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all’Enciclica FRATELLI TUTTI di Papa Francesco






































per l’insegnamento della Religione Cattolica nella Scuola dell’Infanzia
all’Enciclica FRATELLI TUTTI di Papa Francesco
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A. Ulgelmo
M. E. Giordani
C. Magnoli
per l’insegnamento della Religione Cattolica nella Scuola dell’Infanzia
A mia mamma,
che ha intuito quale fosse la mia strada, prima ancora che io lo immaginassi.
dall’Enciclica...
Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!
(FT 8)
Introduzione
Presentazione Guida Didattica e Quaderni Operativi
Programmazione
Lettera Enciclica “Fratelli tutti”
U.d.A. 1 PRENDERSI CURA DEL MONDO
L’amore fraterno di San Francesco
Il dono del Creato
Noi, custodi del pianeta
Tutti sull’arca con Noè
U.d.A. 2 APRIRSI AL MONDO
La famiglia è…
Mosè si fida di Dio
Cittadini del mondo
Il Sì di Maria
È Natale!
L’amicizia, un grande dono
Stare con Gesù
Un miracolo cos’è?
U.d.A. 3 RICONOSCERSI FRATELLI
Il valore della Santa Pasqua
L’amore sociale è…
Perché la solidarietà?
Verso la fraternità universale
La comunità della Chiesa
La pace cos’è?
Il messaggio di Papa Francesco
L’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco trova ispirazione dalla vita e dalla missione di San Francesco, santo dell’amore fraterno, nell’insegnamento di «una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nato o dove abita» (FT 1)
È proprio ad Assisi, terra di San Francesco, il 3 ottobre 2020, alla vigilia della ricorrenza del Patrono d’Italia e alla presenza della grande famiglia francescana, che Papa Francesco, al termine della Santa Messa, firma la sua terza Enciclica Fratelli tutti, da lui stesso definita “sociale”.
La presentazione dell’Enciclica al mondo avviene, poi, all’Angelus di domenica 4 ottobre 2020, festa dedicata al santo di Assisi, e il Papa esorta tutti a lavorare per annunciare il Vangelo e a impegnarsi, nessuno escluso, persone e istituzioni, per aspirare alla fraternità e all’amicizia sociale, costruendo, così, un mondo migliore, che sia più giusto, sostenibile, unito e pacifico.
«L’ho offerta a Dio - ha detto il Pontefice - sulla tomba di San Francesco, che me l’ha ispirata, come la precedente Laudato si’» (Post Angelus del 4 ottobre 2020 su Enciclica Fratelli tutti, www.vaticannews.it).
I punti cardine dell’Enciclica sono proprio le parole “fraternità” e “amicizia sociale”, oggi ancor più preziose, in un tempo, quello attuale, segnato dalla pandemia del Covid-19, e nel quale dobbiamo riconoscere la dignità di ogni persona umana, per rinascere come «un’unica umanità…, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, … ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!» (FT 8).
Ecco allora che, nel diventare un noi, nel “riconoscerci tutti fratelli”, a partire dalla consapevolezza di far parte della famiglia umana, figli di un unico Creatore e di abitare una Casa comune, dobbiamo imparare ad “aprirci agli altri” e a “prenderci cura del mondo che ci circonda”, oggi così fortemente globalizzato e interconnesso, ma disunito e non in pace.
Solo così comprenderemo di essere «una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca… che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme» (FT 32).
La Guida Didattica e i Quaderni Operativi invitano a una riflessione, “rileggendo” a misura di bambino, il messaggio che Papa Francesco ha donato al mondo con l’Enciclica Fratelli tutti
M. Elisabetta Giordani
“FRATELLI
TUTTI”, ECCO L’ENCICLICA SOCIALE DI PAPA FRANCESCO
Quali sono i grandi ideali ma anche le vie concretamente percorribili per chi vuole costruire un mondo più giusto e fraterno nelle proprie relazioni quotidiane, nel sociale, nella politica, nelle istituzioni? Questa la domanda a cui intende rispondere, principalmente, Fratelli tutti: il Papa la definisce una “Enciclica sociale” (6) che mutua il titolo dalle “Ammonizioni” di San Francesco d’Assisi, che usava quelle parole “per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo” (1).
[…] La fraternità è da promuovere non solo a parole, ma nei fatti. Fatti che si concretizzano nella “politica migliore”, […] in grado di porre al centro la dignità di ogni essere umano e di assicurare il lavoro a tutti, affinché ciascuno possa sviluppare le proprie capacità. […] Al contempo, Papa Francesco sottolinea che un mondo più giusto si raggiunge promuovendo la pace, che non è soltanto assenza di guerra, ma una vera e propria opera “artigianale” che coinvolge tutti.
Aperta da una breve introduzione e articolata in otto capitoli, l’Enciclica raccoglie – come spiega il Papa stesso – molte delle sue riflessioni sulla fraternità e l’amicizia sociale, collocate però “in un contesto più ampio” e integrate da “numerosi documenti e lettere” inviate a Francesco da “tante persone e gruppi di tutto il mondo” (5).
Nel primo capitolo, “Le ombre di un mondo chiuso”, il documento si sofferma sulle tante storture dell’epoca contemporanea: la manipolazione e la deformazione di concetti come democrazia, libertà, giustizia; la perdita del senso del sociale e della storia… […] (10-24). A tante ombre, tuttavia, l’Enciclica risponde con un esempio luminoso, foriero di speranza: quello del Buon Samaritano. A questa figura è dedicato il secondo capitolo, “Un estraneo sulla strada”, in cui il Papa sottolinea che, in una società malata che volta le spalle al dolore e che è “analfabeta” nella cura dei deboli e dei fragili (64-65), tutti siamo chiamati – proprio come il Buon Samaritano – a farci prossimi all’altro (81), superando pregiudizi, interessi personali, barriere storiche o culturali.
[…] L’amore costruisce ponti e noi “siamo fatti per l’amore” (88), aggiunge il Papa, esortando in particolare i cristiani a riconoscere Cristo nel volto di ogni escluso (85). Il principio della capacità di amare secondo “una dimensione universale” (83) è ripreso anche nel terzo
capitolo, “Pensare e generare un mondo aperto”: in esso, Francesco ci esorta ad “uscire da noi stessi” per trovare negli altri “un accrescimento di essere” (88), aprendoci al prossimo secondo il dinamismo della carità che ci fa tendere verso la “comunione universale” (95). […] A partire dalla tutela della famiglia e dal rispetto per la sua “missione educativa primaria e imprescindibile” (114). Due, in particolare, gli “strumenti” per realizzare questo tipo di società: la benevolenza, ossia il volere concretamente il bene dell’altro (112), e la solidarietà che ha cura delle fragilità e si esprime nel servizio alle persone e non alle ideologie, lottando contro povertà e disuguaglianze.
Al tema delle migrazioni è, invece, dedicato in parte il secondo e l’intero quarto capitolo, “Un cuore aperto al mondo intero”: con le loro “vite lacerate” (37), in fuga da guerre, persecuzioni, catastrofi naturali, trafficanti senza scrupoli, strappati alle loro comunità di origine, i migranti vanno accolti, protetti, promossi ed integrati […]. Ciò che occorre soprattutto – si legge nel documento – è una governance globale […] (132), in nome di uno sviluppo solidale di tutti i popoli che sia basato sul principio della gratuità. In tal modo, i Paesi potranno pensare come “una famiglia umana” […] (139-141).
Il tema del quinto capitolo è “La migliore politica”, ossia quella che rappresenta una delle forme più preziose della carità perché si pone al servizio del bene comune (180) e conosce l’importanza del popolo, inteso come categoria aperta, disponibile al confronto e al dialogo (160). Compito della politica, inoltre, è trovare una soluzione a tutto ciò che attenta contro i diritti umani fondamentali […] (188-189). […] La politica di cui c’è bisogno, sottolinea ancora Francesco, è quella che dice no alla corruzione, all’inefficienza, al cattivo uso del potere, alla mancanza di rispetto delle leggi (177). È una politica incentrata sulla dignità umana e non sottomessa alla finanza perché “il mercato da solo non risolve tutto” […] (168). Un altro auspicio presente nell’Enciclica riguarda la riforma dell’Onu […]; l’Onu deve promuovere la forza del diritto sul diritto della forza, favorendo accordi multilaterali che tutelino al meglio anche gli Stati più deboli (173-175).
Dal sesto capitolo, “Dialogo e amicizia sociale”, emerge inoltre il concetto di vita come “arte dell’incontro” con tutti, anche con le periferie del mondo e con i popoli originari, perché “da tutti si può imparare qualcosa e nessuno è inutile” (215). […] Particolare, poi, il richiamo del Papa al “miracolo della gentilezza”, un’attitudine da recuperare perché è “una stella nell’oscurità” e una “liberazione dalla crudeltà, dall’ansietà e dall’urgenza distratta” che prevalgono in epoca contemporanea. Una persona gentile, scrive Francesco, crea una sana convivenza ed apre le strade là dove l’esasperazione distrugge i ponti (222-224). Riflette sul valore e la promozione della pace, invece, il settimo capitolo, “Percorsi di un nuovo incontro”, in cui il Papa sottolinea che la pace è legata alla verità, alla giustizia ed alla misericordia. […] In una società, ognuno deve sentirsi “a casa” – scrive il Papa – per
questo, la pace è un “artigianato” che coinvolge e riguarda tutti e in cui ciascuno deve fare la sua parte […] (230-232). Legato alla pace c’è il perdono: bisogna amare tutti, senza eccezioni – si legge nell’Enciclica – ma amare un oppressore significa aiutarlo a cambiare e non permettergli di continuare ad opprimere il prossimo. […] Altrettanto importante è fare memoria del bene, di chi ha scelto il perdono e la fraternità (246-252). Una parte del settimo capitolo si sofferma, poi, sulla guerra: essa non è “un fantasma del passato” – sottolinea Francesco – bensì “una minaccia costante” e rappresenta la “negazione di tutti i diritti”, “il fallimento della politica e dell’umanità”, “la resa vergognosa alle forze del male” ed al loro “abisso”. […] Una posizione altrettanto netta Francesco la esprime a proposito della pena di morte: è inammissibile e deve essere abolita in tutto il mondo. […] Viene ribadita la necessità di rispettare “la sacralità della vita” (283) […].
Nell’ottavo e ultimo capitolo, il Pontefice si sofferma su “Le religioni al servizio della fraternità nel mondo” […]. Al contempo, il Papa sottolinea che un cammino di pace tra le religioni è possibile e che è, dunque, necessario garantire la libertà religiosa, diritto umano fondamentale per tutti i credenti (279). Una riflessione, in particolare, l’Enciclica la fa sul ruolo della Chiesa: essa non relega la propria missione nel privato – afferma – non sta ai margini della società e, pur non facendo politica, tuttavia non rinuncia alla dimensione politica dell’esistenza. L’attenzione al bene comune e la preoccupazione allo sviluppo umano integrale, infatti, riguardano l’umanità e tutto ciò che è umano riguarda la Chiesa, secondo i principî evangelici (276-278).
Infine, richiamando i leader religiosi al loro ruolo di “mediatori autentici” che si spendono per costruire la pace, Francesco cita il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza”, da lui stesso firmato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi, insieme al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib: da tale pietra miliare del dialogo interreligioso, il Pontefice riprende l’appello affinché, in nome della fratellanza umana, si adotti il dialogo come via, la collaborazione comune come condotta e la conoscenza reciproca come metodo e criterio (285).
L’Enciclica si conclude con il ricordo di Martin Luther King, Desmond Tutu, il Mahatma Gandhi e soprattutto il Beato Charles de Foucauld, un modello per tutti di cosa significhi identificarsi con gli ultimi per divenire “il fratello universale” (286-287).
Le ultime righe del documento sono affidate a due preghiere: una “al Creatore” e l’altra “cristiana ecumenica”, affinché nel cuore degli uomini alberghi “uno spirito di fratelli”
Isabella Piro, “Fratelli tutti”, ecco l’enciclica sociale di Papa Francesco, wwwvaticannews.it
La Guida Didattica e i Quaderni Operativi prendono ispirazione e sviluppano il messaggio della Lettera Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, che ruota attorno ai temi, tanto attuali, di fraternità, amicizia sociale, sostenibilità, carità, solidarietà e pace, per ripensarci come cittadini del mondo
L’insegnamento iniziale viene dato dal messaggio sulla fraternità e dalla Parabola del Buon samaritano, primo fratello del proprio prossimo, così come nell’introduzione della stessa Enciclica. dall’Enciclica...
Prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi. Ma abbiamo bisogno di costituirci in un «noi» che abita la Casa comune. (FT 17)
per il bene comune. Non sono state capaci di perdere alcuni minuti per assistere il ferito o almeno per cercare aiuto. Uno si è fermato, gli ha donato vicinanza, lo ha curato con le sue stesse mani, ha pagato di tasca propria e si è occupato di lui. Soprattutto gli ha dato una cosa su cui in questo mondo frettoloso lesiniamo tanto: gli ha dato il proprio tempo. Sicuramente egli aveva suoi programmi per usare quella giornata secondo suoi bisogni, impegni o desideri. Ma è stato capace di mettere tutto da parte davanti a quel ferito, e senza conoscerlo lo ha considerato degno di ricevere il dono del suo tempo. (FT 63)
La parabola del Buon samaritano
Un dottore della legge, per metterlo alla prova, chiese a Gesù che cosa dovesse fare per ereditare la vita eterna. E Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gesù allora gli disse: «Hai risposto bene. Fa’ questo e vivrai». Il dottore della legge chiese, però, chi fosse il suo prossimo e Gesù allora raccontò questa parabola: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura e lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore,
Le tre Unità di Apprendimento, che si sviluppano in diverse argomentazioni, abbracciano le parole di Papa Francesco rintracciandole nelle pagine della Bibbia e del Vangelo, ma leggendole anche attraverso gli obiettivi dell’Agenda 2030 e dell’Educazione civica, affinché impariamo tutti ad essere fratelli in un mondo migliore
PRENDERSI CURA DEL MONDO per vivere e proteggere il pianeta, la nostra Casa comune, dono di Dio, con uno sguardo ecologico e sostenibile:
L’amore fraterno di San Francesco
Il dono del Creato
Noi, custodi del pianeta
Tutti sull’arca con Noè
Così avvenne
l’asciutto
acque “mare”. Poi Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono semi e alberi da frutto». Così avvenne e Dio vide che era cosa buona. Il quarto giorno Dio volle che nel cielo ci fossero due luci per separare il giorno dalla notte, per distinguere le feste, giorni e gli anni e per illuminare la terra. E così avvenne e Dio chiamò “sole” la luce per giorno e “luna” quella per la notte. Poi Dio pose le stelle nel cielo e vide che era cosa buona. Il quinto giorno Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e gli uccelli volino sopra la terra». Dio creò allora tutti gli esseri viventi che guizzano nelle acque e tutti gli uccelli alati, e benedisse perché si moltiplicassero. Il sesto giorno Dio fece gli animali che vivono sulla terra: il bestiame, rettili
APRIRSI AL MONDO per sviluppare e condividere nella quotidianità e negli insegnamenti, la capacità di amare e di percorrere, a cuore aperto, con gli altri la propria vita nel mondo.
Mosè si fida di Dio
Cittadini del mondo
Il Sì di Maria
L’amicizia, un grande dono Stare con Gesù Un miracolo cos’è?
RICONOSCERSI FRATELLI per creare e coltivare una fraternità universale e accogliere gli altri, in uno sguardo mondiale.
Il valore della Santa Pasqua
L’amore sociale è…
Perché la solidarietà?
Verso la fraternità universale
La comunità della Chiesa
La pace cos’è?
Il messaggio di Papa Francesco
affrontare la vita in modo isolato […]. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti nella quale ci aiutiamo a vicenda guardare avanti. Com’è importante sognare insieme! […] Da soli si rischia di avere dei miraggi, per cui vedi quello che non c’è; sogni si costruiscono insieme». Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle
essere tutti uguali! (FT 100)
aScolTiamO
Preghiera al Creatore Signore e Padre dell’umanità, che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità, infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno. Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace. Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno,
povertà, senza violenza, senza guerre. Il nostro cuore si apra a tutti popoli e le nazioni della terra, per riconoscere il bene e la bellezza che hai seminato in ciascuno di essi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise. Amen. Lettera enciclica FRATELLI TUTTI del Santo Padre Francesco sulla fraternità e l’amicizia sociale
pArliAmo
dIsegNiamO
Leggiamo, insieme ai bambini, la preghiera al Creatore che chiude l’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco. Presentiamo ai bambini, anche attraverso l’uso di testi e immagini, la figura di Papa Francesco facendo emergere le loro conoscenze rispetto al suo operato e al suo ruolo. Guidiamoli alla scoperta e alla riflessione rispetto al fatto che il messaggio “fratelli tutti” attorno a cui abbiamo lavorato un intero anno, è il fulcro del suo mandato ed è rivolto a tutti noi
Rappresentiamo graficamente, utilizzando materiali e tecniche diverse, la figura di Papa Francesco, guida della Chiesa e del suo popolo.
In stretto collegamento con le pagine del Quaderno Operativo, la Guida Didattica, amplia e sviluppa sia la parabola del Buon samaritano sia le U.d.A., proponendo questa struttura:
aScolTiamO
pArliAmo La pace cos’è?
Una breve INTRODUZIONE con spunti di riflessione sul testo dell’Enciclica inerente all’argomento trattato e con gli obiettivi da raggiungere; corredato da una FILASTROCCA e/o una CANZONE
Una proposta di ascolto di un racconto.
Un momento di comprensione del testo ascoltato e di dialogo sui valori da condividere e trasmettere.
Una rappresentazione grafica del racconto e dei temi a lui legati.
Una proposta di attività pratico-creativa, ludica e/o psicomotoria gIochIamo
La programmazione, da considerarsi annuale, pur tenendo conto dei riferimenti programmaticonormativi in vigore – riportati in appendice delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012, come da D.P.R. dell’11 febbraio 2010 – è strutturata nelle tre Unità di Apprendimento e nelle rispettive argomentazioni, strettamente legate al testo dell’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco.
Argomentazione Attività Obiettivi
Lettera Enciclica Fratelli tutti
Il Buon samaritano
Canzone Tutti fratelli
• Scoprire l’Enciclica Fratelli tutti
• Riflettere sul messaggio dell’Enciclica
Filastrocca Buon samaritano
Racconto La parabola del Buon samaritano
Gioco Il Buon samaritano
Canzone Il Buon samaritano
• Ascoltare la parabola del Buon samaritano
• Intuire il significato della parabola e mettere in atto gesti di cura
1-5-82
Argomentazione
Prendersi cura del mondo
L’amore fraterno di San Francesco
Attività
Obiettivi
Canzone Prendersi cura del mondo
Filastrocca San Francesco e il
Creato
Racconti San Francesco e la predica agli uccelli
San Francesco e il lupo
Il Cantico delle
Creature
Gioco Fratello Sole, Sorella
Luna
Il dono del Creato
Filastrocca Un meraviglioso dono
Racconto La Creazione
Adamo ed Eva
Gioco Il domino della Creazione
• Intuire la stretta connessione tra noi, gli altri e la natura 1
• Conoscere la figura e l’insegnamento di San Francesco
• Riflettere sull’esempio di San Francesco
• Conoscere il ringraziamento a Dio di San Francesco
1-3-5-815
Noi, custodi del pianeta
Filastrocca Custodi del pianeta
Racconto Il folletto eco-pigrone
Gioco Curiamo il pianeta!
Canzone Ho cura del pianeta
• Conoscere il racconto biblico della Creazione
• Riconoscere il valore del Creato
• Conoscere l’ecosistema del cielo, della terra e del mare
• Riflettere sul mondo come dono di Dio
• Sviluppare consapevolezza rispetto al compito di cura nei confronti del pianeta
• Essere consapevole di far parte del mondo
• Conoscere l’importanza delle api
• Conoscere il ciclo delle piante
• Effettuare la raccolta differenziata
1-3-5-814-15
Tutti sull’arca con Noè
Filastrocca Tutti sull’arca
Racconti Noè e l’arca
Gioco Tutti sull’arca
1-3-4-5-613-14-15
• Conoscere la figura e il ruolo di Noè 1-3-815
Argomentazione
Attività Obiettivi
Aprirsi al mondo
Canzone Aprirsi al mondo
La famiglia è…
Filastrocca Famiglia è…
Racconto Dio è Nostro Padre
Gioco Mano nella mano
• Intuire la stretta connessione tra noi e gli altri 1
• Essere consapevole di far parte di una famiglia
• Condividere momenti di festa in famiglia
• Riconoscere il valore della famiglia
Mosè si fida di Dio
Filastrocca Mosè
Racconti Mosè e la fuga dall’Egitto
I dieci comandamenti
Gioco Segui me!
Cittadini del mondo
Filastrocca Cittadini del mondo
Racconto Un coccodrillo nello
zaino
Gioco Uniti, insieme!
Canzone Cittadini del mondo
• Conoscere la figura di Mosè
• Riflettere sull’importanza delle regole
1-6-8
Il Sì di Maria
Filastrocca Sì
Racconto L’Annunciazione
Gioco La corona dell’Avvento
È Natale!
Filastrocca È Natale
Racconti Il censimento
La nascita di Gesù
La visita dei Re Magi
Gioco La tombola di Natale
Canzone La notte di Natale
• Sviluppare consapevolezza della nostra identità all’interno del gruppo
• Apprezzare l’unicità e i diritti di ciascuno
• Conoscere i diritti all’istruzione, al gioco e alla salute
• Conoscere l’episodio evangelico dell’Annunciazione
• Intuire il messaggio di speranza dell’Annunciazione
1-6-8
63-4
1-3-5-8
• Conoscere gli episodi evangelici della nascita di Gesù 1-4-5
Argomentazione Attività Obiettivi
L’amicizia, un grande dono
Filastrocca Un amico
Racconto Dragotto è arrabbiato!
Gioco Io e te!
Canzone Amicizia è…
Stare con Gesù Filastrocca Gesù e i suoi amici
Racconti Gesù e i dodici discepoli
Gesù e i bambini
Gioco C’è una chiamata per te!
Un miracolo cos’è?
Filastrocca Miracolo
Racconti Le nozze di Cana
La pesca miracolosa
Gioco La pesca miracolosa
• Riflettere sul significato dell’amicizia
• Apprezzare il valore dell’amicizia
• Condividere gesti di amicizia 1-5
• Conoscere la figura dei discepoli
• Scoprire l’amore di Gesù per i bambini 1-8
• Ascoltare e conoscere alcuni miracoli 1-3-82
Argomentazione
Attività Obiettivi
Riconoscersi fratelli Canzone Riconoscersi fratelli
Il valore della Santa Pasqua
Filastrocca È Pasqua
Racconti Gesù entra a Gerusalemme
L’ultima cena
La Resurrezione di Gesù
Gioco Il memory di Pasqua
Canzone È Pasqua!
L’amore sociale è…
Filastrocca È carità
Racconto Un carro attrezzi
speciale
Gioco La catena della carità
Canzone Carità, fraternità, solidarietà
• Intuire di far parte di un’unica famiglia, quella umana 1
• Conoscere gli episodi evangelici dall’entrata a Gerusalemme alla Resurrezione di Gesù
• Intuire il significato della Pasqua
• Conoscere i simboli della Santa Pasqua 1-8
Perché la solidarietà?
Filastrocca Perché la solidarietà
Racconto L’unione fa la frutta
Gioco Ti aiuto io!
Verso la fraternità universale
Filastrocca Fraternità
Racconto Nel Paese degli
Sgrunfi
Gioco Riconoscersi fratelli
• Intuire il valore dell’amore, anche nel suo aspetto sociale
• Riflettere sul significato della carità
• Conoscere l’esempio di carità di San Martino 1-51
• Riflettere sul significato della solidarietà 1-5
• Sviluppare consapevolezza rispetto al rapporto con l’altro, vicino e lontano
• Riflettere sul significato globale di amore e di fraternità 1-5-810
Argomentazione Attività Obiettivi
La comunità della Chiesa
La pace cos’è?
Il messaggio di Papa Francesco
Filastrocca La Chiesa siamo noi
Racconti Gesù manda lo Spirito
Santo
I primi cristiani
Maria, l’Immacolata concezione
Gioco La Chiesa
Filastrocca Il seme della pace
Racconto La storia dell’arcobaleno
Gioco Il seme della pace
Canzone La pace
Filastrocca Papa Francesco
Racconto Preghiera al Creatore
Gioco Fratelli tutti
• Conoscere l’importanza della Chiesa, comunità dei cristiani
• Conoscere la figura e il ruolo di Maria nella Chiesa 1-5-8
• Riflettere sul significato della pace
• Conoscere i simboli della pace 1-5-616
• Scoprire la figura di Papa Francesco
• Conoscere il valore degli insegnamenti del Papa 1-8
dall’Enciclica...
«Fratelli tutti», scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo.
Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio […] Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita. (FT 1)
Scoprire l’Enciclica Fratelli tutti
Riflettere sul messaggio dell’Enciclica
Ascoltare la parabola del Buon samaritano
Con queste parole il Santo Padre introduce il tema della sua ultima Lettera Enciclica: ancora una volta, il santo di cui ha scelto il nome fornisce l’ispirazione per trattare una tematica di grande attualità.
Fratelli tutti infatti ci esorta a ripensarci come cittadini del mondo sotto diversi aspetti che sono al centro del dibattito socio-politico ed economico degli ultimi anni: sostenibilità, carità, solidarietà, fraternità, pace sono i cardini di questa enciclica.
Inoltre, Papa Francesco rintraccia queste stesse tematiche all’interno del Vangelo, in particolare, apre la propria riflessione a partire dalla parabola del Buon samaritano, primo fratello del proprio prossimo.
oBietTivi
Intuire il significato della parabola e mettere in atto gesti di cura
Papa Francesco è preoccupato, sembra che la gente abbia dimenticato il messaggio che Gesù ha trasmesso: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
RIT.
Siamo tutti fratelli!
Siamo tutti fratelli!
Siamo tutti fratelli... è così!
A tutto il mondo scrive allora, perché la gente ricordi ancora quale sia il vero valore dato non dal denaro, ma scritto nel cuore!
RIT.
Siamo tutti fratelli!
Siamo tutti fratelli!
Siamo tutti fratelli... è così!
Il mondo è pieno di persone diverse per razza e religione, ma in tutti batte lo stesso cuore, che ha bisogno di tanto amore!
RIT. (x2)
Siamo tutti fratelli!
Siamo tutti fratelli!
Siamo tutti fratelli... è così!
1
dall’Enciclica...
Gesù racconta che c’era un uomo ferito, a terra lungo la strada, che era stato assalito.
Passarono diverse persone accanto a lui ma se ne andarono, non si fermarono. Erano persone con funzioni importanti nella società, che non avevano nel cuore l’amore per il bene comune. Non sono state capaci di perdere alcuni minuti per assistere il ferito o almeno per cercare aiuto.
Il Buon samaritano chi è?
Possiamo essere anche io e te!
Quando un amico aiutiamo, quando la mamma ascoltiamo, quando ci impegniamo e del nostro meglio facciamo.
Chiara Magnoli
Uno si è fermato, gli ha donato vicinanza, lo ha curato con le sue stesse mani, ha pagato di tasca propria e si è occupato di lui.
Soprattutto gli ha dato una cosa su cui in questo mondo frettoloso lesiniamo tanto: gli ha dato il proprio tempo. Sicuramente egli aveva i suoi programmi per usare quella giornata secondo i suoi bisogni, impegni o desideri.
Ma è stato capace di mettere tutto da parte davanti a quel ferito, e senza conoscerlo
lo ha considerato degno di ricevere il dono del suo tempo.
(FT 63)
Un dottore della legge, per metterlo alla prova, chiese a Gesù che cosa dovesse fare per ereditare la vita eterna. E Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?».
Gesù allora gli disse: «Hai risposto bene. Fa’ questo e vivrai».
Costui rispose: «Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».
Il dottore della legge chiese, però, chi fosse il suo prossimo e Gesù allora raccontò questa parabola: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura e lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?».
Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui».
Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
M. Elisabetta Giordani e Antonella Ulgelmo, Il Vangelo, Raffaello 2011
pArliAmo
Dopo aver ascoltato la parabola del Buon Samaritano, guidiamo una conversazione che porti i bambini a riflettere su quale personaggio abbia tenuto il comportamento migliore nella situazione descritta dalla parabola. Trasportiamo questa situazione paragonandola all’inizio della scuola: per qualcuno di noi può essere un momento di difficoltà iniziare questo percorso con nuovi compagni e nuovi insegnanti, ma altri possono farsi vicini ed essere di aiuto proprio come il Buon samaritano. Pensiamo quindi come farci vicini ai nostri compagni in questo primo momento dell’anno
dIsegNiamO
Rappresentiamo graficamente, con materiali e tecniche diverse, i personaggi o il momento più coinvolgente della parabola.
gIochIamo
Cosa ServE
» spazio salone o palestra
» fettucce di stoffa (o altro materiale in due colori differenti
1. Questo gioco trae spunto dal classico “gioco dello scalpo”, dove l’obiettivo è quello di togliere la coda all’avversario.
2. I bambini devono essere divisi in tre gruppi: briganti, uomini che vengono assaliti e samaritani. Il gruppo dei briganti deve essere il più numeroso, mentre quello dei samaritani deve contare poche unità (ad esempio, totale 20 bambini: 10 briganti, 7 uomini, 3 samaritani). Ai briganti è assegnata la “coda” di un colore e agli uomini quella di un altro colore, mentre i samaritani rimangono senza “coda”.
3. I briganti si dispongono in mezzo alla stanza, mentre le altre due squadre si collocano lungo un lato del campo di gioco. Obiettivo dei samaritani e degli uomini è raggiungere il lato opposto del campo, la locanda, senza farsi prendere la “coda” dai briganti.
Nello specifico:
. i briganti devono cercare di prendere la “coda” degli uomini prima che arrivino alla locanda, ma non devono farsela rubare dai samaritani;
. gli uomini devono cercare di arrivare alla locanda senza farsi rubare la “coda”;
. i samaritani devono cercare di non far rubare la “coda” degli uomini e possono rubarla ai briganti per farli fermare.
4. Diamo il via al gioco e giochiamo diverse manche per far sperimentare i differenti ruoli a tutti i bambini.
5. Possiamo introdurre delle varianti per semplificare o complicare il gioco: con i bambini di tre anni potremo limitarci al gioco del prendersi senza l’aggiunta dello scalpo, mentre con i cinque anni potremo aggiungere lo scalpo anche per i samaritani che, se perdono la coda, devono lasciare il gioco.
RIT.
Chi è il Buon samaritano?
Chi si ferma accanto a te e ti prende per mano.
Un uomo i briganti ha incontrato ed aiuto ha cercato, ma nessuno di lui si prende cura, tutti passan oltre, hanno paura!
RIT.
Chi è il Buon samaritano?
Chi si ferma accanto a te e ti prende per mano.
Si ferma invece il samaritano, dona il suo tempo, tende una mano. 3
Di quell’uomo va in aiuto senza perdere nemmeno un minuto.
RIT.
Chi è il Buon samaritano?
Chi si ferma accanto a te e ti prende per mano.
E oggi noi cosa possiamo fare se da lui vogliamo imparare?
Il nostro amico aiutare senza nulla in cambio aspettare.
RIT. (x2)
Chi è il Buon samaritano?
Chi si ferma accanto a te e ti prende per mano.
Chiara Magnoli
L’amore fraterno di San Francesco
Il dono del Creato
Noi, custodi del pianeta
Tutti sull’arca con Noè
dall’Enciclica...
Quando parliamo di avere cura della Casa comune che è il pianeta, ci appelliamo a quel minimo di coscienza universale e di preoccupazione per la cura reciproca che ancora può rimanere nelle persone. (FT 117)
Riconoscere il valore del Creato
In questa Unità di Apprendimento ci avventureremo alla scoperta del grande dono che è la natura – il Creato e la nostra Casa comune – e rifletteremo sulle azioni e sui comportamenti per individuare, insieme, quale possa essere il nostro piccolo contributo nel preservare ciò che ci è stato donato, rispettandolo e prendendocene cura.
oBietTivi
Intuire la stretta connessione tra noi, gli altri e la natura
Sviluppare consapevolezza rispetto al compito di cura nei confronti del pianeta
Conoscere la figura e l’insegnamento di San Francesco
Conoscere il racconto biblico della Creazione
Scoprire la figura e il ruolo di Noè
grafica e impaginazione
Ester Ciceroni, Stefania Rossini copertina
Giusy Capizzi, Rosaria Scolla, Ester Ciceroni
illustrazioni e colore
Giusy Capizzi, Rosaria Scolla, Francesca Galmozzi coordinamento redazionale
M. Elisabetta Giordani redazione
Giulia Eusebi
stampa
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Prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi. Ma abbiamo bisogno di costituirci in un “noi” che abita la Casa comune.
(FT 17)
I Quaderni Operativi e la Guida Didattica TUTTI FRATELLI
sviluppano il messaggio dell’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, che ruota attorno ai temi di fraternità, amicizia sociale, sostenibilità, carità, solidarietà e pace, per ripensarci come cittadini del mondo.
Il progetto si divide in tre Unità di Apprendimento
PRENDERSI CURA DEL MONDO APRIRSI AL MONDO
RICONOSCERSI FRATELLI
I Quaderni Operativi collegati alla Guida