Rallylink Magazine 03/2012

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MARZO 2012

Rally Il Ciocco - Paolo Andreucci continua a vincere - I giovani all’attacco

Luca Cantamessa all’Italian Baja Gli UDG della Pinè Motori

Sebastien Loeb vince il rally del Messico La Skoda di Jan Kopecky trionfa alle Canarie



CIR

GIOVANI

WRC

CANEVA

IRC

CANTAMESSA

UDG

MARZO 2012 - Pubblicato il 1 aprile 2012 Per informazioni: rallylinkmagazine@rallylink.it


Campionato Italiano


o Rally 2012

Pronti? 3..2..1.. Via !!


Si comincia cont con Paolo Andre


tinua eucci


Paolo Andreucci


ei mesi senza il campionato italiano rally sono stati un’eternità, tanta era l’attesa per questo 35.Rally Il Ciocco che segna il via all’edizione 2012 del C.I.R., ma altrettanta era la preoccupazione per lo stato di salute con il quale si sarebbe presentato l’intero “circo” alla gara garfagnina di inizio campionato, cartina tornasole dell’intera stagione 2012 in un anno di crisi economica nazionale che inevitabilmente tocca anche tutti gli sport motoristici. L’impressione che traspariva dal primo parco assistenza dell’anno è che sarà una stagione dura, ma dove nessuno vuole mollare, magari ridimensionando gli obiettivi ma con l’imperativo di esserci comunque, per i piloti quanto per gli organizzatori che stanno facendo veramente i salti mortali per creare eventi importanti, che si fregino ancora dell’onore di essere presenti nel massimo campionato. a un punto di vista sportivo il campionato 2012 è iniziato allo stesso modo di come era finita la stagione 2011: il binomio vincente, cioè l’equipaggio Paolo Andreucci – Anna Andreussi ed il team

Peugeot, che schiera la Peugeot 207 Super 2000 aggiornata 2012, sono ancora i più in forma, quelli da battere. Ma se da un lato in molti hanno visto nella gara di Paolo Andreucci una facilità eccessiva nel controllare gli avversari sulle strade di casa, è risultato evidente che la “novità” del CIR 2012, la presenza del nuovo team di Skoda Motorsport Italia con Umberto Scandola e Guido D’Amore, non potrà che migliorare le prestazioni già ottime all’esordio, assolutamente non lontane dai campioni d’Italia in carica, a tutto vantaggio dello spettacolo. ul terzo gradino del podio un finalmente soddisfatto Alessandro Perico; il bergamasco ha trovato subito un ottimo feeling con la nuova 207 Super 2000 arrivata in PA Racing e non ha fatto che lodare tutta la gara la scelta del propulsore Sodemo, di cui è equipaggiata la sua vettura: sbagliando pochissimo e rallentando solo alla fine quando il distacco da Scandola non era più recuperabile, Perico ha conquistato la vittoria fra gli equipaggi indipendenti ed un terzo posto che vale molto in fatto di morale: ora, dopo


Paolo Andreucci

il 1000 miglia, la scelta se proseguire nel CIR oppure nel campionato europeo. uarto Matteo Gamba con la Peugeot 207 Super 2000 preparata da Balbosca: un ottimo esordio il suo, rovinato solo in parte da una doppia foratura che lo ha allontanato

Alessandro Perico

dal podio, ma il bergamasco avrà tempo per rifarsi. Quinto assoluto il giovane che probabilmente possiamo definire la sorpresa del Ciocco 2012, il veneto Eddie Sciessere che con la “vecchia” Renault Clio Super 1600 ha primeggiato fra le

vetture due ruote motrici: la prestazione del giovane di Asiago, per chi lo conosce bene, non ha stupito però più di tanto: Sciessere è stato bravo ad approfittare del problema tecnico di Simone Campedelli ed ha resistito fino alla fine alla rimonta del pilota


cesenate di Citroen, giunto al termine sesto assoluto e primo fra gli Junior, anche se può risultare strano vederlo solo in terza posizione di campionato. Quest’anno però il regolamento dello Junior, costruito per favorire i giovani che corrono con le

vetture di classe R2, rende la vita difficile a chi corre con le più performanti vetture di classe R3, come appunto la Citroen DS3 R3T di Simone Campedelli, qui penalizzato oltremodo in quanto al via della prima gara i partenti iscritti allo Junior della sua

classe erano solamente due (lui e Gabriele Cogni) e questo ha portato al dimezzamento del punteggio di classe. Le iscrizioni al Campionato Italiano Junior chiudono però all’Adriatico e la sensazione è che la lotta di campionato termini all’ultima gara, proprio come l’anno

Umberto Scandola


Marco Signor

scorso. ettimo assoluto è giunto Ivan Ferrarotti con la Renault Megane RS, che fin dall’inizio ha corso solitario nella classifica riservata alle vetture di Produzione, in quanto il suo unico avversario, Max Rendina, si è dovuto ritirare sulla prima prova speciale per una rocambolesca doppia foratura, in parte causata dal non voler danneggiare i concorrenti che lo seguivano in prova e che lo avevano raggiunto in seguito alla prima foratura.

in testa al campionato Junior; ottima prova del toscano Nannini, che porta l’unica Abarth Grande Punto presente in nona posizione assoluta, davanti a Gabriele Cogni che si toglie la soddisfazione di chiudere la top ten. Era una gara test la sua, con la Citroen DS3 R3T con la quale si presenterà agguerrito nel Trofeo Citroen che partirà dal Rally Conca d’Oro, in programma a metà aprile. Seguono tanti nomi in parte nuovi, quelli dei giovani dello Junior e del Trofeo Renault Twingo Gordini Top (Andrea Carella il vincitore del trofeo qui al Ciocco) , veri ttavo giunge, con una protagonisti di questo CIR gara veloce e tattica, il siciliano Andrea Nucita, con la 2012 che preannunciano Citroen C2 della Vieffecorse, battaglia sui decimi di che con questo risultato balza secondo per tutto il campionato.

a segnalare infine l’amaro ritiro, in partenza del secondo giorno di gara, del veneto Marco Signor, uno dei nomi più attesi di questo campionato, con la Skoda Fabia Super 2000 della Dp Autosport: avrà tempo per rifarsi. ra il circo del CIR si sposta al Rally 1000miglia, in programma sulle strade bresciane dal 19-21 aprile, dove si incrocerà con i partecipanti al Campionato Europeo Rally: un rally quindi lungo come chilometraggio e difficile ed insidioso per le sue strade e per il clima estremamente variabile che qualche scherzo lo riserva sempre: un rally da piloti veri: i top driver ci saranno per confermarlo, i giovani per diventarlo.


La cronaca on 49 iscritti alla gara valida per il Campionato Italiano Rally e per il Challenge di Zona con coefficiente 2, che si disputa su due tappe, e 23 iscritti alla gara su di una sola tappa valevole per il Challenge di zona coefficiente 1,5, inizia giovedì sera con la cerimonia di partenza il 35. Rally Il Ciocco e Valli del Serchio. La battaglia per la classifica inizia però nella mattina di venerdì sotto un tiepido sole: in programma sei prove speciali, per un totale di quasi 86 km; molto sporco sul tracciato, dato che non piove da parecchio. Il cielo si annuvola sulla prima prova, nella quale svetta subito Paolo Andreucci, che inizia il 2012 come aveva finito il 2011: vincendo le prove speciali ! Problemi per Rendina, che fora entrambe le ruote anteriori e deve rientrare

Rudy Michelini

anzitempo al parco assistenza, e per Signor (Skoda) che lamenta problemi di erogazione al motore mentre Paola Fedi, pilota dell’unico equipaggio femminile in gara, ha problemi con il cambio. Sempre su questa Panzani (Twingo) si deve ritirare per uscita di strada; Tessarollo (Twingo) rompe il motore in trasferimento prima di entrare in prova. Sulla speciale successiva si fermano Moricci (Mitsubishi R4) per problemi al motore e Camponogara (Twingo) per rottura del semiasse. In questa prova problemi anche per Simone Campedelli (Citroen ufficiale) che perde oltre due minuti per la rottura di un raccordo dei freni che lo costringe a fare tutta la prova con il solo ausilio del freno a mano. l secondo giro si apre con la ripetizione della prova di Careggine dove Paolo Andreucci


migliora il tempo precedente nonostante il tracciato si sia sporcato. Nel quarto parziale, uscita di strada e ritiro per Rudy Michelini (Peugeot) e foratura per Daniele Ceccoli (Clio S1600); Paola Fedi perde molto tempo causa lo spegnimento della vettura in prova, e riparte solo dopo molti minuti: riesce comunque ad arrivare al controllo orario successivo a pochi secondi dallo scadere del tempo massimo. Ultimo giro di prove sempre nel segno del garfagnino Andreucci, che si aggiudica tutti i sei parziali di giornata; alle sue spalle bella lotta tra Umberto Scandola (Skoda) e Alessandro Perico per il secondo posto, con il veronese della Skoda che precede il bergamasco di 1.2” a fine giornata.

giornata e termina così il primo appuntamento stagionale. Il primo parziale premia finalmente Umberto Scandola, che incrementa il vantaggio su Alessandro Perico nella lotta per il secondo posto; la seconda prova, lunga ed inedita, è appannaggio di Andreucci. Matteo Gamba (Peugeot) fora le due ruote di destra, perdendo oltre due minuti. Nannini si gira e Rendina rompe il differenziale posteriore e si ritira definitivamente, così come Lussana (Skoda Fabia R2) che esce di strada. Rudy Michelini capotta e si ferma: morale a terra ma nessun problema fisico per l’equipaggio. Il primo giro di prove si conclude con la classica prova del Ciocco, dove il finlandese Mikko Pajunen (Twingo) fora abato giornata perdendo una ventina di conclusiva, con sette prove secondi. speciali per 75 km l cielo si annuvola mentre complessivi. Tempo sereno e le vetture si recano al parco fondo asciutto, almeno ad assistenza di metà giornata, inizio giornata. Diversi dove si discute a lungo della equipaggi ritirati nella prima tappa rientrano in gara con la scelta di pneumatici per l'ultimo giro. Si riprende con la formula del superrall: ripetizione della prova del Rendina e Fiore, avendo percorso solo pochi chilometri Ciocco, mentre inizia a cadere qualche goccia di pioggia; di prova speciale, restano Gabriele Cogni (Citroen DS3) trasparenti a livello di va in testacoda perdendo classifica generale mentre diversi secondi. sono invece considerati in ulla prova n.11 piove a classifica, seppure con delle tratti; nuovo testacoda per pesanti penalità, Michelini, Cogni, mentre Alessandro Tobia e Nevischi. La gara perde subito il veneto Marco Bosca tocca dalla parte destra, danneggiando la sua Signor (Skoda Fabia Super vettura ma riuscendo a 2000), il quale dopo i problemi del giorno proseguire, seppur con ritardo. Il penultimo parziale precedente non riesce a rimettere in moto la vettura al cronometrato si disputa sotto parco assistenza di inizio la pioggia; si ferma Daniele

Ceccoli che stacca una ruota. Il giovane e bravo Tassone si gira e rimane incastrato, bloccando il transito ai concorrenti che lo seguono. Viene poi aiutato a ripartire, perdendo oltre 13 minuti, mentre agli altri equipaggi viene assegnato un tempo forfettario. Alessandro Perico si aggiudica l'ultimo parziale, sul quale Cogni sopravanza Andrea Carella per la conquista della decima posizione assoluta. Paolo Andreucci si aggiudica la gara di casa, precedendo Umberto Scandola e Alessandro Perico (primo fra gli equipaggi indipendenti). Matteo Gamba chiude ai piedi del podio, mentre Eddie Sciessere si conferma la sorpresa di questo Rally Il Ciocco, con il quinto posto assoluto ed il primo fra le vetture due ruote motrici, con la Renault Clio Super1600. imone Campedelli chiude sesto e vince la classifica riservata ai piloti Junior. Ivan Ferrarotti, con la Renault Megane RS, vince la gara del Produzione in settima posizione assoluta, anche se solitario in classe. Chiudono la Top Ten il siciliano Andrea Nucita (Citroen C2), secondo degli Junior in gara ma leader in campionato dato il maggior punteggio destinato alle vetture R2, poi Nannini e Cogni. ndrea Carella chiude 11° assoluto vincendo tra le Twingo del trofeo Renault Gordini Top e piazzandosi al secondo posto nella classifica del campionato Junior. Paola Fedi (Clio R3C) si aggiudica la classifica femminile.


Matteo Gamba

Massimiliano Rendina


1째 CIR

P. Andreucci / A. Andreussi Peugeot 207 S2000

2째 CIR

U. Scandola / G. D'Amore Skoda Fabia S2000


3째 CIR

A. Perico / F. Carrara Peugeot 207 S2000

4째 CIR

M. Gamba / E. Inglesi Peugeot 207 S2000


5째 CIR

E. Sciessere / F. Orian Renault Clio S1600

6째 CIR

S. Campedelli / D. Fappani Citroen DS3


7째 CIR

I. Ferrarotti / M. Fenoli Renault Megane RS

8째 CIR

A. Nucita / G. Princiotto Citroen C2


9째

F. Nannini / S. Pecchioli Abarth Grande Punto S2000

10째 CIR

G. Cogni / S. Mazzetti Citroen DS3


1째 JUNIOR

S. Campedelli / D. Fappani Citroen DS3

1째 PRODUZIONE

I. Ferrarotti / M. Fenoli Renault Megane RS


1째 EQ. INDIPENDENTI

A. Perico / F. Carrara Peugeot 207 S2000

1째 2 RUOTE MOTRICI

E. Sciessere / F. Orian Renault Clio S1600


1째 FEMMINILE

P. Fedi / S. Martinelli Renault New Clio

1째 RENAULT TOP

A. Carella / I. Riolfo Renault New Twingo


Hanno detto:

Paolo Andreucci

aolo Andreucci: Molto bene: si inizia l’annata con questo ottimo risultato: nella prima tappa eravamo tutti molto vicini, la seconda sembrava più semplice ma la pioggia sull’ultimo giro ci ha scombussolato il ritmo e con le stampo non è stato facile. mberto Scandola: Siamo molto contenti di questo secondo posto, com’era partita ieri non pensavo potessimo conquistarlo con

Umberto Scandola

buon margine. Abbiamo vinto anche delle prove speciali; il potenziale della vettura è altissimo e anche le coperture sono molto performanti: sarà un bel campionato. lessandro Perico: Molto soddisfatti. Benissimo la prima tappa mentre nella seconda non me la sono sentita di attaccare e rischiare di rovinare la bella gara fatta fino a quel momento. Sono contento del terzo

Alessandro Perico


Mikko Pajunen

posto e per aver capito che se attacchiamo ci siamo: i distacchi erano molto contenuti. Oggi con l’acqua ho usato la testa. imone Campedelli: Una gara tutta in salita, attaccando dal primo all’ultimo metro, dopo il problema con i freni che ci aveva fatto perdere due minuti. Oggi ho recuperato a Sciessere 40 secondi ma la gara corta non mi ha permesso di più. Siamo molto contenti

di aver vinto lo Junior, ieri eravamo ventunesimi! ikko Pajunen: Bene. Ho imparato molto su queste strade molto diverse dagli asfalti dove avevo già corso. Devo imparare meglio queste curve lente e regolare l’assetto per queste condizioni di fondo. Penso che già dalla prossima volta potrà andare meglio.

SimoneCampedelli


35. Rally Il Ciocco e Valli del Serchio

Classifica assoluta

Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32

Num Equipaggio 1 P. Andreucci / A. Andreussi 3 U. Scandola / G. D'Amore 2 A. Perico / F. Carrara 11 M. Gamba / E. Inglesi 15 E. Sciessere / F. Orian 4 S. Campedelli / D. Fappani 20 I. Ferrarotti / M. Fenoli 5 A. Nucita / G. Princiotto 12 F. Nannini / S. Pecchioli 25 G. Cogni / S. Mazzetti 33 A. Carella / I. Riolfo 32 F. Andolfi / A. Casalini 40 G. Cunial / M. Menegazzo 22 A. Simonetti / S. Bacci 31 M. Pajunen / K. Lindstrom 27 F. Parli / M. Franconi 35 D. Arici / M. Doria 34 A. Bosca / R. Aresca 9 I. Giannecchini / F. Mazzanti 38 M. Brunello / S. Istel 26 F. Talini / G. Lartini 43 G. Angeli / P. Brugiati 45 V. Lombardi / G. Bernardi 30 M. Tassone / F. Grimaldi 51 S. Martinelli / S. Baldacci 46 J. Lucarelli / A. Ferrari 18 M. Ferrari / G. Giuliani 50 R. Marchetti / N. Micheletti 52 A. Bravi / V. Lertora 28 G. Tobia / M. Trolese 44 S. Nevischi / A. Tonelli 23 P. Fedi / S. Martinelli

Vettura Peugeot 207 S2000 Skoda Fabia S2000 Peugeot 207 S2000 Peugeot 207 S2000 Renault Clio S1600 Citroen DS3 Renault Megane RS Citroen C2 Abarth Grande Punto S2000 Citroen DS3 Renault New Twingo Renault New Twingo Citroen C2 Renault New Clio Renault New Twingo Citroen DS3 Renault New Twingo Renault New Twingo Renault Clio S1600 Renault New Twingo Citroen DS3 Renault Clio RS Light Citroen Saxo VTS Renault New Twingo Peugeot 106 Rallye Suzuki Swift Citroen Saxo S1600 Rover MG 105 ZR Peugeot 106 Rallye Citroen DS3 Rover MG 105 ZR Renault New Clio

Tempo Distacco 1:55:53.3 00:00:00.0 1:56:20.2 00:00:26.9 1:57:19.8 00:01:26.5 2:00:12.7 00:04:19.4 2:01:20.3 00:05:27.0 2:02:24.8 00:06:31.5 2:03:44.5 00:07:51.2 2:03:52.4 00:07:59.1 2:04:37.3 00:08:44.0 2:05:14.2 00:09:20.9 2:05:17.9 00:09:24.6 2:06:42.7 00:10:49.4 2:06:43.4 00:10:50.1 2:06:53.1 00:10:59.8 2:07:44.3 00:11:51.0 2:07:53.0 00:11:59.7 2:07:59.2 00:12:05.9 2:09:09.7 00:13:16.4 2:09:16.1 00:13:22.8 2:10:21.5 00:14:28.2 2:12:40.5 00:16:47.2 2:16:47.4 00:20:54.1 2:17:56.8 00:22:03.5 2:18:22.5 00:22:29.2 2:19:18.5 00:23:25.2 2:19:39.1 00:23:45.8 2:20:15.8 00:24:22.5 2:20:34.4 00:24:41.1 2:20:34.6 00:24:41.3 2:21:54.0 00:26:00.7 2:33:25.4 00:37:32.1 2:56:30.6 01:00:37.3

Classifica CIR Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

Num Equipaggio 1 P. Andreucci / A. Andreussi 3 U. Scandola / G. D'Amore 2 A. Perico / F. Carrara 11 M. Gamba / E. Inglesi 15 E. Sciessere / F. Orian 4 S. Campedelli / D. Fappani 20 I. Ferrarotti / M. Fenoli 5 A. Nucita / G. Princiotto 25 G. Cogni / S. Mazzetti 33 A. Carella / I. Riolfo 32 F. Andolfi / A. Casalini 40 G. Cunial / M. Menegazzo 31 M. Pajunen / K. Lindstrom 35 D. Arici / M. Doria 34 A. Bosca / R. Aresca 30 M. Tassone / F. Grimaldi

Vettura Peugeot 207 S2000 Skoda Fabia S2000 Peugeot 207 S2000 Peugeot 207 S2000 Renault Clio S1600 Citroen DS3 Renault Megane RS Citroen C2 Citroen DS3 Renault New Twingo Renault New Twingo Citroen C2 Renault New Twingo Renault New Twingo Renault New Twingo Renault New Twingo

Tempo 1:55:53.3 1:56:20.2 1:57:19.8 2:00:12.7 2:01:20.3 2:02:24.8 2:03:44.5 2:03:52.4 2:05:14.2 2:05:17.9 2:06:42.7 2:06:43.4 2:07:44.3 2:07:59.2 2:09:09.7 2:18:22.5

Distacco 00:00:00.0 00:00:26.9 00:01:26.5 00:04:19.4 00:05:27.0 00:06:31.5 00:07:51.2 00:07:59.1 00:09:20.9 00:09:24.6 00:10:49.4 00:10:50.1 00:11:51.0 00:12:05.9 00:13:16.4 00:22:29.2


Classifica PRODUZIONE Pos 1

Num Equipaggio 20 I. Ferrarotti / M. Fenoli

Vettura Renault Megane RS

Tempo Distacco 2:03:44.5 00:00:00.0

Classifica JUNIOR Pos

Num Equipaggio 1 4 S. Campedelli / D. Fappani 2 5 A. Nucita / G. Princiotto 3 25 G. Cogni / S. Mazzetti 4 33 A. Carella / I. Riolfo 5 32 F. Andolfi / A. Casalini 6 40 G. Cunial / M. Menegazzo 7 31 M. Pajunen / K. Lindstrom 8 35 D. Arici / M. Doria 9 34 A. Bosca / R. Aresca 10 38 M. Brunello / S. Istel 11 30 M. Tassone / F. Grimaldi

Vettura Citroen DS3 Citroen C2 Citroen DS3 Renault New Twingo Renault New Twingo Citroen C2 Renault New Twingo Renault New Twingo Renault New Twingo Renault New Twingo Renault New Twingo

Tempo Distacco 2:02:24.8 00:00:00.0 2:03:52.4 00:01:27.6 2:05:14.2 00:02:49.4 2:05:17.9 00:02:53.1 2:06:42.7 00:04:17.9 2:06:43.4 00:04:18.6 2:07:44.3 00:05:19.5 2:07:59.2 00:05:34.4 2:09:09.7 00:06:44.9 2:10:21.5 00:07:56.7 2:18:22.5 00:15:57.7


Campionato Italiano Rally 2012 - round 1 Classifica Conduttori 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ANDREUCCI PAOLO SCANDOLA UMBERTO PERICO ALESSANDRO GAMBA MATTEO SCIESSERE EDDIE CAMPEDELLI SIMONE FERRAROTTI IVAN NUCITA ANDREA COGNI GABRIELE CARELLA ANDREA

PEUGEOT 207 SUPER 2000 SKODA FABIA SUPER 2000 PEUGEOT 207 SUPER 2000 PEUGEOT 207 SUPER 2000 RENAULT CLIO SUPER 1600 CITROEN DS3 R3T RENAULT MEGANE RS CITROEN C2 CITROEN DS3 R3T RENAULT NEW TWINGO

25 18 15 12 10 8 6 4 2 1

25 18 15 12 10 8 6 4 2 1

Classifica Costruttori 1 2 4 3 5

PEUGEOT SKODA RENAULT CITROEN ABARTH

25 18 16 12 2

25 18 16 12 2

Classifica Femminile 1 FEDI PAOLA

RENAULT CLIO R3C

12,5

12,5 12,5

Classifica Indipendenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

PERICO ALESSANDRO GAMBA MATTEO SCIESSERE EDDIE FERRAROTTI IVAN NUCITA ANDREA NANNINI FABRIZIO COGNI GABRIELE CARELLA ANDREA ANDOLFI FABRIZIO CUNIAL GIACOMO

PEUGEOT 207 SUPER 2000 PEUGEOT 207 SUPER 2000 RENAULT CLIO SUPER 1600 RENAULT MEGANE RS CITROEN C2 ABARTH GRANDE PUNTO CITROEN DS3 R3T RENAULT NEW TWINGO RENAULT NEW TWINGO CITROEN C2

25 18 15 12 10 8 6 4 2 1

25 18 15 12 10 8 6 4 2 1

Classifica Junior 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

NUCITA ANDREA CARELLA ANDREA CAMPEDELLI SIMONE ANDOLFI FABRIZIO CUNIAL GIACOMO COGNI GABRIELE PAJUNEN MIKKO ARICI DAVIDE BOSCA ALESSANDRO BRUNELLO MATTEO TASSONE MICHELE

CITROEN C2 RENAULT NEW TWINGO CITROEN DS3 R3T RENAULT NEW TWINGO CITROEN C2 CITROEN DS3 R3T RENAULT NEW TWINGO RENAULT NEW TWINGO RENAULT NEW TWINGO RENAULT NEW TWINGO RENAULT NEW TWINGO

61 42 37,5 35 28 24 22 16 10 6 2

61 42 37,5 35 28 24 22 16 10 6 2


Classifica 2 Ruote Motrici 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCIESSERE EDDIE CAMPEDELLI SIMONE FERRAROTTI IVAN NUCITA ANDREA COGNI GABRIELE CARELLA ANDREA ANDOLFI FABRIZIO CUNIAL GIACOMO SIMONETTI ANDREA PAJUNEN MIKKO

RENAULT CLIO SUPER 1600 CITROEN DS3 R3T RENAULT MEGANE RS CITROEN C2 CITROEN DS3 R3T RENAULT NEW TWINGO RENAULT NEW TWINGO CITROEN C2 RENAULT CLIO R3C RENAULT NEW TWINGO

25 18 15 12 10 8 6 4 2 1

25 18 15 12 10 8 6 4 2 1

Classifica Produzione 1 FERRAROTTI IVAN

RENAULT MEGANE RS

25

25


Gabrie

Andrea Nucita

Q

uattro giovani che vogliono cambiare il mondo (del rally)

l Rally Il Ciocco , alle spalle dei pochi piloti che si giocheranno il titolo assoluto del Campionato Italiano Rally 2012, ci sono loro, i giovani, che hanno già dimostrato al Ciocco di essere pronti per tenere alto l’interesse per il campionato, in lotta fin dal primo metro di gara, per conquistare quel titolo Junior sempre piÚ importante.


Andrea Carella

ele Cogni

Eddie Sciessere

[Foto Actualfoto]

nche se a vincere le gare sono fino ad adesso i soliti “senatori”, alle spalle di Paolo Andreucci qualcosa finalmente si muove ed in tanti sono pronti ad emergere; talento, intelligenza sportiva, budget e fortuna. Ordinate come volete voi queste quattro componenti fondamentali ad un pilota di successo e provate a scommettere su chi domani o fra qualche anno disturberà i sogni, per ora apparentemente tranquilli, del pluri campione garfagnino.

ncora con i rumori del “Ciocco” nelle orecchie, abbiamo chiesto a quattro giovani piloti che si sono messi in luce nella prima gara della stagione CIR, le loro sensazioni, presenti e future. Li abbiamo lasciati parlare a ruota libera, chi ha detto tanto chi, più schivo, è stato più concreto, ma è proprio così che impariamo a conoscerli. Naturalmente per questioni di spazio e di tempo, questa volta ne abbiamo scelti solo quattro, ma troveremo il tempo per tutti, così come per i due

piloti “ufficiali” junior anche loro: Umberto Scandola (Skoda) e Simone Campedelli (Citroen). bbiamo interpellato quindi Andrea Carella, classe 1988, vincitore al Ciocco del Trofeo Renault Twingo Gordini Top, Gabriele Cogni, classe 1987, che ha portato la sua Citroen DS3 R3T al decimo posto assoluto al Ciocco, Andrea Nucita, classe 1989, in testa al Campionato Junior e Eddie Sciessere, classe 1985, vincitore fra le due ruote motrici al Ciocco. Ecco il loro “junior-pensiero”:


Curriculum: ndrea Carella Sono nato il 20 novembre 1988 a Castel San Giovanni (PC) ed ho iniziato a correre nel 2007 con una Peugeot 106 FN1, disputando poi quattro gare del Trofeo Panda Kit. Nel 2008 ho fatto il Trofeo Peugeot con il 106; nel 2009 e 2010 sempre Trofeo

Peugeot con la 207. Nel 2011 Trofeo Renault Clio Top nel CIR, quest’hanno faccio il Trofeo Twingo sempre nel CIR. Inoltre, a fine dell'anno scorso ho iniziato a cimentarmi sulla terra, che è veramente una bella esperienza. Ho iniziato al Prealpi Master Show,

[Actualfoto]

abriele Cogni: Sono nato il 23 Ottobre 1987 a Piacenza, laureando in Ingegneria Meccanica. Ho debuttato nel 2006, disputando una sola gara con la Panda kit. Nel 2007 ho iniziato a partecipare più assiduamente ai rally con la

proseguendo quest'anno con la Valtiberina e la Val D'Orcia, tre ronde su terra in preparazione per quest'anno visto che il CIR Junior prevede due appuntamenti su terra.

Andrea Carella

Mitsubishi Colt; ho proseguito nel 2008 con il Trofeo Suzuki Swift, poi dal 2009 al 2011 ho disputato tre stagioni con la Peugeot 207 R3T, con la quale l'anno scorso ho vinto il trofeo. Nel 2009 ho vinto tra i giovani nel trofeo 207 Top, nel 2010 ho vinto il girone C

sempre nell'ambito del trofeo, avendo entrambe le volte l'opportunità di disputare un test con la Super 2000 e diventando pilota Pirelli nel 2011, ricevendo un aiuto in denaro ed in pneumatici, messo a disposizione da Peugeot e da Pirelli.


Gabriele Cogni

Sono nato il 2 febbraio 1989 a Catania. Devo innanzitutto ringraziare la mia famiglia; a casa mia si mangia pane e rally, quindi inevitabilmente la passione c'era fin dalla nascita. Ho iniziato nel 2008 con una 106 N2 facendo due gare. Nel 2009 ho disputato il challenge di zona, vincendolo insieme al Trofeo Peugeot, una bella stagione. Nel 2010 abbiamo imbastito un programma con la Peugeot 207 nel TRA che non è

andato a buon fine, venendo interrotto dopo tre gare; siamo poi ripartiti con il Trofeo Abarth 500 prendendoci delle belle soddisfazioni. Sono arrivato secondo in classifica assoluta e nel Trofeo Junior; partendo con due gare di ritardo, era il massimo che si poteva fare. Questo ci ha permesso di partecipare al Motor Show, vincendolo contro Roberto Vescovi che non ha bisogno di presentazioni, e ci ha dato una fantastica opportunità al Rally di Monza con la Grande Punto ufficiale Abarth. Nel 2011 abbiamo imbastito un

programma con la PA Racing per disputare il Campionato Italiano Rally, ed è stato l'anno in cui io ed il mio navigatore siamo cresciuti tantissimo, giocandoci il Campionato Junior fino all'ultima gara e perdendolo per un'avaria tecnica che comunque ci può stare. Quest'anno siamo di nuovo nel campionato italiano; sull'asfalto ho quattro anni di esperienza, dato che ho gareggiato esclusivamente su questo fondo. Su terra ho disputato solo qualche test e qualche corso federale ma abbiamo già in previsione di fare parecchi chilometri di test prima della prima gara su terra.

Andrea Nucita


Sono nato il 5 settembre 1985 ad Asiago. Per me è iniziato tutto quando avevo 15 anni e mezzo, quando con tanta passione ho iniziato a fare un trofeo neve e ghiaccio che si disputava dalle mie parti. Ho preparato una Renault 5 e quello è stato l'inizio dell'avventura. Ho vinto due campionati, uno su ghiaccio ed uno su asfalto in pista. Nel 2004 ho iniziato con i rally, nemmeno un mese dopo avere conseguito la patente. Ho esordito al Palladio con

una 106 N2 della Gestisport, poi Munaretto ci ha dato una mano per disputare due gare con la RS, poi una gara con la Clio Gruppo A di Balbosca. Poi un bel giorno è arrivato Germano Bollini, che anche grazie alla spinta di Vittorio Caneva ha deciso di darci una mano. Nel 2004 ho fatto una gara con la sua Mitsubishi Evo V, e l'anno dopo durante il pranzo di Rallylink tenutosi a Verona mi ha proposto di tentare l'avventura nel Trofeo Subaru 2005. Nel 2006 ho corso con la Mitsubishi

dell'Errepi Racing, poi purtroppo sono finiti i budget. Nei tre anni successivi abbiamo fatto qualche gara spot, ma nessun campionato. L'anno scorso, con qualche sacrificio, siano riusciti a fare l'IRC, vincendo tra le due ruote motrici con la Super 1600 e chiudendo terzi assoluti. Quest'anno, sempre grazie alla Top Rally che mi sta dando una grossa mano, siamo riusciti a mettere in piedi questo programma nel CIR

Eddie Sciessere


Al Ciocco Sono molto soddisfatto; ho usato la prima prova speciale come test, dato che non avevo fatto praticamente niente se non una decina di chilometri il martedì e lo shakedown che è servito relativamente poco, quindi nella prima prova ho saggiato il potenziale della macchina prendendole le misure, mentre dalla seconda prova ho sfruttato questo potenziale, mantenendo sempre un margine di sicurezza. Sono super soddisfatto, molto contento. Ero partito per imparare ad usare l'auto, che non avevo mai utilizzato su asfalto, e sinceramente non mi aspettavo di avere un tale passo paragonato al pilota di riferimento in Italia che è Simone Campedelli. Volevo semplicemente vedere a che punto ero rispetto a lui. Ho avuto subito la sorpresa di “prendere” solo 10 secondi sui 13 km della prima prova speciale, senza avere mai visto l'auto a parte nello shakedown. Poi ho fatto alcuni piccoli errori: sulla prova dell'Orecchiella, usando il freno a mano per la prima volta sull'asfalto, ho esagerato e mi sono girato, perdendo un po' di tempo. Sul secondo passaggio c'è stata una foratura. Al terzo giro su Careggine mi sono girato perché mi è saltata l'auto in un taglio; stavo cercando il limite della macchina. Tutto sommato, nonostante le piccole perdite di tempo, alla fine il risultato c'era. Il

secondo giro sono ripartito con l'ottima sensazione dell'ultimo giro di prove della prima tappa, in cui eravamo stati più veloci dei già buoni tempi del passaggio precedente, infatti siamo arrivati a mezzo secondo al km da Simone, facendo segnare tempi tra i primi 10 in varie occasioni. Dopo di che è arrivata la pioggia; io avevo gomme da stampo dure, e conoscevo poco la macchina. Ho provato a spingere, senza rischiare, per cercare di capire la macchina sul bagnato, nonostante le condizioni fossero difficili; abbiamo fatto un paio di testacoda, perdendo oltre un minuto e mezzo, ma nonostante questo i tempi fatti segnare in precedenza ci hanno permesso di chiudere decimi assoluti. Per me l'importante è stata la prestazione prova per prova; siamo partiti subito con tempi abbastanza vicini a quelli di riferimento nella classe, poi siamo arrivati ancora più vicini. Per me, mezzo secondo al km per essere la prima gara è poco, sono contentissimo del risultato al di là dei piccoli svarioni dovuti alla mancanza di “feeling” totale con la macchina che usavo per la prima volta. Sono più che soddisfatto. Entrare con una vettura di classe R2 nei primi dieci della classifica assoluta del Rally del Ciocco, gara di campionato italiano, è per me una soddisfazione enorme. Belle prestazioni in prova, ma non solo; a mio

parere abbiamo usato moltissima tattica, non attaccando quando non ce ne era bisogno, mantenendo dei margini di sicurezza, quindi sono contento soprattutto per la gestione di gara. Per quanto riguarda la vettura, la Vieffecorse è davvero una squadra molto professionale e questo mi è servito tanto; concentrarsi solo sul fare il pilota e non su altro è fondamentale. Con la Michelin ho trovato delle ottime gomme, non credevo fossero così all'altezza, si sono dimostrate ottime anche su fondi difficili. Il bilancio di questa gara è davvero positivo. Siamo in testa al campionato italiano Junior che è il nostro obiettivo, quindi quando uno si fissa un obiettivo e lo centra non può che essere contento. Al Ciocco avevo anche un po' paura, dato che avevo cambiato sistema di note per cercare di essere pronto dato che inizialmente il regolamento prevedeva due soli passaggi di ricognizione. E' andata benissimo, sono molto contento, oltre che per il risultato, per due cose: Uno, perché ho visto che il sistema che ho adottato funziona bene e mi ha dato una grande tranquillità: Due, perché comunque siamo riusciti a tenere il passo di Campedelli con la Citroen ufficiale. Vedevo che quando provavo a rispondergli ci riuscivo, lui comunque conosce già le gare quindi posso solo essere soddisfatto.


La Vettura


Durante tutta la prima tappa ed in parte della seconda, ho fatto delle modifiche alle geometrie dell'assetto per crearmi l'esperienza necessaria che mi possa servire durante il campionato. Nella seconda

Andrea Nucita

tappa ho mantenuto il vantaggio che mi ero creato nel primo giorno senza esagerare, e facendo nel contempo delle piccole regolazioni, in modo da amministrare senza rischiare niente. Il primo posto è sempre bello, soprattutto alla prima gara, in ottica trofeo era molto importante arrivare in fondo. Tra la 207 e la DS3 c'è un abisso. Di base, il motore è lo stesso ma le macchine sono completamente diverse, vi sono enormi differenze di assetto, con il cambio, anche l'utilizzo del motore è differente. Nonostante non avessi precedenti esperienze sulla terra, su questo fondo ho trovato la DS3 subito molto sincera, riuscendo ad adattarmi rapidamente. Sullo sconnesso la macchina ha un assetto fantastico, aiuta tanto. Sull'asfalto, quando l'ho provata allo shakedown, mi è sembrata molto più complicata da capire, però al Ciocco lo shakedown è anomalo, un toboga stretto tipo la prova spettacolo. In gara inizialmente ho cercato di guidarla facendola scorrere, come facevo con la 207, ed il tempo è venuto fuori. Il problema maggiore che ho avuto sull'asfalto è stato che litigavo un po' con il cambio nel lento, dovendo capire quando lasciare marcia e quando invece scalarne una in più. Alle volte togliendo una marcia tendevo a frenare troppo la

macchina. Piano piano abbiamo fatto delle modifiche di assetto, mi sono applicato anch'io nella guida e nell'utilizzo del cambio, arrivando a mio avviso ad un ottimo punto, considerando i pochi chilometri fatti con la macchina. Bisognerà starci sopra ed affinare il tutto, ma siamo già ad un ottimo punto. Mi sono trovato davvero bene, si adatta molto al mio stile di guida dato che è una macchina piccola, da tenere su di giri. Un assetto fantastico, un telaio che permette di fare bene, mi sento molto a mio agio. Io credo che la Clio Super 1600 sia una grandissima vettura. Per la squadra nella quale corro, sono rimaste tra le vetture più “grosse” che hanno, dato che si sono sempre rivolti ad un mercato diverso da quello ad esempio delle Super 2000 o R3. Ovviamente osservando la Citroen si nota che vi sono alcuni anni di differenza, sia come motricità che come assetto, sembra che sia più avanti. Forse la Super 1600, essendo più leggera, dice ancora la sua e l'ha dimostrato. Anche Simone, dopo il problema che ha avuto, non è andato certo al risparmio dato che doveva recuperare. Noi non abbiamo la sua esperienza e conoscenza delle strade, essendo al primo anno in questo campionato, e per me questo dimostra che la vettura va ancora forte.


La Potenzialità

Il potenziale della vettura c'è, ora bisogna tirarglielo fuori. Sicuramente in questa gara non ho sfruttato il 100% della vettura, direi che ne ho avuto un assaggio. Bisogna ancora lavorare sulle possibili regolazioni, penso che si possano fare delle belle cose. So che anche gli ingegneri Renault sono al lavoro per migliorare i piccoli difetti di gioventù della macchina, ad

esempio i freni, che a volte non danno tanta sicurezza e ti tolgono un po' di fiducia in prova speciale, non facendoti esprimere al massimo. : Secondo me c'è assolutamente del margine, ma non saprei dire quale. Sicuramente io devo iniziare a capire la vettura al 100%, ed essere quindi più prolifico in tutte le situazioni. Come dicevo prima, sapere quando tenere marcia,

quando scalare, come usarla. I piccoli trucchi che, quando conosci una macchina, in determinate situazioni poi fanno la differenza, questo per quanto riguarda me. Poi, in merito alla macchina, per il mio stile di guida, in certi punti non mi piaceva troppo. Piano piano l'ho sicuramente migliorata, abbiamo fatto poche modifiche da come era arrivata, dato che la BP Racing è un'ottima squadra


Gabriele Cogni

ed aveva portato un set-up già sviluppato e molto buono. Ho fatto qualche piccola modifica ma c'è ancora da fare, spero che dopo la prima gara, stando sulla macchina le prestazioni andranno a migliorare, almeno me lo auguro. Sicuramente è un ottimo inizio. Eravamo solo alla prima gara, quindi di margine ce ne può essere tanto. Conoscendo di più la

macchina è normale che i risultati migliorino, e questa è una bella iniezione di fiducia.

forte con maggiore tranquillità. Forse dovrò migliorare tanto sulla terra, dove non corro da tanti anni, e dove ci sarà da L'affiatamento con la vettura lavorare un po' di più. Non si finisce mai di imparare, la l'abbiamo costruito l'anno scorso, poi si era fermato tutto vettura ha un grandissimo potenziale, facendo le gare del non sapendo quello che ci avrebbero permesso i budget. CIR e dovendo tenere un passo più elevato di quello Dal punto di vista personale penso di potere migliorare un dell'anno scorso penso e po', ho visto l'anno scorso che spero che il margine di miglioramento ci sia. ricominciando a correre con frequenza riuscivo ad andare


L’Obiettivo 2012 Io ovviamente cerco sempre di vincere dappertutto, credo che questo sia lo scopo di tutti i piloti. Il mio sogno, come tutti i giovani, è quello di vincere il CIR Junior e ce la metto tutta per farlo. Sarebbe importante anche vincere il Trofeo, ma lo Junior è il traguardo più ambito dal mio punto di vista. Il mio primo obiettivo sarebbe vincere il trofeo DS3 nel quale sarò impegnato. Non sarà facile. Anche nella ronde su terra, pure se il risultato non è stato eclatante come al Ciocco, la macchina mi ha dato ottime sensazioni, mi sono divertito molto e siamo andati abbastanza bene per essere al debutto sulla terra. Io provo sempre a partire per

vincere, poi se c'è qualcuno più bravo gli si stringe la mano, ma bisogna sempre provarci. Io spero che, nell'arco della stagione, ci sia un miglioramento sia mio che del set-up della macchina che mi permetta di competere con tutti gli altri nomi importanti che so ci saranno nel trofeo. Poi, se dovesse andare bene il trofeo, con i premi spero di potere continuare la mia esperienza nel campionato italiano, che attualmente è la “serie A”, dove è sempre bello esserci. In questo momento l'obiettivo è il campionato Junior. Vorrei raggiungerlo nel più breve tempo possibile, per potere poi pianificare qualcosa di importante, ma in questo momento l'obiettivo è solo

quello. Con la squadra, l'intenzione è quella di puntare al due ruote motrici. Ovviamente lottiamo contro una squadra ufficiale che non ha voglia ne intenzione di arrivare seconda. Noi cerchiamo di mettercela tutta; sappiamo che forse soffriremo tanto sullo sterrato dato che su quel fondo la DS3 va veramente molto forte, mentre io non ho parametri con la Super 1600 non avendoci mai corso. Sarà dura, cercheremo di darci da fare sull'asfalto, dove vedo che possiamo dire la nostra. Credo che le altre gare possano essere più adatte a noi, il ciocco era molto stretto, con tante ripartenze e salita. Credo che in un Targa Florio, dove vi sono più appoggi

I Sogni ... 2015 Bella domanda; spero il più avanti possibile. Il mio sogno è sempre stato quello di potere correre nel mondiale rally, se non di diventare campione del mondo , che sarebbe il top! Non chiedo cosi tanto, ma spero di potere partecipare a livello mondiale.

Il mio sogno sarebbe comunque quello di diventare un pilota ufficiale. Ho visto che ad esempio Citroen ha iniziato a puntare sui giovani, e comunque ad oggi in Italia c'è un ottimo movimento di giovani piloti che vanno forte. Io spero di potere dimostrare nei prossimi anni di essere un

pilota valido su tutti i fondi, e per questo è importante iniziare a fare la terra, oltre a dare buone indicazioni per lo sviluppo della macchina, per magari un giorno togliermi la soddisfazione di essere un pilota, il che comunque, indipendentemente dalla vettura, è sempre un'altra cosa.


Andrea Carella

Se parliamo di sogni, io mi vorrei vedere nel mondiale, ma questo è ancora un sogno. Per ora teniamo i piedi per terra, cerchiamo di crescere perché è quello che voglio fare. Penso di avere trovato la squadra giusta che mi possa permettere di crescere tanto e bene. Per ora restiamo con la testa su quello che è l'obiettivo di quest'anno, poi penseremo al prossimo, e fra tre anni ne riparliamo.

Per me è stata dura digerire lo stop di tre anni al quale sono stato costretto dopo il 2006. Mi ero quasi rassegnato a non tornare. Ma non ho mai smesso di crederci; e questo mi ha dato la forza di tenere duro, e di continuare a cercare delle persone che potessero darmi una mano. Sono arrivate, siamo tornati, e per me è già un sogno essere di nuovo qui. Per me il sogno è sempre stato quello di

arrivare a correre nel mondiale, ma penso che sia il sogno di tutti. Vediamo se quest'anno, trovando del budget, riusciremo ad andare a fare qualche gara. Sarebbe per me il sogno più grande e penso che ogni pilota, che vuole fare carriera nello sport che ama, ambisca a questo. Per me è sempre stato questo il punto di riferimento, e spero di arrivarci, anche se di questi tempi è molto difficile.


Latvala ci prova Loeb si conferma


a, a!


SĂŠbastien Loeb


l World Rally Championship ha corso in Messico il suo terzo appuntamento 2012, il primo su sfondo sterrato e con la sesta vittoria di fila, Sebastien Loeb arricchisce la sua collezione di stivali messicani che tradizionalmente vengono offerti al vincitore. a gara messicana rappresenta una sfida per i motori dato che si svolge in altura, con le prove speciali che sfiorano i 2800 metri di altitudine; epicentro del rally è la città di Leon, posta a 1.800 metri di quota nello stato di Guanajuato (la città capoluogo dello stato omonimo, dove si sono svolte la cerimonia di partenza e la prima superspeciale, è patrimonio dell'UNESCO). Ritornano alle gare del mondiale Ken Block e Chris Atkinson (assente dal 2009), per una volta compagni di squadra con le Ford Fiesta RS WRC: rimandato invece ancora il rientro in gara di Matthew Wilson, dopo l'incidente in allenamento subito pochi giorni prima del Rally di Svezia. Assente anche Henning Solberg per un problema con lo sponsor del proprio team: per il pilota norvegese è solo la seconda mancata partecipazione ad una gara WRC dall'inizio della stagione 2007. Risolto infine il problema del cronometraggio e del monitoraggio delle vetture in gara: la FIA ha infatti siglato un accordo fino al termine della stagione con la Stage One Technology, società che aveva assicurato il servizio nella scorsa stagione e nel Rally di

Svezia 2012 dove erano tornati gli “split”, i tempi intermedi in prova speciale assenti a Montecarlo. ltre alla superspeciale di Giovedì sera a Guanajuato, il Rally si disputa su tre tappe, 24 prove speciali per 406 km cronometrati per un percorso totale di 1174 km. Gara molto combattuta nelle battute iniziali, con cinque cambi di leader nella prima giornata, e caratterizzata dalle tante forature che hanno rimescolato le carte (a fine gara Solberg ne conterà quattro). Purtroppo da registrare anche episodi di inciviltà del pubblico, con lanci di pietre sulle auto in gara (a farne le spese soprattutto Neuville sulla prova 5) che hanno costretto la direzione gara a non fare disputare la ripetizione di una prova il primo giorno, e nuovamente nell'ultimo parziale del secondo giorno, con altre pietre messe sul percorso. Degne di nota alcune “prime volte”; prima vittoria in prova speciale in gara del mondiale per Nasser Al-Attiyah e Thierry Neuville, ed i primi punti nella “Power Stage” per Mads Ostberg. ebastien Loeb ha conquistato il sesto successo consecutivo (nelle edizioni valide per il WRC) in Messico, e la vittoria assoluta numero 69, andando al comando a metà del primo giorno ed aumentando a poco a poco il suo vantaggio sul compagno di squadra Hirvonen, il quale, alla prima gara su terra con la Citroen, ha saputo mantenere un passo vicino a quello del pluricampione


Pellentesque tincidunt,

francese, chiudendo alle sue spalle per regalare alla Citroen la prima doppietta dell'anno. Terzo gradino del podio per Petter Solberg, che bissa il risultato di Montecarlo: il norvegese della Ford, dopo essersi imposto nella superspeciale di apertura, ha subito varie forature (una delle quali a causa di un chiodo) ed ha rimontato dal 13° posto occupato dopo la seconda prova fino al podio, aggiudicandosi inoltre la vittoria nella “Power Stageâ€? conclusiva ed i relativi tre punti di bonus. uarta piazza per Mads Ostberg, che era riuscito ad evitare problemi fino alla lunghissima prova numero 22, dove ha forato perdendo del tempo prezioso ma riuscendo a

Mikko Hirvonen

mantenere la posizione. Quinto al traguardo Ott Tanak, dopo una bella lotta sul filo dei secondi con Evgeny Novikov, conclusasi con il ritiro di quest'ultimo per uscita di strada nel finale. Sesto posto, impreziosito dal primo successo in prova speciale, per Nasser AlAttiyah maggiormente a suo agio in una gara che conosce e che lo aveva visto vincitore tra le vetture SWRC l'anno scorso. Settimo al traguardo Armindo Araujo, vittima di un problema alla sua Mini durante lo shakedown e la qualifying stage e costretto quindi a partire per primo il venerdĂŹ. Nonostante abbia dovuto spazzare la strada ed il ripetersi dei problemi elettrici, ha chiuso la prima giornata in decima posizione per poi recuperare


Petter Solberg

ancora fino al traguardo. Ottavo assoluto Sebastien Ogier che non finisce piĂš di stupire con la Skoda Fabia Super 2000, dopo la grande gara dello scorso anno quando uscĂŹ di strada nelle battute finali mentre era al comando. Nono posto al rientro nel mondiale per Ken Block, vittima di errori e di tre forature ed anche lui penalizzato dal partire tra i primi e dover di conseguenza pulire la strada dalla ghiaia. Chiude la top-ten il locale Ricardo Trivino che conquista un punto mondiale nella gara di casa, al volante della Ford Fiesta WRC. el PWRC, vittoria in casa per Benito Guerra jr., con la Mitsubishi Lancer Evo X di Ralliart Italy, salito in vetta alla classifica dal

secondo parziale, davanti all’austriaco Fuchs che si era aggiudicato la prima prova, per poi ingaggiare una bella lotta con il polacco Kosciuszko, fino ai problemi patiti da quest'ultimo che lo hanno costretto ad accontentarsi del terzo gradino del podio, risultato che ne conferma comunque la leadership in campionato grazie alla vittoria di Montecarlo. re Italiani infine al via del 9.Rally Mexico: Giovanni Bernacchini ha navigato Nasser AlAttiyah chiudendo sesto, mentre Gianluca Linari e Nicola Arena hanno finito quarti tra gli iscritti al PWRC, in quindicesima posizione assoluta.


La cronaca ara in salita fin dallo shakedown per Armindo Araujo, con problemi al turbo ed all'elettronica della sua Mini, mentre Ken Block (Ford Fiesta WRC) tocca leggermente al posteriore. opo la Qualifying stage, nella quale svetta Petter Solberg, i piloti scelgono la posizione di partenza per la prima tappa al parco assistenza di Leon; l'ordine di partenza è il seguente: 1. Araujo (Mini), 2. Nobre (Mini), 3. Ogier (Skoda), 4. Block (Ford), 5., Atkinson (Ford), 6. Al-Attiyah (Citroën), 7. Tanak (Ford), 8. Neuville (Citroën), 9. Ostberg (Ford), 10. Novikov (Ford), 11. Latvala (Ford), 12. Loeb (Citroën), 13. Hirvonen (Citroën), 14. Solberg (Ford), a seguire gli altri piloti. a prima prova sorride al norvegese della Ford, Petter Solberg, che vince e conquista la leadership provvisoria davanti a Loeb. Ostberg, Hirvonen, con Latvala e Tanak appaiati in quinta posizione. Lieve toccatina all'anteriore sinistro per Ken Block, che conclude il tratto con il cambio bloccato in prima marcia, mentre continuano i problemi elettronici per Araujo, senza turbo e “bang”.

Evgeniy Novikov

a giornata di Venerdì comprende 11 prove per oltre 147 km sotto un caldo sole ed inizia male per Ken Block che paga due minuti in uscita dal parco assistenza per sistemare la sua vettura dopo la toccata nella superspeciale della sera precedente. Nella prova speciale numero 2 che apre la giornata, va anche peggio al leader provvisorio, Petter Solberg, che fora la posteriore sinistra dopo 4 km e va in testacoda, perdendo quasi un minuto. Mikko Hirvonen si aggiudica la prova e passa in testa alla gara, davanti a Latvala e Loeb. Altro cambio di leader nella prova successiva, vinta da Jari-Matti Latvala che scavalca il connazionale sull'attico della classifica, mentre Solberg fora nuovamente, stavolta la posteriore destra. Testacoda di Al-Attiyah e fora Atkinson dopo aver toccato una pietra. Nella quinta prova, Latvala centra una pietra (portata in strada da Novikov) rompendo un braccio della sospensione, perde oltre 1'30” e cede nuovamente la leadership a Hirvonen, che si trova davanti al compagno di squadra Loeb di soli 0.6”. Ostberg scavalca l'astro nascente belga Thierry Neuville (Citroen) salendo in terza posizione. Nobre (Mini) arriva troppo forte in una curva e capotta, ritirandosi. Al parco assistenza di metà giornata si ritira Abbring (Skoda S2000) per un problema alla pompa della benzina.


Jari-Matti Latvala

opo l'assistenza di metĂ giornata, si riparte con la sesta prova, vinta da Latvala che risale in sesta posizione, e l'ennesimo avvicendamento in vetta alla provvisoria, con Loeb che scavalca Hirvonen. Neuville si ferma dopo avere staccato una ruota. Altro successo parziale per Latvala nel settimo parziale, che gli vale il quarto posto nell'assoluta, mentre il suo compagno di squadra Solberg sale in sesta posizione nonostante una foratura lenta al lato sinistro. Nell'ottava prova doppietta per le Ford, e terza vittoria consecutiva di Latvala che precede Solberg, seguito dalle due Citroen. Ostberg perde tempo a causa della centralina del tracker GPS, che si stacca su un dosso finendo tra i pedali (stesso inconveniente capitato precedentemente a Ken Block). La direzione gara decide di annullare la prova 9 dal secondo giro di prove, dopo che nel primo giro (speciale 5) alcuni spettatori hanno lanciato pietre contro le auto in gara, colpendo e danneggiando la Citroen DS3 WRC di Neuville. Si riprende quindi con il decimo parziale, vinto da Loeb. A Leon scoppia un temporale, e le due superspeciali cittadine che chiudono la giornata regalano scampoli di gloria ad Al-Attiyah (alla sua prima vittoria di prova speciale nel mondiale)

ed Atkinson, che si aggiudicano un passaggio a testa. abato, sette prove per quasi 184 km: il sole ancora basso all'orizzonte disturba la visuale di alcuni piloti nel primo impegno della mattina. Latvala vince e scavalca Ostberg salendo sul podio virtuale. Nella prova 14, Tanak si gira e fa spegnere il motore, perdendo circa 20�. Testacoda anche per Atkinson ed Araujo mentre Paulo Nobre stacca una ruota ritirandosi. Nella speciale successiva, foratura all'anteriore sinistro dopo 5 km per Latvala, che perde 50� scendendo in quarta posizione dietro al suo compagno di squadra Solberg, che guadagna due piazze in questo tratto. Foratura lenta all'anteriore sinistro anche per Tanak. Abbring lamenta problemi di pressione dell'olio ed una perdita di lubrificante dal motore. Nella prova 16, Latvala scavalca Solberg, che fora una gomma su un chiodo; si ritira Atkinson, che per problemi ai freni sbatte nelle immediate vicinanze del fine prova consegnando l'ottava posizione nella provvisoria ad Al-Attiyah; si ferma nuovamente in prova Abbring. Dopo la cancellazione della prova 19, decisa già prima della partenza del rally, la giornata si chiude con il parziale 20. Purtroppo si


Aliquam pulvinar Chris Atkinson

registrano ancora episodi antisportivi, con gli spettatori che piazzano delle pietre sul percorso. Novikov, in lotta con il compagno di colori Tanak per il sesto posto, stacca una ruota dovendosi fermare. omenica, quattro parziali per un totale di poco inferiore ai 75 km. La giornata si apre con l'ultimo passaggio sulla superspeciale, che vede la prima vittoria in una prova speciale del mondiale di Neuville. Il parziale successivo, la prova 22 è la temuta Guanajuatito di oltre 54 km, dove Hirvonen precede Loeb di soli 0,7”! Latvala capotta, distratto dall’uscita di Novikov e deve

dire addio al terzo posto, al quale sale il suo compagno di squadra Solberg. Forature per Ostberg e Block. Si fermano definitivamente Atkinson (problemi meccanici) e Novikov (uscita di strada, nello stesso punto poi fatale a Latvala). Nella prova 23 non parte Latvala, che nell'incidente nel parziale precedente ha danneggiato il roll-bar della sua vettura. Si ferma definitivamente in prova Nobre, per uscita di strada. L'ultimo impegno, la “Power Stage”, sancisce il sesto successo consecutivo di Loeb in Messico e regala punti extra a Solberg, Loeb ed Ostberg (per la prima volta a punti in questo tipo di prova). Doppietta Citroen

quindi, con Hirvonen che chiude secondo davanti alla Ford di Petter Solberg che completa il podio. Dietro di lui si piazzano nell’ordine Østberg, Tanak, Al-Attiyah, Araujo, Ogier, Block e l'idolo locale Trivino. el campionato PWRC, primo successo in carriera “a domicilio” per Benito Guerra, davanti a Fuchs ed al leader del campionato Kosciuszko, già vincitore a Montecarlo nella gara di apertura della stagione; tutti su Mitsubishi Lancer Appena fuori dal podio PWRC il nostro Gianluca Linari, seguito dalla wildcard Rodrigo Salgado, con Ramona Karlsson a chiudere la classifica.


Thierry LoremNeuville ipsum dolor


Le interviste: Gianluca Linari

Gianluca Linari

ianluca, raccontaci come è andato il tuo Rally del Messico onoscevo parte della gara per averla disputata due anni fa, anche se le prove erano quasi tutte diverse: alcune erano state girate nel senso opposto, mentre la prima era identica, abbastanza veloce, ma con metà del percorso “asfaltato”, ovvero pavimentata con i sassi, come usano i messicani. Questo ci ha creato non pochi problemi, dato che dopo 15 km su questo fondo le gomme erano finite! ome era la prova lunga, di 54 km? ra composta da vari pezzi di prove usate negli anni scorsi: praticamente si divideva in quattro tratti: il primo, medio-guidato e

medio-veloce, poi si entrava in un pezzo veloce già utilizzato quest'anno in una prova del secondo giorno, a seguire un pezzo lento, per finire con l'ultimo tratto velocissimo, con rettilinei in discesa; bisognava stare molto attenti dato che c'erano diversi fossi: noi abbiamo rotto un braccio della sospensione posteriore in uno di questi: c'erano degli avvallamenti che si prendevano in velocità e dei punti molto stretti con dei muretti bassi a filo della strada. Saranno stati scalini di 4-5 cm, difficili da vedere ma sufficienti per rompere una sospensione. opo la seconda giornata di gara eri in terza posizione del Produzione i, ero terzo con circa un minuto di


vantaggio, tenendo conto che nella seconda tappa avevo rotto un braccio della sospensione. Il primo giorno la macchina non spingeva molto, il secondo giorno le cose sono un poco migliorate grazie ad una modifica fatta da un ingegnere; va detto che Kosciuszko (altro pilota iscritto al campionato PWRC ndr) aveva picchiato, ripartendo ma fermandosi poi nuovamente prima dell'ultima prova della giornata. A quel punto lui è stato costretto a ricorrere al Superrally e noi ci siamo ritrovati terzi con circa due minuti di vantaggio. Il terzo giorno si apriva con la prova spettacolo dove abbiamo cercato di difenderci, poi a metà della lunga prova successiva abbiamo rotto: pensavo di perdere la ruota ed abbiamo rallentato moltissimo, perdendo circa quindici minuti. Fortunatamente avevamo un buon vantaggio su Salgado, un locale che andava forte ma che ha anche avuto dei problemi. Diciamo che il primo giorno abbiamo concluso la tappa quarti, cercando di contenere lo svantaggio; il secondo giorno abbiamo incrementato il vantaggio sugli inseguitori, recuperando poi la terza posizione da un pilota costretto a ricorrere al Superrally e che ha perso tempo ed il terzo giorno abbiamo avuto un problema noi e siamo ritornati quarti. I primi due erano imprendibili: Guerra è campione messicano rally da tre anni ed ha vinto la classifica del produzione nelle ultime tre edizioni della gara, conosce benissimo le prove di casa sua; Fuchs, austriaco, è un altro pilota che va molto forte. osa prevede il tuo programma per il seguito della stagione? rgentina, Grecia, Nuova Zelanda, Italia e Spagna. a quanti anni disputi il campionato mondiale produzione? uesta è la mia quinta stagione. orrei chiederti un tuo giudizio su questa tua esperienza, e sulle gare all'estero. Cos'è che ti piace di più? a cosa che mi piace di più è che fare il

mondiale è un altro mondo rispetto al resto, perché non si deve essere necessariamente il più veloce in assoluto, ma bensì un pilota più completo, ragionare a come portare in fondo la macchina e a come superare le prove lunghe. Le prove sono molto diverse tra loro, quindi si può essere più competitivo in alcune, e meno competitivo in altre, ma bisogna cercare di bilanciare le proprie prestazioni con il fondo. Ci si abitua a fondi molto diversi, non avendo molta scelta; si possono escludere alcune gare, negli ultimi anni una, quest'anno due, ma qualche gara particolare all'estero capita sempre. Si impara soprattutto una cosa importante che non c'è nell'italiano, dove si sale in macchina e si tira alla morte per 15-20 km, dopodiché è finito tutto; nel mondiale bisogna sapere gestire i meccanici, l'assistenza, la macchina, le ricognizioni. Queste ultime sono importantissime: si fanno due passaggi e basta, non si va a provare di nascosto, quindi bisogna adattare la propria guida: alla partenza della gara si hanno le note, ma senza essere sicuri al 100%, quindi bisogna tenersi un margine per ricontrollare le note, per gestirle. Si tratta di un modo diverso di guidare, più completo; sotto certi aspetti forse è meno veloce. uesto però dà i suoi frutti: quando tu sei tornato a correre in Italia, hai chiuso il Rally di Sardegna nei primi 10 i, ho concluso decimo assoluto. Ero ottavo, ma ho picchiato contro un albero a due prove dalla fine, perdendo tempo perché ho aperto una ruota e la macchina dopo non andava al meglio. Indubbiamente aiuta, specialmente quando poi si trovano delle prove impegnative, come ad esempio quelle della Sardegna, lunghe, guidate, si usa molto di più la testa, sapendo di dovere arrivare in fondo alla prova, alla gara, bisogna fare un giusto compromesso tra le prestazioni e l'arrivare al traguardo, non ha senso fare grandi tempi il primo giorno e rimanere fermi il secondo.


1° WRC

Loeb, Sébastien - Elena, Daniel Citroen DS3 WRC

2° WRC

Hirvonen, Mikko - Lehtinen, Jarmo Citroen DS3 WRC


3째 WRC

Solberg, Petter - Patterson, Chris Ford Fiesta RS WRC

4째 WRC

Ostberg, Mads - Andersson, Jonas Ford Fiesta RS WRC


5째 WRC

T채nak, Ott - Sikk, Kuldar Ford Fiesta RS WRC

6째 WRC

Al-Attiyah, Nasser - Bernacchini Giovanni Citroen DS3 WRC


7° WRC

Araújo, Armindo - Ramalho, Miguel Mini Cooper WRC

8° WRC

Ogier, Sébastien - Ingrassia, Julien Škoda Fabia S2000


9° WRC

Block, Ken - Gelsomino, Alessandro Ford Fiesta RS WRC

10° WRC

Triviño, Ricardo - Haro, Alex Ford Fiesta RS WRC


1° PWRC

Guerra jr., Beníto - Rozada, Borja Mitsubishi Lancer Evo X

2° PWRC

Fuchs, Nicolás - Mussano, Fernando Mitsubishi Lancer Evo IX


Hanno detto: ikko Hirvonen: “Era la mia prima gara su terra con quest'auto e sono riuscito a tenere un buon passo. Più provavo a spingere e più i miei tempi peggioravano: ho imparato una lezione questo weekend: forse a volte ero troppo aggressivo. Devo essere più fluido più spesso, ma è stato importante ottenere una doppietta”.

Sébastien Loeb

ebastien Loeb: “Sono molto felice; qui vinco sempre! Un grande risultato anche per il team con doppietta con Mikko che chiude secondo: abbiamo dovuto dare tutto, perché Mikko e le Ford erano molto veloci. Davvero un weekend perfetto: sapevo che Daniel aveva a cuore la 69° vittoria. Inizio di stagione come da tradizione: vittoria a Montecarlo, risultato medio in Svezia e vittoria in Messico; speriamo continui così !”

Mads Ostberg

etter Solberg: “Sono contento del risultato, ma deluso dalle quattro forature e dal problema ai freni. Venerdì ho toccato un terrapieno ed una pietra, entrambe le volte la gomma si è staccata dal cerchio. Sabato ho preso un chiodo. Penso che la macchina sia abbastanza buona da permetterci di vincere il prossimo rally. Forse non spingerò dal'inizio, aspetterò un poco”. ads Ostberg: “Per noi è stata una gara con alti e bassi. Eravamo venuti qui per sfidare i migliori piloti, lo abbiamo fatto in alcune prove ma non costantemente”

Petter Solberg


Gianluca Linari

a twitter: etter Solberg “Un grande risultato! Terzo assoluto e tre punti per la vittoria nella Power Stage!” ikko Hirvonen “Molto contento del secondo posto, non ho potuto rivaleggiare con Loeb ma sto prendendo in mano l'auto sulla terra, sarà un buon anno, lo sento...” ads Ostberg “Quarto assoluto in Messico :) e molto contento per i miei primi punti nella power stage!”

umeri: 6 pagine di note, tante ne aveva il quaderno di Chris Patterson, navigatore di Petter Solberg, per la lunghissima prova 22, Guanajuatito, di oltre 54 km (Hirvonen ne aveva 53 e Loeb 51). Patterson ha commentato “Ho continuato a leggere fino al traguardo, sperando di arrivarci prima di Petter! Una bella sfida e, da un punto di vista personale, una grande soddisfazione”.


9. Rally Mexico Classifica assoluta Pos

Num Equipaggio 1 1 Loeb, Sébastien - Elena, Daniel 2 2 Hirvonen, Mikko - Lehtinen, Jarmo 3 4 Solberg, Petter - Patterson, Chris 4 10 Ostberg, Mads - Andersson, Jonas 5 5 Tänak, Ott - Sikk, Kuldar 6 7 Al-Attiyah, Nasser - Bernacchini, Giovanni 7 12 Araújo, Armindo - Ramalho, Miguel 8 15 Ogier, Sébastien - Ingrassia, Julien 9 43 Block, Ken - Gelsomino, Alessandro 10 52 Triviño, Ricardo - Haro, Alex 11 38 Guerra jr., Beníto - Rozada, Borja 12 32 Fuchs, Nicolás - Mussano, Fernando 13 8 Neuville, Thierry - Gilsoul, Nicolas 14 31 Kosciuszko, Michal - Szczepaniak, Maciej 15 40 Linari, Gianluca - Arena, Nicola 16 51 Érdi, Tibor - Taborszki, Attila 17 49 Salgado, Rodrigo - Salgado, Diodoro 18 44 Karlsson, Ramona - Walfridsson, Miriam 19 58 Orduña jr., Luis - Salas, Carlos

Vettura Citroen DS3 WRC Citroen DS3 WRC Ford Fiesta RS WRC Ford Fiesta RS WRC Ford Fiesta RS WRC Citroen DS3 WRC Mini Cooper WRC Škoda Fabia S2000 Ford Fiesta RS WRC Ford Fiesta RS WRC Mitsubishi Lancer Evo X Mitsubishi Lancer Evo IX Citroen DS3 WRC Mitsubishi Lancer Evo X Subaru Impreza STi Mitsubishi Lancer Evo X Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo X Peugeot 206 XS

Tempo Distacco 04:15:32.7 0 04:16:15.1 424 04:17:44.1 +2:11.4 04:20:24.2 +4:51.5 04:20:35.3 +5:02.6 04:22:14.1 +6:41.4 04:28:19.6 +12:46.9 04:30:30.5 +14:57.8 04:37:59.5 +22:26.8 04:39:03.4 +23:30.7 04:39:26.1 +23:53.4 04:43:36.0 +28:03.3 04:45:41.0 +30:08.3 05:00:13.5 +44:40.8 05:14:08.1 +58:35.4 05:30:29.5 +1:14:56.8 05:45:54.9 +1:30:22.2 05:59:29.2 +1:43:56.5 06:58:02.1 +2:42:29.4

Classifica PWRC Pos 1 2 3 4 5 6

Num Equipaggio 38 Guerra jr., Beníto - Rozada, Borja 32 Fuchs, Nicolás - Mussano, Fernando 31 Kosciuszko, Michal - Szczepaniak, Maciej 40 Linari, Gianluca - Arena, Nicola 49 Salgado, Rodrigo - Salgado, Diodoro 44 Karlsson, Ramona - Walfridsson, Miriam

Vettura Mitsubishi Lancer Evo X Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo X Subaru Impreza STi Mitsubishi Lancer Evo IX Mitsubishi Lancer Evo X

Tempo Distacco 04:39:26.1 0 04:43:36.0 +4:09.9 05:00:13.5 +20:47.4 05:14:08.1 +34:42.0 05:45:54.9 +1:06:28.8 05:59:29.2 +1:20:03.1


Campionato del mondo Rally 2012 - round 3 Classifica Conduttori 1 2 3 4 5 6 7 8 9 9 11 12 12 14 14 14 17 18 18

LOEB SEBASTIEN HIRVONEN MIKKO SOLBERG PETTER OSTBERG MADS LATVALA JARI MATTI NOVIKOV EVGENY SORDO DANI TANAK OTT DELECOUR FRANCOIS AL -ATTIYAH NASSER ARAUJO ARMINDO CAMPANA PIERRE SOLBERG HENNING PROKOP MARTIN SANDELL PATRIK OGIER SEBASTIEN BLOCK KEN BRYNILDSEN EYVIND TRIVINO RICARDO

CITROEN DS3 WRC CITROEN DS3 WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC MINI J.COOPER WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC MINI J.COOPER WRC MINI J.COOPER WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC MINI J.COOPER WRC SKODA FABIA S2000 FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC FORD FIESTA RS WRC

28 11 27 14 18 18 15 14 18 15 13 26 11 10 18 4 10 8 8 1 6 6 6 2 2 4 4 2 1 1

Classifica Costruttori 1 2 3 4 5 6 7

CITROEN TOTAL WRT FORD WRT M-SPORT FORD WRT MINI WRC TEAM QATAR WRT ADAPTA WRT CITROEN JUNIOR WRT

37 15 16 26

28 40 12

43 15 10

8

8 12 6

Classifica PWRC 1 2 3 3 5 6 7

KOSCIUSZKO MICHAL GUERRA JR. BENITO COOK LOUISE FUCHS NICOLA LINARI GIANLUCA SALGADO RODRIGO KARLSSON RAMONA

MITSUBISHI LANCER EVO X MITSUBISHI LANCER EVO X FORD FIESTA ST MITSUBISHI LANCER EVO IX SUBARU IMPREZA STI MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO X

25 15 25 18 18 12 10 8


Le onde di Cascais

di Vittorio Caneva

e onde dell’Atlantico tonfavano stancamente sulla scogliera di Cascais a pochi chilometri dal circuito dell’Estoril; camminavamo sul lungo mare tra gli spruzzi polverizzati in piccolissime gocce che ti venivano addosso. Nnoi andavamo sempre a mangiare i gamberoni in un ristorante rotondo a sbalzo sull’oceano, costavano nulla e il Portogallo di quei tempi era una nazione poverissima ma meravigliosa e con una passione davvero difficile da immaginare. L’anno prima la Ford di Santos fece uno sterminio a Sintra e così decisero saggiamente che quelle prove non si dovevano più fare, si partiva dall’Estoril con tre giri del circuito e poi un lunghissimo trasferimento verso nord dove si affrontavano dieci prove speciali di asfalto per un centinaio di km. prima di iniziare il vero rally sugli infiniti sterrati su al nord fino al confine con la Spagna nelle terribili prove di San Lorenzo, fango e pietre disseminate in una enorme foresta di eucalipto, poi si scendeva giù, Fafe con i suoi mitici salti e il fondo che si scavava come sabbia del mare, Viseu con la sua ronde dove si ripeteva, fatto davvero unico, un giro

di tre prove speciali prima di andare sul tardi al riposo notturno, Arganil la terribile prova lunga più di 40 km dove la nebbia abitava e le scarpate infinite ti ricordavano che giù di lì era meglio non andarci. Rohrl qualche anno prima ci scrisse un’epica pagina della storia dei rally, non ricordo di quante prove fosse composto, ma credo che si arrivasse tranquilli a 40/45, era una gara eterna che non finiva mai, da Lisbona su fino al confine con la Spagna e poi giù nella parte est fino a Lisbona di nuovo. uori dall’Hotel c’era sempre una ragazza molto povera che chiedeva l’autografo a tutti, cercava sempre di intrufolarsi all’interno dove un arcigno portiere che dalla divisa sembrava un generale, la cacciava in malo modo; ogni tanto si diceva che finiva in qualche camera, forse era disgraziata o forse solo povera fatto sta che ormai tutti la conoscevano e gli si regalava un cappellino o una t-shirt “ Tu portato camera quella ?” diceva Kikki stupito ad un pilota italiano “No possibile, no possibile” … “Prossimo anno tu magro…” e così ci si rideva su mentre disperatamente si cercava un telefono per chiamare casa: le


qualche volta ci si debba davvero pensare. Ma sono pensieri irrazionali, c’è sempre un motivo per il bene e per il male o no? Non credo proprio sia così e più guardo indietro e più credo che ci siano situazioni più o meno favorevoli ad accompagnare la nostra esistenza, poi chi corre in macchina un po’ superstizioso lo diventa per davvero. ra il Portogallo non va più al nord, tre prove, riordino, parco, tre prove, parco a letto tutti alle 9 di sera con la pasta scondita del motorhome, il fisioterapista e la pagina Facebook in aggiornamento, non credo che ci @ tatachka - Fotolia.com si stanchi tanto, i tempi cambiano e i rally sono diventati prove di velocità su strada, delle gare cabine erano allucinantemente puzzolenti e in salita dove qualche volta c’è anche la discesa. Le macchine oggi giorno non si bisognava fare il numero per centinaia di rompono manco se le butti dal 4° piano e volte prima di riuscire a parlare qualche comunque anche se c’è un problemino le porti secondo, poi la linea spariva e il tintinnio sempre a casa anche senza una ruota e chi si delle monete che cadevano ti diceva che ferma è perché le gira sottosopra o le schianta per oggi era abbastanza. su di un platano. u due volte che l’ho fatto non ho mai icuramente il mare sbatte ancora contro avuto un minimo di fortuna in quella gara stupenda, son passato anche per Fatima ad le scogliere di Cascais e i gamberoni continuano ad andare sotto i denti dei pallidi accendere un cero alla Nostra Signora, ma turisti sul lungomare in quel ristorante a probabilmente era distratta o forse mi mancava quella fede di base come requisito sbalzo, la ragazza sarà diventata nonna nel tecnico, ma il giorno dopo, proprio all’Estoril, frattempo e probabilmente si sarà globalizzata con l’Iphone e le Nike, vittima anche lei del se ne andò un tappo dell’olio del progresso: ma sono così lontane le sfide Alenmonoblocco e per me la gara finì lì, tra le Rohrl-Mikkola sul cupo Arganil, le folle lacrime perché mi misi davvero a piangere oceaniche che si aprivano follemente davanti nel furgone del Jolly; perfino Cesare Fiorio ai cofani, la notte e i fari che bucavano il buio venne a consolarmi dicendomi che sono come laser di aliene astronavi, i furgoni fermi cose che potevano capitare, però non era possibile quello che mi stava accadendo, un ovunque con meccanici infangati e stravolti a sogno lungo una vita che si sgretolava sotto seguire ritmi folli si rivedono solo nei vecchi filmati ingialliti, il mondo è cambiato così come i colpi di una fortuna che mai mi arrise per sono cambiate le corse su strada che si un secondo. chiamavano rally, resta solo la passione i nella vita la fortuna non esiste, ma integra e forte dentro il cuore: chi l’ha vissuto forse chi lo dice ne ha abbastanza in dotazione per asserirlo ed invece credo che lo sa, chi lo deve vivere forse mai lo saprà.


Ancora tanta SKODA !



Jan Kopecky


Jan Kopecky

l 36° Rally Islas Canarias vale come seconda prova dell'International Rally Challenge 2012, oltre che per il Campionato Spagnolo Rally: dopo la gara di apertura sugli sterrati delle Azzorre, i protagonisti della serie ritrovano l'asfalto, superficie prediletta dal campionato dato che 9 delle 13 tappe si disputeranno su questo fondo. La gara si svolge sull'isola di Gran

Canaria, sita nell'Oceano Atlantico al largo del Marocco, caratterizzata dalla grande varietà di micro-climi diversi a seconda che ci si trovi nelle zone costiere o sulle montagne all'interno. Prove speciali velocissime, in più occasioni le medie sono state superiori ai 110 km/h. ronostico della vigilia rispettato con la seconda doppietta stagionale per le Skoda del ceco Jan Kopecky e del norvegese Andreas

Mikkelsen, molto vicini per tutta la gara (il distacco massimo è stato di 5.1”). La vittoria di Kopecky, dopo una sua breve leadership sul finire della prima tappa, si è materializzata solamente nell'ultima prova speciale quando Mikkelsen, che ha disputato quasi tutta la gara in testa, ha avuto un problema al motore costatogli oltre 30 secondi. Come alle Azzorre, prima gara della stagione, il podio è


Andreas Mikkelsen

Luis Monzon


completato da una Peugeot, in questo caso quella del pilota locale Monzon, Il 36° Rally Islas Canarias vale come seconda prova dell'International Rally Challenge 2012, oltre che per il Campionato Spagnolo Rally: dopo la gara di apertura sugli sterrati delle Azzorre, i protagonisti della serie ritrovano l'asfalto, superficie prediletta dal campionato dato che 9 delle 13 tappe si disputeranno su questo fondo. La gara si svolge sull'isola di Gran Canaria, sita nell'Oceano Atlantico al largo del Marocco, caratterizzata dalla grande varietà di micro-climi diversi a seconda che ci si trovi nelle zone costiere o sulle montagne all'interno. Prove speciali velocissime, in più occasioni le medie sono state superiori ai 110 km/h. ronostico della vigilia rispettato con la seconda doppietta stagionale per le Skoda del ceco Jan Kopecky e del norvegese Andreas Mikkelsen, molto vicini per tutta la gara (il distacco massimo è stato di 5.1”). La vittoria di Kopecky, dopo una sua breve leadership sul finire della prima tappa, si è materializzata solamente nell'ultima prova speciale quando Mikkelsen, che ha disputato quasi tutta la gara in testa, ha avuto un problema al motore costatogli oltre 30 secondi. Come alle Azzorre, prima gara della stagione, il podio è completato da una Peugeot, in questo caso quella del pilota locale Monzon, impegnato nel campionato nazionale per il quale era valido il rally insulare. Appena fuori dal podio, bissando il quarto posto della prima gara, il giovane tedesco Sepp Wiegand su Skoda Fabia Super 2000, anche qui impegnato in un duello con il connazionale Gassner, conclusosi dopo l'uscita di strada di quest'ultimo nel primo parziale della giornata di gara conclusiva. Piazzamenti nella top-ten per le due Skoda di Puskadi (passato alla S2000 dopo essere stato uno dei protagonisti tra le 2 ruote motrici nella passata stagione) ed Al-Ketbi. Vittoria tra le 2 ruote motrici per la Suzuki Swift dello spagnolo Joan

Vinyes, che bissa il successo di categoria in questo rally dopo quello del 2011, dopo una bella lotta con il suo compagno di team Gorka Antxustegui, giunto alle sue spalle; primi punti in questo campionato per la pilotessa bulgara Ekaterina Stratieva. ella Production Cup, primo successo in carriera per il francese Robert Consani su Renault Megane RS N4, davanti alla Subaru R4 di Marco Tempestini, unico italiano al traguardo. itirati infine diversi dei protagonisti del campionato IRC: le due Ford Fiesta di Saliuk (trasmissione) e Tamrazov (navigato da Nicola Arena) per incidente, la Skoda di Gassner (uscita di strada) e la Citroen DS3 R3 di Hunt (problemi al motore nell'ultima prova).


La cronaca

Hermann Gassner Jr

ue giorni di gara, 15 prove speciali per complessivi 241 km, su un percorso totale di 760 km. 30 equipaggi partenti della gara valida per l'IRC (in contemporanea si disputa una prova valida per il campionato regionale) disputano uno shakedown dove svetta Andreas Mikkelsen, vincitore della prima gara alle Azzorre e leader del campionato, davanti a Jan Kopecky e Sepp Wiegand. La gara inizia con la cerimonia di partenza a Las Palmas nella serata di giovedì 15 marzo mentre le ostilità si aprono il venerdì con la prima tappa, con 9 parziali per oltre 139 km cronometrati: Andreas Mikkelsen si aggiudica la prima prova (una speciale inedita, percorsa ad oltre 115 km/h di media) con solo due decimi di secondi sul compagno di squadra Skoda Jan Kopecky, mentre terzo si

piazza il primo dei locali, Hevia. Il duo di testa si ripete negli altri due parziali del primo giro, con Monzon che sale in terza posizione assoluta; nella prova 2 Saliuk lamenta la perdita della trazione posteriore, mentre si ritira Moura per rottura della turbina della sua Mitubshi Lancer. Nel terzo parziale si fermano Saliuk (trasmissione) e José Luís Barrios, vincitore della Production Cup nell'edizione 2011 del rally, vittima di problemi ai freni. Il secondo giro si apre con il primo successo parziale di Jan Kopecky nella prova 4, dove migliora il tempo fatto segnare nel passaggio precedente percorrendo il tratto ad oltre 116 km/h di media! Nel tratto successivo, secondo centro per il pilota ceco della Skoda, davanti a Mikkelsen e Monzon (già vincitore due volte di questa gara) che si conferma in terza piazza. Mikkelsen si


aggiudica il terzo impegno portando il vantaggio su Kopecky a 5.1”. Wiegand lamenta un calo di potenza al motore. i cambia percorso per l'ultimo giro della giornata. Nella prova 7 Andrea Mikkelsen esce di strada, ritornando rapidamente in carreggiata e perdendo solo 1,5” dal vincitore Jan Kopecky, il cui navigatore ha a sua volta un piccolo problema con le note. Lievi escursioni fuori strada anche per Gassner Jr e Wiegand. Non entra in prova Hevia, che si trovava in sesta posizione assoluta. L'ultimo impegno della giornata si disputa sulla pista di go-kart dell'isola: vittoria di Kopecky che scavalca Mikkelsen in testa alla classifica provvisoria, dato che il pilota norvegese perde volontariamente tempo per non dovere aprire la strada nella tappa del giorno successivo. abato giornata conclusiva, con 6 parziali per oltre 101 km. Non riparte Hevia, ritiratosi . Mikkelsen vince la prova 10 e ritorna in testa alla classifica davanti a Kopecky. Si ritira Gassner, che picchia al posteriore sinistro forse a causa di una nota troppo “ottimista” e si deve fermare in prova, ponendo fine alla bella lotta ingaggiata con il suo compatriota Sepp Wiegand per la quarta piazza. Nel parziale 12 si ferma Tamrazov, dopo avere toccato una barriera danneggiando l'anteriore sinistra. Al parco assistenza di metà giornata viene sostituito il cambio della Skoda Fabia S2000 di Al-Ketbi, che ha corso le tre prove della mattina senza frizione. Marco Tempestini deve rallentare a seguito del surriscaldamento dei freni negli ultimi chilometri in discesa delle prove speciali, rinunciando ad attaccare

Consani per la Production Cup mentre Saliuk, rientrato dopo il ritiro della prima tappa, fa segnare tempi in prova sempre fra i primi pur non figurando in classifica generale. La prova 13, la prima del secondo ed ultimo giro, vede il primo successo del giorno per Kopecky, che si ripete nel parziale successivo, presentandosi al via dell'ultimo impegno staccato di 3.6” dal compagno di squadra e leader Andreas Mikkelsen. Proprio quest'ultimo è vittima di problemi al motore nell'ultima prova, che gli costano oltre 30” e consegnano la vittoria a Jan Kopecky. Il ritiro in trasferimento dopo l'ultimo parziale per Hunt, per problemi al motore a due km dal traguardo che lo obbligano poi allo stop definitivo, consegna la decima posizione assoluta ad Al-Ketbi. Nella classifica finale, dietro alle due Skoda di Kopecky e Mikkelsen, il podio è completato dal primo dei piloti locali, Monzon su Peugeot, che si aggiudica anche il “Colin McRae IRC Flat Out Trophy”. Wiegand chiude in quarta piazza, davanti a quattro equipaggi spagnoli: Perez, Vinyes (vincitore tra le due ruote motrici), Antxustegui e Marrero. Chiudono la top-ten le due Skoda di Puskadi ed Al-Ketbi. Nella Production Cup, primo successo in carriera per il francese Robert Consani su Renault Megane, davanti alla Subaru di Marco Tempestini.

Marco Tempestini


1° IRC

Kopecký Jan / Dresler Pavel Škoda Fabia S2000

2° IRC

Mikkelsen Andreas / Floene Ola Škoda Fabia S2000


3° IRC

Monzón Luis / Deniz Jose C. Peugeot 207 S2000

4° IRC

Wiegand Sepp / Gottschalk Timo Škoda Fabia S2000


5° IRC

Pérez Jonathan / Velasco Enrique Peugeot 207 S2000

6° IRC

Vinyes Joan / Mercader Jordi Suzuki Swift S1600


7° IRC

Antxustegi Gorka / Suárez Gabriel Suzuki Swift S1600

8° IRC

Marrero Angel / Marrero Victor Honda Civic Type R3


9° IRC

Puskádi János / Godor Barna Škoda Fabia S2000

10° IRC

Al Ketbi Rashid / Al Kendi Khalid Škoda Fabia S2000


1째 2WD

Vinyes Joan / Mercader Jordi Suzuki Swift S1600

1째 PROD

Consani Robert / Klinger Nicolas Renault Megane RS


L’ intervista a: Dario D’Esposito accontaci un po’ il tuo inizio di stagione, in qualità di Team Manager della Skoda Rally Team Italy irei che l’avvio dell’anno è stato decisamente positivo sia per la vittoria di Andreas (Mikkelsen) nella prima gara alle Azzorre, sia per il rally alle Canarie, gara giocata sempre in testa sul filo dei secondi e chiusa con un secondo posto perdendo la leadership sull’ultima prova a causa di un particolare elettrico, una connessione

dell’iniettore che si è rotto e ci ha portato sull’ultima prova con solo tre cilindri e non ci ha permesso di esprimere il massimo e sfruttare l’ampio margine che avevamo. l campionato quest’anno è povero di protagonisti rispetto allo scorso anno, comunque non per questo meno difficile, perché ogni gara vede sì pochi eletti per la vittoria, ma gli stessi sono molto motivati a combattere Andreas che è l’unico che affronterà tutto il campionato: sarà una bella


Andreas Mikkelsen

lotta! l meccanismo degli scarti fa si che la stagione si giochi fino all’ultima prova, cosa che anche lo scorso anno noi abbiamo sfruttato in maniera molto astuta: quest’anno le gare sono di più, devi arrivare sempre e comunque a ridosso delle ultime due gare con un margine buono per poter giustificare un eventuale ritiro. urtroppo manca un po’ la Peugeot, che lo scorso anno aveva fornito più piloti diversi e questo toglie un po’ di blasone al campionato ed un po’ di interesse alle gare, ma questo è il risultato del momento di crisi che stiamo attraversando. omunque sia l’IRC, a differenza del campionato del Mondo, vedrà sempre due o tre piloti combattere per il titolo, mentre nel WRC, a parte le prime gare, vedremo il “solito” Loeb che arriverà a mani basse al podio. econdo te qual è la differenza tra i giovani “talenti” stranieri che vanno avanti e quelli italiani che hanno più difficoltà ad emergere? o non credo proprio che in Italia manchino i talenti, anzi, quello che manca è l’occasione o meglio mancano persone che credono nel giovane e non demoralizzano gli eventuali sponsor che lo supportano in caso di errori o prestazioni non ottime all’inizio

della sua carriera. asta guardare all’iter di Mikkelsen che ha iniziato a 17 anni con risultati altalenanti, commettendo errori, facendo anche danni, ma nonostante questo gli è stato permesso di andare avanti fino a raggiungere i risultati attuali. Gli stranieri quando credono in una persona fanno un investimento su questa permettendogli di crescere e consolidare le sue capacità anche attraverso gli errori. n Italia ci si aspetta un risultato immediato senza errori e siccome questo è matematicamente impossibile, si finisce presto poi di credere nel pilota; tutte le occasioni che vengono fornite ad un pilota giovane, poi in realtà non vengono sfruttate perché lo stesso, nel caso specifico, fa una gara facendo più attenzione a non fare danni ed errori piuttosto che andare a briglia sciolta rischiando ma facendo vedere quello che può fare. I nostri giovani hanno paura di strafare perché al primo errore vengono visti in maniera fallosa e scaricati. o stesso Mikkelsen, supportato in maniera continua e seria dal nostro team e facendo anche un lavoro su se stesso, è riuscito a fare quello scatto che gli ha permesso di avere forza ed una maggiore consapevolezza delle proprie capacità, questo non significa che non farà più falli, ma gestirà al meglio il margine di errore.


Hanno detto:

Oleksandr Saliuk


Harry Hunt

opecky: “Vincere in seguito ai problemi al motore di Mikkelsen non mi rende felice. Peccato, è stata una bella lotta durante tutto il fine settimana. Siamo rimasti concentrati sulla battaglia e ci siamo divertiti di più che se avessimo avuto 30” di vantaggio. Ringrazio la Skoda ed il mio nuovo copilota che qui ha fatto davvero un ottimo lavoro”

negli ultimi chilometri della penultima prova, abbiamo provato a rimediare nel trasferimento verso l'ultimo parziale, ma non potevamo farci nulla. Siamo contenti di essere riusciti a salvare il secondo posto. L'anno scorso ci ho messo sei o sette gare per avere gli stessi punti, quindi è un inizio di stagione positivo”.

ikkelsen. “Nell'ultima prova il motore non aveva potenza, sono molto deluso dato che ero vicino alla mia prima vittoria su asfalto. Abbiamo percepito il problema

onzon: “Erano quattro anni che non guidavo una S2000 e la vettura è cambiata molto. Abbiamo lavorato molto sull'auto e siamo molto soddisfatti del risultato


36. Rally Islas Canarias Classifica assoluta Pos

Num Equipaggio 1 2 Kopecký Jan / Dresler Pavel 2 1 Mikkelsen A. / Floene Ola 3 9 Monzón Luis / Deniz Jose C. 4 3 Wiegand Sepp / Gottschalk Timo 5 7 Pérez Jonathan / Velasco Enrique 6 8 Vinyes Joan / Mercader Jordi 7 11 Antxustegi G. / Suárez Gabriel 8 21 Marrero Angel / Marrero Victor 9 16 Puskádi János / Godor Barna 10 12 Al Ketbi Rashid / Al Kendi Khalid 11 23 Hernandez G. / Pereira Israel 12 18 Consani Robert / Klinger Nicolas 13 22 Lemes Yeray / Vega Samuel 14 17 Tempestini M. / Pulpea Dorin 15 25 Diego Marcos / Diego Vicente 16 26 Monarri Alberto / Sanjuán R. 17 28 Aragones Luis / Bañobre Cuko 18 29 Zullo Mario / Gonzalez Jaime 19 30 Stratieva E. / Gaureanu Carmen 20 32 Hernandez C. / Morales Roman 21 31 Suarez Damian / Guedes Cristo

Vettura Škoda Fabia S2000 Škoda Fabia S2000 Peugeot 207 S2000 Škoda Fabia S2000 Peugeot 207 S2000 Suzuki Swift S1600 Suzuki Swift S1600 Honda Civic Type R3 Škoda Fabia S2000 Škoda Fabia S2000 Honda Civic Type R3 Renault Megane RS Ford Fiesta R2 Subaru Impreza R4 Renault Twingo R2 Renault Twingo R2 Renault Twingo R2 Renault Twingo R2 Citroën C2 R2 Max Suzuki Swift Sport Peugeot 206 XS

Tempo Distacco 2:21:46.5 +0:00:00.0 2:22:14.8 +0:00:28.3 2:25:00.1 +0:03:13.6 2:26:18.5 +0:04:32.0 2:29:15.8 +0:07:29.3 2:30:46.8 +0:09:00.3 2:31:05.4 +0:09:18.9 2:33:13.9 +0:11:27.4 2:33:49.8 +0:12:03.3 2:36:29.7 +0:14:43.2 2:37:00.3 +0:15:13.8 2:38:00.0 +0:16:13.5 2:39:21.0 +0:17:34.5 2:39:29.4 +0:17:42.9 2:44:24.6 +0:22:38.1 2:49:15.1 +0:27:28.6 2:50:36.6 +0:28:50.1 2:52:04.2 +0:30:17.7 2:53:35.1 +0:31:48.6 2:58:20.9 +0:36:34.4 3:03:18.9 +0:41:32.4

Classifica 2WD Pos

Num Equipaggio 1 8 Vinyes Joan / Mercader Jordi 2 11 Antxustegi G. / Suárez Gabriel 3 21 Marrero Angel / Marrero Victor 4 23 Hernandez G. / Pereira Israel 5 18 Consani Robert / Klinger Nicolas 6 22 Lemes Yeray / Vega Samuel 7 25 Diego Marcos / Diego Vicente 8 26 Monarri Alberto / Sanjuán R. 9 28 Aragones Luis / Bañobre Cuko 10 29 Zullo Mario / Gonzalez Jaime 11 30 Stratieva E. / Gaureanu Carmen 12 32 Hernandez C. / Morales Roman 13 31 Suarez Damian / Guedes Cristo

Vettura Suzuki Swift S1600 Suzuki Swift S1600 Honda Civic Type R3 Honda Civic Type R3 Renault Megane RS Ford Fiesta R2 Renault Twingo R2 Renault Twingo R2 Renault Twingo R2 Renault Twingo R2 Citroën C2 R2 Max Suzuki Swift Sport Peugeot 206 XS

Tempo Distacco 2:30:46.8 +0:00:00.0 2:31:05.4 +0:00:18.6 2:33:13.9 +0:02:27.1 2:37:00.3 +0:06:13.5 2:38:00.0 +0:07:13.2 2:39:21.0 +0:08:34.2 2:44:24.6 +0:13:37.8 2:49:15.1 +0:18:28.3 2:50:36.6 +0:19:49.8 2:52:04.2 +0:21:17.4 2:53:35.1 +0:22:48.3 2:58:22.7 +0:27:35.9 3:03:20.7 +0:32:33.9

Classifica Produzione Pos

Num Equipaggio 1 18 Consani Robert / Klinger Nicolas 2 17 Tempestini M. / Pulpea Dorin

Vettura Renault Megane RS Subaru Impreza R4

Tempo Distacco 2:38:00.0 +0:00:00.0 2:39:29.4 +0:01:29.4


I.R.C. 2012

- round 2 Classifica Conduttori

1 MIKKELSEN ANDREAS 2 KOPECKY JAN 3 WIEGAND SEPP 4 HANNINEN JUHO 5 BOUFFIER BRYAN 5 MONZON LUIS 7 GASSNER HERMANN JR. 7 PEREZ JONATHAN 9 MOURA RICARDO 9 MARRERO ANGEL 11 SALIUK OLEKSANDR 11 PUSKADI JANOS 13 SILVA SERGIO 13 AL KETBI RASHID 15 HERNANDEZ GERMAN

SKODA FABIA S2000 SKODA FABIA S2000 SKODA FABIA S2000 SKODA FABIA S2000 PEUGEOT 207 S2000 PEUGEOT 207 S2000 SKODA FABIA S2000 PEUGEOT 207 S2000 MITSUBISHI LANCER EVO IX HONDA CIVIC TYPE R3 FORD FIESTA S2000 SKODA FABIA S2000 SUBARU IMPREZA STI SKODA FABIA S2000 HONDA CIVIC TYPE R3

25 18 25 12 12 18 15 15 10 10 8 8 6 6 4 4 2

Classifica Costruttori 1 SKODA 2 PEUGEOT 3 HONDA 4 M-SPORT 5 SUBARU 6 RENAULT

43 43 15 27 18 12 4 10 2 7

Classifica 2WD 1 MACIEL PAULO 1 VINYES JOAN 3 MEDEIROS ENIO 3 ANTXUSTEGI GORKA 5 MONIZ ENRIQUE 5 MARRERO ANGEL 7 COSTA CARLOS 7 HERNANDEX GERMAN 9 CATANIA DAVIDE 9 CONSANI ROBERT

CITROEN SAXO VTS SUZUKI SWIFT S1600 CITROEN SAXO VTS SUZUKI SWIFT S1600 CITROEN C2 R2 MAX HONDA CIVIC TYPE R3 CITROEN C2 R2 HONDA CIVIC TYPE R3 CITROEN DS3 R3T RENAULT MEGANE RS

25 25 18 18 15 15 12 12 10 10

Classifica Produzione 1 MOURA RICARDO 1 CONSANI ROBERT 3 SILVA SERGIO 3 TEMPESTINI MARIO 5 RODRIGUES RUBEN 6 BARBOSA MIGUEL 7 REGO LUIS 8 CARMO RICARDO 9 PIMENTEL LUIS

MITSUBISHI LANCER EVO IX RENAULT MEGANE RS SUBARU IMPREZA STI SUBARU IMPREZA R4 MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX MITSUBISHI LANCER EVO IX

25 25 18 18 15 12 10 8 6


Luca Cantamess una nuova avven


sa: ntura!

uca raccontaci cosa ti ha portato ad avvicinarti all’Italian Baja e come hai vissuto questa esperienza; ’amicizia con Diego Salerno, campione italiano TM Velocità Cross Country e con Claudio Marenco, che a fine dello scorso anno ha partecipato al Puglia Lucania ottenendo un ottimo risultato, da una parte e l’enorme passione che ho sempre avuto per i motori sotto qualsiasi forma dall’altra, mi hanno portato ad avvicinarmi a questo mondo. o sempre avuto un quad per le gite con gli amici, ed i quad side by side (due posti affiancati) mi hanno sempre interessato al punto di decidere di comprarne uno lo scorso anno con l’idea di prepararlo in proprio e magari un giorno fare una gara in considerazione del fatto che esiste una categoria dedicata a loro. Ho iniziato ad adeguare il mezzo in base alle normative di sicurezza FIA e CSAI per potermi schierare all’Italian Baja con l’idea di vivere un’esperienza nuova e completamente sconosciuta: ci siamo presentati alla stregua di dilettanti allo sbaraglio in quest’avventura così diversa da un rally sia come struttura sia come impostazione e siamo rimasti


piacevolmente sorpresi dall’ambiente che ci ha accolto e dalle opportunità che ti può dare. er spiegarmi meglio è come avere un Peugeot 106 ed affrontare la tua prima gara, io sono partito dalla categoria più semplice e soprattutto meno onerosa ed il fatto di andarlo a fare con un mezzo che bene o male possono avere tutti, è la cosa che mi affascinava di più perché, con i costi che sono diventati esorbitanti nel rallismo, trovare qualcosa che ti consenta il divertimento, cosa che ormai viene a mancare in molte specialità, ad un costo decisamente equo, mi ha dato l’input per iniziare. on posso dire che come costi equivale a fare una gara con un Peugeot 106 perché io sono partito da una gara di Campionato del mondo con

360 km di prove cronometrate che equivarrebbe a molte gare di rally ma comunque confrontando il rapporto qualità e prezzo, il costo è assolutamente contenuto. Quello che conta è che lo spirito di avventura è moltiplicato per cento, sei senza parabrezza, ti devi adattare a tutto, acqua, fango, sabbia, polvere, guadi salti e quant’altro, tutti elementi che portano ad esaltare quasi lo spirito di sopravvivenza, il tutto in un ambiente molto più umano rispetto al rally. Tutti quanti sono più o meno sullo stesso piano, sia a livello tecnico sia a livello umano e l’ambiente è molto più “familiare; il mezzo che utilizzi è facilissimo da guidare, lo puoi utilizzare sia a due ruote che a quattro ruote motrici, la velocità con questi mezzi passa in

secondo piano. n generale la mia gara è stata costellata da una serie di piccole “sfortune” dovute probabilmente al fatto che era la prima volta che guidavo un mezzo del genere, sicuramente avrei dovuto frenarmi di più e cercare di gestire il mezzo per non romperlo, però abbiamo visto che si sono rotte cose ampiamente risolvibili dal punto di vista tecnico e questo mi da la certezza che risolte quelle cose lì in futuro non avrò più di questi problemi. oi la mia inesperienza mi ha penalizzato, devi improvvisare molto, ti consegnano il radar al briefing e le ricognizioni fortunatamente sono vietate, parti e vai seguendo il radar, il navigatore ti da le indicazione necessarie e ti aiuta con le distanze.


i sono divertito molto affrontando prove da 80 km con un’ora di guida pura, senza stare a guardare i due o i cinque secondi: affrontare gare con 360 km di prove è veramente impegnativo! a come ne parli

entusiasta, ci viene spontanea una domanda: abbiamo perso un rallista ? rally avevano giĂ perso un pilota, sono proprio sfiduciato e il cercare qualcosa di nuovo vuol dire indirizzare una passione che ho dentro verso qualcosa di

nuovo che sia raid, cross country o dragster che sia; il rally per me ormai è aria fritta, ho cercato di trovare uno sbocco, senza riuscirci, quello che ho fatto spero di averlo fatto bene, ma ora ho bisogno di qualcosa di nuovo!


Ufficiali di gara:

Volontari della sicu


:

urezza


Marco Avi

iamo con Marco Avi, presidente del Gruppo Ufficiali di Gara Pinè Motori “Loris Roggia”, uno dei gruppi UDG più apprezzati e richiesti in Italia. Innanzitutto Marco, chi sei? egli anni ‘80 da appassionato di moto qual’ero, un amico mi ha fatto provare una Opel Kadett; vedendo che riuscivo e mi divertivo mi sono dedicato ai rally ottenendo discreti risultati: ho vinto diversi campionati triveneti, qualche zona e diversi assoluti. La mia passione era la neve e la terra, anche se ho fatto anche qualche gara di asfalto. Nell’85, dopo l’incidente di Attilio Bettega, mio amico fraterno, ho smesso. ono stato assente e disinteressato ai rally fino a

quando Cristina (Larcher) e Loris (Roggia), già miei cari amici, sono riusciti a coinvolgermi nei rally, in particolare nell’organizzazione del rally di San Martino di Castrozza. Loris è riuscito a portare una tappa del rally a Baselga di Pinè, a quel punto è sorta la necessità di reclutare volontari, che poi abbiamo trasformato in commissari: siamo riusciti ad avere a disposizione un centinaio di persone a livello di volontariato per gestire le prove del San Martino. Poi, sempre con Loris, abbiamo iniziato a collaborare in altre gare e la mia passione ha prevalso, soprattutto dopo la morte di Loris per continuare a portare avanti i suoi ideali relativi alla sicurezza nelle

gare. arlaci del “tuo” gruppo di Ufficiali di Gara bbiamo fondato l’associazione sportiva Pinè Motori a cui abbiamo associato il nome di Loris perché noi siamo nati con lui e ci sembrava giusto portare avanti il suo ricordo. l nostro gruppo si contraddistingue per due aspetti: professionalità e spirito di gruppo. Ognuno di noi sa perfettamente qual è il suo ruolo. Inizialmente chi ha la passione per fare questo “lavoro” viene affiancato ad un commissario già con esperienza, in seguito vengono fatti corsi di formazione e corsi di aggiornamento per tutti e tutti gli anni. In questi corsi coinvolgiamo non solo


Tutte le immagini del servizio sono di Beppo Cadrobbi

commissari di gara, ma anche le altre figure che sono presenti durante le gare: abbiamo iniziato con il 118, i vigili del fuoco ed ora vogliamo interpellare i cronometristi ed i radioamatori. fondamentale che ci sia una coordinazione perfetta tra i vari addetti alla sicurezza,ognuno deve sapere esattamente qual è la sua funzione e come deve comportarsi, soprattutto in caso di incidente in cui i secondi diventano vitali. ’importante nel gestire la prova è avere la possibilità di poter coprire interamente la prova speciale con un solo gruppo, noi abbiamo la possibilità di avere da 30 a 70 commissari, in questo modo io, conoscendo perfettamente i miei uomini, so chi e dove mettere in ogni postazione, in modo che ognuno sappia perfettamente cosa fare, è fondamentale il gruppo, la coordinazione, la prima cosa da fare è mettersi in

sicurezza. poi passare a gestire la sicurezza della prova. ’ anche molto importante, ai fini della sicurezza, poter comunicare fra noi con le radio, come dovrebbe sempre essere fatto. ome si svolge per gli UDG un rally ? Per esempio, quale sarà il prossimo ? rossimamente saremo presenti al 1000 miglia ed io in qualità di capo prova effettuerò dei sopralluoghi durante i quali prenderò appunti per poter mettere in seguito le persone giuste nei posti giusti, non smetterò mai di dire infatti quanto è importante conoscersi ed essere affiatati per poter svolgere il nostro ruolo in maniera corretta, ecco perché cerco sempre di avere i “miei” uomini o comunque collaborare con altri gruppi di cui ho fiducia per avere la situazione della prova speciale sotto controllo. a prova speciale che

gestiremo noi al 1000 miglia è una prova di circa 7 km e saremo circa 45 commissari: non c’è una logica di numero, questo lo da il piano di sicurezza, al quale però io ritengo sia fondamentale aggiungere qualche persona in più in certi punti. Poi ogni rally, ogni prova speciale ha la sua storia, ci sono postazioni diverse in ogni rally.. l Vostro rapporto con piloti e pubblico ? er quanto riguarda i primi è inoltre importante collaborare, ritengo che sia fondamentale la loro formazione e conoscenza sia di quello che devono fare loro sia di quello che dobbiamo fare noi. Io a Trento tengo i corsi per i nuovi licenziati e do loro tutte le informazioni anche relative alla conoscenza delle bandiere. on il pubblico la situazione è molto diversa, io insegno ai miei commissari di essere sulla postazione in debito anticipo per poter


posizionare per tempo il pubblico nelle zone idonee; in questo caso abbiamo la collaborazione del pubblico stesso che funge successivamente a sua volta da controllore. ome vedi la situazione oggi in Italia ? ibadisco che la preparazione abbinata alla passione aiuta la sicurezza. ggi ci sono degli organizzatori che purtroppo lesinano sul numero dei commissari io capisco che il periodo sia difficile, ma risparmiare sui commissari e conseguentemente sulla sicurezza, non mi sembra certo la cosa più sensata. Noi udg abbiamo solo un rimborso, che a volte non è nemmeno sufficiente a coprire tutte le spese che

abbiamo (abbigliamento, trasferte, cartellonistica) ! o scorso anno hanno allungato la lunghezza degli intermedi, a volte va bene, su altre prove non è sensato perché oltre ai km dobbiamo guardare i tempi di percorrenza. arlando di sicurezza, se vogliamo fare un paragone tra le vetture di oggi e quelle di ieri, ritengo che quelle attuali siano più pericolose perché sono più veloci soprattutto in curva: oggi in curva si va almeno dieci volte più veloci di una volta. Abbiamo visto che i gruppo B sono andati scomparendo, stiamo attenti a non fare scoppiare il gioco un altra volta. pesso comunque ci vorrebbe più responsabilità da parte del pilota nel

scegliere la vettura: piloti che noleggiano la vettura una volta all’anno, magari sono portati a farlo con una vettura più performante rispetto alle proprie qualità di guida e questo spesso innesca situazioni pericolose. er concludere vorrei ribadire il fatto che quello che spinge i commissari a trascorrere ore e ore fermi in postazioni, sotto sole, pioggia, magari subendo gli insulti di chi pretende di stare dove vuole, è solo una passione sconfinata per questo mondo! Spesso per queste persone, tutti volontari, avere un adesivo della gara, un cappellino è un segno di riconoscenza da parte dell’organizzatore molto più importante che il rimborso stesso. Non dimentichiamocelo.



Ä°yi Ĺ&#x;anslar, L

7-8 aprile 28-29 aprile 9-10 giugno 7-8 luglio 28-29 luglio 25-26 agosto 6-7 settembre

Izmir Ege Rally Eskisehir Rally Istanbul Rally Bosphorus Rally Kocaeli Rally Hitit Rallisi Green Bursa Rally

Asfalto Asfalto Sterrato Sterrato Sterrato Sterrato Asfalto


Luca ! E’ quantomeno originale vedere le bandiere turche disegnate sui vetri a fianco dei nomi di Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi, sulla Skoda Fabia Super 2000 vicino alla quale posano per le foto di ritiro in occasione della presentazione dei loro programmi per la stagione 2012. Ma per un pilota professionista, ci conferma il pordenonese tre volte campione europeo e campione italiano nel 2008, è sempre più difficile trovare “un volante” ed è inevitabile guardarsi intorno anche fuori confine. Da un accordo con United Business, Pegasus Racing e Skoda Turchia è nata così l’opportunità della partecipazione in forma ufficiale al Campionato nazionale Turco, un trofeo basato su sette appuntamenti da aprile a settembre non aperto a licenziati stranieri, da qui la necessità di “staccare” la licenza turca, con il permesso CSAI. La voglia di esserci in qualche appuntamento IRC o Europeo rimane e Luca Rossetti non ha mai nascosto il desiderio di confrontarsi a livello internazionale, ma, come per tutti in questo 2012, dipenderà dal budget a disposizione. Buona fortuna Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi, İyi şanslar!


LINK POINT srl - Via A.Giangi, 64 bis - 47891 DOGANA RSM info@rallylink.it


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