M .A .D . G A L L E RY MODA
ARTE
DESIGN
TAMAR MODEBADZE
Analisi critica a cura della Dott.ssa Rebecca Rossetti Laureata in Beni Artistici e dello Spettacolo presso l’Università di Parma
TAMAR MODEBADZE
“ Tutta l’energia dell’artista deve essere rivolta a due forze: l’uomo e la natura. Da un lato la debolezza fisica, il nervosismo, una precoce maturità sessuale, appassionata sete di vita e di verità, una povertà di cognizioni accanto all’ampio volo del pensiero; dall’altro la piana sconfinata, il clima rigido, la gente grigia, arcigna con la storia fredda e dolorosa, il malgoverno alla tartara, la burocrazia, lo squallore delle capitali ecc… La vita russa schiaccia l’uomo finchè di lui non rimane una chiazza di umidità lo schiaccia come farebbe una roccia di mille pud.” Anton Čechov
Tamar Modebadze è sempre stata a contatto con l’arte fin da piccola, passione che le è stata iniettata nelle vene, in parte dai suoi genitori e in parte dalla sua disperata voglia di curiosità. Nell’opera “Troubled sea” l’artista pone la tendenza all’unificazione di diversi principi artistici come la scelta di una prospettiva centrale la quale fa da sfondo ad una figura femminile e ad un’onda, insolita in quanto nella parte centrale prende forma un volto maschile; gli sguardi dei due volti non si incontrano mai, però insieme sottolineano il volere dell’artista di sfociare verso l’ispirazione alla chiarezza della forma, ben studiata ed iperrealista. L’equilibrio e la semplicità da un lato e dall’altro la spinta emotiva, trovano una cristallizzazione di segni. L’artista con quest’opera ha indossato i panni di un regista creando attraverso un quadro, un cortometraggio di una classica storia d’amore dove il movimento dell’onda che all’occhio dell’osservatore appare impetuoso, è traducibile come la forte passione tra i due personaggi. L’artista si dedica anche ad altri tipi di rappresentazioni, come per esempio, in questo’ opera è divisa in quattro sezioni, rappresentanti quattro personaggi diversi tra loro, i soggetti centrali evocano un forte richiamo alla tradizione dei grandi Maestri dell’Arte Moderna, “DONNA CON L’ERMELLINO” di Leonardo Da Vinci e di quella Contemporanea con un ritratto fotografico di Steve McCurry, che si vedono accompagnati da scene tratte da film come, nell’ultima sezione un passo di “V per vendetta” l’ insieme di tutti questi elementi creano non solo delle semplici scenografie ma perfette coreografie dando vita a figure retoriche, accentuate da paesaggi con una illuminazione divina che pervade tutta la tela. Tanti piccoli frammenti di storia che si trovano contestualizzati all’interno di un quadro, che siano una chiave di lettura per capire l’artista ? A voi l’immaginazione. Rebecca Rossetti
Progetto grafico | Andrea Massucco
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