Francesco Furci - Elisabetta Pozzi
Francesco Furci – Elisabetta Pozzi
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DISEGNO
dISEGNO • Didattica per competenze • Compiti di realtà • Flipped classroom • CLIL
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CODICE DI ATTIVAZIONE
Francesco Furci – Elisabetta Pozzi
Techno pass dISEGNO
Redazione: Luca Brecciaroli, Benedetta Zaccarelli Revisione bozze: Federica Galvani Consulenza didattica: Vincenzo Bondanese Realizzazione compiti di realtà: Emanuela Caruso Realizzazione apparati CLIL: Lidia Puma Progetto grafico e impaginazione: Alessandra Coppola Copertina: Giorgio Lucarini Illustrazioni: SEI Servizi Coordinamento libro digitale: Paolo Giuliani Ufficio multimediale: Enrico Campodonico, Paolo Giuliani, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Le parti ad alta leggibilità di quest’opera sono state realizzate con la font leggimi © Sinnos editrice Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe. Tutti i diritti sono riservati. © 2020 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it info@grupporaffaello.it
È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
Ristampa: 6 5 4 3 2 1 0
2026 2025 2024 2023 2022 2021 2020
COME È FATTO IL LIBRO
Il corso Technopass Il volume Disegno del corso Technopass introduce gli strumenti e le regole del disegno tecnico e geometrico, la progettazione, la grafica e il design; per favorire l’approccio con le nuove tecnologie viene dato ampio spazio alle tecniche e ai programmi di disegno con il computer. Il volume è scandito da numerosi momenti di verifica delle conoscenze (Per l’interrogazione, Verifiche) e delle competenze (Verifiche, Compiti di realtà), accompagnati da esercitazioni miranti all’inclusione e dedicate a tutti gli studenti (Costruzioni guidate) e da altre più complesse per mettersi alla prova (Costruzioni sfida). Sono presenti dei percorsi CLIL (Glossario CLIL, Tech & CLIL) per favorire l’apprendimento della disciplina in lingua inglese. A disposizione, le Tavole per il disegno propongono esercitazioni di disegno tecnico e geometrico.
Ogni Area si apre con un breve testo riassuntivo dei contenuti, una mappa riepilogativa e attività da svolgere in classe e a casa (classe capovolta).
Il volume si apre con un’utile cassetta degli attrezzi che fornisce alcuni concetti chiave per lo studio della disciplina.
III
COME È FATTO IL LIBRO
Ogni Unità è introdotta da un riassunto per parole chiave.
Le Lezioni sono generalmente sviluppate su due o quattro pagine. Il testo è scandito in brevi paragrafi, con un linguaggio accessibile ma preciso e scientifico, e corredato di immagini, illustrazioni, box, rubriche, tabelle, schemi a blocchi, utili per chiarire o approfondire gli argomenti analizzati.
Le costruzioni geometriche, le proiezioni ortogonali e le proiezioni assonometriche sono rappresentate con una grafica chiara e accessibile, accompagnate da testi che forniscono le istruzioni per la loro realizzazione e spesso corredate da video che mostrano il processo di disegno.
IV
Alla fine di ogni Lezione alcune domande consentono di effettuare un rapido ripasso dei concetti appresi.
I termini specifici della disciplina sono tradotti in inglese (CLIL).
COME È FATTO IL LIBRO
Tutte le Unità ospitano pagine di approfondimento che consentono di svolgere attività di disegno tecnico in maniera molto dettagliata e progressiva, rivolte a tutti gli studenti (Costruzioni guidate), e attività più complesse e strutturate per mettere alla prova le proprie capacità (Costruzioni sfida).
Le Verifiche permettono di accertare le conoscenze acquisite nell’Unità e di sviluppare le competenze della disciplina.
Tech & CLIL sono attività in inglese per favorire un percorso CLIL.
Al termine di ogni Unità sono presenti spunti per sviluppare le competenze tramite attività da svolgere in gruppo e al computer.
È inoltre possibile esercitare le competenze attraverso alcuni Compiti di realtà, articolati e trasversali, raccolti in fondo al volume.
V
COME È FATTO IL LIBRO
La didattica inclusiva Technopass è un corso pensato per garantire a tutti il diritto all’apprendimento attraverso molti strumenti specifici per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali ma rivolti a tutti, in maniera inclusiva.
L’intero processo di costruzione è illustrato da un filmato
Attività guidate di costruzione geometrica
I testi sono organizzati in modo schematico ed essenziale
Il libro digitale offre inoltre ulteriori strumenti per favorire l’inclusività. • Audiobook Lettura integrale dei contenuti. Lettura lenta e scandita, adatta per studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, delle pagine di didattica inclusiva. • Alta leggibilità Visualizzazione del libro adattabile a ogni esigenza, grazie al formato ePub che permette di modificare il colore, lo sfondo e anche il carattere del testo (con la possibilità di scegliere anche la font leggimi, appositamente studiata per i DSA). • Traduzione automatica È possibile selezionare parole e porzioni di testo e tradurle in altre lingue. • Dizionario Utile per la comprensione delle parole e l’espansione del lessico.
Le risorse digitali Technopass si sviluppa sul libro digitale: la versione multimediale, interattiva e aperta dell’opera che offre numerosi contenuti digitali integrativi al corso cartaceo.
Inquadra il QR Code con una fotocamera oppure con un’app a tua scelta: visualizzerai i contenuti presenti nel libro digitale.
Video Video animazioni di disegno tecnico, utili anche per la flipped classroom.
Risorse aggiuntive Approfondimenti, ulteriori informazioni e curiosità relativi agli argomenti trattati.
VI
Risorse digitali
Tramite questo tasto potrai vedere le risorse legate alla pagina e quelle di tutto il volume.
COME È FATTO IL LIBRO
La strumentazione Il libro digitale è concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente: è ricco di strumenti che permettono la creazione e la personalizzazione dei contenuti.
re solide Dalle figure piane alle figu
È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiato per i DSA). È possibile attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. È possibile attivare il dizionario di italiano.
È ricco di contenuti digitali integrativi.
Altezza
Alta leggibilità zate fino a ora Le forme geometriche analiz geometria piana o appartengono al campo della via quadrati, rettangoli e così bidimensionale: triangoli, sioni soltanto, chiamate dimen due i, infatt , possiedono a. Base per convenzione base e altezz etrico è un oggetto che Al contrario, un solido geom na aggiungere una terza alla base e all’altezza bisog possiede tre dimensioni: misura, la profondità. ate larghezza, altezza possono essere anche chiam Base, altezza e profondità piane esaminate capire che, rispetto alle figure è rtante l’impo ezza: e lungh nto possono essere dimensione in più e perta finora, i solidi hanno una nali. definite figure tridimensio di facce, i lati dei no il solido prendono il nome Le varie super fici che forma re i vertici dei poligoni o si chiamano spigoli, ment ongon comp lo che ni poligo . mantengono il loro nome
Audiobook
Alta leggib
ilità
Audiobook
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite per studenti con BES.
È dotato di una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione. PER TABLET E SMARTPHONE
La realtà aumentata permette di attivare i contenuti digitali tramite il proprio device. Offre la possibilità di creare documenti, come presentazioni, linee del tempo e mappe concettuali, e condividere tutto il materiale con la classe.
Presentazione
Mappa concettuale
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
Linea temporale
Collegandoti all’indirizzo raff.link/libro-digitale troverai la descrizione dettagliata di tutti gli strumenti.
VII
INDICE Risorse digitali
Galleria immagini
Video
Risorse aggiuntive
Concetti chiave
Contenuti interattivi
2
2. Strumenti e supporti per la scrittura
4
3. Strumenti per la guida
6
4. Disegnare: perché e come
8
5. Disegno tecnico e tecnologia
10
6. L’importanza della progettazione
12
7. L’analisi tecnica
14
2
UNITÀ
3
Geometria solida
68
68
8. R appresentare gli oggetti tridimensionali
78
Verifiche
80
4
1
Kahoot!
7. F orma e struttura dei solidi geometrici
UNITÀ
Costruzioni geometriche: la geometria piana
Mappa
Costruzioni geometriche: la geometria solida
AREA
1. Strumenti per la misura
AREA
Learning object
Proiezioni ortogonali
84
9. Che cosa sono le proiezioni ortogonali
84
10. Proiezioni ortogonali di solidi semplici
88
Costruzioni guidate 94 UNITÀ
1
Basi del disegno
1. Tipi di linea e scrittura 2. Usare gli strumenti
18 18
20
3. La squadratura del foglio
22
Verifiche
23
UNITÀ
2
Geometria piana
24
4. La geometria e le sue forme 5. Costruzioni geometriche
24
32
Costruzioni guidate
40
Costruzioni sfida
41
Costruzioni guidate
44
Costruzioni guidate
45
Costruzioni sfida
46
Costruzioni sfida
51
Verifiche
VIII
95
Costruzioni guidate 99 Costruzioni sfida
100
12. Proiezioni ortogonali di solidi compenetrati
101
Costruzioni sfida
103
13. Proiezioni ortogonali di solidi ruotati e inclinati
104
Costruzioni sfida
108
14. Proiezioni ortogonali di oggetti
109
Costruzioni guidate
113
Costruzioni sfida
114
15. Proiezioni ortogonali di figure piane
115
16. Sezioni
117
17. Proiezioni ortogonali di solidi sezionati
119
52
Costruzioni sfida
121
62
Verifiche
6. Strutture portanti e composizioni modulari
11. Proiezioni ortogonali di solidi affiancati e sovrapposti
122
INDICE
UNITÀ
5
Proiezioni
assonometriche
18. Princìpi dell’assonometria
4
126
126
19. A ssonometria isometrica
128
Costruzioni guidate
135
Costruzioni sfida
Disegno grafico
AREA
136
UNITÀ
9
Elementi di grafica
194
Costruzioni guidate
155
Costruzioni sfida
156
33. C omunicazione visiva 194 34. Simboli e pittogrammi 198 35. Marchi e logotipi 200 Costruzioni guidate 202 Costruzioni sfida 203 36. Lettering 204 37. Grafici statistici 206
158
Verifiche
20. A ssonometria cavaliera
138
Costruzioni guidate
145
Costruzioni sfida
146
21. A ssonometria monometrica
22. E sploso e spaccato Verifiche UNITÀ
6
148
160
Proiezioni
prospettiche
23. Cenni sulla prospettiva 24. Prospettiva centrale
164
164
166
25. P rospettiva accidentale
167
26. P rospettiva degli interni
169
Verifiche
170
3
7
5
UNITÀ
Disegno tecnico 174
27. P rogettazione meccanica
174
28. Progettazione architettonica 176 29. Industrial design Verifiche UNITÀ
8
178
180
Disegno tecnico e convenzioni
30. Scale di proporzione 31. Quotatura dei disegni
182
182
184
32. Simbologia nei disegni tecnici
186
Costruzioni guidate
188
Costruzioni sfida
189
Verifiche
applicazione
AREA
11
e progetto
Ambiti di
190
210
38. G rafica pubblicitaria 210 39. G rafica editoriale 212 40. Grafica e web design 214 41. G rafica e packaging 215 Verifiche 218
Disegno tecnico
AREA
UNITÀ
UNITÀ
10
208
Disegnare con il computer
Computer grafica
42. Computer grafica 43. Disegnare figure piane 44. Disegnare con SketchUp Free Verifiche UNITÀ
12
Modellazione 3D
45. P roiezioni ortogonali con SketchUp Free 46. Disegno di una stanza con SketchUp Free Verifiche
222 222 224 230 234 236 236 239 246
Compiti di realtà 1. Origami per accogliere 2. Sosteniamo il trasporto! 3. La sfilata del riuso
248 252 256
IX
CONCETTI CHIAVE
1. Strumenti per la misura
Cosa vuol dire misurare? Tempo, velocità, peso e capacità sono alcune tra le grandezze fisiche che si possono misurare. Misurare significa assegnare una quantità a tali grandezze, mettendole in relazione con un’altra grandezza dello stesso tipo che viene scelta, per convenzione, come unità di misura. Il risultato di questo confronto è sempre un numero che indica quante volte l’unità di misura è contenuta nella grandezza presa in esame.
Un passo indietro nel tempo L’uomo comincia a misurare fin dall’antichità, quando per esempio deve calcolare quanta strada percorrere per raggiungere i luoghi in cui cacciare, o determinare le superfici dei terreni da coltivare o le quantità di prodotti da barattare. Utilizza, allora, punti di riferimento semplici, come le parti del corpo (per esempio la spanna, il pollice, il piede ecc.) o gli oggetti d’uso quotidiano (anfore, barili ecc.). Con lo sviluppo del traffico commerciale si creano però confusioni generate dalla sovrapposizione delle unità di misura adottate dai diversi Paesi. Così, verso la fine del Settecento, si comincia a studiare un sistema di misura comune che porterà all’adozione ufficiale delle unità di misura utilizzate ancora oggi: • il metro, ossia la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre, per la lunghezza; • il kilogrammo, ossia la massa di 1 dm³ di acqua distillata alla temperatura di 4 °C, per la massa; • il secondo come unità di misura del tempo. Nel 1875, con la «Convenzione del metro», diciassette Stati tra cui l’Italia adottarono il sistema metrico decimale: alle unità di misura base si affiancano multipli e sottomultipli, che si ottengono partendo dall’unità e moltiplicandola o dividendola per 10, 100, 1 000 ecc.
IERI
Grandezza fisica Indica una quantità che può essere misurata e confrontata con altre della stessa specie. Unità di misura È la grandezza fisica standard con cui viene confrontata un’altra grandezza.
PER L’INTERROGAZIONE 1. Che cos’è l’unità di misura? 2. Quali sono i principali strumenti di misura usati nel passato?
OGGI
Gli strumenti per misurare la lunghezza nel passato
Spanna Corrispondeva alla distanza tra il pollice e il mignolo della mano tenuta aperta (25 cm circa).
2 CONCETTI CHIAVE
Pollice Era equivalente alla larghezza del primo dito della mano (2,5 cm circa).
Piede Per gli antichi Egizi era lungo 26 cm; oggi, per gli inglesi, misura 30,5 cm.
Cubito romano Corrispondeva alla distanza tra il gomito e la punta del dito medio teso (45 cm circa).
Palmo Corrispondeva alla larghezza delle quattro dita escluso il pollice (7,5 cm circa).
Concetti chiave
Il Sistema Internazionale (SI) Il Sistema Internazionale delle unità di misura (SI), entrato in vigore in Italia nel 1982, permette di condividere le misurazioni nella maggior parte dei Paesi del mondo. Affonda le sue radici nel sistema metrico decimale ed è costituito da sei unità di base: alle tre già esistenti sono aggiunte ampere, kelvin e candela; in seguito sarà introdotta la mole. Dalle unità fondamentali si ricavano le unità derivate, come per esempio il metro quadrato, e le unità speciali come newton, pascal, joule, volt, ohm. Le unità di misura inizialmente sono definite per mezzo di oggetti fisici o proprietà della materia, ma poi gli scienziati cominciano a misurare con precisione il valore delle costanti della fisica, che possono garantire un riferimento molto più stabile rispetto ai precedenti oggetti fisici. Così, per esempio, il metro che inizialmente corrispondeva alla lunghezza di una barra di platino-iridio conservata nell’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure, è definito in seguito grazie alla distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un determinato intervallo di tempo. Nel maggio 2019 le unità di base sono state tutte ridefinite proprio tramite la relazione con il valore di alcune costanti fisiche fondamentali.
LE REGOLE DI SCRITTURA
LE UNITÀ DI MISURA FONDAMENTALI DEL SI Grandezza
Unità
Per scrivere correttamente le unità di misura occorre rispettare alcune semplici regole. • Il numero precede sempre il simbolo (per esempio 10 m e non m 10; 5 kg e non kg 5). • I simboli non si scrivono con il puntino dell’abbreviazione (per indicare il metro bisogna scrivere m e non m.). • L’iniziale del simbolo è sempre minuscola, a eccezione di quelli che derivano dai nomi degli scienziati a cui sono state dedicate le unità (per esempio ampère: A). • Se un numero è composto da tante cifre, queste dovranno essere scritte a gruppi di tre un poco separati tra loro, senza puntino (per esempio 1 000 000 000). • Il Sistema Internazionale ha stabilito che il termine megagrammo (Mg) sostituisce la tonnellata per indicare il peso di 1 000 kg.
Simbolo
Lunghezza
metro
m
Tempo
secondo
s
Massa
kilogrammo
kg
Intensità di corrente elettrica
ampère
A
Temperatura
kelvin
K
Intensità luminosa
candela
cd
Quantità di materia
mole
mol
Costanti della fisica Parametri numerici ricavati sperimentalmente e relativi a processi fisici di varia natura. Vengono dette fondamentali in quanto conservano il loro valore nello spazio e nel tempo.
LE UNITÀ DERIVATE DEL SI Grandezza
Unità
Simbolo
Area
metro quadrato
m2
Volume
metro cubo
m3
Velocità
metro al secondo
m/s
Accelerazione
metro al secondo quadrato
m/s2
Densità / Massa volumica
kilogrammo al metro cubo
kg/m3
Forza
newton
N
Pressione
pascal
Pa
Lavoro / Energia
joule
J
Potenza
watt
W
Momento
newton per metro
N/m
Carica elettrica
coulomb
C
Differenza di potenziale elettrico (tensione)
volt
V
Capacità elettrica
farad
F
Resistenza elettrica
ohm
Ω
1 • Strumenti per la misura
3
2. Strumenti e supporti per la scrittura
Il computer e i suoi programmi di disegno permettono oggi di realizzare in breve tempo disegni precisi e particolareggiati. Sofisticati programmi di rendering sono in grado, poi, di offrire immagini realistiche del progetto da realizzare; tuttavia, per poter utilizzare questo genere di programmi, è indispensabile conoscere a fondo i princìpi del disegno geometrico e, naturalmente, gli strumenti più classici che permettono di realizzarlo.
La carta Ogni tipologia di carta è caratterizzata da una grammatura, una specifica lavorazione e una finitura che ne determinano aspetto, peso, spessore, trasparenza. In base al disegno da realizzare occorre scegliere la tipologia di carta più idonea allo scopo: la carta liscia con grana fine, per esempio, è adatta a disegni con linee precise e dettagli, la carta ruvida con grana grossa rende bene l’effetto di linee spezzate e permette la realizzazione di chiaroscuri. Per quanto riguarda il disegno tecnico si utilizzano solitamente le seguenti tipologie: • fogli di carta bianca con superficie liscia e grana fine, con grammature diverse, adatti all’uso di matite o inchiostro di china; sono venduti in album con formati standard (F2, F3, F4 ecc.), con o senza riquadratura; • rotoli o fogli di carta da lucido trasparente per disegnare a matita o a china o per ricalcare un disegno già eseguito; • rotoli o fogli di carta da schizzo semitrasparente; • fogli di carta millimetrata per realizzare diagrammi e riduzioni o ingrandimenti in scala.
A1 A4
Continuando con le suddivisioni a metà, si ottengono le misure di tutti gli altri formati: A2 = 420 x 594 mm A3 = 297 x 420 mm A4 = 210 x 297 mm A5 = 148 x 210 mm
A3 A5
594 mm
4 CONCETTI CHIAVE
420 mm
Il formato base è l’A0, che misura 841 x 1 189 mm e corrisponde circa a un metro quadrato. Dividendo l’A0 in due parti si ottiene il foglio A1, che misura di conseguenza 594 x 841 mm.
A2
210 mm
L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), che si occupa di regolare mediante norme tutta una serie di attività, ha stabilito delle misure precise per i fogli di carta, in modo da uniformare le dimensioni di tutti i disegni tecnici e degli stampati.
1 189 mm
A0
841 mm
IL FORMATO DELLA CARTA
Rendering Indica la produzione di immagini realistiche ottenute grazie a speciali programmi che attribuiscono forme e colori partendo da descrizioni matematiche.
297 mm
148 mm
210 mm
CONCETTI CHIAVE
Concetti chiave
La matita La matita è composta dalla mina interna e dal suo supporto, che può essere fisso, in legno (con sezione esagonale, triangolare o tonda), oppure mobile, in plastica o metallo. Le mine sono formate da un impasto di grafite e argilla, in percentuali diverse a seconda della durezza che si vuole ottenere: le matite più morbide daranno un tratto più scuro, adatto al disegno artistico, mentre quelle più dure daranno un tratto più chiaro e leggero, adatto al disegno tecnico. Per indicare la tipologia della matita si utilizzano due scale: quella britannica in lettere o quella americana in numeri. Molti produttori segnano la doppia scala sulle proprie matite. In generale le matite sono: • B (Black, cioè nero), indica una matita tenera; • F (Fine point, ossia punto giusto), a metà tra la mina dura e quella morbida; • H (Hard, ossia duro), indica una matita dura; • HB (Hard Black, ossia semitenera), indica una matita più morbida della F. I numeri indicano una scala di gradazione nell’ambito della stessa lettera. Oltre alle matite in legno esistono anche portamine: matite automatiche contenenti mine molto sottili, dette micromine.
6H
5H
4H
3H
2H
H
F
HB
B
2B
3B
4B
Matita in legno
5B
6B
Portamine
7B
8B
Il temperamatite Il temperamatite tempera la matita a supporto fisso e, oltre ad affilare la punta, toglie il legno. Temperamine e raschietto, ossia una striscia di carta vetrata fissata a un supporto di legno o plastica, affilano le mine di portamine e compassi.
Le penne a china Spesso per i disegni, sia tecnici che artistici, si utilizzano penne contenenti inchiostro di china, chiamate anche Rapidograph per la rapidità dell’asciugatura. Ne esistono con punte di diverse misure, da 0,1 a 1,5 millimetri, che permettono di creare linee a spessore costante. Per disegnare con questo tipo di penna occorre essere molto precisi e sicuri.
La gomma La gomma serve per cancellare le linee tracciate a matita. In commercio si trovano gomme di vario genere e forma: per il disegno tecnico occorre una gomma bianca abbastanza morbida. Esistono anche gomme in plastica per cancellare l’inchiostro di china e gomme matita per cancellature di precisione.
Punta conica
AFFILARE LE PUNTE CON IL RASCHIETTO Punta conica Punta conica Si ottiene appoggiando Punta carta a scalpello la punta sulla vetrata e muovendo il portamine in modo trasversale e rotatorio.
Raschietto
Punta a scalpello Punta a scalpello
Si ottiene appoggiando la punta sulla carta vetrata e muovendo il portamine (o il compasso) solo in modo Raschietto trasversale.
PER L’INTERROGAZIONE 1. Quali tipologie di carta si utilizzano per il disegno tecnico? 2. Di che cosa è fatta la mina di una matita? 3. A cosa serve il raschietto?
2 • Strumenti e supporti per la scrittura
5
CONCETTI CHIAVE
3. Strumenti per la guida La riga e il righello Riga e righello si usano per tracciare linee rette e per misurare la lunghezza dei segmenti; possono essere in materiale plastico, opaco o trasparente, oppure in alluminio. Il righello ha dimensioni più ridotte, mentre la riga ha lunghezza maggiore (da 50 cm fino a un metro).
Le squadre Le squadre, in plastica trasparente o in alluminio, servono per tracciare linee rette perpendicolari tra loro o inclinate secondo angoli fissi. Ne esistono di due tipi e si differenziano per la misura dei rispettivi angoli. La squadra a 45° ha la forma di un triangolo rettangolo isoscele, con un angolo di 90° e due angoli di 45°.
Piccolo gradino detto «smusso» che permette di usare l’inchiostro di china senza lasciare sbavature durante lo spostamento della squadra.
Angolo acuto di 45°
Angolo retto di 90°
La squadra a 60° ha la forma di un triangolo rettangolo scaleno e presenta un angolo di 90°, un angolo di 60° e un angolo di 30°.
Angolo retto di 90°
Angolo acuto di 45°
Angolo acuto di 60°
Le squadre sono uno strumento indispensabile per il disegno tecnico, bisogna quindi fare attenzione a non farle cadere per non rompere le punte. È necessario pulirle ogni tanto con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol per evitare di sporcare il foglio da disegno. Per lavorare in maniera più scorrevole, la grandezza delle due squadre deve essere proporzionata. Quando si disegnano linee parallele verticali bisogna partire con la tracciatura da sinistra e muoversi verso destra; quando si disegnano linee orizzontali bisogna, invece, partire dall’alto e spostarsi verso il basso: in questo modo si eviterà di passare con le squadre sopra la grafite e trascinarla lungo il foglio, sporcandolo. Se si tracciano linee con l’inchiostro, occorre appoggiare la penna contro l’apposito smusso, solitamente dalla parte opposta a quella della scala millimetrata, per evitare di «sbavare» e sporcare il foglio.
6 CONCETTI CHIAVE
Angolo acuto di 30°
a
Concetti chiave
Il compasso Il compasso è lo strumento tecnico usato per disegnare circonferenze e archi di varie dimensioni e per riportare misure. È formato da due aste incernierate tra di loro, alle cui estremità si trovano un morsetto a vite che funziona come portamine e una punta metallica per la centratura. Per disegnare circonferenze molto piccole e precise si utilizza il balaustrino, ossia un piccolo compasso le cui aste sono bloccate da una vite che permette di regolare gradualmente l’apertura e di mantenerla.
Compasso
Balaustrino
Il goniometro Il goniometro si usa per misurare i gradi di ampiezza di un angolo o per tracciare angoli di ampiezza data; ha forma semicircolare o circolare e normalmente è in plastica trasparente.
Il circoligrafo Il circoligrafo è una mascherina di plastica con numerosi cerchi di diametro variabile (da 1 mm a 35 mm): si usa quando i cerchi da tracciare sono di piccolo diametro, quindi difficilmente eseguibili con il compasso.
Il curvilineo Simile al circoligrafo, viene utilizzato per tracciare linee curve particolari e raccordi non eseguibili con il compasso.
STRUMENTI PER COLORARE I pantoni sono pennarelli colorati a base alcolica usati per colorare o evidenziare parte dei disegni, soprattutto sui fogli di carta da lucido. Hanno una punta molto grossa, che può essere conica per una colorazione precisa o a scalpello per colorare velocemente su ampie superfici. Si differenziano dai normali pennarelli a base acquosa perché offrono l’opportunità di sovrapporre più strati dello stesso colore o di diversi colori per creare sfumature e ombreggiature. Le matite colorate, chiamate anche pastelli, sono formate da una mina interna composta da pigmenti colorati macinati finemente e mescolati a sostanze chimiche, racchiusa in un involucro di legno. Nel campo del disegno tecnico si usano per schizzi preparatori e consentono di dare l’idea cromatica finale del prodotto. Possono essere più o meno morbide, presentare colori più o meno marcati, avere molte tonalità diverse. È possibile mescolare i colori tra loro sovrapponendo strati l’uno sull’altro partendo, generalmente, dal colore più chiaro e brillante a quello meno chiaro e meno brillante.
PER L’INTERROGAZIONE 1. Quanti tipi di squadre esistono in commercio? 2. Che differenza c’è tra compasso e balaustrino? 3. Quando si utilizza un curvilineo?
3 • Strumenti per la guida
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CONCETTI CHIAVE
4. Disegnare: perché e come
Perché disegnare Il disegno è stato, fin dall’antichità, uno dei linguaggi usati dall’uomo per rappresentare la realtà o rendere visibili in maniera immediata le proprie idee: le prime forme di scrittura, i pittogrammi e gli ideogrammi, si basavano proprio su disegni. In generale, il disegno può essere definito come la rappresentazione bidimensionale di un oggetto, reale o immaginario, per mezzo di linee e segni. Tali segni possono essere impressi su supporti differenti (carta, tela, intonaco) e grazie a materiali differenti (grafite, inchiostro, colori di vario tipo); possono, inoltre, essere eseguiti a mano libera o con l’aiuto di diversi strumenti. Il disegno è stato e sarà sempre un insostituibile mezzo di comunicazione, è il mezzo che permette di comunicare un’idea e tale idea ha bisogno di materializzarsi per diventare un segno leggibile da tutti. Come ogni forma di linguaggio, anche il disegno per essere compreso ha bisogno di un codice; così come una lingua ha la sua grammatica, anch’esso segue delle regole precise: la grammatica del disegno aiuta a comunicare agli altri la propria ispirazione. Se la rappresentazione è creata sulla base di codici molto rigidi, presenta un messaggio chiaro e comprensibile, ossia oggettivo. Se, al contrario, i codici sono più deboli, il messaggio diviene più velato e soggettivamente interpretabile. Il disegno, inoltre, è uno strumento fondamentale per studiare e conoscere la realtà che ci circonda. Riprodurre gli oggetti, sia naturali sia artificiali, costringe infatti a osservare il mondo con occhio e mente: Leonardo da Vinci, per esempio, esplorava il mondo attraverso schizzi e disegni, e ciò gli ha permesso di realizzare le sue famose invenzioni.
La lingua scritta egiziana era basata su ideogrammi, cioè un tipo di scrittura in cui a ogni segno grafico corrisponde una persona, un oggetto, un animale.
Disegno artistico e disegno tecnico Quando si parla di disegno occorre effettuare un’importante distinzione tra quello artistico e quello puramente tecnico. • Il disegno artistico, in generale, ripropone la realtà in maniera soggettiva, a volte deformandola o semplicemente interpretandola: il disegno artistico è «libero», non è racchiuso all’interno di codici prestabiliti e ogni opera grafica è, pertanto, unica. • Il disegno tecnico è uno strumento che, attraverso un insieme convenzionale di linee, simboli e altre indicazioni, offre informazioni precise sulla forma, sulle dimensioni e sulla funzione di un oggetto. Presenta un’immagine obiettiva dell’oggetto rappresentato e per questo è parte di ogni progetto industriale. Si utilizza sia per analizzare e rappresentare la realtà, e in questo caso si parla di disegno di rilievo, sia per progettare qualcosa di nuovo per mezzo del disegno di progetto. Il disegno tecnico viene eseguito grazie ad appositi strumenti, dalle semplici squadre agli evoluti programmi con il computer: per questo motivo prende spesso la dicitura di disegno strumentale. Quest’ultima definizione racchiude vari generi grafici: il disegno geometrico, ossia quello che si occupa dello studio scientifico delle forme; quello architettonico, inerente alla progettazione degli edifici e delle strutture urbane; il disegno industriale, che fornisce dati utili per la produzione di manufatti di ogni genere.
8 CONCETTI CHIAVE
Pittogramma Disegno che riproduce il contenuto di un messaggio senza riferirsi ad alcuna lingua parlata. Ideogramma Carattere grafico o simbolo che corrisponde a un’idea.
Concetti chiave
Altri tipi di disegno
PER L’INTERROGAZIONE
Oltre al disegno artistico e quello tecnico, vi sono molte altre tipologie di disegno.
DISEGNO
1. Qual è il fine ultimo del disegno? 2. Che cosa illustra il disegno scientifico? 3. Che cosa sono i pittogrammi?
Artistico
Altre tipologie
Tecnico
Scientifico
Per la moda
Si tratta di immagini grafiche per uso scientifico, didattico e divulgativo. Il disegno scientifico illustra fenomeni e processi naturali appartenenti a diversi settori quali medicina, biologia, zoologia, antropologia, paleontologia. Riproduce la realtà nelle sue componenti essenziali e riduce la complessità del soggetto per renderlo comprensibile.
Architettonico È utilizzato nella progettazione e nella rappresentazione di opere architettoniche nell’ingegneria edile e nelle costruzioni.
Cartografico È un tipo di disegno utilizzato per la rappresentazione grafica della superficie terrestre secondo una scala di proporzione prefissata. Si basa su rigide norme e utilizza una simbologia convenzionale. In base alla scala, e di conseguenza ai particolari visibili, si possono avere planisferi, carte topografiche, carte corografiche, mappe ecc.
È un tipo di immagine grafica per la produzione artigianale o industriale di tessuti, abiti, calzature e accessori di abbigliamento. Si tratta di bozzetti, che definiscono le caratteristiche tecniche e funzionali delle nuove collezioni. Le prime indicazioni sono date dai disegni dello stilista; lo sviluppo vero e proprio del progetto sarà poi messo a punto dal modellista.
Meccanicoindustriale
Per gli impianti
Il disegno industriale è alla base della produzione di tutti gli oggetti di consumo (principalmente in legno, plastica o acciaio), degli impianti industriali e dei mezzi di trasporto.
Un esempio riguarda l’impianto elettrico. Qualsiasi dispositivo elettrico o elettronico si basa su un disegno o schema elettrico che, con simboli convenzionali, rappresenta i componenti del circuito e i loro collegamenti. Gli schemi elettrici sono indispensabili, oltre che per la progettazione, anche per la manutenzione dei dispositivi stessi.
4 • Disegnare: perché e come
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CONCETTI CHIAVE
5. D isegno tecnico e tecnologia
Disegno e tecnologia: che cosa li lega? Nel corso delle giornate si utilizzano, più o meno consapevolmente, oggetti dalle caratteristiche diversificate: si scende dal letto al mattino, si infilano le ciabatte, si lavano i denti con uno spazzolino prendendo il dentifricio da un apposito tubetto. All’inizio della giornata ciascuno di noi ha già avuto a che fare con svariati oggetti prodotti industrialmente. Se si riflette un istante, ci si rende immediatamente conto che ognuno di questi prodotti, dal più banale al più sofisticato, è stato: • ideato e progettato per poter soddisfare un bisogno; • immesso in un ciclo produttivo per essere realizzato; • confezionato, imballato e distribuito sul mercato; • pubblicizzato e venduto al consumatore finale. Il ciclo di vita di un bene materiale è reso possibile dalla realtà tecnologico-produttiva dell’industria. Tuttavia, la produzione industriale non avrebbe ragione di esistere se alla sua base non ci fosse un progetto per il nuovo prodotto. Il progetto, a sua volta, per essere realizzato non può fare a meno del disegno, che è un ottimo sistema per materializzare le nuove idee. La tecnologia ha quindi bisogno del disegno per progettare prodotti sempre più innovativi e il disegno ha bisogno della tecnologia per realizzare l’idea che esprime: in conclusione, necessitano l’uno dell’altro.
DISEGNO IDEA
TECNOLOGIA PROGETTO
CICLO PRODUTTIVO
Dallo schizzo al disegno tecnico È definito schizzo il disegno di un oggetto, o di un suo particolare, eseguito a mano libera, rispettando in modo approssimativo le regole di rappresentazione. Nonostante la sua imprecisione, lo schizzo ricopre un importante ruolo nell’ambito di un progetto in quanto ha valore di studio dei particolari costruttivi del futuro prodotto. Allo schizzo seguono disegni più definiti, che prendono il nome di disegni di massima. Naturalmente, per permettere una comunicazione quanto più possibile completa, l’elaborato grafico dovrà essere affiancato da relazioni scritte, tabelle e schemi, plastici o simulazioni tridimensionali. Solo a quel punto si può passare alla stesura dei disegni esecutivi, prodotti nel rispetto delle regole del disegno tecnico. La comunicazione deve essere a questo punto inequivocabile e leggibile in ogni settore produttivo dell’industria: ecco perché nella rappresentazione degli oggetti si utilizzano regole ben definite e segni grafici convenzionali.
10 CONCETTI CHIAVE
PRODOTTO
Concetti chiave A differenza del linguaggio scritto o parlato, che cambia a seconda del Paese in cui ci si trova, la rappresentazione grafica è un linguaggio universale. Le caratteristiche del disegno tecnico sono le stesse più o meno in tutto il mondo, con piccole varianti. In Italia, l’organismo che regola e coordina queste norme è l’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione). Periodicamente l’UNI aggiorna la normativa, recependo le disposizioni europee (EN) e quelle internazionali (ISO): in questo caso le pubblicazioni sono individuate dall’acronimo UNI EN ISO, sempre seguito dal numero specifico e dall’anno di pubblicazione.
Il disegno esecutivo ha lo scopo di fornire, alle persone che lavorano nel cantiere, tutte le informazioni necessarie per la realizzazione dell’opera attraverso misure esatte, espresse con quote e didascalie esplicative.
Sebbene lo sviluppo della tecnologia informatica abbia reso obsoleto il vecchio tavolo da disegno con tecnigrafo, l’approccio strumentale non può fare comunque a meno dei princìpi del disegno geometrico tradizionale.
CAD è l’acronimo di Computer Aided Design (progettazione assistita dal computer). La sigla indica programmi software per il disegno tecnico-industriale sia bidimensionali sia tridimensionali. Oggi sono disponibili software CAD specifici per ciascun settore di applicazione.
Disegno tecnico e computer Il disegno tecnico è un tipo di disegno strumentale: lo strumento per eccellenza al servizio della rappresentazione grafica è oggi il computer. Tra i molteplici vantaggi offerti dall’informatica in questo campo, quelli principali sono sicuramente la rapidità di esecuzione e la possibilità di modificare facilmente un elaborato. In passato, quando i disegni venivano eseguiti a mano sull’apposito tavolo chiamato tecnigrafo i tempi, già lunghi, si dilatavano ancora di più nel caso occorresse apportare modifiche, correggere errori o introdurre cambiamenti. Oggi, invece, grazie al computer in pochi minuti si possono effettuare variazioni e duplicazioni. Un altro importante vantaggio offerto dal disegno «virtuale» è la possibilità di inviare e ricevere file velocemente, anziché effettuare copie cartacee da consegnare a mano o spedire via posta. Ciò permette l’immediata visualizzazione e lo scambio di idee anche tra progettisti e committenti che vivono in città diverse. I programmi più utilizzati sono i CAD (Computer Aided Design), cioè sistemi complessi ma estremamente utili in campo professionale: sono usati da ingegneri, architetti, scienziati e chiunque debba costruire simulazioni grafiche di oggetti. Esistono, però, anche programmi di più facile gestione utilizzabili a livello scolastico (vedi p. 223).
PER L’INTERROGAZIONE 1. In che modo il disegno è utile alla tecnologia? 2. Qual è la differenza tra schizzo e disegno di massima? 3. Quali sono i vantaggi offerti dall’informatica nel campo del disegno tecnico?
5 • Disegno tecnico e tecnologia
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CONCETTI CHIAVE
6. L’importanza della progettazione
Ogni volta che ci si impegna nella risoluzione di un problema pratico per cambiare in meglio le cose o nell’organizzazione di un evento, per esempio una festa o un viaggio, si sta più o meno consapevolmente facendo un progetto. Si può progettare una gita, un gioco, un’attività o un oggetto, ma alla base c’è sempre un bisogno da soddisfare e il progetto si concretizza in una sequenza di azioni pensate e realizzate proprio per soddisfarlo: tanto più chiari e definiti sono i caratteri del bisogno, tanto più efficace risulterà la risposta. Ogni nuovo progetto prende vita dall’osservazione effettiva degli oggetti reali: occorre, infatti, averne una visione nitida per poterli eventualmente modificare. Le nuove proposte devono essere concrete, ma la razionalità e il rigore non devono togliere spazio alla creatività e alla fantasia necessarie in ogni fase del lavoro. Un progetto avrà successo se sarà innovativo, se sarà realizzato nei tempi previsti e mediante l’utilizzo delle risorse disponibili e, naturalmente, se sarà in grado di soddisfare i bisogni che l’hanno originato. Alla base di una buona pianificazione progettuale c’è sempre un metodo di lavoro ben definito.
Metodo Deriva dal greco mèthodos, ossia «ricerca, investigazione», e indica l’insieme di norme e criteri da osservare quando si realizza o si compie qualcosa.
Il metodo progettuale Per trovare la soluzione a una situazione problematica è necessario seguire il metodo progettuale. Anzitutto occorre fare un esame della situazione stessa, ossia farsi un’idea generale del problema in oggetto. Poi bisogna formulare un’ipotesi, stabilire cioè un dato iniziale che serva come primo orientamento per organizzare il lavoro successivo. Quindi occorre definire una metodologia, cioè stabilire le procedure di lavoro. Fatte queste operazioni preliminari si comincia a raccogliere i dati grazie a fonti indirette (libri, riviste, internet) o da fonti dirette (realizzazione di video, interviste ecc.). Bisognerà, poi, elaborare i dati raccolti, che andranno riordinati in grafici e tabelle, confrontati tra di loro ed eventualmente schematizzati per verificare l’esattezza o meno dell’ipotesi iniziale. Se ipotesi iniziale e risultato non corrispondono, occorre ripetere il percorso cambiando metodologia o formulando una nuova ipotesi. Nel caso, invece, di corrispondenza tra ipotesi e risultato, si prosegue per comunicare il risultato mediante diversi supporti espressivi (che possono essere cartelloni, presentazioni con computer o diapositive ecc.).
PER L’INTERROGAZIONE 1. Che cos’è il progetto? 2. Che cosa si intende per metodo progettuale? 3. Quali sono le fasi dell’iter progettuale? 4. Cosa indica il termine ergonomia?
12 CONCETTI CHIAVE
Concetti chiave
L’iter progettuale Se si entra nel campo della produzione industriale, ci si accorge che ogni progetto, per diventare operativo, deve seguire una precisa metodologia chiamata iter progettuale. Si tratta di una serie di fasi da seguire per raggiungere l’obiettivo finale che, in questo caso, è la realizzazione dell’oggetto progettato. I passaggi possono essere schematizzati in quattro fasi principali: • motivazione del progetto; • analisi dell’esistente; • ideazione e sviluppo del progetto; • realizzazione del prototipo. Se il prototipo risulta adatto a soddisfare il bisogno che lo ha generato, si procede preparando i disegni esecutivi, ossia gli elaborati indispensabili per poter dare avvio al ciclo industriale.
LE FASI DI UN ITER PROGETTUALE Prima fase: motivazione del progetto
Seconda fase: analisi dell’esistente
Terza fase: ideazione e sviluppo del progetto
• Individuazione di un bisogno. • Analisi delle varie possibilità per soddisfare il bisogno e, quindi, degli obiettivi da raggiungere.
• Analisi di soluzioni esistenti. • Formulazione di ipotesi di soluzioni diverse da quelle esistenti. • Scelta dell’ipotesi migliore tra quelle formulate in considerazione dei vincoli esistenti e degli obiettivi da raggiungere.
• Preparazione di schemi, schizzi e primi disegni di massima. • Elaborazione di un progetto globale vero e proprio, già dimensionato, cioè dove sono già state stabilite misure e dimensioni. • Studio dei particolari costruttivi.
Quarta fase: realizzazione del prototipo • Realizzazione di un prototipo tridimensionale (se possibile in scala reale). • Realizzazione di eventuali simulazioni computerizzate. • Prova di funzionamento e di ergonomicità del prototipo, con conseguenti valutazioni. • Eventuale modifica del prototipo in base alle considerazioni fatte. • Disegno degli esecutivi per l’industria.
L’ERGONOMIA Nella progettazione e realizzazione di oggetti, bisogna tenere conto che ogni oggetto presente nella vita quotidiana è strettamente correlato alle misure e ai movimenti del corpo umano. Esiste una disciplina che si occupa proprio di studiare i rapporti tra l’uomo e le macchine, gli strumenti e l’ambiente utilizzati quotidianamente: questa disciplina prende il nome di ergonomia. Oggi l’ergonomia supporta sempre di più la metodologia della progettazione sia nel campo dell’ingegneria sia in quello dell’industrial design. Aiuta cioè a progettare, e conseguentemente a realizzare, oggetti e strumenti in grado di svolgere sempre meglio la loro funzione. Viene applicata nel campo aerospaziale e automobilistico, nei settori legati all’elettronica e alle nuove tecnologie, nel campo dell’arredamento e degli strumenti da lavoro. Occorre ricordare che la progettazione ergonomica deve sempre essere incentrata sull’uomo, analizzandone non solo gli aspetti fisici, ma anche quelli psicologici e sociali.
6 • L’importanza della progettazione
13
CONCETTI CHIAVE
7. L’analisi tecnica
Analizzare in maniera tecnica un oggetto significa rilevare i suoi elementi, individuare le sue caratteristiche e le motivazioni che hanno portato ad alcune scelte specifiche. Per condurre correttamente un lavoro di analisi si può procedere seguendo determinate fasi. 1. Identificazione: si ricerca il nome, l’eventuale marca o produttore e lo sviluppo storico dell’oggetto. 2. Funzione: si individua a che cosa serve principalmente l’oggetto (funzione primaria) e se ci sono altri eventuali utilizzi (funzioni secondarie); si mette a fuoco la componente principale di progettazione, ossia l’idea che ha portato al prodotto stesso e che, di conseguenza, lo caratterizza; si confronta l’oggetto con altri aventi la medesima funzione. 3. Forma: si rilevano le componenti dell’oggetto e le relazioni tra le varie parti, i materiali, i colori, le forme geometriche, le dimensioni, il peso e le eventuali caratteristiche. 4. Produzione e utilizzo: si determina il metodo di produzione e un costo approssimativo; si sperimentano le modalità di utilizzo per capire in modo pratico come si usa l’oggetto. L’analisi tecnica non è, quindi, una semplice descrizione, ma un metodo per osservare l’oggetto in profondità, scoprendo l’idea che lo ha generato. Per facilitare il lavoro si possono raccogliere i dati in una tabella appositamente creata: nella pagina a lato ne è proposta una, sulla quale apportare tutte le variazioni ritenute utili per l’analisi da effettuare. In questo caso è stato analizzato uno degli strumenti più importanti per un disegnatore tecnico: il balaustrone, ossia un tipo di compasso che permette di realizzare disegni molto precisi.
PER L’INTERROGAZIONE 1. Cosa significa analizzare tecnicamente un oggetto? 2. Qual è la differenza tra funzione primaria e secondaria? 3. Che cos’è la componente principale di progettazione?
14 CONCETTI CHIAVE
DALL’OSSERVAZIONE ALL’ANALISI TECNICA Per progettare nuove ipotesi di cambiamento, nuovi oggetti, sistemi e mezzi di trasporto o di comunicazione, edifici e impianti o qualsiasi altro prodotto, occorre dedicare tempo all’analisi tecnica di ciò che già esiste. Fondamentale, prima di tutto, è osservare, cioè guardare qualcosa con attenzione, usando insieme occhi, mente e tutte le proprie conoscenze. I più famosi scienziati sono stati sicuramente degli ottimi osservatori. Gli artisti del passato hanno osservato attentamente la realtà per poi riprodurla in maniera soggettiva. Ingegneri, architetti, designer, chiunque voglia proporre cambiamenti o innovazioni deve partire dall’esistente. Naturalmente si tratta di un tipo di osservazione mirata e precisa, che si basa sull’analisi tecnica di un oggetto, un elemento tecnico o un sistema produttivo.
Concetti chiave
Analisi tecnica di un oggetto: il balaustrone IDENTIFICAZIONE
FUNZIONE
FORMA
Nome
Balaustrone, tipologia particolare di compasso.
Marca / Produttore
......................................................................................................................................................................................................................................
Storia
ià in epoca greca esisteva uno strumento da disegno simile, chiamato «sesto», G che permetteva di dividere la circonferenza in sei parti. Nel Rinascimento le esigenze di calcolo in ambito militare portarono allo studio di «compassi di proporzione». Galileo ne sviluppò molti modelli per poter effettuare calcoli matematici e geometrici. Nei secoli successivi se ne studiarono molte varianti che permisero di ampliare i campi di applicazione.
Funzione primaria
Tracciare circonferenze e archi, costruire figure geometriche complesse, riportare misure su linee rette e curve.
Funzione secondaria
Nessuna.
Componente principale di progettazione
Permettere una corretta impugnatura e successiva tracciatura con mine di tipo diverso. Adattarsi ai vari tipi di disegno.
Confronto
Il compasso ha la medesima funzione del balaustrone, ma non avendo la rotellina che regola al millimetro l’apertura delle due aste, risulta meno preciso.
Componenti
• Perno zigrinato per impugnatura. • Due aste metalliche + vite di tenuta. • Sistema fissante con ago in acciaio, vite e rotella. • Sistema scrivente articolato e staccabile con viti e rotelle. • Mina in grafite regolata a scalpello. • Vite lunga interposta alle aste con rotella per regolazione dell’apertura. • Sistema di copertura della cerniera superiore.
Relazioni tra i componenti
• Le due aste sono articolate tra loro grazie a un sistema a due ruote dentate bloccate da una vite centrale. • Il perno si avvita sulla parte superiore della copertura in plastica. • Il sistema scrivente si infila all’interno di una delle due aste e si blocca grazie a una piccola vite con rotellina di chiusura. • La mina si infila nel sistema scrivente e si blocca anch’essa grazie a una piccola vite con rotellina di chiusura.
Materiali
• L’intero oggetto è prodotto con la zama, una lega di zinco con piccole percentuali di alluminio, magnesio e rame. • La copertura superiore è in resina plastica.
Forme geometriche e colori
• L’impugnatura è cilindrica. • Le aste risultano piatte. • Il colore è grigio-argento, tranne le parti di resina plastica che sono nere.
Dimensioni e peso
PRODUZIONE E UTILIZZO
......................................................................................................................................................................................................................................
Caratteristiche
È leggero da utilizzare ma abbastanza pesante da rimanere fermo in posizione perpendicolare al foglio.
Metodo di produzione e costo
• Produzione industriale. • Costo circa 12 euro.
Modalità di utilizzo
Il disegnatore appoggia il balaustrone perpendicolarmente al foglio, poi, con un po’ di pressione in modo che l’ago penetri nella carta, fa ruotare il perno zigrinato tra il pollice e l’indice, con una leggera inclinazione nella direzione del movimento.
7 • L’analisi tecnica
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1
AREA
Costruzioni geometriche: la geometria piana La geometria è quella parte della matematica che si occupa di studiare le figure nello spazio. La geometria piana, in particolare, tratta della costruzione degli enti geometrici e di tutte le figure poste, appunto, nel piano. Le costruzioni geometriche devono essere eseguite partendo da oggetti dati e utilizzando come unici strumenti la riga e il compasso.
Linea e scrittura
Strumenti
Elementi geometrici
90°
B
A
>90°
Angolo retto
Poligoni
Geometria piana Composizioni modulari
Strutture portanti
Costruzioni geometriche F
E D 3
H
16
180° Angolo piatto
G
QR CODE
Angolo acuto
C
2 A
1
B
Flipped classroom Geometria e natura I matematici sono sempre stati affascinati dalla geometria della natura e hanno tentato spesso di trovare formule ed equazioni che ne spiegassero le origini. Negli elementi naturali non vediamo però semplici poligoni, ma figure molto complesse: su quale regola si basano le splendide forme di un cavolfiore o di un fiocco di neve?
IN AUTONOMIA A
B
C'
C
B'
A'
1 Guarda il filmato e osserva le forme e le simmetrie degli elementi naturali. Con un po’ di attenzione potrai ritrovare elementi geometrici conosciuti e scoprirne altri di cui non conosci ancora le caratteristiche. 2 Continua la ricerca in internet per trovare immagini simili. Vai a caccia di nuove immagini relative a elementi naturali all’interno dei quali poter ritrovare forme geometriche di qualsiasi tipo. Scarica le immagini e salvale su una chiavetta USB da portare a scuola.
3 Scopri che cosa sono i frattali. Cerca in internet siti che spieghino in maniera semplice le caratteristiche della geometria frattale. Amplia la ricerca soffermandoti sulla «geometria frattale della natura» del matematico Benoît Mandelbrot.
IN GRUPPO Dopo aver formato dei piccoli gruppi in classe: • confrontatevi su quanto ciascuno di voi ha imparato autonomamente a casa; • esaminate il materiale fotografico raccolto; • create un piccolo video montando le immagini più interessanti che avete trovato, sia realistiche che artistiche; aggiungete una colonna sonora adeguata e completate il lavoro con le vostre considerazioni personali.
Questa è solamente una proposta di lavoro: potete esercitarvi con la classe capovolta anche con gli altri filmati presenti nelle Unità dell’Area.
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UNITÀ
1
Lezione
Basi del disegno
Per disegnare con precisione è essenziale prendere confidenza con vari strumenti tecnici.
1. Tipi di linea e scrittura
Il significato delle linee Le linee definiscono la forma di un oggetto, offrendo informazioni fondamentali per la lettura del disegno. I tipi di linea da utilizzare nell’ambito del disegno tecnico sono unificati da apposite normative. L’ISO (Organizzazione internazionale per la normazione) stabilisce le norme tecniche a livello mondiale e prevede norme differenti a seconda dei campi di applicazione, ovvero comunicazione tecnica in generale, ingegneria meccanica e industriale, disegno realizzato con sistemi CAD. Esistono, di conseguenza, numerosi modelli di linea, distinti per spessore e tipo di tratto. A livello scolastico si utilizzano solo alcune di queste tipologie per meglio evidenziare, per esempio, il contorno degli oggetti, i lati nascosti di una figura, le linee di costruzione della rappresentazione grafica. Le linee più fini devono essere tracciate con mine semidure come la 2H o la 3H; le linee grosse, invece, utilizzando mine più morbide come le HB o le F. La tabella che segue indica le principali linee da utilizzare per i disegni tecnici a scuola.
Tipo di linea
Denominazione
CLIL Matita: pencil Righello: ruler Gomma: rubber Temperino: sharpener
Utilizzo principale
Continua spessa
Contorni delle figure in generale; spigoli in vista delle figure solide.
Continua fine
Linee di costruzione, linee di misura, linee di riferimento, linee di proiezione.
A tratti spessa
Linee e spigoli nascosti.
Tratto punto fine
Assi di simmetria, altezze di solidi.
Mista fine e grossa alle estremità
Posizione degli assi di sezione.
ESEMPI DI USO CORRETTO DEGLI SPESSORI DELLE LINEE Spigolo nascosto SpigoloSpigolo nascosto nascosto
Parte piena Parte piena Partesezionata piena sezionata sezionata
Linea di contorno Linea diLinea contorno di contorno Linea di proiezione Linea diLinea proiezione di proiezione PROIEZIONE ORTOGONALE Proiezione ortogonale PROIEZIONE ORTOGONALE PROIEZIONE ORTOGONALE
A
A
A
A'
SEZIONE Sezione SEZIONE SEZIONE
18 AREA 1 Costruzioni geometriche: la geometria piana
A'
A'
SEZIONE Sezione SEZIONE SEZIONE
Asse di simmetria Asse di Asse simmetria di simmetria
ATTIVAZIONE DEI CONTENUTI DIGITALI Con Realtà Aumentata
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Con QR Code
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1
Digita il titolo del volume da attivare oppure inquadra la copertina del libro.
2
Attiva il testo digitale con il CODICE DI ATTIVAZIONE che trovi sul retro della copertina del volume (va fatto solo la prima volta).
3
4 Clicca sull’icona Realtà Aumentata. 5 Inquadra la pagina e scatta una foto. 6 Dal menù «risorse digitali della pagina» seleziona il contenuto che vuoi visionare.
4
Scarica, installa e avvia un’app in grado di leggere i QR Code. Inquadra un QR Code presente all’interno delle pagine del libro. Attiva il testo digitale con il CODICE DI ATTIVAZIONE che trovi sul retro della copertina del volume (va fatto solo la prima volta). Dal menù «risorse digitali del libro» seleziona il contenuto che vuoi visionare.
-7 00
Techno pass
IS
F. F
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Francesco Furci - Elisabetta Pozzi
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o a ltrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
• Guida per il docente • DVD Libro digitale docente • CD Audiolibro MP3
Per lo studente • Tecnologia • Disegno • Competenze digitali
• Tavole per il disegno • Domande e risposte per l’interrogazione
• DVD Libro digitale • Volume semplificato (con CD Audiolibro MP3)
ISBN 978-88-472-3529-8 ISBN 978-88-472-3530-4 ISBN 978-88-472-3531-1 ISBN 978-88-472-3532-8 ISBN 978-88-472-3533-5 ISBN 978-88-472-3534-2 ISBN 978-88-472-3501-4 ISBN 978-88-472-3538-0 ISBN 978-88-472-3539-7 ISBN 978-88-472-3540-3 ISBN 978-88-472-3537-3 ISBN 978-88-472-3502-1
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