Piero Petrosillo
Tu sei la mia
Tu sei la mia Vita Più
ù i P Vita
Piero Petrosillo
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1
Corso di religione cattolica
LIBRO MISTO
M.I.O.BOOK
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ES
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Piero Petrosillo
1 Corso di religione cattolica
Nulla osta Conferenza Episcopale Italiana Roma, 9 dicembre 2014, Prot. 717/2014 ✠ Angelo Card. Bagnasco, Presidente Imprimatur Senigallia, 17 dicembre 2014, Prot. 117/14/V ✠ Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo di Senigallia
Redazione: Raffaella Santoni Consulenza didattica: Anna Paola Cardinali Cingolani, Patrizia Ferretti, Maria Angela Mazzantini Le pagine L’unità in breve e Prima sosta di verifica sono a cura di Maria Angela Mazzantini Progetto grafico e Impaginazione: Mauro Aquilanti, Giorgio Lucarini Copertina: Simona Albonetti, Giorgio Lucarini Referenze fotografiche: Corbis, Fotolia, Scala, 123RF, Thinkstock, Raffaello Libri Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Ufficio multimediale: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Paolo Giuliani, Luca Pirani Le parti ad alta leggibilità di quest’opera sono state realizzate con la font leggimi © Sinnos editrice Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe.
Tutti i diritti sono riservati. © 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it www.grupporaffaello.it info@grupporaffaello.it
È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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Com’è fatto il libro
Com’è fatto il libro Tu sei la mia Vita Più è il nuovo corso per l’insegnamento della religione cattolica in linea con gli ultimi Traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli Obiettivi di apprendimento al termine della scuola secondaria di primo grado. In riferimento alle disposizioni del MIUR, il corso è integrato da una parte multimediale. Tu sei la mia Vita Più si configura come un’opera accurata e completa; la veste grafica e il ricco apparato iconografico rendono agevole la memorizzazione dei contenuti.
Le unità Ogni unità si apre con una fotografia significativa dei temi che lo studente andrà ad affrontare. Didattica inclusiva: ogni unità presenta in questo riquadro l’elenco di tutte le risorse specifiche per i BES.
Vengono elencati i Traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli Obiettivi di apprendimento da raggiungere al termine di ogni unità.
Risorse digitali: qui si trova l’elenco di tutte le risorse digitali disponibili sul M.I.O. BOOK per questa unità.
Le lezioni Le unità sono organizzate in lezioni e paragrafi. Le lezioni si espandono su pagine a fronte e sono organizzate per essere svolte nell’ora di insegnamento. Il Glossario favorisce la comprensione dei termini specifici della materia.
Nel box Un passo in più sono presenti approfondimenti di un tema affrontato nella lezione.
Ogni lezione è accompagnata da documenti che stimolano la riflessione.
Nel box Attività le domande e gli esercizi proposti hanno lo scopo di facilitare la comprensione dei contenuti.
Nel box In breve sono sintetizzati i concetti principali della lezione, anche segnalati nel testo con il colore giallo.
III
Com’è fatto il libro
Gli approfondimenti In vista di una interdisciplinarità didattica e formativa, tutte le unità sono corredate da una serie di rubriche che permettono di affrontare tematiche e approfondimenti in chiave interdisciplinare, interculturale e interreligiosa.
IV
Un passo in più
A regola d’arte
Contiene un approfondimento di uno dei temi già affrontati nell’unità, per suscitare interesse e stimolare la curiosità degli alunni.
In queste pagine l’arte viene utilizzata nella sua pluralità di espressione, dalla pittura alla scultura, dall’architettura alla musica… perché considerata un canale privilegiato attraverso il quale conoscere e riflettere sulla religione.
Punto d’incontro
Dossier papa Francesco
Il dialogo interreligioso è al centro di queste pagine dedicate al confronto con l’altro. Vengono approfondite analogie e differenze tra il cristianesimo e le altre religioni, mantenendo una particolare attenzione sulla specificità dell’essere cristiani.
Al termine di ogni volume sono presenti delle pagine di approfondimento su papa Francesco. Ogni dossier, che analizza una tematica in particolare, riporta anche aneddoti e curiosità che permettono di conoscere meglio la figura del Santo Padre.
Com’è fatto il libro
Verifica delle conoscenze e delle competenze Al termine di ogni unità gli alunni possono accertare quanto appreso attraverso la verifica delle conoscenze e delle competenze.
La Verifica delle conoscenze è caratterizzata da numerose e variegate tipologie di esercizi.
La Verifica delle competenze risponde a una didattica che ha l’obiettivo di collegare il sapere alla vita. Nei compiti autentici in situazione l’alunno mette in gioco tutto se stesso.
La mappa permette una verifica e una ricostruzione schematica dei contenuti affrontati.
V
Com’è fatto il libro
Didattica inclusiva DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Tu sei la mia Vita Più presenta strumenti cartacei e digitali pensati appositamente per rispondere alle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali, garantendo così un insegnamento individualizzato e una didattica inclusiva rivolti a tutti gli studenti. Nell'indice del volume e in apertura di ogni unità sono elencate tutte le risorse per i BES.
Pagine speciali Ogni unità presenta pagine speciali con carattere ad alta leggibilità e strumenti per una didattica inclusiva. L'unità in breve: propone i contenuti delle lezioni in forma sintetica e semplificata.
Prima sosta di verifica: offre esercitazioni semplificate che comprendono tre domande a scelta multipla e un’attività che si avvale spesso del linguaggio iconico.
Esercizi interattivi: le attività possono essere svolte anche sul M.I.O. BOOK in modalità autocorrettiva.
Audio facile: audiolettura lenta e scandita, specifica per DSA.
Risorse aggiuntive: mappa concettuale degli elementi chiave dell’unità, collegati tra loro da semplici nessi semantici e accompagnati da immagini che ne rendono immediata la comprensione.
VI
Com’è fatto il libro
Audiolettura integrale Nel M.I.O. BOOK è disponibile la versione audio integrale di tutte le unità.
Audio facile: audiolettura lenta e scandita, specifica per DSA, dei concetti principali della lezione.
Un libro accessibile a tutti La visualizzazione del libro è adattabile a ogni esigenza, grazie al formato ePub. È inoltre presente un nuovo strumento di traduzione automatica.
Traduzione automatica: è possibile selezionare parole e porzioni di testo e tradurle in altre lingue.
Alta leggibilità: possibilità di modificare il colore, lo sfondo, la dimensione e il tipo di carattere del testo. Si può scegliere anche la font leggimi, appositamente studiata per i DSA.
VII
Com’è fatto il libro
Le risorse digitali M.I.O. BOOK
Tu sei la mia Vita Più si sviluppa sul M.I.O. BOOK: la versione multimediale, interattiva e aperta dell'opera. Sono presenti inoltre numerosi contenuti digitali integrativi. Nell'indice del volume e in apertura di ogni unità sono elencate tutte le risorse digitali.
Un libro accessibile a tutti: la visualizzazione del libro è adattabile a ogni esigenza, grazie al formato ePub. È inoltre presente un nuovo strumento di traduzione automatica.
Audiolettura integrale di tutte le lezioni.
Audio facile: audiolettura lenta e scandita, specifica per DSA, dei concetti principali della lezione.
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Traduzione automatica: è possibile selezionare parole e porzioni di testo e tradurle in altre lingue.
Alta leggibilità: possibilità di modificare il colore, lo sfondo, la dimensione e il tipo di carattere del testo. Si può scegliere anche la font leggimi, appositamente studiata per i DSA.
Com’è fatto il libro
Esercizi interattivi: le attività possono essere svolte anche sul M.I.O. BOOK in modalità autocorrettiva.
Risorse aggiuntive: mappa concettuale degli elementi chiave dell’unità, collegati tra loro da semplici nessi semantici e accompagnati da immagini che ne rendono immediata la comprensione.
Contenuti digitali integrativi Learning object: cartine con numerose fotografie, accompagnate da audio e da semplici animazioni.
Galleria immagini: raccolta di immagini per approfondire gli argomenti trattati nel testo.
Diventare grandi leggendo insieme!: in ogni unità viene proposto un brano tratto da un romanzo, ricco di temi etici ed esistenziali, che accompagnerà la classe per tutto l'anno scolastico.
Risorse aggiuntive: letture, approfondimenti e curiosità legati alle tematiche delle lezioni. Video: filmati di approfondimento per stimolare la conversazione su argomenti trattati nelle lezioni.
IX
Com’è fatto il libro
Il M.I.O. BOOK è Multimediale Interattivo Open Il M.I.O. BOOK è l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali). DIDATTICA INCLUSIVA
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiata per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.
BES
Che cos’è la Bibbia? dal greco ta biblía, Il termine Bibbia deriva hasefarim, che l’equivalente dell’ebraico infatti una vera significa «libri», essa è posta in tempi e propria bibl ioteca, com a di scrittori e luoghi diversi, per oper essive tradizioni e diversi, attraverso succ considerata sacra redazioni. La Bibbia è cristiani perché sia dagl i ebrei che dai re di Dio e degl i in essa si parla dell’amo ifestato e si è eventi in cui Dio si è man ini (Rivelazione), fatto conoscere agli uom lleanza, un patto, stabilendo con loro un’a d’amore e d’amicizia. un legame vincolante e chiamata Parola di Per questo essa è anch Dio o Sacra Scrittura.
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
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BES
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite per studenti con BES.
È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.
Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
BES È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
Indice Risorse digitali Alta leggibilità
Audio facile
Audio
Contenuti interattivi
Risorse aggiuntive
Galleria immagini
Video
M.I.O. BOOK
Learning object
Contenuti digitali integrativi
UNITÀ
1
Il senso della vita ................................................................................... 2 Le domande dell’uomo .................................................................................................. 4
LEZIONE 1
Un animo inquieto ............................................................................................................................... Le domande fondamentali ........................................................................................................
4 4
In Breve ................................................................................................................................................................... 5 Un passo in più - Il mistero dell’universo ..................................................... 6 Le prime risposte ................................................................................................................... 8
LEZIONE 2
La natura e il segreto della vita ........................................................................................... 8 Il culto dei morti ....................................................................................................................................... 9 I luoghi di culto ...................................................................................................................................... 10 La pittura rupestre ............................................................................................................. 10 I mediatori ..................................................................................................................................................... 11
In Breve ............................................................................................................................................................... 11 Le religioni tribali ............................................................................................................. 12 LEZIONE 3
Le culture tribali .................................................................................................................................... 12
In Breve ............................................................................................................................................................... 13
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
A regola d’arte - La nascita della musica ................................................................. 14 Punto d’incontro - I miti della creazione ................................................................... 16 L’unità in breve ........................................................................................................................................... 18 Prima sosta di verifica ........................................................................................................................ 19 Verifica delle conoscenze .................................................................................................................. 20 Verifica delle competenze ................................................................................................................ 23
UNITÀ
2
Le religioni antiche ........................................................................ 24 La Mesopotamia ................................................................................................................. 26
LEZIONE 4
LEZIONE 5
La città-stato ............................................................................................................................................. Gli dei e l’aldilà ......................................................................................................................................
26 27
In Breve ............................................................................................................................................................... 27 Un passo in più - Il mito di Gilgamesh ......................................................... 28 L’antico Egitto .......................................................................................................................... 30
Le divinità ...................................................................................................................................................... 30
XI
Indice Contenuti digitali integrativi
M.I.O. BOOK
Il faraone ........................................................................................................................................................ 31 La morte e l’aldilà ............................................................................................................................... 32 La mummificazione e i riti per accedere all’aldilà ................................... 33
In Breve ............................................................................................................................................................... 33 La Grecia antica .................................................................................................................... 34
LEZIONE 6
La polis: comunità politica e religiosa ..................................................................... 34 L’Olimpo: il monte degli dei ................................................................................................. 35 La religione familiare ..................................................................................................................... 36 La morte e l’oltretomba ............................................................................................................. 37
In Breve ............................................................................................................................................................... 37 Un passo in più - Prometeo ruba il fuoco di Zeus ......................... 38 L’Etruria ........................................................................................................................................... 40 LEZIONE 7
Gli Etruschi: un popolo religioso ..................................................................................... 40 L’arte della divinazione ............................................................................................................... 41 Il culto della morte ............................................................................................................................ 41 Una forte sensibilità religiosa ............................................................................. 41
In Breve ............................................................................................................................................................... 41 L’antica Roma ........................................................................................................................... 42
LEZIONE 8
Gli dei della mitologia romana ......................................................................................... 42 La religiosità dei Romani ........................................................................................................... 43 Le feste religiose ................................................................................................................................... 44 La divinazione .......................................................................................................................................... 44 La morte e l’oltretomba ............................................................................................................. 45
In Breve ............................................................................................................................................................... 45 A regola d’arte - La rappresentazione degli dei nell’antica Grecia ................................................................................................................... 46
Punto d’incontro - Dal mondo pagano a quello cristiano:
feste e tradizioni................................................................................. 48 DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
L’unità in breve ........................................................................................................................................... 50 Prima sosta di verifica ........................................................................................................................ 51 Verifica delle conoscenze .................................................................................................................. 52 Verifica delle competenze ................................................................................................................ 55
UNITÀ
3
Dio entra nella storia dell’uomo ............................... 56 La religione intorno a noi ..................................................................................... 58
LEZIONE 9
XII
I segni della religione ................................................................................................................... Le religioni abramitiche .............................................................................................................
58 59
Indice Contenuti digitali integrativi
M.I.O. BOOK
In Breve ............................................................................................................................................................... 59 La Rivelazione ........................................................................................................................ 60 LEZIONE 10
La relazione di Dio con l’uomo ......................................................................................... 60
In Breve ............................................................................................................................................................... 61 La Sacra Scrittura .............................................................................................................. 62
LEZIONE 11
Che cos’è la Bibbia? .......................................................................................................................... 62 Gli autori ......................................................................................................................................................... 63 L’Antico Testamento ........................................................................................................................ 64 Il Nuovo Testamento ....................................................................................................................... 65 I libri apocrifi ............................................................................................................................. 65 Il canone .......................................................................................................................................................... 66
In Breve ............................................................................................................................................................... 67 Un passo in più - Le traduzioni della Bibbia ......................................... 68 A regola d’arte - L’ebraismo e la musica ................................................................... 70 Punto d’incontro - Non solo Bibbia: i testi sacri dell’islam e dell’induismo .................... 72 DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
L’unità in breve ........................................................................................................................................... 74 Prima sosta di verifica ........................................................................................................................ 75 Verifica delle conoscenze .................................................................................................................. 76 Verifica delle competenze ................................................................................................................ 79
UNITÀ
4
La storia della salvezza ............................................................. 80 L’Alleanza ..................................................................................................................................... 82
LEZIONE 12
Una storia d’amore .......................................................................................................................... 82 L’alleanza con Abramo ................................................................................................................ 82 Israele ................................................................................................................................................................... 84 Giuseppe in Egitto .............................................................................................................................. 84 L’alleanza con Mosè ......................................................................................................................... 85
In Breve ............................................................................................................................................................... 85 Dalla schiavitù alla libertà .................................................................................. 86
LEZIONE 13
L’Esodo ............................................................................................................................................................... 86 La legge ............................................................................................................................................................ 86 La Pasqua ebraica ................................................................................................................................ 88 La cena pasquale ebraica .......................................................................................... 88
In Breve ............................................................................................................................................................... 89 Un passo in più - Riti, usanze e festività ebraiche ........................ 90
XIII
Indice Contenuti digitali integrativi
M.I.O. BOOK
La Terra Promessa ............................................................................................................ 92 LEZIONE 14
I giudici .............................................................................................................................................................. 92 I re ............................................................................................................................................................................ 92 Il Tempio di Salomone .................................................................................................................. 94
In Breve ............................................................................................................................................................... 95 L’annuncio del Messia .................................................................................................. 96 LEZIONE 15
Il tempo dei profeti .......................................................................................................................... 96 Di nuovo in patria ............................................................................................................................... 97 La diaspora .................................................................................................................................................... 98 La sinagoga ................................................................................................................................................. 99
In Breve ............................................................................................................................................................... 99
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
A regola d’arte - L’arte nell’ebraismo ....................................................................... 100 Punto d’incontro - La figura di Gesù nell’ebraismo ................................ 102 L’unità in breve ....................................................................................................................................... 104 Prima sosta di verifica .................................................................................................................... 105 Verifica delle conoscenze .............................................................................................................. 106 Verifica delle competenze ............................................................................................................ 109
UNITÀ
5
L’annuncio di Gesù ......................................................................... 110 Gesù al centro della storia ................................................................................. 112
LEZIONE 16
Il compimento dell’attesa .................................................................................................... 112 Gesù di Nazareth ............................................................................................................................. 112
In Breve ........................................................................................................................................................... 113 Un passo in più - La Palestina ai tempi di Gesù ............................ 114 Le fonti su Gesù ................................................................................................................ 116
LEZIONE 17
Gesù è la buona notizia .......................................................................................................... 116 I Vangeli ....................................................................................................................................................... 117 Gli evangelisti ....................................................................................................................................... 118 Gli altri scritti del Nuovo Testamento ................................................................... 119 I Vangeli apocrifi .............................................................................................................................. 120 Le fonti non cristiane ............................................................................................................... 120
In Breve ........................................................................................................................................................... 121 La predicazione di Gesù ........................................................................................ 122 LEZIONE 18
XIV
Gesù inizia la sua missione .................................................................................................. 122 Gesù parla con autorità .......................................................................................................... 122 Gesù parla per parabole ........................................................................................................ 124 Le parabole del Regno .............................................................................................................. 124
Indice
M.I.O. BOOK
Contenuti digitali integrativi
Elenco delle parabole evangeliche .......................................................... 124 Le altre parabole .............................................................................................................................. 126 La via dell’amore .............................................................................................................................. 128 Gesù insegna a pregare .......................................................................................................... 129
In Breve ........................................................................................................................................................... 129 Le azioni di Gesù ............................................................................................................. 130 LEZIONE 19
Gesù compie miracoli ................................................................................................................. 130 Gesù e gli apostoli .......................................................................................................................... 132 Gesù e i discepoli ............................................................................................................................. 132
In Breve ........................................................................................................................................................... 133 La Pasqua ................................................................................................................................... 134
LEZIONE 20
Gesù annuncia la sua passione e la sua morte ......................................... 134 L’Ultima cena .......................................................................................................................................... 135 Gesù al Getsèmani ........................................................................................................................... 136 Il processo religioso ...................................................................................................................... 137 Il processo politico .......................................................................................................................... 138 La crocifissione ..................................................................................................................................... 138 La morte ....................................................................................................................................................... 139 La sepoltura ............................................................................................................................................. 139 La risurrezione ..................................................................................................................................... 140
In Breve ........................................................................................................................................................... 141
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
A regola d’arte - La crocifissione nell’arte .......................................................... 142 Punto d’incontro - La preghiera ........................................................................................ 144 L’unità in breve ....................................................................................................................................... 146 Prima sosta di verifica .................................................................................................................... 147 Verifica delle conoscenze .............................................................................................................. 148 Verifica delle competenze ............................................................................................................ 151 Dossier - Papa Francesco .......................................................................................................... 152 L’elezione ................................................................................................................................................... 153 Cenni biografici ................................................................................................................................. 153 Il motto dello stemma episcopale ............................................................................. 154 Il desiderio di una Chiesa povera e per i poveri ..................................... 155 I viaggi importanti ......................................................................................................................... 156 Papa Francesco e i giovani .................................................................................................. 158 Lumen Fidei ............................................................................................................................................. 159 Evangelii Gaudium ........................................................................................................................ 159
Glossario ......................................................................................................................................................... 160
XV
UNITÀ
1
A A
Il senso della vita
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L’unità in breve: sintesi ad alta leggibilità dei concetti chiave con audiolettura facilitata Prima sosta di verifica: esercizi semplificati e interattivi con audiolettura facilitata Alta leggibilità
Visualizzazione del libro adattabile a ogni esigenza
Audio facile
Tutte le sintesi delle lezioni L’unità in breve Prima sosta di verifica
Audio
Audiolettura di tutta l’unità
Risorse aggiuntive
Mappa concettuale ad alta leggibilità
Nel Volume per studenti con BES lezioni semplificate ad alta leggibilità e con audiolettura facilitata
RISORSE DIGITALI
M.I.O. BOOK A lta leggibilità
Visualizzazione del libro adattabile a ogni esigenza
A udio facile
Tutte le sintesi delle lezioni L’unità in breve Prima sosta di verifica
Audio
Audiolettura di tutta l’unità
R isorse aggiuntive
La pittura rupestre Mappa concettuale ad alta leggibilità
C ontenuti interattivi
Prima sosta di verifica Verifica delle conoscenze
Contenuti digitali integrativi
2
Risorse aggiuntive
Diventare grandi leggendo insieme! Dolmen e menhir
Video
Il complesso megalitico di Stonehenge
L earning object
I primi luoghi di culto del Neolitico
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Obiettivi di apprendimento
L’ alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale […].
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede […], ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Individuare gli elementi specifici della preghiera […].
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi […].
Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni.
3
Unità 1
Le domande dell’uomo
LEZIONE
1
Un animo inquieto Il desiderio di conoscenza e la curiosità accomunano tutti gli uomini. Da bambini siamo affascinati dal nuovo, da tutto quello che entra per la prima volta nel nostro orizzonte e non smettiamo di far domande ai nostri genitori o a chi ci sta intorno. Da adolescenti andiamo alla ricerca di risposte più personali e convincenti, e il nostro raggio di osservazione si allarga al mondo intero, cominciamo a scandagliare i nostri sentimenti e a farci domande sulla vita. In età adulta affrontiamo tutti gli aspetti della vita: l’esperienza, l’amore, il successo, le sconfitte, le malattie, la paura della morte ecc. Ognuno di noi, in ogni sua stagione, si interroga sul senso della vita e della morte. Nell’ora di religione imparerai a Preistoria: lungo conoscere le motivazioni più properiodo che va dalla fonde di questo bisogno e quali comparsa dei primi risposte danno le varie religioni rappresentanti del e in particolar modo la religione genere umano (circa cattolica. Capirai che il bisogno o 2,5 milioni di anni fa) il senso religioso non nasce in uno fino all’invenzione stadio avanzato di cultura o di cidella scrittura. Di viltà, ma da sempre è dentro l’uoquesto periodo rimo, anche dentro di te. mangono numerose
Glossario
tracce: ossa, sepolture, graffiti e oggetti, quasi esclusivamente di pietra. Per questo motivo si chiama «età della pietra» e si divide in Paleolitico (tempo antico) e Neolitico (tempo nuovo).
4
Le domande fondamentali Le domande sul senso della vita hanno accomunato gli uomini di ogni civiltà e di ogni tempo. Dalla preistoria, attraverso le epoche e le innumerevoli scoperte, fino agli odierni orizzonti aperti dalle scienze fisico-matematiche e dalla medicina, l’uomo da sempre è rimasto incantato dalla bellezza dell’universo e dalla complessità delle sue leggi. Di fronte a tanti misteri egli non può non chiedersi: Perché? Qual è il significato di tutto ciò?
Un passo in più I bisogni spirituali Imparare è spesso faticoso, ma fonte di grande soddisfazione: si capisce un po’ meglio il mondo che ci circonda, si è più protagonisti della propria vita, si è più consapevoli. Imparerai che l’uomo agisce per soddisfare i propri bisogni materiali (mangiare, coprirsi, combattere le malattie, migliorare la qualità della vita) ma anche bisogni di altra natura: morale, ideale, intellettuale. Per questo, oltre a produrre beni e ricchezze, l’uomo cerca anche di alimentare lo spirito, coltivando ogni forma di arte, dedicandosi alla filosofia, alle scienze umane e sociali o dando spazio alla propria creatività. Ma l’uomo avverte un bisogno ancora più profondo e dedica una parte del proprio tempo a curare un rapporto del tutto particolare con quello che ritiene sia l’Essere superiore, Dio.
Le domande dell’uomo Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Che senso ha la mia vita? Perché tanta fatica per vivere? Perché il dolore, la malattia, la morte? Che cosa c’è dopo la morte? Queste domande sono proprie dell’uomo. Nessun altro essere vivente è in grado di interrogarsi sul «mistero» della vita, di stupirsi di fronte alla complessità della natura che lo circonda. L’uomo ha davanti a sé due possibilità: ricercare il senso della vita in se stesso, affidandosi solo a valori umani e alla realtà più concreta (felicità materiale, progresso scientifico) o rivolgendosi anche, al di là di sé, a una realtà che trascende l’individuo (lo supera, va oltre), il mondo, la storia, per arrivare a Dio.
LEZIONE 1
Una freccia
L
a vita di un uomo
è il volo di una freccia dal buio alla luce e dalla luce di nuovo all’oscurità; forse verso la gioia forse verso il dolore! Deve esserci qualcosa sopra o sotto di noi da qualche parte nascosto. Un arco potente una mano instancabile un occhio insonne che vede le frecce volare e volare; qualcuno che sa perché viviamo e moriamo. R. H. Stoddard
Attività Rispondi alle domande. A che cosa paragona Stoddard la vita dell’uomo?...................................................................................................... ...................................................................................................................................... . Con quali similitudini Stoddard descrive Dio? ........................................................................................................................................ ...................................................................................................................................... .
Ti sei mai posto, come il poeta, domande sul senso della vita? ....................................................................................................................................... ....................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .
IN BREVE: Ogni uomo, nell’arco della sua esistenza, si interroga sul senso della vita: chi sono? (il senso dell’esistenza), da dove vengo? (le origini del mondo e della vita), dove vado? (il problema della morte e dell’aldilà).
uesta necessità di comprendere il Q significato della vita viene chiamata bisogno o senso religioso.
L’uomo può soddisfare questo bisogno affidandosi al progresso scientifico oppure può ricercare le risposte in una realtà che supera il mondo e la storia per arrivare a Dio.
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Un passo in più
Unità 1
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Il senso della vita
Il mistero dell’universo Di fronte alla bellezza della vita e della natura capita di rimanere stupiti e meravigliati: è come se la vita e l’universo parlassero di una realtà più grande di quella che si vede e si può toccare. Questa esperienza di stupore e meraviglia fa sì che l’uomo si domandi: «Perché c’è qualcosa piuttosto che il nulla?», «Che cos’è che mi attrae e mi spinge
oltre me stesso e l’apparenza delle cose?», «Chi ha voluto la vita e creato la bellezza e l’armonia del cosmo?», «Qual è il significato della vita?». Vedendo la natura ci viene da dire: tanta bellezza è come un dono da parte di qualcuno che ama! I cristiani affermano che proprio la natura è il primo segno di colui che si è rivelato, ha manifestato
il suo volto, si è fatto conoscere: è Dio. Attraverso le parole del grande matematico Albert Einstein e quelle dell’astronauta James Irwin in un’intervista del 1971, possiamo sentire quanto la bellezza della natura indichi il mistero della vita.
Le domande dell’uomo
Il seme della conoscenza «La più bella e profonda emozione che possiamo provare è il senso del mistero. Qui sta il seme di ogni arte, di ogni vera scienza. L’uomo, per il quale non è più familiare il sentimento del mistero, che ha perso la facoltà di meravigliarsi e di umiliarsi davanti alla creazione è come un uomo morto. Il mio lavoro è quello di scoprire come Dio ha disegnato il mondo naturale. Nessuno si può sottrarre a un sentimento di riverente commozione contemplando i misteri dell’Eternità e della stupenda struttura della Realtà. È certo che alla base di ogni lavoro scientifico un po’ delicato si trova la convinzione analoga al sentimento religioso che il mondo è fondato sulla Ragione e può essere compreso. Questa convinzione, legata al sentimento profondo dell’esistenza di una mente superiore che si manifesta nel mondo dell’esperienza, costituisce per me l’idea di Dio.» da A. Einstein, Come io vedo il mondo, Edizioni Giachini
L’astronauta James Irwin sulla Luna nel 1969.
LEZIONE 1
Dalla Luna «Quando scesi la scaletta del modulo lunare dell’Apollo 15, rimasi quasi letteralmente senza fiato nel vedere gli Appennini. Apparivano così vicini, così alti! Sulla Luna, infatti, le distanze possono trarre in inganno, dato che la linea dell’orizzonte è molto più vicina di quanto non sia sulla Terra. La Luna aveva un aspetto amichevole che mi stupì. Ma come? Pensai: “Eccoci qui. Dave Scott e io soli in un ambiente completamente sconosciuto”. Sembrerebbe naturale che ci sentissimo almeno un po’ sperduti, almeno un po’ fuori posto. E invece no. Ci sentivamo perfettamente a nostro agio. Dopo un anno di addestramento, sulla Luna ci sentivamo a casa nostra. C’erano momenti, però, nei quali cercavo di riflettere su quello che ci stava succedendo. Tutte le sere, quando ci mettevamo a dormire, non potevo fare a meno di restare sveglio per alcuni minuti e di riflettere sulla bellezza di quello che avevo visto tentando di scolpire nella mia memoria un’impressione duratura della maestà di quelle montagne. In quei momenti io e Dave restavamo in silenzio. Nella mente mi riecheggiavano spontanee le parole dei versetti biblici che preferisco, quelli del Salmo 120, che dice: “Solleverò i miei occhi verso le alture dalle quali viene il mio aiuto. Il mio aiuto viene dal Signore”. Devo dire in assoluta sincerità che nella missione Apollo 15 e in questa era spaziale dominata dalla scienza non ho trovato nulla capace di scalfire la mia fede in Dio. Al contrario, mentre mi trovavo sulla Luna, di continuo provavo la sensazione che qualcuno era con me e mi custodiva proteggendomi.» da J. Irwin, intervista rilasciata al Corriere della sera, agosto 1971
Attività Rispondi alle domande. Q ual è secondo Einstein l’emozione più bella che l’uomo può provare? Quale idea di Dio ha Albert Einstein? Q ual è la prima impressione di Irwin quando mette piede sulla Luna?
Questa esperienza ha avvicinato o allontanato l’astronauta da Dio? Ricordi un momento della tua vita in cui sei rimasto colpito dalla bellezza della natura?
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Unità 1
LEZIONE
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Le prime risposte La natura e il segreto della vita
Un passo in più L’Homo Sapiens
L’uomo primitivo viveva immerso nella natura. La natura era allo stesso tempo una forza positiva, che forniva, con il sole, la pioggia e la terra, il necessario per vivere, ma in molte occasioni era anche il peggior nemico dell’uomo. La sua forza devastante spesso lo annientava e così egli doveva dar fondo a tutte le sue energie per contrastarla e non soccombere. Era qualcosa di superiore e quindi poteva contenere le risposte ai suoi perché sul senso della vita. La ricerca di un dialogo con le forze della natura divinizzate dall’uomo avvenne tramite gesti dal significato religioso, che poi diventarono dei veri riti, come ad esempio le prove di iniziazione a cui venivano sottoposti i ragazzi prima di essere considerati adulti e far parte, a pieno titolo, del clan, o i riti propiziatori prima della caccia. Quando l’uomo abbandonò i caratteri del nomadismo e divenne più stanziale, si dedicò maggiormente all’agricoltura; si diffuse, allora, soprattutto nell’area mediterranea, il culto della dea Madre, dea potente che tutto genera, e i riti della fertilità. L’uomo ben sapeva, infatti, che la sua sopravvivenza era legata in maniera stretta alla fertilità della terra e a quella degli animali così come la continuità del clan era garantita dalla fertilità delle donne. La dea Madre venne sempre raffigurata come una donna prosperosa con l’esaltazione dei caratteri propriamente femminili (grandi seni e ventre rigonfio).
ssario GloIniziazione: dal tardo latino initiatio: complesso di riti e pratiche che presso i popoli primitivi segnano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
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La Terra, formatasi circa 4,5 miliardi di anni fa, è stata abitata da esseri somiglianti all’uomo solo a partire da 4 milioni di anni fa. Il più antico progenitore dell’uomo sembra che sia stato l’Australopiteco vissuto fino a 2 milioni di anni fa: bipede, aveva una posizione eretta e viveva in Africa. Si diffuse in seguito un ominide più evoluto, l’Homo Habilis, che cominciò a fabbricare strumenti di pietra, anche se di forma rozza. L’evoluzione della specie è continuata con l’Homo Erectus. La sua scatola cranica è ulteriormente sviluppata ed egli si distingue dai predecessori perché impara a usare il fuoco e a conservarlo; nomade, comincia a spostarsi dall’Africa verso le zone temperate dell’Asia e dell’Europa. Circa 200 000 anni fa, compare l’Homo Sapiens, la sua massa cerebrale è ancora aumentata: dotato di conoscenze, può essere definito un uomo che ha imparato a usarle. Inizia a seppellire i compagni morti, dimostrando così una sensibilità che lo distinguerà sempre di più da tutti gli altri esseri del mondo animale. Questo è il primo riscontro di un comportamento religioso che sarà ancor più radicato nell’Homo Sapiens Sapiens, il più diretto antenato dell’uomo moderno. Con il gesto di seppellire i defunti l’uomo dimostra di non preoccuparsi solo di cose materiali, ma di ritenere che la vicenda umana continui dopo la morte terrena.
Statuetta raffigurante la dea Madre, detta Venere di Willendorf, (dal luogo di ritrovamento, in Austria). Datata tra 23000 e 19000 a.C.
Le prime risposte
LEZIONE 2
dai tempi più remoti, considerava la morte come una situazione di passaggio, come un viaggio che avrebbe permesso al defunto di continuare la vita altrove, oltre la vita terrena, nell’aldilà. Il defunto andava ad aggiungersi alla schiera delle anime degli antenati che avevano il compito di aiutare il clan e di proteggerlo nei confronti degli spiriti maligni. Gli spiriti degli antenati svolgevano anche un altro importante compito: quello della mediazione tra gli uomini e l’Essere superiore che, essendo il padrone e il creatore di tutti, era inaccessibile e molto distante. Naturalmente venivano rivolti riti e preghiere a questi spiriti buoni nel tentativo di migliorare l’efficacia dei loro interventi a beneficio di tutto il clan. Particolare delle pale di alce, insegne di comando. Sepoltura del «Giovane Principe», 18750 a.C. Dalla Caverna delle Arene Candide, Genova Pegli, Museo di Archeologia Ligure.
Il culto dei morti Una delle domande di senso che ha sempre impegnato l’uomo anche preistorico riguarda la fine dell’esistenza umana, cioè la morte («Verso dove andiamo?»). I corpi dei defunti erano oggetto di cura e di attenzione. Nelle sepolture venivano messi sia oggetti utili per la continuazione della vita, cibo, armi, utensili, sia oggetti cari al defunto, monili e suppellettili varie. Aldilà: ciò che sta Spesso il defunto veniva coperto da oltre questo mondo e uno strato di polvere rossa, l’ocra, dopo la morte, cioè la con il corpo leggermente ripiegavita ultraterrena. to, nella posizione di chi dorme, a Rito: dal sanscriindicare che la morte era consideto rtàm, «ciò che è rata una situazione di passaggio, conforme all’ordine». transitoria. Altre volte la salma era Gesti e parole con adagiata in una posizione fetale, cui si rende onore come a sottolineare il ritorno al alle divinità in forma ventre materno, cioè il ritorno alpubblica e strutturala Terra, la Grande madre di tutti. ta secondo regole e Questi elementi ci portano ad aftradizioni. fermare che l’uomo primitivo, fin
Glossario
Attività Completa le frasi. La natura per l’uomo primitivo era qualcosa di superiore che poteva contenere ............................. ....................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .
Con il gesto di seppellire i morti l’uomo dimostra di credere che .............................................................................. ..................................................................................................................................... . G li spiriti degli antenati avevano il compito di ................................................................................................................................ ....................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... . Uno dei primi culti che si diffuse nell’area del
Mediterraneo fu quello
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Unità 1
Il senso della vita
I luoghi di culto Nel Neolitico gli uomini cominciarono a costruire edifici sacri veri e propri. I primi esempi di questa edilizia sacra sono rappresentati da enormi pietre (megaliti) conficcate nel terreno (menhir) e coperte da una lastra orizzontale (dolmen). Spesso i Neolitico: dal greco, signifiluoghi preferiti per queste ca «Età della pietra recente». costruzioni erano le alture, È il periodo della preistoria per sentirsi più vicini al cielo, più vicino a noi e dura solo ritenuto da sempre l’abitapoche migliaia di anni. Nel zione delle divinità. Dolmen Neolitico la pietra viene e menhir erano abitualmenlevigata strofinandola su te rivolti verso Oriente, dove rocce umide e dure: si definasce il sole, considerato il nisce amigdala. principio vitale della natura.
Glossario
L’uomo costruiva anche degli altari di pietra e scavava nella roccia piccole cavità chiamate cappelle votive in cui versava il sangue delle vittime dei sacrifici e depositava alcuni doni, come il latte, l’acqua o la frutta, offerti alle divinità durante i riti che servivano a renderle amiche. Altri luoghi particolarmente indicati per l’incontro con le divinità erano le fonti d’acqua, perché questa, indispensabile per la sopravvivenza umana, era considerata dono generoso della divinità. Ne sono testimonianza i pozzi sacri di Santa Cristina e di Santa Vittoria Serri (Nuoro). Adiacente alla fonte sacra di Su Tempiesu (Nuoro) fu edificato anche un piccolo tempio, per sottolineare ancora di più la sacralità del luogo. In esso furono trovati significativi oggetti votivi per ingraziarsi la benevolenza della divinità.
Il sito archeologico di Stonehenge, in Inghilterra.
Un passo in più La pittura rupestre Salva la mia vita
A «
scoltami, mio Dio, e salvami! L’uccello si rifugia nel suo nido e il nido lo salva. Se per un servo le cose diventano impossibili, egli può rivolgersi al proprio padrone. Il padrone lo ascolta e ne ha pietà e anche se il servo è colpevole, ma confessa il suo errore, il padrone può infliggergli la pena che reputa giusta. Ma una volta confessata la pena, l’animo del padrone si placa ed egli non punirà più il servo. Anch’io ho confessato la colpa di mio padre. A te Dio della tempesta di Hatti rivolgo la mia preghiera. Salva la mia vita. » Preghiera del re hittita Murshilish, sec. XIV a.C.
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La maggioranza degli studiosi fa partire la storia dell’arte dal Paleolitico superiore, che si estende lungo il periodo che va da 40 000 a 10 000 anni fa. Rifugio dell’uomo, le grotte custodiscono meravigliose reliquie risalenti a questo periodo: tracce di disegni, pitture, incisioni e graffiti. L’uomo primitivo non conosceva la scrittura e queste opere rappresentano il primo mezzo grazie al quale egli poteva esprimere i suoi desideri, le sue paure e i suoi bisogni per fissarli nel tempo. Quindi possiamo dire che la pittura è stato il primo strumento di espressione artistica: questa precede di decine di secoli la scrittura, poiché le prime iscrizioni risalgono al IV millennio a.C. I soggetti di gran lunga più presenti sono gli animali, che con le loro dimensioni molto grandi sono i protagonisti indiscussi delle pareti del Paleolitico.
Gl
Le prime risposte
I mediatori L’uomo preistorico si rese subito conto che la sua vita era allietata da eventi positivi: la nascita di un bambino o di un cucciolo d’animale, un raccolto abbondante, una buona caccia; ma anche rattristata da eventi negativi come la malattia, la morte, la miseria. RiteneRito magico: pratica va che i primi eventi fossero voluti da rituale che tende ad spiriti buoni, gli altri da spiriti maligni. agire, mediante arti Iniziò così a compiere dei riti che, misteriose, sulla napensava, fossero efficaci per favorire tura o sull’uomo, nel gli eventi positivi e per allontanare tentativo di modifiquelli negativi. carli o di influenzarli. Nacque in questo contesto la figura Sacrificio: nella storia del mediatore, lo sciamano, che metdelle religioni il sacriteva in comunicazione l’uomo con ficio è un’azione rituale divinità, l’unico personaggio che, le, in cui viene offerto all’interno del clan, si riteneva dotato un dono a esseri sodi una particolare sensibilità, l’unico vraumani per stabilia cui fosse permesso di compiere i riti re con essi un contatto magici. benevolo. Il sacrificio Capace di parlare agli spiriti e di ripoteva essere cruento cevere i loro messaggi, lo sciamano (quando veniva uccisa la vittima designata svolge un ruolo fondamentale e di che era un animale o prestigio nel clan. La malattia, la diaddirittura un uomo) sgrazia, la speranza di una buona caco incruento (offerta in cia, il desiderio di ricchezza sono alnatura) senza spargitrettante occasioni per consultare lo mento di sangue. sciamano e conoscere la volontà degli spiriti. È lui a proporre il tipo di sacrificio necessario o il gesto scaramantico adatto a placare l’ira degli spiriti, offesi da un comportamento inadeguato degli uomini. Lo sciamano riteneva di entrare agevolmente in relazione con il
LEZIONE 2
mondo degli spiriti grazie a uno spirito animale. Nei riti venivano usate le maschere che, nascondendo il volto, permettevano d’impadronirsi di una forza superiore per poter neutralizzare gli spiriti malvagi.
Glossario
Ancora oggi lo sciamano è presente nelle culture animiste della Cambogia. Questa è una donna sciamano mentre pratica un rituale tradizionale.
Attività Rispondi alle domande. I n quale età l’uomo ha iniziato a costruire edifici sacri? ........................................................................................... ............................................................................................................................... . C he cosa sono i dolmen?....................................................... ............................................................................................................................... . E i menhir? .............................................................................................. ............................................................................................................................... . C hi era lo sciamano? Quali riti e azioni compiva? ................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ............................................................................................................................... .
IN BREVE: Le prime forme di religiosità nell’uomo primitivo erano legate alle forze e agli elementi della natura considerati come qualcosa di superiore.
La morte era considerata una situazione di passaggio, transitoria, verso l’aldilà.
’uomo primitivo cominciò a considerare le forze e gli L elementi della natura come divinità e cercò di entrare in contatto con esse attraverso i riti.
ià in epoca preistorica esistevano dei luoghi, considerati G sacri, dove compiere il culto e i riti; nel Neolitico gli uomini cominciarono a costruire edifici sacri: dolmen, menhir, altari di pietra ecc.
na delle più antiche forme di religiosità era il culto dei U morti. Agli spiriti dei defunti e degli antenati si rivolgevano riti e preghiere perché proteggessero il clan.
elle antiche religioni gli sciamani erano dei mediatori che N avevano il compito di mettere in comunicazione l’uomo con le divinità, di compiere riti magici e sacrifici.
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Unità 1
LEZIONE
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Le religioni tribali Le culture tribali
Non tutto ciò che caratterizza le religioni delle origini è andato perduto per sempre. Qualcosa di quell’antico spirito sopravvive. Anche oggi infatti esistono gruppi e popoli, purtroppo in via di estinzione, che vivono in società non tecnologiche, a stretto contatto con la natura e che tramandano le loro tradizioni oralmente. In queste culture tribali o etniche esiste un profondo senso religioso. Gli antropologi hanno scoperto che si tratta di culture e di forme religiose molto complesse. Volendo semplificare l’esposizione, possiamo suddividere le religioni tribali in base a una particolare caratteristica e ottenere una classificazione di massima: totemismo › culto di una forza superiore scelta come entità protettrice di un clan o tribù e raffigurata nel totem (animale o pianta); animismo › concezione della natura che ritiene tutte le cose animate da spiriti benefici o malefici; feticismo › culto fondato sull’adorazione dei feticci, oggetti ritenuti carichi di poteri magici; manismo › culto delle anime dei morti e degli antenati (dal latino manes, antenati) che si ritiene possano intervenire nelle vicende dei vivi, per esempio nel conservare e aumentare la fecondità dei campi, la serenità del focolare e della famiglia; sciamanesimo › religiosità che si basa sulla preReligione: deriva dal lasenza nel gruppo di un tino re-ligare (= legare) ed individuo detto sciamaè l’insieme degli elementi no, dotato di particolanecessari a collegare il ri poteri per comunicamondo terreno e quello re con gli dei e l’aldilà. ultraterreno; oppure da Gli elementi costitutivi re-legere (= raccogliere) ed dello sciamanesimo soè l’insieme di formule, riti no: l’estasi, il contatto e atti per evocare, pregare con l’aldilà, la finalità le diverse divinità o il dio. altruistica.
Glossario
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Le religioni tribali sono caratterizzate da vari riti: molto importanti sono quelli di iniziazione che possono essere raggruppati in tre categorie: • riti che segnano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta; • riti di ingresso in confraternite religiose o di guerrieri; • riti che segnano l’adesione a una vocazione particolare come quella dello sciamano. Gli iniziatori sottomettono i giovani a prove destinate a formarli per la vita. Così, ad esempio, per insegnare il passaggio dall’adolescenza all’età adulta i riti prevedono un’alternanza di rinunce e rinnovamenti: i cambiamenti di pettinatura, di abbigliamento, di ornamenti e qualche volta anche del nome indicano la rottura con il mondo adolescenziale. La separazione in gruppi secondo l’età favorisce il senso di appartenenza; la sopportazione del dolore, la resistenza alle prove, il coraggio e la presa di coscienza di se stessi favoriscono l’abbandono dei comportamenti adolescenziali e modellano il carattere dei futuri uomini e donne. Fra gli Himba, popolazione indigena della Namibia, hanno un importante significato le acconciature dei capelli delle donne: le giovani devono portare due trecce rivolte in avanti, mentre quando raggiungono la pubertà possono scioglierle. Questo cambiamento di acconciatura indica il passaggio all’età adulta.
Le religioni tribali
LEZIONE 3
Arte rupestre aborigena presso Ubirr, Australia.
Un passo in più L’uomo e la natura Il modo di sentire la natura, tipico delle religioni etniche, è ricco di fascino e sollecitazioni per l’uomo contemporaneo. In questi ultimi decenni la questione ecologica, cioè il rapporto fra uomo e ambiente, è diventata di drammatica attualità. Si pensi ai processi di desertificazione e di deforestazione, alla perdita della biodiversità, all’inquinamento atmosferico e ai conseguenti cambiamenti climatici, all’inquinamento degli oceani, alla riduzione delle riserve naturali di acqua dolce. La responsabilità più grande è dei Paesi industrializzati il cui modello di sviluppo non ha tenuto conto né della natura, né del rispetto del creato, puntando a obiettivi di maggiore produzione, maggiore guadagno, maggior consumo. Bisogna correre ai ripari! Ricominciare a considerare la Terra come una sorella con cui condividiamo il cammino e come una madre che ci nutre e ci sostiene.
Attività Discuti in classe. Come considerano la Terra gli aborigeni australiani? Possiamo imparare qualcosa da questo modo di considerare la natura? C he cosa puoi fare tu per migliorare l’ambiente in cui vivi?
Canto spirituale degli aborigeni
S
ono un figlio del Popolo dell’Era del Sogno, parte di questa terra, come l’albero contorto della gomma; sono il fiume che mormora dolcemente, che canta le nostre canzoni andando verso il mare. Il mio spirito è l’essenza dei demoni di polvere, Miragoi che danzano nelle pianure. Sono la neve, il vento e la pioggia che cade. Sono parte delle rocce e della terra rossa del deserto, rossa come il sangue che scorre nelle mie vene. Sono l’aquila, il corvo, il serpente che scivola attraverso la foresta pluviale, che si inerpica sul fianco della montagna. Mi sono svegliato qui quando la terra era nuova: c’erano l’emu, il vombato, il canguro, nessun altro uomo di colore diverso. Io sono questa terra e questa terra è me. Io sono l’Australia. »
«
Hyllus Maris
IN BREVE: a religiosità delle origini è possibile ritrovarla anche oggi nelle culture tribali, in quei popoli, cioè, che vivono in società L non tecnologiche, a stretto contatto con la natura e che tramandano le loro tradizioni oralmente. Alcuni caratteri delle religioni di queste popolazioni sono: il totemismo, l’animismo, il manismo, lo sciamanesimo.
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UNITÀ 1
A regola d’arte
La nascita della musica La storia degli uomini, fin dagli inizi, è stata accompagnata dallo sviluppo delle arti che, assieme al linguaggio, sono in grado di rappresentare gli stati d’animo e i sentimenti degli uomini. Pittura, scultura, musica, danza sono praticamente nate con l’uomo e si sono sviluppate nel tempo: dai graffiti, dai piccoli manufatti e dalla riproduzione dei suoni della natura si è giunti alle complesse ed elaborate forme artistiche attuali. La musica nacque per riprodurre il
vento, la pioggia, l’acqua che scorre, il tuono, i versi degli animali: tutti erano per l’uomo suoni misteriosi e di natura divina, che ben presto iniziarono anche a scandire i ritmi della vita quotidiana e a celebrare i momenti più importanti della vita, come la nascita, la caccia, le vittorie in guerra e la morte. Imitando i suoni della natura, e in qualche caso anche accompagnandoli con canti e balli, gli uomini preistorici speravano in qualche modo di ottenere il favore delle
il primo flauto 40mila anni fa e l’uomo scoprì la melodia Quattro flauti, la statuina di una donna dalle forme generose, i resti di una cena sontuosa a base di carne. A Hohle Fels, nella Germania del sud, tra i 40 e i 35mila anni fa dev’essersi svolta una serata squisita. Una festa, o più probabilmente un rito legato alla fecondità. Ma sono stati soprattutto i flauti a impressionare gli archeologi dell’università di Tubinga, che la scorsa estate hanno scavato nella grotta 20 chilometri a ovest di Ulm ritrovando i resti di quella cena del Paleolitico superiore. Uno dei quattro flauti, ricavato dall’osso di un’ala di grifone, lungo 22 centimetri (ma prima di spezzarsi arrivava a 34) e con un diametro di 8 millimetri, capace di suonare 5 note (tanti sono i fori sul suo fusto) è lo strumento musicale più antico mai trovato finora. «Il grifone, con un’apertura alare di due metri e mezzo, aveva ossa perfette» spiegano Nicholas Conard e Susanne Munzel, autori del ritrovamento. A poca
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misteriose divinità che li producevano. Nel corso dei millenni, a partire probabilmente dal Paleolitico superiore (da 40 000 a 10 000 anni fa circa), l’uomo utilizzò come strumenti musicali alcuni elementi della natura, come le conchiglie dentro le quali soffiava o i tronchi cavi che utilizzava come tamburi, strumenti che divennero sempre più elaborati con il passare degli anni.
Flauti preistorici ritrovati a Hohle Fels in Germania.
distanza, per fugare ogni dubbio, sono stati trovati altri tre esemplari simili (ma ridotti in frammenti più piccoli) scavati nell’avorio delle zanne di mammuth con una procedura che presuppone una grande abilità manuale (bisognava sezionare la zanna in due, scavare un solco lungo le due metà e poi ricongiungerle) e fa presupporre l’esistenza di strumenti musicali ancora più antichi. A 70 centimetri dal flauto più grande nella grotta di Hohle Fels è riemersa anche una statuina di 35mila anni d’età, la più antica rappresentazione scultorea di un corpo femminile. Molti altri resti di flauto, datati intorno a 30mila anni fa, furono trovati in passato nei siti di Francia e Austria, ricavati dalle ossa delle ali di uccelli (fra cui i cigni) privati del midollo al loro interno. di Elena Dusi (da La Repubblica, giugno 2009)
IL IL SENSO SENSO DELLA DELLA VITA VITA
La Venere con cornucopia La Venere con cornucopia, o Venere di Laussel, dalla località francese presso la quale è stata rinvenuta, è un’incisione in bassorilievo in una grotta risalente a circa 25 000 anni fa. La figura della Venere era piuttosto diffusa in età paleolitica e rappresentava la madre, la fertilità e la vita. Veniva anche per questo sempre rappresentata con fianchi larghi e seno prosperoso. La particolarità di questa Venere, rispetto alle altre rinvenute, è il fatto che essa tiene nella mano destra uno strumento musicale, più precisamente un corno, o cornucopia. Venere con cornucopia, Laussel, Francia. La Venere con cornucopia ha nella mano destra un corno con incise 13 tacche. Secondo gli studiosi esse potrebbero rappresentare le tredici fasi lunari che si susseguono nel corso dell’anno.
Animali... musicisti In epoca preistorica erano molto diffuse le rappresentazioni di figure animali o zoomorfe, ossia con aspetto e sembianze di animali. Alcune figure zoomorfe nell’atto di danzare o suonare strumenti musicali sono state rinvenute nei graffiti in varie grotte, tra cui quelle di Trois Frères, nel sud della Francia. In questo caso, al centro di un grande graffito raffigurante numerosi animali, si trova una figura con corpo umano e testa di bovino disegnata nell’atto di suonare uno strumento musicale. L’oggetto che tiene vicino alla bocca, infatti, potrebbe essere un arco musicale, uno strumento diffuso in età preistorica che si suonava pizzicando le corde con le dita oppure utilizzando una bacchetta, come si trattasse di un violino. La bocca aveva la funzione di amplificare i suoni.
Graffito della Grotta di Trois Frères in Francia. Al centro di questo elaborato graffito, dipinto in epoche successive, si distingue un essere dalla forma di animale nell’atto di suonare uno strumento musicale. Il graffito risale circa al 13000 a.C.
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UNITÀ 1
Punto d ’ incontro
I miti della creazione Fin dai tempi più antichi, l’uomo si è posto delle domande sull’origine dell’universo e ha elaborato dei racconti proprio per spiegare la creazione del mondo e dell’uomo: i miti. I miti non sono favole, ma racconti
che vogliono narrare attraverso un linguaggio poetico e simbolico le origini dell’universo e dell’uomo (mito cosmogonico). Lo schema ricorrente di questi miti ci presenta il mondo, prima della creazione, come una realtà confusa, disordinata,
indistinta, chiamata Chaos, ovvero «disordine». L’intervento della divinità, cioè di un essere superiore, trasforma il Chaos in Kosmos, «armonia».
la creazione del mondo secondo gli indiani yakima In questo mito gli indiani yakima raccontano della nascita del mondo e danno anche una giustificazione dei diversi compiti affidati a uomini e donne. «Agli inizi del mondo v’era solo acqua. Whee-me-me-ow-ah, il Grande Capo Lassù, viveva su nel cielo tutto solo. Quando decise di fare il mondo, venne giù in luoghi dove l’acqua era poco profonda e cominciò a tirar su grandi manciate di fango che divennero terraferma. Fece un mucchio di fango così alto che per il gelo divenne duro e si trasformò in montagne. Quando cadde la pioggia, questa si trasformò in ghiaccio e neve sulle cime delle alte montagne. Un po’ di quel fango indurì e divenne roccia. Da quel tempo le rocce non sono mutate, sono diventate solo più dure. Il Grande Capo Lassù fece crescere gli alberi sulla terra, e anche radici e bacche. Con una palla di fango fece un uomo e gli disse di prendere i pesci nell’acqua, i daini
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e l’altra selvaggina nelle foreste. Quando l’uomo divenne malinconico, il Grande Capo Lassù fece una donna affinché fosse la sua compagna e le insegnò come preparare le pelli, come trovare cortecce e radici, e come fare dei cesti con quelle. Le insegnò quali bacche usare per cibo e come raccoglierle e seccarle. Le mostrò come cucinare il salmone e la cacciagione che l’uomo portava.» da R. Erdoes e A. Ortiz, Miti e leggende degli indiani d’America, Ed. Paoline
Ritratto di donne yakima in abiti tradizionali.
IL IL SENSO SENSO DELLA DELLA VITA VITA
Origine del mondo dalla parola (mito australiano) In questo brano gli aborigeni raccontano come il mondo abbia avuto origine dalla parola. «In principio la Terra era una pianura sconfinata e tenebrosa, separata dal cielo e dal grigio mare salato, avvolta in un crepuscolo indistinto. Non c’erano né Sole né Luna né Stelle. Tuttavia, molto lontano, vivevano gli Abitanti del Cielo: esseri spensierati e indifferenti, dalle fattezze umane ma con zampe da emù, e capelli dorati lucenti come ragnatele al tramonto; erano senza età e perennemente giovani, poiché esistevano da sempre nel loro verde Paradiso lussureggiante al di là delle Nuvole occidentali. Sulla superficie della Terra si vedevano soltanto le buche che un giorno sarebbero diventate i pozzi. Non c’erano né animali né piante, ma molli masse di materia concentrate intorno alle buche: grumi di minestra primordiale, silenziosi, ciechi, senza respiro né veglia né sonno: ciascuno aveva in sé l’essenza della vita o la possibilità di diventare umano. Ma sotto la crosta della Terra brillavano le costellazioni, il Sole splendeva, la Luna cresceva e calava, e giacevano nel sonno tutte le forme di vita: il fiore scarlatto di un pisello del deserto, l’iridescenza di un’ala di farfalla, i vibranti baffi bianchi di Vecchio Uomo Canguro - assopiti come i semi del deserto che devono aspettare un acquazzone di passaggio. Il mattino del Primo Giorno, al Sole venne una gran voglia di nascere. Il Sole squarciò improvvisamente la superficie e inondò la Terra di luce dorata, riscaldando le buche in cui dormiva ogni Antenato. Questi Uomini dei Tempi Antichi, diversamente dagli Abitanti del
Cielo, non erano mai stati giovani. Erano vecchi zoppi e stremati dalla barba grigia e le membra nodose, e per tutti i secoli avevano dormito in solitudine. Accadde così che quel primo mattino ogni Antenato dormiente sentisse il calore del Sole premere sulle proprie palpebre e il proprio corpo che generava dei figli. L’Uomo Serpente sentì i serpenti strisciargli fuori dall’ombelico. L’Uomo Cacatua sentì le piume. L’Uomo Bruco sentì una contorsione, la Formica del Miele un prurito, il Caprifoglio sentì schiudersi foglie e fiori. L’Uomo Bandicoot sentì piccoli bandicoot che fremevano sotto le sue ascelle. Ogni “essere vivente”, ciascuno nel suo diverso luogo di nascita, salì a raggiungere la luce del giorno. In fondo alle loro buche gli Antenati distesero una gamba, poi l’altra. Scrollarono le spalle e piegarono le braccia. Si alzarono facendo forza contro il fango. Le loro palpebre si aprirono di schianto: videro i figli che giocavano al sole. Il fango si staccò dalle loro cosce, come la placenta di un neonato. Poi, come fosse il primo vagito, ogni Antenato aprì la bocca e gridò: “Io sono!”. “Sono il Serpente… il Cacatua… la Formica del Miele… il Caprifoglio…”. E questo primo “Io sono!”, questo primordiale “dare nome”, fu considerato, da allora e per sempre, il distico più sacro e segreto del Canto dell’Antenato. Ogni Uomo del Tempo Antico mosse un passo col piede sinistro e gridò un secondo nome. Mosse un passo col piede destro e gridò un terzo nome. Diede nome al pozzo, ai canneti, agli eucalipti: si volse a destra e a sinistra, chiamò tutte le cose alla vita e coi loro nomi intessé dei versi. Gli Uomini del Tempo Antico
Aborigeno australiano che suona il dijeridoo.
percorsero tutto il mondo cantando: cantarono i fiumi e le catene di montagne, le saline e le dune di sabbia. Andarono a caccia, mangiarono, fecero l’amore, danzarono, uccisero: in ogni punto delle loro piste lasciarono una scia di musica. Avvolsero il mondo intero in una rete di canto; e infine, quando ebbero cantato la Terra, si sentirono stanchi. Di nuovo sentirono nelle membra la gelida immobilità dei secoli. Alcuni sprofondarono nel terreno, lì dov’erano. Altri strisciarono dentro le grotte. Altri ancora tornarono lentamente alle loro “Dimore Eterne”, ai pozzi ancestrali che li avevano generati. Tutti tornarono “dentro”.» da B. Chatwin, Le vie dei canti, Adelphi
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UNITÀ 1
L’unità in breve
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Le domande dell’ uomo • Da sempre l’uomo si pone domande che riguardano la vita: Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Questo bisogno di comprendere il significato dell’esistenza si chiama bisogno o senso religioso. • L’uomo può trovare le risposte a queste domande o nella scienza o nella fede in Dio. Le prime risposte • L’uomo primitivo era immerso nella natura. Per lui la natura era qualcosa di superiore e poteva rispondere alle sue domande sul senso della vita. • Gli elementi della natura venivano considerati divinità con le quali entrare in contatto attraverso riti (gesti e parole) e preghiere. • Il culto dei morti era un antico rito rivolto agli antenati ai quali l’uomo chiedeva protezione e aiuto per il clan (gruppo di appartenenza). La morte era il passaggio verso l’aldilà. • Nella preistoria esistevano dei luoghi sacri dove compiere i riti. Nel Neolitico gli uomini cominciarono a costruire edifici sacri: menhir, dolmen, altari di pietra. • Nelle antiche religioni gli sciamani (mediatori) avevano il compito di mettere in comunicazione l’uomo con Dio attraverso riti magici e sacrifici. Le religioni tribali • Oggi è possibile ritrovare le forme di religione delle origini nelle culture tribali. Le culture tribali sono tipiche di quei popoli che vivono in stretto contatto con la natura e che tramandano le tradizioni oralmente. Alcuni caratteri delle religioni di queste popolazioni sono: il totemismo, l’animismo, il manismo, lo sciamanesimo.
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Tu sei la mia Vita Più
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Piero Petrosillo
Piano dell’opera
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