Prima fila 2-3 - Area antropologica - Guida per l'insegnante

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e inoltre... CLASSE PRIMA

per imparare a leggere, a scrivere e a contare Metodo e prime letture Letture • Antologia, Ortografia e Grammatica, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere in stampato e in corsivo Allenamente • Eserciziario delle discipline Alfabetiere individuale con il segnalibro dei caratteri

Le regole di italiano e matematica 1-2-3

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GUIDA PER L'INSEGNANTE

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Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia

T. BARTOLUCCI C. CERIACHI M.L. GAGLIARDINI B. MANCINELLI O. MARASCA P. PAPALINI R. ZAGAGLIA

Ci sono anch’io 2-3 Percorso di Educazione ambientale e Cittadinanza

CLASSE SECONDA

per consolidare i saperi e prepararsi alle prove nazionali INVALSI Letture • Antologia, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere • Scrittura, Grammatica, Prove INVALSI Allenamente • Eserciziario delle discipline

Il mio atlante di 3a Un utile strumento di approfondimento e rinforzo delle discipline, con tavole illustrate e attività operative

CLASSE TERZA

per imparare a studiare e riconoscere le tipologie testuali Letture • Antologia, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere • Scrittura, Grammatica, Prove INVALSI Allenamente • Eserciziario delle discipline

A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 1a, 2a e 3a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line

SE

• Breve guida al metodo della dott.ssa Venturelli per imparare a scrivere in stampato e in corsivo • Guida al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti... •V ademecum BES con consigli, normative, schede operative ecc. • L’alfabetiere murale sillabico • Il cartellone per l’accoglienza • Il cartellone dei compleanni della classe • Il tesserino portanome per ogni alunno • Il cartellone delle tabelline (in classe 2a)

IN DOTAZIONE CON LA GUIDA: il M.I.O. BOOK docente con la guida al testo, i percorsi multidisciplinari per la LIM spiegati passo passo, esercizi interattivi di italiano e di tutte le discipline, tante schede in PDF il M.I.O. BOOK studente I DVD si possono installare senza connessione a Internet

I volumi sono in versione digitale M.I.O. BO OK, scaricabil i on-line e archivia bili su USB

D audio in formato MP3 con la C versione audio di tutto il libro letto da speaker professionisti

GUIDA PER L'INSEGNANTE

PER L’INSEGNANTE E LA CLAS

Io imparo facile

ITALIANO STORIA GEOGRAFIA

P ROGRAMMAZIONI PER COMPETENZE COMPITI DI REALTÀ

I S B N 978-88-472-2535-0

S CHEDE OPERATIVE 9

788847 225350

Codice per l’adozione e l’attivazione Prima fila - Pack 2 ISBN 978-88-472-2535-0

www.raffaellodigitale.it

www.grupporaffaello.it

Prodotto omaggio

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Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza Grafica e impaginazione: Mauda Cantarini, Letizia Favillo, Pagina 49 Illustrazioni e foto: Archivio Gruppo Ed. Raffaello Copertina: Valentina Mazzarini Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche i testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

© 2016 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa: 5 4 3 2 1 0

2021 2020 2019 2018 2017 2016


CLASSE 2

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Presentazione

INDICE 2 Presentazione del progetto 8 Per una didattica inclusiva 11 Competenze trasversali 14 Prima Fila classe seconda - Letture 20 Programmazione annuale - Letture classe seconda Italiano Arte 35 Prima Fila classe seconda - Discipline 37 Programmazione annuale - Discipline classe seconda Storia Geografia 45 Schedario con compiti di realtĂ 138 Prima Fila classe terza - Letture 146 Programmazione annuale - Letture classe terza Italiano Arte 166 Prima Fila classe terza - Discipline 169 Programmazione annuale - Discipline classe terza Storia Geografia 177 Schedario con compiti di realtĂ 263 Guida ai materiali digitali

2-3 ITALIANO STORIA GEOGRAFIA

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Presentazione

PRIMA FILA - Un progetto didattico unitario studiato per costruire le competenze La classe PRIMA per imparare a leggere, a scrivere e a contare IL VOLUME DEL METODO E DELLE PRIME LETTURE Nel volume del metodo e delle prime letture le lettere vengono presentate con il carattere stampato MAIUSCOLO rimandando al quaderno Imparo a scrivere in stampato e in corsivo il percorso di apprendimento della scrittura a mano secondo il metodo Venturelli. La conquista del metodo per l’apprendimento della letto-scrittura è stimolata da un viaggio fantastico in compagnia dello gnomo Eolo e di quattro bambini. Si comincia prendendo confidenza con il nuovo spazio che i bambini si ritrovano a vivere: l’aula scolastica.

Inizialmente l’aula è vuota: gli arredi si animano e si fanno conoscere dal personaggio guida, lo gnomo Eolo. Subito dopo arrivano i bambini e si presentano ai compagni.

La storia audio e le ricche illustrazioni favoriscono la capacità di ascolto.

Attività di manipolazione del pongo aiutano a memorizzare il grafema. La quarta pagina di ogni lettera presentata propone un laboratorio multidisciplinare.

Prima di passare alla scrittura del grafema ogni lettera è presentata con l’Alfabeto dei gesti e dei suoni, che permette di abbinare in modo divertente, attraverso il linguaggio del corpo, ogni grafema al suono corrispondente, di cui si individuano i punti di articolazione.

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Presentazione

Ogni sezione comprende quattro consonanti, precedute dalle pagine di apertura che permettono l’anticipazione delle storia favorendone l’ascolto, la comprensione e l’esposizione orale. Il filo narrativo conduttore presenta ambienti diversi (bosco, cielo, mare) che i bambini possono esplorare perché trasformati da Eolo in animali (scoiattoli, uccellini, pesci). Il metodo è quello fono-sillabico e si lavora moltissimo con le sillabe dirette e inverse. Viene suggerita la costruzione di un personaggio dell’avventura narrata.

Una sezione speciale è dedicata al confronto dei suoni affini.

Il box presenta le prime parole e frasi da leggere in completa autonomia e rimanda alla seconda parte del metodo dove si trovano le prime letture.

Il percorso stagionale inizia nel volume del metodo e si conclude nel volume delle letture. Presenta attività di coloritura e disegno per riflettere sui cambiamenti stagionali e suggerimenti di giochi per stimolare l’espressione corporea.

Si forniscono situazioni per realizzare manufatti legati alle festività.

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Presentazione

IL LIBRO DI LETTURE DI CLASSE PRIMA Prime pagine per cominciare a leggere in stampato minuscolo: stesse frasi e stessi brani sono presentati nei due caratteri. Dalla lettura strumentale del volume del Metodo si passa al piacere di leggere e alla lettura espressiva del volume di lettura. Le Unità di Apprendimento presentano tematiche legate sia al racconto di esperienze personali e delle proprie emozioni, sia alla fantasia.

L’alfabeto in stampato maiuscolo è messo a confronto con l’alfabeto in stampato minuscolo.

Attività varie legate alla comprensione, al lessico, alla produzione scritta e alle emozioni accompagnano tutte le letture.

Pagine per l’acquisizione di tecniche di lettura veloce riprendono l’impostazione della Prova preliminare di lettura delle Prove Nazionali di classe seconda.

Il lavoro sull’educazione all’ascolto, presentato nelle apposite pagine con relative attività di comprensione, viene approfondito con una pagina di laboratorio che suggerisce come costruire, con materiali di riciclo, i personaggi protagonisti dei testi ascoltati.

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Presentazione

IL SUSSIDIARIO DELLE DISCIPLINE DI CLASSE PRIMA Nel volume delle discipline si nota subito la chiarezza con cui sono presentati gli argomenti, la loro efficace distribuzione nell’impaginato e la gradualità dei percorsi di apprendimento.

Approccio esperienziale al numero (elemento fotografico) e tattile visivo che si ricollega al metodo della Venturelli e alle lettere di pongo del metodo. Rimandi all’eserciziario Allenamente.

Dalla prima alla terza Prima delle pagine di Verifica, che seguono un percorso strutturato e graduato, l’alunno trova le pagine semplificate Insieme per imparare facile, con il carattere speciale Leggimi, dove può ripassare e riorganizzare i saperi, grazie a schemi visivi e strategie di semplificazione.

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Presentazione

Le classi SECONDA e TERZA per superare le prove INVALSI, consolidare i saperi, imparare a studiare e riconoscere le tipologie testuali I LIBRI DI LETTURE DI SECONDA E TERZA Le pagine speciali verso l’INVALSI spiegano ai bambini che cos’è la Prova Nazionale e attivano strategie di ragionamento. Le Verifiche finali riprendono il modello INVALSI.

Nelle letture si lavora parallelamente sulla comprensione (con il box Mi alleno INVALSI) e sull’analisi testuale (con il box Dentro il testo).

Le pagine delle stagioni si affacciano sulla realtà in modo multidisciplinare in seconda (con la linea del tempo e i sensi) e interculturale in terza (con la presentazione di una festa importante di altri Paesi). La terza classe avvia il lavoro di analisi testuale: ogni tipologia testuale si apre con la lettura dei classici.

Una pagina dei volumi di lettura propone una prova esperta trasversale da svolgere in gruppi che permetterà all’insegnante, a fine anno, di osservare gli alunni alle prese con i compiti di realtà e di rendersi conto di ciò che sanno e sanno fare, considerando il contesto e le condizioni, il grado di autonomia e di responsabilità. Un utile percorso di Arte e immagine chiude i volumi antologici.

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Presentazione

I SUSSIDIARI DELLE DISCIPLINE DI SECONDA E TERZA Il sussidiario delle discipline mira a rafforzare il legame con la realtà attraverso le fonti, le immagini fotografiche e le carte, in un percorso che dalla seconda alla terza prepara al biennio successivo. La trasversalità dei saperi è tenuta in forte considerazione con pagine speciali Filo diretto con...

GLI ALLEGATI IL MIO ATLANTE DI 3a Questo allegato si colloca a metà tra l’approfondimento e il quaderno operativo. Presenta un’interessante sezione sul lessico disciplinare specifico.

Pagine di approfondimento Alla scoperta di... affrontano temi contemporanei legati alla realtà quotidiana che i bambini vivono.

Rimandi all’eserciziario Allenamente e all’Atlante.

IMPARO A SCRIVERE 2-3 Comprende una sezione di grammatica ricca di esercizi e una sezione per la produzione scritta. Quest’ultima propone attività per imparare a riordinare le idee, riassumere e produrre testi di tipo diverso, anche attraverso uno stimolante paragone tra la scrittura e la preparazione di ricette culinarie.

ALLENAMENTE L’eserciziario delle discipline, ricco di attività di consolidamento, accompagna i volumi dalla classe prima alla terza.

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Presentazione

Didattica inclusiva

PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA A cura di Raffaela Maggi, pedagogista clinico UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti) Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) sono alunni che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà comportamentali ma anche disagio e svantaggio socioeconomico-linguistico-culturale e che dunque necessitano di “speciale attenzione”. La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 (entrambe del MIUR) suddividono i BES in tre aree specifiche: • alunni con disabilità certificata secondo la Legge 104/92; • alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati con la Legge 170/2010); • alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, come svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La normativa scolastica vigente invita tutte le scuole a mettere in atto, per studenti in difficoltà (temporanee o permanenti), il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti. Compito essenziale dell’insegnante è infatti conoscere “come apprende” l’alunno e, per fare ciò, deve mettere in atto una “osservazione intenzionale e finalizzata” (Piaget) con lo scopo di pianificare i successivi interventi didattico-pedagogici individualizzati e personalizzati. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA

DIDATTICA PERSONALIZZATA

Modula la didattica, i tempi, gli strumenti rispetto alle caratteristiche dell’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze.

Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità e unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.

Attraverso la normativa più recente (Legge 170 per i Disturbi Specifici di Apprendimento, la Direttiva del 27 dicembre 2012, successiva Circolare n. 8 e note esplicative) ci si propone un nuovo “orientamento culturale” nell’ottica dell’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo del funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni” (D.M. 27/12/2012, p. 1). È chiara la finalità dei documenti di “demedicalizzare e sburocratizzare” l’intervento educativo. Lo strumento privilegiato per una didattica personalizzata diventa il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo non di declinare ciò che lo studente non sa fare, ma piuttosto di definire, documentare, monitorare e descrivere le strategie d’intervento più adatte e rispondenti allo stile apprenditivo dell’alunno. Per una maggiore chiarezza, la tabella della pagina successiva indica quale modello compilare per le diverse situazioni di “speciale attenzione”.

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Didattica inclusiva

ALUNNI CON DISABILITÀ

ALUNNI CON DSA

LEGGE 104/92

LEGGE 170/2010

PEI (Piano Educativo Individualizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. Tali alunni hanno diritto a un insegnante di supporto (D.P.R. 24/11/1994 ed eventualmente anche l’educativa del Comune di appartenenza).

PDP (Piano Didattico Personalizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. In esso vengono declinate le strategie e gli interventi didattici in forma collegiale e condivisa.

Presentazione

ALUNNI CON ALTRI BES

DIRETTIVA MINISTERIALE DEL 27/12/2012 PDP per i BES, non obbligatorio ma se il consiglio di classe lo ritiene opportuno (cfr. nota del 22/11/2013) può risultare utile per la migliore gestione dei processi inclusivi. Indica se è prevista l’adozione di misure compensative e dispensative (per un determinato periodo o per l’intero anno scolastico) anche per quegli alunni senza specifica certificazione o relazioni da parte di esperti.

L’espressione “personalizzazione degli apprendimenti” è presente già negli articoli 33, 34 e 38 della nostra Costituzione. La Legge 53/2003, che va sotto il nome di “riforma Moratti”, all’art. 2 sottolinea che “è promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze, abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro”.

COSA DOVREBBE FARE L’INSEGNANTE? Una scuola inclusiva non dovrebbe mai lasciare soli i suoi insegnanti. Dunque sarebbe bene partire da una buona formazione, anche in raccordo con i CTI-CTS (Centri Territoriale per l’Inclusione e Centri Territoriali di Supporto) di riferimento; organizzare un Piano di Inclusione (PAI) insieme al GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) d’Istituto, utilizzando l’autonomia organizzativa e didattica (cfr. D.P.R. 275/99) in raccordo con altri servizi e con le famiglie, declinare il tutto nel Piano dell’Offerta Formativa (POF). Ci sono altri aspetti da considerare per migliorare il setting pedagogico: • gli spazi e gli ambienti; • i tempi; • l’osservazione sistematica; • il rispetto dei diversi stili apprenditivi; • l’utilizzo di diversi stili “di insegnamento”; • la motivazione all’apprendere; • le modalità di gestione della classe, di aggregazione e lavoro degli studenti (peer education, cooperative learning, tutoring); • mezzi, strumenti e mediatori didattici.

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Presentazione

Didattica inclusiva

Per gli alunni con BES si possono mettere in atto, in genere, indicazioni e suggerimenti ripresi dalla Legge 170/2010 sui DSA. MISURE COMPENSATIVE

MISURE DISPENSATIVE

Si intende qualsiasi prodotto in grado di bilanciare un eventuale disturbo, riducendo gli effetti negativi. Esempi di Strumenti Compensativi:

Dispensare non significa esentare ma piuttosto tener conto delle reali difficoltà dell’alunno e metterlo in condizione di sviluppare le funzioni e le abilità. Esempi di Misure Dispensative:

• tabelle dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri; • tabella delle misure, tabella delle formule; • mappe anticipatorie e schemi riassuntivi; • linee del tempo; • flashcard; • illustrazioni e icone.

• tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante adeguata organizzazione degli spazi e un flessibile raccordo tra insegnanti;

• assegnazione compiti a casa in misura ridotta; • possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma per qualità di pagine;

• schede operative a difficoltà graduale. È importante ricordare che: • gli insegnanti devono consentire l’uso delle strategie compensative e svolgere un ruolo attivo, proponendo percorsi guidati finalizzati allo sviluppo dell’autonomia; • lo studente non ha necessariamente bisogno sempre di “compensare”, ma se si decide di farlo occorre scegliere le modalità adattate alle sue esigenze; • tutta la classe dovrebbe lavorare nelle stesse modalità per evitare che gli alunni con “speciale attenzione” si trovino a disagio; • di particolare importanza sono tutti gli aspetti legati alle emozioni, all’affettività, allo spirito di gruppo e alla condivisione di momenti formali e informali della quotidianità didattica.

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Competenze trasversali

Presentazione

COMPETENZE TRASVERSALI per tutte le discipline La competenza è la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, di svolgere efficacemente un’attività o un compito. Ogni competenza coinvolge dimensioni cognitive, abilità, attitudini, motivazione, valori, emozioni e altri fattori sociali e comportamentali. Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali (come la scuola), non formali (famiglia, gioco, lavoro, media ecc.) e nella vita sociale nel suo complesso. Le competenze trasversali maturano attraverso un percorso che si costruisce gradualmente e al quale concorrono tutte le discipline. Le discipline, infatti, consentono di sviluppare contenuti e processi di apprendimento centrati sull’alunno e basati sulla costruzione delle conoscenze. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA Assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria. Sviluppare modalità consapevoli di rispetto delle regole della convivenza civile. Riflettere sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza. Acquisire la consapevolezza che ognuno può intervenire sulla realtà apportando il proprio positivo e originale contributo.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Conoscere le regole del vivere in comune e rispettarle.

Gruppi sociali riferiti all’esperienza, loro ruoli e funzioni: famiglia, scuola, comunità di appartenenza (sportive, religiose , quartiere, comune ecc.).

• A scolto di

Partecipare all’attività di gruppo in modo collaborativo, responsabile, produttivo e pertinente. Partecipare alla costruzione di regole di convivenza in classe e nella scuola, descriverle e rispettarle. Individuare i ruoli e le funzioni dei gruppi di appartenenza; individuare il proprio ruolo, esercitandolo responsabilmente. Adottare comportamenti appropriati nel gioco, nel lavoro, nella convivenza generale. Esprimere il proprio punto di vista, ascoltare e rispettare quello altrui. Assumere incarichi e portarli a termine con responsabilità. Proporre strategie per migliorare la partecipazione collettiva. Prestare aiuto a compagni e ad altre persone in difficoltà. Rispettare l’ambiente e gli animali. Rispettare il proprio e l’altrui materiale e le attrezzature comuni. Confrontare usi, costumi, stili di vita propri e di altre culture, individuandone somiglianze e differenze.

Regole fondamentali della convivenza nei gruppi di appartenenza. Regole per la sicurezza in casa, a scuola, nell’ambiente, in strada. Significato dei concetti di diritto, dovere, responsabilità, libertà.

esperienze.

• Conversazioni guidate.

• Riflessioni personali, di gruppo e collettive.

• Letture scelte. • L ettura di immagini.

• Ascolto di canzoni. • Video. • Giochi di gruppo. • Giochi di ruolo.

Significato di regola, patto, sanzione.

• Drammatizzazioni.

Significato di tolleranza, lealtà, rispetto.

• Brain storming.

Alcune forme di democrazia nella scuola. Usi e costumi del proprio territorio, del Paese e di altri Paesi, portati eventualmente da allievi provenienti da altri luoghi.

• Circle time. • Problem solving. • Lavoro cooperativo di coppia e nel piccolo gruppo.

• Visite guidate. • A ttività laboratoriali.

Organi internazionali vicini all’esperienza dei bambini: UNICEF, WWF.

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Presentazione

Competenze trasversali

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

IMPARARE A IMPARARE

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Acquisire e interpretare le informazioni.

Riferire l’argomento principale di testi letti e ascoltati, immagini e video, anche con domande stimolo dell’insegnante.

Strategie di memorizzazione.

• Ascolto e lettura di storie.

Individuare le relazioni e i collegamenti presenti nei testi. Trasferire le informazioni acquisite in altri contesti. Individuare, scegliere e utilizzare varie fonti e varie modalità di informazione per organizzare il proprio apprendimento.

Leggere un testo e rispondere a domande su di esso e su immagini in sequenza. Utilizzare semplici strategie di memorizzazione. Iniziare a selezionare le informazioni a seconda dello scopo, con la guida dell’insegnante. Utilizzare semplici strategie di controllo della propria produzione. Individuare semplici collegamenti, anche su sollecitazione, tra informazioni contenute in testi ascoltati o letti e su filmati. Risolvere semplici problemi di esperienza quotidiana, utilizzando le informazioni possedute. Organizzare le informazioni, con la guida dell’insegnante, applicando semplici strategie.

Tabelle, schemi, reticoli, linee del tempo. Osservazione, descrizione e classificazione degli elementi che compongono la realtà vissuta. Semplici strategie di organizzazione del proprio tempo e del proprio lavoro.

• Ripetizione delle tabelline con e senza il ricorso a filastrocche.

• Ascolto di indicazioni. • Conversazioni guidate. • Osservazione di immagini e verbalizzazione con l’uso degli indicatori spaziali.

• Riordino di sequenze rispettando la successione temporale.

• Verbalizzazione con l’uso degli indicatori prima\ dopo\infine.

• Verbalizzazione con l’uso dei quantificatori.

• Individuazione e collocazione di elementi all’interno di un reticolo.

Riformulare un semplice testo a partire dalle sequenze.

• Rappresentazione di per-

Individuare le informazioni esplicite e implicite di un testo narrativo o descrittivo ascoltato o letto.

• Problem solving.

Costruire brevi e semplici sintesi dei testi letti. Dividere un testo in sequenze. Organizzare la pagina dal punto di vista grafico. Completare semplici tabelle, elenchi, liste, schemi e linee del tempo già predisposti. Produrre un semplice testo a partire dalle sequenze. Realizzare autonomamente tabelle, grafici, schemi, diagrammi, mappe di sintesi. Leggere l’orario giornaliero delle lezioni e l’orario settimanale; individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere.

corsi e mappe.

• Comprensione della lettura attraverso il riordino di sequenze, il completamento di frasi, risposte a domande aperte e\o a scelta multipla. rganizzazione delle • O informazioni raccolte attraverso il completamento di tabelle, schemi, linee del tempo, cicli e diagrammi.

• Produzione orale o scritta di racconti o di esperienze personali utilizzando gli indicatori spazio-temporali e i connettivi logici.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

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Competenze trasversali

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA Valutare le informazioni, il proprio lavoro, il contesto e prendere decisioni basandosi sulle possibili alternative. Portare a termine compiti e iniziative assunti in modo responsabile. Pianificare e organizzare il proprio lavoro. Realizzare semplici progetti. Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza. Adottare strategie di problem solving Valutare le possibili alternative in una posizione e prendere decisioni.

Presentazione

SPIRITO DI INIZIATIVA E DI INTRAPRENDENZA ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Esprimere le proprie opinioni rispetto a un vissuto.

Regole della conversazione.

• Ascolto di esperienze.

Motivare le proprie scelte con semplici argomentazioni.

I ruoli e la loro funzione.

Proporre giochi e attività. Cooperare con altri nel gioco e nel raggiungimento di un obiettivo prefissato.

L’ordine cronologico. L’ordine logico.

Confrontare le idee altrui con le proprie.

Conoscere i ruoli nei diversi contesti di vita: gioco, scuola ecc.

Modalità di rappresentazione grafica: schemi, tabelle, grafici ecc.

Individuare semplici situazioni problematiche in contesti reali e formulare ipotesi di soluzione.

Orientamento nello spazio vissuto.

Portare a termine i compiti assegnati.

Verbalizzare le fasi di un’attività eseguita. Effettuare semplici indagini su fenomeni di esperienza. Organizzare i dati su schemi, tabelle, diagrammi o grafici. Organizzare i dati su schemi, tabelle, diagrammi o grafici. Spiegare le fasi di un’attività eseguita. Qualificare situazioni incerte in: possibili, impossibili, probabili.

• Conversazioni guidate. • Circle time. • Brain storming. • Riflessioni personali e collettive.

• Letture scelte. • Giochi di gruppo. • Giochi di ruolo. • Riconoscimento degli ambienti che costituiscono uno spazio noto e delle loro funzioni.

• Individuazione di situazioni problematiche.

Strategie di autocontrollo.

• Formulazione di ipotesi.

Capacità di reperire risorse e di individuare i propri limiti.

• Riconoscimento di situa-

Fasi di un problema, di un’azione ecc. Modalità di decisione.

• Risoluzione di problemi. zioni possibili, impossibili e probabili.

• Verbalizzazione di un’attività eseguita rispettando la successione temporale e la coerenza logica.

Affrontare situazioni nuove in modo adeguato. Esprimere semplici giudizi su un messaggio, una lettura, un avvenimento ecc. Esprimere semplici valutazioni sul proprio operato, su fatti legati al vissuto ecc.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMPETENZA DIGITALE

Grazie all’uso del M.I.O. BOOK l’alunno sarà in grado di usare il computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative.

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Presentazione

CLASSE 2

a

PRIMA FILA - LETTURE Il volume di classe seconda propone, in successione graduale, letture significative, stimolanti e ludiche, che mirano a sviluppare il piacere di leggere, oltre a consolidare, approfondire e potenziare le conoscenze. I brani avviano, inoltre, l’approccio ad alcune tipologie testuali: filastrocche, racconti e descrizioni. Il volume si articola in dieci Unità di Apprendimento: • Ritrovarsi tra mille abbracci. • Autunno: foglie a colori. • Gioie ed emozioni in classe. • Stare bene insieme. • Inverno: ricami di ghiaccio. • Cuore e batticuore. • Maghi e boschi incantati. • Primavera: festa di fiori. • Scopro il mondo tutto tondo. • Estate: tempo di vacanze. Presenta inoltre una sezione finale dedicata ad Arte e Immagine. La progressione delle unità tematiche U.d.A. Ritrovarsi tra mille abbracci (da pag. 4 a pag. 9) Questa sezione offre delle pagine di raccordo con la classe precedente, dedicate all’accoglienza e all’accertamento dei prerequisiti, per avviare le attività con gradualità, su basi condivise. Contiene brevi brani, poesie e giochi sui temi delle vacanze e del rientro a scuola, per esprimere e condividere le esperienze e accertare le abilità di lettura strumentale, di comprensione e di verbalizzazione. U.d.A. tematiche: Gioie ed emozioni in classe, Stare bene insieme, Cuore e batticuore, Maghi e boschi incantati, Scopro il mondo tutto tondo. Queste unità tematiche si aprono con una doppia pagina dedicata al piacere di leggere e all’educazione socio-affettiva. I brani scelti sono tratti da libri per l’infanzia di cui si suggerisce la lettura integrale e la richiesta di valutazione in base al gradimento personale. Il percorso socio-affettivo suggerisce giochi di gruppo per ritrovarsi, conoscere meglio se stessi e gli altri, gestire le emozioni, stabilire relazioni positive e rafforzare il gruppo classe.

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CLASSE 2

a

Presentazione

Seguono letture, poesie, filastrocche e attività inerenti al tema trattato nell’unità specifica: • Gioie ed emozioni in classe stimola la riflessione in merito alla partecipazione emotiva nelle varie situazioni di classe. • Stare bene insieme approfondisce il rapporto con gli altri e gli ambienti vissuti dal bambino. • Cuore e batticuore aiuta a prendere coscienza di sentimenti ed emozioni del proprio mondo interiore. • Maghi e boschi incantati propone brani basati sull’immaginazione e la fantasia. • Scopro il mondo tutto tondo presenta letture che descrivono cose, ambienti, persone, animali. Le attività e i box che accompagnano i vari testi aiutano la comprensione, l’arricchimento lessicale e stimolano la produzione scritta: • “Comprendo” aiuta a individuare le informazioni nei brani letti. • “Dentro il testo” esplicita le caratteristiche delle tipologie testuali. • “Lessico” chiarisce il significato di parole nuove e ne stimola l’uso appropriato. • “Parlo”, “Parlo di me”, “Insieme per parlare” invitano a riflettere sulle proprie emozioni, a parlare di sé, delle proprie esperienze, delle proprie aspettative e a condividerle confrontandole con gli altri. • “Insieme per…” stimola e favorisce l’apprendimento cooperativo. • “Filo diretto con…” attua l’unitarietà dell’apprendimento attraverso il collegamento con le altre discipline. Ogni unità si conclude con una pagina dedicata all’educazione all’ascolto e alla comprensione globale di un testo ascoltato. LETTURE DELL’INSEGNANTE

Diario segreto (pag. 30) 2 Settembre Domani ricomincia la scuola. Se qualcuno mi chiede se ne sono contenta, rispondo: – Brrr, no! Ma in realtà sono contenta un pochino. Non tanto per lo studio, quanto per i compagni. Mi siederò vicino ad Alexander. L’anno scorso non mi piaceva molto, ma quest’estate siamo diventati amici. Michi si siederà davanti a noi e Alì dietro. L’abbiamo deciso ieri ai giardini. Spero che domani ci sia il sole così potrò mettere il mio vestito nuovo di seta. È bianco e la gonna è tutta ricamata con mazzolini di fiori rosa. La gonna è ampia e, se faccio una giravolta, si alza e vola come una nuvola bianca. Il papà mi ha detto: – Con quel vestito sei la bambina più bella del mondo. Se domani piove la mamma non me lo lascerà sicuramente mettere. Dovrò mettere il kilt. Lo odio! È fatto con una stoffa ruvida. Quando me lo metto inizia subito a pungermi la pancia. E mi fa grassissima. Con quella gonna sembro una palla. Ma la mamma non lo vuole ammettere. L’ha fatta lei ed è molto orgogliosa del suo “capolavoro”. Adesso vado a vedere la tele. C’è il telegiornale. Alla fine dicono sempre le previsioni del tempo. Susi C. Nöstlinger, Diario segreto di Susi, Piemme

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Presentazione

CLASSE 2

a

Ortensia (pag. 50) La bambina Ortensia, per via del nome che portava e che era stato scelto con molta cura dalla mamma e dal papà, fu mandata in una scuola esclusiva per sole bambine con nomi di fiori. Il primo giorno di scuola, la maestra fece preparare a ciascuna bambina un foglio grande con il proprio nome scritto come lo sapeva scrivere e il disegno del fiore o della pianta che era il suo nome. Pensava di appenderli tutti intorno alla classe in modo da rendere più facile la faccenda di conoscersi, che è la prima cosa che si deve fare quando si comincia la scuola: imparare i nomi degli altri. Per quasi tutte le bambine fu abbastanza facile. Ma Ortensia alla terza e ultima ora di scuola era ancora lì che armeggiava con il suo fiore. La mattina dopo le altre bambine più o meno avevano finito. Quattro giorni dopo la maestra non era più intenerita: era seccata. Bisognava seguire il programma. Dieci giorni dopo la maestra mandò a chiamare i genitori e li ricevette con il preside. – La vostra bambina – disse – è troppo concentrata su se stessa. Non segue le lezioni, non sta al passo con le compagne. Non riesce a tener dietro al programma, sembra che nemmeno le interessi. Ma qui a scuola abbiamo dei ritmi, e devono andar bene per tutti. I genitori di Ortensia fecero un bel sorriso e dissero: – Capiamo. Avevano capito, sì. Il giorno dopo tennero Ortensia a casa e andarono a cercarle un’altra scuola: una scuola non esclusiva, normale, con bambini che avessero nomi diversi e tempi diversi per fare le cose. In quella scuola Ortensia arrivò con il bellissimo disegno del suo fiore e del suo nome che fu appeso insieme ad altri bellissimi disegni di case, montagne e macchine: tutti i bambini le fecero i complimenti, e fu così che cominciò. Siccome era brava a disegnare, e non solo i fiori, la maestra glielo lasciava fare sempre, dopo che si era occupata almeno un po’ di frasi minime, di insiemi e del resto. E insomma, trovarono un bel modo per andare d’accordo, che è quello che dovrebbe succedere in tutte le scuole. B. Masini, Bambine!, Einaudi

Vincere la timidezza ( pag. 82) – Puoi dirmi quello che vuoi, nonno. Tanto non ci torno a scuola. – È per via del soprannome? – gli chiede il nonno. – Sì. Io non ce la farò – si lamenta Pietro. – Invece sì! La timidezza ha un punto debole: ha paura di stare al centro dell’attenzione. Quando senti arrivare le fiamme non ti devi nascondere. Anzi! Fai di tutto per essere notato, resta proprio lì al centro dell’attenzione. E un bel giorno la timidezza getterà la spugna. Dai, la possiamo battere. Alleniamoci! L’indomani la maestra di inglese vuole che tutti i bambini della classe facciano un’autopresentazione, in inglese naturalmente: nome, cognome e una caratteristica del carattere. – Tocca a te, Pietro – lo incoraggia la maestra Paola. – My name is... “Reagisci!” nella testa sente il nonno-allenatore che lo incita a rialzarsi. “Forza, usa il tuo formidabile gancio!”. – My name is Pietro, Pietro the Tomato! I compagni lo guardano allibiti, poi scoppiano a ridere, e anche Pietro ride con loro! Li ha stesi colpendo d’anticipo. Riccardo è l’unico che non ride. “Di sicuro voleva dirla lui, la mia battuta” pensa Pietro, strizzandogli l’occhio. – Meriti dieci, Pietro. Chi sa ridere dei propri difetti è un campione! – si complimenta la maestra. D. Palumbo, Pietro Pomodoro, Mondadori

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CLASSE 2

a

Presentazione

Alice cascherina (pag. 104) Questa è la storia di Alice Cascherina, che cascava sempre e dappertutto. Il nonno la cercava per portarla ai giardini: – Alice! Dove sei, Alice? – Sono qui, nonno. – Dove, qui? – Nella sveglia. Un’altra volta il nonno la cercava per darle la merenda: – Alice! Dove sei, Alice? – Sono qui! – Dove, qui? – Ma proprio qui, nella bottiglia. Avevo sete, e ci sono cascata dentro. – Aspetta che ti ripesco. Un’altra volta ancora Alice era scomparsa. La cercava il nonno, la cercava la nonna, la cercava una vicina. – Alice! Alice! Dove sei, Alice? Stavolta non rispondeva. Non poteva rispondere. Nel curiosare in cucina era caduta nel cassetto delle tovaglie e dei tovaglioli e ci si era addormentata. Qualcuno aveva chiuso il cassetto senza badare a lei. Quando si svegliò, Alice si trovò al buio, ma non ebbe paura: una volta era caduta in un rubinetto, e là dentro sì che faceva paura. Alice si stancò di aspettare. Scavò tra le tovaglie, trovò il fondo del cassetto e cominciò a batterci sopra con un piede. Tum, tum, tum. – Zitti tutti – disse il babbo, – sento battere da qualche parte. Tum, tum, tum, chiamava Alice. Che abbracci, che baci quando la ritrovarono. E Alice ne approfittò subito per cascare nel taschino della giacca di papà e, quando la tirarono fuori, aveva fatto in tempo a impiastricciarsi tutta la faccia giocando con la penna a sfera. G. Rodari, Favole al telefono, Einaudi

Che monella! (pag. 134) La cinciarella è un uccellino grazioso e vivace. È grande come un passerotto, ma molto colorata: ha il capo, le ali e la coda blu; il dorso è verde mentre la pancia e la gola sono giallastre; infine ha una mascherina bianca e nera sugli occhi che le dà un’espressione birichina. La cinciarella non sta mai ferma un momento: saltella e svolazza da un ramo all’altro, si arrampica, rimane appesa a testa in giù come un acrobata. Il suo cibo preferito consiste in larve, ragnetti, insetti di vario tipo che trova tra gli alberi, ma in inverno mangia anche semi, bacche e frutti. È piccolina e allegra ma, se gli altri uccellini la disturbano, è molto litigiosa e si dà alle zuffe e agli inseguimenti! Anche il suo canto non è sempre uguale: varia tra un vivace TEE, TEE, TEE e un aggressivo CHURR CHURR! L. Cavalleri, Alla fattoria di Laura, Pearson

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Presentazione

CLASSE 2

a

U.d.A. stagionali: Autunno: foglie a colori, Inverno: ricami di ghiaccio, Primavera: festa di fiori, Estate: tempo di vacanze. I percorsi stagionali si aprono con immagini suggestive, poesie e brevi brani che ne evidenziano le principali caratteristiche e, attraverso delle domande stimolo, invitano alla percezione della stagione attraverso tutti i sensi. Le prime due pagine sono corredate da linee del tempo che permettono di visualizzare la durata delle stagioni e la collocazione delle principali festività nazionali. Le unità si concludono con la pagina “Naturalmente ricicliamo”, che invita a riflettere sui temi della salvaguardia dell’ambiente attraverso la realizzazione di oggetti con materiale riciclato, informazioni e suggerimenti. I laboratori proposti mirano altresì allo sviluppo della manualità fine.

Per una didattica inclusiva A conclusione di ogni unità di apprendimento le pagine speciali “Insieme per… imparare facile” guidano il bambino a organizzare il percorso proposto nell’unità, attraverso mappe riassuntive e semplici verbalizzazioni. La finalità è quella di attuare una didattica inclusiva per tutti gli alunni e che non lascia indietro nessuno.

Verso le competenze Come in classe prima, due pagine di verifica concludono ogni Unità di Apprendimento, con esercizi graduati mirati a saggiare le abilità di comprensione di brani relativi alle tipologie testuali presentate. I percorsi per Unità di Apprendimento e le pagine di Verifica aiutano a costruire e verificare le competenze.

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Presentazione

CLASSE 2

a

Verso l’INVALSI Il testo propone pagine speciali “Verso l’INVALSI” e il box “Mi alleno” con attività graduali che hanno lo scopo di aiutare l’alunno ad affrontare con serenità e sicurezza le Prove Nazionali.

All’interno del quaderno operativo Imparo a scrivere, inoltre, sono proposte intere pagine dedicate alle strategie per la risoluzione dei quesiti INVALSI, da applicare immediatamente nelle pagine successive contenenti quiz secondo il modello delle Prove Nazionali.

Compiti di realtà A conclusione del volume viene indicata una prova esperta che invita gli alunni a risolvere, in piccolo gruppo, una situazione problematica, complessa e nuova vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità acquisite durante l’anno scolastico. Arte e Immagine ( da pag. 144 a pag. 152) Il percorso mira all’approfondimento della conoscenza dei colori e al loro utilizzo. L’osservazione dei tre dipinti proposti, inoltre, permette di individuare i colori usati dagli artisti e di riflettere sulle sensazioni che provocano. La produzione di una propria opera e la scelta dei colori legata alle emozioni stimola l’espressione personale.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 2

a

PROGRAMMAZIONE ANNUALE LETTURE - Italiano COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Ritrovarsi tra mille abbracci (pagg. 4-9)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base alla scopo e al destinatario.

di esperienze personali.

• Giochi di gruppo. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto del l’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale.

Testi narrativi, poetici e regolativi.

e di esperienze personali.

• Completamento di tabelle. • Risposte a domande aperte. • Risposte a domande vero/ falso.

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni di un gioco. Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico. Comunicare con frasi semplici e compiute, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

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ziosa di testi di vario tipo.

• Lettura di racconti realistici

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

Produrre testi di vario tipo, in relazione ai differenti scopi comunicativi.

• Lettura ad alta voce e silen-

Elementi di base delle funzioni della frase. I principali segni di interpunzione. Convenzioni ortografiche.

• Risposte a domande aperte.

• Scrittura di brevi frasi.


Programmazione annuale

CLASSE 2

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Ritrovarsi tra mille abbracci (pagg. 4-9) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Grafia corretta delle parole.

• Scrittura di frasi corrette,

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

complete, ben strutturate. Segni di interpunzione.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Autunno, foglie a colori (pagg. 10-15)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base allo scopo e al destinatario.

Rispettare il proprio turno di parola.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico.

Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto dell’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione. Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informativi e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto.

Testi narrativi, informativi, poetici e regolativi.

• Osservazione di immagini stimolo.

• Lettura di domande abbinate all’immagine.

• Lettura di linee del tempo. • Lettura di testi narrativi, poesie, filastrocche, testi informativi e regolativi.

• Costruzione di un oggetto con materiale riciclato.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 2

a

PRIMA FILA LETTURE – Autunno, foglie a colori (pagg. 10-15) COMPETENZA SPECIFICA Produrre testi di vario tipo.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

Grafia corretta delle parole.

• Risposte a domande

Comunicare con frasi semplici e compiute, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

I principali segni di interpunzione.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

guida. Elementi di base delle funzioni della frase.

Segni di interpunzione.

• Scrittura di frasi corrette, complete e ben strutturate.

• Individuazione di sinonimi e contrari.

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute.

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE – Gioie ed emozioni in classe (pagg. 16-33)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base alla scopo e al destinatario. Ordine logico e cronologico.

Rispettare il proprio turno. Esprimere giudizi personali. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza nel rispetto dell’ordine cronologico.

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di esperienze personali.

• Conversazioni guidate. • Giochi socio-affettivi di gruppo.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.


Programmazione annuale

CLASSE 2

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE – Gioie ed emozioni in classe (pagg. 16-33) COMPETENZA SPECIFICA Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare la lettura strumentale.

Testi narrativi, poetici, regolativi.

• Lettura ad alta voce e

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

Il titolo.

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

realistici, fantastici e di esperienze personali.

falso e a scelta multipla.

La filastrocca: versi, rima baciata e ritmo.

• Risposte a domande aperte.

• Completamento e scrittura di brevi frasi in rima.

• Scrittura di filastrocche.

Comunicare con frasi semplici e compiute, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

• Lettura di racconti • Quesiti tipo INVALSI. • Risposte a domande vero/

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni di un gioco. Produrre testi di vario tipo.

silenziosa di testi vari.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Segni di interpunzione.

• Scrittura di rime baciate. • Individuazione di sinonimi, contrari e omonimi.

Modi di dire. Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 2

a

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Stare bene insieme (pagg. 34- 53)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Racconti di storie lette e/o

Ascoltare e comprendere gli interventi altrui.

Informazioni significative in base alla scopo e al destinatario.

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Ordine logico e cronologico.

di esperienze personali

• Conversazioni guidate. • Giochi socio-affettivi di gruppo.

• Lettura dell’insegnante. • Ascolto e comprensione di testi orali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni

Esprimere giudizi personali. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza nel rispetto dell’ordine cronologico. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni di un gioco. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale.

Testi narrativi, poetici, regolativi.

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

Le informazioni esplicite.

• Lettura ad alta voce e silenziosa di testi vari.

• Lettura di racconti realistici, fantastici e di esperienze personali.

• Quesiti tipo INVALSI. • Risposte a domande vero/ falso e a risposta multipla.

Produrre testi di vario tipo.

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

Il racconto: i personaggi, il protagonista, il tempo il luogo.

• Risposte a domande aperte.

• Completamento e scrittura di frasi.

• Scrittura di brevi racconti, legati ai vissuti personali.

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Programmazione annuale

CLASSE 2

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Stare bene insieme (pagg. 34- 53) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

• Scrittura di frasi corrette,

Ampliare il proprio patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Segni di interpunzione.

complete e ben strutturate, con un lessico adeguato.

Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE – Inverno, ricami di ghiaccio (pagg. 54-63)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base allo scopo e al destinatario.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto dell’ordine cronologico.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 2

a

PRIMA FILA LETTURE – Inverno, ricami di ghiaccio (pagg. 54-63) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione.

Testi narrativi, descrittivi, fantastici, informativi, poetici, regolativi.

• Osservazione di immagini

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informativi e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

Testi con ideogrammi.

stimolo.

• Lettura espressiva a più voci.

• Lettura di domande abbinate all’immagine.

• Lettura di linee del tempo. • Lettura di testi narrativi fantastici, poesie, filastrocche, testi informativi e regolativi.

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto.

• Risposte a domande vero/ falso.

• Costruzione di un oggetto con materiale riciclato. Produrre testi di vario tipo.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Grafia corretta delle parole.

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

I principali segni di interpunzione.

• Completamento di tabelle. • Produzione del finale di un

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

• Scrittura di frasi corrette,

Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute.

Struttura della frase.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

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• Risposte a domande

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

guida. Elementi di base delle funzioni della frase.

• Completamento di testi in rima.

racconto.

complete e ben strutturate. Segni di interpunzione.

Patrimonio lessicale.

• Individuazione del significato delle parole.


Programmazione annuale

CLASSE 2

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Italiano

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Cuore e batticuore (pagg. 64-85)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base allo scopo e al destinatario. Ordine logico e cronologico.

Rispettare il proprio turno. Esprimere giudizi personali.

di esperienze personali.

• Conversazioni guidate. • Giochi socio-affettivi di gruppo.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ascolto e comprensione di testi orali.

Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza nel rispetto dell’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale.

Testi narrativi, poetici, regolativi.

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

Le informazioni implicite.

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

silenziosa di testi vari.

• Racconti realistici, fantastici e di esperienze personali.

• Lettura espressiva a più voci

• Quesiti tipo INVALSI. • Risposte a domande vero/

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni di un gioco. Produrre testi di vario tipo.

• Lettura ad alta voce e

falso e a risposta multipla. Il racconto: inizio, svolgimento, conclusione. L’ordine cronologico. Le sequenze.

• Risposte a domande aperte.

• Completamento e scrittura di frasi.

• Scrittura di brevi racconti, legati ai vissuti personali.

• Manipolazione di un racconto legato alle tematiche della felicità e della tristezza.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 2

a

PRIMA FILA LETTURE - Cuore e batticuore (pagg. 64-85) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

• Scrittura di frasi corrette,

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Segni di interpunzione.

complete e ben strutturate, con lessico adeguato.

• Individuazione di contrari e modi di dire.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Maghi e boschi incantati (pagg. 86-107)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base allo scopo e al destinatario. Ordine logico e cronologico.

Ascoltare e comprendere gli interventi altrui. Esprimere giudizi personali. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe.

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di esperienze personali.

• Conversazioni guidate. • Giochi socio-affettivi di gruppo.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ascolto e comprensione di testi orali.


Programmazione annuale

CLASSE 2

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Maghi e boschi incantati (pagg. 86-107) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare la lettura strumentale.

Testi narrativi, poetici, regolativi.

• Lettura ad alta voce e

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

Il significato delle parole nel contesto.

Raccontare storie personali con chiarezza nel rispetto dell’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

• Lettura espressiva. • Lettura di racconti fantastici della tradizione e non.

• Quesiti tipo INVALSI. • Risposte a domande vero/ falso e a scelta multipla.

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni di un gioco. Produrre testi di vario tipo.

silenziosa di testi vari.

• Recitazione di filastrocche. Il racconto: il racconto fantastico, la favola, la fiaba.

• Risposte a domande aperte.

• Completamento e scrittura di frasi.

• C ompletamento guidato delle tre parti di un racconto fantastico.

• Scrittura del finale di un racconto fantastico.

• C ompletamento guidato di un semplice riassunto.

• Dato il titolo, produzione di un semplice racconto fantastico.

• Dato un input, invenzione collettiva di favole in rima. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

Segni di interpunzione.

• Utilizzo di un lessico adeguato per la stesura di un testo fantastico.

• Individuazione di parole non note e di modi di dire.

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

29


Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 2

a

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Primavera, festa di fiori (pagg. 108-115)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base allo scopo e al destinatario.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ascoltare e comprendere gli interventi altrui. Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto dell’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione.

Testi narrativi, informativi, poetici e regolativi.

• Osservazione di immagini stimolo.

• Lettura di domande abbinate all’immagine.

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informativi e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

• Lettura di linee del tempo. • Lettura di testi narrativi, poesie, filastrocche, testi informativi e regolativi.

• Costruzione di un oggetto

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto.

con materiale riciclato.

• Filo diretto con… Storia, Musica e Scienze.

Produrre testi di vario tipo.

30

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

Grafia corretta delle parole.

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, rispettando le convenzioni­ortografiche e i segni di interpunzione.

I principali segni di interpunzione.

• Risposte a domande guida.

Elementi di base delle funzioni della frase.

• Dato un input, scrivere un testo sulla festività della Pasqua legato al proprio vissuto.


Programmazione annuale

CLASSE 2

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Primavera, festa di fiori (pagg. 108-115) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

• Scrittura di frasi, corrette,

Ampliare il proprio patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

complete e ben strutturate. Segni di interpunzione.

• Individuazione di parole non note.

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute.

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Scopro il mondo tutto tondo (pagg. 116-137)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base allo scopo e al destinatario. Ordine logico e cronologico.

Esprimere giudizi personali.

di esperienze personali.

• Conversazioni guidate. • Giochi socio-affettivi di gruppo.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Rispettare il proprio turno. Ascoltare e comprendere gli interventi altrui. Ascoltare e comprendere testi orali. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza nel rispetto dell’ordine cronologico.

31


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 2

a

PRIMA FILA LETTURE - Scopro il mondo tutto tondo (pagg. 116-137) COMPETENZA SPECIFICA Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare la lettura strumentale.

Testi descrittivi, informativi, poetici e regolativi.

• Lettura ad alta voce e

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

Il significato delle parole nel contesto.

silenziosa di testi vari.

• Lettura di testi descrittivi. • Lettura di testi informativi. • Quesiti tipo INVALSI. • Risposte a domande vero/ falso e a scelta multipla.

• In un testo informativo,

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni di un gioco.

date le risposte, formulare le domande.

• Indovinelli. Produrre testi di vario tipo.

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

La descrizione: uso dei cinque sensi, oggetti, ambienti (indicatori spaziali), animali e persone (aspetto fisico, carattere, comportamento).

• Risposte a domande aperte.

• Completamento e scrittura di frasi.

• Completamento di schemi. • Produzione guidata della descrizione di se stessi e della propria famiglia.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

Segni di interpunzione.

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute.

• Scrittura di brevi testi descrittivi, con un lessico adeguato.

• Individuazione di parole non note, modi di dire e onomatopee.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Programmazione annuale

CLASSE 2

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Italiano

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Estate, tempo di vacanze (pagg. 138-142)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base allo scopo e al destinatario.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ascoltare e comprendere gli interventi altrui. Rispettare il proprio turno. Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto dell’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione.

Testi narrativi, informativi, poetici, regolativi.

• Osservazione di immagini stimolo.

• Lettura di domande abbinate all’immagine.

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informativi e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni.

• Lettura di linee del tempo. • Lettura di testi narrativi, poetici, testi informativi e regolativi.

• Risposte a domande

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto.

a scelta multipla.

• Costruzione di un oggetto con materiale riciclato.

Produrre testi di vario tipo.

Acquisire le capacità percettive e motorie per l’organizzazione della scrittura nello spazio grafico.

Grafia corretta delle parole.

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

I principali segni di interpunzione.

• Risposte a domande aperte.

Elementi di base delle funzioni della frase.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 2

a

PRIMA FILA LETTURE - Estate, tempo di vacanze (pagg. 138-142) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Convenzioni ortografiche.

• Scrittura di frasi

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute.

Segni di interpunzione.

corrette, complete e ben strutturate.

• Individuazione di parole non note.

Speciale COMPITI DI REALTÀ: Un gioco per salutarsi.

LETTURE - Arte COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE PRIMA FILA LETTURE - Arte e Immagine (pagg. 144-152)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti necessari a un utilizzo consapevole del patrimonio artistico.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni, emozioni e fantasie.

Colori primari, secondari, complementari, caldi e freddi.

• Discriminazione dei colori

Pittura, fotografia. Osservare e leggere le immagini. Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine descrivendo gli elementi e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio. Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo ( colori, forme, spazio).

34

Emozioni e sentimenti.

primari e secondari, complementari, caldi e freddi.

• Uso appropriato dei colori. • Osservazione di quadri d’autore: individuazione dei colori usati e delle emozioni che essi suscitano.

• Individuazione di alcuni particolari presenti in un’opera d’arte.

• A ssociazione colore-emozione.


Presentazione

CLASSE 2

a

PRIMA FILA - DISCIPLINE I percorsi disciplinari sono stati progettati e costruiti all’insegna della gradualità, tenendo sempre presente l’esperienza del bambino; l’alunno viene così avviato alla conoscenza delle diverse discipline e al linguaggio specifico di ognuna. Le pagine di apertura fanno riflettere sulle conoscenze pregresse. L’uso di illustrazioni chiare e precise e di immagini fotografiche che documentano gli argomenti trattati, perfettamente integrate con il testo, completano in modo adeguato i percorsi disciplinari. STORIA Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo i fatti e gli eventi che appartengono al vissuto dei bambini costituisce un traguardo di competenza fondamentale per la classe seconda. La prima Unità di Apprendimento (U.d.A.) mira allo sviluppo e al consolidamento delle fondamentali categorie temporali (successione e contemporaneità) e degli strumenti utili a rappresentarle (come la linea del tempo).

La seconda U.d.A. affronta la ciclicità delle parti del giorno, della settimana, dei mesi e delle stagioni.

L’U.d.A. successiva approfondisce l’idea di ciclicità con gli strumenti di misura del tempo (orologio, diario, calendario e data). L’alunno, per orientarsi in modo consapevole nella realtà che lo circonda e per sviluppare prime riflessioni sulle criticità del presente, deve saper individuare le trasformazioni che intervengono nel tempo e nello spazio che lo circondano e ricostruire i fatti e gli eventi appartenenti al proprio ambiente.

L’U.d.A. finale, “La storia della classe”, permette di comprendere e di ricostruire, attraverso le fonti, la storia della classe e, grazie al confronto con il passato, di individuare le trasformazioni avvenute nel tempo e nello spazio.

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Presentazione

CLASSE 2

a

GEOGRAFIA La Geografia studia le relazioni esistenti tra l’uomo e l’ambiente che lo ospita; essa consente al bambino di aprirsi al mondo e di sviluppare l’idea di appartenenza alla comunità.

L’U.d.A. “Rappresentare lo spazio” esamina le categorie spaziali di base e presenta attività utili allo sviluppo del decentramento cognitivo (il punto di vista e le posizioni).

Lo sviluppo e il consolidamento delle abilità e conoscenze riguardanti la rappresentazione dello spazio vengono approfonditi nella seconda U.d.A., volta all’acquisizione degli strumenti necessari per “Orientarsi nello spazio”.

La terza e la quarta sezione, “Lo spazio intorno a me” e “I paesaggi”, introducono i bam­ bini alla complessità dell’idea di spazio, inteso nei suoi differenti significati e usi, e alla prima conoscenza dei paesaggi naturali e delle trasformazioni introdotte dall’uomo.

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Programmazione annuale

CLASSE 2

a

Storia

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DISCIPLINE - Storia COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE / IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE - Storia - Il tempo (pagg. 130-141)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare in modi differenti le attività, i fatti vissuti e narrati. • Riconoscere la successione e la contemporaneità nelle durate, nei periodi, nei cicli temporali, nelle trasformazioni, nei fenomeni e nelle esperienze vissute e narrate. • Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo: la linea temporale.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione: • la linea del tempo; • passato, presente, futuro; • oggi, ieri, l’altro ieri; • oggi, domani, dopodomani; • contemporaneamente • successione e contemporaneità; • causa e conseguenze; • perché e perciò.

• Individuazione e utilizzo

Strumenti concettuali • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. • Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra eventi • Individuare e comprendere nessi causali, formulare ipotesi sulle conseguenze di una possibile causa. Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante produzioni grafiche, disegni, testi scritti. • Riferire in modo semplice le conoscenze acquisite.

Lessico specifico della disciplina.

degli indicatori temporali per porre in successione e in contemporaneità eventi.

• Osservazione di immagini, completamento di didascalie, verbalizzazione.

• Collocazione di eventi di facile riconoscimento sulla linea del tempo.

• Verbalizzazione delle immagini e della linea del tempo.

• Distinzione e rappresentazione di fatti accaduti nel passato, nel presente e nel futuro. iscriminazione degli • D indicatori temporali: oggi, ieri, l’altro ieri, domani e dopodomani.

• R iconoscimento e individuazione delle trasformazioni negli eventi, delle cause e delle conseguenze.

• Rappresentazioni grafiche, esercizi di completamento, verbalizzazione, uso del lessico specifico: perché e perciò.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 2

a

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE / IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE - Storia - La ciclicità (pagg. 142-148)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare in modi differenti le attività, i fatti vissuti e narrati. • Riconoscere la successione e la contemporaneità nelle durate, nei periodi, nei cicli temporali, nelle trasformazioni, nei fenomeni e nelle esperienze vissute e narrate.

Organizzatori temporali di successione, durata, periodizzazione: • le parti del giorno; • la settimana; • i mesi dell’anno; • le stagioni.

• Osservazione ed esperien-

Strumenti concettuali • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. • Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra eventi. • Individuare e comprendere nessi causali; formulare ipotesi sulle conseguenze di una possibile causa.

Lessico specifico della disciplina.

za diretta per arrivare alla discriminazione e conoscenza delle suddivisioni convenzionali del tempo, delle durate e al riconoscimento della ciclicità: le parti del giorno, la settimana, i mesi dell’anno, le stagioni.

• Completamento di grafici e di tabelle, osservazione e verbalizzazione di immagini.

Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante produzioni grafiche, disegni, testi scritti. • Riferire in modo semplice le conoscenze acquisite. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Programmazione annuale

CLASSE 2

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Storia

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE / IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE - Storia - Gli strumenti (pagg. 149-160)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare in modi differenti le attività, i fatti vissuti e narrati. • Riconoscere la successione e la contemporaneità nelle durate, nei periodi, nei cicli temporali, nelle trasformazioni, nei fenomeni e nelle esperienze vissute e narrate. • Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo: l’orologio, il calendario, il diario, la linea temporale.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione: • l’orologio; • il diario; • il calendario; • la data.

• Grazie all’osservazione

Lessico specifico della disciplina.

• La durata. • Utilizzo degli strumenti

Strumenti concettuali • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. • Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra eventi. • Individuare e comprendere nessi causali, formulare ipotesi sulle conseguenze di una possibile causa.

diretta dell’ambiente e di eventi rappresentati, distinzione e conoscenza delle suddivisioni convenzionali del tempo, delle durate e riconoscimento della ciclicità.

per misurare il tempo.

• Costruzione di un orologio per distinguere e riconoscere l’orologio e le ore, i minuti, i quarti d’ora.

• Distinzione delle ore antimeridiane e pomeridiane.

• Comprensione e consolidamento di altri strumenti di misurazione del tempo: il diario, il calendario, la data.

• Completamento di immagini e di didascalie.

• Lettura di un’etichetta nella vita quotidiana per apprendere comportamenti sicuri.

Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante produzioni grafiche, disegni, testi scritti. • Riferire in modo semplice le conoscenze acquisite. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 2

a

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE / IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE - Storia - La storia della classe (pagg. 161-172)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Uso delle fonti • Individuare le tracce e usarle come fonti per elaborare conoscenze sul proprio passato, su quello degli adulti e sulla propria comunità. • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni, conoscenze e trasformazioni.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione.

• Riconoscimento e com-

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare in modi differenti le attività, i fatti vissuti e narrati. • Riconoscere la successione e la contemporaneità nelle durate, nei periodi, nei cicli temporali, nelle trasformazioni, nei fenomeni e nelle esperienze vissute e narrate. Strumenti concettuali • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. • Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra eventi. • Individuare e comprendere nessi causali, formulare ipotesi sulle conseguenze di una possibile causa. Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante produzioni grafiche, disegni, testi scritti. • Riferire in modo semplice le conoscenze acquisite.

Linee del tempo. Fatti ed eventi della storia dell’ambiente vissuto. Fonti storiche e loro reperimento. Lessico specifico della disciplina.

prensione dell’azione del tempo sulle cose e sugli esseri viventi: il tempo cambia le cose.

• Osservazione guidata e poi individuale di oggetti che si trasformano, conversazioni guidate, schemi e schede strutturate.

• Ricostruzione, attraverso la raccolta di documenti, dell’anno di scuola precedente.

• Raccolta di oggetti che costituiscono tracce del passato recente dei bambini a scuola.

• Realizzazione di una linea del tempo che ricostruisca l’anno scolastico passato attraverso tappe salienti individuate collettivamente in classe.

• Classificazione e utilizzo delle fonti storiche.

• Ricostruzione della scuola del passato. Grazie a immagini, oggetti e letture, individuazione delle fonti storiche e loro classificazione per ricostruire la scuola di ieri.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Programmazione annuale

CLASSE 2

a

Geografia

DISCIPLINE - Geografia COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA–GEOGRAFIA

PRIMA FILA DISCIPLINE - Geografia - Rappresentare lo spazio (pagg 174-177) COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi propri dell’ambiente di vita, del paesaggio naturale e antropico. Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico. Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Orientamento • Muoversi nello spazio circostante individuando punti di riferimento, indicatori topologici e mappe mentali di spazi e percorsi conosciuti.

I punti di riferimento nello spazio.

• Discriminazione dei punti

Linguaggio della geo-graficità • Rappresentare dall’alto oggetti noti.

Lessico specifico della disciplina.

Paesaggio • Conoscere il territorio circostante attraverso l’osservazione diretta.

Destra e sinistra. Il punto di vista.

di riferimento soggettivi, oggettivi e convenzionali nelIo spazio circostante: destra e sinistra.

• Distinguere il punto di vista e le posizioni nello spazio.

• Riconoscere nelle immagini differenti posizioni nello spazio di persone e di oggetti.

• Riproduzione di oggetti da differenti punti di vista.

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Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 2

a

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA–GEOGRAFIA

PRIMA FILA DISCIPLINE - Geografia - Orientarsi nello spazio (pagg. 178-186) COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi propri dell’ambiente di vita, del paesaggio naturale e antropico. Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico. Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Orientamento • Muoversi nello spazio circostante, individuando punti di riferimento, indicatori topologici e mappe mentali di spazi e percorsi conosciuti.

Elementi essenziali di cartografia: simboli, coordinate cartesiane, rappresentazione dall’alto.

• Realizzazione di strumenti

Linguaggio della geo-graficità • Rappresentare dall’alto oggetti e ambienti noti e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. • Distinguere la linea di confine, la regione interna e quella esterna.

Punti di riferimento, elementi fissi e mobili.

• Orientamento nello spazio

Il reticolo.

• Costruzione di reticoli

Paesaggio • Conoscere il territorio circostante attraverso l’osservazione diretta.

Piante, mappe e percorsi.

La coordinate. Lessico specifico della disciplina.

utili all’orientamento con simboli concordati: costruire la pianta di ambienti vissuti, riconoscere simboli e legende, creare mappe e percorsi. utilizzando elementi fissi e mobili. e uso delle coordinate.

• Letture guidate, esplorazione dell’ambiente circostante, realizzazione di schemi, riconoscimento di punti di riferimento fissi e mobili.

Regione e sistema territoriale • Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dall’uomo. • Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, gli spazi, le loro funzioni e le loro connessioni. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze

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Programmazione annuale

CLASSE 2

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Geografia

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA–GEOGRAFIA

PRIMA FILA DISCIPLINE - Geografia - Lo spazio intorno a me (pagg. 187-192) COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi propri dell’ambiente di vita, del paesaggio naturale e antropico. Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico. Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Linguaggio della geo-graficità • Distinguere la linea di confine, la regione interna e quella esterna.

Spazi e confini.

• Attraverso l’uso di schede

Paesaggio • Conoscere il territorio circostante attraverso l’osservazione diretta dei paesaggi.

Lessico specifico della disciplina.

Regione e sistema territoriale • Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dall’uomo. • Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, gli spazi, le loro funzioni e le loro connessioni.

Spazi pubblici e privati. Spazi e funzioni.

strutturate, letture guidate e immagini, individuare gli spazi e i confini.

• Individuazione di spazi pubblici e privati e delle varie funzioni che può avere uno spazio.

• Osservazione di immagini, conversazioni guidate, completamento di frasi.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze

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Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 2

a

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA–GEOGRAFIA PRIMA FILA DISCIPLINE - Geografia - I paesaggi (pagg. 193-200)

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico.

Paesaggio • Conoscere il territorio circostante attraverso l’osservazione diretta. • Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici presenti nei paesaggi.

Paesaggi naturali e antropici: • la montagna; • la collina; • la pianura; • il mare.

• Conoscenza del territorio

Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico.

Regione e sistema territoriale • Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dall’uomo.

Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato.

Lessico specifico della disciplina.

grazie all’uso di materiale fotografico, carte, letture e conversazioni guidate sui vari paesaggi e i loro elementi: • la montagna; • la collina; • la pianura; • il mare.

• Attività di riconoscimento degli elementi naturali e artificiali, esercizi a scelta multipla e di completamento.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze

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CLASSE 2

a

ITALIANO

SCHEDARIO

Scheda 1 Un po’ di felicità Scheda 2 Il panda e la Panda Scheda 3 Glenn e il gigante Scheda 4 Le tre melarance Scheda 5 Il piccolo robot Scheda 6 Una scimmietta per amica Scheda 7 Super Giò Scheda 8 Margherita Scheda 9 Palla di Pelo Scheda 10 Il mio criceto Scheda 11 Gli omonimi Scheda 12 I sinonimi Scheda 13 Omonimi e sinonimi Scheda 14 Aggettivi contrari Scheda 15 Gioca con i contrari Scheda 16 Suoni complessi Scheda 17 QU oppure CU? Scheda 18 Parole con CQU Scheda 19 Parole con GN Scheda 20 Parole con GL Scheda 21 SCE - SCI - SCIE Scheda 22 Suoni duri con SC Scheda 23 Giochi di doppie Scheda 24 La divisione in sillabe Scheda 25 Accento sì, accento no Scheda 26 I quiz del mago Scheda 27 Il punto e la virgola Scheda 28 Nomi e articoli Scheda 29 Gli aggettivi qualificativi Scheda 30 I verbi Scheda 31 C’è, ci sono, c’era, c’erano, cera Scheda 32 L’H la metto o non la metto? Scheda 33 Ancora sull’H Scheda 34 Tutto in ordine Scheda 35 Frasi e complementi Scheda 36 La frase minima Scheda 37 La frase ricca

STORIA

Scheda 38 Scegli l’indicatore esatto Scheda 39 La successione Scheda 40 È scoppiato il temporale Scheda 41 Nel frattempo-mentre Scheda 42 Giallo e verde Scheda 43 Giorni, mesi e stagioni Scheda 44 All’avventura! Scheda 45 Sulla linea del tempo Scheda 46 La giornata del cane buc Scheda 47 Ore e minuti Scheda 48 Al tempo di chi? Scheda 49 Causa-effetto Scheda 50 Dalla causa all’effetto Scheda 51 Dall’effetto alla causa Scheda 52 Che cosa facevamo? Scheda 53 Le fonti

Presentazione

GEOGRAFIA

Scheda 54 Destra o sinistra? Scheda 55 La stanza dei giochi di Luca Scheda 56 Tanti punti di vista Scheda 57 Leggere una mappa Scheda 58 I simboli per rappresentare Scheda 59 Creare una mappa Scheda 60 A scuola con Maria Scheda 61 Elementi fissi o mobili Scheda 62 I punti di riferimento Scheda 63 Gli spazi interni della scuola Scheda 64 Spazi interni della scuola e loro funzioni Scheda 65 Gli spazi pubblici Scheda 66 Vivere in città Scheda 67 Spazi della città e loro funzioni Scheda 68 Spazi aperti e spazi chiusi Scheda 69 Ambienti naturali Scheda 70 Elementi artificiali Scheda 71 Gli ambienti Scheda 72 La storia dei cambiamenti nell’ambiente

COMPITI DI REALTÀ Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

Il cartello Paolo, Lara e il gatto In gita con il pulmino Rime per un viaggio Indovina chi è Di quale animale si parla? La ricetta delle storie Poeta e artista Tracce del passato Tanti rebus Uccelli parlanti La gara di corsa Gli orari A scuola A casa del mio amico La realtà in pianta

45 45


scheda 1

CLASSE 2

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Italiano

UN PO' DI FELICITÀ Prendi il volo di una farfalla il riso del bambino dietro la palla, il silenzio di un picco alpino, il profumo di un ramo di pino, prendi i colori dell’ arcobaleno, l’ onda del vento nel campo di fieno, la fragranza del pane nel forno, la prima luce del nuovo giorno, prendi del mare la fresca brezza non costa nulla, e sono ricchezza: è così semplice e nessuno lo sa, prendere un po’ di felicità. L. Martini

1. C onta i versi di questo testo e scrivi il loro numero. .....................

2. C erchia con lo stesso colore le coppie di parole in rima e trascrivile. Segui l’esempio.

• farfalla / palla • • • •

..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... .....................................................................................................

46


scheda 2

CLASSE 2

a

Italiano

IL PANDA E LA PANDA Un bel panda tibetano di passaggio per Milano, incontrò, con gran stupore, una Panda… col motore! – Oh che coda forte e dritta… – Ma che coda: è la marmitta! – Oh che zampe tonde e vuote… – Ma che zampe: son le ruote! – Che begli occhi tondi e rari… – Non son occhi: sono i fari! – Vuoi tu esser sposa mia? – Brum brum brum – e fuggì via. Gianni Rodari

1. Leggi velocemente solo le parole in rima: sono evidenziate. 2. Rispondi. Il panda è: un animale.

un albero.

La Panda è: un’auto.

una nave.

La filastrocca ha: 12 versi.

4 versi.

Le parole in rima sono: una sotto l’altra. lontane. 47


scheda 3

CLASSE 2

a

Italiano

GLENN E IL GIGANTE Molto tempo fa, c’era un gigante che terrorizzava un paese dell’Irlanda. Costringeva i contadini a consegnargli gran parte del loro raccolto e il giorno del suo compleanno pretendeva che cucinassero per lui tantissima zuppa di farro che era il suo piatto preferito. Un giorno il gigante decise di prendere moglie, ma, poiché aveva molta fame, per sbaglio se la mangiò! Scelse poi un’altra ragazza e la portò nel suo castello. Arrivò in paese un principe di nome Glenn, disposto a sconfiggere il terribile gigante. Egli si travestì da cameriere, gli servì la zuppa di farro per il suo compleanno e poi si nascose. Intanto il gigante, ancora affamato, decise di mangiarsi anche la fanciulla, ma la ragazza, che era molto furba e aveva riconosciuto il principe, chiese al gigante quale fosse il modo di sconfiggerlo, così che il principe potesse sentire. Il gigante, sicuro di sé, le disse che l’unico modo per ucciderlo era quello di strofinargli sul petto un uovo di anatra che teneva custodito in cantina. Allora Glenn cercò l’uovo, lo trovò e, senza che il gigante se ne accorgesse, glielo strofinò sul petto. Il gigante morì, Glenn sposò la fanciulla e tutto il paese poté vivere tranquillo. 1. Riordina le sequenze inserendo i numeri da 1 a 6. Il gigante mangia la zuppa di farro. Il gigante porta al castello la ragazza. Glenn e la fanciulla si sposano. Glenn trova l’uovo e uccide il gigante. Glenn vestito da cameriere serve la zuppa Il gigante cerca di mangiare la ragazza. 48


scheda 4

CLASSE 2

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Italiano

LE TRE MELARANCE C’era una volta un bellissimo principe che era sempre triste a causa di un incantesimo. Per provare di nuovo la felicità, doveva possedere tre melarance. Così un giorno partì alla loro ricerca. Chiese aiuto al mago Celio, che gli disse che i tre frutti si trovavano nel castello della cattiva fata Creonta. Il castello era protetto da un grande portone magico, da un mastino affamato e da un forno fatato. Il mago allora gli diede una boccetta di unguento per ungere il portone, un pezzo di pane per nutrire il mastino e una spazzola per strofinare il forno. Il principe giunse al castello della terribile fata e fece come gli aveva detto il mago. Riuscì così a raccogliere le tre melarance da un albero dalle foglie d’oro. Il principe arrivò vicino a un lago e aprì la prima melarancia. Apparve una fanciulla meravigliosa che gli chiese da bere. Ma il principe, incantato dalla sua bellezza, si dimenticò dell’acqua e la fanciulla scomparve. Accadde la stessa cosa con la seconda melarancia. Il principe allora aprì l’ultima melarancia e diede immediatamente da bere alla ragazza. Egli la vide così bella che le chiese di sposarlo. La fanciulla acconsentì e insieme tornarono al castello. Carlo Gozzi, L’amore delle tre melarance, Sonzogno

1. Leggi ad alta voce con espressività e rispettando la punteggiatura. 2. Completa. Il .............................................................. è il personaggio buono. La ........................................................... è il personaggio cattivo Il .............................................................. è l’aiutante. 3. Disegna gli oggetti magici che aiutano l’eroe nella ricerca.

49


scheda 5

CLASSE 2

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Italiano

IL PICCOLO ROBOT 1. L eggi e scrivi una frase breve per ogni sequenza. Letizia non aveva né fratelli, né amici. Viveva in un condominio, era sempre sola. Giocava con le bambole, oppure guardava la televisione.

Letizia era sola: non sapeva ...............................

Ma si annoiava perché la tv e le bambole non giocavano con lei. Voleva un’amica vera!

Si annoiava . ......................................................................

Una sera chiese al suo papà se le regalava un sogno, cioè un’amica vera.

Una sera chiese al suo papà se .......................

Il papà era un bravo operaio tecnico, e costruì un piccolo robot, con una lucina in testa che si accendeva quando era in funzione. Quando Letizia lo vide fu felice: il piccolo robot aveva occhi, orecchie, naso e bocca come un bambino. Camminava e faceva tutto quello che lei gli chiedeva.

...................................................................................................... ...................................................................................................... ......................................................................................................

...................................................................................................... ......................................................................................................

...................................................................................................... ......................................................................................................

Il papà ................................................................................... ...................................................................................................... ......................................................................................................

Quando . .............................................................................. ...................................................................................................... ......................................................................................................

Mario Lodi, Il drago del vulcano e altre storie, Giunti Kids

2. O ra riscrivi sul quaderno una dopo l’altra, le frasi brevi che hai scritto, cioè il riassunto del racconto.

50


scheda 6

CLASSE 2

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Italiano

UNA SCIMMIETTA PER AMICA 1. L eggi il brano e colora i disegni. Macky si addentra di corsa nella giungla in cerca del suo giovane amico Uao-Uao. Subito dal folto della chioma di un albero sbucano due zampe pelose che terminano con lunghe dita: è un giovane gibbone, una scimmia molto buffa.

Macky sorride e Uao-Uao le si getta in braccio stridendo felice. È da tanto che desidera andare con la sua amica. Mente Macky si incammina tenendo il gibbone per mano, dalla giungla si sentono assordanti grida. Sono gli altri gibboni che augurano a Uao-Uao buona fortuna. 2. S crivi il riassunto del racconto completando le frasi. Macky entra ................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

Subito dalle foglie sbucano ......................................................................................................................................... ..........................................................................................................

: è ..................................................................................................

Macky sorride e Uao-Uao . ............................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

La bambina .................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

Gli altri gibboni .......................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

51


scheda 7

CLASSE 2

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Italiano

SUPER GIÒ Giovanni è il custode della scuola. È un ometto molto buffo, piccolino di statura, ma forzuto. Riesce a sollevare banchi, cattedre e pesanti scatoloni, come se fossero piume! Indossa sempre i jeans, una maglietta rossa e le scarpe da tennis. Ha pochi capelli, le orecchie a punta come quelle di un elfo e una bocca piccola, ma sempre sorridente. È gentile con i bambini, è sempre allegro e ai maschi “batte il cinque”. Si dà un gran daffare tutto il giorno a scuola e, se qualcuno sta male, lo fa sedere al suo posto in portineria finché non vengono a prenderlo. L’anno scorso, alla fine della scuola, i bambini gli hanno regalato una maglietta con la S di Superman, solo che c’è scritto: Super Giò! Quel regalo gli è piaciuto tantissimo. Infatti si è molto emozionato quando ha aperto il pacchetto! Paola Gentile

1. Vero o falso? Rispondi con una X. Giovanni è un maestro della scuola. Giovanni è piccolo, ma forzuto. Giovanni ha la bocca grande. Giovanni è timido e sempre imbronciato. I bambini della scuola gli vogliono bene. 52

V F V

F

V

F

V

F

V

F


scheda 8

CLASSE 2

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Italiano

MARGHERITA Il mio nome è Margherita, ma in casa mi hanno 3. Q ual è Margherita? Indicala con una X. dato diversi soprannomi. Siccome ho le gambe lunghe, la zia Rossella mi chiama Fenni (che è il diminutivo di fenicottero). Ho un viso bello tondo, le labbra carnose, che ho preso dalla mamma, e gli occhi grandi e nocciola, che assomigliano a due frollini al cacao. Se apro la bocca vedo una distesa di buchi, con qualche dente tra uno spazio e l’altro. Ho i capelli lunghi e lisci, di colore castano. D’estate, con il sole, si riempiono di strisce gialle: la mamma dice che si chiamano “meches” e che lei deve pagare un parrucchiere per averle. Tutti mi dicono che ho un bel carattere, perché sono educata e sorridente, ma che quando mi vengono i “cinque minuti” divento insopportabile. La maestra un giorno ci ha spiegato che ciascuno di noi è bello e unico così com’è, allora penso che vado bene così come sono, denti compresi. Paola Gentile

1. L eggi ad alta voce: fai una pausa lunga quando incontri il . , fai una pausa breve quando incontri la , . 2. Completa la descrizione di Margherita con i dati che trovi nel testo. Viso: ....................................................................... ; labbra: ....................................................................... ; sdentata occhi: ............................................. e ............................................. ; bocca ............................................. ; capelli: .......................................... e .......................................... , di colore ........................................... ; gambe: ................................................................ ; carattere: ................................................................ . 53


scheda 9

CLASSE 2

a

Italiano

PALLA DI PELO Sono passati tre giorni da quando ho trovato Palla di Pelo! Quando torno da scuola, me lo porto in soggiorno e ci facciamo tante coccole. Quando vado a letto devo mettere uno scatolone imbottito con lo straccio di lana, sistemato sotto il termosifone della cucina. Prima di salire in camera, mia mamma si assicura che sia lì. Ma non per nulla Palla di Pelo è un cagnolino intelligente. Quando è tutto tranquillo, zitto zitto, viene di sopra e salta sul mio letto. Quest’oggi la mamma è venuta a prendermi a scuola perché c’era la riunione. Annamaria, la maestra, le ha detto che ho scritto un tema bellissimo su Palla di Pelo, così la mamma è rimasta contenta. N. Resegotti, Ritorna… Palla di Pelo, EMP

1. C om’è rivestito il corpo di questi animali? Collega. PIUME

2. Metti in ordine i fatti.

54

PELO

SQUAME


scheda 10

CLASSE 2

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Italiano

IL MIO CRICETO Noi bambini chiedevamo sempre: – Ma come vive il criceto? Un giorno, il papà è arrivato a casa con un animaletto dal pelo morbido, con grandi occhi neri, un nasino che trema e lunghi baffi. È un criceto e l’abbiamo chiamato Squitty. Il nostro nuovo amico mangia semi e foglie di insalata, pezzetti di pera o di mela a tutte le ore. È un giocherellone! Si diverte e si tiene in esercizio girando continuamente su una ruota. Gli piace andare su e giù per le scalette ed entrare e uscire dal suo rifugio. Dorme di giorno, anche se si sveglia spesso e si guarda intorno con grande curiosità! Che cosa vorrà scoprire? Mah! I. Sànchéz e M. Rius, Il mio criceto, La Scuola

1. L eggi il testo ad alta voce: quando incontri un ! esprimi un’emozione; quando incontri il ? fai una domanda.

2. Completa la tabella. Chi è?

È un ............................................ e si chiama ....................................................................

Com’è? Pelo Occhi Naso Baffi

..............................................................................................................................................................

Cosa mangia?

Mangia .........................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................

Che tipo è? Si diverte Gli piace Dorme

.............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................

55


scheda 11

CLASSE 2

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Italiano

GLI OMONIMI 1. Osserva i disegni e indica con una X l’espressione corretta.

Un buco nella gomma. Cancellare con la gomma.

Ricci di castagne. Una testa “tutta ricci”.

2. Collega ogni frase con il disegno giusto. Per disegnare bene il rettangolo usa la riga. Bambini mettetevi in riga. Lucia, stai proprio bene con la coda! Per entrare al circo c’era la coda. Mi fa male la pianta del piede. La palma è la pianta dei datteri. 3. Osserva i disegni e scrivi due frasi.

• •

............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

56


scheda 12

CLASSE 2

a

Italiano

I SINONIMI 1. U nisci con una freccia le parole che hanno uno stesso significato. Osserva l’esempio.

errore

caverna

camera

caraffa

dottore

sbaglio

alunno

via

vestito

medico

brocca

capo

grotta

abito

strada

scolaro

testa

stanza

2. S crivi, accanto a ogni parola, quella di significato simile. Se ti trovi in difficoltà, cercala fra le parole della nuvoletta.

paura

• danza • acquaio • regalo • foro • guanciale • urlo • sorcio

buco ..................................................................................... grido ......................................................................................... lavello ................................................................................. cuscino .................................................................................. topo . .................................................................................... dono . ....................................................................................... ballo ..................................................................................... terrore .....................................................................................

3. Nelle due frasi sottolinea le due parole di significato simile.

• Mio fratello usa spesso il dizionario. • Nel vocabolario trovi le parole in ordine alfabetico.

57


scheda 13

CLASSE 2

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Italiano

OMONIMI E SINONIMI 1. Scrivi la parola che può essere inserita in tutte e due le frasi.

• Chi bussa alla • Il pallone è entrato in • Mi è caduto il gelato a mette nuova • Laneimamma vasi dei gerani.

.............................................................................. ? ..........................................................  .

.......................................................  . . .................................................

2. Scopri in ogni elenco di parole simili quella intrusa. gioia felicità contentezza tristezza allegria

58

vasto ampio spazioso pesante grande

dire fare parlare eseguire rispondere tagliare tacere realizzare chiedere creare


scheda 14

CLASSE 2

a

Italiano

AGGETTIVI CONTRARI 1. Collega ogni aggettivo qualificativo con il suo contrario. Osserva l’esempio. dolce

corto

leggero

ruvido

felice

largo

lontano

scuro

aperto

amaro

liscio

pesante

lungo

triste

chiaro

vuoto

stretto

nuovo

pieno

vicino

alto

chiuso

pulito

sereno

vecchio

basso

nuvoloso

sporco

2. Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi qualificativi. Osserva l’esempio. cattivo

buono ................................................................

magro

................................................................

silenzioso ................................................................

simpatico ................................................................

triste

................................................................

attento

................................................................

ordinato ................................................................

agitato

................................................................

soffice

noioso

................................................................

................................................................

3. Riscrivi le frasi cambiando ogni aggettivo con il suo contrario.

• Il cielo nuvoloso e grigio rendeva Matteo triste e di cattivo umore.

.............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

• Il barcone dei pescatori era in mezzo al mare tempestoso, grigio e torbido.

.............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

59


scheda 15

CLASSE 2

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Italiano

GIOCA CON I CONTRARI 1. S crivi i contrari di ogni parola. Le iniziali delle parole scritte ti diranno qual è la risposta ai due indovinelli che ti rivolge il grillo parlante. Osserva gli esempi.

E tu invece lo sai qual è l’animale che è “nudo” senza casa?

Lo sai qual è l’animale che porta con sé sempre una corazza?

poco

tanto T ................................................

chiuso

................................................

liscio

................................................

parlare

................................................

stretto

odiato

................................................

disuguale

.........................................

povero

................................................

poco

.........................................

donna

................................................

dolce

.........................................

notte

................................................

freddo

.........................................

dolce

................................................

basso

.........................................

..................................................................................

60

lungo L .........................................

..................................................................................


scheda 16

CLASSE 2

a

Italiano

SUONI COMPLESSI 1. Completa.

lab___a

___eccia

___osso

___agola

___emio

la___o

___ande

mano___a

om___a

___ionfo

___embiule

ci___a

sem___e

___attore

mi___ofono

___enare

___eve

pa___one

___edere

pio___a

fine___a

___aglio

___olcinato ___ommare

___ostare

pa___a

___arpa

___anare

ro___o

bi___ecca

___arbo

___appo

___adigliare ___egno

ta___hino

___uzzare

___ento

___opa

___iscia

cre___a

2. C erchia gli animali il cui

nome comincia per GR, DR, BR, TR.

3. C ancella le parole non corrette: ricordati che prima di P e B ci vuole sempre M.

Ambra/Anbra si svegliò e c’era il sole. Era il primo di novembre/novenbre ed era il conpleanno/compleanno di Erica, la sua compagna/conpagna di banco. Cercò per tutta la stamza/stanza il regalo che le aveva comprato/conprato. Era un bellissimo onbrello/ombrello con tutte le bandiere/bamdiere del mondo stampate/stanpate sopra. Fuori pioveva, lo avrebbe usato subito. 61


scheda 17

CLASSE 2

a

Italiano

QU OPPURE CU ? 1. Completa le parole con CU o QU, poi riscrivile al posto giusto. QU

CU

................................................

__gino

__pola

................................................

................................................

__scino

__rioso

................................................

................................................

__ercia

cin__e

................................................

................................................

__adro

__aranta

................................................

2. Osserva i disegni e scrivi le parole capricciose: vogliono CU + vocale. ..................................................................

.................................................................. ..................................................................

..................................................................

.................................................................. ..................................................................

3. C ollega ogni parola al suo significato, poi completa le frasi con le parole grigie. innocuo proficuo percuotere scuotere riscuotere battere inoffensivo agitare utile ritirare

. • Non avere paura: questo cane è il tappeto. • Prendi il battipanni per la pensione. • Il nonno è andato a e ben fatto. • È stato un lavoro il ramo per far cadere i frutti. • Devi .............................................................

.........................................................

........................................................

.............................................................

........................................................

62


scheda 18

CLASSE 2

a

Italiano

PAROLE CON CQU 1. R isolvi gli indovinelli. Nei cerchietti apparirà una parola misteriosa.

• Togliere la schiuma: _ _ _ _ _ _ _ _ _ • Temporale improvviso: _ _ _ _ _ _ _ _ _ • Vasca per pesci: _ _ _ _ _ _ _ • Nuota con le bombole: _ _ _ _ _ _ _ _ • Preziosa pietra azzurra: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ • Diluire con acqua: _ _ _ _ _ _ _ _ _ • Fa arrivare l’acqua nelle case: _ _ _ _ _ _ _ _ _ • Palude: _ _ _ _ _ _ _ _ _ • Pioggerellina: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Nelle parole della famiglia dell’acqua devi usare CQU + vocale.

La parola misteriosa è _ _ _ _ _ _ _ _ _ . Questa è l’unica parola che si scrive con QQ e significa “grande disordine”.

2. C ollega ogni parola al suo significato, poi scrivi una frase per ognuna. Anche la famiglia dell’acquisto vuole CQU + vocale.

acquisto

persona che compra

acquirente

comprare

acquistare

oggetto comperato

• • •

.............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

63


scheda 19

CLASSE 2

a

Italiano

PAROLE CON GN 1. Cerchia le parole che contengono il suono GN. GNA, GNE, GNO, GNU si scrivono senza I. Fa eccezione la parola compagnia.

FILASTROCCA DELL’AGNELLO

Sul pendio di una montagna un agnello se la svigna. Corre verso la campagna e si infila in una vigna. Ma, ahimè, lì c’è uno stagno e finisce presto a bagno! Se ne accorge e ride un ragno tra le foglie di un castagno. Stefania Bigi

2. S crivi GN se dopo c’è una sola vocale. Scrivi N se dopo ci sono due vocali. Poi inserisci le parole al posto giusto.

mi iera monta a macedo ia

le

a iente inge ere

cri iera impe o inge uo

fale ame casta a ge io

GN

N

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

3. O sserva i disegni e scrivi le parole.

.............................................

64

.............................................

.............................................


scheda 20

CLASSE 2

a

Italiano

PAROLE CON GL 1. Cerchia le parole che contengono il suono GLI. CHE PARAPIGLIA!

Un pagliaccio crea scompiglio: dalla paglia estrae un coniglio, nella conchiglia ritrova una biglia, tra le foglie pesca una triglia, sulla tovaglia appoggia una quaglia. Che subbuglio ha portato in famiglia!

Per fare il suono GLI di pagliaccio, si devono usare sempre tre lettere: G+L+I

Stefania Bigi

2. GLI o LI? Completa, poi riscrivi al posto giusto. o o gioco ere mani a

fi ve fo

o ero o

meda a Ita a sbadi o

sba vigi mi

o a one

GLI

LI

...............................................................................................

...............................................................................................

...............................................................................................

...............................................................................................

...............................................................................................

...............................................................................................

3. A volte GL si pronuncia G (suono duro) + L. Completa le frasi con le seguenti parole: globo

• gladiatori • glassa • glicine.

. • La Terra ha la forma di un è un fiore molto profumato. • Il . • Sulla torta il pasticciere mette la combattevano nell’antica Roma. •I. .........................................................

.........................................................

.........................................................

........................................................

65


scheda 21

CLASSE 2

a

Italiano

SCE - SCI - SCIE 1. Osserva i disegni e completa le frasi con la parola esatta.

di schiuma sulle onde. • La nave lascia una porta una stella sul giubbotto. • Lo scorrono veloci fra i sassi. • Le acque del • Ho la tosse e il medico mi ha prescritto uno e fa numerosi esperimenti. • Carlo è un bravo nuovo. • Ai giardini c’è uno molto basso. • Io dormo con un ......................................

......................................

......................................

......................................

......................................

......................................

......................................

2. Completa scegliendo le parole nei cartellini. usciere

coscienza

scienziato

scientifico

scienza

ha permesso all’uomo di progredire e di vivere meglio. • La passa molto del suo tempo in laboratorio. • Lo . • La sorella di Matteo frequenta il liceo e lavora in tribunale. • Il papà di Paola fa l’ . • Luca svolge i suoi impegni con .........................................

.........................................

.........................................

.........................................

.........................................

Vogliono SCIE le parole che fanno parte della famiglia di: – scienza: scienziato – scientifico – fantascienza; – coscienza: incoscienza – incosciente – coscienzioso; e la parola usciere.

66


scheda 22

CLASSE 2

a

Italiano

SUONI DURI CON SC 1. Completa con SCA, SCHE, SCHI, SCO e SCU, poi riscrivi le parole. VA TA

.................

LI

......................................................

BO

......................................................

FIA

......................................................

CA

SA ...................................................... .................

DO ......................................................

.................

RO ......................................................

...................................................... .................

...................................................... ......................................................

MA

......................................................

DA

......................................................

LETRO ...................................................... NO ......................................................

TA MA

.................

ME

LE ...................................................... NO ......................................................

2. Completa con SCHIA, SCHIE, SCHIO, SCHIU. .................................ffo

ri..................................re

..................................cciare

..................................na

mi..................................re

..................................nale

mu..................................

fi..................................tto

..................................ccare

..................................ma

..................................va

fo..................................

3. Indovina e scrivi la parola.

• Queste SCA si indossano ai piedi: • Questo SCHE fa molto ridere: • Questo SCHI di pomodoro macchia i vestiti: • Questa SCO svela un mistero: • Queste SCU fanno perdonare un dispetto:

..................................................................................................................

............................................................................................................................. .....................................................................................

............................................................................................................................ ...........................................................................................

67


scheda 23

CLASSE 2

a

Italiano

GIOCHI DI DOPPIE 1. Completa le parole con le consonanti semplici o doppie. B / BB

C / CC

C / CC

D / DD

ga___ia

mu___a

do___ia

bu___ino

sa___ia

luma___a

ba___io

chio___o

li___ro

ta___o

fre___o

F / FF

G / GG

G / GG

L / LL

gira___a

a___o

ma___iore

co___ore

ba___i

te___ola

fa___iolo

carte___a

Be___ana

la___o

spia___ia

ga___o

M / MM

N / NN

P / PP

R / RR

ga___a

pa___a

pa___a

teso___o

sala___e

sapo___e

ta___o

bu___one

go___a

fari___a

vi___era

to___one

68

S / SS

T / TT

V / VV

Z / ZZ

ta___o

di___o

uo___o

pala___o

ri___o

ga___o

la___oro

ta___a

sa___o

la___e

a___entura

deli___ia


scheda 24

CLASSE 2

a

Italiano

LA DIVISIONE IN SILLABE 1. Ascolta il grillo parlante e dividi in sillabe battendo le mani. Osserva l’esempio. so - le sole: . .......................................................................... salame: . .................................................................. tavolo: ......................................................................

In questi casi dividi dopo le vocali.

veloce: ..................................................................... peperone: ............................................................ carota: ......................................................................

tos - se tosse: ...................................................................

colorare: . ...............................................................

panna: ................................................................ ricotta: ................................................................

Le doppie vanno sempre separate come pure il gruppo CQ!

cassetta: ............................................................ acquario: .......................................................... giubbotto: ......................................................

ten - da tenda: ....................................................................... corvo: ....................................................................... panchina: .............................................................

Separa la lettera “ponte“ dalla consonante che la segue!

forchetta: ..............................................................

ri - schio rischio: ................................................................

soldato: . .................................................................

cresta: . ................................................................

Non separare mai le consonanti che sono in gruppo.

strano: . ............................................................... finestra: .............................................................. pescare: ............................................................. ragnatela: ........................................................ quadrato: ......................................................... 69


scheda 25

CLASSE 2

a

Italiano

ACCENTO SÌ, ACCENTO NO 1. Cancella la parola sbagliata.

• In quella citta/città ho bevuto un ottimo caffe/caffè. Su qui/quì e su qua/quà l’accento non va, se vai li/lì o vai • la/là l’accento ci sta. motociclista casco/cascò sull’asfalto; per fortuna aveva • Iill casco/cascò ben allacciato! • Sara/Sarà, mia cugina, sarà/sara promossa con ottimi voti. 2. Completa la storia scegliendo tra i monosillabi non accentati. no

• re • so • sto • sta • fa • tre • qua

In una reggia vive un .............. molto sospettoso. Egli pensa: “Se .............. sempre .............. nel mio castello, non saprò mai quali sudditi mi sono fedeli e quali ..............”. Così decide di andarsene in giro per il paese accompagnato da .............. servitori e mettere alla prova i suoi sudditi. Quell’imbroglione di Giufà lo riconosce e decide di approfittarne: “Gentile signore, mi permetta di metterla in guardia: io .............. che in questo momento qualcuno .............. cercando di imbrogliarla!”. Il .............. sospettoso, credendo che egli parli dei suoi servitori, li caccia in malo modo e chiede a Giufà di diventare il suo fedele consigliere. Stai attento, Giufà: chi la .............., l’aspetti! Stefania Bigi

3. Colora la parola corretta, poi componi delle frasi sul quaderno.

70

GIU

GIÙ

PERCHE

PERCHÉ

PUÒ

PUO

CIOE

CIOÈ

PIÙ LASSU

PIU LASSÙ


scheda 26

CLASSE 2

a

Italiano

I QUIZ DEL MAGO 1. Il mago ha preparato tanti quiz. Indica le risposte esatte con una X. espressione è • Quale scritta bene?

frase è corretta? • Quale Il caffè è il tè sono bevande.

sull albero sull’albero sul’albero

Il caffe è il tè sono bevande. Il caffè e il tè sono bevande.

parola è divisa in • Quale sillabe correttamente? fi - nes - tra mi - ne - stra pa - lest - ra

espressioni sono corrette? • Queste Vado ha mangiare dai nonni. Gioco hai giardini. Luca ha scritto una poesia. Ho freddo. Leo compie un hanno.

parola è scritta bene? • Quale subacueo subaqueo subacqueo

queste parole? • Esistono Qugino esiste non esiste Cubetto Aquila Acuto Quore

esiste esiste esiste esiste

Sì No

non esiste non esiste non esiste non esiste

Sì No Sì No Sì No Sì No

è la parola • Qual giusta? carrozzella carrozella carrozzela espressione • Quale è esatta? la stuccio l’astuccio la astuccio

71


scheda 27

CLASSE 2

a

Italiano

IL PUNTO E LA VIRGOLA 1. Osserva l’immagine e indica quale frase è corretta.

Giorgio mangia. Sotto il tavolo il gatto dorme.

Il gatto insegue il topo. Sull’albero un uccellino osserva.

Giorgio mangia sotto il tavolo. Il gatto dorme.

Il gatto insegue il topo sull’albero. Un uccellino osserva.

2. I nserisci la virgola in modo che le frasi siano corrette. Mentre Luisa viene interrogata alla lavagna Luca disegna.

Mentre la mamma stira in sala Rita guarda la televisione. 3. I nserisci il punto . e la virgola , dove servono, poi riscrivi il testo sul quaderno. Ricordati la lettera maiuscola dopo il punto!

Ieri pomeriggio pioveva mi annoiavo così ho telefonato a Marco Sara Sergio e Lucia e li ho invitati a casa mia abbiamo giocato a Monopoli poi abbiamo mangiato la merenda infine abbiamo guardato un cartone animato 72


scheda 28

CLASSE 2

a

Italiano

NOMI E ARTICOLI 1. Sottolinea in blu i nomi femminili e in rosso i nomi maschili. Tre pulcini, andando a spasso, incontrarono la volpe che, venendo passo passo, leggiucchiava il suo giornale. – Buon giorno, signorina – dissero subito i pulcini. – Oh, salute miei carini! E di bello che si fa? – Già che mamma è andata fuori, siamo fuggiti dal pollaio: vogliamo fare un po’ i signori e andare di qua e di là. – Bravi, bravi per davvero. Voglio stringervi la mano. Così dicendo s’appressò e... gnam... gnam... se li mangiò.

2. Sottolinea in blu i nomi singolari e in verde i nomi plurali. cioccolatini scimmia piazze

unghia lampada cavoli

sasso palloni nuvole

numero libri canarino

caviglia lavatrici sorrisi

3. C ompleta con l’articolo determinativo giusto (il, lo, la, i, gli, le). Attenzione all’apostrofo!

.................... lavagna

.................... sole

.................... fratello

.................... aragosta

.................... sposo

.................... zie

.................... istrice

.................... orco

.................... vento

.................... galline

.................... gnomi

.................... orso

.................... festa

.................... uovo

.................... libri

.................... elefante

4. C ompleta con l’articolo indeterminativo giusto (un, una, uno). Attenzione all’apostrofo!

.................... ombrello

.................... casa

.................... asino

.................... anello

.................... cavallo

.................... sentinella

.................... isola

.................... spaventapasseri

.................... struzzo

.................... albero

.................... scarpa

.................... stivale

73


scheda 29

CLASSE 2

a

Italiano

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI 1. Collega il nome all’insieme degli aggettivi qualificativi più adatti.

• • • • •• calmo • tempestoso • azzurro • profondo agitato • blu • pescoso • liscio • quieto

affollata tortuosa asfaltata polverosa frequentata alberata stretta larga

mare rosa

••

• •

• •

spinosa profumata vellutata appassita sfiorita rossa selvatica delicata

strada

2. Com’è? Riconosci l’aggettivo qualificativo e riscrivi. Osserva l’esempio.

pesce guizzante

guizzante . ................................................

fresca bibita

cane fedele

. ................................................

succosa arancia

. ................................................

splendenti stelle

. ................................................

gustosa pizza

. ................................................

limpida acqua

. ................................................

quaderno ordinato . ................................................

cielo sereno

. ................................................

bambino allegro . ................................................

. ................................................

3. A l posto di ognuna delle seguenti espressioni scrivi l’aggettivo corrispondente. Osserva l’esempio.

74

appuntita ........................................................................................

Asta che ha la punta.

asta

Spettacolo che fa ridere.

spettacolo ........................................................................................

Erba che emana profumo.

erba

Le strisce dei pedoni.

le strisce ........................................................................................

Frutto dell’autunno.

frutto

........................................................................................

........................................................................................


scheda 30

CLASSE 2

a

Italiano

I VERBI 1. N elle seguenti frasi sottolinea i verbi.

• Luisa mangia un panino. • Il cane abbaiava ai passanti. • Domani partirò per Venezia. • Gli orsetti preparano la tana. • Il vigile ha fischiato a lungo. • L’incendio distruggerà il bosco. 2. C ompleta la tabella. IERI

OGGI

DOMANI

correva

....................................................

....................................................

....................................................

mangia

....................................................

....................................................

....................................................

ballerà

ha riso

....................................................

....................................................

3. C oniuga i verbi in tutte le persone. Io guardo la televisione.

Io nuoto in piscina.

Tu .................................. la televisione.

Tu .................................. in piscina.

Leo .................................. la televisione. Mara .................................. in piscina. Noi .................................. la televisione.

Noi .................................. in piscina.

Voi .................................. la televisione.

Voi .................................. in piscina.

Essi .................................. la televisione. Essi .................................. in piscina. 75


scheda 31

CLASSE 2

a

Italiano

C’È, CI SONO, C’ERA, C’ERANO, CERA 1. Completa con c’è o ci sono.

• Per strada oggi • Sedute sul divano • Nel lettone • Sul letto di Lucia

.......................... poco traffico. .......................... Marianna e la nonna.

.......................... Giacomo e il suo fratellino Filippo. .......................... tre bambole.

2. Osserva le immagini e l’esempio, poi scrivi tu.

C’è un nido e dentro il nido ci sono tre uova.

. ..................................................................................................................................

. ..................................................................................................................................

. ..................................................................................................................................

3. Completa con c’era o c’erano.

• In cielo • In mare • Nell’aia • In cortile

.......................... le stelle e .......................... la luna. .......................... una barca a vela e .......................... tanti surf.

.......................... tanti pulcini e .......................... una chioccia. .......................... una sola bambina e .......................... cinque bambini.

4. Completa con cera o c’era.

una sola candela di • Nel candeliere un apicoltore che faceva candele con la • ..........................

..........................

76

.......................... rossa. .......................... d’api.


A

scheda 32

CLASSE 2

a

Italiano

L’H LA METTO O NON LA METTO? 1. L eggi con attenzione ciò che ti suggerisce il fumetto, ripensa a ciò che già sai, poi completa con la forma corretta.

ho oppure o?

• A colazione bevi tè latte? • Preferisci giocare a scacchi con il Game Boy? • Non ancora scritto al mio amico di Roma. • Sulla riva del mare trovato molte conchiglie. • Io un bellissimo zaino rosso.

Questo gioco o un altro?

...............

...............

...............

...............

...............

A chi? Ai nonni,… Dove va? Ai giardini,…

hai oppure ai?

• bambini piace molto il gelato. • “ mangiato tutto il risotto?” • Andrea va spesso giardinetti pubblici. • Tu mal di pancia perché mangiato troppi dolci. • La pizza funghi piace molto miei nonni. ...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

A chi? A me, A te,… Dove? A scuola,… A fare cosa? A giocare,…

ha oppure a?

• Maria un bellissimo gatto nero. • Oggi pomeriggio vengo casa tua giocare. • Andrea da solo completato un grande puzzle. • Ogni sera Michele piace bere un bicchiere di latte. • Annamaria un’amica che viene dalla Tunisia. ...............

...............

...............

...............

...............

...............

77


scheda 33

CLASSE 2

a

Italiano

ANCORA SULL’H 1. L eggi con attenzione i suggerimenti, ripensa a ciò che hai imparato e completa.

hanno oppure anno?

• Il fratellino di Chiara ha un portato il pallone. • I miei amici paura del temporale. • I tuoi cugini fa frequentavo la prima classe. • Un fame. • I gattini miagolano perché ..........................

Un anno è un periodo di tempo di dodici mesi.

..........................

..........................

..........................

..........................

2. Completa con ho/o, hai/ai, ha/a.

solo tre anni ma è una vera peste! • Il fratellino di Irene perduto la matita? Eccola!”, dice Filippo Carla. • “ Susanna. • Un’amica della mamma accarezza i capelli passerotti del giardino. • Porto le briciole la febbre. Vai subito letto. • Tu quello? • Vuoi questo ..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

3. Completa con hanno/anno.

impastato farina, acqua e lievito per fare il pane. • Gli alunni scorso Chiara frequentava la prima classe. • L’ andrà in vacanza in Sicilia. • La famiglia di Irene, quest’ l’occorrente per la gita. • Oggi gli alunni ..........................

..........................

..........................

..........................

78


scheda 34

CLASSE 2

a

Italiano

TUTTO IN ORDINE 1. Indica con una X i gruppi di parole che sono non frasi. Oggi pomeriggio leggerò le patatine fritte. Una fa sotto nido il grondaia la rondine. Il cane rincorre una bicicletta lungo la via. Nel Chiara i fiori raccoglie prato. Domani mattina partirò per la montagna. Luca prese dall’astuccio la sua matita colorata.

La frase è un insieme di parole con un significato. Nella frase le parole sono in ordine e in accordo tra loro.

2. Q ueste sono non frasi, perché le parole sono in disordine. Riordinale e riscrivile in modo che abbiano un significato.

la

• Cappuccetto • di • il • mangiò • lupo • nonna

.................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................

a la

scarpetta • perse • scale •• sulle • Cenerentola • mezzanotte • sua

............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................

• • • • •

Biancaneve a la offrì mela una strega avvelenata .................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................

• ••

Principe il baciò Addormentata azzurro

•• la Bella

............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................

79


scheda 34

CLASSE 2

a

Italiano

3. M odifica le non frasi in modo che acquistino un significato. Il fantasma ha paura del bambino. ...................................................................................................................................................................

Queste sono non frasi, perché non hanno senso.

Il topolino divora il gatto. ...................................................................................................................................................................

La luce accende il papà. ...................................................................................................................................................................

4. I ndica l’elemento mancante nelle non frasi e riscrivile in Queste sono non frasi perché manca un’informazione importante.

modo che abbiano un significato.

Il poeta una poesia senza rime.     Manca: ............................................... ............................................................................................................................................................

La abbraccia il suo bambino.     Manca: ..................................................... ............................................................................................................................................................

Luca un videogioco nuovo.     Manca: ..................................................... ............................................................................................................................................................

5. R iscrivi correttamente le frasi sostituendo

le parole colorate che non vannno d’accordo con le altre.

Paolo ama fare un bolle di sapone. ............................................................................................................................................

Il palloncino colorato di Isabella si bucarono. ............................................................................................................................................

Il giardino era illuminata dal sole. ............................................................................................................................................

80

Queste sono non frasi perché le parole non concordano tra di loro.


scheda 35

CLASSE 2

a

Italiano

FRASI E COMPLEMENTI 1. S egna con una X solo le frasi. Marisa piange. Ogni giorno Luca e Fabio in cortile con gli amici. Pota in giardino il giardiniere le rose. L’autostrada corre sull’automobile. Il pipistrello è un mammifero. Il succhiano dei le nettare api fiori. 2. C olora di rosso il predicato e di blu il soggetto e riscrivi le frasi minime. Un lupo affamato

si aggira

nel bosco

tra i rovi.

Frase minima: .............................................................................................................................................................................. Questa notte

un tuono

ha svegliato

Michele

all’improvviso.

Frase minima: .............................................................................................................................................................................. Laura

ha comprato

un costume

per la tua festa

di Carnevale.

Frase minima: .............................................................................................................................................................................. 3. Forma frasi diverse arricchendo le frasi minime con i complementi. Il cuoco La bambina

prepara

il vigile

..........................................

la maestra

..........................................

la tigre

quando?

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

che cosa? che cosa?

.......................................... quando?

..........................................

che cosa?

Mamma aquila

quando?

..........................................

dove? dove? dove?

.......................................... chi? che cosa?

ha visto

.......................................... chi? che cosa?

.......................................... chi? che cosa?

81


scheda 36

CLASSE 2

a

Italiano

LA FRASE MINIMA 1. C erchia con lo stesso colore il soggetto e il suo predicato, poi riscrivi le frasi minime che hai formato.

SOGGETTO il portiere l’aquila

il leone il pallone

PREDICATO rimbalza vola para

è coraggioso

.......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................

..........................................................................................................................................

..........................................................................................................................................

2. E limina le informazioni in più e riscrivi le frasi minime sul quaderno. Osserva l’esempio.

/ corre / sul prato / con gli amici. • Enrico la commedia / il pubblico / applaudì / gli attori. • Dopo città / di notte / sono silenziose. • LeIl traghetto / è salpato / alle due. • Il ghiro / porta/ per/ leIschia / nella sua tana. • Le lezioni / di Ingleseprovviste divertenti. • Nell’aula / di Musica / /cisono sono / due tamburi. •

La frase minima è composta solo dal soggetto e dal predicato.

3. Indica con una X le frasi minime. Spunta un fungo. Il sole e la luna. Il famosissimo cantante. La mucca muggisce. 82

Il coltello taglia. Il coltello sulla tavola. Suona il campanello. Lisa è molto stanca.


scheda 37

CLASSE 2

a

Italiano

LA FRASE RICCA 1. R ispondi alle domande e arricchisci la frase minima con i complementi. Poi scrivi le frasi ottenute.

La maestra

corregge

che cosa ............................................................................. con che cosa? .................................................................. quando? .............................................................................

La maestra corregge ............................................................................................................................................................

L’autobus

parte

quando? ............................................................................. da dove? ............................................................................. per dove? ..........................................................................

L’autobus parte .........................................................................................................................................................................

Luca

ha incontrato

chi? ........................................................................................... dove? ......................................................................................... quando? .............................................................................

Luca ha incontrato ........................................................................................................

Il cane

rincorre

che cosa ............................................................................. dove? ......................................................................................... quando? ............................................................................

Il cane rincorre ........................................................................................................................................................................... 2. Collega il complemento sottolineato alla domanda a cui risponde.

• Marco mangia un gelato. • Lunedì ci sarà la verifica. • Le api sono nell’alveare. • Io esco con i miei amici.

CHE COSA? DOVE? CON CHI? QUANDO?

• Domani vado al cinema. • Ho letto un bel libro. • Milo dorme sul divano. • Sono partiti con i nonni. 83


scheda 38 Storia

CLASSE 2

SCEGLI L’INDICATORE ESATTO 1. I n ogni frase cerchia la parola che indica il tempo adatto (ovvero l’indicatore temporale corretto).

buona abitudine PRIMA - DOPO lavarsi • Èleuna mani e PRIMA - DOPO andare a tavola a mangiare.

- OGGI - DOMANI non sono potuto venire • IERI a casa tua a giocare perché avevo molti compiti; verrò IERI - OGGI - DOMANI.

cosa facciamo IERI - OGGI - DOMANI? • “Che Che ne dite di andare PRIMA - DOPO in libreria, PRIMA - POI - INFINE a casa?” – chiede Luca ai suoi amici.

nel PASSATO - PRESENTE - FUTURO l’uomo riuscirà a vivere su altri • Forse pianeti.

• In PASSATO - PRESENTE - FUTURO non c’erano i computer e i telefonini.

84

a


scheda 39

CLASSE 2

a

Storia

LA SUCCESSIONE 1. R iordina la storia numerando le immagini. Speriamo che papà sia d’accordo...

1

Ma sì, ripensandoci...

Mi dispiace ma non possiamo tenerlo!

Che carino. Portiamolo a casa!

2. O ra verbalizza la storia illustrata. Usa, nel ricostruire la successione, alcune delle seguenti parole:

prima

• dopo • infine • in seguito • successivamente • poi

..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

85


scheda 40

CLASSE 2

a

Storia

È SCOPPIATO IL TEMPORALE 1. Osserva il disegno e descrivi le azioni che avvengono contemporaneamente.

Mentre sta piovendo… ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

86


scheda 41

CLASSE 2

a

Storia

NEL FRATTEMPO-MENTRE 1. Completa aiutandoti con i disegni.

• L’acqua per la pasta inizia a bollire, nel frattempo la mamma .................................................................................... ........................................................................................................................................................

• La maestra corregge il compito di un compagno, nel frattempo io ........................................................................................................... ........................................................................................................................................................

• La mamma mi prepara la colazione, nel frattempo io ........................................................................................................... ........................................................................................................................................................

• Mentre si fa la piega dalla parrucchiera, la mamma ......................................................................................................................... ........................................................................................................................................................

• Mentre la torta cuoce nel forno, la nonna ............................................................................................................................... ........................................................................................................................................................

• La campanella di fine lezione suona. Nel frattempo la classe seconda si prepara ............................................................................. ........................................................................................................................................................

87


scheda 42

CLASSE 2

a

Storia

GIALLO E VERDE 1. C olora con il giallo le espressioni che indicano la successione e in verde le espressioni che indicano la contemporaneitĂ .

ora

prima

poi

nel frattempo

nello stesso tempo

intanto

dopo

contemporaneamente infine

mentre

2. C olora il quadratino con il giallo se gli eventi illustrati sono in successione, con il verde se sono contemporanei.

La mia bambola nuova si è rotta!

88


scheda 43

CLASSE 2

a

Storia

GIORNI, MESI E STAGIONI 1. Leggi e completa con il giorno della settimana giusto. Venerdì sono arrivati i miei nonni e il giorno successivo, ..........................................., siamo andati a visitare lo zoo e abbiamo fotografato gli animali. Domenica era una bella giornata di sole così siamo partiti in automobile per pranzare al mare. Purtroppo il giorno seguente, ..............................................., i nonni sono dovuti ripartire. Martedì ci hanno telefonato per ringraziarci ancora una volta per i piacevoli momenti trascorsi insieme. Il giorno dopo, ....................................................., la mamma mi ha accompagnato dal fotografo per far sviluppare le foto. Giovedì siamo andati a ri­pren­derle: erano proprio delle belle foto, e io mi sentivo soddisfatto. Il giorno successivo, ................................................, ne abbiamo spedite alcune ai nonni lontani.

2. R imetti in ordine i mesi poi raggruppali nella stagione di appartenenza: che cosa noti?

marzo

dicembre

febbraio

settembre

• Primavera: • Estate: • Autunno: • Inverno:

ottobre giugno

aprile novembre

gennaio

agosto

luglio

maggio

. .................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................. .....................................................................................................................................................................................

. .......................................................................................................................................................................................

89


scheda 44

CLASSE 2

a

Storia

ALL’AVVENTURA! 1. Leggi il seguente brano. Elisa racconta che al campo scout ha vissuto molte avventure in una sola settimana. La prima avventura è stata quella della capanna nel bosco, la seconda la caccia al tesoro. Un’altra giornata avventurosa è stata quando è arrivato un ospite speciale: lo scoiattolo Cleo. La quarta avventura è stata la costruzione del ponte sopra il fiume: ci sono voluti ben due giorni di lavoro. Il sesto giorno i capi hanno organizzato la gara della “sentinella del bosco”. L’ultima avventura è stata quella della casa sull’albero. 2. R imetti in ordine di successione le avventure di Elisa scrivendo

sotto alle scenette in disordine “primo giorno”, “secondo giorno” ecc.

...................................................

...................................................

...................................................

................................................... ................................................... ................................................... ...................................................

90


scheda 45

CLASSE 2

a

Storia

SULLA LINEA DEL TEMPO 1. R iporta sulla linea del tempo le esperienze vissute da Elisa lette nella scheda precedente, collegandole con le frecce.

lunedì

martedì mercoledì giovedì

venerdì

sabato domenica

1° giorno

2° giorno

5° giorno

6° giorno

3° giorno

4° giorno

7° giorno

Caccia al tesoro

Scoiattolo Cleo

La capanna nel bosco

La sentinella nel bosco

La casa sull’albero

Il ponte mobile

scuola è durato in tutto due settimane, quindi Elisa ha fatto anche • Ilaltrecampo esperienze: – il decimo giorno c’è stata la raccolta delle more nel bosco; – il dodicesimo giorno c’è stata la gara di cucina; – l’ultimo giorno c’è stato il gran cenone. 2. Completa i collegamenti delle esperienze alla linea del tempo. GARA DI CUCINA

IL PONTE MOBILE prima settimana 1°

CENONE

seconda settimana 4°

CASA SULL’ALBERO

LA VOLPE DI ZOE

10° 11°

12°

13° 14°

RACCOLTA DELLE MORE 91


scheda 46

CLASSE 2

a

Storia

LA GIORNATA DEL CANE BUC 1. Leggi, poi disegna in ogni orologio l’ora corrispondente. ORE 7:00

ORE 8:00

Buc è sveglio e aspetta che Matteo e Giulia escano di casa per andare a scuola.

Eccoli! Matteo e Giulia si incamminano verso la fermata dello scuo­labus. Buc li accompagna.

ORE 8:30

ORE 10:00

Buc fa un giretto nel quartiere senza allontanarsi troppo. Poi ritorna nella sua cuccia dove si addormenta a­spettando l’ora di pranzo.

ORE 12:00

È mezzogiorno, il sole è alto nel cielo. La padrona chiama Buc: è pronta la sua zuppa. Buc le corre incontro dimenando la coda!

92

Buc viene infastidito dal gatto del vicino. Esce dalla cuccia e lo insegue abbaiando.


scheda 46

CLASSE 2

a

Storia

ORE 14:00

ORE 16:30

È pomeriggio. Buc sdraiato in giardino all’ombra di un albero, sonnecchia tranquillo.

Buc si è svegliato ed è andato ad aspettare i suoi padroncini alla fermata dello scuolabus. Eccoli che scendono!!

ORE 17:00

ORE 18:30

È ora di giocare! I bambini vanno in giardino e si divertono con Buc.

Si fa sera. è giunto il momento di salutare Buc e di rientrare in casa. Tra poco sarà ora di cena.

ORE 21:00

È notte. Nel cielo splende la luna. Matteo e Giulia sono andati a dormire. Anche Buc dorme nella sua cuccia in giardino.

93


scheda 47

CLASSE 2

a

Storia

ORE E MINUTI Lo spazio fra un’ora e la successiva corrisponde a 5 minuti. Per dire che mancano 15 minuti a un’ora si dice meno un quarto, se sono passati 15 minuti da un’ora si dice sono le... e un quarto.

1. Completa con la lancetta delle ore e dei minuti.

Sono le ore 10 e 10.

Sono le ore 8 e 20.

Sono le ore 20 e 20.

Sono le ore 7 e 40.

Sono le ore 10 e 15.

Sono le ore 12 e 35.

Sono le ore 23 e 10.

Sono le ore 15 e 45.

Sono le ore 15 e 15.

2. Disegna sull’orologio l’ora che preferisci, poi scrivi il motivo. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................

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scheda 48

CLASSE 2

a

Storia

AL TEMPO DI CHI? 1. Scrivi il numero dell’epoca giusta. Osserva gli esempi.

1

Ai tempi degli uomini primitivi

2

Al tempo dei bisnonni

3

Oggi, nel nostro tempo

4

Al tempo dei signori dei castelli

ILLUMINAZIONE Luce elettrica 3 Lume a petrolio, a gas, candele 2 Lume a olio, fiaccole Candelabri RISCALDAMENTO Termosifone Camino Stufa a legna o a carbone Fuoco all’aperto ABITAZIONE Case fatte di cemento e ferro, grattacieli Semplici abitazioni Castelli Caverne, palafitte, capanne ABBIGLIAMENTO Vestiti e scarpe confezionati nelle fabbriche Vestiti cuciti in casa, scarpe dai calzolai Semplici tuniche e mantelli Pelli e pellicce di animali STRUMENTI DI SCRITTURA Penne a sfera, quaderni, libri, computers Matite, penne, pennini per inchiostro Penna d’oca e inchiostro Disegni sulle rocce

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scheda 49

CLASSE 2

a

Storia

CAUSA-EFFETTO 1. Leggi attentamente il brano che segue e scopri quale fatto è narrato. Il signor Luigi stamattina arriva in ufficio in ritardo, mentre tutti gli altri sono già al lavoro. Quando si siede al suo posto ha ancora il fiatone e i capelli arruffati. Tutti si voltano a guardarlo. Il capoufficio, con le mani ai fianchi e lo sguardo irritato lo riprende: – Bene, signor Luigi, si è degnato di arrivare stamattina... – La sveglia, signore... sì, insomma, non ha suonato e così... – farfuglia il signor Luigi imbarazzato. – Non fa niente, vorrà dire che recupererà il lavoro più tardi, durante la pausa per il pranzo! – tuona il capoufficio andandosene. Il signor Luigi sospira e pensa: – Accidenti a quella stupida sveglia... Quando mi deciderò a comprarne un’altra?!?!

• Di quale fatto si parla in questo brano? • Perché è accaduto? • Cosa dovrà fare il signor Luigi in seguito a questo fatto?

.................................................................................................

. ................................................................................................................................................... ...................................................

...........................................................................................................................................................................................................

2. Completa con i disegni lo schema del racconto.

CAUSA

FATTO

CONSEGUENZA

3. Inserisci le seguenti parole: perciò - perché. Il signor Luigi è arrivato tardi in ufficio ..................................................... la sveglia non ha suonato, ..................................................... dovrà lavorare durante la pausa del pranzo. 96


scheda 50

CLASSE 2

a

Storia

DALLA CAUSA ALL’EFFETTO 1. Osserva e completa.

perciò

• Piero va in bici, urta contro

..............................................., perciò ................................................ .

Al posto di perciò puoi anche usare quindi, di conseguenza...

2. Completa le frasi.

• Sara ha vinto la gara, perciò • Una persona ha acceso un falò nel bosco, di conseguenza

......................................................................................................................... . .........................................

...................................................................................................................................................................................................... .

• Io ho mangiato tante caramelle, quindi

.............................................................................................

...................................................................................................................................................................................................... .

97


scheda 51

CLASSE 2

a

Storia

DALL’EFFETTO ALLA CAUSA 1. Osserva e completa.

perché

• Giulio ha aperto l’

...........................................................

perchè .......................................................................... .

Al posto di perché puoi usare siccome, dal momento che...

2. Completa le frasi.

• Corro ad aprire la porta perché • Rispondo al telefono dal momento che • Siccome

........................................................................................................................ . ................................................................................................ .

..........................................................................................................., oggi andiamo a passeggio.

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scheda 52

CLASSE 2

a

Storia

CHE COSA FACEVAMO? La maestra oggi ci ha detto: – Scrivete in un biglietto ciò che avete fatto ieri sera alle ore nove. Se è possibile, portate anche qualche documento per testimoniare che quello che dite è vero. Ecco alcuni bigliettini: 1

“Ieri sera alle nove ero a casa di Francesco per il suo compleanno. Questo è il suo biglietto d’invito”. (Mirella).

2

“Alle nove sono arrivato col treno. Nel pomeriggio ero andato con la mamma a trovare la zia a Milano. Alla stazione sono scese poche persone che si affrettavano verso casa. Questo è il biglietto del treno”. (Matteo)

3

4

5

“Alle nove di sera eravamo in casa io e la mamma, perché papà era andato ad una riunione del consiglio del suo circolo. Questo è l’invito ricevuto dal mio papà qualche giorno prima.” (Silvia).

“Alle nove mi sono affacciato alla finestra. Era buio e i negozi erano chiusi. Sono passate solo alcune auto.” (Luca)

“Ieri sera intorno alle nove mi è scivolato di mano un bicchiere e si è rotto in tanti pezzi. Ci sono rimasto male, ma poi sono andato subito a prendere la scopa per pulire. La mamma e il papà non si sono arrabbiati.” (Lara)

1. S ottolinea di rosso i riquadri che indicano delle testimonianze e di ver­de i documenti.

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scheda 53

CLASSE 2

a

Storia

LE FONTI Vicino alla nostra scuola c’è un’antica villa che si vede dalle finestre dell’aula. È stata chiusa per molto tempo e noi bambini pensavamo che fosse abitata dai fantasmi. Invece ieri mattina abbiamo visto che le vecchie imposte erano state aperte e che c’era un gran movimento di persone che si affaccendavano dentro e fuori dell’edificio. Eravamo molto curiosi e così distratti che la maestra ha rinunciato alla lezione e ha avuto una bella idea: – Bambini, andiamo a vedere tra le cose che stanno ammucchiando sul marciapiede; magari scopriremo qualcosa dei vecchi proprietari… Viaaaaa! Eravamo così felici per quella inaspettata caccia al tesoro che non ci siamo certo fatti pregare. In men che non si dica abbiamo raccolto un sacco di oggetti sotto gli sguardi divertiti della maestra e di un anziano signore che era vicino a lei. – Vi presento il signor Antonio – ci ha interrotto la maestra – è stato il giardiniere di questa bellissima abitazione. Che ne dite di farci raccontare qualcosa della sua storia e degli oggetti che avete trovato? Abbiamo abbandonato la nostra raccolta disordinata e siamo tornati nella nostra aula per ascoltare il nostro testimone. Chissà quali misteri conosceva… – Cari bambini mi chiamo Antonio, ho 70 anni e sono stato per 30 anni il giardiniere di quella bella dimora che vedete dalle finestre. Che cosa avete scovato tra gli oggetti ammucchiati negli scatoloni sul marciapiede? Luigi ha esclamato quasi balbettando per l’emozione: – Un te-tesoro! Guardi signor Antonio: un vecchio album di fotografie, questa vecchia borsa… e poi questa scatola. Ci sono tanti fogli legati con lo spago; sono scritti in modo strano, le lettere sono inclinate e di colore marrone. Sembrano fatte con un pennellino, di sicuro quei fogli contengono le indicazioni per trovare un tesoro, uno scrigno segreto… 100


scheda 53

CLASSE 2

a

Storia

1. I mmagina di essere il signor Antonio e insieme ai tuoi compagni scrivi sul

quaderno un breve racconto in cui spieghi l’origine e l’uso di questi oggetti. Sono documenti di un passato non troppo lontano: sapresti indicare sotto a ogni disegno che li rappresenta a quale fonte appartengono?

......................................................

......................................................

......................................................

2. L eggi la prosecuzione del racconto: i fatti narrati sono realmente accaduti. Completa la frase sotto al brano.

Ma ecco l’intervento della maestra per mettere un po’ di ordine nella confusione generale: – Bambini calma. Fate parlare il signor Antonio. Sono sicura che ogni oggetto ha una sua storia da raccontare, sono le fonti di un passato che non è troppo lontano, vero? – Certo – ha risposto il signor Antonio, con un bonario sorriso appena nascosto dai folti baffi bianchi – gli oggetti che avete trovato appartenevano a una famiglia molto conosciuta in questo paese. Se aprite l’album delle foto troverete subito il loro nome: il Cavalier Giancarlo Marchetti e la signora Fiammetta Severini. 101


scheda 53 Storia

CLASSE 2

a

Curiosi, abbiamo aperto il grande libro: la carta di riso sembrava fragilissima, pronta a sgretolarsi da un momento all’altro, sul primo foglio ingiallito c’era la foto in bianco e nero di due seri signori in abiti eleganti; sotto di essa erano riportati in bella scrittura il loro nome e la data in cui era stata scattata la foto: 12 febbraio 1950. – Uaooo! Li conoscevi Antonio? Chi sono? – ha chiesto Giulia, che come al solito è velocissima a dimenticarsi il “Signor”. – Erano i proprietari della villa e io ho lavorato per la loro famiglia, quando erano già anziani. Ho conosciuto i loro figli e i loro nipoti… Il Cavalier Giancarlo progettava auto e si divertiva a costruire dei modellini per i figli e per i nipoti. Era molto abile, un vero innovatore. Spesso si recava all’estero dove veniva chiamato per i suoi progetti. – E quei fogli? – Giancarlo, come mi permetteva di chiamarlo, viaggiava per lunghi periodi, ma era molto legato alla sua famiglia, così scriveva lunghissime lettere in cui descriveva i luoghi che visitava e i fatti che gli accadevano. Se le leggerete, ne vedrete delle belle e conoscerete meglio chi le ha scritte. – E adesso? Perché c’è tanto movimento alla villa? – gli abbiamo chiesto ormai incontenibili. – I nipoti dei signori si erano trasferiti in una città più grande, ma ora hanno deciso di tornare ad abitare nella loro dimora e hanno intenzione di restaurala. Vedrete, tornerà bellissima… chissà chi si occuperà del giardino. Sono un po’ curioso anch’io!

• Il racconto del signor Antonio è una fonte

102

...................................................................................


scheda 54

CLASSE 2

a

Geografia

DESTRA O SINISTRA? 1. C olora di giallo i giocatori che sono a sinistra del bambino con il fazzoletto (e anche alla tua sinistra) e di verde i giocatori che sono a destra del bambino con la bandiera (e anche alla tua destra).

2. Colora nelle due figure:

destra di verde e la mano sinistra di giallo; • • lala mano scarpa destra di blu e la mano sinistra di rosso;

3. Alla destra dei due bambini disegna una palla. 103


scheda 55

CLASSE 2

a

Geografia

LA STANZA DEI GIOCHI DI LUCA 1. O sserva bene la stanza dei giochi di Luca poi scrivi cosa vedi con le parole destra, sinistra, dentro, fuori, sopra, sotto, vicino, lontano.

• A DESTRA: • A SINISTRA: • DENTRO: • FUORI: • SOPRA: • SOTTO: • VICINO: • LONTANO:

. ............................................................................................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................

. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................

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scheda 56

CLASSE 2

a

Geografia

TANTI PUNTI DI VISTA 1. O sserva un banco e una sedia visti da tanti punti di vista poi scrivi sotto a ciascuno la dicitura esatta scegliendo tra le parole date.

da sinistra

da destra da sopra

da dietro da davanti

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

2. Ora completa le frasi dopo esserti guardato bene intorno.

• Davanti a me c’è sempre • Dietro di me c’è sempre • Alla mia destra c’è sempre • Alla mia sinistra c’è sempre

. ........................................................................................................................................

........................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ...................................................................................................................................

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scheda 57

CLASSE 2

a

Geografia

LEGGERE UNA MAPPA 1. Osserva bene la mappa e la legenda. LEGENDA

I simboli della legenda ci permettono di capire come è organizzato questo spazio.

strada

ponte

ferrovia

stazione

case

chiesa

scuola

campi

alberi

fabbrica

siepi

fiume

2. Leggi la pianta e completa.

• Il fiume è sormontato da un • Lungo il fiume ci sono gli • Dietro alle case corre la • Al di là della ferrovia ci sono i • La strada principale è fiancheggiata da • La fabbrica si trova • La scuola è situata di fronte alla • La chiesa si trova

.................................................................................................................................

........................................................................................................................................

. ............................................................................................................................................ .............................................................................................................................. ....................................................................................................

.......................................................................................................................................................... . ......................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

106


scheda 58

CLASSE 2

a

Geografia

I SIMBOLI PER RAPPRESENTARE 1. Osserva attentamente l’ambiente sottostante e inventa alcuni simboli per rappresentarne gli elementi.

CASE

PIAZZA

PARCO

ALBERI

SCUOLA

107


scheda 59

CLASSE 2

a

Geografia

CREARE UNA MAPPA 1. Scrivi che cosa indicano i seguenti simboli e inseriscili sulla mappa.

..................................

108

..................................

..................................

..................................

..................................


scheda 60

CLASSE 2

a

Geografia

A SCUOLA CON MARIA 1. M aria tutti i giorni va a scuola a piedi e ritorna a casa da sola percorrendo strade diverse da quelle dell’andata. Traccia in rosso la strada che compie per recarsi a scuola e in verde il tragitto che percorre per tornare a casa, poi descrivi l’intero percorso in andata e ritorno.

Il percorso di Maria:

• ANDATA

.....................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

• RITORNO

....................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

109


scheda 61

CLASSE 2

a

Geografia

ELEMENTI FISSI O MOBILI Gli alunni della II C hanno aiutato la maestra a sistemare l’aula per fare un lavoro di gruppo. 1. Osserva e completa il testo.

• I banchi e le sedie

...........................................................................

per . ................................................................................................................

• Gli altri arredi

. .....................................................................................

al solito posto per svolgere la stessa funzione.

• Dopo l’intervallo, la disposizione dell’aula è cambiata di nuovo: ................................................................................................................................................... 2. Completa.

• Le sedie sono state disposte

................................ ,

i banchi .......................................................................................

• Gli altri arredi

.........................................................................

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

• Per quale attività può servire questa 3. Ora rifletti.

• Che cosa hanno potuto

disposizione? ........................................................................ ..............................................................................................................

spo­sta­re gli alunni? .................... ..........................................................................

• Che cosa è rimasto fisso?

..........................................................................

110

In ogni ambiente ci sono elementi fissi, cioè che non si possono spostare, ed elementi mobili, cioè che si possono spostare in base alle nostre esigenze.


scheda 62

CLASSE 2

a

Geografia

I PUNTI DI RIFERIMENTO Nicola non ricorda bene dov’è l’ingresso del parco. La sua amica Carla gli dice che è vicino alla gelateria. La gelateria è un punto di riferimento, serve a capire dove ci si trova. I punti di riferimento servono per orientarsi, cioè per capire dove ci si trova e dove si trova qualcosa. I punti di riferimento cambiano a seconda del luogo in cui ci si trova.

1. Scegli i punti di riferimento adatti per i vari luoghi.

supermercato

rocce

strada

semaforo

baita

autostrada

collina

negozio

bosco

ghiacciaio

spiaggia

bosco 111


scheda 63

CLASSE 2

a

Geografia

GLI SPAZI INTERNI DELLA SCUOLA 1. M artina ha illustrato la pianta dell’interno della sua scuola.

Osservala bene e rispondi alle domande che troverai sotto: 1aD

2aD

3aD

mensa

corridoio segreteria 1aC

2aC

3aC

ufficio del dirigente

palestra

• Quanti locali vedi? • Come si chiamano?

........................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

• Secondo te, quali locali mancano?

.................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................

112


scheda 64

CLASSE 2

a

Geografia

SPAZI INTERNI DELLA SCUOLA E LORO FUNZIONI 1. N ella scuola ci sono vari locali in cui si possono svolgere attività diverse: scrivi il nome di questi spazi, i loro arredi e la loro funzione.

LOCALE: .............................................................................. ARREDO: ............................................................................ ........................................................................................................

FUNZIONE: ...................................................................... ........................................................................................................

LOCALE: .............................................................................. ARREDO: ............................................................................ ........................................................................................................

FUNZIONE: ...................................................................... ........................................................................................................

LOCALE: .............................................................................. ARREDO: ............................................................................ ........................................................................................................

FUNZIONE: ...................................................................... ........................................................................................................

113


scheda 65

CLASSE 2

a

Geografia

GLI SPAZI PUBBLICI 1. E cco alcune situazioni in cui puoi scegliere il servizio che ti serve. Osserva, leggi e colora solo l’immagine che scegli.

114

1ª SITUAZION

E

Hai bisogno di una carta d’Identità per fare un viaggio all’estero: dove ti rechi?

2ª SITUAZION

E

Hai voglia di fare un bel giro in bici in un prato tranquillo. Dove vai?

3ª SITUAZION

E

Sei caduto con la bici e ti sei fatto un bel taglio. Dove ti accompagna tuo padre?


scheda 66

CLASSE 2

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Geografia

VIVERE IN CITTÀ 1. U na città è fatta di una parte che si vede e di una parte “invisibile”. Scrivi nei cartellini ciò che si trova sopra e ciò che si trova sotto.

• •

••

• • ••

antenne semafori metropolitana palazzi autobus tubature parcheggio giardini fabbriche stadio biciclette

2. V ivere in città comporta dei vantaggi e degli svantaggi. Scrivi sul quaderno, in uno schema simile, quali sono secondo te.…

…I VANTAGGI

…GLI SVANTAGGI

Tanti negozi, ................................................................. Rumori assordanti, .................................................. .....................................................................................................

.....................................................................................................

115


scheda 67

CLASSE 2

a

Geografia

SPAZI DELLA CITTÀ E LORO FUNZIONI 1. Collega ogni spazio alla propria funzione. PRANZARE O CENARE

FARE MERENDA

NUOTARE

FARE DOCUMENTI

RACCOGLIERE, MOSTRARE E CONSERVARE OGGETTI

GIOCARE A CALCIO

DIVERTIRE

STUDIARE E IMPARARE

VIAGGIARE 116


scheda 68

CLASSE 2

a

Geografia

SPAZI APERTI E SPAZI CHIUSI 1. Scrivi sotto a ogni vignetta dov’è andato il bambino.

1

2

.......................................................................................................

3

.......................................................................................................

4

.......................................................................................................

.......................................................................................................

I luoghi dove viviamo sono spazi chiusi se stanno dentro a precisi confini (come i muri delle case). Sono spazi aperti se non hanno confini precisi.

2. Rispondi.

• Quali vignette rappresentano uno spazio aperto? • Quali vignette rappresentano spazi chiusi? 117


scheda 69

CLASSE 2

a

Geografia

AMBIENTI NATURALI

Questo è un ambiente naturale, perché tutti gli elementi presenti, cioè la montagna, la collina, i boschi, i prati, il ruscello, il fiume, il lago, il mare, gli scogli esistevano prima che l’uomo apparisse sulla Terra. 1. Colloca ciascun nome al suo posto nel disegno. lago

mare

montagna

pianura

fiume

collina

2. C olora di grigio le montagne, di azzurro i corsi d’acqua e il mare, di verde le colline e di giallo le pianure.

118


scheda 70

CLASSE 2

a

Geografia

ELEMENTI ARTIFICIALI 1. Osserva con attenzione il disegno, poi rispondi e completa.

• Quale paesaggio vedi nell’immagine? • Quali sono gli elementi naturali?

. .....................................................................................................

................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

• Quali sono gli elementi artificiali?

. ............................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................

• Sono più numerosi gli elementi

.......................................................................................................................

119


scheda 71

CLASSE 2

a

Geografia

GLI AMBIENTI 1. Indica di che tipo di paesaggio si tratta e quali elementi lo caratterizzano.

• È un paesaggio di

........................................

• È un paesaggio di

........................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

• I suoi elementi caratteristici so­no • I suoi elementi caratteristici so­no

• È un paesaggio di

........................................

• È un paesaggio di

........................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

• I suoi elementi caratteristici so­no • I suoi elementi caratteristici so­no

120


scheda 72

CLASSE 2

a

Geografia

LA STORIA DEI CAMBIAMENTI NELL’AMBIENTE 1. O sserva le vignette che illustrano i cambiamenti apportati nell’ambiente,

nel tempo, in seguito all’intervento dell’uomo, poi scrivi cosa si è aggiunto e cosa è cambiato.

......................................................................... ......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

......................................................................... ......................................................................... ......................................................................... .........................................................................

121


SCHEDA 1 COMPITO DI REALTÀ

IL CARTELLO Domani inizierà la scuola, ma c’è una sorpresa… A) I mmagina di essere uno dei bambini che inizierà la scuola,

leggi il cartello e scrivi che cosa pensi nella nuvoletta vuota.

La scuola aprirà con una settimana di ritardo per lavori in corso.

Che fortuna! Potrò continuare a giocare!

Peccato! Non vedevo l’ora di ritornare in classe!

.................................................... .................................................... .................................................... ....................................................

B) Rispondi. Il tuo pensiero assomiglia a quello del bambino o a quello della bambina? Perché? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: interagire con compagni e insegnanti e adattarsi a situazioni comunicative diverse. A) Competenza applicazione: esprimere le proprie opinioni in situazioni esperienziali. B) Competenza comunicazione: spiegare le opinioni formulate.

122


SCHEDA 2 COMPITO DI REALTÀ

PAOLO, LARA E IL GATTO Luca vuole raccontare questa bella storia in classe. Per essere sicuro di non sbagliare, prende alcuni appunti. A) O sserva le immagini della storia, poi sottolinea e correggi gli errori negli appunti dove è necessario.

INIZIO

SVOLGIMENTO

CONCLUSIONE

APPUNTI Luca è il protagonista della storia. .......................................................................................................................... I personaggi sono due bambini e un gatto. ................................................................................................. La storia si svolge in inverno. ....................................................................................................................................... L’ambiente della storia è il prato. ............................................................................................................................. Lo svolgimento della storia è composto da 5 fatti. ............................................................................... B) Rispondi. Quanti errori hai indicato?

Come li hai riconosciuti? ............................................................

.................................................................................................................................................................................................................... Unità di competenza: conoscere l’ambiente scolastico attraverso l’osservazione, la comunicazione

e la lettura di testi diversi.

A) Competenza applicazione: riflettere su elementi e struttura del racconto in situazioni esperienziali. B) Competenza comunicazione: spiegare il percorso seguito.

123


SCHEDA 3 COMPITO DI REALTÀ

IN GITA CON IL PULMINO Marco è ritornato ieri dalla gita scolastica e vuole raccontare la sua bella esperienza con un breve testo: l’ha promesso alla nonna, che è impaziente di leggerlo. Sul pulmino ha scritto alcuni appunti su un foglietto. A) L eggi gli appunti di Marco e indica con una X quelli adatti.

Io sono il protagonista e il narratore.

Devo raccontare i fatti in ordine di tempo: prima, dopo, poi, infine.

I fatti che racconto accadranno nel futuro.

Posso raccontare anche fatti immaginari.

Devo esprimere anche i miei stati d’animo.

B) R ispondi. Quanti appunti non ti sono sembrati adatti? Perché? ............................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... Unità di competenza: rivivere i momenti più significativi della crescita personale. A) Competenza applicazione: riflettere su elementi e struttura del racconto autobiografico in situazioni

esperienziali.

B) Competenza comunicazione: spiegare il percorso seguito.

124


SCHEDA4 COMPITO DI REALTÀ

RIME PER UN VIAGGIO Alcuni bambini della 2a A hanno scritto sui foglietti una coppia di versi in rima sul mezzo di trasporto preferito. Qualcuno, però, si è un po’ distratto e… A) L eggi, sottolinea gli errori e poi scrivi una coppia di versi in rima anche tu. Con la nave viaggio fino a sera, sotto il sole o la bufera.

Con la moto scappo via, per cercare amici.

Con la matita disegno fiori, gialli, verdi, di altri colori.

Con l’aereo giro intorno, per vedere tutto il cielo.

Con la bici .......................................................... ......................................................................................

B) Rispondi. Quali errori hai trovato? Come hai fatto a scoprirli? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: conoscere gli spazi del proprio ambiente di vita. A) Competenza applicazione: riflettere su argomento e struttura della filastrocca in situazioni esperienziali. B) Competenza comunicazione: spiegare il percorso seguito.

125


SCHEDA 5 COMPITO DI REALTÀ

INDOVINA CHI È Ecco un bel gioco da fare in classe. Ogni bambino scrive la descrizione di se stesso su questo foglio, fa la fotocopia e la mette sulla cattedra. L’insegnante poi leggerà le descrizioni e chiederà ai bambini di indovinare di chi si tratta. A) C ompleta la tua descrizione. Presentazione:

Aspetto fisico:

sono un bambino/una bambina di ...................................... anni. di statura sono ..................................................................... . Ho i capelli ....................................... , gli occhi ................................... e la bocca ......................................................... .

Abbigliamento:

mi piace indossare ......................................... , ......................................... e calzare ......................................... .

Carattere:

di carattere sono .............................................................................................. .

Abitudini: di solito.........................................................................................................................

Passioni:

.............................................................................................................................................

.

mi piace soprattutto ...................................................................................... .............................................................................................................................................

.

B) R ispondi. Quanti nomi dei compagni sei riuscito a indovinare? Come hai fatto? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: scoprire “gli altri” nel proprio ambiente di vita e interagire con essi. A) Competenza applicazione: i ndividuare il nome del personaggio descritto in situazioni di gioco. B) Competenza comunicazione: spiegare il percorso seguito.

126


SCHEDA 6 COMPITO DI REALTÀ

DI QUALE ANIMALE SI PARLA? Giada mostra ai compagni due paginette del suo diario. A) Leggile anche tu e indica chi è Febo.

12 marzo

15 marzo

Il piccolo Febo sta ritto

Febo ascolta la mamma

sulle esili zampe e fa perfino

che gli parla con un nitrito

qualche passo.

molto tenero.

Segue la mamma dappertutto.

Poi si mette a succhiare

È magrissimo, con un testone

il suo latte scuotendo

ossuto e una liscia criniera.

di piacere il codinzolo biondo.

Febo è:

un cane.

un puledro.

un gatto.

B) Rispondi. Come hai fatto a scoprire chi è Febo? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: interagire con la natura e con gli organismi viventi che la abitano. A) Competenza applicazione: scoprire personaggi in situazioni esperienziali. B) Competenza comunicazione: spiegare il percorso seguito.

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SCHEDA 7 COMPITO DI REALTÀ

LA RICETTA DELLE STORIE Una bambina della tua età, Nadia Piccioni, mostra a tutti la sua ricetta per costruire una storia di fantasia. 1) Trovare due parole con le lettere iniziali del proprio nome e collegarle. N come NAVE dei P come PALLONI 2) Fare il disegno. 3) Inventare una storia di fantasia.

A) Prova anche tu seguendo la ricetta.

come ................................................

come ...............................................................

.............................................

B) O ra racconta la tua storia. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: entrare nel mondo fantastico attraverso la creatività personale, la lettura e la produzione. A) Competenza applicazione: c ostruire e rappresentare un binomio fantastico in situazioni esperienziali. B) Competenza comunicazione: raccontare una storia fantastica.

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SCHEDA 8 COMPITO DI REALTÀ

POETA E ARTISTA Vuoi dimostrare all’insegnante che sei in grado di comprendere le poesie e di fare arte? A) Leggi, indica la poesia che preferisci e completa l’albero nel modo giusto. Albero dell’autunno, sembri un allegro straccione col mantello arancione che ogni giorno di più si riempe di buchi e foglia e foglia cade giù.

Albero dell’inverno, legno nudo, stecchito, ma per miracolo rifiorito in una primavera breve di scintillanti fiori di neve.

Albero a primavera, la mattina ti svegli con fogliette e germogli.

Albero dell’estate fitto come un boschetto di grida sonoro dei monelli arrampicati tra i rami a cogliere i tuoi frutti d’oro.

B) Spiega come hai rivestito l’albero e indica i colori che hai usato. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: scoprire e rappresentare le stagioni attraverso linguaggi e saperi diversi. A) Competenza applicazione: usare il linguaggio della poesia e dell’arte in situazioni comunicative concrete. B) Competenza comunicazione: leggere l’immagine prodotta.

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SCHEDA 9 COMPITO DI REALTÀ

TRACCE DEL PASSATO A) Immagina una tua avventura in soffitta e completa secondo le indicazioni. Colora il riquadro contenente la forma esatta Scrivi le parole

La mamma ti suggerisce l’idea lidea li idea di cercare tracce del tuo passato in soffitta. Per entrare, devi scrivere tre parole con le lettere doppie: ............................................ , ............................................ , ............................................

.

In un baule ci sono: una sciarpa della mamma, un tuo vecchio sonaglio , i disegni che hai fatto Scegli tra gli oggetti a tre anni, un ragno che tesse la ragnatela . evidenziati Prendi due oggetti: .................................... e .................................... Completa con l'unica Pensi: – Finalmente li ho trovati. Che ...................................................! parola che vuole l'accento e scrivila fatica felicita idea fortuna correttamente

B) R ispondi. Hai completato il testo con sicurezza o hai incontrato difficoltà? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: riconoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e rispettarle nello scrivere. A) Competenza applicazione: p adroneggiare l’ortografia nel completare racconti di esperienze simulate. B) Competenza comunicazione: spiegare il percorso seguito.

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SCHEDA 10 COMPITO DI REALTĂ€

TANTI REBUS A) G ioca con i rebus: prima scrivi le frasi che ottieni combinando parole e disegni, poi circonda con il rosso il soggetto e con il blu il predicato.

Il m

ped

la bici

...........................................................................................................................................

ma di paura il

no

...........................................................................................................................................

M

gi

con gli a

...........................................................................................................................................

Il

ro vive nel ma

...........................................................................................................................................

B) Rispondi. Che cosa indica il soggetto? E il predicato? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. UnitĂ di competenza: riflettere su testi e discorsi rilevando alcuni aspetti sintattici. A) Competenza applicazione: individuare la struttura della frase in situazioni di gioco. B) Competenza comunicazione: spiegare la funzione del soggetto e del predicato.

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SCHEDA 11 COMPITO DI REALTÀ

UCCELLI PARLANTI A) L eggi le domande degli uccellini, rifletti e rispondi sulle righe.

........................................................

Quali aggettivi qualificativi puoi attribuire alle rondini?

........................................................

......................................................................

........................................................

......................................................................

........................................................

......................................................................

Quali animali volano?

......................................................................

Quali azioni non può compiere un uccello? ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................

Quali articoli determinativi vogliono questi nomi? ..................................... canarino ..................................... aquila ..................................... sparvieri ..................................... gufi B) Confronta il tuo lavoro con quello dei tuoi compagni e rispondi. Avete scritto parole uguali o diverse nei fumetti? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: riflettere su testi e discorsi rilevando alcuni aspetti morfologici. A) Competenza applicazione: r iconoscere nomi, articoli, aggettivi e verbi in situazioni di gioco. B) Competenza comunicazione: confrontarsi con i compagni e spiegare uguaglianze e differenze.

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SCHEDA 12 COMPITO DI REALTÀ

LA GARA DI CORSA Andrea pensa alla gara di corsa che farà domani. Arriverà primo? Vincerà la medaglia? Disegna le sue previsioni. A) Completa lo schema di Andrea con i disegni.

ARRIVA TERZO

ARRIVA PRIMO

Andrea è triste

Andrea è felice

B) Spiega lo schema usando le parole “perciò” o “quindi”. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: percepire la dimensione temporale della realtà. A) Competenza applicazione: rappresentare con il disegno rapporti di causa ed effetto. B) Competenza comunicazione: spiegare uno schema con il lessico appropriato.

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SCHEDA 13 COMPITO DI REALTÀ

GLI ORARI A) Indica su ogni quadrante l’ora disegnando le lancette. Va a dormire

Si alza

Esce di casa al mattino

11 12 1

11 12 1

11 12 1

10

Mamma

9 8

Papà

4

2

10

4

11 12 1

9 8

10 3

4 7

6

5

6

2

10

4

11 12 1

9 8

2 4

6

5

6

5

11 12 1

10

2 3 4

7

3 7

4

9 8

5

2 3

7

3 6

9 8

5

11 12 1

7

2

10

4

9 8

5

2 3

7

3 6

9 8

5

11 12 1

7

Io

6

9 8

10

10 3

7

10

2

6

5

11 12 1

9 8

2 3 4

7

6

5

B) C onfronta gli orari della tua famiglia con quelli dei tuoi compagni, poi rispondi. Nella maggior parte dei casi...

… chi va prima a dormire?...................................................................................................................................... … chi si alza per primo? . .......................................................................................................................................... … chi esce prima di casa al mattino? .......................................................................................................... Unità di competenza: conoscere e usare alcuni strumenti di misurazione del tempo. A) Competenza applicazione: r egistrare orari in contesti reali. B) Competenza comunicazione: esporre le informazioni ricavate dal confronto con i compagni.

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SCHEDA 14 COMPITO DI REALTÀ

A SCUOLA A) Leggi le testimonianze di scuola del nonno e scrivi le tue. UN TEMPO

OGGI

suona la campanella • “Quando suonava la campanella della •della“Quando ricreazione, i bambini ricreazione, i bambini mangiavano quello che la mamma aveva preparato: un panino o un frutto”. “Le aule venivano riscaldate­ dal­le stufe. Il bidello accendeva il fuoco la mattina e lo manteneva con pezzi di legna”. “Solo le scuole grandi avevano la palestra e la biblioteca. Nessuna scuola aveva il laboratorio di informatica”. “Coloravamo con le matite di legno, perché non esistevano i pennarelli”.

• • •

mangiano ................................................................. ........................................................................................... ”. “Le aule vengono riscaldate ............. ........................................................................................... ”. “La mia scuola ha .........................................

• •

.............................................................................................. ........................................................................................... ”.

• “Coloriamo con

..............................................

.............................................................................................. ........................................................................................... ”.

B) Ora esprimi a voce le tue testimonianze. Unità di competenza: ordinare sulla linea del tempo fatti ed eventi. A) Competenza applicazione: testimoniare le trasformazioni legate al trascorrere del tempo. B) Competenza comunicazione: esprimere a voce le proprie testimonianze.

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SCHEDA 15 COMPITO DI REALTÀ

A CASA DEL MIO AMICO Un amico appena conosciuto ti ha dato le indicazioni per raggiungerlo a casa. A) Cerchia le parole che indicano i punti di riferimento che devi utilizzare.

1

E sci da casa tua, gira a destra e passa davanti al distributore di benzina.

2

I n questa strada, piena di negozi, supera il giocattolaio, attraversa sulle strisce gira a sinistra.

3

ai avanti fino al semaforo, attraversa V la strada e prosegui diritto.

4

I n fondo alla via, sulla destra, c’è la mia casa dipinta di verde.

B) Spiega, con le tue parole, il significato di “punti di riferimento”. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

Unità di competenza: conoscere lo spazio e sapersi orientare. A) Competenza applicazione: individuare i punti di riferimento in un diagramma di istruzioni. B) Competenza comunicazione: spiegare il significato di espressioni particolari.

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SCHEDA 16 COMPITO DI REALTÀ

LA REALTÀ IN PIANTA A) Prova a ingrandire e a rimpicciolire questo pennarello usando i reticoli. A

B

B) R ispondi. Che cosa hai misurato prima di ingrandire e rimpicciolire? Come è diventato il pennarello nel reticolo A? E nel reticolo B? ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. Unità di competenza: descrivere oggetti, ambienti e percorsi utilizzando riferimenti topologici e coordinate

geografiche.

A) Competenza applicazione: r idurre e ingrandire la pianta di oggetti di uso comune. B) Competenza comunicazione: spiegare il lavoro eseguito.

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Presentazione

CLASSE 3

a

PRIMA FILA - LETTURE Il volume di classe terza presenta e analizza le varie tipologie testuali: il testo narrativo (il racconto realistico e fantastico, la favola, la fiaba, il mito, la leggenda), il testo descrittivo (descrizioni di cose, ambienti, animali, persone), il testo poetico, il testo informativo, il testo regolativo. Sono letture attinte dalla produzione più recente, graduali e accattivanti, con particolare attenzione alla dimensione socio-affettiva, che mirano a sviluppare il piacere di leggere e a consolidare, approfondire e potenziare le conoscenze. Il volume si articola in dodici Unità di Apprendimento: • Ritrovarsi tra mille abbracci • Autunno: la festa dei colori • Emozioni da raccontare • Strane storie da immaginare • Magiche storie da sognare • Inverno: impronte sulla neve • Antichi racconti da scoprire • Tutto il mondo da descrivere • Primavera: profumo di fiori • Gioie ed emozioni in versi • Regole e informazioni da capire • Estate: tempo di vacanze Esso presenta inoltre una sezione finale dedicata ad Arte e Immagine. La progressione delle unità tematiche U.d.A. Ritrovarsi tra mille abbracci (da pag. 4 a pag. 11) Questa sezione offre pagine di raccordo con la classe precedente, dedicate all’accoglienza e all’accertamento dei prerequisiti, per avviare le attività con gradualità, su basi condivise. Sono brevi brani, poesie, test sui temi delle vacanze e del rientro a scuola, per esprimere e condividere le esperienze e accertare le abilità di lettura strumentale, di comprensione e di verbalizzazione. U.d.A. tematiche: Emozioni da raccontare, Strane storie da immaginare, Magiche storie da sognare, Antichi racconti da scoprire, Tutto il mondo da descrivere, Gioie ed emozioni in versi, Regole e informazioni da capire Ogni unità tematica si apre con una doppia pagina dedicata al piacere di leggere i classici con giochi linguistici relativi ai brani proposti, per avvicinare l’alunno alla lettura di pagine d’autore. I brani scelti sono tratti da libri per l’infanzia di cui si suggerisce la lettura integrale, presentandone la copertina, l’autore e una breve recensione. Seguono letture, poesie, filastrocche e attività inerenti al tema trattato nell’unità:

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CLASSE 3

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Presentazione

• Emozioni da raccontare esprime l’emotività legata a vissuti negativi (paura, sofferenza, preoccupazione),

ma anche positivi (coraggio, gioia, entusiasmo, soddisfazione di sé ecc.), che sono uno spunto per diventare consapevoli del proprio mondo emotivo. Vengono presentati il racconto realistico e la lettera. • Strane storie da immaginare propone brani basati sull’immaginazione e la fantasia. Viene presentato il racconto fantastico. • Magiche storie da sognare presenta e analizza fiabe e favole moderne e della tradizione. Vengono presentate la favola e la fiaba. • Antichi racconti da scoprire intraprende un percorso di conoscenza di miti e leggende di qui e altrove. • Tutto il mondo da descrivere raccoglie letture che contengono descrizioni di cose, ambienti, persone e animali. • Gioie ed emozioni in versi suggerisce la lettura di testi poetici partendo da vari tipi di filastrocche fino a poesie in rima e in versi liberi. • Regole e informazioni da capire comprende testi che forniscono informazioni di tipo storico, geografico e scientifico che ampliano le conoscenze e forniscono regole e procedimenti per la realizzazioni di giochi, oggetti ecc. Vengono presentati il testo informativo e il testo regolativo. Le proposte operative sono varie e mirate alla comprensione e all’analisi dei testi, alla riflessione sui temi proposti, al confronto con le proprie esperienze, al miglioramento delle competenze linguistiche, all’arricchimento lessicale e alla produzione scritta. Si ritrovano gli stessi box operativi presentati in classe seconda: • “Comprendo”, che aiuta ad individuare informazioni nei brani letti; • “Dentro il…”, che esplicita le caratteristiche delle tipologie testuali; • “Lessico”, che chiarisce il significato di parole nuove e ne stimola l’uso appropriato; • “ Parlo”, “Parlo di me”, “Insieme per parlare”, che invitano a riflettere sulle proprie emozioni, a parlare di sé, delle proprie esperienze, delle proprie aspettative e a condividerle confrontandole con gli altri; • “Insieme per…”, che stimola e favorisce l’apprendimento cooperativo; • “ Filo diretto con…”, che attua l’unitarietà dell’apprendimento attraverso il collegamento con altre discipline. Ogni unità si conclude con una pagina dedicata all’Educazione all’ascolto e alla comprensione globale di un testo ascoltato. LETTURE DELL’INSEGNANTE

Ruti non si vuole alzare ( pag. 34) Anche questa mattina Ruti è rimasta a poltrire a letto, non voleva alzarsi: – Non ho voglia di andare all’asilo – ha pigolato con una vocina sottile – voglio restare a letto, solo per oggi… Il papà, che era vicino a lei, è stato un po’ in silenzio e poi ha detto: – Va bene, Ruti, puoi continuare a dormire fino a stasera. Ruti era sorpresa che il papà gliela desse vinta così. Ha aperto un occhio e ha domandato: – Anche fino a domani? – Anche fino alle vacanze estive – ha risposto il papà arruffandole un po’ i capelli. Ruti ha sorriso sotto la coperta: – E mentre io continuerò a dormire tutti gli altri bambini andranno all’asilo? – Perché no? – ha osservato il papà. – Tu continuerai a dormire e loro andranno all’asilo, giocheranno, disegneranno e ascolteranno le storie della maestra Irit. Poi torneranno a casa e il giorno dopo andranno di nuovo all’asilo… mentre tu continuerai a dormire. E mentre tu dormirai i tuoi compagni cresceranno, andranno a scuola, impareranno a leggere e a scrivere, faranno i compiti, gli esami, andranno a festicciole e a gite… Cresceranno ancora, faranno viaggi all’estero – ha continuato il papà –

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Presentazione

CLASSE 3

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e alcuni di loro cominceranno a lavorare… E tu continuerai a dormire. – Sì, io starò a letto tutto il tempo – ha mormorato Ruti stiracchiando soddisfatta le dita dei piedi. – E poi forse alcuni dei tuoi compagni si sposeranno – ha continuato il papà. – Poi avranno dei bambini – ha spiegato Ruti. – Miki vuole dieci bambini. – E tu? – Io continuerò a dormire. – Ma allora forse i tuoi amici ti verranno a cercare. – Sì, magari avranno nostalgia di me e domanderanno: “Dov’è Ruti?”. – Sì – ha concordato il papà. – Verranno tutti. Busseranno alla nostra porta e chiederanno: “Dov’è la piccola Ruti che era all’asilo con noi?”. E io e la mamma diremo che siamo un po’ preoccupati perché non ti vuoi alzare. Loro si avvicineranno al tuo letto… Saranno giganteschi e ti racconteranno che adesso sono i loro bambini ad andare all’asilo della maestra Irit. – Davvero? – si è stupita Ruti. – Forse – ha detto il papà. Ruti ci ha pensato un po’ e poi ha domandato: – E anche i loro bambini cresceranno, andranno a lavorare e si sposeranno? – Sì – ha confermato il papà. Allora Ruti è uscita da sotto la coperta e si è messa a sedere: – E soltanto io rimarrò una bambina dell’asilo? Il papà ha annuito. – Allora forse è meglio se mi alzo. – Lo penso anch’io – ha sorriso il papà. Ed è andato a prepararle la cioccolata. Ruti si è alzata e ha appoggiato l’orsacchiotto al cuscino. Poi ha pensato che anche il papà e la mamma un tempo erano stati bambini e forse pure loro una mattina avrebbero voluto rimanere a letto e non andare all’asilo. All’improvviso si è sentita piena di contentezza, è corsa in cucina, li ha abbracciati forte e ha esclamato: – Che fortuna che quando eravate bambini vi siete alzati per andare all’asilo! D. Grossman, Ruti vuole dormire e altre storie, Mondadori

Plop e il buio (pag. 58) Plop era un piccolo gufo che viveva con la mamma e il papà sulla cima di un albero altissimo in mezzo a un campo. Plop era cicciottello e piumoso, aveva enormi occhi rotondi e due gambette stortignaccole. Era, insomma, tale e quale a tutti gli altri piccoli gufi che siano mai esistiti, tranne che per una cosa: aveva paura del buio. – Tu non puoi avere paura del buio – gli disse la mamma. – I gufi non hanno mai paura del buio. – Questo gufo qui sì – ribatté Plop. – Ma i gufi sono uccelli notturni! – esclamò lei. Plop si guardò le dita dei piedi. – Io non voglio essere un uccello notturno – borbottò. – Voglio essere un uccello del giorno. – Tu sei quello che sei! – replicò con decisione mamma gufo. – Appunto! – disse Plop. – E io sono uno che ha paura del buio! – Povera me! – sospirò mamma gufo. Era chiaro che avrebbe dovuto avere un bel po’ di pazienza. Si mise a pensare: doveva trovare un modo per far passare a Plop la paura. Plop aspettava. – Plop, se tu hai paura del buio è perché non lo conosci. Che cosa ne sai effettivamente? – So che è nero – rispose Plop. – Be’, per cominciare hai già sbagliato. Il buio può essere d’argento o blu o grigio o di tanti colori, ma non è quasi

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mai nero. Che altro sai? – Che non mi piace! – dichiarò Plop. – Non mi piace per niente. – Ma questo non è sapere – disse la mamma. – Credo proprio che tu non sappia un bel niente del buio. – Il buio è schifoso! – gridò Plop. – Come fai a dirlo? Non hai mai messo il naso fuori da questo buco dopo il tramonto! Penso che ti farebbe bene scendere nel mondo e cercare di scoprire qualcosa di più, prima di decidere. – Adesso? – chiese Plop. – Adesso! – rispose sua madre. Plop sgusciò dal nido, uscì dondolando sul ramo e fece capolino fuori. Il mondo gli appariva tanto in basso e lontano. J. Tomlinson, Il gufo che aveva paura del buio, Nuove Edizioni Romane

La principessa prigioniera (pag. 80) Un giovane principe cavalcava in un bosco, quando all’improvviso si trovò davanti a un’imponente torre di pietra, scura e minacciosa. Affacciata a una finestra, su in alto in alto, c’era una bellissima fanciulla con delle lunghe trecce bionde. – Chi sei? Perché ti hanno chiusa in questa alta torre? – le chiese il principe. – Sono una principessa prigioniera dell’incantesimo di una strega cattiva – rispose la fanciulla. – Potrò essere di nuovo libera quando qualcuno bacerà per tre volte la mia mano. – Già, ma come si può entrare in questa torre se non ci sono porte o finestre? – disse il principe. – Se le tue trecce fossero più lunghe, potrei usarle come una corda! A quel punto il principe ebbe un’idea folgorante. – Non disperarti e aspetta il mio ritorno! E galoppò via veloce verso la casa di una saggia maga. La maga era nella sua capanna e rimestava un pentolone fumante. – Hai qualcosa per far crescere in fretta i capelli? – le chiese il principe. – Certo! Ho una lozione che è una meraviglia: basta rovesciarla in testa e in un giorno fa crescere i capelli di qualche metro – rispose la maga. E tirò fuori dalla tasca del mantello una fiaschetta. Il principe l’afferrò e galoppò di nuovo fino alla torre. Spiegò alla principessa che cosa doveva fare e mise la fiaschetta nel panierino che lei usava per avere ogni giorno dalla strega cattiva pane e acqua. I due si salutarono con la promessa di rivedersi il giorno dopo. L’indomani all’alba, il principe era già sotto la torre e, miracolo, le lunghe trecce bionde della principessa arrivavano fin quasi a terra. Lui le afferrò e, arrampicandosi sulle trecce lunghissime, cominciò a salire. Giunto nella torre, il principe, abbagliato dalla bellezza della fanciulla, le afferrò la mano e la baciò per tre volte. BUUUUM! Con un gran tonfo la torre scomparve, trasformata in un mucchio di polvere. – Sono libera! – gridò la principessa e abbracciò il principe, piangendo di gioia. Qualche giorno dopo, il principe e la principessa si sposarono e vissero per sempre felici e contenti. Dopo aver tagliato le trecce, però, perché così incredibilmente lunghe erano anche insopportabilmente ingombranti. AA. VV., Storie per tutto l’anno, De Agostini

Apollo, dio della musica (pag. 101) Stanco di vivere sull’Olimpo, in mezzo ai litigi e alle invidie dei suoi divini parenti, Apollo si rifugiò per nove anni nella campagna della Tessaglia. Qui visse come un semplice pastore, sorvegliando le mandrie al pascolo e suonando il flauto. Un giorno suo fratello Ermes, che era un ladro matricolato e un dio dispettoso, gli

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rubò ben cinquanta mucche. E lo fece con molta destrezza: legò una mucca all’altra per la coda e le trascinò via facendole camminare all’indietro, così che dalle orme sembrava che gli animali si stessero avvicinando ad Apollo, invece di allontanarsi. – Restituiscimi subito le mie mucche! – protestò Apollo appena scoprì il colpevole del furto. – Non sono stato io! – mentì Ermes che, oltre a essere un ladro, era anche un bugiardo e aveva nascosto per bene gli animali nella foresta. Apollo, sempre più arrabbiato con quel suo fratello un po’ scapestrato che cercava di fargliela sotto il naso fingendo di cadere dalle nuvole, promise di punirlo. Ma Zeus, dall’alto dell’Olimpo, aveva visto tutto… – Riporta subito quelle mucche a tuo fratello! – ordinò a Ermes. – E trova il modo per farti perdonare! Ermes allora, pentito, regalò ad Apollo una meravigliosa cetra, che aveva realizzato con sette corde e il guscio vuoto di una tartaruga. Apollo fu felice del dono, perdonò Ermes e da quel giorno non abbandonò mai il prezioso strumento, deliziando con la sua musica gli uomini e gli dèi. T. Wolf, Miti e leggende, Dami Editore

La macina magica ( pag. 108) Tanto tanto tempo fa, il mondo era molto diverso. Il mare, per esempio, non era salato, e la sua acqua era buona da bere. Ma allora perché, dirai tu, oggi il mare è salato? Ebbene, tutto cominciò con una macina magica. La macina apparteneva a un re molto potente. Di solito le macine si usano per fare la farina, ma questa faceva monete d’oro e gemme luccicanti, cibi prelibati e spezie esotiche, insomma qualunque cosa il re desiderasse. Un bel giorno, un ladro incontrò un amico che gli parlò della macina magica. “La voglio!” pensò il ladro. “Sarò ricco per tutta la vita”. Così andò a palazzo per scoprire dove il re la nascondeva. Una simpatica guardia lo portò in giro. Vide i giardini e la stanza del trono, ma non riuscì a vedere la macina magica. I due camminavano e chiacchieravano. – Scommetto che non sai neanche dov’è la macina – disse il ladro per provocare la guardia. – Certo che lo so – rispose quello. – Sotto il letto del re! – Un nascondiglio perfetto – disse il ladro. – Immagino che solo un mago riesca a farla funzionare. – Oh no! – rispose la guardia. – Il re le dà tre colpetti ed esprime un desiderio. Tutto qui. Quella notte il ladro si introdusse di soppiatto nel palazzo, entrò in punta di piedi nella stanza del re, alzò il materasso e afferrò la macina. Poi con la macina sotto il mantello fuggì via più veloce che poté. Corse fino al mare, dove saltò su una barca che era lì pronta e salpò. Una volta al largo, il ladro guardò la macina. “Posso avere tutto quello che voglio”, pensò. “Cosa chiederò per prima cosa?”. Mentre ci pensava addentò un panino. Ma non era un granché. – Puah! Manca sale! – esclamò. Così diede tre colpetti alla macina e disse: – Dammi del sale. La macina cominciò subito a girare e a produrre del candido sale scintillante. Il ladro si addormentò con un sorriso sulle labbra, sognando grandi ricchezze. La macina continuò a girare tutta la notte. Il mucchietto di sale crebbe sempre di più. E la macina continuava a girare. Quando il ladro si svegliò c’era una montagna di sale più alta di lui. – Fermati! – gridò il ladro, ma la macina non si fermò. – Basta! – le urlò, ma la macina continuò a girare. La montagna di sale continuò a crescere. Era così pesante che la barca cominciò ad affondare. Ben presto il ladro si trovò in difficoltà, e la macina continuava a girare.

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Presentazione

Disperato, il ladro si tuffò nel sale. – Devo fermare la macina – ansimò. Ma era sepolta troppo in fondo. La macina continuò a girare e la barca affondò. E con lei affondò la macina magica, finendo sul fondo dell’oceano. Il ladro tornò a casa a nuoto. Sulla riva lo aspettava il re, furioso. E la macina? È sempre sul fondo dell’oceano, e continua ancor oggi a produrre sale. AA. VV., Racconti da tutto il mondo per i più piccini, Usborne

Che paura! (pag. 132) Il bambino era in casa, solo. La mamma e il papà erano usciti, chissà a che ora sarebbero tornati. Lui stava alla finestra, con gli occhi spalancati: il buio era molto buio, perché era una notte senza luna. Ed ecco, in giardino, il bambino vide qualcosa che si muoveva: una cosa grossa, lunga, che strisciava e veniva verso la porta. Il bambino sentì il cuore battere forte. Andò di corsa alla porta per chiuderla: ma prima di arrivarci vide che si apriva, un unghione scuro entrava e una zampaccia verdastra graffiava il pavimento. Il bambino si fermò, tenendo il fiato: c’era un rumore di respiro grosso e rauco, e un brutto odore di foglie marce. E all’improvviso, sotto la porta, guizzò una lingua di fuoco, tremenda. Il bambino saltò indietro, terrorizzato. Senza fare rumore, lentamente, arrivò alle scale e cominciò a salire. La porta esterna si era aperta del tutto, e si sentivano tonfi di passi lenti e appiccicosi. Arrivò al primo piano, si voltò: il rumore saliva lento su per le scale e la luce della lingua di fuoco si vedeva già quasi al primo scalino. Il bambino corse su per la scala, mentre di sotto continuava quel passo pesantissimo e lento. Arrivò in solaio, col cuore che scoppiava nel petto, e chiuse lo sportello, mettendoci sopra il baule dei giocattoli vecchi. Con l’orecchio contro il pavimento, ascoltava il passo sul pianerottolo. Gli sembrava di sentire, sulla pelle, sbuffi di aria calda. La puzza era tremenda. Poi, il bambino sentì che il passo pesante saliva la scala del solaio. Strisciò via, pallido, verso la parte dove il tetto si abbassava, e c’era una finestrella. La aprì, saltò fuori dalla finestrella, fu in piedi sul tetto. La mamma non voleva che lui andasse sul tetto, ma quella volta c’era una ragione speciale. Camminò adagio, in discesa, fino alla grondaia. Lì sotto, a poco più di un metro, c’era il tetto piatto della rimessa. Il bambino si voltò: lampi di luce rossa e gialla venivano dalla finestrella. Saltò e atterrò sulla rimessa: da lì era facile calarsi in cortile e scappare. Ma appena fu giù, fra cespugli di gelsomino, ricordò una cosa che aveva letto. Corse alla porta di casa: una punta di coda verde, sottile, spuntava dalla porta aperta, oscillando di qua e di là. Il bambino si avvicinò, aprì i calzoncini e fece pipì sulla punta della coda, perché aveva letto che se si fa pipì sulla coda di un drago, il drago sparisce. E infatti ci fu un urlaccio di rabbia, uno sfrigolìo, un fumo nerastro che uscì da tutte le aperture della casa, e del drago non rimase più niente, nemmeno il ricordo. R. Piumini, Mi leggi un’altra storia?, Einaudi

I leoni (pag. 171) I leoni, i più potenti predatori di tutta l’Africa, sono i soli membri della famiglia dei Felidi che vivono riuniti in gruppi. Questi gruppi sono detti branchi. Le dimensioni di un branco dipendono dalla quantità di prede disponibili nel territorio e da quanto sia facile per i leoni cacciarle. In un branco ci sono quasi sempre più leonesse che leoni. In piccoli gruppi può esserci un solo maschio adulto, ma branchi più grossi sono guidati da parecchi maschi. I maschi controllano un branco solo per brevi periodi, in media circa due anni, prima di essere estromessi da rivali più giovani e forti. I maschi adulti svolgono principalmente tre ruoli: difendere il territorio, proteggere le leonesse dai maschi rivali e procreare. I principali compiti delle leonesse sono: cacciare le prede, allevare i cuccioli e allontanare gli intrusi.

143


Presentazione

CLASSE 3

a

U.d.A. stagionali: Autunno: la festa dei colori, Inverno: impronte sulla neve, Primavera: profumo di fiori, Estate: tempo di vacanze I percorsi stagionali si aprono con immagini suggestive, brevi brani e versi che ne evidenziano le principali caratteristiche, accompagnati da un approfondimento lessicale e la proposta di esprimere un giudizio sulla stagione in base alla personale percezione (Per me autunno è…, mi piace perché…, non mi piace perché…). Le prime due pagine sono corredate dal calendario delle stagioni che permette di visualizzarne la durata e la collocazione delle principali festività nazionali e, in un’ottica interculturale, di altri Paesi. Come in classe seconda, le unità si concludono con la pagina “Naturalmente riutilizziamo”, che stimola il bambino al riutilizzo dei rifiuti favorendo lo sviluppo di una coscienza ecologica. I laboratori proposti mirano altresì allo sviluppo della manualità fine.

Didattica inclusiva, competenze, INVALSI In classe terza continua l’attenzione all’inclusione attraverso le pagine speciali “Insieme per… imparare facile”, che guidano il bambino a organizzare il percorso proposto nell’unità attraverso mappe riassuntive e semplici verbalizzazioni. I percorsi per Unità di Apprendimento e le pagine di verifica aiutano a costruire e verificare le competenze. Il testo propone vari box “Mi alleno” con attività del tipo delle Prove nazionali per mantenere l’attenzione sui quiz INVALSI alla fine della scuola primaria. Continua l’approfondimento sul quaderno operativo Imparo a scrivere, dove viene mantenuta l’attenzione sulle strategie per la risoluzione delle prove INVALSI, seguite dai quiz sul modello delle Prove nazionali.

144


Presentazione

CLASSE 3

a

Compiti di realtà Come in classe seconda, a conclusione del volume viene indicata una prova esperta che invita gli alunni a risolvere una situazione problematica, complessa e nuova vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità acquisite durante l’anno scolastico.

Arte e immagine ( da pag. 186 a pag. 192) Partendo dalla lettura di un’opera d’arte il percorso mira all’approfondimento della conoscenza del punto, della linea e dei piani per arrivare alla produzione personale.

Le attività proposte invitano alla riflessione sulle sensazioni e sulle emozioni suscitate dalle opere visionate.

145


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ITALIANO - Letture COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Ritrovarsi tra mille abbracci (pagg. 4-11)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo, saperne cogliere il senso globale e riferire informazioni pertinenti in modo sufficientemente coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali. Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

lette e/o di esperienze personali.

• Test. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico.

Ricostruire verbalmente le fasi di esperienze vissute o di storie realistiche con chiarezza e rispettando l’ordine cronologico. Ascoltare e comprendere gli interventi altrui. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale, sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, test, cogliendone l’argomento, le informazioni specifiche e gli scopi. Comprendere il significato di parole non note basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Saper esprimere un giudizio personale. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni di un gioco o un’ attività conosciuta.

146

Testi narrativi, poetici, test. Immagini. Lessico.

• Lettura ad alta voce e silenziosa di testi di vario tipo.

• Lettura di racconti realistici e di esperienze personali.

• Completamento di tabelle e test.

• Risposte a domande aperte e a scelta multipla.


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Ritrovarsi tra mille abbracci (pagg. 4-11) COMPETENZA SPECIFICA Produrre testi di vario tipo, in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia.

Elementi di base delle funzioni della frase.

• Risposte e domanda

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

I principali segni di interpunzione.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

Convenzioni ortografiche.

aperte.

• Scrittura e completamento di parole e brevi frasi.

• Completamento di tabelle e test.

• Scrittura di frasi corrette, complete, ben strutturate.

Segni di interpunzione. Ampliare il patrimonio lessicale Lessico fondamentale. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Autunno, la festa dei colori (pagg. 12-19)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Ordine logico e cronologico.

Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto del l’ordine cronologico. Ascoltare e comprendere gli interventi altrui.

147


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Autunno, la festa dei colori (pagg. 12-19) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione.

Testi narrativi, descrittivi, informativi, poetici, regolativi.

• Osservazione di immagini stimolo.

• Lettura del calendario stagionale.

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informati e regolativi, cogliendone l’argomento, le informazioni specifiche e gli scopi

• Lettura di testi narrativi, descrittivi, poesie, testi informativi e regolativi.

• Costruzione di un oggetto con materiale riciclato.

Comprendere il significato di parole non note basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

• Risposte a domande a scelta multipla.

Elementi di base delle funzioni della frase. I principali segni di interpunzione.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi .

Ortografia.

Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute e similitudini.

Struttura della frase.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

148

Ortografia.

Segni di interpunzione.

Patrimonio lessicale.

• Scrittura di brevi testi riferiti al vissuto personale

• Soluzione di indovinelli.

• Scrittura di frasi corrette, complete e ben strutturate.

• Individuazione di similitudini.


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Italiano

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Emozioni da raccontare (pagg. 20-43)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale; riferire informazioni pertinenti in modo coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Rispettare il proprio turno. Esprimere giudizi personali.

di esperienze personali.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Conversazioni guidate. • Giochi linguistici di ani-

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato

mazione alla lettura di un classico: parole incatenate.

alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico.

Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ricostruire verbalmente le fasi di esperienze vissute e storie realistiche, con chiarezza e rispettando l’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa . Leggere e comprendere testi narrativi, cogliendone l’argomento e le informazioni, specifiche, gli scopi e la tipologia testuale. Comprendere il significato di parole non note, basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni .

Il racconto realistico: • titolo • fatti veri • ordine cronologico • sequenze • inizio, svolgimento conclusione • personaggi reali • protagonista • tempo determinato • luoghi reali

• Lettura ad alta voce

e silenziosa di: racconti realistici, esperienze personali, lettere, mail.

• Quesiti tipo Invalsi • Risposte a domande aperte e a scelta multipla.

• Risposte a domande vero/ falso.

• Riordino di sequenze.

Esperienze personali: narrazione in prima persona La lettera: • luogo e data • intestazione • destinatario • testo o messaggio • frase conclusiva e saluti • firma e mittente • linguaggio familiare

149


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Emozioni da raccontare (pagg. 20-43) COMPETENZA SPECIFICA Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia.

Il racconto realistico: • struttura essenziale • ordine cronologico • correttezza ortografica • chiarezza e coerenza • principali connettivi logici • aderenza allo scopo • lessico appropriato

• Risposte a domande

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

• Scrittura di frasi cor-

Ampliare il patrimonio lessicale.

Struttura della frase.

Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute e similitudini.

Lessico specifico.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

Modi di dire.

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

Segni di interpunzione.

Sinonimi e contrari.

aperte.

• Completamento e scrittura di brevi frasi.

• Scrittura di racconti realistici e di esperienze personali.

rette, complete e ben strutturate.

• Scrittura di brevi testi. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

• Individuazione e utilizzo di modi di dire.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

150


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Italiano

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Strane storie da immaginare (pagg. 44-61)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale e riferire informazioni pertinenti in modo sufficientemente coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Racconti di storie

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Conversazioni guidate. • Giochi linguistici di

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adegua-

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Rispettare il proprio turno. Esprimere giudizi personali.

lette e/o di esperienze personali.

animazione alla lettura di un classico: il cruciverba.

to alle varie situazioni.

Ordine logico e cronologico.

Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ricostruire verbalmente le fasi racconti ascoltati, con chiarezza e rispettando l’ordine cronologico. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Leggere e comprendere testi narrativi, cogliendone l’argomento e le informazioni, specifiche, gli scopi e la tipologia testuale. Comprendere il significato di parole non note, basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva.

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

Il racconto fantastico: • titolo • fatti immaginari • ordine cronologico • sequenze • inizio, svolgimento, conclusione • personaggi realistici o fantastici • protagonista • tempo indeterminato • luoghi reali o fantastici

• Lettura ad alta voce

Racconti fantastici: • struttura essenziale • ordine cronologico • correttezza ortografica • chiarezza e coerenza • principali connettivi logici • aderenza allo scopo • lessico appropriato

• Risposte a domande

e

silenziosa di racconti fantastici.

• Quesiti tipo Invalsi. • Domande aperte e a scelta multipla.

• Risposte a domande vero/falso.

• Riordino di sequenze.

aperte.

• Completamento e scrittura di frasi.

• Scrittura di racconti fantastici.

151


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Strane storie da immaginare (pagg. 44-61) COMPETENZA SPECIFICA Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

• Scrittura di frasi cor-

Ampliare il patrimonio lessicale. Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute e similitudini. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

rette, complete e ben strutturate

Segni di interpunzione. Struttura della frase. Lessico specifico.

• Completamento e scrittura di brevi testi fantastici.

• Individuazione e utilizzo di un lessico adeguato.

Sinonimi e contrari.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Magiche storie da sognare (pagg. 62-83)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo, saperne cogliere il senso globale e riferire informazioni pertinenti in modo coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi, • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Esprimere giudizi personali. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ricostruire verbalmente le fasi racconti ascoltati, con chiarezza e rispettando l’ordine cronologico.

152

di esperienze personali.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Conversazioni guidate. • Giochi linguistici di ani-

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adegua-

Ordine logico e cronologico.

mazione alla lettura di un classico: i rebus.

to alle varie situazioni.


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Magiche storie da sognare (pagg. 62-83) COMPETENZA SPECIFICA Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa.

La favola: • racconto fantastico • titolo • ordine cronologico • sequenze • inizio, svolgimento conclusione • personaggi: animali parlanti, con vizi e virtù degli uomini • protagonista • tempo indefinito • luoghi imprecisati • morale

• Lettura ad alta voce

Leggere e comprendere testi narrativi, cogliendone l’argomento e le informazioni, specifiche, gli scopi e la tipologia testuale. Comprendere il significato di parole non note, basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni.

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione. Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

voci.

• C ompletamento di tabelle.

• Quesiti tipo Invalsi. • Domande aperte e a scelta multipla.

• Risposte a domande vero/falso.

• Riordino di sequenze.

Favole e fiabe: • struttura essenziale • ordine cronologico • correttezza ortografica • chiarezza e coerenza • principali connettivi logici • aderenza allo scopo • lessico appropriato • morale • lieto fine

• Risposte a domande

Ortografia.

• Scrittura di frasi

Ampliare il patrimonio lessicale. Struttura della frase. Lessico specifico. Sinonimi e contrari. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

• Lettura espressiva a più

La fiaba: • racconto fantastico • titolo • inizio, svolgimento, conclusione • lieto fine • personaggi reali o fantastici • protagonista, antagonista, aiutante, • oggetti magici, • tempo indefinito • luoghi immaginari

Segni di interpunzione.

Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute e similitudini.

e silenziosa di favole e fiabe.

aperte.

• Completamento di fiabe e favole.

• Sintesi.

corrette, complete e ben strutturate.

• Scrittura di brevi testi. • Individuazione e utilizzo di un lessico adeguato.

• Individuazione e utilizzo di proverbi.

Proverbi.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Magiche storie da sognare (pagg. 62-83) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Inverno, impronte sulla neve (pagg. 84-93)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Ordine logico e cronologico.

Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto del l’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione. Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informativi e regolativi, cogliendone l’argomento, le informazioni specifiche e gli scopi. Comprendere il significato di parole non note basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto.

154

Testi narrativi, descrittivi, informativi, poetici, regolativi.

• Osservazione di immagini stimolo.

• Lettura del calendario stagionale.

• Lettura di testi narrativi, descrittivi, poesie, testi informativi e regolativi. rammatizzazione di • D storie lette.

• Quesiti tipo Invalsi. • Costruzione di un oggetto con materiale riciclato.

• Risposte a domande a scelta multipla.


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Inverno, impronte sulla neve (pagg. 84-93) COMPETENZA SPECIFICA Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia.

Ortografia.

• Scrittura di brevi testi rife-

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione. Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi. Ampliare il patrimonio lessicale. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

riti al vissuto personale. Elementi di base delle funzioni della frase.

• Sintesi di brevi racconti.

I principali segni di interpunzione. Ortografia. Segni di interpunzione. Struttura della frase. Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute e similitudini.

• Scrittura di frasi, corrette, complete e ben strutturate.

• Individuazione di sinonimi.

L’origine delle parole: etimologia di Carnevale.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Antichi racconti da scoprire (pag. 94-111)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo; saperne cogliere il senso globale e riferire informazioni pertinenti in modo coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

ialoghi. • D • Racconti di storie

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

Rispettare il proprio turno.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

Esprimere giudizi personali.

Ordine logico e cronologico.

lette e/o di esperienze personali.

• Conversazioni guidate. • Giochi linguistici di animazione alla lettura di un classico: anagrammi.

• L ettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ricostruire verbalmente le fasi di racconti ascoltati, con chiarezza e rispettando l’ordine cronologico. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Antichi racconti da scoprire (pag. 94-111) COMPETENZA SPECIFICA Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa.

Il mito e la leggenda: • racconto fantastico • titolo • ordine cronologico • sequenze • inizio, svolgimento conclusione • personaggi: dei o eroi • personaggi realistici o fantastici • protagonista • tempo indefinito, lontanissimo • luoghi naturali o imprecisati

• Lettura ad alta voce

Miti e leggende: • struttura essenziale • ordine cronologico • correttezza ortografica • chiarezza e coerenza • principali connettivi logici • aderenza allo scopo • lessico appropriato

• Risposte a domande

• Scrittura di frasi

Leggere e comprendere testi narrativi, cogliendone l’argomento e le informazioni, specifiche, gli scopi e la tipologia testuale. Comprendere il significato di parole non note, basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

Ampliare il patrimonio lessicale

Struttura della frase.

Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute.

Lessico specifico.

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

Segni di interpunzione.

e silenziosa di: miti e leggende.

• Lettura espressiva. • Domande aperte e a scelta multipla.

• Riordino di sequenze.

aperte.

• Sintesi di brevi racconti.

corrette, complete e ben strutturate.

• Scrittura di brevi testi. • Lessico adeguato.

Il significato delle parole.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

156


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Italiano

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Tutto il mondo da descrivere (pagg. 112-135)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale e riferire informazioni pertinenti in modo sufficientemente coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Descrizioni legate a espe-

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Conversazioni guidate. • Giochi linguistici di ani-

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

• L ettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato

Rispettare il proprio turno.

Ordine logico e cronologico.

rienze personali.

mazione alla lettura di un classico: parole misteriose.

alle varie situazioni.

Esprimere giudizi personali. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ricostruire verbalmente le fasi di descrizioni ascoltate con chiarezza e rispettando l’ordine cronologico. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Leggere e comprendere testi narrativi, cogliendone l’argomento e le informazioni, specifiche, gli scopi e la tipologia testuale. Comprendere il significato di parole non note, basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva.

La descrizione: • cose, ambienti (localizzatori spaziali) • animali (caratteristiche fisiche, comportamento) • persone (aspetto fisico, abbigliamento, personalità) • dati sensoriali • informazioni • aggettivi • paragoni • emozioni

• Lettura ad alta voce e silenziosa di descrizioni in prosa e in versi.

• Lettura espressiva. • Domande aperte e a scelta multipla.

• Quesiti tipo Invalsi. • Risposte a domande vero/ falso.

• Completamento di tabelle.

157


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Tutto il mondo da descrivere (pagg. 112-135) COMPETENZA SPECIFICA Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia.

Descrizioni: • struttura essenziale • correttezza ortografica • chiarezza e coerenza • principali connettivi logici • aderenza allo scopo • lessico appropriato • rielaborazione di testi • paragoni • aggettivi

• Risposte a domande

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

• Scrittura di frasi

Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.

Struttura della frase.

Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

Segni di interpunzione.

Lessico specifico.

aperte.

• Completamento di tabelle.

• Carta di identità. • Descrizioni guidate.

corrette, complete e ben strutturate.

• Scrittura di brevi testi descrittivi.

• Utilizzo di un lessico adeguato.

Il significato delle parole

• Utilizzo di similitudini e

Il vocabolario.

• Uso del dizionario.

aggettivi.

Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

158


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Italiano

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Primavera, profumo di fiori (pagg. 136-143)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Ordine logico e cronologico.

Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto dell’ordine cronologico. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione.

Testi narrativi, descrittivi, informativi, poetici, regolativi.

stagionale.

• Lettura di testi narrativi, descrittivi, poesie, testi informativi e regolativi.

• Indovinelli • Riordino cronologico • Domande aperte e a scelta

Comprendere il significato di parole non note basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva.

multipla.

• Costruzione di un oggetto con materiale riciclato.

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto. Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

stimolo.

• Lettura del calendario

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informati e regolativi, cogliendone l’argomento, le informazioni specifiche e gli scopi.

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

• Osservazione di immagini

Ortografia.

• Scrittura di brevi testi riferiti al vissuto personale.

Elementi di base delle funzioni della frase. I principali segni di interpunzione.

• Interviste e ricerca di informazioni sulle tradizioni pasquali.

159


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Primavera, profumo di fiori (pagg. 136-143) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

• Scrittura di frasi, corrette,

Ampliare il patrimonio lessicale

Struttura della frase.

complete e ben strutturate Segni di interpunzione.

• Individuazione di metafore.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva. Comprendere e riutilizzare, in contesti appropriati, parole non conosciute e metafore.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Gioie ed emozioni in versi (pagg. 144-163)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale e riferire informazioni pertinenti in modo sufficientemente coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di esperienze vis-

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

Rispettare il proprio turno.

Ordine logico e cronologico.

Esprimere giudizi personali. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe.

160

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

sute legate a ninne nanne, conte ecc.

• Giochi linguistici di animazione alla lettura di un classico: l’’acrostico.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Gioie ed emozioni in versi (pagg. 144-163) COMPETENZA SPECIFICA Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa .

Il testo poetico: strofe, versi, rima baciata, alternata, mista, versi liberi, ritmo.

• Lettura ad alta voce e

Comprendere ed eseguire semplici istruzioni .

La filastrocca: tiritere, conte, scioglilingua, ninne nanne, nonsense.

Leggere e comprendere testi narrativi, cogliendone l’argomento e le informazioni, specifiche, gli scopi e la tipologia testuale. Comprendere il significato di parole non note, basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia. Comunicare in versi semplici e compiuti, strutturati in brevi testi poetici, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione.

• Lettura e recitazione espressiva.

• Domande aperte e a scelta multipla.

La poesia: immagini, emozioni, similitudini, metafore, ripetizioni, onomatopee. Il calligramma.

I testi poetici: • struttura essenziale (strofe, versi, rime ecc.) • correttezza ortografica • creatività • aderenza allo scopo • lessico appropriato • paragoni • aggettivi • metafore

Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.

Lessico specifico.

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

silenziosa di filastrocche e poesie della tradizione e non.

Struttura del testo poetico.

• Risposte a domande aperte.

• Completamento di similitudini e metafore.

• Rielaborazione di testi poetici.

• Produzione di calligrammi. • Invenzione di rime. • Giochi di rime. • Scrittura di versi • Invenzione di rime • Utilizzo di un linguaggio magico e creativo

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute. Il significato delle parole. Similitudini, metafore onomatopee, ripetizioni. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

161


Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 3

a

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Regole e informazioni da capire (pagg. 164-181)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale e riferire informazioni pertinenti in modo sufficientemente coerente e coeso.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Brevi relazioni su testi

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

Ordine logico e cronologico. Rispettare il proprio turno.

informativi letti.

• Conversazioni guidate. • Consegne. • Giochi linguistici di animazione alla lettura di un classico: le didascalie.

• Lettura dell’insegnante. • Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Esprimere giudizi personali. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Ricostruire verbalmente le fasi di esperienze vissute e storie realistiche, con chiarezza e rispettando l’ordine cronologico. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Leggere e comprendere testi informativi e regolativi, cogliendone l’argomento e le informazioni specifiche, gli scopi e la tipologia testuale. Comprendere il significato di parole non note, basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva.

162

Il testo informativo: • notizie scientifiche, geografiche, storiche ecc. • titolo • paragrafi • titoletti • immagini • didascalie • linguaggio specifico Il testo regolativo: • regole • istruzioni • occorrente • ingredienti • procedimento • fasi di lavoro • immagini • linguaggio preciso

• Lettura ad alta voce e silenziosa di testi informativi e regolativi.

• Domande aperte e a scelta multipla.

• Risposte a domande vero/ falso.

• Completamento di tabelle.


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

Italiano

PRIMA FILA LETTURE - Regole e informazioni da capire (pagg. 164-181) COMPETENZA SPECIFICA Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia.

Testi informativi e regolativi: • struttura essenziale • correttezza ortografica • chiarezza e coerenza • principali connettivi logici • aderenza allo scopo • lessico specifico

• Risposte a domande aperte. • Individuazione e produzio-

Ortografia.

• Scrittura di frasi cor-

Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione. Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

Segni di interpunzione. Struttura della frase. Lessico specifico.

ne di elementi strutturali (titoletti, didascalie ecc.).

• Completamento di tabelle. • Scrittura di brevi testi informativi/regolativi. rette, complete e ben strutturate.

• Uso del lessico specifico. • Uso del dizionario.

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute. Il significato delle parole. Il vocabolario. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA PRIMA FILA LETTURE - Estate, tempo di vacanze (pagg. 182-184)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo e saperne cogliere il senso globale.

Testi orali: senso globale, informazioni principali, scopo.

• Dialoghi. • Conversazioni guidate. • Racconti di storie lette e/o

Prendere la parola negli scambi comunicativi intervenendo in modo pertinente e ascoltando i contributi altrui. Rispettare il proprio turno. Comprendere l’argomento principale di discorsi affrontati in classe. Raccontare storie personali con chiarezza e nel rispetto del l’ordine cronologico.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

di esperienze personali.

• Uso di un lessico adeguato alle varie situazioni.

Informazioni significative in base a: contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Ordine logico e cronologico.

163


Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

PRIMA FILA LETTURE - Estate, tempo di vacanze (pagg. 182-184) COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Padroneggiare la lettura strumentale curandone l’espressione.

Testi narrativi, descrittivi, informativi, poetici, regolativi.

• Osservazione di immagini stimolo.

• Lettura del calendario stagionale.

Leggere e comprendere testi narrativi, poetici, informati e regolativi, cogliendone l’argomento, le informazioni specifiche e gli scopi.

• Lettura di testi narrativi, descrittivi, poesie, testi informativi e regolativi.

• Costruzione di un oggetto con materiale riciclato.

Comprendere il significato di parole non note basandosi sul contesto e sulla conoscenza intuitiva. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni per la costruzione di un oggetto. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Scrivere sotto dettatura curando l’ortografia. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi, rispettando le convenzioni ortografiche e i segni di interpunzione. Applicare le conoscenze ortografiche nella produzione di frasi.

Ortografia.

riti al vissuto personale. Elementi di base delle funzioni della frase. I principali segni di interpunzione.

Ortografia. Segni di interpunzione.

Ampliare il patrimonio lessicale. Struttura della frase. Comprendere in brevi testi il significato di parole non note, basandosi sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva.

• Scrittura di brevi testi rife-

Comprensione e riutilizzo, in contesti appropriati, di parole non conosciute e metafore.

• Scrittura di frasi corrette, complete e ben strutturate.

• R iordino crescente /descrescente di parole in base al significato.

Speciale COMPITI DI REALTÀ: Si parte.

164


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

Arte

ARTE - Letture COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE PRIMA FILA LETTURE - Arte e immagine (pagg. 186-192)

COMPETENZA SPECIFICA Padroneggiare gli strumenti necessari a un utilizzo consapevole del patrimonio artistico.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni, emozioni e fantasie.

Colori (primari, secondari, complementari, caldi e freddi).

• Produzione di elaborati

ll punto.

• Osservazione di quadri

Osservare e leggere le immagini.

La linea.

Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.

Linee e forme. Pittura, fotografia. Emozioni e sentimenti.

con l’uso delle tecniche apprese. d’autore per l’ individuazione della tecniche usate e la scoperta delle emozioni che essi suscitano.

• Individuazione dei piani dello spazio.

• Creazioni personali rispettando le regole apprese.

Principali forme di espressione artistica.

Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (colori, forme, spazio). Comprendere e apprezzare le opere d’arte. Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali.

165


Presentazione

CLASSE 3

a

PRIMA FILA - DISCIPLINE STORIA Il percorso di storia delineato per la classe terza prevede che la disciplina acquisti una sua progressiva specificità e un suo campo esperienziale mirato alla costruzione dell’identità, della memoria e della cultura storica. La prima Unità di Apprendimento, “Che cos’è la Storia”, introduce il bambino alla storia intesa come disciplina, con i suoi studiosi e i suoi strumenti specifici utili alla ricostruzione del passato.

Nell’Unità “La storia della Terra” sono affrontati gli argomenti relativi alla formazione della Terra e allo sviluppo delle prime forme di vita, fino a quello delle scimmie antropomorfe.

La terza sezione è dedicata al Paleolitico. In questa unità il testo si presenta particolarmente aggiornato fino alle ultime scoperte sull’Homo naledi e alle nuove validate teorie sull’evoluzione dell’uomo. Si preferisce abbandonare l’idea di uno sviluppo avvenuto secondo una rigida successione cronologica, a favore di una ricostruzione che evidenzia la contemporaneità e la complessità dello sviluppo dell’Homo sapiens.

La quarta Unità esamina il Neolitico. In questa parte si vuole puntualizzare l’importanza della “rivoluzione neolitica” e dei cambiamenti irreversibili che essa ha determinato nella storia della comunità umana. Ampio spazio viene dedicato alle espressioni della vita umana, anche a quella artistica, nelle pagine dedicate all’Arte e alla Musica.

166


CLASSE 3

a

Presentazione

L’ultima sezione è dedicata al delicato passaggio “Verso la Storia”, cioè a quelle scoperte tecnologiche (i metalli) e a quelle invenzioni (la scrittura) che hanno chiuso il lunghissimo periodo della Preistoria. Tutto viene sostenuto dalla scelta accurata dei documenti, delle immagini e delle fonti che permettono al bambino di ricostruire i fatti storici su basi reali. I riferimenti al territorio e al presente contestualizzano la narrazione storica che perde così ogni possibile divagazione sul piano dell’irrealtà. Le varie proposte operative, le indicazioni per la costruzione di un efficace metodo di studio, le pagine speciali, le pagine “Filo diretto con…” sostengono l’alunno nella costruzione di saperi trasversali e dei traguardi di competenza previsti per la classe terza. Di fondamentale supporto al testo è l’Atlante, che sostiene con ulteriore materiale fotografico quanto oggetto di studio del libro e che propone particolari approfondimenti di documenti e reperti meno consueti. Utili e funzionali sono inoltre le pagine del lessico, che completano un percorso ricco di strumenti.

GEOGRAFIA La Geografia muove i suoi passi dalle conoscenze acquisite nella classe seconda per diventare disciplina autonoma e ben delineata nel suo campo epistemologico. Il testo promuove fin dalle prime pagine l’idea di relazione tra lo spazio, inteso nelle sue molteplici sfumature, e gli esseri viventi, in un rapporto di forte reciprocità. Questa disciplina è il campo di conoscenza del presente e della realtà circostante ed è il punto di partenza per l’educazione alla cittadinanza e alla tutela dell’ambiente con uno sguardo rivolto al futuro. Attraverso la conoscenza del territorio, valorizza e promuove la conoscenza della propria comunità e il senso di appartenenza ad essa; consente inoltre il riconoscimento della diversità intesa come valore e come opportunità di comprendere non solo ciò che è vicino, ma anche ciò che è lontano.

167


Presentazione

CLASSE 3

a

La prima Unità, “Che cos’è la geografia”, parallela alla prima unità di Storia, puntualizza in modo particolare sugli strumenti necessari allo studio della disciplina.

Nella seconda Unità, “Esploriamo gli ambienti”, il lavoro grafico e la ricerca e la scelta accurata del materiale fotografico supportano l’analisi puntuale degli ambienti nei loro aspetti naturali e antropici.

L’Unità “L’uomo modifica l’ambiente” avvia gli alunni all’esame del difficile rapporto tra l’uomo e l’ambiente. In questa Unità il legame con la realtà e con il vissuto del bambino è ribadito con forza, esaminato in pagine dai contenuti innovativi come “I non-luoghi” e il “bitcoin”, che evidenziano quanto profondi siano i cambiamenti apportati dall’uomo, non solo nell’ambiente, ma anche nelle relazioni. Numerosi sono i collegamenti con l’ecologia, con l’educazione alla cittadinanza, e con le altre discipline, perché si vuole guidare il bambino in un percorso che valorizzi la Geografia intesa come disciplina trasversale per eccellenza. L’uso dell’Atlante completa lo studio degli ambienti, proponendo approfondimenti di paesaggi anche poco noti , ma che sono stati scelti perché si vuole descrivere una disciplina che studia non solo l’idea di ambiente, ma l’insieme dei rapporti che sussistono tra uomo e paesaggio. La costruzione del linguaggio specifico, traguardo spesso cosi faticoso da raggiungere in questa disciplina, viene sostenuto dal lessico illustrato.

168


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

Storia

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DISCIPLINE - Storia COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE - Storia - Che cos’è la storia (pagg. 164-173)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Uso delle fonti • Individuare e usare le fonti per elaborare conoscenze sul passato proprio e su quello della comunità di appartenenza. • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione.

• Avvio alla comprensione

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti narrati. • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti. • Conoscere la periodizzazione convenzionale (decenni, generazioni, secoli ecc.). • Comprende la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (linea del tempo).

Linee del tempo. Fatti ed eventi della storia dell’ambiente di appartenenza. Fonti storiche e loro reperimento. Lo storico e i suoi aiutanti. Lessico specifico della disciplina.

della natura scientifica del sapere storico.

• Letture e conversazioni guidate.

• Avvio al riconoscimento e primi utilizzi degli strumenti dello storico e individuazione dei suoi collaboratori.

• Comprensione e discriminazione delle fonti storiche.

• Uso della linea del tempo per comprendere la successione, la durata e la contemporaneità tra eventi.

Strumenti concettuali • Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi. • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante disegni, testi scritti , schemi. • Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze

169


Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 3

a

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE - Storia - La storia della Terra (pagg. 174-191)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Uso delle fonti • Individuare e usare le fonti per produrre conoscenze sul passato e su quello della comunità di appartenenza. • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione

• Ricostruzione attraverso

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti narrati. • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti. • Conoscere la periodizzazione convenzionale ( decenni, generazioni, secoli ecc.). • Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (linea del tempo).

Le Ere: arcaica, primaria, secondaria, terziaria, quaternaria.

Linee del tempo Pangea e Panthalassa.

I fossili. I dinosauri e la loro estinzione. I mammiferi. Gli ominidi, gli australopitechi. Lessico specifico della disciplina.

le fonti della storia della Terra: dal mito alla scienza

• L etture, conversazioni guidate, lettura di immagini e di schemi, linee del tempo.

• Comprensione delle trasformazioni nella storia dei continenti: Pangea Panthalassa

• Presentazione delle Ere: Era arcaica, Era primaria, Era secondaria, Era terziaria, Era quaternaria.

• Distinguere i periodi della Preistoria attraverso strumenti di rappresentazione del tempo.

• Distinzione tra Preistoria e Storia

Strumenti concettuali • Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi. • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante, disegni, testi scritti e schemi. • Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

170


Programmazione annuale

CLASSE 3

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Storia

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE – Storia – Verso il Paleolitico (pagg. 192-211)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Uso delle fonti • Individuare e usare le fonti per produrre conoscenze sul passato e su quello della comunità di appartenenza. • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione.

• Utilizzo degli strumenti

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti narrati. • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti. • Conoscere la periodizzazione convenzionale ( decenni, generazioni, secoli ecc.). • Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (linea del tempo) . Strumenti concettuali • Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi. • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante, disegni, testi scritti e schemi. • Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.

Linee del tempo. Fatti ed eventi della storia della Terra e dell’Uomo. Gli homo del Paleolitico: Homo habilis, Homo erectus, Homo heidelbergensis, Homo sapiens, Uomo di Cro-Magnon.

della geostoria e della misurazione del tempo per elaborare le prime conoscenze sul Paleolitico

• Ricostruzione narrativa per produrre le prime ipotesi sull’uomo del Paleolitico.

• Lettura di testi, osservazione di immagini, ricostruzione delle caratteristiche fondamentali dell’’homo habilis.

Le glaciazioni.

• Presentazione dell’homo

L’arte paleolitica.

• Studio delle grandi tra-

Fonti storiche e loro reperimento.

• Presentazione dell’homo

Lessico specifico della disciplina.

ergaster/erectus. sformazioni del clima: le glaciazioni. sapiens, neanderthalensis, Cro-Magnon

• Le ultime novità dalla Preistoria: lettura di articoli di recente pubblicazione sulle ultime scoperte dei paleontologi.

• Osservazione di immagini e lettura di brani per comprendere l’Arte e la musica nel Paleolitico.

• Confronto degli uomini del Paleolitico con i popoli odierni.

Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 3

a

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE – Storia – Verso il Neolitico (pagg. 212-227)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Uso delle fonti • Individuare e usare le fonti per produrre conoscenze sul passato e su quello della comunità di appartenenza. • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione

• Utilizzo degli strumenti

Linee del tempo

• Comprensione del

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti narrati. • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti. • Conoscere la periodizzazione convenzionale ( decenni, generazioni, secoli ecc.). • Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (linea del tempo). Strumenti concettuali • Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi. • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.

Fonti storiche e loro reperimento.

della geostoria e della misurazione del tempo per elaborare le prime conoscenze sul Neolitico. concetto di rivoluzione neolitica.

• Osservazione di immagini e letture per scoprire i nuovi utensili nel Neolitico.

Le attività lavorative del Neolitico: da cacciatore ad allevatore; da raccoglitore ad agricoltore.

• Produzione di un testo

La nascita del villaggio e l’organizzazione sociale.

• Dalla lettura delle fonti

La religione e il culto dei morti. Arte e musica nel Neolitico. Lessico specifico della disciplina.

narrativo dai dati storici verosimili. e dei testi ricostruire la storia dell’allevamento e dell’agricoltura.

• Presentazione dell’organizzazione sociale neolitica, dei culti religiosi e delle attività lavorative.

Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante, disegni, testi scritti e schemi. • Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Programmazione annuale

CLASSE 3

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Storia

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITÀ STORICA PRIMA FILA DISCIPLINE - Storia - Verso la Storia (pagg. 228-235)

COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi della storia. Individuare trasformazioni intervenute nella storia e nel paesaggio. Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Uso delle fonti • Individuare e usare le fonti per produrre conoscenze sul passato e su quello della comunità di appartenenza. • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze.

Organizzatori temporali di successione, contemporaneita, durata, periodizzazione.

• Comprensione dell’im-

Organizzazione delle informazioni • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti narrati. • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti. • Conoscere la periodizzazione convenzionale (decenni, generazioni, secoli ecc.). • Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (linea del tempo).

Linee del tempo Fonti storiche e loro reperimento.

portanza dell’invenzione della scrittura e dell’inizio della Storia.

• Letture di immagini e di testi per comprendere l’importanza della scoperta del’Età dei metalli.

I metalli. La scrittura e la nascita della Storia. Osservazione delle fonti per scoprire i primi esempi di matematica. Lessico specifico della disciplina.

Strumenti concettuali • Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi. • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante, disegni, testi scritti e schemi. • Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Presentazione

Programmazione annuale

CLASSE 3

a

DISCIPLINE - Geografia COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA-GEOGRAFIA

PRIMA FILA DISCIPLINE - Geografia - Che cos’è la Geografia (pagg. 236-247) COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico.

Orientamento • Muoversi con consapevolezza nello spazio circostante, orientandosi con l’uso dei punti di riferimento, degli indicatori topologici delle mappe mentali di spazi conosciuti.

Paesaggi naturali e antropici.

• Lettura “Che cos’è la geo-

Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico.

Linguaggio della geo-graficità •R appresentare dall’alto oggetti e spazi vissuti, interpretare e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. • Distinguere le carte fisiche e politiche riconoscendo la simbologia convenzionale.

Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato.

Paesaggio • Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta.

Il geografo e i suoi aiutanti. Elementi essenziali di cartografia: simbologia, coordinate cartesiane, rappresentazione dall’alto, riduzione e ingrandimento. Piante, mappe, carte. Elementi di orientamento. Lessico specifico della disciplina.

grafia” per comprendere il ruolo trasversale della geografia.

• Comprendere l’azione dell’uomo sull’ambiente e per distinguere lo spazio naturale e antropico.

• Conoscenza e uso degli strumenti del geografo e dei suoi aiutanti .

• Presentazione della cartografia.

• L’orientamento: discriminare i punti di riferimento fissi sull’orizzonte e i punti cardinali.

• Letture e conversazioni guidate.

• Esercizi di orientamento.

Regione e sistema territoriale • Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Programmazione annuale

CLASSE 3

a

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Geografia

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA-GEOGRAFIA

PRIMA FILA DISCIPLINE - Geografia - Esploriamo gli ambienti (pagg. 248-271) COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico. Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico. Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Orientamento • Muoversi con consapevolezza nello spazio circostante.

Elementi essenziali di geografia utili a comprendere fenomeni appartenenti all’esperienza: cenni sul clima, territorio e influssi umani.

• Osservazione di immagi-

Paesaggio • Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. • Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi. Regione e sistema territoriale • Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. • Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, gli spazi, le loro funzioni e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare comportamenti adeguati di cittadinanza.

L’ambente di montagna: elementi, origine, erosione, flora e fauna, l’uomo e la montagna. La collina: l’origine delle colline, l’uomo e la collina, flora e fauna.

ni, conversazioni guidate, letture strutturate e completamento delle attività per esplorare gli ambienti e per conoscere alcuni elementi di base del clima.

• Presentazione dei diversi tipi di ambiente: la montagna, la collina, la pianura, la pianura, il fiume, il lago, il mare.

La pianura: l’origine delle pianure e la loro trasformazione. L’uomo e la pianura. Il fiume: le azioni del fiume, flora e fauna del fiume, l’uomo e il fiume. L’ambiente del lago: l’origine, l’uomo e il lago. L’ambiente del mare: i movimenti del mare, flora e fauna, l’uomo e il mare, il porto Lessico specifico della disciplina. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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Presentazione

Programmazione annuale

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

CLASSE 3

a

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA-GEOGRAFIA

PRIMA FILA DISCIPLINE - Geografia - L’uomo modifica l’ambiente (pagg. 272-288) COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico. Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico. Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato.

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Orientamento • Muoversi con consapevolezza nello spazio circostante.

Elementi essenziali di geografia utili a comprendere fenomeni appartenenti all’esperienza: luoghi della regione e del Paese e loro usi, territorio e influssi umani.

• Osservazione di imma-

Paesaggio • Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. • Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi.

La città e le sue parti, i centri storici. I “non-luoghi”.

Regione e sistema territoriale • Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. • Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, gli spazi, le loro funzioni e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare comportamenti adeguati di cittadinanza.

La città prima e dopo l’industria. I servizi. Le vie di comunicazione. L’educazione stradale. Il commercio: dal baratto al bitcoin. Lessico specifico della disciplina.

gini e lettura di testi per comprendere come l’uomo modifica l’ambiente, come si sono sviluppate le città e come si sono modificate nel tempo.

• Riflettendo sulle esperienze quotidiane, grazie alla lettura di testi e l’osservazione di immagini, scoprire i non-luoghi.

• Grazie all’osservazione di immagini e alle conversazioni guidate,comprendere il ruolo dei servizi e della loro utilità.

• Individuazione delle differenti vie di comunicazione e sviluppare alcuni comportamenti sicuri su strada.

• Comprensione delle trasformazioni nelle relazioni di compravendita.

• Letture e conversazioni guidate sul ruolo del commercio: dal baratto… al bitcoin. Speciale BES: Insieme per imparare facile. Pagine di verifica: Verso le competenze.

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CLASSE 3

a

ITALIANO

Presentazione

SCHEDARIO

Scheda 1 L’orso affamato Scheda 2 Martedì con zia Marilù Scheda 3 Raccontare Scheda 4 Un ricordo Scheda 5 Da una fiaba a... un’altra Scheda 6 Una fiaba scritta da me Scheda 7 Da una favola a un’altra Scheda 8 Una favola scritta da me Scheda 9 Perché i corvi sono neri Scheda 10 Un mito da scrivere Scheda 11 Parole per descrivere Scheda 12 La stanza nel bosco Scheda 13 Il piccolo drago Scheda 14 La nuova casa Scheda 15 Smontare e rimontare Scheda 16 Vecchio pioppo Scheda 17 Quanto vivono gli animali? Scheda 18 I fossili Scheda 19 Limonata al lampone Scheda 20 Per essere contento Scheda 21 La lettera I Scheda 22 GN oppure N? Scheda 23 GLI oppure LI? Scheda 24 Parole con CQU Scheda 25 Con o senza accento? Scheda 26 Lo/l’ho la/l’ha l’anno/l’hanno Scheda 27 Uso dell’H Scheda 28 Quanti punti! Scheda 29 Pause lunghe e brevi Scheda 30 Diretto o indiretto? Scheda 31 Nomi per tutti Scheda 32 L’aggettivo qualificativo Scheda 33 Passato-presente-futuro Scheda 34 Quanti verbi! Scheda 35 La frase minima Scheda 36 Il soggetto Scheda 37 Il predicato Scheda 38 Il complemento oggetto Scheda 39 I complementi indiretti Scheda 40 L’analisi logica

STORIA

Scheda 41 Sulla linea del tempo Scheda 42 Esperti al lavoro Scheda 43 La nascita della vita Scheda 44 Dai fossili imparo… Scheda 45 Animali a rischio! Scheda 46 L’uomo del paleolitico Scheda 47 Tutto sui dinosauri Scheda 48 La conquista del linguaggio Scheda 49 Come si vestivano gli uomini primitivi? Scheda 50 La “preistoria” del pane Scheda 51 La conservazione dei cibi Scheda 52 Paleolitico e neolitico a confronto Scheda 53 Ancora Paleolitico e Neolitico Scheda 54 L’invenzione della scrittura Scheda 55 La scrittura e la Storia Scheda 56 La divisione del lavoro

GEOGRAFIA

Scheda 57 La pianta Scheda 58 Leggi le piante Scheda 59 La carta geografica Scheda 60 Carte fisiche e politiche Scheda 61 Le carte tematiche Scheda 62 Come cambia la montagna Scheda 63 Montagna e collina Scheda 64 La pianura Scheda 65 L’agricoltura in pianura Scheda 66 Le acque dolci Scheda 67 Il fiume Scheda 68 Vari tipi di laghi Scheda 69 Il mare Scheda 70 I movimenti del mare

COMPITI DI REALTÀ Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda Scheda

1 A scuola 2 La capanna nel bosco 3 Storie fantastiche 4 Tanti libri 5 L’identikit 6 La guerra dei bambini 7 Messaggi incompleti 8 Frasi a pezzi 9 Il gioco del verbo inventato 10 In gita al museo 11 La Terra è come un libro 12 Animali a rischio 13 Orientiamoci sulla carta 14 Il paesaggio in cui vivi 15 L’uomo e la collina

177 177


scheda 1

CLASSE 3

a

Italiano

L'ORSO AFFAMATO 1. Leggi attentamente il brano. Era un caldo giorno d’estate. L’orso Giacomo aveva una fame da lupi. A un tratto, il suo amico uccellino gli disse: – Ho trovato un alveare lassù nel bosco! Miele, dolce dolcissimo! Giacomo trottò deciso verso il bosco e si mise a cercare le api. All’improvviso, udì un suono: “Bzzz” e vide un alveare. Così incominciò a scalare l’albero, arrampicandosi sempre più in alto. Stava per afferrare il miele, quando l’uccellino strillò: – Attento!!! Hai sbagliato albero! Quello è un nido di vespe! Giacomo perse l’equilibrio, venne giù con un tonfo e cominciò a scappare a perdifiato. A. Broger e I. Gantschev, Ciao, Orso!, C’era una volta

2. Colora i riquadri contenenti le risposte esatte.

• Quando avviene la storia?

In estate

• Dove si svolge?

Nel lago

• Chi è il protagonista?

Le api

In inverno

In autunno

In città

Nel bosco

L’orso

L’uccellino

• Alla fine che cosa accade?

• Perché?

178

Giacomo scappa

Giacomo cerca il miele

Giacomo mangia

C’è l’uccellino

Ci sono le vespe

C’è il temporale


scheda 2

CLASSE 3

a

Italiano

MARTEDÌ CON ZIA MARILÙ Una volta alla settimana io ho il permesso di andare dalla zia Marilù. Ho sentito dire da qualcuno che è “lunatica” e dal tono in cui veniva detto ho capito che non doveva essere una cosa tanto bella… Comunque zia Marilù è molto diversa dagli altri grandi che conosco. È la mia zia preferita. Per fortuna piace anche alla mamma, forse perché è sua sorella! La zia ha sempre strane idee. Un martedì alle quattro mi presentai a casa della zia. Suonai il campanello, la zia arrivò ad aprire vestita di tutto punto. – Dove andiamo? – le chiesi. – Andiamo in centro, cara! Seguimi e vedrai! Arrivammo in centro, le vetrine luccicanti sembravano un invito. La zia lesse nei miei occhi e cominciò a camminare verso il Bitter Multistore, il luogo dei miei sogni! Una volta dentro, mi sentivo la padrona del mondo! – Guarda quella maglietta! – esclamai e la infilai. – Aggiudicata! – disse la zia, che se la appoggiò sul braccio. Poi la trascinai nel reparto scarpe e scelsi delle infradito color rosa. La zia prese in custodia anche quelle. Poi ci dirigemmo verso le casse, soffermandoci ancora su un paio di cose. La zia pagò e mi porse un delizioso sacchetto rosa. Ero senza fiato! – Oh, zia, non mi dimenticherò mai questa giornata di acquisti! Lodovica Cima, Le settimane di zia Marilù, Ghisetti e Corvi Editore

1. Q ualche volta il protagonista è anche

il narratore: in questo caso si dice che il racconto è in prima persona.

2. Rispondi con una X. Che cosa significa “lunatica”? Che osserva sempre la luna. Che cambia umore facilmente.

Questo racconto è: in prima persona. in terza persona. Da che cosa l’hai capito? .....................................................................................................................................................

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scheda 3

CLASSE 3

a

Italiano

RACCONTARE 1. L eggi come Mattia e Paolo, due amici, hanno raccontato alle loro rispettive insegnanti che cosa è accaduto durante una gita in collina.

Racconto di Mattia:

Tutti siamo andati in gita domenica scorsa. Io e il mio amico giocavamo. Abbiamo raccolto le castagne. Mi sono fatto male. Al Pronto Soccorso mi hanno messo una pomata e mi hanno fasciato. Racconto di Paolo:

Domenica scorsa, io, il mio amico Mattia e i nostri genitori siamo andati in collina in un bosco di grandi castagni per raccogliere le castagne cadute. Abbiamo riempito tre cesti, poi le nostre mamme hanno preparato il picnic. Io e Mattia abbiamo mangiato un panino ciascuno mentre giocavamo a “guardie e ladri”, nascondendoci dietro i tronchi. A un tratto, mentre correva, Mattia è scivolato e subito si è messo a urlare perché gli faceva molto male una caviglia. È corsa la sua mamma che gli ha tolto la scarpa e poi il calzetto: la caviglia si era gonfiata. Il picnic è stato interrotto. In un baleno tutte le cose tirate fuori sono state riposte nella grande borsa e siamo partiti, con destinazione Pronto Soccorso. Abbiamo atteso un’oretta prima che Mattia fosse visitato dal medico e gli venisse fatta una radiografia. Per fortuna non si era rotto niente. Un infermiere gli ha spalmato una crema, gli ha fasciato la caviglia e gli ha detto che in pochi giorni sarebbe stato in forma per riprendere a correre. racconto di Paolo è completo perché specifica: • Ilquando Paolo è andato in gita; chi c’era con lui; dove sono andati; il motivo per cui si sono recati in quel luogo; il gioco che ha causato l’incidente e in quale momento della giornata è accaduto; che cosa ha accusato l’amico dopo la caduta; gli interventi effettuati per risolvere il problema; la conclusione dell’avventura.

Inizio

Sviluppo della vicenda Conclusione

• Cosa manca invece nel racconto di Mattia?

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scheda 4

CLASSE 3

a

Italiano

UN RICORDO 1. O ra racconta, pescando nei tuoi ricordi, un episodio durante il quale è stato

interrotto ciò che era stato programmato a causa di un avvenimento inaspettato. Le scenette disegnate possono ricordarti una tua esperienza e i punti sviluppati nella pagina precedente possono aiutarti a fare un racconto chiaro e completo.

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scheda 5

CLASSE 3

a

Italiano

DA UNA FIABA A... UN’ALTRA 1. L eggi la breve fiaba divisa in sequenze, poi di fianco a ciascuna sequenza riscrivi il cartellino giusto scegliendo tra i seguenti.

Situazione iniziale

Protagonista

Elemento magico

Lieto fine

Antagonisti o personaggi cattivi

Difficoltà da superare

Il mago Tapino

una volta un piccolissimo paese • C’era dove tutti erano tranquilli e felici.

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paese abitava Tapino, • Inunquesto potentissimo mago.

.......................................................................................

giorno in paese giunsero dei soldati • Un capitanati dal cattivo Aberco.

.......................................................................................

• Essi volevano distruggere il paese. mago allora ricorse alla magica polverina • IlCin-Cin-cinguettin e la mise nel vino. i soldati e il capitano e offrì loro • Chiamò il vino. Quando ebbero bevuto,

.......................................................................................

.......................................................................................

.......................................................................................

dimenticarono di fare la guerra e si misero a cinguettare. Così il paese fu salvo.

2. O ra cambia la situazione iniziale, il protagonista oppure altre situazioni indicate dai cartellini e scrivi una nuova fiaba sul quaderno.

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scheda 6

CLASSE 3

a

Italiano

UNA FIABA SCRITTA DA ME 1. U tilizza le situazioni suggerite, o pensane altre, e scrivi sul quaderno una nuova fiaba.

Situazione iniziale

• Tempo

• Ambiente

• Protagonista

C’era una volta...

Un luogo misterioso: un castello, un bosco, una vecchia casa…

Presentazione del protagonista.

Vicende

Comparsa dell’antagonista

• Divieti

• Infrazione del divieto

di un aiutante • Intervento con poteri magici • Sconfitta dell’antagonista Situazione finale

• Lieto fine

183


scheda 7

CLASSE 3

a

Italiano

DA UNA FAVOLA A UN’ALTRA 1. L eggi la favola e poi riscrivila cambiando un personaggio, come ti viene indicato dal

nuovo titolo. La volpe loda la gallina che deve fare qualcosa (per esempio essere veloce nella corsa, essere capace di volare oltre il recinto ecc.) per diventare la “regina dei campi”. Pensa bene e potrai scrivere una nuova, bellissima favola.

Il corvo e la volpe

Un corvo, che aveva rubato un pezzo di formaggio, si rifugiò sopra un albero. Una volpe lo vide e cominciò a fargli grandi lodi: – Come sono splendenti le tue penne! Quanta eleganza ha il tuo corpo! Se anche la tua voce fosse bella e melodiosa potresti diventare il re degli animali, perché nessuno ti sarebbe superiore. Il corvo per far sentire la sua voce spalancò il becco e gli cadde il formaggio. Subito la volpe si precipitò sul cacio caduto, dicendo: – Oh corvo, nulla ti mancherebbe per essere re, solo dovresti avere più cervello. P. Pancrazi, L’Esopo moderno, Vallecchi

La volpe e la gallina

dialogo

situazione iniziale

fatto centrale

situazione finale o conclusione

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scheda 8

CLASSE 3

a

Italiano

UNA FAVOLA SCRITTA DA ME 1. L eggi lo schema-guida e i suggerimenti, poi prova a scrivere una favola, ripensando a tutte quelle che hai letto.

Situazione iniziale

Dove? vicino a uno stagno, in un prato, in un vigneto, in un giardino… Quando? un giorno, una notte… Chi? un leone, una rana, un cane, un gatto, una tartaruga… (si tratta di animali parlanti).

Vicenda centrale

La vicenda si svolge attraverso un dialogo, uno scherzo, una gara, una discussione, un inganno, una lotta…

Conclusione

La conclusione vuole suggerire un insegnamento.

gli animali protagonisti, pensa come si svolgerà la vicenda centrale • Scegli (per esempio una gara, un litigio, una meta da raggiungere ecc.) e cerca di concludere in modo tale da costituire un insegnamento. Vuoi qualche suggerimento? Le parole scritte nelle nuvolette ti aiuteranno.

Sei lungo lungo... ma dove sono le zampe? Poverino! Non vali proprio niente!

Lasciamo perdere! Non ho proprio fame.

Sei pesante, ti muovi a fatica e… non sai saltare! Che animale sei?

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scheda 9

CLASSE 3

a

Italiano

PERCHÉ I CORVI SONO NERI Tanti anni fa, quando i treni andavano a vapore e buttavano fuori dalla locomotiva grandi sbuffi di fumo nero, i corvi erano gialli. Due corvi non riuscivano a rassegnarsi alla loro voce gracchiante e morivano di invidia verso gli altri uccellini dalle voci squillanti e argentine. Nella valle passava ogni giorno il treno fischiando e sbuffando. I due corvi si appostarono su un albero vicino alla ferrovia e, quando passò il treno, lo inseguirono per acchiappare il fischio. Per giorni e giorni i due corvi inseguirono il fischio del treno, volando in mezzo agli sbuffi di fumo nero, ma ogni volta ritornavano delusi e stanchi. Diventarono neri come il carbone, ma la loro voce rimase gracchiante come prima. – Eppure un giorno o l’altro riusciremo ad acchiappare quel fischio e faremo morire di invidia tutti gli uccelli del bosco! – si ripetevano. Passarono gli anni e i due corvi gialli diventarono sempre più neri. Quando nacquero i piccoli erano neri anche loro, e ancora oggi i corvi sono neri come il fumo che usciva dalle locomotive, quando i treni andavano a vapore. Luigi Malerba, Storiette, Einaudi

1. Rispondi con una X.

cosa vuole spiegare questa leggenda? • Che L’origine dei treni. Il motivo per cui i treni andavano a vapore. Il motivo per cui i corvi sono neri.

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scheda 10

CLASSE 3

a

Italiano

UN MITO DA SCRIVERE 1. S egui lo schema del racconto a fondo pagina e usa la tua fantasia e scrivi

sul quaderno un mito per spiegare un fenomeno o l’origine di un elemento o di un aspetto della natura. Puoi scegliere fra quelli indicati.

dei tuoni e dei lampi durante i temporali; • • illafenomeno formazione della neve; del vento; • • l’origine l’esistenza delle quattro stagioni; creazione dell’uomo; • • lal’origine del mondo; dei pesci; • • lala creazione comparsa dei terremoti; del giorno della notte; • • l’alternanza la creazione delle stelle.

Situazione iniziale

delle origini, lontano, remoto. • • tempo: luogo: la Terra all’inizio, l’ambiente naturale. fenomeno o l’elemento di cui si vuole spiegare • ill’origine non esiste o ha un aspetto molto diverso da oggi.

Vicende

Conclusione

immaginari, eventi eccezionali spiegano perché • fatti l’elemento o il fenomeno acquisisce le caratteristiche attuali.

o il fenomeno assume le caratteristiche • l’elemento che ha oggi.

187


scheda 11

CLASSE 3

a

Italiano

PAROLE PER DESCRIVERE 1. Ecco tante parole che possono rendere le tue descrizioni più ricche. CON LA VISTA: vedo, osservo, scruto, guardo, noto, scorgo, distinguo, esamino…

dietro, a destra, al di là, oltre, a fianco, laggiù in basso, in verticale, in • Posizione: obliquo, supino, disteso, piegato… lungo, grande, vasto, immenso, enorme, sconfinato, alto, grosso, • Dimensione: lungo, piccolo, corto, breve, esiguo, minuscolo, esile, stretto… quadrata, rotonda, ovale, circolare, cilindrica, regolare, irregolare, snella, • Forma: piatta, filiforme, appuntita, arrotondata, allungata… ondulata, sinuosa, dolce, morbida, spezzata, orizzontale, continua, tratteg• Linea: giata, bizzarra, tremolante… caldo, freddo, denso, intenso, maculato, sfumato, tenue, trasparente, • Colore: chiaro, luminoso, brillante, acceso, smorto, pallido, sbiadito… lento, veloce, cadenzato, ritmato, scandito, volteggiante, rapido, • Movimento: lesto, a scatti, coordinato, strisciante, zoppicante… CON IL TATTO: tocco, sfioro, afferro, accarezzo, sento, distinguo, tasto... ruvida, squamosa, rugosa, grinzosa, granulosa, vellutata, liscia, ispida, • Superficie: gommosa, marmorea, legnosa, farinosa, oleosa… tiepida, mite, calda, bruciante, ardente, bollente, gelida, rigida… • • Temperatura: Consistenza: morbida, soffice, tenera, molle, dura, resistente, flessibile, rigida… • Umidità: bagnata, fradicia, umida, secca, appiccicaticcia… CON L’UDITO: sento, odo, ascolto, distinguo, percepisco, capto, colgo…

rumore, voce: acuto, stridulo, stridente, lugubre, sinistro, armonioso, • Suono, fioco, melodioso, rilassante, fastidioso, basso, insopportabile, ritmico, cadenzato, continuo, assordante, penetrante, rauco, aspro, spiacevole...

CON L’OLFATTO: annuso, fiuto, odoro, sento, distinguo, percepisco…

gradevole, aromatico, inebriante, piacevole, delicato, leggero, forte, acre, • Odore: sgradevole, puzzolente, ripugnante, pungente, nauseante, disgustoso… CON IL GUSTO: assaggio, gusto, assaporo, sento, distinguo, percepisco…

squisito, gustoso, dolce, zuccherino, dolciastro, amaro, amarognolo, • Sapore: salato, insipido, aspro, acido, piccante, forte, intenso, disgustoso….

188


scheda 12

CLASSE 3

a

Italiano

LA STANZA NEL BOSCO In fondo ai prati, il terreno si avvallava, e incominciava una piccola zona boscosa. Ecco una radura circolare, chiusa da un giro di alberi che in alto mischiavano i rami, così da trasformarsi in una specie di stanza col tetto di foglie. Il pavimento era un cerchio d’erba appena nata con le piogge. Di là dai tronchi, dalla parte del fiume, le canne lasciavano intravedere l’acqua; variavano le ombre in un continuo tremolio. E. Morante, La storia, Einaudi

1. Rispondi. Il testo che hai letto che tipo di testo è? Narrativo Descrittivo Informativo Quali dati sensoriali usa l’autrice? Uditivi Visivi Olfattivi

Tattili

2. Sottolinea e riporta i dati di posizione. In fondo – .................................................................................... – ............................................................................... 3. Completa la frase. La radura si trasforma in una ............................................................................... con il tetto di ............................................................... e il pavimento .............................................................. .

189


scheda 13

CLASSE 3

a

Italiano

IL PICCOLO DRAGO Un bel giorno di primavera un uovo si ruppe a metà e ne sortì il più bizzarro esserino che si fosse mai visto. Era coperto da una pelle di colore verdastro, ruvida come quella dell’oca, aveva una lunga coda e due piccole escrescenze frementi, simili a un paio di guanti da bambino bagnati, promessa di ali ancora di là da venire. Aveva una pancia rotonda e rosata che, una volta asciugatosi al sole, si rivelò coperta da una soffice lanugine verde. Le sue dimensioni erano quelle di un gattino, ma in realtà era un piccolo drago. R. Sutcliff, Il menestrello e il piccolo drago, Emme Edizioni

1. C irconda gli aggettivi e sottolinea i paragoni. 2. C ompleta, trasformando il piccolo e tenero drago in un grande essere spaventoso, poi disegnalo.

Un giorno un uovo si ruppe a metà e ne sortì il più ............................................................................................................................ strano e orripilante essere che si fosse mai visto. ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

190


scheda 14

CLASSE 3

a

Italiano

LA NUOVA CASA Andrea con tutta la sua famiglia aveva traslocato nella nuova casa. La casa era lunga e bassa, nascosta tra i cespugli. La sola parte visibile era il tetto a tegole con una finestrella. Andrea aveva sempre immaginato che vivere in un luogo piatto avrebbe consentito di vedere per chilometri e chilometri, ma adesso scoprì che non era così. L’orizzonte era nel campo vicino. Si trattava di un campo di orzo. Il papà aprì la porta d’ingresso ed entrarono. Non c’era atrio. Dalla porta si accedeva direttamente in salotto. A destra c’era un piccolo locale d’accesso alle scale. Davanti, un’altra porta conduceva alla cucina. Andrea voleva cominciare a esplorare. Salì la rampa di scale e si trovò in soffitta, una stanza piccola e non molto luminosa. Era lì che avrebbe sistemato la sua pista per le automobiline. Accanto alla finestra, il soffitto scendeva fino a terra. Vicino alla finestra c’era un ripiano incassato nel muro, dove avrebbe potuto attrezzare la pista. Andrea era proprio contento della nuova casa. J. Mark, Frecce nel cielo, Emme Edizioni

1. Rispondi con una X. La casa descritta da Andrea si trova in campagna città montagna

• è particolarmente contento della nuova casa perché • Andrea ha una stanza per giocare si trova in campagna 2. Completa. La casa è lunga e ........................................................................................................................................................................ L’ambiente circostante è rappresentato da ........................................................................................................ Dalla porta d’ingresso si accede . .................................................................................................................................. La rampa di scale conduce in .........................................................................................................................................

191


scheda 15

CLASSE 3

a

Italiano

SMONTARE E RIMONTARE 1. Usando i seguenti "pezzi" prova a costruire una filastrocca e a riscriverla in basso. TANCO S O N SO LAIO L O P L DE

NDE O P S I R GLI O D È: COCC

NON FO PIÙ CHICCHIRICHÌ!

" NO LA CIT NF A P TÀ ER T E:

PARTIRÒ CON IL LATTAIO!”

IN CITTÀ SEI SOLO UN POLLO!"

"S E R I ANC MANGO ORA QUI

SE IN CAMPAGNA SEI UN GALLO,

M. Moschini, Rimerò, Raffaello Editrice

• Se ti serve un piccolo aiuto, rovescia la pagina e leggi. in città sei solo un pollo!” se in campagna sei un gallo,

.............................................................................................

“La città non fa per te:

.............................................................................................

Gli risponde Coccodè:

.............................................................................................

partirò con il lattaio!”

.............................................................................................

Sono stanco del pollaio,

.............................................................................................

non fo più chicchirichì!

.............................................................................................

“Se rimango ancora qui

192

.............................................................................................

.............................................................................................


scheda 16

CLASSE 3

a

Italiano

VECCHIO PIOPPO Vecchio pioppo sei caduto nello specchio dello stagno addormentato. Piegando la fronte al tramonto… non sarai più la culla della luna, né il magico riso della brezza, né bastone di una stella a cavallo… Sarai nido di rane e di formiche. Avrai per capelli le ortiche, e un giorno la corrente si porterà via la tua corteccia tristemente.

1. Rispondi con una X. Cosa ha provato il poeta scrivendo la poesia? Tristezza Paura Quale sentimento ti ha trasmesso? Noia Gioia Tristezza Malinconia Come sono i versi di questa poesia? Liberi In rima La poesia è divisa in strofe? Sì No

Federico Garcia Lorca, Tutte le poesie, Newton

193


scheda 17 Italiano

CLASSE 3

a

QUANTO VIVONO GLI ANIMALI? 1. Leggi l’elenco di notizie che Marco ha trovato su un giornalino. Poi rispondi.

• Il dromedario vive 4 decenni. • La zanzara vive 6 mesi. • L’elefante può vivere anche 2 secoli. • Soltanto 1 anno vive la formica. • La tartaruga vive un secolo. • Il cane può vivere un decennio e mezzo. • Il pappagallo vive 80 anni. • La vita del canarino dura circa 17 anni.

Quale tra gli animali nominati vive più a lungo? ............................................................................................ ....................................................................................................................................................................................................................

Quale di meno? .......................................................................................................................................................................... .

2. E sponi in modo chiaro la durata della vita degli animali citati, da quella più lunga a quella più breve.

................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

194


scheda 18

CLASSE 3

a

Italiano

I FOSSILI 1. L eggi il breve testo informativo e completa con le parti mancanti. dal mare

le caratteristiche dell’ambiente

la storia della vita sulla Terra

milioni di anni fa

I fossili sono resti pietrificati di vegetali e animali vissuti .......................................................................................................................................... .

Essi permettono di comprendere ....................................................... .................................................................................................... in cui si sono formati: per esempio fossili di conchiglie ritrovati in montagna indicano che un tempo quella stessa zona era coperta ........................................................................................................... . È anche grazie ai fossili che riusciamo a datare ......................................................................................................................................... .

2. O sserva l’immagine, raccogli informazioni e prova a scrivere un testo informativo.

............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................ L’Everest è il monte più alto del mondo. Misura 8848 m.

............................................................................................................................ ............................................................................................................................ ............................................................................................................................

195


scheda 19

CLASSE 3

a

Italiano

LIMONATA AL LAMPONE Occorrente per ogni bicchiere

di mezzo limone • Il1 succo di zucchero • 1 cucchiaio di sciroppo di lampone • 1 cucchiaio fetta di limone • Acqua frizzante • 2 cucchiai di ghiaccio tritato •

Procedimento

tutti gli ingredienti, • Metti ad eccezione della fetta di limone

1. Scrivi V (vero) o F (falso).

una ricetta un esperimento

e dell’acqua, in un bicchiere alto. Mescola tutto bene. Riempi il bicchiere di acqua frizzante e decoralo con la fetta di limone. Servi con la cannuccia.

O. e G. Tarentini Trojani, La cucina in barca, Newton Compton

2. Disegna gli ingredienti.

196

Il testo fornisce le istruzioni per realizzare…

Le fasi del procedimento… seguono un ordine preciso sono disposte a caso


scheda 20

CLASSE 3

a

Italiano

PER ESSERE CONTENTO 1. L eggi questi suggerimenti “per essere sempre allegro/a” e sottolinea le voci verbali che servono per dare un consiglio.

anche nelle piccole difficoltà di ogni giorno. • Sorridi Il sorriso aiuta a superarle. la giornata, fa’ qualcosa che ti dia gioia: un gioco, una telefonata, • Durante una lettura piacevole. • Pratica uno sport. L’attività fisica scaccia i cattivi pensieri. se puoi, un corso di disegno, di canto, di musica… • Frequenta, così starai in compagnia. • Cura il tuo aspetto. Sentirsi bello/a fa stare allegri. stare senza far niente. • Non Un/a bambino/a attivo/a non è mai triste.

2. R ispondi.

• Ti senti mai triste? Che cosa fai per scacciare il malumore?

................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

197


scheda 21

CLASSE 3

a

Italiano

LA LETTERA I 1. L eggi e sottolinea nel brano le parole che contengono CE. Sono la lettera “I�: io non vado con le arance e nemmeno con le lance e neanche con le fasce, le bilance e le ganasce. Sto lontano dalle frecce dalle querce e dalle trecce. Con le docce non mi metto, le salsicce non le affetto. Non gradisco le cannucce, le barcacce e le cosucce. Fuggo sempre dalle bisce, dalle guance e dalle strisce. Con le grucce non mi muovo, con le piogge non mi trovo. Non cammino con le chiocce, con le ciance e con le gocce. S. Pezzetta

2. Ricopia le parole nella colonna giusta della tabella e volgile al singolare. Cosa noti? PLURALE

198

SINGOLARE

PLURALE

SINGOLARE


scheda 22

CLASSE 3

a

Italiano

GN OPPURE N ? 1. C ompleta le parole con GNA - GNE - GNI - GNO - GNU.

bellissimo ci nuotava nello sta . • Un antilope africana. • LOo noèdiunanoigrande ha un so da realizzare. • L’inse nte contò • Lo mo raccoglievao le pi alunno.nel bosco. • Il ra ha imprigionato una mosca nella sua ra tela. • Mi piace andare in monta a raccogliere le casta in compa • O anno, in giu , trascorro un periodo in campa . • ..............

..............

GNA, GNE, GNO, GNU non vogliono la I. Fa eccezione il nome compagnia.

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............

..............a.

..............

2. Completa la tabella. SOGNARE

DISEGNARE

BAGNARE

io sogno tu .................................... egli ...............................

Anche la 1a persona plurale (noi) del presente dei verbi che finiscono in -gnare vuole la I (noi insegniamo).

noi sogniamo voi ................................. essi ...............................

3. Completa con GN se dopo c’è una sola vocale, con N se ce ne sono due. comi..............olo

riu..............ione

mi..............iera

..............iente

Da..............iela

ragio..............iere

So..............ia

inse..............ante

cri..............iera

condomi..............io

stra..............iero

inge..............ere

o..............uno

Germa..............ia

macedo..............ia

Stefa..............ia

giardi..............iere

colo..............ia

gera..............io

impe..............o

cimi..............iera

199


scheda 23

CLASSE 3

a

Italiano

GLI OPPURE LI ? 1. Riordina le sillabe e forma le parole. mi

fa

glia

........................................................

ne

ma

glio

........................................................

glia

con

chi

........................................................

va

to

glia

........................................................

glio

ni

GLIA - GLIE - GLIO vogliono sempre la I.

co

........................................................

re

glio

tri

mi

........................................................

mi

glio

gliet

scu

con

fo

........................................................

........................................................

glio

glio

ma

ta

........................................................

glia

si

ni

ma

........................................................

........................................................

2. R isolvi il cruciverba e scrivi una frase con la parola colorata. 1. Ne possiede tanti Paperone. 2. Felice. 3. Unghia dei rapaci. 4. Lo Stato in cui viviamo. 5. Solca i mari a vele spiegate. 6. Serve per friggere le patatine. 7. Ăˆ la parte della pianta addetta alla respirazione. 8. Viene da un altro pianeta. 9. Si mette in tavola accanto all’oliera. 10. Fazzoletto che si usa a tavola.

1

m t

2 3 4 5

v

r

6 7 8 9

a

s

10

Frase con la parola colorata: .................................................................................................................................................................................................................

200


scheda 24

CLASSE 3

a

Italiano

PAROLE CON CQU 1. Trova le parole nascoste in orizzontale e riscrivile.

A

C

Q

P

S

A

C

Q

U

E

D

O

T

T

O

S

C

I

A

C

Q

U

A

R

E

E

Z

B

L

T

L

U

X

A

C

Q

U

I

R

E

N

T

E

V

C

T

B

A

C

Q

U

A

V

I

T

E

Y

U

Q

U

W

A

C

Q

U

A

M

A

R

I

N

A

W

Q

C

A

C

Q

U

I

S

T

A

R

E

Q

C

Q

U

E

V

P

U

T

R

Z

C

B

N

A

C

Q

U

E

R

C

C

I

Q

I

O

A

C

Q

U

O

L

I

N

A

T

E

S

O

O

A

C

Q

U

I

T

R

I

N

O

L

O

T

A

C

Q

U

E

R

U

G

I

O

L

A

M

A

C

Q

U

A

S

A

N

T

I

E

R

A

U

• • • •

............................................................. ............................................................. ............................................................. .............................................................

• • • •

............................................................. ............................................................. ............................................................. .............................................................

• • •

............................................................. ............................................................. .............................................................

Le parole che derivano da acqua, quelle della famiglia degli acquisti e il passato remoto di alcuni verbi si scrivono con CQU.

2. Scegli sei parole tra quelle trovate sopra per completare le frasi.

lo shampoo va sugli occhi, bisogna subito. • Quando è una bellissima pietra azzurra. • L’Le sono sporche. • Questa leggera stagnanti dell’ mi sta bagnando tutta! • Il babbo vuole un’auto nuova più grande. • .............................................

..................................................................... .......................................

....................................................

............................................................

......................................................

201


scheda 25

CLASSE 3

a

Italiano

CON O SENZA ACCENTO? 1. A lcune parole hanno sempre l’accento, altrimenti perdono significato. Completa le frasi inserendo le seguenti parole:

città caffè lunedì perché carità verità che tu mi raccontassi tutta la . • Vorrei a letto presto sono molto stanco. • Vado i prendo lezioni di karate. • Tutti la mia casa si riempie di un delizioso aroma di • AlIrenemattino piena di • Milanofaèdelunabene a tutti: è una donna piuttosto inquinata. • ................................................

................................................

................................................

.................................................

.................................................

................................................

2. A lcune parole con l’accento hanno un significato e senza ne hanno un altro. Sottolinea la parola esatta basandoti sul senso della frase.

motociclista casco/cascò: per fortuna aveva il casco/cascò! • ISl ara/Sarà della squadra: sicuramente sara/sarà premiata. • Faro/Farò èunala piùlungabravapasseggiata faro/farò. • Il bagnino remo/remò con tutte lefinosuealforze, anche se gli era rimasto solo un • remo/remò. l fruttivendolo peso/pesò la frutta e spiego/spiegò che il prezzo si calcola in • Ibase al peso/pesò. • Ho piantato un pero/però, pero/però quest’anno non ha dato frutti. 3. F ai molta attenzione ai verbi! Completa la tabella. Osserva gli esempi.

202

Tanto tempo fa

Oggi

Domani

Marco parlò

Marco parla

Marco parlerà

..............................................................

Lucia cuce

..............................................................

..............................................................

Il bambino gioca

..............................................................

..............................................................

Il violinista suona

..............................................................

..............................................................

L’alunno studia

..............................................................

..............................................................

Il treno parte

..............................................................


scheda 26

CLASSE 3

a

Italiano

LO/L’HO LA/L’HA L’ANNO/L’HANNO 1. Completa con lo/l’ho, la/l’ha, l’anno/l’hanno.

Ho comprato ..................... zaino nuovo, ma ..................... già macchiato. ..................... mia gattina

è sparita. Chi .................... trovata? ..................... squalo balena

è il più grande pesce vivente. ..................... letto sull’enciclopedia. La nuova casa in breve sarà pronta. I muratori ..................... iniziata ..................... scorso.

..................... scoglio

del faro è scosceso. Solo io ..................... scalato

Hanno ricevuto il computer ..................... scorso, ma non ..................... ancora usato.

Nella notte serena brillava ..................... stella polare. Chi ..................... vista?

Prima ..................... finestra era aperta. Chi .................... chiusa?

203


scheda 27

CLASSE 3

a

Italiano

USO DELL’H 1. Leggi e completa:

ho - hai - ha - hanno (significano possedere)

Io ho un cagnolino nero. Tu .................... una bicicletta azzurra. Matteo .................... una coppia di cocorite. Filippo e Maria .................... tutti i nonni e molti zii.

ho - hai - ha - hanno (significano azione compiuta)

Io .................... comprato un nuovo quaderno a righe. Tu .................... visto un incidente automobilistico. Marco .................... salutato i suoi amici. Filippo e Maria .................... giocato a nascondino.

ho - hai - ha - hanno (significano sentire - provare)

Io .................... una gran fame!! Tu .................... paura! Irene .................... freddo. Michela e le sue amiche .................... sete.

2. C ompleta con ha/a – ho/o – hai/ai – hanno/anno in modo corretto. Attento: se non è il verbo avere, non mettere l’h.

pescare al laghetto. • IlUnnonno è andato fa Enrico non era ancora nato! • Tu la bella notizia? Andremo in gita. • Ci sei saputo ci fai? • Non chi faceva tutto quel baccano. • Durante l’estatevistogli incendi provocato molti danni. • si incontrano molti bambini. • Laura nongiardinetti voglia di venire al parco. • .......................

.......................

.......................

.......................

.......................

.......................

.......................

.......................

204


scheda 28

CLASSE 3

a

Italiano

QUANTI PUNTI! .

Il punto fermo

indica semplicemente che la frase è terminata.

Il punto interrogativo Il punto esclamativo

?

conclude la frase con un tono di domanda.

!

conclude la frase con un tono di gioia,

di dolore, di noia... Dopo questi segni di punteggiatura è necessaria la lettera maiuscola. I due punti

:

introducono una spiegazione o un lungo elenco.

1. S epara le frasi con un punto fermo e cerchia le lettere che dovrebbero essere maiuscole.

Il mio papà si chiama Flavio lavora come meccanico in un’officina che ripara le auto ogni mattina si alza alle sette, indossa la sua tuta ed esce per andare al lavoro il suo lavoro gli piace molto, anche se torna a casa stanchissimo nel tempo libero gli piace giocare a calcio con gli amici e leggere tutte le domeniche il papà porta me e la mamma a visitare qualche nuova città il mio papà ha un carattere allegro e socievole, ma quando combino qualche guaio si arrabbia per fortuna il buonumore gli torna subito! 2. Concludi le frasi con un punto adatto.

uoi prestarmi il libro, per favore • PCom’è saporito questo risotto • La capitale dell’Italia è Roma • Dove hai lasciato i tuoi pattini •

segnato qualche goal • Hai che fame • Oh, è il mio astuccio • Questo • Chi ha preso il mio cappello

3. I nserisci i due punti dove servono.

è il mio problema non so quale giacca indossare. • Questo solo i miei amici Rebecca, Sandro, Felice, Riccardo e Lia. • HHoo invitato ho sentito uno strano scricchiolio nel buio. • Nellapaura fattoria vivono molti animali mucche, cavalli, maiali, galline e oche. • In questa ci sono tutti i colori dell’arcobaleno giallo, arancione, rosso, • verde, blu,scatola indaco e violetto. • Nell’alfabeto italiano ci sono cinque lettere straniere j, k, x, y, w.

205


scheda 29

CLASSE 3

a

Italiano

PAUSE LUNGHE E BREVI 1. Inserisci le virgole dove occorre.

i chiamo Enrico abito a Milano ho otto anni • Me frequento la terza. si alzò in volo fece qualche giro • Ldi’uccellino ricognizione vide un lombrico e scese in picchiata. mattina Sabrina si alza si lava si veste fa colazione • Oe gni si lava i denti poi esce di casa. ’allenatore ha convocato per la partita Luca Marco • LAlessandro e Federico ma ha deciso di lasciare

La virgola , indica una pausa breve. Si usa anche per separare le parole di un elenco.

in panchina Giuseppe.

Il punto e virgola ; indica una pausa un po’ più lunga e separa due o più frasi.

2. Inserisci il punto e virgola dove occorre.

ioveva e tirava un forte vento il boscaiolo rientrò in • Pcasa e si sedette davanti al camino. l pescatore gettò le reti e stette ad aspettare un’ora • Idopo erano piene di pesci. utto il paese era dominato dal lugubre castello gli • Tabitanti camminavano con passo veloce per le vie male illuminate.

ra una splendida giornata di sole Luisa inforcò la • Ebicicletta e partì per una lunga pedalata.

3. Concludi queste frasi lasciate in sospeso con i puntini.

• Mirco sentì un tonfo, aprì la porta e... arla scartò il regalo e, con sua grande • Cmeraviglia, vide...

..................................................................................................................

..................................................................................................................

’esploratore si fece coraggio, entrò nella • Lcaverna, ma...

..................................................................................................................

206

I puntini di sospensione ... creano una pausa di attesa e tengono il lettore con il fiato sospeso. A volte si usano per interrompere un elenco troppo lungo e significano “eccetera”.


scheda 30

CLASSE 3

a

Italiano

DIRETTO O INDIRETTO? Con il discorso diretto si riportano le esatte parole pronunciate dai personaggi. Per introdurlo servono i due punti, le virgolette (o la lineetta) e la maiuscola.

1. O sserva i fumetti, poi trascrivi le esatte parole dei personaggi usando il discorso diretto.

Che ore sono mamma?

È ancora presto, dormi un altro po’. Io vorrei dormire un altro po’!

La bambina chiede: – ................................................................................................? La mamma risponde: – ................................................................................................. ......................................................................................................

Il bambino esclama: – ................................................................................................. ......................................................................................................!

Usa il discorso indiretto se vuoi riassumere o riferire con parole tue il contenuto di ciò che è stato detto.

2. T rasforma il discorso diretto in indiretto e viceversa. Attento: a volte devi cambiare qualche parola!

chiede: – Chi ha visto i miei occhiali? • IlIl nonno nonno chiede chi ha visto i suoi occhiali. • Il medico prescrive al paziente: – Prenda queste medicine tre volte al giorno. • La maestra sollecita gli alunni: – Finite il vostro lavoro! • La mamma domanda a Giulio se ha preso con sé il suo cappello.

............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................

207


scheda 31

CLASSE 3

a

Italiano

NOMI PER TUTTI 1. C ompleta il tabellone del nome.

Comune ............................................... Proprio ............................................... Maschile Femminile Masch e Femm. ............................................... ............................................... ...............................................

Singolare Plurale Invariabile ............................................... ............................................... ...............................................

Collettivo ............................................... Composto ...............................................

Paolino leone uccellino Parigi stormo barche portapenne maniglia pesche cassapanca sciatore flotta

208

derivato

primitivo

composto

alterato

collettivo

plurale

singolare

femminile

maschile

di cosa

di animale

di persona

proprio

comune

2. A nalizza i nomi mettendo una X al posto giusto.


scheda 32

CLASSE 3

a

Italiano

L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO 1. Sottolinea tutti gli aggettivi qualificativi. Alice era caduta nell’acqua gelida dello stagno. Si avvicinò alla riva un piccolo elefante, che allungò la sua lunga proboscide ad Alice. La bambina afferrò l’enorme naso dell’elefantino ed emerse con grande sforzo dall’acqua. L’elefantino era entusiasta del suo lavoro. Anche Alice era felice. – Sei veramente forte e anche elegante! – si complimentò Alice. – Grazie – si schermì l’elefantino, nascondendosi tra l’erba alta del prato. Era un elefante generoso e altruista, però era terribilmente emotivo e timido!

Gli aggettivi qualificativi si aggiungono ai nomi per indicarne la qualità.

S. Bigi, Alice nel paese delle lettere, Campanila

2. C ompleta la tabella.

3. P er ogni elemento, cancella l’ag­gettivo

nome

aggettivo

........................................

¿la strada

tortuosa

l’acqua rumore

........................................

........................................

antica

la neve

........................................

........................................ ........................................

difficile affollato

il clima

........................................

........................................

qualificativo non adatto.

feroce coraggioso erbivoro agile

leggero fragile dolce capiente

tonda leggera colorata cattiva

dolce rossa acuta gustosa

4. Riscrivi l’aggettivo mettendolo in accordo con il nome a cui si riferisce. delle Alpi erano (innevato) . • Le Hocime (biondo) , (corto) e (riccio) • Soniai capelli con quel vestito a fiori (rosso) • La rosaè è(bello) (profumato) , con spine (pungente) • Questi coltelli sono (affilato) e (tagliente) • ............................................

.................................

.................................

..........................................

.........................................

..............................................

..................................

.......................................... ..........................................

..............................................

209


scheda 33

CLASSE 3

a

Italiano

PASSATO-PRESENTE-FUTURO 1. Completa le frasi con i verbi adatti. Passato

Quando ............................. piccolo, ............................. con il sonaglino.

Presente Futuro

Adesso ............................. a scuola e ............................. in classe terza. Quando ............................. grande ............................. al lavoro in automobile.

Le azioni indicate dai verbi si possono distribuire lungo tre tempi: passato, presente e futuro.

2. S cegli la frase adatta e collegala nella

giusta sequenza lungo la linea del tempo.

• La nonna servirà la torta. • La nonna ha infornato la torta. • La nonna guarnisce la torta. PASSATO

PRESENTE

FUTURO

3. Metti una crocetta sul tempo del verbo.

• Il cane abbaiava allo sconosciuto. • Il nemico giunse in città. • Il mio amico gioca con me. • La mamma andrà dal parrucchiere. • Il babbo segue la Formula Uno. • La nonna cuoce un pollo alla diavola.

PASSATO PRESENTE FUTURO

4. Volgi la frase al passato e al futuro. Il medico cura la tonsillite di francesco. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

210


scheda 34

CLASSE 3

a

Italiano

QUANTI VERBI! 1. C ollega ogni verbo alla persona giusta. saltavamo

io

avevano comprato

io

volerete

tu

siamo scivolati

tu

accesero

egli

parlate

egli

ho capito

noi

avevi ingannato

noi

entrò

voi

ho mangiato

voi

sei passato

essi

sorriderà

essi

2. Trasforma le frasi cambiando il tempo verbale.

• Oggi Luca esegue i compiti e ripassa la lezione.

Ieri Luca ............................................................................................................................................................................. Due anni fa Luca ........................................................................................................................................................ Domani Luca .................................................................................................................................................................

• Adesso riordino la mia camera e spolvero.

Prima .................................................................................................................................................................................... Anni fa ................................................................................................................................................................................ Tra un po’ ......................................................................................................................................................................... 3. Inserisci il verbo al posto giusto.

• ••

•• •

• •• •

••

tagliamo vidi prenderanno chiederò piangevi solleva piantò furono baci aprivamo avevate sarà sono parlarono guiderò eravamo presente

imperfetto

passato remoto

futuro semplice

211


scheda 35

CLASSE 3

a

Italiano

LA FRASE MINIMA 1. Cerchia solo i sintagmi che formano la frase minima. Osserva l’esempio.

• Il babbo / di Enzo / lavora / in ferrovia / a Bologna. • Nel cielo sereno / splende / il sole. • Luca / legge / un libro / di fantascienza. • Marilena / disegna / un grande prato / su un cartellone. • Giulia / dorme / con la sua bambola / di pezza. • Le onde / del mare / in burrasca / si infrangevano / sugli scogli. • La mamma / acquista / materiale scolastico / per Nicola / al supermercato. 2. Colora solo le frasi minime. Splende la luna. La mamma ha cotto un pollo arrosto con patatine. Il nonno di Marco andrà in pensione a settembre. I bambini corrono. Oggi la classe ha fatto la ricreazione all’aperto.

3. Osserva gli esempi e completa a piacere per ottenere frasi minime.

212

La palla

rimbalza.

L’aquilone

vola.

La rana

..................................

..................................

fischia.

La maestra

..................................

..................................

dormivano.

I pesciolini

..................................

..................................

pigolano.

I fiori

..................................

..................................

ha sparecchiato.


scheda 36

CLASSE 3

a

Italiano

IL SOGGETTO 1. L eggi con attenzione la filastrocca e sottolinea i diversi soggetti, cioè il nome di chi compie l’azione nei vari versi.

Salta la rana, s’inarca il bruco, balza il coniglio fuori dal buco.

Striscia, non vedi, anche il serpente. Vola il gabbiano sul mare lucente.

Freme l’insetto, striscia il lombrico, il cavallino trotta spedito.

Saltella allegro, il mio cagnolino, ama strusciarsi il mio gattino. M. Scavuzzo

2. Completa con un soggetto adeguato. Il gatto rincorre il topolino. ............................

............................ nuota nell’acquario.

............................ canta sul ramo.

............................ volteggia nell’aria.

............................ produce il miele.

............................ sono nascoste dai ricci.

............................ russa sul divano.

............................ cuce un abito.

............................ pattuglia la città.

............................ guida lo scuolabus.

............................ è morbido.

............................ è prudente.

............................ sono pacifici.

............................ è nuvoloso.

............................ è imbiancato.

............................ sono calmi.

3. Scrivi fra le parentesi il pronome personale soggetto sottinteso. (.............) Esco con te.

(.............) Non puoi sfuggirmi!

(.............) Ride sempre di me.

(.............) Non state fermi un attimo.

(.............) Torneranno subito.

(.............) Vuoi il pane?

213


scheda 37

CLASSE 3

a

Italiano

IL PREDICATO Il predicato di una frase comprende sempre un verbo. Se il verbo esprime un’azione o uno stato, il predicato si chiama predicato verbale. Esso può essere costituito da qualsiasi verbo. Se il verbo esprime un modo di essere si chiama predicato nominale. Esso è costituito dal verbo essere + un nome, un aggettivo o un pronome.

1. Sottolinea il sintagma del predicato.

• Il gatto / agitava / la coda / per il nervosismo. • Tra i fili / d’erba / sbucarono / le testoline / di tre talpe. • Ho comprato / dei pennelli / nel negozio / di Carlo. • Il bagnino / all’alba / apriva / tutti gli ombrelloni. • Questo compito / è pieno / di errori. • Mario / era il vicino / di casa / di mio nonno. 2. S ottolinea il predicato e scrivi tra parentesi se è verbale (PV) o nominale (PN).

• Il torrente scorreva rumorosamente tra le rocce. • Il mio doberman è dolce e mansueto. ( ) • Sulla collina sorgevano due enormi fattorie. ( • Luciano è stato il mio allenatore di basket. ( • Il poliziotto catturò il ladro con l’astuzia. ( • L’isola era deserta. ( )

(...................)

...................

...................) ...................) ...................)

...................

3. C ollega ogni predicato verbale a chi compie l’azione.

214

guida

il giudice

condanna

il sarto

cura

il maestro

cuce

il taxista

interroga

l’architetto

progetta

il medico

4. C ompleta con un predicato nominale.

• I jeans • Il mio televisore • Gli squali • Mia sorella • Il koala • Le api

............................................................................ ...................................................

.................................................................... ................................................................

..........................................................................

.............................................................................


scheda 38

CLASSE 3

a

Italiano

IL COMPLEMENTO OGGETTO 1. Completa. Angela ha visto

(chi?) ........................ / .......................... /..........................

(che cosa?) ...................... / ...................... / .......................

2. Collega l’azione con i complementi oggetti.

i pantaloni.

una lettera.

la camicia.

con la penna.

• Clara stira

alla perfezione.

le magliette.

• Michela scrive

un testo.

una frase.

la biancheria.

sul diario.

sull’asse.

una poesia.

3. Sottolinea in ogni frase il complemento oggetto.

• La mucca produce il latte. • Il Sole riscalda la Terra. • Durante le vacanze ho visitato la Sicilia. • I bruchi divorano le foglie di insalata.

• Il fornaio impasta il pane. • Luca mangia una mela. • A scuola recitiamo dei dialoghi. • Irene studia Storia con piacere.

4. Puoi completare con il complemento oggetto? indica con una X la risposta. La rana gracida

SÌ NO

Luca ha acquistato

SÌ NO

La luna illumina

SÌ NO

La neve ricopre

SÌ NO

I gatti rincorrono

SÌ NO

Il tegame scotta

SÌ NO

Marco torna

SÌ NO

La nonna lavò

SÌ NO

Il melone piace

SÌ NO

Lucia piange

SÌ NO

215


scheda 39

CLASSE 3

a

Italiano

I COMPLEMENTI INDIRETTI 1. C olora con lo stesso colore ciascun soggetto con il proprio predicato e con il suo complemento indiretto.

SOGGETTO

PREDICATO

COMPLEMENTI INDIRETTI

Il bambino

gioca

nello stagno.

Le rane

parte

verso un nuovo pianeta.

Il vento

rombavano

tra gli alberi.

L’astronave

nuotava

con un robottino.

Le automobili

si tuffano

nell’acquario.

Il pesciolino

sibila

sulla pista.

2. Ora aggiungi tu un complemento indiretto seguendo le domande. SOGGETTO

PREDICATO

COMPLEMENTI INDIRETTI

La bambina

correva

(con chi?) ...........................................................

Mario

è andato

(dove?) ................................................................

La nonna

pensa

(a chi?) .................................................................

Il fiume

è attraversato

(da che cosa?) ...............................................

La spiaggia

era invasa

(da chi?) .............................................................

3. C ompleta con le domande che introducono i complementi indiretti. Osserva gli esempi.

• Il cane abbaia (come?) con insistenza (a chi?) allo sconosciuto. ?) con gli amici ( ?) lungo i viali ( • Luisa corre ( ?) in bagno ( ?) con la spazzola. • Luciana si pettina ( sorridono ( ?) da dietro ai finestrini • (I due fratelli?) dell’auto ( ?) ai nonni. .......................

.......................

.......................

.......................

.......................

216

.......................

.......................

......................?) del parco.


scheda 40

CLASSE 3

a

Italiano

L’ANALISI LOGICA 1. E segui l’analisi logica come negli esempi.

Scrivi nelle caselle: S = soggetto; PV = predicato verbale; PN = predicato nominale; CO = complemento oggetto; CI = complemento indiretto.

• La farfalla vola sui fiori del giardino . • La rana è un anfibio . • La rana saltella sulle rive dello stagno . • La farfalla ha le ali colorate . • Con la lingua la rana cattura piccoli insetti • Il bruco rosicchia le foglie . • Il pavone è colorato . • Il pavone apre la sua coda . • Il bruco costruisce un bozzolo sul ramo • Il bruco è verde . • L’uccellino raccoglie semi per i suoi piccoli

.

dell’albero

nei campi

.

.

217


scheda 41

CLASSE 3

a

Storia

SULLA LINEA DEL TEMPO 1. R ispondi con una X.

fonti storiche si riferiscono alla storia: • Queste dei collegi della scuola 2. C ollega ogni immagine alla linea del tempo.

218

Presente

Oggi

Passato recente

Il tempo dei genitori

Passato meno recente

Il tempo dei nonni

Passato lontano

Il tempo degli antenati

della moda


scheda 42

CLASSE 3

a

Storia

ESPERTI AL LAVORO Gli studiosi del passato, per ricostruire avvenimenti accaduti in tempi e a volte in luoghi molto lontani, raccolgono informazioni e cercano prove. Essi ricorrono cioè allo studio delle fonti che, per quanto riguarda la storia della Terra, la sua origine e la comparsa della vita, non possono essere, ovviamente, né foto, né filmati, poiché a quel tempo non esistevano. 1. C ollega ogni oggetto allo studioso che se ne occupa e al tipo di fonte che rappresenta.

FONTE ICONOGRAFICA

FONTE SCRITTA

FONTE MATERIALE

ANTROPOLOGO

ARCHEOLOGO

PALEONTOLOGO

219


scheda 43

CLASSE 3

a

Storia

LA NASCITA DELLA VITA 1. Leggi il testo, poi rispondi. La vita di piante, animali e uomini non apparve contemporaneamente alla nascita della Terra per vari motivi: Gigantesche eruzioni vulcaniche facevano scorrere fiumi di lava incandescente che distruggeva tutto. L’aria era irrespirabile a causa dei gas e dei vapori che fuoriuscivano dai vulcani. Non si era ancora formato l’ozono nell’atmosfera, quindi potenti raggi ultravioletti provenienti dal sole bombardavano la Terra.

• • •

Col tempo, il vapore acqueo emesso dai vulcani formò le nubi da cui caddero le grandi piogge che formarono i mari e gli oceani. Proprio nell’acqua nacque la vita. Grazie all’azione dei raggi solari, dei fulmini e dell’atmosfera, si generarono i primi composti organici. Questi andarono a svilupparsi proprio in acqua, perché lì c’erano delle condizioni più favorevoli: meno sbalzi di temperatura e maggior protezione dai raggi ultravioletti. Proprio nell’acqua dunque, comparvero i primi organismi unicellulari, molto simili alle alghe attuali e ai batteri. Le alghe marine resero sempre più respirabile l’atmosfera grazie alla formazione di ossigeno attraverso la fotosintesi.

• Quando compare la vita sulla Terra? Perché?

........................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................

• Perché puoi definire l’acqua “fonte di vita”?

........................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................

• Quali tipi di organismi unicellulari comparvero per primi?

........................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................

• Quale importanza fondamentale ebbero le alghe marine?

........................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................

220


scheda 44

CLASSE 3

a

Storia

DAI FOSSILI IMPARO… 1. Osserva, poi indica con una X. Questa foglia fossile risale a 25 milioni di anni fa. Mi fa capire che i pioppi già allora erano piante esistenti con foglie uguali a quelle che hanno oggi. Anche il fusto e i rami, quindi, non dovevano essere diversi. tratta di un cranio di: I lunghi denti erano • Si uomo • adatti: terracotta animale era: • L’animale un erbivoro

a intimorire a rosicchiare a sbranare

un carnivoro

tratta dello scheletro di: • Il lungo collo era adatto: • Si uomo a intimorire dinosauro era: • L’animale un erbivoro

a mangiare foglie che crescevano in alto a sbranare

un carnivoro

221


scheda 45

CLASSE 3

a

Storia

ANIMALI A RISCHIO! 1. Leggi e completa. Anche oggi molti animali in tutto il mondo sono a rischio di estinzione. La loro sopravvivenza è minacciata dall’uomo che modifica il paesaggio naturale e inquina il terreno, l’acqua e l’aria. Anche la caccia contribuisce all’estinzione di tante specie animali. Un tempo la caccia era uno dei mezzi principali con cui l’uomo si procurava il cibo, ma oggi viene praticata solo per divertimento. Occorre bloccarla, oppure regolamentarla con leggi più severe. Ci sono, è vero, i Parchi Nazionali dove le specie animali sono protette, ma l’uomo deve cambiare il suo atteggiamento anche al di fuori dei Parchi. di molte specie animali dipende da tre cause: • L’estinzione 1.

. ........................................................................................................................................................................................................

2. ......................................................................................................................................................................................................... 3. .........................................................................................................................................................................................................

• Tu che cosa fai per proteggere gli animali?

. ................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

2. Osserva le foto e completa le didascalie.

Lince alpina È un Felide di grossezza intermedia fra un gatto e un cane. Ha grandi orecchie .................................................. che terminano con un ciuffo di ....................................................... . Il pelo è ..................................................... .

222

Cervo sardo È un mammifero dei Cervidi dal pelo ....................................... superiormente e ......................................... inferiormente. Ha orecchie e coda molto ...................................... e grandi .................................... ramose.


scheda 46

CLASSE 3

a

Storia

L'UOMO DEL PALEOLITICO 1. M etti una X sulla risposta esatta.

uomini preistorici la caccia rappresentava: • Per uglin hobby.

uno dei modi per sfamarsi. l’unico modo per sfamarsi.

veniva praticata: • La caccia solo dal capo della tribù.

dai ragazzi della tribù. da tutti i maschi della tribù.

• I maschi: cacciavano solo gli animali

che incontravano casualmente. avevano paura di tutti gli animali. seguivano gli animali nei loro spostamenti.

• Si cacciava: uccidendo gli animali con fucili e pistole.

rincorrendo gli animali più grossi. spingendo gli animali in una trappola (un burrone, una palude ecc.).

uccisi fornivano agli uomini: • Gli animali solo la pelle.

carne e ossa. carne, pelle e ossa.

223


scheda 47

CLASSE 3

a

Storia

TUTTO SUI DINOSAURI 1. Completa inserendo le parole mancanti, che trovi in fondo al testo.

• • • • •

• •

• •

••

Brontosauro uova carnivori scomparsa esemplari Terra mammiferi Tirannosauro delfini cambiamenti climatico coccodrilli foreste I dinosauri comparvero e popolarono tutta la ............................................. da 400 milioni di anni fa a 65 milioni di anni fa. Essi avevano molte forme ed erano di diverse dimensioni; sono stati classificati in due grandi gruppi: gli ornitischi, che erano erbivori, e i saurischi, che erano ............................................. . Si riproducevano attraverso la deposizione di ............................................ di cui sono stati trovati diversi ...................................... fossili. Uno dei sauri più terrificanti era il ....................................................., dall’enorme bocca coi denti aguzzi, mentre uno dei più grossi erbivori era il ............................................................. . La loro comparsa è provata da numerosi resti fossili, mentre la loro ............................................ è ancora avvolta dal mistero. Molte sono le supposizioni fatte: un improvviso cambiamento .................................................. dovuto alla caduta di un grande meteorite è l’ipotesi più accreditata. Un’altra ipotesi che è stata avanzata è la seguente: poiché la Pangea cominciava a dividersi in due grandi continenti, il clima mutò notevolmente e ciò portò alla diminuzione delle ............................................................ . Di conseguenza i dinosauri erbivori morirono di fame e così pure i carnivori, che non avevano più prede. Alcuni saurischi sono sopravvissuti fino ad oggi come i ............................................................, il drago di Komodo e perfino la piccola lucertola. I saurischi ebbero un’evoluzione negli uccelli. Il posto dei saurischi sulla terra fu preso dai ......................................................, che già esistevano ma erano rari e di piccole dimensioni. Essi, dotati di un cervello più evoluto seppero adattarsi ai ......................................... ambientali e occuparono tutto il globo, sia terrestre che marino con le balene, le orche e i ...................................................... .

224


scheda 48

CLASSE 3

a

Storia

LA CONQUISTA DEL LINGUAGGIO 1. Leggi e completa con le parole che trovi nel riquadro. L’aspetto dell’uomo cambiò nel corso dei millenni, insieme con la sua ..........................................., cioè la capacità di imparare, di fare, di inventare e trasmettere ............................................... . La conquista della posizione ........................................... permise agli uomini di usare le ........................................... e di ........................................... avanti (un’azione difficile per i ...........................................). La parte anteriore del ........................................... si appiattì, perché il senso dell’..........................................., divenuto meno necessario alla sopravvivenza, si ridusse. La ..................................... divenne meno robusta, perché per strappare carne e radici non usarono più solo i denti, ma anche strumenti di pietra. La vista e l’........................................... si perfezionarono, il ........................................... si sviluppò e la ........................................... non servì più solo per mangiare, ma anche per articolare suoni sempre più complessi e quindi per comunicare con gli altri. Nacque così il linguaggio.

PALEOLITICO

cultura quadrupedi cranio cervello udito conoscenze mani odorato bocca dentatura eretta guardare

NEOLITICO

2. Inventa un linguaggio fatto di segni per comunicare con i tuoi compagni. Fate finta di essere uomini primitivi e di comunicare solo a gesti. In seguito, dopo 10 minuti, cominciate a emettere qualche suono, infine potete parlare in modo comprensibile. Voi ci avete messo 10 minuti, ma gli uomini primitivi ci misero migliaia di anni per passare dai gesti ai suoni gutturali e, infine, alle parole.

225


scheda 49

CLASSE 3

a

Storia

COME SI VESTIVANO GLI UOMINI PRIMITIVI? Raschiatoi di selce realizzati in modo eccellente provano l’esistenza di una lavorazione delle pelli, per cui si può pensare che nel Paleolitico, abiti e calzature, sacchi e tende si potevano cucire con aghi di legno o di osso. Il filo per cucire era ricavato da tendini, budella essiccate e strisce di cuoio. Per gli indumenti si usavano pelli morbide e robuste di grandi animali, come quelle di renna, mammut e bisonte. 1. Rispondi in base alle informazioni ricavabili dal brano.

• Cosa utilizzavano gli uomini primitivi per lavorare le pelli?

. ..........................................................

...............................................................................................................................................................................................................

• Che cosa confezionavano con le pelli?

..............................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

• Con cosa era ottenuto il filo per cucire? E gli aghi?

................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

2. Completa la mappa in base agli aspetti della vita dell’uomo nel Paleolitico. Continenti Alimentazione

Era stanziato in Asia,

Si nutriva di

..........................................................

Abitazioni Viveva in ................................

.....................................

Arte e tradizioni Dipingeva ................................., Società

................................ scolpiva ...............................

Era organizzato in

e .................................. i morti.

..............................

226

L’UOMO DEL PALEOLITICO


CLASSE 3

a

scheda 50 Storia

LA “PREISTORIA” DEL PANE semi farina Le origini del pane sono lontanissime e non si sa quando venne utilizzato la prima volta. La sua storia iniziò quando la donna cominciò a schiacciare semi di grano, orzo e miglio: i primi cereali coltivati dall’uomo che venivano mangiati crudi. In seguito imparò a tostare i semi mettendoli su una pietra calda che metteva vicino al fuoco perché avevano un sapore più buono e non pestello ammuffivano. I chicchi venivano schiacciati su una pietra larga levigatoio e battuti con un’altra pietra tenuta nel pugno della mano. Il risultato della macinatura era una farina grossa, non soffice come quella di oggi, ma granulosa, che veniva impastata con acqua e poi mangiata cruda. La scoperta del pane avvenne per caso quando, lasciata la poltiglia di acqua e farina vicino al fuoco, una donna preistorica si accorse che cambiava colore e sapore. Quel pane duro e senza una forma precisa non aveva nulla in comune con quello di oggi, ma la sua storia inizia da questo casuale avvenimento.

1. Riordina le fasi della preparazione del pane.

227


scheda 51

CLASSE 3

a

Storia

LA CONSERVAZIONE DEI CIBI 1. L eggi il brano, osserva le immagini e scrivi

al posto giusto: essiccazione, affumicatura, salatura.

Molti alimenti sono deperibili: lasciati a temperatura ambiente si deteriorano e diventano tossici. Fin dalla Preistoria, l’uomo ha cercato di risolvere il problema della conservazione dei cibi adottando varie tecniche. Esponeva i pesci e i pezzi di carne al calore del sole: così si essiccavano, perdevano acqua e si conservavano più a lungo. A volte li appendeva sopra il fuoco: gli alimenti perdevano acqua mentre il fumo uccideva i batteri nocivi. Un’altra tecnica era la conservazione dei cibi nel sale. Queste tecniche vengono usate anche oggi, soprattutto per conservare il pesce. Oggi esistono elettrodomestici molto validi per la conservazione degli alimenti, basati tutti sull’azione del freddo: i frigoriferi e i congelatori.

.................................................................

.................................................................

.................................................................

2. Spiega come vengono conservati i cibi a casa tua. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

3. Indica con una X i prodotti che devono essere conservati in frigorifero.

228

barattolo di fagioli

latte

patate

fettine

pacco di biscotti

pesce


scheda 52

CLASSE 3

a

Storia

PALEOLITICO E NEOLITICO A CONFRONTO 1. L eggi e indica accanto a ogni affermazione P (Paleolitico) o N (Neolitico) a seconda del periodo a cui si riferiscono. Osserva gli esempi.

Gli uomini

• Sono raccoglitori e cacciatori. • Levigano la pietra. • Sono esclusivamente nomadi. • Accendono i primi fuochi. • Cacciano anche animali molto grandi. • Allevano animali. • Si coprono con pelli di animali. • Si dedicano all’agricoltura. • Vivono nei primi villaggi stabili. • Scoprono la ceramica. • Tessono stoffe. • Diventano in molti artigiani e mercanti. • Costruiscono le prime case. • Avvertono la necessità di scrivere.

P

N

2. Segna con una X le definizioni esatte. Nel Neolitico l’uomo... • IlèNeolitico... • l’Età della pietra antica. scopre il fuoco. è l’Età della pietra nuova. precede il Paleolitico. precede la Storia.

scheggia le pietre. leviga le pietre. usa l’elettricità.

229


scheda 53

CLASSE 3

a

Storia

ANCORA PALEOLITICO E NEOLITICO 1. I n quale periodo accaddero i seguenti avvenimenti? Nel Paleolitico o nel Neolitico? Indicalo con una X.

AVVENIMENTI

PALEOLITICO

NEOLITICO

Alla fine dell’ultima glaciazione, intorno a 12000 anni fa, il clima cambiò. L’uomo realizzò le prime macine in pietra per triturare i semi dei cereali. Renne, bisonti e cervi si spostarono verso nord in cerca di cibo e di temperature più fredde. L’uomo realizzò le prime pitture rupestri sulle pareti delle grotte

2. Rispondi alle domande e verbalizza nel quaderno il seguente schema. Nel Neolitico l’uomo... ... coltiva la terra è la materia • Qual prima? trasforma • Come l’ambiente? vantaggi • Quali ne trae?

230

... addomestica gli animali

• Cosa gli offre l’ambiente? trasforma la vita • Come degli animali? • Quali vantaggi ne trae?

... costruisce villaggi materie • Quali prime usa? le • Come utilizza? vantaggi • Quali ne trae?


scheda 54

CLASSE 3

a

Storia

L’INVENZIONE DELLA SCRITTURA I mercanti che solcavano i mari e i fiumi o percorrevano lunghe distanze via terra, diffusero anche nuove idee, tecniche e usanze. Con alcuni mercanti nacque l’esigenza di annotare i prodotti commerciati per registrare conteggi e osso di renna calcoli. Proprio come quelli ritrovati su un osso di renna circa 10 000 anni fa dove, ad ogni segno, corrispondeva un oggetto. Presso altre popolazioni invece la scrittura nacque per motivi religiosi. La scrittura comunque fu inventata perché gli uomini avevano la necessità di comunicare messaggi che rimanessero per lungo tempo. Le parole infatti possono essere cambiate o dimenticate, invece quello che è scritto rimane per sempre. I nostri antenati cominciarono a scrivere anche i fatti importanti che avvenivano nei luoghi in cui vivevano, i riti religiosi, le usanze, le guerre vinte e perse. A partire da questa grande invenzione è possibile ricostruire il passato dell’umanità avvalendosi di documenti scritti. Termina quindi il lungo periodo della Preistoria e inizia la Storia.

1. Rispondi alle seguenti domande.

• La scrittura fu inventata o scoperta? • Sapresti definire qual è la differenza tra scoperta e invenzione? • Perché gli uomini del Paleolitico incisero i primi segni? • Quali furono le ragioni che determinarono l’invenzione della scrittura? • A quale nuovo periodo essa diede inizio?

...................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................... ................................................

............................................................................................................................................................................................................... . ...................................................................

............................................................................................................................................................................................................... . ...........................

............................................................................................................................................................................................................... . .....................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

231


scheda 55

CLASSE 3

a

Storia

LA SCRITTURA E LA STORIA 1. I ndica con una X la frase esatta. La Storia è il periodo di tempo della storia dell’uomo che inizia con l’invenzione della scrittura. La Storia è il periodo di tempo della storia dell’uomo che inizia con la scoperta dell’agricoltura. La Storia è il periodo di tempo della storia dell’uomo che inizia con la nascita della Terra.

2. C ompleta con V (vero) o F (falso). Nella città le abitazioni erano costruite con rami e pelli di animali. Al centro della città c’erano il palazzo del re e i magazzini. La città non era circondata da mura. Nella città c’erano imponenti edifici per svolgere i riti religiosi: i templi. Nelle città c’erano categorie di persone diverse per ricchezza e per potere. I sacerdoti erano gli intermediari tra gli uomini e gli dèi. I sacerdoti combattevano contro i nemici. I sacerdoti offrivano agli dei prodotti della terra e animali sacrificati. 3. C ollega ogni causa alla sua conseguenza. CAUSE

• I fiumi straripano. li uomini cercano la • Gbenevolenza degli dèi. funzionari registrano • Ii prodotti. li uomini si scambiano • Gi prodotti.

232

CONSEGUENZE

• Nasce la scrittura. costruiscono • Gliarginiuomini e scavano canali. • Nasce il baratto. uomini nominano • Glii sacerdoti.


scheda 56

CLASSE 3

a

Storia

LA DIVISIONE DEL LAVORO Nei villaggi del Neolitico, gli adulti erano impegnati a produrre tutto ciò che serviva alla propria famiglia o a un gruppo abbastanza ristretto, però quando l’uomo divenne allevatore e agricoltore il cibo non scarseggiò più, anzi ce n’era in quantità maggiore del necessario. Alcuni uomini, quindi, non lavoravano più nei campi, ma si specializzavano nella produzione di manufatti. Nell’Età dei metalli, per esempio, c’erano uomini che impararono a riconoscere le pietre che contenevano rame, stagno o ferro: i minatori; essi scavavano cunicoli e gallerie (miniere) per prendere le pietre e poi portarle fino ai villaggi dove i fabbri le fondevano e, con il metallo, realizzavano utensili e armi. La lavorazione della ceramica e la tessitura furono due attività artigianali molto importanti. C’erano vasai e tessitori che producevano oggetti in serie, per uso quotidiano. Gli artigiani che lavoravano materiali pregiati come il bronzo, le pietre preziose o l’oro, e che conoscevano tecniche complesse e difficili, producevano oggetti di valore e venivano ricompensati di più rispetto a quelli che svolgevano lavorazioni semplici. 1. Rispondi alle seguenti domande.

• Dove abiti tu ci sono degli artigiani? Sì No • Quali prodotti realizzano? • Con quali materiali? • Sapresti spiegare la differenza che c’è tra la bottega di un artigiano e una fabbrica?

............................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................

233


scheda 57

CLASSE 3

a

Geografia

LA PIANTA 1. Osserva questa zona con case sparse, poi rispondi alle domande.

• Puoi disegnare il contorno delle case? Sì No • Potrebbero essere rappresentate nelle loro reali dimensioni? Sì No • Come potrebbero essere rappresentate?

......................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

2. Osserva la pianta della zona, poi segna la risposta giusta.

• Ti sembra:

vista dall’alto. riprodotta in scala.

• Ci sono segni convenzionali? Sì No 234

vista di fianco. riprodotta con l’uso della fotografia.


scheda 58

CLASSE 3

a

Geografia

LEGGI LE PIANTE 1. Numera le stanze nella pianta dell’appartamento: 1 ingresso 2 soggiorno 3 cucina 4 bagno 5 terrazzo 6 camera da letto dei bambini 7 camera da letto dei genitori

2. N ella pianta della cittĂ di Ancona, colora di rosso uno dei possibili percorsi da piazza XXIV Maggio a piazza Kennedy.

P.ZA XXIV MAGGIO P.ZA KENNEDY

3. Ora elenca le vie e le piazze attraversate lungo il percorso che hai scelto. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

235


scheda 59

CLASSE 3

a

Geografia

LA CARTA GEOGRAFICA 1. E cco una carta geografica. Colora le caselle degli elementi presenti sul territorio. Infine rispondi.

segni convenzionali sono stati • Quali usati in questa carta?

............................................

................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................

2. E cco una carta fisica: descrivi le caratteristiche del territorio di questa regione aiutandoti anche con i punti cardinali.

.......................................................................................................... .......................................................................................................... .......................................................................................................... .......................................................................................................... ..........................................................................................................

236

Pianure

Colline

Montagne

Ghiacciai

Frane

Coltivazioni

Pascoli

Mare

Laghi

Lagune

Fiumi

Affluenti

Foci dei fiumi

Estuario

Grandi città

Città medie

Paesi

Case sparse

Confini di regione

Autostrade

Ferrovie

Case


scheda 60

CLASSE 3

a

Geografia

CARTE FISICHE E POLITICHE 1. Completa.

carte evidenziano soprattutto gli elementi naturali di un • Leterritorio: montagne, pianure, fiumi, laghi e mari. carte indicano Stati, confini amministrativi, città, regioni, • Leprovince, vie di comunicazione... ........................................ ........................................

2. O sserva le carte dell’Italia politica

e fisica e completa gli enunciati sottostanti:

• Nell’Italia politica ho notato le regioni che sono in tutto .........................

• Tre importanti città sono

..................................

.................................................................................................... .................................................................................................... ....................................................................................................

• Nell’Italia fisica noto

................................................

.................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... ....................................................................................................

237


scheda 61

CLASSE 3

a

Geografia

LE CARTE TEMATICHE Questo tipo di carta rappresenta un determinato aspetto del territorio preso in analisi. Si possono trovare carte che si occupano solo di clima, di strade, carte che illustrano la produzione agricola, la popolazione, i parchi naturali. 1. Osserva bene queste carte tematiche e indica di cosa trattano.

238

.....................................................................

.....................................................................

.....................................................................

.....................................................................


scheda 62

CLASSE 3

a

Geografia

COME CAMBIA LA MONTAGNA La pioggia, la neve, il vento e il ghiaccio trasformano lentamente le montagne con un’azione continua che si chiama erosione. 1. O sserva con attenzione i disegni e completa le spiegazioni con le parole giuste.

acqua vento pioggia neve

Il ......................................... sposta la sabbia e il terriccio, così facendo erode la roccia.

La ......................................... spacca la roccia e fa scivolare il terriccio e i sassi verso valle.

L’ ......................................... penetra nelle fessure della pietra, di notte gela, aumenta di volume e spacca la roccia, che scivola a valle.

Masse di ......................................... possono staccarsi dalle montagne e scivolare a valle (valanghe), travolgendo e trascinando rocce e alberi.

239


scheda 63

CLASSE 3

a

Geografia

MONTAGNA E COLLINA 1. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Alcune montagne si sono formate in seguito al sollevamento dei fondali marini. In montagna la presenza di grandi pascoli impedisce l’allevamento del bestiame. Tra gli animali tipici della montagna ci sono l’anatra, la scimmia, la rana. Le colline hanno cime arrotondate e pendii dolci. I terrazzamenti sono gradinate di terreno sostenute da muretti di pietra. Sulla cima delle colline non ci sono mai i paesi. In collina si coltivano viti, olivi, alberi da frutto. 2. C ompleta la tabella.

240

MONTAGNA

COLLINA

ALTITUDINE

.........................................................................

.........................................................................

ORIGINE

.........................................................................

.........................................................................

FLORA

.........................................................................

.........................................................................

FAUNA

.........................................................................

.........................................................................

ATTIVITÀ DELL’UOMO

.........................................................................

.........................................................................


scheda 64

CLASSE 3

a

Geografia

LA PIANURA 1. Completa.

• La pianura si presenta come... • Un tempo la pianura... • Gli elementi che la compongono sono... • La vegetazione spontanea è formata da... • Gli animali selvatici presenti sono... • Le attività svolte dall’uomo sono...

. ...............................................................................

. ...............................................................................

. ...............................................................................

. ............................................................................... . ............................................................................... . ...............................................................................

2. Collega ogni prodotto all’industria che lo ha lavorato.

Industria alimentare

Industria chimica

Industria meccanica

3. Sottolinea le affermazioni che si riferiscono alla città.

Il traffico è intenso. Ci sono poche strade. L’aria è spesso inquinata. Ci sono molte possibilità di svago e di divertimento.

Offre molte opportunità di lavoro. Ci sono pochi spazi verdi. Ci sono molti pascoli. Ci sono pochi servizi.

241


scheda 65

CLASSE 3

a

Geografia

L’AGRICOLTURA IN PIANURA 1. C ompleta lo schema con i seguenti termini: agricoltura – fertile – irrigazione, poi scrivi i nomi dei prodotti ottenuti.

Il terreno pianeggiante e

La possibilità di

........................................

....................................... dei campi,

favoriscono l’............................................... che produce…

• Foraggio

................................

................................

................................

................................

suini bovini

Prodotti

Macelleria

Pastificio - Panificio

Zuccherificio

Industria conserviera

...............................

...............................

...............................

...............................

..............................

..............................

..............................

..............................

prodotti finiti vengono facilmente trasportati nei negozi di tante città • Iperché in pianura ci sono: facili vie di comunicazione; poche strade; vie di comunicazione difficili da percorrere.

242


scheda 66

CLASSE 3

a

Geografia

LE ACQUE DOLCI 1. Collega ogni termine alla definizione esatta. ANSA SORGENTE TORRENTE CASCATA AFFLUENTE LETTO

d’acqua che scorre veloce • Corso in un terreno con forte pendenza. che fa il fiume quando • Salto incontra un dislivello del terreno.

• Fiume che si getta in un altro fiume. • Solco in cui scorre il fiume. • Punto in cui nasce il fiume. • Curva formata dal fiume.

2. Scrivi accanto a ogni disegno se si tratta di una foce a delta o a estuario.

Foce a

Foce a

.......................................

.......................................

3. Colora allo stesso modo ogni tipo di lago e la sua origine. Lago vulcanico

Lago costiero

Lago glaciale

Lago artificiale

È creato dall’uomo che sbarra il percorso di un fiume con una diga.

Si trova vicino alle coste marine ed è formato da acqua di mare.

Si è formato in un’antica conca scavata da un ghiacciaio in epoche lontanissime.

Si è formato nel cratere di un vulcano spento.

243


scheda 67

CLASSE 3

a

Geografia

IL FIUME 1. Collega ciascun termine alla sua definizione, poi inseriscilo nel disegno. Sorgente

Meandro Immissario Cascata Argine

Foce Affluente

Emissario Letto (o alveo)

244

Ampia curva del fiume. Punto in cui il fiume supera un forte dislivello. Punto in cui il fiume si getta in mare. Sponda del fiume. Fiume che sbocca in un altro fiume. Fiume che esce da un lago. Luogo dove il fiume nasce. Passaggio in cui scorre un fiume. Fiume che entra in un lago.


scheda 68

CLASSE 3

a

Geografia

VARI TIPI DI LAGHI 1. Collega le tipologie di laghi all’immagine giusta.

laghi costieri

laghi glaciali

laghi artificiali di sbarramento

Mare Adriatico

laghi vulcanici

245


scheda 69

CLASSE 3

a

Geografia

IL MARE 1. Completa scrivendo al posto giusto le seguenti parole:

• • • • •

• • •

basse e sabbiose baia immensa distesa promontorio alte e rocciose golfo isola salata costa arcipelago Il mare è un’........................................................................ di acqua ............................................. . Il punto in cui il mare bagna la terra si chiama ............................................. . Le coste possono essere ............................................................... oppure ............................................................... . Una piccola insenatura del mare lungo la costa si chiama ............................................. , se l’insenatura è grande si chiama ............................................. . Una sporgenza montuosa sul mare forma un ............................................. . La terra che emerge dal mare ed è da esso completamente circondata è un’............................................. ; un insieme di isole forma un ............................................. . 2. Collega ogni movimento del mare con la sua spiegazione. Maree

della superficie dell’acqua • Movimenti dovuti al vento.

Correnti marine

regolari provocati • Movimenti dall’attrazione della Luna sulla Terra.

Onde

di acqua fredda o calda • Masse che si spostano in profondità.

3. Completa lo schema. L’inquinamento delle acque del mare è provocato da tante cause. Le petroliere .............................................

Molti fiumi portano fino al mare acque di scarico di città e industrie, che contengono ...........................................

246

L’uomo .......................... ...............................................

In agricoltura vengono usati ..........................................................................


scheda 70

CLASSE 3

a

Geografia

I MOVIMENTI DEL MARE ONDE

Il vento soffia sulla superficie del mare e provoca le onde. Quando queste arrivano sulla costa si infrangono sulla spiaggia. Se il vento è molto forte le onde possono anche raggiungere diversi metri di altezza e quindi avere molta forza.

MAREE La superficie del mare si alza e si abbassa, all’incirca ogni sei ore, per la forza di attrazione della luna, originando l’alta e la bassa marea.

CORRENTI MARINE

Nella profondità del mare possono scorrere dei veri e propri fiumi di acqua calda o fredda: sono le correnti marine. Quelle calde rendono mite il clima delle zone che toccano.

1. Colora in modo diverso le frasi riferite ai tre movimenti del mare. Si infrangono sulla spiaggia. Sono originate dai venti. Possono essere calde o fredde.

Può essere alta e bassa. Possono essere alte anche diversi metri. Hanno creste di schiuma bianca.

Possono influenzare il clima delle coste. Sono causate dalla forza di attrazione della Luna.

247


SCHEDA 1 COMPITO DI REALTĂ€

A SCUOLA A) L eggi che cosa dicono questi bambini rientrando a scuola, poi disegnati e parla anche tu.

Ritrovo i miei compagni.

Gioco e mi diverto.

Imparo cose nuove.

......................................... ......................................... .........................................

B) Spiega in modo chiaro le parole che hai scritto. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

UnitĂ di competenza: interagire con compagni e insegnanti e adattarsi a situazioni comunicative diverse. A) Competenza applicazione: esprimere le proprie aspettative al rientro a scuola. B) Competenza comunicazione: spiegare per esteso le proprie aspettative.

248


SCHEDA 2 COMPITO DI REALTÀ

LA CAPANNA NEL BOSCO A) Leggi il breve racconto e colora i riquadri seguendo la legenda: ROSSO

Conclusione VERDE

Inizio GIALLO

Svolgimento

È un bel pomeriggio. Marco e Lisa vanno nel bosco.

Raccolgono la legna per costruire una capanna.

Costruiscono una piccola capanna con tanti ramoscelli e si divertono un mondo.

La sera ritornano a casa.

B) R acconta la stessa storia inserendoti come narratore e protagonista. È un bel pomeriggio. Io ....................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

Unità di competenza: leggere e produrre testi narrativi realistici. A) Competenza applicazione: d istinguere i tre momenti del racconto in un diagramma di flusso. B) Competenza comunicazione: raccontare una storia in veste di narratore-protagonista.

249


SCHEDA 3 COMPITO DI REALTÀ

STORIE FANTASTICHE A) Segui i percorsi, leggi i due racconti fantastici e scrivi le conclusioni. Legenda: Inizio

Sviluppo Conclusione

Due fratellini giocano in giardino. Sentono una vocina che li chiama.

È la fata dei giardini.

È un gattino parlante.

La fata regala loro una bacchetta magica.

Il gattino chiede un po’ di latte.

Con la bacchetta magica,

Allora ...............................................

........................................................

................................................

.............................................

.........................................

......................

B) R acconta la storia che preferisci arricchendo in modo piacevole l’inizio, lo svolgimento e la conclusione.

Unità di competenza: leggere e produrre testi narrativi fantastici. A) Competenza applicazione: c oncludere storie fantastiche schematizzate nel diagramma di flusso. B) Competenza comunicazione: raccontare una storia inserendo particolari piacevoli.

250


SCHEDA 4 COMPITO DI REALTÀ

TANTI LIBRI A) Collega ogni affermazione al libro giusto.

È un racconto breve che vuole dare un insegnamento agli uomini.

La conclusione è “Vissero felici e contenti”.

Accanto al protagonista, c’è un personaggio buono che lo aiuta e gli dona un mezzo magico.

I protagonisti sono animali che parlano come gli uomini. Vuole spiegare in modo fantastico alcuni fatti della realtà.

Spiega in modo fantastico l’origine del mondo, dell’uomo e dei fenomeni naturali.

Al termine della storia le cose si presentano come sono oggi.

Il tempo è quello delle origini del mondo.

B) Scegli due caratteristiche relative allo stesso libro e spiegale con le tue parole. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... Unità di competenza: leggere, comprendere e produrre testi narrativi fantastici di vario tipo. A) Competenza applicazione: collegare affermazioni a diverse tipologie di testo fantastico. B) Competenza comunicazione: s piegare con parole chiare le caratteristiche di una tipologia

di testo fantastico.

251


SCHEDA 5 COMPITO DI REALTÀ

L'IDENTIKIT A) L eggi gli identikit e cerchia nei gruppi i personaggi a cui si riferiscono.

Il cane che Marta ha preso al canile è proprio buffo: un barboncino nero con le zampe bianche; il pelo è arricciato e lungo, la coda è corta e sempre in movimento, la lingua sempre fuori dai denti.

Marco è mio amico, gioca con me in difesa, nella squadra di calcio della scuola. Ha un viso simpatico, con poche lentiggini sul naso e due lenti rotonde sugli occhi. Marco ha lunghi ricci rossi e porta sempre magliette molto colorate.

B) P roduci l’identikit di un altro personaggio a tua scelta. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... Unità di competenza: leggere, comprendere e produrre testi descrittivi di persone, animali e ambienti. A) Competenza applicazione: r iferire identikit scritti ai giusti personaggi. B) Competenza comunicazione: produrre un identikit orale.

252


SCHEDA 6 COMPITO DI REALTÀ

LA GUERRA DEI BAMBINI A) L eggi il testo poetico e rispondi. Che cosa fa quel bambino col pullover turchino? Spara a una nave di bucanieri e li fa tutti prigionieri. Poi assalta una tribù d’indiani e tutti alzano le mani. E quel bambino col giubbetto bruno? Lui non spara a nessuno. Ha un fucilino rosso e giallo, ma ci corre a cavallo. E si sente generale, perché nessun bambino è caporale. L. Grossi

testo: • Questo è una poesia. è una filastrocca.

ha la rima baciata. ha la rima alternata.

diverte. fa riflettere.

I versi sono .................................. Le strofe sono ....................................... B) S piega con le tue parole il messaggio trasmesso dalla poesia. LE ARMI DEI BAMBINI NON UCCIDONO.

Unità di competenza: leggere, comprendere e produrre testi poetici. A) Competenza applicazione: i ndividuare la tipologia di un testo poetico. B) Competenza comunicazione: spiegare il messaggio veicolato da una poesia.

253


SCHEDA 7 COMPITO DI REALTÀ

MESSAGGI INCOMPLETI A) U n bambino un po’ distratto ha scritto questi messaggi, ma non è riuscito a completarli. Scegli tu le parole giuste e inseriscile.

Cara Maria, ................. aspetto al parco alle cinque ................. pomeriggio. Giocheremo ................. con gli amici. Marco

la / ti di / dì la / là

Caro babbo, ancora non ................. deciso se andare al parco ................. alle giostre. Tu ................. già scelto il posto? Marco

Caro Mauro, complimenti! Sei un vero asso! Non un asso nel gioco delle carte, ma un asso nel gioco del .............................. . I tuoi tiri in porta sono forti e decisi, al contrario i miei sono .................................. e .................................. . Marco

ho / o ho / o hai / ai

calcio / monopoli fortissimi / deboli incerti / precisi

B) Rispondi.

• Come puoi definire la parola “asso”? Quanti significati può avere? ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

Unità di competenza: riflettere su testi e discorsi rilevando il contesto, il lessico usato e l’ortografia. A) Competenza applicazione: completare messaggi in base al destinatario, alle convenzioni ortografiche

e alle relazioni lessicali.

B) Competenza comunicazione: definire gli omonimi e il loro uso.

254


SCHEDA 8 COMPITO DI REALTÀ

FRASI A PEZZI A) O rdina i sintagmi e forma frasi significative.

L’auto

mobil

ista

a Per eccessiv

Il vigile

Ha multato

D

pes Tanti

velocità

A mag

e ’estat

ci

Pescano lie larg

Con la rete

he

ca I pes

tori

1. ................................................................................................ 2. ................................................................................................ ................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

• Riscrivi le frasi spostando i sintagmi in modo che mantengano lo stesso significato. 1. ................................................................................................ 2. ................................................................................................ ................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

B) L e frasi che hai scritto hanno un soggetto? E un complemento oggetto? Come hai fatto a distinguere il soggetto dal complemento oggetto?

..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

Unità di competenza: riflettere su testi e discorsi rilevando elementari strutture sintattiche. A) Competenza applicazione: c ostruire frasi significative. B) Competenza comunicazione: spiegare il lavoro eseguito.

255


SCHEDA 9 COMPITO DI REALTÀ

IL GIOCO DEL VERBO INVENTATO A) L eggi il brano scritto nella lingua dei robot e scrivi al posto del verbo robottare il verbo più adatto scegliendolo fra i seguenti:

• • • ••

••

•• •

si lavano lavano correre fanno lasciando aprire dondolano nuotare giocano spingono si divertono rinfrescarsi Che cosa robottano ........................................... i robot tutto il giorno? La mattina si robottano ........................................... i denti e la faccia, robottando ........................................... intorno tanto disordine. Dopo la colazione, robottano ........................................... in fretta e furia i piatti. Adesso è tutto in ordine e i robot possono finalmente robottare ........................................... la porta e robottare ........................................... nel prato. Robottano ........................................... a nascondino tra i cespugli, robottano ........................................... sull’altalena e robottano ........................................... la cariola. Si robottano ........................................... a fare il tiro alla fune e, infine, un bel tuffo nel fiume per robottare ........................................... allegramente e robottarsi ........................................... le idee.

B) Rispondi a voce.

quale coniugazione appartiene il verbo robottare? • • AConiugalo al tempo presente, passato prossimo e futuro semplice. Unità di competenza: riflettere su testi e discorsi rilevando le principali categorie morfologiche. A) Competenza applicazione: sostituire un verbo che non esiste con quello giusto. B) Competenza comunicazione: rispondere a quesiti relativi alla coniugazione e al tempo dei verbi.

256


SCHEDA 10 COMPITO DI REALTĂ€

IN GITA AL MUSEO Isa al museo ha ammirato un bel dipinto di Ambrogio Lorenzetti e vuole ricavare da esso tante informazioni. A) Prova anche tu, completando la scheda.

A. Lorenzetti, Effetti del Buon Governo, Siena, 700 anni fa.

Tipo di fonte: visiva Autore: ................................................................................................................................................................................................. Tempo a cui si riferisce: ......................................................................................................................................................... Luogo da cui proviene: Siena Argomento trattato: ................................................................................................................................................................. Informazioni ricavate sul passato: Le case ................................................................................................................................................................................................. .....................................................................................................................................................................................................................

Le persone ........................................................................................................................................................................................ .....................................................................................................................................................................................................................

I mestieri ............................................................................................................................................................................................. .....................................................................................................................................................................................................................

B) Descrivi il dipinto a voce. UnitĂ di competenza: ricostruire il passato. A) Competenza applicazione: ricavare informazioni da una fonte storica. B) Competenza comunicazione: esporre oralmente le informazioni ricavate da una fonte storica.

257


SCHEDA 11 COMPITO DI REALTÀ

LA TERRA È COME UN LIBRO La Terra è come un libro di racconti pieno di “immagini”: le pagine del libro sono fatte di roccia, le illustrazioni sono i reperti usati dagli uomini e i fossili, cioè resti o impronte di animali preistorici. I fossili e i reperti che si trovano ad una profondità maggiore sono i più antichi.

A) I mmagina di essere un archeologo che sta scavando questo terreno. Descrivi in un

breve rapporto i reperti che trovi e rifletti in particolare sui seguenti punti: dove si trovano i reperti più antichi? E i più recenti? Perché appartengono ad epoche diverse? Fai le tue riflessioni.

Oggi ho scavato . ......................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

B) Descrivi come hai ragionato. Unità di competenza: l’alunno ricava da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del

passato

A) Competenza applicazione: descrive un paesaggio lavorando come uno storico. B) Competenza comunicazione: ricostruire il lavoro fatto e saperlo comunicare.

258


SCHEDA 12 COMPITO DI REALTÀ

ANIMALI A RISCHIO Proprio come i dinosauri, anche oggi molti animali sono a rischio di estinzione in tutto il mondo. La loro sopravvivenza è minacciata dall’uomo che modifica il paesaggio naturale e inquina il terreno, l’acqua e l’aria. A) D ividetevi in gruppi e fate una ricerca su quali sono gli animali che rischiano maggiormente l’estinzione. Sceglietene uno e costruite un volantino per presentarlo. Spiegate i motivi per cui rischia l’estinzione e cosa può fare l’uomo per proteggerlo.

Salviamo il ........................................................... Incolla qui la foto ...................................................................................................................................................................................... dell’ animale che hai scelto ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................

B) C ome avete effettuato al tua ricerca? Come avete selezionato le informazioni? Spiega a voce.

Unità di competenza: Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno carat-

terizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

A) Competenza applicazione: fare una piccola ricerca collegando aspetti del passato con il presente. . B) Competenza comunicazione: ricostruire il lavoro fatto e saperlo comunicare.

259


SCHEDA 13 COMPITO DI REALTÀ

ORIENTIAMOCI SULLA CARTA A) S ei una guida turistica che sta mostrando a una classe in gita la città di Ancona. Decidi di accompagnarli da Piazza XXIV Maggio e Piazza Kennedy. Descrivi ai bambini il percorso che farete.

............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................

B) Descrivi come hai fatto a decidere il percorso da seguire.

Unità di competenza: l’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando

riferimenti topologici e punti cardinali.. A) Competenza applicazione: descrive un percorso come una guida. B) Competenza comunicazione: ricostruire il lavoro fatto e saperlo comunicare.

260


SCHEDA 14 COMPITO DI REALTÀ

IL PAESAGGIO IN CUI VIVI A) L avora come un geografo e completa lo schema, analizzando gli elementi del paesaggio che ti circonda.

Orografia

(presenza di montagne, colline, pianure…) Idrografia

(presenza di fiumi, laghi, mari…) Flora

(piante spontanee) Fauna

(animali selvatici) Clima

(temperatura, piovosità, venti…) Opere dell’uomo

(case, fabbriche, strade, ferrovie, ponti…)

........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ...........................................................................................................

B) Descrivi come hai lavorato ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... Unità di competenza: l’alunno individua i caratteri che connotano i paesaggi, Si rende conto che lo spazio

geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. A)Competenza applicazione: descrive un paesaggio lavorando come un geografo B)Competenza comunicazione: ricostruire il lavoro fatto e saperlo comunicare.

261


SCHEDA 15 COMPITO DI REALTÀ

L’UOMO E LA COLLINA A) S ei andato per la prima volta nel paese di tuo nonno, ma scopri che negli anni ci

sono stati molti cambiamenti rispetto a come te lo aveva descritto lui. Osserva i due disegni e scrivi una lettera al nonno per dirgli come l’ambiente è stato modificato.

Caro nonno ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................

B) Spiega a voce quali elementi hai scelto di descrivere.

Unità di competenza: Coglie le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. A) Competenza applicazione: cogliere informazioni dall’osservazione di un’immagine e saperle verbalizzare. B) Competenza comunicazione: ricostruire il lavoro fatto e saperlo comunicare.

262


In seguito alle Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM del 16/11/2012) e al successivo Decreto 26.03.2013, prot. N. 209, i libri di testo prendono forma in una nuova versione digitale o mista (costituita da un testo in formato cartaceo e da contenuti digitali integrativi, oppure da una combinazione di contenuti digitali e digitali integrativi). Le nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 hanno posto all’attenzione dei docenti e di tutte le persone interessate al dibattito sulla scuola, un nucleo di tre concetti fondamentali. Il primo è di tipo prettamente metodologico e riguarda il fare scuola quotidiano con un suggerimento ad adottare strategie di tipo collaborativo o cooperativo. A fronte di un’analisi in cui sono messe in evidenza le crescenti difficoltà relazionali da parte di figli unici, generalmente digital native, la scuola italiana individua nella capacità di lavorare con gli altri un valore trasversale a tutte le discipline. Un secondo aspetto evidenziato dalle Nuove Indicazioni Nazionali è incentrato sul concetto di competenza, tra cui quella digitale. L’introduzione delle lavagne interattive prima, l’istituzione di classi sempre più “2.0” dall’altra disegnano lo scenario di una scuola che affronta in modo attivo le importanti sfide che ha davanti a sé: l’inclusione, l’apertura al mondo reale, le opportunità e gli allarmi posti dal digitale. Il sistema educativo-didattico complessivo formato da innovazione metodologica, didattica per competenze e strumentazione digitale, ridefinisce necessariamente anche l’ambito professionale del fare scuola. Il docente diventa il progettista del percorso in grado di utilizzare “una cassetta degli attrezzi” particolarmente sofisticata e complessa. Tra questi attrezzi c’è certamente anche il libro di testo, perché la civiltà del libro non può abdicare a se stessa, ma è un libro diverso, ricco di connessioni e di aperture verso l’esterno. Ne emerge un libro potenziato, arricchito di contenuti multimediali, un libro che consente approcci diversi allo stesso problema. L’integrazione tra linguaggi diversi è una risorsa per l’apprendimento, questo i docenti lo sanno bene. Spesso, le nuove acquisizioni devono collimare con modalità preferenziali di apprendimento diverse da bambino a bambino e differenziare i linguaggi può essere un primo punto di partenza. L’introduzione del digitale tra gli strumenti didattici, però, offre un’opportunità in più. Oltre a catturare l’attenzione dei bambini con video e animazioni, fornisce al docente l’opportunità di modificare la sceneggiatura stessa della propria lezione. Per definizione, le tecnologie modificano i comportamenti delle persone e sono destinate anche a cambiare il modo di far scuola. Governare questo cambiamento è, in ultima analisi, la sfida più importante a cui i docenti sono chiamati. Il M.I.O. BOOK è il libro multimediale del GRUPPO EDITORIALE RAFFAELLO. L’acronimo M.I.O. identifica le tre caratteristiche fondamentali alla base di tutti i progetti digitali: M come Multimediale, perché integrato con contenuti audio, video, interattivi che possono essere visionati sia dall’insegnante in classe con l’ausilio della LIM, sia dall’alunno a casa installando il CD nel proprio computer o tablet. I come Interattivo, perché è possibile intervenire nel testo inserendo note o appunti. .O come Open, perché è possibile creare documenti e condividerli in classe. Il M.I.O. BOOK è stato concepito per essere utilizzato in classe (costruzione condivisa della lezione) e a casa sia dallo studente (facilitatore dell’uso del libro) sia dal docente (preparazione della lezione). Il M.I.O. BOOK esce in triplice versione: 1. SFOGLIABILE L’obiettivo del progetto è principalmente quello di sviluppare le competenze digitali degli alunni, interessando le nuove generazioni e appassionandole alle proposte educative in modo coinvolgente.

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

GUIDA AI MATERIALI DIGITALI

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK 264

Il M.I.O. BOOK rappresenta un nuovo modo di insegnare e di favorire l’apprendimento che nasce da un modello didattico di tipo cooperativo-metacognitivo e che si fonda su concetti di riflessione, cooperazione e condivisione. Di notevole efficacia risulta la possibilità di un suo uso associato alla LIM, in quanto facilita l’attuazione delle strategie educative, che stanno alla base di una didattica inclusiva. Visualizzare il testo sulla LIM, a grandi dimensioni, consente all’insegnante e agli alunni di interagire sul libro digitale. La strumentazione presente nel M.I.O. BOOK permette di lavorare in modo vario e differenziato con il testo. Si può: ricercare parole chiave nel testo; evidenziare il testo; inserire segnalibri; prendere appunti; inserire e memorizzare note scritte sotto forma di slide o post-it; inserire e memorizzare audio, video, documenti, link utili; scattare fotografie alla pagina; scrivere e disegnare nelle pagine, salvando le modifiche; avere accesso a vario materiale multimediale integrativo. Non meno importante come strumento è la possibilità di poter creare un profilo personale; ciò consente di salvare le modifiche apportate al M.I.O. BOOK, di poterle rivedere anche a distanza di tempo e di personalizzare il proprio testo. Nello specifico, l’insegnante può disporre di più profili personali (tanti quante sono le sue classi) e può assegnare agli alunni dei compiti da eseguire a casa attraverso schede o documenti personali che crea direttamente all’interno del M.I.O. BOOK. Anche gli alunni possono avere un profilo personale che consente loro di personalizzare il proprio testo, di svolgere a casa, al computer, i compiti assegnati dall’insegnante e salvarli in una chiave di memoria. 2. TESTO LIQUIDO La versione liquida del testo è ad alta leggibilità: grazie al suo particolare formato, permette all’utente di intervenire sulla pagina migliorando la lettura e aiutando le difficoltà di apprendimento. Permette infatti di aumentare la dimensione del testo, modificare la font (con la possibilità di utilizzare la font Leggimi, indicata per studenti con BES e DSA), cambiare lo stile trasformando tutto il testo in maiuscolo e disattivare le immagini all’interno della pagina per evitare elementi di distrazione. La versione liquida offre inoltre un servizio di traduzione di tutto o parte del testo in altre lingue, uno strumento particolarmente utile per studenti stranieri che trovano difficoltà con la lingua italiana. 3. AUDIOLIBRO Ogni testo è stato letto in maniera completa da speaker professionisti. Molte sezioni presentano anche brani ad alto ascolto, letti scandendo bene le parole. Questo accorgimento è di grande aiuto agli studenti con BES e DSA.

Gli strumenti del M.I.O. BOOK, intuitivi e facili da utilizzare, permettono al docente di: parlare il linguaggio “digitale” degli studenti; catturare e mantenere un’attenzione maggiore da parte della classe; sviluppare la condivisione e il lavoro di gruppo; personalizzare le lezioni (con diversi stili, centrata sui BES ecc.).


Versione testo sfogliabile Avvio Una volta scaricato e installato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic sulla copertina. Al primo accesso il testo dovrà essere attivato, inserendo due codici: • ISBN • Rispondere a una domanda Attivato il testo, i contenuti del M.I.O. BOOK si presenteranno nella seguente maniera: Novità – I testi vengono presentati in formato PDF, senza l’integrazione di alcun contenuto digitale interattivo. Utile per tablet o per una consultazione “veloce”

Visualizza on-line Scarica da on-line (previa connessione ad Internet)

Testi in formato PDF Materiale EXTRA per il docente Guida per il docente Unità 1 Unità 2

Apri da DVD Installa da DVD

Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:

A

MIO

ABC

1

Strumentazione, utilizzo e icone Visualizzazione a “tutto schermo”: la schermata dei menù si apre in maniera automatica, per passare alla modalità a A tutto schermo fare clic sul tasto in alto a destra; per tornare alla visualizzazione ridotta fare clic nuovamente sull’icona. Per uscire e chiudere il M.I.O. BOOK fare clic sul tasto.

A

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK

Il M.I.O. BOOK si presenta nella modalità “minimale”, in cui sono visualizzati il testo e gli strumenti basilari per la navigazione. A A Facendo clic sulle icone è possibile passare alla modalità “completa”, dove è visibile il set completo della strumentazione. MIO

1

È possibile stampare le pagine su cui si sta lavorando.

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A

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

La barra di navigazione (parte inferiore) • Strumento disegno: consente di visualizzare gli strumenti di scrittura, evidenziazione, annotazione ABC MIO ecc. MIO doppia o singola. MIO • Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina

ABC ABC

11

MIOun’anteprima dei contenuti. • Permette lo scorrimento in maniera rapida delle pagine del libro con

ABC

• Permette di passare direttamente all'indice dei MIO contenuti del libro. ABC

1

1

1

• Consente di modificare la formattazione del testo a seconda delle esigenze e di utilizzare il carattere ad alta leggibilità MIO (vedi oltre per approfondire).

1

• Consentono di passare alle pagine precedenti o successive. È possibile spostarsi nel testo di una 1 MIO pagina in avanti, di una pagina indietro oppure passare alla prima o all’ultima pagina. • Strumento zoom: offre la possibilità di aumentare o ridurre la visualizzazione del testo.

Gli strumenti per la ricerca dei contenuti (parte superiore) • Attraverso queste icone è possibile ricercare contenuti sia attraverso gli indici “tradizionali” (suddivisi per capitoli e per tipologia), sia scrivendo un termine nel campo “cerca”. • Le tipologie degli indici sono diverse: - “tradizionale” del libro - navigazione guidata (non presente nel libro) - contenuti multimediali

A

• Strumento segnalibro: facendo clic su questa icona è possibile memorizzare e richiamare pagine o risorse A presenti all’interno del testo.

Lo strumento per la creazione dei contenuti (parte superiore) • Questa icona permette di creare documenti personalizzabili: - presentazioni - mappe mentali - linee temporali

A

Gli strumenti per il disegno e le annotazioni (parte laterale sinistra) • TastoABC per attivare la strumentazione.

MIO

• Puntatore per selezionare, spostare, modificare. • Matita. 1

MIO

• Evidenziatore. • Figure geometriche basi. • Linea e freccia.

1

MIO

• Cancella. • Maschera. MIO

1

• Aggiungi annotazione testuale.

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• Aggiungi ABC annotazione multimediale (documenti, immagini, video, audio, web link). ABC ABC ABC • Cambia ABC colore (penna, evidenziatore, linee, frecce...). ABC ABC ABC ABC ABC

MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO


I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e condividere tra loro: documenti personali; appunti / note / disegni; allegati multimediali; bookmark. Una volta importati, si ha la possibilità di sovrascrivere e generare nuovi documenti. Esempio Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento che prevede: 1. Selezione della tipologia del documento. 2. Selezione del modello da utilizzare. 3. I nserimento dei contenuti: testo, immagini (caricate esternamente oppure “catturate” dal libro) e web-link. 4. Q uesti documenti potranno essere esportati e poi condivisi in diversi formati: – .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo. – .jpg, per le mappe mentali e le linee temporali. – .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK con software di video scrittura).

FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK Il testo liquido ad alta leggibilità ABC

Cliccando questa icona si ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. Questa versione è molto utile per gli alunni con DSA/BES.

MIO

Il testo si presenta così:

MIO

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Creazione e condivisione di documenti personalizzati e appunti

1

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A


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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Strumentazione, utilizzo icone Strumenti per la navigazione A

Indice degli argomenti.

A

Indice degli argomenti multimediali. Elenco degli allegati multimediali (creati nella versione M.I.O. BOOK sfogliabile). Pagina singola.

ABC

MIO

ABC

MIO

Doppia pagina. 1

Avanzamento delle pagine.

MIO

1 alla versione testo sfogliabile. Ritorno 1

MIO

MIO

Stampa delle pagine del testo.

Strumenti per la modifica del testo MIO

1 Aumento della dimensione del carattere.

MIO

A

1

Possibilità di: - cambiare la font del carattere (compresa la font Leggimi, utile per BES/DSA); - cambiare il colore del carattere e dello sfondo; - cambiare il testo in tutto maiuscolo o tutto minuscolo.

Possibilità di attivare/disattivare le immagini all’interno della pagina (indicato per BES/DSA). A Possibilità di evidenziare il testo sottolineato.

A

FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK Versione audiolibro I testi all’interno della visualizzazione ad “alta leggibilità” sono anche forniti in formato audio.

1

1

MIO

1

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A


Durante l’anno scolastico sono previsti degli aggiornamenti dei contenuti digitali extra. Presupposto fondamentale: avere un collegamento a internet e aver creato un profilo all'interno del portale www.raffaellodigitale.it. Gli aggiornamenti disponibili vengono segnalati nel seguente modo:

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

AGGIORNAMENTO DEI CONTENUTI DIGITALI

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

I MATERIALI DEL MIO BOOK

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Video dimostrativi per eseguire i lavori creativi e gli esperimenti di scienze Il video, inteso come mediatore didattico attivo, fa visualizzare al bambino i vari passaggi utili per realizzare le attività laboratoriali presentati nel Quaderno Attivo, legate all’italiano, ai diversi linguaggi espressivi e alle discipline. Nello specifico si tratta di video che mostrano le fasi di lavoro delle attività manuali e degli esperimenti di scienze. Pagine con esercizi interattivi Alcune pagine si arricchiscono della versione interattiva degli esercizi proposti in cartaceo. Il report, previsto al termine di ogni esercizio, permette all’alunno un riscontro immediato dei propri progressi, consente l’autovalutazione e il monitoraggio costante degli apprendimenti, nonché la revisione e il rinforzo dei contenuti disciplinari fondamentali. Esercizi-gioco interattivi I Learning Object, ossia gli Oggetti di Apprendimento, sono contenuti digitali integrativi per l’approfondimento, lo studio e la didattica multimediale e interattiva, in classe o a casa, che hanno come obiettivo quello di favorire l’ingresso dell’innovazione nei processi d’insegnamento-apprendimento. Sono strumenti dotati di una potenziale multifunzionalità poiché possono aiutare gli studenti a diventare protagonisti dei loro percorsi di apprendimento; inoltre presentano caratteristiche interessanti per gli aspetti relativi al potenziamento delle esperienze di autoapprendimento, poiché, grazie alla loro struttura, sono flessibili e dinamici, e ciò favorisce, in chi apprende, l’associazione del contenuto dell’istruzione con le conoscenze pregresse e le esperienze personali. I LO possono essere utilizzati sia da docenti sia da studenti, in modo indipendente e senza una sequenza predefinita. Come sostiene Howard Gardner, noto per aver scritto alcuni importanti testi di psicologia e per aver elaborato la più importante storia classica della nascita della scienza cognitiva, “In questa prospettiva, si modifica il concetto di apprendimento che diventa processo sociale, grazie anche agli strumenti tecnologici e alle componenti multimediali impiegate, capaci di attivare situazioni didattiche a elevata interattività. In questo contesto l’utilizzo dei LO integra e non sostituisce il lavoro dei docenti; possono altresì consolidare l’attività didattica dell’insegnante e accrescere la motivazione degli studenti per gli aspetti riguardanti il potenziamento delle esperienze di auto-apprendimento, favorendo le intelligenze multiple.” Per quello che riguarda nello specifico il materiale messo a disposizione dalla Raffaello Editrice, si può parlare a tutti gli effetti di LO, micro entità digitali o non, che possono essere utilizzati, riutilizzati per un numero illimitato di volte durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. Sono infatti idonei all’utilizzo in classe, in videoproiezione, ma soprattutto con la LIM. Ogni “esercizio” può essere eseguito dall’alunno con l’impiego di diverse modalità: touch (determinate aree sensibili vanno “toccate” per dare una risposta); drag and drop (con il “trascinare e rilasciare” si associano concetti complementari); cloze (completamento di frasi, di sillabe o concetti da scrivere direttamente con la tastiera); corrispondenze (immagini o parole da mettere in relazione con il trascinamento); sequenze (gruppi di parole o numeri vanno organizzati seguendo un determinato ordine); scelte multiple vero o falso. I Learning Object hanno una durata di esecuzione dai 2 ai 15 minuti e sono totalmente indipendenti l’uno dall’altro. Ciascuna tipologia di “oggetto” è interattiva, fornisce all’allievo una risposta utile e contiene un obiettivo e una valutazione finale. In caso di risposta sbagliata al bambino non sarà consentito un secondo tentativo. Soltanto al termine, dopo che avrà terminato tutti gli esercizi, potrà visualizzare il punteggio totalizzato (che può essere anche stampato e consegnato all’insegnante) e rivedere tutto il percorso effettuato con i relativi marcatori di “risposta esatta” o “risposta sbagliata”, utile per autocorreggersi e riflettere sul proprio operato.


Letture integrative Si offre all’insegnante una ricca raccolta di testi organizzati per tipologie, che segue la scansione delle unità presentate nel libro, una piccola biblioteca da cui attingere nuove proposte di letture. Tale “archivio” è arricchito da una serie di audioletture con testo in file stampabile, per alunni con difficoltà e/o eventuali laboratori di ascolto. Percorsi digitali multidisciplinari per la LIM Nel quadro delle risorse tecnologiche di ausilio all’insegnamento, la Lavagna Interattiva Multimediale occupa sicuramente una posizione di centralità e sta conoscendo una significativa diffusione nella scuola italiana. L’uso di questo strumento non richiede conoscenze di particolare complessità: in genere è sufficiente qualche sessione informativa perché l’insegnante apprenda le funzionalità di base per costruire la propria lezione multimediale. Uno dei problemi rilevati, in relazione questo nuovo medium educativo, sta però nel fatto che la creazione delle “slide” in cui si articola una lezione alla LIM è un’attività piuttosto dispendiosa in termini di tempo: la ricerca e la collocazione ordinata dei contenuti nelle diapositive richiederebbero all’insegnante che volesse regolarmente lavorare alla lavagna multimediale un compito davvero impegnativo. Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione delle insegnanti dei percorsi LIM realizzati con accuratezza da insegnanti esperti di contenuti multimediali e immediatamente utilizzabili nella pratica didattica. L’attenta selezione del materiale informativo; la qualità del repertorio grafico; l’impianto ludico; la strutturazione delle attività in modo da consentire la massima interazione tra i bambini e il feedback immediato rappresentano alcune fra le caratteristiche dei software che assicureranno ai bambini delle vostre classi esperienze di apprendimento qualitativamente significative. L’insegnante ha a sua disposizione quattro percorsi multidisciplinari, due per la seconda e due per la terza: SIM SALA BIM, UNA PAROLA DOPO L’ALTRA, PICCOLI DETECTIVE LINGUAGGI E PICCOLI DETECTIVE DISCIPLINE. Nelle pagine a seguire vi mostriamo parte del materiale: si tratta delle introduzioni ai percorsi e alcune miniature di ciascun percorso, che l’insegnante trova inserite in versione digitale all’interno del percorso. Ogni pdf può essere visionato sul MIO BOOK docente, scaricato e/o stampato. Questo materiale introduce e guida, clic dopo clic, anche l’insegnante meno esperta che, grazie a queste indicazioni dettagliate, potrà usare i percorsi multidisciplinari per la LIM con facilità ed efficacia.

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Laboratori di ascolto Vengono proposti simpatici brani audio che possono essere ascoltati tramite l’audiolibro presente sul cd (allegato alla guida) o attivando l’apposita funzione del M.I.O. BOOK. Grazie a questa attività l’insegnante potrà testare le competenze di ascolto degli alunni che sono chiamati a risolvere nel libro di testo apposite attività collegate ai brani ascoltati.

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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK


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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK


Guida per l’insegnante

Geografia - Il confine • Differenziare gli spazi chiusi e riconoscere la linea di confine. ’ Guida per l’insegnante

Geografia - Il confine

Diapositiva 1

• Differenziare gli spazi chiusi e riconoscere la linea di confine.

Diapositiva 1

Iniziate l’attività invitando i bambini a formulare le loro ipotesi, quindi attivate l’animazione cliccando sulla lavagna.

Iniziate l’attività invitando i bambini a formulare le loro ipotesi, quindi attivate l’animazione cliccando sulla lavagna.

Diapositiva 2 Anche in questo caso invitate i bambini a formulare delle ipotesi, motivandole. Attivate poi l’animazione.

Diapositive 3-4

’ Cliccate consecutivamente sulla lavagna per far comparire le frasi di spiegazione. Evidenziate con i bambini i termini CONFINE e SPAZIO CHIUSO. Chiedete loro di indicarvi gli spazi chiusi all’interno dell’aula e di individuare i confini che li delimitano. Invitateli a creare uno spazio chiuso con i loro corpi formando un girotondo (eventualmente potete proporre in palestra i vari giochi che usano il girotondo aperto/chiuso). Chiedete ai bambini di individuare anche altri spazi chiusi presenti all'esterno della scuola.

Diapositiva 2

Anche in questo caso invitate i bambini a formulare delle ipotesi, motivandole. Attivate poi l’animazione. Guida per l’insegnante

1

Storia - Perché / Perciò Attraverso le animazioni viene ora presentata Diapositive 3-4 • ’ Cogliere il rapporto di causa-effetto tra eventi. la parola CONSEGUENZA. Soffermatevi sulla delle immagini ed evidenziate i Cliccate consecutivamente sullasuccessione lavagna per far fatti accaduti dopo. Storia - Perché / Perciò comparire le frasi di spiegazione. Evidenziate con i bambini i termini CONFINE e SPAZIO Diapositiva 5 Diapositiva 1 di indicarvi CHIUSO. Chiedete loro gli dispazi chiusi L’animazione questa diapositiva presenta Diapositiva 1 la parola PERCIÒ come parola che unisce le dueifrasi. all’interno e di individuare confini che Attivatedell’aula le animazioni cliccando ripetutamente sullo schermo. li delimitano. Invitateli a creare uno spazio chiuso i loro corpi formandoaiun girotondo Fatecon osservare le immagini bambini e a verbalizzare quello che ilvedono. Diapositive 6-7 (eventualmente potete proporreinvitateli in palestra i vari giochi che usano Attraverso l’animazione viene chiesto ai Distribuite loro di laindividuare fotocopia dei disegni cheche unisce le bambini di scegliere girotondo aperto/chiuso). ai bambini anche altrila parola Diapositiva 2 Chiedete due frasi tra PERCHÉ e PERCIÒ. Invitare un bambino alla lavagna e chiedergli troverete cliccando su questa icona . di cliccare spazi chiusi presenti all'esterno della scuola. sulla parola che ritiene giusta. Si passerà così alla diapositiva successiva dove saranno scrittequaderno le frasi unite dalla parola Invitateli a incollare le immagini sul esatta. e a scrivere le frasi corrispondenti.

Diapositiva 4

Guida per l’insegnante

• Cogliere il rapporto di causa-effetto tra eventi.

Attivate le animazioni cliccando ripetutamente sullo schermo. Fate osservare le immagini ai bambini e invitateli a verbalizzare quello che vedono. Distribuite loro la fotocopia dei disegni che troverete cliccando su questa icona . Invitateli a incollare le immagini sul quaderno e a scrivere le frasi corrispondenti.

In questa diapositiva viene introdotto il termine CAUSA. L’animazione mostra le due frasi evidenziando quella che rappresenta la causa del fatto successivo.

Diapositive 8-9-10-11-12-13

Diapositiva 3

Le attività proseguono allo stesso modo anche per le diapositive seguenti. Distribuite ai bambini la fotocopia dei disegni che potete

Viene ora presentata la parola PERCHÉ, come parola che unisce le due frasi.

1

Diapositiva 2 1

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

’

scaricare cliccando sull’icona . Fate incollare i disegni sul quaderno ed invitate i bambini a scrivere le frasi corrispondenti unite dalle parole chiave.

In questa diapositiva viene introdotto il termine CAUSA. L’animazione mostra le due frasi evidenziando quella che rappresenta la causa del fatto successivo. 2

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Storia ● Conoscere la ciclicità del giorno e della notte. ● Distinguere le attività di un determinato momento della giornata. Matematica ● Relazione d’ordine : scoprire ritmi e sequenze

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Arte ● Riconoscere le parti del giorno attraverso i paesaggi di Vincent Van Gogh

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N.B.: Agire sui pulsanti con un singolo clic / singolo tocco alla LIM. In caso di doppio clic la risorsa potrebbe non essere visibile in quanto collocata in secondo piano. Per renderla visibile senza chiudere il programma procedere come segue: - fare clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dello schermo; - dal menù contestuale selezionare Schermo – Cambia programma; - cliccare dalla barra delle applicazioni sull’icona del file da visualizzare.


Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza Grafica e impaginazione: Mauda Cantarini, Letizia Favillo, Pagina 49 Illustrazioni e foto: Archivio Gruppo Ed. Raffaello Copertina: Valentina Mazzarini Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche i testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

© 2016 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa: 5 4 3 2 1 0

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e inoltre... CLASSE PRIMA

per imparare a leggere, a scrivere e a contare Metodo e prime letture Letture • Antologia, Ortografia e Grammatica, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere in stampato e in corsivo Allenamente • Eserciziario delle discipline Alfabetiere individuale con il segnalibro dei caratteri

Le regole di italiano e matematica 1-2-3

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GUIDA PER L'INSEGNANTE

3

Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia

T. BARTOLUCCI C. CERIACHI M.L. GAGLIARDINI B. MANCINELLI O. MARASCA P. PAPALINI R. ZAGAGLIA

Ci sono anch’io 2-3 Percorso di Educazione ambientale e Cittadinanza

CLASSE SECONDA

per consolidare i saperi e prepararsi alle prove nazionali INVALSI Letture • Antologia, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere • Scrittura, Grammatica, Prove INVALSI Allenamente • Eserciziario delle discipline

Il mio atlante di 3a Un utile strumento di approfondimento e rinforzo delle discipline, con tavole illustrate e attività operative

CLASSE TERZA

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IN DOTAZIONE CON LA GUIDA: il M.I.O. BOOK docente con la guida al testo, i percorsi multidisciplinari per la LIM spiegati passo passo, esercizi interattivi di italiano e di tutte le discipline, tante schede in PDF il M.I.O. BOOK studente I DVD si possono installare senza connessione a Internet

I volumi sono in versione digitale M.I.O. BO OK, scaricabil i on-line e archivia bili su USB

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GUIDA PER L'INSEGNANTE

PER L’INSEGNANTE E LA CLAS

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