Spirito Libero - Letture - classe 4

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• Antologia di letture • Test d’ingresso • Laboratori del lessico • Cittadinanza e Costituzione

• Scrittura creativa • Tavole lessicali • Prove modello INVALSI • Arte e Musica nelle stagioni

E INOLTRE...

• Grammatica • Eserciziario • Giochi linguistici • Mappe

Per i primi giorni di scuola, per ricominciare gradualmente a parlare, ascoltare, scrivere e riflettere sulla lingua. Con autovalutazione e mappe.

Classe 5

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• Scrittura creativa • Tavole lessicali • Prove modello INVALSI • Arte e Musica nelle stagioni

PER L’INSEGNANTE E LA CLAS

• Grammatica • Eserciziario • Giochi linguistici • Mappe

SE

• Breve guida “A scuola con un sorriso” con spunti di riflessione e suggerimenti pratici per la gestione del gruppo-classe • Guida al testo con guida alle competenze, programmazione, suggerimenti per il coding, schede operative, verifiche a livelli e tanto altro ancora • Poster sulle tipologie testuali • Poster attivo di grammatica

il M.I.O. BOOK docente il M.I.O. BOOK studente CD audio in formato MP3 A richiesta i volumi con i percorsi semplificati di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.

• Puoi usufruire dei testi su DVD senza connessione internet • La registrazione è facoltativa • Dal portale www.raffaellodigitale.it puoi accedere ai testi

on-line e archiviarli su penna USB

Codice per l’adozione Spirito libero - Pack 4 ISBN 978-88-472-2983-9

www.raffaellodigitale.it www.raffaelloscuola.it

Prezzo ministeriale

PATRIZIA CECCARELLI - LIVIA VECCI

Spirito LETTURE

• Antologia di letture • Test d’ingresso • Laboratori del lessico • Cittadinanza e Costituzione

Un volume per stimolare il piacere di leggere attraverso le emozioni con pagine dedicate ai linguaggi espressivi, alla cittadinanza, all’educazione affettiva e ambientale.

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Spirito LIB E RO

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

Sp P. i C IS rito ecc BN l ar 97 ibe elli 8- ro - L 88 . -4 4 - Vec 72 L ci -3 ett 00 u 7- re 1

Classe 4

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LIB E RO LETTURE

• Percorsi di Cittadinanza e Costituzione • Test d’ingresso


Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, Open

È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiato per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO.

È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).

Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.

Come attivare il M.I.O. BOOK e accedere al portale Raffaello Digitale

PER ATTIVARE IL M.I.O. BOOK CON IL DVD

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Inserisci il DVD che trovi in allegato alle guide ai testi e clicca sul file “installami” Una volta installato il Raffaello Player apri la libreria Carica i testi presenti nel DVD, cliccando il tasto

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Collegati al portale www.raffaellodigitale.it, scarica e installa il Raffaello Player Una volta installato il Raffaello Player apri la libreria Cerca i testi da attivare

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CHE BELL’AULA

é do entro in classe perch Sono così contenta quan io!Le pareti, tutte la mia aula mi piace propr verde sono colorate di un tappezzate di cartelloni, sul cortile è azzurra: tenero e la porta che dà e i banchi sono Anch . mare e sembrano terra una posizione fissa, colorati e non hanno mai delle attività: li da secon a perché li spostiamo e do vogliamo commentar mettiamo in cerchio quan scritto, accoppiati quando insieme ciò che abbiamo ampia per disegnare. ci serve una superficie più do i banchi li togliamo Ma più bello di tutti è quan un largo spazio libero mo lascia proprio di mezzo, ci improvvisiamo attori al centro della stanza e nto che abbiamo letto, per drammatizzare un racco

Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite.

È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi. Inoltre per l’insegnante la guida al testo; percorsi multidisciplinari per la LIM, esercizi interattivi, approfondimenti, schede in PDF

È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).

Senza registrazione è possibile: • consultare il testo anche in modalità on-line (cioè senza scaricare e installare il Raffaello Player); • richiedere il supporto; • s caricare il materiale gratuito; •v isionare i video tutorial.

Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.

È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • l a possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe. Sviluppa le competenze digitali con questi strumenti:

Con la registrazione inoltre puoi: • s caricare i materiali digitali presenti all’interno del DVD M.I.O. BOOK; •a ccedere al M.I.O. BOOK e ricevere gli aggiornamenti del testo.

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CODICE DI ATTIVAZIONE

Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Nicoletta Baldini, Valentina Cammilli per Equilibri - Servizi editoriali Consulenza didattica: Raffaela Maggi per le pagine di didattica inclusiva Grafica e impaginazione: Barbara Cherici per Equilibri - Servizi editoriali Illustrazioni: Sandra Bersanetti, Maria Luisa Di Gravio, Miriam Gambino, Mariagrazia Orlandini Copertina: Barbara Cherici per Equilibri - Servizi editoriali, Mauro Aquilanti Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, 123rf, Fotolia, Thinkstock, iStock Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.

© 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

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PATRIZIA CECCARELLI - LIVIA VECCI

Spirito

LIB E RO LETTURE


INDICE

22

STARE BENE a SCUOLA

24 Bicicletta, che passione! 26 La rivolta delle sorpresine 28 L’anatra ferita

6 Io Il maestro 7 Mamma e papà… … e anche la scuola 8 Voglio una scuola 9 Che bell’aula 10 Tutti amici

il RACCONTO

30 LEGGO i CLASSICI Un giorno indimenticabile 32 34 36 38 39

ESPLORO IL RACCONTO REALISTICO

Storia di Stack Il diverso Capriole e batticuore Il rifugio segreto Arrivano i pompieri

40 LABORATORIO del LESSICO 41

INSIEME PER IMPARARE FACILE

42

VERSO LE COMPETENZE

Colpo di fulmine

44 LEGGO i CLASSICI Gulliver a Lilliput

TEST D’INGRESSO 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21

Attori o fantasmi? Storia del naso che fiorì L’airone incontentabile Pollicino La pelle del rinoceronte Filippa della metropolitana La gallina intelligente Invenzioni… trasparenti Germogli di patata americana IMPARO AD ASCOLTARE

46 48 50 52 54

ESPLORO IL RACCONTO D'AVVENTURA

L’arco di Robin Capitano Achab Survival Una sfida pericolosa Robinson sull'isola

55 INSIEME PER IMPARARE FACILE 56

VERSO LE COMPETENZE Roy e gli orsi

58 GIRA LA STORIA - Coding 60 LEGGO i CLASSICI La mummia vivente 62 ESPLORO IL RACCONTO DI PAURA Una bianca figura


INDICE

64 65 66 67

Un bosco spaventoso Spaventapasseri viventi Una visione orripilante Terrore al museo

68 LABORATORIO del LESSICO 69 INSIEME PER IMPARARE FACILE 70

VERSO LE COMPETENZE La casa del mistero

72 LEGGO i CLASSICI Da bambina

97 Lettera al Ministro 98 Mia sorella Melania 99 Amicizia a distanza 100 LABORATORIO del LESSICO 101 INSIEME PER IMPARARE FACILE 102 VERSO LE COMPETENZE Parlare al muro 104 LEGGO i CLASSICI L’Isola Che Non C’è

Ricordo l’India 76 Ho scelto di fare l’astrofisica 78 Un aquilone spettacolare 79 Una nuova vita

106 ESPLORO IL RACCONTO FANTASTICO Il tappetino volante 108 Le uova di Cocca 110 La bambina di piume 111 Il fabbricatore di animali 112 La casa sull’albero

80 IMPARO ad ASCOLTARE

113 IMPARO ad ASCOLTARE

74

ESPLORO IL RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

81

INSIEME PER IMPARARE FACILE

114 LABORATORIO del LESSICO

82

VERSO LE COMPETENZE

115 INSIEME PER IMPARARE FACILE

Sono Malala

84 LEGGO i CLASSICI Gian Burrasca prestigiatore 86 88 89 90

ESPLORO IL DIARIO

Le mie bacchette speciali Acquisti! Un diario in regalo! Attraversando l’Africa

91 INSIEME PER IMPARARE FACILE 92

VERSO LE COMPETENZE A lezione di judo

94 ESPLORO LA LETTERA Lettera dalle vacanze 96 Lettera per un figlio

116

VERSO LE COMPETENZE Nella cucina del castello

118 ESPLORO IL MITO Il mito di Prometeo 120 L’arcobaleno 122 La nascita della speranza 123 Mito di Alcione 124 Persefone 125 INSIEME PER IMPARARE FACILE 126 VERSO LE COMPETENZE Due nuove costellazioni


INDICE

128

il testo POETICO

130 LEGGO i CLASSICI Primo Gelo Mare 132 ESPLORO LA FILASTROCCA Le parole tiritere 134 Filastrocca, dove sei? Porta 135 Rima smascherata Tesoro 136 Il melone Il signor Filiberto Una giovane matita 137 Per sciogliere la lingua Per giocare o… … per dormire 138 ESPLORO LA POESIA Ofelia la gatta 140 Parole di mare 141 Nel bosco Capelli 142 Il sole La luna 143 Io sono tutti gli uomini Per Malala Yousafzai 144 LABORATORIO del LESSICO 145 INSIEME PER IMPARARE FACILE 146 VERSO LE COMPETENZE Girotondo Profumo di legna

148

il testo DESCRITTIVO

150 Kolloval, l’elfo dell’allegria 151 Cuore puro e corpo leggero 152 Il pastore maremmano 153 Baffo, il mio primo cane 154 Due super nonne 156 LEGGO i CLASSICI Il vecchio lupo di mare 158 ESPLORO LA DESCRIZIONE DI PERSONE Aurora e Marcel 160 Ondina 161 Umberto non è un genio 162 La principessa del calcio 163 LABORATORIO del LESSICO 164 Ecco gli hobbit! 165 IMPARO ad ASCOLTARE 166 ESPLORO LA DESCRIZIONE DI ANIMALI Qui-quak 168 Polly permaloso 169 Lucertole 170 ESPLORO LA DESCRIZIONE DI AMBIENTI Vita nella palude 172 Un giardino di frutta 173 La casa più bella 174 Una spendida scuola 175 INSIEME PER IMPARARE FACILE 176 VERSO LE COMPETENZE Viaggio in Sicilia!


INDICE

178

il testo INFORMATIVO

180 LEGGO i CLASSICI La valle dell'Indo 182 ESPLORO IL TESTO INFORMATIVO Abitudini alimentari 184 La navigazione presso i Fenici 186 Le previsioni meteorologiche 188 Il volo 189 Appuntamento in città 190 IMPARO ad ASCOLTARE 191 INSIEME PER IMPARARE FACILE 192 VERSO LE COMPETENZE La regina Cleopatra

194

il testo REGOLATIVO

196 ESPLORO IL TESTO REGOLATIVO Il dolce di albicocche 198 Bowling fai-da-te 199 Istruzioni per studiare 200 Star bene con i fratelli 201 Regolamento Montagna pulita 202 Visita agli Uffizi di Firenze 203 INSIEME PER IMPARARE FACILE 204 VERSO LE COMPETENZE Dov’è il trucco? Per uno stile di vita sano

AUTOSTIMA 206 Se fossi… 207 Io mi piaccio! SOLIDARIETÀ 208 Il clown in ospedale 210 Sapevo che saresti venuto 211 Nessun uomo è un’isola RISPETTO 212 Tutti diversi, tutti uguali 213 Uguali per lo Stato Figli del mondo 214 Tu rispetti la natura? 216 Io sono “nobile” RESPONSABILITÀ 217 La leggenda del colibrì 218 Soldi 220 La storia siamo noi

221 La mia scuola 223 Tutti in gita!

SC ARIC A ,S E CLICCFAOGLIA !!!

Questo li

bro

versione è anche in digitale M.I.O. BO OK Divertit

i e im i video, g para con le attività li ascolti e multimed iali


Il

RACCONTO I TESTI NARRATIVI sono storie di ogni tipo: lunghe o corte, antiche o moderne, serie o divertenti... che emozionano in modo diverso chi legge o ascolta

si distinguono in

RACCONTI REALISTICI O VEROSIMILI

RACCONTI FANTASTICI

storie realmente accadute o che potrebbero accadere nella realtà

storie create dalla fantasia dell’autore

L’AUTORE cioè colui che scrive la storia e sceglie se narrarla attraverso

un NARRATORE ESTERNO ai fatti, che racconta la vicenda in terza persona, senza parteciparvi

22

un NARRATORE INTERNO ai fatti, cioè un personaggio del racconto che narra in prima persona


I TESTI NARRATIVI presentano caratteristiche comuni

SA CHE CO la TRAMA, cioè l’insieme dei fatti che costituiscono la storia

COM E la STRUTTURA della storia, organizzata in tre parti: INIZIO SVOLGIMENTO CONCLUSIONE

QUANDO

CHI i PERSONAGGI che agiscono nella storia

il MOMENTO TEMPORALE in cui si svolge la storia

DOVE l’AMBIENTAZIONE della storia

TO I generi ESPLORO IL TES I testi narrativi si suddividono in diversi generi. Quest’anno scoprirai: il RACCONTO REALISTICO il RACCONTO D’AVVENTURA il RACCONTO DI PAURA il RACCONTO AUTOBIOGRAFICO il DIARIO la LETTERA il RACCONTO FANTASTICO il MITO Il prossimo anno ne esplorerai tanti altri ancora!

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IL TESTO NARRATIVO

BICICLETTA, CHE PASSIONE! Inizio È sabato, giorno di vacanza: proprio la giornata ideale per fare acrobazie in bicicletta e curve spericolate. Da oggi Linus ha un autentico manubrio da corridore sulla bicicletta, gliel’ha montato suo fratello Stefan, ha solo un pochettino di ruggine. – È un manubrio da professionista – ha spiegato Stefan – e va anche bene. Con un manubrio come quello, Linus potrà piegarsi tutto in avanti, come fanno i corridori alla televisione. Mitico! Svolgimento “Peccato che non mi possa vedere allo specchio” pensa Linus. Dapprima pedala lento e in scioltezza lungo via Colombia. – Guardate tutti, gente! – mormora tra sé. Il maestro Roggerstrecge è davanti all’ingresso del supermercato. Sta chiacchierando con la dentista, la signora Le Neweber. – Bravissimo Linus, sei un vero corridore!

TO La struttura, gli elementi e il narratore ESPLORO IL TES C ollega ogni cartellino alla parte del racconto che lo rappresenta. Linus corre con la sua bicicletta verso la piazza inizio svolgimento conclusione

Linus cade e si fa un graffio sul viso, ma non si lamenta Stefan monta un manubrio da vero professionista sulla bicicletta di Linus

Rispondi Sì o No alle seguenti domande. – Linus è il personaggio principale del racconto?

No

– Ci sono altri personaggi nel racconto?

No

– I fatti avvengono all’aperto, in un centro abitato?

No

– È indicato il momento temporale in cui avviene la storia?

No

– La storia è narrata in prima persona da uno dei personaggi?

No

– C’è un narratore esterno che racconta in terza persona?

No

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IL TESTO NARRATIVO

Linus abbassa ancora di più sulla fronte la visiera del berrettino. – Sono un corridore! – risponde. Due ragazze della IV C aspettano accanto al semaforo del passaggio pedonale. Quando Linus passa loro davanti a tutta birra, per la sorpresa quasi lasciano cadere il gelato che tengono in mano. Perfino di spalle Linus sente che lo stanno ammirando. Ammicca felice ai raggi del sole. E per un secondo chiude gli occhi, vede volteggiare bellissimi anelli rossi e gialli dietro le palpebre. Che magnifica giornata! Linus sa che il posto migliore per mettere in mostra la sua abilità è la grande piazza davanti alla chiesa. Si sporge in avanti più che può, le mani stringono le manopole del nuovo manubrio. Ora è uno dei migliori acrobati in bicicletta del mondo. Forse addirittura il migliore! Con la sua bicicletta si esibisce in curve e serpentine, cerchi e doppi cerchi. Occorre essere terribilmente precisi: soltanto un campione può farcela. La luce del sole scintilla nei raggi delle ruote, i pneumatici frusciano sul porfido della piazza. E quando Linus aziona la leva del cambio, ecco la catena stridere e spostarsi e poi “clic”-”clac”, spostarsi su un’altra ruota dentata. Conclusione Il rumore avverte Linus che qualcosa non va, però non fa in tempo a fare la mossa giusta, perché in un attimo, PATAPUM! Finisce dritto a terra e si fa un lungo graffio sul viso. Ma Linus non si lamenta: – Un graffio da nulla non fermerà un vero campione! da J. Pestum, Jonas il vendicatore, Piemme

Lessico L ’espressione “Peccato che non mi possa vedere allo specchio” significa che: in quel momento Linus è fiero di sé L inus vorrebbe controllare la sua posizione sul manubrio L inus vorrebbe essere sicuro del suo aspetto L inus vorrebbe essere ben pettinato S ottolinea nel testo le espressioni che ti hanno aiutato a rispondere.

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IL TESTO NARRATIVO

LA RIVOLTA DELLE SORPRESINE ......................................................................................................................................................................

Un giorno Giulia aprì il suo uovo di cioccolato e ci trovò un omino di plastica azzurra da costruire. Era diventata molto brava e veloce a costruire le sorpresine e in pochi minuti l’uomo azzurro era pronto. ......................................................................................................................................................................

Lì per lì stette fermo nella sua mano, ma dopo un po’ mosse qualche passo e si mise a parlare con una vocina stridula. Disse che parlava a nome di tutte le sorpresine nascoste nelle uova di cioccolato. Erano stufe di starsene lì dentro con quel nauseante odore di cacao in attesa che qualche bimbo venisse a liberarle. Per non parlare di certi babbi e mamme che non sapevano nemmeno mettere insieme i pezzi e creavano dei veri e propri mostri. – Liberaci da queste prigioni – esclamò l’omino blu – e ti saremo grati per sempre! ......................................................................................................................................................................

Giulia passò parola in tutte le scuole della città e mise insieme più di mille bambini. Si sparsero in tutti i negozi della città a caccia di uova: ne portarono via a centinaia, a migliaia. ......................................................................................................................................................................

Il giorno dopo i bambini radunarono le uova nel parco della città e qui ciascun bimbo, con molta cura, aprì le uova e costruì sorprese per tutta la giornata. Alla fine, a un gesto di Giulia, i ragazzi lasciarono libere tutte le sorpresine. ......................................................................................................................................................................

Era uno spettacolo curioso vedere un esercito di minuscoli esseri di plastica (macchinine, extraterrestri, ballerine e pellicani) attraversare di corsa il grande prato verso la libertà. ......................................................................................................................................................................

Solo l’omino azzurro rimase indietro, saltò nella mano di Giulia e non l’abbandonò mai più. da C. Rapaccini, Merendine, Giunti

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IL TESTO NARRATIVO

ESPLORO IL TESTO

La divisione in sequenze

I l racconto è già diviso in sequenze, cioè momenti diversi, ognuno di senso compiuto. Scegli e scrivi un titolo adatto per ogni sequenza tra quelli proposti. – Con Giulia per sempre – La sorpresina di Giulia – Uova al parco

– Sorpresine libere – A caccia di uova – L’uomo azzurro prigioniero

O gni racconto è composto da sequenze. Generalmente inizio e conclusione corrispondono rispettivamente a un’unica sequenza, mentre lo svolgimento è suddiviso in più sequenze. Per dividere un racconto in sequenze bisogna seguire alcune regole.

1

La prima sequenza corrisponde all’inizio: vengono presentati il protagonista, il tempo, il luogo e la situazione di partenza.

4

Cambiano il luogo e il tempo: è un’altra sequenza.

Entra in scena 2 un nuovo personaggio:

Cambia il luogo 3 ed entrano in scena nuovi

5

L’ultima sequenza 6corrisponde alla conclusione,

si ha una nuova sequenza.

Avviene un fatto nuovo e compaiono nuovi personaggi: si ha una nuova sequenza.

personaggi: è una nuova sequenza.

cioè al finale della storia.

27


IL TESTO NARRATIVO

L’ANATRA FERITA/1 Luca stava facendo la sua passeggiata intorno allo stagno quando vide un gruppo di canne agitarsi leggermente. Si avvicinò pian piano senza far rumore. Lì, in un nido abbandonato, vi era una delle giovani anatre che erano nate in primavera. Luca si accorse che l’anatra aveva un grumo di fango su un’ala. Si chiese se sotto il fango non ci fosse una ferita… Luca sollevò dal nido l’uccello, che non dette segni di protesta, lo portò a casa e spiegò la faccenda alla mamma. Delicatamente la mamma cominciò ad applicare impacchi di acqua bollita tiepida sul fango secco, finché piano piano lo asportò; c’era un pezzetto di vetro infilato sulla punta dell’ala. Cercando di mantenere le mani ferme, la mamma estrasse con una pinzetta il frammento di vetro, poi ripulì la ferita sempre con l’acqua tiepida, questa volta aggiungendo un pochino di sale che, si sa, fa da disinfettante. Luca aveva preparato un nido con degli stracci in un angolo della cucina e vi adagiò l’anatra che respirava a fatica, con la testa ripiegata da una parte. Per tutto il giorno seguente l’anatra bevve soltanto e non toccò cibo, ma il giorno dopo ancora cominciò ad alzarsi sulle sue lunghe zampe, tentando i primi passi. Ormai cominciava a guarire. da G. Castiglione, Luca e la vita nello stagno, Fabbri

TO L’ordine della narrazione ESPLORO IL TES L’autore può narrare la successione dei fatti di una storia in due modi: • rispettando l’ordine cronologico che ha nella realtà (fabula) • cambiando l’ordine cronologico regolare con salti in avanti o indietro nel tempo (intreccio) O rdina i fatti, numerandoli da 1 a 6, in base a come accadono nella storia “L’anatra ferita/1”. La mamma preleva un pezzo di vetro dall’ala.

Luca prepara un nido e vi adagia l’anatra.

Luca scopre un’anatra ferita a un’ala.

Il bambino porta l’anatra a casa sua.

Il giorno dopo ancora l’anatra inizia a stare meglio.

Il giorno dopo l’anatra beve soltanto.

S econdo te, l’autore ha raccontato i fatti: seguendo l’ordine cronologico con cui sono accaduti cambiando l’ordine cronologico con cui sono accaduti

28


IL TESTO NARRATIVO

L’ANATRA FERITA/2 Che soddisfazione provava Luca! L’anatra tentava i primi passi, iniziava a guarire. Stava facendo una passeggiata intorno allo stagno quando aveva visto un gruppo di canne agitarsi leggermente. Si era avvicinato pian piano senza far rumore. Lì, in un nido abbandonato, vi era una delle giovani anatre che erano nate in primavera. Luca si era accorto che l’anatra aveva un grumo di fango su un’ala. Si era chiesto se sotto il fango non ci fosse stata una ferita… Luca aveva sollevato dal nido l’uccello, che non aveva dato segni di protesta, lo aveva portato a casa e aveva spiegato la faccenda alla mamma. Delicatamente la mamma aveva cominciato ad applicare impacchi di acqua bollita tiepida sul fango secco, finché piano piano l’aveva asportato; c’era un pezzetto di vetro infilato sulla punta dell’ala. Cercando di mantenere le mani ferme, la mamma aveva estratto con una pinzetta il frammento di vetro, poi aveva ripulito la ferita sempre con l’acqua tiepida, questa volta aggiungendo un pochino di sale che, si sa, fa da disinfettante. da G. Castiglione, Luca e la vita nello stagno, Fabbri

O ra leggi la storia “L’anatra ferita/2” e segna se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). – La storia narrata è la stessa della pagina precedente. – L’ordine cronologico è cambiato, perché l’autore ha scelto di partire dalla conclusione della storia. – L’ordine cronologico è rimasto lo stesso. – L’autore fa un salto indietro nel tempo per raccontare. – L’ordine cronologico usato dall’autore non è lineare. – L’autore racconta saltando in avanti nel tempo. C ollega e concludi l’affermazione. – Nella prima storia l’autore ha narrato i fatti secondo… – Nella seconda storia l’autore ha narrato i fatti secondo…

V F V V V V V

F F F F F

… l’intreccio … la fabula

29


LEGGO i CLASSICI

UN GIORNO INDIMENTICABILE Un nuovo giorno di primavera si levò sull’Isola dei Gabbiani. Un giorno che nessuno avrebbe mai dimenticato. Perché fu quella la data in cui arrivò sull’isola Mosè, a mettere in moto una catena di avvenimenti. Mosè, in realtà, era solo un cucciolo di foca che Kalle Vesterman aveva trovato impigliato in una rete all’Isola del Pesce, e che aveva portato a casa sapendo che le aquile di mare erano crudeli con le piccole foche sperdute. – Vesterman è il più grande attaccabrighe dell’isola, – soleva dire Marta Grankvist. Un’anima irrequieta “come l’acqua di fiume intorno ai sassi” diceva sua moglie. E “senza un briciolo di sale in zucca“ dichiarava a chiunque volesse ascoltarla. Vesterman pescava e cacciava, non si adattava ad altri lavori, e pur possedendo una casa e un po’ di terra, lasciava che se ne occupasse la moglie.

30


LEGGO I CLASSICI

VACANZE ALL’ISOLA DEI GABBIANI TITOLO ORIGINALE

Vi på Saltkråkan

ANNO DI PUBBLICAZIONE

1964

CURIOSITÀ SULL’AUTORE

Astrid Anna Emilia Ericsson conosciuta come Astrid Lindgren è stata una scrittrice molto famosa di libri per bambini e ragazzi. I suoi libri sono stati tradotti in tantissime lingue. È l’autrice del famosissimo e contestato Pippi Calzelunghe. Astrid Lindgren è nata in una località del sud della Svezia e ha trascorso la sua infanzia nella fattoria di famiglia in un clima sereno e spensierato, fonte di ispirazione per molti suoi libri.

Melina era sul pontile, quella mattina che Vesterman tornò dall’Isola del Pesce. E cacciò uno strillo quando lui le posò ai piedi una piccola foca che soffiava minacciosa, la guardava con umidi occhioni neri, ed era la creatura più carina che mai si fosse vista. – Che amore! – gridò Melina. – Posso accarezzarla? – Per me, fai pure – disse Vesterman. E uscì in una proposta incredibile: – Puoi tenerla tutta per te, se ti va. – Cos’hai detto? – disse Melina fissandolo negli occhi. – Ho detto che puoi tenerla. Se tua madre e tuo padre te lo permettono, si capisce. Melina era rimasta senza fiato. Vesterman non era tra i suoi favoriti, ma in quel momento sentiva di adorarlo.

ESPRIMITI COLORANDO LE FACCINE DA 1 A 5.

Indice di gradimento:

Curiosità che mi spinge a conoscere meglio l’autore:

Interesse che mi spinge a leggere tutto il libro:

da A. Lindgren, Vacanze all’Isola dei Gabbiani, Salani

31


ESPLORO

IL RACCONTO REALISTICO STORIA DI STACK

Le mie domande CHE CO

SA

narra un racconto realistico?

DOVE

si svolgono i fatti narrati?

QUANDO

accadono e quanto tempo durano?

CH I

sono i personaggi che agiscono in un racconto realistico?

COME

è strutturato un racconto realistico?

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INIZIO In un punto solitario della costa d’Irlanda, c’era un faro bianco e rosso, che per tutta la notte spazzava il mare con un raggio di luce gialla. Il guardiano del faro si chiamava Stack, ed era un vecchio magro ma ancora robusto, che ogni sera saliva i cento gradini della scala a chiocciola per andare ad accendere la lampada, in cima al faro. SVOLGIMENTO Un giorno, dopo una forte tempesta, mentre camminava sulla scogliera per raccogliere radici, Stack sentì dei pigolii rochi e penosi che venivano da oltre il ciglio della scarpata. Si sporse e, appena al di sotto, vide un nido con una dozzina di piccoli gabbiani magri e spelacchiati. “Probabilmente la madre e il padre sono stati uccisi dalla tempesta… ” pensò il guardiano “Se non li aiuto, moriranno”. Allora pescò con la rete molti pesciolini, li portò sulla scogliera e, sporgendosi dall’orlo con un pesce per volta, li mise nel becco aperto dei piccoli, che allungavano il collo verso di lui. Ogni giorno nutrì i gabbiani, che si facevano sempre più grandi e robusti. Un pomeriggio, quando arrivò lassù con i pesciolini, trovò il nido vuoto: i dodici gabbiani si erano lanciati in volo, e si procuravano il cibo da soli. CONCLUSIONE Quella sera, però, quando scese dal faro dopo averlo acceso, Stack li vide tutti e dodici sulla spiaggia a venti passi da lui, che lo guardavano e battevano piano le ali, come per salutarlo! da R. Piumini, Poco prima della notte, Einaudi Ragazzi


Le risposte SA CHE CO

Un racconto realistico è un testo che narra una storia reale, cioè che è accaduta o che potrebbe accadere.

DOVE

I fatti narrati si svolgono in luoghi reali; in questo caso, presso un faro lungo la costa dell’Irlanda.

QUANDO

Gli avvenimenti accadono in un tempo precisato: nel presente o nel passato. La storia che hai letto si svolge nel passato e dura più giorni.

CH I

I personaggi sono persone o animali reali, che si possono incontrare nella vita di tutti i giorni: – il protagonista è il personaggio più importante; nella storia che hai letto è il vecchio guardiano del faro; – i personaggi secondari sono tutti gli altri che prendono parte alla storia, come in questo caso i gabbiani.

COME

Il racconto realistico è strutturato in tre momenti: inizio – svolgimento – conclusione. Nel brano che hai letto l’inizio presenta il protagonista (Stack) e il luogo. Lo svolgimento narra come si evolve la storia: Stack giorno per giorno nutre i piccoli gabbiani. La conclusione chiude il racconto: i gabbiani, cresciuti, prendono il volo.

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IL TESTO NARRATIVO

IL DIVERSO Zio Piero aveva due gatte, una tigrata e una bianca. Tutte e due erano incinte e dovevano partorire i gattini. Ma zio Piero diceva: – Di gatti ne ho abbastanza, non ne voglio più! Mi piacerebbe invece un bel cane di razza. Un giorno la gatta tigrata partorisce quattro micetti e zio Piero fa come ha detto: li porta via al gattile. Poi va da un suo amico, che aveva una cagna della razza che piaceva tanto a lui. La cagna aveva avuto sette cuccioli, troppi per poterli allattare tutti. Zio Piero fa all’amico: – Dammene uno. E il suo amico glielo dà. Lo zio porta a casa il cucciolino e dice alla moglie: – Guarda che bello. È un maschietto nero. – Ma come facciamo ad allattarlo? – Col biberon. Detto fatto, lo mette in un cestino e prepara il biberon. Il cucciolo succhia e si addormenta sulla paglia. Il mattino dopo, quando si alza, il cucciolo non c’è più nel cesto. Lo cercano di qua, lo cercano di là, ma non si trova. E non c’è nemmeno la gatta nera. Lo zio va nella stalla dove la gatta aveva partorito e vede il cagnolino che sta succhiando il latte della gatta, che lo abbraccia con le zampette come se fosse figlio suo.

TO La struttura ESPLORO IL TES I ndividua nel testo i tre momenti della storia colorando la barra a lato come indicato: inizio svolgimento conclusione L e seguenti frasi rappresentano l’inizio, lo svolgimento o la conclusione? Scrivilo nei cartellini.

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– Le due gatte allattano il cucciolo di cane.

..........................................................

– Lo zio Piero non vuole più gatti.

..........................................................

– Lo zio Piero porta a casa un cucciolo di cane.

..........................................................


IL RACCONTO REALISTICO Zio Piero cerca di carezzarlo ma la gatta piega le orecchie e soffia: difende il cucciolo, è suo. E siccome lì è disturbata, lo porta in un altro angolo, se lo mette tra le zampe, al caldo, e riprende a dargli il latte. Zio Piero non avrebbe mai pensato che una gatta allattasse un cane come se fosse figlio suo: così lo dice a noi e ci invita a vederlo. Noi ci avviciniamo in silenzio e assistiamo a questa scena straordinaria. Qualche giorno dopo la gatta bianca partorisce anche lei e zio Piero fa la stessa cosa: toglie i cuccioli e li porta al rifugio dei gatti. Il giorno dopo, quando va nella stalla, trova le due gatte vicine, col cagnolino tra le zampe. E il cucciolino, finito di succhiare il latte dalla gatta nera, passa a quella bianca. È una cuccagna per lui! Infatti in poco tempo il cucciolo è cresciuto più dei suoi fratelli allattati dalla cagna: è quasi il doppio. Le due gatte lo difendono, non lasciano avvicinare nessuno. Zio Piero osserva la scena incantato. – Bella lezione che ci danno queste bestiole – dice – a noi che abbiamo paura dei diversi e proviamo fastidio verso chi ha la pelle di colore diverso dal nostro.

Lessico on quale delle seguenti C frasi puoi sostituire l’espressione “Di gatti ne ho abbastanza”? I gatti non mi bastano mai. Non voglio più gatti.

da M. Lodi, Il cielo che si muove, Editoriale Scienza

SCRIVO Completa il riassunto del racconto. Zio Piero aveva ........................................................ . Un giorno una delle gatte ....................................................................... . Lo zio li ....................................................................................... e da un suo amico prende .......................................................... A casa lo zio mette il cucciolo in ........................................................ e lo ................................................................ . Il mattino dopo nella stalla vede ........................................................................................................................................ . Qualche giorno dopo ............................................................................................................................. e lo zio ............................................................ ......................................................................................................................................... . Le due gatte ......................................................................................................................................................................................... .

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IL TESTO NARRATIVO

CAPRIOLE E BATTICUORE Oggi in palestra c’era anche la III D senza Rocco, il loro maestro, perché si è sposato e starà via per due settimane. In III D purtroppo c’è Emiliano, che mi sta antipaticissimo perché fa il comandino con tutti. Ci sono molti maschi che non vogliono giocare con lui perché non rispetta le regole e qualche volta offende! Non è giusto! Ne abbiamo parlato tante volte con le nostre maestre; loro cercano di fargli capire che deve smettere di comportarsi così, ma tanto non serve a niente. Un giorno ho sentito la mamma di Emiliano che diceva a un’altra mamma che gli vuole cambiare scuola, perché qui ce l’hanno tutti con lui. Lei lo protegge continuamente e lui sta diventando sempre più prepotente. Così, quando il maestro Guerino ci ha detto che oggi avremmo fatto le capriole, mi sono preoccupata, avevo paura di fare brutta figura con Emiliano. E infatti! Prima abbiamo fatto le capriole sul materasso alto, e non riuscivo a darmi la spinta. Ci ho provato molte volte, ma con Emiliano che mi guardava divertito mi sembravano ancora più difficili. Mentre il maestro stava spiegando il nuovo esercizio agli altri, ho continuato a provare da sola e finalmente ci sono riuscita. Ma il maestro non se n’è accorto, e nemmeno Emiliano! Poi abbiamo fatto le capriole partendo dalla posizione in piedi: prima con le mani e poi senza. Senza mani avevo paura, sarà per questo che quando ho cominciato a farla l’ho finita rotoloni sul tappeto.

TO I personaggi ESPLORO IL TES Quanti sono i personaggi che compaiono nella storia? Sottolinea i loro nomi. Tra questi nomi c’è quello della protagonista?

No

Tu quale nome sceglieresti per lei? .......................................................................................... Tutti i personaggi di questo testo sono:

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fantastici

realistici/verosimili


IL RACCONTO REALISTICO – Sempre la solita! – ha commentato Emiliano ridendo. – Sempre il solito! – gli ha detto Mattia arrabbiato. Anche Guerino ha sgridato Emiliano, poi gli ha chiesto se era capace di farci vedere come si fa la capriola all’indietro. Altro che capace! Emiliano è bravissimo in ginnastica, beato lui! E pensare che dopo sarebbe toccato a me! Non volevo fare un’altra figuraccia! Sono andata a sedermi da sola in fondo alla palestra e mi veniva da piangere, ma quando ho visto Rima avvicinarsi ho strizzato gli occhi per mandare indietro le lacrime. – Sai cosa dice la mia mamma? Ridi e il mondo ride con te, piangi e piangi da sola. Dai, giochiamo allo SDI. È un gioco che si fa in Marocco. Mentre me lo spiegava, si sono avvicinati dei compagni incuriositi. – Uno fa il lupo e prende i compagni. Appena li tocca finiscono in prigione, cioè stanno attaccati al muro con una mano e tengono l’altra tesa in fuori. Così! – ci ha fatto vedere Rima – Se un bambino libero passa sotto il braccio teso, libera il bambino imprigionato. Il gioco finisce quando tutti vanno in prigione. Abbiamo giocato e, quando è toccato a me fare il lupo, sono riuscita a metterli tutti in prigione. Ero felice, ma così felice che ho cominciato a saltare ridendo. Ridevano anche i miei compagni. – Hai visto? Se ridi, il mondo ride con te – mi ha detto Rima.

RACCONTO DI ME “ Avevo paura di fare brutta figura”... Capita anche a te di provare questa sensazione? Spesso o raramente? Chi può aiutarti a superarla? Parlane in classe con i tuoi compagni e l’insegnante.

da B. Pumhösel, A. Sarfatti, Verticali e batticuore, EDT

VERSO

L’INVALSI

Comprendere un testo significa individuare le informazioni esplicite, cioè quelle presenti, collegandole, quando necessario, alle conoscenze che già possediamo per capirle appieno. • Scegli, tra le seguenti, quali sono le informazioni esplicite presenti nel testo. Emiliano sta antipatico alla protagonista. I bambini fanno le capriole sul materasso. Il maestro non ha rimproverato Emiliano. Alla fine della storia la protagonista è felice. • In base al testo, perché la protagonista si preoccupa quando il maestro annuncia le capriole? ...................................................................................................................................................................................................

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IL TESTO NARRATIVO

IL RIFUGIO SEGRETO – Dove lo costruiamo il rifugio? – domanda Erich. – Vedremo. Certo dovrà essere un posto assolutamente sicuro! – gli rispondono guardando oltre il canneto. – Sai che ti dico? Lo costruiremo esattamente nel mezzo del canneto! Detto fatto. Ci apriamo un passaggio tra le canne proprio dietro il grande salice. Le canne sono abbastanza fitte e alte due o tre metri. Dall’esterno non si vede niente, tranne le cime che ondeggiano quando la brezza le accarezza. L’imbocco del passaggio segreto rimane nascosto dal salice ed è ciò che vogliamo. Nel centro del canneto creiamo uno spazio più grande, poi, finalmente, cominciamo a costruire il rifugio. Le canne, tutt’intorno, fungono da pareti. Dove il terreno è più morbido, piantiamo sei bastoni, a cui ne uniamo altri mettendoli trasversali e li fissiamo con alcune vecchie corde prese in un angolo dimenticato del garage. Copriamo questa impalcatura con delle lunghe canne e nascondiamo il tutto con muschio e fronde recuperati nei dintorni. Per terra stendiamo uno strato di un tipo particolare di erba, morbidissima, con un odore intenso ma piacevole. Ora possiamo sederci a poca distanza e guardare orgogliosamente il frutto della nostra fatica. Ce l’abbiamo fatta! Ecco il nostro regno: lo battezziamo “Al di là della grande palude”. Ha un bel suono, ricco di promesse. da E. Moser, Al di là della grande palude, Franco Cosimo Panini

RACCONTO DI ME T u hai un rifugio segreto o ti piacerebbe averne uno? Che cosa ci fai o ci faresti? Con chi vorresti condividerlo? Parlane in classe con i tuoi compagni e l’insegnante.

ESPLORO IL TESTO Il luogo Nel testo trovi molte parole che indicano in quale luogo avvengono i fatti: sono gli indicatori spaziali (nel mezzo, al centro, vicino...). I ndividuali e sottolineali. Il luogo descritto è:

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reale

immaginario


IL RACCONTO REALISTICO

ARRIVANO I POMPIERI Un giorno in cui faceva molto caldo, il nonno mi propose: – Che cosa ne diresti se ce ne andassimo al fiume a prendere una rinfrescata? L’idea mi sembrò bellissima e così, appena finito il lavoro nell’orto, prendemmo gli asciugamani e ci avviammo. Il fiume passava vicino a casa e più che un fiume era una specie di canale, perché non era né molto largo né molto profondo. Insomma ci spogliammo, io e il nonno, e in mutande entrammo in acqua. Poi io cominciai a dare la caccia ai pesci. A un certo punto, quando mi trovavo al centro del fiume, me ne passò davanti uno bello grosso e io mi lanciai all’inseguimento. Ma avevo bisogno che il nonno mi desse una mano, così mi misi a urlare: – Nonno! Nonno! – Cosa c’è, Tonino? – Vieni! – mi sbracciavo per chiamarlo e ogni tanto mi tuffavo per controllare il pesce. – Arrivo, Tonino, non ti muovere! – rispose il nonno e si affannò a raggiungermi al più presto. Proprio allora, sfortunatamente, passò la signora Maria in bicicletta; si fermò un momento a guardare, poi schizzò via come un siluro. Cinque minuti dopo, sull’argine del fiume, c’erano i pompieri con le sirene spiegate. – State calmi, vi aiutiamo noi! – gridò uno di loro. Allora il nonno cacciò la testa fuori dall’acqua, tossendo e sputando. – Non serve, grazie, l’ho già preso io! – esclamò, mostrando il pesce che era riuscito ad acchiappare. da A. Nanetti, Mio nonno era un ciliegio, Einaudi Ragazzi

TO ESPLORO IL TES

Il tempo Nel testo trovi molte espressioni che indicano i tempi in cui avvengono i fatti: sono gli indicatori temporali (un giorno, ieri, un anno fa…). I ndividuali e sottolineali. I l fatto narrato avviene in un tempo: ben precisato non precisato La vicenda dura: qualche minuto più di un’ora

COMPRENDO uale idea sembrò bellissima al protagonista? Q .................................................................................................. .................................................................................................. I n che cosa Tonino ha bisogno dell’aiuto del nonno? .................................................................................................. ..................................................................................................

Secondo te: i pompieri passavano di lì e hanno pensato che Tonino fosse in pericolo è stata la signora Maria a chiamare i pompieri Sottolinea nel testo le parole che te lo fanno capire.

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LABORATORIO

del

LESSICO

L’UOMO CHE SALVÒ I DELFINI Il suo nome era Esperanto Altomare, ma tutti lo chiamavano “Musciame” come la carne seccata dei delfini, perché era magro come un chiodo. Musciame aveva navigato tutta la vita come marinaio sui motopescherecci e proprio su una di queste imbarcazioni aveva perso il lavoro. Una sera la rete a strascico imbrigliò un branco di delfini composto dalla madre, dal padre e da una trentina di figli. Quando la rete fu issata a bordo, il comandante del peschereccio lanciò un grido di gioia e i delfini, invece, gridarono di dolore con quella loro voce che era simile al pianto di un bambino. Tutti i pesci furono scaricati nella stiva e l’equipaggio brindò alla giornata fruttuosa. Musciame quella sera non riuscì a prendere sonno, perché il pianto dei delfini gli arrivava fino al cuore. A un certo punto della notte, egli abbandonò in silenzio la cuccetta e, senza pensarci due volte, rigettò in mare tutti i delfini che stavano per morire. Il mattino dopo qualcuno fece la spia e il marinaio fu licenziato in tronco dal comandante. Da quel giorno Musciame non trovò più lavoro e visse pescando da solo con una piccola barchetta e una rete piena di rammendi. da R. Battaglia, Il paese dei burattini, SEI

ETIMOLOGIA

Anche le parole hanno un’origine e una storia: la parola mare deriva dal nome latino mare, che però significava propriamente “stagno, laguna”. P rova a cercare sul vocabolario l’etimologia della parola SCUOLA. Leggila e ti stupirai! VAI AL LIBRO DI

S C R I T TU R A 40

VAI A PAG. 49

MODI DI DIRE

“Essere licenziati in tronco” significa essere cacciati da un lavoro senza preavviso, in modo immediato. S crivi tu, sul quaderno, il significato dei seguenti modi di dire.

Avere un diavolo per capello

Avere la testa fra le nuvole

Avere il pallino della matematica


INSIEME PER IMPARARE FACILE Il racconto REALISTICO CHE CO

SA

DOVE

QUANDO

CH I

COME

Il racconto realistico narra una STORIA REALE.

I fatti si svolgono in LUOGHI REALI, che esistono veramente.

Le storie possono avvenire nel PRESENTE o nel PASSATO.

I PERSONAGGI sono PERSONE o ANIMALI REALI. Nel racconto realistico troviamo: • Il PROTAGONISTA; • I PERSONAGGI SECONDARI, cioè tutti gli altri.

La STRUTTURA è formata da TRE PARTI: 1. INIZIO; 2. SVOLGIMENTO; 3. CONCLUSIONE.

Ora scriviamo insieme (ricordati di usare anche le parole-chiave in maiuscolo). Il racconto realistico narra ................................................................................................................................. . I fatti si svolgono in ................................................................................................................................................... . Possono avvenire nel ................................................................................................................................................. . I personaggi sono .......................................................................................................................................................... ; nel racconto realistico troviamo .................................................................................................................... . Ogni racconto è formato da ................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................ . Dopo aver letto più volte ciò che hai scritto, prova a ripetere.

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VERSO LE

COMPETENZE

COLPO DI FULMINE

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Primo giorno di scuola. Non sono ancora le otto quando la mamma dice a Davide di alzarsi. – Su, scendi dal letto. Il babbo ti aspetta di sotto per portarti a scuola! In quattro e quattr’otto, Davide è pronto e, con lo zaino in spalla, entra in auto. Inutile dire che arriva a scuola in anticipo! Così, per ingannare il tempo, si aggira nel cortile aspettando il suono della campanella. Ecco che arriva il pulmino e scendono tanti bambini, fra cui magicamente c’è lei, con i capelli lisci e lunghi, che danzano nel vento, e gli occhi neri, brillanti come stelle. Ma chi è? Davide si nasconde dietro il muretto e osserva: vede una bambina di quinta, che lui conosce bene, avvicinarsi a quella creatura straordinaria chiamandola “Melina”. Davide esce dal nascondiglio, entra nell’atrio della scuola e va dietro alla processione di bambini lungo il corridoio, intanto segue con la coda dell’occhio Melina che a un certo punto gira a destra. Ma dove va? Davide parte di corsa, prende la curva stretta, scivola a terra, cade sullo zaino che si apre: libri, quaderni e pennarelli si sparpagliano a terra. Tutti si girano, anche Melina lo guarda. In fretta e furia Davide raccoglie tutto, si rialza e guarda Melina che… oddio… è sulla porta della IV F. – È in classe miaaaa!!! Yuppi!!! – grida Davide pensando a Melina: non sapeva che cosa volesse dire “bella” prima di vederla. Pieno di entusiasmo, la segue dentro l’aula. – Benvenuta, Melina! Dove ti vuoi sedere? – le chiede la maestra. Melina si guarda intorno e dice indicando Davide: – Vicino a Lui! Mi sembra simpatico! A Davide pare di toccare il cielo con un dito. da E. Prati, Tutte le volte che vedo Melina, Giunti Junior

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