefiniti? Barra la casella giusta.

Sai spiegare come hai classificato avverbi e aggettivi in questo esercizio?

Agg.

Avv. Ho studiato tanto per la verifica.

Agg.

Avv. C’è tanto vento su quella cima.

Agg.

Avv. Credo di aver messo troppo sale sulla pizza.

Agg.

Avv. Ti fidi troppo di lui.

Agg.

Avv. Ho mangiato poco a pranzo, non avevo appetito.

Agg.

Avv. Ecco lo snowboard che volevi, ho dovuto girare molto per trovarlo. Piu esercizi a pag. 125

115


MORFOLOGIA

Le preposizioni

R

Connettiti con pag.134 Ricordi che cosa introducono le preposizioni?

La maestra ha chiesto agli alunni di ricopiare il testo sul diario per farlo firmare ai genitori. Bambini, per gentilezza, ricopiate l’avviso sul diario.

Avviso Giovedì pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, la maestra di inglese riceverà i genitori degli alunni in ordine alfabetico, da Boaglio a Giorgis. I genitori potranno farsi accompagnare dai figli. Tra una settimana proseguiranno i colloqui per gli alunni rimanenti.

A

Nel testo sono state evidenziate alcune parole. Che ruolo svolgono secondo te? In base a ciò che già sai, colora la risposta corretta. Sono nomi.

Sono verbi.

Sono pronomi.

Sono aggettivi.

Sono collegamenti.

Q U IN D I. ..

Le preposizioni sono collegamenti che servono a creare connessioni tra le parole di una frase. Le preposizioni semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra) sono invariabili. Quando le preposizioni semplici si legano a un articolo determinativo formano le preposizioni articolate e concordano con il nome a cui sono collegate.

F

Completa lo schema delle preposizioni articolate.

+

il

di

del

a

al

da

la

nel

con

col

l’

i

dell’

dei

alla dallo

in su

lo

dall’ nella

-

-

sullo

sulla

gli

le

agli

alle

dagli nei

-

Lo sai che la parola “preposizione” deriva dalla lingua latina, quella degli antichi Romani? ”praeponere” = porre davanti.

coi

nelle -

-

I collegamenti sono sbagliati: riscrivi le frasi correttamente. Poi sottolinea, nelle frasi che hai corretto, le preposizioni semplici con il rosso e quelle articolate con il blu. • Ho appena finito a cenare nel terrazzo. • Da piccola dormivo nella culla in un pupazzetto. • Carlo parla sempre al calcio sui suoi amici. • Andrete su Milano da un pullman.

116

Piu esercizi a pag. 125


MORFOLOGIA Connettiti con pag. 100 Ricordi un modo verbale legato alle congiunzioni?

Le congiunzioni

R

La maestra ha chiesto agli alunni di cercare sul vocabolario online il significato del verbo “congiungere” e trovare almeno tre sinonimi.

Eccolo! Congiungere: mettere insieme due o più elementi, collegandoli in modo che risultino in contatto. Sinonimi: unire, unificare, legare, attaccare, connettere, collegare…

A

Hai già sentito parlare di “congiunzioni”? Sapresti riconoscerle? Mettiti alla prova: colora solo le parole che ti sembrano congiunzioni.

sedia

mangiano

e

il

gentile

o

Q U IN D I. ..

Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso che servono a unire parole o frasi. Grazie alle congiunzioni è possibile comprendere il legame che si stabilisce tra le parole. Le congiunzioni hanno diverse funzioni:

F

Unire e, anche, inoltre, pure

Escludere né, neanche, neppure

Opporre ma, però, anzi, tuttavia

Proporre un’alternativa o, sia... sia...

Indicare una causa perché, poiché, siccome

Indicare un effetto perciò, dunque, quindi, allora

Indicare una condizione se, purché, qualora

Indicare un tempo quando, mentre, finché

Indicare una spiegazione che, infatti, cioé, difatti

Cerchia la congiunzione esatta nelle frasi.

• Vai a danza o/ma/perché sei troppo affaticata?

• Prepara la tavola mentre/se/e io cucino.

• Ho preso un bel voto perché/quindi sono felice. • Tieni il volume basso quando/dunque ascolti la musica. Completa le frasi seguenti: attenzione all’uso delle congiunzioni.

Indosso i guanti

perché e

Mi riposo

Esercizio interattivo

anche se mentre Piu esercizi a pag. 126

117


MORFOLOGIA

Le esclamazioni

R

Ambra e Samuele stanno provando la recita di fine anno.

Ah, quanta poca fede hai fanciulla nella forza degli dei... Ahi noi! Troppa fretta odo nelle tue parole. Il tempo cambierà presto. Le piogge torneranno. Deh, non ti crucciare e porta offerte al tempio, gli dei te ne saranno grati!

Oh potente sacerdote, temo la siccità! Che ne sarà dei nostri raccolti? Ahimè, il popolo resterà senza cibo!

A

A che cosa servono le parole evidenziate, secondo te? Servono a migliorare la scenetta? Quali caratteristiche deve avere la recitazione? Q U IN D I. ..

Le esclamazioni o interiezioni sono suoni semplici, come oh, mah, ahi, boh, uhi, ah, eh, ohi, ih, ehi, olé, beh, ahimè, ohimè, ehilà, deh... Sono parti invariabili del discorso ed esprimono in modo immediato la gioia, la rabbia, la sorpresa, la meraviglia, la paura, l’impazienza... cioè sensazioni che di solito si esprimono modificando il tono di voce. Dopo l’esclamazione, o alla fine della frase, solitamente c’è il punto esclamativo.

F

Scrivi una frase per ciascuna esclamazione. Segui l’indicazione della sensazione da esprimere, come nell’esempio. ah

dolore

Ah, mi fa malissimo il braccio! ehi

Attenzione all’h! Cerchia nelle frasi le forme corrette. • Ah, ah/ Ha, ha, che ridere quella battuta! • Hai /Ahi, che male, perché mi hai/ahi spinto a terra? • Oh /Ho no! Ho /Oh dimenticato gli occhiali a scuola! • Hai!/Ahi! Fai attenzione! • Non riesco a scegliere il colore della maglia. Mah/Mha! • Haimè/Ahimè! L’auto non parte più! • Eilà!/Ehilà! Dov’eri finito?

rimprovero oh

Quanti errori ci sono nella frase?

stupore boh

2

dubbio

118

Cristina ah dipinto un quadro: ho, che splendore! Ah, che colori! Cristina ah molto gusto.

Piu esercizi a pag. 126

3

4

0


ATTIVA COMPETENZE MAP MORFOLOGIA Completa la mappa che riassume il percorso fatto. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.

L’avverbio

L’avverbio modifica o specifica il significato della parola a cui si riferisce. del discorso, non ha genere né – È una parte . – Può essere di modo, di quantità, di luogo, di negazione, di dubbio, di tempo, di affermazione.

La preposizione

Le preposizioni collegano le parole in una . – Le preposizioni (di, , , , , , , , ) sono parti del discorso. (formate da preposizione semplice – Le preposizioni ) concordano con il a cui sono + collegate.

La congiunzione

Le congiunzioni sono parti del discorso che servono Grazie alle congiunzioni o a unire . è possibile comprendere il legame che si stabilisce tra le parole.

L’esclamazione

Le esclamazioni sono parti del discorso, manifestano la gioia, la rabbia, la sorpresa, la meraviglia, la paura, l’impazienza... cioè sensazioni che si esprimono modificando il tono . della Dopo l’esclamazione, o alla fine della frase, solitamente c’è il punto .

ANALISI GRAMMATICALE •Q uando, in una frase, si incontra un avverbio, una congiunzione o un’esclamazione è sufficiente riconoscerli e scrivere “avverbio”, “congiunzione”, “esclamazione” per poterli classificare. • Quando si incontra una preposizione è necessario distinguere se si tratta di una preposizione semplice o di una preposizione articolata. Osserva come sono state classificate queste particelle nella frase: Mettiti alla prova e analizza Domani andremo a casa della zia, ma torneremo prima di cena. Uffa! sul quaderno le parole sottolineate: domani: avverbio di tempo prima: avverbio di tempo Ahi! Brahim ieri è caduto a: preposizione semplice di: preposizione semplice dalla bici, però non si è fatto della: preposizione articolata uffa: esclamazione nulla. ma: congiunzione PDF

Mappa audioletta

119


ATTIVA COMPETENZE

verso l’INVALSI

Correggiamo insieme

1. Indica con una X il tipo di avverbio che è stato sottolineato nelle frasi. • Credo di aver svolto bene il mio compito. tempo

modo

quantità

Esercizio 1

• Al ristorante abbiamo mangiato troppo.

dubbio

quantità

Quante risposte esatte?

su 5

luogo

• Torneremo sicuramente su questa spiaggia.

affermazione

dubbio

• Alessandra è sempre felice.

Esercizio 2 Quante risposte esatte?

su 16

luogo modo tempo • Ho detto di no, neanche per idea. modo dubbio negazione 2. Sottolinea di rosso le preposizioni semplici, di blu quelle articolate. Attenzione, ci sono anche gli articoli partitivi: cerchiali.

Esercizio 3 Quante risposte esatte?

su 4

• Ho visto delle sciarpe bellissime nei negozi del centro. • Sul ciglio di una strada di periferia c’erano dei gattini abbandonati, li abbiamo portati con il furgoncino dal veterinario. • Ti piacerebbe mangiare del sushi nel nuovo ristorante “A casa di Fujimaro”?

Esercizio 4 Quante risposte esatte?

su 5

• Sul cappello da Alpino di mio papà c’è una penna nera. 3. Qual è la congiunzione esatta? Cerchiala.

Esercizio 5

• Domani avrò la lezione di nuoto, quindi/perché non potrò venire alla festa.

Quante risposte esatte?

• Prenderò un gelato alla nocciola ma/e al cioccolato.

su 22 Totale:

su 52

Valutati! Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 42 Hai raggiunto una buona competenza.

Tra 31 e 42 La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.

Meno di 31 Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.

120

quantità

• La mamma cucina il mio piatto preferito, perciò/cioè il pollo al curry. • Potrai uscire quando/mentre smetterà di piovere. 4. Sottolinea le esclamazioni e scrivi quale sentimento esprimono. Scegli tra: gioia – rabbia – rimpianto – meraviglia – impazienza. • Ehi, mi ascolti oppure no? • Ahimè! Non so nuotare! • Oh, che spettacolo incantevole! • Uff, ancora il minestrone a pranzo! • Olé! È finità la scuola! 5. Cerchia di rosso le preposizioni, di verde gli avverbi, di giallo le congiunzioni. Lorenza sapeva che era una cosa proibitissima varcare quella porta non accompagnati da qualche adulto. Ma l’unione fa la forza e la compagnia dei due nuovi arrivati dette a Lorenza quel coraggio che non avrebbe mai avuto da sola... Con la mano già sulla maniglia della porta, pensò: ”Qualcosa non va”, sarà il caso di avvertire il professore”... Davanti alla porta, il professore vide il riflesso del fuoco verde, girò con forza la maniglia e corse dentro... B. Pitzorno, Clorofilla dal cielo blu, Mondadori


OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM

ESERCIZI PIÙ

L'indicativo e i suoi tempi 1. Sottolinea i verbi all’indicativo e precisane il tempo. Segui l’esempio. Pinocchio e la medicina

La fata sciolse (

passato remoto

) una polverina bianca

in mezzo bicchiere d’acqua, lo porse (

)

al burattino e gli disse (

):

– Bevi, e presto sarai guarito (

).

Pinocchio domandò ( –È(

): ) dolce o amara?

– È amara, ma bevi (

) e quando avrai

bevuto (

) ti darò (

)

una pallina di zucchero. 2. Collega ciascun verbo al tempo giusto. pioveva

stringo

verrà

ascoltai PRESENTE

salimmo

dormivate IMPERFETTO

scrivete

suoneremo

conoscerai

ascoltano

parlerete

finisti PASSATO REMOTO

scherzarono

FUTURO SEMPLICE

ballavi

capisci

canteranno

berranno

aspettò

3. Coniuga il verbo visitare nei tempi composti del modo indicativo. passato prossimo Io

trapassato prossimo

trapassato remoto

futuro anteriore

avevo visitato

Tu Egli

ha visitato

Noi Voi Essi

121


ESERCIZI PIÙ

MORFOLOGIA

Il congiuntivo e i suoi tempi 1. Sottolinea i verbi al congiuntivo nel testo e sistemali nella griglia. Cara Antonella, spero che tu possa venire per il fine settimana. Se non fossi molto impegnata, verrei a prenderti in macchina. Magari avessi concluso il mio lavoro in tempi brevi come hai fatto tu! Spero che tu abbia chiesto qualche giorno in più in modo da rimanere con noi.

PRESENTE

IMPERFETTO

PASSATO

TRAPASSATO

2. Indica il tempo e la persona dei seguenti verbi al congiuntivo. cantino

abbiate creduto

avesse parlato

fossimo

suonasse

abbiate

partano

avessi colto

3. Completa le frasi scegliendo, tra i due tempi proposti, quello che ritieni adatto. • Penso che il mio cane (sia - fosse) • Credevo che Gianni (sia - fosse)

geloso. a casa.

• Esco con i miei amici purché non (piova - avesse piovuto) • Non è possibile che tu (abbia - avessi) • Non sapevo che i ladri (siano - fossero) • Nonostante (diluvi - diluviasse) siamo partiti lo stesso.

122

. fame. entrati in casa della nostra vicina.

e (tiri - tirasse)

un forte vento,


OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM

ESERCIZI PIÙ

Il modo condizionale 1. Inserisci i verbi richiesti nelle caselle e in quelle colorate troverai altri due verbi al modo condizionale. 1. V erbo fare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing. 2. V erbo contrastare, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. plur. 3. V erbo adempiere, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. sing. 4. V erbo ritrovare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. plur.

5. V erbo prestare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing. 6. V erbo imprigionare, modo condizionale, tempo presente, 1a pers. sing. 7. V erbo impedire, modo condizionale, tempo presente, 3a pers. sing. 8. V erbo trovare, modo condizionale, tempo presente, 2a pers. sing.

1 2 3 4 5 6 7 8 Gli altri due verbi sono: 2. Per ogni frase, correggi nello spazio indicato i verbi coniugati in modo errato. • Se potessi avere un tablet lo usasse tutti i giorni. • Mi piacesse molto avere una sorella, ma solo se fosse più grande di me. • Se fosse possibile, volessi aspettare qui. • I miei genitori volessero che io studiassi musica. • Se tu fossi un po’ più attento non sbagliassi più. • Cosa dicessi se rimanessimo ancora un po’? 3. Collega con frecce di diverso colore i verbi evidenziati al significato che esprimono. Mi sarebbe piaciuto avere un’altra fetta di torta. Secondo me, Luigi avrebbe accettato l’incarico. Per Natale avrei voluto una macchinina telecomandata. Non avrei saputo cosa fare: dire la verità o mentire.

richiesta/desiderio dubbio possibilità

123


ESERCIZI PIÙ

MORFOLOGIA

Il modo imperativo 1. Leggi le sane abitudini per un’alimentazione corretta e sottolinea tutti i verbi al modo imperativo.

• Fai una buona colazione al mattino che dà carica ed energia al tuo corpo. • Mangia durante i pasti stabiliti ed evita di spizzicare in continuazione. • Impara a consumare cibi sani e nutrienti. • Distribuisci le sostanze nutritive tra i vari pasti. • Modera il consumo di dolci e merende poco salutari.

2. Trasforma le seguenti frasi al modo imperativo come nell’esempio. • Ti consiglio di leggere a bassa voce.

Leggi a bassa voce.

• Ti ordino di sederti. • Siete pregati di uscire. • Mi vuoi dare quel giornaletto? • Ti prego di non entrare in camera mia. • Volete, per favore, chiudere le finestre?

3. Completa le frasi con i seguenti verbi. alzare • toccare • perdere Per esprimere un divieto con la 2a persona singolare si usa NON + infinito (non correre)

• Non

quel vetro rotto!

• Non

il tono della voce.

• Non

tempo.

4. Componi delle frasi utilizzando questi imperativi troncati. va’ fa’ di’ da’ sta’

124


OR AA GIGI FO LO LO FO OR MM

ESERCIZI PIÙ

Avverbi e preposizioni 1. Sottolinea l’avverbio e collegalo alla parola a cui si riferisce. Spesso gli avverbi si riferiscono ai verbi (hai mangiato troppo), ma possono dare informazioni più precise anche su: • aggettivi Il film è stato molto bello. • nomi È stato proprio Luca. • avverbi È veramente tardi.

• Gli alunni di questa classe sono particolarmente vivaci. • Domani andrò in piscina. • Sbrigati è veramente tardi! • Forse veniamo da voi nel pomeriggio. • L’ha detto proprio Sandro ai suoi amici.

2. Cerchia gli avverbi e trascrivili nella tabella.

avverbi di...

• Oggi è domenica.

modo

• Andrò al mare probabilmente.

tempo

• In questo bosco ci sono funghi dappertutto.

luogo

• L’auto correva velocemente sull’autostrada.

quantità

• Non penso di uscire nel pomeriggio.

affermazione

• Verrò certamente in palestra per il pattinaggio.

negazione

• Gianluca guarda troppo la televisione.

dubbio 3. Completa le frasi con le preposizioni semplici adatte. • Andrò •

Carla

Parigi.

ascensore ho incontrato il babbo

• Il treno un’ora •

Torino è arrivato

Marco.

stazione

ritardo. autunno vado

boschi

cerca

funghi. 4. Riscrivi i telegrammi inserendo le preposizioni semplici e articolate mancanti. Mille auguri felicità sposi

La villa è stata distrutta terremoto Capodanno

Ti avverto mio arrivo stazione ore otto

125


ESERCIZI PIÙ

MORFOLOGIA

Congiunzioni ed esclamazioni 1. Inserisci le congiunzioni adatte nelle seguenti frasi. • Maria è simpatica

carina; tutti le vogliono bene

è gentile. • Ho fatto in fretta

sono arrivato comunque in ritardo.

• Mio fratello ha incontrato il suo amico

stava tornando a casa.

fa molto caldo, bisogna bere spesso.

studiassi con maggiore impegno, non prenderesti brutti voti.

• Sei sempre molto spavaldo

Non si può dire “ma però” perché sono due congiunzioni dello stesso tipo (avversative). È come se si dicesse “ma ma” o “però però”.

in quel caso non hai detto nulla.

2. Completa le frasi. • quando • La mamma guarda la TV

• mentre • perché • quindi • nonostante

• Luca non verrà

• perciò • infatti • Il maestro è contento

• però • poiché

3. Completa le frasi con le esclamazioni adatte. •

, che botta!

, sono proprio sfortunata!

, che peccato, si è rotto!

, tocca sempre a me apparecchiare!

tu, torna subito indietro!

, che bel panorama!

che pazienza bisogna avere con te!

, vedrai che tutto andrà bene!

, è finita la scuola!

, ho dimenticato il libro!

4. Sottolinea le esclamazioni e indica quale sentimento o emozione esprimono. • Ohimè, che figuraccia!

126

(

)

• Urrà! Ci siamo riusciti!

(

)

• Oh, se potessi andare anch'io! (

)

• Ehi, stia più attento!

(

)

• Ahi! Mi hai pestato un piede! (

)

• Ahimè! Non so nuotare! (

)


ATTIVA COMPETENZE LAB SINTASSI

Perché la sintassi? John viene da New York e si trova in Italia per la prima volta. I suoi genitori erano italiani: si sono trasferiti in America per cercare lavoro e non sono più tornati. John ha provato a imparare qualche parola di italiano, ma i risultati non sembrano molto soddisfacenti! Scusi signora, io americano. Io il Colosseo. Io no strada. Dove via dei Fori Imperiali, please?

Discuti con i tuoi compagni. • Che cosa non funziona nelle parole di John? È accettabile il suo modo di esprimersi? • Come sono le frasi che utilizza? Che cosa manca? • Provate a riformulare correttamente la richiesta di John:

• Ora completate la conclusione a cui è giunto Marco. Siete d’accordo con lui? Nelle frasi manca il

, cioè il motore

che attiva l’azione. Senza il Il

non accade nulla! permette la connessione

tra le informazioni.

La sintassi è la parte della grammatica che studia la frase, cioè le parti che la compongono e le regole per far sì che, partendo dal verbo, risulti corretta e completa. Si occupa anche dei corretti collegamenti tra le frasi all’interno del testo. Diventare competente in sintassi ti permetterà di esprimerti con chiarezza e di produrre testi sempre più ricchi e ben strutturati. Competenze attese: – il bambino individua lo scopo cui mira lo studio della sintassi e costruisce percorsi di conoscenza in una dimensione collettiva di ricerca e di condivisione; – il bambino analizza le regole fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

127


SINTASSI

Il ruolo del verbo

R

La maestra Luisa ha scritto delle frasi alla lavagna. Giulia, sono tutte frasi secondo te?

Mimmo e Gioele nel cortile. Piove. Marta scatta. Franco lavora. Claudia va a scuola. Giulio la porta. Simona gelato.

A

Sai aiutare Giulia? Cerchia solo le frasi, poi rispondi alle domande.

• Perché puoi affermare che sono delle frasi? • Adesso pensa al significato: le frasi che hai cerchiato trasmettono un messaggio completo? Si potrebbe aggiungere qualcosa? Q U IN D I. ..

Alcuni verbi bastano da soli per raccontare un fatto e non hanno bisogno di altre informazioni. Il verbo piovere, ad esempio, è già completo nel suo significato. Altri verbi hanno bisogno di più collegamenti per completare il messaggio che vogliono trasmettere. Il verbo lavorare ha bisogno di un’informazione essenziale: chi lavora? Franco Il verbo scattare necessita di almeno due informazioni: chi compie l’azione? Marta che cosa scatta? Una foto Il verbo andare necessita di tre informazioni per rendere completa la frase: chi va? Claudia da dove va? Da casa sua dove va? A scuola

F

Cosa manca per completare la frase? Indicalo con una X.

• Piove da un’ora.

Luca accarezza di Simona

un cane

• Grandina su tutto il giardino.

in giardino

con affetto

• Marco dormiva beatamente.

Marco ha regalato un fiore

128

Nelle frasi c’è un’informazione non necessaria per completare la frase: cancellala con una X.

• Alice cammina sul marciapiede. • Luca guarda la televisione in cucina.

stamattina

per il suo compleanno

• La maestra rimprovera Samuele durante l’intervallo.

a Lucia

a scuola

• Ieri Maria distribuiva i volantini ai passanti.


SINTASSI

Il soggetto

R

La maestra ha fatto leggere in classe questo brano.

Mia nonna non abitava con noi, ma in un albergo in paese. Andavamo a trovarla, ed era là, seduta sul piazzaletto dell’albergo, sotto l’ombrellone; era piccola, con minuscoli piedi calzati di stivaletti neri a piccolissimi bottoncini. Era fiera di quei piccoli piedi, che spuntavano sotto la gonna, ed era fiera della sua testa di capelli candidi, crespi, pettinati in un alto casco rigonfio... N. Ginzburg, Lessico famigliare, Einaudi

A

Chi è il soggetto di cui si parla nel brano? Che cosa si dice riguardo a lui?

Q U IN D I. ..

Generalmente in ogni frase si trova un soggetto. Fanno eccezione solo le frasi che presentano verbi che indicano fenomeni atmosferici come piovere, nevicare... Il soggetto indica la persona, l’animale o la cosa che compie l’azione o a cui il verbo attribuisce una qualità. Fai attenzione: – il soggetto concorda sempre con il verbo; – il soggetto non è sempre all’inizio della frase; – a volte ci sono più soggetti per uno stesso verbo; – a volte il soggetto è sottinteso, cioè può essere nascosto; – il soggetto può essere qualsiasi parte del discorso.

F

Il soggetto e il verbo non vanno d’accordo come dovrebbero: riscrivi le frasi facendo concordare genere e numero.

• Il mare erano molto agitato. • Io partirai per gli Stati Uniti tra due mesi. • Soffiava i venti dalla montagna. • Una pioggia battente hai colpito le finestre. • Mia sorella adorano l’altalena. Cerchia il soggetto nelle frasi. Fai attenzione: non si trova sempre all’inizio! • Dalle tende di lino leggero filtrava un raggio di luce.

• Il mio materasso è super morbido.

• Sulla cima della montagna è caduta tanta neve.

• Velocemente, prontamente, allegramente noi arriviamo.

• Nella scatola ci sono tre sorprese per noi.

• Fra i rami si è nascosto uno scoiattolo. Piu esercizi a pag. 138

129


SINTASSI

Il predicato verbale

R

Filippo si pavoneggia in classe. Secondo me Filippo predica bene ma poi...

Io sono un bravo scolaro. In classe leggo, studio, scrivo, coloro, ascolto la maestra...

A

Rifletti e rispondi alle domande.

• Quali azioni sostiene di compiere Filippo? Secondo te perché i suoi compagni bisbigliano? • Che cosa significa “predica bene ma poi...”? Trova un sinonimo di “predicare”: Q U IN D I. ..

Il verbo nella frase ha il compito di spiegare, chiarire, raccontare, predicare l’azione che accade. Per questo si può chiamare anche predicato verbale.

F

Collega con una freccia ogni soggetto al predicato verbale adatto.

In ogni frase sottolinea il predicato verbale e collegalo al soggetto con una freccia.

Le foglie

ridevano

• Di notte i criceti rosicchiavano i biscottini.

La talpa

vince

• La mamma al bar sorseggia il caffè. • Io, alla festa di Cristina, indosserò un abito

Rachele cuoceva

rosa.

La torta

scaverà

Il criceto

rosicchia

• La lava scorre sul fianco del vulcano.

Marzia e Ada

tremano

• Il computer nuovo non funziona così bene.

Inserisci il soggetto o il predicato verbale.

Completa le frasi con il predicato verbale.

catturò una gazzella.

• Il fiume

nuotavano nel laghetto.

• Chiara

• Le farfalle

.

• I due gattini

• I cuochi

.

• Letizia e Luca

• • Il commerciante

130

• Il fornaio

hanno salutato.

Piu esercizi a pag. 138

.

• I camerieri

dagli argini. al telefono. sul tappeto. il pianoforte. pane e grissini. in cucina.


SINTASSI

Il predicato nominale

R

La maestra ha fatto un disegno alla lavagna.

Mao è arancione

A

Rifletti e rispondi alle domande.

• Perché la maestra ha utilizzato una corda per disegnare la situazione, secondo te? • Che relazione c’è tra le due parti della frase? • Nell’analisi grammaticale che cos’è la parola “Mao”? E la parola “arancione”? Q U IN D I. ..

Quando il verbo essere funziona come una corda, mettendo in collegamento un aggettivo o un nome con il soggetto cui fanno riferimento (Mao è un gatto; Mao è arancione), svolge il ruolo di predicato nominale e forma una frase dal significato completo. Come il verbo essere si comportano un gruppetto di verbi come sembrare, diventare, parere. Fai attenzione! Quando il verbo essere ha significato proprio (stare, trovarsi, appartenere, esistere) funge da predicato verbale.

Sottolinea i predicati nominali nelle frasi, poi rispondi.

Solo in una di queste frasi c’è un predicato nominale: trovalo, poi rispondi.

• Antonietta e Giuliano sono cugini.

• I miei amici sono partiti da pochi minuti.

• Il vestito nuovo di Elly è rosso.

• Sei davvero salito in cima alla torre?

• Il merlo è nel nido.

• Tanto tempo fa il nonno è arrivato primo alla gara di nuoto.

• La chitarra di Meo è elettrica. • Ieri sei stato il più veloce. • Siete alla stazione? Arrivo!

• Le tue battute sono simpaticissime. • L’attore è corso a ritirare il premio.

• Pix e Pax sono personaggi di un fumetto. Come si chiamano gli altri predicati? Quali verbi non hai sottolineato? Perché? Qual è la funzione del verbo essere in questi casi?

Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 138

131


SINTASSI

La frase minima

R

Micol e Daniel commentano quello che è successo in classe. Ha preso 9!!! È stata bravissima!

Finalmente la maestra le verifiche.

A

Micol spiega a Daniel che cosa ha fatto la maestra. Daniel risponde con un commento, ma in entrambi i casi manca qualcosa di essenziale. Che cosa?

Q U IN D I. ..

Per strutturare in modo corretto una frase servono due elementi essenziali: un’azione e qualcuno o qualcosa cui questa azione fa riferimento. Queste due informazioni, il soggetto e il verbo, formano la frase minima, cioè rappresentano le fondamenta cui si aggiungono altre informazioni. Solo i verbi impersonali (piove, nevica...) non rispettano questa regola perché non hanno bisogno del soggetto.

F

Sottolinea le frasi minime. Poi riscrivi le frasi che non hai sottolineato aggiungendo ciò che manca.

• I lemuri simpaticissimi.

• La finestra aperta.

• Il nonno russa.

• Aveva combattuto.

• Alex e Susanna ridevano. • Il portone è chiuso. • È uno sportivo?

• La luna brilla.

Forma una frase minima inserendo un predicato.

Forma una frase minima inserendo un soggetto.

• Il fuoco

applaudono.

• I pinguini

siete incantevoli.

• Le galassie

cuce.

• Gli zii

sei felice.

• La foresta

evaporò.

• Le lampade

abbiamo parlato.

132

Piu esercizi a pag. 139


SINTASSI

Il complemento oggetto

R

Che cosa fa nonna Maria?

Nonna Maria legge.

A

Nonna Maria abbraccia.

Secondo te si capisce con chiarezza ciò che accade o è necessario aggiungere qualche informazione? Prova a formulare la domanda necessaria per completare le frasi e poi rispondi. Meglio adesso?

Q U IN D I. ..

Il complemento oggetto indica su chi ricade l’azione. Risponde alle domande “chi?/che cosa?”. Si chiama anche complemento diretto perché è collegato direttamente al verbo senza bisogno di nessuna preposizione.

F

Nelle frasi ci sono due complementi oggetto: cerchiali.

Sostituisci qualcuno/qualcosa con un complemento oggetto adatto.

• Ho ricevuto un orologio e una penna.

• Michele aiuta qualcuno.

• Franco ama il cioccolato e la nocciola. • L’allevatore vende mucche e vitelli.

• Giovanna ha comprato qualcosa.

• Chiamo Luca e Simona? • Pinocchio incontrò il Gatto e la Volpe.

• Silvia riceverà qualcosa.

• Marco ha mangiato un biscotto e una mela. • La mamma ha comprato l’insalata e il pesce.

• Carmela acquisterà qualcosa

• Oggi ho fatto i compiti di scienze e quelli di storia.

Scrivi il soggetto e il complemento oggetto presenti nelle frasi. • In estate Marianna ha raccolto le pesche.

Sogg.

Compl. ogg.

• Io vi porterò un regalo dalla vacanza.

Sogg.

Compl. ogg.

• Noi amiamo i dolci della nonna.

Sogg.

Compl. ogg.

• Ieri Laura ha salutato Marcella.

Sogg.

Compl. ogg.

• L’anno scorso Gianni ha conosciuto Ivo.

Sogg.

Compl. ogg.

Esercizio interattivo

Piu esercizi a pag. 140

133


SINTASSI

I complementi indiretti

R

Troppe poche notizie su nonna Maria! Quando? Dove? Perché?

Nonna Maria legge un libro.

A

Nonna Maria abbraccia la nipotina.

Luigi vorrebbe sapere qualcosa di più su quello che fa nonna Maria. Prova a rispondere alle sue domande. Hai più informazioni ora?

Q U IN D I. ..

I complementi indiretti rispondono a domande di vario tipo (Quando? Dove? Perché? Con chi? Da che cosa?...). Vengono chiamati indiretti perché, a differenza del complemento oggetto, spesso sono introdotti da una preposizione.

F

Colora in blu i complementi diretti, in giallo quelli indiretti. Abbiamo preparato

una sorpresa

per la mamma.

Alla sera

leggo

un libro

sul divano.

Sulla nave

avete conosciuto

il primo ufficiale

di bordo.

Prendo

il telefono

per parlare

con la nonna.

Completa le frasi inserendo un complemento indiretto. Aiutati con le domande. • Questo tavolo è stato acquistato • Elda va

(dove?) per lavoro.

• Avevo ascoltato •

(come?) la spiegazione

(di chi?).

(quando?) arriveranno i miei cugini

• La penna • Lo spettacolo

134

(quando?).

Piu esercizi a pag. 141

(da dove?).

(di chi?) era nuova, ma

(quando?) si è rotta!

(di che cosa?) era molto divertente: Esercizio interattivo

(a chi) è davvero piaciuto.


SINTASSI

Gruppo del soggetto e gruppo del predicato

R

La maestra Luisa ha preparato questo schema per i suoi alunni.

chi?

di chi?

che cosa fa?

a che cosa? dove?

di chi? il cane

abbaia

del dottore

alla luna

di mio nonno

A

in cortile

Rifletti e rispondi alle domande.

• Ci sono un soggetto e un predicato? Quali sono? • Rispondendo alle domande sono state aggiunte nuove informazioni?

• Quali arricchiscono il significato del soggetto? • Quali arricchiscono il significato del verbo?

Q U IN D I. ..

Per completare e arricchire una frase si possono fornire maggiori informazioni sul soggetto o completare il senso del verbo. Il soggetto insieme a tutte le sue espansioni forma il gruppo del soggetto, il verbo insieme a tutte le sue espansioni forma il gruppo del verbo.

F

Sottolinea nella frase in verde il soggetto e in rosso il predicato, poi completa lo schema. La mamma di Gaia ha cucito i costumi per la recita. Famiglia soggetto

Famiglia predicato

Soggetto

Predicato verbale

Di chi?

Che cosa?

Per che cosa?

Sul quaderno rappresenta con lo schema le seguenti frasi. • Il pubblico del teatro aveva gradito l’esibizione della compagnia di attori. • Il vulcano dell’isola eruttò lava e lapilli per tre giorni. • Il figlio della parrucchiera ha sposato una ragazza bellissima domenica. Piu esercizi a pag. 142

135


ATTIVA COMPETENZE MAP SINTASSI Completa la mappa che riassume il percorso di sintassi. Se sei in difficoltà torna indietro e ripassa ciò che hai dimenticato.

L’importanza del verbo

Il soggetto

Il soggetto indica la persona, l’animale o la cosa che l’azione o a cui il verbo attribuisce una . Se il soggetto è nascosto si dice Attenzione: il soggetto non si trova sempre della frase.

.

Il predicato verbale Il predicato nominale

Il predicato verbale spiega, chiarisce, racconta ciò che accade. Il predicato nominale si forma quando il verbo con mette in collegamento un aggettivo o un il soggetto a cui fa riferimento. Attenzione: quando il verbo essere ha significato (stare, trovarsi, appartenere, esistere) funge da predicato verbale.

Il complemento oggetto I complementi indiretti

Il complemento oggetto indica su chi ricade . / che cosa?” e si chiama Risponde alle domande “ ” perché è collegato anche “complemento . direttamente, senza bisogno di nessuna di vario I complementi indiretti rispondono a tipo (Quando? Dove? Perché? Con chi? ...) e sono collegati alle . altre informazioni per mezzo di una

Gruppo del soggetto Gruppo del predicato 136

Il verbo è indispensabile per formare una . Alcuni verbi bastano da soli per raccontare un fatto. per completare Altri verbi hanno bisogno di più il messaggio che vogliono trasmettere.

Il gruppo del soggetto è formato dal e da tutte le sue espansioni. Il gruppo del predicato è formato dal predicato e da tutte le . sue

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ATTIVA COMPETENZE

verso l’INVALSI

Correggiamo insieme

1. Leggi le frasi, poi rispondi alle domande. a. Le api raccolgono il nettare. b. Le api sono insetti laboriosi. c. Le api nutrono la regina.

d. Le api vivono in sciami molto numerosi. e. Le api svolgono molti compiti nella loro vita. f. Le api sono importanti per l’impollinazione.

Esercizio 1 Quante risposte esatte?

su 5

• Qual è il soggetto di tutte le frasi? • In quali frasi il soggetto compie un’azione? • In quali frasi si dice com’è o cos’è il soggetto?

Esercizio 2

• In quali frasi trovi un predicato verbale?

Quante risposte esatte?

su 14

• In quali frasi trovi un predicato nominale? 2. Cerchia il soggetto e sottolinea il predicato nelle frasi, poi completa.

Esercizio 3

• Gli antichi Egizi erano politeisti. • Tra due giorni arriverà Bryan dagli Stati Uniti. • Lara e Paul hanno costruito un castello di sabbia. • È gradevole questo libro. • Il fratellino di Sofia beve solo dalla tazza blu. • Questi pantaloni nuovi sono soffici.

Quante risposte esatte?

su 14 Esercizio 4 Quante risposte esatte?

su 7

Riscrivi i predicati verbali: Riscrivi i predicati nominali:

Totale:

su 40

3. Sottolinea di rosso il complemento oggetto, di blu i complementi indiretti.

Valutati!

• L’estate scorsa trovammo molte conchiglie sulla riva del mare. • I miei amici hanno visitato la Spagna la scorsa estate. • Anna ha comprato uno skate nuovo per suo figlio • Gabriele arrivò sulla spiaggia con la macchina fotografica. • Alice ha acquistato in un negozio un golfino di lana. • Luigi ha costruito una torre con i mattoncini nella sua camera.

Calcola il totale e scrivilo al posto giusto. Più di 32 Hai raggiunto una buona competenza.

4. Sottolinea in verde il soggetto e in rosso il predicato, poi completa gli schemi. Tra 24 e 32

L’allenatore di Marica è felice per la vittoria della squadra. Famiglia soggetto

Soggetto

La tua competenza non è piena. C’è bisogno di qualche esercizio in più.

Famiglia predicato

Predicato

Meno di 24

?

?

?

Devi riprendere l’argomento e allenarti di più.

137


ESERCIZI PIÙ

SINTASSI

Soggetto e predicato 1. Sottolinea il soggetto e scrivi da quali parti del discorso è formato. Osserva l’esempio. • Per la colazione servono il latte e dei biscotti.

art. det. + cong. + art. partit. + nome

• Il mio cane dorme nella cuccia. • Carlo e Luca scriveranno una lettera alla maestra. • Ridere favorisce la salute. • Noi avevamo studiato pochissimo. • Il giallo si addice alla tua carnagione.

Con alcuni verbi, come quelli che indicano fenomeni atmosferici, il soggetto è assente.

2. Indica con una X le frasi in cui il soggetto è assente. Nevicò per tre giorni e tre notti. Tu vai sempre in cerca di guai. Piovve per una settimana intera. All’improvviso, sul vigneto, grandinò.

Per tutto il giorno (?) piovve a dirotto.

Marco sbuccia con cura la frutta. A che ora ti sei svegliato?

3. Collega con una freccia un predicato verbale e un predicato nominale a ogni soggetto. tornano

sono nere

si esibisce

Le bambine

sono affettuosi

ballano

Il cantante

è imponente

ridono

I miei nonni

è famoso

si abbevera

138

La giraffa

Le rondini

sono spensierate

4. Sottolinea nelle seguenti frasi l’enunciato minimo: di rosso il soggetto, di blu il predicato.

5. Per ogni frase scrivi il soggetto sottinteso.

• Il babbo lavora in banca.

• Siamo arrivati in anticipo.

• Il gatto dorme sulla poltrona.

• Sono andato in vacanza.

• L’acqua bolle da tempo.

• Avete mangiato?

• La barca scivola sul mare, spinta dai remi.

• Hanno portato i palloni in palestra.

• Sui monti infuria la tempesta.

• È stato invitato a pranzo dai nonni.


SILO NTGI ASASI MORFO

ESERCIZI PIÙ

La frase minima 1. Riduci le frasi togliendo tutti gli elementi in più, poi scrivi solo la frase minima. • Il papà di Marta, la mia compagna di classe, lavora in ospedale. • Il pesce dalle squame argentee nuotò fino alla riva. La frase minima deve avere un senso compiuto e chiaro, se non lo ha, non è una frase minima.

• All’orizzonte i monti, con le loro cime appuntite, svettano nel cielo azzurro e terso.

2. Quale tra le seguenti proposte costituisce la frase minima? Scrivila come nell’esempio. dorme sempre sul divano. Lilli

fa.

divenne. Il faraone

mangia.

governò con saggezza. regnò.

Lilli mangia.

ha iniziato il corso di nuoto. Luca

aveva.

è uscito. Il papà

passeggiava.

veste sportivo. porta.

3. Completa le frasi minime con la parte mancante. Poi colora il quadratino di azzurro se si tratta di soggetto, di verde se si tratta di predicato. Volano

.

Tanti pesci rossi

.

scapparono.

non erano partiti.

sono cresciuti?

belavano. sono mammiferi. è un pianeta.

Il vampiro

.

Pluto e Silvestro

.

Le chitarre

. erano felici.

139


ESERCIZI PIÙ

SINTASSI

Il complemento oggetto 1. Colora solo le frasi che presentano un complemento oggetto. Il complemento oggetto indica la persona, l’animale o la cosa su cui termina l’azione espressa dal verbo e risponde alle domande: “chi?”, “che cosa?”.

La mamma ha ritrovato le chiavi. Marta ha telefonato a Marco. Ti ho portato la medicina per il mal di gola. Sono stato accompagnato a scuola. Ieri, dopo pranzo, ho mangiato uno yogurt. Vorrei dei quaderni nuovi perché non ne ho più. Il film era interessante e coinvolgente.

2. Completa la tabella dove è possibile. soggetto

predicato verbale

complemento oggetto

vedemmo cinguetta ho avvertito ridi avevate aperto sciano 3. Sottolinea i complementi oggetto: possono essere rappresentati da varie parti del discorso.

140

• La cameriera del ristorante servì il pasto.

• Ho preso i calzini nel cassetto.

• La mamma vide una primula tra le foglie.

• Il cane affamato divora un osso.

• Calcola le operazioni alla lavagna.

• Ti amo veramente, con tutto il cuore.

• Tutti i miei amici amano viaggiare.

• Sono un egoista: voglio tutto.

• Perché chiami proprio me? Io non partecipo.

• La gazza ladra ha rubato un anello.

• Io lo invitai a casa mia per il pomeriggio.

• Mangialo! È veramente buono.


SILO NTGI ASASI MORFO

ESERCIZI PIÙ

I complementi indiretti 1. Inserisci nel riquadro la domanda a cui rispondono i complementi (di chi?, a chi?, quando?, dove?, come?). • Questi libri sono

del mio amico Giorgio. della nostra classe.

di chi?

• La mamma torna

prima di cena. alle due.

• Domani andremo

in gita. dalla zia.

• Ho regalato le biglie

al mio compagno. a Maurizio.

• Il vento soffia

piano piano. con impeto.

2. Sottolinea nelle frasi con il verde i complementi diretti e con il rosso quelli indiretti. • Stamattina / ho ripassato / la poesia / di Piumini. • Dal treno Fabio poteva osservare le cime innevate delle montagne. • Ho ricevuto una scatola con trenta colori a cera. • Marco vide dietro il cespuglio uno scoiattolo. • Ieri la mamma ha invitato a pranzo la sua collega. • Domani il babbo scriverà una mail allo zio Thomas. • Ho regalato due figurine al mio compagno di banco.

3. Scegli tra quelli proposti il complemento più logico, cioè quello più adatto al predicato. La valanga precipitò soggetto predicato

Il vigile dirige soggetto predicato

nel cuore sul campanile a valle la scuola il traffico l’orchestra

Il camoscio saltava soggetto predicato

La grandine rovinò soggetto predicato

tra le rocce sui mobili sulla sabbia i fiumi la strada il raccolto

141


ESERCIZI PIÙ

SINTASSI

Gruppo del soggetto e del predicato 1. Analizza i complementi della frase e completa. Una famiglia

di cavalli

di cavalli

nel prato

al predicato.

Indica in quale tempo pascola quella famiglia: il complemento è legato... al soggetto.

nel prato

ogni giorno

Indica di quale famiglia si parla: il complemento è legato... al soggetto.

ogni giorno

pascola

al predicato.

Indica in quale luogo pascola quella famiglia: il complemento è legato... al soggetto.

al predicato.

2. Inserisci i complementi dell’esercizio 1 nel gruppo giusto. Una famiglia

pascola

Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

3. Completa gli schemi con i complementi adatti e riscrivi le frasi. A

A B

142

GS

GP

La statuina

di quale materiale?

B

GS

GP

cadde

Le storie

piacciono

da dove?

di chi?

quanto?

a chi?


DALLE PROVE NAZIONALI

Esercitati con i quiz INVALSI 1. Indica la sequenza che contiene quattro parole nell’ordine alfabetico corretto. A.

chiedere – chiodo – cartone – cantante

C.

colore – crostino – cuore – cemento

B.

compenso – compiere – completo – concilio

D.

ciliegia – chilometro – controllore – computer

Prova INVALSI a.s. 2012-2013

2. Indica la frase scritta in modo corretto. A.

A malinquore ho interrotto l’esercizio di scienze.

B.

A malincuore ho interrotto l’esercizio di scienze.

C.

A malincuore ho interrotto l’esercizzio di scienze.

D.

A malincuore ho interrotto l’esercizio di scenze.

Prova INVALSI a.s. 2013-2014

3. Indica se ciascuna delle seguenti parole è un verbo, è un nome oppure può essere sia verbo che nome. Metti una crocetta per ogni riga. Parole a) dicendo b) ricamo c) vinceremo d) accaduto e) distribuzione f ) fatto

Verbo

Nome

Sia verbo che nome

Prova INVALSI a.s. 2013-2014

4. Indica il nome alterato in ognuna di queste serie di nomi. a) lampone b) tavolino c) oggetto d) caramella

burrone scontrino affetto gonnella

termosifone postino cancelletto ciambella

scatolone bagnino dialetto bretella

Prova INVALSI a.s. 2013-2014

5. Nelle frasi seguenti cerchia tutti gli aggettivi. 1. Marco va sempre in piscina con i suoi compagni. 2. Oggi ho giocato al parco con gli amici francesi. 3. Non mi va di uscire sempre con gli stessi ragazzi. 4. Mirko e Laura sono davvero simpatici. Prova INVALSI a.s. 2014-2015

143


DALLE PROVE NAZIONALI 6. In quale delle seguenti frasi la parola “lo” ha funzione di pronome? A.

Lo zucchero di canna è quello che preferisco.

B.

Ahmed è un mio amico e lo invito a pranzo ogni settimana.

C.

Siamo andati al mare ed è venuto con noi anche lo zio Andrea.

D.

Io e mio fratello quest’anno abbiamo lo zaino nuovo.

Prova INVALSI a.s. 2014-2015

7. In ogni serie indica le due parole che hanno lo stesso significato, cioè sono sinonime. Metti due crocette per ogni riga. a) docente b) precisamente c) chiacchierare d) limpido

bidello rapidamente bisbigliare meraviglioso

dirigente felicemente sussurrare cristallino

insegnante velocemente fischiettare luminoso

Prova INVALSI a.s. 2016-2017

8. Indica i tempi dei verbi nella frase che segue. “La storia racconta che Pinocchio vide la fata Turchina alla finestra: lo guardava severa per tutte le bugie che aveva detto”. A.

Passato remoto, imperfetto, trapassato remoto, presente

B.

Presente, imperfetto, passato remoto, trapassato remoto

C.

Presente, passato remoto, imperfetto, trapassato prossimo

D.

Passato remoto, futuro semplice, imperfetto, presente

Prova INVALSI a.s. 2013-2014

9. Scegli fra le quattro alternative quella che completa il senso del verbo nella frase seguente. “La zia ha messo...” A.

il più piccolo dei suoi figli

C.

i panni nella lavatrice

B.

la torta al cioccolato

D.

nel cassetto del comodino

Prova INVALSI a.s. 2015-2016

10. Leggi le frasi che seguono e sottolinea il soggetto di ogni frase. 1. Brillavano in alto le stelle. 2. Cantare è piacevole. 3. Quanti vengono in gita? 4. Al cinema andranno solo loro. Prova INVALSI a.s. 2015-2016

144

5. Nella prossima gara vincere sarà difficile. 6. Ieri sono arrivate delle navi da crociera. 7. Voi avete capito la spiegazione?)


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È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiato per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO.

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Una notte al museo

Larry si recò al Il primo giorno di lavoro, in Museo di Storia Naturale aver trovato un di nto uniforme. Era conte io lavoro, ma l’uniforme propr della giacca non la sopportava. La stoffa geva. strin tta crava la pungeva e io di fronte a Il Museo si trovava propr edificio Central Park West. Era un simo. Entrò. Era così antico imponente e bellis silenzioso la sera, che suoi passi nel riusciva a sentire l’eco dei a salone vuoto. Si trovò faccia etro di un schel tesco faccia con il gigan Rex. rus nosau Tyran

Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite.

È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi. Inoltre per l’insegnante la guida al testo; percorsi multidisciplinari per la LIM, esercizi interattivi, approfondimenti, schede in PDF

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Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza Grafica e impaginazione: PaginaQuarantanove Illustrazioni e colore: Giulia Bracesco Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.

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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE ­GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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