Spazio Arte - Volume semplificato

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ARTE SPAZIO

VOLUME SEMPLIFICATO

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SPAZIO

ARTE

VOLUME

SEMPLIFICATO

Coordinamento redazionale: Silvia Civerchia, Emanuele Palazzi

Redazione: Stefania Bigatti, Luca Brecciaroli, Silvia Civerchia, Benedetta Zaccarelli

Progetto grafico, impaginazione e copertina: Alessandra Coppola

Illustrazioni: Ivan Stalio, Claudia Ciuffetti

Coordinamento digitale: Paolo Giuliani

Supervisione contenuti digitali: Ombretta Fusco

Redazione digitale: Silvia Di Loreto

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Novecento

La Preistoria e le prime civiltà

Il Paleolitico

• Incisioni e dipinti risalenti al Paleolitico particolarmente belli sono stati ritrovati presso:

- la Grotta di Lascaux o “Cappella Sistina” della Preistoria (in Francia), dove le immagini erano dipinte con le dita o con i pennelli realizzati con i peli degli animali; i colori erano ricavati da impasti di terre, il nero da carboni di legna bruciata;

- le Grotte di Chauvet (in Francia) e di Altamira (in Spagna); raffiguranti diversi tipi di animali;

- la “Grotta delle mani” (in Argentina), le cui pareti sono ricoperte da impronte di mani

• L’interesse per la scultura nacque modellando gli oggetti di uso quotidiano (es. pugnali).

• Presto furono create sculture legate ai temi della nascita e della morte: ad esempio, le “Veneri” attiravano la fertilità.

Dal Neolitico all’Età del bronzo

• Durante il Neolitico in diverse zone dell’Europa vennero costruiti i megaliti, grandi pietre che indicavano la presenza di tombe o un percorso sacro.

• I megaliti si distinguono in:

- menhir, massi di forma allungata;

- dolmen, formati da due o tre menhir che sostengono una tavola orizzontale;

- cromlech, con la stessa struttura dei dolmen, ma disposti a creare una forma circolare.

• Durante l’Età del bronzo presso la civiltà nuragica, in Sardegna, vennero realizzate costruzioni con funzione di difesa: i nuraghe.

Venere di Willendorf, 21 000 a.C. ca., pietra calcarea. Vienna, Naturhistorisches Museum.

Volta della Sala dei tori, 15 000-14 500 a.C., pitture rupestri. Grotta di Lascaux (Francia).
Cromlech di Stonehenge, 2800-1500 a.C., pietra arenaria. Piana di Salisbury (Regno Unito).

I Sumeri

• Verso il 4000 a.C. i Sumeri fondarono la civiltà mesopotamica tra i fiumi Tigri ed Eufrate (in Mesopotamia, Asia). Le loro città-stato sorgevano attorno alla ziggurat, un’enorme costruzione a gradoni con funzione:

- religiosa, conteneva il tempio dedicato alla divinità protettrice;

- economica, nei magazzini veniva conservato il cibo;

- culturale, i giovani vi studiavano per diventare scribi.

I Babilonesi e gli Assiri

• I Babilonesi conquistarono poi i Sumeri ed estesero il loro dominio fondando il primo grande impero mesopotamico.

• Le loro città avevano ziggurat con giardini pensili.

Disegno ricostruttivo di una ziggurat.

• Statue di grandi dimensioni, stele e immagini sulle pareti dei palazzi esaltavano le imprese dei sovrani babilonesi.

• Il popolo guerriero degli Assiri conquistò Babilonia e successe ai Babilonesi; anche la loro arte celebrava le imprese dei sovrani.

Porta di Ishtar di Babilonia, 575 a.C. ca., mattonelle di terracotta colorata e smaltata. Berlino, Pergamonmuseum. Babilonia era circondata da mura possenti con otto porte monumentali. Sullo fondo blu risaltano leoni e tori, ma anche creature fantastiche sacre alle divinità.

Gli Egizi: tombe alte fino al cielo

• Gli Egizi credevano che la vita continuasse dopo la morte e perciò le tombe contenevano oggetti di vario genere (statue, armi…).

• Le tombe più importanti sono le piramidi, costruite per i faraoni

• Le piramidi simboleggiavano:

- una scala per raggiungere il cielo, come le piramidi a gradoni;

- un raggio di sole che dalla cima della costruzione (la punta) si diffonde sulla Terra (la base).

Grandi sepolcri scavati nella terra

• A partire dal Nuovo Regno cessò l’uso di costruire le piramidi e le tombe reali iniziarono a essere scavate in un luogo nascosto tra le montagne: la Valle dei Re.

• Nonostante tutte le precauzioni, anche le tombe della Valle dei Re furono saccheggiate

• C’è una tomba che è giunta fino a noi pressoché intatta: quella del faraone Tutankhamon.

• All’interno della tomba furono rinvenuti ben 700 oggetti; uno dei più belli e preziosi è una maschera di oro massiccio che riproduceva le fattezze del faraone.

Maschera funeraria in oro del faraone Tutankhamon, 14° sec. a.C., legno, oro e gemme. Il Cairo, The Egyptian Museum.

Necropoli di Giza, 26° sec. a.C. Il Cairo, P iana di Giza.

I grandi complessi religiosi

• I templi erano considerati la dimora degli dèi ed erano edifici enormi formati da diversi ambienti. Essi avevano due funzioni:

- onorare la divinità cui erano dedicati;

- esaltare il sovrano che ne ordinava la costruzione.

• Nei pressi dei templi si potevano trovare:

- statue di grandi dimensioni raffiguranti il faraone;

- le sfingi, figure con il corpo di leone e la testa umana (o di ariete);

- obelischi.

Obelisco del faraone Ramses 2°, 13° secolo a.C., granito rosso. Luxor, ingresso del tempio.

L’obelisco era un simbolo di Amon-Ra, la divinità solare. La sua forma alludeva a un raggio di sole che congiungeva la Terra con il cielo.

Sfinge, 2590 a.C., pietra calcarea. Giza. La Sfinge proteggeva l’accesso al tempio. Il viso misterioso rappresentava i lineamenti del faraone, mentre il corpo simboleggiava il potere del sovrano.

La scultura egizia

• Le sculture abbellivano le costruzioni egizie ed erano in granito o in altri tipi di pietra. Esse:

- trasmettevano una forza vitale, per rendere viva la persona rappresentata;

- facevano rivivere l’anima attraverso le raffigurazioni del defunto.

• Sulle pareti dei templi e delle tombe vi erano accurati rilievi, con funzione:

- a volte celebrativa o religiosa;

- altre volte descrittiva di scene quotidiane

Sarcofago d’oro del faraone Tutankhamon, 1325 a.C. ca., oro massiccio e pietre dure. Il Cairo, The Egyptian Museum.
Busto della regina Nefertiti, 1350 a.C. ca. Berlino, Aegyptisches Museum.

La pittura egizia

• Le pitture egizie venivano realizzate in particolare nelle tombe e rappresentavano:

- divinità legate all’oltretomba;

- scene di vita quotidiana, perché la vita sarebbe continuata dopo la morte.

• La figura umana doveva essere disegnata secondo regole precise che stabilivano:

- le proporzioni, distribuite su 18 quadretti;

- la posizione, la testa e le gambe di profilo, il busto di fronte.

• I colori erano ricavati da elementi naturali (es. terre del deserto o ricche di ferro, legno combusto o minerali) e i toni usati erano brillanti.

• Le figure erano dipinte con realismo ma appiattite sulle pareti, senza profondità.

Contadini che raccolgono il grano, 1410 a.C., affresco. Sheikh Abd el-Qurna, Tomba dello scriba Menna.

Lo scriba Nebamum a caccia di uccelli, 1350 a.C., affresco. Londra, British Museum.

La scena è ricca di colori e trasmette movimento e vivacità. L’uomo è raffigurato più grande della moglie e della figlia per sottolineare la sua importanza. Le proporzioni dei personaggi rispettano il canone egizio

Il faraone Ramses 1° tra gli dèi Horus e Anubi, 1300 a.C. ca., affresco. Luxor, Valle dei Re, Tomba di Ramses 1°.

Verifica

1. Osserva il seguente dipinto tipico del Paleolitico e indica la risposta corretta.

1. Il dipinto si trova in:

A Argentina B Spagna C Francia

2. I pennelli erano realizzati con:

A foglie B peli di animali C pelli

3. I colori erano ricavati da:

A fiori B bacche C impasti di terre e legna bruciata

4. Il dipinto viene chiamato:

A Cappella Sistina della Preistoria B Pantheon della Preistoria C Grotta delle mani

2. Assegna a ogni immagine il nome corretto tra i seguenti. menhir • dolmen • cromlech

3. Completa il testo con le seguenti parole.

Babilonia • Sumeri • ziggurat • tori • religiosa • Babilonesi • impero I fondarono la civiltà mesopotamica. La era un’enorme costruzione a gradoni con funzione , economica e culturale. I conquistarono i Sumeri e fondarono il primo grande mesopotamico. La Porta di Ishtar in era decorata con leoni, e creature fantastiche.

4. L’arte egizia è ricca di simboli. Collega ogni opera con il significato che le veniva attribuito.

1. Piramide a. Raggio di sole simbolo di Amon-Ra

2. Obelisco di Ramses 2° b. Scala verso il cielo

3. Corpo della Sfinge c. Dimora degli dèi

4. Tempio d. Potere del sovrano a. b. c.

L’arte nel mondo greco

Creta: la civiltà dei palazzi

• Verso il 2500 a.C. sull’isola di Creta (nel mar Mediterraneo) nacque la pacifica civiltà cretese o minoica (dal re Minosse), dedita all’agricoltura e al commercio.

• Essa era caratterizzata da “città-palazzo”, che erano allo stesso tempo centri politici, economici e religiosi.

• La civiltà dei palazzi si sviluppò fino al 1 450 a.C., quando fu prima distrutta da un violento maremoto e poi invasa dai Micenei

• Il palazzo più famoso è quello di Cnosso.

Disegno ricostruttivo del palazzo di Cnosso

L’arte, specchio di una civiltà elegante

• I dipinti cretesi rimandano all’immagine di uno stile di vita sereno e sono caratterizzati da:

- tinte vivaci;

- un senso di profondità dato dai colori stessi;

- uno stile naturalistico (piante e animali sono riprodotti in modo semplice);

- una grande eleganza e cura dei particolari.

• Tra gli oggetti raffinati c’erano:

- prodotti di oreficeria;

- statuette in ceramica;

- vasi decorati

Delfini, 16° sec. a.C. ca., affresco. Creta, Palazzo di Cnosso, appartamento della regina.

L’arte micenea

• Tra il 1400 e il 1100 a.C. si sviluppò la civiltà micenea a Micene, esempio rappresentativo di città-fortezza.

• Le principali città della Grecia continentale erano diverse da quelle cretesi: avevano una struttura simile a una fortezza.

• I costruttori e gli abitanti erano gli popolo di guerrieri che sottomise i Cretesi ma al tempo stesso ne mantenne la cultura.

Disegno ricostruttivo della città di Micene

• Tipica dell’architettura greca è la tomba a thólos (cupola conica) con queste caratteristiche:

- pianta circolare;

- sovrapposizione di pietre concentriche fino a ottenere la forma di un cono.

• Il Tesoro di Atreo (il re che ha conquistato Troia) è la sepoltura a thólos più famosa e si trova vicino a Micene.

• All’interno delle tombe reali sono stati trovati oggetti di valore:

- maschere funerarie in oro;

- coppe ornate;

- armi con materiali preziosi;

- gioielli.

• Nelle case dei micenei sono stati trovati dipinti che rispecchiano lo stile cretese in più aspetti:

- nella raffinatezza dei tratti;

- nella scelta dei colori;

- nella ricerca del naturalismo

L’arte della Grecia classica

• Dall’8° secolo a.C. nacquero in Grecia città-stato indipendenti e democratiche chiamate póleis, formate da:

- una piazza principale (agorá), dove i cittadini prendevano le decisioni più importanti;

- una parte alta (acropoli) con i templi e il teatro;

- una parte bassa con le palestre e lo stadio, sede di gare sportive anche in onore degli dèi.

Disegno ricostruttivo dell’Acropoli di Atene.

• La città-stato più importante fu Atene, punto di riferimento politico e culturale per le altre póleis.

Unità 2 • L’arte nel mondo greco

Il tempio

• Il tempio è l’edificio più rappresentativo della civiltà greca. Esso era la casa della divinità ed era costruito con equilibrio nelle proporzioni e in armonia con l’ambiente circostante.

Gli stili architettonici

• Negli anni in Grecia si sono sviluppati tre stili architettonici: il dorico, lo ionico, il corinzio.

Lo stile dorico

Disegno ricostruttivo di un tempio greco.

È lo stile più antico e semplice. Le sue caratteristiche sono:

- colonne prive di base che si allargano verso il basso; il fusto poggia direttamente sullo stilobate;

- capitello privo di decorazioni;

- architrave liscio;

- fregio ornato con lastre quadrate o rettangolari (metope) intervallate da altre lastre (triglifi).

Lo stile ionico

È piuttosto raffinato e ha come caratteristiche:

- colonne con una base, più slanciate e con scanalature fitte e sottili;

- capitello decorato con due volute laterali;

- architrave diviso in due o tre fasce;

- fregio decorato con delle sculture.

Lo stile corinzio

È il più elaborato e presenta:

- colonne con una base simili a quelle ioniche, ma con un fusto più alto;

- capitello decorato con almeno una doppia fila di foglie d’acànto;

- architrave diviso in tre fasce;

- fregio continuo, in genere senza sculture.

Il teatro

• Il teatro era molto importante nella vita dei Greci, infatti:

- era considerato sia un momento di svago che un momento formativo e culturale;

- riproponeva i miti intorno ai quali si era costruita l’identità comune dei popoli greci;

- era presente in ogni pólis ed era abbastanza grande da accogliere un pubblico numeroso;

- era gratuito per tutti i cittadini.

• I teatri greci avevano una forma semicircolare in modo da consentire a tutti gli spettatori di vedere e ascoltare ciò che veniva rappresentato.

Disegno ricostruttivo di un teatro greco.

L’evoluzione della scultura greca

• Gli scultori greci ricercavano continuamente la bellezza e l’armonia delle forme e, nel tempo, il corpo umano è stato raffigurato in modo sempre più perfetto e naturale:

Polimede di Argo, Bitone, 585 a.C. ca., marmo. Delfi, Archaeological Museum. Modello del koúros, giovane uomo in una posizione statica, con testa squadrata, corpo massiccio e muscolatura imponente. Ricorda le statue egizie.

• A partire dal 5° secolo a.C., diventò modello di bellezza ideale l’uomo giovane, del quale erano messi in evidenza con cura i particolari anatomici.

• Le statue presso i Greci hanno sempre avuto una funzione religiosa, infatti si trovavano:

- nei templi;

- nelle tombe;

- nei santuari, dove si svolgevano manifestazioni sportive come le Olimpiadi.

• I soggetti più frequenti delle sculture erano divinità e personaggi legati ai miti.

• Secondo lo scultore greco Policleto una statua perfetta doveva rispettare i seguenti criteri (Canone):

- altezza del corpo pari a otto volte quella della testa;

- altezza del viso pari a tre volte quella del naso;

- naturalezza di tutti i particolari della muscolatura;

- armonia dei movimenti del corpo.

• Per i Greci la perfezione esteriore rispecchiava le qualità interiori: le statue con i guerrieri dal corpo perfetto trasmettevano bellezza e forza fisica, ma anche un carattere determinato e fiero.

Kore, 520 a.C. ca., marmo. Atene, Acropolis Museum. Statua di kóre, giovane donna coperta da una lunga tunica (il chitone). La cura dei particolari si concentra sull’acconciatura e sulle pieghe della veste. Le forme sono più morbide e aggraziate.

Policleto, Doriforo, 2°-1° sec. a.C., marmo. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

Canone di Policleto

La pittura greca

• Tracce concrete della pittura greca sono rimaste in affreschi rinvenuti in tombe scoperte a Paestum (antica città greca situata in Campania).

• Per il resto, è possibile studiare la pittura greca basandosi sui vasi dipinti.

• Anche i pittori dell’Età classica ponevano attenzione alla precisione, all’eleganza e al movimento

• Gli stili mutarono però con il tempo:

- inizialmente le decorazioni erano di tipo geometrico;

- poi comparvero scene di racconti mitologici, guerre, gare sportive, oltre che immagini legate alla vita

quotidiana

L’arte nell’Età ellenistica

• Fra il 3° e il 1° secolo a.C., l’arte greca si diffuse in altri territori grazie al re macedone Alessandro Magno, il quale:

- conquistò la Grecia;

- ingrandì il proprio impero sino ai confini con l’India.

• L’arte di questo periodo è chiamata “ellenistica” per la derivazione diretta dalla Elládes (Grecia).

• L’arte ellenistica mostra novità importanti senza rinunciare alle proporzioni e all’eleganza:

- attenzione alle emozioni attraverso lo studio dei gesti e delle espressioni dei volti;

- esprime un grande dinamismo delle figure.

Eufronio, Cratere con figure rosse, 515 a.C. ca., ceramica. Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Il cratere era un vaso molto grande usato nei banchetti per portare in tavola il vino.

Nike (proveniente da Samotracia), 190 a.C., marmo. Parigi,

Musée du Louvre.

Verifica

1. Completa la tabella: scrivi le seguenti parole nella colonna della civiltà corrispondente. città-fortezza • tomba a thólos • città-palazzo • Atene • Palazzo di Cnosso • stile di vita sereno

Cretesi/Minoici

Micenei/Achei

2. Osserva il seguente affresco tipico dell’arte cretese e indica la risposta corretta.

1. Le tinte usate sono:

A scure B vivaci C tetre

2. Lo stile è:

A naturalistico B astratto C complesso

3. La profondità:

A non c’è B è data dai colori C non è data dai colori

4. La pittura è:

A approssimativa B popolare e abbozzata C elegante e particolareggiata

3. Indica tra le seguenti tre caratteristiche proprie del tempio greco.

A Casa dei sacerdoti

B Inserimento armonioso nell’ambiente

C Disuniformità dall’ambiente

D Equilibrio nelle proporzioni

E Timpano quadrato

F Casa della divinità

4. Scegli l’alternativa corretta.

1. Gli scultori greci ricercavano l’armonia e la perfezione delle forme / i difetti naturali.

2. Per gli scultori greci l’uomo maturo / giovane rappresentava il canone di bellezza ideale.

3. La bellezza simboleggiava solo la forza fisica / anche la forza morale

4. I soggetti più frequenti delle statue erano atleti vittoriosi / divinità.

5. Per i Greci la perfezione esteriore rispecchiava qualità anche interiori / solo esteriori.

L’arte etrusca e romana

L’architettura etrusca

• Tra l’8° e il 7° secolo a.C. tra il Lazio e la Toscana nacque la civiltà urbana degli Etruschi.

• Gli Etruschi si estesero presto sia a sud in Campania sia a nord nella Pianura Padana.

• Le città-stato etrusche erano caratterizzate da:

- robuste mura;

- templi (nelle zone più elevate).

• Le necropoli erano le loro città dei morti che oltre alle tombe contenevano vasi, armi e gioielli per accompagnare il defunto oltre la morte.

• Gli Etruschi furono i primi a utilizzare l’arco, ripreso poi dai Romani.

La scultura etrusca

• Sculture tipiche dell’arte etrusca sono:

- statue in bronzo per accompagnare i riti pubblici e privati;

- canopi (vasi) in bronzo o in terracotta per accogliere le ceneri del defunto;

- sarcofaghi con sculture dei defunti.

La vita dipinta nelle tombe

• La pittura degli Etruschi è presente: negli affreschi conservati nelle tombe,

Struttura dell’arco a tutto sesto L’arco a tutto sesto permette di costruire grandi aperture poiché scarica il peso lungo le parti laterali della struttura.

Chiave di volta
Conci
Disegno ricostruttivo di un tempio etrusco.

SpazioArte Volume semplificato

ISBN978-88-472-3976-0

ARTE SPAZIO

VOLUME SEMPLIFICATO

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE, GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

Spazio Arte è il nuovo corso di Arte e immagine per la Scuola secondaria di primo grado: ricco, stimolante e coinvolgente, offre molteplici possibilità di accesso e utilizzo, perché ognuno possa trovare e coltivare un proprio spazio arte in cui crescere.

Nuove metodologie

didattiche

• Dibattito (debate)

• Classe capovolta (flipped classroom)

• Apprendimento cooperativo (cooperative learning)

• CLIL

Apprendimento per competenze

• Competenze disciplinari

• Competenze europee

• Certificazione delle competenze

• Compiti di realtà

Educazione civica e Patrimonio

• Cittadinanza

• Patrimonio dell’umanità UNESCO

Codici per adozioni e pack vendita (modalità mista di tipo b - libro cartaceo e libro digitale)

ISBN 978-88-472-3961-6

Volume A + Volume B + Il mio Album da disegno

ISBN 978- 88-472-3964-7 Volume A + Volume B

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