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PUNTI DI VISTA / 3 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

L’OPINIONE

L’OSSERVATORIO

4 POLITICA LA NUOVA GIUNTA A FAENZA: ISOLA SCEGLIE 3 DONNE SU 7

Attacchi invece di scuse, il pasticcio del sindaco multato di Andrea Alberizia

Dalla Bassa Romagna arriva un pasticcio fatto di politica arrogante, di scarsa trasparenza, di ruggini tra sindacati e amministrazione pubblica, di rumorosi silenzi. Si può guardare ai fatti di Massa Lombarda da diverse angolature ma è difficile trovare qualcuno che ne esca proprio bene. I fatti. A luglio una pattuglia di quelli che una volta si chiamavano vigili urbani ferma il sindaco Daniele Bassi in auto sulla San Vitale a Fruges e lo trova senza cintura. Davanti al titolare delle deleghe Sicurezza e Polizia locale per l’Unione dei Comuni – in altre parole il loro referente politico – gli agenti non fanno sconti e lo sanzionano: 83 euro e 5 punti. Poche ore dopo Bassi si mette a scrivere su Whatsapp in una chat interna con il personale della Municipale. Cosa scrive lo impariamo poco più di un mese dopo, quando i messaggi arrivano sulla stampa locale (e se il sindaco non aveva messo in conto che sarebbe successo allora è un problema). Bassi accusa i due vigili di essersi messi in agguato, lascia intendere possibili indagini disciplinari per presunti scorretti comportamenti sindacali, promette problemi a chi non sarà riservato su questa vicenda e fa sapere che il suo 71 percento alle elezioni del 2019 dopo quindici anni di politica lo ha conquistato perché «sono capace di fare il figlio di puttana cinicamente e stavolta lo faccio». Il testo integrale lo apprendiamo solo nei giorni scorsi: Il Giornale di Massa nel numero di ottobre pubblica gli screenshot (Italia Viva ipotizza che quella chat in realtà non esista ma pubbliche smentite da Bassi non ci sono state). A questo punto interviene, con tre mesi di ritardo, il sindacato unitario lavoratori polizie locali, a cui però non sono iscritti gli agenti della multa: il Sulpl chiede che l’Unione ritiri a Bassi le deleghe specifiche o almeno il diretto interessato chieda scusa. Altrettanto chiede la Lega. Da quando la vicenda è di dominio pubblico, il primo cittadino non ha mai ammesso colpe e ha parlato di non meglio precisate denunce per diffamazione. Eppure sarebbe bastato poco per trasformare una gaffe in una mossa a suo favore. Invece di usare Whatsapp, sarebbe stato meglio usare Facebook così: «Cari concittadini e concittadine, sono stato multato perché guidavo senza cintura. Il rispetto delle regole e delle leggi vale per tutti, a maggior ragione per un sindaco. Pagherò la multa per il mio sbaglio. Colgo l’occasione per sottolineare la professionalità degli agenti di pattuglia che non hanno esitato ad applicare la legge». Avrebbe fatto un figurone, avrebbe disinnescato ogni munizione per gli avversari. Oltre al sindacato, anche Il Resto del Carlino invita Bassi a scusarsi. Ma forse le scuse servivano (e bastavano) tre mesi fa. Adesso possono bastare? Possono bastare per Eleonora Proni? La presidente dell’Unione cosa pensa del comportamento del suo vice?

5 ECONOMIA INVESTIMENTO DEL COMUNE PER LA CASERMA DI MARINA

12 SOCIETÀ PASSA IL GIRO D’ITALIA, CHIUDE TUTTA LA REALE

14 TEATRO LA COMICITÀ DI PAOLO CEVOLI IN SCENA A BAGNACAVALLO

18 SPECIALE SALUTE QUATTRO PAGINE DEDICATE ALLA SANITÀ LOCALE a pagina

24 SPECIALE

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Autorizzazione Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Tribunale di Ravenna Gianluca Achilli, Maria Cristina n. 1172 del 17 dicembre 2001 Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Anno XIX - n. 880 Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Editore: Gardini, Enrico Gramigna, Simona Edizioni e Comunicazione srl Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna Magnani, Enrico Ravaglia, Guido Sani, tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Angela Schiavina, Serena Simoni, Direttore Generale: Claudia Cuppi Adriano Zanni. Fotografie: Massimo Pubblicità: tel. 0544 408312 Argnani, Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. commerciale1@reclam.ra.it Illustrazioni: Gianluca Costantini. Area clienti: Denise Cavina tel. 335 Redazione: 7259872 - Amministrazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 Alice Baldassarri, redazione@ravennaedintorni.it amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB

Niente di più pericoloso che non consumare di Moldenke

Quindi, fatemi capire: - questa sera posso uscire di casa per incontrare tre amici ma ci posso parlare solo seduto al tavolo di un bar o di un ristorante, a mezzo metro di distanza, che tanto nessuno ci guarda, e senza mascherina, che in teoria dovremmo mangiare e bere, e potrei anche fare baracca per l’aperitivo insieme alle ragazze del tavolo vicino, facendo il cretino sopra la sedia o stando in piedi a scherzare con le mie nuove amiche fino alle 21, quando poi dovremmo invece sederci mestamente e stare lì, a mangiare e bere e dire cazzate fino a mezzanotte, senza alzarci mai dal tavolo e poi stop, che potremmo ammalarci, che restare in un locale dopo mezzanotte sarebbe come stare seduti con gli amici sbagliati su una panchina al parco, troppo pericoloso stare insieme, anche a distanza, senza consumare nulla, sicuramente più pericoloso che giocare a calcio in una squadra dilettante insieme ad altri venti dilettanti e contro altri venti dilettanti sconosciuti ogni domenica, che essendo dilettanti non si ammalano, mica come gli amatori, che non possono più giocare a calcetto, mica vorrete paragonare dilettanti con amatori, no, lo sapete che c’è differenza, così come sapete che sugli autobus, ebbene sì, gli assembramenti sono consentiti, quindi non state neppure a segnalarli, che avete rotto le palle, che se continuate a lamentarvi chiudono le scuole superiori, che la didattica a distanza va bene per i più grandi e i prof preferiscono stare a casa e così abbiamo risolto anche i problemi di autobus, no? E fatemi capire anche un’altra cosa: davvero non posso più organizzare party con trecento persone a casa mia? No, perché se devo invitare solo sei amici piuttosto esco e vado a passeggiare al parco, a fumarmi una sigaretta, anzi no, ancora meglio, vado a correre, così posso togliermi la mascherina e poi, per rilassarmi, mi faccio un cannone e penso che almeno, quest’anno, a Ravenna, avremo le luminarie natalizie con i versi di Dante, altro che Lucio Dalla, che nessuno così potrà più dirci che non stiamo facendo nulla per onorare la memoria del Poeta, che tra tutti i posti del mondo proprio qui da noi doveva venire a morire.


4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

FAENZA

Ecco i 7 assessori della nuova giunta Isola: età media 43 anni, tre donne, quattro laureati La composizione della squadra tiene conto dell’ampia coalizione che ha vinto le elezioni: ci sono Ortolani per Coraggiosa e Agresti per Faenza Cresce. I grillini per la prima volta in un governo locale in provincia con Bosi

A venti giorni dal voto, Faenza ha conosciuto la nuova giunta comunale. Tre donne e cinque uomini, età media 43 anni, rispetto alla precedente un solo volto che ritorna, quello di Massimo Isola: oggi è il sindaco dopo la vittoria con il 60 percento dei voti, nel decennio di Giovanni Malpezzi era vice. È una giunta che tiene conto dell’ampia coalizione di centrosinistra che ha vinto le elezioni con assessorati assegnati non solo a Pd, Italia Viva e Coraggiosa ma anche alla lista civica Faenza Cresce e al Movimento 5 Stelle. Il 50enne Massimo Bosi, candidato sindaco per i pentastellati nel 2015 ed esponente storico dell’M5s faentino, è il primo assessore grillino in provincia: nel mondo del lavoro dopo la licenza media, è stato titolare di un negozio di alimentari e avrà le deleghe a Sicurezza, Trasparenza e Spazi Verdi. Il vicesindaco è Andrea Fabbri, ex renziano di 44 anni, presidente di Faventia Sales – con cui è stato protagonista della rinascita del complesso ex Salesiani – considerato molto vicino alla consigliera regionale Manuela Rontini e all’ex sindaco Malpezzi. Per alcuni giorni il suo nome era stato indicato come possibile candidato sindaco prima della scelta di Isola. Laureato in Economia e Commercio con master post-laurea, si occuperà di Sviluppo economico, Centro storico e Progettazione strategica. Sempre dal Pd, arriva in giunta Milena Barzaglia, 45 anni, diplomata in ragioneria, già assessora in passato a Casola Valsenio, oggi

Foto di gruppo con polemica. L’immagine è stata diffusa dall’ufficio stampa del Comune dopo la nomina della giunta di Faenza. Negli ambienti più sensibili alle questioni di genere, l’immagine ha scatenato reazioni infastidite per la disposizione degli assessori con le tre donne nelle posizioni sul fondo (tre è il minimo richiesto dalla legge). Da sinistra: Milena Barzaglia, Martina Laghi, Massimo Bosi, Davide Agresti, Massimo Isola, Andrea Fabbri, Luca Ortolani, Rossella Fabbri

consigliera d’amministrazione dell’Asp della Romagna Faentina e responsabile Cna locale. Le sono state assegnate le deleghe a Bilancio e Lavori pubblici. Il terzo membro del Pd è un’altra donna, Martina Laghi (deleghe a Scuola, Formazione e Sport), classe 1977, dipendente comunale. Laureata in Servizio Sociale a Bologna, attualmente è assistente sociale dell'area “Minori e Famiglie” dei Servizi Sociali dell’Unione. La terza donna, invece, è Rossella Fabbri, 47 anni, esponente dei renziani di Italia Viva,

assessora a Cervia fino al 2018, e forse anche per questo si occuperà di Turismo. Laureata in Economia e Commercio indirizzo Aziendale. L’assessore più giovane è Davide Agresti, 29 anni, impegnato nell’Azione Cattolica e portavoce della lista civica Faenza Cresce, tra le sorprese dell’ultima tornata elettorale (con oltre il 7 percento delle preferenze). Iscritto a “Sviluppo e cooperazione internazionale”, da oltre cinque anni è impegnato professionalmente per la Caritas. Si occuperò di Welfare, Smart city e Europa.

A rappresentare l’anima più di sinistra della giunta sarà infine Luca Ortolani: 41 anni, è laureato in Fisica con dottorato di ricerca. Dal 2011 lavora al Cnr come ricercatore. Nella passata legislatura è stato consigliere comunale con Articolo Uno di cui è coordinatore provinciale. Protagonista anch’egli di un ottimo risultato alle Amministrative con Faenza Coraggiosa; ha le deleghe ad Ambiente e Urbanistica. Isola tiene la delega Cultura e Ceramica a cui si aggiungono Sanità, Palio e Partecipazione.

Direttore Sanitario: Dr. Daniel Kalmar

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IL SINDACATO DELLA POLIZIA LOCALE CRITICA IL SINDACO PER GLI ATTACCHI AI VIGILI Bassi è stato multato perché guidava senza cintura e in una chat di servizio si è lamentato con toni accesi La giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna dovrebbe revocare le deleghe Sicurezza e Polizia municipale a Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda e vicepresidente dell’Unione, o dovrebbe essere Bassi stesso a dimettersi dalla posizione. La richiesta arriva dalla segreteria provinciale del Sulpl, il sindacato unitario lavoratori polizia locale, per i messaggi inviati da Bassi nella chat di gruppo dei vigili urbani di Massa dopo che gli stessi lo avevano multato perché trovato al volante senza cintura di sicurezza. L’episodio in questione si verificò a luglio, l’intervento dei sindacati è dei giorni scorsi. «Bassi ha scatenato le sue ire contro gli operatori stessi – si legge in una nota firmata da Sergio Menegatti, coordinatore provinciale del Sulpl –, prima a mezzo di una chat interna del presidio del Comune del quale è amministratore lasciandosi andare ad affermazioni poco felici. Il primo dei cittadini dovrebbe essere l’esempio di correttezza e non agire contro i propri dipendenti quando svolgono correttamente il proprio lavoro». Sulla vicenda prende posizione anche la Lega. Il capogruppo nel consiglio dell’Unione, Enrico Zini, chiede un passo indietro di Bassi. La risposta del primo cittadino massese: «Sono convinto che la volontà di qualcuno di denigrare me e il mio ruolo di amministratore vada a inficiare soprattutto il lavoro che quotidianamente il nostro corpo unico di polizia locale compie sul territorio. Non aggiungo nient’altro in merito a tutto questo, in attesa e nel rispetto degli sviluppi delle denunce per diffamazione, anche verso chi scrive o ha scritto sui social». Il sindaco aggiunge che «il prefetto è da tempo informato e aggiornato sia da me che dalla comandante della polizia locale della Bassa Romagna».


ECONOMIA / 5 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

AGROALIMENTARE

SICUREZZA

Il Comune costruirà la nuova caserma a Marina Costerà 1,2 milioni di euro L’edificio dei Carabinieri occuperà 590 mq in via Marmarica. Il sindaco: «Pronta nel 2022»

PICCHETTO SINDACALE ALLA TAMPIERI DI FAENZA PER CHIEDERE LA FIRMA SUL RINNOVO CONTRATTUALE Davanti allo stabilimento Tampieri di Faenza il 9 ottobre si è tenuto un picchetto organizzato dai sindacati, la prima delle iniziative sul territorio per protestare contro le aziende delle associazioni che si sono rifiutate di firmare il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare 2019-2023 (sottoscritto nella notte del 31 luglio dopo dieci mesi di trattative e due giorni di negoziato no-stop, tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Unionfood, Ancit e Assobirra). In tutte le aziende che non hanno aderito al rinnovo è stato proclamato lo stato di agitazione con conseguente blocco degli straordinari. Tampieri ha replicato dicendo che considera l’accordo del 31 luglio come un accordo che interessa le sole aziende aderenti alle associazioni firmatarie e quindi, a giudizio dell’azienda manfreda, il rinnovo contrattuale deve ancora essere utlimato.

DONNE E IMPRESE Un premio del Comune per aziende e realtà che favoriscono la partecipazione femminile C’è tempo fino al 21 ottobre per candidarsi al premio “Impresa, Lavoro, Donne” bandito dal Comune di Ravenna per imprese fino a 250 dipendenti, associazioni di categoria e altre realtà del lavoro per valorizzare le buone pratiche a favore della partecipazione femminile. Due sezioni che prevedono cinque premi da 4.000 euro ciascuno. Info su www.comune.ra.it.

Con un investimento previsto di circa 1,2 milioni di euro, il Comune di Ravenna costruirà la nuova caserma dei carabinieri a Marina di Ravenna. L’area scelta è un lotto di duemila mq già di proprietà di Palazzo Merlato tra via Trieste e via Marmarica nei pressi della scuola elementare, una delle poche aree non cementificate in paese. In buona sostanza si procederà così: il Comune realizzerà l’edificio su due piani (occupando 590 mq) tramite Ravenna Holding e andrà a coprire la spesa di costruzione con il canone dallo Stato per l’affitto. Secondo le tempistiche fornite dal sindaco Michele de Pascale, nel 2022 potrebbe completarsi il trasloco da via Speri, la sede attuale dove gli spazi non sono più adeguati per l’Arma. Senza trascurare che il proprietario privato vorrebbe rientrare nella disponibilità della palazzina per un investimento immobiliare. Della possibilità di utilizzare il terreno per un nuovo edificio se ne parla da tempo ma si è cercato prima di individuare una soluzione che sfruttasse spazi già esistenti per non consumare altro territorio. La pista più battuta sembrava quella di un riutilizzo parziale degli spazi del centro civico, struttura nata nell’ambito delle passate cementificazioni del lido ma palesemente sovradimensionata rispetto alle esigenze del paese. Una soluzione alla fine scartata per via delle eccessive complicazioni per insediare una caserma militare in uno spazio con usi civili. Il nuovo edificio sarà realizzato su due piani con pianta rettangolare e accesso da via Marmarica; sul fronte stradale sarà realizzato un parcheggio ad uso pubblico; l’area esterna sarà recintata e divisa in una zona operativa a servizio della caserma e in un’area privata a servizio dei quattro alloggi con ingresso indipendente. Attualmente la dotazione di personale conta 8-10 militari ma aumenta con i rinforzi per l’estate.


6 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

LOCALI/1 Le nuove regole anti Covid: «Dopo le 21 o ci si siede o si deve andare a casa»

I tavolini all’aperto resteranno E nasceranno nuovi dehor Il nuovo regolamento per l’occupazione di spazi pubblici del Comune di Ravenna può contare sul parere “preventivo” della Soprintendenza. L’assessore: «Così più certezze agli imprenditori»

Fatta eccezione per qualche piccola polemica che ha appassionato pochi, il centro di Ravenna in versione anti Covid è piaciuto un po' a tutti. Come noto, a causa delle restrizioni rese necessarie per limitare i contagi, il Comune, sfruttando le direttive statali, ha infatti dato la possibilità ai locali di espandersi (a costo zero) occupando più “suolo pubblico” del solito. Gli esempi più lampanti sono i tavolini nel cosiddetto quadrilatero di via Ponte Marino, ma anche quelli aggiunti in piazza del Popolo o nella meno centrale zona di via Agnello. Ora, arrivato l’autunno, il Comune ha già sfruttato la possibilità introdotta dal nuovo decreto del Governo concedendo una proroga al 31 dicembre, con i locali che stanno ridefinendo i propri spazi al fine di presentare nuovi progetti, verosimilmente leggermente ridotti rispetto all'estate. L'abbassamento delle temperature e il maltempo rischiano infatti di compromettere il sogno di poter continuare a vivere la città all'aperto, anche perché i vigili del fuoco – ci rivela l'assessore competente in materia, Massimo Cameliani – non hanno ancora dato il via libera alla possibilità di utilizzare i cosiddetti "funghi" per riscaldare gli ambienti esterni. Lo stesso Cameliani è stato tra i protagonisti dell’approvazione del nuovo regolamento “per l’occupazione di aree e spazi pubblici, o privati di uso pubblico, con mezzi pubblicitari, fioriere, tende parasole, elementi di arredo e strutture temporanee a servizio di pubblici esercizi”. In una parola, il tema è quello dei “dehor”, come erano stati chiamati all'epoca della prima giunta Matteucci, quando fece discutere il regolamento che ne propose un modello poi di fatto mai veramente applicato, almeno in centro storico, spesso a causa del veto della Soprintendenza. Oggi la novità – per nulla scontata, visto anche le diatribe che spesso nascono tra i due enti, come accaduto per esempio recentemente al Comune di Rimini – è proprio il coinvolgimento

totale della Soprintendenza. «Si tratta di un lavoro che è la somma dei tre precedenti regolamenti in materia – commenta infatti Cameliani – e che porta con sé una novità straordinaria: il parere preventivo della Soprintendenza che di fatto ci dice, mappa alla mano, dove e come (i modelli sono tre, non solo uno come in passato, ndr) si possono realizzare i padiglioni esterni, le cui strutture potranno restare anche in estate. Evitando incertezze e lungaggini burocratiche per gli operatori». Di fatto, in centro storico, nuovi padiglioni potranno essere installati comunque solo in piazza Einaudi, in piazza Costa, al Fricandò vicino a Porta Adriana, nel nuovo locale di fronte al teatro Alighieri e all'enoteca Bastioni del borgo San Rocco. Nei casi restanti, a seconda delle diverse zone del centro storico, sono state previste concessioni per tavolini, sedie, ombrelloni, vele, fioriere, all'insegna

Il nuovo Dpcm sulle misure anti Covid impone a bar e ristoranti di chiudere obbligatoriamente alle 24 (e così anche pub, gelaterie, pasticcerie…). Ma un ulteriore discrimine, forse il più penalizzante per tutti coloro che conducono attività di somministrazione che esulano dalla ristorazione più classica, impone la chiusura alle 21 per gli esercizi che non operano servizio al tavolo (che si tratti di interno o esterno, senza differenze di sorta), pur garantendo loro la possibilità di continuare a operare consegne a domicilio e servizio d’asporto. L’assessore alle Attività produttive del Comune di Ravenna, Massimo Cameliani, cerca di sintetizzare: «Ci vogliono dire che dobbiamo restare seduti, quando usciamo per andare in un locale. Quindi sempre meglio prenotare. E se non c’è posto per sedersi, si può solo ordinare e portare a casa. Il legislatore non vuole gente in piedi fuori dai locali, per evitare multe, questo è quello che dobbiamo capire tutti».

della semplificazione. «Il che non vuol dire che ogni operatore potrà fare quello che vuole – puntualizza Cameliani, rispondendo così in qualche modo anche alle perplessità della lettera aperta di alcune associazioni, tra cui Slow Food, che tengono al decoro del centro storico –, ci sono criteri concordati da rispettare». Ma per presentare un progetto, non occorrerà più vincolare tutta la via, per esempio, ma nel caso delle fioriere sarà sufficiente la collaborazione tra due esercizi. «Voglio sottolineare – conclude Cameliani – anche che il regolamento prevede concessioni non più annuali, ma di 5 anni, un modo per permettere agli operatori di programmare gli investimenti con più certezze. Così come abbiamo dato tre anni di tempo ai locali per adeguarsi alle nuove norme». Luca Manservisi

LOCALI/2

IN ARRIVO I PRIMI “PADIGLIONI” ESTERNI IN PIAZZETTA EINAUDI E AL FRICANDÒ «Per adeguarci al Dpcm e poter lavorare anche d’inverno» I primi dehor previsti dal nuovo regolamento comunale (vedi articolo principale) nasceranno già nei prossimi mesi. Uno sarà quello del bar Bollicine di piazzetta Einaudi (foto qui sotto), dove per anni, prima del cambio gestione, è stato utilizzato una sorta di gazebo di fatto abusivo e ora la nuova titolare Valentina Cacace potrà invece finalmente espandersi seguendo le regole, con una struttura fissa ma che in estate potrà aprirsi quasi totalmente. L'altro nascerà vicino a porta Adriana, al bar-tabacchi-ristorante Fricandò (foto in alto). «Il nuovo Dpcm sul servizio al tavolo obbligatorio dalle 21 – commenta la titolare, Giorgia – ci impone con ancora più urgenza di trovare una soluzione per il nostro arredo esterno, così da poterlo sfruttare anche in inverno. Questa estate siamo contenti di come ha lavorato il bar, grazie a molti ragazzi giovani, mentre vogliamo rilanciare il ristorante, che in estate forse ha patito anche il fatto di avere tanti altri posti dove cenare in pieno centro, all'aperto».


PRIMO PIANO / 7 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

IL NUOVO DECRETO

«Ma il virus circola solo di notte?» E ora c’è chi lancia i turni: tavoli prenotabili solo per un’ora L’iniziativa è del Fellini. Dal Fresco alzano le braccia: «Ci adegueremo» Il Fargo: «Inutile ulteriore limitazione, l’inverno sarà ancora più duro» Non sono tanti i locali di Ravenna che saranno toccati direttamente dal coprifuoco imposto dal Governo nel nuovo Dpcm. Tra questi il Fellini Scalinocinque, in piazza Kennedy, che sarà costretto come i colleghi a chiudere a mezzanotte, oltre che effettuare solo servizio al tavolo a partire dalle 21. «Ma stavamo già lavorando seguendo scrupolosamente i protocolli – assicura il titolare Giuseppe Pietropaolo – tanto che ci siamo beccati anche qualche recensione negativa sul web proprio perché non riusciamo a servire tutti. Con i nuovi orari e le imposizioni del Dpcm proseguiremo nella sperimentazione di un servizio a turni, dando a ogni cliente un’ora, che potrà prenotare dalle 19 alle 20, oppure dalle 20 alle 21 e così via fino a mezzanotte. Ci dispiace dover far alzare la gente, ma così possiamo accontentare più persone». Il Fellini può contare sul nuovo dehor esterno e magari su qualche copertina per limitare i disagi del freddo. «La città è più bella con i tavolini all’aperto, grazie a questa emergenza ha assunto un profilo più internazionale. La ripresa c’è stata in questi mesi e noi siamo stati bravi a gestirla. Ora le nuove limitazioni spero non danneggino troppo la movida e gli altri locali». Il riferimento è anche al Fresco, tra i più frequentati nella zona di via IV Novembre. Massimo “Cino” Gorini, si limita a dichiarare: «Eravamo già passati al servizio al tavolo, mentre i nuovi orari ci limitano ma ci adegueremo, non possiamo fare altrimenti. Posso solo dire che mi

sembra strano che il virus sia in circolo solo in determinati orari... Credo sarebbe stato più giusto piuttosto aumentare i controlli». Tutt’altra clientela al vicino Fargo di via Girolamo Rossi, che sconta però anch’esso il fatto di avere uno spazio interno particolarmente ridotto. «In questi mesi – commenta il titolare Chris Angiolini – abbiamo sempre fatto il servizio al tavolo. Ovviamente è stata davvero utile la possibilità di allargare l'area di occupazione di suolo pubblico. La chiusura alle 24 nel weekend è sicuramente una inutile ulteriore limitazione che cambia ben poco nel quadro generale, ma molto per chi sta facendo questo lavoro da mesi in condizioni precarie. I numeri sulle modalità di contagio parlano piuttosto chiaro. eravamo consapevoli che l'inverno sarebbe stato molto complicato per il Fargo, e così lo sarà ancora di più». (lu.ma.)

Piazza Kennedy questa estate (con il dehor del Fellini sullo sfondo)

IL CLUB

IN DARSENA

«SPERIAMO CHE LA GENTE NON SI SPAVENTI E CONTINUI A USCIRE COME PRIMA» Il Darsenale: «Con le nuove regole perdiamo 4 ore di lavoro ogni settimana, senza nessuna compensazione» Tra i locali a Ravenna che più patiranno la chiusura anticipata a mezzanotte imposta dal nuovo Dpcm c’è il Darsenale, lungo il canale Candiano. «Ogni settimana perderemo almeno 4 ore di lavoro del weekend – commenta uno dei titolari, Giovanni Baldini –, senza che ci sia stato prospettato alcun tipo di incentivo come compensazione. Capisco che per limitare i contagi siano necessari dei sacrifici, ma mi lascia perplesso questo accanimento verso le ore serali e la notte, quando di giorno si creano assembramenti ben più pericolosi alle fermate degli autobus o sui treni, per esempio. Spero solo che la gente non si faccia spaventare da questo terrorismo mediatico e continui a vivere, come stava succedendo in questi ultimi mesi». Sulla stessa linea Marco Luongo del vicino Akamì (e Brancaleone, nella vicina rocca): «Mi pare che il nuovo decreto non abbia voluto chiudere i ristoranti, ma di fatto inviti la gente a restare a casa, se può. Da parte nostra al Darsena Pop Up la stagione clou è finita e il coprifuoco a mezzanotte non ci tocca, dalle 22 chiudiamo la cucina. Con servizio al tavolo sempre garantito». Weekend “rovinato” dal nuovo decreto, invece, anche per il terzo locale sul canale, il Soul Club. «Il nostro core business è l’american bar dopo cena e quindi sicuramente saremo danneggiati dalle nuove regole e dalla chiusura anticipata. Che tra l’altro potrebbe portare a una “congestione”, non potendo più “diluire” i clienti fino a notte fonda. Difficile capire le motivazioni».

IL BRONSON RIAPRE: «UN SEGNALE DI SPERANZA» Dal 24 ottobre riapre a Madonna dell’Albero il Bronson, esclusivamente come locale da concerti (e non come discoteca, al momento chiuse per decreto). «Il settore dello spettacolo è in ginocchio – commenta il patron Christopher Angiolini – ma proveremo a rimanere aperti, cercando di dare un segnale di speranza, con una programmazione di musica dal vivo che tenga conto delle forti limitazioni di capienza. Lasceremo spazio a tantissime realtà del territorio (e non solo). Ovviamente di ballo non se ne parla nemmeno, e probabilmente sarà così ancora a lungo, ma chi lavora in questo settore ha diritto di essere sostenuto con provvedimenti rapidi e concreti, che fino ad ora non si sono visti».


8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

CENTRO STORICO

Il ristoratore prova a essere ottimista: «Dalle 21 niente drink in piedi, molti potrebbero andare subito a cena» La testimonianza del titolare dell’osteria del Tempo Perso E Mambelli (Gardela) toglie il 40 percento delle sedie nel locale Mauro Mambelli sa che per la sua attività di ristoratore non cambierà molto con le nuove disposizioni dell’ultimo Dpcm: «Dobbiamo chiudere a mezzanotte – dice il titolare de La Gardela in centro a Ravenna – ma a quell’ora ormai la gente si è alzata da tavola». Quello che preoccupa di più l’imprenditore – presidente provinciale di Confcommercio – è il cambiamento psicologico per i clienti: «Il fatto stesso che vengano introdotte nuove regole fa crescere il senso di preoccupazione tra le persone, l’ho già visto nelle prenotazioni». I numeri di contagi sono in crescita e Mambelli apprezza il buon senso di chi presta più attenzione: «È giusto che ci sia cautela, il virus circola. Ma tutto sommato i ristoranti devono rispettare regole che già erano in vigore come il distanziamento, la mascherina, l’igienizzazione». Ci sarà da superare lo scoglio psicologico del dover passare dal tavolino in strada al tavolino nel locale: «Chiederemo di prolungare la concessione del suolo pubblico gratuito ma sappiamo che il clima non permetterà di stare fuori». L’unica soluzione è la riduzione dei posti: «C’è un numero che spiega bene come cambia per noi: avevo cento sedie nel locale, quaranta le ho portate in magazzino». Piccola realtà molto apprezzata del centro storico di Ravenna, nell'ambito della ristorazione di qualità, è l'Osteria del Tempo Perso di via Gamba. Che in quanto piccola, sta soffrendo particolarmente le misure anti Covid, ma non è particolarmente toccata dalle nuove disposizioni. «Il nuovo Dpcm non mi cambia il lavoro perché solitamente a mezzanotte i clienti hanno già lasciato il mio ristorante – commenta il titolare, Massimo Serena Monghini (nella foto) –. Soprattutto in autunno/inverno durante i quali si va a cena prima rispetto all'estate. Il fatto che dalle 21 non si possano servire drink alle persone in piedi ai bar potrebbe influire

positivamente sulla scelta di questi ultimi di trascorrere direttamente la serata in un ristorante». «Chiaramente – termina Serena Monghini – vivo il momento con l'ansia di una nuova serrata. So benissimo che se i numeri dovessero crescere, le prime attività costrette a chiudere sarebbero i bar ed i ristoranti. Nel mio locale ho tolto un terzo dei tavoli, diminuendo chiaramente la capienza e le distanze sono ampiamente rispettate però questo sforzo potrebbe non essere sufficiente».

LE NOVITÀ/1

ESSENZIALE BRISTOT E RADICI: QUELLI CHE APRONO NELLA PANDEMIA Dietro all’ex cinema Astoria e dietro al municipio due nuovi ristoranti: pochi coperti e spazi ampi Nonostante i tempi difficili per la ristorazione, c’è chi ha deciso di partire proprio adesso. Le novità recenti a Ravenna si chiamano Essenziale Bristro e Radici. Il primo ha aperto l’8 ottobre dietro all’ex cinema Astoria, il secondo trasclocherà a breve da viale Allende a via Mentana. Giulia Calderoni è socia con Lorenzo Di Leo nel locale che ora occupa gli spazi usati da Il Nascosto fino a maggio: «Abbiamo aperto in un periodo difficile senza sapere cosa aspettarci ma la prima settimana è andata bene. Gli orari nuovi imposti dal Dpcm non incidono molto per l’attività di ristorazione». L’ambiente consentirebbe di mettere a sedere una sessantina di persone distanziate, ma gli imprenditori hanno scelto di ridurre il numero: «Trenta coperti a cena e una ventina per l’aperitivo. Vogliamo lavorare serenamente offrendo a tutti la percezione di spazi ampi». Entro fine ottobre dovrebbe aprire i battenti Radici nella nuova sede. Anche quei due soci: Valentina Giovannini e Paride Cellarosi (nella foto). Parola d’ordine: spazi larghi. «I tavoli grandi sono sempre stati una nostra scelta convinta per il benessere del cliente, eravamo distanziati anche prima del Covid». Ma cosa ci si può aspettare dalla clientela ora che la stagione non consentirà più di cenare all’aperto? «In strada proveremo a mettere qualche tavolo alto per l’aperitivo e poi staremo a vedere per capire la reazione del pubblico: quando abbiamo riaperto dopo il lockdown all’inizio c’era incertezza e poi le persone hanno preso confidenza con le regole». Tra le scelte adottate per ostacolare la diffusione del virus, Radici ha scelto di dare menù su carta usa e getta: «Il Qr code che usano molti non crediamo sia di immediato utilizzo per tutti».

PUNTA MARINA Il Molinetto: «Fortunatamente abbiamo spazio ma abbiamo perso cento coperti» Alan Ricci è il titolare di uno dei pochi ristoranti della zona ravennate che sicuramente non ha problemi di spazio. Il Molinetto, alle porte di Punta Marina, continua a lavorare con una certa tranquillità, nonostante siano oltre 100 i coperti persi a causa dell'epidemia. «La clientela è brava, sono rare le occasioni in cui dobbiamo intervenire – commenta il titolare, Alan Ricci –. Fortunatamente abbiamo spazi grandi e abbiamo seguito le normative scrupolosamente, con ingresso e uscita separati, controllo della temperatura, registriamo i numeri di telefono… Il nuovo Dpcm non ci crea grossi problemi, sono finiti i tempi in cui si usciva a cena tardi e si tirava anche fino alle 2 di notte. I clienti al momento stanno continuando a venire, qui si sentono come a casa, per il futuro cerchiamo quindi di essere ottimisti, anche se per non farci trovare impreparati stiamo continuando a investire sulla consegna a domicilio e l’asporto». «Da imprenditore – conclude Ricci – posso solo ricordare che, a parte una iniziale sospensione temporanea, noi stiamo continuando a pagare tutto allo Stato come prima, nonostante non ci siano più gli incassi di prima».

LE NOVITÀ/2 In piazza Kennedy in arrivo una nuova pizzeria Non aprirà più Qbio, ma al suo posto, sempre in piazza Kennedy a Ravenna, vicino al Fellini, presumibilmente in febbraio aprirà le porte un’altra pizzeria. L’investimento è degli stessi imprenditori del Fresco, il noto locale di via IV Novembre.


PRIMO PIANO / 9 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

MARINA DI RAVENNA

CERVIA

Il bagno Oasi rinuncia al brunch e ai concerti del “mare d’inverno”

E c’è chi pensa di inserire coperte a pagamento nel menù

Il titolare: «Al chiuso è difficile, puntavamo sulla spensieratezza»

Fanelli è titolare di 4 locali e presidente comunale della Fiepet-Confesercenti: «Dobbiamo inventarci soluzioni per restare all’aperto anche con il freddo»

Il Covid, tra le altre cose, affossa una nuova rassegna che negli ultimi anni aveva avuto il merito di dare almeno un po' concretezza all'idea del mare d'inverno, che a Marina di Ravenna non è mai stato semplice mettere in pratica. Il bagno Oasi infatti ha deciso di annullare quest'anno i concerti invernali della domenica, con tanto di brunch e ospiti internazionali, che tanto successo avevano riscosso nei primi tre anni della rassegna. «La formula funzionava – commenta il titolare del bagno Oasi Marco di Marco – tanto che già da settembre avevano già iniziato a chiamarci per avere informazioni e solitamente era necessario prenotarsi con discreto anticipo per riuscire a partecipare. Tanta gente veniva anche da fuori Ravenna appositamente. Il nostro era però un evento caratterizzato dalla convivialità, dalla spensieratezza, e in questo periodo non ce la siamo sentiti di confermarlo. Troppe preoccupazioni, troppi vincoli. E la gente, lo abbiamo già visto al termine di un'estate comunque positiva per noi, fa più fatica adesso a partecipare a eventi al chiuso. Senza considerare la formula a buffet del brunch, che ci permetteva di non avere grossi problemi di personale. Speriamo di poter riproporre la rassegna, finalmente senza Covid, la prossima stagione invernale».

Oltre alla voce “coperto”, nel menù del suo locale potrebbe comparire la voce “coperta”: da intendersi proprio come stoffa da buttarsi addosso per proteggersi dal freddo e stare all’aperto per il drink. Alessandro Fanelli è titolare di quattro luoghi noti di Cervia e Milano Marittima come Saledolce, Officine del Sale, Felix e Bottega di Felix: «Nelle grandi città dove il clima è lo stesso che abbiamo noi la gente è abituata a ritrovarsi fuori anche in inverno, è una questione di approccio. Per questo stiamo pensando di dare la possibilità di prendere una coperta a pagamento che poi diventa del cliente. Quando se ne va può usarla per la cesta del gatto o può lavarla e portarla la volta dopo». E chissà che la voglia di evitare i luoghi chiusi dove il Covid può circolare più facilmente non faccia cambiare gli stili della movida anche in Romagna: «Dobbiamo cambiare la mentalità, la movida non è più sinonimo di aggregazione e socialità». I nuovi orari potranno modificare il modo di divertirsi nelle serate invernali: «I locali dovranno farsi venire delle idee per attrarre i clienti prima dei soliti orari e molte persone concluderanno le serate nelle case quando a mezzanotte chiuderanno i locali». Il vincolo della consumazione solo seduti dalle 21 inciderà sul servizio da fornire: «Ci vorrebbe più personale ma non sarà facile. I clienti dovranno capire che non è come una volta». L’imprenditore è anche presidente comunale dei ristoratori Fiepet di Confesercenti e, pur cercando di affrontare con spirito intraprendente i difficili mesi invernali, non dimentica le difficoltà del settore: «Nel lockdown avevo 52 persone in cassaintegrazione, adesso stiamo facendo dei licenziamenti e possiamo permetterci solo

Il giardino delle Officine del Sale

contratti a chiamata. Chiedo ai lavoratori di capire che questo è l’unico modo per andare avanti, ma chiedo alle amministrazioni di non dimenticarci e fare di tutto per aiutarci a resistere, a partire dalla concessione gratuita del suolo pubblico alle facilitazioni per realizzare dehors e spazi esterni protetti». (and.a.)


10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

CENTRO STORICO

La Notte d’Oro diventa Notte per Dante Eventi da prenotare, stop a mezzanotte Nell’anno del settecentenario della morte del Poeta, anche l’evento autunnale cambia pelle Concerti, presentazioni di libri, visite guidate, mostre e monumenti aperti con capienze ridotte

In omaggio alle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante, l’edizione 2020 della Notte d’Oro in programma sabato 17 ottobre diventa Notte per Dante. Numerosi monumenti aperti, mostre, visite guidate, concerti, iniziative per bambini, momenti performativi, presentazioni di libri: nel rispetto delle normative anti Covid, l’appuntamento sarà fatto di tanti eventi diffusi, con ingressi contingentati e prenotazioni obbligatorie. Sul sito www.turismo.ra.it, nella pagina dell’evento Notte per Dante, sono presenti i link di prenotazione. Tutto terminerà entro la mezzanotte, come vuole l’ultimo Dpcm che limita l’attività dei locali pubblici. L’evento sarà anche l’occasione per l’anteprima delle luminarie natalizie a tema dantesco: nelle vie Corrado Ricci, Mazzini e Gordini si vedranno in aria illuminati alcuni versi della Divina Commedia, come successe l’inverno scorso ad esempio a Bologna con i versi delle canzoni di Lucio Dalla.

In anteprima le luminarie natalizie con i versi della Commedia

Il chiostro della biblioteca Oriani ospita la mostra Dante Plus organizzata da Bonobolabo. In occasione della Notte per Dante il 17 ottobre sarà visitabile in esterno

Visite guidate Silent Play per Dante consente ai partecipanti un’esperienza totalmente immersiva e di grande suggestione, un percorso teatrale poetico e coinvolgente. Sono visitabili anche il palazzo della Provincia in Appuntamenti dedicati ai più piccoli: dalle istruzioni piazza Caduti e il municipio. Speciale Mosaico di Notte alla Basilica di San Vitale e al Mausoleo per l’uso sul pianeta Marte ai libri di Oz di Galla Placidia. Le guide turistiche del Cammino di Dante, in collaborazione con l’associaLa Notte per Dante è dedicata anche ai più piccoli. Al Teatro Rasi alle 10 e zione culturale Galla & Teo e l’associazione stoalle 17.30 lo spettacolo OZ, tratto da “I libri di Oz” tradotti da Chiara Lagarica Quelli del Ponte, propongono nuovi perni per I Millenni di Einaudi, su prenotazione su vivaticket.it e da un’ora pricorsi arricchiti da passaggi inattesi, momenti ma dello spettacolo alla biglietteria del teatro Rasi. A Palazzo Rasponi dalle lirici e letterari. Tutti i dettagli sui singoli eventi Teste, alle 16.30 Il Paggio - c'era una volta il 1321, nella cornice del giardino interno un giullare con giocoleria, alchimia, trampoli e musica medioevacon informazioni, orari e prenotazioni sono su le (su prenotazione: www.turismo.ra.it) A Tamo un laboratorio di tecnica del www.ravennaexperience.it. mosaico alle 17 (su prenotazione 0544 36136). “Marte: istruzioni per l’uso”, alle 17.30 e alle 21, al Planetario, conferenza in streaming dalla Svezia con Paolo Morini e Daria Dall’Olio. Casa Vignuzzi sarà aperta straordinariamente dalle 15.30 alle 18.30.

Racconto Alla biblioteca Classense alle 17 c’è Serata Neruda: incontro letterario curato da Matteo Cavezzali con la presentazione del libro Delitto Neruda di Roberto Ippolito con letture degli attori Antonio Maiani e Viola Casadei, e musiche al violoncello elettrico di Jenny Burnazzi e al sassofono di Andrea Carella (prenotazione su www.evenbrite.com). Sempre alle 17 a Palazzo Rasponi dalle Teste Il Laboratorio Aperto di Ravenna e alcuni suoi protagonisti: la webseries My Ravenna - Legami e Contrasti. Una mini serie per il Web ambientata a #Ravenna. Sarà presente il regista Simone Pelatti. Nella splendida cornice della Tomba di Dante alle 18, proseguono gli appuntamenti con la lettura perpetua. A Palazzo Rasponi dalle Teste alle 18 è in programma la presentazione del video Aspettando il Paradiso, a cura delle mosaiciste di Cna. A seguire alle 18.30 Lara Fantoni, della Città metropolitana di Firenze e Tommaso Triberti, Sindaco di Marradi, Oliviero Resta, Silvia Rossetti e Massimiliano Venturelli del Cammino di Dante, presentano Il Cammino di Dante il percorso culturale, artistico, filosofico e spirituale tra Ravenna e Firenze. Al Mercato Coperto alle 19, Alessandra Carini, Antonio Sodano e Ahmet Poljac, presentano la mappa USE – IT, la una mappa per giovani viaggiatori frutto di un progetto nato negli anni ’70 a Copenaghen, che tocca oggi oltre trenta tra le maggiori città europee. Alle 21, sempre al Mercato Coperto Francesco Dominelli ci racconta La Divina Commedia Riveduta e Scorretta. Tratto dalla pagina Facebook “Se I Social Network Fossero Sempre Esistiti”, una ri-

REGOLAMENTO POLIZIA URBANA Non c’è più l’obbligo di concedere l’uso dei bagni nei locali anche a chi non consuma È in corso la revisione del regolamento di polizia urbana del Comune di Ravenna (il testo in vigore risale a un secolo fa) e aveva scatenato polemiche l’ipotesi di introdurre l’obbligo per bar e ristoranti di concedere l’utilizzo dei bagni a chiunque ne facesse richiesta anche se non cliente. Al rifiuto sarebbe scattata anche una sanzione, qualora il richiedente si fosse rivolto alle forze dell’ordine. La circostanza aveva allertato le associazioni di categoria. Le trattative tra imprenditori e amministratori pubblici hanno portato a una mediazione che di fatto toglie l’obbligo. Formalmente questo rimane nel testo ma l’emendamento approvato introduce una possibilità per il gestore di non concedere l’uso dei servizi igienici qualora valuti che manchino le condizioni. Cosa significa? In buona sostanza bar e ristoranti potranno dire no senza rischiare multe.

Letture online con Linea Rosa L'emergenza sanitaria in corso e le restrizioni ad essa legate, non hanno impedito a Linea Rosa di prendere parte agli appuntamenti in programma per la Notte d'Oro dedicata a Dante. Un'occasione per portare avanti il messaggio di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, declinato in versione dantesca. Lo fa con la pubblicazione online sui propri canali social di video letture tratte dal libro fotografico di Giampiero Corelli dal titolo 'Dante Esule' (edito da Moderna, 2018). Un viaggio toccante in memoria delle Donne vittime di violenza, ricordate attraverso i racconti di Monica Vodarich, letti da Sandra Melandri. Chi fosse interessato all'acquisto di una copia può chiamare il 0544216316 o scrivere a linearosa@racine.ra.it.

lettura in chiave umoristica dell’opera dantesca (tutto su prenotazione: www.turismo.ra.it). Musica Alle 17 al Teatro Alighieri, Giovani in Musica 2020: concerto per l'assegnazione delle borse di studio ai migliori diplomati nell'anno accademico 2018-2019 dell’ istituto “Giuseppe Verdi” di Ravenna: Michele Fontana (clarinetto), Alice Miniutti (viola). Musiche di Bittasi, Brahms, Bowen, Pratella, Bruch. Ingresso a pagamento alla biglietteria del teatro dalle 16.30. A Palazzo Rasponi dalleTeste La Màquina Parlante: alle 22 una performance unica, dove tradizione e modernità si intersecano magicamente dando vita a un sound inedito e originale. Matteo Scaioli, eclettico strumentista, compositore e produttore di Ravenna, propone un progetto che unisce la tecnologia più avanzata - mixer e delay - a quella più antica – grammofono (su prenotazione: www.turismo.ra.it). Musei e monumenti aperti La mostra del fotografo Paolo Roversi al Mar con ingresso gratuito dalle 18 alle 23. Alla biblioteca Classense le mostre su Dante a ingresso gratuito fino alle 23. “Dante nell'arte dell'Ottocento”: un'esposizione degli Uffizi a Ravenna, ai Chiostri francescani con ingresso gratuito fino alle 23. A Palazzo Rasponi dalle Teste, torna #arRAngiati la maratona fotografica delle vie del centro storico, ingresso gratuito fino alle 22. Visibile in esterno ai Chiostri della Biblioteca Oriani Dante Plus 2020 mostra collettiva sul volto di Dante. Tante le aperture straordinarie: Giardini Pensili e Cripta Rasponi, fino alle 23; Tamo fino alle 21; Domus dei Tappeti di Pietra fino alle 23; basilica San Vitale dalle 21 alle 23; basilica di Sant’Apollinare in Classe, Museo Nazionale, Battistero degli Ariani e Mausoleo di Teodorico fino alle 23.


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12 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

L’EVENTO

Arriva il Giro d’Italia: per una mattina chiude la “Reale”

DARSENA

La 13esima tappa parte da Cervia e passerà poi da Mezzano e Alfonsine Venerdì 16 ottobre il Giro d’Italia arriva in provincia di Ravenna. Dopo il circuito con partenza e arrivo a Cesenatico del giorno precedente, infatti, la 13esima tappa partirà da Cervia. La città del Sale si sta preparando per l’appuntamento, con addobbi rosa e iniziative a tema (tra cui la mostra in biblioteca, che prosegue fino al 24 ottobre) come sorta di conto alla rovescia per l’appuntamento che nella mattinata di venerdì stravolgerà anche il traffico della provincia di Ravenna, su cui si correranno oltre 50 chilometri sui nemmeno 200 della tappa che si concluderà a Monselice. Da Cervia, i corridori si “prenderanno” la statale Adriatica da Savio, lambendo Classe e Ravenna e attraversando poi Mezzano, AlfonIl sindaco Medri inaugura gli addobbi sine e Lavezzola, per poi entrare in provincia rosa con cui Cervia ha deciso di Ferrara. Dalle 10 del mattino fino alle 13 di salutare l’arrivo del Giro d’Italia circa, l’Adriatica-Reale sarà quindi chiusa al E il 22 ottobre arriva la Mille Miglia traffico (modifiche più impattanti, con divieti Una volta passato il Giro d’Italia, Cervia tornerà a essere “sede di di sosta diffusi, saranno tappa” anche della Mille Miglia, la celeberrima competizione di in vigore, anche dal auto storiche che, per la prima volta nella sua storia, partirà dugiorno precedente, nel rante la stagione autunnale a causa delle restrizioni dovute al comune di Cervia) e la Covid-19 che ne hanno impedito lo svolgimento durante la pripolizia locale anche sui mavera scorsa. Giunta alla sua trentottesima edizione, la corsa social ha invitato i citpartirà alle 14 di giovedì 22 ottobre da Brescia per transitare attadini a organizzare i torno alle 21.20 da Ravenna e raggiungere alle 22 Cervia, da cui propri spostamenti di le 400 vetture iscritte ripartiranno all’alba del giorno seguente. conseguenza.

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IL “MORO” SARÀ SPOSTATO (E ILLUMINATO) IN TESTA AL CANALE Il Moro di Venezia III, dal 2013 collocato in un invaso nei pressi della sede dell’Autorità Portuale di Ravenna (che ne è proprietaria dal 2018), sarà presto (presumibilmente in novembre) spostato in testa al Canale Candiano (come nel rendering qui sopra). Lo ha annunciato in una nota lo stesso ente, che rivela come attorno alla barca (campione mondiale della classe Coppa America e poi “lepre” delle imbarcazioni di Raul Gardini che gareggiarono nelle acque di San Diego nel 1992) realizzerà una struttura, da porre alla sua base, in acciaio e vetro. Sarà poi installato un impianto anti-intrusione e un sistema di video-sorveglianza e il Moro, assicura l’Autorità portuale, verrà illuminato «in maniera adeguata e suggestiva».

BENI CULTURALI Aperture e visite speciali in tutta la provincia con il Fai Tornano le Giornate Fai d’Autunno: mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, organizzate per la prima volta in due fine settimana, sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre. A Ravenna, la Basilica di San Giovanni Evangelista sarà visitabile in tutte le giornate, con visite guidate su prenotazione ogni 30 minuti. A Russi, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale, sarà possibile visitare Palazzo San Giacomo, dimora di villeggiatura della famiglia Rasponi, attualmente interessata da un cantiere di restauro. Le visite guidate, su prenotazione, sono in programma in tutte le giornate, ovvero 17, 18, 24 e 25 ottobre, dalle 14 alle 17.30. A Faenza è proposta (solo il 25 ottobre) la visita al parco di Villa Emaldi, dimora patrizia situata sulla strada che porta a Brisighella. A Bagnacavallo sarà possibile visitare il Podere Pantaleone, che ospita una importante rinaturalizzazione di flora e fauna selvatiche; i sabato dalle 9 alle 13, e le domeniche dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Sempre a Bagnacavallo sarà visitabile la pieve protoromanica di San Pietro in Sylvis.

INFOPROM

Total Eye Lift, trattamento contorno occhi ridensificante di Clarins Scoprilo da Profumerie Sabbioni La garanzia di uno sguardo raggiante, in tempo record! 10.000 battiti di palpebre al giorno, generati da 22 muscoli: lo sguardo, proprio come le donne di oggi, è “iperattivo”, espressivo, radioso. Capace di illuminare il viso, è al contempo un’area molto fragile. Infatti, il contorno occhi è la prima zona a invecchiare ed i segni del tempo e di fatica si leggono dai 25 anni. Esperto dello sguardo, Clarins presenta oggi Total Eye Lift. A qualunque età, questo straordinario contorno occhi agisce su tutto ciò che minaccia bellezza e splendore dello sguardo: borse e occhiaie, rughe più o meno evidenti e persino rilassamento cutaneo! Con l’efficacia record in 60 secondi* di Total Eye Lift è come cancellare una notte troppo corta, dimenticare le ore davanti al computer, allontanare la fatica accumulata. (*Contorno occhi liftato per 80% delle donne. Test di soddisfazione - 110 donne - 60 secondi dopo la prima applicazione.) Esperto della natura, Clarins ha attinto il meglio delle piante per liftare visibilmente il contorno occhi: la cera di gaggia e l’estratto di harungana bio donano un effetto lifting immediato ed uno sguardo “aperto”, giorno dopo giorno.

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SOCIETÀ / 13 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

DANTE/1

DANTE/2

Arriva a Ravenna il primo prestito dagli Uffizi

TRA RECITAL E ASTRONOMIA, CONVERSAZIONI E “CONTAGI” Il calendario degli eventi della settimana dedicati al Sommo nel settimo centenario della morte

Dal 17 ottobre al museo dei chiostri francescani la (piccola) mostra “Dante nell’arte dell’Ottocento”

In occasione del Settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri il Comune di Ravenna e il Mar - Museo d’Arte della città presentano il progetto espositivo Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna. Il progetto nasce da una stretta collaborazione tra il Comune e le Gallerie degli Uffizi, definita con un protocollo di intesa che, nell’ambito di una collaborazione pluriennale, prevede prestigiosi prestiti (tra cui un Giotto) per la mostra Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio (dal 6 marzo nella chiesa di San Romualdo) e un nucleo di opere ottocentesche dedicate alla figura di Dante Alighieri, da esporre a Ravenna in deposito a lungo periodo, come parte integrante del progetto Casa Dante (nell’ex emeroteca). Inoltre ogni anno, in concomitanza con l’annuale cerimonia del dono dell’olio da parte della città di Firenze, gli Uffizi presteranno alla città di Ravenna un’opera a tema dantesco. Si parte con il “Dante in esilio” del pittore forlivese, ma fiorentino d’adozione, Annibale Gatti, datata intorno al 1850, che a partire dal 17 ottobre sarà esposto al piano terra del Museo Dantesco, in fase di riallestimento, negli antichi chiostri francescani, a pochi passi dalla Tomba. Il dipinto (esposto finora al Museo di Arte Moderna di Palazzo Pitti) sarà il clou di una piccola esposizione con fotografie e documenti legati all’arte dell’Ottocento. Ingresso libero, dalle 10 alle 19 fino a fine ottobre e poi fino alle 18.

DANTE/3

Annibale Gatti, “Dante in esilio” (1850 circa)

Il calendario degli eventi danteschi in programma dal 15 al 22 ottobre, per celebrare il settimo centenario della morte del Poeta. - Giovedi 15 ottobre: Biblioteca Classense (Sala Muratori), ore 17.30, “Dante tra i bambini e il femminile”, incontro con Gianni Vacchelli. Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria allo 0544 482227. - Domenica 18 ottobre: Pieve di San Bartolomeo (via Dismano 504), S. Zaccaria, ore 17.30, “Bellezza fuori porta. Museo sonoro con Dante”. Recital-concerto “L’inferno-La fatica del quotidiano Il Diavolo in musica, Tartini tra sogno e virtuosismo. Letture dalla Cumegia di F. Talanti”. La traduzione in romagnolo di Talanti presenta un inferno quotidiano che i suoi contemporanei dovevano vivere con intensità e sofferenza. La musica l’accompagna alternando musiche dolenti e scatenate, a rappresentare l’inestricabile combinazione di vivacità e sofferenza che caratterizza lo spirito popolare. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria sul sito collegiummc/racine.ra.it - Martedì 20 ottobre: Biblioteca Classense / Sala Dantesca, ore 17.30, “Conversazioni dantesche: L’aere sì pien di malizia. Contagio e contaminazione fra biologia e cultura”. Vincenzo Matera dialoga con Ivo Quaranta. Le epidemie, alla pari di altre “situazioni limite”, rappresentano momenti in cui prendiamo consapevolezza della natura collettiva dei processi che fondano l’umano. Questo riposizionamento ci porta a cogliere il ruolo dell’azione umana lì dove prima agivano meccanismi culturali di naturalizzazione. Cosa possiamo dire di aver appreso finora da tale svelamento imposto dalla pandemia in corso? Come stiamo eventualmente mettendo a frutto tale lezione? In che modo le scienze umanistiche e sociali posso contribuire in questa sfida globale? Cosa c’è effettivamente in ballo in tale sfida? Ingresso libero. Informazioni e prenotazioni 0544 482227. - Mercoledì 21 ottobre: Planetario di Ravenna, ore 18, “L’astronomia in Dante e nella Divina Commedia”. Conversazione con Elena Tenze. Ingresso libero.Prenotazione obbligatoria 0544 62534.

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I MIGLIORI MARCHI LA CITTÀ IN UDIENZA PAPALE: «NEL 2021 RIFLESSIONE SUL POETA» Nell'ambito delle celebrazioni dantesche, Ravenna è stata ricevuta a Roma da Papa Francesco, che ha benedetto la croce della Tomba di Dante donata da Paolo VI in occasione del settimo centenario della nascita di Dante. Il sindaco Michele de Pascale, alla guida della delegazione ravennate, con prefetto e arcivescovo, ha parlato di «enorme emozione». «Abbiamo vissuto momenti molto toccanti e significativi sia per le sue parole sul valore universale del patrimonio artistico di Ravenna e sul riconoscimento dell’opera di Dante da parte della Chiesa, sia per l’annuncio di una riflessione che il Papa nel 2021 dedicherà al Sommo Poeta, nell’anno del settimo centenario della morte, proprio come Paolo VI fece in occasione del settimo centenario della nascita; si tratterà di un evento epocale che porrà Dante all’attenzione del mondo da parte di un grande protagonista e della voce più autorevole del nostro tempo; aver dato un contributo a questa iniziativa del Papa ci rende orgogliosi». Il sindaco ha quindi donato a Papa Francesco, che l’ha molto apprezzata, la copia originale del progetto della tomba di Dante (nella foto Vatican-Media).

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14 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

TEATRO/1

TEATRO/2

Una ballata blues per narratore e bassista: i Fatti di Dadina al Rasi Il 20 e il 21 ottobre, con l’accompagnamento sul palco di Francesco Giampaoli

PAOLO CEVOLI CON IL SUO NUOVO SHOW AL GOLDONI DI BAGNACAVALLO Secondo appuntamento con le “Aperture” al teatro Goldoni di Bagnacavallo. Dopo Ivano Marescotti, sabato 17 ottobre alle ore 21 sarà la volta di Paolo Cevoli e del suo nuovo “Show”. Lo spettacolo proposto dal celebre comico romagnolo trae spunto dal suo vasto repertorio di esperienze teatrali, televisive e cinematografiche, oltre che dai libri che ha pubblicato. Un vero e proprio one man show in cui, senza soluzione di continuità, i ricordi del Cevoli bambino a Riccione, della sua famiglia di albergatori, e della sua adolescenza si alternano alla più stretta attualità di ciò che tutta l’Italia ha vissuto durante i mesi primaverili dell’emergenza sanitaria. Biglietti: da 15 a 25 euro. Prevendite: sabato 17 ottobre dalle ore 10 alle 13. Prenotazioni telefoniche (0546 21306 – 0545 64330): dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. Nella sera di spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 20. Info: 0545 64330.

Al Rasi prosegue “Ravenna viso-in-aria”, il lungo prologo alla stagione dei teatri ravennate. Dopo l’OZ di Fanny & Alexander (vedi altro articolo della pagina), l’appuntamento martedì 20 e mercoledì 21 ottobre (ore 21) è con I Fatti - L’aria infiammabile delle paludi, spettacolo che Luigi Dadina del Teatro delle Albe ha realizzato insieme al musicista Francesco Giampaoli. Una “ballata blues”, due sgabelli, un narratore e un bassista: “voce e musica – si legge nella cartella stampa – per tessere una storia, fuori e dentro la biografia del protagonista, avvenimenti reali o immaginati, oppure semplicemente sognati, che una volta raccontati acquistano lo spessore della verità, diventando più veri del vero.” Il testo è frutto di un intarsio che Dadina ha fatto tra una nuova narrazione e alcuni frammenti di vecchi lavori (nello specifico Narrazione della pianura, Al placido Don e Il Volo). Una produzione Ravenna Teatro/Teatro delle Albe in collaborazione con Brutture Moderne. Martedì 20 dopo lo spettacolo “Soste per vedere”, presentazione del “Quaderno2” della Bottega dello Sguardo, con Renata Molinari.

TEATRO/4 Un pomeriggio per i più piccoli con i burattini del Drago Inserito nel prologo della stagione dei teatri di Ravenna, giovedì 22 ottobre alle 17.30 al teatro Rasi va in scena un appuntamento per i più piccoli. La storica compagnia ravennate Teatro del Drago farà rivivere infatti a teatro la tradizione dei burattini, con lo spettacolo “Il rapimento del Principe Carlo”. Per bambini dai 4 anni.

DOCUMENTARI Alla Rocca di Lugo la fuga dalla Siria di una coppia di dottori con i loro figli Prosegue nel Salone estense della Rocca di Lugo la rassegna “Mondovisioni”, con i documentari che la rivista Internazionale ha proposto al Festival di giornalismo di Ferrara. Si tratta di lavori selezionati da CineAgenzia tra i migliori documentari realizzati in ambito mondiale. Tutte le proiezioni inizieranno alle 21 Martedì 20 ottobre sarà proiettato Reunited di Mira Jargil. In fuga dalla Siria, una coppia di dottori e i loro figli vengono separati. I ragazzi si ritrovano bloccati in Turchia, mentre la madre e il padre riescono a raggiungere rispettivamente la Danimarca e il Canada.

TEATRO/3

A RAVENNA PER TRE GIORNI RIVIVE IL MONDO DI OZ E A SCEGLIERE SARANNO CHIAMATI DIRETTAMENTE I BAMBINI Lo spettacolo di Fanny & Alexander apre “Fèsta”, al Rasi dal 15 al 17 dicembre In programma anche un incontro con la studiosa Laura Gemini Ritorna per la nona edizione Fèsta, il festival delle arti performative contemporanee organizzato da E Production a Ravenna, in programma dal 15 ottobre al 1 dicembre. Si parte con un appuntamento che incrocia il cartellone di Ravenna-Viso-in-Aria di Ravenna Teatro, la messa in scena di OZ di Fanny & Alexander al teatro Rasi. Tre giorni di repliche (per bambini a partire dai 7 anni), dal 15 al 17 ottobre, alle 17.30, con il sabato anche alle 10. OZ è uno spettacolo-game tratto dai 14 libri di Frank L. Baum. Dorothy, ma anche altri bambini che spesso sostituiscono o accompagnano la famosa ragazzina del Kansas (Tip o Botton di Luce, ad esempio), viaggiano vorticosamente su e giù per un mondo fatato pieno di maghi, streghe e creature stravaganti: mezzi uomini, automi, bambole viventi fatte di pezza, animali che parlano la lingua umana, esseri di paglia, di latta e d’ogni altro tipo. I bambini, guidati dallo stesso autore di questo labirinto narrativo, Baum, e dotati di un piccolo telecomando, saranno continuamente chiamati ad una scelta che determinerà lo sviluppo delle varie vicende. La scelta è forse davvero il grande tema di questo spettacolo: “scegliere – si legge nella cartella stampa – significa misurarsi con la libertà, ma anche con le conseguenze delle proprie scelte, scegliere è anche rinunciare a qualcosa, e forse, come accade a Dorothy, rischiare di perdersi per poi alla fine riuscire a ritrovarsi”. Le recite di sabato 17 ottobre sono inserite nella programmazione della Notte per Dante. Inoltre, al termine dello spettacolo delle 17.30 è in programma l'incontro “Tante scelte per un solo racconto” in cui la compagnia incontra e dialoga con la studiosa Laura Gemini. I biglietti sono in vendita su vivaticket.com, il giovedì al teatro Rasi dalle 16 alle18 e da un’ora prima di ogni spettacolo presso la biglietteria. Info: tel. 333 7605760 / 0544 36239.


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CANTAUTRICI

Il festival itinerante Crossroads fa tappa al Cisim di Lido Adriano per la prima di tre serate dedicate ai cantautori. Venerdì 16 ottobre alle 21.30 sono in programma le esibizioni dei quintetti della vocalist riminese Darma (foto) e, a seguire, della cantante e polistrumentista emiliana Eloisa Atti. In un interessante confronto di stili, le due cantanti (la prima più tendente al pop, l’altra al jazz) saranno sostenute dalla stessa band, con Marco Bovi alle chitarre, Giacomo Toni al pianoforte, Francesco Giampaoli al basso elettrico e Diego Sapignoli alla batteria. Biglietti: prezzo unico euro 10 (tessera Aics obbligatoria euro 5).

MUSICA CLASSICA/3 Pianista e cantante lirico, il ravennate Bellavista ai Concerti della Domenica Il 18 ottobre proseguono i Concerti della Domenica dell’associazione Mariani, alle 11 alla Sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna. In programma un concerto originale e insolito; protagonista il pianista e baritono Raffaello Bellavista. Nato a Ravenna nel 1992, questo artista porta avanti in parallelo la carriera pianistica e il canto lirico. Recentemente ha reso omaggio alla sua città con la produzione di un video della Dante sonata di Franz Liszt per pianoforte, dedicato alle celebrazioni del settimo centenario della morte del Poeta. Bellavista si esibirà, nella prima parte del concerto, in un programma che si aprirà con la Fantasia quasi sonata n. 7 “Après une lecture du Dante” di Franz Liszt, da Années de Pélegrinage, composta fra il 1846 e il 1848, per proseguire con la celeberrima Sonata n. 14 in do diesis minore op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna” di Beethoven e concludere con le Dieci variazioni in do maggiore K 265 sull’aria “Ah, vous dirais-je maman” di Mozart. Nella seconda parte del concerto, accompagnato al pianoforte da Enrico Zucca, Bellavista sarà interprete di arie dal Don Giovanni di Mozart e dell’aria di Escamillo “Votre toast, je peux vous le rendre…Toreador, en Garde” dalla Carmen di Georges Bizet.

+ APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 15 AL 18 OTTOBRE S. DOMENICO viale Alberti 61 tel. 0544 401550; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; CLASSE via Classense 72b (Classe) tel. 0544 527410. DAL 19 AL 25 OTTOBRE DELL’AQUILA piazza XX Settembre 1 tel. 0544 30173; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; SAN ZACCARIA via Dismano 587/a (San Zaccaria) - tel. 0544 554006.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO

servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com

15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

CLASSICA/2 “Musica e spirito” a San Francesco

DAL POP AL JAZZ CON DARMA E ATTI AL CISIM DI LIDO ADRIANO

FARMACIE DI TURNO

CULTURA / 15

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FIDO IN AFF

Domenica 18 ottobre alle 19.30 torna la rassegna “Musica e spirito” alla basilica di San Francesco, in centro a Ravenna. In programma un concerto dei solisti e dell’orchestra della Cappella Musicale della stessa Basilica (direttore Giuliano Amadei). Il programma alterna brani per voci soliste (soprani Elisa Stinchi, Annarita Venieri, Mezzosoprano Carla Milani e Tenore Lorenzo Bellagamba) ad altri per coro e orchestra e brani orchestrali. Ingresso libero.

MUSICA CLASSICA/1

GIOVANI TALENTI ALLA SALA CORELLI PER L’AUTUNNO DELLA MARIANI Sul palco pianisti in rampa di lancio e i migliori diplomati del Verdi I Concerti d’Autunno promossi dall’associazione musicale Angelo Mariani proseguono alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna (ore 17). Giovedì 15 ottobre, nell’ambito della rassegna Giovani in Musica si esibiranno gli allievi della masterclass di pianoforte condotta dal maestro Olaf John Laneri. Protagonisti Giovanna Barberio – diplomata al Conservatorio “Bonporti” di Riva del Garda poi al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e allieva di Olaf Laneri – e Massimilano Grotto, classe 1997,allievo di Massimiliano Ferrati al Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto, entrambi già con importanti riconoscimenti alle spalle. Proporranno un programma che spazia lungo quattro secoli, esplorando diverse modalità compositive e stilistiche. Sabato 17 ottobre in programma uno speciale concerto dedicato alla XXXI edizione del Premio “Ing. Giovanni Dragoni” promosso da Rotary Ravenna, con l’assegnazione delle borse di studio ai migliori diplomati dell’anno accademico 2018/2019 dell’ISSM “Giuseppe Verdi” di Ravenna. Aprirà il concerto il clarinettista Michele Fontana, con una pagina di musica contemporanea, il Foglio d’album per clarinetto solo di Filippo Bittasi, giovane compositore ravennate. A seguire, la Sonata per clarinetto op. 120 n. 1 di Johannes Brahms, che vedrà l’accompagnamento al pianoforte di Stilyana Nikolova. Poi Alice Miniutti, alla viola, accompagnata al pianoforte da Mirko Maltoni, in un programma spiccatamente novecentesco e, a conclusione del concerto, il Trio n. 2 in si minore op. 83 per viola, clarinetto e pianoforte, tratto dagli 8 pezzi per viola, clarinetto e pianoforte di Max Bruch, con Michele Fontana, Alice Miniutti e Mirko Maltoni. Lunedì 19 ottobre salirà sul palco della Sala Corelli il giovane pianista Fabio Fornaciari: allievo dell’Accademia Pianistica di Imola e laureato con lode al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, attualmente si sta perfezionando in musica da camera con Bruno Canino alla Scuola Musicale di Fiesole.

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CRUISE Cruise è un ospite del canile da alcuni anni, aspetta una famiglia che si innamori di lui! Ha circa 12 anni e ancora tanta voglia di vivere. Affettuoso e vivace, di taglia media contenuta, si richiede preferibilmente casa con giardino o cortile. Per chi lo adotterà sono previste le agevolazioni del Progetto “Adotta un nonno” di Clama. Info: 349 6123736

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16 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

INCONTRI LETTERARI/1 A Sant’Alberto un omaggio a Gianni Rodari con il suo “allievo”, Stefano Bordiglioni

MOSAICO Alla niArt i “frammenti” di Marco Lando ispirati all’antica capitale bizantina

Sabato 17 ottobre alle 17,30 alla sala Agrisfera di Sant’Alberto (via Bartolo Nigrisoli n. 87) aperitivo letterario in omaggio a Gianni Rodari, nel centenario della nascita. Ospite sarà Stefano Bordiglioni (foto), noto e apprezzato scrittore per ragazzi romano, per anni “maestro” alle elementari, allievo dello stesso Rodari. Sarà accompagnato dalla flautista Elena Canarecci e dal poeta Matteo Nicolucci. Presentano Lorenza Franchetti (presidente dell’associazione culturale Il Glicine, che organizza la rassegna) e Angelamaria Golfarelli (poeta e ideatrice del progetto). Ingresso libero, contingentato.

Alla niArt Gallery di Ravenna (via Anastagi) apre il 17 ottobre (ore 18) una mostra di opere di Marco Lando dal titolo “Lo Spettro della Fede”. La mostra proseguirà fino al 31 ottobre. Il progetto, nato da un’iniziativa dell’associazione culturale niArt Gallery, è stato ideato dall’artista per la città di Ravenna e ruota intorno all’elemento caratterizzante dell’antica capitale romana: il mosaico. Lando adatta l'antica tradizione bizantina del mosaico ai suoi fini concettuali in composizioni su base fotografica, utilizzando l’idea di frammento in contrapposizione con il tutto. Orari: martedì, mercoledì, sabato 11-12,30; giovedì, venerdì, sabato 17-19; info 338 2791174.

INCONTRI LETTERARI/2

IL PROGETTO Dalla libreria Momo una raccolta fondi per far realizzare un cortometraggio ai ragazzi del gruppo di lettura Da qualche anno, alla Libreria Momo di Ravenna, in via Mazzini, si tiene un gruppo di lettura per ragazzi e ragazze delle scuole medie della città. Il gruppo è guidato da Sara Panzavolta, una delle tre libraie. Quest’anno al gruppo è venuta l’idea di tentare una nuova avventura: girare un cortometraggio tratto dal romanzo letto durante l’estate “Il lato oscuro della luna” di Fabio Geda e Marco Magnone (Edizioni Mondadori). Per raggiungere l’obiettivo la libreria ha lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal Basso per raccogliere (entro i primi di novembre) i 3.000 euro che servono per il pagamento della piccola troupe che seguirà il corto, le spese per costumi e scenografie e i gadget in palio da spedire a chi sosterrà il progetto. Per informazioni su come sostenere il progetto si può scrivere a libreriaperragazzimomo@gmail.com, oppure su produzionidalbasso.com, cercando il progetto “Ciak si legge!”.

TRA MUSICA, DIALOGHI E LETTURE, UNA SERATA DEDICATA A PABLO NERUDA Sabato 17 ottobre dalle 17, nell’ambito della Notte per Dante, alla biblioteca Classense riprende la rassegna letteraria “Il tempo ritrovato” con una serata speciale dedicato a Pablo Neruda (foto). Il grande poeta sarà raccontato dal giornalista Roberto Ippolito, autore di “Delitto Neruda” (in cui firma un’inchiesta sulla sua morte), in dialogo con l’organizzatore della rassegna e scrittore ravennate Matteo Cavezzali. In programma letture di Viola Casadei e Antonio Maiani, con musiche di Jenny Burnazzi e Andrea Carella (della band Rigolò).

LE NOSTRE SERATE

20 EURO

«Ai sè, burdel»

LUNEDÌ SERA

GRAN SERATA DELLO SCOGLIO con vino, acqua e caffè

GRAN SERATA PAELLA VALENCIANA con vino, acqua, sorbetto e caffè

EURO

Mittente Giovanni Gardini

Aperto tutti i giorni anche il sabato e la domenica

MARTEDÌ SERA

20

CARTOLINE DA RAVENNA

20 EURO

NOVITÀ MERCOLEDÌ SERA

ROMAGNA MIA Cappelletti al ragù, strozzapreti panna e speck, grigliata di carne, patate al forno, verdura ai ferri, ciambellone, vino, acqua e caffè

GIOVEDÌ SERA

SERATA DELLA PIZZA con bevande e caffè

0544 520719

10 EURO

via Lumiera, 2 Camerlona Mezzano (RA)

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Il 27 maggio 1865, nascoste all’interno di una porta murata, furono scoperte le ossa di Dante. Oltre alla versione ufficiale, se ne conosce una più informale scritta da Enea Mazzotti in una lettera indirizzata a Giosuè Carducci, un racconto dal quale emergono le figure di Pio Feletti, il muratore che fece la scoperta, e quella del giovane Anastasio Matteucci, lo studente che lesse quanto era scritto sulla cassetta in cui erano le ossa del poeta: «Alla seconda martellata si udì un cupo rimbombo, che accennava non più alla dura pietra, ma più precisamente all’esistenza nel cavo del muro di un legno vuoto. Il Feletti gridò allora abbastanza forte per essere udito e nel più piatto dialetto romagnolo: ai sè, burdel (ci siamo, ragazzi) volendo certo alludere alla speranza sua di rinvenire in quel muro un tesoro […]. Dette queste parole, menò di gran forza un colpo spietato sulla pietra esterna del muro, che in parte si sfasciò, lasciando cadere in grembo al Feletti, che nella posizione in cui era facilmente l’accolse, una cassetta di legno contenente ossa umane. Tradito nella sua speranza, il Feletti diè in un’imprecazione popolare punto pietosa e fece atto di gettare cassetta ed ossa […]. Si fu allora che il giovine Matteucci gridò dal luogo, ove noi eravamo, al fortunato muratore: fermati: v’è dello scritto sulla cassetta […]. A queste parole del Matteucci il Feletti alzò la cassetta fino a noi e la ripose in braccio del Matteucci stesso, che lesse le famose parole: Dantis ossa».


CULTURA / RUBRICHE / 17 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

NdL - Nota del Lettore

Una magnifica serie, sentimentale ma mai banale

La musica colta, ormai un bene di lusso

Tre libri capaci di distrarre e divertire

di Francesco Della Torre

di Enrico Gramigna

di Federica Angelini

Modern Love (di John Carney, 8 episodi, 2019) Serie antologica, dove quindi ogni episodio vive di vita propria, liberamente tratta dalle storie di cronaca rosa del New York Times, e dove si parla di amore in tutte le sue forme. Come se fossimo anziani all’ultima corsa, per i marciapiedi della Grande Mela possiamo incrociare davanti a un palazzo la giovane Maggie, in cerca della relazione stabile che trova nel portiere di casa sua un insospettabile alleato; poco più avanti in un bistrot notiamo la giornalista Julie che intervistando uno sviluppatore di un’app di successo, si ritrova a raccontare del suo primo amore chiedendosi se fosse quello della sua vita; entrando al supermercato incontriamo la carica emotiva di gioia sprigionata da Lexi, che però è bipolare e non riesce a mantenere una relazione senza cadere in depressione; usciti dal supermercato c’è il centro sportivo dove Sarah, che si sente trascurata dal marito attore, cerca così di ricucire il matrimonio giocando a tennis; davanti all’ospedale invece troviamo una coppia non ancora formatasi ma finita subito al pronto soccorso per un piccolo “incidente” nel fare sesso; mentre prendiamo un minuto di respiro al parco notiamo la difficoltà di un uomo di mezza età nell’affrontare le strane avanches di una collega decisamente più giovane e che potrebbe essere sua figlia; poco distante abbiamo la fortuna di salutare una simpaticissima e stralunata senzatetto incinta che sta per donare il figlio a un altrettanto divertente coppia gay. Tutto questo mentre noi anziani attraversiamo una New York magnifica come solo un Woody Allen o un episodio di Friends la possono descrivere, la giriamo con sorrisi e malinconie perché potrebbe essere davvero per noi l’ultima corsa. Questi sono gli otto episodi della serie, recitati splendidamente da attori noti come Anne Hataway (una bipolare Lexi davvero magnifica), Tina Fey, Andy Garcia, Dev Patel, Cristin Miloti e molti altri che in soli 30 minuti circa riescono a dirci tantissime cose e a darci altrettante emozioni come neanche un film in 2 ore o una serie in voga per 3 stagioni. Ci sono episodi migliori di altri ma anche i momenti meno convincenti servono a completare un puzzle che nell’ultima puntata chiuderà il cerchio. Modern Love è una serie sentimentale al 100%, più malinconica che divertente, che non ha nulla da invidiare alla commedia romantica che ha reso ulteriormente grande la città di New York. Una visione magnifica non solo per gli amanti del genere, ma anche per i cuori più duri, perché in questa città e in questa serie c’è un elemento che non entra mai: la banalità. Su Amazon Prime.

«Ah, fai il musicista? E, invece, di lavoro?» La deprecabile domanda è stata posta a chiunque lavori nell’arte dei suoni almeno una volta nella vita. Normalmente chi, tra i professionisti, si sente porre questo interrogativo subisce passivamente questa mancanza di considerazione, tuttavia non mancano reazioni sdegnate che, però, non vengono comprese da chi ha ingenuamente chiesto. Questo genere di situazione è figlio di un progressivo allontanamento della società dalla musica (sì, proprio così, nonostante si possano ascoltare gli autoradio vomitare sciabordate di note a ogni semaforo). È più che evidente che il concetto di musica commerciale abbia definitivamente anestetizzato le coscienze musicali, già piuttosto provate dalla negazione avanguardista alla compiacenza dell’orecchio del pubblico. Ciò si è tradotto in un assottigliamento dell’interesse del pubblico verso un impegno acustico (prima) e un’estetica musicale (poi) che ha delegittimato la sopravvivenza della musica colta stessa, paragonata a un bene di lusso, superflua e certamente di non grande diffusione. Eppure un tempo la musica era un bene prezioso. Chi la praticava aveva il potere di rompere il dominio del silenzio e del rumore, di rapire estaticamente le coscienze, di diffondere pensieri non vergati con caratteri, ma nati dall’armonia, capaci di spiegare le profondità umane senza dover ricorrere alla sensaleria delle lettere. Abbeverarsi a questa fonte, però, è un’esperienza ancestrale, sensuale prima ancora che razionale. Diviene poi una necessità, un bisogno mai domo, come una brace pronta a ritornar fiamma al primo alito di vento. Ma quest’opera non crea profitto e non è, quindi, che un povero orpello per questa società. A nulla valgono i (pochi e scarsi) tentativi di diffusione della musica, dell’arte, che sono compiuti a tutti i livelli dalle istituzioni. Non i prezzi popolari, non le trasmissioni televisive: nessun monologo, panegirico o omelia affidato alla più influente voce potrà cambiare l’attuale status quo. Qualsiasi di questi sforzi è destinato a fallire miseramente. Non c’è, purtroppo, alcun modo per arginare questa considerazione dell’arte se non quello di riportare al centro del pensiero sociale l’uomo e non il denaro.

In un periodo di limitazione forzata agli spostamenti e anche, ammettiamolo, di qualche ansia per il futuro siamo probabilmente in molti a cercare nei libri un momento di sollievo e autentico svago. E magari – perché no? – anche l’occasione oggi più che mai ghiotta di scoprire e conoscere luoghi e città che siano oltre i ristretti confini in cui siamo costretti dalla pandemia. Ecco allora che, tra i tanti, a venirci in soccorso per offrirci ciò che cerchiamo c’è una scrittrice ormai giunta al terzo volume di una serie di gialli, la siciliana Cristina Cassar Scalia. Il consiglio, per chi non la conoscesse, è di cominciare dal primo volume Sabbia nera, sapendo che i due successivi, La logica della lampara e La salita dei saponari (tutti pubblicati da Einaudi) non tradiranno le aspettative, anzi. L’ultimo in particolare si snoda su una trama addirittura di portata internazionale, ma senza mai in realtà uscire dai confini della Trinacria. L’ambientazione, come si intuisce bene dai titoli, è quella di una Catania quanto mai affascinante, stretta tra Etna e mare, traffico infrasettimanale e terrazzi affacciati sugli agrumeti, con qualche sporadica puntata a Palermo. La protagonista è Vanina Guarrasi, vicequestore alla Omicidi, talentuosa investigatrice che riesce a essere simpatica, verace, intelligente senza mai sforare nel cliché e nella macchietta. Appassionata di buona cucina ma pessima ai fornelli, di qualche chilo in sovrappeso (udite udite!) senza curarsene troppo, con una vita sentimentale importante, amicizie, relazioni come un essere umano qualsiasi (più o meno). Non una wonder woman, ma certo una figura non propriamente ordinaria, senza manie particolari se non la passione per il cinema italiano d’antan, possibilimente di ambientazione siciliana. Cicatrici dal passato importanti, questo sì, ma Vanina è comunque in evoluzione. Bella anche la squadra che la circonda, anche qui senza particolari concessioni alla tendenza diffusa di creare maschere utili esclusivamente ad assicurare qualche facile siparietto di comodo. Ma il grande merito di Cassar Scalia è che i tre libri non si esauriscono nei bei personaggi seriali e l’ambientazione perfettamente resa, come talvolta accade con il cosiddetto giallo mediterraneo. Qui anche la trama vera e propria, l’intrigo nel senso stretto del termine, funziona. Buon ritmo, personaggi di spessore, intrecci credibili ma complessi, piste false, indizi ben costruiti e ben disseminati. Insomma, libri capaci davvero di distrarre e divertire, che si chiudono lasciando al lettore la voglia di leggere o ascoltare anche la “puntata” successiva. In effetti, tutti e tre i volumi sono disponibili anche in audiolibri con la voce, assai siciliana, di Chiara Anicito. Una lettura la sua forse non impeccabile, ma tutto sommato assai gradevole e con cui si entra ben presto in confidenza.

“Fuori orario” (Marina Romea) di Adriano Zanni

FIORI MUSICALI

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


SALUTE e BENESSERE

18 / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

SANITÀ PUBBLICA

«38 milioni di euro di investimenti per ospedali e Case della Salute» L’annuncio della giunta dell’Emilia-Romagna, in “tour” a Ravenna e provincia Valgono quasi 38 milioni di euro gli investimenti della Regione per la sanità della provincia di Ravenna. Numeri resi pubblici dai membri della giunta dell’Emilia-Romagna nel corso di una nuova tappa del tour che sta toccando tutte le province della regione. E il presidente Bonaccini, con gli assessori, ha voluto incontrare medici, infermieri e operatori sanitari prima all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna e successivamente l’Ospedale Umberto I di Lugo. Presente in entrambi i casi il direttore dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori. L’occasione – si legge in una nota della Regione – «per dire ancora una volta grazie per l’impegno che i professionisti e chi quotidianamente lavora nella sanità emiliano-romagnola hanno dimostrato a beneficio di tutta la comunità regionale per contrastare la pandemia». E un’esortazione a lavorare con passione e se-

rietà mettendo sempre al centro l’intesse del paziente, è quella che Bonaccini ha rivolto agli studenti del nuovo corso di Medicina dell’Università di Bologna che quest’anno ha preso il via a Ravenna, incontrati al Palazzo dei congressi. I lavori in corso per la sanità ravennate ammontano a oltre 12 milioni di euro, di cui 7,2 per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale di Faenza e 4,8 milioni per la realizzazione del nuovo padiglione maternoinfantile e chirurgico all’Ospedale di Lugo. Sono invece in fase di progettazione interventi per un totale superiore ai 16 milioni di euro: 5,2 sono destinati alla ristrutturazione dei blocchi operatori di tutti i nosocomi della provincia, 5,9 alla costruzione di un nuovo edificio per i servizi amministrativi dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna e 4,8 per il piano generale di riorganizzazione ospe-

daliera, che prevede anche la realizzazione di 4 posti in medicina interna e 12 posti letto in medicina d'urgenza nella struttura di Ravenna e l’adeguamento di 4 posti letto in medicina d’urgenza a Lugo e altrettanti a Faenza. Per quanto riguarda la programmazione, all’interno dell’Accordo di programma 2019 sono previsti 9,5 milioni di euro per la ristrutturazione e riqualificazione dell’area pediatrica del presidio ospedaliero di Ravenna. Sul fronte invece delle Case della salute, si stimano interventi per 8,8 milioni di euro: 6 milioni per la realizzazione della struttura ‘Darsena’ a Ravenna, già in fase di programmazione, 200.000 euro per la ristrutturazione della Casa della salute “Castiglione” sempre nel Comune capoluogo e infine 2,6 milioni per la costruzione ex novo di una struttura a Lugo – intervento che, come il precedente, è al momento in fase di progettazione.

Due momenti della tappa della giunta dell’EmiliaRomagna a Ravenna: sopra con medici e infermieri all’ospedale Santa Maria delle Croci; sotto al pala congressi con gli studenti del nuovo corso universitario di Medicina, appena partito in città

LE AZIENDE INFORMANO

ALIMENTAZIONE

I prodotti senza lattosio della Centrale del latte di Cesena Per chi è intollerante al lattosio sono disponibili confezioni di latte Uht e anche Microfiltrato. E per quando riguarda i derivati caseari sono reperibili Ricotta, Scquacquerone, Caciotta e Gelato Il latte e tutti i suoi derivati sono prodotti fondamentali della tradizione gastronomica italiana e le loro proprietà nutritive sono molto importanti per un’alimentazione sana, in grado si assicurare benessere e salute al nostro organismo. E se per molte persone versarsi un bicchiere di latte o mangiare una fetta di formaggio sono gesti naturali, per una larga fetta della popolazione queste consuetudini sono impossibili. Stiamo parlando di chi ha sviluppato l’intolleranza al principale zucchero del latte, il lattosio. Vediamo cosa significa nello specifico: a livello dell'intestino tenue, per azione di un enzima chiamato "lattasi", normalmente il lattosio viene scisso in due zuccheri semplici, il glucosio e galattosio, che poi vengono assorbiti dall'organismo. Un deficit dell’enzima lattasi può però limitare o impedire questa scissione e di conseguenza il lattosio che rimane nell’intestino, venendo fermentato dalla flora batterica, comporta l’insorgenza dei più comuni sintomi quali diarrea, flatulenza, meteorismo, gonfiore addominale, mal di pancia e cefalea. Ecco allora che, per evitare di stare male senza però rinunciare alle proprietà benefiche del latte e dei suoi derivati, è possibile ricorrere al latte e ad altri prodotti senza lattosio. Attenzione però: senza lattosio non significa che a quel latte è stato tolto qualcosa, ma semplicemente che la scissione in glucosio e galattosio (azione che compie l’enzima lattasi) viene portata a termine sul prodotto stesso, prima del confezionamento per quanto riguarda il latte o prima delle lavorazioni per i suoi derivati. Invariati invece rimangono gli apporti di sali minerali, di vitamine e di aminoacidi. Da ultimo, è importante sottolineare che questi prodotti sono ottimi per tutti, anche per chi non soffre di questa intolleranza in quanto risultano più leggeri e più facilmente digeribili: non per niente vengono definiti attraverso l’appellativo Alta Digeribilità! La Centrale del Latte di Cesena, attenta a queste problemati-

che, propone ai suoi clienti prima di tutto il latte, e se fino a qualche tempo fa era presente sugli scaffali dei supermercati solo nella versione a lunga conservazione UHT, dall’autunno si può trovare anche nella versione Microfiltrato: il processo di microfiltrazione permette sì di avere un latte con le stesse qualità e le stesse proprietà nutritive e organolettiche del latte fresco, ma che si conserva più a lungo, fino a 20 giorni. E che dire della Ricotta di Romagna? Viene prodotta artigianalmente sfruttando il potere coagulante dell’acqua termale salsobromoiodica della Fratta Terme aggiunta al siero e al latte senza lattosio. Ne risulta una ricotta dal sapore dolce e delicato con un caratteristico retrogusto di crema di latte. Ancora, lo Squacquerone, il formaggio fresco per eccellenza della Romagna. I suoi ingredienti sono unicamente il latte vaccino romagnolo dei soci della Centrale con l’aggiunta di fermenti lattici, di caglio vegetale estratto dal cardo selvatico e di sale dolce di Cervia. Poi c’è la Caciotta senza lattosio, un formaggio a breve matu-

razione (circa 20 giorni) che, come per lo squacquerone, prevede l’utilizzo del caglio vegetale e del sale dolce di Cervia: profuma di latte, di panna e di fieno ed ha un gusto delicato ma persistente, caratterizzato da una leggera acidità e da un finale piacevolmente amarognolo. Infine, c’è il Gelato panna e fragola: buonissimo, soffice e cremoso proprio come quello artigianale e perfettamente tollerato da tutti! www.centralelattecesena.it


SALUTE e BENESSERE

SPECIALE / 19 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

SANITÀ DIGITALE

CONTAGIO COVID

IN REGIONE FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO IN AUTOMATICO PER TUTTI I CITTADINI Verrà creato da remoto e i medici potranno accedervi solo dopo il consenso dei pazienti

IN FILA IN AUTO PER FARE IL TAMPONE. MA SOLO CON LA PRESCRIZIONE Nella foto qui sopra una lunga fila di automobilisti in attesa di sottoporsi al tampone al Cmp di Ravenna, il centro prelievi dove nei giorni scorsi è stata attivata, in via sperimentale, la possibilità di accesso diretto al “drive through”, senza necessità di prenotazione. Questa possibilità è riservata a persone sintomatiche con sintomi compatibili con Covid 19 per i quali il medico di famiglia formula un dubbio clinico concreto che possano aver contratto l’infezione e pertanto prescrive il tampone. «Va dunque ben precisato – scrive l’Ausl Romagna in una nota inviata alla stampa – che, a differenza di quanto si sta diffondendo su alcuni social media, l’accesso al drive trhough non è previsto senza prescrizione medica. È il medico curante che, sulla base della conoscenza della storia clinica e dei sintomi può richiedere il tampone». «Si prega dunque chi non è in tale situazione – termina la nota – di non recarsi presso la struttura e neanche, in assenza di sintomi, di rivolgersi al proprio medico per richiedere la prescrizione del tampone».

NEONATI La Banca del latte umano cerca mamme interessate a diventare donatrici La Banca del Latte Umano Donato dell’Ausl Romagna ha bisogno di latte materno. «Se sei una mamma che ha più latte di quello che serve al tuo bambino, donalo alla Banca del Latte Umano Donato», scrivono i promotori. Le mamme interessate a diventare donatrici di latte possono telefonare ai numeri 0547 352844; 0547 394362. La Banca ha sede all’ospedale Bufalini, all’interno della Terapia Intensiva Neonatale Pediatrica, e raccoglie, selezione e distribuisce su tutto il territorio dell’Ausl Romagna latte materno offerto da “donatrici volontarie” selezionate con cura.

il Fascicolo sanitario elettronico, lo strumento che contemporaneamente archivia, in maniera continuativa e tempestiva, la propria storia sanitaria e permette di accedere direttamente ai servizi online, viene realizzato in automatico per tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna. Naturalmente, per tutelarne la privacy, i professionisti sanitari che prendono in carico il paziente potranno consultarlo solo dopo il suo consenso. Così l’Emilia-Romagna si adegua, prima Regione in Italia, alle disposizioni nazionali sulla sanità digitale contenute nel cosiddetto “Decreto rilancio”, e a dare forza a questo cambiamento arriva anche una delibera della Giunta regionale, con cui viene messo nero su bianco l’impegno economico dell’Ente per rafforzare questo strumento, che in remoto dà la possibilità di conservare e consultare tutte le informazioni sanitarie. Le risorse assegnate per il biennio 2020/2021 ammontano a 14.741.049,84 euro, suddivise tra le Aziende sanitarie (l’80% del totale, quindi 11.792.839,88 euro) e la società in house Lepida (cui va il restante 20%, per complessivi 2.948.209,96 euro), per migliorare sempre di più questo utile strumento a disposizione dei professionisti sanitari e degli assistiti. Al momento in Emilia-Romagna sono 1.197.964 i fascicoli attivi, a fronte di un’utenza potenziale, cioè assistiti che hanno un medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, di 4,5 milioni di persone. Cosa cambia. Mentre prima era il singolo utente a farsi carico dell’attivazione del proprio Fse, prima registrandosi online e poi completando l’iter in uno sportello dell’Ausl, ora il Fascicolo sanitario elettronico è creato da remoto per ogni emiliano-romagnolo, e lì sono caricati automaticamente tutti gli atti sanitari prodotti sia dalle strutture pubbliche che da quelle private convenzionate. Il cittadino, come già avviene adesso, potrà anche integrare il Fascicolo, aggiungendo autonomamente ulteriori documenti, completando così la propria storia medica.

INFORMAZIONE SANITARIA

DONAZIONE DEL SANGUE

Avis Provinciale Ravenna pronta alla stagione invernale. Tra prevenzione e donazioni, in prima linea nel Sistema Sanitario Regionale Mentre si avvicina la stagione invernale, e con essa quella influenzale, e si assiste al rialzarsi dei casi di contagi Covid-19 anche in Emilia-Romagna, AVIS Provinciale Ravenna, realtà di riferimento dei donatori di sangue della provincia è pronta ad affrontare le sfide che i prossimi mesi portano con sé. In queste settimane il primo fronte che vede impegnata l’Associazione è la campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione antinfluenzale, il cui inizio è stato fissato proprio in questa settimana. Non solo comunicazione a tappeto verso i propri donatori e i cittadini all’insegna del messaggio #fattiglianticorpi, ma la possibilità, per chi contribuisce alla salute dei cittadini attraverso la donazione di sangue o plasma, di beneficiare anche quest’anno del vaccino in forma gratuita. Oltre a difendere la propria salute e a permettere di continuare a donare, garantendo la disponibilità di sangue per chi necessita di trasfusione, la vaccinazione da parte dei donatori rappresenta un gesto di responsabilità anche perché facilita la diagnosi da Covid-19, evitando di confondere i sintomi dell’influenza con quelli del coronavirus; inoltre, per un soggetto già indebolito dall’influenza che contraesse anche il Covid-19, potrebbero esserci conseguenze ben più serie. Prevenzione e cura della

propria salute, quindi, che all’interno di una comunità si traduce anche in benessere per gli altri. Per effettuare la vaccinazione antinfluenzale, ogni donatore può rivolgersi direttamente al proprio Medico di base per prenotarla. Nel frattempo proseguono gli screening dei donatori con test sierologico, nell’ambito dell’indagine di sieroprevalenza (regionale, ma anche nazionale) in relazione alla pandemia da Covid-19. Il test, realizzato tramite un prelievo venoso, permette di verificare se l’individuo è venuto in contatto con il virus SARS-CoV-2 e può essere effettuato una sola volta da ciascun donatore, direttamente al momento della donazione di sangue o plasma. Al 20 settembre, nell’area vasta Romagna erano stati effettuati 10.128 test sierologici su donatori (sui 35.623 complessivi a livello regionale), con una percentuale di positivi pari all’1,7%; tra questi, tutti i donatori AVIS Provinciale Ravenna che hanno poi effettuato il tampone, hanno ricevuto esito negativo, a conferma di uno stile di vita sano, responsabile e orientato alla consapevolezza del valore del dono. Sul fronte della ricerca e della prevenzione nei confronti del Covid19 la Regione Emilia-Romagna sta muovendo i primi passi anche nel

progetto di raccolta del sangue iperimmune: si tratta di uno studio per valutare la fattibilità di un percorso di produzione di plasma da pazienti e donatori che hanno contratto l’infezione, sviluppando poi gli anticorpi. L’immunoterapia passiva effettuata con l’impiego del plasma dei pazienti guariti rappresenta anche nel nostro Paese uno scenario da valutare, sulla base delle esperienze maturate, ad esempio in Cina e USA. Infine, dati confortanti arrivano dagli oltre 900 cittadini della provincia che nel 2020 hanno scelto di donare per la prima volta sangue o plasma, e che vanno ad arricchire la popolazione dei donatori AVIS Provinciale Ravenna. È anche grazie a loro che in un anno particolarmente difficile sotto il profilo medico-sanitario, si sono potute raccogliere 731 donazioni in più (tra sangue e plasma) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un incremento pari al +5,4%: una tendenza che si è confermata costante anche nello scorso mese di settembre.


20 / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

SALUTE e BENESSERE

RIMEDI FARMACEUTICI

Aiuto, mi cadono i capelli! Ma può essere solo il cambio di stagione Quali le possibili conseguenze sul benessere della capigliatura e come affrontare il caso? Ce ne parla la dottoressa Civinelli della Farmacia Comunale di Alfonsine La caduta stagionale dei capelli è un fenomeno piuttosto comune che coinvolge tutti, uomini e donne. Che la perdita si intensifichi soprattutto nella stagione autunnale, d’altronde, è coerente coi ritmi della natura. L’autunno è il periodo in cui, di fronte all’irrigidirsi delle condizioni climatiche, gli organismi animali e vegetali rispondo con forme di adattamento analoghe: gli alberi rilasciano le foglie, gli animali cambiano il pelo e le persone perdono i capelli. A parlarne è la dottoressa Michela Civinelli della Farmacia Comunale di Alfonsine. Perché proprio in autunno – così come in primavera – cadono i capelli? «Questo comune fenomeno di “caduta” avviene per varie cause. Anzitutto per eredità genetica: alcuni affermano che il tutto abbia le sue radici nel processo stagionale di muta del pelo, tipico dei mammiferi. C’è poi da considerare la variazione del rapporto fra ore di luce e di buio: certi studiosi ritengono che questo cambiamento incida sull’equilibrio ormonale e dunque sia la causa della perdita di capelli. Chi propende per una spiegazione psico-sociologica indica nel ritorno alla vita “malsana” della città, col suo carico negativo di stress da lavoro, ritmi frenetici e inquinamento atmosferico, la causa primaria dell’aumento della caduta di capelli». Potrebbero esserci motivazioni legate alle variazioni climatiche? «Sì, è l’ultima ipotesi. Ci sono studi scientifici in base ai quali la causa della caduta è da ricercare a partire dai mesi precedenti, ossia nel sole preso nei mesi estivi che danneggerebbe il bulbo, provocando poi la caduta. Nel caso della primavera, invece, la causa sarebbe l’eccessivo freddo». Pare di capire, dunque, che l’aumento stagionale della caduta sia, almeno in parte, un fenomeno fisiologico di “ricambio” naturale… «Sì. I capelli, infatti, hanno un loro ciclo di ricrescita

FISIOTERAPIA

che può durare fra i due e i sei anni rinnovandosi una ventina di volte nell’arco dell’esistenza di ogni individuo. La primavera e l’autunno non fanno altro che accelerare, con il cambio climatico, il ciclo vitale dei capelli, il loro rinnovamento». Quando invece la caduta dei capelli può essere patologica? «La caduta stagionale normalmente dura poche settimane. Se, però, si nota che il rapporto dei capelli in fase di crescita (anagen) è inferiore a quello di caduta (telogen) e che, inoltre, la caduta di capelli non si risolve nel giro di qualche settimana, ci si potrebbe trovare in presenza di una caduta anomala». Per questo è bene rivolgersi ai centri specializzati e fare le dovute analisi… «Un controllo è sempre opportuno, anche se spesso portano a non riscontrare condizioni anomale. In autunno, anche le persone con folte capigliature arrivano a perdere abbondantemente il numero di cento capelli al giorno». E quindi che cosa può rappresentare un campanello d’allarme? «Sovente, il rinnovarsi di tensioni psico-fisiche, innescate dall’inizio dell’anno lavorativo, si ripercuote direttamente sulla salute dei capelli. Oppure una dieta che fa perdere molti chili, può indebolire la struttura del capello. Se, poi, lo stress si inserisce in una situazione di capelli già deboli per costituzione il rischio che si attivi un processo di deterioramento importante è alto». Quali rimedi è possibile adottare per ridurre la caduta stagionale o progressiva e aiutare i capelli a reagire meglio ai cambi stagionali? «Ci sono gli integratori, ricchi di biotina, trattamenti, fiale e shampoo che rigenerano e rinforzano i capelli, agendo direttamente sul cuoio capelluto». a cura di Roberta Bezzi

INFOPROM

Se freddo e umidità mettono a rischio il nostro benessere Dottor Liverani sono arrivati freddo e umidità, che rischi ci sono per le nostre articolazioni e l’apparato osteo-articolare? «Quando avvengono certi sbalzi climatici, il nostro organismo li deve metabolizzare. È normale che il corpo avverta questi mutamenti magari con una reazione vagale e il sistema muscolare tende a contrarsi e irrigidirsi, così possono manifestarsi malesseri alle articolazioni e a livello cervicale e lombare. Insomma la variazioni climatiche incidono sul benessere del nostro corpo… «In verità non c’è alcuna evidenza scientifica del vecchio detto che se percepiamo un malanno sta cambiando il tempo... È certo che una eccessiva umidità e raffreddamenti non fanno bene a chi soffre di artrosi e, in generale, a chi accusa disfunzioni o degenerazioni in parti del corpo che non hanno più un’articolarità o mobilità regolare. Un clima rigido induce vasocostrizione e contrazioni muscolari che possono aggravare certe patologie o fragilità». Quali precauzioni adottare? «Adeguare l’abbilgiamento è fuori dubbio, soprattuto se non si è più giovani. Per chi è debole sul piano scheletrico o muscolare, coprirsi bene è fondamentale se si sta all’aperto o in ambienti con correnti d’aria. Sembra banale ma fa la differenza». E se un malessere ci fa soffrire e perdura come rimediare? «Se la situazione è un blocco acuto, come ad esempio un torcicollo o la contrattura dei trapezi a livello crevicale, tendenzialmente basta solo un semplice massaggio, una manipolazione guidata da un professionista. Se si interviene subito si risolve con una o due sedute. Se invece la situazione è l’emergere, ad esempio, di un artrosi marcata o contratture gravi, si deve intraprendere con continuità un ciclo di massaggi, esercizi, manipolazioni, in base alle diagnosi e terapie individuate e determinate dal fisioterapista». Farsi consigliare e curare per tempo da uno specialista è fondamentale per non aggravare disagi e patologie». Il dottore Enea Liverani riceve nel suo ambulatorio in via Verdi 1 a Bagnacavallo nel rigoroso rispetto delle normative sanitarie anti-Covid. Info tel. 338 3792983

INFOPROM

SANITARIA ORTOPEDIA

Il benessere parte dai piedi Utilizzare un plantare ortopedico realizzato su misura offre numerosi benefici. Anzitutto comodità e comfort, senza contare che può essere di aiuto per non soffrire più di mal di piedi, per correggere il piede piatto e per risolvere il problema di spina calcaneare, fascite e metatarsalgia. Con un plantare si può correre senza problemi e trovare la giusta postura di tutto il corpo. Per essere confortevole deve essere sottile e non ingombrante, adatto a più tipi di calzature e garantire una buona durata. Se poi si può avere l’assistenza nel tempo da parte del tecnico ortopedico che lo ha realizzato, si chiude positivamente il cerchio. La Sanitaria Ortopedia di Elena Tazzari a Bagnacavallo offre tutto questo perché dispone di un tecnico ortopedico che, partendo da una valutazione del piede con l’ausilio del baropodometro computerizzato per l’analisi delle pressioni e del passo, realizza un plantare su misura. Il tutto avviene in ma-

niera semplice e veloce: il cliente viene fatto salire sulla piattaforma scalzo e in posizione naturale e rilassata. Il baropodometro acquisisce l’immagine statica che risulta dalla media di otto impronte consecutive. Dopodiché viene effettuata una valutazione facendo deambulare il paziente sulla pedana, per ottenere la pressione esercitata da ciascun piede su ogni singolo sensore e, quindi, una successione di appoggi plantari, con rappresentazione del baricentro per tutte le fasi di registrazione. In ultimo, si procede alla realizzazione dell’impronta podalica su una schiuma fenolica e si inizia l’elaborazione del progetto Cam dell’ortesi plantare. La creazione dell’ortesi plantare Cad-Cam avviene per mezzo di una fresa a controllo numerico che stampa su un riquadro di materiale opportunamente scelto. Il software di controllo della fresa elabora e ottimizza per la stampa il progetto Cad, infine provvede alla stampa dei plantari. Info: Sanitaria Ortopedia via Matteotti 22 Bagnacavallo tel. 0545 60641 FB Sanitaria Ortopedia www.sanitariaortopediatazzari.com


SALUTE e BENESSERE LO SGUARDO DELLO PSICOLOGO di Enrico Ravaglia*

Andavo a canocchie ma ho preso le triglie... Nella vicina Cesenatico, c’è il polo dei pescatori. È nella parte della darsena, quella meno turistica ma, a mio avviso, la zona dal sapore più autentico e caratteristico. Non ci sono i suggestivi vecchi bragozzi, quelli sul porto canale davanti ai ristoranti di pesce, dove a Natale in tanti arrivano per vedere il Presepe della Marineria. Caratteristico per essere sopra le barca da pesca di una volta. La zona che dico io ha un sapore tutto diverso. Ci sono le banchine con i pescherecci di oggi. Il rumore dei generatori, le pescherie e gli ingrossi che servono sia i privati, ma perlopiù i ristoranti. Bilici parcheggiati con i cassoni profondi e pieni di ghiaccio. Uno degli ultimi che ho visto era un camion frigo enorme con le diciture ispaniche sulla fiancata e in grande la scritta “Barcelona”, con una elle sola, in spagnolo. Tra la zona delle pescherie, la banchina grande e quella piccola dove sono ormeggiate barche più ridotte c’è un bar. Il bar di Dino, “Il bar dei pescatori”. Mi piace andare in questa zona, parlare con i pescatori, bere un caffè da Dino. Al bancone le prime volte ero guardato con curiosità dai pescatori dato che è raro ci vada qualcuno di estraneo. Un giorno sono stato in una di quelle pescherie. Era tardi, quasi mezzogiorno. Ho chiesto se potevo avere delle canocchie. Il pescivendolo mi ha detto: «Le ho finite, ti do delle triglie?». «Che differenza» ho pensato. Le canocchie sono crostacei, la triglia è invece un piccolo pesce, neanche si assomiglia. Dato che aveva anche altre cose: scampi calamari, vongole, solo per dirne alcune, gli ho chiesto come mai mi proponesse le triglie, a me che volevo le canocchie. «Perché quelli che vanno a canocchie se non le prendono, prendono le triglie». A una risposta così netta non ho potuto fare altre che chiedere un chilo di triglie per l’appunto, anche se non avevo capito cosa intendesse. Uscito dalla pescheria sono andato verso le barche. Quelle piccole, dall’aspetto più artigianale ed amichevole. C’era Matteo, un giovane pescatore di canocchie. Gli ho raccontato il fatto, mostrando la sportina con il mio acquisto. Mi ha spiegato che le triglie razzolano il fondo e si infilano nella rete delle canocchie. Sul mercato hanno un costo molto più basso rispetto alle canocchie, ma sono comunque pescato. Una sorta di premio di consolazione, o meglio una sorta di “piano B” non voluto, una sorta di compensazione. Matteo certo preferisce le canocchie, ma se nella rete ci sono le triglie non si dispera. Le triglie in psicologia sono sinonimo del saper ridefinire i propri obiettivi. Sono equivalenti alla capacità adattiva. Al concetto di resilienza e plasticità. Il docente che tiene conto dei propri alunni e riformula continuamente i propri obiettivi in una prospettiva didattica inclusiva testimonia appunto plasticità. Svolgerà certamente il proprio ruolo in modo più apprezzato rispetto ad un insegnante statico. Lo stesso vale per l’imprenditore che sa adeguarsi al mercato, così come per le persona comuni immerse nelle relazioni della vita quotidiana. Ne è testimone Valentino Rossi che non vince più come qualche anno fa ma sa divertirsi ancora e continua a correre. Non si pone il problema di blindare il proprio mito, ma piuttosto di spassarsela. Anche l’etimologia greca della parola crisi, krino, intesa nel nostro caso come assenza di canocchie, significa separare, cernere. Ma in senso più ampio anche giudicare, valutare. Porre una riflessione su come la condizione deludente possa trasformarsi in un miglioramento, e in un’opportunità. *Psicoterapeuta psicoanalitico - dottenricoravaglia@gmail.com

SPECIALE / 21 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

PSICOLOGIA E NARRATIVA Attraversare l’abbandono, dialogo sulle sofferenze dell’amore fra Edda Plazzi e Livia Bosco Cosa si prova e come si supera la rottura di un legame? Cosa si può fare per affrontare la perdita di quell’amore che ci ha dato tanto e che ci è stato sottratto? È questo che Edda Plazzi, psicologa e psicoterapeuta e Livia Bosco (nome d’arte di una scrittrice) vogliono esprimere nel loro libro Attraversare l’abbandono. Vivere e trasformare la sofferenza d’amore, recentemente pubblicato da “Il Ponte Vecchio”. Attraverso la storia di Livia si può comprendere quanto la legge dell’attaccamento – di cui parla lo psicoanalista John Bowlby – sia forte nel momento in cui la persona che abbiamo vicina si allontana. Siamo ben consapevoli del fatto che l’essere umano è sempre alla ricerca dei legami e alla continuità di questi e che, nel momento in cui vi è un punto di rottura, la persona si sente smarrita, come se tutto il mondo si stesse capovolgendo. Disperazione, senso di perdita, delusione e dolore sono tutte sensazioni che travolgono Livia, che cerca nell’amica Edda risposte alle sue domande e spiegazioni per quello che le è successo. È proprio così che si dipana questo romanzo: attraverso le emozioni, i quesiti, le storie di altri e le testimonianze del vissuto di Livia, possiamo conoscere i fatti, che verranno toccati da Edda come psicologa, non solo attraverso uno sguardo professionale, ma con lo scopo di condurre l’amica a interrogarsi, guidandola verso l’accettazione e il superamento del suo disagio. Dopo il tradimento e l’abbandono da parte del marito Livia vivrà in una sorta di limbo e solo grazie al dialogo, all’aiuto delle persone che ha intorno, ai momenti con se stessa e al tempo, riuscirà a smettere di colpevolizzarsi. Ci sono persone in grado di superare eventi del genere in qualche mese, altri che hanno bisogno di anni, c’è chi ha bisogno di qualcuno che riempia quel vuoto e chi non riesce a superare il trauma mai del tutto, ma al centro di tutte le storie vi è la necessità di aprirsi e parlare. Quello che in fondo vuole offrire questa narrazione è sottolineare quanto il confidarsi e dialogare con qualcuno e in particolare affidarsi ad uno psicologo, in questi casi sia fondamentale, e possa essere il sollievo e la cura di cui si ha bisogno. Canzoni, riflesssioni scritte da grandi donne della storia come Simone de Beauvoir e citazioni dai romanzi di Elena Ferrante si affiancano alla storia di Livia per integrare sguardi e profondità diverse al tema dell’abbandono e al senso di perdita che permea tutto il romanzo. Attraversare l’abbandono è ciò su cui molte donne e anche molti uomini potrebbero riflettere e accompagnare un percorso di perdita, senso di colpa e rinascita. Giulia Mantovani


22 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 15-21 ottobre 2020

FESTA ENOLOGICA

Versione stilnovo per GiovinBacco: degustazioni “diffuse”, al coperto Appuntamento dal 23 al 25 ottobre. Banchi d’assaggio solo su prenotazione. All’aperto resta l’offerta di cibo di strada in piazza Kennedy e piazza Garibaldi Sarà una edizione diversa e “diffusa” quella di GiovinBacco 2020, adatta ai tempi della pandemia Covid-19, ma ugualmente coinvolgente e ricca di sorprese. Rinnovata in termini di immagine e messaggio, sarà una versione stilnovo, evidente omaggio alla Commedia di Dante Alighieri di cui a breve ricorre il Settecentesimo anniversario della morte. L’appuntamento è dal 23 al 25 ottobre, con tre giornate dedicate al Romagna Sangiovese e agli altri vini romagnoli. «Pur di riuscire a organizzarla, abbiamo cercato di rimodularla – spiega l’organizzatore Nevio Ronconi di Tuttifrutti –. Per rispettare al meglio tutte le normative ministeriali di sicurezza e anti-assembramento, la festa sarà divisa in due grandi momenti: il primo riguarda le degustazioni di vino con gli stand distribuiti in quattro diverse location con ingresso su prenotazione; il secondo, il cibo, con i chioschi in piazza Kennedy e Garibaldi, con accesso scaglionato. Lo spirito è quello di continuare a vivere una vita normale ma in sicurezza». Nel complesso sono 43 le cantine ospitate, tra Palazzo Rasponi dalle Teste, Mercato Coperto, Palazzo dei Congressi e chiostri della Biblioteca Classense. I biglietti di ingresso ai luoghi di degustazione sono in vendita allo Iat di piazza San Francesco o nel chiosco di piazza del Popolo a partire dal 17 ottobre. Per quanto riguarda, le vendite online, è stata coinvolta Ravenna Incoming. «Si può già prenotare sul sito Ravenna Experience – racconta la direttrice Francesca Ferruzzi –. Si sceglie il luogo, la data e l’orario desiderato. Dopodiché sarà rilasciato un voucher digitale, che è anche possibile stampare. Ogni prenotazione online è personale. Per semplificare al massimo il procedimento, sono in vendita solo carnet da quattro tagliandi per le degustazioni con o senza calice». Come di consueto,

non mancherà il cibo di strada di qualità proposto da selezionati ristoranti del territorio (Mercato Coperto e I Passatelli del Mariani di Ravenna, Osteria Bartolini del Gran Fritto di Milano Marittima, Osteria La Campanara di Galeata), unitamente birra e vino sfuso in piazza Kennedy, e i chioschi di piadina e pasta fresca, a cura di Cna, in piazza Garibaldi. Sotto i portici di via Corrado Ricci e Gordini, domenica 25, si terrà anche il mercato agricolo Madra. Lo stand della Condotta Slow Food di Ravenna, storico partner della manifestazione, sarà a Palazzo Rasponi, con una selezione delle cantine della omonima guida. «Mai come in questo momento – afferma la fiduciaria Angela

Info e prenotazioni Condotta Godo e Bassa Romagna 347 4524084 - slowfoodbassaromagna@gmail.com Condotta Ravenna/Cervia 335 375212 - maurozanarini@gmail.com Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri 0545 47122/47951 - www.erbepalustri.it

Ceccarelli – promuoveremo l’aspetto della biodiversità, al centro di tutti i nostri progetti. Così come la responsabilità a livello di comportamento visto che non ci sarà spazio per gioiosi assembramenti». «Prosegue la nostra collaborazione con le scuole – aggiunge Mauro Zanarini – perché i giovani rappresentano il nostro futuro. Al riguardo, segnalo alcuni originali laboratori, come quello sulla “Smielatura baby”, “Alla scoperta dei formaggi a latte crudi” e l’incontro di presentazione del “Progetto Tally: la piattaforma digitale per il marketing di prossimità”». GiovinBacco fa rima anche con solidarietà grazie alla consueta presenza della bottega del vino gestito dai volontari del Lions Club Ravenna Bisanzio in Piazza XX Settembre, dove è possibile acquistare il vino delle cantine a scopo benefico. Tra le novità anche la collaborazione con la start-up DiWineExperience con due proposte: lo spettacolo itinerante “Vini e giullari”, con partenza da piazza del Popolo, che racconta la relazione centenaria fra il vino, la storia e la città di Ravenna, con degustazione finale; la gita fuori porta “GiovinBacco on tour: degustazione olio e vino a Brisighella”. Lunedì 26 ottobre alle 20.30, al ristorante Ca’ del Pino, si terrà – infine – la cena finale a sei mani con gli chef Marco Cavallucci, Matteo Salbaroli e Mattia Borroni. Per l’occasione sarà assegnato a Oscar Turroni, presidente del gruppo culturale Civiltà Salinara di Cervia il premio “È bdòcc d’ör” (il pidocchio o cozza d’oro). «Anche in questo anno speciale, diamo il nostro sostegno a una iniziativa che ormai costituisce un forte fattore di attrazione di cittadini e turisti nel nostro centro storico», conclude l’assessore comunale al Commercio e alle Attività produttive Massimo Cameliani. Roberta Bezzi


GUSTO / 23 15-21 ottobre 2020 RAVENNA&DINTORNI

ARTE E AGRICOLTURA

COSE BUONE DI CASA

Sabato in campagna tra fiabe e bontà, “Amore e zafferano”

A cura di Angela Schiavina

Zuppa di Borlotti con cime di rapa Ecco i Borlotti con cime di rapa, una saporita zuppa di fagioli del nostro Sud dal sapore mediterraneo. la rcetta di Nicoletta Airenti, insegnante di cucina Aici.

Iniziativa Coldiretti, il 17 ottobre, all’agriturismo “I Cuori” di Bagnara

Parte da Bagnara di Romagna,sabato 17 ottobre, il viaggio tra arte e agricoltura promosso da Coldiretti Ravenna e Coldiretti Donne Impresa, in collaborazione con la Camera di Commercio di Ravenna. La prima tappa del progetto “Arte Agricoltura - storie di donne e di mani che producono”, nato con l’obiettivo di offrire visibilità all’innovazione portata dalle donne in agricoltura unendo persone, passione e competenze per valorizzare la nostra terra, i suoi prodotti e i suoi talenti al femminile, è in programma a partire dalle ore 16 all’Azienda Agrituristica Biologica “I Cuori”, di via Lunga 14F a Bagnara di Romagna. Protagoniste dell’evento saranno Cristiana Conti (nella foto) – imprenditrice agricola – e Angela Zini, artista che presenteranno la fiaba illustrata inedita “Amore e zafferano” (realizzata su grandi tele colorate con lo zafferano). La fiaba è nata dell’incontro di Cristiana e

Ingredienti: 500 gr. di fagioli borlotti, 1 kg. di cime di rapa, un gambo di sedano, una carota e una cipolla, 2 spicchi d’aglio + 1 per i crostini, una tazzina di passata di pomodoro, prezzemolo e basilico, olio evo, sale e pepe, peperoncino. Angela e ripercorre le fasi, dalla semina alla tavola, dello zafferano. Un appuntamento originale, dedicato a grandi e piccoli e un’occasione unica per apprezzare da vicino lo zafferano in fiore, coltivato da Cristiana nella sua azienda, e degustare specialità culinarie a base di zafferano accompagnate dai vini autoctoni dell’azienda Alessandra Ravagli. Una delle tele fiabesche create per l’evento verrà donata all’Associazione “Demetra donne in aiuto”, centro antiviolenza di Lugo. L’obiettivo di tutti gli eventi, infatti, è proprio quello di innescare un circolo virtuoso, la creazione di valore sul Territorio e per il Territorio, portando al centro della scena le donne che fanno grande l’agricoltura e l’arte delle nostre città. Evento su prenotazione (costo 10 euro a persona per gli adulti, bimbi gratis) tel. 347 8162381 oppure via mail a ravenna@coldiretti.it.

Preparazione: ammollate i fagioli per 12 ore in acqua. Metteteli in una capace pentola, meglio se di terracotta, con abbondante acqua fredda e portate ad ebollizione facendo attenzione a togliere la schiuma che affiora in superficie. Unite a questo punto le verdure tagliate a dadini e uno spicchio d’aglio intero. Abbassate al minimo la fiamma, portate i fagioli a cottura e salate alla fine. Nel frattempo mondate e lavate le cime di rapa e fatele cuocere in acqua salata e bollente. Appena pronte, scolatele e tenetele da parte. Soffriggete nell’olio l’altro spicchio d’aglio, unite la passata e tanto basilico; in questo intingolo versate i fagioli (1/3 dei quali passati) e le cime di rapa e fate insaporire per dieci minuti. Aggiungete un po’ d’acqua di cottura dei fagioli e proseguite la cottura per pochi minuti. La zuppa dovrà risultare densa e cremosa. Aggiustate di sale e peperoncino. Servite la zuppa con delle fette di pane abbrustolito e, volendo, strofinato con l’aglio.

LO STAPPATO LA FIERA

LE SPECIALITÀ DI BELL’ITALIA PER TRE GIORNI IN PIAZZA A FAENZA Torna anche quest’anno a Faenza, nonostante le limitazioni anticovid, la fiera di prodotti gastronomici Bell’Italia. La rassegna di bancarelle con le tipiche specialità culinario ed enologiche di diverse regioni italiane è in programma nel fine settimana dal 16 al 18 ottobre, dalle 9 alle 20 in Piazza della Libertà. L’iniziativa fieristica è realizzata in collaborazione con Confesercenti.

A cura di Fabio Magnani

Un Merlot spensierato tutto romagnolo Un Merlot tutto romagnolo quello della “Tenuta della Rovere”. Il loro “Pirro” 2016 è un vino che impatta al naso con i tipici sentori del Merlot: frutta nera matura con sfumature di vaniglia e un sottile erbaceo di fondo. Il palato è di piacevole beva e i 13,5 gradi alcolici quasi non sembra di sentirli per via della dinamica freschezza acida. Tannico ma senza arroganza d’espressione. Adatto per la tavola di tutti i giorni vicino a carni, salumi e formaggi. Un Merlot spensierato.


RAVENNA&DINTORNI 15 ottobre 2020

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INCENTIVI PER RIDUZIONE CANONI E NUOVI CONTRATTI

dal 1986

RAVENNA ZONA PANFILIA/ROTONDA GRECIA

La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione dei fondi per incentivare la riduzione dei contratti d’affitto ed un sostegno per chi dà in affitto il proprio alloggio

Ampio appart. in palazzina da sole 3 unità senza spese ammin. cond., da rimodernare e personalizzare finestre, pavimenti e bagni. Ingr., sogg.-pranzo di 37mq. ca., cucina abit. di 12mq. ca., 2 bagni, 3 letto (matr. + 2 medie), studiolo/guardaroba con finestra, 2 balconi, cantina e garage molto grande (al P.T.). Imminente ristrutturazione esterna con cappotto per il 110% di detraz. fiscali. Zona silenziosa con solo traffico locale, riscald. ed utenze sono autonome. Libero a breve. Rif. 0577 € 210.000,00

Le agevolazioni avranno validità fino al 30 novembre 2020

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• Per chi ha sottoscritto una diminuzione (rinegoziazione) del contratto di affitto dal 10 Marzo 2020 e sono -valide per i contratti liberi, concordati e transitori. La riduzione deve essere di almeno il 20% per i contratti liberi e di almeno il 10% per i concordati. Il contributo è pari al 70% della riduzione del canone e comunque non superiore a 2.000 euro

Abitazione principale + trilocale al P.T. event. accorpabile in unica abit., fabbricato di servizio staccato di 60 mq. carrabile; giardino alberato con prato ottimamente tenuto ed il silenzio della posizione di campagna rendono molto piacevole il tutto; area lotto 2.000 mq. Strada asfaltata; proprietà è servita da doppie utenze per ogni appartamento. Validissima soluzione per chi cerca tranquillità 10 min da Ravenna. Ristrutturata nel 1990, necessita di alcuni aggiornamenti Rif. 0574 € 285.000,00

• Inoltre, sono previsti incentivi ai proprietari che affittano o hanno affittato un alloggio sfitto da almeno il 3 giugno 2020, data di approvazione della DGR 602/2020. Per la stipula del nuovo contratto il contributo è pari al 50% del canone concordato per i primi 18 mesi e per un importo non superiore ai 3.000 euro. Il canone mensile massimo deve essere di 700 euro e l’alloggio sfitto al 3 giugno 2020. La richiesta dovrà essere presentata su apposita modulistica predisposta dai Comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Negli uffici Asppi troverete tutte le necessarie informazioni e il supporto per le richieste.

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