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STAGE

From STORYTELLING to DRAMA TIME

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“All the world’s a stage.”
William Shakespeare

L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

Pages 1-26: Elisabetta Rosati, Isabella Previto

Pages 27-104: Donatella Santandrea

Copy editing: Clarissa Coppari, Francesca Ceppi

Graphic design: Ilaria Piancatelli, Letizia Favillo

Illustrations: Alessandra Maggioni

Copertina: Letizia Favillo

Printing: Gruppo Editoriale Raffaello

Special thanks for his contribution to: Luca Tozzi

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

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Introduzione

Page to Stage è un utile strumento che fornisce indicazioni e suggerimenti per organizzare attività di storytelling e di drammatizzazione in classe, per gli alunni di scuola primaria. Scopo di questa guida è arricchire l’offerta formativa offrendo all’insegnante materiale fruibile per approfondire il lavoro sulle storie e per allestire piccoli spettacoli teatrali.

Flashcards dei personaggi, schede linguistiche, boardgames, maschere, finger puppets, canzoni, script, copioni e tanto altro materiale per rendere piacevole l’apprendimento linguistico, ma soprattutto per dar modo ai bambini di utilizzare un linguaggio vero in situazioni concrete, siano esse le recite messe in scena di fronte a un pubblico di genitori, o le recite messe in scena anche solo all’interno della classe per il divertimento degli alunni e per lo sviluppo della personalità del bambino. Oltre all’intelligenza linguistica, logico-matematica, visiva e uditiva, spaziale e cinestetica, intrapersonale e interpersonale, molti altri aspetti della personalità del bambino beneficiano di questi tipi di attività: l’autostima, la fiducia in se stessi, la capacità di mettersi in gioco, la capacità di superare la timidezza, la comprensione degli altri e dell’ambiente in cui si vive, l’autodisciplina, la capacità di costruire e di svilupparsi partendo dalla propria comprensione del mondo.

Questa guida prevede una prima parte sullo storytelling e sulla drammatizzazione con spunti, suggerimenti e indicazioni da poter applicare a qualsiasi storia.

Nella seconda parte, invece, vengono presi in considerazione due titoli classici.

Per ciascuno di essi vengono forniti materiali e indicazioni specifiche e dettagliate, elencate nella pagina seguente.

I due titoli fanno parte della collana Smart Readers, edita da Celtic Publishing. Sono, inoltre, allegati al testo ministeriale Story Lane (cl. 4-5).

- FRANKENSTEIN

- A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM

“Il dottor Frankenstein riesce a realizzare nel suo laboratorio segreto un progetto terrificante: dar vita a un corpo morto. Il mostro ha un animo gentile, ma incute paura con il suo aspetto orribile.

Diventa crudele quando tutti lo sfuggono e lo respingono. Un classico della letteratura inglese, per riflettere sul tema attuale della diversità.”

“La magia, il sogno e l’amore sono i temi di questa commedia di William Shakespeare. La magia di Puck, il folletto che crea pasticci, sarà l’inizio di un racconto appassionato e ironico, di intrecci amorosi e avventure oniriche, complice la magica luce della luna che risplende sopra il bosco incantato. Alla fine l’amore trionferà, proprio come in un sogno… di una notte di mezza estate.”

PER OGNI STORIA LA GUIDA PREVEDE:

STORYTELLING

DRAMA TIME

MATERIALE AUDIO

• Spiegazione delle schede delle attività di storytelling

• Schede fotocopiabili

• Indicazioni generali sulla recita:

- elenco dei personaggi;

- elenco del materiale necessario per i costumi; - elenco del materiale di scena; - spunti per le scenografie;

- indicazioni per gli effetti sonori da riprodurre.

• Spiegazione delle attività linguistiche e non correlate alla storia

• Schede fotocopiabili

• Script della recita con indicazioni per i movimenti, le entrate e le uscite di scena, il posizionamento dei personaggi

• Copione fotocopiabile per gli alunni, con illustrazioni esemplificative

• CD AUDIO con:

- registrazione del copione di ogni storia;

- canzoni, cantate e strumentali, utilizzate nella storia e nella attività delle schede;

- effetti sonori utili per la messa in scena.

Storytelling

I bambini adorano le storie, per questo raccontare loro una storia è un’attività vincente: essi amano ascoltare il racconto perché sono incuriositi e vogliono sapere che cosa accadrà e come finirà. Ma se il racconto è in lingua straniera?

In effetti ascoltare qualcosa di cui si capisce poco potrebbe non essere divertente: occorre utilizzare gli strumenti giusti affinché la magia del racconto continui a funzionare.

Ciò si può fare con lo storytelling. Ecco alcuni suggerimenti che potranno risultare utili affinché il fascino del racconto non venga meno anche in una lingua straniera e, anzi, porti dei frutti ulteriori: non solo i bambini continueranno ad amare le storie, ma potranno beneficiare di molti altri vantaggi nel campo dell’apprendimento linguistico, ad esempio sviluppare la memoria, imparare parole nuove, migliorare la pronuncia, sviluppare la capacità di ascolto, di produzione orale e di lettura in L2.

IL “RITO” DEL RACCONTO

Affinché i bambini prendano familiarità con lo storytelling è opportuno iniziare ad abituarli leggendo loro un racconto molto breve, magari qualcosa che conoscono già in italiano, in modo da facilitare la comprensione e non annoiare.

È opportuno che il racconto venga accompagnato dalle immagini: si può sfogliare un libro insieme a loro oppure possono essere utili delle schede prestampate con personaggi, oggetti e ambiente della storia.

Il “rito” prevede che l’attività di storytelling avvenga con una certa regolarità: l’insegnante sceglierà il tempo e il luogo adatto: possono essere i primi 10 minuti di ogni lezione o 15 minuti una sola volta alla settimana, non ha importanza; l’importante è che ci sia regolarità.

Anche il luogo ha la sua importanza: se fosse possibile, sarebbe utile e confortevole avere un angolino dell’aula dedicato allo storytelling. Potreste appendere delle immagini di storie conosciute e immagini-simbolo che aiutino i bambini a immedesimarsi in un altro “mondo”, quello della lingua inglese. Quando questo non è possibile va bene anche far rimanere i bambini seduti al loro posto, ma allora è ancora più importante mettere in evidenza l’attività utilizzando il fattore tempo: programmare in modo che lo storytelling avvenga sempre nello stesso momento della lezione, come un appuntamento fisso, e abbia una sorta di “sigla” iniziale (un canto, un’immagine di richiamo, un suono) così che i bambini possano riconoscere all’istante che sta per iniziare l’ora del racconto.

LA SCELTA DELLA STORIA

Scegliere la storia giusta ha molta importanza; non si tratta solo di scegliere l’argomento adatto, ma soprattutto di proporre un linguaggio abbastanza semplice per poter “catturare” al momento giusto tutti i bambini.

Poniamo che l’insegnante stia mostrando il libro con la storia dei tre porcellini e che ogni volta che appare l’immagine di uno dei porcellini metta l’accento sulla parola “pig”. Immaginiamo una classe di bambini dove si sia già lavorato un po’ con gli animali e che quindi conoscano la parola in questione.

Sarà ovviamente per loro più facile capire la storia per due motivi: intanto i bambini, molto probabilmente, conoscono già la storia, inoltre la parola più ricorrente nel racconto è una parola a loro già nota.

Ogni volta che i bambini ascoltano le parole già conosciute, si attiva una specie di “sveglia” nella loro mente, che li riattiva nel caso in cui la parte non compresa sia stata un po’ noiosa. Per scegliere quindi la storia adatta occorre considerare almeno questi due elementi: il linguaggio utilizzato e l’argomento coinvolgente.

Al fine di un impiego efficace dell’attività di storytelling dunque sarà necessario, innanzitutto, scegliere un testo il cui tema risulti adatto all’età e incontri l’interesse e il gusto dei bambini. Sarà inoltre opportuno assicurarsi che il testo contenga un’alta percentuale di lessico e strutture note, che la trama della storia risulti lineare e di facile comprensione, che il testo sia accompagnato da illustrazioni accattivanti, a eventuale supporto della comprensione di passaggi della storia che potrebbero non essere facilmente compresi e infine, che il testo non risulti eccessivamente lungo e che non vi compaiano molti nomi astratti.

Soprattutto per le prime classi di scuola primaria, è utile scegliere testi con poco lessico, possibilmente afferenti a un’area semantica ben precisa e caratterizzati da uno stile ripetitivo.

Nella scelta del testo, assicuratevi anche che gli alunni posseggano i prerequisiti necessari alla comprensione e al godimento dell’attività.

Se ben strutturata, tale attività risulterà anche di stimolo alla produzione orale.

Di seguito è riportata una scheda che vi potrà aiutare a scegliere il libro adatto al vostro storytelling.

Storytelling

CRITERI DI SCELTA DI UN LIBRO ILLUSTRATO

LIVELLO LINGUISTICO

lessico, strutture, funzioni comunicative

CONTENUTO

divertente, motivante, coinvolgente, stimola l’interazione orale, offre spunti di lavoro su determinati temi

ASPETTO GRAFICO

immagini accattivanti, dimensioni adeguate delle immagini, correlazione tra testo e immagini, presenta spunti per il lavoro di interazione orale

PRONUNCIA

promuove l’acquisizione della pronuncia attraverso ritmo, intonazione e ripetizione

MOTIVAZIONE

sviluppa l’immaginazione, suscita la curiosità, è vicino al vissuto personale dei bambini

SVILUPPO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE

offre l’occasione di:

- riproporre lessico e strutture note in un contesto significativo

- ampliare le proprie conoscenze linguistiche in relazione a un determinato ambito lessicale

- introdurre nuovo lessico e nuove strutture

POTENZIALITÀ

agisce da input per l’introduzione di argomenti interdisciplinari e offre lo spunto per introdurre un percorso interculturale

adeguato non adeguato

IMMAGINI, REALIA, MUSICA

L’immagine ha un’importanza fondamentale sia per preparare i bambini a quello che sentiranno sia per proseguire nel racconto e nelle attività extra. È importante dunque avere a disposizione una serie di immagini che riguardino i personaggi, l’ambiente, gli oggetti o gli elementi chiave della narrazione.

Se non si ha a portata di mano l’immagine giusta vale la pena impiegare un po’ di tempo per preparare il materiale occorrente scaricando dalla rete o ritagliando da giornali e riviste immagini adatte allo scopo.

A volte è più semplice utilizzare oggetti concreti e di uso quotidiano invece che l’immagine degli stessi. L’impiego di realia può risultare divertente e più interessante per i bambini.

Se si ha a disposizione un lettore per tracce audio o altra strumentazione, si può pensare di accompagnare la narrazione con un sottofondo musicale che può essere utile nel caso in cui si decida di mettere poi in scena la storia. La maggior parte dei libri per bambini che si trovano in commercio hanno il CD allegato che, solitamente, contiene sia la storia che un sottofondo musicale di accompagnamento. A volte anche solo un fischietto o un tamburello possono essere utili per sottolineare dei passaggi importanti della storia, associare un personaggio a un suono particolare, o indicare ai bambini il momento giusto per fare una certa attività.

LA “BORSA DI MARY POPPINS”

Tutto questo materiale può essere utilizzato per creare l’atmosfera e per attirare l’attenzione dei bambini ancor prima che il racconto cominci. I preparativi per il momento del racconto sono importanti e fanno parte di quel “rito” di cui si è parlato in precedenza.

L’insegnante dovrebbe avere a disposizione una borsa come quella di Mary Poppins dalla quale, quasi per magia, esca fuori, man mano che occorre, tutto il materiale: gli oggetti, le immagini, il CD e tutto ciò che serve.

L’insegnante che si vuole cimentare nello storytelling deve mettere in gioco le sue doti di artista, drammatizzando persino la semplice azione di tirare fuori dalla borsa il libro con la storia da leggere o da raccontare.

Anche questo serve per creare l’atmosfera: per i bambini è come aspettare che il mago tiri fuori il coniglio dal cilindro!

Storytelling

ASCOLTARE, LEGGERE O NARRARE?

La scelta tra narrare liberamente o leggere la storia scritta è piuttosto difficile. La narrazione spontanea è molto accattivante per i bambini d’altra parte, però, la lettura di un testo dà la possibilità all’insegnante di ripetere il racconto senza errori o modifiche che invece potrebbero verificarsi nel caso della narrazione spontanea. Dal momento che la ripetizione fa parte dell’attività di storytelling a scopo didattico è importante che l’insegnante possa raccontare nuovamente la storia nello stesso identico modo in cui l’ha raccontata la prima volta. Solo così i bambini potranno ricordare, memorizzare, partecipare e non confondere la sequenza narrativa.

L’INTONAZIONE

Nel caso in cui l’insegnante decida di leggere la storia è importante che legga nel modo giusto: il tono della voce, le pause, il volume, i rumori, il contatto fisico, la mimica, tutto fa parte della narrazione, a maggior ragione quando il racconto è letto e non narrato.

Vale la pena impiegare qualche minuto a esercitarsi nella lettura prima di proporre la storia ai bambini. Caratterizzare la voce dei personaggi è molto utile e questo, oltre ad aiutare i bambini a comprendere e memorizzare, vivacizza e rende più interessante il racconto: il cigolio di una porta o il battito d’ali di un drago, lo scroscio della pioggia, l’ululato del vento... In alternativa, è possibile fare ascoltare la storia con tanto di ambientazione sonora su CD audio.

LA MIMICA

Anche la mimica gioca un ruolo fondamentale: il volto e le mani, soprattutto, possono fare la differenza nella comprensione di un testo. Se si parla di una strega cattiva non sarà difficile arricciare il naso e stringere gli occhi per rendere l’idea, così se si parla di un uomo misterioso il solo passaggio delle mani davanti agli occhi può aiutare a far capire il messaggio. Durante la lettura è giusto che l’insegnante si interrompa ogni tanto per avere la certezza che tutti abbiano compreso almeno il senso generale della storia. È doveroso mostrare le immagini in modo da facilitare la comprensione soprattutto alla prima lettura. Tutti questi elementi possiedono una doppia valenza: sono utili all’insegnante per poter presentare e raccontare la storia, ma sono anche elementi che rendono attiva la partecipazione degli alunni. Una volta che la storia è stata narrata e compresa nel suo messaggio globale, gli alunni saranno chiamati a partecipare attivamente: chi dovrà mostrare un oggetto nominato, chi dovrà pronunciare una parola o soltanto un suono al momento opportuno, chi dovrà intervenire mostrando un’immagine, chi fare una smorfia o un gesto.

Ognuno apporterà il proprio contributo, partecipando in maniera attiva allo storytelling.

In questo modo si sentiranno essi stessi “protagonisti” della storia e doppiamente motivati all’ascolto e alla comprensione. Altro fattore positivo e da non sottovalutare è l’attenzione, che in questo modo rimarrà alta, con probabili successi e conseguente gratificazione.

Quelli che seguono sono alcuni suggerimenti affinché le storie narrate/lette in classe possano vivere e diventare utili oltre che piacevoli. Raccontare una storia è un’attività divertente e quindi altamente motivante e inclusiva. Con la storia ciascun bambino riesce a trovare ciò di cui ha bisogno. Raccontare una storia può essere creativo per chi racconta ma anche per chi ascolta.

PRIMA DI INIZIARE

Prima di iniziare il racconto è opportuno che l’insegnante presenti la storia. Può farlo mostrando il libro, facendo visionare uno spezzone di un video, o portando un oggetto particolare. Se si tratta di una storia già conosciuta in italiano si può fare una presentazione dei personaggi noti dicendo il loro nome in inglese o introducendo l’ambiente.

Se la storia è originale o comunque non conosciuta dai bambini è opportuno introdurre i personaggi che incontreranno attraverso le figure del libro o schede apposite. I bambini ripeteranno i nomi dei personaggi cercando di familiarizzare con loro. Fate girare il libro fra i bambini dando loro un tempo prestabilito, affinché possano “prendere contatto” con la storia.

Alla prima lettura sapranno già riconoscere i personaggi e alcune parole a loro già note.

Il racconto deve comunque procedere lentamente e accompagnato dalle immagini del libro. Si potrà chiedere ai bambini se vogliono girare pagina dicendo “Shall we turn over?”. È possibile fare e/o chiedere commenti ai bambini durante la fase preliminare in seguito all’osservazione del libro o delle immagini.

PRE-READING TOP TIPS

1• Create interesse e curiosità per l’attività organizzando in classe un angolo delle storie e stabilendo un momento della settimana dedicato a esse.

2• Procuratevi pupazzi, oggetti, indumenti, immagini da utilizzare durante la lettura animata.

3• Se vi è possibile, accompagnate la narrazione con l’utilizzo di materiale audio (musica, rumori, suoni).

4• Preparate la classe alla lettura della storia attraverso una breve attività o gioco di ripasso di lessico noto, presente nella storia.

5• Mostrate agli alunni la copertina del libro e leggete ad alta voce il titolo.

6• Attraverso un’attività di brainstorming invitate la classe a formulare ipotesi circa l’argomento della storia.

7• Introducete, attraverso l’utilizzo di flashcards, immagini o realia le keywords ed eventuale lessico o strutture nuove necessarie alla comprensione della storia. Procedete solo dopo esservi accertati che le parole nuove siano state memorizzate.

8• Invitate la classe a prepararsi all’ascolto pronunciando una frase che richiami tutti al silenzio e che verrà presa come segnale d’avvio dell’attività. Una volta ottenuti il silenzio e l’attenzione necessari, procedete con la narrazione.

Storytelling

DURANTE IL RACCONTO

Molte sono le attività che i bambini possono fare durante la narrazione. L’insegnante deciderà e sceglierà quelle più opportune a seconda della storia, della classe, dell’età e del livello dei bambini.

1• L’insegnante distribuisce delle immagini che rappresentano i personaggi e gli oggetti ricorrenti nella storia. Durante il racconto i bambini dovranno alzarsi in piedi ogni qualvolta sentono nominare la loro immagine. La stessa cosa si può fare utilizzando oggetti reali.

2• Ascoltando il CD l’insegnante mette in pausa l’ascolto e chiede ai bambini di continuare pronunciando la parola o la frase che sta per arrivare. Ovviamente i bambini devono aver già ascoltato la storia qualche volta per poter fare un tentativo di completamento che non sia impossibile e quindi frustrante.

3• L’insegnante assegna dei compiti specifici ad alcuni bambini affinché producano i suoni necessari per rendere più veritiero il racconto, magari dopo aver già dato un esempio.

4• L’insegnante assegna un’immagine a ciascun bambino. Durante il racconto i bambini devono mettersi in fila tenendo l’immagine di fronte a sé e rispettando la sequenza della storia.

5• Ciascun bambino apre il libro e deve dire una parola riguardante l’immagine che vede. Ad un livello superiore, e in modo graduale, l’insegnante potrà richiedere ai bambini una frase o addirittura di raccontare loro stessi la storia utilizzando le immagini. La stessa attività può essere proposta a gruppi.

6• I bambini memorizzano una o più battute del protagonista e ripetono la battuta a voce alta coralmente ogni volta che il racconto lo prevede.

READING TOP TIPS

1• Effettuate una lettura espressiva che preveda alterazioni di voce e variazione di ritmi e di toni, in modo da risultare coinvolgente e di supporto alla comprensione del testo.

2• Coinvolgete la classe durante la lettura attraverso l’interazione, ponendo domande, in modo da assicurarvi che vi stiano seguendo.

3• Invitate qualche bambino a muovere un determinato oggetto, oppure tutta la classe a pronunciare, ad esempio, una frase particolare.

4• Incoraggiate, attraverso semplici domande, i bambini a fare previsioni sullo sviluppo della trama.

5• Create suspence e attesa per il finale.

6• Al termine della narrazione, assicuratevi che il senso globale della narrazione sia stato colto e ripercorrete insieme ai bambini le varie fasi del racconto.

7• Focalizzate l’attenzione sul lessico e sulle strutture su cui volete essi riflettano.

8• Ripetete la lettura della storia più volte.

9• Se il libro dispone di CD audio con la storia narrata, fate ascoltare più volte fermando la registrazione ogni qualvolta vediate una certa insicurezza di comprensione tra i bambini.

DOPO IL RACCONTO

Dopo la narrazione della storia, le attività da poter svolgere sono molteplici.

1• Il testo della storia viene trascritto su un grande foglio da appendere in classe.

Alcune parole sono cancellate; le parole mancanti sono scritte su foglietti a disposizione sulla cattedra. I bambini, a turno o a piccoli gruppi, devono scegliere le parole mancanti.

2• A ciascun bambino viene dato un elenco con parole diverse da quelle della storia. I bambini, a coppie o a piccoli gruppi, reinventano la storia cambiando le parole evidenziate e utilizzando la lista fornita.

3• L’insegnante spiega ai bambini che saranno loro a leggere la storia, mentre lei/lui ascolterà con attenzione. Ciascun bambino avrà una parte diversa. I bambini a turno leggono la loro parte.

4• L’insegnante legge la storia con degli errori. Ai bambini viene spiegato che dovranno alzarsi in piedi ogni volta che sentiranno qualcosa di strano nella storia e potranno correggere gli errori.

5• I bambini registrano le battute della storia. I bambini, a turno, osservano le immagini e registrano il passaggio della storia a esse relativo. È interessante per gli alunni risentirsi ed essere stati protagonisti attivi. Si può gratificare la classe consegnando alla fine dell’attività una specie di diploma da “storyteller”.

6• I bambini ricevono un ruolo per la drammatizzazione: inizialmente si può consegnare loro un foglietto con la battuta da recitare o solo una parola chiave o addirittura solo un disegno, a seconda del livello e della difficoltà della battuta.

Dopo aver ascoltato diverse volte la storia e averci lavorato, i bambini saranno pronti a drammatizzarla. L’insegnante continua a raccontare la storia interrompendosi al momento della battuta dei vari personaggi che completeranno la storia pronunciando la parte mancante.

7• I bambini possono costruire il loro libro con la stessa storia o con una storia inventata da loro cambiando le parole.

Per il confezionamento dei libri esistono varie tecniche, eccone due.

Opzione 1: Piegate a metà 8 fogli A4. Incollate l’ultima faccia di ogni foglio piegato con la prima faccia del successivo: otterrete così 16 pagine incollate due a due, oltre a una prima e un’ultima pagina singole che verranno incollate alla copertina. Ogni pagina è costituita di fatto da due fogli incollati: questo consente interessanti “effetti speciali” come finestre o buchi. Infine, fate decorare e personalizzare la copertina con nastri, bottoni e cordoncini.

Opzione 2: Piegate a metà 2 fogli A4. Sul primo praticate un taglio al centro lungo la piegatura ma avendo cura di lasciare intatti circa 2 cm su entrambi i lati (i bordi del foglio devono rimanere integri).

Il secondo foglio, al contrario, deve essere tagliato 2 cm all’inizio e alla fine della piegatura. Quest’ultimo foglio dovrà essere infilato all’interno dell’apertura sul primo foglio e posizionato in modo che i due fogli combacino. I due taglietti permetteranno l’incastro con il primo foglio costituendo un mini libro da 4 pagine.

Storytelling

8• Ai bambini viene consegnata una scheda di gradimento della storia - vedi modello che segue. La scheda può contenere delle opzioni da scegliere riguardo al gradimento ma deve fornire anche la possibilità di disegnare un particolare della storia, scrivere due o tre parole nuove o anche elencare i personaggi che compaiono.

NAME: ....................................................................

DATE: .................................

TITLE: .....................................................................

AUTHOR: ................................................................

CHARACTERS: .......................................................

• Write four new words from the story:

I think the story is... excellent good interesting not very good boring

• Draw your favourite part/character of the story.

POST-READING TOP TIPS

1• Strutturate attività incentrate sulla storia atte a verificare la comprensione e a consolidare lessico e strutture incontrate (listen and answer, true or false, number the pictures, listen and number, match…)

2• Al fine di favorire il riutilizzo della storia, finalizzato alla produzione orale, realizzate con la classe materiali di supporto agli alunni nell’esposizione del racconto, come minibooks o storycards.

3• Con gli alunni più grandi potete proporre la seguente attività, per promuovere la creazione di storie: dividete la classe in gruppi e, dopo aver fornito delle tracce guida e schemi di progettazione, invitate gli alunni a creare una storia partendo dalla realizzazione di uno storyboard. Invitate poi i gruppi a effettuare una lettura animata della storia inventata.

4• Create in classe una biblioteca di libri in lingua originale che gli alunni potranno prendere in prestito settimanalmente e a cui potranno accedere anche nei momenti non strutturati, esponendo nella biblioteca anche i libri autoprodotti dagli alunni.

5• Organizzate una settimana dedicata al libro e alla lettura che preveda attività di storytelling e di costruzione di libri che coinvolgano tutto l’istituto.

L’UTILIZZO DEI LAPBOOK NELL’ATTIVITÀ DI STORYTELLING

L’utilizzo dei lapbook nell’ambito delle attività di storytelling risulta funzionale perché consente agli alunni di elaborare a fondo i contenuti delle storie. In questa sezione verranno offerti utili spunti e suggerimenti per l’impiego dei lapbook in attività di post-reading. Il tema che viene proposto è trasversale e riguarda l’individuazione degli story elements delle storie raccontate in classe.

Gli alunni, dopo il racconto della storia e le attività di storytelling, in fase conclusiva, verranno invitati dall’insegnante a ricercare gli story elements quali setting, time, characters, main character e plot.

CHE COSA È UN LAPBOOK?

Il lapbook è uno strumento visivo, una sorta di mappa tridimensionale e interattiva che viene creata all’interno di una cartellina, in cui vengono raccolti e organizzati materiali relativi a un percorso didattico o a una data tematica.

I materiali possono essere forniti dall’insegnante oppure autoprodotti liberamente dagli alunni. L’utilizzo del lapbook nell’ambito della didattica pone l’alunno al centro del proprio percorso di apprendimento, lo rende protagonista attivo e favorisce lo sviluppo di abilità cognitive e metacognitive.

L’utilizzo di questo strumento offre, inoltre, ulteriori innumerevoli vantaggi:

• promuove una modalità di apprendimento attivo;

• favorisce la motivazione ad apprendere;

• si presenta come uno strumento altamente inclusivo e di utile supporto per alunni con DSA;

• facilita l’apprendimento in classi dove vi sia la presenza di alunni stranieri;

• favorisce l’acquisizione di abilità di studio;

• facilita lo studio autonomo.

COME SI COSTRUISCE UN LAPBOOK?

La costruzione di lapbook può coinvolgere il singolo alunno oppure l’intera classe attraverso la creazione di lapbook di gruppo. Essa consente agli alunni di dare libero sfogo alla creatività e alla fantasia in modo da personalizzare il proprio strumento di apprendimento o di studio.

Un lapbook può essere costruito a partire da elementi dati, i templates, forniti agli alunni dall’insegnante, oppure in maniera completamente libera.

Per favorire la creazione autonoma e l’utilizzo di tutte le potenzialità dello strumento, si consiglia di fare precedere la creazione libera da una fase di creazione guidata, in modo che risulti chiaro per tutti come procedere.

La struttura portante di un lapbook è costituita da una cartellina all’interno della quale vengono inseriti degli elementi per l’organizzazione dei contenuti, quali tasche per raccogliere piccole schede, bustine, elementi a fisarmonica, a libro, a cuore, ecc…

Storytelling

STORY LAPBOOK: UN ESEMPIO CONCRETO DI ATTIVITÀ PER LA CLASSE

LA CREAZIONE DEL LAPBOOK

Materiale occorrente:

• cartoncino colorato di formato A3

• colla stick

• forbici

• fermacampione

• cartoncini colorati assortiti

• lettere adesive o pennarelli colorati

• matite colorate

ISTRUZIONI PER LA CLASSE

1• Procuratevi un cartoncino colorato (formato A3) per realizzare la copertina del lapbook e piegatelo in tre, così come vedete nell’immagine. La parte esterna costituirà la copertina, mentre nella parte interna verranno inseriti gli elementi per raccogliere i contenuti.

2• Create un elemento a libro in cui verrà inserito il titolo della storia.

3• Realizzate un elemento a fisarmonica che utilizzerete per descrivere la trama della storia.

4• Costruite una bustina in cui inserirete le carte di identità dei personaggi.

5• Create un elemento a cuore che utilizzerete per la descrizione del personaggio preferito.

Storytelling

6• Create varie taschine relative agli argomenti lessicali presenti nella storia in cui verranno inserite le parole.

7• Create un elemento a ruota per l’individuazione, di volta in volta, dell’ambientazione della storia.

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Page to Stage 2 è un’utile guida che fornisce indicazioni e suggerimenti per organizzare attività di storytelling e drammatizzazione in classe, per gli alunni di scuola primaria (classi 4-5).

Oltre a offrire suggerimenti e indicazioni da applicare a qualsiasi storia, il volume prende in considerazione due titoli classici:

• FRANKENSTEIN

• A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM

STORYTELLING

• Schede fotocopiabili, con spiegazioni

DRAMA TIME

• Indicazioni generali (personaggi, materiale necessario per costumi e scenografie, indicazioni degli effetti sonori)

• Spiegazione delle attività linguistiche legate alla storia

• Schede fotocopiabili

• Script della recita

• Copione teatrale fotocopiabile

CD AUDIO

• Audio dei copioni teatrali

• Canzoni, cantate e strumentali

• Effetti sonori

Per le classi 1-2-3

• The Enormous Turnip

• The Bremen Town Musicians

• Journey to the Centre of the Earth

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