RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997
numero 29 - anno 88 22 Luglio 2019
ANDREA CAMILLERI
GRAZIE
Maestro
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TV RADIO
OCORRIERE
tante pagine, tanti volti... una sola
#raidaleggere
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Buona settimana
Fabrizio Casinelli
Vita da strada
Quando improvvisamente vengono a mancare punti di riferimento ti accorgi che la tua vita sta correndo velocemente. Che il tempo non riesci più a dominarlo. Sei schiacciato completamente. Ti svegli il lunedì pronto per una nuova settimana e ti ritrovi, senza colpo ferire, al sabato mattina. E tutto avviene nella meccanicità delle cose, nella quotidianità della vita. Un ripetersi quasi violento di gesti, operazioni, una sistematicità che ci rende dei robot, delle marionette, dei pupi siciliani che replicano sempre le stesse cose, allo stesso modo e con la stessa intensità. Sembra quasi che indossiamo una maschera, una divisa, diversa giorno dopo giorno, ma sempre con le stesse motivazioni. Ed è quando qualcuno ci saluta per sempre che ci fermiamo a riflettere. Ci fermiamo a capire dove stiamo andando e quello che stiamo facendo. Quando quel qualcuno è stato un tuo compagno di mille avventure fantasiose, allora la tua mente sente un vuoto e il pensiero misto a dispiacere, si proietta immediatamente verso colui che potrà prendere quel posto. Che potrà continuare a farti sognare, anche se solo attraverso la lettura. Forse sarà più bello fermarsi a rileggere quelle pagine, a riassaporare la cultura, la storia e la vitalità di una terra che involontariamente mi ha adottato. E sarà ancora più bello tornare in quei luoghi a ricordare.
SOMMARIO N. 29 22 LUGLIO 2019
VITA DA STRADA 3
SPECIALE PALINSESTI RAI 2019 - FICTION Tra conferme e novità, le fiction che vedremo nel prossimo autunno sulle reti Rai 14
VALERIO CATALDI
VALERIA GRACI Protagonista dei pomeriggi estivi di Rai1 con "Io e Te", insieme a Sandra Milo e al padrone di casa Pierluigi Diaco, l'artista si racconta al RadiocorriereTv: «Mi sono ritrovata in questo viaggio in maniera del tutto inaspettata. Con Pierluigi è stato tutto molto jazz, guardandoci negli occhi ci siamo detti: io mi fido di te» 20
Dall'America Latina all'Italia passando per l'Albania. "Narcotica" è un viaggio in cinque puntate, il mercoledì in seconda serata su Rai3, in un mondo violento e senza regole, che parte dai campi di coca del Centro e Sud America, dalla guerriglia, dallo fruttamento del lavoro di migliaia di bambini, per giungere alle piazze dello spaccio di casa nostra 24
ANDREA CAMILLERI «Non voglio morire male, non voglio avere il pessimismo, voglio morire con la speranza che i miei figli, i miei nipoti, i miei pronipoti vivano in un mondo di pace. Bisogna che i giovani si ribellino. Non disilludetemi» Buon viaggio Maestro 8
RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 29 - anno 88 22 LUGLIO 2019
DIRETTORE RESPONSABILE FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA Tel. 0633178213
RadiocorriereTv
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Hanno collaborato Simonetta Faverio Carlo Casoli Claudia Turconi Antonella Colombo
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Grafica, impaginazione Cinzia Geromino Claudia Tore Fotografico Barbara Pellegrino Fabiola Sanesi
LIBRI ALESSANDRA DE STEFANO Il vicedirettore di Rai Sport e per venti anni inviata sulle strade francesi al seguito della carovana gialla, ci racconta il Tour de France 28
La schiacciatrice della nazionale italiana di pallavolo, Miriam Sylla, si racconta al giornalista Maurizio Colantoni nel libro "Tutta la forza che ho" edito da Rai Libri. Una storia personale intensa, una vita sportiva ricca di aneddoti 34
RAGAZZI Tutte le novità del palinsesto Rai dedicato ai più piccoli 42
CINEMA IN TV Una selezione dei film in programma sulle reti Rai 48
LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR TECHETECHE' Grazie a "Techetechetè Superstar", tornano "le stelle del sabato sera" su Rai 1. Era il 1974 quando Mina e Raffella Carrà riscossero un enorme successo grazie alla conduzione congiunta di "Milleluci", un varietà di otto puntate trasmesso il sabato in prima serata, che celebrava i diversi generi dello spettacolo 32
RADIO Le novità e gli appuntamenti del mondo RadioRai 36
CULTURA L'arte, la musica, la storia, la danza, il tearo, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai 40
Tutto il meglio della musica nazionale e internazionale nelle classifiche di AirPlay 44
ALMANACCO Le storiche copertine del RadiocorriereTv 48
ANDREA CAMILLERI
«Penso al paradiso: il paesaggio rasenterebbe la sicilianità visiva, che pace! Montalbano me lo immagino disoccupato, circondato da un placido volteggiare di anatre. E una tazzina di caffè fumante»
Buon viaggio Maestro... 8
TV RADIO
OCORRIERE
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lavorato in Rai negli anni sessanta curando, tra l'altro, le indimenticabili produzioni del "Tenente Sheridan" e del
«Non voglio morire male, non voglio avere il pessimismo, voglio morire con la speranza che i miei figli, i miei nipoti, i miei pronipoti vivano in un mondo di pace. Bisogna che i giovani si ribellino. Non disilludetemi»
"Commissario Maigret". Il successo della serie televisiva, seguita da persone di tutte le età, è dimostrato anche dal fatto che i luoghi della fiction sono diventati ambitissime mete turistiche. Geniale e istrionico, Camilleri ha regalato emozioni fortissime ai lettori dei suoi romanzi e agli spettatori della serie televisiva e soprattutto ha saputo esprimere in modo unico ed eccezionale la cultura e la mentalità della sua Sicilia. Ha raccontato pregi e difetti dei siciliani, utilizzando un linguaggio, da lui stesso creato, in cui emerge la sua grandissima padronanza del dialetto e della lingua italiana. Perché, come lui stesso ha più volte sottolineato, solo con il recupero di certi
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elementi lessicali dialettali si possono esprimere alcuni arole pronunciate da Andrea Camilleri ospite della trasmissione di Fabio Fazio, quando, in realtà, dalla morte era lontano. Lui che, a 93 anni, si stava preparando per recitare alle Terme di
Caracalla, il 15 luglio, in uno spettacolo che racconta la sua Autodifesa di Caino. Lui che aveva in cantiere nuove idee per nuovi libri, compreso un altro episodio di Montalbano. Il Maestro non c'è più. Una vita lunga e intensa la sua. Nato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, ha più volte ricordato la sua infanzia "senza limiti" e non ha negato la "dignitosa miseria" che ha caratterizzato i suoi primi anni di vita. Ribelle e insofferente alla disciplina, è stato regista, autore, sceneggiatore sia per la televisione, sia per il teatro e docente all'Accademia nazionale d'arte drammatica. Ma soprattutto è stato uno degli scrittori più amati e più prolifici dell'Italia contemporanea. Sono stati la nonna materna e il padre a trasmettergli la passione per la lettura, che si è poi trasformata in una creatività che è andata via via crescendo, fino a fare di Camilleri l'autore più venduto degli ultimi vent'anni. Se il debutto nella narrativa è nel 1978 con "Il corso delle cose", la grande notorietà arriva tra il 1992 e il 1994 con i libri "La stagione della caccia" e "La forma dell'acqua", il primo romanzo in cui appare Montalbano. È anche grazie a questo personaggio, commissario di polizia nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigata, che Camilleri diventa uno scrittore conosciuto e stimato in tutto il mondo. Tradotte in quaranta lingue, sono più di trenta milioni le copie dei suoi libri vendute in Italia e all'estero. A ciò si deve aggiungere lo straordinario successo mondiale della serie televisiva, trasmessa dalla Rai, che racconta proprio le avventure di Salvo Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, e che tiene incollati ai televisori milioni di spettatori. E' stata un'idea dello stesso Camilleri quella di portare sugli schermi la sua creatura più famosa. Del resto, il "papà" di Montalbano aveva
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concetti con la loro complessa densità di significato. Non solo l'inserimento di termini dialettali in frasi strutturalmente italiane, dunque, ma la composizione di
intuire cosa possa essere l'eternità». Che la terra, quella della sua amata Sicilia per tanti aspetti così simile a lei, le sia lieve, maestro.
una sorta di partitura che "invece delle note adopera il suono delle parole. Per arrivare a un impasto unico, dove non si riconosce più il lavoro strutturale che c'è dietro". Nonostante la cecità, nonostante qualche limitazione dovuta all'età, Camilleri ha vissuto intensamente fino alla fine dei suoi giorni. Una vita fortunata la sua, come lui stesso ha sempre sottolineato, perché ha potuto "campare" facendo quello che gli piaceva. «Se a 93 anni e dopo aver scritto più di 100 libri sono ancora qua – ha detto in una delle ultime interviste rilasciate – è perché in questo silenzio che si sta creando dentro di me, mi è venuta la voglia non di capire, perché sarà assai difficile capirla, ma
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«Le traduzioni teatrali e televisive delle sue opere hanno conferito ulteriori dimensioni al suo patrimonio letterario, avvicinando, inoltre, al mondo dei libri un grande numero di persone. Andrea Camilleri lascia un vuoto nella cultura italiana, e nei tanti che si sono appassionati nella lettura dei suoi racconti e sono stati attratti dai personaggi modellati dalla sua creatività» Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica «Rendiamo omaggio alla potenza creativa del grande scrittore Andrea Camilleri, che ha saputo avvincere milioni di lettori e conquistare, oltre i confini della letteratura attraverso il linguaggio della televisione, l'ammirazione di ancora più numerosi spettatori. Al maestro Camilleri va il saluto commosso di tutta la Rai e mio personale» Marcello Foa, Presidente Rai «Un maestro di stile e di scrittura che, con leggerezza e ironia, ha saputo sedurre e affascinare intere generazioni di lettori e spettatori. Andrea Camilleri è stato un autore con una straordinaria capacità di racconto e ha dato vita a luoghi, trame, espressioni e personaggi entrati nell'immaginario collettivo del paese. Camilleri è parte della storia del nostro Servizio Pubblico, lo è stato da quando negli anni Cinquanta entrò per la prima volta alla Rai ad oggi. Il ringraziamento mio è quello di tutta la Rai: il suo ricordo vivrà anche nella mente e nel cuore di tutti i colleghi che hanno avuto la fortuna di osservare da vicino il suo talento e il suo sorriso» Fabrizio Salini, Amministratore Delegato Rai «Il dispiacere per la perdita del grande scrittore, che ci ha regalato personaggi e racconti unici, diventa ancora più intenso ripensando all'amico, all'uomo di idee nette e racconti sfumati, alla persona che per ore poteva descrivere angoli di Sicilia e riecheggiare vezzi di inesplorata sicilitudine. Ciao Maestro, il mondo delle parole "che dicono la verità" è diventato più reale grazie a te» Monica Maggioni, Amministratore Delegato Rai Com «Andrea Camilleri ci consegna un'esperienza e un lascito unici, per tutti, per i lettori, per gli spettatori e, in particolare per la Rai il cui cammino che s'intreccia in modi diversi e sempre significativi con la sua vita. È giusto ricordare la sua capacità di essere trasversale ai mezzi della comunicazione, portandovi sempre l'istinto e la cultura del racconto, della storia che ha radici profonde, a cominciare da quella inconfondibile sicilitudine a cui apparteneva, e che ha in sé la qualità e i valori per diventare universale»
Ad Andrea
Tinny Andreatta, Direttore Rai Fiction 12
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OCORRIERE
«Mi è particolarmente caro e dolce ricordare Andrea. Ho avuto la fortuna immensa di averlo incontrato e conosciuto e di essere stato ospite a casa sua più volte. Umanamente il dolore immenso è ripianato dalla gratitudine di averlo conosciuto. Credo di essere tra i fortunati che hanno potuto godere di questa mente incredibile, della sua aneddotica, della sua sensibilità e allegria ma anche della lucidissima capacità d'analisi sul mondo attorno a noi» Maurizio De Giovanni, scrittore «Addio Andrea, e grazie! Grazie Maestro, per esserti sempre schierato, per non aver mai cercato la comoda neutralità» Roberto Saviano, scrittore «E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all'ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare» Luca Zingaretti, attore «Tempo per riflettere sulla sua assenza ce ne sarà. La sua immortalità è effettiva con le sue opere, però quello che mi sta più a cuore è il valore artistico e l'inestimabile caratura, che non sarà mai dimenticato, resterà per sempre, nei secoli dei secoli. Ma è il valore umano che dobbiamo continuare a mantenere vivo, perché il ricordo di Andrea deve essere quello di una persona, di un cittadino, piuttosto che quella di un artista» Michele Riondino, attore «Con infinita ammirazione e gratitudine oggi salutiamo e onoriamo un Maestro. Questo è il giorno dei saluti, ma Andrea Camilleri vivrà sempre, tra le parole che ha scolpito, quelle che ha creato, quelle che dobbiamo rileggere e quelle che dobbiamo ascoltare» Miriam Leone, attrice «Buon viaggio Maestro... La voglio ricordare così, con il sorriso» Fiorello, artista «Con infinita tristezza scrivo queste parole per ricordare Andrea Camilleri. Un uomo gentile, coraggioso e generoso. Un intellettuale col cuore. Una persona limpida la cui onestà ci ha fatto da guida e ci ha consolato. Da oggi siamo tutti più soli» Fabio Fazio, conduttore televisivo
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LA VITA PROMESSA 2 Regia di Ricky Tognazzi In 3 serate su Rai1
L'AMICA GENIALE STORIA DEL NUOVO COGNOME Regia di Saverio Costanzo, Alice Rohrwacher In 4 serate su Rai1
PEZZI UNICI Regia di Cinzia TH Torrini In 6 serate su Rai1 Sergio Castellitto interpreta Vanni, un artigiano fiorentino, maestro della lavorazione del legno. Il mestiere e la bottega che porta il suo nome vengono da lontano. Uomo tutto d'un pezzo, vecchio stampo. Come padre e marito però ha fallito. Lorenzo, il suo unico figlio, temperamento da artista e carattere ribelle, si è perso nella droga ed è morto. Gli allievi del suo corso sono cinque ragazzi problematici: ciascuno ha alle spalle un dramma e un sogno: sono "pezzi unici". Per questi giovani, in bilico fra speranza e dannazione, la differenza può farla il corso di artigianato avviato da Lorenzo e che Vanni decide di proseguire nella sua bottega nel cuore di Firenze. LA STRADA DI CASA SECONDA STAGIONE Regia di Riccardo Donna In 6 serate su Rai1
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OGNUNO È PERFETTO Regia di Giacomo Campiotti In 3 serate su Rai1 Dal pluripremiato format belga Tytgat Chocolat, una storia di amore e diversità. Rick ha ventiquattro anni, la sindrome di Down e gli stessi sogni di tutti i ragazzi della sua età. Ciò che desidera più di ogni altra cosa è trovare un vero lavoro. Ivan, suo padre, ha appena ceduto l'attività per dedicargli più tempo. Finalmente dopo tanti "no" e molti "le faremo sapere", Rick corona il suo sogno. Miriam, la proprietaria di una piccola fabbrica di cioccolato gli dice "si" e lo assume per lavorare nel reparto packaging dell'azienda di famiglia. Felice più che mai, Rick dà una svolta alla sua vita: ha un lavoro, dei nuovi amici e scopre l'amore. Tra un cioccolatino e l'altro, si innamora perdutamente di Tina, una ragazza albanese con la sindrome di Down che lavora con lui e che ricambia con profondità il suo sentimento.
FICTION
LA GUERRA È FINITA Regia di Michele Soavi In 4 serate su Rai1 "La guerra è finita" (liberamente ispirata a personaggi e fatti realmente accaduti in Italia e in Europa) inizia poco dopo la Liberazione, nei mesi in cui, dopo la tragedia dei campi di sterminio, i pochi sopravvissuti tornano a casa. Tra questi, anche qualcuno che non troverà più nessuna famiglia ad attenderlo: bambini e bambine, ragazzini e ragazzine, adolescenti che hanno visto e vissuto l'orrore. Questa storia parla di loro.
#PALINSESTIRAI2019
I MEDICI. IL POTERE E LA BELLEZZA Regia di Christian Duguay In 4 serate su Rai1
TV RADIO
VIVI E LASCIA VIVERE Regia di Pappi Corsicato In 6 serate su Rai1 Ogni famiglia ha i suoi segreti. E la famiglia Ruggero ne ha uno enorme, di cui solo Laura è al corrente. Laura, cinquant'anni portati con sfrontatezza, lavora come cuoca all'interno di una mensa, ha due figli adolescenti, un'altra figlia più grande con la quale ha un rapporto complicato e conflittuale e un marito, Renato, con cui è sposata da vent'anni e che suona a bordo delle navi da crociera. Una vita apparentemente come tante fino al giorno in cui, di ritorno da un misterioso viaggio, Laura convoca i figli per dare loro una terribile notizia: il padre è morto in un incendio a Tenerife, di lui non è rimasto che cenere. Ed è da quella cenere, dal mistero di quella morte, che la vita di Laura riprende, cambia, cresce, fino a diventare una riscossa di indipendenza dagli uomini e dal mero ruolo di moglie e madre.
ANGELA Regia di Andrea Porporati e Maria Porporati In 3 serate su Rai1 Angela ha perso il figlio Matteo di nove anni da pochi mesi, in un incidente stradale. Una tragedia che l'ha spezzata e ha condizionato per sempre il suo carattere solare ed empatico. Si rifugia nella casa di famiglia in un paesino su un'isola dell'arcipelago toscano, dove Elena, una misteriosa vicina, la convince a ospitare per una notte i suoi bambini, Bruno e Valentina. Quella che doveva essere una nottata tranquilla si rivela l'inizio di un incubo: Angela assiste all'omicidio di Elena per mano di un uomo spietato, un esecutore, forse un mercenario, e intraprende una fuga disperata per salvare sé stessa e i bambini.
VITE IN FUGA Regia di Luca Ribuoli In 6 serate su Rai1 Claudio Caruana è un dirigente del Banco San Mauro di Roma, sposato da vent'anni con Silvia e padre di due figli adolescenti. Da qualche tempo è sotto indagine per uno scandalo finanziario legato alla sua banca, che ha provocato il suicidio di alcuni clienti. Un collega, Riccardo, viene trovato ucciso e molti indizi gravano su Claudio, il quale viene minacciato ripetutamente assieme alla famiglia.
OCORRIERE
GLI OROLOGI DEL DIAVOLO Regia di Alessandro Angelini In 4 serate su Rai1 Giovanni (Giuseppe Fiorello) è un motorista nautico talentuoso, ha un passato nelle gare off-shore e un presente da costruttore di barche alla foce del Magra. Lo sanno tutti che è il migliore e lo sanno anche dei clienti particolari a cui farebbero comodo gommoni che corrono più delle motovedette dei Carabinieri e della Polizia. Giovanni mangia la foglia e chiede a Mario, suo amico poliziotto, come deve comportarsi. La Polizia sta seguendo quel traffico criminale da tempo e propone a Giovanni di collaborare offrendogli protezione
BELLA DA MORIRE Regia di Andrea Molaioli In 4 serate su Rai1 Eva Cantini, ispettrice di polizia, è una donna forte che, per paura di soffrire, vive la vita sempre all'attacco. Gioia Scuderi, la reginetta dai sogni infranti, è la più bella ragazza del paese che viene trovata morta in fondo al lago. Due donne lontane Eva e Gioia, eppure misteriosamente legate da un filo invisibile. Un omicidio che ha contorni pericolosi e ipnotici come le rive di quel lago. IO TI CERCHERÒ Regia di Gianluca Maria Tavarelli In 4 serate su Rai1 "Io ti cercherò" racconta l'indagine di un padre sul presunto suicidio del figlio. La ricerca della verità su una morte che non è ciò che sembra si rivelerà per Valerio (Alessandro Gassmann) una corsa a ostacoli per ottenere giustizia, ma anche l'ultima occasione per fare i conti con il proprio passato, come uomo e come padre. Una dolorosa rinascita per ritrovare un legame che nemmeno la morte può spezzare.
ROCCO SCHIAVONE – TERZA STAGIONE Regia di Simone Spada In 4 serate su Rai1
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IMMA TATARANNI – SOSTITUTO PROCURATORE Regia di Francesco Amato In 6 serate su Rai1 Dai fortunati romanzi di Mariolina Venezia, il debutto su Rai1 di una nuova star che non può passare inosservato. Imma Tataranni non è un sostituto procuratore qualsiasi. È scomoda come a volte la verità e ostinata come una pianta che cresce tra i sassi. Imma non la puoi non notare. Per gli abiti maculati e colorati che indossa; per il passo deciso con cui guadagna i corridoi della Procura di Matera; per il suo andare dritto al sodo senza perdersi in chiacchiere, senza fare sconti a nessuno. Ed è così nei casi giudiziari come nel cambio di stagione; con i probabili colpevoli come col marito, la figlia, la suocera. Insomma, Imma non la puoi non ammirare.
UN PASSO DAL CIELO 5 Regia di Jan Michelini, Raffaele Androsiglio, Cosimo Alemà In 10 serate su Rai1
NERO A METÀ 2 Regia di Marco Pontecorvo, Luca Facchini In 6 serate su Rai1
IL PARADISO DELLE SIGNORE DAILY SECONDA STAGIONE In 160 puntate su Rai1
IL COMMISSARIO RICCIARDI Regia di Alessandro D'Alatri In 6 serate su Rai1 Dal fortunatissimo ciclo di romanzi di Maurizio de Giovanni. Napoli, 1932. Luigi Alfredo Ricciardi (Lino Guanciale) ha trent'anni ed è commissario della Mobile. Catturare gli assassini è la vocazione e l'ossessione di Ricciardi, che si porta dentro un terribile segreto, una maledizione ereditata dalla madre: vede il fantasma delle persone morte in modo violento. Come si può invitare una donna a condividere la vita con un uomo tormentato dai fantasmi dei morti, che gli sussurrano per giorni e giorni il loro ultimo pensiero? Per questo Ricciardi si dedica in modo totalizzante al suo lavoro, indagando sui casi più spinosi e complicati. Gli manca la maggior parte degli strumenti usati oggi per risolvere i delitti, ma è dotato di straordinarie doti intuitive, di un'ossessiva tenacia ed è come guidato dalle ultime parole delle vittime, che sembrano sollecitarlo a cercare giustizia.
UN POSTO AL SOLE In 250 puntate su Rai3
TV MOVIE – I RAGAZZI DELLO ZECCHINO D'ORO Regia di Ambrogio Lo Giudice Bologna, anni‘60. Mimmo, nove anni, è un bambino molto vivace e poco incline allo studio. Figlio di immigrati meridionali, alla scuola preferisce la vita di strada in compagnia di suo fratello maggiore Sebastiano. Quando il bambino viene sospeso da scuola dopo l'ennesima marachella, mamma Ernestina, disperata, lo porta a un provino per un concorso canoro. Quello che ancora nessuno sa è che quel provino è l'inizio di uno spettacolo destinato a entrare nella storia: lo Zecchino d'Oro.
DON MATTEO 12 Regia di Raffaele Androsiglio, Alexis Sweet In 10 serate su Rai1
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TV RADIO
TV MOVIE - ENRICO PIAGGIO Regia Umberto Marino Su Rai1 Pontedera, 1945. La fabbrica di Piaggio è in macerie. Piaggio avverte l'enorme responsabilità che grava sulle sue spalle: la vita di tante famiglie dipende dalla sua capacità di creare nuovo lavoro. La strada dell'affermazione, per Piaggio e per la sua creatura, è irta di ostacoli. Un avido finanziere, Rocchi-Battaglia, ricorre a ogni mezzo per impossessarsi della fabbrica. Piaggio capisce che il suo scooter può e deve diventare "l'icona della rinascita" così, quando viene a sapere che il regista americano William Wyler girerà in Italia Vacanze romane, manda Suso, una giovane e talentuosa impiegata dell'ufficio réclame, a prendere contatto con lui per convincerlo a fare della Vespa la "carrozza di Cenerentola" su cui far viaggiare i due giovani e innamorati protagonisti.
DOCUFICTION - GIORGIO AMBROSOLI, IL PREZZO DEL CORAGGIO Regia Alessandro Celli Su Rai1 L'11 luglio 2019 saranno passati quarant'anni dal giorno dell'assassinio dell'eroe borghese Giorgio Ambrosoli, l'avvocato milanese incaricato di liquidare la Banca Privata Italiana, ucciso su mandato del banchiere Michele Sindona al termine di una lotta impari durata cinque anni. Giorgio Ambrosoli era un uomo normale ed eroico al tempo stesso, che amava la sua famiglia, che aveva un lavoro a cui si dedicava con passione. La storia è raccontata da un punto di vista inedito, quello del suo collaboratore più stretto, il maresciallo Silvio Novembre, voce fuori campo che ripercorre le parole tratte dal suo stesso articolo "Le fatiche della legalità", conducendoci in un racconto in cui si integrano scene di finzione, inserti di repertorio e interviste inedite, tra cui la testimonianza diretta del figlio Umberto Ambrosoli.
OCORRIERE
DOCUFICTION – STORIA DI NILDE Regia di Emanuele Imbucci Su Rai1 La Rai continua a raccontare le figure istituzionali che hanno dato un contributo fondamentale alla storia della nostra Repubblica. È il caso di Nilde Iotti, una delle ventuno donne che hanno partecipato alla Costituente nel 1946 e prima donna ad essere eletta Presidente della Camera dei Deputati. Intrecciando ricostruzione, materiale di repertorio e interviste, il racconto ripercorre le tappe fondamentali della biografia di Nilde Iotti, dall'adesione alla Resistenza alla partecipazione all'Assemblea Costituente.
DOCUFICTION – PIAZZA FONTANA, IO RICORDO Regia di Francesco Miccichè Su Rai1 Milano, 12 dicembre 1969. Una bomba esplode all'interno della sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura a Piazza Fontana. L'Italia è sconvolta da un atto criminoso che, a più di vent'anni dalla fine della guerra, torna ad uccidere degli innocenti, gente comune e persone perbene che si trovano all'interno della banca. Tra di loro c'è anche Pietro Dendena, che resta ucciso nell'esplosione. Se possiamo oggi raccontare questa storia è soprattutto grazie a sua figlia Francesca, che per il resto della sua vita ha lottato insieme ai parenti delle vittime per dare un nome ai responsabili di quell'eccidio.
IL CACCIATORE – SECONDA STAGIONE Regia di Davide Marengo In 4 serate su Rai2
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VOLEVO FARE LA ROCKSTAR Regia di Matteo Oleotto In 6 serate su Rai2 Olivia è una ragazza di ventisette anni in crisi esistenziale. Nella vita ha fatto tutto di corsa: prima delusione amorosa a sedici anni, in contemporanea con la prima gravidanza e poi un lavoro per diventare adulta e responsabile, per crescere da sola le sue due gemelle, Emma e Viola, e un fratello a dir poco scansafatiche e manipolatore, Eros, che nasconde a tutti di essere gay. Un incidente quasi mortale, però, le apre gli occhi sul fatto che la vita è una sola e che forse lei, in tutta questa fretta, si è persa dei passaggi.
MARE FUORI Regia di Carmine Elia In 6 serate su Rai2 Il confine tra bene e male è spesso labile come un filo sottile sul quale si vuole camminare per mettersi alla prova, per soddisfare tutti i propri desideri, senza paura. L'IPM (Istituto di Pena Minorile) ospita i ragazzi che sbagliano: Filippo, Carmine, Edoardo, Ciro. Insieme a loro ci sono gli adulti che governano la struttura. Tutti cercano ogni giorno di aprire una piccola finestra su un futuro diverso da quello che quei ragazzi sono convinti debba essere il loro. Tra minacce, amori, fughe, esami di scuola, partite di pallone, risse, cadute all'inferno e inaspettate resurrezioni, la vita dentro l'IPM ha le sue regole, le sue alleanze, le sue leggi.
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DOTTORI IN CORSIA 2019 OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ Regia di Michele Imperio Serie in 8 puntate
IL NIDO Regia di Giacomo Ciarrapico, Luca Vendruscolo Serie il 12 puntate su RaiPlay
PASSEGGERI NOTTURNI Regia di Riccardo Grandi Serie in 10 puntate su RaiPlay
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VALERIA GRACI
Protagonista dei pomeriggi estivi di Rai1 con "Io e Te", insieme a Sandra Milo e al padrone di casa Pierluigi Diaco, Valeria Graci si racconta al RadiocorriereTv: «Mi sono ritrovata in questo viaggio in maniera del tutto inaspettata. Con Pierluigi è stato tutto molto jazz, guardandoci negli occhi ci siamo detti: io mi fido di te». E parla del figlio di otto anni e mezzo: «Il suo sorriso mi rimette in sesto»
FIGLIO
MIO L'UOMO DELLA MIA 20
VITA
TV RADIO
OCORRIERE
"Io e Te" è un programma che indaga e racconta i sentimenti, le emozioni, puoi tracciare un bilancio delle prime settimane di trasmissione? Sono volate, ci sono stati ospiti pazzeschi, gli ascolti stanno premiando il programma. Io mi sono ritrovata in questo viaggio in maniera del tutto inaspettata, non era previsto che ci fossi e se ci sono lo devo soltanto a Pigi, come lo chiamo io, che non è mio figlio, a cui devo altre cose, ma a Pierluigi Diaco, che mi ha fortemente voluta. Che cosa le ha fatto dire di sì a Diaco? C'è un trascorso, ci conosciamo almeno da un paio d'anni, perché lavoriamo per la stessa radio. Siamo stati dirimpettai per tanti mesi e lui mi ha sempre detto, in tempi non sospetti, che se avesse avuto l'occasione di tornare in televisione, o di lavorare a un programma, mi avrebbe voluta al suo fianco. A metà maggio mi ha chiamata. È stato veramente un fulmine a ciel sereno. Sorpresa? In realtà è stato tutto molto jazz, come dice Pigi, nel senso che ci siamo parlati poco. L'unica cosa che ci siamo detti, guardandoci negli occhi, è stata: io mi fido di te. Mi ha spiegato che cosa fosse il programma, non è facile oggi riuscire a fare una trasmissione totalmente diversa, d'estate, in televisione, con i riferimenti alla tv che abbiamo. Lo dice una che viene dal popolo, che si nutre di quei programmi di cui fa le parodie. Per me è geniale il fatto che Diaco mi chiami la "tronista di Rai1", e anche questo è sdoganare qualcosa. Così come è geniale che si citi "Barbara", ed è chiaramente riferito a Barbara D'Urso, che sa, che vede, che è felice, che ride. Tutto questo mi fa pensare che forse una cosa un po' diversa si può fare. Cosa prova di fronte alle emozioni di un racconto, alle storie degli altri? Quando ascolto le storie d'amore provo un'invidia pazzesca, invidia buona, chiaramente, per quelle persone che hanno passato una vita insieme. Sono separata, non ho avuto questa fortuna pur desiderando da sempre una famiglia con tanti figli, il cane, la barca, le vacanze, i picnic. Purtroppo questo non c'è stato, mi sono separata un anno e mezzo fa in condizioni molto critiche e dolorose. Vengo da una famiglia di genitori separati, da una madre che ha avuto il coraggio, quarant'anni fa, di rimboccarsi le maniche, di separarsi quando in una classe di venti bambini erano solo in due ad avere i genitori separati. Provo molta tenerezza e curiosità per le persone che hanno trascorso una vita insieme. Però appartengono anche a un'altra generazione, certe cose oggi non si possono più accettare. Non potrei tollerare di stare con un uomo che mi manchi di rispetto, che mi dica quello che devo fare, che non rispetti il mio
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lavoro. Ancora oggi, purtroppo, ci sono molte donne che
e mi riportano con i piedi per terra. E poi quelle poche
non reagiscono.
persone vicine, amiche, e che mi vivono ogni giorno. Mi vive
Cosa la fa stare bene e cosa invece le fa paura?
lui (Valeria indica il suo stylist, ndr), che senza che gli dica
In assoluto mi fanno paura la violenza, l'ignoranza, la
nulla sa perfettamente come sto, di cosa ho bisogno, di che
cattiveria. Ancora di più quando le vittime sono i bambini
umore sono. Oltre ad avere una collaborazione lavorativa
o le persone che non hanno possibilità di difendersi. C'è
ce n'è una emotiva, è un amico. Devo a poche persone
tanta gente così, tanta gente disturbata, che compie atti di
anche il fatto di avere saputo reagire in momenti molto
violenza, e la cronaca ne è d'esempio ogni giorno. Questo
complicati, non mi hanno mai mollata un attimo. Le ragazze
mi fa paura, ancora di più se penso che ho un figlio di
vivono a Milano, da un po' ci sono delle belle persone che
otto anni e mezzo che dovrà avere a che fare con questa generazione, questo mondo. La cosa che più mi rimette in sesto sono invece il sorriso di mio figlio alla mattina e alla sera, la sua voce, il suo messaggino quando non è con me.
mi stanno vicino anche a Roma. Amiche nel mondo dello spettacolo ne ho poche: Barbara Foria, Manila Nazzaro e Arianna Ciampoli, che è una sorella.
Mio figlio è la persona più importante della mia vita, è lui
Un aggettivo per descrivere Pierluigi Diaco e Sandra Milo
l'uomo della mia vita.
Pigi è un adorabile "diacocentrico", e lo dà a vedere, a
Di che cosa parla con suo figlio?
differenza di tanti altri che lo sono e lo nascondono. Pierluigi
Di tante cose. A volte forse anche di cose profonde, esagero
o lo ami o lo odi, non ci sono con lui le mezze misure. Io l'ho
un po'. Però, ad esempio, da quando siamo andati ad abitare
amato dal primo giorno. Mi piace molto il suo modo di fare
nella nostra casa nuova, dopo la separazione, abbiamo
le interviste, riesce a creare empatia con l'ospite e con la
deciso di comune accordo, sotto mio suggerimento, di
storia che ha davanti facendo delle domande non scontate.
appendere in casa le nostre regole, di creare delle regole che ci potessero accompagnare per ogni giorno e che poi
Sandra?
potessero cambiare di volta in volta. In camera sua, insieme
Il primo giorno mi ha detto di essere felice di lavorare con
alle foto e ai disegni che abbiamo appeso, ha le sue regole,
me, che le piace la mia comicità, che sono garbata, elegante.
che sono le mie scritte in un altro modo. Parliamo tanto,
E cosa devo dire a una che ha fatto la storia del cinema,
spesso gli faccio vedere il telegiornale. Parliamo anche del
un pezzo di storia importante dell'Italia, che mi dice una
fatto che la mamma e il papà si siano separati, dei motivi,
cosa del genere? Ma quando mi ricapita. Sandra è una
senza entrare nel dettaglio, con la verità giusta che si può
"buffa malinconica". Buffa perché ci sono siparietti tra di
dare a un bambino della sua età, che va sempre tutelato. Non ho mai demonizzato la figura del padre. Se ho bisogno di sfogarmi parlo con un'amica, un amico. Poi non nascondo che ci siano momenti di grande difficoltà, perché sono una
noi, quando non siamo inquadrate, ci guardiamo, parliamo. Malinconica perché prova malinconia per ciò che ha vissuto e che ha dovuto conquistare negli anni.
mamma come tutte le altre, che si deve organizzare, perché
Un'altra estate al lavoro, Valeria ha una vacanza nel cassetto?
non sono ricca, non c'è nessuno che mi mantiene. Cerco di
Anche quest'anno le vacanze le facciamo l'anno prossimo.
non fare mancare nulla a mio figlio ma anche di non dare troppo. Cerco di trasmettergli il valore dei soldi, quando si va a fare la spesa, di guardare, di non sprecare. Poi quando arriva mia mamma a casa, che ci viene a dare una mano, torno figlia anch'io. Quanto e cosa conosce di lei il suo pubblico? Pochissimo. Mi conoscono le persone che mi frequentano, che mi sono amiche, che capiscono, e ce ne sono pochissime. In realtà c'è un pubblico più attento che mi scrive e mi dice:
Il programma finisce il 6 settembre e la settimana dopo mio figlio torna a scuola. Mi piacerebbe portare mio figlio a Londra, New York, a vedere cose istruttive. E poi mi piacerebbe tantissimo fare una vacanza romantica alle Maldive, ma bisogna anche trovare qualcuno con cui andarci… Nel caso in cui non dovessi trovarlo, ci andrò con i miei amici che mi sanno coccolare. Il mio stylist e il mio parrucchiere, Luca e Antonio.
si vede che sei una persona onesta, una persona buona. Chi sono i suoi amici? Le ragazze, le mie amiche storiche. Avete presente "Sex and the city"? Ci conosciamo da vent'anni, sono ragazze che non fanno parte del mondo dello spettacolo, hanno vite normali 22
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OCORRIERE
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VALERIO CATALDI
SULLE ROTT Dall'America Latina all'Italia passando per l'Albania. "Narcotica", programma di Valerio Cataldi, scritto con la collaborazione di Raffaella Pusceddu, è un viaggio in cinque puntate, il mercoledì in seconda serata su Rai3, in un mondo violento e senza regole, che parte dai campi di coca del Centro e Sud America, dalla guerriglia, dallo sfruttamento del lavoro di migliaia di bambini, per giungere alle piazze dello spaccio di casa nostra
C
ataldi, come nasce "Narcotica"? Il progetto ha preso il via da un mio viaggio fatto lo scorso anno in Sud America, in Colombia, dove ho incontrato varie persone per raccontare il mondo del narcotraffico. Tornato da quell'esperienza ho pensato di scrivere un progetto,
l'ho proposto a Giuseppina Paterniti, che è stata entusiasta. Quindi abbiamo coinvolto Rai3, altrettanto entusiasta. Abbiamo messo in moto una redazione e una troupe, con cui siamo stati un mese in Sud America, due settimane in Albania, diverso tempo in Calabria, con le inchieste dei magistrati italiani, con l'attività del colonnello del R.O.S. dei Carabinieri Massimiliano D'Angelantonio, che lavora a stretto contatto con Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro. Con loro abbiamo scritto una sorta di sceneggiatura che ci ha condotto nei vari posti. Andando in Sud America, soprattutto in Messico, la sceneggiatura è stata stravolta, con episodi accaduti in corsa. Partiamo proprio dal Messico… È un Paese in cui succede qualunque cosa in qualunque momento e tu non ne hai assolutamente idea. Siamo entrati in posti in cui generalmente non si entra, abbiamo avuto la fortuna di trovare le persone giuste che ci hanno guidato, accompagnato in sicurezza in ambienti solitamente ostili con la stampa. Siamo stati a El Tarra, nel Catatumbo, in Colombia, dove c'è ancora la guerra in atto, con un gruppo guerrigliero che si chiama E.L.N. (Esercito di liberazione nazionale, ndr) che combatte contro il governo colombiano. Siamo riusciti a entrare nei campi di coca in assoluta sicurezza. Quali difficoltà avete riscontrato nel corso delle riprese? Paradossalmente di difficoltà non ne abbiamo trovate. Il punto è proprio questo, siamo andati con le persone giuste, abbiamo superato diversi posti di blocco nei quali prima l'esercito e la polizia, poi le milizie locali che controllano il territorio, ci chiedevano dove stessimo andando. Avevamo il nome giusto da proporre. C'è stato un solo episodio di grande tensione, in Messico, nello stato di Guerrero, dove dopo una curva, in una strada desolata, ci siamo trovati di fronte una decina di uomini armati, con il volto bendato, che bloccava la strada con un tronco messo di traverso. Ci hanno fermati e fatti scendere puntandoci le armi. Ci hanno chiesto chi fossimo, cosa stessimo facendo, nel frattempo sentivamo colpi di arma da fuoco che si ripetevano nell'aria e lì abbiamo avuto grande paura. Pensavamo di essere finiti nelle mani di narcotrafficanti, in realtà
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E DEI NARCOS
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ci siamo trovati in un'altra storia dento la storia. Si trattava di una comunità di agricoltori in guerra con le altre comunità per il controllo dei campi coltivati ad amapola, il papavero da oppio, cosa frequente perché da quelle parti lo Stato non esiste. Scontri armati nei quali ci siamo trovati per puro caso, e per fortuna è andato tutto liscio. Tutto liscio grazie a quelle che definisci "persone giuste"… C'è stato un grande lavoro di programmazione. In Messico di persone giuste ce ne sono state tante, persone che ci hanno consentito di entrare. In Messico siamo andati appunto nello stato di Guerrero, dove i giornalisti locali spesso e volentieri vengono uccisi per mano dei narcotrafficanti e anche del governo. In Colombia siamo stati accompagnati da un prete, nato e cresciuto a El Tarra, che come racconta lui stesso non è diventato un capo guerrigliero ma ha scelto una via diversa, ora si occupa di recuperare i bambini che vengono sfruttati nei campi di coca. Viaggiavamo insieme a uno di quei bambini, da lui aiutato, che è il nipote di uno dei guerriglieri, e questo ci ha consentito una tutela a 360 gradi. Dalla finzione cinematografica alla realtà che avete documentato, cosa cambia? Siamo partiti con l'idea di fare un racconto differente da quello più tradizionale della fiction, delle serie tv, di "Narcos" e di tante altre produzioni simili. Abbiamo trovato un mondo diverso, fatto prevalentemente di persone sfruttate, di bambini sfruttati, che fanno parte della filiera di produzione di coca e di oppio. Sono queste le storie che abbiamo privilegiato, siamo andati a raccontare le persone che stanno nel mezzo e che subiscono dallo Stato che li attacca, cercando di contenere la diffusione delle sostanze, e dai narcotrafficanti che li sfruttano, li stuprano, li torturano. Il racconto di "Narcotica" passa anche dall'Albania… Forse è il posto più sorprendete di tutti. Se dai per scontato il fatto che in Sud America le cose vadano in un certo modo, l'Albania è invece un posto dove c'è un livello di corruzione pazzesco, che non ho visto in nessun altro Paese. C'è anche la mafia emergente che in qualche modo sta prendendo il posto anche della 'ndrangheta nel traffico di sostanze pesanti, parliamo di eroina e cocaina che arrivano dal Medio Oriente, ma anche dal Sud America attraverso le navi. L'Albania è diventata uno degli hub principali con presenze importanti in Olanda, Belgio, Sud America. A chi dedichi questo lavoro? Ai bambini del Catatumbo, le persone che più mi sono rimaste addosso. Quei ragazzini si distruggono le mani per raccogliere 60-70 chili di foglie al giorno, lo fanno per quattro spiccioli. Ce ne sono tantissimi, sono colombiani, vengono dal Venezuela, da altri Paesi, vengono per lavorare nella coca, ma sono veri e propri schiavi. Per produrre un grammo di cocaina che troviamo sulle strade questi ragazzini lavorano per settimane in condizioni drammatiche, spesso muoiono. Sono in una situazione di sfruttamento assoluto.
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ALESSANDRA DE STEFANO
che PASSIONE! Insieme al Giro d'Italia è uno degli appuntamenti più attesi e amati dagli appassionati di ciclismo internazionale, tra i fiori all'occhiello della programmazione sportiva della Rai. Alessandra De Stefano, vicedirettore di Rai Sport e per venti anni inviata sulle strade francesi al seguito della carovana gialla, ci racconta il Tour de France: «Per tre settimane la Francia si mostra al mondo. Il nostro racconto, in televisione come sul web e sui social, va oltre l'evento sportivo. Parliamo di luoghi, tradizioni, di campioni dimenticati e indimenticabili»
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I
l grande ciclismo è ancora una volta protagonista sulla Rai, come state raccontando il Tour de France? La Rai porta il Tour nelle case degli italiani con le dirette quotidiane, con i social, con la telecronaca,
Ho avuto la fortuna di seguire Marco Pantani ancor
che è la materia principale del racconto, perché
e il nostro campione. Era una giornata ventosa, come è
inevitabilmente chi ama questo evento si collega alle 14
giusto che sia sul Monte Calvo, non riuscivano nemmeno
e vuole vedere tutta la tappa. E poi c'è una trasmissione
a mettere il traguardo. Volevo vedere arrivare la corsa,
successiva alla diretta, che si chiama "Tour Replay", quindi
scendemmo sui sassi con l'operatore, ci mettemmo ad
abbiamo "Tour di sera". Sul web realizziamo rubriche ad hoc
aspettare in un'atmosfera irreale: ricordo il silenzio che
con dei contributi che non si trovano
precede l'arrivo del gruppo e poi un boato pazzesco,
in
televisione.
Quest'ultimo
prima che diventasse Pantani, parliamo del Giro d'Italia dilettanti. Un ricordo in particolare mi riporta al Tour, sul Mont Ventoux nel 2000, alla famosa sfida tra Armstrong
Armstrong
e
Pantani
che
si
è un racconto parallelo, per
davano battaglia. Tutta la gente
scoprire il Tour sotto un'altra
li spingeva prima con il silenzio
angolazione. Francesco Pancani
e poi con il boato. C'era mezzo
si
classifica
milione di persone quel giorno al
quotidiana, di chi ha corso
Mont Ventoux. È stata una delle
bene e chi ha corso male,
giornate più belle per Marco
occupa
della
Marco Saligari ci fa il
Pantani.
punto tecnico, abbiamo la moviola di Stefano Garzelli, poi gli splendidi racconti di Roberto Carulli, che sono a metà tra la strada e la corsa. Nel ciclismo viaggiano insieme. Infine, ne "La febbre gialla", una rubrica per gli appassionati di ciclismo, racconto gli eroi dimenticati e
Hai citato due nomi molto amati nella storia del ciclismo, cosa rende un ciclista un vero campione? Bisogna fare una distinzione, al di là del vincente ci sono quelli che restano e quelli che passano. Oltre il gesto atletico ci deve sempre essere il gesto umano con la sua la forza. Perché Pantani era amato? Aveva una
gli indimenticabili. Quando e come nasce la tua
sua gestualità, il togliersi la bandana era una forma di
passione per il ciclismo e per il
linguaggio. Il campione è
Tour? Avevo cinque anni e seguivo il Tour de France con mio padre, lui
guardava
Eddy
Merckx,
papà era stato prigioniero nelle Ardenne ed era esterofilo. Mi mettevo sulla sedia al suo fianco, mi
colui che riesce ad avere un linguaggio che non emerge solo attraverso i risultati, ma che parla anche attraverso quello che sa dare, il senso del pubblico.
piaceva l'idea di quelle immagini che arrivavano in casa
Giro d'Italia e Tour de France, quali sono le differenze?
mia, di quello sport incomprensibile.
Quando pensi al Tour e rivedi anche le immagini del
Hai scelto il ciclismo o è il ciclismo ad averti scelto? Ci sono degli sport che scegli, come il calcio, come altri sport di squadra. Il ciclismo invece ti sceglie sempre. Ci arrivi per appartenenza, ci arrivi attraverso un nonno, uno zio. Nel mio caso proprio mio padre. C'è sempre qualcuno che ti fa entrare in questo mondo a parte. Forse è stato questo ad avermi colpito sin dall'inizio. Il ciclismo ha le sue regole. Se tu vedi passare una corsa una volta lo capisci, altrimenti diventa difficile da spiegare. Qual è il ricordo del Tour de France al quale sei più legata?
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passato, vedi sempre il presidente della Repubblica francese. Il Tour è patrimonio della Francia, per loro queste tre settimane di gara sono la più bella cartolina da mostrare al mondo. Ci sono tre elicotteri in volo, uno dei quali va a fare tutte le ricognizioni, ogni inquadratura è studiata. Non hanno le salite che abbiamo noi, da un punto di vista paesaggistico il Giro d'Italia è stupendo, ma il Tour ha un'appartenenza, una fierezza, che al Giro si è un po' persa. Ai tempi di Coppi e Bartali la gente portava le rose e baciava le strade, parliamo degli anni Cinquanta, dell'Italia che voleva rinascere, adesso 29
l'Italia che guarda il Giro è un po' distratta. Gli italiani che guardano il Tour pensano: noi abbiamo il Giro. Però forse dai francesi dovremmo imparare a difenderlo. Mario Soldati diceva: "Sarebbe bello che i bambini imparassero a scuola il nome dei ciclisti dell'epoca dei loro padri e dei loro nonni". Questo oggi è impossibile perché è cambiato il rapporto con lo sport, però sarebbe bello che gli italiani che vanno a vedere il Giro ne capissero la forza. È l'Italia del Giro, dove puoi raccontare la storia di un intero Paese. Il Giro dell'Italia è questo, è raccontare la corsa e ciò che c'è intorno.
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TECHETECHETE'
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raffa
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razie a "Techetechetè Superstar", tornano "le stelle del sabato sera" su Rai 1. Era il 1974 quando Mina e Raffella Carrà riscossero un enorme successo grazie alla conduzione congiunta di "Milleluci", un varietà di otto puntate trasmesso il sabato in prima serata, che celebrava i diversi generi dello spettacolo. Le due erano anche protagoniste delle sigle del programma: Raffaella Carrà cantava quella di apertura, "Din don dan", e Mina quella di chiusura, "Non gioco più". Una strana coppia, nel doppio ruolo di protagoniste e showgirl, che ha regalato al pubblico uno degli spettacoli più belli della televisione italiana. Con la loro grande professionalità, la loro versatilità, la loro presenza scenica hanno segnato una tappa fondamentale del servizio pubblico. Anche se molto diverse, infatti, sono due donne libere, capaci di precorrere i tempi, di stupire e anche di scandalizzare. Basti pensare all'ombelico mostrato da Raffaella Carrà e al suo celebre "Tuca Tuca", o alla vita privata e ad alcuni testi ed interpretazioni di Mina. Se Raffaella Carrà è presente nei palinsesti televisivi dai lontani anni sessanta, Mina ha detto addio al rapporto "live" con il pubblico da oltre 40 anni. Mina è la più grande voce italiana di sempre, un'icona internazionale della nostra musica. Raffaella Carrà è una delle donne italiane più famose nel mondo dello spettacolo, della televisione e della musica. Entrambe sono amate e apprezzate da milioni di persone in tutti i continenti. "Pronto Raffaella? … Sono Mina!" è una staffetta ideale tra le due, un dialogo fatto di immagini e suggestioni visive ricreato attraverso le loro apparizioni televisive più sorprendenti. Nella puntata di "Techetechetè Superstar", curata da Salvo Guercio, in onda sabato 27 luglio su Rai 1, si riascolteranno le loro canzoni più belle realizzate come dei videoclip in cui le immagini del passato rivivono nel dinamismo e nel ritmo di oggi. Numerose le "chicche" imperdibili. Raffaella che canta "A far l'amore comincia tu" in tutte le lingue del mondo, un'indiavolata "Rumore", con rarissimi passaggi televisivi, e degli estratti a colori della tournée del 1976. Si rivedranno inoltre elaborati montaggi di Mina che interpreta "Grande grande grande", "E poi" e "Non gioco più" e passaggi televisivi meno noti, come l'interpretazione della Maddalena in "Jesus Christ Superstar", con cui Mina sorprese il pubblico nella puntata di "Milleluci" dedicata al musical.
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LIBRI
TUTTA LA FORZA DI MI
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IRIAM
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La schiacciatrice della nazionale italiana di pallavolo, Miriam Sylla, si racconta al giornalista Maurizio Colantoni nel libro "Tutta la forza che ho" edito da Rai Libri. Una storia personale intensa, una vita sportiva ricca di aneddoti
H
a solo ventiquattro anni ed è già uno dei volti più amati della Nazionale e del mondo della pallavolo. Miriam Sylla, nata a Palermo da genitori ivoriani, in "Tutta la forza che ho" racconta la sua vita al giornalista Rai Maurizio Colantoni. Il silenzio improvviso prima di una battuta, vincere la gravità per un istante prima di schiacciare oltre il muro avversario. La pallavolo, come la vita, vuole gioco di squadra. La connessione continua tra testa e gambe come quella tra i sei in campo e i sei in panchina. Miriam ripercorre la sua vita con lucidità: dalle prime esperienze nelle squadre giovanili alla Nazionale, la schiacciatrice di Palermo si scopre e si guarda crescere sempre sostenuta dalla sua prima squadra, la famiglia. Maurizio Colantoni "fotografa" lo spirito e la personalità dell'atleta, tra l'agonismo e la passione. Ne esce un dialogo intorno a temi importanti sui quali ogni sportivo si interroga: il rapporto tra lo sport e la paura, l'ansia da prestazione che blocca le gambe, ma anche lo sguardo delle persone care tra gli spalti che ti emoziona e ti rassicura. L'esempio da seguire che diventa parte integrante della crescita, come Taismary Agüero, campionessa europea nel 2007 e nel 2009. Ma anche le difficoltà, le piccole e grandi tragedie personali, la capacità di lasciarsi scivolare addosso lo sguardo di chi ancora giudica in base al colore della pelle. "Tutta la forza che ho" è un libro per chi pensa di non farcela o per chi pensa di avercela fatta.
Miriam Sylla è una delle migliori schiacciatrici della Nazionale italiana di volley, argento ai Mondiali del 2018 in Giappone. Atleta brillante e grintosa, tra le più rappresentative del Campionato di Serie A, ha conquistato, da protagonista, la Supercoppa e lo scudetto con l'Imoco Volley di Conegliano, dove giocherà anche nella prossima stagione. Maurizio Colantoni è il giornalista Rai più appassionato ed esperto del volley italiano maschile e femminile, voce di due Olimpiadi (Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016), oltre a Mondiali ed Europei, e della pallavolo paralimpica
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RADIO
L'
MUSICA, PAROLE
estate di Rai Radio2 decolla ufficialmente lunedì 5 agosto con "Cateragosto", storie e racconti dal territorio del critico d’arte Costantino D’Orazio e della giornalista Diletta Parlangeli. Dalle 6 alle 7.30 del mattino, dal lunedì alla domenica, l’inedita coppia accompagnerà il risveglio di Rai Radio2 con un rapido sguardo ai principali titoli dei giornali, prima di tuffarsi nelle cronache che sfuggono all’attenzione, ma che regalano la necessaria leggerezza dell’intrattenimento d’agosto. Immancabili i consigli sui luoghi più belli da visitare, per chi è in vacanza e per chi resta in città. A seguire, "Soggetti Smarriti", con Marco Marzocca e Francesco Vercillo: un programma che mette al centro gli ascoltatori, i giochi e l’ironia, in onda per tutta l’estate dalle 7.45 alle 10.30, dal lunedì al venerdì. Fino alle 12 poi ci sarà il "Best Of" del "Radio2 Social Club" di Luca Barbarossa e Andrea Perroni, per approdare a una versione "alternativa" al consueto "Non è un paese per giovani": già partito da qualche giorno, a sperimentare nuovi modi di raccontare l’attualità, il cinema e l’Italia, a fianco di Max Cervelli è arrivato il giornalista Tommaso Labate, fino alle 14. Curiosare ovunque in modo "POP" è l’obiettivo di Paola Gallo, con "Radio2 di tutto un pop", che regala agli ascoltatori, parafrasando il re della Pop art Andy Warhol, 1 minuto di celebrità al giorno, dalle 14 alle 16, dal lunedì al venerdì. Fino alle 18 è in arrivo "Siesta", il magazine unisex che trasforma in cultura le piccole cose del quotidiano: stile, buone maniere, soldi, salute, economia domestica, tecnologie. Condotto da Matteo Osso e Chiara Papanicolaou, la loro missione sarà quella di sfatare falsi miti e riscrivere le istruzioni per vivere meglio ogni giorno: Immancabili l’oroscopo da ridere e i Messaggi in Bottiglia degli ascoltatori, dal lunedì al venerdì. Dalle 18 alle 20 arrivano "I Rimandati" Davide D’Addato, Luca Restivo e Federico Vozzi, "bloccati a Radio2 ad agosto perché rimandati a settembre in tutte le materie". Un programma di intrattenimento brillante, che al commento ironico su alcune notizie della giornata unisce il racconto del mondo "popolare" attraverso ospiti e contributi dei più originali. Sono "le pagelle di Rai Radio2", per eleggere i promossi e i bocciati dell’estate. Fino alle 21, poi, spazio a un’ora di buona musica, che farà da spartiacque tra il giorno e la notte, aprendo le porte a "Sere D’Estate", con Andrea Santonastaso, fino a mezzanotte. Dato il successo di questa prima stagione, che ha visto costruirsi e crescere una vera e propria community, anche in estate "I Lunatici" Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio non lasceranno le frequenze di Rai Radio2, grazie a una selezione delle puntate più belle, fino alle 6.
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È L'AGOST
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E DIVERTIMENTO
TO DI
OCORRIERE
Nel week end, a partire da sabato 11 agosto, ancora "best of", ma di "Black Out", che con la nuova, fluida conduzione di uno degli stand up comedian di maggiore successo di questa nuova generazione di comici, Edoardo Ferrario, ha trovato nuova linfa, insieme a Federica Cifola e il duo Nuzzo e Di Biase, dalle 7.45 alle 9. Dalle 10.35 alle 12.30 arriva la nuova energia di Pippo Lorusso, Antonio Mezzancella e Dj Osso, con "Tutti Nudi", Il trio di "nudisti radiofonici" che porterà gli ascoltatori dentro un esilarante mondo senza tabù, con le imitazioni di Antonio Mezzancella, i mix musicali di Dj Osso e la brillante conduzione di Pippo Lorusso. Insieme a loro ospiti per tutti i gusti. Alle 12.30 Rai Radio2 si concederà una pausa dalle parole, per lasciar parlare solo la sua musica, per due ore di pura playlist, con tutti i più grandi successi delle estati più belle di sempre. Si riparte alle 14 con la versione del fine settimana di "Radio2 di tutto un pop", condotta da Roberta Paris: tutti i trend topic della settimana, da quelli seri a quelli faceti, per tutto il pop di cui gli ascoltatori hanno bisogno. Alle 16, è il turno di "Amori Estivi": tre abitanti del pianeta terra con tre vite tragicomiche e la testa sulla luna, parlano d’amore nel periodo più amato (e odiato?) dell’anno, l’estate. Un programma che, prendendo spunto dall’attualità affronta il tema dell’amore a colpi di battute, con Germano Lanzoni e tutto il cinismo del "Milanese Imbruttito", l’attrice comica Cinzia Marseglia e la giornalista tv Giovanna Donini. In zona "drive time", tutte le domeniche, arriva Silvia Salemi, con Gianfranco Valenti in "Che Spettacolo": fare informazione sullo spettacolo, facendo spettacolo. Dalle 18 alle 20 i due consiglieranno agli ascoltatori di Rai Radio 2 gli eventi del mondo dello spettacolo da non perdere. Alle 21, ogni domenica, torna "Hit Parade", il meglio del mitico programma che portava in casa degli italiani bella musica quando non esisteva ancora la grande radiofonia e che Rai Radio2 in questi anni ha riproposto attraverso il racconto musicale in prima persona dei grandi della musica italiana: Tiziano Ferro, Elio e le storie tese, Nina Zilli sono solo alcuni dei cantautori che riproporranno le loro piccole storie musicali, ogni domenica alle 21. Alle 22 torna "Let’s Dance", il meglio delle playlist a tema create da Max Cervelli: abbandonato il terreno dei 70/80 si lancerà in compilation di ogni genere, fino alle 24. Il fine settimana di Rai Radio2 si completerà ancora con il meglio de "I Lunatici", a illuminare le notti di tutto il popolo della rete, dalla mezzanotte fino alle prime luci dell’alba. Rai Radio2 anche in estate sarà ONAIR sia in FM che in streaming su RaiPlayRadio.it/Radio2, sulla App RaiPlayRadio e con contenuti speciali su Instagram, Facebook e Twitter di @RaiRadio2 e @Radio2Musica. 37
RADIO SPORT
«Non mi dispiacerebbe una biblioteca fatta solo di…» È questo l'incipit della puntata di lunedì 22 luglio alle 23.05 su Radio1 con Vito Cioce, Daniela Mecenate e lo scrittore Gennaro Serio, Vincitore del Premio Italo Calvino. Scrivi subito il tuo Miniplot come commento al post in alto sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine. E la sera di sabato 27 luglio alle 00.35 l'ultima puntata speciale dedicata alle Biblioteche comunali. Con Vito Cioce, Paolo Fallai e Lucia Tilde Ingrosso.
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CULTURA
LE MANI DI PRIMO LEVI UN OMAGGIO A CENTO ANNI DALLA NASCITA
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ell'anno in cui si celebrano i cento anni dalla nascita, Rai Cultura ricorda lo scrittore Primo Levi e rende omaggio alla sua opera con due documentari inediti : lo speciale in prima visione "Primo Levi a teatro", in
onda domenica 28 luglio alle 20.45 su Rai5 per "Save the date" e, nel giorno dell'anniversario, il documentario inedito "Le mani di Primo Levi" in onda mercoledì 31 luglio in prima serata. La mano del chimico, che combina elementi e quella dell'alpinista, aggrappata alla roccia. La mano dello scultore, che trasforma la materia e quella dello scrittore che fissa esperienze di vita e ricordi dolorosi. Mani "diverse" eppure capaci di coesistere in un personaggio come Primo Levi che le incarnò tutte. A Primo Levi – nel centenario della nascita – Rai Cultura dedica il documentario di Bruna Bertani "Le mani di Primo Levi", in onda nel giorno dell'anniversario, mercoledì 31 luglio alle 21.15. Il documentario – realizzato con riprese originali e inedite e con materiali fotografici forniti dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi – rilegge le diverse esperienze dell'uomo e dell'artista attraverso la manualità, il tatto e il lavoro manuale, per riscoprire la contemporaneità del suo pensiero. Il racconto segue un doppio binario: quello dei luoghi di Primo Levi, ripresi in immagini originali, e quello della riflessione offerta da esperti e testimoni. Rivivono così Rocca Sbarua e le montagne di Levi, la fabbrica di vernici in cui lavorò, in provincia di Torino, le botteghe dei suoi racconti, ma anche i luoghi del dolore, dal campo di Fossoli a quello di Auschwitz. A questi luoghi si uniscono le parole di personaggi come gli storici Anna Bravo e Marcello Pezzetti, che raccontano la vita dei Lager; Paola Valabrega, la prima studiosa dell'importanza delle mani in Levi; il critico letterario Ernesto Ferrero; il curatore dell'opera omnia di Primo Levi, Marco Belpoliti; l'architetto Gianfranco Cavaglià, già ordinario di Tecnologia dell'Architettura; l'alpinista e scrittore Enrico Camanni; Peppino Ortoleva, studioso del ruolo del lavoro nell'opera di Levi; il rabbino maggiore Scialom Bahbout, che interviene sul ruolo della mano nella tradizione ebraica; il professor Robert Gordon, docente a Cambridge e autore di importanti saggi; e il professor Pierpaolo Antonello, docente a Cambridge e studioso dei rapporti tra scienza e scrittura in Primo Levi. Chiude il documentario l'attore Luigi Lo Cascio con la lettura della poesia "L'opera" di Primo Levi, in cui lo scrittore riassume la sua concezione della creazione letteraria e non solo.
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PASSATO E PRESENTE
LE DONNE NELL'ITALIA DEL BOOM
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'Italia del "boom economico", gli anni in cui il benessere delle famiglie aumenta e nasce il consumismo di massa. E in cui cambiano il ruolo della donna e il mondo del lavoro. A "Passato e Presente", il programma di Rai Cultura in onda sabato 3 agosto alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Silvia Salvatici. Degli anni del boom si impennano le vendite dei prodotti per l'igiene e la cura della casa, i cosmetici e le creme di bellezza. La donna abbandona la sottoveste e reggicalze e adotta reggiseno, slip e collant. Compra pantaloni e minigonne e non esce più di casa senza ombretto, profumo e rossetto. Per la prima volta, i mezzi di comunicazione di massa raggiungono tutti gli strati della popolazione. Cambia il modo di produrre e consumare, di sognare, e soprattutto di vivere il presente e progettare il futuro. Iniziano le prime trasmissioni televisive della Rai. L'Italia intera viene catapultata nella modernità. Il mezzo televisivo diventa subito il simbolo di un Paese in trasformazione e una finestra sul mondo su cose mai viste né immaginate fin da allora. Cresce anche il numero e la tiratura dei periodici, fra cui i popolarissimi fotoromanzi, che aprono il mondo della carta stampata a chi sapeva a malapena leggere. Alcune donne apprendono i rudimenti dell'alfabetizzazione proprio leggendo queste pubblicazioni. I media cominciano a prestare crescente attenzione al corpo delle donne e a nuovi modelli. Nascono i concorsi di bellezza, che attraggono con il miraggio della fama e della mobilità sociale. Il fascino esercitato sulle giovani donne da questi concorsi è enorme e alimenta i loro sogni e le loro aspirazioni.
OCORRIERE
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RAGAZZI
THUNDERBIRDS:,
LA SECOND
N
uovi episodi su Rai Gulp per uno dei classici della serialità di fantascienza. Si tratta dei Thunderbirds, serie inglese, di recente riproposta in una nuova versione animata e che Rai propone in prima visione. La nuova stagione dei Thunderbirds è in onda tutti i giorni alle ore 12.55. Tutti gli episodi sono inoltre disponibili su RaiPlay. Nel 2026 la International Rescue è un'organizzazione creata dall'ex astronauta Jeff Tracy per dare soccorso a chi si trova in grave pericolo. Utilizza mezzi tecnologicamente avanzati, i Thunderbirds, pilotati dai suoi cinque figli: Scott (Thunderbird 1), Virgil (Thunderbird 2), Alan (Thunderbird 3), Gordon (Thunderbird 4) e John (Thunderbird 5). Qualunque calamità si presenti all'improvviso e minacci l'umanità, una incredibile
squadra di eroi è pronta a intervenire per evitare il disastro! Nella base segreta su un'isola del Pacifico i Thunderbirds hanno a disposizione le tecnologie più avanzate e veicoli super attrezzati per ogni missione. Dalle profondità degli oceani allo spazio intergalattico si muovono senza esitazioni con un solo scopo: aiutare chiunque sia in difficoltà. Le loro imprese sono leggenda e neanche una misteriosa organizzazione criminale internazionale riesce mai ad impedire il loro intervento, sempre risolutivo nell'affrontare i pericoli dell'anno 2060. Thunderbirds è una serie televisiva britannica di fantascienza ideata nel 1964 da Gerry Anderson e da Sylvia Anderson, prodotta nel biennio 1964-65 dalla loro casa di produzione, la AP Films, e trasmessa originariamente nel Regno Unito tra il
DA STAGIONE 1964 e il 1965 dal network britannico Independent Television
Thunderbirds trae origine da un episodio della vita reale:
(ITV). Si tratta della quarta serie per ragazzi prodotta da Gerry
Gerry Anderson si ispirò a un disastro minerario avvenuto
Anderson e interpretata da marionette, frutto di una tecnologia
in Germania nei primi anni sessanta, il pesante equipaggia-
chiamata Supermarionation. La serie originale era composta
mento di soccorso era difficile da trasportare e questo in-
da due stagioni per un totale di 32 episodi di 50 minuti ciascu-
fluì sulla sorte di molti minatori. Nacque quindi l'idea di una
na ed è stata distribuita anche fuori dal Regno Unito e replicata
serie televisiva i cui protagonisti fossero i membri di un'or-
varie volte; ha ispirato diverse altre serie televisive e film. Su
ganizzazione di soccorso (l'International Rescue), capace di
tutti il film live action "Thunderbirds "del 2004. Il 4 aprile 2015
prestare aiuto anche in condizioni estreme. Uno dei temi
ITV ha cominciato a trasmettere la nuova versione della serie,
ricorrenti della serie è, infatti, la corsa contro il tempo. Il no-
realizzata rimpiazzando le marionette con personaggi creati in
me Thunderbirds venne invece ispirato da una lettera scritta
CGI (computer grafica) ma che si muovono su set e miniature
anni prima a Gerry Anderson dal suo fratello più anziano, che
reali, realizzati in Nuova Zelanda dal Weta Workshop di Richard
durante la Seconda guerra mondiale prestò servizio presso
Taylor che è anche uno dei produttori esecutivi.
una base aerea statunitense chiamata "Thunderbird Field" .
CLASSIFICHE AIRPLAY IT - ALL RADIO (TUTTE LE EMITTENTI)
Pos. LW Artist
Title
1 3 Jovanotti
NUOVA ERA (WITH DARDUST)
2 2 J-ax
OSTIA LIDO
3 5 Takagi & Ketra, Omi, Giusy Ferreri JAMBO 4 1 Thegiornalisti
MARADONA Y PELÉ
5 4
CALIPSO
Charlie Charles
feat. Sfera Ebbasta, Mahmood e Fabri Fibra
6 6 Boomdabash
MAMBO SALENTINO
7
12
Elodie feat. Marracash
MARGARITA
8
11
Katy Perry
NEVER REALLY OVER
feat. Alessandra Amoroso
9 15 Shawn Mendes & Camila Cabello SEÑORITA 10
8
DOVE E QUANDO
Benji & Fede
IT - INDIPENDENTI (PER PASSAGGI)
Pos. LW Artist
Title
1 1 LP
GIRLS GO WILD
2 2 Coez
DOMENICA
3 3 Modà
QUEL SORRISO IN VOLTO
4
5
Francesco Gabbani
É UN'ALTRA COSA
5
4
Tormento feat. J-Ax
ACQUA SU MARTE
6 6 Le Vibrazioni
L'AMORE MI FA MALE
7 8 Calcutta
SORRISO (MILANO DATEO)
8 9 Gazzelle
POLYNESIA
9
7
Ultimo
IPOCONDRIA
10
New
Burak Yeter
FRIDAY NIGHT
Tutte le classifiche airplay sono elaborate da Radiomonitor Ltd (UK) e comprend
44
La classifica 'Radio Airplay - Italiani' si riferisce ai soli singoli prodotti da artisti italiani. La classifica 'Radio Airplay
TV RADIO
La classifica 'Radio Airplay - indipendenti' include i singoli prodotti da etichette discografiche indipendenti. Radiomonitor è l'azienda britannica che fornis
Per informazioni info@rad
PER RADIOCORRIERETV IT - ARTISTI ITALIANI
Pos. LW Artist
Title
1 3 Jovanotti
NUOVA ERA (WITH DARDUST)
2 2 J-ax
OSTIA LIDO
3
JAMBO
5
Takagi & Ketrai
Omi, Giusy Ferreri
4 1 Thegiornalisti
MARADONA Y PELÉ
5
CALIPSO
4
Charlie Charles
feat. Sfera Ebbasta, Mahmood E Fabri Fibra
6 6 Boomdabash
MAMBO SALENTINO
7
9
Elodie feat. Marracash
MARGARITA
8
9
Benji & Fede
DOVE E QUANDO
9
10
Meduza feat. Goodboys PIECE OF YOUR HEART
10
30
feat. Alessandra Amoroso
Fabio Rovazzi
feat. Loredana Bertè e J-ax
SENZA PENSIERI
IT - RADIO AIRPLAY (ARTISTI EMERGENTI)
Pos. LW Artist
Title
1 1 Aiello
ARSENICO
2 2 Ultrapop
HASHTAG LOVE
3 3 Nearco
TUTTO O NIENTE
4
LA ROCKSTAR
4
Joey feat. Fet
5 6 Franco126
SAN SIRO
6
CASA
7
Giordana Angi
7 11 Klari
NON VUOLE TE
8
5
Giulio Wilson
ESTATE PROLETARIA
9
13
Salento Guys
TI PORTERÒ A BALLARE
10
12
Miriam Masala
OPS
feat. Damiano Mulin
dono i dati rilevati in radio dal venerdì al giovedì successivo incluso.
y - Emergenti' riguarda i singoliprodotti da artisti italiani non ancora presenti nella top 100 generale.
OCORRIERE sce le classifiche airplay ufficiali all'industria musicale internazionale, elaborate adottando lo stesso algoritmo in tutti i territori in cui opera.
dioairplay.fm
45
CLASSIFICHE AIRPLAY IN - EUROPE
Pos. LW Artist
Title
1
1
Ed Sheeran&Justin Bieber I DON'T CARE
2
4
3
2
Shawn Mendes & & Camila Cabello Lewis Capaldi
SOMEONE YOU LOVED
4
3
Daddy Yankee feat. Snow
CON CALMA
SEÑORITA
5 6 Mabel
DON'T CALL ME UP
6
Ava Max
SO AM I
7 7 Jonas Brothers
SUCKER
8
5
Avicii feat. Aloe Blacc
SOS
9
11
Pedro Capó X Farruko
CALMA
10
10
Meduza feat. Goodboys
PIECE OF YOUR HEART
8
US - ALL RADIO
Pos. LW Artist
Title
1 1 Khalid
TALK
2
2
Ed Sheeran & Justin Bieber I DON'T CARE
3 5 Billie Eilishni
BAD GUY
4
6
Shawn Mendes
IF I CAN'T HAVE YOU
5
4
Jonas Brothers
SUCKER
6
7
Sam Smith & Normani
DANCING WITH A STRANGER
7
3
Lil Nas X
OLD TOWN ROAD
8
9
Panic! At The Disco
HEY LOOK MA, I MADE IT
9
8
Post Malone
WOW.
10 12 Lizzo
TRUTH HURTS
Tutte le classifiche airplay sono elaborate da Radiomonitor Ltd (UK) e comprend
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La classifica 'Radio Airplay - Italiani' si riferisce ai soli singoli prodotti da artisti italiani. La classifica 'Radio Airplay
TV RADIO
La classifica 'Radio Airplay - indipendenti' include i singoli prodotti da etichette discografiche indipendenti. Radiomonitor è l'azienda britannica che fornis
Per informazioni info@rad
PER RADIOCORRIERETV GB - ALL RADIO
Pos. LW Artist
Title
1 2 Shawn Mendes & Camila Cabello
SEÑORITA
2 1
Ed Sheeran & Justin Bieber I DON'T CARE
3 3 Lewis Capaldi
HOLD ME WHILE YOU WAIT
4 4 Taylor Swift
YOU NEED TO CALM DOWN
5
11
Ed Sheeran feat. Khalid BEAUTIFUL PEOPLE
6 10 Mabel
MAD LOVE
7
5
Lewis Capaldi
SOMEONE YOU LOVED
8
8
Sigala & Becky Hill WISH YOU WELL
9
6
Freya Ridings
CASTLES
10
12
Calvin Harris & Rag'N'Bone Man
GIANT
IN - LATIN AMERICA
Pos. LW Artist 1
1
Title
Ed Sheeran&Justin Bieber I DON'T CARE
2 2 Daddy Yankee
feat. Snow
CON CALMA
3
7
Shawn Mendes &
SEÑORITA
4
4
Sech feat. Darell
OTRO TRAGO
5
3
Rosalía & J Balvin
CON ALTURA
Camila Cabello
feat. El Guincho
6 6 Sebastián Yatra, Daddy Yankee
RUNAWAY
& Natti Natasha feat. Johnas Brothers
7
5
Lunay, Daddy Yankee
CALMA
8
21
SEÑORITA
9
6
Shawn Mendes & Camila Cabello Katy Perry
10
8
Taylor Swift
ME!
& Bad Bunny
feat. Brendon Urie
NEVER REALLY OVER
dono i dati rilevati in radio dal venerdì al giovedì successivo incluso.
y - Emergenti' riguarda i singoliprodotti da artisti italiani non ancora presenti nella top 100 generale.
OCORRIERE sce le classifiche airplay ufficiali all'industria musicale internazionale, elaborate adottando lo stesso algoritmo in tutti i territori in cui opera.
dioairplay.fm
47
I FILM DELLA SETTIMANA
CINEMA IN TV Yann Kermadec vede il proprio sogno realizzarsi quando è chiamato a sostituire l'infortunato Frank Drevil, principale skipper della squadra velica "DCNS", nella difficilissima regata Vendée Globe. Si tratta per lui, ormai più che cinquantenne, di un'occasione unica. Durante la gara, che consiste in una circumnavigazione del globo terrestre in solitaria, Yann è costretto a fare una sosta di emergenza a Capo Verde per riparare la propria imbarcazione danneggiata. Una volta ripartito, l'uomo scopre a bordo un viaggiatore clandestino: l'adolescente Mano Ixa, originario della Mauritania. Sebbene corra il rischio di essere squalificato, Yann decide di portare con sé il ragazzo. Il viaggio si trasforma così in un'esperienza che cambierà per sempre le vite di entrambi. In concorso alla VIII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (2013) nella sezione "Alice nella città", la pellicola è proposta anche in lingua originale e senza interruzione pubblicitaria. Nel cast, François Cluzet, Samy Seghir, Virginie Efira, Guillaume Canet, Arly Jover.
LUNEDÌ 22 LUGLIO ORE 21.20 – ANNO 2016 REGIA DI THOMAS KRUITHOF Prima visione tv per questo thriller politico ambientato nel terzo millennio, epoca confusa e inquietante. L'ex alcolista Duval è un contabile, meticoloso e riflessivo. Nel suo lavoro è molto preciso ma, a causa di esuberi aziendali, viene licenziato. Per lui non è facile trovare un nuovo impiego. Dopo alcune ricerche infruttuose, viene contattato dal misterioso signor Clément che, a nome di un altrettanto misteriosa organizzazione che si occupa di sicurezza, gli offre un nuovo lavoro. Dovrà trascrivere il più velocemente possibile e senza fare errori, alcune intercettazioni telefoniche registrate. In cambio avrà un buono stipendio. Duval accetta senza porre domande, ma bel presto si rende conto che il contenuto delle intercettazioni "scotta" politicamente. Abbandonare l'impegno non è un'opzione prevista e così Duval si troverà coinvolto in un pericoloso intrigo che porta fino ai servizi segreti e ai massimi livelli del Governo francese. Diretto da Thomas Kruithof, il film, ha tra gli interpreti Francois Cluzet, Denis Podalydes e Alba Rohrwacher.
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MARTEDÌ 23 LUGLIO ORE 21.15 – ANNO 2013 REGIA DI CHRISTOPHE OFFENST
TV RADIO
Tratto dal romanzo di Charles-Louis Philippe "Bubù di Montparnasse", pubblicato nel 1901 e che all'epoca ebbe un notevole successo negli ambienti della "controcultura", il film, diretto da Mauro Bolognini, è proposto da Rai Storia per il ciclo "Cinema Italia". Nella Milano di fine ‘800, il bel Luigi Berto detto Bubù fa il fornaio. Di lui si innamora la giovane Berta che per amore abbandona la sua famiglia d'origine, si trasferisce da Bubù e lascia il suo lavoro di operaia in una filanda. Bubù, che ha perso la voglia di guadagnarsi da vivere onestamente, lascia il suo lavoro e costringe la fidanzata a prostituirsi sui marciapiedi divenendone il protettore. Berta segue così lo stesso cammino intrapreso anni prima dalla sorella Bianca. Un giorno però la ragazza incontra Piero, uno studente approdato in città dalla provincia che si innamora di lei. Potrebbe essere l'inizio di una nuova vita lontana dalla prostituzione, ma non tutto andrà come Berta spera. Tra gli interpreti principali Ottavia Piccolo, Massimo Ranieri, Gigi Proietti, Antonio Falsi.
MERCOLEDÌ 24 LUGLIO ORE 21.10 – ANNO 2016 REGIA DI MICK JACKSON Basato sul best-seller "Denial: Holocaust History on Trial" di Deborah Lipstadt e pubblicato in Italia nel 2016 con il titolo "La verità negata", il film racconta la vera storia della scrittrice accusata di diffamazione dal negazionista David Irving e costretta a dimostrare in tribunale la verità storica della Shoah. La professoressa americana ebrea Deborah Lipstadt pubblica nel Regno Unito il libro "Denying the Holocaust: The Growing Assault on Truth and Memory". Nel 1996, lo scrittore e saggista britannico David Irving, autore di testi sulla seconda guerra mondiale, la cita in giudizio insieme all'editore Penguin Books, per diffamazione. Ne segue una lunga istruttoria che culmina nel 2000 in un processo tenuto a Londra. Per difendere la donna, vengono coinvolti i migliori avvocati del Regno Unito mentre Irving decide rappresentarsi da solo. La studiosa americana scopre con sorpresa in questa occasione che la legislazione britannica in materia di diffamazione prevede che lei sia presunta colpevole a meno che non riesca a dimostrare la sua innocenza.
OCORRIERE
SABATO 27 LUGLIO ORE 21.10 – ANNO 1971 REGIA DI MAURO BOLOGNINI
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ALMANACCO DE 1929
1939
1969
luglio
50
TV RADIO
EL RADIOCORRIERE
9
1949
1959
9
1979
1989
OCORRIERE
51
52