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POLITICA
Acque agitate tra i grillini e nell’Idv ALLE PAGINE 4-5
PRIMARIE
A fianco di Bersani in attesa di Vendola ALLE PAGINE 6-7
IL CASO
Quel misterioso Mario fan di Alvaro A PAGINA 13
CINEMA MON AMOUR
LIRICA
La trilogia verdiana al teatro Alighieri
Un’immagine del film Acciaio di Stefano Mordini
A PAGINA 16
READING
La morte da vivere tra musica e letteratura A PAGINA 18
GUSTO
Torna Giovinbacco, festa del sangiovese A PAGINA 24
TRADIZIONI
Rituali e cibi delle veglie contadine
PRODUZIONI E PROGETTI
PALAZZO MERLATO
Talenti ravennati nelle sale e in centro torna il Mariani
Imu: incassati oltre 24milioni con la prima rata
Mentre in tutta Italia sta uscendo l’ultimo film del ravennate Stefano Mordini (con la colonna sonora dei ravennati Comaneci e Amycambe), Acciaio, un altro ravennate Luca Gennari è in concorso negli Usa con i suoi corti. Mentre in città, l’impreditore del settore alberghiero-turistico Maurizio Bucci sembra in dirittura d’arrivo con un progetto che potrebbe restituire, rivisto e corretto, il complesso del cinema Mariani alla città. Delle tre sale ne resterebbe una, mentre negli altri spazi aprirebbe un ristorante e un locale. In ogni caso, nell’ex multisala del centro, resterà almeno uno spazio per la celluloide.
In arrivo con il 2013 ci potrebbe essere la tassa di soggiorno per i turisti, e alcuni ritocchi all’Imu, oltre a fondi volti alle fasce più deboli, nonostante il Comune stia abbassando il proprio indebitamento. Su questo e altro abbiamo intervistato l’assessore al Bilancio Valentina Morigi.
MANSERVISI ALLE PAGINE 10-11
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CRONACA& ECONOMIA
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
CASSE COMUNALI
L’assessore al Bilancio: «Allo studio una tassa di soggiorno “partecipata”» di Federica Angelini Con la prima rata Imu il Comune ha incassato 24 milioni e 362mila euro (5milioni 730.458 dalla prima casa): 20 milioni 209mila resteranno nelle casse del Comune, il resto andrà allo Stato. L’asssessore Valentina Morigi è al Bilancio in questi tempi duri di tagli e nuove tasse. Parliamo con lei delle prospettive per quest’anno e per il prossimo bilancio anche alla luce di questi primi numeri. Assessore, era la cifra che avevate preventivato? «Diciamo che è in linea con quanto calcolato, sebbene i dati definitivi e certi li avremo dopo il saldo della seconda rata, vale a dire ai primi di gennaio, perché per esempio sulla prima casa nella prima rata sono stati calcolati sgravi, per i figli, che non ci saranno a dicembre». In tutto quanto vi aspettate di incassare? La Uil diceva che alla fine incasserete 660mila euro in più... «Ci sono troppe variabili per poter dare una previsione troppo precisa, abbiamo stimato circa 65milioni, ma si tratta di un’imposta sperimentale su cui oggi è difficile fare stime certe. Ma spero di avere i dati disponibili al più presto, perché dall’introito esatto dell’Imu dipendono anche gli eventuali tagli ai trasferimenti statali. Ed è per questo che non mi sento di criticare chi, in altri Comuni, ha fatto scelto diverse, per esempio decidendo di alzare l’addizionale Irpef». Avete fatto dei correttivi rispetto alla seconda rata? «Abbiamo effettuato qualche piccolo correttivo, per esempio sarà considerata prima casa anche l’abitazione di un disabile che vive in struttura (come già accade per gli anziani, ndr). Ma non abbiamo potu-
to pensare di abbassare le aliquote o di prevedere, per esempio, sgravi per chi ha figli disabili di più di 26 anni perché la legge non ce lo consente. Del resto, nessun Comune in questi mesi è intervenuto sull’Imu se non per alzare le aliquote previste». E per il prossimo anno? «Come ho detto, ma questi calcoli sarà possibile farli solo a saldi definitivi, vorremmo per esempio istituire un fondo di restituzione Imu per alcuni redditi e magari per gli immobili con il mutuo, oltre a confermare quello per la restituzione dell’addizionale Irpef e quello per i lavoratori
colpiti dalla crisi. Inoltre vorremmo far risultare come prima casa quella data in comodato gratuito ai figli, ma solo ai figli, come accadeva con l’Ici». In tempo di crisi è possibile che, calando i redditi, cali anche l’addizionale Irpef incassata dal Comune. In tal caso potreste decidere di alzare le aliquote? «Assolutamente no, sarebbe ingiusto e controproducente. Avrebbe l’effetto opposto». Nuovi introiti potrebbero venire dalla tassa di soggiorno? «Stiamo seriamente considerando l’ipotesi, alla luce di quello che già
la prima tranche dell’Imu
24milioni 362mila Tanto è valsa la prima rata Imu dei ravennati, molto pià consistente sarà la seconda quando, per esempio sulle prime case, non saranno applicati gli sgravi per i figli e sarà calcolato anche l’addizionale dello 0,1 aggiunta dal Comune allo 0,4 prevista dallo Stato. E’ stata inoltre applicata l’aliquota massima per le seconde case e altri tipi di immobile. Il saldo potenziale finale di 65milioni è stato calcolato stimando un’evasione media del 5 percento.
L’assessore Morigi nella foto piccola. Sopra, turisti per Ravenna che dal prossimo anno potrebbe dover pagare una tassa se soggiornano in città.
hanno fatto città vicine a noi. L’idea, anche d’accordo con l’assessore al Turismo, è quella di discutere con gli operatori per capire come eventualmente impiegare i proventi magari per interventi proprio nel settore turistico, che è un motore importante della nostra economia, e per il quale è però difficile trovare risorse in un bilancio all’osso, non volendo tagliare servizi essenziali come quelli sociali. Inoltre, potrebbe essere anche questo un bell’esempio di partecipazione (altra delega dell’assessore Morigi, ndr)». Lo scorso anno si parlava di poter incassare una cifra sui due milioni di euro… «La legge prevede un euro per ogni stella di un hotel. Ma il nostro territorio è ricco di campeggi e appartamenti, a cui non è possibile applicare queste tariffe, quindi andrà tutto calibrato e studiato con molta attenzione». È di pochi giorni fa la notizia che avete usato un avanzo di amministrazione per estinguere un mutuo. «Abbiamo estinto un mutuo da 4milioni 500mila con un avanzo di bilancio che non potevamo usare per la spesa corrente senza essere fiscalmente penalizzati, in virtù del patto di stabilità. Questo ci permetterà di risparmiare 250mila euro l’anno e ci conferma uno dei comuni meno indebitati d’Italia». Ma quando si stila la classifica dei comuni meno indebitati, su Ravenna viene considerato anche il debito di RavennaHolding, la cassaforte che detiene le municipalizzate e i loro relativi eventuali debiti? «Nella stessa misura in cui avvie-
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il caso IMU PER LA CARITAS, COLPA DEL COMUNE, ANZI NO Sarebbero circa 16mila gli euro di Imu che la Caritas è chiamata a pagare non per colpa dell’Amministrazione, ma per un errore amministrativo. Di fatto la legge prevede che le Onlus che fanno opere di bene siano esenti, ma solo laddove operino in edifici di loro proprietà, come non è esattamente il caso a Ravenna. Evidentemente con l’Ici il problema non si era mai posto. L’arrivo della rata ha suscitato la protesta del direttore Alberto Brunelli, redarguito pubblicamente dal vescovo per aver ingiustamente incolpato il Comune che invece aveva avvisato ripetutamente le realtà associative a mettersi in regola con le norme per evitare spiacevoli incidenti come questo. E la Curia assicura di aver predisposto gruppi di lavoro proprio per poter analizzare la varie situazioni, viste le numerose contestazioni arrivate.
ne per gli altri Comuni. E in ogni caso, basti dire che nel 2000 Ravenna aveva 153 milioni di debiti, nel 2006 dopo l’istituzione di Ravenna Holding, il debito del Comune in quanto tale risultava di 65milioni di euro, e oggi è di 61 milioni». Anche voi per la via del rigore montiana? Voi del centrosinistra non siete quelli favorevoli a un intervento pubblico per rilanciare l’economia? «Sì, e sono convinta che, in una condizione di maggiore tranquillità, con l’allentamento del patto di stabilità e cercando condizioni vantaggiose dal punto di vista dei tassi, l’ente pubblico debba effettuare investimenti e possa valutare l’ipotesi di stipulare mutui». Cosa ci può anticipare sulla nuova tassa, la Tares, la nuova tassa che assorbirà quella sui rifiuti e sarà istituita da gennaio 2013? «Come per l’Imu, si tratta di una sperimentazione senza precedenti e riferimenti precisi ed è previsto a breve un incontro coordinato dalla Provincia per cominciare a ragionare insieme su questa nuova imposta tutta da definire».
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CRONACA& POLITICA
giovedì 8 novembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI
MOVIMENTO 5 STELLE/1
MOVIMENTO 5 STELLE/2
Vandini superstar tra i grillini che osano criticare il capo
L’attivista candidato al Parlamento: «Voglio mandare tutti a casa»
Pietro Vandini, capogruppo del M5Stelle a Palazzo Merlato, sta diventando una vera e propria star. Cercato da trasmissioni nazionali, citato da giornali, rincorso un po’ da tutti. Lui per la verità si nega più spesso di non quanto si conceda (per esempio ha declinato l’invito di Lilli Gruber a Otto e mezzo), del resto dall’alto di Grillo e Casaleggio è arrivato il consiglio, se non l’ordine, di non parlare in tv. Ma Vandini non è propriamente il tipo da farsi spaventare dai diktat, tanto è vero che è ricercato dai media proprio per le sue posizioni critiche verso i vertici grillini. In particolare, nei giorni scorsi ha postato in rete un video in cui confermava quello peraltro già annunciato mesi fa proprio a Ravenna&Dintorni: il sistema scelto per selezionari i candidati al parlamento non lo convince perché bypassa le esperienze sui territori. Tanto da arrivare al paradosso che uno come Vandini, che da candidato sindaco incassò moltissimi voti, potrebbe non votare alcun candidato ravennate di Grillo. In sostanza secondo il regolamento di recente emanato dai vertici grillini, sono candidabili solo coloro i quali si siano candidati alle ultime elezioni (nel nostro caso le amministrative) in liste certificate 5 stelle ma non siano stati eletti. È evidente il rischio di mettere in lista persone non preparate e, soprattutto scartate dagli elettori in prima
Tra le persone che di sicuro Vandini voterebbe c’è però Fabrizio Martelli, classe 1964, vero attivista che da due anni ha collaborato alla campagna elettorale del M5Stelle, che oggi partecipa a varie commissioni consiliari, facile da incontrare ai banchetti in piazza Andrea Costa il sabato pomeriggio a incontrare i cittadini. Candidato non eletto nel 2011. «Sì ho mandato la mia disponibilità alla candidatura ora vedremo cosa accade e come saranno votati i vari nomi sulla rete per decidere l’ordine di apparizione nelle liste» Sui vari casi che hanno scosso se non spaccato il movimento negli ultimi mesi non entra, limitandosi a dire che bisognerebbe conoscere le cose più approfonditamente per quanto spenda volentieri una parola su Valentino Tavolazzi (il consigliere M5Stelle di Ferrara espulso da Grillo) il quale, secondo Martelli «ha sempre lavorato, sia da dentro che da fuori, per il bene del movimento». Gli chiediamo più in generale se non condivide le opinioni di chi lamenta una mancanza di democrazia interna. «Quello che so per certo è che a livello locale – spiega – abbiamo sempre avuto la massima autonomia e nessuno ci ha mai detto cosa fare, tutto si è deciso sempre con la massima democrazia possibile». Certo, il livello locale, ma non avrebbe qualche timore di trovarsi in Parlamento con un movimento che non ha nemmeno un programma chiarissimo, scosso da tante polemiche interne, così poco organizzato… «Io voglio semplicemente mandarli tutti a casa perché voglio un Paese migliore per i miei figli, l’ho sempre detto, e questa continua a essere la mia prima motivazione. Se sarò eletto farò uno o due mandati come prevede il regolamento e basta, al servizio del movimento, come sono sempre stato in questi anni». (ffe. an.)
il regolamento I candidabili Sono candidabili per il Parlmanento romano solo le persone che si sono già candidate in liste certificate a 5 stelle senza essere stati eletti. Questo perché gli eletti devono mantenere il patto con i cittadini e portare a termine il mandato per cui sono stati scelti. Le “primarie” Tutte le candidature saranno sottoposte al giudizio della rete secondo modalità e tempi da definire e serviranno in ogni caso a definire l’ordine di apparizione determinante nel caso, come in passato, si vada a votare con liste bloccate e senza preferenze. I votanti alle “primarie” Potranno votare on line solo coloro che sono già iscritti al sito di Beppe Grillo da prima del 30 settembre e che entro novembre abbiano autenticato la loro iscrizione inviandio copia di un documento di identità.
battuta. E Vandini puntualizza proprio questo: bisognerebbe mandare a Roma gente con un po’ più di esperienza. Non solo, si potrebbero mandare a Roma persone che dopo la candidatura sono scomparse, non hanno mai fatto attività, hanno addirittura remato contro i gruppi locali eletti. Esattamente come è successo a Ravenna. Si tratterebbe di persone che poi una volta in Parlamento non farebbero, secondo lui, il bene del Movimento. Ora, dice, dato che non c’è tempo di fare diversamente, ovviamente si adeguerà al sistema scelto, ma sarebbe stato meglio partire in anticipo. E di sicuro, quindi Vandini, incandidabile, potrà perlomeno partecipare alla votazione online per decidere (vedi scheda). «E lo farò, anche perché so di tante persone, sia qui che altrove, di valore – spiega – e soprattutto credo che anche se ci sono cose da correggere il Movimento resti l’opzione da percorrere, il tentativo da fare per scardinare l’attuale sistema. Ciò non toglie che continuerò a fare la critiche che ritengo utile. Ma voglio fare il bene del movimento, altrimenti me ne sarei già andato». In ogni caso, Vandini assicura, proprio per rinsaldare il legame con il territorio, saranno organizzati incontri con i cittadini per far conoscere i vari candidati, sia per chi potrà votarli online sia per chi, eventualmente, potrà invece votarli nell’urna.
CRONACA& POLITICA
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
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CENTROSINISTRA
L’Idv ravennate con Di Pietro Il segretario provinciale Rossi: «Nessuno seguirà Donadi» L’Idv finita? A pezzi? Non secondo Gabriele Rossi, coordinatore provinciale del partito, che oggi ricopre uno degli incarichi meglio retribuiti della Provincia, quello di presidente del consiglio provinciale (oltre 50mila euro lordi all’anno, la metà dell’intero costo del consiglio) dopo aver portato, nel 2011, il suo partito a eleggere un consigliere in provincia (dove è risultato il secondo partito della coalizione) e in Comune. «C’è una persona che ho sempre stimato – ci spiega – Massimo Donadi, che ha preso una posizione diversa e dispiace. Ma credo che saranno in pochi, pochissimi a seguirlo». Rossi di sicuro resta un fedelissimo di Di Pietro, nonostante lo scandalo che sta travolgendo l’ex magistrato dopo l’inchiesta di Report sulla presunta proprietà di decine di immobili pagati anche con i soldi del partito. «Di Pietro ha già vinto due cause contro giornalisti che lo accusavano del falso. Credo nella sua onestà. Grillo lo ha candidato a presidente della Repubblica? Si vede che lo conosce meglio degli altri e sa che è una persona onesta». Unico neo, secondo Rossi, nell’Idv di questi anni: una gestione troppo verticistica. Elemento che ora va corretto, tanto da togliere il nome dal simbolo «che però resterà lo stesso». Certo, pensando a Rossi e alla situazione ravennate, dove non sono mancate fratture e spaccature, il sospetto che forse anche
qui manchi un po’ di ricambio viene. Rossi è al vertice provinciale del partito da sempre. «Io ho cercato e cerco di incoraggiare i giovani, ma il nostro è un mestiere difficile perché stiamo scomodi, diciamo le cose come stanno…» Per la verità sono appunto in maggioranza e ricoprono ora ruoli di tutto rilievo. «Per esempio a Russi abbiamo detto no alla centrale, e anche a Conselice stiamo all’opposizione. In Provincia e in Comune è più difficile far sentire la nostra voce, anche per colpa di una stampa molto allineata». Sarà, noi in effetti prese di posizione così scomode dell’Idv a Palazzo Merlato non ne ricordiamo. Magari, però, se Idv e Pd andassero alle politiche divisi forse anche qui vedremmo più chiaramente questa autonomia dell’Idv. Si potrebbe profilare una spaccatura nella maggioranza di Palazzo Merlato? «Noi vogliamo continuare a stare nel centrosinistra per rafforzarlo come abbiamo sempre fatto. Se però il Pd continua a scartarci, allora non potremo farci calpestare e dovremo scegliere un’altra strada. A quel punto, non so proprio dire cosa potrebbe accadere a livello locale, in fin dei conti sono solo il coordinatore della provincia di Ravenna». Di sicuro chi, anche se dovesse rompersi l’alleanza Pd-Idv, non sarà tenuto a dare le dimissioni per ragioni di partito è Martina Monti, assessore ventinquattrenne del-
Martina Monti, l’assessore comunale ripudiato «Preferisco restare fuori dai partiti e potrei lasciare la politica a fine mandato» la giunta Matteucci che entrò in quota Idv ma fu immediatamente disconosciuta dal partito (che aveva in mente altri nomi). Il Sindaco decise di confermarla, lei di non dare le dimissioni. Oggi non è iscritta ad alcun partito e si dice stupita ma non troppo di quanto sta accadendo. «In realtà a porre la questione morale dentro il partito
Martina Monti, sopra il palazzo della Provincia e Gabriele Rossi
Idv fu Micromega ormai un paio di anni fa. Per certo posso dire che c’è sempre stata un’organizzazione troppo dall’alto e credo che tutti i partiti che hanno un leader indiscusso e indiscutibile siano più deboli e alla lunga corrano il rischio di non ottenere risultati. Ma certo le vicende che stanno emergendo su Di Pietro mi sorprendono». Ci avrebbe messo la mano sul fuoco? «La mano sul fuoco, dal livello regionale in su, non la metterei per nessuno in politica… anche l’inchiesta su Nanni (del consiglio regionale), chi l’avrebbe mai detto?» Del resto Monti è sempre stata una fedelissima di Luigi De Magistris a cui ora guarda con curiosità, mentre di Grillo dice di condividere i programmi, ma non i modi e i toni. «Ma sono rimasta troppo scottata per la mia vicenda personale, all’Idv avevo dato davvero tutto e ora non mi interessa avere tessere di partito. Mi concentro su quello che faccio, che mi piace moltissimo, ma al momento credo che tra quattro anni comunque lascerò la vita pubblica e politica. Peraltro, in questo momento è difficile per chiunque immaginare cosa sarà lo scenario politico tra qualche anno». Ancora brucia a Martina Monti non tanto il mancato chiarimento con il responsabile provinciale del partito con cui è evidente che non fosse troppo feeling, ma con la coordinatrice regionale Silvana Mura, con cui, dice «credevo di avere un rapporto di stima reciproca». Sta di fatto che, vista la tempesta in atto, quella di Monti, così defilata, potrebbe essere una posizione nemmeno troppo scomoda. (fe. an.)
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CRONACA& POLITICA
giovedì 8 novembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI
PRIMARIECENTROSINISTRA/1 «Un albero senza radici non dà nuove foglie, e se ci sembra di vederne di nuove dopo aver tagliato le radici, significa che sono foglie degli altri». È uno dei punti su cui il segretario Bersani ha incassato gli applausi più convinti dalle 700 persone che domenica 4 novembre hanno preso parte al pranzo elettorale alla Campaza di Fosso Ghiaia. 25 euro a testa. Bersani ha parlato alla fine, dopo il portavoce del comitato elettorale provinciale Michele de Pascale e dopo il segretario provinciale del Pd Alberto Pagani (convinto sostenitore del segretario nazionale), senza deludere, nemmeno in tema delle sue proverbiali metafore. Per esempio ha esordito dicendo che le «primarie sono come il gambino di un santo», ossia qualcosa di cui prendersi molta cura, l’invito dunque a tutti «a farle bene» per fare più forte il Pd, perché il Pd farà il bene dell’Italia. Insomma un appello al collettivo e al bene del partito, prima che alla sua candidatura. Del resto il segretario si definisce «Moderatamente bersaniano» (a proposito, andate a vedere la pagina su Facebook con questo nome, un tocco di intelligenza e ironia nel mezzo di una campagna dove non mancano dichiarazioni e attacchi a volte un po’ sguaiati) e quello che dal vivo riesce a comunicare, più ancora che in tv, è la calma e la sicurezza. Ed è su questo che verte il primo messaggio: «non ci spaventa
Bersani ai suoi: «Senza radici, non nascono nuove foglie» nulla. L’unica cosa che mi preoccupa è essere all’altezza della vostra fiducia, il resto possiamo risolverlo, possiamo risolvere tutto». E così, in una Romagna che dice di amare e in cui gli hanno organizzato un rapido «giro di valzer» (veniva a Ravenna da Cesena ed era diretto a Forlì), dove la «politica è come la piadina» elenca alcune questioni fondamentali, non entra nei dettagli dei possibili provvedimenti da prendere, indica la strada da intraprendere per parole chiave. Moralità e lavoro, sopra ogni cosa. Moralità per rifondare la politica, per combattere la corruzione, moralità necessaria anche per poter pensare al lavoro. Bando alla lotta di classe, alle distinzioni tra lavoratori e imprenditori quando questi ultimi investono per dare lavoro. Un punto centrale quello del lavoro, da cui possono discendere secondo Bersani un’infinità di provvedimenti. Con uno stile tutto veltroniano, Bersani non nomina mai Matteo Renzi (ma nemmeno Vendola, né la Puppato), ma è chiaramente a lui che si rivolge quando si scaglia contro l’eccessivo personalismo e
«Le Primarie? Come il gambino di un santo»
ricorda come da vent’anni conviviamo con l’idea che la comunicazione conti più della politica e quando, soprattutto, punta il dito contro idee vecchie che parlano di opportunità e merito. Perché l’opportunità e il merito possono esistere solo, dice Bersani, se esiste una premessa di eguaglianza, di redistribuzione della ricchezza (che sta fuggendo all’estero e che va fermata). «Siamo l’unico paese del globo terracqueo in cui stanno calando le iscrizioni all’università, e andate a vedere se questa non è una cosa classista». Ed è proprio in questa idea di uguaglianza che stanno quelle radici da cui devono germogliare foglie nuove. Ma quello che, per gli amanti della politica, davvero sembra distinguere Bersani (e il Pd in genere) da molti altri attori in campo è proprio l’idea di partito e la difesa del partito come entità democratica capace di esprimere un pensiero autonomo. E dunque per questo temuta da non meglio precisati pezzi di establishment che ora vogliono far passare l’idea che i partiti siano tutti uguali dopo aver per anni tollerato Berlusconi e i suoi. Da questi il Pd si dovrà difendere, oltreché da Berlusconi che dice di voler scendere in campo «solo che il campo ormai non c’è più, si è mangiato anche quello». Applausi dalla platea, un parterre di tutto rispetto dove c'erano vari big del partito (tra cui il segretario comunale Danilo Manfredi) e delle istituzioni locali, dal sindaco Matteucci al presidente della Camera di Commercio Gian-
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
ni Bessi, al presidente di Ravenna Holding Carlo Pezzi, dai tre segretari provinciali dei sindacati ai parlamentari Gabriele Albonetti e Vidmer Mercatali, fino al presidente della Regione Vasco Errani (e prima del pranzo era passato addirittura il vicesindaco repubblicano Giannantonio Mingozzi a salutare il segretario). Prima del essert, Bersani deve già scappare, ma non senza aver trovato il tempo di parlare, sotto le telecamere di "Servizio Pubblico" de La7, di scuola. A un tavolo è infatti seduta Francesca Puglisi, responsabile nazionale Pd Scuola, con Eddie Febbrari e alcuni altri rappresentanti dei precari della scuola che a Bersani chiedono impegni precisi. E qualcosa in effetti ottengono, per esempio un no in Parlamento alla proposta di
alzare le ore degli insegnanti da 18 a 24, provvedimento che peraltro avrebbe l’effetto immediato di lasciare senza lavoro i 130mila precari della scuola (pari al 30 percento degli insegnanti), senza entrare su eventuali questioni didattiche. E in ogni caso, come dice Febbrari «è già qualcosa che un segretario di partito si sia fermato a parlare di scuola, non è una cosa che capiti spesso. Ora staremo a vedere cosa faranno concretamente». Già, concretamente. Bersani l’ha ribadito più volte, nessuna promessa a vanvera, basta bugie, bisogna raccontare le cose come stanno. E in effetti, già questo, se accadesse davvero, rappresenterebbe una mezza rivoluzione per l’Italia. Federica Angelini
primarie centrosinistra/2 DUE EURO E UN DOCUMENTO PER REGISTRARSI Come prassi, si è costituito, a livello provinciale, un comitato di garanzia per le primarie di cui fanno parte rappresentanti dei tre partiti che vi prendono parte attivamente a livello locale, con Gianandrea Baroncini per il Pd, Fabrizio Amici per Sel e Lorenzo Corelli per i socialisti. Avranno inoltre un ruolo rappresentanti dei comitati per i singoli candidati. È possibile iscriversi al voto online, oppure recandosi, al momento, nella sede Pd di via della Lirica e in vari circoli muniti di carta d’identità. Sarà possibile registrarsi anche il giorno stesso delle elezioni, il 25 novembre, che si svolgeranno sul nostro territorio con modalità probabilmente simili a quelle delle precedente consultazioni analoghe, ovvero in locali neutri, non sedi di partito, distribuiti capillarmente sul territorio. Ogni famiglia riceverà un opuscolo in cui sarà indicato il seggio in cui recarsi. I costi delle consultazioni, come avvenuto in passato, dovrebbero essere coperti dagli elettori stessi, chiamati a versare due euro al momento dell’iscrizione.
C O M I TAT O P R O B E R S A N INCONTRO SUGLI IMMIGRATI CON IL SINDACO E COLAZIONE CON MERCATALI
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I comitati pro Bersani organizzano venerdì 9 novembre, alle 20.30 , un incontro a Lido Adriano sul tema dei nuovi italiani con Mauro Dadina, portavoce del comitato comunale, Lina Taddei e il sindaco Fabrizio Matteucci al Bagno Arcobaleno in viale Pertrarca 358. Domenica 11 ci sarà una colazione a Borgo Sisa con Vidmer Mercatali alla Casa del Cittadino, dalle 9.30. Lunedì 12, incontro a Villanova di Ravenna nella Casa di Campagna (via Villanova 68), con Mauro Dadina e l'assessore Massimo Cameliani. Mercoledì 14, alle 20.30, nella sala della Circoscrizione di S. Pietro in Vincoli, incontro pubblico con Dadina.
COMITATO PRO REN INCONTRO CON L’ONOREVOLE VASSALLO
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INIZIATIVE DAL BAS IL PD CHE VORREI: ALLA SALA STROCCHI
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DAL VIRTUALE AL REALE
Martedì 13 novembre, alle 18.30, alla sala Strocchi di Ravenna, dalle 18.30, viene presentato il progetto “Il Pd che vorrei” (www.ilpdchevorrei.it), una piattaforma nata per «far emergere idee e riempire di contenuti il programma e il futuro del Pd valorizzando l'intelligenza collettiva e stimolando la partecipazione dal basso». Come spiegano gli organizzatori, un gruppo di simpatizzanti e iscritti senza incarichi di partito. SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ
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E CENA DI AUTOFINANZIAMENTO
I comitati a favore di Matteo Renzi organizzano per venerdì 9 novembre alle 21 al circolo Pd di Porto Fuori (via Staggi 4) un incontro con l’onorevole Salvatore Vassallo, docente di Scienze Politiche all’Università di Bologna e membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera. Domenica 11 novembre alle 19.30, alla sala del circolo Pd in via della Industrie i comitati ravennati organizzano una cena di autofinanziamento a 15 euro. Per informazioni e prenotazioni: comitatoperrenzi.ravenna@gmail.com o 339 8672650.
IL FACCIA A FACCIA TRA I SOSTENITORI DI BERSANI E RENZI
DUELLO
Curioso incontro quello di giovedì 8 novembre al circolo L’approdo di Ravenna (via Romea Sud 95) alle 20.45 con un faccia a faccia tra i responsabili dei comitati territoriali a favore di Bersani (per i quali interverrà Michele de Pascale) e Renzi (per cui interverrà invece Giuseppe Roccafiorita).
Vendola in città il 17 novembre Dopo la piena assoluzione del 31 ottobre, riparte in la campagna a sostegno di Nichi Vendola per le primarie del centrosinistra. Vendola sarà a Ravenna sabato 17 novembre alle 18,30 al Centro Congressi di Largo Firenze. Il Comitato sostenitore di Ravenna invita tutte e tutti i simpatizzanti al pranzo di autofinanziamento di domenica 11 novembre al Mama's (via San Mama, 75). Per maggiori informazioni sulle iniziative in cantiere a Ravenna: 320 6296451 e 349 1745484, scrivere all'indirizzo mail vendola.ravenna@gmail.com.
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CULTURA& ATTUALITÀ
di Luca Manservisi Sono passati sette anni da Provincia meccanica, il film ambientato nel Ravennate e selezionato al festival di Berlino che, grazie anche alla presenza di un volto noto al grande pubblico come Stefano Accorsi, diede grande notorietà al regista Stefano Mordini. Nato a Marradi 44 anni fa, Mordini ha vissuto per oltre vent’anni a Ravenna prima di trasferirsi a Roma proprio dopo l’uscita di quel suo primo film. Ora torna nelle sale italiane (dal 15 novembre) con il suo secondo lungometraggio, presentato all’ultimo festival di Venezia. Si tratta di Acciaio, adattamento cinematografico con Vittoria Puccini e Michele Riondino del romanzo campione di vendite di Silvia Avallone, ambientato a Piombino e che racconta la realtà delle acciaierie vista in particolare dagli occhi di due adolescenti. Mordini, come mai ha atteso così tanti anni per il seguito di Provincia meccanica? «Per una serie di conseguenze (Mordini si è dedicato in particolare ai documentari, ndr): alcuni progetti che non ho voluto fare, altri che invece non sono riusciti a decollare. In Italia poi i tempi si dilatano sempre di più. E comunque a volte l’attesa è anche utile per riflettere». Come è nato Acciaio? «Mi è stato proposto dal produttore Carlo Degli Esposti (della casa Palomar, ndr), che aveva comprato i diritti del libro». Il libro lo conosceva? «Lo avevo già letto e mi era piaciuto anche se non avevo neppure pensato
giovedì 8 novembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI
L’INTERVISTA
Mordini e quelle storie dalla provincia Il regista torna al cinema con “Acciaio”, film tratto dal bestseller della Avallone di farne un film. C’è da dire che venendo da una famiglia operaia, la realtà descritta nel libro la vedevo già bene sullo schermo». Quali sono state le difficoltà nella trasposizione su grande schermo del libro? «Gli adattamenti cinematografici sono sempre complessi e non per forza devono raggiungere il vero cuore del romanzo. Oltretutto Acciaio contiene molte lingue narrative ed è stato per questo necessario fare delle scelte. Abbiamo così deciso (la sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Mordini insieme a Giulia Calenda, ndr) di concentrarci sul racconto delle due ragazze protagoniste, tralasciando un po’ il resto, anche con la collaborazione di Silvia (Avallone, la scrittrice, ndr). Ho subito pensato che il racconto attraverso gli occhi delle due adolescenti sarebbe stato un bel modo per descrivere la realtà operaia, senza retorica e ideologia». Qual è stata la reazione della Avallone dopo la visione? «Le è piaciuto molto, lo ha anche dichiarato in diverse interviste». È stato complicato registrare dentro l’acciaieria? «Devo dire che c’è stata molta col-
«C’è un po’ di Ravenna anche a Piombino...» Nella colonna sonora la voce di Francesca Amati
laborazione da parte della Acciaierie Lucchini, avevano capito il progetto e hanno aperto la fabbrica al film. Noi facevamo le riprese mentre lavoravano, non potendosi mai interrompere il ciclo dell’acciaio». Della Lucchini in questi mesi se ne parla anche sulle cronache nazionali per la crisi del settore. «Certo, la crisi c’era anche ai tempi delle riprese (settembre 2011, ndr), la preoccupazione era tangibile ed è presente anche nel film».
Quanto c’è di Ravenna in questo suo secondo lungometraggio? «C’è qualcosa, semplicemente perché anche Piombino, seppur più piccola, è una cittadina di provincia sul mare. Il rapporto col territorio è molto simile a quello che si respira a Ravenna, la provincia resta sempre provincia da qualunque parte tu sia, gli atteggiamenti, le vite, le paure di lasciarla, quella provincia, sono molto simili tra loro». Altro legame con la nostra città
Stefano Mordini (a destra) nel corso della presentazione di “Acciaio” a Venezia con Vittoria Puccini e Michele Riondino
è la voce di Francesca Amati (cantante di Comaneci e Amycanbe), che già aveva voluto in Provincia meccanica. «Ci sono alcuni pezzi dei Comaneci nel film e anche uno degli Amycanbe. Questi, in particolare, li stavo ascoltando in sala di montaggio e ho pensato che una loro canzone, più rock dei Comaneci, poteva stare benissimo in una scena in discoteca». Ci torna spesso a Ravenna? Cosa ne pensa della mappa dei cinema nella nostra città, oggi che pare possa tornare a essere fruibile una sala del Mariani? «Torno spesso a Ravenna e se riaprisse il Mariani sarei felice. Nel corso degli anni è cambiata la fruizione ed è normale che anche a Ravenna si sia assistito a un decentramento delle sale. Credo però che sia stato fatto un errore dall’Amministrazione che si sarebbe dovuta impegnare per mantenere una sala in centro e per consolidarla, perché il centro deve essere punto di aggregazione e non solo di mercificazione». Lo sa che siamo candidati a capitale europea della cultura? «Conosco il progetto, ma nessuno mi ha mai coinvolto, quindi non posso commentare».
LA CURIOSITÀ
ASPPI Notizie
Assistere i Condomini autogestiti Il corto di Gennari girato con l’Iphone Sono in molti a chiederlo. Un po' perché c'è chi è rimasto scottato da esperienze negative, un po' per cercare di risparmiare. E così, soprattutto quando si tratta di piccoli condomini, magari palazzine per le vacanze, con esigenze di amministrazione ridotte al minimo e convivenza limitata a poche settimane all'anno, o di immobili di nuova costruzione con tutti i servizi autonomi, spunta l'idea di organizzarsi del tutto in via amichevole rinunciando alAssociazione sindacale la figura dell'amministratore esterno. In effetti quando si tratta di pochi appartamenti fare a meno di questa figura è consentito e legalmente possibile, ma per la gestione condominiale occorre comunque rispettare quello che prevede il Codice Civile per evitare problemi se la situazione ad un certo punto dovesse diventare meno idilliaca o ci fosse la necessità di lavori sulle parti comuni. L'ASPPI propone di assistere l'amministratore che autogestisce il proprio condominio affinché possa svolgere l'incombenza affidatagli in tutta sicurezza. L'assistenza fornita riguarda singoli servizi o una supervisione annuale generale delle attività condominiali in base alle richieste e/o alle esigenze del Condominio. Gli amministratori dei Condomini autogestiti interessati, associati e/o non, potranno contattare la sede ASPPI di Ravenna per un appuntamento allo scopo di ottenere ulteriori informazioni in merito alle proprie necessità.
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premiato in tutto il mondo Il suo ultimo cortometraggio, Le tette di una diciottenne, sta facendo letteralmente il giro del mondo. Lui si chiama Luca Gennari, è un regista ravennate (di Glorie di Mezzano) che da anni vive e lavora a Roma. Realizzato originariamente per il Sony Mobile Festival, un concorso internazionale organizzato da Sony e dedicato esclusivamente a film girati con uno smartphone, il corto è stato proiettato in anteprima al Circuito Off, in occasione della 69esima Mostra del Cinema di Venezia. Tratto da un racconto dello scrittore israeliano Etgar Keret, Le tette di una diciottenne è stato interamente girato con un Iphone 4s, che si è rivelato il mezzo ideale per un film tutto realizzato all’interno di un taxi. Il tassista protagonista del corto è interpretato da Stefano Ambrogi, attore di lunga carriera teatrale, caratterista che ha lavorato con Verdone, e che vanta ruoli di culto, come ad esempio il Cozzaro Nero nella Mandrakata o Giulio Brega nella serie tv di Romanzo Criminale. Il film ha già collezionato importanti riconoscimenti, soprattutto all'estero: ha vinto il premio come miglior film al Peace River Film Festival in Florida, all'International Mobile Festival di Sofia e al New Element Music & Film Festival in Inghilterra; ha ricevuto due nominations per la sceneggiatura e l'interpretazione maschile al prestigoso SoCal Independent Film festival in California e il premio come "best cell shot short" all'Offshoot Film Fest, sempre in America. Nei prossimi giorni sarà in concorso nella sezione ufficiale di due tra i più importanti festival del circuito americano, il Bronx International Film Festival e il Miami Short
Film Festival. Luca Gennari si è inoltre costruito una certa fama nel panorama Super 8 (che lo porterà a partecipare a un film collettivo fatto di microepisodi realizzati da 30 registi provenienti da tutto il mondo) e i suoi cortometraggi in questo formato hanno partecipato in passato al festival di Cannes e sono stati selezionati in altre importanti rassegne internazionali. L’ultimo parto in Super 8 di Gennari è It's gonna rain, un esperimento di microdocumentario di 3 minuti dedicato alla nonna che è stato selezionato a Los Angeles (Flicker LA), ha vinto un premio in Irlanda al Galway Film Fest e soprattutto è stato proiettato allo Sheffield Doc Film Fest, uno dei festival più importanti dedicati al documentario. Proprio in questo campo Gennari sta lavorando a un ambizioso progetto che avrà come protagonista Lido Adriano.
Un fotogramma del corto “Le tette di una diciottenne” di Luca Gennari
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
CULTURA& ATTUALITÀ
IL PROGETTO
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IL COMMENTO
«Al Mariani niente parcheggi e disco ma cinema, ristorante, pub e musica» Alla fine il progetto lo disegna lui, di getto, su un foglio, mentre siamo seduti di fronte a un caffé nel suo albergo. Un bar all’ingresso; un ristorante al piano terra con spazio per musica dal vivo al posto di quella che era la sala cinematografica da 260 posti; un pub (con tanto di terrazza all’aperto) al primo piano al posto dell’altra sala da 260 sedute e, sempre al primo piano, una sala da 80 posti per il cinema, proprio come ai bei tempi. Si tratta del progetto di riqualificazione del Mariani di via Ponte Marino, in pieno centro a Ravenna, trasformato in una multisala dai fratelli Masetti (tuttora titolari della struttura) nel 2000 e desolatamente chiuso da ormai più di un lustro dopo anche una veloce metamorfosi in cinema porno. Il progetto è ancora una bozza, in attesa dell’accordo definitivo (comunque già raggiunto sulla carta) con gli attuali proprietari, che dovrebbe avvenire entro l’anno. Il promotore è Maurizio Bucci, albergatore ravennate del gruppo Mosaico Hotels (che comprende anche il resort alle Terme di Punta Marina), nonché consigliere comunale del Pdl. Lo abbiamo incontrato, appunto, al suo Mosaico, in zona Darsena. Bucci, da quanto tempo sta lavorando a questo progetto? «Sono un po’ di anni che ci ragioniamo, insieme alla proprietà. Anche se ancora non si può parlare di progetto definitivo, soprattutto in una città come questa, che vede l’attività imprenditoriale come una cosa negativa, una città provinciale che non vede l’ora di mettere degli intralci in progetti del genere e che gode più a vedere fallire qualcuno più che a vederlo avere successo». Perché il Mariani? «Innanzitutto penso che ci siano talmente tanti immobili da recuperare che non ha davvero senso costruirne di nuovi. Anche in centro. E il Mariani è una struttura relativamente nuova, che ha molte potenzialità. Allora ho preso le chiavi, sono entrato e ho cercato di scoprire la sua anima. Ogni immobile ha un’anima». E ne è nato il progetto (di cui parliamo all’inizio dell’articolo, ndr)... «Per realizzarlo servirebbero interventi minimi, il Mariani manterrebbe il suo corpo, la sua fisicità. E non sarebbero necessarie modifiche ai piani regolatori». Sulla stampa in queste settimane si è parlato di discoteca, di parcheggi... «Ecco, nessuna discoteca, e men che meno dei parcheggi, ci mancherebbe. Ci
sarà della musica, magari anche disco, nel pub al piano superiore, completamente insonorizzato, ma l’orario di apertura che ho in mente è 12-24. Dopo mezzanotte magari saranno gli altri locali del centro a lavorare». Qual è l’obiettivo che vuole raggiungere con questo progetto? «Riportare una sala cinematografica in centro era naturalmente un punto di partenza. Ma voglio proporre (Bucci gestirà tutto il Mariani in prima persona, senza avvalersi di altri imprenditori per la gastronomia o il cinema, ndr) un’offerta integrata soprattutto per i giovani, basata sulla qualità, un’alternativa al Cinemacity e al suo prodotto standardizzato. La vera sfida è far sì che la città riesca finalmente a vivere il centro storico anche di sera. Chiederò pubblicamente alle famiglie di dare una mano, di mandare i propri figli in centro, piuttosto che a divertirsi in altri paesi spostandosi in automobile». Ma che tipo di cinema sarà? «Non sarà una programmazione esclusivamente d’essai. Vorrei proporre prime visioni ma devo analizzare attentamente la distribuzione, penso anche alla proiezione di film vecchi, seconde visioni. Penso a serate integrate con il ristorante, magari film accompagnati da un calice di vino locale, per esempio». Un progetto da 4 milioni di euro, si dice. In quanti ci lavoreranno? E soprattutto, quando conta di aprirlo? «Le cifre potrebbero tornare, nel senso che stiamo parlando di una struttura da 2mila metri quadrati in pieno centro. Io spero di chiudere la trattativa entro l’anno e di avviare subito i lavori, che non saranno troppo impegnativi, per aprire dopo l’estate, nell’autunno 2013. A pieno regime credo che ci sarà bisogno di una quindicina di dipendenti». Un’ultima curiosità: lei è anche consigliere comunale d’opposizione. Cosa ne pensa del progetto del Palazzo del cinema di Largo Firenze? E riuscire dove ha fallito finora l’Amministrazione, cioè nel riportare il cinema in centro, è motivo d’orgoglio personale? «Ma no, nessuna rivendicazione personale, ci mancherebbe. Sul progetto di Largo Firenze io votai contro e credo semplicemente che lì un cinema non si farà mai, nonostante le promesse iniziali...». Luca Manservisi
Parla Bucci, l’albergatore che sta per acquistare l’ex multisala in centro Pronta già tra un anno?
Aspettando il palazzo di Largo Firenze Facendo un po’ il quadro della situazione, tra un anno a Ravenna potremmo avere due nuovi spazi per il cinema in centro storico, oltre al solito Jolly di via Renato Serra. Uno alla multisala Mariani, l’altro al centro congressi, anzi per essere precisi al nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi di Largo Firenze. Un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione, che inizialmente aveva così a più riprese promesso di voler riportare il cinema in centro dopo la chiusura dello stesso Mariani. In realtà – dopo una serie di rinvii e la farsa dell’inaugurazione dello scorso aprile di un locale che si è poi scoperto non essere a norma con le nuove leggi per i locali di pubblico spettacolo – il centro congressi sarà, almeno inizialmente, tutto tranne che il nuovo cinema in centro che si aspettavano i ravennati. Dal Comune infatti lo ribadiscono, non ci sono le risorse per farne un vero e proprio cinema in questo momento (dovrebbe riaprire in primavera), accontentiamoci di avere una casa – dicono – dove poter ospitare trequattro rassegne all’anno, trasferire archivi e uffici del Comune, magari farci laboratori per i ragazzi. In futuro, chissà. Per il momento i quasi trecentomila euro di investimento serviranno solo a questo. Nel frattempo al Mariani potrebbe tornare una sala cinematografica, ma anche in questo caso, ci pare di capire, non proprio di prime visioni. Si vedrà. E allora si torna al 2000, all’apertura del Cinemacity (del tutto legittima e inevitabile anche per una città come Ravenna): sarà vero che il Comune non ha fatto abbastanza per mantenere un presidio in centro? Forse sì. Forse quei 300mila euro nel corso degli anni potevano essere incrementati e utilizzati per un progetto che mettesse insieme pubblico e privati. E magari oggi ce l’avremmo, un vero cinema in centro. (lu.ma.)
RAVENNA&DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
POLITICA&INTERNET
GALLETTI ABBIOSI
IL CASO
Alvaro Ancisi: «Sono nessuno» Il consigliere comunale si difende dall’accusa di false identità sul web «Io non sono Mario Casadio, io sono nessuno». Al telefono c’è Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale: da giorni gli oppositori politici ma anche un compagno di partito sono convinti che ci sia lui dietro quel Mario Casadio registrato sul nostro sito internet per partecipare allo spazio commenti aperto ai lettori. Un’identità fittizia che il consigliere comunale, secondo la convinzione di molti, avrebbe creato per gettarsi nell’agone del www. Come si può facilmente intuire, per la tutela della privacy, di chi si registra sul nostro sito conosciamo solo indirizzo email e identità fornita dal lettore. Ancisi, il Mario Casadio registrato sul nostro sito in realtà è lei? «Io sono Alvaro Ancisi». Cioè “nessuno”? «Sul vostro sito mi sono iscritto solo una volta scegliendo “nessuno” come nickname (il nomignolo che ognuno può scegliere, ndr) ma poi ho sempre firmato i miei commenti con nome e cognome». Infatti tutto nasce perché alla fine di un commento di Mario Casadio compare la firma Alvaro Ancisi. Si è chiesto come mai? «Per ogni nickname che si registra serve una email diversa e io non saprei nemmeno come creare una nuova email. Per registrare “nessuno” ho usato l’unica email che ho e che mi ha creato la segretaria».
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Però ci permetterà di farle notare che lo stile dei commenti di Mario assomiglia molto allo stile dei suoi comunicati stampa. L’uso degli incisi, le parentesi, le citazioni… «Cosa vuole che le dica, sarò stato un buon maestro forse. Del resto facevo il maestro di scuola…». Quindi c’è qualcuno che ha imparato il suo stile, ha fatto una serie di commenti sul nostro sito
poi a un certo punto avrebbe messo la sua firma in fondo a un commento per farle fare la figura di quello che si crea profili falsi. La cosa non le dà fastidio? «Cosa me ne importa? Non mi ha mica offeso. Se fosse stato offensivo le cose andrebbero diversamente. Come penso che potrebbe accadere con molti altri commentatori del vostro sito che ritengo siano offensivi». Tutti i commenti scritti da Mario anche prima di quello incriminato sono sempre a suo sostegno e imitano il suo stile. Siamo ai confini dello stalking... «Non è mai andato oltre quello che dice il codice penale». Molti su Facebook danno per scontato che sia lei Mario. Gli assessori Valentina Morigi e Guido Guerrieri non le hanno risparmiato sfottò. È nata addirittura una vignetta. «Ho un profilo su Facebook ma non lo seguo, non so cosa dice la gente su Facebook. Morigi faccia quello che vuole, però io potrei dirle che invece di perdere tempo su internet farebbe meglio a studiare il bilancio del Comune...». E Gianluca Benzoni? È dei suoi però ha scritto su Facebook «Ancisi ha combinato la classica ragazzata». Dubitano anche quelli del suo partito? «Benzoni è uno dei miei più grandi estimatori, si sarà fatto trascinare dai commenti».
Vorremmo contattare la polizia postale per fare chiarezza. Siamo i primi a non gradire che qualcuno si spacci per qualcun altro in uno spazio aperto ma in cui vorremmo un confronto onesto. «Dovreste preoccuparvi di ben altre cose scritte dai vostri lettori». Cosa? «Nel vostro sito vi posso assicurare che ci sono almeno una decina di politici che si nascondono dietro falsi nickname. Se anche io una volta avessi usato un’altra identità…». Allora sta dicendo che… «No, non sono Mario Casadio. Cosa devo dire più di così? Sono solo nessuno». Ma chi c’è nella decina di politici? «Non faccio nomi. Verranno fuori: se qualcuno diffama c’è la querela». E uno che si spaccia per lei su internet non lo querela? «Non mi ha offeso». Come sa della decina di politici camuffati? «Di alcuni riconosco lo stile». Potrebbero dire che sono altri alunni di altri bravi maestri… «Possono dire quello che vogliono». Ma “nessuno” continuerà a partecipare? «Risponderò solo a commenti nel merito dei temi trattati dagli articoli. Non mi farò più coinvolgere in quel verminaio di commentatori. Quello è stato il mio unico errore». Andrea Alberizia
Il sindaco querela una orfanella Invita il consiglio comunale a bocciare la richiesta, presentata da Lpr e M5s, affinché la fondazione Galletti Abbiosi paghi le spese legali delle orfanelle uscite sconfitte in primo grado dalla causa civile per l’eredità e annuncia querela contro una di quelle orfanelle che su Facebook lo ha diffamato. Il sindaco Fabrizio Matteucci rompe il silenzio sulla vicenda dell’ex orfanotrofio e lo fa senza mezze misure intervenendo il 6 novembre in commissione consiliare e il giorno successivo con un commento dal suo profilo sul social network. «Una signora ha scritto riferendosi a me: “Oltre che essere un ladro è pure un bugiardo”. Presenterò denuncia». La vicenda dell’eredità del conte Carlo Galletti Abbiosi continua ad animare il dibattito politico in città. La sentenza di primo grado ha segnato la sconfitta con beffa per le orfanelle: il giudice ha riconosciuto il diritto all’eredità stabilendo anche la prescrizione di quel diritto perché le orfanelle lo avrebbero richiesto troppo tardi. Ma ad avvisarle di far valere quel diritto avrebbe dovuto essere la stessa fondazione che poi avrebbe dovuto rinunciare al patrimonio del nobile morto nel 1867. Le orfanelle dovranno pagare oltre 60mila euro di spese. Lpr e M5s propongono che ci pensi la fondazione. Il sindaco invita il consiglio comunale a evitarlo perché sarebbe una violazione delle prerogative dello stesso ente nato dopo la morte del conte.
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COMMENTI& OPINIONI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
detti e contraddetti a cura di FAUSTO
PIAZZA
L’OSSERVATORIO
«Ancisi è persona intelligente» Firmato Ancisi
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
SUGLI ORARI DEI DOCENTI Sui nuovi orari proposti per i professori non ci si indigna abbastanza perché non si conoscono l’impegno, la serietà e la dedizione che caratterizzano il lavoro della maggioranza degli insegnanti. Gran parte degli altri lavoratori è impiegata sì quaranta ore settimanali, in media, ma con una relativa esposizione personale e quando torna a casa, generalmente, non ci pensa più. Gli studenti di oggi, giustamente, non considerano più l’obbedienza muta una virtù ed apprendono solo quando sono realmente coinvolti e convinti. Si consideri poi l'aumento numerico degli alunni nelle classi e le varie emergenze sociali che la scuola pubblica fronteggia per prima, nella quotidiana necessità di adattare i metodi ai diversi stili cognitivi, come la buona didattica raccomanda, e ai livelli di partenza a dir poco eterogenei degli studenti. Quella del professore, spesso docente di più materie e di diversi programmi annuali, è una performance quotidiana molto impegnativa sia intellettualmente che psicologicamente, direi persino fisicamente, che impone tempi aggiuntivi di riflessione, verifica, correzione e rinforzo dei contenuti trasmessi e dei metodi adottati e proposti. L'insegnamento richiede coraggio, preparazione sempre aggiornata, dedizione e determinazione, onestà, comprensione, sensibilità, chiarezza, equilibrio e lucidità inderogabili, tutti i giorni e con tutti gli adolescenti dalle più varie educazioni ed inclinazioni. Le nostre paturnie non possono sussistere, mai. Tutti noi saremmo felici di vedere riconosciuto e retribuito, magari, il tempo che dedichiamo a casa a correzioni, aggiornamento e adattamento delle lezioni alle classi, alla preoccupazione vera per i nostri alunni, alla comunicazione non sempre facile con le famiglie: non siamo gli stanchi e blandi chiacchieroni che qualche facilone moraleggiante pare supporre. Per non parlare della professionalità di molti colleghi precari, abilitati e capaci, cui il nostro sovraimpiego da sal-
POSTCARDS di
EMILIANO BIONDELLI di
timbanchi delle supplenze tarperebbe ogni naturale aspirazione di carriera. Inoltre, quale ipocrisia può far credere che il numero di ore sia decisivo, specie per le opere intellettuali? Forse che un architetto rapido nelle consegne dovrebbe esser pagato meno di uno lento? Chi teme che non lavoriamo abbastanza non ha avuto l'opportunità di riflettere su questi fatti ma i nostri legislatori avrebbero dovuto farlo ancor prima di proporre riforme avvilenti di una professione già dileggiata per la scarsa convenienza che la contraddistingue e che la aliena, spesso, ai meritevoli meno abbienti ed anche, va detto, ai meno motivati. La selezione degli insegnanti, sinora, l'ha fatta anche la difficoltà della carriera ed è ora di dirlo senza il pudore o lo snobismo coi quali, in passato, si cercava di darsi un tono, come se l'entusiasmo andasse giustificato nel contesto culturale cinico e baro. Lettera firmata da dodici insegnanti di Ravenna
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GIÙ LE MANI DALL’ALBERO! Il regalo che l'amministrazione comunale di Ravenna ha deciso di fare alle imprese del territorio e ai nostri concittadini per il Natale ormai alle porte è un bel bando per la sponsorizzazione dell'albero, un atto che, seppur legittimo, non brilla certo per brillantezza ed originalità. Mettere in analogia la mancanza di fondi per questa iniziativa con l'abbondanza rilevata invece solo poche settimane fa in occasione della notte d'Oro e con il denaro speso per il concerto di Elio e le storie tese è un troppo semplicistico atto di populismo a cui non mi vorrei piegare, se non fosse che è proprio il ragionamento che ha fatto la maggioranza della gente comune con cui mi sono trovato a confrontarmi in queste ore. È chiaro che il gesto in sè non ha nulla di illegittimo ma è altrettanto vero che pensare che l’albero di tutti, il simbolo del Natale che da sempre brilla nella piazza del centro cittadino, venga in un certo senso “messo all’asta” per “inserirvi cartellonistica pubblicita-
ria non è certo ciò che possa definirsi un gesto di buon gusto. [...] la speranza è che venga fatto un passo indietro ritenendo “non congrua” l’intera iniziativa intrapresa e soprassedendo dal “macchiare” con uno o più marchi commerciali, questo simbolo che deve appartenere a tutta la città e ad ogni singolo cittadino, che sono sicuro sia ben fiero di sostenerne (in seppur minima parte) la spesa. L’amministrazione dovrebbe occuparsi di ricercare sponsor per manifestazioni diverse e ben più impegnative anche (e soprattutto) dal punto di vista economico, spiace ritornare nuovamente sulla questione “notte d’oro”, ma giova ricordare in questa sede come il peso delle sponsorizzazioni per questo evento si sia in quattro anni completamente modificato [...], con una riduzione del contributo degli sponsor privati che potremmo definire devastante: non era forse meglio concentrare gli sforzi su quell’iniziativa e lasciare “libero” il nostro albero? Nicola Grandi, Lista per Ravenna
MOLDENKE
A pagina 13 di questo giornale Ancisi spiega la sua versione, qui la faccio breve. Sul sito internet di Ravenna&Dintorni un certo “mariocasadio” un giorno si firma Alvaro Ancisi. La questione è semplice: Ancisi si è creato un falso nome con il quale difende se stesso, ossia Ancisi, dagli attacchi che riceve nello spazio commenti del sito. Naturalmente la cosa non è provabile. Ma io qui faccio prima un mea culpa per non essermene accorto prima. E poi sfido Ancisi: se dimostrerà con prove inequivocabili di non essere “mariocasadio” io rivelerò pubblicamente la mia identità. Come faccio a essere così sicuro che Ancisi sia “mariocasadio”? Guardate alcuni estratti dei commenti che ho trovato su ravennaedintorni.it a firma “mariocasadio” e poi sarete d’accordo con me: - «da osservatore imparziale e attento, trovo ineccepibili, puntuali e doverose le eccezioni sollevate dal sig. Ancisi, avendone peraltro letto il testo integrale su un altro sito». - «[...] Non ce ne n’è nessuno che critichi Ancisi, tanto meno che lo assaltino all’arma bianca (rossa?) come hanno fatto la Redazione e quasi tutti i commenti seriali (questi sì) di Ravenna&dintorni. [...] Alberto, passando tutto il tempo ad occuparti di Ancisi e a prendere abbagli presenti tutti i sintomi della fobia [...] Pensa alla salute Alberto. Ancisi non sa neanche chi tu sia. Sei in incognito, tranquillizzati». - «Mi pare che la parte prevalente del comunicato di Ancisi sia informativa. Meglio che nessuno (compreso nessuno – nessuno è il nickname scelto ufficialmente da Ancisi, nota di Moldenke) dica niente, tanto che ce ne importa dei costi? Anzi, non ho mai sentito un giornale, copia-incolla o “dentro la notizia” chiederlo. Poi Ancisi ha dato uno spunto per la riflessione. [...] - «Credo che Ancisi faccia bene a non perdere troppo tempo stando dietro ai commentisti che imperversano letteralmente - su questo giornale on line. [...]» - «“Dio vede e provvede” è senz’altro una battuta infelice, ma se la si intende in senso metaforico equivale a “chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Con lo stesso metro dei commenti indignati, Ancisi, se non fosse una persona intelligente che sa capire le metafore, dovrebbe denunciare Stefano Randi (o chi è lui) per avergli dato della “vecchia chioccia”». - «Si dovrebbe discutere dell'incendio a Spartaco (la luna) e non di Bazzocchi (il dito). Non certo perché glielo abbia chiesto io, ma Ancisi di questo ha parlato ieri. Lo si legge già da altre parti. Non è difficile cercarlo. Basta poco per apprezzare che qualcuno parla con cognizione di causa e sapendo quello che dice».
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MUSICA& SPETTACOLI
giovedì 8 novembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI
TEATRO ALIGHIERI
Ecco l’attesa trilogia verdiana del Ravenna Festival Ravenna Festival 2012 ha come noto rinnovato la formula della sua programmazione articolata per la prima volta in più momenti nel corso dell’anno. La XXIII edizione, inaugurata ad aprile con la straordinaria anteprima della Chicago Symphony Orchestra, proseguita a giugno e luglio con la classica programmazione estiva, si concluderà con l’inedita pagina autunnale che prenderà forma in un ambizioso progetto operistico: la messa in scena, sullo stesso palcoscenico e nel giro di una manciata di giorni, dal 9 al 18 novembre, della cosiddetta “trilogia popolare” verdiana. Rigoletto, Trovatore e Traviata, tre tra i titoli più amati dal pubblico di tutti i tempi e che Giuseppe Verdi compose nell’arco di soli tre anni (tra il 1851 e il 1853) in un irripetibile empito creativo, al Teatro Alighieri saranno allestiti l’uno dopo l’altro, in tre serate consecutive, realizzando una sorta di imperdibile “maratona” lirica. E celebrando così con qualche mese di anticipo quel bicentenario della nascita del grande compositore che in tutto il mondo scatterà nel 2013. Una “trilogia d’autunno”, firmata da Cristina Mazzavillani Muti per Ravenna Festival, che viene a segnare l’approdo di molti anni di sperimentazioni e di produzioni realizzate secondo dinamiche laboratoriali e affidate alla più innovativa e vitale delle risorse: i giovani. È infatti coinvolgendo soprattutto giovani talenti che è stata affrontata dal Festival questa nuova sfida, capace da una parte di offrire ad essi l’opportunità di formarsi misurandosi con il grande repertorio, dall’altra di indicare possibili vie per il futuro sviluppo del teatro in musica, strategie produttive che sappiano conciliare le esigenze di contenimento dei costi e la necessità di allestimenti agili e funzionali con l’irrinunciabile qualità interpretativa e il rigoroso rispetto del dettato musicale. Al nuovo allestimento di Rigoletto saranno affiancate le riprese delle produzioni di Trovatore (Ravenna Festival 2003) e Traviata (Ravenna Festival 2008) accomunate da una visione che esalta l’inconfondibile unicità di ogni singola opera giocando sul filo dell’invenzione e della creatività: la luce che, scaturendo dal buio, farà risplendere il disegno à la Vermeer dei costumi pensati per Rigoletto (9, 13 e 16 novembre); la trasfigurazione visionaria per il Trovatore (10, 14 e 17 novembre), i riflessi di specchi per Traviata (11,15 e 18 novembre). Naturalmente, sfruttando le straordinarie potenzialità offerte dalle più moderne tecnologie, capaci di forzare e trasfigurare lo spazio visivo e sonoro della scena: dalle ultime frontiere del light design alla impalpabile forza evocativa della video arte, fino alle tecniche di spazializzazione del suono. Tutto raccolto sotto l’esperta e ardita regia di Cristina Muti, vera anima del grande laboratorio di cui i veri protagonisti saranno giovani cantanti, alcuni al debutto nel ruolo, insieme agli altrettanto giovani musicisti dell’Orchestra “Luigi Cherubini” diretti da Nicola Paszkowski. Una “trilogia” che nasce a Ravenna ma che è coprodotta con la Fondazione Teatri di Piacenza che ne ospiterà in aprile sei recite al Teatro Municipale. Per Traviata poi la coproduzione è anche con il Teatro Comunale di Ferrara, dove l’opera andrà in scena in marzo. Giovedì 8 novembre, alle 17.30 nella Sala Corelli del Teatro Alighieri, il protagonista dell’incontro con il pubblico per la presentazione delle tre opere sarà Paolo Gallarati, autorevole musicologo e critico del quotidiano La Stampa. L’intenso calendario delle recite della trilogia si arricchisce infine, sempre giovedì 8 novembre in questo caso alle 21, con il recital di arie di Verdi e Mozart in programma nella Sala Rotonda del Palazzo dei Congressi. La giovane orchestra ravennate Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani accompagnerà alcuni dei giovani interpreti ascoltati nelle moltissime audizioni
CULTURA
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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI
Di Trovatore in trovatore. Da quello diventato celebre di Salvatore Cammarano, librettista, perché musicato da Verdi, e ora di scena al nostro Alighieri nella personalissima regia di Cristina Muti, al trovatore di Giovanni Berchet, poeta romantico (17831851). Una poesia così brutta che è quasi bella
IL TROVATORE di Giovanni Berchet
che la direzione del Festival ha tenuto per formare i cast delle tre opere. È infine da registrare il successo del progetto Verdi Web che ha aperto le porte dell’intenso calendario di prove della trilogia verdiana a 18 ragazzi, dai 16 ai 28 anni e selezionati tra le candidature ricevute, offrendo loro l’opportunità di esprimersi in una inconsueta ‘lettura’ del teatro d’opera tramite fotografie, video e testi (vedi www.verdiweb.it). Info: 0544 249244 e www.ravennafestival.org.
annuario del teatro LA NUOVA EDIZIONE DI PALCOSCENICO Questo evento di chiusura del Ravenna Festival 2012 e l’anteprima dei Momix dell’edizione 2013 sono alcuni degli approfondimenti dedicati al mondo dello spettacolo e dei teatri della provincia di Ravenna e della Romagna contenuti nella nuova edizione dell’annuario Palcoscenico, edito da Reclam e in distribuzione già in questi giorni (nella foto la copertina). All’interno anche alcune interviste inedite al maestro del teatro contemporaneo Eugenio Barba e a Marco Martinelli del Teatro delle Albe sul debutto del loro “Pantani”. Non mancano le schede di tutti gli spettacoli e un’agenda completa degli eventi.
Va per la selva bruna solingo il trovator domato dal rigor della fortuna. La faccia sua sì bella la disfiorò il dolor; la voce del cantor non è più quella. Ardea nel suo segreto; e i voti, i lai, l’ardor alla canzon d’amor fidò indiscreto. Dal talamo inaccesso udillo il suo signor: l’improvido cantor tradì se stesso. Pei dì del giovinetto tremò alla donna il cor, ignara fino allor di tanto affetto. E supplice al geloso, le contenea il furor: bella del proprio onor piacque allo sposo. Rise l’ingenua. Blando l’accarezzò il signor; ma il giovin trovator cacciato è in bando. De’ cari occhi fatali più non vedrà il fulgor, non berrà più da lor l’obblio de’ mali. Varcò quegli atri muto ch’ei rallegrava ognor con gl’inni del valor, col suo liuto. Scese, varcò le porte; stette, guardolle ancor: e gli scoppiava il cor come per morte. Venne alla selva bruna: quivi erra il trovator, fuggendo ogni chiaror fuor che la luna. La guancia sua sì bella più non somiglia un fior; la voce del cantor non è più quella. (in Il nostro amore un sogno. Poesie d’amore romantiche, Mondadori, Milano 2011)
MUSICA& SPETTACOLI
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TEATRO ALIGHIERI
PIANGIPANE
Il Socjale riparte nel segno di Dalla Al teatro attesi anche Gianmaria Testa e un progetto sul Chelsea Hotel Al via la 23esima stagione del Teatro Socjale di Piangipane che continuerà a proporre la formula consueta di spettacoli dal vivo di generi diversi al venerdì, cinema selezionato e cappelletti al venerdì. In apertura, venerdì 9 novembre, l’appuntamento è con un particolare omaggio a Lucio Dalla che vedrà protagonista una band messa in piedi per l’occasione da Vittorio Bonetti. Sul palco anche Robby, Mel e Rigo della band di Ligabue e la vocalist Emanuela Cortesi, presente nell'ultimo tour di Dalla. Seguirà la settimana successiva un amico del Socjale e artista di talento ed esperienza internazionale: Gianmaria Testa, cantautore profondamente popolare e raffinato al tempo stesso. Sarà poi la volta di un artista del rock’n’roll made in Italy: Alessandro Ristori. Insieme ai Portofinos proporrà brani statunitensi e nazionali del genere. Toccherà poi agli anni Sessanta e al beat italiano con Le Poiane (una voce femminile e quattro musicisti, in abiti e strumenti rigorosamente del periodo), concerto al quale il pubblico è invitato a intervenire con abbigliamento a tema. Il Teatro Socjale presenterà poi un gruppo di attori e cantanti romagnoli, tutti under 30, in uno spettacolo musicale da loro ideato, prodotto e interpretato: I calzini spaiati in “All you need is love”. Il testo, con la regia di Laura Ghera, vede la storia del Mago di Oz trasportata nell’atmosfera dei Beatles. Infine, da segnalare la grande produzione di Chelsea Hotel di e con Massimo Cotto – voce narrante, Mauro Ermanno Giovanardi – voce e Matteo Curallo – chitarre e piano. La prima parte della stagione si concluderà con la pianista e cantante americana Dena De Rose. Per quanto riguarda il cinema, dopo la partenza del 6 novembre l’appuntamento è per martedì 13 con Chef di Daniel Cohen. Info: www.teatrosocjale.it.
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SOLAROLO FEST I JALISSE AL CENTRO ESP
I VA L
Ritorna al centro commerciale Esp di Ravenna il “Solarolo Festival in tour”, tre domeniche di musica e spettacolo organizzate dalla rassegna romagnola dedicata alla scoperta di nuovi talenti canori. Nei pomeriggi delle domeniche 11, 18 e 25 novembre, dalle 16.30 si alterneranno sul palco dell’Esp giovani cantanti, fra cui alcuni fra i finalisti e i vincitori nelle varie categorie dell’edizione 2012 del Solarolo Festival Per l’esordio del “tour”, domenica 11, si esibiranno tutti i cantanti non solo su basi registrate, ma anche sulle note di una grande orchestra, la Paladini Band, formazione di 11 elementi che accompagna tutte le esibizioni del Solarolo Festival. La band accompagnerà anche gli ospiti speciali di domenica 11, i Jalisse (nella foto), al secolo Fabio Ricci (tastiere e voce) e Alessandra Drusian (voce), coppia artistica e nella vita, noti al grande pubblico per aver vinto l’edizione 1997 di Sanremo.
MADONNA DELL’ALBERO
Serata hardcore e punk tutta italiana al Bronson Al Bronson di Madonna dell’Albero sabato 10 novembre l’appuntamento è con la serata “Rifondazione Indie Rock III”, nel corso della quale si esibiranno alcuni dei gruppi più interessanti dell’underground italiano. Sul palco The Death of Anna Karina (nella foto), La Quiete e Chambers. Una serata per appassionati di suoni forti, tra hardcore, punk e screamo. Info: 333 2097141.
Autori spagnoli per chitarra e violoncello Per il secondo appuntamento dei Concerti della Domenica curati dall’associazione musicale Angelo Mariani, domenica 11 novembre alle 11 salirà sul palco della sala Corelli del teatro Alighieri un duo formato da padre e figlio: il chitarrista Michelangelo Severi e il violoncellista
Sebastiano Severi. Il programma del concerto si svolge in un’ambientazione essenzialmente spagnola, proponendo musiche di autori nati in Spagna, o in qualche maniera legati a quel paese: J. Nin, M. De Falla, E. Granados, L. Boccherini, I. Albeniz, G. Cassadò. Al termine del concerto, sarà servito un aperitivo con i vini della Strada del Sangiovese.
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MUSICA& LETTERATURA
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L’INTERVISTA Arriva venerdì sera, 9 novembre, al Cisim di Lido Adriano “La morte dal vivo”, serata di presentazione del progetto per elettronica e voce di Giovanni Succi e Riccardo Gamondi. Il progetto propone pagine sparse della letteratura occidentale dal medioevo ad oggi in prosa (con la sola eccezione per i versi di Iacopone da Todi) sul tema della morte. Una selezione di queste registrazioni è stata da poco pubblicato in vinile, in edizione limitata, con copertine serigrafate, partendo da trenta illustrazioni di Veronica Azzinari, ognuna riprodotta dieci volte, per una tiratura finale di 300 copie. L’elettronica e i field recording sono di Gamondi, che lascia momentaneamente da parte l’hip hop del suo gruppo, gli Uochi Tochi, mentre la voce è quella di Giovanni Succi dei Bachi da Pietra (band di culto rock blues della nuova scena italiana), protagonista in queste settimane di un altro progetto a dir poco coraggioso, un cd per sola voce recitante di poesie di Giorgio Caproni. Dunque, Giovanni, come è nata La morte? «Ho conosciuto Riccardo Gamondi grazie alla comune amicizia con Bruno (Dorella, batterista dei Bachi da Pietra nonché membro di altre band come Ronin e OvO, ndr) e per il fatto che era stato anche fonico degli OvO e dei Bachi in diverse occasioni. Lo reputo un piccolo genio dell’elettronica, e l’idea di collaborare è partita da lui. Ci siamo trovati quasi sugli stessi temi, alla radice dei problemi della vita, cioè la morte, anche con la sfacciataggine di non usare metafore, mezzi termini. Volevamo dire cosa sarà l’epilogo della vita, una cosa che tende ad essere molto rimossa nella nostra contemporaneità».
«La morte? Ci toccherà viverla» Giovanni Succi dei Bachi da Pietra parla del suo nuovo progetto per voce ed elettronica
Giovanni Succi in una foto promozionale del progetto “La morte”
Una collaborazione con Gamondi degli Uochi Toki
La presentazione al Cisim di Lido Adriano
Già poteva essere ostico un cd sulla morte, voi ci avete messo in mezzo anche la letteratura. «È stato un modo per mettere in condizione anche chi è spaventato dalla letteratura di affrontare il tema. A tutti noi sta sulle balle Manzoni, no? Oddio, a me no, ma devo dire che a scuola ce l’hanno presentato male. Ecco, Manzoni (tra i brani scelti ce n’è anche uno dai Promessi sposi, ndr) affronta il tema con un personaggio che mai si sarebbe aspettato di poter morire, perché troppo figo; un tale, non diciamo neppure il nome, che dopo una serata di bagordi scopre di avere la peste, quindi che sicuramente gli toccherà morire». Ecco, niente nomi, e sul disco non rivelate neppure gli autori dei brani scelti... «Il fatto di presentarli senza citare l’autore e l’opera di provenienza è un modo per livellare l’attesa della morte. Non ci interessava la conoscenza, ci interessava la condivisione, un po’ come quando la nonna ci raccontava le fiabe quando eravamo piccoli: mica sapevamo che era scritta dai fratelli Grimm. Abbiamo restituito alla vita di questi scrittori il loro anonimato di quando hanno iniziato a scrivere». Ma chi ha scelto i testi? «Le proposte erano mie, e poi sono state scelte insieme tra quelle che più colpivano la sensibilità di Riccardo».
Le parole sono di altri ma in questo disco ci sarà anche molto di suo, no? «Chiunque parli della morte ci mette del suo. In fondo riguarderà te direttamente, ci toccherà viverla, la morte, e non per interposta persona». Cosa ci dobbiamo aspettare, invece, musicalmente parlando? «La base è un’elettronica completamente rielaborata dai macchinari veramente strani di Riccardo, non ci sono suoni presettati. Lui riesce a produrre sonorità così sue, trame sonore con una sensibilità non comune, tanto che non escludo assolutamente future collaborazioni». Presenterete il vostro progetto in un luogo di confine come Lido Adriano, molto interessante anche per la futura candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura, progetto al quale sta aderendo il suo compagno dei Bachi, Bruno Dorella, che abbiamo intervistato mesi fa. Lei cosa ne pensa? «Sono molto affezionato a Ravenna e al ravennate per tanti motivi, ho sempre immaginato questo posto d’Italia, dove un insetto, una zanzara, pare aver posto fine al cammino di un grande poeta, di Dante. E poi ci sono molte iniziative culturali, sarei onorato di fare parte del progetto Ravenna 2019». Luca Manservisi
CULTURA& LIBRI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
MANDR CONCERTO E CD DI CANTI DI LAVORO
IL LIBRO
Tra horror e humor nero torna il Gotico rurale di Nevio Galeati* C’è un manipolo di ragazzini che decide di fare a pezzetti il cadavere del nonno per… estirpargli i denti. Molari e canini dalle qualità straordinarie. Che si possono addirittura vendere. Ecco: nella campagna romagnola dei primi anni Sessanta, una data che si interpreta senza che sia mai citata, teatro dell’assurdo e film horror si mescolano in un racconto che fa ridere davvero, più che mettere paura. Si chiude così, con l’inedito “I denti del nonno”, la raccolta di racconti Gotico rurale che Eraldo Baldini ha pubblicato con Einaudi. Apparentemente si tratta “solo” della riedizione del libro uscito dieci anni fa, al quale lo scrittore ravennate ha aggiunto altre piccole perle quasi introvabili, pubblicate in varie antologie; e quella ventata di follia dedicata a una famiglia contadina che potrebbe ricordare gli Addam, appunto con il nonno dai denti indistruttibili come il suo carattere. Ma attenzione: Eraldo Baldini è decisamente un autore a tutto tondo e quindi non ha molto senso meravigliarsi se dimostra di sapersi muovere anche nel mondo dell’ironia e dell’umorismo (nero) vero e proprio. Certo, negli esordi, la zona in cui pareva collocarsi era quella della letteratura di genere. Emozioni forti, trame con misteri da svelare,
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L’immagine di copertina della nuova edizione di Gotico rurale, da poco in libreria
citazioni a volte dirette (quasi omaggi) a mostri sacri come Stephen King e Howard Phillips Lovecraft. Ma la sua produzione ha subito mostrato il peso che aveva (e mantiene) la preparazione storica e antropologica di Baldini, e la sua passione per l’indagine nel mondo
della psiche per cercare “le origini della paura”, se non proprio del male. Così la revisione e l’arricchimento del libro che lo ha fatto conoscere come “creatore” di un nuovo genere, il gotico rurale appunto, dimostra come il processo si sia completato in pieno, come questo alchimista della narrazio-
Esce ampliata con nuovi racconti la raccolta che ha reso celebre lo scrittore ravennate
ne sia riuscito a trovare la formula definitiva per mutare i “metalli” (tradizioni popolari, fiabe, ricordi d’infanzia) in oro. I diciotto racconti riletti insieme, con una conclusione quasi a sberleffo, dicono quello che si era già inteso nell’ultimo romanzo, L’uomo nero e la bicicletta blu. Ovvero che Eraldo Baldini non solo conosce e capisce nel profondo ogni genere di emozione, ma ora riesce anche a ricrearle sulla pagina, senza dimenticare mai il lettore. Che deve prima di tutto divertirsi e leggere con avidità, sia che un brivido di terrore gli attraversi la schiena, sia che la risata che scoppia alla fine di un capoverso gli interrompa la lettura. Poi, certo, i “fedelissimi” ritrovano la minuzia delle ricostruzioni storiche (anche quando il riferimento sembra ininfluente), l’importanza dei bambini come protagonisti, a volte vittime ma non solo; le magie antiche e le superstizioni che non vogliono sparire; e non si salva nessuno, neppure la Befana. Ma prima di tutto Gotico rurale 2012 testimonia la piena maturità di Eraldo Baldini come scrittore. Un solo neo, aver deciso di ripubblicare la post-fazione che Francesco Guccini aveva scritto per la prima edizione della raccolta. Se dieci anni fa Baldini poteva sentire la necessità di una specie di “benedizione” da una voce sicuramente popolare come quella del cantautore di Modena, oggi quel testo è superfluo. Certo, sancisce un’importante amicizia personale, prima ancora che letteraria, ma non “passa” niente di nuovo al lettore. *Nevio Galeati è il direttore del festival letterario GialloLunaNeroNotte
I O L E
Giovedì 15 novembre alle 19, alla Cascina delle Mandriole, si celebra il 150° della nascita di Nullo Baldini con la presentazione del cd Lavorare stanca, dalla terra alla fabbrica, canti di lavoro e di emigrazione di Gianluigi Tartaull, pubblicato da Danilo Montanari. Alla presentazione interverranno il sindaco Fabrizio Matteucci, Lorenzo Cottignoli, Danilo Montanari, Gianluigi Tartaull e Pietro Barberini, ricercatore di storia locale. Alle 21 il concerto del gruppo costituito da quattro elementi: Tartaull a voce e chitarra, Raimondo Raimondi al mandolino, Luca Vassura alla fisarmonica e Valentina Campajola a voce e violino.
CASA MELA ANTONIO CASTRONOVO E L’ALFABETO CAMUS
N D R I
Venerdì 9 novembre alla sala d’Attore di Casa Melandri, a Ravenna, alle 18 si tiene l’incontro con l’autore Antonio Castronuovo, autore del volume Alfabeto Camus - Lessico della rivolta.
L’ANTICIPAZIONE
In libreria il nuovo romanzo di Ciarabelli Per martedì per 14 novembre è annunciata l’uscita del nuovo romanzo dello scrittore ravennate (d’azione) Luca Ciarabelli, scritto a quattro mani con Paolo Casadio, dal titolo Alan Sagrot, sempre per Il Maestrale. La prima presentazione in città è in programma già per venerdì 16 novembre alle 18 con Nevio Galeati alla Feltrinelli.
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CULTURA& ARTE
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TATOO, IL ROMANZO DI SALTINI ALLE LIBRERIE COOP
SALA MELAND TRE CONFERENZE PER SCOPRIRE IL MEDIOEVO DELLE NOSTRE GEMELLE IN GERMANIA, FRANCIA E INGHILTERRA
Venerdì 9 novembre alle 18.30, alla Libreria.coop del centro Esp di Ravenna, l’autore Luca Saltini presenterà il suo romanzo, Tattoo pubbicato dall’editore ravennate Fernandel, noto per il lavoro di scouting nel panorama nazionale. Interviene all’incontro l’editore Giorgio Pozzi.
Scoprire il simbolismo e i mestieri medievali attraverso le tre cattedrali delle città straniere gemellate con la nostra. È il tema del ciclo di conferenze dei prossimi tre sabati, dal titolo “Il Medioevo fantastico”, organizzate dall’assessorato alla cooperazione internazionale. Gli incontri, a Casa Melandri, sala D’Attorre alle 18 a cura del professor Maurizio Nicosia, prenderanno il via sabato 10 novembre con una presentazione della città tedesca di Speyer. Sabato 17 novembre sarà la volta della città inglese di Chichester che intrattiene il gemellaggio con Ravenna dal 1996. Sabato 24 si chiude con la francese Chartres, con cui Ravenna vanta il gemellaggio più longevo, sottoscritto nel 1957.
I N S TA L L A Z I O N I
R I
PROGETTO OFFSET
Lo sguardo di cinque grafici sulla città Sabato 10 novembre, alle 18, al teatro Rasi di Ravenna, sarà presentato “Offset, Visoni e manifesti sulla città di Ravenna” un progetto di Associazione Culturale Strativari, realizzato in collaborazione con Ravenna 2019. Si tratta del frutto di una ricerca sulle visioni di Ravenna realizzate da cinque giovani progettisti grafici, dopo una residenza che ha avuto luogo nel corso dell’estate. Durante la loro permanenza a Ravenna, hanno avuto occasione di confrontarsi con alcune realtà culturali locali e visitare luoghi della città che potessero stimolarli a una riflessione critica. I manifesti saranno presentati sabato pomeriggio e affissi nelle strade della città già dal giorno stesso, dando vita così ad una vera e propria mostra a cielo aperto che rimarrà visibile per venti giorni. Alla presentazione interverranno i cinque designer: Lorenzo Bravi (Urbino), Stefano Faoro (Belluno), Silvio Lorusso (Bari), Ilaria Marengo (Genova), Erica Preli (Bologna). Introdurranno Fabio Sbaraglia ed Emilio Macchia per Strativari. Durante l'incontro verrà inoltre presentata la pubblicazione edita da Danilo Montanari e curata dall'Associazione Culturale Strativari, che raccoglie oltre a testi di Luigi De Angelis, Fabio Sbaraglia e dei cinque designer, le riproduzioni in scala dei manifesti.
VERN UNA MOSTRA DI APPRENDISTI FOTOGRAFI
I C E
DA TUTTO IL MONDO
Inaugura Venerdì 9 novembre alle 18 alla galleria MyCamera di via Pasolini 12 a Ravenna la mostra “Affissioni” di Emilio Macchia che si sviluppa in una selezione di 15 manifesti realizzati nell’arco di quattro anni - dal 2008 al 2012 con diverse tecniche di stampa raccogliendo lavori frutto di committenze, pubbliche e private, e ricerche personali. Emilio Macchia, vive e lavora tra Ravenna, Maastricht e Rotterdam; diplomato all'ISIA di Urbino è attualmente ricercatore presso il dipartimento di design alla Jan van Eyck Academie di Maastricht, in Olanda. La mostra è visitabile fino a sabato 1 dicembre, anche su appuntamento. Informazioni: Alessandra Dragoni Tel. 338 3469474. www.emiliomacchia.com
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CULTURA& RUBRICHE
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Fulmini&Saette di Adriano Zanni
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Una veloce guida per scoprire l’elettronica di
I migliori anni della nostra vita, Ravenna - 31 ottobre 2012 VISIBILI & INVISIBILI di
FRANCESCO DELLA TORRE
Promosso il nuovo Oliver Stone, sulle orme del Trafficdi Soderbergh
Le belve, di Oliver Stone (2012) Il film è narrato dalla bellissima e ambigua O., che fin dall'inizio non ci chiarisce quanto la sua visione sia frutto di sogno, di realtà “vera” o della sua realtà, fatta di due uomini, Ben e Chon, così amici da condividere O. e da essere diventati dannatamente ricchi coltivando e commerciando la miglior marijuana della California del Sud. Il passaggio che fa il redivivo Stone tra tre tipi di fotografia è emblematico, visto che passa dal bianco e nero, al normale colore, fino ad arrivare al colore saturo per sottolineare proprio i diversi piani della narrazione: dal flashback, all'immaginazione ispirata dalle droghe, fino alla storia vera e propria. La vicenda vede i due protagonisti imbattersi in un potente, violento e pericoloso cartello messicano che propone un affare che, volenti e nolenti, dovranno accettare. Come nei migliori film del genere, la polizia non è certo limpida: un ottimo, redivivo e magro John Travolta si conquisterà col passare dei minuti un ruolo sempre più cruciale in questa intricatissima ragnatela tra gangster crudeli ed ex surfisti apparentemente solo strafatti, dotati però di grande intelligenza. In ben 130 minuti di film si mescolano abilmente azione, dialoghi e una massiccia dose di violenza (c'è chi giustamente ha parlato di un Oliver Stone dei tempi di Natural Born Killers), per uno spettacolo cinematografico che mantiene le sue promesse, tiene sempre alto il ritmo e riesce anche a trovare una sua soddisfacente dose di originalità nell'ambiguo finale. L'ambizione però di diventare cult movie non sembra alla portata di un film a cui manca l'ironia tarantiniana, una certa profondità dei personaggi e tende troppo a voler sorprendere e a, diciamolo, sballare lo spetta-
tore, che alla fine della visione si trova però come risvegliatosi dall'effetto del viaggio di due ore e tende a dimenticarsi in fretta il film, riducendolo probabilmente a un prodotto di intrattenimento. A un giovane trio di protagonisti si affianca un altro trio di veterani, specialista di genere: oltre a Travolta, abbiamo l'ambigua coppia formata da Salma Hayek e Benicio Del Toro, che pur senza strafare (e strafarsi) mette la ciliegina su questo dolce gustoso anche se non indimenticabile. E sul finale, così contestato, ci sarebbe da parlarne, ma non vogliamo rovinare la visione a nessuno. Promosso, quindi, con un sette pieno: Le belve è un film la cui visione risulta assai piacevole, naturalmente per un pubblico che non ha paura di vedere scorrere sangue, sesso e che strizzi più di un occhio... all’antiproibizionismo, che poi, tutta questa violenza, non ci sarebbe. Numerosi i paragoni con altri film: scomodati inutilmente Tarantino, Sergio Leone, e lo stesso Oliver Stone, la pellicola con più analogie è sicuramente il bellissimo Traffic di Steven Soderbergh, anche qui con Benicio Del Toro (e Dennis Quaid e... Tomas Milian!), che parla ancora una volta di cartelli di spaccio al confine Messico-Stati Uniti. Anche in questo film la fotografia la fa da padrone, con un particolare accento su tutte le sfumature di giallo; anche in questo film la vicenda prende man mano una piega sempre più complicata e sorprendente. Gli ingredienti della vicenda sono simili, lo svolgimento (12 anni fa) è davvero eccellente, così da costituire una visione comparativa con Le belve. Non si tratta di un invisibile, Traffic è tranquillamente reperibile in Dvd.
LUCA MANSERVISI
Troppo facile parlare sempre di rock e di canzoni, nel senso tradizionale del termine. Anch’io ero come voi, quando ero giovane, tranquilli. Ma arriva un punto nella vita, in cui bisogna cercare di aprire per bene i propri padiglioni auricolari e tentare (perlomeno tentare) di apprezzare anche qualcosa di diverso. L’elettronica, per esempio. Roba molto vaga, me ne rendo conto. Allora proviamo a parlare di techno, quel ramo maggiormente riconducibile al rock – dice Wikipedia – quello nato grossomodo grazie all’eredità di Kraftwerk e affini e che si è sviluppato soprattutto a Detroit e Berlino, chissà poi perché. Spesso viene anche chiamata elettronica intelligente, o qualcosa di simile. Ecco, provo qui a stilare una veloce guida su alcuni dischi fondamentali di questo campo. E metto subito le mani avanti: nella lista ci sono sì delle pietre miliari indiscusse, ma mancano anche molti mostri sacri, un ordine cronologico-storico, termini tecnici adeguati, forse proprio un senso. È molto personale, ma in grado di stimolare a sufficienza la curiosità di qualche bendisposto. La lista ha un ordine: dai dischi più facili a quelli più ostici. - Chemical Brothers, “Dig Your Own Hole” (1997), siamo dalle parti della discoteca, roba per ballare, magari drogarsi, fate voi. Roba bella carica, si diceva una volta. Siamo in Inghilterra e ne approfittiamo allora per segnalare sempre i connazionali Underworld di “Dubnobasswithmyheadman” (1994), anche loro campioni di vendite, grazie anche alla colonna sonora di Trainspotting. - Daft Punk, “Homework” (1997): qui siamo in Francia e restiamo in ambito commerciale, seppur di alta qualità. Anche qui si balla di brutto, ma il tutto è meno fisico e più levigato. Quando uscì, questo disco lo odiai, non lo nego. Sempre dalla Francia, altro disco elettronico da segnarsi in agenda, ma virato molto al pop, molto molto pop, è “Moon Safari” debutto del 1998 degli Air. - Kruder & Dorfmeister, “The K & D Sessions” (1998): si scende in Austria e si inizia a fare sul serio con un doppio album molto sofisticato, che mescola vari stili. Suona anche jazzato e lounge, ma non spaventatevi. - Boards Of Canada, “Geogaddi” (2002): si torna su, in Scozia, per atmosfere che nascono dai documentari e che li dovrebbero tornare. Non è mica una cosa brutta, anzi. - Autechre “Incunabula” (1993): ecco, gli Autechre segnano forse lo scarto decisivo in questo elenco, arriviamo all’ambient-techno, qui bisogna iniziare a impegnarsi un po’ per ascoltare, ma ne varrà la pena. - Matmos “A Chanche To Cut Is A Chance To Cure” (2001): veri e propri cacciatori di suoni, in quest’album ne utilizzano solo di registrati in un ospedale. Non si spiega come possano essere diventati quasi delle star internazionali. Anzi, sì, il merito è di Bjork, una che ci capisce, e che li ha voluti con sé in tour e su disco. - Aphex Twin “Selected Ambient Works 85-92” (1992): eccolo, quello che è considerato il più grande genio della musica elettronica. La scelta dell’album è abbastanza casuale, partite un po’ da dove volete. - Plastikman “Closer” (2003): il progetto glaciale del canadese Richie Hawtin, figura chiave di tutta la scena; il suo è quasi un manifesto della cosiddetta minimal techno (vedi anche i produttori tedeschi Basic Channel). - Shackleton “Three EPs” (2009): qui la techno si fa tribale e si parla anche di dub. Noi ci fermiamo un po’ prima, altrimento dovremmo parlarvi di Burial, che intanto potete segnarvi nell’agenda bello in rosso. - Carl Craig & Moritz Von Oswald “Recomposed”: un disco forse minore, paragonato al resto della lista, ma una vera e propria chicca da scoprire, in cui due mostri sacri della scena ripropongono in chiave techno la musica di Maurice Ravel. - Murcof “Remembranza” (2005): e a proposito di musica classica, l’elettronica spettrale di questo messicano pare quasi classica contemporanea. - Oval “94 Diskont” (1995): qui parliamo soprattutto di glitch. Cosa sono? Ascoltateli. Possono sembrare rumori. Ma il risultato finale è esaltante. - Pan Sonic “Kesto” (2004): dalla Finlandia, questa volta, atmosfere per forza di cose glaciali. Spesso molto ostiche, non sempre. Grandissimi.
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CULTURA& TEMPO LIBERO
giovedì 8 novembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI
• CINEMA •
CinemaCity - Ravenna Argo (Regia di Ben Affleck)
fer.: 17.30-20.20-22.45; sab.: 17-20.20-22.45; dom.: 15.25-17.50-20.20-22.45
Programmazione da giovedì 8 a mercoledì 14 novembre
fer.: 17.30-20.10-22.50; sab.: 17-20.10-22.50; dom.: 15.30-20.10-22.50
(Regia di Bill Condon)
fer.: 17.30-20-20.45-22.45; sab.: 16-17.15-20-20.30-22.45-23.15 dom.: 15.30-17.15-18.15-20-21-22.45 (Regia di Massimiliano Bruno)
gio., ven., lun. e mar.: 17.30-20.30-22.45; sab.: 18-20.30-22.45; dom.: 15.30-17.40-20.30-22.45; mer.: 20.30-22.45
feriali e sab.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21; mercoledì riposo
Io e te da gio. a mar.: p.u. 20.30
Europa - Faenza
Argo (Regia di Ben Affleck)
fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.50-20.20-22.40-00.55; dom.: 15.25-17.50-20.20-22.40
(Regia di Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte)
ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
(Regia di Genndy Tartakovsky)
fer.: 20.35-22.45; sab.: 17.40-18.20-20.35-22.45-00.45; dom.: 15.30-16.10-17.40-18.20-20.35-22.45
(Regia di Iginio Straffi)
Proiezione in 2D: gio., ven., lun. e mar.: 17.30-20.20; sab.: 16-18-20.20; dom.: 15.30-17.30-19.30; mer.: p.u. 17.30
Red lights (Regia di Rodrigo Cortés)
gio., ven., lun. e mar.: 20.25-22.40; sab.: 17.50-20.25-22.40-00.55; dom.: 15.35-17.50-20.25-22.40; mer.: p.u. 22.40
Il matrimonio che vorrei (Regia di David Frankel)
gio., ven., lun. mar.: 17.40-20.40-22.40; sab. e dom.: 16-18-20.40-22.40; mer.: 20.40-22.40; lun.: p.u. 20.30 (film in lingua originale inglese)
007 Skyfall (Regia di Sam Mendes)
gio., ven., lun., mar.: 20-21-22.45; sab.: 17.50-20-21-22.45-00.30; festivi: 15.10-17-17.50-20-21-22.45; mer.: 20-22.45
The wedding party (Regia di Leslye Headland)
gio., ven., sab., dom. e mar.: 20.35-22.35; lun.: p.u. 22.35
Silent Hill: revelation (Regia di Michael J. Bassett)
Proiezione in 3D: sab.: p.u. 00.50
Viva l’Italia
(Regia di Steve Martino, Mike Thurmeier)
Proiezione in 2D: fer.: p.u. 17.30; sab.: 16-18; dom.: 15.40-17.40
(Regia di Massimiliano Bruno)
gio., ven., sab., dom., lun. e mer.: p.u. 20.20
(Regia di Jacques Audiard)
(Regia di Oliver Stone)
sab. e dom.: p.u. 21
fer. e dom.: p.u. 22.35; sab.: 22.35-00.50
Proiezione in 2D: sab.: p.u. 16; dom.: p.u. 18.10
The wedding party
San Rocco - Lugo
(Regia di Leslye Headland)
Io e te
gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: p.u. 20.35
IL MANGOSTANO:
Moderno - Fusignano Un sapore di ruggine e ossa
Le belve (v.m. 14)
ParaNorman (Regia di Chris Butler)
(Regia di Bernardo Bertolucci)
ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
Gladiatori di Roma (Regia di Iginio Straffi)
L’ESPERIENZA ENTUSIASMANTE DEL DOTT. ANDERSON Il dott. Karl Anderson, medico statunitense specializzato nelle malattie della gengiva, ha investigato i benefici del mangostano attraverso l’uso personale, passando in pochi mesi dallo scetticismo all’eccitazione. In breve, è arrivato alla promozione di questo estratto particolarmente naturale e all’uso terapeutico sui suoi pazienti. «Da quindici anni – ricorda -, a causa di una lesione, soffrivo di forti dolori “osteoartriti” alla schiena. Dopo aver visto la ricerca scientifica sull’estratto di mangostano, ricco di inibitori Cox 2, importanti per il sollievo dal dolore, decisi di sostituire l’uso giornaliero di alcuni farmaci con una dose regolare di mangostano. Poco dopo, notai un beneficio perché il sollievo dal dolore fu immediato, senza contare poi che avevo più resistenza fisica e riuscivo a riposare
Cena tra amici
fer.: 20.10-22.45; sab.: 17.30-20.10-22.45; dom.: 15-17.40-20.10-22.45
Gladiatori di Roma
L’Era Glaciale 4 - Continenti alla deriva
(Regia di Sergio Castellitto)
mer.: p.u. 21.15 (film in lingua originale spagnola, sottotitolato in italiano
Hotel Transylvania
(Regia di Bernardo Bertolucci)
Venuto al mondo
(Regia di Fabian Belinsky)
da mer.: 20.20-20.45-21.25-22.45
gio., ven., sab., lun. e mar.: p.u. 22.30; dom.: p.u. 21.30
fer.: 17.30-20.30-22.45; sab.: 16-18.10-20.30-22.45; dom.: 15.30-17.40-20.30-22.45
Nueve Reinas
(Regia di Sergio Castellitto)
(Regia di Ole Bornedal)
(Regia di Akiva Schaffer)
ven., sab., lun. e mar.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.40-21.15
Venuto al mondo
The possession (v.m. 14)
(Regia di Genndy Tartakovsky)
(Regia di Cristian Mungiu)
(Regia di Bill Condon)
da gio.a mar.: p.u. 22.35
Hotel Transylvania
Oltre le colline
Cinedream - Faenza
(Regia di Oliver Stone)
Vicini del terzo tipo
lun.: p.u. 21.30
gio.: p.u. 21.15
Le belve (v.m. 14)
fer.: 17.30-20.25-22.45; sab.: 17-20.25-22.45; dom.: 15.25-17.45-20.25-22.45
(Regia di Leonardo Di Costanzo)
(Regia di Bernardo Bertolucci)
The Twilight Saga - Breaking Dawn II parte
Viva l’Italia
(Regia di Rodrigo Cortés)
L’intervallo
Amour
(Regia di Sam Mendes)
Red lights
sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Io e te
Jolly - Ravenna (Regia di Michael Haneke)
007 Skyfall
Proiezione in 3D: gio., ven., lun., mar. e mer.: p.u. 17.30; sab.: 16-18; dom.: 16.30-18.30; Proiezione in 2D: fer.: 18-20.35-22.35; sab.: 17.30-20.35-22.35; dom.: 15.30-17.30-20.35-22.35
(Regia di Tom McGrath, Conrad Vernon)
Sarti - Faenza
The Twilight Saga - Breaking Dawn II parte
da mer.: 17.30-18-18.3020.20-20.30-20.50-22.40-22.50
Madagascar 3
sab.: p.u. 18; dom.: 15.15
meglio la notte. Questi buoni risultati mi portarono a fare una ricerca scientifica approfondita, in particolare su pubblicazioni esistenti a livello mondiale. Questa ricerca mi dimostrò che c’erano stati dei risultati positivi su studi fatti sugli xanthones sia in laboratorio che sugli animali. La mia esperienza personale si estese alla mia famiglia e ai miei amici, con risultati eccezionali. E così anche molti miei pazienti hanno preferito l’alternativa di usare un prodotto naturale anziché di usar farmaci. In fondo, come dice il dott. Templeman, perché una persona dovrebbe usare una droga per ottenere gli stessi effetti che si possono trovare nella sostanza del cibo naturale? A differenza dei farmaci, il cui uso nel lungo termine può portare anche a gravi problemi di salute, il mangostano è un frutto che non dà effetti collaterali nocivi».
Pirati! Briganti da strapazzo (Regia di Peter Lord, Jeff Newitt)
Ted (v.m. 14)
dom.: p.u. 14.30
(Regia di Seth MacFarlane)
gio., ven., sab., dom. e lun: p.u. 22.40
L’Era Glaciale 4 - Continenti alla deriva (Regia di Steve Martino, Mike Thurmeier)
sab.: p.u. 17.30; dom.: 15.20-17.30; mar.: p.u. 21 (film in lingua originale inglese)
Circolo Jolly - Russi Ribelle - The Brave (Regia di Mark Andrews)
dom.: p.u. 15.30
Reality
Italia - Faenza
(Regia di Matteo Garrone)
dom.: p.u. 21
Amour (Regia di Michael Haneke)
gio. e mar.: p.u. 21.15; ven. e sab.: p.u. 20.25; dom.: p.u. 17
Gulliver - Alfonsine Viva l’Italia (Regia di Massimiliano Bruno)
ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Io e te
ERBORISTERIA ARTEBIO RAVENNA via Berlinguer, 44 (Palazzo degli Affari) tel.0544/270741
Astoria Multisala Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544 421026 Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033
(Regia di Bernardo Bertolucci)
ven. e sab.: p.u. 22.30 dom. e mer.: p.u. 21.15
INFOCINEMA Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Elles (Regia di Malgoska Szumowska)
mer. e gio.: p. u. 21.15
Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 0544 83165 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663 Circolo Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651
SCUOLE SUPERI LA PRIMA OPEN NIGHT DEL GINANNI UNA NOTTE PER PRESENTARE L’ISTITUTO
ALMAGIÀ
Le marionette tornano con Hansel e Gretel
Sopra il disegno di Clara Silvestri (9 anni), sotto quello di Giacomo Benini (8). A entrambi, scrivono nel loro resoconto di Halloween all’Almagià, è piaciuto in particolare l’orco
Dopo l’inaugurazione il 21 ottobre con “I vestiti nuovi dell’imperatore” e “L’orco del teatro” in occasione di Halloween, la stagione teatrale di figura per famiglie della città di Ravenna porta in scena la seconda delle quattro fiabe in cartellone: l’11 novembre all’Almagià sarà la volta di “Hansel & Gretel” nella riscrittura di Ortoteatro di Pordenone. Gli appuntamenti successivi saranno “Il gatto con gli stivali” con le maschere di TeatroVivo di Cotignola (20 gennaio) e “La bella addormentata nel bosco” ultima produzione di Florian Teatro di Pescara (3 febbraio). Lo spettacolo ha inizio alle 16.30. Biglietti e abbonamenti non hanno avuto variazioni di prezzo rispetto all'anno scorso, e hanno mantenuto tutte le agevolazioni come il biglietto Famiglia (20 euro) e il terzo figlio a 1 euro. Per tutta la durata della stagione, soprattutto nei week end sarà attivo un numero di prenotazione telefonica cellulare 392 6664211. Il 31 ottobe, come detto, l’Almagià ha ospitato la festa di Halloween: le famiglie hanno avuto l'opportunità di trascorrere tutto il pomeriggio, a partire dalle 15.30 in compagnia di atelieristi e attori. A questo spettacolo si riferiscono i due disegni accanto realizzati nell’ambito dell’iniziativa “Il piccolo giornalista”: gli spettatori possono realizzare un disegno e un breve resoconto, proprio come un cronista, da consegnare a fine spettacolo o alla nostra redazione.
O R I
Il 9 novembre l’istituto tecnico commerciale e per il turismo Ginanni in via Carducci effettuerà la prima apertura straordinaria serale (dalle 20.30) nell’ambito delle attività dell’orientamento rivolte ai ragazzi delle medie. Ad accogliere genitori e studenti ci sarà la dirigente scolastica, Giuseppina Tinti, che illustrerà insieme ad alcuni docenti, gli indirizzi e le attività della scuola. Massimo D’Angelillo, economista e presidente di Genesis illustretà gli sbocchi professionali nel territorio ravennate.
IN DA LIBERAMENTE
L I B R E R I A
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JUNIOR
GENITORI& FIGLI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
MOSAICO
LETTURE BILINGUE
Sabato 10 novembre alle 17 la libreria Liberamente in viale Alberti 38 a Ravenna ospiterà le lettrici volontarie di Nati per Leggere Ravenna per una lettura bilingue ad alta voce (italiano-inglese) per genitori con bambini. È il primo appuntamento dei tre previsti per i sabati invernali. Gli appuntamenti successivi: 24 novembre Mondo fa rima con noi. Leggere è un diritto. Letture ad alta voce in occasione della Settimana dei diritti dell'infanzia, 15 dicembre Nati per Leggere e Nati per la Musica, letture ad alta voce accompagnate da musica dal vivo per genitori con bambini. Info su www.natiperleggere.it e www.liberamentelibri.net. La libreria Liberamente è anche su Facebook con tutte le informazioni sugli eventi organizzati negli spazi di viale Alberti.
A Tamo si gioca con la musica Fino al 15 dicembre, a Tamo, nel complesso di San Niccolò di via Rondinelli a Ravenna, torna il consueto appuntamento con la rassegna di eventi dedicati ai più piccoli. Sabato 10, insieme ai genitori si gioca con la musica, insieme a Mara Luzietti alla Mostra Tamo (dai 5 agli 8 anni, prenotazione obbligatoria tel. 0544213371), mentre l’11 novembre si tornerà a spasso con Silvia Togni ma questa volta alla scoperta della Ravenna sull’acqua.
MANGIARE& BERE
giovedì 8 novembre 2010 | RAVENNA& DINTORNI
LA KERMESSE ENOLOGICA
Bollicine a Giovin Bacco Novità per il decennale della manifestazione aperta dal 9 all’11 novembre Il Re resta sempre il Sangiovese di Romagna (e il Novello, vista la stagione) ma quest’anno a Giovin Bacco ci saranno anche le bollicine per festeggiare il decennale della manifestazione enologica che è molto cresciuta negli ultimi tempi sia come pubblico sia come articolazione dei prodotti presentati e delle iniziative collaterali. Sede ormai consolidata il Pala De André dove la kermesse dedicata al vino romagnolo e ai prodotti tipici aprirà i battenti venerdì 9 (dalle 17 alle 23), sabato 10 (dalle 14 alle 23) e domenica 11 (sdalle 14 alle 22). Cuore della manifestazione restano i banconi delle degustazioni, con alcune novità che riguardano i produttori romagnoli invitati a partecipare, oltre che con i Novelli e i Sangiovesi di Romagna, anche con un’Albana o altro vino bianco autoctono. Poi come si accennava, ci sarà spazio per uno dei prodotti più di successo in campo vinicolo in anni recenti: spumanti e prosecchi provenienti da Franciacorta, TrentoDoc, Oltrepò Pavese e Piemonte Alta Langa. Per quanto riguarda il cibo, invece, quest’anno il servizio di ristorazione al Pala De Andrè è affidato allo staff dell’Osteria del Gran Fritto di Stefano Bartolini che propone sia il pesce dell’Adriatico sia la carne del Presidio Bovina Romagnola. Il sabato e la domenica l’osteria aprirà per l’occasione alle 13 per il pranzo (quindi un’ora prima della fiera). Inoltre, sono da sottolineare le iniziative marcate Slow Food che con le due condotte di Ravenna e Godo è fra i promotori di Giovin Bacco (assieme a
Tuttifrutti, Comune e Wine Food festival dell’Emilia Romagna). Il sodalizio della chiocciolina propone nel suo stand una bottega dei prodotti dei Presìdi locali enazionali e due Laboratori del Gusto: “Lo spumante italiano. Degustazione di 4 bollicine made in Italy” (il venerdì alle 18.30, con la guida del “nostro” Fabio Magnani) e la “Verticale di 4 annate di Romagna Sangiovese Superiore Riserva Terra di Covignano” (la domenica alle 15.30, conduttore Piero Fiorentini). In programma, sempre allo spazio Slow Food diverse “chiaccherate” su temi enogastronomici con studiosi ed esperti: si va dallo zafferano delle Terre di Oriolo dei Fichi al progetto asparagina delle pinete ravennati, dal carciofo Moretto di Brisighella, alla tradizione dei brodetti romagnoli. Sabato 10 novembre, alle 15.30, è previsto invece un seminario con diversi esponenti della produzione agricola e alimentare romagnola che interverranno sul tema “I prodotti del
GUSTO
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territorio ambasciatori della Romagna nel mondo” condotto da Fabio Giavedoni, curatore della guida Slow Wine. Infine, chiusura in bellezza, lunedì 12 novembre, all’agriturismo CàMì di Lido di Savio per un’inedito omaggio al brodetto con ai fornelli due grandi interpreti della cucina territoriale Vincenzo Cammerucci di CâMí e Maria Grazia Soncini della Capanna di Eraclio. Per l’occasione verrà assegnato il premio "È bdòcc d'ör" alla personalità che ha contribuito a valorizzare in questi anni la cultura della Romagna. Evento a pagamento e prenotazione obbligatoria tel. 339 4703606.
Diesis, Diapason e Maestoso: la selezione di tre vini dedicata dai Poderi Dal Nespoli a Ravenna Festival CONDOTTE DI RAVENNA e GODO
SELEZIONE
Tre vini d’eccellenza dei Poderi Dal Nespoli per il Ravenna Festival Si chiamano, emblematicamente, Diesis, Diapason e Maestoso, i tre vini d’eccellenza (rispettivamente un Forlì Bianco Igt, un Sangiovese doc superiore e un Sangiovese doc riserva) che l’azienda vitivinicola Poderi Dal Nespoli ha prodotto recentemente per rendere omaggio al Ravenna Festival e al progetto della Trilogia Verdiana. La selezione di vini, a tiratura limitata, è stata presentata a fine settembre, nella tenuta Dal Nespoli, in piena vendemmia, in occasione di un incontro conviale, che è stato anche uno straordinario preludio alla messa in scena di Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, visto che le arie tratte dalle opere si sono intrecciate al profumo dei mosti, nell’inusuale cornice concertistica della grande cantina dell’azienda. Protagonisti dell’evento – concluso dall’aria «Libiam libiamo, ne' lieti calici» – i giovani cantanti Francesco Landolfi, Clara Calanna, Giordano Lucà, Teona Dvali, la pianista Elisa Cerri, la regista e presidente del Ravenna Festival, Cristina Muti, assieme a Marco e Alfeo Martini dei Poderi Dal Nespoli (nella foto a fianco). Un’occasione speciale nella quale si è sottolineata l’importanza della valorizzazione delle eccellenze della nostra terra sia in campo culturale e musicale che in quello dell’enologia e dei prodotti tipici, come il Sangiovese che nella valle del Bidente dove hanno sede le cantine emerge – grazie alle particolarità geomorfologiche e microclimatiche – con carattere di grande originalità e qualità. L’azienda, fondata nel 1929 dalla famiglia Ravaioli che con la famiglia Martini gestisce tuttora l’andamento e lo viluppo, ha investito negli ultimi anni ingenti risorse, nell’ammodernamento dei metodi di coltivazione e produzione vitivinicola, nei sistemi di invecchiamento e confezione dei vini, in impianti sicuri ed ecosostenibili, in strutture di accoglienza turistica e marketing. Con la consapevolezza che la tutela delle milgiori tradizioni del made in Romagna e del made in Italy vanno sempre intrecciate con l’innovazione e la sperimentazione. L’azienda dei Poderi Dal Nespoli parteciperà con un suo spazio di promozione e degustazione a GiovinBacco.
MANGIARE& BERE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
COSE BUONE DI CASA
PAGINE GOLOSE
Nuova ricerca di Pozzetto su pantagruelici romagnoli
RISTORANTE ALEXANDER
Sablé e biscottini salati, deliziosi con il buon vino
Pasta, tartufi e vini rossi, ai fornelli il giovane chef di talento Mattia Lazzari
a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT
Il gastrosofo ed enciclopedico studioso dei saperi e dei prodotti mangerecci della Romagna, il grande Graziano Pozzetto, ha dato alle stampe una nuova voluminosa ricerca sul cibo della e nella nostra terra. L’indagine, come sempre ricca e minuziosa, stavolta però non tocca una materia prima o una tradizione della trasformazione gastronomica ma persone, personaggi, personalità dalla grandiosa voracità nella storia romagnola più o meno recente. Si tratta di grandi mangiatori e bevitori, ma anche dei mangiari delle osterie, dei convivi rituali e delle tavole imbandite per le feste comandate dell’anno. Per questo excursus gastroantropologico Pozzetto ha consultato studiosi come Giuseppe Bellosi, Piero Meldini e innumerevoli fonti giornalistiche e letterarie che vanno da Fuschini a Guerrini, da Stecchetti a Serantini, a Panzini. Il volume edito da Panozzo è corredato da illustrazioni (a partire dalla copertina) di Tonino Guerra. Il libro sara presentato dall’autore a Sala D’Attorre di Casa Melandri, martedì 13 novembre, alle 18.
GLI STAPPATI
Rubicone Rivola di Podere Palazzo: più decisa l’annata 2009 del 2011 di FABIO
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Venerdi, sabato e domenica al Pala de Andrè a Ravenna c'è la manifestazione GiovinBacco, così ho pensato ai biscotti per il vino. Biscotti salati da gustare con un buon bicchiere di vino rosso o bianco. Sablè con rosmarino e pinoli e sablè con salvia e noci. Ingredienti: farina 00 gr. 250, fecola gr. 250, burro gr. 400, mandorle bianche macinate finemente gr. 100, parmigiano grattugiato o pecorino gr. 150, uova gr. 100, sale, pepe. Preparazione: impastare il burro morbido con le farine, aggiungere le mandorle e il formaggio poi le uova leggermente sbattute, sale e pepe. Dividere l'impasto a metà. in uno aggiungere gr. 100 di pinoli tritati e due cucchiai di rosmarino tritato, nell'altro due cucchiai di foglie di salvia tritate e gr. 100 di noci tritate. Impastare bene poi avvolgere gli impasti nella pellicola e metterli in frigorifero per un'ora. Trascorso il tempo riprendere gli impasti e fare dei rotolini del diametro di circa 3 cm., adagiarli su un vassoio sigillarli con la pellicola e rimettere in frigorifero per almeno dieci ore. riprendere i rotolini, pennellarli con l'uovo tagliare delle fettine di spessore di 1 cm, adagiarle su placche da forno ricoperte con l'apposita carta e cuocere in forno a 180° per circa 10/15 minuti. Biscotti all'olio e nocciole con rosmarino. Ingredienti: farina 00 gr. 150, farina integrale gr. 50, nocciole tritate finemente gr. 30, parmigiano grattugiato gr. 60, un cucchiaino di lievito per torte salate, 80 ml di olio extra vergine d'oliva, 2 uova, sale, un cucchiaio di rosmarino tritato o altra erba aromatica. Preparazione: impastare tutti gli ingredienti, fare dei rotolini del diametro di 3 cm. e lasciare riposare in frigorifero per circa 10 ore avvolti nella pellicola, poi pennellarli con uovo e tagliarli a fettine dello spessore di 1 cm. adagiare le fette su placche ricoperte con carta forno e cuocere in forno caldo a 180° per circa 10/15 minuti.
MAGNANI GLISTAPPATI@GMAIL.COM
Oggi confrontiamo due vini dell’azienda cesenate “Podere Palazzo”. Il “Bianco Rubicone Rivola” 2009 e 2011. Stesso vino ma due annate diverse. Ottenuti entrambi da uve chardonnay, il 2009 ha odori di burro, polline e frutta matura con note speziate e tostate di noci e nocciole. Ricordi floreali di acacia e camomilla essiccata. Sfumature di tabacco frantumato e cenere. Al palato leggera pienezza, sottile freschezza ma senza il trasporto dello slancio acido. Leggera sapidità. Il 2011, invece, ha odori di pietra focaia, pietra di fiume e leggera graffite in apertura e ricordi di grano, orzo ed erbe aromatiche. Rifiniture floreali e frutta fresca. Ancora trattenuto nell’espressione, ma lascia ben sperare. La bocca ancora non è distesa come il 2009. Freschezza e sapidità su un finale ancora non ben definito. Gli serve ancora un po’ di tempo.
fiera dolciaria CIOCCOLATO E CIOCCOLATAI IN PIAZZA Torna anche quest’anno, da giovedì 9 (inaugurazione nel pomeriggio) a domenica 10, in piazza del Popola a Ravenna, Art & Ciocc, la fiera itinerante dei cioccolatieri. L’iniziativa promossa da Confcommercio propone come di consueto stand per la degustazione e l’acquisto di cioccolato e prodotti dolciari, laboratori gastronomici con maestri cioccolatai, assaggi guidati e animazioni per i più piccoli.
Secondo appuntamento giovedì 15 novembre al ristorante Alexander di Ravenna con “Saranno Famosi”, la pregevole rassegna di alta gastronomia dedicata alle nuove leve della cucina contemporanea italiana, curata da Elsa Mazzolini, direttore della rivista “La Madia Travelfood”, in collaborazione con il ristorante Alexander. Un’occasione per gustare le creazioni di giovani e talentuosi chef preparate per l’occasione con prodotti del territorio e inediti abbinamenti con vini eccellenti. Protagonista della serata, Mattia Lazzari, 21 anni, chef executive presso il Relais Torre del Gallo di Amelia, in Umbria, un elegante e confortevole agriturismo, con un ristorante già molto apprezzato da gourmet italiani e stranieri, proprio per la bravura e l’inventiva del suo cuoco di punta. Lazzari – coadiuvato ai fornelli dal collega dell’Alexander Mattia Borroni – proporrà agli ospiti un menù di tre piatti più dessert legati al tema: “La pasta, il tartufo di pineta e vini rossi”. In abbinamento alle portate infatti sono previsti due notevoli rossi toscani della cantina Felsìna. È consigliabile prenotare allo 0544 212867. Le prossime due serate con i giovani chef di “Saranno Famosi” sono previste il 29 novembre.
RISTORANTE
annuncia a tutti i clienti che Dalla colazione all’aperitivo Dal rinfresco al cocktail di fine serata Prepariamo buffets freddi e caldi per ogni tipo di cerimonia Rinfreschi per lauree
RESTERÀ CHIUSO per un breve periodo di ferie dal 5 al 28 novembre 2012 compresi. CI RIVEDIAMO IL 29 NOVEMBRE con le nuove proposte e la consueta cordialità e professionalità.
Vi aspettiamo!
Gelateria artigianale
Interpellateci per preventivi: la nostra professionalità è al vostro servizio RAVENNA - Via Cesarea 5 - Tel. 0544 65766
Piazza Saffi 13 - Punta Marina Terme (RA) Per info e prenotazioni: Tel. 0544 437228
www.ristorantecristallo.com cristalloristorante_55@virgilio.it
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MANGIARE& BERE
giovedì 8 novembre 2012 | RAVENNA& DINTORNI
TRADIZIONI POPOLARI di Giorgia Lagosti
Nelle vecchie case rurali tipiche delle campagne romagnole, sotto l'abitazione con l'apertura a valle o in una costruzione attigua, c’era sempre la stalla. Accoglieva la ricchezza del podere, i buoi, i manzi, le vacche, le mucche e i vitelli. Per i più fortunati c’era anche il toro. La stalla custodiva le bestie, al “bèsci”, tanto care al contadino perché, oltre a fornire carne e latte, alleviavano la sua fatica nei campi: trainavano i carri carichi di covoni, di letame, di legna ed erano indispensabili per l'aratura. Nelle stalle però c’era una piccola zona riservata agli attrezzi, agli strumenti del lavoro ed era quella in cui si stava radunati a veglia nel tiepido calore animale durante le fredde serate invernali. Si conversava e si lavorava: fabbricare canestri, filare la lana, fare la calza, “gucchiare”, intrecciare la paglia del grano per farne cappelli e sporte erano attività molto frequenti. Dopo cena, verso le sette di sera, ci si riuniva in qualche stalla. Si partiva insieme, in gruppo, usando un’unica lanterna (per risparmiare) per andare a veglia dal vicino o da chi aveva più disponibilità, per dare inizio a questo antico rituale. Prima di tutto, nelle famiglie molto religiose, si recitava il rosario. Poi, quasi senza accorgersene, il tono della serata cambiava. Ecco allora che si raccontavano favole, barzellette e giochi di parole. Fra i vari soggetti, occupavano i primi posti le leggende e le credenze popolari. Si evocavano episodi del passato, qualche personaggio più o meno famoso, si ripetevano i detti ed i proverbi dei nonni e dei bisnonni. In questo modo la cultura popolare si tramandava direttamente di bocca in bocca, senza dover ricorrere a fonti scritte, tanto più che non abbondavano coloro che sapevano leggere ed anche i libri scarseggiavano. Le donne, specialmente le più anziane, filavano la lana, la canapa. Quelle più giovani invece, ricamavano e, anche se non avevano ancora il fidanzato, preparavano il corredo: in cuor loro c’era sempre la speranza di trovarne uno!Gli uomini, dopo aver “governato” gli animali pulendo greppie e covili, eliminando lo stalla-
Dalla “bustringhèda” alla “mèca”: la veglia nelle stalle
tico attraverso una porticina e per ultimo dando da mangiare ai bovini, si dedicavano a qualche attività artigianale: preparavano manici per le pale e i forconi, personaggio costruivano rastrelli di leIL VIN BRULÉ gno e scope grossolane di Fino agli anni sessanta il rami per la stalla e per brustolinaio stazionava l’aia. I ragazzini infine poall’ingresso dei luoghi di tevano dare una mano svago o di raduno, con la sua cesta e l’immanagli adulti o costruirsi cabile misurino (un picqualche gioco per loro cocolo barattolo di latta) me fionde o trappole. dal quale versava la giuVerso le undici o la sta quantità di semi in mezzanotte al massimo, il un cartoccio di giornale. padrone di casa si alzava Negli stadi o nei cinema e diceva in tono che non era tutto un rosicchiare ammetteva repliche: … di brustolini. «Andèn a durmì»! Tutti
obbedivano senza obiettare e così finiva la serata. La veglia invernale nella stalla era un’istituzione sociale, un vero e proprio “rito” con la vitale funzione di offrire occasioni di socializzazione, di lavoro, di svago, di trasmissione orale del patrimonio culturale e di diffusione dell’informazione. E la ritualità della veglia veniva mantenuta anche per tutto quello che riguardava piccole preparazioni gastronomiche che scandivano il passare dei mesi freddi o il presentarsi di situazioni particolari. Si cominciava fin dalla fine dell’estate a preparare i “brustolini”: le zucche raccolte in settembre, quelle grosse e molto mature, venivano lasciate esposte all’ultimo sole dell’estate ben stese sul tetto del porcile. Dopo qualche settimana poi, i bambini le avrebbero spaccate e svuotate di tutti i semi e proprio questi, lavati e asciugati, venivano disposti su assi di legno e fatti essiccare al sole rigirandoli molto spesso. Riposti infine in sacchi di tela, si conservavano nella madia, vicino ai ceci. Questi erano lì già da un po’ di tempo: in piena estate i bacelli secchi, buttati sull’aia e battuti con “al zerli”, due ba-
stoni, uno lungo e uno corto legati fra loro, si aprivano e lasciavano liberi i piccoli semi. Arrivava infine la stagione della veglia e, mescolando i semi di zucca ai ceci secchi, si procedeva alla preparazione dei brustolini: il testo, la teglia di terracotta della piadina, arroventato sulle braci del camino, un po’ di acqua con sale grosso da versare sui semi quasi cotti e la scopetta, “e garnadèl”. Serviva solo questo. Si preparava la “bustringheda”. Ancora calda veniva portata nella stalla e, assieme ad un bel bicchiere di vino brulè, avrebbe allietato la veglia. E sempre il brulè accompagnava anche un’altra semplice ricetta delle serate invernali: i “cuciarul”, le castagne secche. Queste, fin dal pomeriggio, venivano cotte nell’acqua assieme a due o tre fichi secchi e qualche scorzetta d’arancia. Servivano ore e ore di bollitura. Poi, finalmente tenerissime e immerse in un liquido denso e profumato, venivano servite dall’azdòra in grandi tazzone, calde e confortanti. Che dire poi della “mèca”? Un po’ di farina gialla, un pizzico di bicarbonato, qualche cucchiaio di acqua, zucchero e uva passa. Se poi c’era, si aggiungeva anche qualche mandorla. Impastato e modellato a filoncini, questo composto veniva avvolto nella carta gialla inumidita e cotto sotto la cenere. La “mèca” doveva rimanere lì
bevanda IL VIN BRULÉ (RICETTA) Si prendeva il vino rosso, quello migliore dell’annata, e se ne riempiva una grande pentola. Questa veniva posta sul fuoco di cucina o sulla “rola”, perché si scaldasse. Si aggiungevano anche scorze d’arancia, di limone, chiodi di garofano, cannella e un po’ di zucchero. Quando il tutto prendeva il primo bollore, con un fiammifero, si incendiava l’alcool perché svaporasse: il brulè avrebbe così avuto meno gradi e lo avrebbero potuto bere anche i ragazzini presenti alla veglia. Dolce e profumato non ubriacava ma scaldava, dissetava e portava allegria!
per circa mezz’ora. Eliminata la carta, veniva tagliata a fettine e offerta agli ospiti della veglia. Ogni tanto poi arrivavano giorni “particolari”, quelli cioè in cui c’era aria di festa o di … fidanzamenti. Per quelle serate l’azdòra preparava le “cantarelle”, il “dolce dei poveri”. Erano delle semplici frittelline fatte con farina bianca e gialla, con la seconda un terzo della prima. Poi latte e un pizzico di sale. Cotte sul testo e condite con olio e zucchero, erano perfette per festeggiare il momento. In alcune famiglie, quelle più benestanti, l’impasto veniva arricchito con la scorza di un limone o di una arancia o qualche pezzetto di mela e qualche noce. Poi, ancora calde si “finivano” con miele, rosolio, anice, marsala o saba.
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SALUTE& BENESSERE
SALUTE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
PERCORSO ASSISTENZIALE
Le donne dopo gli «…anta» Ciclo di incontri sulla menopausa nei consultori dell’Ausl I consultori familiari dell’Ausl di Ravenna, propongono un percorso assistenziale per la donna in menopausa che ha lo scopo di affrontare gli aspetti correlati all’evento, ponendo attenzione non solo agli aspetti sanitari ma anche a quelli relazionali e psicologici, per accompagnare la donna in modo globale in questo passaggio. La menopausa è un evento di per sé naturale e fisiologico e non comporta particolari problemi di salute se sono rispettate norme e stili di vita utili a promuovere e mantenere una buona condizione fisica. Talvolta, la menopausa può determinare una serie di disturbi soggettivi più o meno marcati o causare un peggioramento di cambiamenti naturali che riguardano il metabolismo, la struttura osteoarticolare e muscolare, aspetti sessuali e psicologici. Anche il contesto famigliare e sociale, culturale ed ambientale può influire sul grado e qualità delle manifestazioni post menopausa. Gli incontri promossi dai consultori, vedranno la presenza delle ostetriche, psicologi e ginecologi ed affronteranno gli aspetti fisiologici, psicologici e i corretti stili di vita volti a promuovere e mantenere una buona condizione fisica Questi gli appuntamenti del mese
di novembre: Ravenna (Consultorio familiare, via Berlinguer 11); 8 novembre, dalle 16,30 alle 18,30 - 22 novembre, dalle 16,30 alle18,30. Info e iscrizioni tel. 0544 286930 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13. Martedì e giovedì dalle ore 14 alle 17. Lugo (Consultorio familiare Viale Masi 22);12 novembre dalle 16,30 alle18,30 - 26 novembre dalle 16,30 alle 18,30. Per informazioni ed iscrizioni tel. 0545 213940 dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 12,30. lunedì dalle ore 14 alle 18
prevenzione GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE INFO E PROVE GLICEMICHE GRATUITE Il 14 Novembre, come indicato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si celebra in più di 160 Paesi la Giornata Mondiale del diabete. In Italia, il consueto appuntamento, giunto ormai alla dodicesima edizione è fissato per il 10 e 11 novembre 2012 in circa 500 piazze italiane. Il personale dei servizi di diabetologia degli ospedali di Ravenna, Lugo e Faenza unitamente all’ Associazione Diabetici Ravennate, Croce Rossa Italiana e Lions organizzano postazioni dove verranno effettuate, da personale specializzato, gratuitamente prove glicemiche. Nell’occasione verrà distribuito materiale informativo. I rappresentanti dell’associazione ed i medici saranno a disposizione per qualsiasi informazione. A Ravenna l’appuntamento è in Piazza XX settembre, sabato 10 novembre dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Domenica 11 novembre dalle 9 alle 12.30
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LA CURIOSITÀ
La nuova vita di Luce L’ex pornostar Selen apre un centro olistico È rimasta solo Luce, non c’è più Selen. Si chiamerà proprio con il suo nome di battesimo il centro benessere olistico a Ravenna di Luce Caponegro, la 46enne ravennate ex diva del porno con il nome d’arte Selen conservato poi anche nella breve parentesi da dj: la Selen pornostar non esiste più da dodici anni, la Selen dj non esiste più da un anno, ora c’è solo la Luce imprenditrice nel mondo del benessere in società con il marito Toni Putortì. Inaugurazione in via Fortunato fissata per il 10 novembre alle 16.30. Come sarà il centro? «Io e mio marito Toni abbiamo pensato a un posto dove mente e corpo possano riposarsi e rigenerarsi. Sarà un luogo ispirato a una filosofia di benessere completo, pensando all’essere umano come un tutt’uno che unisce mente, corpo e anima». La nuova svolta imprenditoriale chiude le porte ad ogni esperienza artistica? «Ormai è più di un anno che non faccio più serate come dj, è stata una parentesi». L’intervista completa sul nostro sito internet www.ravennaedintorni.it.
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INFORMAZIONE PROMOZIONALE
L’arte di creare un sorriso
IL RUOLO DEI DENTI IN MEDICINA... E NELLA VITA
ODONTOIATRIA ESTETICA La bocca non serve solo per respirare e per masticare, ma è anche un organo di comunicazione che attira lo sguardo delle persone intorno a noi. Oggi più che mai il paziente pretende dal suo dentista denti bianchi, splendenti e regolari... perchè sa di poterlo ottenere Lamoderna odontoiatria può soddisfare il desiderio di un miglioramento estetico, cambiando colore, forma e posizione dei denti, e modificando volume e tono delle labbra, cornice inconsapevole della bellezza del volto. Nel mondo della pubblicità mediante l'uso di immagini sorridenti vengono evocate positività e successo.
IL MIGLIOR MODO DI CURARE L'ESTETICA DENTALE L'estetica del nostro sorriso può essere raggiunta con diverse metodiche, ma le più comuni sono: • Sbiancamento dei denti • Faccette in porcellana • Otturazioni in composito • Intarsi in ceramica • Corone in ceramica integrale
Per ciò che attiene il miglioramento del colore, oggi possiamo avvalerci di trattamenti al laser, eccellenti per lo sbiancamento dei denti nonchè molto efficaci e poco costosi. Quando il dente è compromesso da patologia cariosa, si ricorre invece alle otturazioni bianche, realizzate con materiali da otturazione che hanno il colore dei denti; soprattutto per i denti frontali (incisivi e canini) - ma anche per piccole otturazioni nei denti posteriori - i compositi sono oggi la scelta giusta. La durata di questa otturazione è però limitata a 3 - 6 anni e dipende dall'igiene orale del paziente.
Più complessa è la fabbricazione degli intarsi in porcellana. Non sono altro che otturazioni molto durature eseguite nel laboratorio, dove viene realizzato in ceramica l'equivalente della parte del dente mancante. Le moderne tecnologie stanno oggi permettendo la costruzione computerizzata di intarsi, sulla base di una impronta presa con le fibre ottiche - per esempio col sistema CEREC - invece di prendere un'impronta in modo tradizionale; la cavità è misurata con un laser ed i dati
ricavati sono trasmessi ad una fresatrice controllata da un computer. L'intarsio può essere cementato nella stessa seduta. Stessa indicazione estetica ma diversa procedura hanno invece le corone in ceramica integrale che trovano la loro ottimale indicazione laddove un dente è profondamente danneggiato (da carie o trauma). Si distinguono per la loro eccellente estetica. In questo modo oggi è possibile realizzare delle corone senza metallo anche nei denti posteriori. Il piu sorprendente risultato estetico lo si ha però solo con le faccette di porcellana, traslucenti e
molto sottili (ca. 0,5 mm), realizzate in laboratorio dopo aver preso un'impronta a fibre ottiche. Vengono incollate in modo permanente sulla parte anteriore dei denti frontali
con una tecnica adesiva speciale. Per i denti molto scuri, prima dell'applicazione delle faccette si consiglia un trattamento preliminare di sbiancamento, per evitare trasparenze di colore indesiderate. Correzioni di difetti di posizione, diastemi (=spazi), di forma e di colore, possono essere realizzate con risultati estetici eccellenti.
SALUTE& BENESSERE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 8 novembre 2012
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
CENTRO ESTETICO SOLIDEA
Quando il benessere inizia dalla cura dei piedi Quando si dice che il benessere parte dai propri piedi, c’è un perché. Spesso trascurate o dimenticate, si capisce l’importanza delle due estremità – che ogni giorno consentono di camminare e spostarsi – appena si avverte il minimo dolorino. Ecco allora che, tutto ciò che prima sembrava facile, può diventare un tormento. Per evitare l’insorgenza di fastidiose problematiche, la prevenzione è fondamentale. Per prendersi cura dei propri piedi, per coccolarli, il posto giusto è il Centro estetico Solidea di Ravenna, in via Porto Coriandro 7/C (di fronte alla Rocca Brancaleone): un’oasi di benessere in cui regalarsi un momento di relax, anche in una pausa dal lavoro. Qui è possibile sottoporsi regolarmente a una accurata pedicure estetica, con taglio dell’unghia, pulizia e applicazione dello smalto, oppure provare rilassanti e benefici trattamenti podalici o la riflessologia plantare. «Amare i propri piedi vuol dire dedicar loro attenzione almeno una volta al mese – ricorda la titolare Rita Fabbri che, di recente, ha frequentato un corso di aggiornamento tenuto da affermati podologi –. Chi viene da noi non solo può evitare l’insorgenza di fastidi, ma può anche essere consigliato e orientato verso un medico specialista qualora le piccole problematiche già in essere lo richie-
dano. A cominciare dalle unghie, il taglio deve essere giusto per evitare irritazioni o l’insorgenza di infezioni. Eliminare periodicamente e con continuità duroni e callosità, offre subito sollievo evitando un aggravamento della situazione».
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Gli strumenti utilizzati per la pedicure sono rigorosamente imbustati e sterilizzati dentro autoclave, esattamente come eseguito dai medici dentisti, per garantire la massima igiene. In particolare, sono utilizzati micromotori con piccole frese non taglienti che levigano i duroni e le piccole callosità, oltre a consentire di lavorare in sicurezza nei canali delle unghie. Chi lo desidera può sottoporsi anche a un pacchetto di trattamenti che consentono di ridurre o eliminare i problemi di ristagno di liquidi e gonfiori localizzati su piedi e caviglie. Per chi è alla ricerca di una “coccola”, c’è poi la riflessologia plantare: un massaggio di 45-50 minuti nelle varie parti del piede in corrispondenza soprattutto dei punti più sensibili che, secondo questa antica tecnica, corrispondono a un certo organo del corpo. Il centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), mentre il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì).
Centro Estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna Info tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it.
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MERLINO E IL DESTINO ARIETE Con Venere e Mercurio in trigono, svolte e occasioni sopraggiungono, anche se venerdì e sabato dovrete occuparvi di tediose questioni amministrative in vista del week end, quando ritroverete energia, voglia di fare e, in fatto di sesso, anche il senso della mis(t)ura con vecchi e nuovi partner. TORO Giovedì e venerdì l’espressione sfigo-mannaro degli ultimi giorni si distende, tanto da pensare di trascorrere un fine settimana rilassante in compagnia degli amici, ma ritagliate del tempo anche alla cura del corpo, vostro e del partner. A guadagnarci sarà l’umore in vista di futuri successi. GEMELLI Cresce la voglia di mandare in Cecenia amici, capi e famigliari che vi trascinano il sudomblico come un Mocio Vileda unto e consunto. Urge dosare le energie e rimandare il rimandabile. Andrà meglio nel fine settimana, grazie a Venere in appoggio, utile a fantasiosi colpi di cool. CANCRO Riservate un po’ delle vostre attenzioni alle avances di chi non punta solo al vostro punto G, partner compreso, sempre che desideriate dare all’amore lo spazio che merita, e non un angolo nel ripostiglio delle scope. Ma se così no fosse, domenica state a distanza di sicurezza dal partner. LEONE Stress e giramento di bolas dell’ultimo periodo vengono sostituiti da motivazione e ottimismo. Certe situazioni si sbloccano, escluso il bancomat, e la creatività vi esalta, anche suinamente. Ma venerdì e sabato niente ira, meglio sfogarvi con un pò di sport, non necessariamente con il partner. VERGINE Grazie alla Luna nel segno, riuscirete a fronteggiare ogni tensione senza spiccare mandati di cattura internazionali contro chi possiede il q.i. di un brontosauro con l’anemia. In amore non c’è però pianeta che tenga e la fornicazione è allettante come un piatto di cavallette fritte. Meglio rimandare. BILANCIA Grazie alla Luna nel segno, riuscirete a fronteggiare ogni tensione senza spiccare mandati di cattura internazionali contro chi possiede il q.i. di un brontosauro con l’anemia. In amore non c’è però pianeta che tenga e la fornicazione è allettante come un piatto di cavallette fritte. Meglio rimandare. SCORPIONE Con Saturno nel segno che vi rende efficienti, se le finanze sono lise e gli zebedei lesi, riuscirete comunque a superare ogni contrarietà. Concentrate ogni impegno e decisione tra giovedì e venerdì, perché nel fine settimana non basteranno i modi da self made cinghial per attizzare il partner. SAGITTARIO Con Marte e Mercurio nel segno, siete stranamente creativi e vivaci nel lavoro e negli affari privati, ma non abbiate fretta di concludere con dei risultati. In compenso potete dedicarvi ad attività venatorio-suine senza timore di incorrere nelle proteste degli ambientalisti. CAPRICORNO Gli astri tramano e le natiche tremano per via di certe preoccupazioni più emotive che oggettive. Non disperdete troppe energie se non volete arrivare al fine settimana così stanchi che il partner o corteggiatori new entry potrebbero decidere di rottamarvi senza passare dalle primarie del letto. ACQUARIO Non azionate il rotweiler automatico se giovedì e venerdì la pazienza crolla e certa gente vi farà urlare più dei Black sabbath. State calmi e sfoggiate una faccia a forma di glutei se volete centrare i vostri obiettivi nel lavoro e riuscire a fornicare almeno uno a tantum nel fine settimana. PESCI Tutto procede anche se Marte e Mercurio storti vi incupiscono gli zebedei. Non adagiatevi sullo sfigopessimismo e assecondate i consigli di un superiore che vi stima e con più esperienza di voi. Fine settimana di tutto riposo, anche perché suinamente avete la stessa produttività di una pentola.
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giovedì 8 novembre 2012 | RAVENNA&DINTORNI
QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 29 ottobre al 4 novembre 2012 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.
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Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001 Edizioni & Comunicazione srl Editore: Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica)
Mediocre
Scadente
Pessima
Collaboratori: Andrea Alberizia, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it
FARMACIE APERTURA DIURNA 8.30-19.30 Dall’8 al 10 novembre Comunale 1, via Berlinguer 34 - tel. 0544 404210; Comunale 2, via Faentina 102 - tel. 0544 460636; Classe, via Classense 72 (Classe) - tel. 0544 527410; Al Mare, viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019. Comunale 5, via delle Nazioni, 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
PULIZIA
Domenica 11 novembre Ghigi, via Cavour 78 - tel. 0544 38575; Porta Nuova, via Cesarea 25 - tel. 0544 63017; Comunale 5, via delle Nazioni, 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
(CRISTALLIZZAZIONI)
Dal 12 al 14 novembre Ghigi, via Cavour 78 - tel. 0544 38575; Porta Nuova, via Cesarea 25 - tel. 0544 63017; Comunale 3, via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; Piferi, viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.
APERTURA NOTTURNA 22.30-8.00 E TUTTI I SABATO 8-12.30 Comunale 8,
via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.
APERTURA DOMENICALE 8.30-12.30/15.30-19.30 Comunale 5,
via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
CICLISMO MTB
Sabato al via la seconda Medio Fondo in pineta
Quinta giornata Campionato Amatori Real Piangipane - Trattoria Ca’ Rossi 2-3; Rajax - Asd Bizantina 3-3; Gs Romagna - Lido Adriano 12-2; Us Savarna Asd - Asd Audace 3-3; Bar Pontino Asd - Gs Lamone 11-3 Classifica Bar Pontino Asd 13; Trattoria Ca’ Rossi 12; Asd Audace 10; Asd Bizantina 10; Real Piangipane 6; Us Savarna Asd 5; Gs Romagna 4; Gs Lamone 3; Rajax 3; Lido Adriano 0.
Mar
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
calcio uisp
Quinta giornata Campionato Seniores Pol. Rapid San Bartolo - Pol. Camerlona 1-1; Amatori Villanova - Cral E. Mattei 1-1; Gs Bruno Rossi - Pol. Rapid San Bartolo 0-1; Pol. Camerlona - Asd Punta Marina Terme 0-4; Riposa: Az. Football 2003 Classifica Timida Club 8; Az. Football 2003 7; Gs Bruno Rossi 7; Amatori Villanova 5; Pol. Rapid San Bartolo 5; Pol. Camerlona 4; Asd Punta Marina Terme 4; Casa Dell’Amicizia 3; Cral E. Mattei 2.
Lun
Sabato 10 novembre, Asd Sambi Team e Cicloclub Estense organizzano l’ottavo Gran Premio Cicli Sambi, seconda Medio Fondo Pineta Primo Maggio, gara di mountain bike aperta a tutti, per amatori, donne e giovani, di tutta la consulta nazionale, prova valida per il Giro delle Regioni 2012. Nell’ambito della manifestazione si svolgerà una cicloescursione per bikers e cicloturisti. Il ritrovo della manifestazione è a Fosso Ghiaia presso la Pineta Primo Maggio dalle ore 13. La quota di iscrizione è fissata in 12 euro con pacco gara e birra e salsiccia per tutti. La gara partirà alle ore 14.20 con partenza unica, a seguire la ciclo escursione. Per informazioni: 0544 407495; cell. 338 9906284; cell. 348 3957984; e-mail: casadelciclo@yahoo.it
IN SELLA/1 CALENDARI CICLOTURISTICI 2013 PRESENTAZIONE A RUSSI Venerdì 9 novembre presso la sede della Polisportiva Bertolt Brecht in via Gobetti 4 a Russi alle 20.30 si terrà un incontro rivolto alle società ciclistiche del coordinamento Uisp di Lugo, Imola, Faenza, Ravenna. Durante l’incontro verranno comunicati i calendari cicloturistici per l’annata 2013 e si parlerà del tesseramento del 2013. Al termine dell’incontro verrà offerto un rinfresco ai partecipanti.
IN SELLA/2 TORNA L’APPUNTAMENTO ANNUALE CON LA FESTA DEL CICLOTURISTA Mercoledì 14 novembre, dalle ore 21 si svolgerà presso la sala del Circolo Desiderio di viale Caravaggio 56 a Lido Adriano, l’annuale festa del Cicloturista, evento nel quale verranno effettuate le premiazioni delle Medio Fondo Ravennati organizzate da Uisp Ravenna. Il premio, un simpatico oggetto in ceramica, verrà assegnato ai ciclisti che avranno partecipato alla manifestazione. Le società che hanno organizzato le tre tappe in programma e alle quali va il nostro sentito ringraziamento per la riuscita dell’evento sono: S.C. Osteria, Asd Sambi Team, Pol CSC (CMC).
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A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it te n n i s I RISULTATI DEL CAMPIONATO MASCHILE A SQUADRE Seconda giornata del campionato invernale di Tennis Uisp maschile a squadre 2012-2013 girone Amatori. I risultati dettagliati, le classifiche e i risultati anche dei gironi Seniores sono pubblicati sul sito www.uisp.it/ravenna. Girone 1 Pol. 2000 Renato Team - Smile Caffè 2-1; Match point Tommy Team - Borgorosso ctc 70 C 3-0; Borgorosso Ctc 70 Castiglione B - CRAL VVFF 2-1; Riposa: CMC B Classifica Borgorosso Ctc 70 Castiglione B 6; Pol 2000 Tennis Renato Team 6; Smile 4; Matchpoint Tommy Team 4; Cral Vigili Del Fuoco 2; Borgorosso Ctc 70 Castiglione C 1; Cmc B 1 Girone 2 Tennis Accademy Lugo - Super Castel Bolognese 0-3; TC Conselice - Easy Tennis 2-1; Real Massa Lombarda - Suzanne Lenglen Fusignano 2-1; Riposa: Inà Evers Classifica Real Massa Lombarda 7; Tc Conselice 6; Super Castelbolognese 5; Suzanne Lenglen Fusignano 5; Easy Tennis 1; Inà Evers 0; Tennis Accademy Lugo; 0.
GINNASTICA
Iscrizioni ai corsi per la terza età Sono cominciati i corsi di ginnastica dolce per la terza età organizzati dalla Uisp Ravenna in collaborazione con l’Endas e l’assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna. Sono disponibili ancora posti nel nuovo corso organizzato presso la tensostruttura del campo di Atletica Leggera in via Falconieri. Nelle giornate di lunedì e venerdì dalla 10 alle 11 della mattina. Per le iscrizioni bisogna rivolgersi all’Ufficio decentrato del Comune di via Berlinguer in via Berlinguer 11. Disponibilità anche presso la palestra di via Landoni nelle giornate di martedì e giovedì dalle 9 alle 10 e dalle 10 alle 11, per informazioni Ufficio di Via Maggiore in Via Maggiore 120. Gli altri uffici decentrati con i quali collabora Uisp Ravenna sono : Ufficio di Via Aquileia in via Aquileia 13, ufficio di Marina di Ravenna in piazza Marinai d’Italia 19 e Ufficio di San Pietro in Vincoli in via Pistocchi 41/a. Per ulteriori informazioni, Uisp Ravenna 0544 219724.
SETTIMANALE
inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 8 novembre 2012
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