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Prezioso
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Costruisci il tuo tesoro delle competenze
Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, Open È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).
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Nella copertina, in fondo al libro, trovi un forziere. Incollaci sopra i diamanti delle pagine di verifica e alla fine dell'anno avrai il tuo tesoro delle competenze!
e r u t let
INDICE
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studente
ACCOGLIENZA 4 5 6
CASA E EMOZIONI
È bello ritrovarsi Ricordi d'estate Sta per cominciare l'avventura
SCUOLA E AMICI 8 10 11 12 13 14 16 17 18 19 20 21 22 24
Giochiamo a riconoscerci LABORATORIO DI ASCOLTO
Voglio una scuola... Starei con te A scuola, Olchi! ESPLORO IL RACCONTO - I fatti
La ricreazione Abbasso le tabelline W gli occhiali Come funziona la maestra All'uscita di scuola È FACILE LEGGERE È FACILE COMPRENDERE VERIFICA
Autunno 26 Autunno 28 La foglia Nebbia 29 L'albero delle mele 30 La notte di Halloween 31 RICICLARE È UN'ARTE 32 ARTE E IMMAGINE
2
docente
CLIL
34 36 37 38 40 41 42 44 45 46 48 49 50 52
Giochiamo con la paura LABORATORIO DI ASCOLTO
Il trasloco Organizzo le idee per... raccontare Aiuto, un coccodrillo! Insieme a quattro o sei zampe ESPLORO IL RACCONTO - I personaggi
Buonanotte, arrosto! Il mostro dei dolci Il letto a castello La Cosa È FACILE LEGGERE È FACILE COMPRENDERE VERIFICA
Inverno 54 Inverno 56 Giorno breve, notte scura Inverno 57 Storia d'inverno 58 La piccola renna 59 Babbo Natale esiste? 60 Il dolce degli Otto Tesori 61 Scarpe nuove per la Befana 62 Carnevale 63 RICICLARE È UN'ARTE 64 ARTE E IMMAGINE
CLIL
CITTÀ E SCOPERTA
MONDO E AVVENTURA
66 Giochiamo a fidarci 68 LABORATORIO DI ASCOLTO 69 Un paese ben riuscito 70 Oscar 71 Il semaforo ribelle 72 ESPLORO IL RACCONTO - Tempo e luogo 73 Il paese tutto tondo 74 Carlotta si è persa 76 CITTADINANZA E COSTITUZIONE 77 È FACILE LEGGERE 78 È FACILE COMPRENDERE 80 VERIFICA
108 Giochiamo con il mimo 110 LABORATORIO DI ASCOLTO 111 CITTADINANZA E COSTITUZIONE 112 Felicità 113 Nel parco naturale 114 ESPLORO LA DESCRIZIONE 116 La finestra 117 Il bosco grande 118 Una famiglia 119 Timmy 120 Un cane di nome Ovidio 121 È FACILE LEGGERE 122 È FACILE COMPRENDERE 124 VERIFICA
FANTASIA E SOGNO 82 84 85 86 87 88 90 91 92 93 94 96
Estate
Giochiamo a "Se fossi"
126 Estate 128 Favola accesa
LABORATORIO DI ASCOLTO
Favole a rovescio Che cos'è l'amore? Il compleanno Mattia nella lavagna
CLIL
Il paese delle vacanze
129 RICICLARE È UN'ARTE 130 ARTE E IMMAGINE
ESPLORO LA FILASTROCCA
Per magia L'elfo Adolfo È FACILE LEGGERE È FACILE COMPRENDERE
132 Prepararsi alla prova INVALSI 140 Prova INVALSI
VERIFICA
Segui le pietre e imparerai...
Primavera 98 Primavera 100 È primavera Pasqua 101 Il primo aprile 102 Avventura di primavera 104 Il coniglietto di Pasqua 105 RICICLARE È UN'ARTE 106 ARTE E IMMAGINE
A LAVORARE INSIEME
CLIL A COLLEGARE I SAPERI A CONNETTERTI CON LA REALTÀ A RAGIONARE CON L’INVALSI
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ACCOGLIENZA
È BELLO RITROVARSI L'estate è finita, il grande giorno è arrivato: ritroverai gli amici dell'anno scorso e ne conoscerai di nuovi. Quante cosa da raccontare! Ricomincia la scuola!
Che cosa è rimasto? Che cosa è rimasto di questa lunga estate? Un mazzo di bellissime cartoline illustrate con il porto, il moletto, la pineta, il laghetto, un pugno di conchiglie, uno zoccolo rotto, un sasso levigato che l’acqua ha modellato, tante foto ricordo con i monti alle spalle e le casette alpestri serene nella valle; granelli di sabbia in fondo alla borsa del mare e una macchia di more che non si può lavare. N. Vicini, Le nuvole in cielo, EDI
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ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA
RICORDI D'ESTATE La nonna vuole sempre sapere tutto sulle vacanze di Giulia. E quando Giulia ha finito di raccontare, le domanda sempre: – Sì, ma la cosa più bella qual è stata? Ed è difficile rispondere perché di cose belle ne succedono così tante... Sono belle le tortine di sabbia, i tuffi nel mare, le onde, il vento. Insomma tutto è bello, e dire qual è stata la cosa più bella è difficile, difficilissimo. Però questa volta Giulia non ha bisogno di pensarci molto. – La cosa più bella è stato il giro in barca che ho fatto con Cannone il pescatore, anche se ho dovuto alzarmi così presto che avevo un sonno, ma un sonno che quasi non riuscivo a tenere gli occhi aperti... Sai, mi ha insegnato a pescare.
Mi piace
LEGGERE
Hai letto qualcosa durante le vacanze? È arrivato il momento di ricominciare! Leggi questo racconto, chiudi gli occhi e immagina la situazione. Poi fai un bel disegno sul quaderno.
consiglio PREZIOSO Mantenete nei vostri cuori i ricordi delle vacanze e ripartiamo insieme per questa nuova avventura... la seconda classe!
G. Quarzo, Marmellata di basilico, Edizioni EL
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ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA
STA PER COMINCIARE L'AVVENTURA L’estate è quasi finita. La maestra Lucilla è tornata dalle vacanze. Disfa i bagagli e... quanti ricordi affiorano dagli oggetti raccolti durante le sue esperienze estive! Primo fra tutti l’incontro inaspettato e provvidenziale, sull’isola Tropical, con la simpatica ciurma di pirati di Capitan Occhiolungo. Se non fosse stato per loro, Lucilla sarebbe diventata il succulento pranzetto del terribile squalo Ferox. Ecco cosa è rimasto di quelle sere intorno al fuoco ad ascoltare i racconti pirateschi e affascinanti: una misteriosa bottiglia di vetro. Dentro c’è qualcosa! Lucilla apre la bottiglia e tira fuori una mappa. Quanti indizi per iniziare una straordinaria caccia al tesoro! “La porterò a scuola” pensa “e l’aula diventerà un galeone corsaro; i banchi uno scafo spazioso con la poppa; la CITTÀ cattedra una prua per guidare la classe nelle tempeste; E ci sarà posto per tutti i bambini che diventeranno un SCOPERTA equipaggio coraggioso e pronto a superare ogni prova”.
SCUOLA E AMICI 6
ACCOGLIENZA
Vuoi trovare anche tu il tesoro? Segui il percorso, supera le prove e raccogli il tuo tesoro. Buona caccia!
FANTASIA E SOGNO
MONDO E AVVENTURA
CASA E EMOZIONI
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SCUOLA E AMICI Vado a scuola, vedo amici, gioco, parlo, imparo, rido, più si è, più si è felici: degli amici io mi fido. Vado a scuola, vedo cose, le disegno con colori, sento storie misteriose, e alla fine torno fuori. R. Piumini
SEI QUI
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SCUOLA E AMICI
CASA E EMOZIONI
CITTÀ E SCOPERTA
consiglio PREZIOSO Per rendere il gioco più divertente non dovete ripetere i movimenti già fatti.
GIOCHIAMO A RICONOSCERCI S egui le istruzioni e divertiti giocando. 1. Disponetevi in cerchio. L’insegnante si presenta dicendo il proprio nome accompagnato da un movimento (battute di mani, saltelli, giravolte, grattata di testa...). 2. D opodiché il gruppo ripete il nome e il movimento dell’insegnante, come un’eco. 3. I l gioco finisce quando tutti si sono presentati. Buon divertimento!
Il cartellone dei buoni propositi Quali sono i tuoi desideri e i tuoi propositi per il nuovo anno scolastico? Pensa e scrivili su foglietti colorati, poi insieme ai tuoi compagni appendili su un grande cartellone.
Prometto che quest'anno starò sempre attento.
In seconda farò sempre i compiti.
FANTASIA E SOGNO
MONDO E AVVENTURA
Voglio studiare bene l'italiano, così posso farmi capire dai miei compagni.
Mi piacerebbe tanto andare in gita al mare quest'anno.
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di ascolto O I R O T A R O In queste pagine imparerai a migliorare le tue capacità di ascolto. B A L Leggi i consigli per stare attento e risponderai meglio alle domande. Guarda chi legge: sarà più facile mantenere l'attenzione.
Assumi una posizione comoda e cerca di rimanere fermo durante la lettura.
Libera il banco e concentrati!
Stai in silenzio.
Ascolta con attenzione chi legge. Cerca di ignorare i rumori che potrebbero distrarti.
CARO DIARIO Dopo aver ascoltato la lettura dell’insegnante, indica con una X le risposte giuste.
Chi scrive il diario?
Mamma
Chi sarà il compagno di banco di Susi?
Alì
Alessio
Susi
Mich
Quando lo scrive? Durante le feste di Natale. Prima dell’inizio delle vacanze. Prima dell’inizio della scuola. 10
Testo in guida
Alexander
A Susi piace il kilt? No, lo odia. Non molto. Molto. PDF
Audio
SCUOLA E AMICI
VOGLIO UNA SCUOLA... Voglio una scuola che parla ai bambini come la rondine ai rondinini che insegna a volare aprendo le ali e sa che i voli non sono mai uguali. Voglio una scuola che scavalca muretti e accoglie disegni che non sono perfetti che guarda avanti e traccia sentieri senza scordarsi di quelli di ieri. Voglio una scuola con dentro il sole che toglie polvere alle parole con porte aperte, grandi finestre e bimbi che ridono con le maestre. J. Carioli, Poesie a righe e quadretti, Giunti Junior
NELLA REALTÀ Ti piace la tua scuola? Qual è la cosa che ti piace di più? Cosa vorresti ci fosse che ora non c’è? Perché? Aula di scienze per................................................. .................................................................................................................
Giardino attrezzato per................................... .................................................................................................................
Aula di pittura per.................................................... .................................................................................................................
Aula di informatica per.................................... .................................................................................................................
ltro: ............................................................................................. A per .................................................................................................... Ora proponi ai compagni il tuo progetto per migliorare la vostra scuola.
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SCUOLA E AMICI
PARLO DI ME hi vorresti portare a C scuola con te? Un animale, un adulto, un amico, un giocattolo... Perché?
STAREI CON TE Caro Bogi, mi hanno comperato un grembiule azzurro. Beato te che a scuola non ci devi andare. Ma se almeno tu potessi venire con me, nel mio banco... Si potrebbe uscire insieme tutte le mattine. Tu porteresti la cartella, io il grembiule. Starei con te. E ogni volta che mi sgridano, tu potresti abbaiare. Invece niente. Ti devo lasciare a casa, solo solo. Se almeno tu fossi capace di leggere, ti darei i miei “Topolino”. L. Tumiati, Cara, piccola Huè, Einaudi
COMPRENDO ispondi e indica con una X i completamenti giusti. R Chi è Bogi? Un gatto. Un cane. Un bambino.
Il cane potrebbe aiutare il bambino a: portare la merenda. portare la cartella. portare il grembiule.
Sottolinea le espressioni che ti hanno aiutato a rispondere.
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SCUOLA E AMICI
A SCUOLA, OLCHI! Nella discarica di Sudiciònia, in una tana disordinata e ammuffita, vivono i verdi Olchi. I bambini stanno giocando a tirarsi pizze di fango, e quando una finisce sul naso bitorzoluto di Papà Olchi, lui protesta: – Per tutti i rospi! Non siamo mica nel cortile della scuola! – Cos’è una scuola? – domanda incuriosito uno dei bambini. Risponde Nonna Olchi: – È un posto dove i bambini imparano tante cose, cantano canzoni, giocano e fanno merenda! – Rospico! – esclamano gli Olchi bambini – Ci andiamo? Mamma Olchi non ha il tempo di portarli. Deve occuparsi dell’Olchi bebè. Ma nonna Olchi li può accompagnare. Prepara un po' di cibo olchico per la merenda ed è pronta a partire.
LESSICO Protestare significa: p restare qualcosa a qualcuno. non essere d’accordo.
E. Dietl, Gli Olchi vanno a scuola, Il Castoro
COMPRENDO Chi accompagna i bambini Olchi a scuola?
Nonna Olchi
Papà Olchi
Nessuno, vanno da soli 13
il racconto O R O ESPL I FATTI Il racconto narra una storia in cui accadono dei fatti che possono essere reali o fantastici.
Primo giorno di scuola Seconda F. Primo giorno di scuola. Davide Mazzoleni, che poi sarei io, si aggira nel cortile aspettando il suono della campanella. Papà mi ha appena mollato al cancello. Mi aggiusto lo zaino sulle spalle e mi avvio al portone. Papà fugge, ha il fuoco sotto i piedi, forse gli scappa di andare in bagno... ma no, gli scappa di andare al lavoro! A me non succede mai con la scuola, me ne resterei cento volte più volentieri a letto. Mi veniva da piangere. Sarebbe stato così ogni mattina. Arrivo al portone ed ecco una nuvola di bambini che scendono dal pulmino insieme. Tra questi, magicamente, c’è lei. Gonna bianca, maglioncino a fiori azzurro, scarpe da ballerina, un cerchietto tra i capelli lunghi, neri e lucidi, occhi a mandorla, sguardo perso, pelle chiara, gote paffute e mento a punta. “Ma questa chi è?” mi sono chiesto. Non volevo perderla di vista, dovevo assolutamente scoprire in quale classe sarebbe entrata. Suona la campanella, entriamo in classe... Lei è in classe mia! Yuppi! E. Prati, Tutte le volte che vedo Melina, Giunti Junior
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I fatti Il racconto si divide in tre parti fondamentali: - l’inizio che introduce e avvia la storia; - lo svolgimento che racconta i fatti e lo sviluppo della storia; - la conclusione che narra come finisce la storia.
1 Rileggi attentamente ciascuna parte del racconto e dopo averla letta rispondi alle rispettive domande.
Che cosa succede nell'inizio del racconto? ................................................................................................................................................................................................................................................................
Che cosa succede nello svolgimento? ................................................................................................................................................................................................................................................................
Che cosa succede nella conclusione? ................................................................................................................................................................................................................................................................
Il racconto narra una storia in cui accadono dei fatti. I fatti sono narrati in ordine cronologico, cioè in ordine di tempo, uno dopo l’altro, e si chiamano sequenze.
2 I ndica con una X solo i fatti che avvengono nella storia, poi rispondi. D avide scende dal pulmino.
D avide si avvia al cancello.
I l papà va via di corsa.
D avide si avvia al portone.
D avide vede una bambina.
Tanti bambini scendono dal pulmino.
D avide piange.
D avide segue la bambina.
In quale parte di testo avvengono i fatti che hai indicato?.......................................................................................................................
3 Numera i fatti del racconto in ordine cronologico da 1 a 5. Davide è felice: la bambina si trova nella sua stessa classe. Il papà di Davide va via e a lui viene da piangere. Davide gira nel cortile in attesa della campanella. Dal pulmino scendono tanti bambini e Davide nota una bambina. Davide segue la bambina. Il quaderno di italiano da pag. 12 a pag. 27
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SCUOLA E AMICI
LA RICREAZIONE Pif, pif, paf! Si aprono le merendine. Cric, cric, croc! Fan le patatine. Gnam, gnam, gnam! I morsi sui panini. Glu, glu, glu! I succhi che van giù. Alle dieci e trenta si ferma la lezione e comincia il concerto della ricreazione. S. Bordiglioni, Quante zampe ha il coccofante?, Emme Edizioni
Mi piace
LEGGERE
Drammatizzate questa filastrocca in classe. Dividetevi in due gruppi: uno legge i suoni, l’altro i versi della filastrocca. Per renderla più divertente accompagnatela con i gesti.
MUSICA Leggi ad alta voce questi suoni e collegali ai disegni giusti. DLIN DLON
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SPLASH
TIC TAC
CLAP CLAP
SCUOLA E AMICI
ABBASSO LE TABELLINE Non riesco a ricordare le tabelline. Non mi piacciono i numeri. Non mi piace l’aritmetica. Non mi piace la geometria. E non mi piace la matematica che non è altro che l’aritmetica e la geometria sommate insieme. Ma Silvia, la maestra di matematica, mi è simpatica perché mi spiega le cose sempre più di una volta. Oggi in matematica abbiamo fatto un gioco che si chiama “La corsa delle conte”. La maestra ci ha spiegato che il calcolo delle quattro operazioni e le tabelline sono importantissimi. Silvia ha cominciato dicendo 500 : 2 e non aveva ancora finito di parlare che Simone aveva già sparato la risposta. E vince chi risponde prima. Io sono stato il primo poche volte, ma mi sono divertito. A. Sarfatti, B. Pumhösel, Palloni e pianeti, EDT
ESPLORO IL TESTO olora le barre accanto al testo così: inizio, svolgimento, conclusione. C umera i fatti del racconto in ordine cronologico da 1 a 4. N Il bambino non è arrivato primo ma si è divertito. La maestra Silvia fa il gioco delle conte in classe. Al bambino non piace la matematica. Simone risponde per primo. 17
SCUOLA E AMICI
W GLI OCCHIALI ESPLORO IL TESTO ispondi. R Chi vive l’esperienza raccontata?..................................................... Chi racconta la storia? .............................................................................................
Stamattina non volevo andare a scuola! Tutta colpa degli occhiali! La mamma non faceva altro che dirmi che ero carinissima, ma i suoi discorsi non mi convincevano: mi vergognavo, pensavo a cosa avrebbero detto i miei compagni e a quanto mi avrebbero preso in giro. Alla fine sono andata. Sono entrata in classe a testa bassa, avrei voluto nascondermi sotto il banco. E la maestra subito a dirmi: – Laura, come stai bene con gli occhiali! Mi sono sentita addosso lo sguardo di tutti. Poi Gianluca mi ha detto: – Benvenuta nel club degli occhialuti! Il mio imbarazzo è passato. Ci siamo sorrisi e nessuno ha badato ai miei occhiali. B. Cartland, Rifugio segreto, Mondadori
INSIEME L’imbarazzo è quella sensazione di disagio in mezzo agli altri che impedisce di essere sereni e spontanei. Facciamo un gioco per superare l’imbarazzo. Scrivete su un foglietto Io provo imbarazzo per... poi disponetevi in cerchio e mettete i biglietti al centro. A turno prendetene uno e leggetelo ad alta voce immedesimandoti con chi lo ha scritto.
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SCUOLA E AMICI
COME FUNZIONA LA MAESTRA Ci sono maestre lunghe o maestre corte. Maestre larghe oppure sottili. Maestre scure, chiare, ricce o lisce. Una maestra piccola non è mezza maestra, così come una molto grande non vale doppio. Sopra la maestra c’è il soffitto della classe o il cielo quando è all’aperto; sotto la maestra c’è il pavimento o la ghiaia o la strada. Intorno alla maestra ci sono i bambini, a volte in fila, a volte in cerchio, in piedi o seduti. La maestra ha una parte davanti, che è quella che si vede di solito, e una parte dietro, che si vede quando si gira. Le maestre possono avere colori molto diversi. Sulla maestra a righe si scrive. Sulla maestra a quadretti si fanno le operazioni. Possono avere molti o pochi vestiti a pallini, a fiori, a scacchi e in varie fantasie. Sotto al vestito la maestra è nuda. S. Mattiangeli, C. Carrer, Come funziona la maestra, Il Castoro
COMPRENDO Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
V
F
Una maestra piccola è mezza maestra. Una maestra grande non vale doppio. Sopra la maestra c’è il soffitto. Sotto la maestra c’è il cielo. Intorno alla maestra ci sono i bambini. Le maestre sono tutte colorate.
Esercizio interattivo
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SCUOLA E AMICI
ALL'USCITA DI SCUOLA A volte capita che certe mamme siano ancora dalla parrucchiera quando è quasi ora di andare a prendere i bambini. Allora cominciano ad agitarsi e muovono continuamente la testa, mentre la parrucchiera dice che devono stare ferme. Una volta la mamma di Sebastiano, che voleva farsi una testa piena di ricci come una pecora, dopo aver guardato l’orologio, ha sbarrato gli occhi e ha detto: – Senta, ho cambiato idea. Mi faccia i capelli dritti, li voglio dritti come spaghetti. Del resto vanno bene anche così, sono pronta! E hop! È schizzata via come un razzo, ha fatto tutta la strada di corsa e, quando è uscita dalla scuola con Sebastiano, era tutta spettinata e teneva per mano il suo bambino! M. Müller, È già ora!, Einaudi Ragazzi
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COMPRENDO Quale altro titolo daresti alla storia che hai letto? È ora di pranzo. Una mamma razzo. Una mamma riccia. In gita scolastica.
È facile
leggere
LE PAROLE NASCOSTE Nel testo alcune parole sono in parte coperte. 1. Leggi una prima volta silenziosamente e prova a indovinare le parole nascoste. 2. Completa e riscrivi le parole. 3. Rileggi più volte il testo ad alta voce.
In queste pagine troverai alcuni suggerimenti per diventare un campione di lettura!
Un cielo stellato Era una notte di fine estate ........................................................... . Si sentiva già nell’aria che presto sarebbe arrivato l’autunno ........................................................... e la fine delle vacanze ........................................................... . Barbara e Marco guardavano il cielo, stando sotto il portico della fattoria della nonna ........................................................... . – Lassù – gridò Barbara puntando il dito. – Una stella ......................................................... cadente! Sembrava che una stella molto luminosa........................................................... si fosse staccata dal cielo, per scendere proprio verso di loro. – È caduta vicinissima! ........................................................... Sono sicura! – esclamò Barbara eccitata. – Sembra sempre ........................................................... che cadano vicino – disse Marco – Ma non si può dire. Il cielo è così grande! ................................................... . C. Lastrego, F. Testa, Benvenuto Wilko, Einaudi Ragazzi
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
21
È facile
cOmprendere
A RICREAZIONE Adam esce nel cortile della scuola, si siede sull’altalena e comincia a dondolare. Ma all’improvviso qualcuno blocca di colpo l’altalena. È David e urla: – È il mio turno! – Non è vero, tocca a me! – risponde Adam. – E poi c'è un'altra altalena. Allora David gli dà un pugno nella pancia, poi gli dice: – E adesso che fai, deboluccio? – Io non sono un deboluccio! – risponde Adam. Adam piange e non vede l’ora di andare a casa per farsi consolare dalla mamma. Z. Shalev, Il bambino della mamma, Mondadori
22
Audio
di colpo all’improvviso
non vede l’ora desidera tanto
È facile Segna con una
X
cOmprendere cOmprendere
il completamento giusto.
La storia parla di due compagni di scuola. due fratellini. O sserva con attenzione il disegno nella pagina a fianco, poi scrivi il nome corrispondente a ogni bambino:
....................................................................
....................................................................
Rispondi con una x.
Colora la frase giusta.
Dove si trova Adam? Nel cortile della scuola. Nel cortile di casa.
Quando David urla “È il mio turno” vuole dire:
Come gioca Adam? Va sull’altalena. Corre con David.
Quando torno, vado io sull’altalena.
All’improvviso che cosa accade? Adam blocca l’altalena. David blocca l’altalena.
Ora tocca a me andare sull’altalena.
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Hai completato tutte le attività? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
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Verifica
LA SORRISINA Matteo aveva otto anni. La scuola per lui era davvero un grande problema, uno di quei problemi che di notte ti fanno venire gli incubi e al mattino ti fanno svegliare con il mal di pancia. – Non sopporto che i miei compagni siano amici solo dei più bravi. Nessuno mi guarda. La mamma sapeva che l’amicizia con i compagni è una cosa importantissima, perciò disse: – Da domani iniziamo una cura: esercizi giornalieri di sorriso. Se tu sorridi, anche gli altri ti sorridono. Sai, la Sorrisina è contagiosa e fa nascere l’amicizia. Matteo decise che avrebbe provato. Prima di uscire di casa si guardò allo specchio e... sorrise. Arrivato a scuola, salutò il bidello con un vivace “buongiorno” e il bidello gli fece un sorriso a tutta dentiera, esclamando: – Ciao, campione! Matteo entrò in classe raggiante e salutò i suoi compagni con tanto entusiasmo che questi, contagiati da quel grande "ciao", risposero in coro: – Ciao Matteo! La prima giornata di esercizi fu un successo e Matteo, tornato a casa, scrisse diversi foglietti con il nome di ogni persona contagiata dal suo sorriso. G. Ramera, Maldiscuola, San Paolo Edizioni
1 Rispondi. Chi ha vissuto questa esperienza? .................................................. Chi la racconta? .............................................................................................................. 24
Prima esegui poi correggi e ritaglia il tuo diamante
2 Che cos’è la Sorrisina? Colora la definizione giusta. Una cura per il mal di pancia.
Un modo per diventare amici.
3 Chi saluta per primo Matteo arrivato a scuola? Segna con una X.
4 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). A Matteo non piaceva andare a scuola.
V
F
Matteo aveva il mal di pancia dopo mangiato.
V
F
La mamma non sapeva come aiutare Matteo.
V
F
La Sorrisina era contagiosa.
V
F
La Sorrisina non servì a risolvere il problema di Matteo.
V
F
5 Colora le barre accanto al testo così: inizio, svolgimento, conclusione. 6 Scrivi sotto l’immagine a quale parte del testo corrisponde: inizio, svolgimento, conclusione.
........................................................................
........................................................................
........................................................................
LA SFIDA Verso l'INVALSI Nella frase “Il bidello gli fece un sorriso a tutta dentiera” l’espressione sottolineata significa:
un sorriso per mostrare la dentiera. un sorriso cattivo. Verso le competenze
un sorriso ampio e aperto. un sorriso sdentato.
Leggere e comprendere semplici racconti, individuarne la struttura e ampliare il lessico.
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Autunno Se ascolto... S e m a n gio ...
a p o re s il o t s u g e la . di u n a m
u s ci o r f l i o s e nt o gli e. f e l l de
Clil apple
seasonal fruit
grapes
S e a n nu s o...
chestnut 26
l’o d o re av ve r to li e. de lle fo g
walnut PDF
Listen, read and sing
FESTE 23 Settembre INI ZIA L’A UT UN NO
2 Ottobre FESTA DE I NO NN I
S e to c co...
31 Ottobre FESTA DI HA LLOW EE N
co la p e rce pis z u cca . a de lla r u v idez z
1 Novembre FESTA DI OGNISSANTI
20 Novembre GIORNATA DEI DIRITTI DELL'INFANZIA
8 Dicembre FESTA DELL'IMMACOLATA 10 Dicembre Se gu ardo...
ve d o u n mon do di co lo r i.
Karaoke
GIORNATA DEI DIRITTI UMANI 21 Dicembre FINISCE L'AUTUNNO 27
Autunno INSIEME Danza delle foglie In palestra o in giardino, mentre la maestra legge, muoviti come la foglia della poesia. Sarà divertente realizzare tutti insieme una danza delle foglie in autunno.
LA FOGLIA Rotea, oscilla la foglia danzando strisciando sognando. L’accoglie la terra l’incalza il vento rimbalza s’innalza. Ritorna, si posa, riposa. L’autunno, tremando, gli occhi le chiude sognando. R. Tunisini
NEBBIA Nebbia che scendi, nebbia che sali bianco cuscino nei letti autunnali nebbia di sasso, nebbia pesante orsa in letargo dal corpo gigante nebbia che nuoti nei cieli profondi scrigno fatato che tutto nascondi nebbia sei bella, non trasparente: se non ti sposti non vedo niente. S. Giarratana, Amica Terra, Fatatrac
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GRAMMATICA Sottolinea le azioni che compie la nebbia, come nell’esempio.
Autunno
L'ALBERO DELLE MELE All’inizio dell’autunno i frutti acerbi si trasformano in mele gialle e rosse: allora sì che sono buone! Marta e Martino si arrampicano sull’albero e colgono tutte le mele che riescono a raggiungere. La mamma e il papà di Marta mettono una parte delle mele negli scatoloni. – Le mettiamo via per l’inverno – dicono. Alcune mele cadono da sole sul prato o anche sulla testa se non si sta attenti. – Ecco le mele cadute – dice il papà di Marta mettendole in un sacchetto di plastica. Poi arriva il cattivo tempo dell’autunno. Nei giardini i fiori appassiscono, le foglie si seccano e il cielo diventa grigio. Comincia a tirare un po’ di vento e i rami del melo dondolano avanti e indietro.
LESSICO Frutti acerbi significa: frutti piccoli. frutti non ancora maturi. frutti dolci.
C. Kruusval, L’albero di mele, Il Castoro
RIASSUMO Metti in ordine le sequenze per fare il riassunto della storia.
Esercizio interattivo
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Autunno
LA NOTTE DI HALLOWEEN Neri pipistrelli, ragni penzolanti, zucche gigantesche, passi rimbombanti, urla e risatine su nel cielo scuro, ombre spaventose strisciano su un muro. Zucche di qua, dolci di là: allegria a volontà! Streghe sulle scope, un fantasma strano, mostri saltellanti con un cesto in mano. Bimbi mascherati vogliono un dolcetto: a chi è senza dolci fanno uno scherzetto. Zucche di qua, dolci di là: allegria a volontà! E. Giacone
In America e in diversi Paesi del Nord Europa il 31 ottobre è la festa delle streghe e dei fantasmi: Halloween. I bambini decorano le case con fantasmini e piccoli occhi di carta. Svuotano delle grosse zucche, vi intagliano gli occhi, il naso e la bocca e le sistemano sui davanzali delle finestre con dentro una candela accesa. Nella notte, la zucca illuminata fa venire i brividi! I bambini si mascherano da streghe, scheletri, vampiri e vanno di casa in casa a chiedere un piccolo dono. Quando si apre la porta i bambini chiedono: “Dolcetto o scherzetto?”. E. Beaumont, Il tuo primo libro delle streghe e delle fate, Larus
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LEGGERE
Leggi dando una intonazione terrificante.
R ICICL AR E
è UN’ARTE
Lo sapevi che con il cartone di quattro confezioni di pasta si può fare un quaderno? La carta è preziosa perché deriva dagli alberi. Più carta ricicliamo, meno alberi vengono abbattuti.
UNA SCATOLA PORTAPENNE Materiale occorrente
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3
4
• scatola dai bordi piuttosto alti • carta da regalo • colla • forbici • colori • scotch • tubi dei rotoli della carta igienica
Procedimento 1 R ivesti la scatola con la
carta da regalo, aiutati con lo scotch, in modo che diventi un contenitore bello e colorato.
2 P rocurati tanti rotoli della carta igienica quanti ne entrano nella scatola e colorali con le tempere o i pennarelli.
3 I nserisci i rotoli dentro la scatola e incollali l'uno all'altro.
ra usa la scatola come 4 O
portapenne per tenere in ordine matite, forbici, pennarelli, pennelli. 31
Arte e immagine
SETTE COLORI C'era una volta un paese lontano dove i colori si davan la mano. Tra tutti il rosso era il più piccolino e l'arancione gli stava vicino. Rideva forte il giallo brillante e il verde lì accanto parlava alle piante. Alti nel cielo l'azzurro e il blu guardavan la terra e stavan lassù. Più grande e più scuro degli altri era il viola, ma i sette sembravano una cosa sola e chi li vedeva nel cielo sereno diceva: "Guardate, c'è l'arcobaleno!" E. Giacone
In un’immagine quello che colpisce di più è il COLORE. I colori primari
danno origine a tutti gli altri colori.
Mescolandoli tra loro, si ottengono i colori secondari
.
Prova tu! Utilizzando un foglio bianco, ritaglia e piega questo "teatrino", anzi, preparane tre! Colora le porte con i colori primari e l'interno con il colore secondario che producono mescolandosi.
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Percorso STEAM
in guida
Arte e immagine
LEGGO UN'OPERA D'ARTE sserva il quadro e O rispondi alle domande.
uali colori primari sono Q presenti nel dipinto? ...................................................................................... ......................................................................................
S ono presenti altri colori? Quali? ............................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... ......................................................................................
uale colore ti colpisce Q di piĂš? ............................................................. ......................................................................................
Piet Mondrian, Composizione
Prova tu! Mondrian elimina i sentimenti e cerca la perfezione assoluta della forma, la chiarezza, la quiete e l'equilibrio, come in matematica. on l'aiuto del righello, dividi un foglio C d'album da disegno in spazi regolari e colorali con i soli colori primari: puoi usare i pennarelli o le tempere. Infine ripassa i contorni con un pennarello nero a punta grossa. Asia Corona, alunna 2a classe Zoom
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CASA E EMOZIONI Ho sentito un gran baccano e son saltato sul divano. Mamma mia che spavento sto tremando come il vento. Solo un vaso tutto rotto e un grande quarantotto. Non devi aver paura la mia casa è ben sicura.
SEI QUI
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SCUOLA E AMICI
CASA EMOZIONI CASA EE EMOZIONI
CITTÀ E SCOPERTA
consiglio PREZIOSO Insieme o da solo, giocare con le tue paure ti aiuterà a superarle.
GIOCHIAMO CON LA PAURA S egui le istruzioni e divertiti giocando. 1. Disponetevi in cerchio. Scrivete tutti, compreso l’insegnante, su un foglietto anonimo “IO HO PAURA DI...”. 2. Mettete tutti i foglietti in un recipiente che avrete posto in mezzo al cerchio. 3. A turno pescatene uno e leggetelo ad alta voce, immedesimandovi con chi lo ha scritto.
Formule scacciapaura Alla fine recitate tutti insieme queste formule magiche, seguite il ritmo delle rime, provate a cantarle e mimate i movimenti.
Brutta paura che mi fai tremare stringo i pugni e mi metto a urlare. Così tu, per lo spavento, te ne andrai in un momento! AAAAAAHHHHHHHH!!!!!
Non me ne importa che paure siete. Non me ne importa che nomi avete. Non me ne importa da dove venite. Tornate dove siete partite!
FANTASIA E SOGNO
MONDO E AVVENTURA
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di ascolto O I R O T A R O B A L A ME PIACE Dopo aver ascoltato la lettura dell'insegnante, indica con una X le risposte giuste.
Di chi parla il racconto?
Q ual è la cosa al mondo che più di tutte fa stare bene i bambini? Collega ogni bambino alla sua cosa bella e cancella gli intrusi.
SEBASTIANO
CARLETTO
CORRADO
MARIANNA
GIOCHIAMO A “C'È O NON C'È" Sedetevi in cerchio. L’insegnante dirà alcuni nomi di bambini: rispondete “c’è” se il nome appartiene a uno dei personaggi della storia, “non c’è” se non è stato mai nominato nella storia. Dovete essere veloci perché l’insegnante dirà un nome di seguito all’altro. 36
Testo in guida
Audio
CASA E EMOZIONI
IL TRASLOCO Oggi, grande novità, un trasloco si farà! A pezzi la casa è uscita dal balcone, prima gli armadi poi le poltrone. Un grosso camion se la porta via col letto e la gatta della zia. Le lampade e qualche scatolone: tutto cambia destinazione. E il divano vecchio e brutto? Lo buttiamo via del tutto. Ma il ricordo della mia cameretta non se ne andrà via così in fretta. C. Albaut, Filastrocche a motore, Motta Junior
COMPRENDO he sentimento prova il bambino C pensando alla sua cameretta? Colora le parole giuste. indifferenza
gioia
rabbia
nostalgia
noia
rimpianto
S ottolinea la frase della poesia che te lo fa capire.
INSIEME Hai mai provato nostalgia per qualcosa o qualcuno? Disegnate ciascuno la cosa o la persona che vi manca di più, poi condividete le vostre esperienze con i compagni.
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Organizzo le idee
per raccontare
UNA GIORNATA SPECIALE La mamma vuole sapere tutto della giornata che Luca e Giorgia hanno trascorso in campagna dai nonni. I bambini cominciano a raccontare. Leggi i fumetti e rispondi alle domande. Appena arrivati ci siamo arrampicati sull'albero dei fichi.
Ci siamo arrampicati sull'albero dei fichi.
1 Indica con una X. Chi dà più informazioni alla mamma? Luca Giorgia Perché? Spiega.
2 Sottolinea l’informazione in più. A quale domanda risponde? Quando? Dove? Chi? Che cosa fa?
Dopo abbiamo visto i coniglietti appena nati.
Dopo, nella conigliera, abbiamo visto i coniglietti appena nati.
3 Indica con una X. Chi dà più informazioni alla mamma? Luca Giorgia Perché? Spiega.
4 Sottolinea l’informazione in più. A quale domanda risponde? Quando? Dove? Chi? Che cosa fa? 38
Organizzo le idee A pranzo la nonna ci ha preparato degli ottimi gnocchi.
A pranzo ci ha preparato degli ottimi gnocchi.
per raccontare
5 Indica con una X. Chi dà più informazioni alla mamma? Luca Giorgia Perché? Spiega.
6 Sottolinea l’informazione in più. A quale domanda risponde? Quando? Dove? Chi? Che cosa fa?
Nel pomeriggio abbiamo fatto un pisolino sul divano con il nonno.
Nel pomeriggio un pisolino sul divano con il nonno.
7 Indica con una X. Chi dà più informazioni alla mamma? Luca Giorgia Perché? Spiega.
8 Sottolinea l’informazione in più. A quale domanda risponde? Quando? Dove? Chi? Che cosa fa?
HO CAPITO CHE... Per raccontare con chiarezza e completezza ciò che mi succede devo indicare sempre QUANDO
DOVE
CHI
CHE COSA FA
(tempo)
(spazio)
(persone)
(azioni)
Libro delle discipline pagg. 24-25
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CASA E EMOZIONI
AIUTO, UN COCCODRILLO! PARLO DI ME Anche tu hai un fratello o una sorella? Vi aiutate nei momenti di difficoltà? Come?
– C’è un coccodrillo sotto il mio letto! – ha detto Mattia. Eravamo soli in casa quella sera, mio fratello e io. Papà e mamma giocavano a carte dai vicini. Ho preso Mattia per mano e sono andata in camera sua. È rimasto prudentemente sopra il letto mentre io mi mettevo a quattro zampe per guardare sotto. Ho esaminato ogni angolino e poi ho detto: – Puoi stare tranquillo, non ci sono coccodrilli sotto il tuo letto. – Sei sicura? – ha insistito Mattia non troppo convinto. – Arcisicura – ho risposto. Mattia era rassicurato solo a metà. Gli ho dovuto raccontare la storia delle libellule e delle farfalle per farlo addormentare e dargli anche un bacio sulla fronte. B. Friot, La mia famiglia e altri disastri, Il Castoro
COMPRENDO Rispondi.
SCRIVO T u quale storia racconteresti a Mattia per rassicurarlo? Scrivila sul tuo quaderno.
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Chi sono i personaggi della storia? ....................................................................................................................................................................................................
Secondo te, Mattia è più grande o più piccolo della sorella?............................................................................................................................................................................ Perché?.......................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................
CASA E EMOZIONI
INSIEME A QUATTRO O SEI ZAMPE È molto bello avere un amico a quattro zampe, ma devi prenderti cura di lui. Un animale non è un giocattolo, è un essere vivente e ha bisogno di cure e affetto. Ecco qualche consiglio. Al gatto piace molto affilarsi le unghie. Se gli compri un grattatoio eviterai che graffi tutto quello che trova per casa. Un cane ha bisogno di una cesta con dentro un cuscino morbido, per dormire bello comodo. Ti serve anche un guinzaglio per portarlo a spasso. Il cane deve imparare a obbedirti e se combina qualche guaio devi sgridarlo. Le tartarughe mangiano solo frutta e verdura. Prepara il piattino vicino alla loro casetta e non dimenticare di mettere anche l’acqua. Gli uccellini devono stare in una gabbia. Ricordati di tenerla pulita, di cambiare spesso l’acqua per il loro bagnetto e di dargli da mangiare del becchime speciale e un po’ di verdura fresca. F. Sillani, C’è un animale in casa!, Emme Edizioni
CITTADINANZA E COSTITUZIONE Gli animali sono nostri amici Rispondi. Tu hai un animale domestico? Sì No Ti occupi di lui? Sì No Se sta male da chi lo fai curare? Da nessuno Dal pediatra Dal veterinario Dalla maestra
Quando parti per le vacanze lo porti con te. lo porti in una struttura autorizzata. lo abbandoni. lo affidi a persone di fiducia. Se non ce l'hai, quale animale ti piacerebbe avere?
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il racconto O R O ESPL I PERSONAGGI In ogni racconto ci sono personaggi che agiscono, ai quali accadono i fatti.
Il fantasma del trasloco Il giorno del trasloco, Sofia e Carlo furono mandati a letto presto. Si erano infilati nel letto e avevano spento la luce. Fu a quel punto che il fantasma uscì dal cassetto del mobile. Scivolò fuori lasciando un leggero odore di fumo e di camino. Era una forma grigiastra e nebbiosa, alta circa un metro e venti, si sedette su una sedia e incominciò a sferruzzare. Sembrava un mucchio di vestiti vecchi, anche se non era solido. Era proprio un fantasma, anzi, una fantasma, visto che aveva una collana di perle! – C’è un fantasma! – gridò Sofia. – Oh, stai calma, mia cara! – disse il fantasma – Le urla mi spaccano i timpani... – Vattene! – gridò Carlo – Questa è la nostra casa, adesso! – Non è vero – disse il fantasma soddisfatto. – Sono sempre stata qui io. Da oltre cent’anni. E adesso su, fate la nanna bravi angioletti. P. Lively, Tre fantasmi e altri ospiti, Mondadori
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I personaggi I personaggi del racconto possono essere persone, animali, oggetti o creature fantastiche.
1 Rispondi con una X. Chi sono i personaggi del racconto che hai letto?
Come sono i personaggi del racconto? Tutti realistici
Tutti fantastici
Realistici e fantastici
I personaggi principali sono quelli che agiscono più spesso nella storia. Il personaggio più importante si chiama protagonista: è lui che compie le azioni più rilevanti dall’inizio alla fine.
2 Rispondi con una X. Chi sono i personaggi principali? Mamma Carlo e Sofia Papà Carlo, Sofia, Fantasma
Chi è il protagonista? Carlo Fantasma Sofia Mamma Il quaderno di italiano da pag. 20 a pag. 27
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CASA E EMOZIONI
BUONANOTTE, ARROSTO!
ESPLORO IL TESTO S ottolinea nel testo i personaggi del racconto.
ispondi con una X. R Chi è il protagonista? La madre Il padre Il bambino
LESSICO Trafficare significa: darsi da fare.
Una sera, quando la mamma mi chiamò in casa perché si stava facendo tardi, io non la ascoltai. Avevo troppa voglia di continuare a trafficare con sassi e legni con cui stavo costruendo una piccola capanna; così all’ennesimo richiamo, mi scatenai in un gran capriccio, urlando e scalpitando come un matto. La cosa non passò inosservata ed ebbi una bella punizione da mio padre: dovevo andare a letto senza cena. Passando per la cucina per andare nella mia camera, vidi la padella e sentii l’odore dell’arrosto. Non trascurai di salutare papà e mamma che sedevano a tavola: – Buonanotte, mamma... Buonanotte, papà... Ma l’odore dell’arrosto era così fragrante, la padella aveva un così appetitoso sfrigolio, che a un tratto, guardandola con la coda dell’occhio, non potei trattenermi dal fare anche a lei un inchino ed esclamare con una certa tristezza nella voce: – Buonanotte, arrosto... Quel saluto, così sincero, provocò il riso dei miei genitori e fui perdonato e trattenuto a cena. J. J. Rousseau
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CASA E EMOZIONI
IL MOSTRO DEI DOLCI Livia è in cucina davanti all’armadio dei dolci. Gli zii le hanno detto che dentro ci vive il Mostro dei Dolci. Lei osserva l’armadio e intanto pensa che non ha mai visto un mostro prima. È curiosa, ma ha anche tanta paura! Alla fine si fa coraggio, afferra le maniglie e spalanca l’armadio. Eccolo lì, il Mostro dei Dolci. È tanto grasso, che deve starsene rannicchiato. – Dammi i tuoi dolci – gli dice Livia – o ti dò un pugno su quella pancia molliccia. – Oooh! Lasciami in pace! – geme il Mostro dei Dolci – Non vedi che ho mal di denti? Livia pensa che non sarebbe leale fare la lotta con il Mostro dei Dolci che ha il mal di denti. – Tornerò quando starai meglio – gli dice e raggiunge gli zii in salotto.
LESSICO Rannicchiato significa: accovacciato, raggomitolato. Leale significa: corretto, giusto.
COMPRENDO Indica con una X.
Livia non è una bambina paurosa. curiosa. timida. coraggiosa. S ottolinea nel testo le espressioni che ti fanno capire come è Livia.
M. Vago, La casa dei mostri, Piemme
CITTADINANZA E COSTITUZIONE È importante mangiare ogni tipo di cibo nella giusta misura. Segna con una X i completamenti giusti. Mangiare troppi dolci può: cariare i denti. curare il mal di pancia. rinforzare i denti. p rovocare il mal di pancia.
far ingrassare. far dimagrire. 45
CASA E EMOZIONI
IL LETTO A CASTELLO Mela e Tito dormono in un letto a castello. Quando il letto è arrivato, tutti e due volevano andare a dormire di sopra e la mamma ha detto: – Facciamo così: dormirete sopra una settimana l’uno e una settimana l’altra. Per un paio di mesi le cose sono andate a quel modo. Una sera di lunedì, quando la mamma li ha messi a letto e toccava a Mela andare di sopra, la bambina ha detto: – Mamma, io vorrei restare a dormire di sotto. – Per sempre? – ha chiesto la mamma. Tito era lì vicino col suo cuscino e il cuore gli batteva forte. – Sì, se Tito vuole – ha risposto Mela. La mamma ha chiesto: – Tito, che ne dici? Vuoi stare sempre di sopra? Lui ha stretto le labbra, come fa quando pensa una cosa importante, poi ha guardato Mela per vedere se lei stesse scherzando, ma lei non scherzava.
NELLA REALTÀ Sai rifare il letto? Mettiti alla prova, numerando da 1 a 4 l’ordine in cui sistemeresti la biancheria.
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CASA E EMOZIONI – Sì! – ha detto lui. Una volta, prima di addormentarsi, Tito si è affacciato dal letto di sopra e ha detto: – Mela, tu sei contenta di stare di sotto sempre? Non vuoi dormire qualche volta su, come prima? – No, sto bene qui. – Per sempre? – Per semprissimo. Allora Tito ha rimesso la testa sul cuscino e ha sospirato: – Anch’io sto bene qui, per semprissimo. R. Piumini, La casa arancione, Einaudi Ragazzi
RIASSUMO uali delle seguenti sequenze non c’è nel racconto? Indicala con una X. Q Mela e Tito volevano dormire tutti e due di sopra nel letto a castello. Per due mesi hanno dormito sopra a settimane alterne. Un lunedì sera Mela chiede di dormire sempre sotto. La fata dei denti ha preso il dente di Tito e gli ha lasciato un soldino. Tito è contentissimo di dormire sopra.
ESPLORO IL TESTO I ndica con una X i completamenti giusti.
I personaggi del racconto sono: Mela e Tito. Mela, Tito e la mamma. Mela e la mamma.
I protagonisti sono: Mela e Tito. Mela, Tito e la mamma. Mela e la mamma.
I personaggi sono: fantastici. realistici. realistici e fantastici. 47
CASA E EMOZIONI
LA COSA Roberto ha passato una bruttissima giornata. – Sali subito in camera tua! – gli ha detto papà – E scendi solo quando ti sarai calmato. E lassù, nella sua camera, Roberto sente una cosa terribile che sale, sale, sale... fino a quando... rrrrrrrhaa, esce fuori all’improvviso. – Ciao – gli dice la Cosa – cosa facciamo? – Tu... tutto quello che vuoi – risponde Roberto. – Bene – dice la Cosa – cominciamo da lì. E hop! La coperta e i cuscini volano via. Crac! Il comodino. Bang! La lampada. Adesso tocca agli scaffali con tutti i libri: uao! Poi la Cosa si avvicina al baule dei giocattoli. – Aspetta, quello no! – urla Roberto – Hai capito? Smettila! Il mio camion preferito! Vattene via, cattiva! Adesso Roberto si sente molto meglio e può scendere. M. d’Allancé, Che rabbia!, Babalibri
INSIEME Come si sente Roberto all’inizio della storia? Come si sente invece alla fine? E a te cosa ti fa arrabbiare di più? Come ti comporti? Cosa fai per far passare la rabbia? Confronta con i compagni i diversi metodi per far passare la rabbia e sceglietene tre che secondo voi sono i più efficaci.
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GRAMMATICA Bruttissimo significa: molto brutto. Continua tu.
molto bello: ............................................................... molto grande: ........................................................ molto famoso: ....................................................... molto cattivo: .........................................................
È facile
leggere
OCCHIO ALLE PAUSE! Prima di leggere, cerchia di rosso i punti . e di verde le virgole Poi leggi il testo ad alta voce rispettando le pause giuste. , virgola = pausa breve . punto = pausa lunga
,
.
Uffa, che noia! Prima di uscire la mamma mi ha detto che potevo giocare con il gatto, se mi annoiavo. Io ho provato, ma il gatto ben presto si è stufato ed è andato a dormire sul divano. Allora ho giocato prima con le macchinine, poi con il computer. Alla fine non sapevo più cosa fare. Mi stavo proprio annoiando, quando mi è venuta un’idea. Sono corso a chiedere il permesso alla nonna per telefonare ai miei amici e farli venire a giocare con me. La nonna mi ha detto di sì, ma si è raccomandata di fare il bravo. Due telefonate veloci e poco dopo Antonio e Sara, i miei migliori amici, suonano alla porta. In un attimo il pomeriggio si è fatto interessante.
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
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È facile
cOmprendere
CI SONO I LADRI! Giovanni era andato a dormire da poco, quando alcuni rumori lo svegliarono. Venivano dalla porta di casa, come se qualcuno volesse entrare. Giovanni gridò: – Mamma vieni! Qui ci sono i ladri. Ma la mamma non rispose. Poi sentì nel corridoio dei passi che si avvicinavano... Vide spuntare una mano nello spiraglio della porta. Era terrorizzato. Ma si accorse che quella mano era la mano di suo padre. – Papà, che spavento mi hai fatto prendere! M. Spagnol, P. Bertani, La grande settimana, Salani
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Audio
spuntare apparire all’improvviso, sbucare spiraglio spazio stretto di una porta poco aperta
È facile
cOmprendere cOmprendere
Segna con una x il completamento corretto. Giovanni si sveglia perché sente dei rumori. non ha sonno.
ha mal di pancia. ha un incubo.
Per Giovanni è tutto un sogno. ci sono i ladri.
è tutto tranquillo. ci sono i fantasmi.
M etti in ordine con i numeri da 1 a 3 le immagini che rappresentano i vari momenti della storia.
Racconta una tua paura. Io ho tanta paura quando......................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Hai completato tutte le attività? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
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Verifica
DOVE SONO LE PANTOFOLE? È ora di colazione. Sara entra in cucina ancora in pigiama con in braccio il suo orsacchiotto. – Ma Sara, sei di nuovo scalza! – esclama la mamma vedendola. – Sono di nuovo scappate! – annuncia Sara. – Sara, le pantofole non scappano! – Esclama la mamma che ha ai piedi delle belle pantofole rosa a fiori. – È vero, non scappano! – conferma anche il papà, che sta bevendo il caffè e indossa un paio di ciabatte di velluto marrone. – Le mie sì! – insiste Sara convinta e imbronciata. – Le mie sono due topolini e corrono e scappano. Sara ha un paio di pantofole bellissime, grigie e morbide, con gli occhi, le orecchie e i baffi da topolino. L’unico problema è che quando deve mettersi in pigiama la sera o alzarsi al mattino, le pantofole non ci sono mai: sono scappate chissà dove. La mamma poi le ritrova sempre, magari una sotto l’armadio e l’altra sotto la lavatrice. Anche questa mattina la mamma ne scova una nel lettino della bambola Romilda e l’altra in bagno, vicino al bidè. – Su, infilale che prendi freddo a camminare scalza! – dice la mamma mettendole ai piedi di Sara. – Visto? – dice Sara – Erano scappate! S. Roncaglia, Storie coi fiocchi, Einaudi Ragazzi
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Prima esegui poi correggi e ritaglia il tuo diamante
1 Rispondi con una X. Chi sono i personaggi del racconto? Mamma e papà Sara, mamma e papà Sara e le pantofole
Chi è il protagonista? La mamma Le pantofole Sara
Che cos’ha in braccio Sara? Le pantofole Un orsacchiotto Una bambola
Come sono le pantofole di Sara? Di velluto marrone Morbide e grigie a forma di topolino Rosa con i fiori
2 Colora il completamento giusto. Sara ha un problema: ha sonno non ha le pantofole . Sara dice di essere scalza perché le sue pantofole sono rotte scappate . In realtà, Sara è scalza perché le ciabatte non le piacciono le perde . La mamma le ritrova sempre le dà le sue .
3 Per ogni frase indica chi l’ha pronunciata. mamma
papà
Sara
Sei di nuovo scalza! È vero, non scappano! Le mie sì! Sono due topolini. Su, infilale che prendi freddo.
LA SFIDA Verso l'INVALSI Scrivi accanto a ogni coppia di parole S se il significato è simile, C se è contrario.
confermare / negare
scavare / trovare
scappare / fuggire
convinto / insicuro
Verso le competenze
Leggere semplici racconti e comprenderne gli elementi e il lessico.
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Inverno Se ascolto...
le n zi o i s l i o s e nt o a m e. n i nto r
S e to cco...
la av ve r to dda . neve f re
Clil
seasonal fruit
orange
mandarin S e a n nu s o...
pomegranate 54
ofu mo r p il o c p e rce pis nce. de lle a ra
kiwi PDF
Listen, read and sing
FESTE
Se ma n gio...
u cco g u sto il s g ra n a . la e m a ll e d
21 Dicembre INI ZIA L'IN VE RN O
25 Dicembre NATA LE
1 Gennaio CA PO DA NN O
6 Gennaio EP IFA NIA
Febbraio-Marzo GIOVEDÌ GRASSO CARNEVALE MARTEDÌ GRASSO
8 Marzo FESTA DELLA DONNA 19 Marzo FESTA DEL PAPÀ Se gu ardo...
20 Marzo FINE DELL'INVERNO
ve d o t u t to bia nco . Karaoke
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Inverno PARLO DI ME Leggi la poesia e rispondi.
Ti piace l’inverno? Perché? Quali emozioni suscita in te? Malinconia Allegria Tristezza Gioia ............................................
INVERNO Aria pungente vento feroce strade sepolte da coltri di neve. Nasi arrossati labbra screpolate occhi bagnati mani guantate. Neve già fangosa strada scivolosa fantasie di brina sul vetro della cucina. F. Waters, C. Carminati, Tante rime per bambini, Mondadori
LESSICO L’aria è pungente quando è molto fredda. Le coltri sono gli strati di neve. La brina è rugiada gelata.
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GIORNO BREVE, NOTTE SCURA Giorno breve, notte scura che silenzio senza paura! Frutta secca, arance succose dolci torroni, zuppe fumose nell’aria pungente profumo di neve un fiocco scende lieve lieve per i piedini caldi stivali e guantoni per le mani.
Inverno
STORIA D'INVERNO Si era in pieno inverno. Il sole era appena sceso e faceva molto, molto freddo. Nella siepe di Boscodirovo, si accendevano le luci delle lampade alle finestre. I topolini correvano a casa, pregustando una bella zuppa calda vicino al fuoco. Dai signori Dal Pruno c’era molta agitazione: i piccoli non avevano mai visto la neve. – Nevica! Nevica davvero! – squittivano i due maschietti, Peverino e Cardo. Rincorrevano le sorelline Trifoglietta e Micina attorno al tavolo, cercando di colpirle con palle di neve raccolta sul davanzale della finestra. – Ora di cena! – chiamò severamente la signora Dal Pruno, versando nelle quattro piccole ciotole una fumante zuppa di nocciole. La mattina dopo, quando si svegliarono, trovarono le finestre quasi bloccate dalla neve. Dovettero salire in punta di piedi sul tavolo della cucina, per poter guardare fuori. E cosa apparve ai loro occhi! I prati erano coperti da uno spesso e candido manto di neve: i sentieri e le piante erano scomparsi. J. Barklem, Un anno a Boscodirovo, Einaudi Ragazzi
COMPRENDO Rispondi con una X.
Chi sono i componenti della famiglia Dal Pruno? Gatti Scoiattoli Topolini Uccellini
Che cosa appare ai loro occhi al mattino? Alberi e prati Un manto di neve Un sole splendente Sentieri e piante
Esercizio interattivo
SCRIVO Secondo te, che cosa faranno i topolini quando usciranno sulla neve? Scrivilo sul tuo quaderno. 57
Inverno
LA PICCOLA RENNA Manca poco a Natale. – Babbo Natale, Babbo Natale! – grida un folletto. – La renna Tinella è ammalata. Ha la febbre e continua a starnutire. – Che disastro! – esclama Babbo Natale. – Devo trovare assolutamente un’altra renna prima di sera. Così Babbo Natale attacca per tutta la foresta tanti cartelli con su scritto: Urgente! Cerco una renna per tirare la mia slitta. A un tratto qualcosa gli cade addosso dal cielo: è Campanella! Una piccola renna che voleva imparare a volare, ma non ce l’ha fatta e ora è molto mortificata. – Non preoccuparti – la rassicura Babbo Natale. Poi estrae dalla tasca un campanellino e lo attacca al collo della renna. Subito Campanella si solleva da terra. – Forza, in marcia! – dice Babbo Natale – Iniziamo a distribuire i regali. M. Marlo, La renna di Babbo Natale, Ape Junior
COMPRENDO Collega con una
ogni domanda alla sua risposta.
Chi sono i personaggi?
Nella foresta.
Dove si trovano i personaggi?
Prima di Natale.
Quando succedono i fatti?
La piccola renna Campanella.
Cosa è accaduto a Tinella?
Un folletto, Babbo Natale, Campanella.
Chi la sostituisce?
Tinella è ammalata.
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Inverno
BABBO NATALE ESISTE? C’è sempre qualche furbo consigliere quello che la sa lunga più di te che dice che le fiabe non sono vere e che Babbo Natale non c’è. Credono di sapere come è il mondo per quel pugno di anni che hanno in più la loro fantasia l’hanno buttata via e vogliono convincerti, ma tu... Non essere triste perché ciò che ami esiste. Tutti i maghi del mondo, i draghi e i re finché li chiami, verranno da te.
PARLO DI ME Tu credi a Babbo Natale? Lo hai mai visto? Sai come entra in casa tua? E quando? Che cosa ti lascia? Racconta.
Mi piace
LEGGERE
Leggete la poesia in modo espressivo e imparatela a memoria. Poi dividetevi in tre gruppi e recitate una strofa ciascuno.
B. Tognolini
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Inverno
IL DOLCE DEGLI OTTO TESORI Per il Capodanno mio zio Chang, da buon cinese, prepara una cena superbuona: non manca mai la zuppa di spaghetti che devono essere lunghi, anzi lunghissimi. Quando li porta a tavola, esclama trionfante: – E con questi a tutti voi un augurio di lunga vita! Ma il suo piatto forte è il dolce degli Otto Tesori che contiene otto ingredienti. Tutte queste ricette sono davvero difficili da realizzare. Mio zio Chang dice che è impossibile saperle cucinare se non si è visto farle almeno cinquanta volte. Con la verdura poi sa fare delle vere sculture. Quando eravamo ancora in Cina, per la fine dell’anno vecchio, che là se ne va tra gennaio e febbraio, lo zio Chang aveva messo sul vassoio una coppia di aironi, un orso e un drago fiammeggiante. E pensare che erano solo due carote e qualche ciuffo di germogli di soia! B. Vitali, Un libro buono un mondo, Giunti
COMPRENDO I ndica con una X le frasi vere che si riferiscono allo zio Chang.
È cinese. Non ama cucinare. Prepara piatti belli da vedere. Per Capodanno prepara una super cena. Non sa cucinare dolci. Ha molti animali in casa. 60
NELLA REALTÀ Osserva un adulto mentre cucina il tuo piatto preferito. Scrivi la ricetta e illustrala.
Inverno
SCARPE NUOVE PER LA BEFANA Con le scarpe nuove di fabbrica, con il tacco alto così, la Befana aveva davvero un non so che di fascinoso e affascinante. Peccato solo che al primo passo cadde con tutte le sottane a far da materasso! Al secondo tentativo stessa storia, e le cose non andarono meglio neanche al terzo, al quarto e al quinto. Al trentasettesimo tentativo, con le ginocchia ormai rosse e tumefatte, la decisione fu irrevocabile. Con un rapido gesto del polso, staccò di netto il tacco “alto così”. Con le unghie come artigli scucì per bene la punta della tomaia e con il pollicione scavò un buco che ci passava un tram. Da laggiù, in cima al piede, l’alluce la salutava allegro e spensierato, felice di aver scampato il pericolo. Da allora, per sempre, come prima, più di prima, la Befana indossò le sue insuperabili scarpe rotte. Nuove, nuovissime, ma rotte come piaceva a lei! A. Valente, Il ritorno della Befana, Gallucci
Mi piace
LEGGERE
Segna con una X.
Come ti è sembrato questo racconto? Triste. Pauroso Divertente Commovente Che cosa cambieresti?
LESSICO La tomaia è la parte superiore della scarpa che fascia il piede. L’alluce è il dito grande del piede. Ricordi i nomi delle dita della mano? Recita i loro nomi ad alta voce.
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Inverno
CARNEVALE Carnevale vecchio e pazzo s’è venduto il materasso per comprare pane, vino, tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia a un pallone. Beve, beve all’improvviso gli diventa rosso il viso poi gli scoppia anche la pancia mentre ancora mangia, mangia. Così muore il Carnevale e gli fanno il funerale: dalla polvere era nato e di polvere è tornato.
INSIEME
G. D’Annunzio
Per rendere la recitazione divertente, accompagnatela con i movimenti buffi suggeriti che concorderete in classe. Ognuno legge più volte la filastrocca finché riuscirà a recitarla con intonazione e ritmo adeguati.
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PARLO DI ME Tu festeggi il Carnevale? Come ti mascheri? Ti piace questa festa? Perché?
è UN’ARTE
R ICICL AR E
Lo sapevi che con venti bottiglie di acqua minerale si può produrre un maglione in pile? La plastica non è un elemento naturale. Non lasciarla nell'ambiente. Riciclala o riusala.
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UNA MANGIATOIA PER UCCELLINI Materiale occorrente • un contenitore di plastica come quello della cioccolata in polvere • asticella • spago • forbici • pennarelli • mangime per uccelli
Procedimento 1 R itaglia su un lato
lungo del contenitore un’apertura piuttosto ampia. Fatti aiutare.
ecora con i pennarelli. 2 D
3 F ora il contenitore per inserire un’asticella.
etti il mangime nel 4 M
contenitore. Fai due fori sul coperchio, passaci lo spago e appendi la mangiatoia all’aperto. Video
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Arte e immagine
COLORI CALDI E FREDDI I colori possono essere suddivisi in caldi e freddi in base alle sensazioni che ci trasmettono.
Sono chiamati colori caldi tutte le tonalità del rosso e del giallo. Ci ricordano il sole, i tramonti, il bosco in autunno, la frutta matura, il fuoco... Trasmettono sensazioni come gioia e vitalità, ma anche rabbia ed energia.
Sono chiamati colori freddi tutte le tonalità del blu, del verde e del viola. Ci fanno pensare all’acqua, ai prati, alla notte, al freddo... Trasmettono sensazioni come calma e tranquillità, ma anche tristezza e dolore.
Prova tu! Osserva le immagini e collega i sentimenti che ti suscitano.
Filippo Palizzi, Fanciulla sulla roccia a Sorrento
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Umberto Boccioni, La città che sale
Zoom
Vincent Van Gogh, Mele cotogne, limoni, pere e uva
Arte e immagine
LEGGO UN'OPERA D'ARTE sserva il quadro e completa O cancellando con una X la parola non corretta.
L ’autore ha usato in prevalenza colori caldi freddi . ’è anche un colore caldo, il C verde giallo . I l quadro trasmette una sensazione di vivacità calma .
Pablo Picasso, La capanna del silenzio
Prova tu! Colora tre case con colori caldi e tre case con colori freddi.
Zoom
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CITTÀ E SCOPERTA Com'è bella la città com'è grande la città com'è viva la città com'è allegra la città. Piena di strade e di negozi e di vetrine piene di luce con tanta gente al lavoro con tanta gente che produce. G. Gaber
SEI QUI
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SCUOLA E AMICI
CASA E EMOZIONI
CITTÀ E SCOPERTA
GIOCHIAMO A FIDARCI consiglio PREZIOSO Sarai più sicuro e tranquillo accanto alle persone su cui puoi contare.
S egui le istruzioni e divertiti giocando. 1. Disponetevi a coppie, uno dietro l’altro. 2. Chi sta davanti ha gli occhi chiusi, chi è dietro gli appoggia le mani sulle spalle e gli indica la direzione da prendere o sussurrandogli parole o con la pressione delle mani. 3. Giocate in aula, in palestra o all’aperto. Attenzione agli ostacoli!
Discutete in classe La fiducia è un sentimento che ci lega ad amici, parenti, familiari e ci permette di stabilire buoni rapporti. Tu di chi ti fidi? Perché? Chi si fida di te? Cosa fai per meritare la sua fiducia? Qualcuno ha mai tradito la tua fiducia? E tu? In quale occasione? Come ti sei sentito? Parlatene in classe.
FANTASIA E SOGNO
MONDO E AVVENTURA
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di ascolto O I R O T A R O B A L ALICE CASCHERINA Indica con una X se i fatti sono presenti oppure no nel racconto che hai ascoltato.
SÌ
NO
Alice Cascherina cascava sempre dappertutto. Una volta cascò nell’orologio di papà. Il nonno ripescò Alice da una bottiglia. Una sera cascò tra la biancheria sporca. Anche la vicina di casa cercò Alice. Alice si era addormentata nel cassetto delle tovaglie. Quando la ritrovarono, la sgridarono severamente. Alice uscì dal taschino della giacca di papà con il viso impiastricciato. Indica con una X le risposte e i completamenti giusti.
In quale luogo Alice non è caduta?
Che tipo di bambina è Alice? Attenta Ubbidiente Distratta
Da che cosa si capisce? Si infilava nei posti più strani Raccoglieva ogni cosa Camminava con attenzione
GIOCHIAMO A “C'È O NON C'È" L’insegnante dirà alcuni nomi di luoghi: rispondete “c’è” e fate un salto se il luogo appartiene alla storia; dite “non c’è” e restate immobili se il luogo non appartiene alla storia.
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Testo in guida
Audio
CITTÀ E SCOPERTA
UN PAESE BEN RIUSCITO Vuoi sapere la ricetta di un paese ben riuscito? C’è una formula perfetta da seguire a menadito: case basse, piante e fiori, tanto spazio per la gente. Bimbi sparsi dentro e fuori bestie libere e contente. Occhi ricchi di saluto mani pronte a dare aiuto. Strade brevi tra gli amici quasi tutti a piedi e in bici. Ma un paese non è tale senza un bar per il giornale i discorsi sui portoni, il campetto e i soprannomi! C. Carminati, B. Tognolini, Rime chiaroscure, Rizzoli
NELLA REALTÀ Dove puoi comprare le cose sotto elencate? Dove le vai a cercare? Collega. Un libro da leggere
Farmacia
I fiori per la nonna
Edicola
I giornalini
Forno
Lo sciroppo per la tosse
Bar
Il pane fresco
Libreria
Un gelato per merenda
Vivaio
PARLO DI ME Tu dove vivi, in un paese o in una città? Ti piace o non ti piace? Perché? Spiega. 69
CITTÀ E SCOPERTA GRAMMATICA Sottolinea tutti i verbi che trovi nel testo, poi rispondi.
I verbi indicano un tempo: passato presente futuro
STORIA Inserisci sotto ogni immagine la parola del tempo giusta. mattina pomeriggio sera
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OSCAR Mi chiamo Oscar e sono un gatto. Villa Speranza, dove abito io, ha settantatré camere da letto e un grande parco con una lunga siepe dove vado a caccia di merli. A Villa Speranza non ci sono bambini, però ci abitano settantatré nonni e nonne, più gli infermieri, i dottori, i cuochi e il giardiniere, che vengono qui ogni giorno. La mattina mi assicuro che tutti siano svegli, controllo sotto i letti e mordicchio i nuovi fiori. Nel pomeriggio, schiaccio un pisolino nelle aiuole del parco. La sera sono impegnato in mensa (i nonni sono come i bambini, si sbrodolano e fanno cadere a terra il cibo, così ne approfitto per uno spuntino) ma devo stare attento a Dolores, la capo-infermiera. Guai a farsi le unghie sul divano della sala visite. Dolores è come un gatto: un po’ burbera, ma in fondo buona e gentile. Per questo mi piace. Anche se quando mi vede in mensa, mi conviene correre a zampe levate, altrimenti son... dolores! C. V. Segré, P. Domeniconi, Oscar il gatto custode, Camelozampa
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CITTÀ E SCOPERTA
IL SEMAFORO RIBELLE Un semaforo, sistemato a un incrocio al centro della città, un giorno si stancò: era stufo di passare dal verde al giallo, al rosso e così via. “Esistono tanti bei colori” si disse “Perché non dovrei usarli?”. Fu così che un giorno, a quell’incrocio, se ne videro di tutti i colori: il semaforo infatti cominciò ad accendersi dei colori più impensati e a tenerli accesi il tempo che piaceva a lui. Autisti e pedoni non ci capivano più nulla: le auto si arrestavano, i passanti rimanevano bloccati sui marciapiedi. Dapprima pedoni e autisti litigarono, poi decisero di mettersi d’accordo. Col rosa si stabilì che passassero le donne e con l’azzurro gli uomini; con il grigio le persone anziane, col lilla le auto, col bianco i bambini. Mai a quell’incrocio il traffico si snodò tanto ordinato. Anche il semaforo finalmente si divertiva, non aveva mai lavorato con tanto piacere. M. Argilli, Il gioco delle cose, Bompiani
COMPRENDO I ndica con una X i completamenti giusti.
Un semaforo si accende dei colori più strani perché: si era rotto. era stanco dei soliti colori. voleva fare un dispetto.
Autisti e pedoni non capiscono più nulla perciò cominciano a ridere. chiamano i vigili. iniziano a litigare. 71
il racconto O R O ESPL IL TEMPO E IL LUOGO Un leone in biblioteca Un bel giorno, un leone entrò in una biblioteca e con passo felpato andò verso l’angolo di lettura dei bambini e si mise a dormire. Nessuno sapeva cosa fare. Non c’erano regole che parlassero di casi simili. Quando fu l’ora di leggere le storie ai bambini, il leone rimase dov’era. D’altra parte, nessuna regola gli proibiva di ascoltare. La signorina cominciò a leggere con voce tremante, ma arrivò comunque fino in fondo alla prima storia. L’insolito visitatore ascoltò anche la seconda storia e poi la terza. Ne avrebbe ascoltate molte altre, ma i bambini cominciarono ad alzarsi e ad andare via. – L’ora delle storie è finita – gli disse una bambina. – È ora di andare a casa. Il leone guardò i bambini. Poi guardò la signorina e i suoi libri chiusi. Deluso, fece un ruggito. Molto, molto forte. RAAAHHRRRR... e poi, tutto triste, si avviò verso l’uscita della biblioteca. M. Knudsen, K. Hawkes, Un leone in biblioteca, Nord-Sud
1 S ottolinea nel testo le espressioni che ti dicono quando si svolgono i fatti.
2 I ndica con una X dove si svolgono i fatti.
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Il quaderno di italiano da pag. 20 a pag. 27
Il racconto può dirci quando si svolgono i fatti e dove. Queste informazioni indicano il tempo e i luoghi del racconto.
CITTÀ E SCOPERTA
IL PAESE TUTTO TONDO C’erano una volta cinque paesi uno attaccato all’altro. Questi paesini erano tutti tondi: le case, le strade, i camion, le panchine e perfino le persone erano tutti tondi. I cinque paesini si trovavano in un pianeta simile alla Terra ma molto più grande: pensate era talmente tondo che prendeva quasi tutta la galassia. Un giorno, con un’astronave colorata, atterrò sul pianeta tondo un umano. Tutti erano curiosi, non ne avevano mai visto uno: loro erano tutti tondi e questo invece era molto alto e magro magro. Fecero amicizia e stavano sempre insieme. Ma una brutta mattina arrivò un meteorite che fece un grande terremoto sul pianeta; così tutti gli abitanti e l’umano andarono sulla Luna. Ci rimasero per molto tempo, giocavano sempre e siccome erano tutti tondi, quando saltavano facevano delle buche grandi grandi. E quando noi guardiamo la Luna le vediamo ancora oggi.
ESPLORO IL TESTO ontinua a sottolineare, C come nell’esempio, le parole che nel racconto indicano: - il tempo (quando) - i luoghi (dove).
S. Copacci Marzoli, Il paese tutto tondo, Premio Gianni Rodari
SCRIVO Immagina un pianeta tutto di un'altra forma: Scegli e descrivilo sul tuo quaderno.
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CITTÀ E SCOPERTA
CARLOTTA SI È PERSA – Carlotta, oggi andiamo al supermercato – disse la mamma. Carlotta era contenta: le piaceva molto andare al supermercato. Quel giorno, Carlotta si chinò a guardare l’etichetta di una scatola di cibo per gatti: c’era disegnato un gattino bianco e nero proprio uguale a Niccio, il micio della sua amica Flora. Quando alzò lo sguardo, la mamma non c’era più. – Mamma! – chiamò. Nessuno rispose. Il cuore di Carlotta cominciò a battere forte. Di corsa arrivò alla fine dello scaffale e svoltò: c’era un altro corridoio, altri lunghi scaffali, deserto. Si mise a piangere, guardando di qua e di là. Si fermò: il cuore le batteva così forte che sembrava volerle saltar fuori dal petto. – Perché piangi, piccola? – chiese una vocina. – Chi ha parlato? – disse con un filo di voce. – Io, quassù! – rispose la vocina.
NELLA REALTÀ Oggi tocca a te fare la spesa. Scegli gli alimenti più adatti a ogni pasto della giornata, collegandoli con una freccia. COLAZIONE PRANZO MERENDA CENA
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CITTÀ E SCOPERTA COMPRENDO Come si sente Carlotta quando non vede più la mamma? Tranquilla Impaurita A rrabbiata S ottolinea le espressioni del brano che te lo fanno capire.
Carlotta guardò in alto e vide un orsetto, con un piccolissimo tamburo appeso a tracolla. – Piango perché non c’è più la mia mamma! – disse Carlotta. – Davvero? Oh oh oh! – disse l’orsetto scuotendo la testa di qua e di là – Hai sentito, tamburo? Uno, due, tre! E l’orsetto si mise a picchiare sul tamburo, così in fretta e così forte che tutto il supermercato rimbombava: e allora arrivarono di corsa sei commesse, tre facchini, un direttore, quattro cassiere, dodici clienti e la mamma di Carlotta, che solo allora si era accorta di aver perso la bambina. – Che c’è, tesoro? – disse la mamma abbracciandola. – Ho avuto paura! – disse Carlotta, e guardò in alto. L’orsetto ora non suonava più e stava fermo fermo, ma le strizzò l’occhio. R. Piumini, Storie per chi le vuole, Einaudi Ragazzi
ESPLORO IL TESTO I ndica con una X.
Dove si è persa Carlotta? A scuola In un supermercato Ai giardini
Quando? Di notte Di giorno Il giorno di Natale
Quanto durano i fatti del racconto? Un’ora Un giorno Una settimana 75
Cittadinanza consiglio PREZIOSO Usa INTERNET sempre con un adulto!
e
costituzione
AMICI DIGITALI I palazzi dove abitano Eli e Mo stanno uno di fronte all’altro. Nel mezzo c’è una stradona con tanto, tantissimo traffico. Attraversare una strada come quella è così pericoloso, che Eli e Mo possono vedersi solo dalla finestra. Ogni mattina i due amici si salutano dal finestrino dei pulmini che li portano a scuola e, come sempre, si danno appuntamento al pomeriggio. Eli e Mo non si sono mai incontrati. Eppure hanno trovato un modo per stare insieme lo stesso. Appena tornati da scuola, il loro primo pensiero è di sedersi davanti al computer per connettersi. Che bellezza vedersi apparire sullo schermo! È come se uno fosse davvero lì. Eli e Mo sono pronti per un altro pomeriggio di divertimento e giochi insieme. Attraverso i computer, si mandano milioni di foto buffe, disegni pazzi, film divertenti. È fantastico! Si sfidano ai giochi più difficili e si scrivono messaggi segreti o da ridere. R. Luciani, Eli & Mo. Amici in rete, Giunti
Racconta.
Come comunicano Eli e Mo? Tu hai degli amici digitali? Li incontri mai? L ’amicizia è una cosa preziosa! Colora di rosso le parole dell’amicizia.
aiuto gioco sorriso comprensione rabbia egoismo affetto odio ra aggiungine altre tu. O ..............................................................................................................................................................................
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È facile
leggere
LA GIUSTA INTONAZIONE Prima di leggere, cerchia di arancio il punto interrogativo ? e di viola il punto esclamativo ! . Ora leggi il testo ad alta voce con l’intonazione giusta. ? punto interrogativo = fai una domanda ! punto esclamativo = alza un po’ la voce
Filastrocca dove vai? – Filastrocca, dove vai? Corri sempre, come mai? – Vado, ahimè per la città, sto girando qua e là, vado indietro, vado avanti, fra negozi sfavillanti, fra automobili lucenti, fra palazzi e monumenti! – Filastrocca, prendi fiato: dimmi un po’, chi ci hai trovato? – Ho trovato tanta gente, frettolosa e indifferente: farmacisti, muratori, ventitré rapinatori. Ho trovato bottegai, industriali, due librai, poliziotti, fattorini ma nemmeno due bambini! Gli altri novecentomila stanno in auto, tutti in fila!
ra rileggi e sottolinea O le rime che ti aiutano a leggere meglio.
E. Libenzi
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
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È facile
cOmprendere
UNA BELLA ARRAMPICATA Un giorno d’estate, Arturo, Samuele e Chiara decidono di andare ai giardini pubblici. Samuele sale veloce sul ramo più basso di un albero gigante e ci si mette seduto. Poi invita i due amici a salire. Chiara sale per prima, Arturo, invece, inizia ad arrampicarsi su una quercia. La prima volta Arturo cade scivolando sull’erba. La seconda volta, invece, ci riesce, ma deve salire ancora più su per arrivare ai rami più bassi. È davvero faticoso. Ad Arturo fanno male le mani perché la corteccia è rugosa. Samuele e Chiara fanno il tifo e lo invitano a non mollare! Alla fine Arturo, con un ultimo sforzo, riesce a salire sul ramo più basso. Ce l’ha fatta! I ragazzi applaudono. L. Torti, Tutta colpa delle nonne, Ed. La Scuola
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Audio
quercia albero con il tronco alto e la chioma grande
corteccia parte che ricopre il tronco e i rami
È facile Quanti sono i bambini del racconto?
cOmprendere cOmprendere .....................
Scrivi i nomi dei bambini. ....................................................................
....................................................................
....................................................................
In quale stagione si svolge la storia? Colora il riquadro giusto.
AUTUNNO
INVERNO
PRIMAVERA
ESTATE
Rispondi alle domande. Chi sale per primo sull’albero? Arturo Samuele Chiara
Chi sale per secondo? Arturo Samuele Chiara
Che cosa fanno Samuele e Chiara quando Arturo non riesce a salire?......................................................................................................................................................................................................................................................................................... Cosa fanno i ragazzi quando Arturo arriva sul ramo della quercia? ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Hai completato tutte le attività? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
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Verifica
GINNASTICA IN CITTÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Un pomeriggio ho chiamato tutti gli amici del quartiere e ho detto: – Ragazzi, facciamo ginnastica? – Sì! – hanno gridato tutti. Abbiamo subito formato il Gin-Club (Gin sta per ginnastica). Ci siamo messi a cercare la palestra, ma erano tutte occupate e abbiamo deciso per la piazzetta davanti casa mia. Ma poi chi sono arrivati in mezzo al gruppo? I miei cari fratellini. Nessuno li voleva nel Gin-Club, ma la mamma mi ha pregato tanto e poi mi ha promesso una tenda da indiani. Luigi mi ha promesso un enorme leccalecca e Daniele mi ha guardato con i suoi occhioni grandi... e ho ceduto. Così abbiamo cominciato a fare la ginnastica. Tutti si sono messi una bella tuta rossa, facevamo proprio un bel gruppetto. E sapete chi ci sorvegliava mentre facevamo gli esercizi? Il nonno! Si era comperato una tuta verde e delle scarpe da ginnastica. Stava proprio bene. Segnava il tempo e ci guidava per il quartiere a fare “footing”. Da principio la gente rideva un po’ a vederci per la strada, poi il nostro Gin-Club è diventato famoso e qualcuno cominciò a correre con noi. A. Gelli, Babuz e la ginnastica, Editrice La Scuola
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Prima esegui poi correggi e ritaglia il tuo diamante
1 Rispondi con una X. Chi racconta la storia? Il nonno di un bambino Un bambino La mamma La gente
Chi sorvegliava il gruppo? I fratelli La gente La mamma Il nonno
Che cos’è il Gin-Club? Un gruppo di amici che fa ginnastica Un gruppo di amici che va in bicicletta Un gruppo di amici che canta Un gruppo di amici che recita
C on quale parole puoi sostituire il termine “famoso” (riga 22)? Fumoso Celebre Sconosciuto Fastidioso
In quale luogo fanno ginnastica? Al parco Davanti a una casa In una palestra Non si sa
“ Footing” è una parola inglese (riga 20). Che significa? Ginnastica Nuoto Corsa e marcia Salto
2 Rispondi alle domande. Quando inizia la storia che hai letto?............................................................................................................................................................................................. Secondo te, il Gin-Club dura solo un giorno o più giorni?.........................................................................................................................
LA SFIDA Verso l'INVALSI Indica con una X il completamento giusto.
• L a mamma gli promette una tenda da indiani, perciò il protagonista smette di fare ginnastica. fa compagnia al nonno. accetta i fratelli. progetta dove montarla. Verso le competenze
•Q ualcuno cominciò a correre con loro perché avevano una bella tuta rossa. il nonno era bravo ad allenare. il Gin-Club era diventato famoso. si annoiava a stare in casa.
Leggere semplici racconti e comprenderne gli elementi e il lessico.
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A I S A T N FA E SOGNO Corri corri fantasia prendi il treno e corri via. Gira gira tutto il mondo per vedere quanto è tondo. Per favore su ogni viso fa che spunti un bel sorriso. Porta a tutti l'allegria corri corri fantasia. M. Rossi Marcelli
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SCUOLA E AMICI
CASA E EMOZIONI
CITTĂ€ E SCOPERTA
consiglio PREZIOSO La fantasia colora e rallegra il tuo mondo.
GIOCHIAMO A “SE FOSSI" S egui le istruzioni e divertiti giocando. 1. D isponetevi in cerchio. L'insegnante vi rivolgerà, le seguenti domande: - se fossi un animale, chi saresti? - se fossi un oggetto, chi saresti? - se fossi un colore... una pianta... un giocattolo... A ogni domanda ciascuno di voi dovrà rispondere identificandosi con un animale, un oggetto..., in base alla sua personalità, alle sue emozioni e desideri. 2. Q uando lo indicherà la maestra, ognuno di voi risponderà non per se stesso, ma immaginando di essere il suo vicino di cerchio.
Osserva la scena La fantasia e la creatività possono aiutarti a superare momenti difficili. Osserva la foto, poi racconta: "Se fossi quel bambino io..."
SEI QUI
FANTASIA E SOGNO
MONDO E AVVENTURA
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di ascolto O I R O T A R O B A L IL DRAGO SIFOLO Cancella le immagini che non rappresentano i fatti della storia.
GIOCHIAMO A “FACCIO IL DRAGO" La maestra rilegge il brano e ogni volta che pronuncia la parola “drago” o “Sifolo” fate il gesto del drago: alzate le braccia e sbattetele come se fossero delle ali per volare, proprio come il simpatico drago Sifolo!
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Testo in guida
Audio
FANTASIA E SOGNO
FAVOLE A ROVESCIO C’era una volta un povero lupetto, che portava alla nonna la cena in un sacchetto. E in mezzo al bosco dov’è più fosco incappò nel terribile Cappuccetto Rosso, armato di trombone come il brigante Gasparone... Quel che successe poi indovinatelo voi. Qualche volta le favole succedono all’incontrario e allora è un disastro: Biancaneve bastona sulla testa i nani della foresta, la Bella Addormentata non si addormenta, il Principe sposa una brutta sorellastra, la matrigna tutta contenta, e la povera Cenerentola resta zitella e fa la guardia alla pentola. G. Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi Ragazzi
SCRIVO Quali fiabe sono nominate nella filastrocca? Quali altre fiabe conosci? Scegline una e rovesciala.
LESSICO S cegli per ogni parola il significato giusto.
Fagotto significa casco sacco . Fosco significa luminoso fitto e scuro . Incappò significa inciampò incontrò . 85
FANTASIA E SOGNO
CHE COS'È L'AMORE? – Sorella vampiretta, l’amore che cos’è? – L’amore è il mio pupazzo pipistrello che è tanto brutto e piace solo a me. – Nonno, l’amore che cos’è? – L’amore è mangiare la zuppa d’aglio che la nonna prepara tutte le sere per me. – Zia Artemisia, l’amore che cos’è? – L’amore è abbracciare un amico quando ha bisogno di te. – Gufetto, l’amore che cos’è? – È la tua mano che ogni notte mi nutre e mi accarezza senza un perché. – Mamma, l’amore che cos’è? – L’amore è tutti i nomignoli che mi vengono in mente quando ti guardo: ecco cos’è.
INSIEME Per voi che cos’è l’amore? Per chi lo provate? Come lo esprimete? Parlatene in classe, poi preparate un cartellone da scrivere e illustrare. Per noi l’amore è... ... una carezza di una persona cara ... le feste di Fido ... le parole gentili di un amico
... continuate voi.
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GRAMMATICA Un apostrofo può cambiare il significato di una parola. sserva l'esempio e continua. O cos'è cose ............................................. lago l'etto ............................................. ............................................. cera ............................................. .............................................
FANTASIA E SOGNO
IL COMPLEANNO Mario non soffiò sulle candeline: addentò una fetta di torta e corse a seppellirla in giardino. Compiva sette anni e i genitori erano preoccupati: il loro figlio non la smetteva mai di gattonare, ringhiare, latrare, saltare sui divani, cantare alla luna e se gli dicevano: “C’è il gatto!” scattava dalla poltrona e correva a cercarlo per tutta la casa... Per i suoi sette anni, Mario non sembrava neanche tanto piccolo. Aveva una bella coda con le frange e grandi orecchie pelose. Poiché molti dottori lo visitarono senza capirci nulla, un bel giorno i genitori decisero di portarlo da un veterinario. – Vostro figlio è un cane, che ci volete fare? Disse così e la finirono di preoccuparsi. E quando Mario si mise a pancia all’aria, NELLA REALTÀ i genitori, accarezzandolo, decisero di Prendete il calendario della chiamarlo Canetto. classe e inserite le date dei Scuola Holden, 100 storie per quando è veramente troppo tardi, Feltrinelli
vostri compleanni.
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FANTASIA E SOGNO
MATTIA NELLA LAVAGNA Mattia frequentava la prima classe della Scuola Primaria ed era un bravo bambino. Gli piaceva leggere, gli piaceva scrivere, ma più di tutto gli piaceva cancellare la lavagna. Era l’importante incarico che gli aveva assegnato la sua maestra. Un giorno però, mentre Mattia manovrava con energia il cancellino, cadde dentro la lavagna. Ora si trovava in una specie di pianura nera, sulla quale crescevano alberelli bianchi, tutti rami e niente foglie. Mattia si avvicinò a una di quelle strane piante e scoprì che non erano alberelli, ma lettere dell’alfabeto. Si fermò vicino a una “A” scritta in stampatello maiuscolo. Era tutta piegata da un lato e il bambino la riconobbe: era una delle “A” che Gianmarco non era proprio bravissimo a scrivere, però era simpatico e giocava bene a calcio. Così Mattia si diede da fare ad aggiustare ben bene la frase scritta dal suo amico. Corse avanti e indietro per la pianura nera della lavagna della maestra, raddrizzando lettere e correggendo parole. 88
FANTASIA E SOGNO Quando fu sicuro che la frase di Gianmarco era perfetta, spinse forte col cancellino sulla pianura nera e si ritrovò in un attimo nella sua classe, davanti alla lavagna. Quando Mattia si fu seduto, la maestra chiese a Gianmarco di leggere la frase che aveva scritto alla lavagna. – Mattia è il mio migliore amico – lesse il bambino andando adagio adagio. – Bravo Gianmarco! – gli disse la maestra – Stavolta hai scritto bene e non hai fatto neanche un errore. Seduto tranquillo nel suo banco, Mattia sorrise e pensò che un giorno o l’altro avrebbe fatto un altro giretto nella lavagna della maestra. S. Bordiglioni, Una storia in ogni cosa, Einaudi Ragazzi
COMPRENDO irconda le tre parti del racconto con colori diversi. C ispondi con una X. R Qual è il fatto fantastico del racconto? Gianmarco è caduto nella lavagna. Gianmarco ha scritto senza errori.
Mattia è caduto nella lavagna. Mattia ha scritto senza errori.
Nella frase “non era bravissimo a scrivere, però era simpatico”, che cosa puoi mettere al posto della parola colorata per dire la stessa cosa? N on era bravissimo a scrivere, perché era simpatico. N on era bravissimo a scrivere, perciò era simpatico. N on era bravissimo a scrivere, ma era simpatico. N on era bravissimo a scrivere, così era simpatico.
Esercizio interattivo
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la filastrocca O R O ESPL C'ERA UNA VOLTA... C’era una volta un bosco cupo dove ogni tanto passava un lupo. C’erano i pini fatti ad ombrello, c’erano i funghi con il cappello, c’erano i larici dal tronco grosso e c’era il nido del pettirosso. Se il lupo andava nel bosco fitto, ogni animale si stava zitto. Se ne sentivano l’ululato, tutti restavano senza fiato. Ogni coniglio era pauroso, ma uno scoiattolo era curioso. Volle seguire il lupo a spasso e gli andò dietro senza far chiasso. Lo vide mordere un peperone, mangiar tre pere a colazione e far di bacche la pancia piena a cena e a pranzo, a pranzo e a cena. Quello scoiattolo ebbe il coraggio di dire al lupo: – Questo tuo assaggio è perlomeno originale con quella bocca non fai del male, con quegli artigli nessuno pigli! Rispose il lupo: – Che c’è di strano? Io sono un lupo... vegetariano!
La filastrocca è un testo scritto con righe corte che si chiamano versi.
1 I ndica con una X. I versi di questa filastrocca sono: 15 27 26 9
I versi terminano con parole in rima, cioè finiscono con lo stesso suono. La rima crea un ritmo allegro e vivace.
D. Volpi, Le filafiabe, SEI
2 Continua a sottolineare le parole che fanno rima con lo stesso colore.
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Il quaderno di italiano pagg. 32-33-34
FANTASIA E SOGNO
PER MAGIA Quando è notte, per magia, fate, gnomi e compagnia sbucan fuori come funghi. Tre giganti grassi e lunghi con le mie costruzioni, coi trenini e coi palloni, si diverton come pazzi, senza grida né schiamazzi. Un folletto, per dispetto, fa pipì dentro al mio letto mentre un altro, soddisfatto, va a cavallo sul mio gatto. Poi fa giorno e vanno via. Fate, gnomi e compagnia vanno a letto su una nube dentro il libro delle fiabe. A. Ossorio, Fate, gnomi & compagnia, Emme
Mi piace
LEGGERE
Leggi e rileggi la filastrocca finché riuscirai a recitarla con intonazione e ritmo adeguato.
ESPLORO IL TESTO uanti sono i versi di questa filastrocca? Q 18
17
16
15 91
FANTASIA E SOGNO
L'ELFO ADOLFO Chi naviga nel golfo? È proprio l’elfo Adolfo su un fiore di limone che strana imbarcazione! Adolfo rema, lento, nel golfo di Sorrento, ma arriva un’onda alta e il fiore si ribalta. Adolfo fa un bel tuffo, tossisce, com’è buffo! Mi tuffo e per il ciuffo poi, rapido, lo acciuffo. Quest’elfo è da strizzare! Lo metto ad asciugare sul filo, col bucato. Adolfo è raffreddato. Sul golfo non va più, può fare solo: etciú!
ESPLORO IL TESTO ontinua a colorare le rime C come nell’esempio.
A. Ossorio, Fate, gnomi & compagnia, Emme
SCRIVO na rima tira l’altra: collega le U parole che rimano fra loro. Mare fa rima con Onda fa rima con Nave fa rima con Schiuma fa rima con Burrasca fa rima con
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sponda trave piuma tasca gare
È facile
leggere
LETTURA ESPRESSIVA Prima di leggere, sottolinea con colori diversi i nomi dei personaggi e del narratore. Fai attenzione: li trovi sempre prima dei due punti : e dei trattini – . Ora attribuitevi i ruoli e leggete insieme usando intonazione ed espressioni diverse per ogni personaggio.
Che sbadato! Narratore: – Il cane Pat esce dalla sua casetta e incontra i suoi amici: Gatta e Scoiattolo. Gatta: – Dove vai, Pat? Pat: – A fare la spesa. Gatta: – E che cosa compri? Pat: – Dei biscotti per cani. Gatta: – Già che ci sei, Pat, ti spiacerebbe comprarmi un bel pescetto? Pat: – Niente affatto. Scoiattolo: – Dove vai, Pat? Pat: – A fare la spesa. Scoiattolo: – E che cosa compri? Pat: – Dei biscotti per cani e un bel pescetto. Scoiattolo: – Saresti così gentile da comprarmi un sacchetto di noccioline? Pat: – Va bene. Narratore: – Pat ha finito di fare la spesa, rientra e consegna tutto ai suoi amici. Pat: – Oh no! Che testa! Gatta: – Dove vai, Pat? Scoiattolo: – Che cosa devi prendere ancora? Pat: – I biscotti per cani. G. Clarke
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
93
È facile
cOmprendere
IL SOGNO DI STELLINA Mentre noi di giorno ci alziamo e andiamo a scuola, nel cielo la Luna e le stelle dormono in un palazzo grande come tutto il cielo. Ma quando di notte noi andiamo a dormire, mamma Luna accende le luci del salone del suo palazzo, chiama le sue figlie, le stelle, e dice loro di accendere i lampioni. Tutte le stelle accendono il loro lampione e lo spengono al mattino quando vanno a dormire. Stellina, la stella più piccina di tutte e anche la più curiosa, ogni mattina si addormenta solo se mamma Luna le racconta una favola. Una notte Stellina si affaccia al balcone, scopre il mare e le piace moltissimo. Così chiede a mamma Luna di raccontare la fiaba del mare che parla di navi, di pesci, di isole e barche. Stellina vorrebbe tanto vivere nel mare come i pesci. Una notte Stellina si sporge troppo dal balcone e cade giù. Finisce in fondo al mare così diventa la prima bellissima stella marina. Stellina realizza il suo sogno. www.coccinella.forumfree.it
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Ăˆ facile Segna con una
X
cOmprendere cOmprendere
i personaggi della storia.
C ollega le seguenti azioni al momento della giornata in cui avvengono. Noi andiamo a scuola.
GIORNO
Le stelle dormono. Noi dormiamo. Le stelle accendono i lampioni. Mamma Luna racconta una storia. Stellina cade dal balcone.
NOTTE
A lla fine della storia Stellina realizza il suo sogno. Sottolinea nel testo la frase che indica che cosa desiderava tanto Stellina. Scrivi prima o dopo sotto l’immagine giusta:
....................................................................
....................................................................
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Hai completato tutte le attivitĂ ? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
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Verifica
AL RADUNO DEI MAGHI Il mago Gherardo 1 Continua a sottolineare e Ginevra la strega le parole che fanno rima han fatto fagotto con lo stesso colore. e chiuso bottega perché nel paese dei cento e più laghi si sta preparando un raduno di maghi. I maghi riuniti raccontano i loro fantastici modi di fare il lavoro. Però la sorpresa più bella e più strana la porta Ginevra che la settimana riduce a sei giorni mangiandone uno che sputa dagli occhi in un filo di fumo. – Sei giorni soltanto ma tutti di festa. Precisa ridendo e china la testa. Poi la risolleva e si è trasformata in una stupenda bellissima fata. Felici decidono di far bello il mondo, G. Pontremoli, Ballata per tutto l’anno e altri canti, NER e si chiude il raduno 96 con un girotondo.
Prima esegui poi correggi e ritaglia il tuo diamante
2 Indica con una X i completamenti giusti. Questo testo è una filastrocca perché le parole fanno rima tra loro. parla di maghi. è scritta in versi. è scritta in versi e le parole fanno rima tra loro.
La filastrocca parla del compleanno di un mago. di un raduno di streghe e maghi. del matrimonio di una strega. di un raduno di fate.
I versi della filastrocca sono 33 32 34 31
Il raduno si chiude con: un girotondo. un filo di fumo. una sorpresa. una festa.
Il ritmo della filastrocca è lento e triste. lento e ritmato. veloce e ritmato. veloce e triste.
3 Indica con una X com'è la fata Ginevra. Simpatica Strana
Stupenda Bellissima
LA SFIDA Verso l'INVALSI Scrivi nello schema le parole che completano le frasi. Nella colonna colorata scoprirai come si chiude il raduno dei maghi. 1
1 Ginevra è una... 2 Va nel paese di Cento e Più... 3 L’accompagna il mago...
S
2 3
4 Ginevra mangia un...
4
5 Poi si trasforma in una...
5
6 Dagli occhi sputa un filo di...
6
7 Maghi e streghe vogliono abbellire il...
7
8 La loro riunione si chiama... 9 Al raduno raccontano il loro...
Verso le competenze
8 9
D
L
Leggere filastrocche cogliendone il senso e le caratteristiche formali.
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Primavera S e m a n gio ...
Se ascolto...
a g u sto u n a . at u r m la o g a r f
t tio e u g n o il ci s e nt li u cce lli . de g
Clil
seasonal fruit
strawberry
cherry S e a n nu s o...
plum 98
odoro la ei fiori. d a z n a r frag
apricot PDF
Listen, read and sing
FESTE 21 Marzo INI ZIA LA PR IM AV ER A
Marzo-Aprile S e to c co...
PA SQ UA LU NE DÌ DI PA SQ UA
25 Aprile
co la p e rce pis farfalla . a ll e d a z delicatez
F ESTA IO N E D E L L A L IB E R A Z
1 Maggio FESTA DEL LAVORO
13 Maggio FESTA DELLA MAMMA
2 Giugno
S e g u a rd o ...
at u ra ve d o la n gli a . ve ch e si r is
Karaoke
FESTA DELLA REPUBBLICA 21 Giugno FINE DELLA PRIMAVERA
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Primavera
È PRIMAVERA Più lungo il giorno, più tarda la sera volta la carta ed è primavera. È primavera nell’aria e nei cuori volta la carta profumo di fiori. I fiori sui prati fanno una festa volta la carta e l’aria è fresca. Aria fresca e frutti novelli volta la carta e trova i monelli. monelli corrono a perdifiato volta la carta e trovi un gelato. Un gelato insieme agli amici volta la carta pensieri felici. PARLO DI ME Per te, che cos’è la pace in fondo al cuore? Anche tu pensi che sia il dono più bello che c’è? Perché?
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LEGGERE
Leggi solo per il tuo piacere e immagina di godere la primavera con tutti i tuoi sensi.
PASQUA Le uova a sorpresa, le rondini e i fiori, rallegrano la Pasqua di vivi colori. Ma il dono più bello, regalo migliore, lo porta la pace in fondo al cuore. www.filastrocche.it
Primavera
IL PRIMO APRILE
PARLO DI ME
In Italia e in molti altri Paesi del mondo il primo aprile è un giorno particolare perché ci si diverte a fare gli scherzi più strani che vengono chiamati “pesci d’aprile”. Le origini del pesce d’aprile non sono molto chiare, ma sembrano risalire a molti anni fa, quando in Francia, a seguito dell’adozione di un nuovo calendario, il calendario gregoriano, la venuta dell’anno nuovo fu spostata dal primo aprile al primo gennaio. Alcune persone non si abituarono al cambiamento e continuarono a festeggiare il Capodanno il primo aprile, scambiandosi dei regali secondo la loro tradizione. Per prendere in giro la loro sbadataggine qualcuno cominciò a consegnare loro dei regali vuoti o assurdi, per scherzo. In qualche regalo vuoto si trovava un biglietto con disegnato un pesce.
Hai mai fatto o ricevuto un pesce d’aprile? Racconta.
Ecco alcuni scherzi innocenti che puoi fare ai tuoi amici o ai tuoi familiari. Buon divertimento!
Attacca sulla schiena del malcapitato un foglio con scritto “scherzo d’aprile”.
Se piove, metti dei coriandoli nell’ombrello chiuso di qualcuno, poi aspetta che esca e lo apra...
Sposta tutte le lancette degli orologi di casa indietro di un’ora.
Metti il sale nella zuccheriera e lo zucchero nella saliera. 101
Primavera
AVVENTURA DI PRIMAVERA È iniziata la primavera nel paese dei Trillifolletti. Prezzemolino, il capo del villaggio, è un po’ preoccupato perché la primavera spesso fa girare la testa. Che pazzia faranno questa volta i Trillifolletti? Proprio in quel momento... tre giovani Trillifolletti, Guizzo, Luna e Frizzo, vogliono costruire un grande cesto con i giunchi e così decidono di andare allo stagno delle rane. Ma in gran segreto! Perché andare allo stagno delle rane è proibito! Dicono che lo stagno è maledetto, che le rane che ci vivono sono pericolose e dispettose e che fanno cadere apposta chi si avventura sulla riva, per vederlo annegare. “Che ce ne importa?” pensano Guizzo, Luna e Frizzo “Staremo attenti”. E si avviano. Quando arrivano allo stagno incominciano a cogliere i giunchi. Guizzo, però, si avvicina troppo alla riva, scivola e cade all’indietro. – Aiuto, annego! – urla Guizzo.
SCIENZE Riordina le immagini numerandole da 1 a 3.
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LESSICO Il giunco è una pianta utilizzata per realizzare stuoie, cesti... Cresce intorno a laghi, stagni, fiumi.
Primavera Frizzo gli tende la mano, ma un piede gli scivola e anche lui cade nell’acqua. – Aiuto! Aiuto! – grida Luna dalla riva. E dall’agitazione finisce in acqua anche lei. In quel momento, Ticchia la ranocchia, che osservava i folletti da tempo sopra una ninfea, lancia un richiamo: cra-cra-tru-tru-cra. Dai nascondigli tra le canne, dai rifugi nel muschio accorrono decine e decine di rane cra-cra-tru-tru-cra-cra che veloci si tuffano in acqua... tira, spingi, solleva, issa, spingi ancora. Ed ecco i tre Trillifolletti in salvo sulla riva dello stagno. Guizzo, Luna e Frizzo ritornano al villaggio accompagnati da Ticchia la ranocchia. Sono tutti fradici e pieni di vergogna. Appena li vede, Prezzemolino immagina l’accaduto e bacia la zampa della ranocchia: – Signora Ticchia, avrebbe voglia di insegnarci a nuotare? – le chiede. E così, per tutta l’estate, i Trillifolletti si allenano a nuotare e a tuffarsi. A. M. Chapouton, G. Muller, I Trillifolletti e le rane, Editrice Piccoli
RIASSUMO Termina le frasi che riassumono i fatti principali del racconto.
PARLO DI ME Ti è mai capitato di fare una cosa che ti era stata proibita? Che cosa è successo?
I giovani Trillifolletti decidono......................................................................................................... . Uno dopo l’altro cadono......................................................................................................................... . Le rane li.............................................................................................................................................................................. . Guizzo, Luna e Frizzo tornano......................................................................................................... . La rana Ticchia insegna.............................................................................................................................. . 103
Primavera
IL CONIGLIETTO DI PASQUA Il coniglietto di Pasqua ha occhioni vivaci, un piccolo naso e lunghe orecchie rosa. È orgoglioso del suo pelo color argento, lucido e folto e anche del suo pezzetto di coda rosa e delle macchie bianche che ha sulla pancia. Le sue zampe anteriori sono paffutelle, morbide; quelle posteriori sono lunghe e scattanti. Questo coniglietto porta con sé un cestello pieno di uova colorate per i bambini che sono stati buoni, tuttavia è un po’ dispettoso e le nasconde tra le piante e i cespugli dei giardini: è compito dei bambini ritrovarle! Non è un tipo socievole: prima fiuta intorno a sé muovendo il nasino per accertarsi che nessuno lo veda, poi nasconde le sue uova. Se non c’è nessun bambino ficcanaso si ferma a brucare qualche primula saporita, poi, quando spunta il sole, scappa via.
GEOGRAFIA Cerca le uova che il coniglietto di Pasqua ha lasciato per te.
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è UN’ARTE
R ICICL AR E
Lo sapevi che con ottocento lattine si fabbrica una bicicletta e con trentasette una caffettiera? Non abbandonare l'alluminio nell'ambiente, gettalo negli appositi contenitori.
MUSICA A PRIMAVERA Materiale occorrente
1
2
3
4
• un contenitore in latta con coperchio di plastica • cartoncino colorato • foglio di feltro • elastico • forbici • colla vinilica • 2 ferri da maglia • 2 tappi di sughero
Procedimento 1 T ogli il coperchio di
plastica e incolla su tutta la superficie della latta il foglio di cartoncino colorato.
2 I ncolla il foglio di feltro
sul coperchio di plastica e taglia lasciando un po’ di bordo.
hiudi il barattolo con 3 C
il coperchio e avvolgi l’elastico intorno al feltro.
4 I nfila i tappi di sughero nei ferri per la maglia e avrai le tue bacchette.
Video
105
Arte e immagine
LE TONALITÀ DI COLORE Che cosa succede se aggiungiamo un po’ di bianco a un colore? Diventa più chiaro e luminoso. E se aggiungiamo un po’ di nero? Diventa più scuro e cupo. Osserva le diverse gradazioni dei colori.
+ BIANCO
COLORI
+ CHIARO E LUMINOSO
+ NERO
+ SCURO E CUPO
Prova tu! Assegna un nome a ogni colore.
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Arte e immagine
a
LEGGO UN'OPERA D'ARTE b
c
Claude Monet, La cattedrale di Rouen
S crivi nei tratteggi per ogni dipinto: se prevalgono i toni chiari o scuri; se vengono usati colori caldi o freddi. TONI COLORI
a. ................................................................. b. .................................................................. c. ................................................................. a. ................................................................. b. .................................................................. c. .................................................................
sserva le tonalità di colore, poi cerca di individuare il momento O della giornata in cui ogni opera è stata dipinta. Inserisci le lettere corrispondenti di ogni dipinto.
Alla prima luce mattutina A mezzogiorno Al tramonto del sole
Prova tu! olora il mandala come indicato: i "petali" C esterni con i colori luminosi e il fiore centrale con i colori piĂš scuri. Zoom
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MONDO E AVVENTURA Viaggio bel viaggio, io giramondo giro la Terra nel giro rotondo. Parto da qui, verso una meta strade che girano tutto il pianeta. Nuove pianure, nuove colline terre lontane ora siete vicine. Valli con fiumi, mari con monti piccoli alberghi e grandi orizzonti. B. Tognolini
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SCUOLA E AMICI
CASA E EMOZIONI
CITTĂ€ E SCOPERTA
consiglio PREZIOSO Giocare a indovinare allena la tua mente.
GIOCHIAMO CON IL MIMO S egui le istruzioni e divertiti giocando. 1. L ’insegnante sceglie una coppia di mimi che si accorda sull’azione da rappresentare. 2. U na volta deciso i mimi si presentano ai compagni che dovranno indovinare, per alzata di mano. 3. C hi indovina sceglie un compagno e prende il posto della coppia di mimi. Se nessuno indovina, la coppia rappresenta un'altra azione. Questo fino a tre volte, poi si cambia.
Occhio agli indizi Risolvere un indovinello è divertente e migliora le capacità di ragionamento. Mettiti alla prova e indovina. Di sera vengono senza essere chiamate, al mattino scompaiono senza essere rubate. Lassù sono proprio belle, sono le .............................................................. Stai attento alle mie spine pungono servi e regine. Sono un dono per la sposa e mi chiamano la ............................................................
SEI QUI
FANTASIA E SOGNO
MONDO E AVVENTURA
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di ascolto O I R O T A R O B A L OSSO E CINCIA Metti in ordine cronologico i fatti principali numerandoli da 1 a 4.
Come è il cielo che vede Cincia appena apre gli occhi?
Indica con una X le frasi corrette.
incia è una cinciallegra. C Cincia è un uccellino triste.
sso è il vecchio gatto della fattoria. O Osso è il vecchio cane della fattoria.
GIOCHIAMO A “COME GLI ANIMALI" Mettetevi in cerchio. L’insegnante nomina un animale dopo l’altro: se l'animale è presente nella storia improvvisate la sua imitazione.
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Testo in guida
Audio
Cittadinanza
e
costituzione
CHE CI FACCIO QUI? Non capisco la lingua, non so come si scrive, non capisco un bel niente di come si vive. Nessuno mi bada, non mi piace il mangiare, mi prendono in giro non mi fanno giocare. Che ci faccio io qui? Mi fan sentire sciocco. Che ci faccio io qui, un bambino italiano ... in Marocco?
I mmagina di trovarti in un Paese straniero, ti sentiresti come il protagonista della poesia? ..................................................................................................................................................
T i è mai capitato? ......................................................................................... onosci qualcuno che si trova in questa C situazione? ............................................................................................................. he cosa fai per aiutarlo?.................................................................... C ..................................................................................................................................................
consiglio PREZIOSO Nessun bambino è uguale a te, ma tutti hanno i tuoi stessi bisogni.
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MONDO E AVVENTURA
FELICITÀ INSIEME Che cosa senti quando sei felice? Con i tuoi compagni costruisci i fili della felicità, come indicato. Scrivete che cosa vi rende felici su dei cartellini colorati, poi incollateli a un lungo filo e infine appendeteli in classe. Ecco alcuni possibili inizi: Mi sento felice quando... Se sono felice faccio... Se sono felice sento... Se sono felice dico...
Mi sento dentro uno scoppiettio di gioia come se avessi bevuto un’intera bottiglia di una bibita con tante bollicine che mi scoppiano in gola e mi fanno venire una gran voglia di ridere. Di colpo tutto diventa bellissimo: il cielo si fa più azzurro, il sole più caldo, più verde l’erba tenera che spunta sui prati. Le nuvole che navigano gonfie nel turchino diventano favolose navi che veleggiano verso luoghi misteriosi. Io vi salgo sopra e viaggio nel vento, accarezzando le code delle rondini e intrecciando collane d’oro coi raggi del sole. P. Picasso
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MONDO E AVVENTURA
NEL PARCO NATURALE Siamo in un parco naturale ai piedi della montagna. È mattina e il guardiano si avvia con il suo cane al lavoro. Si è fatto la barba e sfoggia la divisa nuova. È un omone alto e robusto, guida un fuoristrada che gli è utile per percorrere i sentieri tortuosi e difficili. All’ingresso del parco, un cartello indica gli animali e le piante che vi si trovano, il regolamento per i visitatori e i sentieri consigliati. Il guardiano, berretto in testa e zaino in spalla, inizia il suo giro. Sul ramo del pino uno scoiattolo mangia indisturbato. Il guardiano, proseguendo il suo cammino, è salito più in alto, ai piedi della montagna. Con il binocolo sta seguendo il volo di un’aquila. Forse ci sono i piccoli, in un nido alto, fra le rocce. AA. VV., Dire, fare, giocare, Fatatrac
NELLA REALTÀ Sei mai stato in un parco naturale? Quali animali e quali piante hai visto? Che cosa puoi fare per non danneggiare le piante e rispettare gli animali? Insieme ai tuoi compagni, scrivi un elenco di regole. Comincia scegliendo fra le seguenti quelle più adatte. Raccogliere i fiori
Fare rumore
Non raccogliere fiori
Uscire dal sentiero
Camminare in silenzio
Seguire il sentiero
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la descrizione O R O ESPL CON I SENSI Per descrivere una cosa, una persona, un animale o un ambiente è importante attivare i cinque sensi e usare gli aggettivi.
1 Leggi e completa le qualitĂ che si possono percepire con i sensi.
colori e luce
rosso, giallo, nero...................................................................................... ................................................................ scuro, chiaro, luminoso ......................................................................................................................................................
VISTA
forme
dimensioni superficie TATTO
consistenza
UDITO
OLFATTO
GUSTO 114
suoni
odori e profumi
sapori
quadrato, ovale, piatto,.................................................................. .......................................................................................................................................................
grande, piccolo, stretto,................................................................ .......................................................................................................................................................
liscio, ruvido, pungente,.............................................................. .......................................................................................................................................................
duro, molle, morbido,....................................................................... .......................................................................................................................................................
acuto, gradevole, armonioso,............................................ .......................................................................................................................................................
profumato, puzzolente,................................................................. .......................................................................................................................................................
salato, dolce,....................................................................................................... .......................................................................................................................................................
La descr izione La descrizione spiega come sono l’aspetto fisico, il carattere, le abitudini e il comportamento della persona o dell’animale che descriviamo. el testo sono sottolineate alcune caratteristiche dei personaggi, continua tu così: 2 N aspetto fisico, carattere, abitudini.
Nonne a colori Una mia nonna si chiamava Bianca ed era una nonna dolcissima, con i capelli bianchi, gli occhi chiari e le guance rosa. Questa nonna Bianca cucinava pranzetti deliziosi e mi regalava sacchetti pieni di dolci, ogni domenica. L’altra nonna indossava vestiti dai colori vivaci, si chiamava Ida e non cucinava quasi mai. La nonna Ida non aveva capelli bianchi e si dipingeva un pochino le gote con il rossetto. Era sempre allegra. 3 Sottolinea le caratteristiche di Dora così: aspetto fisico, comportamento.
La cavallina Dora Un giorno arrivò Dora. Era bellissima: alta, enorme, di un marrone chiaro, con riflessi rossi come il fuoco. Aveva occhi tondi e mobili, che sembravano dilatati. Riusciva a muovere gli orecchi in tutte le direzioni. La guardavo appena scesa dal camion: alzava e abbassava continuamente la testa e con le zampe anteriori ogni tanto raspava il terreno. L’accompagnatore ci disse che era buonissima.
L’espressione evidenziata è un paragone: i paragoni fanno “immaginare” meglio quanto viene descritto.
Il quaderno di italiano da pag. 35 a pag. 40
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MONDO E AVVENTURA
LA FINESTRA
ESPLORO IL TESTO Cerchia il senso utilizzato in questa descrizione.
Tatto
Vista
Olfatto
Udito Gusto
Completa il paragone usato alla fine del testo.
La finestra è come.................................... .................................................................................................
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Nella mia cucina c’è una grande finestra. La mamma a volte, quando cucina o lava i piatti, combina qualche guaio perché si incanta a guardare fuori. – Guarda, Filippo! Com'è verde l'albero! – E quella nuvola, mamma: sembra un drago! – È tornato il pettirosso e ha fatto il nido sull’acero... – Ci sono le api muratrici, bisogna fare attenzione. Però guarda che coda buffa hanno! Fuori c’è tutto, ma proprio tutto. Tutto il mondo. È una finestra magica, la mia. Vedo le stagioni corrersi dietro, scompigliando foglie, fiori, frutti, cieli bellissimi. Vedo gli uccelli in cerca di semi, nel mio giardino. Anche gli aironi sono passati in questo pezzo di cielo. Vedo i temporali. Sono la cosa che preferisco: battaglie di lampi, tuoni e acqua a catinelle. È come un grande televisore, la mia finestra sempre accesa sul cielo. M. Monari, S. Raga, La luna sul vetro, Giunti Kids
INSIEME Filippo e la mamma provano meraviglia e stupore. Capita anche a te? Quando? Per che cosa? Parlatene in classe e insieme trovate tante cose che suscitano meraviglia. Fuochi d’artificio Un cucciolo di animale
.................................................................................... ....................................................................................
MONDO E AVVENTURA
IL BOSCO GRANDE Aspettavo che il bosco grande si addormentasse sotto la luna gialla. E allora, quando tutti (ma proprio tutti) dormivano, io, zitto zitto, in punta di piedi, mettevo la sedia sotto la piccola finestra, ci salivo sopra e mi appoggiavo al davanzale. Guardavo il bosco grande addormentato, e la luna. Ascoltavo. – Uuuhhh! Uuuhhh! – diceva il vento. – Ssshhh! Ssshhh! Ssshhh! – rispondevano le foglie e i grandi alberi. – Uuuhhh! Uuuhhh! – diceva il vento. – Uhu-uhu uhu-uhu! – ripeteva il cuculo dal suo nido. – Uuuhhh! Uuuhhh! – diceva ancora il vento. – Click clack clock! – rispondevano le tegole del tetto. “Vorrei proprio vedere cosa c’è nel bosco grande” pensavo io.
ESPLORO IL TESTO Quale senso è più utilizzato in questa descrizione? Tatto Vista Udito Olfatto Gusto
Mi piace
LEGGERE
Dividetevi i ruoli: narratore, vento, foglie, cuculo, tegole. Leggete a più voci, imitando i suoni. Che concerto notturno!
G. Bissaca, Quando ero Pollicino, Ed. E. Elle
Esercizio interattivo
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MONDO E AVVENTURA
UNA FAMIGLIA Martina ha gli occhi celesti come la mamma e i capelli ricci come il papà. Anche Tommaso ha gli occhi celesti, ma i suoi capelli sono biondi come quelli della mamma. Martina si diverte a preparare la macedonia, a modellare il pongo e a colorare gli album. Tommaso fa la raccolta di figurine e gli piace correre in giardino con la sua bici nuova. Al papà piace cantare, anche se è stonato. La mamma preferisce che il papà balli con lei. La mamma è molto romantica e certe volte si commuove vedendo un film d’amore. A noi tutti piace cenare insieme, raccontando quello che ci è successo durante la giornata. Certe volte a casa nostra vengono dei bambini a giocare; allora succede il finimondo. Tutti che gridano, corrono, mangiano, ridono. A volte invece vengono nonno Giuseppe e nonna Irene. Lui sa fare gli aeroplanini di carta. Lei invece ha un buon profumo e conosce tante filastrocche. Ecco, questa è la mia famiglia. Per me è la più bella che ci sia! M. L. Giraldo, La mia famiglia, Lapis
ESPLORO IL TESTO Nel testo alcune caratteristiche sono colorate, continua tu. 118
SCRIVO Come è composta la tua famiglia? Quali abitudini avete? Che cosa vi piace fare? Scrivi sul quaderno.
MONDO E AVVENTURA
TIMMY Il gatto si chiamava Timmy. L’abbiamo portato a casa da un gattile. Era un micino molto piccolo. E aveva il raffreddore. Non mangiava, non beveva. La sua pelliccia era come quella di una tigre, ma senza le strisce. Anche se si vedeva benissimo dove avrebbero dovuto essere le strisce. Aveva il pelo corto e ispido come la paglia. Lo tenevo sempre in braccio o sulle ginocchia. Mamma, papà e persino mia sorella Halley davano da mangiare a turno a Timmy con un contagocce. Lui rimaneva sempre immobile, sdraiato nello stesso punto del tappeto dove il sole del mattino entrava dalla finestra. Ci sono volute due settimane e tre visite dal veterinario. Poi una mattina mi sono svegliata e Timmy sembrava due volte più grande del giorno prima e si faceva le unghie su una gamba del divano. L’altra gamba era già rovinata. – Che brutto gattaccio! – mamma ha gridato. Ma noi altri eravamo felici, soprattutto io. J. Feiffer, La mia stanza è uno zoo!, Piemme
ESPLORO IL TESTO L eggi con attenzione il testo e completa lo schema sul quaderno.
PRIMA ASPETTO FISICO
Era... La pelliccia... Il pelo era...
Non... COMPORTAMENTO Non... Rimaneva...
DOPO Sembrava...
Si faceva le unghie...
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MONDO E AVVENTURA
UN CANE DI NOME OVIDIO
ESPLORO IL TESTO ella descrizione c’è un N paragone. Sottolinealo e riscrivilo di seguito. ............................................................................................... ............................................................................................... ...............................................................................................
Sai chi sono io? Un cane di nome Ovidio e la mia padrona è Clarice. Io le abbaio e lei, che capisce quello che dico, scrive i miei racconti. Ma voglio presentarmi meglio. Dicono che sono molto bello e sveglio. Bello, sembra che lo sia veramente. Ho un pelo castano come la corteccia di un albero, ma soprattutto ho degli occhi che tutti ammirano: sono dorati. Mi piace allungarmi sulla schiena e farmi grattare la pancia. Sveglio lo sono solo quando abbaio le parole. Sono un po’ maleducato, non sempre obbedisco, mi piace fare quello che voglio. A parte questo sono un cane normale. Se dici: – Ovidio, vieni qui! – io vengo subito e ti abbaio, perché mi piacciono i bambini e sono capace di raccontare delle storie ben abbaiate. Vuoi vedere che ti abbaierò una storia che sembra un po’ finta e un po’ vera? C. Lispector, Le storie di Ovidio, Mondadori
SCRIVO ompleta i seguenti paragoni e scrivi a quale animale si riferiscono. C Guscio duro come.............................................................................................................. Piume variopinte come............................................................................................. Pelo morbido come......................................................................................................... Artigli affilati come............................................................................................................ Becco appuntito come.............................................................................................. 120
tartaruga
........................................... ........................................... ........................................... ........................................... ...........................................
È facile
leggere
LETTURA VELOCE Muovi i tuoi occhi velocemente, riga per riga, alla ricerca della parola “criceto”. Sottolineala ogni volta che la trovi. Cerca di essere più veloce che puoi. Infine rileggi, più volte, il testo ad alta voce.
Aiutati con il dito per leggere velocemente.
Il mio criceto Un giorno la mamma e il papà ci hanno regalato un libro che spiega come vive il criceto. Il giorno dopo, il papà è arrivato a casa con un criceto dal pelo morbido, con grandi occhi neri, un nasino piccolo piccolo che trema e lunghi baffi. Il criceto è stato chiamato Squitty. Il nostro nuovo amico criceto mangia semi e foglie di insalata, pezzetti di pera o di mela a tutte le ore. È un criceto giocherellone! Si diverte e si tiene in esercizio girando continuamente su una ruota. Dorme di giorno, anche se si sveglia spesso e si guarda intorno con grande curiosità! Che simpatico criceto! I. Sànchez, M. Rius, Il mio criceto, Editrice La Scuola
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
121
È facile
cOmprendere
ENTRARE NEL COVO Luca e Manuel fissavano il mio viso. Io prima guardo Luca, poi guardo Manuel, in silenzio. Luca mi dice: – Matteo, vuoi diventare un guerriero Nao? Io non rispondo perché penso che forse Luca mi prende in giro. Manuel dice: – Se diventi Nao, puoi entrare nel covo. – E che cosa bisogna fare per diventare un guerriero Nao? – chiedo. Sono cinque prove, ad esempio attraversare il prato camminando solo sulle pietre del sentiero e poi attraversarlo un’altra volta camminando all’indietro. Arrampicarsi fino al terzo ramo del melo in meno di trenta secondi. Eccetera. Non sono prove difficili e io le supero bene. Alla fine Luca e Manuel mettono la loro mano sulla mia spalla e dicono con voce seria: – Nao aba tu! Nao aba tu. Aba Nao! “È bello essere un Nao” penso, anche se non so cosa è e cosa deve fare un Nao. R. Piumini, M. Somà, Volare alto, Giunti
122
Audio
covo rifugio, luogo segreto dove potersi nascondere
prova ciò che si fa per dimostrare di essere bravi o coraggiosi
È facile
cOmprendere cOmprendere
Come si chiamano i personaggi del racconto? ............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................
Sottolinea nel testo i loro nomi. C ollega le parole che ti indicano i tre momenti della storia, al disegno corrispondente. PRIMA
DOPO
INFINE
Ora completa con le parole date. supera • spalla • Matteo • ramo PRIMA Manuel e Luca chiedono a diventare un guerriero Nao.
....................................................................
se vuole
DOPO Matteo .................................................................... le cinque prove, ad esempio si arrampica fino al terzo .................................................................... del melo. INFINE Manuel e Luca mettono una mano sulla di Matteo e lo accolgono tra i guerrieri Nao.
....................................................................
Colora le pietre
Sei riuscito a leggere bene? Hai completato tutte le attività? Che voto ti daresti? 1, 2 o 3 pietre?
Audio
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Verifica
FRANK 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
Ho avuto dozzine di conigli, delle razze più diverse, ma Frank lo ricorderò sempre. Era di razza francese, molto grosso e con le orecchie pendenti. Di colore biancastro, aveva molte chiazze brune, e sul muso una macchietta a forma di farfalla. A Frank piaceva molto mangiare. Quando era al suo massimo raggiungeva gli otto chili! Dovetti unire insieme tre conigliere perché non stesse troppo stretto. Cercavo anche di fargli fare un po’ di moto, con un collare e un guinzaglio. A Frank piacevano molto queste passeggiate. Spesso, per dimostrare la sua soddisfazione, faceva dei salti improvvisi impennandosi sulle zampe posteriori. L’unico problema era che andare a spasso con un coniglio significa che dovete andare voi dove sceglie lui. E Frank sceglieva sempre l’orto! D. King-Smith, Gli animali della mia vita, Mondadori
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Prima esegui poi correggi e ritaglia il tuo diamante
1 Quali sono le caratteristiche del coniglio? Completa la tabella con i dati del testo. NOME
...................................................................................................................................................................................................................
R AZZ A
...................................................................................................................................................................................................................
CORPO
...................................................................................................................................................................................................................
COLORE
...................................................................................................................................................................................................................
ORECCHIE
...................................................................................................................................................................................................................
ABITUDINI
...................................................................................................................................................................................................................
2 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). Il bambino arrivò a pesare otto chili.
V
F
Frank amava le passeggiate.
V
F
Il bambino portava Frank col guinzaglio.
V
F
Frank andava sempre a passeggiare nell’orto.
V
F
Frank si impennava sulle zampe posteriori quando era contento.
V
F
Il bambino saltava quando era con Frank.
V
F
3 Rispondi. Frank è stato il primo e unico coniglio dell’autore?..................................................................................................................................................... Quale espressione te lo fa capire? (Indica la riga)........................................................................................................................................................... Perché il bambino unì tre conigliere?................................................................................................................................................................................................
LA SFIDA Verso l'INVALSI Indica con una X la definizione esatta.
Le orecchie pendenti (riga 4) sono tese all’insù. piegate all’ingiù. dritte. appuntite. Verso le competenze
Le zampe posteriori (riga 14) sono quelle dietro. quelle davanti. quelle di destra. quelle di sinistra.
Leggere semplici descrizioni e comprenderne gli elementi e il lessico.
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Estate io... Se mang Se ascolto...
a g u sto u n n g u r ia . a a s o c c su
m o re u r l i o s e nt m a re. de l
Clil
seasonalfruit fruit seasonal
watermelon
melon S e a n nu s o...
blackberry 126
ro f u m o o d o ro il p nd a . de lla lava
peach PDF
Listen, read and sing
FESTE 22 Giugno IN IZ IA L ’ESTAT E
15 Agosto
S e to c co...
FERRAGOSTO
a ne lli r g i o c is p e rce p . di s a b bia
22 Settembre
FINISCE L'ESTATE
Se gu ardo...
ve d o il ve rde d u n a lu ce r to la i . Karaoke
127
Estate
FAVOLA ACCESA Palla di fuoco, mela sorgente gran girasole, arancia calante tuorlo dell’uovo, candela gigante occhio del faro, luce splendente continua e continua... aggiunge parole, le tue le sue senza finire, la favola accesa che vuole vivere, non vuole morire giallo giocoso, silenzio immenso caldo brioso, sole ti penso ombra frondosa, aria gustosa... P. Formentini, C’era c’è e ci sarà, NER
IL PAESE DELLE VACANZE Il paese delle vacanze non sta lontano per niente: se guardi nel calendario, lo troverai facilmente. Occupa, tra giugno e settembre, la stagione più bella. Ci si arriva alla fine della scuola; passaporto: la pagella. Ogni giorno qui è domenica, però si lavora assai: tra giochi, tuffi e passeggiate non si riposa mai!
COMPRENDO i che cosa parlano le poesie? D Verifica le tue risposte scrivendo sotto ogni lettera quella che nell'alfabeto italiano viene subito dopo.
poesia: Favola accesa R
N
D
poesia: Il paese delle vacanze D
R
G. Rodari, Enciclopedia della favola, Editori Riuniti
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K
Esercizio interattivo
S
B
S
D
è UN’ARTE
R ICICL AR E
Lo sapevi che il vetro riciclato è assolutamente identico a quello originale? E che può essere riciclato più volte? Per questo è importante che lo getti negli appositi contenitori perché può essere facilmente riciclato e riutilizzato.
LA LANTERNA MAGICA
1
2
3
4
Materiale occorrente • vasetti di vetro di varie forme e dimensioni • sabbia • lumini • sassolini • perline • nastrini colorati
Procedimento etti in ogni vasetto 1 M
una base di sabbia, conchiglie o sassolini.
ra sistema un lumino 2 O
al centro, può essere anche profumato come preferisci o alla citronella.
3 I nfila nel nastrino perline o altri ninnoli a tuo piacimento e ferma con un nodo finale.
4 L ega al collo del vasetto il nastrino e accendi la tua candela nelle serate estive.
Video
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Arte e immagine
COLORI COMPLEMENTARI I colori complementari sono detti anche opposti.
on d sec
ario
Il colore opposto al blu è l’...............................................
d on
Il colore opposto al rosso è il .....................................
primario
sec
Il colore opposto al giallo è il ....................................
ario
Colora il cerchio dei colori come il modello e completa.
primario
primario
secondario
I colori complementari possono creare degli effetti di contrasto particolari. Un colore usato con il suo complementare sembra più intenso e più vivo.
Prova tu! Colora i disegni con i colori complementari.
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Arte e immagine
LEGGO UN'OPERA D'ARTE
Franz Marc, Mucca gialla
Osserva il quadro e rispondi alle domande.
he cosa ha dipinto Franz Marc? .................................................................................................................................................................................................. C Quali colori complementari ha utilizzato? ..................................................................................................................................................................... Quali altri colori riesci a distinguere? ...................................................................................................................................................................................... Quali sensazioni provi guardando questa immagine? FelicitĂ TranquillitĂ Rabbia Paura
Prova tu! olora il mandala come indicato: i "petali" C esterni con i colori complementari e il fiore centrale con i colori primari. Poi confrontalo con il mandala della primavera.
Zoom
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Prepararsi alla prova
INVALSI
Verso la fine di questo anno scolastico ti verrà proposta, come a tutti i bambini che frequentano la classe seconda, una prova di comprensione: si chiama PROVA NAZIONALE INVALSI. Le pagine come questa ti aiuteranno ad affrontarla con tranquillità e sicurezza.
IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE P er comprendere bene un testo devi capire il significato delle parole. Conosci le seguenti parole? Segna con una X solo quelle di cui sai il significato.
Emozione Tratto
Ricci Scolaresca
Sbilenco Malefico
Se c’è una parola che non conosci, cerca di indovinare il suo significato individuando nel testo che segue, la frase che la contiene. È più facile capire il significato delle parole, se le rileggi all’interno di una frase. Leggi il brano.
Amiche del cuore Che emozione! Elisa entra nel cortile affollato della scuola. Vede Prisca e corre da lei. Prisca ha i ricci spettinati, il colletto sbilenco e, nel brevissimo tratto da casa a scuola, ha trovato il tempo di farsi un baffo con la penna sul naso. Eppure a Elisa Prisca piace esattamente così. È la sua amica del cuore e non la cambierebbe con nessun’altra. È bello rivedere la scolaresca dopo le vacanze, anche le compagne meno simpatiche con il sorriso malefico. Sembrava che l’estate avesse cancellato tutti i dispetti, tutti i litigi. B. Pitzorno, Ascolta il mio cuore, Mondadori
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Prepararsi alla prova Segna con una X il giusto significato delle parole. Emozione
INVALSI
Eccitazione Indifferenza Dolore Dispiacere
Sbilenco Povero Sporco Storto Nuovo
Ricci Piccoli animali con il corpo ricoperto di aculei Ciocche di capelli piegate ad anello Animali marini dal guscio spinoso Involucri spinosi che contengono le castagne
Scolaresca Orchestra Gruppo di atleti Insieme degli alunni di una classe Edificio scolastico
Malefico Simpatico Sdentato Magico Cattivo
Tratto Linea Percorso Ritratto Riga
Riutilizza le parole nelle seguenti frasi e completa.
1 Lo scuolabus è arrivato, la ........................................................................................ sale ordinatamente per andare in gita all’oasi naturale. 2 In famiglia abbiamo tutti i capelli .........................................................................................
3 Ogni volta che Paolo vede Elisa arrossisce per l’ ......................................................................................... 4 Sul sentiero per la cima, l’ultimo ........................................................................................ è tutto in salita. 5 La matrigna di Biancaneve aveva uno sguardo ......................................................................................... 6 Il cartellone degli incarichi pende ........................................................................................ sulla parete della seconda C.
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Prepararsi alla prova
INVALSI
L'IMPORTANZA DEL TITOLO Il titolo è importante perché ti aiuta a intuire fin da subito di cosa parla il testo che stai per leggere e può anticiparti informazioni su alcuni elementi presenti nel testo: i personaggi, le situazioni, i luoghi, le parole che incontrerai. I l racconto che leggerai fra poco si intitola Una casa sull’albero. Fai delle ipotesi e indica con una X i completamenti che ti sembrano più giusti.
"Casa sull'albero" ti fa pensare a: un castello. una tana di un animale. una casetta di legno. una scuola. La casa potrebbe essere costruita da dei bambini. un muratore. uno scienziato. un animale. Il racconto parlerà di una gita al mare. di una partita di pallone. di una casa su un albero. di un uccellino e del suo nido. La casa sull'albero potrebbe riferirsi a: il tempo in cui si svolge la storia. il luogo in cui si svolge la storia. il protagonista della storia. uno dei personaggi della storia.
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Il racconto si svolgerà al mare. in un giardino. in un supermercato. a scuola. I personaggi di questo racconto potrebbero essere formiche. adulti. genitori. bambini.
Prepararsi alla prova
INVALSI
Ora leggi il brano per verificare le tue ipotesi.
Una casa sull'albero A prima vista poteva sembrare un albero come tutti gli altri. Ma, a guardare bene, si scopriva una porticina nascosta, in basso, fra le radici nodose. Una porticina abbastanza grande per poterci passare attraverso senza rimanere incastrati (a patto di non essere troppo grassi). Il tronco infatti era cavo, e dentro c’era una scaletta a chiocciola che portava in alto, fino ai rami pieni di foglie. Non solo, ma sulla parte esterna del tronco alcuni spuntoni di rami tagliati ad altezza crescente formavano ottimi gradini o appigli per chi volesse arrampicarsi senza passare per la porticina segreta. Naturalmente Aglaia preferiva questa scaletta esterna e ci saliva veloce come uno scoiattolo. Aglaia aveva otto anni, e abitava sull’albero insieme con la sua amica Bianca che invece era una persona grande. Era successo che tutte e due si erano stufate di stare in un appartamento di città. Allora si erano messe d’accordo, avevano cercato un albero adatto e si erano trasferite lassù in cima al tronco. Alla biforcazione dei rami c’era una piattaforma di assi con un parapetto, ben nascosta dal fogliame. L’albero era altissimo: non finiva mai. A un certo punto i suoi rami finivano e più in alto c’era solo cielo. Ma in cima Bianca e Aglaia non ci erano arrivate mai. Avevano deciso di costruire la loro casa su due grossi rami pochi metri più in alto della piattaforma e avevano lavorato tutta l’estate con seghe e martelli. Alla fine era venuta fuori una casa bellissima. B. Pitzorno, La casa sull’albero, Mondadori
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Prepararsi alla prova
INVALSI
LE INFORMAZIONI DEL TESTO Un testo ti dà tante informazioni. Se lo leggi attentamente ti sarà facile trovarle. Leggi questo inizio di un racconto e rispondi alle domande: osserva gli esempi.
Carlotta prende il treno Oggi l’elefantina Carlotta fa il suo primo viaggio. Vuole vedere la città. La mamma le dà una valigetta rossa: – Questa ti servirà – le dice. Il treno arriva in città, le case sono altissime e hanno tante finestre. Carlotta visita la città e fa tante foto. Poi arriva nella piazza principale dove ci sono tanti piccioni. F. Altan, Carlotta prende il treno, Emme
Rileggi la parola sottolineata nel testo e leggi la risposta indicata con una X.
C hi è il protagonista di questo racconto? Il treno Carlotta Una valigetta rossa
La mamma
Ora prova tu: sottolinea nel testo come indicato e rispondi con una X.
Q uando si svolgono i fatti? Sottolinea di rosso la parola che ti dà questa informazione. Tanto tempo fa Oggi Ieri Non si sa D ove vuole andare Carlotta? Sottolinea di verde le parole che ti danno questa informazione. In montagna Nella foresta In città A casa C he cosa fa Carlotta in città? Sottolinea di blu le parole che ti danno questa informazione. Guarda dal finestrino. Dà da mangiare ai piccioni. Fa le foto al tramonto. Fa tante foto. 136
Prepararsi alla prova
INVALSI
Ecco un esempio di come ti si presenterà la prova INVALSI: ogni riga è indicata da un numero. Le domande ti suggeriscono la riga dove cercare la risposta.
Decidiamo insieme 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
Siamo un gruppo di bambini che si ritrova spesso, nei momenti liberi, per giocare. Quando giochiamo in cortile, se io propongo di giocare a nascondino e invece uno dei grandi vuole giocare a pallone, vince lui. Non è giusto. E allora ieri l’ho detto. – Non credo che dobbiamo fare sempre quello che dici tu – ho detto a Roberto, che ha nove anni e crede di essere il capo. – Ah no? E allora dobbiamo fare quello che dice un tappo come te? – ha detto lui. I suoi amici si sono messi a ridere. I miei no. – Decidiamo insieme – ho proposto. – Votiamo: chi vuole giocare a pallone alzi la mano. Hanno alzato la mano in quattro: Roberto e i suoi amici. – Ora alzi la mano chi vuole giocare a nascondino. L’abbiamo alzata in sei. E siccome in cinque non possono giocare a pallone, abbiamo giocato tutti a nascondino. B. Masini, A come avventura, Piemme Scuola
Rileggi la riga sottolineata nel testo e leggi la risposta indicata con una X.
Di chi parla questo racconto? (riga 1) Di una squadra di calcio Di un gruppo di amiche
Di un gruppo di bambini Di un bambino e di una bambina
Ora prova tu: sottolinea le righe indicate, rileggi e rispondi con una X.
Dove giocano i bambini? (riga 3) Ai giardini pubblici In cortile In classe In palestra Quanti anni ha Roberto? (riga 7) Otto Nove Sei Novanta
“ I suoi amici si sono messi a ridere. I miei no” (riga 10). La parola sottolineata a chi si riferisce? Al bambino che racconta A Roberto A tutti i bambini Agli amici di Roberto 137
Prepararsi alla prova
INVALSI
LE INFORMAZIONI NASCOSTE In un testo ci possono essere delle informazioni nascoste: significa che non trovi subito quello che ti serve sapere, ma devi capirlo attraverso altre frasi. L eggi il racconto e rispondi alle domande: aiutati sottolineando le parole che ti suggeriscono la risposta, come nell’esempio.
La spiaggia A piedi nudi, scavalcò il basso muretto e si incamminò sulla spiaggia, verso la schiuma bianca che le onde disegnavano lungo la battigia. Dove si svolge la storia? Al mare In montagna In città In campagna
Sparsi qua e là si vedevano pezzetti di legno, lattine arrugginite, qualche bottiglia di plastica, mucchietti di alghe appassite. Andò a sedersi vicinissima al punto in cui si rompevano le onde. ra prova tu. Leggi attentamente ogni parte, O poi rispondi.
Di chi si parla? Di un bambino Di un pescatore 138
Di una bambina Di un gabbiano
Prepararsi alla prova
INVALSI
C’erano anche tre o quattro barche di pescatori con la vernice sbiadita, l’estate era lontana. Osservò il cielo grigio che dava all’acqua un colore scuro e ne respirò l’odore, profondamente. I n quale stagione sicuramente non si svolgono i fatti? Autunno Inverno Primavera Estate
Poi, proprio davanti a sé, vide una bellissima conchiglia. Era grigia e marroncina. La raccolse e la mise subito al sicuro nello zainetto. Poi, con un sospiro di soddisfazione, si distese e chiuse gli occhi per ascoltare meglio il rumore delle onde. G. Quarzo, Clara va al mare, Salani
La protagonista tiene molto alla conchiglia? Non si sa No Sì Poco Sottolinea di blu le parole che suggeriscono la risposta.
Come si sente la bambina? Soddisfatta Indifferente Annoiata Stanca Sottolinea di blu le parole che ti suggeriscono la risposta.
139
Prova
INVALSI
Leggi solo il titolo del brano accanto e rispondi alle domande. 1. Tra i luoghi elencati, in quale potrebbe svolgersi il racconto? A. B. C. D.
In una scuola In un supermercato In un campo da calcio In uno spazio aperto e naturale
2. Il racconto potrebbe svilupparsi A. in qualche mese B. in una giornata C. in un pomeriggio D. in un anno
3. Leggendo il titolo puoi aspettarti che nel racconto ci siano alcune cose. Indica quali. Rispondi mettendo una x per ogni riga della tabella.
Mi aspetto che nel racconto ci sia...
A.
almeno un cane.
B.
almeno un gruppo di animali.
C.
qualcuno che è in compagnia di un cane.
D.
qualcuno che indossa un cappotto.
E.
qualcuno che ama i cani.
F.
qualcuno che ama i gatti.
G.
almeno una persona che ama i cani.
SĂŹ
No
Adesso puoi leggere il racconto e rispondere alle domande successive. Attenzione, ricordati che non puoi piĂš rivedere le domande sul titolo. 140
Prova
INVALSI
UN'ESTATE CON IL CANE FEBO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Quell’estate con Febo fu una continua e straordinaria avventura. Il mattino Rossella aiutava sua madre a vendere il pane. Io, Silvano e Paolino eravamo occupati nei piccoli lavori di casa che mamma e papà ci affidavano: verniciare la scaletta di legno, innaffiare i fiori e gli ortaggi, fare la spesa. Ma il pomeriggio era tutto nostro. Nostro e di Febo. Il cane lo sapeva: infatti il mattino, dopo la colazione, si accucciava in un angolo del cortile, all’ombra, e dormiva. Ma il pomeriggio, appena qualcuno si faceva vedere, nessuno lo teneva più: si agitava tutto, faceva salterelli di gioia, ci leccava i piedi e le mani, ci ruzzolava fra le gambe. Allora si andava per i sentieri della campagna, cambiando sempre itinerario. Scoprivamo così anche noi, insieme a Febo, il paesaggio della nostra terra: i prati e il fiume, le canaline d’irrigazione, le vigne, le cascine. Nelle canaline di cemento che portavano l’acqua ai campi si poteva fare il bagno. Nelle cascine isolate nella campagna scoprivamo le mucche nelle stalle, nei cortili cani e gatti, galline, faraone, persino i pavoni dalla coda a ruota di tanti colori. Nelle vigne c’erano tanti grappoli ancora verdi che il sole stava maturando. Camminando scoprivamo uccellini strani, animaletti che vivevano nella terra e fiori. Rossella si incantava davanti a certi piccoli fiori nascosti nell’erba che lei guardava con una piccola lente, che aveva sempre con sé. Meno pensieri aveva Febo, che annusava tutto, curioso: per lui la vita era più semplice, mangiare, dormire, andare a spasso. Ma era vero? Silvano diceva che Febo pensava, ragionava e ricordava come noi, e che glielo diceva nella sua lingua dei bau. 141
Prova 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42
INVALSI
Un giorno arrivò un temporale improvviso mentre eravamo nei campi: si levò un vento forte che portò nuvoloni scuri e a un tratto lampeggiò, il cielo rimbombò di tuoni e cominciò a piovere. Sapevamo che in quella zona c’era un casottino dentro una vigna e corremmo per ripararci là. Ma non facemmo in tempo, allora ci riparammo sotto un grosso gelso, le cui fitte foglie e il tronco ci ripararono un po’. Febo era rannicchiato fra le nostre gambe. E Silvano gli spiegava: – Il cielo fa bum bum, ma non è la guerra. Della guerra si deve avere paura, non del temporale. E dopo torna il sole e noi corriamo a casa. M. Lodi, Il mistero del cane, Giunti Junior
4. Quale personaggio del racconto NON faceva parte della famiglia dello scrittore? A. B. C. D.
Silvano. Paolino. La mamma. Rossella.
5. Quale frase ti fa capire che i protagonisti del racconto avevano trascorso un’estate divertente ed emozionante?
A. “Il mattino Rossella aiutava sua madre a vendere il pane.” B. “Io, Silvano e Paolino eravamo occupati nei piccoli lavori di casa...”. C. “Quell’estate con Febo fu una continua e straordinaria avventura”. D. “... verniciare la scaletta di legno, innaffiare i fiori e gli ortaggi, fare la spesa.”
6. Che lavoro faceva la madre di Rossella (riga 2)? A. La panettiera. B. La giardiniera. C. La fruttivendola. D. La casalinga. 142
Prova
INVALSI
7. Quali parole puoi scrivere al posto della parola sottolineata nella frase “Ma il pomeriggio era tutto nostro” (riga 6)?
A. B. C. D.
Di Silvano e di Paolino. Del cane e di tutti i bambini protagonisti del racconto. Di Rossella e dello scrittore. Di tutti i bambini protagonisti del racconto.
8. Nella parte di testo che segue sottolinea solamente i nomi che indicano elementi antropici.
... i prati e il fiume, le canaline d’irrigazione, le vigne, le cascine.
a. Quanti elementi antropici hai individuato? ................................. b. A che cosa servivano le “canaline d’irrigazione” di cui si parla nel testo? A. Portare l’acqua nelle case. B. Portare l’acqua nei campi coltivati. C. Far navigare le barche. D. Far divertire i bambini.
9. Le “canaline d’irrigazione” venivano usate nel racconto anche per un altro scopo. Quale? A. Portare l’acqua al fiume. B. Fare il bagno durante l’estate. C. Portare l’acqua alle vigne. D. Lavarsi dopo una giornata di lavoro.
10. Quali, tra gli animali che vivevano nelle cascine isolate, hanno una coda particolare? A. B. C. D.
Cani Gatti Galline Pavoni
143
Prova
INVALSI
11. Secondo te, perché Rossella guardava i fiori con la lente (righe 24-25)? A. B. C. D.
I fiori erano piccoli. I fiori avevano colori molto accesi. I fiori avevano un profumo troppo forte. I fiori erano nascosti tra l’erba del prato.
12. Dove si ripararono i bambini e il cane? A. B. C. D.
In un casottino dentro una vigna. Dentro una vigna. Sotto un grosso gelso. Dentro il tronco di un grosso gelso.
13. Secondo quanto si dice nel testo, di che cosa aveva paura Febo (righe 39-41)? A. B. C. D.
Del vento forte. Dei tuoni. Dei nuvoloni scuri. Della pioggia.
14. Secondo Silvano, che cosa faceva più paura del tuono (righe 40-41) ? A. B. C. D.
I rumori della guerra. Il cielo che fa “bum bum”. I guaiti di un cane. Nulla.
15. Il testo che hai letto A. B. C. D. 144
racconta una storia di paura. racconta una storia fantastica. racconta una storia realmente accaduta. descrive un paesaggio.
I
C
Pr . Cer e ia
Incolla i diamanti delle verifiche nei triangoli bianchi che si trovano nel retro della pagina. Quando li avrai incollati tutti ritaglia e costruisci il tuo tesoro delle competenze!
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Ritaglia il contorno
Piega lungo le linee
È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiato per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.
Starei con te Caro Bogi, grembiule azzurro. mi hanno comperato un ci devi andare. Beato te che a scuola non venire con me, Ma se almeno tu potessi uscire insieme bbe nel mio banco... Si potre resti la cartella, tutte le mattine. Tu porte io il grembiule. che mi sgridano, Starei con te. E ogni volta e niente. tu potresti abbaiare. Invec solo. solo Ti devo lasciare a casa, e di leggere, Se almeno tu fossi capac . ti darei i miei “Topolino”
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite.
È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi. Inoltre per l’insegnante la guida al testo; percorsi multidisciplinari per la LIM, esercizi interattivi, approfondimenti, schede in PDF
Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • l a possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe. Sviluppa le competenze digitali con questi strumenti:
Consulenza didattica: si ringrazia Novella Laghi per il percorso di Arte e Immagine Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Emilia Agostini, Francesca Bolognini Grafica e impaginazione: Mauda Cantarini, Dania Fava Illustrazioni e colore: Silvia Forzani, Graziella Antonini, Chiara Fiorentino, Elisa Patrissi, Roberta Tedeschi, Silvia Colombo, Sara Torretta, Sandra Bersanetti Copertina: Mauro Aquilanti, Valentina Mazzarini Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze. © 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it
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Classe 1
a
• Metodo • Laboratori di lettura • Alfabetiere individuale
• Letture • Linguaggi espressivi • Grammatica RAF
• Matematica • Storia • Geografia • Scienze • Tecnologia
• Grafo-motricità • Corsivo • Primi testi
• Eserciziario disciplinare • Pagine di Clil • Pagine di Coding
E INOLTRE... Classe 2
a
• Storia • Geografia • Scienze • Tecnologia • Eserciziario • Cittadinanza e Costituzione
• Matematica • Prepararsi all’Invalsi • Eserciziario
•A scoltare, parlare, leggere, scrivere e riassumere • Autovalutazione • Mappe • Grammatica RAF
• Test d’ingresso • Attività per i primi giorni • Mandala e cornicette • Giochi di logica • Lapbook
Lapbook di 2a
Classe 3
a
• Istruzioni • Materiali
• Letture • Prepararsi all’Invalsi • Linguaggi espressivi • Cittadinanza e Costituzione
• Storia • Geografia • Scienze • Tecnologia • Eserciziario • Quadri di civiltà
PER L’INSEGNANTE E LA CLAS
• Matematica • Eserciziario
SE
• Guida al testo con guida alle competenze, programmazione, suggerimenti per coding, STEAM e classe capovolta, schede operative, verifiche a livelli • Cartelloni: Tabelle forma-sillabe; Accoglienza; I compleanni della classe; Le tabelline; L’evoluzione dell’uomo; Le cinque Ere • L’alfabetiere murale • I l tesserino portanome per ogni alunno
•A scoltare, parlare, leggere, scrivere e riassumere • Autovalutazione • Mappe • Grammatica RAF
il M.I.O. BOOK docente il M.I.O. BOOK studente CD audio in formato MP3
• Puoi usufruire dei testi su DVD senza connessione internet • La registrazione è facoltativa • Dal portale www.raffaellodigitale.it puoi accedere ai testi
In omaggio al docente LA GUIDA ai percorsi educativi speciali, con tante schede di lavoro per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.
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Codice per l’adozione Prezioso - Pack 2 ISBN 978-88-472-2971-6
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Prezzo ministeriale
Letture
• Letture • Prepararsi all’Invalsi • Linguaggi espressivi • Cittadinanza e Costituzione
Prezioso
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
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