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Le
Sai chi cacciava nella Preistoria?
La sorprendente scoperta dei resti di una cacciatrice di 9 000 anni fa
Per tanto tempo gli storici e le storiche hanno creduto che tra i nostri antenati della Preistoria ci fosse una divisione netta dei compiti: la caccia spettava agli uomini, mentre la raccolta di frutti e piante spontanee era un compito delle donne. Negli ultimi anni questa ipotesi è stata messa in discussione dal ritrovamento di resti umani femminili insieme a strumenti da caccia in una tomba sulle Ande peruviane, che fanno parte di una catena montuosa che si trova nell’America del Sud. Le ossa sono state analizzate dagli scienziati e dalle scienziate, che le hanno datate a 9 000 anni fa e hanno stabilito che appartenevano a una donna di età compresa tra i 17 e i 19 anni. Insieme ai resti umani sono stati trovati punte per lance, lame e vari utensili per lavorare la carne e le pelli degli animali.
Ande peruviane
“Poiché gli oggetti che accompagnano le persone nella morte tendono a essere quelli che le hanno accompagnate in vita”, ha spiegato Randall Haas, il ricercatore che ha diretto lo scavo archeologico sulle Ande peruviane, “gli strumenti esaminati probabilmente appartenevano a quella donna”.
Dopo la scoperta, Randall Haas ha cercato tutti gli studi riguardanti sepolture più antiche di 8 000 anni, per verificare se altre donne fossero state sepolte insieme a strumenti da caccia. Così ha scoperto che erano già state trovate altre 10 sepolture di donne i cui resti erano accompagnati da utensili da caccia. Per questo, secondo Haas e il suo gruppo di ricerca, è probabile che anticamente la caccia di grosse prede fosse svolta da uomini e donne insieme.
Il disegno mostra la fossa come doveva apparire al momento della sepoltura.
z Confronta la fotografia della fossa con il disegno ricostruttivo e osserva dove sono stati posizionati i vari utensili.
La fotografia mostra la fossa di sepoltura scoperta sulle
Ande peruviane, con l’indicazione dei resti umani e degli utensili.
Punta di lancia per la caccia.
Raschietto per ripulire le pelli.
Lama per tagliare la carne.
Ossa del cranio e degli arti (resti umani femminili).
z Che cosa ti ha colpito nel testo che hai appena letto? Puoi dare più di una risposta; segna con una X. Poi confronta le tue scelte con quelle dei compagni e delle compagne.
Niente: conoscevo già l’argomento.
L’entusiasmo del ricercatore: mi sarebbe piaciuto partecipare al suo gruppo di ricerca. L’idea che si possono fare sempre nuove scoperte.
La possibilità di immaginare in modo diverso le attività degli esseri umani nella Preistoria. Il fatto che sono informazioni diverse da quelle che ho letto in altri libri: mi piacerebbe verificare e approfondire questa scoperta.
Come la Storia scopre il passato
Come hai appena letto, l’emozionante scoperta delle donne cacciatrici è stata possibile grazie a diversi studiosi e studiose, che hanno ricostruito il passato studiando le tracce lasciate dai nostri antenati. Grazie a loro possiamo sapere come si è svolta l’avventura umana sul nostro pianeta. Ora scopriamo insieme come lavorano.
Le tracce diventano fonti e raccontano
Le tracce sono i resti e le testimonianze che ci hanno lasciato gli esseri umani vissuti in epoche precedenti alla nostra. Le tracce prendono il nome di fonti dal momento in cui iniziano a essere studiate dagli storici e dalle storiche, che le suddividono in quattro grandi tipologie.
Fonti materiali
Sono fossili, scheletri, sepolture, resti di edifici, monumenti, strumenti costruiti dagli esseri umani, oggetti di uso quotidiano...
Fonti orali
Sono i racconti fatti a voce da persone che hanno assistito a un fatto storico importante. Possono essere testimonianze dal vivo o registrate.
Fonti scritte
Sono i testi che gli esseri umani hanno scritto su qualsiasi tipo di materiale: carta, pietra, legno, papiro, stoffa...
Fonti iconografiche
Sono tutti i tipi di immagine: graffiti, disegni, dipinti, insegne, poster, fotografie, film, documentari...
z Quale tipo di fonti ha permesso agli storici e alle storiche di scoprire che probabilmente le donne della Preistoria praticavano la caccia? il testo SCOPRO con
Un lavoro di squadra
Gli storici e le storiche non lavorano da soli.
Gli archeologi e le archeologhe studiano i reperti, cioè i resti di edifici e di oggetti molto antichi, che spesso si trovano sepolti sottoterra. Organizzano gli scavi nel terreno e, quando trovano un reperto, cercano di capire in quale periodo è stato costruito, a quale popolo apparteneva e a che cosa serviva.
I paleontologi e le paleontologhe studiano i fossili, cioè i resti animali e vegetali conservati nelle rocce. Grazie al loro lavoro possiamo conoscere quali esseri viventi abitavano la Terra prima della comparsa degli esseri umani.
I geologi e le geologhe studiano le caratteristiche delle rocce e del terreno, per stabilire da quali materiali sono composti, come si sono formati e a quale epoca risalgono. Le loro analisi sono fondamentali per stabilire l’età dei reperti e ricostruire la storia della Terra.
Gli antropologi e le antropologhe studiano il modo di vivere, le abitudini e la cultura dei diversi popoli. Le loro conoscenze aiutano a ricostruire la vita quotidiana dei popoli del passato.
I geografi e le geografe studiano il territorio e permettono di conoscere la posizione e le caratteristiche geografiche dei luoghi del passato.
Questo lavoro di squadra permette di fare sempre nuove scoperte, che servono ad aggiungere ogni volta piccole tessere a un grande puzzle in continua costruzione. Capita poi che alcune scoperte mettano in discussione quanto era stato stabilito in precedenza, come hai potuto vedere leggendo le prime due pagine del tuo sussidiario.
Il bello della ricerca è che non finisce mai!
Archeologa
Paleontologo
Geologa
Antropologo Geografo
Le civiltà antiche contavano gli anni della propria storia a partire da un fatto ritenuto importante. I Greci, per esempio, contavano gli anni a partire dalla prima Olimpiade antica (per noi il 776 a.C.).
Un millennio è un periodo di 1000 anni.
Un secolo è un periodo di 100 anni.
z Osserva la linea del tempo e leggi i cartellini.
Ogni segmento rappresenta un periodo di 200 anni = 2 secoli.
La geostoria
Quando è successo? Dove è successo? Sono queste le prime due domande che deve porsi chi si occupa di Storia e vuole ricostruire il passato. Per fornire delle risposte precise, si usano due strumenti fondamentali: la linea del tempo e la carta geostorica. Sono gli stessi strumenti che userai anche tu.
La linea del tempo
La linea del tempo è uno schema formato da una striscia suddivisa in segmenti tutti uguali che rappresentano periodi di tempo più o meno lunghi: millenni, secoli, anni, mesi, giorni. Sulla linea del tempo si dispongono i fatti storici in ordine cronologico, dal più antico al più recente; in questo modo è possibile capire che cosa è avvenuto prima, che cosa è avvenuto dopo, quali fatti sono avvenuti contemporaneamente e quanto sono durati. Per riordinare i fatti nel tempo occorre stabilire un punto di riferimento, cioè un evento storico importante dal quale si iniziano a contare gli anni. In diversi Paesi del mondo si usa come punto di riferimento la nascita di Gesù Cristo. Gli anni che vengono prima della nascita di Gesù sono indicati con la sigla a.C. (si legge avanti Cristo), quelli che vengono dopo sono indicati con la sigla d.C. (si legge dopo Cristo).
Questo è il primo millennio a.C.
Questo è il primo millennio d.C.
Gli anni che precedono la nascita di Cristo (con la sigla a.C.) aumentano man mano che si procede da destra verso sinistra.
Gli anni che seguono la nascita di Cristo (con la sigla d.C.) aumentano andando da sinistra verso destra.
La carta geostorica
La carta geostorica serve a collocare i fatti storici nello spazio geografico. Accanto agli elementi naturali, come i rilievi, le pianure, i mari e i fiumi, riporta informazioni di tipo storico, come le date e i luoghi di battaglie, i confini di un territorio, le rotte commerciali via terra e via mare. Sulla carta, le informazioni sono comunicate attraverso l’uso di colori e simboli, il cui significato è spiegato nella legenda. Conoscere le caratteristiche di un territorio ci aiuta a capire come mai un popolo abbia deciso di dedicarsi a certe attività anziché ad altre, oppure può spiegare perché un gruppo umano abbia preferito stabilirsi in alcune zone e non in altre.
Che cos’è una civiltà?
Mare (azzurro). Fiume (azzurro). Pianura (verde).
Montagne (marrone).
Legenda con spiegazione dei simboli.
Gli storici e le storiche usano la parola “civiltà” per indicare l’insieme degli aspetti che caratterizzano la vita di un popolo. Questi aspetti vengono chiamati indicatori di civiltà e servono a ricostruire un quadro di civiltà, che è come la “fotografia” di un popolo in un preciso momento storico. I quadri di civiltà possono essere rappresentati con una mappa simile a quella che vedi qui sotto.
Il luogo e il periodo di tempo in cui è vissuto. Dove e quando
Che cosa ha inventato, quali strumenti utilizzava, com’erano la sua arte e cultura. Conoscenze
Attività
Quali lavori svolgeva.
Religione
In quali divinità credeva e come le venerava.
Società
Come erano raggruppate e organizzate le persone.
COMINCIARE
Prima di iniziare a studiare le civiltà del passato, ripercorriamo insieme il periodo che hai studiato l’anno scorso: l’inizio dell’avventura umana sul nostro pianeta!
Gli esseri umani compaiono sulla Terra circa due milioni di anni fa. Per un lunghissimo periodo uomini e donne non hanno prodotto testimonianze scritte, quindi non possiamo sapere con certezza quello che pensavano o facevano. Il periodo che va dalla comparsa dell’essere umano fino all’uso delle prime forme di scrittura si chiama Preistoria, o Età della pietra, che a sua volta è suddivisa in Paleolitico, o Età della pietra antica, e Neolitico, o Età della pietra nuova.
Come vivevano gli uomini e le donne nel Paleolitico?
z Osserva l’immagine e completa i testi inserendo al posto giusto le seguenti parole: fuoco - raccolta - caccia - pelli - caverne - capanne - graffiti - pietra
1 Gli esseri umani sono nomadi: si spostano da un territorio all’altro, vivendo nelle caverne o costruendo accampamenti con ............................ provvisorie.
2 Fabbricano attrezzi di ........................ scheggiata.
3 Lavorano le ............................ degli animali.
4 Scoprono il .............................
5 Si procurano cibo attraverso la ............................ di frutti e vegetali.
6 Si dedicano alla ............................ e alla pesca.
7 Fanno ............................ e pitture sulle pareti delle .............................
2 milioni di anni fa 10 000 anni fa 5 500 anni fa
L’essere umano compare sulla Terra: inizia la PREISTORIA.
Compaiono le prime forme di scrittura: inizia la STORIA.
Come vivevano gli uomini e le donne nel Neolitico?
z Osserva l’immagine e completa i testi inserendo al posto giusto le seguenti parole: vasi - case - bestiame - telaio - pietra - agricoltura - villaggi
1 Gli esseri umani sono sedentari: costruiscono ............................ di legno, argilla e paglia e i primi ............................ stabili, che possono anche trasformarsi in città.
2 Fabbricano attrezzi di ........................ levigata.
3 Si dedicano all’............................, coltivando grano, orzo, ortaggi e legumi.
4 Allevano ............................, come capre, pecore, maiali e bovini.
5 Fabbricano ............................ e recipienti di terracotta per conservare ciò che producono.
6 Inventano uno strumento per tessere fili di lana e di lino e realizzare stoffe:
Le civiltà dei fiumi
Durante il Neolitico la vita degli esseri umani cambiò profondamente: grazie all’agricoltura e all’allevamento le popolazioni avevano a disposizione più cibo e in diverse regioni del mondo sorsero villaggi sempre più grandi. Alcuni divennero vere e proprie città e gli abitanti iniziarono a organizzarsi e a specializzarsi in attività diverse.
Con il tempo, inoltre, le comunità umane impararono anche a lavorare i metalli. In questo periodo, chiamato Età dei metalli, nacque un nuovo importante mestiere: quello del fabbro
Se osservi la carta geostorica, puoi notare che le prime civiltà si svilupparono in aree geografiche molto diverse fra loro. Tutte, però, avevano un elemento in comune: la vicinanza a grandi fiumi. L’acqua dolce era una risorsa indispensabile per irrigare i campi e abbeverare gli animali allevati. In alcuni tratti, poi, i fiumi permettevano di spostarsi e trasportare persone e prodotti sulle prime semplici imbarcazioni.
CIVILTÀ DELLA MESOPOTAMIA
EGIZI INDI
CINESI
la linea del tempo SCOPRO con
z Rispondi sul quaderno.
A Quali sono le civiltà che si svilupparono contemporaneamente a partire dal 4000 a.C.?
B Quali civiltà finirono prima della nascita di Cristo?
C Quale civiltà è proseguita fin quasi ai giorni nostri?
la carta SCOPRO con
1 Trova e cerchia i fiumi Tigri ed Eufrate in Mesopotamia, il fiume Nilo in Egitto, il fiume Indo nella Penisola indiana, il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro in Cina.
2 Dov’è l’Italia? Si trova a est oppure a ovest delle zone in cui si svilupparono le civiltà dei fiumi? .........................................................
I popoli della Mesopotamia
Il fiume Eufrate
QUANDO
Il nome Mesopotamia significa “tra i fiumi” e indica il vasto territorio pianeggiante attraversato dal Tigri e dall’Eufrate.
Questi due fiumi nascono sulle montagne dell’attuale Turchia orientale, scorrono verso sud, oltrepassano una zona di altopiani e vallate ricche di foreste, proseguono il loro corso in direzione sud-est attraverso una grande pianura e infine sfociano nel Golfo Persico.
In primavera, le nevi delle montagne dell’Anatolia si sciolgono e ingrossano il corso dei fiumi. Con l’arrivo delle piogge abbondanti di stagione, in passato il Tigri e l’Eufrate uscivano dai propri argini naturali e provocavano violente inondazioni nelle zone pianeggianti. In estate, l’acqua si ritirava e lasciava sul terreno uno strato di limo, un terriccio fine e assai fertile. Le più antiche civiltà della storia nacquero proprio qui perché l’acqua dolce dei fiumi e la pianurafertile rendevano la zona molto adatta all’agricoltura.
La Mesopotamia è stata una delle aree geografiche più contese della storia antica. Vari popoli hanno combattuto per affermare il proprio dominio in questa parte del mondo: dapprima i Sumeri, poi i Babilonesi, gli Ittiti e gli Assiri
EDUCAZIONE
Sulle tracce del passato
Oggi, se volessi vedere con i tuoi occhi le tracce lasciate dagli antichi popoli mesopotamici, dovresti recarti in Iraq e Turchia.
Alcuni dei loro siti archeologici sono così importanti che l’UNESCO li ha inseriti nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità
Sai già che cos’è l’UNESCO? Secondo te, perché è necessario proteggere i luoghi più importanti per la storia e la cultura di tutti gli esseri umani? Che cosa potrebbe succedere se non lo facessimo?
I resti dell’antica Babilonia, la città più importante dei Babilonesi, si trovano a circa 80 chilometri a sud di Baghdad, la capitale dell’Iraq. Sono Patrimonio dell’Unesco dal 2019.
A est di Ankara, la capitale della Turchia, si trovano i resti della città di Hattusa, che fu la capitale dell’Impero ittita. È stata scoperta nel 1834 ed è Patrimonio dell’Unesco dal 1986.
I reperti più preziosi della civiltà assira sono esposti al British Museum di Londra. Collegati al sito ufficiale del museo, www.britishmuseum.org, e scopri che cosa rappresenta il reperto che vedi nell’immagine.
La civiltà dei Sumeri
la carta SCOPRO con
z Osserva la carta: quale informazione ci viene fornita attraverso il colore azzurro?
Completa la legenda.
La parola Stato indica un territorio abitato da un popolo e la sua organizzazione, cioè le sue leggi, il tipo di governo...
GEO STORIA
DOVE E QUANDO
Non abbiamo notizie certe sulle origini dei Sumeri. Sappiamo però che a partire dal 4000 a.C. alcune popolazioni nomadi divennero sedentarie e costruirono i loro primi villaggi nella Mesopotamia meridionale, fra il Tigri e l’Eufrate, in una regione chiamata Sumer. Intorno al 3500 a.C. alcuni villaggi si trasformarono in vere e proprie città: le più importanti furono Ur, Uruk, Nippur, Eridu e Lagash. La civiltà dei Sumeri si sviluppò attorno a queste città e durò fino al 2000 a.C., quando altri popoli occuparono la Mesopotamia e imposero un modo diverso di vivere e di organizzarsi.
Città simili a piccoli Stati
Per vivere insieme pacificamente e proteggersi dai pericoli, gli abitanti delle città sumere dovettero sviluppare un’organizzazione avanzata: servivano regole che tutti rispettassero, cioè delle leggi; un capo che guidasse la popolazione, magari un re; territori da coltivare; mura di difesa che proteggessero la città. La costruzione delle mura, inoltre, richiedeva un lavoro di squadra ben coordinato.
Ogni città si trasformò perciò in un piccolo Stato: era autonoma dalle altre, aveva leggi proprie, era governata da un re, aveva un suo territorio e lo difendeva. Per questi motivi gli storici e le storiche chiamano le città sumere città-stato
la linea del tempo SCOPRO con
z Osserva la linea del tempo. Quanto tempo durò la civiltà dei Sumeri? ....................................................
a.C.
Conquista da parte dei Babilonesi e fine della civiltà sumera
Le attività principali
Nelle città-stato sumere la maggior parte della popolazione si dedicava all’agricoltura e all’allevamento, attività indispensabili per produrre cibo e altri beni essenziali per l’intera comunità. I contadini coltivavano i campi con zappe, falcetti e aratri. Grazie al loro lavoro, i Sumeri avevano a disposizione grano, orzo, ortaggi, legumi, datteri, fichi, oltre a lino e canapa, utili per realizzare tessuti.
I pastori allevavano capre, pecore e bovini, da cui ricavavano latte, carne e pellame. Inoltre pecore e capre fornivano lana per confezionare vestiti e coperte, mentre i bovini venivano usati per trainare gli aratri nei campi.
Il controllo delle acque
Ogni primavera il Tigri e l’Eufrate s’ingrossavano a causa dello scioglimento delle nevi e delle piogge abbondanti, uscivano dal loro letto e inondavano il terreno circostante.
Per proteggere i campi dalla violenza delle inondazioni e per sfruttare al meglio le piene dei fiumi, i Sumeri realizzarono delle opere idrauliche. Osservale nell’immagine.
il testo SCOPRO con
1 Sottolinea nel testo le parole chiave che indicano quali furono le due attività principali dei Sumeri.
2 Evidenzia con colori diversi i nomi delle opere idrauliche realizzate dai Sumeri per controllare le acque dei fiumi. Spiega a voce a che cosa serviva ciascuna.
La siccità è la mancanza prolungata di piogge: la terra diventa arida e le piante muoiono.
Costruirono bacini artificiali, cioè scavarono grandi fosse nelle quali raccoglievano acqua da utilizzare in caso di siccità
Innalzarono gli argini dei fiumi per proteggere le coltivazioni da inondazioni violente.
Scavarono lunghi canali per portare l’acqua anche nei campi lontani dai fiumi.
Nei panni dei Sumeri
Nel tuo sussidiario di Storia bastano poche pagine per raccontare la nascita della civiltà dei Sumeri, ma come puoi immaginare tutto è avvenuto in un tempo molto lungo. Proviamo a immedesimarci nelle popolazioni nomadi che per prime arrivarono sulle rive del Tigri e dell’Eufrate: quali saranno state le loro osservazioni, quali domande si saranno poste, quali problemi avranno dovuto risolvere? Che cosa avranno dovuto imparare per vivere in quei luoghi? Avranno preso subito le decisioni giuste?
z Mettiamoci nei panni dei Sumeri e immaginiamo le loro riflessioni.
Questo terreno è pianeggiante?
Cerchiamo altrove. NO
NO
Cerchiamo un altro luogo per vivere. NO
Skills LIFE
Possiamo seminare: c’è disponibilità di acqua dolce?
SÌ
Lasciamo che l’acqua distrugga i campi e ogni volta seminiamo di nuovo.
Alcuni terreni, però, sono allagati. Forse l’acqua che esce dal fiume potrebbe distruggere le nostre coltivazioni: possiamo proteggerle?
Innalziamo gli argini del fiume. Cerchiamo aiuto e organizziamo un lavoro di squadra.
Le terre vicino al fiume non forniscono abbastanza risorse per tutti. Ci accontentiamo di poco cibo?
Rimaniamo qui. SÌ
NO
Mettiamoci al lavoro! SÌ
Scaviamo dei canali per portare l’acqua del fiume nelle terre più lontane per poterle coltivare: siamo capaci?
Studiamo tutti insieme una soluzione, poi mettiamoci al lavoro. NO
z Formate piccoli gruppi e immaginate quali domande si sono posti i Sumeri, per esempio su come suddividersi i compiti, su chi dirige i lavori, su quali materiali usare, dove cercarli e come impiegarli. Scrivete l’elenco delle domande, delle possibili risposte e delle decisioni, poi confrontatele con quelle del resto della classe.
il testo SCOPRO con
z Osserva lo schema della società sumera e cerchia le figure con i colori che trovi nel testo.
In questa immagine, dalle spalle del dio Enki sgorgano due corsi d’acqua in cui nuotano alcuni pesci.
Il governo e la società
Le città-stato sumere erano governate da un re-sacerdote chiamato lugal, che significa “grande uomo”.
Subito sotto di lui c’erano i sacerdoti, che amministravano le ricchezze e celebravano i riti religiosi, i funzionari reali, che aiutavano il re a governare, e gli scribi, le uniche persone che sapevano scrivere. Poi vi erano i soldati, che difendevano la città, gli artigiani e i mercanti.
I contadini e i pastori erano la parte più numerosa del popolo: vivevano nelle campagne, fuori dalle mura delle città, ed erano obbligati a consegnare ai sacerdoti una parte di ciò che producevano (grano, orzo, lino, lana).
Nella società sumera erano presenti anche gli schiavi, cioè persone che diventavano proprietà di qualcun altro e svolgevano i lavori più faticosi.
Le donne si occupavano della casa e dei figli e svolgevano lavori agricoli. Alcune donne ricche potevano diventare sacerdotesse
La religione e i sacerdoti
I Sumeri erano politeisti, cioè credevano nell’esistenza di molte divinità. Ogni città sumera aveva un suo dio protettore, al quale era dedicato il tempio che sorgeva in cima alla ziqqurat, l’edificio più alto e importante.
Fra gli dei più potenti c’erano il dio del cielo Anu, che proteggeva la città di Uruk, il dio del vento e delle tempeste Enlil, protettore di Nippur, e il dio dell’acqua e del fiume Enki, che proteggeva Eridu. Gli abitanti delle città invocavano l’aiuto del loro dio protettore tramite i sacerdoti, considerati gli unici interpreti delle volontà divine.
Il tempio è un edificio dedicato alla venerazione di un dio. Vi si svolgono riti e cerimonie in suo onore.
La ziqqurat
Al centro di tutte le città sumere sorgeva la ziqqurat, una grande costruzione in mattoni. Aveva la forma di una piramide a gradoni ed era visibile anche da lontano perché era alta decine e decine di metri: assomigliava a una montagna spuntata all’improvviso nel bel mezzo di una pianura!
Sulla cima si trovava il tempio dedicato al dio protettore della città. Vi potevano accedere solo i sacerdoti
All’interno del secondo gradone c’erano le case dei sacerdoti e l’edubba (la scuola).
Dalla terrazza del tempio i sacerdoti osservavano il cielo: pensavano infatti che gli dei comunicassero la loro volontà attraverso le stelle
Un sistema di scale permetteva di salire fino al gradone più alto. La scala centrale era riservata ai sacerdoti, gli abitanti della città salivano dalle scale laterali
All’interno del primo gradone c’erano i magazzini per conservare le scorte di cibo della città, soprattutto il grano.
SCOPRO con
z Osserva l’immagine e ripensa a quello che hai già imparato sui Sumeri. Poi rispondi alle domande sul quaderno.
A Che cosa facevano i sacerdoti nel tempio?
B A che cosa servivano i magazzini? Chi era obbligato a consegnare le scorte di cibo ai sacerdoti? Perché?
È LOGICO
z La scala centrale della ziqqurat era riservata ai sacerdoti. Ne possiamo dedurre che...
A. i sacerdoti erano pigri e sceglievano sempre la via più rapida e diretta.
B. alcune categorie di persone erano considerate più importanti di altre.
C. le scale laterali erano più facili da salire.
D. il lugal pretendeva che fossero usate tutte le scale costruite.
Le materie prime sono materiali che provengono dallo sfruttamento di risorse presenti in natura: argilla, legno, piante, pelli, metalli...
Il baratto è uno scambio diretto di oggetti e altri beni materiali senza l’uso del denaro. Si attribuisce un valore a una cosa e la si dà in cambio di qualcos’altro.
È LOGICO
z Poiché sappiamo che i mercanti sumeri si scambiavano le merci con il baratto, allora è sicuramente vero che...
A. fra tutte le civiltà più antiche, solo i Sumeri usavano il baratto.
B. i Sumeri non conoscevano l’uso del denaro.
C. le merci dei Sumeri non avevano alcun valore.
D. i Sumeri non usavano il denaro perché non sapevano contare le monete.
TECNOLOGIA
L’artigianato e il commercio
Nelle città-stato sumere, oltre all’agricoltura e all’allevamento si svilupparono anche l’artigianato e il commercio. Gli artigiani sfruttavano le materie prime che avevano a disposizione per produrre oggetti e strumenti di grande utilità: mattoni d’argilla, vasi e recipienti di terracotta, cesti di ramoscelli intrecciati, strumenti agricoli, coltelli e lame di metallo, tessuti e abiti di lana, lino e canapa.
I mercanti scambiavano i prodotti agricoli e artigianali delle loro città con quelli dei popoli vicini. Questa prima forma di commercio prende il nome di baratto. Per trasportare le merci da una città all’altra, i mercanti viaggiavano soprattutto sul dorso degli onagri, animali simili ai nostri asini.
I Sumeri costruirono anche mezzi di trasporto: su terra usavano carri in legno trainati dagli onagri, sui fiumi si muovevano con semplici imbarcazioni fatte di canne.
La nascita della
scrittura
Intorno al 3500 a.C. i Sumeri iniziarono a usare una prima forma di scrittura. Essa nacque soprattutto per esigenze pratiche. Contadini, pastori e artigiani dovevano provvedere al mantenimento del lugal e dei sacerdoti, perciò erano obbligati a portare una parte dei loro prodotti nei magazzini della ziqqurat. Ai sacerdoti spettava il compito di registrare i prodotti e le relative quantità che arrivavano. Siccome non potevano ricordare tutto a memoria, i sacerdoti iniziarono a incidere dei segni su tavolette d’argilla
Per preparare le tavolette su cui scrivere, i sacerdoti sumeri versavano l’argilla ancora molle dentro uno stampo e la appiattivano.
Poi vi incidevano sopra i segni con un bastoncino di legno appuntito, chiamato stilo. Infine lasciavano seccare le tavolette al Sole.
La scrittura cuneiforme
La prima forma di scrittura dei Sumeri era formata da pittogrammi, cioè da piccoli disegni che rappresentavano cose concrete: una spiga, una freccia, una mano, un vaso.
Con il tempo questi disegni divennero sempre più schematici, fino a non assomigliare più agli oggetti che rappresentavano, e i pittogrammi lasciarono il posto a semplici trattini. I bastoncini utilizzati per scrivere lasciavano dei segni a forma di cuneo, simili a piccoli triangoli: è per questo motivo che si parla di scrittura cuneiforme.
Anche i popoli mesopotamici che vennero dopo i Sumeri usarono questo tipo di scrittura, che arrivò ad avere a disposizione più di 500 segni. Ognuno di questi segni rappresentava una sillaba o una parola intera.
Lo scriba e la scuola
La conoscenza della scrittura cuneiforme era riservata a pochissime persone. Nacque così il mestiere dello scriba, una persona capace di leggere e scrivere che metteva a disposizione di tutti le sue competenze. Con il passare del tempo, lo scriba divenne una figura sempre più importante: nessuno poteva più fare a meno di lui, neppure il re!
La scuola nella quale gli scribi più anziani insegnavano ai bambini sumeri la scrittura cuneiforme era chiamata edubba, che in lingua sumera significava “casa delle tavolette”. Gli scolari che la frequentavano erano per lo più i figli maschi delle famiglie più ricche; in alcuni casi era frequentata anche dalle femmine.
Educazione Civica insieme
Agenda 2030 - Obiettivo scuola
Hai appena scoperto che nella civiltà sumera andavano a scuola soprattutto i figli maschi delle famiglie più ricche. Questo succedeva tantissimo tempo fa. E oggi? Sai se in tutti i Paesi del mondo i bambini e le bambine possono andare a scuola?
Scopri che cos’è l’Agenda 2030 e perché uno dei suoi obiettivi è l’istruzione di qualità.
1 Osserva le due tavolette sumere in basso e scrivi:
P sulla tavoletta che contiene dei pittogrammi;
C sulla tavoletta con caratteri cuneiformi.
2 Come hai fatto a distinguerle?
Prova a spiegare a voce che cos’è un pittogramma e perché la scrittura sumera è stata definita cuneiforme.
Strumenti e tecniche ai tempi dei Sumeri
Lo studio della civiltà sumera ci ha rivelato che, fin dai tempi più antichi, gli esseri umani inventarono mezzi di trasporto, strumenti e tecniche per migliorare le loro condizioni di vita quotidiana. Osserva che cosa inventarono i Sumeri.
Inventarono l’aratro, che rese il lavoro nei campi più veloce e produttivo.
L’imbuto lascia cadere i semi poco per volta.
Il vomere rompe le zolle di terra.
Fabbricarono mattoni di argilla e li usarono per costruire case, grandi edifici come le ziqqurat e solide mura di difesa.
Costruirono carri con ruote piene in legno e li usarono come mezzi di trasporto su terra.
Impararono a lavorare i metalli e fabbricarono lame, coltelli, attrezzi agricoli, armi. All’inizio usarono il rame, poi mescolarono metalli diversi per ottenere le leghe, più dure e resistenti. La prima lega, nata dall’unione del rame e dello stagno, fu il bronzo.
z Lavorate a coppie: leggete i testi e osservate le immagini. A turno, spiegate a voce per ciascuna invenzione quali miglioramenti ottennero i Sumeri nella vita quotidiana. le immagini SCOPRO con
I Sumeri tra pace e guerra
In alcuni periodi della loro storia, le città-stato sumere entrarono in guerra tra loro o con popoli nemici. Lo sappiamo anche grazie a uno dei reperti storici più significativi della civiltà sumera: lo Stendardo di Ur
Questo oggetto, simile a un cofanetto, è composto da quattro pannelli di legno decorati e risale al 2500 a.C. È stato ritrovato all’interno di una tomba nei pressi della città di Ur.
Su uno dei due pannelli più grandi si vedono immagini di guerra con soldati e carri, sull’altro è raffigurato un banchetto nel quale il re e i suoi funzionari festeggiano la pace Il reperto ci ha fornito altre preziose informazioni sui Sumeri.
Il pannello della guerra
Il pannello della pace
Oggi lo Stendardo di Ur è esposto al British Museum di Londra.
z Osserva i sei particolari ingranditi dello Stendardo di Ur. Usa le lettere per indicare a quale dettaglio del reperto corrisponde ognuna delle frasi.
A I carri da guerra avevano ruote piene in legno e un contenitore apposito per trasportare lance di metallo.
B I soldati erano muniti di elmi e spade di metallo. Si proteggevano dal freddo con lunghi mantelli.
C I Sumeri suonavano strumenti musicali simili alle nostre arpe.
D Il lugal era raffigurato più grande rispetto alle altre persone.
E I carri erano trainati dagli onagri. In battaglia i nemici potevano morire travolti dai carri.
F Gli uomini indossavano gonnelloni di lana e alcuni si rasavano la testa.
CON IL RIASSUNTO
z Lavorate possibilmente in gruppi di cinque per ricostruire la storia dei Sumeri. Organizzatevi così: ognuno sceglie un riquadro e trova le parole per completarlo aiutandosi con il sussidiario. Quando tutti hanno finito, a turno ognuno legge agli altri le parole che ha scelto: se tutti sono d’accordo, le detta al gruppo. Usate questi brevi riassunti per studiare, ripassare e completare il quadro di civiltà a pagina 25.
DOVE - QUANDO
I Sumeri si stabiliscono in Mesopotamia, tra i fiumi Tigri ed .................................., intorno al 4000 a.C. La civiltà sumera dura fino al ................................. a.C.
ATTIVITÀ
I Sumeri innalzano gli argini e scavano ................................... per controllare le acque dei fiumi. Costruiscono alte ................................... per difendere le città. Sono agricoltori e . Sono anche abili e mercanti.
CONOSCENZE
I Sumeri inventano la prima forma di , detta cuneiforme. Gli unici che sanno leggere e scrivere sono gli I Sumeri sanno lavorare i metalli, inventano l’................................... per lavorare la terra, costruiscono carri con ........................... piene in legno, fabbricano mattoni d’argilla per costruire gli edifici.
RELIGIONE
I Sumeri sono ................................. Ogni città ha un ................................ protettore al quale è dedicato il tempio. Il tempio si trova sulla cima dell’edificio più alto e importante della città: la
SOCIETÀ
Le città dei Sumeri sono piccoli .................................... A capo di ogni cittàstato c’è un . Sotto di lui ci sono i , i funzionari reali e gli scribi. Seguono soldati, artigiani e mercanti, poi contadini e pastori. Infine ci sono gli ........................................
z Questo è il primo quadro di civiltà del percorso di Storia di quest’anno. A coppie leggete a voce alta come utilizzarlo.
Ogni riquadro contiene informazioni importanti su un aspetto della civiltà dei Sumeri e riporta solamente le parole chiave.
Nei riquadri mancano alcune parole: cercatele a pagina 24 o nel testo del sussidiario e scrivetele per completare l’informazione.
Esporre a voce alta significa ripetere senza leggere sul sussidiario. Per arrivare a questo obiettivo ci vuole allenamento. Cominciate così: dopo aver scritto le parole mancanti, inserite ogni informazione in una frase, poi unite le frasi in un unico discorso.
DOVE - QUANDO
• In ...................................................
• Dal 4000 a.C. al a.C.
ATTIVITÀ
• ..............................................
• Allevamento
• Artigianato
• Commercio
SUMERI
RELIGIONE
• Politeisti (molte )
• Templi sulle ziqqurat
CONOSCENZE
• Scrittura ................................
• Lavorazione dei ....................................
• Aratro
• Carri con ruote piene in legno
• ................................ d’argilla
SOCIETÀ
• Re
• Sacerdoti, ................................. reali, scribi
• Soldati, , mercanti
• ....................................., pastori
• Schiavi
z Lavorate a coppie. A turno rivolgetevi queste domande. Chi pone le domande deve controllare la risposta sul sussidiario. Se la risposta è incompleta o sbagliata, spiega al compagno o alla compagna gli errori o le mancanze e lo/la invita a rispondere di nuovo.
• Quando si sviluppa la civiltà dei Sumeri? Dove?
• Perché i Sumeri scelgono di stabilirsi in zone pianeggianti vicino a grandi fiumi?
• Qual è la funzione degli argini e dei canali?
• Quali attività svolgono i Sumeri?
• Quali sono le invenzioni più importanti?
• Com’è organizzata la società sumera? Chi governa?
• Com’è la religione dei Sumeri?
• Qual è l’edificio più importante delle città sumere? A che cosa serve?
La civiltà dei Babilonesi
DOVE E QUANDO
Verso il 2000 a.C. il territorio di Sumer fu invaso dagli Amorrei, un popolo nomade che viveva di pastorizia. Pian piano gli Amorrei conquistarono tutte le città-stato sumere, già indebolite da anni di lotte, si stabilirono definitivamente in quelle terre, appresero molte conoscenze dai Sumeri e cominciarono a dedicarsi alle stesse attività: agricoltura, allevamento, artigianato e commercio. Realizzarono opere idrauliche, impararono a usare la scrittura cuneiforme e costruirono nuove città-stato fortificate.
Nasce l’impero babilonese
z Che cosa indica la zona colorata di rosa chiaro? Si riferisce all’impero fondato da Hammurabi o al nuovo impero rinato con Nabucodonosor II?
Il regno è un territorio abitato da un popolo e governato da un re.
L’impero è un insieme di territori abitati da popoli diversi tra loro ma governati da un unico sovrano.
Intorno al 1792 a.C. Hammurabi, capo degli Amorrei, divenne re della città di Babilonia. In poco tempo conquistò altre città-stato della Mesopotamia e il suo regno si trasformò in un impero. Hammurabi scelse Babilonia come capitale dell’impero: per questo la civiltà prese il nome di civiltà babilonese. Dopo circa 300 anni, l’impero babilonese fu invaso prima dagli Ittiti e poi dagli Assiri, che restarono fino al 612 a.C.
A questo punto la civiltà babilonese rifiorì e visse un periodo di grande splendore sotto la guida del re Nabucodonosor II; verso il 538 a.C., però, cadde definitivamente sotto il dominio di un altro popolo invasore: i Persiani.
z Trova nel testo le date dell’inizio e della fine della civiltà babilonese, dall’invasione di Sumer da parte degli Amorrei alla conquista persiana (senza tener conto delle interruzioni), riportale sulla linea del tempo e colora il periodo compreso tra le due date. Quanto durò questa civiltà? ....................................
Nascita di Cristo
La meravigliosa Babilonia
Durante il regno di Nabucodonosor II e dei suoi successori, Babilonia divenne una delle città più grandi, belle, ricche e popolose del mondo antico.
Babilonia si trovava sulle rive del fiume Eufrate. Una rete di opere idrauliche portava le sue acque all’interno della città.
La città era protetta da un fossato e da una doppia cinta di mura provviste di torri. Per entrare in città c’erano ottoporte
L’ingresso principale era la Porta di Ishtar, così chiamata dal nome di un’importante dea. Era decorata con mattonelle smaltate che formavano file di animali di colore giallo su uno sfondo azzurro.
In cima a un’altissima ziqqurat c’era il tempio dedicato a Marduk, il dio protettore della città.
Il re e la sua famiglia risiedevano nel palazzo reale.
Sui palazzi più importanti i Babilonesi costruirono giardinipensili, terrazze decorate con bellissime piante.
con
le immagini
Gli animali raffigurati sulle mura e sulle porte di Babilonia erano associati a importanti divinità.
z Completa le didascalie.
Il
La religione
I Babilonesi avevano una religione molto simile a quella dei Sumeri. Anche loro erano politeisti e costruivano templi in onore degli dei protettori delle città sulla cima delle ziqqurat.
La divinità principale era Marduk, il dio creatore dell’Universo e dell’umanità.
Secondo un antico mito babilonese, all’inizio c’era il Caos, rappresentato dalla dea dell’oceano Tiamat. Marduk sconfisse Tiamat e con il suo corpo creò il cielo, la Terra, il Tigri e l’Eufrate. Infine, dopo aver scelto Babilonia come sua dimora terrestre, Marduk creò anche gli esseri umani.
Nella religione babilonese erano molto importanti anche Ishtar, dea dell’amore e della guerra, Shamash, dio del Sole e della giustizia, e Adad, dio della tempesta, del vento e della pioggia. Agli dei era spesso associato un simbolo: per esempio, il drago era il simbolo di Marduk, il leone di Ishtar, il toro rappresentava Adad.
Feste e processioni
Ogni anno a Babilonia si svolgeva l’Akitu, la festa del Nuovo Anno, durante la quale si rendeva omaggio a Marduk. Era la festa religiosa più importante, durava più di dieci giorni e vi partecipavano tutti gli abitanti della città.
I sacerdoti portavano la statua di Marduk in un tempio di campagna, fuori delle mura cittadine. I festeggiamenti si concludevano con una lunga processione che riaccompagnava il dio nel tempio all’interno della città.
A Babilonia la statua di Marduk rientrava percorrendo la Via della Processione, che passava attraverso la Porta di Ishtar.
z Osserva l’immagine della città di Babilonia a pagina 27 e indica con una linea rossa la Via della Processione. il testo SCOPRO con
La società e il governo
La società era divisa in tre gruppi: i liberi, i semiliberi e gli schiavi.
• I liberi, chiamati awilu, avevano potere e ricchezza. Facevano parte di questo gruppo i sacerdoti, i funzionari che aiutavano il re a governare, i comandanti dell’esercito, i grandi proprietari terrieri e i mercanti più ricchi.
• I semiliberi, che i Babilonesi chiamavano mushkin, lavoravano alle dipendenze di qualcun altro: erano liberi, ma ubbidivano agli ordini e alle richieste di chi forniva loro un lavoro. Di questo gruppo facevano parte i soldati semplici, i contadini, i pastori, gli artigiani, i piccoli mercanti.
• Gli schiavi, chiamati wardu, non erano liberi e potevano essere acquistati e venduti come merci. Si trattava soprattutto di prigionieri di guerra, ma poteva capitare che persone libere diventassero schiave come punizione per aver commesso dei crimini, oppure per non aver pagato un debito.
A capo della società babilonese c’era il re, che si definiva “pastore di popoli” e “servitore degli dei”.
Abilità e conoscenze scientifiche
I Babilonesi erano molto abili nel costruire città con mura, torri, palazzi, templi e canali che portavano l’acqua ovunque ce ne fosse bisogno. Nell’ambito della matematica, furono i primi a utilizzare simboli a cui corrispondevano valori diversi. Non contavano in base 10, come noi, ma in base 60, e usavano i calcoli matematici per progettare edifici e opere idrauliche ingegnose.
Nella civiltà babilonese ebbero molta importanza le osservazioni astronomiche: i sacerdoti scrutavano gli astri nel cielo per prevedere il futuro, in cerca di segnali favorevoli o sfavorevoli da parte degli dei. Grazie a questa attività, i Babilonesi calcolarono i principali movimenti di stelle e pianeti e crearono un calendario basato sulle fasi della Luna.
z Chi erano i wardu? Quali erano le loro condizioni di vita? Sottolinea nel testo tutte le informazioni che ti servono per rispondere a voce a queste domande.
z Come si definiva il re? Trova l’informazione nel testo e riscrivila.
Un tratto delle mura di Babilonia. I Babilonesi furono abili architetti e ingegneri.
La stele di Hammurabi è conservata al Museo del Louvre di Parigi. Nella parte alta si vede Hammurabi in piedi davanti al dio del Sole e della giustizia Shamash. Sotto sono incise le leggi in caratteri cuneiformi.
Il Codice di Hammurabi
Durante il suo regno, Hammurabi, per favorire la convivenza pacifica tra le varie popolazioni e migliorare l’amministrazione delle città, fece raggruppare e mettere per iscritto le leggi esistenti nell’impero, creando un codice, cioè una raccolta di norme. Queste leggi furono scolpite in caratteri cuneiformi su una lastra di pietra nera, la cosiddetta stele di Hammurabi. Grazie a questo codice, ogni abitante dell’impero poteva conoscere quali erano le regole da seguire e quali punizioni doveva aspettarsi se non le avesse rispettate.
Il Codice di Hammurabi era composto da 282 leggi, che regolavano molti aspetti della vita quotidiana delle persone: il matrimonio, le attività economiche, la vendita di case e schiavi, il commercio.
Chi non rispettava le leggi veniva punito con pene molto severe: gli veniva inflitto lo stesso torto che egli aveva fatto subire a qualcun altro, fino alla pena di morte.
La legge, tuttavia, non era uguale per tutti, perché alcune categorie di persone erano considerate di “minor valore” rispetto ad altre.
• Se un costruttore ha costruito male una casa e la casa è crollata, uccidendo il proprietario, allora quel costruttore sarà ucciso.
• Se il crollo ha ucciso uno schiavo del proprietario, allora darà al proprietario un suo schiavo in sostituzione.
1 Che cosa ci rivelano le due leggi del Codice di Hammurabi riportate qui sopra? Indica la frase corretta con X.
Presso i Babilonesi chi provocava la morte di qualcuno era sempre punito con la morte.
Per i Babilonesi la vita degli schiavi non aveva lo stesso valore di quella delle altre persone e chi provocava la morte di uno schiavo era punito con minore durezza.
2 Nella parte alta della stele di Hammurabi, il dio Shamash consegna al re un bastone e un anello, simboli del potere regale. Perché Hammurabi si è fatto raffigurare così? Scegli l’ipotesi più ragionevole.
Hammurabi voleva far sapere a tutti che il suo potere gli era stato conferito da un dio.
Hammurabi voleva far sapere a tutti che Shamash era un dio generoso.
La vita delle famiglie
Il Codice di Hammurabi ci ha permesso di scoprire molte cose sulle famiglie babilonesi.
Gli uomini di solito lavoravano e dovevano mantenere mogli e figli. I padri insegnavano il loro mestiere ai figli maschi e organizzavano i matrimoni delle figlie femmine.
Le donne si occupavano principalmente delle attività domestiche e dei figli; avevano la possibilità di andare al mercato per acquistare o vendere merci e potevano avere delle proprietà, ma non avevano gli stessi diritti degli uomini.
Le ragazze delle famiglie più ricche potevano anche diventare sacerdotesse: ricevevano dal proprio padre una dote, cioè dei beni materiali, che consegnavano al tempio e potevano imparare a leggere e a scrivere.
Il Codice di Hammurabi ci dice che fin dai tempi più antichi gli esseri umani hanno sentito la necessità di darsi delle leggi per evitare che ogni individuo si facesse giustizia da solo.
Le leggi sono sempre giuste?
In Italia esistono vari codici. Le leggi contenute in questi codici devono sempre rispettare i princìpi espressi dalla nostra
Costituzione, che è la legge fondamentale dello Stato italiano e stabilisce i diritti e i doveri di tutti i cittadini e tutte le cittadine.
Per esempio, secondo l’articolo 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Inoltre, l’articolo 27 della Costituzione stabilisce che chi compie un reato ha sempre diritto a essere trattato con umanità e non può essere punito con la pena di morte. In Italia nessuno può fare una legge che vada contro i princìpi della Costituzione. Se lo fa, la legge è considerata incostituzionale e deve essere abolita. La Costituzione italiana protegge cittadini e cittadine dal rischio che qualcuno faccia delle leggi ingiuste.
1 Confronta quello che hai scoperto sul Codice di Hammurabi con i due articoli della Costituzione. Noti qualche differenza?
2 Se potessi scegliere, preferiresti vivere in una società con le leggi degli antichi Babilonesi o nell’Italia di oggi? Perché? Discutine in classe.
CON IL RIASSUNTO
z Lavorate possibilmente in gruppi di cinque per ricostruire la storia dei Babilonesi. Organizzatevi seguendo le indicazioni dell’unità precedente. Usate questi brevi riassunti per studiare, ripassare e completare il quadro di civiltà a pagina 33.
DOVE - QUANDO
Intorno al a.C. gli Amorrei, un popolo nomade, invadono la terra di ............................... e costruiscono nuove città-stato. Sono chiamati
Babilonesi dal nome della loro città più importante: ....................................... Conquistano altre città-stato della Mesopotamia e creano un vasto ................................. La loro civiltà dura fino al 538 a.C.
ATTIVITÀ
I Babilonesi si dedicano alle stesse attività dei Sumeri: ....................................., allevamento, artigianato e ......................................
CONOSCENZE
I Babilonesi sono esperti di matematica: usano i matematici per progettare edifici e opere idrauliche. Costruiscono i .................................. pensili. Grazie alle osservazioni ........................................., riescono a calcolare i principali movimenti di stelle e pianeti e creano un basato sulle fasi della Luna. Usano la scrittura ...........................................
RELIGIONE
I Babilonesi sono ................................. Il dio principale è ............................., protettore della città di Babilonia. Altre divinità importanti sono: , Shamash e Adad.
SOCIETÀ
A capo dell’impero babilonese c’è il ................ Sotto di lui la popolazione è divisa in tre gruppi sociali: i ........................., i semiliberi e gli ...................... Tutti gli abitanti dell’impero sono obbligati a seguire le .................. scritte del Codice di
z A coppie completate la mappa con le parole mancanti. Usate la mappa per esporre a voce alta quello che avete scoperto sulla civiltà dei Babilonesi.
DOVE - QUANDO
• In Mesopotamia
• Dal 2000 a.C. al ...................... a.C.
BABILONESI
RELIGIONE
• Politeismo
• Dio più importante: ...................................
ATTIVITÀ
•
• Allevamento
• Artigianato
• ..............................................
CONOSCENZE
• Matematica
• Opere ..........................................
• ..................................... pensili
• Astronomia: studio dei movimenti di ...................................................
• Calendario basato sulle fasi della
SOCIETÀ
• Re
• Tre gruppi sociali: liberi, ...................................... e schiavi
• di Hammurabi
z Lavorate a coppie. A turno rivolgetevi queste domande. Controllate a vicenda le risposte come nell’unità precedente.
• Perché i Babilonesi si chiamano così?
• Che cos’è un impero?
• Come si chiama il re che fonda il primo impero babilonese?
• Sotto quale re Babilonia diventa una delle città più grandi e belle del mondo antico?
• Chi sono Marduk e Ishtar?
• Che cos’è la stele di Hammurabi?
• Chi è raffigurato sulla parte alta della stele di Hammurabi? Perché?
• Su quale principio si basano le pene del Codice di Hammurabi?
• Da quali gruppi sociali è composta la società babilonese? Quali persone ne fanno parte?
• Chi sono i wardu? Perché vivono in condizioni di vita difficoltose?
• Qual è la condizione delle donne?
1 Dove si sono sviluppate le civiltà dei Sumeri e dei Babilonesi? Segna con una X.
In Asia, tra il Fiume Azzurro e il Fiume Giallo. In Africa, sulle rive del fiume Nilo.
In Mesopotamia, tra i fiumi Tigri ed Eufrate.
2 Quando si sono sviluppate le civiltà dei Sumeri e dei Babilonesi? Colora i periodi di tempo corrispondenti: in blu i Sumeri, in rosa i Babilonesi.
3 In quale modo Sumeri e Babilonesi controllarono le acque dei fiumi? Segna con una X.
Costruirono mura difensive attorno alle loro città.
Realizzarono opere idrauliche: argini, canali e bacini artificiali.
Fabbricarono grandi quantità di mattoni d’argilla.
4 Sumeri e Babilonesi erano politeisti. Che cosa significa? Segna con una X.
Credevano nell’esistenza di molte divinità.
Credevano in un unico dio.
Costruivano templi in onore di tutti gli dei.
5 Quali furono le attività principali di Sumeri e Babilonesi? Osserva le immagini e scrivi l’attività corrispondente.
Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.
Progetto ECO: Emozioni e COmpetenze al centro di una didattica che punta alla partecipazione e all’autonomia di ogni bambina e bambino.
Il gruppo del progetto è composto da: Monica Floreale (Storia), Luciano Piattella (Geografia), Silvio Ferraris (Matematica), Antonella Meiani (Scienze).
Coordinamento didattico: Antonella Meiani
Verifiche facilitate a cura di: Dr.ssa Patrizia Marletta e dei suoi collaboratori e collaboratrici Irene Latella, Alessia Serra, Ilaria Giachi, Mario Rolando Cortez Toledo
Coding: i percorsi Coding sono stati ideati e realizzati da Gianni Monti. Scratch è un progetto della Scratch foundation, in collaborazione con il Lifelong Kindergarten Group al MIT Media Lab È disponibile gratuitamente su https://scratch.mit.edu
Coordinamento: Emilia Agostini
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