Officina delle Discipline 4-5 - Guida Geografia

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Coordinato da Roberto Morgese

fficina delle Carolina Cabrini

GUIDA Geografia

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• Progettazioni • Mappe delle competenze • Rubriche valutative • Verifiche a livelli • Schede operative • INVALSI • STEAM • CODING • Classe capovolta • Digitale



Coordinato da Roberto Morgese

fficina delle Carolina Cabrini

GUIDA Geografia OFFICINA DELLE DISCIPLINE

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I contenuti speciali .............................................................................. 3 Il team di autori ...................................................................................... 4

Verificare le competenze – Le verifiche a livelli .... 30 La valutazione dei compiti di realtà ................................. 32 Rubriche valutative dei compiti di realtà .................... 37

IL PROGETTO .................................................................................... 5

LA DIDATTICA INCLUSIVA

.................................

Le competenze: saper agire, voler agire, poter agire .................................................................................................. 5 L’Apprendimento globale ............................................................. 6 Le pagine speciali .............................................................................. 11

LA PROGETTAZIONE DI GEOGRAFIA ......... 13

..........................................

44

Gradualità e uniformità nell’apprendimento (BES) ......................................................... 44 Le pagine introduttive al testo ............................................. 47 Fascicolo GeoMAP ............................................................................ 49 Verifiche personalizzate a livelli ............................................ 50

LE SCHEDE OPERATIVE ................................................. 78

Le mappe per l’insegnante – Classe 4a .......................... 14 La progettazione annuale – Classe 4a ............................ 16 La progettazione per unità – Classe 4a .......................... 17 Le mappe per l’insegnante – Classe 5a .......................... 21 La progettazione annuale – Classe 5a ............................ 23 La progettazione per unità – Classe 5a ......................... 24

Classe 4a ....................................................................................................... 80 Classe 5a .................................................................................................... 101 INVALSI – Classe 4a ....................................................................... 116 INVALSI – Classe 5a ....................................................................... 121

LA VALUTAZIONE .................................................................... 27

CODING ............................................................................................ 135

Distinguere tra verifica e valutazione ............................. 27 La valutazione per competenze ......................................... 28 Il testo base: valutazione formativa e autovalutazione ............................................................................ 29 Il Quaderno di Geografia ............................................................ 30

STEM-STEAM ............................................................................. 125 GUIDA AI MATERIALI DIGITALI ..................... 143 Come funziona il M.I.O. BOOK ............................................ 143 Le risorse digitali .............................................................................. 160


Il progetto

Officina delle discipline Testi base

Verifiche

Atlanti

Ambito antropologico

Ambito scientifico

Testi base

PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE

• Guida al testo 4a - 5a - Storia • Guida al testo 4a - 5a - Geografia • Guida al testo 4a - 5a - Matematica • Guida al testo 4a - 5a - Scienze • M.I.O. BOOK docente • M.I.O. BOOK studente

• CD Audio in formato MP3 • •

con la versione audio di tutti i testi base Poster disciplinari Biblioteca di classe Officina dei lettori

• Classe 4a – Ambito antropologico Officina delle discipline - Storia - pp. 152 Officina delle discipline - Geografia - pp. 120 ISBN 978-88-472-3266-2 • Classe 4a – Ambito scientifico Officina delle discipline - Matematica - pp. 192 Officina delle discipline - Scienze - pp. 120 ISBN 978-88-472-3267-9 • Versione unica Pack 4a ISBN 978-88-472-3290-7 Pack 5a ISBN 978-88-472-3289-1

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Io imparo facile A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.

Mappe

• Classe 5a – Ambito antropologico Officina delle discipline - Storia - pp. 144 Officina delle discipline - Geografia - pp. 112 ISBN 978-88-472-3268-6 • Classe 5a – Ambito scientifico Officina delle discipline - Matematica - pp. 184 Officina delle discipline - Scienze - pp. 112 ISBN 978-88-472-3269-3

Per ogni materia è allegato il fascicolo con mappe e riassunti: • StoriaMAP • GeoMAP • MateMAP • ScienzeMAP


Il progetto

I contenuti speciali Didattica inclusiva Strumenti innovativi per apprendere con facilità: mappe concettuali e schemi; pagine speciali; uso di font specifici.

Compiti di realtà Una palestra in cui mettere alla prova quanto appreso, grazie a stimolanti situazioni legate alle esperienze di ogni giorno.

CLIL Imparare l’inglese diventa semplice se si affianca agli altri saperi.

Coding Strumenti di programmazione di base, coinvolgenti e divertenti, per i nativi digitali.

STEAM Un nuovo approccio allo studio delle materie scientifiche.

In più altri importanti strumenti di lavoro: • i Quaderni operativi con approfondimenti, numerosi esercizi, sezioni speciali e verifiche; • Verificare le competenze con verifiche di ingresso, verifiche a livelli e compiti di realtà; • Fascicoli MAP che accompagnano l’alunno nello studio quotidiano; • gli Atlanti, antropologico e scientifico, con grandi tavole illustrate.

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Il progetto

Il team di autori Roberto Morgese (coordinatore e coautore dell’opera; ideatore del progetto) Insegnante di Scuola Primaria in ruolo dal 1985, formatore universitario presso il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca dal 1999. Formatore di insegnanti in servizio. Autore di testi adozionali scolastici per gli alunni e di CD-rom e volumi di didattica disciplinare e interdisciplinare per docenti presso diversi editori. Insegnante-ricercatore in azione di Grammatica Valenziale. Autore di narrativa e varia per bambini e ragazzi presso Raffaello e altri editori. Vincitore di premi letterari.

Stefania Bussini (coautrice dell’opera) Insegnante di Scuola Primaria in ruolo dal 1985, formatrice universitaria presso il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca dal 2010 e conduttrice del laboratorio di Progettazione didattica e Valutazione nello stesso ateneo dal 2015. Formatore di insegnanti in servizio (didattica della matematica e progettazione per competenze). Ha ottenuto il primo premio Cesare Cancellieri 2014, menzione per il premio Bruno Rizzi 2017.

Carolina Cabrini (coautrice dell’opera) Insegnante di Scuola Primaria in ruolo dal 1983, formatrice universitaria presso il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca dal 2016. Formatrice di insegnanti in servizio nell’ambito delle discipline scientifiche e geografiche. Sperimentatrice nelle attività di ricerca-azione in diversi progetti territoriali sulla didattica della matematica.

Maria Gabriella Fontana (coautrice dell’opera) Insegnante di Scuola Primaria in ruolo dal 1980, formatrice universitaria presso il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca dal 2004. Formatrice di insegnanti in servizio e neoassunti. Collaboratrice di periodici, sceneggiatrice di fumetti, autrice televisiva, teatrale e di testi di tecnologia per docenti presso Nicola Milano editore. Animatrice della lettura presso scuole e biblioteche. Insegnante esperta di attività e didattica teatrale.

Elena Zilioli (coautrice dell’opera) Insegnante di Scuola Primaria in ruolo dal 1999, formatrice universitaria presso il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca dal 2010. Nel proprio I.C. insegnante sperimentatrice di pratiche didattiche di coding e di robotica; Figura Strumentale per la formazione e l’aggiornamento; tutor accogliente di studenti universitari e membro del Comitato di Valutazione dei neo-immessi in ruolo. Osservatrice INVALSI.

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Il progetto

IL PROGETTO Le competenze: saper agire, voler agire, poter agire Che cos’è una competenza? Esistono molte risposte a questa domanda, parecchie delle quali si assomigliano. Tutte concordano rispetto al fatto che la competenza non sia semplicemente “ciò che si sa” (le conoscenze) o “ciò che si sa fare” (le abilità). Tutte affermano cioè che la competenza consiste nella capacità, nell’attitudine, nella prontezza di attivazione di risorse acquisite e apprese in un contesto noto (le conoscenze e le abilità) per affrontare problemi e situazioni nuovi o parzialmente nuovi, meglio ancora se in una condizione di sinergia con gli altri. “La competenza si presenta come un costrutto sintetico, nel quale confluiscono diversi contenuti di apprendimento – formale, non formale e informale – insieme a una varietà di fattori individuali che attribuiscono alla competenza un carattere squisitamente personale” 1. Un didattica che voglia sviluppare le competenze, non può quindi limitarsi a sollecitare aspetti relativi alla vita scolastica, ma deve “toccare” la sfera complessiva della persona, intervenendo positivamente sulla motivazione, sulla possibilità di sviluppare le relazioni interpersonali, sulla flessibilità intellettuale e pratica nel fare fronte agli imprevisti e sulla consapevolezza nella scelta di percorsi e soluzioni di fronte a domande stimolo e a eventi problematici. La versione di “competenza” che ha ispirato il progetto OFFICINA DELLE DISCIPLINE proviene dagli studi di Guy Le Boterf 2 e si traduce in un semplice slogan: SAPER AGIRE, VOLER AGIRE, POTER AGIRE. Lavorare per competenze nella scuola significa, per gli autori del progetto, mettere gli alunni nella condizione di: SAPER AGIRE: apprendere i saperi di base in modo solido e acquisire le abilità procedurali per svolgere compiti e consegne disciplinari o interdisciplinari. VOLER AGIRE: possedere la motivazione, la spinta, il senso della sfida, la curiosità di utilizzare tutto ciò che si è imparato tra i banchi, sperimentandone o simulandone l’applicazione in campi non strettamente scolastici, ma anche della vita quotidiana. POTER AGIRE: ricevere dal team docente occasioni e opportunità di sperimentarsi come alunni “capaci di”, come “bambini competenti”. Tuttavia, “spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si applica con effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali” 3 .

Per una vera didattica delle competenze Il progetto OFFICINA DELLE DISCIPLINE nasce dall’esperienza di formazione di maestre e maestri, condotta in diverse città e regioni d’Italia. Nel corso di un’ampia serie di incontri con il personale docente, è maturata infatti l’idea di predisporre una vera didattica per competenze, di pensare cioè un modo di fare scuola che sappia creare opportunità per la crescita di tutti gli alunni, nessuno escluso. L’ambizione è quella di dare corpo a una didattica inclusiva attraverso la costruzione delle abilità trasversali, basate su un repertorio di conoscenze stabili. L’aspetto innovativo, sul piano editoriale, è quindi la nascita di uno strumento didattico non rigido bensì flessibile, che sappia tenere conto e adattarsi ad alcune variabili importanti.

Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, decreto 742/2017. Guy Le Boterf, Costruire le competenze individuali e collettive, Ed. Guida, 2008. 3 Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, decreto 742/2017. 1 2

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Il progetto

La componente docenti L’accesso al ruolo di insegnamento non avviene più prevalentemente tramite concorso ordinario e la preparazione professionale che precede l’entrata in aula dell’insegnante ha ormai forme differenti: dalla laurea in Scienze della Formazione Primaria, alla pura esperienza sul campo, ai corsi di formazione o aggiornamento gestiti centralmente o localmente. In un panorama così variegato, gli stili d’insegnamento si moltiplicano. La semplice indicazione di “che cosa fare”, pensata per un’ipotetica maestra di scuola primaria, diventa ora riduttiva. Per questo motivo il progetto “apre” a più possibilità didattiche e il testo base, con i fascicoli ad esso associati e la guida, diventano strumenti chiari ma flessibili, pronti per essere adattati in modo personale.

La componente alunni Da Nord a Sud, le classi manifestano il dato comune di un’utenza assai variegata. Tali differenze, non sempre BES, sono lo specchio di una società mobile ed eterogenea. In ogni classe sono quindi presenti aree di eccellenza, di consolidamento o di forte bisogno da parte degli alunni. Considerato tale quadro, l’intero progetto vuole fornire occasioni strutturate d’apprendimento ad ampio raggio, che tengano conto della grande variabilità interna di ciascun gruppo classe e forniscano opportunità diversificate su più livelli. OFFICINA DELLE DISCIPLINE è infatti uno strumento articolato, a disposizione del team docente per guidare gli alunni (tutti!) a lavorare sulla pagina di testo attraverso la contestualizzazione del sapere, la comprensione dei brani e del lessico, la decodifica delle immagine e la compilazione degli schemi. Il progetto offre quindi al bambino un’esperienza che abbiamo definito di Apprendimento globale.

L’Apprendimento globale L’Apprendimento globale è una modalità per arrivare a tutti gli alunni, ricorrendo a più linguaggi, diverse strategie e varie metodologie. Non esiste, infatti, un’unica chiave valida per intervenire efficacemente nell’apprendimento di ciascun bambino, ma una pluralità di accessi. L’immagine, la sintesi scritta, il procedimento deduttivo o induttivo, la mappatura delle informazioni, le domande stimolo, la cooperazione, l’approccio ludico, l’esperienza diretta o corporea: il repertorio delle proposte didattiche che l’insegnante deve saper mettere in campo deve essere ampio e toccare le diverse intelligenze dei bambini. Lo scopo delle pagine del testo base e dell’apparato che lo accompagna è appunto quello di presentarsi in modo estremamente leggibile per tutti, sia nella veste grafica lineare e chiara, sia nel linguaggio chiaro e facilmente strutturato ma senza scadere nella banalità, sia nell’articolazione delle proposte che tendono a “non aggiungere troppo” ai testi (evitando quindi i box ridondanti), ma a tornare su di essi, per favorire la comprensione, l’assimilazione, la schematizzazione e l’esposizione. L’Apprendimento globale permea l’intero progetto, ma trova la sua esemplificazione più visibile nella sezione così intitolata alla fine di ogni unità di lavoro. In essa, le attività sono improntate all’autovalutazione dell’alunno, ma sfruttabili anche dall’insegnante come ulteriore esercizio di rinforzo o verifica. Quelle pagine, che spesso contengono un compito di realtà e altre consegne più circoscritte e specifiche, permettono infatti all’alunno, attraverso i diversi strumenti proposti, di comprendere la quantità e la qualità delle conoscenze acquisite e di capire quale forma di organizzazione del sapere gli è più congeniale. L’Apprendimento globale poggia su alcune opzioni fondamentali, di seguito spiegate.

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Il progetto

La scelta dei contenuti I contenuti presentati nelle varie discipline, in linea con l’articolazione dei saperi curricolari attualmente più seguita in Italia, sono rintracciabili all’interno delle Indicazioni Nazionali. Tuttavia nel testo essi sono stati declinati attraverso argomenti specifici di grande attualità e di interesse per i bambini. Anche i grandi temi di fondo, quali la Cittadinanza e la Tecnologia, sono visti in una chiave nuova, legata agli sviluppi della società attuale, ai grandi personaggi di ieri e di oggi, alle curiosità che gli alunni possono manifestare e alle risposte che sentono più urgenti. Spesso i contenuti sono inoltre sostenuti da un ricco apparato di immagini che diventa esso stesso strumento di apprendimento. L’immagine infatti, se ben scelta, sostiene la memoria e anticipa alcune idee forti o ne chiarifica il significato.

Le opzioni metodologiche L’acquisizione dei contenuti non è affidata alla mera coppia lettura-comprensione. Gli argomenti, trattati in modo vivo, vengono sperimentati, indovinati, illustrati, titolati, sintetizzati e paragrafati dagli stessi alunni. Esiste infatti dentro a OFFICINA DELLE DISCIPLINE un apparato di attività estremamente variegato, che tende a incidere sulla motivazione positiva del bambino, mettendolo gradatamente nella condizione, attraverso attività prima molto guidate poi sempre più esplorative, di sperimentarsi come capace di lavorare sul testo, facendolo proprio. L’alunno viene quindi “preso per mano” e accompagnato alla scoperta del proprio processo di apprendimento. Gli spunti di carattere ludico, le provocatorie domande-stimolo, il sostegno alla schematizzazione dei contenuti, la cooperazione e la negoziazione di idee, il ricorso alla pluralità di linguaggi: sono occasioni che puntano a mobilitare le risorse dell’alunno per farlo giungere alla costruzione di un vero e proprio metodo di studio personale. La presenza diffusa di compiti di realtà, non semplicemente accennati, bensì strutturati per la classe e l’insegnante in ogni loro parte, consente l’attivazione delle conoscenze e delle abilità. Essi permettono l’attivazione di un’ampia gamma di processi di pensiero (riordinare, classificare, comparare, dedurre, generalizzare, selezionare, sintetizzare, decodificare ecc.) nell’ottica di un’acquisizione personalizzata di competenze.

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Il progetto

Il linguaggio e il lessico come nodi dell’apprendimento Creare un ambiente di apprendimento globale significa anche utilizzare il linguaggio a favore del bambino: in primo luogo una sintassi chiara e graduale, ma non frammentaria, e una segmentazione del testo che faciliti la visibilità dei diversi argomenti anche all’interno dello stesso paragrafo, attraverso il ricorso al capoverso. Inoltre si punta l’attenzione sul lessico come punto di accesso privilegiato ai contenuti e strumento di concettualizzazione. Il bambino infatti, più che trovare costantemente il box del dizionario (talvolta comunque presente) viene guidato a riconoscere e a rintracciare nel testo il significato della terminologia usata, anche di quella disciplinare. In questo modo si struttura e si consolida in lui il processo di decodifica profonda delle informazioni. Ma soprattutto la scelta di alcune “parole speciali”, di uso abbastanza frequente a scuola, diventa l’occasione per aprire il linguaggio in senso interdisciplinare. Sono le Parole che viaggiano e che con il loro carico di polisemia, entrano in più campi del sapere acquisendo accezioni differenti, tutte imparentate tra loro.

Consapevolezza del percorso d’apprendimento da parte dell’alunno e dell’insegnante Ogni singolo alunno e la classe nel suo complesso vengono chiamati da subito a condividere con l’insegnante il percorso d’apprendimento. Ogni unità, infatti, si apre con un breve testo che introduce all’argomento e con alcune domande stimolo che hanno la funzione di attivare le preconoscenze e di suggerire agli alunni alcuni anticipatori concettuali rispetto a ciò che impareranno in quelle pagine. Gli obiettivi vengono dichiarati e sono inoltre precisate le competenze che si intendono raggiungere attraverso il lavoro che si sta per affrontare. Alla fine dell’unità tematica, il cerchio si chiude attraverso le pagine di apprendimento globale, dove il bambino ripercorre alcuni punti essenziali dei contenuti letti, comprendendo allo stesso tempo se, come e quanto sia riuscito a memorizzarli e a farli propri. In questo modo viene anche stimolato un processo di autovalutazione. Attraverso tale iter ricco e articolato, gli alunni divengono davvero protagonisti del proprio apprendimento.

Imparare insieme È importante per i bambini avere occasioni per lavorare in gruppo. Cooperando, infatti, gli alunni sentono diminuire la tensione valutativa centrata singolarmente, sono più disponibili a mettere in campo le proprie capacità e attitudini ed entrano in modo attivo nella negoziazione di saperi e significati.

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Il progetto Il testo base e gli strumenti a esso associati forniscono all’insegnante indicazioni chiare su come gestire i momenti di apprendimento cooperativo, dove vi sono vantaggi sia per chi più facilmente guida, che acquisisce la capacità di utilizzare consapevolmente il proprio sapere, sia per chi viene più guidato dai compagni, che impara dall’esempio dei pari. Nel lavoro di gruppo, in ogni caso, ciascun alunno e la classe intera come soggetto si muovono sullo sfondo delle competenze chiave di cittadinanza.

I compiti di realtà La didattica per competenze si realizza attraverso due strade che si intrecciano lungo tutto il percorso della Scuola Primaria: • la didattica quotidiana; • i compiti di realtà o compiti autentici. La prima via è percorribile attraverso i processi di apprendimento sopra esposti. La seconda si traduce in un’attività organica e articolata, disciplinare o interdisciplinare, in cui si utilizzano tutte le conoscenze e le abilità acquisite, in modo cooperativo e creativo, per risolvere un problema vero. È importante comprendere che un problema, per essere “vero”, non deve necessariamente essere reale. Se per esempio chiediamo agli alunni di classse prima di riflettere e discutere sulle alternative a disposizione dei tre porcellini per contrastare il lupo fin da subito, stiamo proponendo ai bambini una situazione “significativa” ma non per questo reale. I compiti di realtà sono quindi attività complesse, che richiedono l’attivazione di più risorse, non tutte a disposizione di una sola persona, e l’assunzione di più punti di vista che entrino in una “dimensione di senso” per gli alunni. È uno spazio contrassegnato quindi dagli interessi, dall’età, dalla capacità dell’insegnante di motivare la classe, dalla presenza di un destinatario o uno scopo dell’attività o dalla produzione di un manufatto, piuttosto che dal raggiungimento di un risultato atteso, funzionale e interessante. I compiti di realtà possiedono alcune caratteristiche, che non devono essere tutte necessariamente presenti in ogni compito. Essi pongono problemi aperti a molteplici interpretazioni e soluzioni; richiedono tempi non sempre determinabili a priori, perché non sono sempre prevedibili gli sviluppi dell’attività; necessitano di attitudini e disposizione a condividere, negoziare e cooperare; sollecitano la consapevolezza delle conoscenze e delle abilità che ognuno ha a disposizione; richiedendo la selezione e l’utilizzo delle informazioni e delle procedure, spesso in senso metacognitivo; aprono i punti di vista e d’osservazione su un tema dato; sono auspicabilmente intriganti, curiosi, spiazzanti e piacevoli; possono partire da domande degli stessi alunni o da “sfide” lanciate dall’insegnante. Come si può capire facilmente, lo svolgimento di un compito di realtà comporta la rimodulazione del tradizionale setting pedagogico, a favore di un modello laboratoriale. Bisogna comunque ricordare che non conta tanto la quantità delle situazioni affrontate dalla classe, quanto la loro significatività. Il modello di funzionamento del pensiero e di mobilitazione delle risorse personali e del gruppo lasciano comunque un segno importante nell’esperienza scolastica degli alunni e fungono da prototipo per realizzare ulteriori situazioni di una vera didattica per competenze. Nella progettazione dei compiti di realtà bisogna fare attenzione a non considerare l’abilità come sinonimo di competenza. L’abilità infatti è la capacità di svolgere semplici attività che sono delimitate nella durata e circoscritte nello scopo, mentre la competenza è l’esecuzione di un’attività complessa che richiede, come già detto, risorse cognitive, conoscitive e personali da poter combinare in modi e tempi diversi.

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Il progetto

Il ricorso a diversi linguaggi La ricchezza e l’ampiezza di offerta di un testo base si misurano anche sulla base della varietà di linguaggi utilizzati. Il ricorso costante, non in funzione puramente decorativa o di accompagnamento, a un apparato di immagini fortemente contestualizzate e coerenti rispetto ai testi rappresenta il primo indicatore di qualità dell’offerta rivolta ai bambini. Nell’età scolare (ma anche oltre) l’apprendimento è infatti molto caratterizzato dalla comunicazione visiva. Per questo motivo i disegni, le foto, gli schemi e le mappe sono ben presenti nelle pagine. Essi non costituiscono semplicemente uno strumento compensativo per gli alunni con BES, ma sono una vera e propria possibilità di ancoraggio delle conoscenze per tutta la classe. Le immagini stesse, a volte, sono utilizzate come forma visiva di testo. Nella stessa ottica, quindi, tutte le volte che compare una rappresentazione grafica si cerca di avvicinare l’alunno, anche attraverso la guida alla sua lettura e interpretazione, alla comprensione e alla memorizzazione profonda dei contenuti. Le proposte “attive” non si limitano tuttavia all’impianto iconografico. Attraverso attività corporee, discussioni e esposizioni orali, compiti esperienziali o sperimentali e attività nei linguaggi multimediali e informatici, la persona nella sua completezza viene sollecitata e coinvolta, sia emotivamente sia intellettualmente, secondo il principio dell’Apprendimento globale.

Imparo e capisco da… È stata una scelta consapevole quella di “sfrondare” il testo base da tutto ciò che è stato considerato inessenziale per la lettura, la comprensione e l’elaborazione delle informazioni, se non addirittura di disturbo. Nelle pagine, infatti, la tipologia di attività costantemente e più frequentemente presente è intitolata Imparo e capisco da… Questa, secondo gli autori, deve essere la funzione del box di attività a bordo pagina: non tanto suggestionare, suggerire, “lanciare il sasso e nascondere la mano”, quanto piuttosto sostenere il bambino verso una fruizione sempre più autonoma e competente della pagina di studio. Imparo e capisco (dal testo, dall’immagine, dallo schema, dall’esperienza ecc.) non è quindi una piccola prova di verifica/valutazione dell’attenzione ma un vero e proprio aiuto per ogni alunno nella comprensione autentica dei contenuti. Le strategie per imparare e capire sono molte e variegate (lavoro guidato su parole chiave; sottolineatura selettiva guidata delle informazioni; paragrafatura o titolazione del testo; sintesi in tabelle e completamento di diagrammi; uso di domande articolate in diversi modi: per conoscenza, per abilità, per competenza; decodifica di immagini, procedimento indiziario; prove ed errori; esperimento pratico; attualizzazione del sapere ecc.). La parte operativa in ciascuna pagina e all’interno del sussidiario nel suo complesso intende quindi offrire occasioni su misura per ogni stile e canale privilegiato di apprendimento. Lo scopo delle attività rimane però sempre il medesimo: contribuire a far crescere le competenze del bambino nello studio disciplinare e nella riflessione interdisciplinare.

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Il progetto

Le pagine speciali Le attività che sono state relegate a sporadiche suggestioni nei box a bordo testo, tornano in modo più strutturato e significativo in pagine dedicate. Sono proposte che veicolano conoscenze di approfondimento, attualizzano il sapere dandogli talvolta la forma della lingua inglese, impostano una visione interdisciplinare degli apprendimenti attraverso gli aspetti polisemici del lessico, portano a riflettere sugli aspetti di cittadinanza consapevole e introducono i bambini all’alfabetizzazione digitale.

Parole che viaggiano. È un modo nuovo di trattare l’interdisciplinarità. Se ne è già parlato a proposito del lessico. Forniscono esempi operativi che il team docente può riprendere per analizzare altri termini specifici, rispetto ai quali avverte la necessità di approfondimento o chiarificazione.

Cittadinanza. Quando l’indice degli argomenti lo ha permesso, l’ambito della cittadinanza è stato trattato attraverso esempi biografici importanti. Nella pagina viene posto in evidenza come le gesta e le parole di personaggi illustri del presente o del passato siano legate a scelte che hanno avuto un peso nel contesto sociale e civico a cui appartenevano.

Tecnologia. Vi si tematizza l’applicazione del sapere, nel passato e nel presente, a contesti d’uso che intervengono nella vita dell’uomo migliorandola. Ogni scelta tecnologica risulta essere sempre il frutto delle conquiste scientifiche e sperimentali del proprio tempo e la sua applicazione viene osservata anche dal punto di vista delle implicazioni che essa ha nella vita delle persone e della società.

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Il progetto

Coding. Un primo avvio, ripreso in atri strumenti associati al progetto (materiali multimediali), di conoscenza e uso del linguaggio informatico. Esso assume la forma dell’organizzazione ordinata delle procedure oppure diventa proposta operativa. Si tratta di attività che hanno lo scopo di far capire agli alunni come “si parla” al computer, programmandolo in funzione delle esigenze umane, che il programmatore traduce in ordini.

CLIL. È l’occasione di incontrare la traduzione e l’acquisizione guidata e facilitata di alcuni contenuti nella lingua veicolare europea. Le proposte lessicali sono sempre sostenute dalle immagini, nell’ottica di facilitare l’apprendimento dei primi strumenti sia di reading, sia di listening, sia di writing.

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La progettazione

LA PROGETTAZIONE DI GEOGRAFIA Il materiale che illustra le varie progettazioni disciplinari si articola in: • un’introduzione discorsiva, che approfondisce la tematica delle peculiarità nello studio della disciplina; • le mappe per contenuti e per competenze per ogni annualità; • la progettazione annuale (in forma di tabella), in cui vengono selezionati e adeguati (dalle Indicazioni Nazionali) i traguardi di competenza di riferimento per la singola disciplina per ogni annualità, con una distinzione fra quelli di carattere disciplinare e quelli più trasversali; • le progettazioni delle singole unità (in forma di tabelle), con la declinazione (dalle Indicazioni Nazionali) degli obiettivi di apprendimento, delle conoscenze e delle abilità da raggiungere e fondare e delle attività da svolgere.

Le mappe per l’insegnante Nelle due mappe, una per contenuti e una per competenze, sono sintetizzati gli argomenti disciplinari (contenuti) e gli sfondi di apprendimento (competenze). Tra gli elementi portanti dei due campi di ricognizione, vengono inoltre evidenziate le connessioni. Le mappe permettono quindi al docente di rendere conto delle relazioni tra i vari contenuti e delle implicazioni di senso tra i diversi traguardi di competenza. Si tratta di elementi strutturali del sapere che il maestro può, se lo ritiene opportuno, utilizzare anche in classe con gli alunni, per far loro acquisire maggiore consapevolezza rispetto al campo di studio, utilizzando con i bambini soprattutto la mappa dei contenuti (ad esempio, colorandone i riquadri sulla propria copia cartacea o in formato di cartellone comune, mano a mano che si affrontano gli argomenti; verificando le connessione tra i contenuti e magari trovandone altre. Nelle tabelle di progettazione, invece, viene operata una distinzione tra i campi di riferimento delle competenze (europee o di cittadinanza) dei traguardi (disciplinari o interdisciplinari) che comportano delle sovrapposizioni. È un fenomeno inevitabile, dal momento che la progettazione per competenze si muove spesso su aspetti trasversali, riferiti alla globalità del processo di apprendimento e alla formazione della persona nella sua interezza.

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La progettazione

Le mappe per l’insegnante Classe 4a

CLIMA che ha

RILIEVI

come

GEOGRAFIA

ELEMENTI ANTROPICI che sono COSTRUZIONI DELL’UOMO

RISORSE

diventano

studia

PUNTI DI RIFERIMENTO

fornisce

MAPPA DEI CONTENUTI – GEOGRAFIA 4a

ELEMENTI NATURALI

IL TERRITORIO

ELEMENTI

FATTORI ACQUA

PIANURE

come PUNTI CARDINALI

COORDINATE GEOGRAFICHE

STRUMENTI PER LA CONOSCENZA DEGLI SPAZI

CARTE GEOGRAFICHE

NUOVE TECNOLOGIE

GPS

come

FISICHE

FOTOGRAFIE SATELLITARI

possono essere

POLITICHE

TEMATICHE

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La progettazione

DISCIPLINARI DI BASE

EU = COMPETENZE CHIAVE EUROPEE CIT = COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA TR = TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

• • •

sia

sviluppando

COMPETENZE GEOGRAFICHE sia INTERDISCIPLINARI

TRASVERSALI E FORMATIVE

• Progettare (CIT). • Comunicare (CIT). • Collaborare e partecipare (CIT). • Agire in modo autonomo e responsabile (CIT). • Risolvere problemi (CIT).

traducibili in

• Consapevolezza ed espressione culturale (EU). • Individuare collegamenti e relazioni (CIT). • Acquisire e interpretare l’informazione (CIT). • Competenza digitale (EU). • Imparare a imparare (EU-CIT). • Competenze sociali e civiche (EU).

ORIENTARSI NELLO SPAZIO CIRCOSTANTE E SULLE CARTE GEOGRAFICHE

• • • • •

sia

MAPPA DELLE COMPETENZE – GEOGRAFIA 4a

Orientarsi nello spazio circostante attraverso punti di riferimento noti. Interpretare carte geografiche utilizzando il linguaggio della geo-graficità. Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di indipendenza. Individuare i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani.

Osservare, analizzare e descrivere luoghi. Collocare nel tempo fatti ed eventi. Reperire informazioni da varie fonti su argomenti e problematiche che coinvolgono l’alunno. Effettuare collegamenti tra conoscenze interdisciplinari. Sviluppare un comportamento di cittadinanza attiva e consapevole.

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La progettazione

La progettazione annuale, classe 4a Unità 1-4 COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

DI CITTADINANZA

• Competenza digitale. • Imparare a imparare. • Competenze sociali e civiche. • Consapevolezza ed espressione culturale.

• Imparare a imparare. • Progettare. • Comunicare. • Collaborare e partecipare. • Agire in modo autonomo e responsabile. • Risolvere problemi. • Individuare collegamenti e relazioni. • Acquisire e interpretare l’informazione.

TRAGUARDI DI COMPETENZA Disciplinari

Interdisciplinari

• Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte

• Osservare, analizzare e descrivere luoghi. • Collocare nello spazio fatti ed eventi. • Riconoscere le principali interazioni tra luoghi naturali

geografiche. • Utilizzare riferimenti topologici e punti cardinali. • Utilizzare il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre. • Realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. • Progettare percorsi e itinerari di viaggio. • Riconoscere e denominare i principali “oggetti” geografici fisici: fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari e oceani. • Individuare i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani. • Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di interdipendenza.

16 Geografia

e comunità umana. • Reperire informazioni da varie fonti (testi, internet, documentari ecc.) su argomenti e problematiche che coinvolgono e interessano l’alunno. • Argomentare in modo critico le conoscenze acquisite. • Effettuare collegamenti tra conoscenze interdisciplinari. • Sviluppare un comportamento di cittadinanza attiva e consapevole.


La progettazione

Le unità di Geografia, classe 4a 1 – LA GEOGRAFIA Pagg. 6-19 Rimandi interni al progetto: • Quaderno di Geografia: pagg. 78-83 • GeoMAP: pagg. 2-3 • Atlante antropologico: pagg. 96-97, 108-109 • Verificare le competenze: pagg. 21-25 Obiettivi d’apprendimento • Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. • Utilizzare il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre. • Cogliere le trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Conoscenze e abilità

Attività

Conoscenze • Il lavoro del geografo e i suoi strumenti. • Scienziati che collaborano con il geografo. • Il paesaggio naturale e antropico. • Le rappresentazioni dello spazio nel tempo. • Le carte geografiche e le loro caratteristiche. • Le coordinate geografiche.

• Discussioni di gruppo sugli argomenti specifici

Abilità • Osservare, descrivere, analizzare gli spazi della quotidianità. • Interpretare carte geografiche per ricavarne informazioni. • Orientarsi nello spazio utilizzando punti di riferimento e carte geografiche. • Ridurre in scala. • Leggere le informazioni contenute in grafici e tabelle. • Utilizzare le nuove tecnologie per l’orientamento. • Individuare posizioni sulla Terra utilizzando le coordinate geografiche.

e interdisciplinari oggetto della Geografia. • Riflessione collettiva su come l’uomo ha modificato lo spazio per assecondare i propri bisogni. • Distinzione tra elementi naturali o artificiali del paesaggio. • Lettura di immagini relative al cambiamento del paesaggio nel tempo. • Osservazione delle modalità di raffigurazione dello spazio nel tempo e loro evoluzione. • Riconoscimento dei simboli convenzionali, nella realtà circostante e sulle carte. • Confronto delle diverse tipologie di carte geografiche in uso oggi. • Riduzione in scala. • Osservare le coordinate geografiche su un globo o sul planisfero. • Tecnologia: discussioni sull’uso delle nuove tecnologie per l’orientamento. • Cittadinanza: approfondimento sul grande esploratore Marco Polo. • Compito di realtà: orientarsi su una mappa.

Geografia 17


La progettazione 2 – IL CLIMA Pagg. 20-29 Rimandi interni al progetto: • Quaderno di Geografia: pagg. 85-87 • GeoMAP: pagg. 4-5 • Atlante antropologico: pagg. 30-41, 50-51, 97 • Verificare le competenze: pagg. 26-28 Obiettivi d’apprendimento • Acquisire il concetto di regione climatica e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. • Conoscere il territorio italiano attraverso la conoscenza diretta e indiretta. Conoscenze e abilità

Attività

Conoscenze • Cos’è il clima. • Gli elementi climatici. • I fattori climatici. • Gli strumenti di misurazione del meteorologo. • Le fasce climatiche sulla Terra. • Gli ambienti naturali. • Le regioni climatiche in Italia.

• Discussioni di gruppo per comprendere

Abilità • Comprendere la differenza tra clima e tempo meteorologico. • Distinguere gli elementi climatici dai fattori climatici. • Comprendere le cause e le conseguenze dei fattori climatici. • Osservare e descrivere il clima del luogo in cui si vive. • Individuare la relazione tra il clima e i viventi di un territorio. • Associare immagini di luoghi naturali alle fasce climatiche di appartenenza. • Comprendere l’importanza di un comportamento corretto per preservare l’ambiente dai rischi del riscaldamento globale.

18 Geografia

la differenza tra clima e tempo meteorologico, in base alle esperienze individuali. • Ricercare e riflettere sulla differenza tra elementi climatici e fattori climatici. • Osservare il globo terrestre e avanzare considerazioni sugli effetti della posizione della Terra rispetto al Sole. • Collocare i continenti nelle rispettive fasce climatiche. • Lettura di immagini relative ai diversi ambienti climatici del pianeta. • Approfondimento sull’adattamento dell’uomo ai diversi climi. • Individuazione delle fasce climatiche in Italia. • Collocazione della propria regione rispetto alle fasce climatiche. • Cittadinanza: discussione sui cambiamenti climatici: cause e conseguenze; approfondimento sul “global warming” e riflessioni sull’importanza di un comportamento corretto per preservare l’ambiente. • Interdisciplinarità: la parola “fattore”.


La progettazione 3 – GLI AMBIENTI ITALIANI Pagg. 30-61 Rimandi interni al progetto: • Quaderno di Geografia: pagg. 88-99, 106 • GeoMAP: pagg. 6-13, 16 • Atlante antropologico: pagg. 30-33, 42-43, 92-97, 115 • Verificare le competenze: pagg. 29-36 Obiettivi d’apprendimento • Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. • Acquisire il concetto di regione geografica e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. • Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita. • Cogliere le trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Conoscenze e abilità

Attività

Conoscenze • Posizione dell’Italia nel mondo. • Le caratteristiche del territorio italiano. • Il concetto di “paesaggio”, come indicato dall’Art. 1 della Convenzione europea del paesaggio. • Le Alpi. • Gli Appennini. • I vulcani. • Le pianure. • Le colline. • Le città. • I mari, i fiumi e i laghi. • I terremoti: cause e conseguenze. Importanza della prevenzione e del comportamento corretto. • I Parchi Nazionali e le aree protette in Italia.

• Individuare la posizione dell’Italia nel mondo:

Abilità • Capire che gli elementi di un paesaggio sono in relazione tra loro e con le persone che lo abitano. • Individuare il legame tra le risorse di un territorio e le attività economiche che vi si sviluppano. • Comprendere i continui mutamenti del territorio nel tempo, sia per fattori naturali sia per gli interventi dell’uomo. • Individuare le zone protette del territorio italiano e saper descrivere le ragioni della loro importanza. • Saper mantenere un comportamento corretto ai fini della salvaguardia dell’ambiente.

sul planisfero, sul globo o attraverso mappe interattive. • Approfondire il significato di termini del lessico geografico (politico, economico ecc.). • Descrivere i confini dello Stato italiano. • Ricostruire le principali tappe della formazione geologica della penisola italiana. • Osservazione della carta geografica fisica per individuare gli elementi del territorio italiano: le catene montuose, le pianure, le colline, i mari, i fiumi, i laghi e le isole. • Per ogni elemento, comprendere le origini della specifica formazione geologica. • Individuare e riconoscere i principali elementi caratterizzanti i diversi ambienti italiani: le cime più alte, i fiumi di maggior importanza, le pianure più estese, i laghi maggiori ecc. • Associare le risorse ambientali di un luogo e le attività economiche sviluppate dai suoi abitanti nel tempo. • Analizzare la città come spazio costruito per le necessità dell’uomo, individuarne la suddivisione in aree storiche e funzionali. • Cittadinanza: riflettere sul concetto di “paesaggio”. • Cittadinanza: discussione di gruppo per riflettere sull’importanza dei Parchi Nazionali e delle Riserve Naturali come aree protette. • CLIL: Life in the sea. • Cittadinanza: approfondimento sui monumenti naturali italiani.

Geografia 19


La progettazione 4 – IL LAVORO IN ITALIA Pagg. 62-76 Rimandi interni al progetto: • Quaderno di Geografia: pagg. 100-105, 107 e CODING pagg 109-116 • GeoMAP: pagg. 14-15 • Atlante antropologico: pag. 116 • Verificare le competenze: pagg. 37-40 Obiettivi d’apprendimento • Conoscere lo spazio circostante e il territorio italiano attraverso la conoscenza diretta e indiretta. • Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. • Riconoscere le connessioni tra le risorse ambientali e le attività economiche dell’uomo. • Cogliere le trasformazioni operate dall’uomo e gli interventi positivi e negativi sul territorio. Conoscenze e abilità

Attività

Conoscenze • Importanza del lavoro per l’individuo e per la nazione. • I settori lavorativi in Italia. • Il settore primario: le risorse, le attività, i prodotti e i problemi dei lavoratori del settore primario. • Il settore secondario: le eccellenze dell’artigianato italiano, i vantaggi e i problemi delle grandi industrie. • Il settore terziario: i servizi ai cittadini, le attività legate al turismo, i trasporti.

• Discussioni di gruppo per confrontarsi sull’importanza

Abilità • Distinguere le attività lavorative di ogni settore economico. • Saper individuare relazioni tra le attività del settore primario e alcuni elementi geografici come il clima e la morfologia del territorio. • Conoscere i principali settori dell’industria italiana e saperli collocare nelle aree di appartenenza. • Comprendere la relazione tra la Geografia di un territorio e il settore turistico. • Saper individuare le diverse tipologie di turismo e le principali vie di comunicazione.

20 Geografia

del lavoro per ogni individuo e per il benessere di uno Stato. • Classificare le attività lavorative associandole ai settori primario, secondario e terziario. • Riflessione collettiva sui motivi che spingono le popolazioni a emigrare alla ricerca di un lavoro. • Riconoscere le attività lavorative che appartengono al settore primario. • Ricercare le “materie prime” che gli alunni conoscono per esperienza diretta o indiretta. • Cittadinanza: discussione sui problemi legati all’agricoltura e sulle scelte legate al mercato dei prodotti biologici. • Riconoscere le attività lavorative che appartengono al settore secondario. • Approfondire la conoscenza dei problemi di inquinamento ambientale derivanti dai grandi impianti industriali. • Riconoscere le attività lavorative che appartengono al settore terziario. • Approfondire la conoscenza dei servizi ai cittadini e dell’importanza delle attività legate al turismo per l’economia italiana. • Cittadinanza: approfondire la conoscenza dei prodotti dell’artigianato Made in Italy. • Interdisciplinarità: la parola “relazione”.


La progettazione

Le mappe per l’insegnante Classe 5a

GLOBALE come OCEANI caratterizzati da AMBIANTI NATURALI

ITALIA

a livello

RISORSE

PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE

TERRITORIO FISICO

GEOGRAFIA

si occupa della

CONOSCENZA DEL PIANETA TERRA

MAPPA DEI CONTENUTI – GEOGRAFIA 5a a livello

CONTINENTI come EUROPA

organizzata in UNIONE EUROPEA

n ai

sud div is

LOCALE

come

ENTI TERRITORIALI

come

REGIONI AMMINISTRATIVE

CULTURA E POPOLAZIONE

Geografia 21


La progettazione

• • • • •

DISCIPLINARI DI BASE

MAPPA DELLE COMPETENZE – GEOGRAFIA 5a ESTENDERE LE PROPRIE CARTE MENTALI AL TERRITORIO ITALIANO, ALL’EUROPA E AI DIVERSI CONTINENTI attraverso

per consolidare

INTERDISCIPLINARI

sia

COMPETENZE GEOGRAFICHE

• • •

Classificare. Reperire informazioni da varie fonti. Individuare collegamenti tra conoscenze di ambiti diversi. co le conoscenze acquisite.

• Argomentare in modo criti-

EU = COMPETENZE CHIAVE EUROPEE CIT = COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA TR = TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

TRASVERSALI E FORMATIVE

• Progettare (CIT). • Comunicare (CIT). • Collaborare e partecipare (CIT). • Agire in modo autonomo e responsabile (CIT). • Risolvere problemi (CIT).

traducibili in

• Consapevolezza ed espressione culturale (EU). • Individuare collegamenti e relazioni (CIT). • Acquisire e interpretare l’informazione (CIT). • Competenza digitale (EU). • Imparare a imparare (EU-CIT). • Competenze sociali e civiche (EU).

sia

STRUMENTI DELL’OSSERVAZIONE INDIRETTA: VIDEO, FOTOGRAFIE, DOCUMENTI CARTOGRAFICI, ELABORAZIONI DIGITALI

sia

Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali. Localizzare le principali regioni fisiche, i grandi continenti e gli oceani. Localizzare le regioni amministrative italiane. Conoscere le caratteristiche fisiche e le risorse economiche delle regioni italiane. Conoscere e valorizzare il patrimonio culturale.

22 Geografia


La progettazione

La progettazione annuale, classe 5a Unità 1-2 COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

DI CITTADINANZA

• Competenza digitale. • Imparare a imparare. • Competenze sociali e civiche. • Consapevolezza ed espressione culturale.

• Imparare a imparare. • Progettare. • Comunicare. • Collaborare e partecipare. • Agire in modo autonomo e responsabile. • Risolvere problemi. • Individuare collegamenti e relazioni. • Acquisire e interpretare l’informazione.

TRAGUARDI DI COMPETENZA Disciplinari

Interdisciplinari

• Analizzare i principali caratteri fisici del territorio,

• Osservare, analizzare e descrivere luoghi. • Formulare domande sulla base di ipotesi;

fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. • Localizzare le principali regioni fisiche e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani. • Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative. • Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, individuando le analogie e le differenze, anche in relazione ai quadri socio-storici del passato, e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.

verificare le ipotesi.

• Produrre schizzi e rappresentazioni grafiche

degli spazi vicini e lontani, anche utilizzando scale diverse. • Riconoscere le principali interazioni tra risorse ambientali e attività umane. • Classificare. • Reperire informazioni da varie fonti (testi, internet, documentari ecc.) su argomenti e problematiche che coinvolgono e interessano l’alunno. • Argomentare in modo critico le conoscenze acquisite.

Geografia 23


La progettazione

Le unità di Geografia, classe 5a 1 – SCOPRIAMO IL MONDO Pagg. 2-13 Rimandi interni al progetto: • Quaderno di Geografia: pagg. 74-75 • GeoMAP: pagg. 2-5 • Atlante antropologico: pagg. 30-49 • Verificare le competenze: pagg. 21-27 Obiettivi d’apprendimento • Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti attraverso gli strumenti dell’osservazione. • Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. • Localizzare le principali regioni fisiche e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani. • Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee al proprio contesto di vita. Conoscenze e abilità

Attività

Conoscenze • I continenti e gli oceani. • L’Europa fisica e politica. • L’Italia in Europa.

• Discussioni di gruppo sull’importanza di uno

Abilità • Localizzare, osservare e descrivere i continenti e gli oceani sul planisfero. • Localizzare e descrivere il territorio europeo. • Comprendere i motivi che hanno spinto alla costituzione dell’Unione Europea. • Comprendere come viene amministrata l’Unione Europea. • Essere un cittadino consapevole.

24 Geografia

sguardo geografico locale e globale, come attenzione e conoscenza dei luoghi della quotidianità inseriti in un contesto sempre più ampio fino a livello planetario. • Localizzazione e descrizione dei continenti e degli oceani. • Localizzazione e descrizione del continente europeo. • Analisi storica dei fatti che hanno portato alla costituzione dell’Unione Europea. • Discussione collettiva sui valori fondanti dell’Unione Europea. • Cittadinanza: approfondimento sulle istituzioni che amministrano l’Unione Europea e sulle Agenzie governative. • Interdisciplinarità: la parola “radice”. • CLIL: The Olympic flag.


La progettazione 2 – LO STATO ITALIANO Pagg. 14-25 Rimandi interni al progetto: • Quaderno di Geografia: pagg. 76-79 • GeoMAP: pagg. 6-7 • Atlante antropologico: pagg. 92-93, 95 • Verificare le competenze: pag. 28 Obiettivi d’apprendimento • Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative. • Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, individuando le analogie e le differenze, anche in relazione ai quadri socio-storici del passato, e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. • Acquisire il concetto di regione geografica e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. • Individuare problemi relativi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee al proprio contesto di vita. Conoscenze e abilità

Attività

Conoscenze • Il territorio italiano. • L’Italia unita. • L’amministrazione dello Stato italiano. • La Costituzione. • Gli enti territoriali italiani. • Le Regioni amministrative. • Le regioni a statuto speciale.

• Discussioni di gruppo sulle preconoscenze relative

Abilità • Comprendere i fatti che hanno portato all’unione dello Stato italiano. • Comprendere il significato e la funzione delle Istituzioni. • Comprendere come viene amministrato lo Stato italiano. • Capire la relazione tra le risorse e le attività del territorio italiano.

allo Stato italiano e alle sue Regioni amministrative.

• Localizzazione della penisola italiana e descrizione

degli elementi che caratterizzano il suo territorio. • Analisi sintetica dei fatti che hanno portato all’unione dell’Italia. • Discussione di gruppo sulla necessità di organizzare uno spazio abitato da molte persone. • Conoscenza delle Istituzioni che amministrano lo Stato italiano. • Cittadinanza: presentazione e lettura di alcuni articoli della Costituzione. • Cittadinanza: approfondimento sulle modalità di elezione e sul diritto di voto. • Presentazione degli Enti locali. • Presentazione delle 20 Regioni amministrative. • Cittadinanza: approfondimento sulla Repubblica di San Marino e sulla Città del Vaticano. • Interdisciplinarità: la parola “articolo”.

Geografia 25


La progettazione 2 – L’ITALIA SETTENTRIONALE, CENTRALE E MERIDIONALE Pagg. 26-72 Rimandi interni al progetto: • Quaderno di Geografia: pagg. 80-104, Coding pagg. 105-112 • GeoMAP: pagg. 8-24 • Atlante antropologico: pagg. 52-91, 98-103 • Verificare le competenze: pagg. 29-40 Obiettivi d’apprendimento • Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. • Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative. • Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. • Individuare problemi relativi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee al proprio contesto di vita. Conoscenze e abilità

Attività

Conoscenze • Le Regioni amministrative dell’Italia settentrionale, centrale, meridionale e insulare: aspetto fisico, confini e città, risorse economiche, patrimonio storico, artistico e culturale.

• Localizzazione delle Regioni amministrative

Abilità • Localizzare, osservare e descrivere le regioni italiane sulla carta geografica, negli aspetti fisici e antropici. • Individuare le relazioni tra l’aspetto fisico, il clima e le risorse economiche presenti su un territorio. • Mettere in relazione tra loro i settori lavorativi primario, secondario e terziario. • Comprendere i motivi della diversa distribuzione geografica degli abitanti all’interno delle regioni italiane. • Essere un cittadino consapevole delle problematiche del proprio territorio e del territorio italiano in generale.

• Riconoscimento dei capoluoghi di regione

26 Geografia

e riconoscimento dei confini sulla carta geografica.

• Descrizione dell’aspetto geomorfologico

e idrografico del territorio di ogni regione.

• Riflessione sulla distribuzione abitativa (centri urbani maggiori e minori) di ciascuna regione.

e provincia. • Analisi critica delle relazioni tra l’aspetto fisico e le attività umane che si sono sviluppate in un territorio. • Discussione sulle peculiarità delle regioni a statuto speciale. • Discussione sulla relazione tra le attività lavorative che appartengono ai diversi settori. • Indagine sulle attività economiche prevalenti nella propria regione, con approfondimenti sugli aspetti positivi e sulle criticità. • Discussione sull’importanza di salvaguardare il patrimonio storico, artistico e culturale presente in ogni regione. • Verso la Secondaria: compito di realtà finale sulla conoscenza delle regioni italiane.


La valutazione

LA VALUTAZIONE Distinguere tra verifica e valutazione Troppo spesso dentro al temine “valutazione” si addensano e si amalgamano due diversi concetti: quello di “verifica” e quello di “valutazione”. Il primo indica il fenomeno attraverso il quale si procede al controllo, all’accertamento di qualche cosa. A scuola la verifica è l’atto, il momento, il processo, l’oggetto concreto che sonda come e quali obiettivi sono stati raggiunti o meno, in termini di conoscenze, abilità e competenze. Il secondo, invece, si innesta sul primo e attribuisce un valore interpretativo (di giudizio, numerico, digitale o analogico) all’evidenza della verifica, rapportandola a una scala graduata secondo il criterio di maggiore o minore completezza. Mentre la verifica riesce a conservare un margine di riscontro maggiormente oggettivo, almeno per le prove che prendono in esame prestazioni circoscrivibili e pienamente osservabili (sa scrivere sotto dettatura in modo corretto; esegue operazioni in modo corretto), la valutazione richiede una più marcata, anche se spesso implicita, presa di posizione rispetto alla composizione e agli intervalli della scala parametrale. Tale distinzione permette di acquisire maggiore consapevolezza professionale rispetto a uno degli importanti compiti che l’insegnante si prefigge e che è suo dovere svolgere. In quest’ottica, infatti, la verifica è un processo in continuo svolgimento, al quale si associa la valutazione formativa, cioè l’interpretazione dei dati acquisiti con la funzione di adeguare, se serve, il proprio intervento didattico nei confronti del singolo o della classe, rilanciando e consolidando o sviluppando gli apprendimenti. La verifica può anche avere carattere conclusivo (a fine percorso, quadrimestre, anno). In questo caso la valutazione avrà carattere sommativo, cioè determinerà in modo più cogente l’aspetto certificativo del rendimento scolastico dell’alunno. Quando si valuta per competenze, occorre tenere presente entrambe le prerogative e dotarsi di strumenti, adottare atteggiamenti che permettano di mettere insieme i due punti di vista. Tale mix di prospettive si rende maggiormente necessario in quanto solamente attraverso l’osservazione distribuita nel tempo e orientata a cogliere gli elementi di forza su cui fare leva per ogni alunno è possibile praticare una vera e inclusiva didattica per competenze. Soprattutto perché alcuni elementi da verificare e valutare afferiscono a una parte pressoché invisibile della competenza. Come un iceberg, infatti, la parte di competenza riscontrabile nella prestazione è quella maggiormente legata alle conoscenze e alle abilità. Quella nascosta, invece, va colta nei rari momenti in cui si manifesta e può essere riconosciuta soltanto se l’insegnante ha in mente i criteri e le dimensioni che intende sondare. Si tratta di attitudini, atteggiamenti, motivazione, capacità relazionali, flessibilità intellettuale nello stabilire collegamenti, capacità di scegliere autonomamente e consapevolmente gli strumenti utili allo scopo, capacità di trasferire strutture e contenuti di pensiero adattandoli da un ambito disciplinare all’altro. Tutte caratteristiche non semplicemente risolvibili con una breve domanda chiusa o una crocetta da apporre all’una o all’altra Abilità risposta. VISIBILE Conoscenze Per questo motivo è importante per l’insegnante dotarsi di NASCOSTO Atteggiamenti strumenti orientativi rispetto a ciò che intende verifiValori care in un’ottica di didattica per competenze. StrumenAttitudini ti che, come le apposite rubriche valutative, consentano di Motivazione leggere e parametrare i dati raccolti, sia di natura evidente Immagine di sé (conoscenze e abilità) sia di natura sfuggente (elementi di competenza).

Geografia 27


La valutazione

Le competenze

La valutazione per competenze La valutazione per competenze si articola secondo tre aspetti: uno formativo, uno sommativo e uno certificativo. I primi due, che trovano spazio nella didattica quotidiana e nello svolgimento dei compiti di realtà, vengono illustrati nei paragrafi successivi. Il terzo si traduce nella Certificazione delle competenze alla fine di ogni grado scolastico nel primo ciclo d’istruzione. “Ai sensi del Regolamento della valutazione (DPR n. 122/2009) gli insegnanti sono chiamati a valutare gli apprendimenti, in termini di conoscenze e abilità, il comportamento e a certificare le competenze. L’operazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale, presuppone il possesso di una serie di informazioni da cui far discendere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta di accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del compito. Tale capacità non può prescindere dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, previsti per le singole discipline dalle Indicazioni. Per questi motivi la certificazione delle competenze assume come sue caratteristiche peculiari la complessità e la processualità. Complessità in quanto prende in considerazione i diversi aspetti della valutazione: conoscenze, abilità, traguardi per lo sviluppo delle competenze, atteggiamenti da utilizzare in un contesto problematico e più articolato rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti appresi. Processualità in quanto tale operazione non può essere confinata nell’ultimo anno della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti”4. Gli strumenti e le occasioni principali e comuni alla classe per l’osservazione delle competenze in atto e la loro relativa valutazione sono i compiti di realtà, accompagnati dalle rubriche di valutazione specifiche. Esse devono venire accompagnate da altre opzioni di rilevazione dei dati sull’alunno e sull’intero gruppo. “Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) quali: • autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; • relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo; • partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; • responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; • flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.; • consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. • Le osservazioni sistematiche, in quanto condotte dall’insegnante, non consentono di cogliere interamente altri aspetti che caratterizzano il processo: il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore può essere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del percorso cognitivo compiuto”5. Lo scopo quindi è quello di assumere nella valutazione una prospettiva di “visione binoculare” dove aspetti formativi/sommativi si intrecciano con quelli più specificamente osservativi, per permettere all’insegnante di focalizzare congiuntamente l’immagine dell’alunno e delle sue competenze nello strumento sintetico della Certificazione delle competenze in uscita. Partendo quindi dal presupposto che non si può valutare solo settorialmente ogni singolo aspetto scolastico, il progetto nel suo complesso offre diverse occasioni più o meno strutturate per verificare e valutare la progressione degli apprendimenti degli alunni e della classe e contribuire alla creazione di quella visione, appunto, binoculare. 4 5

Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, decreto 742/2017. Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, decreto 742/2017.

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Valutazione e autovalutazione

La valutazione

Il testo base: valutazione formativa e autovalutazione Ogni attività di affiancamento al testo o alle immagini o agli schemi, proposta nel testo base, può rappresentare per l’insegnante un’occasione per osservare se e come si muove l’alunno, con il passare del tempo, rispetto ad abilità, progettate e presentate nell’opera in modo inclusivo e rispettoso dei BES. Ciò che sembra una novità operativa all’inizio (ad esempio la consegna: “Scrivi una domanda per il tuo compagno”) diventerà poi un’attività nota e collaudata e il bambino saprà come affrontarla. Lo farà, naturalmente, in base al proprio livello di competenza raggiunto e sulla scorta delle conoscenze (le nozioni sul contenuto e l’argomento) e delle abilità (per esempio in campo linguistico: saper formulare una domanda in modo chiaro). L’insegnante può quindi procedere a una valutazione formativa, raccogliendo i dati inerenti ai vari processi di pensiero sollecitati dall’utilizzo del testo; può annotarsi come ciascun alunno affronta tali attività e costruirsi quindi gradatamente un profilo personalizzato delle competenze per ogni bambino. La parte di Apprendimento globale, invece, comunque utilizzabile anche dal docente nel modo che preferisce, è pensata nel progetto come occasione di autovalutazione. Anche in questo caso le proposte, come già spiegato, spaziano su più livelli in relazione al linguaggio e allo strumento grafico-testuale che fanno da supporto al quesito. Imparare ad autovalutarsi è una conquista importante per i soggetti in crescita. Autovalutarsi significa infatti iniziare a fare i conti con il senso di realtà. Se l’autovalutazione è ben guidata dall’insegnante, servirà al bambino per acquisire consapevolezza sia dei punti di debolezza, sia dei punti di forza, nell’ottica di partire da questi ultimi per migliorare il proprio profilo di competenza. D’altro canto, il riconoscimento degli aspetti deboli può anche essere utile per identificare quale possa essere la loro causa. Essa può variare dallo scarso impegno, alla necessità di memorizzare termini specifici; dall’impossibilità di avere uno spazio/tempo adeguato allo studio e all’esercizio, al bisogno di schematizzare o visualizzare i contenuti tramite immagini. L’autovalutazione ha quindi un forte carattere metacognitivo, se il docente la supporta con riflessioni personalizzate, come l’opera lo aiuta a fare (attraverso diversi strumenti e spunti di riflessioni presenti nei vari volumi che compongono il progetto), e si inserisce sicuramente nell’ottica di una valutazione formativa, in itinere. Con opportune domande si può infatti accompagnare l’alunno a “pensare a ciò che fa” e a muoversi con maggiore consapevolezza nelle sue attività, favorendo il controllo dei propri atteggiamenti permettendogli di mettere a fuoco un’idea di sé. Questo tipo di attività promuove il coinvolgimento della sfera emotiva, che di per sé genera l’interesse. Guidando l’alunno a riflettere sulle sue conquiste, lo si fa crescere in sicurezza e in autostima, generando la motivazione alla competenza.

Geografia 29


La valutazione

Il Quaderno di Geografia

Il Quaderno di Geografia Testi a cura di: Erica Zampieri (classe 4a e 5a) L’eserciziario allegato al Sussidiario è stato realizzato come insieme di schede didattiche graduate. Il percorso si sovrappone, arricchendolo, a quello tracciato nel testo base del Sussidiario. Il Quaderno è uno strumento utile per: • approfondire i contenuti presentati durante la lezione; • verificare la comprensione dei contenuti proposti; • consolidare le competenze funzionali allo studio delle discipline.

Schede di approfondimento dei contenuti Alcune schede dell’allegato offrono l’occasione di approfondire i contenuti trattati durante la lezione. Una parte delle schede inserite nell’allegato è funzionale alla verifica dei contenuti appresi dagli alunni. Queste pagine fanno esplicito riferimento agli argomenti presentati nel Sussidiario. Una parte fondamentale dell’eserciziario è rappresentata dalle schede di approfondimento del metodo di studio delle discipline. Le attività proposte offrono agli alunni l’occasione di esercitare e approfondire le competenze funzionali allo studio. Le schede prevedono operazioni di: sintesi dei paragrafi, ricerca delle parole chiave, completamento di semplici mappe concettuali ecc. Nel quaderno operativo sono presenti anche sezioni di Coding, STEAM e Lapbook.

Verificare le competenze - Le verifiche a livelli Le attività di autovalutazione (che sarebbe più corretto chiamare di autoverifica e autovalutazione) presenti alla fine di ogni unità di lavoro del Sussidiario, nella sezione di Apprendimento globale, hanno la funzione di far capire all’alunno e all’insegnante chi, quanto e come ha memorizzato e compreso gli argomenti di studio. Sono attività di verifica in itinere, che sostengono quindi la valutazione/autovalutazione formativa, quella che permette cioè di “aggiustare il tiro”. Sulla base degli esiti riscontrati, il docente può quindi ritenere o non ritenere maturo il momento per procedere con la verifica e la valutazione di carattere conclusivo e sommativo articolata nell’apposito fascicolo in relazione ai contenuti specifici.

30 Geografia


Valutare le competenze

La valutazione

Lo strumento a ciò dedicato contiene infatti diverse prove, divise per argomento e ordinate per grado di difficoltà: dalle più semplici (gialle) alle più complesse (rosse). Nonostante l’allegato di verifiche rappresenti il punto conclusivo del percorso e serva a stabilire la parte numerica della valutazione sommativa, l’idea che anima il fascicolo rimane di carattere fortemente inclusivo. L’articolazione su tre livelli, infatti, tende a fornire a ciascun bambino l’opportunità di dare risposte ad almeno una parte della verifica (arrivando alla sufficienza numerica) e distribuendo la difficoltà in modo crescente, ma allo stesso tempo considerando che, in ogni caso, “una domanda è una domanda”. Pertanto, ogni risposta positiva, qualunque sia il colore (identificativo del livello di elaborazione delle informazioni richiesta alla classe) ottiene lo stesso punteggio, pari a 2. Inoltre, sempre nell’ottica di andare incontro a tutti gli alunni, le prime domande sono spesso accompagnate da immagini schematiche o figure talvolta riprese dal testo base. La valutazione delle verifiche, quindi, è molto semplice e non stabilisce gerarchie. L’alunno stesso può registrarla in fondo alla pagina, sulla barra auto valutativa. Il punteggio ottenuto corrisponde al voto meritato nella prova complessiva. In ogni pagina singola con 5 attività, occorre contare 2 punti per ogni prova (gialla, arancione, rossa) svolta correttamente. Nelle pagine doppie con 10 attività, per ogni prova (gialla, arancione, rossa) svolta correttamente si conta invece 1 punto. L’attività verde non aggiunge punteggio: è quella della “piena competenza” e dà all’alunno una soddisfazione personale in più. L’insegnante può modulare il punteggio sul singolo quesito, dimezzandolo, se la prova è stata svolta in modo solo parzialmente corretto. La scelta di articolare tali verifiche su tre livelli consente ai maestri innanzitutto di osservare più facilmente chi tra i propri alunni riesce a muoversi solo su conoscenze e abilità di base (domande gialle), chi invece sa integrare tali capacità in funzione di quesiti che richiedono risposte più lunghe o più articolate (domande arancioni o rosse) basate su inferenze legate a elementi espliciti presentati nella pagina (testi, immagini, forma della domanda ecc.) e chi possiede inoltre un sapere mobile e compie inferenze su elementi decisamente impliciti o connessi ad altri campi esperienziali o del sapere, intuendo anche il senso e la funzione delle conoscenze apprese e delle abilità acquisite. Si è preferito attribuire lo stesso punteggio a ciascuna domanda per non creare “classifiche” tra gli alunni: a ciascun quesito, qualunque sia il grado di complessità che i bambini stessi riescono in poco tempo a riconoscere, viene attribuito infatti lo stesso valore numerico. Nessuno quindi dovrebbe sentirsi a disagio per il punteggio, ma ogni alunno probabilmente ambirà con il tempo a rispondere a domande di colore diverso, di livello superiore (l’insegnante non è tenuto a comunicare quest’ultimo aspetto: rimane una sua scelta). Alla fine di ogni materia viene presentato inoltre un vero e proprio compito di realtà di natura cooperativa, guidato e accompagnato passo passo. È un modello di ciò che l’insegnante può decidere di proporre ulteriormente alla propria classe. Anche su questo è possibile effettuare una valutazione conclusiva, stabilendo da subito che il risultato ottenuto andrà comunque attribuito in modo uguale a ciascun membro del gruppo che abbia preso parte all’attività complessa, perché è proprio il gruppo il soggetto al quale l’insegnante si rapporta in quel caso. Ogni differenziazione individuale potrà comunque essere annotata nell’ambito delle osservazioni progressive sull’alunno, che abbiamo già detto essere necessarie per concorrere a un’autentica valutazione nell’ottica della didattica per competenze.

Geografia 31


La valutazione

I compiti di realtà

La valutazione dei compiti di realtà I compiti di realtà da valutare si trovano nella sezione di Apprendimento globale e al termine di ogni sezione disciplinare nel fascicolo “Verificare le competenze”. La valutazione dei compiti di realtà, richiede l’utilizzo di apposite rubriche. Gli elementi che compongono tale strumento sono: • le competenze quadro (Competenze chiave europee e Competenze chiave di cittadinanza, integrabili con competenze identificate in modo specifico nel PTOF dell’Istituto); • i traguardi di competenza disciplinare (ricavabili dalle Indicazioni Nazionali); • i criteri entro i quali ci si muove (gli indicatori di competenza), cioè gli aspetti osservabili nell’agire dell’alunno, in termini di processi o di comportamenti o di prestazioni; • i livelli in cui si manifestano gli elementi osservabili, cioè la descrizione di ciò che il bambino fa e dice e di come lo fa e lo dice. Come esplicitato nell’ultimo modello pubblicato dal MIUR per la Certificazione delle competenze al termine della Scuola Primaria, la valutazione si articola su quattro livelli ben descritti. A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. Lo schema vuoto che segue rappresenta uno dei possibili modelli di stesura di una rubrica di valutazione delle competenze, che tiene conto dei livelli sopra presentati. Esso può essere utilizzato come griglia di raccolta dei dati.

RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Competenze europee/ Competenze chiave di cittadinanza

Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri (indicatori di competenza)

Livelli Avanzato

Intermedio

Base

Iniziale

Nelle rubriche di valutazione già approntate nella presente Guida, si è scelto di privilegiare alcuni traguardi di competenza, considerati più rilevanti rispetto al senso del compito di realtà progettato. Di conseguenza la declinazione degli indicatori e la descrizione dei livelli segue la scelta operata. Tale selezione si è resa necessaria per non mettere l’insegnante nella condizione di avere troppi elementi da osservare e rilevare, permettendogli al contrario di concentrare l’attenzione e lo sguardo sugli aspetti essenziali del compito complesso.

32 Geografia


I compiti di realtĂ

La valutazione

Competenze europee/ Competenze chiave di cittadinanza Traguardi di competenza disciplinare/interdisciplinare Criteri (indicatori di competenza)

Livelli

Avanzato (1)

Intermedio (2)

Base (3)

Iniziale (4)

2

1

Amori Luca

ALUNNI

1

Geografia 33


La valutazione

I compiti di realtà

Per orientarsi nell’ideazione di un’attività complessa per competenze (compito di realtà, percorso didattico, UDA ecc.) è opportuno tenere presente in primo luogo l’ampio quadro di riferimento all’interno del quale ci si muove. Esso è costituito dalle Competenze chiave europee, dalle Competenze chiave di cittadinanza e dal PTOF della singola scuola, quest’ultimo definito in relazione alle caratteristiche del territorio (elementi, risorse, limiti e potenzialità). Per una maggiore consapevolezza dell’offerta culturale che il team sta predisponendo, altrettanto importante è riconoscere gli assi lungo i quali l’attività complessa si articola. Lo schema che segue rende visivamente tale quadro di riferimento. Le competenze chiave della UE • Comunicazione nella madrelingua • Comunicazione nelle lingue straniere • Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia • Competenza digitale • Imparare a imparare • Competenze sociali e civiche • Spirito di iniziativa e imprenditorialità • Consapevolezza ed espressione culturale

Le competenze chiave di cittadinanza al termine dell’istruzione obbligatoria (Italia) • Imparare a imparare • Progettare • Comunicare (comprendere e rappresentare) • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere problemi • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare l’informazione

PTOF Obiettivi/traguardi di competenza dalle Indicazioni Nazionali

Assi culturali: dei linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico; storico-sociale Percorso didattico/UDA/compito di realtà A tali competenze quadro si richiamano in modo esplicito le Indicazioni Nazionali. Per comprendere meglio che cosa significa progettare dei compiti di realtà e predisporre una didattica per competenze, è inoltre opportuno richiamare direttamente il testo della Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 in cui vengono esplicitate le definizioni di conoscenza, abilità e competenza: • le conoscenze sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche; • le abilità indicano la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti); • le competenze sono la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Entrando nello specifico della definizione delle varie fasi di un compito autentico, secondo Mario Castoldi6 bisogna partire innanzitutto col decidere quale competenza si vuole verificare e costruire poi una rubrica valutativa che renda chiaro al docente cosa e come valutare, attraverso l’identificazione e la descrizione dei criteri e dei livelli di competenza osservabili in quella specifica attività complessa. Mario Castoldi, Progettare per competenze – Percorsi e strumenti, Carocci Editore; Mario Castoldi, Valutare le competenze – Percorsi e strumenti, Carocci Editore

6

34 Geografia


I compiti di realtà

La valutazione

SCHEMA DI PROGETTAZIONE DI UN COMPITO DI REALTÀ Analizzo i bisogni formativi della classe e il contesto in cui proporre il compito.

Definisco il compito di realtà e penso a un incipit significativo.

Circoscrivo la/le competenza/e da coltivare (seleziono tra le Competenze europee, le Competenze chiave di cittadinanza, il PTOF)

Declino l’ambito di competenza nelle varie discipline (seleziono i Traguardi di sviluppo delle competenze dalle Indicazioni Nazionali)

Pongo gli obiettivi disciplinari/interdisciplinari da perseguire (seleziono dalle Indicazioni Nazionali).

Dichiaro procedure, strategie, metodologie. Indico possibili spazi, tempi, strumenti e materiali.

Predispongo la rubrica di valutazione precisando criteri e livelli.

Verifico l’efficacia del progetto per migliorare la successiva offerta formativa.

Geografia 35


La valutazione

I compiti di realtà

Nello svolgimento di un compito di realtà, bisogna anche permettere all’alunno/alla classe di poter fare, utilizzando semmai eventuali errori come risorse d’apprendimento. Lo svolgimento di un compito di realtà si può articolare in alcune fasi. Incipit/Problematizzazione (voler agire) Attivazione di apprendimenti precedenti da parte dell’insegnante e motivazione all’acquisizione di nuovi apprendimenti da parte degli alunni (saper agire – voler agire)

FASI (realizzazione del compito di realtà)

Consolidamento nuovi apprendimenti da parte dell’insegnante nei confronti degli alunni (saper agire – voler agire) Selezione degli apprendimenti utili da parte dell’alunno, in funzione del compito (poter agire) Trasferimento e generalizzazione da parte degli alunni in modo autonomo o guidato dall’insegnante (saper agire – poter agire) Valutazione/Autovalutazione (voler agire – poter agire)

36 Geografia

Descrizione


I compiti di realtà

La valutazione

Compiti di realtà nel testo base Classe 4a pag. 18 DISEGNARE UNA MAPPA Ambiti/discipline interessati: GEOGRAFIA, SCIENZE Descrizione: il bambino deve tracciare il percorso corretto sulla mappa per aiutare un compagno a raggiungere la propria abitazione. Senso del compito: d isegnare un percorso chiaro utilizzando punti di riferimento significativi. Riconoscere gli elementi naturali e antropici nel paesaggio.

Competenze europee/ Competenze chiave di cittadinanza

• Competenze di base in scienza e tecnologia. • Imparare a imparare. • Progettare. Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri

• L’alunno realizza

• L’alunno ricono-

semplici schizzi cartografici e carte tematiche. (Geografia)

sce e descrive le caratteristiche del proprio ambiente. (Scienze)

• Agire in modo autonomo e responsabile. • Risolvere problemi. • Individuare collegamenti e relazioni.

Livelli Avanzato (1)

Intermedio (2)

Base (3)

Iniziale (4)

Rappresentazione della mappa mentale di un luogo familiare.

Rappresenta correttamente e dettagliatamente la mappa mentale di uno spazio familiare ed individua con sicurezza gli elementi naturali e antropici che lo caratterizzano.

Rappresenta la mappa mentale di uno spazio familiare e individua gli elementi naturali e antropici che lo caratterizzano.

Rappresenta in modo essenziale la mappa di uno spazio familiare e dei principali elementi che lo caratterizzano.

Se guidato, rappresenta in modo semplice la mappa di uno spazio familiare e dei principali elementi che lo caratterizzano.

Individuazione degli elementi naturali ed antropici che caratterizzano il proprio ambiente.

Individua con sicurezza e precisione gli elementi naturali e antropici che caratterizzano il proprio ambiente.

Individua gli elementi naturali e antropici che caratterizzano il proprio ambiente.

Con qualche incertezza individua i principali elementi naturali e antropici che caratterizzano il proprio ambiente.

Se supportato individua i principali elementi naturali e antropici che caratterizzano il proprio ambiente.

Geografia 37


La valutazione

I compiti di realtà

Classe 5a pag. 72 E TU, LA CONOSCI L’ITALIA? Ambiti/discipline interessati: GEOGRAFIA, LINGUA ITALIANA, CITTADINANZA, TECNOLOGIA Descrizione: il bambino deve predisporre un’intervista a un adulto di sua conoscenza per valutarne le conoscenze geografiche rispetto alla Regione amministrativa in cui vive. Acquisite le risposte deve verificarne l’esattezza. Senso del compito: i ndagare quali conoscenze si possano acquisire rispetto a un luogo.

Competenze europee/ Competenze chiave di cittadinanza

• Imparare a imparare. • Progettare. • Agire in modo autonomo e responsabile. • Risolvere problemi. Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri

• L’alunno conosce gli

• Individuare collegamenti e relazioni. • Acquisire e comunicare informazioni. • Competenze di base in tecnologia.

Livelli Avanzato (1)

Intermedio (2) Base (3)

Iniziale (4)

Riconoscere i diversi contenuti di conoscenza che si possono acquisire rispetto a un territorio.

Individua domande relative ai diversi aspetti del territorio regionale: fisico, amministrativo, economico e culturale, comprendendone il valore.

Individua domande relative ai principali contenuti relativi al territorio regionale.

Individua domande relative ad alcuni contenuti fisici o amministrativi relativi al territorio regionale.

Se guidato, individua domande relative al territorio fisico regionale.

• L’alunno interagisce

Enunciazione di domande significative, corrette e coerenti.

Formula domande chiare, corrette e coerenti. Ascolta, comprende ed elabora le risposte ricevute.

Formula domande abbastanza corrette e coerenti. Ascolta e comprende le risposte ricevute.

Con qualche difficoltà formula domande comprensibili e ascolta le risposte ricevute.

Se supportato formula semplici domande e ascolta le risposte ricevute.

• L’alunno si orienta

Ricerca e selezione di informazioni.

Cerca e trova con sicurezza informazioni, sia utilizzando testi cartacei sia orientandosi tra i materiali individuati attraverso la rete internet.

Cerca e trova informazioni, sia utilizzando testi cartacei sia attraverso la rete internet.

Cerca e trova informazioni, in modo approssimativo, sia utilizzando testi cartacei sia attraverso la rete internet.

Se guidato personalmente cerca e trova informazioni, sia utilizzando testi cartacei sia attraverso la rete internet.

elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, individuando le analogie e le differenze, anche in relazione ai quadri socio-storici del passato, e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. (Geografia) in modo collaborativo in una conversazione su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. (Lingua italiana) tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di ricavare informazioni utili. (Tecnologia)

38 Geografia


I compiti di realtà

La valutazione

Compiti di realtà nel Quaderno operativo Classe 4a pag. 106 IL RISCHIO SISMICO Ambiti/discipline interessati: G EOGRAFIA, ITALIANO, CITTADINANZA Descrizione: i bambini devono realizzare un cartellone sulla sicurezza in caso di terremoto. Senso del compito: promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di un elaborato scritto (cartellone); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.

Competenze europee/ Competenze chiave di cittadinanza

• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Collaborare e partecipare. Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri

• L’alunno re-

• L’alunno scrive

perisce informazioni dalla cartina tematica. (Geografia)

testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre. (Italiano)

Livelli Avanzato (1)

Intermedio (2)

Base (3)

Iniziale (4)

Individuazione delle informazioni necessarie.

Seleziona solo le informazioni che riguardano la ricerca.

Seleziona anche le informazioni che riguardano la ricerca.

Seleziona le informazioni che riguardano la ricerca seguendo una traccia.

Seleziona le informazioni che riguardano la ricerca solo con l’aiuto di una guida.

Pianificazione ed elaborazione di un cartellone organizzando le idee e operando scelte lessicali adeguate.

Organizza i contenuti secondo una logica predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.

Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.

Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.

Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.

Geografia 39


La valutazione

I compiti di realtà

Classe 4a pag. 107 PUBBLICIZZIAMO LA NOSTRA CITTÀ Ambiti/discipline interessati: G EOGRAFIA, ITALIANO, CITTADINANZA Descrizione: i bambini devono realizzare una presentazione della città in cui vivono. Senso del compito: promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche e geografiche per la realizzazione di un artefatto sulla base del modello proposto; favorire la capacità di riflettere su dati storici e geografici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi.

Competenze europee/ Competenze chiave di cittadinanza

• Competenze sociali e civiche. • Comunicare nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Collaborare e partecipare. Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri

• L’alunno

Individuazione Seleziona solo delle informale informazioni zioni necessarie. che riguardano la ricerca.

reperisce informazioni da fonti diverse. (Geografia)

Avanzato (1)

• L’alunno scrive Pianificazione testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre. (Italiano)

40 Geografia

Livelli

ed elaborazione di un artefatto organizzando le idee e operando scelte lessicali adeguate.

Organizza i contenuti secondo una logica predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.

Intermedio (2)

Base (3)

Iniziale (4)

Seleziona anche le informazioni che riguardano la ricerca.

Seleziona le informazioni che riguardano la ricerca seguendo una traccia.

Seleziona le informazioni che riguardano la ricerca solo con l’aiuto di una guida.

Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.

Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.

Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.


I compiti di realtà

La valutazione

Classe 5a pagg. 103-104 SI PARTE! Ambiti/discipline interessati: GEOGRAFIA, MATEMATICA, ITALIANO, CITTADINANZA Descrizione: i bambini devono organizzare una gita di classe in una città italiana di fantasia. Senso del compito: promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la programmazione di una gita di classe; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.

Competenze europee/ Competenze chiave di cittadinanza

• Senso d’iniziativa e imprenditorialità. • Competenze matematiche. • Comunicare nella madrelingua. Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri

• L’alunno ricava

Individuazione delle informazioni necessarie.

• Consapevolezza ed espressione culturale. • Collaborare e partecipare.

Livelli Avanzato (1)

Intermedio (2)

Base (3)

Iniziale (4)

Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.

Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.

Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.

Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.

• L’alunno legge e Elaborazione

Elabora i dati sintetizzandoli nel linguaggio matematico.

Elabora i dati verbalmente.

Elabora i dati se viene definita insieme la modalità procedurale.

Opera con i dati solo se guidato dall’insegnante.

• L’alunno scrive

Organizza i contenuti secondo una logica predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.

Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.

Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.

Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.

informazioni geografiche da una pluralità di fonti. (Geografia)

comprende testi dei dati. che coinvolgono aspetti logici e matematici. (Matematica) testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre. (Italiano)

Pianificazione ed elaborazione di un artefatto organizzando le idee e operando scelte lessicali adeguate.

Geografia 41


La valutazione

I compiti di realtà

Compiti di realtà nel fascicolo Verificare le competenze Classe 4a pagg. 38-39 LA SPEDIZIONE ESPLORATIVA Ambiti/discipline interessati: GEOGRAFIA, MATEMATICA, STORIA-ANTROPOLOGIA, CITTADINANZA-ITALIANO, SCIENZE-ITALIANO-ARTE Descrizione: i bambini utilizzano in gruppo conoscenze e abilità multidisciplinari per documentare una spedizione geografica simulata. Senso del compito: motivare alla ricerca geografica, utilizzando in modo “avventuroso” conoscenze e abilità acquisite.

Competenze Europee/ Competenze chiave di cittadinanza

• Imparare a imparare. • Competenze sociali e civiche. • Comunicare. • Collaborare e partecipare. • Agire in modo autonomo e responsabile. • Risolvere problemi. • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare l’informazione Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri

Livelli Avanzato (1)

Intermedio (2)

Base (3)

Iniziale (4)

• L’alunno si orien- Orientamento Individua con

Individua con sicurezza i riferimenti geografici terrestri sulla carta (punti cardinali, latitudine e longitudine) e sa nominarli.

Individua i punti cardinali sulla carta.

Se guidato, individua i punti cardinali sulla carta.

ta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. (Geografia)

sulla carta.

sicurezza i riferimenti geografici terrestri sulla carta (punti cardinali, latitudine e longitudine) e sa utilizzarli in modo corretto.

• L’alunno legge e

Elaborazione dei dati.

Elabora i dati sintetizzandoli anche nel linguaggio matematico.

Elabora i dati verbalmente.

Elabora i dati se viene definita insieme la modalità procedurale.

Opera con i dati se guidato personalmente.

• L’alunno ricono-

Elaborazione di informazioni scientifiche inerenti a un oggetto di studio definito.

Elabora tutte le informazioni utili, vagliandole criticamente.

Elabora alcune informazioni utili allo scopo.

Elabora le informazioni seguendo una traccia data.

Riconosce e riprende le informazioni utili allo scopo se guidato personalmente.

comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. (Matematica) sce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. (Scienze)

42 Geografia


I compiti di realtà

La valutazione

Classe 5a pagg. 39-40 IL PUZZLE D’ITALIA Ambiti/discipline interessati: GEOGRAFIA-TECNOLOGIA, CITTADINANZA, GEOGRAFIA-ARTE-TECNOLOGIA, ITALIANO-CITTADINANZA, GEOGRAFIA-EDUCAZIONE FISICA, GEOGRAFIA-ARTE, GEOGRAFIA-MATEMATICA Descrizione: i bambini producono un puzzle delle regioni d’Italia e ne fanno uso in classe sia per ripassare, sia per giocare. Senso del compito: imparare a contestualizzare le conoscenze attraverso un approccio ludico-manipolativo, che richieda condivisione di idee, abilità e materiali.

Competenze Europee/ Competenze chiave di cittadinanza

• Imparare a imparare. • Competenze sociali e civiche. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Progettare. • Comunicare. Traguardi di competenza disciplinare/ interdisciplinare

Criteri

• L’alunno pro-

• Collaborare e partecipare. • Agire in modo autonomo e responsabile. • Risolvere problemi. • Acquisire e interpretare l’informazione

Livelli Avanzato (1)

Intermedio (2) Base (3)

Iniziale (4)

Produzione curata e precisa delle sagome regionali.

Produce in modo curato e preciso le sagome regionali, distribuendosi il lavoro con un compagno.

Produce in modo curato e preciso le sagome regionali.

Produce le sagome regionali, distribuendosi il lavoro con un compagno.

Produce le sagome regionali, con l’intervento diretto di un adulto.

• L’alunno lo-

Posizionamento corretto e con sicurezza della regione.

Posiziona in modo corretto e con sicurezza la regione.

Posiziona in modo corretto la regione.

Posiziona in modo corretto la regione aiutandosi con la carta d’Italia.

Posiziona in modo corretto la regione solo se messa “a incastro”.

• L’alunno ese-

Esecuzione di un comando che richiede verifica di correttezza e velocità.

Esegue con successo costante un comando che richiede verifica di correttezza e velocità.

Esegue con successo incostante un comando che richiede verifica di correttezza e velocità.

Esegue un comando che richiede velocità ma non cura la correttezza.

Esegue un comando in tempi dilatati. Ne verifica la correttezza grazie all’adulto o ai pari.

duce semplici modelli o rappresentazioni grafiche. (Tecnologia)

calizza sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative. (Geografia) gue sequenze di movimento ordinate con procedure di controllo sul risultato. (Educazione fisica)

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La didattica inclusiva

LA DIDATTICA INCLUSIVA Gradualità e uniformità nell’apprendimento (BES) L’intero percorso ha l’ambizione di essere costruito tenendo costantemente presente che i tempi di apprendimento e le capacità degli alunni sono spesso estremamente diversificati all’interno della stessa classe. Per questo motivo, le attività a sostegno della comprensione e della memorizzazione dei contenuti procedono in modo molto graduale dalle prime pagine del sussidiario di quarta fino alle ultime della quinta. I processi sollecitati e richiesti al bambino (riconoscere, collegare, selezionare, titolare, classificare, esemplificare, dedurre, interpretare ecc.) vengono inizialmente molto accompagnati dalla consegna e l’insegnante può quindi guidare facilmente l’intera classe. Procedendo, quando le conoscenze sono più stabili e le modalità di lavoro sono ormai note, le attività nelle pagine tendono ad affidare all’impegno dell’alunno un compito da svolgere in modo più autonomo, talvolta anche con il sostegno del piccolo gruppo. Questa accortezza si traduce anche nelle pagine finali di Apprendimento globale, nelle quali gli esercizi per tornare sugli argomenti affrontati sono articolati secondo diversi livelli di difficoltà in base ai differenti supporti grafico-testuali (immagine, schema, mappa, domande aperte, scelta multipla, cloze, testo guidato di sintesi, testo libero) attraverso cui vengono proposti. La cura nel progettare ogni singola pagina ha infatti l’obiettivo di giungere a tutta la classe, non solamente come gruppo, ma anche come insieme di individualità specifiche. Lo scopo è chiaramente di graduare il percorso d’apprendimento, offrendolo però in modo uniforme a tutti gli alunni. Si è voluto insomma creare uno strumento di lavoro accessibile per i bambini e lineare per i maestri, che si presenti differenziato al proprio interno, nel rispetto delle specificità dei diversi alunni. Un approccio di tale tipo va inevitabilmente incontro alle esigenze di adeguare la proposta didattica agli alunni con BES, sostenendola anche con altri strumenti presenti nell’apparato del progetto (la versione adattata e semplificata del testo base, il fascicolo di mappe per lo studio, l’atlante, le risorse multimediali). Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono infatti bambini che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà comportamentali ma anche disagio e svantaggio socioeconomico-linguistico-culturale e che dunque necessitano di “speciale attenzione”. La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 (entrambe del MIUR) suddividono i BES in tre aree specifiche: • alunni con disabilità certificata secondo la Legge 104/92; • alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati con la Legge 170/2010); • alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, come svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

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La didattica inclusiva OFFICINA DELLE DISCIPLINE fornisce diversi strumenti pronti per rispondere alla questione posta dalla normativa scolastica vigente, che invita tutte le scuole a mettere in atto, per studenti in difficoltà (temporanea o permanente), il diritto all’individualizzazione e alla personalizzazione degli apprendimenti, nell’ottica di assicurare a tutti “pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze, abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro” (Legge 53/2003). Didattica individualizzata

Didattica personalizzata

Modula la didattica, i tempi, gli strumenti rispetto alle caratteristiche dell’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze.

Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità e unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.

Lo strumento privilegiato per una didattica personalizzata diventa il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo non di declinare ciò che lo studente non sa fare, ma piuttosto di definire, documentare, monitorare e descrivere le strategie d’intervento più adatte e rispondenti allo stile apprenditivo dell’alunno. Per una maggiore chiarezza, la tabella proposta di seguito indica quale modello compilare per le diverse situazioni di “speciale attenzione”. Alunni con disabilità

Alunni con DSA

Alunni con altri BES

Legge 104/92

Legge 170/2010

Direttiva Ministeriale del 27/12/2012

PEI (Piano Educativo Individualizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. Tali alunni hanno diritto a un insegnante di supporto (D.P.R. 24/11/1994 ed eventualmente anche l’educativa del Comune di appartenenza).

PDP (Piano Didattico Personalizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. In esso vengono declinate le strategie e gli interventi didattici in forma collegiale e condivisa.

PDP per i BES, non obbligatorio ma, se il consiglio di classe lo ritiene opportuno (cfr. nota del 22/11/2013), può risultare utile per la migliore gestione dei processi inclusivi. Indica se è prevista l’adozione di misure compensative e dispensative (per un determinato periodo o per l’intero anno scolastico) anche per quegli alunni senza specifica certificazione o relazioni da parte di esperti.

Supportato dagli strumenti messi a disposizione dal progetto, l’insegnante deve e può adeguare il setting didattico e pedagogico della classe, sulla base di un’osservazione sistematica, intervenendo positivamente sugli spazi, i materiali, gli strumenti e gli ambienti di apprendimento; rispettando i tempi e i diversi stili apprenditivi; adottando vari stili d’insegnamento; stimolando la motivazione all’apprendere; favorendo un clima di classe improntato all’aggregazione e alla cooperazione. Tale strumento si adatta in quanto previsto per gli alunni con BES. Per tali alunni si possono mettere in atto, in genere, indicazioni e suggerimenti ripresi dalla Legge 170/2010 sui DSA, tenendo presente che la finalità ultima è lo sviluppo dell’autonomia senza che la specificità dei percorsi “metta a disagio” gli alunni interessati dall’intervento. Anche a questo scopo il progetto propone una gradualità d’intervento, in una cornice di sostanziale uniformità di offerta agli alunni.

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La didattica inclusiva Misure compensative

Misure dispensative

Si intende qualsiasi prodotto in grado di bilanciare un eventuale disturbo, riducendo gli effetti negativi. Esempi di Strumenti Compensativi: • tabelle dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri; • tabella delle misure, tabella delle formule; • mappe anticipatorie e schemi riassuntivi; • linee del tempo; • flashcard; • illustrazioni e icone.

Dispensare non significa esentare ma piuttosto tener conto delle reali difficoltà dell’alunno e metterlo in condizione di sviluppare le funzioni e le abilità. Esempi di Misure Dispensative: • tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante adeguata organizzazione degli spazi e un flessibile raccordo tra insegnanti; • assegnazione dei compiti a casa in misura ridotta; • possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine; • schede operative a difficoltà graduale.

Una scuola inclusiva, però, non dovrebbe mai lasciare soli i suoi insegnanti. Dunque sarebbe bene partire da una buona formazione, anche in raccordo con i CTI-CTS (Centri Territoriali per l’Inclusione e Centri Territoriali di Supporto) di riferimento, organizzare un Piano di Inclusione (PAI) insieme al GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) d’Istituto, utilizzando l’autonomia organizzativa e didattica (cfr. D.P.R. 275/99) in raccordo con altri servizi e con le famiglie e declinare il tutto nel Piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).

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La didattica inclusiva

Le pagine introduttive al testo di Emanuele Gagliardini7 Introduzione

Lo studio del testo scritto rappresenta una forma di apprendimento strategico che si sviluppa attraverso l’esercizio e la pratica, mediante la quale lo studente, compiendo un atto di decodifica, comprende e memorizza nuove informazioni, rapportandole alle proprie conoscenze pregresse: un insieme di conoscenze derivanti da fatti, percezioni, convinzioni e valori in grado di condizionare il modo in cui interpretiamo e rappresentiamo mentalmente la realtà attribuendole specifici significati. Oltre alla motivazione ad apprendere da parte del lettore, all’integrità dei sistemi di decodifica, alla capacità di fare inferenze e accedere al repertorio di conoscenze pregresse, la comprensione della lettura dipende anche dalle caratteristiche dei libri di testo. Alcuni di questi infatti possono risultare più facili da capire, altri meno a seconda di differenti fattori come il lessico, la sintassi, i contenuti trattati e gli aspetti grafici.

Descrizione del materiale

Molto spesso i bambini affrontano testi senza conoscere il fine ultimo della lettura, senza conoscere strategie di studio da adottare a seconda degli scopi (studio, ripasso, ricerca, svago). Anche il libro di testo inteso come strumento, veicolo di conoscenza, rimane a volte per lo studente qualcosa di vago e indefinito, di cui non si conosce bene la modalità con cui le informazioni vengono presentate e con essa la struttura sovraordinata che lo caratterizza, volta ad attivare gli schemi utili all’acquisizione e all’organizzazione di nuove conoscenze. A tale proposito il presente materiale mira a fornire allo studente, con e senza difficoltà di apprendimento, indicazioni e strategie operative utili allo studio delle differenti discipline presenti nel libro. Rappresenta una guida operativa iniziale per sostenere e promuovere lo studio degli argomenti delle varie discipline, descrivendo l’organizzazione delle informazioni sia linguistiche che visive adottate dal libro di testo e le strategie utili a favorire i processi di analisi e comprensione della lettura. In questo modo lo studente può seguire una traccia che permette di distinguere e individuare facilmente le varie parti del testo, favorendo la ricerca di informazioni utili oltre alla possibilità di discriminare e confrontare i vari contenuti. La possibilità da parte dello studente di generalizzare tali indicazioni in altri ambiti e discipline rappresenta un elemento di supporto ulteriore alla possibilità di acquisire un metodo di studio sempre più funzionale e in linea con i propri livelli di abilità e competenze raggiunte. Il materiale operativo comprende anche esercitazioni di ripasso e sintesi degli argomenti trattati.

Struttura

Per ogni disciplina sono previste tre pagine modello, ognuna delle quali contiene indicazioni e attività rivolte allo studente per favorire lo studio degli argomenti trattati. 1. La prima pagina contiene indicazioni operative per favorire l’individuazione degli argomenti principali, quelli secondari e analizzare in modo approfondito i contenuti ricorrendo all’integrazione di elementi sia linguistici che visivi. Lo studente è invitato ad analizzare l’organizzazione delle informazioni nel foglio e ad attivare specifiche modalità di lettura secondo un ordine prestabilito in relazione a differenti livelli di analisi ed elaborazione delle informazioni. Le operazioni da svolgere sono indicate secondo un ordine prestabilito con formule chiare e semplici, scritte in caselle di testo al fianco della pagina. Si possono distinguere in “indicazioni generiche” e “indicazioni specifiche”. 7

Emanuele Gagliardini, dopo la laurea in psicologia, ha conseguito specializzazioni in psicoterapia dell’età evolutiva, nei disturbi del linguaggio e dell’apprendimento oltre che in analisi applicata del comportamento (ABA) presso l’Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. Cofondatore del Centro “Liberamente” di Jesi, svolge attività di formazione per il Centro Studi Erickson di Trento e numerosi incarichi di docenza e consulenza psicopedagogica per insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. È autore di numerose pubblicazioni in tema di disturbi dell’apprendimento della lettura, scrittura e calcolo, oltre che di strategie didattiche e psicoeducative.

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La didattica inclusiva

a. Indicazioni generiche Favoriscono l’adozione di un ruolo attivo e strategico nei confronti dello studente.

i. Leggere il titolo. La lettura del titolo e dei sottotitoli permette di conoscere l’argomento principale del testo, di prevedere gli argomenti trattati e di accedere alle proprie conoscenze pregresse facilitando l’apprendimento di nuove informazioni relative ad esse. Inoltre lo studente, leggendo il titolo, fa delle ipotesi sui contenuti del testo creando delle aspettative che lo motiveranno a leggere con maggiore coinvolgimento e concentrazione. ii. Osservare con attenzione la pagina. Sapersi orientare nella pagina e nel modo in cui è organizzata permette di risparmiare tempo e risorse durante lo studio. Saper riconoscere “a colpo d’occhio” caselle di testo, relativi approfondimenti, immagini, didascalie, disegni, grafici e tabelle facilita la ricerca delle informazioni richieste. iii. Differenziare le modalità di lettura in base agli scopi. Inizialmente allo studente viene richiesta una lettura rapida del testo per individuare gli argomenti principali e verificare la correttezza di eventuali ipotesi; segue una lettura analitica per approfondire i contenuti e per distinguere le informazioni rilevanti da quelle irrilevanti, mentre, attraverso la lettura selettiva, lo studente individua informazioni specifiche.

iv. Prestare

attenzione alle evidenziazioni del testo. Le evidenziazioni di parole o frasi presenti nel testo facilitano l’individuazione delle idee principali e degli argomenti trattati. Allo studente viene fornita in modo esplicito l’indicazione di osservare attentamente le parole-chiave evidenziate o scritte in grassetto.

v. Individuare

vi. Osservare

vii. Svolgere

e distinguere i singoli paragrafi. Distinguere le parti di testo in base agli argomenti trattati permette di individuare le informazioni con più facilità e risparmiando tempo, poiché la quantità di testo e di informazioni da leggere diventa minore. le immagini. Le immagini sono molto importanti quando sono a supporto del testo perché offrono la possibilità di comprendere in modo immediato e di ricordare molte informazioni senza dover necessariamente ricorrere alla lettura. Utile stimolare lo studente a un’analisi sempre più accurata delle immagini, invitandolo a ricavare quante più informazioni possibili a partire da esse. gli esercizi. In ogni pagina sono presenti esercizi di verifica del livello di apprendimento raggiunto. Oltre a indicare allo studente quali sono gli argomenti principali su cui orientare le proprie attenzioni, essi favoriscono l’automonitoraggio e l’autovalutazione, favorendo lo sviluppo di un atteggiamento metacognitivo nei confronti del compito e dello studio.

b. Indicazioni specifiche Legate alla disciplina specifica e al tipo di testo che la caratterizzano.

i. Nei

testi di Geografia le pagine presentano molto materiale grafico e statistico, inoltre la presenza di carte geografiche richiede un addestramento apposito per una loro corretta interpretazione, pertanto lo studente è invitato a osservare con attenzione le immagini e le relative legende rapportandole alle informazioni presenti nel testo.

ii. Nei testi di Storia sono presenti localizzazioni spaziali e temporali degli eventi, descrizioni di personaggi collettivi e individuali. Lo studente in questo caso è invitato a osservare la linea del tempo per individuare il periodo storico in cui si svolgono i fatti.

iii. I

iv. I testi di scienze sono principalmente descrittivi e informativi, con presenza di immagini, grafici, tabel-

testi di Matematica di solito sono ridotti e ad alto contenuto informativo, con presenza di dati in relazione tra loro e quesiti da risolvere. Le pagine del libro presentano riquadri, schemi, tabelle, spiegazioni e modelli. Lo studente è invitato a distinguere ciascuna di esse in base ai contenuti e agli obiettivi prefissati.

le e descrizioni di esperimenti. In questo caso lo studente è invitato a rapportare immagini e testo con particolare attenzione al lessico specialistico.

48 Geografia


La didattica inclusiva 2. La seconda pagina contiene esercizi utili a mettere in pratica le indicazioni operative date e a verificarne il livello di apprendimento raggiunto. Lo studente può svolgere le consegne direttamente sulla pagina, indicando la/le risposte corrette, ordinando le frasi e/o le immagini, oppure creando collegamenti. 3. La terza pagina mira a fornire allo studente elementi di riepilogo degli argomenti studiati e attività di ripasso. Per l’ambito aritmetico sono stati privilegiati esercizi di tipo associativo fra elementi teorici e applicativi. Per Storia, Scienze e Geografia sono state privilegiate attività di completamento di mappe concettuali e di testi, per favorire lo sviluppo delle capacità di rappresentazione mentale schematica delle informazioni studiate e di sintesi.

Fascicolo GeoMAP In quest’ottica e con l’obiettivo di orientare l’intero progetto nell’ottica della maggiore inclusività possibile, il testo è corredato da uno strumento di sintesi dei contenuti nella forma della mappa. Gli argomenti disciplinari, infatti, articolati secondo la scansione dei capitoli, vengono ripresi (o anticipati, a seconda della scelta strategica dell’insegnante) nelle pagine del fascicolo allegato alla seconda di copertina, GeoMAP. Il ricorso a un supporto che organizzi visivamente i temi e le relazione tra loro rappresenta certamente un aiuto e un sostegno all’apprendimento per moltissimi alunni con BES. La visualizzazione schematica permette di abbracciare con uno sguardo “globale” (di nuovo una forma di Apprendimento globale) l’intero capitolo affrontato, restringendone la portata agli elementi essenziali da conoscere e memorizzare. L’uso del diagramma inoltre evidenzia, appunto, le connessioni fra i vari temi. Il fascicolo diviene quindi un valido supporto per quegli alunni che, per difficoltà specifica o situazione linguistico-culturale, hanno bisogno di una riduzione significativa delle informazioni da conservare e di una loro organizzazione guidata in modo ordinato. Come ogni mappa, quelle presenti in GeoMAP possono essere consultate e studiate sia in fase preliminare, fungendo così da anticipatori concettuali, sia in fase di esplorazione del contenuto del capitolo, assumendo la veste di vero e proprio strumento orientativo di un territorio del sapere e, infine, nel momento conclusivo della sintesi, per sostenere lo studio e il ripasso degli argomenti.

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La didattica inclusiva

Verifiche personalizzate

Verifiche personalizzate a livelli Il momento delle verifiche, se non viene gestito in modo consapevole e attento da parte del docente, rischia di diventare uno spartiacque tra il successo e l’insuccesso formativo dei bambini. La personalizzazione dei percorsi, infatti, deve necessariamente includere anche le modalità con cui si osservano i livelli di conoscenze e abilità raggiunti. D’altra parte, anche i documenti ufficiali invitano ad adattare le verifiche sia all’interno dei PDP che dei PEI. Nel primo caso, per i bambini con DSA o per i bambini con BES per i quali si predispone un PDP, è opportuno compiere un’operazione di FACILITAZIONE delle verifiche. Nel secondo caso, quindi per i bambini con certificazione L104, potrebbe non essere sufficiente una facilitazione, ma potrebbe rendersi necessaria una SEMPLIFICAZIONE. La differenza tra le due operazioni è sostanziale: • quando si facilita, si va a graduare, scomporre, accompagnare le difficoltà poste dal compito o dal testo, senza toccare il carico cognitivo del compito stesso; • quando si semplifica, invece, si va a ridurre il testo, a modificarlo seguendo precisi accorgimenti, a ridurre le difficoltà del compito, spesso a cambiarlo completamente, in modo da renderlo più semplice. Nella Guida si è scelto di fornire ai docenti delle verifiche sia facilitate sia semplificate per favorire l’inclusione di tutti i bambini, cercando al contempo di alleggerire il lavoro degli insegnanti.

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Verifiche personalizzate

La didattica inclusiva

Indice delle verifiche personalizzate Classe 4a

Classe 5a

Il clima • Verifica facilitata .................................................. 52 • Verifica semplificata .......................................... 53

Il mondo e l’ Europa 1 • Verifica facilitata .................................................. 60 • Verifica semplificata .......................................... 61

I paesaggi italiani: paesaggi di terra • Verifica facilitata .................................................. 54 • Verifica semplificata .......................................... 55

Il mondo e l’ Europa 2 • Verifica facilitata .................................................. 62 • Verifica semplificata .......................................... 63

I paesaggi italiani: paesaggi d’acqua • Verifica facilitata .................................................. 56 • Verifica semplificata .......................................... 57

L’Italia politica • Verifica facilitata .................................................. 64 • Verifica semplificata .......................................... 65

L’economia in Italia • Verifica facilitata .................................................. 58 • Verifica semplificata .......................................... 59

L’Italia settentrionale 1 • Verifica facilitata .................................................. 66 • Verifica semplificata .......................................... 67 L’Italia settentrionale 2 • Verifica facilitata .................................................. 68 • Verifica semplificata .......................................... 69 L’Italia centrale 1 • Verifica facilitata .................................................. 70 • Verifica semplificata .......................................... 71 L’Italia centrale 2 • Verifica facilitata .................................................. 72 • Verifica semplificata .......................................... 73 L’Italia meridionale 1 • Verifica facilitata .................................................. 74 • Verifica semplificata .......................................... 75 L’Italia meridionale 2 • Verifica facilitata .................................................. 76 • Verifica semplificata .......................................... 77

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La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 4 – Classe 4

a

Il clima 1. Indica con una X la risposta esatta.

a. Com’è la temperatura nella zona dell’Equatore? Tiepida Sempre molto calda In genere fresca b. Che cosa si trova a nord e a sud oltre le zone torride dell’Equatore? I due circoli polari ricchi di insediamenti umani. Le fasce tropicali con clima temperato. Le due zone temperate dove l’uomo ha trovato le condizioni migliori per vivere. c. Quante sono le fasce tropicali e dove sono localizzate? Sono due: una a nord e l’altra a sud del Circolo polare artico. Sono tre, tra i due poli. Sono due: una a nord, l’altra a sud dell’Equatore tra il Tropico del Cancro e quello del Capricorno. 2. Colora di rosso solo le frasi che spiegano con chiarezza e correttezza che cos’è il clima.

Il clima è uguale su tutta la Terra.

Riusciamo a conoscere il clima attraverso gli elementi climatici.

Il clima di un ambiente dipende anche dall’altitudine.

3. Quale fauna è sviluppata in ogni ambiente? Scrivi il numero corrispondente agli animali nel rispettivo ambiente.

1

2

AMBIENTE TROPICALE

AMBIENTE TEMPERATO

3

AMBIENTE POLARE

............................................................... ............................................................... ............................................................... Competenze 52120 Geografia

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 4a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 4

IL CLIMA 1. INDICA CON UNA X LA RISPOSTA ESATTA.

a. Com’è la temperatura nella zona dell’Equatore? Tiepida Sempre molto calda b. Che cosa si trova a nord e a sud oltre le zone calde dell’Equatore? I due circoli polari. Le due zone temperate. c. Quante sono le fasce tropicali? Sono due. Sono tre. 2. COLORA DI ROSSO SOLO LE FRASI CHE SPIEGANO CON CHIAREZZA E CORRETTEZZA CHE COS’È IL CLIMA.

Il clima è uguale su tutta la Terra.

Riusciamo a conoscere il clima attraverso gli elementi climatici.

Il clima di un ambiente dipende anche dall’altitudine.

3. QUALE FAUNA È SVILUPPATA IN OGNI AMBIENTE? SCRIVI IL NUMERO DEGLI ANIMALI NEI RISPETTIVI AMBIENTI.

1

AMBIENTE TROPICALE

2

AMBIENTE TEMPERATO

3

AMBIENTE POLARE

............................................................... ............................................................... ...............................................................

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

12153 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 4 – Classe 4

a

I paesaggi italiani: paesaggi di terra 1. Rispondi sul quaderno alle seguenti domande.

a. Che cos’è un microclima? b. Dove si trovano le Alpi? c. Perché gli Appennini sono considerati un paesaggio instabile? d. Quali attività si praticano nelle colline? e. Perché le pianure italiane sono un ambiente favorevole alle attività dell’uomo? 2. Completa le didascalie con i termini corretti e collegale alle foto.

....

....

....

....

a. Le risorgive sono un fenomeno frequente del paesaggio di ..................................................... . b. Le Tre Cime di Lavaredo sono una delle principali attrazioni del gruppo delle ............................................................................................... . c. I ..........................., tipici del paesaggio di montagna, si trovano al di sopra dei 3000 m. d. Sui ...................................................... i versanti sono stati erosi dall’acqua piovana; per questo sono quasi completamente privi di vegetazione. Calanchi

122 Competenze 54 Geografia

Dolomiti

Pianura

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

Ghiacciai


Verifiche personalizzate Classe 4a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 4

I PAESAGGI ITALIANI: PAESAGGI DI TERRA 1. RISPONDI SUL QUADERNO ALLE SEGUENTI DOMANDE.

a. Che cos’è un microclima? b. Dove si trovano le Alpi? c. Quali attività si praticano nelle colline? d. Quale di questi secondo te è l’ambiente più favorevole alle attività dell’uomo? 2. ATTRIBUISCI A OGNI FOTOGRAFIA LA DIDASCALIA CORRETTA.

....

....

....

....

A CALANCHI

B RISORGIVA

C TRE CIME DEL LAVAREDO

D GHIACCIO

3. INDICA CON UNA X SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).

a. Sulle Alpi ci sono i ghiacciai.

V

F

b. In Italia non ci sono vulcani attivi.

V

F

c. Il carsismo è dovuto all’inquinamento.

V

F

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

12355 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 4 – Classe 4

a

I paesaggi italiani: paesaggi d’acqua 1. Costruisci uno schema riassuntivo che confronti le attività antropiche praticate sui fiumi e quelle sui laghi italiani. FIUMI ATTIVITÀ ANTROPICHE

LAGHI

............................................................... ...............................................................

A. Rettifica del corso delle acque.

B. Irrigazione.

C. Disboscamento delle sponde.

D. Costruzione di dighe.

E. Piscicultura.

F. Produzione energia idroelettrica.

2. Scegli l’espressione corretta per completare il brano.

L’Italia è una penisola con uno sviluppo costiero di circa 7 600 / 6700 km di lunghezza. I paesaggi si presentano molto omogenei / eterogenei: le coste sul mar Tirreno / Adriatico sono prevalentemente frastagliate e rocciose, mentre quelle adriatiche sono alte / basse e sabbiose. Sono presenti due isole maggiori e numerosi arcipelaghi / stretti. Le isole più grandi sono la Corsica / Sardegna e la Sicilia. 3. Elenca le parole che ritieni più significative per descrivere il paesaggio urbano nei vari tipi di territorio.

Città in pianura Città sulla costa Città in collina Città in montagna 4. Con un tuo compagno osserva e confronta i dati riportati qui sotto. Elaborate due grafici: uno per il movimento merci e un altro per quello dei passeggeri presenti nei porti italiani. Rispondi infine alle domande.

CIVITAVECCHIA Passeggeri 3 603 318 Merci 10 870

NAPOLI Passeggeri 7 191 385 Merci 20 184

MESSINA Passeggeri 8 025 529 Merci 22 092

a. Qual’è il porto che movimenta più merci tra quelli elencati? b. Quale invece il più utilizzato per il trasporto passeggeri? Competenze 56124 Geografia

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 4a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 4

I PAESAGGI ITALIANI: PAESAGGI D’ACQUA 1. INDICA QUALI SONO LE ATTIVITÀ PRATICATE DALL’UOMO NEI PAESAGGI ACQUATICI INDICATI.

A

B FIUMI E LAGHI

MARI

Irrigazione

Sfruttamento acque per uso domestico

Estrazione sale

Itticoltura

Energia idroelettrica

Estrazione materiale edile

2. SCEGLI L’ESPRESSIONE CORRETTA PER COMPLETARE IL BRANO.

L’Italia è una penisola con uno sviluppo costiero di circa ................................................. km di lunghezza. I paesaggi si presentano molto .................................................: le coste sul mar ...................................................... sono prevalentemente frastagliate e rocciose, mentre quelle adriatiche sono ................................................. e sabbiose. Sono presenti due isole maggiori e numerosi ................................................. . Le isole più grandi sono la ......................................................... e la Sicilia. SARDEGNA

TIRRENO ETEREOGENEI

7 600 ARCIPELAGHI

BASSE

3. ABBINA IL PAESAGGIO URBANO CON IL TIPO DI TERRITORIO IN CUI SI SVILUPPA.

PIANURA A

Città di piccole e medie dimensioni.

COLLINE E MONTAGNE

COSTE B Città di grandi dimensioni con pianta a scacchiera.

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

C

Città a pianta lineare.

12557 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 4 – Classe 4

a

L’economia in Italia 1. Scrivi una breve definizione delle seguenti parole chiave.

a. Popolazione attiva: ..................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... b. Popolazione inattiva: ............................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... 2. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. Nella Pianura Padana è diffuso prevalentemente l’allevamento di ovini e caprini.

V

F

b. L’Italia è uno dei Paesi agricoli più produttivi in Europa.

V

F

c. L’industria alimentare fa parte delle industrie pesanti.

V

F

d. Nel lavoro artigianale, il prodotto finale è unico.

V

F

3. Osserva la carta e completa le seguenti frasi.

a. I maggiori porti si trovano a ................................. e a ....................................... . b. Gli aeroporti principali sono vicino alle città di ......................................., di ................................................. e di .......................................................................... .

4. Gli areogrammi mostrano che la percentuale degli occupati si è modificata nel corso del tempo. Che cosa puoi rilevare dall’osservazione dei grafici? Popolazione attiva nel settore primario Popolazione attiva nel settore secondario Popolazione attiva nel settore terziario

22,4% 30,8%

41%

1931

1965 3,7%

28,5% 67,8%

2011 Competenze 58126 Geografia

29%

30%

46,8%

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 4a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 4

L’ECONOMIA IN ITALIA 1. ABBINA ALLE PAROLE-CHIAVE IL RELATIVO SIGNIFICATO.

A

POPOLAZIONE ATTIVA

B

Studio della popolazione di un Paese.

POPOLAZIONE INATTIVA

CENSIMENTO C

Persone che lavorano o che stanno cercando un lavoro.

Persone che non possono lavorare (bambini e anziani).

2. ABBINA LE ATTIVITÀ AI RELATIVI SETTORI.

SETTORE PRIMARIO A

B

SETTORE SECONDARIO

SETTORE TERZIARIO C

ALLEVAMENTO

SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI

ARTIGIANATO

INDUSTRIA

AGRICOLTURA

PESCA

3. OSSERVA LA CARTA E COMPLETA LE SEGUENTI FRASI.

a. I maggiori porti si trovano a ................................. e a ....................................... . b. Gli aeroporti principali sono vicino alle città di ......................................., di ................................................. e di .......................................................................... .

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

12759 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

Il mondo e l’Europa 1 1. Inserisci sulla carta muta del mondo il nome dei continenti. Poi colora l’Europa di azzurro e ripassa di rosso il confine dell’UE.

...............................

...............................

............................... ............................... ...............................

...............................

Europa

America

Asia

Antartide

Africa

Oceania

2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. Tutte le nazioni europee fanno parte dell’UE.

V

F

b. L’UE regola i rapporti economici, sociali e politici tra gli Stati che ne fanno parte.

V

F

c. La sede dell’UE si trova a Roma.

V

F

d. Dal 2002 in tutti i Paesi dell’UE circola la moneta unica, l’euro.

V

F

128 Competenze 60 Geografia

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

IL MONDO E L’EUROPA 1 1. COLORA L’EUROPA DI AZZURRO E RIPASSA DI ROSSO IL CONFINE DELL’UE.

EUROPA

ASIA

OCEANIA AMERICA AFRICA

ANTARTIDE

2. INDICA SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).

a. L’Europa si trova nell’emisfero settentrionale.

V

F

b. L’Europa è un continente densamente popolato.

V

F

c. Tutte le nazioni europee fanno parte dell’UE.

V

F

3. SCRIVI UN BREVE TESTO IN CUI ELENCHERAI LE FUNZIONI DELL’ONU E DEI SUOI ORGANI, UTILIZZANDO LE SEGUENTI PAROLE:

• pace • sicurezza internazionale • cooperazione Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

12961 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

Il mondo e l’Europa 2 1. Scrivi un breve testo in cui elencherai le funzioni dell’ONU e dei suoi organi, utilizzando le seguenti parole:

• pace • sicurezza internazionale • cooperazione • diritti umani • crimini contro l’umanità 2. Collega ogni organizzazione governativa alla sua funzione.

FAO

UNESCO

Tutela dei diritti dell’infanzia

OMS

Aumento della nutrizione e lotta contro la fame nel mondo

UNICEF

Difesa della salute

Tutela del patrimonio culturale mondiale

3. La moneta da 1 euro presenta un lato comune a tutti i Paesi europei che hanno aderito al suo utilizzo, mentre l’altro lato è di competenza dei singoli Stati. In base alla descrizione di ogni figura, aiutandoti con Internet, individua lo Stato cui appartengono le seguenti monete.

La civetta compariva anche in un’antica moneta ateniese: .............................

Competenze 62130 Geografia

Ha un famoso disegno di Leonardo da Vinci: .............................

Raffigura il ritratto del musicista W.A.Mozart: .............................

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

IL MONDO E L’EUROPA 2 1. COLLEGA OGNI ORGANIZZAZIONE GOVERNATIVA ALLA SUA FUNZIONE.

FAO

Tutela dei diritti dell’infanzia

UNESCO

OMS

Difesa della salute

Tutela del patrimonio culturale mondiale

3. LA MONETA DA 1 EURO PRESENTA UN LATO COMUNE A TUTTI I PAESI EUROPEI CHE HANNO ADERITO AL SUO UTILIZZO, MENTRE L’ALTRO LATO È DI COMPETENZA DEI SINGOLI STATI. IN BASE ALLA DESCRIZIONE DI OGNI FIGURA, AIUTANDOTI CON INTERNET, INDIVIDUA LO STATO CUI APPARTENGONO LE SEGUENTI MONETE.

La civetta compariva anche in un’antica moneta ateniese: .............................

Ha un famoso disegno di Leonardo da Vinci: .............................

Raffigura il ritratto del musicista W.A.Mozart: .............................

Austria

Grecia

Italia

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

13163 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

L’Italia politica 1. Collega le parole al rispettivo significato.

Demografia Censimento Incremento demografico

Indagine statistica sul numero di abitanti di un dato Paese. Scienza che studia i fenomeni riguardanti la popolazione. Aumento delle unità che compongono la popolazione di un Paese.

2. Osserva le immagini e completa le didascalie, scegliendo tra le parole nelle caselle in basso.

Un cartello bilingue italiano/tedesco. Siamo in

Un cartello bilingue italiano/sloveno. Siamo in

...............................

...............................

Slovenia

Austria

San Marino

3. Inserisci i fatti storici nelle caselle corrette sulla linea del tempo.

A Viene promulgata la Costituzione italiana; B L’Italia diventa una Repubblica; C È proclamata l’Unità d’Italia. 1861

1946

....

....

1948

....

4. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. La Costituzione è il testo che raccoglie tutte le leggi italiane.

V

F

b. Il potere legislativo spetta alla Magistratura, che è l’organo di controllo.

V

F

c. Il Parlamento è formato dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica.

V

F

132 Competenze 64 Geografia

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

L’ITALIA POLITICA 1. COLLEGA LE PAROLE AL RISPETTIVO SIGNIFICATO.

Scienza che studia i fenomeni riguardanti la popolazione.

Demografia Incremento demografico

Aumento delle unità che compongono la popolazione di un Paese.

2. OSSERVA LE IMMAGINI E COMPLETA LE DIDASCALIE, SCEGLIENDO TRA LE PAROLE NELLE CASELLE IN BASSO.

Un cartello bilingue italiano/tedesco. Siamo in

Un cartello bilingue italiano/sloveno. Siamo in

...............................

...............................

Slovenia

Austria

3. INSERISCI I FATTI STORICI NELLE CASELLE CORRETTE SULLA LINEA DEL TEMPO.

A L’Italia diventa una Repubblica; C È proclamata l’Unità d’Italia. 1861

1946

....

....

4. COLLEGA CON UNA LINEA, CIASCUN ORGANO COSTITUZIONALE ALLE RISPETTIVE FUNZIONI E DEFINIZIONI.

Parlamento

Potere giudiziario

Fa eseguire le leggi

Governo

Potere legislativo

Potere legislativo

Magistratura

Potere esecutivo

Controlla l’applicazione delle leggi

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

13365 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

L’Italia settentrionale 1 1. Completa la mappa dell’Italia settentrionale con le informazioni richieste, presenti nelle caselle in basso.

ITALIA settentrionale Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................

Ligure e Adriatico

Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................

Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige

Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................

Bologna, Trieste, Genova, Milano, Torino, Trento, Aosta, Venezia

2. Sulla cartina colora le regioni dell’Italia settentrionale seguendo la legenda.

Emilia-Romagna

azzurro

Friuli-Venezia Giulia

rosso

Liguria

verde

Lombardia

viola

Piemonte

nero

Veneto

blu

Valle d’Aosta

giallo

Trentino-Alto Adige

grigio

Competenze 66134 Geografia

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

L’ITALIA SETTENTRIONALE 1 1. COMPLETA LA MAPPA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE CON LE INFORMAZIONI RICHIESTE, PRESENTI NELLE CASELLE IN BASSO.

ITALIA settentrionale Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................

Ligure e Adriatico

Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................

Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige

Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................

Bologna, Trieste, Genova, Milano, Torino, Trento, Aosta, Venezia

2. SULLA CARTINA COLORA LE REGIONI DELL’ITALIA SETTENTRIONALE SEGUENDO LA LEGENDA.

Liguria

verde

Lombardia

viola

Valle d’Aosta

giallo

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

13567 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

L’Italia settentrionale 2 1. Colora solo le caselle con le informazioni corrette; sottolinea le informazioni inesatte nelle altre e riscrivile correttamente sul quaderno.

In Friuli-Venezia Giulia scorre e sfocia il fiume Po. In Liguria il fiume principale è il Magra e in Trentino-Alto Adige il Brenta. Il lago di Como segna in parte il confine tra Piemonte e Lombardia.

La catena delle Dolomiti si estende tra il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia. La Valle d’Aosta è collegata alla Francia e alla Svizzera dal traforo del Monte Bianco e dal valico del San Bernardo. L’Emilia-Romagna confina a ovest con la Lombardia e la Liguria.

2. Completa le frasi inserendo le parole delle caselle in basso.

Le regioni settentrionali in cui il turismo balneare è particolarmente sviluppato sono ......................................................................., mentre quello montano è fiorente in .......................................................................................................................................................... ..................................................................................... sono le regioni in cui è sviluppato il settore secondario con le industrie ................................................................................. Agricoltura e allevamento sono praticati in.............................................................. con prodotti tipici come .................................................................................................................. Piemonte, Lombardia

Liguria, Emilia-Romagna Piemonte, Lombardia

Automobilistiche, meccaniche

Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige

Uva, grano, mais, mucche

3. Scegli una delle due zone dell’Italia Settentrionale e scrivi sul quaderno un breve testo descrittivo.

Competenze 68136 Geografia

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

L’ITALIA SETTENTRIONALE 2 1. RISPONDI ALLE DOMANDE CON VERO O FALSO.

a. La Marmolada si trova in Lombardia.

V

F

b. Il monte Falterona si trova in Emilia-Romagna.

V

F

c. In Friuli-Venezia Giulia scorre e sfocia il fiume Po.

V

F

d. L’Emilia-Romagna confina a ovest con la Lombardia e la Liguria.

V

F

2. ABBINA LE REGIONI AI RISPETTIVI SETTORI ECONOMICI.

Piemonte, Lombardia, Veneto

Industrie

Liguria, Emilia-Romagna Agricoltura e allevamento Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige

Turismo balneare

Piemonte, Emilia-Romagna Veneto

Turismo montano

3. INDICA I NOMI DELLE DUE ZONE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE RAPPRESENTATE DALLE IMMAGINI SCEGLIENDO FRA LE ALTERNATIVE NELLE CASELLE IN BASSO.

A

..........

B

Alpi

..........

Venezia

.......... Pianura Padana

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

13769 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

L’Italia centrale 1 1. Completa la mappa dell’Italia centrale con le informazioni richieste presenti nelle caselle in basso.

ITALIA centrale

Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................

Adriatico, Tirreno

Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................

Firenze, Perugia, Ancona, L’Aquila, Campobasso, Roma

Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................

Lazio, Marche, Toscana, Umbria

2. Osserva le foto, poi collegale alle regioni corrispondenti.

Il Pantheon a ........................................

Piazza dei Miracoli a ........................................

I mosaici di ........................................

Il massiccio del ........................................

La chiesa di San Francesco ad ............................. Competenze 70138 Geografia

Le campane di ........................................

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

L’ITALIA CENTRALE 1 1. COMPLETA LA MAPPA DELL’ITALIA CENTRALE CON LE INFORMAZIONI RICHIESTE PRESENTI NELLE CASELLE IN BASSO.

ITALIA centrale

Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................

Adriatico, Tirreno

Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................

Firenze, Perugia, Ancona, L’Aquila, Campobasso, Roma

Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................

Lazio, Marche, Toscana, Umbria

2. INSERISCI I NOMI DELLE REGIONI NELLA CARTINA.

..........................................

..........................................

..........................................

.......................................... ..........................................

..........................................

Toscana

Abruzzo

Marche

Umbria

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

Lazio

Molise

13971 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

L’Italia centrale 2 1. Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. Le Marche hanno un clima uniforme.

V

F

b. La Toscana è la regione più estesa tra quelle dell’Italia centrale.

V

F

c. Il lago Trasimeno, il più vasto dell’Italia centrale, si trova in Abruzzo.

V

F

d. Le coste del Lazio e dell’Abruzzo sono bagnate dal mar Tirreno.

V

F

2. A quali regioni o città dell’Italia centrale assoceresti i seguenti prodotti o attività lavorative?

Vino Chianti .............................

Mozzarelle di bufala .............................

Turismo religioso .............................

Cantieri navali .............................

Elettrodomestici .............................

Campane .............................

Olio d’oliva .............................

Zafferano .............................

3. Anagrammando le seguenti parole potrai risalire agli abitanti delle sei regioni dell’Italia centrale. Scrivili a fianco, insieme al nome della regione stessa.

L

I

M O

S

I

S

A N C

I

T O

.................................................................................

A

L

I

Z

I

.................................................................................

B

R U M

I

I

G R A N C H

S

B U Z

L

.................................................................................

A

.................................................................................

Z

Competenze 72140 Geografia

N A

E

I

R A

M A I

I

................................................................................. .................................................................................

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

L’ITALIA CENTRALE 2 1. INDICA CON UNA X SE LE AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).

a. Le Marche hanno un clima uniforme.

V

F

b. La Toscana è la regione più estesa tra quelle dell’Italia centrale.

V

F

c. Il lago Trasimeno, il più vasto dell’Italia centrale, si trova in Abruzzo.

V

F

2. A QUALI REGIONI O CITTÀ DELL’ITALIA CENTRALE ASSOCERESTI I SEGUENTI PRODOTTI O ATTIVITÀ LAVORATIVE?

Vino Chianti .............................

Mozzarelle di bufala .............................

Turismo religioso .............................

Elettrodomestici .............................

Campane .............................

Zafferano .............................

3. ANAGRAMMANDO LE SEGUENTI PAROLE POTRAI RISALIRE AGLI ABITANTI DELLE SEI REGIONI DELL’ITALIA CENTRALE. SCRIVILI A FIANCO, INSIEME AL NOME DELLA REGIONE STESSA.

L

I

M O

S

I

S

A N C

I

T O

.................................................................................

A

L

I

Z

I

.................................................................................

B

R U M

I

I

G R A N C H

S

B U Z

L

Z

N A

.................................................................................

A

.................................................................................

E

I

R A

M A I

I

................................................................................. .................................................................................

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

14173 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

L’Italia meridionale 1 1. Completa la mappa dell’Italia meridionale con le informazioni richieste presenti nelle caselle in basso.

ITALIA meridionale

Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................

Adriatico, Tirreno, Ionio, Mar di Sicilia, Mar di Sardegna

Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................

Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna

Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................

Napoli, Potenza, Bari, Catanzaro, Palermo, Cagliari

2. Osserva le foto, poi collegale alle regioni corrispondenti.

La costiera ........................................

I Sassi di ........................................

La valle dei Templi ad ........................................

Il traghetto di Villa ........................................

I nuraghe della ............................. Competenze 74142 Geografia

La basilica di San Nicola a ..................................

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

L’ITALIA MERIDIONALE 1 1. COMPLETA LA MAPPA DELL’ITALIA MERIDIONALE CON LE INFORMAZIONI RICHIESTE PRESENTI NELLE CASELLE IN BASSO.

ITALIA meridionale

Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................

Adriatico, Tirreno, Ionio, mar di Sicilia, Mar di Sardegna

Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................

Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................

Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna

Napoli, Potenza, Bari, Catanzaro, Palermo, Cagliari

2. INSERISCI I NOMI DELLE REGIONI NELLA CARTINA.

..........................................

.......................................... ..........................................

..........................................

..........................................

Sicilia

Calabria

..........................................

Basilicata

Puglia

Sardegna

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

Campania

14375 Geografia


La didattica personalizzate inclusiva Verifi che personalizzate Verifiche - GEOGRAFIA 5 – Classe 5

a

L’Italia meridionale 2 1. Scrivi la risposta corretta per ogni definizione.

• La regione meno estesa dell’Italia meridionale: ........................................................... • Il capoluogo di regione della Sardegna: ........................................................................... • La provincia più vicina all’Etna: ....................................................................................... • La regione più orientale dell’Italia: .................................................................................. • I fiumi principali della Campania: .................................................................................... 2. Nell’Italia meridionale ci sono 7 delle 14 città metropolitane italiane. In base ai dati riportati nella tabella, calcola la densità della popolazione di ogni singola città e stila una graduatoria partendo da quella più densamente popolata. Poi rispondi alle domande.

Città metropolitana

Popolazione

Superficie

Dens. di popolaz.

Bari

1 263 820 ab.

3 863 km2

.....................................

Cagliari

431 657 ab.

1 249 km2

.....................................

Catania

1 115 535 ab.

3 574 km2

.....................................

Messina

640 675 ab.

3 266 km2

.....................................

Napoli

3 113 898 ab.

1 179 km2

.....................................

Palermo

1 271 406 ab.

5 009 km2

.....................................

Reggio di Calabria

555 836 ab.

3 210 km2

.....................................

3. Leggi i nomi delle località presenti in ogni regione. Alcune di esse sono fuori posto. Hai 10 minuti di tempo per eliminare le intruse. Bari Vieste Pompei

PUGLIA Foggia Barletta Caserta

Pozzuoli Matera Capua Messina Amalfi Salerno

CAMPANIA Competenze 76144 Geografia

BASILICATA Maratea Metaponto Matera Lecce

Cagliari

SARDEGNA Catania Vibo Valentia Bagnara Calabra

Siracusa Trapani

Mazara del Vallo Tropea SICILIA Gela

Cosenza Enna

Olbia Oristano Locri Carbonia Crotone Alghero Nuoro

CALABRIA

Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.


Verifiche personalizzate Classe 5a La -didattica inclusiva Verifiche –personalizzate GEOGRAFIA 5

L’ITALIA MERIDIONALE 2 1. SCRIVI LA RISPOSTA CORRETTA PER OGNI DEFINIZIONE.

• La regione meno estesa dell’Italia meridionale: ........................................................... • Il capoluogo di regione della Sardegna: ........................................................................... • La provincia più vicina all’Etna: ....................................................................................... • La regione più orientale dell’Italia: .................................................................................. 2. NELL’ITALIA MERIDIONALE CI SONO 7 DELLE 14 CITTÀ METROPOLITANE ITALIANE. IN BASE AI DATI RIPORTATI NELLA TABELLA, ORDINA I NOMI DELLE CITTÀ PARTENDO DA QUELLA CON IL MAGGIOR NUMERO DI ABITANTI A QUELLA CON IL MINOR NUMERO.

Città metropolitana

Popolazione

Bari

1 263 820 ab.

Cagliari Catania

431 657 ab. 1 115 535 ab.

Messina

640 675 ab.

Napoli

3 113 898 ab.

Palermo

1 271 406 ab.

Reggio di Calabria

555 836 ab.

3. LEGGI I NOMI DELLE LOCALITÀ PRESENTI IN OGNI REGIONE E INDIVIDUA IL CAPOLUOGO POI SOTTOLINEALO. Bari

PUGLIA

BASILICATA Maratea Metaponto

Vieste Foggia Barletta

SARDEGNA Olbia Vibo Valentia

Matera

Bagnara Calabra

Pozzuoli Capua

Trapani Amalfi Salerno

CAMPANIA

Siracusa

Cosenza

Mazara del Vallo

SICILIA

Gela

Oristano Carbonia Alghero Nuoro

CALABRIA

Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.

14577 Geografia


Le schede operative

LE SCHEDE OPERATIVE Le schede operative presentate di seguito possono essere utilizzate dall’insegnante, secondo la propria necessità, o come pagine di verifica o come schede operative per la sintesi dei contenuti essenziali. Le schede, raggruppate in base al criterio del livello di difficoltà, sono divise in: • recupero (ripresa dei contenuti in modo ridotto e/o semplificato, sui saperi generali); • consolidamento (ripresa dei contenuti in termini più specifici); • sviluppo (ripresa dei contenuti in termini di sintesi organica con approfondimento di alcuni argomenti). Le schede operative, anche quelle a livello di sviluppo, possono essere presentate a tutta la classe, in modalità cooperativa tra alunni o guadata dall’insegnante, come tematizzazione specifica di un contenuto o come strumento per elaborare risposte da domande più complesse (spesso sul modello delle prove INVALSI). Nelle schede di recupero, diversi contenuti compaiono sia in forma facilitate sia semplificata, per favorire l’inclusione di tutti i bambini. L’adattamento delle consegne e dei contenuti in scheda al fine di verificarne l’acquisizione diventa particolarmente importante per il clima e il coinvolgimento dell’intera classe nel processo d’apprendimento, soprattutto nel momento delle verifiche. Quest’ultimo, se non viene gestito in modo consapevole e attento da parte del docente, rischia di diventare uno spartiacque tra il successo e l’insuccesso formativo dei bambini. La personalizzazione dei percorsi, infatti, deve necessariamente includere anche le modalità con cui si osservano i livelli di conoscenze e abilità raggiunti. D’altra parte, anche i documenti ufficiali invitano ad adattare le verifiche sia all’interno dei PDP che dei PEI. Nel primo caso, per i bambini con DSA o per i bambini con BES per i quali si predispone un PDP, è opportuno compiere un’operazione di FACILITAZIONE delle verifiche. Nel secondo caso, quindi per i bambini con certificazione L104, potrebbe non essere sufficiente una facilitazione, ma potrebbe rendersi necessaria una SEMPLIFICAZIONE. La differenza tra le due operazioni è sostanziale: quando si facilita, si va a graduare, scomporre, accompagnare le difficoltà poste dal compito o dal testo, senza toccare il carico cognitivo del compito stesso; quando si semplifica, invece, si va a ridurre il testo, a modificarlo seguendo precisi accorgimenti, a ridurre le difficoltà del compito, spesso a cambiarlo completamente, in modo da renderlo più semplice.

78 Geografia


Indice

Le schede operative

Indice delle schede operative Classe 4a

Classe 5a

Recupero La scala numerica e la scala grafica .............. 80 Il reticolo geografico ............................................ 81 I fattori del clima ..................................................... 82 Le colline italiane .................................................... 83 I fiumi e i laghi italiani .......................................... 84

Recupero Il pianeta Terra ....................................................... 101 L’Unione Europea ................................................ 102 La Repubblica Italiana ...................................... 103 L’ONU .......................................................................... 104 L’UNICEF .................................................................... 105 L’UNESCO .................................................................. 106

Consolidamento Le carte geografiche ............................................ 85 Il clima e gli ambienti nel mondo ................ 86 Il clima in Italia .......................................................... 87 Termini legati alle Alpi ......................................... 88 Insediamenti umani e attività... ...................... 89 Le pianure italiane ................................................. 90 Il lago .............................................................................. 91 Settori produttivi... tradizione e futuro ...... 92 Sviluppo I meridiani e i paralleli .......................................... 93 L’effetto serra ............................................................. 94 Flora e fauna di montagna ............................... 95 Abitare in collina ..................................................... 96 La pianura ................................................................... 97 I fiumi e i laghi .......................................................... 98 Che cosa sono i golfi? .......................................... 99 Le attività in Italia ................................................. 100

Consolidamento Demografia e popolazione ........................... 107 Popolazione attiva e non ................................ 108 Regioni quiz ............................................................ 109 Sviluppo Le regioni settentrionali .................................. 110 Le regioni centrali ................................................ 112 Le regioni meridionali e insulari ................. 114

INVALSI Classe 4a .................................................................. 116 Classe 5a .................................................................. 121

Geografia 79


Scheda 1

Classe 4a – Recupero

Schede operative - GEOGRAFIA 4

La scala numerica e la scala grafica 1. Osserva la carta e completa.

• L’uscita della superstrada che si trova più a Nord è ........................................................ • La scala numerica è ................................................. ............................................................................................... Significa che 1 centimetro corrisponde a ........................ cm, cioè a ........................ km. • La distanza in linea d’aria sulla carta tra Anzio e il Lido di Ostia è di ........................ cm. Nella realtà è di .................... x .................... = ...................... km.

Scala 1 : 500 000

2. Utilizzando la scala grafica, calcola le distanze indicate.

Scala

0

10

20

30

Km

Da Modena a Bologna: .......... ............................................................. ............................................................. ............................................................. Da Bologna a Imola: ............ ............................................................. ............................................................. ............................................................. Da Ferrara a Bologna: ........... ............................................................. ............................................................. ............................................................. Obiettivo Conoscere la differenza tra scala numerica e grafica. 80 Geografia

177


Classe 4a – Recupero

Schede operative - GEOGRAFIA 4

Scheda 2

Il reticolo geografico 1. Prova ad usare il reticolo geografico per stabilire la posizione delle città di Roma, Madrid e Atene. 60°

30°

20°

10°

10°

20°

30°

40°

50°

40°

60°

Roma

50°

80°

Latitudine ..................................... Longitudine ................................

Madrid

50°

40°

Latitudine ..................................... Longitudine ................................

Atene

40°

30°

Latitudine ..................................... Longitudine ................................

20° 30°

10°

10°

20°

30°

40°

50°

2. Rispondi con una X. • Qual è il parallelo fondamentale? • Qual è il meridiano fondamentale? • L’Equatore... L’Equatore. Greenwich.

L’Equatore. Greenwich.

...taglia a metà la Terra. ...segna un quarto della Terra.

A proposito di orientamento 3. Cosa ti serve per orientarti e sapere dove devi andare? Rispondi con una X.

Basta una bussola.

178

Basta una carta geografica.

Obiettivo Conoscere il reticolo geografico e le coordinate.

Sono necessarie una bussola e una carta geografica.

Geografia 81


Scheda 3

Classe 4a – Recupero

Schede operative - GEOGRAFIA 4

I fattori del clima 1. Leggi i testi e completa scrivendo i titoli.

• La latitudine • L’altitudine • La distanza dal mare o dai laghi • La presenza di catene montuose • La vegetazione Il clima di una regione dipende da molti fattori. Ecco quali sono quelli più importanti: ...............................................................................................................

Nelle zone vicine all’Equatore i raggi del sole scaldano di più la Terra perché arrivano perpendicolari. Nelle regioni vicine ai Poli, invece, scaldano di meno perché arrivano obliqui.

EQUATORE

....................................................................................................

.....................................................................................................

Più si sale e ci si allontana dal livello del mare, più la temperatura si abbassa.

Le catene montuose possono ostacolare la circolazione dei venti. Possono inoltre cambiare la temperatura di una regione e far aumentare o diminuire le precipitazioni, ossia le piogge e le nevicate.

....................................................................................................

.....................................................................................................

Le acque, durante i mesi più freddi, cedono lentamente il calore che hanno accumulato durante i mesi caldi. Per questo lungo le coste o presso i laghi gli inverni sono meno rigidi.

Estese piantagioni di alberi rinfrescano l’aria assorbendo calore e producendo umidità.

Obiettivo Conoscere i fattori che influenzano il clima. 82 Geografia

181


Classe 4 operative – Recupero Scheda 44 Schede - GEOGRAFIA a

Le colline italiane 1. Indica con una X la risposta giusta.

• Il territorio italiano è prevalentemente: pianeggiante. montuoso. collinare. • Le colline italiane sono: aspre e rocciose. fertili con fiumi che scorrono ai loro piedi. brulle e desertiche. • Le colline italiane sono state nel tempo: coltivate e abitate. ridotte a un deserto. abbandonate. 2. Indica con una X le frasi errate e riscrivile giuste.

Le colline raggiungono gli 800 metri. Le colline sono antichi vulcani spenti.

I Colli Euganei sono di origine vulcanica. Le colline giungono fino ai ghiacciai.

................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... 3. Completa con i termini elencati.

OGGI Le zone paludose sono state ........................................................................

• fondovalle • paludosi • zone più elevate • salubri • bonificate • agevoli

IN PASSATO I fondovalle erano .......................................................................

Le comunicazioni nei fondovalle sono più .............................................

Le cime delle colline erano più ..........................................

I centri abitati si sviluppano

I centri abitati si costruivano sulle ...................................

nei ...............................................................

.................................................................................................................

Obiettivo Conoscere l’ambiente collinare.

19183 Geografia


Scheda 5

Classe 4a – Recupero

Schede operative - GEOGRAFIA 4

I fiumi e i laghi Italiani 1. Osserva la fitta rete tracciata dai fiumi e dai laghi italiani, poi inserisci i numeri di quelli mancanti.

FIUMI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tevere Adige Tirso Volturno Piave Biferno Arno Adda Simeto Reno Tronto Sele

LAGHI 1 2 3 4 5 6 7 8

Como Bolsena Maggiore Garda Trasimeno Lesina Varano Iseo

Studiare le acque

Il grande studioso Leonardo da Vinci visse tanti anni a Firenze e gli capitò di osservare gli straripamenti dell’Arno. Dell’acqua gli piacque rappresentare ciò che non si può vedere, vale a dire la forza e l’energia. Egli era attratto dall’energia che forma tanti cerchi concentrici ogni volta che un sasso viene buttato in acqua, che crea una scia, che si allarga sempre più quando una nave solca il mare, che ribolle e crea vortici, che trascina... Leonardo progettò la costruzione di canali, macchine per assalti sottomarini, un battello che si muove a pale e molto altro.

84 Obiettivo GeografiaConoscere l’idrografia dell’Italia.

193


Classe 4a – Consolidamento

geografIA

Scheda 6

Sussidiario pp. 111-114

Le carte geografiche 1 Sai riconoscere i diversi tipi di carta? Scrivi il nome corretto sotto ogni immagine, scegliendo tra: mappa • carta topografica • carta geografica • carta corografica

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

2 Ora completa. • Le carte geografiche possono essere, a loro volta, di tre tipi: 1-

................................................................................

2-

................................................................................

3-

................................................................................

3 Colora i cartellini con gli elementi che caratterizzano un reticolo geografico. scala grafica

paralleli

longitudine

latitudine

radar

Greenwich

satellite

altitudine

meridiani

66

Geografia 85


Classe 4a – CONSOLIDAMENTO

Scheda 7

geografIA

Sussidiario pp. 124-125

Il clima e gli ambienti nel mondo 1 Collega ciascun tipo di fascia climatica del mondo alla sua descrizione.

FASCIA POLARE

Entrambe le fasce di questo tipo sono comprese fra i Tropici. Il clima è torrido, caratterizzato da temperature elevate e dall’assenza di stagioni.

FASCIA TROPICALE

Sono le zone più abitate dall’uomo e più intensamente sfruttate, perché il clima resta complessivamente mite tutto l’anno.

FASCIA TEMPERATA

Il clima è glaciale, sia al Circolo artico sia in quello antartico. Nelle zone più fredde le temperature oscillano tra i 50° e 70° C sotto lo zero.

2 Osserva con attenzione le fotografie di questi ambienti: in quali fasce climatiche del mondo sono state scattate? Scrivilo per ciascuna immagine.

...........................................

...........................................

........................................... 67

86 Geografia


geografIA

Classe 4a – CONSOLIDAMENTO

Scheda 8

Sussidiario pp. 126-127

Il clima in Italia 1 Osserva la cartina delle regioni climatiche d’Italia. Completa la legenda con i nomi esatti, poi rispondi alle domande.

LEGENDA

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

2 Segna sulla carta il luogo in cui si trova la tua città. In quale regione climatica si trova? .............................................................................................................................................................................................. • Com’è il clima in inverno nella tua città? E in estate? Descrivi. .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................

68

Geografia 87


Scheda 9

Classe 4a – Consolidamento

Schede operative - GEOGRAFIA 4

Termini legati alle Alpi 1. Con l’aiuto del dizionario o del sussidiario cerca di spiegare con parole tue il significato dei seguenti termini:

PREALPI ........................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... DOLOMITI ...................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... MORENE .......................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... TURISMO INVERNALE ........................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................

PASCOLO ........................................................................................................... ....................................................................................................................................... ALPEGGIO ......................................................................................................... ....................................................................................................................................... ENERGIA IDROELETTRICA ................................................................. ....................................................................................................................................... VIADOTTO ....................................................................................................... ....................................................................................................................................... GALLERIA .......................................................................................................... ....................................................................................................................................... TRAFORO ........................................................................................................... .......................................................................................................................................

Obiettivo Conoscere il lessico relativo all’ambiente alpino. 88 Geografia

187


Classe 4a – Schede Consolidamento Scheda 10 operative - GEOGRAFIA 4

Insediamenti umani e attività… 1. Completa i testi con le parole indicate.

...sulle Alpi valli • legname • ghiacci • trafori • pascoli • allevamento • energia elettrica • turismo Gli insediamenti umani si concentrano soprattutto nelle ampie ........................................... dove in piccoli campi pianeggianti vengono coltivati patate, frumento e alberi da frutta. L’abbondanza di ....................................... favorisce l’........................................ soprattutto di bovini da cui si ricavano latte, burro, formaggio e carne. Anche il ................................. ottenuto dai fitti boschi è un’importante risorsa. Le acque, la cui presenza è dovuta allo scioglimento dei ....................................., sono utilizzate per produrre ....................................... ................................................................................. . Molto fiorente è il ..................................................... che ha portato alla costruzione di alberghi e di impianti sciistici. Grazie alle autostrade, ai viadotti e ai ............................................... si raggiungono facilmente tutte le località. ...sugli Appennini allevamento • gallerie • comunicazioni • paesi • città • agricoltura • orti • oliv • turisti Sui fianchi delle montagne sono sorti ..................................................... suggestivi e nelle valli grandi ......................................................., dove si concentrano le attività economiche. Il terreno arido non ha facilitato l’......................................................, tuttavia nelle conche pianeggianti, si coltivano alberi da frutta, .......... ....................................... e .......................................................... . Molto legname da costruzione è stato ricavato dall’abbattimento massiccio delle foreste. Anche gli Appennini sono meta di ..................................................... sia d’estate che d’inverno. Nell’Appennino Centro-Meridionale si pratica l’................................... delle pecore. Molte ....................................... sono state costruite per facilitare le ............................................... tra il versante adriatico e quello tirrenico. Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche e attività dell’ambiente montano.

18989 Geografia


Scheda 11operative Classe 4- GEOGRAFIA – Consolidamento Schede 4 a

Le pianure italiane 1. Memorizza e scrivi al posto giusto il nome delle principali pianure italiane.

........................................

........................................ ........................................

• Pianura veneta • Pianura padana • Tavoliere delle Puglie • Agro Pontino • Campidano • Piana di Catania • Pianura maremmana • Pianura campana • Valdarno

........................................ ........................................ ........................................

........................................

........................................

........................................

2. Rispondi.

• Secondo te l’Italia è prevalentemente pianeggiante? SÌ NO • Perché? .................................................................................................................................................................................. .....................................................................................................................................................................................................

192 90 GeografiaObiettivo

Conoscere la dislocazione delle pianure italiane.


Classe 4a – Schede Consolidamento Scheda 12 operative - GEOGRAFIA 4

Il lago 1. Segna con X la definizione esatta di lago.

Il lago è una grande massa d’acqua posta allo stesso livello del mare. Il lago è una massa d’acqua raccolta in un avvallamento del suolo. Il lago è una distesa d’acqua racchiusa tra le montagne. 2. Spiega i motivi della tua scelta.

.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Origine dei laghi 3. Leggi e scrivi il titolo giusto, scegliendo tra questi:

• Laghi glaciali o morenici • Laghi di sbarramento

• Laghi vulcanici • Laghi artificiali

• Laghi costieri • Laghi di circo

....................................................................

....................................................................

Sono tratti di mare chiusi da cordoni di sabbia accumulata dalle onde; hanno acque salmastre e poco profonde. I laghi di Lesina e di Varano ne sono un esempio.

Si sono formati nelle conche scavate anticamente da enormi ghiacciai che, con i loro movimenti, hanno trascinato detriti morenici sbarrando una valle. Ne sono un esempio i grandi laghi prealpini Garda, Maggiore, Como, Iseo.

.................................................................... Sono creati dall’uomo con una diga che interrompe il corso di un fiume. La loro acqua serve ad alimentare acquedotti e centrali elettriche.

.................................................................... Occupano i crateri di antichi vulcani spenti, riempiti dalle acque piovane o da sorgenti sotterranee. Ne sono esempio i laghi del Lazio: Bolsena, Vico, Bracciano, Nemi.

.................................................................... Si formano colmando una conca posta ai piedi di un ghiacciaio; di solito hanno una forma circolare.

.................................................................... Si sono formati a causa di una grande frana che ha interrotto il corso di un fiume.

Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche e attività dell’ambiente lacustre.

19591 Geografia


Classe 4a – Consolidamento

Scheda 13

geografIA

Sussidiario pp. 164-171

Settori produttivi... tradizione e futuro 1 Completa ciascun testo inserendo le parole al posto giusto. Fai attenzione all’intruso!

mobili • aree boschive • legname • importata • sughero • esportata LE ATTIVITÀ BOSCHIVE

Lo sfruttamento delle .............................................................................................. è chiamato selvicoltura e fa parte del settore primario. Da essa si ricava .................................................. utilizzato nell’edilizia e nella produzione di ...................................., cellulosa per la carta e materiale per il riscaldamento delle nostre abitazioni. L’Italia è però povera di boschi e foreste quindi gran parte di queste materie prime viene .......................................... . I boschi offrono inoltre frutti di bosco, frutta secca (pinoli, noci, castagne), funghi e tartufi; in Sardegna da un particolare tipo di quercia si ricava il ..................................... .

area geografica • a mano • tradizionale • legno • imperfezioni L’ARTIGIANATO LOCALE

L’artigianato è un’attività lavorativa attraverso la quale gli oggetti utili e decorativi vengono fatti completamente ............................................. o per mezzo di semplici attrezzi: ciascun prodotto, per questo, è unico e come tale può presentare delle ..................................................... . Gli articoli così prodotti hanno spesso importanza culturale: l’artigianato locale è considerato un lavoro ........................................................................., generato e tramandato come parte necessaria della vita quotidiana di una determinata ...................................................................... .

comunicazione • corrieri • siti • acquisto • Internet L’E-COMMERCE

L’e-commerce è un tipo di ..................................................... che sfrutta le nuove tecnologie per il commercio. Sicuramente avrai sentito parlare di Amazon, Zalando, IBS eccetera: sono .............................................. attraverso i quali si possono acquistare molti beni di uso comune come libri, scarpe, abbigliamento, elettrodomestici. L’acquisto avviene quindi tramite ........................................... con carta di credito e il prodotto viene consegnato a casa grazie a un servizio di .................................... .

78

92 Geografia


Classe 4 operative – Sviluppo Scheda 14 Schede - GEOGRAFIA 4 a

I meridiani e i paralleli I geografi, per localizzare un punto sulla carta, hanno tracciato un reticolo immaginario. I ”cerchi” o linee orizzontali che attraversano la cartina o il mappamondo, si chiamano paralleli. Il parallelo fondamentale si chiama Equatore. La latitudine è la distanza tra l’Equatore e un punto sulla Terra. Le 360 linee verticali o ”semicerchi” che collegano il Polo Nord con il Polo Sud si chiamano meridiani. La distanza di un punto sulla Terra dal meridiano di Greenwich (meridiano 1°) si chiama longitudine. La latitudine è nord-sud, la longitudine è est-ovest. 1. Indica la posizione delle seguenti città.

• Roma: ......................................................... • Napoli: ........................................................ • Palermo: .................................................... • Milano: ....................................................... • Torino: ........................................................ • Venezia: ..................................................... • Firenze: ...................................................... • Bari: ..............................................................

2. Scrivi le definizioni.

• La latitudine è ...................................... ....................................................................... ....................................................................... • La longitudine è .................................. ....................................................................... ....................................................................... Obiettivo Conoscere il significato e l’importanza della latitudine e della longitudine.

17993 Geografia


Scheda 15

Classe 4a – Sviluppo

Schede operative - GEOGRAFIA 4

L’effetto serra 1. Ecco due situazioni nelle quali l’effetto serra fa aumentare la temperatura. Prova a spiegarle entrambe, con l’aiuto delle immagini.

• I raggi solari penetrano ......................................... attraverso ............................................................... poi non riescono più ad uscire perché ............... ............................................................................................... . In questo modo la temperatura ........................ ................................................................................................. ............................................................................................... .

• I raggi solari penetrano ........................................ attraverso ................................................................ poi non riescono più ad uscire perché .................. ............................................................................................... . In questo modo la temperatura ....................... ................................................................................................. ............................................................................................... .

Appunti per una ricerca 2. Fai una ricerca su quali potrebbero essere le conseguenze di un eccessivo aumento della temperatura sui soggetti elencati e completa.

• I ghiacciai: .............................................................................................................................................................................. • Le coste: .................................................................................................................................................................................. • I vegetali: ................................................................................................................................................................................ • Gli erbivori: ............................................................................................................................................................................ • I carnivori: .............................................................................................................................................................................. • L’uomo: ................................................................................................................................................................................... 94 Obiettivo GeografiaConoscere il fenomeno dell’effetto serra.

185


Classe 4a – SVILUPPO

Scheda 16

geografIA

Sussidiario pp. 137 e 139

Flora e fauna di montagna 1 Osserva la flora e la fauna delle Alpi, poi per ogni affermazione scrivi se è vera (V) o falsa (F). • Più si sale verso la cima più la vegetazione è rigogliosa.

V F

• Sotto i 1000 metri è facile trovare boschi con alberi di grandi dimensioni e dalle foglie larghe.

V F

• A bassa quota, i boschi offrono spesso rifugio a piccoli animali.

V F

• Le aquile non amano l’alta quota.

V F

Oltre i 3000 m: muschi e licheni; aquila reale.

Oltre i 1000 m: foreste di conifere aghifoglie (larici e pini silvestri, abeti); lupi, caprioli, stambecchi, camosci, cervi.

Sotto i 1000 m: boschi di latifoglie; volpi, faine, tassi, ghiri e alcune specie di uccelli.

2 Osserva la flora e la fauna degli Appennini, poi per ogni affermazione scrivi se è vera (V) o falsa (F). • È impossibile imbattersi in un orso marsicano.

V F

• È possibile avvistare molti daini e camosci.

V F

• La vegetazione delle vette è costituita perlopiù da arbusti e muschi in grado di crescere tra le rocce.

V F

• Le aquile non vivono sull’Appennino.

V F

Oltre i 1800 m: prati.

Sopra i 1000 m: faggi, abeti e pini silvestri; lupi, orsi marsicani, daini, camosci, falchi, aquila reale.

Tra i 500 e i 1000 m: boschi di querce e castagni; volpi, tassi, cinghiali.

71

Geografia 95


Scheda 17

geografIA

Classe 4a – Sviluppo Sussidiario pp. 144-145

Abitare in collina 1 Leggi il testo, cerca le risposte alle domande e sottolineale con i colori indicati. Che cosa sono le abbazie? Come si presenta in Italia un paesaggio collinare? Quali sono i prodotti tipici delle aree collinari italiane? Quali animali si possono trovare in un agriturismo? Che cosa possono imparare i bambini che vanno in vacanza in una fattoria?

Le dolci colline italiane sono ricoperte da una fitta vegetazione di vigneti, oliveti, cipressi, faggeti e castagneti e spesso ospitano antichi borghi abitati di origine medievale e sperdute abbazie, storici edifici in cui alloggiano comunità di monaci. L’affascinante paesaggio collinare non ha perso la sua natura agricola: il vino, l’olio e il formaggio pecorino sono fra i prodotti più diffusi che hanno portano alla ribalta le nostre colline in tutto il mondo. Nell’ultimo periodo le colline d’Italia si sono rivelate ideali per ricevere un particolare tipo di turismo, quello di chi fugge dalla vita di città per stare qualche giorno a contatto con la natura. Le strutture più adatte ad accogliere questi turisti sono gli agriturismi, case rurali o fattorie che offrono l’opportunità di conoscere e vivere la storia dei luoghi e dei sapori di campagna. Per i più piccoli una vacanza in agriturismo significa conoscere la gioia liberatoria di correre a perdifiato e rotolare giù per il fianco erboso di una collina, ma anche dare da mangiare ad animali come coniglietti e caprette, raccogliere le uova delle galline oppure riconoscere e utilizzare gli attrezzi dell’orto. Oggi sono molte, infatti, le fattorie didattiche che permettono ai bambini di imparare divertendosi, conoscendo i ritmi della vita di campagna grazie a veri e propri percorsi educativi pensati per loro.

2 Collega ogni parola riferita alla collina al suo significato corretto.

DISBOSCAMENTO CASEIFICIO

Sistemi di gradoni coltivabili sostenuti da muretti di pietra ricavati sui versanti dei monti. Cedimento del terreno.

SMOTTAMENTO

Eliminazione della vegetazione e degli alberi da un terreno.

TERRAZZAMENTO

Stabilimento industriale per la lavorazione del latte.

72

96 Geografia


Classe 4a – SVILUPPO

Scheda 18

geografIA

Sussidiario pp. 146-147

La pianura 1 Leggi le descrizioni e completale, scrivendo a quale pianura italiana si riferiscono. La ................................................. è una pianura che si trova tra Toscana e Lazio. Anticamente questa zona era occupata dal mare: la città di Pisa, infatti, un tempo era una città costiera. Quando si formò questa pianura il terreno era paludoso e malsano. Poi la zona fu bonificata, cioè prosciugata e resa sana, e ora gode di una terra molto fertile, ricca di pascoli e coltivazioni. Di questa pianura e dell’Agro Pontino sono famosi i butteri, pastori di bovini che vanno a cavallo.

Il ............................................................ è la più grande pianura del Sud Italia. È una pianura tettonica che prende il nome dalle “tavole censorie”, sulle quali i Romani annotavano i terreni adibiti al pascolo o alle coltivazioni. I fiumi principali, assieme ad altri piccoli torrenti, sono il Fortore e l’Ofanto che, in autunno e in inverno, rischiano spesso di esondare. In primavera e in estate, invece, la pianura è segnata dalla siccità.

2 Leggi come in passato si coltivava il riso, poi segna con una X la fotografia che illustra il testo.

Il riso è una pianta che cresce solo nell’acqua: viene perciò coltivata da sempre in terreni pianeggianti che vengono appositamente allagati. Una volta, gli appezzamenti destinati alla semina del riso erano zappati a mano dai contadini e poi ricoperti d’acqua. Passati due mesi dalla semina, le piantine verdi erano pronte per il trapianto, compito che spettava alle mondine: scavavano un piccolo buco nella melma per affondarvi una a una le radici dei cespi di riso. In giugno e luglio, le donne eseguivano anche la “mondatura”, cioè la pulizia della risaia dalle erbacce. In settembre, dopo aver prosciugato le risaie, le pianticelle venivano falciate a mano, quindi il riso veniva trebbiato con la macchina trebbiatrice e portato nei cortili delle cascine a essiccare.

Geografia 97


Scheda 19

geografIA

Classe 4a – Sviluppo Sussidiario pp. 152-154

I fiumi e i laghi 1 Cerca sulla carta geografica i seguenti fiumi e laghi italiani poi segna con una X in quale zona d’Italia si trovano.

Nord

Centro

Sud

Isole

Volturno Tirso Panaro Lago d’Iseo Tevere Simeto Lago di Bolsena Sesia Lago di Lesina Piave Adige 2 Scrivi F se la parola si riferisce al fiume, L al lago, LF se si riferisce a entrambi. Scrivi una X, invece, se la parola non riguarda né il fiume né il lago. FOCE

..........

SPONDA

..........

AFFLUENTE

..........

ALPINO

..........

CASCATA

..........

SORGENTE

..........

PENDIO

..........

TERRAZZAMENTO

..........

VULCANICO

..........

DIGA

..........

MICROCLIMA

..........

ERUZIONE

..........

PESCA

..........

FRUTTETO

..........

EMISSARIO

..........

CORSO

..........

74

98 Geografia


Classe 4a – SVILUPPO

Sussidiario p. 156

Scheda 20

geografIA

Che cosa sono i golfi? 1 Un golfo è un tratto di mare circondato dalla terraferma su tre lati. Terraferma

Terraferma

Terraferma Imboccatura

In Italia sono presenti numerosi golfi. Osserva la carta, poi completa le frasi basandoti sulle indicazioni date. • Il golfo di .................................................. è situato nell’alto Adriatico. Va dalla Punta di Goro, nel delta del Po, all’Istria. Vi sfociano, tra gli altri, il Piave e l’Adige. • Il golfo di .................................................. si trova in Liguria e si estende per circa 240 km. • Il golfo di .................................................. si trova nel mar Ionio ed è uno dei più grandi d’Italia. • Il golfo di .................................................. si trova in Sicilia, nel mar Ionio, ed è per lo più costituito da rocce di origine vulcanica, poiché sulla costa si trova l’Etna. • Il golfo dell’ .................................................. si trova a nord della Sardegna e comprende l’omonima isola. • Il golfo di .................................................. si trova nel mare Adriatico meridionale, va dal promontorio del Gargano alla foce del fiume Ofanto. • Il golfo di .................................................. si trova nel Tirreno e va dal promontorio del Circeo all’isola di Ischia. Al suo interno ci sono le Isole Ponziane. • Il golfo di .................................................. si trova lungo la costa meridionale della Sardegna e su di esso si affaccia il capoluogo dell’isola. • Il golfo di .................................................. è uno dei principali della costa occidentale della Sardegna.

75

Geografia 99


Scheda 21operative Classe -4 GEOGRAFIA – Sviluppo4 Schede a

Le attività in italia 1. Vero o falso? Indica con una X.

• Agli inizi del XX secolo il settore più importante era l’industria. • L’Italia ha bisogno di importare prodotti dall’estero. • L’Italia basa la sua economia soprattutto sull’agricoltura. • L’Italia ha molte materie prime minerarie. • Il settore industriale è avvantaggiato dalla disponibilità di minerali. • La produzione industriale italiana è molto varia. • In Italia ci sono molte industrie medio-piccole. • Oggi il settore prevalente è il terziario. • Il turismo è molto importante per l’economia italiana. • I servizi per i cittadini fanno parte delle attività terziarie. • Le telecomunicazioni fanno parte del settore secondario.

V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F

2. Completa lo schema inserendo i termini giusti.

• secondario • agricoltura • industria • turismo • primario • allevamento e pesca • servizi pubblici • risorse minerarie • artigianato • trasporti e commercio • edilizia • terziario ................................................................ Settore.........................................

................................................................ ................................................................

LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

................................................................ Settore.........................................

................................................................ ................................................................ ................................................................

Settore........................................

................................................................ ................................................................

198Geografia Obiettivo 100

Riconoscere attività e lavoratori dei vari settori.


Classe 5 operative – Recupero Scheda 51 Schede - GEOGRAFIA a

Il pianeta Terra 1. Osserva il planisfero e completa.

• L’Artide si trova al: Polo Nord Polo Sud L’Antartide si trova al: Polo Nord Polo Sud • Che cosa si intende per Continente? un mondo d’acqua interrotto da terre emerse una estensione di terre emerse unite • Scrivi i nomi dei 6 continenti: ................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... • Riporta i nomi degli oceani: ....................................................................................................................................... 2. Confronta le superfici dei continenti, espresse in milioni di km2, e numerale in ordine decrescente. Asia

45

America

40 35

Africa

30 25

45

20 15 10 5

42,2 30,2

Europa

Oceania

10,4

Antartide

9

13,2

..........

..........

0

..........

..........

..........

..........

Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche dei continenti.

201 Geografia 101


Classe 5a – RECUPERO

Scheda 2

geografIA

Sussidiario pp. 106-107

L’Unione Europea 1 Osserva la carta e segna con una X solo le frasi vere. Paesi fondatori

Paesi fondatori

Paesi entrati nel 1973

Paesi entrati nel 1973

Paesi entrati negli anni ‘80 e

L’Europa e l’Unione Europea sonoPaesi laentrati dal 2000 a oggi stessa cosa.

Paesi entrati negli anni ‘80 e ‘90 Paesi entrati dal 2000 a oggi

Svezia

L’Unione Europea comprende oggi 28 Paesi.

Finlandia

superficie di tutti i Paesi UE Svezia e Finlandia fanno parteLaammonta a 4 326 253 km dell’Unione Europea. 2

Estonia Irlanda

Regno Unito

La Norvegia non ha adottato l’euro, ma fa parte dell’Unione Europea.

Lettonia

Danimarca

Lituania

Paesi Bassi

La Svezia è entrata nell’Unione Europea dopo il 2000.

Polonia Belgio Germania Lussemburgo Rep. Ceca Slovacchia Francia Austria Ungheria Romania Slovenia Portogallo Spagna

Italia

La Svizzera non fa parte dell’Unione Europea.

Croazia

L’Italia è tra i primi Stati a essere entrata nell’UE.

Bulgaria

Il Regno Unito ha richiesto di uscire dall’Unione Europea.

Grecia Malta

Cipro

2 Completa le frasi segnando con una X le alternative corrette. • Il Consiglio Europeo: si riunisce una volta all’anno a Bruxelles. definisce le priorità politiche e gli orientamenti di ogni Stato. è formato dai capi di Stato o di governo dei Paesi membri. • La Commissione Europea: ha sede a Strasburgo. propone le leggi al Parlamento Europeo. è composta da un parlamentare per ogni Paese membro. • Il Parlamento Europeo: è eletto ogni cinque anni. emana leggi in materia di commercio, turismo, lavoro, immigrazione. è eletto direttamente dai capi di Stato dei Paesi membri.

102 Geografia


Classe 5a – Recupero

geografIA

Scheda 3

Sussidiario p. 110

La Repubblica Italiana 1 Osserva l’emblema della Repubblica Italiana e completa la descrizione, sottolineando l’alternativa corretta. Secondo l’araldica, ovvero lo studio degli stemmi / delle bandiere, quello della Repubblica Italiana non può definirsi simbolo / stemma perché è privo di uno scudo; per questo è più corretto chiamarlo “emblema nazionale”. Elemento centrale dell’emblema è la stella bianca a cinque / sei punte, detta anche Stella d’Italia. Essa è sovrapposta a una ruota dentata / un timone, simbolo del lavoro / re che è alla base della nostra Repubblica, come scritto nell’articolo 1 / 10 della Costituzione. L’insieme è racchiuso da un ramo di quercia a destra / sinistra e da uno di ulivo a destra / sinistra che simboleggiano, rispettivamente, la forza e la dignità del popolo italiano e la volontà di pace / dominio del nostro Paese, sia internamente sia nei confronti degli altri Paesi. I due rami sono legati alla base da un drappo rosso che riporta la scritta bianca “Repubblica Italiana”. 2 Ora colora l’emblema sulla base della descrizione letta.

3 Leggi le frasi, sottolinea gli errori e riscrivi sotto la frase corretta. • ll potere esecutivo è il potere di decidere e approvare le leggi; in Italia è affidato al Parlamento. ..........................................................................................................................................................................................................................

• Il potere giudiziario è il potere di amministrare la giustizia, verificando che le leggi siano rispettate; in Italia è esercitato dal Governo. ..........................................................................................................................................................................................................................

• Il potere legislativo è il potere di applicare le leggi approvate dal Parlamento affinché siano rispettate; in Italia è esercitato dalla Magistratura. ..........................................................................................................................................................................................................................

• Il Presidente della Repubblica viene eletto ogni cinque anni dalla Magistratura. ..........................................................................................................................................................................................................................

62

Geografia 103


Scheda 4 operative Classe 5- –GEOGRAFIA Recupero5 Schede a

L’ONU 1. Leggi con attenzione le informazioni sull’ONU.

L’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) è la più importante organizzazione internazionale. Ha sede a New York. L’ONU possiede uno Statuto che entrò in vigore nel 1945. Quasi tutti gli Stati del mondo sono membri dell’ONU. L’Italia venne ammessa il 14 dicembre 1955. I suoi scopi sono: • il mantenimento della pace nel mondo; • la riaffermazione e il pieno rispetto dei diritti dell’umanità; • il rispetto dei trattati internazionali; • l’impegno a non ricorrere alle armi per mantenere la pace; • l’uso di mezzi e strumenti internazionali per il progresso economico e sociale di tutti i paesi.

Il Palazzo di Vetro, sede dell’ONU, a New York.

2. Rispondi.

• Che cosa vuol dire la sigla ONU? .......................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... • Quali sono i suoi scopi?............................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................

202 Obiettivo 104 Geografia

Conoscere scopi e finalità di un’organizzazione umanitaria internazionale.


Schede operative - GEOGRAFIA 5

Classe 5a – Recupero

Scheda 5

L’UNICEF 1. Leggi con attenzione le informazioni sull’UNICEF.

L’UNICEF è un’organizzazione che si occupa dei problemi legati alla maternità e all’infanzia in tutto il mondo, avendo cura in particolar modo dei bambini che si trovano nei Paesi dove fame e guerra minacciano la sopravvivenza. La sua azione è rivolta all’educazione, all’istruzione e alla salute dei bambini. L’UNICEF venne fondata nel 1946 e la sua sigla significa “United Nations International Children Emergency Found” ovvero “Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite”. Si possono ricordare molti interventi dell’UNICEF. Primo fra tutti il risanamento dell’infanzia in tutta l’Europa alla fine della Seconda guerra mondiale. Fu organizzata una campagna per la distribuzione del latte in polvere, e così anche in Italia, nel 1948, quasi un milione di bambini ricevettero aiuto. 2. Rispondi.

• Che cosa significa l’acronimo “UNICEF”? ........................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... • Quali furono le ragioni della sua creazione? ............................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... • Quale fu la sua prima azione nel nostro Paese? Quando ebbe luogo? ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... 3. Ricerca il simbolo dell’UNICEF e disegnalo nel riquadro.

204

Obiettivo Conoscere scopi e finalità di un’organizzazione umanitaria internazionale.

Geografia 105


Scheda 6 operative Classe 5- –GEOGRAFIA Recupero5 Schede a

L’UNESCO 1. Leggi con attenzione le informazioni sull’UNESCO.

L’UNESCO (“United Nations Education Science and Culture Organization” ovvero “Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura”) è l’organo che all’interno dell’ONU si occupa di diffondere nel mondo la cultura, l’arte e la scienza, attraverso le quali gli uomini si educano e si perfezionano dal punto di vista mentale, morale e intellettuale. Ha sede a Parigi, dove venne fondata nel 1965. L’UNESCO si batte contro l’analfabetismo e si adopera per diffondere la conoscenza delle culture di tutti i popoli. Il simbolo dell’UNESCO è un tempio che ricorda il Partenone, emblema dell’arte e della cultura, nonché della grandezza politica e civile di Atene.

2. Completa il seguente schema.

Si occupa di ................................................ ............................................................................. ............................................................................ ...........................................................................

UNESCO

Ha sede in ......................................................................................... .................................................................................................................. Lotta contro ............................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................... Il suo simbolo è ................................... ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................

206 Obiettivo 106 Geografia

significa

.............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................

Conoscere scopi e finalità di un’organizzazione umanitaria internazionale.


Classe 5a –Schede Consolidamento Scheda 57 operative - GEOGRAFIA

Demografia e popolazione 1. Leggi il testo, poi rispondi alle domande.

Il concetto di “popolazione” è molto vasto: dal punto di vista geografico, si può definire come la quantità di persone che vivono in un territorio. La quantificazione della popolazione di uno Stato è un’operazione molto complessa che ha bisogno di un conteggio che si basa sul censimento: un’indagine tra i cittadini di uno Stato, che rileva le caratteristiche della sua popolazione. Il censimento si effettua tramite la compilazione di una scheda con domande. In Italia questa indagine si ripete ogni 10 anni, dal 1861. L’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) provvede alla raccolta, elaborazione e pubblicazione dei dati.

• Che cos’è la popolazione di un territorio? ..................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... • Come si determina? .................................................................................................................................................... • Ogni quanti anni si fa il censimento? .............................................................................................................. • Quando ci fu il primo censimento in Italia?.................................................................................................. • Qual è l’Ente preposto alla raccolta e allo studio dei dati? ................................................................. ................................................................................................................................................................................................... • A che cosa serve rilevare il dato relativo alla popolazione? ............................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... Obiettivo Conoscere l’importanza di dati demografici.

207 Geografia 107


Scheda 8

Classe 5a – Consolidamento

Schede operative - GEOGRAFIA 5

Popolazione attiva e non 1. Leggi il brano.

La popolazione attiva è la parte di popolazione di uno Stato in grado di svolgere legalmente un’attività lavorativa. In ambito economico, la popolazione attiva corrisponde all’offerta di lavoro, cioè al complesso di persone su cui un Paese può contare per l’esercizio e lo sviluppo delle attività economiche. Secondo l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), per popolazione attiva si intende l’insieme delle persone di età non inferiore ai 15 anni che risultano: 1) occupate, esercitando in proprio o alle dipendenze altrui un mestiere; 2) disoccupate, ovvero hanno perduto il precedente lavoro e sono alla ricerca di una nuova occupazione; 3) temporaneamente impedite a svolgere la propria attività lavorativa in quanto inquadrabili come: volontari per il Servizio Civile; ricoverati in luoghi di cura; condannati a meno di 5 anni di carcere; 4) alla ricerca di prima occupazione, non avendone mai svolta alcuna in precedenza. La popolazione non attiva è composta invece da: 1) ragazzi con età inferiore ai 15 anni; 2) persone che hanno almeno 15 anni, che non svolgono un lavoro e non sono nemmeno alla ricerca di un’occupazione. A quest’ultima categoria appartengono: • i benestanti e i proprietari; • gli studenti; • le casalinghe che svolgono lavori domestici presso le proprie famiglie; • i pensionati; • gli infermi e i ricoverati a tempo indeterminato in luoghi di cura; • gli invalidi permanenti al lavoro; • i condannati a pene di almeno 5 anni; • i mendicanti e coloro che vivono di pubblica beneficenza. Risulta particolare la figura delle casalinghe, le quali, pur svolgendo un’importante attività produttiva nel contesto familiare, vengono escluse dalla popolazione attiva. La motivazione di questa esclusione è legata alla circostanza che i servizi da loro prestati non prevedono uno stipendio. 2. Rispondi sul quaderno.

• Quali caratteristiche hanno coloro che appartengono alla popolazione attiva? • Quali caratteristiche hanno coloro che appartengono alla popolazione non attiva? • Esiste una categoria considerata a “metà strada fra le due”? Quale? 108 Obiettivo GeografiaConoscere la differenza tra popolazione attiva e non.

211


Classe 5a –Schede Consolidamento Scheda 59 operative - GEOGRAFIA

Regioni quiz 1. Di chi si parla? Scrivi le regioni indicate.

• È la più piccola regione italiana e non ha sbocchi sul mare: ........................................................................................ • È la regione delle Alpi Apuane: ........................................................................................ • È l’unica regione dell’Italia peninsulare a non essere bagnata dal mare: ........................................................................................ • È la maggiore isola dell’Italia e del Mediterraneo: ........................................................................................ • È bagnata dal Mar Ionio e per un piccolissimo tratto dal Mar Tirreno: ........................................................................................ • La sua fascia costiera è bassa e sabbiosa ed è caratterizzata dalla laguna, un intreccio di isolotti e cordoni di sabbia: ........................................................................................ • Vi si trovano gli aeroporti di Linate e Malpensa: ........................................................................................ • È la regione della Ferrari: ........................................................................................ • È la regione più densamente popolata d’Italia: • Il suo litorale basso e sabbioso è interrotto dal promontorio del Monte Conero: ........................................................................................

• È una stretta striscia di terra ad arco che si estende dalla Francia alla Toscana: ........................................................................................ • È la regione che occupa la punta dello “stivale”: ........................................................................................ • Nel suo Capoluogo ha sede il Museo Egizio, uno dei più belli e ricchi del mondo: ........................................................................................ • È la regione che confina con la Svizzera e con l’Austria: ........................................................................................ • Si trova al confine con la Slovenia: ........................................................................................ • È la regione in cui si trova il Parco nazionale del Circeo: ........................................................................................ • È la regione dei Trulli: ........................................................................................ • È la regione del Gran Sasso d’Italia: • Si trova al centro del Mar Tirreno, vi puoi trovare i Nuraghi: ........................................................................................ • Fu abitata dall’Homo Aeserniensis, l’Antenato d’Europa: ........................................................................................

Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni italiane.

213 Geografia 109


Scheda 10operative Classe -5 GEOGRAFIA – Sviluppo5 Schede a

Le regioni settentrionali 1. Scrivi il nome delle regioni dell’Italia settentrionale. ................................................................................... ................................................................................ ....................................................................... ................................................................................... .......................................................................

................................................................................... ........................................................................ ...................................................................................

2. Quale catena montuosa interessa le regioni di confine? E quale invece attraversa la Liguria e l’Emilia-Romagna?

Regioni di confine

..........................................................................................................

Liguria ed Emilia-Romagna

..........................................................................................................

3. Quali sono i maggiori laghi del Nord Italia? Qual è la loro origine?

.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... 4. Consulta la cartina fisica ed indica il nome dei laghi disegnati, osservandone con attenzione la forma.

Lago ........................................

Lago ........................................

Lago ........................................

5. Qual è la più grande pianura del Nord? Da quale fiume è attraversata?

.......................................................................................................................................................................................................... 6. Cancella i fiumi che non scorrono nelle regioni settentrionali. DORA BALTEA DORA RIPARIA ADDA

214 Obiettivo 110 Geografia

SELE TEVERE

ARNO

MUSONE TICINO

PIAVE

TANARO PO

TAGLIAMENTO

Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Settentrionale.

TRONTO ISONZO


Classe 5operative – Sviluppo Scheda 11 Schede - GEOGRAFIA 5 a

7. Collega ogni regione al rispettivo capoluogo.

Valle d’Aosta

Genova

Piemonte

Trieste

Liguria

Bologna

Lombardia

Venezia

Trentino-Alto Adige

Aosta

Veneto

Torino

Friuli-Venezia Giulia

Milano

Emilia-Romagna

Trento

8. Quali regioni del Nord sono a statuto speciale? Perché?

.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... 9. Completa il testo inserendo le parole mancanti, scelte tra quelle riportate in basso.

L’economia

Le principali attività del settore primario nelle zone alpine sono i pascoli, che favoriscono ..........................................................................................., e i boschi, che forniscono ............................................. . Nelle valli è diffusa ............................................. . In pianura si pratica ............................................................... . Il settore secondario è molto sviluppato. Nelle regioni del ............................................., soprattutto nel triangolo formato dalle città di ...................................................................., lo sviluppo industriale risale alla seconda metà dell’Ottocento. In queste zone si trovano industrie di grandi dimensioni. In tempi più recenti, lo sviluppo industriale ha interessato anche le Regioni del ......................................................., soprattutto ................................................................................., dove sono sorte moltissime .......................................................... specializzate in prodotti di alta qualità. La ricchezza di queste Regioni ha determinato una ......................................................... del terziario: ospedali, scuole, trasporti, commerci, banche. Anche il ....................................... è ben sviluppato. • un’agricoltura intensiva • Nord-Est • Torino, Milano e Genova • grande crescita • piccole e medie industrie • Nord-Ovest • Veneto ed Emilia-Romagna • turismo • la frutticoltura • l’allevamento • legname

Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Settentrionale.

215 Geografia 111


Scheda 12operative Classe -5 GEOGRAFIA – Sviluppo5 Schede a

Le regioni centrali 1. Individua nella cartina le regioni dell’Italia centrale: Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo e Molise.

.............................................................................. ........................................................................

Queste regioni sono attraversate: dalle Alpi

....................................................................

dagli Appennini ..........................................................

2. Cerchia i monti dell’Italia centrale.

Gran Sasso Maiella Monte Bianco Monte Rosa

Alpi Apuane Dolomiti Monte Vettore Terminillo

.......................................................... ........................................................................

3. Rispondi.

• In quale mare sfociano l’Arno e il Tevere? ........................................................................................................ • I fiumi che sfociano nell’Adriatico hanno carattere torrentizio, cioè .............................................. ....................................................................................................................................................................................................... • Quali sono i maggiori laghi dell’Italia centrale? ............................................................................................ ....................................................................................................................................................................................................... • A quale Regione appartiene l’Arcipelago Toscano? .................................................................................. • A quale Regione appartengono le Isole Ponziane? .................................................................................... 4 Consulta la carta fisica dell’Italia centrale ed attribuisci ad ogni isola il suo nome, osservandone bene la forma.

.................................... .................................... .................................... .................................... .................................... 5. Collega ogni pianura alla regione in cui si trova.

Maremma

TOSCANA

Valdarno

Agro Pontino

LAZIO

Agro Romano

216 Obiettivo 112 Geografia

Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Centrale.


Classe 5 operative – Sviluppo Scheda 13 Schede - GEOGRAFIA 5 a

6. Cancella gli intrusi.

Settore primario Nell’Italia centrale l’agricoltura è sviluppata nelle conche, intorno ai monti e nelle vastissime pianure. Negli ultimi anni si sono diffuse coltivazioni specializzate: ulivo, vite, tabacco, zafferano, riso e agrumi. 7. Completa inserendo i seguenti termini: Perugia – Toscana – Marche.

Settore secondario Le industrie sono piccole e medie e generalmente specializzate in alcune produzioni: dolciarie a ............................... ; della carta, di strumenti musicali e calzature nelle ............................... ; tessili nella ............................... . 8. Scrivi nelle caselle alcune attività del settore terziario presenti nell’Italia centrale.

Settore terziario

9. Quali sono le regioni meno ricche e sviluppate? Perché?

.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... 10. Indica il capoluogo delle regioni dell’Italia centrale.

Marche: ........................................... Umbria: ...........................................

Abruzzo: ........................................... Toscana: ...........................................

Lazio: ........................................... Molise: ........................................

11. In quale regione si trovano?

Pisa ............................................................... Assisi ............................................................ Loreto ......................................................... Isernia .......................................................... Circeo ..........................................................

Agnone ................................................................ Grotte di Frasassi ........................................... Lago Trasimeno .............................................. Parco della Maiella ........................................ Maremma ...........................................................

Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Centrale.

217 Geografia 113


Scheda 14operative Classe -5 GEOGRAFIA – Sviluppo5 Schede a

Le regioni meridionali e insulari 1. Colora sulla cartina.

Sicilia: Sardegna: Calabria: Campania: Puglia: Basilicata:

BLU ROSSO GIALLO CELESTE VERDE ARANCIONE

2. Collega ogni elemento alla regione corrispondente.

Vesuvio Monte Pollino Sila, Aspromonte Altopiano delle Murge

CAMPANIA PUGLIA

Gennargentu Promontorio del Gargano

CALABRIA

Arcipelago della Maddalena Pianura Campana

BASILICATA

Isole Eolie Tavoliere delle Puglie Laghi di Lesina e Varano Capri, Ischia, Procida Etna

SICILIA SARDEGNA

3. Completa.

Le fiumare sono ..................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Il clima delle regioni meridionali e insulari è ..................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................

218 Obiettivo 114 Geografia

Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Meridionale e Insulare.


Classe 5 operative – Sviluppo Scheda 15 Schede - GEOGRAFIA 5 a

Settore primario

4. Cancella le informazioni sbagliate.

Nelle regioni del sud e nelle isole, l’agricoltura è praticata con metodi tradizionali/moderni ed occupa molti/pochi addetti. I principali prodotti agricoli sono: riso, cereali, agrumi, ulivi, viti, frutta e ortaggi. L’agricoltura è/non è un’importante attività economica. L’allevamento è/non è sviluppato. Settore secondario

5. Vero o Falso?

V F

L’Italia meridionale e insulare ha un fortissimo sviluppo industriale. In queste Regioni lo Stato è intervenuto per realizzare alcune grandi industrie meccaniche, chimiche, petrolchimiche. 6. Sottolinea le affermazioni esatte.

V F

Settore terziario

Il settore terziario occupa molti addetti. Il settore terziario occupa pochi addetti. Il turismo ha molte strutture. Il turismo è in via di sviluppo: ha molte ricchezze naturali e artistiche ma poche strutture (alberghi, vie di comunicazione…). 7. Osserva i grafici dell’occupazione nei diversi settori e ricerca nel testo a quali regioni si riferiscono.

.....................................................

.....................................................

24%

Settore terzario

8%

Settore secondario

Settore primario

24%

Settore terzario

14%

Settore secondario

Settore primario

Settore terzario

Settore secondario

Settore primario

14%

20%

68%

62%

66%

.....................................................

63%

66%

.....................................................

.....................................................

33%

Settore terzario

11%

Settore secondario

Settore primario

27%

Settore terzario

10%

Settore secondario

Settore primario

19%

Settore terzario

15%

Settore secondario

Settore primario

56%

.....................................................

Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Meridionale e Insulare.

219 Geografia 115


Scheda 1

1

GEOGRAFIA

Prove Invalsi

Classe 4 – MODELLO INVALSI a

Se stai guardando verso Est, che cosa c’è alla tua destra?

A. B. C.

Nord. Sud. Ovest.

2

Si può individuare l’Ovest osservando:

3

Quale strumento geografico ti è utile per visitare Venezia?

4

Se stai leggendo una carta geografica con la scala 1:1 000 000, a quanti km corrispondono 3 cm sulla carta?

A. B. C.

A. B. C.

A. B. C.

5

dove si trova il sole alto a mezzogiorno. dove si trova il sole all’alba. dove si trova il sole al tramonto.

La mappa della città. La carta fisico-politica del Veneto. La bussola.

A 3 km. A 30 km. A 300 km.

Quale di queste carte geografiche è una carta tematica?

A.

B.

6

Quale informazione non indica un elemento del clima?

7

Quale fattore influisce sul clima?

A. B. C. A. B. C.

C.

Nella regione sono caduti in un anno 750 mm di pioggia. Nella regione soffiano venti freddi da Nord-Est. L’altitudine media della regione è di 600 m sul livello del mare. La distanza dall’Equatore. La distanza dal Meridiano di Greenwich (meridiano zero). La distanza dalla capitale.

116 Geografia


GEOGRAFIA

8

Prove Invalsi

Classe 4 – MODELLO INVALSI a

Scheda 2

Considerando che l’Equatore è alla latitudine di 0° (gradi) e il Polo Nord è alla latitudine di 90° (gradi), se un punto si trova a 45° (gradi) di latitudine Nord, quale clima ci sarà in quella zona?

A. B. C.

Tropicale. Temperato. Polare.

9

In Italia ci sono climi diversi. A che cosa è dovuto?

10

Quale areogramma rappresenta correttamente il territorio italiano?

A. B. C.

Alla forma allungata del nostro Paese. Alla posizione del nostro Paese, al centro del Mediterraneo. Alla presenza di isole e arcipelaghi.

Montagna 35%

Montagna 35% Collina 42%

Collina 42%

Pianura 23%

A.

Pianura 23%

Quale influenza hanno le Alpi sul clima italiano?

12

Quale affermazione è sbagliata?

13

Quale tipo di turismo non si pratica in montagna?

A. B. C. D.

A. B. C.

Montagna 35%

Pianura 23%

B.

11

A. B. C.

Collina 42%

C.

Trattengono la neve che rinfresca l’aria in estate. Formano una barriera ai venti freddi che soffiano da Nord. Formano una barriera ai venti caldi che soffiano da Sud.

La catena alpina è la più alta d’Europa. Il versante meridionale delle Alpi appartiene all’Italia. Le Alpi separano l’Italia dall’Europa. Nel settore orientale delle Alpi si trovano le cime più alte.

Turismo invernale. Turismo estivo. Turismo culturale.

Geografia 117


Scheda 3

14

GEOGRAFIA

Classe 4 – MODELLO INVALSI a

Prove Invalsi

Nei seguenti “insiemi” di elementi riferiti alla montagna uno contiene un intruso. Quale?

A. B. C.

Elementi antropici: valico • traforo • viadotto • sciovia • segheria • rifugio. Elementi naturali: valle • ghiacciaio • bosco • torrente • baita • cascata. Flora e fauna: camoscio • stambecco • abete • larice • aquila • pino.

15

Perché i terreni di origine vulcanica sono fertili?

16

Sull’Appennino sono frequenti gli smottamenti, dovuti alle infiltrazioni di acqua nel terreno. Che cosa significa la parola evidenziata?

A. B. C.

A. B. C.

17

Perché sono più caldi e questo favorisce la crescita delle piante. Perché sono più friabili, quindi facili da arare. Perché sono ricchi di sali minerali trasportati dalla lava.

Scivolamento verso il basso di grandi masse di terra. Scivolamento verso il basso di grandi masse di neve. Scivolamento verso il basso di grandi masse d’acqua.

Quale tipo di turismo non si pratica in collina?

A. B. C.

Turismo invernale. Agriturismo. Turismo culturale.

18

Per quale motivo l’uomo ha costruito i terrazzamenti in collina?

19

Le colline sono state abitate fin dall’antichità. Quali di questi motivi non è esatto?

A. B. C.

A. B. C.

20

Per diminuire il pericolo delle frane. Per costruire terrazze panoramiche. Per coltivare anche sui pendii ripidi.

Dall’alto gli uomini potevano difendersi meglio dagli attacchi dei nemici. Le pianure vicino ai corsi d’acqua erano paludose, quindi insalubri. In collina si pescavano molti pesci che completavano l’alimentazione.

Quali sono le pianure più diffuse in Italia?

A. B. C.

Pianure alluvionali. Pianure vulcaniche. Pianure di sollevamento.

118 Geografia


GEOGRAFIA

21

Perché in Pianura Padana sono frequenti le nebbie?

22

Quale affermazione, riferita alla pianura, non è corretta?

A. B. C.

A. B. C.

È l’ambiente maggiormente modificato dall’uomo. È il territorio dove è maggiore la presenza di specie animali e vegetali che rischiano l’estinzione. È il territorio dove sono maggiormente presenti stabilimenti industriali e vie di comunicazione.

Quale delle seguenti attività non è praticata lungo i fiumi?

24

Sei in vacanza con la tua famiglia in una località sulle rive di un lago. È impossibile che tuo padre stia pagando il noleggio:

A. B. C.

25

A.

C.

di un ombrellone e due sdraio. di un gommone per il rafting, la discesa di fiumi impetuosi. di un windsurf, la tavola con la vela.

Passatempi: sci nautico • pesca • ginnastica acquatica • settimana bianca • windsurf. Imbarcazioni: traghetti • aliscafi • pedalò • motoscafi • gommoni. Fauna: stelle marine • meduse • delfini • tonni • acciughe.

Dal 1900 a oggi il numero degli addetti al settore primario è passato dal 62% al 5%. Qual è la causa?

A. B. C.

27

Estrazione di sabbia e ghiaia per l’edilizia. Produzione di energia idroelettrica. Allevamenti di cozze e vongole.

Nei seguenti “insiemi” di elementi riferiti al mare uno contiene un intruso. Quale?

B.

26

Scheda 4

Perché è attraversata da numerose autostrade con un traffico intenso. Perché è attraversata da numerosi corsi d’acqua (fiumi e canali). Perché ci sono tante città dove, in inverno, si tengono i riscaldamenti accesi.

23

A. B. C.

Prove Invalsi

Classe 4 – MODELLO INVALSI a

L’agricoltura e l’allevamento si sono meccanizzati e richiedono meno addetti. Le campagne si sono progressivamente spopolate. I prodotti del settore primario oggi non sono più necessari.

Quali attività comprende il settore secondario?

A. B. C.

Allevamento e pesca. Industria e artigianato. Turismo e commercio.

Geografia 119


Scheda 5

28

GEOGRAFIA

Classe 4 – MODELLO INVALSI a

Il prezzo di un prodotto è determinato dalla legge economica della domanda e dell’offerta. Quale affermazione spiega in maniera corretta questa legge?

A. B. C. D.

Il prezzo è basso se quel prodotto è scarso, ma è molto richiesto dagli acquirenti. Il prezzo è basso se quel prodotto è abbondante ed è molto richiesto dagli acquirenti. Il prezzo è alto se quel prodotto è scarso, ma è molto richiesto dagli acquirenti. Il prezzo è alto se quel prodotto è abbondante, ma poco richiesto dagli acquirenti.

29

Il tuo sussidiario, il libro sul quale stai studiando, è un prodotto:

30

Quale attività non fa parte del settore terziario?

31

A. B. C. A. B. C.

del settore primario. del settore secondario. del settore terziario.

Edilizia. Telecomunicazioni. Sanità.

Negli ultimi decenni la crescita della popolazione italiana si è fermata. Si dice che l’Italia è un Paese a “crescita zero”. Questo significa che in un anno:

A. B. C.

32

Prove Invalsi

il numero delle nascite è superiore a quello delle morti. il numero delle nascite è pari a quello delle morti. Il numero delle nascite è inferiore a quello delle morti.

Se il nostro Paese ha una popolazione di circa 60 milioni di abitanti e una superficie di circa 300 mila chilometri quadrati, quale numero indica la densità abitativa?

A. B. C.

150 ab./kmq (abitanti per chilometro quadrato). 194 ab./kmq (abitanti per chilometro quadrato). 300 ab./kmq (abitanti per chilometro quadrato).

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GEOGRAFIA

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Prove Invalsi

Classe 5 – MODELLO INVALSI a

Scheda 1

Il nostro Paese è “a crescita zero”. Questo significa che:

A. B. C.

Il numero delle nascite è uguale a quello delle morti. Il numero delle nascite è superiore a quello delle morti. Il numero delle nascite è inferiore a quello delle morti.

Dov’è più bassa la densità di popolazione?

A. B. C.

Lungo le coste. Nelle valli montane. Nelle pianure.

Tra queste minoranze linguistiche, una non è presente in Itala. Quale?

A. B. C.

Ladino. Danese. Albanese.

Quali lavoratrici risultano non occupate, pur svolgendo un lavoro?

A. B. C.

Le mamme. Le disoccupate. Le casalinghe.

Anna fa la cassiera in un centro commerciale. È occupata nel:

A. B. C.

settore primario. settore secondario. settore terziario.

Quale Paese non fa parte dell’Unione Europea (UE)?

A. B. C. D.

Svezia Svizzera Slovenia Slovacchia

Uno di questi organismi non esiste ancora all’interno della UE. Quale?

A. B. C.

Il Parlamento europeo. Il Consiglio europeo. L’Esercito europeo.

Quale elemento non è fondamentale affinché ci sia uno Stato?

A. B. C.

Il territorio. La religione. Il popolo.

Geografia 121


Scheda 2

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Classe 5 – MODELLO INVALSI a

Prove Invalsi

L’Italia è:

A. B. C.

una Repubblica parlamentare. una Repubblica presidenziale. una Monarchia parlamentare

Come si chiama la Legge fondamentale dello Stato italiano?

A. B. C.

Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino. Costituzione della Repubblica italiana. Statuto del regno d’Italia.

Da chi viene eletto il Presedente della Repubblica?

A. B. C.

Direttamente dal popolo. Dal Parlamento riunito (Camera dei Deputati + Senato). Dal Governo.

Quale incarico non ricopre il Presidente della Repubblica?

A. B. C.

Capo dello Stato. Capo della Magistratura. Capo del Governo.

Come si chiamano i membri del Governo?

A. B. C.

Assessori. Deputati. Ministri.

A chi spetta il compito di applicare le leggi, cioè di metterle in pratica, rendendole esecutive?

A. B. C.

15

GEOGRAFIA

Al Parlamento. Al Governo. Alla Magistratura.

Quale compito spetta alla Magistratura?

A. B. C.

Condannare o assolvere un imputato in base alle leggi. Occuparsi della carriera dei maestri di Scuola dell’Infanzia e della Primaria. Discutere e cambiare le leggi che non funzionano.

Quali organi sono presenti negli Enti locali Regione, Provincia e Comune?

A. B. C.

Presidente. Consiglio e Giunta. Sindaco.

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GEOGRAFIA

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A. B. C.

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Piemonte. Veneto. Sicilia.

Una di queste Regioni non confina con un’altra Nazione. Quale?

A. B. C. D.

Emilia-Romagna Marche Abruzzo Liguria

La Lombardia è la Regione più ricca d’Italia. Quale causa, tra quelle proposte, non ti sembra valida per spiegare lo sviluppo della Regione?

Ricchezza di acque e terreno fertile. Posizione favorevole, al centro della Pianura Padana. Abbondanza di risorse naturali (petrolio, gas, minerali…).

La maggior parte degli occupati della città di Roma lavora nel settore terziario. In quali attività, principalmente?

A. B. C.

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Scheda 3

Quale Regione è a statuto speciale?

A. B. C.

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Prove Invalsi

Classe 5 – MODELLO INVALSI a

Uffici pubblici. Banche e assicurazioni. Telecomunicazioni.

L’attività portuale caratterizza molte Regioni italiane. Quale Regione ne è esclusa?

A. B. C.

Umbria Marche Toscana

I paesi dell’Appennino si spopolano perché:

A. B. C.

in montagna fa freddo. i lavori tradizionali danno bassi profitti. le vie di comunicazione consentono spostamenti poco rapidi.

Quale tipo di turismo è diffuso in tutte le Regioni italiane?

A. B. C.

Turismo eno-gastronomico. Turismo balneare. Turismo invernale.

Geografia 123


Scheda 4

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GEOGRAFIA

Classe 5 – MODELLO INVALSI a

Leggi l’areogramma del territorio italiano. Quale tipo di terreno non può considerarsi improduttivo? superficie forestale 18,2%

superficie improduttiva 7,5%

superficie agraria 74,3%

A. B. C.

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La coltivazione dell’ulivo caratterizza molte Regioni italiane. Dove non si coltiva?

A. B. C.

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Sardegna Molise Valle d’Aosta

Dove esporta maggiormente i suoi prodotti l’Italia?

A. B. C.

Nell’Unione Europea. In Asia In America settentrionale.

Circa l’11% del nostro territorio è occupato da Parchi Nazionali e Riserve Regionali. Cosa si può fare in un’area protetta?

A. B. C.

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Terreni boschivi. Terreni costruiti (città, fabbriche, strade…). Terreni sterili (pareti rocciose, spiagge…).

Fotografare gli animali. Raccogliere i fiori. Catturare gli animali.

Quale di questi elementi non richiama i turisti nel nostro Paese?

A. B. C.

Bellezze naturali. Opere d’arte. Campi sportivi.

L’inquinamento dell’aria è un problema che riguarda meno:

A. B. C.

i paesi in collina. le grandi città. le aree industriali.

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Prove Invalsi


STEM-STEAM

STEM-STEAM A cura di Chiara Beltramini e Mauro Sabella

Con le STEM-STEAM verso il metodo scientifico STEM è un acronimo che sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Il termine STEM ha iniziato ad acquisire una sua identità nel 2006. In tempi brevi, il nuovo paradigma STEM è diventato di interesse crescente e sempre più rilevante in ambito didattico nei contesti scolastici internazionali. Pochi mesi dopo la nascita del termine STEM la ricercatrice Georgette Yakman ha invitato a una aggiunta della lettera A, passando da STEM a STEAM, per includere anche le Arti in questo nuovo, necessario, intervento per rinnovare i programmi scolastici. Più di recente è nata l’idea di includere la lettura tra le discipline da tutelare, passando quindi da STEM o STEAM a STREAM, con l’aggiunta della R per Reading (lettura). L’esercizio della lettura appare fondamentale per poter affrontare e interpretare le discipline scientifiche con un linguaggio adeguato e pertinente.

Le STEAM nella didattica In ambito didattico ci si riferisce alle STEAM come a un curriculum di Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica che si svolga secondo un approccio integrato, progettando attività comuni che portino l’alunno a costruire le proprie conoscenze, sviluppando competenze disciplinari e trasversali. L’educazione STEAM a scuola utilizza un approccio pratico, relativo alle scienze applicate al mondo reale. Fin da piccoli i bambini si pongono domande sui fenomeni della natura e cercano di darsi risposte seguendo il proprio sapere ingenuo e le conoscenze pregresse. A fronte di una didattica tradizionale trasmissiva, le STEAM utilizzano il laboratorio per stimolare modelli cognitivi basati sull’esperienza e migliorare l’atteggiamento nei confronti delle discipline scientifiche e, in senso più ampio, per aumentare la consapevolezza del mondo che ci circonda. Parallelamente, il laboratorio pone attivamente gli studenti alle prese con fenomeni, concetti e strumenti della scienza in momenti di progettazione, sperimentazione e, indirettamente, di interiorizzazione dei contenuti. Questo tipo di apprendimento attivo è un modello potente e più profondo, che stimola l’acquisizione delle competenze: idee e concetti sono appresi in senso significativo e applicato a contesti reali, l’apprendimento diventa resiliente, solido e trasferibile.

Da STEM a STEAM, fino a STREAM Soprattutto nelle fasi di progettazione di un artefatto, l’importanza dell’Arte sembra essere fondamentale: applicare il design e la decorazione ai lavori realizzati nel corso di una sfida di progettazione serve sì a rendere i progetti STEM più accattivanti dal punto di vista estetico, ma soprattutto a stimolare possibilità creative. Da sempre il termine creatività richiama alla mente il genio dell’artista, l’estro fantastico e immaginativo di creazioni originali. Fu Guilford, negli anni Cinquanta, che, riferendosi alla creatività, distinse tra pensiero convergente e

Geografia 125


STEM-STEAM riproduttivo e pensiero divergente e produttivo: l’uno attento a riprodurre percorsi di conoscenza già tracciati per giungere a un risultato prevedibile, l’altro alla ricerca di nuove soluzioni personali e creative. La scuola ha spesso favorito un comportamento cognitivo di tipo riproduttivo: l’insegnante è depositario del sapere e lo insegna in modo trasmissivo e pretende che l’alunno lo riproduca come copia fedele dell’originale. Questo accade soprattutto nelle materie scientifiche, nelle quali la ricerca di una soluzione univoca e oggettiva lascia poco spazio all’immaginazione. Nelle discipline artistiche viene, al contrario, valorizzato il pensiero divergente, la libertà di espressione, la creatività. Ecco che aggiungendo le discipline artistiche alle STEM, esse diventano complementari concorrendo allo sviluppo di competenze differenti. E la lettura? Non ci sono attività STEAM che non prevedano una fase di lettura e interpretazione di testi specifici. Sembra che la lettura sia ancora una delle carenze principali nelle competenze di base degli alunni ed ecco perché negli Stati Uniti si inizia a parlare di STREAM, introducendo la “R” di reading nei curricola STEAM. Un lavoro di comprensione dei testi scientifici, di articolazione di testi argomentativi, di ricerca e selezione delle informazioni diventa assolutamente complementare a un lavoro che appare, solo superficialmente, di impianto prettamente scientifico. Inserire Arte e lettura nel curricolo STEM significa che le discipline artistiche e linguistiche devono essere perfettamente integrate nell’attività.

Che cosa significa insegnare le STEAM per un docente? L’insegnante ha la possibilità di osservare i propri alunni in momenti di ricerca destrutturati, ricavando preziose informazioni sulle competenze trasversali raggiunte e perdendo il ruolo di leader per divenire tutor. Affiancando gli studenti, ponendo le domande per condurli alla risoluzione del problema ed evitando correzioni dirette, anche l’errore diventa uno strumento per progredire nel processo di costruzione delle conoscenze. Il confronto tra pari, poi, si rivela particolarmente efficace: gli studi scientifici sulla peer education mostrano che essa è strumento prezioso per la crescita civica e personale del bambino. Imparare ad ascoltare, confrontarsi e lavorare in team sono competenze richieste in ogni ambito.

La situazione in Italia e nel mondo a livello ministeriale L’esperienza americana continua a rimanere un riferimento solido per la scuola europea in fatto di STEAM. Se i programmi scolastici europei, e italiani in particolare, sono già dotati di molti strumenti per affrontare questa sfida, manca un’adeguata consapevolezza di quanto la cultura scientifica sia fondamentale nello sviluppo dell’individuo al pari delle discipline umanistiche. Le Raccomandazioni del Parlamento europeo8 si sono poste come obiettivo quello di coadiuvare l’operato degli Stati membri per assicurare che al completamento dell’istruzione e formazione iniziale i giovani abbiano sviluppato le competenze chiave a un livello che li renda pronti per la vita adulta. Questo documento, che si pone come guida per gli Stati membri in materia di formazione e istruzione in ambito scientifico fa esplicito riferimento a otto competenze chiave. Tra queste la competenza matematica e le competenze di base in ambito scientifico e tecnologico compaiono come un’unica voce. Questa integrazione delle discipline in un’unica competenza è sicuramente in linea con l’integrazione delle STEAM in un curricolo scolastico. Nello specifico la competenza in campo scientifico viene definita come la capacità e la disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda, sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. In Italia, a livello ministeriale, dal 2016 il MIUR ha individuato il mese di marzo come “Mese delle STEAM”. L’iniziativa, frutto di una collaborazione tra il Dipartimento per le Pari opportunità e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, si inquadra nel più ampio impegno del Dipartimento per colmare il gap di genere nella cultura Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente.

8

126 Geografia


STEM-STEAM scientifica. Infatti, solo il 38% delle studentesse italiane indirizza il proprio percorso formativo verso le discipline STEAM spesso per ostacoli culturali dettati da stereotipi che vogliono le donne scarsamente predisposte a queste materie. Nella legge Buona Scuola, infatti, c’è un comma9 che riguarda l’educazione al rispetto contro le discriminazioni e le violenze. Si tratta di un’azione che ha un doppio obiettivo: da un lato, la necessità di favorire tra le studentesse e gli studenti lo studio e la passione per le STEAM, per sviluppare sempre di più competenze nel campo delle scienze e dell’innovazione tecnologica; dall’altro, questo comma intende innescare una modalità diversa di lotta a uno stereotipo di genere che conduce a un divario tra maschi e femmine in questi ambiti, sia interno al percorso di studi, sia in ambito professionale. Numerose scuole hanno preso parte alle iniziative del mese delle STEAM o si sono fatte promotrici di interventi all’interno dei propri Istituti. Le Nuove Indicazioni Nazionali10 del 2012 si sono preoccupate di sottolineare come la scuola si debba adeguare alla mutevolezza del contesto sociale in cui gli alunni vivono. Nello specifico, le Indicazioni liberano le discipline dalle aree in cui erano state inserite, per incoraggiare un atteggiamento interdisciplinare che porti a uno sviluppo di competenze sempre più trasversali. Nell’ampia digressione sugli ambienti di apprendimento si sottolinea come sia fondamentale che la scuola riesca a favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a cercare soluzioni originali. Il documento ministeriale del 2012 invita gli insegnanti del primo ciclo a realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri. Le Indicazioni Nazionali fanno chiaro riferimento alle discipline STEAM, accomunate da un approccio pratico, che prenda spunto da situazioni reali e conduca il bambino verso l’acquisizione del rigore scientifico. La Matematica viene considerata nel suo aspetto pratico come strumento che possa permettere all’alunno di risolvere problemi utili nella vita quotidiana. Il documento sottolinea l’importanza del laboratorio, luogo fisico in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. Le Scienze vengono considerate come diverse nei contenuti ma accomunate da metodologie di indagine simili. Viene sottolineata l’importanza di vedere le STEAM secondo un approccio integrato e trasversale, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti. La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura a opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie. Anche per quanto riguarda il curricolo di Tecnologia le Indicazioni sono molto chiare: è indispensabile una didattica di tipo laboratoriale per affrontare situazioni e fenomeni concreti in modo attivo.

Le STEAM nell’ultimo documento ministeriale “Indicazioni Nazionali e nuovi scenari” Pubblicato il 22 febbraio 2018 dal MIUR, il documento “Indicazioni Nazionali e nuovi scenari” si presenta come un aggiornamento delle ultime Indicazioni Nazionali a opera del Comitato Scientifico Nazionale, in seguito alle sperimentazioni condotte in alcune scuole in accompagnamento al documento del 2012.

9 10

Linee Guida Nazionali (art.1 comma 16 L.107/2015). Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di Istruzione, settembre 2012.

Geografia 127


STEM-STEAM Il documento non integra il precedente, né lo modifica. Si tratta di una ricalibrazione rispetto alle 8 competenze chiave europee11, alla Raccomandazione del 23 aprile 2008 sul Quadro Europeo delle Qualifiche12, andando verso lo scenario auspicato dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Dalle sperimentazioni attuate emerge ancora un forte senso di incertezza e di resistenza ad abbandonare modelli didattici prevalentemente trasmissivi. Il MIUR sottolinea con vigore la necessità di attuare didattiche innovative che non puntino sulla quantità delle conoscenze, ma sui nuclei fondanti delle discipline da raggiungere attraverso una didattica per competenze. Quest’ultima non deve essere scelta di pochi, ma orientamento di Istituto e di tutti i collegi docenti che sono chiamati a progettare in verticale, così da poter lavorare in modo coerente e proficuo allo sviluppo e alla crescita degli alunni. Le discipline non possono più essere viste come chiuse e autoreferenziali, ma devono essere affrontate in modo integrato e trasversale, sconfinando l’una nell’altra per il raggiungimento delle competenze richieste al termine del percorso di studio. Anche le discipline linguistiche devono essere inserite in attività che mirano al raggiungimento della competenza matematica, scientifica e tecnologica in quanto indispensabili per esprimere il pensiero critico e astrarre quanto sperimentato in laboratorio. Il testo ministeriale fa esplicito riferimento alla Geografia come “cerniera” tra le materie umanistiche e quelle scientifiche (paragrafo 5.2): linguaggio e strumenti di indagine di questa disciplina la accomunano alle Scienze, alla Matematica e alla Tecnologia. Alla Matematica, al pensiero scientifico e all’Arte sono dedicati paragrafi specifici (5.3, 5.5 e 5.6): nel primo viene evidenziata l’importanza del laboratorio come “palestra” per imparare e per stimolare la capacità di argomentare e il confronto tra pari. Tutte le attività STEAM proposte prevedono una didattica di tipo laboratoriale in cui quella matematica è una competenza imprescindibile ma non direttamente affrontata. Il metodo scientifico deve essere incentivato come indispensabile per lo sviluppo del pensiero critico e la capacità di analisi della realtà in modo razionale senza pregiudizi né false credenze. L’alunno, come previsto dalle attività STEAM, deve essere in grado di analizzare in modo preciso e scientificamente valido qualsiasi situazione venga proposta attraverso ipotesi, osservazione, sperimentazione, analisi e verifica. Ogni attività proposta sarà finalizzata a far interiorizzare il rigore del metodo. Le discipline artistiche, infine, vengono definite fondamentali per lo sviluppo armonioso della persona e della capacità di esprimersi con modalità diverse. Sono altresì il veicolo per il riconoscimento di un’identità sociale e culturale e a esse si devono tutela e salvaguardia. In ultima istanza, il documento ministeriale pone l’accento sull’ambiente e sulle metodologie. Si incoraggia la destrutturazione della tradizionale aula per andare verso un ambiente di apprendimento che favorisca il confronto e il lavoro in team. Insomma, un ambiente più idoneo a una didattica di tipo cooperativo che sia in grado di contestualizzare i saperi nella realtà quotidiana. La conclusione è quella di un’alleanza tra le discipline che porti a un nuovo umanesimo.

Quale metodologia utilizzare nello strutturare un’attività STEAM? Il metodo scientifico Il metodo scientifico, detto anche metodo sperimentale, si basa su una serie di attività strutturate, che consentono di raggiungere una conoscenza attraverso l’osservazione dei fenomeni e sull’analisi delle cause. Una raccolta di informazioni verificabili e ripetibili consentono allo scienziato di elaborare delle teorie e delle leggi. Il metodo scientifico o sperimentale si articola in due fasi: la fase induttiva e la fase deduttiva.

Raccomandazione del Parlamento Europeo Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente, dicembre 2016. 12 European Qualifications Framework, 14 febbraio 18. 11

128 Geografia


STEM-STEAM La fase induttiva prevede l’osservazione e la raccolta dei dati. Segue la formulazione di un’ipotesi che tenta di spiegare il fenomeno mediante la “lettura” dei dati sperimentali. La fase deduttiva prevede la verifica dell’ipotesi attraverso altri esperimenti e la formulazione di una teoria, nel caso in cui l’ipotesi venga confermata. Tutte le attività pratiche, che sono alla base del metodo sperimentale, mettono il bambino al centro del processo di apprendimento. Semplici attività di gruppo porteranno a un continuo confronto e alla condivisione delle esperienze. La possibilità di ripetere alcune dinamiche laboratoriali consentirà di capire che alcuni fenomeni non sono casuali. L’essere protagonisti di un processo di apprendimento migliora l’autostima e valorizza le attitudini dei singoli.

Come procedere? Suddividere la classe in piccoli gruppi. Consegnare a ogni gruppo la scheda di lavoro (pag. 130) che funga da guida nelle varie fasi del laboratorio. Gli step suggeriti, secondo il metodo scientifico, prevedono alcune fasi. 1. Osservazione: l’insegnante pone una domanda/sfida ai bambini. 2. Ipotesi: in un’attività di brainstorming vengono raccolte le prime ipotesi. 3. Sperimentazione: i bambini si cimentano in attività sperimentali. 4. Analisi: al termine degli esperimenti vengono raccolti i risultati ottenuti dai vari gruppi. 5. Verifica: l’esperimento viene ripetuto e i risultati confrontati con quelli precedenti. 6. Conclusione: viene data una risposta “scientifica” alla domanda iniziale. Dopo aver svolto l’attività i bambini sono invitati alla compilazione della scheda di laboratorio, che, se si ritiene opportuno, può essere corredata di ricostruzione grafica.

Geografia 129


STEM-STEAM

Scheda di lavoro: Il metodo scientifico TITOLO: .......................................................................................................................................................................... CLASSE ............................................................................................................................................................................. NOME E COGNOME .................................................................................................................................................. COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO .................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................................

1. Che cosa vedi? (Osservazione) ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

2. Che cosa può essere successo? (Ipotesi) ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

3. Sperimenta (Sperimentazione) ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

4. Quali sono i risultati? (Analisi) ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

5. Ripeti l’esperimento e confrontalo con il precedente (Verifica)

6. Che cosa hai capito? (Conclusione) ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

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STEM-STEAM

La valutazione delle STEAM Trattandosi di attività in cui vengono integrate diverse discipline e diversi linguaggi, è opportuno che la valutazione sia legata alle competenze trasversali. L’insegnante, dal ruolo di tutor/osservatore, è in grado, attraverso delle apposite griglie predisposte ad hoc, di valutare i seguenti indicatori di competenza (Linee Guida13 per la certificazione delle competenze nel primo Ciclo di istruzione del 9/01/17):

• autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; • relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima positivo; • partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; • responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; • flessibilità, resilienza e creatività: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte e soluzioni funzionali e all’occorrenza divergenti; • consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

L’insegnante dovrebbe, inoltre, invitare l’alunno a raccontare quanto fatto in classe, le difficoltà incontrate e le modalità di superamento delle stesse, gli aspetti più interessanti, le fasi di lavoro. Attraverso questa narrazione l’alunno attuerà un processo metacognitivo sul percorso compiuto, guidandolo a diventare più consapevole dei propri apprendimenti.

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE Titolo attività: .......................................................................................................................................... Alunno ......................................... .........................................

Classe ............................................................................................................ Ottima

Buona

Insufficiente

Autonomia Relazione Partecipazione Responsabilità Flessibilità, resilienza e creatività Consapevolezza Linee guida per la certificazione delle competenze al fine di orientare le scuole nella redazione dei modelli di certificazione delle competenze per il primo ciclo, D.M. 742/2017.

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Geografia 131


STEM-STEAM

Effetto serra Discipline correlate: Scienze, Geografia, Tecnologia. Metodologia: learning by doing. Tempo previsto: 1 ora. Materiale occorrente: 2 recipienti di vetro o plastica, due termometri (meglio se digitali), due bicchieri, acqua, aceto e bicarbonato di sodio, una portalampada con lampadina da 100 watt. Traguardi per lo sviluppo delle competenze L’alunno: • esplora i fenomeni con un approccio scientifico. Con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni o in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti; • è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia e del relativo impatto ambientale; • ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).

Obiettivi di apprendimento

• Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.

• Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

Introduzione Le radiazioni solari colpiscono la Terra, riscaldandola. Parte di questa energia viene trattenuta a causa della presenza di alcuni gas nell’atmosfera terrestre. Questo fenomeno viene chiamato “effetto serra” perché è simile a quanto accade in una serra in cui il calore dei raggi solari viene trattenuto dai pannelli di vetro. Uno dei gas contenuti nell’atmosfera e il cui aumento è responsabile dell’effetto serra è l’anidride carbonica, un prodotto della combustione del carbonio contenuto anche nei combustibili: automobili, fabbriche e riscaldamento domestico contribuiscono a produrre anidride carbonica. Una volta individuate le varie ipotesi, verificarne la veridicità con un esperimento.

132 Geografia


STEM-STEAM

Attività 1. Su una superficie piana, collocare i due bicchieri a una distanza di pochi centimetri l’uno dall’altro. 2. Posizionare i due termometri accanto ai due bicchieri, cercando di collocarli in una posizione simmetrica tra di loro. 3. Inserire l’acqua in un bicchiere fino circa a metà. 4. Coprire il termometro e l’acqua con un recipiente in vetro, in modo da creare un ambiente che si chiamerà Micromondo 1. 5. Utilizzare lo stesso procedimento per predisporre Micromondo 2: versare l’aceto nel secondo bicchiere e aggiungere un cucchiaio di bicarbonato di sodio, poi inserirlo il più rapidamente possibile sotto alla copertura di Micromondo 2. Questa fase deve essere svolta molto rapidamente per evitare la dispersione della CO2. 6. Registrare la temperatura di partenza dei due sistemi nella tabella indicata. 7. Posizionare la lampada in modo da permettere un’illuminazione uguale nei due ambienti. 8. Accendere la lampada e registrate la temperatura ogni 2 minuti per circa 30 minuti. 9. Riportare i dati in una tabella. Tempo

Temperatura Micromondo 1

Temperatura Micromondo 2

inizio

................................................ °C

................................................ °C

dopo 2 min

........................................................

........................................................

4 min

........................................................

........................................................

6 min

........................................................

........................................................

8 min

........................................................

........................................................

10 min

........................................................

........................................................

...

........................................................

........................................................

30 min

........................................................

........................................................

10. Realizzare un grafico partendo dai dati ottenuti, in cui mettere in evidenza tempo/temperatura Micromondo 1 e tempo/temperatura Micromondo 2.

EFFETTO SERRA • Micromondo 1

• Micromondo 2

50°C 40°C 30°C 20°C 10°C 0

2 min

4 min

6 min

8 min

10 min

12 min

Geografia 133


STEM-STEAM

Conclusioni Osservando la tabella e il grafico, si noterà che nel sistema Micromondo 2 la temperatura raggiunge un valore leggermente più alto (di circa 1°C): il fenomeno dell’effetto serra è dovuto alla maggior concentrazione di anidride carbonica.

Idea in più Com’è possibile ridurre la quantità di anidride carbonica sulla Terra? Riproporre l’esperimento inserendo nei due sistemi aceto e bicarbonato con quantità uguali (utilizzare un misurino per non sbagliare). In uno dei due sistemi, inserire una piantina piccola a foglie verdi. Accendete la lampada e registrate in tabella come varia la temperatura nei due sistemi. Si noterà che nel Micromondo con la pianta la temperatura si alza più lentamente: attraverso la fotosintesi clorofilliana, infatti, le piante sottraggono gas serra all’ambiente, restituendo ossigeno.

134 Geografia


La didattica e le nuove tecnologie

Coding

CODING

A cura di Lorenzo Cesaretti e Michele Storti

Che cos’è il pensiero computazionale? “Pensiero computazionale” è un’espressione che si sta rapidamente diffondendo nel mondo educativo. Introdotto per la prima volta dalla scienziata informatica americana Jeannette Wing in un articolo del 2006 (Computational Thinking, CACM, 2006), indica “il processo di pensiero coinvolto nella formulazione di problemi e delle soluzioni rappresentate in una modalità che sia eseguibile da un agente elaboratore di informazioni, che sia un uomo, una macchina o una combinazione tra uomo e macchina” (J. Wing, 2006). In termini più concreti, possiamo intendere questa forma di pensiero come un insieme di abilità cognitive con le quali possiamo analizzare una grande varietà di problemi e sviluppare delle soluzioni, intendendo con “problemi” non soltanto quelli matematici o che richiedono soluzioni precise, ma anche dilemmi del mondo reale che ammettono soluzioni varie e complesse. Per Jeannette Wing questa modalità di pensiero consente alle persone di “riformulare un problema apparentemente difficile in uno che siamo in grado di risolvere, anche riducendolo, incorporandolo in altro, trasformandolo o simulandolo”. Si tratta, cioè, di un’abilità fondamentale per tutti, non solo per gli scienziati informatici ed è sempre più ritenuta, accanto alle tre competenze di base del saper leggere, scrivere e svolgere calcoli, la quarta abilità analitica da sviluppare a partire dall’infanzia.

Ma che cosa significa pensare in modo computazionale? A che cosa serve in termini concreti? Alcuni dei processi che caratterizzano il pensiero computazionale sono i seguenti: • scomporre un problema complesso (i dati, i processi ecc.) in parti più elementari e gestibili; • analizzare i dati e organizzarli in una struttura logica; • riconoscere regolarità tra problemi o dati diversi; • rappresentare le informazioni attraverso codici o altri sistemi simbolici di trasmissione; • costruire algoritmi, ovvero sequenze di istruzioni per risolvere problemi o produrre risultati attesi; • astrarre i principi generali da situazioni specifiche e generalizzare le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.

Che cos’è il coding? Nell’ambito del pensiero computazionale, il coding è l’insieme delle procedure per la creazione di programmi finalizzati a risolvere dei problemi attraverso l’uso di linguaggi di programmazione. Ma oltre a costituire il linguaggio con cui gli informatici creano, tra l’altro, i siti internet e i software che regolano il funzionamento dei dispositivi digitali, questa competenza conserva al suo interno svariate possibilità educative per lo sviluppo di aspetti positivi nella personalità degli studenti. Alcune delle attitudini che questa disciplina punta a far emergere sono: • l’atteggiamento di apertura e iniziativa di fronte a situazioni complesse; • la perseveranza di fronte a problemi complessi; • la tolleranza della frustrazione per l’errore e la sua rielaborazione in chiave positiva; • l’abilità di utilizzare diversi linguaggi e codici comunicativi; • la disponibilità e capacità di progettare e coordinarsi in gruppo per raggiungere un obiettivo comune.

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Coding

La didattica e le nuove tecnologie

Perché introdurre il pensiero computazionale e il coding a scuola? Nel contesto della Scuola Primaria, l’interesse prevalente attorno al pensiero computazionale e al coding non sta tanto nello sviluppo di abilità puramente tecnologiche o nell’apprendimento di nozioni di carattere informatico, ma nell’acquisizione di nuovi strumenti cognitivi necessari ad affrontare sfide, problemi e progetti con successo. Nella prospettiva dell’applicazione del pensiero computazionale ai contesti educativi, gli studenti non sono semplici utilizzatori degli strumenti e delle strategie di soluzione di problemi, ma i creatori di questi strumenti e strategie. Nel farlo, utilizzano una serie di abilità come l’astrazione, la ricorsività e l’iterazione per elaborare e analizzare i dati e creare artefatti reali e virtuali. Questa metodologia di problem-solving può essere automatizzata, trasferita e applicata alle diverse discipline. Ma pensiero computazionale e coding rappresentano anche strumenti utili per migliorare l’apprendimento nelle discipline tradizionali e nei contesti informali. Pensiamo alle abilità che stanno dietro esercizi comuni per gli studenti: per analizzare un racconto o una poesia è necessaria la scomposizione in parti; per comprendere eventi e comportamenti può essere utile condurre un’analisi dei dati; gli algoritmi entrano in gioco nei calcoli e nei problemi di matematica, ma sono anche una guida per il comportamento corretto in situazioni complesse o di pericolo; attraverso le rappresentazioni astratte, come mappe e simulazioni, si può comprendere meglio un evento come il ciclo dell’acqua o l’energia eolica. Il coding, inoltre, rappresenta una disciplina strategica per promuovere nei giovani lo sviluppo delle competenze digitali (digital skills), riconosciute a livello internazionale come competenze necessarie, al pari della capacità di scrivere, leggere (literacy) e svolgere calcoli (numeracy), per vivere e lavorare nella società del ventunesimo secolo come cittadini attivi e capaci di affrontare le sfide del futuro.

Lo scenario in Italia e in Europa Le recenti evoluzioni negli indirizzi programmatici dell’istruzione hanno visto crescere l’attenzione verso le competenze digitali, il pensiero computazionale e il coding, sia nel contesto italiano che in quello europeo. La Commissione Europea nel 2013 ha pubblicato il documento DIGCOMP: A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe che delinea il quadro comune di riferimento per le competenze digitali ritenute necessarie per vivere da cittadini attivi e consapevoli. Il quadro, strutturato in maniera modulare, comprende 5 aree di competenza nelle quali sono definite 21 competenze digitali; tra queste compaiono la competenza di programmazione (area 3.4) e quelle relative al problem-solving (area 5) in parte affini all’area del pensiero computazionale. La Comunità Europea considera il coding il “linguaggio universale”: oggi le competenze digitali e di programmazione sono fondamentali in sempre più professioni e al sistema educativo è riconosciuto il compito di rispondere alla crescente domanda di tali competenze. A tale scopo le istituzioni europee hanno creato iniziative internazionali come l’European Code Week che celebra le possibilità creative della programmazione con eventi nelle scuole europee, anche mettendole in comunicazione con altre organizzazioni che si occupano di tecnologia e di educazione. Il mondo dell’istruzione in Italia ha visto un progressivo aumento dell’interesse per l’insegnamento delle competenze digitali e del pensiero computazionale, sia a livello normativo che di intervento. Già all’interno delle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (settembre 2012), relativamente all’insegnamento tecnologico nella scuola del primo ciclo si suggerisce di introdurre gli alunni ad alcuni linguaggi di programmazione semplici e versatili con lo scopo di “sviluppare il gusto per l’ideazione e la realizzazione di progetti […] e per la comprensione del rapporto che c’è tra codice sorgente e risultato visibile”. Questo indirizzo del MIUR a favore dell’insegnamento dei concetti base del pensiero computazionale e del coding ha trovato conferma due anni dopo, nel 2014, con l’iniziativa Programma il Futuro, che aveva l’obiettivo di introdurre nelle classi lezioni sul coding attraverso un sito liberamente accessibile.

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La didattica e le nuove tecnologie

Coding

Nel 2015 il MIUR ha presentato il Piano Nazionale Scuola Digitale, il documento di indirizzo per l’attuazione di un processo complessivo di innovazione digitale della scuola al fine di realizzare la competenza digitale; in alcune delle azioni in cui è strutturato il PNSD (15, 17) si dà rilevanza all’insegnamento del pensiero computazionale attraverso attività di coding svolte sia con il computer, sia in modalità unplugged (senza l’uso di tecnologie digitali), in modalità di laboratorio e in prospettiva interdisciplinare. In ultimo, con il sillabo di Educazione Civica Digitale (gennaio 2018) e con il documento “Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari” (22/02/2018) l’insegnamento del Pensiero Computazionale e Coding entra di diritto nella Scuola Primaria come “strumento culturale” indispensabile per un “nuovo umanesimo”.

Classe 4a e 5a Con il percorso presentato si intende sviluppare negli studenti del primo ciclo di istruzione strumenti concettuali e abilità tecniche sul coding e il pensiero computazionale. I percorsi didattici sono realizzabili in classe con l’ausilio del software Scratch; le attività ruotano attorno ai concetti di base del coding tenendo sempre presenti i percorsi disciplinari curricolari, introducendo e/o consolidando i contenuti delle diverse discipline. Il percorso affronta i concetti di sequenza, ciclo, condizioni e algoritmo da prospettive differenti, analizzando le specifiche caratteristiche e con molteplici modalità. Per ciascuna attività vengono offerte: • informazioni generali (Tipologia, Argomento, Discipline coinvolte, Modalità di conduzione, Tempo di svolgimento previsto, Materiale occorrente); • introduzione all’attività; • obiettivi specifici; • descrizione dell’attività (per quelle realizzate in Scratch si verrà guidati passo-passo nella creazione delle sequenze, così da poter replicare in classe con facilità i progetti qui proposti); • approfondimenti o varianti dell’attività; • sfide da proporre agli studenti.

Programmazione annuale classe 4a Traguardi di competenza

Competenze trasversali

L’alunno:

L’alunno:

• scompone un problema o un sistema di dati

• collabora con atteggiamento positivo all’interno

• rappresenta le informazioni attraverso sistemi

• lavora nel piccolo gruppo in maniera organizzata

• costruisce algoritmi, sequenze di istruzioni

• rispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo

• riconosce gli errori di un algoritmo creato

• elabora soluzioni creative, sia concettuali

• organizza a livello temporale informazioni,

• riconosce gli errori commessi da sé o dal gruppo

o processi in parti più elementari e gestibili; simbolici;

per risolvere problemi o produrre i risultati attesi; e immagina possibili soluzioni e miglioramenti;

conoscenze, periodi, individua successioni, contemporaneità, durate e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni;

del piccolo gruppo e della classe;

e autonoma per svolgere semplici compiti; e i tempi dati;

che costruttive, per raggiungere un risultato o risolvere un problema; e si applica per correggere le sue azioni.

• astrae i principi generali da situazioni specifiche

e generalizza le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.

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Coding

La didattica e le nuove tecnologie

Discipline correlate Matematica

L’alunno: riproduce una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni; utilizza il piano cartesiano per localizzare punti.

Arte e Immagine

L’alunno: sperimenta strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali; utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

Italiano

L’alunno: raccoglie le idee, le organizza per punti, pianifica la traccia di un racconto o di un’esperienza; produce testi creativi sulla base di modelli dati; sperimenta liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.

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La didattica e le nuove tecnologie

Coding

Programmazione annuale classe 5a Traguardi di competenza

Competenze trasversali

L’alunno:

L’alunno:

• scompone un problema o un sistema di dati

• collabora con atteggiamento positivo all’interno

• rappresenta le informazioni attraverso sistemi

• lavora nel piccolo gruppo in maniera organizzata

• costruisce algoritmi, sequenze di istruzioni

• rispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo

• riconosce gli errori di un algoritmo creato

• elabora soluzioni creative, sia concettuali

• organizza a livello temporale informazioni,

• riconosce gli errori commessi da sé o dal gruppo

o processi in parti più elementari e gestibili; simbolici;

per risolvere problemi o produrre i risultati attesi; e immagina possibili soluzioni e miglioramenti;

conoscenze, periodi, individua successioni, contemporaneità, durate e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni;

del piccolo gruppo e della classe;

e autonoma per svolgere semplici compiti; e i tempi dati;

che costruttive, per raggiungere un risultato o risolvere un problema; e si applica per correggere le sue azioni.

• astrae i principi generali da situazioni specifiche

e generalizza le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.

Discipline correlate Matematica

L’alunno: identifica gli elementi chiave del problema e lo schematizza; rappresenta un problema tramite diagramma di flusso.

Arte e Immagine

L’alunno: sperimenta strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali; utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

Geografia

L’alunno: seleziona le informazioni per descrivere le caratteristiche principali di una regione italiana. apprende le province e le caratteristiche di una regione italiana.

Italiano

L’alunno: seleziona le informazioni; raccoglie le idee, le organizza per punti, pianifica la traccia di un racconto o di un’esperienza.

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Coding

La didattica e le nuove tecnologie

Nota: tutte le attività svolte con l’ausilio del software Scratch si trovano già svolte al link https://scratch.mit.edu/, digitando nella barra di ricerca “Gruppo Raffaello”.

GEOGRAFIA - Coding - classe 4a Sfida all’ultima domanda! (Quaderno operativo di Geografia - pagg. 109-116) Tipologia

Esercitazione in Scratch

Argomento

Sequenza, esecuzione condizionata di istruzioni, variabile

Discipline correlate

Tecnologia

Modalità di conduzione

Lavoro individuale - Apprendimento cooperativo

Tempo di svolgimento

Circa 3 ore

Materiale occorrente

Computer con installato il software Scratch - quaderno operativo

Obiettivi • Apprendere conoscenze curricolari di Geografia (carte geografiche, morfologia, clima, elementi naturali e paesaggi, elementi antropici) e accrescere la motivazione all’apprendimento. • Comprendere il significato e la funzione dell’esecuzione condizionata e della variabile. • Saper creare un quiz interattivo a scelta multipla in Scratch utilizzando le indicazioni della scheda per l’alunno • Stimolare competenze progettuali e di ricerca delle informazioni nel testo. • Realizzare un’esperienza di apprendimento cooperativo tra pari attraverso la partecipazione ai quiz creati. Introduzione L’attività è finalizzata alla creazione di un quiz interattivo a scelta multipla sui temi di Geografia afferenti al curricolo della classe quarta. Il software Scratch è uno strumento che si presta in modo particolare alla creazione di un prodotto digitale dinamico e interattivo come il quiz: esso consente allo studente di apprendere alcuni elementi di base del Coding e di conoscere alcune potenzialità del software mentre lavora dalla parte dell’autore del quiz, un ruolo che lo costringe ad acquistare la padronanza sui contenuti disciplinari necessaria per produrre le domande e organizzare il gioco. Nell’ultima fase, i prodotti che risulteranno dal lavoro dei singoli studenti saranno i mediatori dell’apprendimento con cui realizzare sfide o competizioni tra compagni, aventi per tema le conoscenze di Geografia. Attività Lo svolgimento dell’attività richiede che gli studenti possiedano i prerequisiti minimi per l’utilizzo di Scratch (es. come è strutturata l’interfaccia del programma, come far interagire i blocchi tra loro). L’esercitazione descritta nel quaderno operativo rappresenta il punto di partenza per familiarizzare con le procedure di Scratch utili a creare un quiz interattivo e potrà essere assegnata agli studenti come lavoro per casa o svolta in modo guidato in classe. In seguito allo svolgimento del lavoro guidato, la parte più interessante dal punto di vista educativo sarà dare agli alunni la libertà di sperimentare con il software in uno o più modi: completando il quiz con altre domande, apportando creativamente modifiche alla struttura o all’estetica del quiz o elaborando un nuovo set di domande per creare un nuovo quiz. Di seguito sono proposti alcuni suggerimenti per la conduzione del progetto in classe. Prima del lavoro su Scratch è utile invitare gli alunni a svolgere il quiz proposto a pagg. 109-110 e a verificare la correttezza delle loro risposte. Dopo l’esercitazione guidata, per la creazione di un nuovo quiz si può predisporre una fase – individuale o in piccoli gruppi – di ricerca delle informazioni utili alla creazione delle domande nel Sussidiario di Geografia OFFICINA DELLE DISCIPLINE. In un tempo predefinito, gli studenti dovranno selezionare alcune informazioni trovate

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La didattica e le nuove tecnologie

Coding

nel testo e costruire con esse un numero definito di domande per il quiz (es. 10); per ciascuna di esse dovranno essere scelte le opzioni di risposta (se il metodo di risposta è a scelta multipla e non VERO o FALSO). Il docente potrà inoltre soffermarsi sull’analisi di come è strutturato un testo per quiz. Si possono sottolineare alcune buone regole su come formulare le domande e le opzioni di risposta, come ad esempio: • scrivere domande brevi e facilmente comprensibili; • non inserire nella domanda un indizio che faccia intuire la risposta corretta; • ogni domanda deve riferirsi a un solo contenuto; • creare domande a un livello di difficoltà adatto agli utenti che utilizzeranno il quiz; • nelle domande a scelta multipla scegliere con cura le opzioni di risposta: è buona norma inserire una risposta del tutto sbagliata, una sbagliata in parte e la risposta giusta; cambiare l’ordine delle tre risposte nelle varie domande. Valutazione Di seguito alcune indicazioni per la valutazione finale dell’esperienza: • la corretta esecuzione delle procedure, valutabile attraverso il prodotto finale; • la capacità di personalizzare in modo creativo o di migliorare il programma, se previsto nell’attività; • la correttezza nello svolgimento della sfida (l’inserimento del contatore del punteggio); • l’adeguatezza nella formulazione delle domande e delle opzioni di risposta del nuovo quiz, eventualmente misurabile attraverso il rispetto delle buone regole assegnate; • la correttezza delle risposte ai quiz creati dai compagni.

GEOGRAFIA - Coding - classe 5a Un quiz sulle regioni italiane (Quaderno operativo di Geografia - pagg. 105-112) Tipologia

Esercitazione in Scratch

Argomento

Sequenza, esecuzione condizionata di istruzioni

Discipline correlate

Tecnologia

Modalità di conduzione

Lavoro individuale

Tempo di svolgimento

Circa 3 ore

Materiale occorrente

Computer con installato il software Scratch - quaderno operativo

Obiettivi • Apprendere conoscenze curricolari sulle regioni italiane e accrescere la motivazione all’apprendimento. • Comprendere il significato e la funzione dell’esecuzione condizionata di istruzioni. • Saper creare un quiz interattivo in Scratch sulle regioni italiane utilizzando le indicazioni della scheda. • Stimolare competenze progettuali e di ricerca e selezione delle informazioni nel testo. • Realizzare un’esperienza di apprendimento cooperativo attraverso la partecipazione ai quiz creati. Introduzione Si propone la creazione di un quiz interattivo a scelta multipla sulle regioni italiane, connettendosi al curricolo di Geografia della classe 5a. Nell’esercitazione guidata l’alunno acquisisce nuove competenze nell’uso di Scratch rispetto all’esercitazione sul quiz per la classe 4a, in particolare rispetto alla gestione dei costumi degli sprite, all’uso dei messaggi da inviare agli sprite e all’inserimento del contatore del punteggio. La struttura del quiz costituisce inoltre un “contenitore” potenzialmente riutilizzabile per rendere più attivo l’apprendimento di altri contenuti disciplinari.

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Coding

La didattica e le nuove tecnologie

Attività Lo svolgimento dell’attività richiede che gli studenti possiedano i prerequisiti minimi per l’utilizzo di Scratch (es. conoscere l’interfaccia del programma, saper usare l’editor degli sfondi, trovare i blocchi nelle categorie e agire su di essi) e abbiano affrontato lo studio delle regioni italiane. Le pagine del quaderno operativo descrivono le procedure per creare la struttura di un quiz interattivo. L’attività consente all’alunno di impadronirsi della logica di programmazione del quiz. In particolare, l’alunno acquisisce le seguenti capacità: • programmare lo sfondo del quiz affinché cambi in accordo con le fasi del gioco; • applicare l’esecuzione condizionata di istruzioni; • programmare gli sprite “domanda” cliccabili sopra ogni regione affinché in conseguenza della risposta giusta o sbagliata assumano un aspetto differente, fungendo da feedback sulla correttezza delle risposte date; • controllare il comportamento degli sprite (e dei relativi costumi) durante le fasi del gioco attraverso l’articolazione di diversi messaggi inviati agli sprite. In seguito allo svolgimento dell’esercizio guidato, è importante dare agli alunni l’opportunità per produrre dei progetti personalizzati applicando le conoscenze acquisite, in modo più autonomo e creativo; nel caso specifico, per creare nuove versioni dei quiz di Geografia da sottoporre ai compagni di classe, per esempio in una competizione finale. In questo caso sarà utile dare agli alunni la consegna di ricercare e selezionare nel Sussidiario di Geografia OFFICINA DELLE DISCIPLINE le informazioni più rilevanti per la creazione del nuovo quiz; inoltre si potranno fornire suggerimenti per la formulazione di domande e opzioni di risposta adeguate. Attività La valutazione dell’attività del singolo studente può essere svolta considerando i seguenti criteri: • la corretta esecuzione delle procedure per la creazione della struttura del quiz; • la corretta esecuzione della programmazione necessaria al completamento del quiz per tutte le regioni; • la correttezza nell’inserimento di un contatore del punteggio (sfida); • la capacità di personalizzare e/o migliorare il funzionamento del quiz, se previsto.

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Guida ai materiali digitali

GUIDA AI MATERIALI DIGITALI Come funziona il M.I.O. BOOK 1. Testo sfogliabile multimediale • Per prima cosa occorre installare il Raffaello Player sul proprio dispositivo. Si può scaricare tramite il DVD del

libro adottato oppure dal portale www.raffaellodigitale.it. È sufficiente selezionare il proprio sistema operativo e quindi avviare l'installazione. Dal sito è possibile collegarsi alla versione online, saltando quindi la fase di installazione. • Installato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. • Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic su “Apri il libro”. • Al primo accesso il testo dovrà essere attivato, inserendo un codice. • Attivato il testo, i contenuti del M.I.O. BOOK si presenteranno nella seguente maniera:

I testi vengono presentati in formato PDF, senza l’integrazione di alcun contenuto digitale interattivo. Utile per tablet o per una consultazione “veloce”.

Visualizza: i contenuti vengono visualizzati ma non memorizzati nel proprio dispositivo.

carica (scelta consigliata): i contenuti, prima di essere visualizzati, vengono memorizzati nel proprio S dispositivo. Questo rende la fruizione possibile anche senza DVD o connessione internet.

Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:

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Guida ai materiali digitali a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La navigazione tra le pagine del libro Il M.I.O. BOOK può essere sfogliato agevolmente, spostandosi tra le singole pagine. Questa operazione può essere compiuta mediante le frecce, che consentono di muoversi avanti e indietro, oppure digitando il numero della pagina da visualizzare. L’esperienza di lettura è semplificata anche dalla presenza di un pulsante che permette di navigare tra i capitoli, così da selezionare l’argomento interessato. C’è, infine, anche la possibilità di tornare alla schermata iniziale, relativa al libro attivato, da cui procedere con nuove operazioni.

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2) La visualizzazione Diverse tipologie di visualizzazione (full screen, a pagina singola, a doppia pagina e con miniature di anteprima) rispondono alle diverse esigenze di lettura. È infatti possibile personalizzare il formato della pagina, che si adatta secondo le richieste. In particolare, è di grande importanza lo strumento Zoom, mediante il quale ingrandire specifiche porzioni di testo: lo studente può in questo modo leggere più facilmente o soffermarsi su singoli dettagli.

Per gli studenti con difficoltà di apprendimento esiste la possibilità di passare alla visualizzazione del libro liquido ad alta leggibilità.

Alta leggibilità

3) La ricerca dei contenuti I contenuti presenti nel volume possono essere facilmente visualizzati tramite un indice, suddiviso per capitoli e per tipologia. La ricerca di uno specifico tema può avvenire sfogliando l’indice “tradizionale” del libro oppure richiamando le pagine memorizzate tramite la funzione Segnalibri. Per la ricerca di singole parole all’interno di tutto il libro si può utilizzare la funzione Ricerca: dopo aver inserito il termine, comparirà una finestra con i risultati ottenuti. Un’altra pratica funzione è quella che raggruppa le risorse multimediali presenti nell’intero volume, catalogate in base alla tipologia; in questa maniera è possibile accedere a una specifica categoria di contenuti digitali per selezionare la risorsa richiesta.

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Guida ai materiali digitali

Utilizzo con Tablet È possibile richiamare i contenuti digitali anche tramite il servizio di realtà aumentata.

Una volta inquadrata la pagina (attenzione: singola e non doppia) ecco che vengono richiamati tutti i contenuti digitali presenti nella pagina e l’indice del volume.

4) Gli strumenti Numerosi strumenti consentono di apportare modifiche all’interno della pagina. Permettono, infatti, di scrivere note e appunti, evidenziare parole e frasi, creare schemi mediante l’inserimento di forme geometriche e frecce, disegnare, applicare maschere per nascondere il testo. L’insegnante può ricorrere a queste funzioni durante la lezione, per mettere in risalto i concetti chiave e riassumere i temi più complessi, oppure durante l’interrogazione, per esempio domandando agli alunni di compilare uno schema riepilogativo o disegnare una linea temporale. Allo stesso modo, questi strumenti si rivelano utili durante lo studio a casa o nei lavori di gruppo avviati in classe: creare piccoli appunti personali, dove segnalare un dubbio, o scrivere una nota con i concetti principali, realizzare schemi o piccole tabelle sono un modo concreto e immediato per facilitare l’apprendimento. Il M.I.O. BOOK mette anche a disposizione la possibilità di creare documenti personalizzati, in particolare presentazioni, mappe concettuali e linee temporali. Il docente può quindi generare delle slide complete di documenti integrativi di diverso carattere, come immagini, file audio e video o link a pagine web, allegabili al documento. Allo stesso modo, lo studente può utilizzare questi strumenti per presentare una lezione in classe ai compagni o per creare schemi riassuntivi al fine di semplificare lo studio. Tutte le pagine su cui si sta lavorando possono, infine, essere stampate.

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Guida ai materiali digitali b. La condivisione dei documenti

I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e di condividere tra loro documenti personali, linee temporali e mappe concettuali. Possono, inoltre, importare allegati multimediali che possono essere sovrascritti così da generare nuovi documenti. Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento. 1. P er prima cosa occorre selezionare la tipologia del documento, scegliendo fra Presentazione, Mappa concettuale e Linea temporale. In alternativa, si può importare un documento tramite il pulsante Importa. 2. Nella maschera che si apre, selezionare il modello da utilizzare o compilare i campi con i dati richiesti. 3. Inserire i contenuti (testi, immagini caricate esternamente oppure “catturate” dal libro, oggetti multimediali audio e video oppure link a pagine web). 4. Dopo aver creato il documento, lo si potrà esportare e poi condividere. Il documento, che verrà salvato direttamente sul computer o tablet utilizzato, può essere esportato in diversi formati:

• .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo; • .jpg, per le mappe concettuali e le linee temporali; • .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK mediante un software di videoscrittura).

c. L’aggiornamento dei contenuti digitali

Durante l’anno scolastico sono previsti degli aggiornamenti relativi ai contenuti digitali extra. Per ricevere una notifica e scaricarli, è indispensabile avere un collegamento a internet ed essersi registrati all’interno del portale www.raffaellodigitale.it Quando è disponibile un aggiornamento viene segnalato nel seguente modo:

2. Testo liquido ad alta leggibilità

Alta leggibilità

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Facendo clic su questa icona si ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. Questa versione ad alta leggibilità è molto utile per gli alunni con DSA/BES.


Guida ai materiali digitali Il testo si presenta così:

a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La navigazione tra le pagine del libro Anche la versione ad alta leggibilità consente di spostarsi tra le pagine del libro mediante delle frecce, oppure di selezionare direttamente una pagina specifica digitandone il numero. Ci si può muovere tra i capitoli, raggiungendo quello precedente o quello successivo. Una volta conclusa la lettura, si può tornare alla schermata iniziale, relativa al M.I.O. BOOK attivato.

62 2) Le diverse visualizzazioni della pagina Per gli studenti con difficoltà di apprendimento è fondamentale visualizzare la pagina nella maniera più consona. Per questo motivo il M.I.O. BOOK mette a disposizione diverse tipologie di visualizzazione: a pagina singola, a doppia pagina o full screen. Per facilitare la lettura si possono, inoltre, utilizzare i pulsanti che aumentano e riducono la dimensione del carattere, visualizzando il testo in un formato più o meno esteso.

Uno strumento particolarmente utile per gli studenti con BES e con DSA è quello che attiva e disattiva le immagini presenti nella pagina: si può infatti scegliere di visualizzare sia il testo sia le immagini, oppure di togliere le immagini mantenendo solamente il testo, senza elementi di distrazione.

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Guida ai materiali digitali 3) La ricerca dei contenuti I contenuti presenti nel volume possono essere raggiunti tramite un indice, suddiviso per capitoli e per tipologia. La ricerca di uno specifico tema può avvenire sfogliando l’indice “tradizionale” del libro oppure richiamando le pagine memorizzate tramite la funzione Segnalibri. Un’altra pratica funzione è quella che raggruppa le risorse multimediali presenti nell’intero volume, catalogate in base alla tipologia; in questa maniera è possibile accedere a una specifica categoria di contenuti digitali per selezionare la risorsa richiesta.

4) Gli strumenti Particolare attenzione è posta alle tecniche e agli strumenti che rendono la lettura più agevole per gli studenti con BES e con DSA: è possibile modificare il carattere minuscolo dell’intero testo, rendendolo maiuscolo, oppure scegliere fra tre font ad alta leggibilità: Leggimi, pensato appositamente per studenti BES e DSA, Open Sans e Times. È inoltre possibile modificare il colore del testo e dello sfondo, scegliendo tra nero, bianco, rosso e giallo. Per consentire di mettere in risalto alcune parole o frasi, è possibile evidenziare i termini con differenti colori.

Leggimi Pensato in particolare per gli studenti stranieri o per gli studenti che stanno apprendendo una lingua straniera, è lo strumento di traduzione, mediante il quale è possibile selezionare e tradurre una parola, l’intero testo o una sua porzione. Oltre a fornire una traduzione in diverse lingue straniere, mette anche a disposizione la possibilità di ascoltare il testo letto nella lingua selezionata, a diversi livelli di velocità. L’icona dizionario, una volta attivata, evidenzia i lemmi della pagina e li rende interattivi, fornendone la definizione.

Anche nella versione ad alta leggibilità le pagine su cui si sta lavorando possono essere stampate. Una volta concluso lo studio, si può infine tornare alla versione sfogliabile del testo.

Torna al M.I.O. Book 3. Audiolibro I testi sono anche forniti in formato audio, letti da uno speaker professionista. In questo modo lo studente ha la possibilità di ascoltare il testo e sentire l’intonazione delle frasi per apprendere più facilmente. 00:00 / 10:00

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Guida ai materiali digitali

I materiali del M.I.O. BOOK Video

In Geografia una nutrita serie di video affronta e approfondisce in maniera chiara e dettagliata alcune tematiche di particolare interesse, stimolando l’interesse e la curiosità degli alunni.

Audio a supporto delle pagine CLIL

Le pagine CLIL sono corredate da audio per l’apprendimento della corretta pronuncia.

Esercizi interattivi

I Learning Object, ossia gli Oggetti di Apprendimento, sono contenuti digitali integrativi per l’approfondimento, lo studio e la didattica multimediale e interattiva, in classe o a casa, che hanno come obiettivo quello di favorire l’ingresso dell’innovazione nei processi d’insegnamento-apprendimento. Sono strumenti dotati di una potenziale multifunzionalità poiché possono aiutare gli studenti a diventare protagonisti dei loro percorsi di apprendimento; inoltre presentano caratteristiche interessanti per gli aspetti relativi al potenziamento delle esperienze di autoapprendimento, poiché, grazie alla loro struttura, sono flessibili e dinamici, e ciò favorisce, in chi apprende, l’associazione del contenuto dell’istruzione con le conoscenze pregresse e le esperienze personali. I LO possono essere utilizzati sia da docenti sia da studenti, in modo indipendente e senza una sequenza predefinita. Come sostiene Howard Gardner, noto per aver scritto alcuni importanti testi di psicologia e per aver elaborato la più importante storia classica della nascita della scienza cognitiva, “In questa prospettiva, si modifica il concetto di apprendimento che diventa processo sociale, grazie anche agli strumenti tecnologici e alle componenti multimediali impiegate, capaci di attivare situazioni didattiche a elevata interattività. In questo contesto l’utilizzo dei LO integra e non sostituisce il lavoro dei docenti; possono altresì consolidare l’attività didattica dell’insegnante e accrescere la motivazione degli studenti per gli aspetti riguardanti il potenziamento delle esperienze di auto-apprendimento, favorendo le intelligenze multiple.” Per quello che riguarda nello specifico il materiale messo a disposizione nel M.I.O. BOOK, si può parlare a tutti gli effetti di LO, micro entità digitali o non, che possono essere utilizzati e riutilizzati per un numero illimitato di volte durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. Sono infatti idonei all’utilizzo in classe, in videoproiezione, ma soprattutto con la LIM. Ogni “esercizio” può essere eseguito dall’alunno con l’impiego di diverse modalità: touch (determinate aree sensibili vanno “toccate” per dare una risposta); drag and drop (con il “trascinare e rilasciare” si associano concetti complementari); cloze (completamento di frasi, di sillabe o concetti da scrivere direttamente con la tastiera); corrispondenze (immagini o parole da mettere in relazione con il trascinamento); sequenze (gruppi di parole o numeri vanno organizzati seguendo un determinato ordine); scelte multiple; v ero o falso. I Learning Object sono totalmente indipendenti l’uno dall’altro. Ciascuna tipologia di “oggetto” è interattiva, fornisce all’allievo una risposta utile e contiene un obiettivo e una valutazione finale. Soltanto al termine, dopo che avrà terminato tutti gli esercizi, potrà visualizzare il punteggio totalizzato e rivedere tutto il percorso effettuato con i relativi marcatori di “risposta esatta” o “risposta sbagliata”, utile per autocorreggersi e riflettere sul proprio operato.

Pagine con esercizi interattivi

Alcune pagine si arricchiscono della versione interattiva degli esercizi proposti in cartaceo. Il report, previsto al termine di ogni esercizio, permette all’alunno un riscontro immediato dei propri progressi, consente l’autovalutazione e il monitoraggio costante degli apprendimenti, nonché la revisione e il rinforzo dei contenuti disciplinari fondamentali.

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Guida ai materiali digitali Lezioni disciplinari per la didattica inclusiva

Tra le risorse a disposizione, si trova una serie di lezioni pensate per alunni BES e DSA, disponibili in versione studente (PDF) e in versione docente (in Power Point, modificabile dall’insegnante).

Zoom delle carte geografiche

Lo zoom interattivo consente l’ingrandimento delle carte geografiche.

Mappe interattive di Google Earth

Le pagine di Geografia sono corredate di link diretti al software Google Earth, che consente l’esplorazione interattiva virtuale della cartografia e la visione 2D e 3D, grazie alla sua ricca strumentazione.

Percorsi digitali multidisciplinari per la LIM

Nel quadro delle risorse tecnologiche di ausilio all’insegnamento, la Lavagna Interattiva Multimediale occupa sicuramente una posizione di centralità. L’uso di questo strumento non richiede conoscenze di particolare complessità: in genere è sufficiente qualche sessione informativa perché l’insegnante apprenda le funzionalità di base per costruire la propria lezione multimediale. Uno dei problemi rilevati, in relazione a questo nuovo medium educativo, sta però nel fatto che la creazione delle “slide” in cui si articola una lezione alla LIM è un’attività piuttosto dispendiosa in termini di tempo: la ricerca e la collocazione ordinata dei contenuti nelle diapositive richiederebbero all’insegnante che volesse regolarmente lavorare alla lavagna multimediale un compito davvero impegnativo. Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione percorsi LIM realizzati con accuratezza da insegnanti esperti di contenuti multimediali e immediatamente utilizzabili nella pratica didattica. L’attenta selezione del materiale informativo; la qualità del repertorio grafico; l’impianto ludico; la strutturazione delle attività in modo da consentire la massima interazione tra i bambini e il feedback immediato rappresentano alcune fra le caratteristiche dei software che assicureranno ai bambini delle vostre classi esperienze di apprendimento qualitativamente significative. Per la classe 4a l’insegnante ha a disposizione due percorsi multidisciplinari: “Pianeta terra” e “Piccoli chef”. Qui di seguito vi mostriamo l’introduzione e alcune miniature di pagine del primo percorso che si trovano tra il materiale docente e che si possono scaricare e stampare. Questo materiale guida, clic dopo clic, anche gli insegnanti meno esperti, che grazie a queste indicazioni dettagliate potranno usare i percorsi multidisciplinari per la LIM con facilità ed efficacia. Del secondo percorso vi mostriamo solo l’introduzione. In classe 5a il percorso si chiama “Vecchio lupo di mare”.

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali

Piccoli Chef Guida per lʼinsegnante

Area delle Discipline - Introduzione In “Piccoli Chef” il cibo e la cucina costituiscono il motivo conduttore per una serie di innovative proposte di attività destinate ai bambini di classe quarta della Scuola Primaria. Questo segmento, in particolare, è dedicato allʼambito delle «discipline» e si articola in percorsi che coinvolgono Matematica, Scienze ed Educazione motoria. Alla base del progetto vi è lʼintima convinzione che la LIM costituisca un valido ausilio per innovare ambienti e strategie di apprendimento; per attivare nuove dinamiche relazionali e motivazionali; per offrire ai bambini ulteriori e preziose occasioni di esperienza. Di qui il proposito di mettere a disposizione dellʼinsegnante degli strumenti che consentano un impiego quanto più possibile efficace e autenticamente proficuo della lavagna nella didattica di classe. In questo senso, la riflessione sul modus operandi dello scienziato, considerato in parallelo a quello del cuoco e, nella fase esecutiva, la sperimentazione di ricette di cucina, andranno ben oltre la semplice ricezione di nozioni e la mera esecuzione di procedure. I bambini, di contro, saranno costantemente sollecitati a problematizzare e ad assumere unʼattitudine “scientifica”, analizzando i processi via via attivati, evidenziandone gli elementi di positività e di criticità, sottolineando le difficoltà incontrate e proponendo suggerimenti per eventuali miglioramenti. Nello stesso ordine di idee, la considerazione dei concetti di peso lordo, peso netto e tara avverrà a partire dallʼanalisi di una situazione problematica, in modo che siano gli stessi bambini a ricavare autonomamente le formule per il calcolo dei pesi e ad applicarle, giungendo infine alla soluzione del problema con lʼindividuazione di dati e incognita, lʼausilio di diagrammi e lʼutilizzo dei simboli appropriati. La riflessione sullʼimportanza di corrette abitudini alimentari avverrà nel contesto di un divertente quiz in cui lo studente sarà anzitutto chiamato a recuperare, valutare criticamente e argomentare le sue conoscenze pregresse, che metterà poi a disposizione della classe in un clima di confronto costruttivo. A conclusione del percorso, i bambini saranno coinvolti in un divertente gioco motorio a tema, di cui dovranno aver previamente determinato nel dettaglio le caratteristiche, cooperando nella sua progettazione e predisposizione. Tutte le attività sono concepite in modo da favorire la massima interazione con la LIM da parte del maggior numero possibile di bambini per coinvolgere attivamente anche quelli al momento non impegnati in prima persona alla lavagna. Vengono inoltre messi a disposizione materiali e spunti per attività individuali, da svolgersi a casa o a scuola, e suggerimenti per approfondire o integrare i percorsi didattici.

Competenze attese all’esito delle attività 01 Scienze - A scuola di cucina!  Riconoscere le caratteristiche del modo di procedere dello scienziato.  Eseguire in modo autonomo e corretto una procedura, impiegando i materiali indicati e seguendo lʼordine cronologico delle istruzioni. 1

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali

 Estrarre da un messaggio multimediale informazioni significative riguardo a materiali e procedure.  Eseguire rendicontazione e valutazione di unʼesperienza pratica.

02 Matematica - Ingredienti e quantità  Individuare i concetti di peso lordo, peso netto e tara attraverso lʼanalisi di situazioni problematiche.  Individuare autonomamente soluzioni a problemi pratici relativi a peso lordo, netto e tara.  Risolvere problemi con lʼindividuazione dei dati e lʼausilio di diagrammi.

03 Scienze - Il quizzone di mezzogiorno  Comprendere lʼimportanza di corrette abitudini alimentari.  Comprendere i pericoli connessi ad una nutrizione non equilibrata.  Analizzare criticamente le possibili conseguenze di determinate abitudini alimentari.

04 Educazione Motoria - La dura vita del cameriere  Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio di testo regolativo.  Contribuire alla progettazione e alla predisposizione di un gioco.  Partecipare ad un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole.

Pulsanti e icone nel multimedia

N.B. Agire sui pulsanti con un singolo clic / singolo tocco alla LIM. In caso di doppio clic la risorsa potrebbe non essere visibile in quanto collocata in secondo piano. Per renderla visibile senza chiudere il programma procedere come segue: - fare clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dello schermo; - dal menù contestuale selezionare Schermo – Cambia programma; - cliccare dalla barra delle applicazioni sullʼicona del file da visualizzare.

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali

Piccoli Chef Guida per l’insegnante SCIENZE:

A SCUOLA DI CUCINA!

Piccoli Chef del modo di procedere dello scienziato Riconoscere le caratteristiche

Diapositive 2 - 7 Leggete insieme alla classe o fate leggere a un alunno le informazioni riportate nella diapositiva 2, eventualmente aiutandovi con lo strumento Evidenziatore. In questo caso, prima di passare da ogni diapositiva alla successiva , cancellate le linee tracciate utilizzando lo strumento Ripristina pagina. La serie di slide da 3 a 7 vuole evidenziare quali siano le caratteristiche del modo di procedere dello scienziato, evidenziando le affinità che sussistono tra il suo lavoro e quello del cuoco. Ogni diapositiva riporta anzitutto alcune considerazioni relative allo scienziato. Una volta lette insieme alla classe e prima di procedere, chiedete di ipotizzare per quale motivo ciò che si è letto può riguardare anche il cuoco. Quindi fate un clic in una qualsiasi area della LIM e confrontate poi le vostre ipotesi con quando riportato nella diapositiva.

Eseguire in Guida modo autonomo e correttamente una procedura impiegando i materiali indicati per l’insegnante e seguendo l’ordine cronologico delle istruzioni. A SCUOLA DI CUCINA! Estrarre da un messaggio multimediale informazioni significative riguardo a materiali e R procedure. SCIENZE:

iconoscere le caratteristiche del modo di procedere dello scienziato Eseguire in modo autonomo e correttamente una procedura impiegando i materiali indicati e seguendo l’ordine cronologico delle istruzioni. Estrarre da un messaggio multimediale informazioni significative riguardo a materiali e procedure.

Eseguire rendicontazione e valutazione di un’esperienza pratica.

Eseguire rendicontazione e valutazione di un’esperienza pratica.

Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona

ATTIVITÀ PRELIMINARI

ATTIVITÀ PRELIMINARI

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.

Diapositiva 8 Ricapitolate i concetti appena considerati a partire dall’immagine della ricetta. Procedete con singoli clic in una qualsiasi area della LIM per visualizzare una ad una le indicazioni di sintesi.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.

2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.

Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona

3. Avviare il software LIM Raffaello.

2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una I diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.

4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”.

5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

Diapositiva 9 Avviate il video cliccando sul pulsante Riproduci il video e guardatelo una prima volta per intero, senza interruzioni. Quindi predisponete l’aula per l’esecuzione dell’attività per la quale, ovviamente, vi sarete procurati in anticipo i materiali (ingredienti, tovaglietta, piatti di carta, posate). Per la lista degli ingredienti fate riferimento alla ricetta visualizzabile dal pulsante Materiali per l’insegnante Decidete voi quale impostazione dare all’attività. In articolare: - potete decidere che solo l’insegnante esegua l’attività in aula, con i bambini che assisteranno al procedimento che dovranno poi replicare a casa, procurandosi gli ingredienti e con l’aiuto dei genitori. In questo caso consegnerete ad ogni bambino (o farete copiare sul quaderno) una copia della ricetta stampabile dal pulsante Materiali per l’insegnante ;

Diapositiva 1 bambini saranno stati già avvertiti delle caratteristiche complessive del percorso interdisciplinare “Piccoli chef” (Start - Vai alla presentazione del percorso). Chiarite che questa prima sessione dedicata alle Scienze è di fondamentale importanza perché è proprio in questa sede che, seguendo le indicazioni e i suggerimenti via via proposti alla LIM, i bambini impareranno a cucinare!

Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona

3. Avviare il software LIM Raffaello. 2

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4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante stampabile e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile. disponibile dalla diapositiva 14 (Materiali per

- oppure potete disporre che tutti i bambini eseguano in aula la ricetta, ciascuno al proprio banco. In questo caso, se ritenete che poi i bambini possano consumare quel che hanno preparato, assicuratevi che non sussistano intolleranze alimentari ed acquisite la previa autorizzazione dei genitori.

Esempio: dallo spezzone di video cui abbiamo appena assistito possiamo ricavare l’indicazione di un ingrediente e di una fase del procedimento.. Terminata la visione del video, consegnate a ciascun bambino una copia del modello

In entrambe le ipotesi, sospenderete la riproduzione del video in corrispondenza di ogni titolo intermedio, premendo il pulsante Pausa del player, in modo da poter eseguire quanto di volta in volta richiesto.

l’alunno) o date le opportune istruzioni per riportare ordinatamente sul quaderno la stesura definitiva della ricetta. Attivate lo strumento Penna e chiamate un bambino alla lavagna in modo che riporti ingredienti e fasi della ricetta in base a quanto suggerito e concordato dalla classe. Intervenite solo in funzione di controllo, per segnalare eventuali incongruenze. Il testo della ricetta è visualizzabile dal pulsante Materiali per l’insegnante nella diapositiva 13. Quando le informazioni saranno state riportate anche nei modelli cartacei degli alunni, prima di passare da una diapositiva alla successiva , cancellate le linee tracciate utilizzando lo strumento Ripristina pagina.

Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona

Diapositiva 1 I bambini saranno stati già avvertiti delle caratteristiche complessive del percorso interdisciplinare “Piccoli chef” (Start - Vai alla presentazione del percorso). Chiarite che questa prima sessione dedicata alle Scienze è di fondamentale importanza perché è proprio in questa sede che, seguendo le indicazioni e i suggerimenti via via proposti alla LIM, i bambini impareranno a cucinare!

Diapositive 10 - 12 Consegnate a ciascun bambino una copia del modello stampabile disponibile dalla diapositiva 10 (Materiali per l’alunno) o date le opportune istruzioni per riportare ordinatamente sul quaderno il resoconto dell’attività. Chiamate a turno i bambini alla lavagna e attivate lo strumento Penna per compilare il resoconto. Una volta che ciascun bambino avrà fatto altrettanto sul suo modello, e prima di passare da ogni diapositiva alla successiva , cancellate le linee tracciate utilizzando lo strumento Ripristina pagina. Di seguito alcune indicazioni: - in “Risultati attesi” indicate semplicemente il nome della ricetta “Cannoni al gorgonzola”; - in “Materiali impiegati” elencate gli ingredienti; - in “Strumenti utilizzati” riportate “tovaglia, piatti di carta, posate”; - in “Procedimento seguito” riportate le diverse fasi di preparazione del piatto. Fate riferimento alla ricetta visualizzabile dal pulsante Materiali per l’insegnante nella diapositiva 9 . In ogni caso lasciate che siano i bambini a suggerire e concordare le formule più appropriate, intervenendo solo in funzione di controllo per assicurare completezza, ordine cronologico delle fasi, sinteticità degli enunciati; - in “Valutazione complessiva dell’attività” lasciate che ogni bambino valuti autonomamente; - in “Osservazioni” potete riportare considerazioni di tipo diverso, anche relative al gradimento dell’attività. In particolare, comunque, sollecitate i bambini a evidenziare gli elementi di positività e di criticità, sottolineando, ad esempio, le difficoltà incontrate e i suggerimenti per eventuali possibili miglioramenti. Esempio: non è stato agevole amalgamare burro e gorgonzola con le forchette di plastica. Si potrebbero usare posate metalliche. Oppure: il burro andrebbe lasciato più a lungo fuori dal frigo.

Diapositiva 16 Procedete nell’esecuzione di una nuova ricetta come indicato supra per la diapositiva 9 . aso sarà comunque l’insegnante, l’insegnante se possibile, ad In questo caso abbrustolire le fette di pane. Altrimenti il piatto potrà essere preparato con fette di pane fresco. Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona

Diapositive 17 - 19 Procedete nella compilazione del resoconto dell’attività come indicato supra per le diapositive 10 - 12. Anche in questo caso è possibile consegnare a ciascun bambino una copia del modello stampabile disponibile dalla diapositiva 17 (Materiali per l’alunno) .

Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona

Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona

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Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività.

Diapositive 13 - 15 Avviate il video cliccando sul pulsante Riproduci il video e guardatelo una prima volta per intero, senza interruzioni. Quindi procedete come indicato nella diapositiva 13 , arrestando la riproduzione del video in corrispondenza di ciascun titolo intermedio. Aiutate i bambini nel loro lavoro di ricostruzione della ricetta. 3

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Guida ai materiali digitali

Piccoli Chef Guida per l’insegnante MATEMATICA::

INGREDIENTI E QUANTITÀ

Individuare i concetti di peso lordo, peso Chef netto e tara attraverso l’analisi di Piccoli situazioni problematiche. Guida per l’insegnante

INGREDIENTI E QUANTITÀ pratici relativi ai pesi lordo, Individuare autonomamente soluzioni a problemi netto e tara. MATEMATICA::

Individuare i concetti di peso lordo, peso netto e tara attraverso l’analisi di situazioni problematiche.

Individuare autonomamente soluzioni a problemi pratici relativi ai pesi lordo, netto e tara.

Risolvere problemi con individuazione dei dati e l’ausilio di diagrammi. Risolvere problemi con individuazione dei dati e l’ausilio di diagrammi.

ATTIVITÀ PRELIMINARI

ATTIVITÀ PRELIMINARI

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti. 2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.

3. Avviare il software LIM Raffaello.

2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento. 4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”.

5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

Diapositiva 1 Ragionare di ricette permette di affrontare, nell’area logico-matematica, la problematica dei pesi lordo, netto e tara. E’ preferibile in questa fase non accennare ai concetti, introducendo immediatamente la situazione problematica illustrata nelle diapositive 2 - 5.

3. Avviare il software LIM Raffaello.

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4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile. Diapositive 2 - 5 Visualizzate le diapositive chiedendo ad un bambino di leggere a voce alta quanto riportato nelle didascalie. Lasciate qualche istante per osservare le immagini senza aggiungere per ora altri commenti.

Diapositive 11 - 13 Chiamate a turno i bambini alla lavagna per eseguire l’esercizio utilizzando lo strumento Penna. Fate riportare sia la dicitura per esteso (“peso netto”) sia il simbolo associato (“PN”). Prima di passare da una diapositiva a quella successiva , cancellate usando lo strumento Ripristina pagina.

Diapositiva 6 Visualizzate la sequenza di vignette cliccando in un qualsiasi punto della lavagna e assegnando ad un bambino il compito di illustrare la situazione. Raccogliete infine i commenti della classe: quanti chili di pomodori ha portato a casa Niccolò? Perché? Giacomo è un commerciante onesto?

Diapositiva 14 Fate eseguire l’esercizio individualmente dai bambini sulla scheda cartacea stampabile dalla diapositiva . Quindi chiamateli a turno alla lavagna per completare la tabella utilizzando lo strumento Penna, in modo da operare una correzione collettiva. Prima di passare alla diapositiva successiva , cancellate usando lo strumento Ripristina pagina.

Diapositiva 7 Introducete i concetti di peso lordo, peso netto e tara leggendo dalla diapositiva. Per una migliore memorizzazione, ricorrete ad altri esempi sollecitando alcuni bambini: “Vasetto di marmellata: quali sono il peso netto, la tara, il peso lordo?”

Diapositiva 15 A conclusione dell’attività, riproponete la situazione problematica iniziale nei termini formali del “problema”, in modo da illustrare ai bambini il corretto modo di procedere. Chiedete loro di ricopiare il testo sul quaderno.

Diapositiva 1 Ragionare di ricette permette di affrontare, nell’area logico-matematica, la problematica dei pesi lordo, netto e tara. E’ preferibile in questa fase non accennare ai concetti, introducendo immediatamente la situazione problematica illustrata nelle diapositive 2 - 5.

Diapositive 16 - 17 Chiamate uno o più bambini a risolvere il “problema” utilizzando lo strumento penna. Per i dati del problema e l’incognita andrà indicato: PL = 10 kg T = 2 kg ? PN Anche all’interno del diagramma si inseriranno i simboli PL, T e PN.

Diapositive 8 - 9 Chiamate a turno dei bambini alla lavagna per eseguire l’esercizio utilizzando lo strumento Penna o il Connettore. Il secondo esercizio, in particolare, permetterà di memorizzare i simboli associati a peso lordo (PL), peso netto (PN) e tara (T). Prima di passare da una diapositiva a quella successiva , cancellate usando lo strumento Ripristina pagina.

Diapositiva 10 Chiedete di eseguire l’esercizio utilizzando la terminologia appropriata in modo da ricavare autonomamente le formule per il calcolo dei pesi. Ad esempio: “Peso netto più tara uguale peso lordo”.

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Ogni bambino riporterà dati, diagramma, operazione e risposta nel proprio quaderno.

Una volta eseguita l’attività, cancellate usando lo strumento Ripristina pagina. Un clic sulla diapositiva mostrerà la schermata conclusiva del percorso.

Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività. 3

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali

Piccoli Chef Guida per l’insegnante SCIENZE:

A SCUOLA DI CUCINA!

Piccoli Chef

Comprendere l’importanza di corrette abitudini alimentari. Guida per l’insegnante

Comprendere i pericoli connessi ad Auna nutrizione non equilibrata. SCUOLA DI CUCINA! SCIENZE:

Analizzare criticamente le possibili conseguenze di determinate abitudini alimentari. Comprendere l’importanza di corrette abitudini alimentari.

Comprendere i pericoli connessi ad una nutrizione non equilibrata.

Analizzare criticamente le possibili conseguenze di determinate abitudini alimentari.

ATTIVITÀ PRELIMINARI

ATTIVITÀ PRELIMINARI

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti. 2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.

3. Avviare il software LIM Raffaello.

4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”.

2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento. 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

Diapositiva 1 Il secondo percorso di scienze vuole sollecitare i bambini ad una riflessione sull’importanza di corrette abitudini alimentari, anche considerando le possibili conseguenze negative di una nutrizione non equilibrata. Avvertite da subito i bambini che l’attività si svilupperà in forma di competizione, in modo da sollecitarne l’attenzione già in questa fase introduttiva.

3. Avviare il software LIM Raffaello.

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4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. Diapositive 2 - 3 Leggete insieme alla classe le informazioni riportate nelle due diapositive, eventualmente aiutandovi con lo strumento Evidenziatore. Se lo ritenete opportuno, richiamate le nozioni eventualmente già note relative alla nutrizione negli animali e nelle piante. O ricorrete al generale concetto di “energia”, di cui tutte le cose hanno bisogno per “funzionare”. Il testo contenuto nelle slide mette in evidenza l’importanza di un’alimentazione corretta, in particolare con riferimento alla “quantità” di cibo. Sottolineate l’importanza di una nutrizione che sia anche “qualitativamente” valida ma senza addentrarvi nello specifico dei corretti comportamenti alimentari, che costituiranno il materiale per la successiva “gara”. Conclusa questa fase introduttiva, consegnate a ciascun bambino una copia del modello cartaceo stampabile dal collegamento ai Materiali per l’alunno e, mentre illustrate le regole per la “gara”, spiegate come andrà utilizzato.

Se tutti i cibi sono importanti, non tutti vanno assunti nelle stesse quantità. Il nostro corpo richiede una frequente assunzione di frutta e verdura. Non bisogna invece esagerare con la carne. L’alimentazione deve essere il più possibile varia, in modo da assumere tutte le diverse sostanze nutritive di cui il nostro corpo ha bisogno. Anche se magari non si avverte la sete, è importante assumere acqua lungo tutto il corso della giornata. L’acqua svolge infatti una funzione fondamentale per un equilibrato funzionamento dell’organismo. Gli alimenti freschi sono sempre da preferire rispetto a quelli confezionati, che contengono diversi tipi di sostanze conservanti di cui il nostro organismo non richiede l’assunzione. Nella fase della digestione c’è un calo di efficienza. E’ meglio evitare attività troppo impegnative, sia fisiche sia di studio. Una leggera passeggiata è invece l’ideale per favorire la digestione. Nella fase della crescita il nostro organismo ha bisogno di assumere tutti i principi nutritivi, anche di origine animale. La dieta vegetariana, quindi, è adatta alla sola età adulta. I denti vanno lavati sempre dopo l’assunzione di cibo. Non è l’uso ma il non uso frequente dello spazzolino che può provocare danni ai denti. La carne contiene proteine che svolgono una “funzione plastica”, aiutano cioè il corpo nella crescita e nella sostituzione dei tessuti danneggiati. La “funzione energetica”, quella di fornire l’energia necessaria per svolgere le varie attività è propria invece degli zuccheri e degli amidi contenuti, appunto, nel miele e nel pane. Le bibite gassate sono meno dissetanti dell’acqua e meno sane rispetto a spremute e succhi di frutta. L’abuso di bevande gassate e zuccherate è inoltre una delle principali cause dell’obesità infantile. In modo analogo rispetto al bagno in piscina, bere acqua gelata dopo aver mangiato può bloccare la digestione e causare malori.

5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

a

b

Diapositive 4 - 18 Visualizzata la prima domanda, concedete un po’ di tempo ai bambini per riflettere. In questa fase richiedete il silenzio, in modo che ciascuno possa cercare di individuare la risposta corretta in autonomia, in base alle proprie conoscenze pregresse. Quando tutti i bambini avranno scritto “Marco” o “Lucia”, fate un clic sulla diapositiva, in modo da visualizzare la correzione. I bambini segneranno sul proprio modello se hanno fornito una risposta esatta o errata. A questo punto chiedete ai bambini che hanno individuato la risposta esatta di spiegare il motivo per cui il comportamento alimentare considerato può essere ritenuto corretto. Procedete senza fretta, sempre alimentando il confronto e la discussione. Continuate in questo modo fino alla domanda 15. Marco

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Lucia

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Lucia

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Lucia

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Lucia

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I denti vanno lavati non prima ma dopo aver fatto colazione. Una lunga masticazione rende più facile la digestione. Ingozzarsi, inoltre, comporta il pericolo che il cibo vada “di traverso”. La colazione dovrebbe essere uno dei principali pasti della giornata. Si viene da lunghe ore di sonno in cui non è stato assunto cibo e ci si prepara all’impiego di energie nel corso della giornata, per cui una sola tazza di latte non è sufficiente. Il cibo va assunto in corrispondenza dei pasti. L’abitudine a “sgranocchiare” sempre qualcosa fuori pasto è una delle principali cause dell’obesità infantile. Il corpo ha bisogno di calore per gestire la fase digestiva. Entrare in acqua dopo mangiato può causare malori ed è quindi molto pericoloso.

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Marco

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Marco

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Lucia

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Lucia

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Marco

Diapositiva 1 Il secondo percorso di scienze vuole sollecitare i bambini c ad una riflessione sull’importanza di corrette abitudini alimentari, anche considerando le possibili conseguenze negative di una nutrizione non equilibrata. Avvertite da subito i bambini che l’attività si svilupperà in forma di competizione, in modo da sollecitarne l’attenzione già in questa fase introduttiva.

Trattandosi della prima domanda, ad esempio, nella casella (a) andrà scritto il nome del bambino che si ritiene abbia descritto il comportamento corretto. Dopodiché si farà una crocetta nella casella (b) in caso di risposta esatta, nella casella (c) in caso di risposta errata.

1

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Marco

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Marco

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Lucia

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Marco

15

Marco

Diapositiva 19 Chiedete ai bambini di calcolare il totale delle risposte esatte e di riportarlo nel modello. Fate singoli clic sulla diapositiva per visualizzare le valutazioni.

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Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività.

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Piccoli Chef Guida per l’insegnante EDUCAZIONE MOTORIA:

LA DURA VITA DEL CAMERIERE

Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio Piccoli Chef di testo regolativo. Guida per progettazione l’insegnante Contribuire nella e nella predisposizione di un gioco.

DURA VITA DEL CAMERIERE Partecipare adLA un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole. EDUCAZIONE MOTORIA:

Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio di testo regolativo. Contribuire nella progettazione e nella predisposizione di un gioco.

ATTIVITÀ PRELIMINARI

Partecipare ad un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole. ATTIVITÀ PRELIMINARI 1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – 1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti. desktop laSeleziona barra degli strumenti. 2. Selezionare lo strumento (in genere contrassegnato da una

freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una

ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno 2.diapositiva Selezionare loeventuali strumento (in genere contrassegnato da una elencati nella guida di volta in volta, altri strumenti da Seleziona utilizzare e le modalità di intervento. freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che 3. Avviare il software LIM Raffaello. questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una 4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. diapositiva ad un’altra per attivare le animazioni. Se necessario saranno 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti e visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni nella puntatore - guida Opzioni freccia elencati di- Visibile. volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento. Diapositive 1 - 2

A conclusione del percorso “Piccoli chef” potrete 3. Avviare il software LIM Raffaello. proporre ai bambini un divertente gioco motorio sempre in tema “alimentare”. Si tratta di organizzare una gimcana che riproduce scherzosamente le traversie di un cameriere di ristorante. I bambini saranno coinvolti anche nella pianificazione del gioco oltre che, ovviamente, nella fase esecutiva.

4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. Diapositiva 3 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a di richiamare le caratteristiche L’attività consente anche del testo regolativo, già esaminato nei percorsi di 1 Italiano.pulsante sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo Anzitutto esaminate insieme alla classe l’elenco dei e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.materiali necessari.

Diapositive 4 - 6 Quindi leggete e commentate insieme alla classe le modalità di preparazione del gioco, le regole da osservare nel suo svolgimento e il suo scopo.

Diapositive 1 - 2 A conclusione del percorso “Piccoli chef” potrete proporre ai bambini un divertente gioco motorio sempre Diapositive 7 - 8 in tema “alimentare”. Si tratta di organizzare una Le “prove di abilità” illustrate nelle diapositive costituiscono solo degli esempi. Cercate di coinvolgere i bambini chiedendole loro traversie di proporne altre. di gimcana che riproduce scherzosamente Fate una visita nella palestra della scuola per vedere quali attrezzi potrebbero essere impiegati come ostacoli un cameriere di ristorante. I bambini saranno coinvolti nel vostro percorso. Una volta organizzato il percorso e definite tutte le prove anche nella pianificazione del gioco oltre che, di abilità, non vi resterà che giocare! ovviamente, nella fase esecutiva. Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività.

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali


Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali

Pianeta Terra! Guida per lʼinsegnante

Area delle Discipline - Introduzione Il filo conduttore di “Pianeta Terra!” è quello della visita di un alieno con cui, in qualche modo, i bambini sono entrati in contatto. Questa situazione offre il destro per una serie di innovative proposte di attività destinate a bambini di classe quarta della Scuola Primaria. Questo segmento, in particolare, è dedicato allʼambito delle «discipline» e si articola in percorsi che coinvolgono la Geografia e la Storia. Alla base del progetto vi è lʼintima convinzione che la LIM effettivamente costituisca un valido ausilio per innovare ambienti e strategie di apprendimento, per attivare nuove dinamiche relazionali e motivazionali, per offrire ai bambini ulteriori e preziose occasioni di esperienza. Di qui il proposito di mettere a disposizione dellʼinsegnante degli strumenti che consentano un impiego quanto più possibile efficace e autenticamente proficuo della lavagna nella didattica di classe. In questo senso, la necessità di fornire dei riferimenti allʼamico extraterrestre in modo che possa affrontare il suo lungo viaggio dal suo al nostro pianeta, costituirà una preziosa occasione per considerare le problematiche dellʼorientamento e della individuazione, con i diversi metodi disponibili, dei Punti Cardinali. Allʼesito dellʼattività i bambini potranno mettersi alla prova “guidando” lʼastronave aliena verso la Terra! Una volta raggiunta lʼorbita terrestre, occorrerà dare precise indicazioni in maniera tale che lʼatterraggio possa avvenire nel punto giusto. La fase informativa relativa alle coordinate geografiche non sarà quindi fine a se stessa ma sarà avvertita come preordinata alla soluzione di un problema. Lʼimpianto ludico-informativo prosegue con il terzo percorso di Geografia, in cui si procederà ad una presentazione sintetica dei principali elementi del paesaggio della Penisola. Qui i bambini saranno stimolati allʼattenzione e ad una partecipazione attiva dalla consapevolezza che, a conclusione della fase di istruzione, i loro apprendimenti verranno valutati prima collettivamente, agendo direttamente alla LIM, e poi individualmente. Nella prima delle due sessioni di Storia, andando eventualmente ad integrare le attività proposte dal sussidiario in dotazione, lʼinsegnante potrà illustrare alla classe le caratteristiche della Civiltà sumera, avvalendosi di un utile repertorio di immagini sulle quali si potranno sviluppare discussione, confronto e approfondimenti. Il percorso si concluderà con un divertente gioco da svolgersi direttamente alla LIM. La stessa finalità di “apprendere la storia giocando con la storia” sta alla base del secondo percorso di Storia. Qui i bambini avranno modo di considerare alcune fra le principali caratteristiche delle grandi civiltà oggetto di studio in classe quarta giocando in classe con la LIM; e, eventualmente, a casa, con una lezione sui generis da proporre alla propria famiglia. Tutte le attività sono concepite in modo da favorire la massima interazione con la LIM da parte del maggior numero possibile di bambini e comunque in modo da coinvolgere attivamente anche quelli al momento non impegnati in prima persona alla lavagna.

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali

Vengono inoltre messi a disposizione materiali e spunti per attività individuali da svolgersi a casa o a scuola e suggerimenti per approfondire o integrare i percorsi didattici.

Competenze attese all’esito delle attività Geografia 1 - Nella Giusta direzione  Conoscere il concetto di Orientamento.  Orientarsi in presenza di punti di riferimento.  Orientarsi in assenza di punti di riferimento.  Riconoscere i Punti Cardinali.  Identificare i Punti Cardinali con il Sole.  Identificare i Punti Cardinali con la Stella Polare.  Identificare i Punti Cardinali con la bussola.  Identificare le costellazioni circumpolari e la Stella Polare.

Geografia 2 - Coordinate per l’atterraggio  Conoscere funzione e struttura del reticolo geografico.  Individuare Poli, Emisferi, paralleli e meridiani sul mappamondo e sul planisfero.  Utilizzare latitudine e longitudine per individuare punti sulla superficie terreste.

Geografia 3 - A spasso nel “Bel Paese”  Conoscere gli elementi principali dei paesaggi italiani. In particolare: i mari e le coste; le isole e gli arcipelaghi, le catene montuose, le colline, le pianure, i fiumi, i laghi.

Storia 1 - I Sumeri: fiorisce la civiltà!  Conoscere gli aspetti fondamentali di una grande civiltà del mondo antico: i Sumeri.  Saper analizzare criticamente gli elementi economici, sociali e culturali di una civiltà.  Giocare con la storia trasformando i contenuti di un testo storico.

Storia 2 - Una storia semiseria  Conoscere alcuni aspetti fondamentali di grande civiltà del mondo antico: i Babilonesi, gli Assiri, gli Egizi, i Fenici, i Cretesi, gli Achei, i Greci.  Giocare con la storia trasformando i contenuti di un testo storico.

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Guida ai materiali digitali

Pulsanti e icone nel multimedia

N.B.: Agire sui pulsanti con un singolo clic / singolo tocco alla LIM. In caso di doppio clic la risorsa potrebbe non essere visibile in quanto collocata in secondo piano. Per renderla visibile senza chiudere il programma procedere come segue: - fare clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dello schermo; - dal menÚ contestuale selezionare Schermo – Cambia programma; - cliccare dalla barra delle applicazioni sullʟicona del file da visualizzare.

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Guida ai materiali digitali

LE RISORSE DIGITALI GEOGRAFIA CLASSE 4a: risorse digitali studente Pagina

Descrizione della risorsa

9

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Le carte geografiche

16

Esercizio interattivo: L’orientamento

17

Esercizio interattivo: Le coordinate geografiche

24

Esercizio interattivo: Il clima nel mondo

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Esercizio interattivo: Le fasce climatiche in Italia

33

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Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Il paesaggio geografico 1 Video: Le montagne Mappa interattiva Google Earth: Le Alpi Mappa interattiva Google Earth: Gli Appennini Video: Che cosa sono i vulcani Zoom interattivo della carta geografica: I vulcani in Italia Video: Le colline Zoom interattivo della carta geografica: Le colline in Italia Video: Le pianure Zoom interattivo della carta geografica: Le pianure in Italia Esercizio interattivo: Le pianure Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Il paesaggio geografico 2 Video: Il fiume Zoom interattivo della carta geografica: I fiumi italiani Esercizio interattivo: Fiumi alpini e fiumi appenninici Mappa interattiva Google Earth: Il fiume Po Video: I laghi Zoom interattivo della carta geografica: I laghi italiani Zoom interattivo della carta geografica: Le coste e i mari

58

Audio CLIL: Life in the sea

69

Esercizio interattivo: Tante applicazioni

71

Zoom interattivo della carta geografica: Carta trasporti

34 36 42 44 46 47 51 52 53

GEOGRAFIA CLASSE 4a: risorse digitali docente Pagina

Descrizione della risorsa

9

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Le carte geografiche (risorsa modificabile in Power Point)

33

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Il paesaggio geografico 1 (risorsa modificabile in Power Point)

51

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva Il paesaggio geografico 2 (risorsa modificabile in Power Point)

160 Geografia


Guida ai materiali digitali

GEOGRAFIA CLASSE 5a: risorse digitali studente Pagina Descrizione della risorsa 4

Zoom interattivo della carta geografica: Il mondo e i continenti

6

Zoom interattivo della carta geografica: L’Europa fisica

7

Esercizio interattivo: L’euro Zoom interattivo della carta geografica: L’Europa politica

12

Audio CLIL: The Olympic flag

14

Zoom interattivo della carta geografica: Lo Stato italiano

16

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: L’Italia e le sue regioni

18

Esercizio interattivo: L’organizzazione dello Sato

21

Zoom interattivo della carta geografica: Le Regioni italiane

26

Zoom interattivo della carta geografica: Valle d’Aosta Mappa interattiva Google Earth: Valle d’Aosta Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Valle d’Aosta

27

Esercizio interattivo: Valle d’Aosta

28

Zoom interattivo della carta geografica: Piemonte Mappa interattiva Google Earth: Piemonte Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Piemonte

29

Esercizio interattivo: Piemonte

30

Zoom interattivo della carta geografica: Lombardia Mappa interattiva Google Earth: Lombardia Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Lombardia

31

Esercizio interattivo: Lombardia

32

Zoom interattivo della carta geografica: Liguria Mappa interattiva Google Earth: Liguria Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Liguria

33

Esercizio interattivo: Liguria

34

Zoom interattivo della carta geografica: Veneto Mappa interattiva Google Earth: Veneto

35

Esercizio interattivo: Veneto

36

Zoom interattivo della carta geografica: Trentino-Alto Adige Mappa interattiva Google Earth: Trentino-Alto Adige

37

Esercizio interattivo: Trentino-Alto Adige

38

Zoom interattivo della carta geografica: Friuli-Venezia-Giulia Mappa interattiva Google Earth: Friuli-Venezia-Giulia

39

Esercizio interattivo: Friuli-Venezia-Giulia

40

Zoom interattivo della carta geografica: Emilia-Romagna Mappa interattiva Google Earth: Emilia-Romagna

41

Esercizio interattivo: Emilia-Romagna

Geografia 161


Guida ai materiali digitali

44

Zoom interattivo della carta geografica: Toscana Mappa interattiva Google Earth: Toscana Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Toscana

45

Esercizio interattivo: Toscana

46

Zoom interattivo della carta geografica: Marche Mappa interattiva Google Earth: Marche

47

Esercizio interattivo: Marche

48

Zoom interattivo della carta geografica: Umbria Mappa interattiva Google Earth: Umbria

49

Esercizio interattivo: Umbria

50

Zoom interattivo della carta geografica: Lazio Mappa interattiva Google Earth: Lazio Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Lazio

51

Esercizio interattivo: Lazio

52

Zoom interattivo della carta geografica: Abruzzo Mappa interattiva Google Earth: Abruzzo

53

Esercizio interattivo: Abruzzo

54

Zoom interattivo della carta geografica: Molise Mappa interattiva Google Earth: Molise

55

Esercizio interattivo: Molise

58

Zoom interattivo della carta geografica: Campania Mappa interattiva Google Earth: Campania

59

Esercizio interattivo: Campania

60

Zoom interattivo della carta geografica: Puglia Mappa interattiva Google Earth: Puglia Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Puglia

61

Esercizio interattivo: Puglia Zoom interattivo della carta geografica: Basilicata

62

Mappa interattiva Google Earth: Basilicata

63

Esercizio interattivo: Basilicata

64

Zoom interattivo della carta geografica: Calabria Mappa interattiva Google Earth: Calabria

65

Esercizio interattivo: Calabria

66

Zoom interattivo della carta geografica: Sicilia Mappa interattiva Google Earth: Sicilia

67

Esercizio interattivo: Sicilia

68

Zoom interattivo della carta geografica: Sardegna Mappa interattiva Google Earth: Sardegna Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Sardegna

69

Esercizio interattivo: Sardegna

162 Geografia


Guida ai materiali digitali

GEOGRAFIA CLASSE 5a: risorse digitali docente Pagina

Descrizione della risorsa

16

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: L’Italia e le sue regioni (risorsa modificabile in Power Point)

26

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Valle d’Aosta (risorsa modificabile in Power Point)

28

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Piemonte (risorsa modificabile in Power Point)

30

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Lombardia (risorsa modificabile in Power Point)

32

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Liguria (risorsa modificabile in Power Point)

44

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Toscana (risorsa modificabile in Power Point)

50

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Lazio (risorsa modificabile in Power Point)

60

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Puglia (risorsa modificabile in Power Point)

68

Lezione disciplinare per la didattica inclusiva: Sardegna (risorsa modificabile in Power Point)

ATLANTE ANTROPOLOGICO: risorse digitali Pagina

Descrizione della risorsa

115

Audio CLIL: Geographical words

116

Audio CLIL: Economic activities

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Note

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Note

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Note

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Note

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Note

168 Geografia


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Consulenza didattica: Emanuele Gagliardini, Lorenzo Cesaretti, Michele Storti, Chiara Beltramini, Mauro Sabella, Katia Buccelli Coordinamento: Corrado Cartuccia Redazione: Corrado Cartuccia, Valentina Sabatini Lucarelli, Pagina49 Impaginazione: Pagina49 Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, Alamy, Scala - Firenze Coding: Scratch è un progetto della Scratch foundation, in collaborazione con il Lifelong Kindergarten Group al MIT Media Lab. È disponibile gratuitamente su https://scratch.mit.edu Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

© 2019 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

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Classe 4a Ambito ANTROPOLOGICO Codice adozionale 978-88-472-3266-2

Disponibile anche la VERSIONE UNICA pack 4a 978-88-472-3290-7 pack 5a 978-88-472-3289-1

Classe 4a Ambito SCIENTIFICO Codice adozionale 978-88-3267-9 Per ogni materia è allegato il fascicolo con mappe e riassunti: • StoriaMAP • GeoMAP • MateMAP • ScienzeMAP

Classe 5a Ambito ANTROPOLOGICO Codice adozionale 978-88-472-3268-6

A richiesta i volumi con i percorsi semplif icati di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audiolibro

PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE • Guida al testo con progettazioni per competenze, mappe, Coding, STEAM e classe capovolta, attività digitali, schede operative, verifiche a livelli • Poster disciplinari

Classe 5a Ambito SCIENTIFICO Codice adozionale 978-88-472-3269-3

il M.I.O. BOOK docente CD audiolibro

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