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EDIZIONI E COMUNICAZIONE
Supplemento gratuito a “Ravenna & Dintorni” nr. 510 dell’8 novembre 2012
Prosa scenari
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Lo spazio dello sguardo o dell’architettura teatrale il debutto
Pantani, nuovo traguardo per Marco Martinelli e le Albe
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Danza e Opera trilogia verdiana
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Rigoletto , Il Trovatore, La Traviata in scena tutto d’un fiato prima mondiale
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L’Alchimia di Moses Pendleton danzata dai Momix
Ricerca l’anniversario
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Festa per i vent’anni di Fanny & Alexander la compagnia
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L’Odin Teatret di Eugenio Barba e Le grandi città sotto la luna
genius loci
Il raffinato stile neoclassico del Teatro Masini di Faenza
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Redazione: 0544.271068 redazione@ravennaedintorni.it Pubblicità: 0544.408312 info@reclam.ra.it
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Pane, torte e pasticceria Gastronomia aperta a pranzo Cucina a vista Aperto la notte con stuzzicherie salate, paste e bomboloni caldi Sala per compleanni e feste Servizio catering con chef privato su prenotazione
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Lo spazio dello sguardo o delle architetture teatrali Ravenna Faenza Lugo Cervia Bagnacavallo Russi Conselice Argenta Longiano
Cartellone
Prosa
Danza e Opera 36
Tre capolavori di Giuseppe Verdi in scena tutto d’un fiato Le nuove alchimie dei Momix
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Ravenna Faenza e Russi Argenta, Lugo e Bagnacavallo
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Cartellone
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Ricerca 46 48 51 52 54
Barba e i mille teatri di domani Buon compleanno Fanny & Alexander Marco Maritinelli riscrive le vicende di Marco pantani Il pop scandinavo di Leckman Ravenna/Viso-in-aria Cartellone
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Teatro popolare di figura 58 61 62 63
Ravenna Faenza - Lugo Bagnacavallo - Cervia Fusignano - Russi
Cartellone
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Il Cartellone dei concerti 64
Dalla classica al rock
Luoghi e architetture 70
Genius loci: il Masini di Faenza
Agenda delle rassegne 73
legenda
Gli spettacoli giorno per giorno
all’interno della rivista i generi teatrali sono evidenziati con colori diversi azzurro: prosa, comico, teatro di figura e per ragazzi giallo: ricerca e performance multimediali rosso: opera lirica, danza e musica
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scenari
Lo spazio dello sguardo Breve storia dell’architettura teatrale Teatro deriva dal greco theáomai:“guardo”, forse la stessa radice di tháuma:“meraviglia” di Alberto Giorgio Cassani «come lo spirito edifica il corpo, così l’edificio trasforma lo spirito»
Walter Gropius
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«Si ha teatro, solamente in quanto tale rappresentazione scenica accade davanti a un pubblico». Così affermava Massimo Bontempelli al Congresso Volta, svoltosi a Roma, nel 1934, e dedicato al tema del “Teatro drammatico”. L’etimologia gli dà ragione: teatro deriva dal greco theáomai: “guardo”, forse la stessa radice di tháuma: “meraviglia” (dunque, testimone Aristotele, il teatro dovrebbe avere a che fare anche con la filosofia). Ma il guardare presuppone ci sia qualcuno che osserva; e questo qualcuno è appunto lo spectator (da spectare, radice anche di spectaculum). Vedremo come il guardare sia senz’altro la parola chiave di tutta la storia dell’architettura teatrale. Qual è lo spazio originario del teatro (se possiamo presupporre di pensare ad un’origine)? È senz’altro il cerchio dell’orchéstra (da orchéo:“danzo”), come ci conferma Fabrizio Cruciani, uno dei massimi storici dello storia del teatro: «L’elemento generatore è l’orchestra, lo spazio circolare in cui avviene l’azione; gli spettatori vi si raccolgono intorno, spesso su un declivio naturale. L’orchestra è lo spazio primitivo, originario, essenziale». Poco dopo (ma è difficile quantificare il tempo delle origini), questo spazio comincia a “restringersi” per la comparsa dell’attore, dell’individuo che “esce” dal coro e comincia a recitare un “parte”. Silvio d’Amico, importante critico teatrale, anche lui uno dei relatori del Congresso del 1934, immagina così la comparsa del logéion (luogo in cui si parla), della skené (tenda) e del kóilon (cavea, gradinate): «La primitiva tragedia, come ognun sa, non è che un inno epico-lirico, intonato dal coro disposto in circolo attorno all’ara di Diòniso. Quando all’invocazione del coro risponde un attore, i coristi si ritirano su due terzi del cerchio, lasciando all’attore l’altro terzo; e, dietro a lui, si rizza la scena, ossia una tenda, che gli occorre per i travesti-
Claude-Nicolas Ledoux, Coup d’oeil âsur le théatre de Besançon, da L’architecture considérée sous le rapport de l’art, des moeurs et de la législation, Paris, 1804. Policleto il Giovane,Teatro, Epidauro (Grecia), metà del IV secolo a.C.
menti, e poi gli servirà da sfondo. Ma la folla, accalcata in più file dietro il semicerchio dei coristi, non lo vede bene; allora la prima fila degli spettatori si solleva su un gradino, la seconda su due, la terza su tre, ecc. Ecco dunque l’ossatura del teatro greco; orchestra (platea) in basso, dove il coro danza e canta; di fronte, l’attore e poi più attori, in seguito elevati a livello più alto dalla platea; intorno alla platea, in gradinate semicircolari sempre più ampie, gli spettatori; fra il proscenio e le gradinate, le due porte da cui il coro entra in platea... Ecco il procedimento; ecco perché il Teatro greco fu costruito come fu». Joseph Gregor, anch’egli intervenuto al Congresso Volta, evidenzia qui una criticità
spaziale irrisolta del teatro occidentale delle origini, che lui chiama addirittura una «contraddizione capitale»: «la circolarità della platea» contrapposta alla «quadrangolarità del palcoscenico». Il tentativo di risolvere questo problema accompagnerà tutta la storia del teatro, anche se un’altra civiltà, quella orientale, l’aveva sciolta in partenza: nelle sale del teatro Nÿ (XIV secolo in avanti), il pubblico si dispone “a fianco” dei tre lati di un palcoscenico quadrato. Ma il teatro greco, di cui forse il capolavoro assoluto rimane il teatro di Epidauro, attribuito a Policleto il Giovane (seconda metà del IV secolo), può dirsi uno spazio architettonico? O non piuttosto uno spa-
zio aperto, adagiato com’è sul declivio di una collina, una sorta, per così dire, di “land art” ante-litteram? Molti sostengono, infatti, che queste «grandi linee, colori semplici, panorami assai vasti», come ancora Bontempelli definisce il teatro greco («il teatro in vastità»), divengono vera e propria architettura solo quando i romani decidono di “chiudere” la vista aperta sull’infinito del paesaggio naturale, cioè quando viene innalzata la scænæ frons, che riproduce un’ideale facciata di palazzo signorile. Di più. I romani, a differenza dei greci, non appoggiano le loro gradinate sul terreno inclinato di un colle, ma costruiscono ex novo una complessa struttura fatta di archi, volte, sostruzioni, all’interno della quale inseriscono le scale che conducono gli spettatori ai vari livelli delle gradinate (i vomitoria, da vomere, “espellere”, “emettere”). Ai romani poco importa vedere il paesaggio (come l’incredibile vista della costa, del mare e dell’Etna che si ammirava dal teatro greco di Taormina). Per lo spirito latino è fondamentale che il teatro sia uno spazio chiuso; e anche per questo motivo vengono pensati i teloni tesi sulle teste degli spettatori per ripararli dal sole, ma anche per “racchiudere”, ancor di più, lo spazio.
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scenari
Del tutto diverso è lo spazio del teatro medievale: abbandonati o distrutti i luoghi del lusus romano (ferocemente condannato da Tertulliano nel suo De spectaculis), il teatro si sposta prima nelle chiese e poi, aumentando il “pubblico” dei fedeli, nelle strade e nelle piazze delle città. È il teatro come “sacra rappresentazione”, lauda drammatica, processione itinerante attraverso “luoghi deputati”, le mansiones (letteralmente “piccole case”, stazioni di sosta), spazi allestiti che rimandano immediatamente, nell’immaginario dei fedeli, a luoghi tipici (il Paradiso, l’Inferno, la casa di Caifa, ecc.). Il teatro medievale raggiunge anche elevate qualità sceniche, come nel caso del palcoscenico della Passione di Valenciennes del 1547. Il teatro umanistico e rinascimentale è un ritorno all’antico, al tentativo di realizzare il teatro descritto da Vitruvio nel De architectura. Ma prima di assistere ad una sua concreta “materializzazione”, il teatro umanistico si svolge nello spazio chiuso del cortile del palazzo del principe, spazio rettangolare in cui, come afferma Gregor, è «vinta la contraddizione fra orchestra e proscenio». In tal modo, ha scritto Manfredo Tafuri, «non è più la città il luogo dello spettacolo, ma il palazzo privato». Quale è stata l’importanza per il Rinascimento della creazione di un luogo teatrale all’antica lo dicono le parole di Sulpicio da Veroli nella Lettera dedicatoria al cardinal Raffaele Riario della prima edizione a stampa del De architectura del 1486: «Theatro est opus»,“c’è bisogno di un teatro”. Proverà a rispondergli papa Leone X, committente del teatro provvisorio eretto sul Campidoglio nel 1513 in occasione delle Feste romane. Per esaudire il desiderio di Sulpicio, bisognerà aspettare il Teatro Olimpico di Vicenza di Andrea Palladio (dal 1480), capolavoro insuperato nonostante (o forse grazie) le sue tante aporie irrisolte, prima fra tutte l’apertura delle tre porte della scænæ frons, non su delle stanze interne, ma sulle tre vie di una città: «Ne deriva – come scrive Antonio Pinelli – che la scænæ frons, invece di apparire come la facciata di un nobile edificio che fa da sfondo all’azione degli attori, funga da aulica cornice che convoglia lo sguardo dello spettatore al di là di se stessa, nello spazio illusorio e infinito della prospettiva». L’Olimpico segna anche il momento della “chiusura” definitiva dello spazio teatrale (anche se il soffitto del teatro palladiano è affrescato a finto cielo per simulare un plein air). Da lì in avanti tutti i teatri saran-
no spazi interni dotati di un soffitto e di un asse visuale «che è ad un tempo asse del palcoscenico e della rappresentazione» (J. Gregor). Ma è il Seicento l’epoca in cui il teatro fissa la forma “ideale”, quella del cosiddetto “teatro all’italiana”, che lo caratterizzerà per i tre secoli successivi divenendo, come l’ha definita Cruciani, una vera e propria «forma mentis egemonica»: «Quando nel
mo del teatro nelle componenti scena e sala e consente anche di pensare unitariamente le storie separate dell’architettura teatrale, della scenografia, del luogo dell’azione rappresentativa». Impossibile enumerare tutti gli esempi, basterà citarne alcuni: il Teatro San Carlo di Napoli (1737), il Teatro scientifico di Mantova (1767-1769), il Teatro Alla Scala di Milano
Teatro, Sabratha (Libia), fine II-inizio III secolo d.C.
Andrea Palladio,Teatro Olimpico,Vicenza, 1580 e sgg.
Charles Garnier, Opéra, Parigi, 1861-1875. linguaggio quotidiano ci∑ accade di usare metafore come “scena”,“sipario”,“ribalta”, “palco”, “teatro”, se le riportiamo alle immagini teatrali che ci evocano troviamo sempre una stessa tipologia di teatro: grosso modo quella del cosiddetto “teatro all’italiana”. […] Il teatro all’italiana, nella sua genericità, ci appare quindi «normale», sia nel senso di consueto e naturale sia nel senso di essere fondato sulla norma del pensare teatro: ottimizza quel che pensia-
(1778), il Gran Teatro La Fenice di Venezia (1789-1792) e l’“apogeo”, l’Opéra Garnier di Parigi (1861-1875). È contro questo teatro dei “palchetti” che si schiereranno, nella seconda metà del Settecento, i philosophes: da Diderot a Patte in Francia, da Algarotti a Milizia in Italia: basterà citarne uno per tutti, Francesco Milizia, per la sua caustica penna: «I nostri teatri non soffrono descrizione, che per farci arrossire, e per animarci a corregger-
li. Da per tutto povertà, difetti, abusi. Il loro esterno sì per la forma che per gli ornati niente annuncia di quello che nell’interno si contiene. Se non si scrive al di fuori Questo è un teatro, nemmeno Edipo ne indovinerebbe l’uso, a cui è destinato. Gl’ingressi, le scale, i corridoi, sembrano condurre non ad un luogo di nobile divertimento, ma ad una prigione, ed al più sucido lupanare». Ritorna, finalmente, il tema del vedere, che aveva contrassegnato il teatro delle origini: per poter «vedere e sentire tutti ugualmente», contro la società dei palchetti che diventavano piccoli salotti in cui tutto si faceva fuorché osservare lo spettacolo, occorre ritornare alla forma originaria dell’arena, dell’anfiteatro greco. Non è solo, si badi, un problema architettonico: nel tornare alle origini, vi è, per gli illuministi, un ritorno etico ad una società morale contro la “licenziosità” di un mondo aristocratico che sta per essere rovesciato dalla Rivoluzione francese. Questo moralismo si rintraccia anche nel primo vero teatro “illuminista”, quello di Besançon, realizzato tra il 1776-1784 su progetto di Claude-Nicolas Ledoux: un teatro che, pur cancellando quasi completamente il sistema dei palchi, riserva ad ogni classe sociale un ruolo ben preciso all’interno della cavea. E nel teatro di Ledoux la vista occupa un ruolo centrale, sia dal punto di vista ottico che dal punto di vista etico: «Si vede bene ovunque, si è visti bene, il che contribuisce al piacere dello spettacolo e preserva il pudore». Il simbolo della vista, l’occhio, è talmente centrale nel progetto del teatro che la tavola 113, che lo presenta, ha per titolo: Coup d’oeil sur le théâtre de Besançon. In quest’incisione, la cavea vuota di spettatori del teatro si riflette nella pupilla di quello che potremmo chiamare l’occhio dell’attoreregista-architetto. Egli è solo sul palco e osserva la platea. Un fascio di luce, come l’oculo del Pantheon, proviene dall’alto dell’edificio, ma irrealisticamente prosegue oltre l’iride, fuoriuscendo dall’occhio. Un complicatissimo gioco di riflessi è messo in scena da Ledoux, come ha accuratamente evidenziato Anthony Vidler: nel teatro di Besançon, «la “cornice” della visione, formata dalla palpebra che si sovrappone in alto all’iride, corrisponde esattamente alla curva dell’arco di proscenio, ribassato in alto e arrotondato ai lati. L’incisione suggerirebbe dunque una sala vuota vista attraverso un occhio trasparente quanto la sua immagine riflessa. L’occhio infatti, osserva Ledoux, è “la prima cornice” attraverso la quale viene
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Walter Gropius,Totaltheater,1927,assonometria interno.
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Cedric Price, Fun Palace, progetto.
visto il mondo, e resta la cornice visiva di ogni singolo componente del pubblico. L’arco di proscenio, focalizzando la visione collettiva della sala su un singolo punto, echeggia nella sua forma i confini naturali della vista. È quindi Dionisio Gonzalez, The Theater of the World (Las Horas Claras), 100x265 cm, 2011. l’immagine di una visione trasparente ai suoi scritti sul teatro di quegli anni, sem(1966-1970); il progetto del Teatro Civico verso la scena stessa». pre all’interno del Bauhaus (pubblicati, di Vicenza di Ignazio Gardella (1969); i Il Novecento non fa che portare alle sue assieme ad un testo di Oskar Schlemmer e sette teatri alla Scarzuola (TR) di Tomaso estreme conseguenze questa critica al teaal progetto di Molnár, nel fondamentale Buzzi (dal 1958 al 1981). tro all’italiana: dapprima la rivoluzione Se bisogna chiudere con un progetto di della scenografia, con il “minimalismo” di Bauhausbücher del 1925). teatro che ha segnato l’immaginario degli Adolphe Appia e di Edward Gordon La seconda metà del Novecento vede ultimi decenni, questo è forse, però, il Craig; ma poi, soprattutto, con la rivoluun’ulteriore radicalizzazione delle possibiTeatro del Mondo galleggiante di Aldo zione della struttura del teatro, in cui è lità sceniche del teatro, arrivando al proRossi, edificio «singolare», come l’ha deficentrale l’esperienza del Bauhaus – il teagetto (mai realizzato) che avrebbe pernito il suo stesso autore. Memore, ma soltro sferico di Andrea Weininger e il Teatro messo la più ampia libertà di utilizzo delle tanto di sfuggita, dei Teatri del Mondo galscene, il Fun Palace di Cedric Price, coma “U” di Farkas Molnár (1924) – nonché le leggianti veneziani del XVI secolo, il Teatro isolate sperimentazioni dell’architetto missionato dalla regista teatrale Joan del Mondo è solo una delle tante modalità austriaco Frederich J. Kiesler – l’Endless Littlewood nel 1961 e che vide impegnato in cui si è espresso l’interesse dell’architetPrice per molti anni con un’incredibile Theatre (1924) –, confluite nel progetto to milanese nei confronti dello spazio teamole di analisi, schizzi, disegni e plastici. In che forse le riassume tutte e che, per certi trale – basti ricordare il suo progetto di quel teatro non solo lo spettatore sarebbe versi, è rimasto il capolavoro insuperato ricostruzione del Teatro Carlo Felice di stato immerso nella scena – sogno di tutti della ricerca dell’Avanguardia, il TotaltheaGenova (assieme a Ignazio Gardella, 1987gli sperimentatori teatrale da Mejerchol’d, ter di Walter Gropius. Commissionato dal 1991) o alla ricostruzione del Gran Teatro a Moholy-Nagy a Reinhardt a Piscator –, grande regista Erwin Piscator, nel progetLa Fenice dopo l’incendio del 1996, o il ma sarebbe addirittura salito lui sulla to di Gropius il teatro prevedeva la presenpiccolo Teatrino scientifico (1978), vero e scena, divenendo protagonista-attore. za di tutti e tre i palcoscenici della tradizioproprio teatro della Memoria. La curiosa Lo spazio a disposizione per questo breve ne teatrale: l’arena circolare, l’anfiteatro di sorte del Teatro del Mondo, lo ha visto tipo greco e il palcoscenico all’italiana; excursus non mi permette di diffondermi nascere, una prima volta, nel 1979, in ma, soprattutto, una serie di schermi colcome vorrei sulla quantità di esperimenti occasione della prima Biennale locati lungo tutte le pareti dell’ellittica di architettura teatrale che caratterizzano d’Architettura di Venezia, per essere subipianta del teatro avrebbe permesso la prola seconda metà del Novecento. Posso solo to dopo distrutto, dopo un viaggio sul iezione di immagini e filmati, trasformanelencare i più importanti: il progetto per il mare che l’ha portato ad attraccare a do l’intero teatro, spettatori compresi, in Teatro Lirico di Cagliari di Maurizio Dubrovnik; risorgere una seconda volta, «una vasta tastiera per la luce e lo spazio»: Sacripanti (1965); le due Salles annulaires nel 2004, in occasione di Genova Capitale l’intero teatro, pubblico compreso, sarebmobiles di Parigi e di Grenoble (1960 e Europea della Cultura (e di nuovo essere be diventato «lo spazio dell’illusione, il 1968), nonché il Théâtre du mouvement demolito); e – infine (chissà?) – rinascere teatro degli avvenimenti scenici». L’idea total, Osaka dello stesso Polieri e di Taro una terza volta, in una scala più ridotta, del teatro totale, così come il nome, in Okamoto (1970); il Teatro Mummers di per la recente mostra dedicata ai teatri di realtà, lo si deve a László Moholy-Nagy e Oklahoma di John Mac Lane Johansen
Rossi allestita all’interno dell’ex Magazzino del Sale, oggi sede della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. Ambiguo e, al tempo stesso, ineludibile, lo spazio del teatro, in Occidente, proprio come il Teatro del Mondo, ha subìto continue ricostruzioni e distruzioni – alcune delle più radicali: il Teatro di Strada del Living Theatre, il Teatro Povero di Jerzy Grotowski e lo Spazio Vuoto di Peter Brook – nel tentativo di mettere in scena la shakespeariana tragedia e commedia degli uomini.
bibliografia Massimo Bontempelli, Teatro di masse, in Atti del Convegno di lettere, 8-14 Ottobre 1934-XII, Tema: Il Teatro Drammatico, Roma, Reale Accademia d’Italia, 1935, pp. 139-148. Fabrizio Cruciani, Lo spazio del teatro, Roma-Bari, Editori Laterza, 1992. Silvio D’Amico, Senza titolo, in Atti del Convegno di lettere..., cit., pp. 206207. Joseph Gregor, Theaterarchitektur massentheater und kleintheater [Teatro di massa e piccolo teatro], in Atti del Convegno di lettere..., cit., pp. 76-92. Manfredo Tafuri, Il luogo teatrale dall’Umanesimo a oggi, in Teatri e scenografie, Introduzione di Luigi Squarzina, Milano, Touring Club Italiano, 1976, pp. 25-39. Antonio Pinelli, I teatri: lo spazio dello spettacolo dal teatro umanistico al teatro dell’opera, Firenze, Sansoni, 1973. Francesco Milizia, Del teatro, Roma, per Arcangelo Casaletti a S. Eustachio, 1771. Claude-Nicolas Ledoux, L’architecture considérée sous le rapport de l’art, des moeurs et de la législation, Tome Premier, Paris, De l’imprimerie de H.L. Perroneau, Chez l’auteur, Rue Neuve d’Orléans, 1804. Anthony Vidler, Claude-Nicolas Ledoux, 1736-1806, Cambridge (Mass.) & London, Massachusetts Institute of Technology, 1990, trad. it. Milano, Electa, 1994. Walter Gropius, The Theater of the Bauhaus, 1961, trad. it. in Oskar Schlemmer, Laszlo Moholy-Nagy, Farkas Molnár, Il teatro del Bauhaus, con uno scritto di Walter Gropius, nota di Filiberto Menna, Torino, Einaudi, 1975.
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cartellone prosa Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244
re, cercano verità sull’amato figlio Marco, lo scalatore che veniva dal mare.
Inizio spettacoli ore 20.30 Spettacoli domenicali ore 15.30
In scena dal 16 novembre al 2 dicembre al Teatro Rasi (lunedì e giovedì riposo) Anche a Faenza il 15 gennaio e a Lugo il 5 febbraio
Pantani
Open day
quando non sai bene come comportarti col presente? Sulla scena, a dividere i tormenti di una famiglia alle prese con una figlia adolescente, Michele Di Mauro, attore sensibile e ironico.
In scena dal 10 al 13 dicembre Anche a Bagnacavallo il 15 dicembre e ad Argenta il 7 dicembre
Un tram che si chiama desiderio
di Marco Martinelli con Luigi Dadina, Ermanna Montanari,Teatro delle Albe regia di Marco Martinelli produzione Teatro delle Albe - Ravenna Teatro, le manège.mons - Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl (Belgio)
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Una storia esemplare, quella dell’indimenticato campione del ciclismo italiano e internazionale, per raccontare l’enigma di una società malata di delirio televisivo e mediatico. Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene ritrovato senza vita.Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio, rivelatesi infondate, lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata. In una società affannata nel creare e distruggere quotidianamente i suoi divi di plastica ma anche i suoi eroi di carne,Tonina e Paolo, figure archetipiche di una Romagna popola-
di Walter Fontana con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro regia di Ruggero Cara produzione Agidi Srl Dopo i trionfi cinematografici del 2010 e il successo teatrale di Miss Universo,Angela Finocchiaro torna a collaborare con Walter Fontana, autore di questo nuovo testo, per dar vita a uno spettacolo ironico, tagliente e ricco di emozioni, nato da una domanda che riguarda tutti noi: come si guarda al futuro
di Tennessee Williams con Laura Marinoni e Vinicio Marchioni regia di Antonio Latella produzione ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione,Teatro Stabile di Catania Antonio Latella, regista tra i più innovativi del teatro italiano, firma questa edizione del capolavoro di Tennessee Williams, un racconto dolorosamente autobiografico che l’autore ambienta in una società in pieno mutamento, quella dell’America puritana anni ’40, descrivendone vizi e illusioni in graduale disfacimento. Protagonisti Stanley e Stella, il
cui equilibrio di coppia viene messo a rischio dall’arrivo improvviso della sorella di lei, Blanche (un’intensa Laura Marinoni), donna dai molti lati oscuri che pian piano andrà svelando.
In scena dal 17 al 20 gennaio
A Santa Lucia di Raffaele Viviani con Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargilli regia di Geppy Gleijeses produzione Teatro Stabile di Calabria, Teatro Quirino Vittorio Gassman Una commedia musicale di un maestro del teatro napoletano, che con poesia affronta le tragedie, i deliri, le illusioni degli esclusi e degli emarginati, in lavori che fondono una personalissima lingua popolare, aspra e incisiva, alla mimica e canzoni. In una Napoli piagata e impoverita dal primo conflitto mondiale, al ristorante Sparita, si intrecciano i destini, gli amori e le disfatte di spiantati viveur e cocotte, di cafoni arricchiti e poeti squattrinati, fatti rivivere in quest’allestimento dalla sapiente regia di Geppy Gleijeses e dall’arte comica di Lello Arena.
In scena dal 14 al 17 febbraio
I fratelli Karamazov
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di Fëdor Michailovi Dostoevskij con Mauro Malinverno regia di Guido De Monticelli produzione Teatro Stabile della Sardegna,Teatro Metastasio Stabile della Toscana
di William Shakespeare con Alessandro Gassmann regia di Alessandro Gassmann produzione Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Stabile di Torino, Società per Attori
Ultimo romanzo di Dostoevskij, I fratelli Karamazov è un grande palcoscenico dove i temi del peccato e dell’esistenza di Dio si fanno rovente dibattito nell’incontro fra tre fratelli sullo sfondo di un terribile delitto: l’uccisione del padre. Intorno a loro, e alla torbida e divorante azione in cui sono implicati, si dibatte una miriade di creature, intrappolate nell’eterna lotta fra il bene e il male. È un lacerante viaggio nell’animo umano che Alësa fa insieme ai fratelli - il passionale Dimitrij e il tormentato e raziocinante Ivan - lui unico in grado di sondare a un livello più profondo il dramma spirituale che scaturisce dal conflitto morale tra fede, dubbio, ragione e libero arbitrio.
Alessandro Gassmann torna al Teatro Alighieri con uno degli eroi tragici della drammaturgia shakespeariana. Personaggio determinato, totalmente “cattivo”, abile nell’anticipare tutti dicendo quello che farà, diventa il perno attorno al quale si sviluppa l’intricato labirinto di relazioni che rimbalzano repentinamente dal personale al politico. Capace di indagare continuamente su sé e in dialogo aperto con il pubblico, il Riccardo III di Gassmann padroneggia un linguaggio semplice e immediato, gioca con l’ironia del grande narratore fino a scoprire le carte del suo progetto di sterminio.
In scena dal 21 al 24 febbraio
R III. Riccardo Terzo
da Gianfranco Fiore si delineano i contorni di una figura quasi leggendaria; a far rivivere l’epopea di una donna d’altri tempi è Anna Bonaiuto, che ci restituisce il ritratto di una delle personalità più luminose del Risorgimento italiano.
In scena dal 4 al 7 aprile (domenica ore 20.30)
Art
innescare contrasti e conflitti nascosti e avvelenare anche i rapporti più consolidati, e che permette agli attori che la interpretano di “giocare” con sapiente divertimento.
In scena dal 25 al 28 aprile (domenica ore 20.30)
rassegna comico Sogno di una notte di mezza estate
In scena dal 7 al 10 marzo
La belle joyeuse di Gianfranco Fiore con Anna Bonaiuto regia di Gianfranco Fiore produzione Cadmo Associazione Culturale Donna dalle mille sfaccettature, patriota convinta quanto sfacciata anticlericale, editrice di pamphlets rivoluzionari e musa ispiratrice per artisti, Cristina di Belgioioso vive la propria esistenza animata dal sogno di unità nazionale. Ricchissima per nascita, si divide tra una Parigi dove è attrice e pittrice, e l’amata Italia, nelle cui martoriate terre del nord accoglie malati e costruisce orfanotrofi. Nel racconto monologante ideato
diYasmina Reza con Alessio Boni,Alessandro Haber e Gigio Alberti regia di Giampiero Solari produzione Nuovo Teatro srl ART è una delle più fortunate commedie di Yasmina Reza, drammaturga divenuta nota dopo la trasposizione cinematografica del suo Carnage, per la regia di Roman Polanski. Un’apparente satira sullo stato e il senso dell’arte contemporanea mette scrupolosamente a nudo l’intoccabile totem dell’amicizia maschile, i suoi riti e le sue dinamiche. Un’opera intelligente, sottile, dal ritmo incalzante, che evidenzia come un fatto banale (tutto parte dall’acquisto di un quadro pagato ben 200mila euro) possa
di William Shakespeare con Alessandro Betti, Gianni Cinelli, Maria Di Biase, Katia Follesa, Corrado Nuzzo, Marco Silvestri, Marta Zoboli, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti regia di Gioele Dix continua a pagina 13
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Quelli delle tende
produzione Bananas srl e Teatro Stabile di Verona in collaborazione con Estate Teatrale Versonese Come è noto, nella magia notturna del suo Sogno, Shakespeare intreccia abilmente i destini di molti personaggi eterogenei. L’altezzoso principe di Atene in procinto di sposare la sua regina delle Amazzoni. I quattro giovani innamorati, confusi e in costante conflitto fra loro. Il re e la regina delle Fate, più che mai umorali e sfuggenti. Gli sprovveduti artigiani, componenti una bizzarra compagnia amatoriale. In un gioco teatrale e poetico ricchissimo di equivoci, sberleffi, allusioni e colpi di scena, prende forma uno scenario fantastico di ineguagliabile potenza evocativa, che è da sempre occasione per le più svariate interpretazioni registiche. Gioele Dix ha deciso di affrontare la sua regia del Sogno formando una compagnia composta interamente da giovani comici di successo e coinvolgendo, nella messinscena, un duo musicale di straordinaria e raffinata versatilità, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
In scena il 26 novembre Anche a Faenza il 21 novembre
con Paolo Cevoli regia di Daniele Sala Estate 1934. Riccione, la Perla Verde dell’Adriatico. Pio Vivadio detto Nullo, di professione meccanico, figlio di n.n. allevato dalle suorine, di fede politica anarchica e di carattere ribelle, sta lavorando sul motore ingolfato dell’aereo di Mussolini. Due bambini, lo scambiano per il loro papà: sono Romano e Annamaria, figli numero quattro e cinque di Rachele e Benito Mussolini... In scena il 28 febbraio Anche ad Argenta il 6 febbraio
Tendaggi e Tessuti Laboratorio interno di sartoria
Donne che corrono dietro ai lupi
Aria precaria
di Alessandro Besentini e Francesco Villa con Ale & Franz regia di Leo Muscato Dieci incontri, a volte scontri, altre volte attese. Dieci fasi della vita, su cui ridere, sorridere, ma anche riflettere. Incontri paradossali in cui l’ordinaria vita di ogni giorno è messa di fronte a uno specchio deformante che ne rivela tutte le contraddizioni. Due uomini (in alcuni casi amici, in altri nemici, ogni tanto sconosciuti) incrociano i loro destini sul ciglio di una strada, in un rumoroso nido d’ospedale, su una panchina al fresco di un parco, nell’asetticità di un call center, in una fiduciosa sala d’aspetto, in una vitalissima bocciofila, o sul cornicione di un palazzo.
di Debora Villa, Francesca Micardi,Alessandra Torre con Debora Villa produzione Agidi Srl
In scena il 4 dicembre
Un viaggio, un vagabondare tra storia antica e recente, tra favole e cronache, tra cinema e canzoni per provare a capire qual è la situazione della donna ai giorni nostri, se è davvero cambiata dai tempi delle caverne o ci sono ancora inquietanti analogie con le sue sorelle preistoriche. Per rispondere agli annosi quesiti che girano intorno all’universo femminile, DeboraVilla ci accompagna in un percorso fatto di microracconti ironici e taglienti, una brillante arringa in difesa dell’affermazione della donna, a dimostrazione del fatto che forse il sesso debole oggi giorno non sia più quello femminile.
Il sosia di lui...
In scena il 14 marzo Anche a Faenza il 13 febbraio
Ravenna, Via Castel S.Pietro 44 tel 0544-63722 www.quellidelletende.it
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cartellone prosa Faenza
Inizio spettacoli ore 21
geniale temerarietà,la drammaticità della sua fiera esistenza,vissuta pericolosamente all’insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze,costi quel che costi,ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno.
Cyrano de Bergerac
In scena dal 30 ottobre al 1 novembre
Teatro Masini piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306
Oscura immensità di Massimo Carlotto con Claudio Casadio e Giulio Scarpati regia di Alessandro Gassmann produzione Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta/Romagna Teatri
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di Edmond Rostand con Alessandro Preziosi e con Veronica Visentin, Massimo Zordan, Emiliano Masala, Marco Canuto, Benjamin Stender regia di Alessandro Preziosi produzione Khora.Teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac,uno dei più estrosi scrittori del seicento francese,ebbe, già dalla prima rappresentazione,un eccezionale trionfo di pubblico e critica.L’opera di Rostand è stata tradotta,adattata e interpretata innumerevoli volte:Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro.La sua
«Giustizia,vendetta,perdono,pena.Questi sono i temi universali dell’Oscura immensità,un progetto narrativo nato come romanzo e che ora trova una sua articolazione naturale come testo teatrale.[...] Oscura immensità non lascia scampo.Alla fine ognuno è costretto a prendere posizione,a non eludere le domande che i due personaggi, Raffaello Beggiato e Silvano Contin,carnefice e vittima,pongono con la forza disarmante dei destini contrapposti e ineluttabili.Chi deve perdonare colui che ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi? La ragione,la politica,la religione,la filosofia non sono ancora riuscite a dare una risposta esauriente e in grado di soddisfare coloro che hanno sofferto il danno irreparabile della perdita di un loro caro per mano assassina,perché prevalgono sentimenti ancestrali che offuscano, accecano,trasformando l’esistenza in una oscura immensità».(Massimo Carlotto)
In scena dal 16 al 18 novembre
Sogno di una notte di mezza estate diWilliam Shakespeare con Alessandro Betti, Gianni Cinelli,
Maria Di Biase, Katia Follesa, Corrado Nuzzo, Marco Silvestri, Marta Zoboli, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti regia di Gioele Dix produzione Bananas srl e Teatro Stabile diVerona in collaborazione con Estate TeatraleVersonese
re (sono suoi anche Rumori fuori scena e Copenaghen),infatti,è il modo in cui si sviluppano vicende risapute alle quali Frayn è in grado di restituire una carica forsennata,grazie a un’invidiabile capacità di giostrare l’ironia con l’allarme e con il nonsense,cercando di coinvolgerci dentro un perfetto meccanismo a orologeria che non lascia scampo.
Come è noto,nella magia notturna del suo Sogno,Shakespeare intreccia abilmente i destini di molti personaggi eterogenei. L’altezzoso principe di Atene in procinto di sposare la sua regina delle Amazzoni.I quattro giovani innamorati,confusi e in costante conflitto fra loro.Il re e la regina delle Fate,più che mai umorali e sfuggenti.Gli sprovveduti artigiani,componenti una bizzarra compagnia amatoriale.In un gioco teatrale e poetico ricchissimo di equivoci,sberleffi,allusioni e colpi di scena,prende forma uno scenario fantastico di ineguagliabile potenza evocativa,che è da sempre occasione per le più svariate interpretazioni registiche.Gioele Dix ha deciso di affrontare la sua regia del Sogno formando una compagnia composta interamente da giovani comici di successo e coinvolgendo,nella messinscena, un duo musicale di straordinaria e raffinata versatilità,Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
Improvvisamente l’estate scorsa
In scena il 21 novembre Anche a Ravenna il 26 novembre
Note di Natale The absolutely fabulous & swingin’ Xmas show di Giorgio Bozzo con le Sorelle Marinetti, Gianluca De Martini e Orchestra Maniscalchi regia di Giorgio Bozzo produzione P-Nuts Srl
In scena dal 17 al 19 dicembre
di Tennessee Williams con Cristina Crippa e Elena Russo Arman e con Con Cristian Gianmarini, Corinna Augustoni, Edoardo Ribatto e Sara Borsarelli regia di Elio De Capitani produzione Teatridithalia Elfo Puccini Elio De Capitani torna a TennesseeWilliams e ai suoi temi,a vent’anni dall’allestimento del Tram chiamato desiderio,per continuare a indagare la società americana del secolo scorso e i suoi riflessi sulla nostra storia attuale.Il dramma è tutto giocato all’interno della lussureggiante serra della signoraVenable (Cristina Crippa),opera vivente di suo figlio Sebastian, morto “improvvisamente,l’estate scorsa”.Qui un giovane neurologo (Cristian Giammarini), che sperimenta con successo cure psichiatriche d’avanguardia,riceve dalla ricca signora una generosa offerta per l’ospedale pubblico di New Orleans,ma in cambio dovrebbe impegnarsi a operare sua nipote Catherine (Elena Russo Arman),apparentemente affetta da allucinazioni e crisi isteriche violente.Ma le cure d’avanguardia non sono altro che la famigerata lobotomia.
In scena dall’11 al 13 gennaio
Pantani
Una serata ad alta concentrazione di musica swing,infiocchettata con brani classici della tradizione natalizia e gustosi aneddoti sugli usi e costumi su come si viveva l’Avvento negli anni Trenta e Quaranta.Questo il colorato e melodioso contenuto dello spettacolo teatralmusicale Note di Natale,che vede in scena il trio vocale Sorelle Marinetti,l’Orchestra Maniscalchi al gran completo (10 elementi) e il talentuoso tenore Gianluca De Martini.
In scena il 7 dicembre
Due di noi di Michael Frayn con Lunetta Savino,Emilio Solfrizzi regia di Leo Muscato produzione ErreTiTeatro30 e Leart’ Un fuoco di fila di trovate,di battute incongruenti,riunite attorno – in tutti e tre i gli atti unici che compongono lo spettacolo – a un’invenzione drammaturgica che ha per protagonista una coppia,colta in situazioni al limite (comiche,surreali o addirittura inquietanti),ma sempre risibili.Quello che conta in questo auto-
di Marco Martinelli con Luigi Dadina,Ermanna Montanari, Teatro delle Albe regia di Marco Martinelli produzione Teatro delle Albe - Ravenna Teatro,le manège.mons - Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl (Belgio) Una storia esemplare,quella dell’indimenticato campione del ciclismo italiano e internazionale,per raccontare l’enigma di una società malata di delirio televisivo e mediatico.Il 14 continua a pagina 16
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LA NOSTRA PASSIONE SEI TU! RAVENNA - MARINA DI RAVENNA - MEZZANO - LUGO - BAGNACAVALLO - RUSSI - FAENZA - CESENA - RIMINI - ARGENTA
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febbraio 2004 Marco Pantani viene ritrovato senza vita.Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France,le accuse di doping a Madonna di Campiglio,rivelatesi infondate,lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata.In una società affannata nel creare e distruggere quotidianamente i suoi divi di plastica ma anche i suoi eroi di carne,Tonina e Paolo,figure archetipiche di una Romagna popolare,cercano verità sull’amato figlio Marco,lo scalatore che veniva dal mare.
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torna d’attualità grazie alla lettura di Don Andrea Gallo,che impersona magistralmente la figura del predicatore.
In scena l’8 febbraio
Tante belle cose
In scena il 15 gennaio Anche a Ravenna dal 16 novembre al 2 dicembre e a Lugo il 5 febbraio
Il nipote di Rameau
di Edoardo Erba con Maria Amelia Monti e Gianfelice Imparato regia di Alessandro D’Alatri produzione Associazione Culturale La Pirandelliana e L’Incredibile Srl
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di Denis Diderot con Silvio Orlando e con Amerigo Fontani, Maria Rondanini regia di Silvio Orlando produzione Cardellino Srl Il nipote di Rameau di Denis Diderot,capolavoro satirico della seconda metà del settecento,è la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto,amorale per vocazione avvolto in un lucido cupio dissolvi.Nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti, nella riduzione della vita a pura funzione fisiologica,riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male,del genio e della mediocrità,della natura umana e delle possibilità di redimerla.Rameau si è offerto,attraverso i secoli,come un nitido archetipo di libero servo,innocua foglia di fico per padroni a tolleranza variabile.
«In America chiamano con una sola parola, hoarder,quella gente di cui noi diciamo:“vive in un disordine bestiale,a casa sua non riesci nemmeno a camminarci,tanta roba ci ha dentro”.Pare che laggiù il fenomeno coinvolga milioni di persone.Gli psicologi l’hanno definito un disagio psichico grave.[...] Qui da noi il problema,più che a livello psichico,è percepito a livello condominiale.Anche per la differenza di abitudini abitative:là villette in legno dove ciascuno fa e disfa un po’come crede,qua casermette o casermoni con o senza portineria, con leggine,divieti,regolamenti,devastanti assemblee e liti da manicomio.Insomma qui un hoarder non solo non è considerato né dalla psichiatria né dalla tivù,ma ha una vita molto più difficile sul campo».(Edoardo Erba)
In scena dal 15 al 17 febbraio
... mi chiedete di parlare
In scena dal 29 al 31 gennaio Anche a Cervia l’1 e il 2 dicembre
Io non taccio Le prediche di Girolamo Savonarola di Stefano Messini con Don Andrea Gallo e con Stefano Albarello produzione Promo Music Poche figure hanno saputo catalizzare attorno a sé interessi tanto contrastanti e conflittuali come quella di Girolamo Savonarola.È considerato l’archetipo dell’impegno civile dei cristiani:nel quinto centenario della morte,il prete scomunicato nella Firenze di fine ’400
poteva entrare e una grande giornalista,come Lucia Annunziata,descriverà “un disordine che inquieta,una donna sola,un tappeto di cicche di sigarette per terra”.È li che si era rintanata Oriana,nell’ombra.Mentre la Fallaci infiammava il mondo.[...] Non mostrando più niente di sé,Oriana è riuscita a salvaguardare il Mito Fallaci.La sua forza e il suo glamour.E lasciare a noi solo la possibilità di fare delle ipotesi sulle contraddizioni di una grande,rabbiosa, folle donna».(Monica Guerritore)
In scena dal 15 al 17 marzo
provare a capire qual è la situazione della donna ai giorni nostri,se è davvero cambiata dai tempi delle caverne o ci sono ancora inquietanti analogie con le sue sorelle preistoriche.Per rispondere agli annosi quesiti che girano intorno all’universo femminile, DeboraVilla ci accompagna in un percorso fatto di microracconti ironici e taglienti,una brillante arringa in difesa dell’affermazione della donna,a dimostrazione del fatto che forse il sesso debole oggi giorno non sia più quello femminile.
Un’intera e un “ridotto”
In scena il 13 febbraio Anche a Ravenna il 14 marzo
con Maria Pia Timo e Luciano Manzalini
Best of... Gigi e Andrea
Un esilarante spettacolo,un recital che unisce il meglio dei personaggi,delle gag e delle trovate “rubate”dal repertorio di Luciano Manzalini e Maria Pia Timo.Il sodalizio,nato proprio in occasione di questa serata a favore del restauro del Ridotto del Teatro Masini di Faenza,ma partorito già ai tempi della fortunata trasmissione di Rai3 Tintoria,sboccia dal comune desiderio di mescolare forme e tipi di comicità diversi,maschili e femminili, sovrappeso e anoressici,classici e surreali,propri e altrui,per dare vita ad un misto di teatro-cabaret-happening il più variegato possibile.
In scena il 22 marzo
rassegna comico Attori per caso di Bruno Arena e Massimiliano Cavallari con i Fichi d’India regia di Daniele Ceva e Alessandro Pavanelli produzione Ridens Inciampare,cadere e trovarsi improvvisamente su un palcoscenico,potrebbe sembrare un sogno ricorrente,di quelli fatti nel dormiveglia. Inciampare e finire su un palcoscenico a fianco dei Fichi d’India,potrebbe invece non essere un sogno ma una reale ed emozionante esperienza in una sera che pensavate di passare tranquilli a godervi uno spettacolo a teatro.In Attori per caso,il pubblico potrà vivere l’emozione di esibirsi e diventare protagonista di una commedia romantica,di un classico western o di un giallo dalla trama intricata,per una sera da veri “attori per caso”!
In scena il 17 gennaio di e con Monica Guerritore e con Lucila Mininno produzione Festival di Spoleto/Fondazione Rizzoli – Corriere della Sera – Compagnia Mauri Sturno «Immagino una folle,piccola donna,che torna nel luogo della sua solitudine,quella casa di NewYork,ora non più sua,coperta di teli di plastica,in attesa di nuovi abitanti.Là nessuno
Donne che corrono dietro ai lupi di Debora Villa, Francesca Micardi,Alessandra Torre con Debora Villa produzione Agidi Srl Il nuovo spettacolo di DeboraVilla è un viaggio, un vagabondare tra storia antica e recente,tra favole e cronache,tra cinema e canzoni per
con Gigi Sammarchi e Andrea Roncato produzione Tempi e Ritmi In un periodo di grandi ritorni sia musicali che nello spettacolo,torna a lavorare insieme un simbolo della comicità italiana degli anni passati:l’accoppiata vincente tra Gigi Sammarchi e Andrea Roncato,che dopo applaudite partecipazioni televisive a reality, commedie,film,varietà,musical ecc., rispondono al richiamo del loro primo amore,il cabaret.
In scena il 12 marzo Anche a Cervia il 13 dicembre
Mr. Forest Show
con Michele Foresta produzione Zero9 Michele Foresta, detto Mr. Forest, interpreta un surreale e incompetente mago che, unendo una vena comica di stampo cabarettistico all’abilità tipica dei prestigiatori, tenta in tutti i modi di attribuire un senso misterioso e arcano alle banalità del quotidiano. Una sorta di show man inadeguato e disastroso che porta avanti il suo spettacolo, addentrandosi in tutte le branche della magia, ipnotizzando banane e piranha, piegando servizi di posate, tentando impossibili evasioni emulando Houdini. Con un unico risultato certo: l’esilarante fallimento. In scena il 9 aprile
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Tradizione, storia e gusto... L'Osteria dei Battibecchi è una chicca del centro storico di Ravenna: piccola, accogliente e di recente apertura, vanta già la segnalazione di Slow Food nella guida "Osterie d'Italia". Nicoletta Molducci, la titolare, ha di fatto portato nella sua cucina l'esperienza e le tradizioni dell'azdora romagnola, dimostrando la capacità di proporre i piatti poveri della nostra cultura come capolavori del gusto. L'attenzione minuziosa per i particolari, anche nell'arredo del locale, che cita mestieri senza dimenticare un prezioso richiamo al mosaico, crea quell'atmosfera di calore casalingo che solo le cucine delle donne possono eguagliare. Piatti, neanche a dirlo, preparati con prodotti di giornata: dalle minestre e piadine tirate a mano, ai dolci fatti "in casa". Grande attenzione è data anche alla selezione di vini e grappe, visibili anche su ogni mensola della sala. Volete un consiglio: prenotate per tempo!
Ravenna, Via della Tesoreria Vecchia 16 (ang. Piazzetta delle Poste) tel. e fax 0544.219536
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cartellone prosa Lugo Teatro Rossini piazzale Cavour, 17 Tel. 0545 38542 Inizio spettacoli ore 20.30
Aspettando Godot
di Samuel Beckett con Natalino Balasso,Jurij Ferrini regia di Jurij Ferrini produzione Progetto U.R.T/Teatria Srl
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La versione di Aspettando Godot proposta dalla lettura registica di Jurij Ferrini è forse la più apprezzata degli ultimi tempi,perché spinge all’estremo,quasi fino al comico,la lettura esistenzialista della tragedia di Beckett. Costruito intorno alla condizione dell’Attesa, Aspettando Godot venne scritto verso la fine degli anni Quaranta e pubblicato in lingua francese nel 1952.Due barboni si incontrano ogni giorno fino al calar della notte in una strada di campagna.Passano le giornate ad
Nuo
aspettare un certo Godot,con il quale sembrano avere un vago appuntamento;si lamentano continuamente del freddo,della fame e del loro stato esistenziale;litigano,pensano di separarsi ma alla fine restano l’uno dipendente dall’altro.Ed è proprio attraverso i loro discorsi sconnessi e superficiali,inerenti argomenti futili e banali,che emerge il nonsenso della vita umana.
Il malanno immaginario
di Francesco Freyrie
In scena il 9 novembre
liberamente ispirato al Malato immaginario di Molière
Macbeth
conVito
diWilliam Shakespeare con Giuseppe Battiston,Frédérique Loliée adattamento e regia di Andrea De Rosa produzione Fondazione Teatro Stabile di Torino/Teatro Stabile delVeneto
regia di Daniele Sala produzione Nuova Scena-Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna
Andrea De Rosa affronta la tragedia più breve di Shakespeare scegliendo due intensi interpreti per le parti principali:Frédérique Loliée,sua attrice prediletta e indimenticabile interprete di Elettra,e Giuseppe Battiston,talento cinematografico e teatrale.Se Shakespeare ha scritto una tragedia dolorosissima sulla banalità del male,De Rosa con questo Macbeth sembra entrarci come fosse Quentin Tarantino:fissandosi sul sangue,le crudeli risate,la presenza sempre spaventosa dei bambini...Quel che appare irresistibile nel Macbeth è l’ambizione fatta ossessione,il potere che per realizzarsi si nutre di sangue.
In scena dal 16 al 19 novembre (domenica inizio ore 16)
Nicola Di Pinto,Carolina Rosi regia di Luca De Filippo produzione Teatro Stabile dell’Umbria/Elledieffe Il rapporto tra realtà,vita e illusione:il Professor Marvuglia fa “sparire”durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta,per consentirle di fuggire con l’amante, e fa poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà con totale fiducia nella fedeltà di lei la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Eduardo parla in modo preciso del rapporto tra il mondo del teatro e quello degli spettatori,e dei confini,invisibili ma invalicabili,tra queste due realtà complementari. In scena dal 17 al 20 dicembre
Un marito ideale di OscarWilde conValentina Sperlì,RobertoValerio
Il nostro eroe è un uomo di mezza età,molto ricco,servito e riverito,ma soprattutto molto malandato.A vederlo parrebbe sanissimo,ma la vita che conduce di sano non ha nulla;vive chiuso nella sua camera da letto senza fare nulla se non leggere i bugiardini,ingoiare farmaci e consultare enciclopedie mediche.E quando un nuovo malanno lo assale,chiama subito medici,paramedici,santoni e cialtroni per farsi visitare...Riuscirà il nostro eroe a guarire? e da cosa esattamente?
regia di RobertoValerio produzione Teatridithalia/Padiglione Ludwig
La grande magia
Scritta nel 1893,Il marito ideale compone con Il ventaglio di Lady Windermere e Una donna senza importanza la trilogia detta dei “Society dramas”diWilde.Partendo dal tema della corruzione politica,Roberto Valerio ha ridotto all’essenziale il testo,offrendo un’ottima sponda per interrogativi di sconcertante attualità:è possibile una politica senza compromessi? la questione morale è un fatto privato o pubblico? esiste ancora un limite oltrepassato il quale si prova vergogna delle proprie azioni?
di Eduardo De Filippo con Luca De Filippo,Massimo De Matteo,
In scena dall’11 al 13 gennaio (domenica doppio spettacolo,
In scena il 13 dicembre Anche a Russi l’11 dicembre
e n o i t s va ge
di TEODEMA S.R.L.
Specialità gastronomiche romagnole e siciliane, con ampia e sempre fresca scelta di primi piatti fatti in casa, carni prelibate, contorni, stuzzichini tipici, polenta, dolci. Da portar via... oppure da degustare in saletta apparecchiata!
Ravenna Via Bassano del Grappa 30
0544.1883334 Vi aspettiamo numerosi!
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alle 16 e alle 20.30)
Pantani di Marco Martinelli con Luigi Dadina,Ermanna Montanari, Teatro delle Albe regia di Marco Martinelli produzione Teatro delle Albe - Ravenna Teatro,le manège.mons - Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl (Belgio) Una storia esemplare,quella dell’indimenticato campione del ciclismo italiano e internazionale,per raccontare l’enigma di una società malata di delirio televisivo e mediatico.Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene ritrovato senza vita.Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France,le accuse di doping a Madonna di Campiglio,rivelatesi infondate,lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata.In una società affannata nel creare e distruggere quotidianamente i suoi divi di plastica ma anche i suoi eroi di carne,Tonina e Paolo,figure archetipiche di una Romagna popolare,cercano verità sull’amato figlio Marco,lo scalatore che veniva dal mare.
In scena il 5 febbraio Anche a Ravenna dal 16 novembre al 2 dicembre e a faenza il 15 gennaio
The history boys di Alan Bennett con Elio De Capitani,Ida Marinelli Regia,scene e costumi di Ferdinando
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Bruni e Elio De Capitani produzione Teatridithalia Elfo Puccini Uno spettacolo diventato un caso,un successo che replica quello della versione originale,vincitrice di sei Tony Award nel 2004 e subito trasformata in film.Un gruppo di studenti è impegnato negli esami di ammissione all’università:sono ragazzi molto diversi tra loro ma affiatati,dal leader della classe,il donnaiolo Dakin,al fragilissimo Posner,fino al poco convenzionale Scripps.L’insegnante di inglese, Hector,e quella di storia cercano di stimolarli al di là dei percorsi consueti e preconfezionati, infischiandosene delle tradizioni e dei punteggi scolastici,mentre il preside,per buon nome della scuola,li vorrebbe tutti a Oxford o Cambridge.
In scena dal 22 al 24 febbraio (domenica 24 doppio spettacolo, alle 16 e alle 20.30)
La Fondazione
di Raffaello Baldini con Ivano Marescotti Regia diValerio Binasco produzione Nuova Scena-Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna Un personaggio un po’matto,che colleziona ossessivamente i più assurdi oggetti del passato,
DIVA LADY
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I A L E
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D E L L A L I R I C A I A B A R A C C A 2
è preso dall’idea di dar vita a una Fondazione che tenga viva la memoria delle cose più sfuggenti e dei pensieri,quelli che vengono a tutti quanti in qualche momento della giornata,e sembrano tanto acuti,e poi spariscono nel flusso della vita.Questo personaggio,splendidamente velleitario e a modo suo eroico,cerca così di imbrigliare la vita (e la morte) nel suo delirio apparentemente bislacco,ma profondissimo. Scritta in dialetto romagnolo,ma con molte parti in italiano,La Fondazione è un testo “crepuscolare”,sulle cose che svaniscono e sul desiderio di conservarle.
avvenimenti.Si sa,un cadavere non porta mai bene...
In scena dall’8 al 10 marzo (domenica doppio spettacolo, alle 16 e alle 20.30)
Il ventaglio
In scena il 28 febbraio Anche a Russi il 25 febbraio e a Conselice il 5 febbraio
Hotel Paradiso di e con Anna Kistel, Sebastian Kautz,Thomas Rascher regia di MichaelVogel produzione Familie Floz/Theaterhaus Stuttgart/Theater Duisburg Strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso,un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dall’anziana capofamiglia.Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull’entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche.Ma si intravedono nubi all’orizzonte.Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell’albergo.La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione,quella di macellare non solo animali...Quando il primo cadavere affiora, tutto l’albergo scivola in un vortice di strani
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di Carlo Goldoni con Alessandro Albertin,Silvio Barbiero regia di Damiano Michieletto produzione Teatro Stabile del Veneto/Teatri e Umanesimo Latino Se l’amore è qualcosa senza tempo,uguale da secoli in quel suo ripetersi di sprazzi di felicità, gelosie,avvicinamenti e abbandoni,litigi e illogicità,perché non rivedere in un contesto contemporaneo un classico della drammaturgia veneziana come Il ventaglio di Goldoni che proprio su di esso è interamente costruito? Parte da qui,la decisione del regista veneziano Damiano Michieletto,già ammirato nel “Lugo Opera Festival 2008”con l’opera Jackie O,di proporne una rivisitazione moderna e innovativa,capace di dimostrare come le smanie amorose dei vari personaggi che si susseguono in scena,nobili o rustici,non sono altro che le nostre.
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In scena dal 16 al 18 marzo (domenica doppio spettacolo, alle 16 e alle 20.30)
calzature e accessori V E N N A O T E L
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cartellone prosa Cervia via XX Settembre, 125 tel. 0544 975166
In scena l’1 e il 2 dicembre Anche a Faenza dal 29 al 31 gennaio
Inizio spettacoli ore 21
L’apparenza inganna
Teatro Comunale
Otello
diWilliam Shakespeare con Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni regia di Nanni Garella produzione Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna in collaborazione con Estate Teatrale Veronese
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Un avamposto militare in un territorio di occupazione, la Repubblica veneta contro i Turchi, occidente contro oriente: una storia che costruisce nella mente un immaginario di guerre. La fibra morale di un mondo, quello occidentale, messo a dura prova dalla crudezza dello scontro, con l’inevitabile ripercussione sulle vicende private dei protagonisti: di quelli nobili e virtuosi, come di quelli meschini e malvagi. Nell’Otello perdono tutti: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate…
In scena il 20 e 21 novembre Anche a Bagnacavallo il 4 dicembre
Il nipote di Rameau di Denis Diderot con Silvio Orlando e con Amerigo Fontani, Maria Rondanini regia di Silvio Orlando produzione Cardellino Srl Il capolavoro di Denis Diderot è la parabola grottesca di un musico fallito,cortigiano convinto,amorale per vocazione avvolto in un lucido cupio dissolvi.Nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti,nella riduzione della vita a pura funzione fisiologica,riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male,del genio e della mediocrità,della natura umana e delle possibilità di redimerla.Rameau si è offerto,attraverso i secoli,come un nitido archetipo di libero servo, innocua foglia di fico per padroni a tolleranza variabile.
di FrancisVeber con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi regia di Tullio Solenghi produzione La Contrada - Teatro Stabile di Trieste Contabile diligente e uomo mite senza qualità, François Pignon lavora per un’azienda di produzioni derivanti dal caucciù,preservativi in primis.Sull’orlo del licenziamento si finge omosessuale per salvare il posto di lavoro con tutte le conseguenze e gli equivoci del caso.... Tratto dall’omonimo film francese del 2000 (“Le placard)”lo spettacolo riporta in scena per la quinta volta il personaggio di François Pignon inventato daVeber nel 1973 con la pièce teatrale “L’emmerdeur”(“Il rompiballe”).
In scena il 15 e 16 gennaio
Piccoli crimini coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt con Elena Giusti e Paolo Valerio regia di Alessandro Maggi produzione Teatro Stabile di Verona Fondazione Atlantide Dopo aver subito un brutto incidente domestico, Gilles torna a casa dall’ospedale completamente privo di memoria, non riconosce più neppure la moglie Lisa, che tenta di ricostruire la loro vita di coppia tassello dopo tassello cercando di oscurarne le ombre.Via via che si riportano alla luce informazioni dimenticate si manifestano delle crepe: sono molte le cose che cominciano a non tornare... Come mai Lisa mente? E perché non vuole darsi fisicamente a Gilles? Per quale motivo Gilles si ricorda di certi particolari del viaggio di nozze? Sono alcuni dei misteri di questo giallo coniugale in cui la verità non è mai ciò che sembra, dove la memoria, la menzogna e la violenza vengono completamente riviste per assumere dei significati nuovi...
In scena il 5 e il 6 febbraio
Beniamino di Steve J. Spears con Paolo Ferrari regia di Giancarlo Sepe produzione Bis Tremila Il monologo dell’australiano Steve J. Spears, un grande successo internazionale, parte come una sorta di farsa, scatenata intorno a un professore di eloquenza shakespeariana che si scopre innamorato del suo tredicenne allievo balbuziente. Il professore nasconde i
suoi sentimenti, confidandosi soltanto con un vecchio amico omosessuale, ma in solitudine si traveste e balla ascoltando i Rolling Stones, lasciandosi andare al desiderio di vivere appieno la sua difficile condizione. Perseguitato dalla piccola comunità in cui vive, che lo incolpa della scandalosa relazione con il minorenne, il professore finisce in una casa di cura per malattie mentali, giungendo ad un drammatico epilogo.
rassegna comico
In scena il 27 e 28 febbraio
Torna a lavorare insieme un simbolo della comicità italiana degli anni passati: l’accoppiata vincente tra Gigi Sammarchi e Andrea Roncato,che dopo applaudite partecipazioni televisive a reality,commedie, film,varietà,musical ecc.,rispondono al richiamo del loro primo amore,il cabaret.
Mind Juggler di e con Francesco Tesei produzione Marangoni Spettacolo Ciò che compie il “mentalista”Tesei è semplice e, allo stesso tempo, spaventoso.Tesei squarcia il velo della percezione, mostrando con insolita ironia che la realtà, spesso, è esattamente il contrario di ciò che noi pensiamo che sia. Improvvisamente ci rendiamo conto che il nostro libero arbitrio, forse, non è così “libero”. Che tutto ciò che riteniamo assolutamente privato e personale è, in realtà, comune e condiviso. Che ogni comportamento è collegato da una serie infinita di rapporti di interdipendenza. Che dentro la nostra mente, forse, esiste un ordine segreto che regola il caos.
In scena il 9 e 10 marzo Anche ad Argenta il 4 gennaio e a Longiano il 16 dicembre
Ballata di uomini e cani. Dedicato a Jack London
Best of... Gigi e Andrea con Gigi Sammarchi e Andrea Roncato produzione Tempi e Ritmi
In scena il 13 dicembre Anche a Faenza il 12 marzo
Stasera non escort di Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni, Marianna Stefanucci con Rita Pelusio,Alessandra Faiella, Margherita Antonelli e Claudia Penoni regia di Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni Le attrici si alterneranno sulla scena tra monologhi e canzoni, dissertando in modo comico sulla realtà contemporanea, soffermandosi su temi cari al mondo femminile: dall’autostima all’incomunicabilità tra i sessi, dalle fiabe alla pubblicità, presentando al pubblico personaggi esilaranti.
In scena il 17 gennaio
2112 (tra cento anni)
di e con Marco Paolini e con Angelo Baselli e Gianluca Casadei produzione Jolefilm Come dichiara lo stesso attore, «Ballata di uomini e cani è composto di tre racconti della durata di circa mezz’ora ciascuno, più alcune ballate e un inserto sulla vita di Jack London. I tre racconti che ho trascritto oralmente sono Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco e, in tutti e tre, uomini e cani sono coprotagonisti. Sto ancora lavorando su alcuni capitoli tratti dalle autobiografie dello scrittore per farne un racconto intrecciato agli altri. Lo spettacolo avrà la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni ad essi ispirate».
In scena il 9 e 10 aprile al PalaCongressi di Cervia
di e con Giobbe Covatta produzione Associazione Teatrale L’Uovo dell’Aquila I personaggi che vivranno tra cento anni saranno i nostri discendenti e avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico,sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato.Certo l’uomo non perderà il suo ingegno e Giobbe si diverte a immaginare le stravaganti invenzioni scientifiche,ma anche sociali e politiche,che metteremo a punto per far fronte a una drammatica emergenza ambientale e sociale.
In scena il 19 febbraio
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cartellone prosa Bagnacavallo di e con Ivano Marescotti produzione Pataka srl
Teatro Goldoni piazza della Libertà, 21 Tel. 0545 64330
“Nessun attore può venire da Bagnacavallo” dice Totò in uno dei suoi tanti film? Invézi us pò,us pò! Dopo 30 anni di recital e di “fatti evéri”,l’attore Marescotti tira le somme e racconta una storia incredibile ma vera:da Villanova di Bagnacavallo operaio in segheria a Hollywood con Ridley Scott.
Inizio spettacoli ore 21
La penultima cena monologo storico-comico-gastronomico di e con Paolo Cevoli regia di Daniele Sala produzione Diverto
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In scena il 1 novembre
Un esilarante monologo “gastronomico”, che proprio al Teatro Goldoni avrà le sue riprese televisive. Paulus Simplicius Marone, ovvero il catering della cena più importante della storia dell’umanità, racconta la sua vita avventurosa. Le umili origini ad Ariminum, l’adozione da parte di una famiglia nobile che lo porterà a Roma dove apprende l’arte culinaria e la fuga nella terra più lontana e desolata terra dell’impero: la Palestina. Lì accade l’imprevisto: il miracolo di Gesù. Gli occhi di Paulus si incrociano con quelli del Maestro.. E da buon romagnolo Paulus ha subito un’idea imprenditoriale: «quello lì deve diventare mio socio!». Ma le cose non andranno come il nostro cuoco romagnolo pensava e dall’incontro con Gesù, Paulus Simplicius Marone non sarà più lo stesso...
In scena il 2 ottobre
Nessun attore può venire da Bagnacavallo
Abbastanza sbronzo da dire ti amo?
Due autori per un dittico,messo in scena dal grande attore italiano Carlo Cecchi. Abbastanza sbronzo da dire ti amo? è una commedia che tratta del rapporto fra “a country” e “a man”,secondo l’indicazione dell’autrice. “The country”è gli Stati Uniti;“the man”è un individuo europeo.Fra i due nasce e si sviluppa un rapporto d’amore omosessuale:l’amato è, ovviamente,Sam (the country);l’amante è Guy, l’europeo.Attraverso un dialogo ellittico,spezzettato,con battute che spesso si sospendono sul vuoto,lo schema della commedia erotico-sentimentale tratta in realtà del rapporto storicopolitico fra gli Stati Uniti e i suoi alleati.In Prodotto,un regista cinematografico racconta a una star il film che intende fare;cerca di trasmettere tutto il suo entusiasmo,sperando di conquistarla:senza la star,si intuisce,i produttori non finanzieranno l’opera.Ma la storia che il regista racconta è una di quelle ridicole fictions d’amore che l’industria hollywoodiana pretende di far passare come i nuovi miti moderni…
In scena il 13 novembre
Otello diWilliam Shakespeare con Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni regia di Nanni Garella produzione Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna in collaborazione con Estate Teatrale Veronese di Caryl Churchill / Mark Ravenhill con Carlo Cecchi regia di Carlo Cecchi produzione Teatro Stabile delle Marche
Via Canaletto 1/1 - Lugo (RA) Tel. 0545 33738 Fax.0545 32447 www.teknoterm.it info@teknoterm.it
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Un avamposto militare in un territorio di occupazione, la Repubblica veneta contro i Turchi, occidente contro oriente: una storia che costruisce nella mente un immaginario di guerre. La fibra morale di un mondo, quello occidentale, messo a dura prova dalla crudezza dello scontro, con l’inevitabile ripercussione sulle vicende private dei protagonisti: di quelli nobili e virtuosi, come di quelli meschini e malvagi. Nell’Otello perdono tutti: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate…
Anche a Ravenna dal 10 al 13 dicembre e ad Argenta il 7 dicembre
Spring Awakening
di Steven Sater regia di Emanuele Gamba Il musical di Duncan Sheik e Steven Sater ha rappresentato, per Broadway, una vera e propria opera generazionale. Sia i temi proposti che il periodo storico in cui viviamo, rendono Spring Awakening una proposta culturale assolutamente al passo con il nostro tempo. Due generazioni a confronto: adolescenti e adulti. I sogni, le passioni, i dubbi e le debolezze propri della green generation (oggi li chiameremmo degli “indignati”), che si scontrano con il sistema delle regole imposte (religiose, culturali, giuridiche, sociali) da una fascia sociale che detiene rigidamente il potere: gli adulti che oggi spesso chiamiamo i “garantiti” o, peggio,“la casta”.
In scena il 20 gennaio
Apocalypse
In scena il 4 dicembre Anche a Cervia il 20 e il 21 novembre
Open day Sala mostra Arredobagno Gestione bagno completo Pavimenti e rivestimenti Sanitari - Rubinetterie Box doccia - Vasche Idrotermosanitari Climatizzazione Aspirazione centralizzata Energie alternative Pannelli solari Caldaie a pellet e combustibili solidi Stufe a legna e pellet Caminetti Vendita pellet
di Walter Fontana con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro regia di Ruggero Cara produzione Agidi Srl
di Andrea Sasdelli con Giuseppe Giacobazzi e Andrea Sasdelli produzione Ridens
Dopo i trionfi cinematografici del 2010 e il successo teatrale di Miss Universo,Angela Finocchiaro torna a collaborare conWalter Fontana,autore di questo nuovo testo,per dar vita ad uno spettacolo ironico,tagliente e ricco di emozioni,nato da una domanda che riguarda tutti noi:come si guarda al futuro quando non sai bene come comportarti col presente? Sulla scena,a dividere i tormenti di una famiglia alle prese con una figlia adolescente, Michele Di Mauro,attore sensibile e ironico.
Un unico, intero monologo di due ore, senza mai scendere di tono un secondo: una lucida quanto divertente analisi dell’attualità italiana, dai reality show ai telegiornali, dalla pubblicità alle mode del momento. In tutto questo trovano spazio anche ricordi personali dell’artista. E poi le differenze tra i sessi e l’esilarante lettura di Men’s Health. Si ride sempre, di continuo, dalla prima all’ultima battuta, ma sono risate che fanno riflettere.
In scena il 15 dicembre
In scena il 23 febbraio
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cartellone prosa Russi Teatro Comunale via Cavour, 10 tel. 0544 587641 Inizio spettacoli ore 20.45
Anna Cappelli
produzione Compagnia Pitagora Alpi George,giornalista e critico letterario,famoso e molto influente;Honour,sua moglie,un tempo brava scrittrice;Sophie,fragile figlia della coppia,studentessa universitaria;e poi Claudia, giovane intervistatrice,molto determinata,con mire letterarie.Una famiglia importante dell’establishment intellettuale,in cui i ruoli della coppia sono ben definiti,con soddisfazione (reale? apparente?) di entrambi i partner.Ma qui arriva,meteora inaspettata,Claudia a intervistare lui,l’intellettuale famoso e l’ingranaggio,in apparenza perfettamente oliato del ménage familiare,comincia ad incepparsi.Che una giovane donna attraente affascini l’uomo maturo al punto di fargli abbandonare la vita precedente,rientra in una conosciuta casistica; la giovane Claudia tuttavia intreccia rapporti anche con le altre due donne della famiglia: Honour e Sophie. La struttura procede con un andamento simile alle riprese di un incontro di boxe.Sono le armi che consentono a Murray Smith,autrice australiana di culto,di raccontare superbamente questa storia.
In scena il 30 novembre
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di Annibale Ruccello con Maria Paiato regia di Pierpaolo Sepe produzione Fondazione Salerno Contemporanea A venticinque anni dalla scomparsa di Annibale Ruccello (1956-1986), il Teatro Nuovo di Napoli, per anni “casa artistica” del drammaturgo stabiese, produce una serie di spettacoli per ricordare uno degli autori più innovativi del secondo Novecento italiano.Tra questi Anna Cappelli, con Maria Paiato (Premio Ubu) diretta da Pierpaolo Sepe: un sodalizio che si è guadagnato uno strepitoso successo di critica. Anni Sessanta. Impiegata al Comune di Latina Anna Cappelli è una provinciale insoddisfatta e in guerra col mondo: è rancorosa con i genitori, ai quali non perdona di aver ceduto la sua stanza alla più giovane sorella Giuliana; odia la signora Tavernini, nel cui appartamento Anna vive in subaffitto sopportando i suoi puzzolentissimi gatti; e non lega con le colleghe d’ufficio, snob e pettegole. Un giorno le si avvicina il ragionier Tonino Scarpa, proprietario di un appartamento con dodici stanze.Anna sfiderà il mondo andando a vivere a casa del compagno, e da quel momento difenderà il suo nuovo status sociale con le unghie e con i denti. Letteralmente.
Il malanno immaginario di Francesco Freyrie liberamente ispirato al Malato immaginario di Molière conVito regia di Daniele Sala produzione Nuova Scena-Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna Il nostro eroe è un uomo di mezza età,molto ricco,servito e riverito,ma soprattutto molto malandato.A vederlo parrebbe sanissimo,ma la vita che conduce di sano non ha nulla;vive chiuso nella sua camera da letto senza fare nulla se non leggere i bugiardini,ingoiare farmaci e consultare enciclopedie mediche.E quando un nuovo malanno lo assale,chiama subito medici,paramedici,santoni e cialtroni per farsi visitare...ma poiché teme qualsiasi forma di contagio,lo fa solo per telefono,assistito dalla fedele badante.Essendo così impegnato a controllarsi,non ha tempo per le normali pratiche della vita:la sua unica certezza è che i malanni del mondo mirino ad attaccare il suo corpo e pertanto la vita non può essere che un barricarsi e resistere.Riuscirà il nostro eroe a guarire? e da cosa esattamente? In scena l’11 dicembre
In scena il 9 novembre
Anche a Lugo il 13 dicembre
Honour
La Rosa Bianca
di Joanna Murray-Smith con Paola Pitagora, Roberto Alpi,Viola Graziosi e Evita Ciri traduzione di Masolino d’Amico regia di Franco Però
di Lillian Groag con Andrea Castelli, IreneVilla,Alessio Genchi regia di Carmelo Rifici produzione Teatro Stabile di Bolzano
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La Rosa Bianca è un testo teatrale scritto negli anni Novanta dalla drammaturga statunitense Lillian Groag. Mai tradotto né messo in scena in Italia finora, sarà il Teatro Stabile di Bolzano a farlo conoscere al pubblico nella stagione 2012/2013. Lo spettacolo racconta gli ultimi giorni di vita della studentessa antinazista Sophie Scholl, attivista insieme al fratello Hans del gruppo di studenti di Monaco La Rosa Bianca ed emblema della ribellione non violenta al Reich. Si tratta di un esempio della storia eccezionale, significativo per tutti noi, genitori e figli: un esempio di impegno giovanile da trasmettere alle generazioni.
In scena il 16 gennaio
Mandragola di Niccolò Machiavelli con Giuliana Colzi,Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Giulia Rupi, Paolo Ciotti ideazione dello spazio, adattamento e regia di Ugo Chiti produzione Arca Azzurra Teatro La celeberrima beffa che porta il giovane Callimaco nel letto della bella Lucrezia, approfittando della dabbenaggine dell’anziano marito messer Nicia, con l’aiuto del diabolico mezzano Ligurio e del cinico fra’Timoteo viene riproposta con sontuosi costumi d’epoca in un contenitore di astratto e geometrico nitore.
In scena il 5 febbraio
La Fondazione
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con Elena Bucci e Marco Sgrosso elaborazione drammaturgica e regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso produzione Le Belle Bandiere «Dopo avere indagato il sodalizio umano e artistico delle mitiche figure di Isabella e Francesco Andreini ne La pazzia di Isabella – vita e morte di Comici Gelosi e l’ambigua e quasi dolorosa complicità nello sdoppiamento dei ruoli ne L’amante di Harold Pinter, in occasione del compimento dei primi vent’anni di esistenza della compagnia, giochiamo con una nuova coppia, sospesa tra le apparenti convenzioni di un naturalismo borghese in via di esplosione e un acrobatico equilibrismo sul filo di un assurdo che assomiglia sempre di più alla realtà. E non è certo un caso, se i protagonisti dell’irresistibile scherzo teatrale di Eugene Ionesco non hanno nemmeno più un nome proprio, ma sono soltanto Lui e Lei... Lui e Lei che si cercano continuamente, dove però sanno che l’altro non è. Hanno bisogno di sapere di non essere soli, ma non possono sopportare una comunicazione diretta e autentica che non passi attraverso la colpevolizzazione dell’altro per dare una ragione ai misteri della vita» (Elena Bucci e Marco Sgrosso).
In scena il 6 e il 7 marzo Anche a Conselice l’8 marzo
Da Krapp a senza parole Il prologo, Respiro, Improvviso dell’Ohio, Atto senza parole, L’ultimo nastro di Krapp
di Raffaello Baldini con Ivano Marescotti regia diValerio Binasco produzione Nuova Scena-Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna Scritta in dialetto romagnolo,ma con molte parti in italiano,La Fondazione è un testo “crepuscolare”,sulle cose che svaniscono e sul desiderio di conservarle.Raffaello Baldini ha consegnato a Ivano Marescotti,prima di morire,il suo ultimo testo,poi pubblicato presso Einaudi, dicendogli:«fanne quello che credi».Il titolo dato da Baldini stesso è La fondazione e parla di un tale che nella sua vita non riesce a buttare via nulla.Tiene da conto tutto,perfino le cartine che avvolgono le arance.La moglie lo ha mollato ma lui preferisce vivere tra la sua “roba”.Perché? Perché quella “roba”non rappresenta la sua vita,quella roba “è”la sua vita stessa.E quando quella “spazzatura”verrà buttata,anche lui seguirà la stessa sorte.Uno spettacolo comico solo perché spesso e fortunatamente,riusciamo anche a ridere di noi stessi.
In scena il 25 febbraio Anche a Lugo il 28 febbraio e a Conselice il 5 febbraio
Delirio a due anticommedia a partire da Eugene Ionesco
il luogo ideale per ogni tipo di evento
di Samuel Beckett traduzioni teatrali di Carlo Fruttero e Franco Lucentini con Glauco Mauri e Roberto Sturno regia di Glauco Mauri produzione Compagnia Mauri Sturno Beckett, premio Nobel per la letteratura, è certamente un innovatore nella storia del Teatro. Con le sue opere ci ha mostrato un nuovo modo di interpretare il rapporto tra la vita e l’uomo: una visione grottesca che spesso sfocia in una disperata comicità.Vari momenti poetici ma lo stesso tema: l’uomo e la sua fatica del vivere.Attraverso la messa in scena di quattro “atti unici”, si cerca di far capire al pubblico che non è Beckett difficile e complicato, ma difficile e complicata è la vita. La vita che Beckett pur nella sua angoscia, ha saputo raccontarci con una sotterranea ma struggente pietà.
In scena il 26 marzo
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cartellone prosa Conselice
L’armor de mond Il rumore del mondo
piani ad altezze differenti. Klinke fonde e sublima le principali arti di rappresentazione (teatro, danza, tecniche circensi) inserendosi nel filone narrativo del nouveau cirque, una forma di intrattenimento capace di divertire ed entusiasmare un pubblico di tutte le età con personaggi eccentrici e una trama coinvolgente.
Teatro Comunale Via Selice 125 Tel. 348 7095919 Inizio spettacoli ore 21
Klinke
In scena il 9 novembre
Rodaggio matrimoniale di Tennessee Williams traduzione di Masolino D’Amico con Jurij Ferrini, Fulvio Pepe, Isabella Macchi, Eva Cambiale regia di Jurij Ferrini progetto URT - Compagnia Jurij Ferrini
con Olivia Ferrari e Pol Casademunt regia di Philip Radice Compagnia Milo e Olivia
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serata di presentazione della stagione teatrale, opend ay con ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti Uno spettacolo che si sviluppa su diversi
Vigilia di Natale, 1958. Nella periferia di una città del Mid-South, nella casa di Ralph Bates giungono all’improvviso George Haverstick, suo amico ed ex commilitone, con la giovane moglie Isabel Crane. I due novelli sposi sono in piena lite. Isabel è un’infermiera che non lavora più e il marito ha perso il lavoro il giorno prima di sposarsi. Ralph invece ha litigato con la moglie Dorothy, che se n’è andata con il figlio, del quale teme una omosessualità. Il ritorno di Dorothy calmerà gli animi, un lieot fine inconsueto per lo stile di Williams.
In scena il 23 novembre
NTOI E M PAGAONTANT IN C
con Giuseppe Bellosi e Giovanni Nadiani testi di Raffello Baldini e Giovanni Nadiani Un bar, due tavolini. Due personaggi si raccontano momenti di vita e s’interrogano sull’amore, sulla solitudine, sulla felicità, sulla paura, sulla morte, sul tempo, sulla memoria, sull’eternità, insomma sul senso dell’esistenza. Ascoltando questi discorsi, in cui l’umorismo dissimula un’amarezza profonda, «si ride, ma con dolore», come amava dire Raffaello Baldini.
In scena il 5 dicembre
Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa!
di Ray Cooney versione italiana di Luca Barcellona con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino, Nini Salerno, Licinia Lentini, Antonio Pisu, Claudia Ferri, Domenico De Santi, Selene Rosiello
con la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu regia di Gianluca Guidi produzione Artù - Ente Teatro Cronaca Invece di presenziare al Consiglio dei Ministri, l’onorevole De Mitri, ministro di Governo, sta per passare la notte con la sua amante, ufficio stampa dell’opposizione, nella suite 648 dell’Hotel Palace. Purtroppo per loro, però, niente andrà come previsto... Un cadavere, personale impiccione e lo scandalo sta per scoppiare... Fortunatamente l’onorevole può contare sul suo fedele portaborse che affronterà le situazioni più incredibili e divertenti. Prima versione italiana della nuova commedia degli equivoci di Ray Cooner, che vanta il premio Lawrence Olivier come miglior commedia dell’anno a Londra.
In scena il 16 dicembre
La donna che sbatteva nelle porte
di Roddy Doyle con Marina Massironi drammaturgia e regia di Giorgio Gallione produzione Teatro dell’Archivolto
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La donna che sbatteva nelle porte è Paula Spencer, ha trentanove anni e vive a Dublino, ma la storia di abuso fisico e psicologico che ha sulle spalle potrebbe essere successa ovunque. Padre misogino e madre sottomessa, già da adolescente con la voglia di fuggire.Tutto cambia quando, qualche anno dopo, diventa la “signora” Spencer, la moglie di Charlo, il bello del quartiere, sicuro, carismatico, vincente. Poi arrivano i figli, Charlo che beve pesantemente, perde il lavoro e la vicenda precipita... Lo sbattere nelle porte diventa per Paula metafora per nascondere la violenza subita dal marito.
In scena il 21 gennaio
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borazione copn Teatro Metastasio Stabile della Toscana e Festival shakespeariano - Estate teatrale veronese Nuovo allestimento di una delle pièce più “magiche” di Shakespeare, appartenente alla sua ultima fase creativa, quella dei “romances”, in cui rielabora in dimensione mitica e sacrale le grandi tematiche delle tragedie e commedie precedenti, a partire dalla lotta intestina per il trono – qui quella di Prospero – a quella del teatro nel teatro, fino agli scherzi e incroci amorosi, che sono sempre rivelatori di altro.
In scena il 30 gennaio
La tempesta
La Fondazione di Raffello Baldini con Ivano Marescotti regia di Valerio Binasco produzione Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna
di William Shakespeare con la Popular Shakespeare Kompany Valerio Binasco, Fabrizio Contri, Fortunato Cerlino,Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Marini, Deniz Ozdogan, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Sergio Romano, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati regia di Valerio Binasco produzione Oblomov Films in colla-
Il grande poeta romagnolo Raffaello Baldini ha consegnato a Ivano Marescotti, prima di morire, il suo ultimo testo, poi pubblicato rpesso Einaudi, dicendohli: «fanne quel che credi». Il titolo dato da Baldini stesso è La Fondazione e parla di un tale che nella sua vita non riesce a buttare via niente.Tiene da conto tutto, perfino le cartine che avvolgono le arance. La moglie lo ha lasciato, ma lui preferisce vivere tra la sua “roba”, perché quella roba “è” la sua stessa vita, e quando quella “spazzatura” verrà buttata , anche lui seguirà la stessa sorte.
In scena il 5 febbraio Anche a Russi il 25 febbraio
e a Lugo il 28 febbraio
di Elena Bucci e Marco Sgrosso produzione Le Belle Bandiere Fondazione Teatro Piemonte Europa
È stato così di Natalia Ginzburg con Sabrina Impacciatore regia di Valerio Binasco produzione Pierfrancesco Pisani Parmaconcerti,Teatro della Tosse Infinito srl Sabrina Impacciatore porta in scena i sentimenti, le passioni, le speranze di una donna sola destinata a smarrire inesorabilmente la propria esistenza, e racconta la storia di un amore disperato e geloso, una confessione dettata dalla dolorosa lucidità di una moglie che per anni ha sopportato la relazione extraconiugale del marito.
In scena il 20 febbraio
«Non è certo un caso, se i protagonisti dell’irresistibile scherzo teatrale di Eugene Ionesco non hanno nemmeno più un nome proprio, ma sono soltanto Lui e Lei... Lui e Lei che si cercano continuamente, dove però sanno che l’altro non è. Hanno bisogno di sapere di non essere soli, ma non possono sopportare una comunicazione diretta e autentica che non passi attraverso la colpevolizzazione dell’altro» (Elena Bucci e Marco Sgrosso).
In scena l’8 marzo Anche a Russi il 6 e 7 marzo
Ribelli come il sole e arnesi da forca narrazione con disegni dal vivo di e con Gianluca Foglia “Fogliazza” voce fuori campo Marco Di Blasio accompagnamento musicale Emanuele Cappa,Tomas Marvasi produzione Nicola Casalini per Tacagroup
Delirio a due
anticommedia con Elena Bucci e Marco Sgrosso a partire da Eugene Ionesco elaborazione drammaturgica e regia
Parma 1922. La vita nei borghi, la musica, il fascismo che nasce e si consolida, la figura straordinaria di Guido Picelli, l’orgoglio e la ribellione di un popolo nel popolo, quello d’Oltretorrente, che nel 1922 diviene protagonista di un fatto unico in Italia: uno scontro impari come fosse una partita di pallone 11 contro 1, 10.000 fascisti contro 600 Arditi del Popolo.Vincendo.
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In scena il 22 marzo
Dalla colazione all’aperitivo Dal rinfresco al cocktail di fine serata Prepariamo buffets freddi e caldi per ogni tipo di cerimonia Rinfreschi per lauree Gelateria artigianale
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cartellone prosa Argenta Teatro dei Fluttuanti via Pace, 2 tel. 0532 805344
La vera storia di Traviata
Inizio spettacoli ore 21
Banche: un ladro in casa con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio Il nuovo spettacolo della collaudata coppia comico-drammatica, interviene con un testo originale su un tema di scottante attualità: le banche e i loro meccanismi poco trasparenti sono parte della soluzione o del problema?
In scena il 7 novembre Anche a Longiano il 6 novembre
Open day di Walter Fontana con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro regia di Ruggero Cara produzione Agidi Srl
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Angela Finocchiaro torna a collaborare con Walter Fontana,autore di questo nuovo testo, per dar vita ad uno spettacolo ironico,tagliente e ricco di emozioni,nato da una domanda che riguarda tutti noi:come si guarda al futuro quando non sai bene come comportarti col presente? Sulla scena,a dividere i tormenti di una famiglia alle prese con una figlia adolescente,Michele Di Mauro,attore sensibile e ironico.
In scena il 7 dicembre Anche a Ravenna dal 10 al 13 dicembre e a Bagnacavallo il 15 dicembre
Mind Juggler di e con Francesco Tesei produzione Marangoni Spettacolo Ciò che compie il “mentalista”Tesei è semplice e, allo stesso tempo, spaventoso.Tesei squarcia il velo della percezione, mostrando con insolita ironia che la realtà, spesso, è esattamente il contrario di ciò che noi pensiamo che sia. Improvvisamente ci rendiamo conto che il nostro libero arbitrio, forse, non è così “libero”. Che tutto ciò che riteniamo assolutamente privato e personale è, in realtà, comune e condiviso. Che ogni comportamento è collegato da una serie infinita di rapporti di interdipendenza. Che dentro la nostra mente, forse, esiste un ordine segreto che regola il caos.
In scena il 4 gennaio Anche a Longiano il 16 dicembre e a Cervia il 9 e 10 marzo
allevato dalle suorine, di fede politica anarchica e di carattere ribelle, sta lavorando sul motore ingolfato dell’aereo di Mussolini. Due bambini, lo scambiano per il loro papà: sono Romano e Annamaria, figli numero quattro e cinque di Rachele e Benito Mussolini... Paolo Cevoli ha scritto questo testo teatrale per raccontare la sua Riccione degli anni ’30 e ’40. Fra politica, tradimenti, feste da ballo, purghe, fasti e splendori, donne e motori... In scena il 6 febbraio Anche a Ravenna il 28 febbraio
Anima errante con Corrado Augias L’anno prossimo si festeggerà il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Corrado Augias anticipa le celebrazioni con la messa in scena del capolavoro del compositore. In questo spettacolo, che ha debuttato con successo a Bologna in Piazza Maggiore, è accompagnato dall’ascolto delle arie originali, con Giuseppe Modugno al pianoforte.
In scena il 18 gennaio
Antigone ovvero una strategia del rito da Sofocle con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà regia di Elena Bucci produzione Le Belle Bandiere / Centro Teatrale Bresciano Grande tragedia di contrasti, l’Antigone di Sofocle colpisce per la straordinaria nettezza nell’affrontare un tema mitico ma di sconcertante attualità, messa in risalto dalla semplicità poetica di una lingua capace di attraversare i secoli, le mode, i mutamenti effimeri, senza nulla perdere dello splendore diretto della sua comunicatività. Ritroviamo in Antigone un pensiero caro e necessario: nessuno può togliere la libertà di rinunciare a tutto, anche alla vita, per difendere un credo, un atto, un’idea, un’utopia. In scena il 23 gennaio
Il sosia di lui... con Paolo Cevoli regia di Daniele Sala Estate 1934. Riccione, la PerlaVerde dell’Adriatico. PioVivadio detto Nullo, di professione meccanico, figlio di n.n.
di Roberto Cavosi con Maddalena Crippa, Francesco Colella, Francesca Mària, R. Tagliabue, S. Medri, C.Viscovo regia di Carmelo Rifici una coproduzione con il festival del dramma popolare di San Miniato Una delle più brave attrici italiane, dopo il successo della sua intensa riproposizione di E pensare che c’era il pensiero di Gaber, torna alla prosa impegnata: 1976, è estate, a Seveso un guasto alla ciminiera di una fabbrica di profumi causa la fuoriuscita di una grande nube di diossina. Sara è una donna di Seveso, è felicemente sposata e aspetta un figlio. Quella nube cambia la sua vita. La salute, l’aborto, la condizione femminile, la libertà di scelta, il diritto alla vita, in una magistrale e già celebrata interpretazione. In scena il 5 marzo
Uno spettacolo sciuè sciuè con la Compagnia Dirigibile regia di Michele Zizzari Una sgangherata compagnia di teatro tenta di allestire uno spettacolo, ma il protagonismo di alcuni attori, i luoghi comuni dettati dai media e dalla pubblicità e l’incertezza del regista producono solo un’accozzaglia di frammenti animati dall’esibizioni-
smo individuale, dall’onnipresenza dei soliti famosi della tivù e dalla banalità. Resta una sola speranza: l’imprevedibilità degli eventi e dei rivolgimenti che l’esistenza riserva per tutti... e una clava. L’esperienza de Il Dirigibile prende il via nel 2000 per diversificare le attività terapeutiche e riabilitative del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Forlì. La Compagnia è stata ospitata e selezionata per una serie di eventi e rassegne di rilievo nazionale e internazionale.
In scena l’8 marzo
Alda Merini Parole, immagini e suoni vestiti di mistica follia... con Manuela Tadini, Enrico Intra, Giselda Ranieri testi di Alda Merini musiche originali di Enrico Intra L’originale struttura dello spettacolo contempla un dialogo che coinvolge la voce recitante, impegnata nell’interpretazione di alcune significative poesie della scrittrice, quindi una danzatrice contemporanea, autrice di coreografie improvvisate, proiezioni surreali, costruite come delle vere e proprie scenografie visive e infine la musica di Enrico Intra. Il grande pianista esegue libere improvvisazioni relazionandosi con la lirica, con la danza e con le immagini, queste ultime pensate come un viaggio nella mente della poetessa, tra le quali spiccano animazioni di insetti realizzate nel 1910 dal regista russo Wladyslaw Starewicz. Un percorso musicale dove sono proposti anche frammenti sonori provenienti dal cd di Intra “Le Case di Berio”, dove con lui interagiscono musicisti come Markus Stockhausen e Roberto Fabbriciani
In scena il 22 marzo
Il governo del corpo
con Lucia Poli dalle opere di Piero Camporesi Lucia Poli ha deciso di incontrare l’opera sterminata di Piero Camporesi, figura straordinaria di etnologo e di studioso della letteratura e delle tradizioni popolari. Dalle sue celebri pubblicazioni dedicate alla corporeità, al cibo e alla espressività medioevali, Lucia trae il succo di uno spettacolo comico fino al surreale. In residenza al Teatro Petrella, dove debutta in primavera.
In scena il 19 aprile Anche a Longiano il 18 aprile
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DIECI ANNI DI INFORMAZIONE
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cartellone prosa Longiano Teatro Petrella piazza San Girolamo, 2 Tel. 0547 665113
In scena il 16 dicembre Anche ad Argenta il 4 gennaio e a Cervia il 9 e 10 marzo
Inizio spettacoli ore 21
Ritual for Hamlet atto unico in tre quadri per performer e video installazione studio performatico sull’Amleto di W. Shakespeare a cura di Mataro da Vergato traduzione Cesare Garboli Un Amleto in tre quadri dove il performer, in dialogo con il suo doppio virtuale, sostiene il segno androgino della finzione scenica e il ritmo impalpabile della verità narrativa.
La canzone comica in Italia con Raul Cremona,Antonella Lo Coco e altri ospiti produzione televisiva Rai / Agidi In scena il 18, 19, 20 e 21 dicembre
La versione di Barbie
In scena il 3 novembre
Banche: un ladro in casa
con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio Il nuovo spettacolo della collaudata coppia comico-drammatica, interviene con un testo originale su un tema di scottante attualità: le banche e i loro meccanismi poco trasparenti sono parte della soluzione o del problema? Nata a Longiano in residenza artistica la piéce ripropone uno stile graffiante e irresistibile.
In scena il 6 novembre Anche ad Argenta il 7 novembre
Mind Juggler di e con Francesco Tesei produzione Marangoni Spettacolo Ciò che compie il “mentalista”Tesei è semplice e, allo stesso tempo, spaventoso.Tesei squarcia il velo della percezione, mostrando con insolita ironia che la realtà, spesso, è esattamente il contrario di ciò che noi pensiamo che sia. Improvvisamente ci rendiamo conto che il nostro libero arbitrio, forse, non è così “libero”. Che tutto ciò che riteniamo assolutamente privato e personale è, in realtà, comune e condiviso. Che ogni comportamento è collegato da una serie infinita di rapporti di interdipendenza. Che dentro la nostra mente, forse, esiste un ordine segreto che regola il caos.
monologo comico ad alto contenuto satirico di e con Alessandra Faiella regia di Rita Pelusio produzione Marangoni Spettacolo «Ma quali favole ci hanno raccontato? La Bella Addormentata, si sa, era imbottita di Xanax e non si può pretendere che fosse molto lucida, ma Biancaneve? Per secoli ci hanno fatto credere che fosse felice di essere la schiava per sette nanerottoli probabilmente nemmeno superdotati! E perché la Bella deve sposare una bestia e non avviene mai il contrario? Più che una fiaba, la vita di una donna è un horror! Sin dall’infanzia! Ad allietarci pensava la Barbie, il prototipo della donna ideale: bella e magra, tettuta e multitasking, seduttiva, emancipata ma eterna fidanzata di un tronista. La Barbie è una donna perfetta, noi no. Noi ci barcameniamo tra lavoro, carriera, figli, mariti, amanti, palestre ed estetiste, ossessionate dall’idea di una perfezione che non riusciremo mai a raggiungere. Il sogno di libertà si è trasformato in una schiavitù da incubo. E allora? E allora smettiamo di lamentarci e prendiamo in mano la nostra vita» (Alessandra Faiella).
In scena il 12 gennaio
Questa sera grande spettacolo di e con Bustric
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produzione Compagnia Bustric «Frammenti, giochi, facezie, salti, paradossi, invenzioni e scoperte per una rappresentazione il cui filo conduttore è una vita d’artista. La mia». L’attore, il mago, il mimo, l’illusionista, il clown, l’artigiano: Sergio Bini, in arte Bustric. È lui che ci guida col suo passo lieve e vagabondo in un viaggio sorprendente. Il Teatro è il luogo di questo viaggio. È lì che Bustric cerca ed è lì che si trova, con la sua capacità di trasformare in racconto ogni gesto, gioco di prestigio, invenzione.
In scena il 2 febbraio
Big Bang di e con Lucilla Giagnoni collaborazione al testo Maria Rosa Pantè collaborazione alla drammaturgia scenica Paola Rota musiche originali di Paolo Pizzimenti scene e luci Massimo Violato produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa e Torino Spiritualità L’eterna domanda dell’individuo di fronte all’infinità, al mistero dell’universo, su su fino al momento dell’inizio: perché nella scoperta di come tutto potrebbe essere iniziato si potrebbero trovare indizi su come eventualmente finirà. In concreto chi si pone queste domande è una donna, una madre. Le risposte sono quelle della religione, la tradizione biblica, in particolare i brani della Genesi che narrano la creazione; quelle della poesia e del teatro seguendo la visionarietà metafisica di Dante e la concretezza delle passioni umane in Shakespeare; infine quelle della scienza attraverso la figura di Einstein, che in sé compendia le ricerche della fisica sull’infinitamente grande (relatività) e infinitamente piccolo (meccanica quantistica).
In scena il 21 febbraio
Leardo è Re ovvero Re Lear: Commedia anglo-romagnola
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Tinin Mantegazza, artista e umorista, Giovanni Nadiani, poeta e scrittore, Giampiero Pizzol, attore e cabarettista portano il grande Shakespeare in terra di Romagna. Così la tragedia del Re Lear trova nuovi interpreti e si nutre delle tragicomiche vicende di uno dei tanti anziani solitari, abbandonati dalla famiglia e privati della casa che vivono nei bar e raccontano di figlie traditrici, di fughe dai ricoveri e di mille altre vicende, reali o surreali, vere o solo immaginate. In tal modo la storia si intreccia con quella della Riviera romagnola, attraversata prima dalla guerra e poi dalle orde di turisti, passata dalla miseria alla ricchezza, dalla civiltà tradizionale al consumismo moderno, dalla azienda familiare alle altre attività frenetiche del moderno mondo degli affari.Lo spettacolo si snoda così attraverso una messa in scena surreale dove un autentico Re decaduto della Riviera romagnola rivive la sua lunga storia attraverso litigi con le figlie, temporali improvvisi, porte che si aprono e si chiudono dinnanzi a lui, naufragi ai banconi di bar improvvisati, scorribande per le strade e le piazze, fino alla follia sul tetto del famoso Hotel Britannia, dove si accende l’ira del vecchio Re che conclude la sua odissea sulla spiaggia davanti all’orizzonte infinito del mare.Valzer, tango, musiche felliniane e rintocchi di campanelli, voci di bambini e canzoni popolari accompagnano questo movimentato vagabondaggio sulle assi del palcoscenico, scene di una comicità irrefrenabile dallo schietto sapore popolare si alternano alle drammatiche impennate dei meravigliosi versi shakespeariani, la giostra della vita scorre sotto lo sguardo degli spettatori coinvolgendo occhi e cuore nella piccola vicenda di questo grande Re e facendo assaporare sia a quanti conoscono il dialetto romagnolo, sia a quanti ormai non lo parlano più, la pienezza del linguaggio teatrale capace di comunicare sempre e comunque a tutti.
In scena il 15 marzo
Il governo del corpo con Lucia Poli dalle opere di Piero Camporesi Lucia Poli ha deciso di incontrare l’opera sterminata di Piero Camporesi, figura straordinaria di etnologo e di studioso della letteratura e delle tradizioni popolari. Dalle sue celebri pubblicazioni dedicate alla corporeità, al cibo e alla espressività medioevali, Lucia trae il succo di uno spettacolo comico fino al surreale.
In scena il 18 aprile Anche ad Argenta il 19 aprile
Notte delle figure di Tinin Mantegazza, Giovanni Nadiani, Giampiero Pizzol con Giampiero Pizzol, Giampiero Bartolini,Teodoro Bonci del Bene regia Angelo Generali musiche Marco Versari e Roberto Galvani
Teatro dei Burattini di Como, Gyula Molnar,Teatro Bostik, La Voce delle Cose,Arrivano dal mare! e altri artisti e compagnie della scena contemporanea del Teatro di Figura Frammenti di figure, con la luce e la voce della notte.
In scena il 27 e 28 aprile
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la sfida artististica
Tre capolavori di Verdi in scena tutto d’un fiato “Rigoletto”, “Il Trovatore”, “La Traviata”, rappresentati in dieci giorni, con giovani cantanti e nuove tecnologie, per la regia di Cristina Muti
Cristina Muti e il maestro Paszkowski
di Matteo Cavezzali
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musica aveva saputo dar voce al sentimento di ingiustizia e di oppressione che gli italiani sentivano. Giuseppe Verdi Nel gennaio 1901 le strade attorno al morì dopo giorni di agonia, circondato Grand hotel de Milan furono cosparse di dall’affetto e dalla deferenza degli italiafieno. Lungo tutta via Manzoni le ruote ni. delle carrozze passaNei passi lievi e nelle vano su un soffice La trilogia “popolare” orecchie spalancate di manto di erba secca apre le celebrazioni cittadini, giovani creache ne attutiva il verdiane a livello tivi e appassionati di suono, ovattandondonazionale e chiude lirica, durante il mese lo. Era un segno di il Ravenna Festival di prove al teatro grande rispetto verso 2012. Sipario dal 9 al 18 ottobre Alighieri si respirava un uomo che stava quel rispetto e quel morendo. I milanesi calore che avevano non volevano disturavuto i milanesi verso il maestro nei suoi bare il riposo del compositore che, più ultimi giorni. La stessa attenta passione di qualunque intellettuale, scrittore o palpitava nell’intenso processo creativo poeta risorgimentale, con la propria
Verdi e il web
Giovani creativi online alle prese con il mondo dell’opera lirica
Verdi Web è un progetto ideato e coordinato da Franco Masotti per il Ravenna Festival che ha aperto la porta a giovanissimi fotografi, videomaker e scrittori tra i 16 e i 28 anni permettendo loro libero accesso a tutte le prove del progetto dela trilogia verdiana per dare una propria personale lettura del lavoro che si andava a costruire giorno dopo giorno. Un punto di vista immediato e come tale “postato” velocemente con immagini, filmati e testi on line sul sito appositamente realizzato verdiweb.it. «Con le loro immagini e le loro parole – spiega Masotti – è possibile rivedere questo progetto in divenire e il teatro d’opera sotto un nuovo punto di vista. Stiamo scoprendo grazie ai venti ragazzi che hanno partecipato, con grande impegno e passione, all’iniziativa nuove chiavi di lettura di Verdi e della musica lirica che ci hanno piacevolmente stupiti». La ventina di giovani selezionati per questa singolare missione “dietro le quinte”, con lo strumento di internet, hanno documentato le varie fasi della messa in scena delle tre opere. I lavori saranno poi vagliati e premiati da una giuria di esperti. Nella foto, uno scatto fotografico di Martina Zanzani, della serie “Mani”, fra i tanti visibili sul sito.
Rigoletto
che ha portato Cristina Mazzavillani Muti e il suo gruppo di giovani cantanti alla realizzazione delle tre opere. Una ammirata e silenziosa devozione simile a quella che suscitò la morte di Verdi, è stata quelle dei cittadini ravennati verso la nascita della trilogia. Le tre opere aprono le celebrazioni nazionali dei duecento anni dalla nascita del compositore emiliano, figlio di un oste e di una filatrice, che scolpì nelle sue note l’orgoglio di una nazione che ancora non esisteva. L’Alighieri per un mese è un brulicare di tenori, soprano, contralti e bassi, una sorta di happening spontaneo. Sul palco nella penombra si muovono i giovani attori scelti da Cristina Muti e dal direttore d’orchestra Nicola Paszkowski, amico e “discepolo” del maestro Riccardo Muti. Dietro le quinte, nei corridoi e dietro ai palchetti sono disseminati cantanti che provano le parti. Un mese è poco e non si può perdere tempo, si mangia, si studia, si vive in teatro. Ogni luogo è abitato di musica. Si incrociano figuranti in costume, con colori sgargianti e spallette gonfie alla moda rinascimentale. Violini e violoncelli vibrano in ogni più piccolo angolo appoggiati alle pareti solo il tempo di uscire a fumare una sigaretta.
Giovanissimi fotoreporter immortalano ballerine con una felpa sopra al costume e, in mezzo alla platea, Cristina che ogni tanto guizza con poche parole precise ad indirizzare il lavoro sul palco. Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, rappresentano una delle vette massime della cultura italiana del Risorgimento e sono tra i titoli lirici più rappresentati nei teatri di tutto il mondo. La sfida di questo Ravenna Festival d’autunno è triplice: allestire tre classici in tre serate consecutive (9, 10, 11 novembre e repliche 13, 14, 15 e 16, 17, 28), preparare tre spettacoli diversi in solo un mese di tempo e affidarne l’esecuzione non a scafati interpreti, ma a giovani quasi esordienti. A sostenere la rischiosa impresa saranno le scenografie tecnologiche con video proiezioni e il tocco visivo del disegnatore di luci Vincent Longuemare (già collaboratore del Ravenna Festival e firma di diversi spettacoli del teatro delle Albe). Cristina Mazzavillani, immersa nelle prove, descrive con tre parole la diversa identità dei tre allestimenti: «Rigoletto sarà luce, Il Trovatore visioni virtuali e La Traviata specchi e riflessi». Enigmatica, ma affascinante la trilogia punta soprattutto sull’originalità delle scenografie e sull’uso del suono nello
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la sfida artististica
spazio con echi e riverberi che daranno profondità alla musica sulla linea tracciata da Verdi, notoriamente interessato all’utilizzo della spazialità, utilizzando musicalmente anche il fuori scena. «Il nostro teatro Alighieri è stato costruito nel 1852, proprio nel periodo in cui fu composta la trilogia verdiana – spiega Antonio De Rosa, sovrintendente di Ravenna Manifestazioni –. Mi pare dunque un grande privilegio, anche se Ravenna non ebbe un ruolo nella biografia di Verdi, poter iniziare le celebrazioni da qui». Mentre dal teatro le note de La Traviata in prova calano il foyer Il Trovatore
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dell’Alighieri in una atmosfera romantica,Angelo Nicastro, co-direttore artistico di Ravenna Festival spiega che «questa iniziativa non è, come ad alcuni potrebbe apparire, un pacchetto promozionale per vendere tre opere in una, ma si tratta di un lavoro di valorizzazione dei tre capolavori della cosiddetta “trilogia popolare”, che troppe volte è stata allestita in modo scontato e bistrattata da operazioni discutibili, provocatorie e volgari». Sui soggetti delle proprie opere Verdi conduce una vera battaglia e riesce, non senza litigare con i librettisti e avere problemi con la censura, a imporre soggetti originali come quelli della trilogia in questione, con la quale giunge al culmine della propria carriera dopo aver raggiunto grande notorietà con i successi del Nabucco e del Macbeth, primo dei suoi capolavori shakespeariani. Le dissolutezze delle corti, che Verdi voleva rappresentare nella sua La maledizione (che poi divenne Il Rigoletto), non piacevano affatto alla censura austriaca che nei vizi dei cortigiani descritti riconoscevano quelli della nobiltà dell’epoca.
Cambiando titolo, personaggi e ambientando l’opera nella Mantova del XVI secolo, Verdi riuscì comunque a descrivere le tensioni sociali e la subalterna condizione femminile in una realtà nella quale il pubblico ottocentesco poteva facilmente rispecchiarsi. L’opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, è ispirata al dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo, ed andò in scena per la prima volta a Venezia, al Teatro La
La Traviata
Fenice, l’11 marzo 1851. Pochi mesi dopo debuttò la seconda opera “popolare”, Il Trovatore, melodramma con cui Cristina Muti già si era cimentata nel 2003 all’interno del Ravenna Festival, e che ha portato in quell’allestimento anche in Oman. Per la terza opera della trilogia Verdi prese spunto da La dame aux camélias di Alexandre Dumas e su libretto di Francesco Maria Piave compose La Traviata. La prima, andata in scena al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, fu stroncata dalla critica e fischiata dal pubblico a causa del tema scabroso: Violetta Valéry, la Margherita descritta da Dumas realmente vissuta a
Parigi e sulla cui tomba ancora oggi vengono deposti fiori, era una donna audace e spregiudicata con una movimentata vita mondana. Amante del Barone, alla fine si riscatta con il sacrificio e la drammatica morte. Passò un po’ di tempo perché diventasse il personaggio romantico entrato nell’immaginario collettivo che oggi conosciamo. L’insuccesso spinse Verdi a rivederne il cast e l’ambientazione per riproporre La Traviata l’anno seguente, questa volta con grande successo. Oggi nessuno, nemmeno chi non è mai entrato in un teatro, può dire di non aver mai sentito l’aria “Amami Alfredo” ed esserne rimasto sopraffatto.
In alto i calici con i Poderi Dal Nespoli
Tre vini eccellenti per una grande musica Si chiamano, emblematicamente, Diesis, Diapason e Maestoso, i tre vini d’eccellenza (rispettivamente un Forlì Bianco Igt, un Sangiovese doc superiore e un Sangiovese doc riserva) che l’azienda vitivinicola Poderi Dal Nespoli ha prodotto recentemente per rendere omaggio al Ravenna Festival e al progetto della Trilogia Verdiana. La selezione di vini, a tiratura limitata, è stata presentata a fine settembre, nella tenuta Dal Nespoli, in piena vendemmia, in occasione di un incontro conviale, che è stato anche uno straordinario preludio alla messa in scena di Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, visto che le arie tratte dalle opere si sono intrecciate al profumo dei mosti, nell’inusuale cornice concertistica della grande cantina dell’azienda. Protagonisti dell’evento i giovani cantanti Francesco Landolfi, Clara Calanna, Giordano Lucà, Teona Dvali, la pianista Elisa Cerri, la regista e presidente del Ravenna Festival, Cristina Muti, assieme a Marco e Alfeo Martini dei Poderi Dal Nespoli. Un’occasione speciale nella quale si è sottolineata l’importanza della valorizzazione delle eccellenze della nostra terra sia in campo culturale e musicale che in quello dell’enologia e dei prodotti tipici, come il Sangiovese che nella valle del Bidente dove hanno sede le cantine emerge – grazie alle particolarità geomorfologiche e microclimatiche – con carattere di
grande originalità e qualità. L’azienda, fondata nel 1929 dalla famiglia Ravaioli che con i Martini ne gestiscono tuttora l’andamento e lo viluppo, ha investito negli ultimi due anni ingenti risorse, nell’ammodernamento dei metodi di coltivazione e produzione vitivinicola, nei sistemi di invecchiamento e confezione dei vini, in impianti sicuri ed ecosostenibili, in strutture di accoglienza turistica e marketing. Con la consapevolezza che la tutela delle milgiori tradizioni del made in Romagna e del made in Italy vanno sempre intrecciate con l’innovazione e la sperimentazione. «Libiam libiamo, ne' lieti calici».
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danza contemporanea
Moses Pendleton e i suoi Momix fanno danzare i segreti dell’alchimia Il coreografo e la celebre compagnia a Ravenna per l’anteprima mondiale del nuovo spettacolo di Linda Landi
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Un’alchimia di elementi naturali, creatività e illusioni da prestigiatore: questi gli ingredienti di Momix Alchemy, la nuova creazione del coreografo americano Moses Pendleton: uno spettacolo multimediale che promette sorpresa, ironia e mistero. Indagando criptiche formule e miscelando sostanze base tra alambicchi e fornaci, gli antichi alchimisti ricercavano l’elisir di lunga vita o il potere di convertire la pietra in oro. E in Alchemy, Pendleton ci racconta la sua versione, contemporanea e sperimentale, dei segreti sui quattro elementi primordiali – terra, aria, fuoco, acqua – creando uno spettacolo che traspone magie arcane in ultramondi di colore e luce senza tempo. Il coreografo e la celebre company saranno a Ravenna in febbraio, al teatro Alighieri, per provare lo spettacolo e debuttare in prima mondiale da martedì 5 a domenica 10. L’evento si presenta come anteprima dell’edizione 2013 del Ravenna Festival. Conosciuta a livello internazionale per l’eccezionale inventiva e la bellezza fisica dei suoi performer, Momix è una compagnia di danzatori “illusionisti”, che sotto la direzione di Pendleton, oltre a produrre spettacoli teatrali in tutto il mondo, ha lavorato anche in tanti contesti “popolari”, come, di recente, uno spot nazionale per la biancheria intima Hanes, o per la Mercedes Benz. Nulla di strano, perché le soluzioni ottiche stupefacenti e ingegnose, sempre capaci di mostrare la danza sotto una luce originale, coinvolgente e di facile comprensione, sono diventate immediatamente celebri, proprio in virtù della loro straordinaria evidenza visiva. Anima della compagnia, l’inesauribile demiurgo coreografo ed il suo sguardo sul mondo arguto e sensibile, profondamente legato alla natura, musa e fonte di ispirazione in continuo rinnovamento. Dai sapori fantascientifici di Orbit , basato sullo stravolgimento della forza di gravità e su effetti speciali “spaziali”, al popolare Baseball , sag-
Il coreografo Moses Pendleton
il personaggio
La creatività di un artista eclettico,genio della danza, esperto fotografo e appassionato di giardinaggio
gio multimediale ispirato allo sport più amato dagli americani, passando per Opus Cactus, derivato dal paesaggio desertico nell’alternarsi tra giorno e notte, Pendleton da vita ai contrasti chiaroscurali di Lunar Sea e all’immersione panica nella natura di Botanica, che rivisita l’alternarsi delle stagioni. Una carriera luminosa come le sue messe in scena, per più di trent’anni di produzioni rappresentate in cinquantacinque Paesi, e ora è la volta dell’alchimia, in cui la natura corre indietro alla ricerca dei suoi misteri fondanti e delle leggi che regolano un universo ancora oscuro, per un’attesissima anteprima mondiale.
Moses Pendleton, direttore artistico della compagnia Momix (da lui creata all’inizio degli Anni ‘80 dopo un’esperienza come cofondatore della Pilobolus Dance Theater), si è fatto conoscere dal grande pubblico come uno dei coreografi più creativi ed illusionisti degli ultimi quarant’anni, lavorando anche per il cinema, la televisione e l’opera. Nato e cresciuto in una fattoria nel nord del Vermont, le sue prime esperienze nel campo dello spettacolo lo vedono esporre alcune vacche da latte della sua famiglia presso la contea di Caledonia. Alla fine degli Anni ’70 si esibisce come coreografo principale per l'Opéra di Parigi ed è regista della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di Lake Placid nel 1980. Con i Momix ha creato numerosi programmi speciali per la televisione italiana e francese e ha ricevuto la Medaglia d'Oro del Festival di Verona nel 1994, ma è sempre stato molto attivo anche come interprete e coreografo per progetti esterni, come il “balletto dadaista” di Picabia Relâche per il Joffrey Ballet, o Tutuguri, basato sugli scritti di Antonin Artaud, collaborando poi con Danny Ezralow e David Parsons. Celebri sono anche i suoi lavori fotografici, esposti a Roma, Milano e Firenze, con le immagini delle piantagioni di girasole della casa in Connecticut, presentati in numerosi testi e pubblicazioni specialistiche sul giardinaggio. Durante tutta la sua carriera, è stato insignito di prestigiosi premi internazionali, fino alla laurea honoris causa in Belle Arti presso la University of the Arts di Philadelphia nel 2010.
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il successo della semplicità Il bianco candido del burro che incontra il gusto schietto dell’acciuga, l’antipasto perfetto, che ti appaga il palato senza appesantirti, risvegliandoti l’appetito e preparandoti a un pasto al sapore di mare. Impossibile sbagliare, il burro è quello buonissimo dentro e bello fuori di Beppino Occelli da Farigliano (Cuneo), e le acciughe sono quelle del Mar Cantabrico, nel nord della Spagna, da sempre considerate le migliori al mondo. Lo Chef è il giovane Matteo Salbaroli, affiancato nella gestione dal fratello Edoardo. L’ambiente è decisamente insolito, stile “sottomarino” ma molto accogliente; l’atmosfera è raffinata senza creare disagio alcuno; il personale è incredibilmente cordiale. Il pane, delizioso e profumato, è preparato ogni mattina. Il menù è l’apoteosi della stagionalità e del fresco, varia di giorno in giorno secondo il pescato e la
disponibilità degli ingredienti. «Amo giocare con contrasti di sapore, consistenza e calore; - dice Matteo - alla delicatezza di una vellutata accostare la croccantezza delle seppie appena saltate, abbinare la tartare di tonno ai fiocchi di latte e alle uova di storione. Insomma, sperimento più con le diverse nature del cibo che con il cibo stesso». Osteria e Cicchetteria, abbiamo notato una grande cura anche nella scelta dei vini. Te ne occupi personalmente? «Sono un grande amante di vini, ma credo che ognuno debba fare il proprio mestiere. Così mi affido a Federico Graziani, sommelier professionista, consulente di quel meraviglioso ristorante milanese che è “Aimò e Nadia”, scrittore, mio testimone di nozze ed io il suo. [...] (Gaia Borghi)
a pranzo...
...a cena
... e anche per il vostro dopo-teatro www.osterialacciuga.it Ravenna - Viale Baracca 74 - (retro: Via Cura 37 - Tel. 0544 212713 - Cell. 331 5495051 CHIUSO LA DOMENICA SERA E IL LUNEDÌ
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cartellone opera & danza Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244 Inizio spettacoli ore 20.30 Spettacoli domenicali ore 15.30
Open Daniel Ezralow’s new show Deconstructions Dance Company coreografie Daniel Ezralow assistente coreografo Michael Cothren Pena
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Il geniale coreografo statunitense Daniel Ezralow,cofondatore dei Momix,torna dopo quattro anni di assenza dai palcoscenici italiani con una nuova proposta, Open.L’arte coreografica di Daniel Ezralow si fonda su un’idea di danza fatta di divertimento,agilità, sorpresa,leggerezza,coinvolgimento diretto del pubblico,utilizzo emozionale delle tecnologie visive più all’avanguardia.Sono questi gli elementi che hanno reso le sue coreografie veri e propri “eventi”mediatici.Il suo nuovo spettacolo è un’originalissima selezione del repertorio di coreografie create nella sua lunga carriera, reinterpretate utilizzando come colonna sonora celebri brani di musica classica.
In scena il 15 e il 16 dicembre
Lucia di Lammermoor
dramma tragico in tre atti libretto di Salvatore Cammarano dal romanzo The Bride of Lammermoor diWalter Scott musica di Gaetano Donizetti personaggi e interpreti: Lord Enrico Asthon SerbanVasile,Alexandru Aghenie; Miss Lucia Ekaterina Bakanova, Romina Casucci;Sir Edgardo di Ravenswood Bulent Bezduz,Giacomo Patti; Lord Arturo Bucklaw Alessandro Scotto di Luzio,Matteo Falcier;Raimondo Bidebent Giovanni Battista Parodi; Alisa Cinzia Chiarini; Normanno Alessandro Mundula direttore Matteo Beltrami regia Henning Brockhaus scene Josef Svoboda ricostruzione allestimento scenico Benito Leonori
costumi Patricia Toffolutti light designer Alessandro Carletti Orchestra I Pomeriggi Musicali Coro del Circuito Lirico Lombardo maestro del coro Antonio Greco nuovo allestimento coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo,Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro dell’Aquila di Fermo,Teatro Coccia di Novara,Teatro Alighieri di Ravenna Il capolavoro di Donizetti,fin dal suo debutto trionfale al Teatro San Carlo di Napoli nel 1835,non ha cessato di affascinare il pubblico di tutto il mondo,riproponendo la storia,purtroppo sempre attuale,della smania di potere e della violenza maschile che può essere così cieca da indurre alla follia.L’allestimento presenterà una “ricostruzione”dello storico spettacolo di Josef Svoboda,il grande innovatore scenografico e illuminotecnico,di cui ricorrono i dieci anni dalla scomparsa.
In scena il 12 e il 13 gennaio
La Bayadère St. Petersburg Ballet Theatre musica Ludwig Minkus libretto Marius Petipa,Sergei Khudekov coreografia originale Marius Petipa scene Simon Pastukh costumi Galina Solovieva L’allestimento aderisce alla versione originale di Petipa,la cui prima rappresentazione nel 1877 al Teatro Marinskij di San Pietroburgo segnò il punto di svolta nella carriera del suo creatore e nella storia della danza.Suggestioni scenografiche orientaleggianti e una impareggiabile tecnica segnano una delle produzioni piú riuscite dell’ensemble di San Pietroburgo.Il St.Petersburg Ballet Theatre è stato fondato nel 1994 da Kostantin Tatchkin,attuale direttore artistico.La Compagnia è una delle più importanti formazioni di balletto classico di tutta la Russia e continua a ottenere grandi successi e riconoscimenti dalla critica di tutto il mondo.
In scena il 26 e il 27 gennaio
L’italiana in Algeri dramma giocoso per musica in due atti libretto di Angelo Anelli musica di Gioachino Rossini personaggi e interpreti: Mustafà Abramo Rosalen; Elvira Sonia Ciani; Zulma Alessia Nadin; Haly Mirko Quarello; Lindoro Enea Scala, Utku Kuzuluk; Isabella Carmen Topciu,Teresa Iervolino; Taddeo Davide Luciano direttore Francesco Pasqualetti regia, scene e costumi Pierluigi Pizzi ripresa da Paolo Panizza Orchestra I Pomeriggi
L’evento
Rigoletto, Trovatore, Traviata: una Trilogia d’Autunno per celebrare il genio verdiano
La XXIII edizione del Ravenna Festival, inaugurata ad aprile con la straordinaria anteprima della Chicago Symphony Orchestra, giunge a conclusione con un’inedita pagina autunnale, un ambizioso progetto operistico: la messa in scena, dal 9 al 18 novembre, della cosiddetta “trilogia popolare” verdiana. Rigoletto, Trovatore e Traviata, tre tra i titoli più amati dal pubblico, che Giuseppe Verdi compose nell’arco di soli tre anni (tra il 1851 e il 1853), saranno allestiti al Teatro Alighieri l’uno dopo l’altro, in tre serate consecutive, realizzando una sorta di imperdibile “maratona” lirica. E celebreranno così, con qualche mese di anticipo, il bicentenario della nascita del grande compositore. Sarà Rigoletto ad aprire la trilogia firmata da Cristina Mazzavillani Muti, che viene a segnare l’approdo di molti anni di sperimentazioni e di produzioni realizzate secondo dinamiche laboratoriali e affidate alla più innovativa e vitale delle risorse: i giovani. Al nuovo allestimento di Rigoletto sono affiancate le riprese delle produzioni di Trovatore (Ravenna Festival 2003) e Traviata (Ravenna Festival 2008, nella foto), accomunate da una visione che esalta l’inconfondibile unicità di ogni singola opera: la luce che, scaturendo dal buio, farà risplendere il disegno à la Vermeer dei costumi pensati per Rigoletto (9, 13 e 16 novembre); la trasfigurazione visionaria per il Trovatore (10, 14 e 17 novembre), i riflessi di specchi per Traviata (11,15 e 18 novembre). Nella messa in scena, sono sfruttate le straordinarie potenzialità offerte dalle tecnologie, capaci di trasfigurare lo spazio visivo e sonoro: dalle ultime frontiere del light design alla impalpabile forza evocativa della video arte, fino alle tecniche di spazializzazione del suono. Ma i veri protagonisti saranno i giovani: cantanti, alcuni al debutto nel ruolo, e musicisti, quelli dell’Orchestra “Luigi Cherubini”, diretti da Nicola Paszkowski. Attorno alla regia, un team di esperti di nuove tecnologie applicate alla visione e all’ascolto: Vincent Longuemare, un vero poeta dell’illuminotecnica, Alvise Vidolin, pioniere in Italia della computer music, Italo Grassi e Alessandro Lai, rispettivamente scenografo e creatore di costumi. La produzione si avvale inoltre del Coro Lirico Terre Verdiane di Piacenza diretto da Corrado Casati. La Trilogia d’Autunno rappresenta quindi un grande laboratorio per giovani cantanti, musicisti e creatori-elaboratori di immagini e suoni, nel pieno rispetto dei testi e dell’opera del genio di Busseto.
Musicali di Milano Coro del Circuito Lirico Lombardo maestro del coro Diego Maccagnola allestimento del Circuito Lirico Lombardo coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo,Teatro Coccia di Novara, Teatro Alighieri di Ravenna A meno di un anno dal successo del Rinaldo di Haendel,torna a Ravenna Pier Luigi Pizzi con L’italiana in Algeri di Rossini,nell’allestimento storico realizzato nel 1993 per il Théâtre de l’Opéra di Montecarlo e presentato all’Alighieri nel 2002.Il dramma giocoso che Rossini compose in appena 18 giorni nel 1813 per il Teatro San Benedetto diVenezia – definito da Stendhal,rossiniano d’hoc,una “folie organisée et complète”(un’organizzata e totale
follia) – è a buon diritto considerato uno dei maggiori capolavori di Rossini per il perfetto bilanciamento tra momenti buffi,al limite del surreale,e momenti languidi.
In scena il 2 e il 3 febbraio
Momix Alchemy Prima mondiale Anteprima Ravenna Festival 2013 La nuova creazione del coreografo americano Moses Pendleton,un evento multimediale che promette sorprese e mistero. Ispirato dalle antiche discipline alchemiche,Momix Alchemy utilizza i quattro elementi primordiali – terra,aria,fuoco, acqua – in uno spettacolo illusionistico di suoni,luce e colori. continua a pagina 40
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In collaborazione con
Con il patrocinio di
Accademia di Teatro Musicale PAROLA - CANTO - MUSICA - DANZA Direzione artistica: Laura Ruocco Recitazione Canto Danza Classica Modern Jazz Contact Improvisation Musical in gioco
Paola Baldini Elisa Drei Tiziana Bertè - Serena Mazzotti Sara Buratti Elena Casadei Chiara Nicastro
Collaborazione artistica Fabrizio Paganini
RAVENNA - VIA M. MARANI 1 TEL. 0544 478074
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Info e iscrizioni: 331 7983986 accademiadelmusical@alice.it Con il contributo di
Comune di Ravenna
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In scena dal 5 al 10 febbraio (domenica doppio spettacolo, ore 15.30 e ore 20.30)
The Rape of Lucretia
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opera in due atti libretto di Ronald Duncan, dal dramma Le Viol de Lucrèce di André Obey, da Tito Livio e da Shakespeare musica di Benjamin Britten personaggi e interpreti: Lucretia JulianneYoung, Kirstin Chavez; Male Chorus Gordon Gietz; Female Chorus Cristina Zavalloni, Susannah Glanville; Collatinus Joshua Bloom; Tarquinius Jacques Imbrailo; Junius Philip Smith; Bianca Gabriella Sborgi; Lucia Laura Catrani direttore JonathanWebb regia Daniele Abbado scene, costumi e luci Gianni Carluccio video Luca Scarsella Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino allestimento I Teatri di Reggio Emilia
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coproduzione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, I Teatri di Reggio Emilia,Teatro Alighieri di Ravenna La conquista del potere e la violenza perpetrata sulla donna sono i temi di The rape of Lucretia di Benjamin Britten – portato in scena nel centenario della sua nascita – che mette in musica una vicenda mitologica della Roma antica,rievocata per rappresentare orrori e violenze che appartengono appieno alla nostra contemporaneità.Dobbiamo alla musica di Britten la capacità di parlare senza retorica di una tragedia antica,ma sempre attuale.Presentato a Glyndebourne nel 1946,è la prima delle tre opere da camera di Britten (come The Turn of the Screw, Il giro di vite,opera del 1954 rappresentata per la prima volta all’Alighieri nel 2008) e prevede un organico strumentale di dodici solisti. L’allestimento del Maggio Musicale Fiorentino ripropone lo spettacolo di Daniele Abbado realizzato per il Carlo Felice di Genova nel 1999. In scena dal 22 al 24 marzo
Dido and Aeneas opera in tre atti libretto di Nahum Tate musica di Henry Purcell personaggi e interpreti: Dido Cristina Alunno; Aeneas Mauro Borgioni;
La rassegna
ToDay ToDance: la danza contemporanea, in tutte le sue forme
La rassegna sulle forme della danza contemporanea ToDay To Dance, realizzata da Ravenna Manifestazioni, Cantieri Danza Ravenna e Ravenna Teatro, in collaborazione con Aterdanza, torna nella sua seconda edizione. Il programma si aprirà con uno sguardo sulla creatività dei giovani coreografi italiani: venerdì 15 febbraio alle ore 21 all’Almagià la compagnia Le Supplici diretta dal coreografo Fabrizio Favale porterà in scena lo spettacolo Isolario, nato da un percorso creativo che il coreografo ha realizzato in residenza presso alcune isole minori della Sicilia. A prologo ed epilogo della coreografia parteciperanno alcune giovani allieve delle scuole di danza di Ravenna e il coro “Libere note”. Sabato 16 marzo dalle 17 presso la Boutique Fantasque di via de Gasperi e via Cairoli sarà la volta di “Today To Dance in Vetrina”, incursioni di danza d’autore a cura della coreografa Paola Ponti, mentre in serata, alle 21, al Teatro Rasi andrà in scena lo spettacolo <age>, dell’emergente compagnia CollettivO CineticO. Il progetto declina con nove teenager kamikaze l’analisi sul ruolo dello spettatore e sul concetto d’indeterminazione che attraversa le ultime produzioni della compagnia. La rassegna si chiuderà domenica 17 marzo al Teatro Alighieri alle ore 15.30 con instrument1 <scoprire l'invisibile> (nella foto) della Compagnia Zappalà Danza, fondata a Catania nel 1989 da Roberto Zappalà, direttore artistico e coreografo principale, e considerata oggi dalla critica come una delle più interessanti realtà della danza contemporanea italiana. Instrument 1 <scoprire l’invisibile> è la prima tappa del progetto con cui il coreografo, a partire dal 2007, ha indagato alcuni strumenti inusuali e in genere difficilmente uti-
Taglie comode dalla 46 alla 58
Stagione
Autunno - Inverno 2012/2013 Ravenna, via Boccaccio 10 - (di fronte al Teatro Alighieri) Tel. 0544 216038 - Orari: 09.30 - 12.30 e 16 - 19.30
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BelindaVittoria Giacobazzi;Second Woman Margherita Pieri;Sorceress CarloVistoli;First Witch Costanza Fontana;Second Witch Marina Maroncelli;Spirit Jacopo Facchini; Sailor Andrea Fermi maestro concertatore Luca Giardini direttore del coro Paola Urbinati regia Gabriella Medetti scene Francesca Tagliavini costumi Collettivo Di Costume luci Fiammetta Baldiserri danzatori di Faenz’a Danza coreografia Sara Buratti,Federica Zani Ensemble del Dipartimento di Musica antica e Coro da Camera del Conservatorio “B.Maderna” Dido and Aeneas (1689) è la più celebre opera di un grande autore inglese,fra i maestri in assoluto del barocco,Henry Purcell.La produzione,che sarà rappresentata,in opzione fuori abbonamento,per la prima volta a Ravenna,è interamente curata e realizzata dal Conservatorio “Maderna”di Cesena,da anni impegnato sul versante dell’opera,con una sempre più qualificata specializzazione nel repertorio e nella prassi esecutiva barocca.I risultati ottenuti sul piano sia musicale che degli allestimenti scenici,meritano una visibilità e una considerazione che vanno ben oltre l’aspetto puramente formativo,collocando questa produzione su un livello artistico di sicuro rilievo.
In scena il 14 aprile
Ailey ®II
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Rassegna operetta Il pipistrello di Johann Strauss con la compagnia In Scena di Corrado Abbati Il Pipistrello è, con La vedova allegra, l’operetta più rappresentata al mondo poiché incarna lo spirito stesso del genere, fondendo intimamente il valzer alla divertente commedia che lo sostiene. Operetta ricchissima di melodia che si annuncia fin dalla famosa ouverture, Il Pipistrello diverte come una festa in maschera, dove tutto si confonde in un crescendo di situazioni comiche fino allo scioglimento finale.
In scena l’8 dicembre, ore 16 Anche a Faenza il 9 dicembre
Al cavallino bianco di Ralph Benatzky con la compagnia Teatro Musica Novecento Rappresentata per la prima volta nel 1930 a Berlino con grande successo,Al cavallino bianco continua ad essere una delle operette più amate in tutta Europa.L’opera si ispira a La locandiera senza tradire i canoni dell’operetta classica:una allegra satira della villeggiatura presso i laghi d’alta montagna austriaci.La partitura musicale si caratterizza per la sua freschezza e gioiosità e si intreccia perfettamente alla schietta comicità del testo.
In scena il 9 dicembre,ore 16
Bulli e Pupe musical di Frank Loesser con la compagnia In Scena di Corrado Abbati
direttore artistico Troy Powell Revelations di Alvin Ailey e altre coreografie di autori contemporanei La più grande istituzione per la danza d’America sbarca a Ravenna con Ailey II, la compagnia nata nel 1974 quando il grande coreografo Alvin Ailey tenne un workshop con i più promettenti studenti della sua Ailey School.Da lui stesso scelti, i componenti di quel gruppo d’origine hanno portato avanti la sua missione pionieristica:dar vita a una comunità culturale che proponga spettacoli di danza,formazione e altri programmi aperti al pubblico.Ailey II,una delle compagnie di danza più famose degli Stati Uniti,è oggi guidata dal nuovo direttore artistico Troy Powell,il cui obiettivo è mantenere viva l’eredità del grande maestro e coreografo e allo stesso tempo dar spazio al repertorio di una nuova generazione.Nel programma del loro tour mondiale, Revelations,la più celebre coreografia di Alvin Ailey,studio celebrativo dello spirito religioso e nello stesso tempo omaggio al patrimonio culturale afro-americano. In scena il 20 e il 21 aprile
Il celebre, divertente e colorato musical di Broadway, dall’intreccio perfetto, dove tutto funziona grazie al libretto di Abe Burrows e alle immortali musiche di Frank Loesser, è la nuova produzione, in esclusiva per l’Italia, della compagnia di Corrado Abbati. Quest’opera ha debuttato a Broadway con ben 1200 repliche ininterrotte per quasi cinque anni. Il successo teatrale ha poi ispirato l’omonimo famoso film con Marlon Brando e Frank Sinatra.
In scena il 21 dicembre Anche a Faenza il 7 aprile
ORARI: martedì e mercoledì: 9-12:30 e 15-19 giovedì: 9-17 venerdì e sabato: 9-18 CHIUSO LUNEDÌ
La Contessa Maritza di Emmerich Kàlmànn con la compagnia Teatro Musica Novecento Nella partitura della Contessa Maritza esiste l’ispirazione della musica popolare magiara-tzigana che si accoppia, magistralmente, con l’illuminata evoluzione del compositore attratto dai nuovi ritmi dell’amico Gershwin. Un canto raffinato, infuocate melodie di czarda e un terzetto comicissimo, questi gli ingredienti dello spettacolo.
In scena il 5 gennaio
ravenna via mazzini 3 • tel. 0544 212863
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cartellone opera & danza Faenza Teatro Masini piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306 Inzio spettacoli ore 21
Romeo e Giulietta
balletto in due atti Balletto di Mosca La Classique con Nadeja Ivanova, Dmitriy Smirnov regia di Elik Milikov musiche di Sergey Prokofiyev coreografie di Leonid Lavrovsky, riviste da Mikhail Lavrovsky produzione Mauro Giannelli Eventi
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Romeo e Giulietta è il primo balletto composto da Sergey Prokofiyev, pianista e compositore russo vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900. Su suggerimento di Sergey Radlov, il direttore artistico del Teatro Kirov, oggi Mariinskij di San Pietroburgo,
e del critico teatrale e drammaturgo Adrian Piotrovsky, i quali hanno scritto il soggetto ispirandosi alla celebre tragedia di William Shakespeare, Prokofiyev ha completato l’opera nel 1935. Inizialmente il regime comunista impose a Prokofiyev di concludere il balletto con il lieto fine, ma non fu mai pubblicamente interpretato, anche per le critiche della rivista “Pravda” che tacciò l’opera come di “degenerati modernisti” riferendosi a Adrian Piotrovsky. Ulteriori problemi politici dell’epoca hanno fatto in modo che il balletto debuttasse in Cecoslovacchia nel 1938. In Russia Romeo e Giulietta fu presentato al Teatro Kirov nel 1940, con la coreografia di Leonid Lavrovsky e come interpreti principali la leggendaria Galina Ulanova e Konstantin Sergey. Il balletto fu accolto come un successo, ma è diventato un vero e proprio fenomeno solo sei anni dopo, quando fu messo in scena al Teatro Bolshoi, con la conseguente nomina di Lavrovsky a direttore artistico del Teatro.
In scena il 9 gennaio
InMozart – Free Chocolate Love dittico di danza contemporanea Balletto Teatro di Torino produzione Mauro Giannelli Eventi Matteo Levaggi crea nel 2005 Drowning by Numbers per il Balletto dell’Arena di
Danza a Russi
La leggerezza di Zerogrammi e la Suite di Aterballetto Anche quest’anno saranno due gli appuntamenti di danza al Teatro Comunale di Russi: giovedì 14 febbraio, alle 20.45, Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea saranno i protagonisti di Zerogrammi (nella foto), uno spettacolo di teatro-danza, adatto anche ai bambini a partire dai 6 anni. La struttura del lavoro si inquadra perfettamente nel genere della “buddy comedy”, quella dei due protagonisti complementari e in eterno conflitto, da Stanlio e Ollio a Tom & Jerry, dove il racconto si svolge senza bisogno di parole, poiché sono la drammaturgia di gesti maldestri, i giochi dalle regole non dette a raccontare la storia di due goffi “Marcovaldo” alla scoperta del mondo. Martedì 9 aprile, invece, sempre alle 20.45, Aterballetto, la più importante compagnia italiana di danza moderna, torna a Russi con Aterballetto Suite, un viaggio fra alcune delle più famose coreografie di Mauro Bigonzetti.
Verona, su musiche eseguite dal vivo del celebre compositore inglese Michael Nyman. Riprende oggi il balletto riadattandolo agli straordinari danzatori del Balletto Teatro di Torino. La seconda parte della serata riprende, in una nuova forma, il primo lavoro coreografico di Levaggi per ensemble, ispirato al mito della Pop Art,AndyWarhol. Free Chocolate Love, sulla trascinante e ipnotica musica dell’americano David Shea e dell’inglese Scanner, ci immerge in un mondo colorato, in cui i danzatori si mettono in mostra, si scambiano i ruoli, trascinando il pubblico in un vortice di “danza e musica elettronica per giovani amanti” (come gli autori stessi la definiscono) e un mondo glamour.
In scena il 23 febbraio
Sindrome da musical di Lena Biolcati con Manuel Frattini e con Silvia Di Stefano,Andrea Verzicco, Cristian Ruiz,Angelo Di Figlia, Lucia Blanco, Eleonora Lombardo, Nadia Scherani regia di Alfonso Lambo consulenza artistica di Stefano D’Orazio Produzione Mauro Giannelli Eventi Ossessione e sdoppiamento di personalità nei momenti più impensati. Sono questi gli spunti che danno a Manuel l’occasione di portare in scena, come in un flashback, coreografie e brani che richiamano i grandi spettacoli di cui è stato protagonista (Pinocchio, Peter Pan, Cantando sotto la pioggia, Sette spose per sette fratelli, La Piccola Bottega degli orrori, A Chorus Line ecc.) accanto ad altri musical di fama internazionale come Grease, Chicago, Fame, fino a un magico momento Disney. Il cast è composto, oltre che da Manuel, da alcuni dei migliori performer del musical made in Italy, in tutto 6 ballerini-cantanti-attori, su cui spiccano i nomi di Angelo di Figlia (capo balletto in Mamma Mia e ancor prima applauditissimo in Pinocchio e Peter Pan) Andrea Verzicco (il primo “Grillo” in Pinocchio e ultimamente uno dei protagonisti in Cats), oltre che dalla bravissima cantante-attrice Silvia di Stefano (interprete di una esilarante “Volpe” in Pinocchio, coprotagonista in Cabaret e ultimamente Shadia in Aladin).
In scena il 9 marzo Anche a Longiano il 15 febbraio e ad Argenta il 16 febbraio
Rassegna operetta Il pipistrello di Johann Strauss con la compagnia In Scena di Corrado Abbati Il Pipistrello è, con La vedova allegra, l’operetta più rappresentata al mondo poi-
ché incarna lo spirito stesso del genere, fondendo intimamente il valzer alla divertente commedia che lo sostiene. Operetta ricchissima di melodia che si annuncia fin dalla famosa ouverture, Il Pipistrello diverte come una festa in maschera, dove tutto si confonde in un crescendo di situazioni comiche fino allo scioglimento finale.
In scena il 9 dicembre, ore 16 Anche a Ravenna l’8 dicembre
Cin Ci Là di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo Compagnia Italiana di Operette con Umberto Scida, Elena D’Angelo regia di Umberto Scida librettista Carlo Lombardo Siamo a Macao.La giovane e timida principessa Myosotis sta per sposarsi ma,al contrario di quanto sarebbe lecito supporre,è triste perché deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza.E anche il principe Ciclamino,suo promesso sposo,è triste per gli stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta.È proprio in questo periodo che giunge a Macao la bella Cin Ci Là,attrice cinematografica francese,assieme a Petit Gris,il suo accompagnatore ufficiale,innamorato cotto di lei.Il Mandarino di Macao,Fonky,padre della principessa Myosotis,decide di affidare i due giovani,così scarsamente entusiasti del matrimonio,alle esperte cure di Cin Ci Là.La bella attrice prende a cuore la cosa e si dedica con particolare interesse alla emancipazione del principe Ciclamino.Petis Gris viene colto da un furibondo attacco di gelosia e per vendicarsi rivolge le proprie attenzioni alla principessa...
In scena il 10 febbraio,ore 16
Bulli e Pupe
musical di Frank Loesser con la compagnia In Scena di Corrado Abbati Il celebre, divertente e colorato musical di Broadway, dall’intreccio perfetto, dove tutto funziona grazie al libretto di Abe Burrows e alle immortali musiche di Frank Loesser, è la nuova produzione, in esclusiva per l’Italia, della compagnia di Corrado Abbati. Quest’opera ha debuttato a Broadway con ben 1200 repliche ininterrotte per quasi cinque anni. Il successo teatrale ha poi ispirato l’omonimo famoso film con Marlon Brando e Frank Sinatra.
In scena il 7 aprile, ore 16 Anche a Ravenna il 21 dicembre
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e il suo staff ti aspettano nell’unico negozio di via D’Azeglio n. 3/c a Ravenna tel. 0544.217700 Aperti dal lunedì al sabato dalle 6,30 alle 19,30 con orario continuato
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cartellone opera & danza Argenta Teatro dei Fluttuanti
di Zorba il greco
via Pace, 2 tel. 0532 805344 Inizio spettacoli ore 21
La serva padrona intermezzo buffo settecentesco di Giovanni Battista Pergolesi Orchestra Arcangelo Corelli direttore Jacopo Rivani Accademia della Musica di Cesena Margherita Pieri, soprano Filippo Pollini, basso Margherita Barbieri, mimo regia di Filippo Tadolini
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La celeberrima operina di Pergolesi,composta su libretto di Gennaro Antonio Federico,fu rappresentata come intermezzo all’opera seria Il prigionier superbo,dello stesso Pergolesi, destinata a non raggiungere mai la fama della Serva padrona.Gli intrighi fra il ricco Uberto,il “Capitan Tempesta”e la furba e decisa Serpina deliziano da allora platee di tutto il mondo,modello insuperabile di “opera buffa”.Il capolavoro di Pergolesi è riproposto con scene e costumi d’epoca.
In scena il 14 novembre Anche al Teatro Moderno di Fusignano il 9 novembre, ore 21
La vera storia
con Raffaele Paganini coreografia di Luigi Martelletta musiche di Marco Schiavoni scenografia di Fioriggia Belardo scene Europa Scene light designer Marco Corridori Con i suoi bravissimi ballerini, un trascinante Paganini ci fa volare sulle emozioni del libro di Kazantzakis e del celebre film con Anthony Quinn. La conclusione del balletto culmina con il leggendario Sirtaki: i greci affermano che bisogna danzarlo scalzi, sulla spiaggia deserta, per sentire le pulsazioni della terra. Zorba danza e parla con il corpo e il suo volo ricuce cielo e terra.
In scena il 23 novembre
Danza a Lugo
Uomo e natura, in equilibrio tra antico e contemporaneo La rassegna “Ultima generazione” del Teatro Rossini di Lugo propone per questa stagione teatrale due appuntamenti con la danza: mercoledì 21 novembre alle 20.30 andrà in scena l’ultima creazione del coreografo Matteo Levaggi, Le Vergini (nella foto), trasposizione dell’omonimo progetto del duo di artisti contemporanei Corpicrudi. Si tratta di un lavoro che nasce dalla riflessione sul valore della bellezza e la sua possibile condanna, ispirato a due pellicole di culto: Picnic at Hanging Rock di Peter Weir e The Virgin Suicides di Sofia Coppola, metafora del passaggio dall’adolescenza all’età della consapevolezza. Le Vergini vive un equilibrio tra antico e contemporaneo, la danza attinge dalla tecnica classica fino al movimento più puro e naturale del corpo, creando un disegno nello spazio, attraversato da una forte energia che pulsa nei corpi dei danzatori avvolti nel candore del bianco. Protagonista di venerdì 18 gennaio, invece, sarà la Spellbound Dance Company, che alle 20.30 proporrà al pubblico del Rossini Le Quattro Stagioni, coreografia originale di Mauro Astolfi, un lavoro polifonico e multimediale sulle “stagioni dell’uomo e della natura”, affascinante nel suo disegno interpretativo, carico di intensa creatività, ma anche un omaggio a Vivaldi e alla visione armoniosa della vita che la sua musica rappresenta, con cui si confrontano, in questo spettacolo, le incursioni contemporanee del compositore Luca Salvadori, che attinge a stili eterogenei e a diversi materiali sonori.
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Lo Schiaccianoci
tro il Re Topo e il viaggio nel regno dei Dolci, Masha si sveglia.
In scena il 16 dicembre
La colonna infame Teatro Invito Concerto teatrale-rock da Alessandro Manzoni con Luigi Maniglia, Luca Radaelli, Valerio Maffioletti regia e drammaturgia di Luca Radaelli
Balletto di Mosca La Classique balletto in due atti diretto da Elik Melikov musiche di Pëtr Ilic Tchajkovskij coreografie di Marius Petipa, riviste daValery Kovtun scenografie di Evgeny Gurenko ideazione costumi di Elik Melikov Il Balletto di Mosca La Classique è tra le migliori compagnie di danza classica a livello europeo, sinonimo di tradizione e qualità. Schiaccianoci è una tra le più popolari composizioni della tradizione russa. Le musiche appartengono alla tradizione romantica e contengono alcuni tra i suoi più memorabili brani: molte sono le melodie utilizzate poi dalla televisione e dal cinema. Il libretto è tratto da un racconto di Hoffmann, riadattato da Dumas. Il soggetto, notissimo, tratta del sogno della piccola Masha, nel quale uno schiaccianoci-soldatino, avuto in regalo, diventa un Principe. Dopo la battaglia con-
Manzoni parla della tortura, dell’inquisizione, della peste per parlare dei temi a lui più cari: la giustizia, quella divina e quella umana, e il libero arbitrio, che consente di scegliere tra il bene e il male. Nella messinscena, la vicenda viene raccontata in modo serrato, come in un “legal thriller”. Una vera propria partitura, un concerto teatrale per voci e chitarra elettrica, sullo sfondo l’attualità. Un saggio modernissimo sull’intolleranza e il pregiudizio, la formazione dell’opinione pubblica e la sua strumentalizzazione, le radici permanenti dell’odio. In scena il 29 gennaio
Sindrome da musical di Lena Biolcati con Manuel Frattini e con Silvia Di Stefano,Andrea Verzicco, Cristian Ruiz,Angelo Di Figlia, Lucia Blanco, Eleonora
Lombardo, Nadia Scherani regia di Alfonso Lambo consulenza artistica di Stefano D’Orazio Produzione Mauro Giannelli Eventi Danzatore, cantante e attore, Manuel Frattini è il protagonista indiscusso della scena italiana del teatro musicale. Dalla sua lunga e ricca carriera ha tratto Sindrome
da Musical, lo spettacolo con cui Manuel ripercorre il proprio percorso artistico accanto a brani dei più famosi musical nel panorama italiano e internazionale. In residenza al Teatro Petrella, dove debutterà, lo spettacolo approda in anteprima ad Argenta.
In scena il 16 febbraio Anche al Teatro Petrella di Longiano il 15 febbraio (ore 21) e a Faenza il 9 marzo
Danza a Bagnacavallo
Contaminazioni visionarie al Teatro Goldoni Due serate all’insegna della contaminazione sul palcoscenico del Teatro di Bagnacavallo. Domenica 11 novembre alle 21 Gianna Raccagni e la compagnia Flamenquevive proporranno al pubblico Battito – Tre anime, una pulsione unica, policromatico spettacolo di danza che alternerà flamenco, danze tradizionali del sud Italia e Africa. Tre donne, tre popoli, tre stili musicali, un inedito incontro fra percussioni africane e flamenco, flamenco e taranta, Africa e sud Italia. Tre mondi distanti che si ritrovano uniti in un raffinatissimo incastro di ritmi. Mercoledì 20 marzo, sempre alle 21, il cartellone del Goldoni presenterà invece la danza atletica e visionaria della Evolution Dance Theatre con Firefly, coreografato da Anthony Heinl. Firefly è un viaggio incentrato sul sogno, la fantasia e la semplicità, risultato della contaminazione di danza, teatro fisico, acrobatica, video art. L’intento è quello di stupire e stimolare l’immaginario comune, di condurre verso una realtà fatta di illusione e magia, rendendo possibile l’impossibile. Uno spettacolo capace di comunicare, divertire e affascinare.
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il maestro
Barba e i mille teatri di domani A tu per tu con lo storico fondatore dell’Odin Teatret.A Ravenna porterà lo spettacolo, “Le grandi città sotto la luna” e incontrerà il pubblico assieme a critici e studiosi di Matteo Cavezzali
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«Il teatro – scriveva Eugenio Barba diversi anni fa – è un’isola galleggiante, un’isola di libertà. Derisoria, perché è un granello di sabbia nel vortice della storia e non cambia il mondo. Sacra, perché cambia noi». Eugenio Barba è considerato dalla critica internazionale l’ultimo grande maestro del teatro occidentale e uno dei più importanti intellettuali europei, ha fondato l’Odin Teatret ad Oslo nel 1964 e due anni dopo si è trasferito definitivamente con la sua compagnia in Danimarca dove ha trovato un sostegno pubblico al proprio lavoro. La sua poetica ha tracciato la strada per molti grandi registi internazionali e tra i suoi scritti si trovano alcune tra le più significative pagine della storia delle arti dell’ultimo secolo. Nel 2000 è stato insignito del prestigioso Premio Sonning, riconoscimento per il contributo portato alla cultura europea tributato tra gli altri a Winston Churchill, Leonard Bernstein, Bertrand Russell e Karl Popper. Barba sarà assieme all’Odin Teatret al Teatro Rasi per Ravenna viso-in-aria con lo spettacolo Le grandi città sotto la luna il 20 marzo e il giorno seguente rimarrà in teatro per un incontro con il pubblico assieme a Julia Varley, Roberta Carreri, Iben Nagel Rasmussen dell’Odin, la critica Anna Maria Talone e il docente Marco De Marinis. Abbiamo avuto l’onore di intervistarlo. Nella sua carriera ha avuto modo di vivere in prima persona diverse fasi della storia contemporanea del teatro e tutte le sue evoluzioni. Secondo lei, in un momento travagliato come questo, segnato dalla crisi economica da una parte e il dominio della tecnologia dall’altra, che direzione potrebbe prendere il teatro? «Oggi il teatro è costituito da una molteplicità di espressioni con diversi obiettivi, tecniche e spettatori. L’essere umano ha sempre sentito due necessità: confrontarsi a una narrazione con la quale identificarsi o distanziarsi, e celebrare momenti particolari della propria vita e storia. Anche se
Una scena dello spettacolo Le grandi città sotto la luna: e un ritratto di Eugenio Barba.
oggi esistono numerose forme spettacolari basate sulla tecnologia, questa due necessità rimarranno vive nel futuro. Solo i profeti possono prevedere la direzione dei mille teatri di domani. È certo, però, che questa attività dalle mille facce continuerà con le sue vocazioni di bellezza, intrattenimento, preghiera, ribellione, terapia, evasione, lucro e mediocrità ». Lo spettacolo Le grandi città sotto la luna nasce da una vecchia suggestione, quella dello spettacolo Le ceneri di Brecht del 1980, ma è diventato un progetto molto diverso, cosa rimane? Il messaggio di Brecht è mutato nel suo significato in que-
sti trent’anni in un’epoca così diversa da quella di allora? «Le grandi città sotto la luna può essere interpretato in molti modi, per esempio: la capacità dell’essere umano di difendersi dall’orrore grazie all’indifferenza. Qual era il messaggio di Brecht, poeta nihilista e ribelle contro tutte le ortodossie, che soffrì l‘esilio e il bavaglio politico? Lui credeva che nella nostra società esiste l’ingiustizia e si calpesta la dignità dell’individuo. Si è opposto a questi oltraggi con la coerenza della sua vita e creando uno straordinario teatro, il Berliner Ensemble, una vera isola di libertà nel cuore di una dittatura. Il merito politico dell’Odin è un altro. Exe Chritoffersen, uno storico del teatro danese, afferma che negli ultimi quarant’anni, tutti i paesi europei hanno sviluppato la tendenza a sottolineare l’identità nazionale della propria cultura. L’Odin Teatret è invece un gruppo di emigrati stranieri accolti dalla cittadina danese di Holstebro nel lontano 1966, e che ha saputo farsi accettare come l’espressione teatrale della sua comunità pur mantenendo la sua differenza. Un teatro concittadino, ma non compatriota». Per lo spettacolo avete preso spunto anche da alcune poesie di Ezra Pound, che è stato calato nell’atmosfera brechtiana in cui si parla delle guerre, di esilio e del dover far apprendere ai propri figli la lingua dei barbari. Il teatro dell’Odin è invece stato caratterizzato proprio dall’unione e dalla mescolanza di
tradizioni teatrali lontanissime, ma in qualche modo inconsapevolmente collegate. Cosa rende possibile questa strana alchimia? Crede che esista un linguaggio universale che va oltre quelli codificati? «Esistono situazioni che provocano reazioni universali: un adulto che picchia un bambino, un uomo che viola una donna; un relitto umano, sporco e bavoso, che tende la mano; lo sguardo vuoto di un drogato; un gruppo di bambini che giocano insieme nella strada; una madre che allatta il figlio; una persona che ami e che rantola tra le tue bracca; la rabbia per la propria impotenza contro il sopruso; l’amarezza per un’umiliazione subita; la leggerezza dell’essere innamorati; l’emozione indescrivibile della bellezza. Forse le potremmo chiamare situazioni archetipiche. Come regista non cerco un linguaggio universale, ma il cammino per arrivare a quello strato della geologia interiore dello spettatore che ha incapsulato l’esperienza delle situazioni che ho accennato sopra». Messa in scena, rituale sociale, arte, se dovesse dire cos’è per lei il teatro quali termini utilizzerebbe? «Una cerimonia collettiva che può trasformarsi in spettacolo estetico, seduta terapeutica, preghiera laica, meditazione storica, passatempo sapido o scialbo, rivitalizzazione dei legami comuni, consapevolezza della lacerazione della società in cui viviamo». Il suo nome appare sui libri di storia del teatro accanto a quello di Grotowski e Peter Brook... A Eugenio Barba è mai capitato di dubitare del teatro? Dubitare che il teatro possa avere un significato profondo nella nostra epoca così frenetica e dalla memoria così corruttibile? «Posso garantire solo che il teatro ha un significato profondo per me per e per i miei attori che mi sono rimasti accanto per decadi. Ma ho incontrato molti spettatori per cui l’Odin Teatret ha rappresentato una caduta da cavallo sulla via di Damasco, e quando si sono rialzati hanno preso un cammino diverso».
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l’anniversario
Vent’anni di teatro di ricerca Buon compleanno, Fanny & Alexander! Il 21 dicembre all'Almagià una serata speciale per festeggiare l’attività del gruppo ravennate di Lorenzo Donati
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Ponti in core (1996)
Questa storia inizia nel 1992 a Ravenna, in un corridoio del Liceo Classico Dante Alighieri. Durante l'intervallo un ragazzo si espone nell'atrio, con un filamento che gli costringe il torso nudo. C'è una ragazza che esegue alcune azioni: muove da dietro gli arti del compagno, lo copre con un drappo rosso, si nasconde alla vista posizionandosi dietro al suo corpo. Inizia così il teatro di Luigi de Angelis e Chiara Lagani, quindici minuti di performance di fronte a una selva di ragazzini incuriositi e spaesati. Non c'è scenografia, lo spettatore ha di fronte il qui ed ora di corpi che “stanno” senza parlare, quasi senza muoversi. Come nelle icone, che ci spingono a spostarci per osservare da diverse angolazioni. È l'infanzia del teatro di Fanny & Alexander, che ricorda da vicino l'infanzia del teatro stesso. Questa storia prosegue in Romagna durante gli anni '90, quando al gruppo si aggiungeranno Marco Cavalcoli, atto-
Alice vietato ai maggiori di anni 18 (2003)
Romeo e Giulietta et ultra s (2000)
re, e una squadra organizzativa (Sergio Carioli, Marco Molduzzi e altri). La storiografia di settore avrebbe descritto i gruppi nati in quel periodo come “Teatri Novanta”: Fanny, Teatrino Clandestino, Motus, Kinkaleri, Masque e altre compagnie accomunate dall'urgenza di riportare al presente il linguaggio del teatro. Idiomi personali della scena nutriti di molteplici influenze, spesso non teatrali, e che sono diventa-
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Ardis 2 (2004)
Requiem (2001) ti le esperienze di punta del teatro ita2001), si dipanano in uno spazio vuoto liano, conosciute in tutta Europa e non occupato da un tavolo sonoro (T.E.L., solo. 2011). In questi e altri casi, si comprenQuesta storia ha costruito visiode che ciò che si guarda non ni che si sono fatte propocoincide con ciò che si sizioni sul reale, consevede, perché l'opera Heliogabalus (2006) gnate all'immaginaaccade, forse in egual rio dei tantissimi misura, sulla scena spettatori che ha e nella mente dei incrociato. Si presenti. In quenarra dell'assenza sta storia ventendi un principio nale si racconta ordinatore, di di un programuna visione promatico rifiuto del spettica che rimetprincipio di oppota a posto le cose per sizione duale che mandarci a casa rassisostanzia le dinamiche curati: gli spettacoli di del potere, della storia, Fanny & Alexander si guardadella società. Non a caso il no dall'alto di un teatrino anatomico nome del gruppo contiene il legante di (Ponti in core, 1996), avvengono di fronuna “&”, segno grafico che dà forza alla convivenza delle dissonanze, anche nei te a una consistente parete rossa al percorsi drammaturgici: la Storia infelicimitero monumentale (Requiem,
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Amore (2 atti) (2007) ce dei due amanti Romeo & Giulietta (1999), la costellazione di suoni, voci, giochi attorno a Van e Ada (Ada, cronaca familiare, 2003-2006), le figure che
discettano di arte e mondo contemporaneo in Amore (2 atti), del 2007, in cerca di un codice che permetta di incontrare l'altro. Sembra dunque natu-
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rale che, insieme alla “&”, sia Emerald city (2008) nata quest'anno anche la “E”, nome della cooperativa fondata dai Fanny con nanou, Menoventi, ErosAnt Eros. Sarebbero tante altre le storie da raccontare in questi vent'anni, come quella che ci sprona ad andare oltre l'arcobaleno, per sostenere una realtà immaginale che troppo spesso avvertiamo distante dalle incombenze quotidiane. Siamo andati oltre l'arcobaleno insieme a Dorothy in tutto il suo viaggio intorno a O-Z (2007-2010), osservando l'imperatore che ha smarrito il linguaggio per dialogare con la sua comunità (Heliogabalus, 2006), e abitando quella “zona grigia” fra potere e cittadinanza, in cerca di North (2009) uno spazio immaginario al cospetto di un attore attraversato da parole e voci degli attuali leader politici (Discorso tori, incontri pubblici, progetti editoriali, audiovisivi e radiofonici, che Grigio, 2012, prima tappa di un progethanno gradualmente costruito quella to pluriennale sulla retorica dei discorbottega d'arte che è riuscita a mantesi pubblici). nersi aperta, per disporsi all'incontro.A Ma la storia di Fanny & Alexander si è Ravenna tutto ciò è accaduto all'Ardis dispiegata anche in installazioni, labora-
Discorso grigio (2012) West (2010)
Hall, nelle Bassette, che ciclicamente si apre per accogliere artisti in residenza e prove aperte, e da qualche anno anche all'Almagià, con serate musicali e teatrali, feste, dj set, festival sulla darsena. In questo luogo, il 21 dicembre, Fanny
& Alexander ci invita a festeggiare i primi vent'anni del gruppo con tanti live musicali (su tutti Andrew Hung dei Fuck Buttons). Con il desiderio, da parte nostra, di attraversare con loro i prossimi venti.
Circolo delle Lettrici e dei Lettori
Quando il teatro diviene luogo di cittadinanza attiva di Marina Mannucci e Daniela Mingozzi* «Ciò che ho sempre trovato di più bello in un teatro, nella mia infanzia e ancora adesso, è il lampadario un bell’oggetto luminoso, cristallino, complicato, circolare e simmetrico» Charles Baudelaire, Il mio cuore messo a nudo.
La Stagione di Prosa 2012/2013 del teatro Alighieri di Ravenna propone quest’anno, oltre ai tradizionali incontri con le compagnie, un’ampia scelta di iniziative collaterali, fra le quali “Il Circolo delle Lettrici e dei Lettori”, un laboratorio che offre ai partecipanti la possibilità di confrontarsi su testi e autori legati agli spettacoli teatrali in calendario. Il progetto, nato da un’idea di Monica Randi di Ravenna Teatro, ha potuto contare sulla preziosa collaborazione dell’Istituzione Biblioteca Classense che ha curato le bibliografie legate agli incontri. Il Circolo delle Lettrici e dei Lettori prende spunto da un’idea di cittadinanza attiva che intende il teatro come luogo di intervento sociale, presa di posizione e riflessione collettiva e ha come obiettivo quello di far incontrare persone accomunate dalla voglia di approfondire le conoscenze legate agli spettacoli teatrali, esaltando al contempo la creatività e favorendo divertenti “corti circuiti di idee”. Scrive Hannah Arendt: «Questo è il teatro, di fatto
l’arte politica par excellence; solo in esso, nel corso così vivo della rappresentazione, la sfera politica della vita umana può essere trasfigurata a livelli ulteriori, così da fondersi con l’arte. La recitazione è insomma la sola forma d’arte in cui l’oggetto viene trasportato nel mondo delle relazioni». L’agire politico si regge sulla lingua e si svolge direttamente tra uomini. Lo stesso accade nel teatro. L’attore è legato al testo come un eletto è obbligato verso i suoi elettori. In un sistema rappresentativo, l’eletto deve recitare un testo preparato, parlare per gli altri proprio come l’attore recita testi scritti da altri. Lo sviluppo di processi creativi ispirati alla logica della sussidiarietà orizzontale e indirizzati alla produzione di servizi non convenzionali risulta essere una sfida tanto necessaria quanto complicata: infatti, la creazione di semplici occasioni di confronto, scambio e dialogo tra istituzioni e società, tra istanze dal basso e poteri dall’alto, di per sé, non è quasi mai sufficiente per innovare in modo sostanziale le modalità di gestione locale dei problemi collettivi. Per consentire alle energie, alle risorse e alle opportunità presenti nella società ed emergenti dai territori di contribuire incisivamente a ridefinire la sfera pubblica, sembra necessaria l’individuazione di concrete occasioni in cui attori sociali possano verificare sul campo la praticabilità di forme di collaborazione e
sperimentare concretamente forme di governance per la produzione di beni comuni. «La partecipazione del pubblico, con la sua frequenza ai teatri e con il suo discuterne, costituisce gran parte della vita teatrale di un dato paese, in un dato tempo» Massimo Bontempelli, Teatro di masse, 1934
Gli incontri del Circolo delle Lettrici e dei Lettori si tengono presso il B&B “Al Teatro”, in via Guaccimanni 38 a Ravenna e hanno come tema titoli proposti dalla stagione teatrale. Dopo quello del 5 novembre – dedicato al debutto di Pantani del Teatro delle Albe – gli altri appuntamenti sono previsti il 3 dicembre, il 14 gennaio, l’11 e 18 febbraio, il 4 e 25 marzo e il 22 aprile. L’appuntamento è sempre alle 20.45. Per i partecipanti al Circolo – oltre a sconti sui biglietti degli spettacoli, e sui libri di riferimento alla Libreria Longo – sono in programma anche visite alle prove degli spettacoli. Per info e scrizioni: tel. 348 7083867; info@bbalteatroravenna.com. *rispettivamente coordinatrice e ospite del progetto del Circolo delle Lettrici e dei Lettori di Ravenna.
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il debutto
Affabulazione poetica intorno alla vita di Marco Pantani Conversazione con l’autore e regista Marco Martinelli sul suo ultimo lavoro di Lorenzo Donati
Dopo Poco lontano da qui di Ermanna Montanari e Chiara Guidi, che ha debuttato a Cesena in ottobre, l'attesa si ora sposta su Pantani, nuova produzione del Teatro delle Albe firmata da Marco Martinelli e ispirata alla vita del ciclista di Cesenatico, al Teatro Rasi di Ravenna dal 16 novembre al 2 dicembre.Tre ore e mezza fra racconto documentario, canti, video d'archivio. Ne abbiamo parlato col regista e drammaturgo, autore del testo originale dello spettacolo. Marco, come siete arrivati a Pantani? «Con Luigi Dadina, attore delle Albe, da tempo discutevamo della figura di Marco Pantani. Quando nel 2010 ero in Belgio per il Detto Molière, a Mons, mi sono imbattuto in un libro che prova a riaprire il caso, Gli ultimi giorni di Marco Pantani di Philippe Brunel. Da allora ho letto tutto quello che potevo e ho incontrato molte persone che sono state vicine a Marco, per ricostruire la sua vita e i suoi anni di notorietà, dal '94 al '99. Ho scritto Pantani questa estate, un testo “degenere”, nel senso che è a cavallo fra i generi.Trentaquattro capitoli, come gli anni della vita di Marco, che mescolano la struttura del romanzo, del testo teatrale, dell'inchiesta giornalistica, della poesia». Cosa cercavi in questa storia, e cosa cerca il testo? «Fin dall'inizio volevo raccontare, insieme alla vita del ciclista, i “pantani”, i fanghi della Repubblica. Marco esplode come sportivo nel 1994 – anno di nascita della seconda Repubblica – conquistando la Linz-Merano con una vittoria mitica, una discesa in cui pareva sul punto di sfracellarsi. Il testo possiede un respiro epico: è una sorta di giardino della memoria, un rito di commemorazione officiato da venti personaggi con due figure centrali, i genitori Paola e Tonino. Un po' come Antigone, i genitori vogliono riportare la figura dell'amato all'interno della città per donargli una sepoltura degna, dopo che è stato espulso dalla polis dal Creonte di turno».
Un taglio quindi documentario, ma non solo... «Ho cercato di intrecciare gli opposti, facendo cortorcircuitare il teatro con altri linguaggi, come il giornalismo. Il lato documentaristico è messo in luce soprattutto attraverso il personaggio de “L'Inquieto”, che rappresenta il giornalista Brunel. L'inchiesta è inscritta nel codice genetico del teatro: il dramma di Edipo ha per esempio un andamento processuale. In Pantani c'è però anche una madre che piange e che si ribella, una Ecuba romagnola, presenza che introduce afflati poetici insieme alle musiche del fisarmonicista Simone Zanchini. Compaiono poi una serie di figure legate alla storia di Marco e dell'Italia: la sorella, il politico Gasparri, il bandito Vallanzasca, oltre ai video costruiti in collaborazione con Alessandro Panzavolta di Orthographe, in cui leggiamo i titoli dei cori e vediamo le imprese sportive e le diapositive dell'album di famiglia di Marco. Perché proprio Pantani, perché proprio la sua vicenda? La storia di Marco è esemplare, è un emblema dei meccanismi della nostra società. Pantani ha incarnato alla perfezione l'idea del capro espiatorio: un idolo che viene divinizzato e poi abbattuto per ridare verginità a un sistema marcio.Anziché guardare “il male” nelle sue ramificazioni profonde, ci illudiamo di recuperare una purezza scagliando tutti una pietra. Oltre a questo c'è la fascinazione per una figura della nostra terra, una Romagna anarchica,
antica, sbalzata nelle dinamiche della globalizzazione. Una figura molto legata alla sua squadra, al “gruppo”». Eppure Pantani è noto soprattutto per le sue imprese individuali... «Marco era imprevedibile, e in questo riprendeva il filo di Coppi e Bartali, ciclisti che attaccavano a 50 km dal traguardo. Era certamente un solista, un
uomo solitario. Gianni Mura gli chiese come mai riuscisse ad andare così forte in salita, e lui rispose con una frase che passò alla storia: «Per abbreviare la mia agonia». Questa è la parte più conosciuta, mentre la sua vita ciclistica è piena di azioni per gli altri, come quando rischiò di perdere il Tour nel '98 per solidarietà con gli avversari fermati dai controlli antidoping, o quando rifiutò un contratto sostanzioso con la Mapei per restare con la sua squadra, la Mercatone Uno, che lo aveva portato al successo». Dopo Rumore di acque e ora con Pantani, nel tuo percorso sembra tornare al centro la scrittura di testi originali... «Sì, è stata forte la necessità di ricominciare a scrivere testi. Ho attraversato una lunga fase di “corpo a corpo” con classici e maestri, in termini di regia e riscrittura, ora avverto il desiderio di tornare alle “favole” del mio Teatro Impuro, che già parlavano di immigrazione, di Romagna leghista, di noi».
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concerti
Ecco il signore del pop scandinavo,tra Sufjan Stevens e ricordi Belle and Sebastian Panoramica sullo svedese Jens Lekman di Luca Manservisi
In un’intervista di ormai diversi anni fa, Jens Lekman si lamentava perché su Allmusic.com, la più nota enciclopedia musicale on line, gli album appena pubblicati non venivano mai recensiti con il massimo dei voti, ossia cinque stelle su cinque. Ci vuole del tempo su quel sito, per raggiungere il massimo, mentre secondo lui (e forse anche secondo noi) se un album è davvero un capolavoro, lo è fin da subito. Ora, diversi anni dopo appunto, ironia della sorte vuole che i suoi quattro dischi siano recensiti tutti con 4 stelle e mezzo da Allmusic. Ancora qualche anno, allora, e se dimostreranno di saper invecchiare bene magari otterranno il punteggio massimo. D’altronde per molti Lekman la perfezione l’ha già raggiunta. O meglio, la “perfetta pop song”, intesa come modello, l’ha già scritta.Tanto per chiarire che stiamo parlando di pop. Non quello di Britney Spears, no, ma pop d’autore, si chiama così. Quello che sa essere melodico senza cadere nel banale e che non ha come principale caratteristica l’essere un oggetto da vendere, commerciale insomma. Del tipo che va dagli Xtc
agli Smiths fino ai Belle and Sebastian, da Sufjan Stevens (secondo chi scrive il riferimento più corretto, seppur con le differenze stilistiche che ci sono) a Stephin Merritt e ai suoi Magnetic Fields. Jens Lekman suona, campiona e canta, accompagnato da archi, fiati, pianoforte, tastiere e quant’altro, come penseresti possa farlo uno con la sua faccia. Il classico bel ragazzo (si è piazzato al 33esimo posto nella speciale classifica degli uomini più belli di Svezia, il che non può comunque non far sorridere) che piace tanto anche alle mamme. Una sorta di Frank Sinatra (fatti tutti i debiti paragoni) o di Burt Bacharach catapultato in Svezia negli anni Duemila. La storia di Lekman parte infatti dai sobborghi di Goteborg e da un nome d’arte (Rocky Dennis) che utilizzerà per iniziare a farsi conoscere nel suo paese d’origine e con cui inciderà alcune cassette. Nome d’arte che però abbandonerà (tornando Jens Lekman a tutti gli effetti) per debuttare ufficialmente nel mondo discografico nel 2004 in stile Iggy Pop (ma solo per il riferimento del titolo) con When I Said IWanted To Be Your Dog, che in realtà è una rac-
Jens Lekman nel corso di una esibizione dal vivo
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Jens Lekman in una foto promozionale nei primi anni della sua carriera colta inedita di materiale edito, dove le, ci verrebbe da dire, in questo caso il giovane (classe 1981) Lekman probabilmente tra i frutti migliori reinterpreta se stesso, dando nuova della semina dei primi Belle and veste a brani pubblicati in vari forSebastian. mati dal 2000 in poi. Si ricordano Dopo questa prima accoppiata di alcuni pezzi, certo, e c’è il clamorodischi, seguiranno – leggiamo dalla so omaggio alla sua migliore amica, bella panoramica a lui dedicata dal una filastrocca di buon compleanno sito internet Ondarock – tre anni di che testimonia tour intensissimi bene l’aria trasoche lo porteranAl Bronson gnata e surreale no anche al teatro di Madonna dell’Albero che si respira nel Rasi di Ravenna, presenterà il nuovo album disco – che ai dove presentò nel uscito in settembre riferimenti di cui 2008 il suo terzo sopra aggiunge lavoro sulla lunga l’intramontabile suono Postcard e distanza che è anche però il primo anche i Beach Boys – ma il debutto, vero e proprio album a cui Jens lavoriascoltato oggi resta forse il suo ra compiutamente, senza raccogliere lavoro meno compiuto, nonostante o riproporre materiale già edito in faccia scoprire al mondo una voce precedenza. Si tratta di Night Falls originale che nel suo piccolo si inseOver Kortedala, che esce nel 2007 e risce nella mappa del pop mondiale, che pare forse più patinato dei precegrazie anche a un forte passaparola denti, ma che suona fin da subito sul web. come un classico, nello stile. Una Il capolavoro di Jens Lekman, quello conferma, in definitiva. per cui al momento può essere Ora l’ormai 31enne svedese è in proricordato, cancellando anche se si cinto di presentarsi nuovamente da vuole tutto il resto, è invece il suo queste parti (il 6 dicembre al secondo album, quello del 2005, Bronson di Madonna dell’Albero) che pure in questo caso non è un per presentare il seguito di quel vero e proprio album. Si tratta infatdisco, il suo quarto album, pubblicati di una raccolta di ep, rarità e ineto solo lo scorso mese di settembre, diti dal periodo 2000-2005, che si a cinque anni dal precedente, vissuti intitola Oh You're So Silent Jens. Qui a per lo più in Australia, a Melbourne, convivendo con un dichiarato inaridifare la differenza è la sua vena commento dell’ispirazione e con evidenti positiva e la forza di melodie che travagli sentimentali. risaltano tra archi, scampanellii, anche basi elettroniche e una voce I Know What Love Isn't viene definito languida che non può in ogni caso come il suo concept album sulla solilasciare differenti. Meriterebbero tudine, l'abbandono e la mancanza una citazione un po’ tutti i pezzi dell’amore. In generale un album con contenuti in questo album, dalle un tono molto nostalgico e non ballate per piano e voce fino al vero all’altezza dei suoi precedenti lavori, e proprio inno di Black Cab, dalla per via della mancanza di veri e propri assi in scaletta. Ma forse – tanto festosa A Sweet Summer Night's At per tornare alla citazione di inizio Hammer Hill al beat di The Wrong articolo – sarà solo questione di far Hands, fino ai violini di Maple Leaves. passare un po’ di tempo. In definitiva, un album sentimenta-
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cartellone ricerca Ravenna/Viso-in-aria Teatro Rasi via di Roma, 39 Tel. 0544 36239 Inizio spettacoli ore 21
L’uomo della sabbia Capriccio alla maniera di Hoffmann
di Consuelo Battiston, Gianni Farina,Alessandro Miele regia di Gianni Farina con Tamara Balducci, Consuelo Battiston,Tolja Djokovic, Francesco Ferri,Alessandro Miele, Mauro Milone produzione Menoventi I faentini Menoventi porteranno in sul palco di via di Roma L’uomo della sabbia Capriccio alla maniera di Hoffmann ispirato dall’omonimo racconto di E.T.A. Hoffmann sull’ambiguità dell’essere umano e sull’occulto. Uno spettacolo ironico e onirico con cui il gruppo fa un salto di qualità giungendo alla ribalta del miglior teatro contemporaneo italiano. Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 20, da Radio Zolfo, con Giuseppe Tagliavini ed Enrico Fedrigoli.
In scena il 18 gennaio
L’origine del mondo, ritratto di un interno scritto e diretto da Lucia Calamaro con Daria Deflorian, Federica Santoro, Lucia Calamaro produzione 369gradi / PAV Lucia Calamaro torna al Rasi con una commedia umana al femminile in tre quadri, tre elettrodomestici e tre voci. È un viaggio dentro la solitudine umana composto di gesti, immagini e parole su uno sfondo bianco come un luogo dell’inconscio.
In scena il 2 febbraio alle ore 20.30
La Repubblica dei bambini
regia Sara Bonaventura,Iacopo Braca, Claudio Cirri,DanieleVilla con Chiara Renzi,Daniele Bonaiuti/Andrea Corsi produzione Teatro delle Briciole - Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana progetto Teatro Sotterraneo Esistono nel mondo alcune “nazioni in miniatura”.Piattaforme petrolifere abbandonate, isole o piccole porzioni di terraferma dove non vige alcuna giurisdizione o controllo politicomilitare e dove alcuni soggetti,preso il controllo del territorio,hanno emanato proprie leggi, coniato una nuova moneta,strutturato proprie istituzioni e avviato rapporti con territori vicini.Qui l’esercizio di cittadinanza può ripartire da zero,porsi domande originarie sul fare società e rispondere con modalità inedite.Ne La Repubblica dei Bambini si parte dalla scena teatrale come piattaforma vuota su cui costruire una micronazione:servono delle leggi; servono dei luoghi;servono delle cose.Si è liberi di costruire come si vuole:la scena deserta lentamente si popola e riempie,di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si possa edificare una Polis.L’incognita è sul tipo di Polis.
In scena il 13 febbraio alle ore 18
Poco lontano da qui di e con Chiara Guidi e Ermanna Montanari suoni originali Giuseppe Ielasi ideazione luci Enrico Isola Poco lontano da qui - nuova creazione 2012 che vede fianco a fianco per la prima volta il Teatro delle Albe e la Socìetas Raffaello Sanzio – giunge a Ravenna dopo il debutto a Cesena nell’ambito del festival Màntica. Lo spettacolo scaturisce da un invito reciproco tra Ermanna Montanari e Chiara Guidi, che hanno condiviso la direzione artistica di Santarcangelo 20092011 Festival Internazionale del Teatro in Piazza. Poco lontano da qui è un dialogo fatto di parole lotte e abbracci. Due attrici, due stili che si confrontano e duellano in un esperimento teatrale che mette due mondi teatrali viso a viso.
In scena il 25 e 26 febbraio
<age> CollettivO CineticO concept e regia di Francesca Pennini azione e creazione Luca Cecere, Carolina Fanti, Gloria Minelli, Chiara Minoccheri, Andrea La Motta, Carmine Parise, Giulio Santolini,
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Demetrio Villani, Fabio Zangara produzione CollettivO CineticO, Romaeuropa Festival,Armunia / Festival Inequilibrio, L’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino, CSC Centro per la Scena Contemporanea / Operaestate Festival Veneto, Festival miXXer / Conservatorio di Ferrara Il progetto <age> declina con nove teenager kamikaze l’analisi sul ruolo dello spettatore e sul concetto d’indeterminazione che attraversa le ultime produzioni di CollettivO CineticO. Il rapporto tra l’aspetto accademico/normativo e il profilo biologico/chimico tipico della soglia dei 18 anni produce una capacità di assunzione di rischio che rende gli adolescenti i candidati ideali per abitare lo spazio ludico, allo stesso tempo indeterminato e regolamentato, della scena.
In scena il 16 marzo + a seguire
Due o tre cose che so di lui incontro con Franco Masotti e Francesca Pennini
Le grandi città sotto la luna di Eugenio Barba / Odin Teatret con Kai Bredholt, Roberta Carreri, Jan Ferslev, Donald Kitt,Tage Larsen,Augusto Omolú, Iben Nagel Rasmussen, Julia Varley e Frans Winther L’Odin Teatret, la compagnia multiculturale fondata a Oslo nel 1964 da Eugenio Barba, che ha segnato la storia del teatro internazionale, sarà a Ravenna con lo spettacolo musicale nello spirito di Bertolt Brecht Le grandi città sotto la luna e per un incontro coordinato dal docente del Dams Marco De Marinis (giovedì 21 marzo alle 17.30). Sarà una preziosa occasione di osservare il risultato di cinquanta anni di sperimentazione teatrale e per conoscere da vicino Barba e gli attori della sua compagnia.
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In scena dal 10 al 14 aprile
PetitoBlok
Festival di Musica, Danza, Teatro
SPAZIO D’ARTE ANNO TRE
Punta Corsara regia di Emanuele Valenti drammaturgia Antonio Calone con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso,Vincenzo Nemolato,Valeria Pollice, Giovanni Vastarella Punta Corsara, la compagnia nata tra Napoli e Scampia a seguito del progetto Arrevuoto e vincitrice di diversi riconoscimenti, torna al Rasi con PetitoBlok, il baraccone della morte ciarlatana, incontro-scontro tra Antonio Petito, il più grande interprete di Pulcinella della seconda metà dell’Ottocento e sgrammaticato autore di numerosi testi teatrali, e il poeta russo Aleksandr Blok autore del testo teatrale del 1906 Balagancik (Il baraccone dei saltimbanchi).
In scena il 20 aprile
Almagià via dell’Almagià, 2 Tel. 0544 36239
An afternoon love
In scena il 20 marzo
Pinocchio non-scuola / Teatro delle Albe Ad aprile la non-scuola avrà un debutto speciale. Sulle orme di Arrevuoto a Napoli ed Eresia della felicità debuttato al festival di Santarcangelo, Marco Martinelli coordinerà uno spettacolo collettivo dove i circa duecento ragazzi di tutte le superiori di Ravenna saliranno sul palco in un grande affresco corale ispirato alla figura di Pinocchio che aprirà i festeggiamenti del non-compleanno, i 30 anni del Teatro delle Albe.
di Daniel Blanga Gubbay, Paola Villani con Joseph Kusendila e con la collaborazione di Andrea Corsi produzione Pathosformel/Fies Factory Un allenamento di basket ininterrotto e serrato; un rapporto a due che, lasciando lo
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sguardo scavare dietro l’immagine di atletismo e agonismo, può ancora suggerire l’infinità dei rapporti che esistono al suo interno. Il rapporto tra un uomo e il proprio oggetto ha la stessa complessità relazionale che c’è tra due uomini? Sembra un combattimento feroce con l’oggetto ma diviene la più persuasiva delle conquiste; si carica di un vissuto umano per tornare ad essere improvvisamente solo allenamento: è quasi una coreografia a due, che disegna il rapporto sempre in movimento che abbiamo con l’altro. Nel pomeriggio, alle 17, incontro con Sonia Brunelli e Leila Gharib (Barokthegreat), MarcoValerio Amico (gruppo nanou), Daniel Blanca Gubbay e PaolaVillani (Pathosformel), Davide Reviati, Marco Martinelli (Teatro delle Albe)
In scena il 1 dicembre, alle ore 19
Sport
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gruppo nanou di Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci con Rhuena Bracci produzione L’Officina-atelier marseillais de production (Marsiglia, Francia) co-produzione L’animal a l’esquena e Crap’s (Spagna), Indisciplinarte (Italia), El Teatro (Tunisia), Haraka (Egitto) Sport.Tentativo di demolizione del disegno per afferrare la necessità e la resa dell’atleta. La drammaturgia svela l’intimità dello sportivo nella sua solitudine durante i preparativi all’esecuzione
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dell’elemento ginnico aprendo spazi circoscritti in cui si ritrovano gli elementi di azione e di semiotica del campo da gara. Sonorizzare una soggettiva, che non sia quella privata dell’atleta ma una nuova, che ha sicuramente a che vedere con quella solitudine, ma che accoglie anche la visione, individuale e collettiva allo stesso tempo, degli spettatori.
In scena il 2 dicembre, alle ore 21 +
La grande estasi dell’intagliatore Stainer proiezione del film di Werner Herzog (1974) a seguire “La trasformazione del mondo in musica”, esplorazioni sonore e non, guidate da Franco Masotti Il 3 dicembre, alle ore 21.15
In scena il 19 gennaio, alle ore 19.30 +
(a+b)3
Fidippide Barokthegreat coreografia e performer Sonia Brunelli musica live di Leila Gharib osservazione alla coreografia Marco Villari abiti Biscuit And Ball realizzato in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri e Dada.prod Fidippide è lontano, appoggiato teneramente allo spazio umido, foderato di velluto, del nostro immaginario collettivo. Il topos del guerriero attico, testimone della cruenta battaglia a Maratona, che, fattosi messo, trattenne nella corsa la novella della vittoria, per esalarla nel suo ultimo gesto. Ecco come ci siamo mossi: non si affastellano immagini suggestive in questo lavoro, non c’è nulla di visionario, ma un movimento paziente e spossante che ruotando su un punto preciso lo sfibra, fino a determinare un foro, principio di ogni visione.
In scena il 2 dicembre, alle ore 22.30
Due ritratti di e con Alessandro Bedosti con l’aiuto di Annalisa Zoffoli coproduzione dell’Associazione Cantharide Quando vedremo un tuo ballo? (2010) Un breve ritratto danzato costruito su una condizione performativa estremamente rarefatta, un lungo tempo di attesa e di ascolto capace di cogliere le sottili trasformazioni del corpo e di evocare, allo stesso tempo, una presenza remota e silenziosa. Un’ombra, un’apparizione immateriale e indecifrabile, una spoglia arresa, animata da una forte necessità di caduta e di rovina. per favore aprite le tende (2012) All’interno di uno spazio significativo e vibrante, sotto lo sguardo attento di una sorvegliante, il danzatore si muove come perduto perché non sa che cosa farà, non sa in quale parte di se stesso sprofonderà. Ancora una volta si tratta di aprire uno spazio enigmatico in cui ognuno possa incontrare i propri fantasmi.
progetto e regia di Claudia Sorace con Riccardo Fazi, Claudia Sorace foto di scena Laura Arlotti produzione Muta Imago Una coppia d’amanti, due figurine felici che si preparano per uscire: mettono il vestito bello, i capelli hanno la piega appena fatta, un giro di perle al collo, le scarpe lucide. Si muovono rapidi, la loro danza si ferma di fronte ad uno specchio, che ne incide i nomi sulle ombre sottili. Poi arriva la guerra.
In scena il 19 gennaio, alle ore 21
Fata Morgana proiezione del film di Werner Herzog (1970) a seguire “La trasformazione del mondo in musica”, esplorazioni
eleganza bellezza e alta moda
Via Faentina 85 - Ravenna - Tel. 0544 201091 - info@divasitaly.com
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sonore e non, guidate da Franco Masotti Il 21 gennaio, alle ore 21.15
Anche i nani hanno cominciato da piccoli
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suo eloquio e i suoi atteggiamenti abbiano profondamente condizionato il comportamento morale dei politici e degli italiani in genere.
lettura - Teatro delle Albe Il 30 maggio
spettacolo per 22 spettatori, prenotazione obbligatoria
Il 13 febbraio, alle ore 20 +
A Seneghe
Una ragazza trascina i suoi ospiti all’interno di una casetta nera. La sua stanza dei giochi? Gli ospiti-voyeur assistono ai discorsi e ai racconti di due ragazzini, chiusi all’interno della loro casa rifugio, e all’irruzione improvvisa del seducente e malefico estraneo. Stanno assistendo agli incubi di due fratelli? o ai propri? o ancora, si tratta soltanto di una casa dei fantasmi? e se invece tutto questo fosse l’incubo di qualcun altro? ...se il pubblico fosse stato catapultato all’interno della testa di qualcuno? o magari è un teatro di marionette i cui fili sono sapientemente manovrati da un divertito burattinaio. Buio.Apparizioni. Presenze fantasmatiche. Ricordi. Incubi materializzati. Il mostro delle peggiori notti dell’infanzia. È una maschera? E cosa ci nasconde?
Discorso grigio
proiezione del film di Werner Herzog (1970) a seguire “La trasformazione del mondo in musica”, esplorazioni sonore e non, guidate da Franco Masotti L’11 febbraio, alle ore 21.15
Comaneci live accompagnati da Su Cuntrattu de Vincenzo Uda di Seneghe (Sardegna) Il 31 maggio, dalle ore 20.30
Passione e ideologia Il teatro (è) politico presentazione del libro (Editoria&Spettacolo, 2012) con i curatori Stefano Casi e Elena Di Gioia Il 12 febbraio, alle ore 20 +
Ascesa & Caduta progetto e realizzazione Kinkaleri con Marco Mazzoni produzione Lunatica Festival – Provincia di Massa Carrara, Castello Malaspina di Fosdinovo, Kinkaleri in collaborazione con Osservatorio per le Arti Contemporanee, Ente Cassa di Risparmio di Firenze Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny rappresenta il capolavoro che legò l’autore teatrale Bertolt Brecht al musicista Kurt Weill alla fine degli anniVenti. La vera grandezza dell’opera non risiede solamente nella sua capacità di anticipare i tempi, di descrivere l’anarchia della società dei consumi, la falsità e l’insita debolezza del sistema capitalista ma anche nella sua forma di rappresentazione, un’opera che mischia i linguaggi, le lingue la cultura alta e bassa, un’opera quasi musical che fonde musica e parole rendendo il lavoro territorio fertile per una serie di virtuosismi fuori dal comune.
In scena il 12 febbraio, alle ore 21
La canottiera di Bossi
presentazione del libro foto di Guido Guidi testi di Mariangela Gualtieri a cura di Silvia Loddo +
Boia Fanny & Alexander ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani drammaturgia Chiara Lagani progetto sonoro The Mad Stork regia di Luigi de Angelis con Marco Cavalcoli annunciatrice Chiara Lagani Terza tappa, dopo il radiodramma Alla Nazione andato in onda su Rai Radio3, di un progetto teatrale di Fanny & Alexander dedicato ai discorsi rivolti a una comunità. Discorso Grigio esplora le forme e le retoriche degli interventi politici ufficiali. Giocando con i luoghi comuni dell’oratoria politica ed esaltando le potenzialità di una parola calata in una drammaturgia intrecciata e volutamente sorprendente, Marco Cavalcoli incarna in chiave concertistica un misterioso Presidente alle prese, tra i tanti riverberi passati e presenti di una memoria storica incancellabile, con un importante discorso inaugurale da pronunciare alla Nazione.
In scena il 13 e il 14 febbraio, alle ore 21
concerto breve per imbrattamenti voce e sintetizzatori con Fiorenza Menni +
Reading di poesia e rap Il 1 giugno
Prospettiva Rom confronti, ascolti, visioni a partire dal libro Confini Diamanti di Andrea Mochi Sismondi +
Il lato Oscuro della Costa live
Ardis Hall via Bondi, 3 (zona Bassette) tel. 0544 36239 per info e iscrizioni ai laboratori: tel. 0544 456716
asprakounelia - (Treno Fantasma)
Cisim
Inizio spettacoli ore 21
Due passi sono
Festa della Repubblica Ahmed il Filosofo farsa in ventidue scenette di Alain Badiou
da venerdì 18 gennaio a domenica 20 gennaio Laboratorio / Zapruder Filmmakersgroup in collaborazione con Osservatorio Fotografico da venerdì 8 a domenica 10 febbraio ore 14-18 Laboratorio / Kinkaleri -Virus | All!
Residenze artistiche
Carullo-Minasi In scena il 1 marzo
Carrozzeria Orfeo In scena il 24 aprile
da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre ore 15.30-18.30 Laboratorio / MK - Sullo sviluppo ritmico dell’azione realizzato con la collaborazione e il sostegno di Cantieri
da venerdì 12 a domenica 14 aprile venerdì 15-20, sabato 10-13 e 1419, domenica 10-14 Laboratorio / Chiara Lagani L.Alfavita#2 Public Speaking
v.le Parini, 48 - Lido Adriano tel. 0544 36239
Sul Confine
Laboratori
Il 2 giugno, dalle ore 17
incontro con Marco Belpoliti Nel libro di Marco Belpoliti la voce di Umberto Bossi è solo uno dei temi che viene delineato per dar vita a quella che è stata definita una sorta di “fenomenologia del celodurismo”. Bossi è il politico dei gesti: il dito medio, le corna, il pugno e l’avambraccio, la pernacchia o la famosa canottiera sfoggiata su una spiaggia della Sardegna nel 1994, e più volte indossata in luoghi pubblici. Marco Belpoliti rilegge Bossi attraverso i suoi gesti, esplorandone l’origine e il significato, mostrando come il
In scena il 18 gennaio alle ore 23 (repliche sabato 19 alle ore 22.30 e domenica 20 alle ore 17)
ErosAntEros ideazione, regia, scene, luci, music design Davide Sacco drammaturgia Davide Sacco,Agata Tomsic voci Alice Protto, Davide Sacco presenze Davide Sacco,Agata Tomsic e Elisa Cuciniello anima Luigi de Angelis, Chiara Lagani, Ermanna Montanari produzione Davide Sacco
Residenza artistica di Sergio Policicchio Ganekorta 21 gennaio-3 febbraio 2013 (prove aperte l’1, 2 e 3 febbraio ore 21) Residenza artistica di NASTYNASTY© The Observant 22-28 aprile 2013 (apertura al pubblico nei giorni 27 e 28 aprile ore 19-22)
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cartellone ragazzi e di figura
Ravenna
Artificerie Almagià
Hansel & Gretel
via Almagià, 2 tel. 0544 483460
testo e regia di Fabio Scaramucci con Federica Guerra produzione OrtoTeatro
Inizio spettacoli ore 16.30
I vestiti nuovi dell’Imperatore di Andrea Calabretta e Veronica Olmi regia di Emanuela La Torre con Andrea Calabretta, contrabbasso Ugo Valentini, chitarra Enrico Biciocchi produzione Teatro Verde
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Una fiaba cucita addosso, raccontata con taglio musicale. Partendo dalla versione di Andersen, la compagnia ha creato una partitura per attori, immagini e musicisti. I bambini vengono coinvolti nella storia, la musica dal vivo accompagna tutto il racconto che alterna alle parti narrate quelle cantate. Oggetti, figure e parole si muovono insieme alla storia. La fiaba diventa voce, narrazione, musica, figura, movimento, ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze. Una fiaba antica, incredibilmente attuale, che fa riflettere e sognare.
In scena il 21 ottobre
L’orco del teatro testo di Marco Renzi regia di Maurizio Stammati con Oberdan Cesanelli, Jacopo Orsolini, Lorenzo Palmieri produzione Eventi Culturali / Teatri Comunicanti Una compagnia di teatro rappresenta “Il Ciclope” di Euripide, impiegando un vero Orco, che ovviamente recita in catene per meglio rendere il personaggio di Polifemo. Alla fine di ogni rappresentazione il bestione viene chiuso dentro un baule; ma un giorno, approfittando di una pausa caffè nello smontaggio, l’Orco fa capolino dal suo cassone, si rivolge al pubblico e chiede di essere liberato perché è un orco buono; il pubblico si commuove e lo libera.Tornano nel frattempo gli addetti allo smontaggio, scoprono la fuga, danno l’allarme, sigillano il Teatro e vanno a cercarlo all’esterno. L’Orco riappare, ringrazia per la collaborazione offerta e rende noto che... Oltre non vi possiamo dire, lo scoprirete da soli! Prima dello spettacolo, laboratorio e, a seguire, festa di Halloween e incursione nel quartiere Darsena per il rituale “dolcetto o scherzetto?”.
In scena il 31 ottobre
Il testo dello spettacolo ripercorre la fiaba classica dei Grimm, dove i fratelli Hansel & Gretel si sostengono e si aiutano a vicenda; condividono le paure, le emozioni, la felicità, la malinconia... Si vogliono bene, e quando stanno insieme si sentono talmente forti che nessuno può far loro del male. Una storia per ridere, per avere paura, per crescere. Una versione di Hansel & Gretel adatta anche ai bimbi di tre anni.
In scena l’11 novembre
Fagiolino Asino d’Oro di Francesco Niccolini e Mauro Monticelli con Mauro Monticelli e Fabio Pignatta regia Renato Bandoli produzione Teatro del Drago Lo spettacolo coinvolge il pubblico sin dall’inizio grazie al forte impatto visivo, che richiama un decadente circo ottocentesco. La sgangherata struttura scenica di disorganizzati guitti e artisti ambulanti e la comicità semplice e immediata sono due degli elementi che legano i tre differenti generi che scandiscono lo spettacolo: il Teatro dei Burattini, l’arte antica del Cantastorie, la Giocoleria degli artisti di strada. La fonte d’ispirazione è “L’Asino d’Oro” di Lucio Apuleio, amante della magia, abile oratore ed esperto scrittore che, disgraziatamente per lui, è inciampato nel teatrino dello Zambutèn romagnolo.
In scena il 18 novembre
Che sì, che no
Il bambino guarda, ascolta, tocca tutto quello che ha attorno a sé e, facendo delle semplici scelte, scopre e interpreta il mondo; e intanto cresce. Nel suo eterno presente passa da un sì a un no, da un no a un sì. Questo è bello questo è brutto, mi piace non mi piace, lo voglio non lo voglio. Da un apparente banale sì-no costruisce, passo dopo passo, un mondo complesso di relazioni con le persone e le cose. Di questo parla lo spettacolo, cercando la sostanza o l’essenza delle cose; trascurando gli orpelli che rischiano di sommergere il bambino e trasformarlo da soggetto attivo della società in oggetto di consumo..
In scena il 24 novembre, alle ore 11, 15.30 e 17
Teo ha le orecchie curiose spettacolo di teatro di figura musicale (pupazzi, ombre e attori) per bambini a partire dai 18 mesi ideazione e regia Teatro del Drago e Artesonoraperibambini con Roberta Colombo e Andrea Monticelli produzione Teatro del Drago Teo è un piccolo coniglio con le orecchie grandi.. È così piccolo che ancora non parla, ma si fa capire bene, molto bene, un po’ come tutti i cuccioli. Gli piace ascoltare.Tutto. Ma proprio tutto: il rumore del biscotto che viene mangiato, il suono della sua pipì, il brontolio della sua pancia, lo sciabordio delle onde sul bagnasciuga, il cigolio dell’altalena, la presenza del silenzio. La mattina quando si sveglia, si alza, si veste e inizia ad ascoltare. È proprio il suo gioco preferito! Lo spettacolo nasce come idea nel 2010 all’interno del progetto “Chicchi di Suono” realizzato nell’ambito di Ravenna Sensibile nell’autunno dello stesso anno presso il Museo D’Arte della Città di Ravenna da Artesonoraperibambini e Teatro del Drago. È l’ultima produzione della compagnia.
In scena il 25 novembre, alle ore 11, 15.30 e 17
Le tre Italie di Gianduja di e con Marco Grilli produzione Compagnia Marionette Grilli
opera per bambini dai 2 ai 5 anni di Pietro Fenati con Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni Produzione Drammatico Vegetale
Il gatto con gli stivali
liberamente ispirato alla favola omonima di Perrault ideazione e regia Mario Fracassi con Cristiano Roccamo, Luca Cairati, Michela Caria produzione Teatro Vivo Un ragazzo, terzo figlio di un povero mugnaio, riceve in eredità una maschera e un vestito da gatto. Naturalmente è disperato, ma, quando capisce il valore dell’eredità che il padre gli ha lasciato... Nel suo regno il re ha due grandi problemi:una figlia che rifiuta tutti i numerosissimi pretendenti e la mancanza di conigli in tutto il regno, il suo piatto preferito. Nessun uomo caccia meglio del gatto con gli stivali che riesce a catturare molti conigli, e ogni giorno ne fa dono al sovrano da parte del suo padrone, il marchese di Carabàs. Sia il padre che la bella figlia sono sempre più curiosi di conoscere il loro benefattore e arriva il giorno in cui il Gatto accetta di condurli da lui. Ma il marchese di Carabàs , prima di presentarsi al cospetto del re decide di affrontare il temibile e ricchissimo orco Popanz.
In scena il 20 gennaio
La Bella Addormentata con Flavia Galoppi e Alessio Tessitore regia di Mario Fracassi Produzione Florian Teatro
Prima dello spettacolo, laboratorio e, a seguire, festa danzante “La Befana vien di notte...”.
Tutti gli abitanti del castello attendono con ansia la notizia e finalmente la fata buonacompie la magia: nasce la tanto attesa principessina. Per celebrare il battesimo, il Re e la Regina invitano tutte le fate del regno affinché le facciano da madrina. Ognuna dona qualcosa alla neonata: la bellezza, la saggezza, il talento musicale. Ma sopraggiunge una fata cattiva, non invitata alla festa che, per vendicarsi dell’onta, dona alla bambina una maledizione: «La figlia del re si pungerà con un fuso e cadrà a terra morta». Per fortuna un’ultima fata riuscirà a tramutare il terribile sortilegio in un sonno lungo cent’anni e dal sogno, la principessa, verrà svegliata dal bacio di un principe.
In scena il 6 gennaio
In scena il 3 febbraio
L’Italia del nord, quella di Gianduja è larga, poi stretta e lunga; quella di Stenterello è più stretta e più lunga, mentre quella di Pulcinella è corta, storta... ma solo se guardi giù.Viviamo nello stesso paese, eppure la percezione dell’Italia è diversa.Abbiamo unito i territori, ma le persone? Uno spettacolo per capire se i Burattini hanno capito l’Italia e gli italiani.
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Il dolce, il salato, l’allegro
La mirabolante istoria di Fagiolino
La Repubblica dei bambini
testo di Medardo Vincenzi regia di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini produzione Teatrino dell’Es
di Mauro Monticelli con Mauro e Andrea Monticelli produzione Teatro del Drago
regia Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, Daniele Villa con Chiara Renzi, Daniele Bonaiuti/Andrea Corsi produzione Teatro delle Briciole Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana progetto Teatro Sotterraneo
È una fiaba sull’alimentazione dove il Dolce, il Salato e l’Allegro bisticciano tra loro spiegando ai bambini come tutti i cibi siano importanti per il loro organismo. Lo fanno raccontando la storia di Gasparino che, essendo povero, non poteva permettersi le merendine ma, con l’aiuto di mago Merlotto, ogni cosa che portava alla bocca diventava dolce... Narrano poi la storia del topolino Berto, che non voleva mangiare frutta e verdura ma che venne costretto a farlo per sfuggire al gatto Arcignao, che lo aveva imprigionato. Il Dolce, il Salato e l’Allegro, convintisi l’un l’altro dell’importanza di tutti gli alimenti, saluteranno i bambini con una “Filastrocca Alimentare”. Prima dello spettacolo, laboratorio e, a seguire, ballo in maschera “A Carnevale ogni gioco vale”.
In scena il 9 febbraio
Arlecchino malato d’amore
Spettacolo tratto dagli antichi canovacci della commedia popolare per burattini di proprietà della Famiglia Monticelli. Una miscela di comicità esplosiva basata su cadenze dialettali, gags e spunti comici, con dialoghi e battute dei “canovacci burattineschi”. Protagonista della baracca, l’eroe dei burattini Fagiolino Fan Fan, accompagnato dal grande erudito Dottor Balanzone e dall’inseparabile amico Sandrone Spavirone.
In scena il 3 marzo
Teatro Rasi via di Roma, 39 tel. 0544 36239 Inizio spettacoli ore 18
Alice attraverso lo specchio liberamente ispirato al racconto omonimo di Lewis Carroll teatro d’attore e figura, con videoproiezioni di Ezio Antonelli,Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni con Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni, GiuseppeViroli regia Pietro Fenati produzione DrammaticoVegetale prologo in musica degli allievi dell’Istituto Superiore Studi Musicali G.Verdi di Ravenna nel foyer,L’arte fuori e dentro il libro. Alice illustrata
di Daniele Cortesi con Daniele Cortesi e Virginio Baccanelli produzione I Burattini di Daniele Cortesi Lo squattrinato Marchese D’Almaviva è assediato da numerosi creditori e per salvarsi è costretto a seguire il consiglio del suo cinico servitore Brighella, ossia sposare la figlia di Pantalone e con la dote della bella Smeraldina saldare tutti i suoi debiti. La notizia delle nozze di Smeraldina getta Arlecchino nella più nera disperazione. Toccherà all’amico Gioppino Zuccalunga aiutare il povero Arlecchino malato d’amore. Dopo numerose peripezie e divertenti trovate tutto si risolverà nel migliore dei modi.
In scena il 24 febbraio
«Tu non sai come si tagliano le torte dello specchio»,osservò l’Unicorno.«Prima devi passarle in giro,e tagliarle dopo».Sembrava una sciocchezza,ma Alice molto obbedientemente si alzò,fece il giro col piatto,e la torta si divise in tre fette.«Ora devi tagliarla»,disse il Leone, quando Alice fece ritorno al suo posto col piatto vuoto.Succedono cose di questo genere ad Alice nel suo viaggio dall’altra parte dello specchio.Ma cosa c’è dietro/dentro lo specchio? Le stesse cose che ci sono nel mondo reale? Ma una cosa non può essere in un posto e contemporaneamente in un altro.Allora quello dello specchio è un altro mondo,che obbedisce a regole differenti,dove la destra e la sinistra si scambiano posto,dove il sopra e il sotto sono “sottosopra”,dove il tempo può scorrere all’incontrario,dove accadono tante stranezze simili. Basta però oltrepassare lo specchio in compagnia di Alice perché quelle stranezze diventino cose normali (da quel punto di vista, forse è il mondo reale che ubbidisce a regole strane).
In scena il 26 gennaio Anche a Fusignano il 9 dicembre
in collaborazione con Ravenna viso-inaria, E, Ragazzi a Teatro Esistono nel mondo alcune “nazioni in miniatura”.Piattaforme petrolifere abbandonate,isole o piccole porzioni di terraferma dove non vige alcuna giurisdizione o controllo politico-militare e dove alcuni soggetti,preso il controllo del territorio,hanno emanato proprie leggi,coniato una nuova moneta,strutturato proprie istituzioni e avviato rapporti con territori vicini.Qui l’esercizio di cittadinanza può ripartire da zero,porsi domande originarie sul fare società e rispondere con modalità inedite.Ne La Repubblica dei Bambini si parte dalla scena teatrale come piattaforma vuota su cui costruire una micronazione:servono delle leggi;servono dei luoghi;servono delle cose.Si è liberi di costruire come si vuole:la scena deserta lentamente si popola e riempie,di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si possa edificare una Polis.
In scena il 13 febbraio
Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi
teatro di figura,con attori e videoproiezioni di Ezio Antonelli,Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni con Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni, GiuseppeViroli regia Pietro Fenati produzione DrammaticoVegetale prologo in musica degli allievi dell’Istituto Superiore Studi Musicali G. Verdi di Ravenna nel foyer,L’arte fuori e dentro il libro. Favole fatte ad arte Scegliendo come superiore chiave drammaturgica la favola della piccola fiammiferaia (La bambina dei fiammiferi,Hans Christian Andersen),lo spettacolo ripercorre sinteticamente alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia,associandoli ad ambienti visivi costruiti attraverso citazioni dall’arte figurativa.Immagini dalla nostra storia dell’arte elaborate al computer e videoproiettate su scene, oggetti,figure ed attori.Accendendo i fiammiferi – la propria immaginazione –,la piccola
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cartellone ragazzi e di figura
Ravenna
sognatrice apre il sipario di un luogo fantastico,dove si intrecciano storie:insieme visioni dell’arte,della letteratura,del teatro.Il sipario è la finestra dei desideri;la fiammella è l’anima che illumina e ispira la scena.Il teatro, scatola delle meraviglie,interpreta la realtà attraverso l’immaginazione.
In scena il 16 febbraio
Vulkano via Cella, 261 - S. Bartolo tel. 0544 36239 Inizio spettacoli ore 15.30
Tarantella d’argento narrazione musicale con oggetti e figure per bambini e famiglie di e con Sara Maioli e Riccardo Galeati musica originale e dal vivo di Riccardo Galeati produzione Riga&Sara
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Una breve,intensa parodia dell’insoddisfazione e dell’ingordigia,rilettura ironica del detto popolare – chi troppo vuole...– dove ritmo e parole si intrecciano in un crescendo coinvolgente.Protagonista della storia,Pulcinella povero in canna e il suo mondo surreale.Ma la sua vita cambia in una notte di luna piena, quando pesca un grande pesce d’argento che realizza i suoi sogni.
In scena il 13 gennaio
Il guardiano dei porci liberamente tratto dalla storia di H.C. Andersen con Laura Bartolomei e Beatrice Davies all’organetto diatonico regia Matthias Tråger marionette e scenografie James Davies produzione La capra ballerina Il principe di un regno piccolo piccolo decide di chiedere in sposa la principessa di un grande regno.Le porta due regali davvero speciali, che lei rifiuta deridendolo un po’.Il principe non si dà per vinto e si fa assumere come guardiano dei porci reali.E dal basso del porcile conquisterà il cuore della principessa,facendo leva sulla sua curiosità e costruendo dei marchingegni musicali ingegnosi.Le tematiche dei ruoli che ci costruiamo o che ci vengono imposti in nome di una presunta socialità sono trattate con umorismo,vogliono far ridere ma anche riflettere.
In scena il 20 gennaio
Camaleonte
come sul prato verde erano una preda facile per i nemici,decidono allora di tingersi di color verde...Uno spettacolo con lo stile inconfondibile di Brane Solce:di poche parole e fatto di immagini che si animano a ritmo di forbici e musica.
In scena il 3 febbraio
Goccioline spettacolo d’acqua per l’infanzia con Guglielmo Papa e Fabiana Giordano regia di Guglielmo Papa produzione La società della civetta Goccioline è uno spettacolo sull’acqua come bene primario da non sprecare,rispettare e amare.L’azione,fatta di parole e suoni,si snoda lungo un viaggio tra il nostro mondo e l’Africa,alla ricerca di suggestioni e magie. Un cammello assetato,l’attesa di una nuvola e la gioia per l’arrivo della pioggia saranno solo alcuni elementi intorno ai quali si articola lo spettacolo.Con la semplicità dell’azione teatrale,i due attori invitano a mettersi in ascolto dell’acqua.Acqua che scorre in abbondanza o acqua che non c’è e va raccolta goccia a goccia.Goccioline è uno spettacolo con poche parole centrato sul gioco degli attori in scena: un gioco teatrale fatto di sguardi,silenzi e piccole azioni che immerge il pubblico in un’atmosfera delicata e divertente,ricca di situazioni e significati simbolici.
In scena il 24 febbraio
produzione Teatro Papelito Camaleonte si ispira alla storia di “Camillo Cromo”di Francesco Tullio Altan.Una volta i camaleonti erano di un bel color rosso.Ma sic-
Specialità: Piadina di farro e kamut, senza strutto e piadipizza Orari: Dal lunedì al venerdì 12,00 - 20,30 Domenica 16,00 - 21,00 Sabato chiuso Per prenotazioni: 328 02 72552 via della Lirica - Ravenna
Fiabe selvatiche
Cisim v.le Parini, 48 - Lido Adriano tel. 0544 36239
narrazione di fiabe tradizionali italiane con Paola Serafini Le fiabe sono calde del loro passaggio di bocca in bocca (a voler essere più descrittivi,del modo di dire,il percorso completo è:bocca – orecchio – immaginazione – ricordo – ragione e affetti – bocca).Ogni ciclo di questo percorso,che si è ripetuto negli anni attraverso le lunghe stagioni della vita contadina ha scaldato le storie con l’energia delle persone che le hanno tramandate:per educare,per divertire,per intimidire,per far passare il tempo,per accendere i sogni.A nostra volta abbiamo avuto il desiderio di dare ‘fiato’,oralità,e immagini a queste parole.I protagonisti di questa selezione sono topi,volpi,lupi,ochine,galli e galline che vivono le loro avventure nel bosco:da qui il titolo.Questo mondo senza tempo viene evocato da oggetti della vita quotidiana e piccoli strumenti musicali e gli spettatori sono presto immersi nell’atmosfera del bosco.
In scena il 17 marzo
Inizio spettacoli ore 15.30
Brum
La principessa di Ravenna e il folletto della pineta
teatro per la prima infanzia di Pietro Fenati con Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni regia Pietro Fenati produzione DrammaticoVegetale
spettacolo di narrazione con oggetti e figure di e conVladimiro Strinati consulenza alla messa in scena Danilo Conti Una Principessa, un Folletto della pineta, un cavallaio sono i protagonisti di questa fiaba che sa di more, viole, asparagi selvatici, funghi spugnoli. Un ambiente da scoprire attraverso i cinque sensi: parole, oggetti, rumori, odori, sapori che porteranno lo spettatore nel mondo di Clarissa, la figlia del re, che durante una delle sue quotidiane passeggiate in pineta viene colpita da un incantesimo. Lo scortese Linchetto, il folletto del bosco la rimpicciolisce fino a farla diventare piccola come lui, tanto da poter abitare dentro un fungo. In aiuto della giovane arriva Ciuffo, allevatore di cavalli che la salva ed evita così che tutta la pineta, da Cervia a Ravenna, venga bruciata.
In scena il 10 marzo
Brum è una specie di parola,è un oggetto,è un colore,è una luce,insomma...è.Brum è quella cosa che c’è prima della parola e che di essa ha già tutta la sostanza.E allora,questa specie di parola,per capirla bisogna interpretarla, guardando al di là dell’abitudine.Esiste un mondo del non detto,che per il bambino è il mondo del non visto,del non toccato,del non masticato,del non ancora scoperto.Un mondo che comincia a due passi dalle braccia della mamma e si dispiega al di là del buio della notte.Che si dispiega quando,con la coda dell’occhio,il bambino guarda indietro,sorride e butta il cuore oltre l’ostacolo. È in questi territori che si sviluppa il viaggio dello spettacolo,tra i colori delle emozioni e il cielo che piange e ride.Cose concrete da vedere,toccare,masticare,scoprire.Cose che fanno rumore,che fanno male,che prendono vita,che muoiono.Cose che raccontano una storia fatta di tante storie più piccole,curiose ed emozionanti. P.S:Brum vuol dire “ho sete”.
In scena il 24 marzo
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Faenza
Teatro Masini piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306
Inizio spettacoli ore 16
Jack e il fagiolo magico di Daniele Dainelli e Giovanni Ferma liberamente tratto da Jack e il fagiolo magico di J.Jacobs con Daniele Dainelli e Patrizia Signorini regia di Marina Signorini e Giovanni Ferma musiche di Leonardo Militi produzione Fratelli di Taglia Un carosello di parole volano tra cielo e terra, sembrano lucine che ora si accendono e ora si spengono e si rincorrono nello spazio scenico e come in un puzzle si sistemano una accanto all’altra,piano piano prendono forma e danno vita alla storia di Jack e il fagiolo magico.Jack è un bambino che abita in una casa di campagna con la mamma,non ha il padre e il loro unico sostentamento è il latte della mucca Bianchina.Jack vuole tanto bene a Bianchina e tutte le mattine la va a mungere:ma un bel giorno l’amata mucca smette di dare latte,è vecchia,e così la madre manda Jack al mercato per venderla… Jack è molto affezionato a Bianchina e non vorrebbe venderla,così inizia la sua avventura.
In scena il 25 novembre
Attento Pierino... arriva il lupo!
giustamente notissima questa fiaba musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di educare alla musica i ragazzi delle scuole elementari russe.L’allestimento vede in scena un direttore d’orchestra-narratore,che presenterà e condurrà i bambini attraverso la storia,messa in scena da una serie di pupazzi animati a vista.Lo spettacolo è stato prodotto nel 1999 e vanta,fino ad oggi,oltre 500 rappresentazioni,con partecipazioni a rassegna di rilievo nazionale.
In scena il 2 dicembre
Circus Colombazzi di Daniele Dainelli e Giovanni Ferma con Daniele Dainelli,Giovanni Ferma, Boris Betzov regia di Daniele Dainelli e Giovanni Ferma produzione Fratelli di Taglia Potrebbe essere un giorno qualsiasi della fine dell’800 o degli inizi del '900,potrebbe essere una piazza di qualsiasi piccolo paese o grande città e sarebbe naturale udire Annibale Colombazzi tuonare:«Benvenuti in questa pubblica piazza nel Circus della Distinta Compagnia Colombazzi,nevero...».Lucine colorate,bandierine che scendono fino a terra, fanno da scenografia ai personaggi caratterizzati da costumoni a righe,baffoni,calotte,il naso e le guance arrossate da una buona dose di lambrusco,tamburo,biciclettona e un vecchio baule dove sono contenuti tutti gli oggetti indispensabili per stupire e divertire il pubblico.Così si presenta questa singolare famiglia di saltimbanchi.Sotto gli ordini del severo padre Annibale Colombazzi,imbonitore grottesco, cattivo quel tanto che basta da risultare simpatico,sbruffone,fautore di improbabili e audaci acrobazie seguito dai due figli:Gervasio il tamburino e musicista,che costretto dal padre a svolgere numeri di alta acrobazia che lui non riesce assolutamente a fare,scatena delle situazioni comico grottesche travolgenti;e Gesualdo, il figlio più piccolo in tutti i sensi,ed il vero acrobata di famiglia che con semplicità disarmante si prodiga in Flic-Flac,verticali in equilibrio sulla bicicletta,salti mortali,ed evoluzioni di ogni genere.
In scena il 20 gennaio di Andrea Lugli tratto da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev con Liliana Letterese,Andrea Lugli,Nicola Zampieri regia di Andrea Lugli produzione Il BauleVolante La celebre fiaba di Pierino e il lupo,musicata da Sergej Prokofiev,narra la storia di un ragazzo che,con l’aiuto dei suoi inseparabili amici animali,riesce a catturare un ferocissimo lupo.Ogni personaggio della storia è contraddistinto da uno specifico strumento musicale che ne facilita l’identificazione e che ha reso
Il Pifferaio Magico di Claudio Casadio,Giampiero Pizzol e Marina Allegri regia di Claudio Casadio con Maurizio Casali e Mariolina Coppola produzione Accademia Perduta «Un topo… due topi… tre topi,son troppi, son tanti… Arrivano a branchi.Si son dati convegno nel regno di Hamelin…».Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin.Ma il magico Pifferaio,per catturare l’enorme Capo dei topi,ha bisogno dell’aiuto dei bambini...Non solo una fiaba,ma
un gioco di rime,di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà si mescolava alla fantasia.Spettacolo a favore della raccolta fondi per il restauro del Ridotto del Teatro Masini.
In scena il 27 gennaio Anche a Cervia il 15 dicembre, Fusignano il 13 gennaio e Russi il 10 febbraio
Hansel e Gretel di Monica Ceccardi e Irene Fioravante spettacolo ispirato alle immagini e al testo di Beni Montresor con Monica Ceccardi e Irene Fioravante regia di Lorenzo Bassotto produzione Fondazione Aida
Hansel e Gretel sentono il peso del loro destino difficile, sono dei veri eroi alle prese con ostacoli enormi rispetto alla loro giovane età. La fiaba dei fratelli Grimm è nota, ma nonostante la sua fama non smette di essere un testo carico di significati profondi e spunti di riflessione. Lo spettacolo racconterà la storia di due bambini abbandonati che riescono, grazie alla loro immaginazione, a sopravvivere. Forse è per questo che Beni Montresor, creando i suoi disegni, ha voluto sottolineare il momento in cui di addormentano nel bosco e sognano un esercito di leggerissimi angeli. Quasi fosse il loro unico modo per sfuggire al peso della vita. Come se nel sogno ritrovassero un contatto col loro vero essere. Una sorta di spazio in cui proteggere le risorse dell’infanzia: la spensieratezza, l’immaginazione, la condivisione attraverso il gioco.
In scena il 3 febbraio
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Lugo
regia di Lino Terra produzione Teatro del Canguro
Teatro Rossini piazzale Cavour 17 tel. 0545 38542
Inizio spettacoli ore 16
Storie appese ad un filo
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di Nicoletta Briganti,Renato Patarca, Lino Terra,Natascia Zanni con Marco Marconi,Rebecca Murgi, Lorella Rinaldi
Dott.ssa Alessandra Bravi Psicologa-Psicoterapeuta Specializzata in Psicologia della Salute Terapia Cognitivo-Comportamentale infanzia, adolescenza, età adulta
Tel. 333 5466394 LUGO (RA) Piazza Cavour, 1 sandra.bravi@alice.it Si riceve su appuntamento
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Lugo
C’era una volta una corda che,per troppa fretta o per troppa distrazione,si era irrimediabilmente confusa,arruffata,attorcigliata,imbrogliata,ingarbugliata,avvolta su se stessa, appallottolata.Questo può capitare spesso e non solo alle corde:può succedere a tutti di cadere in una grande confusione e quando questo succede non è facile ritrovare il “bandolo della matassa”...
In scena l’11 novembre
I racconti di mamma Oca
di Tiziano Manzini conWalter Maconi eYuri Plebani regia di Tiziano Manzini produzione Pandemonium
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Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza Libertà, 18 tel. 0545 64330 Inizio spettacoli ore 17
Questa è la storia dell’incontro di Uno e L’Altro.Tutti e due entrano in uno strano mondo fatto solo di cubi.Cubi grandi,cubi piccoli,cubi grigi,cubi rosa,cubi gialli,cubi azzurri… Ed ecco apparire da semplici cubi un intero mondo,dentro il quale pian piano L’Altro coinvolge anche Uno!
Piccolo. L’ultimo albero
In scena il 3 febbraio
In scena il 20 gennaio
Il cubo magico ovvero la morbida pietra filosofale del gioco
Pippi Calzelunghe di Aurelia Pini con Benedetta Brambilla,Elena Giussani, Clara Terranova regia di Aurelia Pini produzione Teatro del Buratto
musiche da Maurice Ravel con GiuseppeViroli,Elvira Mascanzoni regia di Pietro Fenati produzione Ravenna Teatro / Drammatico Vegetale
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I tre porcellini è un classico della tradizione inglese la cui prima versione risale al 1843. Da quel momento in poi si è tramandata di generazione in generazione subendo molte modifiche,al punto da perdere il suo significato originario.Ed è proprio questa prima stesura della fiaba che Tanti Cosi Progetti utilizza per rappresentare sulla scena la vicenda di questi tre fratellini che si trovano ad avere a che fare con il loro più feroce nemico:il lupo.
In scena il 2 dicembre
Pippo Pettirosso
Ma Mère l’Oye è una suite di Maurice Ravel per pianoforte a quattro mani,ispirata a illustrazioni tratte da libri di fiabe per l’infanzia dell’inizio del secolo scorso.In questo spettacolo quei disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita dialogando con le note e con loro Pollicino,la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti.
musiche di Davide Castiglia produzione Tanti Cosi Progetti
con Elena De Tullio e Loris Dogana testo,scene e figure Francesco Tullio Altan regia Roberto Piaggio produzione Cta Gorizia Per questo spettacolo,Altan ha inventato il tenero Pippo,un piccolo pettirosso che,ritrovandosi per la prima volta solo senza la sua mamma,esce dal nido alla scoperta del mondo. Durante la giornata trascorsa in giro,Pippo è diventato più autonomo e più “grande”.E,con l’aiuto di ciò che ha imparato,riesce a ritrovare la strada di casa.
In scena il 17 febbraio
Beatrice col suo fagottino si appresta a compiere un avventuroso viaggio per salvare “Piccolo”, l’ultimo albero,minacciato dalle ruspe che scavano,spianano,sconvolgono le periferie e le campagne,per costruire palazzi,fabbriche, strade veloci e sempre più larghe.Beatrice, come una mamma che difende il suo bimbo,lo protegge,cerca e sogna per lui un luogo che lo accolga e lo ami,un luogo dove possa vivere e crescere felice.
In scena il 18 novembre
I Tre Porcellini con Danilo Conti e Antonella Piroli regia di Danilo Conti e Antonella Piroli
di Astrid Lindgren con Irene Fioravante,Monica Ceccardi, Marco Zoppello regia di Pino Costalunga e Marinella Rolfart traduzioni di Pino Costalunga e Marinella Rolfart produzione Fondazione Aida Per il centenario della nascita della maggiore scrittrice svedese di letteratura per ragazzi, Fondazione Aida porta in scena il suo personaggio più amato,Pippi Calzelunghe.Lo spettacolo narra la vicenda di Pippi,una bambina assolutamente fuori dagli schemi.La storia di Pippi si snoderà dal suo arrivo nella vecchia casa,VillaVillacolle,con una scimmietta dallo strano nome,il Signor Nilsson,e con un cavallo sistemato nella veranda,alle sue avventure con Annika e Tommy.Uno dei personaggi più celebri nel mondo intero,proprio per la sua capacità di comunicare,di cercare guai e di comportarsi con la stessa libertà dei maschi.
In scena il 16 dicembre
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Cervia
Teatro Comunale
via XX settembre, 125 tel. 0544 975166
Inizio spettacoli ore 21
Il bosco delle storie di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol con Maurizio Casali,Mariolina Coppola, Alessandra Tomassini regia di Claudio Casadio produzione Accademia Perduta Esiste ancora,da qualche parte nel mondo,un bosco incantato dove nessun essere umano è mai entrato.Ai bambini,però,è permesso di vederlo e così lo gnomo Muschietto,magico
custode di quel bosco,mostra loro la sua casa, all’interno di un vecchio albero secolare.È primavera e gli abitanti del bosco si danno appuntamento al vecchio albero:la lepre spaurita,il folletto talpa col mal di pancia,la gazza informatissima sui pettegolezzi del bosco,la civetta civettuola.Raccontano storie di vita nel bosco,cantano,fanno festa mentre Muschietto prepara loro rimedi balsamici e pozioni magiche.
«Un topo… due topi… tre topi,son troppi, son tanti… Arrivano a branchi.Si son dati convegno nel regno di Hamelin…».Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin.Ma il magico Pifferaio,per catturare l’enorme Capo dei topi,ha bisogno dell’aiuto dei bambini...Non solo una fiaba,ma un gioco di rime,di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà si mescolava alla fantasia.
In scena l’8 dicembre
In scena il 15 dicembre
Il Pifferaio Magico
Pollicino
di Claudio Casadio,Giampiero Pizzol e Marina Allegri regia di Claudio Casadio con Maurizio Casali e Mariolina Coppola produzione Accademia Perduta
di Marcello Chiarenza con Claudio Casadio regia di Gianni Bissaca musiche di Beppe Turletti produzione Accademia Perduta
Pollicino è una delle produzioni più acclamate e premiate di Accademia Perduta.Da anni lo spettacolo è impegnato in lunghe e prestigiose tournée nazionali ed europee che hanno portato lo spettacolo ad essere rappresentato in ben tre lingue:italiano,francese e spagnolo. Invitato al Festival Momix di Kingersheim (Francia),dove ha vinto il primo premio,e al prestigiosissimo Festival dei Due Mondi di Spoleto,Pollicino si è anche aggiudicato,nel 2008,il Biglietto d’Oro Agis-ETI come “spettacolo di Teatro Ragazzi più visto nella Stagione”.Tratto dalla celeberrima fiaba dei fratelli Grimm,Pollicino è uno spettacolo che affronta il tema dell’abbandono.Il protagonista della vicenda è piccolo,ma la sua paura, grande,non lo annichilisce.Ciò che,al contrario,lo rende vincitore è la curiosità ed il suo coraggioso desiderio di conoscere la realtà.
In scena il 22 dicembre
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Fusignano Teatro Moderno corso Renato Emaldi, 32 tel. 0545 954194 Inizio spettacoli ore 17
Il sogno di Tartaruga Una fiaba africana di Liliana Letterese con Chiara Bettella,Liliana Letterese e Andrea Lugli regia di Andrea Lugli produzione Il BauleVolante Tartaruga fece un sogno.Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto.Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra:banane, datteri,noci di cocco,meloni,miglio,patate dolci,manioca e tanti altri.Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali,ma tutti risero. «È solo un sogno…»,dicevano.«No»,replicò Tartaruga,«sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce».«Aspetta! Andrò io,tu sei troppo lenta!»,disse la scimmia.E si mise in viaggio… Ma ai sogni occorre credere fino in fondo affinché si avverino.E soprattutto non bisogna avere fretta!
In scena l’11 novembre
Alice attraverso lo specchio
gico e dispettoso,a gustare i loro cocktail e i piatti preparati con un mix di circo tradizionale e comicità disarmante.Caffè doppio è la cucina dei vostri segreti,uno spazio in cui tutto è possibile e si realizzerà davanti ai vostri occhi con una semplicità spiazzante.Due folletti saranno complici di ricette improbabili, bevande e cocktail improponibili che magicamente si trasformeranno in piatti quasi appetitosi.Alcuni volontari scelti tra il pubblico avranno la fortuna di assaggiare queste specialità e godersi lo spettacolo comodamente seduti ai tavolini del bar!
In scena il 5 gennaio
Il Pifferaio Magico
di Claudio Casadio,Giampiero Pizzol e Marina Allegri regia di Claudio Casadio con Maurizio Casali e Mariolina Coppola produzione Accademia Perduta «Un topo… due topi… tre topi,son troppi, son tanti… Arrivano a branchi.Si son dati convegno nel regno di Hamelin…».Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin.Ma il magico Pifferaio,per catturare l’enorme Capo dei topi,ha bisogno dell’aiuto dei bambini...Non solo una fiaba, ma un gioco di rime,di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà si mescolava alla fantasia.
«Tu non sai come si tagliano le torte dello specchio»,osservò l’Unicorno.«Prima devi passarle in giro,e tagliarle dopo».Sembrava una sciocchezza,ma Alice molto obbedientemente si alzò,fece il giro col piatto,e la torta si divise in tre fette.«Ora devi tagliarla»,disse il Leone, quando Alice fece ritorno al suo posto col piatto vuoto.Succedono cose di questo genere ad Alice nel suo viaggio dall’altra parte dello specchio.Ma cosa c’è dietro/dentro lo specchio? Le stesse cose che ci sono nel mondo reale? Ma una cosa non può essere in un posto e contemporaneamente in un altro.Allora quello dello specchio è un altro mondo,che obbedisce a regole ben differenti...
In scena il 13 gennaio Anche a Cervia il 15 dicembre, Faenza il 27 gennaio e Russi il 10 febbraio
Caffè Doppio Spettacolo di Circo-Teatro! con Nanni Rossi Siete tutti invitati all’inaugurazione del “caffè doppio”dai suoi due camerieri dal piglio ener-
Russi
Teatro Comunale via Cavour, 10 tel. 0544 587641
Inizio spettacoli ore 16.30
Giocagiocattolo con Marialuisa Casatta,Paris Cloris De Castro,Nadia Milani.ElenaVeggetti regia di Jolanda Cappi e Giusy Colucci produzione Teatro del Buratto I protagonisti dello spettacolo sono i giocattoli. Loro sono sempre pronti a soddisfare ogni desiderio del bambino,lo conoscono bene,conoscono i suoi segreti,le sue paure,i suoi desideri.E poi un giorno il bambino confida al suo amico immaginario la paura per l’arrivo di una sorellina,paura che poi la mamma e il papà non gli vogliano più bene.Per fargli passare lo spavento,mamma e papà gli regalano un giocattolo nuovo.Adesso però sono i giocattoli ad avere paura di finire dimenticati...
In scena il 27 gennaio
di Ezio Antonelli,Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni liberamente ispirato all’omonimo racconto di Lewis Carroll con Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni, GiuseppeViroli regia di Pietro Fenati produzione DrammaticoVegetale
In scena il 9 dicembre
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ranza su Hamelin.Ma il magico Pifferaio,per catturare l’enorme Capo dei topi,ha bisogno dell’aiuto dei bambini...Non solo una fiaba, ma un gioco di rime,di musica e di teatro.
In scena il 10 febbraio Anche a Cervia il 15 dicembre, Fusignano il 13 gennaio e Faenza il 27 gennaio
Secondo Pinocchio
con Daria Paoletta,Raffaele Scarimboli regia di Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli produzione Compagnia Burambò
Il Pifferaio Magico regia di Claudio Casadio con Maurizio Casali e Mariolina Coppola produzione Accademia Perduta «Un topo… due topi… tre topi,son troppi, son tanti… Arrivano a branchi.Si son dati convegno nel regno di Hamelin…».Solo il suono del flauto fatato può riportare la spe-
Pinocchio decide di raccontare alcune parti della sua storia e di rappresentarne altre,avvalendosi di una controfigura:una marionetta di legno munita di articolazioni snodabili.Così le emozioni e i sentimenti che alimentano questa bella storia sono attraversati facendone affiorare l’aspetto paradossale e al tempo stesso realistico,capace di commuovere.
In scena il 24 febbraio
Peter Pan produzione Attori per Sbaglio Riprendendo una precedente felice esperienza di genitori-attori,nasce nell’ottobre del 2003 la Compagnia Attori per Sbaglio.Gli scopi dell’iniziativa sono molteplici:raccogliere offerte da devolvere in beneficenza,favorire nuove conoscenze e amicizie,offrire momenti di allegria e di svago e mostrare ai figli un lato spesso sconosciuto della personalità dei loro genitori.E così,con costumi artigianali e scenografie realizzate modellando e dipingendo cartoni per imballaggi,la compagnia debutta nel 2003,riscuotendo ampi consensi e rappresentando una positiva esperienza di gruppo,prosegue tutt’oggi.
In scena il 3 febbraio
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cartellone Concerti Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244
Coro lirico Renzo Calamosca Angelo Mariani direttore Matteo Unich Cinzia Ricci, soprano Etsuko Ueda, soprano Mirko Maltoni, pianoforte musiche diV. Bellini, G. Rossini, G.Verdi, G. Donizetti, P. Mascagni Domenica 4 novembre, ore 17
Michelangelo Severi e Sebastiano Severi
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concerto per chitarra e violoncello musiche di J. Nin, M. De Falla, E. Granados, L. Boccherini Domenica 11 novembre, ore 11
Laura Marzadori e Olaf Laneri concerto per violino e pianoforte L. van Beethoven – Sonata in la magg. n.9 “ A Kreutzer” B. Bartok – Sonata in mi minore n.1 Sz.75 Domenica 18 novembre, ore 11
Piergiorgio Anzelmo, violoncello Agnese Coco, arpa musiche diW.A. Mozart, H. Berlioz,A. Piazzolla, M. Castelnuovo-Tedesco,T. Dubois, N. Rota Domenica 2 dicembre, ore 11 Johannes Moser
“Hommage a Debussy” 150 anni della nascita Filippo Mazzoli, flauto Francoise Renard, viola Marta Pettoni, arpa C. Debussy – Children’s corner M. Ravel – Reverie C. Debussy – Syrinx, En bateau, Sonata Domenica 9 dicembre, ore 11
Accademia Vocale Città di Livorno direttore Daniela Contessi Daniele Fredianelli, pianoforte musiche di M. Castelnuovo-Tedesco, E. Grandos, C. Guastavano,A. Ramirez Domenica 16 dicembre, ore 11
concerto per pianoforte Lunedì 11 marzo,ore 20.30
Yossif Ivanov e Itamar Golan concerto per violino e pianoforte Mercoledì 27 marzo, ore 20.30 Yuja Wang
European Union Youth Orchestra
Tour 2012 Martedì 20 novembre, ore 21
concerto per violoncello e pianoforte Lunedì 18 febbraio, ore 20.30
Alessandro Taverna
Orchestra da Camera di Ravenna direttore Paolo Manetti Andrea Bacchetti, pianoforte Martedì 26 febbraio,ore 20.30
Orchestra da Camera Italiana
concerto per pianoforte Giovedì 2 maggio,ore 20.30
Cristina Zavalloni, Andrea Rebaudengo e Gabriele Mirabassi
direttore Petr Altrichter Alexander Romanovsky, pianoforte Martedì 15 gennaio, ore 20.30
Malika Ayane
Yuja Wang
Boris Berezovsky
Prague Philharmonia
Johannes Moser e Eva Kupiec
concerto per pianoforte J. Brahms – Tre intermezzi op. 117 C. Debussy – Images ( libro primo) F. Chopin – Ballata in la bem. magg. op. 47 n.3 C. Debussy – Images ( libro secondo) I. Stravinsky – Trois Mouvements de Petrouchka Domenica 25 novembre, ore 11
Salvatore Accardo, direttore e solista Sabato 2 marzo, ore 20.30
concerto voce,pianoforte,clarinetto Giovedì 9 maggio,ore 20.30
Finnish Radio Symphony Orchestra Vladimir Ashkenazy
direttoreVladimir Ashkenazy Isabelle Faust, violino Martedì 2 aprile,ore 20.30
Accademia degli Astrusi
direttore Hannu Lintu Nikolai Lugansky, pianoforte Mercoledì 15 maggio,ore 20.30
Ravenna Bronson via Cella, 50 - Madonna dell’Albero tel. 333 2097141
direttore Federico Ferri Anna Caterina Antonacci, soprano Lunedì 15 aprile,ore 20.30
Inizio concerti ore 22
Ensemble Mosaici Sonori
I solisti di Pavia
Giovedì 11 ottobre all’Almagià
Tiziana Stanzione, flauto Luigi Lidonnici, oboe Elisa Nanni, viola
direttore e violoncello solista Enrico Dindo Martedì 23 aprile, ore 20.30
Patrick Wolf
Salvatore Accardo
The Tallest Man on Earth
Giovedì 25 ottobre all’Almagià
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Xiu Xiu + Wolther Goes Stranger
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Venerdì 14 dicembre
Venerdì 26 ottobre al Cisim
Passatelli in Bronson seconda edizione
Lotus Plaza + His Clancyness
Sabato 22 e domenica 23 dicembre
Sabato 27 ottobre
Lo Stato Sociale + The Villains Mercoledì 31 ottobre
Nada Surf + Ezra Furman
EstragonLab Beyond Maya:Amor Fou + Bologna Violenta + Maria Antonietta + Heike Has The Giggles
Giovedì 1 novembre
Venerdì 9 dicembre,ore 21.30 – Teatro Rasi
Micah P.Hinson
Trasmissions VI
Sabato 3 novembre
Da venerdì 15 a domenica 17 marzo
The Death of Anna Karina + La Quiete + Chambers
Ravenna Teatro Socjale
Sabato 10 novembre
Balthazar + Welcome Back Sailors
via Piangipane, 153 Piangipane www.teatrosocjale.it Inizio concerti ore 22
Sabato 17 novembre
Ryan Bingham Lunedì 26 novembre
Alt-J Mercoledì 28 novembre
Jens Lekman Giovedì 6 dicembre
Calibro 35 + Fuzz Orchestra Venerdì 7 dicembre
Comaneci
Vittorio Bonetti Band «...e la luna è una palla ed il cielo un biliardo...» omaggio a Lucio Dalla in chiave musicale Venerdì 9 novembre
La canzone e l’autore
Gian Maria Testa in “Solo” Venerdì 16 novembre
Alessandro Ristori & the Portofinos
Sabato 8 dicembre
“Rock & Roll is back in Italy”
Piano Magic
Venerdì 23 novembre
San Michele RAVENNA - Via Faentina, 275 - Tel. 0544.414312
Cucina del territorio rivisitata Specialità di carne e pesce • Pane fatto in casa Preparazione a base di foie gras e tartufi in stagione Formaggi d’alpeggio con mostarde e confetture Selezione di vini nazionali Gianmaria Testa
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena CHIUSO IL GIOVEDÌ
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“A tutto BEAT!” con Le Poiane
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Venerdì 8 marzo
Alarc’h
Universal Band
musica dalle terre celtiche Sabato 8 dicembre
the only Rockets official tribute band Venerdì 15 marzo
Voci dal mondo
musical con I Calzini spaiati Venerdì 7 dicembre
Gran finale
viaggio nei climi sonori dal mondo Sabato 12 gennaio
Nadja e Enrico Malatesta
Chelsea Hotel
festa di fine stagione con tanti ospiti Venerdì 22 marzo
Raimondo Raimondi
Ravenna Mama’s Club
Suoni remoti: dal Mediterraneo all’America Latina
dj set a cura di Sybiann in collaborazione con Delikatessen Martedì 6 novembre
Venerdì 30 novembre
All you need is Oz
l’epopea dell’Hotel più famoso,con Massimo Cotto:voce narrante;Mauro Ermanno Giovanardi:voce;Matteo Curallo:piano e chitarre Venerdì 14 dicembre
Jazz, soul & Christmas song’s con Dena De Rose Quartet Soul Venerdì 21 dicembre
Arie celebri di operetta e Gran Varietà “Al Bar Tabarin” a cura del Maestro Manuel Mensà Venerdì 11 gennaio
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Serata in ricordo di Didi Maglioni Venerdì 18 gennaio
L’amore sacro e l’amor profano con Bandeandrè Venerdì 25 gennaio
Viale Mazzini tributo a Mina Venerdì 1 febbraio
Italian Dire Straits
via San Mama, 75 tel. 331 9118800 Inizio concerti ore 21.30
Manomanouche Quartet Sabato 20 ottobre
Sabato 19 gennaio
Riccardo Tesi concerto cameristico Sabato 26 gennaio
Bandeandrè
concerto d’arpa celtica e arpa bardica Sabato 27 ottobre
Antologia di Spoon River Sabato 9 febbraio
Shekelesh
Sabato 3 novembre
Yatra World Quartet Dal Mediterraneo all’oriente Sabato 10 novembre
musica dalla Sicilia Sabato 16 febbraio
Barbapedana musica dai Balcani Sabato 23 febbraio
Jobim vs Piazzolla
Del Barrio Quartet
Sandra Rehder & Euclydes Mattos duo + Silvio Zalambani
suoni dall’America Latina Sabato 2 marzo
Sabato 17 novembre
Whisky Trail Sabato 9 marzo
Bluegrass Stuff Radis
Venerdì 15 febbraio
la musica delle radici Sabato 16 marzo
Raimondo Raimondi Colectivo
Kamelen Ba Quintet
Venerdì 22 febbraio
progetto di elettronica e voce di e con Riccardo Gamondi aka Rico e Giovanni Succi (Uochi Toki e Bachi da Pietra) in apertura,performance a cura di TeatrOnnivoro Venerdì 9 novembre
Nicola Ratti e Luminance Ratio Domenica 18 novembre
Vincenzo Zitello
Bevano Est
La Morte dal Vivo
Morrigan’s Wake folk celtico Sabato 2 febbraio
Talismano
Kaos e Dj Craim,Esa aka El Presidente, Murubutu feat.La Kattiveria dj set a cura di Dj Nersone aka Ciccio B Sabato 3 novembre
Duna 20years of Braking breaking party per i 20 anni di ballo di Duna (Break the Funk) a seguire,dj set a cura di Dj Nersone aka Ciccio B e Sistema Assonnato Venerdì 7 dicembre
Primo (Cor Veleno) e Tormento aka Yoshi in apertura,presentazione del nuovo EP di Moder (Il Lato Oscuro della Costa) a seguire,dj set a cura di Dj Nersone aka Ciccio B e Sistema Assonnato Sabato 15 dicembre
Animal House Party Sabato 12 gennaio
End of the Week contest di freestyle a seguire,dj set a cura di Dj Nersone aka Ciccio B e Sistema Assonnato Sabato 26 gennaio
A lingua portuguesa
Gino Paoli & Danilo Rea Venerdì 1 marzo Bluegrass Stuff
Iskra Menarini Quartet
Sabato 24 novembre
i capolavori di Lucio Dalla e i classici della world music,del gospel e della musica sacra
Dave Kaye Sabato 1 dicembre
Sabato 23 marzo
Bassi Maestro e Mecna
Lido Adriano Cisim
Inizio concerti ore 21.30
in apertura,presentazione del nuovo disco di Tesuan (Il Lato Oscuro della Costa) a seguire,dj set a cura di Dj Nersone aka Ciccio B e Sistema Assonnato Sabato 16 febbraio,ore 22
Old School Night
Godblesscomputers,
viale Parini, 48 tel. 0544 36239
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Digi G’Alessio, Beat Ink a seguire,dj set Sabato 23 febbraio
Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza della Libertà, 21 tel. 0545 64330 Inizio concerto ore 21
Fabio Concato Tutto qua tour 2012
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Antonella D’Andrea,Rachele Odescalchi,violini GiacomoVai,viola Mariafrancesca Passante,violoncello Mercoledì 31 ottobre
Dal Rinascimento ai giorni nostri Quintetto d’Ottoni Bim Bum Brass Maurizio Pasqui,tromba,filicorno Mauro Basiglio,tromba,trombino Eolo Pignattini,corno Emanuele Ragni,trombone e euphonium Pierluigi Ausili,tuba musiche di J.Dowland,G.Verdi, G.Fauré,K.Weill,L.Bernstein, B.McFerrin,D.Ellington Giovedì 15 novembre
Lugo Teatro Rossini
Spazio per l'organizzazione di cene, feste, cerimonie
piazzale Cavour, 17 tel. 0545 38542 Fabio Concato
Sabato 1 dicembre
Russi Teatro Comunale
Gruppo Del Barrio un viaggio nel cuore dell’Argentina attraverso la sua musica e la sua danza: il tango Mercoledì 7 novembre,ore 20.30
via Cavour, 10 tel. 0544 587641
Crossing Sound Project
Inizio concerti ore 20.45
suoni,canti natalizi e non per sei voci e un pianoforte Martedì 4 dicembre,ore 20.30
Le Quattro Stagioni da Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione di AntonioVivaldi Gruppo da Camera dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Valentino Marongiu,Camilla Mazzanti,Violetta Mesoraca,Marco Nicolussi,Cosimo Paoli,AndreaVassalle violini Flavia Giordanengo,GiacomoVai,viole Matteo Parisi,violoncello Amin Zarrinchang,contrabbasso Umberto Cerini,cembalo Flora Papadopulos,arpa doppia Giovedì 18 ottobre
Musiche di W.A.Mozart e D.Sostakovich Gruppo da Camera dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Simone Ciro Cinque,Fabrizio Giannitelli,corni
Bar con ristorazione
Sala biliardi (Campionati di boccette serie A1, A2, B e C) Sede Moto Club Villanova sul Lamone
Giuseppe Verdi Sinfonie e cori dal repertorio verdiano Coro Lirico Terreverdiane Filarmonica Arturo Toscanini maestro del coro Corrado Casati direttore Maurizio Zanini Domenica 25 novembre,ore 16
Ney Rosauro - Franz Schubert
Li Biao
Ney Rosauro,Concerto per marimba e orchestra d’archi Franz Schubert,Sinfonia n.4 in do
Villanova di Bagnacavallo (RA) Via Glorie, 15 - Tel. 0545/48162
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minore D.417 “La Tragica” Filarmonica Arturo Toscanini Li Biao,percussioni direttore Manuel López-Gómez Sabato 1 dicembre,ore 20.30
Wolfgang A. Mozart - Kurt Weill Wolfgang A.Mozart,Concerto per oboe e orchestra in do maggiore K.314 KurtWeill,Kleine Dreigroschenmusik (Suite da “L’opera da tre soldi”) Filarmonica Arturo Toscanini Andrea De Francesco,oboe solista Mihaela Costea,violino di spalla e concertatore Mercoledì 23 gennaio,ore 20.30
Wolfgang Amadeus Mozart
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concerto per violino e orchestra in sol maggiore K.216 Serenata n.10 in si bemolle maggiore K 361 “Gran Partita” Filarmonica Arturo Toscanini Viktoria Borissova,violino solista Mihaela Costea,violino di spalla e concertatore Martedì 26 febbraio,ore 20.30
Musiche di Johann Sebastian Bach, Johannes Brahms, Jean Sibelius, Richard Wagner/Franz Liszt
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Fusignano Auditorium Corelli corso Emaldi, 109 tel. 0545 955672 Inizio concerti ore 21
Il trionfo della sinfonia la Grande Orchestra di Faenza direttore NicolaValentini musiche di J.S.Bach,W.A.Mozart,J. Haydn Venerdì 26 ottobre
La serva padrona intermezzo buffo settecentesco di Giovan Battista Pergolesi Orchestra Arcangelo Corelli direttore Jacopo Rivani Margherita Pieri,soprano Filippo Pollini,basso, Margherita Barbieri,mimo regia di Filippo Tadolini Venerdì 9 novembre
Festa di San Martino con il Trio Iftode e Gabriele Zelli la migliore musica di Romagna Domenica 11 novembre
e Occidente Matteo Salerno,flauto Stefano Martini,violino Fabio Gaddoni,violoncello Egidio Collini,chitarra Mercoledì 28 novembre
concerto per pianoforte con gli allievi della Master Class di alto perfezionamento pianistico e musica da camera dell’Accademia Corelli direttore Pier Narciso Masi Sabato 17 novembre
Víkingur Olafsson
Víkingur Ólafsson Giovedì 14 marzo,ore 20.30
Concerto per la ricostruzione di un asilo di Carpi musiche di J.Offenbach,C.Debussy, C.Saint-Saens Pierluigi Ruggiero,violoncello Danieli Longo,p ianoforte Venerdì 15 marzo,ore 20.30
Una ventata di aria buona la Grande Orchestra di Faenza Marta Calcaterra,soprano Leonardo Cortellazzi,tenore direttore NicolaValentini musiche diW.A.Mozart,G.F.Haendel, C.W.Gluck Venerdì 23 novembre
Tra Oriente
Moltheni Venerdì 19 ottobre,ore 21
concerto per pianoforte Sabato 8 dicembre
Le Charleston Giovedì 25 ottobre,ore 21
Le magie del Barocco Orchestra Arcangelo Corelli Nicolò Grassi,violino solista direttore Jacopo Rivani musiche di A.Vivaldi,J.S.Bach,G.F. Haendel,A.Corelli Venerdì 14 dicembre
Karima sings Bacharach Sabato 10 novembre,ore 21
Equ Un altro me
Concerto pianistico degli allievi del Maestro Masi Sabato 22 dicembre
Argenta Teatro dei Fluttuanti
Sabato 17 novembre,ore 21
Saverio Piraccini e Chiara Cattani concerto per violino e pianoforte Domenica 25 novembre,ore 16
via Pace, 2 tel. 0532 805344
Vado in Messico
Inizio concerti ore 21
Enrico Petrella e il suo tempo
Martedì 27 novembre,ore 21
Un canto lungo cinquant’anni
concerto lirico di Gabriella Morigi e i giovani del conservatorio Maderna Domenica 2 dicembre,ore 16
Salta so’ con Stefano Zuffi & Orchestra Pneumatica,concerto di musica e balli popolari prima del liscio Domenica 9 dicembre,ore 16
Vivaldi armonico Orchestra Barocca Armoniosa Michele Barchi,cembalista e concertatore direttore e violino solista Francesco Cerrato Lunedì 19 novembre
piazza San Girolamo, 2 tel. 0547 665113
Silvia Santandrea
Giovanna Marini Viaggio in Europa
Longiano Teatro Petrella
Spain The soul of Spain Venerdì 14 dicembre,ore 21 Giovanna Marini
Martedì 20 novembre
Earl Bynum Group & Cora “Sister” Armstrong Gospel di Natale Venerdì 21 dicembre
Liz Yancey & Five Ensemble concerto gospel di Natale Sabato 22 dicembre,ore 21
Giovanna Marini Un canto lungo cinquant’anni Giovedì 24 gennaio,ore 21
Festival Crossroads concerto jazz Marzo,data da definire
Blastema Giovedì 28 febbraio,ore 21
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cartellone Dialettale Ravenna Teatro Rasi via di Roma, 39 tel. 0544 30227 Inizio spettacoli ore 15
Tre tenori Associazione culturale “La Zarzuela” (Bologna) Giuliano Ansalone,ThomasVacchi, Domingo Stasi accompagnati dal Maestro Andrea Bicego Domenica 16 dicembre
La camisa d’la Madona Compagnia “Amici del Teatro” (Cassanigo) Domenica 23 dicembre
La Rumagna inte tu cor spettacolo fuori abbonamento Società Canterini Romagnoli, Gruppo Corale “Pratella-Martuzzi” Mercoledì 26 dicembre
Sabato 24 novembre
L’umaz la vitaza la cumigiaza Domenica 17 febbraio
Compagnia “E zoc adVilanova” Sabato 1 dicembre
Un pruces fat par ridar
Al tre sureli
Compagnia “Cvì de Magazén” (S. Antonio, Ravenna) Domenica 24 febbraio
Tol inte sach, Giulio Piccolo Teatro “Arnaldo Martelli” (Repubblica di San Marino) Domenica 3 marzo
Tre per uno L’anima gemella L’eredità - Mammà Compagnia “Il Passaggio” (Ravenna) Domenica 10 marzo
E parsot de’ Signor Compagnia “Cinecircolo del Gallo” (Forlì) Domenica 17 marzo
Crema e suzezza Compagnia “Quasi Stabile” (Bubano) Domenica 24 marzo
Lozal par lanteran
La bon’anma
Compagnia della Speranza (Castelvecchio) Domenica 30 dicembre
Compagnia “Caveja e Ravgnana” (Ravenna) Domenica 7 aprile
E... carburant
Al tre sureli
Gruppo Teatrale San Severo (Ponte Nuovo, Ravenna) Domenica 6 gennaio
Compagnia “Quii de Seneat” (Villanova di Bagnacavallo) Domenica 14 aprile (per cause di forza maggiore, lo spettacolo potrebbe slittare al 21 aprile)
Divix Compagnia 05quartoatto (Ravenna) Domenica 13 gennaio
La Broja Compagnia “Piccolo Teatro Città di Ravenna” – GAD Gino Caprara Domenica 20 gennaio
Cusa fai la not i met e i ledar Compagnia GAD Città di Lugo Domenica 27 gennaio
Gigion e va inti fre’ Compagnia “La Zercia” (Forlì)
E Teater Rimnes Venerdì 18 gennaio
Cusa fai la not i met e i ledar
Compagnia “Quii de Seneat” (Villanova di Bagnacavallo) Sabato 15 dicembre
Compagnia GAD Città di Lugo Venerdì 8 febbraio
La bon’anma
E dai... cun sta’ Rumagna!
Compagnia “Caveja e Ravgnana” (Ravenna) Sabato 12 gennaio
Una dona da sunzen Compagnia GAD Città di Lugo Sabato 19 gennaio
E parsot de’ Signor Compagnia “Cinecircolo del Gallo” (Forlì) Sabato 26 gennaio
E diretor dla scola Compagnia “CDT – La Rumagnola” (Bagnacavallo) Sabato 2 febbraio
I matti rabusi Compagnia dei Giovani di Chiusura Sabato 9 febbraio
Quand ch’us tgneva i’oss avert Ass. Fil.“Casa del Fanciullo” (Imola) Sabato 16 febbraio
Cervia Teatro Comunale via XX Settembre, 125 tel. 0544 975166
Compagnia “Senza vergogna” (Cervia) Venerdì 15 febbraio
In attesa di giudizio Una giornata particolare in una canonica qualunque Gruppo dialettale de Bosch Venerdì 22 febbraio
Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza Libertà, 18 tel. 0545 64330 Inizio spettacoli ore 21
La camisa d’la Madona Compagnia “Amici del Teatro” (Cassanigo) sabato 12 gennaio
I matti rabusi Compagnia dei Giovani di Chiusura Sabato 19 gennaio
Korna: matrimoni ed altri disastri
Inizio spettacoli ore 21
Gigion e va inti fre’
Laboratorio Italiano del Piccolo Teatro Città di Ravenna Domenica 28 aprile
Gigion e va inti fre’
Compagnia “La Zercia” (Forlì) Sabato 26 gennaio
Compagnia “La Zercia” (Forlì) Venerdì 16 novembre
E munument
Alfonsine Teatro Monti
L’umaz la vitaza la cumigiaza
La Compagine di San Lorenzo Sabato 2 febbraio
c.so Repubblica, 24 cell. 328 3828589
Compagnia “E zoc adVilanova” Venerdì 7 dicembre
Inizio spettacoli ore 21
La bazza
La nev de zi’ Anselmo
TPR Doppio Gioco (Faenza) Venerdì 14 dicembre
La Compagine di San Tomè Sabato 17 novembre
E parsot de’ Signor
La camisa d’la Madona
Compagnia “Cinecircolo del Gallo” (Forlì) Venerdì 11 gennaio
E diretor dla scola Compagnia “CDT – La Rumagnola” (Bagnacavallo) Domenica 10 febbraio
La vita l’è tòtt una cumedia
E sgnor Giulio un fa fameja Compagnia La Caveja Sabato 9 febbraio
E diretor dla scola Compagnia “CDT – La Rumagnola” (Bagnacavallo) Sabato 16 febbraio
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genius loci
Fine ‘700: anche a teatro Faenza celebra un raffinato stile neoclassico urbano Complice l’architetto Giuseppe Pistocchi che rinnova a quell’epoca la fisionomia della città manfreda di Paolo Bolzani
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Faenza, Piazza del Popolo. Percorrendo il voltone della Molinella e sottopassando la volta ad ombrello affrescata nel 1566 dal faentino Marco Marchetti con grottesche e figure allegoriche, si giunge a piazza Pietro Nenni, già corte manfreda, da qui si accedeva alle stalle, ai magazzini e alle botteghe al servizio del principe.Vi era inoltre un mulino, probabilmente azionato ad acqua, da cui deriverebbe il nome La Molinella, rivelatosi di maggiore sedimentazione nella memoria collettiva cittadina.Alla piazza si perviene anche da via Pistocchi, per mezzo dei varchi corrispondenti ad alcuni portali della Galleria dei Cento Pacifici, quarto lato della Molinella, a bugnato gentile e arco a tutto sesto. Circa dieci anni fa la piazza fu restaurata dagli architetti Ennio Nonni e Silvia Laghi, che restituirono gli spazi ad un uso urbano di elegante memoria con il recupero delle botteghe del piano terra dell’intera Galleria e la rivitalizzazione della «spenta via Pistocchi» (Nonni 2011), trasformata in «un nuovo percorso commerciale» con le nuove pavimentazioni della piazza e di via Pistocchi, la prima in pavé di sassi di fiume e la seconda in lastricato in pietra di Luserna. Il lato meridionale della piazza è ornato al piano terra da un portico con colonne di ordine ionico, su cui si posa una serie di grandi finestre ornate da timpani tondi o cuspidati e da un superiore filare di finestrelle d’attico. La grande scritta posta tra le colonne e le finestre comunica immediatamente la destinazione d’uso del fabbricato: si tratta del «teatro Comunale Masini», realizzato su progetto di Giuseppe Pistocchi (Faenza, 1744-1814), architetto camerale e grande esponente del nuovo stile neoclassico. Nel 1786 egli collegherà il teatro all'ala cinquecentesca di Palazzo Manfredi su Corso Mazzini con la Galleria dei Cento Pacifici, mentre nel biennio 1780-1781 è all’opera a Ravenna, per realizzare la nuova cupola del Duomo, che ben
Il teatro comunale Masini fu realizzato fra 1780 e il 1787 e all’interno racchiude pregevoli decorazioni dello scultore Antonio Trentanove. Inaugurato nel maggio 1788, l’edificio è stato al centro di accurati restauri fra il 1984 e il 1991 per tornare al centro della vita culturale faentina regge il confronto con i più antichi campanile e Battistero Neoniano. Firma inoltre i progetti dei palazzi faentini Gessi e Conti-Sinibaldi, le proprie case e quelle della famiglia Morri e si mette in evidenza arrivando al secondo posto nel concorso indetto per la costruzione del teatro La Fenice di Venezia. Insieme con gli architetti Giovanni Antonio Antolini e Pietro Tomba, Pistocchi è il principale attore del ridisegno del volto urbano medievale della città manfreda, che tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento sperimenta un destino speciale. Quel volto, sorto su un impianto regolare, eredità del castrum romano, viene completamente sostituito da un’elegante architettura neoclassica che informa di
sé varie dimore gentilizie, al cui interno si verifica una vera esplosione degli apparati decorativi nei saloni, nelle camere e nei boudoir, dove emergono le geniali figure del pittore piemontese Felice Giani (1758 -1823), dello scultore riminese Antonio Trentanove (17421812, per cui quest’anno si celebra il centenario della morte) e della bottega romagnola dei decoratori Giovan Battista e Francesco Ballanti Graziani. Apice di questa trasformazione sarà Palazzo Milzetti, ora Museo nazionale dell'età neoclassica in Romagna, realizzato a partire dal 1792, quindi qualche anno dopo la fine del cantiere del Teatro. Ne firma il progetto ancora Giuseppe Pistocchi, cui si deve principalmente il grande fronte neorinasci-
mentale e il doppio loggiato interno, mentre l’imponente salone ottagonale e la scala principale sono opera di Giovanni Antonio Antolini. La richiesta di un nuovo teatro era stata da tempo formulata dall’Accademia dei Remoti, sorta nel 1673 e di particolare importanza nello sviluppo della vita culturale e artistica di Faenza. Il teatro venne realizzato tra il 1780 e il 1787 e venne inaugurato nel maggio 1788 con l’opera Caio Ostilio di Giuseppe Giordani. Dal portico ionico – fino al 1838 dotato di soli cinque intercolumni originali, poi portati a nove, estendendo il portico all’intera facciata meridionale della piazza – si passa all’atrio, e da lì alla cavea, articolata in quattro ordini di palchi e loggione sullo
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schema canonico del teatro italiano a ferro di cavallo, che sarà leggermente accentuato nel boccascena in un restauro del 1850-53. Pistocchi concepì la composizione a partire dalla tradizione del Teatro di Corte, ma con qualche reminiscenza palladiana, disegnando la cavea su tre cerchi concentrici, corrispondenti alla platea, ai palchi e ai corridoi. Quello che però colpisce l’attenzione è un preciso sviluppo dell’ordine in verticale, che mostra in successione una fascia decorata a metope da Antonio Trentanove, posta tra primo e secondo ordine dei palchi, su cui si innalza un ordine gigante corinzio che coinvolge il secondo e terzo ordine, quest’ultimo caratterizzato da balaustrine. Sulla trabeazione del grande ordine corinzio si posa una corona di statue, che inquadrano ciascuno dei palchi del quarto ordine. Infine la grande facciata interna si conclude con il loggione, su cui inizialmente poggiava la volta della sala che invece, a seguito del restauro del 1850-53 è stata portata ad appoggiarsi sui muri perimetrali. Le metope sono in pannelli di terracotta dorata e rappresentano una successione alternata di soggetti mitologici o di storia romana. Tra i tanti si segnala la fuga di Enea da Troia, il ratto d'Europa, la morte di
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Didone, Muzio Scevola, Polifemo, la continenza di Scipione, il ratto delle Sabine, Perseo e Andromeda, Orazio Coclite, Diana e Atteone, Apollo e Dafne, Cincinnato, la fucina di Vulcano, gli Orazi e i Curiazi.Trentanove realizzò anche le statue, che rappresentano gli Dei dell'Olimpo ed alcune Muse: Orfeo, Proserpina, Mercurio, Tersicore, Giove, Minerva, Prometeo, Venere, Marte, Italia, Erato, Paride, Melpomene, Cupido, Giunone, Ercole, Euterpe. Nettuno, Diana, Apollo. La volta della sala è decorata da un rosone con danza di figure allegoriche, eseguiti nel 1850-53. Tra il 1984 e il 1991 il Teatro Masini è stato chiuso per consentire l’effettuazione di una serie di opere di restauro, dirette dall'architetto faentino Crispino Tabanelli, che hanno riguardato la messa a norma di strutture e locali e la creazione di bar, guardaroba e uffici. Si è inoltre eseguito il rifacimento dei pavimenti dei palchi, in legno, dei corridoi perimetrali, in terrazzo alla veneziana, e nel loggione, in cotto. Si è ripristinato il tono bianco nelle statue, annerite da diverse mani di vernice e strati di nerofumo, e lo stucco rosato nelle pareti dei palchi, mettendo in risalto l'azzurro delle fasce ricorrenti fra i vari ordini, tonalità infine adottata anche in tappezzerie e passamanerie.
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agenda Ottobre 2012
Domenica 21 I vestiti nuovi dell’imperatore
Teatro Verde Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Martedì 2 La penultima cena
con Paolo Cevoli Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
agenda Novembre 2012
Martedì 30
Mercoledì 7
Nessun attore può venire da Bagnacavallo
Banche: un ladro in casa
di e con Ivano Marescotti
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Sabato 3 Ritual for Hamlet
con Mataro daVergato Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
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Martedì 6 Banche: un ladro in casa
con Bebo Storti e fabrizio Coniglio Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio
Venerdì 9 Rigoletto
melodramma in tre atti libretto di Francesco Maria Piave musica di GiuseppeVerdi direttore Nicola Paszkowski regia e ideazione scenica Cristina Mazzavillani Muti Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro Lirico TerreVerdiane di Piacenza maestro del coro Corrado Casati
www.ravennaedintorni.it
Repliche il 31 ottobre e il 1 novembre
Mercoledì 31 L’orco del teatro
Cyrano de Bergerac
Teatri Comunicanti
con Alessandro Preziosi
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 13 e il 16
Battito.Tre anime, una pulsione unica
Compagnia Flamenquevive Anna Cappelli
di Annibale Ruccello con Maria Paiato
Giovedì 1
Ore 21, Teatro Masini, Faenza.
Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Martedì 13 Abbastanza sbronzo da dire ti amo?
Klinke
con Carlo Cecchi
Compagnia Milo e Olivia con Olivia Ferraris e Pol Casademunt
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Mercoledì 14
Sabato 10 Il Trovatore
dramma in quattro parti libretto di Salvatore Cammarano musica di GiuseppeVerdi direttore Nicola Paszkowski regia e ideazione scenica Cristina Mazzavillani Muti Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro Lirico TerreVerdiane di Piacenza maestro del coro Corrado Casati Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 14 e il 17
Domenica 11 La Traviata
melodramma in tre atti libretto di Francesco Maria Piave musica di GiuseppeVerdi direttore Nicola Paszkowski regia e ideazione scenica Cristina Mazzavillani Muti Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro Lirico TerreVerdiane di Piacenza maestro del coro Corrado Casati Ore 15.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 15 (ore 20.30) e il 18 (ore 15.30)
Hansel e Gretel
Ortoteatro Ore 16.30, Almagià, Ravenna
La serva padrona
di Giovan Battista Pergolesi con l’Orchestra Arcangelo Corelli e l’Accademia di Musica di Cesena Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Venerdì 16 Pantani
con Luigi Dadina e Ermanna Montanari testo e regia di Marco Martinelli Teatro delle Albe Ore 20.30, Teatro Rasi, Ravenna. Repliche tutti i giorni, escluso lunedì e giovedì, fino a domenica 2 dicembre (domenica ore 15.30)
Macbeth
diWilliam Shakespeare con Giuseppe Battiston e Frédérique Loliée Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 17, il 18 (ore 16) e il 19
Oscura immensità
con Claudio Casadio e Giulio Scarpati Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 17 e il 18
Domenica 18 Fagiolino Asino d’Oro
Teatro del Drago Il sogno di tartaruga. Una fiaba africana
Compagnia Il BauleVolante Ore 17, Teatro Moderno, Fusignano
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Piccolo. L’ultimo albero
Teatro del Buratto Ore 17, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
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agenda Novembre 2012
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Sabato 24 Che sì, che no
Martedì 20 Otello
diWilliam Shakespeare con Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 21
diWilliam Shakespeare con Alessandro Betti, Gianni Cinelli, Maria Di Biase, Katia Follesa, Corrado Nuzzo, Marco Silvestri, Marta Zoboli, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti regia di Gioele Dix Ore 21, Teatro Masini, Faenza
DrammaticoVegetale / Ravenna Teatro
Ravenna
Domenica 25
Venerdì 30
Teo ha le orecchie curiose
Teatro del Drago / Artesonoraperibambini Ore 11, Almagià, Ravenna. Repliche alle ore 15.30 e 17
Venerdì 23
Le Vergini
Rodaggio matrimoniale
Balletto Teatro di Torino/Levaggi/Corpicrudi coreografia di Matteo Levaggi musica di P.I.Tchaikovsky
di TennesseeWilliams con Jurij Ferrini, Fulvio Pepe, Isabella Macchi, Eva Cambiale
Compagnia Fratelli di Taglia
Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Lunedì 26
La vera storia di Zorba il greco
diWilliam Shakespeare con Alessandro Betti, Gianni Cinelli,
Sogno di una notte di mezza estate
con Raffaele Paganini
agenda Dicembre 2012 Sabato 1 An afternoon love
Pathosformel Ore 19, Almagià, Ravenna
Il nipote di Rameau
di Denis Diderot con Silvio Orlando Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 2
La grande estasi dell’intagliatore Steiner
proiezione del film diWerner Herzog, a seguire esplorazioni sonore con Franco Masotti Ore 21.15, Almagià, Ravenna
Martedì 4 Aria precaria
con Ale & Franz
Attento Pierino... arriva il lupo!
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Otello
Tanti Cosi Progetti
diWilliam Shakespeare con Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni
Ore 17, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Sport
Mercoledì 5
I tre porcellini
Ore 21, Almagià, Ravenna
L’armór de’ mònd Il rumore del mondo
Fidippide
con Giuseppe Bellosi e Giovanni Nadiani
gruppo nanou
Barokthegreat Ore 22.30, Almagià, Ravenna
Laboratorio MK - Sullo sviluppo ritmico dell’azione
con la collaborazione e il sostegno di Cantieri Ore 15.30-18.30, Ardis Hall,
Jack e il fagiolo magico Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Sogno di una notte di mezza estate
Ravenna. Fino al 2 dicembre
Honour
di Joanna Murray Smith con Paola Pitagora, Roberto Alpi,Viola Graziosi, Evita Ciri Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Martini e Orchestra Maniscalchi
Venerdì 7
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Note di Natale The absolutely fabulous & swingin’ Xmas Show
Open Day
con le Sorelle Marinetti, Gianluca De
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,
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con Angela Finocchiaro
Lunedì 3
Domenica 2 Compagnia Il BauleVolante
Ore 20.30, Teatro Alighieri,
Ore 11, Almagià, Ravenna. Repliche alle ore 15.30 e 17
Mercoledì 21
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Maria Di Biase, Katia Follesa, Corrado Nuzzo, Marco Silvestri, Marta Zoboli, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti regia di Gioele Dix
Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
www.ravennaedintorni.it
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agenda Dicembre 2012 Argenta
con Angela Finocchiaro e Michele di Mauro
Sabato 8
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche l’11, il 12 e il 13
Il Pipistrello
di Johann Strauss Compagnia In Scena di Corrado Abbati
Martedì 11
Ore 16, Teatro Alighieri, Ravenna
di Francesco Freyrie conVito
Il Bosco delle Storie Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Domenica 9
Giovedì 13
Al cavallino bianco
Il malanno immaginario
di Ralph Benatzky Compagnia Teatro Musica Novecento
di Francesco Freyrie conVito
Accademia Perduta
Ore 16, Teatro Alighieri, Ravenna
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Il Pipistrello
Best of... Gigi e Andrea
con la Compagnia Corrado Abbati
con Gigi e Andrea
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Alice attraverso lo specchio
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Il malanno immaginario
Deconstructions Dance Company coreografie Daniel Ezralow
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 16 (ore 15.30)
Lunedì 17
Open Day
con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Domenica 16 Pippi Calzelunghe
Fondazione Aida Ore 17, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
di Ray Cooner con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino, Nini Salerno, Licinia Lentini,Antonio Pisu, Claudia Ferri, Domenico De Santi, Selene Rosiello e con Raffaele Pisu Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Sabato 15
Lo schiaccianoci
Il Pifferaio Magico
di Eduardo De Filippo con Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 18, il 19 e il 20
Due di Noi
con Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 18 e 19
Martedì 18 Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa!
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
Compagnia DrammaticoVegetale
La grande magia
Balletto di Mosca “La Classique”
Ore 17, Teatro Moderno, Fusignano
Accademia Perduta Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Lunedì 10
Open
Mind Juggler
Open Day
Daniel Ezralow’s new show
con Francesco Tesei
La canzone comica in Italia
produzione televisiva con Raul Cremona,Antonella Lo Coco Ore 21, Teatro Petrella, Longiano. In scena anche il 19, il 20 e il 21
Venerdì 21 Bulli e Pupe
musical di Frank Loesser Compagnia In Scena di Corrado Abbati Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Sabato 22 Pollicino
Accademia Perduta Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
agenda Gennaio 2013 Venerdì 4 Mind Juggler
con Francesco Tesei Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Compagnia Marionette Grilli Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Mercoledì 9 Romeo e Giulietta
Balletto di Mosca La Classique
Sabato 5
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Caffè doppio. Spettacolo di Circo - Teatro!
Venerdì 11
Compagnia Nanni Rossi
Un marito ideale
Ore 17, T. Moderno, Fusignano
TRASFORMA IL TUO ORO E ARGENTO
di OscarWilde conValentina Sperlì e RobertoValerio
La Contessa Maritza
VECCHIO, ROTTO, FUORI MODA O DIMENTICATO NEL CASSETTO
di Emmerich Kàlmànn Compagnia Teatro Musica Novecento
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 12, il 13 doppia rappresentazione (ore 16 e ore 20.30)
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Improvvisamente l’estate scorsa
IN DENARO CONTANTE Per trattative private e info: tel.
377 9694334
RUSSI
SIAMO A CORSO FARINI 120 VICINO A PORTA NUOVA
Domenica 6 Le tre Italie di Gianduja
di TennesseeWilliams con Cristina Crippa e Elena Russo Arman
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agenda Gennaio 2013
Spring Awakening
musical di Steven Sater, musiche di Duncan Sheik
Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 12 e 13
con i Fichi d’India
Sabato 12
Stasera non escort
Lucia di Lammermoor
con Margherita Antonelli,Alessandra Faiella, Rita Peluso, Claudia Penoni
dramma tragico in tre atti libretto di Salvatore Cammarano musica di Gaetano Donizetti direttore Matteo Beltrami regia Henning Brockhaus Orchestra I Pomeriggi Musicali Coro del Circuito Lirico Lombardo maestro del coro Antonio Greco
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Venerdì 18 Laboratorio Zapruder Filmmakersgroup
in collaborazione con Osservatorio Fotografico
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 13 (ore 15.30)
Ardis Hall, Ravenna. Fino al 20 gennaio
La versione di Barbie
Le Quattro Stagioni
con Alessandra Faiella
Spellbound Dance Company coreografia e set concept di Mauro Astolfi
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Domenica 13 Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
Il Pifferaio Magico
Accademia Perduta
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 27 (ore 15.30)
Lunedì 21
Domenica 27
con Marina Massironi Ore 21, T. Comunale, Conselice
Fata Morgana
proiezione del film diWerner Herzog, a seguire esplorazioni sonore con Franco Masotti Ore 21.15, Almagià, Ravenna
Antigone
con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà regia di Elena Bucci Le Belle Bandiere
Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
asprakounelia - (Treno Fantasma)
ErosAntEros Ore 23, Ardis Hall, Ravenna. Repliche il 19 (ore 22.30) e il 20 (ore 17)
Sabato 19 Due ritratti
Alessandro Bedosti
Mercoledì 16
(a+b)3
La Rosa Bianca
Muta Imago
di Lillian Groag con Andrea Castelli, IreneVilla,Alessio Genchi
Ore 21, Almagià, Ravenna
Ore 19.30, Almagià, Ravenna
Domenica 20 Il guardiano dei porci
La Capra Ballerina Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
Un tram che si chiama desiderio
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 18 e il 19, domenica 20 ore 15.30
Attori per caso
La colonna infame
concerto teatrale-rock da Alessandro Manzoni con Teatro Invito
DrammaticoVegetale
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 16
con Laura Marinoni eVinicio Marchioni
Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 30 e 31
Menoventi
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Giovedì 17
di Denis Diderot con Silvio Orlando
Mercoledì 30
Pantani
Ore 20.45, T. Comunale, Russi
Martedì 29
Sabato 26
con Corrado Augias
di FrancisVeber con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi
Ore 16.30, T. Comunale, Russi
L’uomo della sabbia Capriccio alla maniera di Hoffmann
La vera storia di Traviata
L’apparenza inganna
Giocagiocattolo
Teatro del Buratto
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Martedì 15
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Il nipote di Rameau
Venerdì 25
Alice attraverso lo specchio
Circus Colombazzi
Compagnia Fratelli di Taglia Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Il Gatto con gli Stivali
TeatroVivo Ore 16.30, Almagià, Ravenna
La tempesta
Ore 18, Teatro Rasi, Ravenna
diWilliam Shakespeare con la Popular Shakespeare Kompany regia diValerio Binasco
La Bayadère
Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Ore 17, T. Moderno, Fusignano
con Luigi Dadina e Ermanna Montanari testo e regia di Marco Martinelli Teatro delle Albe
Il Pifferaio Magico
Accademia Perduta
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Tarantella d’argento
Riga&Sara
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
La donna che sbatteva nelle porte
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
musica Ludwig Minkus libretto Marius Petipa, Sergei Khudekov coreografia originale Marius Petipa
St. Petersburg Ballet Theatre
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agenda Febbraio 2013
di Marco Martinelli con Ermanna Montanari e Luigi Dadina Teatro delle Albe
proiezione del film di Werner Herzog, a seguire esplorazioni sonore con Franco Masotti Ore 21.15, Almagià, Ravenna
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Venerdì 1 Prove aperte della Residenza artistica di Sergio Policicchio Ganekorta Ore 21, Ardis Hall, Ravenna. Anche il 2 e il 3
Sabato 2 L’italiana in Algeri
dramma giocoso per musica in due atti libretto di Angelo Anelli musica di Gioachino Rossini direttore Francesco Pasqualetti regia, scene e costumi Pierluigi Pizzi Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano Coro del Circuito Lirico Lombardo maestro del coro Diego Maccagnola Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 3 (ore 15.30)
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Domenica 3 Camaleonte
Teatro Papelito Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
Hansel e Gretel
Fondazione Aida Ore 16, Teatro Masini, Faenza
La bella addormentata
Florian Teatro Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Peter Pan
Compagnia Attori per sbaglio
Mandragola
di Niccolò Machiavelli con Giuliana Colzi,Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Giulia Rupi, Paolo Ciotti ideazione dello spazio, adattamento e regia di Ugo Chiti Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Piccoli crimini coniugali
di Eric-Emmanuel Schmitt con Elena Giusti e Paolo Valerio Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 6
Passione e ideologia. Il teatro (è) politico
presentazione del libro con i curatori Stefano Casi e Elena Di Gioia Ore 20, Almagià, Ravenna
Ascesa & Caduta
Kinkaleri Ore 21, Almagià, Ravenna
Mercoledì 13 La Repubblica dei Bambini
Teatro delle Briciole / Teatro Sotterraneo Ore 18, Teatro Rasi, Ravenna
La canottiera di Bossi
presentazione del libro con l’autore Marco Belpoliti
Ore 17, Teatro Moderno, Fusignano
La Fondazione
Martedì 5
Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Discorso grigio
Mercoledì 6
Ore 21, Almagià, Ravenna. Replica il 14
Momix Alchemy
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Martedì 12
con Bustric
L’origine del mondo, ritratto di un interno
prima mondiale anteprima Ravenna Festival 2013
spettacolo in 3 atti di e con Lucia Calamaro Ore 20.30, Teatro Rasi, Ravenna
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 6, il 7, l’8, il 9 e il 10 (ore 15.30 e ore 20.30)
Questa sera grande spettacolo
Pantani
sanitaria RTOPEDIA CENTRO DELLA POSTURA di Tazzari Elena
di Raffaello Baldini con Ivano Marescotti
Ore 20, Almagià, Ravenna
Fanny & Alexander
Il sosia di lui...
con Paolo Cevoli Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Venerdì 8
Donne che corrono dietro ai lupi
con Debora Villa Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Laboratorio Kinkaleri - Virus / All!
Giovedì 14
Ore 14-18, Ardis Hall, Ravenna. Fino al 10 febbraio
con Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargigli
Io non taccio Le prediche di Girolamo Savonarola
A Santa Lucia
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 15 e il 16, domenica 17 alle ore 15.30
con Don Andrea Gallo
Zerogrammi
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Teatrofficina Zerogrammi di e con Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea
Sabato 9 Il dolce, il salato, l’allegro
Teatrino dell’Es
Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Domenica 10
Tecnico Ortopedico Specializzato in Posturologia. Analisi posturale computerizzata. Plantari, calzature, busti e calze elastiche su misura. Servizio di noleggio. Articoli per bimbi e gestanti. Convenzionato USL
Cin Ci Là
Compagnia Italiana di Operette Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Il Pifferaio Magico
Accademia Perduta Ore 16.30, Teatro Comunale, Russi
Lunedì 11
Via Matteotti, 22 Bagnacavallo (RA) Tel. e Fax 0545 60641 sanitariaortopedia@tazzarielena.191.it
Anche i nani hanno cominciato da piccoli
Venerdì 15 Isolario
Le Supplici / Fabrizio Favale con la partecipazione del Coro “Libere Note” Cantieri Danza Ravenna Ore 21, Almagià, Ravenna
Tante belle cose
con Maria Amelia Monti e Gianfelice Imparato Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 16 e 17
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agenda Febbraio 2013 Sindrome da musical
Goccioline
con Manuel Frattini
La società della civetta
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
Sabato 16
I Burattini di Daniele Cortesi
Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Drammatico Vegetale Ore 18, Teatro Rasi, Ravenna
Sindrome da musical
con Manuel Frattini Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Martedì 19 2112 (tra 100 anni)
di e con Giobbe Covatta Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
Mercoledì 20 Delirio a due
anticommedia a partire da Eugene Ionesco con Elena Bucci e Marco Sgrosso Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Giovedì 21 I fratelli Karamazov
con Mauro Malinverno Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 22 e il 23, domenica 24 ore 15.30
Venerdì 22 The History Boys
di Alan Bennett con Elio De Capitani e Ida Marinelli Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 23, il 24 doppia rappresentazione (ore 16 e ore 20.30)
Sabato 23 In Mozart - Free Chocolate Love
Balletto Teatro di Torino Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Apocalypse
con Giuseppe Giacobazzi Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Domenica 24
Arlecchino malato d’amore
Secondo Pinocchio
Compagnia Burambò
RISTORANTE
Ore 16.30, Teatro Comunale, Russi
Lunedì 25 La Fondazione
di Raffaello Baldini con Ivano Marescotti Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Piazza Saffi 13 - Punta Marina Terme (RA) CHIUSO IL MERCOLEDÌ Per info e prenotazioni: Tel. 0544 437228
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Poco lontano da qui
Sociètas Raffaello Sanzio - Teatro delle Albe Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna. Replica il 26
Mercoledì 27 Beniamino
con Paolo Ferrari Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 28
Giovedì 28 Il sosia di lui
di e con Paolo Cevoli Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Con più di 55 anni di tradizione, proponiamo le nostre specialità di pesce, freschi menù degustazione ed un’ottima scelta di crudità; il tutto accompagnato da una ricca carta dei vini, con eccellente tradizione di Champagne e Franciacorta. Menù personalizzati per pranzi e cene aziendali. SERVIZIO DA ASPORTO anche nel periodo invernale
La Fondazione
di Raffaello Baldini con Ivano Marescotti Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Big Bang
con Lucilla Giagnoni Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
siamo chiusi per un breve periodo di ferie dal 5 al 28 novembre 2012
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agenda Marzo 2013
Ore 21, Teatro Goldoni,
Domenica 10 Vladimiro Strinati Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche l’8 e il 9, domenica 10 ore 15.30
Venerdì 1 Due passi sono
Carullo-Minasi Ore 21, Cisim, Lido Adriano
Venerdì 8
Domenica 3
Hotel Paradiso
di e con Anna Kistel, Sebastian Kautz e Thomas Rascher regia di Michael Vogel
La mirabolante istoria di Fagiolino
Teatro del Drago Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Martedì 5 Anima errante
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Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 9, il 10 doppia rappresentazione (ore 16 e ore 20.30)
con Maddalena Crippa
Uno spettacolo sciuè sciuè
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
con la Compagnia Il Dirigibile
Mercoledì 6
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Delirio a due
Sabato 9
anticommedia a partire da Eugene Ionesco con Elena Bucci e Marco Sgrosso
Sindrome da musical
Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi. Replica il 7
con Manuel Frattini
Ore 15.30, Cisim, Lido Adriano
Martedì 12 Best of... Gigi e Andrea
con Gigi e Andrea Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Giovedì 14 Donne che corrono dietro ai lupi
con Debora Villa Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Venerdì 22 The Rape of Lucretia
opera in due atti libretto di Ronald Duncan musica di Benjamin Britten direttore Jonathan Webb regia Daniele Abbado Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Ore 20.30, Teatro Alighieri,
Venerdì 15
Ravenna. Replica il 24 (ore
... mi chiedete di parlare
15.30)
di e con Monica Guerritore Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 16 e 17
Un’intera e un “ridotto”
con Maria Pia Timo e Luciano Leardo è Re ovvero Re Lear
con Giampiero Pizzol
Manzalini
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Mindjuggler
Sabato 16
Ribelli come il sole
Il Ventaglio
e arnesi da forca
R III. Riccardo Terzo
una serata alla scoperta delle magie dell’inconscio e della comunicazione con Francesco Tesei
di William Shakespeare con Alessandro Gassmann
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 10
Giovedì 7
Bagnacavallo
La principessa di Ravenna e il folletto della pineta
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di Carlo Goldoni con Alessandro Albertin e Silvio Barbiero Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 17 (doppia rappresentazione, ore 16 e ore 20.30) e il 18
narrazione con disegno dal vivo di e con Gianluca Foglia “Fogliazza” Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
<age>
Alda Merini: parole, immagini e
CollettivO CineticO Ravenna Teatro / Cantieri Danza Ravenna
suoni vestiti di mistica follia...
Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
Giselda Ranieri
Domenica 17
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,
Fiabe selvatiche
con Manuela Tadini, Enrico Intra e
Argenta
Paola Serafini Ore 15.30, Cisim, Lido Adriano
Instrument 1
Compagnia Zappalà Danza coreografie e regia di Roberto Zappalà Ore 15.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Mercoledì 20 Le grandi città sotto la luna
Domenica 24 Brum
Drammatico Vegetale Ore 15.30, Cisim, Lido Adriano
Martedì 26 Da Krapp a Senza parole
Odin Teatret
di Samuel Beckett
Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
Firefly
Ore 20.45, Teatro Comunale,
Evolution Dance Theater
Russi
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agenda Aprile e Maggio 2013
Il governo del corpo
con Lucia Poli
Sabato 27 aprile
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Apertura al pubblico della Residenza artistica di Nastynasty© The Observant
Giovedì 4
Mercoledì 10
Venerdì 19
La Belle Joyeuse
Pinocchio
Il governo del corpo
con Anna Bonaiuto
non-scuola / Teatro delle Albe
con Lucia Poli
Ore 20.30, Teatro Alighieri,
Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna. Repliche l’11, il 12, il 13 e il 14
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Domenica 7
Venerdì 12
Sabato 20
Bulli e Pupe
Laboratorio Chiara Lagani L.Alfavita#2 Public Speaking
Ailey®II
Ravenna. Repliche il 5, il 6 e il 7
Compagnia Corrado Abbati Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Ore 15-20, Ardis Hall, Ravenna. Fino al 14 aprile
Martedì 9
Domenica 14
Aterballetto Suite
Dido and Aeneas
Aterballetto coreografie di Mauro Bigonzetti
opera in tre atti libretto di Nahum Tate musica di Henry Purcell direttore Luca Giardini regia Gabriella Medetti danzatori di Faenz’a Danza coreografia Sara Buratti, Federica Zani Ensemble del Dipartimento di Musica antica e Coro da Camera del Conservatorio “B. Maderna” maestro del coro Paola Urbinati
Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Mr. Forest Show
con Mr. Forest Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Ballata di uomini e cani Dedicato a Jack London
con Marco Paolini Ore 21, Palacongressi, Cervia. Replica il 10
Ravenna. Repliche il 26, il 27 e il 28
Giovedì 18
Ore 19-22, Ardis Hall, Ravenna. Anche il 28
Notte delle Figure
con Teatro dei Burattini di Como, Gyula Molnar,Teatro Bostik, La Voce delle Cose,Arrivano dal mare! e tanti altri artisti e compagnie della scena contemporanea del Teatro di Figura
direttore artistico Troy Powell Revelations di Alvin Ailey e altre coreografie di autori contemporanei
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano. Replica il 28
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 21 (ore 15.30)
Giovedì 30 maggio Festa della Repubblica
Punta Corsara
letture, incontri, concerti, reading tutti i giorni fino al 2 giugno
Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
Cisim, Lido Adriano
Petito Blok
Mercoledì 24 aprile Sul Confine
Carrozzeria Orfeo Ore 21, Cisim, Lido Adriano
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Giovedì 25 aprile ART
con Alessio Boni,Alessandro Haber e Gigio Alberti
Ore 15.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Ore 20.30, Teatro Alighieri,
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Palcoscenico
Indirizzi utili
Supplemento a Ravenna&Dintorni, autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1127 del 17 dicembre 2001
✘ Teatro Alighieri , via Mariani 2, Ravenna tel. 0544 249244 - fax 0544 215840 - www.teatroalighieri.org
✘ Teatro Rasi , via di Roma 39, Ravenna
Direttore responsabile: Fausto Piazza
tel. 0544 36239 - fax 0544 33303 - www.ravennateatro.com Hanno collaborato alla redazione: Paolo Bolzani, Alberto G. Cassani, Lorenzo Donati, Serena Garzanti, Maria Cristina Giovannini (grafica), Linda Landi, Marina Mannucci, Luca Manservisi
✘ Almagià , via Almagià 2, Ravenna ✘ Vulkano , via Cella 261, San Bartolo (Ravenna) - tel. 0544 36239 www.drammaticovegetale.com
✘ Cisim , viale Parini 48, Lido Adriano - tel. 0544 36239 ✘ Ardis Hall , via Bondi 3, zona Bassette, Ravenna
Nella foto di copertina: una scena dall’opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi nell’allestimento del Ravenna Festival Trilogia d’Autunno - 2012
tel. 0544 456716 - www.fannyalexander.org
✘ Teatro Rossini , piazzale Cavour 17, Lugo - tel. 0545 38542 fax 0545 38482 - www.teatrorossini.it
✘ Teatro Masini , piazza Nenni 3, tel. 0546 21306 ww.teatromasini.org - www.accademiaperduta.it
✘ Teatro Comunale, via XX Settembre 125, Cervia - tel. e fax 0544 975166 www.accademiaperduta.it
✘ Teatro Goldoni , piazza Libertà 18, Bagnacavallo - tel. 0545 64330 www.accademiaperduta.it
✘ Teatro Comunale , via Cavour 10, Russi - tel. 0544 587641 - 580742 www.comune.russi.ra.it
✘ Teatro Comunale , via Selice 125, Conselice - tel. 348 7095919 www.teatroconselice.it
80
✘ Auditorium Corelli , corso Emaldi 109, Fusignano - tel. 0545 955672 ✘ Teatro Moderno , corso Emaldi 32, Fusignano - tel. 0545 954194 ✘ Teatro Petrella , piazza San Girolamo 2, Longiano tel. 0547 665113 - www.teatropetrella.it
✘ Teatro dei Fluttuanti , via Pace 2, Argenta - tel. 0532 805344
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Cronache e Racconti di Architettura di Paolo Bolzani l’antologia di articoli e brevi saggi sull’architettura e l’urbanistica nella provincia di Ravenna e in Romagna pubblicati su e
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COVER 1 PAL12
6-11-2012
20:22
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2012 / 2013
EDIZIONI E COMUNICAZIONE
Supplemento gratuito a “Ravenna & Dintorni” nr. 510 dell’8 novembre 2012
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