Claudio Cristiani
Claudio Cristiani Cristina Francucci Maria Isabella Mariani
VIAGGIO NELL’ Edizione compatta • Storia dell’Arte • Codici visivi • Tecniche • Temi operativi
• Valutazione delle competenze • Percorsi trasversali • Laboratori artistici • Idee guida e sintesi
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VIAGGIO NELL’
Claudio Cristiani Cristina Francucci Maria Isabella Mariani
Edizione Il linguaggio dell’Arte compatta
L’Editore ringrazia sentitamente l’Istituto Comprensivo «Caio Giulio Cesare» di Osimo – Offagna (AN) e in particolare gli studenti delle classi della Scuola secondaria di primo grado per aver fornito gli elaborati contrassegnati in questo volume con la dicitura Fatti da voi. Si ringrazia Rosa Maria Alessandrini. Si ringrazia l’artista Sissi per la gentile concessione di utilizzo delle immagini delle sue opere. Le pagine «Anche tu artista», «Verifica delle conoscenze» sono a cura di Maria Isabella Mariani. Coordinamento editoriale: Emanuele Pirani Redazione: Stefania Bigatti, Luca Brecciaroli, Emanuele Pirani, Raffaella Santoni, Lara Contigiani, Gabriella Giaccone Consulenza didattica: Olimpia Barolo, Roberta Conti, Simonetta Crescimbene, Roberta Del Federico, Licinia Mirabelli, Ilaria Sebastianelli Progetto grafico e copertina: Alessandra Coppola Impaginazione: Simona Albonetti Illustrazioni: Ilaria Del Gaudio, Luca De Santis, Ivan Stalio Ritocco fotografico: Claudio Campanelli Cartografia: LS International Cartography Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Ufficio multimediale: Enrico Campodonico, Paolo Giuliani, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Le parti ad alta leggibilità di quest’opera sono state realizzate con la font leggimi © Sinnos editrice Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe. Tutti i diritti sono riservati. © 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it info@grupporaffaello.it
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2024 2023 2022 2021 2020 2019 2018
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Com’è fatto il libro La sezione di Storia dell’Arte è divisa in 12 Unità, ciascuna delle quali affronta un periodo circoscritto della Storia dell’arte e si articola in una serie di Lezioni.
Apertura dell’Unità Una doppia pagina di grande impatto per inquadrare subito il tema e avere i giusti riferimenti spaziotemporali, grazie alla carta geografica e alla linea del tempo con in alto gli eventi storici e in basso le opere d’arte.
Didascalie Le opere più importanti di ogni lezione sono commentate con preziosi spunti di analisi e informazioni utili a ricostruire il contesto storico in cui furono realizzate.
Lezione Ogni lezione è contrassegnata in base al tipo di disciplina artistica affrontata, in particolare architettura, scultura o pittura. In questo modo è possibile orientare lo studio e seguire dei percorsi trasversali per osservare lo sviluppo nei secoli di una singola branca dell’arte.
CuriosArte Alla scoperta di fatti, personaggi e particolari curiosi della Storia dell’arte. Un box con informazioni interessanti ma poco note che catturano l’attenzione e aiutano a fissare i contenuti.
III
Com’è fatto il libro Idee guida Un colpo d’occhio all’inizio di ogni Unità sui principali temi e sugli artisti che caratterizzano il periodo affrontato.
Ieri & Oggi Spunti interessanti e a volte sorprendenti per scoprire che l’arte contemporanea, e in particolare l’architettura, spesso recupera i modelli del passato, reinterpretandoli.
Disegni ricostruttivi Numerose illustrazioni dettagliate per osservare e analizzare gli antichi complessi architettonici all’epoca del loro massimo splendore.
Anche tu artista Numerose attività creative anche nel volume di Storia dell’Arte. Prendendo come modello le tecniche usate nel passato, viene spiegato ai ragazzi come realizzare, passo dopo passo, vasi, mosaici, rosoni, dipinti... Con rimando diretto alle tecniche artistiche spiegate nel volume Il linguaggio dell’Arte.
IV
Ritratto d’artista La «carta d’identità» degli artisti più grandi, con una veloce spiegazione di perché li consideriamo così importanti all’interno della Storia dell’arte.
Leggere l’opera d’arte Un’analisi guidata, approfondita e puntuale dei capolavori dell’arte, visti da vicino.
Competenti in arte Attività operative utili a creare collegamenti tra i diversi periodi dell’arte. Richiamando alla memoria contenuti già studiati e confrontandoli con le nuove acquisizioni, diventa possibile individuare continuità, svolte, rotture e sviluppi all’interno del lungo cammino della Storia dell’arte.
Verifica delle conoscenze Domande veloci sulle conoscenze e una lettura dell’opera d’arte da completare, alla fine di ogni Unità. DIDATTICA INCLUSIVA
Glossario Più di cento termini specifici della Storia dell’arte raccolti, spiegati e tradotti anche in Inglese (CLIL).
DIDATTICA INCLUSIVA
BES BES In sintesi Sintesi schematiche di ogni Unità ed esercizi per la verifica delle conoscenze. Accesso facilitato ai contenuti grazie al carattere ad alta leggibilità e all’audiolettura scandita, specifica per DSA.
V
Com’è fatto il libro La sezione Il linguaggio dell’Arte permette di conoscere e approfondire i codici visivi, le tecniche artistiche, i temi operativi.
Osservare la realtà e le opere d’arte Ogni argomento viene introdotto dall’osservazione e dalla descrizione della realtà che ci circonda; al contempo alcune opere d’arte mostrano l’interpretazione che ne danno gli artisti.
Videolezioni sui vari periodi della Storia dell’arte, sulle opere e sugli artisti più importanti.
Conoscere I concetti fondamentali per conoscere e capire gli argomenti alla base delle discipline artistiche sono proposti attraverso esempi concreti e guidano all’acquisizione di conoscenze sugli argomenti trattati.
Tecniche artistiche Un cassetto diviso a scomparti indica la storia, gli utilizzi e le caratteristiche relative agli strumenti e ai materiali specifici di ogni tecnica artistica.
Imparare a disegnare I temi operativi dell’arte sono descritti con testi, immagini ed esempi pratici. Nel taccuino da disegno ci si esercita con schizzi e disegni dalla realtà per affrontare tecnicamente il disegno dal vero.
VI
Tutte le tecniche artistiche sono illustrate e spiegate da videotutorial realizzati in esclusiva dalla YouTuber Ombretta Fusco (autrice del canale Arte per Te).
Le risorse digitali Viaggio nell’Arte ha una ricca dotazione di risorse digitali, disponibili sia per il docente che per gli studenti, che permettono di approfondire gli argomenti e di focalizzare i collegamenti disciplinari e interdisciplinari della Storia dell’arte. Inoltre offrono un ulteriore spazio di studio e progettazione per i percorsi di apprendimento degli studenti.
Gallerie fotografiche con numerose opere d’arte aggiuntive.
Letture guidate delle opere d’arte, con esplorazione dei dettagli. Tanti collegamenti alle risorse web.
Esercizi interattivi.
Navigazione interattiva della linea del tempo.
Verifiche su Kahoot!, la piattaforma per sfidarsi in classe.
B.Y.O.D. (Bring Your Own Device) Le attività indicate con l’icona Kahoot! permettono di utilizzare i dispositivi elettronici personali dell’alunno durante l’attività didattica in classe in maniera sicura, coinvolgente e collaborativa.
STEP
DOCENTE
STUDENTE
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VII
Com’è fatto il libro Il M.I.O. BOOK è Multimediale Interattivo Open Il M.I.O. BOOK è l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).
DIDATTICA INCLUSIVA
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiato per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO.
BES
PAGINA DA AGGIORNARE (Paolo Giuliani) Galleria immagini
Si può attivare la traduzione Sono raccolte di immagini in altre lingue di tutto il testo o di arricchite da didascalie. alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Ogni testo è stato BES letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite per studenti con BES.
È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.
DIDATTICA INCLUSIVA
Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.
VIII
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
Indice Risorse digitali
Storia dell’Arte U1
Le prime manifestazioni artistiche ...............................................................................................................................................................
2
Idee guida L’uomo nasce artista ...........................................................................................................................................................................................
4
1. Il Paleolitico Arte e civiltà
6
Anche tu artista Dipingi come a Lascaux .......................................................................................................................................................................
9
................................................................................................................................................................................................
2. Dal Neolitico all’Età del bronzo Arte e civiltà
...........................................................................................................................................
10
Ieri & Oggi Un dolmen... con piscina .....................................................................................................................................................................................
11
Leggere l’opera d’arte Stonehenge: il cerchio del Sole .......................................................................................................................................
12
Idee guida Le civiltà dei grandi fiumi ................................................................................................................................................................................
14
3. La civiltà mesopotamica Arte e civiltà
16
Leggere l’opera d’arte Lo Stendardo di Ur ..................................................................................................................................................................
17
...............................................................................................................................................................
4. Gli Egizi: tombe alte fino al cielo Architettura
.......................................................................................................................................
20
Ieri & Oggi La piramide del Louvre ........................................................................................................................................................................................... 5. I grandi complessi religiosi Architettura
........................................................................................................................................................
21
22
Ieri & Oggi Dall’Egitto a Washington ................................................................................................................................................................................... 2 3 6. La scultura egizia Scultura
...............................................................................................................................................................................................
24
Leggere l’opera d’arte Il faraone e i simboli del potere regale ..................................................................................................................... 25 7. La pittura egizia Pittura
.....................................................................................................................................................................................................
26
Anche tu artista Disegna come i pittori egizi .............................................................................................................................................................. 29 Leggere l’opera d’arte Nebamum: a caccia lungo il Nilo ................................................................................................................................. 3 0 Verifica delle conoscenze ........................................................................................................................................................................................................................................
32
Lettura dell’opera d’arte: Un volto enigmatico ...........................................................................................................................................................................................
33
In sintesi... BES
U2
L’arte nel mondo greco ....................................................................................................................................................................................................... 3 4 Idee guida Nascita e sviluppo della civiltà greca ..................................................................................................................................................... 3 6 1. Creta: la civiltà dei palazzi Arte e civiltà
.........................................................................................................................................................
38
Leggere l’opera d’arte Il Palazzo di Cnosso ................................................................................................................................................................. 3 9 2. L’arte, specchio di una civiltà elegante Arte e civiltà
.......................................................................................................................
40
Leggere l’opera d’arte La lotta con il toro .................................................................................................................................................................... 3. L’arte micenea Arte e civiltà
............................................................................................................................................................................................
4. Dalla rocca all’acropoli Architettura
..................................................................................................................................................................
41
42 44
Ieri & Oggi L’architettura della democrazia ..................................................................................................................................................................... 4 4 5. Il tempio Architettura 6. Il teatro Architettura
...........................................................................................................................................................................................................
46
..............................................................................................................................................................................................................
48
Anche tu artista Crea una maschera teatrale come i Greci ............................................................................................................................. 49 7. Alla ricerca della perfezione e della bellezza Scultura
..................................................................................................................
50
Leggere l’opera d’arte Un discobolo perfetto ............................................................................................................................................................ 52 8. La pittura vascolare Pittura
.........................................................................................................................................................................................
56
Anche tu artista Modella come i vasai greci ................................................................................................................................................................. 57
IX
Indice Risorse digitali 9. L’arte nell’Età ellenistica Arte e civiltà
..............................................................................................................................................................
58
Leggere l’opera d’arte Laocoonte: la forza e la disperazione ....................................................................................................................... 59 Verifica delle conoscenze ........................................................................................................................................................................................................................................
60
Lettura dell’opera d’arte: Nella Valle dei Templi .........................................................................................................................................................................................
61
In sintesi... BES
U3
L’arte etrusca e romana
................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................
64
........................................................................................................................................................................
66
Idee guida Dagli Etruschi alla civiltà romana 1. Le città degli Etruschi Architettura
62
2. Sculture in bronzo e in terracotta Scultura
.................................................................................................................................................
68
Leggere l’opera d’arte La rappresentazione di Apollo ........................................................................................................................................ 69 3. La vita dipinta nelle tombe Pittura
.....................................................................................................................................................................
70
Leggere l’opera d’arte Il banchetto nella Tomba dei leopardi ..................................................................................................................... 4. Roma, una città di marmo Architettura
71
72 Leggere l’opera d’arte Un anfiteatro «colossale» .................................................................................................................................................... 76 .........................................................................................................................................................
Ieri & Oggi Nuovi anfiteatri ........................................................................................................................................................................................................... 5. Acquedotti e terme Architettura
.............................................................................................................................................................................
6. Le abitazioni private: domus e insula Architettura 7. La scultura a Roma Scultura
.........................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................
8. Archi trionfali e colonne onorarie Scultura
................................................................................................................................................
77
78
80 82 84
Ieri & Oggi Un arco a forma di cubo ...................................................................................................................................................................................... 84 Leggere l’opera d’arte La colonna di Traiano ............................................................................................................................................................. 8 5 9. La pittura e i mosaici Pittura
.......................................................................................................................................................................................
86
Anche tu artista Crea un mosaico come gli antichi Romani .......................................................................................................................... 89 Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
U4
......................................................................................................................................................................................................................................... 90
Lettura dell’opera d’arte: Uno scrigno di marmo che celebra la pace ...............................................................................................................
91
L’arte nell’Alto Medioevo
92
...............................................................................................................................................................................................
Idee guida L’arte racconta la fede
......................................................................................................................................................................................
1. L’arte dei primi cristiani Arte e civiltà
.................................................................................................................................................................
94 96
Leggere l’opera d’arte I simboli dei primi cristiani ................................................................................................................................................ 97 2. Gli edifici di culto Arte e civiltà
.................................................................................................................................................................................
3. Lo splendore dell’arte bizantina Arte e civiltà
........................................................................................................................................
100
.....................................................................................................................................................
102
..............................................................................................................................................................................................
102
4. Ravenna: l’Oriente in Italia Arte e civiltà Ieri & Oggi Il trencadÍs di GaudÍ
..................................................................................................................................
10 4
...........................................................................................................................................................................................
106
Leggere l’opera d’arte I cortei di Giustiniano e Teodora 5. L’arte islamica Arte e civiltà
98
6. Tra Longobardi e Carolingi Arte e civiltà
.......................................................................................................................................................
108
Leggere l’opera d’arte L’altare d’oro di Sant’Ambrogio ..................................................................................................................................... 110 Anche tu artista Modella a sbalzo come Vuolvinio ................................................................................................................................................. 111 7. Un nuovo stile: il Romanico Architettura
X
.....................................................................................................................................................
112
Risorse digitali 8. Le varianti del Romanico in Italia Architettura
.....................................................................................................................................
9. Architettura e arte nei monasteri Architettura
.....................................................................................................................................
118
...................................................................................................................................................
120
10. La scultura a servizio della fede Scultura
114
Leggere l’opera d’arte La Genesi di Wiligelmo ........................................................................................................................................................ 122 11. La pittura: alla ricerca dell’originalità Pittura
.....................................................................................................................................
124
.........................................................................................................................................................................................................................................
126
Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
Lettura dell’opera d’arte: Come una regina del mare ..................................................................................................................................................... 12 7
U5
L’arte gotica .......................................................................................................................................................................................................................................... 128 Idee guida La grandezza di Dio e la grandezza dell’uomo .............................................................................................................................. 13 0 1. L’architettura gotica Architettura
............................................................................................................................................................................
13 2
Ieri & Oggi La tensione verso l’alto .......................................................................................................................................................................................... 135 2. Cattedrali con pareti di vetro Architettura
...................................................................................................................................................
13 6
Leggere l’opera d’arte Le vetrate gotiche della Sainte-Chapelle ............................................................................................................... 13 8 Anche tu artista Realizza un rosone come nel Medioevo .................................................................................................................................. 13 9 3. Il Gotico in Italia Architettura
.......................................................................................................................................................................................
4. La scultura: riemerge la figura umana Scultura
.......................................................................................................................................
14 0 14 2
Leggere l’opera d’arte I pulpiti di Nicola e Giovanni Pisano .......................................................................................................................... 14 6 5. La pittura: Cimabue, l’innovatore Pittura
....................................................................................................................................................
14 8
Anche tu artista Dipingi su tavola come Cimabue ................................................................................................................................................. 149 6. Giotto: natura, spazio e sentimenti Pittura
...............................................................................................................................................
150
Leggere l’opera d’arte Il bacio di Giuda ....................................................................................................................................................................... 155 7. Il Gotico senese Pittura
........................................................................................................................................................................................................
156
Leggere l’opera d’arte Un soggetto laico: l’Allegoria del Buon Governo ............................................................................................ 158 8. Il Gotico «internazionale» Pittura
........................................................................................................................................................................
160
Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
......................................................................................................................................................................................................................................... 162
Lettura dell’opera d’arte: Il Campanile di Giotto ............................................................................................................................................................... 163
U6
Il Quattrocento
................................................................................................................................................................................................................................
164
Idee guida Alla scoperta dei classici .................................................................................................................................................................................. 166 1. Una città per l’uomo Architettura
..........................................................................................................................................................................
2. Brunelleschi, il genio innovatore Architettura
.......................................................................................................................................
168 1 70
Leggere l’opera d’arte La sfida della cupola di Santa Maria del Fiore ................................................................................................... 1 72 Anche tu artista Disegna in prospettiva come Brunelleschi ........................................................................................................................... 1 73 3. Leon Battista Alberti: l’architetto umanista Architettura
.......................................................................................................
4. Il rinnovamento della scultura: Brunelleschi e Ghiberti Scultura
1 74
..................................................................................
1 76
Leggere l’opera d’arte Due formelle a confronto ................................................................................................................................................... 1 7 7 5. Donatello: il realismo nella scultura Scultura
.........................................................................................................................................
6. Le sculture in ceramica dei Della Robbia Scultura
1 78
..............................................................................................................................
18 0
Ieri & Oggi La terracotta dipinta .............................................................................................................................................................................................. 18 0
XI
Indice Risorse digitali Anche tu artista Modella la ceramica come i Della Robbia 7. Masaccio: il pittore della svolta Pittura
............................................................................................................................
1 81
.........................................................................................................................................................
182
Leggere l’opera d’arte La Trinità .......................................................................................................................................................................................... 183 8. La prospettiva in Paolo Uccello e Antonello da Messina Pittura
...................................................................................
9. Beato Angelico e Piero della Francesca: spiritualità e razionalismo Pittura 10. Andrea Mantegna: raffinato pittore di corte Pittura
184
...................................................
186
..................................................................................................................
190
Leggere l’opera d’arte Il ritratto del dolore ................................................................................................................................................................. 191 11. Sandro Botticelli: la ricerca del bello Pittura
........................................................................................................................................
192
Leggere l’opera d’arte La Primavera misteriosa ..................................................................................................................................................... 194 12. I pittori fiamminghi: il gusto per i dettagli Pittura
.......................................................................................................................
1 96
Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
.........................................................................................................................................................................................................................................
1 98
Lettura dell’opera d’arte: Il mistero della Resurrezione ............................................................................................................................................... 199
U7
Il Cinquecento .................................................................................................................................................................................................................................... 200 Idee guida Il Rinascimento ....................................................................................................................................................................................................... 202 1. Leonardo: il genio del Rinascimento Pittura
............................................................................................................................................
20 4
Leggere l’opera d’arte Un’Ultima Cena voluta dal Moro ................................................................................................................................ 206 2. L’architettura nei grandi centri culturali Architettura
...................................................................................................................
208
Ieri & Oggi Dal Campidoglio a Expo 2015 .......................................................................................................................................................................... 209 Anche tu artista Progetta una piazza come Michelangelo ................................................................................................................................. 211 3. Michelangelo e la scultura Scultura
...................................................................................................................................................................
212
Leggere l’opera d’arte Un David perfetto scolpito nel marmo sbagliato .......................................................................................... 213 4. Michelangelo e la pittura Pittura
........................................................................................................................................................................
214
Leggere l’opera d’arte La Volta della Sistina............................................................................................................................................................... 216 5. Raffaello e l’armonia ideale Pittura
...................................................................................................................................................................
218
Leggere l’opera d’arte La Scuola di Atene .................................................................................................................................................................. 220 6. Giorgione e la «scuola veneta» Pittura
........................................................................................................................................................
222
rea un paesaggio con la pittura tonale come Giorgione ....................................................................................... 22 3 Anche tu artista C 7. La pittura veneziana: Tiziano e Tintoretto Pittura
..........................................................................................................................
224
Scultura
.............................................................................................................................................................
228
9. L’architettura manierista Architettura
.............................................................................................................................................................
232
.........................................................................................................................................................................................................................................
234
8. L’arte «di maniera» Pittura Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
Lettura dell’opera d’arte: Ritratti a confronto...................................................................................................................................................................... 2 35
U8
Il Seicento e il Settecento .................................................................................................................................................................................................. 2 3 6 Idee guida L’arte di stupire ed emozionare .................................................................................................................................................................. 2 3 8 1. Nasce un nuovo stile: il Barocco Architettura 2. Bernini, l’architetto dei papi Architettura
..........................................................................................................................................
240
...................................................................................................................................................
242
Ieri & Oggi San Pietro: da Roma all’Africa......................................................................................................................................................................... 243 3. Borromini e l’originalità delle forme Architettura
XII
.............................................................................................................................
244
Risorse digitali 4. Le grandi regge e il Rococò Architettura 5. Bernini scultore Scultura
..........................................................................................................................................................
246
...................................................................................................................................................................................................
248
Leggere l’opera d’arte Un David in movimento........................................................................................................................................................ 249 6. Caravaggio: la luce e la realtà Pittura
.............................................................................................................................................................
250
Leggere l’opera d’arte La Vocazione di san Matteo............................................................................................................................................. 254 7. I Carracci e Guido Reni: naturalismo e classicismo Pittura
....................................................................................................
256
..................................................................................................................................
258
.....................................................................................................................................................
260
8. La pittura olandese del «Secolo d’oro» Pittura 9. Velázquez e il Barocco in Spagna Pittura
Leggere l’opera d’arte Las Meninas e la finzione del ritratto........................................................................................................................ 260 10. Tiepolo: la pittura come illusione Pittura
...............................................................................................................................................
26 2
Leggere l’opera d’arte La Sala Imperiale di Würzburg........................................................................................................................................ 263 11. Il vedutismo veneziano Pittura
..............................................................................................................................................................................
264
Anche tu artista Riproduci... come i vedutisti del Settecento ........................................................................................................................... 265 Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
........................................................................................................................................................................................................................................
266
Lettura dell’opera d’arte: Giuditta: un’eroina nell’arte ...................................................................................................................................................................... 267
U9
Il Neoclassicismo e il Romanticismo ............................................................................................................................................................ 268 Idee guida Dall’armonia all’esaltazione del sentimento................................................................................................................................... 2 70 1. Il ritorno alle forme classiche: il Neoclassicismo Architettura 2. La scultura neoclassica Scultura
...............................................................................................
2 72
...............................................................................................................................................................................
2 74
Leggere l’opera d’arte Le tre Grazie di Canova ....................................................................................................................................................... 2 76 Leggere l’opera d’arte Amore e Psiche .......................................................................................................................................................................... 2 7 7 3. La pittura neoclassica: David e Ingres Pittura
.......................................................................................................................................
2 78
Ieri & Oggi L’assassinio di Marat ............................................................................................................................................................................................... 2 79 4. I pittori del Romanticismo Pittura
......................................................................................................................................................................
282
Leggere l’opera d’arte Delacroix: l’eroismo del popolo ...................................................................................................................................... 283 5. Il Romanticismo storico in Italia Pittura
........................................................................................................................................................
28 8
Leggere l’opera d’arte Il bacio del patriota ................................................................................................................................................................. 289 6. Francisco Goya: il ritratto della Storia Pittura
........................................................................................................................................
290
Anche tu artista Racconta la Storia, come Goya ......................................................................................................................................................... 291 7. Il Realismo in Francia e in Italia Pittura
...........................................................................................................................................................
292
Leggere l’opera d’arte Un dopo pranzo sotto il pergolato ............................................................................................................................. 295 Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
.........................................................................................................................................................................................................................................
2 96
Lettura dell’opera d’arte: Il sublime e il Naufragio della Speranza .................................................................................................................... 297
U 10
L’Impressionismo e oltre ................................................................................................................................................................................................. 2 98 Idee guida L’arte si allontana dalle Accademie ........................................................................................................................................................ 3 00 1. Architettura in ferro e vetro Architettura
.....................................................................................................................................................
2. Fra Ottocento e Novecento: l’Art Nouveau Architettura
...........................................................................................................
3 02 304
Ieri & Oggi L’eredità di Mucha ..................................................................................................................................................................................................... 3 06
XIII
Indice Risorse digitali 3. Il ritorno all’antico: Neoromanico e Neogotico Architettura
...............................................................................................
3 07
Leggere l’opera d’arte La Sagrada Familia .................................................................................................................................................................. 3 08 4. Rodin: dal classicismo alla modernità Scultura
....................................................................................................................................
310
.................................................................................................................................................
312
.........................................................................................................................................................
314
5. Manet e Degas: oltre la tradizione Pittura 6. La nascita dell’Impressionismo Pittura
7. Claude Monet: l’«inventore» dell’Impressionismo Pittura
..................................................................................................
316
Leggere l’opera d’arte I papaveri: due quadri in uno .......................................................................................................................................... 318 8. Renoir, i contorni della luce Pittura
...................................................................................................................................................................
3 20
Leggere l’opera d’arte Una domenica al Moulin de la Galette .................................................................................................................. 3 22
ipingi la realtà come gli impressionisti ................................................................................................................................ 3 2 3 Anche tu artista D 9. Cézanne e il superamento dell’Impressionismo Pittura 10. Il Puntinismo e il Divisionismo Pittura
...........................................................................................................
3 24
........................................................................................................................................................
3 26
11. Van Gogh: l’esaltazione delle emozioni Pittura
................................................................................................................................
3 28
Leggere l’opera d’arte La quiete apparente di una Notte stellata .......................................................................................................... 33 0 12. Gauguin: l’aspirazione a un mondo puro e incontaminato Pittura
..........................................................................
33 2
....................................................................................................................................................................................................
33 6
........................................................................................................................................................................................................................................
33 8
13. La Belle Époque Pittura Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
Lettura dell’opera d’arte: Dipingere il «male di vivere» ................................................................................................................................................ 33 9
U 11
Le Avanguardie ................................................................................................................................................................................................................................................................ 3 4 0 Idee guida Nuovi linguaggi artistici .................................................................................................................................................................................. 3 4 2 1. Una nuova architettura: il Bauhaus Architettura
...................................................................................................................................
344
...................................................................................................................................................
346
.................................................................................................................................................................
348
2. Fra Razionalismo e Art Déco Architettura 3. L’architettura di regime Architettura
4. L’Espressionismo: la pittura dei sentimenti Pittura
.......................................................................................................................
350
ipingi come gli espressionisti tedeschi ................................................................................................................................. 35 3 Anche tu artista D Leggere l’opera d’arte La danza della vita ................................................................................................................................................................... 35 4 5. Il Cubismo Pittura
....................................................................................................................................................................................................................
6. Picasso: una ricerca continua Pittura
...............................................................................................................................................................
Leggere l’opera d’arte Guernica: una tragedia in bianco e nero
..............................................................................................................
7. Il Futurismo: un nuovo rapporto tra le forme e lo spazio Scultura
................................................................................
356 35 8 3 60 3 62
Leggere l’opera d’arte Boccioni: spazio, movimento, figure ......................................................................................................................... 3 63 8. La pittura futurista Pittura
...........................................................................................................................................................................................
9. La reazione al Futurismo Scultura
.........................................................................................................................................................................
10. Una «scuola» di artisti indipendenti 11. L’arte astratta Pittura
3 66
.....................................................................................................................................
3 68
.........................................................................................................................................................................................................
3 70
12. L’arte bizzarra di Dada Nuove forme 13. L’immobilità metafisica Pittura 14. Il Surrealismo Pittura
Pittura
3 64
..................................................................................................................................................................
3 72
............................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................
3 74
3 76
Leggere l’opera d’arte Le visioni di Magritte .............................................................................................................................................................. 3 79 Verifica delle conoscenze
XIV
Risorse digitali In sintesi... BES
........................................................................................................................................................................................................................................
380
Lettura dell’opera d’arte: La realtà del sogno ............................................................................................................................................................................................... 3 81
U 12
Il secondo Novecento e l’arte contemporanea ............................................................................................................................. 3 82 Idee guida Le Neoavanguardie .............................................................................................................................................................................................. 3 84 1. L’architettura: dalla ricostruzione al Postmoderno Architettura 2. La scultura, fra tradizione e modernità Scultura
........................................................................................
3 86
....................................................................................................................................
392
Leggere l’opera d’arte Henry Moore: fra realtà e astrazione ........................................................................................................................ 3 93 3. Le nuove frontiere della scultura contemporanea Scultura 4. L’Arte informale Pittura
......................................................................................................
3 94
.....................................................................................................................................................................................................
3 96
Leggere l’opera d’arte Pollock: l’azione e l’opera .................................................................................................................................................... 4 00 5. La Pop Art Pittura
................................................................................................................................................................................................................... 4 02
Leggere l’opera d’arte Andy Warhol: la fabbrica delle immagini ............................................................................................................. 4 0 4 Anche tu artista Ritrai con il colore come Warhol ................................................................................................................................................... 4 05 6. Il Graffitismo Pittura
........................................................................................................................................................................................................... 4 06
7. L’Arte povera Nuove forme 8. Land Art Nuove forme
................................................................................................................................................................................................ 4 08
............................................................................................................................................................................................................. 410
9. Body Art, Performance e Happening Nuove forme
...............................................................................................................................
412
.........................................................................................................................................
414
..........................................................................................................................................................
416
10. Installazioni e Arte concettuale Nuove forme 11. Video Art e Computer Art Nuove forme Verifica delle conoscenze In sintesi... BES
......................................................................................................................................................................................................................................... 418
Lettura dell’opera d’arte: Proiettati verso il futuro ................................................................................................................................................................................. 419
1
Il linguaggio dell’Arte I codici visivi
1 . Il segno, il punto, la linea ........................................................................................................................................................................................... Osservare la realtà e le opere d’arte ............................................................................................................................................................................. Conoscere e scoprire Il segno .................................................................................................................................................................................................................................................................. Il punto / La linea .........................................................................................................................................................................................................................................
422 422 424 425
2. La superficie e la texture ........................................................................................................................................................................................... 426 Osservare la realtà e le opere d’arte ............................................................................................................................................................................. 426 Conoscere e scoprire Le texture che compongono superfici / Texture grafiche, pittoriche, plastiche ........................................................................................ 428
3. Il colore ................................................................................................................................................................................................................................................... 430 Osservare la realtà e le opere d’arte ............................................................................................................................................................................. 430 Conoscere e scoprire Che cos’è il colore / La sintesi additiva / La sintesi sottrattiva ............................................................................................................................... 4 3 2 Le classificazioni dei colori .................................................................................................................................................................................................................... 4 33 Colori acromatici / Le terre / Colori caldi e colori freddi / Le caratteristiche del colore / I contrasti e le armonie cromatiche ..................................................................................................................... 4 3 4
XV
Indice Risorse digitali
. Luci e ombre .................................................................................................................................................................................................................................. 4 3 6 4 Osservare la realtà e le opere d’arte ............................................................................................................................................................................. 4 3 6 Conoscere e scoprire Le fonti luminose / Le ombre ............................................................................................................................................................................................................. 4 3 8 Luce, volume e chiaroscuro ................................................................................................................................................................................................................. 4 3 9
. Lo spazio ............................................................................................................................................................................................................................................. 4 4 0 5 Osservare la realtà e le opere d’arte ............................................................................................................................................................................. 4 4 0 Conoscere e scoprire Percezione dello spazio e indicatori di profondità ............................................................................................................................................................ 4 4 2 La prospettiva / La prospettiva centrale .................................................................................................................................................................................. 4 4 3 La prospettiva accidentale / La prospettiva aerea .......................................................................................................................................................... 4 4 4
. La composizione ..................................................................................................................................................................................................................... 4 4 6 6 Osservare la realtà e le opere d’arte ............................................................................................................................................................................. 4 4 6 Conoscere e scoprire La composizione, il formato, l’inquadratura / La sezione aurea .......................................................................................................................... 4 4 8 I criteri della composizione ................................................................................................................................................................................................................... 4 49
2
Le tecniche
1. La matita, il carboncino e la sanguigna .......................................................................................................................................... 4 56
2. Le matite colorate ................................................................................................................................................................................................................ 4 57
3. I pastelli a olio e a cera ................................................................................................................................................................................................. 4 58 4. I pennarelli, le penne e gli inchiostri .................................................................................................................................................... 4 59 5. Il graffito ............................................................................................................................................................................................................................................. 4 60 6. Gli acquerelli ................................................................................................................................................................................................................................ 461
7. Le tempere e gli acrilici ............................................................................................................................................................................................... 4 62 8. I colori a olio ................................................................................................................................................................................................................................. 4 63
9. Affresco, murales e Street Art ........................................................................................................................................................................ 4 64
10. Le tecniche di stampa ................................................................................................................................................................................................. 4 65 11. Le tecniche plastiche ..................................................................................................................................................................................................... 4 66
12. Lo sbalzo ........................................................................................................................................................................................................................................... 4 67 13. Il collage e l’assemblaggio ................................................................................................................................................................................... 4 68 14. Il frottage e il grattage .............................................................................................................................................................................................. 469
15. Il mosaico ........................................................................................................................................................................................................................................ 470
16. La vetrata ....................................................................................................................................................................................................................................... 4 7 1
3
I temi operativi
1. Le forme della natura
.....................................................................................................................................................................................................
4 74
Osservare le opere d’arte ............................................................................................................................................................................................................ 4 74 Sentire e percepire - Il tuo «mondo naturale»........................................................................................................................................................... 4 7 5 Imparare a disegnare
Gli alberi ............................................................................................................................................................................................................................................................... 476 Le foglie ................................................................................................................................................................................................................................................................ 4 7 7 I fiori ........................................................................................................................................................................................................................................................................ 4 78 La frutta e la verdura ................................................................................................................................................................................................................................. 4 79
XVI
Risorse digitali 2. Il paesaggio naturale e urbano
......................................................................................................................................................................
480
Osservare le opere d’arte ............................................................................................................................................................................................................ 4 8 0 Sentire e percepire - Passeggiata artistica nella città ......................................................................................................................................... 4 81 Imparare a disegnare
Il paesaggio naturale ................................................................................................................................................................................................................................. 4 82 Il paesaggio urbano .................................................................................................................................................................................................................................... 4 83 3. Gli animali
.........................................................................................................................................................................................................................................
4 84
Osservare le opere d’arte ............................................................................................................................................................................................................ 4 84 Sentire e percepire - Mappa visiva e tattile .................................................................................................................................................................. 4 8 5 Imparare a disegnare
Gli animali... a quattro zampe .......................................................................................................................................................................................................... 4 86 Il muso di un animale ............................................................................................................................................................................................................................... 4 8 7 Gli animali... con le ali .............................................................................................................................................................................................................................. 4 8 8 Gli animali... che vivono in acqua 4. Gli oggetti
..................................................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................................
4 89
49 0
Osservare le opere d’arte ............................................................................................................................................................................................................ 49 0 Sentire e percepire - Archeologia del 6000 .................................................................................................................................................................. 491 Imparare a disegnare
Gli oggetti ........................................................................................................................................................................................................................................................... 492 Le nature morte ............................................................................................................................................................................................................................................. 493 5. Il volto umano
.............................................................................................................................................................................................................................
494
Osservare le opere d’arte ............................................................................................................................................................................................................ 494 Sentire e percepire - Un ritratto tattile............................................................................................................................................................................. 495 Imparare a disegnare
Il volto in posizione frontale
...............................................................................................................................................................................................................
496
Il volto di scorcio e di profilo................................................................................................................................................................................................................. 497 Le espressioni del volto ............................................................................................................................................................................................................................. 498 La caricatura .................................................................................................................................................................................................................................................... 499 6. Il corpo umano
...........................................................................................................................................................................................................................
500
Osservare le opere d’arte ............................................................................................................................................................................................................ 500 Sentire e percepire - Geografia emotiva del corpo ................................................................................................................................................. 501 Imparare a disegnare
Il corpo umano ............................................................................................................................................................................................................................................... 502 La figura umana in movimento ........................................................................................................................................................................................................ 50 4 Le mani ................................................................................................................................................................................................................................................................. 505
Glossario .................................................................................................................................................................................................................................................... 506 Indice degli artisti ...................................................................................................................................................................................................................... 509
XVII
Contenuti integrativi nel M.I.O. BOOK Storia dell’Arte
1. I codici visivi
Cittadinanza
Sentire e percepire
U1. Arte rupestre della Valcamonica
1. Il segno, il punto, la linea
U2. Paestum: i templi della Magna Grecia
2. La superficie e la texture
U3. Pompei: tesori sotto le ceneri del tempo
3. Il colore
U4. Aquileia: arte e storia millenarie
4. Luci e ombre
U5. Assisi, la Basilica Superiore e altri siti francescani
5. Lo spazio
U6. Palazzo Ducale di Urbino: un palazzo a forma di città
6. La composizione
U7. La bellezza classica a Vicenza U8. La Reggia di Caserta: una «Versailles italiana»
Laboratori d’arte
U9. Palazzo Milzetti a Faenza
Punti d’autore
U10. Torino, patria del Liberty italiano
Estroflessioni di punti
U11. Mart: la contemporaneità si fa museo
Un fondale marino
U12. Arte Sella: in Trentino la natura accoglie l’arte
Opere di carta Contrasti di colori
Compito di realtà
L’orecchio che colora
Costruiamo un mosaico... tra le classi
A scuola di «mezzamacchia»
Promuoviamo un museo sui social network
Una foresta di ombre
Oggi al museo vi guido io
Un nuovo volto alla città ideale
Costruiamo insieme Il Grande Quiz dell’Arte
Un intervento di Land Art Tarsie di marmi policromi
Art CLIL
Edifici di plastica
Vincent Van Gogh Pills of Modern Art
Costruiamo il libro dei codici Punti, puntini
Il linguaggio dell’Arte La percezione visiva
Lineare A caccia di texture I colori delle emozioni
La percezione visiva
Ritratti ombra
Le leggi della percezione visiva
Paesaggio in gradazione 3D
La figura e lo sfondo
Un alfabeto di moduli
Le immagini ambigue
XVIII
Le illusioni ottiche
Compito di realtà
Le figure impossibili
La locandina-puzzle per lo spettacolo teatrale
2. Le tecniche
Una mostra fotografica… personale
Sperimentare e rielaborare
Atlante fantastico del corpo umano
1. La matita, il carboncino e la sanguigna
Una mostra dedicata ai temi operativi
2. Le matite colorate 3. I pastelli a olio e a cera
4. La comunicazione visiva
4. I pennarelli, le penne e gli inchiostri
Comunicare con le immagini
5. Il graffito
1. La grafica
6. Gli acquerelli
2. La pubblicità
7. Le tempere e gli acrilici
3. Il fumetto
8. I colori a olio
4. La fotografia
9. Affresco, murales e Street Art
5. Il cinema
10. Le tecniche di stampa
6. Il design
11. Le tecniche plastiche 12. Lo sbalzo
Compiti di realtà
13. Il collage e l’assemblaggio
Un logo per la biblioteca
14. Il frottage e il grattage
Un manifesto pubblicitario
15. Il mosaico
Il tuo fumetto
16. La vetrata
Tagli fotografici… d’artista «Ciak! Si gira!»
Compito di realtà Il logo della scuola sulla t-shirt
3. I temi operativi
Una lampada per salotto
I beni culturali e il patrimonio I beni culturali
Imparare a disegnare
Il museo
Sperimentare e rielaborare
Il restauro
1. Le forme della natura
L’archeologia
2. Il paesaggio naturale e urbano 3. Gli animali
I mestieri dell’arte
4. Gli oggetti
Conservazione e valorizzazione del patrimonio
5. Il volto umano
Artigianato artistico
6. Il corpo umano
Teatro e spettacolo Produzione artistica
Compito di realtà
Insegnamento
«Adotta un albero»
Comunicazione
La guida «sensoriale» della tua città Libri tattili sugli animali
Art CLIL
Un’insolita installazione
Art and Colour
XIX
U1
Le prime
manifestazioni
artistiche Dove Maggiori siti archeologici di epoca preistorica
Stonehenge
Vestonice
Carnac Valcamonica
Lascaux Chauvet Lespugue Altamira
Balzi Rossi Filitosa
Les Mas d’Azil
Bisceglie
Su Nuraxi Barumini
Sfinge, 2590 a.C., pietra calcarea, 20 x 73 x 60 m. Giza. Tig
Euf
Ninive
ri
Quando
rate
X millennio a.C. Introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento
Mari Babilonia
Saqqara BASSO EGITTO
Ur
Il Cairo Menfi
Giza
Ni
MESOPOTAMIA
Tell-el-Amarna lo
Deir el Medina
Karnak Luxor Assuan
Abu Simbel
2
ALTO EGITTO
Principali centri delle civiltà egizie e mesopotamiche
30 000 a.C.
20 000 a.C.
10 000 a.C.
circa 25 000 a.C.
23 000 a.C.
15 000-11 000 a.C.
Prime incisioni e pitture rupestri
Statuette di Veneri
Oggetti d’uso quotidiano scolpiti
.C.
.
Una domanda che ci si pone quando si inizia lo studio della Storia dell’arte è: «Quando è nata l’arte?». La risposta è semplice: l’arte è nata con l’uomo. Fin dagli albori della propria storia, l’essere umano è un artista: pittore, scultore, danzatore e musicista. Lo dimostrano dipinti e sculture risalenti alla Preistoria che ancora, a distanza di millenni, stupiscono per la bellezza e sanno suscitare emozioni. Le prime grandi civiltà sorte nel IV millennio a.C. - quella mesopotamica, lungo i fiumi Tigri ed Eufrate, e quella egizia, lungo il Nilo - ci hanno invece lasciato testimonianze artistiche di valore eccezionale sia per il livello tecnico raggiunto sia per i significati attribuiti alle opere.
Il re Assurbanipal II sul suo carro e prigionieri elamiti (particolare di un frammento proveniente dal palazzo di Ninive), 645 a.C. ca., alabastro, 163 × 77 cm. Parigi, Musée du Louvre.
Menhir antropomorfo, IV-II
millennio a.C., granito, h 200 cm ca. Filitosa (Corsica).
Il dio Anubi davanti al corpo mummificato del defunto, 1290-1224 a.C., affresco. Deir el-Medina, Tomba del servitore Khaemtora. IV millennio a.C. Prime città-stato in Mesopotamia
3500 a.C. ca. Invenzione della scrittura
4000 a.C.
3000 a.C. ca.
XVIII sec. a.C.
Unificazione dell’Alto e del Basso Egitto
3000 a.C. dal 3500 a.C.
2580-2540 a.C. ca.
Monumenti megalitici
Piramide di Cheope
Primo Impero babilonese
2000 a.C. 2500 a.C. Stendardo di Ur
VII sec. a.C.
Regno assiro di Assurbanipal II
VI sec. a.C.
Secondo Impero babilonese
1000 a.C. 1990 a.C. ca.
Inizio costruzione dei templi di Karnak e Luxor
575 a.C. ca.
Porta di Ishtar a Babilonia
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
3
Idee guida
L’uomo nasce artista
Le Idee guida ti serviranno a focalizzare i punti principali di un periodo artistico, a conoscere le persone che lo hanno caratterizzato e potranno orientare meglio il tuo studio dell’arte preistorica. 1
Tra arte e magia…
Le pitture parietali risalenti all’epoca del Paleolitico (il lungo periodo che va dalla comparsa dell’uomo sulla Terra alla nascita dei villaggi stanziali) per noi costituiscono le prime manifestazioni artistiche. Le pitture raffigurano per lo più scene di caccia in cui sono presenti varie specie di animali, come puoi notare in questa immagine, che riproduce una parete della Grotta di Lascaux, in Francia. Per molto tempo gli archeologi hanno pensato che quelle scene celebrassero eventi realmente accaduti di cui si voleva tramandare memoria, ma non è esattamente così... Esaminando più attentamente i soggetti raffigurati, gli studiosi hanno intuito che le pitture avevano in realtà una funzione che oggi definiremmo «magica» o «religiosa», quella di propiziare la buona riuscita della caccia.
Tori e cavalli, 15 000-14 500 a.C., pitture rupestri. Grotta di Lascaux (Francia).
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…per dominare la natura
La caccia era un’attività rischiosa: i cacciatori potevano essere travolti e uccisi dagli animali. Il particolare qui illustrato (sempre dalla Grotta di Lascaux) mostra un uomo steso a terra che sta per essere calpestato da un bisonte. Per cercare di prevenire o scongiurare questi pericoli, i cacciatori dipingevano o incidevano nella pietra la figura degli animali che avrebbero incontrato e quanto sarebbe potuto accadere. L’atto di raffigurarli rafforzava la convinzione di poterli dominare: «trafiggerli» sulla parete della caverna era un gesto anticipatore di quanto sarebbe dovuto accadere nella realtà. La realizzazione di questi dipinti era probabilmente accompagnata da gesti rituali finalizzati a garantire il controllo sulle forze della natura.
Uomo e bisonte, 15 000-14 500 a.C., pitture rupestri. Grotta di Lascaux (Francia).
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Propiziare la vita...
Durante il Paleolitico si sviluppò anche la scultura. Come la pittura, anch’essa aveva una funzione propiziatoria. Tra le prime statuette a essere realizzate vi furono le cosiddette Veneri, le cui forme femminili evocavano la fertilità. Erano quindi oggetto di particolare devozione e ad esse si fa risalire il culto della «dea madre», associato anche alla terra generatrice di vita.
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...e custodire la morte
Nel Neolitico (l’epoca in cui l’uomo, da nomade, diventò stanziale) sorsero i primi complessi megalitici, che avevano per lo più funzione di tombe. Se ne trovano sparsi in tutta Europa, dal Galles alla Puglia, con caratteristiche molto simili. Questi complessi costituiscono importanti testimonianze del culto tributato ai defunti (almeno a quelli di un certo rango) e i primi segni di una civiltà che andava maturando all’interno delle comunità. La collocazione dei megaliti, infatti, suppone una capacità già evoluta di progettare e di organizzare il lavoro in gruppo per realizzare qualcosa di importante per tutta la collettività.
Tomba megalitica, 3000 a.C. ca. Keitum, sull’isola di Sylt (Germania).
Preconoscenze
Venere di Willendorf, 21 000 a.C. ca., pietra calcarea, h 11 cm. Vienna, Naturhistorisches Museum.
Leggendo queste Idee guida, hai appreso che secondo gli studiosi le pitture rupestri erano realizzate prima della caccia e accompagnate da un rituale in cui si cercava di prevenire i pericoli e favorire la cattura o l’uccisione degli animali. Ugualmente, le statuette dette Veneri venivano conficcate nel terreno auspicando che la terra desse buoni frutti. Quelle che noi oggi riteniamo le prime testimonianze artistiche avevano dunque una funzione magica e propiziatoria. L’uomo ha abbandonato completamente il pensiero magico? Forse no. Pensa ad esempio al Capodanno, in cui, oltre al cenone che propizia abbondanza, in alcune città si brucia un fantoccio che rappresenta l’anno vecchio e si brinda a quello nuovo. E pensa ancora ai fuochi d’artificio con cui, in alcuni Paesi, si festeggia l’arrivo dell’estate! •N ella tua città si celebrano altre tradizioni? Quali?
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Arte e civiltà
1 Il Paleolitico
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La «Cappella Sistina» della Preistoria La Grotta di Lascaux, in Francia, nella regione sud-occidentale della Dordogna, è uno dei primi siti in cui sono stati rinvenuti, perfettamente conservati, dipinti e incisioni rupestri. Il luogo fu scoperto per caso, nel 1940, da un gruppo di giovani escursionisti che, calandosi nella grotta, si trovarono di fronte a immagini di una bellezza straordinaria, tale che la Grotta di Lascaux è stata definita «Cappella Sistina» della Preistoria.
Volta della Sala dei tori, 15 000-14 500 a.C.,
pitture rupestri. Grotta di Lascaux (Francia). Nella Grotta di Lascaux vi sono oltre 600 figure dipinte e altre 1500 incise sulle pareti di ambienti che si susseguono in una serie di gallerie e di «sale». Qui, circa 16 000 anni fa, gli uomini del Paleolitico hanno lasciato una testimonianza formidabile non solo della loro abilità nel tracciare figure ferme o in movimento, ma anche del loro gusto per il colore e della loro sensibilità.
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Tecniche e colori Le immagini che si trovano nella Grotta di Lascaux sono in parte dipinte e in parte incise nella roccia. Per realizzarle gli uomini del Paleolitico si servirono delle dita o di pennelli fatti con peli di animali, grazie ai quali riuscivano a creare le sfumature. I colori – predominanti il rosso, l’ocra e le tinte brune – erano ricavati da impasti di terre colorate, mentre i contorni neri erano tracciati con pezzi di carboni di legna bruciata. L’esecuzione di questi dipinti suppone anche una suddivisione e una specializzazione dei lavori: vi era chi procurava i materiali dai quali poi altri ricavavano i colori, e poi vi erano gli «artisti» veri e propri, che tracciavano e coloravano le figure sulle pareti. Per raggiungere le parti più alte della grotta si aiutavano con scale rudimentali ricavate dai tronchi degli alberi.
Competenti in arte
• O sserva le immagini su queste pagine e scrivi il nome degli animali che riesci a individuare.
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• S i tratta di animali che ancora oggi vengono cacciati dall’uomo? • I ndica sull’immagine gli animali che non sai identificare e confrontati con i tuoi compagni.
Le Grotte di Chauvet e di Altamira Sempre in Francia, ancora più antica della Grotta di Lascaux è quella di Chauvet (dal nome dello studioso Jean-Marie Chauvet, che la scoprì nel 1994). I dipinti che vi si trovano risalgono a oltre 30 000 anni fa e colpiscono per la straordinaria varietà di animali raffigurati e per il dinamismo che essi comunicano. Contemporanei a quelli di Lascaux sono invece i dipinti rupestri che si trovano nella Grotta di Altamira, nella Spagna settentrionale, a ridosso della costa atlantica. Anche in questo caso si tratta di un complesso di ambienti che si snodano per oltre 250 metri, nei quali sono raffigurati animali e cacciatori. Rinoceronti e cavalli, 30 000 a.C., pitture rupestri.
Grotta Chauvet (Francia). Alcuni particolari dei dipinti nella Grotta Chauvet sono curiosi, ad esempio la presenza di rinoceronti, che noi siamo soliti collocare in Africa o in Asia, ma che evidentemente nel Paleolitico erano diffusi anche nella Francia meridionale.
Mani in una grotta In Patagonia, regione meridionale dell’Argentina, esiste una grotta che si chiama Cueva de Las Manos, «Grotta delle mani». Dall’immagine puoi facilmente renderti conto del motivo del nome. Le pareti di questa grotta, infatti, sono quasi interamente coperte da impronte di mani realizzate per lo più con la tecnica dello spruzzo in un periodo che risale a circa 13 000 anni fa. Talvolta esse si sovrappongono o sono accostate a immagini di animali, con un evidente riferimento alla caccia. Il colore predominante è il rosso, ricavato da minerali ferrosi come l’ematite. Impronte di mani, 11 000 a.C. ca., pitture rupestri. Cueva de Las Manos (Argentina).
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Piccoli e destrorsi Dalle impronte rimaste sulle pareti della Cueva de Las Manos si ricavano almeno due informazioni interessanti su coloro che millenni fa le hanno realizzate. Anzitutto essi erano destrorsi: le impronte sono quasi tutte della mano sinistra, il che significa che hanno usato la destra per distribuire il colore. In secondo luogo, erano di corporatura piuttosto minuta, perché le dimensioni delle mani sono simili a quelle di un ragazzo di 12 o 13 anni. Insomma, erano uomini e donne che per la loro grandezza erano molto simili a te.
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Scultori per caso
Propulsore con uccello scolpito
La nascita della scultura rivela in modo chiaro come l’essere umano sia naturalmente portato a essere un artista. Inizialmente, infatti, scolpire significava modellare utensili di vario genere (ad esempio pugnali o punte per lance e frecce ricavati scheggiando pietre) che presto l’uomo iniziò ad abbellire. Il gusto per la decorazione degli oggetti di uso quotidiano è visibile nei propulsori, strumenti in osso che servivano per lanciare lontano pietre o aste, dunque impiegati soprattutto nella caccia.
(proveniente da Le Mas d’Azil), 18 000-14 000, corno di renna. SaintGermain-en-Laye, Musée d’Archeologie Nationale. I propulsori erano spesso modellati con figure di animali, come questo alla cui base è stato scolpito un uccello.
Arte per la vita L’evoluzione della scultura si manifestò anche nella realizzazione di opere che avevano un significato più profondo. Tutto ciò che aveva a che fare con l’inizio e la fine della vita (momenti che suscitavano grandi interrogativi e timori) iniziò ben presto a essere oggetto delle prime manifestazioni artistiche. Tra le sculture più antiche vi sono le «Veneri», figure femminili di dimensioni comprese fra i 5 e i 25 cm che servivano a propiziare la fertilità.
Venere di Vestonice, 27 000 a.C.
ca., argilla, h 11,4 cm. Dolni Vestonice (Repubblica Ceca).
Venere di Lespugue, 25 000 a.C.
ca., avorio, h 15 cm ca. Parigi, Musée de l’Homme.
Venere di Grimaldi (proveniente dai Balzi Rossi, presso Imperia), 20 000 a.C. ca., steatite gialla, h 4,8 cm. Saint-Germain-enLaye, Musée d’Archeologie Nationale.
Alla donna, in quanto capace di generare figli, era fatta risalire simbolicamente l’origine dell’esistenza e per questo le parti del corpo direttamente coinvolte nella generazione (il ventre) e nel mantenimento della vita (il seno) erano esaltate e rappresentate in proporzioni esagerate e sproporzionate rispetto al resto della figura.
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Approfondisci a pag. 456
Anche tu artista
Dipingi come a Lascaux Ecco alcune foto di animali dipinti nella Grotta di Lascaux. Prendendo spunto da queste immagini, tu e i tuoi compagni potete riprodurre su una parete della vostra classe (opportunamente ricoperta con un foglio di carta piuttosto spessa) una pittura simile a quelle del Paleolitico.
1 Procurati i seguenti materiali: carta da pacchi, colla vinilica, carta velina bianca, carboncino, matita morbida, spugna, pennelli grandi, cibo o spezie che puoi recuperare nella cucina di casa.
2 Increspa della carta velina e incollala sulla carta da pacchi appesa alla parete come supporto per ricreare l’effetto di una grotta.
3 Ricava, come un vero uomo preistorico, i tuoi colori da altri materiali, ad esempio cacao, caffè, zafferano o altro suggerito dall’insegnante. Sciogli un po’ di queste polveri nell’acqua e tampona con la spugna o con pennelli grandi i colori ottenuti sulla superficie della tua «roccia», lasciando una colorazione di base chiara.
4 Con il carboncino disegna le figure stilizzate di alcuni animali, in modo che assomiglino alle pitture rupestri che hai appena conosciuto.
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Arte e civiltà
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2 Dal Neolitico all’Età del bronzo
Menhir, dolmen e cromlech Durante il Neolitico in diverse regioni europee gli esseri umani abbandonarono il nomadismo e iniziarono a vivere stabilmente in gruppi più o meno numerosi. A questo periodo risalgono i megaliti, grandi pietre che, a seconda della forma e dell’uso, vengono chiamate in modo diverso: •m enhir (nell’antica lingua bretone «pietra lunga»), grossi massi di pietra di forma allungata che venivano conficcati nel terreno. Potevano essere isolati, oppure collocati uno vicino all’altro. La loro funzione era quella di indicare la presenza di tombe oppure di segnalare un percorso sacro; • dolmen (nell’antica lingua bretone «tavola di pietra»), strutture costituite da due o tre menhir che supportano una tavola di pietra orizzontale. Erano edificati sopra tombe individuali o collettive scavate nella terra sottostante; • cromlech (nell’antica lingua bretone «circolo»), strutture complesse e di forma circolare, che servivano a delimitare un’area considerata sacra. Il cromlech più famoso, anche per le sue dimensioni, è quello di Stonehenge, in Gran Bretagna, di cui ci occuperemo in maniera più dettagliata nelle prossime pagine.
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Obelix e i menhir I fumettisti francesi Uderzo e Goscinny sono diventati famosi per avere inventato le avventure di Asterix e del suo inseparabile compagno Obelix. Uno dei compiti di Obelix è quello di trasportare sulla schiena dei grossi menhir, che spesso non raggiungono la destinazione voluta perché vengono prima scagliati, come enormi proiettili, contro i nemici. Queste avventure sono ambientate nel I secolo a.C., durante la guerra tra Galli e Romani. Ora, anche se è vero che nell’antica Gallia erano presenti i complessi megalitici risalenti al Neolitico, è escluso che nel I secolo a.C. qualcuno si desse ancora la briga di portare in giro dei menhir. Il compito assegnato al simpatico Obelix rappresenta quindi un anacronismo che non ha nulla a che vedere con la verità della storia dei megaliti.
Complesso megalitico, V-III millennio a.C. Carnac. Il lungo percorso (4 km in totale), segnato da circa 3000 menhir, a Carnac, nella Francia nordoccidentale, era probabilmente un percorso sacro, ma non è chiara la funzione dell’allineamento delle grandi pietre.
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Menhir antropomorfo,
IV-II millennio a.C., granito, h 200 cm ca. Filitosa (Corsica).
Il sistema trilitico I dolmen e i cromlech erano costruiti usando il cosiddetto sistema trilitico. Si tratta di una tecnica costruttiva basata sull’uso di tre pietre (raramente quattro), delle quali due verticali conficcate nel terreno (chiamate piedritti) ne sostengono una terza, posta in orizzontale sulla loro sommità (detta architrave). Se i piedritti e l’architrave sono ben posati, la struttura che ne risulta è solida e il peso viene scaricato verso terra in maniera equilibrata dando stabilità alla costruzione.
Schema ricostruttivo di struttura trilitica. Dolmen della Chianca, 3000 a.C. ca.
Bisceglie. Al suo interno sono state rinvenute diverse sepolture.
Competenti in arte Lo sai che sul sistema trilitico si basano ancora attualmente semplici strutture architettoniche? Individua intorno a te, a parti re dall’appartamento in cui vivi, strutture costituite da un architrave sostenuto da due piedritti.
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Ieri & Oggi
Un dolmen... con piscina Nel 2010 è stato inaugurato a Singapore un particolare grattacielo che si sviluppa su tre torri e somiglia molto a un dolmen del terzo millennio d.C. Si tratta del Marina Sands Bay, progettato dall’architetto canadese Moshe Safdie (1938), alto circa 200 metri, nel quale hanno sede hotel di lusso e persino un casinò. La piattaforma che lo sovrasta (e che richiama la forma di una nave), il cosiddetto Skypark, è lunga ben 340 metri e ospita una grandissima piscina, ristoranti, giardini pensili in cui si possono intrattenere fino a 3500 persone.
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Leggere l’opera d’arte
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Stonehenge: il cerchio del Sole Il complesso megalitico più famoso al mondo è il cromlech di Stonehenge, nell’Inghilterra meridionale. Costruito in fasi successive tra il 2800 e il 1500 a.C., era formato in origine da 30 megaliti, sulla cui sommità erano collocate delle enormi lastre in pietra. All’interno di questo «recinto sacro» c’erano cinque grandi triliti, altre pietre più piccole e una grande lastra chiamata pietra dell’altare, che serviva probabilmente come punto di osservazione del ciclo solare. Intorno al cromlech di Stonehenge vi erano altri anelli di pietre, buche e persino un fossato. Tutti questi elementi delimitavano un’area ben precisa. Il lungo viale d’ingresso era allineato in modo da coincidere con il punto in cui sorgeva il Sole nel solstizio d’estate. All’alba, la luce del Sole penetrava nel cromlech attraverso la Pietra di Heel e andava a colpire la pietra dell’altare. A partire da quel momento, facendo riferimento ad altri massi del complesso era possibile stabilire in modo preciso il succedersi dei mesi e delle stagioni. Le 56 buche scavate nel terreno, che si trovano lungo il fossato, indicano probabilmente il tempo stimato tra il verificarsi di due eclissi lunari.
Tutta l’area del cromlech era delimitata da un fossato. L’ampio spazio interno era considerato sacro.
Ogni anno veniva collocata una grossa pietra in una delle buche che circondano il complesso, spostandola di volta in volta in quella successiva: questa modalità permetteva di calcolare gli anni che intercorrevano tra un’eclissi lunare e l’altra.
Disegno ricostruttivo del cromlech di Stonehenge. Oggi solo una parte del cromlech di Stonehenge è rimasta intatta, ma le tracce sul terreno permettono una ricostruzione precisa del suo aspetto originario.
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Le dimensioni e le tecniche di costruzione. Le dimensioni di Stonehenge sono davvero notevoli. Il diametro del cromlech è di 100 metri, ma tutta l’area del complesso è molto più ampia. Il monolite più grande utilizzato è alto 9 metri e pesa circa 40 tonnellate. Tutte queste grandi pietre furono trasportate sul luogo facendole rotolare su tronchi di legno. Si tratta di pietra arenaria proveniente da almeno 30 chilometri di distanza. Per innalzare questi enormi massi, i costruttori ricorsero alla tecnica impiegata per i dolmen: scavavano grosse buche nella quali facevano scivolare la base della pietra e poi la raddrizzavano facendo uso di funi. Poi, costruendo una sorta di impalcatura costituita da diverse piattaforme in legno, issavano la lastra orizzontale. Si tratta di un lavoro che richiedeva molto tempo e molte persone!
Complessi megalitici nell’Età del bronzo
Cromlech di Stonehenge,
2800-1500 a.C., pietra arenaria, diametro 100 m. Piana di Salisbury (Regno Unito).
L’evoluzione dell’uomo è avvenuta con fasi e ritmi differenti nelle varie parti del mondo, per cui è possibile riscontrare costruzioni megalitiche in civiltà di epoche successive al Neolitico. L’esempio più vicino a noi è quello della civiltà nuragica, che fiorì in Sardegna a partire dal 1800 a.C. e si prolungò fino alla conquista romana, intorno al II secolo a.C. Le numerose grandi costruzioni in pietra sul territorio sardo risalgono quindi «all’Età del bronzo», epoca in cui l’uomo raggiunse un’elevata padronanza nella lavorazione dei materiali, testimoniata anche da interessanti manufatti artistici.
La civiltà nuragica sarda prende il nome dai nuraghe, costruzioni cilindriche organizzate su diversi piani che potevano raggiungere anche i 20 metri di altezza. Erano composte da grossi massi di pietra («nuraghe» deriva dalla parola sarda nurra, che significa «ammasso di pietre») sovrapposti senza l’uso di malta: una tecnica che si definisce «muratura a secco». I nuraghe erano integrati all’interno di un villaggio e avevano probabilmente una funzione di difesa della popolazione, che in caso di pericolo vi trovava rifugio. Nei villaggi più grandi potevano esserci anche più nuraghe, di diverse dimensioni. In questo caso si parla di complesso nuragico. Il più famoso e meglio conservato è quello di Barumìni, nella parte centromeridionale dell’isola. In quel sito, il nucleo principale risale al II millennio a.C.
Gruppo di due guerrieri,
VIII sec. a.C., bronzo. Cagliari, Museo Nazionale di Cagliari. Molto probabilmente le statuette avevano una funzione religiosa: questo gruppo di bronzetti, che rappresenta guerrieri in atteggiamento di preghiera, è stato rinvenuto nel villaggio santuario ad Abini, in provincia di Nuoro.
La Pietra di Heel era punto di riferimento per stabilire il calendario solare.
La civiltà dei nuraghe
Complesso nuragico di Su Nuraxi (particolare), II millennio a.C. Barumìni. Il sito archeologico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1997.
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Quale funzione avevano i nuraghe? Nei secoli sono state avanzate le ipotesi più diverse sulla funzione dei nuraghe. Erano semplici abitazioni oppure fortezze, torri d’avvistamento, luoghi di sepoltura, osservatori astronomici? In realtà si è scoperto che alcuni furono usati per scopi militari, in altri sono state rinvenute delle tombe oppure oggetti riconducibili a un impiego di tipo religioso. Così pure, alcuni sorgono in posizioni isolate, tali da far pensare a torri d’avvistamento, mentre altri, al centro di complessi più grandi, potrebbero essere identificati con la dimora del capo del villaggio. È possibile quindi che le antiche popolazioni sarde abbiano utilizzato la stessa tecnica costruttiva e lo stesso impianto architettonico per impieghi differenti.
Nuraghe di Santu Antine detto anche Sa domo de su Re («La casa del re»), 1800-1450 a.C. Torrealba.
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Idee guida
Le civiltà dei grandi fiumi
Le Idee guida ti serviranno a focalizzare i punti principali di un periodo artistico, a conoscere le persone che lo hanno caratterizzato e potranno orientare meglio il tuo studio dell’arte fiorita nelle grandi civiltà mesopotamiche e nell’antico Egitto. 1
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La religione...
L’arte dei Sumeri trova la sua prima ispirazione nella religione. Questo è un tratto caratteristico di tutte le civiltà antiche: statue di divinità, edifici sacri, oggetti di vario genere impiegati per il culto sono tra le espressioni artistiche più alte della storia dell’umanità. Al III millennio a.C., per esempio, risalgono le statuette dei cosiddetti oranti, interessanti reperti delle civiltà mesopotamiche.
...e il potere
Oltre alla religione, grande importanza ricopriva nell’arte delle prime civiltà e la celebrazione del potere regale. Accanto al tempio infatti sorgeva il palazzo del re, decorato con sculture che esaltano la figura del sovrano. In questa immagine del VII secolo a.C., scolpita su una parete del palazzo reale di Ninive, il re Assurbanipal II viene rappresentato sul suo carro da guerra, circondato da soldati e da persone del suo seguito. La sua statura, superiore a quella di tutti gli altri personaggi, sottolinea la sua importanza e l’alta corona è il segno inconfondibile della sua autorità.
Statuetta raffigurante Salim
(proveniente da Mari), 3000 a.C., alabastro. Damasco, National Museum of Damascus. Nelle statuette di oranti in alabastro colpisce la rappresentazione del volto: gli occhi grandi e spalancati, colorati con l’innesto di lapislazzuli, manifestano stupore di fronte alla divinità; l’espressione è sempre serena e fiduciosa.
Il re Assurbanipal II sul suo carro e prigionieri
elamiti (particolare di un frammento proveniente dal palazzo di Ninive), 645 a.C. ca., alabastro, 163 × 77 cm. Parigi, Musée du Louvre.
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Un’arte per l’eternità
Lo stretto legame tra arte e religione, nella cultura egizia, è testimoniato dal culto riservato ai defunti. L’edificio-simbolo della civiltà egizia, la piramide, è una tomba destinata ad accogliere il corpo del faraone. Pitture, sculture di grandi e piccole dimensioni, persino oggetti di uso quotidiano di straordinaria bellezza sono stati rinvenuti nelle tombe dove avevano una funzione precisa: accompagnare il defunto nella sua vita nell’oltretomba.
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Statue colossali per celebrare il re-dio
Nelle civiltà mesopotamiche spesso la figura del sacerdote coincideva con quella del sovrano. In Egitto, invece, il faraone era egli stesso una divinità, incarnazione di Horus, figlio di Ra, il dio-Sole. Al faraone erano quindi attribuiti gli onori riservati a un dio e a lui venivano dedicate statue di ogni dimensione, comprese quelle cosiddette «colossali», cioè di eccezionale grandezza. All’ingresso del tempio di Abu Simbel si trovano quattro statue alte 20 metri che ritraggono Ramses II, il faraone che decise la costruzione del tempio dedicandolo... a se stesso.
Ingresso del tempio di Abu Simbel, 1260 a.C. ca. Assuan. Il tempio fu costruito per volontà del faraone Ramses II, che in questo modo volle divinizzare la propria persona.
Il faraone Ramses I tra le divintà Horus (a sinistra)
e Anubi (a destra), 1290 a.C., affresco. Luxor, Valle dei Re, Tomba di Ramses I.
Preconoscenze Nelle antiche civiltà, scultori e pittori esaltavano nei soggetti che rappresentavano gli aspetti fisici che permettevano di evidenziare il loro ruolo, la loro importanza e le loro caratteristiche più salienti: grandi occhi per vedere, grandi orecchie per ascoltare e dimensioni ciclopiche per sottolinearne l’importanza. • Secondo te, queste modalità di comunicazione sono adottate ancora oggi? Pensa ai tuoi supereroi preferiti, alla rappresentazione della figura umana nei fumetti e nel cinema di animazione: in quali personaggi riconosci una simile evidenza di caratteri?
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Arte e civiltà
3 La civiltà mesopotamica
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La ziggurat, centro della città sumera
Le offerte votive
La civiltà mesopotamica risale al IV millennio a.C. e venne fondata dai Sumeri. Qui vennero edificate le prime importanti città, ciascuna delle quali era autonoma (si parla infatti di città-stato) e sorgeva intorno alla ziggurat. La ziggurat era una grande piramide a gradoni costruita in mattoni che costituiva il centro religioso perché, alla sua sommità, era collocato il tempio dedicato alla divinità protettrice della città. Era inoltre il centro economico, perché al suo interno vi erano magazzini e depositi dove venivano conservati i prodotti agricoli; infine, era anche il centro culturale, perché alcuni ambienti erano riservati ai giovani che studiavano la scrittura per diventare scribi. Intorno alla ziggurat sorgevano le dimore dei sovrani e dei sacerdoti e, poco più distante, le più modeste abitazioni dei cittadini.
Gli scavi archeologici in prossimità dei templi mesopotamici hanno riportato alla luce piccole statue in alabastro o diorite: raffigurano persone in atteggiamento di preghiera, per questo vengono chiamate oranti. Si tratta molto probabilmente di offerte votive. La scultura aveva la funzione di sostituire la persona reale, che era occupata nelle faccende quotidiane, nelle azioni di culto da rendere alla divinità. Questi piccoli manufatti hanno anche un valore artistico. Le figure sono rappresentate frontalmente e appaiono piuttosto rigide, con particolari anatomici molto semplificati e spesso sproporzionati.
Alla sommità della ziggurat vi era un tempio al quale potevano accedere solo i sacerdoti.
Disegno ricostruttivo di ziggurat.
Le scale potevano essere una o più di una. Le scale centrali erano riservate ai sacerdoti.
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I gradoni consentivano di innalzarsi verso il cielo, sede della divinità.
La sommità della ziggurat era piatta. Era il luogo in cui i sacerdoti officiavano i riti e scrutavano il cielo e le stelle.
Leggere l’opera d’arte
Lo Stendardo di Ur Una delle testimonianze più interessanti dell’arte sumerica ci è data dal cosiddetto Stendardo di Ur, una scatola di legno di circa 50 cm di lunghezza e 22 di altezza. Risale al III millennio a.C. ed è stato rinvenuto in una tomba nella città di Ur. Ogni faccia della scatola è decorata con intarsi colorati inseriti su uno strato di bitume spalmato in modo uniforme sul legno. I due pannelli più lunghi dello stendardo riportano l’uno episodi di guerra, l’altro raffigurazioni che riguardano i festeggiamenti per la pace seguiti alla vittoria. Entrambi sono suddivisi in tre fasce sovrapposte, che vanno lette dal basso verso l’alto. Le immagini costituiscono una testimonianza importante non solo sotto il profilo artistico, ma anche dal punto di vista storico, perché permettono di conoscere alcune caratteristiche della civiltà sumerica. Le figure sono in conchiglia e madreperla (di colore bianco), lo sfondo è in lapislazzulo (blu), mentre le cornici sono realizzate in madreperla, lapislazzuli e corniole (rosso). Nel pannello dedicato alla pace (riprodotto sotto) è illustrato un banchetto imbandito per celebrare la vittoria militare. La figura del sovrano è facilmente riconoscibile, perché è più grande degli altri personaggi raffigurati.
Due coppieri servono da bere al re e agli altri invitati al banchetto.
Alcuni animali vengono condotti al sacrificio.
Carro militare (particolare del pannello raffigurante la guerra
sullo Stendardo di Ur), 2500 a.C. Londra, British Museum. Nel pannello della guerra, scopriamo che i carri erano provvisti di ruote piene formate da due semicerchi uniti intorno al mozzo. Proprio la ruota è una delle invenzioni attribuite ai Sumeri e lo stendardo ce ne offre conferma.
Funzionari e capi militari festeggiano insieme al re. Tutti i personaggi sono raffigurati con il volto di profilo, il busto in posizione frontale, le gambe e i piedi ancora di profilo.
Servi (o schiavi di guerra) portano il bottino: si tratta di oggetti, ma anche di cibo e di animali.
Un musico suona la lira, una piccola arpa in uso presso i popoli mediorientali.
Le fasce sono divise da elementi decorativi.
Stendardo di Ur (pannello della pace), 2500 a.C.,
legno intarsiato, 50 × 22 cm. Londra, British Museum.
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Le città colorate dei Babilonesi Nella seconda metà del XVIII secolo a.C., le città-stato dei Sumeri furono conquistate dai Babilonesi, che fondarono il primo grande impero mesopotamico. Molti dei loro edifici, giunti fino a noi, testimoniano una civiltà ricca e fiorente, tesa a esaltare la grandezza di sovrani che per secoli estesero e consolidarono il loro dominio nella terra fra il Tigri e l’Eufrate. La città di Babilonia, capitale dell’impero, presentava edifici imponenti: alte ziggurat e palazzi diventati famosi per i loro giardini pensili, cioè costruiti su terrazzamenti. Quelle opere architettoniche lasciano supporre capacità di progettazione e tecniche costruttive di altissimo livello.
CuriosArte
«Una Babilonia!» L’espressione comune «è una Babilonia» indica una situazione confusa o di disordine. Il detto si rifà a un testo della Bibbia (Genesi 11, 1-9) secondo il quale, agli albori della storia, gli uomini parlavano tutti la stessa lingua. Quando però decisero di costruire una torre alta fino al cielo, Dio, sentendosi sfidato, li punì facendoli parlare lingue diverse e impedendo loro di intendersi. La confusione fu tale che i lavori per l’edificazione della torre cessarono. La torre era detta «di Babele»: Babel è il nome originale di Babilonia, quindi l’edificio è identificabile con la ziggurat Etemenanki (la più alta di quella città), la cui costruzione iniziò nel II millennio a.C. e proseguì fino ai tempi di Alessandro Magno (IV secolo a.C.) senza mai essere completata. Gli Ebrei la videro durante il loro esilio, rimasero impressionati dalle sue dimensioni ed elaborarono il loro racconto anche a partire dalle tradizioni sumeriche che la riguardavano.
Ziggurat di Etemenanki
(secondo un disegno ricostruttivo realizzato in Germania), 1902. Londra, Mary Evans Picture Library.
Porta di Ishtar di Babilonia, 575 a.C. ca., mattonelle di terracotta colorata e smaltata, 14,73 × 15,70 × 4,35 m. Berlino, Pergamonmuseum. Babilonia era circondata da mura possenti, nelle quali si aprivano otto porte monumentali come quella dedicata a Ishtar, dea dell’amore e della guerra. La porta è completamente ricoperta da mattonelle di terracotta trattate con una miscela colorata a base di vetro che ne rende lucida la superficie. Su un fondo blu brillante risaltano animali come leoni e tori, ma anche creature fantastiche sacre alle divinità. Nel 1930 questa famosa porta fu ricostruita nel Pergamonmuseum di Berlino con i materiali recuperati dagli scavi archeologici.
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Competenti in arte
L’arte a servizio del potere I sovrani babilonesi si servirono della scultura per manifestare il loro prestigio e il loro potere. Sulle pareti dei loro palazzi vennero scolpite grandi scene che ne esaltavano le gesta; fecero erigere statue e monumenti. Vi erano anche opere di dimensioni più piccole, come le stele, che avevano spesso come soggetto le imprese compiute dal sovrano, oppure riportavano iscrizioni con cui venivano fatte conoscere le leggi che i sudditi erano tenuti a rispettare.
L’immagine riportata qui ritrae il re assiro Assurbanipal II durante una battuta di caccia. Pare che quello della caccia fosse un soggetto molto apprezzato dagli Assiri, ma con un significato molto diverso rispetto a quello che abbiamo visto studiando l’arte preistorica.
Stele del Codice di Hammurabi,
1750 a.C., basalto, 225 × 65 cm. Parigi, Musée du Louvre. Questa famosa stele con le leggi di Hammurabi raffigura il re di fronte al dio della giustizia, Shamash.
Gli Assiri e la passione per la guerra Nell’VIII secolo a.C. Babilonia fu conquistata dagli Assiri, una popolazione di guerrieri che, al pari dei Babilonesi, si pose anch’essa in continuità con la cultura sumerica. L’arte assira è principalmente legata alla celebrazione dei sovrani e alle loro imprese militari. Numerosi sono i rilievi che descrivono battaglie, ritrovati soprattutto negli scavi archeologici di Ninive (oggi Mosul, in Iraq), antica capitale dell’impero assiro.
Assurbanipal II a caccia (proveniente dal palazzo di Ninive), 650-620 a.C., alabastro. Londra, British Museum.
Osserva l’immagine e rispondi: c he cosa vuole comunicare? la raffigurazione ha un significato magicoreligioso, oppure di altro tipo? quali differenze noti rispetto alle immagini delle pagine precedenti, riferite alle scene di caccia di epoca preistorica?
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Prigionieri elamiti dopo la battaglia di Elam (particolare di un frammento
proveniente dal Palazzo di Ninive), 645 a.C. ca., alabastro, 163 × 77 cm. Parigi Musée du Louvre. Il rilievo celebra una grande vittoria del re Assurbanipal. Un particolare presente nell’immagine testimonia lo sviluppo tecnologico di quel popolo: la ruota non è più piena come quella sumera, ma a raggi, più robusta e leggera. Anche dal punto di vista artistico si nota un’evoluzione. Le persone sono ritratte completamente di profilo, con proporzioni più realistiche e con maggiore cura dei dettagli.
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Architettura
U1
4 Gli Egizi: tombe alte fino al cielo
Le tombe: dimore per l’eternità Le testimonianze più importanti della civiltà egizia ci vengono dalle tombe e dai templi. Soprattutto i luoghi di sepoltura di sovrani, persone appartenenti a famiglie principesche o d’alto rango sono ricchi di reperti utili a ricostruire la vita quotidiana e la cultura degli antichi Egizi. Nella tomba si credeva che il defunto avrebbe proseguito la sua esistenza e perciò veniva sepolto insieme a oggetti di vario genere (da quelli di uso domestico a statue, armi e arredi), che gli avrebbero consentito di mantenere le abitudini che aveva avuto durante la vita terrena.
La piramide: una scala verso il cielo...
Pettorale
(proveniente dalla tomba del faraone Tutankhamon), 1325 a.C. ca., pietre preziose. Il Cairo, The Egyptian Museum.
Le tombe regali più importanti e famose dell’antico Egitto sono le piramidi. A questi imponenti edifici erano riconosciuti diversi significati simbolici. Tra i molti, vi era quello della scala che serviva per raggiungere il cielo: questo significato era attribuito soprattutto alle piramidi a gradoni, che furono le prime a essere edificate.
La piramide del faraone Gioser,
2660 a.C. ca., h 62 m. Menfi, Necropoli di Saqqara.
Necropoli di Giza,
XXVI sec. a.C. Il Cairo, Piana di Giza. Le piramidi più famose sono quelle che costituiscono il complesso funerario di Giza (nella foto qui a lato) dove, accanto a sepolture minori, sorgono quelle maestose e imponenti dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino, costruite fra il 2620 e il 2500 a.C.
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...o un raggio di sole posatosi sulla Terra Più suggestiva, però, è l’identificazione della piramide con un raggio di sole che dall’alto, con la sua forma triangolare, si diffonde sulla Terra. Se si pensa che il faraone era ritenuto figlio del dio-Sole Ra, è affascinante pensare che dopo la morte egli continuasse a vivere dentro un raggio di sole.
Lastre di marmo disposte a intercapedine che scaricano il peso del soffitto ai lati della camera sepolcrale Galleria Camera del Re
La piramide più grande Tra le piramidi di Giza, la più grande è quella innalzata per il faraone Cheope. Fu costruita fra il 2580 e il 2540 a.C. circa, e in origine arrivava fino a 147 metri di altezza, mentre i lati della base misuravano intorno ai 240 metri. Oggi queste misure sono un poco ridotte a motivo dell’erosione e del venir meno degli strati di copertura. La struttura interna della piramide era molto complessa: oltre alla camera destinata ad accogliere il corpo del faraone vi erano cunicoli e passaggi segreti che servivano anche a scoraggiare i saccheggiatori di tombe. Poiché lo scopo principale della piramide era quello di conservare la mummia del sovrano, talvolta questa veniva nascosta in una camera segreta, in modo che non cadesse in mano ai profanatori.
CuriosArte
Un muro intorno alla Francia
Camera della Regina Entrata
Spaccato della piramide di Cheope.
Camera sotterranea
Pozzo
Ieri & Oggi
La piramide del Louvre Le piramidi hanno sempre esercitato grande fascino. Non è un caso dunque che, nel corso dei secoli, architetti e scultori si siano rifatti proprio a questa forma per costruire monumenti sepolcrali, piccoli templi o altri edifici. Tra gli ultimi progetti, il più originale è quello della piramide di vetro che sovrasta, come un grande lucernario, l’ingresso del Museo del Louvre a Parigi. Progettata dall’architetto statunitense Ieoh Ming Pei (1917), la piramide è stata inaugurata nel 1989 e fin da subito ha suscitato sia polemiche sia ammirazione.
«Dall’alto di queste piramidi, quaranta secoli vi guardano!». Così pare abbia detto Napoleone ai suoi soldati prima di intraprendere la battaglia delle Piramidi, il 21 luglio 1798. I secoli erano in realtà qualcuno in più...! Pare comunque che Napoleone avesse calcolato che i blocchi in pietra usati per costruire le tre grandi piramidi di Giza sarebbero stati sufficienti a formare un muro ininterrotto alto 3 metri intorno a tutto il confine della Francia. Per fortuna non le toccò, ma in Francia portò innumerevoli reperti che vi erano conservati. Oggi gran parte di questi si trovano al Louvre.
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Architettura
U1
5 I grandi complessi religiosi
La dimora della divinità Gli Egizi veneravano moltissimi dèi, ma gli edifici di culto più importanti erano quelli dedicati ad Amon-Ra, il dio-Sole. I templi erano considerati la dimora della divinità sulla Terra ed erano quindi edifici grandiosi e riccamente decorati. Si articolavano in una successione di cortili e grandi sale attraverso le quali si raggiungeva il luogo più sacro, ossia la cella dove era custodita la statua della divinità.
Pilone
Alcuni templi erano invece scavati nella roccia (ne è esempio il tempio di Abu Simbel a p.15) ma anch’essi erano strutturati in diversi ambienti. I luoghi di culto più importanti erano composti da numerosi edifici, fatti erigere dai faraoni che via via si succedevano sul trono. Il complesso religioso di Karnak, presso Tebe, ad esempio, si andò accrescendo lungo un periodo di 1600 anni, diventando, insieme a quello vicino di Luxor, il più imponente dell’antico Egitto.
Cortile interno
Vestibolo
Cella
Obelisco
Sala ipostila
Disegno ricostruttivo con spaccato del tempio di Karnak.
Sfinge Contrariamente alle piramidi, edifici massicci e pieni, i templi egizi si distinguevano per le altissime colonne che circondavano i cortili e sostenevano i soffitti delle ampie sale (perciò dette ipostile) dove avevano accesso i sacerdoti o il faraone. Tutti gli ambienti erano riccamente decorati e colorati con tinte brillanti.
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La grande Sala Ipostila di Karnak, illustrazione da una
I capitelli delle colonne potevano essere decorati in modi diversi. Vi erano quelli che riproducevano la pianta di papiro (1), quelli a forma di fiore di loto (2), oppure di palma (3) o, ancora, con la figura della dea Hator (4).
rivista di Arti grafiche di William Gamble, Penrose Pictorial Annual. Londra, 1908-1909.
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Competenti in arte
Statue colossali, sfingi e obelischi Oltre a onorare la divinità cui erano dedicati, i templi avevano anche la funzione di esaltare il sovrano che ne ordinava la costruzione e che vi veniva celebrato attraverso statue, iscrizioni, rilievi e dipinti. Ai lati delle porte monumentali che introducevano nel complesso religioso generalmente venivano innalzate statue di grandi dimensioni raffiguranti il faraone, ma vi erano anche altre importanti sculture, come le sfingi, figure dal corpo di leone e la testa umana (o di ariete, in altri casi), che avevano la funzione di custodire l’ingresso del tempio. L’obelisco è una delle componenti più caratteristiche dell’architettura egizia. Durante la plurimillenaria storia del Paese ne furono innalzati a centinaia, soprattutto nei complessi religiosi.
Molti obelischi dell’antico Egitto sono stati letteralmente razziati e si trovano oggi in diverse città d’Italia e d’Europa, a volte posti al centro di importanti piazze. La più alta concentrazione è a Roma, dove sono stati portati in epoca imperiale. Uno di essi, per esempio, risalente al VI secolo a.C. è alto ben 30 metri e si trovava nella città di Eliopoli (vicino al Cairo): fatto portare a Roma da Augusto, oggi è collocato nella piazza Montecitorio, di fronte al palazzo del Parlamento. Insieme all’insegnante, individuate gli altri 12 antichi obelischi di Roma. Ma fate attenzione, non tutti sono originali: alcuni sono delle copie fatte fabbricare dagli imperatori...
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Obelisco del faraone Ramses II, XIII
secolo a.C., granito rosso, h 23 m. Luxor, Ingresso del tempio. L’obelisco era un simbolo di Amon-Ra, la divinità solare. La sua forma alludeva a un raggio di sole che congiungeva la Terra con il cielo. Ogni faccia di queste enormi stele in pietra era decorata con geroglifici che celebravano la grandezza del dio e la potenza del faraone che le aveva fatte innalzare.
Ieri & Oggi
Dall’Egitto a Washington Come le piramidi, anche gli obelischi hanno sempre esercitato un grande fascino e hanno alimentato l’immaginazione di architetti e artisti di ogni epoca. Quando gli americani decisero di edificare un monumento a George Washington nella città che porta il suo nome, la capitale degli Stati Uniti, l’architetto Robert Mills (1781-1855) progettò un obelisco di dimensioni straordinarie. La sua costruzione si prolungò, con diverse interruzioni, per 40 anni e quando fu inaugurato, nel 1888, con i suoi 169 metri di altezza era l’edificio più alto del mondo. Il primato fu però superato l’anno successivo, quando a Parigi venne eretta la Torre Eiffel (che supera i 300 metri).
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Architettura Scultura
U1
6 La scultura egizia
Una scultura «viva» Nell’antico Egitto, le sculture erano parti integranti delle strutture architettoniche. Potevano essere in granito o in pietra di altro tipo, a seconda dei luoghi e dell’importanza del soggetto rappresentato. Le statue, soprattutto, avevano un valore particolare, perché erano dotate di una forza vitale: in qualche modo rendevano presente la persona stessa che veniva raffigurata, sia che si trattasse del sovrano, sia che si trattasse di una divinità. Nelle tombe dei faraoni, addirittura, erano collocate diverse statue del defunto, cosicché, se per qualche motivo il suo corpo fosse andato perduto, la sua anima avrebbe potuto vivere attraverso quelle raffigurazioni.
Statuetta di schiava che filtra la birra, fine III millennio a.C. ca.
Firenze, Museo Egizio. Spesso venivano messe nelle tombe anche piccole sculture che raffiguravano servitori intenti alle attività più diverse: anch’essi avevano il compito di assistere il defunto durante la sua vita ultraterrena.
Statua del faraone Tutankhamon (proveniente dalla
I rilievi Oltre alle statue, grande importanza hanno i rilievi che si trovano sulle pareti dei templi e nelle tombe. Si tratta di sculture che non sempre hanno carattere celebrativo o religioso, ma talvolta presentano soggetti che ritraggono scene di vita quotidiana. Nei monumenti più grandi, come templi, tombe e obelischi, anche i geroglifici erano scolpiti e pure queste incisioni presentano l’accuratezza e la raffinatezza di vere opere d’arte. Anche le sculture in rilievo erano dipinte con tinte vivaci che contribuivano a rendere ancora più vivide le figure.
Cantanti e un suonatore d’arpa, XIV sec. a.C.,
rilievo. Tell el-Amarna, Tomba del sacerdote Meryra.
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tomba del faraone), 1325 a.C. ca., legno ricoperto di pece nera, bronzo e oro, h 163 cm. Il Cairo, The Egyptian Museum. La statua in legno è ricoperta di pece nera. L’abbigliamento e gli oggetti sono dorati mentre i sandali sono d’oro massiccio. Sono d’oro anche le orbite e le palpebre, mentre gli occhi sono realizzati con aragonite e ossidiana.
Leggere l’opera d’arte
Il faraone e i simboli del potere regale Tutta l’arte dell’antico Egitto è ricca di simboli, che accompagnavano soprattutto le raffigurazioni dei sovrani. Il faraone, infatti, in quanto ritenuto incarnazione del dio Horus, univa nella propria persona i simboli del potere a quello delle divinità. Osserviamo ad esempio, qui sotto, le rappresentazioni di Tutankhamon e di Amenofi III. Il faraone indossa il nemes, un copricapo di uso quotidiano, sul quale spiccano l’avvoltoio e l’ureo (il cobra), simboli rispettivamente della dea Nechbet, signora dell’Alto Egitto, e della dea Uadjet, signora del Basso Egitto. L’unione dei due simboli stava quindi a indicare la sovranità su entrambi i regni.
I due scettri erano simboli del potere politico e di quello economico.
La sovranità su entrambi i regni era espressa anche dalla doppia corona che univa quella bianca, simbolo del dominio dell’Alto Egitto, a quella rossa, che indicava la sovranità sul Basso Egitto.
Gli Egizi non portavano la barba, ma il faraone ne esibiva una finta (posticcia) durante le feste e le apparizioni pubbliche. Generalmente la portavano dritta, come simbolo di regalità. Il flagello (nekhekh) è lo scettro simbolo del dio Osiride.
Il pastorale (bastone tipico dei pastori), chiamato heca, indica il ruolo di guida del popolo, ma anche la signoria su tutto il bestiame dell’Egitto.
La barba posticcia ricurva verso l’alto era tipica del dio Osiride, signore dell’oltretomba, e in questo modo era riprodotta sull’effigie dei sovrani defunti.
Sarcofago d’oro del faraone Tutankhamon (particolare della parte
superiore del sarcofago interno contenente la mummia), 1325 a.C. ca., oro massiccio e pietre dure, h 187,5 cm. Il Cairo, The Egyptian Museum.
Amenofi III, 1350 a.C. ca., granito, 130 × 95 cm. Luxor, Luxor Museum.
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Architettura Pittura
U1
7 La pittura egizia
Uno stile rimasto invariato nei secoli Le testimonianze della pittura egizia sono giunte a noi soprattutto attraverso i dipinti rinvenuti nelle tombe e dimostrano la loro funzione religiosa legata al culto dei morti. Prevalgono le raffigurazioni delle divinità (soprattutto quelle legate all’oltretomba), ma sono frequenti anche scene di vita quotidiana. Gli Egizi credevano infatti che il defunto avrebbe proseguito la propria vita nella tomba, per questo motivo sulle pareti dei sepolcri sono riprodotti aspetti dell’esistenza terrena: dai momenti di svago al lavoro dei servitori.
Il dio Anubi davanti al corpo mummificato del defunto,
1290-1224 a.C., affresco. Deir el-Medina, Tomba del servitore Khaemtora. Sulla volta sono riportate scritte con i caratteri geroglifici, mentre sul fondo è raffigurato il dio Anubi, la divinità che presiede alla mummificazione, chinato sul corpo del defunto.
Contadini che raccolgono il grano, 1410 a.C., affresco. Sheikh Abd el-Qurna, Tomba TT69 dello scriba Menna.
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Regole precise per ritrarre la figura umana È interessante osservare che lo stile tipico della pittura egizia è rimasto pressoché invariato per oltre trenta secoli, rispondente a regole e misure che l’hanno reso inconfondibile. Esso veniva applicato sia dipingendo sulle pareti sia disegnando sui fogli di papiro o su qualsiasi altro supporto (legno, pietra ecc.). La figura umana, in particolare, doveva essere riprodotta secondo regole precise. Per questo gli Egizi elaborarono un canone che stabiliva in modo rigoroso le proporzioni e la posizione. Il faraone Ramses I tra gli dei Horus e Anubi, 1300 a.C. ca., affresco. Luxor, Valle
dei Re, Tomba di Ramses I. La figura doveva essere alta 18 quadretti e ogni quadretto doveva avere la dimensione del pugno di una mano. Il volto, dalla fronte al mento, doveva occupare 2 quadretti, il torso, dal collo all’ombelico, 5 quadretti, dall’ombelico al ginocchio altri 5 quadretti, dal ginocchio alla caviglia 5 quadretti e l’ultimo quadretto era per il piede, che doveva essere sempre raffigurato di profilo. Di profilo dovevano essere raffigurate anche le gambe e il bacino, mentre il torso, sino alle spalle, era ripreso di fronte. La testa tornava a essere di profilo, ma con l’occhio frontale.
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U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Colori brillanti e ricerca del realismo I pittori egizi amavano i colori brillanti e decisi. Molto usato era il rosso (che veniva ricavato dalle terre ricche di ferro), i colori bruni e i gialli (ottenuti dalle terre del deserto), il nero (da legno combusto), il bianco (dal carbonato di calcio), mentre il verde e il blu erano i colori più preziosi, ottenuti macinando lapislazzuli, malachite o minerali di rame. I contorni erano tracciati spesso con un colore più scuro, in modo da farli risaltare sullo sfondo chiaro. Le figure erano rappresentate sempre in modo abbastanza statico (anche quando sono in movimento) e appiattite sulle pareti, prive del senso della profondità. Tuttavia, i pittori egizi si sforzavano di dipingere con un certo realismo, soprattutto quando ritraevano gli animali o descrivevano qualche dettaglio particolare.
Due servitori portano cacciagione e altri prodotti per essere cucinati, 1398-1388 a.C., affresco. Sheikh Abd el-Qurna, Tomba TT52 dello scriba Nakht.
Un arpista cieco suona durante un banchetto, 1398-
1388 a.C., affresco. Sheikh Abd el-Qurna, Tomba TT52 dello scriba Nakht.
In questi dipinti della tomba dello scriba Nakht, sono raffigurati momenti di vita quotidiana. Nella rappresentazione del musicista cieco sono da notare la posizione inusuale del piede e i rotoli di grasso sull’addome: dettagli solitamente assenti nelle raffigurazioni ufficiali.
Competenti in arte Alcuni dettagli dell’arte egizia e di quella sumerica sembrano coincidere. D’altra parte, non bisogna dimenticare che le due civiltà – quella egizia e quella mesopotamica – furono contemporanee. Qui puoi vedere una parte dello Stendardo di Ur, che hai già avuto modo di analizzare a p. 17. Osserva le figure: la loro posizione, le proporzioni, i dettagli... Scrivi qui sotto le somiglianze che noti con le immagini che hai studiato in queste pagine:
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Approfondisci a pag. 462
Anche tu artista
Disegna come i pittori egizi Il reticolato che vedi a sinistra è simile a quello che impiegavano i pittori egizi per calcolare le misure delle figure che dovevano riprodurre. Utilizzando lo stesso metodo di questo antico popolo e seguendo le indicazioni fornite sotto, prova anche tu a realizzare il disegno di una figura umana.
1 Procurati i seguenti materiali: foglio da disegno
2 Traccia sul foglio quadrettato il disegno a matita
quadrettato, foglio da disegno bianco, carta da lucido, matita, riga, fotografia con persone, caffè, colori acrilici, pennelli, pennarello indelebile nero e bianco.
del soggetto scelto, rispettando il canone che hai studiato. Tracopialo con la carta da lucido e riportalo sul foglio bianco.
3 Crea ora l’effetto del papiro stendendo con un pennello grande sul foglio bianco un velo d’acqua in cui hai preventivamente sciolto una goccia di caffè.
4 Quando lo sfondo è asciutto, procedi a colorare le figure con gli acrilici rosso, bruno, giallo, verde, blu e oro. Infine, con un pennarello indelebile nero, rifinisci i contorni delle figure tracciando una linea decisa. Puoi arricchire la composizione inventando pittogrammi e geroglifici da inserire ai lati del tuo disegno.
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Leggere l’opera d’arte
Nebamum: a caccia lungo il Nilo Questo famoso dipinto (oggi conservato al British Museum di Londra) proviene dalla tomba di un funzionario vissuto intorno al XV secolo a.C., di nome Nebamum, che qui viene ritratto insieme alla sua famiglia mentre è impegnato a cacciare gli uccelli in una palude lungo il fiume Nilo. L’artista ha usato una vasta gamma di colori e ha saputo produrre bellissime sfumature. Le proporzioni dei personaggi sono rigorosamente inscritte nel canone tipico dell’arte egizia e tutta la scena suggerisce un senso di movimento e di vivacità notevoli. Inoltre, la varietà degli animali che vi è raffigurata fornisce importanti indicazioni sulla fauna che era possibile incontrare lungo le rive del fiume. Nebamum è raffigurato molto più grande della moglie e della figlia: questo era un espediente per sottolineare la maggiore importanza di un personaggio. Nella mano destra tiene tre uccelli che è riuscito a catturare.
Da un canneto di papiri si levano in volo alcuni uccelli, forse disturbati dal gatto, che sembra anch’esso impegnato nella caccia. Si distinguono poi diversi altri animali: oche, anatre, farfalle...
Nebamum e la famiglia navigano su una piccola barca fatta di giunchi. Sotto di essa si vedono nuotare dei pesci (tra cui un pesce palla), mentre sulla superficie dell’acqua galleggiano fiori di loto.
Lo scriba Nebamum a caccia di uccelli (proveniente dalla Tomba TT17 a Sheikh Abd el-Qurna), 1350 a.C., affresco. Londra, British Museum.
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La scritta in caratteri geroglifici descrive il soggetto del dipinto: «Nebamum si diverte e considera quanto è bella la vita nell’oltretomba».
Gli abiti indossati dalla moglie di Nebamum e i gioielli che tutti indossano rivelano l’elevato ceto sociale al quale apparteneva la famiglia.
La figlia di Nebamum con la mano sinistra cerca di raccogliere dall’acqua un fiore di loto, mentre con la destra si tiene alla gamba del padre per non cadere in acqua.
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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Verifica delle conoscenze
In sintesi…
NEL PALEOLITICO (30 000 - 10 000 a.C.) Pittura • pitture rupestri
Scultura • statuette dette Veneri
DIDATTICA INCLUSIVA
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
BES
NEL NEOLITICO (10 000 - 4 000 a.C. ca.) Architettura • costruzioni megalitiche: menhir, dolmen, cromlech, nuraghe
Le prime manifestazioni artistiche IN MESOPOTAMIA (4 000 a.C. - VI sec. a.C.) Architettura • ziggurat con porte • mura ad arco
Scultura •d ecorazioni in terracotta smaltate • statuette di oranti • bassorilievi • stele
IN EGITTO (4 000 a.C. - VI sec. a.C.) Architettura • piramidi • templi
Scultura • s tatue colossali • sfingi • obelischi
Pittura • s cene religiose o di vita quotidiana su pareti o su papiro
1. Completa il seguente brano cerchiando l’alternativa corretta. Le prime manifestazioni artistiche risalgono al [Paleolitico / Neolitico]. Sulle pareti delle grotte erano dipinte o incise scene di [vita quotidiana / caccia]. Nelle grotte sono state ritrovate anche [colossali / piccole] statue dette Veneri, che erano simbolo di fertilità. Nel Neolitico i menhir e [gli obelischi / i dolmen] indicavano luoghi di sepoltura mentre i [cromlech / nuraghe] indicavano luoghi sacri. Le civiltà nate in Mesopotamia e in Egitto svilupparono grande abilità nell’architettura e nell’arte figurativa. La ziggurat è l’edificio più tipico della Mesopotamia: sulla sua cima sorgeva il [palazzo del re / tempio]. Gli antichi Egizi costruirono splendidi [templi / palazzi] per gli dèi e tombe alte fino al cielo per i faraoni, chiamate [nuraghe / piramidi]. L’interno delle tombe egizie era dipinto con uno stile che [non cambiò / cambiò spesso] nei secoli. 2. Indica con P le opere preistoriche, con M le opere mesopotamiche e con E quelle egizie. 1. Sarcofago d’oro del faraone Tutankhamon; 2. Stendardo di Ur; 3. Venere di Willendorf; 4. Rinoceronti e cavalli nella Grotta Chauvet; 5. Complesso nuragico di Su Nuraxi; 6. Statuetta di orante; 7. Obelisco; 8. Porta di Ishtar; 9. Sfinge. 3. Indica con una crocetta le affermazioni corrette. 1. L’arte dei primi uomini aveva una funzione magica e religiosa. 2. Nelle pitture e incisioni rupestri non compare mai la figura umana. 3. Il cromlech di Stonehenge era probabilmente un osservatorio astronomico. 4. La Porta di Ishtar era la porta di accesso alla città di Ninive. 5. Il palazzo del re assiro Assurbanipal era coperto di rilievi che celebravano le sue imprese. 6. Le piramidi sono tombe rupestri. 7. Lo stile pittorico egizio rimase immutato per secoli.
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Lettura dell’opera d’arte
Un volto enigmatico
Verifica
delle conoscenze
La Sfinge, imponente statua monolitica eretta a protezione dell’accesso al tempio nella necropoli di Giza, è frutto della raffinata genialità egizia. La colossale costruzione (misura circa 20 metri di altezza, 6 di larghezza e 70 di lunghezza) è stata scolpita nella sporgenza di una roccia, un unico grande blocco di pietra calcarea, e rappresenta un essere zoomorfo: ha corpo di leone e testa umana. Il viso, misterioso, impenetrabile, dal sorriso enigmatico, riproduce probabilmente i lineamenti idealizzati di un faraone. Il massiccio corpo leonino, dalle lunghissime zampe anteriori, sebbene privo di armonia e proporzionalità, simboleggia chiaramente il potere del sovrano.
Sfinge, 2590 a.C., pietra calcarea, 20 × 73 × 6 m. Giza.
Osserva e rifletti.
1. A lle spalle della Sfinge ci sono le tombe dei faraoni. Da ciò puoi dedurre che le finalità dell’opera erano (puoi scegliere più di una risposta): funerarie decorative celebrative esortative
Per saperne di più 1 Intorno alla Sfinge sono sorte molte
leggende e miti: scoprili facendo una piccola ricerca nel web.
2 Nel linguaggio comune il termine sfin-
ge ha un particolare significato. Sai dire qual è e da che cosa è stato originato?
2. La Sfinge ha una posa (puoi scegliere più di una risposta): statica solenne dinamica composta 3. Quali elementi propri della raffigurazione del faraone individui nel volto della Sfinge? ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................
U1 - Le prime manifestazioni artistiche
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U2
L’arte
nel mondo
greco
Dove
Paestum
Metaponto
Partenone, 447-432 a.C., marmo pentelico. Atene.
Pella
Crotone
Pergamo
Delfi Selinunte Agrigento
Olimpia
Micene
Quando
Atene
Epidauro Argo Tirinto Pilo Cnosso
Antiochia
Malia
Festo
2000 a.C. Principali centri della: civiltà minoica civiltà micenea Grecia classica Magna Grecia Grecia ellenistica
34
Alessandria
1500 a.C.
1700 a.C. ca.
XV sec. a.C.
Inizio costruzione del Palazzo di Cnosso a Creta
Costruzione delle prime tombe a thólos a Micene
elle
ene
A partire dalla seconda metà del III millennio a.C. Creta divenne il centro di una fiorente civiltà, della quale rimangono importanti testimonianze soprattutto nei resti dei palazzi riportati alla luce nell’isola. Il declino e la fine della civiltà cretese coincisero con l’affermarsi della civiltà micenea, alla quale seguì quella greca, che durante il periodo di massimo splendore, intorno al V-IV secolo a.C., ha prodotto opere di straordinario valore artistico.
Maschera di Agamennone,
XVI sec. a.C., oro a sbalzo, diametro 20,5 cm. Atene, National Archaeological Museum.
Loggia delle Cariatidi, 420-406 a.C., marmo pentelico. Atene.
Servitori a un banchetto, 1500 a.C. ca., affresco. Creta, Palazzo di Cnosso. XII sec. a.C.
VIII sec. a.C.
VII-VI sec. a.C.
VI-IV sec. a.C.
fine IV-fine I sec. a.C.
Declino della civiltà micenea
Nascita delle póleis in Grecia
Età arcaica
Età classica
Età ellenistica
1000 a.C. 1300 a.C. ca. Porta dei Leoni a Micene
500 a.C. 447-432 a.C. ca. Costruzione del Partenone ad Atene
100 a.C. 445 a.C. ca.
III-I sec. a.C.
Doriforo di Policleto
Arte ellenistica
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Idee guida
Nascita e sviluppo della civiltà greca
Le Idee guida ti serviranno a focalizzare i punti principali di un periodo artistico, a conoscere le persone che lo hanno caratterizzato e potranno orientare meglio il tuo studio dell’arte greca.
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Le civiltà dei re: Creta e Micene
La civiltà cretese è nota anche come «civiltà dei palazzi», a motivo dei grandi edifici costruiti fra il 2000 e il 1400 a.C. La loro grandiosità e la ricchezza testimoniano l’importanza attribuita al sovrano e alla sua funzione politica. Anche i resti della civiltà micenea fanno intuire la centralità della figura del re: a Micene e in altre città della Grecia, fra il 1600 e il 1100 a.C. il palazzo reale occupava una posizione privilegiata e le tombe dei monarchi erano costruzioni imponenti, al cui interno sono stati trovati oggetti preziosi di straordinaria bellezza.
Sala del trono, 1550-1450 a.C. Creta, Palazzo di Cnosso.
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2
La civiltà dei cittadini: la Grecia
In Grecia, a partire dall’VIII secolo a.C. si sviluppò una civiltà che privilegiava la dimensione pubblica della vita e la dignità dei cittadini. Il centro non era più costituito dal palazzo, ma dalla piazza (l’agorá) nella quale le persone si incontravano per discutere e prendere le decisioni più importanti. La vita politica era strettamente intrecciata con quella religiosa e culturale, che generalmente aveva il proprio spazio nella parte più alta della città (l’acropoli) dove sorgevano i templi più importanti e, accanto ad essi, i teatri, capolavori dell’architettura greca.
Resti dell’agorá con il tempio di Efesto, V sec. a.C. Atene.
3
4
La ricerca della bellezza e della perfezione
L’espressione più alta dell’arte figurativa greca ci è data dalla scultura, nonostante gli esemplari originali giunti a noi siano pochi rispetto alle copie realizzate in epoca romana. Gli scultori greci dell’Età classica furono alla ricerca continua della bellezza e della perfezione nelle proporzioni. Le sculture, per lo più in bronzo, ritraevano divinità, eroi mitici, ma anche scene di guerra e atleti impegnati in gare sportive...
Dipingere la quotidianità
Le testimonianze della pittura greca sono andate in gran parte perdute. Rimangono le decorazioni dei vasi in ceramica che riproducono sia soggetti di carattere mitologico sia scene di vita quotidiana. Anche i pittori tendevano all’eleganza delle forme, alla proporzione delle figure e alla riproduzione il più fedele possibile della realtà.
Lezione di danza (particolare della decorazione di un
vaso greco), V sec. a.C., ceramica decorata a figure rosse. Lecce, Museo Provinciale S. Castromediano.
Un esemplare della Coppia dei corridori
(proveniente dalla Villa dei Papiri di Ercolano) II-I sec. a.C., copia romana di statua greca del IV sec. a.C., bronzo, h 118 cm. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.
Preconoscenze In ogni periodo storico l’uomo costruisce le abitazioni a propria misura e gli edifici di una civiltà raccontano il carattere del popolo che ne è l’artefice. Nelle raffinate decorazioni dei palazzi i pacifici Cretesi esaltavano la natura, la guerriera Micene era fortificata con possenti mura, mentre Atene aveva piazze in cui i cittadini potevano incontrarsi e discutere, e aveva edifici colorati e armoniosi. • Pensa ora ai luoghi pubblici della tua città: quali raccontano il carattere dei suoi abitanti? In quali piazze si svolge il mercato o si tengono i concerti? • Quali monumenti raccontano i personaggi e la storia della tua città? • Che cosa manca nella tua città perché tu la senta completamente tua?
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Arte ???????? e civiltà
U2
1 Creta: la civiltà dei palazzi
Le città-palazzo nell’isola della pace
Cnosso: il palazzo più famoso
Intorno al 2500 a.C. sull’isola di Creta, nel cuore del Mediterraneo, sorse una civiltà conosciuta anche come «minoica», dal nome del leggendario re Minosse. Essa era caratterizzata dall’edificazione di grandi palazzi (si parla addirittura di «città-palazzo») che comprendevano, oltre alla dimora del sovrano, anche luoghi di culto, magazzini dove erano stivate le riserve di cibo, botteghe e semplici abitazioni. Il palazzo cretese era dunque un centro politico, economico, religioso e in esso si svolgevano tutte le attività più importanti della comunità.
Grandi palazzi sorsero in diverse parti dell’isola di Creta; i più importanti erano a Cnosso, Festo e Manlia, ma il più famoso e meglio conservato è quello di Cnosso, costruito a partire dal 1700 a.C. Nel corso dei secoli successivi l’edificio venne progressivamente ingrandito, fino a raggiungere una superficie di oltre 20 000 m2. Intorno al cortile centrale si snodavano i numerosi edifici, tutti collegati l’uno all’altro con colonnati, corridoi, scalinate che seguivano le irregolarità del terreno. La civiltà dei palazzi continuò a prosperare fino al 1450 a.C. circa, quando fu stroncata da un violento maremoto che sconvolse l’isola di Creta provocando il crollo di molti edifici. Al cataclisma seguì poi l’invasione dell’isola da parte dei Micenei.
Ingresso all’ala est,
1550-1450 a.C. Creta, Palazzo di Cnosso. I Cretesi erano dediti soprattutto all’agricoltura e ai commerci e pare fossero pressoché estranei alle attività militari. A differenza delle altre grandi civiltà antiche, quella cretese era del tutto pacifica. Anche per questo motivo i palazzi erano privi di mura difensive e si aprivano verso l’esterno con eleganti colonnati o giardini pensili.
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CuriosArte
Un vero labirinto Secondo un mito antico, il re Minosse aveva fatto costruire a Creta un grande e inestricabile labirinto nel quale rinchiudere il Minotauro, una creatura mostruosa dal corpo umano e dalla testa di toro. Il Minotauro si cibava di carne umana e per nutrirlo venivano sacrificati ragazzi e ragazze provenienti anche da alcune città della Grecia continentale, come Atene. La parola labirinto deriva da lábrys, l’ascia bipenne, simbolo del potere regale; labrynthos era il luogo in cui era esercitato quel potere, quindi il palazzo del re. Possiamo dunque dedurre che il mitico labirinto del Minotauro non fosse altro che il Palazzo di Cnosso.
Leggere l’opera d’arte
Il Palazzo di Cnosso I resti del Palazzo di Cnosso furono scoperti nel 1900 dall’archeologo inglese Arthur Evans, che guidò le operazioni di scavo fino al 1935. In realtà, il palazzo era già stato riportato quasi completamente alla luce nel 1905, grazie all’opera di centinaia di sterratori e archeologi. Nei trent’anni successivi, però, Evans proseguì nell’opera di restauro degli edifici, talvolta decidendo per soluzioni non condivise dagli studiosi di oggi. Scelse ad esempio di ripristinare e completare gli affreschi dei quali restavano solo alcuni frammenti con criteri che lasciavano ampio margine alla creatività dei restauratori. La ricostruzione del Palazzo di Cnosso, così come la conosciamo oggi, è ancora in larghissima parte quella che fece Evans un secolo fa e permette di farsi un’idea di quello che doveva essere l’immenso complesso di edifici.
Il cortile centrale era il cuore del palazzo. In esso si svolgevano le celebrazioni religiose più importanti e le manifestazioni sportive che spesso avevano anch’esse un valore religioso.
Una vasta parte del palazzo era occupata dai magazzini. Su un ampio spiazzo si aprivano poi le botteghe e i laboratori degli artigiani.
Sul lato sud vi era un monumentale ingresso che introduceva agli edifici più importanti.
Disegno ricostruttivo del Palazzo di Cnosso.
Sempre sul cortile centrale si aprivano gli edifici dedicati al culto. Il più grande era un tempio strutturato su tre livelli.
Sul cortile centrale si affacciava l’edificio che accoglieva la sala del trono e altri ambienti di rappresentanza.
Le abitazioni si aprivano sull’esterno con logge, porticati e giardini pensili. Le colonne erano per lo più di colore rosso o nero e avevano una struttura molto semplice: prive di base, si allargavano leggermente verso l’alto.
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Arte e civiltà
U2
2 L’arte, specchio di una
civiltà elegante
Colori vivaci e stile naturalistico
Oggetti raffinati
L’abilità pittorica degli artisti cretesi è testimoniata dai dipinti rinvenuti nelle sale del Palazzo di Cnosso. In tutti sono stati impiegati tinte vivaci ed è assente la prospettiva: il senso di profondità viene reso in modo efficace attraverso un uso sapiente dei colori, benché privi di sfumature. Le pitture cretesi sono anche caratterizzate da una grande eleganza e da una straordinaria raffinatezza. Tutto sembra evocare uno stile di vita sereno.
Raffinatezza e cura dei dettagli caratterizzano anche i prodotti dell’oreficeria, le decorazioni del vasellame, oppure le statuette votive in ceramica smaltata, uniche testimonianze giunte fino a noi della scultura cretese.
Dea dei serpenti, XVI sec. a.C.
ca., ceramica smaltata, h 34,5 cm. Heraklion, Archaeological Museum. La statuetta in ceramica smaltata, alta circa 35 cm, ritrae una divinità femminile. I serpenti che stringe nelle mani e il gatto sulla sua testa simboleggiano probabilmente il suo ruolo di divinità dell’oltretomba.
Delfini (frammento
proveniente dal Palazzo di Cnosso), XVI sec. a.C. ca., affresco. Heraklion, Archaeological Museum. I dipinti di Cnosso colpiscono anche per il loro stile naturalistico. Animali e piante sono riprodotti in modo semplice e lineare, ma al tempo stesso con una straordinaria cura dei particolari. I delfini e i pesci affrescati su una parete dell’Appartamento della regina suggeriscono anche un’idea di movimento e ricordano lo stretto legame che i Cretesi avevano con il mare.
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Competenti in arte Nel rappresentare la figura umana i Cretesi mostrano alcune somiglianze con l’arte egizia. Qui puoi vedere il Principe dei gigli, un dipinto (molto ricostruito) rinvenuto nel Palazzo di Cnosso e risalente al XIV secolo a.C. Confronta l’immagine con le raffigurazioni egizie alle pp. 26-28. Individua poi somiglianze e differenze riguardo a: p articolari anatomici (gli occhi, la forma degli arti e del busto...); colori impiegati; acconciatura, ornamenti; senso del movimento.
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Leggere l’opera d’arte
La lotta con il toro Uno dei dipinti più famosi rinvenuti a Cnosso è quello che riproduce la tauromachia, cioè la lotta con il toro. Si tratta di una sorta di gioco sacro che veniva eseguito durante alcune cerimonie religiose: prevedeva un abile esercizio di agilità con il quale giovani atleti (uomini e donne) si lanciavano contro l’animale superandolo con un balzo. Questa consuetudine conferma l’importanza attribuita al toro, animale sacro riprodotto spesso nei dipinti, negli elementi architettonici e in oggetti di vario genere. Il dipinto della tauromachia che vediamo in questa pagina ci consente di osservare, oltre ad alcune caratteristiche della pittura cretese che abbiamo messo a fuoco nella pagina precedente, altri interessanti particolari. Nota ad esempio la differenza dei colori impiegati per raffigurare gli uomini e le donne: i primi con un colore scuro (perché la loro vita si svolgeva prevalentemente all’aperto), le seconde con un colore quasi bianco (perché vivevano soprattutto all’interno delle case). Inoltre, la presenza di ragazze ammesse a questi giochi fa intuire che in quella società le donne godevano di un trattamento molto simile a quello riservato agli uomini. Una ragazza afferra il toro per le corna, rallentandone i movimenti.
Con un balzo acrobatico un ragazzo si afferra al dorso del toro e si dà una spinta per un ulteriore balzo per superare l’animale.
Pur nell’eleganza della figura, le gambe flesse della ragazza suggeriscono lo sforzo che sta compiendo per trattenere l’animale per le corna.
Vaso per uso rituale con testa di toro (proveniente dal Palazzo di Cnosso), XVIII-XV sec. a.C., steatite con elementi di cristallo di rocca, madreperla e dorature. Heraklion, Archaeological Museum.
Un’altra ragazza si trova alle spalle del toro, pronta ad accogliere il giovane per agevolarne l’arrivo a terra.
Il fondo del dipinto è completamente azzurro: come altri dipinti cretesi, la scena non è inserita in un contesto preciso.
Il salto del toro (proveniente dal Palazzo di Cnosso), XV sec. a.C., affresco. Heraklion, Archaeological Museum.
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Arte ???????? e civiltà
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3 L’arte micenea
Le città-fortezza degli Achei
Porta dei leoni, 1300 a.C. ca. Micene. Questo ingresso monumentale che dà accesso alla città di Micene, prende il nome da due leoni (o leonesse) scolpiti nella grande lastra di pietra triangolare alta circa 3 metri che sovrasta la porta. Le teste dei leoni, andate perdute, erano rivolte verso coloro che entravano nella città, come ammonimento a chi intendeva compiervi azioni malvagie. Disegno ricostruttivo della città di Micene. Micene era costruita in posizione sopraelevata e circondata da una possente cinta di mura dette «ciclopiche» (1) perché, a causa delle loro dimensioni imponenti, si credeva fossero state edificate dai Ciclopi, giganti mitologici. Si tratta di mura alte fino a 12 metri con uno spessore di 6 metri, formate da grossi blocchi di pietra. Alla città si accedeva attraverso una porta 1 monumentale, la Porta dei leoni (2). All’interno delle mura vi erano il palazzo del re (3), le tombe reali (4), luoghi destinati al culto (5) e altre abitazioni (6), per lo più riservate al ceto aristocratico dei guerrieri e agli artigiani.
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Se i palazzi cretesi si caratterizzavano per l’assenza di mura difensive, alcune delle più importanti città sorte nella Grecia continentale, al contrario, presentavano una struttura simile a una fortezza. Gli Achei, costruttori e abitanti di queste città, erano un popolo di guerrieri, non di rado i vari centri urbani nei quali vivevano erano in lotta l’uno contro l’altro. L’esempio meglio conservato di queste città-fortezza è offerto da Micene, dove tra il 1400 e il 1100 a.C. si sviluppò la civiltà conosciuta come «micenea». Presentano lo stesso impianto urbanistico anche Tirinto, Argo e Pilo. I guerrieri achei sottomisero i Cretesi, ma assimilarono o conservarono alcuni aspetti di quella civiltà. Tracce dei contatti con la cultura minoica sono riscontrabili nei dipinti rinvenuti nelle case delle città micenee. I soggetti che vi sono rappresentati rispecchiano in pieno lo stile cretese, sia per la raffinatezza dei tratti sia per la scelta dei colori e per la ricerca del naturalismo.
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Le tombe a thólos Tipica dell’architettura micenea è la tomba a thólos, così chiamata per la caratteristica cupola conica (in greco cupola si dice thólos). La tomba ha infatti una pianta circolare che si sviluppa verso l’alto con file di pietre concentriche sovrapposte l’una all’altra fino a ottenere la forma di un cono. La sepoltura a thólos più famosa è il cosiddetto Tesoro di Atreo, appena fuori le mura di Micene. Costruita verso la metà del XV sec. a.C., deve il suo nome al re Atreo, mitico costruttore della rocca di Micene e padre di Agamennone, il re protagonista della conquista di Troia da parte degli Achei. Dalle nove tombe a thólos rinvenute poco distante da Micene e dalle sepolture reali che si trovano nel grande recinto circolare vicino all’ingresso della città, sono emersi i reperti più significativi dell’arte micenea: maschere funerarie in oro, coppe ornate con bellissimi rilievi, armi impreziosite con intarsi in materiali preziosi, gioielli di vario tipo... Maschera di Agamennone,
XVI sec. a.C., oro a sbalzo, diametro 20,5 cm. Atene, National Archaeological Museum. Tra i manufatti più famosi dell’arte micenea vi è la maschera funeraria attribuita ad Agamennone, ma che in realtà ritrae il volto di un sovrano vissuto almeno 300 anni prima. La maschera è lavorata con la tecnica dello sbalzo: la lamina d’oro veniva modellata attraverso battitura su una scultura in legno che riproduceva le fattezze del defunto.
Il drómos che conduce al Tesoro di Atreo (o Tomba di Agamennone), XV sec. a.C. Micene. Thólos
Camera laterale
Corredo funerario
Drómos
Le tracce della civiltà minoica Tracce dei contatti con la cultura minoica sono riscontrabili anche nei dipinti rinvenuti nelle case delle città micenee. I soggetti che vi sono rappresentati rispecchiano in pieno lo stile cretese, sia per la raffinatezza dei tratti, come pure per la scelta dei colori e per la ricerca del naturalismo.
Donna che regge nelle mani dei ramoscelli,
(particolare proveniente da una casa di Micene), XV sec. a.C., affresco. Nauplia, Archaeological Museum of Nauplion. Nel profilo del volto e nell’acconciatura sono individuabili affinità con gli stessi soggetti raffigurati nei palazzi cretesi.
Spaccato del Tesoro di Atreo. La tomba era generalmente scavata nel fianco di una collina, oppure coperta da un tumulo di terra e ad essa si accedeva attraverso una porta preceduta da un corridoio esterno, chiamato drómos. L’ambiente circolare del thólos era destinato a contenere il corredo funerario del defunto, il cui corpo era deposto in una piccola camera laterale.
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Architettura ????????
U2
4 Dalla rocca all’acropoli
La città, specchio della vita politica L’evoluzione dell’architettura e della struttura delle città si andò evolvendo di pari passo con le profonde trasformazioni di natura politica. A partire dall’VIII secolo a.C., infatti, si formarono in Grecia e lungo le coste dell’Asia Minore (l’attuale Turchia) diverse città-stato indipendenti (in greco pólis, al plurale póleis). Molte di queste città non erano più rette da un sovrano ma da un regime democratico, nel quale il governo era affidato ad assemblee di cittadini. Il centro della vita politica non era quindi il palazzo del re, ma la piazza (agorá) nella quale i cittadini si incontravano e prendevano le decisioni più importanti. Sull’acropoli, la parte più alta della città, sorgevano invece gli edifici legati ai culti religiosi, tra i quali il più importante era il tempio dedicato alla divinità protettrice della pólis. Nei pressi dell’acropoli generalmente sorgeva anche il teatro, nel quale si svolgevano rappresentazioni alle quali partecipavano tutti i cittadini. Altri importanti luoghi di aggregazione erano le palestre e lo stadio, situato nella parte bassa della città e nel quale si svolgevano gare sportive talvolta in onore degli dèi.
La tomba di Cècrope Un piccolo edificio vicino all’Erettèo custodiva la tomba di Cècrope, il mitico fondatore di Atene.
Ieri & Oggi
L’architettura della democrazia I regimi democratici occidentali hanno tratto ispirazione dalla storia di Atene, considerata un modello per tutte le più recenti democrazie. Il riferimento alla storia e all’organizzazione politica ateniese è reso evidente anche dalle strutture architettoniche che ospitano oggi le assemblee e gli altri organi di governo dei diversi Paesi. In questa foto, ad esempio, è riprodotto il palazzo dove ha sede la Corte suprema degli Stati Uniti, a Washington, costruito tra il 1932 e il 1935.
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L’Erettèo Agli dèi Atena e Poseidone era dedicato anche il tempio che conteneva la cella del mitico re attico Erettèo (da cui prende il nome). Composto da due edifici addossati l’uno all’altro, presenta sul lato rivolto verso il Partenone la Loggia delle Cariatidi, con caratteristiche colonne a forma di figure femminili.
Atene: il modello della pólis greca Tra tutte le città-stato greche, Atene fu quella che ebbe lo sviluppo politico e culturale più significativo. È infatti ad Atene che si consolidò la più importante forma di democrazia ed è sempre ad Atene che, nel periodo del suo massimo splendore – tra il VI e il IV secolo a.C. – si ebbe una straordinaria fioritura culturale. In quel periodo, la cosiddetta Età classica, furono realizzati meravigliosi capolavori, molti dei quali giunti fino a noi. Atene fu il punto di riferimento politico, culturale e artistico per molte póleis. La testimonianza più importante e suggestiva di quella stagione della vita politica ateniese è la stessa acropoli della città, i cui edifici erano, già nell’antichità, un modello per tutta la Grecia. Disegno ricostruttivo dell’acropoli di Atene.
La statua di Atena Di fronte ai propilei sorgeva una statua di Atena in bronzo, alta 7 metri, opera dello scultore Fidia, oggi andata perduta.
Il Partenone Il tempio più importante dell’acropoli è il Partenone, dedicato alla dea Atena Parthénos, «vergine», protettrice della città. È l’edificio meglio conservato. Venne fatto costruire da Pericle, che governò Atene nella seconda metà del V secolo a.C., nel luogo in cui sorgeva un altro tempio dedicato ad Atena, distrutto da un’invasione dei Persiani nel 480 a.C.
I l tempio ad Atena vittoriosa Il piccolo tempio dedicato ad Atena Níke («vittoriosa») è il primo edificio che attrae l’attenzione di chi arriva in cima alla strada che porta all’acropoli. Ricorda l’egemonia politica e militare acquisita da Atene su gran parte della Grecia.
I propilei All’acropoli si accede attraverso i propilei («davanti all’ingresso»): un monumentale portico preceduto da una scalinata che separava l’area sacra dal resto della città.
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Architettura ????????
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5 Il tempio
Il simbolo della civiltà greca Il tempio è l’edificio più rappresentativo della civiltà greca. Che fosse costruito su un’acropoli oppure parte di un santuario che comprendeva anche altri edifici dedicati a una divinità, rispondeva sempre a modelli architettonici precisi rimasti pressoché invariati nei secoli e che verranno ripresi anche dai Romani. Come presso altre civiltà antiche, il tempio era per i Greci la casa della divinità: al suo interno, il luogo più sacro era la cella (naós), che custodiva la statua del dio. Il perfetto equilibrio nelle proporzioni e l’attenzione al suo inserimento armonioso nell’ambiente circostante erano tratti caratteristici dell’architettura del tempio greco.
tempio in antis
tempio prostilo
Il frontone è composto da un timpano triangolare, normalmente decorato con delle sculture ad altorilievo e a tutto tondo, contornato da una cornice.
tempio anfiprostilo
La pianta del tempio andò evolvendosi nel La pianta del tempio andò evolvendosi tempo. DaDa semplice condue due colonne nel tempo. semplice cella cella con antistanti l’entrata, s i arricchì di un portico colonne antistanti l’entrata, asiquattro colonne, poi di un doppio portico arricchì di un portico a quattro e, infine,poi didiununcolonnato chee,circondava la colonne, doppio portico cella con unache doppia fila infine,anche di un colonnato circondava di la colonne. cella anche con una doppia fila di colonne. tempio periptero
Alla sommità del frontone era posta una statua o un’altra scultura decorativa chiamata acrotèrio.
Il tetto era sostenuto da travi in legno e coperto da tegole. Era l’elemento più fragile del tempio, soggetto a crolli, incendi e a un veloce deterioramento.
L’architrave, generalmente liscio, e il sovrastante fregio, generalmente decorato con bassorilievi, costituiscono la trabeazione del tempio e sorreggono il frontone e il tetto.
•
Individua quali sono le differenze dei templi greci rispetto a quelli mesopotamici ed egizi riguardo a struttura, collocazione e funzione.
Disegno ricostruttivo di un tempio greco.
L'antefissa è un elemento decorativo in terracotta dipinta collocato lungo la linea di gronda del tetto.
Le colonne sono l’elemento portante della struttura. Sono costituite da un fusto cilindrico che può essere scanalato e terminano alla sommità con un capitello che sostiene l’architrave. Il prònao è la parte del portico antistante l’ingresso della cella.
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Competenti in arte
Lo stilobate è la base del tempio sulla quale si innalzano le colonne e i muri della cella.
All’interno della cella si trovava la statua (o simulacro) della divinità alla quale era dedicato il tempio. In genere si trattava di una scultura di grandi dimensioni, che poteva essere composta di diversi materiali: marmo, avorio, oro...
trabeazione
fregio architrave capitello
abaco
colonna
Gli ordini architettonici voluta
trabeazione trabeazione
fusto Mentre la struttura del tempio rimase invariata per molti toro rispettando secoli – sempre trochilo criteri di armonia e simmetria base dell’insieme, nella costante ricerca delle proporzioni stilobate ideali – alcuni elementi che lo compongono hanno subito variazioni significative. Nel tempo si andarono sviluppando tre ordini (o stili) architettonici, che presero
cornice cornice fregio fregio triglifo architrave architrave
colonna colonna
capitello capitello
metopa abaco
abaco foglie di acanto
echino fusto fusto
il nome dai popoli che abitavano la Grecia: il dorico (introdotto dai Dori), usato a partire dall’VIII secolo a.C., lo ionico (caratteristico degli Ioni), sviluppatosi nel VI secolo a.C. nelle regioni dell’Asia Minore, e il corinzio, comparso nella città di Corinto alla fine del V secolo a.C. e diffusosi soprattutto nei secoli successivi.
Lo stile dorico È lo stile più antico e più semplice. Le sue caratteristiche sono: – colonne lisce o scanalate che si allargano verso il basso e prive di base; il fusto poggia direttamente sullo stilobate – capitello privo di decorazioni – architrave liscio – fregio ornato con metope (lastre quadrate o rettangolari scolpite) intervallate da triglìfi (lastre scanalate).
base stilobate stilobate
Tempio grande, V sec. a.C. Segesta.
trabeazione
cornice fregio architrave
colonna
capitello
abaco voluta
fusto toro
Lo stile ionico Mostra una maggiore raffinatezza e ha come caratteristiche: – colonne con scanalature più fitte e sottili; maggiormente slanciate, si allargano meno verso il basso e hanno una base tra il fusto della colonna e lo stilobate – capitello decorato con due volute laterali – architrave diviso in due o tre fasce – fregio continuo decorato con delle sculture.
trochilo
base
Tempio di Atena Nike, 427-424 a.C.
stilobate
trabeazione trabeazione
Atene.
cornice cornice fregio fregio triglifo architrave architrave
colonna colonna
capitello capitello
metopa abaco
abaco foglie di acanto
echino fusto fusto
Lo stile corinzio È lo stile più elaborato, derivato dal quello ionico: – colonne scanalate e sottili come quelle ioniche, ma in genere hanno fusto più alto; anche la base può essere più elaborata – capitello riccamente decorato con almeno una doppia fila di foglie d’acanto – architrave diviso in tre fasce – fregio continuo, in genere senza sculture.
base stilobate stilobate
Tempio di Zeus Olimpo, II sec. a.C. Atene.
U2 - L’arte nel mondo greco beazione
cornice fregio
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Architettura ????????
U2
6 Il teatro
Non era solo svago Il teatro ricopriva una grande importanza nella vita dei Greci e agli spettacoli assistevano gratuitamente tutti i cittadini. Non si trattava solo di un momento di svago; piuttosto, le rappresentazioni teatrali (tanto le tragedie quanto le commedie) avevano un altissimo valore formativo e culturale. Negli spettacoli venivano messi in scena gli eroi e le divinità della tradizione, riproponendo di volta in volta i miti intorno ai quali si era andata costruendo l’identità comune dei popoli greci che vi ritrovavano le proprie radici culturali e religiose. Per questo ogni pólis, come aveva un tempio dedicato alla divinità protettrice, aveva pure il proprio teatro, che doveva essere sufficientemente grande per accogliere un pubblico numeroso. Spesso era collocato vicino ai luoghi di culto.
Vedere e ascoltare I teatri greci erano strutture di forma semicircolare, generalmente scavate nel fianco di una collina. La loro forma era tale da consentire a tutti gli spettatori di vedere senza difficoltà ciò che veniva rappresentato e ascoltare chiaramente quanto dicevano i personaggi.
Teatro, 350 a.C. ca. Epidauro. Il teatro più famoso fin dall’antichità e meglio conservato fino a oggi è quello di Epidauro, costruito intorno alla metà del IV secolo a.C. Nonostante la grandezza (può accogliere fino a circa 15 000 persone!), le proporzioni sono perfette e l’acustica è tale da permettere di percepire persino i sussurri degli attori fin dall’ultima gradinata.
Disegno ricostruttivo di un teatro greco. Il pubblico si disponeva sulla gradinata all’interno della cavea. In prima fila vi erano dei seggi in pietra riservati alle persone più importanti.
L’orchestra era occupata dal coro, che recitava parti importanti delle tragedie e delle commedie greche, talvolta accompagnato da musicisti o danzatori.
Due corridoi laterali consentivano l’ingresso e l’uscita dal teatro.
Gli attori recitavano sul proscenio, dietro il quale vi era la scena, una struttura in legno o in pietra spesso decorata con pannelli mobili su cui erano dipinti soggetti utili a contestualizzare la storia che veniva rappresentata.
Ai piedi della cavea vi era un altare dedicato al dio Diòniso, protettore delle attività teatrali.
Approfondisci a pag. 466
Anche tu artista
Crea una maschera teatrale come i Greci
Nell’antica Grecia la recitazione teatrale era riservata ai soli uomini. Gli attori indossavano una maschera con le sembianze del personaggio rappresentato: donna, schiavo, vecchio, ragazzo ecc. La maschera serviva anche a comunicare, con le sue espressioni, i diversi stati d’animo: nelle commedie erano buffe o grottesche, mentre quelle indossate per le tragedie esprimevano dolore o disperazione. Erano costruite con materiali diversi (sughero, legno e persino terracotta), dipinte e spesso completate con una parrucca. La bocca era un grande foro che fungeva da megafono per agevolare l’acustica.
Maschera comica maschile, IV sec. a.C., terracotta. Taranto, Museo Nazionale.
Maschera tragica femminile , V sec. a.C., terracotta. Londra, British Museum.
Prova a realizzare anche tu una maschera di creta per rappresentare il personaggio di una storia che ti piace.
1 Procurati i seguenti materiali: creta per matrice scultorea, spatole per modellare, pellicola trasparente, colla vinilica, giornali, forbici, colori a tempera o acrilici, vernice trasparente, pennelli, bacinella abbastanza capiente.
2 Modella con la creta una testa di dimensioni reali, creando alcuni particolari grotteschi: puoi ingrandire il naso, deformare le orecchie… Quindi lasciala asciugare per una settimana.
3 Sulla maschera asciutta esegui poi il calco. Dopo aver disposto sulla testa modellata un foglio di pellicola, applicavi sopra diversi strati di piccoli pezzi di giornale imbevuti di colla e acqua, modellando le forme del volto.
4 Quando la carta sarà asciutta e rigida, stacca la maschera dal supporto in creta e taglia le frange in eccesso.
5 Pratica ora dei fori per gli occhi, la bocca, il naso e, in corrispondenza delle orecchie, due buchi in cui inserire un elastico o una fettuccia per indossare la maschera.
6 Colorala con i pennelli e gli acrilici e fissa poi i colori con un sottile strato di vernice trasparente. Ora la maschera è pronta e puoi utilizzarla anche per una recita a scuola.
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Architettura Scultura
U2
7 Alla ricerca della perfezione
e della bellezza
Le prime sculture a tutto tondo La scultura greca si caratterizza per la continua ricerca della bellezza e dell’armonia delle forme, soprattutto nella raffigurazione a tutto tondo del corpo umano, che arrivò a essere ritratto in modo sempre più perfetto e naturale. Per raggiungere i risultati di perfezione che sono stati definiti «classici» furono necessari diversi secoli e le sculture in marmo più antiche giunte fino a noi testimoniano questa evoluzione.
Polimede di Argo, Bitone, 585 a.C.
ca., marmo h 216 cm. Delfi, Archaeological Museum. Questo kouros presenta forme poco aggraziate: la testa appare piuttosto squadrata, il corpo è massiccio con una muscolatura imponente.
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Nell’Età arcaica, compresa tra il VII e il VI secolo a.C., prevaleva il modello del kouros, un giovane uomo ritratto nudo e in piedi che ricorda molto da vicino le statue egizie. La sua posizione infatti è statica e il volto ha lineamenti idealizzati. Nel corso degli anni e nei diversi territori del mondo greco, la produzione di kouroi si modificò però verso forme sempre più armoniche.
Kouros di Anavyssos, 530-520 a.C.
ca., marmo, h 194 cm. Atene, National Archaeological Museum. Il kouros rinvenuto ad Anavyssos, in Attica, è di qualche decennio posteriore. La figura è più proporzionata e le forme sono più morbide e aggraziate.
Kore, 520 a.C. ca., marmo, h 182 cm. Atene,
Acropolis Museum. Frequenti erano le statue di kore, giovane donna coperta dal chitone, una tunica lunga fino ai piedi. Il corpo è quasi del tutto nascosto e la cura dei particolari si concentra sull’acconciatura e sulle pieghe della veste.
La conquista della perfezione Verso la metà del V secolo a.C. gli scultori greci arrivarono a definire un nuovo canone per la raffigurazione del corpo umano. Il modello della bellezza ideale venne individuato nel corpo dell’uomo giovane, poco più che adolescente, del quale erano messi in evidenza con cura i particolari anatomici.
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Il canone di Policleto La scultura che esprime l’ideale della perfezione è il Doriforo, «portatore di lancia», dello scultore Policleto (attivo tra il 460 e il 420 circa a.C.). Secondo Policleto, l’altezza del corpo doveva essere pari a otto volte quella della testa. L’altezza del viso, a sua volta, doveva essere tre volte quella del naso. Oltre a queste misure, poi, tutti i particolari della muscolatura dovevano essere ripresi con estrema naturalezza e i movimenti del corpo resi in modo armonico.
5 6 7 8 Schema del canone di Policleto.
Competenti in arte Quello di Policleto è il secondo canone che incontriamo. Qui ti riproponiamo quello usato dai pittori e dagli scultori egizi, che hai avuto modo di conoscere a p. 27. C onfrontalo con quello di Policleto: quali differenze puoi riscontrare?
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Policleto, Doriforo (proveniente da Pompei), II-I sec. a.C.,
copia romana in marmo da originale in bronzo del 445 a.C. ca., h 212 cm. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. La statua originale in bronzo, andata perduta, ci è nota per le numerose copie in marmo fatte in epoca romana.
U2 - L’arte nel mondo greco
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Leggere l’opera d’arte
Un discobolo perfetto La statua del Discobolo, realizzata in bronzo dallo scultore Mirone (attivo soprattutto ad Atene tra il 480 e il 440 a.C. circa), è arrivata a noi in alcune copie di epoca romana. In questa pagina è riportata quella rinvenuta nella Villa Adriana, presso Tivoli, e conservata al British Museum di Londra. L’atleta vi è raffigurato mentre lentamente ruota su se stesso per raccogliere le forze necessarie a lanciare il disco. Nonostante lo scultore ritragga un momento preciso dell’azione compiuta dal discobolo, la statua esprime un grande dinamismo e trasmette una straordinaria sensazione di movimento, che si può cogliere meglio se la si osserva da diversi punti di vista. Inoltre, essa testimonia in modo efficace la ricerca della perfezione anatomica, della bellezza e dell’armonia cui tendevano gli artisti greci dell’Età classica. Nessuna emozione e nessuno sforzo sembrano invece trasparire dai lineamenti del volto.
Il busto piegato in avanti si torce per raccogliere le forze necessarie a lanciare il disco. La muscolatura dorsale è riprodotta con precisione e, nonostante venga sottolineato lo sforzo fisico, il gesto è compiuto con grande eleganza.
L’arco descritto dalle braccia aperte e dalle spalle si completa con la gamba sinistra, che si flette completando un semicerchio. La ricerca dell’armonia si integra con quella della perfezione nelle misure e nelle forme.
Mirone, Discobolo (proveniente da Villa Adriana presso Tivoli), II sec. d.C., copia romana in marmo da originale in bronzo del 480-440 a.C. ca., h 170 cm. Londra, British Museum.
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Il volto non esprime sentimenti e non lascia trasparire lo sforzo. Prevale un senso di bellezza e di armonia.
I muscoli addominali sono descritti con grande realismo anatomico, sottolineando la torsione del busto in avanti.
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