FREEPRESS n. 879
8-14 OTTOBRE 2020
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •
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PUNTI DI VISTA / 3 8-14 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
L’OPINIONE
L’OSSERVATORIO
5 ECONOMIA EFFETTO COVID SULLA CASSA INTEGRAZIONE
Alla fine alla Don Minzoni erano solo troppo avanti di Andrea Alberizia
Mentre ancora stiamo cercando di capire bene la differenza tra mascherine chirurgiche, Ffp2, con valvola, di cotone o di carnevale, cambiano ancora le regole per il loro utilizzo. Stavamo giusto prendendo la mano destreggiandoci tra il doveroso bisogno di proteggere noi e gli altri e il necessario bisogno di scoprirsi il muso, che tocca ricominciare da capo. Dall’8 ottobre la mascherina diventa obbligatoria in tutti i luoghi chiusi. E questa volta con “tutti i luoghi chiusi” il Governo intende che potremo togliercela solo tra le mura di casa, quel luogo che è stato un po’ rifugio e un po’ gabbia nei mesi del lockdown. Ma non era già così? In effetti molti già si comportavano così. Bravi loro. Male non poteva fare. Le stravaganti teorie secondo cui indossarla troppo a lungo causerebbe vattelapesca quali problemi per una eccessiva insipirazione di anidride carbonica paiono fugate dai dati di fatto: non si registrano stragi per anossia tra il personale sanitario, gente che con la mascherina ci fa anche dalle otto ore al giorno in su. Ora però l’obbligo prende un contorno più rigido, almeno nelle intenzioni del legislatore. Certo, resterà da vedere la prova dei fatti. Per quanto siano stati mesi confusi e convulsi, qualcuno ricorderà che a un certo punto arrivò un obbligo di mascherina anche nei luoghi della movida all’aperto dalle 18 alle 6. Si potrà dire con un buon grado di sicurezza che non venne rispettato in maniera proprio chirurgica. Lì c’era l’estate a tenerci tutti all’aperto, ora c’è l’autunno a riportarci al chiuso. Dove potrebbe cambiare qualcosa è a scuola. Finora si era detto che bastava garantire un metro di distanza fra le “rime buccali”, meravigliosa espressione catapultata nel 2020 da chissà quale angolo remoto del burocratese perché dire “bocche” doveva sembrare troppo banale. E così ci possiamo immaginare la dirigente scolastica della scuola media Don Minzoni di Ravenna pronta a gonfiare il petto: le proteste dei genitori contro l’obbligo di mascherina per tutto il tempo anche se distanziati in aula hanno portato il caso fino alle pagine del sito del “Corriere della Sera”. E ora salta fuori che erano solo troppo avanti. L’altra grande novità sarà che le Regioni non potranno più allargare le maglie per essere più permissive rispetto allo Stato. Insomma non si potrà andare dal genitore più morbido quando quello più severo fa la voce grossa. E questo potrebbe avere ricadute non indifferenti su un mondo enorme come i teatri.
Come riprenderci dalla depressione
8 PRIMO PIANO BOOM MONOPATTINI: MOBILITÀ SOSTENIBILE?
di Moldenke
12 SOCIETÀ VIRUS, ECCO TEST E TAMPONI GRATUITI PER GLI STUDENTI
17 ARTE LA MOSTRA SUL GRANDE FOTOGRAFO PAOLO ROVERSI
19 TEATRO 22 SPECIALE
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Autorizzazione Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Tribunale di Ravenna Gianluca Achilli, Maria Cristina n. 1172 del 17 dicembre 2001 Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Anno XIX - n. 879 Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Editore: Gardini, Enrico Gramigna, Simona Edizioni e Comunicazione srl Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna Magnani, Enrico Ravaglia, Guido Sani, tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Angela Schiavina, Serena Simoni, Direttore Generale: Claudia Cuppi Adriano Zanni. Fotografie: Massimo Pubblicità: tel. 0544 408312 Argnani, Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. commerciale1@reclam.ra.it Illustrazioni: Gianluca Costantini. Area clienti: Denise Cavina tel. 335 Redazione: 7259872 - Amministrazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 Alice Baldassarri, redazione@ravennaedintorni.it amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola
- Con la mascherina obbligatoria sempre e ovunque potremo finalmente tornare a Faenza senza sentire quella insopportabile puzza. (e potremo continuare a girare sulle nostre auto diesel che tanto lo smog non sarà più un problema, con la mascherina). - Potremo poi guardare con attenzione donne nude senza sentirci per questo in colpa, nella nuova mostra del Mar (vedi p. 17). - Potremo partecipare a qualsiasi evento in città e sentirci per una volta esperti di Dante, visto che pare che anche le scorregge quest’anno siano dantesche.
INTERVISTA AL COMICO MAURIZIO LASTRICO da pagina
Con l’autunno e il Covid la depressione è dietro l’angolo. Meglio rifugiarsi in alcuni premi di consolazione. Come questi:
Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB
- Finalmente la darsena è collegata con il centro storico perché hanno speso 3 milioni di euro per prolungare un sottopasso già esistente e farlo sbucare vicino al canale ad alcune decine di metri da un altro sottopasso esistente che collega allo stesso modo la zona della darsena con il centro storico ma che però evidentemente faceva schifo. (e per fare il nuovo sottopasso abbiamo pure distrutto un muro antico durante i lavori, ma i resti li abbiamo messi in mostra, quindi non rompete troppo le palle). - Possiamo consolarci con il fatto che almeno qui (a Faenza e non solo) la destra non ha vinto, forse grazie a Bonaccini che ha scritto un libro per dire come si batte la destra in una regione dove la destra non ha mai vinto. - Ma soprattutto, possiamo consolarci pensando alla prossima estate, quando tutto sarà finito. E potremo finalmente smettere di lavarci e tornare a puzzare tutti insieme in discoteca.
4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
DIRITTI UMANI/1 Un sit-in per le donne armene e azere Le Donne in Nero di Ravena organizzano un sit-in contro la guerra tra l'Armenia e l'Azerbaigian. L’appuntamento è per venerdì 9 ottobre dalle 17 alle 18 in via Cavour a Ravenna (davanti a San Domenico) «per esprimere sostegno alle voci di pace che arrivano da quella regione e solidarietà alle donne armene e azere».
DIRITTI UMANI/2
ANCHE A RAVENNA, IN BIBLIOTECA, LE SAGOME DI ZAKY Sono state inaugurate nell’ambito di un’iniziativa sul tema e resteranno alla Classense, nelle biblioteche del Sistema bibliotecario urbano e nelle sale delle biblioteche del Campus universitario di Ravenna le sagome in cartone raffiguranti Patrick Zaky, studente dell’Università di Bologna ancora detenuto nella prigione di Toira, Cairo. Un’iniziativa, partita da Bologna grazie ad Amnesty e al disegno dell’illustratore ravennate Gianluca Costantini, e arrivata così anche a Ravenna, «che vuole far comprendere ai cittadini quanto i diritti umani siano prossimi e di estrema importanza verso qualunque persona in ogni angolo del mondo – ha commentato il sindaco Michele de Pascale –. Spesso il rischio è che ciò che è percepito come lontano non ci riguardi personalmente, invece Patrick poteva essere il compagno di scuola di tutti, essere una persona qualsiasi in viaggio per motivi di studio o di lavoro».
AMBIENTE
SCIOPERO PER IL CLIMA, A RAVENNA VA IN SCENA LA PROTESTA CONTRO ENI Il movimento Fridays for Future punta i riflettori sul progetto per il confinamento di Co2 Il movimento di Fridays for Future, dopo il Global Day of Climate Action dello scorso 25 settembre, torna in piazza in tutta Italia in occasione dello sciopero nazionale per il clima, venerdì 9 ottobre. A Ravenna è in programma per venerdì mattina dalle 9.30 alle 11 in Piazza del Popolo, un flash mob, per inscenare ironicamente il progetto di Eni per il confinamento della CO2 all'interno dei giacimenti metaniferi esauriti. «Stiamo parlando della Carbon Capture and Storage, un progetto fallimentare che potrà sopravvivere solo grazie ad ingenti finanziamenti pubblici, ma che non risponde alle impellenti esigenze dell’emergenza climatica, ma che anzi ha il solo scopo di prolungare la vita del fossile. Un po' come nascondere la polvere sotto il tappeto senza risolvere i veri problemi», commentano dal movimento. L’invito è quindi quello di partecipare portando con sè delle scope, necessarie per la realizzazione del flash mob, oltre ai consueti cartelloni con i propri slogan e proposte. Per partecipare, informano i promotori, sarà necessario indossare la mascherina. A Faenza, invece, al posto del canonico evento mattutino in piazza, lo “sciopero” sarà più una callto-action: i partecipanti andranno infatti a pulire il lungofiume faentino. Il ritrovo è alle 15 in piazza del Popolo, con abbigliamento adeguato e guanti, dove i partecipanti verranno divisi in squadre e partiranno per la pulizia fino alle 18. In provincia, è in fase di organizzazione anche una manifestazione a Cervia, i Un manifestante a Ravenna cui dettagli al momento di durante uno sciopero per il clima andare in stampa non sono dello scorso novembre però ancora stati resi noti.
PARTIGIANI Due giorni in collina per ricordare i caduti della battaglia di Purocielo Sabato 10 ottobre alle 10.30 è in programma la cerimonia per ricordare i caduti della “Battaglia di Purocielo”. L’appuntamento è al monumento di Santa Eufemia di Brisighella, sulla strada che porta a Purocielo. La manifestazione è promossa dall’Associazione Ca’ di Malanca, in collaborazione con le Sezioni Anpi di Brisighella, Faenza e Imola. La cerimonia vuole ricordare una delle più importanti battaglie della Lotta di Liberazione nell’Appennino faentino-Imolese contro i nazi-fascisti, nella quale persero la vita 57 partigiani. Si svolse a Ca’ di Malanca e nella vallata del Rio di Co’ il 10, 11 e 12 ottobre del 1944 e vide protagonisti due battaglioni formati da 700 combattenti della 36esima Brigata Garibaldi “A. Bianconcini”. Il monumento, alla cui base sono riportati tutti i nomi dei caduti, fu realizzato e donato dallo scultore-ceramista Angelo Biancini ed eretto nel 1947. Il programma prevede alle ore 10.30 l’alzabandiera, la deposizione di una corona e l’intervento delle Autorità. L’anniversario sarà ricordato anche domenica 11con la tradizionale escursione sul “Sentiero dei partigiani” con arrivo a Ca’ di Malanca.
LA CURIOSITÀ Il vicesindaco di Bagnacavallo presenta il suo libro tra crimini, amore e storia italiana Ricominciano venerdì 9 ottobre gli incontri del Caffè Letterario di Lugo, con posti distanziati e mascherina obbligatoria. Appuntamento alle 21 all’hotel Ala d’Oro con Ada Sangiorgi, vicesindaco (Pd) di Bagnacavallo che presenta il suo libro d’esordio, Stai dalla parte del mondo (Bibibook, 2020). Una storia di crimini, amore e amicizia, ma anche uno spaccato della storia italiana dagli anni di piombo ad oggi. Introduce la serata Patrizia Randi.
ECONOMIA / 5 8-14 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI
CAMERA DI COMMERCIO
Effetto lockdown: nel primo trimestre del 2020 la cassa integrazione in provincia è aumentata del 152% E le previsioni dell’ufficio studi dicono che il Pil ravennate a fine anno segnerà un calo del 9,9 percento rispetto al 2019 Il mercato del lavoro ravennate nel primo trimestre 2020, misurato dalla Camera di Commercio, risente delle forti perturbazioni indotte dall’emergenza sanitaria a partiredall’ultima settimana di febbraio. Segnali di ripresa da Servizi (+2,9%) e Agroalimentare (+0,8%), soffrono Industria (-1%), Edilizia (-0,4%) e Commercio/Turismo (-0,3%). È quanto emerge dalle indagini dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ravenna sui dati Istat Forze-Lavoro. «Nel primo trimestre 2020 – sottolinea l’Ufficio Studi dell’Ente di viale Farini – l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una marcata diminuzione sia rispetto al trimestre precedente, sia rispettoallo stesso periodo dell’anno scorso. Tali dinamiche risultano coerenti con la fase di eccezionale caduta dell’attività economica che, nell’ultimo trimestre, ha risentito degli effetti della crisi sanitaria che, per il 2020, porteranno ad una flessione del Pil provinciale, rispetto al 2019, pari a -9,9%». Dal lato dell’offerta di lavoro, nel primo trimestre del 2020 il numero di persone occupate diminuiscein termini congiunturali (-532 unità, -0,3%), a seguito del calo sia degli occupati dipendenti (-0,3%), sia di quelli indipendenti (-0,2%). Il tasso di occupazione è pari al 70,3%, in diminuzione di 0,3 punti rispetto al quarto trimestre 2019. Nell’andamento tendenziale rallenta la crescita del numero di occupati (+1,1%, +2 mila unità rispetto al primo
trimestre 2019), per effetto dell’aumento dei lavoratori dipendenti (+1,6%) a fronte del calo degli indipendenti (-0,3%). E nel confronto annuo, per il dodicesimo trimestre consecutivo, a ritmi ancora più intensi, si riduce il numero di persone in cerca di occupazione (-3,4 mila in un anno, -31%). Dopo la diminuzione nei due precedenti trimestri, aumenta anche il numero di inattivi di 15-64 anni (+0,6 mila in un anno, +0,4%). Il tasso di disoccupazione è in diminuzione rispetto sia al trimestre precedente sia a un anno prima e si associa all’aumento,
congiunturale e tendenziale, del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Dal lato delle imprese, che segnalano, tra i bisogni più urgenti, la liquidità innanzitutto, messa a dura prova dai mancati pagamenti e dal blocco dei consumi, si registra una diminuzione della domanda di lavoro su base congiunturale, con un calo delle posizioni lavorative dipendenti, mentre aumenta, rispetto allo stesso periodo del 2019, il ricorso alla cassa integrazione (+152,8%), con 415.221 ore autorizzate tra gennaio e marzo di quest’anno.
INNOVAZIONE Nuovo bando Colabora: Eni e Comune aiutano le startup in darsena Il progetto Colabora (con una elle), un incubatore rivolto a promotori di idee innovative avviato nel 2016 dal Comune di Ravenna in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem), in tre anni conta 53 idee d’impresa rispondenti ai tre bandi per start-up pubblicati finora, 12 realtà imprenditoriali accompagnate, più di 120 ore di formazione erogata, oltre a diversi workshop, eventi e webinar realizzati per tutta la cittadinanza ravennate e non solo. Il 2 ottobre in consiglio comunale la presentazione del nuovo bando per idee d’impresa che scadrà il 27 novembre. Al bando possono rispondere startup già avviate, purché costituite da non più di 12 mesi, ma anche singoli cittadini, gruppi informali o associazioni con idee imprenditoriali più o meno definite, legate ai settori tipici del territorio ravennate, dal mare all’energia, senza dimenticare il turismo e l’agroalimentare. Chi volesse partecipare dovrà compilare gli appositi moduli presenti sul sito del Comune di Ravenna o sul sito www.colaboravenna.it. Anche per quest’anno Feem, in virtù dell’ottavo accordo di collaborazione tra Eni e Comune, supporterà l’amministrazione nella gestione del progetto e si occuperà di assistere i team selezionati nello sviluppo della loro idea d’impresa, in collaborazione quest’anno con Eni Joule, la scuola di Eni per l’impresa. Quest’anno l’accento è sulla sostenibilità delle idee d’impresa, che saranno valutate non soltanto sulla base della fattibilità economica, ma anche sul perseguimento di uno o più degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030.
6 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
MARKETING
DECO INDUSTRIE SPONSOR SULLE MAGLIE DEL BOLOGNA La cooperativa Deco Industrie di Bagnacavallo – leader nella progettazione, produzione e confezionamento di prodotti alimentari, della cura della casa e della persona – ha siglato un’intesa con i rossoblù: sulla manica della divisa comparirà il marchio Scala appartenente al gruppo ravennate. Scala non sarà l’unico marchio del Gruppo Deco Industrie che si affiancherà al Bologna per tutta la stagione: anche Loriana, azienda alimentare creata negli anni Settanta a Forlì che oggi sforna oltre 20 milioni di piadine all’anno, sarà presente per l’intero campionato sulle strutture a bordo campo e i led-wall dello stadio Dall’Ara. Deco Industrie – nata nel 1951 nel settore della detergenza per poi ampliarsi nel 1995 al settore alimentare – nei cinque stabilimenti dislocati in Emilia-Romagna a Bagnacavallo e San Michele (Ravenna), Forlì, Bondeno (Ferrara) e Imola – progetta, realizza e confeziona detergenti per la cura della casa e della persona e prodotti da forno, dolci e salati.
AGROALIMENTARE
CONSERVE ITALIA: DA BARBIANO LA SVOLTA GREEN NEL PACKAGING Bottiglie e brik con materiale riciclato per ridurre emissioni CO2 e plastica Dall’estate 2020, partendo dallo stabilimento di Barbiano, il consorzio cooperativo Conserve Italia ha introdotto due novità in ottica green: le bottiglie Yoga e Derby Blue ora sono realizzate con il 50 percento di plastica riciclata (il massimo consentito dalla legge), mentre i nuovi brik in Tetra Crystal di Optimum Yoga, Valfrutta e Jolly Colombani, hanno una superficie più piccola e sono costituiti per l’86 percento da materiale vegetale, con una riduzione del 14 percento di emissioni di CO2 rispetto alle confezioni precedenti.
AGRICOLTURA Brisighella, le previsioni di Cab Terra: «Avremo un buon olio» La cooperativa Cab Terra di Brisighella si prepara ad affrontare la campagna olearia 2020 con buone aspettative. «Il caldo prolungato del mese di settembre ha messo a dura prova gli uliveti secolari delle colline brisighellesi ma, nonostante questo, l’annata 2020 presenta buone quantità per tutte le principali cultivar autoctone - evidenzia il presidente della coope Sergio Spada -. Inoltre, non si sono verificati particolari attacchi di mosca olearia, per cui si attende un’ottima qualità dell’olio. Alla luce di questo, e nonostante le scorte d’olio del 2019 siano terminate, abbiamo deciso di non anticipare l’apertura del frantoio, perché siamo convinti che una raccolta troppo precoce delle olive non permetta all’olio di esprimersi al meglio».
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Questa grande operazione, che ha coinvolto anche lo stabilimento di Massa Lombarda richiedendo un investimento complessivo di 10 milioni di euro, permette di risparmiare ogni anno ulteriori 780 tonnellate di Pet. I nuovi packaging sono stati illustrati da Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia, al sindaco di Cotignola Luca Piovaccari durante la visita al sito produttivo a fine settembre. A Barbiano, su una superficie di quasi 300mila metri quadrati con 250 addetti tra fissi e stagionali, ogni anno vengono lavorate 45mila tonnellate di frutta e prodotti 400 milioni di confezioni.
ECONOMIA / COOPERAZIONE / 7 8-14 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI
EMERGENZA CASA
La gestione del dormitorio in via Torre a Progetto Crescita La coop del consorzio Solco si è aggiudicata il bando del Comune per la struttura da 22 posti letto e 8 mini appartamenti per mamme e figli sfrattati
La cooperativa Progetto Crescita, associata al consorzio Solco nella galassia Confcooperative, gestirà fino al 2025 il dormitorio e le unità abitative mamme-figli in via Torre a Ravenna (zona centro iperbarico), servizi che erano gestiti dalla coop La Casa, ora fusa in Progetto Crescita. Si tratta dei cosiddetti servizi a bassa soglia del Comune di Ravenna per affrontare l’emergenza casa. Il dormitorio è dedicato delle persone senza fissa dimora, può accogliere fino a 22 ospiti (venti posti standard più due di emergenza) ed è aperto tutto l’anno, dalle 19 alle 8. Chi accede al dormitorio può contare sulla consegna di biancheria pulita, di prodotti per l’igiene personale e di un piccolo ristoro alimentare. In questo periodo di emergenza sanitaria, il servizio è organizzato in modo che vengano rispettate le regole del distanziamento e della igienizzazione personale e degli ambienti. Agli ospiti vengono forniti i dispositivi di protezione individuale necessari. Le unità abitative sono rivolte ai nuclei mamme-bambino: 8 unità abitative da 2 posti ciascuna, più un posto aggiuntivo di emergenza, per donne che ricevono un’ingiunzione di sfratto e non hanno un posto dove andare con i propri figli. Ogni appartamento ha un angolo cottura per poter preparare e consumare i propri pasti in autonomia. Lo stabile in cui sono disposti i miniappartamenti dispongono di zone comuni per la socialità e per i servizi, come la lavanderia e la stireria. Alle ospiti vengono forniti i prodotti per l’igiene personale e degli ambienti. Ogni persona può usufruire del servizio per 6 mesi, rinnovabili per altri 6 quando si hanno davanti situazioni delicate. «L’accoglienza per i senza fissa dimora e per le mamme in difficoltà sono nati a Ravenna rispettivamente nel 2012 e nel 2015 – spiega Fausto Maresi, vicepresidente di Progetto
RINNOVO CARICHE
ABITARE Ai giardini Speyer protagonista il programma Housing First L’equipe di Housing First, il progetto del consorzio Solco per affrontare l’emergenza abitativa, sarà tra i protagonisti della Farini Social week di Ravenna, la manifestazione coordinata da Città Attiva che coinvolge l’omonimo quartiere di Ravenna in manifestazioni ed eventi. L’appuntamento con Housing First è fissato per sabato 10 ottobre, dalle 15 alle 19, nella cornice dei Giardini Speyer e sarà incentrato sulla presentazione di “Housing Cards: la mostra, il gioco” e la proiezione del documentario The Passengers. Entrambe le attività intendono raccontare i protagonisti e le vicende del progetto di abitare sociale. Le iniziative si svolgeranno su appuntamento: per prenotare la propria visita progettohf@solcoravenna.it, 3371579239.
COOPERAZIONE SOCIALE Il consorzio Solco chiude il bilancio 2019 con un valore di produzione di 37 milioni
BATTISTINI CONFERMATA PRESIDENTE Alla fine di agosto Francesca Battistini è stata confermata alla presidenza di Progetto Crescita, la cooperativa sociale ravennate nata nel 1989 e specializzata in 6 aree di intervento: minori, dipendenze, disabilità, accoglienza, educazione e abitare sociale. I soci lavoratori sono 180 in totale.
Crescita -, grazie alla collaborazione stretta tra la nostra cooperativa e i servizi sociali del Comune. Questa collaborazione ci portò a investire 270mila euro nella ristrutturazione dei locali adibiti all’accoglienza. Il nuovo bando che ci siamo aggiudicati ci permetterà di dare continuità al servizio fino al 2025, anno in cui scadrà la concessione dei locali a Progetto Crescita. Se in questi primi anni ci siamo concentrati sull’avvio e la stabilità del servizio, ora, in questa seconda fase, lavoreremo per aumentare la qualità dell’intervento».
Il bilancio 2019 del Consorzio Solco Ravenna, la compagine che conta 16 cooperative sociali operanti nei territori di Ravenna, Ferrara e Rimini, si è chiuso con un valore della produzione di oltre 37 milioni e 300mila euro, in aumento del 3,4 percento rispetto all’anno precedente, lavorando in particolare al consolidamento e ampliamento della propria rete. Per quanto riguarda l’anno in corso è ancora molto presto per fare qualsiasi tipo di congettura: «Il coronavirus ha colto tutti di sorpresa ma siamo riusciti a tenerlo alla larga dalle nostre strutture e dai nostri ospiti», dice il presidente Antonio Buzzi commentando i dati di bilancio.
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8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
MONOPATTINI/2
MONOPATTINI/1
Tutte le regole da rispettare: «Il problema è la velocità» Multe per casco e due a bordo
A RAVENNA E CERVIA HANNO SUCCESSO I PRIMI SERVIZI DI “SHARING” I mezzi si sbloccano con lo smartphone e si paga al minuto oppure abbonandosi
Parla il comandante della polizia locale di Ravenna
Oltre a quelli acquistati, in questi mesi grazie anche a un incentivo governativo (vedi articolo della pagina a fianco), sono sempre di più i monopattini elettrici che circolano sulle strade, in particolare del comune di Ravenne e di Cervia, dove sono arrivati questa estate i primi monopattini elettrici in “sharing”. A Ravenna è la Helbiz a offrire il servizio (in via sperimentale fino al 31 ottobre) che ha riscosso fin da subito un grande successo (in estate erano particolarmente diffusi anche sui lidi). Il servizio si basa sull’ormai consolidato sistema di noleggio via smartphone: si cerca un mezzo dall’app Helbiz, lo si sblocca attraverso l’inquadratura di un QR code, quindi – a fine corsa – lo si parcheggia negli appositi hot spot selezionati con il Comune di Ravenna per non creare intralcio alla viabilità, anche quella pedonale. La tariffa addebitata è di 1 euro per lo sblocco iniziale a cui vanno aggiunti 20 centesimi al minuto per la corsa. A ciò si aggiunge la possibilità di usufruire di una vantaggiosa tariffa flat. Sistema simile anche a Cervia, dove i 150 monopattini in “condivisione” sono offerti da Bit Mobility (sempre a 1 euro lo sblocco e poi 15 centesimi al minuto, con possibilità di pacchetti più convenienti per mini-abbonamenti, anche solo giornalieri).
Direttore Sanitario: Dr. Daniel Kalmar
Su qualunque pista ciclabile ma mai sul marciapiede, sulle strade urbane che hanno limite di velocità a 50 km orari, nelle zone pedonali, una sola persona a bordo che abbia almeno 14 anni, obbligatori il casco per i minorenni e la pettorina fluorescente per tutti dopo il tramonto, velocità massima consentita 25 km orari (6 nelle zone pedonali), assicurazione non obbligatoria. È la sintesi della regole per l’utilizzo dei monopattini elettrici in Italia. «Le
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norme sono chiare – commenta Andrea Giacomini, comandante della polizia locale a Ravenna –, ma siamo un popolo che non le rispetta per la bicicletta, figuriamoci per il monopattino». Attualmente i miniscooter a batteria per la legge italiana sono equiparati alle biciclette. La decisione è frutto di un intervento del Governo dopo il tentativo fallito di affidare ai Comuni la promozione di questi veicoli per la mobilità sostenibile. «Un anno fa il Governo aveva dato ai Comuni la possiblità di introdurre regolamenti per la sperimentazione di monopattini, overboard e segway. Si sono mossi in pochi, tra cui Cesena per citare un caso vicino, e a quel punto il Governo ha dato una spinta: il monopattino elettrico e solo quello è stato equiparato alle bici e quindi i regolamenti non servivano più». Ma se in alcune parti del mondo l’utilizzo della bici avviene con un ligio rispetto delle regole, non è lo stesso alle latitudini italiane: «Non si è mai arrivati a una educazione stradale per chi si muove sui pedali. Molto spesso il ciclista si sente come se stesse facendo un gesto eroico perché non inquina e per questo merità una immunità. Ma non è così». Le sanzioni per chi usa il monopattino possono essere da 50 o 100 euro (ridotte rispettivamente a 35 e 70 se pagate entro cinque giorni). Le più gravi sono la circolazione su strare extraurbane, la mancanza delle luci,
IN REGIONE L’interrogazione: «Gilet cartarifrangenti per chi guida monopattini» La Regione intervenga per regolamentare l’uso dei monopattini elettrici, in primo luogo mettendo l’obbligo per i guidatori di indossare gilet catarifrangenti nelle ore notturne. A chiederlo è, in un’interrogazione, il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che sottolinea la pericolosità di questi nuovi mezzi elettrici. «L’attuale diffusione dei monopattini non sembra essere stata accompagnata, però, da un adeguato rafforzamento dell’impianto normativo e regolatorio sul versante della sicurezza stradale, con la conseguenza che le cronache quotidiane riportano sempre più spesso notizie di casi di incidenti più o meno gravi con il coinvolgimento di questo tipo di mezzi», spiega Tagliaferri che interroga la Giunta per sapere «se abbia avviato un attento monitoraggio dell’andamento dei dati relativi alla diffusione dei mezzi di trasporto connessi alla fruizione dello stesso sul versante della sicurezza; se si disponga di statistiche sulla pericolosità o adeguatezza di questi mezzi a una circolazione sicura; se si sia a conoscenza del numero esatto di sinistri registrati a decorrere dal momento dell’introduzione della misura; se non si ritenga necessario effettuare una valutazione in ordine a un corretto bilanciamento tra le esigenze della mobilità sostenibile e la sicurezza e incolumità dei cittadini nella circolazione stradale». Tagliaferri, inoltre, vuole sapere se la Regione «intenda intervenire, confrontandosi con il governo nazionale, Non solo interrogazioni in sul regolamento stradale inserendo l’obbligo di gilet Regione: c’è chi protesta catarifrangenti per chi guida i monopattini, in modo contro i monopattini da renderli ben visibili, e se intenda prevedere un gianche con un simpatico ro di vite affinché anche le biciclette provvedano a fastriscione. È successo a nali e luci adeguandosi alle normative per la sicurezza Parma nei giorni scorsi stradale».
PRIMO PIANO / 9 8-14 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI
MOBILITÀ SOSTENIBILE
Con il Covid, tutti a comprare bici: «Richieste aumentate del 400%» La testimonianza di Sambi: «Il bonus del Governo ha favorito le vendite, ma ci sono anche tante difficoltà negli ordini a causa del lockdown in Cina» età inferiore a 14 anni. Multe più leggere se non si usa il casco, se si viaggia in due, se si va sul marciapiede, si si traina un altro veicolo, se non si segnala la svolta con il braccio. Finora la Municipale ne ha staccate 42 da metà agosto in poi: 25 per minorenni senza casco, 17 per due persone a bordo. «Ma la vera questione è la velocità – lamenta Giacomini –. Parliamo di mezzi che di fabbrica possono arrivare ai 40 orari ma già esistono elaborazioni che li spingono fino a 8090. Hanno una doppia limitazione a 25 o 6 km/h a seconda del luogo, ma le usano in pochi». Soprattutto quella più bassa per le zone pedonali: «Sei orari significa accodarsi ai pedoni. È una velocità rispettata da pochi: qualche giorno fa ho visto una ragazza farlo e stavo per fermarla per farci un selfie e premiarla». Anche in virtù di questo, il consiglio del comandante dei vigili urbani è di dotarsi di una copertura assicurativa: «Non è obbligatorio ma immaginiamo cosa può succedere investendo una persona a 40 orari». In futuro però anche la polizia locale potrebbe dotarsi di questi mezzi: «Non è da escludere, soprattutto per i servizi di pattugliamento al mare o nei centri, potrebbero essere mezzi comodi». Così come si tiene monitorato l’andamento della situazione per valutare interventi normativi locali: «I Comuni potrebbero ridurre gli orari di circolazione o altre llimitazioni». Andrea Alberizia
«Senza esagerare, credo di poter dire che abbiamo assistito, dopo il lockdown, a un aumento delle richieste del 400 percento rispetto agli anni scorsi». Il fenomeno, d'altronde, era visibile fin quasi a occhio nudo e la conferma arriva da Susi Sambi, tra i titolari del noto negozio di biciclette di Ravenna. Che come tutti gli altri in Italia ha potuto beneficiare degli effetti del bonus mobilità che prevede un contributo fino al 60 percento della spesa sostenuta per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita e veicoli elettrici (monopattini in particolare). Contributo che dovrebbe finalmente arrivare a partire dal 3 novembre, ora che il decreto è stato pubbli-
cato in Gazzetta Ufficiale, con una serie di mesi di ritardo. «L'incremento delle vendite sicuramente c'è stato – continua Sambi – e noi in questo periodo abbiamo registrato tanti clienti anche da fuori Ravenna, perfino da Milano. Il problema infatti, per molti, è stato quello della difficoltà di reperire diversi modelli. Dipendiamo dalla Cina per gran parte della componentistica, in questo settore, e il lockdown ha provocato rallentamenti molto grandi che hanno messo in difficoltà le imprese produttrici e di conseguenza i negozi. Noi siamo riusciti a sopperire grazie al fatto che non abbiamo esclusive, ma tanti fornitori». Chi, in particolare, in questo periodo ha comprato bici? «Tutti, anziani, giovani e giovanissimi. I genitori in particolare piuttosto che mandare i figli in autobus, in questo periodo in cui dobbiamo restare distanti, hanno comprato loro una bici. Magari, dal forese, anche a pedalata assistita». Ecco, le bici elettriche, un comparto in crescita. «La richiesta, in proporzione, per le elettriche è stata ancora maggiore, anche se in numeri assoluti non c'è naturalmente paragone. I ravennati ancora preferiscono pedalare, diciamo…». Per il futuro, dal 3 novembre il bonus dovrebbe essere prorogato, ma rivolto direttamente ai negozi, che potranno così effettuare sconti ai clienti (un po’ come funziona il bonus vacanze) e Sambi si dice pronta a sfruttare anche questa possibilità. Anche se sul futuro pesano altre incognite: «Già oggi la disponibilità per il mercato è scarsa, in caso di nuovi lockdown temo che sarà molto complicato poter rispondere a tutte le richieste dei clienti». Luca Manservisi
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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
MOBILITà SOSTENIBILE
Ecco come si vive con l’auto elettrica: «È l’unica in famiglia, in un anno 2.500 euro di risparmio rispetto al vecchio Gpl» La testionianza di Antonio Lazzari, da anni impegnato sui temi ambientali: «Decine di app per pianificiare i viaggi lunghi: mentre mangio un panino faccio la ricarica» Numeri alla mano, tutto compreso, considerando anche il finanziamento per l'acquisto, a parità di condizioni, il risparmio è stato di 2.500 euro in un anno rispetto alla sua vecchia auto a Gpl. Anche se non è il risparmio ad aver fatto scegliere ad Antonio Lazzari un'auto elettrica. Con oltre vent’anni di esperienza tecnica su temi ambientali (dall'impatto atmosferico alle fonti rinnovabili), oggi impegnato nell'ambito del marketing e della comunicazione “green”, Lazzari ci spiega come si vive a Ravenna con un'auto elettrica. «Innanzitutto va detto che qui possiamo ritenerci molto fortunati: ci sono tante colonnine a pagamento, oltre a servizi gratuiti messi a disposizione da centri commerciali o dal Comune stesso, dal permesso per accedere al centro storico ai parcheggi totalmente gratuiti (così come, ci spiega, non si paga il bollo per i primi anni mentre il costo dell'assicurazione è decisamente ridotto, ndr)». Lazzari ha un'auto elettrica da un anno e mezzo e ha percorso ormai 40mila chilometri. «Ini-
Per una ricarica completa di un’auto elettrica alla rete domestica di casa servono da otto ore in su ma si possono fare anche ricariche parziali più brevi
zialmente doveva essere la seconda auto in famiglia, ora abbiamo solo questa, e ce la litighiamo. Mai avuto un problema. Viaggio prevalentemente per lavoro, dalla Lombardia al Sud Italia e riesco a muovermi abbastanza bene. Un po' come succedeva nei primi anni del metano. Serve semplicemente una guida per po-
ter pianificare il viaggio, esistono decine di app con indicazioni e consigli utili, che tengono conto di traffico, salite, discese, km percorsi. Nel nord Italia i problemi sono limitatissimi, al sud qualcuno se ne potrebbe creare per mancanza di infrastrutture». In quanto tempo si effettua una ricarica? «Tradizionalmente a ca-
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sa si va dalle 8 ore in su, alle colonnine, invece, in quelle più all'avanguardia si può fare in un quarto d'ora. Ma il ragionamento è sbagliato: mica dobbiamo ricaricare tutto in una volta, mica con la benzina si fa solo il pieno, no? Io per esempio faccio continui "rabbocchi", mi fermo per un panino e ricarico l'auto». Perché allora le auto elettriche non sono così diffuse? «Il mercato da due anni a questa parte è decisamente maturo ma ancora ragioniamo con la testa della mobilità endotermica: “quanti km fai?”, “ma sei sicuro?”, “e se rimani a piedi?”. In più le colonnine non sono così visibili, c'è forse la percezione che manchi una rete di supporto adeguata. E poi il tasto dolente sono i concessionari e le case automobilistiche. Qui spesso si fa molta disinformazione, probabilmente per ordini dall'alto. Io ho fatto fatica a trovare persone competenti in questo ambito». Ciclicamente spuntano però anche ricerche che dimostrerebbero come in fondo le auto elettriche non inquinerebbero così tanto meno di quelle a benzina… «Spesso sono articoli finanziati da società che gravitano nell'orbita della case automobilistiche, nel disperato tentativo di salvare il diesel. La realtà è che l'auto elettrica, considerando tutto il suo ciclo di vita, è largamente meno impattante. A partire dal fatto che più o meno il 40 percento della sua ricarica è prodotto da energia verde. Poi ha una componentistica limitatissima, il motore praticamente non esiste. Il confronto non c'è neppure». Luca Manservisi
LE CONCESSIONARIE
«TECNOLOGIA MODERNA, UTILE SOPRATTUTTO COME SECONDA AUTO» Le opinioni dei commerciali di Destauto e De Stefani L’auto elettrica più venduta in Italia secondo le ultime statistiche è la Renault Zoe: a settembre una su cinque delle nuove immatricolazioni a batteria. Mathias Malgieri è il responsabile commerciale della concessionaria Destauto di Ravenna per il marchio francese. «Gli ecoincentivi statali abbinati alla rottamazione possono valere fino a ottomila euro di risparmio nell’acquisto di un’auto elettrica e questo sta dando un po’ di impulso al settore. Poi c’è anche il beneficio di parcheggi gratuiti e accesso nelle Ztl che invoglia». Una su dieci delle vendite di Renault a Ravenna va a corrente elettrica. «Siamo in una realtà dove il disagio dei blocchi del traffico non è percepito così forte e quindi c’è meno propensione a queste motorizzazioni. Però se pensiamo che la Zoe ha un’autonomia che può arrivare a 390 km con una ricarica, diventa davvero interessante come proposta». Per trainare il mercato serviranno maggiori infrastrutture, cioè colonnine di ricarica in luoghi pubblici ma anche nelle abitazioni per ridurre i tempi di “rifornimento”: «In questo sarà utile il Bonus 110 per le ristrutturazioni perché può comprendere la spesa per montare una colonnina anche a casa». Malgieri tratteggia il profilo del cliente che compra un’auto elettrica: «Età 40-60 anni, livello culturale medio-alto». Andrea Barbera, responsabile commerciale di Mercedes e Smart alla concessionaria De Stefani, si muove a bordo di una Smart elettrica: «Autonomia di 130 km. Bisogna conoscere le distanze da percorrere e non spaventarsi se la batteria è a metà». Il consulente alle vendite non ha dubbi nel definire il settore elettrico: «Molto di moda, piace come concetto, attira curiosità. Però è chiaro che richiede un certo stile di vita. La prima domanda è: quante stazioni di ricarica ho a portata di mano? A casa? Al lavoro?». Secondo Barbera si tratta di prodotti che si prestano meglio a formule di noleggio con canone mensile piuttosto che all’acquisto definitivo: «La ragione è semplice: stiamo parlando della miglior tecnologia disponibile sul mercato che si sta evolvendo continuamente. Mi immagino che fra tre anni i modelli offriranno prestazioni molto migliori e sarà quindi più funzionale avere auto aggiornate. Vale lo stesso discorso dei telefonini». Per il commerciale di De Stefani l’auto elettrica si adatta nel migliore dei modi come seconda auto di famiglia: «Spesso è quella usata dalla donna per spostamenti brevi tra casa, scuola e palestra. Per la scelta di acquisto soprattutto incide la possibilità di avere un posto auto privato per la ricarica con tranquillità». (and.a.)
PRIMO PIANO / 11 8-14 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
«Stiamo lavorando per un servizio di auto elettriche in condivisione» L’assessore comunale Fagnani fa il punto sulle pratiche di mobilità sostenibile: entro fine anno un centinaio di colonnine di ricarica in luoghi pubblici e presto più ciclabili
La città di Ravenna si è dotata di recente di un piano per la mobilità sostenibile: un libro dei sogni che indica la rotta da seguire per la pubblica amministrazione nelle iniziative che regolano modi e mezzi per gli spostamenti. Del tema ne parliamo con l’assessore Roberto Fagnani, titolare della delega Mobilità. Come procede il servizio di monopattini in condivisione? «Il concessionario è soddisfatto dei risultati. Si tratta di un mezzo nuovo, che sta prendendo piede un po’ in tutta Europa. È stato equiparato alle biciclette quindi le regole ci sono, vanno puniti gli utilizzi scorretti come si fa con qualunque altro mezzo. Nessuno pensa di vietare le auto quando qualcuno la usa in modo sbagliato. Se la situazione dovesse richiederlo il Comune potrebbe emettere un’ordinanza per regolare il servizio». Lei viaggia in monopattino? «Finora non l’ho mai utilizzato». Come si muove l’assessore alla Mobilità? «Uso la bici e ho un’auto a metano ma sto pensando di passare a un’elettrica al prossimo acquisto. Esiste un campionato mondiale di automobilismo con auto elettriche: questo conferma l’interesse delle case produttrici». Oggi chi vuole un’auto elettrica trova infrastrutture adeguate su questo territorio? «Per la fine dell’anno arriveremo a un centi-
naio di colonnine di ricarica sparse nel comune. Da qualche anno il Comune ha concesso accesso alle Ztl e parcheggi gratuiti a chi le usa». Il Comune ha mezzi elettrici? «Una decina: alcuni agli uffici dei lavori pubblici e alcuni alla polizia locale». A Ravenna non c’è un servizio di condivisione auto. Città troppo piccola? «No, ci stiamo lavorando: sarebbe con auto elettriche con la formula della concessione come abbiamo fatto con i monopattini». Non ha funzionato con le bicicletta: l’esperienza O-bike è durata poco. «O-bike è un’azienda privata che ha provato a fornire il servizio e poi non è andata avanti. Il Comune ha deciso di riqualificare il vecchio servizio di bici pubbliche che c’era da tempo». La rete di ciclabili è adeguata? «Il piano urbano di mobilità sostenibile (Pums, ndr) è chiaro su questo aspetto: vogliamo intervenire per mettere i cittadini nelle condizioni e con le infrastrutture utili per scegliere di rinunciare all’auto. A breve verrà realizzata quella in via Maccalone a Piangipane, quella in via Bonifica a Ravenna. Per il collegamento tra Classe e Fosso Ghiaia stiamo facendo un ragionamento più ampio per collegare Ravenna a Mirabilandia». Nel comune di Faenza chi prende la bici al posto dell’auto per andare al lavoro ottiene dei soldi…
L’assessore Roberto Fagnani (secondo da destra) in occasione della presentazione del nuovo servizio di trasporto pubblico a chiamata
«Sono fondi della Regione, attiveremo il servizio anche noi». Il Pums è stato approvato. Come procede l’attuazione? «È un percorso lungo: le prime azioni messe in campo sono state la riqualificazione dei parcheggi e il bike sharing. La mobilità sostenibile è il grande tema di questo periodo storico: dobbiamo arrivare a un cambio culturale. Salire sul bus deve essere una scelta e non una condi-
A Faenza prendi soldi se vai al lavoro in bici Chi è disposto a lasciare l’auto e usare la bici per andare al lavoro a Faenza da ottobre a dicembre avrà un incentivo economico dal Comune di 20 centesimi di euro ogni km percorso fino a un massimo di 50 euro al mese (uguali a 250 km). L’iniziativa prevede l’impiego di fondi regionali. Il contributo può essere percepito dai lavoratori di aziende e enti privati che hanno sede legale o operativa nel comune faentino. Il lavoratore dovrà installare sul telefonino una app che servirà a calcolare i km percorsi. Il contributo viene erogato con bonifica su conto corrente.
zione inevitabile per chi non ha l’auto». Cosa state facendo per cambiare l’approccio culturale? «Iniziative di sensibilizzazione, abbiamo lavorato molto a scuola, portiamo avanti il pedibus, abbiamo formato dei mobility manager scolastici, promuoviamo l’utilizzo del caschetto anche con iniziative come quella con la Porto Robur Costa». Andrea Alberizia
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12 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
COVID PARI OPPORTUNITÀ Disforia di genere, via libera alle terapie ormonali gratis Sentirsi uomo o donna a prescindere dal sesso alla nascita. D’ora in poi, in Emilia-Romagna le persone con disforia di genere potranno ricevere gratuitamente le terapie ormonali adeguate sotto stretto controllo del Servizio sanitario regionale; i farmaci verranno erogati direttamente dalle farmacie ospedaliere. È quanto ha stabilito la giunta della Regione. La normativa nazionale riconosce a chi vive questa condizione la possibilità di ricevere supporto psicologico e assistenza medica, al fine di avviare un percorso che le porterà – se lo ritengono – a un cambio di sesso anagrafico e/o anatomico. L’intervento chirurgico necessario al cambio anatomico del sesso è già da alcuni anni ricompreso nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e viene eseguito nei centri di riferimento individuati sul territorio nazionale, al termine di un percorso complesso di preparazione che comprende terapie ormonali adeguate – al momento non a carico del Servizio sanitario nazionale – alla modifica dei caratteri sessuali secondari. La Regione Emilia-Romagna garantisce alle persone residenti – nell’attesa delle valutazioni che sta conducendo l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco – la possibilità di ricevere i farmaci sotto stretto controllo del Servizio sanitario regionale, secondo le indicazioni di appropriatezza prescrittiva stabilite dalla Commissione regionale del Farmaco. L’atto che concretizza la decisione della Giunta prevede che le terapie ormonali possano essere erogate sia durante il periodo di transizione, in cui la persona inizia ad assumere le caratteristiche fenotipiche del sesso opposto, sia, successivamente, per coloro che decidono di non ricorrere all’intervento chirurgico definitivo, ma realizzino unicamente il cambio anagrafico del sesso. In Emilia-Romagna si prevede di somministrarle a un centinaio di persone l’anno.
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Test sierologici rapidi e gratuiti in farmacia per studenti e famiglie E in Emilia-Romagna in arrivo anche due milioni di tamponi con esito quasi immediato da utilizzare nelle scuole e negli ambiti di lavoro a maggior rischio La campagna antinfluenzale parte in anticipo: le info utili
Dal 19 ottobre in Emilia-Romagna, prima regione in Italia, test sierologici rapidi (con esito in 15 minuti) per gli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado, genitori, familiari conviventi e studenti universitari (che abbiano il medico di medicina generale in Emilia-Romagna). Un’ampia fascia di popolazione che potrà arri-
FIDO IN AFF
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SORELLINE Due mini “sorelline” di 4 e 5 anni cercano con molta urgenza una nuova casa. Si affidano preferibilmente in zona Faenza, con colloquio e incontri pre e post affido. Vaccinate e sterilizzate, in buona salute, non sanno ancora andare bene al guinzaglio. La situazione è davvero urgente, aiutiamole! Per informazioni: 329 3657764
ADOTTAM ICI STELLINA, GIORGINA E SIMBA Tre bei gattini, due femmine e un maschio, sono in cerca di casa! Bellissimi e affettuosi, inizialmente un po’ timidi, hanno circa 4 mesi e cercano una famiglia affettuosa anche separatamente. Per conoscerli: 339 8952135
vare fino a due milioni di cittadini, quasi un residente su due. Chi risulterà positivo, farà il tampone nasofaringeo per la conferma o meno dell’eventuale contagio da Covid. Un’operazione resa possibile grazie all’accordo siglato con le associazioni di categoria territoriali delle farmacie convenzionate, pubbliche e private. Gli interessati infatti potranno gratuitamente, e su base volontaria, prenotare ed effettuare il test nelle farmacie convenzionate aderenti (l’elenco sarà pubblicato a breve sul sito della Regione). Per il Servizio sanitario, il test in farmacia avrà un costo unitario pari a 16.76 euro (Iva inclusa). Il farmacista registrerà sulla piattaforma “Sole” i dati della persona che si sottopone al test, il cui esito sarà disponibile già dopo 15 minuti dall’esecuzione. In caso di positività, il cittadino eseguirà presso i Dipartimenti di Sanità Pubblica aziendali il tampone nasofaringeo che potrà rilevare l’eventuale presenza del virus. Ai nuovi test sierologici rapidi, si aggiunge una seconda leva: i tamponi rapidi – 2 milioni acquistati dalla Regione e anche qui esito in 15-20 minuti – da utilizzare dal 26 ottobre nella scuola e negli ambiti lavorativi pubblici e privati a maggior rischio. Sia per aumentare ancora la capacità di screening sia per poter svolgere velocemente verifiche estese (per esempio a un’intera classe) in presenza di positività e quindi ridurre al minimo possibili quarantene o i tempi di avvio di qualsiasi misura di tutela. La gara per i tamponi è stata bandita dalla Regione Veneto, che ha agito da committente unico a nome anche di altre Regioni. Dopo i passaggi formali necessari, l’Emilia-Romagna disporrà dei test rapidi entro la fine del mese.
In un’ottica di prevenzione, e per favorire la diagnosi differenziale, quest’anno la Regione ha deciso di anticipare a lunedì 12 ottobre l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale; non solo, perché viene spostato in avanti, oltre il 31 dicembre, il termine per vaccinarsi. Acquistate anche più dosi di vaccino: 1.200.000, circa il 30 percento in più rispetto alle vaccinazioni somministrate nella passata stagione; inoltre, nei contratti di fornitura viene prevista l’opzione di acquisto da parte della Regione di ulteriori 230.000 dosi, circa il 20 percento in più. Nel frattempo, ha già preso il via la campagna di comunicazione del servizio sanitario regionale (organizzata tra social, spot radio, video, locandine), all’insegna dello slogan “È tempo di influenza, è ora del vaccino. Vaccinati, proteggi subito te stesso e gli altri”. Il vaccino – scrivono dalla Regione – è utile nel ridurre le complicanze gravi e gli accessi ospedalieri soprattutto per le persone con patologie croniche e può semplificare la diagnosi differenziale, nonché migliorare la gestione nei casi sospetti di Covid-19. Nella passata stagione si stima che ci siano stati circa 580.000 casi di influenza in Emilia-Romagna. Hanno diritto alla vaccinazione gratuita persone di età uguale o superiore a 60 anni con o senza patologie; donne in gravidanza o nel post partum; adulti e bambini (a partire dai 6 mesi di età) con patologie croniche; medici e personale sanitario e sociosanitari; addetti ai servizi pubblici essenziali (per esempio, forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari che operano nel settore sanitario); donatori di sangue; personale degli allevamenti e dei macelli. Tutte queste persone possono richiede la vaccinazione al proprio medico di medicina generale o ai servizi vaccinali regionali (Pediatria di Comunità e Servizi di Igiene e Sanità Pubblica), essendo appunto competenza del sistema sanitario pubblico, quindi di quello regionale, garantire la copertura vaccinale alle categorie a rischio. Per trovare una soluzione alla carenza di vaccino che si è creata a livello nazionale, anche in Emilia-Romagna, dopo la decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni, vengono cedute al libero mercato, a disposizione delle farmacie territoriali per le persone non appartenenti alle categorie a rischio, 36.000 dosi (pari al 3% dell’acquistato). Le persone sane possono infatti comprare in farmacia il vaccino e farselo somministrare dal medico di fiducia (costi variabili a proprio carico); oppure richiedere la vaccinazione antinfluenzale ai servizi vaccinali regionali (costo 22 euro) che la somministreranno però solo dopo aver garantito le vaccinazioni alle categorie che ne hanno diritto.
14 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
CIBO & CULTURA A Faenza quelli della Cena Itinerante festeggiano dieci anni: weekend di piccoli eventi
NON SOLO SPORT
ARRIVA IL GIRO D’ITALIA, FIONA MAY A CERVIA È iniziato il conto alla rovescia per la tappa cervese del Giro d’Italia. Sabato 3 ottobre la fontana di piazza Garibaldi e la Torre San Michele (nella foto) si sono tinte di rosa e resteranno illuminate fino alla partenza del Giro da Cervia, il 16 ottobre. In centro sono stati anche inaugurati gli allestimenti dedicati al Giro d’Italia: mascotte del evento, il fenicottero rosa dal nome “Felicia”. La Tappa di Cervia sarà dedicata alle donne e il 9 ottobre alle 17 in biblioteca verrà presentato il libro “Donne e Sport” (casa editrice Franco Angeli) di Maria Canella, docente della Università Statale di Milano. Il 14 ottobre alle ore 21 ai Magazzini del Sale appuntamento invece con la campionessa Olimpica Fiona May, che parlerà della sua personale esperienza.
A Faenza un weekend di festeggiamenti per Distretto A, l’associazione culturale nota in particolare per l’organizzazione della Cena Itinerante e che in questo 2020 compie dieci anni. L’appuntamento – dal titolo “Diamoci dentro (nonostante tutto” – è per sabato 10 ottobre con una serie di piccoli eventi che uniscono gastronomia e cultura. A fare da corollario una mostra di 180 poster sparsi per la città, nati dalla sensibilità di 150 artisti a cui è stato chiesta una loro personale interpretazione del lockdown. La giornata proseguirà tra colazioni, brunch, visite guidate, aperitivi, mostre (tra cui l’inaugurazione al museo Carlo Zauli di “Flow”, dell’artista Dado) e una cena collettiva su una tavolata che verrà allestita in via della Croce, dove i partecipanti (solo su prenotazione, al numero 376 0353392) potranno consumare il cibo ordinato nei ristoranti aderenti. Il giorno dopo gita fuori porta alla cantina Leone Conti. Il programma completo e le info utili sul sito distrettoa.it.
LO SPETTACOLO Una nuova fiaba in scena a San Pancrazio “Cirillino e il suo asino” è la fiaba scelta per la quinta edizione di “A passo di fiaba” di San Pancrazio. Tratta dal repertorio di Giuseppa Baroncelli, appartiene alla raccolta “Fiabe di Romagna” di Ermanno Silvestroni ed Eraldo Baldini, e verrà messa in scena sabato 10 ottobre, dalle 15.30, al Museo Etnografico di San Pancrazio. Prenotazioni al 339 5822074 o 335 6816655.
CINEMA I documentari di Internazionale: a Lugo le donne nella scienza
FISICA Tra antimateria e materia oscura al Planetario
Prosegue a Lugo la rassegna “Mondovisioni”, con i documentari che la rivista Internazionale ha proposto al Festival di giornalismo di Ferrara. Martedì 13 ottobre (alle 21 al Salone Estense della Rocca) c’è Picture a scientist di Ian Cheney e Sharon Shattuck. Il film è una celebrazione dell’ingegno e dell’esperienza delle ricercatrici che stanno scrivendo un nuovo capitolo nella storia del ruolo delle donne nella scienza.
Sabato 10 ottobre in due turni (17.30 e 21) al Planetario di Ravenna Lucio Quadrani dell'Università di Bologna, Dipartimento di Fisica, parlerà dell’esperimento Ams, di cui è stato protagonista per l’Italia. Si tratta di un rivelatore di particelle operante come modulo esterno della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), il cui scopo è studiare con precisione la composizione e l'abbondanza dei raggi cosmici nello spazio, in cerca di tracce di antimateria primordiale e materia oscura. La prenotazione è obbligatoria: 0544 62534; info@arar.it.
STORIA
“IL PITTORE E L’EROE” AL MUSEO BARACCA DI LUGO Il museo “Francesco Baracca” di Lugo si arricchisce di una nuova mostra, “Il Pittore e l’Eroe”, che riporta alla luce una storia che ha unito il pittore lughese Anacleto Margotti e l’Asso degli Assi dell’aviazione italiana. Sabato 10 ottobre alle 16.30 l’inaugurazione. Elemento centrale dell’esposizione sarà la riproduzione del dipinto, realizzato da Margotti nel 1974, raffigurante il Battesimo di Cristo, conservato nella chiesa di Santa Maria ad Alfonsine. Saranno esposti anche alcuni disegni realizzati da Anacleto Margotti nel biennio 1944-1945, ricordando così il 75esimo anniversario della Liberazione. Fino al 22 novembre, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Info: 0545 38105.
SOCIETÀ / 15 8-14 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI
DANTE/1
I nuovi murales di Ravenna, ispirati (anche) al Poeta
Street art pure a Cotignola
DANTE/2
Sabato 10 ottobre visita guidata tra i murales di Cotignola. Appuntamento alle 15:50 in piazzale Amendola. Prenotazione obbligatoria al 333 4982374.
PARTONO LE “CONVERSAZIONI” TRA BIOLOGIA E CULTURA Il calendario degli eventi della settimana dedicati al Sommo nel settimo centenario della morte
Cinque opere e un “robot” nella cittadella di via Gulli Ha preso forma in via Gulli, a Ravenna, una vera e propria cittadella della street art grazie alla sesta edizione del festival Subsidenze. Un’edizione dedicata a Dante, nel settimo centenario della morte, nella città che ne conserva le spoglie mortali, e grazie anche a una sorta di gemellaggio con il Comune di Mantova e quindi con la figura di Virgilio. Dante e Virgilio appaiono dunque nei due grandi murales di Millo: a sinistra il Poeta con un giocattolo di Devilman, manga ideato dal maestro giapponese Gō Nagai, ispirato a sua volta (anche) dalla Divina Commedia, per un omaggio nell’omaggio; a destra invece Virgilio con tanto di lanterna, per districarsi in un vortice di strade che vuole rappresentare la Selva Oscura. Presente anche nell’opera più esplicita di Luogo Comune, dove si va dall’Inferno al Paradiso, passando per il Purgatorio. Più metaforico l’Inferno di Zed1, che ha voluto rappresentare quello che ognuno si deve portare dietro nella vita – come ci ha raccontato il curatore, Marco Miccoli – mentre a completare la panoramica dei nuovi murales di Ravenna firmati da artisti di caratura internazionale è il cruciverba di Biancoshock, realizzato in 29 lingue diverse, un modo questa volta per omaggiare il quartiere Darsena e la sua multiculturalità. Da segnalare infine anche il Virgilio-robot di Labadanzky, sempre tra i muri di via Gulli 249, dove già l’anno scorso Ericailcane e Bastardilla avevano dipinto l’ingresso di questa sorta di nuova cittadella. Il festival Subsidenze è a cura dell’associazione culturale Indastria.
L’opera di Zed1, “Ognuno ha il proprio inferno da portare”, tra i cinque nuovi grandi murales inaugurati in via Gulli 249 nell’ambito del festival Subsidenze dell’associazione Indastria
EVENTI
Uno spettacolo nella “pinetina” e le camminate in darsena chiudono il festival ItineRa In programma visite guidate tra i murales di Subsidenze Ultimi appuntamenti della rassegna ItineRa di Trail Romagna. Sabato 10 ottobre (ore 16) al teatro naturale della pineta di San Giovanni, presso Micoperi, in via Trieste 279, alle porte di Ravenna, va in scena lo spettacolo di e con Michele Dotti (nella foto) Siam mica qui a farci salvare dai panda, sul tema: “L’ecologia come opportunità di benessere per tutti”. Il giorno dopo camminate conclusive, in darsena a Ravenna. Si parte dalle 9, con partenze scaglionate, dal Pop Up, per itinerari da 3 oppure 8 km anche in luoghi poco frequentati come l’ex Tiro a Segno o la banchina dell’Autorità Portuale che ospita il Moro di Venezia. Alle 10, invece, parte una visita guidata tra le opere di street art di Ravenna, fino anche ai nuovi murales dell’ultima edizione di Subsidenze in via Gulli (vedi articolo qui sopra). Eventi a numero chiuso, prenotazioni sul sito www.trailromagna.eu.
Il calendario degli eventi danteschi in programma dall’8 al 15 ottobre, per celebrare il settimo centenario della morte del Poeta. Domenica 11 ottobre - Ore 18 alla Pieve di San Cassiano in Decimo di Campiano: “Bellezza fuori porta. Museo sonoro con Dante - Il Purgatorio. Il viaggio e l’inquietudine - La Vil Cornice - Dante e i Trovatori nel Purgatorio”. Recital-concerto sull’incontro con i trovatori del purgatorio, “coloro che cantano di gesta, di viaggi e d’amore”, con Enea Sorini (voce, salterio, percussioni) e Peppe Frana (liuto, oud). Posti limitati. Prenotazione obbligatoria sul sito collegiummc/racine.ra.it. - Ore 19.30 alla Basilica di San Francesco: “IncantoDante Lettura dei canti III – IV- V- VI del Paradiso”. Coordinamento di Chiara Lagani. Intermezzi musicali della Cappella Musicale di San Francesco e proiezione di immagini conservate presso la Biblioteca del Centro Dantesco di Ravenna Maratona di lettura integrale della Divina Commedia, un’alternanza di versi e musica. Martedì 13 ottobre - Ore 17.30 alla Biblioteca Classense / Sala Dantesca: “Conversazioni dantesche - L’aere sì pien di malizia - Contagio e contaminazione fra biologia e cultura”. Donata Luiselli dialoga con Claudio Franceschi. La profonda conoscenza tra i due studiosi permetterà di intrecciare una conversazione su contagio e contaminazione nella scienza nel suo complesso e di rispondere a domande che la recente pandemia ha suscitato nella popolazione. Ingresso libero. Informazioni e prenotazioni 0544 482227. Giovedi 15 ottobre - Ore 17.30 alla Biblioteca Classense / Sala Muratori: “Dante tra i bambini e il femminile”. Incontro con Gianni Vacchelli. Al centro saranno due aspetti fondamentali nell’opera dantesca, ma forse non sempre sottolineati nel loro carattere “trasformativo” e “rivoluzionario”: i bambini e il femminile. Due libri in merito di G. Vacchelli sono Dante e i bambini (Lemma Press 2019) e Dante e l’iniziazione femminile (in corso di pubblicazione per Lemma Press). Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria 0544 482227.
16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
MOSAICO/1
MOSAICO/2
UN’INSTALLAZIONE ARTISTICA ALL’INGRESSO DELL’OSPEDALE L’omaggio ai sanitari in “trincea” del Santa Maria delle Croci
Restauro del Parco della Pace, studenti al lavoro sulla fontana Primo intervento da 59mila euro, coordina la fondazione Ravennantica È partito a Ravenna il restauro del Parco della Pace, sorta di museo a cielo aperto inaugurato dal Comune di nel 1988 su proposta dell’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei, da un progetto redatto da una commissione artistica internazionale presieduta da Giulio Carlo Argan. Le tematiche ispiratrici del Parco sono la pace e l’amicizia tra i popoli, sintetizzate dalle opere realizzate da artisti provenienti da diversi Paesi come Claude Rahir (Belgio), Margarett L. Coupe (Nuova Zelanda), Jerry W. Carter (USA), Alexandr Kornoukhov (U.R.S.S.), Mimmo Paladino (Italia), Josette Deru (Francia), Edda Mally (Austria) e Bruno Saetti (Italia). Opere musive che necessitano da anni di specifici interventi di restauro «e di un puntuale programma di valorizzazione che implementi la conoscenza del sito e della sua storia». Il progetto di restauro è stato inserito all’interno delle attività promosse dall’Accordo Quadro stipulato l’8 novembre 2017 tra Comune di Ravenna, Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna, Fondazione RavennAntica e Fondazione Flaminia, seguito nel febbraio di quest’anno da una delibera del Comune che ha di fatto dato avvio al primo intervento, al momento già in corso, focalizzato sul restauro della fontana a mosaico “Le chaos et la source de vie” realizzata dall’artista belga Claude Rahir nel 1984. Tutti gli enti sottoscrittori dell’accordo si sono adoperati per rendere realizzabile questo progetto, con un finanziamento di 59mila euro (Iva compresa).
«Sarà un cantiere scuola – dichiarano gli assessori alla Cultura Elsa Signorino e ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – nel quale le attività di analisi, ricognizione e restauro saranno oggetto di studio e pratica sul campo per gli studenti non solo universitari ma di tutte le realtà formative cittadine vocate all’arte, come l’Accademia di Belle Arti e il Liceo Artistico Nervi- Severini. Questo è il primo passo perché quello al quale stiamo lavorando è un progetto più ampio, di compiuta valorizzazione del Parco della Pace, che si svilupperà per gradi e con il coinvolgimento dell’intera comunità». Il Dipartimento di Beni Culturali, in collaborazione con Fondazione RavennAntica, si è impegnato a prendere in consegna il cantiere coinvolgendo attivamente gli studenti di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali per lo svolgimento di attività tecnico-didattiche e laboratoriali. La Fondazione RavennAntica svolge funzione di stazione appaltante, committente, responsabile dei lavori e coordinatrice di tutte le attività programmate. Sono state infine attivate collaborazioni con l’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei, il Mar, il Liceo Artistico Nervi-Severini e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna per tutte le opere necessarie a valorizzare, implementare e migliorare la fruizione pubblica dell’intera area mediante la predisposizione di sito web, pagine social e un pannello esplicativo da collocare all’ingresso del Parco.
Giovedì 8 ottobre alle 16 all’ospedale di Ravenna (ingresso storico di via Missiroli 10), inaugura l’installazione artistica realizzata da 40 artisti locali e non. Un omaggio al personale sanitario impegnato in questi mesi nella battaglia al coronavirus, per un progetto ideato dal maestro mosaicista Felice Nittolo dell’associazione culturale niArt Gallery di Ravena (dove le opere sono state in mostra in queste ultime settimane). Le 40 opere compongono due grandi installazioni, «un mosaico di linguaggi artistici che vuole essere testimonianza morale e culturale che interroga l’umanità sui temi di relazione, della vita, dell’isolamento, sui concetti di memoria, di solidarietà, di condivisione», commenta lo stesso Nittolo. Ecco i quaranta artisti che hanno partecipato: Marco Ara, Paola Babini, Giuliano Babini, Mauro Bartolotti, Rosetta Berardi, Raniero Bittante, Marit Bockelie, Claudio Borghi, Maria Pia Campagna, Luigi Campanelli, Siliva Casaveccia, Lea Contestabile, Antonio Caranti, Angela Corelli, Marco De Luca, Filippo Farneti, Luca Freschi, Kine Hellebust, Mokichi Hotsuka, Takako Hirai, Toyoharu Kii, Giovanni Lanzoni, Marco Lando, Stefano Mazzotti, Nanni Menetti, Serafino Maiorano, Veridiano Marzi, Franca Minardi, Felice Nittolo, Roberto Pagnani, Franco Palazzo, Roberto Papetti, Romeo Petrone, Paolo Racagni, Alessandra Rota, Stefano Tedioli, Enzo Tinarelli, Matylda Tracewska, Cesare Vitali, Gianni Zaffagnini.
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CULTURA / 17 8-14 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI
ARTE/1
La ricerca della “bellezza pura” negli scatti di Paolo Roversi Dal 10 ottobre al Mar la mostra dedicata al grande fotografo ravennate Su tre piani circa trecento opere, con una sezione che omaggia la Beatrice di Dante
Kate Moss in un celebre scatto di Roversi e, a destra, l’allestimento della mostra che aprirà il 10 ottobre al Mar
Apre al pubblico dalle 9 di sabato 10 ottobre la nuova mostra fotografica del Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna. Si tratta della personale “Paolo Roversi - Studio Luce”, dedicata al grande fotografo di moda ravennate. Realizzata con il prezioso contributo di Christian Dior Couture, Dauphin e Pirelli, main sponsor, la mostra resterà allestita al museo di via di Roma (organizzata anche dallo stesso Comune di Ravenna) fino al 10 gennaio 2021. L’esposizione coincide con la pubblicazione di un omonimo volume da collezione, catalogo della mostra. L’allestimento si sviluppa sui tre piani espositivi (per un totale di circa 300 foto) e comprende molte immagini diverse tra loro, in una serie di accostamenti e sovrapposizioni sorprendenti. Ad aprire il percorso, le prime fotografie di moda e i ritratti di amici e artisti come Robert Frank e Peter Lindbergh che si alternano a still life di sgabelli raccolti in strada e immagini che ritraggono la Deardorff, macchina fotografica con cui Roversi
scatta da sempre. L’autore mette in mostra i suoi lavori più recenti: una selezione del calendario Pirelli 2020 e una serie di scatti di moda inediti, esposti qui per la prima volta, frutto del lavoro decennale per brand come Dior e Comme des Garcons e magazine come “Vogue Italia”, in una sequenza che arriva agli editoriali più recenti. In omaggio al settecentesimo anniversario della morte di Dante, sarà presente anche un’ampia selezione di scatti provenienti direttamente dall’archivio di Roversi che celebrano e reinventano la figura della musa, la Beatrice cantata dal Poeta nella Divina Commedia, qui interpretata in chiave contemporanea da donne icona come Natalia Vodianova, Kate Moss, Naomi Campbell e Rihanna. Paolo Roversi nasce a Ravenna nel 1947. Nel 1973 si trasferisce a Parigi, città dove ancora oggi vive e lavora nel suo atelier in Rue Paul Fort – lo “Studio Luce” che dà titolo alla mostra. Dell’infanzia ravennate porta con sé quasi tutto e, nonostante gran parte del suo
lavoro si svolga oggi lontano dalla sua città, riconduce la sua ricerca – si legge nella cartella stampa della mostra – «di una bellezza pura, quasi spirituale, allo sfavillio dei mosaici di Sant’Apollinare, San Vitale e Galla Placidia, all’atmosfera rarefatta di un luogo pervaso da una bellezza serena, tersa, silenziosa e avvolto dalla nebbia. Non mancheranno quindi in mostra numerosi rimandi a Ravenna, la città che più di ogni altra ha plasmato il suo immaginario». La mostra, a cura di Chiara Bardelli Nonino con le scenografie di Jean–Hugues de Chatillon, è pensata come un ritorno alle origini, tanto letterale quanto metaforico, ed è la prima esplorazione così approfondita di un universo visivo particolarmente ricco e complesso. Orari: da martedì a domenica 9-18; chiuso lunedì e il 25 dicembre. Il 17 ottobre apertura speciale Notte per Dante dalle 9 alle 22 (dalle 18 alle 23 ingresso libero). Biglietti a 9 euro, ridotto 7 (anche per i residenti nel comune di Ravenna), studenti 5 euro.
ARTE/2 Mostre ancora aperte a Bagnacavallo (con performance) Terminata la Festa di San Michele, prosegue fino al 15 novembre al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo la mostra Insieme al mondo, piangere, ridere, vivere, opere del visual artist Fabrizio Dusi. Curata dal direttore del museo Diego Galizzi e da Chiara Gatti, la mostra invita a riflettere sui temi che più hanno scosso le nostre coscienze negli scorsi mesi e le stanno tuttora scuotendo: distanze e solidarietà, barriere e contatti mancati, solitudine e sostegno reciproco. Artista, pittore e ceramista, che spazia da anni fra vari linguaggi, dalla scultura alle installazioni al neon, Dusi (classe 1974) ha portato a Bagnacavallo un nucleo importante di lavori recenti e appositamente realizzati per l’occasione, oltre ad alcune installazioni site specific tra le quali spicca la monumentale scritta al neon che illumina la facciata del Palazzo Comunale, che resterà poi patrimonio della città. Orari: martedì e mercoledì 1518; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica 1012 e 15-19. Ingresso gratuito. Sempre a Bagnacavallo è stata prorogata fino al 15 novembre, con nuovi orari, la mostra Non giudicare, che presso l’ex convento di San Francesco, presenta una selezione di opere di artisti visivi contemporanei fortemente legati al territorio romagnolo per nascita o ragioni di vita. La mostra resterà aperta fino al 15 novembre nei seguenti orari: dal martedì al sabato 18-21; domenica 10-12 e 15-21. E il 9 ottobre dalle 19 “Congegno emotivo”, performance che la coreografa e formatrice ravennate Monica Francia proporrà nella Sala delle Capriate dell’ex convento.
18 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
MUSICA CLASSICA
CARTOLINE DA RAVENNA
TEATRO/1 Ivano Marescotti al Goldoni di Bagnacavallo
Mittente Giovanni Gardini
I Giovani della Mariani tra piano e chitarra
Dantis Ossa
La programmazione dell’associazione Mariani riprende con i Concerti d’Autunno. Per la rassegna Giovani in Musica, protagonisti al pianoforte gli allievi della masterclass, nata dalla collaborazione fra Mariani, Ceroni Piano School e Capit, tenuta da Nazzareno Carusi, Massimiliano Ferrati e Olaf John Laneri: Antonio Chen Guang, allievo di Carusi, salirà sul palco della Sala Corelli sabato 10 ottobre, mentre giovedì 15 saranno in scena gli allievi di Laneri, Giovanna Barberio e Massimiliano Grotto. Lunedì 12 ottobre sarà invece dedicato alla chitarra, con il concerto di Margherita Emiliani. Gli spettacoli sono in programma dalle 17 alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna. Biglietti a 5 euro.
Dopo le anticipazioni per la Festa di San Michele, il teatro Goldoni di Bagnacavallo, riapre le sue porte al pubblico e agli artisti con il cartellone “aperture”. A inaugurare la nuova stagione sarà Ivano Marescotti con il suo attualissimo, brillante, recital Andrà tutto stretto, in scena sabato 10 ottobre alle ore 21. Biglietti: da 15 a 25 euro. Prevendite: sabato 10 ottobre dalle ore 10 alle ore 13.
Integrale delle sinfonie di Beethoven, a 4 mani Terminate le celebrazioni per il VI centenario della morte del Sommo Poeta, nell’ottobre 1921 fu deliberata una ricognizione delle ossa di Dante. Per questo importante incarico furono chiamati due antropologi, Giuseppe Sergi e Fabio Frassetto, che nel troppo breve tempo a loro concesso raccolsero quanta più documentazione possibile: «Men che due giorni furono accordati per l’esame morfologico e metrico delle ossa, per le fotografie e per i disegni». Agli esiti di questa ricerca pubblicata nel 1923, seguì dieci anni dopo un importante studio a firma del solo Frassetto dal titolo Dantis Ossa, un’opera nella quale egli si proponeva di integrare ed ampliare i precedenti studi. Dopo aver affrontato singolarmente l’analisi delle singole ossa, Frassetto - allievo di Lombroso - offriva un quadro riassuntivo delle caratteristiche fisiche dell’Alighieri: «Era di statura media ed aveva curva la schiena e cadenti le spalle, sì da apparire invecchiato innanzi tempo; era veramente l’annosus ed il senex delle sue Egloghe. Aveva il cranio dolicomorfo, molto capace e di notevole peso. La faccia, come nella iconografia tradizionale, era alquanto allungata […]; vasta, diritta, ed alta era la fronte; alte le orbite, aquilino e vigoroso il naso, grandi e sporgenti gli zigomi […]. Dante, dunque, per questi caratteri appartiene indubbiamente alla stirpe mediterranea, stirpe meravigliosa di cui Egli fu certo fra i più gloriosi rappresentanti. Ed a forza e virilità è improntato tutto il suo scheletro».
Termina domenica 11 ottobre con una maratona concertistica la mini rassegna che Emilia romagna Concerti ha dedicato a Beethoven a 250 anni della nascita. Per l'occasione saranno proposte tutte le Nove Sinfonie del compositore di Bonn, attraverso le versioni per pianoforte a 4 mani. Tra i pianisti impegnati nell’esecuzione i ravennati Lorenzo Grossi, Marco Santià, Domenico Bevilacqua (che si esibira' con la sua insegnante Alessandra Ammara) e Walter Orsingher che suonerà con il suo dotatissimo allievo Alessandro Dipaola. Concerti alla sala Corelli dell’Alighieri di Ravenna alle ore 10.30, 15, 18 e 21. Info: 0544 249244
TEATRO/2 Dal 15 ottobre il mondo di Oz rivisto da Fanny & Alexander Giovedì 15 ottobre al Rasi di Ravenna alle 17.30 va in scena Oz, spettacolo ideato da Chiara Lagani e Luigi De Angelis di Fanny & Alexander. Uno spettacolo-game tratto dai 14 libri di Frank L. Baum. Repliche il giorno dopo sempre alle 17.30 e sabato alle 10 e alle 17.30.
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CULTURA / 19
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8-14 settembre 2020 RAVENNA&DINTORNI
L’INTERVISTA
«Racconto il Covid, ma parlo dell’essere umano E il linguaggio di Dante aiuta la comicità» Il genovese Maurizio Lastrico al teatro Masini di Faenza: «Il pubblico è il vero regista di ogni spettacolo La tv? All’inizio avevo delle remore, ma ha un ritorno fortissimo e si può alzare il livello, dentro il mainstream» di Iacopo Gardelli
Maurizio Lastrico, genovese classe '79, è diventato negli ultimi dieci anni uno dei volti più popolari della comicità colta italiana. Formatosi nella leggendaria Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova – la stessa di Maurizio Crozza e Fausto Paravidino – Lastrico è approdato alla televisione, con Zelig e Don Matteo, fino ad arrivare al cinema, distinguendosi sempre per lo stile leggero e per il gusto delle sue interpretazioni. Hanno riscosso grande successo, ad esempio, i suoi endecasillabi comici, giocose interpretazioni dello stile dantesco applicato alla “bassa” vita quotidiana. Lastrico sarà al Masini di Faenza il 13 e il 14 ottobre per la rassegna “ApeRTure” dedicata al teatro comico, col suo spettacolo Quello che parla strano. Ti presenterai a Faenza con uno spettacolo un po' datato. Quello che parla strano è del 2014: come mai riproporlo? «Lo spettacolo in realtà è sempre nuovo: la scaletta si modifica in continuazione. Il meglio di ciò che scrivo ogni anno ci finisce dentro, alcuni pezzi nuovi entrano, altri vanno in panchina. A Faenza farò alcuni pezzi scritti durante il lockdown». Hai scritto endecasillabi sul Covid? «Qualcuno sì! Come sempre, però, è molto più interessante il comportamento dell'essere umano che non la stretta attualità. La vita dell'attualità è molto relativa: un tweet dura due ore; ma se si riesce a raccontare, pur con leggerezza, l'essere umano, questo materiale può durare anche dieci anni. Racconto del Covid, ma sono pezzi che vogliono parlare, in generale, dell'essere umano». Come hai iniziato a sperimentare con gli endecasillabi danteschi? «Fin da piccolo mi piaceva scrivere canzoni. Poi all'Accademia d'Arte Drammatica di Genova ho incontrato la metrica
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dantesca. Per recitare questi versi è essenziale comprendere il ritmo della lingua di Dante. Mi sono divertito a elaborare i suoi versi, mi pareva di cantare una specie di canzone senza bisogno di strumenti e di band: quel tipo di metrica mi faceva da chitarra. C'è poi una questione comica: il linguaggio alto di Dante e i “neologismi trecenteschi”, quando scontrati col bas-
so della vita di tutti i giorni, trovano una vera deflagrazione comica. E riescono anche a raccontare una storia, dando teatralità, e non “teatrosità”, anche a un pezzo di cabaret». Il rapporto col pubblico dal vivo per te è molto importante. «Certo! Per ogni spettacolo, come diceva De Filippo, il vero regista è il pubblico. Il fatto che il suo comportamento sia del tutto imprevedibile ti costringe a modulare la recitazione e impedisce ogni tipo di noia». Succede lo stesso anche in televisione? «Quello è un tipo di comunicazione drogata. All'apparenza può sembrare che gli applausi scroscianti del pubblico televisivo siano gradevoli. Il problema è che dopo un po' ci si accorge che quella reazione è slegata da ciò che succede “in scena”. Oggi la comicità è costretta in tempi strettissimi. È difficile creare un pezzo di cinque minuti che tenga l'attenzione. Per farlo ci vogliono settimane di prove davanti a un pubblico dal vivo. Per tanto tempo la comicità è stata fatta di questa gavetta: si arrivava in televisione perfettamente corazzati. Oggi questo approccio lungo, che prevedeva anche il lusso di sbagliare, non è più possibile. I cinque minuti che ti danno devono essere sperimentati subito, senza corazza». Ti sei mai fatto delle remore deontologiche sul lavoro in televisione? «All'inizio sì. C'è da dire però che il ritorno d'immagine che ti dà la televisione è fortissimo, anche a teatro. Riuscire a riempire teatri importanti portando la tua creatività e i tuoi impulsi è bellissimo; ma anche riuscire a far bene le serie televisive, collaborando con professionisti seri, pur con tutti i limiti drammaturgici e i miei limiti recitativi, non è un lavoro da snobbare. Credo che il compito sia quello di cercare, dentro il mainstream, di alzare la qualità».
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20 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 8-14 ottobre 2020
LIBRI DA BABELE
Un film che è un gioco, per i fan di Clerks
Concerti in stand-by? Applausi per Robot e Transmissions
Riscoprendo Virgilio Grazie a Marcolongo
di Francesco Della Torre
di Luca Manservisi
di Matteo Cavezzali *
Jay e Silent Bob - Ritorno a Hollywood (di Kevin Smith, 2019) C’era una volta Clerks, ed era il 1994 quando questo piccolo film indipendente costato meno di 30 mila dollari (di cui la metà spesi per la splendida colonna sonora) sbarcava e sbancava le sale di tutto il mondo, mettendo in luce lo straordinario talento del regista e regalando immediatamente due personaggi diventate icone immortali del cinema di oggi. Jay e Silent Bob sono una coppia di spacciatori che passano il loro tempo e fanno i loro affari fuori dal negozio dei commessi di Clerks, che hanno dato vita a una vera e propria saga di film che inizialmente li vedeva di contorno, per poi vedersi pian piano promossi a veri e propri protagonisti sia in Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!, sia in questo reboot che non è altro che la summa e l’autocelebrazione della filmografia di un ormai cinquantenne Kevin Smith, in doppia veste di regista e di protagonista (Bob). Nell’arco di 26 anni il fenomeno in Italia si è sgonfiato, mentre negli Stati Uniti e soprattutto nel loro New Jersey il duo è diventato sempre di più una doppia icona di un immaginario legato soprattutto ai fumetti, vera e propria passione del regista. In questo “film” dalla trama quasi inesistente (i due perdono i diritti per essere loro stessi e vogliono impedire il reboot del loro stesso film) si torna sui luoghi e con gli attori dei film precedenti quasi come fosse una passerella tra amici. Cosa sia un reboot viene spiegato nel film e il paragone all’Episodio 7 di Star Wars è assolutamente appropriato, nonostante il sarcasmo con cui il film viene citato. Il limite del film è proprio il suo formato… Il suo essere stesso un film, quando sotto forma seriale i due potrebbero benissimo apparire come striscia periodica e vivere una sorta di avventura sempre diversa. Ma probabilmente Jay Mewes e Kevin Smith non ne hanno voglia. In Italia, col fatto che si tratta di due personaggi noti soprattutto ai nostalgici, il film è uscito direttamente in streaming nelle piattaforme più note ed è davvero un gustoso vascone di popcorn dedicato solo ai fan: i due idoli mantengono il loro stile, la loro verbosità, le loro citazioni, il linguaggio volutamente portato all’eccesso di volgarità… ma il tempo passa e un po’ le situazioni ruotano intorno a loro stessi. Visione quasi obbligata per chi li conosce molto bene, anche perché assisteranno a una gradita passerella di volti noti della saga (mi piace chiamarla così), come Ben Affleck, Matt Damon e Jason Lee (il cui nome per molti anni in tv è stato Earl); inoltre il film semina citazioni dei film precedenti con un’astuzia tale da farlo sembrare un gioco... Che poi è la definizione più appropriata per il film.
In un periodo in cui i club stentano a riaprire, i concerti “veri” sono sempre più rari e la musica sembra passare sempre più in secondo piano, fa piacere constatare come i progetti più coraggiosi e ambiziosi resistano. Forse a maggior ragione, in un momento in cui non è importante fare numeri ma la priorità pare essere diventata fare cultura, grazie anche per fortuna ai fondi pubblici, ormai divenuti vitali. Ci sono due esempi in zona che vale la pena ricordare. Il primo, in ordine cronologico, è il Robot di Bologna, festival internazionale di musica e cultura elettronica che quest’anno si terrà, nonostante le misure anti Covid, dal 23 al 25 ottobre (tra l’altro in un ex deposito delle Ferrovie, bell’esempio di rigenerazione urbana). Cuore del festival sarà l’ondata sperimentale italiana e in particolare tre personalità di fama internazionale: Caterina Barbieri – bolognese che vive a Berlino e che ha da poco suonato anche a Bagnacavallo (nella mini rassegna del collettivo Magma, tanto per citare un’altra bella realtà del territorio, nell’ambito della mostra ancora in corso all’ex convento, vedi p. 17) – Donato Dozzy, già dj resident del mitico Berghain di Berlino, e un astro nascente ormai consacrato a livello mondiale (nella nicchia della musica elettronica “intelligente”) come il cesenate Lorenzo Senni. Lo stesso Senni sarà anche tra i protagonisti dell’altro evento di cui vale la pena ricordare l’esistenza, il festival Transmissions dell’associazione culturale Bronson, buon esempio di “allievo” che supera il “maestro”, che presenta a Ravenna un programma (da giovedì 26 a domenica 29 novembre) che va ben oltre Senni. Tra gli altri ospiti annunciati infatti ci sono la producer americana Laurel Halo (il cui album del 2012 fu decretato disco dell’anno su una bibbia riconosciuta come The Wire, tanto per rendere l’idea) e Teho Teardo, maestro che porta alta la bandiera dell’Italia del mondo, noto al grande pubblico grazie anche alle collaborazioni con il cinema e in particolare Paolo Sorrentino. In programma c’è anche un progetto speciale dedicato a Dante, nel 700esimo anniversario della morte, ossia una serie di residenze artistiche con ospiti internazionali raccolti da Francesco Donadello, producer premiato ai Grammy per il missaggio della colonna sonora dell'acclamata serie televisiva HBO Chernobyl. Quando i festival fanno cultura, anche ai tempi della pandemia.
C’è stato un momento, molto lungo, della storia della letteratura, in cui Virgilio occupava una posizione fondamentale nel pantheon degli autori classici, proprio accanto a Omero. Non è un caso che Dante avesse scelto proprio lui come guida per accompagnarlo nel viaggio più pericoloso, quello negli inferi. Oggi Virgilio e il suo eroe, Enea, sono un po’ dimenticati. L’Eneide è relegata suo malgrado allo studio svogliato di qualche studente di liceo, che impara a detestarlo per il suo latino complesso e i suoi esametri dattilici. La repulsione dei ragazzi ai classici è sempre legittima, ci mancherebbe, chi non ha snobbato Manzoni o Foscolo quando era dietro il banco? Umberto Eco diceva provocatoriamente che I promessi sposi sono così belli che bisognerebbe vietarne la lettura a scuola. Si può recuperare la fama di Enea? A chiedersi il motivo di questa rimozione è Andrea Marcolongo – già autrice del best seller sul greco antico La lingua geniale (Leterza) – lo fa con La lezione di Enea (Laterza) che con la sua consueta freschezza ci porta alla riscoperta dell’eroe troiano. Chi era dunque Enea? Per rispondere occorre prima chiedersi perché Virgilio lo scelse. Come mai un eroe che nell’Odissea era appena una comparsa diventa protagonista dell’Eneide? Perché l’imperatore Ottaviano Augusto volle consacrare come libro ufficiale dell’Impero contro la volontà dello stesso Virgilio? Enea è un eroe strano, è un fuggiasco. La sua avventura inizia a Troia, mentre la città viene devastata dalle fiamme della furia greca. Mentre il rogo della città illumina la notte Enea carica sulle spalle l’anziano padre, prende per mano il figlio, e fugge. Nella versione del mito raccontata da Virgilio, Enea è fondamentale perché al termine di questo lungo viaggio diventerà il capostipite della dinastia che porterà alla nascita di Romolo e Remo, è quindi la radice della fondazione di Roma. Eppure Enea è un perdente, un fuggitivo, un esule, secondo alcuni addirittura un traditore. Per questo l’Eneide è un poema adatto ai tempi inquieti. Se Ulisse viaggia per tornare a casa, Enea non sa dove sta andando, ma sa che ha un destino da compiere. Non è un eroe scaltro e coraggioso come Ulisse, né un uomo forte come Achille. Però ha una missione: fondare una nuova città. È guidato dalla speranza. Considerato spesso un autore troppo enfatico e retorico, meno raffinato di Omero o di Ovidio, in realtà sotto la superficie Virgilio nasconde una grande profondità di indagine nell’animo umano. Lo scrive bene Marcolongo e mi trova d’accordo, ma se non vi fidate di noi, fidatevi del consiglio di Dante. * direttore ScrittuRa Festival
“Resistenza” (Casal Borsetti) di Adriano Zanni
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
GUSTO / 21 8-14 settembre 2020 RAVENNA&DINTORNI
FESTA GASTRONOMICA
Sua Maestà il Cappelletto in tavola: in venticinque ristoranti ravennati con tre diverse squisite versioni Esclusa la piazza si passa all’iniziativa dei locali dal 9 all’11 ottobre Parola d’ordine anticovid: distanziamento e bandite le folle. Così quest’anno la tradizionale Festa del Cappelletto sempre allestita all’aperto, abbandona la piazza e si dirama in diversi ristoranti ravennati che aderiscono all’iniziativa gastronomica dove per tre giorni – dal 9 all’11 ottobre – è servito “il Re” della cucina tipica romagnola, in alcune varianti, anche originali. Il programma della festa prevede il coinvolgimento di 25 ristoranti e trattorie, laboratori di pasta fresca con le sfogline e un vero e proprio “Cappelletto Tour”. Nei locali gli chef proporranno almeno tre versioni dei cappelletti alla ravennate: i Cappelletti per Dante, i Cappelletti in brodo e i Cappelletti al ragù. Il Cappelletto Tour mette in palio 100 premi fra i primi cento clienti che raccolgono 3 timbri di 3 diversi ristoranti durante i 3 giorni della festa: questi appassionati del cappelletto ricevono in regalo il “Kit del Cappelletto” con gli ingredienti essenziali (farina, uova, parmigiano-reggiano, ricotta cremosa e noce moscat) per preparare a casa la minestra. Inoltre per tutti coloro che consegnano il coupon (anche oltre i primi 100) c’è l’estrazione di 2 premi: il Set Sfoglina, composto di tagliere e mattarello. Il coupon per partecipare al concorso, da far timbrare ai ristoratori, compilare e consegnare, è nel pieghevole tascabile della festa e si trova presso tutti i 25 ristoranti aderenti. Il possessore del coupon deve recarsi al banco del Mercato Coperto di Ravenna dove ritirare il Kit del Cappelletto. La festa comprende anche “Laboratori con le Sfogline” per imparare a tirare la sfoglia, preparare il ripieno e chiudere il cappelletto. In programma sei appuntamenti, al primo piano del Mercato Coperto di Ravenna nei tre giorni della festa (dalle 10 alle 11 e dalle 11.15 alle
COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina
Dalla Liguria una torta verde Questa settimana vi propongo una ricetta tipica ligure: la torta verde. Ingredienti per la pasta: 200 gr. di farina 0, 100 gr. di acqua tiepida, 20 gr. circa di olio evo, 5 gr. di sale. Per il ripieno: 500 gr. di zucchine trombette, 100 gr. di bietole, 80 gr. di riso, 1 cipolla media, 1 uovo, foglie di salvia e basilico, 2 cucchiai di grana grattugiato, sale, pepe, noce moscata, olio evo q.b. Preparazione: impastare in una ciotola (se si vuole con delle fruste elettriche) gli ingredienti per la pasta, quindi portare a ebollizione un po’ d’acqua dentro una pentola e poi gettare via l’acqua, avvolgere l’impasto in un canovaccio, disporlo sulla spianatoia e coprirlo con la pentola calda. Lasciare riposare mezz’ora. Mettere il riso a bollire in una pentola, intanto pulire le verdure, quindi con la mezzaluna sminuzzare le bietole e le erbe aromatiche e metterle da parte. Quindi, tritare finemente la cipolla e soffriggerla in una padella capiente con un po’ d’olio. Aggiungere le zucchine tagliate a rondelle sottili, le bietole con le erbe aromatiche, un po’ d’acqua e stufare per 15/20 minuti. Versare l’impasto in una ciotola, aggiungere il riso bollito e scolato, l’uovo, il grana grattugiato, aggiustare di sale, pepe e noce moscata e amalgamare bene. In una tortiera rotonda con bordo sganciabile: dividere l’impasto in due parti (una un po’ più grande per il sotto) quindi stenderlo sottile; ungere la teglia d’olio, foderarla di pasta, disporvi sopra il ripieno, e chiudere col secondo disco di pasta sigillando i bordi. Bucherellare con una forchetta e spennellare d’olio, quindi cuocere in forno statico a 180° fino a doratura (40 minuti circa). Una volta cotta spennellare di nuovo con olio, e servire tiepida o fredda.
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
Riesling alsaziano fresco e piacevole 12.15). Ogni laboratorio/dimostrazione è riservato a 15 persone. Per informazioni e prenotazioni telefonare al 339 4703606. Di seguito i locali che portano in tavola i cappelletti della festa: Akâmì Casa&Bottega, Al Cairoli, Antica Bottega di Felice, Ca’ del Pino, Ca’ de Vèn, Cucina del Condominio, Essenziale Bistrot, Fellini Scalinocinque, Fricandò, I Furfanti, Il Mare di Felice, Alighieri Caffè e Cucina, La Gardèla, La Taverna del Molino, Le Tradizioni di Nick, Mercato Coperto, Naif, Osteria dei Battibecchi, Osteria del Tempo Perso, I Passatelli Del Mariani, Primo Piano Marchesini, Ristorante Al 45, Ristorante da Coa, Ristorante Pizzeria Molinetto, Ristorante Radicchio Rosso Info www.festadelcappelletto.it
Il “Domaine Alimant Laugner” è la cantina alsaziana che produce il Riesling 2018 che ho nel calice. Non aspettatevi il solito Riesling dai toni stucchevoli ma piuttosto un vino fresco e piacevolissimo. Al naso finezza, intensità e persistenza olfattiva. Le note d’idrocarburi ben si fondono con i sentori di agrumi ed erbe aromatiche senza prevalere. I sentori fruttati e floreali in perfetto equilibrio anche al palato dove la freschezza acida è un’onda sottile che accarezza il palato. Da abbinare a piatti di pesce anziché ai soliti formaggi dove questi vini spesso riparano.
SAGRE I passatelli delle azdore a Savio dall’8 all’11 ottobre Al via dall’8 al 18 ottobre a Savio la tradizionale Sagra del Passatello. In tavola il passetelli fatti dalla azdore in brodo e asciutti conditi con sughi di terra e di mare. Nel menù della festa anche fiorentine e grigliate di carne, fritto di pesce, bruschette e altre specialità. Apertura dello stand gastronomico alle 18.30. Domenica 11 e 18 ottobre stand aperto anche a pranzo. Ingresso esclusivamente su prenotazione, con misurazione della temperatura e mascherina. Info e prenotazione obbligatoria tel. 334 7719481.
A Brisighella, l’11 ottobre si fa la festa al fungo porcino A Brisighella, domenica 11 ottobre, dalle 9 alle 11 nei parchi del centro storico è in programma la Sagra del Fungo Porcino. Lo stand gastronomico all’interno del Parco Caduti di Nassirya ex Diletti, è aperto dalle ore 11,30 alle ore 20 con distribuzione self service. In occasione della sagra è previsto anche un mercato dei prodotti tipici, animazioni e musica nel rispetto delle normative vigenti anti-Covid. Info Pro Loco di Brisighella 0546 81166 – www.brisighella.org
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RAVENNA&DINTORNI 8-13 ottobre 2020
Idee e progetti ARCHITETTURE PER ESTERNI
Gazebo, tende e pergolati: anche l’outdoor ha le sue tendenze Tante abitazioni e locali sono spesso arricchiti da proposte per sfruttare, in modo funzionale ed esteticamente pregevole, lo spazio esterno
Non più solo case e interni, negli ultimi tempi l’attenzione di molte persone si è spostata anche sull’esterno. Chi dispone di un terreno o comunque di uno spazio adiacente alla propria abitazione o attività cerca di sfruttarlo al meglio, arricchendolo con nuove strutture o arredi. Questo spazio diventa così una nuova area da utilizzare per tutto l’anno grazie a una vasta gamma di proposte edilizie disponibili in base alle proprie esigenze. Tante abitazioni private o locali cominciano così a dotarsi di dehors, gazebo, verande: tanti nomi diversi che rimandano a progetti, esigenze e contesti variegati. L’organizzazione dell’ambiente esterno non è infatti facile, ma al contrario è necessario avere sempre ben chiara la sua funzionalità. Tutti conosceranno i gazebo, strutture indipendenti aperte sui lati e coperte in cima. Diverse le sue utilità, il gazebo si integra perfettamente sia con un allestimento temporaneo, che con una realizzazione definitiva. Nei giardini e nelle terrazze viene spesso usato il cosiddetto pergolato, aperto su almeno tre lati e nella parte superiore. Suo parente neanche tanto lontano è la Pergotenda®, struttura di pergolato coperta da teli removibili per far fronte a diverse esigenze a seconda della luce e delle temperature. A proposito di diverse condizioni meteo, per queste necessità c’è anche la pergola bioclimatica, che può
ospitare nella parte superiore delle aste frangisole mobili da aprire o chiudere a seconda della quantità di aria e luce. La pergola bioclimatica permette infatti di vivere un luogo per tutto l’anno, indipendentemente dalla temperatura esterna e dalla stagione. Edilpiù ha ad esempio usato questa struttura per rinnovare la parte esterna di uno stabilimento balneare. In questo caso le caratteristiche della pergola si sono ben amalgamate con quelle del contesto su cui è sorta: le vetrate usate hanno permesso una visuale sempre completa, mentre le parti retraibili hanno consentito di sfruttare al meglio i raggi del sole nelle giornate fresche e di ripararsi dalla pioggia o dalle eccessive temperature. Una volta chiarite le esigenze bisogna soffermarsi su un altro particolare: per l’inserimento di queste strutture serve un permesso? A fare la differenza è se la
struttura aggiunta modifica la sagoma dell’edificio già esistente. Una tenda da sole, ad esempio, non necessita di un permesso o autorizzazione, così come la Pergotenda®, che in virtù dei suoi teli retrattili non modifica mai l’entità della struttura adiacente. Sono un esempio di edilizia libera anche i gazebo, purché di limitate dimensioni e non fissati al suolo stabilmente. Diverso è invece il caso di una veranda. Essendo questo uno spazio chiuso sui lati per definizione (anche se gli elementi possono essere apribili), la veranda determina un aumento della volumetria dell’edificio e quindi ne modifica la sagoma. In questo caso è allora necessario il permesso di costruire. Marcello Bacchini Executive Director Sales Marketing Edilpiù
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RAVENNA&DINTORNI 8 ottobre 2020
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