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a quando sono parlamentare ho sempre pubblicato volontariamente (ex legge n. 441 del 1982) su internet, perché fosse a disposizione di chiunque, la mia dichiarazione patrimoniale e reddituale. Questo è il link http://www.camera.it/29?shadow_deputato=300304&i dpersona=300304. Da sempre verso parte della mia indennità al Partito Democratico, a Legambiente e ad altre associazioni e campagne. Ho sottoscritto convintamente l’impegno “Senza corruzione – riparte il futuro #100giorni” di Libera e Gruppo Abele per modificare e rafforzare ulteriormente la legge anticorruzione.Sono pressoché sempre raggiungibile tramite i più semplici canali di comunicazione (mail personale, facebook, sito personale e twitter), oltreché grazie ai miei collaboratori nel mio unico ufficio, presso la Camera dei Deputati.
Per affrontare la crisi
LA TRASPARENZA
L’ITALIA DEVE FARE L’ITALIA Ermete Realacci
S
ono nato a Sora (FR) il 1° maggio 1955, sono stato eletto per la prima volta in Parlamento nel collegio di Pisa, San Giuliano e Calci e confermato anche nell’attuale legislatura nelle liste del Partito Democratico. Attualmente sono membro della direzione del PD e Responsabile nazionale Green Economy. Ho guidato fin dai primi anni Legambiente, di cui sono tuttora presidente onorario, facendone l’associazione ambientalista italiana più diffusa e radicata sul territorio. Molte le battaglie e le iniziative che ho condotto in questi anni: dalla difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente, inteso come intreccio inimitabile di natura, storia, cultura, coesione sociale, creatività, alla promozione della green economy in tutti i settori della nostra economia, passando per la promozione delle produzioni agroalimentari di qualità e a KmZero e del commercio equo e solidale; dalla valorizzazione delle nostre risorse più preziose - il paesaggio, i parchi, i beni culturali, il turismo di qualità, la bellezza, il made in Italy - alla difesa dei Piccoli Comuni; dalle iniziative per la difesa del suolo e per liberare le città da inquinamento, traffico e abusivismo edilizio, fino alla lotta alle ecomafie, alla corruzione e
per scongiurare il ritorno del nucleare in Italia. Il filo conduttore è l’idea di un’Italia che fa l’Italia, scommette sui propri talenti, affronta la crisi senza lasciare indietro nessuno. Oltre alle altre questioni di interesse del Paese, sugli stessi temi il mio impegno in Parlamento: dalla valorizzazione dei Piccoli Comuni e del nostro sistema di Parchi e aree protette, alla difesa del Made in Italy e delle sue imprese; dalla promozione della green economy e dell’economia di qualità a quella del riciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata; dal volontariato alla responsabilità sociale d’impresa; dalla valorizzazione della cultura e della bellezza alla lotta contro il consumo di territorio; dalla lotta ai mutamenti climatici all’impegno per l’attuazione del Protocollo di Kyoto; dallo sviluppo dell’efficienza e del risparmio energetici a quello dell’innovazione e delle fonti rinnovabili. Per dare voce e forza ai tanti talenti italiani, come risorsa del futuro per il nostro Paese, ho scritto insieme ad Antonio Cianciullo il libro “Soft Economy” (BUR, 2005) e nel 2012 per Chiarelettere ho scritto “Green Italy – Perché ce la possiamo fare”. Ho inoltre promosso e presiedo Symbola Fondazione per le Qualità italiane.
QUALCOSA di ME