Maria Angela Mazzantini
1
Tempi di incontro
Corso di religione cattolica
• Didattica delle emozioni
• Educazione civica
• Approccio interculturale e interreligioso
Scuola secondaria di primo grado
Maria Angela Mazzantini
Tempi di incontro
Corso di religione cattolica
Com’è fatto il libro
Tempi di incontro è...
Unità e Lezioni
Le pagine di apertura di ciascuna Unità propongono attività per la flipped classroom e una prima riflessione a coppie sulle parole chiave della didattica emozionale.
APPREN DIMENTO COOPERATIVO
Indica attività da svolgere a coppie o a gruppi.
Indica la presenza di temi legati all’Educazione civica.
Indica contenuti semplificati e con carattere ad alta leggibilità.
Officina delle emozioni
Le Lezioni sono articolate in paragrafi, box di approfondimento e cooperative per le competenze. Il testo è integrato da un ricco apparato car tografico e iconografico, con illustrazioni, fotografie e opere d’arte.
Reagisci al post Citazioni di grandi personalità del passato e del presente su cui riflettere ed esprimere la propria reazione emotiva
Religioni in contatto
Curiosità per approfondire e scoprire i punti di contatto tra le religioni. Con rimandi all’Atlante interattivo dei luoghi di culto presente sul libro digitale.
Glossario
Un focus per conoscere le parole della religione
Cultura attiva
Approfondimenti sul mondo contemporaneo e su varie discipline, con collegamenti all’Educazione civica. La domanda finale propone uno spunto di riflessione sull’argomento.
Competenze insieme
Domande per consolidare quanto appreso nella Lezione e attività da svolgere a coppie o a gruppi, con proposte di debate
Pagine speciali
Tutte le Unità sono corredate da una serie di rubriche che permettono di affrontare tematiche e approfondimenti in chiave interdisciplinare, interculturale e interreligiosa.
#BibbiaPerTe
Coinvolgenti graphic novel per immergersi nella lettura del testo sacro e comprenderne i passaggi fondamentali.
Superzoom
Pagine di approfondimento che completano ed estendono i temi trattati nelle lezioni, con ricostruzioni grafiche dei luoghi di culto delle principali religioni.
Il box Lascia un commento propone spunti di riflessione e confronto in versione social, per lo sviluppo della cittadinanza digitale
InvestigArte
Percorsi attivi di analisi delle opere per comprendere i messaggi dell’arte e riflettere sul rapporto tra arte e religione.
Com’è fatto il libro
Educazione civica
Tre laboratori di educazione civica, uno per volume, per mettere in pratica le conoscenze acquisite attraverso la realizzazione di lavori di gruppo.
Collegamenti con l’Agenda 2030
Lavoro guidato suddiviso in quattro fasi.
Domande per l’autovalutazione
Didattica inclusiva e valutazione delle conoscenze
Mappa attiva Mappa concettuale che riassume l’Unità, con proposte di completamento per un ripasso attivo. Realizzata con font ad alta leggibilità specifico per DSA.
Ripassa e condividi Attività creative per ripassare, condividere e riflettere insieme, realizzate con font ad alta leggibilità specifico per DSA.
Elaborazione personale di contenuti in versione social per sviluppare la cittadinanza digitale.
Esercizi inclusivi con font ad alta leggibilità specifico per DSA.
Tabella di autovalutazione del proprio metodo di studio
Valuta le tue conoscenze Esercizi per il riepilogo dei concetti più importanti affrontati nell’Unità per verificare le conoscenze e imparare ad autovalutarsi.
Il tuo libro digitale con l’app Raffaello Player
Il libro digitale è concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa da studentesse e studenti: è ricco di strumenti che permettono la creazione, la personalizzazione e la condivisione dei contenuti.
Collegandoti all’indirizzo raff.link/libro-digitale troverai la descrizione dettagliata di tutti gli strumenti.
Risorse digitali
Attività e verifiche interattive.
Videolezioni, utili anche per la flippedclassroom
Gallerie fotografiche.
Approfondimenti e Unità in sintesi modificabili.
Mappe concettuali interattive.
Atlante interattivo dei luoghi di culto.
CONTENUTI
Audiobook
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti.
La realtà aumentata permette di attivare i contenuti digitali tramite il proprio device.
PER TABLET E SMARTPHONE
Inquadra il QR Code con una fotocamera e un’app a tua scelta: visualizzerai i contenuti del libro digitale.
Alta leggibilità
pers nalizza devices didatticainclus i va
condividi
Con un clic, puoi condividere la pagina e i contenuti digitali a essa collegati, generando un web link o un link diretto alle più diffuse piattaforme per la gestione della classe virtuale.
Puoi aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice).
È possibile attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti.
Puoi accedere al dizionario di italiano.
Puoi creare documenti, come presentazioni, linee del tempo e mappe concettuali, e condividere tutto il materiale con la classe.
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
Troverai una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.
Puoi salvare la pagina con le tue note, generando un PDF o un’immagine da condividere all’interno della classe virtuale.
I miracoli oggi
Lezione 31 • Nel cuore degli ultimi
Gesù vicino a chi soffre
Gesù vicino ai bambini
Gesù vicino alle donne
Lezione 32 • «Uno di voi mi tradirà»
L’Ultima cena
Il tradimento e la condanna
Lezione 33 • Gesù, il Crocifisso
Gesù muore in croce
L’ultimo tratto del cammino di Gesù: la Via Crucis
Lezione 34 • Il sepolcro vuoto
risorge
degli apostoli
Liberi di predicare
Unità 1 La dimensione spirituale dentro di noi
QR CODE
FLIPPED CLASSROOM
Guarda il video che riassume i contenuti dell’Unità prima della lezione
MATERIALI PER DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
In questa Unità parleremo degli elementi che caratterizzano una religione, tra i quali la benedizione. Bene-dire significa «dire bene», parlare bene dell’altro, in contrapposizione al comportamento negativo del giudicare che il più delle volte porta ad avere riflessi negativi nella vita relazionale.
Scambiamoci le idee
A coppie, scambiatevi opinioni sui vantaggi che porta nella vita relazionale il fatto di bene-dire qualcuno.
Conoscere, comprendere, rispettare
Perché la religione a scuola
La religione lascia un segno profondo nella vita di un popolo, tanto che non si può studiare una società, una cultura, l’essere umano, senza tenere conto della dimensione religiosa. Studiare religione a scuola significa avere la possibilità di riflettere sul senso della vita, poter dare risposte a domande che da sempre interrogano il cuore di ogni essere umano. Significa prendere coscienza che conoscere le religioni facilita la comprensione delle culture. In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui la convivenza con persone di diverse religioni è sempre più un fatto comune, diventa indispensabile conoscere per rispettare e quindi instaurare un clima di dialogo e di pace. Studiando religione a scuola, inoltre, potrai conoscere profondamente la nostra cultura che da duemila anni si arricchisce di contenuti e di valori cristiani.
La religione cristiana cattolica, in particolare, ha lasciato segni importanti come edifici, opere artistiche, feste, tradizioni e valori che aspettano di essere conosciuti e apprezzati anche da te.
Cristianesimo cattolico
Ateismo e agnosticismo
Islamismo
Cristianesimo ortodosso
Cristianesimo protestante
Testimoni di Geova e altre religioni cristiane
Pablo Picasso (1881-1973) pittore e scultore spagnolo
Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere.
Reagisci al post
Cultura attiva
Le religioni in Italia
Nel grafico sono rappresentate le religioni presenti in Italia e la loro distribuzione tra la popolazione.
Cristianesimo cattolico
Ateismo e agnosticismo
Islamismo
Cristianesimo ortodosso
Cristianesimo protestante
Testimoni di Geova e altre religioni cristiane
Altre religioni orientali
Grafico realizzato unendo i dati Ipsos, Cesnur e Doxa delle religioni professate in Italia a inizio 2019. Fonte: italiaindati.com
Quante di queste religioni conosci? In quali occasioni ne hai sentito parlare?
Arricchire la persona
attraverso il dialogo
Scegliere di avvalersi della religione a scuola permette, come già accennato, anche di dialogare e confrontarsi in una realtà multiculturale e multireligiosa come quella che si sta delineando nella nostra società: è fondamentale conoscere bene tradizioni, cultura e religione che hanno segnato le radici dell’Italia e contemporaneamente volgere lo sguardo anche ad altre culture e religioni per essere in grado di dialogare con esse
Tutto questo può diventare, per ognuno, motivo di arricchimento e di apertura all’accettazione dell’altro, per comprenderlo meglio e rispettarlo. L’insegnamento della religione cattolica in questo senso diventa una preziosa opportunità culturale ed educativa, perché permette anche di mettersi in dialogo con tutte le altre discipline del percorso scolastico. Inoltre è una grande opportunità per confrontarsi con la vita di ogni giorno, imparando ad affrontare le grandi domande che essa pone, cercando di trovare una strada per vivere in modo sereno.
Religioni in contatto
Oggi gli Stati e le società civili avvertono sempre più l’esigenza del dialogo interreligioso inteso come confronto tra soggetti e comunità portatrici di diverse visioni. A questo proposito ricordiamo l’incontro interreligioso di Assisi del 27 ottobre 1986, organizzato da papa Giovanni Paolo II, che per la prima volta riunì i leader religiosi del pianeta per formulare insieme una preghiera per la pace nel mondo.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. In base a che cosa si può affermare che la religione cristiana ha contribuito alla nascita della cultura italiana?
2. Perché, secondo voi, studiare religione a scuola è importante?
Attiviamo le abilità
Dividetevi in gruppi da tre o quattro persone. Immaginate di dover fare da guida a degli amici e a delle amiche che non hanno mai visitato la vostra città. Individuate su una mappa i luoghi che hanno a che fare con la religione e tracciate un itinerario da far percorrere ai visitatori e alle visitatrici: avrete realizzato un tour a tema… religioso!
2 Dal senso religioso alle religioni
Perché nasce il senso
religioso
Da sempre l’essere umano non si accontenta di soddisfare i propri bisogni materiali come mangiare, vestirsi, avere un riparo. La sua capacità di ragionare lo porta a riflettere sul senso della vita e a porsi domande come queste:
Chi sono?
Da dove vengo?
Dove vado?
Qual è lo scopo della mia vita?
Cosa c’è dopo la morte?
Questa ricerca può sconfinare dal mondo materiale verso una dimensione più spirituale e religiosa. È la dimensione del sacro, legata al senso del mistero che da sempre affascina l’essere umano perché lo pone di fronte al desiderio di infinito. Forse è capitato anche a te di provare emozioni intense ammirando un tramonto, un
Una domanda è come un coltello che squarcia la tela di un fondale dipinto per permetterci di dare un’occhiata a ciò che si nasconde dietro.
Reagisci al post
panorama e scoprendo la capacità di meravigliarti di fronte a tanta bellezza. Le emozioni forti portano il cuore a porsi domande e a cercare risposte spesso non facili. Anche le civiltà più antiche hanno provato questi sentimenti e spesso hanno trovato risposte nella relazione con una potenza superiore. La necessità di relazionarsi con essa ha fatto nascere preghiere e riti che permettono all’essere umano di entrare in contatto con la divinità. Divinità, riti, preghiere sono elementi che formano la religione, un’esperienza che gli esseri umani di tutti i tempi hanno condiviso pur con tante differenze.
Glossario
Sacro: il termine deriva dal latino sacer e indica tutto ciò che è collegato o dedicato alla divinità. Rito: cerimonia di un culto religioso che segue precise norme.
Come classificare le religioni?
Che cosa significa religione? La parola religione ha fatto e fa ancora discutere storici e studiosi. Alcuni ritengono che il termine latino religio derivi dal verbo religare (legare, fissare, annodare), riferendosi al legame tra l’essere umano e Dio attraverso il culto; altri presuppongono invece che derivi da relegere (cercare, guardare con attenzione, avere riguardo), come invito all’osservanza scrupolosa delle pratiche di culto.
Religioni in contatto
Nel corso dei secoli gli esseri umani hanno cercato nelle religioni la risposta agli interrogativi più profondi del loro cuore.
Gli uomini attendono dalle varie religioni la risposta ai reconditi enigmi della condizione umana, che ieri come oggi turbano profondamente il cuore dell’uomo: la natura dell’uomo, il senso e il fine della nostra vita, il bene e il peccato, l’origine e lo scopo del dolore, la via per raggiungere la vera felicità, la morte, il giudizio e la sanzione dopo la morte, infine l’ultimo e ineffabile mistero che circonda la nostra esistenza, donde noi traiamo la nostra origine e verso cui tendiamo.
(Nostra aetate, 1)
Numerosi sono i criteri che si possono stabilire per classificare le religioni, ma è importante innanzitutto distinguerle tra religioni politeiste, i cui fedeli adorano tante divinità, e monoteiste, i cui credenti confidano nell’esistenza di un solo Dio.
Un altro criterio di distinzione delle religioni è quello che si basa sul concetto di Rivelazione. Parliamo di religioni rivelate quando è Dio a manifestarsi all’essere umano facendosi conoscere; parliamo invece di religioni naturali quando è l’essere umano a mettersi alla ricerca della divinità attraverso la natura. Le forze della natura come aria, acqua, fuoco, necessarie alla vita dell’essere umano, sono considerate, in questo caso, delle divinità da adorare.
Glossario
Rivelazione: rivelare significa «togliere il velo», quindi manifestare.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. Elencate almeno tre domande sul senso della vita.
2. Completate le seguenti frasi.
a. Una religione si dice naturale quando
b. Una religione si dice rivelata quando
c. Una religione si dice monoteista quando
e politeista quando
Scambiamoci le idee
Riflettete sul senso che ha per voi la religione e riportate il vostro pensiero sul quaderno, articolandolo in almeno tre punti. Poi discutete tutti insieme dell’argomento in classe, confrontando le vostre idee e scrivendo sulla lavagna quelle più significative.
I segni della religione intorno a noi
Tante sono le tracce della religione intorno a noi: passeggiando per le vie di ogni città è facile incontrare elementi che raccontano la storia del cristianesimo, lo stretto rapporto tra il territorio e la devozione popolare, nonché i legami con il passato e, a volte, con le altre religioni. Ogni angolo, ogni strada, ogni piazza ci svela il cammino religioso fatto dall’essere umano nel corso dei secoli.
Detective all'opera
Occhio al dettaglio! Leggi attentamente le descrizioni degli edifici e collegale alle foto corrispondenti, riportando i numeri nei localizzatori sulla mappa della città di Roma.
I segni della religione cristiana
1
CHIESA
Luogo di culto dei cristiani dove si celebra la liturgia. Le chiese presentano forme architettoniche diverse, a seconda dell’epoca di costruzione. All’interno sono ricche di dipinti, sculture e opere che raccontano la storia del cristianesimo e della devozione popolare.
Nella foto: Chiesa di Santa Maria del Popolo.
2
CAMPANILE
Struttura architettonica a forma di torre sulla cui sommità sono collocate le campane, che invitano i fedeli alla preghiera. Può essere costruito sulla chiesa stessa o isolato dall’edificio religioso.
Nella foto: Campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore
3
BATTISTERO
Edificio sacro cristiano a pianta centrale o ottagonale usato, in antichità, per il rito del battesimo. Sorge vicino alle basiliche e alle cattedrali. Oggi il fonte battesimale si trova all’interno della chiesa.
Nella foto: Battistero Lateranense di San Giovanni in Fonte
4
BASILICA
Chiesa di grandi dimensioni con una particolare importanza storica o religiosa. L’architettura, in particolare delle basiliche più antiche (cioè paleocristiane), è di epoca romana.
Nella foto: Basilica di San Pietro, Città del Vaticano
5
EDICOLA VOTIVA
Piccolo edificio utilizzato per collocarvi statue o immagini sacre. La sua forma è spesso caratterizzata da due colonne che sorreggono la copertura (frontone). Questa piccola architettura sacra era già in uso in epoca romana.
Nella foto: Edicola dell’Incoronazione della Vergine.
6
SANTUARIO
Chiesa che sorge su un luogo considerato sacro per la presenza di reliquie, immagini miracolose, sepolture di santi o per la manifestazione della presenza divina come apparizioni della Vergine o di santi. Spesso è meta di pellegrinaggio.
Nella foto: Icona sacra del Santuario della Madonna del Miracolo
Città del Vaticano
SINAGOGA
Luogo di riunione della comunità ebraica per lo studio dei testi sacri e la celebrazione della liturgia e delle feste. Al contrario della chiesa per i cristiani, la sinagoga non è un edificio sacro per gli ebrei. All’interno non si trovano dipinti o sculture poiché è proibita la realizzazione di immagini della divinità.
Nella foto: Tempio Maggiore di Roma.
MOSCHEA
Luogo di culto della religione musulmana, destinato alla preghiera e allo studio dei testi sacri. L’architettura delle moschee varia in base alle aree geografiche ma presenta alcuni elementi distintivi, come il minareto (torre simile al campanile cristiano) e, a volte, la mezzaluna.
Nella foto: Grande Moschea di Roma.
TEMPIO BUDDHISTA
Edificio sacro della religione buddhista, si compone di diversi spazi: la sala principale dedicata al culto, l’altare su cui è posta la statua di Buddha, lo Stupa, ovvero il monumento che contiene reliquie e oggetti sacri.
Nella foto: Altare del Tempio buddhista cinese Hua Yi Si.
Lezione
3
Le caratteristiche delle religioni antiche
Il senso religioso all’alba dell’essere umano
Il senso religioso si manifestò già nei primi ominidi del Paleolitico (compreso tra 2,5 milioni e 10 000 anni fa) anche se in questo periodo non erano ancora presenti pratiche religiose ben precise, in quanto l’essere umano viveva ancora nella condizione di nomade. Nonostante ciò, sono giunti sino a noi segni di una religiosità primitiva caratterizzata da graffiti realizzati nelle pareti delle grotte e piccole statuette, dette «Veneri», che rappresentavano la fecondità del corpo femminile. Inoltre sono stati rinvenuti resti di sepolture intorno alle quali gli archeologi hanno trovato suppellettili utili nella vita quotidiana, che fanno pensare che già si avesse l’idea di una forma di vita nell’aldilà simile a quella terrena. Le pareti delle caverne erano decorate con incisioni e pitture che avevano una funzione propiziatoria per favorire il buon esito della caccia. Si pensa inoltre che queste caverne così decorate fossero utilizzate come santuari: i soggetti rappresentati sulle pareti assumevano un significato simbolico e si trovavano nella parte più interna della grotta.
Glossario
Michelangelo Buonarroti (1475-1564) scultore, pittore e architetto italiano
La fede nell’esistenza di Dio e la negazione dell’esistenza di Dio hanno un punto in comune: il desiderio di Dio.
Reagisci al post
Rinoceronti e cavalli, 30 000 a.C., pitture rupestri. Grotta di Chauvet, Francia.
Religioni in contatto
Paleolitico: dal greco palaiòs, «antico», e lìthos, «pietra», ossia «età della pietra antica». Indica la più antica età della pietra.
Venere: detta anche «dea madre», è la divinità più importante per le popolazioni primitive.
Nelle religioni l’essere umano ha sempre manifestato la necessità di rappresentare le forze della natura e le divinità con le immagini. Questo avviene ancora oggi, anche se con due importanti eccezioni: gli ebrei e i musulmani non possono rappresentare con immagini il proprio Dio.
Le religioni delle civiltà
antiche
Della storia antica del Mediterraneo sono stati protagonisti luoghi in cui nacquero civiltà dove per prime si verificarono la rivoluzione urbana e l’invenzione della scrittura, come la Mesopotamia e l’Egitto. Nel Neolitico (tra 8 000 e 5 000 anni fa), i popoli di queste civiltà politeiste, che affermavano l’esistenza di diverse divinità, iniziarono a pensare che delle entità superiori dominassero il mondo e rappresentarono le loro divinità in modi diversi: queste potevano essere antropomorfe o zoomorfe (soprattutto nel popolo egizio) e, a volte, la loro vita assomigliava a quella dell’essere umano; questo, a sua volta, doveva conquistarsi il loro favore attraverso riti che spesso coinvolgevano tutta la comunità. In queste civiltà la religione diventò sempre più un fenomeno organizzato, contenente elementi comuni ai vari culti: divinità, luoghi di culto, persone sacre, miti, riti e testi sacri.
Glossario
Neolitico: dal greco nèos, «nuovo», e lìthos, «pietra», ossia «età della nuova pietra». Antropomorfo: dal greco ànthropos «uomo», e morphè, «forma»; con sembianze umane.
Zoomorfo: dal greco zòon, «animale», e morphè, «forma»; con forma e aspetto animale.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
APPREN DIMENTO
COOPE R ATIVO
1. Una forma di religiosità appartenente al Paleolitico è rappresentata dai: A templi. B graffiti. C santuari.
2. Quali sono gli elementi comuni tra le religioni delle civiltà antiche?
Attiviamo le abilità
Dividetevi in gruppi da tre. Ogni gruppo dovrà preparare una breve presentazione multimediale dove raccogliere le immagini che rappresentano elementi legati alla religiosità del Paleolitico e delle civiltà antiche. Esponete infine i vostri lavori in classe.
Lezione
4
Divinità e persone sacre
Dio e dèi
La religione è caratterizzata da elementi comuni che le danno forma e organizzazione e il primo elemento indispensabile è quello della fede in un dio, termine che indica un’entità superiore dalla potenza straordinaria. I nomi per invocare la divinità variano tra le diverse culture religiose.
Le religioni delle antiche civiltà erano prevalentemente politeiste e riunivano le loro divinità in un pantheon, ovvero l’insieme di tutti gli dèi a immagine del mondo umano; quello egizio era tra i più ricchi che esistessero (Ra era il dio del sole, Horus il signore del cielo, Ptah il protettore degli artigiani…). Le principali civiltà in cui si sviluppò questo tipo di religione furono quelle mesopotamiche, gli Egizi, i Greci e i Romani. In particolare, i Greci erano molto attenti alla
Hermann Hesse (1877-1962)
scrittore e filosofo tedesco, Nobel per la letteratura nel 1946
La fede, così come l’amore, non passa attraverso la ragione.
Reagisci al post
religione come testimoniano i numerosi santuari e templi dedicati alle principali divinità: Atena, Apollo, Zeus, Era e Afrodite. Gli dèi abitavano nell’Olimpo, il monte più alto di tutta la Grecia, e venivano spesso onorati anche con statue maestose, riposte all’interno degli edifici di culto. I Greci nutrivano timore nei confronti degli dèi, i quali venivano rappresentati con sembianze umane e dell’essere umano assumevano anche i comportamenti. La civiltà greca influenzò notevolmente i Romani che importarono, oltre alle opere artistiche e letterarie, anche alcuni usi e costumi religiosi.
Religioni in contatto
Nella religione islamica Dio ha addirittura 99 nomi. Eccone alcuni: Il Misericordioso, Il Compassionevole, Il Santo, La Pace, Il Fedele, Il Custode, Il Potente.
I sacerdoti
Con l’affermarsi di divinità forti e potenti nacquero figure di mediatori, come quella del sacerdote. Il re fu una delle più antiche figure di sacerdote, ma successivamente si assistette a una suddivisione dei poteri: da un lato il potere temporale (che riguardava l’amministrazione delle cose terrene), dall’altro il potere spirituale (che riguardava la cura delle anime). Il primo rimase in mano al re, il secondo venne invece affidato al sacerdote.
Nell’antico Egitto i sacerdoti rappresentavano il re; il ruolo sacerdotale era ereditario e la loro era una casta chiusa. In questa società essi si
occupavano di offrire acqua, incenso e cibo alle statue degli dèi dei quali curavano le necessità. Presso gli antichi Romani, invece, i sacerdoti guidavano le cerimonie pubbliche ed erano divisi a seconda dei doveri a loro affidati. Gli àuguri, per esempio, avevano il compito di interpretare la volontà degli dèi attraverso i segni divini. Gli aruspici, invece, interpretavano i segni divini attraverso l’analisi delle interiora degli animali, specialmente del fegato.
Glossario
Sacerdote: dal latino sacer, «sacro», unito al greco dot, «io do», ministro che ha il compito di offrire sacrifici agli dèi.
Pieter Paul Rubens, L’interpretazione del sacrificio, 1616-1617. Liechtenstein Museum, Vienna.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. L’elemento principale che caratterizza una religione è:
A il rito della sepoltura.
B il luogo di culto.
C la fede in una o più divinità.
Attiviamo le abilità
2. Quale era il compito degli àuguri?
A Interpretare i segni divini.
B Punire i malvagi.
C Offrire acqua e cibo agli dèi.
A gruppi e coordinati dall’insegnante, cercate su internet alcune immagini di luoghi di culto di civiltà antiche ancora oggi presenti in luoghi come Roma, Atene, Karnak (Luxor), Ur. A ogni gruppo verrà assegnato un luogo. Terminata la ricerca, mescolatevi in nuovi gruppi in cui ciascun componente abbia svolto una ricerca diversa e confrontate le informazioni che avete raccolto.
Lezione 5
Miti e testi sacri
Un racconto che viene da lontano
La parola mito deriva dal greco mythos, cioè «racconto». Nella società arcaica il mito indicava una storia vera, il cui contenuto era sacro. I protagonisti erano dèi ed esseri umani esemplari per il loro coraggio, le loro virtù e le loro gesta. Per poeti come Omero il mito era una storia sacra che narrava ciò che era accaduto alle origini della storia dell’umanità. Nei miti, infatti, lo scopo era quello di dare una risposta ai grandi interrogativi dell’essere umano e per i popoli del tempo costituivano vere e proprie verità di fede, con un valore religioso e spirituale. Oggi invece il mito è riconosciuto come una narrazione fantastica con un valore simbolico.
Glossario
Diluvio universale: secondo il racconto biblico, grande pioggia torrenziale che sommerse la Terra per punizione divina e a cui riuscì a sopravvivere Noè.
Michelangelo Buonarroti, Diluvio universale, 1508-1510.
Cappella Sistina, Musei Vaticani, Città del Vaticano.
Chi è privo di un mito è un uomo che non ha radici.
Reagisci al post
Molti miti, pur appartenendo a culture molto lontane tra loro, si assomigliano; a volte i racconti sembrano gli stessi, con l’unica differenza dei nomi dei personaggi. Come è possibile che questo accada? Una delle ipotesi è che uno stesso racconto possa essere stato diffuso in diverse parti del mondo da viaggiatori e mercanti; un’altra teoria riguarda il fatto che intuizioni, saggezze e spiegazioni sono comuni fra gli esseri umani, che tentano quindi di chiarire qualcosa utilizzando immagini e situazioni molto simili tra loro. Questo porta a pensare che più che di vari miti, si possa parlare di un solo mito con tante varianti. Un esempio di questo è rappresentato dal mito del diluvio universale.
Religioni in contatto
Il mito del diluvio universale è presente in tante religioni antiche, come quella egizia e mesopotamica. Ma mentre in queste ha come finalità principale quella di spiegare il perché delle grandi inondazioni attribuendole ai conflitti tra le divinità, nel racconto del diluvio della Bibbia Dio esalta il bene che si identifica con Noè rispetto al male che è prevalente e coinvolge l’umanità intera.
Dal mito al testo sacro
I miti furono tra i principali collanti nelle società antiche: tutti, infatti, conoscevano le avventure mitologiche di dèi, esseri umani ed eroi e, in questo senso, il mito contribuì a mantenere intatto e saldo il senso di identità di un popolo. Il racconto mitologico caratterizzò anche la poesia greca, di cui sono un importante esempio l’Iliade e l’Odissea, benché i due poemi contengano un preciso fondamento storico.
Con il passare del tempo i miti, che inizialmente venivano tramandati a voce, sono stati raccolti e fissati attraverso la scrittura, portando alla nascita dei testi sacri, documenti e opere letterarie ritenute sacre dalle religioni. I testi sacri divennero così il fondamento delle religioni, delineandone la dottrina e la vita.
Cultura attiva
L’identità
Tutte le persone hanno bisogno di affermarsi come identità distinte e di riconoscersi in qualcosa che le accomuna, per esempio i valori, la religione, le tradizioni e le usanze, la storia dei luoghi in cui sono nate o in cui vivono. Ecco perché in molte città si formano quartieri in cui persone della stessa etnia si raggruppano e convivono per aiutarsi reciprocamente e valorizzare le proprie origini e la propria cultura di provenienza.
Conosci o hai mai visitato quartieri come questi? Pensi possa esserci un lato negativo?
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. La parola mito significa:
A favola.
B racconto.
C storia.
Scambiamoci le idee
APPREN
2. Per i popoli antichi il mito:
A era pura invenzione.
B aveva un valore sacro. C era un insieme di storie divertenti.
3. I testi sacri contengono miti. A Vero. B Falso.
Confrontatevi in classe e riflettete insieme sul significato attuale della parola «mito», partendo dalle seguenti domande:
- A che cosa pensi quando senti la parola «mito»?
- Considerando ciò che hai appena studiato sul mito, quale pensi sia il suo significato originario?
- Quale significato pensi abbia oggi il mito?
#BibbiaPerTe
Il racconto del diluvio
Il passo biblico del diluvio universale è uno dei racconti che circolavano nel vicino Oriente, ispirato sicuramente alla più antica e celebre epopea mesopotamica di Gilgamesh. Dietro tali racconti si nasconde il ricordo di qualche cataclisma che dovrebbe aver colpito, in epoche lontane, la regione della Mesopotamia. Ecco come viene raccontato nel capitolo 7 della Genesi, il primo libro della Bibbia.
Lascia un commento
A gruppi leggete il post e condividete ognuno il proprio commento, poi riportateli nelle nuvolette.
L’essere umano compie spesso azioni che hanno conseguenze dannose per se stesso e per chi lo circonda.
Lezione 6 Comunicare con Dio: il luogo sacro
Luoghi di culto
Fin dalle origini l’essere umano ha manifestato la necessità di esprimere la propria riconoscenza alla divinità o di chiedere a essa un aiuto per affrontare le difficoltà della vita. Per fare questo ha scelto dei luoghi ritenuti sacri in cui fosse possibile manifestare tali esigenze attraverso gestualità, preghiere e cerimonie. Questi luoghi potevano essere lasciati allo stato naturale, per esempio laghi, fiumi, montagne e rocce, oppure essere costruiti dall’essere umano. Nel Neolitico, ultimo periodo della Preistoria, a questo scopo vennero eretti i megaliti, «grandi pietre». Tra questi, i menhir e i dolmen rappresentavano
Madre Teresa di Calcutta (1910-1997) missionaria albanese, santificata nel 2016
Dio parla nel silenzio del cuore. Ascoltare è l’inizio della preghiera.
Reagisci al post
dei luoghi sacri, dove donne e uomini si recavano per comunicare con gli dèi. Con il passare del tempo le civiltà più organizzate iniziarono a costruire luoghi di culto sempre più grandi e complessi che contenevano spazi sacri destinati al popolo, ai sacerdoti e alla divinità. Presso le civiltà mesopotamiche, per esempio, la statua della divinità protettrice era custodita nella cella principale della ziggurat, l’edificio sacro della città.
Glossario
Menhir: grande pietra conficcata nel terreno.
Dolmen: megalite costituito da due o più lastre di pietra appoggiate su altre fissate nel suolo.
Religioni in contatto
Ogni religione ha un proprio luogo sacro. Eccone alcuni, appartenenti alle religioni maggiormente diffuse.
Cristianesimo: chiesa Ebraismo: sinagoga Islamismo: moschea
: mandir
In Grecia
La religione greca inizialmente non prevedeva che si costruissero edifici particolari per il culto della divinità e qualunque luogo era adatto a compiere riti sacri. L’idea del tempio religioso si sviluppò di pari passo con la nascita di una struttura cittadina sempre più definita. Per i Greci, infatti, le divinità dimoravano sull’Olimpo e non si potevano vedere.
Il luogo sacro per eccellenza era il santuario panellenico, lo spazio dedicato al dio sulla terra. Al suo interno si trovavano gli altari, presso i quali si facevano i sacrifici, e il tempio, all’interno
del quale veniva fatta custodire la statua del dio a cui il tempio era dedicato e a cui potevano accedere soltanto coloro che si erano purificati. Il tempio greco aveva una struttura fissa, che rimase pressoché invariata nel corso dei secoli: l’elemento più importante era la cella, uno spazio di forma rettangolare adibito a ospitare la statua del dio.
Glossario
Purificazione: cerimonia religiosa con la quale si tolgono le impurità nelle persone per renderle degne di accostarsi al sacro.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. I luoghi di culto sono sempre esistiti?
A Sì, fin dalla Preistoria.
B No, anticamente non erano presenti.
C Sì, ma solo con il nascere delle prime civiltà.
Cultura attiva
Un luogo in cui pregare
L’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani afferma che ogni fedele ha il diritto di manifestare il proprio credo sia in privato sia in pubblico, e può quindi frequentare il luogo di culto della propria religione, da solo o insieme ad altri fedeli.
Hai mai letto il testo dell’articolo 18? Cercalo su internet.
2. Quale tra questi non è un luogo di culto?
A Tempio greco.
B Ziggurat.
C Cella.
Attiviamo le abilità
A casa, cercate e ritagliate delle immagini di alcuni luoghi di culto attuali (sia naturali sia costruiti dall’essere umano) che utilizzerete poi per creare un cartellone diviso in due sezioni: luoghi di culto naturali e luoghi di culto costruiti dall’essere umano. Quali sono più numerosi? Quali vi piacciono di più e perché?
Scultura decorativa posta alla sommità del frontone.
È normalmente decorato con delle sculture.
È generalmente decorato con bassorilievi.
Sono l’elemento portante della struttura. Sono costituite da un fusto cilindrico che può essere scanalato e terminano alla sommità con un capitello che sostiene l’architrave.
La parte del portico antistante l’ingresso della cella.
Stilobate
Tetto
Sostenuto da travi in legno e coperto da tegole, è l’elemento più fragile del tempio, soggetto a crolli, incendi e a un veloce deterioramento.
Cella
All’interno si trova la statua (o simulacro) della divinità alla quale è dedicato il tempio. In genere si tratta di una scultura di grandi dimensioni, composta di diversi materiali: marmo, avorio, oro...
La base del tempio sulla quale si innalzano le colonne e i muri della cella. 6
La casa della divinità
Il tempio è l’edificio più rappresentativo della civiltà greca. Che fosse costruito su un’acropoli oppure parte di un santuario che comprendeva anche altri edifici dedicati a una divinità, rispondeva sempre a modelli architettonici precisi rimasti pressoché invariati nei secoli e che verranno ripresi anche dai Romani. Come presso altre civiltà antiche, il tempio era per i Greci la casa della divinità: al suo interno, il luogo più sacro era la cella (naós), che custodiva la statua del dio o della dea. La pianta del tempio andò evolvendosi nel tempo: da semplice cella con due colonne antistanti l’entrata, si arricchì di un portico a quattro colonne, poi di un doppio portico e, infine, di un colonnato che circondava la cella anche con una doppia fila di colonne.
Lezione
Le religioni monoteiste
L’origine del monoteismo
Il monoteismo è un fatto storico che si è concretizzato con l’intervento di grandi personalità religiose come Mosè, Gesù e Maometto. In alcune civiltà antiche, come quella egizia e quella babilonese, in realtà, si verificarono delle tendenze monoteistiche, ma spesso si ridussero alla supremazia di una divinità sulle altre, considerate inferiori.
L’ebraismo, da cui il cristianesimo e l’islamismo geneticamente dipendono, si propose invece come religione monoteista e divenne la radice della forma religiosa prevalente nel mondo moderno in cui, infatti, le religioni più diffuse professano la fede verso un solo dio.
Il monoteismo, dal punto di vista della storia della civiltà, è stato riconosciuto come la forma culturalmente più evoluta della religione, perché rappresenta il modo di pensare il divino più coerente con i princìpi religiosi.
Papa Francesco 266° Papa della Chiesa cattolica
Dobbiamo perseguire una reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca.
Reagisci al post
Religioni in contatto
Cristianesimo e islam sono le religioni che contano più fedeli nel mondo. Attualmente il cristianesimo conta circa 2,4 miliardi di aderenti, il 30% degli abitanti del pianeta Terra. L’islam ha 1,8 miliardi di fedeli, ovvero il 23% della popolazione mondiale.
Cultura attiva
Non tutti sanno che...
Esiste una forma di religione monoteista ancora più remota, sviluppatasi attorno al 1000 a.C. nell’Iran antico: lo zoroastrismo. Fondatore e profeta di questo culto fu Zarathustra (Zoroastro, in lingua greca) che predicò la fede in un unico dio supremo, Ahura Mazdā. Lo zoroastrismo ha costituito per secoli la religione principale dei territori dell’Asia centrale, fino alla conquista araba del VII secolo d.C. e alla conseguente nascita e diffusione dell’islam.
Con l’aiuto dell’insegnante svolgi una breve ricerca su internet su Ahura Mazdā: caratteristiche del dio, immagini, curiosità.
Le tre grandi religioni
monoteiste
Tre grandi religioni provenienti dall’oriente attraverso tre messaggeri, Mosè, Gesù e Maometto, hanno dato vita a tre comunità di credenti: gli ebrei, i cristiani e i musulmani. Storicamente, tra loro ci furono scontri, liti e guerre, ma anche tante occasioni di dialogo e collaborazione. Ebrei, cristiani e musulmani sono i fedeli di un Dio unico e rivelato: il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe che è stato per primo il Dio della fede di un popolo, il popolo ebraico. È il Dio che ha fatto uscire il suo popolo dall’Egitto fino a condurlo alla Terra Promessa, il Dio dell’Alleanza, il Dio dei cristiani che con Gesù porta la legge dell’amore e il messaggio dei profeti. L’islam fa fede alla parola di Allah dettata al profeta Maometto nel 610 d.C., in quella che i musulmani chiamano la «Notte del Destino». Egli venne incaricato, grazie alle rivelazioni dell’arcangelo Gabriele, di diffondere e far conoscere all’umanità la parola di Dio. Per i musulmani Maometto rappresenta l’ultimo profeta inviato da Dio al mondo.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. Qual è la forma di religione prevalente nel mondo moderno?
2. Quale tra le tre grandi religioni monoteiste è nata per ultima?
Attiviamo le competenze
A coppie, svolgete una ricerca su internet (con l’aiuto dell’insegnante) utilizzando come parole-chiave «islamismo», «ebraismo», «cristianesimo» e colorate le zone in cui sono diffuse le tre grandi religioni monoteiste.
Mappa attiva
Completa la mappa con le parole date. monoteiste – Preistoria – Greci – miti – religione – sacre
L’essere umano
dei popoli della e della
Mesopotamia
persone
alle domande fondamentali
sulla sua esistenza da sempre cerca le risposte
attraverso
come testimoniano gli antichi culti
degli Egizi dei Romani dei
tutti caratterizzati da
luoghi di culto islam riti cristianesimo
testi sacri divinità
elementi presenti anche nelle
tre grandi religioni
ebraismo
Ripassa e condividi
Crea un cruciverba per il ripasso. Risolvi e riorganizza le definizioni qui date in ordine sparso, poi utilizza le caselle per costruire sul quaderno il tuo cruciverba.
Cerimonia di un culto religioso.
Il numero delle religioni monoteiste.
Narrazione fantastica con valore simbolico.
Edificio rappresentativo della civiltà greca
1 I ministri del culto degli antichi Romani.
La venerano i fedeli di una religione.
Crea un post che esprima efficacemente che cos’è la religione per te. Scegli un’immagine rappresentativa (disegnala tu oppure ritagliala e incollala) e accompagnala con un breve testo che puoi arricchire con hashtag ed emoticon.
A gruppi, confrontate i post che avete creato e scambiatevi le impressioni.
Quali elementi comuni individuate tra i vostri post?
Quali differenze?
Che cosa avete imparato di nuovo sui compagni o le compagne del vostro gruppo?
Valuta le tue conoscenze
1 Indica a quale religione dell’antichità appartiene ciascuna immagine.
Religione dei Greci.
Religione dei popoli della Mesopotamia.
Religiosità della Preistoria.
Religione degli Egizi.
Religione dei Romani.
Religiosità della Preistoria.
Religione dei Greci.
Religione degli Egizi.
Religione dei Romani.
2 Cerchia i nomi delle tre grandi religioni monoteiste.
Egizi Cristianesimo Mesopotamica Greci
Ebraismo Preistoriche Romani Islam
3 Quali segni ha lasciato la religione cristiana nella cultura italiana?
A Nessuno.
B Solo le cerimonie dei sacramenti come battesimo e matrimonio.
C Edifici, opere d’arte, feste, valori e tradizioni.
4 Indica con una crocetta le domande sul senso della vita.
A Che cosa mangerò?
B Da dove vengo?
C Chi sono?
D Dove dormirò?
5 Collega con una freccia il tipo di religione al suo significato.
a. Religioni naturali
b. Religioni rivelate
c. Religioni monoteiste
d. Religioni politeiste
1. Quando è l’essere umano che crea la religione.
2. Quando si crede in tante divinità.
3. Quando si crede in un solo Dio.
4. Quando è il dio che si rivela.
6 Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
a. Il senso religioso si è manifestato già nei primi ominidi del Paleolitico. V F
b. Le Veneri rappresentavano la fecondità. V F
c. Il Pantheon è un luogo di culto. V F
d. Le pitture nelle pareti delle caverne sono segni che avevano solo funzione di abbellimento. V F
e. Le sepolture dei popoli del Paleolitico fanno pensare a un’idea dell’aldilà. V F
f. Le divinità delle antiche civiltà erano solo antropomorfe.
g. La vita delle divinità era spesso simile a quella degli esseri umani.
7 Per ogni elemento che fa parte della struttura di una religione fai un esempio tratto dalle religioni antiche che hai studiato.
a. Divinità:
b. Luoghi di culto:
8 Scrivi la definizione delle seguenti espressioni.
a. Potere temporale:
c. Persone sacre:
d. Miti:
b. Potere spirituale: ............................................................................................................................................................................................................
9 Che cosa hanno in comune l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam?
A Hanno lo stesso luogo di culto.
B Sono nate nello stesso momento.
C Sono religioni rivelate.
Rifletti e valuta il tuo livello di apprendimento dell’Unità.
Contenuti che ho memorizzato con più facilità
Concetti che ho trovato più difficili da comprendere
Argomenti che ho bisogno di ripassare
La mia preparazione nel complesso
Unità 2 Il popolo eletto
QR CODE
FLIPPED CLASSROOM
Guarda il video che riassume i contenuti dell’Unità prima della lezione
MATERIALI PER DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
Fiducia
In questa Unità parleremo di Alleanza, patto e promessa, passando attraverso la narrazione della storia di personaggi biblici importanti come Abramo, Isacco, Giacobbe ecc. A ognuno di loro Dio ha fatto delle promesse che ha mantenuto e loro hanno avuto fiducia. Questo valore è molto importante ma, purtroppo, non sempre gli viene dato il giusto peso.
Lezioni 8-11
Scambiamoci le idee
A coppie riflettete sulla fiducia, su quanto sia importante fidarsi del prossimo e sulle difficoltà che incontrate nel percorso di costruzione della fiducia con gli altri.
Verso il monoteismo
Un solo Dio
L’ebraismo fu la prima religione monoteista della storia. L’etimologia del nome potrebbe derivare da un antico progenitore (Heber) oppure da habiru (voce accadica) che significa «senza terra».
Nel periodo più antico della sua storia, infatti, il popolo ebraico era costituito da tribù di pastori seminomadi che si muovevano sulle terre ricche di acque della Mezzaluna fertile, in cui scorrono i fiumi Tigri, Eufrate, Giordano e Nilo.
Gli Ebrei di quest’epoca erano politeisti ma una divinità su tutte era considerata la principale. Un giorno questa divinità, che gli ebrei chiamano Adonai, decise di manifestarsi agli esseri umani, rivelandosi come unico Dio.
A ricevere la chiamata fu Abramo, capo di una tribù di pastori che viveva a Ur, un’antica città sumerica.
Ebla
Ugarit M
EGITTO
Egizi
Tebe
Ninive
Babilonia
Babilonesi
Gino Strada (1948-2021) chirurgo di guerra e uno dei fondatori di Emergency
Una promessa è un impegno, è il mettersi ancora in corsa, è il non sedersi su quel che si è fatto. Dà nuove responsabilità, obbliga a cercare, a trovare nuove energie.
Reagisci al post
E da quella tribù discende il popolo eletto. È difficile stabilire con esattezza l’epoca in cui visse Abramo (si pensa intorno al 2000 a.C.), in quanto i racconti della Bibbia (chiamata Tanakh dagli ebrei) hanno uno scopo più religioso che storiografico e quindi non sempre i punti di riferimento sono precisi.
A partire dal 70 d.C., quando avvenne la diaspora, ovvero la dispersione del popolo ebraico su tutto il territorio mondiale, la religione ebraica subì cambiamenti in relazione ai contesti in cui questo popolo si trovò a vivere. Oggi l’ebraismo incorpora, al suo interno, vari modelli di religiosità che però rimangono accomunati dalla condivisione di diverse norme.
Uruk Lagash
Sumeri
Glossario
Adonai: parola ebraica che significa «Signore», è utilizzata dagli ebrei come appellativo di Dio, poiché il suo vero nome, riportato con la scrittura consonantica YHWH, non può essere pronunciato.
Abramo: in ebraico Avraham, «Padre di molti/dei popoli».
Popolo eletto: è il popolo ebraico scelto da Dio per far parte della sua Alleanza.
Religioni in contatto
Ebraismo, cristianesimo e islamismo sono le tre religioni monoteiste e rivelate. Sono dette anche «abramitiche» in quanto tutte considerano Abramo come loro capostipite.
La regione storica della Mezzaluna fertile.
Dalla Rivelazione all’Alleanza
L’esperienza religiosa del popolo ebraico è unica nel suo genere e ruota attorno a due concetti fondamentali: quello di Rivelazione e quello di Alleanza. Il Signore decise di rivelarsi come il Dio della storia che guida le vicende umane, e scelse di manifestarsi, tra i tanti popoli, a quello ebraico. Nacque così un rapporto speciale tra Dio e il «popolo eletto»: Dio dichiarò il suo impegno ad amarlo, a prendersene cura, a proteggerlo in tutte le sue vicende, ma chiese agli Ebrei di avere con lui un rapporto unico ed esclusivo. Tra il Signore e gli Ebrei si costituì così un patto di Alleanza, che trovò nella creazione, dono di Dio all’umanità, il suo punto di partenza.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
Ben presto, però, il popolo ebraico si dimostrò disobbediente e infedele, allontanandosi da Dio per cercare altrove la felicità. Dio fu così costretto a rinnovare questa Alleanza più volte, facendo conoscere ogni volta qualcosa in più di sé. Ciò avvenne attraverso personaggi la cui storia ci viene raccontata nella Bibbia: Noè, Abramo, Mosè, fino ad arrivare a Gesù, con il quale il patto d’amore tra Dio e l’umanità raggiunse il suo culmine.
Il concetto di Alleanza è la chiave di lettura di tutta la Bibbia, che ci aiuta a capire il significato delle tante vicende che in essa troviamo raccontate e che insieme formano quell’unica, grande storia, che i cristiani chiamano «storia della salvezza».
APPREN DIMENTO
COOPE R ATIVO
1. La religione ebraica è sempre stata monoteista.
A Vero. B Falso.
2. La diaspora degli Ebrei avvenne nel 70 d.C.
A Vero. B Falso.
Facciamo un dibattito
Mantenere la parola data fortifica i rapporti e contribuisce alla costruzione di una fiducia reciproca. Eppure può succedere di venir meno a una promessa, magari per paura di perdere qualcosa; a volte, infatti, a prevalere è l’interesse personale. Proviamo a ragionarci attraverso un dibattito. Dividetevi in due gruppi, ognuno dei quali raccoglierà fonti, informazioni e opinioni per sostenere e argomentare la tesi assegnata. Quindi pianificate e avviate il dibattito in classe.
Gruppo PRO
Mantenere la parola data ci rende persone migliori sulle quali poter fare affidamento, le amicizie diventano durature e, se anche qualcuno ci tradisce, la nostra coscienza sarà sempre a posto.
Gruppo CONTRO
Mantenere la parola data è una utopia: nessuno lo fa più. Si mantiene solo se ci sono interessi reciproci, se non ci si guadagna niente non ne vale la pena.
Lezione
9 La promessa di una grande discendenza
Abramo: il capostipite
Abramo fu il capostipite e il primo uomo con il quale Dio stabilì il suo patto.
Il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione». (Gn 12, 1-2)
Abramo si stabilì nella terra di Canaan, la Terra Promessa. Dopo una lunga attesa, sua moglie Sara, ormai anziana, gli partorì un figlio, Isacco. Dio volle mettere alla prova la fede di Abramo e gli chiese di offrirgli in sacrificio il suo unico figlio. Abramo affrontò questa terribile prova e salì su un monte con Isacco per sacrificarlo. Ma mentre stava per ucciderlo, Dio, vedendo la fede di Abramo, intervenne per fermarlo e gli promise, proprio attraverso il figlio Isacco, una lunga discendenza.
Frédéric A. Ozanam (1813-1853) storico e giornalista francese, beatificato nel 1997
La vita religiosa è quella che si è trasmessa dal primo uomo alla sua discendenza.
La vita religiosa è quella che si è trasmessa dal primo uomo alla sua discendenza.
Reagisci al post se hai voglia
Frédéric A. Ozanam storico e giornalista francese Reagisci al post
Per un piatto di lenticchie
Isacco prese in moglie Rebecca dalla quale ebbe due gemelli: Esaù e Giacobbe. Dio disse a Rebecca: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si divideranno [...]». (Gn 25, 23) I due gemelli mostrarono da subito attitudini differenti. Esaù era il primogenito, ma Giacobbe riuscì a ottenere dal fratello il diritto di primogenitura scambiandolo con un piatto di lenticchie: Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. Disse a Giacobbe: «Lasciami mangiare un po’ di questa minestra rossa, perché io sono sfinito». Per questo fu chiamato Edom. Giacobbe disse: «Vendimi subito la tua primogenitura». Rispose Esaù: «Ecco, sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?». Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito». Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. Giacobbe diede a Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. (Gn 25, 29-34)
Canaan: chiamata anche Palestina, antica regione che comprendeva il territorio attuale di Libano, Israele e parti di Siria e Giordania.
Isacco: in ebraico «egli ride»; il suo nome deriva dalla reazione della madre quando udì la profezia che avrebbe avuto un figlio.
Giacobbe: dall’ebraico Ya’ãqob, «seguace di Dio».
Il viaggio di Abramo verso la Terra Promessa.
RAFFAELLO PLAYER è l’applicazione grazie alla quale puoi fruire dei libri digitali, in classe e a casa.
Per attivare il libro digitale, collegati al sito www.raffaellodigitale.it ed effettua la registrazione. Successivamente scarica, installa e avvia l’applicazione Raffaello Player: effettua il login, seleziona il testo da attivare e inserisci il codice di attivazione riportato sotto. Collegandoti a rp.raffaellodigitale.it puoi utilizzare l’applicazione senza effettuare nessuna installazione.
CONTENUTI DIGITALI INTERATTIVI
UTILIZZA CON I DEVICE
CONDIVIDI NELLA CLASSE VIRTUALE
DIDATTICA INCLUSIVA
CREA E PERSONALIZZA
DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
CODICE DI ATTIVAZIONE
Scarica il RAFFAELLO PLAYER sul tuo dispositivo
Ti serve aiuto?
Leggi le F.A.Q. o richiedi assistenza collegandoti all’indirizzo supporto.raffaellodigitale.it oppure scrivi una e-mail a supporto@raffaellodigitale.it
STUDIO@CASA
Puoi accedere ai testi digitali anche con:
All’interno del portale www.raffaelloscuola.it/studio-a-casa sono presenti materiali per ogni situazione didattica: video lezioni, contenuti interattivi, materiali di approfondimento e per il recupero; ogni materiale è suddiviso per classe e per disciplina ed è di libera consultazione. Sono presenti tanti video tutorial sull’utilizzo degli strumenti del Raffaello Player.
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
Tempi di incontro
Tempi di incontro è un corso di IRC per la scuola secondaria di primo grado che incoraggia studentesse e studenti a entrare in una dimensione di conoscenza di sé, degli altri e del mondo attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione.
L’impostazione didattica rigorosa e ricca di spunti soddisfa tutte le esigenze di insegnamento, accompagnando docente e classe in un percorso di crescita e di arricchimento.
I laboratori dell’allegato Officina delle emozioni stimolano lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, fondamentale per acquisire consapevolezza del proprio mondo interiore e costruire relazioni sane.
Nuove metodologie didattiche
• Classe capovolta (flipped classroom)
• Apprendimento cooperativo
• Dibattito (debate)
• Didattica inclusiva
Apprendimento per competenze
• Competenze disciplinari
• Competenze europee
• Compiti di realtà
Officina delle emozioni
Educazione civica
• Agenda 2030
• Cittadinanza attiva
• Cittadinanza digitale
Codici per adozioni e pack vendita (modalità mista di tipo b - libro cartaceo e libro digitale)
ISBN 978-88-472-3979-1
ISBN 9 78-88-472-3980-7
ISBN 978-88-472-3981-4
ISBN 978-88-472-3982-1
ISBN 978-88-472-3978-4
ISBN 978-88-472-3971-5
Volume 1 + Officina delle emozioni 1 + Vangeli e Atti degli Apostoli
Volume 1 + Officina delle emozioni 1
Volume 2 + Officina delle emozioni 2
Volume 3 + Officina delle emozioni 3
Volume unico + Officina delle emozioni 1-2-3 + Vangeli e Atti degli Apostoli
Volume unico + Officina delle emozioni 1-2-3
ISBN 978-88-472-3970-8 Volume semplificato con Audiolibro
Il corso è disponibile anche nella modalità di tipo c (solo digitale) su www.scuolabook.it
Risorse digitali
Contenuti e strumenti di condivisione, per la lezione in classe e a casa
Alta leggibilità
Testo modificabile, dizionario integrato, servizio traduzione
www.raffaellodigitale.it
www.raffaelloscuola.it
Audiobook
Audiolibro integrale curato da speaker professionisti
Attivazione di risorse e strumenti tramite smartphone o tablet