Departure

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fabrizio agustoni 23 /24 settembre 2017


DEPARTURE: in viaggio… Non scorderò mai il mio viaggio, con valigie piene di sogni e tanta voglia di vivere. Il cammino mi ha portato in luoghi di delizia e in luoghi di dolore. I paesaggi felici non si scordano facilmente. I paesaggi tristi vogliamo dimenticarli al più presto, ma prima o poi ritornano. Tra i panorami di gioia emergono i campi e gli orti, i greti di fiume, i filari di vite, i cieli e le nuvole; tra le presenze di afflizione segnalo gli squarci ai territori, i campi di croci, i cimiteri dei caduti in guerra, le sepolture dei miei morti famigliari. “Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley, l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso? Tutti, tutti dormono sulla collina. Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie, la tenera, la semplice, la vociona, l’orgogliosa, la felice? Tutte, tutte dormono sulla collina.” (Edgar Lee Masters: Antologia di Spoon River)


I vivi e i morti continuano a colloquiare in un improbabile dialogo. Ma la mia visione ha il carattere di una forte impressione: mi sembra di essere calato non in un cimitero ma in un minuscolo aeroporto, con le piste rettilinee di atterraggio e di decollo, con quelle croci che mi appaiono come aerei pronti a partire. Sulla pista di erba quelle croci sono pronte a volare altrove in un cielo arancione di minio. Le braccia orizzontali delle croci mi sembrano ali, il braccio verticale è una carlinga. Non c’è contraddizione tra cielo e terra. Ogni partenza prevede un arrivo (dove?) verso il cielo della vita e della morte. Resurget? Può darsi. Intanto trepidiamo per la partenza e ci quietiamo all’arrivo. Per adesso ci affidiamo, allacciando le cinture di sicurezza, nella notte, all’omino che sta ai comandi.

Sem G. – dall’Hortus Conclusus Settembre 2017
























da sempre in viaggio per tornare al nulla


FABRIZIO AGUSTONI Scanzorosciate, 1949 È artista che parte dalle esperienze concrete legate al proprio vissuto, alla biografia, ai temi che da personali diventano generali. Dall’esperienza e dal vissuto, l’artista distilla il succo, lo lascia decantare e aspetta che arrivi al cuore della comunicazione. Agustoni ha incominciato ad esporre negli anni Settanta ad Amburgo, Rotterdam, Barcellona ed in molte rassegne in Italia, tra cui “Fontana” a Fusine di Sondrio, “Spiriti gemelli” e “Centimani” a Bergamo, “Rassegna d’arte contemporanea” alla Fenice di Venezia, personale al Mutuo Soccorso (2015) con catalogointervista. Ha studio a Bergamo in via Broseta.


produzione

progetto grafico Raimondo Rosiello fotografie Flavio Della Vite

www.cento4.it



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