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UNA PRODUZIONE EDITORIALE

Comune di Ravenna

www.ravennaedintorni.it

TALENTI D’EUROPA IN TRENTA FILM a

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EDIZIONE

Concorso, eventi, anteprime e “corti” dal 5 al 12 aprile di Alberto Achilli*

Ogni anno è un piacere presentare, insieme alla Fice, ed in collaborazione con Ravenna Cinema un festival cinematografico che propone tanto buon cinema europeo e anteprime ed eventi speciali. Quest’anno un ringraziamento particolare va a Francesco Rosi, a cui il Festival attribuisce un premio quale “Maestro del Cinema europeo”, per il complesso della sua opera riconosciuta in tutto il mondo per la qualità artistica ed il suo valore politico e sociale. La presente edizione oltre alla sezione dedicata al concorso dei film europei e gli “eventi” presenta, per la prima volta, una piccola selezione dei cortometraggi europei che hanno vinto premi nei loro paesi di appartenenza, verrà inoltre proposta una breve selezione (che proseguirà oltre le date del Festival) di film italiani usciti nel 1964 per confrontare il nostro cinema contemporaneo con quello di cinquanta anni fa. Infine non potevamo dimenticare i 100 anni di Cabiria, film mitico della nostra cinematografia che ha determinato una svolta nella storia del cinema mondiale. *Direttore artistico del Festival

PREMIO ALLA CARRIERA DA SALVATORE GIULIANO A UOMINI CONTRO AL CASO MATTEI FRANCESCO ROSI È “MAESTRO DEL CINEMA EUROPEO” AL MEFF 2014 Rosi è una delle personalità più rappresentative del cinema italiano che ha segnato profondamente la storia del nostro cinema. I suoi film, oltre al successo di pubblico alla loro uscita, hanno alimentato le programmazioni dei cineclub degli anni ’70 e ’80 con film come Salvatore Giuliano, Mani sulla città, Uomini contro, Il caso Mattei e Cadaveri eccellenti e così seguitando offrendo materiale di riflessione, discussione e approfondimento sia agli appassionati di cinema sia a coloro che nel cinema cercavano anche una chiave di lettura appassionata e documentata della società italiana. Aiuto regista di Visconti, per capolavori come La terra trema (1948) e Senso (1954) esordisce con il film La sfida (1948) inaugurando il cosiddetto filone del film inchiesta che in qualche modo aveva anticipato scrivendo il soggetto di un altro famoso film Processo alla città (1952) di Luigi Zampa. Rosi è un regista eclettico che ha esercitato la sua arte in tanti generi: dal docudramma al poliziesco dalla favola (C’era una volta del 1967) ispirato al Pentamerone di G. B. Basile, all’opera lirica, dall’epico al poetico, Rosi tuttavia è ricordato soprattutto con la definizione di “politico” che oggi potrebbe contenere una connotazione sospetta, in realtà volendo rimanere all’interno di uno sguardo parziale definirei il suo cinema “civile”, “impegnato” a dare della società e del Potere una visione il più reale possibile, senza compromessi. Descrivere i fatti e metterli in rapporto fra loro, questo è sempre stato l’intento del cinema di Francesco Rosi. Dal punto di vista formale Rosi è riuscito a coniugare magistralmente una modalità produttiva di tipo neorealista ad un modo di girare “americano”, più volte il produttore Dino De Laurentis si è rammaricato che Rosi non abbia mai ceduto alle offerte hollywoodiane; della sua generazione, Rosi sarebbe stato il regista che meglio di altri avrebbe potuto fare carriera ad Hollywood, ma Rosi ha scelto di rimanere in Europa un mondo culturale più affine alla sua sensibilità di artista impegnato. Il festival omaggia Francesco Rosi con tre film che rappresentano un saggio della grandezza del suo cinema. (al. ac.)

Una scena dal film “Only lovers left alive” di Jim Jarmusch, in visione al MEFF fra gli eventi speciali

EVENTI SPECIALI

Tre registi fuoriclasse Opere recenti di Jarmusch, Winterbottom e Ming-Liang di Francesco Della Torre

“Eventi speciali “nei festival di cinema fa sempre rima (anzi coincide) con registi speciali, autori che non possono che essere posti in un piano diverso rispetto a tutto il cinema emergente o in cerca di grande conferma che caratterizza la rassegna. E Jim Jarmusch, Michael Winterbottom e Tsai Ming-Liang appartengono a pieno diritto alla categoria speciale. Ma visto che soprattutto i più giovani, o i meno legati alla cultura del “nome”, potrebbero non conoscerli, ecco una guida che ci porta alla scoperta dei tre autori. Il più noto Jarmusch è un regista di culto e si guadagna già agli inizi questa nomea per il suo primo lungometraggio del 1984 (dopo esperienze nel corto e nel mediometraggio), Stranger Than Paradise, che ha raccolto premi ovunque, dal Sundance a Locarno, fino alla prestigiosa Camera d'Or a Cannes. Nel 1986 acquista notorietà anche tra i cinefili italiani, visto

che nel suo bellissimo Daunbailò, accanto al suo attore feticcio John Lurie e al grande Tom Waits, troviamo un giovane e irresistibile Roberto Benigni. Il film non è mai stato doppiato per non perderne il senso (si tratta di carcerati che parlano lingue diverse), e da noi non è stato un grande successo. Simpatico il titolo italiano, che è l'esatta pronuncia dell'originale: Down By Law. Un Benigni che il regista ritroverà in Tassisti di notte, uno dei tanti film a episodi del regista, oltre al già citato Stranger Than Paradise e al delizioso Coffe and Cigarettes. Ma l'opera migliore di Jarmusch resta Dead Man, western psichedelico del 1995 con un Johhny Depp in stato di grazia e la colonna sonora di Neil Young. Musica che nel regista (a sua volta anche musicista) gioca sempre un ruolo fondamentale nei suoi film, sia per l'attitudine a far recitare musicisti, sia per le colonne sonore, originali e non, sempre di grande impatto. SEGUE A PAGINA III


RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

II SCHEDE E TRAME

CELEBRAZIONE ALLE ORIGINI DEL CINEMA ITALIANO I CENTO ANNI DEL COLOSSAL CABIRIA

Il concorso europeo

The Deep 2012, Islanda, 98', di Baltasar Kormákur Tratto da una storia vera: un pescatore cerca disperatamente di sopravvivere nel gelido oceano, dopo che la sua barca si è capovolta al largo dalla costa meridionale islandese.

A Field in England 2013, Regno Unito, 90', di Ben Wheatley Inghilterra, durante la guerra civile. Un piccolo gruppo di disertori fugge dalla battaglia attraverso un campo incolto. O 'Neil, un alchimista, costringe il gruppo ad aiutarlo nella sua ricerca di un tesoro nascosto che crede sepolto nel campo. Attraversando un vasto cerchio di funghi, che diventano il loro primo pasto, il gruppo cade rapidamente in un caos di dispute, lotte e paranoia.

The Selfish Giant 2013, Regno Unito, 91', di Clio Barnard Ispirato dall'omonimo racconto di Oscar Wilde, The Selfish Giant è una favola contemporanea su due adolescenti che vengono coinvolti nel mondo dei furti di rame.

Circles - Krugovi 2013, Serbia, 112', di Srdan Golubovic Bosnia - 1993. Durante la guerra bosniaca, Marko, un soldato serbo, è testimone della brutale aggressione di Haris, un civile musulmano, da tre commilitoni. Marko interviene e salva Haris, ma viene picchiato a morte dai soldati infuriati. 2008: la guerra è finita, ma le ferite del conflitto sono ancora aperte.

Class Enemy 2013, Slovenia, 112', di Rok Biček A causa dell'enorme differenza sul modo di percepire la vita, il rapporto tra alcuni studenti e il loro nuovo insegnante di lingua tedesca è criticamente teso. Quando una studentessa si suicida, i suoi compagni accusano l'insegnante di essere responsabile della sua morte.

Eastern Boys 2013, Francia, 128', di Robin Campillo Vengono da tutte le parti dell’Europa dell’est: dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Moldavia... Il più vecchio sembra avere non più di venticinque anni. Se ne stanno sempre a ciondolare alla Gare du Nord, a Parigi. Forse si prostituiscono. Daniel, un uomo discreto sulla cinquantina, ne ha adocchiato uno, Marek...

What Richard Did 2013, Irlanda, 88', di Lenny Abrahamson Storia di Richard Karlsen, ragazzo d'oro del rugby e indiscusso maschio alfa tra gli adolescenti della Dublino meridionale, nell'estate tra la fine della scuola e l'inizio dell'università. Il mondo è luminoso e tutto sembra possibile, fino a quando una notte Richard fa qualcosa che distrugge tutto.

Wolf 2013, Paesi Bassi, 122', di Jim Taihuttu Maj-id è un kick boxer di talento di un grigio, anonimo sobborgo dei Paesi Bassi. Mentre la sua abilità nel combattimento gli dona sempre più notorietà, dentro e fuori dal ring, i due mondi della kickboxing e della criminalità organizzata cominciano a confondersi e Maj-id comincia a perdere di vista ciò che vuole veramente.

Il 18 aprile del 1914 veniva proiettato per la prima volta in pubblico al Teatro Vittorio Emanuele di Torino Cabiria, il film simbolo del cinema muto italiano, la sua punta più alta, il più prestigioso, che riassunse tutte le conquiste espressive, i fermenti culturali e le tendenze stilistiche e di genere del periodo precedente. Il film che per ragioni pubblicitarie (già allora?!) venne attribuito a D’Annunzio venne in realtà realizzato dal direttore dell’Itala Film di Torino, Giovanni Pastrone, che impiegò due anni di lavoro per la preparazione del film e sei mesi di riprese, utilizzando le tecnologie più avanzate del periodo compreso un carrello brevettato dallo stesso Pastrone. L’effetto sul pubblico e sui critici fu impressionante, più di ogni commento attuale credo sia istruttivo leggere alcune recensioni di allora. «Confesso che la mia ammirazione per questa mirabile film è grande.(…) Cabiria è un’opera d’arte, una vera squisita opera d’arte che onora la casa Itala-Film di Torino.(...) Cabiria è un prodigio di arte…». Allan Kardec, La cinematografia Italiana ed Estera, dicembre 1914. «(…) Cabiria, più che confermare il valore dell’arte cinematografica ne segna un nuovo e più radioso cammino, dimostrando con evidenza innegabile come un lavoro cinematografico possa talvolta sostituire benissimo e forse con maggior compiacimento uno spettacolo teatrale (…)». Ugo Menichelli, La vita Cinematografica, aprile 1914. «(…) Dire che le scenografie e la fotografia sono superbe ci sembra un apprezzamento futile perché la stessa cosa è stata detta spesso per opere che al confronto risultano elementari. Non vi sono una o due grandi scene che monopolizzano l’attenzione, ma una successione perfetta di grandi scene che gareggiano l’una con l’altra, in bellezza in immensità, o in esaltazione, e non di rado in tutte e tre le cose (…)». The New York Drammatic Mirror, New York, maggio 1914. Altrettanto interessante è leggere ciò che scrisse Martin Scorsese in occasione del restauro effettuato dal Museo del Cinema di Torino nel 2006: «Mentre guardavo Cabiria per la prima volta, mi sembrava di assistere alle origini della maestria cinematografica italiana. (…) I movimenti della macchina da presa in Cabiria fanno molto di più che seguire gli attori: arricchiscono anche lo spazio e il dramma. È importante ricordarlo. Pastrone rese la cinepresa stessa una presenza, e il suo incontro con il dispiegarsi dell’azione si caricò di mistero e possibilità. Ovviamente esistono altri modi per discutere di questo pregevole film: lo straordinario uso della luce, realistico e poetico che permette una maggior profondità ad ogni scena; i pezzi di bravura come l’eruzione dell’Etna e la straordinaria battaglia finale; gli allestimenti scenici, in particolare il tempio di Moloch e la scenografia costruita artigianalmente; (…) Alla fine però Cabiria non è una raccolta di grandi momenti o scelte, ma un insieme magnifico e ipnotizzante». La copia che il MEFF propone è quella restaurata dal Museo del Cinema di Torino che lo stesso Pastrone rieditò sonorizzata nel 1931.

Due vampiri tra la desolazione romantica di Detroit e Tangeri: un musicista underground, profondamente depresso per per le sorti dell'umanità, e la sua eterna ed enigmatica amante. La loro storia d'amore dura da diversi secoli, ma il loro idillio è presto interrotto dalla selvaggia e incontrollabile sorella minore di lei. Riusciranno questi fragili outsider a sopravvivere mentre il mondo moderno crolla?

Dwight conduce un’esistenza misera e solitaria: senza una casa in cui vivere, dorme in una vecchia Pontiac e si accontenta del cibo che riesce a recuperare dai cassonetti dell’immondizia. Quando scopre che il responsabile del brutale omicidio dei suoi genitori, causa scatenante della sua deriva sociale, è tornato in libertà, il desiderio di vendetta diviene un’ossessione.

Quod erat demonstrandum 2013, Romania, 105', di Andrei Gruzsnicki Romania, 1984. La decisione di un matematico di pubblicare un articolo su di una rivista a cura di un' università americana, senza chiedere il permesso alle autorità, innesca una catena di eventi che cambieranno la sue vita e quella dei suoi amici.

Only Lovers Left Alive 2013, Regno Unito / Germania, 123', di Jim Jarmusch

The Look of Love 2013, Regno Unito, 99', di Michael Winterbottom Biopic della colorata vita di Paul Raymond, The King of Soho, che iniziò la sua carriera nei locali notturni per diventare l'uomo più ricco della Gran Bretagna, acquistando intere strade nel quartiere di Soho a Londra. Tra tragedia e commedia, il ritratto provocatorio di un eccentrico protagonista della società inglese anni '60.

Blue Ruin 2013, USA, 91', di Jeremy Saulnier

Gli eventi speciali

ipnotico murales che adorna la parete di questa casa di fortuna. Il giorno del compleanno del padre la famiglia è affiancata da una donna: potrebbe essere lei la chiave per sbloccare le emozioni sepolte che indugiano dal passato?

The Missing Picture 2013, Francia/Cambogia, 90', di Rithy Panh Il regista, utilizzando figure di creta, materiale d'archivio e la sua autobiografia, racconta le atrocità della Cambogia dei Khmer Rossi tra il 1975 e il 1979.

Spaghetti Story 2013, Italia, 82', di Ciro De Caro Stray Dogs 2013, Taipei / Francia, 138', di Tsai Ming-liang Un padre ed i suoi due figli vagano ai margini della moderna Taipei, dai boschi e fiumi di periferia alle strade striate dalla pioggia in città. Ogni sera si rifugiano in un edificio abbandonato. Il padre è stranamente influenzato da un

Valerio è un bravo attore, ma si arrangia con impieghi part-time. Il suo amico Scheggia vive ancora con la nonna, ma sa già come crearsi “una posizione”. Serena è una studentessa, ma vorrebbe costruire una famiglia con Valerio. Giovanna fa la massoterapista, ma sogna di diventare chef di cucina cinese. Quattro giovani dei nostri giorni, che sembrano avere le idee chiare su chi sono e cosa vogliono ma di fatto restano ingabbiati nei propri schemi mentali...


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FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

Correva l’anno 1964...

III

ntonio Focaccia ha sempre vissuto di espedienti. Ma un giorno scopre l'occasione della sua vita: una donna, Maria, vive nascosta perché, pur essendo normale, ha il volto ricoperto da lunghi peli, che la rendono mostruosa. Antonio convince la donna a lasciare il suo rifugio e ad andare a vivere con lui. La esibisce quindi come fenomeno da baraccone nel proprio garage.

Omaggio a Francesco Rosi Il caso Mattei 1972, Italia, 118 ', di Francesco Rosi Prima della rivoluzione 1964, Italia, 111', di Bernardo Bertolucci Storia di una duplice rinuncia: quella per un amore impossibile e quella per un' ideologia politica. Parma, 1962. Fabrizio, giovane studente, trova difficile conciliare l'appartenenza alla borghesia e la militanza nel Partito Comunista Italiano. L'arrivo della zia Gina, elegante donna di città, aumenta il suo disorientamento...

Unendo con rigore cronaca, ricostruzione documentaria e libera rievocazione, attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti e punti di vista (interviste, reportage, diapositive, etc.) Francesco Rosi realizza con efficacia il ritratto di Enrico Mattei «l'italiano più potente dopo Giulio Cesare». Dalla morte di Mattei, precipitato con il suo aereo nella campagna pavese, durante il ritorno da un viaggio in Sicilia, in circostanze mai del tutto chiarite, inizia la rievocazione del suo periodo trascorso alla guida di Agip ed Eni.

Il vangelo secondo Matteo 1964, Italia / Francia, 137’, di Pier Paolo Pasolini Riproposizione fedele al Vangelo di Matteo della vita di Gesù Cristo. Pasolini lesse il Vangelo, per sua stessa ammissione, per la prima volta nel 1942, e la seconda ad Assisi nel 1962. In quest'ultima occasione Pasolini ebbe l'idea di un film sul Vangelo. Pasolini ritiene la versione dell'apostolo Matteo quella che più d'ogni altra risalta l'umanità del Cristo, il suo essere uomo tra gli uomini.

Eventi speciali/Tre registi fuoriclasse Della Torre/continua dalla prima pagina L'ultimo film di successo (sempre più di critica che di pubblico) di Jarmusch è l'ottimo Broken Flowers (2005), con Bill Murray, dopodichè in dieci anni ha prodotto soltanto The Limits of Control e l'ultimo Only Lovers Left Alive, recensito nella rubrica “visibili e invisibili” di questo numero di R&D che vedremo al festival. L'inglese Michael Winterbottom è un regista eclettico, che, partito come erede di Kean Loach, in carriera ha poi spaziato davvero in tutti i generi, connotandosi sempre con l'attitudine al documentario. Ha affrontato il movimento new wave di Manchester con 24 Hour Party People, ha raccontato gli orrori di Guantanamo, ha vinto l'Orso d'oro di Berlino con Cose di questo mondo, ha raccontato anche lui il nostro paese con Genova. Anche in questa occasione verrà presentato un documentario, sul re del “sesso verde” Paul Raymond, con The Look of Love (una scena del film nella foto in alto). Tsai Ming-Liang è una pietra miliare del cinema di estremo oriente (è taiwanese di origini malesi), e si è imposto subito all'attenzione del mondo cinefilo vincendo il Leone d'oro a Venezia nel 1994 con Vive L'amour. Regista molto amato in Europa, ancor più al Lido veneziano, visto che il film che vedremo, Stray Dogs, ha vinto il premio della giuria. Caratterizzato da uno stile registico ricco di inquadrature fisse, il regista rappresenta esteticamente quanto di più antitetico ci possa essere al cinema mainstream americano: indimenticabile, sempre al Festival di Venezia, il suo film sperimentale Goodbye Dragon Inn (2003), quasi del tutto privo di movimenti di macchina da presa: in una scena si assiste a una pulizia completa del cinema del protagonista. Apprezzatissimo dalla critica.

Uomini Contro 1970, Italia, 101', di Francesco Rosi

La donna scimmia 1964, Italia / Francia, 92', di Marco Ferreri

Prima guerra mondiale: i soldati del generale Leone, dopo aver conquistato una cima considerata strategicamente indispensabile, ricevono l'ordine di abbandonarla. Poi il contrordine di strapparla di nuovo tolta al nemico. Gli inutili assalti provocano una strage tra gli attaccanti. Stanchi

RIVELAZIONE

di essere mandati al massacro da un generale incompetente ed esaltato, una parte dei soldati inscena una protesta. Come risposta arriva l’ordine della decimazione che vede i soldati ostretti ad uccidere o ad essere uccisi da uomini come loro, vittime dello stesso mostruoso ingranaggio.

di Cathy Brad Mary si sveglia sul divano con un terribile mal di testa. La sua routine mattutina è rotta da un giornalista reporter persistente.

I corti d’oro Dance Music Now 2012, Svezia, 9', di Johan Jonason Una neurotica sessione di registrazione scatena un tumulto emotivo.

El vendedor de humo 2012, Spagna, 6', di Jaime Maestro Sellés Un mago, che presenta se stesso come un "venditore di fumo", capita in una piccola città e cambia la vita ai suoi abitanti, anche se solo per un giorno. Film di animazione.

L'esecuzione 2012, Italia, 15', di Enrico Iannacone

Un caso italiano: Spaghetti Story di Ciro De Caro Il festival, sempre attento ai giovani talenti, con piacere presenta nella sua programmazione un piccolo caso italiano: un coraggioso film indipendente e low budget che - dopo essersi conquistato il campo raccogliendo consensi a numerosi festival internazionali - uscito finalmente in Italia in sordina, nel trascorso periodo natalizio tra cinepanettoni e superproduzioni americane, è diventato una piccola commedia cult: Spaghetti Story di Ciro De Caro.

La madre di un giovane malavitoso sta morendo. I soci del gangster, disgustati dal disprezzo del ragazzo per la madre malata, inducono il protagonista ad una profonda auto-riflessione.

Le Cri du Homard 2012, Belgio, 30', di Nicolas Guiot Recentemente arrivata in Francia con i suoi genitori dalla nativa Russia, Natalia, sei anni, aspetta con impazienza il ritorno di suo fratello, combattente in Cecenia. Il D-day è arrivato e così la disillusione per la bambina.

Morning 2012, Irlanda / Regno Unito, 20'29'',

To Guard a Mountain 2012, Norvegia 25', di Izer Aliu Isa è un ragazzino che prova ad essere un uomo, come suo padre. E gli uomini non piangono. Dopo aver perso una delle pecore di famiglia, Isa viene mandato dal padre in montagna per recuperarla, assieme al fratello Hamid. Durante la ricerca, il fratello viene ferito e Isa si trova di fronte a un dilemma.

Mordraud 2013, Italia, 23' , di Riccardo Piana Il mondo di Cambria è devastato da una guerra decennale. Da una parte, le Lance Imperiali e i terribili cantori di Cambria, capaci di plasmare la realtà attraverso la potenza delle loro armonie. Dall’altra, i fieri ribelli di Eldain, custodi delle terre libere dell’Est. Durante un sanguinoso assedio, due fratelli schierati in opposte fazioni si danno la caccia, trascinati dai tragici ricordi della loro infanzia.


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FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

IV

NOVITÀ

Il cartellone delle proiezioni

UNO SPAZIO INEDITO RISERVATO AI CORTI D’ORO

Cinema Corso (via di Roma 51) - Cinema Mariani (via via Ponte Marino 19) - Ravenna Sabato 5 aprile ore 15 Cinema Mariani Corti d’oro Le cri du homard di Nicolas Guiot (Belgio); Morning di Cathy Brad (Irlanda); To guard a mountain di Izer Aliu (Norvegia) ore 16.30 Centenario Cabiria di Giovanni Pastrone (Italia, 1914)

The missing picture di Rithy Panh (Francia-Cambogia, 2013)

ore 22.15 Omaggio a Francesco Rosi Uomini contro (Italia, 1970)

Concorso Circles di Srdan Golubovic (Serbia, 2013)

ore 22.30 Correva l'anno 1964 La donna scimmia di Marco Ferreri (Italia 1964)

ore 18 Cinema Mariani Omaggio a Francesco Rosi Il caso Mattei (Italia, 1972) Concorso europeo Class enemy di Rok Biček (Slovenia 2013) Replica giovedì 10 aprile, ore 16

ore 20.30 Cinema Mariani

Correva l'anno 1964 Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (Italia, 1964)

ore 18.15

concorso europeo A field in England di Ben Wheatley (GB, 2013) Replica venerdì 11 aprile, ore 15

ore 20.30 Evento speciale

Concorso europeo Wolf di Jim Taihuttu (Olanda 2013)

ore 20.30

Corti d'oro El vendedor de humo di Jaime Sellés (Spagna); L'esecuzione di Enrico Iannacone (Italia); Dance music now di Johan Jonason (Svezia); Mordraud di Riccardo Piana (Italia, 2014); presentazione del cortometraggio Mordraud con il regista Riccardo Piana e lo sceneggiatore Fabio Scalini

ore 22.30

ore 22.40 Evento speciale Blue ruin di Jeremy Saulnier (Usa, 2013)

Venerdì 11 aprile

ore 22.15

ore 16.45 Cinema Mariani

Evento speciale Only lovers left alive di Jim Jarmusch (GB, 2013)

Concorso europeo Eastern boys di Robin Campillo (Francia, 2013)

BIGLIETTI E INFORMAZIONI

ore 17.30 Cinema Mariani

ore 20.30 Cinema Corso

Giovedì 10 aprile

Evento speciale Stray dogs di Tsai Ming-Liang (Taipei, 2013) Replica sabato 12 aprile, ore 15

Sabato 12 aprile

ore 20.30

Concorso europeo The selfish giant di Clio Barnard (GB, 2013) Replica giovedì 10 aprile, ore 18

ore 18 Cinema Mariani

Concorso europeo The deep di Baltasar Kormákur (Islanda, 2013)

What richard did di Lenny Abrahamson (Irlanda, 2013)

ore 22.30

Martedì 8 aprile

ore 20.30 Cinema Corso

Concorso europeo Quod erat demonstrandum di Andrei Gruzsnicki (Romania, 2013) Correva l'anno 1964 Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci (Italia 1964)

ore 15 Cinema Mariani

Un caso italiano Spaghetti story di Ciro De Caro (Italia, 2013)

ore 17.30 Cinema Corso

ore 20.30

Domenica 6 aprile

Cinema Corso

Mercoledì 9 aprile Omaggio a Francesco Rosi Cristo si è fermato a Eboli (Italia 1979)

Lunedì 7 aprile

ore 20.30 ore 20.30 Cinema Corso

Replica venerdì 11 aprile, ore 22.20

Cerimonia di premiazione dei film in concorso Evento speciale The look of love di Michael Winterbottom (GB, 2013) Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli in italiano, o in lingua italiana. La direzione si riserva di apporre modifiche al programma. Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18

Il Mosaico d’Europa Film Fest è realizzato grazie a:

Assessorato alla Cultura Attività Cinematografiche

Per informazioni: tel. 0544.482492 (orari ufficio) tel. 320 9022548 (orari cinema) mail. info@meff.it web. www.meff.it

CREDITI E RINGRAZIAMENTI Presidente Onorario: Pupi Avati. Direzione Artistica: Alberto Achilli. Direzione Organizzativa: Alberto Bucci. Selezione film: Alberto Achilli, Alberto Bucci, Mario Mazzetti. Progetto Scuola: Giorgio Stamboulis, Fabrizio Varesco, Silvia Bigi. Collaboratori: Alessandra Pellegri, Francesca Ravagli, Roberta Gueye, Filippo Perri. Ufficio Stampa: Erika Baldini. Segreteria Organizzativa e Ospitalità: Erika Baldini, Lidia Germanà. Catalogo: Erika Baldini. Traduzioni e sottotitolaggio: Eugenio Bucci. Amministrazione: Lidia Germanà, Gabriella Trenca. Premi Mosaici realizzati da Luciana Notturni. Immagine e Progetto Grafico: Mauro Monaldini. Social Media Manager: Silvia Bigi. Stage: Nicola Casadio. Media Partner: R&D settimanale di informazione, Rifrazioni - Dal cinema all'oltre, Vivi il Cinema.

Comune di Ravenna

Biglietti: per la singola proiezione, intero 5 euro; ridotto 2,5 euro; accredito stampa per tutta la rassegna, 5 euro. I film della sezione “Corti d’oro” sono a prezzo ridotto. Alcuni film della sezione dedicata a Francesco Rosi e “Correva l’anno 1964” sono a ingresso gratuito.

Il MEFF non poteva trascurare oltre i cortometraggi, che da anni, superata la iniziale fase, per così dire, dilettantesca, è diventato un vero e proprio modo di fare cinema, una forma espressiva autonoma, compiuta. Il corto, grazie agli sviluppi tecnologici e digitali rende più democratica la possibilità di fare cinema, lo affranca dai grandi investimenti e può circolare attraverso la rete per poi tornare, a volte, anche in sala. Dunque il corto contemporaneo, come forma espressiva - produttiva e distributiva rappresenta una evoluzione, una espansione del fare e del vedere cinema. La possibilità relativamente facile, di realizzare corti consente a giovani talenti cinematografici di mettersi in mostra, di dire la loro. Quest’anno presentiamo cinque cortometraggi europei che hanno vinto nei rispettivi paesi di origine i premi come miglior corto di fiction e uno – quello spagnolo – che ha vinto il premio Goya per il miglior cortometraggio di animazione. Infine presentiamo un cortometraggio “fantasy”: Mordraud dell’italiano Riccardo Piana che ha una sua storia particolare, come raccontato nella scheda delle opere in programma, che dal Comics di Lucca approderà a luglio al San Diego Comicon. Festival. (al. ac.)

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Assessore alla cultura del Comune di Ravenna: Ouidad Bakkali. Dirigente Servizio Turismo e Attività Culturali: Maria Grazia Marini. Presidente Fice: Domenico Dinoia. Sponsor: Ottica Gasperini. Convenzioni: Amare Ravenna, Cral Ausl Ravenna, Cral Comune di Ravenna, Cral Hera Ravenna, Cral Hera Rimini, Cral Portuali Ravenna, Ravenna Antica, Fondazione Flaminia. Ringraziamenti: Teresa Saturnino (Enipower); Stefano Jacono (Movies Inspired); Andreina Sarale (Museo del cinema di Torino); Alberto Beltrani (Cinema Mariani) ed i suoi collaboratori; Alberto Cassani; Valentina Morigi, Valerio Evangelisti; Nicolò Pranzini; Gianluca Piccolo; Giacomo Baldi; Daniela Minguzzi; Santa Pazienza.


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