Maria Angela Mazzantini
Tempi di incontro
Corso di religione cattolica
3
• Didattica delle emozioni
• Educazione civica
• Approccio interculturale e interreligioso
Scuola secondaria di primo grado
Maria Angela Mazzantini
Tempi di incontro
Corso di religione cattolica
3
Nulla osta
Conferenza Episcopale Italiana
Roma, 16 dicembre 2021, Prot. 914/2021
✠ Gualtiero Card. Bassetti, Presidente
Imprimatur
Senigallia, 22 dicembre 2021, Prot. N. 46/21 V
✠ Mons. Francesco Manenti, vescovo di Senigallia
Redazione: Stefania Bigatti, Emanuela Caruso, Emanuele Palazzi, Benedetta Zaccarelli
Pagine InvestigArte realizzate da: Valentina Paciello
Consulenza didattica: Valentina Paciello
Revisione testi: Eleonora Dottori
Progetto grafico, impaginazione e copertina: Giorgio Lucarini
Illustrazioni: Elisa Bellotti, Oliver Mensa
Referenze fotografiche: iStock, Alamy, Scala, Raffaello Libri
Coordinamento digitale: Paolo Giuliani
Supervisione contenuti digitali: Maria Angela Mazzantini
Redazione digitale: Silvia Di Loreto
Le parti ad alta leggibilità di quest’opera sono state realizzate con la font leggimi © Sinnos editrice
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento.
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Ristampa:
6 5 4 3 2 1 0 2028 2027 2026 2025 2024 2023 2022
InvestigArte L’amore raccontato dall’arte
Un canto d’amore
Lezione 33 • Vivere con gli altri: la famiglia
La più piccola cellula della società
Un amore aperto al mondo
Lezione 34 • Il sacerdozio
Donare se stessi agli altri
I compiti di un sacerdote
attiva
e condividi
le tue conoscenze
35 • Cercare l’Assoluto
#BibbiaPerTe Un messaggio di pace
Lezione 36 • L’origine del monoteismo: l’ebraismo
Origini e diffusione
Dottrina e culto
Lezione 37 • La seconda religione al mondo: l’islamismo
e diffusione
e culto
Lezione 38 • La più antica tra le grandi religioni: l’induismo
e culto
Lezione 39 • Dall’India all’Occidente: il buddhismo
e fondatore
e culto
L’iconografia di Buddha
Lezione 40 • La religione in Cina e in Giappone
confucianesimo
taoismo
Lo shintoismo
Lezione 41 • Oltre il pregiudizio
Imparare dalle differenze
Ascoltare per rispettare
Lezione 42 • La donna nelle religioni
La donna nell’induismo
La donna nel buddhismo
La donna nell’ebraismo
La donna nell’islam 138
La donna nel cristianesimo 139
Superzoom Religioni in contatto Religioni: significati, simboli, riti - I luoghi di culto - La luce nelle religioni - Il simbolo dell’acqua - Il valore del pellegrinaggio - L’alimentazione e il digiuno - L’aldilà e la vita dopo la morte 140
Mappa attiva 154
Ripassa e condividi 155
Valuta le tue conoscenze 156
Cultura attiva Impegnarsi nel volontariato 158
Unità 1 Libertà, regole e valori
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FLIPPED CLASSROOM
Guarda il video che riassume i contenuti dell’Unità prima della lezione
MATERIALI PER DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
In questa Unità parleremo della libertà che, insieme alla felicità, è uno degli obiettivi principali della vita di ogni essere umano. Essere felici è importante e consente a ogni individuo di sentirsi in pace con se stesso; la felicità assume quindi un valore molto importante, sia dal punto di vista personale sia in chiave spirituale.
Lezioni 1, 3, 7, 8
Scambiamoci le idee
A coppie riflettete sulla felicità, partendo da questa domanda: la felicità è un percorso o una meta?
Essere liberi per essere felici
Il desiderio dell’autonomia
È iniziato un nuovo anno scolastico, ti ritrovi ancora al banco della tua scuola, con gli stessi compagni e le stesse compagne, forse gli stessi insegnanti, eppure qualcosa è cambiato. Da un po’ di tempo non sei più lo stesso. Senti in te il bisogno di avere più spazio, di subire meno pressioni. Che cosa ti sta succedendo? Stai crescendo! Un periodo, questo, tanto meraviglioso quanto difficile perché fiorisce in te il desiderio di mostrare la tua autonomia, con le resistenze giustificate dei tuoi genitori. Ti senti chiamato a essere protagonista della tua vita e per la prima volta ti ritrovi a essere vicino a una grande scelta: la scuola secondaria di secondo grado. Nuovi orizzonti ti si pongono davanti e con essi la voglia di raggiungere uno scopo: essere libero e felice! Ma che cosa è veramente la libertà? E davvero è così legata alla felicità?
Cultura attiva
La Statua della Libertà
Simbolo per eccellenza della libertà, questo monumento rappresenta sia l’indipendenza politica sia la città di New York, un tempo con siderata un’icona di speranza per chi emigrava negli Stati Uniti in cerca di fortuna. La statua, raffigurata come una donna, ha in testa un dia dema a sette raggi, simbolo dei sette mari e dei sette continenti ai quali comunica i propri ideali di libertà e democrazia. Il braccio sinistro sostiene una tavola con incisa la data della Di chiarazione d’Indipendenza; il braccio destro innalza una fiaccola accesa, che rappresenta il diritto di vivere nella giustizia e nella libertà.
A che cosa ti fa pensare la Statua della Libertà?
Tucidide (460-395 a.C.) storico ateniese
Il segreto della felicità è la libertà, e il segreto della libertà è il coraggio.
Reagisci al post
In questa Unità sarai guidato alla scoperta del grande valore della libertà: a partire dalle definizioni che le vengono attribuite fino a incontrare esempi e testimonianze di chi è riuscito a viverla fino in fondo attraverso la realizzazione dei propri sogni e, quindi, dei propri obiettivi.
Libertà: dal latino liberorum, «i figli», condizione di colui che vive non come schiavo, ma come figlio, nell’obbedienza e nel rispetto delle leggi.
Felicità: condizione di letizia, di gioia, di soddisfazione. Deriva dall’aggettivo latino felix che in origine significava «fertile, fecondo».
Libertà e responsabilità
La libertà caratterizza la natura dell’essere umano che è nato per essere libero nel desiderio di realizzare il proprio progetto di vita. Se ti fermi un attimo a pensare alla storia, ricorderai e troverai ancora nel tuo percorso tanti esempi di uomini e donne che hanno lottato per raggiungere questo grande e indispensabile traguardo. Giorno per giorno l’essere umano cerca nella libertà la possibilità di autodeterminarsi per raggiungere la felicità: prende decisioni nel presente per progettare il futuro. Per questo motivo la libertà non può essere slegata dalla responsabilità che presuppone impegno verso se stessi e gli altri.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
APPREN DIMENTO
COOPE R ATIVO
Per un cristiano la libertà di scelta è un segno dell’amore di Dio per l’umanità perché la rende consapevole delle sue decisioni senza imporgli la sua volontà. Ma questo percorso, proprio perché richiede impegno, non è facile da intraprendere e si rischia ogni giorno di cedere ai condizionamenti interni (invidia, orgoglio, gelosia…) ed esterni (moda, pregiudizi, cultura, istruzione, condizioni economiche). I condizionamenti possono portare a intraprendere delle strade che allontanano dalla vera e autentica finalità della libertà: la ricerca del bene per se stessi e per gli altri.
Religioni in contatto
Per il buddhismo la felicità si raggiunge attraverso la liberazione dall’attaccamento alle cose e alle cosiddette «preoccupazioni mondane».
Atlante
Nelson Mandela si batté per i diritti civili e per l’abolizione della politica dell’apartheid. Nel 1993 ricevette il premio Nobel per la pace.
1. Scrivete tre parole che vi fanno pensare al concetto di libertà.
2. Perché la libertà e la responsabilità sono legate?
Facciamo un dibattito
Il discorso sulla libertà stimola tante riflessioni, come per esempio quella relativa al fatto che oggi ci siano troppe libertà. Proviamo a ragionarci attraverso un dibattito. Dividetevi in due gruppi, ognuno dei quali raccoglierà fonti, informazioni e opinioni per sostenere e argomentare la tesi assegnata. Quindi pianificate e avviate il dibattito in classe.
Gruppo PRO
La libertà è un diritto, ma anche un dovere; è legata alla responsabilità, quindi non può mai portare al male.
Gruppo CONTRO
Le persone hanno troppa libertà, non seguono le regole e questo porta a commettere azioni sbagliate.
Lezione 2
La vita come dono
A immagine e somiglianza di Dio
La Bibbia, in particolare il libro della Genesi, racconta la creazione dell’essere umano attraverso dei miti che hanno uno scopo ben preciso: far comprendere ai fedeli che l’essere umano è venuto al mondo per volontà e per un atto di amore compiuto da Dio. Dio dà origine alla Terra con tutte le sue sfaccettature e caratteristiche principali: il giorno e la notte, la terra e il mare, il sole e la luna, l’acqua, il fuoco e l’aria, le piante e gli animali. Solo in seguito crea il primo uomo, Adamo. Questo ci fa capire che l’uomo è, per volontà di Dio, al centro del creato, dato alla luce in funzione di lui. Adamo viene presto affiancato da Eva, la prima donna.
La creazione di Adamo ed Eva non avviene casualmente, ma la Genesi sottolinea che i due sono creati a immagine e somiglianza di Dio.
Madre Teresa di Calcutta (1910-1997) missionaria albanese, santificata nel 2016
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è un sogno, fanne realtà.
La vita è la vita, difendila.
Reagisci al post
L’anima è un dono esclusivo che Dio fa all’essere umano, che egli considera figlio e non servo, perché è dotato di libertà.
Glossario
Adamo: letteralmente «uomo, essere umano».
Eva: da «vivente» o «che suscita la vita».
Religioni in contatto
Come la Bibbia, anche il Corano dice che Dio crea l’uomo dalla terra: «In verità creammo l’uomo da un estratto di argilla» (sura Al Mu’minun 23, 12).
Michelangelo Buonarroti, Creazione di Adamo, 1511 ca. Cappella Sistina, Musei Vaticani, Città del Vaticano.
Un cammino da seguire con cura e attenzione
Senza alcun dubbio la vita è il dono principale e più grande che Dio potesse offrire all’essere umano. Ciascuno di noi è nato da un padre e da una madre ed è Dio che attraverso di loro compie il grande miracolo della vita. La procura senza che l’essere umano la richieda, ma si aspetta che essa sia condotta nel modo più dignitoso e rispettoso possibile. Dio considera l’essere umano come un figlio e non come un servo e anche l’essere umano non deve considerarsi padrone della sua vita: piuttosto è bene comprendere a fondo che possedere la vita significa avere tra le mani qualcosa di preziosissimo e in quanto tale essa va conservata con cura e grande attenzione.
Ora che hai compreso la posizione privilegiata dell’essere umano in mezzo al creato e tutto ciò che Dio per lui ha predisposto, puoi capire il motivo di tutto ciò: Dio ha voluto vedere nell’essere umano un custode della natura e una creatura che sapesse prendersi cura di tutto quello che di bello era stato portato nel mondo. L’essere umano deve portare il rispetto dovuto anche al proprio corpo in quanto egli è stato realizzato a immagine e somiglianza di Dio.
È per questo che l’intera vita umana è stata concepita per essere una continua dedizione a un rapporto genuino con se stessi e con gli altri. Tutto ciò è stato concesso e donato per essere custodito proprio come Dio fa con le sue creature. La Genesi ci permette di comprendere che Dio ha affidato all’umanità un compito importante e la chiama a essere responsabile delle proprie azioni e delle proprie scelte.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. L’uomo e la donna sono creature privilegiate perché:
A hanno il controllo sugli altri esseri viventi.
B possono mettersi in comunicazione con Dio.
C possono fare tutto ciò che vogliono.
2. Dio chiama l’essere umano a essere responsabile:
A della vita degli altri.
B della propria libertà.
C delle proprie azioni.
Scambiamoci le idee
Insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne di classe individua le azioni dell’essere umano che mostrano senso di responsabilità nella difesa del valore della vita. Arricchite la discussione con esempi presi dalla vita quotidiana.
Lezione 3
Una voce che viene dal cuore
Distinguere tra bene e male
Sicuramente ti sarà capitato di sentire l’espressione «la voce della coscienza». Se pensi poi alla favola di Pinocchio, l’associazione alla figura del grillo parlante è presto fatta! Ma cosa si intende per coscienza? Prova a pensare dove la collocheresti nel tuo corpo: quasi certamente la risposta più frequente è nel cuore. Infatti da sempre questo organo così importante per la nostra vita rappresenta il simbolo della coscienza: per gli antichi Egizi era necessario presentarsi davanti al tribunale di Osiride con un cuore leggero più di una piuma per passare nell’aldilà. Il cuore è il centro di tutte le decisioni che dirigono ogni comportamento umano.
Cultura attiva
L’obiezione di coscienza
L’obiezione di coscienza indica la possibilità di rifiutare di adempiere a una legge perché contraria ai propri valori e princìpi etici, religiosi o ideali. Nella persona, infatti, si crea un conflitto tra il dovere di rispettare le leggi e il diritto di seguire la propria co scienza su questioni delicate, come la tutela della vita e della pace tra gli esseri umani. Tra le azioni di protesta o rifiuto definite «obiezioni di coscienza» ci sono: l’obiezione di coscienza al servizio militare, l’obiezione di coscienza alle spese militari, l’obie zione di coscienza nelle professioni sanitarie ecc.
Conosci qualche obiettore di coscienza? Cerca su internet una testimonianza diretta.
Pino Daniele (1955-2015) cantautore, musicista e compositore italiano
Io non voglio indifferenza voglio più coscienza.
Reagisci al post
Per il cristiano la coscienza, però, non è la semplice opinione personale, ma la voce di Dio.
La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità. Tramite la coscienza si fa conoscere in modo mirabile quella legge che trova il suo compimento nell’amore di Dio e del prossimo. (Gaudium et spes, 16)
Attraverso la coscienza l’essere umano è in grado di distinguere tra bene e male e percepire la legge divina. La coscienza deve essere ben formata ed educata in un cammino che presuppone ascolto, confronto e capacità di mettersi in discussione nella ricerca della verità. Quando l’essere umano è in grado di agire in modo autentico e conforme alla volontà di Dio si parla di retta coscienza.
Glossario
Coscienza: dal latino conscire, «essere consapevole». Capacità dell’essere umano di riflettere e capire le conseguenze del proprio comportamento.
Coscienza e libertà
L’associazione tra coscienza e libertà non è così semplice. Chi ritiene infatti che la libertà sia agire di istinto pensa che la coscienza sia un vero e proprio ostacolo alla libera espressione di sé. In un mondo dove la frenesia e i continui stimoli ci impongono di non riflettere su quanto facciamo, non è facile immaginare che la coscienza, che presuppone continua riflessione e meditazione, possa essere un veicolo di libertà. Ma è proprio così? La coscienza permette alla persona di diventare conforme a ciò che è veramente, cercando continuamente il bene ed evitando il male. È un terreno sul quale tutti gli esseri umani, credenti e non, dovrebbero confrontarsi e cercare di camminare per il bene comune. La coscienza permette di indicare la vera dignità di ciascuno e quindi la piena realizzazione di se stesso nel rispetto dell’altro.
«L’uomo coglie e riconosce gli imperativi della legge divina attraverso la sua coscienza, che è tenuto a seguire fedelmente in ogni sua attività per raggiungere il suo fine che è Dio» (Dignitatis humanae I, 3). Se è così, allora l’essere umano non deve sentire la coscienza come un ostacolo alla sua piena realizzazione, ma il mezzo attraverso il quale raggiungerla ed essere libero e felice insieme agli altri.
Religioni in contatto
Il saper distinguere il bene dal male è un concetto presente nelle varie religioni, come si legge anche in un brano che ci arriva dalla religione induista:
II peccato non si attacca a un uomo saggio più di quanto l’acqua si attacchi a una foglia di loto. L’uomo che possiede la saggezza non pecca; egli cessa di fare il male e per mezzo della saggezza annulla il male nella sua vita inferiore.
(Mahabharata, 12)
Atlante
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
APPREN DIMENTO
COOPE R ATIVO
1. Che cosa rappresenta la coscienza per la religione cristiana?
A Un’opinione personale. B La voce di Dio. C Un sentimento che viene dal cuore.
2. La coscienza rappresenta un ostacolo alla libertà dell’essere umano.
A Vero. B Falso.
Scambiamoci le idee
Con il tuo compagno o la tua compagna di banco elenca sul quaderno tutti i proverbi, modi di dire o espressioni che contengono il termine coscienza (per esempio «rimorso di coscienza»). Confrontatevi poi con la classe e, con l’aiuto dell’insegnante, date una spiegazione a ciascuna espressione.
Lezione 4
Errare è umano
Karl Barth (1886-1968) teologo e pastore riformato svizzero
Quando parliamo delle nostre virtù entriamo in competizione, ma quando confessiamo i nostri peccati diventiamo tutti fratelli.
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Religioni in contatto
Il Corano spiega che nell’islam il peccato originale non è opera dell’essere umano, ma di satana. Si nasce, quindi, senza conoscere il male, e durante la vita il compito di ogni persona è custodire la propria purezza, senza incappare nel peccato, ovvero negli inganni di satana.
Il peccato originale
La libertà di cui l’essere umano gode è senz’altro uno dei più importanti requisiti della sua natura e condizione. Nonostante ciò, alcune scelte intraprese possono condurlo lungo vie buie e lontane dalla volontà di Dio. La Bibbia narra la provenienza del peccato originale tramite la vicenda che coinvolge Adamo ed Eva, i primi esseri umani creati da Dio. Egli aveva concesso loro ogni libertà e il giardino dell’Eden, luogo di incredibile bellezza. Tuttavia si era ben raccomandato con entrambi di non mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Purtroppo la coppia non fu capace di rispettare questo divieto imposto da Dio e fu da lui punita.
Quell’albero, infatti, simboleggiava un confine che l’essere umano in quanto creatura umana era tenuto a rispettare: Dio è creatore e offre ogni bene, ma stabilisce anche delle leggi su cui basa la libertà umana e che l’essere umano con fiducia deve saper rispettare. Adamo ed Eva hanno trasgredito la raccomandazione commettendo un errore che ha segnato proprio la nascita del peccato originale e la sua entrata nel mondo. Da questo momento in poi il peccato diviene un elemento imprescindibile dell’esistenza umana.
Glossario
Eden: dall’ebraico edhen, «luogo delizioso».
Pentirsi degli errori per ottenere il perdono
La parola peccato indica, quindi, il non rispetto per una norma che in questo caso unisce Dio all’umanità. Per questo l’essere umano, nel momento in cui compie il peccato, si macchia di una colpa. Per gli ebrei il peccato è l’azione di allontanamento dell’essere umano dall’Alleanza con Dio. I cristiani hanno rivisitato questo concetto riconoscendo nell’atto del peccare una mancanza d’amore. Infatti l’essere umano ha ricevuto una nuova legge, quella contenuta nel messaggio di Gesù Cristo, una legge fondata sull’amore per la quale Dio è prima di tutto padre amorevole e che ha cura dei propri figli. Chi tra i suoi figli commette peccato tradisce questo rapporto col Padre e si allontana dalla sua Grazia.
Tuttavia, proprio perché Dio è un Padre dotato di amore infinito, offre la possibilità di rimediare agli errori, alle mancanze d’amore che gli esseri umani commettono e concede sempre il suo perdono.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. Da cosa nasce il peccato originale?
A Dalla mancanza di fiducia di Dio nei confronti dell’essere umano.
B Era già stato deciso da Dio.
C Dall’errore di Adamo ed Eva.
2. È possibile rimediare agli errori e al peccato:
A pregando Dio.
B pentendosi sinceramente.
C chiedendo scusa alla persona interessata.
Scambiamoci le idee
Insieme alla classe rifletti sulla capacità di perdonare e sulla bellezza di essere perdonati attraverso queste domande:
- Sei capace di perdonare?
- Di fronte all’errore di un tuo amico o di una tua amica come reagisci?
- Se fai un errore come vorresti che reagissero i tuoi amici e le tue amiche?
- Come ti senti quando qualcuno ti perdona? Ora scrivi sul quaderno le conclusioni che sono emerse.
Condizione necessaria affinché questo avvenga, però, è un totale e sincero pentimento dopo un’attenta rivisitazione delle proprie azioni e la comprensione personale dell’errore commesso. L’essere umano dopo aver commesso un peccato può rialzarsi tramite la comprensione e, successivamente, il pentimento è la giusta strada da intraprendere per avvicinarsi di nuovo a quell’amore che Dio è sempre pronto a mostrargli.
Cultura attiva
I peccati capitali
Fu la filosofia degli antichi Greci a introdurre quelli che oggi conosciamo come i «sette peccati capitali», considerati i principali vizi dell’essere umano. Questo concetto ha ispirato per secoli il mondo dell’arte, nel quale i peccati prendono la forma di rappresentazioni allegoriche. I vizi capitali si camuffano oggi tra i mali della società attuale (consumismo, conformismo ecc.) e sono quindi temi attualissimi, che ancora fanno discutere e riflettere.
Tu che cosa ne pensi? Quali sono per te i mali della società attuale?
Legge e libertà
Ma la libertà non ha regole?
Può succedere che ci si ponga questa domanda: come può esserci libertà dove si è obbligati a seguire delle regole? Abbiamo davvero bisogno della legge? Seguire delle regole non è semplice, eppure la vita è un continuo confronto con la legge: pensa alle regole che caratterizzano la tua vita in famiglia, quelle della scuola che frequenti, della tua classe o al codice della strada. Non è possibile pensare a un mondo senza regole: sarebbe abbandonato al caos!
In realtà nel cuore di ogni essere umano si trova la legge naturale, che gli permette di distinguere tra bene e male e di superare l’egoismo e l’interesse personale per guardare oltre, verso il bene comune: «Certamente esiste una vera legge: è la retta ragione; essa è conforme alla natura,
Religioni in contatto
Nella religione islamica la legge è la Shari’ah (in arabo شريعة), una parola araba che significa «strada rivelata» e in modo particolare si riferisce alla legge di Dio. Le fonti a cui fa riferimento sono il Corano e la Sunna, e i suoi princìpi si estendono a ogni azione dell’essere umano.
Benedetto Croce (1866-1952) filosofo, storico, politico e scrittore
La libertà al singolare esiste soltanto nelle libertà al plurale.
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la si trova in tutti gli uomini; è immutabile ed eterna; i suoi precetti chiamano al dovere, i suoi divieti trattengono dall’errore» (Marco Tullio Cicerone, De re publica). Un pensiero come questo può essere condiviso da chiunque, credenti e non credenti. Per un credente cristiano «la legge naturale fornisce i solidi fondamenti sui quali l’uomo può costruire l’edificio delle regole morali che guideranno le sue scelte» (Catechismo della Chiesa cattolica). Avere una legge permette all’essere umano di vedersi garantita la libertà di vivere, non solo nei doveri ma anche nella difesa dei suoi diritti, e quindi di poter esprimere fino in fondo il suo essere persona.
Glossario
Legge: principio che si pone come guida dei comportamenti dell’essere umano.
Ogni persona ha dei diritti
Nella storia dell’umanità troviamo diverse codificazioni di princìpi morali che hanno cercato e cercano di regolamentare la vita individuale e sociale delle persone, alcune antichissime e risalenti alle prime civiltà, altre recenti come la Dichiarazione universale dei diritti umani (Onu, 1948). Sulla base di questa dichiarazione si sono sviluppate poi molte altre leggi, che hanno lo scopo di tutelare alcuni princìpi inviolabili legati ai diritti umani.
Ma quali sono i diritti dell’essere umano? Il diritto
Cultura attiva
La Dichiarazione universale dei diritti umani
Nel 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Dichiarazione Universale dei diritti umani. Ecco alcuni articoli che parlano di libertà.
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. […]
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. […]
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione […].
alla vita, all’integrità fisica, alla sicurezza, alla libertà di pensiero, di espressione… Ogni persona, senza alcuna distinzione o eccezione legata al sesso, alla cultura, alla nazione, ha una dignità e un valore inestimabile e la società, con le sue regole, ha il compito di promuovere la sua vita sociale e individuale.
Il desiderio di fraternità e solidarietà fra gli esseri umani è fondamentale per garantire a tutti i beni necessari alla sussistenza, la sicurezza e la libertà di operare affinché i diritti di ciascuno vengano difesi.
Ti sembra che oggi questi diritti siano rispettati?
Verifichiamo le conoscenze
Completate le seguenti frasi.
a. Per l’essere umano avere una legge è importante perché
b. La legge naturale aiuta gli esseri umani a distinguere tra bene e male e a
c. Alcuni diritti importanti per la vita dell’essere umano sono
Attiviamo le abilità
Con il tuo compagno o la tua compagna di banco cerca su internet, con l’aiuto dell’insegnante, delle immagini che raffigurino delle situazioni in cui ti sembra che vengano violati i diritti fondamentali dell’essere umano. Raccoglietele in un PowerPoint e presentatele alla classe.
InvestigArte
Le artiste libere
Libertà, felicità, progetti, diritti, leggi, responsabilità: sono solo alcune delle parole chiave che scandiscono la vita di ognuno di noi. Purtroppo, non sempre la storia ha dato a tutti la possibilità di esprimerle pienamente. Ecco le storie di alcune donne dell’arte, artiste «disobbedienti» che hanno lottato contro le regole della società del tempo per affermare la propria presenza nel mondo.
Berthe Morisot (Bourges 1841-Parigi 1895)
donna – vocazione – successo – mostra – pittura – Impressionisti – Parigi
Di origini alto-borghesi, Berthe viene avviata alla ............................... dalla famiglia, come passatempo in attesa di trovare marito. Ma per Morisot quella dell’artista è una vera e decide di sfidare le consuetudini del tempo provando a farsi spazio in un ambiente esclusivamente maschile. Sceglie inoltre di entrare a far parte del gruppo degli , i pittori esclusi e derisi dai circoli ufficiali: una sfida nella sfida. Morisot sarà l’unica donna a esporre le sue opere alla prima ............................... impressionista tenutasi a ............................... nel 1874 e continuerà a partecipare a queste esposizioni ogni anno. Purtroppo, non le sarà tributato il che merita, in parte per le difficoltà affrontate anche dai suoi colleghi, ma soprattutto perché . Nella sua lapide funeraria viene infatti ricordata come «vedova di Eugène Manet», fratello minore del celebre Édouard.
Detective all'opera
Completa le biografie di Berthe Morisot e Frida Kahlo con le parole date.
Frida Kahlo (Città del Messico 1907-1954)
vita – specchio – sentimenti – letto – autoritratto – sincero – pittura –colori a olio
Frida si avvicina alla a 18 anni, in seguito a un terribile incidente che le cambierà la : l’autobus su cui viaggia si scontra con un tram e la ragazza subisce danni alla colonna vertebrale che la costringeranno a ............................... per parecchi mesi. Da questa condizione di immobilità, attraverso uno ............................... montato sul baldacchino e dei ............................... , Kahlo realizza il suo primo . E proprio gli autoritratti caratterizzeranno tutta la sua arte. Attraverso i pennelli, Frida si racconta in modo appassionato, e senza ipocrisie: nelle sue tele ricerca se stessa, emergono le sue sensazioni, i suoi , il suo travaglio interiore davanti agli eventi della vita.
Charlotte Salomon (Berlino 1917-Auschwitz 1943)
Quella di Charlotte Salomon è una vicenda, personale e storica, riscoperta solo qualche anno fa. Della giovane artista ebrea tedesca ci rimane soltanto un’opera: Vita? O teatro? Un singspiel. Si tratta della sua monumentale autobiografia: oltre 1300 fogli, dipinti con la tecnica del guazzo (simile alla tempera) e prodotti in poco meno di due anni, dal 1940 al 1942. Un’opera molto particolare che si può definire precorritrice della graphicnovele organizzata come un singspiel, un genere di teatro musicale tedesco, quindi con episodi suddivisi in atti e accompagnati da dialoghi e indicazioni musicali.
Franziska prendeva spesso la figlia con sé nel letto, e le parlava. «In cielo tutto è molto più bello che su questa terra. E quando la tua mammina sarà diventata un piccolo angelo, scenderà e porterà alla sua leprottina, le porterà una lettera per dirle come è in cielo». Charlotte trovava che ciò era molto bello...
Detective all'opera
A coppie, cercate su internet «Charlotte Salomon» per approfondirne la storia e l’opera, poi utilizzate questo spazio per creare una nuvola di parole sulle sensazioni che vi trasmette il lascito dell’artista.
L’artista racconta la sua infanzia, il suicidio della madre scoperto solo in età adulta, il suo primo innamoramento sullo sfondo dell’avvento del nazismo e delle continue discriminazioni a cui lei e la sua famiglia sono sottoposti, fino alla Notte dei Cristalli del 1938, in seguito alla quale lascerà Berlino per cercare rifugio dai nonni, nel Sud della Francia.
La grande forza creativa che alimenta l’opera sarà per Charlotte un antidoto alle tragedie familiari e del suo tempo, dandole la possibilità di ridare forma, forza e direzione alla sua breve vita, interrotta bruscamente nel 1943 quando viene deportata e uccisa ad Auschwitz.
Lezione
Le parole da seguire
La volontà di Dio attraverso i dieci comandamenti
Se provi a tornare indietro con la mente alla storia del popolo ebraico, ti ricorderai sicuramente dell’episodio biblico in cui Mosè, salito sul monte Sinai, riceve da Dio le Tavole della Legge: i dieci comandamenti. Suggestiva è l’immagine di Dio che incide sulla pietra le parole attraverso le quali stabilisce l’antica Alleanza tra sé e il popolo ebraico:
Sul monte il Signore disse, con voce possente, queste parole a tutta la vostra assemblea, in mezzo al fuoco, alla nube e all’oscurità. Non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e me le diede.
(Dt 5, 22)
Perché Dio lascia questo Decalogo al suo popolo?
Pensare ai dieci comandamenti esclusivamente come dieci regole da seguire rigidamente è ingiusto e inappropriato. È sempre risultato molto fastidioso sentir dire «non fare», con l’eccezione dei precetti del sabato e dell’onorare i genitori; ma il senso di quelle parole è positivo e creativo perché sottolineano i valori fondamentali per la vita dell’essere umano, necessari a realizzare pienamente una vita che si ispira al bene per se stessi e per gli altri. Attraverso i dieci comandamenti, Dio fa conoscere la sua volontà al popolo:
Il Signore comandò l’amore verso Dio e insegnò la giustizia verso il prossimo […]. Così, per mezzo del Decalogo, Dio preparava l’uomo a diventare suo amico e ad avere un solo cuore con il suo prossimo.
(Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses)
fondatore della comunità monastica di Bose
Farsi prossimo con amore richiede di prendersi cura dell’altro.
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Religioni in contatto
I buddhisti laici sono tenuti a seguire cinque precetti:
1. Non uccidere o danneggiare qualunque creatura vivente.
2. Non prendere ciò che non ti sia stato dato.
3. Non avere una condotta sessuale irresponsabile.
4. Non usare un linguaggio falso o offensivo.
5. Non assumere bevande alcoliche e droghe.
Glossario
Comandamento: norma di comportamento religioso indicata da Dio.
Decalogo: l’insieme dei dieci comandamenti.
L’amore, l’unica via
«Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gesù si sente rivolgere proprio da un giovane questa domanda e gli risponde così: «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti» (Mt 19, 16-17). Da questa risposta capiamo che Gesù non rinnega la legge di Mosè, infatti, in un altro contesto dice di essere venuto per perfezionarla. In questa situazione invece elenca al giovane tutti i comandamenti che riguardano il prossimo: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre» e conclude dicendo: «e amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt 19, 18-19). Con questa conclusione Gesù fa capire che i comandamenti vanno letti alla luce della carità.
E ancora, nel Vangelo di Giovanni troviamo queste parole di Gesù: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 15, 12); l’amore per Gesù è l’unica via per il bene degli esseri umani, per la loro realizzazione nel rispetto di ciascuno e quindi è anche l’unica via per essere felici.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
APPREN DIMENTO
COOPE R ATIVO
1. I dieci comandamenti sono regole da seguire rigidamente.
A Vero. B Falso.
2. L’amore per Gesù è fondamentale per la felicità dell’essere umano.
A Vero. B Falso.
Scambiamoci le idee
Con il tuo compagno o la tua compagna di banco, dopo aver letto i dieci comandamenti formulati dalla tradizione catechista (riportati nella tabella), prova a individuare un comandamento che si riferisca al rapporto tra gli esseri umani. Dopo un’attenta riflessione prova a fare degli esempi della vita quotidiana dove questo comandamento non è osservato e prova a spiegarne il perché. Appunta tutto sul quaderno e infine confrontati con la classe.
Io sono il Signore Dio tuo.
1 Non avrai altro Dio fuori di me. 6 Non commettere atti impuri.
2 Non nominare il nome di Dio invano. 7 Non rubare.
3 Ricordati di santificare le feste. 8 Non dire falsa testimonianza.
4 Onora il padre e la madre. 9 Non desiderare la donna d’altri.
5 Non uccidere.
10 Non desiderare la roba d’altri.
Basta poco per essere felici
Un invito alla felicità
Hai mai pensato a cosa intenda Gesù con la parola «beati» quando pronuncia il Discorso della montagna? Con quel discorso Gesù mostra all’umanità nuove strade, parlando alla folla su una collina che ricorda tanto il monte Sinai dove Mosè ricevette i dieci comandamenti. Ai piedi della collina c’è un bel lago: quale posto migliore per parlare di beatitudini? Ma quando comincia, ci si rende conto dell’apparente contraddizione: Gesù chiama beate quelle persone che nella vita sono molto sfortunate, ossia i poveri, gli afflitti, gli affamati. Nella folla che lo ascolta molte persone si trovano in quelle condizioni. Ma perché beati se sono sofferenti? Il termine «beato» in questo caso non è un aggettivo ma un vero e proprio invito alla felicità, significa «benedetto». Gesù non chiede di trovarsi in condizioni misere per essere felici, ma invita a farsi povero per aiutare chi ha bisogno. Per
Meister Eckhart (1260-1328) filosofo e teologo tedesco
Se avviene un’opera buona attraverso un uomo, l’uomo diviene più vicino al suo principio di quanto lo fosse prima e pertanto è migliore e più beato.
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Gesù è beato e felice già ora, in questa terra, chi è capace di condividere, di rinunciare a qualcosa per essere vicino a chi non ha, per compatirne le sofferenze e superarle. Gesù dice inoltre che coloro che sanno «fare pace», che abitano la terra senza prepotenza, violenza ed egoismo possono già pregustare la pienezza della vita attraverso una risposta positiva da parte di chi li circonda.
Glossario
Beatitudine: felicità intensa, dal latino beatus, «fatto felice». Il beato è colui che è «fatto felice» dalla sua condizione di vicinanza a Dio.
Religioni in contatto
Tenzin Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama (la massima autorità spirituale del buddhismo tibetano), disse: «Per ottenere la felicità e raggiungere l’appagamento personale è essenziale saper dare e ricevere amore» (La via dell’amore).
Punti di riferimento
Nella liturgia il testo delle beatitudini viene letto il 1° novembre, giorno della Festa dei santi. «I santi non sono super uomini» ha detto papa Francesco prima della recita dell’Angelus dalla finestra del Palazzo Apostolico vaticano, proprio nella ricorrenza della festa nel 2013. E ha continuato: «I santi non sono nati perfetti, sono come noi, come ognuno di noi, persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze», sono coloro che dopo aver conosciuto il messaggio di Gesù «hanno speso la loro vita al servizio degli altri, hanno sopportato sofferenze e avversità, senza odiare e rispondendo al male con il bene, diffondendo gioia e pace». Papa Francesco ha aggiunto che i santi
Papa Giovanni Paolo II fu santificato da papa Francesco nel 2014. Durante il suo pontificato si impegnò nella difesa dei diritti umani, nella protezione della famiglia, nella tutela della vita, della pace e della giustizia sociale.
sono persone che hanno la gioia nel cuore e la sanno trasmettere. La Chiesa li nomina santi perché possano essere un modello, un punto di riferimento per i credenti.
Cultura attiva
A chi si ispirano le giovani generazioni?
Molto spesso le persone più giovani sono infelici perché sentono di non avere un futuro e di non poter realizzare i propri sogni e obiettivi. Per questo hanno bisogno di figure di riferimento da cui lasciarsi ispirare per costruire il proprio avvenire. Chi sono i modelli dei ragazzi e delle ragazze d’oggi? Alcune ricerche statistiche sostengono che le figure di riferimento più riconosciute siano i genitori, gli amici e il partner.
Chi sono i tuoi modelli? Conosci qualcuno che non ha punti di riferimento? Secondo te, come mai?
Verifichiamo le conoscenze
Completate le seguenti frasi.
a. Per Gesù i «beati» sono coloro che
b. I santi vengono nominati dalla Chiesa perché
Scambiamoci le idee
Attaccate un foglio bianco sulle vostre schiene aiutandovi a vicenda. Al via dell’insegnante, avete dieci minuti di tempo per scrivere sui fogli almeno una qualità per ogni compagno e per ogni compagna. Stacca e leggi il tuo: che effetto ti fa vedere scritte le qualità che ti hanno attribuito? Ti ci ritrovi? Confrontate le vostre impressioni in classe.
#BibbiaPerTe
Beatitudini e comandamenti
Con il Discorso della montagna, raccontato nei Vangeli, Gesù invita i suoi discepoli alla felicità autentica attraverso le beatitudini. Egli indica come beati coloro che vivono le dimensioni della pace, della carità, della solidarietà, della giustizia e della misericordia. La montagna su cui parla Gesù ricorda molto il monte Sinai, sul quale Dio dettò le Tavole della Legge a Mosè, episodio narrato nell’Antico Testamento.
Il Discorso della montagna
Il Decalogo di Dio
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A gruppi leggete il post e condividete ognuno il proprio commento, poi riportateli nelle nuvolette.
L’essere umano è felice quando vive fino in fondo valori autentici.
Lezione
Princìpi e ideali, bussole per l’esistenza
Cambiare rotta
Dopo aver riflettuto sulla libertà e sulla possibilità per l’essere umano di orientare la propria vita forse ti chiedi: ma quali valori oggi devono essere seguiti per vivere bene ed essere felici? Attraverso le beatitudini si comprende che Gesù chiede all’essere umano un capovolgimento di valori: essere attenti ai bisogni dell’altro, attraverso l’altruismo, la solidarietà, la capacità di portare pace. È un modo di vedere le cose molto distante dalla concezione attuale dove beato è chi si trova in una situazione di benessere economico; un punto di vista molto materiale, perché legato all’idea che la felicità sia connessa essenzialmente alle cose.
Prova a riflettere su quanto ti viene inculcato in testa ogni giorno dalla moda e dalla pubblicità; gli oggetti diventano spesso l’unico fine da
Carlo Maria Martini (1927-2012) arcivescovo cattolico, detto «cardinale del dialogo»
Conversione significa molto semplicemente «svolta», significa cambiamento di rotta.
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raggiungere: abiti, cellulari, auto… tutto finalizzato al dover essere sempre sulla cresta dell’onda per venire considerati.
Forse vale la pena di cercare un’alternativa. Avere tutto e stare bene economicamente non è sinonimo di felicità, perché spesso fa ritirare in se stessi, alla ricerca di soddisfazioni che arrivano da cose che prima o poi passeranno. «Si è più beati nel dare che nel ricevere!» (At 20, 35) è l’esatto contrario di questo modo di vivere: per farlo però è necessario avere il coraggio di cambiare rotta.
Glossario
Valori: in questo caso si intende l’insieme di ideali, princìpi morali, tradizioni che hanno un fondamento positivo per la vita dell’essere umano e per il suo bene.
2016.
Religioni in contatto
Tra i valori condivisi dalle religioni uno dei più importanti è quello della pace. Il 20 settembre 2016, ad Assisi, il Papa ha incontrato esponenti di diverse religioni in un meeting dal titolo «Sete di pace». Durante l’incontro, che è stato un vero atto di scomunica del terrorismo e della guerra, il Papa ha proclamato con forza, sostenuto dalla preghiera dei presenti, che solo la pace è santa!
Atlante
Cultura attiva
Libertà e costituzioni
Gli articoli della Costituzione italiana stabiliscono alcuni princìpi fondamentali che possono essere considerati dei veri e propri valori. In particolare si riconoscono e garantiscono i diritti inviolabili dell’individuo, proteggendo tutte le persone che si ritrovano a vivere nel territorio italiano. La nostra Costituzione infatti fonda le sue radici sull’assoluto rispetto della dignità umana ed è ispirata ai princìpi di libertà e uguaglianza, valori universalmente riconosciuti.
Che valori hanno per te la libertà e l’uguaglianza? Siamo davvero tutti uguali?
23 dicembre 1947: il presidente della Costituente, Umberto Terracini, consegna al capo dello Stato Enrico De Nicola il testo della nuova Costituzione approvato dall’Assemblea.
Valori universali
L’essere umano è stato creato per essere felice ed è un suo diritto cercare la strada che lo conduca a questo obiettivo. Ma come si può raggiungere una felicità piena e duratura?
È fondamentale ricercare dei valori che ci orientino, come una bussola che ci indichi la strada, verso un modo di vivere più autentico. Senza dei valori di riferimento non è possibile procedere nel cammino della vita. Tutti gli esseri umani, anche quelli che non sono credenti, condividono dei valori universali, come la vita, il bene comune, la giustizia, la libertà, la responsabilità ecc. È importante condividere valori come questi con tutti per costruire una società migliore.
La religione cristiana però non si limita a riconoscerli, ma propone di viverli come unico modo per raggiungere la felicità. Gesù ha parlato molte volte di valori e per renderli più comprensibili li ha confrontati con le cose legate alla vita di tutti i giorni, come in questa frase: «La vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?» (Mt 6, 25).
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
1. Perché avere dei valori è importante?
2. Quali sono i valori universali?
Scambiamoci le idee
Dividi un foglio del quaderno a metà: in alto a sinistra scrivi «Valori che orientano le mie scelte», mentre a destra scrivi «Difficoltà che incontro». Compila le due parti e confrontati con il tuo compagno o con la tua compagna di banco.
Superzoom Le voci
Credere nei propri valori
Don Pino Puglisi
Parroco di Palermo, nel quartiere Brancaccio, don Pino Puglisi venne ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. La sua testimonianza di uomo libero e fedele ai valori del Vangelo ha aperto una stagione di consapevolezza e di riscatto. È stato proclamato beato il 25 maggio 2013.
«Rideva, don Pino Puglisi, se lo chiamavano prete antimafia. Il parroco di Brancaccio, una delle borgate di Palermo a più alta densità mafiosa, non amava i proclami, si sforzava semplicemente di essere un sacerdote coerente con il Vangelo. Quella coerenza che non cede di fronte ai compromessi su cui spesso si basa la potenza prevaricatrice degli “uomini d’onore”. “Quel prete rompeva le scatole”, dirà di lui uno dei componenti del commando di fuoco che lo uccise come un agnello, una sera di settembre, la sera del suo compleanno, di fronte alla porta di casa, mentre dalle finestre aperte entrava l’aria avvolgente dello scirocco. […] Don Puglisi, martire in odium fidei, è stato la dimostrazione vivente di quanta paura a Cosa nostra possa fare un’azione sacerdotale svolta fino in fondo: l’educazione, la catechesi dei ragazzi, l’apostolato in parrocchia, l’esempio e il richiamo all’autenticità dei valori del Vangelo. Il parroco di Brancaccio, costretto a celebrare Messa in un garage perché la chiesa di San Gaetano era rimasta danneggiata dal terremoto, strappava centinaia di bambini alla strada, tradizionale vivaio mafioso. Promuoveva comitati civici per rendere più vivibile una borgata che non aveva nemmeno un albero e una scuola media. Ricordava ai politici locali il senso autentico del loro mandato. Smontava e irrideva la cultura dell’indifferenza e dell’omertà (con Agostina Ajello aveva creato un “Padre nostro dei mafiosi” per tenere lontano bambini e ragazzi dalla mentalità criminale). […] Aveva fondato un centro, intitolato alla preghiera che tanto amava, per fare ripetizione ai bambini poveri, destinati a un futuro di disagio o di asservimento alla potenza dei boss».
(F. Di Monte, Puglisi, col Vangelo, contro la mafia, in «Famiglia Cristiana», 25 maggio 2013)
Madre Teresa di Calcutta
Madre Teresa di Calcutta, la «santa dei poveri», premio Nobel per la Pace nel 1979, viene proclamata santa da papa Francesco il 4 settembre 2016. Nasce il 26 agosto 1910 a Skopje, oggi nella Repubblica di Macedonia, ed è la più piccola di cinque figli. Lascia la casa paterna a 18 anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, per entrare nell’istituto delle Suore di Loreto e partire per Calcutta, in India, dove morirà il 5 settembre 1997. Si è distinta per la carità e il coraggio, dedicandosi ai poveri e ai malati, come si legge nell’articolo di seguito.
«“C’è un solo Dio, ed è Dio per tutti. Per questo è importante che ognuno appaia uguale dinanzi a Lui. Ho sempre detto – ha scritto Madre Teresa –che dobbiamo aiutare un indù a diventare un indù migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore e un cattolico a diventare un cattolico migliore. Crediamo che il nostro lavoro debba essere d’esempio alla gente”. Con questa esemplarità di vita cristiana Madre Teresa di Calcutta è oggi elevata al culto della Chiesa universale. Con lei oggi si sbriciolano i muri, ogni sorta di muri. Non ha forse aperto lei le porte in ogni parte del mondo? Non è stata coraggioso strumento di incontro e di pace? Ha parlato da pari a capi di Stato e dirigenti di organismi internazionali. Ha spazzato via da sé le distinzioni di fedi, di razza, di origine, di cultura, di lingua o di stato sociale. Perché Madre Teresa è, ed è sempre stata, una donna universale, secondo quell’apertura propria e universalistica del Vangelo. È ed è sempre stata the mother, la madre. Come la Chiesa. Anzi, come la natura della stessa Chiesa che non brilla di luce propria, ma della luce riflessa di Cristo. Ed è solo Cristo che in lei traspariva, e che non solo a parole lei ha servito e amato nel prossimo, e soprattutto nelle piaghe dei poveri, dai quali lo ha ricevuto. Così ha reso testimonianza fino alla fine di una Chiesa che se vuole essere fedele al suo Fondatore deve servire tutti, tenere accesa la fiamma e la tensione della fraternità universale e deve continuare a ripetere con la testimonianza della vita e delle opere, senza stancarsi, a tempo opportuno e importuno, le parole di Cristo: “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”».
(S. Falasca, Santa Teresa, la forza esemplare, in «Avvenire», 4 settembre 2016)
Mappa attiva
Completa la mappa con le parole date. pentimento – comandamenti – coscienza – valori – peccato – altro
I bisogni fondamentali dell’essere umano
sono
è un segno dell’amore di Dio
che
se si usa a partire dai che sottolineano che consente a ciscuno se manca perdonato da Dio se c’è
il rispetto di una norma la
che portano
alla ricerca del bene può condurre all’errore del un reale e sincero di realizzarsi rispettando l’
dieci i fondamentali per la vita dell’essere umano
Ripassa e condividi
Scegli una delle parole chiave dell’Unità e spiegane il significato, inventando una poesia o un aforisma che poi leggerai alla classe. Fai attenzione a non citare, all’interno del testo, la parola scelta, perché i tuoi compagni e le tue compagne dovranno indovinarla!
La parola chiave da me scelta:
La mia poesia o aforisma:
Crea un post che esprima cosa significa per te vivere la vita liberamente, con consapevolezza e responsabilità. Scegli un’immagine rappresentativa e accompagnala con un breve testo che puoi arricchire con hashtag ed emoticon.
APPREN DIMENTO
COOPE R ATIVO
A gruppi, confrontate i post che avete creato e scambiatevi le impressioni. Quali elementi comuni e quali differenze notate tra i vostri post?
Quali concetti espressi dagli altri membri del gruppo ti hanno colpito maggiormente?
Cosa pensano gli altri membri del gruppo riguardo alla libertà?
Valuta le tue conoscenze
1 Osserva le immagini e poi completa le informazioni richieste.
Contenuto: il peccato
Soggetti: …………………............……………......... ed ..........................
Dove: giardino dell’ .............................................................
Cosa è successo: è stato mangiato ................
Significato del gesto:
2 Sottolinea i valori che, secondo te, sono sempre positivi per l’essere umano. potere – giustizia – solidarietà – fama – successo – pace – perdono – libertà –rispetto – ricchezza
3 Indica tre termini per definire la libertà.
4 Completa le frasi.
a. L’essere umano nasce libero per realizzare il proprio progetto .
b. Nella storia tanti uomini e donne hanno lottato per la
c. Nella libertà l’essere umano, ogni giorno, cerca la .
d. La libertà non può essere slegata dalla
e. L’essere umano, ogni giorno, rischia di cedere ai .
5 Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere o false.
a. I miti hanno lo scopo di far comprendere che l’essere umano esiste per volontà di Dio. V F
b. Il legame tra l’essere umano e Dio è rafforzato dal dono dell’anima. V F
c. Dio considera l’essere umano come servo. V F
d. Dio ha voluto vedere nell’essere umano un custode della natura. V F
e. Dio guida l’essere umano nelle sue scelte e non lo lascia libero. V F
f. Per il cristiano la coscienza è la voce di Dio. V F
g. Attraverso la coscienza l’essere umano è in grado di distinguere tra bene e male. V F
6 Inserisci i termini mancanti, scegliendo tra quelli elencati di seguito. coscienza – riflessione – ostacolo – istinto – libertà – riflettere
Chi ritiene che la libertà sia agire di pensa che la coscienza sia un vero e proprio alla libera espressione di sé. In un mondo dove la frenesia e i continui stimoli ci impongono di non ......................................................................... su quanto facciamo, non è facile immaginare che la , che presuppone continua e meditazione, possa essere un veicolo di ........................................................................ .
7 Il peccato nella religione cristiana:
A non può essere cancellato.
B è un elemento dell’esistenza umana che ha origine dalla disubbidienza di Adamo ed Eva.
C fa parte dell’essere umano dal momento della sua creazione.
8 Per te è importante avere delle regole? Perché?
9 Cosa intende Gesù con la parola «beati»? ..................................................................................................................................................................................................................................................................
10 Quali valori ti rendono veramente felice?
e valuta il tuo livello di apprendimento dell’Unità.
Contenuti che ho memorizzato con più facilità
Concetti che ho trovato più difficili da comprendere
Argomenti che ho bisogno di ripassare
La mia preparazione nel complesso
Unità 2 Il diritto di vivere
QR CODE
FLIPPED CLASSROOM
Guarda il video che riassume i contenuti dell’Unità prima della lezione
MATERIALI PER DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
In questa Unità parleremo del dono della vita e di quanto questa sia stata messa a repentaglio, nel corso dei secoli, dallo stesso essere umano. Queste situazioni hanno generato paura, ma fortunatamente c’è stato chi ha saputo utilizzare questa emozione in maniera positiva, facendo sì che divenisse uno stimolo per superare le difficoltà.
Lezioni 10, 11, 12
Scambiamoci le idee
A coppie riflettete sulla paura e sul fatto che questa non si possa eliminare, ma possa essere trasformata in forza per aprirsi al nuovo.
Lezione
Rispettare la vita
«Non ucciderai»
Nella Bibbia si sente parlare di omicidio per la prima volta nella Genesi, con la storia di Caino che uccide il fratello Abele: questo per dimostrare che l’essere umano, fin dalla sua comparsa sulla Terra, a causa della sua cupidigia e della collera, ha commesso azioni violente e tragiche. Dio dice a Caino:
Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano.
(Gn 4, 10-11)
Per l’Antico Testamento il sangue è il segno sacro della vita che va difesa.
L’uccisione volontaria di un innocente è gravemente contraria alla dignità dell’essere umano, alla «regola d’oro» e alla santità del Creatore. La legge che vieta questo omicidio ha una validità universale: obbliga tutti e ciascuno, sempre e dappertutto.
(Catechismo della Chiesa cattolica, 2261)
Gesù nel Discorso della montagna non si limita solo a ripetere il precetto «Non ucciderai» (Mt 5, 21) ma vi aggiunge la proibizione dell’ira, dell’odio, della vendetta: «Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio» (Mt 5, 22). Gesù chiede ancora di più: amare i propri nemici. Al momento della cattura non si è difeso e ha chiesto a Pietro di riporre la spada nel fodero.
Bertolt Brecht (1898-1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco
Ci sono molti modi di uccidere. Si può infilare a qualcuno un coltello nel ventre, togliergli il pane, non guarirlo da una malattia, eccetera. Solo pochi di questi sono proibiti nel nostro Stato.
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Religioni in contatto
La benevolenza, la compassione e il precetto del «non uccidere» sono presenti anche nel buddhismo, religione particolarmente attenta al bene di tutti gli esseri viventi.
La non violenza:
costruire la pace
Il quinto comandamento ha oggi un forte riconoscimento sociale a causa di problemi che si verificano ancora, nonostante la storia lungo i secoli ci abbia insegnato tanto: tortura, pena di morte, guerra. Il divieto di uccidere indica in maniera indiscutibile la differenza tra essere umano e animale: il primo non è regolato da istinti ma dalla morale, che lo guida verso la creazione di una società attenta ai bisogni del prossimo. Infatti è necessario comprendere che si può uccidere un essere umano anche sottraendogli la possibilità di vivere in maniera dignitosa. Gesù sostiene il principio della non violenza e lo mette in pratica nel suo modo d’agire. Al posto delle varie forme di lotta contro gli altri, egli esalta la riconciliazione col nemico e il lavoro per la pace: Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5, 9); «Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. (Mt 5, 23-24)
Non esistono guerre giuste e sotto questo aspetto il quinto comandamento invita a costruire la pace, anche se costa impegno e fatica.
Cultura attiva
La violenza non va mai accettata!
Nell’esortazione apostolica Amoris laetitia del 2016, papa Francesco ha detto che «ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare “ogni marchio di ingiusta discriminazione” e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza», riferendosi in particolare agli omosessuali e alla comunità LGBT+, che da secoli subiscono discriminazioni e violenze verbali e fisiche.
Tu sei d’accordo che la violenza non vada mai accettata? Perché?
Glossario
Pena di morte: uccisione di una persona ordinata da un’autorità come sanzione penale.
Competenze insieme
Verifichiamo le conoscenze
Indicate se le affermazioni sono vere o false.
1. Nella Bibbia non si parla di omicidio. V F
2. Al comandamento «non uccidere», Gesù aggiunge la proibizione dell’ira, dell’odio e della vendetta. V F
3. L’istinto guida l’essere umano verso la creazione di una società altruista. V F
4. Il comandamento «non uccidere» significa anche «non offendere». V F
Scambiamoci le idee
Scrivete a turno su un cartellone parole o frasi che vi feriscono o pensate possano ferire gli altri. Ora disegnate la sagoma della vostra mano su un cartoncino e ritagliatela; sopra alla sagoma scrivete una parola di incoraggiamento. A turno incollate le mani sulle parole che feriscono fino a farle scomparire. Al termine commentate in classe l’attività: quanto influenzano positivamente o negativamente le parole?
Lezione 10 I genocidi del Novecento
I diritti umani vanno difesi
Per dare correttamente la definizione della parola genocidio, possiamo fare riferimento all’Organizzazione delle Nazione Unite. L’Onu è un’organizzazione intergovernativa a carattere internazionale che ha tra i suoi scopi primari quello di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, e promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a vantaggio di tutti gli individui. Le Nazioni Unite definiscono il genocidio come l’insieme degli «atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso».
In una apposita Convenzione, approvata dall’Assemblea generale dell’Onu nel dicembre del 1948, si stabilisce che chiunque compia questo delitto, che si tratti di organi costituzionali di uno Stato, funzionari civili o militari, oppure semplici cittadini, debba essere considerato «personalmente» e «singolarmente» responsa bile del crimine stesso e pertanto sottoposto al giudizio del tribunale del luogo in cui è avve nuto il fatto oppure di un tribunale in ternazionale.
Albert Einstein (1879-1955) fisico tedesco, vincitore del Nobel per la fisica nel 1921
Il mio pacifismo è un sentimento istintivo, un sentimento che mi abita. Non nasce da una teoria intellettualistica, ma da un profondo orrore per ogni forma di odio e di crudeltà.
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Un secolo di sofferenza
La storia umana ha purtroppo conosciuto moltissimi casi di genocidio, consumati o tentati, ma il secolo scorso in particolare è stato teatro di terribili episodi che hanno portato sofferenza e morte a troppe vite umane.
Il primo che si ricorda è il genocidio del popolo armeno, ordinato dai «Giovani Turchi» (ufficiali nazionalisti dell’Impero ottomano), che provocò vasti massacri contro la popolazione armena cristiana tra il 1915 e il 1923
Cultura attiva
Musica e censura nel periodo nazista
In Germania, durante il nazismo, molti musicisti, cantanti lirici e artisti in generale furono messi a tacere perché di origine ebraica. Furono vietate non solo le loro opere ma anche quelle di chi decideva di prendere le loro difese. Subirono la censura autori come Felix Mendelssohn, Gustav Mahler o Franz Lehár (il compositore ungherese de La vedova allegra, «colpevole» di aver sposato un’ebrea). Questi sono solo alcuni esempi ma la lista è molto più lunga di quanto si possa pen-
La Costituzione italiana garantisce a tutti la libertà di espressione tramite qualsiasi mezzo. L’articolo 21 recita: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. […]
Conosci una canzone che denuncia ingiustizie? Se sì, quale?
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STUDIO@CASA
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All’interno del portale www.raffaelloscuola.it/studio-a-casa sono presenti materiali per ogni situazione didattica: video lezioni, contenuti interattivi, materiali di approfondimento e per il recupero; ogni materiale è suddiviso per classe e per disciplina ed è di libera consultazione. Sono presenti tanti video tutorial sull’utilizzo degli strumenti del Raffaello Player.
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
Tempi di incontro
Tempi di incontro è un corso di IRC per la scuola secondaria di primo grado che incoraggia studentesse e studenti a entrare in una dimensione di conoscenza di sé, degli altri e del mondo attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione. L’impostazione didattica rigorosa e ricca di spunti soddisfa tutte le esigenze di insegnamento, accompagnando docente e classe in un percorso di crescita e di arricchimento.
I laboratori dell’allegato Officina delle emozioni stimolano lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, fondamentale per acquisire consapevolezza del proprio mondo interiore e costruire relazioni sane.
Nuove metodologie didattiche
• Classe capovolta (flipped classroom)
• Apprendimento cooperativo
• Dibattito (debate)
• Didattica inclusiva
Apprendimento per competenze
• Competenze disciplinari
• Competenze europee
• Compiti di realtà
Officina delle emozioni
Educazione civica
• Agenda 2030
• Cittadinanza attiva
• Cittadinanza digitale
Codici per adozioni e pack vendita (modalità mista di tipo b - libro cartaceo e libro digitale)
ISBN 978-88-472-3979-1
ISBN 9 78-88-472-3980-7
ISBN 978-88-472-3981-4
ISBN 978-88-472-3982-1
ISBN 978-88-472-3978-4
ISBN 978-88-472-3971-5
ISBN 978-88-472-3970-8
Volume 1 + Officina delle emozioni 1 + Vangeli e Atti degli Apostoli
Volume 1 + Officina delle emozioni 1
Volume 2 + Officina delle emozioni 2
Volume 3 + Officina delle emozioni 3
Volume unico + Officina delle emozioni 1-2-3 + Vangeli e Atti degli Apostoli
Volume unico + Officina delle emozioni 1-2-3
Volume semplificato con Audiolibro
Il corso è disponibile anche nella modalità di tipo c (solo digitale) su www.scuolabook.it
Alta leggibilità
Audiobook IL
Testo modificabile, dizionario integrato, servizio traduzione
Audiolibro integrale curato da speaker professionisti