Sorpresa! 5 - Scrittura - Linguaggi espressivi

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livia vecci - Elisa Cordioli

letture

Grammatica

• Pagine di accoglienza • Percorsi per tipologie testuali • Verifica delle competenze • Percorso e prove modello INVALSI • Laboratori di ascolto • Laboratori del lessico • Percorsi di Cittadinanza • Pagine per imparare facile

• Mappe di sintesi • Verifica delle competenze • Giochi linguistici • Tavole dei verbi • Prove modello INVALSI • Eserciziario

Scrittura Linguaggi espressivi • Mappe-guida per la scrittura • Percorsi di produzione scritta per tipologie testuali • Spunti per la scrittura creativa • L’arte e la musica per scoprire le stagioni

Le regole di italiano 4-5 Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia

Io imparo facile

PER L’INSEGNANTE E LA CLAS

SE

• Breve guida “A scuola con un sorriso” con spunti di riflessione e suggerimenti pratici per la gestione del gruppo-classe • Guida al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti ecc. •V ademecum BES con consigli, normative, schede operative ecc. • 3 cartelloni sulle tipologie testuali • 1 poster attivo di grammatica

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e inoltre...

A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line

I volumi sono in versione digitale M.I.O. BO OK, scaricabil i on-line e archivia bili su USB

IN DOTAZIONE CON LA GUIDA: il M.I.O. BOOK docente con la guida al testo, i percorsi multidisciplinari per la LIM spiegati passo passo, esercizi interattivi di italiano e di tutte le discipline, tante schede in PDF il M.I.O. BOOK studente I DVD si possono installare senza connessione a Internet

Scrittura linguaggi espressivi

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

Sc rit tu IS ra

L. Ve

S cci BN - L orp - E. 97 ing re Co 8- u sa rdi 88 ag ! 5 ol i -4 g 72 i e -2 sp 49 7- res 1 siv i

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S crittura L inguaggi espressivi Con idee per la scrittura creativa

CD audio in formato MP3 con la versione audio di tutto il libro letto da speaker professionisti I S B N 978-88-472-2490-2

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È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).

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È “aperto” perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.

Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti.

È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.

Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.

È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare la font trasformandola in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.

Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Francesca Bolognini Consulenza didattica: Gabriella Patregnani, Eva Pigliapoco, Rita Zagaglia Grafica e impaginazione: Agnieszka Ulatowska, Raffaella De Luca Illustrazioni: Michele Bizzi, Chiara Bordoni, Francesca Galmozzi, Serena Zurleni Copertina: Mauro Aquilanti Illustrazione di copertina: Mariagrazia Orlandini Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, Fotolia, Thinkstock, iStockphoto Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Bicicletta, che passione! INIZIO È SABATO, GIORNO DI VACANZA: PROPRIO LA GIORNATA IDEALE PER FARE ACROBAZIE IN BICICLETTA E CURVE SPERICOLATE. DA OGGI LINUS HA UN AUTENTICO MANUBRIO DA CORRIDORE SULLA BICICLETTA, GLIEL’ HA MONTATO SUO FRATELLO STEFAN, HA SOLO UN POCHETTINO DI RUGGINE. – È UN MANUBRIO DA PROFESSIONISTA – HA SPIEGATO STEFAN – E VA ANCHE BENE. CON UN MANUBRIO COME QUELLO, LINUS POTRÀ PIEGARSI TUTTO IN AVANTI, COME FANNO I CORRIDORI ALLA TELEVISIONE. MITICO!

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livia vecci

Scrittura indice Imparo a scrivere un testo 2 Programmare il testo Testo narrativo 4 Per scrivere un testo narrativo 5 Il punto di vista 6 Retrospezione e anticipazione 8 Sequenze in ordine 9 Costruire sequenze 10 Il riassunto 12 Per scrivere una biografia 14 Per scrivere un racconto umoristico 16 Per scrivere un racconto di fantascienza 18 Per scrivere un racconto fantasy 20 Per scrivere un racconto giallo 22 Per scrivere un racconto storico Testo poetico 24 Per scrivere una poesia 26 Io poeta 27 Prosa e poesia 28 La parafrasi della poesia

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Testo decrittivo 30 Per scrivere una descrizione 31 Osservatore in movimento 32 Descrizione statica e dinamica 33 L’ordine temporale nella descrizione 34 Stati d’animo ed emozioni Testo informativo 37 Per scrivere un testo informativo 40 Per scrivere un articolo di cronaca 41 Io cronista 42 Cronaca di un’esperienza Testo argomentativo 44 Per scrivere un testo argomentativo 45 Sostenere la tesi 46 La Scuola Secondaria 48 Pubblicità

idee per la scrittura creativa


Imparo a scrivere un testo

Programmare il testo Per costruire un testo, segui le fasi di lavoro proposte. 1 Leggi con attenzione il titolo, ad esempio: La mia scuola. 2 In una mappa registra tutte le idee che ti vengono in mente sull’argomento, scrivendo brevi

appunti senza tener conto di un ordine preciso.

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LA MIA SCUOLA

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3 Ora individua dei sottoargomenti, contrassegnati da titoletti, in ognuno dei quali

raggruppare le tue idee. Ad esempio per il titolo La mia scuola potrebbero essere: descrizione dell’edificio

la mia aula

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....................................................

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LA MIA SCUOLA i miei compagni e insegnanti

il mio rapporto con la scuola

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2

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Imparo a scrivere un testo 4 Numera i titoletti per stabilire l’ordine logico da seguire nello scrivere il testo.

In questo caso potrebbe essere: 1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5 Sei pronto per comporre il testo: inizia scrivendo un’introduzione, poi procedi con lo svolgimento,

rispettando sempre l’ordine logico prefissato. Infine termina con una conclusione adeguata.

La mia scuola .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... ..........................................................................................................................

6 Ora revisiona attentamente il testo: controlla l’ortografia, la punteggiatura, i tempi verbali,

il lessico, la coerenza.

3


Testo narrativo

per scrivere un TESTO NARRATIVO Decidi il tipo di testo

Stabilisci un narratore

realistico fantastico interno (1a persona) esterno (3a persona)

inizio Articola il testo in:

presenta: • personaggi • ambiente • tempo • un’azione che avvia la storia

svolgimento

sviluppa la storia in più sequenze

conclusione

chiude il testo con un finale

attraverso sequenze • narrative • dialogiche • descrittive • riflessive

la fabula Narra i fatti seguendo

flashback: torna indietro nel passato

l’intreccio flashforward: anticipa il futuro

Fissa lo scopo

4

– divertire – emozionare – spaventare – far riflettere


Testo narrativo

Il punto di vista Generalmente una storia è raccontata dal punto di vista di un solo personaggio; se si cambia punto di vista, la stessa storia può assumere sfumature o aspetti diversi.

1 Leggi il racconto e riconosci da quale punto di vista è narrata la storia.

Amiche sì, amiche no Mi chiamo Paola e ho undici anni. Conobbi Margherita al supermercato e diventammo amiche. Un giorno Margherita stava andando al corso di danza classica e mi invitò a iscrivermi. Così mi convinse e frequentammo il corso di danza insieme. Margherita mi presentò subito alle altre compagne e mi seguì con parecchi consigli relativi ai vari passi da imparare. In breve tempo diventai molto brava, quasi da superare Margherita: ero stata bravissima, avevo imparato tutto in poco tempo. Venne il giorno del saggio e Margherita e io fummo scelte per un’esibizione in coppia. Naturalmente la parte principale era affidata a Margherita. Fin qui niente di male, perché era lei la più esperta. Quello che però mi diede fastidio fu che al saggio Margherita comparve non solo con le consuete scarpette, il corpetto aderente e la gonna bianca e leggera a sbuffo come tutte, ma anche con un vistoso nastro, che le legava i capelli raccolti sulla nuca. Che senso aveva il nastro se non quello di attirare l’attenzione del pubblico su di lei? E Margherita al termine dell’esibizione mi rubò la scena: con grandi inchini e sorrisi suggerì a tutti che la vera protagonista era lei e quindi voleva gli applausi tutti per sé. da V. Sessa Vitali, Ragazze come noi, Fabbri

Nel testo prevale il punto di vista di:

Paola

Margherita

2 Riscrivi liberamente il testo sul quaderno dal punto di vista di Margherita. • Margherita invita Paola al corso di danza classica e le dà buoni consigli. • Margherita ascolta Paola che si vanta di aver imparato tutto in poco tempo. • Margherita si esibisce in coppia con Paola al saggio. • Margherita è molto emozionata per l’importante ruolo e cura al massimo tutti i particolari. • Finita l’esibizione Margherita è al settimo cielo; si sente una vera protagonista!

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Testo narrativo

Retrospezione e anticipazione Come già sai, si può raccontare una storia anche cambiando la successione cronologica regolare degli eventi: si usa quindi la tecnica dell’intreccio con: i l flashback o retrospezione, cioè un salto indietro nel tempo; i l flashforward o anticipazione, cioè un salto in avanti nel tempo.

• •

1 Scrivi un racconto che contenga un flashback. Segui la traccia. TRACCIA Matteo sta tornando a casa con i pantaloni stracciati, le mani graffiate e frammenti di corteccia sotto le unghie. Mentre cammina, ripensa a quello che ha combinato. Torna alla situazione presente e si accorge che si sta facendo tardi. Concludi con il rientro a casa.

Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Testo narrativo 2 Riscrivi il seguente racconto anticipando il finale.

Il gioco della lettura Per tutto il pomeriggio Federico è rimasto laggiù, all’ombra di un melo, sdraiato a pancia sotto, tutto assorto nella lettura di un librone con le pagine un po’ ingiallite. L’aveva trovato nel solaio della nonna. Era un libro di avventure, di grandi imprese e di fantastiche peripezie. Mentre leggeva, Federico palpitava, si inquietava, si spaventava, sorrideva, si entusiasmava, ammirava, giubilava, esultava, scoppiava a ridere, sospirava, si spazientiva, borbottava, applaudiva, approvava... Federico torna in sé quando sente i nonni che lo chiamano per la cena. Il tempo è passato senza che se ne accorgesse! da J.A.M. Dalmais, Leggi e gioca, Mondadori

Federico torna in sé, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

s c r it t u r a cre ati va Quale storia avrà letto Federico con tanto coinvolgimento? Scegli uno dei soggetti proposti e inventa tu una storia.

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Testo narrativo

Sequenze in ordine 1 Scrivi sui puntini se si tratta di una sequenza narrativa, descrittiva, dialogica, riflessiva.

Elisa T. Elisa T. portava gli occhiali proprio come suo padre, ma, a differenza di quelli del signor T., i suoi occhiali avevano una sottile montatura rossa in metallo. Elisa aveva dodici anni, un nasino piccolo e grazioso, una cascata di capelli scuri, che le scendevano sulle spalle in morbidi riccioli, e frequentava la scuola media di San Rocco in Monte. Accanto a lei il pulmino giallo della scuola stava radunando gli allievi per riportarli al paese, fra tornanti stretti stretti e curve attraverso gli Appennini. Quando suonò la campanella Elisa uscì dalla classe insieme ai suoi amici e inforcò la bicicletta, rossa come gli occhiali (il rosso infatti era il suo colore preferito), quindi si sistemò vicino al cancello del cortile. Elisa non voleva nemmeno pensare a quella eventualità. La scuola di San Rocco in Monte era molto importante per lei. – Bleah – commentò Simone, anche lui in bicicletta, indicando il fumo nero che usciva dal tubo di scappamento dell’autobus. – Tuo padre dovrebbe far riparare questo macinino sputasmog. Elisa scrollò le spalle. – La nostra è una piccola scuola – mormorò la ragazza – è già tanto avere i soldi per un pulmino... – Ma se continua così la scuola diventerà sempre più piccola – commentò Simone – quest’anno siamo quattro gatti... un altro po’ e non resteranno più allievi. E nemmeno i professori! da D. Morosinotto, La scuola viaggiante, Einaudi Ragazzi

2 Ricostruisci il testo ordinando le sequenze con i numeri.

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sequenza

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sequenza

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sequenza

.....................

sequenza

.....................

sequenza

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Testo narrativo

Costruire sequenze 1 Segui le indicazioni e scrivi sul quaderno il testo completo.

Manuel e il delfino Sequenza narrativa

Manuel prende il canotto pneumatico avvoltolato con un remo spezzato, un fumetto e il berretto giallo con la visiera, poi si avvia verso la porta a passo felpato. La mamma si accorge dei suoi movimenti e comincia a urlare. Non vuole che il figlio entri in mare con quel giocattolo. Sequenza dialogica Scrivi un dialogo tra Manuel e la mamma: Manuel insiste per uscire, la mamma è contraria. Sequenza narrativa

Manuel non obbedisce. Racconta che cosa fa, dove va. Sequenza descrittiva

Scoppia un temporale. Descrivilo: raffiche di vento, goccioloni, onde che ribollono. Sequenza narrativa

Un’onda rovescia il canotto. Manuel nuota, solleva con forza il capo, ansima, continua a nuotare, sputa acqua fino a quando si trova coricato sopra qualcosa. Non è il canotto, quello è arancione, questo invece è grigio. È un delfino che lo sta trasportando. Sequenza descrittiva Descrivi il delfino: il colore, la forma, i movimenti. Sequenza riflessiva

Da lontano si vede un battello. Che cosa spera Manuel? Si pente del suo comportamento imprudente? Fa propositi per il futuro? Scrivi le sue riflessioni. da N. Rauprich, L’isola delle balene, Archimede

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Testo narrativo

Il riassunto 1 Leggi il racconto e dividilo in sequenze.

Una bugia dietro l’altra Qualsiasi cosa Mossy facesse, anche solo un piccolo errore, finiva per ritrovarsi in pasticci più grandi. Senza volerlo andava a cacciarsi in guai terribili, come quel giorno. Stava correndo a scuola perché era in ritardo. Era quasi arrivato, quando si fermò un momento a riprendere fiato. Fu allora che gettando un’occhiata ai suoi piedi, si accorse di avere due scarpe diverse: una nera, con la suola di cuoio, e una marrone, con la suola di gomma. Era troppo tardi per tornare a casa a cambiarle. Quando entrò in classe, Mossy cominciò a zoppicare e a mostrarsi dolorante. Lì per lì pensò che fosse una buona idea. – Cos’hai? – gli chiese Octavius. – Mi fa male un piede – spiegò Mossy – Ecco perché ho dovuto mettere questa scarpa spaiata, non avrei potuto infilarmi quella giusta. – Che sfortuna – commentò Octavius, senza il minimo interesse. Miss Blackett, invece, sembrò molto interessata, anzi, troppo interessata per i gusti di Mossy. – Ma cosa ti è capitato? – gli chiese. – Mi è rimasto il piede incastrato in una trappola per conigli nel parco – rispose Mossy, visto che era costretto a dire una bugia dietro l’altra, pensò fosse meglio inventare qualcosa di interessante. – Ultimamente te ne capitano di tutti i colori – commentò la maestra. Lui annuì e cercò di mostrarsi avvilito. Durante l’intervallo, Miss Blackett lo costrinse a rimanere in classe a bere il suo latte e a far riposare il piede, mentre tutti i suoi compagni correvano e urlavano in cortile, spassandosela come sempre. Mossy decise allora che l’indomani il suo piede sarebbe guarito e che non si sarebbe mai più cacciato in un guaio simile. da E. Taylor, Mossy Trotter, Biancoenero Edizioni

2 Riordina con i numeri i titoli delle sequenze del racconto, poi usali come scaletta per scrivere il riassunto.

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La bugia all’insegnante.

A scuola con le scarpe spaiate.

La bugia ai compagni.

Mossy il pasticcione.

Propositi di Mossy.

La ricreazione.


Testo narrativo  Riassunto ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ........................................................................................................................... ...........................................................................................................................

3 Riassumi ulteriormente usando ancora meno parole. Segui la scaletta.

Riassunto essenziale .............................................................................

SCALETTA • Mossy con le scarpe spaiate... • Le bugie a scuola... • La ricreazione in aula...

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4 Prova a riassumere ancora utilizzando una sola frase, che faccia capire il contenuto del racconto. .....................................................................................................................

s c r it t u r a cre ati va Conosci la favola de La volpe e l’uva? Ecco il suo riassunto.

Un giorno una volpe affamata vide su un’alta vite grossi grappoli di uva matura. Tentò più volte, saltando, di afferrarli, ma non ci riuscì. Sfinita dalla stanchezza, rinunciò all’uva, mentendo a se stessa che sicuramente non sarebbe stata buona. Riscrivi sul quaderno la favola, ampliandola con sequenze descrittive e riflessive.

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Testo narrativo

per scrivere una BIOGRAFIA fai agire

personaggio reale, che si è distinto per le sue azioni o idee, o famoso ambienti reali della vita del personaggio

scegli un tempo determinato passato utilizza il narratore

esterno (3a persona)

racconta

i fatti più importanti in ordine cronologico

concentrati sullo scopo

far conoscere un personaggio importante

1 Leggi le informazioni sulla vita del famoso calciatore Francesco Totti, aggiungi altre notizie che hai appreso dai giornali o dalla televisione. Poi usale per scrivere la sua biografia.

NOTIZIE • 29.09.1976: nasce a Roma. • A nove mesi già cammina e prende a calci il pallone. • 1981: in un torneo estivo sulla spiaggia segna due gol. • 1983: gioca da centrocampista nella Fortitudo. • 1989: entra nella squadra della Roma. • 1992/93: conquista la Coppa Italia Primavera. • 1994: segna il primo gol con la casacca della Roma. • 2000: gioca nei campionati europei. • 2001: è campione d’Italia. • 2003: diventa ambasciatore dell’Unicef. • Oggi: continua a giocare con grande successo.

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Testo narrativo

Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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s c r it t u r a cre ati va Intervista un tuo compagno di classe sulla sua vita, organizza tutte le informazioni ricavate e usale per scrivere la sua biografia.

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Testo narrativo

per scrivere un RACCONTO UMORISTICO fai agire

personaggi strampalati, pasticcioni, buffi ambienti quotidiani

scegli

stabilisci un narratore

racconta

concentrati sullo scopo

un tempo determinato presente o passato interno (1a persona) esterno (3a persona) fatti assurdi o esagerati, in contrasto con la realtà, pasticci e malintesi, scherzi divertire, suscitare il buon umore

1 Per fare dell’umorismo occorrono tecniche particolari. Leggi, rifletti, poi collega ogni parte di testo alla tecnica umoristica che rappresenta.

Le gocce di olio bollente mi rincorsero per tutta la cucina. – La nonna mi dà sempre i pizzicotti! – Possibile che ti dia i pizzi cotti? Il nipotino è andato al nido a prendere suo nonno. L’ha trovato piangente, con il ciuccio per terra e il pannolone da cambiare. Era più carico di un asino, con lo zaino sulla schiena e un sacchetto di plastica in ogni dito.

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rovesciamento dei ruoli

esagerazione

personificazione degli oggetti

equivoco


Testo narrativo 2 Se abbini ogni parola del riquadro a sinistra con la corrispondente espressione nel riquadro a destra, si potrebbero generare equivoci, perché pronunciate insieme hanno lo stesso suono.

• l egare • z uccherare •m aiali

• l e gare • z ucche rare •m ai ali

Scegli una coppia di parole e inventa un racconto umoristico giocando sull’equivoco. Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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3 Scrivi un breve racconto umoristico per la vignetta proposta. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Testo narrativo

per scrivere un RACCONTO DI FANTASCIENZA – personaggi realistici (scienziati, astronauti) – personaggi fantastici (mutanti, extraterrestri, androidi)

fai agire

ambienti dell’Universo (galassie, pianeti…) ma anche la Terra scegli un tempo determinato presente, passato o futuro

interno (1a persona)

stabilisci un narratore

esterno (3a persona)

racconta

storie fantastiche come invasioni di alieni, viaggi nello spazio o nel tempo, catastrofi nucleari…

concentrati sullo scopo

suscitare interesse per l’ignoto, la vita nello spazio e le innovazioni scientifiche

1 Leggi l’inizio del racconto di fantascienza, poi scrivi lo svolgimento e la conclusione aiutandoti con le domande guida.

Il miraggio

Inizio Emersero dalla notte marziana sei piccoli alieni in cerca del settimo. Si fermarono ai margini dell’accampamento dei terrestri e rimasero là a fissare coi loro occhi di gufo i tre terrestri. I terrestri interruppero bruscamente quel che stavano facendo, agghiacciati dalla paura. – Fermi! – disse Smith, parlando senza muovere le labbra barbute. – Se non ci muoviamo, verranno avanti! – replicò l’amico Barry. da C. Simack, Le meraviglie del possibile , Einaudi

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Testo narrativo Svolgimento Gli alieni si avvicinano. Come avviene l’incontro? Come comunicano? Manifestano atteggiamenti pacifici o aggressivi? ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

Finalmente ritrovano il settimo alieno. Dov’era andato? Per fare che cosa? Come reagiscono i terrestri? ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

Conclusione La storia si conclude in modo positivo. Come si comportano alieni e terrestri? Quali sono le loro riflessioni? ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

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Testo narrativo

per scrivere un RACCONTO FANTASY fai agire

personaggi umani e fantastici (elfi, hobbit, fate, streghe, maghi, draghi) luoghi magici carichi di mistero

scegli

stabilisci un narratore

racconta

concentrati sullo scopo

un tempo indeterminato presente o passato interno (1a persona) esterno (3a persona) le sfide che gli eroi buoni devono affrontare contro le forze sovrannaturali del Male per il trionfo del Bene trasportare il lettore in una dimensione magica, fantastica

1 Scegli fra le proposte, poi scrivi il tuo racconto fantasy sul quaderno: non dimenticare il titolo. Elementi

Protagonista (eroe buono al servizio del Bene) un ragazzo vuole restituire al suo amico il cuore e la felicitĂ una fanciulla vuole riportare la gioia nel suo regno, il regno del Bene Antagonisti (personaggi malvagi al servizio del Male) un cavaliere malvagio un Dissennatore, creatura del Male, che risucchia alle persone il cuore e la felicitĂ

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Testo narrativo Tempi e luoghi il presente, in un regno incantato prima felice, poi triste il passato, in un bosco diventato improvvisamente buio Mezzi magici (oggetti che aiutano l’eroe) una spada magica rubata da un perfido cavaliere

na bacchetta magica u posseduta dal protagonista

Struttura

Inizio (si verifica un grave evento malefico) Un cavaliere malvagio ha rubato la spada magica, portatrice di gioia, dal regno del Bene. Un Dissennatore ha rubato il cuore e la felicità all’amico del protagonista. Svolgimento (la missione e le prove da superare) Un ragazzo tenta di togliere ogni potere al Dissennatore con la sua bacchetta magica. Una ragazza tenta di recuperare la spada magica nascosta nella palude del Male, affrontando rischi e pericoli. Conclusione (il Bene trionfa sul Male) La ragazza riesce a ritrovare la spada magica e a riportarla nel suo regno. Il Dissennatore scompare, mentre il cuore e la felicità ritornano nel corpo dell’amico del protagonista.

s c r it t u r a cre ati va La perla magica è stata sottratta dal villaggio di Nebuka e per gli abitanti è iniziato un periodo di grandi sventure. Immagina di essere tu l’eroe prescelto per recuperare la perla e riportare la serenità nel villaggio. Inizio: indica il luogo in cui ti trovi e lo scopo della tua missione. Svolgimento: descrivi l’antagonista, il luogo dove vive e perché ha rubato la perla; racconta come riesci a superare delle difficoltà e a recuperare la perla magica. Conclusione: scrivi come il Bene trionfa sul Male.

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Testo narrativo

per scrivere un RACCONTO GIALLO fai agire

persone comuni ambienti realistici, per lo più chiusi

scegli un tempo determinato presente o passato

stabilisci un narratore

racconta

concentrati sullo scopo

interno (1a persona) esterno (3a persona) la risoluzione di un caso poliziesco (furto, omicidio, rapimento) attraverso l’indagine di un abile investigatore

– creare suspense – coinvolgere il lettore nelle indagini

1 Leggi e risolvi il giallo, poi scrivi un racconto giallo sul quaderno usando gli elementi proposti.

Un delitto per il commissario Scacciaguai VITTIMA

LUOGO E TEMPO DEL DELITTO

Alice

In mezzo al giardino della villa della signorina Alice c’è una grande piscina, dentro la quale è stata trovata cadavere la signorina. È inverno, l’acqua è gelida e una spruzzata di neve ghiacciata ricopre tutto il giardino.

Donna sola, molto ricca e poco propensa ad aiutare i parenti che le “ronzano” attorno.

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Testo narrativo SOSPETTATI I tre nipoti della signorina

Mark

Dirigente industriale che conduce una vita dispendiosa al di sopra delle sue possibilitĂ .

Alto ed elegante nei suoi panciotti abbottonati, frequenta regolarmente la palestra.

Molly

Donna amante del lusso, proprietaria di una boutique di alta moda, con grandi difficoltĂ finanziarie.

Piccola ed esile, molto curata nell’aspetto, nel tempo libero veste in modo sportivo.

Nullafacente, ha venduto il suo appartamento per affrontare debiti di gioco accumulati negli anni.

Giovanile, alto e magro, ama giocare a tennis. Indossa spesso la tuta con le scarpe da tennis.

Luca

INDIZI

INVESTIGATORE

Commissario Scacciaguai

Bottone dorato con stemma.

Impronte molto profonde di scarpe da tennis sul terreno coperto di neve.

Attento osservatore della scena del delitto.

s c r it t u r a cre ati va Sul cellulare trovi scritto uno strano messaggio. Immagina di essere un detective e risolvi questo rapimento. Scrivi la storia sul quaderno.

Abbiamo preso la tua cagnolina. Se vuoi salvarle la vita, prepara 100 euro e attendi le nostre istruzioni.

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Testo narrativo

per scrivere un RACCONTO STORICO fai agire

personaggi del passato (comuni o famosi, realmente esistiti o inventati) ambienti realistici o verosimili

scegli un’epoca storica determinata

stabilisci un narratore

interno (1a persona) esterno (3a persona)

racconta

fatti del passato realmente accaduti o inventati, ma sempre con un fondo di verità storica

concentrati sullo scopo

appassionare il lettore con storie che trasmettono conoscenze sul passato

1 Leggi le informazioni sulle terme dell’antica Roma.

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Le terme

Gli spogliatoi

Le terme, fatte costruire nel periodo imperiale, sono enormi. Si entra gratis. Le frequentano patrizi e plebei, comprese le donne e i bambini, per curare l’igiene del corpo, svolgere attività sportive, ma anche per parlare e concludere affari. Le terme sono grandissime e circondate da un recinto. Negli spazi aperti, come portici e giardini, si può passeggiare e assistere a spettacoli musicali o letture poetiche. Nelle terme ci sono anche biblioteche e angoli di riposo.

Negli spogliatoi adulti e bambini si tolgono la tunica e il perizoma. Poi entrano in una delle palestre per dedicarsi alla ginnastica e sollevamento pesi, prima di immergersi in acqua. Quando il sudore ricopre il corpo, lo detergono con un’asta di metallo, lo strigile.


Testo narrativo Le vasche

Prima si entra nel calidarium, la grande vasca dell’acqua calda, poi nel tepidarium, la vasca dell’acqua tiepida. In entrambe le vasche si resta di solito una quindicina di minuti. Infine ci si immerge nel frigidarium, vasca dell’acqua fredda. I bambini ci restano per qualche minuto, alcuni adulti anche per un’ora.

2 Scrivi sul quaderno un racconto storico ambientato al tempo dei Romani, dal titolo

Un pomeriggio alle terme. Segui le indicazioni e utilizza le informazioni che hai appena letto.

Il protagonista e narratore ha dieci anni. Scegli il suo nome: Crispo Marcello Antonia Scegli gli eventuali personaggi da inserire nel racconto: il babbo Antonio la mamma Clelia Indica la città in cui si trovano le terme: Roma Bononia

l’amico Claudio

l’amica Flavia

Tarquinia

Definisci il periodo storico colorandolo sulla linea del tempo e scegli un anno.

età monarchica 753 a.C.

età repubblicana 509 a.C.

età imperiale 31 a.C.

476 d.C.

s c r it t u r a cre ati va Immagina di essere un bambino del passato: in quale periodo storico ti sarebbe piaciuto vivere? Immagina e racconta come avresti trascorso una giornata (casa, scuola, tempo libero…) nel contesto storico che hai scelto.

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Testo poetico

per scrivere una POESIA – esprimere emozioni – trasmettere messaggi

concentrati sullo scopo

l’argomento (un fatto, un’immagine, un’emozione, una problematica)

scegli

la struttura: – versi – strofe

stabilisci

versi liberi o in rima usa

figure retoriche: – similitudini – metafore – personificazioni

– onomatopee – anafore – allitterazioni

1 Leggi la poesia e completala con le seguenti figure retoriche, poi scrivi accanto a ciascuna di quale si tratta.

una trottola come il sole disegna

Il bruco

Scivola, striscia il bruco giallo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Si insinua nella fertile zolla, poi emerge, si arrotola, indietreggia, avanza: è.................................... con cui non si gioca.

è una . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

è una . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Trasporta sapori di terra, scava gallerie senza fine, linee curve, rette, spezzate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tra i grumi di bruno terriccio. Samuele, 10 anni

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è una . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


Testo poetico 2 Completa la prima poesia e scrivi tu la seconda utilizzando onomatopee.

Gli spari

L’acqua

Pam pam pam pum pum pum nella foresta tenebrosa sparava il cacciatore senza posa.

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3 Crea una poesia con la figura retorica dell’allitterazione: usa soprattutto parole con le lettere F e V che danno l’idea della leggerezza, del volo... Scegli quelle del riquadro e trovane altre.

vapore fuori

vento

farfalla volare

lieve soffio

felice

nuvola

Filo di fumo Filo filo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .................................................. .................................................. .................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................

4 Sottolinea l’anafora nella seguente poesia, poi usala anche tu per scrivere in versi l’elogio di una persona, di un gruppo di persone, di un oggetto... Inventa il titolo.

La mia gente Bella è la notte e il volto della mia gente. Belle le stelle, e gli occhi della mia gente. Bello, anche il sole. Bella, anche l’anima della mia gente. L. Hughes

Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Testo poetico

Io poeta 1 Leggi la poesia, poi scrivine una tua cambiando l’argomento, ma mantenendo la stessa struttura (numero di strofe e versi).

Nascondino

Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Non giocherò a nascondino. Ma vorrei giocare a un gioco dove tutti si mostrano invece di nascondersi e con poco si divertono facendo matte capriole, si baciano e sorridono, e dove, per istinto, tu hai già vinto.

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S. Silverstain

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2 Leggi, poi completa la poesia Il mare con versi in rima.

La pozzanghera

Il mare

È una pozzanghera strana. Vi regna sovrana una rana. È una pozzanghera nera, ma a sera laggiù proprio in quella si specchia sognando una stella.

È un mare azzurro non si sente neanche un. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . perché i pesci non sanno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . possono solo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................................................ ............................................................

L. Fenici Piazza

3 A quali situazioni associ i seguenti colori? Completa la tabella, poi sul quaderno scrivi la tua poesia sui colori.

Colori

Situazioni

giallo

una gita in una giornata di sole

verde rosso azzurro rosa nero Puoi iniziare così: Una gita in una giornata di sole: ecco il giallo.

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Testo poetico

Prosa e poesia 1 Per trasformare un testo in prosa in un testo poetico, usa versi, similitudini,

personificazioni oppure metafore e modifica l’ordine delle parole. Osserva l’esempio.

Dopo il temporale Poesia

Prosa

Fino a notte infuriò il temporale poi le ultime nuvole furono lacerate dall’ultimo tuono e si spalancò una finestra sul sereno. Apparve una grande luna come una lampada triste accesa nel bosco avvolto da silenzio e malinconia.

Il temporale infuriò fino a notte inoltrata; poi d’un tratto il cielo si rasserenò; le ultime nuvole, come squarciate dall’ultimo tuono, s’aprirono, si lacerarono, scesero giù dietro la montagna. La luna grande e triste apparve sopra il bosco, nel silenzio improvviso e nella malinconia della notte umida. da G. Deledda, L’edera, Gulliver

Ora trasforma tu la seguente prosa in poesia.

La luna Prosa

Poesia

La luna, limpidissima, illuminava le casette nere e grigie che parevano fatte di carbone e di cenere: il vasto orizzonte, tutto d’un azzurro latteo, sembrava un mare lontano. Le ombre delle rocce e dei cespugli si disegnavano sul terreno giallognolo e tutto appariva misterioso.

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da G. Deledda, L’edera, Gulliver

2 Scrivi un breve testo descrittivo in prosa su un soggetto a tua scelta, poi rielaboralo in forma poetica. Prosa

Poesia

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Testo poetico

La parafrasi della poesia 1 Leggi e completa la tabella. Riordino delle parti delle frasi (soggetto + predicato + complementi)

Poesia

Vocaboli difficili

Sui campi e sulle strade silenziosa e lieve volteggiando, la neve cade.

volteggiare significa: compiere giravolte volare

La neve, silenziosa e lieve, cade volteggiando sui campi e sulle strade.

Danza la falda bianca nell’ampio ciel scherzosa, poi sul terren si posa, stanca.

falda significa: fiocco di neve di forma allargata striscia che pende dietro una giacca

La falda bianca

In mille immote forme, sui tetti e sui camini sui cippi e sui giardini dorme.

immoto significa: movimentato immobile

La neve (soggetto sottinteso)

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oblìo significa: Tutto d’intorno è pace, brusio, rumore chiuso in un oblìo profondo, abbandono indifferente il mondo tace. A. Negri

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Il mondo indifferente ................................................... ................................................... ...................................................

2 Ora riscrivi le frasi che hai riordinato, usando un linguaggio comune: in questo modo otterrai la parafrasi della poesia.

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Testo poetico 2 Leggi la poesia e rispondi alle domande sostituendo le parole difficili con quelle elencate.

Breve gioia Un foglio di carta sospinto dal vento, rotola e vola lungo una strada deserta. La polvere lesta lo segue, precede, circonda. Quel foglio folleggia come un bambino all’uscita da scuola. Volteggia nell’aria come una rondine sopra il suo nido. Il cielo s’oscura; il vento si placa: viene la pioggia a bagnare la terra. Il foglio di carta si arresta e s’affloscia sull’umido suolo. Antonio Russo

Parole da sostituire folleggiare = divertirsi lesto = svelto afflosciarsi = diventare floscio, molle volteggiare = compiere giravolte placarsi = calmarsi arrestarsi = fermarsi Che cosa fa il foglio di carta spinto dal vento? ...................................................................... ...................................................................... Che cosa fa la polvere? ...................................................................... A chi assomiglia il foglio che si diverte? ...................................................................... Perché il foglio sembra una rondine? ...................................................................... ...................................................................... Che cosa succede quando il cielo si oscura e il vento si calma? ...................................................................... ...................................................................... Che cosa fa allora il foglio? ...................................................................... ......................................................................

3 Ora scrivi la parafrasi sul quaderno collegando fra loro le risposte attraverso i connettivi logico-temporali e i pronomi, dove lo ritieni necessario.

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Testo descrittivo

per scrivere una DESCRIZIONE

concentrati sullo scopo

scegli il soggetto

descrizione precisa e rigorosa (descrizione oggettiva) descrizione ricca di sentimenti e opinioni personali (descrizione soggettiva)

persone, animali, oggetti, ambienti

utilizza

– dati sensoriali – dati statici o dinamici – aggettivi qualificativi, similitudini, personificazioni

esprimi

stati d’animo, impressioni (descrizione soggettiva)

1 Leggi la descrizione oggettiva e trasformala in descrizione soggettiva aggiungendo impressioni, similitudini e stati d’animo.

La caffettiera della nonna La caffettiera è di maiolica marrone. È costituita da un globo che culmina in un filtro cilindrico, fornito di coperchio a fungo. Il becco è una S dalle curve schiacciate, un po’ panciuta alla base. Il manico ha, volendo, la forma di un orecchio. Il becco, il manico e il fungo sono di color crema. da A. Robbe-Grillet

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Testo descrittivo

Osservatore in movimento 1 Leggi la descrizione, poi rispondi.

Verso il rifugio segreto Il posto era difficile da raggiungere e pochissimi conoscevano la strada per arrivarci. Violante doveva scendere lungo il corso di un torrente, saltando di macigno in macigno, sempre più a valle. Poi, a un certo punto, deviava a sinistra aprendosi la strada in un folto di rovi e noccioli quasi impenetrabile. Arrivava così in un prato pianeggiante, stretto fra due alte montagne di roccia e perfettamente isolato dal resto del mondo. Al centro del prato, scorreva un ruscello, figlio del torrente, ma più calmo per la scarsa pendenza del terreno. Sulle due sponde, come piantate ad arte, crescevano due file di meli selvatici che intrecciavano i rami più alti formando sull’acqua una specie di galleria vegetale.

I l percorso è descritto da un osservatore: fermo in un punto in movimento

da B. Pitzorno, Speciale Violante, Mondadori

2 Che cosa osserverà Violante seduta su un masso? Osserva l’immagine e descrivi. ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................

3 Scrivi ora sul quaderno la descrizione del tuo percorso da casa a scuola. Poi, una volta arrivato a scuola, scegli un punto d’osservazione fisso e descrivi ciò che vedi.

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Testo descrittivo

Descrizione statica e dinamica 1 Leggi la descrizione, poi rispondi.

Carletto Carletto aveva i capelli ricci e scuri e gli occhi un poco assenti perché era miope, ma si ostinava a non voler portare gli occhiali: era decisamente un bel ragazzino, ben sviluppato e in forma. Dove c’era lui, c’era il pallone. Il pallone batteva sui muri, rimbalzava sui tetti e i cofani delle macchine parcheggiate, rotolava fra le gambe degli inquilini di passaggio; lui sudato, ansimante, calciava, intercettava di testa, scattava, bloccava con il petto, sistemava sul piede e dai dentro, di sinistro e di destro, sempre con il piede giusto, finché non lo facevano tornare alla realtà le urla, non certo di entusiasmo, dei proprietari delle automobili parcheggiate. da G. Padoan, Morgan il gatto, Piccoli

La prima parte del testo mette in luce l’aspetto fisico di Carletto ed è: dinamica statica La seconda parte mette in luce il comportamento ed è: dinamica statica

2 Descrivi un tuo compagno o un tuo familiare nell’aspetto fisico e nel comportamento: fai di lui una descrizione statica e una dinamica.

Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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s c r it t u r a cre ati va Immagina un bimbo-scimmia e descrivilo attribuendogli caratteristiche fisiche e comportamenti simili a quelli dell’animale di riferimento.

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Testo descrittivo

L’ordine temporale nella descrizione 1 Descrivi un temporale in ordine cronologico: dal momento in cui scoppia al momento in cui si esaurisce.

Un temporale I segni che lo annunciano Descrivi l’accavallarsi delle nuvole e i colori del cielo. Come potresti definire l’umore del cielo? ............................................................... ............................................................... ............................................................... Inizio del temporale Descrivi le prime gocce di pioggia, prima sporadiche, poi più fitte, il vento che incomincia a soffiare... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... Il temporale imperversa Descrivi la pioggia violenta e il vento che infuria: come reagiscono gli alberi e le persone? Come diventa il fondo stradale? Quali sono le tue impressioni? ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... Il temporale si acquieta Descrivi la pioggia e il vento che si calmano, il cielo che si apre, gli uccelli che tornano a cantare... Quali sono i tuoi stati d’animo? ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... Conclusione Puoi paragonare il temporale a un cavallo imbizzarrito che poi viene domato e si calma. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................

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Testo descrittivo

Stati d’animo ed emozioni 1 Leggi le descrizioni poi riscrivile cambiando lo stato d’animo come indicato.

Tristezza Sentiva che la pioggia spietata gli penetrava nelle ossa e rabbrividiva mentre si trascinava al riparo di un portone. Levando gli occhi notò che il sole non riusciva a penetrare tra le nuvole nere. L’aria era gelida.

Gioia ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................

Gioia Nella stanza i muri erano di un giallo squillante, alle pareti erano appesi quadri che rappresentavano paesaggi inondati di sole; l’arredamento, essenziale ma funzionale, era costituito da un grande tavolo da lavoro e da un armadio di mogano lucente.

Tristezza ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................

2 Scrivi lo stato d’animo di ogni osservatore, poi descrivi l’aula.

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Una bambina entra nell’aula senza aver svolto i compiti.

Una bambina entra nell’aula ben preparata per l’interrogazione.

…………………....……

…………………....……

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Testo descrittivo 3 Leggi e scrivi nel riquadro la situazione che può aver provocato l’emozione descritta, come nell’esempio.

L’insegnante di italiano oggi è arrabbiata. Tiene gli occhi fissi davanti a sé e le sopracciglia aggrottate. Quando fa così, le si formano due righe verticali sulla fronte. Stringe la bocca, ogni tanto si mordicchia un angolo delle labbra, parla con voce imperiosa e batte un pugno sulla cattedra.

L’insegnante di italiano oggi è allegra. I suoi occhi sprizzano felicità, la fronte è distesa e la bocca si apre in ampi sorrisi. Appoggia il dorso allo schienale della seggiola, accavalla le gambe e osserva con sguardo benevolo i suoi alunni.

Riccardo si sentì invadere dalla paura. Il sudore lo inondava, i denti gli battevano forte. Tremava in ogni parte del corpo. Sentì i capelli rizzarglisi sulla testa e il sangue gelare nelle vene. Aprì la bocca inaridita per urlare, ma non riuscì a pronunciare nemmeno una sillaba.

Un alunno ha picchiato un compagno.

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4 Continua le frasi indicando la ragione delle tue emozioni.

• Io mi rallegro se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi addoloro se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi scoraggio se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi commuovo se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi annoio se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi entusiasmo se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi meraviglio se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi spavento se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Io mi inorgoglisco se . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35


Testo descrittivo 5 Leggi il brano e cerchia con tre colori diversi i modi con cui il papà manifesta la sua rabbia: reazioni del corpo, comportamenti, ciò che dice.

Un papà arrabbiato Quando Giulio ha avuto la pagella di gennaio, si è ritrovato con tre orribili “cinque”. Immaginate la faccia del papà quando li ha visti? Dunque… Prima è diventato tutto rosso, rossissimo. Poi ha cominciato a far fuoco e fiamme. Alla fine ha preso il figlio per un braccio, l’ha portato in camera sua, l’ha fatto sedere davanti ai libri di scuola e, cacciando degli urli che si sentivano in tutto il vicinato, gli ha ordinato di non alzarsi dalla sedia prima di giugno. Insomma nei quattro mesi successivi niente parco, niente piscina, niente tempo libero, niente di niente. Addio, amici! Giulio si sentiva solo, solo come un cane e nero come il caffè nero. da F. Lalana, Il segreto del parco incantato, Piemme

Immagina quel babbo a giugno, quando vede la pagella del figlio con tutti i voti migliorati e descrivi le sue nuove emozioni. Com’è il suo viso? ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... Come si comporta con il figlio? ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... Che cosa gli dice? ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

6 Hai mai vissuto una catena d’emozioni, ad esempio prima la rabbia, poi la soddisfazione o viceversa? Racconta e descrivi come le hai manifestate.

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Testo informativo

per scrivere un TESTO INFORMATIVO concentrati sullo scopo

stabilisci

documentati e raccogli informazioni

rielabora

divulgare conoscenze

l’argomento

su testi e riviste specifiche, enciclopedie, internet...

le informazioni

suddividi e organizza

gli argomenti in sottoargomenti (paragrafi)

usa

il linguaggio specifico della disciplina trattata

1 Osserva bene l’immagine e leggi

la didascalia. Ampliala con le informazioni del disegno e scrivi un breve testo informativo sul quaderno. Puoi far riferimento anche al tuo sussidiario delle discipline.

Conformazione del territorio (che oggi corrisponde al basso Lazio) dove intorno al 1 000 a.C. si stanziarono i Latini, distribuiti in villaggi sui sette colli intorno al fiume Tevere e vicini alla Via del Sale.

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Testo informativo 2 Leggi il racconto e sottolinea le informazioni scientifiche sull’airone cenerino.

Uno strano incontro Una mattina Pentaquod, mentre lavorava alla canoa, presso il ruscello, udì un suono che gli fece trattenere il respiro per la gioia “kreenk, kreenk!”. Corse alla riva per dare il benvenuto a gambe lunghe-pescatore, proprio mentre il goffo uccello atterrava rumorosamente, sollevando fango e acqua nell’affondare le zampe per fermarsi. – Uccello! Uccello! – esclamò festoso, ma il grido spaventò l’animale, che riprese il volo, battendo le ampie ali. Pentaquod lo seguì con lo sguardo: aveva il becco lungo, forte e diritto e il piumaggio bianco e grigio. – Torna! – implorò Pentaquod, ma era già sparito. Rimase tutto il giorno presso il ruscello e solo verso il tramonto udì di nuovo il grido: “kreenk, kreenk!”. Quasta volta Pentaquod non aprì bocca, anzi rimase immobile, in modo che l’animale non si accorgesse di lui. E difatti dopo un poco, cercando una preda, gli arrivò vicino. Pentaquod si accorse che aveva poco lontano, nell’acqua, il nido dove aveva deposto cinque uova dal guscio bianco e lucido. L’uccello fulmineo tuffò il becco, afferrò un animaletto acquatico e lo ingoiò. – Che cosa sta mangiando quell’uccello? – esclamò Pentaquod. Pentaquod vide il cibo misterioso, divorato con tanto piacere, scendere lungo il collo dell’animale e decise di pescare per sé un esemplare di quel pesce. da J.A. Michener, La baia, Bompiani

3 Ora organizza le informazioni ricavate del testo insieme a quelle fornite dalla carta d’identità dell’airone cenerino e rielaborale in un testo informativo.

Nome scientifico: Ardea cinerea

Famiglia: uccello appartenente alla famiglia Ardeidae.

Habitat: in generale predilige le pianure, ma può vivere benissimo anche a 2000 metri sul livello del mare. Ama le zone umide d’acqua dolce, le cave d’argilla, le aree lagunari e le valli da pesca. In Italia è concentrato soprattutto al nord: lungo i fiumi della Pianura Padana, tra le risaie del Piemonte e della Lombardia, in Veneto. È presente poi in Toscana lungo le sponde dell’Arno e del Serchio, nel Lazio sulle rive del Tevere e nelle Marche. Fuori dall’Italia è distribuito tra Europa, Africa, Asia occidentale, orientale e Madagascar. È la specie di airone che si spinge più a nord, tanto che in estate è possibile incontrarlo anche oltre il Circolo Polare Artico.

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Descrizione: si distingue dagli altri aironi per le sue grandi dimensioni: da adulto può raggiungere infatti i 90-98 cm e il suo peso può variare da 1 a poco più di 2 kg. Anche l’apertura alare è molto ampia (fino a 170 cm). Il piumaggio è di colore grigio sulla parte superiore e bianco in quella inferiore. Zampe e becco sono gialli. Il becco è robustissimo, adatto a trafiggere in un colpo solo le sue prede.


Testo informativo Alimentazione: pesci, rane, girini, bisce d’acqua, crostacei, molluschi, insetti acquatici, piccoli mammiferi e di piccoli di altri uccelli. È attivo sia di giorno che di notte per cacciare e per nutrirsi si sposta anche di decine di chilometri dal luogo di nidificazione.

Riproduzione: oviparo (deposizione delle uova a marzo).

4 Scrivi il tuo testo informativo sull’airone cenerino, dividendolo in paragrafi secondo le indicazioni. I paragrafo Inizia dalla presentazione generale dell’uccello e indica i luoghi dove vive. ...................................................................................... ....................................................................................... ........................................................................................ ......................................................................................... ......................................................................................... .......................................................................................... ........................................................................................... ............................................................................................ II paragrafo Descrivi il suo aspetto fisico in tutti i particolari. ............................................................................................. ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... III paragrafo Descrivi le sue abitudini: come si nutre, come si riproduce... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................

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Testo informativo

per scrivere un ARTICOLO DI CRONACA concentrati sullo scopo

diffondere una notizia

un argomento: un fatto di attualità, un evento sportivo, culturale, politico...

scegli

1. What? (che cosa?) il fatto accaduto 2. Who? (chi?) le persone coinvolte 3. When? (quando?) il tempo 4. Where? (dove?) il luogo 5. Why? (perché?) le cause 6. How? (come?) le modalità di svolgimento del fatto

dai informazioni secondo le 5 W + H

usa

il linguaggio giornalistico

1 Il linguaggio giornalistico usa nei titoli termini sensazionali, cioè esagerati, e uno stile nominale, cioè senza verbi. Colora i riquadri con i titoli che presentano termini sensazionali.

Australia, Jurassik Park in miniatura

Inseguimento mozzafiato in autostrada

Tracollo delle temperature: l’inverno impazza Fantasia non fa rima con bugia

Incidente stradale sulla tangenziale

Podista superveloce sfreccia alla velocità del suono

Squadra locale schiacciata dagli avversari

2 Rendi nominali i seguenti titoli trasformando il verbo in un nome dallo stesso significato e accordando poi le altre parole. Segui l’esempio.

. . . . . .di . . .un’aquila . . . . . . . . . . . antivolpe . . . . . . . . . . . .sull’aeroporto .................................. • Un’aquila antivolpe vola sull’aeroporto ..Volo • Banditi con il passamontagna assaltano una banca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Piromani incendiano un intero bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Il fiume in piena allaga i campi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Irresponsabili lanciano lattine dal finestrino del treno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Testo informativo

Io cronista 1 Leggi le seguenti informazioni tratte da un articolo di cronaca, poi improvvisati giornalista e riscrivi tu l’articolo di cronaca scegliendo un titolo.

Chi o che cosa dà origine al fatto? Dove? Quando? Che cosa è successo? Perché?

Come è avvenuto il fatto?

Una parete dolomitica Cortina d’Ampezzo Il 30 settembre 2013 La parete è crollata su se stessa facendo precipitare grossi macigni da un’altezza di 400 m. Per un fenomeno naturale dovuto al continuo dilatarsi e restringersi delle rocce. Dopo che alcuni camosci si erano dati alla fuga in tempo grazie al loro sesto senso, si è verificato un crollo rilevante e fragoroso, che per fortuna non ha provocato vittime, come hanno verificato gli uomini del Soccorso Alpino Forestale.

Titolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CORTINA D’AMPEZZO – Per fortuna là sotto ci passano solo i camosci. Grazie al loro sesto senso essi … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Testo informativo

Cronaca di un’esperienza 1 Leggi con attenzione e completa la tabella, ricavando le informazioni dal testo.

Lo spettacolo dei Pupi Ieri io e la mia classe siamo andati con il pulmino a Palermo per assistere a uno spettacolo dell’Opera dei Pupi. La maestra ci voleva far conoscere le tradizioni del teatro siciliano. La recita si è svolta in un magazzino per la lavorazione dei limoni. Lo spettacolo si intitolava “I paladini di Francia”. Era una storia di imprese eroiche, di combattimenti fra il Bene e il Male, fra valorosi guerrieri senza macchia e senza paura e le forze del Male. Noi bambini, seduti su vecchie sedie, partecipavamo a tal punto che urlavamo ogni volta che i Paladini sconfiggevano uno dei loro nemici. I Pupi di mastro Giovanni, il puparo, erano più piccoli di quelli di altre compagnie, però potevano estrarre la spada e, se colpiti, cadeva loro la testa. Alla fine della rappresentazione, mastro Giovanni, anticipando la rappresentazione del giorno dopo, ha annunciato come Orlando con un solo colpo di Durlindana, la sua spada, avrebbe abbattuto decine di nemici. Noi l’abbiamo salutato e siamo ritornati al pulmino. Scoprire il teatro del passato è stato interessante e ci ha dato modo di fare confronti con il teatro di oggi. dal sito Fogliodisicilia

Who? Chi sono i protagonisti?

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What? Che cosa è successo?

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Where? Dove?

..............................................................................

When? Quando?

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Why? Perché?

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How? Come?

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Testo informativo 2 Scrivi la cronaca di un’uscita che hai vissuto con la tua classe (a teatro, al museo...). Segui le indicazioni.

Introduzione Spiega di che cosa vuoi parlare; chi ha partecipato ai fatti; quando, dove e come sono accaduti e perché.

Visita a

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Sviluppo Racconta come si è svolta l’uscita senza spiegare i minimi particolari: dilungati soltanto sugli episodi più significativi.

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Conclusione Racconta come è terminata l’uscita.

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3 Leggete uno alla volta in classe i testi che avete

scritto sullo stesso argomento, poi confrontateli e rispondi con una X.

Le informazioni che riguardano le 5 W + H sono: diverse le stesse Il racconto degli altri particolari è: diverso lo stesso

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Testo argomentativo

per scrivere un TESTO ARGOMENTATIVO concentrati sullo scopo

dimostrare la validità delle tue idee e persuadere il lettore

scegli

un tema o un problema

esponi

la tua opinione (tesi)

presenta

argomenti a sostegno della tua tesi

esponi

opinioni differenti (antitesi)

confuta

argomenti a sostegno dell’antitesi

concludi

per confermare la tua tesi

1 Leggi il seguente brano e riporta sul quaderno la tesi, le argomentazioni a suo favore e le opinioni contrarie.

Possiamo dedicare il tempo libero ai videogame? Una buona parte del tempo libero dei bambini è dedicata ai videogame. Ci sono degli aspetti positivi nei videogiochi. Sono stimolanti in quanto sono giochi senso-motori, stimolano la comprensione dei compiti da svolgere, abituano a gestire obiettivi, ad affrontare difficoltà, a prendere iniziative. Ma creano anche dei problemi. Riducono nei bambini il tempo da dedicare all’attività fisica e sociale, provocano stanchezza mentale con ricadute negative sul rendimento scolastico. Insomma più che l’uso è l’abuso che deve preoccupare. Il bambino deve moderare le ore dedicate ai videogiochi e valutare insieme ai genitori i contenuti dei videogame acquistati, evitando sfide violente o eccessivamente competitive. da V. Signori

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Testo argomentativo

Sostenere la tesi 1 Leggi il dialogo tra Sara e Stefano poi completa. Il bullo è una figura negativa!

lui sì che sa come

Sara e Stefano discutono sul tema del . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sara è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . al

comportarsi! Dai, i suoi

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sono solo scherzi.

sostiene che il bullo è. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

No, il bullo è davvero un grande:

.......................................................

Stefano è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . al bullo, sostiene che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .......................................................

2 Colora le argomentazioni con cui Sara potrà convincere Stefano sulla validità della sua tesi. Il bullo prende i giochi e i compiti dei compagni.

Il bullo porta un po’ di allegria nella classe.

Il bullo è simpatico.

Il bullo minaccia i coetanei.

Il bullo prende in giro il compagno più debole.

Il bullo va male a scuola. Il bullo vuole diventare un capo.

Il bullo difende i suoi compagni.

A volte i compagni incoraggiano il bullo.

Il bullo costringe il compagno a cedergli la merenda.

3 Tu quale tesi condividi? Mettiti nei panni del personaggio con cui sei d’accordo e raccogli in un testo scritto le sue opinioni, aggiungendo anche i tuoi argomenti a riguardo.

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Testo argomentativo

La Scuola Secondaria 1 Nella classe V C si discute di un argomento importante. Leggi la tesi e l’antitesi sostenute

rispetti­vamente dal primo e dal secondo gruppo di alunni e le argomentazioni riportate a sostegno. Argomento: la Scuola Secondaria è fantastica o terribile? Tesi sostenuta dal primo gruppo

La Scuola Secondaria è fantastica

Tesi sostenuta dal secondo gruppo

La Scuola Secondaria è terribile

Argomentazioni

– Si conoscono tanti nuovi amici. – Si imparano tante cose nuove e interessanti. – I professori sono simpatici e disponibili. – C’è anche il tempo per divertirsi.

Argomentazioni

– Gli insegnanti sono molto severi. – Il tempo della ricreazione è brevissimo. – I compiti a casa sono difficili e occupano tutto il pomeriggio.

2 Ora scrivi un testo argomentativo sul tema trattato dagli alunni della V C, seguendo le indicazioni. Esponi il problema con una frase.

Gli alunni della V C discutono. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .................................................................................... .................................................................................... Esponi le argomentazioni di chi sostiene che è fantastica.

Secondo un gruppo di alunni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... Aggiungi le tue argomentazioni se condividi questa tesi. .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... ....................................................................................

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Testo argomentativo Esponi le argomentazioni di chi sostiene che la Scuola Secondaria è terribile.

Secondo altri alunni invece . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... Aggiungi le tue argomentazioni se condividi l’antitesi. .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... Concludi tenendo conto di tutti i ragionamenti.

Io penso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... .................................................................................... ....................................................................................

s c r it t u r a cre ati va

Affronta il seguente problema: Per un Scrivi la tua opinione e argomentala.

bambino è fantastico o terribile avere le ali?

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Testo argomentativo

Pubblicità 1 Osserva l’immagine e inventa lo slogan per

invogliare i bambini a consumare più verdura.

Scrivi alcune argomentazioni per convincere i tuoi compagni di classe a consumare regolarmente la verdura.

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............................................ ............................................

2 Leggi lo slogan e completa la locandina con un disegno adatto.

.......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................

Scrivi alcune argomentazioni per convincere gli adulti a donare il sangue. .......................................................... ..........................................................

IL SANGUE NON SI FABBRICA, SI DONA!

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Elisa cordioli

L’arte e la musica per scoprire le stagioni

indice

idee per la scrittura creativa

50 In giro per musei 52 Il mio museo è... 53 Buone regole al museo 54 Linee d’autunno 55 Il cubismo 56 Quadro d’autore - Parco in autunno 57 Divento pittore! 58 Musica - Il timbro - La durata 60 Inverno silenzioso 61 Disegno il volto umano 62 Ritratti d’artista 64 Quadro d’autore - Paesaggio 65 Divento pittore! 66 Musica - Il ritmo - Tempo e velocità

68 Le ali della primavera 69 Linee sul foglio 70 Il surrealismo 72 Quadro d’autore - Giovane giardino 73 Divento pittore! 74 Musica - L’altezza - L’intensità 76 Estate fugace 77 Il futurismo 78 Divento pittore! 79 Musica - Siamo tutti rumoristi


In giro per musei In ogni città e paese, di qualsiasi regione italiana, è possibile visitare un museo: ognuno ha una sua storia, una diversa e specifica raccolta di opere, ma tutti sono accumunati da un grande valore storico e artistico. Scopri alcuni dei molti musei italiani. A Firenze la Galleria degli Uffizi contiene opere di Giotto, Caravaggio, Botticelli. Nata al tempo della famiglia dei Medici, si è poi arricchita grazie a donazioni e scambi, ed è suddivisa in sezioni, ognuna dedicata a un periodo storico, dal XI al XVII secolo.

A Rovereto il Mart, museo d’arte moderna e contemporanea, offre esposizioni permanenti di artisti del 1900, come Morandi, De Chirico, Carrà, Balla e Depero, e mostre temporanee di artisti viventi. Inoltre organizza esposizioni “extramuros”, in giro per l’Italia e il mondo. Il Mart aveva sede al Palazzo delle Albere a Trento, poi nel 2002 si è spostato a Rovereto per omaggiare il pittore futurista Depero, nato in questa città.

La Pinacoteca di Brera custodisce opere dal Rinascimento alla metà del 1900. Nasce nel 1776, voluta da Maria Teresa d’Austria, a fianco dell’Accademia di Belle Arti, con finalità didattiche. Doveva infatti costituire una collezione di opere esemplari, destinate alla formazione degli studenti. Poi, con Napoleone, la Pinacoteca accolse i dipinti più significativi provenienti dalle terre conquistate dai francesi, e anche in seguito fu alimentata dal collezionismo di Stato.

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La Biennale di Venezia, inaugurata nel 1895, modifica le proprie esposizioni ogni due anni, da qui il nome “biennale”: all’interno della struttura, costituita da padiglioni e giardini, ruotano mostre d’arte contemporanea, architettura, arte e cinema, danza, musica e teatro.

La Galleria nazionale dell’Umbria si trova nel monumentale Palazzo dei Priori, nel centro di Perugia. I capolavori qui conservati, di Piero della Francesca, Duccio di Buoninsegna, Perugino, hanno una grande importanza storicoartistica, perché rappresentano lo stile umbro e del Centro Italia.

A Roma, i Musei vaticani sono un complesso di basiliche, chiese, chiostri, musei, pinacoteche che costudiscono una delle raccolte di opere d’arte più grandi al mondo, voluto da papa Giulio II agli inizi del 1500. Il Cortile Ottagono è stato il primo museo accessibile al pubblico. A Napoli il Museo nazionale di Capodimonte ha sede nel Palazzo Reale dei Borboni e ospita un’ingente raccolta di opere dell’arte napoletana e italiana, iniziata grazie alla passione per il collezionismo di papa Paolo III. Contiene la collezione farnesiana, la galleria napoletana, la collezione dell’ 800 e dell’arte contemporanea, l’armeria e l’appartamento reale. La sala degli arazzi è dedicata a una raccolta di opere su tessuto raffigurante la battaglia di Pavia del 1525, la prima guerra nella quale si usarono armi da fuoco.

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Il mio museo è... Nella città o nel paese in cui vivi tu quale museo o musei ci sono? Svolgi una ricerca: dove si trova, che tipo di struttura lo ospita, quando e come è nato, quale ambito del sapere riguarda, che tipo di opere conserva... Ora compila la “carta d’identità” del museo che hai scelto, realizzando un depliant per farlo conoscere ai turisti.

NOME DEL MUSEO

........................................... .................................................... ........................................... .................................................... DOVE SI TROVA ....................... .................... .................................................... ........................................... ....................................................

ORARI

...........................................

....................................................

servizi

........................................... .................................................... ........................................... .................................................... STORIA DEL MUSEO ........................................... .................................................... ........................................... .................................................... ........................................... .................................................... ........................................... .................................................... COSA ESPONE ....................... .................... .................................................... ........................................... .................................................... ........................................... .................................................... ........................................... .................................................... OPERE PIÙ IMPORTANTI ........................................... .................................................... ........................................... .................................................... ........................................... .................................................... ........................................... ....................................................

52

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Buone regole al museo Quando si visita un museo è importante comportarsi in modo corretto. Ecco alcuni suggerimenti:

• non correre e non fare schiamazzi • non toccare le opere d’arte • scatta fotografie senza flash • mangia solo nelle aree adibite • entra informato, conoscendo almeno le più importanti opere d’arte • leggi le informazioni che si trovano accanto alle opere, porta con te un quaderno, dove poter prendere appunti.

Non posso ma posso... Quando un bambino entra in un museo, l’adulto che è con lui subito gli ricorda ciò che non può fare. Ma ci sono anche un sacco di cose che può fare. E sono proprio queste che gli faranno apprezzare appieno il museo!

Al museo... ...non posso toccare le opere esposte, ma posso immergermi con lo sguardo al loro interno. ...non posso avvicinarmi troppo, ma posso allontanarmi quanto voglio se non mi piacciono. ...non posso portarmi a casa quadri e sculture, ma posso farmi ispirare per crearne di altrettanto belle. ...non posso scattare fotografie, ma posso imprimere nella mia testa le immagini e filmarle con la fantasia. ...non posso correre, ma posso far volare la mia immaginazione. ...non posso lamentarmi perché mi annoio, ma posso fare tutte le critiche che voglio e spiegare cosa non mi piace e perché. ...non posso urlare, ma posso fare un sacco di domande a chi mi accompagna e a chi lavora al museo. ...non posso bere e mangiare, ma posso saziarmi della bellezza delle opere. da www.artkids.it

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AUTUNNO

Osservo

Linee d’autunno

SERA D’AUTUNNO

Ascolta... Con un fruscio secco e lieve, simile a scalpiccio di fantasmi che passano, le foglie accartocciate dal gelo si staccano dagli alberi e cadono. Adelaide Crapsey

L’autunno... stagione di colore caldi, di primi freddi e di attimi di tristezza. L’autunno... come spunto per scoprire nuovi modi per dipingere e realizzare capolavori. Quali tonalità di colori ha usato l’artista per dipingere il cielo? .................................................................................... .................................................................................... ....................................................................................

E. Schiele, Quattro alberi

L’angolo dell’

arte

Il paesaggio rappresentato ti è familiare? Quali caratteristiche porta l’autunno nella zona in cui vivi? Quale cambiamento ti piace di più? Rappresentalo con un disegno: scegli la tecnica che preferisci, ma rispetta le tonalità dell’autunno.

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Secondo te in quale momento della giornata ha dipinto la tela? mattina tardo pomeriggio sera notte

Che sensazione ti fa provare osservare il dipinto? Prova a spiegare perché. tristezza noia allegria paura tranquillità


Scopro l’arte moderna

Il cubismo AUTUNNO

Osservando un quadro cubista ci si rende immediatamente conto che la pittura tradizionale ha subìto un grande cambiamento. Gli oggetti e anche i ritratti di persona non sono più immediatamente riconoscibili: hanno perduto il loro aspetto consueto e sembrano costituiti di tanti frammenti di forme apparentemente scollegati tra loro, ma che in realtà mostrano contemporaneamente i diversi lati osservati da più punti di vista. Non si tratta di una tecnica pittorica, perché non esistono regole precise, ma ci sono delle caratteristiche comuni ai vari artisti, che si possono riassumere in quattro punti fondamentali: • le linee sono decise, spezzate e nette, i segmenti spigolosi; • il tratto è forte e incisivo; • le forme arrotondate perdono la loro morbidezza; • il colore cambia in ogni spazio creato. Picasso è l’artista che per primo giunge alla realizzazione di quadri cubisti grazie alla sua grande voglia di sperimentare. Subito dopo, lo segue Georges Braque. La critica del tempo è severa con questi artisti: lo stesso termine “cubismo”, infatti, è dato con intento denigratorio, in quanto i quadri sembravano comporsi solo di sfaccettature di cubi.

Nel 1907 Picasso dà vita al suo primo quadro cubista, Les demoiselles d’Avignon. Studia le forme e i volumi, spostandoli e ricollocandoli. Ad esempio sui visi ritratti in modo frontale posiziona dei nasi visti di profilo.

Vai sul M.I.O. BOOK per scoprire altri dipinti cubisti.

G. Braque, L’uomo con chitarra

P. Picasso, Les demoiselles d’Avignon

In alcuni quadri cubisti, come in questo di Braque, l’oggetto per essere mostrato nei suoi molteplici aspetti viene scomposto in modo così minuzioso, che se non fosse per il titolo, non si riconoscerebbe più il soggetto stesso.

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Quadro d’autore

AUTUNNO

Parco in autunno L'Artista

G. Braque, Il parco di Carrières-Saint-Denis

Osserva il dipinto poi rispondi alle domande. Quali elementi del parco riesci a riconoscere nella scomposizione di Braque? Elencali. ....................................................................................................................................... ....................................................................................................................................... Riesci a distinguere tra lo sfondo e il primo piano? .

No

Quali colori predominano nel dipinto? Perché? ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ La tecnica usata da Braque consiste: nel collage nel puntinismo

i n pennellate vigorose e marcate

Prova a spiegare con parole tue quali sensazioni ti trasmette quest’opera.

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Georges Braque, pittore francese nato nel 1882, si allontanò presto dall’insegnamento accademico per dare vita al cubismo. Tra il 1910 e il 1914 la sua attività è caratterizzata dalla semplificazione estrema degli elementi e dall’uso frequente del collage. Ferito gravemente in guerra, tornò al mondo dell’arte studiando con attenzione colore, toni e luce. È uno dei maggiori esponenti delle correnti artistiche moderne. In questo dipinto, Braque rappresenta uno dei tanti parchi pubblici di Parigi. Quel che lo rende speciale è il modo in cui l’artista ha riprodotto ciò che vedeva: ha scomposto i soggetti del paesaggio (abeti, case) e li ha poi ricomposti usando forme geometriche, cubi e linee curve, e attraverso il colore ha creato spazi e divisioni.

s c r it t u r a cre ati va

Se tu ti trovassi in un ambiente come quello raffigurato da Braque, come ti muoveresti? Racconta.


Quadro d’autore

Divento pittore! AUTUNNO

Ora prova a trasformare il paesaggio autunnale intorno a te in un tuo paesaggio cubista: scegli un’immagine autunnale e scomponila in figure geometriche di diversa forma e dimensione. Evidenzia i tratti di divisione con il colore nero, mettendoli in risalto. Non aver timore di esagerare nel frammentare le righe o nel posizionare in modo curioso le parti, perché proprio così il tuo lavoro si avvicinerà alla corrente cubista. Per colorare puoi utilizzare anche la tecnica del collage, ma ricorda sempre di previlegiare la scala cromatica dell’autunno.

Dai un titolo alla tua opera. ...................................................................................................................................

Ricordati di firmare la tua opera d’arte!

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AUTUNNO

Musica

Il timbro

Ogni suono presenta quattro caratteristiche: TIMBRO - DURATA - INTENSITÀ - ALTEZZA Il timbro è anche detto “colore del suono” e identifica la voce della sorgente sonora. Anche la nostra voce ha un timbro ben preciso (c’è la voce da uomo, da donna, da bambino, da bambina, da nonno...) e ognuno di noi ha un timbro diverso che lo rende riconoscibile. Così tutti gli oggetti, percossi o fatti suonare, hanno una voce che li contraddistingue. Ad esempio, il violino ha un suono chiaro e brillante, mentre il contrabbasso ha un suono grave e scuro. Il timbro, infatti, non è solo chiaro o scuro: ha molte sfumature che lo definiscono più precisamente. Ascoltiamo e riconosciamo i timbri della nostra classe: ognuno pronuncia il proprio nome a voce alta; successivamente ognuno a turno, a un cenno dell’insegnante, dica una frase del tipo “oggi splende il sole, lì fuori con calore”, mentre tutti gli altri a occhi chiusi dovranno indovinare chi ha parlato.

Ascolta il suono di vari strumenti musicali di ciascuna categoria: - suoni di strumenti a fiato (flauto, clarinetto, tromba...) - suoni di strumenti a corde (chitarra, violino, contrabbasso...) - suoni di strumenti a percussione (triangolo, piatti, maracas...) Prova nel minor tempo possibile ad associare il suono al timbro dello strumento.

Colora per ciascuno strumento l’aggettivo o gli aggettivi che descrivono meglio il suo timbro.

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morbido

acuto

sordo

granuloso

squillante

soffice

legnoso

sordo

metallico

cupo

dolce

argentino


Musica

La durata • lungo • medio • corto • molto corto

AUTUNNO

La durata è data dal periodo di tempo in cui la fonte sonora, cioè l’oggetto che produce il suono, emette la vibrazione. In base alla sua durata il suono può essere:

Osserva i seguenti disegni e indica nel riquadro se il suono prodotto è lungo (L), medio (M), corto (C) o molto corto (MC).

Anche con la voce puoi emettere suoni lunghi, medi, corti e molto corti. Prova a emettere con la voce i seguenti suoni seguendo le indicazioni poi collega ogni suono alla sua durata.

La vocale A contando a mente fino a 8

La vocale U contando a mente fino a 2

La vocale E contando a mente fino a 4

La vocale I contando a mente fino a 1

suono molto corto suono lungo suono medio suono corto

Ora prova a cantare la seguente sequenza di vocali ricordando che alla vocale A corrisponde un suono lungo, alla E un suono medio, alla U corto e alla I molto corto:

A I E A I I U E

U I I E A A I

Una volta che hai imparato il meccanismo inventa una sequenza tu, trascrivila e prova a cantarla.

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INVERNO

Osservo

Inverno silenzioso

È giunto ormai il silenzioso freddo. Tutto rallenta, il mondo attorno a noi sembra addormentato nell’abbraccio del freddo e della neve che cade.

È SCESA LA NEVE È scesa la neve, divina creatura, a visitare la valle. È scesa la neve, sposa della stella, guardiamola cadere. Dolce! Giunge senza rumore, come gli esseri soavi che temono di far male. Ha così dolci dita, così lievi e sottili, che sfiorano senza toccare. Gabriela Mistral

G. Berengo Gardin, Venezia

Quale elemento della foto ha i contorni nitidi? ............................................................................................................................. In che modo la neve ti fa “vedere” gli edifici?

nitidi

sfocati

Quali sono i due colori predominanti nella foto? .............................................................................................................................

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s c r it t u r a cre ati va

Questa fotografia è stata scattata in piazza San Marco a Venezia: non è un luogo dove nevica spesso, anzi... Prova a immedesimarti in un fiocco di neve e racconta il tuo viaggio dal cielo fino a terra. Cosa fai, come ti muovi? Il vento ti fa fare capriole? Cosa vedi attorno a te? Buon viaggio!


Imparo la tecnica

Disegno il volto umano 1. Come prima cosa disegna l’ovale e traccia l’asse di simmetria centrale. Poi disegna due linee perpendicolari all’asse, dividendo l’ovale in sei parti uguali. 2. I nizia a dare la forma del volto definendo guance e mento.

INVERNO

Per realizzare un volto umano è necessario conoscere alcune regole base.

3. La linea a indica la posizione delle sopracciglia; la linea b la base del naso. Sotto al naso andrà disegnata la bocca. Inizia quindi a caratterizzare il volto con i tratti specifici della persona che vuoi ritrarre. Osserva con attenzione la forma del naso, se è grande o a punta; gli occhi, se sono vicini tra loro o molto piccoli; le labbra se sono lunghe e sottili o piccole e carnose, e così via per ogni elemento del viso. RICORDA! Non è sufficiente riprodurre fedelmente i tratti somatici di un volto, ma è importante riuscire a cogliere con il disegno anche le emozioni o la particolare espressione che lo caratterizza. L’espressività di un volto è data soprattutto dagli occhi e dalla bocca, che con le loro tante varianti possono comunicare diversi stati d’animo. Ora prova tu a realizzare il ritratto di un compagno di classe o di un’altra persona a tua scelta, ricordandoti di rispettare i punti sopra indicati.

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Scopro l’arte moderna

INVERNO

Ritratti d’artista Prima del 1900 i ritratti dovevano assomigliare il più possibile alla realtà, quasi fossero una fotografia, ma realizzare un ritratto non è cosa facile: è necessario rispettare le proporzioni, i colori, i giochi di luce, la somiglianza. Nel Novecento, i pittori hanno provato a sperimentare e a rompere le regole esistenti. Ognuno ha inserito tratti riconducibili al proprio modo di dipingere: chi allungava molto il collo, chi spostava gli elementi del viso e chi ancora dipingeva solo volti di profilo. Ecco quattro ritratti moderni. 1

3

4

1. P. Picasso, Ritratto di Dora Maar 2. M. Chagall, Sposa con il ventaglio 3. H. Matisse, Ritratto di donna 4. A. Modigliani, Jeanne Hébuterne con grande cappello

Vai sul M.I.O. BOOK per scoprire come il ritratto è cambiato nel tempo.

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Per ogni ritratto prova a scrivere cosa lo caratterizza (forma del viso, colori usati...).

2

Pablo Picasso ............................................................................................. ............................................................................................. .............................................................................................

Marc Chagall ............................................................................................. ............................................................................................. .............................................................................................

Henri Matisse ............................................................................................. ............................................................................................. .............................................................................................

Amedeo Modigliani ............................................................................................. ............................................................................................. .............................................................................................

s c r it t u r a cre ati va

Tra le quattro donne dei ritratti, scegli quella che ti piace di più e prova a immedesimarti in lei. Dovrai presentarti e raccontare un po’ di te alle altre signore, facendo riferimento anche ai particolari del tuo abbigliamento, ad esempio al grande cappello, al ciondolo rosso o al ventaglio.


Scopro l’arte moderna

P. Picasso, Autoritratto a 18 anni

INVERNO

Oltre a ritrarre gli altri, gli artisti, a volte, realizzavano il proprio autoritratto, ovvero dipingevano se stessi. Questo spesso accadeva perché non avevano abbastanza denaro per pagare i modelli o, in alcuni casi, perché la macchina fotografica non esisteva o era troppo costoso averne una. Osserva questi due autoritratti entrambi realizzati da Pablo Picasso.

P. Picasso, Autoritratto

Cosa ha usato Picasso per disegnare il suo primo autoritratto? .

matita

pennelli

Nel secondo dipinto come sono le linee tracciate dal pittore? .

morbide e sinuose

rette e spezzate

Quale ti sembra più vicino alla realtà? Perché? ...............................................................................................................................................................................................................

L’angolo dell’

arte

Cerca su riviste e giornali il primo piano di una persona di media grandezza, e con le forbici taglia la figura in più parti. Ricomponi qui a lato il viso, senza mantenere le posizioni corrette degli elementi del volto, in modo da realizzare, con la tecnica del collage, un’opera simile a Ritratto di Dora Maar di Pablo Picasso. Se vuoi dare spazio alla tua creatività, potresti cercare diversi primi piani e, una volta tagliati tutti i loro elementi, ricomporli mescolando i pezzi.

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Quadro d’autore

INVERNO

Paesaggio

L'Artista

M. Chagall, Sopra Vitebsk

Osserva il dipinto e rispondi alle domande. Qual è il colore predominante in quest’opera? ............................................................................................................................... Da quale colore potrebbe essere sostituito mantenendo sempre un’atmosfera invernale? ............................................................................................................................... Secondo te, il pittore si è prefisso lo scopo di: riprodurre una fotografia della realtà ricreare un’atmosfera fiabesca Da quali elementi lo capisci? ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... La tela ti trasmette una sensazione di: dolcezza drammaticità

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tristezza

Marc Chagall nasce in Russia nel 1887 e termina la sua vita in Francia. Famoso per le sue opere sospese tra fiaba e realtà, dipinse in modo audace, mescolando i suoi temi prediletti (uomini, animali, oggetti, paesaggi) con motivi legati al mondo biblico ed evangelico. Unico nel suo genere Chagall fondò una nota scuola d’arte a Vitebsk, suo paese d’origine.

s c r it t u r a cre ati va

Inventa tu la storia dell’uomo sopra Vitebsk. Chi è, dove sta andando, cosa contiene il suo sacco, come è vestito? Racconta tutto in prima persona, perché sarà l’uomo a parlare di se stesso.


Quadro d’autore

Divento pittore!

Vuoi dargli un altro titolo? ...........................................................................................................................................

INVERNO

Colora la riproduzione del dipinto Sopra Vitebsk di Marc Chagall, con i colori a matita. Poi, su un cartoncino nero, disegna e ritaglia la sagoma dell’ uomo con bastone e decidi tu dove posizionarlo sulla tua opera.

Ricordati di firmare la tua opera d’arte!

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INVERNO

Musica

Il ritmo

Che cos’è il ritmo? Il ritmo è la ripetizione regolare di qualcosa: un movimento, un suono, un evento, un fenomeno sia naturale, come il battito cardiaco o l’alternarsi delle stagioni (che procedono sempre perfettamente precise una dietro l’altra nello stesso ordine), sia artificiale, come il ticchettio dell’orologio. Quando si analizza la durata di un suono è fondamentale considerare il ritmo. I suoni, infatti, possono ripetersi in una successione ordinata e costante di suoni forti e suoni deboli. Nella sequenza ritmica sonora il suono forte si chiama “accento”, e può essere forte o debole. In natura esistono sequenze ritmiche che si ripetono in modo regolare per una certa durata, composte da:

In musica questa sequenza ritmica viene detta anche tempo. In musica si ha quindi:

• un accento forte e uno debole

ritmo o tempo binario e si scrive 2 4 ritmo o tempo ternario e si scrive 3 4 ritmo o tempo quaternario e si scrive 4 4

• un accento forte e due deboli • un accento forte e quattro deboli

Completa le seguenti sequenze ritmiche tenendo presente che l’immagine grande corrisponde a un accento forte e quella piccola a un accento debole.

Ora disegna tu una sequenza ritmica regolare a piacere e poi indica se i movimenti tra un accento e il successivo sono 2, 3 oppure 4.

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Musica

Tempo e velocità

INVERNO

In una composizione musicale, l’indicazione del tempo (cioè del ritmo) appare una sola volta all’inizio dello spartito e va mantenuta per tutto il brano o fino a quando compare un’indicazione diversa. Il modo migliore per capire le differenze tra il tempo di 2 , di 3 e di 4 è 4 4 4 ascoltare dei brani che abbiano questo ritmo. 2 Il ritmo binario ( : un-dué, un-dué) è tipico della marcia: è il tipo 4 di composizione che suonano le bande militari e che permetteva ai soldati di tenere il passo tutti insieme, appunto: un-dué, un-dué. Per capire come suona una marcia ascolta sul M.I.O. BOOK. Avevi già ascoltato una di queste marce? In quale contesto? .................................................................................................................................................. Hai riconosciuto facilmente il ritmo di 2 ?

4

No

3 Il ritmo ternario ( : un-due-tré, un-due-tré) è il classico tempo di 4 valzer: sone le melodie che facevano volteggiare le coppie nelle feste danzanti alla corte degli Asburgo e oggi alle sagre di paese. Ascolta alcuni valzer famosi sul M.I.O. BOOK. Avevi già ascoltato uno di questi valzer? In quale contesto? ............................................................................................................................................. Hai riconosciuto facilmente il ritmo di 3 ?

4

No

4 Il ritmo quaternario ( ) è quello con cui sono scritte la maggior parte delle 4 composizioni e canzoni melodiche di oggi. Ascolta alcuni esempi sul M.I.O. BOOK. Quale delle tre hai già sentito? In che contesto? ........................................................................................................................................................................ Hai riconosciuto facilmente il ritmo di 4 ?

4

No

Occorre infine considerare la velocità con cui si ripete una sequenza di suoni: • se la sequenza è composta da suoni brevi alternati da pause brevi, si ha un ritmo veloce; • se la sequenza è composta da suoni lunghi alternati da pause lunghe, la sequenza ha un ritmo lento.

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PRIMAVERA

Osservo

Le ali della primavera

Primavera è sinonimo di rinascita. Torna ad affacciarsi il sole e tutto intorno a noi riprende a vivere. I primi fiori che sbocciano in giardino, sbucati dal freddo invernale, raccontano che ci stiamo avvicinando alla bella, dolce stagione.

LE SOGNANTI FARFALLE Le sognanti farfalle si scuotono! Stagni in letargo riprendono il fruscio dell’interrotta melodia dell’anno prima! Da qualche vecchia fortezza sul sole blasonate api marciano una ad una in mormorante plotone! Emily Dickinson

Quali elementi del dipinto ti richiamano alla mente subito la primavera? ........................................................................................................ Se fossi l’artista di questo dipinto, cosa aggiungeresti ancora, per celebrare la primavera? ........................................................................................................ Quali tonalità prevalgono? ........................................................................................................

s c r it t u r a cre ati va Osserva il dipinto. Immagina che lo specchio d’acqua si trovi in un bosco e la farfalla più colorata sia la Regina delle farfalle. È il primo giorno di primavera e la Regina chiama a sé tutte le sue compagne. Cosa annuncerà? Attribuirà un compito a ciascuna farfalla? Inventa tu una storia. O. Redon, Farfalle

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Imparo la tecnica

Linee sul foglio PRIMAVERA

Il segno è alla base del disegno, sia esso prodotto su un foglio o su una tela. Pittori, illustratori e bambini iniziano da un tratto semplice per creare delle immagini suggestive e comunicative. Erroneamente si pensa che un disegno, per avere un significato ed essere compreso, necessiti di segni chiari e distinguibili: ad esempio, se si desidera rappresentare una casa, si deve partire da un rettangolo, con sopra un triangolo e così via. Si crede difficile che da una linea che si intreccia sul foglio bianco possa comparire qualcosa con un significato. Invece “passeggiando liberamente” con una matita su un foglio bianco, senza mai alzarla dal piano, in modo che si formino degli intrecci casuali di linee, è possibile dar vita a disegni astratti dai quali estrapolare, con un po’ di fantasia e attenzione, soggetti ed elementi. L’uso del colore è importante per dare maggiore risalto ai soggetti scovati. Prova tu stesso a disegnare qualcosa partendo da una linea “confusa”. Con la matita crea delle linee morbide e delle figure geometriche che si intersecano fra loro, poi colorale come più ti piace.

Cosa hai raffigurato?.................................................................................................................................................................... Dai un titolo al tuo disegno astratto.....................................................................................................................................

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Scopro l’arte moderna

PRIMAVERA

Il surrealismo Il surrealismo nasce in Francia nel primo ventennio del Novecento e ha come caratteristica principale quella di rappresentare il mondo psichico dell’artista: l’artista rappresenta con quadri o sculture i suoi sogni, i suoi desideri, fantasie o idee visionarie. Spesso le opere surrealiste hanno bisogno di un’interpretazione, che può essere data dall’autore stesso o da chi le osserva. Ognuno può vedere in queste opere una cosa diversa e nessuno ha la certezza di capire l’intento dell’artista. Alcuni surrealisti prediligono dipingere oggetti reali in contesti surreali, altri linee semplici e colori decisi, senza sfumature o mezzi toni. Joan Mirò, ad esempio amava soprattutto il blu, i tratti neri e decisi e le forme quasi infantili, che si intersecano tra loro con grandi contrasti di pieno e vuoto.

J. Mirò, Personaggi e cane al sole

Vai sul M.I.O. BOOK per scoprire altre opere surrealiste. R. Magritte, Valori personali

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Scopro l’arte moderna Osserva le due opere d’arte della pagina a fianco: sono entrambe surrealiste, ma in modo diverso.

- Gli oggetti rappresentati sono ben riconoscibili

.................................................................................................

- Il dipinto appare come un disegno infantile

.................................................................................................

- La tela ha dei segni grafici simili a stelle

.................................................................................................

- Il dipinto sembra una fotografia

.................................................................................................

- I soggetti sembrano fluttuare nell’aria

.................................................................................................

Elenca gli elementi che vedi nel primo dipinto, poi quelli del secondo. bicchiere, ................................................................................. ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ....................................................................................................... ........................................................................................................ ........................................................................................................

PRIMAVERA

Scrivi vicino a ciascuna affermazione il titolo del dipinto che presenta la caratteristica indicata.

........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................

Osserva attentamente l’opera di Mirò e con il colore rosso cerchia il personaggio, con il giallo il cane e con il verde il sole.

L’angolo dell’

arte

Prova tu a realizzare un quadro surrealista, mettendo insieme gli elementi proposti in un contesto a tua scelta, reale o fantastico, esclusa la cucina: • pentola • forchetta • zucca • fragola • cappello da cuoco

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Quadro d’autore

PRIMAVERA

Giovane giardino L'Artista Paul Klee nasce in Svizzera alla fine del 1800 da due genitori musicisti. Fin da giovane coltiva la sua passione per la musica, la poesia e l’arte, decidendo poi di dedicarsi a quest’ultima. La sua pittura non è una semplice riproduzione della realtà, ma un’analisi che scompone ogni elemento in semplici linee e spazi. Egli stesso afferma infatti che “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”. P. Klee, Wohin? Junger Garten

Osserva il dipinto poi rispondi alle domande. Il titolo del dipinto significa “Dove? Giovane giardino”. Secondo te, osservando il dipinto, a cosa si riferisce il termine “giovane”? ................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................. L’artista rappresenta il giardino nella sua ripresa primaverile, scomponendolo in forme geometriche. Segna la descrizione corretta. L’erba è suddivisa in riquadri, le chiome degli alberi sono dei perfetti tondi.

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L ’erba è un quadrato, agli angoli del quale sono posizionati i quattro rettangoli che rappresentano gli alberi. Secondo te, quanto questo dipinto rappresenta la realtà? Motiva la tua risposta. ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... .......................................................................................................................

s c r it t u r a cre ati va

Osserva bene gli alberi: cosa ti ricordano? Potrebbero essere dei lecca lecca? Come sono spuntati nel giardino? Immagina e racconta la loro origine.


Quadro d’autore

Divento pittore!

Vuoi dargli un altro titolo? Inventane uno. .....................................................................................................................................

PRIMAVERA

Tu come rappresenteresti la rinascita di un giardino? Seguendo l’esempio dei surrealisti, aggiungi sulla riproduzione del prato di Klee tutti gli elementi che vuoi per realizzare la tua visione della primavera.

Ricordati di firmare la tua opera d’arte!

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PRIMAVERA

Musica

L’altezza

L’altezza di un suono dipende dal numero di vibrazioni che emette la fonte sonora che origina il suono. Questo numero di vibrazioni si chiama “frequenza”. L’altezza quindi esprime il tono del suono, che può essere:

cuto, quando ha a una frequenza molto elevata, come la sirena di un’ambulanza

edio, quando ha m una frequenza media, come la centrifuga della lavatrice

Per capire la differenza tra suono grave, medio e acuto, prendi tre bicchieri di vetro uguali e riempine uno con poca acqua, un altro a metà e il terzo a 3 . 4 Poi prova a percuoterli con un cucchiaino. Quale ha il suono più acuto? Quale ha il suono medio? Quale ha il suono più grave?

A A A

A

B B B

rave, se la frequenza è g bassa, come il rombo di un camion

B

C

C C C

Prova a ripetere lo stesso esperimento musicale con tre tazze identiche fra loro e riempite come i bicchieri: una con poca acqua, una con acqua fino a metà e una piena per 3 . 4 Il risultato è lo stesso? Sì No Quale materiale emette il suono più acuto? ....................................................................... Divertiti a suonare questa melodia con i tre bicchieri!

74 Il ronzofono che hai realizzato è uno strumento:


Musica

L’intensità

L’intensità del suono si misura in decibel (dB) ed è proprio la variazione di intensità, che passa da debole a forte, attraverso tutte le sfumature intermedie, che dà movimento a una composizione musicale. L’intensità è, infatti, uno dei fattori che determina la dinamica musicale. Per indicare con quale dinamica si deve eseguire un brano, o una parte di brano, si usano i seguenti simboli: ppp

pp

p

mp

mf

f

ff

fff

più che pianissimo

pianissimo

piano

mezzo piano

mezzo forte

forte

fortissimo

più che fortissimo

PRIMAVERA

Se l’altezza è l’ampiezza della vibrazione, in base a cui un suono può essere grave o acuto, l’intensità è la forza con cui il suono viene emesso. In base all’intensità il suono può essere: debole, piano, forte.

Per ciascun suono illustrato scrivi secondo te a quale intensità corrisponde, indicandola con i simboli che hai imparato: ppp, pp, p, mp, mf, f, ff, fff.

L’intensità di un suono ci può far intuire anche se la fonte sonora è vicina o lontana. Gli indiani d’America, ad esempio, sentivano se una mandria di bisonti era vicina o lontana appoggiando l’orecchio a terra. Osserva le seguenti vignette poi rispondi. Segna in quale delle due vignette secondo te il rumore è diventato, da più che fortissimo, piano.

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ESTATE

Osservo

LA CONCHIGLIA

Estate fugace

Non a te appartengo, sebbene nel cavo della tua mano ora riposi, viandante, né alla sabbia da cui mi raccogliesti e dove giacqui lungamente, prima che al tuo sguardo si offrisse la mia forma mirabile. Io compagna d’agili pesci e d’alghe ebbi vita dal grembo delle libere onde. E non odio né oblio ma l’amara tempesta me ne divise. Perciò si duole in me l’antica patria e rimormora assiduamente e ne sospira la mia anima marina, mentre tu reggi il mio segreto sulla tua palma e stupito vi pieghi il tuo orecchio straniero. Margherita Guidacci

L’estate, stagione tanto attesa: Voglia di mare, di montagna e di vacanze. Stagione di grande libertà per la possibilità di trascorrere all’aperto tutto il tempo che si vuole. Giorni che corrono veloci e fugaci... Secondo te, l’immagine si può definire: statica, immobile dinamica, in movimento Che sensazioni provi osservando la tela? ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... Che tonalità di colori ci sono? ...................................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................... C. Carrà, Mattino al mare

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Scopro l’arte moderna

Il futurismo ESTATE

La pittura futurista nasce in Italia agli inizi del 1900. I pittori futuristi seguono il mito della velocità: si sentono catapultati nel nuovo secolo e credono che, con l’avanzare di nuove tecnologie e mezzi di trasporto, tutto diventi più veloce. Il loro obiettivo è rappresentare sulla tela, che ha solo due dimensioni, la velocità e il movimento: per rendere questo dinamismo spesso riproducono la stessa immagine diverse volte dando una rappresentazione momentanea di sequenze temporali successive. Confronta questa foto con il dipinto.

Foto scattata in piazza Duomo a Milano

G. Balla, Dinamismo di un cane

Giacomo Balla è riuscito nel suo intento di far vedere il cane in movimento? Sì No In che modo? .............................................................................................................................. ........................................................................................................................................ ..............................................................................................................................

s c r it t u r a cre ati va Inventa una storia che abbia per protagonista il cane raffigurato da Balla. Mettiti nei suoi panni e assumi il suo punto di vista nel raccontare.

In questo dipinto l’artista come ha reso la corsa del ciclista? Descrivi. ..................................................................................................................................... ............................................................................................................................................... ............................................................................................................................................... Secondo te l’immagine si può definire: statica, immobile dinamica, in movimento

F. Depero, Ciclista moltiplicato

Vai sul M.I.O. BOOK per scoprire altre opere futuriste.

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Quadro d’artista

ESTATE

Divento pittore! Prova a riprodurre l’immagine proposta dalla foto, come se fossi un artista futurista. Ricorda di disegnare in modo ravvicinato la sagoma del delfino, non una ma tantissime volte, per creare il movimento e l’azione del tuffo in mare.

Dai un titolo alla tua opera. .....................................................................................................................................

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Ricordati di firmare la tua opera d’arte!


Siamo tutti rumoristi

Musica

l e ge n d a : e te n e r r o cc o e l a ri Mate

ESTATE

Proviamo ora ad applicare le caratteristiche del suono imparate finora ai suoni di una storia famosa, per “sonorizzarla”.

zoccoli del cavallo i gl de e or m ru il e rr e sassi per riprodu

• du

r i passi del cane

• due tappi a corona pe •

mpette del gallo

due matite per le za due rametti secchi o

• due batuffoli di lana

per i passi del gatto

ta. do oggetti a tua scel an zz ili ut , ia or st lla ne o un altre sonorizzazioni r ciascun personaggi pe o nd lie Se vuoi, aggiungi tu eg sc , rla i pa , altezza e durata. ificate a seconda di ch ce od vo m di re ità se es ns o te in on a ss rs a dive Anche le voci po ffiato, impastato...), un so e, nt ia ch ac gr e, al di interpretazione. i timbro diverso (nas on zi ca di in no co is nel testo forn Le parole evidenziate

I musicanti di Brema C’era una volta un vecchio asino che aveva lavorato sodo per tutta la vita. Ormai non era più capace di portare pesi e si stancava facilmente, per questo il suo padrone aveva deciso di eliminarlo. L’asino così decise di andarsene a Brema, dove sperava di poter vivere facendo il musicista. Si era incamminato da poco

quando incontrò un

cane, magro e spelacchiato. – Dove stai andando? – ragliò l’asino. – Sono dovuto scappare in tutta fretta per salvarmi la pelle – abbaiò il cane – il mio padrone voleva uccidermi, perché ora sono vecchio e non sono più capace di rincorrere la selvaggina – guaì – e poi sono così debole che non spavento più nessuno. Ma come mi procurerò da mangiare? – concluse depresso. – Vieni a Brema con me! – propose l’asino – Laggiù faremo fortuna con la musica: io suonerò il liuto e tu mi darai il ritmo con il tamburo.

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ESTATE

Musica Il cane accettò la proposta e s’incamminarono insieme. Dopo poco s’imbatterono in un gatto che miagolava disperato. – Cosa ti è successo per lamentarti in questa maniera? – ragliò l’asino. – Ieri stavo raggomitolato vicino al caminetto e il mio padrone si è infuriato, perché non so acciuffare nemmeno un topolino e mi ha cacciato di casa. Ora non so proprio dove andare – raccontò singhiozzando il gatto. – Allora vieni a fare il musicista con noi a Brema – gli propose l’asino, e il cane abbaiò per confermare che era d’accordo. Il gatto non se lo fece ripetere due volte e pieno di speranza si unì a loro. Passando davanti a una fattoria, gallo che schiamazzava e svolazzava

furono distratti da un rincorso da una massaia.

– Aaaaah! Mi vuole tirare il collo! Mi vuole tirare il collooooo! – urlava terrorizzato. L’asino gli propose: – Vieni con noi! Con la tua bella voce conquisteremo Brema! Il cane abbaiò e il gatto miagolò per confermare che erano d’accordo. Così i quattro si misero in cammino. Ormai si era fatto buio e i quattro dovevano cercare qualcosa da mangiare e un posto per dormire. Fu allora che sentirono dei rumori... Nascosti tra i cespugli si guardarono intorno e videro una casa. Da lì arrivavano brusio, risate e... profumo d’arrosto! I quattro si avvicinarono alla casa

e guardarono

all’interno attraverso la finestra. In mezzo alla stanza c’era un tavolo colmo di cose buone: mortadelle, formaggi, pane, torte stupende, frutta profumata. – Briganti – bisbigliò l’asino. Nel buio e nella tranquillità della notte studiarono un piano diabolico. In silenzio l’asino appoggiò le zampe sul davanzale, dell’asino,

il cane balzò sul dorso

il gatto si arrampicò fin sulla testa del cane

appollaiò sulle spalle del gatto.

e il gallo si

Quindi, a un cenno dell’asino, ragliando,

abbaiando, miagolando, schiamazzando, diedero inizio al loro primo concerto. da fratelli Grimm

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2

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Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti.

È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.

Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.

Livia Vecci è autrice del percorso di scrittura Elisa Cordioli è autrice del percorso sui linguaggi espressivi

È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare la font trasformandola in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.

Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Francesca Bolognini, Chiara Michelon Consulenza didattica: Tiziana Bartolucci, Maria Luisa Gagliardini, Paola Papalini (percorso di scrittura) Grafica e impaginazione: PaginaQuarantanove, Ka communications Illustrazioni: Silvia Forzani, Sacco e Vallarino Copertina: Mauro Aquilanti Illustrazione di copertina: Mariagrazia Orlandini Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, Scala archives, Thinkstock Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Bicicletta, che passione! INIZIO È SABATO, GIORNO DI VACANZA: PROPRIO LA GIORNATA IDEALE PER FARE ACROBAZIE IN BICICLETTA E CURVE SPERICOLATE. DA OGGI LINUS HA UN AUTENTICO MANUBRIO DA CORRIDORE SULLA BICICLETTA, GLIEL’ HA MONTATO SUO FRATELLO STEFAN, HA SOLO UN POCHETTINO DI RUGGINE. – È UN MANUBRIO DA PROFESSIONISTA – HA SPIEGATO STEFAN – E VA ANCHE BENE. CON UN MANUBRIO COME QUELLO, LINUS POTRÀ PIEGARSI TUTTO IN AVANTI, COME FANNO I CORRIDORI ALLA TELEVISIONE. MITICO!

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• Mappe di sintesi • Verifica delle competenze • Giochi linguistici • Tavole dei verbi • Prove modello INVALSI • Eserciziario

Scrittura Linguaggi espressivi • Mappe-guida per la scrittura • Percorsi di produzione scritta per tipologie testuali • Spunti per la scrittura creativa • L’arte e la musica per scoprire le stagioni

Le regole di italiano 4-5 Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia

Io imparo facile

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Scrittura linguaggi espressivi

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