Rallylink Magazine Febbraio 2012

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FEBBRAIO 2012

Anteprima

IL CIOCCO Rallye Aรงores

Rally di Svezia



Le immagini del servizio sono di Massimo Bettiol

Le immagini del servizio sono di Massimo Bettiol

Le immagini del servizio sono di IRC PRESS

Le immagini del servizio sono di Nicolas Nogue

FEBBRAIO 2012 - Pubblicato il 1 marzo 2012 Per informazioni: rallylinkmagazine@rallylink.it


JARI-MATTI .. .. L’UOMO DELLE


E NEVI !


JARI-MATTI LATVALA


econdo appuntamento del Campionato del Mondo Rally stagione 2012 e finalmente il manto bianco atteso invano a Monte-Carlo, in Svezia ha fatto la sua comparsa. Non abbondante magari e non durante i giorni di gara, ma sufficiente a far considerare il 60° Rally di Svezia una gara adatta agli specialisti nordici, che non si sono fatti pregare a mostrare di cosa sono capaci, relegando quasi ad una “comparsa” la prestazione di Sebastien Loeb, che quando non vince fa notizia, anche se in una gara a lui non particolarmente gradita. l World Rally Championship prosegue in Svezia il suo inizio anno travagliato dove le tante novità devono scontrarsi con l’assenza di un promoter, dopo l’abbandono forzato di North One pochi giorni prima dello svolgimento del Rallye di Monte-Carlo. La situazione in Svezia non è migliorata, anzi, le trattative con Eurosport sono per il momento fallite e gli organizzatori della gara svedese hanno dovuto occuparsi direttamente loro a stringere contratti tecnici per solo la loro gara, come per esempio con Stage One Technology per le classifiche e gli split, questi ultimi assenti nella gara monegasca. ante novità sportive, come la nuova formula dello shake down, denominata “Qualifyng Stage” che con una modalità che spieghiamo in dettaglio a parte, determina l’ordine di partenza del primo giorno di gara. Prima volta anche del gemellaggio fra Svezia e Norvegia, con le prove della prima tappa, decisamente più innevate, in terra norvegese; scelta comunque obbligata in funzione dei prossimi anni del WRC che, se le intenzioni verranno rispettate, vedrà l’accorpamento di gare “vicine” per consentire una riduzione degli appuntamenti europei e favorire così l’entrata nel circuito mondiale di rally extra europei, in Paesi commercialmente più interessanti per l’industria automobilistica. 4 prove speciali su tre tappa, 1849 km di percorso di cui 349 di prove speciali; questi i numeri del 60. Rallye di Svezia. Fra i big al via manca solo Matthew Wilson, infortunatosi ad una caviglia durante un allenamento e costretto, dopo un intervento chirurgico, a seguire il rally da casa. Vi sono invece, a ranghi completi, tutti gli attori del SWRC, al secondo appuntamento stagionale dopo il debutto di Montecarlo. ’ stata una lotta fra i due compagni di squadra in Ford nella scorsa stagione, Jari-Matti Latvala e Mikko Hirvonen, ora rispettivamente in Ford ed in Citroen, in cui si è inserito Sebastien Loeb solamente fino alla settimana prova speciale, quando un innevamento ha posto fine alle velleità di vittoria del transalpino pluri campione del mondo. Latvala, conquistando la sua seconda vittoria nel rally svedese dopo quella del 2008, quando aveva colto da giovanissimo la sua prima affermazione in una gara del mondiale, ha regalato alla M-Sport la 50° vittoria con una vettura Ford nel Mondiale Rally (serie iniziata nel 1997),


MIKKO HIRVONEN

ikko Hirvonen, vincitore delle ultime due edizioni del Rally di Svezia, continua il suo periodo di apprendistato con la Citroen DS 3 e lo ha fatto sempre all’attacco, sperando forse nel finale di approfittare di una disavventura (foratura) di Latvala che lo aveva portato veramente vicino alla prima posizione. erzo gradino del podio per il norvegese Mads Ostberg che qui in Svezia si esprime sempre al meglio (l’anno scorso era giunto addirittura secondo). Una terza piazza conquistata nel finale, dopo una foratura patita da Petter Solberg, con il quale ha lottato sul filo dei secondi per tutta la gara. Il Campione del Mondo 2003 comincia a prendere confidenza con la sua Fiesta,

confermandosi al terzo posto in campionato davanti al suo compagno di squadra, che con la vittoria ha recuperato terreno dopo il ritiro a Montecarlo. Da segnalare il “regalo” ricevuto dagli organizzatori, che hanno portato il tracciato di una prova speciale, la seconda del rally, proprio davanti a casa sua. uinto posto (come tre settimane addietro) per Evgeny Novikov, al debutto in Svezia, che è riuscito a resistere al ritorno di Sebastien Loeb. Il francese Campione del Mondo in carica, dopo aver perso tempo per un'uscita di strada con innevamento il primo giorno, ha risalito la classifica chiudendo sesto, attaccando al massimo nella Power Stage conclusiva per


PETTER SOLBERG

conquistare, riuscendoci, i tre punti in palio, che potrebbero risultare importanti in questo campionato 2012 che promette di essere molto combattuto. ettima piazza per Henning Solberg a suo agio su strade amiche, davanti allo svedese Patrick Sandell (già campione del Mondo Junior nel 2006) al volante della Mini meglio piazzata al traguardo. Chiudono la “top ten” Martin Prokop (che bissa il nono posto di Montecarlo) ed Eyvind Brynildsen, al debutto con la Fiesta WRC con la quale spera di potere disputare altre gare di Mondiale. ebastien Ogier ha confermato quanto di buono già fatto vedere tre settimane fa a Montecarlo con la Skoda Fabia S2000,

chiudendo a ridosso della top ten e comunque precedendo il pilota locale PG Andersson, vincitore tra i concorrenti iscritti al Campionato SWRC nonostante una penalizzazione per l'utilizzo di parti della sospensione non omologate correttamente sulla sua Proton, assegnatagli a fine gara. nico pilota italiano al via, Giovanni Bernacchini, che ha diviso l'abitacolo della Citroen DS3 WRC con Nasser Al.Attiyah chiudendo al 21° posto assoluto la prima gara della loro avventura mondiale 2012.


SEBASTIEN LOEB

al Rally di Svezia in avanti dovremo abituarci a convivere con un nuovo termine: la Qualifying Stage. Si tratta, ai fini pratici, di una nuova formula di svolgimento dello shake down, la prova libera di classifica che si è sempre disputata come “antipasto” del rally vero e proprio, per permettere a team e piloti di prendere di eseguire gli ultimi “ritocchi” all’assetto per la gara. ra i passaggi “liberi” diventano soltanto due, mentre il terzo viene trasformato in una prova cronometrata vera, con tanto di ordine di partenza prefissato (quello della classifica di campionato maturata fino a quell’evento). l risultato della Qualifying Stage, riservata è il caso di ricordarlo ai piloti prioritari P1 e P2, determina l'ordine in cui gli equipaggi potranno scegliere la loro posizione di partenza per la prima giornata di gara: la “scelta” sarà effettuata durante la cerimonia di partenza che anticipa il rally, convocando ad uno ad uno i piloti che dichiareranno la posizione di partenza scelta. Il pilota avrà quindi la responsabilità di prevedere la posizione ottimale di partenza, considerando le condizioni climatiche previste e le condizioni del fondo che andrà ad affrontare nella prima tappa del rally. er i giorni successivi, l'ordine di partenza verrà redatto considerando la classifica alla fine della giornata precedente, non tenendo conto di eventuali Super Prove Speciali corse alla fine della giornata. Nelle gare su terra, i piloti P1 e P2 partiranno raggruppati in ordine inverso rispetto alla classifica provvisoria mentre nelle gare su fondi asfaltati, non ci sarà l’inversione e gli equipaggi partiranno in ordine di classifica maturata fin a quel momento. I piloti facenti parte del terzo elenco (P3) e tutti gli altri partiranno raggruppati, dopo i piloti P1 e P2, in ordine di classifica provvisoria.


ARMINDO ARAUJO

’ il WRC Team MINI Portugal, il team scelto da Mini per rappresentarla ufficialmente nel WRC 2012 l 6 Febbraio, un comunicato della Mini ha informato che la Federazione Internazonale aveva accettato l'iscrizione al Campionato Mondiale Rally 2012, come team costruttore, del WRC Team MINI Portugal, con due vetture affidate ad Armindo Araujo e Paulo Nobre. In conseguenza di ciò, la Mini completerà l'omologazione della Mini John Cooper Works WRC. Diventa così questo il team “ufficiale” di Mini, finora considerato invece quello capitano da Dani Sordo e portato in gara da Prodrive. roprio con il team inglese, cambiano le basi del rapporto: Prodrive infatti rimane responsabile della costruzione e del supporto per le Mini John Cooper Works WRC dei clienti, e continuerà a collaborare con il gruppo BMW per gli sviluppi futuri dell'auto. La squadra Wrc gestita dalla Prodrive, quella con Daniel Sordo alla guida per capirci, continuerà ad operare come entità privata con il supporto della casa. l WRC Team MINI Portugal, quello che quindi con la presenza costante nel mondiale 2012 garantirà i punti “costruttori” e consentirà di proseguire il programma, è affidato alla Motorpsort Italia, squadra che si avvale dell'esperienza maturata dal personale della Ralliart Italy nel Campionato Mondiale Rally negli anni scorsi, dove ha conquistato con Armindo Araujo i mondiali produzione nel 2009 e nel 2010. Il portoghese Armindo Araujo ed il brasiliano Paulo Nobre saranno quindi i piloti del team MINI.


La cronaca er la prima volta nel Campionato del Mondo Rally, la “Qualifying Stage” determina la possibilità per gli equipaggi di scegliere la posizione di partenza per il giorno successivo, a seconda del tempo tempo fatto segnare nel passaggio cronometrato decisivo: il più veloce è il finlandese della Ford, Jari-Matti Latvala, che precede il suo ex compagno di squadra, ora in Citroen, Mikko Hirvonen ed il giovane Tanak. Latvala, al quale spetta quindi il diritto di scelta, decide di partire 17° sulle prove speciali del Venerdì, mentre Hirvonen sceglie il 18 posto in “griglia” e Loeb quello successivo. e ostilità per i 50 equipaggi in gara si aprono nella serata di giovedì, con la superspeciale di 1,9 km tracciata nell'ippodromo di Karlstad: vittoria e leadership provvisoria per la Mini di Dani Sordo. enerdì mattina, mentre Sebastien Loeb paga un minuto di penalità in uscita dal parco assistenza per fare delle ulteriori modifiche alla sua vettura e caricare due ruote di scorta, gli equipaggi si dirigono verso le prove speciali che si disputeranno in Norvegia, sede della prima tappa. In programma 8 tratti cronometrati, oltre alla ripetizione della prova spettacolo di

OTT TANAK

Karlstad, per un totale di 144 km. eve abbondante sul terreno, a differenza delle tappe successiva in Svezia, dove ce ne era solo lo stretto necessario, ma d'altronde in un terra chiamata “varmland” (terre calde) bisogna sapersi accontentare. a neve sul tracciato costringe i primi equipaggi che transitano a “spazzare” le traiettorie, rimanendo quindi penalizzati; nella prima prova della giornata si ferma Nobre, mentre Tanak perde circa 11 minuti dopo essersi innevato in un punto senza spettatori; Ostberg impatta la prova con Latvala e passa a condurre. Da segnalare che la prova speciale passava proprio davanti alla casa di Petter Solberg, ma il norvegese non fa meglio del quinto tempo. Nel parziale successivo, Latvala prende il comando della gara davanti al suo compagno di squadra Solberg, che scavalca Hirvonen di un solo decimo, mentre Ostberg scende in quarta posizione e Loeb sopravanza Sordo per la quinta piazza. ella prova n. 5, Hirvonen scavalca Latvala e si porta in testa; l'idolo locale Brynildsen si gira due volte ed esce di strada perdendo tempo prezioso; mentre i due finlandesi continuano la battaglia per la leadership, sulla prova speciale n.7 il colpo di scena è per Sebastien Loeb che alla seconda curva esce di strada


DANI SORDO

innevandosi, perde due minuti per rimettersi in strada e precipita all'11° posto. Nella stessa prova si “girano” Tanak ed Araujo. l Campione dl Mondo inizia una rimonta che, complice anche lo stop di Sordo per guai al propulsore e l'uscita di strada di Ketomaa con conseguente ritiro nella prova n.8, lo porta a chiudere la giornata in settima posizione, mentre Latvala si riporta al comando della classifica provvisoria chiudendo la giornata davanti a Hirvonen, Petter Solberg, Ostberg e Novikov. differenza di quanto accaduto a Montecarlo, gli organizzatori svedesi hanno previsto la possibilità per gli equipaggi ritirati di ripartire con la formula del Rally 2: ne approfittano, al sabato, Alister Mc Rae con la Proton, innevatosi il primo giorno senza causare grossi danni alla vettura, ma che aveva perso tantissimo tempo per rientrare in strada, Goransson (uscito di strada) e Paulo Nobre, che aveva danneggiato il motore della sua Mini WRC dopo un contatto con un muro di neve ad alta velocità. Non riesce a trarre vantaggio da questa possibilità Dani Sordo, il cui propulsore è

invece danneggiato irrimediabilmente. a seconda giornata vede il ritorno alle classiche prove della Svezia, già usate nelle passate edizioni. 8 prove speciale, per un totale di quasi 118 km. Nel primo parziale della giornata, si trova il famoso “Colin's crest”, il salto intitolato a Colin Mc Rae, dove il balzo più lungo (32 metri) viene fatto registrare da Ott Tanak. Nonostante un testacoda nella prova n. 12, che gli costa circa 10 secondi, continua la rimonta di Sebastien Loeb, che nella prova speciale n.16 scavalca Henning Solberg salendo in sesta posizione, mentre davanti Latvala ed Hirvonen mantengono un distacco costante intorno ai 20 secondi. ulla prova n.15 perde nuovamente tempo Nobre, fermo con la sua Mini a bordo strada; nella prova n. 17, dove tra gli spettatori vi è anche il Principe di Svezia, foratura all'anteriore destro per Loeb, mentre Ostberg perde tempo per un problema elettrico alla sua Fiesta, che taglia potenza al motore. Problemi al propulsore anche per Araujo, precedentemente costretto a pagare 7 minuti di ritardo al parco assistenza di metà giornata per la sostituzione del collettore di scarico della sua Mini. a gara riserva ancora sorprese il terzo


THIERRY NEUVILLE

giorno: il percorso prevede 6 prove speciali, per un totale di poco inferiore agli 85 km. La neve caduta nella notte obbliga nuovamente i primi a partire a pulire le traiettorie a beneficio dei concorrenti seguenti: nella prova speciale n.22, che apre il secondo giro, entrambe le Ford ufficiali toccano una pietra forando l'anteriore destra: Latvala vede così il suo vantaggio su Hirvonen scendere a soli 8” a due prove dalla fine, mentre peggio va a Petter Solberg, il quale perde la terza posizione sul podio a favore del compagno di colori Mark Ostberg; in questa prova speciale fora anche Mikkelsen, mentre si fermano definitivamente Nobre (uscita di strada) ed il giovane Tanak (Ford) per problemi al motore. Nei due

parziali rimanenti, Latvala reagisce, ristabilendo le distanze ed andando a vincere il suo secondo Rally di Svezia, dopo la vittoria nel 2008: il finlandese della Ford precede sul traguardo Hirvonen ed Ostberg. Petter Solberg chiude ai piedi del podio, precedendo Novikov, Loeb, Henning Solberg e Sandell, la prima delle Mini al traguardo. ull’ultima prova speciale del rally, valida come Power Stage, Sebastien Loeb vince di autorità e conquista i tre punti bonus riservati al vincitore, davanti a Petter Solberg e Latvala. a gara svedese era valida anche come seconda prova del SWRC, il campionato riservato alle vetture di classe super2000, e tutti i partiti hanno tagliato il traguardo, con il forte pilota di

casa, PG Andersson vince dopo la sfortuna di Montecarlo (si era ritirato quando era al comando) regalando alla Proton la prima affermazione, davanti a Breen (vincitore nel Principato), la “wild card” Tidemand, il Campione PWRC 2011 Paddon, Al Rajhi, Oleksowicz ed Alister Mc Rae. “Brivido” finale per la vettura vincitrice, sulla quale viene riscontrata un'irregolarità relativa all'utilizzo di pezzi della sospensione non omologati correttamente, sanzionata con una penalità in tempo ma ininfluente ai fini del risultato finale, dato il grande vantaggio di PG Andersson ed il notevole distacco dal penultimo di Alister Mc Rae.


ANDREAS MIKKELSEN

SEBASTIEN OGIER


Le interviste: Marco Pastorino

ono un ingegnere meccanico e lavoro da vent’anni nella parte logistica e sportiva di team, principalmente nei Rally. Ho lavorato prevalentemente all'estero, in pista, nei rally Cross-Country, in particolare alla Dakar, nell'Europeo e nel Mondiale Rally. Questo a volte crea situazioni paradossali, come quando dall'estero mi chiedono informazioni su gare in Italia e delle quali so meno cose che non ad esempio di un Rally dell'Acropoli. Nei miei sogni professionali vi erano tre gare, tre obiettivi: la Pike's Peak, la Dakar, e la 24 Ore di Le Mans. Ho centrato i primi due, con tre partecipazioni alla corsa in salita americana dove abbiamo vinto due volte la categoria, quest'anno ho avuto la grande soddisfazione di vincere la Dakar e adesso aspetto una buona offerta per Le Mans. l WRC Team Mini Portugal è la nuova avventura di quest'anno, una fantastica opportunità che il costruttore Mini ha dato in mano a Motorsport Italia, che diventa il

rappresentante ufficiale nel Mondiale Rally. Una grossa soddisfazione, merito soprattutto di chi è stato bravo a lavorare insieme a Mini durante tutto l'anno scorso ed a cavallo dell'anno nuovo, quando anch'io lavoravo con Mini ma nel deserto del Perù! piloti sono Armindo Araujo e Paulo Nobre, due personaggi completamente diversi ma complementari. Armindo è un serissimo professionista, Campione del Mondo Rally Produzione per due anni consecutivi (sempre con una parte di italianità perché il team e la vettura erano quelli di Ralliart Italia). Preparato, con un’ ottima gestione dei suoi sponsor e dei suoi contatti. Nel suo Paese è una star televisiva, una persona di cui questo sport ha bisogno. Paulo è un grandissimo appassionato di due cose: calcio e Rally: unisce queste due passioni correndo con una macchina che porta i colori della sua


squadra del cuore, il Palmeiras, e che corre sotto l'egida di Palmeirinha, ovvero “piccolo Palmeira”. E' un pilota gentleman, nel vero senso della parola, e che non esita, come ad esempio recentemente in Svezia, a buttarsi in un fosso, perché si era messo di traverso in un punto dove avrebbe costretto gli altri concorrenti a rallentare: per non penalizzarli si è infilato nel fosso impiegando poi un'ora per uscirne! Lo conoscevo dai suoi trascorsi nel CrossCountry, abbiamo fatto una Dakar insieme nel 2007, poi ha disputato il PWRC nel 2010 come prima uscita dai confini del Brasile dove correva nei Rally nazionali, disputando qualche gara nel 2011 con la Mitsubishi in versione R4 sempre di Ralliart Italy. ià l'anno scorso, appena rientrato dalla Dakar ero andato al Rally di Montecarlo per seguire l'operazione delle “5 Fiat 500”, quest'anno la situazione si è ripetuta ma per la squadra del Mondiale. La logistica per seguire il Campionato Mondiale è complessa: ci sono ad esempio costrizioni di tipo regolamentare, come il fatto di dovere prendere la partenza in tutte le gare che “obbliga” a prevedere una vettura di scorta; questo fa aumentare la mole di lavoro, anche per i motivi legati alla logistica. I regolamenti sono pensati per costruttori che hanno dei budget ben superiori al nostro, e dobbiamo rispettare anche noi certi obblighi. 13 gare sparse nel mondo comportano problemi che è facile immaginare, dalla spedizione dei container ai voli aerei del personale, dal tempo in officina per i rialzi all'organizzazione necessaria per offrire al parco assistenza, ed in ogni aspetto della gara, un'immagine degna della grande investitura che abbiamo ricevuto. Gestire un team di due macchine nel Mondiale è già complicato, ma con un'egida di questo livello è ancora più impegnativo, con responsabilità ancora maggiori. Teniamo conto che in media ad

ogni gara il team si compone di circa 20 persone, ma il tutto è sempre in fase di evoluzione dato che dobbiamo bilanciare l'impegno sui campi gara con gli impegni in officina, per la preparazione delle trasferte successive. A titolo di esempio, nel 2005, ero il Team Manager della Mitsubishi nel Mondiale WRC e ad ogni gara portavamo circa 60 persone: ovviamente era una situazione diversa, adesso stiamo cercando di trovare una “quadra” ottimale. e nuove regole dell'ordine di partenza rappresentano una novità per la prima tappa ed un ritorno al passato per le tappe successive. In passato si invertivano i primi quindici, come avviene ad esempio nello sci ed in altre discipline dove l'ordine di partenza è importante. Trovo la “Qualifying Stage” una novità molto importante, sia per gli spettatori che per i piloti stessi: da una parte evita i tatticismi incomprensibili al grande pubblico, come i piloti che rallentano all'ultima prova o che fingono di bucare, tutte cose che non fanno bene allo sport; dall'altra l'intensità dello spettacolo aumenta con il passare del tempo, dato che i primi a partire non sono i più forti, che passano solo dopo alcune macchine: si crea quindi anche tra gli spettatori una forte aspettativa. Ad esempio, noi in Svezia abbiamo avuto un grande ritorno dal fatto che Nobre sia partito per primo in tutte e tre le tappe, finendo sulle prime pagine dei giornali e dei siti specializzati; ci sono quindi anche dei risvolti inaspettati. Addirittura, anni addietro in Formula 1, dove l'audience è maggiore nei primi giri, la AGS venivano regolarmente doppiate nelle prime due-tre tornate, per massimizzare l'esposizione televisiva degli sponsor! elle gare che ha già disputato e che predilige, quali ad esempio quelle su asfalto, penso che non sia impossibile vedere Araujo tra i primi cinque; per Nobre invece è una stagione di apprendistato, portare in fondo la macchina senza fare danni sarà già un buon obiettivo raggiunto.


Giovanni Bernacchini

l progetto del Qatar Rally Team verte attualmente su tre anni, con opzione per ulteriori due stagioni ed il Qatar sponsorizza l'operazione. Siamo contentissimi, per ni è una grande opportunità gareggiare con Citroen, che attualmente è in assoluto il team migliore: prima della Svezia abbiamo svolto due giornate di test, per un totale di circa 200 km, per cominciare a prendere confidenza con l'auto: la DS3 WRC è veramente spettacolare. Purtroppo le condizioni del Rally di Svezia non sono quelle ottimali per Nasser (Al Attiyah ndr), che corre sulla neve in media una volta ogni cinque anni. Immaginavo già che esordire con

un'auto ed una squadra nuova, con condizioni di fondo per noi difficili, sarebbe stato complicato, come in effetti è stato, forse ancora più di quanto ci aspettassimo. Alla fine siamo soddisfatti di non avere commesso errori, avere fatto chilometri ed accumulato esperienza. Consideriamo questo rally come un grande test, con la consapevolezza che dalla prossima gara in Messico cambierà tutto. asser Al Attiyah è olimpionico di tiro al piattello per il Qatar: tra l'altro, è riuscito a conquistare la qualificazione per le Olimpiadi di Londra durante il campionato asiatico, al quale ha partecipato due giorni


dopo essersi ritirato alla Dakar e ha vinto due medaglie d'oro, stabilendo due record mondiali: evidentemente l'adrenalina della Dakar gli ha dato qualcosa in più. Per quanto riguarda il programma nel Mondiale Rally questo situazione crea un problema in occasione del Rally di Finlandia, in quanto la gara olimpica di tiro al piattello è in programma nei due giorni previsti per le ricognizioni del Rally, quindi attualmente la partecipazione al Finlandia è a rischio. Sarà, comunque, l'unica gara che salteremo quest'anno, ovviamente per validi motivi “Olimpici”. Io sono già stato invitato ad andare a fare il tifo a Londra, Nasser è un rappresentante importante dello sport in Qatar e proprio il giorno dopo il Rally di Svezia, è andato direttamente a Losanna presso il Comitato Olimpico, per sostenere la candidatura del Qatar ad ospitare le Olimpiadi del 2020! Il paese è in grande espansione a livello sportivo: Mondiali di calcio del 2024, candidatura per le Olimpiadi del 2020, acquisto del Paris St. Germain, adesso il Qatar Rally Team... 'integrazione con la Citroen è ottima. La squadra è la migliore al mondo, sono in vetta alla disciplina dal 2003. L'organizzazione è ottima, il personale squisito, dal team manager ai meccanici a tutto il personale. Una squadra completa al 100%, con una macchina super. Già dal primo assaggio nei test, e poi in gara, si è comportata benissimo. Si capisce subito come mai hanno vinto praticamente tutto negli ultimi dieci anni. Sono una vera macchina da guerra, vincente in tutti i sensi. Anche a livello umano, il primo impatto è stato più che positivo; dovremo

studiare il francese, ma per me non sarà un problema, forse un poco di più per Nasser! Siamo assolutamente soddisfatti: benché il risultato non sia stato ottimo a livello di classifica la prima esperienza in Citroen è stata estremamente positiva. e gare del Mondiale le abbiamo già disputate tutte, e sono convinto che in alcune gare su terra, quali Messico, Argentina, Sardegna e Grecia potremo dire la nostra. Non parlo di vittoria assoluta, ma lottare per la top five è un obiettivo a mio parere raggiungibile; in altre gare, come la Nuova Zelanda o i rally su asfalto, sarà un po' più difficile. Già dal Messico, dove l'anno scorso abbiamo disputato una grande gara, potremo avere un quadro più veritiero delle nostre possibilità. a novità della Qualifying Stage è stata a mio avviso positiva: all'inizio non erano ben chiare tutte le procedure e le modalità di scelta della posizione, poi all'atto pratico è stato più semplice del previsto. Dopo tutte le polemiche degli scorsi anni sugli ordini di partenza e le tattiche dei team per fare rallentare gli equipaggi, penso che questa possa essere una buona soluzione. Come abbiamo visto, all'inizio tutti hanno scelto di partire nelle retrovie per non trovare difficoltà; vedremo cosa succederà nelle altre gare su terra, anche se il leitmotiv sarà quello di cercare di non partire nelle primissime posizioni. Credo comunque che la cosa possa funzionare: il fatto di raggruppare nell'ordine di partenza delle tappe successive i piloti con priorità P1 e P2, facendoli poi partire in ordine inverso di classifica, elimina le polemiche degli anni passati e rende la cosa più avvincente.


1째 WRC

LATVALA - ANTTILA Ford Fiesta RS WRC

2째 WRC

HIRVONEN - LEHTINEN Citroen DS3 WRC


3째 WRC

OSTBERG - ANDERSSON Ford Fiesta RS WRC

4째 WRC

P.SOLBERG - PATTERSON Ford Fiesta RS WRC


5째 WRC

NOVIKOV -GIRAUDET Ford Fiesta RS WRC

6째 WRC

LOEB - ELENA Citroen DS3 WRC


7째 WRC

H.SOLBERG - MINOR-PETRASKO Ford Fiesta RS WRC

8째 WRC

SANDELL - PARMANDER Mini Cooper WRC


9째 WRC

PROKOP -HRUZA Ford Fiesta RS WRC

10째 WRC

BRYNILDSEN - MENKERUD Ford Fiesta RS WRC


1째 SWRC

ANDERSSON - AXELSSON Proton Satria Neo S2000

2째 SWRC

BREEN - ROBERTS Ford Fiesta S2000


Hanno detto:

Jari-Matti Latvala

Petter Solberg

n grande risultato. Qui ho vinto la mia prima gara nel 2008, ma sento questa vittoria come altrettanto importante. Sono molto contento, è stata una bella battaglia con Mikko, ci siamo scambiati la posizione e divisi le vittorie in prova speciale; peccato però per la foratura di Petter oggi. Adesso la Ford è tornata in lizza per il campionato e sarà una bella lotta con la Citroen.

o forato anche nella Power Stage! Complimenti a Jari Matti e a Mads. Hanno volato per tutto il weekend e si meritano il podio. Sono molto deluso per la foratura sulla prova speciale di Lesjöfors ma fa parte del gioco.

Mikko Hirvonen on posso essere completamente soddisfatto dato che non ho vinto, ma il bilancio è comunque positivo. Abbiamo lavorato bene con la squadra ed il mio feeling con la vettura è ulteriormente migliorato. Il tutto va a mio vantaggio, anche se le prossime gare saranno su un fondo completamente diverso.

Mads Ostberg ono felicissimo di questo terzo posto: è stata una gran lotta con Petter, mi spiace che abbia forato. Sono contento anche per la vittoria di Jari-Matti: non potevo tenere il ritmo suo e di Mikko per tutto il rally, per cui questo terzo posto ha quasi lo stesso sapore della seconda piazza dell'anno scorso. Sono felicissimo, quasi senza parole.

Evgeny Novikov a gara è andata benissimo, penso che il quinto posto sia per noi un altro buon risultato. Ieri il mio obiettivo era di non fare passare Sébastien Loeb e sono contento di esserci riuscito. Per noi è stata abbastanza difficile, dato che era la nostra prima volta in Svezia e non conoscevamo le prove; adesso aspetto il Messico, dove penso che si possa fare ancora meglio

Sébastien Loeb on posso essere soddisfatto di questo risultato, ma abbiamo badato all'essenziale facendo il massimo di punti possibili tenendo conto delle circostanze. Manteniamo il comando della classifica prima di una lunga serie di gare su terra; a differenza della Svezia, in Messico sono sempre andato bene e non vedo l'ora di prendermi una rivincita.



60. Rally di Svezia Pos

Num Equipaggio 1. 3 Latvala, Jari-Matti - Anttila, Miikka 2. 2 Hirvonen, Mikko - Lehtinen, Jarmo 3. 15 Ostberg, Mads - Andersson, Jonas 4. 4 Solberg, Petter - Patterson, Chris 5. 6 Novikov, Evgeniy - Giraudet, Denis 6. 1 Loeb, Sébastien - Elena, Daniel 7. 10 Solberg, Henning - Minor-Petrasko, Ilka 8. 52 Sandell, Patrik - Parmander, Staffan 9. 21 Prokop, Martin - Hrůza, Zdeněk 10. 64 Brynildsen, Eyvind - Menkerud, Cato 11. 60 Ogier, Sébastien - Ingrassia, Julien 12. 18 Neuville, Thierry - Gilsoul, Nicolas 13. 62 Mikkelsen, Andreas - Floene, Ola 14. 33 Andersson, Per-Gunnar - Axelsson, Emil 15. 12 Araújo, Armindo - Ramalho, Miguel 16. 32 Breen, Craig - Roberts, Gareth 17. 68 Pajunen, Mikko - Lindström, Kaj 18. 49 Tidemand, Pontus - Bergsten, Göran 19. 17 van Merksteijn jr., Peter - Chevaillier, Eddy 20. 8 Solowow, Michal - Baran, Maciej 21. 7 Al-Attiyah, Nasser - Bernacchini, Giovanni 22. 65 Grondal, Anders - Svendsen, Trond 23. 31 Paddon, Hayden - Kennard, John 24. 36 Al-Rajhi, Yazeed - Orr, Michael 25. 70 Haugom, Jim Roger - Skjaermoen, Stig Rune 26. 67 Weng, Hans-Erik - Ohlsson, Stefan 27. 71 Vanagas, Benedictas - Kolomeytseva, Irina 28. 77 Burger, Kees - Teiskonen, Miika 29. 69 Gustafsson, Mikael - Kronberg, Lars-Erik 30. 79 Larsen, Frank Tore - Eriksen, Torstein 31. 76 Font, Ferran - Julia Pascual, Oriol 32. 72 Szabó, Zoltán - Földesi, Csaba 33. 73 Roman, Joakim - Fornander, Jörgen 34. 35 Oleksowicz, Maciej - Obrebowski, Andrzej 35. 75 Boland, Eamonn - Morrissey, Michael Joseph 36. 81 Kvaraciejus, Rokas - Samuolis, Marius 37. 34 McRae, Alister - Hayes, William 38. 19 Göransson, Richard - Fredriksson, Anders 39. 83 Walfridson, Jimmie - Barth, Patrik 40. 84 Para, Jerzy - Gospodarczyk, Szymon 41. 82 Oliveira, Daniel - Magalhães, Carlos 42. 85 Storm, Lasse - Storm, Ulf 43. 100 Petiet, Cedric - Amoros, Cedric

Classifica assoluta Tempo Distacco

Vettura Ford Fiesta RS WRC Citroen DS3 WRC Ford Fiesta RS WRC Ford Fiesta RS WRC Ford Fiesta RS WRC Citroen DS3 WRC Ford Fiesta RS WRC Mini Cooper WRC Ford Fiesta RS WRC Ford Fiesta RS WRC Škoda Fabia S2000 Citroen DS3 WRC Škoda Fabia S2000 Proton Satria Neo S2000 Mini Cooper WRC Ford Fiesta S2000 Subaru Impreza STi R4 Škoda Fabia S2000 Citroen DS3 WRC Ford Fiesta RS WRC Citroen DS3 WRC Subaru Impreza STi Škoda Fabia S2000 Ford Fiesta S2000 Subaru Impreza STi Mitsubishi Lancer Evo X Subaru Impreza STi Subaru Impreza STi Mitsubishi Lancer Evo IX Ford Fiesta R2 Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo IX Subaru Impreza STi Ford Fiesta S2000 Mitsubishi Lancer Evo X Mitsubishi Lancer Evo X Proton Satria Neo S2000 Mini Cooper WRC Ford Fiesta R2 Renault Clio Sport Subaru Impreza STi Ford Fiesta ST Renault Twingo R1

3:18:28.3 3:18:44.9 3:19:07.1 3:19:42.6 3:21:09.7 3:21:23.4 3:22:17.8 3:23:37.2 3:23:58.3 3:24:55.5 3:26:03.3 3:28:32.0 3:28:46.8 3:30:16.8 3:31:29.2 3:31:52.6 3:32:54.3 3:33:06.4 3:33:47.5 3:35:08.5 3:35:38.4 3:38:28.7 3:39:26.9 3:44:34.4 3:45:39.6 3:47:17.0 3:49:58.4 3:51:13.1 3:54:14.8 3:58:34.6 4:04:32.3 4:10:15.4 4:17:16.4 4:18:50.4 4:18:55.0 4:22:58.7 4:31:02.1 4:35:13.5 4:37:23.5 4:40:26.7 4:48:52.5 4:57:40.6 5:49:20.0

166 388 +1:14.3 +2:41.4 +2:55.1 +3:49.5 +5:08.9 +5:30.0 +6:27.2 +7:35.0 +10:03.7 +10:18.5 +11:48.5 +13:00.9 +13:24.3 +14:26.0 +14:38.1 +15:19.2 +16:40.2 +17:10.1 +20:00.4 +20:58.6 +26:06.1 +27:11.3 +28:48.7 +31:30.1 +32:44.8 +35:46.5 +40:06.3 +46:04.0 +51:47.1 +58:48.1 +1:00:22.1 +1:00:26.7 +1:04:30.4 +1:12:33.8 +1:16:45.2 +1:18:55.2 +1:21:58.4 +1:30:24.2 +1:39:12.3 +1:16:40.1

Classifica SWRC Pos

Num Equipaggio 1. 33 Andersson, Per-Gunnar - Axelsson, Emil 2 32 Breen, Craig - Roberts, Gareth 3 49 Tidemand, Pontus - Bergsten, Göran 4 31 Paddon, Hayden - Kennard, John 5 36 Al-Rajhi, Yazeed - Orr, Michael 6 35 Oleksowicz, Maciej - Obrebowski, Andrzej 7 34 McRae, Alister - Hayes, William

Vettura Proton Satria Neo S2000 Ford Fiesta S2000 Škoda Fabia S2000 Škoda Fabia S2000 Ford Fiesta S2000 Ford Fiesta S2000 Proton Satria Neo S2000

Tempo Distacco 3:30:16.8 3:31:52.6 +1:35.8 3:33:06.4 +2:49.6 3:39:26.9 +9:10.1 3:44:34.4 +14:17.6 4:18:50.4 +48:33.6 4:31:02.1 +1:00:45.3


Campionato del mondo Rally 2012 Classifica Conduttori 1 2 3 4 5 6 7 8 9 9 11 11 11 14 14

LOEB SEBASTIEN HIRVONEN MIKKO SOLBERG PETTER LATVALA JARI MATTI NOVIKOV EVGENY SORDO DANI OSTBERG MADS DELECOUR FRANCOIS CAMPANA PIERRE SOLBERG HENNING TANAK OTT PROKOP MARTIN SANDELL PATRIK ARAUJO ARMINDO BRYNILDSEN EYVIND

CITROEN DS3 WRC CITROEN DS3 WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC MINI J.COOPER WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC MINI J.COOPER WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC MINI J.COOPER WRC MINI J.COOPER WRC FORD FIESTA RS WRC

28 11 14 18 15 14 26 11 10 18 15 8 6 6 4 2 2 4 1 1

Classifica Costruttori 1 2 3 4 5

CITROEN TOTAL WRT FORD WRT M-SPORT FORD WRT MINI WRC TEAM QATAR WRT

37 15 16 26

28 40 12 8

Classifica SWRC 1 2 3 4 5 6 7

BREEN CRAIG ANDERSSON PER GUNNAR TIDEMAND PONTUS PADDON HAYDEN AL-RAJHI YAZEED OLEKSOWICZ MACIEJ MC RAE ALISTER

FORD FIESTA S2000 PROTON NEO SATRIA S2000 SKODA FABIA S2000 SKODA FABIA S2000 FORD FIESTA S2000 FORD FIESTA S2000 PROTON NEO SATRIA S2000

25 18 25 15 12 10 8 6


Fantasmi svedesi ..

di Vittorio Caneva

a nuvola bianca che si alza dietro quando si va sulla neve è uno spettacolo, non c’è nessuna sensazione più bella (automobilisticamente parlando) che fare una gara sulla neve. Proprio pochi giorni fa si è concluso il rally di Svezia, una gara che reputo tra le più belle del mondo: “scaraventare” una macchina nelle bianche distese del Varmland non ha prezzo. a velocità è al limite della follia, si viaggia di quinta tra dossi e betulle con un cielo quasi sempre triste e

grigio, dove qualche fiocco di neve accompagna la folle corsa, tra sperdute case rosse e pigre renne che ti guardano disinteressate, forse pensando che all’indomani tu non ci sarai più andando di quel passo. n Svezia fa freddo, spararsi un meno venti è abbastanza normale, anche se io ho beccato, quando lo feci, due edizioni piuttosto tiepide; già, la Svezia tiepida è una gara ancora più difficile e le micidiali rotaie si mescolano ad un pantano di sabbia e ghiaccio che governare fa davvero venire i brividi.

e rotaie sono sempre state l’incubo della gara, subdole, a volte invisibili nascoste sotto una piccola coltre bianca a volte profonde qualche decina di centimetri, sono pronte a scaraventarti dove non pensi a velocità davvero difficili da controllare. Però i tratti, e sono molti, in cui guidi davvero, ti fanno sentire in paradiso anche se magari poi il tuo tempo non è degno del tuo impegno. In Svezia giri


per le prove per tre giorni e poi non ti ricordi un bel niente, sono tutte simili, foreste, laghi, ponticelli, laghi e foreste. Nei dossi alzare il piede diventa quasi d’obbligo se non hai le note più che perfette e fare le note lì è sempre molto difficile: ti prepari bene e poi passa lo spazzaneve andando dove vuole lui, facendo chiudere curve che aprivano o modificando di qualche metro la carreggiata. Ne so qualcosa io che durante le ricognizioni, qualche anno fa, (circa 24/25 !!) presi un mucchio di neve a 150 all’ora girando come una trottola per non so quanto, mi fermai senza sapere da che parte stavo girato, lo capii solo vedendo il disastro che avevo combinato dietro: sembrava il campo di atterraggio di un aereo in avaria, c’era di tutto in strada! a Svezia ti prende con i suoi paesaggi tranquilli, la gente calma che mai si agita, il tassista che ci venne a recuperare all’aeroporto

con una vetusta Volvo, nelle curve angolate metteva la prima e staccava di ponte per girare in sbandata, subito pensai che lo facesse per farsi vedere bravo ma poi capii che invece era il modo più tranquillo di girare. Un amico pilota qualche anno fa stava provando la gara con un mezzo muletto, la giornata era bigia con fiocchi sparsi e mentre stava effettuando il passaggio, vide due fari piombare dietro a lui “Pensai fosse Loeb o Solberg che erano fermi prima della prova” mi disse timidamente ed invece era il postino che con una specie di Fiorino se ne andava placidamente a recapitare la posta…. paesi quasi non esistono, vedi un cartello e pensi “Adesso mi fermo a bere qualcosa” ed invece non c’è nulla, una, due, tre…. quattro case e fine del paese. Alle 9 del mattino è buio e alle 3 del pomeriggio idem, loro si alzano alle 6 e già a quell’ora senti la città svegliarsi; quando pigramente ti metti in coda per iniziare le ricognizioni è ancora notte fonda e spesso ti torna su la colazione fatta di salmone, aringa e mille diavolerie che almeno hanno il

pregio di farti passare la fame fino alla sera, quando stanco ti butti a mangiare nel primo ristorante, dove paghi 40 euro una pizza e una birra; le ragazze ti guardano, in quei bar dove si balla e si fa la fila fuori a meno 30 per entrare, loro hanno la minigonna e le calze a rete mentre tu con il montone batti i denti. Poi si devastano bevendo l’impossibile e spesso incontri qualcuno che dorme per strada in mezzo ad una pace solcata dai soliti fiocchi di neve, mentre tu pensi già alla gara di domani, pregando Dio che tutto vada bene. La mente corre in mezzo a quelle distese di betulle e dossi, sbucando in bianche distese di laghi addormentati, ogni tanto accarezzi un mucchio di neve e ogni tanto ci punti il muso in mezzo per girare meglio; andare forte lassù è davvero difficile e le rosse case ti guardano passare addormentate nell’oblio di una sera che arriva molto presto, i fari sparano luce nella foresta e la bianca scia mai stanca continua ad inseguirti come un fantasma che ti vuole ricordare che lassù, vincono solo loro….


14-15 settembre 19-21 aprile

12-13 ottobre

22-24 marzo

18-19 maggio 29-30 giugno

24-25 agosto

15-16 giugno

Campionato Italiano Rally 2012


Italiano Assoluto

8 appuntamenti, di cui 5 su asfalto (Ciocco, 1000 miglia, Targa Florio, San Martino di Castrozza e Sanremo) e 3 su fondo sterrato (Adriatico, San Crispino e Costa Smeralda) Vetture titolate al punteggio: la novità di quest’anno è l’ammissione a prendere punti anche per le “Regional Car” cioè le nuove WRC del mondiale, con motore 1,6 Turbo, ma limitate nella flangia d’aspirazione e nelle appendici aerodinamiche: saranno considerate alla stregua delle Super 2000. Altra novità è l’ammessa partecipazione, anche ai punteggi, delle esordienti vetture RGT (come l’attesa nuova Lotus) ma limitatamente agli appuntamenti su asfalto. L’iscrizione al CIR assoluto è obbligatoria e va formalizzata entro la terza gara di campionato (ma si prendono punti solo dopo l’avvenuta iscrizione). La mancata partecipazione a più di due gare comporta l’esclusione dall’elenco iscritti del campionato. Come per gli anni scorsi sono ammessi piloti sia con licenza italiana che straniera. Il punteggio è quello standard FIA che premia i primi dieci classificati: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1 La classifica finale di campionato migliori viene redatta sui risultati (su otto gare previste)

Produzione

Saranno validi per il Campionato tutte gli otto appuntamenti previsti. Le vetture ammesse a prendere punti sono quelle di Gruppo N. Non prendono punti quindi le vetture Super 2000 (ne aspirate e ne Turbo) e nemmeno le vetture rientranti nella categoria R4. Come nel CIR assoluto, è prevista una specifica iscrizione obbligatoria anche per il Campionato Produzione. La classifica finale verrà redatta anche in questi caso considerando i sette migliori risultati. Italiano Costruttori

La novità di quest’anno riguarda i conduttori ammessi a portare punti al costruttore: ogni Marca potrà sommare in ogni caso una vettura classificata nei primi dieci della classifica generale, ma per farlo anche per la seconda vettura, questa dovrà essere guidata da un conduttore Under 28. Sono ammesse le vetture Gruppo N, Gruppo A fino a 2000 cc, Super 1600, e Super 2000 (2.0 Atmosferico 1.6 Turbo), R4, R3, R2, R1 (quindi non le RGT)

Junior

Quest’anno sono previsti 6 appuntamenti di cui 4 su asfalto (Ciocco, 1000miglia, Targa Florio e Sanremo) e 2 su fondo sterrato (Adriatico e San Crispino). Le vetture ammesse sono quelle rientranti nella specifiche delle classi R1, R2, R3 ed i conduttori dovranno essere Under 28. Anche in questo caso l’iscrizione al Campionato è obbligatoria e specifica (nel senso che se il conduttore vuole essere iscritto ANCHE per il CIR assoluto, dovrà dichiarare di iscriversi anche a quella classifica). Ancora più complesso dello scorso anno il sistema di punteggio che comprenderà un punteggio per il posizionamento in classifica generale del Gruppo R (sempre limitatamente agli iscritti al campionato Junior) ed un punteggio di classe che andrà sommato a quello generale. Il punteggio generale di Gruppo R (che premia i primi dieci con lo standard di punteggio FIA) andrà moltiplicato per un coefficiente correttivo, a seconda del numero di iscritti al rally specifico in classe R3: a) se le vetture R3 hanno da 1 a 6 partenti: classe R1 e Classe R2 punti moltiplicati x2 b) se le vetture R3 hanno da 7 a 10 partenti: classe R1 e Classe R2 punti moltiplicati x2,5 c) se le vetture R3 hanno oltre 10 partenti: classe R1 e Classe R2 punti moltiplicati x3 Sarà quindi sommato al punteggio così ottenuto il punteggio di classe (R3C,R3T,R3D,R2C,R2B,R1B e R1A) con il solito standard FIA. Nel caso la classe abbia meno di tre partenti, il punteggio di classe verrà ridotto alla metà. Per la classifica finale verranno considerati i 5 migliori risultati


Equipaggi Indipendenti

Sono ammessi tutti i concorrenti tranne quelli dichiarati dalla CSAI prima delle verifiche della gara (piloti considerati “ufficiali” o chi è stato prioritario FIA negli ultimi 5 anni). Previsti 5 appuntamenti: Ciocco, Adriatico, San Crispino, Costa Smeralda e San Martino di Castrozza La classifica generale sarà redatta su tutti e cinque gli appuntamenti

2 ruote motrici

Ammessi tutti i concorrenti su vetture a due ruote motrici. Cinque appuntamenti: Ciocco, Adriatico, San Crispino, Costa Smeralda e San Martino di Castrozza La classifica generale sarà redatta in base a tutti e cinque gli appuntamenti Coppa CSAI RGT Ammesse le vetture della nuova classe RGT Saranno validi tutti i 5 appuntamenti su asfalto anche ai fini della classifica finale

Femminile

Coppa riservata agli equipaggi femminili. Rimane inalterato il sistema di punteggio che viene dimezzato in caso l’equipaggio si classifichi oltre il 30° della classifica assoluta del rally. 5 appuntamenti, tutti validi per la classifica finale: anche in questo caso i 5 rally su asfalto previsti quest’anno nel CIR Scuderie In ogni rally verrà stilata una classifica per scuderia, sommando i tempi dei primi tre equipaggi classificati, a seguire quelli con solo due equipaggi classificati. Le prime dieci scuderie così classificate prenderanno il classico punteggio FIA. Saranno ritenuti validi, ai fini della classifica finale di campionato, i sette migliori risultati.

Il rientro in gara Una novità sostanziale di quest’anno è il “rientro in gara” dopo il ritiro nel primo giorno di gara, quello che abbiamo sempre chiamato “super rally”. A differenza degli anni scorsi, dove chi rientrava il secondo giorno lo faceva solo per “macinare chilometri” ma rimaneva trasparente nella classifica finale del rally, quest’anno, in cambio di una congrua penalità, chi rientra verrà regolarmente classificato. La condizione principale è quella di disputare almeno il 70% del chilometraggio delle Prove Speciali: per ogni prova speciale non disputata si accumulano 3 minuti di penalità, oltre a 5 secondi per ogni km di prova speciale non disputata (arrotondando in eccesso) sommato al miglior tempo di classe (o classe superiore nel caso di unico equipaggio in classe).


Le novità del Ciocco 2012

ue parole con Valerio Barsella, di Organization Sport Events, organizzatore del 35° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, la prima prova del C.I.R. 2012, a cui chiediamo le novità dell’edizione di quest’anno, in programma dal 22 al 24 marzo. l Rally del Ciocco e Valle del Serchio quest’anno si trasforma, nel senso che consolida quanto fatto fino ad ora e si triplica per offrire ai suoi iscritti diverse possibilità di gareggiare: dalla gara sulle due tappe, valevole per il CIR e per il Challenge di Zona con coefficiente 2, oppure su una sola tappa, la seconda, dove il coefficiente per il Challenge sarà in questo caso di 1,5. La grossa novità sarà, sempre nella sola tappa di sabato, il “1.Rally Storico Il Ciocco e Valle del Serchio” un vero e proprio rally storico con la sua proprietà identità, che sarà disputato in coda al rally moderno, appunto nella sola giornata di sabato. Non abbiamo mai seguito il panorama “storico” ma ci sembrava il momento giusto, sia per cercare di ampliare l’offerta in questi momenti difficili ma anche perché pensiamo che il Ciocco si meriti e debba avere un rally storico tutto suo. Quest’anno dovremo pagare lo scotto della prima edizione, imparando le cose pian piano, ma dalle prossime edizioni vogliamo che lo “storico” diventi un appuntamento importante per il Ciocco. La novità, per noi, sarà di avere un rally, lo storico appunto, dove è consentita l’assistenza libera, mentre naturalmente per il rally moderno il parco assistenza sarà obbligatoriamente a Castelnuovo. itorniamo al rally CIR. Come sarà il programma di quest’anno ?

uest’anno ci siamo orientati con il programma della scorsa edizione, ma abbiamo apportato alcune interessanti modifiche. Si parte il giovedì sera con la cerimonia di partenza che rimarrà a Barga ma a differenza dello scorso anno, resterà proprio all’interno de “Il Ciocco”, ritornando così alla tradizione. e prove della prima giornata sono le stesse dell’anno scorso, “Careggine” e “Orecchiella”, mentre il secondo giorno sarà completamente diverso: abbiamo infatti rimesso la “Molazzana” (ex Vergemoli) e la Bagni di Lucca, una prova molto bella di circa 20 chilometri, quindi molto selettiva; ci saranno quindi tre passaggi al Ciocco, prova ottenuta unendo i due tratti dell’anno passato, il “toboga” della prova televisiva unito alla strada vecchia: prima si fermava al Laghetto dei Cigni, quest’anno scenderà fino in fondo. uove veste anche per la location de “Il Ciocco” ? uovo restyling e nuovo nome: “Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa”, ma è sempre Il Ciocco. ome vedi, da organizzatore la stagione agonistica 2012 ? icuramente il periodo non ci aiuta per niente: tutti siamo a conoscenza del difficile momento internazionale e lo sport sarà fra i primi a pagarne le conseguenze, ma noi ci impegnamo al massimo per riuscire, proprio come primo appuntamento, a dare un’immagine decorosa importante per tutto il proseguo del campionato, che rimane uno dei più belli in assoluto. E nel consigliare al pubblico che interverrà come sempre il massimo rispetto per la sicurezza, propria e dei concorrenti, li invito ad intervenire numerosi perché noi e tutto l’indotto del rally ha bisogno del contatto con gli appassionati, soprattutto in un momento difficile come questo… e che l’unione faccia la forza!


Il ciclone delle A


Azzorre...



i apre la sesta stagione dell’Intercontinental Rally Challenge, dato che Eurosport, l’organizzatore della serie, non riconosce nel suo albo d’oro la prima edizione, quella del 2006, vinta da Giandomenico Basso e denominata “International Rally Challenge”. Saranno 13 gli appuntamenti di questa stagione, di cui quattro su fondo sterrato: Azzorre, San Marino, Romania e l’appuntamento conclusivo, il Rally di Cipro, previsto su fondo misto e che anche quest’anno avrà coefficiente doppio rispetto agli altri rally della serie: i migliori otto risultati alla fine della stagione decreteranno il vincitore assoluto delle serie. Oltre all’assoluta e alla classifica costruttori, previste anche le Coppe per le vetture a due ruote motrici e le vetture Produzione; in quest’ultima classifica, saranno considerati gli equipaggi partenti con vetture di classe N4, ma anche di R4, al contrario dei campionati FIA dove quest’ultime vengono considerate alla stregua delle Super 2000. i parte dal cuore dell’Oceano Atlantico, nel vulcanico arcipelago portoghese delle Azzorre contornato per quasi mille chilometri dal mare, con la quarantasettesima edizione del Rally Acores. Tra i protagonisti annunciati Andreas Mikkelsen - campione IRC in carica e a caccia della riconferma - ed il vincitore dell’edizione 2011 di questo rally Juho Hänninen, campione del mondo SWRC, entrambi con la Skoda Fabia Super 2000. a gara ha rispettato i pronostici, con il duello serrato fra i due alfieri della Skoda, impegnata più che mai quest’anno per dominare su tutti i fronti continentali: dopo una simpatica prefazione al rally, nella giornata mondiale della foresta, che ha visto gli equipaggi piantare ognuno il proprio albero nel “Pinhal da Paz”, si sono aperte le ostilità già il giovedì con una sfida sul decimo di secondo fra i due piloti nordici della Skoda: decisivo, in quest’ottica, l’errore di Juha Hanninen nella mattinata di venerdì, quando per un testacoda ha perso oltre dieci secondi, risultati poi irrecuperabili in tutte le prove successive. Sul gradino più alto del podio a Ponte Delgada è salito quindi il norvegese Andreas Mikkelsen, che ha dimostrato di essere ancora nella splendida forma agonistica del finale della scorsa stagione, dove ha strappato proprio all’ultimo ai compagni di squadra il titolo IRC. erzo al traguardo il pilota francese Bryan Bouffier, con la Peugeot 207 Super 2000 dell’italianissimo team Delta Rally, che non si è mai inserito nel duello fra i due piloti Skoda e non proprio a suo agio sui fondi sterrati delle Azzorre, resi infidi e fangosi dalle inclementi, per molta parte della gara, condizioni meteo. ue equipaggi tedeschi ai piedi del podio: Sepp Wiegand, il talento tedesco proveniente dalla pista e osservato speciale dai vertici Volkswagen con un programma corposo 2012 all’interno della serie IRC ed il ventiquattrenne Hermann Gassner Junior, già protagonista nel


JUHO HANNINEN

campionato mondiale SWRC ma senza esperienza sulla terra delle Azzorre. Entrambi i tedeschi al volante della Skoda, che piazza ben quattro vetture nelle prime cinque posizioni assolute. rotagonista mancato il tre volte campione portoghese Bruno Magalhaes, che ha ribaltato, senza conseguenze per l’equipaggio, la sua Peugeot 207 nella tappa di venerdì. opo la bella partenza dell’inglese Harry Hunt con la Citroen DS3 fra le due ruote

motrici, vanificata dall’uscita di strada dopo poche prove speciali, il pilota di casa Paulo Maciel, su Citroen Saxo, ha preso il comando senza più lasciarlo fino all’arrivo, davanti agli altri piloti portoghesi: ultimo fra le due ruote motrici ma quinto in classifica fra le due ruote motrici, Davide Catania, che inizia la sua avventura IRC 2012 andando a punti su strade per lui nuove, centrando così l’obiettivo prefissato, che gli permette di proseguire il programma di cinque-sei gare


ANDREAS MIKKELSEN

programmato con BP Racing. l portoghese Ricardo Moura con la Mitsubishi Lancer Evo IX Gruppo N, mette in fila i suoi conterranei vincendo la classifica dedicata alle vetture Produzione, intese come N4 e R4. Sfortunata la prova di Marco Tempestini, ritiratosi il venerdì dopo aver staccato una ruota alla sua Subaru Gruppo R, dopo essere stato a lungo nelle posizioni da podio fra le vetture Produzione. pparizione purtroppo di breve durata

per l’altro italiano in gara, Nicola Arena, che navigava l’alfiere del Dream Team ucraino Tamrazov, ritiratosi il venerdì in seguito ad un’uscita di strada: li rivedremo comunque nelle prossime gare. er il prossimo appuntamento dell’Intercontinental Rally Challenge, previsto a metà marzo, si cambia isola e si atterra sugli asfalti delle Isole Canarie, dove fra prove velocissime, ma anche strade strette, sconnesse e piste da go-kart, proseguirà l’interessante serie promossa da Eurosport.


La cronaca re giorni di gara, 14 prove speciali, per 198 km cronometrati, su un percorso totale appena superiore a 700 km. Sono 39 i partenti della gara, che inizia con la cerimonia di apertura mercoledì 22 Febbraio, immediatamente seguita da uno “speed test” fuori classifica sul lungomare di Punta Delgada, dove viene premiato l'equipaggio più veloce. iovedì, dopo lo shakedown, la gara inizia con tre prove speciali per un totale di 26,63 km: le condizioni meteo sono variabili, con l'incognita della nebbia sempre in agguato dati i diversi sistemi climatici che si scontrano nelle Azzorre. Mikkelsen, nonostante una foratura lenta all'anteriore sinistra, si aggiudica il primo parziale con 3,2” sul vincitore del 2011, Hänninen; Bryan Bouffier si piazza terzo lamentandosi per la mancanza di aderenza, davanti all’idolo locale Bruno Magalhães sorpreso dai tempi fatti segnare dal duo di testa della Skoda. La seconda prova viene accorciata di 10 km, per evitare il primo pezzo in condizioni di fondo disastrate; le temperature scendono ed arriva la nebbia: Hänninen si aggiudica la prova riducendo il distacco dal leader a 1,2”, mentre Bouffier e

BRYAN BOUFFIER

Magalhães si confermano rispettivamente terzo e quarto. L'ultimo impegno di giornata va in scena sulla super speciale di 2,2 km vicino a Ponta Delgada: i due equipaggi di testa gareggiano fianco a fianco, nell'anfiteatro naturale della cava davanti a centinaia di spettatori, con Mikkelsen che guadagna altri 0.2” sul rivale. enerdì i concorrenti disputano sei prove per un totale di 86,37 km: l'ordine di partenza vede i primi cinque equipaggi dopo la prima tappa invertiti rispetto alla classifica provvisoria, a seguire tutti gli altri nell'ordine. Il fondo scivoloso delle prove speciali fa perdere tempo a Wiegand, primo a partire, che cede la quinta piazza assoluta a favore del leader del Produzione Ricardo Moura. Non rallenta invece Andread Mikkelsen, che si aggiudica il primo parziale della giornata davanti ad Juha Hänninen; quest'ultimo si gira nella prova successiva e deve fare manovra per riprendere il senso di marcia, perdendo oltre 10 secondi, risultati poi decisi ai fini del podio. Va peggio a Rashid Al-Ketbi e Oleksiy Tamrazov costretti al ritiro, come Harry Hunt; il leader tra le vetture a due ruote motrici si deve infatti fermare dopo un'uscita che danneggia il radiatore della sua auto, consegnando la leadership a


BRUNO MAGALHÃES

Paulo Maciel, che la fa sua definitivamente, come già nell'edizione 2011 dove aveva primeggiato nella Coppa 2WD. Nell'impegno successivo, sbatte e si ritira l'idolo locale Magalhães, già vincitore della gara in passato, che mette la sua Peugeot 207 S2000 sul tetto, senza danni per l'equipaggio. Guadagnano quindi posizioni Sepp Wiegand (che sale quarto), Hermann Gassner Jr e Ricardo Moura. Nella PS 7 vittoria di misura per Hänninen con Oleksandr Saliuk che perde oltre 2 minuti causa appannamento del parabrezza. Si ferma Marco Tempestini che stacca una ruota della sua Subaru Impreza gruppo R abbandonando un buon piazzamento fra le vetture Produzione. L’intensificarsi della pioggia ed il fango costringono gli organizzatori ad annullare il parziale successivo e la giornata si chiude quindi con la PS 9, vinta da Mikkelsen davanti ad Hänninen e Bouffier. Gassner approfitta di un errore di Wiegand, che fa spegnere l'auto in un incrocio, per strappargli la quarta posizione assoluta. Spegnimento del motore, in un guado, anche per Oleksandr Saliuk che perde quasi un minuto. abato, terza ed ultima giornata di gara con 5 prove speciali per un totale di 85,44 km. Temperature in aumento e strade più asciutte ma comunque con i

primi equipaggi che devono nuovamente “pulire” la strada per gli altri. Nella PS 10, che apre la giornata, status quo per i leader, con Mikkelsen che incrementa ancora lievemente il vantaggio su Hänninen, che recrimina per la scelta di gomme dure, non ottimale nelle porzioni di tracciato ancora umide. Da segnalare anche un testacoda per Bryan Bouffier. Nonostante sia penalizzato dal fatto di essere il primo sulla strada, Wiegand approfitta di un errore di Gassner, che fa spegnere il motore della sua Fabia in un tornante, per scavalcarlo in quarta posizione assoluta. ella PS 13 finiscono le speranze di Gassner di dare battaglia al suo connazionale Wiegand per il quarto posto assoluto: una foratura alla posteriore destra gli costa un pesante passivo. L'ultima prova speciale vede il successo di Hänninen, e sancisce la vittoria assoluta di Andreas Mikkelsen (che diventa il primo pilota ad aggiudicarsi tre gare consecutive valide per l'IRC dopo i successi nelle due ultime gare del 2011, Scozia e Cipro) davanti allo stesso Hänninen. Bouffier chiude terzo assoluto, davanti ai due driver tedeschi Wiegand e Gassner, rispettivamente quarto e quinto. Ricardo Moura conclude sesto assoluto, vincendo la IRC Production Cup; tra le 2RM successo di Paulo Maciel. Unico equipaggio Italiano al traguardo, Davide Catania e Fabio Salis concludono in 18° posizione assoluta.


MARCO TEMPESTINI

DAVIDE


Hanno detto:

Andreas Mikkelsen nizio di stagione perfetto; sono contento per tutta la squadra. Abbiamo dovuto spingere ed è stata una bella battaglia con Juho, non avrebbe potrebbe andare meglio. Juho Hänninen ravamo venuti per vincere, ma ho commesso un errore e siamo arrivati secondi il che è comunque importante. Andreas ha meritato la vittoria e nel complesso un fine settimana positivo. Bryan Bouffier ara veramente difficile; la macchina è stata perfetta. Mi piacerebbe andare alle Canarie, ma non c'è ancora niente di sicuro. Sepp Wiegand ra la mia seconda gara su terra e la prima nell'IRC. Incredibile, per me è un risultato fantastico, sono felicissimo. Hermann Gassner Jr vrei voluto lottare fino alla fine per il quarto posto, ma l'errore nella penultima prova ce l’ha impedito. Siamo arrivati, ma non è stata la mia miglior gara. Ricardo Moura elle ultime due prove ero preoccupato per degli strani rumori della macchina, ma è andata bene e siamo arrivati al traguardo Oleksandr Saliuk iamo contenti di essere al traguardo Rashid Al Ketbi er me la cosa più importante era accumulare esperienza. Ieri siamo stati sfortunati, ma oggi, rientrando con il superrally abbiamo imparato molto. Il nostro prossimo impegno


Le interviste: Nicola Arena

a mia partecipazione a questo programma nell'IRC è nata all'ultimo secondo. uesta gara non è stata facile, per il mio pilota, l’ucraino Oleksii Tamrazov, era la prima volta con un navigatore straniero, il passaggio alle note in inglese è stato abbastanza complicato però tutto sommato è venuto bene. Il mio pilota ha 37 anni, ma è “giovane” agonisticamente, guida da pochi anni anche se prima aveva fatto il navigatore. Dato che l'esperimento è andato bene, mi hanno riconfermato per il resto della stagione, direi quindi che è una cosa sicuramente positiva. a nostra gara in realtà non è andata proprio benissimo; il primo giorno le prove erano molto corte e ci siamo piazzati al decimo posto della classifica assoluta. Il secondo giorno pioveva e le strade erano davvero molto scivolose, abbiamo fatto la prima prova poi sulla seconda siamo usciti, senza fare grossi danni ma purtroppo siamo rimasti incastrati sul posto senza riuscire a tornare in strada e dovendo quindi abbandonare. L'ultimo giorno siamo ripartiti con il superrally, senza strafare

abbiamo preso un passo che abbiamo migliorato prova dopo prova, insomma una buona giornata mentre ieri eravamo stati più fallosi. orrendo con piloti stranieri vi sono a volte differenze di abitudini e culturali non di poco conto rispetto agli italiani. Nel complesso posso dire che frequentare piloti e team stranieri in generale è un'esperienza molto bella sul piano umano, si amplificano le esperienze di vita e le conoscenze. Dal punto di vista sportivo non ci sono grosse differenze; ci sono piloti che si applicano di più, altri di meno, ma questo vale anche tra gli italiani. e prestazioni dei navigatori ahimè passano spesso in secondo piano, ma penso che quello che sia Giovanni (Bernacchini, ndr) ed io stiamo facendo sia quantomeno un modo per tenere un po' di Italia nel rallysmo che conta, dato che purtroppo dal punto di vista dei piloti la situazione è abbastanza difficile.


Davide Catania

avide Catania, appena rientrato dalla trasferta delle Azzorre, dove hai conquistato un quinto posto fra le vetture due ruote motrici. E’ un risultato che ti soddisfa ? a un punto di vista del risultato sono soddisfatto, sono il primo pilota non portoghese al traguardo, fra le due ruote motrici: conquistarlo in condizioni normali sarebbe già stato molto difficile per le presenza di tanti piloti forti e veloci, oltre ai tantissimi locali che conoscono molto bene queste strade; poi la gara ha preso un’altra piega rispetto ad una gara di rally, almeno per quello che mi riguarda, e di quello sono un po’ deluso. i riferisci alle condizioni meteorologiche avverse ? i, proprio a quelle e a tutto quello che ne è derivato. Pensa che avevo un contatto

alle Azzorre che mi aveva comunicato, prima di partire, che non pioveva da tre mesi e di pioggia non ne era prevista fino a maggio!! Invece ha cominciato a piovere già nei test prima della gara e questo rendeva il fondo, già di per se viscido data la particolarità del terreno vulcanico, molto scivoloso; facevo molto fatica a stare in strada, non avendo fra l’altro a disposizione pneumatici da fango, ma speravo nel miglioramento del tempo. La situazione invece è sempre andata peggiorando, fino ai giorni della gara, costringendo addirittura l’organiz-zazione ad accorciare o annullare delle prove speciali, rese impraticabili dal fango. In quelle condizioni non è stato divertente guidare, la vettura era molto difficile da tenere, andava per la deriva praticamente ad ogni curva se solo tiravi un po’: e considera che in molti


punti del tracciato vi erano burroni a sinistra e a destra della strada, a picco anche per 400 metri d’altezza! In certi tratti hanno dovuto mettere anche delle rotoballe in modo da rallentare gli equipaggi, per evitargli guai peggiori. nche le vetture a trazione integrale, con le gomme adatte, facevano fatica ed infatti i ritiri sono stati veramente tanti, oltre il 50% degli equipaggi partiti. oi nella prima tappa, abbiamo provato ad andare forte, ma sono iniziati subito i problemi: sulla prima prova mi sono girato due volte perché era veramente difficile tenere la vettura sul fondo bagnato che cominciava a trasformarsi in fango; sulla seconda speciaale in un’inversione strettissima ho spento la vettura e per farla ripartire ci ho messo oltre un minuto: eravamo quindi già partiti male. Il giorno dopo comunque è andata ancora peggio: le condizioni erano da fango estremo e per noi con i pneumatici non adatti a quel tipo di fondo, è stato un incubo: la prova lunga, quella da 25 km che sale sul vulcano, era al limite della praticabilità: non avendo i finestrini, la nostra DS3, per quanto con le ventole accese, ha subito l’appannamento dei vetri interni e più di una volta ci siamo dovuti fermare in prova per pulirli, ma anche all’esterno la situazione non era migliore, con la pioggia sempre più forte, la nebbia ed il fango che ricopriva tutto. La vettura a quel punto non era più gestibile in sicurezza: come ciliegina sulla torta in un aquaplaning è entrata acqua nella cinghia di distribuzione e le temperature sono salite alle stelle, costringendoci a fermarci per dieci minuti per

farle scendere un po’ prima di ripartire. lla fine della seconda tappa avevamo già accumulato così un ritardo di oltre dodici minuti: a quel punto non aveva più alcun senso, data la pericolosità delle prove ormai disastrate, cercare di tirare per andare forte e nel dover scegliere se fermarci o tirare ad arrivare, anche in ottica di campionato, abbiamo optato per la seconda soluzione, anche se è stato molto avvilente. Siamo arrivati quinti, con i nostri diretti avversari tutti fermi; sarebbe un buon risultato, ma non ci sentiamo sportivamente soddisfatti: in pratica il nostro rally è stato lungo 15 km, cioè gli unici tratti dove potevi guidare “come in un rally” perché avevi un po’ di grip. ome ti è sembrata l’organizzazione di questo rally ? parte qualche piccolo imprevisto, mi è sembrata molto valida, sia negli aiuti che ha dato agli equipaggi che venivano da lontano, sia nel condurre l’evento. Il pubblico era veramente tanto e molto caloroso: il rally nelle Azzorre è lo sport principale e questo evento è molto sentito: ad ogni fine tappa anche in città c’era tantissima gente, tanti giornalisti, interviste, tutte cose che ci hanno fatto sentire importanti. i vedremo nei prossimi appuntamenti dell’Intercontinental Rally Challenge ? ’idea è quella di continuare ma adesso dobbiamo ancora superare questa batosta, non è stata proprio una belle esperienza, ma valuteremo in questi giorni come proseguire



1° IRC

MIKKELSEN - FLOENE ŠKODA FABIA S2000

2° IRC

HÄNNINEN - MARKKULA ŠKODA FABIA S2000


3° IRC

BOUFFIER - PANSERI PEUGEOT 207 S2000

4° IRC

WIEGAND - GOTTSCHALK ŠKODA FABIA S2000


5° IRC

GASSNER H. / WICHA KLAUS ŠKODA FABIA S2000

6° IRC

MOURA RICARDO / EIRÓ SANCHO MITSUBISHI LANCER EVO IX


7° IRC

SALIUK O. / CHEREPIN PAVEL FORD FIESTA S2000

8° IRC

SILVA SÉRGIO / NUNES FERNANDO SUBARU IMPREZA STI


9째 IRC

RODRIGUES RUBEN / RODRIGUES MITSUBISHI LANCER EVO IX

10째 IRC

BARBOSA MIGUEL / REIS JUSTINO MITSUBISHI LANCER EVO IX


1° 2WD

MACIEL PAULO / GOUVEIA FILIPE CITROËN SAXO VTS

1° PROD

MOURA RICARDO / EIRÓ SANCHO MITSUBISHI LANCER EVO IX


47. Sata Rally Açores Classifica assoluta Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Num 2 1 3 7 6 4 9 27 20 25 24 12 23 36 26 16 21 19

Equipaggio Mikkelsen A. / Floene Ola Hänninen Juho / Markkula Mikko Bouffier Bryan / Panseri Xavier Wiegand Sepp / Gottschalk Timo Gassner H. / Wicha Klaus Moura Ricardo / Eiró Sancho Saliuk O. / Cherepin Pavel Silva Sérgio / Nunes Fernando Rodrigues Ruben / Rodrigues E. Barbosa Miguel / Reis Justino Rego Luis / Rodrigues Pedro Maciel Paulo / Gouveia Filipe Carmo Ricardo / Diniz Jorge Medeiros Énio / Rego Paulo Moniz Henrique / Machado Pedro Costa Carlos / Amaral Daniel Pimentel Luís / Pimentel Bruno Catania Davide / Salis Fabio

Vettura Škoda Fabia S2000 Škoda Fabia S2000 Peugeot 207 S2000 Škoda Fabia S2000 Škoda Fabia S2000 Mitsubishi Lancer Evo IX Ford Fiesta S2000 Subaru Impreza STI Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo IX Citroën Saxo VTS Mitsubishi Lancer Evo IX Citroën Saxo VTS Citroën C2 R2 Max Citroën C2 R2 Mitsubishi Lancer Evo IX Citroën DS3 R3T

Tempo Distacco 02:12:43.2 00:00:00.0 02:13:08.3 00:00:25.1 02:14:48.0 00:02:04.8 02:18:03.5 00:05:20.3 02:19:07.1 00:06:23.9 02:21:26.7 00:08:43.5 02:23:01.3 00:10:28.1 02:28:43.3 00:16:00.1 02:29:58.2 00:17:15.0 02:30:44.8 00:18:01.6 02:31:11.0 00:18:27.8 02:32:24.2 00:19:41.0 02:36:06.2 00:23:23.0 02:37:13.2 00:24:30.0 02:38:04.8 00:25:21.6 02:42:17.7 00:29:34.5 02:44:32.6 00:31:59.4 03:11:40.7 00:58:57.5

Classifica 2WD Pos 1 2 3 4 5

Num 12 36 26 16 19

Equipaggio Maciel Paulo / Gouveia Filipe Medeiros Énio / Rego Paulo Moniz Henrique / Machado Pedro Costa Carlos / Amaral Daniel Catania Davide / Salis Fabio

Vettura Citroën Saxo VTS Citroën Saxo VTS Citroën C2 R2 Max Citroën C2 R2 Citroën DS3 R3T

Tempo Distacco 02:32:24.2 00:00:00.0 02:37:13.2 00:04:49.0 02:38:04.8 00:05:40.6 02:42:17.7 00:09:53.5 03:11:40.7 00:39:16.5

Classifica Produzione Pos 1 2 3 4 5 6 7

Num 4 27 20 25 24 23 21

Equipaggio Moura Ricardo / Eiró Sancho Silva Sérgio / Nunes Fernando Rodrigues Ruben / Rodrigues E. Barbosa Miguel / Reis Justino Rego Luis / Rodrigues Pedro Carmo Ricardo / Diniz Jorge Pimentel Luís / Pimentel Bruno

Vettura Mitsubishi Lancer Evo IX Subaru Impreza STI Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo IX

Tempo Distacco 02:21:26.7 00:00:00.0 02:28:43.3 00:07:16.6 02:29:58.2 00:08:31.5 02:30:44.8 00:09:18.1 02:31:11.0 00:09:44.3 02:36:06.2 00:14:39.5 02:44:32.6 00:23:15.9


I.R.C. 2012 Classifica Conduttori 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MIKKELSEN ANDREAS HANNINEN JUHO BOUFFIER BRYAN WIEGAND SEPP GASSNER HERMANN JR. MOURA RICARDO SALIUK OLEKSANDR SILVA SERGIO RODRIGUES RUBEN BARBOSA MIGUEL

SKODA FABIA S2000 SKODA FABIA S2000 PEUGEOT 207 S2000 SKODA FABIA S2000 SKODA FABIA S2000 MITSUBISHI LANCER EVO IX FORD FIESTA S2000 SUBARU IMPREZA STI MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX

25 18 15 12 10 8 6 4 2 1

Classifica Costruttori 1 2 3 4

SKODA PEUGEOT M-SPORT SUBARU

43 15 12 10

Classifica 2WD 1 2 3 4 5

MACIEL PAULO MEDEIROS ENIO MONIZ ENRIQUE COSTA CARLOS CATANIA DAVIDE

CITROEN SAXO VTS CITROEN SAXO VTS CITROEN C2 R2 MAX CITROEN C2 R2 CITROEN DS3 R3T

25 18 15 12 10

Classifica Produzione 1 2 3 4 5 6 7

MOURA RICARDO SILVA SERGIO RODRIGUES RUBEN BARBOSA MIGUEL REGO LUIS CARMO RICARDO PIMENTEL LUIS

MITSUBISHI LANCER EVO IX SUBARU IMPREZA STI MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX

25 18 15 12 10 8 6


Il metodo Tommaso Rocco:


ally Franciacorta Circuit, una Skoda arriva un po’ lunga all’inversione, tocca le gomme, si ribalta e rimane di taglio, su un fianco, appoggiata sulla sabbia dal lato navigatore. Trascorre un lunghissimo minuto prima che possano intervenire in sicurezza i commissari: avendo osservato tutta la scena, non sono preoccupato per la salute dell’equipaggio, dato che la vettura si è ribaltata praticamente da fermo, ma cerco di immaginarmi la scena dentro l’abitacolo, probabilmente concitata, con il navigatore che cerca il quaderno delle note, quasi sicuramente a spasso per l’abitacolo. I commissari rimettono la vettura sulle quattro ruote e, nemmeno il tempo per gli ammortizzatori di ritornare ad inizio corsa, che la Skoda scatta via come un fulmine per gli altri due giri di pista, fra gli applausi del pubblico stupito. el rientrare la vettura transita sotto la mia postazione e non credo ai miei occhi quando vedo il navigatore con un tablet in mano, al posto del quaderno delle note. Poi la memoria corre rapida agli ultimi Monza Rally Show e San Martino di Castrozza: vuoi vedere che è Tommaso Rocco, il navigatore “storico” di Andrea Dallavilla ? orro allo stop della prova, giusto in tempo per vedere Tommaso scendere dalla Skoda (con alla guida Ivan Maurigi) con il suo fido Ipad sotto braccio, dal quale non si separa mai, come ogni bravo navigatore fa con il suo quaderno delle note. ommaso Rocco, lombardo, classe 1967, 150 gare alle spalle navigando piloti come Andrea Dallavilla, Emanuele Dati, Umberto Consigli, Matteo Gamba, Diego Oldrati.. solo per citarne alcuni: ommaso, l’Ipad sotto braccio perché è di moda, per chattare con tua figlia o per guardare le previsioni meteo ?” ulla di tutto questo: sono due anni che sto sperimentando il tablet come sostituto del quaderno delle note e sto facendo tutto il Franciacorta Rally Circuit con questo, a partire dalle ricognizioni fino alla prova speciale, per dettare le note a Ivan. ome ci sei arrivato a questo sistema ?” o sempre pensato che negli anni le vetture da rally si sono evolute tantissimo e i piloti ogni anno hanno sempre seguito queste evoluzioni. Noi


navigatori siamo da sempre seduti in vettura con il quaderno con la spirale e la matita in mano; ho pensato che forse era tempo per iniziare a sperimentare qualcosa di nuovo, dato che la tecnologia ci viene incontro in questo senso. erché il tablet ?” o pensato al tablet perchè comincia ad essere diffuso, è l’ideale per leggere libri, sfogliare pdf, quindi è facile leggere programmi, regolamenti, i radar che ormai sono disponibili in questo formato… e allora perché non sperimentarlo per scriverci le note ? Il tablet è robusto, io ci scrivo con la penna ma in caso d’emergenza puoi tranquillamente scriverci con le dita. si software specifici ?” ssolutamente no, ho scaricato

un’applicazione pagandola 4-5 Euro, si chiama UPAD ed è una delle migliori per scrivere a mano libera sui tablet, ma come questa ce ne sono tante. omincio dalle ricognizioni, scrivere è facile come con la matita, e se sbaglio qualcosa con un tocco la cancello. Con un semplice copia & incolla posso duplicare intere pagine di note. Per esempio qui a Franciacorta ho scritto le note di un giro e dopo le ho duplicato per tre, aggiungendoci solo le note per l’uscita. Usando pochissimi comandi è possibile scrivere del testo colorato, aggiungere titoli, fotografie e alla fine se vuoi ci fai il PDF che puoi stampare o salvare come backup. Addirittura puoi spedirlo a qualcuno: pensa alla comodità di inviarlo


ad un ricognitore (dove è permesso naturalmente) che abbia anche lui un tablet: ti corregge direttamente le note e poi te le rispedisce in un attimo e tu non devi ricopiare nulla. nsomma, quando ci prendi la mano, perché naturalmente è un nuovo modo di scrivere le note, è veramente molto comodo. ulla comodità non si discute, ma l’affidabilità in abitacolo ?”

dato alcun problema , né di batteria (in un rally intero non si consuma più della metà della carica) ne di affidabilità tecnica. quando non sei in prova speciale, lo usi per guardare il radar e per collegarti al web per vedere le classifiche. Non da ultimo anche il fatto di avere il gps e conoscere la posizione esatta sulla mappa è un’interessante opportunità. oncludendo …” oncludendo io penso che il tablet per noi

o sto sperimentando da diverso tempo, sia con Andrea Dallavilla, che ne è rimasto subito favorevolmente sorpreso, che con altri piloti con cui corro. E questo sia nei rally importanti che nei rally minori. Naturalmente, per ora che sono all’inizio, nei rally impegnativi uso il sistema “misto”, per capirci sulla Val Malene ci vado ancora con il quaderno, però è più un problema psicologico, perché il tablet non mi ha mai

navigatori possa essere una valida opportunità. Io ci credo, lo sto sperimentando con risultati positivi e lavoro in questa direzione. Non lo faccio per guadagnarci ma mi piacerebbe che un giorno magari qualcuno potrà dire: “pensa che le note sul tablet le ha inventate lui!” bbiamo capito. Il metodo “Tommaso Rocco” è nato!”


Il mio Monte-Carlo storico di Gianluca Nataloni

'avventura inizia, come tante, con una telefonata: “Gianluca, vorresti correre con me il Rally di Montecarlo storico?”. All'altro capo del filo c'è Maurizio Grossi, uno dei fondatori del Monateam, scuderia goliardica di auto storiche. Prima del rally poche ricognizioni, e solo sulle prove (anzi, zone di regolarità, secondo la terminologia in uso) delle Alpi marittime. Una “sgambata” insieme agli

altri equipaggi del team a metà Gennaio e siamo pronti a partire. Ritrovo Maurizio nella serata di Domenica 29 Gennaio, in una Torino imbiancata dalla neve che ha ricoperto il Nord Ovest dell'Italia. unedì mattina partiamo di buon'ora dall'albergo per recarci in centro. Le verifiche sportive e tecniche filano via veloci, e prima di mezzogiorno la nostra Fulvia fa già bella mostra di sé tra le altre auto

allineate in Via Roma. In attesa della partenza, salutiamo gli amici che ci sono venuti a trovare e scambiamo messaggi con altri equipaggi del team: Quelli partiti da Glasgow sono già per strada da quasi 24 ore, mentre chi ha scelto di scattare da Oslo o Varsavia ha già superato la giornata intera di viaggio. Alle 16:19 il via ai primi partenti da Barcellona,


alle 18:09 tocca al primo di Torino, poi chiuderanno il gruppo gli equipaggi di Reims. Per me si tratta della prima esperienza in una gara di regolarità, e cerco di carpire i “trucchi del mestiere” dagli esperti. Mentre siamo incolonnati in attesa del via, vediamo passarci accanto Sandro Munari, il “Drago”, che quest'anno fa l'apripista su una Fulvia in ricordo della sua vittoria di 40 anni fa. Poco prima delle 19 inizia la tappa di avvicinamento, 952 km (il nostro è il percorso più corto; da Glasgow sono 2355): si esce da Torino verso Pinerolo, dove c'è il primo controllo a timbro, poi la salita verso Sestriere e l'ingresso in Francia. Prima del Controllo Orario di

Grenoble facciamo il pieno alla Fulvia (consumo medio di circa 6,5 km/l), poi di nuovo via nella notte. Poco prima di Nyons abbiamo il primo punto di assistenza, dove si ritrovano tutte le vetture del team. Una mezz'ora di sosta, l'occasione per una controllata all'auto e per rifocillarsi. Inizia a nevicare e le cose si fanno difficili, molti equipaggi “pagano” ritardo ai controlli di Barcelonnette e Sospel, che verranno in seguito annullati. oco dopo l'una di Martedì, dopo oltre 18 ore di viaggio, siamo a Sospel per la prima zona di regolarità, il tratto di strada (aperta al traffico) nel quale bisogna cercare di mantenere la media fissata dall'organizzazione, con controlli lungo il percorso oltre ad un rilevamento GPS. La strada è innevata, ed i 45 km/h di media sono impossibili da tenere. Il 62°

tempo ci soddisfa, purtroppo la prova verrà in seguito annullata. All'arrivo a Monaco apprendiamo che gli equipaggi partiti da Nord sono stati bloccati lungo il percorso, e che giungeranno nel Principato seguendo un percorso alternativo. ercoledì la tappa Monaco-Valence, con 4 ZR. Si parte in un paesaggio imbiancato dalla nevicata del giorno precedente, sembra di essere in Svezia! Le strade prima e dopo della ZR2 sono ghiacciate, e perdiamo tempo già al controllo di metà giornata a Tallard. Anche i ragazzi dell'assistenza devono rivedere i piani in corso d'opera, dati i problemi alla circolazione. La seconda metà della giornata scorre veloce, le ZR3 e 4 non presentano grandi problemi. L'ultimo impegno è la ZR5,


con il Col de l'Echarasson innevato ed immerso nella nebbia. Riusciamo ad uscirne indenni e ci rechiamo al Controllo Orario di St Nazaire, dove beviamo un meritato vin brulé. Fine tappa a Valence, e primo vero ritrovo con tutti gli altri equipaggi del team. La cena in hotel è l'occasione per un primo scambio di opinioni ed aneddoti, seguita dalle correzioni da apportare al piano assistenza per il giorno seguente, visto lo stato delle strade. Sto imparando anche come si “naviga” nella regolarità, dove è importante cercare di mantenere costantemente la media imposta dall'organizzatore. Per la verità, fino ad adesso molte ZR sono state disputate alla media più bassa di 45 km/h, viste le “condizioni eccezionali”, ma in alcune altre la media rasenta i 50 km/h, e su strade aperte al traffico (abbiamo avuto un paio di “incontri ravvicinati”). iovedì la tappa Valence-Valence prevede 4 ZR. Per fortuna le strade sono più pulite e si riesce a stare nei tempi ai controlli. La prima ZR è la temuta Saint Pierreville-Antraigues, di 50 km (!), a seguire altre tre ZR di 34, 27 e 23 km rispettivamente. Al controllo di metà giornata c'è tempo per un caffè, mentre inizia a

nevicare. Altre due ZR, e ci ritroviamo per l'assistenza di fine giornata a Tournon. La fatica inizia a farsi sentire, ma c'è ancora il tempo per informarsi su come stanno andando i compagni di squadra, e farsi delle foto tutti insieme. enerdì mattina, durante l'incolonnamento prima della partenza, i commissari ci consegnano una circolare in cui comunicano l'inserimento di una ZR supplementare (!), durante la discesa verso Monaco. Il lunghissimo trasferimento che riporta le auto verso la costa azzurra sembra non finire mai, e l'annullamento dell'ultimo parziale della mattina ci regala qualche minuto in più di assistenza. Che si rivelerà prezioso, dato che improvvisamente uno dei tripmaster (indispensabili per misurare le distanze in gara) smette di funzionare causa un contatto nei fili, prontamente risolto da un meccanico. Ultima sosta a La Turbie, appena sopra Monaco, dove al CO ci viene offerto un caffè ristoratore mentre intorno inizia a nevicare, e si arriva a Monaco. Cinque ore di sosta e si riparte per l'ultima notte, iniziando con il Turini (e la neve buttata dagli spettatori). Ho visto tante volte il passaggio in cima al colle da spettatore, ma dall'abitacolo ha un sapore diverso: Dopo la

salita al buio, le luci del colle abbagliano gli occhi e scaldano il cuore, prima di tuffarsi in una delle discese più famose per gli appassionati di Rally. L'ultima prova sembra iniziare bene, la salita è pulita e riusciamo a restare vicini alla media, ma dopo il bivio del Col de l'Able la strada sconnessa è ricoperta di ghiaccio e neve, troviamo anche mucche in mezzo alla carreggiata, e riusciamo a concludere la prova dopo quella che ci sembra un'eternità. Un veloce saluto all'ultima assistenza, e di nuovo la corsa verso il controllo orario finale del porto di Monaco, dove arriviamo solo due minuti prima del nostro orario teorico. E dove, dopo poco, ritroviamo i ragazzi dell'assistenza e via via gli altri equipaggi del team, tranne l'unico che non ce l'ha fatta e si è dovuto arrendere proprio su quella durissima ultima prova. Visi stanchi ma felici, la consapevolezza di avere concluso una gara resa ancora più difficile dalle condizioni atmosferiche e delle strade. E tante storie da raccontare, nell'attesa della prossima edizione...



LINK POINT srl - Via A.Giangi, 64 bis - 47891 DOGANA RSM info@rallylink.it


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