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n. 912
17-23 GIUGNO 2021
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460
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PUNTI DI VISTA / 3 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
L’OPINIONE
L’OSSERVATORIO
5
POLITICA PER LA PRIMA VOLTA A RAVENNA I TED TALKS
Cosa ce ne facciamo degli aerei se mancano le strade?
Cose che non capirò mai di questa pandemia
6
ECONOMIA OLTRE 3 MILIONI DI EURO PER L’ARCHIVIO DIOCESANO
di Andrea Alberizia
Sono passati appena due mesi dall’atterraggio del primo aereo a Forlì – dopo la ripresa dei voli con una nuova gestione che ha interrotto otto anni di inattività per il fallimento del precedente gestore – e già si è accesa la guerra dei cieli in Romagna. Non è mistero che il “Fellini” di Rimini avrebbe preferito restare l’unico scalo romagnolo e appena trovato un pretesto sono partiti i siluri da Miramare verso San Mercuriale. E Ravenna, intesa come prodotto turistico, è coinvolta nel casus belli. I riminesi – da intendere come Confindustria e Confcommercio locali – hanno reagito piuttosto male alla nascita di InRomagna, società ospitata negli uffici del “Ridolfi”. Trattasi di Dmc, per dirla con il linguaggio da iniziati del turismo. Destination management company: una società – fondata dalle Confcommercio e Confesercenti di Ravenna, Forlì e Cesena – che si occuperà di commercializzazione turistica dei territori ravennate e forlivese. Non di Rimini. Apriti cielo. Nel sud della Romagna l’hanno visto come un atto di lesa maestà. Come osano questi paria del turismo usare la parola Romagna senza includere Rimini? Sacrilegio. Se si usano i numeri per mettere le cose nella giusta cornice, la reazione riminese può apparire mossa da ingordigia. Nel 2019, ultimo anno senza pandemie, l’Emilia-Romagna tutta ha fatto 40 milioni di presenze di cui il 13,5 percento nella provincia di Forli-Cesena, il 16,3 a Ravenna e il 40,2 a Rimini. Che sarà mai se i primi due si alleano per sfruttare il neorinato aeroporto? Del resto la Regione ha detto sì alla riapertura della pista, ora chi la gestisce vuol farla funzionare. Forse il tema è proprio qui. Ed è un déjà-vu. La Romagna con un milione di residenti e l’aeroporto di Bologna a circa cento km, ha davvero i numeri e i bisogni per reggere due scali? Non avevamo già capito dieci anni fa che la risposta è no? Mettiamo pure che il mondo sia cambiato. Ma i due scali si possono reggere senza una vera regia comune dall’alto (la Regione) che eviti la concorrenza fratricida? Ad esempio a Cagliari, Palermo e Londra ora si può andare sia da Rimini che da Forlì, separati da meno di un’ora di autostrada. E pensare che qualcuno ipotizza uno scenario in cui “Ridolfi” e “Fellini” siano come due terminal di uno stesso aeroporto: litigano per un tozzo di pane, potranno mettersi a tavola? A guardare tutto dall’orticello ravennate (l’unico che non ha una pista per aerei) si potrebe fare spallucce e dire che più aeroporti ci sono attorno e meglio è. A patto che poi chi atterra riesca ad arrivare in piazza del Popolo. E qui emerge la vera mancanza ravennate che si finge di non vedere. Tra il 1883 e il 1929 è stata attiva una linea ferroviaria che collegava Ravenna a Forlì in cento minuti. Oggi c’è solo la Ravegnana che se capiti dietro a un Tir ci metti più tempo di un secolo fa. Da Ravenna per arrivare a Rimini ci vuole un’ora di treno e 70 minuti per Bologna. Tutto questo mentre l’alta velocità di Italo ora collega Forlì a Bologna in un’ora e a Roma in tre senza coincidenze. A Rimini stiano sereni: hai voglia te a fare delle Dmc, se poi sei aggrappato alla Ravegnana.
di Moldenke
Ci sono cose che non capirò mai di questa pandemia, ma ammetto di essere piuttosto ignorante.
8
PRIMO PIANO LE DISCOTECHE SENZA BALLO
- Perché vaccinare bambini di 12 anni a cui questa malattia praticamente non fa nulla (ma anche persone un po’ più grandi, sulla base del famoso bilancio rischi/benefici) se non per proteggere fasce di popolazione che si potrebbero proteggere a loro volta semplicemente vaccinandosi? Se poi oltretutto sappiamo bene che l’immunità di gregge a livello globale non arriverà mai?
15 CULTURA
ARTO LINDSAY IN “PRIMA” AL RAVENNA FESTIVAL
- Perché ci sono persone che camminano da sole, all’aria aperta, senza anima viva vicino, con un caldo della madonna, con la mascherina Ffp2?
18 GUSTO
- Perché chi fuma ha l’immunità e può non portare la mascherina, anche in pubblico e in mezzo ad altra gente?
LA QUALITÀ DELLE CARNI
20 SPECIALE SALUTE
QUATTRO PAGINE TRA INFO UTILI E BENESSERE
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XX - n. 912 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: tel. 0544 408312 commerciale1@reclam.ra.it Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola Direttore responsabile: Fausto Piazza
Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni, Adriano Zanni. Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Progetto grafico: Gianluca Achilli Redazione: tel. 0544 271068 fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB
- Perché devo tenere la mascherina al cinema, o a teatro, o a un concerto e pure nelle arene all’aperto mentre invece posso toglierla seduto al tavolo al ristorante insieme ad altra gente? O allo stadio? O esultando con i miei amici davanti al maxi schermo durante le partite della Nazionale? - Perché hanno sospeso la somministrazione di AstraZeneca agli under 60 se non c’erano problemi come ci avevano detto? E perché fino a pochi mesi fa sembrava questione di vita o di morte fare la seconda dose dopo tot giorni con lo stesso vaccino e adesso invece pare che cambiarlo possa perfino farlo funzionare meglio? - Perché non stanno costruendo scuole nuove, aule nuove, assumendo nuovi professori, bandendo concorsi, in vista del nuovo anno scolastico che sarà ancora una volta targato Covid? - Perché chi si fa il vaccino deve per forza farsi un selfie e metterlo sui social oppure non farsi il selfie e scrivere comunque che “senza selfie non vale”, che è come farsi un selfie? Ma perché, soprattutto, il presidente della Regione (si è fatto un selfie e) si è vaccinato A PETTO NUDO? - Perché eliminare il coprifuoco, che ci privava dell’unica libertà che non vogliamo, quella di andare a casa tardi, e ci permetteva di andarcene da un luogo dove ci stavamo annoiando e di rifiutare inviti da persone che non volevamo vedere? Perché?
La buona cucina Cucina romagnola • Specialità di pesce • Crudité • Pizza Ravenna - Via Sinistra Canale Molinetto 139/B - Tel. 0544 430248 - info@ristorante molinetto.it i cani sono sempre i benvenuti
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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
CENTROSINISTRA Sport, mobilità, centro: De Pascale continua la sua “mobilitazione”
SINISTRA Tomaso Montanari presenta il suo libro su Zoom
Altri quattro appuntamenti in arrivo per la Movimentazione Civica di Michele de Pascale, la serie di incontri che il sindaco uscente sta organizzando per coinvolgere i cittadini, chiedendo loro di partecipare sottoponendo problemi e proponendo soluzioni. Il 17 giugno appuntamento al bagno Finisterre di Marina di Ravenna sul tema “Progetti di vita per le persone non autosufficienti”; il 21 giugno alla Rocca Brancaleone si parlerà di “accessibilità e mobilità”; il 22 giugno al Bronson di Madonna dell’Albero “Lo sport per tutti”; giovedì 24 al mercato coperto si parla invece di prospettive future e sviluppo del centro storico.
Libertà e giustizia e Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna promuovono un incontro via web sulla piattaforma Zoom per la presentazione del libro di Tomaso Montanari Dalla parte del torto. Per una sinistra che non c’è (Chiare lettere, 2020), un invito – scrivono i promotori – a una ribellione intellettuale ed emotiva. Aprono l’incontro i saluti di Marinella Isacco e Stefano Kegljevic. Introduce Loretta Masotti.
I GRILLINI: «NO AL PROGETTO DI STOCCAGGIO DI CO2» POI ARRIVA LA SFIDUCIA DEI SENATORI: «SOLO GALLONETTO PUÒ PARLARE PER IL M5S» I portavoce nazionali fanno fuori Maiolini e indicano il referente locale «Quello dello stoccaggio di Co2 a largo di Ravenna è un progetto inutile, basato su una tecnologia economicamente insostenibile e fuori dal tempo e che potrebbe trasformarsi in un escamotage per continuare ad utilizzare combustibili fossili. Serve invece che gli investimenti vadano indirizzati verso progetti virtuosi e competitivi come il fotovoltaico e lo sviluppo delle comunità energetiche. Obiettivo che Ravenna grazie al Movimento 5 Stelle si sta dando per guardare al futuro e non di certo al passato come succederebbe il deposito di Co2». È quanto dichiarato da Silvia Piccinini, Alberto Zolezzi e Marco Maiolini, rispettivamente capogruppo regione del MoVimento 5 Stelle, parlamentare alla Camera dei Deputati e consigliere comunale a Ravenna, nel Gruppo Misto, riguardo alla notizia della possibile partenza di alcuni lavori preliminari per la realizzazione del progetto di stoccaggio di C02 che l’Eni vorrebbe realizzare a largo di Ravenna. Progetto appoggiato dalla stessa coalizione di centrosinistra che i 5 Stelle potrebbero però appoggiare alle prossime Amministrative di Ravenna. Tanto che, forse non a caso, il giorno dopo arriva alla stampa una nota in cui i senatori Gabriele Lanzi e Marco Croatti “sfiduciano” lo stesso Maiolini, impegnato finora in prima persone per definire un’alleanza con il centrosinistra. I portavoce nazionali indicano invece in Igor Gallonetto (nella foto) il nuovo responsabile locale: «È lui (avvocato e candidato alle ultime regionali, ndr) che avrà il compito di avviare un confronto franco e aperto con tutte le forze politiche progressiste».
BONGARZONE CANDIDATO SINDACO PER PRC E PCI Sarà Alessandro Bongarzone, 62 anni, romano di nascita, ravennate d’adozione, il candidato sindaco di Ravenna per la lista (unica) che Rifondazione Comunista e Partito Comunista Italiano hanno deciso di schierare alle prossime elezioni amministrative di ottobre. Rifondazione in particolare rivendica la scelta di lasciare Ravenna in Comune, la lista alternativa al Pd che si presentò cinque anni fa unendo tutti i partiti e le associazioni di quell’area, oggi «costretta all’immobilità dai cantori interni dell’alleanza a tutti i costi con de Pascale». Vice presidente per Ravenna in Comune al consiglio territoriale di Mezzano, giornalista e sindacalista, Bongarzone si definisce «cattolico vicino a Dom Franzoni e all’esperienza dei Cristiano-Sociali di Pierre Carniti, da sempre impegnato nel sociale e nella politica attiva: prima nel Partito Comunista di Berlinguer e ora in Rifondazione Comunista» Il candidato si è già dichiarato disponibile ad allargare la coalizione.
LA CURIOSITÀ La consulta provinciale Antifascista scrive a Stoccolma: «Il Premio Nobel per la Pace alle brigate mediche cubane» Con lettera inviata alla Nobel Fundation di Stoccolma, la Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna ha riproposto la candidatura delle brigate mediche cubane (impegnate in molti Stati nell’emergenza Covid) per il Premio Nobel per la Pace 2021. «Un premio per la pace assai meritato - si legge in una nota inviata alla stampa - a sostegno di una generosa opera di servizio disinteressato, per riproporre anche la fine dell’illegittimo embargo economico e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba e soprattutto contro il popolo cubano».
AGENDA Gli “uomini che pagano le donne”: alla Classense un seminario sulla prostituzione
Aperti a pranzo tutti i giorni - giovedì venerdì sabato anche a cena
COMUNISTI
MOVIMENTO 5 STELLE
Venerdì 18 (dalle 16) e sabato 19 giugno (dalle 9.30 alle 12.30), nel chiostro della biblioteca Classense, si terrà il seminario sul tema “Di cosa parliamo quando parliamo di prostituzione?”. Si tratta di un progetto del gruppo Le Splendide di Faenza, in compartecipazione con l’assessorato alle Politiche e cultura di genere. Il seminario si terrà in presenza, ma potrà essere seguito anche in streaming sulla pagina facebook dell’associazione Femminile Maschile Plurale. Per affrontare il tema è stato scelto come punto di partenza il libro della filosofa Giorgia Serughetti Uomini che pagano le donne; interverranno tra gli altri gli storici Marzio Barbagli e Sandro Bellassai. In caso di maltempo si svolgerà nella sala Muratori della Classense.
A Russi la storia dei “pellerossa che liberarono l’Italia” Matteo Incerti presenta il suo libro Sabato 19 giugno alle 20.45 al giardino della Rocca "Melandri" di Russi, lo scrittore Matteo Incerti presenterà il suo libro I pellerossa che liberarono l'Italia (Corsiero Editore), finalista del premio nazionale di Storia Monte Carmignano per l'Europa. Un libro che racconta per la prima volta la storia vera dei volontari delle tribù native del Canada che, discriminati nelle loro riserve e provenienti dalle terribili esperienze delle “scuole residenziali” religiose, si arruolarono come volontari nell'esercito del proprio paese per venire in Europa e in Italia a combattere i nazifascisti nelle file dell'esercito canadese e anche statunitense. Almeno una sessantina di loro sono sepolti nei cimiteri di guerra italiani di cui diciassette di loro in quelli dislocati in Romagna, di cui diversi in quello di Ravenna. In particolare il cree Joseph Flavien St. Germain (foto) che venne ferito a Villa Prati di Bagnacavallo il 14 dicembre 1944 da una granata e morì all'arrivo all'ospedale di Russi. St. Germain venne sepolto proprio nel piccolo cimitero allestito nei pressi dell'ospedale di Russi, proprio nel luogo dove si svolgerà la presentazione. Poi il suo corpo in seguito venne esumato e portato al cimitero del Commonwealth di Ravenna. In caso di maltempo l'evento si terrà presso il Centro Sociale Porta Nova.
POLITICA / 5 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
SOCIETÀ CIVILE I nove speaker dell’evento
Quelle idee «che meritano di essere divulgate». Per un «benessere comune» Arrivano per la prima volta a Ravenna i “Ted talks”, discorsi brevi di relatori poco conosciuti all’insegna della contaminazione, con l’obiettivo di «dare chiavi di interpretazione diverse del mondo» di Iacopo Gardelli
Da qualche anno ormai i Ted talks sono diventati parte di un culto diffusissimo, che si riverbera in migliaia di eventi collaterali organizzati in ogni parte del mondo. Una pedana rossa, uno speaker (spesso di alta levatura), un telecomando per azionare le slide e un pubblico attento che si gode un concentrato di saggezza e ispirazione in poco più di 10 minuti. Finalmente, con un certo ritardo, anche a Ravenna si terrà un Ted-x talk, organizzato dall'associazione Godot, nata lo scorso novembre. Intitolato “Contaminazioni per un benessere comune e sostenibile”, ospiterà nove speaker, tra cui Massimo Manzoli e Gianluca Dradi (vedi box), a Palazzo Rasponi dalle Teste. Ne ho parlato con Luca Garavini, dirigente d'azienda e presidente di Godot, nonché licenziatario di Ted-x. L'evento sarà fruibile online, in live streaming gratuito, venerdì 18 giugno, dalle 18. La pagina di riferimento è quella Facebook dell'evento, “TEDxRavenna”, oltre al canale Youtube. In un secondo momento i singoli interventi saranno caricati online sul sito ufficiale (info: tedxravenna.com). Per chi ancora non lo conoscesse, che cos'è Ted? «Un'organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di “ideas worth spreading”, ovvero idee che meritano di essere divulgate. Lo fa per lo più in forma di discorsi brevi, tenuti da persone rilevanti nei più diversi campi del sapere e del fare. In questo spazio non si fa né propaganda, né pseudoscienza: si tratta di stimolare idee e ispirare chi ascolta, attraverso la divulgazione di diversi temi, scientifici, tecnologici, umanistici. Ted-x è uno spin-off: viene rilasciata una licenza a gruppi autonomi affinché possano organizzare eventi in forma “similTed” a livello locale e indipendente, a condizione che abbiano un progetto credibile e che rispettino le linee guida di Ted». Cosa fai nella vita, e qual è la ragione sociale di Godot? «Sono un dirigente d'azienda e lavoro nel campo dell'ingegneria civile. Godot serve da contenitore amministrativo per organizzare Ted-x: senza l'associazione non
avremmo potuto realizzare questo evento». Questa prima edizione è dedicata al “benessere comune e sostenibile”. Perché questo tema? «Lo abbiamo scelto in pieno lockdown, nel 2020. Mentre eravamo chiusi in casa ci sentivamo al telefono – siamo tutti amici – e ci chiedevamo spesso che cosa potevamo fare per la nostra città, come darle supporto in un momento critico. Non essendo medici né infermieri, e provenendo da campi diversissimi (dall'editoria all'università, dalla scuola all'imprenditoria), abbiamo pensato di fare qualcosa che potesse essere benefico per la città, attraverso le nostre competenze. Da qui l'idea del “benessere comune” e della contaminazione fra saperi: volevamo organizzare un evento che potesse dare chiavi di interpretazione diverse del mondo in cui viviamo e guardarlo con uno spirito più costruttivo». Come avete scelto gli ospiti? «In primis volevamo far parlare persone del territorio o che avessero un legame importante con Ravenna. E poi volevamo ospiti poco conosciuti, “outsider” come noi. Non siamo andati alla ricerca del nome – lo dico senza criticismi. Cercavamo originalità, per dare voce a chi normalmente non ce l'ha». Come avete finanziato l'evento? «I partner sono tanti, sia privati che pubblici: uno dei partner principali è LabèLab. Poi c'è Confindustria Romagna e il Comune di Ravenna. E molte aziende del territorio, tra cui OCM Clima, Tozzi Green, Neo Visual Project, Webra, che hanno reso possibile tecnicamente questa prima edizione». Ted è una realtà pluridecennale, e in Italia sono anni che vengono organizzati Ted-x nei luoghi più disparati. Il ritardo di Ravenna è notevole. Come te lo spieghi? «È vero, Ravenna era l'unico capoluogo di provincia rimasto in Emilia-Romagna senza Ted-x. Non so come spiegarmi questo ritardo, non ho molti elementi per poterlo fare... Ravenna è una città già molto attiva su molti fronti culturali. Probabilmente nessuno ha pensato che potesse essere necessario organizzare un Ted-x... Posso
I nove speaker di Ted-x a Ravenna saranno la scrittrice Arianna Babbi, il bike ambassador Mirko Caravita, il medico e volontario Andrea Collini, il dirigente scolastico Gianluca Dradi, il consigliere comunale Massimo Manzoli, attivista antimafia, l’architetto del paesaggio Vittoria Mencarini, l'imprenditrice Marianna Panebarco e i due innovatori Lorenzo Pradella e Anna Tampieri. Moderatrice sarà Anna Giulia Medri, avvocato che attualmente lavora a New York per il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.
La giovane scrittrice ravennate Arianna Babbi, per due volte finalista del Premio Campiello Giovani, tra i relatori di TEDx
dirti però che quando abbiamo chiesto la licenza a Ted e ha cominciato a girare la voce, diverse persone ci hanno scritto che avrebbero voluto organizzarlo loro! Forse abbiamo risvegliato degli animi un po' assopiti, chissà...» Ci possiamo aspettare altri Ted-x in futuro? «Questo sarà il primo, ma ne verranno altri. Il nostro sforzo non si esaurirà qui. Speriamo di avere seguito e di raccogliere nuovi partner. Credo che Ravenna abbia molte cose da dire».
LE AZIENDE INFORMANO
SERVIZI A IMPRESE E PRIVATI
Top Rent, valutazioni e operatività a tutto campo per costruire o ristrutturare con il Superbonus 110% L’azienda ravennate di via Dismano offre consulenze per verificare fattibilità e convenienza, ottenere certificazioni, progettare e realizzare i lavori con le attuali agevolazioni fiscali sulla casa Sta salendo in modo vertiginoso l’interesse verso il Superbonus 110 per cento, un grande aiuto da parte dello Stato per chi desidera rendere la propria casa più efficiente da un punto di vista energetico o più sicura sotto il profilo sismico. D’altra parte, in attesa di conoscere in autunno le novità per il prossimo futuro inserite in Finanziaria, c’è tempo fino al 30 giugno 2022 per usufruirne (per i condomini sino al 31 dicembre 2022 ma solo a determinate condizioni). «Stiamo facendo molte valutazioni e ci aspettiamo un’impennata di lavori per il settore edile e termoidraulico che, dopo una lunga crisi, sta ora vivendo un momento d’oro», racconta Stefano Morelli, titolare di Top Rent, azienda ravennate con sede in via Dismano 115/B, specializzata nel noleggio di piattaforme aeree e furgoni e in installazione di linee vita sui tetti che è in grado di offrire valutazioni preliminari e di fornire un servizio operativo a 360 gradi, ossia dalle basi delle lavorazioni edilizie fino alla progettazione e costruzione con professionisti interni ed esterni. «Per quanto ci riguarda – spiega Morelli – offriamo un ausilio sin dai primi passi, grazie ai nostri tecnici che effettuano le opportune verifiche per ottenere la certificazione di conformità edilizia, preliminare a qualsiasi intervento. Questo è un passaggio fondamentale ma non scontato
visto che, spesso, si rendono necessarie sanatorie. Una volta superato questo “scoglio”, mettiamo a disposizione termotecnici che redigono un progetto personalizzato sull’abitazione, in cui sono indicati gli interventi più idonei all’innalzamento di almeno due classi energetiche, requisito fondamentale per poter usufruire del Superbonus. In ultimo, dopo aver terminato tutta la fase teorica, riusciamo a coprire anche la parte operativa grazie all’appoggio di affidabili aziende della zona». In definitiva, Top Rent – che è alla ricerca di manodopera specializzata da assumere per poter far fronte ai tanti lavori – mette in campo competenze trasversali molto utili per chi sogna di trovare una “bussola” in una materia in cui non mancano le complicazioni. In molti, per esempio, rinunciano al 110 per cento, soprattutto i condomini, finendo col propendere con il comunque vantaggioso bonus facciate al 90 per cento, più semplice da ottenere, che consente non solo di tinteggiare esternamente la casa, ma anche di sistemare i pluviali e le grondaie. «Si è sparsa una voce erronea – fa chiarezza Morelli –, ossia quella secondo cui il Superbonus sia un’operazione a costo zero, ma non è così. Di certo è una grande, e per certi aspetti, unica opportunità che in molti si sognavano fino a poco tempo fa. Ma soprattutto chi ha una
casa singola potrebbe trovarsi nelle condizioni di mettere parzialmente mano al portafogli, in quanto la legge impone dei massimali per i vari interventi. Questo perché, con una domanda così elevata come quella registrata negli ultimi mesi, i prezzi dei materiali sono aumentati anche del 30-50 per cento. Ecco perché, per non scoraggiarsi e avere sempre informazioni corrette, è bene affidarsi a professionisti di comprovata esperienza e competenza». Per informazioni: Top Rent via Dismano 115/b - tel. 0544 463400 info@toprent.eu - lineavita@toprent.eu - www.toprent.eu
6 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
DATI
Studi Cna: la ripresa prevista per il 2021 non basterà per recuperare il calo del 2020 Export: si attendono segni positivi per regione e Paese ma ancora negativi per la provincia
In provincia di Ravenna il 2020 si chiuderà con una caduta del valore aggiunto, cioè della ricchezza prodotta, del 7,7 percento e la discesa provinciale appare leggermente inferiore rispetto a quella regionale (-8,7) e nazionale (-8,6). L’attesa per il 2021 prevede una ripresa per l’economia ravennate che sarà però solo parziale (+5,4%), contenuta a causa della persistente diffusione della pandemia nella prima parte dell’anno, non sufficiente a recuperare le perdite subite. È un sintesi dei dati usciti dal Rapporto congiunturale ed economico della provincia di Ravenna curato dalla Cna. L’evoluzione resterà soggetta a notevoli incertezze sino a che la campagna vaccinale non verrà realizzata secondo le pianificazioni del Governo, ma senza ulteriori intoppi, ostacoli o ritardi e per il 2022 si ipotizza segno più ma con una spinta meno vigorosa (+4,9%). La tendenza provinciale complessiva per il 2021 sarebbe caratterizzata da una ripartenza del reddito disponibile (+4,9%) e dei consumi delle famiglie (+4,2% nel 2021, dopo un crollo superiore a quello del valore aggiunto nel 2020) ma senza il supporto del rilancio dell’interscambio commerciale (-4,2% la stima delle esportazioni per il 2021). In questa ottica, dopo la discesa nel 2020 a 26.400 euro (era 29.000 euro nel 2019), il valore aggiunto per abitante dovrebbe arrivare nel 2021 a 28.000 euro; sulla base di queste stime, la ricchezza prodotta dal complesso dell’economia ravennate avrà un parziale recupero, passando dai 10,3 miliardi di euro del 2020 ai 10,9 del 2021, ancora lontani dal valore del 2019 (11,3 miliardi di euro). Per quanto riguarda il contributo dei settori economici provinciali, nel 2020 è stato il manifatturiero ad accusare il colpo più duro, ma anche nei servizi la recessione è risultata pesante, mentre la flessione dell’attività è stata molto più contenuta nelle costruzioni. In riferimento alle esportazioni, nel 2020 la caduta del commercio mondiale (-6,9%), accentuata dallo sfasamento temporale della diffusione globale dalla pandemia, ha avuto gravi riflessi sull’export provinciale (circa -13%, rispetto al 2019) e l’analisi territoriale del commercio con l’estero mostra performance negative per la maggior parte delle province italiane. Secondo il quadro previsionale, le vendite all’estero sosterranno la ripresa nel 2021 in Regione e nel resto del Paese (+12,7% in Emilia-Romagna e +12% mediamente in Italia), ma non nella provincia di Ravenna per le quali ci si attente un altro segno meno (-4,2%), frenate dalla contenuta crescita dei mercati europei che costituiscono lo sbocco principale per le imprese ravennati. Ovviamente, molto dipenderà da come evolverà l’emergenza sanitaria. Sono 1.634 le imprese nate nella provincia di Ravenna nel 2020, 301 in meno rispetto all’anno precedente. A fronte di queste, però, 2.006 hanno chiuso i battenti nello stesso periodo, 180 in meno rispetto al 2019. Il risultato di queste due dinamiche ha consegnato, a fine anno, un saldo tra entrate e uscite negativo per 372 imprese e, dunque, a fine dicembre 2020 lo stock complessivo delle imprese ravennati ammontava a 38.298 unità. Normalmente le cancellazioni di attività dal Registro delle imprese si concentrano nei primi tre mesi dell’anno ed è in questo periodo che si attendono le maggiori ripercussioni della crisi dovuta alla pandemia. Rispetto all’intero tessuto produttivo provinciale, l’incidenza delle imprese artigiane passa dal 26,73% del 31/12/2019 al 26,66% del 31/12/2020, un dato pressoché invariato. I dati relativi all’occupazione rilevati nel corso del 2020 evidenziano un decremento della forza lavoro del 5,92%. Si registra pertanto un’inversione del trend consolidatosi da fine 2017, quando, per la prima volta dal 2008, si era raggiunto un risultato superiore a quello registrato pre-crisi. A fine 2020, rispetto a fine 2008, si constata un aumento occupazionale pari al 3,87%. Questi dati si riferiscono a un campione rappresentativo di imprese artigiane e piccole imprese. Per quanto riguarda i principali comuni e le principali aree territoriali della provincia, si evidenzia ovunque un marcato decremento occupazionale: Ravenna -3,98%, Cervia -24,52%, Russi -2,67%, Lugo -9,69%, Bassa Romagna -4,05%, Faenza -7,15% e Romagna Faentina -5,35%.
SPAZI CULTURALI
NELL’EX CINEMA APRE LA NUOVA SEDE DELL’ARCHIVIO “PIÙ ANTICO DELL’OCCIDENTE” Sei anni di cantiere e un investimento di 3 milioni sostenuto dalla diocesi di Ravenna-Cervia Dopo un cantiere durato sei anni, l’11 giugno ha inaugurato un nuovo polo culturale a Ravenna. Si tratta della nuova sede della biblioteca e dell’archivio arcivescovile di via don Angelo Lolli, dove una volta sorgeva il cinema Roma. Nel grande open space è già aperta tutti i pomeriggi (dalle 14 alle 19) la biblioteca con 32 posti, al momento dimezzati per la normativa anti Covid (è necessario prenotarsi sul sito www.biblioteca.diocesiravennacervia.it), mentre nel soppalco trova ora posto l’immenso tesoro dell’Archivio, con papiri e documenti che raccontano la storia del territorio e della Chiesa locale dal V secolo a oggi. Il nuovo polo culturale si chiamerà San Pier Crisologo, dal nome del vescovo di Ravenna (433450, teologo e dottore della Chiesa), capace di evangelizzare attraverso la cultura. Ad arredare il grande open space alto 10 metri ci sono le coste dei 70mila volumi della biblioteca diocesana che sono stati portati qui nell’ultimo anno di lavoro. L’archivio è invece considerato “il più antico del mondo occidentale”; tra i gioielli presenti la più antica bolla pontificia in papiro, datata 819 e lunga oltre due metri, codici miniati a partire dal XIII secolo e diplomi di imperatori Svevi dei secoli XII e XIII. Tra pezzi più antici c’è il documento papiraceo del 557 con il nome dell’imperatore Giustiniano, la più antica canzone in volgare italiano e anche una partitura autografa di Gioacchino Rossini. In totale, cinque papiri, 14mila pergamene, oltre 5mila fra pezzi cartacei, registri, volumi e buste. La ristrutturazione e l’adattamento alla nuova funzione della sede di via don Angelo Lolli è costata 3 milioni e 200mila euro, finanziati in gran parte (2,5 milioni) dall’Opera di religione e dalla Diocesi, anche con fondi 8 per mille. Importanti contributi sono arrivati poi da fondazioni bancarie e sponsor privati, tra cui anche l’arcivescovo emerito Giuseppe Verucchi. Ideatore e anima del progetto che vede la luce oggi è stato monsignor Guido Marchetti, economo e direttore dell’Opera di Religione scomparso nel 2015 che ha contribuito alla realizzazione anche con suoi beni personali. Il progetto architettonico è stato realizzato da Nuovo Studio. Per scoprire il complesso – che resterà poi chiuso nel mese di agosto – sono in programma alcune visite guidate: lunedì 21 giugno, mercoledì 23 giugno e giovedì 24 giugno, alle 10 e alle 11.30. Per prenotazione e info: 0544 1883542.
OPERE IDRAULICHE Partono i lavori per la cassa di espansione del Canale dei Mulini: spesa di oltre tre milioni di euro Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale ha aggiudicato i lavori da 3,375 milioni di euro (2,8 dalla Regione) per la realizzazione della cassa d’espansione delle piene del Canale dei Mulini tra Castel Bolognese e Solarolo. L’inizio dei lavori principali è previsto per luglio. Verrà realizzato un volume d’invaso della capacità di 143.000 metri cubi su una superficie di 6,5 ettari. L’altezza utile dell’invaso è di 3,2 metri. Il regolatore lungo il Canale dei Mulini serve a limitare la portata fluente. Le portate in eccesso rispetto a tale valore che si possono generare in occasione di eventi di pioggia vengono così dirottate lungo il Rivalone, appositamente risezionato, per poi essere immesse tramite lo sfioratore nell’invaso. A emergenza cessata, l’acqua invasata viene restituita al reticolo di bonifica.
TURISMO Dall’aeroporto di Forlì si vola per 29 destinazioni L’aeroporto di Forlì ha presentato le sue rotte a Ravenna. Quattro le compagnie aeree operative: entro settembre saranno attive le rotte per 29 destinazioni (9 in Italia e le altre in Europa). La startup italiana Ego Airways effettuerà i voli su Brindisi, Cagliari, Comiso, Olbia e Lamezia Terme in Italia e su Ibiza, Mykonos, Barcellona, Londra e Parigi. La greca Lumiwings volerà in Italia a Trapani e a Palermo e collegherà Forlì a Lodz e alla Grecia. Air Dolomiti, compagnia italo-tedesca del gruppo Lufthansa, dal 21 giugno collegherà Forlì con Monaco di Baviera, hub strategico che consentirà di raggiungere oltre cento destinazioni europee e intercontinentali tra le quali gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud. Air Horizont, vettore iberico-maltese, ha già ufficializzato le rotte di Bilbao e Amburgo e inizierà l’operatività da Forlì a metà luglio.
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8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
MOVIDA
Discoteche, si attende il protocollo Probabile via libera dall’1 luglio I nodi: green pass e mascherine Trattative fra gestori e ministero per definire le regole: in zona bianca i locali notturni possono riaprire solo per il servizio bar Ormai mancano solo le discoteche. I locali da ballo sono l’unica categoria di attività per cui non c’è ancora – per lo meno non fino al momento di andare in stampa – una data definita e ufficiale per la riapertura. E quando si parla di riapertura si intende la possibilità di fare quello per cui le discoteche esistono: ballare. Perché con il passaggio in zona bianca avvenuto il 14 giugno, in Emilia-Romagna le disco possono riaprire al pubblico. Ma con una limitazione non indifferente: vietato ballare. Sì: si possono servire bevande e cibo ma non si può sparare musica dalle casse per dimenarsi in pista. In pratica dovrebbero trasformasi in pub o bar. Come dite, un paradosso? Sì, come tanti altri vissuti in questo anno e mezzo di pandemia. E infatti praticamente nessun locale aprirà nel primo weekend bianco. Il giorno X dovrebbe essere l’1 luglio quando dovrebbe essere in vigore il protocollo atteso da tutti per definire le regole da seguire in modo da rendere autorizzato il ballo. Sui dettagli al momento circolano solo ipotesi uscite dagli incontri fra le parti (ministero e rappresentanti di categoria). I temi dibattuti sono diversi. Prima di tutto come regolare l’accesso. Su questo pare esserci ormai un punto fermo: servirà il green pass. Cioè un certificato che attesti una delle seguenti condizioni: vaccinazione da 15 giorni, guarigione dal Covid, tampone da 48 o 72 ore. Si tratta di un documento che servirà più in generale per gli In provincia 54 luoghi da ballo spostamenti turistici ma va ancora definito con precisione da quali canali si potrà avere (probaIn provincia di Ravenna, secondo il registro delle bile sulla app Immuni o in farmacia). imprese della Camera di Commercio, al 31 marzo Il secondo tema riguarda le capienze. Ci sascorso c’erano 54 locali alla voce “gestori discoteranno distinzioni fra spazi all’aperto e al chiuche, sale da ballo e night club”. La distribuzione fra so: per i secondi dovrebbero esserci limiti dii comuni del territorio vede più della metà tra Ramezzati rispetto alle normali condizioni prevenna (19) e Cervia (15). Poi 7 a Faenza e 3 a Russi e pandemiche. via a seguire. Dodici mesi prima erano 51. Per queMa il tema cruciale è quello delle mascherine sta tipologia di imprese sono stati previsti aiuti dai e del distanziamento. Nell’estate 2020, quando due decreti Ristori del Governo e anche dalla Rei locali della notte ebbero un mese di via libera, gione con fondi propri. L’ultimo bando era in scala prescrizione era mascherina sempre e due denza al 4 giugno. Da Unioncamere che ha raccolto metri di distanziamento durante il ballo. I gele domande non sono disponibili dati sulle richieste stori premono per ammorbidire le disposizioni e sui pagamenti eventualmente già erogati. su questo fronte, circostanza che un anno fa costò diverse sanzioni a clienti e imprenditori.
L’ANNUNCIO
IL PINETA RIAPRE LE PORTE «IL 19 GIUGNO SI TORNA IN SCENA» Il celebre locale ha deciso di ricominciare anche se è vietato danzare L’annuncio arriva dalla pagina Facebook: il 19 giugno riapre il Pineta di Milano Marittima. Potrebbe essere l’unica tra le discoteche più note del territorio a rimettersi in moto nel primo weekend in zona bianca in cui è consentito sì aprire ma non si potrà ballare. Spazio quindi solo al servizio bar. La celebre discoteca già nel 2020 aveva messo in campo questa formula per ovviare alle limitazioni. Dal locale però non è stato possibile raccogliere maggiori informazioni su come verrà svolta la serata: i numeri di telefono presenti sulla pagina Facebook sono costantemente irraggiungibili. Nel 2020 sulla stampa i gestori sottolinearono che il locale «ha sempre avuto un eccezionale servizio ai tavoli e tanti posti a sedere, dove le persone possono divertirsi e festeggiare in tutta tranquillità. Questa peculiarità si rivelerà un punto di forza anche in questa situazione eccezionale».
MOVIDA VIOLENTA Risse in strada a Milano Marittima, denunciati tre ventenni di Cesena Tre ventenni di Cesena sono stati denunciati dai carabinieri per la rissa avvenuta il 22 maggio a Milano Marittima, i cui video sono circolati in queste settimane anche sui social. I militari hanno individuato i giovani dopo un articolato lavoro di verifica dei vari sistemi di videosorveglianza e li hanno denunciati alla procura della Repubblica di Ravenna per “rissa e porto di armi e/o oggetti atti ad offendere”. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la rissa sarebbe nata per un banale litigio. Uno dei tre indagati ha utilizzato contro un suo coetaneo uno spray urticante. Nei confronti dei tre giovani verranno avanzate proposte per l’adozione di provvedimenti che ne impediscano il ritorno nel comune di Cervia.
PRIMO PIANO / 9 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
GLI IMPRENDITORI L’INIZIATIVA Mercatino alle Indie una volta al mese
«Si può ballare ovunque tranne che in discoteca»
In attesa della riapertura delle discoteche, a Raffaele Fragassi - storico proprietario delle Indie di Cervia - è balenata un’idea originale: «Sappiamo che la discoteca dovrà stare chiusa ancora qualche tempo - spiega - e allora abbiamo pensato di organizzare qualcosa di diverso nel grande prato verde che solitamente utilizziamo come parcheggio». E così, in collaborazione con l’associazione “Un posto a tavola” di Cervia, è nata l’idea del “Chi cerca trova”, il mercatino di quartiere che verrà allestito la seconda domenica del mese fino a settembre (a partire dal 13 giugno) proprio davanti alla discoteca Indie di via Cosmonauti a Pinarella Nelle bancarelle, dalle 9 del mattino al tramonto, si potranno trovare articoli retrò, monete antiche, vinili, oggetti di modernariato, francobolli. abbigliamento vintage, accessori, giornalini e giocattoli. Lodevole la finalità: raccogliere fondi da devolvere in beneficienza. Potranno infatti partecipare all'evento tutte le associazioni di volontariato che avranno diritto ad una postazione gratuita. I privati invece che vogliono vendere oggetti o abbigliamento dovranno pagare 20 euro. La cifra pagata (previa fattura) per l'affitto giornaliero dell'area verrà usata solo ed esclusivamente per iniziative benefiche dall’associazione "Un Posto a Tavola". Per questo non possono partecipare ambulanti professionisti, gli oggetti in vendita non devono essere di dubbia provenienza e l’abbigliamento in vendita non deve essere nuovo.
La reazione del sindacato Silb-Confcommercio che assiste le attività: nel mirino ci sono cene danzanti oltre le regole e feste clandestine
La scrematura si fa ai cancelli di entrata con il green pass e poi dentro deve esserci libertà. È un po’ questa la sintesi della posizione di Davide Fontana, presidente provinciale a Ravenna per il sindacato dei locali da ballo (Silb) di Confcommercio, su come gestire la riapertura delle discoteche. «Ci diano regole chiare e date, prima possibile, non chiediamo altro – afferma il proprietario dell’immobile che ospita le Indie a Pinarella –. Le voci dicono che il nuovo protocollo sarà valido dall’1 luglio. Di ufficiale non c’è ancora nulla e intanto il tempo passa». Non solo, le regole meno restrittive in vigore ora rendono lecite situazioni che secondo Fontana assomigliano molto a quelle di un locale notturno: «Se andiamo nei centri dei paesi la sera in certi punti ci sono assembramenti e persone vicine ma nessuno ha controllato se avevano un green pass per arrivare lì». Della dozzina di locali associati al Silb nel Ravennate nessuno aprirà nel primo weekend in zona bianca: «Alcuni dovrebbero addirittura fare un passaggio burocratico per inquadrare l’attività aziendale prevalente come bar. Si può fare ma ha dei costi e dei tempi. Per molti non ne vale la pena: possono farlo i pochi locali nei centri sfruttando il movimento del passeggio, ma chi pensiamo che vada in un locale fuori dal paese?». Fontana è incredulo: «Non ha senso dire che possiamo riaprire ma senza ballare. Il risultato è che in questo momento si balla praticamente ovunque tranne che in discoteca». Il riferimento del paradosso è alle cosiddette “cene danzanti”, forme di intrattenimento che sfruttano le disposizioni: a tavola, se adeguatamente distanziati, si può stare senza mascherina e non si può vietare alle persone di ondeggiare a ritmo della musica di un piano bar o di un cantante dal vivo. «Nulla in contrario a queste forme – assicura Fontana – e non sarò certo io a guardare se uno alza un braccio o due o se si alza sulla sedia. Però deve restare tutto entro certi limiti. E invece nelle chat del Silb riceviamo video da ogni parte d’Italia dove vediamo balli e danze ovunque tranne che in discoteca». Ma oltre alle cene (troppo) danzanti c’è un altro fenomeno ancora più pericoloso, secondo Fontana: feste
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clandestine. «Sono sempre esistite ma restavano entro limiti accettabili: una casa in campagna o in collina con un gruppo di amici. Ma ora si sente di serate anche con sessanta persone che magari pagano una quota per entrare. A parte la concorrenza sleale e l’abusivismo commerciale, ma lì chi fa i controlli? Chi controlla i green pass? Chi controlla le mascherine?». Il presidente Silb è consapevole che non è facile: «Tranne qualche traccia sui social, gli inviti viaggiano con il passaparola. Si fanno in luoghi isolati dove non ci sono vicini da disturbare e quindi è difficile scoprire una festa in una casa». (and.a.)
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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 13-19 maggio 2021
PINARELLA
L’idea del Rock Planet: «Tamponi rapidi davanti ai locali» Marco Trioschi gestisce anche il King: «Siamo pronti e carichi per ricominciare ma apriremo solo quando sarà permesso ballare. Abbiamo modificato gli spazi per adeguarci alle nuove esigenze»
«Se dovesse entrare in vigore una regola che richiede il green pass per l’accesso in discoteca allora penso che la soluzione più logica sarebbe allestire dei piccoli hub davanti ai locali per tamponi rapidi». Lo spirito imprenditoriale di Marco Trioschi immagina la soluzione più efficace per riportare la gente sulle piste dei due locali che gestisce a Pinarella: il Rock Planet è chiuso da marzo 2020, il King da Ferragosto. Nel weekend del 19-20 giugno i due club non saranno aperti: «Siamo carichi a molla per riprendere, abbiamo tanta voglia di ricominciare. Ma una discoteca dove non si può ballare è come un ristorante dove non si può mangiare. Il pubblico non percepisce i nostri locali come spazi dove stare seduti a bere, ci sono altri posti per quel tipo di intrattenimento. Già nell’estate 2020 avevamo fatto dei test ma il feedback dei ragazzi non è stato positivo. Aspettiamo la firma del ministro sul protocollo che regola le attività». Trioschi guarda al 3 luglio come prima data utile per riaccendere la musica: «I nostri locali sono pronti. Abbiamo fatto diversi adeguamenti agli spazi cercando di tenere in considerazione come cambieranno le necessità dei clienti e della gestione. Ci vorranno spazi più ampi all’ingresso per la fase di controllo dei green pass, abbiamo cercato di aumentare gli ambienti all’aperto e abbiamo previsto di nuovo il sistema di prenotazione dei biglietti online per conservare più facilmente i dati dei presenti. Quello che potevamo fare, in base a quanto è noto, lo abbiamo fatto. Ora ci mancano i dettagli che potranno arrivare solo dalle autorità». L’ipotesi dei tamponi da fare all’esterno è ancora piena di incognite: «Mi sembra la soluzione più facile perché lavoriamo con una fascia di pubblico che ha potuto cominciare a vaccinarsi da poco e non è particolarmente interessata a farlo. Però ci sono tante cose da organizzare: chi se ne occupa? Chi copre quelle spese? Ci pensa l’Ausl o le imprese dovrebbero cercare operatori privati? Le possibilità ci sono, bisogna definire i dettagli». La società di Trioschi ha ricevuto i ristori del primo decreto e poi non ha visto altri bonifici: «Abbiamo presentato tutte le domande ma è tutto fermo. In ogni caso abbiamo calcolato che se riusciremo a ottenere tutto il possibile sarà comunque meno del 10 percento del fatturato che abitualmente avremmo fatto». (and.a.)
RIQUALIFICAZIONE
«I ristori dei decreti sono meno del 10 percento del solito fatturato»
PANDEMIA E BUROCRAZIA: IL NUOVO WOODPECKER ARRIVERÀ SOLO NEL 2022 Il 2021 sarebbe potuto essere l’anno di riapertura del Woodpecker a Milano Marittima, la storica discoteca di Milano Marittima degli anni ‘60 con la cupola in vetroresina ideata dall’architetto Filippo Monti, ma la pandemia e la burocrazia hanno fatto slittare la data alla primavera del prossimo anno. «Quando è scoppiata la pandemia abbiamo rallentato i lavori per capire l’evolversi delle cose – spiega Riccardo Guerrini della Bolsera Costruzioni di Filetto che si è aggiudicata il bando del Comune di Cervia per la concessione dell’immobile –. Siamo a un punto in cui manca l’ultima parte importante dell’investimento e vogliamo farla solo quando sappiamo di poter aprire con sicurezza». Guerrini è particolarmente sfiancato dalla lotta alla burocrazia: «È stata davvero un ostacolo continuo. Abbiamo dovuto affrontare molte cose che non erano previste alla vigilia, così non è facile investire».
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PRIMO PIANO / 11 13-19 maggio 2021 RAVENNA&DINTORNI
MARINA DI RAVENNA
«Il Santa Fè è a disposizione per ospitare le vaccinazioni dei giovani, vogliamo tornare a lavorare» In viale delle Nazioni i gestori preparano l’allestimento per la nuova stagione «Non ci interessa diventare un bar, ci sono già altre attività per quello» «Siamo una discoteca e in discoteca si va per ballare: se le regole dicono che possiamo riaprire solo come bar e non è permesso il ballo allora non ci interessa riaprire, aspetteremo». Mattia Montanari è uno dei gestori del Santa Fè a Marina di Ravenna, il noto locale all’aperto che d’estate si presenta come Matilda e Touché nelle serate di venerdì e sabato. Il ritorno in zona bianca dell’Emilia-Romagna non coinciderà con la riapertura delle porte in viale delle Nazioni: «Le voci dicono che è già pronto il protocollo per regolare le attività delle discoteche e al ministero ne stanno parlando. Si pensa che da luglio potrebbero esserci le nuove regole. Noi intanto prepariamo il locale: manutenzione e allestimento. Facciamo tutto quello che si può fare perché vogliamo essere pronti appena sarà possibile. Non credo proprio che sarà in giugno». Calendario alla mano, il primo giorno di apertura potrebbe quindi essere il 2 luglio. Ma al momento sono solo ipotesi. Montanari e tutti gli altri imprenditori dei locali notturni aspettano di capire quali saranno le disposizioni richieste. Nell’estate 2020, quando le discoteche in regione riuscirono a lavorare 5-6 weekend, valeva l’obbligo dei due metri da mantenere mentre si balla con mascherina. Ora sembra farsi strada un approccio meno rigido legato però all’ingresso con green pass: «Anche di questo abbiamo sentito parlare. Ma ancora deve essere definito dove si può ottenere il pass». Il documento si può ottenere con il vaccino o anche con un tampone: «Avevamo messo a disposizione il locale quando era ancora chiuso come spazio per le vaccinazioni. Restiamo a disposizione per qualunque iniziativa di questo tipo se
qualcuno pensa che possa servire. Se si potranno fare test davanti all’ingresso ci penseremo: vogliamo fare tutto il possibile per tornare a lavorare in sicurezza, seguendo le regole fissate». Anche la società di cui Montanari è socio ha beneficiato dei ristori distribuiti dalle casse pubbliche per le attività costrette alla chiusura: «Non ci hanno certo coperto d’oro. I ristori non sono nemmeno riusciti a coprire tutte le spese che abbiamo avuto anche con il locale chiuso».
PUNTA MARINA
ASSEMBRAMENTI DANZANTI, SANZIONE DA 400 EURO AL BBK Il bagno annuncia ricorso: era cena con sottofondo. Sui social girano foto Il bagno Bbk di Punta Marina è stato multato per il mancato rispetto delle disposizioni anti-Covid, sanzione da 400 euro. Le presunte violazioni contestate fanno riferimento a maggio per almeno una serata inquadrata come cena danzante. Per rispettare le regole dovrebbe essere un evento in cui le persone presenti cenano a tavola con posti distanziati e possono ballare restando seduti con la musica dal vivo o trasmessa in sottofondo. Invece ai gestori del locale viene contestato di non aver fatto rispettare i distanziamenti fra tavoli, di aver permesso il ballo dei clienti anche oltre le pertinenze del tavolo. La società dello stabilimento invece ritiene di non aver violato alcuna norma e prepara il ricorso che sarà incentrato su una diversa interpretazione della regola. La possibilità di ballare, secondo il Bbk, è da considerare estesa alla zona circostante il tavolo e anche in piedi. E quella in questione non era una serata di intrattenimento danzante ma una cena con ascolto di musica di sottofondo. La norma di riferimento sarebbe la licenza di locale di pubblico spettacolo che solo il Bbk possiede tra i bagni della località. Nel chiarimento della vicenda avranno un ruolo anche le fotografie circolate sui social dove si vedono assembramenti di persone che ballano senza mascherina non proprio a ridosso delle tavole dove è stata consumata la cena. La vicenda è emersa dalle pagine del Resto del Carlino anche perché il quotidiano locale ha ricevuto una lettera anonima firmata “I gestori degli stabilimenti balneari di Marina” in cui si fa riferimento alle presunte violazioni a carico del Bbk: apertura prolungata oltre l’orario del coprifuoco e inviti a violare le norme da parte del vocalist.
PEDALÊDA CUN LA MAGNÊDA LONGA Percorso a tappe in bicicletta tra natura, cultura e buon cibo
SABATO 26 GIUGNO 2021
PROGRAMMA Antico Convento San Francesco (via Cadorna 10) ore 9.30: ritrovo, accoglienza e colazione con Dolci tipici locali Visita al chiostro settecentesco, Sala Oriani e alla mostra di aquiloni di Medio Calderoni La Bottega dello Sguardo (via Farini 23) ore 10.45: L'umile pianta - giunchi e canne di palude nella Commedia di Dante conversazione di sguardi in biblioteca, a cura di Renata M. Molinari Giardino dei Semplici (via Diaz 35) ore 11.45: visita all'orto botanico di Palazzo Graziani con riconoscimento delle piante tra gli aforismi di Leo Longanesi
Comune di
Bagnacavallo
ore 12.30: sosta all'aria aperta per il primo piatto Strozzapreti del Giardino Ecomuseo delle Erbe Palustri (via Ungaretti 1) ore 13.30: sosta per il secondo piatto, dolce e caffè Frittata del pollaio e dell'orto, Polpetta selvatica, Parmigianina di bieta, Patate al forno, Sorbetto alla frutta ore 15.00: visita al museo e alla mostra "Sogni di un vallarolo leggendario" ore 16.00: Às s'e smarì - immagini e racconti di labirinti dalla pietra ai giardini a cura di Marcello Ravaglia
Itinerario: 20 km circa Numero di partecipanti: max 20 persone Quota di adesione: € 20 adulti € 10 bambini fino a 10 anni Info e prenotazioni: Ecomuseo delle Erbe Palustri tel. 0545 47122 erbepalustri.associazione@gmail.com www.ecomuseoerbepalustri.it www.erbepalustri.it Evento realizzato in collaborazione con: • Albergo Antico Convento San Francesco • La Bottega dello Sguardo • Associazione Lestes • Ristorante Il Giardino dei Semplici • Villanordic • Orto biologico La Radisa
ore 17.00: saluto dolce e rientro libero
L'evento si svolgerà nel rispetto dei protocolli anticontagio Covid-19 e sarà rimandata in caso di maltempo. L'organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali danni a persone e cose, prima, durante e dopo la manifestazione. Con l'iscrizione l'organizzazione considera l'idoneità fisica dei partecipanti e declina ogni responsabilità civile e penale; per i minorenni si farà garante colui che esercita la patria potestà. Sono valide le norme del Codice Civile e della Strada.
12 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
PANDEMIA: L’ESPERTO VIABILITÀ In arrivo semafori intelligenti sulla Baiona Cantiere sospeso in agosto Sta facendo discutere il cantiere sui ponti lungo via Baiona, che ha provocato lunghe code tra Ravenna e Porto Corsini in questi primi weekend di stagione balneare. Il Comune ha deciso di correre ai ripari e annuncia che nei weekend dal 19 e 20 giugno saranno operativi semafori “intelligenti” in grado di ottimizzare i tempi di attesa nelle due direzioni e nelle diverse fasce orarie. Dal 31 luglio al 5 settembre verrà inoltre rimosso il restringimento per il senso unico alternato, mettendo in sospensione il cantiere. Dal 6 settembre invece verrà avviata la terza fase dei lavori che prevede la chiusura al transito dell’intero tratto interessato.
«Gli open day per i ragazzi con AstraZeneca? Scelta irresponsabile della politica» Nuove disposizioni dopo la morte della 18enne in Liguria
Dal quinto Rapporto di farmacovigilanza, attiva ed efficace, sui vaccini anti Covid-19, pubblicato da Aifa, emerge che il tasso di segnalazione delle trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca “è in linea con Dal 16 al 22 giugno la Polizia di Stato è coinvolta anche a Ravenna quanto osservato a livello europeo”. Si tratta di “1 caso ogni 100.000 nell’operazione europea “Alcohol & Drugs” contro la guida in stato prime dosi somministrate” e “nessun caso dopo la seconda dose”. Per di ebbrezza alcolica. In provincia verranno effettuati controlli a tapi quattro vaccini attualmente in uso sono pervenute 66.258 segnapeto. In particolare domenica 20 giugno la Polizia stradale sarà imlazioni di reazioni avverse su un totale di 32.429.611 dosi pegnata in una vera e propria maratona di controlli che si svolgesomministrate (tasso del 2% circa), di cui circa il 90% sono riferite a ranno nell’arco delle 24 ore. eventi lievi. Le reazioni insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (83% dei casi) mentre le segnalazioni per eventi avversi gravi corrispondono al 10,4% del totale, indipendentemente dal tipo di vaccino e dalla dose (prima o IL RICORDO Vaccini, prenotazioni seconda). La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty di Pfizer/BioNtech (71,8%), finora il più last minute tutti i giorni utilizzato nella campagna vaccinale (68,7% delle dosi somministrate) e solo in minor misura al vaccino Vaxzevria di AstraCon anche l’ultima fascia di età Zeneca (24% delle segnalazioni e 20,8% delle dosi somministrate), al “attivata” dal 16 giugno (quella vaccino di Moderna (3,9% delle segnalazioni e 9% delle dosi sommi20-24 anni) ora tutti i cittadini nistrare) e al vaccino Janssen di J&J (0,3% delle segnalazioni e 1,5% (dai 12 anni) possono prenotare il vaccino anti Covid in regione. delle dosi totali). E in provincia di Ravenna l’Ausl Dopo i casi di trombosi registrati in Italia e la morte della diciotha esteso a tutti i giorni, a partire tenne di Genova, che soffriva precedentemente di piastrinopenia dalle ore 15, le prenotazioni last ed era già in cura con una terapia specifica (a quanto si apprende minute, con i cittadini maggioperò la malattia e la terapia non erano state indicata nella scheda renni che attraverso i consueti anamnestica consegnata al medico vaccinatore), il ministro della Sacanali potranno verificare la dilute Roberto Speranza, con una circolare, ha stabilito lo stop al vacsponibilità dei posti liberi per il cino AstraZeneca per chi ha meno di 60 anni, causando una giorno successivo ed eventualmancata somministrazione del 20% ed uno stallo di 1,2 milioni di mente prenotarsi. dosi già consegnate Il Cts è quindi arrivato ad alcune conclusioni: in primis, il rapporto rischi/benefici connesso all’utilizzo del vaccino Vaxzevria è influenUN MURALE PER LE VITTIME RAVENNATI DELLA STRAGE DI BOLOGNA zato, in maniera determinate, dallo scenario epidemiologico in atto. Il documento “Risk Assessment” dell’Ecdc colloca l’Italia al terzo posto tra i Paesi europei nell’ambito di quelli a Un murale alla stazione di Classe per ricordare le vittime della strage di Bolopiù basso rischio contagio, dopo Islanda e Malta, e primo tra i Paesi sotto osservazione, su gna del 2 agosto 1980. L'opera è stata realizzata dall'artista Dissenso un totale di 30 Paesi in Europa. Cognitivo ed è dedicato in particolare alle due vittime ravennati Antonella La strategia vaccinale nei soggetti di età inferiore ai 60 anni è rappresentata dai vaccini Ceci e Leo Luca Marino, fidanzati, morti nell’attentato rispettivamente a 19 e a mRNA per i quali, a oggi, non sono stati riportati eventi avversi gravi correlabili 24 anni Per realizzare l’opera, l’artista Dissenso Cognitivo ha rielaborato 79 e riconducibili alla loro somministrazione. immagini originali attraverso l’intelligenza artificiale. Per quel che riguarda la seconda dose per i soggetti già programmati, è raccomandato continuare la somministrazione con il vaccino Vaxzevria per i soggetti di età superiore a 60 anni mentre si ritiene raccomandabile l’utilizzo di un altro vaccino a mRNA nei soggetti di età inferiore ai 60 anni. La somministrazione della seconda dose a mRNA dovrebbe avvenire a una distanza compresa tra le 8-12 settimane dalla somministrazione della prima dose di Vaxzevria. Per quanto riguarda la vaccinazione “eterologa” (mista), da un punto di vista immunologico non ci sono controindicazioni, ma occorrerebbe attendere ulteriori evidenze scientifiche approfondite. La vaccinazione “eterologa” - considerata off-label fino pochi giorni fa, ora approvata da Aifa - è attualmente utilizzata da Paesi come la Germania e i risultati degli studi clinici effettuati sono incoraggianti: i dati dimostrano come la risposta immunitaria sia addirittura migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino. Tuttavia, in NUOVA GESTIONE base ai tassi di incidenza e di prevalenza dei contagi, di ricovero e di mortalità, occorre valutare nei minimi dettagli le caratteristiche individuali dei soggetti in rapporto al vaccino da somministrare, in funzione anche degli effetti collaterali. Fino a poco tempo fa, i vaccini contro Sars-Cov-2 non erano stati autorizzati per l'uso in persone di età inferiore ai 16 anni per mancanza di dati: ora sono necessari vaccini sicuri per proteggere questa fascia di popolazione, per facilitare e ripristinare la socializzazione e contribuire all'immunità di gregge. Attualmente stiamo eseguendo un importante studio controllato con soggetti casuali di età compresa tra 12-17 anni, attraverso la somministrazione del vaccino BNT162b2 (Pfizer/BioNtech): in un campione di 3000 ragazzi, il 50% ha ricevuto il vaccino in due dosi a distanza di 21 giorni mentre il 50% ha ricevuto un placebo. Come è stato riscontrato in altri studi, il vaccino dimostra un profilo di sicurezza favorevole ed i valori di anticorpi neutralizzanti prodotti dopo la seconda dose del vaccino hanno indicato una risposta immunitaria maggiore rispetto a quella prodotta dai soggetti adulti. Tra i partecipanti allo studio, tutti senza una precedente infezione da Sars-Cov-2 nota, non si è verificato alcun caso di positività nel gruppo trattato con il vaccino BNT162b2 mentre si sono verificati per il momento 10 casi di positività nel gruppo trattato con placebo; l’efficacia osservata del vaccino BNT162b2 risulta essere quindi del 100%, senza eventi avversi o effetti collaterali gravi in alcun soggetto vaccinato. L’iniziativa di organizzare i cosiddetti “Astra-day” per i maggiorenni senza il consiglio di una competenza scientifica è stata assolutamente irresponsabile. La ricerca scientifica, processo in cui si osservano e si verificano i dati, che si sviluppa su fasi ben precise di studio, di campionamento e di metodologia, non può essere colpevolizzata da scelte politiche indipendenti. I giovani rappresentano il presente e il futuro e per questo motivo occorre prestare massima attenzione prima di coinvolgerli nella mentalità dannosa del provvisorio e dell’ipotizzato, preservandoli, educandoli e tutelandoli nel rispetto e nella salute. Casal Borsetti - Via Ciceuracchio 18 - Tel 0544 445400 Giacomo Farneti ricercatore ravennate Iss, task force Covid-19, responsabile sanitario di Santa Teresa Ravenna
Domenica 20 giugno maratona di controlli della Polizia contro la guida in stato di ebbrezza
Sabato 19 apericena con buffet
SOCIETÀ / 13 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
IL FESTIVAL
SPORT/1
Da Raoul Casadei a Fellini, a Cervia cinque giorni dedicati alla Romagna Spettacoli in piazza, mostre, laboratori e incontri con gli autori dal 17 al 21 giugno BASKET FEMMINILE: FAENZA FESTEGGIA LA SERIE A1 Cinque giorni di incontri, musica, premi, mostre, spettacoli a Cervia (in piazza Garibaldi) dal 17 al 21 giugno, con l’ottava edizione del Festival della Romagna, alla riscoperta di tradizioni e cultura del territorio. Dopo l’inaugurazione del 17 giugno alle 20.30 ai Magazzini del Sale e le prime due serate tra musica e danza, il festival entrerà nel vivo sabato 19 giugno con la serata folk (dalle 21.30 in piazza) in ricordo di Raoul Casadei (tra gli ospiti Sgabanaza, Renzo e Luana e l’Orchestra Amici del Sole) e la musica delle balere sarà protagonista anche il 20 giugno con diverse contaminazioni grazie a ospiti quali i Montefiori Cocktail e il rapper sammarinese Irol. Il 21 giugno in piazza gran fi-
nale dedicato a Giulietta Masini e Federico Fellini, con “i loro amici che raccontano la loro romagnolità a Roma”. Tra gli ospiti la nipote Francesca Fabbri Fellini, la circense Liana Orfei, l’attrice Milena Vukotic e l’attore, regista e cantante Leopoldo Mastelloni. Tutte le sere sono in programma anche incontri con gli autori alla torre San Michele: tra gli ospiti anche il giornalista Marino Bartoletti (il 19 giugno alle 21) e lo scrittore casolano Cristiano Cavina (il giorno dopo alla stessa ora). A completare il programma il 19 e il 20 giugno l’angolo della lingua romagnola (dalle 20.45 in piazzetta Pisacane con poeti ed esperti), mostre e laboratori creativi.
LIBRI
Festa in municipio e in piazza con il sindaco Massimo Isola (nella foto) – che ha parlato di «trionfo di tutta la città» – per la promozione in serie A1 della E-Work Faenza Basket Project. Quella faentina sarà così la seconda formazione a militare nel rispettivo massimo campionato nazionale tra quelle in provincia di Ravenna, oltre alla Consar Ravenna, che sarà ancora nella Superlega di volley maschile. Curiosità: tra le cestiste faentine c’è anche Simona Ballardini, da poco eletta consigliera comunale con il Pd nella città manfreda.
Si celebra il Re del liscio pure il 23 al bagno Luana Il 23 giugno alle 21 al bagno Luana di Marina di Ravenna si terrà la presentazione (con intermezzi musicali) del libro Bastava un grillo (per farci sognare) di Raoul Casadei e Paolo Gambi. A celebrare il re del liscio per l’occasione anche il figlio Mirko e l’amico Guido Zampiga.
+ APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 17 AL 20 GIUGNO MODERNA via Bovini 11 tel. 0544 218994; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; SANTO STEFANO via Cella 528 (S. Stefano) - tel. 0544 563525. DAL 21 AL 27 GIUGNO MONTANARI viale Mattei 30 tel. 0544 451401; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; DANTE via Tono Zancanaro 169 (Lido di Dante) - tel. 0544 496826.
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servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8
Venerdì 18 giugno partono da Faenza i campionati italiani di ciclismo su strada. Dalle 14.30 fino a sera, con partenza e arrivo da piazza del Popolo, si partirà con le prove a cronometro Elite, per uomini, donne e junior femminile. Sarà l’antipasto della gara “in linea” della domenica successiva che ricalcherà il percorso dei Mondiali su strada dell’anno scorso attraversando anche i territori collinari della Romagna faentina, fino a Imola. Dal cuore di Faenza, le tre “crono” si svilupperanno invece su un percorso di 45,7Km, 10 dei quali fatti riasfaltare per l’occasione.
IL “SUPERCAMPER” DI MATTEO CAVEZZALI Esce il 17 giugno in tutte le librerie e negli store online Supercamper. Un viaggio nella saggezza del mondo, il nuovo libro (nella foto un dettaglio della copertina) dello scrittore ravennate Matteo Cavezzali, per la prestigiosa casa editrice Laterza. Un viaggio – si legge nella cartella stampa – tra memoria personale e resoconto di tradizioni, miti, credenze, gusti. Un libro che vuole illustrare «modi diversi di pensare alla vita, ai figli, al lavoro e all'amore, di confrontarsi con la solitudine e con la società. E scopriremo la comune umanità che come un'armonica sinfonia risuona a tutte le latitudini, dalle campagne francesi alle luci di New York, dall'Estremo Oriente all'America Latina».
FARMACIE DI TURNO
SPORT/2 I campionati italiani di ciclismo nel Faentino Riasfaltati dal Comune 10 km di strade
FIDO IN AFF
AVIAZIONE Una mostra per i 100 anni della Coppa Baracca Ha inaugurato al museo Francesco Baracca di Lugo la mostra “Mille chilometri in un giorno – La Coppa Baracca del 1921”. L’esposizione è dedicata alla prima edizione della celebre manifestazione aviatoria svoltasi il 19 giugno 1921, terzo anniversario della morte dell’aviatore lughese, all’aeroporto di La Spreta. Resterà aperta al pubblico fino al 31 luglio dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
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14 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
CINEMA CONCERTI Il “Peter Pan in 3d” riparte con Accusani di Prozac+ e Sick Tamburo Per il settimo anno ritorna sulla spiaggia del Peter Pan di Marina di Ravenna, la rassegna “Peter Pan in 3d” che porta le più importanti voci della scena musicale italiana a raccontarsi con interventi elettro acustici dal vivo accompagnati dalle domande del direttore artistico Luigi Bertaccini. Dopo la scorsa edizione tutta rivolta alla musica della nostra regione, per questa nuova stagione si ritorna a cercare tra nomi storici e nuove realtà, con una forte presenza al femminile. Tra gli ospiti più noti ci sono senza dubbio GianMaria Accusani leader dei Prozac + e dei Sick Tamburo che si presenta in bella solitudine per raccontare la sua storia musicale nel primo appuntamento del 23 giugno. Si parte già dalle 20 con la radio in diretta sulla sabbia.
Gli organizzatori del circolo Sogni, all’arena del Sole
All’Hana-Bi una serata hardcore con gli Eversor E martedì arrivano i bolognesi Altre di B
Torna il festival da “Sogni” Cortometraggi da tutto il mondo in gara all’Arena del Sole
Al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna sabato 19 giugno dalle 21 doppio appuntamento. Giangiacomo De Stefano – produttore e regista di documentari e serie tv – presenta Disconnection, l'atteso volume sull'hardcore italiano negli anni 90, edito da Tsunami Edizioni. Conduce la serata Marco Pecorari, firma storica del mensile Rumore. A seguire, il ritorno sul palco degli Eversor, dopo più di 20 anni, storica band emocore tornata sulle scene per presentare il nuovo Ep dedicato a Marco Morisini, bassista colpito nel 2019 da un'emorragia cerebrale. Il 22 giugno tornano invece i concerti sotto la tettoia dell’Hana-Bi del martedì: alle 21 live i bolognesi Altre di B (indie pop-rock).
Proiezioni a Lido di Classe dal 19 al 26 giugno Torna il festival internazionale “Corti da Sogni”. La ventunesima edizione della manifestazione, sempre dedicata alla memoria di Antonio Ricci, si terrà (dopo un anno di pausa a causa della pandemia) dal 19 al 26 giugno per la prima volta sotto le stelle, all’Arena del Sole di Lido di Classe (proiezioni dalle 21.30). Nell’arco di otto giornate (ingresso a 2 euro per ogni serata del Festival) si contenderanno la vittoria, nelle sezioni in concorso, 77 opere provenienti da 30 nazioni, selezionati tra gli oltre 2mila lavori pervenuti da tutto il mondo. Tra le collaborazioni messe in campo dagli organizzatori del circolo Sogni, da sottolineare quella con il Nightmare Film Festival grazie
TEATRO RAGAZZI/1
Al Polka indie toscano con i Legno, duo “mascherato”
alla quale si potranno vedere alcuni dei più apprezzati cortometraggi della scorsa edizione della manifestazione dedicata al cinema di genere. Nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, l’impegno e i laboratori scolastici del circolo Sogni non si sono fermati. Dalle scuole elementari fino alle superiori, sono stati coinvolti tanti bambini e ragazzi che si sono avvicinati ai segreti del cinema e ora sono protagonisti del festival come giurati: saranno loro a decretare i vincitori nelle sezioni Film School, Mitici Critici e Mitici critici Kids. Info e programma giorno per giorno sul sito internet cinesogni.it.
Sabato 19 dalle 18 al bagno Polka di Marina Romea il duo indie pop toscano Legno (noto per esibirsi con il volto coperto e dall’identità quindi ai più sconosciuta) presenta in concerto l’ultimo “Un altro album”, pubblicato da Matilde Dischi.
Al Finisterre il figlio Filippo canta Ivan Graziani Partono anche i concerti con picnic Due serate di concerti in arrivo al Finisterre Beach di Marina di Ravenna. Venerdì 18 giugno dalle 21.30 “Filippo Graziani (foto) canta Ivan”, live che è un viaggio nelle canzoni e nel mondo di Ivan Graziani visto dagli occhi del figlio. Martedì 22 giugno invece concerto e pic nic in riva al mare (prenotazioni al 349 2841775): Svegliaginevra presenterà il suo album di debutto “Le tasche bucate di felicità”.
PERRAULT “RIVISITATO” A FAENZA Per il secondo appuntamento con la rassegna Teatro Ragazzi nella piazza della Molinella a Faenza, andrà in scena una curiosa e un po’ pazza riedizione di una delle più celebri fiabe di Perrault. La compagnia de Gli Alcuni presenterà lunedì 21 giugno alle ore 21.15 La Bella era addormentata nel bosco ma…, scritto e diretto da Sergio Manfio e interpretato da Laura Feltrin e Roberta Omiciuolo. Oltre alla recitazione delle due attrici, lo spettacolo è realizzato anche con grandi pupazzi in gommapiuma.
Al Pavaglione di Lugo l’hard rock romantico dei veneti Siska Venerdì 18 giugno dalle 21 al Pavaglio, per il Lugo Summer Live, concerto dei Siska, band veneta di “hard rock romantico”. Il gruppo vanta anche collaborazioni con componenti degli Iron Maiden e con il cantante dei Judas Priest. A Lugo presenteranno il loro album “Romantic Dark & Violent”, mentre sono al lavoro su nuove canzoni in collaborazione con T. Passante produttore di Bon Jovi, Aerosmith e Kiss.
All’area verde di Zagonara il folk-pop delicato di Rares La rassegna estiva “Fuori centro” di Cotignola si apre venerdì 18 giugno nell’area verde della chiesa di San’Andrea di Zagonara con il concerto folk-pop di Rareș, giovane cantante di origine rumena, formatosi musicalmente al conservatorio di Bologna. Dalle 21 a ingresso gratuito, su prenotazione. Dalle 18 sarà attivo un punto ristoro.
TEATRO RAGAZZI/2 Anteprima di “Burattini alla Riscossa!” al Coya di Casal Borsetti e al Tre Pini di Punta Marina Sta per ritornare per il quindicesimo anno consecutivo “Burattini alla Riscossa!”, la rassegna itinerante a ingresso gratuito che mette in rete il territorio dalla riviera all’entroterra con un ricco programma di spettacoli a base di burattini, marionette e artisti di strada, pronti a divertire il pubblico di tutte le età. E in attesa della definizione del cartellone ufficiale ecco due anteprime affidate a “I burattini di Massimiliano Venturi”, venerdì 18 giugno alle 21.15 al Bagno Coya Beach di Casal Borsetti (“Sganapino e il tesoro della nave romana”) e domenica 20 giugno dalle 17 al Bagno Tre Pini di Punta Marina (“Burattini Gran Varietà”). Il programma completo si comporrà di decine di appuntamenti, in rete con le rassegne nella provincia di Ferrara, e nello specifico nel ravennate i burattini accompagneranno il pubblico fino ai primi di ottobre. Info: www.burattini.info.
JAZZ
CROSSROADS A FUSIGNANO Dopo i “Jazzabilly Lovers” del “padrone di casa” John De Leo giovedì 17 giugno alle 21, il festival itinerante Crossroads torna al parco Piancastelli di Fusignano giovedì 24 giugno, sempre alle 21, con il “Resilience Trio” della violinista e cantante cubana Yilian Cañizares (foto). Per una serata in cui il jazz si insinua sullo stesso pentagramma con la musica cubana e la classica. Tra gli estremi del colto e il popolare.
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SERVIZI DI PULIZIA - PRONTO INTERVENTO E EMERGENZE PULIZIE E SANIFICAZIONE AMBIENTI, UFFICI E ABITAZIONI TRATTAMENTO PER ZANZARA TIGRE GIARDINAGGIO
CULTURA / 15 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
RAVENNA FESTIVAL
Dante e Carmelo Bene rivivono grazie al genio di Arto Lindsay Il compositore americano omaggia la Lectura Dantis del grande attore insieme a una piccola orchestra, il 23 giugno alla Rocca Brancaleone
IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO Dal 17 al 19 giugno compresi, alle 21.30 (il 18 replica anche alle 18) va in scena all’Almagià un debutto teatrale - preceduto da una pubblicazione per Einaudi e accompagnato da una presentazione in forma di dialogo. L’appuntamento è con Sylvie e Bruno di E / Fanny & Alexander, liberamente tratto dal terzo e ultimo romanzo di Lewis Carroll. Giovedì 17 giugno alle 21.30 alla Rocca Brancaleone va in scena Bestiario d’amore, concerto di Vinicio Capossela, accompagnato dall’orchestra Maderna. Venerdì 18 giugno alle 21.30 alla Rocca Brancaleone omaggio a Stravinskij nel 50° anniversario della morte con la Slovenian Philharmonic Orchestra (Charles Dutoit direttore, Nelson Goerner pianoforte). Sabato 19 giugno alle 21.30 all’arena dello Stadio dei Pini di Milano Marittima “Vi raccontiamo Lucio Dalla”, per la serie “trebbi in musica”, di e con i giornalisti Ernesto Assante e Gino Castaldo, con la partecipazione dello Stefano Di Battista Jazz Quartet. Domenica 20 giugno alle 21.30 alla Rocca Brancaleone recital pianistico di Daniil Trifonov con musiche di Szymanowski, Debussy e Brahms. Lunedì 21 giugno alle 21.30 alla basilica di San Francesco dodici voci maschili dell’Ensemble vocale Odhecaton (Paolo Da Col direttore) danno veste musicale alla poesia di Dante nella composizione di Mirco De Stefani “E io ch’al fine di tutti i disii / appropinquava” sul canto XXXIII del Paradiso.
Tra gli spettacoli più attesi del Ravenna Festival, mercoledì 23 giugno alla Rocca Brancaleone in prima nazionale il grande Arto Lindsay, figura di spicco dell’avanguardia americana, dà nuova vita alla Lectura Dantis di Carmelo Bene. Era il 31 luglio 1981 quando il compianto attore salentino a Bologna dedicò i versi della Divina Commedia e il suo spettacolo alle vittime della strage di matrice fascista che un anno prima, nella stazione ferroviaria della città emiliana, aveva provocato 85 morti e oltre 200 feriti. Tra il pubblico – come rivela in una bella intervista uscita nei giorni scorsi su Rolling Stone – c’era anche Lindsay, chitarrista, compositore e produttore cresciuto in Brasile durante il periodo di massimo splendore del movimento Tropicàlia, oggi 68enne, in quel periodo in Italia con i suoi DNA, la band che lo ha reso uno dei principali esponenti della no wave. Ora al Ravenna Festival, quarant’anni dopo, nell’anno di Dante, Lindsay presenta Lectura Dantis. Voce e vortice, speciale rilettura che lo vedrà dialogare con la voce potente di Bene e le allegorie della Commedia accompagnato da un ensemble composto dal bassista e produttore sta-
TEATRO/1
tunitense Melvin Gibbs, dal violoncellista albanese, pugliese d’adozione, Redi Hasa, già al fianco di Robert Plant e Ludovico Einaudi, e dalle cantanti Roopa Mahadevan e Rachele Andrioli, la prima newyorkese di origine indiana, tra le maggiori interpreti del millenario canto carnatico, la seconda italiana, legata alla tradizione della tarantella e alla world music in genere. Una piccola orchestra realizzata appositamente per creare un controcanto e una cornice «che possano restituire al presente – si legge nella cartella stampa – le atmosfere e le sensazioni vorticose di quella grandiosa esibizione e ripercorrere varie declinazioni dell’Inferno Dantesco: quelle raccontate da Dante e vissute sulla sua pelle, quelle rievocate da Carmelo Bene mentre “indossava” Dante per dialogare col dolore della sua epoca e infine quelle create da Arto, che anima Carmelo Bene mentre indossa i panni di Dante, per dialogare con lui e farlo dialogare, con un nuovo linguaggio, direttamente con la nostra epoca». La serata è realizzata con il supporto di Reclam Edizioni e Comunicazione, editore di R&D - Ravenna&Dintorni.
TEATRO/2
Martedì 22 e mercoledì 23 giugno (ore 21.30) grande danza al teatro Alighieri, dove arriva il Don Juan (foto) del coreografo Johan Inger, in una collaborazione con Aterballetto, Premio Danza & Danza 2020. Mercoledì 23 giugno alle 21.30 alla Rocca Brancaleone Arto Lindsay (vedi articolo principale). Giovedì 24 giugno alle 21.30 all’arena dello Stadio dei Pini di Milano Marittima “A riveder le stelle”, di e con Aldo Cazzullo, con la partecipazione di Piero Pelù. * Tutti i giorni dalle 19.30 ai chiostri del Museo Nazionale di Ravenna la rassegna “Giovani artisti per Dante”: fino al 20 giugno Coppelia Theatre in Io son dolce sirena; dal 21 al 17 giugno danza con Incipit di Carlo Massari.
TEATRO/3
PAOLINI E PIRROTTA AL MASINI
PARTE “ACROBATICA” LA STAGIONE ESTIVA DEL BINARIO
BERGONZONI PER DUE SERE A BAGNACAVALLO
Dopo il sold out per Marco Paolini di giovedì 17 giugno, il Masini di Faenza propone martedì 22 il monologo Storia di un oblio. Messo in scena nel 2012 al Teatro della Comédie- Française, diviene per la prima volta spettacolo anche in Italia, con la co-produzione di Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri. A dare voce al testo – scritto da Laurent Mouvignier e tradotto da Yasmina Melaouah – l’attore Vincenzo Pirrotta, guidato dalla regia del maestro Roberto Andò.
Aprirà sabato 19 giugno la stagione estiva “Sipario 13 Summer”, nel Giardino del Teatro Binario di Cotignola. A inaugurare le serate uno spettacolo acrobatico, adatto a un pubblico di tutte le età: Amor dell’Havana Acrobatic Ensemble (foto) che, direttamente da Cuba, porta uno show ispirato alle opere del premio Nobel Gabriel García Márquez tra numeri acrobatici, salti a terra e con la corda, mano a mano, giocoleria con coltelli, fuoco, clave e diabolo, ruota cyr, altalena. Giovedì 24 giugno si prosegue con la prosa e Corrado Tedeschi in scena con la figlia Camilla, protagonisti di Partenza in salita.
Con la comicità colta e lunare di Alessandro Bergonzoni e del suo spettacolo Trascendi e Sali, proseguono i recuperi degli spettacoli annullati nella Stagione 2020/2021 del Teatro Goldoni di Bagnacavallo. La pièce, di cui Bergonzoni è anche regista insieme a Riccardo Rodolfi, andrà in scena lunedì 21 e martedì 22 giugno alle ore 21. Dopo le repliche bagnacavallesi, lo spettacolo andrà in scena mercoledì 23 e giovedì 24 al Fabbri di Forlì.
16 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
DANTE/1
ARTE
DALÌ E LA DIVINA COMMEDIA, CENTO XILOGRAFIE IN MOSTRA A LUGO Salvador Dalì e Dante: a loro è dedicata la nuova mostra alle Pescherie della Rocca di Lugo, inaugurata sabato 12 giugno, dal titolo “Salvador Dalì. La Divina Commedia – 100 xilografie”. In mostra cento opere che furono realizzate dal pittore in occasione dei 700 anni dalla nascita del Sommo Poeta, su incarico dell’Istituto Poligrafico dello Stato. Le prime 40 tavole, ad acquarello e penna, vennero presentate nel 1954 nella grande mostra antologica a Palazzo Pallavicini Rospigliosi, sul colle del Quirinale. A seguito di diverse critiche per il fatto che fosse stato scelto un artista spagnolo e non italiano, il governo rescisse il contratto. Dalì decise di proseguire autonomamente con l’opera, terminando le cento tavole nel 1959, e le pubblicò in Francia, esponendole poi con successo al Musée Galliera. Fu deciso dunque di trasporle in xilografie, commissionando il compito a Raymond Jacquet e a Jean Ricco. La mostra è visitabile fino all’1 agosto, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19.
DANTE/2 Prorogata la mostra alla chiesa di San Romualdo Al via un ciclo di conversazioni sul tema È iniziato un ciclo di conferenze alla biblioteca Classense intitolato “Conversazioni intorno alla mostra Le Arti al tempo dell’esilio” in cui verranno trattati alcuni temi dell’esposizione allestita alla chiesa di San Romualdo, sempre in via Baccarini a Ravenna, fino all’11 luglio (appena prorogata di una settimana). Nel chiostro grande della Biblioteca Classense, Emanuela Fiori il 22 giugno alle 17.30 parlerà di scultura al tempo di Dante.
Alla basilica di San Francesco “La Comedia dipinta”, tra musica e riflessioni, anche sull’arte contemporanea Venerdì 18 giugno alle 21.15 alla Basilica di San Francesco di Ravenna (ingresso libero) la prima serata della rassegna “La Comedia dipinta” promossa da Capit Ravenna e curata da Giovanni Gardini con l’obiettivo di riflettere sullo straordinario apparato iconografico ispirato dalla Divina Commedia. Giorgia Salerno, responsabile del coordinamento culturale e conservatrice del Mar, offrirà sguardi sulla mostra che inaugurerà a settembre al Mar, Un’epopea pop. Alessandra Carini, curatrice indipendente e fondatrice di Magazeno Art Gallery, interverrà sull’iconografia contemporanea di Dante. Benedetto Gugliotta, responsabile dell’Ufficio tutela e valorizzazione patrimonio museale, Istituzione Biblioteca Classense, presenterà alcune iconografie presenti nella mostra, da lui stesso curata, Inclusa est flamma Ravenna 1921: il secentenario della morte di Dante, allestita alla Classense. Le loro voci si alterneranno a brani musicali eseguiti dalla Cappella Musicale.
A PALAZZO RASPONI UNA “STORIA RAVENNATE”: LA “BOTTEGA” DI ANGELA E GIUSEPPE MAESTRI Dal 19 giugno in mostra un’antologia di dipinti e sculture di esponenti dell’arte italiana del Noveccento Sabato 19 giugno alle 11 inaugura a Ravenna negli spazi di Palazzo Rasponi dalle Teste la mostra: Una storia ravennate. 1965 -2005. La“Bottega d'Arte” di Angela e Giuseppe Maestri. L'iniziativa riporta alla vicenda della celebre bottega artigiana che, grazie ad un’idea luminosa di Alberto Martini, nel 1965 divenne “Galleria d’Arte”, punto di riferimento per l’ambiente artistico ravennate e regionale, ma anche luogo di accoglienza di importanti esperienze nel campo delle arti visive e letterarie in Italia. La vicenda della “Bottega” di Angela Tienghi e Giuseppe Maestri (nella foto) viene narrata a Palazzo Rasponi dalle Teste, attraverso un’antologia di dipinti e sculture di esponenti dell’arte italiana del '900: da Carlo Carrà a Mario Sironi, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Nicola Samorì e tanti altri, accanto a diversi artisti operanti in ambito romagnolo; tutti presenti nelle programmazioni della galleria ravennate. A completare il percorso espositivo (che contempla anche diverse opere presentate nelle stesse mostre de “La Bottega”) sarà una raccolta di apparati fotografici e documentari provenienti dallo stesso Archivio Maestri. Fino a domenica 25 luglio con orario: 16,30-21.30 per i giorni feriali, mentre sabato e domenica con orario continuato 11- 21.30. Chiusura ogni lunedì. Ingresso libero.
CARTOLINE DA RAVENNA Mittente Giovanni Gardini
La «maraviglia» di Guidarello
Le incisioni della danese Ebba Holm fino al 31 luglio alla biblioteca Classense La biblioteca Classense espone al pubblico una serie di incisioni recentemente acquisita e realizzata dall’artista danese Ebba Holm (1889-1967) - molto nota in patria per la sua attività pittorica e incisoria - che interpreta in modo originale e raffinato la Divina Commedia. La mostra, curata da Daniela Poggiali, è allestita alla Manica Lunga e sarà visitabile fino al 31 luglio.
Al Caffè Letterario dalla Commedia in dialetto al “mistero delle ossa” con Balzani Proseguono gli incontri danteschi del Caffè Letterario di Lugo. Domenica 20 giugno dalle 20.30 all’hotel Ala d’Oro verranno presentati i saggi di traduzione della Divina Commedia in dialetto romagnolo di Francesco Talanti. Gli incontri proseguiranno il 24 al chiostro del Monte di Lugo con Roberto Balzani che presenta il suo libro Il mistero delle ossa di Dante.
ARTE CONTEMPORANEA
UNA GRANDE OPERA DI SANTI MOIX IN CLASSENSE Da martedì 22 giugno per il ciclo Ascoltare Bellezza sarà allestito a Ravenna, nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, Hanabi flowers of fire gran de intervento artistico realizzato dall’artista spagnolo – di stanza a New York – Santi Moix in dialogo ideale con il pavimento che domina la sala e ideato per salutare il solstizio d'estate. L'opera verrà inaugurata alle ore 16.30 dall'assessora alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino alla presenza dell'artista e con l'introduzione in sala di un altro artista di rilievo: Luca Pignatelli, già ospite nel 2019 della rassegna ravennate. Hanabi flowers of fire resterà visibile fino al 28 agosto, da martedì a sabato 9-19.
Numerosi sono gli studiosi che nel tempo si sono soffermati ad ammirare la statua di Guidarello Guidarelli, la sua figura tragica ed enigmatica. Tra questi va ricordato Corrado Ricci che più volte ne ha narrato la storia ed è a lui che si deve una delle più intense descrizioni del celebre volto del guerriero: «In che dunque consiste la maraviglia di questa statua? Nel volto, nel solo volto, che si può proclamare una delle più splendide opere della Rinascenza. Perché non è uno dei soliti volti ad occhi chiusi; non la rigida riproduzione d’una maschera tumida e ripugnante; ma il volto d’un uomo spentosi, mantenendo i segni dell’angoscia che gli ha turbata l’agonia. La fronte, solcata da lievi sinuosità, digrada compressa alle tempia; le sopracciglia sono leggermente segnate a peli ondulati e non a fregi secchi, taglienti e paralleli; dalle orbite degli occhi, profonde ed ombrose, emergono i globi coperti dalle palpebre, le cui ciglia si veggono attaccate, come inviscate dalle lagrime e dagli umori; il naso è delicato, trasparente, sottile; gli zigomi e le mascelle già cominciano a disegnarsi nel volto che si rimpicciolisce nel disfacimento della morte; la bocca, semiaperta, conserva la traccia d’uno spasimo, come se fosse rimasta immobile all’uscita dell’ultimo rantolo; le labbra digradano e si sfumano senza un segno che ne determini l’orlo intorno alla bocca, quasicchè non se ne scorga più il profilo tanto un uguale pallore le confonde con le carni dissanguate del viso».
CULTURA / RUBRICHE / 17 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
NdL - Nota del Lettore
Un gioiello da vedere in streaming Per gli “orfani” di Miyazaki e non solo
Rossini Open, per il rilancio della musica a Lugo
Il piccolo capolavoro nato da un Tso
di Francesco Della Torre
di Enrico Gramigna *
di Federica Angelini
Your Name. (di Makoto Shinkai, 2016) Gli anime sono stati la mia passione per anni, anche se istintivamente abbandonati qualche anno fa alla fine della carriera del maestro Miyazaki, quasi a sottolineare involontariamente che questo straordinario autore non avrebbe mai avuto un erede. Un modo di pensare assolutamente sbagliato, perché il Giappone ha moltissimi eccellenti esponenti del genere, e oltre al grande Miyazaki sono state prodotte, di continuo, opere molto interessanti. Ma era tanto tempo che non guardavo un anime, finchè il consiglio di un amico fidato non mi ha portato davanti all’opera di un autore che è già (giustamente) considerato l’erede del Maestro dell’animazione. Your Name. (il punto fa parte del titolo, ed è una scelta azzeccata) è un film d’animazione fantascientifico e romantico che si presenta con un tema piuttosto utilizzato nel cinema occidentale, tanto che ne abbiamo parlato due settimane fa con Freaky: lo scambio dei corpi. Ciò che accade a Taki, studente di Tokyo che lavora in un ristorante, e a Mitsuha, che vive nella campagna di Itomoro e sogna di andare nella capitale, viene presentato inizialmente sotto forma di sogno, mettendo subito i due protagonisti alle prese con le difficoltà di vivere (o sognare?) all’interno di un corpo di sesso diverso, in luoghi diversi e in chissà quanti altri elementi differenti che verranno pian piano svelati. Your Name. è anche e soprattutto una storia d’amore tra due persone che non si conoscono, ma che si sono vissute dall’interno, oltre che una storia di fantascienza che vedrà a un certo punto Taki cercare di salvare Mitsuha da una catastrofe imminente. Non mancano i consueti riferimenti alle culture e ai culti locali, e soprattutto non mancano le musiche visto che la colonna sonora, non solo strumentale, è stata appositamente composta per il film. Disegni, scenografia e fotografia sono mozzafiato, e lo stesso villaggio inventato di Itomoro costituisce una decisa “perla” artistica alla quale legarsi. Il film non ha uno sviluppo lineare della trama, ha momenti alquanto complicati, ma ciò che riesce a trasmettere va al di là di una minima difficoltà di comprensione, perché l’avvincente pioggia di emozioni, le sorprese, la corsa contro il tempo finale sono davvero qualcosa che non vedevo da tanto tempo. Tutta la prima parte, quella dello scambio dei corpi, ci suggerisce con tatto quanto ognuno dei due riesca a dare un contributo fondamentale all’altro, in un elogio della diversità tra i sessi in quanto ricco e complementare contributo al migliorarsi e a diventare persone più complete. Un’ora e tre quarti ricchissima dove tematiche ed emozioni si interconnettono in maniera perfetta e rendono lo spettatore capace di apprezzare sia il genere, sia la natura dei personaggi, sia il pathos da loro trasmesso. Un gioiello, in streaming su Netflix.
La notizia è di quelle belle, anche se è un po’ nascosta: il teatro Rossini di Lugo è prossimo alla riapertura! Si proceda con ordine, però. Al momento Lugo ha nel teatro ancora un cantiere e, forse, anche per questo motivo è stata pensata una rassegna estiva, presentata dal sindaco Davide Ranalli, dal gestore culturale Maurizio Roi e dal nuovo direttore del teatro Giovanni Barberini, recentemente subentrato a Domenico Randi. “Rossini Open”, sotto questo nome dal vago accento tennistico si raduneranno a partire da agosto i 19 spettacoli pensati per ridare a Lugo una vita musicale fiaccata e dalla ristrutturazione necessaria del teatro e dalla drammatica situazione sanitaria. Se questa sarà una rassegna destinata a durare nel tempo, non è dato saperlo, tuttavia, tacendo il vecchio adagio attribuito niente meno che ad Arturo Toscanini («all’aperto si gioca a bocce»), pare un progetto interessante per ridare smalto non solo alla programmazione in seno al teatro, ma anche a luoghi della città poco sfruttati dai lughesi, quali il chiostro della Collegiata, il cortile Rocca, il giardino di Villa Malerbi e, in ultimo, piazza Baracca. Si nota una grande mancanza, il Pavaglione, che sarà, però, sede di alcuni spettacoli di Ravenna Festival: si può ipotizzare, quindi, una certa volontà a non voler mischiare le due rassegne, affermando giustamente una certa indipendenza. Ciò che sarà presentato all’interno di Rossini Open sarà, in larga parte, il tipo di programmazione “tradizionale” di ogni teatro, con esecutori più o meno noti che si prodigheranno in repertori che ben poco escono dalle colonne dell’Ottocento anche se ci saranno progetti gustosi che abbracceranno la musica antica (definita così come se quella ottocentesca fosse moderna) e il jazz. Finalmente ci sarà modo di ritrovare nomi importanti della lirica, assenti da tempo nei cartelloni lughesi, anche se (ed è comprensibile) senza il supporto di un’orchestra. Il pianoforte è certamente una delle punte di diamante su cui gli organizzatori hanno puntato, tuttavia è interessante anche la scelta di dedicarsi a sonorità specifiche come quelle degli archi, dei fiati e, addirittura, dei sassofoni. Rossini Open è quindi una grande opportunità di rilancio della musica e di riavvicinamento della città al suo destino musicale: è, forse, vero preludio a una riapertura dell’amato teatro Rossini, anima vera, unica e insostituibile dello spettacolo dal vivo nella Bassa Romagna. La partita è iniziata, a questo punto si aspetta il match point! * musicista e musicologo
È stagione di premio Strega, è stagione di calcio, soprattutto è ormai sempre stagione di cronache che parlano di disagio, malattia mentale. Le tre cose insieme non possono che riportarci a un piccolo capolavoro che fu in cinquina del premio più chiacchierato d'Italia l'anno scorso in quanto vincitore dello Strega giovani e che merita di diventare un classico: Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli, Mondadori. Era il '94, l'estate caldissima dei mondiali in Usa quando Mencarelli, a vent'anni, viene ricoverato per un Tso dopo un'aggressione al padre. Vent'anni di medici e comportamenti fuori dalle righe, vent'anni di una vita intensa, faticosa, alla ricerca di un senso, nascosta a tutti se non alla famiglia, nota solo ai fratelli, allo zio, all'amatissima madre. Vent'anni di un Daniele che non può mostrarsi per ciò che è davvero agli amici, che combatte contro se stesso, con se stesso, per trovare un modo di stare al mondo. Tanto solo che, forse, riflette alla fine del libro, ciò che ha più di simile a veri amici sono i suoi compagni di stanza nel reparto psichiatrico, Gianluca, Giorgio, Mario, Madonnina e il ragazzo che ha smesso di vive re dopo aver sbagliato un muro di mattoni. Squarci di storie di un'umanità straziante e ricchissima in un libro straordinario sotto ogni punto di vista. Il poeta Mencarelli usa una prosa misurata ed essenziale per strappare un velo, aprire una finestra su un mondo che siamo abituati a ignorare, più o meno volutamente, più o meno consapevolmente. Accanto a una prosa scultorea nella perfezione, i dialoghi in romanesco a dare carne e sangue alle parole, alla pietas con cui racconta se stesso e gli altri dentro quel perimetro ristretto. Lacrime, paura, commozione, incanto e anche qualche risata: la ricchezza di ciò che questo libro trasmette raccontando un piccolo angolo di mondo in genere lontano dal cono di luce ha dell'incredibile. Un mondo popolato da malati, famigliari presenti e lontani, ma anche medici, stanchi, e infermieri, affaticati dopo anni di servizio e frustrazioni. Un mondo duro, dove, di là dalla porta, ci sono davvero i misteriosi "cattivi"? Quanta vita, quanto di ognuno di noi, di qualsiasi età, sesso ed estrazione sociale c'è in ognuno di quei personaggi, che siano giovani, vecchi, maschi o femmine, muti, saggi, clinicamente sani o socialmente pericolosi?
“L’inizio” (Casal Borsetti) di Adriano Zanni
FIORI MUSICALI
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
18 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 17 - 23 giugno 2021
CIBO PROTEICO
MATERIE PRIME
La qualità della carne, dall’allevamento alle proprietà nutritive e organolettiche Fondamentali le cautele igienico-sanitare adottate nella crescita degli animali e nella macellazione. L’aspetto esteriore è importante ma può essere ingannevole. E la tenerezza a volte si gioca in cucina
Come per tutti gli alimenti, la qualità della carne dipende da una serie di fattori concatenati fra loro e, oggi più che mai, deve essere il peso dell’uno rispetto all’altro a determinare le scelte del consumatore. In passato, infatti, nel momento dell’acquisto, si dava importanza quasi solo ad aspetti sensoriali come colore e odore mentre oggi ci sono altri aspetti che è necessario tenere ben presente per soddisfare le nostre esigenze. E sto parlando, per esempio, di aspetti salutistici (carni magre, preferenze di carni bianche vs rosse, ecc), o sanitari, o ancora di garanzie circa la provenienza (possibilità di leggere etichette informative o di acquistare carni con marchio). Certo, il concetto di qualità ha comunque un diverso valore per ognuno di noi, ma ci sono informazioni oggettive che non andrebbero mai sottovalutate. Iniziamo da quelle più legate alla nostra salute: quando si parla di qualità igienico-sanitaria della carne si fa riferimento, principalmente, ai concetti di sicurezza e salubrità e un alimento sicuro è quello privo di agenti biologici, chimici o fisici in grado di arrecare danno alla salute umana. Ora, l’aumento degli allevamenti di tipo intensivo ha portato negli ultimi anni ad un uso sempre maggiore di farmaci, non solo nella cura degli animali, ma anche per favorire la crescita degli stessi, con la conseguenza che i residui tossici, derivanti dalla biotrasformazione di queste molecole, possono essere rinvenuti nel prodotto che poi serviamo sulle nostre tavole. Un problema a parte è rappresentato dai rischi sanitari dovuti alla presenza di microrganismi, dei loro metaboliti e delle loro tossine in quantità eccedenti i valori minimi di legge: questi problemi vanno affrontati e gestiti in fase di macellazione, di frollatura e di mantenimento della catena del freddo. La qualità igienico-sanitaria delle carni deve essere pertanto garantita, da un lato, a monte, durante la fase di allevamento, facendo un uso oculato di prodotti farmaceutici, rispettando i tempi di sospensione ed escludendo dalla macellazione quei capi che potrebbero arrecare danno alla salute umana, e dall’altro durante la
Approfondimenti sulla qualità dei prodotti e i presìdi fondamentali degli alimenti di Giorgia Lagosti Maestra di cucina Aici, esperta e consulente di comunicazione nel settore cibo, giornalista freelance
macellazione, che deve essere eseguita tenendo conto delle elementari norme di buona prassi igienica e cioè pulizia delle attrezzature, dei locali e degli indumenti del personale, evitando il più possibile le contaminazioni crociate che possono avvenire, ad esempio, con il passaggio del personale dalle zone “sporche” a quelle “pulite”. Va detto però che a garanzia del consumatore, in Italia, tutti gli animali destinati alla macellazione e le carni macellate devono essere sottoposti a visita veterinaria. Ancora, è importante avere informazioni circa i valori chimico/nutrizionali, cioè i contenuti in proteine, grassi, sali minerali, vitamine e la differenziazione fra tessuto muscolare, connettivo e adiposo. L’importanza della carne nella nostra alimentazione si basa soprattutto sul suo contenuto in proteine a elevato valore biologico e con alta digeribilità e quelle del tessuto muscolare sono caratterizzate da una composizione amminoacidica che le rende più importanti dal punto di vista alimentare. Poi, i lipidi sono rappresentati da grassi saturi (40%), monoinsaturi (35%) e polinsaturi (25%), il contenuto in colesterolo varia fra 45/80 mg per 100 grammi di prodotto edibile. La carne è anche un’importante fonte di vitamine (B1, B2, B6, niacina e B12) e minerali (zinco, rame, selenio e ferro). Il rapporto fra le tre componenti della carne (muscolare, connettivo, adiposa) poi, e quindi il valore nutrivo della stessa, varia in funzione della razza, dell’età, della tipologia di allevamento e del tipo di taglio. Solo per fare qualche esempio, la carne di suino è quella a maggior contenuto lipidico, seguita, in ordine decrescente, da quella di bovino adulto, tacchino, vitellone, pollo, coniglio e agnello. Indipendentemente dalla razza, il contenuto lipidico tende ad aumentare con l’età, anche se oggi una maggiore attenzione da parte dell’allevatore alle esigenze del consumatore, ha portato, attraverso un’alimentazione più corretta, all’ottenimento di tagli magri. Infine, arriviamo alla qualità organolettica delle carni, a quella che si riferisce al colore, alla tenerezza, alla succosità, all’odore e all’aroma. Si tratta di una qua-
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GUSTO / 19 17 - 23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
La tracciabilità e la denominazione d’origine Oltre a tutte le qualità di cui abbiamo appena parlato, è necessario poter avere anche informazioni circa la qualità di origine della carne, cioè circa la documentazione che accompagna questo prodotto durante tutto il percorso nella filiera produttiva. Pertanto questo tipo di qualità si riferisce all’etichettatura e alle varie certificazioni di prodotto, che ci permettono di percorrere da monte a valle, e viceversa, tutta la filiera della carne (tracciabilità e rintracciabilità).
COSE BUONE DI CASA
A ulteriore garanzia dell’origine della carne può esservi una certificazione inerente i prodotti tipici (Doc; Dop; Igp; Stg), che garantisce il rispetto di un preciso disciplinare di produzione e/o una certificazione volontaria relativa, ad esempio, ai marchi collettivi o alla tracciabilità /rintracciabilità di prodotto.
Questa settimana vi propongo la ricetta del liptauer triestino, molto semplice e veloce da realizzare. Ingredienti: 150 gr. di ricotta di pecora fresca, 60 gr. di mascarpone, 60 gr. di gorgonzola dolce, erba cipollina, paprica dolce o piccante a seconda dei gusti e un pizzico di sale. Preparazione: si inizia schiacciando in un recipiente capiente la ricotta di pecora con una forchetta o con le fruste di uno sbattitore. Si aggiungono quindi il mascarpone e il gorgonzola e si continua a mescolare il composto in maniera energica, inserendo a poco a poco l’erba cipollina tagliuzzata finemente e la paprica. Alla fine, quando tutti gli ingredienti sono amalgamati alla perfezione e il liptauer è diventato una vera e propria spuma si dà un’ultima aggiustata di sale e si porta in tavola pronto per essere spalmato. Si può usare spalmato sopra a delle fettine di pane nero. A me piace utilizzarlo per farcire dei bignè: ecco cosa serve e come sfornarli (circa 40 pezzi) Procuratevi 250 ml, di acqua, 150 gr. di farina 00, 100 gr. di burro, 4 uova, sale q.b. In una casseruola sciogliere il burro con l'acqua. Quando bolle versare tutta la farina aggiungere il sale e mescolare fino a quando il composto diventa una palla. Ci vorranno circa 10/15 minuti. Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire mescolando spesso poi aggiungere le uova una alla volta. Mescolare a lungo il composto deve risultare morbido ed elastico.metterlo in una sacca da pasticceria con un beccuccio abbastanza grande. In una placca da forno rivestita di cartaforno fare dei mucchietti. Cuocere a forno caldo 210 gradi per 15 minuti poi abbassare a 190 gradi per altri 10/12 minuti.spegnere il forno e aprire leggermente lo sportello, aspettare 10 minuti poi metterli su una gratella da pasticceria. Riempirli con la crema di formaggio e decorarli con un pezzetto di cetriolino sott'aceto.
A cura di Angela Schiavina
Il liptauer di Trieste
Anche il grado di marezzatura – la quantità di grasso intramuscolare – influenza la “bontà” del prodotto: mai acquistare una carne troppo magra
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
lità che è percepita in maniera soggettiva dai consumatori e che può guidare a diverse scelte. Il colore, dipendente dalla miogliobina, un pigmento presente nelle fibre muscolari della carne: è il rapporto tra la forma ridotta della mioglobina (ossimioglobina) e la forma ossidata (metabioglobina) che conferisce una diversa colorazione alle carni. La carne appena tagliata si ossida e tende a diventare più scura. Ciò non incide sulla qualità vera e propria, ma è percepito dal consumatore come scarso indice di qualità, come pure la colorazione giallastra del grasso, dovuta in realtà a pigmenti contenuti negli alimenti di animali al pascolo. La tenerezza della carne, intesa come resistenza alla
masticazione, è influenzata da una serie di fattori, quali l’età dell’animale, la durata del processo di frollatura, la marezzatura, oltre che la razza (e, mi permetto, la tenerezza della carne dipende molto anche dalla cottura ma circa questo aspetto, non sono certo l’allevatore o il macellaio ad avere responsabilità!). Infine, anche il grado di marezzatura (quantità di grasso intramuscolare) influenza la “bontà” di questo prodotto: il grasso limita la contrattura da freddo, perché determina un graduale raffreddamento delle carcasse poste a maturare nelle celle frigorifere. Durante la cottura, invece, il grasso trattiene la giusta quantità di succhi nella carne, rendendola più succosa. Da ciò, mai acquistare una carne troppo magra!
Un Pigato elegante e morbido Mi piace molto questo “DOC Riviera ligure di Ponente Pigato” 2020 dell’azienda “Grillo”. Soffre un po’ del recente imbottigliamento com’è normale che sia ma s’intuisce un vino molto interessante. Al naso è intenso e persistente, precisa l’espressione del frutto. Odori di pesca bianca si mescolano a sentori di erbe aromatiche e fiori bianchi. Qualcosa di salato. Al palato è notevole per l’avvolgenza e per il frutto salato. Elegante e morbido. In chiusura ricorda le mandorle. Ottimo vino, da abbinare a piatti di pescato, crudità, formaggi freschi, crostacei, risotti e uova.
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SALUTE e BENESSERE
20 / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
PREVENZIONE E CURA
DIPENDENZE
Il primario di Neurologia: «Il Covid è responsabile di ictus più del vaccino» Lo afferma il dottor Pietro Querzani: «Il coronavirus aumenta il rischio di trombosi un numero infinitamente di volte più alto del farmaco». L’invito è a chiamare il 118 e non andare da soli in ospedale per ridurre i tempi «Il Covid è un fattore che ha fatto aumentare i casi di ictus con percentuali infinitamente maggiori rispetto a quelle di cui tanto si parla legate ai vaccini». Lo dice il dottor Pietro Querzani, primario di Neurologia a Ravenna e vicepresidente dell’associazione Alice, la onlus che riunisce le associazioni che si occupano di prevenzione e cura dell’ictus. Il medico ricorda però anche il tasso di ospedalizzazione è diminuito durante la pandemia perché le persone, per paura del contagio, non chiamavano i soccorsi.
sere riusciti ad accorciare i tempi di risposta migliorando l’approccio al paziente, soprattutto perché lo abbiamo fatto in un contesto di emergenza come quello della pandemia di Covid 19, dimostrando che le attività in Ospedale sono proseguite nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia».
CON PANDEMIA E LOCKDOWN È AUMENTATO IL CONSUMO DI SIGARETTE TRA GLI ADOLESCENTI L’Istituto oncologico romagnolo (Ior) ha sottoposto a un campione di 2.340 studenti di 18 scuole superiori della Romagna un sondaggio per indagare se e quanto le misure restrittive legate al contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid-19 abbiano avuto ripercussioni sul consumo di sigarette ed è emerso che il 42 percento degli adolescenti fumatori abbia visto peggiorare la propria dipendenza dalla nicotina. Nello specifico delle province la percentuale si attesta sul 44 per Ravenna, sul 42 per Forlì-Cesena e sul 38 per Rimini. Solo il 25 percento degli intervistati ha dichiarato di averne diminuito il consumo: 22 su Ravenna, 30 su Forlì-Cesena e 23 su Rimini. I giovani che hanno sfruttato il lockdown come occasione per smettere di fumare sono pochissimi e si aggirano intorno al 5,5 percento. I dati sono stati divulgati in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2021, in programma per lunedì 31 maggio. La percentuale di adolescenti romagnoli che dichiarano di consumare sigarette si attesta sul 13%: anche in questo caso è Ravenna ad avere il triste primato col 16 percento, seguita da Forlì-Cesena con il 12 e Rimini con l’11. Per tutte e tre le province la fascia d’età in cui il vizio del fumo colpisce di più è quella che va tra i 17 e i 18 anni, quando il tabacco è abitudine praticamente di un giovane su due (48%). Le ragazze si confermano più tabagiste dei coetanei maschi, statistica in linea con i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che indicano come il tumore al polmone sia in crescita tra le donne: del campione intervistato dichiara di fumare il 16,5% delle ravennati, il 15% delle riminesi e il 13% delle studenti di Forlì-Cesena; percentuali che calano per gli adolescenti rispettivamente al 15%, 7% e 11%. «Il sondaggio somministrato ai ragazzi dal nostro Team di Prevenzione fotografa una situazione allarmante – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – sapevamo come buona parte delle restrizioni imposte per il contenimento del contagio avessero avuto ripercussioni sulla socialità e sulla quotidianità degli adolescenti. È lecito dunque pensare che l’aumento del consumo di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sia legato a questi stati d’animo. Col piano vaccinale speriamo che la situazione si normalizzi».
In generale la mortalità legata all’ictus ischemico negli ultimi anni si è ridotta ed è passata, dal 2015 al 2019 a livello di Ausl Romagna, dal 10,5 al 7,7% proprio per il miglioramento dei percorsi e la validazione ed applicazione delle nuove terapie che si sono rese disponibili. In neurologia a Ravenna vengono trattati in media 800 pazienti all’anno. Il 70 percento a causa di un ictus cerebrale. Sono tre i sintomi fondamentali per il quale è subito necessario avvisare il 118: se il paziente ha la bocca storta, parla male e non muove il braccio o una gamba è molto probabile che ci sia un ictus in corso ed è necessario allertare il 118. Un cervello ischemico perde due milioni di neuroni al minuto, per questo è fondamentale agire in fretta. Fondamentale che alle prime avvisaglie di attacco ischemico non ci si rechi personalmente in ospedale ma si allertino i sistemi di emergenza, il 118. Presentandosi al pronto soccorso di persona, come in Emilia Romagna fa il 25-30 percento delle persone, i tempi si possono allungare e l’efficacia delle terapie può diminuire. A luglio, anche grazie alle donazioni dell’associazione A.lice, la procedura è stata ulteriormente velocizzata: grazie alle tecnologie sono stati accorpati alcuni passaggi del percorso che deve fare il paziente dopo essere stato soccorso dal 118 e, in meno di un’ora dalla chiamata, il reparto del Santa Maria delle Croci riesce a trattare i pazienti con ictus in corso. «Siamo particolarmente soddisfatti – dice Querzani – di es-
Il dottore Pietro Querzani, primario di Neurologia a Ravenna e vicepresidente dell’associazione Alice
Un buon modo per prevenire l’ictus cerebrale è cominciare ad occuparsene sin dalla giovane età, curando l’alimentazione e facendo un’attività fisica moderata. Questo è uno dei consigli che Querzani dà a pochi giorni dalla conclusione del mese della prevenzione dell’ictus cerebrale. «Esistono buone pratiche che possono essere seguite sin da giovani: una dieta con pochi grassi, il controllo della pressione arteriosa e della glicemia, un’attività fisica non eccessiva ma regolare: 30-40 minuti per 3-4 volte a settimana». Recentemente è nato il “telefono di Alice” operativo in tutto il territorio regionale dalle 16 alle 19, tutti i giorni feriali, per informazioni, supporto psicologico e stimolazione attività cognitive, motorie e logopediche. Il numero da contattare è 340 2277001.
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SALUTE e BENESSERE
SPECIALE / 21 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
DONAZIONI/1
DONAZIONI/2 Marco Bellenghi riconfermato presidente dell’Avis provinciale. Con un rinnovato consiglio esecutivo e staff operativo
Raccolta sangue: l’Emilia-Romagna anche nel 2020 è stata autosufficiente In totale i prelievi sono diminuiti ma è calata anche la necessità per il fermo delle operazioni chirurgiche durante la pandemia In Emilia-Romagna nel 2020 sono lievemente diminuite (-2,4 percento) le unità di sangue intero donate: 208mila contro 213.186 del 2019. In provincia di Ravenna si è scesi da 20.867 a 20.179, riduzione del 3,3 percento. Tale diminuzione della raccolta è stata programmata e concordata con le associazioni e federazioni di donatori a fronte di un medesimo calo nel consumo delle unità, dovuto alla riduzione dell’attività clinica e alla sospensione delle attività chirurgiche per la pandemia Covid. Sono infatti diminuite del 3 percento le unità trasfuse. Oggi la Regione è pronta a lanciare – assieme ad Avis e Fidas – la campagna di comunicazione che, come avviene da alcuni anni, ha per protagonisti proprio i donatori. Locandine, totem e sticker per i social media saranno esposti e distribuiti su tutto il territorio, dagli ospedali alle Aziende sanitarie, dai punti Cup alle sedi di donazione, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di questo gesto. Uomini e donne che hanno messo la propria faccia a servizio della campagna da seguire anche sui social con l’hashtag #IoTiRaccontoChe. Il bilancio raccolte/trasfuse è risultato positivo e non si sono create situazioni di carenza. Aumentate invece le unità raccolte in aferesi, passate da 63.741 a 72.249, con un aumento del 13,3%, risultato tra i migliori a livello nazionale. E grazie ai donatori – arrivati in regione nel 2020 a toccare quota 139.697, in crescita rispetto allo scorso anno dell’1,1% e con un’età media di 43 anni –, ai volontari delle associazioni e a un sistema regionale sangue solido e innovativo, anno dopo anno la regione è in grado di mantenere l’autosufficienza: ciò significa che nessun intervento né alcun tipo di attività sanitaria in cui fosse necessaria una trasfusione è stato rimandato. Non solo; nonostante il periodo emergenziale l’Emilia-Romagna è riuscita a contribuire all’autosufficienza nazionale, cedendo alle regioni deficitarie 10.195 unità di sangue, a supporto in particolare dei pazienti talassemici. E in luglio 2020 il sistema regionale ha donato all’ospedale di Kabul 2.730 flaconi di Fattore VIII antiemofilico. Nei primi 5 mesi del 2021 si osserva un aumento, rispetto allo stesso periodo del 2020, sia delle unità di sangue intero raccolte (+12,1%, ossia 91.920 contro
82.032), sia delle unità raccolte in aferesi (+11,4%, e dunque 31.905 contro 28.633 del 2020), confermando la stabilità e l’efficienza del sistema sangue regionale, l’importanza della collaborazione tra istituzioni e volontariato del sangue e il valore della solidarietà che da sempre caratterizza l’Emilia-Romagna. Sono state inoltre inviate alle Regioni carenti 4.802 unità di sangue.
Per candidarsi alla donazione di sangue bisogna aver compiuto 18 anni, pesare non meno di 50 chilogrammi, godere di buona salute e condurre uno stile di vita sano. Dopodiché ci si può recare, dopo aver consumato una leggera colazione, nei centri di raccolta o nei punti di raccolta sangue della propria città. Un medico accoglierà l’aspirante donatore/donatrice per un colloquio, una visita e un prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti, in modo da accertare l’idoneità. Per informazioni sulla donazione e sul centro o punto di raccolta della propria città è possibile telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 18 e il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13); inviare una e-mail all’indirizzo donaresangue@donaresangue.it, oppure contattare le associazioni Avis e Fidas (emiliaromagna @avis.it – presidenza@fidas-emiliaromagna.it).
Marco Bellenghi (nella foto) è stato riconfermato il presidente dei donatori Avis della Provincia di Ravenna. Il nuovo consiglio direttivo dell’associazione, formato da 29 consiglieri, ha decretato all’unanimità la fiducia al presidente uscente, in carica dal 2016. Residente a Barbiano di Cotignola, donatore di sangue dall’età di 22 anni (oggi ne ha 55) con più di 150 donazioni, Bellenghi è impegnato attivamente nell’associazione Avis da oltre 30 anni: alla guida di Avis Barbiano dal 1994 al 2017, dal 2009 è membro del consiglio provinciale, con il ruolo prima di vicepresidente vicario e oggi di presidente. Inoltre, è da sempre all’interno del mondo dell’associazionismo e del volontariato, essendo stato fondatore anche di una cooperativa sociale. A guidare con lui Avis Provinciale Ravenna fino al 2024, il nuovo consiglio esecutivo composto da Roberto Zoffoli (vicepresidente vicario con delega ai rapporti istituzionali), Sergio Ricci Petitoni (vicepresidente con delega alla scuola e formazione), Renzo Angeli (segretario con delega ai rapporti con personale e Ausl Romagna), Cesare Giorgi (tesoriere) e dai consiglieri Valentino Cattani (con delega alla riforma del Terzo settore e bilancio sociale), Federica Pirazzoli, Marco Mainetti e Adolfo Zaccari. «Avis Provinciale Ravenna – afferma il presidente Bellenghi – è oggi una realtà consolidata sul territorio, che ha saputo fronteggiare anche un anno difficile come quello appena trascorso; questo grazie alla sua capacità di dialogo e di cambiamento, che l’ha resa in grado di adattarsi ai nuovi scenari. Per questo, dopo le novità dell’ultimo periodo a livello organizzativo e di comunicazione, con l’uso sempre più importante dei canali digitali, vogliamo lavorare ulteriormente sull’informatizzazione dell’associazione e sulla crescita delle sue sezioni. Al tempo stesso, puntiamo a rafforzare i rapporti con le istituzioni locali, con l’Ausl Romagna e con il Centro Regionale Sangue, nostri interlocutori abituali. Non dimentichiamo poi ovviamente il mondo dei giovani, della scuola e dello sport, che tanto hanno sofferto nell’ultimo anno». Per fare tutto questo, il consiglio esecutivo di Avis Provinciale Ravenna sarà affiancato da un gruppo permanente di invitati formato da Alex Ridolfi (delega al supporto informatico alle sezioni), Mauro Benini (eventi e promozione), Laura Gagliardi (contabilità amministrativa), Roberto Borghesi (sport e università) e Chiara Ridolfi (referente del Gruppo Giovani).
LE AZIENDE INFORMANO
ALIMENTAZIONE GENUINA
Il gelato della Centrale del latte di Cesena: i nuovi barattolini Con il marchio della Centrale, ai gelati è riservato un reparto di 1000 mq. che quest’estate produce anche barattolini da 250 grammi, in quattro nuovi gusti legati ai sapori del territorio romagnolo Alla Centrale del Latte di Cesena, l’idea del gelato, è nata nei primi anni 70 quando in collaborazione con l’azienda Babbi, si mise a punto la fantastica ricetta del gelato soft in occasione della Settimana Cesenate detta anche “La Mostra” nei giardini delle scuola primaria Carducci di Cesena. Un gelato fresco e goloso al gusto fiordilatte che riempiva un croccante cono, una preparazione molto semplice ma buonissima perché ottenuta solo da ingredienti di alta qualità come latte fresco e panna fresca. Ancora oggi questa ricetta è molto apprezzata e richiesta soprattutto dai cesenati, che in occasione della Fiera di S. Giovanni, patrono della città di Cesena a fine giugno, sono disposti a lunghe attese pur di gustare questo gelato che è diventato una tradizione della sagra, a cui non si può rinunciare. Da questa tradizione del gelato soft, nell’ anno 1998 è nato il gelato in barattolo da 500 grammi, oggi prodotto in 10 gusti diversi e presenti in tutti i migliori negozi della Romagna con la stessa ricetta di allora, ovvero con latte fresco (oggi di Alta Qualità), panna fresca e zucchero italiano. Recentemente è stato costruito un nuovo stabilimento, inaugurato nel 2018, dove da questo mese inizierà la produzione e commercializzazione di 4 grandi novità, ovvero i Barattolini da 250 grammi in nuovi gusti estremamente legati al nostro territorio e alle nostre eccellenze. Partiamo da una avvolgente Crema al Pistacchio bilanciata nella sapidità dal Sale “dolce” di Cervia: il nostro sale marino integrale che ci ha reso famosi e orgogliosi nel mondo. Davvero appagante se gustato a cucchiaia-
te direttamente dal barattolino o di grande effetto se interpretato fra due sottili strati di pan di spagna insieme a qualche lampone. Poi, che dire del Gelato al Caffè della torrefazione forlivese Moka Rica? Un gusto equilibrato che si sposa con la qualità del latte della Centrale: si ottiene così un prodotto ideale non solo per gli amanti del caffè, da gustare tal quale, o da interpretare come un sorbetto fresco per i fine cena di questa estate. E se aggiungessimo poi qualche piccola meringa e qualche scaglia di cioccolato fondente, ecco che avremmo un dessert di tutto rispetto! Ancora, il Cioccolato con Fondente extra dell’azienda Gardini di Forlì: un cioccolato di altissima qualità, frutto di tanta passione e ricerca, che arricchisce un gelato tutto romagnolo. Con l’aggiunta di una macedonia fresca di frutti di bosco o di qualche scaglia di croccante alle nocciole è capace di trasformarsi in una coppa degna delle migliori gelaterie artigianali! Infine il Barattolino al Mascarpone della Centrale del Latte, buonissimo da solo ma anche perfetto come base per freschi dolci estivi, semmai completato con una coulis di fragole, quando è ancora in primavera, o di pesche Nettarine Igp di Romagna o albicocche in estate. Quattro gusti tutti nuovi in un nuovo formato più pratico e comodo da conservare, subito cremosi appena tolti dal freezer, insomma da provare! www.centralelattecesena.it
SALUTE e BENESSERE
22 / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 17-23 giugno 2021
CONSIGLI FARMACEUTICI
Come intraprendere il drenaggio delle tossine e perdere peso Ce ne parla la dottoressa Monica Tozzi della farmacia comunale 4 di Ravenna Con il termine “drenaggio” si intende la capacità di eliminare ogni forma di tossine dai vari tessuti e organi definiti emuntori: fegato, intestino, reni, polmone, pelle. Spesso si consiglia, accanto al trattamento di detossificazione, di seguire una dieta con lo scopo di ridurre il peso in eccesso. A parlarne è la dottoressa Monica Tozzi della Farmacia Comunale N. 4 di Ravenna. È vero che sovrappeso e obesità, legati al consumo esagerato di grassi e zuccheri nonché all’abuso di bevande alcoliche, rappresentano una della cause principali dell’alterazione dei parametri della funzionalità epatica? «Sì, e questo spesso implica il coinvolgimento di altri apparati come il gastroenterico in cui le manifestazioni più comuni sono cattiva digestione, gonfiore, astenia. Per quanto riguarda la pelle poi, frequenti sono i fenomeni di rash cutanei, perdita di luminosità, eritema e macchie». Quali sono le altre possibili cause di un peggioramento dello stato di salute di fegato-intestinoreni? «Un abuso di farmaci, uno stile di vita sregolato e una scarsa attività fisica. La “remise en forme”, pertanto, implica un corretto funzionamento di fegato e intestino. In particolare il fegato svolge un ruolo fondamentale per il metabolismo, regolando numerosi processi vitali». Molte persone demandano al proprio farmacista di fiducia alcuni rimedi da assumere in caso di necessità. Di cosa si tratta? «In genere, consigliamo tarassaco che contiene flavonoidi che hanno la funzione di stimolare il sistema enzimatico del fegato e dei reni, migliorando digestione e regolarità intestinale; cardo mariano, i cui frutti contengono betaina e flavonoidi, in particolare silimarina che esercita una funzione protettiva sulle cellule epatiche, contrastando eventuali agenti apatotossici; bardana,
La dottoressa farmacista Monica Tozzi
pianta conosciuta per le sue proprietà diuretiche, diaforetiche, depurative, coleretiche e ipoglicemizzanti». Che tipo di dieta è bene seguire contemporaneamente? «Bisogna ridurre il consumo di fritture, zuccheri semplici, bevande gassate, alimenti ad alto contenuto di grassi saturi, alcol e fumo. Lo scopo è la prevenzione dell’insorgenza della steatosi». Perché è così importante un corretto funzionamento del fegato? «In quanto garantisce la sintesi delle cellule atte alla difesa, favorisce l’eliminazione delle tossine, attiva enzimi digestivi riducendo i gonfiori addominali, contrasta la ritenzione idrica ritardando la comparsa di cellulite con un evidente beneficio per la pelle». Qual è il periodo migliore per iniziare il drenaggio tossinico? «A ogni cambio di stagione, in particolare alla fine dell’inverno, quando più frequenti sono gli episodi di gastroenteriti, aggravamento delle patologie infiammatorie e delle malattie autoimmuni quali bronchiti, polmoniti e
Roberta Bezzi
INFOPROM
SANITARIA ORTOPEDIA
4 PILASTRI
Collezione costumi mare 2021 Il caldo è arrivato e, mai come quest’anno, c’è voglia di spiaggia, mare e libertà all’aria aperta. Dopo tanti mesi passati principalmente tra casa e ufficio, conducendo una vita sedentaria, la prova costume può rivelarsi più temuta del solito, soprattutto per le donne. Come in tutte le cose, però, l’importante è saper scegliere qualcosa che valorizzi la propria figura, le proprie forme, nascondendo invece i difettucci, e il gioco è fatto! Alla Sanitaria Ortopedia di Elena Tazzari a Bagnacavallo è possibile trovare un vasto assortimento di costumi da bagno contenitivi, adatti a tutte le taglie, dalle linee per ragazze fino alla taglia 48 a quelle più comfort sino alla taglia 60, perfetti anche
placche. Anche al termine di infezioni all’apparato urogenitale, può essere utile in modo da prevenire l’insorgenza di altre condizioni patologiche. Molto indicato è anche ora, visto che veniamo da lockdown in cui sedentarietà e alimentazione disordinata potrebbero aver fatto danni». L’intestino è il “fulcro” che regola l’assetto omeostatico e fisiologico dell’intero organismo. Quali sono le principali fase del drenaggio tossinico? «Vale la “legge” delle tre erre. La prima fase consiste nella “Rimozione” delle tossine: si possono utilizzare formulazioni in gel capaci di trattenere in maniera selettiva le sostanze tossiche per eliminarle successivamente senza danneggiare l’equilibrio della flora batterica. Nella successiva fase di “Riparazione” della mucosa intestinale, è bene ricorrere a integratori a base di colostro bovino, ricco di immunoglobine, immunomodulatori, vitamine, aminoacidi e componenti ad azione antiossidante. Nella terza fase di “Ripopolamento” della microflora intestinale danneggiata, un aiuto arriva dai ceppi probiotici e prebiotici».
per “Big Cup”. Grazie a speciali dettagli appositamente studiati, tutti i costumi della linea mare Anita modellano sapientemente il corpo, mettendo in risalto con il funzionale effetto “shaping” solo le giuste sinuosità. Lo scopo infatti è quello di valorizzare la bellezza, di esaltarla, e non deprimerla o castigarla, riuscendo sempre a sentirsi a proprio agio. C’è poi il marchio Rosa Faia che propone una coloratissima collezione “Mix & Match”, assolutamente pratica e divertente, oltre che un’ampia offerta di bikini e interi e alcuni modelli dedicati alle coppe importanti. In entrambe le linee, lo “Special Big Cup Support” garantisce il massimo sostegno e una vestibilità eccezionale anche alle silhouette più abbondanti. Per sentirsi a proprio agio e completamente libere nei movimenti anche in spiaggia o in piscina! Info: Sanitaria Ortopedia via Matteotti 22, Bagnacavallo tel. 0545 60641 FB Sanitaria Ortopedia www.sanitariaortopediatazzari.com
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SPECIALE / 23 17-23 giugno 2021 RAVENNA&DINTORNI
SCLEROSI MULTIPLA
LO SGUARDO DELLO PSICOLOGO
Premiato innovativo progetto ravennate della dottoressa Piscaglia di Neurologia
di Enrico Ravaglia*
Una caso clinico: imparare a pascolare il proprio vampiro interiore Partiamo da una vicenda di un mio paziente. Per riservatezza ho cambiato la professione e gli altri dettagli personali, ma le dinamiche sono quelle. Ipotizziamo che di mestiere faccia il tecnico di computer e venga chiamato da una azienda ad occuparsi della loro rete informatica. Inizia a lavorare. Per un po' procede tutto bene. Nell'ordinario, tra aggiornamenti di software e configurazioni di nuove unità. L' informatico però ritiene che oltre ai lavori di routine sarebbe utile anche una profonda ristrutturazione a favore della cyber security. In un'occasione accenna il discorso. I capi dell'azienda, che sono abituati ad investire in materie prime, nella costruzione di nuove linee produttive, ma meno nello spendere i soldi per l'informatica, dato non appartiene alla loro cultura, non dicono di no al tecnico, ma neppure recepiscono con entusiasmo la sua proposta, così pallidamente manifestata. L'informatico da parte sua, non ribadisce l'indicazione, non insiste. Un po' per soggezione, un po' per timidezza, forse anche per pigrizia, e le cose restano come sono. Si va avanti per diversi mesi fino a quando non succede il pandemonio. L'azienda è bersaglio di un attacco informatico. Scompaiono dati, vengono rubati documenti riservati. Il danno è alto, sia a livello d’immagine che economico. I dirigenti che prima tergiversavano, adesso convocano immediatamente l'informatico e gli contestano il lavoro mancato. Lo ritengono responsabile dell'accaduto. Gli imputano incapacità decisionale, gli sottolineano che, pure da contratto, aveva l'autorità e l'autonomia per fare quanto fosse stato necessario affinché non si fosse verificato l'incidente. I rapporti con l'azienda si logorano velocemente. Viene licenziato. Anche se trova subito un nuovo lavoro, il tecnico vive malissimo la questione. È pieno di rabbia, verso l'azienda, che gli contesta di essere stato inadeguato, ma ne prova altrettanta verso sé stesso per il proprio modo debole ed incerto d’operare. In alcuni momenti riesce a vedere le cose in modo distaccato, a mettersi nei panni dell'azienda e dei dirigenti. Ma questo sguardo saggio e plurale dura poco. Finisce del tutto quando si vede recapitare la lettera degli avvocati dell'azienda che gli fanno causa. Le cause giudiziarie, gli avvocati, spingono le rispettive parti a polarizzarsi. Un avvocato, per ruolo, cerca di fare avere il massimo della ragione al proprio cliente, ed il massimo del torto al suo contendente. Il cliente ovviamente gli va dietro, e quindi il contesto conflittuale-giudiziario fomenta l'uomo alla rabbia. La causa assume una questione identitaria. In seduta mi dice «A volte penso a questa questione con equilibrio. Mi dico: alla peggio mi coprirà la mia assicurazione professionale. Poi in altri momenti, spesso la sera, quando sono solo, faccio dei brutti pensieri». Si ferma un attimo, poi continua: «Mi prenderei a schiaffi, letteralmente. Poi la rabbia che ho verso me stesso va verso di loro. Cerco di distrarmi, di pensare ad altro ma è come che un vampiro bussi dalla cantina in cerca di sangue». Io mi immagino questo vampiro arrabbiato, segregato in cantina. Me lo rappresento malandato e furioso. «Cosa vuole il vampiro, poveretto»? chiedo. «Vuole sangue o il mio o il loro. Comunque del sangue». «Il vampiro è la nostra parte aggressiva e frustrata. E tenerlo in cantina, nascosto, fa peggio» dico. Il paziente mi ascolta e allora continuo: «Non abbia troppa paura. Ascolti quello che le dice. Non si spaventi. Poi magari ne parliamo assieme nelle prossime sedute. Ma non lo tenga in cantina segregato, lo lasci libero. Lo faccia pascolare». «Eh, certo»! risponde. Ha capito quello che voglio dire. La seduta prosegue con un clima decisamente più disteso. A tempo finito si alza e mi dice, in dialetto: «Adèss cam vég a cà, ai vèg a fié du zúg». Tradotto: Adesso che vado a casa, gli vado a fare due giochi, al vampiro. Fare “due giochi”, in dialetto significa prendersi cura, ascoltare, prestare attenzione, gratificare. Quindi il tecnico aveva preso confidenza con la sua parte frustata, era disposto ad ascoltarla e, finalmente, a coglierne la complessità e le sfumature. *Psicoterapeuta psicoanalitico dottenricoravaglia@gmail.com
Si chiama “Oasi” e sta per (“Organizzazione, Assistenza, Scienza e Innovazione per le persone con la Sclerosi Multipla), il progetto presentato dalla dottoressa Maria Grazia Piscaglia (nella foto), dirigente medico della U.O. Neurologia di Ravenna, diretta dal dottor Pietro Querzani, risultato fra i 12 vincitori del bando promosso dall’azienda farmaceutica e medicale Roche. Il tema oggetto del bando era indirizzato alla ricerca di soluzioni innovative per i servizi rivolti alla cura delle persone affette da sclerosi multipla. Il progetto Oasi, presentato dalla dottoressa Piscaglia si inserisce nell’attuale contesto sanitario in cui l’emergenza Covid ha fatto emergere la necessità di attivare dei nuovi modelli organizzativi, dedicati a pazienti con patologie croniche, che tengano conto in primis della prossimità delle cure. «Il centro Sclerosi Multipla dell’ambito di Ravenna in Ausl Romagna – spiega la dottoressa Piscaglia, attualmente ha in carico 900 pazienti affetti da tale patologia che riguardano a 3 ambulatori dedicati presso i 3 presidi con annessi tre territori dedicati all’assistenza di Ravenna, Faenza e Lugo. La complessità della presa in carico della persona ammalate e dei care givers, dalla diagnosi alla terapia, all’assistenza psicologica, neuropsicologica e riabilitativa richiede una organizzazione in grado di offrire l’accesso ai servizi nei territori, mantenendo la continuità e l’omogeneità delle cure. Inoltre deve essere garantita, precocemente, a tutte le persone con Sclerosi Multipla la possibilità di accedere alle terapie più avanzate. Con questo progetto intendiamo riorganizzare dal punto di vista gestionale e operativo il Centro SM dell’Ausl Romagna, oggi disposto su tre presidi relativi a tre diverse città, centralizzando le agende degli ambulatori, attivando un punto di ascolto e di counseling infermieristico, redigendo una Carta dei Servizi e realizzando percorsi interdisciplinari di telemedicina per pazienti a maggior carico assistenziale e con difficoltà a raggiungere i vari punti di servizio». Ciò consentirà di migliorare la presa in carico della persona affetta da Sclerosi Multipla per quanto riguarda , non solo le terapie , il monitoraggio clinico, ma anche per gli aspetti che riguardano l’inserimento lavorativo, la vita familiare (intesa anche come pianificazione di gravidanza, ruolo genitoriale) e di partecipazione sociale. I 12 premi vincitori del bando Roche, valutati e selezionati dalla Fondazione Sodalitas (partner esterno) hanno ricevuto ciascuno 25mila euro.
INFORMAZIONE SANITARIA
DONAZIONE DEL SANGUE
La squadra dei giovani donatori di sangue AVIS cresce e si rinnova Sono quasi quaranta oggi i giovani donatori di sangue della Provincia di Ravenna che, animati dall’entusiasmo e dal desiderio di impegnarsi per la loro comunità, hanno scelto di dedicare tempo ed energie per il benessere e la salute dei cittadini e oggi animano il Gruppo Giovani AVIS Provinciale Ravenna. Il Gruppo, nato appena 4 anni fa per iniziativa di 7 donatori under 30, si è progressivamente radicato nel territorio all’insegna della solidarietà e di un sano stile di vita. Fortemente voluto dal direttivo AVIS Provinciale Ravenna, il sodalizio, di cui fanno parte cittadini di età compresa tra i 18 e i 35 anni, opera tra iniziative proprie e collaborazioni con altre realtà giovanili e universitarie, con l’intento di promuovere la donazione di sangue, plasma e tempo, insieme ai principi della salute e del benessere. Nel territorio provinciale i donatori che appartengono a questa fascia di età e che abitualmente si recano nel proprio punto di raccolta per la donazione rappresentano quasi il 30% del totale dei donatori. Ed è stato anche grazie a loro ed a numerose iniziative (ben 18!) correlate alla campagna #GialloPlasma, che lo scorso anno la raccolta di plasma ha avuto un incremento così significativo (+25%) rispetto al 2019.
Questo nonostante il 2020, con le sue limitazioni, abbia costretto donatori e donatrici a rinunciare a buona parte delle iniziative di sensibilizzazione con i loro coetanei ed anche alla partecipazione alla vita associativa dell’AVIS attraverso le singole sezioni comunali della Provincia. Una buona adesione hanno riscosso sia la festa per i Campionati del Mondo di Ciclismo su strada sia le giornate di sensibilizzazione in uscita nell’entroterra ravennate in cui lo spirito di solidarietà si è unito alla passione per la Romagna e per le proprie radici. Nuove idee e nuovi programmi sono allo studio per questa estate e per la seconda parte del 2021. Quest’anno, infatti, con un gruppo ancora più folto, l’attività si articolerà attraverso gruppi di lavoro tematici, portati avanti dai ragazzi secondo le loro passioni ed attitudini. Si va dallo sport alla musica, dalla storia popolare, fino alla natura e alla montagna, ai motori…. A rappresentare il Gruppo ed a coordinarlo con AVIS Provinciale Ravenna oggi c’è Chiara Ridolfi, 24enne di Lugo. Operatrice tessile nell’azienda di famiglia, Chiara ama progettare e realizzare con le proprie mani oggetti ed accessori per bambini ed anche dare una seconda vita agli oggetti, usando materiali di recupero e riciclati.
Immagine d'archivio scattata prima del 2020
Il Gruppo Giovani AVIS Provinciale Ravenna è sempre aperto a ragazzi e ragazze che desiderano condividere un’esperienza nuova di volontariato, ma anche conoscere nuovi amici e sviluppare nuove idee. Se anche tu sei interessato, contatta subito il Gruppo scrivendo a giovani.ravenna.prov@avis.it oppure chattando con loro su WhatsApp inquadrando il QR code qui di fianco. E, se lo desideri, puoi prendere parte a uno degli incontri per conoscere da vicino la realtà del Gruppo giovani.