Flavia Franco
Mi metto alla prova
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• Percorso di scrittura • Verifiche a livelli • Prove modello INVALSI • Compiti di realtà In allegato LogicamenteITA
Flavia Franco
Mi metto alla prova
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Laboratorio di SCRITTURA ompleta i fumetti aggiungendo ciò che manca, poi 1 C confrontati con i compagni: avete scritto le stesse cose?
Per descrivere Scrivo per spiegare regole.
PERCHÉ SI SCRIVE?
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Per raccontare .................................... .................................... .................................... Per raccontare fatti storici.
Per informare su .................................... .................................... ....................................
2
Per divertire e divertirsi.
.................................... .................................... ....................................
Per invitare i compagni a una festa.
.................................... .................................... ....................................
2 Metti in ordine da 1 a 9 le motivazioni per le quali tu scrivi, partendo dalla più frequente.
ual è il tuo rapporto con il testo scritto? Qui trovi un elenco di problemi legati alla scrittura. 3 Q Indica con una x quelli che hai anche tu. Non mi viene in mente che cosa scrivere. Ho le idee confuse. Perdo tempo, mi confondo e poi non riesco a finire. Non riesco a riordinare le idee. Non so come incominciare. All’inizio mi blocco. Fatico a trovare il titolo. Non so come andare avanti. Non riesco a trovare il finale di una storia. Mi mancano le idee. Non capisco perché devo scrivere il testo in brutta. Pasticcio nel collegare le frasi.
Sei pronto?
Affrontiamo un problema alla volta! Nelle pagine seguenti imparerai a scrivere testi sempre più corretti e completi.
Avanti tutta!
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COME SI SCRIVE
Testo: istruzioni per l’uso Per scrivere un testo 1. RIFLETTERE DECIDI CHE COSA SCRIVERE
una tua esperienza, qualcosa che ti ha colpito, un argomento dato dall’insegnante…
RACCOGLI LE IDEE
appuntati le cose che ti vengono in mente riguardo all’ARGOMENTO
RIORDINA LE IDEE
fai una SCALETTA con le cose che ti sei appuntato
SEGUI LA SCALETTA
2. PRODURRE NARRA I FATTI SEGUENDO
per COSTRUIRE il tuo testo
FABULA: ordine cronologico degli avvenimenti INTRECCIO: ∙ flashback (fatti accaduti prima) ∙ flashforward (fatti che dovranno accadere)
ARTICOLA IL TESTO IN
inizio ∙ svolgimento ∙ fine
ARRICCHISCI IL TESTO
aggiungendo dettagli alla narrazione
SCEGLI UN TITOLO
adatto a ciò che hai scritto
3. REVISIONARE CONTROLLA LA COERENZA CORREGGI IL TESTO
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delle cose che hai scritto (ortografia, punteggiatura, verbi…) prima di trascriverlo in bella copia
RIFLETTERE
Che cosa scrivere Una delle cose più difficili per scrivere una storia è trovare il materiale cui ispirarsi. Quando viaggi o mentre vai a scuola osserva bene quello che ti sta intorno e “archivialo” nella mente. Fai la stessa cosa anche quando leggi: ogni volta che qualcosa di bello ti colpisce, mettilo in memoria! Avrai il tuo “magazzino di idee” a cui fare riferimento quando devi scrivere delle storie. Ricorda inoltre che, per avere più idee, devi leggere molto!
Eccoti un aiuto per partire in discesa!
1
Ritaglia da riviste immagini di luoghi, personaggi, situazioni curiose o stimolanti.
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2
Scegline tre senza pensarci troppo e sistemale in ordine (prima, dopo, infine) a seconda di quello che ti ispirano.
Fai viaggiare la fantasia e prova a immaginare una storia che le colleghi; “cucile” insieme raccontando semplicemente quello che vedi.
Suggerimento Puoi utilizzare il PC, che ti mette a disposizione una galleria di illustrazioni bellissime per realizzare un libro digitale da far leggere ai tuoi amici.
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COME SI SCRIVE
Raccogliere le idee Raccogliere le idee è importante e ti permette di riempire il “magazzino” da cui attingere quando scrivi.
ricordare fatti accaduti
pensare alle tue esperienze
osservare la realtà
Per raccogliere le idee puoi...
immaginare situazioni fantastiche
ascoltare le tue sensazioni ed emozioni
ricercare informazioni
leggere
1 Completa la mappa con tutte le idee che ti vengono in mente collegate al tema.
film
pop-corn
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AL CINEMA
spettatori
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eguendo questo esempio, costruisci sul quaderno le mappe dei seguenti argomenti: 2 S AL LUNA PARK • IN SOFFITTA • UN GIORNO EMOZIONANTE
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RIFLETTERE
Riordinare le idee Se scrivi le idee che hai scelto per il tuo argomento in un ordine preciso, realizzerai una scaletta da seguire mentre scrivi.
1 Leggi la mappa, poi elenca i passaggi in successione temporale per realizzare una scaletta.
osservare i reperti
andare in scuolabus
osservare gli utensili antichi
pagare alla biglietteria
ritrovarsi all’ingresso
ammirare le sculture
VISITA AL MUSEO seguire la guida
ascoltare le spiegazioni
LA SCALETTA 1. .....................................................................................
5. .....................................................................................
2. .....................................................................................
6. ....................................................................................
3. .....................................................................................
7. .....................................................................................
4. ....................................................................................
8. ....................................................................................
crivi nel riquadro le idee che ti vengono in mente per il tema QUELLA VOLTA CHE HO COMBINATO UN 2 S GUAIO. Poi realizza la scaletta a fianco. LA SCALETTA .....................................................................................
1. .....................................................................................
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2. .....................................................................................
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3. .....................................................................................
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4. ....................................................................................
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5. .....................................................................................
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7. ..................................................................................... 8. ....................................................................................
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COME SI SCRIVE
Scrivo un testo Adesso che sai organizzare le idee, sei pronto per scrivere un testo. Prima di cominciare possono esserti utili questi suggerimenti. 1 Immagina un titolo: se non ti viene subito, non ha importanza, potrai aggiungerlo strada facendo o alla fine. 2 Pensa allo scopo per cui scrivi: creare una storia, raccontare un’esperienza, descrivere, invitare… 3 Raccogli le idee, cioè annota tutto quello che ti viene in mente sull’argomento. 4 Riordina le idee, cioè fai una scaletta. 5 Comincia a scrivere seguendo la scaletta. artendo dalla situazione proposta, organizza 1 P il contenuto che svilupperai. Ieri, durante un’escursione in montagna, sono scivolata lungo il sentiero e… TITOLO ...................................................................................... ..................................................................................................... SCOPO ...................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... RACCOLGO LE IDEE ..................................
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RIFLETTERE LA MIA SCALETTA 1. .....................................................................................
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2. ....................................................................................
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3. .....................................................................................
8. ....................................................................................
4. ....................................................................................
9. ....................................................................................
5. .....................................................................................
10. ...................................................................................
IL MIO TESTO .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... artendo dalle due situazioni proposte, organizza sul quaderno il contenuto che svilupperai, 2 P completando uno schema e la scaletta. • L a fata Smemorina sbaglia magia e trasforma il suo gatto in una patata. Per risolvere la situazione, deve chiedere aiuto alla sua storica rivale. • I batteri presenti nell’ambiente possono essere utili o causare malattie.
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COME SI SCRIVE
L’ordine narrativo Hai imparato che i racconti possono rispettare la sequenza degli eventi accaduti (fabula) oppure non seguire l’ordine cronologico, saltando avanti e indietro (intreccio).
1 Leggi il racconto e rispondi.
La mamma salì in soffitta a cercare alcuni pezzi di stoffa per confezionare un abito di Carnevale per il più piccolo dei suoi due bambini; la sua attenzione fu catturata da un panno colorato e morbido regalatole da una sua amica tanti anni prima. Prese il pezzo di stoffa e decise che avrebbe fatto il costume di Carnevale proprio con quello.
L’autore narra i fatti seguendo: la fabula. l’intreccio.
A volte la narrazione si interrompe per ricordare fatti accaduti prima di quelli narrati nella storia (flashback). Se imparerai a utilizzare questa tecnica, potrai arricchire il contenuto dei tuoi testi rendendoli più interessanti.
2 Leggi ed evidenzia il flashback che è stato inserito nel racconto precedente.
La mamma salì in soffitta a cercare alcuni pezzi di stoffa per confezionare un abito di Carnevale per il più piccolo dei suoi due bambini; la sua attenzione fu catturata da un panno colorato e morbido regalatole da una sua amica tanti anni prima. Si ricordò allora di quando lei cuciva nella sartoria all’angolo della strada, prima di sposarsi. Mentre lavorava, udiva le grida dei ragazzini che giocavano in strada. Le auto passavano di rado e i bambini potevano fare i loro giochi tranquillamente. Prese il pezzo di stoffa e decise che avrebbe fatto il costume di Carnevale proprio con quello.
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RIFLETTERE 3 Completa il racconto inserendo un flashback.
Oggi in classe non riesco a seguire la maestra, guardo dalla finestra e vedo la pioggia fine, fine. Mi torna in mente quel giorno che ............................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... Ops, la maestra ha gli occhi fissi su di me… forse mi ha chiesto qualcosa che non ho sentito. Devo rispondere… ma cosa? Altre volte nei racconti sono presenti delle anticipazioni (flashforward): si interrompe la successione cronologica per narrare qualcosa che avverrà dopo. Se imparerai a utilizzare anche questa tecnica, potrai arricchire i tuoi testi rendendoli più interessanti.
4 Leggi ed evidenzia il flashforward in questo racconto.
Elrond convocò gli Hobbit. Lo sguardo che posò su Frodo era grave. – È giunta l’ora – disse. – Se l’Anello deve partire, è necessario che tu vada presto. Hai intenzione di mantenere la parola data e di essere tu il portatore dell’Anello? – Lo sarò – disse Frodo – e partirò con Sam. – Non ti posso dare molto aiuto – disse Elrond – mi è possibile prevedere ben poco del tuo cammino. Incontrerai molti nemici, gli uni travestiti, gli altri manifesti, e troverai forse degli amici lungo la strada. Io invierò tutti i messaggi che mi sarà possibile a coloro che conoscono il vasto mondo, ma sono tali ormai le insidie e i pericoli lungo la via, che è probabile che alcuni vadano smarriti o non giungano prima di te. E sceglierò per te dei compagni che ti aiutino. Nove saranno i membri della compagnia dell’Anello. J. R. R.Tolkien, Il signore degli Anelli, Bompiani
5 Sostituisci il flashforward dell’autore con un altro inventato da te.
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COME SI SCRIVE
L’inizio La parte iniziale di un racconto è molto importante perché fornisce una serie di informazioni. Può presentare: • i personaggi (chi?) • il tempo (quando?)
• il luogo (dove?) • un problema, un fatto che avvia la storia (che cosa?)
1 Osserva le immagini, tieni presente le domande del box sopra e scrivi l’inizio dei tre racconti.
INIZIO ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... ....................................................................................... INIZIO
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PRODURRE eggi lo sviluppo e la conclusione del racconto e osserva 2 L le immagini. Poi scegli la situazione che potrebbe corrispondere all’inizio e scrivilo.
Incontro con pallina ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... I bambini incontrarono un barcaiolo e gli chiesero: – Per favore, ci puoi prendere la palla? Ma il barcaiolo voleva essere pagato. Ed ecco un pescatore che lanciava l’esca seduto su un ponte. – Per favore, ci puoi prendere la palla? – domandarono i bambini. Ma quello rispose: – Non posso: il pesce sta abboccando. La palla scivolava via sulla corrente. A un tratto un cane si mise a correre accanto ai due inseguitori, abbaiando, come se volesse giocare. – Via via! – gridavano i bambini. – Non possiamo giocare con te, adesso! Allora il cane si gettò in acqua e spinse la palla con testa e zampe finché la riportò a riva, dove i bambini la presero. Poi tornarono indietro lungo il fiume e il cane li seguì fino a casa. La mamma e il papà dissero: – Dove l’avete trovato? Sapete che non vogliamo cani! I bambini raccontarono come la bestiola li aveva aiutati, allora i genitori cambiarono idea. Il cane fu chiamato Pallina perché era una cagnetta.
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COME SI SCRIVE
Lo svolgimento Lo svolgimento è il cuore del racconto in cui si narrano i fatti che accadono. Deve essere coerente con l’inizio e la conclusione. eggi l’inizio e la conclusione del seguente racconto. Poi completa lo svolgimento: 1 L osserva i disegni e arricchisci il testo inserendo dei dialoghi tra i personaggi.
L’aeroplano di carta INIZIO Paolo si accuccia sul divano, pesca un giornale dal mucchio e comincia a sfogliarlo distrattamente. Il papà potrebbe ricordarsi di comprare qualche fumetto per lui, insieme a quelle riviste noiosissime che parlano solo di arredamento e fai-da-te... – Ehi, guarda! – dice il papà, mentre sbircia un articolo sul giornale. – “Come si costruiscono gli aeroplanini di carta”. Ti piacerebbe provare a realizzarne uno? SVOLGIMENTO ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. .................................................................................................................
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PRODURRE ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. .................................................................................................................
Insieme
Hai mai costruito un aeroplano di carta? Prova a realizzarne uno con i tuoi compagni.
CONCLUSIONE Paolo si affaccia ed eccolo lĂ , lieve come una libellula, che scende planando e si posa sulla strada. Che bel volo!
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COME SI SCRIVE
La conclusione La conclusione può essere breve o formata da più frasi, ma deve essere sempre coerente con la parte precedente. Si può concludere con: • un finale che racconti come vanno a finire i fatti della storia; • un commento dell’autore o di un personaggio della storia; • una domanda dell’autore rivolta al lettore; • un finale aperto in cui si lascia immaginare una possibile conclusione.
eggi il racconto e i finali proposti nel riquadro. Poi scrivi di quale tipo di finale si tratta accanto 1 L ai numeri, scegline uno e completa la storia. FINALE CON DOMANDA • FINALE APERTO • FINALE COMMENTATO • CONCLUSIONE DEI FATTI La mamma e il papà di Ortensia erano appena usciti quando la bimba si sedette sul divano e accese il televisore. Comparve una scritta: “Per le scene paurose, la visione del film Una storia atroce è assolutamente sconsigliata ai bambini e agli adulti impressionabili”. Naturalmente Ortensia si guardò bene dal cambiare canale. La storia iniziava con lupi mannari e zombie, per passare poi a terribili pipistrelli che diventavano vampiri e crudeli fantasmi. Ortensia era spaventatissima, tremava come una foglia, ma non poteva staccare gli occhi dal video. 1 ................................................................................ Quando il film finì, ancora agitata, andò a letto, ma riuscì ad addormentarsi solo quando sentì la voce rassicurante della mamma. 2 ................................................................................ A un tratto una mano l’afferrò e la portò all’interno del video… ma questa è un’altra storia.
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3 ................................................................................ Quella notte Ortensia avrà dormito tranquilla? 4 ................................................................................ Ortensia si era levata la soddisfazione di guardare un film sconsigliato ai bambini. Che paura però!
PRODURRE 2 In questo racconto manca la conclusione: scrivila tu dopo averlo letto bene.
La scatola dal cielo INIZIO Mai in tutta la sua vita gli era capitata una cosa del genere: nemmeno con il più grande sforzo di fantasia avrebbe potuto immaginarlo. SVOLGIMENTO Alvaro era uscito di casa verso le 22 con la canna da pesca con i campanellini: lo sanno tutti che le anguille si pescano meglio di notte se si attaccano alla canna dei campanellini. Con la sua bici raggiunse la sponda del fiume, proprio nel punto dove si trovava un’ansa. Si sedette pazientemente su un sasso e lanciò l’esca in acqua. Non erano passati neppure cinque minuti che vide un bagliore squarciare il buio della notte. Subito seguì un suono dolce e melodioso e no… non era possibile…! Davanti ai suoi occhi si materializzò uno strano contenitore metallico dal quale uscì una donnina non umana, un “essere” spaziale. Alvaro si sfregò gli occhi, si diede un colpettino sulla testa: non stava sognando… Quel coso era proprio lì davanti a lui; aveva un’aria pacifica e tranquilla. Fece due passi verso Alvaro, gli consegnò una scatola con dei pulsanti colorati e gli fece un cenno con la mano. Alvaro gli regalò i campanellini. Era un po’ imbarazzato (che cosa se ne fa un’extraterrestre dei campanellini?). La donnina risalì sulla sua scatola volante che, com’era venuta, scomparve con un bagliore. Il povero ragazzo si rigirava tra le mani quella strana scatola: e se esplodeva? E se lo faceva scomparire? E se lo risucchiava nello spazio infinito? Timidamente pigiò il pulsante verde.
Ricorda
Puoi scegliere un finale tra quelli che hai imparato a conoscere.
Che finale hanno scelto i tuoi compagni?
CONCLUSIONE ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................
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COME SI SCRIVE
Arricchire il testo 1 Leggi attentamente, rispondi alle domande e completa.
INIZIO Micione è un grosso gatto randagio (Com’è fatto il gatto?) ............................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... Vive in una vecchia casa diroccata che si trova (Dove si trova la casa? Com’è?) .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... Per procurarsi il cibo (Dove va? Come fa?) .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... SVOLGIMENTO Solitamente nelle sue passeggiate notturne raggiunge una piazzetta dove si trova un famoso ristorante. (Perché Micione sceglie quel luogo? Incontra altri gatti? Che cosa succede quando il cameriere porta i rifiuti nel bidone? Il cameriere è generoso con i gatti?) .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................
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PRODURRE Una sera successe una grossa lite fra i gatti. (Quale fu la causa? Come ha reagito Micione? Come finisce la lite?) .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... CONCLUSIONE Da quella sera .............................................................................................................. .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... 2 Scrivi un racconto ampliando la scaletta proposta. Scegli un titolo adeguato.
LA SCALETTA: • Due fratelli sono a casa dei nonni per trascorrere le vacanze estive. • Un giorno vanno a giocare nel boschetto situato dietro la casa dei nonni. • Si allontanano dal sentiero ed entrano in una grotta. • Nella grotta trovano un cerbiatto ferito. • Hanno un momento di indecisione su che cosa fare. • Decidono di tornare a casa e di chiedere aiuto al nonno. • Il cerbiatto viene curato e accudito dai bambini insieme al nonno. • Una volta guarito, i bambini lasciano libero il cerbiatto.
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COME SI SCRIVE
Il titolo Come sai, il titolo riassume l’argomento del testo e ne anticipa il contenuto, stimolando la curiosità del lettore. Per trovare il titolo puoi: • riassumere in una frase il contenuto del testo; • riprendere una frase significativa del testo; • riproporre una battuta di dialogo contenuta nel testo; • scrivere il nome del protagonista.
Ricorda Puoi scrivere il titolo anche dopo aver terminato il tuo testo!
1 Leggi attentamente il racconto e trova un titolo che possa “stuzzicare” il lettore.
.................................................................................................................................. La mamma di Bruno ha una vera e propria ossessione per la pulizia del figlioletto. Non fa che lavarlo. Comincia sempre dalle mani perché ha giocato con la sabbia. Poi passa al viso perché è sporco di marmellata. Infine è il turno delle ginocchia perché si è strusciato sul pavimento. E poi di nuovo mani, faccia, ginocchia: mani, faccia, ginocchia… Ogni volta che Bruno rientra in casa, per lui è una sofferenza! Non bisogna dimenticare, ovviamente, il bagno quotidiano! Un giorno, un’amica della mamma che è venuta a trovarli, fa i complimenti al bimbo: – Ma come sei cresciuto, Bruno! – Per forza – borbotta il piccolo, – mi innaffiano dalla mattina alla sera! AA.VV., I colori del sorriso, Il Capitello
2 Leggete in classe i titoli che avete attribuito al racconto e fate una classifica di gradimento.
1° CLASSIFICATO ............................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................... 2° CLASSIFICATO ............................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................... 3° CLASSIFICATO ............................................................................................................................................................ ..........................................................................................................................................................................................
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REVISIONARE
La coerenza Quando scrivi un testo è importante che il tuo lavoro sia coerente, cioè dia informazioni in ordine e collegate logicamente, che rispettino le regole grammaticali. ontrolla che cosa dicono i personaggi: c’è qualcosa che non va. Riscrivi i messaggi sul quaderno, 1 C sostituendo le parole sottolineate con quelle riportate sul frigorifero. Ho visto una cesta che galleggiava. Ho udito dei miagolìi benché ho capito che c’era un gattino in pericolo.
È da tanto che cercavo un gattino, ma lo porterò a casa.
I gatti non mi piacciono molto, infatti questo è grazioso.
QUINDI • MA • COSÌ
2 In ciascun periodo inserisci il connettivo adatto per collegare le frasi. Poi rileggi il testo.
DOPO • NONOSTANTE • QUANDO • INFATTI Graziella stava uscendo di casa ........................................... sentì suonare il telefono. .......................................... stesse chiudendo la porta, tornò a rispondere. MENTRE • PERCIÒ • BENCHÉ • TUTTAVIA • SICCOME Era la sua amica Marisa che le comunicava di essere in ritardo per il loro appuntamento, ..................... ...................... le suggeriva di aspettare a uscire di casa. ........................................... aveva tempo, Graziella decise di non prendere l’autobus, ma di fare una passeggiata. INFATTI • MENTRE • TUTTAVIA • NONOSTANTE • FINCHÉ Incontrò la sua amica Lauretta ........................................... camminava in via Roma; si fermò a fare quattro chiacchiere e, ........................................... ciò, arrivò in anticipo all’appuntamento. ........................................... dovette aspettare dieci minuti, ........................................... arrivò Marisa scusandosi.
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COME SI SCRIVE
Correggere un testo 1 Matilde ha scritto questo testo, ma non tutte le parti sono coerenti. Cancella le frasi “intruse”.
Un negozio fantastico Sono stata invitata alla festa di compleanno di Leonardo. Ora la mamma mi accompagna in un negozio di giocattoli per comprare un regalo. Appena entro ho la sensazione di trovarmi nel “Paese dei Balocchi”. Tutti gli abitanti del paese sono preoccupati perché sembra che il Comune abbia dato il permesso di utilizzare una parte del parco per costruire un palazzo. Non credo ai miei occhi: scaffali colmi di giocattoli, pupazzi, bambole, decorazioni e tutto quello che può servire a rendere felice un bambino. Giro entusiasta nei corridoi e finalmente trovo un regalo adatto: un galeone dei pirati. La ciurma dormiva in coperta oppure nella stiva, che era buia e caldissima in estate. Esco con il regalo in mano e penso soddisfatta che Leonardo si divertirà a immaginare diverse avventure dei sette mari. el trascrivere questo testo sono stati commessi 15 errori 2 N ortografici. Individuali e scrivi le parole corrette sotto.
Valentina e i topi Mi chiamo Veronica e a me gli animali piacciono tutti, anche cuelli che a Valentina, mia sorella, fanno scifo: ragni, serpenti, lucertole... Io ho due piccoli toppi personali. Sentite cosa e succiesso un giorno. O aperto la gabbieta per far fare una passeggiatina ai topolini e mi sono messa ha guardarli mentre correvano perla camera. Poi sono uscita per un momento e quando sono tornata i miei animaletti non cerano più. Li stavo cercando sotto il mio letto quando dalla stanza di mia sorrella sono usciti urli come quelli di un film dell’orrore. Quando sono arrivata da lei, valentina, spaventatisima, si era buttata sul quscino del papa con la bocca spalancata. A. Nanetti, Veronica, Ed. EL
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REVISIONARE 3 I ndividua gli errori (sono 20) nei verbi e negli accordi morfologici (maschile/femminile, singolare/plurale), poi correggili sul quaderno.
Animali allo zoo Un giorno una formica stanche e sfinita dal molto lavoro, decise di andarsi ad abbeverare al ruscello. Si sporge troppo e cadde in acqua. La correnti la trascinò via e la formiche, con quante forze avevano, cercava di restare a galla. Fortunatamente, quando ormai era sul punto di affogare, la videro un colomba che prese un rametti e lo gettò nei ruscello. Aggrappandosi la formichine riuscì a salvarsi. Passarono qualche tempo… Una sera la formica stava passeggiando quando vide i cacciatore che disseminava rametti appiccicosi per catturare l’uccelli. La colomba stava per posarsi su uno di quel rametti, allora, velocissime, la formica mordeva il piede del cacciatore che lascerà cadere tutti i rametti e scappò via a gambe levate. La colomba fuggì spaventate e la formica ripresero la sua strada. L. Tolstoj, La formica e la colomba
• Il titolo ti sembra coerente con il testo?
Sì
No
• Scrivine tu uno adatto: ..................................................................................................... ................................................................................................................................................
eggi e riscrivi il testo sul quaderno inserendo la punteggiatura opportuna: , . : ; ? ! “ “ ( ). 4 L Attenzione alla lettera maiuscola!
Le storie della signora Gloria La signora Gloria mi racconta storie la prima storia parlava di un suo amico che quando lei era piccola tossiva molto e dei suoi fratelli quel suo amico aveva quattro fratelli che sono veramente tanti che non lo facevano giocare con loro perché facevano giochi molto faticosi di quelli in cui si corre sempre tanto a un certo punto quel suo amico con la tosse guarì e insegnò ai fratelli un sacco di giochi inventati quando doveva star fermo a guardare gli altri bella dico io è gratis fa lei gradisce un po’ di crostata le ho chiesto io grazie sì ha detto lei così sono andato a prendergliela poi lei se n’è andata ho da fare ha detto però se vuoi torno domani volentieri ho detto io A. Vivarelli, I topi non avevano nipoti, Nord-Sud Edizioni
• Il titolo ti sembra coerente con il testo?
Sì
No
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COME SI SCRIVE
La correzione in brutta Ti sarai chiesto tante volte: “Perché devo scrivere il testo in brutta?”. La revisione del testo è molto importante, perché stendere una brutta ti permette di rileggere con calma, rivedere l’organizzazione, le frasi, la coerenza, l’ortografia e copiare sul quaderno una “bella versione” del tuo lavoro. Ecco alcune domande a cui rispondere mentre revisioni. 1 Ho sviluppato i punti della scaletta? 2 Le frasi sono chiare e comprensibili? 3 Sono collegate in modo corretto? 4 Ci sono errori di ortografia? 5 I verbi sono stati utilizzati nei modi e nei tempi giusti? 6 Ho rispettato la punteggiatura? 7 Ci sono ripetizioni? 8 Ho fatto capire a chi legge quello che volevo dire?
ettiti alla prova e, seguendo le domande, fai la revisione di 1 M questa “brutta”. Poi riscrivi la “bella versione” nel box sotto.
I miei pomeriggi in casa Appena esco da scuola vado ha casa. Mi cambio i vestiti e pranzo con la mia famiglia. Quando finisco di mangiare vado nella mia cameretta, chiudo la porta e mi faccio i compiti. Dopo averli finiti tolgo l’impegno di alunna. Nel tempo libero mi leggo qualche lettura che si trova nel mio libro. Qualche volta veniva la mia amica Anna a casa e con Anna giochiamo a fare le maestre parliamo di tante cose divertenti quando il tempo è bello andiamo in giardino e giochiamo con la bicicletta o a fare la ruota e tante altre cose. Siccome io sono sola passo il tempo guardando la televisione nei miei programmi preferiti. Io avvolte aiuto mia mamma a qucinare, a togliere le erbacce dall’orto e a fare la spesa.
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UN RACCONTO REALISTICO
Per scrivere un racconto realistico Il racconto realistico narra una storia reale, che è accaduta o potrebbe accadere. Per scrivere un racconto realistico: 1 scegli il protagonista e gli altri personaggi reali; 2 individua il luogo reale e il tempo precisato; 3 decidi se narrare in prima o in terza persona; 4 sviluppa il racconto in inizio, svolgimento e conclusione; 5 arricchisci il tuo racconto con descrizioni di personaggi, luoghi, sentimenti e dialoghi. 1 Scrivi il tuo racconto realistico sul quaderno seguendo i suggerimenti.
Una corsa in bicicletta INIZIO Indica il tempo in cui si svolge la storia, i personaggi e l’ambiente. Scegli l’azione del protagonista da cui prende avvio la trama... SVOLGIMENTO Narra i fatti che si susseguono: puoi inventare un episodio particolare, un imprevisto come un acquazzone o inserire altri personaggi. Descrivi le emozioni dei personaggi... CONCLUSIONE Inventa tu il finale... cegli una delle immagini e costruisci un racconto realistico, definendo l’ambiente e il personaggio 2 S adatto: per esempio un clown al circo sul monociclo, due ragazzi in tandem sul lungomare... Comincia scrivendo una scaletta. LA SCALETTA ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................
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COME SI SCRIVE
Per scrivere un racconto fantastico Il racconto fantastico narra fatti straordinari che non possono accadere nella realtà. Per scrivere un racconto fantastico: 1 scegli il protagonista e gli altri personaggi, reali o fantastici; 2 individua il luogo, reale o fantastico, e il tempo, definito o indefinito; 3 decidi se narrare in prima o in terza persona; 4 sviluppa il racconto nelle sue parti: inizio, svolgimento, conclusione; 5 arricchisci il tuo racconto con descrizioni, dialoghi, emozioni e sentimenti dei personaggi.
1 Leggi il racconto, inserisci le parti mancanti e completa la storia.
Piero cammina lentamente per il parco, sotto il grosso faggio c’è una panchina. Piero si siede. Con un grosso ramo secco traccia segni, curve e un cerchio nella terra. D’improvviso vede una cosa strana. Nota che il cerchio diventa una testa, ma non una testa finta! È proprio una testa vera che spunta fuori dal terreno. (Descrivi la testa che spunta.) ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... – Buongiorno! – dice la piccola testa a Piero. – Come sei strano! Non ho mai visto un drago buffo come te! – Drago?! – dice Piero. La piccola testa butta fuori una nuvoletta dal naso. – Un bambino? – soffia. – È possibile? Mia nonna mi raccontava a volte storie di bambini. Ma (Continua il dialogo che si svolge fra Piero e il drago) ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................
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UN RACCONTO FANTASTICO Allora Piero vede ancora qualcos’altro. Il tutto è grande al massimo come un porcellino d’India. (Descrivi il corpo del drago) ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... Piero si china e guarda il piccolo drago da vicino. Ha un’aria amichevole. (Concludi la storia. Che cosa fanno i due insieme? Quale avventura potrebbero vivere? Il drago rimarrà con Piero o tornerà nel suo mondo?) ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... 2 Scrivi un breve racconto fantastico. Ecco alcuni suggerimenti.
Il gatto si arrampica sull’albero e trova un nido di uccelli.
Un gatto trova degli uccellini caduti dall’albero e si prende cura dei piccoli.
Un gattino appena nato ha visto per primo un gufo e perciò pensa di essere un uccello.
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COME SI SCRIVE
Per scrivere un racconto di avventura Il racconto di avventura narra imprese straordinarie compiute in ambienti ostili e pericolosi. Per scrivere un racconto d’avventura: 1 scegli un protagonista, coraggioso e audace e altri personaggi; 2 individua un luogo naturale e selvaggio o misterioso; 3 scegli un tempo, presente o passato; 4 decidi se narrare in prima o in terza persona; 5 racconta i fatti con un ritmo incalzante; 6 arricchisci il racconto con descrizioni di luoghi e personaggi. 1 Leggi la tabella e aggiungi altri termini avventurosi.
Lessico avventuroso pirati, capitano, ciurma, cavalieri, soldati, indigeni, indiani d’America, cow-boy, cercatori d’oro, banditi, sceriffo, esploratori, archeologo, animali della foresta o animali della savana, squali, mostri marini, ............................................................................. PERSONAGGI
............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... mare burrascoso, in alto mare, in mare aperto, spiaggia, negli abissi, grotta, isola deserta, porto, veliero, giacimenti d’oro, miniere, foresta, bosco, fiume, villaggi,
LUOGHI
montagna, paludi, vulcano, deserto, ........................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... navigare, salpare, issare la vela, gettare l’ancora, nuotare, galleggiare, naufragare, scoprire, esplorare, cavalcare, ricercare, percorrere, superare ostacoli, perdersi,
AZIONI
smarrire la strada, arrampicarsi, nascondersi, restare intrappolati, ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................
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UN RACCONTO DI AVVENTURA 2 Scrivi sul quaderno un testo di avventura. Segui queste indicazioni.
INTRODUZIONE Immagina di svegliarti in mezzo a una foresta. (Come sei arrivato lì? Che cosa ti è successo? Sei da solo? Descrivi l’ambiente che ti circonda…) .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... Hai paura e non sai che cosa fare. (Descrivi come ti senti) .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... SVOLGIMENTO Immagina di esplorare il luogo. (Dove vai? Che cosa trovi? Incontri animali pericolosi o abitanti del luogo poco amichevoli?) ......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... Arrivi a un villaggio. (Descrivi gli abitanti: potrebbero avere il corpo tatuato o indossare abiti particolari. Come reagisci? Ti avvicini o pensi di scappare? Perché? Che cosa pensi che possa capitarti? Gli abitanti del villaggio ti vedono ed esultano: Perché? Che cosa hai di particolare che cattura la loro attenzione?) ......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................... CONCLUSIONE Il giorno successivo senti in lontananza il rombo di un elicottero, qualcuno ti sta cercando. (Racconta come si conclude la tua avventura esprimendo le tue emozioni) ........................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................
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COME SI SCRIVE 3 Fai le tue scelte per costruire un racconto d’avventura. PERSONAGGIO CORAGGIOSO
AMBIENTE OSTILE
PERICOLI E OSTACOLI
SCOPO
alvare S qualcuno
coprire una S nuova medicina
rovare T un tesoro
velare S un mistero
INTRODUZIONE Presenta il protagonista e descrivi l’ambiente ostile e la situazione di pericolo. .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... SVOLGIMENTO Narra le varie azioni del protagonista: nelle situazioni pericolose, contro le forze nemiche, di fronte alle difficoltà, ai disagi, alle insidie… .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... CONCLUSIONE Il protagonista supera le difficoltà e conclude felicemente la sua avventura. .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................
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UN RACCONTO DI PAURA
Per scrivere un racconto di paura Il racconto di paura narra fatti misteriosi e paurosi, che tengono il lettore col fiato sospeso. Per scrivere un racconto di paura: 1 scegli un protagonista, generalmente una persona comune, e un personaggio da brivido; 2 scegli luoghi verosimili ma isolati, cupi, misteriosi, deserti… 3 scegli un tempo: giornata di nebbia, notte di luna piena, eclissi… 4 decidi se narrare in prima o in terza persona; 5 racconta fatti che terrorizzano; 6 arricchisci il racconto con descrizioni di personaggi e ambienti, sentimenti, emozioni e dialoghi. 1 Leggi la tabella e aggiungi altri termini paurosi.
Lessico pauroso viscido, tenebroso, ripugnante, gelido, orripilante, inumano, spaventoso, pauroso, AGGETTIVI
tremante, ansioso, inquieto, fetido, .............................................................................................. ............................................................................................................................................................... gemere, balbettare, rabbrividire, scricchiolare, trasalire, ululare, cigolare, urlare,
VERBI
ansimare, tremare, impallidire, sudare, ...................................................................................... ............................................................................................................................................................... drizzare i capelli in testa, sentire il cuore in gola, rimanere attoniti, restare paralizzati,
REAZIONI
soffocare un urlo, rimanere irrigiditi con gli occhi fissi, .......................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... latrato, guaìto, ululato, squittìo, sibilo, sussurro, urla, singhiozzi, lamenti, risate, cigolìo,
RUMORI
ticchettìo, scricchiolìo, sferragliare, crepitìo, boato, rintocco, .............................................. ............................................................................................................................................................... fantasmi, vampiri, mostri, umani spaventosi, uomo-lupo, scarafaggi, ragni, mummie,
PERSONAGGI
cadaveri, ladri, .................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................... boschi, paludi, case diroccate, castelli tenebrosi, cantine, sotterranei, cimiteri, ...............
AMBIENTI
............................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................
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COME SI SCRIVE eggi l’inizio e continua tu il racconto di paura. 2 L Utilizza il lessico che trovi nella pagina precedente.
Il magazzino della paura James si trovò tutto solo all’aperto. La notte lo circondava da ogni parte e un’immensa luna bianca splendeva alta nel cielo. C’era una quiete mortale, le ombre erano lunghe e il più lieve fruscìo di un rametto lo faceva sobbalzare. Non lontano vedeva un edificio piuttosto grande, era un magazzino. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. ..................................................................................................................................
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UN RACCONTO STORICO
Per scrivere un racconto storico Il racconto storico narra fatti realmente accaduti o immaginari inseriti in un contesto storico reale. Per scrivere un racconto storico: 1 scegli un protagonista e personaggi realmente esistiti o inventati, ma verosimili per l’epoca; 2 scegli un tempo del passato più o meno lontano; 3 scegli luoghi reali o inventati ma ricostruiti in modo accurato; 4 decidi se narrare in prima o in terza persona; 5 racconta fatti storici, ma arricchiti dalla tua fantasia, mantenendo verosimile la narrazione; 6 arricchisci il racconto con descrizioni, dialoghi ed emozioni. 1 Leggi la tabella e aggiungi altri termini storici.
Lessico storico re, regine, faraoni, prìncipi, guerrieri, condottieri dell’esercito, consiglieri del re, PERSONAGGI
schiavi, mercanti, artigiani, cacciatori, contadini, tessitori, vasai, fabbri, ............................. ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... navigare, regnare, inventare, incidere, fondere, imbalsamare, celebrare, costruire,
AZIONI
scoprire, commerciare, ................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... città antica, roccaforte, scuola, templi, case, ziqqurat, mercato, campi, fiumi,
LUOGHI
sotterranei del castello, .................................................................................................................. ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... tanto tempo fa, molti secoli fa, prima della nascita di Cristo, ...............................................
TEMPO
............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... mostrare un coraggio da leoni, levare preghiere agli dei, con occhi di falco, alla
ESPRESSIONI/ MODI DI DIRE
presenza del re, ................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................
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COME SI SCRIVE eggi il seguente testo storico scritto in terza persona. Poi riscrivilo 2 L immaginando di essere tu a raccontare, quindi usa la prima persona.
L’imbalsamatore Nesperennub vive a Tebe, nell’antico Egitto e ha 12 anni. Da un paio d’anni si è tagliato la “treccia dell’infanzia”, il che sta a significare che non è più un bambino, e infatti ha già un lavoro importante: è un sacerdote imbalsamatore. Sta preparando la sua prima mummia. Opera sul suo corpo da 70 giorni, insieme agli altri imbalsamatori, seguendo le indicazioni del gran sacerdote del dio Anubi. Dapprima lava il defunto, poi gli toglie gli organi interni: il cervello lo sfila con un ferretto attraverso la narice sinistra, mentre cuore, fegato, stomaco, polmoni e intestino li estrae da un taglio sul fianco sinistro. Il cervello lo butta via, il resto lo fa essiccare con i sali di natron e lo avvolge in panni di lino; rimette al suo posto il cuore, che è la sede dell’anima; gli altri organi, invece, li sistema nei vasi canopi che saranno posti nella tomba accanto al defunto. Lava nuovamente il corpo usando vino di palma come disinfettante e ricopre anch’esso per farlo seccare. Dopo quaranta giorni pulisce il corpo e lo cosparge di oli, resine e cera d’api. Poi lo fascia usando centinaia di metri di bende di lino avvolte molto strette. Tra le fasciature inserisce 150 amuleti che proteggono il defunto nell’aldilà.
Suggerimento Puoi cominciare così: Mi chiamo Nesperennub, vivo a Tebe, nell’antico Egitto e ho 12 anni…
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UN RACCONTO STORICO sa le tue conoscenze storiche e alcune parole-chiave della civiltà egizia (qui sotto) per scrivere 3 U un racconto in cui il protagonista sei tu, un bambino o una bambina che vive nell’antico Egitto. FARAONE • SCRIBA • SCHIAVI • PIRAMIDE • NILO • GATTO COCCODRILLO • PAPIRO • DEI • DIO RHA • TUNICA • SANDALI
Una storica giornata per .................................................................... Inizia presentandoti e descrivendo il luogo dove vivi. (Quanti anni hai? Con chi vivi? Dove?)
Mi chiamo ........................................................................................................ ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................
Prosegui raccontando alcuni particolari della tua vita quotidiana. (Che cosa indossi? Che cosa mangi di solito? Quali attività svolgi durante la giornata? Hai degli amici? Che cosa fate insieme?)
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Ora prosegui raccontando un episodio particolare. (Hai mai visto il faraone? Hai avuto occasione di avvicinarti a lui? Che cosa ti ha detto? Ti è mai capitato di avvicinarti troppo a un coccodrillo? Dov’eri? Che cosa è successo? Come hai reagito?)
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Concludi il tuo racconto.
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COME SI SCRIVE
Per scrivere un diario Il diario è un testo che l’autore scrive per se stesso e confida alla pagina le sue emozioni e i suoi pensieri. Per scrivere un diario: 1 scegli un argomento di cui vuoi parlare, qualcosa che ti sta a cuore o ti ha colpito emotivamente; 2 indica il luogo della tua vita e il tempo passato e ben determinato in cui sono accaduti i fatti di cui vuoi scrivere; 3 narra in prima persona, con linguaggio familiare e confidenziale; 4 arricchisci il tuo racconto con emozioni, pensieri, segreti ed esperienze personali. che la festa del tuo compleanno sia passata da poco e, sul tuo quaderno, racconta in 1 Immagina una pagina di diario come l’hai vissuta. ..................................... (data) Caro ..................................... (appellativo con cui ti rivolgi al diario) ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... utti possono avere un diario personale: adulti, bambini, maschi e femmine… ma se ad avere un diario 2 T fossero anche gli animali? Che cosa ci scriverebbero? Scegli un animale in cui immedesimarti, tieni conto della sua razza, dell’ambiente in cui vive, di ciò che gli potrebbe accadere… e scrivi una pagina del suo diario. ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................
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UN DIARIO ∙ UNA LETTERA
Per scrivere una lettera Ormai le lettere non si scrivono quasi più, perché grazie a internet e ai social network le comunicazioni sono molto più veloci. Però il piacere di ricevere o di scrivere una lettera non muore mai. L’hai mai provato? Per scrivere una lettera: 1 indica il luogo e la data; 2 stabilisci il destinatario; 3 racconta un fatto accaduto; 4 scegli una formula di chiusura; 5 metti la firma; 6 aggiungi un P.S. (Post Scriptum) se hai dimenticato qualcosa.
1 Leggi la LETTERA scritta da Marina ad Alberto.
Aosta, 8 marzo 2019 Alberto carissimo, sono mesi che non ci vediamo e ti confesso che mi ritrovo spesso a pensare ai momenti passati insieme. Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti? Io sì... ho subito pensato che non avremmo mai potuto diventare amici io e te, non so perché, ma non ti sopportavo proprio. Immaginavo che tu provassi gli stessi sentimenti nei miei confronti a giudicare dalle occhiatacce che mi lanciavi... Poi un giorno ho cominciato a capire che forse la realtà era un po’ diversa da come la percepivo io. Ricordi quel giorno in cui ho avuto bisogno di te e tu senza esitare mi hai dato una mano? Beh in quel momento ho pensato che forse non ti ero poi così antipatica... e così siamo diventati amici, un’amicizia che dura da anni, che ha superato qualsiasi ostacolo e barriera... insomma una grande amicizia! Per me sei una persona unica, speciale, una di quelle che lasciano il segno e che non si scordano per tutta la vita. In poche parole, il mio migliore amico! Ciao mio caro Alberto, un forte abbraccio Marina P.S. Aspetto con ansia le prossime vacanze quando finalmente potrò rivederti!!
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COME SI SCRIVE crivi una risposta alla lettera 2 S di Marina sviluppando in modo particolare le parti evidenziate.
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3 Scrivi una E-MAIL a un tuo amico per invitarlo alla tua festa.
Ricorda Devi conoscere l’indirizzo di posta elettronica del tuo amico, completare l’oggetto e scrivere il messaggio nella zona bianca. Se vuoi, puoi aggiungere emoticon o altre immagini!
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UNA LETTERA 4 Leggi la seguente LETTERA FORMALE.
Palermo, 12 ottobre 2017 Egregio Signor Sindaco, siamo i bambini della Scuola Primaria “G. Falcone”. Le scriviamo perché abbiamo alcune idee per migliorare la nostra Scuola e vorremmo un Suo consiglio e magari un piccolo aiuto. Come Lei sa, la Scuola ha un grande giardino, ma noi purtroppo non riusciamo a utilizzarlo perché non è curato come dovrebbe e l’erba è sempre alta. Se la nostra maestra volesse fare una lezione di Scienze all’aperto, avrebbe poche cose da farci vedere: qualche tiglio e… erba a volontà!!! Lo spazio dove possiamo giocare, quando piove, si riempie d’acqua e forma un laghetto che dura giorni e giorni. Il nostro giardino avrebbe bisogno di alberi, magari diversi per osservare i mutamenti stagionali, con qualche casetta per accogliere gli uccellini che potrebbero nidificare. Sarebbe bello se ci fossero anche tante aiuole fiorite, specialmente in primavera, per far in modo che entrare a scuola sia più gioioso. Può Lei darci qualche consiglio o aiutarci a realizzare i nostri desideri? Attendiamo fiduciosi, certi della Sua risposta. Con osservanza gli alunni della classe IV B Scuola Primaria “G. Falcone”
5 In gruppo scrivete anche voi una lettera indirizzata al Sindaco per inoltrare una vostra richiesta.
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Ricorda Utilizzate un linguaggio accurato e rispettoso e usate il “lei”; anche le formule di apertura e di chiusura devono essere formali.
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COME SI SCRIVE
Descrivere con i sensi Le informazioni presenti in una descrizione e percepite attraverso i cinque sensi (vista, olfatto, gusto, udito, tatto) si chiamano dati sensoriali. 1 Quali dati sensoriali sono stati usati in queste descrizioni?
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Accarezzavo piano il pelo morbido del mio puledro e sentivo tra le dita i ciuffi arruffati e incrostati della criniera. Gli toccai il muso tiepido e con la sua lingua ruvida lui mi leccò le dita, facendomi il solletico.
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Carbone è un gatto randagio, nero come una notte senza stelle, tutto pelle e ossa. Ha un collino come quello di una gallina, il muso tirato, le orecchie a sventola e una coda unta e attorcigliata come quella di un topo.
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Appena lavato, il nostro cane pastore aveva un odore fresco e piacevole; mi piaceva strofinare il naso sul suo pelo ancora umido, per sentire quel vago aroma di bosco e di muschio. Quando invece tornava dalle sue scorribande, lasciava dietro di sĂŠ una scia maleodorante, per le innumerevoli capriole che si divertiva a fare nel letame.
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Quando arrivavamo in macchina alla fattoria dei nonni, tutti gli animali si agitavano. Le colombe smettevano di tubare, mentre i pulcini scappavano, pigolando, in tutte le direzioni. Il vecchio spinone ci veniva incontro abbaiando ed emetteva guaiti di gioia. Dentro il recinto, il cavallo nitriva forte.
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UN TESTO DESCRITTIVO 2 Ora prova tu.
• Utilizza i dati tattili per descrivere un animale. ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ • Utilizza i dati visivi per descrivere un tuo compagno. ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ • Utilizza i dati olfattivi e gustativi per descrivere il tuo piatto preferito. ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ • Utilizza i dati uditivi per descrivere il momento dell’intervallo. ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ • Prova a descrivere un cane utilizzando diversi dati sensoriali. ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ 3 Scrivi sul quaderno una descrizione adatta al seguente inizio di testo.
Quella mattina mi svegliai presto. Sentivo la mamma trafficare in cucina, ma non potevo chiamarla perché il giorno del proprio compleanno si deve far finta di dormire fino a quando tutti non arrivano con i regali. Chiusi forte gli occhi. La porta si spalancò e apparvero papà e mamma…
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COME SI SCRIVE
La descrizione nel racconto Se vuoi arricchire il tuo testo rendendolo più interessante e più ricco devi inserire qualche ”stop descrittivo”. 1 Leggi i due testi.
TESTO 1 Avrei trascorso quel giorno nel bosco insieme alla mia famiglia. Quando tutti fummo pronti partimmo. Giunti al traguardo, cominciammo a camminare tra il folto degli alberi. Passeggiando, mi ritrovai in una radura piena di fiori. Chiamai mia madre per farle vedere la bellezza della natura, ma nessuno mi rispose. Improvvisamente distinsi delle orme sul terreno; le seguii. Sentii delle voci familiari. Corsi verso quel vociare: saltai in braccio a mio papà. Le impronte mi avevano aiutato! TESTO 2 Era una splendida giornata e avrei trascorso quel giorno nel bosco insieme alla mia famiglia. Quando tutti fummo pronti partimmo. Giunti al traguardo, cominciammo a camminare tra il folto degli alberi. Vidi, vicino al ruscello, un albero caduto con dei funghetti che sembravano sorridermi; mi avvicinai per osservare meglio: i loro cappelli rossi ravvivavano tutto il bosco. Passeggiando, mi ritrovai in una radura piena di fiori: rose selvatiche spuntavano dall’erba fresca, anemoni bianchi giocavano a nascondino con le pietre ricoperte di rugiada. Chiamai mia madre per farle vedere la bellezza della natura, ma nessuno mi rispose. Improvvisamente distinsi delle orme sul terreno, contornate da un tappeto di foglie, che sembravano indicarmi la strada; le seguii. Sentii delle voci familiari. Corsi verso quel vociare: saltai in braccio a mio papà. Le impronte mi avevano aiutato!
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2 Ora rispondi.
• I due testi raccontano: la stessa storia. due storie diverse. • Quale dei due testi ti è piaciuto di più? Perché? ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ vrai sicuramente notato che 3 A nel testo 2 sono presenti delle parti descrittive che lo arricchiscono e lo rendono più piacevole e interessante. Individuale e sottolineale.
UN TESTO DESCRITTIVO 4 Leggi il testo e distingui le sequenze narrative da quelle descrittive.
Il gufo Ulisse Un giorno cacciai un braccio in un buco di un albero e le mie dita si strinsero intorno a qualcosa di piccolo e morbido, qualcosa che si dimenava mentre io lo tiravo fuori.
SEQUENZA .........................................
Alla prima occhiata la mia preda mi parve un ammasso di semi di dente di leone, muniti di un paio di enormi occhi dorati; un esame più attento mi rivelò che era un piccolo gufo, ancora avvolto nella sua peluria di neonato.
SEQUENZA .........................................
Restammo un momento a guardarci, poi l’uccello, evidentemente indignato per il modo villano con cui io risi del suo aspetto, mi affondò i minuscoli artigli nel pollice, e io, che mi tenevo aggrappato al ramo, persi l’equilibrio e cascammo dall’albero tutti e due. Mi misi in tasca lo sdegnato gufetto e me lo portai a casa.
SEQUENZA .........................................
Quando Ulisse diventò più grande, perse la peluria infantile e mise un bel piumaggio color grigio cenere, rosso ruggine e nero della sua specie. Mise anche due ciuffi di penne ai lati della testa, che gli si drizzavano per lo sdegno quando qualcuno osava prendersi delle libertà con lui.
SEQUENZA .........................................
5 Inserisci una descrizione nella parte iniziale di questo testo.
Barry (Chi era Barry?) .................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... Non aveva l’aria del prepotente. Non era di quelli sempre sporchi; non aveva una faccia brutta, e neppure lo sguardo da far paura o le croste sopra le dita. Non era tanto grosso. La voce non pareva né acuta né rauca, gli occhi non erano particolarmente piccoli e cattivi. Come si spiega allora che Barry riuscisse tanto bene a fare il prepotente? (Come si manifesta la prepotenza di Barry?) ............................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................
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COME SI SCRIVE
Per descrivere una persona Per fare la descrizione di una persona puoi usare termini specifici e precisi (cioè fare una descrizione oggettiva) oppure ricca di aggettivi, similitudini e personificazioni (descrizione soggettiva). Quando descrivi una persona fornisci informazioni: 1 generali (età, sesso, nome…); 2 sull’aspetto fisico, attraverso i dati sensoriali; 3 sul carattere della persona; 4 sulle abitudini, sugli interessi e sul rapporto con gli altri. 1 Completa il testo con le parti descrittive mancanti.
Mi chiamo Marco e ho un amico carissimo di nome Daniel. Io sono alto, robusto, scuro di capelli e con gli occhi a mandorla. Daniel invece ....................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. Nessuno lo ha mai visto varcare spontaneamente la soglia del parco per una corsetta o una semplice passeggiata. Io invece sono ............................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. All’inizio invidiavo un po’ Daniel perché ha i voti migliori di tutta la classe, anche se studia raramente e non sta più di tanto attento durante le lezioni. Rimane perlopiù .......................................................................... .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. Lui dice che sta pensando. A cosa pensi nessuno lo sa. È un segreto che Daniel rivela solo a me. Per questo siamo amici. C. Nöstlinger, Furto a scuola, Piemme
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UN TESTO DESCRITTIVO
Per descrivere un animale Per fare la descrizione di un animale puoi usare termini specifici e precisi (descrizione oggettiva) oppure ricca di aggettivi, similitudini e personificazioni (descrizione soggettiva). Quando descrivi un animale fornisci informazioni: 1 generali (età, sesso, nome, razza…); 2 sull’aspetto fisico, attraverso i dati sensoriali; 3 sul carattere e l’indole dell’animale; 4 sulle abitudini, sul rapporto con gli altri animali, le cose che gli/le piacciono oppure non gli/le piacciono...
cegli un animale che puoi osservare da vicino (uno tuo 1 S oppure quello di un vicino di casa...) e descrivilo. Scegli tu se fare una descrizione soggettiva o oggettiva. Ho scelto una descrizione .......................................................................................................................................................... TITOLO ......................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................
Ricorda Se scegli una descrizione soggettiva esprimi il tuo punto di vista e i sentimenti che ti suscita.
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COME SI SCRIVE
Per descrivere un ambiente Per fare la descrizione di un ambiente puoi usare termini specifici e precisi (descrizione oggettiva) oppure ricca di aggettivi, similitudini e personificazioni (descrizione soggettiva). Quando descrivi un ambiente fornisci informazioni: 1 su tutti gli aspetti, attraverso i dati sensoriali; 2 dando un ordine logico, dal generale al particolare e viceversa; 3 dando un ordine spaziale, da vicino a lontano, dal basso verso l’alto, dall’esterno all’interno e viceversa. 1 Leggi la descrizione e sottolinea con quattro colori diversi i dati visivi, uditivi, tattili, olfattivi.
Dopo la siccità Finalmente, dopo giorni di siccità, la pioggia venne. Nuvoloni scuri si ammassarono verso sud-ovest e lentamente invasero il cielo. Il sole brillante lasciò il posto a una cappa scura. Un lampo accecante squarciò il cielo seguito dal violento fragore di un tuono. E poi scese un diluvio di acqua… tiepida. Presto un odore penetrante si levò dai campi: l’odore della terra bagnata. Gli animali lo annusavano ascoltando il gorgoglìo dell’acqua. E. Blyton, Storie del prato, La cinciallegra
2 Scegli uno dei seguenti paesaggi e descrivilo in tutti i suoi aspetti sul quaderno.
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UN TESTO DESCRITTIVO
Scrivo io un testo che hai tutti gli strumenti per scrivere un testo narrativo, scegli un tema, fai una scaletta, 1 Adesso componi e arricchisci il tuo testo. Poi rileggilo e correggi eventuali errori. TITOLO .................................................................................................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................
LA SCALETTA ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................
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COME SI SCRIVE
Per scrivere una poesia L’autore della poesia (il poeta) scrive per comunicare dei messaggi e trasmettere emozioni. Per scrivere una poesia: 1 scegli l’argomento; 2 struttura il testo in strofe e versi (con o senza la rima).
Ricetta per fare una poesia Prendete una parola, prendetene due fatele cuocere come se fossero uova scaldatele a fuoco lento versate la salsa enigmatica spolverate con qualche stella mettete pepe e fatele andare a vela. R. Queneau
1 Imita il modello sopra e scrivi la tua poesia: completa anche il titolo.
TITOLO .................................................................................................. Prendete una ................................................................ ................................................................, prendetene due ................................................................ come se fossero ................................................................ in forno versate ................................................................ spolverate ................................................................ mettete ................................................................
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UN TESTO POETICO 2 Sottolinea nella poesia, con colori diversi, tutte le rime.
Quando la luna Quando la luna bacia le fontane e le fontane baciano la luna si possono intrecciar delle collane fatte di stelle colte ad una ad una e quando il sole saluta le foglie e le foglie sorridono nel sole ognuno canti al sole le sue voglie servendosi di magiche parole e quando il vento corre nei capelli ed i capelli danzano nel vento ognuno indossi dipinti mantelli cerchi soltanto d’essere contento. G. Pontremoli, Il mistero della collina, Giunti
ul modello della poesia precedente, inventane tu una di tre strofe. 3 S Utilizza i seguenti suggerimenti: MARE • SPIAGGIA • PIOGGIA • ERBA • TRENO • BAMBINI
Quando il mare Quando ................................................................ .................................................................................... .................................................................................... e quando ................................................................ .................................................................................... .................................................................................... e quando ................................................................ .................................................................................... ....................................................................................
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COME SI SCRIVE
Scrivere con le tecniche poetiche Non tutte le poesie sono scritte in rima, si possono scrivere anche poesie in versi liberi. Ma tutte le poesie contengono delle immagini che parlano al cuore.
iscrivi la poesia sostituendo le SIMILITUDINI 1 R sottolineate con altre inventate da te.
Nell’aria della sera Gli alberi del giardino si stagliano nell’aria lieve della sera come se fossero dipinti sopra una seta fina; tutto è sonno, e la luna che si specchia nell’acqua del lago è esile come una barca in mezzo a un prato illuminato d’oro. T. Klingsor, Poeti simbolisti francesi, Einaudi
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ompleta le frasi con delle SIMILITUDINI: 2 C utilizza la parola “come” e segui l’esempio.
rasforma le similitudini dell’esercizio 3 T precedente in METAFORE: devi eliminare la parola “come”.
La neve ricopre la terra come un bianco lenzuolo. Il vento è come ............................................................... La notte è come ............................................................. Le nuvole sono come ................................................... Le stelle sono come ..................................................... Il fiume è come ...............................................................
La neve è un bianco lenzuolo. Il vento .............................................................................. La notte ............................................................................ Le nuvole .......................................................................... Le stelle ........................................................................... Il fiume .............................................................................
UN TESTO POETICO 4 I n questa poesia sono presenti due PERSONIFICAZIONI: il sole e la fontana compiono azioni umane. Sottolinea con colori diversi.
È primavera È primavera. Il sole batte con le dita d’oro alle finestre. Uno squittìo sottile è sui tetti. Nell’orto la fontana ricomincia a cantare. G. Villaroel
a personificare gli elementi dati come 5 Prova nell’esempio. Il ruscello danza allegro tra i sassi, sussurra… Gli alberi ............................................................................... La luna ................................................................................... Le nuvole .............................................................................. Il vento ................................................................................... I fiori .......................................................................................
.
crivi una poesia (con o senza rime) per il tuo migliore amico o per la tua migliore amica 6 S scegliendo tra questo elenco di similitudini e metafore.
SIMILITUDINI
METAFORE
1 Bello come il sole
1 Rosso di fuoco
3 Brutto come uno scorfano
3 Occhi da lince
2 Bianco come la neve
4 Colorato come l’arcobaleno 5 Buono come il pane
6 Dispettoso come una scimmia 7 Alto come un albero
8 Felice come una pasqua
9 Robusto come un tronco 10 Spesso come un muro
11 Dolce come lo zucchero 12 Delicato come un fiore
2 Riccioli d’oro
4 Testa di legno
5 Blocco di ghiaccio
6 Essere in alto mare 7 Corpo di marmo 8 Mettersi in luce
9 Avere il cuore in gola 10 Sguardo magnetico 11 Lentezza di lumaca 12 Levare le tende
.................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. ..................................................................
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COME SI SCRIVE
Scrivo io una poesia 1 Scegli un argomento, per esempio il mare, e scrivi tutte le parole che ti vengono in mente.
..................................
..................................
..................................
..................................
..................................
MARE
..................................
..................................
..................................
2 Decidi quale emozione vuoi esprimere. Segna con una x.
AFFETTO
SPERANZA
GIOIA
TRISTEZZA
PAURA
ra tutte le parole dell’esercizio 1 scegli quelle piÚ adatte a esprimere la tua emozione. 3 T Prova a creare una similitudine per ogni parola, come negli esempi. Onde bianche come spuma. Sabbia come un morbido letto. Barche come bambini addormentati. Blu come la notte. Liscio come una tavola. ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... .......................................................................
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STUPORE
UN TESTO POETICO 4 Trasforma le similitudini dell’esercizio 3 in METAFORE.
Onde bianche come spuma Sabbia come un morbido letto
onde di spuma ..........................................................................................................
Barche come bambini addormentati Scuro come la notte Liscio come una tavola
...............................................................................................
............................................................................................................................. ........................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ uoi anche usare delle PERSONIFICAZIONI: 5 P che cosa può fare il mare? Scrivi sotto.
cegli le similitudini, le metafore e 6 S le personificazioni che più ti piacciono. Potresti già essere in grado di scrivere la tua poesia! Prova. Onde di spuma accarezzano il morbido letto. Il mare canta una ninna nanna alle barche addormentate. .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... ..........................................................................................
Il mare canta una ninna nanna. Il mare culla. Il mare brontola. Il mare sussurra. .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... ..........................................................................................
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COME SI SCRIVE
Per scrivere un testo informativo Un testo informativo ha lo scopo di trasmettere al lettore informazioni e notizie che arricchiscono le sue conoscenze. Di solito, è suddiviso in paragrafi e accompagnato da immagini. il testo già diviso in cinque paragrafi. Scrivi il titolo dell’argomento generale 1 Leggi e un titoletto per ogni paragrafo. TITOLO .................................................................................................. .................................................................................... La Grande Muraglia è la più imponente opera costruita dall’uomo: è alta otto metri, larga sette e lunga quattromilaottocento chilometri. .................................................................................... I Cinesi iniziano a costruirla nel V secolo a.C. per difendersi sia dalle invasioni dei popoli del Nord, sia dagli attacchi dei popoli confinanti. .................................................................................... Migliaia di operai lavorano fino allo sfinimento per trasportare a braccia fino a luoghi lontani e impervi i materiali necessari per l’innalzamento della barriera. .................................................................................... La funzione della muraglia non è comunque solo difensiva: è anche una strada veloce per le truppe che accorrono dove necessario e, inoltre, con il suo fitto intervallarsi di torri di avvistamento e di fortezze, è uno straordinario sistema di comunicazione e di contatto con le altre parti del Paese. Per mezzo di segnali di fumo o di messaggi luminosi le notizie si propagano in modo velocissimo, le popolazioni si avventurano in viaggi più sicuri e sviluppano i commerci a lunga distanza. .................................................................................... Naturalmente i resti monumentali che oggi noi possiamo percorrere non sono quelli originari; restaurati più volte soprattutto durante la dinastia Ming (XIV-XVII secolo d.C.) ricevono tuttora grandi cure dal governo cinese e costituiscono il simbolo della civiltà millenaria della Cina. AA.VV., Storia 1, De Agostini
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UN TESTO INFORMATIVO ∙ REGOLATIVO
Per scrivere un testo regolativo Un testo regolativo ha lo scopo di guidare il lettore nell’eseguire qualcosa (costruire oggetti, preparare ricette…) o indicare le regole di comportamento (obblighi, consigli, divieti, leggi…): di solito è sotto forma di elenco. 1 Leggi il testo, poi rispondi con una x.
Star bene con i fratelli A volte non è facile convivere in pace con i fratelli e le sorelle, ma ci puoi provare seguendo questi consigli quasi “magici”.
Il fratellino ti sta attaccato come un francobollo? erca di dedicargli un po’ di attenzioni, concedigli C di seguirti al parco: il resto del tempo ti lascerà in pace! Fai in modo che trovi noiosi i posti in cui non vuoi che ti segua: almeno non farà storie!
Hai litigato con tuo fratello e avevi ragione? Ricorda che tutti possono sbagliare. Ammorbidisci i tuoi modi: per il colpevole sarà più facile chiedere scusa e ammettere di aver sbagliato.
Hai litigato con tuo fratello e avevi torto?
P rova a prenderla alla larga: fagli qualche piccolo favore… chissà che non ti perdoni. Se non funziona, mettiti l’animo in pace e aspetta che gli passi. Oppure chiedi semplicemente SCUSA. È la cosa più semplice… e funziona sempre!
La sorellina si è fissata con la tua maglietta preferita? piegale con calma che quella maglietta non la può toccare S e regalagliene una simile, tutta per lei. Evita urla e scenate: più si accorge che ti arrabbi e più insisterà. AA. VV., Cento magie per convivere con fratelli & Co, Buena Vista
Il testo espone: istruzioni per fare. consigli su come comportarsi. I suggerimenti presentati: devono essere seguiti obbligatoriamente. possono essere seguiti liberamente. Lo scopo del testo è: aiutarti a convivere meglio con fratelli e sorelle. darti consigli per evitare figuracce in pubblico.
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PROVE NAZIONALI
Testo A
Una conseguenza rigogliosa 5
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Quel pomeriggio, mentre tutti facevano il riposino nelle ore di maggior caldo, Francesca si alzò senza far rumore e andò in punta di piedi nel laboratorio. Voleva sperimentare l’effetto del Verdeplasma sul suo orso Giovanni. Sperava che potesse crescere e cominciare a parlare. Fu abilissima nell’impadronirsi di un flacone del siero verde, arrampicandosi senza rovesciare alcun vaso o sgabello, per il timore di svegliare gli altri addormentati. Poi uscì nella terrazza, zitta zitta, si nascose e versò qualche goccia di Verdeplasma sulla lingua di panno rosa dell’orso Giovanni. Aspettò e aspettò, ma l’orso non ebbe alcuna reazione: non cresceva, non strillava. Il siero, insomma, non aveva su di lui alcun effetto. Sentendo infine che, nell’appartamento, gli altri cominciavano a muoversi, Francesca pensò bene di disfarsi del siero rubato vuotando il flacone fuori del parapetto della terrazza. Ad una cosa non aveva fatto attenzione: che sotto la terrazza del professor Erasmus c’era il poggiolo della marchesa Guidi con le sue quattro striminzite piantine d’appartamento: un geranio, due oleandri polverosi, un ficus, un filodendro e una felce spennacchiata. Il Verdeplasma era andato a cadere proprio sopra queste piante, ma Francesca, troppo piccola per sporgersi oltre il parapetto, non lo poteva sapere, perciò le conseguenze della sua azione imprudente provocarono più tardi in lei una meraviglia uguale a quella di tutti gli altri. Anche Clorofilla era attratta come da una forza magnetica verso l’armadietto dove Erasmus conservava i flaconi del siero. E quello stesso pomeriggio riuscì ad arrampicarsi sullo scaffale fino a raggiungerlo. Ma, maldestra e goffa com’era, impacciata dalla sua voluminosa gonnellina, tutto quello che ottenne fu di rovesciarsi un flacone in testa inzuppandosi tutta di Verdeplasma. Anche lei, per quanto coccolata, aveva imparato a temere le furie di Erasmus quando si toccava qualcosa nel laboratorio, per cui non pianse nemmeno un pochino e filò rapidissima in terrazza per cercare di lavarsi e far scomparire le tracce del malestro. In terrazza c’era un grande recipiente di plastica pieno d’acqua pulita. Clorofilla ci si immerse beata, anche perché faceva ancora molto caldo, e più tardi, quando andarono a cercarla per darle la merenda, la trovarono che sguazzava con l’aria più innocente del mondo. Subito dopo il tramonto la signora Cesira faceva il giro di tutti gli appartamenti per innaffiare le piante che gli inquilini, partendo per le vacanze, avevano affidato alle sue cure. Come al solito, prese il grosso innaffiatoio di plastica e lo riempì, da brava giardiniera, di acqua “riposata”. Infatti chi ha cura delle piante deve sapere che l’acqua con cui si innaffiano deve avere la
Testo A
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PROVE NAZIONALI
temperatura dell’ambiente. L’acqua appena uscita dal rubinetto non è adatta. Bisogna prima lasciarla “riposare” almeno per un paio d’ore. L’acqua, con cui la signora Cesira riempì il suo innaffiatoio, era quella del recipiente dove Clorofilla era andata a togliersi di dosso il Verdeplasma. La portinaia scese al settimo piano e innaffiò le piante della marchesa Guidi, che ricevettero così, nello stesso giorno, una razione doppia di siero. Poi passò agli appartamenti del sesto piano, e innaffiò le piante del cavalier Marrangoni e quelle delle signorine Passeri; e così via fino al pianterreno. Qui vuotò completamente l’innaffiatoio sulle piante di ortensia del cortile. L’indomani mattina la prima a svegliarsi fu Francesca: guardò subito verso la finestra per controllare che il sole fosse al suo posto nel cielo. Il sole però quella mattina le dette una grossa delusione: non era al suo posto, come avrebbe dovuto, in alto, verso l’angolo a destra del vetro superiore. Al posto del sole c’era una specie di velo verde, tutto bucherellato, che però nascondeva completamente la vista all’esterno. Ancora mezzo intontita dal sonno, Francesca dette a Michele un paio di calci così vigorosi che lo svegliò all’istante, e insieme andarono a controllare. Era successo che durante la notte la piccola pianta di edera che si arrampicava graziosamente lungo uno spago fissato al muro con dei chiodi, era cresciuta in modo spropositato. Aveva ricoperto tutto il muro a nord della terrazza, si era arrampicata su parte del tetto e, naturalmente, aveva ostruito con i suoi tralci tutte le aperture dell’appartamento che davano su quella facciata; porte, finestre, finestrini, sfiatatoi, tubi delle grondaie... Incerto se la novità fosse più preoccupante o più divertente, Michele corse a svegliare la signora Cesira e poi il professore. Si precipitarono tutti in cucina e qui, con delle cesoie da giardinaggio, badando a non danneggiare la pianta, Erasmus aprì un varco che permettesse di uscire sulla terrazza. Sulla terrazza li aspettava uno spettacolo ancora più straordinario: i cipressi erano diventati altissimi e folti. Facevano su quel lato della casa un corridoio ombroso, profumatissimo e pieno di uccellini nuovi, molto più piccoli e graziosi dei piccioni, che volavano indaffarati a trasportare pagliuzze e rametti da una fronda all’altra. Ma la cosa meravigliosa era che, sull’altro lato della terrazza, una grande quercia allargava i suoi rami, in un punto dove il giorno prima non c’era stata nessuna pianta, neppure il più piccolo germoglio. Anche sul tronco della quercia l’edera si era attorcigliata strettamente e sulle sue foglie passeggiavano bellissimi bruchi pelosi, gialli e marrone. In vita sua Francesca non aveva mai visto nulla di così eccitante! da B. Pitzorno, Clorofilla dal cielo blu, Mondadori Junior
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PROVE NAZIONALI
Testo A
1 Il racconto inizia con l’intenzione di Francesca che sarà una delle cause della “conseguenza rigogliosa”. Cosa vuole fare Francesca? A. Francesca vuole andare di nascosto nel laboratorio. B. Francesca vuole vedere gli effetti del Verdeplasma. C. Francesca vuole far crescere e far parlare il suo orso Giovanni con l’effetto del Verdeplasma. D. Francesca vuole alzarsi prima di tutti gli altri e giocare con il suo orso Giovanni. 2 N ella frase: “…di un flacone del siero verde…” (riga 5) la parola siero si riferisce al Verdeplasma e indica che si tratta di un: A. B. C. D.
liquido preparato liquido medicinale vegetale verde composto solido
3 La sperimentazione del Verdeplasma sull’orso si rivelò deludente. Perché? A. B. C. D.
Il Verdeplasma sporcò la lingua di panno rosa dell’Orso Giovanni. Non successe niente: l’orso non crebbe e non emise nessun suono. Francesca aspettò tanto tempo la reazione del Verdeplasma. Erano poche gocce di Verdeplasma.
4 “ Anche lei (Clorofilla), per quanto coccolata, aveva imparato a temere le furie di Erasmus quando si toccava qualcosa nel laboratorio…” (righe 26-27). La frase “a temere le furie di Erasmus” aiuta a capire il motivo del modo di agire silenzioso e furtivo di Francesca, raccontato nella parte precedente (righe 1-13). Metti una X per ogni riga. “a temere le furie di Erasmus” Aiuta a capire
a)…e andò in punta di piedi nel laboratorio b)…poi uscì nella terrazza, zitta zitta, si nascose c) Aspettò e aspettò, ma l’orso non ebbe alcuna reazione d)…pensò bene di disfarsi del siero rubato
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“a temere le furie di Erasmus” Non aiuta a capire
Testo A
PROVE NAZIONALI
5 Rileggi la parte di testo riportata di seguito. Aiutandoti con il contesto, indica il significato della parola sottolineata. Anche lei, per quanto coccolata, aveva imparato a temere le furie di Erasmus quando si toccava qualcosa nel laboratorio, per cui non pianse nemmeno un pochino e filò rapidissima in terrazza per cercare di lavarsi e far scomparire le tracce del malestro. La parola malestro significa: A. maestro C. B. danno provocato per sbadataggine D.
male sporco
6 “ La portinaia scese al settimo piano” (riga 43). Quale informazione del testo, alle righe precedenti, ti aiuta a capire chi è la portinaia? Riscrivila. ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................
7 “ La portinaia… innaffiò le piante della marchesa Guidi, che ricevettero così, nello stesso giorno, una razione doppia di siero.” (righe 43-44). La prima razione è il siero versato dal terrazzo da Francesca. Scrivi tu, con parole tue, qual è la seconda razione di siero. ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................
8 Perché l’indomani mattina Francesca ebbe una grande delusione al risveglio? A. B. C. D.
Fu la prima a svegliarsi. Non trovò il sole al suo solito posto nel cielo. Il sole nel cielo era verde. La finestra era chiusa quindi non poteva vedere l’esterno.
9 Che cosa era successo? A. L’edera aveva bloccato la finestra. B. Durante la notte la piccola pianta di edera, che si arrampicava lungo il muro a nord della terrazza, era cresciuta in modo esagerato e aveva ricoperto tutte le aperture di quella facciata. C. Durante la notte in quella parte di muro era nata una piantina di edera. D. Il sole aveva seccato la piantina di edera che si arrampicava su quella parte di muro.
59
PROVE NAZIONALI
Testo A
10 Qual è la reazione di Michele difronte alla novità? A. B. C. D.
È divertito. È preoccupato. Non riesce a capire bene se la novità è divertente o bisogna preoccuparsi. Rimane a dormire.
11 I n che modo il professore Erasmus, la signora Cesira e i ragazzi riescono a uscire sulla terrazza? A. Aprono il finestrone della cucina. B. Con le cesoie da giardinaggio Erasmus crea un varco nell’edera, senza danneggiare la pianta. C. Con le cesoie da giardinaggio Erasmus taglia tutta l’edera che impediva il passaggio. D. Uno alla volta si infilano tra le foglie di edera. 12 Sulla terrazza trovano uno spettacolo straordinario. Per esempio, una meraviglia è data dai cipressi che, diventati alti e folti, formavano un corridoio ombroso, pieno di profumi e uccellini. Scrivi tu un’altra cosa meravigliosa che trovarono sulla terrazza: ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................
13 Rileggi la parte del testo riportata di seguito. Il Verdeplasma era andato a cadere proprio sopra queste piante, ma Francesca, troppo piccola per sporgersi oltre il parapetto, non lo poteva sapere, perciò le conseguenze della sua azione imprudente provocarono più tardi in lei una meraviglia uguale a quella di tutti gli altri. Quale indizio ti fa capire che succederà qualcosa che susciterà grande meraviglia nei personaggi? Riscrivi. ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................
60
Testo B
PROVE NAZIONALI
Il buon carrello della spesa 5
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“Dai… me lo compri?” Quando portiamo i nostri figli al supermercato ecco la litania che ci accompagna tra gli scaffali, pieni di merci (merendine, snack) strategicamente poste “a portata” di bimbo. I loro acquisti d’impulso si sommano ai nostri e riempiono il carrello di spesa indesiderata. Urge un’alleanza: genitori e figli uniti per imparare insieme a fare la spesa, buona, sana, sicura e… senza sprechi. La lista della spesa è la prima abitudine da recuperare: “Cosa facciamo da mangiare?”, “E allora cosa serve?”. Scriviamolo insieme ai nostri bimbi e vediamo se riusciamo a trovare tutto al supermercato in un battibaleno. Così la spesa diventa una sorta di caccia al tesoro… ma da organizzare al momento giusto. Quando? Certo non all’uscita di scuola, quando i bambini sono stanchi e affamati. Per fare la spesa settimanale insieme ai figli, può essere ideale il sabato nel primo pomeriggio (quando non c’è troppa folla), per poter girare rilassati, meditando meglio gli acquisti. Non è necessario impegnare i bimbi in esercizi complessi e noiosi: le regole per scegliere tra “buoni” e “cattivi” sono semplici: 1. MERENDINE. Se tra gli ingredienti il primo è la farina, allora vanno bene; se per primi ci sono zuccheri e grassi, sono meno sane. 2. BEVANDE. Se c’è scritto “Succo di frutta” va bene: per legge contiene il 100% di succo. Se è un nettare contiene metà succo e metà acqua. Se è una bevanda a base di frutta può contenere solo il 12% di succo. 3. ALTRI PRODOTTI. Mettiamoli a confronto e scegliamo quelli con meno additivi. Il reparto del fresco è una meravigliosa occasione per fare un tuffo alla scoperta della natura: il banco del pesce può essere tanto affascinante quanto la visita a un acquario; ma sono frutta e verdura a offrire le occasioni migliori per imparare. Cosa? Prima di tutto i ritmi stessi della natura: cosa si trova in questa stagione? Anzi, perché non preparare a casa insieme un calendario dei prodotti stagionali da tenere sempre presente quando si fa la spesa? E ancora: da dove vengono questi pomodori? E queste albicocche? Perché scegliere quelle che arrivano dall’altra parte del mondo quando ce ne sono coltivate vicino a noi? E che cosa vuol dire “biologico”? Arrivati a casa, i tesori scelti vanno trattati bene e anche il post-spesa diventa un momento per imparare qualcosa sul cibo. Dove mettiamo il latte fresco? E le uova? E la verdura, è meglio pulirla prima di riporla? Perché la pasta non è necessario tenerla in frigorifero? Ma il momento più divertente (ed educativo) sarà mettersi ai fornelli, realizzare insieme la ricetta per la quale abbiamo fatto tanti acquisti. da La cucina italiana
61
PROVE NAZIONALI
Testo B
1 I ndica con una X quali sono le regole dell’educazione alimentare contenute nel testo. SÌ
a
Genitori e figli dovrebbero scrivere insieme la lista della spesa.
b
Recarsi al supermercato all’uscita di scuola quando i bimbi sono stanchi e affamati.
c
Acquistare merendine con molti grassi e zuccheri: danno energia!
d
Leggere le etichette dei prodotti, controllando gli ingredienti e la provenienza.
e
Informarsi sul significato dei vocaboli, per esempio la parola “biologico”.
f
Non preoccuparsi troppo dei metodi per conservare i cibi: uno vale l’altro!
NO
2 L’autore del testo si rivolge direttamente A. B. C. D.
ai ai ai ai
genitori. bambini. bambini e ai genitori. responsabili dei supermercati.
3 N el periodo “Quando portiamo i nostri figli al supermercato, ecco la litania che ci accompagna tra gli scaffali…” (righe 1-2), che cosa indica la parola sottolineata? A. B. C. D.
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Un discorso molto lungo e complesso. Parole e frasi che si ripetono sempre uguali. Una domanda imbarazzante. Una domanda sciocca.
Testo B
PROVE NAZIONALI
4 N ella frase “… le regole per scegliere tra “buoni” e “cattivi” sono semplici” (righe 15-16), le parole sottolineate sono qualità riferite A. B. C. D.
agli scaffali. ai bambini. ai prodotti da acquistare. ai clienti del supermercato.
5 C he cosa devono contenere principalmente le merendine per essere un buon alimento? A. B. C. D.
Lo zucchero. I grassi. La farina. Il cacao.
6 Se sulla confezione c’è scritto “Succo di frutta”, una bevanda contiene A. B. C. D.
metà succo e metà acqua. una piccola quantità di succo. più acqua che succo. solamente succo.
7 Il “reparto del fresco” (riga 24) è il settore del supermercato A. riservato ai prodotti deperibili, conservati a una temperatura bassa ma superiore a zero gradi centigradi. B. in cui si vendono frigoriferi. C. dove si trovano i surgelati. D. dove si acquista esclusivamente pesce di mare e di fiume. 8 S econdo quanto si dice nel testo (righe 27-31), un calendario dei prodotti stagionali è di aiuto A. B. C. D.
nella nella nella nella
scelta scelta scelta scelta
della frutta e della verdura di stagione. della frutta e della verdura. dei prodotti “biologici”. tra le varie tipologie di pomodori.
63
COMPITI DI REALTÀ
Roberto ha nove anni
Viaggio a Venezia
Da p. 30 del libro delle Letture
Quest’anno la scuola sta organizzando una gita a Venezia. Oltre alla presentazione della città, serve una programmazione del viaggio.
CONSEGNA Viaggio di istruzione a Venezia: creare un dépliant illustrativo per i genitori.
INDICAZIONI DA SEGUIRE
i ♥ venezia
fase 1 Ricerca delle informazioni e formazione dei gruppi 1 D ividetevi in gruppi composti da quattro bambini tirando a sorte i nomi dei componenti. Assegnate i ruoli all’interno del gruppo: moderatore (fa rispettare le regole della conversazione), scrittore (prende appunti), postino (va a chiedere informazioni all’insegnante o ai compagni) e relatore (relaziona alla classe sul lavoro svolto). 2 A gruppi, analizzate le informazioni di cui avete bisogno. Prendete in prestito i libri dalla biblioteca comunale, portate riviste o giornali sul tema… se è necessaria una ricerca in rete, fatevi affiancare sempre da un adulto. 3 A ssegnate i temi a ciascun gruppo: 1° gruppo: data, mezzo di trasporto, itinerario da scuola a Venezia; 2° gruppo: materiale occorrente, cioè abbigliamento, cibo, oggetti indispensabili; 3° gruppo: piantina della città e principali monumenti da visitare; 4° gruppo: come muoversi una volta giunti in città.
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COMPITI DI REALTÀ fase 2 Organizzazione dei materiali Ogni gruppo organizza su tabelle Word o su fogli a quadretti il materiale prodotto.
fase 3 Presentazione alla classe Il relatore illustra ai compagni le informazioni raccolte.
fase 4 Assemblaggio dei materiali Il materiale prodotto viene “rielaborato” tutti insieme, discusso e, infine, approvato.
fase 5 Produzione del dépliant illustrativo Ogni gruppo sintetizza in un foglio A4, diviso in tre parti e in fronte-retro, il materiale prodotto. Nomi delle sezioni: 1 titolo del viaggio, data, mezzo di trasporto; 2 itinerario; 3 che cosa portare con sé; 4 che cosa vedere a Venezia (due sezioni); 5 come muoversi a Venezia.
VENEZIA
fase 6 Valutazione dei lavori Il prodotto giudicato più idoneo viene fotocopiato e distribuito alle famiglie.
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COMPITI DI REALTÀ
I giardini pensili di Babilonia
La porta di Ishtar Da p. 81 del libro delle Letture
Leggendo di Elish, bambino babilonese che entra per la prima volta a palazzo reale e rimane meravigliato di fronte alla maestosità dei giardini che vede per la prima volta, ci verrebbe voglia di saperne di più, ma nel libro manca un approfondimento specifico.
CONSEGNA Prepara una relazione sui giardini pensili di Babilonia, da allegare come integrazione al libro per chi volesse saperne di più.
INDICAZIONI DA SEGUIRE fase
1
Ricerca dei materiali
1 A coppie cercate sul vocabolario la definizione precisa di “giardino pensile”. 2 A ndate alla biblioteca comunale e cercate libri che vi forniscano indicazioni. 3 G uardate, in compagnia di un adulto, il video “3D babylon hanging gardens palace” che trovate in rete. 4 C on un adulto cercate su www.focusjunior.it notizie sulle sette meraviglie del mondo antico.
Per meglio rendere l’idea Con scatole di cartone e materiale di recupero, costruite il vostro giardino pensile da esporre nel corridoio, davanti alla vostra classe, corredato della vostra relazione stampata sul foglio.
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fase
2
rganizzazione dei materiali e produzione O del testo
1 C on il materiale che avete a disposizione, scrivete al computer una relazione sui giardini pensili di Babilonia. Con l’aiuto di un adulto, cercate e inserite delle immagini. 2S tampate la relazione e inseritela nel sussidiario dei linguaggi, come approfondimento, oppure create un Power Point da condividere con i compagni.
COMPITI DI REALTÀ
La storia della mia vita
Anna Frank
Da p. 94 del libro delle Letture
Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della memoria. Per meglio comprenderne il significato è utile conoscere la figura di Anna Frank, una ragazzina che raccontò in un diario la sua storia e quella della sua famiglia. Questo diario è diventato un’eccezionale testimonianza storica del periodo della seconda guerra mondiale e della persecuzione degli ebrei, ordinata da Hitler in Germania e negli altri Paesi sotto il suo controllo.
CONSEGNA Costruisci un libro sulla vita di Anna Frank, da regalare ai compagni di quinta durante la Giornata della memoria.
INDICAZIONI DA SEGUIRE fase
1
Ricerca dei materiali
1 A coppie datevi appuntamento alla biblioteca comunale per cercare libri o approfondimenti su Anna Frank e sul periodo storico in cui è vissuta. Prendete appunti. 2 D ividetevi i compiti: uno di voi leggerà il libro Anna Frank. Piccole donne, grandi sogni di Maria Isabel Sánchez Vegara e l’altro leggerà La casa che guarda il cielo di Lorenza Farina. 3 P reparate una mappa indicando: dove, quando, con chi e perché. 4 S intetizzate la vicenda in uno schema temporale: prima, dopo, dopo ancora e infine. 5 P er le illustrazioni: con l’aiuto di un adulto cercate in rete immagini di Anna Frank da stampare o da riprodurre.
67
COMPITI DI REALTĂ€ fase 2 Visione e ascolto di materiali 1 Visione del documentario: http://www.raiscuola.rai.it/articoli-programma-puntate/ da-il-diario-di-anna-frank/19428/default.aspxhttps://www. raiplay.it/programmi/miricordoannafrank/ Ascolto del racconto audio: https://www.raiplayradio.it/video/2017/01/Diario-di-AnnaFrank-a4518da3-96b9-49a3-92fd-727ea46b7844.html
2 Cineforum: • Mettetevi in cerchio e ricostruite la storia che avete visto secondo i criteri: - accade prima, accade dopo, accade alla fine; - fatti, cause, conseguenze. • Discutete condividendo le emozioni che avete provato, i dubbi, le domande che vi siete posti, le conclusioni cui siete giunti.
fase 3 Assemblaggio dei materiali Ricostruite la storia e montate il materiale che avete prodotto su dei fogli. Trovate un titolo al vostro libro e realizzate la copertina. Assemblate il materiale con una rilegatura a piacere.
In alternativa Se avete a disposizione un computer, potete creare un libro virtuale utilizzando il programma Power Point o, se amate i fumetti, potete utilizzare un programma on-line (Pixton, My StoryMaker), oppure disegnare semplicemente la vostra storia a fumetti.
68
COMPITI DI REALTÀ
Gentilissima Signora Sindaca Da p. 101 del libro delle Letture
CONSEGNA Prepara un articolo da esporre nell’atrio della scuola con l’intervista al sindaco della tua città o del tuo paese.
INDICAZIONI DA SEGUIRE fase
1
Gentilissimo Signor Sindaco Il sindaco è un personaggio molto importante, perché è il responsabile del buon funzionamento di un paese o di una città. Per conoscere meglio il suo lavoro e farlo conoscere ai compagni delle altre classi, bisogna darsi da fare.
ormazione dei gruppi ed elaborazione F delle domande (tempo: 1 ora)
1 D ividetevi in gruppi composti da quattro bambini tirando a sorte i nomi dei componenti. 2 A ssegnate i ruoli: moderatore (fa rispettare le regole della conversazione), scrittore (scrive sul cartellone), postino (va a chiedere informazioni all’insegnante o ai compagni) e relatore (relaziona alla classe sul lavoro svolto). 3 O gni gruppo elabora e riporta su cartellone una serie di domande da rivolgere al sindaco sul suo lavoro e su come questo incida sulla vita della città o del paese.
fase
2
Scelta delle domande e preparazione delle lettere (tempo 1 ora)
1 I l relatore di ciascun gruppo condivide con i compagni le domande prodotte. 2 V alutazione delle domande ed eliminazione delle eventuali ripetizioni. 3 I nsieme all’insegnante si stende una lettera “formale”, da inviare via e-mail al sindaco.
fase
3
Lettura della risposta e produzione articolo (tempo: 2 ore)
1 C iascun gruppo, dopo aver letto e analizzato le risposte fornite dal sindaco, produce un articolo da esporre nella scuola. 2 I l relatore di ciascun gruppo condivide con i compagni l’articolo prodotto. 3 S i vota per l’articolo ritenuto più completo e si producono delle copie da distribuire nelle classi e da appendere nella scuola.
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COMPITI DI REALTÀ
Carletto Da p. 125 del libro delle Letture
Regolamento REGOLE PER GIOCARE Carletto è un appassionato di calcio. Il pallone se lo sogna anche di notte, perciò, ogni momento libero che ha lo dedica al suo sport preferito. Purtroppo non tiene conto che non c’è solo lui in cortile… quindi spesso viene sgridato perché crea problemi un po’ a tutti.
CONSEGNA
...................... 1. ........................... .................... 2. ........................... .................... 3. ........................... .................... 4. ...........................
Aiuta Carletto a comportarsi in modo corretto, proponendogli un regolamento che sia rispettoso dei diritti di tutti e che eviti a lui di correre rischi o di farsi male.
INDICAZIONI DA SEGUIRE fase
1
F ormazione dei gruppi ed elaborazione cartellone
1 D ividetevi in gruppi composti da quattro bambini tirando a sorte i nomi dei componenti. 2 A ssegnate i ruoli: moderatore (fa rispettare le regole della conversazione), scrittore (scrive sul cartellone), controllore del silenzio (mantiene basso il tono di voce del gruppo) e relatore (relaziona alla classe sul lavoro svolto). 3 O gni gruppo elabora e riporta su cartellone una serie di regole che, giocando a calcio in un ambiente chiuso come un cortile condominiale, andrebbero rispettate, dividendole secondo le seguenti categorie:
70
• nei confronti delle persone anziane; • nei confronti dei bambini piccoli; • nei confronti delle auto parcheggiate o in movimento; • nei confronti della strada.
fase
2
V alutazione e stesura del regolamento
1 I l relatore di ciascun gruppo condivide con i compagni le regole individuate. 2 V engono valutate collettivamente eliminando le ripetizioni. 3 S i stende il regolamento “formale”, da appendere nell’atrio del condominio.
COMPITI DI REALTÀ
Che cos’è un museo? Da p. 183 del libro delle Letture
Amici in visita
Il mese prossimo la classe quarta, gemellata con la vostra, verrà a trovarvi. Per l’occasione sarà necessario preparare la visita della vostra città nei minimi dettagli.
CONSEGNA Programmare un tour della città dove siano elencate le principali attrazioni da visitare, presentate sotto forma di guida.
INDICAZIONI DA SEGUIRE fase
1
Ricerca delle informazioni
A gruppi, affiancati dall’insegnante o da un adulto, partendo dal sito del Comune, dividetevi i compiti ed effettuate: • una ricerca sui principali siti di interesse della vostra città annotando indirizzo, orario di apertura, costo del biglietto di ingresso (se richiesto); • una ricerca sulla storia dell’edificio, del monumento o del sito di interesse; • stampe della pianta della città con i luoghi che andrete a visitare; • verifiche sulle distanze, per stabilire i tempi di percorrenza a piedi.
fase
2
Catalogazione dei materiali e suddivisione
1 C atalogate il materiale che avete trovato: che cosa, dove, orario di apertura, distanza dalla scuola, storia. 2 S u foglio A4, diviso in tre sezioni e fronte-retro, create un opuscolo che riporti le informazioni che avete raccolto.
fase
3
Consegna dell’opuscolo e confronto
All’arrivo della classe quarta gemellata, consegnate l’opuscolo prima di iniziare la visita e confrontatevi per spiegare meglio ciò che andranno a vedere.
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VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 1
Sbadiglio e il gufo 5
10
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35
C’era una volta un soldato di nome Sbadiglio, che una volta alla settimana doveva fare la guardia sulle mura del castello. Questo era un guaio: Sbadiglio, di notte, non riusciva proprio a stare sveglio. Ci provava, teneva gli occhi aperti con le dita, si dava pizzicotti alle guance, ma, arrivato a un certo punto, si addormentava. La prima volta fu trovato a russare beatamente appoggiato ai merli del camminamento e dovette stare un giorno in prigione. La seconda volta fu trovato a dormire in una torretta di guardia e dovette fare una settimana di prigione. Il capitano delle guardie gli disse: – Se ti trovo addormentato un’altra volta, starai in prigione tre mesi, a pane duro e acqua! Il povero Sbadiglio, al suo turno, fece di tutto per non addormentarsi. Si dava pizzicotti ogni minuto, contava le pietre del muraglione, picchiava la testa contro le torri: però sentiva che il sonno stava per arrivare, e che sarebbe caduto addormentato ancora una volta. Allora si mise a piangere. – Perché piangi? – chiese una voce. Sbadiglio guardò: un gufo lo osservava accovacciato sopra un merlo, con i suoi occhi tondi. Il soldato gli raccontò i suoi guai. – Io ti aiuterò – disse il gufo. – E come? – Lo sai, di notte sto con gli occhi aperti e vedo ogni cosa. Farò la guardia al posto tuo: se ci sarà qualcosa di strano o arriverà il capitano, ti sveglierò con una beccatina. – Grazie, gufo! – disse il soldato – Però... – Però cosa? – chiese il gufo. – Ecco, vedi, amico gufo, il fatto è che, se starai qui a fare la guardia per me, non potrai andare a caccia... E se non andrai a caccia, che cosa mangerai? Il gufo sbatté gli occhi. – Hai ragione, non ci avevo pensato... A meno che... tu non mi dia una parte della tua pagnotta! – Te la darò tutta intera! – disse il soldato – Io soffro molto di più per il sonno che per la fame! – Me ne basterà mezza! – disse il gufo. E così, da quella notte, finirono i guai di Sbadiglio: lui dormiva beato e il gufo faceva la guardia per lui, becchettando contento la sua mezza pagnotta. R. Piumini, Storie in un fiato, Einaudi Ragazzi
72
Verifica 1
VERIFICHE A LIVELLI
Comprensione e lessico
Ogni risposta vale 2 punti.
1 Chi era Sbadiglio? Segna con una X la risposta corretta.
n. 1
A. Il re del castello. B. Un gufo. C. Un soldato. 2 Qual era il problema di Sbadiglio? Scrivilo con le tue parole. ............................................................................................................. .............................................................................................................
3 Quali azioni metteva in atto Sbadiglio per tenersi sveglio? A. Teneva una sveglia che suonava sempre. B. Teneva gli occhi aperti con le dita e si dava pizzicotti alle guance. C. Teneva gli occhi aperti con le dita e si faceva chiamare spesso da un altro soldato. D. Si dava pizzicotti alle guance e si faceva chiamare dalle guardie. 4 “ Fu trovato a russare beatamente appoggiato ai merli del camminamento” (righe 6-7). Il termine camminamento indica: A. B. C. D.
persone che camminano. passaggio, corridoio scavato nel terreno del castello. sentiero nel bosco. passaggio sulle mura del castello.
5 Il termine beatamente (riga 6) lo potresti sostituire con: A. felicemente. B. paurosamente. 6 N ella frase: “Un gufo lo osservava accovacciato” (riga 18), la parola accovacciato significa: A. rannicchiato. B. covare le uova.
2
....... / 100
n. 2 2
2
2
....... / 100
n. 3 2
2
....... / 100
n. 4 2
2
2
2
....... / 100
n. 5 2
....... / 100 n. 6 2
....... / 100
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VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 1
7 Che cosa propone il gufo a Sbadiglio? Rispondi con le tue parole. ............................................................................................................. .............................................................................................................
8 Per quale motivo gli propone ciò? Rispondi con le tue parole. ............................................................................................................. .............................................................................................................
9 Il termine pagnotta (riga 31) indica: A. B. C. D.
pane di forma rotonda. la signora che fa il pane. la cesta dove è contenuto il pane. una pizza particolare.
10 Sbadiglio soffriva: A. B. C. D.
più per la fame che per il sonno. sia per la fame che per il sonno. più per il sonno che per la fame. più per il sonno che per i rimproveri.
11 Il termine merlo (riga 18) può avere due significati. Quali? A. B. C. D.
Uccello e soldato. Soldato sciocco e contorno sulla cima del castello. Uccello e contorno sulla cima del castello. Uccello e pizzo di una tovaglia.
12 Il testo che hai letto è un racconto: A. B. C. D.
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storico. realistico. di paura. fantastico.
n. 7 2
2
2
2
....... / 100
n. 8 2
2
2
2
....... / 100
n. 9 2
2
....... / 100
n. 10 2
2
....... / 100
n. 11 2
2
2
....... / 100
n. 12 2
2
2
....... / 100
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 1 Grammatica 13 N ella frase “C’era una volta un gufo di nome Sbadiglio” sottolinea i nomi.
17 “ Guardò” è un verbo al modo indicativo. Indica il tempo e la persona: A. B. C. D.
14 N ella frase “Lo sai, di notte sto con gli occhi aperti e vedo ogni cosa”. I verbi sono: A. B. C. D.
sai - aperti - vedo sai - sto - vedo sto - vedo sai - vedo
tempo tempo tempo tempo
pass. rem., 3a p. sing. trapass. rem., 2a p. pl. trapass. rem., 1a p. sing. pass. pross., 3a p. sing.
18 N ella frase “Con i suoi occhi tondi” le parole sottolineate sono: A. B. C. D.
15 N ella frase “Fu trovato a russare” che cosa è a? A. un verbo B. una preposizione semplice
aggettivo qualificativo + verbo nome + aggettivo qualificativo nome + verbo pronome + aggettivo qualificativo
19 N ella frase “Il capitano delle guardie gli disse” le parole sottolineate si possono sostituire con:
16 “ Il povero Sbadiglio, al suo turno…” Che cosa è suo?
A. lui disse B. disse a lui
A. aggettivo possessivo B. pronome possessivo
20 “E così da quella notte finirono i guai di Sbadiglio: lui dormiva beato e il gufo faceva la guardia per lui…”. Inserisci le parole della frase in tabella al posto giusto. nome
articolo
pronome
aggettivo
verbo
n. 13
n. 15
n. 17
2
2
2
....... / 100
2 ....... / 100
2
n. 16
n. 18
2
2
2
....... / 100
....... / 100
2
congiunzione preposizione
n. 19 2
2
....... / 100
n. 14
2
avverbio
2
2
2
....... / 100
TOTALE
n. 20 2
....... / 100
2
2
....... / 100 2
....... / 100
2
75
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 2
Lo scherzo 5
10
15
20
25
30
35
D’estate quel territorio era spesso minacciato da pericolosi incendi: il sole cocente e il vento secco inaridivano le campagne, favorendo frequenti episodi di autocombustione. A volte il fuoco era appiccato volontariamente dai piromani. Per questo motivo i Comuni assumevano uomini addetti alla sorveglianza delle campagne. A ognuno veniva assegnato un tratto di territorio da salvaguardare. Un pomeriggio d’estate, di ritorno da una gita al mare, Martino, Vinci e Loche pedalavano a tutta forza, come al solito in ritardo per l’ora di cena. A metà del percorso Martino, in testa al gruppo, frenò improvvisamente, tanto che i compagni per poco non finirono l’uno addosso all’altro. – Ragazzi – disse come folgorato – è giunta l’ora di ripetere la “missione sorvegliante”. Agiremo domani mattina! La “missione sorvegliante” consisteva nell’importunare Sebastiano Marras detto “Bastianello”, un uomo corpulento, dall’aspetto imponente, notoriamente conosciuto come un uomo mite e un po’ ingenuo che si dedicava al suo lavoro di sorvegliante con passione. Una volta i tre ragazzi gli rubarono la sacca verde militare con il suo pranzo, lasciandolo a digiuno; un’altra invece spalmarono del potente collante sulla sua sedia impagliata; poi ci fu la volta del grasso sulla scala a pioli… Quella mattina sarebbe toccato alle gomme del motorino. I tre si misero carponi pronti ad agire. A un tratto giunse alle loro orecchie un rumore sordo, prima lontano, poi sempre più vicino, che fece accapponare la pelle. Tutti insieme si alzarono di scatto e iniziarono a correre a perdifiato, cercando di raggiungere le biciclette. Vinci si voltò giusto in tempo per vedere un grosso cane meticcio che abbaiava ferocemente e si lanciava nella loro direzione incitato da Bastianello. Martino e i suoi compagni, dopo aver montato le biciclette, cominciarono una folle corsa verso casa. Avevano allungato le distanze tra loro e la bestia, ma bastò un attimo di distrazione, il tempo di voltarsi per controllare la situazione e fu il finimondo. – Attenti!!! – gridò Martino, quando ormai era troppo tardi. Un gregge attraversava la strada, proprio dopo una curva. Un momento dopo giacevano tutti a terra e per poco non venivano calpestati dalle pecore, ma, con grande sollievo, sentirono Bastianello richiamare il suo fedele amico. da C. Milite, Sotto lo stesso sole, Raffaello
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Verifica 2
VERIFICHE A LIVELLI
Comprensione e lessico
Ogni risposta vale 2 punti.
1 Da che cosa è minacciato il territorio d’estate?
n. 1
A. Dalla siccità. B. Da pericolosi incendi. 2 N ella frase: “A volte il fuoco era appiccato volontariamente dai piromani” (righe 3-4) la parola piromane indica: A. B. C. D.
una una una una
persona persona persona persona
che che che che
appicca incendi spegne incendi vive a Pirro viveva a Roma
3 “ È giunta l’ora di ripetere la “missione sorvegliante” ” (righe 11-12), cosa significa? A. B. C. D.
È la prima volta che compiono la “missione sorvegliante”. Hanno compiuto la “missione sorvegliante” altre volte. Ripetono la missione tutte le mattine. Si stanno dirigendo verso una missione sorvegliata.
4 Quale lavoro svolgeva Bastianello? A. B. C. D.
Vigile del fuoco. Sorvegliante delle campagne. Boscaiolo. Piromane.
5 In che cosa consisteva la “missione sorvegliante”? A. Consisteva nell’importunare Bastianello. B. Consisteva nell’aiutare Bastianello. 6 Che cosa significa il termine importunare (riga 13) in questo racconto? A. B. C. D.
Fare dispetti. Porgere aiuto. Giocare. Collaborare.
2
....... / 100 n. 2 2
2
....... / 100
n. 3 2
2
....... / 100
n. 4 2
....... / 100
n. 5 2
2
....... / 100 n. 6 2
2
....... / 100
77
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 2
7 N ella frase: “un uomo corpulento, dall’aspetto imponente, notoriamente conosciuto come un uomo mite e un po’ ingenuo…” (righe 14-15) la parola corpulento indica una persona: A. B. C. D.
che si muove lentamente piccola di statura di corporatura robusta pericolosa
8 S crivi quali dispetti mettono in atto i tre ragazzi per importunare Bastianello, poi completa la frase. 1 - ........................................................................................................ 2 - ........................................................................................................ 3 - ....................................................................................................... “Quella mattina sarebbe toccato ......................................................... 9 I l “rumore sordo” (riga 22) che i ragazzi sentivano avvicinarsi, proveniva: A. B. C. D.
dall’incendio che avanzava dal gregge di pecore dietro la curva dalle biciclette cadute a terra dal cane incitato da Bastianello
10 N ella frase “A un tratto giunse alle loro orecchie un rumore sordo, prima lontano, poi sempre più vicino, che fece accapponare la pelle” l’espressione accapponare la pelle indica che i ragazzi: A. B. C. D.
hanno freddo hanno paura hanno un cappotto di pelle si sono graffiati
11 Perché Martino grida “Attenti!!!”? Rispondi con parole tue. ............................................................................................................. .............................................................................................................
12 Dopo aver letto il racconto, chi pensi abbia ricevuto lo scherzo? Rispondi con parole tue motivando la tua scelta. ............................................................................................................. .............................................................................................................
78
n. 7 2
2
2
....... / 100
n. 8 2
2
2
....... / 100
n. 9 2
2
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n. 10 2
2
2
2
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n. 11 2
2
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....... / 100 n. 12 2
2
2
2
....... / 100
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 2 Grammatica 13 N ella frase “Il sole cocente e il vento secco inaridivano le campagne” sottolinea i nomi.
17 N ella frase “una volta i ragazzi gli rubarono la sacca” le parole sottolineate si possono sostituire con:
14 N ella frase “A un tratto giunse alle loro orecchie un rumore sordo”, che cosa è un ?
A. loro rubarono B. rubarono a lui 18 Trova l’infinito delle seguenti voci verbali
Un è ....................................................
Inaridivano =.............................................. Assumevano =........................................... Veniva =..................................................... Giunse =.................................................... Rubarono =................................................ Cominciarono =.......................................... Sentirono =................................................
15 N ella frase “Un gregge attraversava la strada, proprio dopo una curva”, il termine gregge è un nome: A. B. C. D.
nome nome nome nome
alterato diminutivo composto collettivo plurale.
19 Q uale verbo non appartiene alla seconda coniugazione?
16 N ella frase “cominciarono una folle corsa verso casa” il termine folle è un: A. B. C. D.
A. B. C. D.
nome aggettivo avverbio verbo
È giunta. Misero. Attraversava. Giacere.
20 “Avevano allungato le distanze tra loro e la bestia, ma bastò un attimo di distrazione… e fu il finimondo.” Inserisci le parole della frase in tabella al posto giusto. nome
articolo
pronome
aggettivo
verbo
n. 13
n. 15
n. 17
2
2
2
....... / 100
2 ....... / 100
2
n. 16
n. 18
2
2
2
....... / 100
....... / 100
2
congiunzione preposizione
n. 19 2
2
....... / 100
n. 14
2
avverbio
2
2
2
....... / 100
TOTALE
n. 20 2
....... / 100
2
2
....... / 100 2
....... / 100
2
79
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 3
Una notte al museo 5
10
15
20
25
30
35
Il primo giorno di lavoro, Larry si recò al Museo di Storia Naturale in uniforme. Era contento di aver trovato un lavoro, ma l’uniforme proprio non la sopportava. La stoffa della giacca pungeva e la cravatta stringeva. Il Museo si trovava proprio di fronte a Central Park West. Era un edificio antico, imponente e bellissimo. Entrò. Si trovò faccia a faccia con il gigantesco scheletro di un Tyrannosaurus Rex. – Ti lasciamo le istruzioni – dissero i due uomini seri – sono scritte su questo foglio. Leggile bene, ti serviranno, credici. Prendi anche questa torcia. Ricorda che la difficoltà principale di questo lavoro è di non far entrare o uscire niente – e se ne andarono. Larry si ritrovò solo. Si sedette al banco informazioni con davanti il manuale di istruzioni e cominciò a leggere, ma dopo poche righe vi appoggiò sopra la testa. Non era il più comodo dei cuscini, ma si addormentò. Poco dopo, cominciò a russare talmente forte da svegliarsi per il rumore. Aprì gli occhi, si alzò stiracchiandosi e si diresse verso il bagno degli uomini. Entrò in bagno e solo allora si rese conto che c’era qualcosa di diverso. Tornò indietro per dare una seconda occhiata. Il T-Rex non c’era più. Puntò il fascio della torcia verso il distributore dell’acqua. Lo scheletro del T-Rex era chino sullo zampillo a farsi una bevuta! Visto che era fatto di sole ossa, l’acqua gli entrava dalla bocca e attraversava lo scheletro, gocciolando sul pavimento. Larry lasciò cadere per terra la torcia per lo spavento. Il rumore attirò l’attenzione del dinosauro che smise di bere e si voltò. Atterrito, Larry si sentì cadere le ginocchia. Improvvisamente l’animale si mise a correre verso di lui. – Aiuto – gridò la guardia e si precipitò verso l’uscita, raggiunse l’atrio principale ma la porta girevole era bloccata. Era chiuso dentro! Larry si rannicchiò dietro il banco informazioni. Sporse la testa da dietro il bancone e afferrò il manuale. Il T-Rex lo vide e si lanciò verso di lui al galoppo. Il guardiano aprì il plico e lesse la prima istruzione: “Lanciare l’osso”. Quale osso? Mentre si poneva la domanda, un enorme osso di dinosauro cadde sul pavimento davanti a lui. Un momento dopo il tirannosauro scagliò da parte il mobile e si avvicinò ruggendo. Larry afferrò l’osso per provare a difendersi, ma si accorse che il dinosauro lo fissava con grande interesse. Terrorizzato, lo lanciò lontano e l’animale partì all’inseguimento dell’osso. Il T-Rex voleva giocare. L. Goldman, Una notte al museo, Mondadori
80
Verifica 3
VERIFICHE A LIVELLI
Comprensione e lessico
Ogni risposta vale 2 punti.
1 Perché Larry era contento?
n. 1
A. B. C. D.
Perché Perché Perché Perché
indossava finalmente una divisa. aveva trovato un lavoro. gli piacevano la giacca e la cravatta che indossava. andava in gita al Museo di Storia Naturale.
2 A ppena entrato al Museo con chi si trova faccia a faccia? Sottolinea la risposta sul testo e scrivila qui sotto. .............................................................................................................
2
....... / 100
n. 2 2
2
....... / 100
.............................................................................................................
3 N ella frase “– Ti lasciamo le istruzioni – dissero due uomini seri – sono scritte su questo foglio.” (righe 7-8) il termine istruzioni potrebbe essere sostituito con: (fai attenzione: tra le risposte due sono corrette e due errate) A. B. C. D.
n. 3 2
2
2
....... / 100
argomenti da insegnare buone maniere di comportamento indicazioni consegne e regole da rispettare
4 C he cosa accade a Larry poco dopo essersi seduto al banco informazioni e aver letto poche righe del manuale delle istruzioni? ............................................................................................................. .............................................................................................................
5 Il termine T-Rex indica: A. un dinosauro preistorico B. un faraone egizio C. un uomo preistorico 6 Il dinosauro era fatto di: A. pelle e ossa B. solo ossa C. ossa ricoperte di stoffa
n. 4 2
2
2
2
....... / 100
n. 5 2
....... / 100
n. 6 2
....... / 100
81
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 3
7 P erché l’acqua del distributore gocciolava sul pavimento? Cerca e sottolinea nel brano la risposta e scrivila qui sotto. .............................................................................................................
n. 7 2
2
2
....... / 100
.............................................................................................................
8 Perché Larry lasciò cadere la torcia a terra? Rispondi con parole tue. ............................................................................................................................................ ..............................................................................
9 Il contrario di atterrito è: A. B. C. D.
impaurito terrorizzato caduto a terra tranquillo
10 “ Il guardiano aprì il plico e lesse la prima istruzione” (riga 30). Cerca e sottolinea nel brano la prima istruzione e scrivila qui sotto. .............................................................................................................
11 C he cosa cadde sul pavimento mentre Larry si domandava “quale osso”? (righe 30-32)? A. B. C. D.
Il plico delle istruzioni. La torcia. Un enorme osso di dinosauro. La fontana dell’acqua.
12 Alla fine il T-Rex voleva: A. B. C. D.
82
inseguire Larry fuggire dal Museo giocare terrorizzare Larry
n. 8 2
2
2
2
....... / 100
n. 9 2
2
2
2
....... / 100
n. 10 2
2
....... / 100 n. 11 2
2
2
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n. 12 2
2
....... / 100
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 3 Grammatica 13 N ella frase “La stoffa della giacca pungeva e la cravatta stringeva” le parole sottolineate sono: A. due nomi B. due verbi C. due aggettivi
17 N ell’espressione “Il primo giorno” il termine sottolineato è: A. aggettivo possessivo B. aggettivo numerale C. sostantivo numerale 18 “ Nella frase “Ti lasciamo le istruzioni” analizza il verbo sottolineato e completa. Lasciamo: voce del verbo ..........................
14 “ L’uniforme”, “la stoffa”, “il museo”, le particelle sottolineate sono: A. articoli indeterminativi B. articoli determinativi
............. coniugazione, modo ....................,
tempo ................., persona ........................
15 N ella frase “Era un edificio antico, imponente e bellissimo” sottolinea gli aggettivi qualificativi.
19 N ella frase “ma l’uniforme proprio non la sopportava” la particella sottolineata è: A. articolo determinativo B. congiunzione C. pronome
16 “ Un enorme osso di dinosauro”, le particelle sottolineate sono: A. aggettivo e preposizione B. articolo determinativo e preposizione semplice C. articolo indeterminativo e preposizione semplice D. articoli
20 “Terrorizzato, lo lanciò lontano e l’animale partì all’inseguimento dell’osso.”. Classifica con una X le parole ricavate dalla frase, che trovi in tabella. avverbio
pronome
congiunzione
verbo
preposizione articolata
lo lanciò lontano e all’ partì n. 13
n. 15
n. 17
2
2
2
....... / 100
2 ....... / 100
2
n. 16
n. 18
2
2
2
....... / 100
....... / 100
2
2
....... / 100
n. 14
2
n. 19
2
2
2
2
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TOTALE
n. 20 2
....... / 100
2
2
....... / 100 2
....... / 100
2
83
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 4
Il giardino segreto 5
10
15
20
25
30
Che cos’era quella cosa quadrata e metallica che le sue mani sentirono e in cui le sue dita trovarono un buco? Era la serratura di una porta che era stata chiusa per dieci anni. Mary allora mise una mano in tasca, tirò fuori la chiave e l’infilò nella toppa. Poi provò a girare. Le ci vollero tutte e due le mani per farlo, ma riuscì a girarla. Respirò profondamente e si guardò alle spalle per vedere se arrivava qualcuno lungo il sentiero. Ma non c’era nessuno, non c’era mai nessuno a quanto pareva. Fece un altro respiro profondo, perché non poteva farne a meno, spostò il sipario di foglie e spinse la porta che, piano piano, si aprì. Allora scivolò all’interno e chiuse la porta dietro di sé, rimanendovi appoggiata con la schiena, e si guardò intorno mentre il suo respiro si faceva sempre più rapido per l’eccitazione, la meraviglia e il piacere. Era dentro il giardino segreto. Era il posto più bello e misterioso che si possa immaginare. Gli alti muri che lo racchiudevano erano coperti di rami nudi di rose rampicanti, così fitti che si erano intricati fra loro. Mary Lennox riconobbe le piante perché ne aveva viste molte in India. Tutto il terreno era coperto di erba scura invernale e di cespugli che un tempo dovevano essere stati coperti di rose. Alcune delle piante di rose erano così cresciute che sembravano piccoli alberi. C’erano anche altri alberi nel giardino, e una delle cose che rendeva quel luogo così strano e affascinante era che le rose rampicanti li avevano ricoperti e cadevano verso terra formando dei festoni leggeri e svolazzanti che qua e là si erano attaccati l’uno all’altro o a un ramo più lontano, così da unire alberi diversi e formare dei deliziosi ponti. Non c’erano né foglie, né rose sulle piante e Mary non sapeva se fossero morte o vive, ma i loro rami di un grigio leggero o marrone sembravano un mantello che coprisse ogni cosa, muri, alberi e anche l’erba scura, perché molte piante erano cadute dai loro sostegni e si erano sviluppate sul terreno. Era questa confusa massa che legava albero ad albero a rendere il giardino così misterioso. Mary si allontanò dalla porta, camminando con cautela come se avesse paura di svegliare qualcuno. Era contenta che ci fosse dell’erba sotto i suoi piedi così da non fare rumore. F. Burnett, Il giardino segreto, Giunti Junior
84
Verifica 4
VERIFICHE A LIVELLI
Comprensione e lessico
Ogni risposta vale 2 punti.
1 Cosa trova Mary oltre la porta?
n. 1
A. Un giardino. B. Un giardino segreto. C. Un giardino pubblico. 2 Quando è dentro il giardino come diventa il respiro di Mary? A. Veloce. B. Sempre più profondo. C. Più veloce perché è eccitata e le piace ciò che vede. 3 In quale stagione è descritto il giardino? A. B. C. D.
Inverno. Primavera. Estate. Autunno.
4 L’espressione “sipario di foglie” che cosa significa? A. B. C. D.
Le foglie erano dietro un sipario. Le foglie erano in un teatro. Le foglie scendevano formando un sipario davanti alla porta. Un sipario copriva la porta.
5 Trasforma la descrizione immaginando il giardino in primavera. Era il posto più bello e misterioso che si possa immaginare. Gli alti muri che lo racchiudevano erano coperti di rami nudi di rose rampicanti, così fitti che si erano intricati fra loro. Mary Lennox riconobbe le piante perché ne aveva viste molte in India. Tutto il terreno era coperto di erba scura invernale e di cespugli che un tempo dovevano essere stati coperti di rose.
2
....... / 100
n. 2 2
....... / 100
n. 3 2
2
....... / 100
n. 4 2
2
2
....... / 100
n. 5 2
2
2
....... / 100
................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................
85
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 4
6 D alla riga 15 alla riga 31 Mary descrive ciò che rende misterioso il giardino. A che cosa si riferisce? A. B. C. D.
Alle rose. Agli alberi. Alle piante. Ai rami.
n. 6 2
2
....... / 100
7 L’espressione “camminando con cautela” che cosa significa? A. Camminando velocemente. B. Camminando con prudenza e stando attenti.
n. 7 2
....... / 100
8 Perché Mary non vuole far rumore?
n. 8
A. Perché ha paura di svegliare qualcuno. B. Perché sente alcune voci. C. Perché non vuole essere scoperta.
2
9 Quale aggettivo è più adatto a definire Mary?
n. 9
A. B. C. D.
....... / 100
Imprudente. Esuberante. Distratta. Sensibile.
2
2
2
....... / 100 n. 10 2
10 Il testo che hai letto è: A. narrativo B.
2
poetico C.
descrittivo D.
informativo
11 P rova a descrivere l’atmosfera di mistero di un luogo conosciuto o immaginario, utilizzando le espressioni del testo letto, come “sipario di foglie”, “sembrava un mantello”. .............................................................................................................
2
2
....... / 100 n. 11 2
2
2
2
....... / 100
............................................................................................................. ............................................................................................................. .............................................................................................................
12 I l testo inizia con una descrizione formulata come domanda. Prova a chiudere gli occhi e a prendere un oggetto con la mano, cerca di cogliere i dettagli che lo identificano, poi scrivi la domanda descrittiva, come nel testo che hai letto. ............................................................................................................. .............................................................................................................
86
n. 12 2
2
2
2
....... / 100
VERIFICHE A LIVELLI
Verifica 4 Grammatica 13 N ella frase “Mary allora mise una mano in tasca, tirò fuori la chiave e l’infilò nella toppa” i verbi sono: A. 1 B. 2 C. 3
17 N ella frase “Era contenta che ci fosse dell’erba sotto i suoi piedi” la parola sottolineata è: A. preposizione articolata. B. articolo partitivo.
14 N ella frase “Mary Lennox riconobbe le piante perché ne aveva viste molte in India”. Sottolinea i nomi propri.
18 I ndica il tempo e la persona del verbo “erano cadute”: A. tempo pass. pross., 3a p. sing. B. tempo trapass. pross., 2a p. sing. C. tempo trapass. pross., 3a p. pl. D. tempo trapass. rem., 3a p. pl.
15 N ella frase “Che cos’era quella cosa quadrata e metallica che le sue mani sentirono”. Di che tipo sono gli aggettivi sottolineati? A. I primi due qualificativi, l’altro possessivo. B. I primi due qualificativi, l’altro dimostrativo. C. Tutti e tre qualificativi. D. Tutti e tre possessivi.
19 R ileggi dalla riga 4 alla riga 7, nella frase: “Le ci vollero tutte le mani per farlo”, le particelle sottolineate sono: A. articoli determinativi B. congiunzioni C. pronomi D. avverbi
16 “ Eccitazione”, “meraviglia”, “piacere” sono nomi: A. concreti B. astratti C. composti D. derivati
20 “Mary si allontanò dalla porta, camminando con cautela”. Inserisci le parole della frase in tabella al posto giusto. nome
verbo
preposizione semplice
n. 13
n. 15
n. 17
2
2
2
....... / 100
2 ....... / 100
2
n. 16
n. 18
2
2
2
....... / 100
2 ....... / 100
n. 19 2
2
....... / 100
n. 14
2
preposizione articolata
2
2
2
....... / 100
TOTALE
n. 20 2
....... / 100
2
2
....... / 100 2
....... / 100
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87
Indice Laboratorio di SCRITTURA 4 5 6 7 8 10 12 14 16 18 20 21 22 24 25 26 28 31 33 36 37 40 42 44 45 46 47 48
Testo: istruzioni per l’uso Che cosa scrivere Raccogliere le idee Riordinare le idee Scrivo un testo L’ordine narrativo L’inizio Lo svolgimento La conclusione Arricchire il testo Il titolo La coerenza Correggere un testo La correzione in brutta Per scrivere un racconto realistico Per scrivere un racconto fantastico Per scrivere un racconto di avventura Per scrivere un racconto di paura Per scrivere un racconto storico Per scrivere un diario Per scrivere una lettera Descrivere con i sensi La descrizione nel racconto Per descrivere una persona Per descrivere un animale Per descrivere un ambiente Scrivo io un testo Per scrivere una poesia
50 52 54 55
Scrivere con le tecniche poetiche Scrivo io una poesia Per scrivere un testo informativo Per scrivere un testo regolativo
Prove NAZIONALI 56 Una conseguenza rigogliosa 61 Il buon carrello della spesa
Compiti di REALTÀ 64 66 67 69 70 71
Viaggio a Venezia I giardini pensili di Babilonia Anna Frank Gentilissimo Signor Sindaco Regolamento Amici in visita
Verifiche a LIVELLI 72 76 80 84
Sbadiglio e il gufo Lo scherzo Una notte al museo Il giardino segreto
IL TUO LIBRO DIGITALE Strumenti per la didattica personalizzata, individualizzata, inclusiva, per la lezione in classe con la LIM e il ripasso a casa.
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Coordinamento di redazione: Emilia Agostini Redazione: Valentina Cammilli per Equilibri servizi editoriali Coordinamento grafico: Mauro Aquilanti Grafica e impaginazione: Barbara Cherici per Equilibri servizi editoriali Illustrazioni: Giovanni Abeille Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento multimedia: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.
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