Officina dei Linguaggi 5 - Laboratorio di italiano

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T. Bartolucci • M. L. Gagliardini • P. Papalini • C. Ceriachi • O. Marasca

fficina dei Laboratorio di ITALIANO

5

• Percorso di SCRITTURA • Eserciziario di GRAMMATICA • Prove modello INVALSI • Verifiche A LIVELLI


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fficina dei

Laboratorio di ITALIANO

5


Ind ic e Percorso di SCRITTURA Pronti, si RICOMINCIA! 4

Scrivere un testo Il testo NARRATIVO

5 6 7 8 9

Il narratore Riconoscere le sequenze Distinguere le sequenze La fabula L’intreccio

Il racconto FANTASY 10 continua... Gli hobbit 12 TAVOLA LESSICALE 13 Una missione fantasy 14 Scrivo un racconto fantasy 15 Ho visto il FILM - La storia infinita Il racconto di FANTASCIENZA 16 continua... Un alieno in classe 18 TAVOLA LESSICALE 19 Vita nel futuro 20 Scrivo un racconto di fantascienza 21 Ho visto il FILM - E.T. l’Extra-Terrestre Il racconto GIALLO 22 continua... Sherlock Holmes 24 TAVOLA LESSICALE 25 Il detective sei tu! 26 Scrivo un racconto giallo 27 Ho visto il FILM - Le avventure di Tintin Il racconto UMORISTICO 28 continua... Al ristorante 30 TAVOLA LESSICALE 31 Ho visto il FILM - Il piccolo Nicolas e i suoi genitori Il racconto STORICO 32 continua... Un ritrovamento inaspettato 34 TAVOLA LESSICALE 35 Ho visto il FILM - Il gladiatore

2

Il testo AUTOBIOGRAFICO e BIOGRAFICO 36 continua... Sono una creatura di acqua dolce 38 TAVOLA LESSICALE 39 Dall’autobiografia alla biografia 40 Scrivo un racconto biografico 41 Ho visto il FILM - Wonder Il testo DESCRITTIVO 42 43 44 45 46 48 49

continua... La fattoria della nonna Descrivere un ambiente TAVOLA LESSICALE Descrivere un animale La descrizione nel racconto Descrivere le emozioni Mi descrivo

Il testo POETICO 50 51 52

Le figure retoriche I giochi di suoni La parafrasi

Il testo INFORMATIVO 54 56 58 59

continua... Storia della bicicletta Dalla ricerca al testo informativo Trasformare in cronaca Scrivo un articolo di cronaca giornalistica

Il testo ARGOMENTATIVO 60 61

Collaborare in casa Scrivo un testo informativo

Il RIASSUNTO 62 64 66

Le tappe del riassunto Sequenze descrittive e riflessive Riassumere per studiare


Indice GRAMMAESERCIZI ORTOGRAFIA 68 69 70 71 72 73 74

Difficoltà ortografiche 1 Difficoltà ortografiche 2 H sì, H no Accento, elisione, troncamento Doppie e sillabe Punteggiatura Discorso diretto e indiretto

103 104 105 106

Avverbi Preposizioni Congiunzioni Esclamazioni

SINTASSI

LESSICO

107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117

MORFOLOGIA

PROVE NAZIONALI

STORIA DELLA LINGUA

75 76 77

78 79

80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102

Dal latino all’italiano Parole immigrate, arcaismi e neologismi I linguaggi settoriali e il gergo

Sinonimi Contrari

Parole variabili e invariabili Il genere del nome Il numero del nome Uso dell’articolo Aggettivi derivati, alterati, composti Aggettivo qualificativo Pronomi personali 1 Pronomi personali 2 Tanti aggettivi I determinativi e l’analisi grammaticale Aggettivi e pronomi Pronome relativo I pronomi e l’analisi grammaticale Verbi sinonimi e contrari Verbi derivati e alterati Essere e avere Il verbo e i suoi modi Modi finiti 1 Modi finiti 2 Infinito, participio, gerundio Verbi irregolari Verbi transitivi e intransitivi Forma attiva e passiva

118 124 127 132

Soggetto Predicato verbale e nominale Complemento oggetto Pronomi e complementi Complementi di specificazione e di termine Complementi d’agente e di causa efficiente Complementi di luogo e di tempo Attributo e apposizione Analisi logica Il periodo 1 Il periodo 2

Testo A Testo B Testo A Testo B

PROVA 1 PROVA 2

VERIFICHE A LIVELLI

A cura di R. Maggi - P. Martinelli 134 138 142 146 150 154 158

Verifica 1 - Le bacchette speciali Verifica 2 - Lo zoo interplanetario Verifica 3 - Primo, primissimo, anzi no Verifica 4 - Il mondo di Amacem Verifica 5 - Il segreto del cioccolato Verifica 6 - L’energia eolica Verifica 7 - Amore di lontananza Inquadra le pagine con il tuo dispositivo e ascolta l’audiolettura. Cerca le icone per accedere ai contenuti digitali.

PIÙ FACILE

STUDENTE

DOCENTE

3


Pronti, si

ricOmincia!

Scrivere un testo Come già sai, per scrivere un testo chiaro, coerente, organizzato e coeso è necessario seguire tre tappe. In questo libro troverai indicazioni per affinare le tue capacità e abilità di scrittore.

PRIMA VERE DI SCRI

progett

azione

1. Leggi bene il titolo o l’incipit per comprendere: • il tipo di testo che dovrai scrivere; • l’argomento da sviluppare; • lo scopo; • il destinatario. 2. Raccogli le idee e organizzale in una scaletta o schema secondo un filo logico. 3. Ricorda che la struttura del testo prevede tre parti fondamentali: inizio – svolgimento – conclusione 4. Decidi il narratore.

1. Sviluppa le idee organizzate nella scaletta, arricchendole con altri contenuti, se necessario. 2. Utilizza un lessico adeguato e ricco: • usa parole specifiche e non generiche; • evita ripetizioni con sinonimi e pronomi. SE IL TESTO È NARRATIVO: • arricchiscilo con sequenze descrittive, dialogiche, riflessive; • scegli e rispetta poi un ordine della narrazione (la fabula o l’intreccio); • usa indicatori temporali e connettivi logici per collegare bene le frasi.

DOPO A ITTUR LA SCR

e revision

4

DUR AN TE LA STE SUR A

sviluppo

SE IL TESTO NON È NARRATIVO: • elenca le regole (testo regolativo); • inserisci grafici o tabelle (testo informativo); • esponi la tesi e l’antitesi (testo argomentativo).

1. Rileggi con attenzione per controllare: • la coesione e la correttezza (sintassi, ortografia, punteggiatura, lessico, tempo dei verbi...); • l’ordine logico e cronologico; • la completezza delle informazioni; • la coerenza dei contenuti.


Il testo NARRATIVO

Il narratore

Ricordi? L’autore è colui che scrive la storia, il narratore è colui che la racconta: autore e narratore possono coincidere (quando l’autore narra una storia che lo riguarda) o essere persone diverse (quando l’autore sceglie qualcun altro per narrare la storia). Una storia può essere narrata: • in prima persona da un narratore interno, cioè da uno dei personaggi della storia; • in terza persona da un narratore esterno che non prende parte alle vicende. Leggi attentamente il seguente testo, poi rispondi alle domande.

La maschera di legno da E. Hasler, Un sacco di nulla, Piemme

In quei giorni di Carnevale, Bert guardava spesso la maschera di legno che era appesa in sala. Era una maschera terrificante, con una grossa bocca storta da un lato. Tra le labbra spuntavano tre denti rotti. La fronte era solcata da rughe profonde; gli occhi erano caverne oscure. Ciuffi di capelli di canapa scaturivano da sotto un fazzoletto grigio. – Ma che maschera è quella in realtà? – Bert chiese a suo padre dopo il pranzo. – È una maschera di un uomo selvaggio. Guarda, te la stacco dalla parete. Il papà si alzò sulla punta dei piedi e prese la maschera, si infilò sotto il fazzoletto grigio e se la sistemò contro la faccia. – Uhhhhhh – fece il papà dietro la maschera. Improvvisò un paio di pazzi salti da caprone e due sedie caddero a terra. La maschera ora incuteva ancora più paura a Bert. Era diventata viva; nel profondo della caverna degli occhi lampeggiavano luci ardenti. • Chi è l’autore del testo? ................................................................................................................ • Chi è il narratore della storia? .................................................................................................... Sì No • In questo testo autore e narratore sono la stessa persona? Cambia il narratore. Mettiti nei panni di Bert e racconta la storia come se i fatti fossero capitati a te. Inizia come proposto sotto.

In quei giorni di Carnevale guardavo spesso la maschera di legno che era appesa in sala .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

5


Il testo NARRATIVO tempo

Riconoscere le sequenze La struttura di un testo narrativo è divisa in tre parti: INIZIO • SVOLGIMENTO • CONCLUSIONE Tutto il testo è diviso in sequenze: • l’inizio e la conclusione corrispondo generalmente a una sola sequenza, rispettivamente la prima e l’ultima. • lo svolgimento presenta un susseguirsi di sequenze che puoi riconoscere: – accade un fatto; – arriva un nuovo personaggio; – cambia il luogo; – cambia il tempo. Leggi il racconto già suddiviso in sequenze e scrivi che cosa accade tra una sequenza e l’altra: cambia il luogo o il tempo della narrazione, avviene un fatto diverso, compare un nuovo personaggio.

Il vermetto da L. Malerba, Storiette, Einaudi

INIZIO Un vermetto di campagna lungo e nero decise che avrebbe fatto uno scherzo al contadino del podere dove viveva. SVOLGIMENTO Durante la notte il vermetto si arrampicò a fatica per le scale della casa e arrivò nella camera da letto del contadino. Sotto il letto c’erano le sue scarpe. Il vermetto sfilò il legaccio nero di una scarpa e si mise al suo posto infilandosi dentro ai buchi. Il contadino si svegliò molto presto e con gli occhi ancora chiusi per il sonno si infilò le scarpe e fece un nodo doppio al vermetto nero nero che sembrava proprio un legaccio.

........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................

Poi uscì di casa e andò nei campi. Il vermetto così annodato non riuscì più a liberarsi per tutta la giornata.

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CONCLUSIONE La sera quando il contadino sciolse il nodo per levarsi la scarpa, il vermetto aveva un terribile mal di schiena. Riuscì con molta fatica a uscire dai buchi, rotolò malamente giù per le scale e a fatica raggiunse il prato.

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........................................

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Il testo NARRATIVO

Distinguere le sequenze

In un testo narrativo le sequenze possono essere: • narrative, quando raccontano i fatti; • descrittive, quando descrivono ambienti, personaggi, oggetti… • dialogiche, quando riportano i dialoghi dei personaggi, vivacizzando la narrazione; • riflessive, quando riportano il pensiero, le riflessioni, gli stati d’animo di personaggi o le considerazioni del narratore. Nel testo sono evidenziate una sequenza descrittiva e una dialogica: completale come indicato.

Il nome del gatto da S. Gandolfi, Occhio al gatto, Salani

Tita scelse di partorire un sabato; così, quando andai a lezione, i piccoli avevano già due giorni. I gattini se ne stavano ammucchiati uno sull’altro, una massa piumosa, intricata e tremolante come gelatina bianca nera e grigia. Il maestro Dolente saltellava eccitato ......................................................................................... ............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................

Mi chinai per osservare meglio i neonati, resistendo alla voglia che avevo di toccarli. Quattro, erano quattro. Il maestro mi propose di prenderne uno dei quattro, se la nonna voleva. Mi misi a esaminare con attenzione le minuscole creature che, traballando sulle zampine, erano andate ad attaccarsi alle tette della mamma. Rimasi a lungo a osservarle in silenzio. Guardai il gattino più grosso: aveva una testina rotonda e la codina, uno stuzzicadenti corto corto, era spinta all’insù. Esclamai: – .................................................................................................................................................. Il maestro mi domandò: – ................................................................................................................. Allora io risposi: – ................................................................................................................................... Presi tempo per riflettere. Tigre? Era un bel nome. Quando avevo sette anni avevo pregato i miei genitori di chiamarmi Tigre invece di Dante, ma non avevano accettato. Però il mio gattino era un po’ piccolo per questo nome. Fulmine? No, nessuno di questi nomi mi sembrava abbastanza speciale. Ci voleva qualcosa… che facesse capire al mondo intero che quello era il mio gatto, il gatto di Dante.

Descrivi l’aspetto fisico e il carattere del maestro.

Leggi prima il resto della storia, poi immagina il dialogo tra il maestro e il suo allievo.

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Il testo NARRATIVO

La fabula

Quando la narrazione procede secondo un ordine cronologico si ha la FABULA. L’autore segue un ordine lineare: prima poi infine. Ecco cinque momenti di una vicenda: riordinali cronologicamente. La ricerca affannosa nel buio, con l’aiuto di una pila. Il gioco a nascondino, con la moneta in tasca. Un bellissimo regalo del bisnonno: una vecchia moneta di bronzo. Finalmente il ritrovamento vicino a un cespuglio di rose. La meraviglia degli amici per un oggetto così prezioso Ora scrivi il testo, arricchendo con particolari i vari momenti. In quale occasione il bisnonno fece il regalo? Perché era un bellissimo regalo? ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... Riordina cronologicamente i seguenti fatti per raccontare una vicenda realistica, poi, sul tuo quaderno, scrivi un testo narrativo.

Che disastro quel bagno caldo! La mamma aprì il rubinetto. Squillò il telefono: era un’amica di mamma. La mamma decise di farmi un bagno caldo. La telefonata fu interrotta bruscamente. La vasca si riempì, mentre la mamma era al telefono. Giunsi a casa tutto bagnato per la pioggia. Con gli stracci e un secchio fu raccolta l’acqua uscita. Il rubinetto fu chiuso. Io attendevo davanti al caminetto avvolto in un plaid. La mamma vide l’acqua uscire dalla porta.

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Il testo NARRATIVO

L’intreccio

Quando la narrazione procede senza un ordine cronologico reale, si ha l’INTRECCIO. L’autore può inserire un FLASHBACK, cioè un tuffo nel passato, o un FLASHFORWARD, cioè un’anticipazione dei fatti. L’intreccio rende il racconto più interessante, stimolando la curiosità del lettore. Leggi il testo, poi riquadra con il rosso il flashback e con il blu il flashforward.

Due amici sullo slittino da S. Lepera. Un enigma e due mateMisteri, Mondadori

Seduto nello slittino, le mani strette intorno alle corde, Andrea guardò in giù, lungo la bianchissima pista innevata. Che discesa! Per fortuna c’erano i suoi genitori ad aspettarlo in fondo: appena lo slittino si fosse rovesciato, avrebbero soccorso sia lui che Peppino, accertandosi che nessuno si fosse fatto male e avrebbero riso tutti insieme. – Soooono prooonto! – gracchiò Peppino, sistemandosi sulla spalla di Andrea. Con i grossi artigli ricurvi si strinse saldamente alla giacca, poi si piegò in avanti, le ali chiuse lungo il corpo. – Pronti! Via! – gridò lo zio Marco mentre, dopo una breve rincorsa, lanciava lo slittino giù per il pendio. L’aria gelida sferzava il viso di Andrea, ma lui non se ne preoccupava. Era troppo divertente sfrecciare a tutta velocità sulla neve! Quella vacanza in montagna si stava rivelando ogni giorno più bella. All’inizio, in realtà, l’idea di una settimana bianca non era affatto piaciuta ad Andrea. Per via di Peppino, naturalmente. Non aveva la minima intenzione di separarsi dal suo amico, ma come poteva portarlo sulla neve? Era un uccello tropicale! Per fortuna era intervenuta la nonna, che a tempo di record aveva confezionato una stupenda tuta da sci formato pappagallo. Adesso, beatamente imbacuccato, anche Peppino si godeva la discesa. Continua il racconto sul tuo quaderno, inserendo un altro flashforward e un altro flashback, secondo i suggerimenti dati. • flashforward

anticipa cosa faranno i protagonisti una volta rientrati in albergo;

• flashback narra il tentativo dei genitori, prima della partenza, di convincere Andrea a non portare con sé in montagna il suo amico pappagallo.

DOCENTE

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Il racconto FANTASY

Gli hobbit

bbit! fatto un ho Ecco com’è

pp. 38-39 Continua da ttura. del libro di le

da J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit, Bompiani

Credo che al giorno d’oggi gli hobbit abbiano bisogno di essere in qualche modo descritti, dal momento che sono diventati rari e timorosi della Gente Grossa, come ci chiamano. Sono (o erano) gente piccola, alti all’incirca la metà di noi, e più minuti dei nani barbuti. Gli hobbit non hanno barba. Niente di magico c’è in loro tranne il modo con cui spariscono silenziosamente e velocemente quando Gente Grossa e stupida come me e voi capita lì attorno, facendo il rumore di un elefante, mentre essi possono sentire un sospiro a un miglio di distanza. Tendono a metter su un po’ di pancia; vestono di colori vivaci (soprattutto di verde e di giallo); non portano scarpe, perché i loro piedi sviluppano piante naturalmente dure come il cuoio e un vello fitto, caldo e scuro come quello che hanno in testa (che è riccioluta); hanno lunghe, abili dita scure, facce gioviali, e ridono con risa profonde e pastose, specialmente dopo il pranzo, che consumano due volte al giorno, se ci riescono. Adesso ne sapete abbastanza per andare avanti.

Comprendo Quali, tra le seguenti, sono caratteristiche solo degli hobbit e non possono esistere nella realtà? Segna con una ✘. Sono gente piccola. Non hanno la barba. Spariscono silenziosamente e velocemente. Sentono un sospiro a un miglio di distanza. Vestono di colori vivaci. Non portano scarpe. Hanno le piante dei piedi dure come il cuoio e sono coperti di pelo. Hanno facce gioviali. Ridono in modo profondo dopo pranzo. Rispondi con parole tue. • Di chi hanno paura gli hobbit? Perché, secondo l’autore, è importante che gli hobbit vengano descritti?

10

STUDENTE


Il racconto FANTASY

Capisco le parole L’espressione “tendono a mettere su un po’ di pancia” significa: hanno la pancia.

pendono sulla pancia.

ingrassano facilmente.

mettono qualcosa nella pancia.

Completa la tabella. parola di significato CONTRARIO

parola del testo

parola di significato SIMILE

timorosi minuti velocemente gioviale

Scrivo Immagina che il giovane hobbit Frodo incontri un “esemplare della Gente Grossa”. Come si comporterà? Che cosa farà? Segui la traccia. Dove si trova Frodo? Descrivi l’ambiente. ................................................................................................................. ...................................................................................................................................................................................................... Non è da solo, scegli se è in compagnia di: • un altro hobbit, al quale scegli un nome e attribuisci una caratteristica fisica che lo contraddistingue (tenendo conto di quelle conosciute nel brano della pagina precedente); • un’altra creature fantastica (un troll, un elfo, un nano, uno gnomo…): fanne una breve descrizione. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... Ecco che Frodo si imbatte in un esemplare della Gente Grossa: descrivilo come è visto agli occhi di Frodo. ................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... Racconta che cosa decide di fare Frodo, scegli una delle tre proposte e sviluppala in breve. Scappare: dove e come?

Nascondersi e spiare l’individuo.

Affrontarlo e parlargli.

...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................

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TAVOLA LESSICALE

Parole per scrivere e arricchire Parole per scrivere e arricchire NEL MONDO DELLA FANTASIA E MAGIA PERSONAGGI REALI E FANTASTICI eroi, orchi, draghi, unicorni, cavalli alati, maghi, streghe, folletti, elfi, fate, hobbit, nani, gnomi, troll… Aggettivi

mite, viscido, crudele, brutale, malvagio, coraggioso, forte, infido, sporco, maleodorante, puzzolente, fedele, gentile, etereo, magico, enorme, minuscolo, orrendo, sgradevole, ramificato, rugoso, tozzo…

Azioni catturare, combattere, volare, fare magie, essere invisibile, sconfiggere, fare incantesimi, scagliare maledizioni, preparare pozioni magiche, galoppare, salvare, cospirare, scaraventare, colpire, scagliare, gettare, emettere, muoversi con passo strascicato, pesante, dondolante, a scatti, parlare con voce roca, profonda, metallica, gracchiante, acuta… LUOGHI

mondi paralleli, luoghi remoti, boschi incantati, montagne oscure, laghi stregati, castelli diroccati, fortezza, città, contea, caverne, antri tenebrosi, fiume melmoso, isola…

Aggettivi

roccioso, scivoloso, tenebroso, lugubre, tetro, luminoso, limpido, opprimente, soffocante, infuocato, glaciale, cupo, misterioso, intricato, terrificante, impervio, paludoso, accidentato…

Azioni

esplorare, scoprire, abbandonare, attraversare, conquistare, incendiare, smarrire, distruggere, inondare, percorrere, cavalcare, avvistare, volare, librarsi…

MODI DI DIRE

far rizzare i capelli in testa, a rotta di collo, avere il dente avvelenato, battere i denti, con la coda dell’occhio, non perdere d’occhio, far accapponare la pelle, rischiare la pelle, tenere testa, ultima spiaggia, sentirsi mancare il terreno sotto i piedi…

Completa la descrizione scegliendo i termini, tra quelli sopra, che ti sembrano più appropriati. AMBIENTE

PERSONAGGIO

Sopra un isolotto ....................................

... viveva il .................................... orco,

e ...................................., in mezzo

un essere ....................................,

a un lago ...................................., dalle

...................................., ....................................

acque .................................... nel ventre

e .................................... i pesci con le sue

di una montagna ....................................

dita .................................... e ................................,

e .................................... ...

poi ....................................

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Il racconto FANTASY

Una missione fantasy Leggi il racconto. Poi continualo tu immaginando la missione che sarà affidata alla protagonista.

L’unicorno da B. Coville, Nella terra degli Unicorni, Piemme Junior

Diana aprì gli occhi. Si sentiva confusa e avvertiva un lieve calore sul petto. Osservandosi, scoprì che la sua maglietta presentava un piccolo buco, proprio vicino al cuore, e sulla pelle c’era un minuscolo segno a forma di stella. L’unicorno posò gentilmente il suo lungo corno sulla spalla della ragazzina. Poi le disse: – Ti ho fatto io quel segno, ma tu non devi avere paura. In realtà l’animale non emise alcun suono, le aveva parlato con il pensiero e il significato del messaggio le giunse in una strana combinazione di immagini, di suoni, di sensazioni e persino di odori. – Non voglio farti alcun male – proseguì l’unicorno – Se parli a voce alta non posso capirti. Basterà che formuli un pensiero e che me lo invii mentalmente. Ma prima devi stabilire un contatto. Diana posò cautamente una mano sul corno appoggiato alla sua spalla. – Hai attraversato il confine di Luster e sei giunta nella tana del Dimbolthum, l’uomo orso. E la tana si trova nella Terra degli Unicorni. Pochi sono gli umani che riescono ad arrivare fin qui – proseguì lui. Poi dopo una pausa domandò: – Mi chiamo Lampo d’Argento. E ho il compito di affidarti una missione per far trionfare il Bene nella nostra Terra. Quale missione sarà affidata a Diana per salvare la Terra degli Unicorni? Immaginala e spiegala in modo completo. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

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Il racconto FANTASY

Scrivo un racconto fantasy L’eroe predestinato a sconfiggere il Male ha a disposizione il seguente oggetto magico:

Topazius cornante

È una pietra preziosa di colore giallo chiarissimo. Si trova nelle miniere indiane e ha poteri energetici. Funziona come calamita.

Scrivi un racconto fantasy seguendo la traccia. Poi trova un titolo. TITOLO ................................................................................................................ ➜ INIZIO Scegli il luogo in cui si svolgerà la vicenda e descrivilo. Indica il tempo.

................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Presenta il protagonista ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ➜ SVOLGIMENTO 1. Il protagonista si trova di fronte a un ostacolo da superare: quale?

................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. 2. Chi arriva in suo aiuto e gli consegna il Topazius cornante? Descrivi l’aiutante e le indicazioni che fornisce. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ➜ CONCLUSIONE Grazie al Topazius il protagonista ha sconfitto il Male, come?

................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

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STUDENTE


Ho visto il FILM LA STORIA INFINITA Titolo originale: Die Unendliche Geschichte Genere: fantasy Anno: 1984 Regia: Wolfgang Petersen Paese: Germania Durata: 101 minuti

Bastian, un bambino orfano di madre e con un padre dal carattere pratico, è un sognatore. Gli piacciono i libri più avventurosi e fantastici e, una mattina in cui tre compagni di scuola lo infastidiscono per la strada, egli si rifugia da un libraio che, amabilmente, si fa sottrarre uno splendido, vecchio libro. È “La storia che non ha mai fine”. Bastian decide di rifugiarsi nella soffitta della scuola e lì passerà un giorno e una notte (di uragano), affascinato dalle avventure di Atreyu, un piccolo ma coraggioso “Cacciatore del bufalo purpureo”. Atreyu è convocato nella Torre d’avorio dai capi del Regno di Fantàsia e incaricato di trovare il rimedio per salvare l’imperatrice e Fantàsia stessa, che sono minacciati dalla inarrestabile avanzata del “Nulla”. Atreyu dovrà affrontare, armato soltanto di un medaglione-talismano, una serie di imprese e di ostacoli e Bastian ne segue, così, le gesta. Osserva la locandina del film e rispondi. • Chi viene rappresentato nella parte più luminosa? Perché? ................................................................................ ......................................................................................................................................................................................................... • Intorno, quali altri personaggi vedi? ............................................................................................................................. • Di che colore è lo sfondo? Perché? ................................................................................................................................ ......................................................................................................................................................................................................... • Nel titolo quali parole sono messe in evidenza? Come e perché? ..................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... Rifletti sul messaggio del film: che cosa ne pensi? Confrontati con i tuoi compagni.

“Se gli uomini smetteranno di sognare, non riusciranno a sopravvivere”.

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Il racconto di FANTASCIENZA

Un alieno in classe

kit, tizie su Ples o n re lt a o c Ec i stesso! fornite da lu

p. 54 Continua da ttura. del libro di le

da B. Coville, Hevi-Hevi chiama Terra!, Feltrinelli Kids

da Pleskit Meemon, appena giunto sul pianeta Terra a Maktel Geebnt, pianeta Hevi-Hevi Caro Maktel, come ti va la vita? Meglio che a me, spero. Ho già nostalgia di Hevi-Hevi. E ho una gran fifa. Non lo confesserei a nessun altro. Ma dico io, prova a pensarci: il primo giorno di scuola mette già di per sé un po’ di paura. Il primo giorno di scuola in una scuola mai vista non può essere che peggio. E il primo giorno di scuola su un pianeta mai visto terrorizzerebbe anche un flinkel! E non è che io sia un novellino in faccende interplanetarie. In fin dei conti la Terra è il quarto pianeta su cui mi ha trascinato il Padre. Insomma, non si può dire che non abbia esperienza in fatto di viaggi nell’Universo. Ma questa volta è un po’ diverso, per una semplice ragione: noi siamo la prima ambasciata extraterrestre che si stabilisce su questo pianeta! Ti rendi conto? Questa gente non è mai entrata in contatto con nessun altro essere di un altro pianeta. Mi sento come se stessi andando allo zoo. Con la differenza, però, che non ci vado per guardare ma per essere guardato. Per fortuna m’hanno fatto seguire dei corsi di addestramento per prepararmi alla missione e quindi ho almeno una conoscenza di base della lingua. Dovrei dire una lingua, dato che qui di lingue ce ne sono centinaia! Se sulla Terra riusciamo a trovare qualcosa che possa interessare la Federazione Commerciale Interplanetaria, il Padre allaccerà solidi rapporti dì affari con questo pianeta. Questo dunque è lo scopo di mio padre. Io di scopi ne ho tre. 1. Farmi un amico. (So che tu non te la prenderai, perché ormai siamo d’accordo che, su qualsiasi pianeta andiamo, dobbiamo farci degli amici). 2. Non mettere nei pasticci il Padre mandando a rotoli questa missione, come ho fatto con la precedente. 3. Trovare una scusa per tornarmene su Hevi-Hevi. Il tuo amico Plesk

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STUDENTE


Il racconto di FANTASCIENZA

Comprendo Sottolinea nel brano, con il colore corrispondente, le informazioni che ti servono per risponde alle domande. Chi scrive questa lettera? Da quale luogo proviene? A chi la scrive? Per quale motivo? È il primo viaggio di Plesk? Come si sente Plesk in questo primo giorno di scuola? Perché?

Capisco le parole Riscrivi ogni frase sostituendo le espressioni sottolineate con altre di significato simile, scegliendo fra quelle date. corpo celeste • impegni tra i pianeti • aliena • in rovina • compito • spazio • Non sono un novellino in faccende interplanetarie. ...................................................................................................................................................................................................... • La Terra è il quinto pianeta su cui viaggio. ...................................................................................................................................................................................................... • Non si può dire che non abbia esperienza in fatto di viaggi nell’Universo. ...................................................................................................................................................................................................... • Siamo la prima ambasciata extraterrestre. ...................................................................................................................................................................................................... • Spero di non mandare a rotoli questa missione. ......................................................................................................................................................................................................

Scrivo Secondo te esistono gli extraterrestri? Ti piacerebbe incontrarne uno? Come te lo immagini? Che cosa vorresti chiedergli? Descrivi come potrebbe essere secondo te un extraterrestre. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... Domande che vorresti rivolgergli. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................

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TAVOLA LESSICALE

Parole per scrivere e arricchire NELLO SPAZIO PERSONAGGI REALI E FANTASTICI studenti, professori, scienziati, medici, biologi, ufo, pirati, informatici, inventori, robot, macchine pensanti, androidi, extraterrestri, mutanti, cyborg, computer intelligenti, alieni… Aggettivi intelligente, genialoide, pacifico, telepatico, aggressivo, austero, squilibrato, violento, crudele, ingrato, sproporzionato, flessibile, efficiente, gentile, fidato, nervoso, peloso, fedele, gelatinoso, sbalordito, bizzarro, autoritario, leale, subdolo… Azioni studiare, osservare, combattere, viaggiare, costruire, inventare, scoprire, creare, nascondere, fuggire, vincere, perdere, difendere, parlare con voce metallica, attirare, trasmettere, controllare… LUOGHI pianeti sconosciuti, Marte, Luna, Terra, Galassie, spazi interplanetari, universi lontani o paralleli, laboratori scientifici, navicelle stellari, basi spaziali, asteroidi, città future, astronave, stazioni orbitanti… Aggettivi elettrico, brillante, freddo, luminoso, minuscolo, profondo, desolato, spazioso, bollente, imponente, colorato, rotante, roccioso, inquietante, silenzioso, rumoroso, cosmico, magnetico, interattivo, elettronico, digitale, esteso… Azioni viaggiare, gravitare, esplorare, scoprire, abbandonare, attraversare, conquistare, incendiare, smarrire, distruggere, invadere, orbitare, occupare, colonizzare, teletrasportare… MODI DI DIRE non stare né in cielo né in terra, piovere dal cielo, sentirsi mancare il terreno sotto i piedi, avere il flusso telepatico, dar far paura, tenere testa, non perdere d’occhio, in un batter d’occhio, possedere percezioni extrasensoriali… Con le parole date e utilizzandone altre della tavola lessicale, scrivi una frase. laboratorio scienziato genialoide

..................................................................................................................................................................

congegno elettronico programmare

..................................................................................................................................................................

pianeta sconosciuto alieno ostile

..................................................................................................................................................................

gravità lunare tuta spaziale

..................................................................................................................................................................

arti tentacolari decollare

..................................................................................................................................................................

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Il racconto di FANTASCIENZA

Vita nel futuro Leggi le due ambientazioni di storie di fantascienza.

Era una casa a colonne di cristallo sul pianeta Marte ai margini di un mare vuoto e ogni mattina si poteva vedere la signora K mangiare i frutti d’oro che crescevano sulle pareti di cristallo o ripulire la casa con la polvere magnetica. Nel pomeriggio, quando la cittadina marziana, bianca e ossuta come un teschio, se ne stava tutta chiusa in sé e nessuno usciva di casa, si poteva vedere il signor K nella sua camera, intento a leggere un libro metallico dai geroglifici in rilievo, su cui passava la mano leggera. E dal libro, a ogni tocco delle dita, si levava una voce, dolce e antica, a cantare di quando il mare era come una nube rossa di vapore e gli antichi Marziani portavano nugoli d’insetti metallici e di ragni elettrici in battaglia. Quella casa girava su se stessa seguendo il Sole.

Data astrale: Lunedì 27 maggio 3874 Il capitano Print, bibliotecario capo a bordo di Astro-Biblion 21-26, alza la testa dal palmare su cui sta digitando come ogni sera il resoconto della giornata, da inviare su Urano, dove ha sede centrale la Biblioteca Galattica del Sistema. I libri dei cataloghi della biblioteca rispondono alle più svariate esigenze del lettore. Ci sono libri-game in micro-dischetto, cioè storie multiple in cui si può scegliere tra diverse alternative in rete, che si modificano continuamente interagendo con il lettore. Video-libri da trasformare in immagini tridimensionali, virtualmente percepibili con i cinque sensi grazie a un casco sensoriale. Robot-libri, capaci di memorizzare fino a ventimila opere e recitarle mentre cammini, mentre fai sport, mentre ti lavi i denti...

In quale dei due ambienti ti piacerebbe trovarti? Immagina e racconta sul quaderno che cosa faresti.

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Il racconto di FANTASCIENZA

Scrivo un racconto di fantascienza Leggi l’incipit del racconto di fantascienza, poi continua tu! Ricorda di arricchire con descrizioni e inserire qualche dialogo tra i personaggi.

Il messaggio in bottiglia ➜ INIZIO

Non c’era niente di sospetto. Comunicai le mie osservazioni, ricevetti l’ordine di rientrare e proprio in quel momento qualcosa urtò la mia astronave. Un urto dolce, insistente. Ecco, la vidi: era una specie di bottiglia, dentro c’era il messaggio, non sapevo in che lingua fosse scritto. Al mio ritorno su X.99, gli scienziati riuscirono a tradurlo. ➜ SVOLGIMENTO

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➜ CONCLUSIONE ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

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STUDENTE


Ho visto il FILM E.T. L’EXTRA-TERRESTRE Titolo originale: E.T. The Extra-Terrestrial Genere: fantascienza Anno: 1982 Regia: Steven Spielberg Paese: USA Durata: 115 minuti

Un’astronave proveniente da un pianeta alieno involontariamente dimentica sulla Terra uno dei membri della spedizione. Il piccolo alieno trova un amico in un bambino di dieci anni, Elliot, che lo scambia per uno strano animale, all’insaputa della madre. Elliot, insieme ai suoi fratelli, cerca di aiutare l’extra-terrestre a rimettersi in contatto con i suoi simili.

Osserva la locandina del film e rispondi. • Che cosa si vede sullo sfondo? ........................................................................................................................................ • E davanti alla luna? ........................................................................................................................................ • Questa immagine, secondo te, che cosa rappresenta? Quale rapporto evidenzia? ......................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... Descrivi i protagonisti del film con quattro aggettivi. Elliott

E-T

..............................

..............................

..............................

..............................

..............................

..............................

..............................

..............................

Riordina numerandole, le emozioni che i protagonisti provano nel corso della storia. divertimento

paura

curiosità

affetto

nostalgia

Rifletti: secondo te, il regista ha una visione positiva o negativa dell’incontro tra due mondi diversi? Qual è il tuo punto di vista? Perché? Racconta.

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Il racconto GIALLO

ondivide tson, che c a W r o tt o d Il , con Holmes l’abitazione ta. te lo presen

Sherlock Holmes

pp. 66-77 Continua da ttura. del libro di le

da A. C. Doyle, Sherlock Holmes. Uno studio in rosso, Newton Compton

Holmes non era certo un coinquilino difficile. Molto tranquillo, di abitudini regolari. Raramente rimaneva alzato dopo le dieci di sera e invariabilmente la mattina aveva già fatto colazione ed era uscito prima del mio risveglio. A volte passava la giornata nel laboratorio di chimica, a volte nella sala anatomica, altre volte facendo lunghe passeggiate che, a quanto pareva, lo conducevano nei quartieri più poveri ed emarginati della città. Quando era in preda alla sua frenesia di lavoro, si dimostrava infaticabile. Era alto quasi un metro e novanta ma la sua straordinaria magrezza lo faceva sembrare ancor più alto; il suo sguardo era acuto e penetrante; e il sottile naso aquilino conferiva alla sua espressione un’aria vigile e decisa. Il mento era prominente e squadrato, tipico dell’uomo d’azione. Le mani, invariabilmente macchiate d’inchiostro e di scoloriture provocate dagli acidi, possedevano un tocco straordinariamente delicato, come ebbi spesso occasione di notare quando lo osservavo maneggiare i fragili strumenti della sua filosofia. Tutto ciò che sapeva era qualcosa che gli poteva essere utile. A volte la sera, sprofondato nella sua poltrona, chiudeva gli occhi mentre pizzicava oziosamente le corde del violino posato sulle ginocchia, traendone suoni talvolta sonori e malinconici, tal’altra allegri e bizzarri, ovviamente secondo l’umore del momento.

Comprendo Indica con una ✘ se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Sherlock Holmes:

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STUDENTE

• era un uomo abitudinario.

V F

• rimaneva sempre alzato fino a tarda ora.

V F

• usciva sempre dopo Watson.

V F

• a volte faceva lunghe passeggiate.

V F

• si stancava facilmente in tutto ciò che faceva.

V F

• sapeva suonare il violino.

V F


Il racconto GIALLO

e

Capisco le parole Segna con una ✘ il sinonimo esatto delle parole ed espressioni evidenziate nel testo. Poi spiegalo con parole tue. • coinquilino • frenesia

coetaneo smania

• acuto e penetrante • aquilino • vigile e decisa

placidità stupido e ottuso

adunco

perspicace e intelligente

acuto

distratta e incerta

• prominente e squadrato • oziosamente

condomino

attenta e determinante

sporgente e ben definito

attivamente

incavato e indefinito

pigramente

Scrivo Crea il tuo investigatore: chi può essere? Un detective di professione, una vecchina arzilla e curiosa, un ragazzino sveglio e ficcanaso… Nome, cognome, eventuale soprannome ........................................................................................................................... Età .................................................................................................................................................................................................... Aspetto fisico e segni caratteristici ........................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ Abbigliamento abituale .............................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................ Abitudini ......................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ Notizie particolari (detective di professione o occasionale per passione? Tecnica propria che segue per indagare, abilità particolari) ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................

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TAVOLA LESSICALE

Parole per scrivere e arricchire PER RISOLVERE UN CASO PERSONAGGI ladro, furfante assassino, rapinatore, sequestratore, investigatore, poliziotto, medico legale, ispettore, testimone, sospettato, indagato, commissario, serial killer, imputato, complice, giudice, squilibrato, truffatore… Aggettivi

innocente, colpevole, accusato, arguto, perspicace, attento, incriminato, aggressivo, instabile, violento, incontrollabile, tenace, crudele, spietato, intelligente, sagace, acuto, influenzabile, infallibile, riflessivo, snervante, ambiguo…

Azioni

indagare, investigare, interrogare, osservare, studiare, arrestare, inseguire, spiare, seguire scappare, rapire, uccidere, rubare, rapinare, scoprire, nascondersi, camuffarsi, intervistare, catturare, ammanettare, giudicare, condannare, assolvere…

LUOGHI

città, appartamento, museo, banca, ufficio postale, strada, villa, treno, nave, aereo, scuola, parco, negozio, centro commerciale, esposizione, prigione, piscina, bosco…

Aggettivi

affollato, deserto, disordinato, devastato, freddo, lussuoso, desolato, blindato, sprangato, oscurato, polveroso, ripulito, scardinato, pericoloso, umido, trafficato, buio, caotico…

Azioni

battere, fotografare, recintare, scoprire, isolare, inquinare, cancellare, ripulire, studiare, lasciare, svuotare, rovistare, scavalcare, introdursi, danneggiare, irrompere, assaltare, blindare, sfondare…

MODI DI DIRE elementare Watson!, fiutare la paura, essere nell’ombra, vedere la morte in faccia, sudare freddo, mettere al fresco, avere in pugno, brancolare nel buio, fare un colpo, metterci lo zampino, in un batter d’occhio, essere fuori strada, seguire la pista giusta... Scrivi per ogni modo di dire il significato reale e quello figurato. modo di dire

significato reale

significato figurato

Mettere al fresco Avere in pugno Essere fuori strada

dominare, controllare essere fuori dalla carreggiata

In un batter d’occhio Brancolare nel buio

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essere nell’incertezza


Il racconto GIALLO

Il detective sei tu! Per ogni indizio formula almeno due ipotesi. Osserva l’esempio. • Il gattino di Luca è scomparso • Ci sono delle impronte di fango sul marciapiede che circonda la casa. • Alcune grosse melagrane sono scomparse dall’albero del giardino. • Nella notte cigola una porta.

si è allontanato per seguire un altro gatto è uscito e qualcuno l’ha preso ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ...................................................................................................................

Leggi il racconto e risolvi l’enigma.

Chi ha rapito Poldo? da S. Molinari, Un investigatore dal fiuto infallibile, La Scuola

Oreste si allungò verso il telefono e rispose con voce squillante: – Agenzia Investigativa Lampo, l’agenzia che risolve in un lampo ogni vostro problema al servizio del cliente ventiquattr’ore su ventiquattro, con chi… – Sono la contessa, è accaduto un fatto terribile: hanno rapito Poldo! Venga subito a casa mia, in via delle Ginestre 33. L’aspetto! Arrivato in via delle Ginestre, Oreste suonò il campanello. Una cameriera lo condusse al cospetto della contessa. La nobildonna sedeva impettita su una sedia con un gatto in braccio. Intorno a lei, disposti a semicerchio, c’erano: due ragazzini (un maschio e una femmina) un signore baffuto e panciuto e un idraulico – Dunque, è lei Oreste, l’investigatore privato. Spero proprio che ritrovi il mio povero Poldo… – sussurrò la contessa. – Dedicherò ogni energia alla risoluzione di questo importante caso! – esclamò Oreste – C’è una cosa che mi preme sapere, però: chi è Poldo? – Poldo è il mio pesce rosso. Immagina lo sviluppo delle indagini sulla scomparsa di Poldo e racconta sul quaderno.

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Il racconto GIALLO

Scrivo un racconto giallo Scrivi un racconto giallo seguendo la traccia. Poi trova un titolo. Metti in gioco l’investigatore che hai delineato a pagina 23 per risolvere il caso. Ricorda che devi creare un’atmosfera di tensione e suspense. TITOLO ................................................................................................................ ➜ INIZIO Presenta il crimine commesso (un furto, una scomparsa, un delitto). Descrivi in modo dettagliato l’ambiente in cui è avvenuto.

…………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… ➜ SVOLGIMENTO Il tuo investigatore interroga uno a uno i presenti, ricerca gli indizi e li studia attentamente… da uno di questi riesce a capire qualcosa.

…………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… ➜ CONCLUSIONE L’investigatore risolve il caso e spiega come ha smascherato il colpevole e qual era il suo movente.

…………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………

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STUDENTE


Ho visto il FILM LE AVVENTURE DI TINTIN Titolo originale: The Adventures of Tintin Genere: animazione, azione Anno: 2011 Regia: Steven Spielberg Paese: USA, Nuova Zelanda, Belgio Durata: 107 minuti

Il giovane e curioso reporter Tintin si ritrova tra le grinfie del diabolico Ivan Ivanovitch Sakharine, convinto che abbia rubato un tesoro inestimabile legato al perfido pirata Red Rackham. Ma con l’aiuto del suo cane Milou, dell’arguto e irascibile Capitano Haddock e dei detective pasticcioni Thompson &Thomson, Tintin si ritroverà a viaggiare attraverso il mondo alla ricerca dell’Unicorno, una nave naufragata che forse nasconde la chiave di un’immensa fortuna e di un’antica maledizione.

Osserva la locandina del film e rispondi. • Come è rappresentato nella locandina Tintin? ....................................................................................................... • Pensi che il cagnolino nel sidecar sia un personaggio importante? Perché? ......................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... Completa. In questo film viene commesso il furto di ......................................... e l’omicidio di ........................................... Il responsabile è ..........................................., il movente consiste nel ........................................... C’è un mistero da svelare: .................................................................................................................................................. Tintin conduce l’indagine con l’aiuto del ........................................................... e ....................................................... Il finale del film fa intuire che la storia potrebbe continuare perché ................................................................ ......................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................

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Il racconto UMORISTICO

Al ristorante

da buffa vicen Ecco un’altra ! eneranda del Signor V

p. 82 Continua da ttura. del libro di le

da C. Manzoni, Il signor Veneranda, Rizzoli

Il signor Veneranda sedette al ristorante. – Il signore mangia? – chiese il cameriere al signor Veneranda. – Certamente – rispose il signor Veneranda. – Spaghetti al sugo, risotto, minestra in brodo? – chiese il cameriere. – Si capisce – disse il signor Veneranda – anche arrosto di vitello, salame, prosciutto, pesce, ossobuco, filetti, spezzatini, brasato eccetera. Adesso è inutile che stia qui a farle l’elenco. Mi piace quasi tutto. – Va bene, ma… – balbettò il cameriere – io vorrei sapere cosa mangia ora. – Adesso niente – disse il signor Veneranda – ho già mangiato. Di solito mangio prima di mangiare, dopo mangiato non mangio più. Lei mangia anche dopo mangiato? – No, ma… – balbettò il cameriere che non sapeva più cosa dire – le ho chiesto se mangia e mi ha detto di sì. – Ma certo che mangio! – esclamò il signor Veneranda – Tutti mangiano. Non capisco perché le fa tanto meraviglia il fatto che io mangi. – Non mi fa meraviglia – disse il cameriere – mi fa meraviglia il fatto che lei non mangi. – Ma le sto ripetendo che mangio – gridò il signor Veneranda. – Allora cosa vuole? – gli chiese il cameriere confuso. – Niente – disse il signor Veneranda – assolutamente niente.

Comprendo Segna con una ✘ il completamento giusto. In questo racconto del signor Veneranda la comicità è data da: un equivoco creato da un gioco di parole a doppio senso. una situazione ridicola creata da un imprevisto. una situazione ridicola creata da un gioco di parole. una situazione ridicola basata su un nonsense. Completa con le parole date. Attento, la prima parola devi inserirla tu! generale • signor Veneranda • preciso I due personaggi non si comprendono perché fraintendono il verbo ........................................ La domanda del cameriere si riferisce al momento .................................... in cui stanno DA FARE parlando; il ...................................., invece, si riferisce al mangiare in senso ..............................

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STUDENTE


Il racconto UMORISTICO

Capisco le parole Il verbo “mangiare” può essere usato anche in senso figurato, in alcuni modi di dire. Conosci il loro significato? Scrivilo a parole tue, se è necessario utilizza il vocabolario. • mangiare la foglia

...........................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................... • mangiare con gli occhi

.................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................... • mangiarsi la parola

........................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................... • mangiarsi le mani

...........................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................................... • mangiarsi le parole

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................

Scrivo Osserva la vignetta che ritrae il signor Veneranda al mercato del pesce fresco. Leggi il titolo e scrivi un racconto umoristico.

Il signor Veneranda ha troppo caldo ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ......................................................................................................

STUDENTE

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TAVOLA LESSICALE

Parole per scrivere e arricchire PER RIDERE PERSONAGGI REALI E FANTASTICI un individuo bizzarro/panciuto/goffo/distratto, un cuoco pasticcione, una maestra smemorata, un vicino di casa impiccione, un postino sfortunato, un familiare eccentrico, un compagno di banco dispettoso, un amico stravagante... Aggettivi ridere, scherzare, inciampare, sbagliare, equivocare, dimenticare, cadere, scambiare, confondere, pasticciare, imbrogliare… LUOGHI ristorante, casa, ascensore, scuola, ufficio, negozio, mercato, parco, strada, città, cinema, teatro, scala mobile, al mare, in montagna, località di vacanza… morire/far morire dal ridere, ridere sotto i baffi, ridere di cuore, far MODI DI DIRE ridere i polli, fa ridere i sassi, sbellicarsi dalle risate...

Qual è il colmo per...? Collega ogni domanda alla risposta giusta. • Qual è il colmo per due scheletri? • Qual è il colmo per una ditta che produce carta igienica? • Qual è il colmo per due vampiri? • Qual è il colmo per un gallo di montagna? • Qual è il colmo per il sole?

Avere raggiunto la cresta. Andare a rotoli. Avere la luna di traverso. Essere amici per la pelle. Fare un duello all’ultimo sangue.

Prova a spiegare con parole tue il significato dei seguenti colmi. • Il colmo per un barista è non riuscire a rompere il ghiaccio. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... • Il colmo per un matematico è vivere in una frazione. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... Dividetevi a coppie e insieme al tuo compagno provate a inventare qualche colmo divertente. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................

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Ho visto il FILM IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI Titolo originale: Le petit Nicolas Genere: commedia Anno: 2009 Regia: Laurent Tirard Paese: Francia Durata: 90 minuti

La vita del piccolo Nicolas trascorre tranquillamente. Ha dei genitori che lo amano, una banda di amici simpatici con i quali si diverte un sacco e non ha nessuna voglia che tutto questi cambi… Ma un giorno, Nicolas sente di sfuggita una conversazione tra i suoi genitori che lo convince che la madre sia incinta. Preso da panico, Nicolas inizia a immaginare il peggio: presto arriverà un fratellino che accentrerà talmente l’attenzione che i suoi genitori non potranno più occuparsi di lui e finiranno per abbandonarlo nel bosco come Pollicino…

Osserva la locandina del film e rispondi. • Secondo te, perché i bambini fotografati intorno al protagonista ridono tanto? ................................ ...................................................................................................................................................................................................... Quale scena del film ti ha divertito di più? Motiva la tua risposta. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... Hai un compagno che ha la simpatia e la furbizia di Nicolas? Che cosa combina di solito? Racconta. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................

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Il racconto STORICO

Un ritrovamento inaspettato

sa fa la Ecco che co

ragazzina.

pp. 94-95 Continua da ttura. del libro di le

da E. Gagliardi, Il fuoco di Archimede, Piemme

– Ha battuto la testa… – mormora Archimede – Dell’acqua, Papias. Il servo fa comparire come per magia dalle pieghe della tunica un orcio di terracotta e Archimede versa l’acqua sul viso della piccola, che emette un gemito. – Si muove, è viva! – grida Didio. – Sta calmo, non ha ancora ripreso conoscenza – lo rimbecca Helio. A un tratto la piccola apre gli occhi. Anzi, li spalanca. – Oh! – fanno in coro i tre ragazzi. Ha occhi grandissimi, verdi come i germogli del lino e chiari come l’acqua. – Non è una bambina… – mormora Attalo – Che sia una ninfa? – Ma va’ – ride Archimede – Non tutti gli esseri umani sono scuri come noi Greci o come voi Sicani. Su, piccina, chi sei? Come ti chiami? Ma la bambina non ha l’aria di udirlo. – Portiamola a casa, bisogna curarla – dice Archimede. Ignorando le proteste di Papias, se la carica sulle spalle e si incammina. Per fortuna Archimede è anche un ottimo medico. E per fortuna conosce un sacco di lingue, dato che nella sua lunga vita ha studiato ad Alessandria d’Egitto e ha viaggiato molto. La cosa, infatti, gli torna utile quando la bambina pronuncia delle parole con un filo di voce: – Milites video, pater, innumeros. I ragazzi si chinano su di lei. – Parole senza senso! – commenta desolato Oidio. Archimede scuote il capo: – È latino! Ha detto che vede un mucchio di soldati. E crede di parlare con suo padre. Il colpo in testa le ha fatto perdere la ragione, un bel guaio!

Comprendo Sottolinea nel testo gli elementi storici che riconosci. Riordina i fatti numerandoli. La ragazzina…

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STUDENTE

rinviene con un po’ d’acqua.

aveva battuto la resta.

pronuncia una frase in latino.

spalanca gli occhi.

viene portata a casa di Archimede.

sembra abbia perso la ragione.


Il racconto STORICO

Capisco le parole Con l’aiuto delle tue conoscenze storiche e/o del vocabolario o di internet, scrivi il significato dei seguenti recipienti dell’antichità, come nell’esempio.

ORCIO

ANFORA

Grande vaso di terracotta generalmente usato per conservare olio e altri liquidi.

................................................................................................................................ ................................................................................................................................

AMPOLLA

................................................................................................................................ ................................................................................................................................

................................................................................................................................ BOCCALE

................................................................................................................................

................................................................................................................................ INCENSARIO

................................................................................................................................

Scrivo Secondo te, come continuerà la storia? Immagina e concludila. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................

STUDENTE

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TAVOLA LESSICALE

Parole per scrivere e arricchire INDIETRO NEL PASSATO PERSONAGGI REALI E VEROSIMILI condottieri, re, regine, imperatori, senatori, matrone, ancelle, vestali, centurioni, gladiatori, patrizi, plebei, schiavi, liberti, filosofi, studiosi, inventori, dei, dee, lari, penati, eroi, semidei, consoli, principi, aruspici, ninfe, sacerdoti, sacerdotesse, pagani, cristiani, barbari, consoli, tiranni, dittatori, tribuni… Azioni combattere, conquistare, colonizzare, fondare, celebrare, costruire, fortificare, edificare, onorare, scolpire, inventare, studiare, pregare, propiziare, predire, trionfare, fare profezie, sacrificare, gareggiare… LUOGHI polis, Olimpo, agorà, foro, terme, tempio, mercato, necropoli, catacombe, teatro, anfiteatro, villa, insula, bottega, ninfei, porto, senato, castrum, palestra, provincia, circo… MODI DI DIRE alle calende greche (= mai), è un’Odissea (= cosa lunga e piena di eventi), il dado è tratto (= è stata presa una decisione), mens sana in corpore sano (= se il corpo è sano lo è anche la mente), fare una filippica (= inveire), carpe diem (= cogli l’attimo), ad maiora (= a cose più grandi), alter ego (= un altro me stesso), lupus in fabula (= arriva qualcuno di cui stai parlando)… Nelle seguenti frasi inserisci il modo di dire più appropriato, ripreso dal passato, scegliendolo tra quelli indicati sopra. • Il viaggio di Giulio si è rivelato una vera e propria .............................................. • L’allenatore ci ricorda sempre il motto: “...........................................................................................”. • Il bidello ha fatto una .............................................. a Lavinia perché aveva lasciato i rubinetti aperti in bagno. • Finirò di studiare tutte queste pagine alle ........................................................................... • Marco mi stava raccontando del pomeriggio trascorso insieme ad Alberto, quand’ecco, .............................................., Alberto è arrivato con la sua bicicletta. • Mio padre ha detto: – Ho già prenotato l’albergo, il ..............................................,, non si può tornare indietro. Quali azioni, aggettivi o termini specifici della storia (ad esempio riferiti all’abbigliamento) puoi attribuire a questo personaggio? .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................

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Ho visto il FILM IL GLADIATORE Titolo originale: Gladiator Genere: azione, storico Anno: 2000 Regia: Ridley Scott Paese: USA Durata: 155 minuti

Ritorna il valoroso generale romano Massimo che ha ancora una volta condotto i suoi legionari alla vittoria sul campo di battaglia. Ora che la guerra è stata vinta, Massimo sogna solo di poter tornare da sua moglie e suo figlio. L’imperatore morente Marco Aurelio ha però un altro incarico da affidare al generale vittorioso: assumere il comando dell’impero, prendendo il suo posto. Geloso del favore di cui gode presso l’imperatore, l’erede al trono, Commodo, comanda l’uccisione di Massimo e della sua famiglia. Sfuggito alla morte, il generale è ridotto in schiavitù e allenato come gladiatore per i combattimenti nell’arena. La sua fama comincia a crescere. Una volta giunto a Roma, Massimo desidera vendicare la morte della moglie e del figlio uccidendo il nuovo imperatore: Commodo. Il gladiatore ha imparato che l’unico potere più forte di quello dell’imperatore è il volere del popolo, e sa benissimo che il solo modo per attuare il suo piano di vendetta è diventare il più grande campione dell’impero. Osserva la locandina del film e rispondi. • Quale personaggio campeggia al centro della locandina? ................................................................................ • Che cosa impugna? Qual è il suo atteggiamento? Che sentimenti ti trasmette? ......................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... • Quali elementi comunicano che la storia si svolge al tempo degli antichi Romani? ......................................................................................................................................................................................................... • Come sono i colori del gladiatore, dell’anfiteatro e del cielo? Che atmosfera creano? ......................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... Quale momento del film ti ha creato maggiore suspense? Motiva a voce la tua risposta.

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DESCRITTIVO IlIl testo testo AUTOBIOGRAFICO e BIOGRAFICO

Sono una creatura di acqua dolce

formazioni Ecco altre in Pellegrini. su Federica

pp. 108-109 Continua da ttura. del libro di le

da F. Pellegrini, Creatura d’acqua dolce, in Per passione, Buena vista

Quando ho iniziato a gareggiare ero molto piccola: avevo solo sei anni, ma già da allora mi divertivo un mondo. È stato a quattordici anni, però, quando ho vinto la mia prima gara individuale assoluta, che mi sono resa conto che sarebbe stata la mia professione. Quando sto per tuffarmi, mi immagino come una leonessa (proprio come il mio segno zodiacale)! Ma forse l’animale in cui mi rispecchio di più è la fenice, l’uccello che risorge dalle sue ceneri. Non a caso è uno dei miei tatuaggi. Sono determinata, istintiva (in acqua l’istinto è tutto!) ma anche molto attenta ai dettagli… ecco, perfezionista. Prima di una gara sono preoccupata, agitata, ma anche euforica, esaltata, piena di adrenalina e beh… in effetti nei due giorni prima di una gara alterno tutti questi stati d’animo… ogni dieci minuti.

Comprendo Segna con una ✗ il completamento giusto, poi completa. Il testo è scritto in:

prima persona.

terza persona.

È scritto da ..................................................................... quindi hai letto una parte della sua ........................................................ Quali informazioni sulla campionessa puoi ricavare dalla parte che hai letto? Completa. Federica Pellegrini ha iniziato a gareggiare a ........................................................ A quattordici anni ........................................................ la prima gara e ha capito che nuotare ............................................................................................................ Nel momento di tuffarsi immagina di essere ........................................................ L’animale che la rappresenta è ........................................................ Sottolinea nel testo la parte in cui l’autrice esprime i suoi stati d’animo.

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STUDENTE


Il testo AUTOBIOGRAFICO e BIOGRAFICO

Capisco le parole Come può essere un carattere? Scrivi il contrario di ciascuno degli aggettivi ricavati dal testo. Se sei in difficoltà aiutati con il dizionario. CONTRARIO ..............................................................

determinato

CONTRARIO preoccupato

............................................................

istintivo

.......................................................................

agitato

.......................................................................

attenta

.........................................................................

euforica

.....................................................................

.............................................................

esaltata

......................................................................

perfezionista

In ogni gruppo cerchia le parole che non si possono riferire alla parola “sentimento”. Attento: ce ne sono tre in ogni gruppo.

Un sentimento

aggettivi: confuso • astronomico • sincero • profondo • intenso • moderno • sconosciuto • lontano verbi: sbocciare • nascere • intensificarsi • istruire • esprimere • ricambiare • ascoltare • condividere • conoscere

Scrivo Pensa a una tua passione (sport, musica, hobby…) e, sul modello dell’autobiografia di Federica Pellegrini, scrivi una parte della tua autobiografia. Quando ho iniziato ............................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... Quando sto per ..................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... Immagino ................................................................................................................................................................................. ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... Mi sento ................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................

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TAVOLA LESSICALE

Parole per scrivere e arricchire VITA DI UNA PERSONA PERSONAGGI sportivo, atleta, musicista, scienziato, ricercatore, medico, scrittore, poeta, insegnante, attore, cantate, campione, politico, magistrato, presentatore, pittore, scultore, studioso, personaggio storico, inventore, stilista, amico, familiare, antenato… Aggettivi geniale, determinato, perfezionista, intraprendente, appassionato, deciso, istintivo, puntiglioso, empatico, carismatico, originale, altruista, ammirevole, eccentrico, bizzarro, criticabile, arrogante, provocatore, dispotico, scorretto… Azioni stupire, trascinare, manifestare, comunicare, dimostrare, trasmettere, sconvolgere, criticare, agitare, contagiare, esaltare, migliorare, mutare, peggiorare, controllare, scoprire, inventare, insegnare, trasformare, promulgare, diffondere, rivelare… LUOGHI impianti sportivi, laboratori, scuole, teatri, musei, librerie, studi televisivi, palazzi istituzionali, gallerie d’arte, atelier, piazze, carceri, case… MODI DI DIRE a viso aperto, togliere le parole di bocca, far rizzare i capelli in testa, spaccare il capello in quattro, difendere con i denti, stringere i denti, pendere dalle labbra di qualcuno, avere buon naso, saltare agli occhi, rischiare la pelle, montarsi la testa, andare a testa alta, tenere testa, usare la testa, tirar fuori le unghie, sudare sette camicie, in gamba, mettersi in gioco, dire pane al pane… Collega con una feccia ogni modo di dire al suo significato corrispondente. Quell’uomo è davvero un pezzo di pane. Il successo ha profondamente cambiato quel cantante che si è montato la testa.

Essere mandato via. Dire qualcosa con molta franchezza.

Per il suo comportamento violento è stato messo alla porta.

Frequentare spesso un luogo.

Un suo gran pregio è saper dire pane al pane senza avere paura.

Credersi migliori di ciò che si è.

Luca, il compagno di banco di mio fratello, ormai è di casa!

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Essere una persona molto buona.


Il testo AUTOBIOGRAFICO e BIOGRAFICO

Dall’autobiografia alla biografia Leggi una piccola parte dell’autobiografia di Malala, attivista pakistana divenuta simbolo della difesa dei diritti civili per il diritto all’istruzione delle donne nel suo Paese.

Sono Malala da M. Yousafzai, Io sono Malala, Garzanti

Un anno fa sono uscita di casa per andare a scuola e non ci sono mai più ritornata. Sono stata colpita da una pallottola talebana e mentre mi portavano lontano dal Pakistan non ero cosciente. Qualcuno dice che non rivedrò più la mia casa, nel villaggio della valle dello Swat, ma io voglio credere con tutta me stessa che invece ci tornerò. Essere strappati dal Paese che si ama è qualcosa che non auguro a nessuno. Ora, ogni mattina, quando apro gli occhi, vorrei vedere la mia vecchia stanza con tutte le mie cose, i vestiti sparsi sul pavimento e i miei premi scolastici sulle mensole. Invece vivo in un posto che è cinque ore indietro di fuso orario rispetto al Pakistan. Ora leggi alcune informazioni sulla vita di Malala: utilizzale per scrivere sul quaderno la sua biografia. Scegli un titolo adatto. • Malala Yousafzai nasce a Mingora, nella regione dello Swat, (Pakistan), il 12 luglio 1997. • Fin da piccola desiderava studiare e sognava di diventare medico e di aiutare le bambine colpite dalle violenze dei talebani in Pakistan. • A tredici anni, nel 2009, iniziò a tenere un blog per la BBC (British Broadcasting Corporation), raccontando la vita sotto il regime talebano ostile all’istruzione delle bambine. • Nel 2010 il reporter Adam B. Ellick realizzò un documentario sulla sua battaglia per l’istruzione femminile e contro i talebani. Nel periodo successivo alla sua esposizione mediatica la sua fama crebbe sia in Occidente che in Pakistan. • Il 9 ottobre 2012 i talebani le spararono alla testa sull’autobus che la accompagnava a scuola. Malala fu curata a Londra. • Il 12 luglio del 2013, nella sua prima apparizione pubblica dopo l’attentato, giorno del suo sedicesimo compleanno, ha tenuto un discorso all’Onu, lanciando un appello per il diritto all’istruzione dei bambini di tutto il mondo. Nello stesso anno è stata la più giovane candidata al premio Nobel per la pace. • Nel 2014 è stata insignita del premio Nobel per la pace. • Nel 2015 il regista D. Guggenheim ha diretto il documentario He named me Malala sulla vita dell’attivista.

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Il testo Il testo AUTOBIOGRAFICO DESCRITTIVO e BIOGRAFICO

Scrivo un racconto biografico Pensa a un tuo familiare, a un amico o a un personaggio famoso del presente o del passato che ti piace e scrivi una biografia romanzata della sua vita. Poi scegli un titolo. Nel caso di un tuo familiare o amico puoi intervistarlo prima per raccogliere le informazioni da sviluppare nel tuo testo. TITOLO ................................................................................................................

Presenta il soggetto scelto nella tua biografia: come si chiama, chi è, dove è nato, dove è cresciuto, da chi è composta la sua famiglia… .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Narra qualche episodio significativo della sua infanzia (puoi inserire degli elementi inventati da te). .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Narra che cosa fa ora, da adulto. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Esprimi un tuo pensiero su questa persona. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

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STUDENTE


Ho visto il FILM WONDER Titolo originale: Wonder Genere: drammatico, famiglia Anno: 2017 Regia: Stephen Chbosky Paese: USA Durata: 113 minuti

Auggie Pullman ha dieci anni, gioca alla playstation e adora Halloween, perché è l’unico giorno dell’anno in cui si sente normale. Affetto fin dalla nascita da una grave anomalia cranio-facciale, Auggie ha subíto ventisette interventi e nasconde il suo segreto sotto un casco da cosmonauta. Educato dalla madre e protetto dalla sua famiglia, Auggie non è mai andato a scuola per evitare un confronto troppo doloroso con gli altri. Ma è tempo per lui di affrontare il mondo e gli sguardi sconcertati o sorpresi di allievi e professori. Gli inizi non sono facili, inutile mentirsi, e Auggie fa i conti con la cattiveria dei compagni. Arrabbiato e infelice, il ragazzino fatica a integrarsi fino a quando un’amicizia si profila all’orizzonte. Un amore “altro” rispetto a quello materno. Tra bulli odiosi e amici veri, Auggie trova il suo posto e si merita un’ovazione. Osserva la locandina del film e rispondi. • Chi sono i personaggi al centro della Locandina? ......................................................................................................................................................................................................... • La scena rappresentata che sensazioni ti suscita? ......................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... Rifletti: Wonder nasce come film per bambini, ma è davvero un film per tutte le età: una favola gentile sulla differenza, che non dovrebbe essere negata, ma accolta e abbracciata. Tu sei d’accordo con questa idea del film? Esponi il tuo punto di vista. ......................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................

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Il testo DESCRITTIVO

Il testo DESCRITTIVO

… o della casa Ecco l’intern

pp. 136-137 Continua da ttura. del libro di le

La fattoria della nonna da P. Lagerkvist, Ospite della realtà, Mondadori

Dentro si sentiva un curioso odore di legno vecchio, di terra, di letame disseccato: quello che rimaneva attaccato agli zoccoli deposti nel vestibolo. Da una stanza al piano superiore giungeva un violento odore di cipolle sparse lassù sopra una carta ingiallita. Alzarono il saliscendi ed entrarono nell’ampio tinello. Là dentro pareva quasi buio per chi veniva dall’esterno. La parte maggiore dell’arredo era formata da due grandi letti ricoperti di pelli e da una larga tavola al centro della stanza; vicino alla finestra vi era un telaio con biancheria da letto. Sopra il focolare era appeso un enorme paiuolo di rame dove cuocevano le patate.

Comprendo Rispondi formulando frasi complete. Il punto di osservazione dei personaggi continua a essere in movimento o diventa fisso? .................................................................................................................................................................................................................... Quali dati sensoriali vengono utilizzati in questa parte della descrizione? .................................................................................................................................................................................................................... Quali dati di posizione? Sottolineali nel testo, poi trascrivili. ....................................................................................................................................................................................................................

Capisco le parole Cerca il significato delle seguenti parole specifiche. saliscendi

......................................

..................................................................

telaio

..............................................

...................................................................

paiuolo

............................................

...................................................................

Scrivo Arricchisci la descrizione con le sensazioni e le emozioni che potrebbe provare il bambino. Nel vestibolo .......................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Nel tinello .............................................................................................................................................................................................. ....................................................................................................................................................................................................................

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STUDENTE


Il testo DESCRITTIVO

Descrivere un ambiente Leggi il testo poi segna con una ✘ i completamenti giusti.

Un vecchio capanno per gli attrezzi da F. Franco, Andrea e Debora. Il mistero della lucertola scomparsa, AE

Di nuovo la luna si fece vedere e, in mezzo allo spiazzo erboso, comparve la sagoma di un capanno per gli attrezzi. Era piuttosto malandato. Alcune delle assi avevano ceduto e la costruzione pendeva sghemba da un lato. Una finestrella si affacciava sulla parete di destra; un’altra, un po’ più in basso, su quella di sinistra, creando l’effetto di due occhi storti. La porta, come una vecchia bocca senza denti era piena di crepe e di fessure. Una catena con lucchetto funzionava da chiusura. L’interno del locale era molto buio, non c’era luce elettrica. Il bagliore che filtrava dall’esterno permetteva a malapena di intravedere uno spicchio di pavimento. In ogni angolo disponibile erano ammassati vecchi tavoli, armadi e scaffali. Su ciascuno di questi erano accatastati alla rinfusa decine e decine di contenitori di plastica o di vetro, tutti con il coperchio bucherellato. • La descrizione del capanno segue un ordine: spaziale. logico. cronologico. • La descrizione procede: da destra a sinistra. dall’alto in basso. dall’esterno all’interno. dal particolare al generale.

• Le espressioni evidenziate sono: tre personificazioni. tre similitudini. due personificazioni e una similitudine. due similitudini e una personificazione. • La descrizione che hai letto è: soggettiva. oggettiva.

Nel brano che hai letto sono usati solo dati visivi. Arricchisci tu la descrizione del capanno attraverso gli altri dati sensoriali. Segui le indicazioni. Quali rumori si sentivano nello spazio erboso? Quali dentro al vecchio capanno? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Come sono al tatto le assi di legno? E la catena con il lucchetto? .................................................................................................................................................................................................................... Quali odori si sentono dentro al capanno? .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

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TAVOLA LESSICALE

Parole per scrivere e arricchire DESCRIVERE LE EMOZIONI GIOIA

felicità, allegria, contentezza, soddisfazione, esultanza…

come può essere la gioia grande, piacevole, improvvisa, momentanea, breve, meravigliosa, spontanea, commovente, sincera, profonda, vera, intensa, pazza, immotivata, immensa… verbi

gioire, rallegrare, ridere, sorridere…

modi di dire allegro come le farfalle che danzano, felice come una girandola impazzita, essere/sentirsi al settimo cielo, essere in un brodo di giuggiole, non stare nella pelle, darsi alla pazza gioia… PAURA

spavento, terrore, timore, fifa, panico, orrore, scoraggiamento…

come può essere la paura grande, piccola, terrificante, tremenda, improvvisa, inaspettata, invincibile, violenta, misteriosa, immaginaria, sciocca… verbi

impaurire, intimorire, tremare, sobbalzare, impallidire, sussultare…

modi di dire pauroso come un coniglio, prendere il coraggio a due mani, paralizzato dal terrore, aver paura della propria ombra, mezzo morto di paura, avere le gambe che fanno giacomo giacomo, stare sulle spine… amarezza, dispiacere, tristezza, malinconia, angoscia, pianto, sofferenza, pena….

DOLORE

come può essere il dolore disperato, profondo, lieve, insopportabile, improvviso, acuto, intenso, atroce, vivo, desolante, straziante … verbi

piangere, soffrire, patire, disperare, abbattersi, desolare, gridare, addolorare…

modi di dire avere il cuore a pezzi, trafiggere il cuore, infliggere una sofferenza a qualcuno, versare lacrime amare, morire di dolore, essere temprati dal dolore stizza, furia, furore, ira, collera, sdegno…

RABBIA

come può essere la rabbia verbi

violenta, impetuosa, incontrollabile, brutale, eccessiva, smisurata,

infuriarsi, irritarsi, adirarsi, incollerirsi, sdegnarsi…

modi di dire percepire un velo di rabbia nelle parole di qualcuno, mascherare la propria rabbia, essere in preda ai fumi dell’ira, essere fuori di sé dalla rabbia, essere di umore nero, essere una furia…

In ogni gruppo cerchia la parola primitiva da cui derivano le altre. spauracchio pauroso paura impaurire

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arrabbiato rabbia rabbioso arrabbiatura

gioia gioioso gioiosamente gioire


Il testo DESCRITTIVO

Descrivere un animale Leggi attentamente la descrizione soggettiva del cavallo. Sottolinea le similitudini e cerchia gli aggettivi.

Vecchio cavallo di D. Maraini

Orlov è un vecchio cavallo. I fianchi che una volta erano morbidi e lisci come il velluto, color latte, oggi sono segnati dalle costole sporgenti. Gli occhi, forse l’ultima cosa che invecchia in un animale, sono vivi, dolci e lucidi come pietre preziose. Quando ce ne andiamo a spasso nel bosco, ogni tanto mi fermo, scendo e gli faccio brucare l’erba fresca. Se gli do uno zuccherino, lui solleva le grosse labbra bianche a chiazze rosa, mostra i dentacci gialli e mi ringrazia a modo suo dandomi colpetti con il muso sul braccio. Cerca informazioni sul cavallo seguendo le indicazioni e scrivi una breve descrizione oggettiva. Il cavallo è (presentazione generale: che tipo di animale è, dove vive) ..................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... (aspetto fisico: corporatura, dimensioni delle varie parti del corpo, elementi del muso, colore e caratteristiche del manto – criniera – coda, verso…) .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... (abitudini: come si muove, come si nutre, come si riproduce) .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... (comportamento: verso i suoi simili, nei confronti degli altri animali e dell’uomo) .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

STUDENTE

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Il testo DESCRITTIVO

La descrizione nel racconto Completa le descrizioni, seguendo le indicazioni, in modo da arricchire il racconto.

Dalla signorina Dolcemiele da R. Dahl, Matilde, Salani

– Da questa parte – disse la signorina Dolcemiele e aprì il cancello, facendo strada a Matilde. La maestra, la signorina Dolcemiele, aveva ventiquattro anni e un bellissimo, pallido viso. Continua la descrizione con gli elementi del viso della signorina: i capelli, gli occhi, il naso e la bocca. Poi passa a descrivere la corporatura: cerca di rendere l’idea di una persona graziosa e delicata, come una statuina di porcellana. Aiutati con l’immagine. ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................

S’incamminarono per un sentierino. – Lei vive qui? – chiese Matilde. – Sì – si limitò a dire la signorina Dolcemiele. Descrivi il vialetto su cui Matilde e la maestra camminano, dando l’idea di un ambiente tranquillo, immerso nel silenzio della natura, in un’atmosfera incantata. Aiutati con l’immagine. ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................

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STUDENTE


Il testo DESCRITTIVO – È solo una casetta da contadini, non devi aspettarti un granché. Giunsero a un cancelletto verde seminascosto dai rami di noccioli. Matilde vide… Descrivi il cottage della maestra, che puoi osservare dell’immagine della pagina a fianco. Agli occhi di Matilde appare come una casetta uscita da una fiaba, di quelle in cui dovevano aver vissuto il povero taglialegna con Hansel e Gretel, la nonna di Cappuccetto Rosso, i Sette Nani… Usa una similitudine per esprimere questa idea di Matilde. ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................

– Vieni, tesoro – disse la signorina Dolcemiele, e Matilde la seguì. La maestra fece scorrere il chiavistello della porta d’ingresso spinse la porta ed entrò. Anche se non era alta, dovette chinarsi per oltrepassare la soglia. Matilde la seguì e si trovò in un corridoio stretto come una galleria. – Vieni in cucina, se vuoi aiutarmi a preparare il tè – disse la signorina Dolcemiele e le fece strada fino in cucina... se la si poteva chiamare così. Descrivi la cucina. Cerca di rendere l’idea di una stanza angusta, come illustrato sotto. Esprimi anche le emozioni provate da Matilde nel trovarsi lì. ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................

Matilde non riusciva a crederci. Abitava davvero qui, la sua gentile maestra, così pulita e ordinata nel vestire? Era questo che trovava tornando a casa, dopo una giornata di lavoro? Incredibile! Doveva esserci sotto qualcosa, ne era sicura.

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Il testo DESCRITTIVO

Descrivere le emozioni Leggi la descrizione e sottolinea le espressioni che riguardano i sentimenti e le emozioni di Britt.

Britt da T. Haugen, In attesa della prossima estate, Piemme

A Britt non piaceva la scuola: stava sempre sulle spine. Quando doveva andare alla lavagna si sentiva letteralmente morire. Era completamente nel pallone e dalla sua bocca non usciva neanche una misera risposta. Sentiva la propria fronte coprirsi di goccioline di sudore e il cuore le batteva così forte da farle male. Ogni volta che il professore si metteva a fare domande, lei veniva presa dal panico. Un giorno il professore parlava di qualcosa che Britt non stava ascoltando. L’insegnante si fermò e formulò una domanda. Britt improvvisamente tornò in se stessa e si rese conto che stava fissando l’insegnante. I loro occhi si incontrarono. Britt era come ipnotizzata. Aveva le guance in fiamme. Sentiva la rabbia crescere dentro di lei. E senza sapere come né perché, udì la propria voce che rispondeva. – Esatto, Britt – confermò il professore, meravigliato. Britt è una bambina ansiosa, timida, agitata. Trasformala in una bambina tranquilla, sicura, serena. Britt amava ........................................................................................................................................................................................... Quando doveva andare alla lavagna .......................................................................................................................................... Era ............................................................................................................................................................................................................ Sentiva .................................................................................................................................................................................................... Ogni volta che il professore ........................................................................................................................................................... Un giorno che il professore ............................................................................................................................................................ L’insegnante si fermò ........................................................................................................................................................................ Britt ......................................................................................................................................................................................................... Sentiva .................................................................................................................................................................................................... – Esatto, Britt – confermò il professore, come sempre.

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Il testo DESCRITTIVO

Mi descrivo Continua le frasi, spiegando quando provi le emozioni elencate. • Io mi rallegro se .............................................................................................................................................................................. • Io mi entusiasmo se ....................................................................................................................................................................... • Io resto senza parole se ............................................................................................................................................................... • Io mi commuovo quando ............................................................................................................................................................ • Io mi preoccupo se ......................................................................................................................................................................... • Io divento ansioso quando ........................................................................................................................................................ • Io mi spavento quando ................................................................................................................................................................. • Io mi arrabbio se ............................................................................................................................................................................ • Io mi scoraggio se ......................................................................................................................................................................... • Io mi faccio forza quando .......................................................................................................................................................... Descriviti seguendo le indicazioni date: • presentazione (nome, soprannome, età…) • aspetto fisico • carattere • hobby (passatempo preferito, sport praticato…) • emozioni, desideri, sogni (puoi utilizzare le frasi dell’esercizio precedente) .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

STUDENTE

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Il testo POETICO

Il testo DESCRITTIVO

Le figure retoriche Leggi la poesia, sottolinea le similitudini poi trascrivile e trasformale in metafore.

Sono felice

• SIM la pelle come ...............................................................

di P. Neruda

Questa volta lasciatemi essere felice, sento la pelle come un albero rugoso e l’acqua sotto, gli uccelli in alto, il mare come un anello alla mia cintura, fatta di pane e pietra la terra l’aria canta come una chitarra.

• MET .......................................................................................... • SIM ........................................................................................... • MET .......................................................................................... • SIM ........................................................................................... • MET ..........................................................................................

Crea similitudini poetiche con ciascuna delle seguenti coppie di termini. fiume • serpente ................................................................................................................................................................................ stelle • lucciole ................................................................................................................................................................................... Ora pensa tu a una coppia di termini e scrivi la similutudine: ........................................ • ........................................ ..................................................................................................................................................................................................................... Leggi la poesia: il poeta ha indicato nel titolo il soggetto descritto nei suoi versi, ma il titolo si è cancellato… Secondo te, a quale elemento il poeta attribuisce azioni umane? Scrivi la tua ipotesi. ..............................................................................................................

Gelida, cristallina, dalla rupe zampilla giù per la china fugge guizzando, brilla del sole al lume, ride fra i sassi, in mezzo all’erba e canta.

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china: terreno in discesa, pendìo

Scegli un oggetto intorno a te e componi sul tuo quaderno una breve poesia, in cui attribuisci all’oggetto scelto almeno tre azioni e una qualità o un sentimento tipicamente umani.


Il testo POETICO

I giochi di suoni Leggi la poesia: sottolinea con il rosso le onomatopee, con il blu le parole onomatopeiche.

L’assiuolo di G. Pascoli

Le stelle lucevano rare tra mezzo la nebbia di latte sentivo il cullare del mare sentivo un fru fru fra le fratte sentivo nel cuore un sussulto, com’eco d’un grido che fu. Suonava lontano il singulto chiù.

Chiudi gli occhi e ascolta i rumori che senti a scuola: trova un suono o una parola onomatopeica per ciascuno di essi. ......................................................................................... .......................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... .....................................................................................................

Leggi la poesia e cerchia il suono che si ripete. Poi rispondi con una ✘.

La libellula di T. Scialoja

Una libellula non pesa nulla Non pensa nulla se oscilla sulla corolla lilla, non si ribella alla folata che la cancella.

• Quale gioco di suono ha utilizzato il poeta? L’onomatopea. L’allitterazione L’anafora. Sul quaderno prova a scrivere una poesia con l’allitterazione dedicata alla tigre. Utilizza parole che contengono il suono GRE.

Leggi la poesia: quale gioco di suono hai riconosciuto? Sottolinealo.

La neve in città di M. Mensi

Cade la neve. Cade sui rumori sui tetti vicini sui comignoli accesi sui campi lontani… Cade su chi è solo su chi passeggia su chi è al lavoro.

Scrivi tu una poesia con il titolo dato. Scegli una parola da ripetere più volte in modo da creare l’anafora. Il sole in estate ...................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... .....................................................................................................

51


Il testo POETICO

La parafrasi Fare la parafrasi di una poesia aiuta a comprendere meglio ciò che il poeta vuole comunicare. Ecco le tappe da seguire per fare la parafrasi.

1a TAPPA

Leggi con attenzione il testo della poesia.

La prima pioggia

2a TAPPA

di M. Moretti

Scendon le gocce della prima pioggia che sui selciati ancor timida batte, mentre settembre lietamente sfoggia l’ardore delle sue bacche scarlatte.

Sostituisci le parole più difficili con altre più semplici.

È dolce il chiacchierìo di tante foglie in capannelli sugli alberi spessi come quello che fan sopra le soglie le comari che parlan d’interessi.

scarlatte: ......................................................

E invece tante foglie chiacchierine parlano dell’autunno che ritorna che, sotto la pioggia fine fine, di pampini e di bacche agile s’orna.

selciati: strade di pietra ardore: ........................................................... capannelli: ................................................... comari: ......................................................... interessi: argomenti che interessano loro s’orna: si abbellisce

3a TAPPA 4a TAPPA

Riordina i versi posizionando le parole in modo da ottenere frasi regolari (soggetto predicato espansioni).

Spiega con parole tue le figure retoriche evidenziate nella poesia. • ................................................................ ................................................................ • ................................................................ ................................................................

5a TAPPA

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Riscrivi sul quaderno la parafrasi: puoi aggiungere anche parole in più, se necessarie a spiegare meglio un concetto difficile.

• ................................................................ ................................................................


Il testo POETICO Leggi la poesia e completa la parafrasi: segui il percorso di lavoro indicato nella pagina accanto. Poi prova da solo con la poesia “Attimo”.

Un passerotto di M. Moretti

Dal gracile rametto d’uno spoglio nocciolo spiccò l’ardito volo d’un tratto un passerotto e tenne aperte l’ale tra i fiocchi della neve finché si posò lieve sul bianco davanzale.

gracile: ........................................................................ spoglio: ....................................................................... ardito: .......................................................................... d’un tratto: ................................................................ l’ale: ..............................................................................

PARAFRASI Un passerotto spiccò il volo da................................................................................................................................................. e ............................................................................................................................................................................................................ Infine ...................................................................................................................................................................................................

Attimo di G. Ungaretti

PARAFRASI

Cantan stormi di uccelli, il bosco ne risuona: scappa al fiume un bambino di contadini, sporco.

.............................................................................................................................

Splende caldo anche il sole e l’aria si arroventa; neanche un’esile nube si può vedere in cielo.

............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

Il bambino si scalda, si stende sulla riva, sulla rena si rotola.

.............................................................................................................................

Scaglia un sasso ben piatto che rimbalzi sul fiume, e se ne va fischiando.

.............................................................................................................................

............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

53


Il testo INFORMATIVO

Il testo DESCRITTIVO

letta. a della bicic Ecco la stori

pp. 190-191 Continua da ttura. del libro di le

Storia della bicicletta 1818 La draisina

La draisina è l’antenato della bicicletta. Il suo nome discende dal suo inventore: il barone tedesco Karl Drais von Sauer. Per avanzare, bisogna sedercisi sopra e spingere con i piedi perché non esistevano i pedali. Il barone, per provare che la sua invenzione non era ridicola, percorse settantotto chilometri in un giorno! Ma il suo mezzo non ebbe successo.

1818

1870 Il velocipede

1870

Questa bicicletta con una grande ruota anteriore fu creata dall’inglese James Starley. Era fatta di metallo con tubi cavi. Era altissima e il sellino era posto proprio in alto sopra la ruota, alla quale vennero aggiunti i pedali. Il velocipede era dotato anche di cuscinetti a sfera e di una ruota libera che permetteva di non pedalare tutto il tempo. Questa bici permetteva di filare fino a trenta chilometri all’ora! E per fermarsi occorreva… saltare!

1879 La prima vera bici

Nel 1879, Harry Lawson, un altro inglese, mise la pedaliera sotto la sella, tra le due ruote, collegandola con una catena alla ruota posteriore. Risultato: con lo stesso sforzo, la ruota girava più veloce. Il successo di questa bicicletta fu tale che il velocipede fu dimenticato rapidamente.

1879

1890 La bicicletta moderna

Per ammortizzare gli urti delle ruote, non mancavano che le gomme. L’irlandese John Boyd Dunlop le inventò nel 1890. Nello stesso tempo, la struttura principale, il telaio, diventa triangolare: la bici è quindi più stabile. La forcella, che sostiene la ruota anteriore, può ormai girare e il veicolo si guida più facilmente.

1890

Comprendo Completa la tabella con le informazioni che ricavi da ogni paragrafo. ANNO

NOME BICI

INVENTORE

CARATTERISTICHE

...............

.............................................. .............................................. ..............................................................................

...............

.............................................. .............................................. ..............................................................................

...............

.............................................. .............................................. ..............................................................................

...............

.............................................. .............................................. ..............................................................................

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STUDENTE


Il testo INFORMATIVO

Capisco le parole Conosci le parti che compongono la bicicletta? Prova a spiegare con parole tue quelle evidenziate nel testo: se è necessario aiutati con il vocabolario. cuscinetti a sfera

.................................................................................................................................................................................

pedaliera telaio

.................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................

forcella

Segna con una ✗ l’alternativa che potrebbe sostituire la parola sottolineata nelle seguenti frasi.

• Per avanzare bisogna sedercisi sopra e spingere con i piedi. crescere

andare avanti

uscire

migliorare

resistente

bilanciata

• La bici è quindi più stabile: posata

duratura

Scrivo Progetta una PUBBLICITÀ PER VENDERE una bicicletta: • inventa uno slogan d’effetto per convincere l’acquirente; • fornisci brevi informazioni specifiche sulle caratteristiche principali della bici.

Progetta una PUBBLICITÀ SOCIALE per educare a girare in biciletta al posto della macchina in modo da ridurre l’inquinamento atmosferico: • inventa uno slogan che sensibilizzi le persone al rispetto dell’ambiente.

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Il testo INFORMATIVO

Dalla ricerca al testo informativo Le grotte

Le grotte sono cavità nel sottosuolo, in genere formate dall’azione dell’acqua sulle rocce calcaree. L’acqua piovana filtra attraverso il terreno e scioglie i minerali delle rocce, come il calcare, creando passaggi e tunnel: questo fenomeno si chiama carsismo. Le grotte carsiche sono formate da gallerie e da sale, dove si trovano le caratteristiche formazioni calcaree a colonna: le stalattiti, che pendono dall’alto verso il basso, e le stalagmiti, che si innalzano dal basso verso l’alto. Gli speleologi esplorano questi stretti e profondi cunicoli strisciando, talvolta attraversando a nuoto pozze d’acqua e utilizzando potenti torce per muoversi nel buio totale di questi ambienti. Gli speleologi indossano un abbigliamento speciale; infatti le grotte sono fredde e umide, e le sporgenze rappresentano un pericolo. Le spedizioni vengono effettuate in gruppi, per sicurezza; oltre alle normali torce a mano, gli esploratori hanno lampade fissate ai caschi per avere le mani libere. Sviluppa questo argomento cercando informazioni riguardo a: • principali grotte carsiche in Italia; • flora e fauna delle grotte; • formazione delle stalattiti e delle stalagmiti. Riproduci sul tuo quaderno una mappa come quella proposta sotto e completala con le informazioni che hai trovato: ti aiuterà a fissare meglio le idee. Le principali sono

........................................................... ........................................................... Come si sono formate

........................................................... ...........................................................

Fauna GROTTE CARSICHE IN ITALIA

........................................................... ...........................................................

Stalattiti

Stalagmiti

Flora

.................................

.................................

...........................................................

.................................

.................................

...........................................................

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Il testo INFORMATIVO Ora organizza le informazioni in un testo informativo continuo: dividilo in paragrafi secondo le indicazioni e attribuisci a ciascuno il suo sottotitolo.

Le grotte carsiche in Italia

I paragrafo: inizia dalla presentazione delle grotte carsiche in Italia, indicando in quali regioni si trovano. Sottotitolo ............................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... II paragrafo: spiega il carsismo e la formazione delle stalagmiti e stalattiti caratteristiche delle grotte. Sottotitolo ............................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... III paragrafo: descrivi la flora e la fauna tipiche delle grotte. Sottotitolo ............................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... IV paragrafo: racconta il lavoro dello speleologo. Sottotitolo ............................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

STUDENTE

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Il testo INFORMATIVO

Trasformare in cronaca Un litigio in classe Che cosa è successo?

Luca ha preso in giro Simone per non aver segnato neanche un canestro. Questa mattina dopo la lezione di motoria.

Appena rientrati in aula, Simone arrabbiato è corso al banco di Luca, ha preso il suo libro e lo ha gettato a terra più volte.

Rispondi a ciascuna domanda in modo sintetico con le informazioni ricavate dai fumetti. WHO

Di chi si parla? ................................................................................................................................................................

WHAT

Che cosa è accaduto? ...............................................................................................................................................

WHY

Perché? ...............................................................................................................................................................................

WHEN

Quando? .........................................................................................................................................................................

WHERE

Dove? .............................................................................................................................................................................

HOW?

Come? ..............................................................................................................................................................................

Ora ricostruisci il fatto accaduto a scuola in un articolo di cronaca giornalistica seguendo la regola delle 5W + H. ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................

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Il testo INFORMATIVO

Scrivo un articolo di cronaca giornalistica Osserva la foto e immagina cosa sarà successo. Scrivi la notizia in un articolo di cronaca giornalistica seguendo la traccia delle 5W + H. WHO

Di chi si parla?

......................................................................... WHAT

Che cosa è accaduto?

......................................................................... WHY

Perché?

......................................................................... WHEN

Quando?

......................................................................... WHERE

Dove?

......................................................................... Come? HOW? ......................................................................... Pensa un titolo adatto e completalo in tutte le sue parti. Poi scrivi l’articolo. OCCHIELLO introduci l’argomento dell’articolo TITOLO scegli tra un titolo caldo e un titolo freddo SOMMARIO sintetizza l’argomento trattato

............................................................................................................ ............................................................................................................ ............................................................................................................

..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

STUDENTE

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Il testo ARGOMENTATIVO

Collaborare in casa – Noi non abbiamo tempo per svolgere i lavori domestici e mettere a posto la camera. Gran parte del pomeriggio siamo impegnati nei compiti o nelle attività sportive. Nel poco tempo libero a disposizione abbiamo bisogno di giocare: siamo ancora bambini! – Anche io e la mamma abbiamo la giornata impegnata dal lavoro, ma troviamo comunque il tempo per fare la spesa, preparare i pasti, pulire e sistemare la casa e ci occupiamo di tante altre cose, perché non si possono trascurare. Anche a noi piacerebbe dedicarci ai nostri passatempi preferiti, ma prima facciamo di tutto per far funzionare bene la nostra vita in casa e in famiglia.

– Non fa niente se la nostra camera resta in disordine, anzi è meglio, così abbiamo sempre tutti i giochi a portata di mano. – Se ognuno di noi farà la sua parte nella vita familiare, è più facile tenere in ordine e pulita la casa: bastano piccole azioni che anche voi bambini siete in grado di compiere. La collaborazione ci renderà una famiglia serena in una casa accogliente.

Completa il testo argomentativo che segue con le opinioni dei membri della famiglia qui sopra.

Tema

In famiglia è importante la collaborazione per .....................................................................

........................................................................................................................................................................................... La bambina sostiene che .............................................................................................................................. perché ........................................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................................................... Tesi dei figli con argomentazioni

e nel tempo libero ................................................................................................................. perché ................................................................................................................. Secondo il fratello è meglio che la camera .................................................................. così i giochi ................................................................................................................. Il padre spiega che anche loro genitori sono ..............................................................

Tesi dei genitori con argomentazioni

............................................ ma trovano comunque il tempo per .................................. perché ......................................................................................................................................... La madre crede che .............................................................................................................. ........................................................................................................................................................

Conclusione

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La collaborazione ................................................................................................................


Il testo ARGOMENTATIVO

Scrivo un testo informativo Leggi le informazioni date poi organizzale in un testo argomentativo.

Argomento Tesi

primo pasto della giornata: la colazione. la colazione è un pasto molto importante che influisce sull’andamento della giornata.

Argomentazioni a favore della tesi:

1. La colazione deve essere un pasto equilibrato e completo di tutti i nutrienti principali (proteine, grassi, carboidrati, vitamine e fibre). 2. Fare colazione aiuta la concentrazione e la memoria durante la mattinata.

3. Saltare la colazione fa ingrassare.

perché

perché

perché

L’organismo, dopo parecchie ore di digiuno, riattiva il metabolismo e ha bisogno di energia. Durante il digiuno notturno gli zuccheri sono molto bassi, al risveglio devono essere rintegrati perché sono il carburante del cervello. Senza colazione, durante la mattinata si ha più fame e si mangia di più invece di una leggera merenda.

Conclusione

Si ribadisce la tesi di partenza. Tu cosa pensi riguardo la prima colazione? Quale abitudine hai la mattina al risveglio? Racconta in breve ed esprimi una tua idea in proposito. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... Ora scrivi un testo argomentativo sul tuo quaderno per sostenere la tesi proposta: utilizza i connettivi logici giusti, poi trova un titolo.

STUDENTE

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Il RIASSUNTO

Le tappe del riassunto

Ricordi? Le tappe da seguire per riassumere sono: 1. leggi attentamente il testo per individuare argomento e scopo; 2. suddividi il testo in sequenze o paragrafi se si tratta di un testo informativo; 3. dai un titolo a ogni sequenza e scrivi una breve frase con le informazioni più importanti; 4. utilizza i connettivi per collegare le frasi di sintesi di ciascun paragrafo; 5. rileggi il riassunto per controllare che sia chiaro, coerente, completo.

ATTENTO! Leggi il testo e attribuisci a ogni sequenza un titolo, scegliendolo tra i seguenti.

• Ricerca il significato delle parole che non conosci. • Trasforma tutti i dialoghi in discorsi indiretti. • Nel riassunto usa sempre la terza persona.

Le considerazioni di Agatha • Jack, il nipote di Agatha • Tentativi di Agatha per salvare il nipote • Agatha e Jack si trovano in pericolo • Il salvataggio del vecchio Cavallo Marino

Una brutta avventura da A. Christie, La mia vita, Mondadori

..................................................................................................................................................................

Jack, il figlio di mia sorella Madge e mio unico nipote, era per me una fonte continua di divertimento. Veniva voglia di mangiarlo, tutto roseo e biondo com’era, una piccola brioche. Non stava mai zitto, era un bimbo molto impulsivo e facile alle esplosioni di collera, durante le quali diventava prima rosso, poi viola e infine tratteneva il fiato al punto di farci pensare che sarebbe veramente esploso. ..................................................................................................................................................................

Un’estate Jack e io per poco non affogammo. Era una brutta giornata. Ci eravamo fermati nella spiaggetta sassosa alla sinistra dei Saloni delle Terme. Jack, allora, riusciva a percorrere a nuoto solo qualche metro e io avevo preso l’abitudine di portarmelo sulla schiena fino alla zattera, poco lontana dalla riva, su cui ci si issava per riposare. Quel giorno partimmo come al solito, ma il tipo di mare e il peso sulle spalle mi rendevano quasi impossibile tenere il naso e la bocca sopra l’acqua. Continuavo a nuotare, senza quasi riuscire a respirare. Era bassa marea e la zattera era piuttosto vicina ma io procedevo lentamente, e sempre più a fatica. Mi sentivo soffocare e, improvvisamente, mi resi conto che non ce l’avrei fatta.

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..................................................................................................................................................................

– Jack – bofonchiai – staccati e vai da solo fino alla zattera. Sei vicino, adesso. – Perché? – chiese Jack – Voglio stare con te! – Per favore, Jack!!! – gorgogliai sempre più stremata. Fortunatamente Jack, che non voleva staccarsi, venne portato via da un’onda e si decise a nuotare per conto suo. Eravamo ormai vicinissimi alla zattera che, fortunatamente, raggiunse senza difficoltà. Ma io non ero più in grado di accorgermi di quello che stava accadendo attorno. Sprofondai nel nulla… e mi riscossi, ammaccata e dolorante, in una barca. ..................................................................................................................................................................

Era il vecchio, soprannominato “Cavallo Marino”, che, avendomi visto annegare, si era precipitato in mio soccorso con la barca destinata allo scopo. Dopo avermi messa in salvo, puntò verso la zattera e afferrò Jack. Finalmente la barca raggiunse la spiaggia, dove fummo accolti da mia sorella che, ridendo di cuore, mi disse: – Cosa diavolo stavate facendo? Cos’è tutta questa confusione? – Sua sorella per poco non annega – le rispose il vecchio Cavallo Marino. ..................................................................................................................................................................

Nonostante il rischio corso e lo spavento provato, il bagno in mare costituì sempre per me uno dei tanti piaceri della vita.

Riassumi ogni sequenza con una frase. 1a sequenza

.............................................................................................................................................

2a sequenza

.............................................................................................................................................

3a sequenza

.............................................................................................................................................

4a sequenza

5a sequenza

............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

Riscrivi il riassunto sul quaderno collegando fra loro le frasi con i connettivi adeguati.

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Il RIASSUNTO

Sequenze descrittive e riflessive Un testo narrativo può essere arricchito dalle descrizioni dei luoghi, in cui si svolgono i fatti, dei personaggi e dalle loro riflessioni, per coinvolgere meglio il lettore, facendogli immaginare la scena. Nel riassunto, che ha lo scopo di riferire lo stesso contenuto del racconto ma in forma breve, le sequenze descrittive e riflessive vanno ridotte il più possibile, mantenendone solo gli elementi essenziali alla comprensione della storia. Leggi il racconto suddiviso in sequenze; scrivi se si tratta di una sequenza narrativa, descrittiva oppure riflessiva.

Jess e il fiume da T. Bowler, Il ragazzo del fiume, Mondadori

Jess fu svegliata dal rumore del fiume e dal canto degli uccelli. L’aria era fresca e dalla finestra aperta entrava una brezza leggera. Si stropicciò gli occhi, guardò fuori e vide le cime degli alberi che si agitavano contro il pallido cielo. Saltò fuori dal letto, infilò il costume da bagno e sgattaiolò fuori. Si guardò intorno, stupefatta, per la bellezza che la luce del giorno le stava rivelando. Il cottage - ora poteva vederlo bene - era ai piedi di una collina che si innalzava sulla sinistra e il fiume scorreva attraverso i boschi che la ricoprivano. Vicino alla base dell’altura, gli alberi erano particolarmente fitti, ma più in alto si intravedevano alcune radure. Anche il cottage, per quanto circondato da alberi, si trovava in una piccola radura, al limite di una strada di campagna che li aveva condotti fin lassù da Braymouth. Si vedeva in lontananza una valle fiancheggiata da ripidi pendii, dove ampie distese di alberi si alternavano a radure rocciose. Si avvicinò alla riva e s’inginocchiò. Il fiume era veramente bello. In quel punto era largo appena cinque metri, eppure scorreva veloce perché il terreno scendeva ripido. Entrò nell’acqua fredda che le fece trattenere il fiato, dandole una sferzata di energia. Cominciò a camminare nel senso della corrente. In quel punto il corso d’acqua era basso - le arrivava a stento alle ginocchia - e il fondo, anche se sassoso e irregolare, non era troppo scivoloso e le permetteva di procedere.

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1a sequenza .................................

2a sequenza ..................................

3a sequenza ..................................

4a sequenza ..................................


Si lasciò il cottage alle spalle e, sempre camminando nell’acqua si diresse verso il fondovalle. Il terreno continuava a scendere, ma soltanto per un breve tratto. Poi diventava pianeggiante. Jess vide, attraverso una cortina di alberi, il fiume che si allargava davanti a lei proseguendo il suo corso. Che cambiamento sorprendente! Quello che poco prima era un veloce levriero, si era trasformato in un batter d’occhio in un indolente animale che non correva più, ma andava lentamente per la sua strada. Jess continuò a camminare nell’acqua, fino a raggiungere il punto in cui terminava la cortina di alberi e la vorticosa discesa del fiume rallentava notevolmente. Dove l’acqua interrompeva la sua caduta, la corrente era ancora forte, ma poi diminuiva rapidamente. Un po’ più oltre, là dove formava la prima ansa, il fiume sembrava perdere tutta la sua energia, anche se Jess capiva che era solo un’illusione. Probabilmente scorreva veloce anche laggiù. Ma c’era un solo modo per verificarne la forza. Fece ancora qualche passo. L’acqua di colpo diventò più profonda e dalle ginocchia le arrivò alla vita. La ragazza si fermò un istante e scrutò il fiume davanti a sé. Non che dubitasse della propria abilità. Quando si trattava di nuotare Jess aveva assoluta fiducia nella propria forza e capacità. Ma non conosceva quel fiume. Avrebbero potuto esserci delle canne o altre insidie nascoste. Lei era nata e cresciuta in città, aveva poca esperienza della campagna e nessuna di come si nuotava nei fiumi. Ma la tentazione era troppo grande. Respirò profondamente e si tuffò. L’acqua era gelata e Jess si abbandonò con piacere a quella sensazione di frescura, lasciandosi trasportare dalla corrente.

5a sequenza ..................................

6a sequenza ..................................

7a sequenza ..................................

8a sequenza ..................................

9a sequenza ..................................

10a sequenza ..................................

Ora sintetizza sul quaderno ogni sequenza con una frase. Poi collega fra loro le frasi con i connettivi adeguati e scrivi il riassunto.

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Il RIASSUNTO

Riassumere per studiare

Ecco le tappe da seguire per un corretto e utile metodo di studio. 1. Leggi con attenzione il testo una prima volta per cogliere l’argomento principale. 2. Dividi il testo in paragrafi e cerca il significato di tutte le parole che non conosci. 3. In ciascun paragrafo sottolinea le informazioni principali ed evidenzia le parole chiave. 4. Riassumi il contenuto di ogni paragrafo in modo da focalizzare l’attenzione sulle informazioni più importanti. Leggi il seguente testo informativo.

Le olimpiadi nell’antica Grecia Nell’antica Grecia lo sport occupava un posto fondamentale nella vita sociale e dell’intrattenimento. I giochi olimpici iniziarono nel lontano 776 a.C. e terminarono nel 393 d.C., quando furono aboliti dall’imperatore Teodosio. I giochi olimpici venivano celebrati in onore del sovrano dell’Olimpo, Zeus. Di solito si svolgevano ogni quattro anni in estate e fino alla ventiquattresima edizione durarono un giorno. Solo successivamente si aggiunsero altre giornate, infatti sembrerebbe probabile che le feste durassero in totale ben cinque giorni. L’intervallo tra un’edizione e l’altra prendeva il nome di Olympias. I giochi si svolgevano a Olimpia nel santuario di Zeus. I concorrenti dovevano essere dei greci liberi, mentre ai barbari e agli schiavi era proibita la partecipazione ad essi. Le sportive potevano contare su un’Olimpiade per sole donne in onore di Hera. Potevano gareggiare solo ragazze non sposate e potevano partecipare solo nella corsa a piedi. Durante la prima Olimpiade ci fu una sola gara, lo stadion, così detta per la lunghezza del percorso da coprire (stadion era una misura di lunghezza in uso presso i Greci antichi pari a seicento piedi, cioè uguale a 177,60 m), si trattava infatti di una corsa a piedi di circa 192 m, che si teneva nell’edificio omonimo, lo stadion (da cui deriva il nostro stadio), il fondo della pista era costituito da sabbia e i corridori partivano in piedi. Successivamente venne aggiunto anche il diaulos, ossia una corsa di due stadi, ed ancora il dolikos, una corsa di ben ventiquattro stadi.

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La lotta e il pentathlon, infine, vennero introdotti nel 708 a.C. Proprio il pentathlon era la combinazione di ben cinque gare decisamente competitive, che comprendeva la corsa (stadion), il salto, il lancio del giavellotto, il lancio del disco e la lotta. I vincitori facevano il giro di trionfo, mentre tutti gli spettatori li applaudivano e gli lanciavano foglie e fiori. Veniva forse assegnato loro un premio simbolico; secondo Plutarco, invece, vere e proprie fortune; per altri ancora era garantito ai vincitori un pasto al giorno per il resto della vita. Dividi il testo in paragrafi, aiutandoti con i titoli proposti: segnali con un trattino sulla barra. 1. Lo sport nell’antica Grecia

2. La storia dei giochi olimpici

4. Le gare

5. Le premiazio ni

3. I concorrenti

In ciascun paragrafo sottolinea le informazioni piĂš importanti ed evidenzia le parole chiave. Se ci sono parole che non conosci, cerca il loro significato sul vocabolario e appuntalo nello spazio a disposizione qui sotto.

Capisco le parole .................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................. Scrivi una frase che riassuma il contenuto di ciascun paragrafo. 1. .............................................................................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................................................................. 2. ............................................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................................. 3. ............................................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................................. 4. ............................................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................................. 5. ............................................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................................. Usa le frasi come traccia per scrivere sul quaderno il riassunto completo del testo, poi prova a esporre a voce.

67


GRAMMAESERCIZI

Ortografia

Difficoltà ortografiche 1 1 Segna con una X le parole scritte in modo esatto. ragioniere ragiognere ragiogniere

riugnone riunione riugnione

inseniante insegnante insegniante

geragno geragnio geranio

gniocchi gnocchi niocchi

ingegniere ingeniere ingegnere

spiraglio spiraio spiralio

migliaglia miaglia migliaia

spogliatoio spoliatoglio spogliatoglio

millione milione miglione

giogiello gioiello gioliello

luio luglio lullio

2 Completa con SCE/SCIE. ................ntifico ................nario fanta................nza u................nte bi................ ................nziato

co................nte u................re di................sa

................mpio ................lta ................riffo

3 In ogni frase ci sono una o più parole sbagliate, cerchiale e riscrivile corrette. • Mi raccomando sciegli con coscenza. • Non ho mai visto una sciena del genere. •Quell’uscere è molto gentile. • Luca mostra riconoscienza per l’aiuto ricevuto.

4 Collega a ogni parola la coppia di aggettivi adatti. sciarpa

scaduto dolce

discesa

scrosciante spumeggiante

biscotto

sciupata morbida

cascata

ripida scoscesa

In ogni coppia di aggettivi scegli quello che contiene il digramma SC e forma una frase con il nome corrispondente. ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................

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STUDENTE


Ortografia

GRAMMAESERCIZI

Difficoltà ortografiche 2 1 Completa con CE/CIE oppure GE/GIE. • Gianluca ha ritirato la torta dal pastic.............re. • Claudio è un bambino molto so.............vole. • Mio padre acquistò due giacche gri............. • In estate le spiag............. sono gremite di bagnanti. • Tra l’erba strisciano due bis............. • Il tuo amico racconta troppe bu.............

• Gli applausi scoppiarono a s.............na aperta. • Un vigile effi.............nte sorveglia il traffico. • Oggi il .............lo è grigio e la nebbia avvol............. ogni cosa. • L’acqua delle borrac............. è appena suffi.............nte per dissetarci. • Si prevedono per oggi piog............. insistenti.

2 Sottolinea le parole sbagliate e riscrivile corrette sulle righe (sono 6). I barbari in Italia Avevano lasciato a casa loro selvagge foreste di quercie, acacie, celi nebbiosi e gelidi venti, villaggi tristi e mancanti di igene. Appena varcati i monti trovavano giardini ricchi di fiori di ogni specie, cibo più che sufficiente, case riscaldate da braceri, spiaggie illuminate dalla raggiera del sole. E in quelle piazze, in quelle strade si muovevano fanciulli dai giesti aggraziati e una società civile ed efficiente.

……………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………… ………………………………………………………

3 Cancella la parola sbagliata in ogni riga e riscrivila correttamente. Le lettere iniziali formeranno il nome del parallelo equidistante dai poli che divide la Terra in due emisferi.

¿equestre

acquisto - acquirente - ecqueste

...................................

cuotidiano - arcuato - proficuo

...................................

mercurio - miscuglio - ubicuità

...................................

aquire - squadriglia - quota

...................................

inquisito - tacquino - innocuo

...................................

liquirizia - ovuncue - aquilino

...................................

subacqueo - acquaio - risquotere

...................................

ecuivoco - equestre - annacquare

...................................

...............................................

69


GRAMMAESERCIZI

Ortografia

H SÌ, H NO 1 Completa le seguenti frasi con

2 Completa le seguenti frasi con

A/HA/AH.

O/HO/OH.

• ................, che rabbia! Abbiamo perso l’autobus. Il prossimo ................ che ora passerà? • Chi è stanco vada ................ riposare. • Carlo ................ dimenticato tutto ................ casa! • Mio fratello ................ convinto la nonna ................ partire domani.

• ................ visto tutto, ma ................ fatto finta di niente. • ................, che meraviglia! • ................ pensato di scrivergli ................ di telefonargli. • ................, no! ................ lasciato l’ombrello in treno.

3 Completa le seguenti frasi con

4 Completa le seguenti frasi con

AI/HAI/AHI.

ANNO/HANNO.

• Vi ................ comunicato la bella notizia? Quest’................ organizzeremo una gita. • Non ................ consegnato tutti i fogli. • L’................ prossimo trascorrerò le vacanze con te. • Non mi ................ fatto vedere le foto della cerimonia dell’................ scorso. • In quanti ................ ottenuto un bel voto?

• Se ................ freddo, prendi il mio maglione. • ................, il computer non funziona! • ................ visto il film? ................ miei genitori non è piaciuto. • ................ vinto la partita a scacchi? • Mi ................ convinto: verrò con te ................ giardini pubblici. • ................ tuoi cugini parlerò domani!

5 Completa gli schemi, formando tutte le combinazioni possibili. LO

me te gli ce ve

70

me lo glielo

LA

LI

LE

L’HO

me te gli ce ve

gliel’ho

L’HAI

L’HA

L’HANNO


GRAMMAESERCIZI

Ortografia

Accento, elisione, troncamento 1 Per risolvere il cruci…accentato devi ricavare da ogni aggettivo il nome corrispondente Nella colonna colorata leggerai il nome di un animale.

elastico felice

F

E

L

I

C

IT

À

nativo semplice libero celere reale vero

2 Riscrivi mettendo l’apostrofo dove occorre e colora la casella di rosso se si tratta di elisione, di blu se si tratta di troncamento.

nessuna alunna uno albero frate Cristoforo Suora Maria bello anello dottore Anselmi

............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................

ciascuno alunno grande confusione allora quando buono amico Santo Paolo quale è

............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................

3 Attento ai troncamenti che richiedono l’apostrofo. Scrivi una frase con ognuno di essi. un poco vai (tu) dici (tu) stai (tu) dai (tu)

un po’: ............................................................................................................................................................... va’: ...................................................................................................................................................................... di’: ....................................................................................................................................................................... sta’: ..................................................................................................................................................................... da’: ......................................................................................................................................................................

71


GRAMMAESERCIZI

Ortografia

Doppie e sillabe 1 Sottolinea nel testo le 12 parole errate e riscrivile corrette sui puntini. Le formiche

Nella mia casa, d’estate, le formiche arrivavano persino sui sopramobili. Io le oservavo con curiosità, così picole e sempre in moto e volevo capire com’era la loro vita, ma mi sembrava tutto strano e difficile da comprendere. In cucina, di fianco al lavello, c’era un buchino quasi invisibile: da lì, all’improviso, vedevo sbucare formichine nere. Tutte in fila, una dietro l’altra sembravano davero soldati in marcia. Io, alora, mi chinavo fin quasi a tera e riuscivo a vedere le loro zampete agili, le antene con le quali tocavano tutto e nel fratempo pensavo: – Dove vano? C’è qualcuno che le guida?

……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ……………………………… ………………………………

da M. Lodi

2 Completa con QU/CQU/CU. Poi dividi in sillabe le parole che hai completato.

• La lavatrice sta facendo il secondo riscia…….……o. • Non si devono per…….……otere gli animali. • Gli in…….……ilini del mio palazzo sono tran…….……illi. • La lepre inseguita, si a…….……attò dietro un cespuglio.

……………...................………………… ……………...................………………… ……………...................………………… ……………...................………………… ……………...................………………… ……………...................…………………

3 Inserisci negli schemi, in orizzontale e in verticale le parole divise in sillabe. vignetta • indovinello attentamente

ippopotami postino milite rinoceronte

imbattibile • battello legate • velocemente

televisore nespole temere teneramente

4 Inserisci le doppie dove necessario. Poi dividi in sillabe ogni parola ottenuta. educa……ione - a……ormentato - so……uadro - a……ario - astu……io - impermea……ile

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GRAMMAESERCIZI

Ortografia

Punteggiatura 1 Leggi il brano e metti i segni di punteggiatura e le maiuscole dove necessario. La leggenda delle lucciole Tanto tempo fa

quando gli animali potevano parlare e

le lucciole non facevano luce una lucciola

un ragno invitò a cena

la lucciola si preparò e quando calò la sera

andò all’appuntamento

entrò nel bosco scuro e raggiunse

la siepe dove abitava il ragno

dovete sapere che durante il giorno il ragno aveva tessuto una tela grande e robusta e l’aveva appesa davanti alla sua tana cascata

mentre preparava la trappola

che oca quella lucciola

povera lucciola

forse era un’oca

pensava

non vedo l’ora di mangiarmela

ah

ah

c’è

ma stava finendo nella rete come un pesce

da E. Nava, E da quel giorno..., Giunti

2 Inserisci opportunamente i due punti (:) o il punto e virgola (;). • Claudio ripassa storia ieri ha studiato poco. • Questo libro è di Andrea quello di Luisa è sulla scrivania. • Ero molto arrabbiata quell’espulsione ingiusta mi aveva amareggiata. • Lara è arrivata puntuale l’ha accompagnata lo zio.

3 Trasforma il discorso diretto in indiretto e viceversa. • Matteo esclamò: – Il pulmino è sempre in ritardo!

• ……….…….........................………………………………

……….…….........................………………………………

La signora chiede al cameriere di portarle un caffè.

……….…….........................………………………………

……….…....….........................………………………………

• – Mi presti il compasso? – mi ha chiesto il mio compagno di banco.

• ……….…….........................………………………………

……….…….........................………………………………

Giulia si scusa con Sara di non averla potuta aiutare.

……….…….........................………………………………

……….…....….........................………………………………

73


GRAMMAESERCIZI

Ortografia

Discorso diretto e indiretto 1 Scrivi D.D. se il discorso è diretto e D.I. se il discorso è indiretto. • – Dove vai, Luigi? – chiese Marco all’amico. • L’allenatore consigliò di passare la palla. • La mamma gli chiese se aveva studiato. • Domandai al babbo: – Posso uscire?

2 Trasforma sul quaderno il discorso diretto in discorso indiretto. • Il babbo rassicurò Ivan: – Coraggio! La cima della collina non è lontana! • Il giardiniere domanda alla mamma: – È questo il cespuglio da potare? • Il maestro esclamò: – Il nuovo alunno è veramente simpatico! • La nonna chiede al babbo: – Mi dai un passaggio sull’auto? • Il Dirigente Scolastico ci comunicò: – Domani la scuola resterà chiusa. • Il vigile ricordò ai bambini: – Dovete attraversare sulle strisce pedonali. • Il portinaio irritato protestò: – Trovo sempre cartacce all’ingresso. • Martina chiese all’amica: – Mi dai un pezzetto di torta? • La maestra confermò alla classe: – Domani andremo a teatro. • – Non mi bagno, ho già preso l’ombrello – rassicurò Melania.

3 Scrivi le battute del dialogo che rivolgeresti ai seguenti personaggi. • Al vigile fermo all’incrocio:

“Mi aiuta ad attraversare la strada?” ..........................................................................................................................

• A un amico troppo prepotente:

..........................................................................................................................

• All’autore del tuo libro preferito:

..........................................................................................................................

• Al Dirigente della tua scuola:

..........................................................................................................................

4 Trasforma sul quaderno il discorso indiretto in discorso diretto. • Il babbo dice a Luca che è soddisfatto del suo comportamento. • La nonna si lamenta che ha mal di testa. • Clarissa ripete sempre che vuole andare alle giostre. • I pompieri bloccarono il piromane e gli ordinarono di seguirli. • La cicala promise alla formica che avrebbe lavorato di più. • Il poliziotto accusò l’uomo di aver rubato in un appartamento. • Marco dice che, appena avrà terminato l’allenamento, andrà a studiare. • La cliente chiede al macellaio di prepararle la carne. • Il medico rassicura il paziente che l’esame sarà breve. • Il babbo conferma al Direttore che domani tornerà al lavoro.

74


GRAMMAESERCIZI

Storia della lingua

Dal latino all’italiano La lingua italiana deriva dal latino, la lingua degli antichi Romani. Il percorso che ha portato alla formazione della lingua che oggi parliamo è durato moltissimo tempo.

1 Traduci i nomi comuni dal latino all’italiano. pater

.......................................

lupus

.......................................

pax

.......................................

aqua

.......................................

agnus

.......................................

florem

.......................................

schola

.......................................

homo

.......................................

2 Completa le tabelle, scrivendo le corrispondenti parole italiane. Nomi propri di città

I giorni della settimana

¿Genova

¿lunedì

Genua

................................

Lunae dies (giorno della Luna)

................................

Neapolis

................................

Martis dies (giorno di Marte)

................................

Mediolanum

................................

Mercurii dies (giorno di Mercurio)

................................

Tarentum

................................

Jovis dies (giorno di Giove)

................................

Ausculum

................................

Veneris dies (giorno di Venere)

................................

Pisae

................................

Sabbatum (giorno del riposo)

................................

Florentia

................................

Dominica dies (giorno del Signore)

................................

3 Molte espressioni della lingua latina sono ancora vive e si trovano ripetute ogni giorno, nella stampa e nella pubblicità. Leggile nei balloon e riscrivile accanto al rispettivo significato.

Mi serve un fac-simile di questo certificato.

Si distribuiscono gratis le caramelle Mu Mu.

Bis, bis

La gara è stata vinta ex aequo da due concorrenti.

Ed ora, dulcis in fundo, ecco a voi il clown Artemio!

........................................................

= identico all’originale

........................................................

= a pari merito

........................................................

= gratuitamente

........................................................

= il meglio per ultimo

........................................................

= due volte

75


GRAMMAESERCIZI

Storia della lingua

Parole immigrate, arcaismi e neologismi 1 Osserva le parole “immigrate” e completa le definizioni con le espressioni elencate. • oggetti • matematici

• piante • riti e religioni

• mondo feudale • abitudini e costumi

Parole su ............................... e ...............................: angelo, mitologia...

Nomi di ...............................: carciofo, limone, arancia. cifra, zero... .............................. dal

l’ar

abo

lo

no g a p

dal greco

Termini ...............................:

Parole che hanno origine...

lo s

dal

Parole su ...............................

Parole del ............................... .. .............................:

damigella, feudo, tenda....

se

ce ran

lf

da

dal

ger

ma

nic

o

Nomi di ............................... : vanga, elmo, gruccia...

e ...............................: complimento, camorra...

2 Collega ogni arcaismo con il termine attuale dal quale è sostituito. beltà

divertimento

vespro

sillabario

lucerna

virtù

opra

sera

diletto

lampada

laude

opera

virtude

bellezza

abbecedario

lode

3 Riscrivi nelle colonne le seguenti parole.

ARCAISMI

NEOLOGISMI

auricolare

Eurolandia

......................................................

......................................................

messere

magione

......................................................

......................................................

infante

destriero

......................................................

......................................................

videofonino

microonde

......................................................

......................................................

76


GRAMMAESERCIZI

Storia della lingua

I linguaggi settoriali e il gergo 1 Leggi il testo e rispondi.

La medusa

La medusa adulta ha la forma di un ombrello, al di sotto del quale si agitano diversi tentacoli formati da cellule specializzate che producono un veleno urticante. Le meduse adulte sono femmine o maschi e rilasciano in acqua i gameti. Dopo la fecondazione lo zigote dà origine a una larva che nuota verso il fondo. Qui si sviluppa in un organismo simile a un sacchetto detto “polipo” che è sessile. Il “polipo” si riproduce per via asessuata: da esso si staccano nuove meduse che danno il via a un nuovo ciclo.

Le parole evidenziate sono parole che usi normalmente?

No

2 Indica con una X le parole che non

appartengono al linguaggio comune.

aorta

pistillo

giornale

scalare

conifera

televisione

antibiotico

cellulare

gravitazione

fusione

pentagramma

pianeta

tavolo

faro

foce

imenottero

3 Leggi la striscia, poi spiega con parole tue che cosa dicono i ragazzi. Io invece sono un asso!

In storia sono una frana.

Smamma da qui!

Certo! Sei un secchione!

Marta: – In storia io sono .......................................................................................................................... Sergio: – Io invece ........................................................................................................................................ Marta: – ............................................................................................................................................................ Sergio: – ...........................................................................................................................................................

4 Decifra questi messaggi. • C6?

............................................

¿Ci sei?

• cmq

............................................

• xché

............................................

•+o–

............................................

• Cm va?

............................................

• TVTB

...........................................

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GRAMMAESERCIZI

Lessico

Sinonimi I sinonimi sono parole diverse che hanno significato simile. Il contesto ci permette di scegliere il termine più appropriato.

1 Scegli i due nomi sinonimi adatti e inseriscili. svago • festa • gioco • passatempo • I ragazzi hanno organizzato un interessante ..................................... in cortile. • Dopo un periodo di intenso lavoro, ora ho bisogno di un po’ di .............................................. .

2 Inserisci i due aggettivi sinonimi adatti. fantastico • lacunoso • strano • assurdo • La storia che hai raccontato non è completa, è ......................................... .

3 Inserisci i due verbi sinonimi adatti. assegnare • offrire • comunicare • prestare • Il telegiornale ......................................... un’incredibile notizia.

• Mi piacerebbe vivere fuori dalla realtà, in un mondo ......................................... .

• L’insegnante ......................................... pochi compiti alla classe.

4 Sostituisci nomi, aggettivi, verbi evidenziati con i sinonimi. Senza far niente Alice cominciava a non poterne più di stare (....................................) sulla panca accanto alla sorella, senza far (....................................) niente; una volta o due aveva provato (....................................) a sbirciare (....................................) il libro che la sorella leggeva, ma non c’erano figure (....................................) né dialoghi. Si annoiava e stava cercando di decidere tra sé meglio che poteva, (perché il caldo della giornata la faceva sentire torpida (.................................) e instupidita) se la gioia (....................................) di confezionare una collana di margherite sarebbe valsa la pena di alzarsi e cogliere i fiori, quand’ecco che d’un tratto le passò accanto di corsa un coniglio bianco (....................................) dagli occhi rossi. da L. Carroll, Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, Garzanti

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GRAMMAESERCIZI

Lessico

Contrari I contrari sono parole che si richiamano tra loro perché hanno significato opposto.

1 Cerchia in ogni riquadro la parola che ha significato simile a quella indicata e trascrivi sui puntini i contrari. Attento agli intrusi!

Nome: competizione

Aggettivo: efficace

Verbo: prendere

antagonismo collaborazione vittoria intesa accordo

inutile fedele valido inefficiente superfluo

lasciare mollare afferrare deporre crollare

.............................................................

.............................................................

.............................................................

.............................................................

.............................................................

.............................................................

.............................................................

.............................................................

.............................................................

2 Sostituisci alle parole evidenziate i loro contrari.

¿antipatiche ¿e noiose

• Ho molte amiche simpatiche e divertenti.

.............................................................................

• Tutti dicono che le tue barzellette fanno ridere.

.............................................................................

• Fate attenzione nello scendere dall’autobus.

.............................................................................

• Il mio appartamento è piccolo ma comodo.

.............................................................................

• La partita di pallacanestro è stata noiosissima.

.............................................................................

• Alle quindici sono arrivati i nostri ospiti.

.............................................................................

• La nostra bella amicizia è finita.

.............................................................................

• Abbiamo vinto un’importante partita.

.............................................................................

• Penso che tu abbia agito prudentemente.

.............................................................................

• Lo scalatore raggiunse rapidamente la vetta del monte.

.............................................................................

3 Nega le affermazioni usando non, affatto, per niente. Il vestito è sporco.

I prezzi aumentano.

Il vestito non è affatto sporco.

..................................................................................

Marco dimostra sincerità.

Tu sei fortunato.

..................................................................................

..................................................................................

79


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Parole variabili e invariabili 1 Esegui le trasformazioni e cerchia in rosso le parole variabili e in blu le parole invariabili. Cambia numero Evviva, il giocatore ha segnato!

Cambia genere Con lui gioca solo Carlo.

................................................................

................................................................

Cambia genere e numero Il leone avanza furtivamente nella boscaglia.

Le ¿leonesse

..............................................................................................

2 Definisci le parti del discorso.

nomi

.......................................

.......................................

.......................................

.......................................

città operai virtù obelisco

alti maestoso carissime straricco

un una uno lo i gli le il la

erano cadendo ridere giocammo

.......................................

.......................................

.......................................

.......................................

olé evviva ahi ahimè

forse maestosamente certamente non

purché e affinché quando mentre

di a da con su sullo al davanti a

3 Colora di rosso le parti del discorso invariabili, di blu quelle variabili. nomi

avverbi

80

STUDENTE

esclamazioni articoli

aggettivi

congiunzioni

verbi preposizioni

pronomi


Morfologia

GRAMMAESERCIZI

Il genere del nome I nomi di persona e di animale sono di genere maschile o di genere femminile in base al sesso. I nomi di persona che hanno un’unica forma sono di genere comune.

1 Cerchia i nomi di persona e di animale, poi trascrivili sui puntini in base al genere. Un dottore strano In un paesino viveva un dottore un po’ particolare. Tutti lo salutavano con rispetto: la custode del palazzo, il giornalista della redazione vicina, il turista appena arrivato, l’autista del taxi... Il dottore teneva in casa bestiole di ogni genere: conigli in dispensa, topolini nel pianoforte, scoiattoli nell’armadio della biancheria... Sua sorella non la finiva di brontolare per tutte quelle bestie. Un giorno una vecchia signora, che veniva dal dottore per curarsi i reumatismi, si sedette sul porcospino che dormiva sul sofà. Da allora non si fece più vedere e preferì fare venti chilometri in auto per consultare la dottoressa di un’altra città.

Genere maschile:

..............................................................................................................................................................

Genere femminile:

..............................................................................................................................................................

Genere comune

(nomi ¿di ¿persona): ..............................................................................................................................................................

2 Volgi i seguenti nomi di persona e di animale al maschile.

3 Volgi i nomi di genere comune al

femminile modificando l’articolo.

donna

.......................................................................

il pianista

.......................................................................

mucca

.......................................................................

il turista

.......................................................................

pecora

.......................................................................

il dentista

.......................................................................

femmina

.......................................................................

il musicista

.......................................................................

4 Colora di giallo i nomi di animale di genere promiscuo, poi completa.

cavallo leone giraffa

ragno

tigre struzzo

5 Volgi al genere femminile i seguenti nomi di cosa, poi completa.

busto

..........................................................................

panno

..........................................................................

banco

...........................................................................

collo

...........................................................................

torto

...........................................................................

castagno

...........................................................................

I nomi di genere promiscuo hanno una sola

I nomi di cosa, cambiando il genere, cambiano

............................................................................................

anche il .............................................................................

81


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Il numero del nome I nomi di numero singolare indicano un solo elemento. I nomi di numero plurale indicano più elementi. I nomi invariabili hanno la stessa forma al singolare e al plurale. I nomi difettivi hanno solo il singolare o solo il plurale. I nomi sovrabbondanti hanno due plurali.

1 Inserisci nei nomi presenti nei due testi le desinenze adatte, poi completa. a Il lup..... della fiab..... è molto diverso da quello reale: parla con la bambin..... che passa per il bosch....., entra nella cas....., mangia tutta intera la nonn..... e la nipotin....., finché non arriva un cacciator..... . b I lup..... delle fiab..... sono molto diversi da quelli reali: parlano con le bambin..... che passano per i bosch....., entrano nelle cas....., mangiano tutte intere le nonn..... e le nipotin....., finché non arrivano i cacciator..... . • In genere i nomi di numero singolare hanno le desinenze .........., oppure .........., oppure .......... . I nomi di numero plurale hanno le desinenze .......... oppure .......... .

2 Indica con una X i nomi invariabili. città

bar

mano

sport

gorilla

brindisi

uomo

piede

gru

club

oasi

colore

3 Quali di questi nomi difettivi possono

essere usati solo al singolare? E quali solo al plurale? Cerchiali con colori diversi.

calzoni

miele

forbici rosolia tenaglie

nozze

82

burro

pepe coraggio

manette

4 Cancella in ogni frase il nome sovrabbondante errato.

• Lungo le ciglia / i cigli della strada abbiamo notato cespugli e rovi. • Le gesta / I gesti degli eroi greci sono rimaste nella leggenda. • I punti in cui gli ossi / le ossa si uniscono si chiamano articolazioni. • Nelle mura / Nei muri delle città si aprivano grandi porte. • Il toro è un animale con le corna / i corni.


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Uso dell’articolo 1 Determinativo o indeterminativo? Elimina con una / l’articolo non adatto. Il contadino punito Il / Un contadino scendeva il / un giorno a Biella. Faceva il / un tempo così brutto che quasi non si poteva camminare per la / una strada. Ma il contadino aveva l’ / un affare importante e affrontava la / una pioggia e la / una tempesta. Incontrò il / un vecchio che gli chiese dove andasse. Ma il / un contadino gli rispose malamente e il / un vecchio che in realtà era il / un mago, fece l’ / un incantesimo e il / un contadino si trasformò tutto a il / un tratto in la / una rana, spiccò il / un salto e finì nel pantano. da I. Calvino, Fiabe italiane, Mondadori

2 Cancella con una / l’articolo quando non deve essere usato. • In piazza ho incontrato la Barbara. • Amo visitare la deliziosa Venezia. • L’Aquila e La Spezia sono città che non conosco. • Il Marco mi è molto simpatico. • Da casa non posso vedere il Monte Rosa. • Il mio fratello è appena arrivato in spiaggia.

Ho incontrato il/ Carlo?

Oh, il mitico Carlo?

3 Sottolinea in blu gli articoli partitivi, in rosso le preposizioni articolate. Segui il trucco consigliato.

Prendo del (un po’ di) pane. Ha senso? Sì Sostituisci la parola da analizzare con: un po’ di, alcuni, alcune.

del è un articolo partitivo L’albero delle (alcune) mele è là. Ha senso? No delle è una preposizione articolata

• Prendi il guinzaglio del cane. • Sul tavolo ci sono delle pizzette. • Gradiresti dell’acqua gassata con il limone? • Quei motorini sono degli amici di Loris. • Le panchine della piazza sono occupate. • Sugli scivoli c’erano dei bambini.

83


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Aggettivi derivati, alterati, composti 1 Forma aggettivi qualificativi derivati aggiungendo il suffisso giusto. • popolo itali...............

• spettacolo teatr...............

• stadio milan...............

• ragazzo bugi...............

• squadra femmin...............

• film polizi...............

• numero singol...............

• bambino gol...............

• asse terr...............

• acquario genov...............

• fiume navig...............

• monumento marmor...............

-are

- ardo

- abile

- are

- ale - ano

SUFFISSI

- estre - oso

- ese - ile

- ese

- eo

- esco

2 Scopri nei balloons e nelle frasi gli aggettivi qualificativi alterati: sottolinea quelli che hanno valore attenuativo e cerchia gli altri.

I suffissi -ognolo e -iccio attenuano il valore della qualità indicata e si dicono attenuativi.

A me piace quella triglia verdognola.

Anche , l altra è bellina!

• Non do la mano a Carlo, perché ha la pelle sempre sudaticcia. • Sono guarito, ma mi sento ancora deboluccio. • Chi ha mal di fegato, ha la carnagione gialliccia. • Paperino ha uno zio avaraccio, di nome Paperone. • A me piacciono i colori decisi, quel maglioncino bianchiccio non mi garba. • Eva è una bambina grassoccia e, per la sua età, un po’ piccolina.

3 Leggi le definizioni e completa l’aggettivo qualificativo composto. • Racconto che potrebbe essere vero. • Persona che ha buone intenzioni. • Oggetto adatto a molti usi. • Salsa che ha sapore tra l’agro e il dolce. • Tessuto dalle tinte diverse e vivaci. • Uomo che non sente e non parla.

84

verosimile ............................................................ ¿ben ............................................................ multi ............................................................ ¿dolce ............................................................ ¿pinto ............................................................ muto ............................................................


Morfologia

GRAMMAESERCIZI

Aggettivo qualificativo 1 Completa la tabella. GRADO POSITIVO

GRADO COMPARATIVO

GRADO SUPERLATIVO

di magg. >

di min. <

di uguagl. =

relativo

assoluto

allegro

…………………

…………………

…………………

…………………

…………………

ricco

…………………

…………………

…………………

…………………

…………………

serio

…………………

…………………

…………………

…………………

…………………

morbido

…………………

…………………

…………………

…………………

…………………

comico

…………………

…………………

…………………

…………………

…………………

2 Alcuni aggettivi hanno forme particolari di comparativi e superlativi. Completa. GRADO POSITIVO

GRADO COMPARATIVO

grande

più grande o maggiore

…………………………

…………….............……………

buono

………………………

…………………………

alto …………………………

GRADO SUPERLATIVO

grandissimo o massimo o minore

o ……..……………… più cattivo o peggiore ……………………… o ……..……………… ……………………… o ……..………………

piccolissimo o …………......…………… buonissimo o ………….......…………… ……………………… o ……..……………… ……………………… o ……..……………… ……………..………… o infimo

3 Indica se gli aggettivi evidenziati sono di grado superlativo relativo (SR) o assoluto (SA). SR

• Era il più litigioso di tutti.

SA

SR

SA

• Era il meno spiritoso.

• Possedeva gioielli costosissimi.

• Quest’arancia è asperrima.

• Era una quercia ultracentenaria.

• Durante la gita fui arcicontento.

• Fu un’ottima vacanza.

• In montagna l’aria è saluberrima.

4 Completa le frasi con le forme speciali di comparativo e superlativo di buono e grande. • È il ……………… gelato che abbia mai assaggiato.

• La torta che hai preparato è ………………………….

• L’altezza di Luca è ………………………… della mia.

• La squadra raggiunse il ………………… punteggio.

85


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Pronomi personali 1 1 Osserva, leggi e rispondi con una X. No, io sono spericolato ma mio fratello non lo è.

Sto cercando Filippo ma non , lo trovo. E spericolato!

La maestra teme che Filippo si sia perso ma io non lo credo.

lo sostituisce:

un nome

un aggettivo

una frase

lo sostituisce:

un nome

un aggettivo

una frase

lo sostituisce:

un nome

un aggettivo

una frase

2 Scrivi sul quaderno tre frasi in cui il pronome personale sostituisca di volta in volta un nome, un aggettivo, una frase.

3 Inserisci il pronome personale adatto, scegliendo tra quelli elencati nelle tabelle.

• ................... sono sempre in ritardo, infatti non

...................

vedo arrivare • Non preoccuparti del babbo:

...................

spiegherò tutto

................... .

• Se avrai finito i compiti, .......... accompagnerò allo stadio.

PRONOMI PERSONALI con funzione di SOGGETTO 1a pers. sing. 2a pers. sing. 3a pers. sing.

io

tu

egli ella lui lei esso essa

1a pers. pl.

2a pers. pl.

3a pers. pl.

noi

voi

essi esse loro

• Andrea ed ................... ci conosciamo da tanto e ................... mi è molto affezionato. • Ho consegnato il compito, ma non ................... ho finito. • ................... sono più bravi in Matematica, ................... siamo più pronti in Italiano. • Incontrai Elena e ................... salutai. • La maestra

...................

ha interrogato ma non ho saputo

rispondere. • Dite ................... che sono pronto.

86

PRONOMI PERSONALI con funzione di COMPLEMENTO 1a pers. sing. 2a pers. sing. 3a pers. sing.

me mi

te ti

lui lo gli lei la le sé si ne se

1a pers. pl.

2a pers. pl.

3a pers. pl.

noi ce ci

voi ve vi

loro li le sé si ne se


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Pronomi personali 2 1 Completa la tabella formando pronomi personali doppi e composti.

+

LO

LA

LI

LE

NE

me

me ¿lo ¿te ¿lo ................ se ¿lo ................

................

................

................

................

................

................

................

................

................

................

................

................

ce

................

................

................

................

................

ve

................

................

................

................

................

gli

¿glielo ................

................

................

................

................

te se

................

2 Riscrivi le frasi usando pronomi personali doppi o composti per evitare le ripetizioni. • Vuoi del formaggio? A te do un po’ di formaggio.

V¿uoi ¿del ¿formaggio? Te ne ¿do ¿un ¿po’.

............................................................................................................................................

• Ho molta frutta. Ora do a voi la frutta. ............................................................................................................................................

• Ecco mia sorella. Presento a voi mia sorella. ............................................................................................................................................

• «Ti ha dato il regalo?» «Sì, ha dato a me il regalo». ............................................................................................................................................

Quando si dà del lei, per indicare le persone a cui si parla si usano i pronomi di cortesia: pronomi femminili di 3a persona.

3 Trasforma le frasi sostituendo al tu il lei.

V¿orrei ¿parlarle.

• Vorrei parlarti.

..........................................................................

• Spero che tu stia bene.

..........................................................................

• Dimmi tu cosa ne pensi.

..........................................................................

• Ti stiamo aspettando.

..........................................................................

• Fammi un favore, ti sarò grata.

..........................................................................

4 Colora di rosso i pronomi personali e di blu gli articoli. • Gli chiesi di ritagliarmi gli articoli di giornale più interessanti. • Le mie amiche le sono simpatiche. • L’ ho conosciuta da poco, ma la vedo spesso. • La matita gli cade sempre di mano.

87


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Tanti aggettivi 1 Trascrivi ogni aggettivo determinativo al suo posto. aggettivi dimostrativi

…… …………………………… …… ……………………………

…… …………………………… …… ……………………………

…… …………………………

aggettivi num erali cardinali

mio, quanto, troppi, nessuno, quindici, medesimo, quella, decimo, questi, sua, poco, nove, vostre, dodicesimo, loro, ventotto, quale, codesta, tuoi, stesse, qualche, duecentesimo, quei, altrui, altri, ottavo, parecchi, che

………………… ……………… ………………… ……………… ………………… ………………

ordinali

………………… ……………… ………………… ………………

aggettivi interrogativi ed esclamativi

aggettivi indefiniti

aggettivi possessivi

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

…………………………………

2 Con quale tipo di aggettivi, tra quelli proposti, completeresti le seguenti frasi? Segnalo con una X, poi completa. • ………… fratello mi ha fatto un dispetto. • Corrado va in piscina ……… giorni a settimana.

qualificativo qualificativo

indefinito numerale

possessivo indefinito

3 Sottolinea nel testo tutti gli aggettivi, poi rispondi alle domande. Quando Luis arrivò nella nostra classe, aveva incuriosito molti: in alcuni bambini incuteva forse

un certo timore, ma quanto all’amicizia, nessun compagno si era fatto avanti per una conoscenza più approfondita. Neanche quei compagni più dispettosi e sempre con le loro unghie sporche, avevano pensato di rivolgere qualche parola a Luis… perché Luis era un ragazzino nomade, e

automaticamente “nomade” è sinonimo di “ladro”. Anche chi rubava regolarmente le merendine al supermercato e i giornaletti all’edicola, si teneva alla larga da lui.

Quanti aggettivi qualificativi hai sottolineato? Quanti aggettivi possessivi hai sottolineato? Quanti aggettivi indefiniti hai sottolineato? Quanti aggettivi dimostrativi hai sottolineato? Quanti aggettivi numerali hai sottolineato?

88

0 0 0 0 0

1 1 1 1 1

2 2 2 2 2

3 3 3 3 3

4 4 4 4 4


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

esclam.

maschile

femminile

esclam.

maschile

femminile

plurale

interrog. interrog.

plurale

numer. numer.

singolare

indef. indef.

singolare

dimostr. dimostr.

corretta, il genere e il numero.

possess.

1 Analizza i seguenti aggettivi indicando con una X la categoria

possess.

I determinativi e l’analisi grammaticale

nostri poca terze quelle quante! quale?

2 Analizza i seguenti pronomi, indicando con una X la categoria corretta, il genere e il numero.

costui chi? che! troppi sesto suoi

3 Leggi il brano e sottolinea aggettivi e pronomi determinativi: sono 10. Un pirata nel computer L’ultimo videogioco che ho comprato è “Simbad, la leggenda dei Sette Mari”. Ma chi è Simbad? È un pirata che deve ricercare il Libro della Pace per

salvare Proteus, un suo caro amico. Che ardua impresa! Durante il viaggio,

bisogna combattere contro parecchi nemici e altrettante creature mitologiche. Costoro hanno poteri speciali. Il giocatore, però, può ottenere alcuni poteri, come per esempio la possibilità di evocare un’armata di scheletri pronti a combattere con ogni mezzo contro il nemico.

4 Esegui sul quaderno l’analisi grammaticale degli aggettivi e dei pronomi

che hai sottolineato per esteso. Usa le abbreviazioni, come nell’esempio.

Ultimo = aggett. numerale ordinale, masch., sing. STUDENTE

89


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

ESCLAM.

INTERROG.

NUMER.

INDEF.

corretta.

DIMOSTR.

1 Sottolinea con il rosso gli aggettivi determinativi, con il blu i pronomi, poi indica con una X la categoria

POSSESS.

Aggettivi e pronomi

Per terminare il libro, mi mancano dieci pagine. Carlo deve collaborare con i propri compagni. Voglio indossare un bel vestito per quella festa. Prendi dallo zaino il cellulare, non usare il mio! Mah, chi lo sa! Non so niente del progetto. Sai dirmi che ora è? L’orologio non funziona.

2 Completa le frasi con gli aggettivi o pronomi adatti, scegliendo tra quelli proposti. Poi esegui l’analisi grammaticale di ogni parola che hai inserito. Segui l’esempio.

tuoi • questa • chi • quale • suoi • quella • cinque • primo • parecchi • quanti • otto • pochi • che • secondo

tuoi scherzi sono spiritosi, i ............. sono offensivi. • I ............. • ................... felpa sembra ancora nuova, ................... invece è assai sbiadita. • ...................... ragazzi hanno giocato, ...................... sono rimasti in panchina. • Il pentagono ha ...................... lati, l’ottagono ne ha ...................... . • Il .................... cosmonauta fu un russo, il .................... un americano. • ...................... regali ho ricevuto a Natale! • ............. mi tocca sentire! • ............. è arrivato ..................? .................. coppa ha vinto?

Tuoi agg. possessivo, maschile, plurale .................................................................................................

3 Sono tutti pronomi quelli sottolineati? Cerchia quelli che non sono pronomi. Poi scrivi al lato il perché, come nell’esempio.

• Quei vestiti sono stirati, questi invece sono ancora da lavare.

• perché quel accompagna “vestiti”

• Quanta ne posso portare?

.....................................................................

• Stamattina, a casa vostra, nessuno ha risposto al telefono.

.....................................................................

• Che barba quel film!

.....................................................................

• Vostra madre ha una gran pazienza, la nostra invece non ne ha.

.....................................................................

• Il papà ha tagliato la mela in quattro spicchi e io ne ho mangiati due. .....................................................................

90


Morfologia

GRAMMAESERCIZI

Pronome relativo 1 Unisci le due frasi sostituendo la parola che che

si ripete con i pronomi relativi scritti sulla bilancia a sinistra. Riscrivi i periodi ottenuti.

il quale, la quale i quali, le quali

• Nel cortile ci sono i bambini. I bambini giocano a pallone. ................................................................................................................................................................................................

• Giulia sfoglia le riviste. Le riviste sono sul tavolo. ................................................................................................................................................................................................

• Marco raccoglie l’uccellino. L’uccellino è caduto dal nido. ................................................................................................................................................................................................

2 Ora unisci le due frasi con i pronomi relativi scritti sulla bilancia a destra.

del quale, al quale con il quale, al quale per il quale, nel quale

di cui, da cui con cui, in cui

• Ho letto un libro. Del libro non ricordo il titolo. ................................................................................................................................................................................................

• Vorrei un amico. All’amico svelerei i miei segreti. ................................................................................................................................................................................................

• Dipingo il mare con l’azzurro. Con l’azzurro coloro anche il cielo. ................................................................................................................................................................................................

3 Completa le frasi usando un pronome relativo.

• Usa la tempera

...........................

è più diluita.

...........................

hai aggiunto acqua.

...........................

hai dipinto ieri.

91


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Morfologia

relativo

personale

esclamativo

interrogativo

numerale

indefinito

analizzane la categoria, inserendo le X.

dimostrativo

1 Sottolinea i pronomi e

possessivo

I pronomi e l’analisi grammaticale

È meglio evitare costui. Vi farò sapere la verità. L’uomo che vedi è lo zio. Che vuoi? Arriverai primo nella corsa. Non voglio nulla. Quanto corri! Carlo è dei nostri.

2 Indica la persona e il numero dei seguenti pronomi personali. a 1 ........................................................... ........................................................... me ve

¿pers. sing.

loro

...........................................................

...........................................................

ci

...........................................................

ti

...........................................................

3 Leggi il brano e cerchia di rosso i pronomi personali (sono 6) e di blu i pronomi relativi (sono 6).

La nascita di Atena

Un giorno Zeus fu preso da un tale mal di testa che gli sembrava di impazzire.

Pur di far cessare quella tortura, afferrò una spada con la quale si spaccò il cranio

in due. Fra lo stupore generale, dalla ferita uscì una donna giovane e bella la quale

indossava una tunica lunga fino ai piedi e portava una lucente corazza e uno splendido elmo da cui era protetta. La dea, che era nata da Zeus in maniera così singolare,

divenne la protettrice di Atene. Ben presto ella divenne famosa per il suo ingegno e

per la sua saggezza. Le altre dee, con le quali non aveva buoni rapporti, le sembravano divinità inferiori. Sfortunatamente c’era qualcuno che non la pensava come lei: era Aracne, una donna né bella né giovane, proveniente da una città della Lidia.

4 Esegui sul quaderno l’analisi grammaticale di tutti i pronomi che hai cerchiato. Usa le abbreviazioni, come nell’esempio.

¿Gli = ¿pron. ¿pers. ¿di 3a ¿pers. sing. 92


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Verbi sinonimi e contrari 1 Completa le frasi con il verbo adatto, scegliendolo fra i seguenti sinonimi che si riferiscono tutti all’uso della vista.

adocchiare • avvistare • sbirciare • vedere • guardare • Eravamo sulla cima del colle per vedere spuntare i corridori e finalmente li abbiamo ............................................

.

• Non volevo far capire al mio amico che stavo copiando da lui, ma ogni tanto ............................................

il suo foglio.

• Ho bisogno di un paio di scarpe e ne ho vetrina, che mi piacciono e non sono care.

............................................

un paio, in una

• Le persone che non ............................................ bene, dovrebbero andare dall’oculista. • Sul bancone è esposto un cartello che dice: – .......................................... e non toccare.

2 In queste coppie di verbi sinonimi scrivi F per indicare quello di tono più familiare, che useresti

parlando, scrivi R invece per indicare quello di tono più ricercato, più adatto alla lingua scritta.

castigare

punire

ciucciare

succhiare

inquietarsi

arrabbiarsi

lavorare

faticare

comprare

acquistare

ammollare

bagnare

3 Sostituisci ogni verbo evidenziato con un sinonimo (S) o con un contrario (C), scegliendoli tra quelli proposti a lato.

• Fortunatamente ha smesso di ridere (C ....................................). • Il mio amico si interessa (C ................................................) a tutti i nuovi videogame. • Marco si affretta (S ............................................) tutte le volte che è in ritardo. • Affrettati (C parlare.

............................................):

il tuo amico ti vuole

• Se ridi (S ............................................) spesso, ti senti meglio.

RIDERE Sin. = gioire, sorridere Contr. = piangere INTERESSARSI Sin. = appassionarsi, incuriosirsi Contr. = disinteressarsi AFFRETTARSI Sin. = spicciarsi, sbrigarsi Contr. = rallentare, indugiare

• Lo scienziato si interessò (S ............................................) alla nuova scoperta.

93


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Morfologia

Verbi derivati e alterati 1 Forma verbi derivati da aggettivi o nomi con i suffissi indicati. nome o aggettivo

scarso schiaffo .......................... mano .......................... posto .......................... ..........................

verbo derivato + suffisso -EGGIARE

scarseggiare

................................. ................................. ................................. .................................

nome o aggettivo

vero pietra .......................... nido .......................... ¿uno .......................... ..........................

I dollari scarseggiano... Debbo verificare i conti ed economizzare.

+ suffisso -IFICARE

verbo derivato

nome o aggettivo

.................................

..........................

................................. ................................. .................................

¿economia ridicolo .......................... reale .......................... ¿tranquillo ..........................

verbo derivato + suffisso -IZZARE

................................. ................................. ................................. .................................

2 Scegli in ogni tabella dell’esercizio 1 un verbo derivato e usalo per comporre una frase sul quaderno. 3 I suffissi alterativi che trovi nei cartellini danno al verbo un senso dispregiativo o diminutivo. Uniscili alla radice delle parole evidenziate in modo da dar loro il significato indicato tra parentesi.

-acchiare

-ecchiare -icchi

are

-ellare

-ettare

-ucchia

re

• La nonna al mercato stir- ..................................... sui prezzi. (mercanteggiare) • Il babbo dorm- ..................................... in poltrona. (dormire in modo leggero) • Il nonno non dorme a lungo: sonn- .................................. . (stare tra la veglia e il sonno) • Il ranocchio salt- ..................................... sulla riva. (avanzare a salti piccoli e frequenti) • Il neonato sgamb- ................................... sul lettino. (dimenare le gambe in qua e in là) • Non faccio mai un pasto completo: mangi- ............................. . (mangiare poco, di tanto in tanto) • Durante la lezione, Carlo gioch- ........................................ con la matita. (giocare in modo distratto) • La mamma can- ........................... in cucina. (ripetere a mezza voce senza impegno una canzone)

94


Morfologia

GRAMMAESERCIZI

Essere e avere 1 Nelle seguenti frasi i verbi ESSERE e AVERE hanno significato proprio. Sostituiscili con un verbo più appropriato scegliendo fra quelli elencati.

APPARTENERE

TROVARSI

VIVERE DIVENTARE

• Quando sarò (..........................................) grande girerò il mondo. • Questo maglione è (..........................................) di mia sorella. • In Italia ci sono (..........................................) molti cittadini stranieri. • Il gelato è (..........................................) nel frigo.

• Mario ha (..........................................) una bella moto. • Sara ha (..........................................) freddo. • Perché hai (..........................................) in mano il portafoglio? • Francesco è molto viziato: ha (..........................................) sempre tutto quello che vuole dai genitori.

SENTIRE

TENERE

OTTENERE POSSEDERE

2 Nelle seguenti frasi indica con A se i verbi ESSERE e AVERE sono usati come ausiliari, con P se sono usati con significato proprio.

• Ho un bel paio di scarpe che sono anche comode. • Non ho né fame né sete. • Il cane è corso nella sua cuccia. • Avrò mangiato due piatti di tortellini! • Perchè ieri sei stato assente? • La mamma, oggi, è a casa, non è andata al lavoro. • La lezione di ieri è stata capita? • Forse non mi hai detto tutta la verità.

3 Forma il passato prossimo delle seguenti frasi, inserendo l’ausiliare giusto. • Il gatto ................................................... catturato una lucertola. • Dimmi perché non ................................................... venuto al cinema. • Ti ................................................... visto di sfuggita. • Carla ................................................... arrivata dopo di noi. • Il babbo ................................................... entrato sorridendo. • Io da piccolo ................................................... allevato molti animali. • ................................................... andata al mare con le mie cugine. • I nostri vicini ................................................... preso un cane.

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Il verbo e i suoi modi 1 Leggi e cerchia con il blu le voci verbali di modo finito e con il rosso quelle di modo indefinito. Poi trascrivi i verbi nella tabella e rispondi.

Un giovane novellatore conosceva storie meravigliose e ogni sera ne raccontava una al suo signore. Una sera il signore era impaziente di ascoltare una nuova storia, ma il novellatore aveva sonno. Il signore, vedendo il giovane così svogliato, si inquietò e gli ordinò di narrare immediatamente una storia, allora lui cominciò: – Un contadino con cento monete d’oro al mercato comprò duecento pecore. Per tornare a casa, il contadino doveva guadare un fiume, ma quando vi giunse, notò che l’acqua si era alzata per la pioggia. Avendo visto un pescatore che con una barchetta attraversava il fiume, gli disse: – Prestami la tua barchetta, ti darò un buon compenso! Il pescatore acconsentì, ma la barca era così piccola che vi entrava appena il contadino con una sola pecora e allora egli prese la prima pecora, la mise sulla barca, la portò sull’altra riva e ritornò indietro. Pronunciate queste parole, il novellatore tacque. – Prosegui! – disse il signore curioso di conoscere il finale della storia. – Lasciate che passino tutte le pecore e poi finirò la novella! – rispose il novellatore addormentandosi beatamente.

MODI FINITI ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ...........................................................................

È indicata la persona? È indicato il tempo?

Sì Sì

No No

MODI INDEFINITI ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ...........................................................................

È indicata la persona? È indicato il tempo?

Sì Sì

No No

da M. Dandolo, Il mio novellatore, UTET

2 Completa la tabella.

dormì cucinava legge partirà uscivano perde

96

INFINITO PRESENTE

GERUNDIO PRESENTE

PARTICIPIO PRESENTE

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Modi finiti 1 1 Completa. • Non dormo più.

Il fatto è presentato come certo, sicuro.

Il verbo è al modo

• Ah! Se dormisse di meno!

Il fatto è presentato come una speranza.

Il verbo è al modo

• Dormirei di meno, se non fossi così stanco.

Il fatto è presentato come possibile a certe condizioni.

Il verbo è al modo

• Ora dormi!

Il fatto è presentato come un ordine.

Il verbo è al modo

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

2 Completa le frasi coniugando il verbo tra parentesi al tempo composto adeguato al tempo semplice.

• Deciderò solo quando ........................... di che cosa si tratta (capire). • Arrossivo ogni volta che ........................... (sbagliare). • Si seppe il nome dell’assassino dopo che il detective ........................... (investigare). • Apriva la porta solo se io ........................... (suonare) con tre squilli. • I miei fiori sbocciano molto dopo che la primavera ........................... (iniziare).

3 Completa le frasi coniugando il verbo tra parentesi al tempo semplice adeguato al tempo composto.

• Quando ti sarai svegliato, ti ........................... la colazione (portare). • Poiché aveva ricevuto un rimprovero, ........................... triste (essere). • Appena ebbe saputo la notizia, ce la ........................... per telefono (comunicare). • Io avevo capito che Elio ........................... con noi a cena (restare). • Se hai ricevuto un regalo, perché non ........................... (ringraziare)?

4 Sottolinea il verbo in ogni frase poi collegalo con una freccia al modo giusto. • Smetti di guardare la TV! • Hai tanti compiti per domani? • Sbrigati o non finirai in tempo. • Prenderai sicuramente un bel voto, se ti impegni costantemente. • Bevi lo sciroppo! Solo così calmerai la tosse!

MODO IMPERATIVO MODO INDICATIVO

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Modi finiti 2 1 Volgi i verbi al congiuntivo dal tempo semplice al tempo composto corrispondente. che io abbia studiato che io studi ……………………………………… che tu rida che essi corressero ……………………………………… che voi mangiaste ……………………………………… che egli fuggisse ……………………………………… che noi sentiamo ………………………………………

che noi usciamo che egli aiutasse che tu disegni che voi siate che io perdessi che essi avessero

……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ………………………………………

2 Scopri e sottolinea con il blu i verbi al congiuntivo con il verde quelli al condizionale. sarebbe partito • amino • temesse • avessimo avuto • lodiate • telefonò • avessi giocato fossimo • balleremo • avrei detto • sia stato • ha pregato • abbia visto • avessi intuito foste • andremmo • sarò andato • sia caduto • ha parlato • abbia pulito • avessi dormito accendebbe • ebbe toccato • copiando • abbiano spedito • interrotto • sarebbe giunto

3 Sottolinea con il rosso la frase che indica il desiderio, il dubbio, la possibilità; con il blu la

frase che indica la condizione che permette al desiderio di realizzarsi o no.

• Se avesse calciato il pallone con minor forza, non avrebbe segnato il goal. • Verrei a teatro con te questa sera, se la mamma me lo permettesse. • Mi tratterrei da voi per qualche giorno, se siete d’accordo. • Se avessero anticipato la partenza, avrebbero evitato la fila al casello autostradale. • Non avresti perso il giubbetto, se avessi prestato maggior attenzione. • Prepareremmo un buon pranzo, se veniste tutti da noi per le festività natalizie. Ora completa.

I verbi che hai sottolineato con il rosso sono al modo

…………………………………………………

Quelli che hai sottolineato con il blu sono al modo …………………………………………………….

4 Coniuga correttamente al modo condizionale i verbi scritti tra parentesi. • Quel giorno non (cadere) ……………………………….., se avessi fatto un gioco tranquillo. • Se ora non ci fosse questo vento, (andare) ………………………………. al parco pubblico. • Se ieri Matteo mi avesse telefonato, gli (raccontare) ………………………………. la verità. • Se facessimo silenzio, (capire) ………………………………. meglio la lezione di storia. • Se non piovesse, (giocare) ………………………………. a pallone nel campetto. • (Vedere) ………………………………. l’alba, se ti fossi alzato presto.

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Infinito, participio, gerundio 1 Completa le frasi con l’Infinito presente o passato adatto. • Se non ti piace .............................................. a Monopoli, potremmo fare una partita a dama. • Credevo di .......................................................... il libro a casa, invece era in fondo allo zaino. • Ero convinto di .......................................................... abbastanza, invece non ho saputo rispondere alle domande della maestra. • Mi alleno molto per ................................................... un bravo calciatore.

2 Indica il numero del rapporto che il gerundio evidenziato stabilisce con l’altro verbo. Guardavo la televisione giocando. In preda all’emozione parlai balbettando.

1

tempo

2

modo

3

causa

4

mezzo

Avendo camminato a lungo, eravamo stanchi. Viaggiando si fanno molte esperienze.

3 Indica con una X se il Participio è usato come verbo (V), come aggettivo (A) o come nome (N). • Il Grillo parlante diede molti consigli.

V

A

N

• Risolto il caso, l’investigatore lasciò l’ufficio.

V

A

N

• I partecipanti alla gara sono diciotto.

V

A

N

• Non mi piacciono le mele cotte.

V

A

N

4 Analizza con le X i verbi elencati coniugati nei modi indefiniti. participio

infinito

gerundio

presente

passato

viaggiando morente visitare caduto avere sentito avendo dormito STUDENTE

99


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Verbi irregolari 1 Confronta radice e desinenza dei seguenti verbi di prima coniugazione e rispondi con una X. infinito parl-are and-are arriv-are

indicativo parl-o vad-o arriv-o

• È irregolare il verbo: parlare andare

parl-ai and-ai arriv-ai

congiuntivo che io parl-i che io vad-a che io arriv-i

I verbi irregolari non seguono le regole della coniugazione a cui appartengono e modificano o la radice, o la desinenza o entrambe.

arrivare

• Il verbo irregolare modifica: soltanto la radice soltanto la desinenza

la radice e la desinenza

2 Coniuga i verbi irregolari elencati alla 1a persona singolare. INDICATIVO

CONGIUNTIVO

presente

passato remoto

presente

imperfetto

stare

........................................

........................................

........................................

........................................

andare

........................................

........................................

........................................

........................................

cogliere

........................................

........................................

........................................

........................................

cuocere

........................................

........................................

........................................

........................................

dire

........................................

........................................

........................................

........................................

uscire

........................................

........................................

........................................

........................................

3 Sottolinea gli errori nella coniugazione dei verbi irregolari e scrivi accanto le forme corrette.

vada

• Signora, vadi dal medico se accusa questi disturbi.

(..........................................................)

• Da piccolo vivetti per lungo tempo con i nonni materni.

(..........................................................)

• Gli zii volevano che stassi ancora per qualche giorno da loro.

(..........................................................)

• Se Sara mi dassi il suo numero di telefono, le telefonerei.

(..........................................................)

• Discutettero a lungo sul derby di ieri sera.

(..........................................................)

• Il suo comportamento mi è paruto veramente scorretto.

(..........................................................)

100


Morfologia

GRAMMAESERCIZI

Verbi transitivi e intransitivi 1 Ecco un soggetto, alcuni verbi e un oggetto. Indica con T se il verbo è transitivo, con IN se è intransitivo. Aiutati con le domande: chi? che cosa?

soggetto

IL FIUME

allaga

bagna

T

sfocia

scorre

irriga straripa

2 Colora con il rosso i verbi transitivi e con il blu quelli intransitivi.

• Hai parlato con Mario? • Vidi una stella cadente. • Il gatto miagolava con insistenza. • Per tutto il giorno cadde la neve. • Il guardiano chiuse la porta. • Il sole tramonta dietro i monti. • Ascoltavano la musica. • È nato il mio cuginetto. • Ho combinato un guaio.

oggetto

I CAMPI

scende attraversa

3 In ciascuna delle seguenti coppie di frasi

è stato usato lo stesso verbo. Indica con una X quando è transitivo (T) o intransitivo (IN).

Ha corso una bella gara. Corremmo a casa. Il bar chiude alle otto. Chiudi la porta. Le tue scuse non contano. Conto le figurine. È salito sul treno. Salì le scale di corsa.

T

IN

4 Per ciascuno dei verbi indicati scrivi due frasi: una in cui il verbo funzioni in modo intransitivo e l’altra in modo transitivo.

MANGIARE

LEGGERE

SALTARE

BRUCIARE

CHIUDERE

STIRARE

Il nonno legge. IN Leggo un libro. T

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

………………………………………………………………

101


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Forma attiva e passiva 1 Trasforma i verbi: dalla forma attiva alla forma passiva.

dalla forma passiva alla forma attiva.

mangia hanno visto avesti chiamato leggendo

era inseguito sarò chiamato sei stato lodato che fosse curato

……………………………… ……………………………… ……………………………… ………………………………

……………………………… ……………………………… ……………………………… ………………………………

2 Scrivi accanto a ogni frase di forma passiva, il numero corrispondente alla frase di forma attiva. 1. Mia madre ha comprato due quaderni. 2. Ho dimenticato gli occhiali sul banco. 3. I contadini hanno raccolto le olive. 4. Marco disturba l’insegnante. 5. Un gruppo di subacquei ritrovò il relitto. 6. Gli alunni hanno recitato la poesia.

La poesia fu recitata dagli alunni. Le olive sono state raccolte dai contadini. Il relitto fu ritrovato da un gruppo di subacquei. Due quaderni sono stati comprati da mia madre. L’insegnante è disturbato da Marco. Gli occhiali sono stati dimenticati da me sul banco.

3 Completa gli schemi, attento alle indicazioni a lato. FRASE ATTIVA

La palla

FRASE PASSIVA .......................

FRASE PASSIVA

FRASE ATTIVA

L’albero

colpisce

la finestra

.......................

FRASE ATTIVA

.......................

.......................

.......................

.......................

FRASE PASSIVA .......................

.......................

.......................

è stato potato dal giardinere

FRASE PASSIVA .......................

.......................

.......................

.......................

.......................

.......................

FRASE ATTIVA

.......................

.......................

.......................

FRASE ....................... PASSIVA

.......................

.......................

FRASE ....................... PASSIVA

.......................

.......................

FRASE ATTIVA

.......................

.......................

FRASE ATTIVA

.......................

.......................

102

.......................

.......................


Morfologia

GRAMMAESERCIZI

Avverbi 1 Indica se gli avverbi evidenziati precisano il significato di un aggettivo (A), di un verbo (V) o di un avverbio (AV).

Conversava tranquillamente. Partimmo quasi subito. Pulisci i vetri molto accuratamente. L’arancia era abbastanza matura. Perdemmo stupidamente la partita.

A A A A A

V V V V V

AV AV AV AV AV

2 Collega ciascuna frase con la locuzione avverbiale adatta a completarla. frase

loc. avverbiale di tanto in tanto. in fretta e furia. all’improvviso. fin troppo. per di qua. fra poco. a perdifiato.

È partito Scrivimi Un violento temporale scoppiò L’ho visto correre Francesco passa Il dottore ti visiterà Ho mangiato

3 Trasforma le seguenti locuzioni avverbiali in avverbi. in fretta e furia

...................................................

¿precipitosamente

del tutto

.............................................

tutt’a un tratto

...................................................

senza dubbio

.............................................

per caso

...................................................

per sbaglio

.............................................

pressapoco

...................................................

per ogni dove

.............................................

di recente

...................................................

quasi quasi

.............................................

a bizzeffe

...................................................

di quando in quando

.............................................

4 Gli avverbi possono essere alterati come i nomi. Riconoscili e cerchiali nei balloon. La verifica è andata bene.

Mi va benone!

La nonna abita lontanuccio.

È un poÈ tardino.

Mi sento proprio male!

103


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Preposizioni 1 Leggi il brano e cerchia con il rosso le preposizioni semplici e con il blu quelle articolate. Poi scomponi quelle articolate come nell’esempio.

Il diario

All’età di nove anni diventai un fanatico del diario: ci segnavo brevi appunti a tutte le ore come: “Ho nuotato per un bel pezzo in piscina”, oppure: “Adesso mi lasciano nuotare nell’acqua alta”. Ora riempio pagine intere con avvenimenti dettagliati e riflessioni. Gli ho trovato un nascondiglio sicuro, per allontanarlo dalla curiosità di fratelli e sorelle.

• all’ = a + la

• .........................................

• .........................................

• .........................................

2 Osserva l’esempio, poi indica la funzione delle parole evidenziate nelle frasi.

,

,

,

Andro lontano1 dai guai! Fuggiro lontano2. Visitero un paese lontano3.

1 - Lontano introduce un complemento indiretto: è una preposizione impropria (P). 2 - Lontano: modifica il senso del verbo: è un avverbio (AV). 3 - Lontano dà una qualità al nome: è un aggettivo (AG).

• Ho intrapreso un lungo (........) viaggio.

• Camminerò lungo (........) il bordo della via.

• Abito vicino (........) alla chiesa.

• Leo parlò troppo a lungo. (........)

• Nell’appartamento vicino (........) abita lo zio.

• Mangeremo dopo. (........)

• Potevate dirlo prima. (........)

• Finirono dopo (........) di me.

3 Componi una frase con ciascuna delle seguenti locuzioni prepositive: in mezzo a • senza di • insieme con • a causa di • ................................................................................................................................................................................................... • ................................................................................................................................................................................................... • ................................................................................................................................................................................................... • ...................................................................................................................................................................................................

104


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Congiunzioni 1 Cerchia con il rosso le congiunzioni coordinative e con il blu quelle subordinative. Lupo Babbeo Un vecchio lupo non aveva più la forza, né l’astuzia di un tempo, perciò era chiamato Lupo Babbeo. Un giorno inseguì un caprone, ma l’animale si riparò su un’alta roccia. Da lassù lo beffò: – Se vuoi mangiarmi, devi solo aprire la bocca e io ci salterò dentro. Mentre il lupo stava a bocca aperta, il caprone gli diede una cornata così violenta che lo lasciò a terra svenuto. Quando rinvenne, Lupo Babbeo non ricordava se il caprone se l’era mangiato oppure no. Favola rumena

2 Completa con una delle congiunzioni coordinative scritte tra parentesi. • Certi movimenti sono difficili, .......................... li so fare. (e, però, perciò) • Stai scherzando .......................... stai dicendo sul serio? (allora, infatti, oppure) • Faceva un caldo insopportabile .......................... mi tuffai in piscina. (né, perciò, o) • Aspetta! Prendo il giubbotto .......................... ti raggiungo. (e, oppure, però)

3 Cancella con una X la congiunzione errata. • Adoro la pizza perchè / ma meglio che oggi non ne mangi troppa. • I ragazzi della 5a B sono felici quindi / perché hanno vinto il torneo di basket. • Questo pomeriggio andrò ad allenamento purché / nonostante sia molto stanca. • Laura si è rotta un dito, non potrà scrivere finché / quando non sarà guarita.

4 Scrivi le frasi introdotte dalle congiunzioni subordinative. causali • Sono rimaste chiuse fuori, perché ...........................................................................................

• La verifica fu rimandata, perché ...........................................................................................

dichiarative • La nonna mi ha raccontato che ...........................................................................................

• Era triste vedere come ...........................................................................................

temporali • Anche con il freddo, mi scaldo quando ...........................................................................................

• Di solito, il pomeriggio io studio mentre ...........................................................................................

concessive • Marta si tuffò in mare, benché ...........................................................................................

• Clara è andata dal dentista, sebbene ...........................................................................................

105


GRAMMAESERCIZI

Morfologia

Esclamazioni 1 Scrivi la sensazione indicata da ogni esclamazione e per ciascuna inventa una frase. a

b

Wow! a ..........................................

Ehi!

Oh!?

Auff! b ..........................................

c

c ..........................................

..........................................

2 Collega ogni emozione con l’esclamazione impropria corrispondente. incoraggiamento meraviglia approvazione disapprovazione supplica ordine

pietà! zitti! forza! bene! vergogna! magnifico!

3 Cerchia le parole evidenziate in rosso se sono esclamazioni improprie, in blu se rappresentano altre parti del discorso.

• Il mio fratellino non sta mai zitto: è molto loquace. • Zitto! Hai chiacchierato troppo, non ne posso più. • Bene! Il tuo compito è esatto: non ci sono errori. • La mamma parla per il tuo bene, devi ascoltarla. • La mia sorellina è di animo molto sensibile. • Orsù, animo! Rileggi il testo del problema dall’inizio.

4 Scrivi una frase con ognuna delle seguenti locuzioni esclamative. Per fortuna! • Povero me! • Beato te! • Santo cielo! • ................................................................................................................................................................................................... • ................................................................................................................................................................................................... • ................................................................................................................................................................................................... • ...................................................................................................................................................................................................

106


Sintassi

GRAMMAESERCIZI

Soggetto 1 Nelle frasi in cui il soggetto è sottinteso, aggiungilo, invece quando è espresso, rendilo sottinteso.

• Dove sei stato tutto il giorno? • Marco e Silvia vanno spesso al cinema. • Siate sempre sinceri. • Il giornalaio è chiuso per ferie. • Appena coricatosi, s’addormentò. • Verranno per le vacanze di Natale. • L’agnellino belava in cerca della mamma.

…………………………………………………………… …………………………………………………………… …………………………………………………………… …………………………………………………………… …………………………………………………………… …………………………………………………………… ……………………………………………………………

2 Nelle seguenti frasi individua tutti i soggetti. 1. Sulla strada sfrecciavano numerose automobili. 6. Alla festa alcuni ballano, altri chiacchierano. 2. In cima alla collina sorge un castello. 7. Giocare è il mio passatempo preferito. 3. Ci sono dei grissini e del pane nel cestino. 8. Si parla molto bene del nuovo film fantasy. 4. Chi arriverà domani? 9. Oggi, dopo due mesi, mi ha scritto una mail. 5. Com’è stato divertente pescare con papà! 10. Stasera fa un caldo terribile. Ora indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

• In tutte le dieci frasi il soggetto è espresso. • Nelle frasi 1 e 2 i soggetti si trovano all’inizio. • Nelle frase 3 ci sono due soggetti per un unico predicato. • Nella frase 4 il soggetto è sottinteso. • Nelle frasi 4, 5, 6 e 7 i soggetti sono tutti espressi da pronomi. • Nelle frasi 5 e 7 i soggetti sono due verbi. • Solo nella frase 9 il soggetto è sottinteso. • Nelle frasi 8 e 10 il soggetto manca perché il verbo è impersonale.

V V V V V V V V

F F F F F F F F

3 Scrivi se il soggetto evidenziato in ogni frase compie o subisce l’azione. • Tanti ospiti hanno invaso la mia casa. • Il treno è arrivato in stazione a mezzanotte. • Il salone è stato invaso dalle zanzare. • La regina indossava un paio di lunghi guanti. • La luna è stata raggiunta dagli astronauti. • Il paese fu sepolto dalla lava del vulcano. • L’anno prossimo io visiterò New York.

compie l’azione …………………………………………………………………… …………………………………………………………………… …………………………………………………………………… …………………………………………………………………… …………………………………………………………………… ……………………………………………………………………

107


GRAMMAESERCIZI

Sintassi

Predicato verbale e nominale 1 Sottolinea con il rosso i predicati nominali e con il blu i predicati verbali poi sistemali nella tabella.

Il barbagianni Il barbagianni è bianco, le zampe e la parte inferiore del corpo sono grigiastre, le penne delle ali e le piume del dorso sono marroni. I barbagianni sono uccelli notturni. Di giorno dormono nascosti in solai o granai, nei tronchi degli alberi o nelle grotte. Quando scende la notte nel bosco, il barbagianni esce dal suo rifugio e soffia dall’alto del suo ramo “ssssch”.

PREDICATO VERBALE

PREDICATO NOMINALE

……………………………………………………………

……………………………………………………………

……………………………………………………………

……………………………………………………………

……………………………………………………………

……………………………………………………………

……………………………………………………………

……………………………………………………………

2 Nelle seguenti frasi inserisci il predicato che ritieni adatto, poi scrivi PV se è verbale o PN se è nominale.

• I bambini e le bambine, per la gara di domani, …………………………… in due squadre. • Mio nonno e mia nonna …………………………… le vacanze in montagna. • Il gol decisivo della finale …………………………… da Giulio. • Fabio …………………………… un genio nei problemi di geometria. • Paola …………………………… un’amica sincera.

3 Sottolinea il predicato nominale e scrivi nella riga sotto che cosa indica: com’è il soggetto • cos’è il soggetto

• Io sono vivacissimo.

4 Attento alla funzione di ESSERE:

non è sempre predicato nominale! Quando ha significato proprio è predicato verbale. Nelle seguenti frasi sottolinea solo i predicati verbali.

……………………………………………………………………

• Lo zio di Giulia è un veterinario. ……………………………………………………………………

• Quella poltrona è comodissima. ……………………………………………………………………

• Geronimo fu un capo indiano. ……………………………………………………………………

108

• Matteo era allegro quel giorno. • Il gatto è sotto il letto. • Ci sono i mostri marini? • Quella giacca è di mio fratello. • Questo cuscino è di lattice. • Il fiume Rodano è abbastanza lungo.


Sintassi

GRAMMAESERCIZI

Complemento oggetto 1 Leggi e sottolinea i complementi oggetto. Il mostro

Harry annusò l’aria e sentì un orrendo odore. Poi udì un cupo grugnito e i passi strascicati di piedi giganteschi. Si ritirò in ombra e stette a guardare l’essere orrendo che usciva da una pozza di luce. Aveva la pelle grigia, il corpo bitorzoluto come un sasso, una testa piccola come una noce di cocco. Teneva in mano una clava di legno enorme. Aveva le gambe corte e tozze come tronchi d’albero e appoggiava a terra piedi piatti ricoperti di corno. Quella creatura emanava un incredibile fetore. da J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Salani

2 Solo i verbi transitivi ammettono il

complemento oggetto. Inseriscilo nelle frasi dove è possibile, altrimenti barra.

• Mangerò...

............................................

• Oggi nevica...

............................................

• Il fuoco ha bruciato...

............................................

• Il grano è coltivato...

............................................

• Il camion trasporta...

............................................

• Carlo suona...

............................................

• Guardano...

............................................

• Gino accarezza...

............................................

• Il cagnolino dorme...

............................................

3 A volte il complemento oggetto

è preceduto dall’articolo partitivo. Sottolinealo nelle seguenti barzellette.

”Desiderate dell’acqua naturale o gassata?”

”Oggi l’oroscopo prevede delle avversità.”

”Potrebbe ricevere dei signori con la pistola?” da La settimana enigmistica

4 Fai l’analisi logica delle frasi seguenti sul quaderno come nell’esempio. a - Ha visto degli aerei. b - I fratellini fanno i capricci. c - Sono arrivati degli sconosciuti. d - I gatti inseguivano i topi. e - Hanno vinto dei premi. f - Sono nati dei micetti.

a - (Egli) soggetto sottinteso ha visto predicato verbale degli aerei complemento oggetto.

109


GRAMMAESERCIZI

Sintassi

Pronomi e complementi 1 Anche i pronomi personali possono avere funzione di complemento.

Trasforma i pronomi nel modo opportuno e indica il complemento che rappresentano.

• Ti ascolterò.

D¿a’ ¿a me ¿il robottino. ¿c. ¿di ¿termine Ascolterò ¿te. ¿c. ¿oggetto ) ................................................................................. (..............................................

• Le parlerò.

................................................................................. (..............................................)

• Mi ha convinto.

................................................................................. (..............................................)

• Perché ci chiami?

................................................................................. (..............................................)

• Non vi prometto nulla.

................................................................................. (..............................................)

• Il vigile ci ha dato la multa.

................................................................................. (..............................................)

• Che cosa ti ha regalato?

................................................................................. (..............................................)

• Li chiamai a lungo.

................................................................................. (..............................................)

• L’ho invitata alla festa.

................................................................................. (..............................................)

• Dammi il robottino.

................................................................................. (..............................................)

3 Osserva la frase evidenziata all’interno dei

2 Indica con una X le frasi in cui

seguenti periodi ed indica la funzione del pronome relativo che: sogg. o compl. oggetto.

i pronomi evidenziati hanno funzione di complemento oggetto.

Ci accompagna in palestra.

• Ti presto il libro che ho comprato.

.............................

Ve la presenterò io.

• La gonna che indossi è carina.

.............................

L’insegnante mi loda spesso.

• Il bambino che gioca è Luca.

.............................

Ti chiederò la biro in prestito.

• I fiori che ho colto sono per te.

.............................

La mamma ti coccola troppo.

• Saluto Carla che torna da scuola.

.............................

Vi ho seguito fino al ruscello.

• Assaggerai la torta che preparo?

.............................

4 Leggi con attenzione e indica la funzione logica dei pronomi evidenziati: complemento oggetto o complemento di termine.

L’unicorno

Ci (..................................) piace l’unicorno che (..................................) vediamo disegnato sui libri. Ha una barbetta sul mento che assomiglia a quella di una capra e

nel mezzo della fronte gli (..................................) spunta un corno a spirale: da qui

il nome unicorno. Abitava nelle foreste ma qualche volta lo (..................................) vedevamo gironzolare anche nei prati fioriti delle zone boschive. da A. Lurie, Lo zoo della fantasia, Mondadori

110

STUDENTE


GRAMMAESERCIZI

Sintassi

Complementi di specificazione e di termine 1 Sottolinea nelle frasi il complemento di specificazione. • Ho raccolto tutti i fiori del giardino.

• Chi mangia un piatto di pasta?

• Sento il profumo intenso delle rose.

• Il gattino di Samuele vuole le coccole.

• La matita di Sonia ha la punta rotta.

• Il ronzio della zanzara è sgradevole.

2 Completa con più complementi di specificazione le frasi che seguono.

¿dei ¿denti.

• Bisogna aver cura ................................................

• Attendo l’arrivo ....................................................

................................................

....................................................

................................................

....................................................

• Il babbo è appassionato ..................................

• Io ho paura .............................................................

..................................

.............................................................

..................................

.............................................................

3 Scrivi tu tre frasi con il complemento di specificazione. • ................................................................................................................................................................................................... • ................................................................................................................................................................................................... • ...................................................................................................................................................................................................

4 Sottolinea nel balloon e nelle frasi il complemento di termine. • Regalerò questa card a Luca.

• Abbiamo scritto una lettera al Sindaco.

• Lo zucchero è nocivo allo smalto dei denti.

• Il cameriere servì al cliente una bistecca.

• Pinocchio mostrò le cinque monete d’oro

• Ai miei amici piacciono i film d’azione.

al Gatto e alla Volpe..

5 Scrivi tu tre frasi con il complemento di termine. • ................................................................................................................................................................................................... • ................................................................................................................................................................................................... • ...................................................................................................................................................................................................

111


GRAMMAESERCIZI

Sintassi

Complementi d’agente e di causa efficiente 1 Ecco alcune frasi di forma passiva. Sottolinea l’agente (chi agisce) e scrivi A se è

rappresentato da un essere animato, I se è rappresentato da un essere inanimato.

Il motoscafo è guidato dal pilota.

L’acqua è increspata dal vento.

La spiaggia è battuta dalle onde.

I pesciolini sono mangiati dai grossi pesci.

Tanti ombrelloni vengono aperti dai bagnini.

Una scia viene lasciata dall’aereo.

I bagnanti sono riparati dagli ombrelloni.

Un pallone viene lanciato da un bambino.

2 Completa le frasi con un: complemento d’agente • Il cartellone pubblicitario è stato progettato ...................................................................................................... • Tutti i cioccolatini della scatola furono mangiati .............................................................................................. • Dopo il furto i malviventi furono catturati .......................................................................................................... • Il paziente venne visitato ............................................................................................................................................. • La ferita alla gamba è stata inferta ......................................................................................................................... complemento di causa efficiente • Il bosco sulla collina fu distrutto .............................................................................................................................. • L’uomo fu abbagliato ................................................................................................................................................... • All’improvviso il cielo venne oscurato ................................................................................................................... • La notizia è stata trasmessa ....................................................................................................................................... • Durante la battaglia molti cavalieri furono colpiti ...........................................................................................

3 Inserisci la preposizione, forma le frasi ed esegui l’analisi logica come nell’esempio.

r us p a una

...............................................................................

112

........................................................................

L’albero è stato abbattuto ..........

un elefante

boscaiolo un

........................................................................

¿da

.......... ..........

• .................................................................

• ..........................................................................

un fulmine

..........

L’albero=soggetto è........................................................................ stato abbattuto=pred. v. da un fulmine=compl. ..................................................................... di causa effic. .....................................................................

• ...........................................................................

..................................................................... ....................................................................

• .................................................................

........................................................................

...............................................................................


Sintassi

GRAMMAESERCIZI

Complementi di luogo e di tempo 1 Sottolinea i complementi di luogo • La pecora rientra nell’ovile con l’agnello.

• Un elicottero vola tra le nuvole bianche.

• Il torrente scende tra i sassi della montagna.

• La nonna abita in una casetta di periferia.

• L’aereo è uscito dall’hangar dell’aeroporto.

• Nel paese del nonno c’è un’antica piazzetta.

2 Usa i seguenti complementi di luogo per formare frasi. IN SARDEGNA

DALLA STAZIONE

PER IL BOSCO

IN CASA

PER ROMA

DA SCUOLA

• ............................................................................................................................................................................................... . • ............................................................................................................................................................................................... . • ............................................................................................................................................................................................... . • ............................................................................................................................................................................................... . • ............................................................................................................................................................................................... . • ............................................................................................................................................................................................... .

3 Sottolinea i complementi di tempo. • Un forte terremoto colpì il Friuli nel 1976. • Farò esercizi respiratori per tutto il pomeriggio. • Mercoledì ho lezione di pattinaggio artistico. • In primavera nei prati sbocciano le pratoline. • Partirò con il treno per Parigi alle tredici in punto. • Rimarremo al mare per tutta l’estate.

4 Scrivi sui puntini dei complementi di tempo o di luogo che rispondono alle domande. ............................................

............................................

............................................

............................................

per quanto tempo?

quando?

Il gatto ha miagolato...

I pescatori ritornano...

............................................

dove?

............................................

quando?

la finale si giocherà...

............................................

dove?

............................................

da quanto tempo?

Luca si è trasferito con la famiglia...

113


GRAMMAESERCIZI

Sintassi

Attributo e apposizione 1 Cerchia con il rosso gli attributi. Il coraggioso capitano Achab guardava il mare calmo, al di là della prora. Egli aspettava il feroce capodoglio con infinita pazienza. Ad un tratto una macchia bianca emerse dagli abissi marini. Denti aguzzi brillavano nella bocca spalancata. da M. Melville, Moby Dick, Feltrinelli

2 Cerchia l’attributo e indica a quale parte della frase si riferisce. Segui l’esempio. • Era sbocciata una stella alpina.

........................................................... +

soggetto

attributo

• Al ristorante ho assaggiato un piatto cinese.

........................................................... +

attributo

• La mamma indossa un abito elegante.

........................................................... +

attributo

• Carlo ha risposto alla difficile domanda.

........................................................... +

attributo

• La mia sorellina si chiama Elisabetta.

........................................................... +

attributo

• I Romani conquistarono un vasto territorio.

........................................................... +

attributo

3 Cerchia con il blu le apposizioni. Poi trascrivile al posto giusto. L’età dell’imperatore Augusto fu splendida. Virgilio, celebre poeta, compose l’Eneide, il poema nazionale per eccellenza. Tito Livio, storico insigne, narrò nella sua opera le vicende romane. Non possiamo dimenticare poi Mecenate, devoto amico di Augusto, che formò un circolo di artisti. Fu mandato invece in esilio il poeta Ovidio. L’età di Augusto terminò nel 14 d.C. con la sua morte. Gli successe il figliastro Tiberio.

Augusto ............................................ Virgilio ............................................... Eineide .............................................. Tito Livio ........................................... Mecenate ......................................... Ovidio ................................................

4 Cerchia l’apposizione e indica a quale parte della frase si riferisce. Segui l’esempio.

¿comp. ¿di ¿termine

• Il castello appartiene al marchese Domizio.

........................................................... +

apposizione

• La folla aspettava il pontefice Benedetto XVI.

........................................................... +

apposizione

• Il Mare Adriatico bagna Venezia.

........................................................... +

apposizione

• Il poeta Dante scrisse la Divina Commedia.

........................................................... +

apposizione

• Tutti aspettano nell’ambulatorio il dottor Rossi.

........................................................... +

apposizione

• Il faraone, re degli Egizi, era considerato un dio.

........................................................... +

apposizione

114


Sintassi

GRAMMAESERCIZI

Analisi logica 1 Dividi le seguenti frasi in sintagmi, poi sottolinea con il rosso il gruppo del soggetto e con il blu il gruppo del predicato.

• Il custode del palazzo ha riparato la serratura del portone. • Il figlio di Maria ha lavorato per molto tempo a Milano. • I ragazzi del quartiere raggiungono il parco pubblico con le biciclette.

2 Analizza le frasi come nell’esempio. • Carlo gioca nel prato verde con gli amici

soggetto predicato verbale compl. di luogo + attributo compl. di compagnia

• Luigi è andato in mare con la barca degli amici

…………………………………

• Il nostro cane è felice nella nuova cuccia

…………………………………

• Oggi pranzerò con tutti i parenti • Il cavallo del fantino trotta nel recinto per molte ore

………………………………… ………………………………… ………………………………… …………………………………

………………………………… ………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

• Luisa e Marco hanno incontrato il fratello di Luca al parco

…………………………………

• Lo zio di Rino ha raccolto molti funghi durante una passeggiata in montagna

…………………………………

………………………………… ………………………………… ………………………………… …………………………………

………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

………………………………… …………………………………

• La mamma ha telefonato a una cara amica

………………………………… ………………………………… ………………………………… …………………………………

………………………………… ………………………………… …………………………………

115


GRAMMAESERCIZI

Sintassi

Il periodo 1 1 Il testo è stato diviso in periodo con due //.

Dividi ogni periodo in frasi semplici con una / e scrivi il loro numero. È facile: basta contare i verbi, come nell’esempio!

La sirenetta e il principe

Improvvisamente scoppiò una terribile tempesta. // n. 1

A un tratto la Sirenetta vide / che la nave si squarciava / e il giovane principe cadeva in mare. // n. Ne fu tutta contenta perché finalmente sarebbe andato in mare con lei. // n. Ella nuotò tra i rottami e le travi che ricoprivano la superficie dell’acqua. // n.

Raggiunse il principe e gli sorresse il capo fuori dall’acqua, mentre lo trascinava verso la spiaggia. // n. Finalmente raggiunsero la riva. // n.

– Com’è bello! – esclamò la Sirenetta, gli accarezzò il volto e gli cantò una tenera canzone d’amore. // n.

2 In ogni periodo sottolinea la frase principale, cioè quella che non dipende dalle altre perché ha senso anche da sola.

• Sono andato a letto, perché ero stanco. • Appena squillò la campanella, tutti uscirono dalle aule. • La strada è scivolosa, perciò le auto procedono lentamente. • Se ci sarà bel tempo, domani andremo al mare.

3 Completa con una frase coordinata, cioè introdotta dalle congiunzioni coordinanti o dalla punteggiatura.

• Vorrei diventare campione di pattinaggio, perciò ............................................................................................... • Maria è allegra e

..............................................................................................................................................................

• Vado al parco pubblico tutti i giorni, ma ............................................................................................................... • Il sole è coperto dalle nuvole; .....................................................................................................................................

4 Completa con una frase subordinata, cioè introdotta dalle congiunzioni subordinanti. • Hanno suonato alla porta mentre ............................................................................................................................ • Il bimbo non riusciva ad addormentarsi, sebbene ............................................................................................. • Non ho proprio capito che ........................................................................................................................................... • Non esisterebbe la vita se .............................................................................................................................................

116


Sintassi

GRAMMAESERCIZI

Il periodo 2 1 Evidenzia i predicati, poi dividi con una barra i seguenti periodi in frasi. • I cammelli resistono alla fame, perché si accontentano di poche erbe. • Quando giungono nelle oasi, i cammelli si riforniscono di molta acqua. • Mentre i carovanieri si riposano all’ombra, i cammelli reintegrano le loro riserve di cibo e di acqua. • Poiché attraversa un mare di sabbia, il cammello viene chiamato “la nave del deserto”. 2 Completa gli schemi con una frase coordinata adatta, facendo attenzione alle congiunzioni. Ho una gran sete

E

Dovrei uscire

O

MA PERCIÒ

esco in cortile resti a casa?

3 Completa ogni periodo con la frase subordinata. • Mio fratello non va a scuola, perché ....................................................................................................................... • Desideravo un animale che ......................................................................................................................................... • Verrò da te anche se ...................................................................................................................................................... • Telefonami quando ......................................................................................................................................................... • La mamma cucinava mentre ...................................................................................................................................... • La mamma mi rimprovera affinché ......................................................................................................................... 4 Completa ogni periodo con la frase principale. • Poiché gli è passata la febbre, ………………………………………… • …………………………………………, perché voleva sciare. • …………………………………………, mentre scendeva le scale. • Se prendi un treno rapido, ………………………………………… • …………………………………………, anche se sono stanco. • …………………………………………, quando avrò studiato. • …………………………………………, che era assai interessante.

117


PROVE NAZIONALI

PROVA 1 - Testo A

Aspettando la pioggia 5

10

15

20

25

30

35

118

Quando la nuvola, nera e gonfia d’acqua, passò sullo stagno, tutte le rane alzarono la testa e ammutolirono. Silenzio assoluto. – Questa volta è sicuro! – disse il Grande Gra. Perfino Occhioditoro aprì un occhio e guardò insù. La nuvola, tra lampi, brividi e sussulti, sembrava pronta a liberarsi dal suo peso. Invece la nuvola passò come erano passate le altre e dopo poco ecco di nuovo il sole. Erano sei mesi che non pioveva. Niente da fare. Occhioditoro richiuse gli occhi. La sua tana una volta si affacciava sullo stagno e le bastava aprire la bocca per prendere tutti gli insetti che voleva. Adesso che lo stagno s’era ritirato, la tana s’era ristretta, perché il fango s’era asciugato, ma Occhioditoro era una rana troppo vecchia per andarsene. Stava lì a dormicchiare tutto il giorno: – Niente da fare – ripeté – meglio dormire. Ma le altre rane urlarono: – Acqua! Acqua! Solo il Grande Gra se ne stava solitario su un sasso a fissare lo stagno morente. – Le uova si seccheranno tutte: come faranno a nascere i girini? – Non troveremo più insetti! – Moriremo come l’erba e i giunchi! Il sole ci ucciderà!!! – Basta! – disse il Grande Gra all’improvviso saltando giù dal sasso – Gridare non serve a niente, dobbiamo prendere una decisione. – Una decisione? – gracchiò Golia, l’enorme rana – E quale? Possiamo forse chiedere alla nuvola di tornare indietro o al sole di andarsene? – Quelle decisioni non dipendono da noi – disse il Grande Gra – Ma una cosa la possiamo fare... – il Grande Gra fece una pausa e attese – Possiamo andare noi a cercare la pioggia e un altro stagno. Se in quel momento dal cielo fosse caduto un fulmine o un’improvvisa grandinata, non avrebbe prodotto tanto effetto. – A cercare la pioggia?! E dove? Salendo lassù, a caccia di nuvole? Non dire sciocchezze, Grande Gra, la pioggia verrà, dobbiamo solo aspettare. Siamo nate qui e qui dobbiamo restare – le rane si fidarono di Golia. Passò un altro mese, passarono altre nuvole, ma la pioggia non venne. – Ce ne dobbiamo andare, prima che sia troppo tardi! – ripeté il Grande Gra dal suo sasso – Una volta ho sentito due aironi di passaggio che parlavano di un posto dove c’è una grande vasca e una cascata. Deve essere un posto bello perché tornavano lì tutti gli anni. È da quella parte che si deve andare! – Si parte, si parte!!! – gridarono tutte le rane. Camminarono una giornata e una notte intera; e fu un viaggio terribile, che non dimenticarono più. Partirono che il sole era appena spuntato. Mezzomiglio


PROVA 1 - Testo A

40

45

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60

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75

PROVE NAZIONALI

saltellava qua e là, Ermete correva avanti e indietro, il Grande Gra odorava l’aria. Pellediluna pensava alla vasca dove avrebbe deposto le uova e Golia avanzava baldanzoso con Muschio sul dorso. Ma appena il sole si alzò, fu come se all’improvviso si fosse aperta la bocca di un forno: tutto si asciugò, l’aria si fece calda e la terra sempre più dura e secca, e per le rane cominciò la fatica. – Fermiamoci – disse il Grande Gra – Cerchiamo un riparo e riposiamoci. Così decisero di mettersi al riparo dietro un masso. E fu lì che successe la disgrazia. Infatti vicino al masso, ma nascosta da ciuffi di erba gialla, c’era una buca stretta e profonda dentro la quale cadde per primo Ermete, che era davanti a tutti. Ma svelto com’era, ne uscì in fretta e lanciò l’allarme. – Attente! Attente! – si mise a gridare e Mezzomiglio, che era in arrivo, la superò con un salto, poi anche il Grande Gra e Pellediluna. Per ultimo giunse Golia, stanco e appesantito da Muschio, che sbagliò il salto e rotolò dentro. Muschio, nella caduta, fu sbalzata fuori ma Golia precipitò giù e quel che fu peggio si capovolse, senza riuscire a rigirarsi. – Forza, dai! – la incitavano le altre rane dall’alto della buca, ma per quanto si contorcesse, Golia non ce la faceva a spostare il suo grande peso. Muschio, disperata, voleva scendere nella buca, ma glielo impedirono: che cosa poteva fare lei, così piccola, per aiutare la rana toro? – Vado io – disse il Grande Gra. Il Grande Gra e Mezzomiglio con un salto si tuffarono per aiutalo. Tuttavia anche i loro sforzi furono inutili e, dopo tanta fatica, dovettero rinunciare e risalire. – Ma... allora? – chiese Pellediluna, quando le vide uscire grigie di terra e sfinite. – Allora è inutile insistere, non avete capito? – disse Ermete – Di lì non uscirà più e con questo sole... Perciò non è il caso di perdere altro tempo, meglio che ci rimettiamo in marcia. – Ermete ha ragione – dal basso arrivò la voce di Golia, una voce irriconoscibile – per me non c’è più speranza. Vi conviene partire… Il Grande Gra guardò le altre rane e poi la buca e poi Ermete. – È vero, è meglio ripartire, qui è troppo rischioso. Andate con Ermete, vi porterà alla grande vasca. Io resto qui, non posso lasciare solo Golia. – Allora restiamo anche noi – dissero Pellediluna e Mezzomiglio. – Voi siete pazze, completamente pazze! Qui, sotto questo sole, senza una goccia d’acqua e per un... funerale! – È un nostro amico – rispose il Grande Gra – non lo possiamo lasciare. – Amico?! – Ermete, che viveva sempre solo, non riusciva a capire, ma non riusciva nemmeno ad andarsene. Passò un tempo lunghissimo sotto quel terribile sole e le tre rane, immobili, restarono a vegliare la buca dove giaceva Golia sempre più debole. Il caldo era così forte che a un certo punto si assopirono tutte.

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PROVE NAZIONALI 80

85

90

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PROVA 1 - Testo A

Furono svegliate da una fortissima esplosione e poi dalle grida di Ermete: – Il temporale! Evviva, arriva il temporale!!! Era vero. Il cielo era attraversato da nuvole nere ed enormi, sospinte da un vento sempre più forte che piegava l’erba, e dentro le nuvole lampi e scoppi di tuoni che facevano sobbalzare. Poi incominciarono a cadere i primi goccioloni e dopo fu il diluvio. – La pioggia, la pioggia!!! – gridavano le rane come impazzite, saltando da tutte le parti. Dopo un po’ di tempo l’acqua, che correva sulla prateria formando dei piccoli ruscelli, incominciò a scendere a fiotti dentro la buca e a riempirla come una pozzanghera: Golia vi galleggiava al centro a pancia insù, immobile. – È morto! – si disperò Muschio. – Povero Golia, ora che è arrivata la pioggia! – disse Pellediluna addolorata. E invece Golia in quel momento emise un profondo grugnito e con uno sforzo sovrumano si rigirò sul dorso, poi lentamente arrivò a terra. Non vi dico la gioia delle rane e la festa che fecero all’amico, tanto che anche Ermete lasciò il suo riparo sotto il masso e si avvicinò: – Bene… sì, in effetti… mi congratulo con te, anzi con voi, ehm… ora… – Possiamo ripartire! – concluse il Grande Gra. da A. Nanetti, La compagnia della pioggia, Giunti Junior

A1 Il racconto inizia con una situazione problematica: di che cosa si tratta?

A. B. C. D.

La nuvola nera e gonfia d’acqua passò sopra lo stagno. La nuvola passò senza lasciar cadere sullo stagno il suo carico d’acqua. Le rane restarono ammutolite al passaggio della nuvola. Da sei mesi non pioveva sullo stagno che oramai era morente.

A2 Rileggi dalla riga 10 alla 14: puoi capire quali fossero le reazioni delle rane in questa

situazione problematica. Le rane provavano A. B. C. D.

120

rabbia e stanchezza rassegnazione e disperazione rassegnazione e stanchezza rabbia e rassegnazione


PROVA 1 - Testo A

PROVE NAZIONALI

A3 La mancanza di acqua farà seccare le uova e quindi non potranno nascere i girini

(riga 16). Scrivi tu quali saranno altre conseguenze. ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... A4 Quale rana non si abbandona alla disperazione, ma propone una soluzione?

A. B. C. D.

Occhioditoro. Grande Gra. Golia. Ermete.

A5 “Quelle decisioni non dipendono da noi ma una cosa la possiamo fare…” (righe 23-24).

A che cosa si riferiscono le espressioni sottolineate? Completa la tabella. Che cosa non possono fare le rane

Che cosa possono fare le rane

...................................................................

................................................................... ...................................................................

...................................................................

A6 “Se in quel momento dal cielo fosse caduto un fulmine o un’improvvisa grandinata,

non avrebbe prodotto tanto effetto.” (righe 26-27). Nella tabella ci sono alcune spiegazioni di questo paragone. Segna con una X quelle adatte al contesto. Adatta al contesto

Non adatta al contesto

a) Il paragone indica che la proposta del Grande Gra meravigliò le rane più di quanto avrebbe fatto una grandinata improvvisa. b) Il paragone spiega che la voce del Grande Gra per le rane era uguale al ticchettio della grandine. c) Il paragone indica che le rane aspettavano la proposta del Grande Gra con la stessa intensità con cui aspettavano l’arrivo della pioggia. d) Il paragone spiega l’effetto sconvolgente che la proposta del Grande Gra ebbe sulle rane.

121


PROVE NAZIONALI

PROVA 1 - Testo A

A7 “– Si parte, si parte!!! – gridarono tutte le rane.” (riga 36). Quale fu la motivazione

che fece prendere questa decisione alle rane? A. B. C. D.

Due aironi avevano parlato di un posto con una grande vasca e una cascata. Era passato un po’ di tempo. Era passato un altro mese senza pioggia e la situazione peggiorava sempre di più. Golia aveva cambiato idea.

A8 Nella frase “Ma appena il sole si alzò, fu come se all’improvviso si fosse aperta la bocca

di un forno” (righe 41-42), con quali altre parole puoi esprimere la parte sottolineata? A. B. C. D.

Fosse sopraggiunta una luce accecante. Si fossero formati tanti crateri fumanti nel suolo. Fosse sopraggiunta dell’aria talmente calda da togliere il respiro. Si fosse alzato un forte vento.

A9 Rileggi la parte di testo nel riquadro.

Così decisero di mettersi al riparo dietro un masso. E fu lì che successe la disgrazia. Infatti vicino al masso, ma nascosta da ciuffi di erba gialla, c’era una buca stretta e profonda dentro la quale cadde per primo Ermete, che era davanti a tutti. Quale informazione di questa parte ti serve per capire che cosa provocherà la disgrazia? Metti una X per ogni riga. Serve per capire

Non serve per capire

a) Decisero di fermarsi. b) Scelsero di ripararsi dietro un masso. c) Vicino al masso c’era una buca profonda che però non si vedeva perché nascosta dall’erba. d) Ermete che era davanti a tutti cadde nella buca.

A10 Alle righe 56-57 è data un’informazione che fa capire perché durante il viaggio

Muschio era portata sul dorso di Golia (riga 41). Quale? Trascrivila di seguito. ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................

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PROVA 1 - Testo A

PROVE NAZIONALI

A11 Quali rane scesero nella buca per aiutare Golia?

A. B. C. D.

Muschio e Grande Gra. Grande Gra e Ermete. Ermete e Mezzomiglio. Mezzomiglio e Grande Gra.

A12 Quale presagio è sottinteso nella frase pronunciata da Ermete:

“Di lì non uscirà più e con questo sole…” (righe 62-63)? A. B. C. D.

Golia Golia Golia Golia

sarebbe rimasto a dormire al calduccio. si sarebbe sentito ben presto molto debole. sarebbe morto in poco tempo per il caldo. sarebbe morto di paura.

A13 Perché Ermete non riesce a capire il significato del termine “amico”?

......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... A14 Ermete “non riusciva nemmeno ad andarsene” (righe 74-75) perché, secondo te?

A. B. C. D.

Era terrorizzato, in preda a un attacco di panico. Era curioso di vedere che fine avrebbe fatto Golia. Non voleva separarsi definitivamente dalle altre rane. Era troppo stanco per il gran caldo.

A15 Dalla riga 62 alla riga 96 si verifica un cambiamento nel comportamento di Ermete.

Quale? A. B. C. D.

Da personaggio solitario e insensibile si rivela legato alle altre rane. Prima è molto socievole con le altre rane, poi si richiude in se stesso. Prima è ostile a tutti, poi diventa ben disposto. All’inizio vuole imporre la sua decisione con prepotenza, poi segue gli altri.

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PROVE NAZIONALI

PROVA 1 - Testo B

La Via Lattea 5

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124

Così come il sistema solare è il giardino intorno a casa nostra e i pianeti sono i nostri vicini di casa, la Via Lattea è come se fosse la nostra città. Più che una semplice cittadina, è di fatto una grande metropoli, con le sue zone congestionate dal traffico e quelle deserte, abitata dalle etnie più diverse, in perenne movimento. Come se fossimo dei nuovi arrivati, appena trasferiti in questa immensa isola di stelle, il desiderio di conoscere meglio la nostra Galassia è molto forte. Una cosa che viene immediatamente spontaneo chiedersi è quale sia la sua forma. Non è una faccenda banale. E riuscire a capirlo non è per niente semplice. È come se ci trovassimo alla finestra di una casa che non conosciamo, magari quella di un amico di un amico, dal quale siamo arrivati di notte, senza poterci sporgere di fuori per vedere meglio… e volessimo sapere esattamente com’è fatto l’edificio. Boh! Ci siamo dentro… bisognerebbe vederlo da fuori, possibilmente di giorno. Con la Via Lattea è lo stesso: ci siamo dentro. E non c’è nessuna speranza di uscirne per dare una sbirciatina. Le distanze sono talmente enormi che arrivare ai limiti della nostra Galassia per poterla vedere tutta, nel suo insieme, è improponibile. Direte: ma non si può mandare una sonda automatica? Niente da fare: le sonde fanno fatica ad arrivare ai limiti del sistema solare, figuriamoci a quelli galattici, che sono miliardi e miliardi di volte più lontani! E quindi dobbiamo accontentarci di quello che si vede dalla nostra posizione, e magari inventarci qualche stratagemma per ricostruire in qualche modo come sia fatta la nostra Galassia. Ancora una volta, dovremo cercare degli indizi. Come fece William Herschel, astronomo inglese di origine tedesca, vissuto a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Herschel è stato uno dei più grandi astronomi di tutti i tempi. E anche un bel personaggio: per la prima parte della sua vita ha fatto il musicista. Probabilmente la scoperta che lo ha reso più celebre è stata quella del pianeta Urano, nel 1781. Ma torniamo alla Via Lattea. A un certo punto Herschel iniziò una ricerca sistematica di oggetti “non stellari”, cioè nebulose di vario tipo, ammassi di stelle e galassie (che però non si sapeva ancora che cosa fossero). Ogni notte ne trovava quattro o cinque e alla fine gli oggetti da lui scoperti furono oltre duemilacinquecento! Mentre faceva questo lavoro, ebbe l’intuizione di porsi una domanda non indifferente: “Ma le stelle a un certo punto finiscono e oltre c’è solo il vuoto, oppure continuano all’infinito nello spazio?”. Per rispondere a tale quesito, Herschel ideò un metodo geniale. Scelse tremilaquattrocento aree del cielo e si mise a contare (una per una!) le stelle che


PROVA 1 - Testo B

PROVE NAZIONALI

si trovavano in ciascuna area. La sua ipotesi era che, osservando con telescopi 40 sempre più potenti se gli astri continuano all’infinito, avrebbe dovuto trovarne sempre di più. Se invece a un certo punto finiscono, il suo conteggio non sarebbe più aumentato. Dopo anni di osservazioni, verso la fine del XVIII secolo, ebbe la risposta che cercava: il sistema solare si trovava all’interno di un insieme di stelle che aveva 45 un limite. Non solo: riuscì anche a tracciare una pianta, sia pure piuttosto rozza, di come le stelle erano distribuite. In pratica, una mappa della Via Lattea. La prima della storia. da M. Hack, G. Ranzini, Tutto comincia dalle stelle, Sperling & Kupfer

B1 All’inizio gli autori presentano la nostra Galassia, la Via Lattea, in cui si trova il sistema

solare con una similitudine: ricopiala in modo completo. ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... B2 “Il desiderio di conoscere meglio la nostra Galassia è molto forte” (righe 6-7), la prima

cosa che si vorrebbe sapere è A. B. C. D.

quale è la sua forma quante stelle ci sono quanta distanza intercorre da un punto all’altro se le stelle a un certo punto finiscono e da lì inizia il vuoto

B3 Che cosa NON può fare una sonda automatica?

A. B. C. D.

Raggiungere i confini della Via Lattea e fotografarla tutta nel suo insieme. Fotografare il sistema solare. Viaggiare nello spazio. Fotografare i pianeti del sistema solare.

B4 Perché nel testo si dice che William Herschel fu “un bel personaggio” (riga 26)?

A. B. C. D.

Fu un grande astronomo e scoprì il pianeta Urano. Compose ventiquattro sinfonie. Sapeva suonare il violino. Prima fu un musicista molto produttivo, poi divenne un grande astronomo.

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PROVE NAZIONALI

PROVA 1 - Testo B

B5 L’espressione “gli oggetti da lui scoperti” (riga 32) fa riferimento

A. B. C. D.

alle stelle alle sinfonie alle nebulose, agli ammassi di stelle e alle galassie a libri che parlavano di stelle

B6 Alle righe 35-36 Herschel si pose una domanda. Quale strategia mise in campo per

darsi una risposta? A. Si mise a contare a caso tutte le stelle che vedeva nel cielo. B. Individuò tremilaquattrocento aree del cielo e in ciascuna contò le stelle. C. Diede un nome a tutte le aree del cielo individuate. D. Contò le stelle nel cielo in modo approssimativo. B7 Quale frase sintetizza l’ipotesi di Herschel?

Herschel, utilizzando un potente telescopio, ipotizzò di A. B. C. D.

arrivare a contare sempre più stelle in uno spazio infinito verificare se le stelle continuavano a essere presenti sempre più numerose nello spazio infinito provare che le stelle finivano al confine del sistema solare verificare che le stelle fossero raggruppate in tremilaquattrocento aree

B8 A quale conclusione giunse l’astronomo verso la fine del XVIII secolo?

A. B. C. D.

Il Il Il Il

sistema sistema sistema sistema

solare solare solare solare

era infinito. si trovava all’interno di un insieme limitato di stelle. si trovava all’interno di un insieme illimitato di stelle. comprendeva un altro insieme limitato di stelle.

B9 Leggi le seguenti affermazioni e confrontale con le informazioni contenute nel testo.

Segna con una X l’affermazione NON corretta. A. B. C. D.

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La Via Lattea è un sistema complesso, sempre in movimento, che cambia continuamente. Il confine della Via Lattea è percorribile con le astronavi più moderne. Noi non riusciamo a vedere tutta insieme la Via Lattea perché ci troviamo al suo interno. Ci vogliono anni di osservazioni per giungere a validare un’ipotesi scientifica.


PROVA 2 - Testo A

PROVE NAZIONALI

Il mondo a testa in giù 5

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35

Carletto era un ragazzino alla rovescia, come ce ne sono tanti, solo che molti si adeguano in qualche modo e, sforzandosi un po’, si raddrizzano al punto da confondersi con tutti gli altri. Lui no. Non sempre, per lo meno e, quando non ci pensava e faceva tranquillamente qualcosa al contrario, il più delle volte si pigliava una lavata di testa, però si divertiva più di chiunque altro. Certo, proprio tutto alla rovescia era impossibile anche per lui: infilare i calzini sopra le scarpe, per esempio, non solo era assurdo, ma persino scomodo. Andare a scuola quando tutti gli altri uscivano, invece, sarebbe stato bellissimo, ma con la controindicazione di una bocciatura che non sarebbe stata altrettanto auspicabile. Altre volte, invece, gli capitava di pranzare cominciando dal dolce, per finire con l’antipasto, che tanto nello stomaco è buio e i cibi si mischiano lo stesso. Gli amici di Carletto lo guardavano un po’ così, chiedendosi perché, come e chissà, però si vedeva che quasi tutti erano invidiosi di quella sua stranezza, che era anche un piccolo segno di libertà. Crescendo, Carletto mica migliorò, anzi. Leggeva il giornale dall’ultima pagina alla prima; trovò più facile mettersi a studiare a testa in giù, forse pensando che con il sangue, alla testa arrivassero anche tutte le idee. E non è detto che non fosse davvero così... Quando la sua fidanzata gli disse che lui le faceva girare la testa non ci trovò nulla di strano, anzi, era più che una conferma! Una notte, immerso nel sonno, Carletto fece un sogno a dir poco insolito: sognò di non essere affetto dalla forza di gravità, al contrario del resto del mondo, che continuava a starsene con i piedi ben piantati per terra. Lui, invece, camminava tranquillamente sul soffitto, come se fosse un lampadario, con la piccola differenza che un lampadario, se lo stacchi, cade; lui no. Quando al mattino si svegliò e si rese conto che il suo era solamente un sogno, un po’ ci rimase male, ma il buonumore che quella stranezza gli aveva regalato lo tenne arzillo fino a metà pomeriggio. Prendere le cose alla rovescia a volte era persino divertente: durante la lezione di matematica le divisioni diventavano moltiplicazioni e viceversa e bisognava solamente ricordarsi di ribaltare di nuovo le cose durante le verifiche e le interrogazioni. Le radici degli alberi sembravano rami infilati nel terreno e un po’ è davvero così. Guardando un film dalla fine, forse ci si perdeva il colpo di scena finale, ma almeno si capiva subito se la storia era avvincente oppure no e, nel caso, lo si guardava una seconda e una terza volta, questa volta dalla prima scena all’ultima. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Carletto si fece un regalo e acquistò

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PROVE NAZIONALI 40

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PROVA 2 - Testo A

un pipistrello. Uno splendido esemplare di pipistrello, che non gli costò nemmeno chissà cosa: chi vuoi che comperi un pipistrello per il compleanno?! Però quello diventò il suo cucciolo a testa in giù, ma siccome a testa in giù ci stava pure lui, alla fine non lo era né l’uno, né l’altro. In più, un pipistrello non deve essere portato a passeggio ogni mattina alle sei, né al parco, né altrove. Prendilo in considerazione, se mai vorrai procurarti un cucciolo pure tu. I suoi amici, invece, gli regalarono un pallone. Un bel pallone da calcio, di cuoio, come i palloni veri, perfettamente rotondo, che rimbalzava a meraviglia. Lui ringraziò sorridendo, poi, per prima cosa girò il pallone a testa in giù. Nessuno notò la differenza, perché una sfera è una sfera da qualsiasi parte la guardi, ma lui lo sapeva che era alla rovescia e la cosa gli metteva allegria. Quella domenica, con il nuovo pallone di Carletto, si organizzò una partita indimenticabile: undici di qua, undici di là, palla al centro e vinca il migliore. Fu proprio durante quella sfida, al minuto ottanta che, vedendo il pallone volare alto verso di sé, anziché saltare per colpire di testa, Carletto saltò alla rovescia, con la testa e le braccia verso il terreno e le gambe sforbicianti tra le nuvole. In quel modo colpì la palla tra lo stupore di tutti e grazie a quel tiro acrobatico e fantasioso fu eletto migliore in campo, anche se i più invidiosi sussurrarono tra loro che era solo perché era il suo compleanno o forse perché il pallone era suo e decideva lui. Ma bisogna capirli, il mondo a testa in giù, loro, non lo avevano mai visto... da A. Valente, Così per sport - Storie di imprese, inciampi e ruzzoloni, Lapis Edizioni

A1 Già dalla prima riga del testo si può immaginare perché il racconto sia stato intitolato

Il mondo a testa in giù. Perché A. B. C. D.

il protagonista è Carletto il protagonista, Carletto, è un ragazzino alla rovescia il protagonista è un ragazzino ci sono tante persone alla rovescia

A2 L’autore afferma che ci sono tante persone come Carletto: ma che cosa succede a

molte di queste persone, a differenza di Carletto? Completa. Molte altre persone

Carletto

................................................................... ...................................................................

................................................................... ...................................................................

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PROVA 2 - Testo A

PROVE NAZIONALI

A3 Nella frase “faceva tranquillamente qualcosa al contrario, il più delle volte si pigliava

una lavata di testa” (righe 4-5), l’espressione sottolineata significa A. B. C. D.

idea fissa in testa botta in testa rimprovero a testa alta

A4 Nelle righe successive (righe 6-12) sono indicate le azioni alla rovescia che Carletto

poteva davvero fare e quelle invece impossibili anche per lui. Metti una X per ogni riga della tabella. Carletto lo fa

Impossibile anche per Carletto

a) Infilare i calzini sopra le scarpe. b) Andare a scuola quando tutti gli altri uscivano. c) Pranzare cominciando dal dolce.

A5 Nella frase “sarebbe stato bellissimo, ma con la controindicazione di una bocciatura

che non sarebbe stata altrettanto auspicabile” la parola controindicazione, in base al contesto, significa A. B. C. D.

indicazione al contrario presenza di uno o più fattori che sconsigliano l’uso di un farmaco indicazione contraria a una data in precedenza indicazione che un autore aggiunge ai lati di un testo scritto

la parola auspicabile, in base al contesto, significa A. B. C. D.

che si augura a qualcuno che non si augura a qualcuno augurio presagio tratto dal volo degli uccelli

A6 Che cosa pensano gli amici di Carletto riguardo al suo modo di comportarsi?

A. B. C. D.

Non approvano il suo comportamento. Lo guardano un po’ stupiti. Lo guardano un po’ stupiti e un po’ lo invidiano. Non capiscono perché si comporti così.

129


PROVE NAZIONALI

PROVA 2 - Testo A

A7 Completa con le parole del testo.

Quasi tutti gli amici erano invidiosi di quella ............................. di Carletto perché la consideravano un piccolo segno di .............................. A8 “Crescendo, Carletto mica migliorò, anzi” (riga 16): che cosa dovresti aggiungere per

chiarire la parola anzi? A. B.

Resta sempre “alla rovescia”. Si “raddrizza” come gli altri.

C. D.

Diventa più “alla rovescia”. Diventa meno “alla rovescia”.

A9 Scrivi un comportamento di Carletto da adulto.

......................................................................................................................................... A10 Rileggi la parte di testo nel riquadro.

Quando al mattino si svegliò e si rese conto che il suo era solamente un sogno, un po’ ci rimase male, ma il buonumore che quella stranezza gli aveva regalato lo tenne arzillo fino a metà pomeriggio. A quale sogno fa riferimento l’autore? A. B. C. D.

Al suo sogno di non essere soggetto alla forza di gravità. Al sogno di Carletto sulla forza di gravità. Al sogno di Carletto di non essere soggetto alla forza di gravità e di camminare sul soffitto senza cadere. Al sogno di Carletto di essere un lampadario.

A11 Dalla riga 30 alla riga 37 l’autore elenca altri comportamenti “alla rovescia” di Carletto,

trovando in ognuno un aspetto divertente o utile. Metti una X per ogni riga della tabella. Ha un aspetto divertente

a) Fare le moltiplicazioni e divisioni alla rovescia. b) Guardare un albero alla rovescia. c) Guardare un film dalla fine.

130

Ha un aspetto utile


PROVA 2 - Testo A

PROVE NAZIONALI

A12 Se la storia del film era avvincente che cosa faceva Carletto?

......................................................................................................................................... A13 L’espressione colpo di scena finale (righe 34-35) indica

A. B. C. D.

la la la la

scena finale della storia scena improvvisa con cui si conclude la storia, che sorprende lo spettatore conclusione della storia a colpi di pistola tra i protagonisti scena terrificante con cui si conclude il film

A14 Quale regalo si fece Carletto per il suo diciottesimo compleanno?

......................................................................................................................................... A15 “Prendilo in considerazione, se mai vorrai procurarti un cucciolo pure tu.” (riga 44)

A chi si rivolge l’autore? A. B.

A Carletto. A un amico di Carletto.

C. D.

A tutti quelli che leggono il testo. A un lettore che solo lui conosce.

A16 Che cosa, invece, gli amici regalarono a Carletto per il suo compleanno?

......................................................................................................................................... A17 Grazie al regalo degli amici, quella domenica si organizzò una partita che fu

indimenticabile perché A. B. C. D.

il pallone era perfettamente rotondo e rimbalzava a meraviglia le squadre erano formate da undici calciatori di qua e undici di là Carletto colpì il pallone con un tiro acrobatico Carletto colpì il pallone di testa

A18 Seconde te, nella conclusione del racconto l’autore pensa che Carletto fu il migliore

in campo perché A. B. C. D.

era il suo compleanno decideva tutto lui, essendo il proprietario del pallone sapendo vivere “alla rovescia”, gli riuscì il tiro acrobatico è il protagonista della storia

131


PROVE NAZIONALI

PROVA 2 - Testo B

Per un buon sonno 5

10

15

20

25

30

Un bagno caldo, una fiaba o una dolce ninna nanna. Sono alcuni dei tanti rituali che molto spesso accompagnano e rendono magico il momento in cui i bambini si mettono a letto. Molte altre ricerche evidenziano che far seguire corrette abitudini ai bambini offre loro le migliori possibilità di avere un sonno adeguato e sano ogni giorno e ciò è fondamentale per promuovere la loro crescita e sviluppo. Ma quali sono le strategie migliori per insegnare ai bambini a dormire bene? I ricercatori dell’University of British Columbia, in Australia, hanno osservato quanto è importante per bambini più piccoli e per quelli in età scolare seguire alcune specifiche abitudini. Dall’analisi, infatti, è emerso che le pratiche più efficaci nel migliorare il sonno dei bambini sono: andare a letto alla solita ora, evitare di stare davanti alla tv e limitare l’uso di dispositivi elettronici prima di andare a letto, leggere prima di addormentarsi e avere una camera da letto silenziosa. Dallo studio, infatti, è emerso come gli adolescenti i cui genitori che avevano stabilito precisi orari per andare a letto dormissero meglio di quelli i cui genitori non avevano impostato alcun orario. Per avere un quadro completo di tutte le conoscenze che abbiamo, i ricercatori hanno passato in rassegna quarantaquattro studi riguardanti le corrette abitudini al sonno, coinvolgendo nell’analisi trecentomila bambini del Nord America, Europa e Asia, di tutte le fasce di età: dai neonati e bambini piccoli ai bambini in età prescolare, poi quelli in età scolare fino agli adolescenti. Dalle loro osservazioni è emerso per prima cosa che, in base all’età, cambia la quantità di ore di sonno di cui i bambini hanno bisogno per crescere sani. Le nuove linee guida dell’American Academy of Sleep Medicine raccomandano che un neonato, per esempio, dovrebbe dormire circa dodici, sedici ore a notte, che scendono a undici, quattordici ore nei primi due anni di vita. A seguire, dai tre ai cinque anni sono consigliate circa dieci, tredici ore; dai sei ai dodici anni nove, dodici ore; infine dai tredici ai diciotto anni sarebbero necessarie dalle otto alle dieci ore per notte. Tali indicazioni non andrebbero sottovalutate perché il sonno è un componente fondamentale per la salute generale e per il benessere, da qui la “qualità del sonno” va considerata un fattore essenziale della vita di ciascun individuo. da M. Musso, in www.repubblica.it

132


PROVA 2 - Testo B

PROVE NAZIONALI

B1 Che cosa affermano i ricercatori dell’University of British Columbia?

A. B. C. D.

I bambini devono andare a letto ogni sera alla stessa ora. È importante per i bambini più piccoli e per quelli in età scolare seguire corrette abitudini per andare a letto la sera, in modo da avere un sonno sano. Solo i bambini più piccoli devono seguire delle abitudini prima di andare a letto. Leggere prima di addormentarsi concilia il sonno.

B2 Nella frase “Dall’analisi, infatti, è emerso che le pratiche più efficaci nel migliorare il

sonno dei bambini sono…” (righe 10-11) la parola sottolineata con quale termine NON può essere sostituita? A.

Studio

B.

Indagine

C.

Ricerca

D.

Esame

B3 Lo studio ha messo a confronto adolescenti abituati ad andare a dormire a orari

precisi, con adolescenti a cui non era imposto nessun orario (righe 14-16). Riporta in tabella l’esito di questo confronto, in base a quanto appreso nel testo. Adolescenti che vanno a dormire a un orario preciso

Adolescenti che vanno a dormire senza un orario preciso

...................................................................

...................................................................

B4 Per avere un quadro completo, i ricercatori hanno preso in esame molti studi

riguardanti le corrette abitudini al sonno. Completa con i dati forniti dal testo. I ricercatori hanno coinvolto nell’analisi ............................ bambini del ............................, ............................, ............................ di tutte le fasce d’età: ............................ e bambini piccoli, bambini in età .............................., .............................., fino agli adolescenti. B5 Quale fattore determina le ore di sonno necessarie per un bambino?

......................................................................................................................................... B6 Dopo aver letto il testo, puoi affermare che si volgono molti studi sul sonno

A. B. C. D.

perché il sonno è un elemento vitale pe la salute di ogni individuo, fin da neonato perché ci sono molti ricercatori per avere un quadro completo di tutte le conoscenze per far addormentare i bambini

133


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 1

Le bacchette speciali “Avere un fratello è un incubo!” pensava Steven. Averne uno è già di per sé un incubo, ma averne uno come Jeffrey è una vera e propria maledizione. Non tanto perché è più piccolo di me di otto anni, anche se la cosa di certo non aiuta. Non è perché è più bello di me, anche se nemmeno questo aiuta. 5 Io ho i capelli marrone-topo appiccicati alla testa. Porto un paio di occhiali spessi un centimetro e un apparecchio che mi dà l’aria di uno che ha ingoiato i rottami di un treno. Mio fratello ha un sorriso da pubblicità, dieci decimi per occhio e boccoli biondi come quelli degli angioletti. Mi odiasse, almeno… e invece mi adora, mi segue ovunque! E non gli basta essere più bello di me e 10 starmi sempre tra i piedi, no, lui distrugge anche tutta la mia roba, autostima e salute mentale comprese. Ecco ad esempio la storia della torta pazza. Jeffrey sa da quando è nato che la cosa peggiore che può farmi è toccare la mia batteria. Ho stabilito delle regole a proposito, ma un fatidico pomeriggio 15 dello scorso anno Jeffrey ha deciso di far fare alle mie regole un bel volo fuori dalla finestra. Quel giorno sono tornato a casa, ho salutato la mamma e mi sono avviato nella mia camera per esercitarmi un po’. Ero particolarmente di buon umore, così per festeggiare avevo deciso di tirare fuori le bacchette speciali e di usarle. Sono speciali perché hanno l’autografo del mio batterista 20 preferito di sempre, Carter Beauford. Peccato che le bacchette non fossero più al loro posto! Sono corso di sopra come una furia, sperando di fare in tempo… Come sono entrato in cucina, ho visto Jeffrey che “cucinava” sul pavimento. C’erano pentolini ovunque e Jeffrey era tutto preso a mescolare il suo 25 intruglio nella pentola più profonda. Con le mie bacchette speciali! Mi sono avvicinato a lui con sguardo omicida. – Jeffrey! Dammi quelle bacchette! – Ma sto cucinando. – Dammi quelle bacchette! 30 – Ma la torta pazza non è ancora pronta. – Non me ne frega niente di quella schifezza che stai facendo finta di cucinare. Dammi le bacchette! – Guarda che è vera! E lo era. La “torta pazza” di Jeffrey era un simpatico miscuglio di caffè, uova 35 crude e pezzi di guscio, Coca Cola, bacon crudo e tre macchinine da corsa. Le mie bacchette speciali tuttora hanno uno strano odore! da J. Sonnenblick, I 10 mesi che mi hanno cambiato la vita, Giunti

134


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 1 Comprensione e lessico

Ogni risposta vale 2 punti.

1 Il racconto inizia con una situazione-problema. Qual è? A. B.

n. 1

Avere un fratello fa fare brutti sogni. Avere un fratello è un incubo.

2 ....... / 100

2 Steven come definisce il fratello Jeffrey? A. B. C. D.

Un Un Un Un

n. 2

incubo e un triangolo. incubo e una maledizione. sogno salutare per la mente. brutto risveglio.

2

....... / 100

3 A chi si possono attribuire le seguenti affermazioni? Metti una X. Steven

Jeffrey

È più piccolo di otto anni. Porta l’apparecchio. Ha i capelli marrone-topo appiccicati. Ha un sorriso da pubblicità. Porta gli occhiali spessi. Ha boccoli biondi. 4 Che cosa distrugge Jeffrey? A. B. C. D.

Tutta la roba di Steven. Tutta l’autostima di Steven. Tuttala la roba, l’autostima e la salute mentale di Steven. Tuttala roba e la salute mentale di Steven.

5 Il termine autostima (riga 10) significa: A. B. C. D.

avere rispetto dell’auto provare a indovinare il prezzo dell’auto avere considerazione di sé stessi avere considerazione dell’altro

6 Quali sentimenti nutre Jeffrey nei confronti di Steven? A. B. C.

Lo odia. Lo cura. Lo adora.

2

n. 3 2

2

2

....... / 100

n. 4 2

2

2

....... / 100

n. 5 2

2

2

2

....... / 100

n. 6 2

2

....... / 100

135


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 1

7 Qual è la cosa peggiore che può fare Jeffrey a suo fratello? A. B.

Non rispettare le regole. Toccare la sua batteria.

2 ....... / 100

8 Perché le bacchette di Steven sono speciali? Rispondi con parole tue. ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… 9 Steven, quando non trova le bacchette, dove corre a cercarle? A. B.

Di sopra in cucina. Di sotto in cucina.

Steven Steven Steven Steven

è è è è

allegro simpatico affaticato arrabbiato

12 Il testo è stato suddiviso in quattro parti. A queste sono state assegnati quattro titoli. Indica qual è il titolo di ciascun paragrafo, collegando con una freccia ogni elemento della colonna A con un elemento della colonna B. Attenzione: c’è un titolo in più!

136

Colonna B

1 2 3 4 5

2

2

2

....... / 100 n. 9

n. 10 2

2

2

....... / 100

Miscuglio di caffè, uova crude, pezzi di guscio, una banana, Coca Cola, bacon crudo e tre macchinine da corsa.

Paragrafo Paragrafo Paragrafo Paragrafo Paragrafo

2

....... / 100

11 Nella “torta pazza” di Jeffrey ci sono tanti ingredienti: cancella l’intruso dall’elenco con una X.

Colonna A

n. 8

2

10 Nella frase “Sono corso di sopra come una furia” (riga 22) il termine furia indica che: A. B. C. D.

n. 7

a. La torta pazza e la ricetta b. Un bambino da pubblicità. c. Che problema avere un fratello! d. Dove sono finite le bacchette speciali? e. Jeffrey cucina con le bacchette.

n. 11 2

2

....... / 100 n. 12 2

2

2

2

....... / 100


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 1 Grammatica 13 Nella frase “Avere un fratello è un incubo”, quanti nomi e quanti verbi sono presenti? A. B. C.

17 “Mi odiasse, almeno… e invece mi adora, mi segue ovunque! E non gli basta essere più bello di me e starmi sempre tra i piedi, no, lui distrugge anche tutta la mia roba”. Quanti pronomi personali ci sono?

Due nomi e due verbi. Due nomi e un verbo. Un nome e due verbi.

A. B.

14 Nella frase “Io ho i capelli marronetopo appiccicati alla testa”. Sottolinea il soggetto con il verde e il complemento oggetto con il viola.

C. D.

5 1

7 2

18 Scrivi se i seguenti verbi sono transitivi o intransitivi. Mi adora = ........................................ Sono entrato in cucina = ..................... Mi sono avvicinato a lui = .................... Dammi quelle bacchette = ...................

15 Nella frase del n. 14 qual è il pronome? ……………………………………………

19 “Nella pentola più profonda” l’aggettivo sottolineato è:

16 “Autostima” è un nome: A. B. C. D.

A. B. C. D.

alterato composto primitivo collettivo

al grado positivo al grado comparativo al grado comparativo di maggioranza al grado superlativo relativo

20 “La “torta pazza” di Jeffrey era un simpatico miscuglio di caffè.” Dividi la frase in sintagmi, poi classificali in tabella. soggetto

predicato verbale

predicato nominale

n. 13

n. 15

n. 17

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

n. 16

n. 18

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

attributo

n. 19 2

....... / 100

n. 14

complemento di specificazione

2

2

2

2

....... / 100 n. 20

2

....... / 100

2

2

TOTALE ....... / 100

2

2

....... / 100

137


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 2

Lo zoo interplanetario 5

10

15

20

25

30

35

Ogni anno puntualmente, il professor Hugo esibiva nuove creature, delle razze più strane e imprevedibili. In passato, già si erano viste le creature a tre zampe provenienti da Venere o gli altissimi e filiformi uomini di Marte, mostri a foggia di serpenti, che arrivavano da punti remoti della galassia. L’astronave comparve, rotonda e scintillante, nel cielo di Chicago, e lentamente calò sull’immenso parcheggio trimetropolitano alla periferia della città: gli enormi portelloni laterali si sollevarono e mostrarono la solita fila di gabbie. Dietro le sbarre si intravedevano degli esseri bizzarri: piccoli animali simili a cavalli, ma si muovevano e si inerpicavano lungo le sbarre come ragni e cicalavano incessantemente con vocine acute. E poco dopo apparve il professor Hugo in persona, con il suo ampio mantello multicolore e il cappello a cilindro. – Cittadini della Terra! – esclamò nel microfono – Quest’anno, al prezzo del solito dollaro, potrete ammirare i rarissimi, semi sconosciuti ragni-cavalli di Kaan, portati fino a voi per milioni di miglia attraverso lo spazio. Avvicinatevi alle gabbie, guardateli, studiateli, ascoltateli, parlatene ai vostri amici. Ma fate in fretta. La mia nave può trattenersi i quest’area soltanto sei ore! Scoccato il limite delle sei ore, di nuovo il professore Hugo uscì col suo microfono in mano: – Ora dobbiamo andare, ma torneremo tra un anno esatto. E se lo Zoo di quest’anno vi è piaciuto, telefonate ai vostri amici nelle altre città: domani saremo a New York e la settimana prossima atterreremo a Londra, poi a Parigi, a Roma, a Hong Kong, a Tokyo. E poi salperemo per altri mondi ancora! Circa due mesi e tre pianeti più tardi, l’astronave del professor Hugo ritornò infine tra le frastagliate rocce di Kaan. A uno a uno i curiosi ragni-cavalli sgusciarono rapidamente dalle gabbie e schizzarono in cento direzioni diverse, a raggiungere le loro case tra le rocce. In una di queste, la creatura-lei salutò il ritorno del figlioletto, farfugliando in uno strano linguaggio: – Quanto tempo! Allora, è stato bello? La creatura-lui annuì: – Magnifico! Il piccolino si è divertito un sacco! Abbiamo visitato otto mondi! Il posto chiamato Terra è stato il migliore di tutti! Le creature che ci abitano portano degli indumenti sulla pelle e camminano su due zampe. Il piccolo galoppò tutto allegro nella caverna, inerpicandosi sulle pareti. – Ma non era pericoloso? – chiese la creatura-lei. – No! – esclamò il compagno – Ci sono delle sbarre robuste, per proteggerci da loro. E poi rimaniamo sempre all’interno dell’astronave. La prossima volta devi venire anche tu, cara! È un viaggio che li vale proprio tutti i diciannove commod che ci costa! da E.D. Hock, Zoo, in Storie di giovani alieni, Edizioni EL

138


Verifica 2

VERIFICHE A LIVELLI

Comprensione e lessico

Ogni risposta vale 2 punti.

1 Il professor Hugo, come ogni anno, esibisce creature delle razze più impensabili. Da dove provengono quelle di quest’anno?

n. 1

A. B.

Dalla Terra. Da Kaan.

....... / 100

2 Come sono le creature portate sulla Terra quest’anno? A. B. C. D.

Sono Sono Sono Sono

n. 2 2

altissime e filiformi. simili a serpenti. simili a cavalli. creature lente e silenziose.

Milioni di dollari. Un solo dollaro.

scivolare tra le sbarre immobilizzarsi alle sbarre aggrapparsi alle sbarre sporgersi dalle sbarre

n. 4 2

2

2

n. 5

ai pianeti alle creature provenienti da diversi pianeti ai cittadini della Terra agli animali in gabbia

2

Professor Hugo

2

2

2

....... / 100

6 Segna con una X chi pronuncia le seguenti frasi. La mia nave può trattenersi in quest’area soltanto sei ore. Quanto tempo! Allora, è stato bello? Torneremo tra un anno esatto. È un viaggio che li vale proprio tutti i diciannove commod che ci costa!

2

....... / 100

5 L’espressione “zoo interplanetario” è riferita: A. B. C. D.

n. 3

....... / 100

4 “… piccoli animali simili a cavalli, ma si muovevano e si inerpicavano lungo le sbarre come ragni” (righe 8-9). Il termine inerpicarsi significa: A. B. C. D.

2

....... / 100

3 Qual è il prezzo che i cittadini della Terra devono pagare per ammirare le nuove creature? A. B.

2

n. 6 Creature di Kaan

2

2

....... / 100

139


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 2

7 “A uno a uno i curiosi ragni-cavallo sgusciarono rapidamente dalle gabbie”. L’espressione sottolineata si può sostituire con: A. B.

fuggirono uscirono cautamente

C. D.

uscirono velocemente non uscirono

8 Leggi le seguenti frasi e segna con una X quella non vera. Le creature dello zoo interplanetario: A. B. C. D.

sono ingabbiate, ma preferirebbero essere libere. si sentono protette nelle gabbie. hanno pagato per intraprendere un viaggio tra i pianeti. non pensano di essere in uno zoo.

9 Che cosa hanno in comune gli abitanti della Terra e le creature di Kaan? A. B.

Si incontrano dopo un anno. Amano lo zoo.

C. D.

Pagano il professor Hugo. Viaggiano con una nave.

10 Chi sono “creatura-lui” e “creatura-lei”? A. B. C. D.

Due Due Due Due

amici. persone che si conoscono bene. genitori. viaggiatori.

11 Dopo aver letto il racconto, quattro bambini dicono quello che hanno capito. Secondo te, qual è il pensiero corretto? A. B. C. D.

Il professor Hugo permette ai terrestri di conoscere nuove creature e alle creature di conoscere nuovi pianeti, e si fa pagare Il professor Hugo costringe le creature a stare nella gabbia perché i terrestri le vogliono studiare. Il professor Hugo non permette ai terrestri di conoscere nuove creature interplanetarie. Il professor Hugo permette ai terrestri di conoscere nuove creature e alle creature di conoscere nuovi pianeti, e non si fa pagare.

12 Alla fine del racconto hai compreso che: A. B. C. D.

140

le creature di Kaan sono animali che vivono in gabbia. le creature di Kaan hanno una vita simile a quella degli abitanti della Terra. le creature di Kaan hanno una vita completamente diversa da quella dei terrestri. i terrestri vogliono costruire uno zoo interplanetario.

n. 7 2

2

....... / 100

n. 8 2

2

2

....... / 100

n. 9 2

2

2

2

....... / 100 n. 10 2 ....... / 100

n. 11 2

2

2

....... / 100

n. 12 2

2

2

2

....... / 100


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 2 Grammatica 13 Nella frase “Ogni anno puntualmente, il professor Hugo esibiva nuove creature, delle razze più strane e imprevedibili”, il soggetto è: A. B.

17 Nelle seguenti frasi sono stati sottolineati tutti gli aggettivi: in quale frase ci sono solo aggettivo qualificativi? A.

il professor Hugo nuove creature

B.

14 Nella frase “L’astronave comparve, rotonda e scintillante… e lentamente calò sull’immenso parcheggio”. Quali sono i verbi? Sottolineali.

C. D.

18 Nella frase “domani saremo a New York e la settimana prossima atterreremo a Londra, poi a Parigi, a Roma, a Hong Kong, a Tokyo. E poi salperemo per altri mondi ancora!” Quanti complementi di luogo ci sono? .... Quanti complementi di tempo ci sono? ....

15 I nomi che seguono sono tutti composti. Indica quale è composto da due nomi: A. B. C. D.

Gli abitanti di Marte sono altissimi e filiformi. Quest’anno potrete ammirare tante creature. Telefonate ai vostri amici nelle altre città. Hugo tornò circa due mesi e tre pianeti più tardi.

asciugamani interplanetario multirazze astronave

16 Rileggi la frase del n. 13 e sottolinea il soggetto e il predicato. Quanti ne hai individuati? Completa.

19 Esegui l’analisi grammaticale del verbo “salperemo”: …….............………………

Soggetto: ........................................... Predicato: ...........................................

Ora trasformalo nella stessa persona del tempo composto corrispondente.

20 “L’astronave del professor Hugo ritornò infine tra le frastagliate rocce di Kaan.” Dividi la frase in sintagmi, poi classificali in tabella. soggetto

predicato verbale

complemento di tempo

complemento di specificazione

n. 13

n. 15

n. 17

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

n. 16

n. 18

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

apposizione

n. 19 2

....... / 100

n. 14

complemento di luogo

2

2

2

2

....... / 100 n. 20

2

....... / 100

2

2

TOTALE ....... / 100

2

2

....... / 100

141


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 3

Primo, primissimo, anzi no 5

10

15

20

25

30

35

Dorando fu un celebre atleta. Abitava a Carpi e faceva il garzone di fornaio nella premiata forneria-pasticceria “Roma”, sotto i portici della piazza. Era un ragazzo piccolo e un po’ triste, ma aveva i baffi neri alla moda e tre paia di scarpe. Le scarpe bianche le metteva per fare il fornaio e quelle nere per andare a messa. Le scarpe azzurre, invece, le metteva per correre e qualche volta per andare a ballare. Quando correva faceva gli occhi storti e teneva la bocca un po’ aperta. Portava dei mutandoni neri che gli arrivavano fino al ginocchio e una maglietta bianca con su scritto n.19. Correva sempre e non si fermava mai. Neanche se pioveva, neanche se nevicava, neanche se gli veniva la febbre alta. Sua madre lo chiamava: – Dorandooooo! Vieni a mangiare… Suo padre gli diceva: – Dorandooooo! Vieni ad aiutarmi… Suo fratello gli gridava: – Dinooooo! Vieni a giocare… E lui arrivava, solo che poi mangiava di corsa, parlava di corsa, giocava di corsa, ascoltava di corsa, dormiva di corsa. Insomma, faceva tutto di corsa e il perché ve lo dico subito. Doveva prepararsi per la corsa più lunga del mondo: la maratona di Londra. Finalmente arrivò quel giorno. Dorando era partito insieme agli altri atleti italiani, con cento lire in tasca e tre chili di pane nella borsa. Qualche minuto prima della gara si riempì la bocca di liquirizia, infilò le scarpe azzurre e gridò: – Vincerò! Era il 24 luglio 1908 e faceva un caldo terribile, quando dal castello reale di Windsor partirono i cinquanta migliori corridori del mondo. Ma, quando ormai restava da percorrere l’ultimo chilometro, c’era un uomo solo davanti a tutti e la gente che lo vedeva passare chiedeva: “Chi è? Chi è?”. È uno con la bocca un po’ aperta e sporca di liquirizia, e gli occhi storti: il fornaio Dorando. Appena entrato nello stadio dove c’era il traguardo, il piccolo fornaio si guardò intorno con gli occhi incantati. Fece alcuni passi, oscillò un poco, gli sembrava di vedere tanti colori che gli giravano intorno, poi cadde per terra come una piuma, con gli occhi chiusi come se dormisse. Nello stadio immenso centomila persone si alzarono in piedi per applaudire e svegliare Dorando. Un giudice corse in suo aiuto, gli bagnò il viso, poi lo fece alzare e lo tenne per un braccio fino al traguardo che era proprio lì, a portata di mano. Così Dorando vinse toccando con il petto il filo di lana del traguardo. Subito la giuria si riunì e prese una decisione clamorosa: squalificò Dorando, perché era stato aiutato da un giudice, e assegnò la vittoria a un secondo. da V. Ongini, Fiabe di sport, Mondadori

142


Verifica 3

VERIFICHE A LIVELLI

Comprensione e lessico

Ogni risposta vale 2 punti.

1 Dorando era un celebre:

n. 1

A. B.

attore. atleta.

2 ....... / 100

2 Che lavoro svolgeva Dorando? Sottolinea nel brano e scrivi sotto. ……………………………………………………………………………………… 3 Come utilizzava le tre paia di scarpe il protagonista? A.

B.

C.

D.

Le scarpe azzurre le metteva per fare il fornaio, quelle nere per andare a messa e le scarpe bianche per correre e qualche volta per andare a ballare. Le scarpe bianche le metteva per fare il fornaio, quelle nere per andare a messa e le scarpe azzurre per correre e qualche volta per andare a ballare. Le scarpe bianche le metteva per andare a ballare, quelle nere per andare a messa e le scarpe azzurre per correre e qualche volta per fare il fornaio. Le scarpe bianche le metteva per fare il fornaio, quelle nere per andare a fare passeggiate e le scarpe azzurre per correre e qualche volta per andare a fare un giro in bici.

n. 2 2

2

....... / 100

n. 3 2

2

2

....... / 100

n. 4 2

2

2

2

....... / 100

4 Che cosa indossava Dorando quando correva? Rispondi con parole tue. ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… 5 Quali erano le caratteristiche di Dorando quando correva? Rispondi con parole tue.

n. 5 2

2

2

2

....... / 100

……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… 6 Quali erano le azioni che Dorando faceva sempre di corsa? Scrivile dopo averle sottolineate nel testo. Mangiava, …………………………………, …………………………………, …………………………………, ………………………………….

n. 6 2 ....... / 100

143


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 3

7 Correva sempre perché: A. B. C. D.

doveva mantenersi in forma. amava correre. doveva prepararsi per la maratona di Londra. voleva indispettire la mamma, il papà e il fratello.

8 Con chi e con che cosa parte Dorando? A. B. C. D.

Parte insieme alla famiglia, con cento lire in tasca e tre chili di pane nella borsa e la liquirizia. Parte insieme agli altri atleti italiani, con mille lire in tasca e tre chili di pane nella borsa e la liquirizia. Parte insieme agli altri atleti italiani, con cento lire in tasca e tre chili di pane nella borsa e la liquirizia. Parte insieme agli altri atleti, con cento lire in tasca e la liquirizia.

9 Rileggi attentamente dalla riga 28 alla riga 31. Come potresti sostituire le seguenti espressioni? “si guardò intorno con gli occhi incantati”, “oscillò un poco”, “cadde per terra come una piuma” A. B. C. D.

“si guardò intorno con occhi addormentati”, “si fermò un poco”, “cadde per terra leggero”. “si guardò intorno attentamente”, “dondolò un poco”, “cadde per terra silenzioso” “si guardò intorno attentamente”, “cantò un poco”, “cadde per terra pesantemente”. “si guardò intorno con occhi meravigliati”, “dondolò un poco”, “cadde per terra leggero”.

10 Le persone presenti allo stadio: A. B.

si alzarono in piedi per aiutare Dorando. si alzarono in piedi per applaudire e svegliare Dorando.

11 Chi lo aiutò e che cosa fece? Cerca nel testo, sottolinea e scrivi la risposta. ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… 12 Qual è il motivo per cui l’atleta viene squalificato? A. B. C. D.

144

Perché Perché Perché Perché

è un fornaio. si è addormentato poco prima del traguardo. è stato aiutato da un giudice. è italiano.

n. 7 2

2

....... / 100

n. 8 2

2

2

....... / 100

n. 9 2

2

2

2

....... / 100

n. 10 2 ....... / 100 n. 11 2

2

....... / 100 n. 12 2

2

2

....... / 100


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 3 Grammatica 13 Nella frase “È uno con la bocca un po’ aperta e sporca di liquirizia, e gli occhi storti” sottolinea gli aggettivi. 14 Nella frase “Finalmente arrivò quel giorno”, la parte sottolineata è: A. B.

A. B.

complemento oggetto. soggetto.

15 Nella frase “gli sembrava di vedere tanti colori che gli giravano intorno” la parola sottolineata è: A. B. C.

preposizione. congiunzione. pronome.

16 Nella frase “Appena entrato nello stadio dove c’era il traguardo, il piccolo fornaio si guardò intorno con gli occhi incantati” sottolinea con il rosso i soggetti e con il blu i predicati. 17 Nella frase “Portava dei mutandoni neri che gli arrivavano fino al ginocchio”; la parola sottolineata può essere sostituita con: A. B.

C. D.

di lui a lui

18 Nella frase “Un giudice corse in suo aiuto, gli bagnò il viso, poi lo fece alzare e lo tenne per un braccio fino al traguardo”, le parole sottolineate sono: un pronome e tre aggettivi. un aggettivo possessivo e tre pronomi. un avverbio e tre pronomi. un verbo e tre aggettivi possessivi.

C. D.

19 “Qualche minuto prima della gara si riempì la bocca di liquirizia, infilò le scarpe azzurre e gridò”. Trasforma i verbi sottolineati ai tempi del modo indicativo. trapassato prossimo ........................................................ ........................................................ trapassato remoto ........................................................ ........................................................

con lui per lui

20 “Subito la giuria si riunì e prese una decisione clamorosa”. Dividi la frase in sintagmi, poi classificali in tabella. soggetto

predicato verbale

complemento oggetto complemento di tempo

n. 13

n. 15

n. 17

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

n. 16

n. 18

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

n. 19 2

....... / 100

n. 14

2

attributo

2

2

2

2

....... / 100 n. 20

2

....... / 100

2

2

TOTALE ....... / 100

2

2

....... / 100

145


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 4

Il mondo di Amacem 5

10

15

20

25

30

35

C’è un mondo, lassù, che si chiama Amacem. Non è più grande o più piccolo del nostro pianeta: è diverso. Su Amacem le sorgenti sono in basso, i fiumi salgono, le montagne sono di mare e nelle montagne nuotano pesci che possono uscire dall’acqua e volare nel cielo, perché le loro pinne sono anche ali. Tra i fiumi che salgono a formare le montagne, si stendono boschi e prati. Gli alberi, grandi e senza tronco, stanno sospesi a circa dieci metri dal suolo e non perdono mai le foglie, perché, mano a mano che le vecchie cadono, ne nascono di nuove. Gli uccelli-pesce si posano spesso sui rami degli alberi a riposare. Quando su Amacem soffia il vento, e soffia di frequente, gli alberi si muovono rotolando e mescolandosi in cielo da un orizzonte all’altro. Non ce n’è uno che non abbia fatto più volte il giro del mondo, sopra la terra erbosa. A volte sfiorano i fianchi delle montagne, leccando l’acqua con la punta delle foglie. A volte bastano le gocce che gli uccelli-pesce, posandosi, lasciano cadere sui rami. Su prati verdissimi, simili ai nostri pascoli di montagna, ma molto più estesi, ci sono fiori di fuoco profumato, che brillano di notte, fino a quando il piccolo sole bianco di Amacem, che si chiama Giglon, spunta all’orizzonte. Non nasce a est, come da noi, ma a ovest, ma questo non fa una grande differenza. Non ci stanno solo uccelli-pesce, fra i rami: gli Amacemi, gente quieta e leggera, vivono su quegli alberi in movimento. Non sono molto diversi da noi, soltanto un po’ più magri, leggeri e chiari: alcuni di pelle azzurrognola, altri rosa, altri arancione. Dipende dal tipo di frutti o fiori di cui si nutrono, proprio come i canarini terrestri. Gli Amacemi non hanno capelli, ma una piccola nuvola mobile e rossa, che è la loro mente. Quando due di loro vogliono parlare o giocare, si avvicinano fino a mescolare le nuvole in una sola, più grande e rossa. Gli Amacemi possono parlare, perché hanno lingua e orecchie simili alle nostre, ma usano la voce solo per cose di poco conto, per quelle importanti preferiscono mescolare le menti. Sanno anche volare, ma stanno volentieri fra i rami del loro albero, limitandosi ai voli necessari. Spostandosi da un albero all’altro, si scambiano visite e pensieri, si fanno festa e compagnia. Dal momento in cui nasce, un Amacemo pensa e fa quello che vuole e, se non si trova bene sull’albero in cui è nato, vola a cercarne un altro o un nuovo amico. Ma succede di rado: quasi sempre un Amacemo, almeno per qualche tempo, resta dove è nato a parlare, giocare, volare con gli amici sui prati o verso le montagne, mescolando le nuvole. da R. Piumini, Seme di Amacem, Einaudi Ragazzi

146


Verifica 4

VERIFICHE A LIVELLI

Comprensione e lessico

Ogni risposta vale 2 punti.

1 Il pianeta di cui si parla nel racconto è:

n. 1

A. B.

più grande della Terra. è diverso dalla Terra.

2 Sul mondo di Amacem: A. B. C. D.

le sorgenti sono in basso, i fiumi scendono, le montagne sono in alto e nelle montagne volano pesci. le sorgenti sono in alto, i fiumi scendono, le montagne sono in alto e nelle montagne non nuotano pesci. le sorgenti sono in basso, i fiumi salgono, le montagne sono di mare e nelle montagne nuotano pesci. le sorgenti sono in alto, i fiumi salgono, le montagne sono di mare e nelle montagne nuotano pesci.

3 Dove si stendono boschi e prati? Indica con una X. A. B. C.

Tra i fiumi che scendono dalle montagne. Tra i fiumi che salgono a formare le montagne. Nel cielo, sospesi a testa in giù.

4 Quali sono le caratteristiche degli alberi su Amacem? Individuale leggendo le righe da 7 a 15, poi scrivi sotto: ............................................................................................................. ............................................................................................................. ............................................................................................................. 5 Chi si posa e vive sui rami degli alberi? A. B.

Gli uccelli-pesce. Gli uccelli-pesce e gli Amacemi.

6 Il piccolo sole bianco di Amacem: A. B. C.

nasce a est e si chiama Giglon. nasce a ovest e si chiama Giglon. nasce a ovest e si chiama Bianco.

2 ....... / 100 n. 2 2

2

2

....... / 100

n. 3 2

2

....... / 100

n. 4 2

2

2

2

....... / 100

n. 5 2

....... / 100 n. 6 2

2

....... / 100

147


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 4

7 Gli Amacemi sono: A. B. C. D.

n. 7 2

chiassosi, leggeri e magri. quieti, leggeri e magri. quieti, grandi e grassi. quieti, leggeri e grassi.

n. 8 sì

no

Sono più magri di noi, leggeri e chiari. Il colore della loro pelle non dipende dal tipo di frutti o fiori di cui si nutrono. Non hanno capelli, ma una piccola nuvola mobile e rossa. La nuvola non è la loro mente. 9 Quando gli Amacemi vogliono parlare e giocare tra loro: A. B. C. D.

mescolano il colore della loro pelle. chiamano gli uccelli-pesce. mescolano le loro nuvole in una sola, più grande e rossa. mescolano le loro nuvole in una sola, più piccola e rossa.

10 Gli Amacemi possono parlare: A. B.

ma usano la voce solo per cose di poco conto ma usano la lingua e le orecchie

11 Che cosa fanno gli Amacemi spostandosi da un ramo all’altro? A. B. C. D.

Si Si Si Si

scambiano scambiano scambiano scambiano

parole e auguri, si fanno festa e compagnia. doni e pensieri, fanno festa e cene. visite e pensieri, si fanno festa e compagnia. visite e pensieri, si fanno festa con nostalgia.

12 Nelle ultime cinque righe del testo, si parla di un Amacemo fin dalla nascita. Che cosa fa? Rispondi con parole tue. ............................................................................................................. ............................................................................................................. .............................................................................................................

148

2

....... / 100

8 Nella tabella segna con una X le caratteristiche degli Amacemi. Gli Amacemi:

2

2

2

2

2

....... / 100

n. 9 2

2

2

....... / 100

n. 10 2 ....... / 100 n. 11 2

2

....... / 100

n. 12 2

2

2

2

....... / 100


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 4 Grammatica 13 “C’è un mondo, lassù, che si chiama Amacem” che cosa è la parola sottolineata?

17 Nella frase “tra i fiumi che salgono a formare le montagne” la parola sottolineata è: A. una preposizione. B. una congiunzione. C. un pronome interrogativo. D. un pronome relativo.

............................................................ 14 “Su Amacem le sorgenti sono in basso, i fiumi salgono, le montagne sono di mare”. Quanti soggetti ci sono? Sottolineali.

18 Leggi la frase “usano la voce solo per cose di poco conto, per quelle importanti preferiscono mescolare le menti”, rifletti e completa. La parola sottolineata è un pronome ............................. e sostituisce la parola

15 Rileggi le righe 11-12, individua e scrivi sotto il numero di: preposizioni semplici = ........ preposizioni articolate = ........ nomi = ........ articoli = ........

.............................. 19 Trasforma i verbi della frase del n. 18 al passato remoto e scrivili sotto:

16 “Non ci stanno solo uccelli-pesce, fra i rami: gli Amacemi, gente quieta e leggera, vivono su quegli alberi”. Individua e scrivi per ogni soggetto il suo predicato.

............................................................ ............................................................

- ......................................................... - ......................................................... 20 “Gli Amacemi non hanno capelli, ma una piccola nuvola che è la loro mente.” Dividi il periodo in sintagmi, poi classificali in tabella. soggetto

predicato verbale

predicato nominale

n. 13

n. 15

n. 17

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

n. 16

n. 18

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

n. 19 2

....... / 100

n. 14

2

complemento oggetto complemento indiretto

2

2

2

2

....... / 100 n. 20

2

....... / 100

2

2

TOTALE ....... / 100

2

2

....... / 100

149


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 5

Il segreto del cioccolato 5

10

15

20

25

30

Circa duemilacinquecento anni fa, in America Centrale, il popolo Maya scoprì il magico segreto del cioccolato. I Maya utilizzavano i semi di cacao per preparare una gustosissima bevanda amara. Nel lontano 1528, l’impavido esploratore Cortes, durante una missione segretissima portò i semi di cacao in Spagna e poco alla volta la cioccolata divenne una bevanda alla moda fra i sovrani nobili europei, arrivando così anche in Italia. L’albero del cacao è molto diffuso nei Paesi tropicali (America Centrale e Meridionale, Africa e Asia), dove il clima è caldo e umido. Ha un tronco sottile e le sue foglie possono essere di diversi colori (verde scuro, rosse o color mattone). Esistono tre diverse tipologie di albero del cacao: • il Criollo, che si trova in Messico ma anche in Colombia e in Venezuela. I suoi frutti sono allungati, hanno una superficie rugosa e sono di colore verde o rossiccio. I semi all’interno sono lunghi e rotondi di colore bianco; • il Forastero, che si trova nella zona del Rio delle Amazzoni. I suoi frutti sono ovali o rotondeggianti, hanno una superficie liscia e sono di colore giallo o rossiccio. I semi sono piccoli e appiattiti e di colore viola o biancastro. • il Trinitario è un ibrido, poiché nasce dall’incrocio delle altre due tipologie ed è un albero che riunisce le caratteristiche positive delle due varietà. I frutti dell’albero del cacao crescono direttamente sul suo tronco e sui rami principali: questi frutti si chiamano cabosse. Una volta maturi gli agricoltori selezionano quelli migliori, li tagliano con il machete direttamente dall’albero e, a mano a mano, estraggono i preziosi semini, chiamati fave di cacao, che si trovano all’interno del frutto. Da queste fave si ricaverà il cioccolato. Le fave di cacao vengono avvolte in foglie di banano e lasciate a riposare per una settimana, sviluppando così l’aroma di cioccolato (fermentazione). Successivamente le fave vengono fatte essiccare per dieci giorni al sole sotto ampie tettoie, che le riparano dalla pioggia (essiccazione) e poi vengono messe dentro a grandi sacchi e spedite alle fabbriche di cioccolato di tutto il mondo. UNICA (unione italiana cioccolatieri artigiani)

150


Verifica 5

VERIFICHE A LIVELLI

Comprensione e lessico

Ogni risposta vale 2 punti.

1 Chi scoprì il cioccolato?

n. 1

A. B.

L’esploratore Cortes. Il popolo Maya.

2 In quale Paese Cortes portò i semi di cacao? A. B. C.

In Europa In Spagna. In Italia.

3 L’albero di cacao è diffuso in Paesi tropicali dove il clima è caldo e umido: quali sono questi Paesi? Sottolineali nel testo e poi riscrivili. ............................................................................................................. 4 Il popolo Maya in quale area tropicale ha vissuto? A. B. C. D.

Messico. America Meridionale. America Centrale. Africa.

5 Quante tipologie di albero del cacao esistono? Scrivile. .............................................................................................................

2 ....... / 100

n. 2 2

2

....... / 100

n. 3 2

2

2

....... / 100

n. 4 2 ....... / 100

n. 5 2

2

2

2

....... / 100

6 Quale tipologia ha i frutti lunghi e i semi rotondi e di colore bianco? A. B. C.

Criollo. Forastero. Trinitario.

n. 6 2

2

....... / 100

151


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 5

7 Il termine ibrido (riga 20) significa: A. B. C. D.

che è composto di acqua. che fonde insieme elementi diversi. che non si fonde con altri elementi. incastro.

8 Come si chiamano i frutti dell’albero di cacao? A. B.

Cabosse. Fave di cacao.

9 Da quale parte dell’albero del cacao si ricava il cioccolato? A. B. C.

Dai rami principali dell’albero. Dai frutti che crescono sui rami principali. Dai semi o fave del cacao che si trovano dentro il frutto.

n. 7 2

2

....... / 100

n. 8 2 ....... / 100

n. 9 2

2

....... / 100

10 Nella frase “li tagliano con il machete direttamente dall’albero” (righe 24-25) li a che cosa si riferisce? Scrivilo: .................................................................................................

n. 10

11 Attraverso quale processo si sviluppa l’aroma del cioccolato? E come avviene? Rispondi con parole tue.

n. 11

............................................................................................................. ............................................................................................................. ............................................................................................................. 12 Il testo che hai letto è: A. B. C. D.

152

un un un un

racconto di avventura. racconto storico. racconto realistico. testo informativo.

2

2

2

2

2

....... / 100

2

2

2

2

....... / 100

n. 12 2

2

2

2

....... / 100


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 5 Grammatica 13 Nella prima frase del testo ci sono dei nomi propri. Sottolineali e riscrivili. ........................................................... 14 Nella frase “la cioccolata divenne una bevanda” qual è il soggetto? ........................................................... 15 Nella frase “il popolo Maya scoprì il magico segreto del cioccolato”, sottolinea con il rosso l’aggettivo e con il blu il nome a cui si riferisce. 16 Leggi la frase “L’albero del cacao è molto diffuso nei Paesi tropicali” e riscrivi:

18 Nella frase “Le fave vengono fatte essiccare per dieci giorni al sole sotto ampie tettoie, che le riparano dalla pioggia” è ripetuto due volte le. Segna l’affermazione corretta. A. Il primo le è articolo, il secondo le è pronome personale soggetto. B. I due le sono articoli determinativi. C. I due le sono pronomi personali. D. Il primo le è articolo, il secondo le è pronome personale complemento. 19 Trasforma il verbo “divenne” come indicato nella tabella.

- articoli = ......................................... - preposizioni articolate = ................... - avverbi = ........................................

m. infinito m. ind., t. fut. sempl. m. cong., t. imperf. m. cond., t. pres.

17 Rileggi e analizza la frase del n. 15. Quanti complementi indiretti ci sono? ...........................................................

20 “I frutti dell’albero del cacao crescono direttamente sul suo tronco.” Dividi la frase in sintagmi, poi classificali in tabella al posto giusto. soggetto

predicato verbale

complemento di specificazione

n. 13

n. 15

n. 17

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

n. 16

n. 18

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

attributo

n. 19 2

....... / 100

n. 14

complemento di luogo

2

2

2

2

....... / 100 n. 20

2

....... / 100

2

2

TOTALE ....... / 100

2

2

....... / 100

153


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 6

L’energia eolica 5

10

15

20

25

30

35

Molta dell’energia che ci permette di vivere comodi, non è infinita e si sta esaurendo. Inoltre, spesso, inquina tantissimo. Per questo servono le energie rinnovabili, ossia che non finiscono e non inquinano. Come quella eolica, creata dal vento. Scopriamola insieme! L’energia eolica, come dice il nome stesso (da Eolo, il dio del vento), è un tipo di energia ricavata dalla forza del vento che viene convertita in forzalavoro (spesso sotto forma di elettricità). Fin dall’antichità lo spirare delle correnti è stato alleato degli uomini per spostarsi (le vele gonfiate dal vento permettevano di navigare agevolmente) o per muovere oggetti di produzione (le pale girevoli dei mulini a vento, ad esempio, muovevano le macine per triturare il grano e farne farina). Solo ai giorni nostri, però, si è pensato di usare la forza dell’aria per produrre elettricità. Tra l’Ottocento e il Novecento, vari scienziati focalizzarono i loro studi sullo sfruttamento del vento a scopo energetico. Il risultato dei loro studi è che oggi, la maggior parte dell’energia eolica viene prodotta da turbine e pale eoliche. Come si converte la forza del vento in energia? Il vento muove le grosse pale eoliche della turbina creando energia cinetica (ossia l’energia generata dal movimento di un corpo). Le pale sono collegate a un rotore a sua volta collegato a un “albero” (posto nel palo), il quale invia l’energia di rotazione al generatore elettrico posto alla base della struttura. Questo generatore utilizza alcuni magneti e le proprietà di induzione elettromagnetica per produrre una tensione elettrica (cioè una differenza di carica elettrica) e quindi energia elettrica. Esistono vari tipi di turbine e vari tipi di pale a seconda della loro grandezza o del tipo di asse. L’energia eolica è un’energia pulita che cioè non crea scarti o scorie inquinanti durante la sua produzione. Uno degli svantaggi, che per alcuni rende inaccettabile la posa di centrali eoliche composte di decine o centinaia di turbine, è il forte impatto visivo delle pale necessarie a imbrigliare il vento, che cambiano radicalmente il paesaggio in cui vengono installate. E, secondo alcuni, disturbano la fauna selvatica: ruotando le pale fanno rumore. Il vento resta comunque una delle principali fonti di energia alternative a nostra disposizione e la sperimentazione prosegue incessantemente per rendere questo tipo di tecnologia sempre più efficiente e con un minor impatto sull’ambiente. da www.focusjunior.it

154


Verifica 6

VERIFICHE A LIVELLI

Comprensione e lessico

Ogni risposta vale 2 punti.

1 Che cosa sta accadendo all’energia che ci permette di vivere bene?

n. 1

A. B.

Si sta rinnovando. Si sta esaurendo.

2 Le energie rinnovabili sono quelle che: A. B. C.

finiscono e non inquinano. finiscono e inquinano. non finiscono e non inquinano.

3 Perché l’energia eolica si chiama così? Rispondi con parole tue. ............................................................................................................. ............................................................................................................. ............................................................................................................. 4 L’energia eolica viene ricavata: A. B. C. D.

da forme di elettricità che sono trasformate in forza lavoro. dalla forza lavoro. dalla forza del vento che viene convertita in forza lavoro. dalla forza lavoro che viene convertita in forza del vento.

5 Nell’antichità il vento veniva utilizzato (righe 8-12) per: A. B.

produrre elettricità e forza lavoro. spostarsi e muovere oggetti di produzione.

6 Oggi la maggior parte dell’energia eolica viene prodotta da: A. B. C.

turbine e mulini a vento. pale eoliche e mulini a vento. turbine e pale eoliche.

7 Energia cinetica vuol dire: A. B. C. D.

energia energia energia energia

generata generata generata generata

dalla quiete di un corpo. dal movimento di un corpo. dal calore di un corpo. dal vento.

2 ....... / 100 n. 2 2

2

....... / 100

n. 3 2

2

2

2

....... / 100

n. 4 2

2

2

....... / 100

n. 5 2 ....... / 100 n. 6 2

2

....... / 100 n. 7 2

2

2

....... / 100

155


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 6

8 Completa con le informazioni ricavate dal testo. Il vento muove le ................................. della turbina creando energia cinetica. Le pale sono collegate a un .................................., a sua volta collegato a un “albero” che invia l’energia di rotazione al generatore elettrico posto alla base della struttura. Questo ................................. utilizza alcuni magneti e le proprietà di .............................................. per produrre una .................................... ................................. e quindi energia elettrica. 9 L’energia eolica è: A. B.

un’energia pulita. un’energia che inquina.

10 Uno degli svantaggi delle centrali eoliche è: A. B.

il fatto che utilizzano il vento. il forte impatto visivo sul paesaggio.

11 La frase “disturbano la fauna selvatica” significa che: A. B. C. D.

le centrali eoliche fanno diventare selvatici gli animali. il rumore delle pale dà fastidio alle piante in crescita. il rumore delle pale dà fastidio agli animali selvatici nel loro ambiente. le centrali eoliche danneggiano le selve.

12 Perché la sperimentazione sull’utilizzo del vento prosegue? Rispondi con parole tue. ............................................................................................................. ............................................................................................................. .............................................................................................................

156

n. 8 2

2

2

2

....... / 100

n. 9 2 ....... / 100

n. 10 2

2

....... / 100

n. 11 2

2

2

....... / 100

n. 12 2

2

2

2

....... / 100


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 6 Grammatica

17 “Scopriamola”: la è:

13 Nella frase “Per questo servono le energie rinnovabili”, la parte sottolineata è: A. B.

A. B. C.

complemento oggetto. soggetto.

18 Nella frase “Esistono vari tipi di turbine e vari tipi di pale” individua i complementi di specificazione.

14 Nella frase “Il vento muove le grosse pale eoliche” sottolinea i nomi con il rosso e il verbo con il blu.

19 Trasforma il verbo “cambiano” ai tempi e alle persone indicati di seguito:

15 Nella frase “L’energia eolica è un tipo di energia” la parte sottolineata è: A. B.

articolo. pronome complemento. pronome soggetto.

trapassato prossimo

predicato verbale. predicato nominale.

2a p. sing. = ............................................. 1a p. pl. = .................................................

16 Leggi le righe 14-15 e individua gli aggettivi. Riscrivili qui al posto giusto.

passato remoto 3a p. sing. = ............................................. 3a p. pl. = .................................................

- aggettivo qualificativo = .................... - aggettivo possessivo = ....................

20 “Fin dall’antichità lo spirare delle correnti è stato alleato degli uomini.” Dividi la frase in sintagmi, poi classificali in tabella al posto giusto. soggetto

predicato verbale

complemento di specificazione

n. 13

n. 15

n. 17

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

n. 16

n. 18

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

n. 19 2

....... / 100

n. 14

2

complemento di tempo

2

2

2

2

....... / 100 n. 20

2

....... / 100

2

2

TOTALE ....... / 100

2

2

....... / 100

157


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 7

Amore di lontananza Ricordo che, quand’ero nella casa dalla mia mamma, in mezzo alla pianura, avevo una finestra che guardava sui prati; in fondo, l’argine boscoso 5 nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo, c’era una striscia scura di colline. Io allora non avevo visto il mare che una sol volta, ma ne conservavo un’aspra nostalgia da innamorata. 10 Verso sera fissavo l’orizzonte; socchiudevo un po’ gli occhi; accarezzavo i contorni e i colori tra le ciglia: e la striscia dei colli si spianava, tremula, azzurra: a me pareva il mare 15 e mi piaceva più del mare vero. A. Pozzi

Ogni risposta vale 2 punti.

Comprensione e lessico 1 Da quanti versi è composta la poesia? ...... 2 La poesia è scritta in: A. B.

versi sciolti. versi in rima.

3 La casa, che la poetessa ricorda, era: A. B. C. D.

in in in in

montagna. pianura. un bosco. collina.

4 Quale espressione potrebbe sostituire “nella casa della mia mamma” (versi 1-2)? A. B.

158

Nella casa in campagna. Nella casa della natura.

n. 1 2 ....... / 100 n. 2 2

2

....... / 100 n. 3 2

2

2

....... / 100

n. 4 2

2

2

2

....... / 100


Verifica 7

VERIFICHE A LIVELLI

5 Che cosa vede l’autrice dalla finestra? A. B.

I prati e in fondo il mare. I prati e in fondo una striscia di colline.

6 Di quale ricordo ha nostalgia l’autrice? A. B.

c’era stata tante volte nell’infanzia. c’è andata una sola volta nell’infanzia. amava il mare. ci andava ogni anno.

............................................................................................................. ............................................................................................................. 12 Quale affermazione esprime il significato della poesia? poetessa poetessa poetessa poetessa

2

2

2

....... / 100

n. 8 2

2

n. 9

....... / 100

L’argine del bosco. Una striscia azzurra di colline. Un’aspra nostalgia. Il Ticino.

Alla Alla Alla Alla

n. 7

2

L’orizzonte. La sera.

11 La poetessa che cosa fa verso sera per immaginare il mare? Rispondi con parole tue.

A. B. C. D.

2

....... / 100

10 Quale, tra le immagini elencate di seguito, alla poetessa sembra il mare? A. B. C. D.

n. 6

2

Dolce. Profonda.

9 Che cosa fissava l’autrice verso la fine della giornata? A. B.

....... / 100

....... / 100

8 Nel verso 9, con quale altro aggettivo puoi sostituire “aspra”? A. B.

2

2

Dell’infanzia. Del mare.

7 L’autrice ha nostalgia del mare perché: A. B. C. D.

n. 5

non piace il ricordo del mare. piace l’orizzonte. piace andare al mare. piace il ricordo del mare.

n. 10 2

2

....... / 100

n. 11 2

2

2

2

....... / 100

n. 12 2

2

2

2

....... / 100

159


VERIFICHE A LIVELLI

Verifica 7

Grammatica 13 Nella poesia c’è un solo nome proprio, qual è? Scrivilo:

17 Nel verso 10 “Verso sera fissavo l’orizzonte” il soggetto:

............................................................

A. B. C.

14 Nel verso “Io allora non avevo visto il mare” qual è il complemento oggetto?

18 Nei versi 14-15 quanti pronomi personali sono presenti? Sono pronomi personali soggetto o complemento?

............................................................ 15 Nel verso 2 ci sono due preposizioni articolate: da che cosa sono formate? Completa.

.................................................................. 19 Trasforma i seguenti verbi nel tempo composto e al tempo semplice corrispondente.

- dalla = …………….. + la - alla = …………….. + ……………..

ricordo = ............................................. avevo = .............................................. guardava = .......................................... avevo visto = .......................................

16 Nel verso 9 l’espressione “aspra nostalgia” è formata da: A. B. C. D.

è “l’orizzonte”. è sottinteso. manca del tutto.

un aggettivo e un nome. un avverbio e un nome. un aggettivo e un verbo. da due nomi.

20 “C’era una striscia scura di colline.” Dividi la frase in sintagmi, poi classificali in tabella al posto giusto. soggetto

predicato verbale

predicato nominale

complemento di specificazione

n. 13

n. 15

n. 17

n. 19

2

2

2

....... / 100

160

2

....... / 100

2

....... / 100

n. 14

n. 16

n. 18

2

2

2

....... / 100

2

....... / 100

2

2

2

2

2

attributo

2

....... / 100 n. 20

2

....... / 100

2

2

TOTALE ....... / 100

2

2

....... / 100


Tt A

È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiato per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo. È possibile l’attivazione del dizionario di italiano utile per la comprensione delle parole e l’espansione del lessico.

In fondo al crepaccio ù nel crepaccio. – Non v’è dubbio, è laggi nde. nta metri, la bestia rispo Dal fondo, sessanta o setta sola. non risuona che una volta Il gemito sordo, strozzato, tempo in è è ancora viva, che si Ma basta per provare che per salvarla. – Piro si fa legare dai – Presto: corda e lanterna al assicurare bene la corda compagni, raccomanda di basso della discesa, scorge dal paletto, scende. A due terzi ada. al riflesso della lamp due occhi disperati, verdi ere. prend – Sì, eccomi, ti vengo a gli giù: le zampe della cagna Piro si cala sempre più spalle. Sente sul petto il afferrano, improvvise, le povera una e petto ltro dell’a martellare spasmodico leccargli il viso. lingua arsa che tenta di

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Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Francesca Bolognini, Valentina Cammilli per Equilibri servizi editoriali Grafica e impaginazione: Mauro Aquilanti, Enzo Bocchini, Barbara Cherici per Equilibri servizi editoriali Illustrazioni: Illustrazioni: Giulia Bracesco, Laura Giorgi, Elena Iarussi, Elena Mellano, Richolly Rosazza, Claudia Venturini Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

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