FREEPRESS n. 841
5-11 DICEMBRE 2019
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •
Un rendering del futuro sviluppo urbanistico per il quartiere San Giuseppe a Ravenna, l’ex villaggio Anic
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460
NUOVE PERIFERIE L’urbanistica ridisegna i confini cittadini Il forese presenta l’elenco delle priorità
Ad ogni momento, il suo design.
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GIOIELLI E OROLOGI
5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
LE AZIENDE INFORMANO
Gioielleria Cimatti, l'affidabilità della tradizione e la bellezza di un bene prezioso A tu per tu con Massimo Cimatti, sul nuovo negozio di via Matteotti in grado di offrire prodotti dell'autentico artigianato orafo, monili di stile e orologi di design. «Restiamo fedeli al commercio di qualità in centro storico e al rapporto diretto di fiducia con i clienti» Massimo Cimatti si aggira soddisfatto negli spazi funzionali e rilassanti del nuovo negozio di via Matteotti, fra tenui toni di grigio e mobili in legno grezzo chiaro e neri. La luminosità dei locali è soft e confortevole ma decisa e puntuale sui banchi di vendita e nelle vetrine d'esposizione dove brillano gli ori, gli argenti e l'acciao degli orologi. Dietro questo nuovo aspetto commerciale c'è una lunga tradizione familiare. Cimatti infatti è un nome storico del commercio ravennate nel campo dei gioielli e dell'orologeria «Ho iniziato a occuparmi di gioielleria dopo l'uscita dall'attività di mia madre Giuseppa Fossati – racconta Massimo – che a sua volta aveva preso il posto di mio padre Nino che aprì questo genere di commercio nell'immediato dopoguerra, grazie al suo mestiere di orologiaio. Il primo negozio era in via Mentana e si chiamava “La clinica dell'orologiaio”. Dopo la scomparsa di mio padre nel 1965, mia madre è subentrata nella gestione del negozio trasformando l'attività di riparazione e manutenzione di orologi in una gioielleria, assecondando le esigenze di un mercato che si stava trasformando». Per settant'anni il negozio storico dei Cimatti è stato in via Mentana, poi nel 2007 è stato aperto un ulteriore punto vendita in via Diaz, per venire incontro alle esigenze di un pubblico più giovane e di prodotti più alla moda. Poi c'è stata la crisi e le tendenze commerciali hanno cominicato a mutare molto in fretta… «Negli ultimi anni ci siamo accorti che la gestione di due punti vendita cominciava ad essere troppo impegnativa – spiega Cimatti – così abbiamo deciso di rinnovare il look dell'azienda e riunificare i punti vendita in questo nuovo spazio che abbiamo inaugurato recentemente, più adeguato e funzionale alla nostra filosofia commerciale». Cos’ha che la soddisfa e crede possa facilitare il suo commercio? «Rappresenta in pratica il negozio che avevo in mente, con una suddivisione dei locali che ospitano le diverse necessità di esposizione e vendita dei prodotti e un ottimale accoglienza per i clienti. Inoltre abbiamo ricavato degli spazi necessari per il laboratorio e per il magazzino. Una disposizione articolata del negozio che agevola il cliente e noi che dobbiamo ascoltare e soddisfare al massimo le sue curiosità ed esigenze. E abbiamo confermato la scelta di rimanere nel centro storico che io ritengo fondamentale sul piano della qualità e della visibilità dell'offerta. Peraltro siamo a pochi passi da un nuovissimo e importante centro di attrazione come il Mercato Coperto… Siamo orgogliosi di far parte del cuore pulsante della città, di quell'esperienza commerciale che si propone più vicina al pubblico dello shopping ed è capace di consigliare il meglio ai clienti». Come si è evoluta e come state allestendo la vostra offerta di gioielleria? «Oggi l'evoluzione è continua, in sintonia con le dinamiche del mercato dei preziosi e degli orologi. La nostra area di riferimento è quella del lusso ma cerchiamo di avere una gamma di prodotti alla portata d'acquisto di una ampia fascia di pubblico. Così possiamo accontentare una clientela a largo raggio con oggetti di valore, comunque di notevole varietà e qualità». Quali sono i prodotti pregiati che proponete? «Essenzialmente vendiamo monili di oro e argento, con pietre naturali o sintetiche per una certa varietà di gioielli di moda, ma ovviamente ben identificate e certificate. Per quanto riguarda gli orologi, gran parte dell'offerta riguarda brand svizzeri di comprovata qualità e il marchio Citizen, che ha pezzi tecnologicamente avanzati, realizzati anche in titanio, dal design raffinato, a prezzi accessibili». Come va il prodotto orologio, nonostante l'ora esatta sia onnipresente sugli schermi degli smartphone? «Se l'offerta è di qualità e fascino, l'orologio resta un oggetto ambito, che significa stile e status symbol sia per la donna che per l'uomo. Per i marchi svizzeri che noi trattiamo – come ad esempio Frederique Constant, Junghans, Hamilton – si aggiunge il valore di certi pezzi di alto artigianato, fatti a mano. Per altri brand come lo svedese Daniel Wellington c'è una passione legata ai più giovani e alla diffusione sui social, con prodotti dal design minimalista e un costo adatto a tutte le tasche». A proposito di social vi crea problemi il commercio online? «C'è una evidente espansione del mercato su internet all'este-
E tutta l’altra serie di pietre preziose che hanno fatto il mito della gioielleria? «Sono ancora in auge. Il mondo del gioiello è come un filo che intreccia tante pietre preziose, tutte legate però al diamante a cui di solito si accompagnano: rubino, zaffiro, smeraldo o anche altre pietre meno nobili ma altrettanto splendide come acquamarina, opale…».
A sinistra, lo staff della gioielleria con al centro Massimo Cimatti. Sopra, l’inaugurazione del negozio di via Matteotti con la signora Giuseppa Fossati Cimatti
ro, anche per i grandi marchi. Ma l’Italia è un mercato a parte, che è ancora forte nella vendita, per così dire, tradizionale, dove conta ancora molto la consulenza e il consiglio del negoziante esperto. Insomma vendiamo noi stessi, e spesso contiamo più dei prodotti, magari di moda, che esponiamo in vetrina. Funziona ancora bene il rapporto diretto con il cliente». Per i gioielli vale ancora il valore dell'artigianato classico o è più apprezzato il design contemporaneo? «La grande tradizione orafa è un vanto italiano, copiata nel mondo e ancora molto apprezzata, come i prodotti che noi trattiamo creati da artigiani che lavorano pezzo per pezzo manualmente. Certo lo stile è cambiato, oggi le forme sono più pulite, quasi essenziali, ma l’accuratezza di fabbricazione rasenta sempre la perfezione. Sono cambiati i colori dove domina l’oro giallo ma anche l’oro bianco è comunque richiesto, magari in abbinamento coi diamanti. I diamanti si sono a loro volta evoluti qualitativamente e noi trattiamo solo quelli d’altissima gamma» Il diamante è una pietra preziosa che non tramonta mai… «Certo, ma bisogna sottolineare che può essere acquistata tranquillamente anche dai più giovani. Montata su un anello o un paio di orecchini, costa quanto uno smartphone o un buon capo d’abbigliamento. Può essere quindi un oggetto bello e prezioso da donare, veramente alla portata di tutti. E resta un bene che non si svaluta nel tempo».
Fra le tipologie dei monili, quali sono i più richiesti? «Certamente l’anello rimane il prodotto più scelto, regalato o acquistato per se. Poi vengono gli orecchini e le collane. Il classico braccialetto prezioso va un po’ meno, se non in versioni minimal, poco appariscenti, ma a volte nel look femminile prevale la scelta di un orologio di pregio». E le fedi nuziali si portano ancora? «Noi lavoriamo molto con le fedi. Abbiamo un notevole assortimento di modelli da quelle classiche alle linee più moderne, apprezzate dai più giovani. Per quanto ci riguarda registriamo che la gente continua a sposarsi e non rinuncia a questo simbolo di metallo prezioso…». Poi avete un reparto di oggetti preziosi per regali e arredo… «Si, trattiamo ancora una gamma di oggettistica per ogni esigenza di regali per eventi, anniversari, occasioni familiari o aziendali, in quest’ultimo caso personalizzabili con marchi o denominazioni». Infine, c’è un laboratorio interno al negozio, per quali servizi? «Per adeguamenti o sistemazioni immediate, legate all’acquisto. Per interventi di modifiche, manutenzioni o riparazioni più complesse e impegnative ci affidiamo a qualifcati laboratori esterni di orificeria e orologeria».
via Giacomo Matteotti, 20 RAVENNA Tel. 0544 35750
@cimattigioielleria
PUNTI DI VISTA / 3 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL COMMENTO
SCATTO MATTO
L’OSSERVATORIO
Nuovo Mercato Coperto, quello che tutti si aspettano
La città ora non è più la stessa
di Fausto Piazza
di Moldenke
Della riqualificazione dello storico mercato coperto di Ravenna se ne è parlato a lungo – dal 2013 precisamente – anche per le lungaggini dei lavori, spesso rallentati da cause di forza maggiore, che hanno caricato un progetto già molto ambizioso di grandi aspettative. In questi giorni, sul filo dell'inaugurazione e dell'apertura al pubblico, non si parla d'altro, e la curiosità è fortissima. Come mezzo d'informazione abbiamo avuto modo in anteprima di ascoltare i racconti di progettisti, investitori e gestori di questo grande spazio “pubblico” e di svelare il risultato dei lavori di ristrutturazione. Un esito, diciamolo subito, per certi versi sorprendente che finalmente restituisce alla città un vasto ambiente luminoso, confortevole, ricco di proposte enogastronomiche e conviviali, di opportunità di relax e intrattenimento. Possiamo dire che l'investimento di 13 milioni di euro è andato a buon fine, visto che ha ridato un’identità e fatto rinascere una struttura – vale la pena ricordare com'era sei anni fa – ormai abbandonata ai limiti dello squallore. Il bello della sistemazione che ha visto come propulsori Coop e Gruppo Spadoni riguarda non solo un rigoroso ed eccellente restauro conservativo dell’edificio storico ma anche la suggestione di un luogo commerciale e di aggregazione che intreccia l'antica atmosfera delle botteghe con la funzionalità e l'efficienza di un mall contemporaneo. Così il mercato di un tempo ha ritrovato il suo genius loci e ne è scaturito un luogo originale, amichevole e stimolante che non teme confronti a livello nazionale ed europeo. Peraltro il Mercato Coperto non può che diventare un polo (gravitazionale) del centro storico, attorno al quale sono cresciuti rapidamente molti bar, osterie, ristoranti che hanno soddisfatto un'annosa domanda di ravennati e turisti. Si tratta finalmente di una vasta offerta enogastronomica e per il tempo libero, che però non si dimostra sempre all'altezza della qualità che dovrebbe proporre e sviluppare. Ecco, appunto, la qualità. Nel suo ruolo centrale, e fin da subito, il nuovo mercato non potrà difettare in qualità, dei prodotti enogastronomici in vendita e del servizio: sono una quarantina gli addetti che dovranno con disponibilità, competenza e cortesia, relazionarsi col pubblico. Ecco cosa si aspettano tutti, oltre la notevole piacevolezza del luogo. L'auspico è che al di là di ciò che appare, anche questo sostanziale aspetto della gestione sia ben centrato e il successo dell'impresa assicurato.
C’è grande confusione in città, a Ravenna, da quando Cristina Mazzavillani Vien Dal Mare Muti ha annunciato, con una lettera piuttosto polemica ai dipendenti, che lascerà il Ravenna Festival per diventare direttrice del nuovo mercato coperto. Cioè, no, voglio dire, che lascerà il Ravenna Festival e basta, devo aver fatto confusione tra le principali notizie di questi giorni. Quegli stessi dipendenti, innanzitutto, hanno convocato una riunione d’urgenza per cercare di capire le futuri sorti della cultura in città: “E mo’ chi caccia i soldi?”. Poi è arrivato il sindaco, che non riesce più a dormire la notte, che trascorre invece invocando Cristina, chiedendole di ripensarci, di non abbandonarci ancora, che era troppo presto, chiedendole di proteggerci dall’alto, di restare con noi, tanto che pare sia stato il cardinale Tonini, durante una visione mistica nel corso della riunione sul bilancio del primo anno del museo Classis, a ricordargli che in realtà Cristina non è morta. Che ancora non l’ha raggiunto nel Paradiso di Ravenna, confidando al sindaco, intanto che c’era, che Dante sta apprezzando molto gli sforzi che sta facendo in vista del suo cazzo di centenario della morte, pregandogli solamente di farla finita con la chiamata pubblica dopo ‘sto benedetto 2021. Anche le Sardine di Ravenna, davvero, hanno subìto il colpo: da quando la Cristina Muti ha deciso di lasciare il Festival non sono più le stesse, non scrivono più banalità sul loro gruppo Facebook, hanno perfino cambiato data del raduno, dando il via libera a una deroga sulle bandiere: l’unica consentita sarà quella del Ravenna Festival. Le parrucchiere di Ravenna stanno pensando a un flash mob per chiedere che le foto di Cristina possano continuare a essere pubblicate sui giornali secondo un calendario prestabilito, per continuare così a promuovere tra la cittadinanza le tinte blu e viola. Il Maestro Muti, infine, è caduto dal pero: non sapeva proprio che la moglie fosse la presidente del suo Festival.
Due scatti colti al volo di due cantori della Romagna: Rudy Gatta ispirato dicitore delle poesie dialettali di Raffaello Baldini e Christian Ravaglioli con la sua fisarmonica a suonare ballabili e cantate della tradizione contadina. L’occasione è una serata al circolo “Il Camino”, tempio laico ravegnano della cultura politica repubblicana e garibaldina, dell’opera lirica e della musica e, naturalmente, della buona tavola e della convivialità [foto di C. C. - Ravenna]. Cari lettori, aspettiamo anche i vostri di “scatti matti”. Inviateli in redazione!
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVIII - n. 841 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola
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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
ELEZIONI REGIONALI/1
Bessi: «Il Patto per il lavoro ha funzionato, ora lavoriamo su disagi e diseguaglianze» Il consigliere uscente e ricandidato nel Pd: «Abbiamo sempre fatto un lavoro di squadra e dialogato con tutte le parti sociali sui diversi temi, un metodo che mi sentirei di suggerire anche al governo nazionale...» di Federica Angelini
Consigliere uscente, Gianni Bessi è oggi ricandidato per il Pd al consiglio regionale. Noto soprattutto negli ambienti economici per il suo impegno in questo settore (in particolare sul tema del gas e dell’off-shore, ma non solo), direttore della scuola di formazione politica Sottosopra, in consiglio regionale è stato membro delle commissioni Bilancio e Affari Istituzionali, Politiche economiche, Pari Opportunità, e vicepresidente della commissione speciale sulle cooperative spurie. Impossibile non partire da un breve bilancio di questo primo mandato. Quali sono secondo lei i risultati più importanti ottenuti? «Sicuramente al primo posto c’è il patto per il lavoro firmato dal presidente Bonaccini nel 2015 coinvolgendo associazioni datoriali, sindacati, mondo del volontariato, Università. Ha previsto interventi nelle crisi aziendali e fondi per la formazione e altre misure volte ad attenuare gli effetti ancora presenti della crisi del 2008. I dati sono lì a dirci che ha funzionato: dal 9 percento la disoccupazione è scesa sotto il 5 percento. Ma questo non deve bastarci, dobbiamo fare ancora meglio, soprattutto dobbiamo andare a vedere meglio quali diseguaglianze e quali disagi vivono le persone. Per me in particolare c’è poi il lavoro fatto per le Pari Opportunità, perché oltre naturalmente a finanziare tutta la rete di protezione per le donne vittima di violenza, ormai una vera e propria emergenza, c’è il grande tema della cultura della parità dei sessi, che deve riguardare anche gli ambienti di lavoro. Infine, sono molto contento del lavoro fatto in commissione Bilancio. E ci tengo a sottolineare come tutti gli obbiettivi siano stati raggiunti grazie a una grande lavoro di squadra».
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che si vedano gli esiti adesso di lavori preparati in precedenza. Inoltre, va considerato che la misura del Res è stata superata dal Reddito di cittadinanza nazionale e si sono liberati 30 milioni di risorse che sono state spese sempre sul sociale e sul tessuto economico, per esempio con l’intervento sui nidi, ma anche sull’Irap per le imprese e con un’attenzione particolare ai territori montani: aiutare le imprese in quelle zone significa aiutare tutto il tessuto sociale ed evitare lo spopolamento. Un tema molto importante su cui dobbiamo continuare a lavorare. Ma ci tengo a dire una cosa che a noi sembra scontata ma non lo è: ovunque abbiamo investito lo abbiamo fatto per tutti e non solo per determinate categorie». Il governo centrale vi sta dando una mano o vi sta piuttosto complicando la vita per questa campagna elettorale? «Sul governo, io sono stato da subito uno dei meno entusiasti dell’alleanza Pd-5 Stelle, adesso credo che dovrebbero magari utilizzare lo stesso metodo di lavoro che abbiamo noi in regione, basato sul lavoro di squadra e sul confronto tra chi davvero opera nei settori su cui vuoi intervenire. La Plastic Tax ne è stata un esempio: bisognava prima considerare le filiere produttive e del riciclo e poi intervenire». Il fatto che ormai questa campagna elettorale abA proposito di bilancio: negli ultimi mesi si hal’imbia una valenza nazionale vi è o meno di aiuto? pressione che la Regione abbia speso tanto, più che «La valenza nazionale ce l’ha per come ha impostato la in precedenza, per esempio per le scuole, il bonus nicampagna elettorale Matteo Salvini e il nostro destra-cendi, il progetto di riqualificazione della costa. E l’oppotro, come è bene chiamarlo oggi, visto che Berlusconi è passizione ha gioco facile a dire che vi state pagando la sato dal 25 al 5 percento dei voti. Quello che vedo di positicampagna elettorale... vo è che si è tornati a un bipolarismo tra centrodestra e cen«Ma questo è dovuto ai meccanismi di funzionamento trosinistra, è importante quindi che noi ci presentiamo con dell’ente. Ogni voce di bilancio corrisponde a una legge una coalizione ampia e plurale. E come controcanto a Salviregionale che segue un proprio iter ed è quindi naturale ni vediamo nascere un movimento e un’attività sociale, fenomeno importante perché la politica nasce da lì. Non è un caso che le Sardine siano partite proprio da Bologna, un laboratorio importante dove c’è l’Università e centri culturali di rilievo». Un po’ dove è iniziata anche la sua esperienza politica, nella Margherita? In questi anni turbolenti è mai stato tentato di lasciare il Pd? «La mia passione politica è in effetti nata alAgenda elettorale: l’Università, quando frequentavo Scienze Politiche e ho avuto la fortuna di poter partecipare il 7 dicembre a Bologna alla campagna elettorale del ‘96. Del resto per me l’Ulivo, il Pd, l’idea di un grande partito pluL’appuntamento clou di questa rale capace di includere più culture non è in dicampagna elettorale per il Pd scussione. Quindi no, mai avuto tentazioni». sarà il 7 dicembre alle 16 in piazCinque anni fa la campagna elettorale za Maggiore a Bologna, come fu impostata in “ticket”, quest’anno da annunciato dal presidente uscente e ricandidato, Stefano Ravenna ci sono due uomini, due nomi di Bonaccini. Partiranno pullman peso come il suo e quello dell’ex assessore da tutta la provincia (dal capoAndrea Corsini. Che campagna elettorale luogo la partenza è alle 14.20 da dobbiamo aspettarci? via della Lirica). «Ci sono quattro candidati a livello provinRestando nel Ravennate, cena ciale (vedi box p.5, ndr). Personalmente posso elettorale con Bonaccini il 10 didire che sono stato molto felice del giudizio che cembre alle 20 alla Casa delle l’assemblea del Pd ha dato sul mio operato Aie di Cervia (prenotazioni al nuchiedendomi di ricandidarmi. E farò una cammero 0544 971042). E tra i prospagna incontrando persone, imprenditori, lasimi appuntamenti elettorali c’è voratori come ho sempre fatto». inoltre l’incontro il 12 dicembre Se fosse eletto ma la coalizione dovesse a San Pietro in Vincoli, nella sala perdere, come immagina l’opposizione? della circoscrizione alle 18.30, «Per rispondere voglio citare il capitano delsull’emergenza della cimice asial’Uruguay prima della finale al Maracanà contica a cui prendono parte l’assestro il Brasile ai mondiali del ‘50. Di fronte a tutsore regionale all’Agricoltura Siti, che davano per vincente la squadra di casa, mona Caselli ed esperti sul tema prima di entrare in campo, ai compagni disse: oltre al consigliere regionale e “Non ho mai perso una partita prima di giocarcandidato Gianni Bessi. la”. E sinceramente mi sembra che la Lega pensi un po’ troppo di essere quel Brasile...».
POLITICA / 5 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
ELEZIONI REGIONALI/2
Corsini: «In questi anni la Regione ha premiato il nostro territorio» L’assessore al Turismo nella giunta Bonaccini candidato a Ravenna nel Pd: «Sono fiducioso, vinceremo. La mia lunga carriera politica? Un punto di forza» di Luca Manservisi
Assessore uscente con una delega pesante come quelPigna, ndr) dicono di aver presentato prima il progetto la al Turismo – in una regione «passata in quattro anni ma a me non interessa di chi sia un progetto, non sono da 45 a 60 milioni di presenze», come sta rivendicando mai pregiudizialmente contro, ragiono per il bene del in questi ultime settimane il presidente Stefano Bonaccimio territorio». ni – il cervese Andrea Corsini, ormai ravennate d'adozioIn generale, quli sono i progetti che non è riuscine, è la vera novità tra i candidati consiglieri della proto a completare, o comunque quelli che vorrebbe vincia del Partito democratico alle elezioni regionali del portare a termine in caso di vittoria? 26 gennaio. «Rivedere la classificazione alberghiera, quindi la coCorsini, quando e come nasce questa candidatusiddetta legge 16, e poi trasformare la linea Ravenna-Rira un po’ sorprendente? mini in una vera metropolitana ferroviaria». «Nasce tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Il seMa la rivedremo assessore, in caso di vittoria? gretario provinciale, dopo la rinuncia di Mirco Bagnari «Non ne abbiamo parlato, deciderà il presidente, sono (consigliere uscente di Fusignano, ndr) ha chiesto la mia diconcentrato sulla campagna elettorale». sponibilità: ci ho pensato due giorni e poi ho accettato Quanto fa paura Salvini? con entusiasmo. Non lo avevo previsto, ho fatto l'assesso«Io sono molto fiducioso, sarà una partita aperta ma re e quindi mi sono occupato di tutta la regione ma ho sono convinto che vinceremo perché la sfida è tra Bosempre mantenuto un legame molto stretto con il mio naccini e Borgonzoni, anche se Salvini tenta di nasconlare sulla comunicazione social». territorio. Avrei fatto comunque campagna elettorale per dere la sua candidata, che finora non ha detto nulla su A proposito, cosa ne pensa delle Sardine? Bonaccini, da Piacenza a Rimini, ora invece semplicequello che intenderà fare per l'Emilia-Romagna, se non «È un movimento che ha portato entusiasmo, aria mente mi sto concentrando su Ravenna e penso di poter liberarla dal Pd. I cittadini sanno quello che siamo e nuova, in piazza ci sono molti giovani. È auspicabile che dare il mio contributo per la vittoria del centrosinistra». quello che abbiamo fatto, anche se ci sono ancora cose però il tutto si traduca poi in voti a Bonaccini e al centro Cosa ne pensa della sfida inedita tutta ravennada migliorare, certo, penso all'occupazione da qualificasinistra, per riaffermare certi valori. Io sono stato in te tra lei e Gianni Bessi, due big del partito locale? re, anche se qui la disoccupazione è la metà di quella itapiazza a Rimini, dove ho cantato Romagna Mia, e lo sarò «Non credo sia una sfida, siamo complementari, lui si liana. Ma dall'altra parte c'è il nulla, se non un vago moa Ravenna (il 5 dicembre, vedi p. 6, ndr)». è occupato di alcune tematiche, io di altre. C’è un ottimo dello della sanità lombarda che, con il 50 percento in A proposito di campagna elettorale, non crede rapporto con Gianni, così come con le altre candidate mano privati, io non voglio in Emilia-Romagna». potrebbe pesare negativamente il fatto di avere al(Manuela Rontini e Mirella Dalfiume, ndr), ognuno farà la Dovrebbe essere un esperto della comunicaziole spalle una lunga carriera politica? sua partita e alla fine il vantaggio sarà per il partito». ne salviniana, visto il libro pubblicato da sua mo«Al contrario, lo considero un punto di forza. Perché Di quali risultati va più fiero in questi cinque anni? glie… Vi aiutate a vicenda, sul tema? più che il politico, io ho fatto l'amministratore, a Cervia, «Se è vero che la politica non è fatta solo di numeri, «Io non l’aiuto, Margherita (Barbieri, giornalista auRavenna, in Regione, in Provincia, e per questo conosco credo però sia giusto sottolineare come la Regione in trice del libro “La Bestia di Salvini”, ndr) è bravissima bene il territorio, le sue problematiche, di cui ho sempre questa legislatura abbia premiato come mai prima la da sola. Mi dà invece lei qualche consiglio, in particocercato di occuparmi». provincia di Ravenna. Dalla promozione turistica, con circa 100mila euro all'anno al solo Comune di Ravenna, fino ai 5 milioni per la riquaCorsa per le preferenze lificazione degli stradali retrodunali, un progetto che tra l'altro iniziai io quando ero assessore a quattro a Ravenna ma che poi non si poté portare avanti per mancanza di fondi regionali. O ancora, il Come noto, il 26 gennaio si vota milione di euro per il nuovo palazzetto e il milioper eleggere il nuovo presidente ne e mezzo per Dante 2021, così come per Cerdella Regione Emilia-Romagna e rinnovare l’assemblea regionale. via i 3 milioni di euro per il Magazzino Darsena Nella scorsa tornata, con la vittoe i 2,5 tra rotonda delle Saline e Borgomarina». ria del centrosinistra, il territorio Le presenze turistiche è vero che sono ravennate elesse tre consiglieri complessivamente cresciute, ma guardandel Pd (Mriko Bagnari, Gianni do i dati di Ravenna i lidi continuano a sofBessi e Manuela Rontini) e uno frire… della Lega Nord (Andrea Livera«La città d'arte in questi anni ha fatto passi da ni). In questo 2020, Mirko Bagigante, sui lidi ha pesato la riapertura di mergnari, apprezzato consigliere cati che avevano avuto problemi in passato. I liproveniente dalla Bassa al termidi ravennati sono meno strutturati rispetto ad ne del primo mandato, ha decialtri, i servizi e la ricettività alberghiera non soinarie ra o rd c e m b re t s so per ragioni personali di non e r no quelli di Cervia, il prodotto è più fragile. Dobi u Apert 7-14-21 d5-19 ricandidarsi. Questo ha dato vita biamo lavorare sulla riqualificazione e credo o 1 t n. a e b 3 a 1 s a un’inedita “sfida” tra due ra. a ve n che il progetto dei nuovi stradelli cambierà la u l o re 9 a d vennati, due uomini noti sul terperto percezione che si ha delle nostre località. Contib re a 1 2 e 1 4 - 1 8 m ritorio soprattutto negli ambiene v o nuando poi a puntare sui grandi eventi sportiIn n o re 8 ti economici, Gianni Bessi e Anvi». drea Corsini, che abbiamo deciLa problematica principale di Ravenna, di so di intervistare insieme. Con cui si chiede conto anche alla Regione, è conloro corre per la riconferma la siderata spesso l'isolamento… faentina Manuela Rontini (che «Sotto questo aspetto la priorità è far sbloccaabbiamo intervistato di recente) re ad Anas quei 100 milioni che ha a disposizioe Mirella Dalfiume dalla Bassa lune per la viabilità di Ravenna, per Classicana e ghese. La corsa alle preferenze è Ss 16. Poi è necessario rilanciare il tema delquindi apertissima. l'E55, erroneamente accantonato dal governo Gentiloni. E infine sono per un potenziamento della Ravegnana, visto che con il nuovo hub portuale e il rilancio dell'aeroporto di Forlì non sarà più sufficiente. Ho letto che altri (in particolare in città la lista civica La
6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
REGIONALI/CAMPAGNA ELETTORALE
Arriva Salvini a Ravenna e le sardine spostano la data del raduno Il leader della Lega ha annunciato la sua presenza il 5 dicembre all’inaugurazione della sede tra via Rasponi e piazza Kennedy. Il movimento “antileghista” ha deciso di far coincidere il ritrovo in Darsena con l’evento
Finalmente l’annuncio tanto atteso da sostenitori e anche oppositori è arrivato: Matteo Salvini, il segretario delle Lega impegnato nella campagna per le Regionali in favore della candidata Lucia Borgonzoni, sarà anche a Ravenna. L’occasione è l’inaugurazione della sede elettorale del Carroccio in città, nel cuore della città, nell’angolo tra via Gioacchino Rasponi e piazza Kennedy alle 19 di giovedì 5 dicembre. Una notizia che è arrivata qualche giorno dopo che le “sardine di Ravenna” avevano annunciato il primo raduno il 4 dicembre, in Darsena, in occasione della Liberazione della città. Come ormai noto, le sardine sono un movimento nato dal basso che si muove proprio in contrapposizione alla Lega e Salvini al grido di “L’Emilia-Romagna non si lega”. Nato a Bologna nel giorno in cui Salvini apriva la campagna elettorale per le Regionali, il movimento si è poi esteso a macchia d’olio in tutta Italia e naturalmente in regione dove Salvini già a Modena e a Rimini è stato accolto da migliaia di persone in piazza che contestano, in primis, la politica del cosiddetto “Capitano”. Un movimento di piazza che al momento non ha una rappresentanza politica definita. Convizione di alcuni è che Salvini, abile stratega della comunicazione, per Ravenna possa aver scelto il 5 dicembre proprio perché le sardine avevano annunciato il loro flashmob il giorno prima. Visto che ormai il duello delle piazze è diventato il leit-motiv della campagna elettorale. Quel che è certo è che il gruppo delle sardine ravennati ha deciso di spostare il proprio raduno al giorno successivo a quello inizialmente preventivato proprio per riservare al leader leghista la stessa accoglienza che ha ricevuto nelle altre città della regione allo scopo dichiarato di oscurare mediaticamente la sua presenza e mostrare che esiste anche un’opposizio-
ne (visto peraltro la latitanza in questo senso dei partiti coinvolti dalla competizione dalle piazze). L’obiettivo dichiarato è di cinquemila persone e l’appello è rivolto a tutta la Romagna: «Muoviamoci in banco – si legge sulla pagina Facebook dell’evento –. Siamo tanti e uniti. I numeri sono dalla nostra parte, vediamo se scappano nuovamente cambiando data come hanno fatto in altre città. Non solo Ravenna ma l’intera Romagna è chiamata ad essere presente alla manifestazione». Sarà dunque una conta quella che si farà la sera del 5 dicembre, in una Darsena sterminata che oggettivamente rischia di essere un po’ dispersiva e l’angolo del centro storico
dove la Lega insedierà la propria sede temporanea (unico partito al momento ad aver fatto una scelta simile). Chi vincerà, il consigliere regionale della Lega Andrea Liverani non ha dubbi: «Ben vengano le sardine, i salmoni, gli sgombri e i pesci palla. Matteo Salvini e la Lega non hanno bisogno di “scontrarsi” o confrontarsi con questi manifestanti perchè hanno il sostegno del popolo e di tutta la gente che non manifesta contro, ma che vuole una proposta di cambiamento. La Lega crede nei programmi, nelle proposte, sta in mezzo alla gente per ascoltare non per protestare. Vi aspettiamo numerosi e felici all'inaugurazione della sede della Lega».
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POLITICA / 7 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
REGIONALI/IL COMMENTO
CON LA LISTA DI BONACCINI SI ANNUNCIA LA CONTA INTERNA I nomi di Vandini e di due renziani tra i ravennati possibili in lizza Elezioni difficilissime, quelle dell’Emilia-Romagna, un po’ per tutti, ma forse più di tutti per il Pd, per quanto anche per i 5 stelle non si prospetti precisamente una passeggiata. Ma il Pd è certamente quello che ha più da perdere. In primis naturalmente perché rischia di essere sconfitto dal centrodestra e perdere la Regione simbolo e, con la sconfitta, di far tracollare il governo già in equilibrio precario. Ma i nemici per i dem non sono solo quelli dall’altra parte della barricata. E non sono nemmeno solo i colleghi di governo grillini. A far paura infatti c’è anche l’elemento nuovo di questa consultazione, quell’entità ancora non ben definita detta “Lista del presidente”che funzionerà come le altre, ma non avrà simbolo perché vi confluiranno quelle forze che sostengono il presidente ma non intendono presentare il proprio simbolo. Tra queste ci sono sicuramente Italia Viva di Renzi e anche Italia in Comune di Pizzarotti. Lo scopo è attirare voti oltre lo schieramento, ma l’effetto sarà anche quello di un travaso di voti interno. Ognuno metterà i suoi uomini e le sue donne e farà campagna per loro. Sarà quindi una prima misurazione dei renziani, ma non solo, che potrebbero drenare molti voti dal Pd e cambiare gli equilibri in Assemblea. Una lista che sarà favorita anche dalla campagna elettorale di un Bonaccini che si presenta con manifesti non a caso senza alcun simbolo a suo sostegno. Anche perché, va detto, ancora non è chiarissimo quanti ce ne saranno. Di sicuro a sinistra ci sarà Coraggiosa, che mette insieme “bersaniani” e Sinistra Italiana e parte del mondo civile e che, come tutti, potrebbe rivelarsi determinante. Ma il vero test questa volta riguarda la novità e, dentro la novità, le preferenze prese dai singoli candidati indipendentemente dall’elezione. Chi saranno i quattro volti ravennati candidati? Le trattative sono appunto in corso tra renziani e “pizzarottiani” e, tra i volti noti, non è escluso che possa essere candidato l’ex consigliere comunale grillino Pietro Vandini. (fe. an.)
IL CASO
Unione della Bassa: Davide Ranalli si dimette dalla presidenza L’opposizione: «L’ente perde credibilità» Il sindaco di Lugo ha sorpreso colleghi, mondo politico ed economico Su Facebook ha scritto: «Non sono disposto a tutto pure di restare» Uno strappo come non se ne erano mai visti nell’Unione della Bassa fin dalla sua fondazione. Davide Ranalli, sindaco di Lugo, si è dimesso dalla presidenza a pochi mesi dal suo insediamento. Un ruolo, il suo, ovviamente determinato anche dal fatto che Ranalli è il sindaco del comune più importante dell'Unione per numero di abitanti e non solo. Su Facebook Ranalli si limita a scrivere: «Rifuggo dall’idea per la quale, quando si ha la fortuna di governare enti prestigiosi, si sia disposti a tutto pur di restare. Per questo motivo ho scelto di dimettermi da Presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Adesso deve essere il tempo delle scelte importanti e di avere una viDavide Ranalli sione ambiziosa per l’Unione così come l’abbiamo pe Lugo». Il tutto peraltro a pochi giorni dall'approvazione del bilancio previsionale dell'ente. È evidente che una scelta simile nasce da una discordanza di vedute dei colleghi, per quanto non esplicitata. E i colleghi, per voce della vicepresidente Eleonora Proni (sindaco del secondo comune più importante dell’Unione, Bagnacavallo) si sono affrettati a precisare: «Il percorso avviato dall’Unione non è in discussione e, in tempi molto rapidi, ci stiamo già adoperando per definire un nuovo assetto di governo. È nostra responsabilità garantire continuità ai servizi e alle progettualità in corso e il valore collegiale dell’Unione dei Comuni sta anche nella capacità di affrontare e superare visioni a volte divergenti, ma sempre orientate al bene
AGENDA Cena di Natale di Lista per Ravenna e incontro con la cittadinanza Il gruppo consiliare di Lista per Ravenna organizza per venerdì 6 dicembre alle 20, la tradizionale cena natalizia al ristorante Lidò di Lido di Dante, in viale Marabina 215. Aperta a tutti, sarà occasione d’incontro con la cittadinanza per fare pubblicamente il punto sulle attività svolte dalla lista civica nel Consiglio comunale e nei Consigli territoriali di Ravenna. Le prenotazioni possono essere effettuate alla segreteria del Gruppo consiliare (0544-492225; grulistara@comune.ra.it), o a Stefano Donati (347-7915584), oppure direttamente al ristorante (0544-494089). Segnalando eventuali problemi, Lista per Ravenna provvederà al trasporto.
Call to Action: incontro in Sala Buzzi sul piano triennale dei lavori pubblici Il gruppo misto a Palazzo Merlato, composto dai grillini Marco Maiolini ed Emanuele Panizza (fuoriusciti dal gruppo CambieRà con cui erano stati eletti), in collaborazione con il gruppo Call To Action organizzano per venerdì 6 dicembre alle 20.40 alla sala Buzzi in via Berlinguer 11 per esamiare il piano triennale dei lavori pubblici del Comune di Ravenna e il documento unico programmatico che il Consiglio comunale si appresta ad approvare.
Cambiamenti climatici: se ne parla a Santa Maria in Fabriaco con “L’Altra Emilia Romagna” Venerdì 6 dicembre alle 19 incontro all’ex Casa del Popolo di Santa Maria in Fabriago sul tema “Cambiamenti climatici - cause, conseguenze globali e locali, quali pratiche adottare”. Coordina Tiziano Bordoni, interviene Riccardo Gennari, divulgatore naturalistico e guida ed educatore ambientale. Saranno presenti i candidati ravennati de L’Altra Emilia Romagna (in corsa per le regionali da sola): Paolo Vaglianti, Valeria Ricci, Alessandro Bongarzone e Vilma Lama.
comune». Ora, per la successione, si parla della stessa Proni o di Daniele Bassi, di Massa Lombarda. Ma chiunque siederà al posto di Ranalli potrebbe non avere vita facile se il principale comune non condivide le linee dell’operato. Ovviamente non si sono fatte attendere le reazioni dell’opposizione. Enrico Zini, capogruppo Lega in Unione dei Comuni ha dichiarato: «Questo gesto, oltre che improvviso, è anche improvvido e conferma il momento di debolezza e di smarrimento che vive da tempo la Giunta dell'Unione dei Comuni». E ancora: «Questa situazione sicuramente non favorisce la credibilità dell’Ente che si è dimostrata un teatrino di "prime donne"». Rifondazione comunista, anch’essa all’opposizione, ha espresso stupore di fronte all’accaduto e si chiede quale sarà il destino dell’ente. Parla di “momento delicato dell’Unione” Italia Viva e auspica in tempi brevissimi la nomina di un nuovo Presidente dell'Unione e alcune modifiche, come l’alleggerimento del «sovraccarico dei sindaci aumentando la collaborazione tra gli assessori omologhi» e la creazioni «dei canali di dialogo permanenti e condivisi con le associazioni di categoria , i territori vicini e le istituzioni di livello superiore». E anche il tavolo dell’imprenditoria della Bassa Romagna esprime le proprie perplessità e si augura che «al più presto venga ricomposto a pieno il quadro istituzionale». Molto – dicono le imprese – «è ancora da fare per dare piena attuazione al Patto per lo sviluppo del territorio e delle sue aziende».
8 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
L’INAUGURAZIONE
Ecco il nuovo mercato coperto di Ravenna, tra gastronomia e mobili d’antiquariato 5 dicembre 2019: rinasce la struttura dopo un investimento di 13 milioni di euro di Coop Alleanza 3.0 e Molino Spadoni Il sindaco: «Una perla degna di una grande capitale». Oltre 40 persone assunte, chioschi aperti tutti i giorni fino a mezzanotte
«Una perla che non ci si aspetta di trovare in una città di provincia ma in una grande capitale, come del resto è Ravenna, che se lo meritava, uno spazio così. Un lavoro strepitoso per cui mi sento di ringraziare gli investitori a nome di tutti i cittadini ravennati e che dimostra come sarebbe servita davvero tanta prudenza prima di polemizzare su un progetto ancora in divenire». Il sindaco Michele de Pascale non trattiene il proprio entusiasmo al termine della visita guidata (riservata alla stampa) al nuovo mercato coperto di Ravenna, a 48 ore dall’inaugurazione di giovedì 5 ottobre (ore 10.30), oltre sei anni dopo l’aggiudicazione del bando pubblico del Comune a Coop Adriatica (dal 2016 Coop Alleanza 3.0), che l’ha ottenuto in gestione per 35 anni. Un investimento di circa 10,4 milioni di euro da parte della cooperativa che si è occupata della ristrutturazione e vi ha allestito un nuovo punto vendita ben visibile (grazie a un insegna luminosa di colore rosso) non appena varcato l’ingresso principale, ma di certo poco impattante (con i suoi poco più di 200 metri quadrati occupa meno di un quinto della superficie). Il resto della struttura è occupato da bar, punti ristoro e botteghe artigiane a cura di Molino Spadoni, il cui marchio invece è quasi assente. «Abbiamo preferito dare al mercato coperto una propria
A sinistra Leonardo Spadoni con Andrea Volta, rispettivamente amministratore delegato di Molino Spadoni e vicepresidente di Coop Alleanza 3.0, le due aziende che hanno dato vita al nuovo mercato coperto; a destra l’ala con la zona ristorante
identità – ha spiegato Beatrice Bassi, amministratore delegato di MC, la società appositamente creata da Molino Spadoni per il progetto, con un investimento complessivo di 2,7 milioni che porta così a oltre 13 quelli complessivi che sono stati necessari per la riqualificazione della storica struttura di piazza Costa –; l’idea è quella di riportare nel cuore della città le botteghe storiche e di conseguenza i ravennati a fare la spesa in centro». Ecco quindi (oltre al
reparto ortofrutta biologico gestito direttamente da Coop) la pescheria, la macelleria, la pasta fresca con le sfogline al lavoro in bella vista, il banco formaggi («con alcune chicche provenienti da tutta Italia») e quello dei salumi, le focacce, le pizze. Sette chioschi che resteranno aperti tutti i giorni dalle 8 a mezzanotte (il supermarket invece chiuderà alle 21). Oltre quaranta i nuovi assunti che avranno l’arduo compito di far girare a pieno ritmo un locale di
certo ambizioso, che naturalmente non c’era in una città come Ravenna, che vuole essere aperto a tutti e per tutto l’arco della giornata, con possibilità di consumare sul posto i prodotti un po’ ovunque e due (piccoli) ristoranti dove sarà possibile ordinare a qualsiasi ora. A completare il quadro il caffè-pasticceriagelateria-cioccolateria con un ingresso anche su via Cavour, gestito direttamente dal prestigioso marchio Caffè Pascucci, e soprattutto il
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ECONOMIA / 9 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
A destra una foto scattata dall’ingresso del nuovo mercato coperto; a sinistra il nuovo piano rialzato; qui sotto il banco salumi e formaggi e il punto vendita Coop
piano rialzato, la vera novità del progetto architettonico firmato Paolo Lucchetta, complessivamente davvero riuscito in ogni suo minimo particolare, almeno a occhi profani (e come sottolineato anche dall’architetto Tiziana Maffei, direttore dei lavori e da pochi mesi alla guida della Reggia di Caserta). Collegato con una scenografica scala mobile che si fa notare soprattutto per i corrimano di un colore rosso brillante, il piano sopraelevato
del mercato coperto è un grande open space a disposizione di tutti, assicura ancora Bassi. Da sfruttare senza alcun obbligo di consumazione, anche dagli studenti solo per ricaricare il proprio smartphone, per esempio. Uno spazio ideale per incontri letterari, essendo qui presente anche il book corner di librerie.Coop, ma anche concerti o spettacoli, con tanto di palco fisso, maxi schermo e uno spazio gestito in collaborazione con la Fondazione Ravennantica,
che consegnerà ai clienti del mercato coperto anche biglietti per Museo Classis e Domus dei Tappeti di Pietra. La musica farà da sottofondo all’area sopraelevata per tutta la giornata e in particolare sarà protagonista alla sera, con l’obiettivo di renderlo un luogo vissuto dai giovani, con tanto di cocktail bar. Ed è qui che sul bancone spicca una gargolla in terracotta, scultura originale acquistata in un mercato di antiquariato nel corso di questi anni da Molino
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Spadoni in previsione dell’allestimento. Insieme a banconi, lampadari, tavoli, sedute: quasi tutti pezzi unici, in grado di dare fin dalla prima occhiata un’identità piuttosto forte al mercato. A gestire il tutto un consorzio creato dagli stessi Molino Spadoni e Coop Alleanza 3.0, i cui rappresentanti legali sono di Igd Management, del noto gruppo che gestisce centri commerciali, tra cui l’Esp di Ravenna. Luca Manservisi
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10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
CAMERA DI COMMERCIO
Manifattura: 2.858 imprese in provincia Produzione industriale in aumento dell’1,9 percento nel terzo trimestre
L’andamento tendenziale del terzo trimestre del 2019 per l’industria manifatturiera in provincia di Ravenna segna un recupero dell’output produttivo, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, che si associa ad una ripresa di tutte le altre variabili osservate, in contro tendenza rispetto a quanto invece rilevato nei precedenti trimestri dell’anno in corso. È la sintesi dell’indagine congiunturale realizzata dalla Camera di Commercio di Ravenna in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna. I risultati della rilevazione mettono infatti in evidenza che nel terzo trimestre del 2019 tutti i principali indicatori dell’industria in senso stretto della provincia di Ravenna sono positivi: nel periodo luglio-settembre 2019, la produzione industriale della nostra provincia evidenzia un aumento pari a 1,9 percento, crescita superiore a quella rilevata mediamente nel 2018, anno che si era chiuso in positivo con il buon risultato della maggior parte degli indicatori. Alla dinamica positiva della produzione, si è associata quella del fatturato complessivo, che mette a segno una crescita tendenziale dello 0,6 percento, ritornando al segno positivo agganciato già a partire dal 2015; in lieve recupero anche la componente estera del fatturato, che genera uno 0,3 percento. Gli ordinativi complessivi ritornano alla tendenza positiva, con una buona crescita pari a 2,1 percento, rispetto all’analogo trimestre del 2018; inoltre, l’espansione del processo di acquisizione degli ordini ha coinvolto pure la componente estera (0,2 percento), anche se solo parzialmente. In provincia di Ravenna continua la flessione nel numero delle imprese attive, sia in totale (-1,1 percento) che nel settore industriale (-1,8 percento) e come si evince dai valori relativi, per il comparto industriale la contrazione è stata un po’ più accentuata. A fine settembre 2019 sono risultate 2.858 le imprese industriali attive della nostra provincia, con una diminuzione corrispondente a 51 unità in meno rispetto alla stessa data dell’anno precedente. L’incidenza percentuale, cioè il peso del settore manifatturiero sul totale delle imprese attive della provincia di Ravenna, risulta pari a 8,1 percento; 11,1 in Emilia-Romagna e 9,8 mediamente per l’Italia.
AMBIENTE Ospedali, in mensa spillatrici di acqua: stop bottigliette
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Radici di Luce
LOTTA ALLE COOP SPURIE, VENTI INDICATORI PER RICONOSCERLE Presentata la relazione della commissione regionale
Indagine congiunturale. Il numero delle aziende del settore è in calo dell’1,8 percento rispetto al 2018
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LAVORO
Nelle mense dei presidi ospedalieri del Ravennate (Ravenna, Faenza e Lugo) – così come già accadeva a Rimini, Riccione e Cesena – sono stati installati apparecchi per la spillatura dell’acqua, sia naturale sia gasata, e sia a temperatura ambiente che raffrescata: in questa maniera si risparmieranno circa centomila bottigliette d’acqua all’anno (corrispondenti al numero di pasti effettuati nelle mense dei tre presidi). Tenuto conto che si possono stimare 26 grammi di plastica per ogni bottiglietta, si parla di oltre due tonnellate e mezzo di plastica. I tavoli sono stati dotati di caraffe con le quali i dipendenti che vanno a mangiare possono attingere liberamente l’acqua. Sono stati infine inseriti bicchieri riciclabili e non usa e getta. Anche gli operatori che asportano il pasto possono attingere alle spillatrici, semplicemente dotandosi di proprie borracce.
Formalmente sono coop ma utilizzano la forma cooperativa in modo strumentale, senza rispettarne le finalità mutualistiche. Sono le cosiddette cooperative spurie, una distorsione del mercato del lavoro che si lascia dietro macerie. Per contribuire alla lotta contro le coop spurie la Regione ha messo a punto un documento che contiene tutti gli elementi necessari a definire, grazie all’utilizzo delle banche dati accessibili, gli indicatori quantitativi e qualitativi potenzialmente rivelatori della presenza di una cooperativa falsa. Lo stesso procedimento può essere applicato anche alle false imprese. Il documento è la relazione finale dei lavori della Commissione speciale di studio della Regione (scaricabile in versione integrale dal sito internet della Regione). Il consigliere ravennate Gianni Bessi (Pd) era accanto al collega Luca Sabattini, presidente della commissione, in occasione della presentazione del lavoro fatto alla stampa. Sabattini ha spiegato che il documento non intende essere solo uno studio ma anche una proposta di lavoro che coinvolga non solo i soggetti preposti ai controlli. «Abbiamo concordato su venti indicatori grazie ai quali è possibile individuare quando una cooperativa può essere definita spuria. Alcuni indicatori sono qualitativi e altri quantitativi. Il punto di arrivo è avere una stringa di informazioni che non siano rivolte solo gli organi di controllo, ma siano open. E su questo costruire un’alleanza per contrastare il proliferare di queste forme spurie di cooperazione». Alcuni dei venti indicatori: manca associazione alle centrali cooperative; assenza di attività sindacale, mancata applicazione di un contratto collettivo; la durata della coop; monocommittenza; indebitamenti bancari anomali; presenza di stessi amministratori in più società. Dal canto suo Gianni Bessi ha insistito sul fatto che la relazione debba essere divulgata in modo da sostenere le imprese e le cooperative sane e controbattere quelle che invece operano nella distorsione della concorrenza e salariale. Numeri sull’incidenza delle false coop sul totale non ci sono: «È difficile stabilirlo perché il lavoro del commissione è stato di studio e non di indagine come quelle parlamentari». Una cosa però è emersa nel corso delle 35 audizioni di soggetti interessati: «I settori dove proliferano di più sono quelli contraddistinti da alta densità di lavoro e basso valore aggiunto, dove spesso la manodopera straniera è più frequente e più facilmente ricattabile. Nel territorio ravennate questi settori sono in particolare la logistica e la ricettività turistica». (and.a.)
ECONOMIA / 11 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
PORTO E AMBIENTE NEL CANALE Il relitto della Berkan B scivola verso il fondo Allarme di Ap: «Rischia di ribaltarsi»
Pialassa Piomboni, la fine dei lavori prorogata al 2023 Ci sono ancora problemi sui materiali da utilizzare per l’argine di 11 ettari Il cantiere partì nel 2012 e si prevedeva di completarlo nel 2014
Potrebbero concludersi nel 2023, vale a dire nove anni dopo quanto previsto inizialmente, i lavori nella pialassa Piomboni di Marina di Ravenna. La Regione Emilia-Romagna lo scorso 4 novembre ha concesso ad Autorità portuale una proroga di quattro anni alla validità della Valutazione di Impatto Ambientale concessa nel 2009. Secondo quanto scritto da Ap nella richiesta, l'88 percento dei lavori è terminato. La medesima percentuale è indicata nell'atto del dicembre 2018, quando l'ente di via Antico Squero chiese un’altra proroga, quella volta di un anno. Va precisato che la percentuale è indicativa dell'indice economico del progetto: in altre parole i lavori sin qui realizzati hanno coperto l'88 percento dei 32 milioni di euro stanziati per l'intervento. Secondo quanto spiega Ap ciò che impedirebbe di completare i lavori sono problematiche per «l’utilizzo di parte dei sedimenti originariamente individuati che hanno ritardato la realizzazione delle opere previste, con la conseguente necessità di prevedere operazioni di cernita preliminari al loro utilizzo». Prima il cambio di criteri ministeriali sul materiale usato in origine, che ne ha reso impossibile l'utilizzo, poi alcuni rilievi di Arpae: negli anni sono stati questi intoppi a fermare il progetto di separazione tra porto e Pialassa, un risanamento – così battezzato nel progetto ma contestato da molti – che si sarebbe dovuto concludere nel 2014, circa due anni e mezzo dopo il loro av-
vio. La proroga alla Via chiesta, e concessa dalla giunta regionale, è la più lunga mai arrivata. La Valutazione di Impatto Ambientale che porta la data del 2009 sarebbe dovuta essere valida per cinque anni. Una prima proroga di tre anni è arrivata nel 2014 (quando emerse la questione del cambio dei criteri ministeriali di classificazione dei fanghi), a cui ne è seguita
Il relitto della motonave Berkan B, ormeggiato alla penisola Trattaroli nel canale Piomboni, si è inclinato ancora e mette a rischio la sicurezza della navigazione. Lo hanno rilevato durante un sopralluogo i tecnici di Autorità portuale, lo scorso 22 novembre. La Capitaneria di Porto è stata immediatamente avvisata ma la situazione dal punto è apparsa complicata: il bando di gara per la rimozione del relitto è stato pubblicato ma si è ancora nella fase burocratica dell’affidamento dell’appalto. Ap osserva in un documento che «la tempistica necessaria per la conclusione della procedura» non è «compatibile con l’esigenza di intervenire urgentemente». L’ente ha chiesto alla Procura (attualmente il relitto è sotto sequestro) il permesso di eseguire operazioni di rinforzo sotto la sorveglianza della Capitaneria. Nulla osta concesso il 28 novembre. L’inclinazione della motonave riscontrata fa presupporre il rischio di scivolamento verso il centro del canale Piombone. Così Ap ritiene necessario potenziare le strutture di contenimento. I lavori costeranno 39mila euro, una cifra che essendo inferiore a 40mila euro permette procedure di affidamento più snella. Sarà l’Ecotec di Rimini ad occuparsi dell’operazione. (al.mo.)
una nel 2017 di 18 mesi. Poi la terza del 2018. Infine quest'ultima, di ben quattro anni. Il primo lotto del progetto – l'escavo a 9,4 metri del tratto di canale che corre tangente alla valle – è stato realizzato. A mancare è il completamento degli interventi ambientali, che il presidente di Autorità portuale Daniele Rossi nel marzo scorso, durante una seduta del con-
siglio comunale, prevedeva fossero terminati entro l'inizio del prossimo anno. Una proroga così lunga fa pensare che la proiezione è ottimistica. Anche perché – ha avvertito la Regione – il nuovo piano di utilizzo di materiale presentato da Ap dovrà prima passare il vaglio di Arpae. Autorità portuale avrebbe già individuato alcuni sedimenti per riempire l'argine, provenienti però da un'area esterna al sito di diversa provenienza rispetto a quelli esaminati negli anni precedenti. Per questo il piano di utilizzo di tali materiali dovrà essere approvato dall'Agenzia regionale per l'ambiente prima dell'avvio dei lavori. In particolare c'è la necessità di completare il grande argine di separazione (11 ettari che saranno messi a servizio del porto). A fine lavori la pialassa Piomboni dovrebbe misurare 145 ettari, un terzo rispetto alla superficie sulla quale si estendeva nel 1954. Alessandro Montanari
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14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
URBANISTICA
Un rendering di una veduta aerea del Pua per il quartiere San Giuseppe di Ravenna. Nella pagina accanto sono evidenziate a colori le tre aree dove è prevista la concentrazione degli interventi urbanistici. Nell’immagine in basso invece il tracciato previsto per la nuova bretella che dovrà completare la circuitazione del quartiere
Mille nuovi abitanti e più integrato: così può cambiare l’ex quartiere Anic Approvato un piano urbanistico attuativo (Pua) per 21 ettari, resterà valido fino al 2024 Previsti un centro sportivo con piscina e la bretella per togliere traffico da viale Mattei Se il piano urbanistico attuativo (Pua) appena approvato dalla giunta comunale di Ravenna sarà portato davvero a termine, entro i prossimi cinque anni il quartiere San Giuseppe (ex villaggio Anic) cambierà completamente volto, allargandosi e disponibile ad ospitare mille nuovi abitanti. Il Pua riguarda una superficie totale di 216mila metri quadrati a cavallo di due grandi lotti: il più grande è il comparto Agraria, ovvero 138.330
metri quadri tra via dell'Agricoltura e via Bisanzio, in cui sarà realizzata un'urbanizzazione prevalentemente residenziale; a completare l'opera di urbanizzazione 77.670 metri quadri tangenti a via Mattei, destinati in questo caso non soltanto a case e appartamenti ma anche a servizi. Il progetto prevede tra l'altro una nuova viabilità di connessione a nord di via Sant'Alberto e il completamento della viabilità di circuitazione a sud. Non
una questione di poco conto: la mancata realizzazione della bretella stradale in zona fa sì che via Mattei sia utilizzata a completamento della circonvallazione sud con una quantità di traffico che la rende meno sicura e anche con mezzi pesanti che, pur se non potrebbero, la attraversano. Va tenuto in considerazione inoltre che tale via avrebbe un aggravio ulteriore di mezzi in transito, rispetto ad oggi, dopo la realizzazione dell'opera di urba-
nizzazione prevista dal Pua. La stessa relazione tecnica ritiene il completamento della circuitazione sia un obiettivo fondamentale perché in questo modo via Mattei tornerebbe a “riconfigurarsi come mera strada urbana, vivibile e percorribile”. Del resto l'intenzione è proprio quella di fare del quartiere San Giuseppe un quartiere più integrato con la città, facendogli superare la sua “condizione storica di ambito marginale” a cui lo ha condannato la separazione con la linea ferroviaria e la vicinanza al Polo Chimico, in funzione del quale era nato. La situazione ora è cambiata: il Prg del 1993 ha portato alcuni servizi utili ai residenti della zona, e il prossimo step è la realizzazione del grande parco sportivo polivalente che vedrà associato ai già esistenti campi da tennis e baseball impianti calcistici ed una piscina coperta a cui è legato a doppio filo la stessa realizzazione dell'intero comparto. Proprio in funzione della nuova struttura che sorgerà in via Bisanzio (con un investimento da 4 milioni di euro e i cui lavori dovrebbero partire nel 2020) è stata firmata la convenzione (in forza dei cosiddetti articoli 18) che ha permesso al Comune di progettare il Pua. Un parco sportivo pensato per tutta la città e per il quale vale la pena – scrivono i tecnici – realizzare “un insediamento residenziale di equilibrata consistenza e densità”. Lo scopo del piano urbanistico in altre parole è quello di creare non una zona solo di servizio ma in cui si possa vivere. Viene citato come esempio negativo la Defense di Parigi, il futuristico quartiere della Ville Lumière che, però, si svuota alla fine della giornata, quando i lavoratori tornano a casa. L'obiettivo è quello di evitare questo destino al quartiere ravennate e perciò sono ipotizzati anche servizi per l'infanzia e una casa di riposo che si aggiungono a quelli già presenti in loco. “L’abbinamento che al momento appare ideale – si legge nella relazione - sarebbe quello di dislocare l’uno vicino all’altro una struttura di accudimento per i bambini, un asilo privato, ed una struttura in grado invece di dare assistenza agli anziani”. Altre attività suggerite suggerite sono quelle di servizi legati al benessere. “In alternativa rimarrebbe sempre possibile organizzare strutture più ordinarie ad uffici, piccoli laboratori, ambulatori medici e spazi
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Camionisti furbetti, in viale Mattei fioccano le multe I cartelli stradali che ne impediscono il transito ci sono ma viale Mattei è una scorciatoia troppo allettante per il traffico pesante e così la polizia locale ha deciso di tenere monitorata la situazione nel tentativo di far arrivare il messaggio alla categoria: di qui non si passa. La dimostrazione che qualcosa non va sta nei numeri: ogni mattinata di controlli fatta in tempi recenti ha portato ad almeno una decina di multe, circa una ogni due veicoli pesanti in transito (alcuni autorizzati)
per l’artigianato alla persona”. Il comparto Romea è diviso in due zone. Quello sud prevede un insediamento commerciale con 2.500 metri quadri di superficie di vendita (a cui aggiungerne un migliaio per magazzini e locali di servizi) associati ad un insieme di negozi di vicinato e pubblici esercizi, di circa 250 metri quadri ognuno che costituiscono “ un’area articolata su più spazi commerciali puntuali”. Il sub comparto Romea/nord viene considerato più adatto ad insediamenti di natura terziaria ma anche qui è prevista una superficie commerciale da 1.500 metri quadri dove però il piano prevede altre attività a
I tecnici indicano la Défense di Parigi come esempio negativo da evitare: quartiere futuristico che si svuota a fine giornata perché non ha alloggi
forte impronta sociale, vale a dire i servizi per bambini, anziani e più in generale alla persona di cui abbiamo parlato poche righe più in alto. Attenzione in questo senso viene riservata anche in via Chiavica Romea, ultimo baluardo prima della zona industriale e nella quale sono state inserite quote di residenza per ricercare “una condizione che allontani questa zona dal pericolo di essere percepita come un cul de sac marginale e priva di significati propri di qualche rilievo. Strutture di eccellenza ed un’equilibrata presenza di residenza (si parla di alloggi per circa ottanta nuovi residenti) paiono essere gli ingredienti ottimali per scongiurare ef-
fetti negativi sul quartiere”. Alloggi previsti, quindi, per una ottantina di residenti. In linea generale, comunque, il sub-comparto Romea pur se diviso in due è quello maggiormente rivolto al resto della città. Resta da analizzare il sub comparto Agraria, che rappresenta il più grande (da solo copre il 63 percento) del Pua ed è invece destinato ad ospitare i nuovi abitanti del quartiere San Giuseppe e in cui saranno riqualificate le aree verdi. Sorgeranno qui alloggi per un totale di 336 abitazioni che potranno ospitare circa 840 nuovi residenti. A questi alloggi si aggiungono 5000 quadri di superficie di vendita così divisi: 1.500 ad uso non alimentare, mille che potranno invece ospitare un supermercato, mille per i negozi (se ne stimano quattro) e il resto diviso tra uffici, ambulatori ed altri spazi dedicati al terziario. Il Pua dopo la sua approvazione in giunta e il necessario passaggio in consiglio comunale rimarrà valido per cinque anni: dovrà essere attuato entro la fine del 2024. Alessandro Montanari
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Original Parquet: lo stile e il know how all’insegna del marchio Made in Italy Artigianalità, cura dei dettagli e design ricercato, qualità garantita di materiali e finiture, la falegnameria dove si lavora a mano. L’azienda di Alfonsine esprime l’orgoglio del saper fare bene tipicamente italiano Un marchio tricolore, il Made in Italy, è da tempo ambasciatore della qualità e della bellezza di tanti prodotti ideati e fabbricati in Italia, dalla moda alla tecnologia dall'arredamento al design. Un saper fare con stile, essenzialmente artigianale, apprezzato in tutto il mondo. «Anche noi di Original Parquet siamo orgogliosi di poter fregiare molti dei nostri prodotti con il marchio Made in Italy – sottolinea Giovanni Ballardini, direttore generale dell'azienda di Alfonsine, fra i leader in Italia nella produzione di pavimenti in legno –. Tutta la nostra attività, dalle linee di produzione al laboratorio di falegnameria, opera con artigianalità e cura dei dettagli, e controlla scrupolosamente la qualità dei materiali e delle finiture per arrivare alla perfezione del prodotto finito». Per Original Parquet il Made in Italy rappresenta, oltre alla qualità garantità dei prodotti, una vera e propria cultura d'impresa che punta sulla ricerca e sull'innovazione tecnologica con macchine utensili all'avanguardia anch'esse frutto della perizia tipicamente italiana. E poi sullo sviluppo dei
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semblaggio, fino al passaggio in tutti i processi di finitura, da cui emerge il meglio del nostro stile di fabbrica». A proposito di stile, Original Parquet, propone una vasta gamma di soluzioni estetiche, frutto di un continua ricerca sul design, sui colori, sulle superfici, che esaltano la naturalità e il calore del legno, e che comprendono anche collezioni di affascinanti forme geometriche o che si ispirano alle trame dei tessuti. «L'alta artigianalità del Made in Italy per noi si esalta anche nel reparto di falegnameria – conclude Ballardini – dove realizziamo pezzi speciali e personalizzazioni, raccordi, soglie, scalini, corrimano e quant'altro sia necessario adattare in edifici o ambienti domestici in cui sono installati i nostri pavimenti. Un servizio che viene incontro alle diverse esigenze dei clienti ed è svolto, rigorosamente, tutto a mano».
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LAVORI PUBBLICI/1
Il libro dei sogni dei consigli territoriali: tutti chiedono ciclabili e asfalti senza radici In 160 pagine dell’elenco delle priorità stilato dalle dieci ex circoscrizioni: un riassunto di quello che vorrebbe il forese del vasto territorio comunale di Ravenna di Alessandro Montanari
Una certosina ricognizione degli interventi di cui tenere conto in ogni angolo del comune di Ravenna, il secondo in Italia per estensione di superficie dopo Roma: l'elenco delle priorità redatto ogni anno dai Consigli territoriali è forse il documento più importante prodotto dal decentramento, vero lascito ereditario delle ex circoscrizioni, cinghia di trasmissione tra il vasto territorio comunale ravennate e il municipio. Le richieste sono racchiuse in un lungo documento di 161 pagine e ad ognuna di queste Palazzo Merlato ha dato un parere. Per fare capire il tenore delle richieste, ecco un esempio: il Consiglio territoriale Centro Urbano chiede ad esempio di sostituire un platano abbattuto da un forte temporale in piazza Parco dei Goti, i tecnici fanno notare che l'area è di proprietà condominiale e non in capo al pubblico per quanto riguarda la manutenzione del verde. In altre parole il documento spazia da questioni legate a viabilità e urbanistica fino ai piccoli dettagli, in una ricognizione ben articolata del territorio. Tra le richieste che tornano più spesso la necessità di sistemare strade e marciapiedi distrutti dalle radici, parola che nel documento si trova ripetuta una trentina di volte. Necessità che è sottolineata soprattutto nei lidi, dove i viali alberati con i pini marittimi sono la regola, ma che si fa sentire anche in città: la pista ciclabile di via Galilei – osserva ad esempio il parlamentino dell'area 2 – è quasi impraticabile a causa di questo specifico problema. Il Comune risponde che ne è a conoscenza e che i lavori, che costeranno 280mila
Nel 2020 è prevista la corsia per bici in via Maccalone a Piangipane
euro, sono inseriti nell'annualità 2021 del piano triennale dei lavori pubblici. Si spazia in ogni direzione: a Marina di Ravenna si chiede un'area camper, il Comune risponde che è stato avviato un percorso per individuare nelle località di mare “aree a specifica destinazione (sosta breve per autocaravan) nelle quale i turisti occasionali possano sostare per un periodo non superiore ad una notte”. Aree che dovranno essere provviste di “scarico per Wc chimici e rifornimento d'acqua a pagamento” così come la sosta dovrebbe essere a pagamento.
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Grande attenzione anche ai cani: si chiedono zone a loro dedicate a San Bartolo (il Comune risponde che sarà realizzata in queste settimane), San Marco (l'area richiesta dal Consiglio, fa notare l'amministrazione, è privata e ne va individuata un'altra), Porto Fuori e Lido Adriano (località dove però ci sono già e non ne sono in programma altre). Ancora: si vorrebbero aree di sgambamento a Santerno (non è prevista ma se ne terrà conto), San Pietro in Campiano (nel 2020 forse in via Pavese), Giardino ex Callegari (si dovrà tenere conto delle mura storiche), Casal Borsetti (prevista).
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Tra gli interventi più richiesti dai parlamentini al Comune ci sono spesso le aree verdi per sgambamento dei cani
A scorrere il documento una delle richieste più gettonate riguarda le piste ciclabili, soprattutto nel forese. Ad esempio costerebbe un milione di euro quella tra San Michele e Fornace Zarattini, di circa 2,5 chilometri che “non è prevista negli attuali strumenti di programmazione” così come quella in via Braccesca a Piangipane, tra la chiesa e la fine del centro abitato (che avrebbe circa la stessa lunghezza e lo stesso importo). Lo stesso consiglio territoriale chiede piste ciclabili a Camerlona (in due tratti distinti per un totale di 1,2 chilometri) parallela alla Reale. La risposta del Comune è sempre la stessa: attualmente non sono previste. A Piangipane invece dovrebbe essere realizzato nel 2020 il percorso ciclabile fino al Centro Sportivo lungo via Maccalone. Costerà mezzo milione e – puntualizza il consiglio territoriale – è richiesto da oltre vent'anni. Il problema delle ciclabili lungo le arterie principali si riscontra anche a San Zaccaria (lungo via Dismano), Lido Adriano (viale Manzoni), Lido di Dante (viale Manzoni), Classe (completamento del tratto su via Romea Vecchia), via Bonifica (tra Porto Fuori e Lido Adriano), via Stradone (tra via Canale Molinetto e viale Europa), via Reale a Mezzano, via Santerno Ammonite. I tratti qui elencati sono i principali segnalati dalle circoscrizioni e non ancora inseriti in piani dei lavori pubblici.
LAVORI PUBBLICI/2 A San Zaccaria sarà rifatto il ponticello sul canale Torricchia Il ponte sul canale Torricchia a San Zaccaria, in corrispondenza dell’incrocio tra via Dismano e via Nuova, sarà demolito e ricostruito con un progetto da 180mila euro sostenuti in parti uguali da Comune di Ravenna, Consorzio di bonifica della Romagna e Provincia di Ravenna. L’intervento si inserisce nella progettazione di messa in sicurezza di quella parte di territorio a seguito dell’evento alluvionale del 2015 che provocò significativi allagamenti. Per porre soluzione alla problematicità idraulica sono state messi in campo diverse azioni e tra queste l’adeguamento idraulico del ponte sullo scolo consorziale Torricchia. L’intervento consiste nella demolizione del ponticello esistente e nella formazione di un nuovo attraversamento utilizzando una canalizzazione in elementi prefabbricati scatolari; nel miglioramento della funzionalità dell’incrocio tra via Nuova e la Dismano; la razionalizzazione della raccolta e dello smaltimento delle acque meteoriche, il ripristino della banchina a margine con parziale tombinamento del fosso e l’estensione della rete di pubblica illuminazione con la posa di tre nuovi corpi illuminanti.
Ci sono, infine, segnalazioni a vario titolo di illuminazione, viabilità e segnaletica. Il progetto più articolato contenuto nell'elenco è senza dubbio quello del Museo Didattico del Territorio di San Pietro in Campiano, finito al centro di polemiche nel 2018 per via di un cimelio storico che era stato trasferito al Museo di Classe. Da quella vicenda, probabilmente, l'articolato progetto di valorizzazione che la circoscrizione chiede al Comune e che vede una prima fase con una riqualificazione globale degli spazi (dalla fermata del bus su via del Sale fino all'installazione di un montascale interno) e una seconda fase in cui si suggerisce la creazione di una sezione museale dell'apicoltura, l'estensione dell'esposizione etnografica, una riqualificazione della sezione archeologica. Laconica la risposta dell'amministrazione: “Saranno valutate tecnicamente le richieste per l'inserimento di alcune di esse nella programmazione degli interventi straordinari compatibilmente con le risorse disponibili”.
Un milione di euro per il collegamento riservato alle bici tra San Michele e Fornace Zarattini
LAVORI PUBBLICI/3 In estate la sostituzione del ponte Teodorico Nel corso dell’estate 2020 è prevista la sostituzione del ponte di Teodorico in via delle Industrie sopra alla linea ferroviaria. Verrà demolito quello attuale per fare spazio a un manufatto più moderno, sia per lo scavalco del traffico veicolare e sia per facilitare il traffico ferroviario sottostante. Si stima che occorrano due mesi di tempo. L’intervento, come ricorda Il Resto del Carlino, è previsto nell’ambito del protocollo sottoscritto nel 2017 tra Comune, Rfi e Autorità portuale. Nel periodo che manca all’inizio dei lavori, verrà organizzato un percorso partecipativo aperto alla cittadinanza per raccogliere proposte su come ridurre i disagi.
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PERIFERIA EST
Parco commerciale Teodorico, partiti i lavori Due nuove rotonde e mille parcheggi Il gruppo Sva-Gamberini amplia l’insediamento accanto al Pala De Andrè: cantiere affidato al consorzio Arco, apertura a dicembre 2020. Edificati in tutto 16mila mq. In arrivo tra gli altri i marchi Globo e Saponeria
È partito nei giorni scorsi il cantiere per la realizzazione del parco commerciale Teodorico nell’area tra viale Europa e via Canale Molinetto, accanto al Pala De Andrè alla periferia est di Ravenna. Le aperture sono previste per dicembre 2020 ma ci sono già le prime ufficializzazioni per alcuni dei marchi che arriveranno: dai cin-
quemila metri quadrati di Globo (calzature) agli 800 mq di Saponeria (prodotti per la persona e la casa), passando per Emmedì (discount), Arca Planet (benessere e alimentazione per animali), Happy Casa (arredo e casalinghi). Sono in corso trattative per arrivare alla firma con altri due marchi: un punto vendita di abbiglia-
mento e un locale di una catena di ristorazione. Si tratta dell’ampliamento dell’adiacente parco commerciale Teodora che già oggi ospita diversi negozi di varie dimensioni e un supermercato Coop. E la struttura seguirà quella già esistente: non un centro commerciale con galleria unica ma diverse attività com-
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merciali distinte, ognuna con il proprio ingresso autonomo. L’intervento disegnato dall’architetto Ettore Rinaldini è su un lotto che complessivamente misura 63mila mq. Circa 16mila quelli che verranno occupati da edifici. Fotovoltaico sulle coperture, pavimentazioni drenanti per la raccolta delle acque piovane. Data la natura delle opere e l’atteso aumento di afflussi di auto e persone, il progetto prevede anche alcune modifiche alla conformazione della viabilità circostante. Sarà ampliata la rotonda esistente all’incrocio tra viale Europa e via Canale Molinetto e ne verranno realizzate due nuove. Una in viale Europa all’incrocio con via Travaglini e l’altra in via Canale Molinetto da dove partirà una strada parallela a viale Europa come accesso al parco. Sul fronte prospiciente a viale Europa verranno realizzati anche numerosi nuovi parcheggi – in totale fra privati e pubblici saranno un migliaio di posti auto – che potranno servire anche per il futuro palazzetto dello sport. L’investimento complessivo sui 30 milioni di euro è sostenuto dalla società di sviluppo immobiliare Paco, che riunisce il gruppo SvaGamberini e il consorzio Arco Lavori. «Parte ora il cantiere di un progetto che presentammo nel 2004-05 – afferma Gianmarco Gamberini del gruppo Sva –. Purtroppo questo mette in mostra in maniera chiara quello che è il problema del sistema Italia, non solo di Ravenna: imprenditori disposti a investire ci sono, ma devono poi
A sinistra una planimetria attuale dell’area: in rosso i confini del lotto coinvolto. A destra un rendering dell’intervento: nella parte bassa sono ipotizzati anche due alberghi che al momento non si faranno (le immagini vengono dal sito del Comune)
fare i conti con tempi così lunghi dovuti a tutte le pratiche e alla lentezza delle procedure autorizzative». Tempi biblici che a volte possono essere difficili da credere all’estero per chi è abituato diversamente: «In alcuni incontri con il Comune abbiamo fatto partecipare dei partner con cui avevamo fatto accordi perché non avessero il dubbio che fossimo noi a temporeggiare». Per quanto l’ampliamento arrivi molto dopo l’intenzione espressa, Gamberini si prepara ad affrontare la cosa con un certo ottimismo: «Quando realizzamo il Teodora era una scommessa in una zona della città che sembrava troppo distante dai flussi. Oggi invece ci ritroviamo con i marchi che hanno appena rinnovato gli accordi per altri dodici anni. Questo dimostra che è stata una scommessa vincente». A proposito di marchi, per il Teodorico si era vociferata la possibilità di accogliere Decathlon: «La catena è interessata a Ravenna ma i loro insediamenti solitamente avvengono su supercifici che non erano compatibili con le strutture del nostro progetto. Restiamo in contatto e si vedrà se nel futuro ci saranno evoluzioni». Nel futuro potrebbe esserci anche un albergo adiacente ai parchi Teodora-Teodorico: «Il terreno c’è e un’ipotesi di progetto anche – afferma Gamberini –. L’arrivo del nuovo palazzetto potrebbe renderlo un investimento interessante per questioni sportive ma anche fieristiche. Staremo a vedere». Andrea Alberizia
Il progetto prevede anche un albergo ma al momento non sarà realizzato
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FAENZA
Malpezzi tenta lo sprint: vuole quattro accordi urbanistici e un progetto di rigenerazione Il sindaco ha ritirato la delega competente a Piroddi (Ixc) e ora insegue cinque progetti che riguardano nuovi spazi residenziali e un insediamento produttivo. Ma a primavera scade il mandato
Al suo successore, chiunque sarà, suggerisce di aumentare l'offerta di edilizia residenziale sociale e pubblica. Intanto lui sta cercando di chiudere quattro accordi operativi urbanistici con i privati a cui si aggiunge la partita, non gestita direttamente dall'assessorato all'Urbanistica, della rigenerazione urbana in zona stazione. È passato poco meno di un mese da quando il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, ha tolto la delega all'Urbanistica a Domizio Piroddi, scatenando la reazione di Insieme per Cambiare e l'uscita della lista civica dalla maggioranza. «La decisione – si leggeva in una nota diffusa dal portavoce – è maturata per l'esigenza del primo cittadino di seguire in prima persona le delicate fasi conclusive dell'iter con cui il Comune di Faenza dovrà siglare gli accordi operativi urbanistici inerenti le manifestazioni d'interesse, avanzate nei mesi scorsi a seguito di un avviso pubblico da soggetti interessati». Ora – superata la bufera politica – Malpezzi è al lavoro per «chiudere quattro importanti accordi operativi con i privati». Si tratta di tre interventi di edilizia residenziale e un sito produttivo. Uno in via Sant'Orsola (con la società Naturlandia che fa capo alla Bucci/Bentini), un secondo in via Firenze (area che fa capo alla cooperativa Coabi) e gli ultimi due in zona via Emilia (con la Corleto Srl) e nei depositi di legname della Recter/Recywood. Nei primi tre casi si tratta del-
Da sinistra il sindaco Giovanni Malpezzi e l’ex assessore Domizio Piroddi. La lista civica Insieme per cambiare, che esprimeva Piroddi, ha tolto il sostegno alla giunta ma senza ricadute sulla maggioranza
Il primo cittadino uscente consiglia al successore di aumentare l’edilizia sociale
l'estensione o della creazione di zone residenziali, nell'ultimo caso si tratta di un insediamento produttivo che si svilupperebbe nel deposito che nell'agosto del 2018 fu devastato da un incendio. In linea generale, spiega il sindaco, si è nelle ultime fasi prima della chiusura dei quattro accordi urbanistici nei quali si dovrà verificare che – in sintesi – venga perseguito effettivamente l'interesse pubblico nei meccanismi di compensazione: «Si
tratta di valutarne la congruità prima di procedere con gli interventi». Il sindaco ha già spiegato di volere seguire questa delicata partita in prima persona, garantendo «che l'azione amministrativa sia totalmente trasparente». A questi procedimenti che segue in prima persona se ne aggiunge un altro che è destinato a cambiare soprattutto il sistema dei trasporti faentino: il progetto di rigenerazione urbana della zona stazione che ha «un orizzonte decennale. In quel caso non me ne occupo io direttamente, comunque siamo nella fase di definizione del progetto e degli accordi formali con le Ferrovie dello Stato, non sempre semplici. Nell'arco di poche settimane dovrebbe essere presentato il progetto definitivo». L'area interessata è quella dell'ex scalo merci ferroviario e porterà ad una complessiva rivisitazione del modo in cui i faentini potranno usufruire dei mezzi privati e di quelli pubblici. Nessuno di questi progetti sarà completato sotto la giunta Malpezzi, il cui mandato scade a primavera, ma dovranno essere recepiti nel prossimo Piano urbanistico generale: «Da questo punto di vista siamo in una fase di transizione, anche legislativa, e se ne occuperà il prossimo sindaco. Il mio compito è quello di portare a termine gli accordi con i privati e istradare il progetto di rigenerazione urbana». (al.mo.)
20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
L’INTERVISTA
«Le parole sono finestre se sono empatiche, altrimenti sono muri che chiudono» Intervista a Giancarla Tisselli dell’associazione Psicologia Urbana e Creativa: «Insegniamo tecniche per migliorare la comunicazione: c’è sempre un’alternativa alla violenza» di Giulia Castelli
All’indomani della giornata contro la violenza di genere e di fronte al proliferare di situazioni di violenza fisica e psicologica anche tra i più giovani con fenomeni di bullismo e cyberbullismo, abbiamo parlato con la dottoressa Giancarla Tisselli, psicologa e psicoterapeuta, tra i membri dell’associazione Psicologia Urbana e Creativa che ha dato vita, tra gli altri, al progetto "Io mi sento", volto proprio a prevenire la violenza psicologica. Dottoressa Tisselli, che cos'è Psicologia urbana e creativa e di cosa si occupa? «Psicologia urbana e creativa è un'associazione nata sei anni fa da un gruppo di psicologhe e psicologi che avvertivano il desiderio di entrare in contesti sociali maggiormente bisognosi di intervento, come la famiglia e la scuola. Siamo partiti dal tema del femminicidio, che è in realtà la punta dell'iceberg di tutta una serie di prevaricazioni di un genere sull'altro, per affrontare diverse tematiche: dal gioco d'azzardo, all'assistenza psicologica per le famiglie con malati di Sla, al dialo-
go con le scuole, con cui collaboriamo attraverso "Pluriverso di genere", un percorso formativo rivolto ai docenti sull'accettazione delle differenze sociali di ogni tipo. “Io mi sento”, invece, riguarda specificamente il maltrattamento psicologico ed è volto a insegnare tecniche per migliorare la comunicazione empatica: dietro la rabbia, infatti, ci sono tanti altri sentimenti che possono essere espressi, come la paura, il senso di colpa, o il bisogno di essere amati». A quali modelli fate riferimento? «Il progetto nasce dalle esperienze norvegesi “Alternative to Violence”. L'idea di fondo è che alla violenza c'è sempre un’alternativa, che è responsabilità di chi la compie e non di chi la subisce e che essa si configura non solo come un gesto fisico, ma anche come un atteggiamento mentale di prepotenza. Noi, come associazione, insegnamo a riconoscerla e a fermarla, gestendo la rabbia in modo che gli agìti non siano aggressivi». Qual è stata la risposta della
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Giancarla Tisselli
cittadinanza ai vostri corsi? «Abbiamo iniziato rivolgendoci alle donne e abbiamo avuto una risposta molto positiva; il coinvolgimento maschile è venuto di conseguenza, perché le donne spesso portavano i loro partner, i fratelli o i figli, e così abbiamo attivato il corso per gli uomini, che ha avuto anch'esso un notevole
24 dicembre dalle 11 alle 15 25 e 26 dicembre chiuso 31 dicembre dalle 11 alle 15 1 gennaio 2020 chiuso
riscontro. Ad oggi teniamo gruppi di circa venticinque persone, sia per gli uomini che per le donne». Qual è secondo lei il principale ostacolo che impedisce a uomini che ne avrebbero bisogno di partecipare al vostro corso? «In genere è l’attaccamento alle proprie logiche e idee, basato sulla convinzione che il valore di un essere umano consista esclusivamente in ciò che pensa. In realtà gli uomini, al pari delle donne, sono individui interiormente ricchi di emozioni, capacità, competenze e affetti, per cui il loro indentificarsi soltanto con le proprie convinzioni è riduttivo. Chi lo fa, pensa che rimanere aggrappati alle proprie logiche sia una questione di forza e che con essa si possa ottenere tutto, ma finisce per nevrotizzarsi e imporre le proprie ragioni su quelle degli altri in una sorta di gerarchia in cui collocare se stessi al vertice». Quanto è importante, in un mondo che punta sull'apparenza e sulla corporeità, concentrarsi sull'interiorità e ascoltare i propri bisogni, imparando a conoscersi e ad autogestirsi? «È molto importante! A tal proposito, facciamo attività nelle scuole per insegnare alle ragazze e ai ragazzi l'importanza dell'introspezione, della conoscenza di sé e della ricerca dei talenti personali. L'idea di fondo è sempre quella della ghianda, presente in ognuno di noi, che deve poter crescere fino a diventare quercia. In questo percorso di scoperta, i genitori sono fondamentali. Non bisogna scoraggiarsi se i ragazzi
guardano sempre più spesso a modelli di riferimento esterni, come gli influencer: i genitori rimangono ancora il principale punto di riferimento di un figlio perché sono persone reali, concrete. È importante poi che gli adulti abbiano fiducia nella propria capacità pedagogica, stando molto attenti a non sviluppare un io negativo nel figlio, ad esempio con critiche che finiscono per nuocere alla ricerca di una identità autentica. Allo stesso tempo, non possono pensare che il loro riscatto sociale avvenga attraverso l'esaltazione dei figli». C'è ancora molto pregiudizio sul disagio psicologico? A che punto siamo? «Oggigiorno in realtà è sempre più accettato l’aiuto dello psicologo, soprattutto dai giovani che lo vivono come una possibilità per chiarirsi le idee. È anche meno patologizzato, perché è comunemente risaputo che nelle altre nazioni la psicoterapia è molto più frequente, generalizzata e utilizzata come strumento di supporto in caso di difficoltà o incertezza su tematiche emotive. A volte poi, le nostre emozioni sono condizionate dai complessi, cioè emozioni complicate che abbiamo vissuto nella nostra infanzia, per cui è difficile distinguere emozioni "guida", come la consapevolezza di ciò che ci piace e non ci piace, da emozioni "complesse" del nostro vissuto infantile, per cui ad esempio ci blocchiamo di fronte alle cose sulla base di un'esperienza del passato. La psicoterapia aiuta a far luce anche su questi aspetti». Quanto pesano le parole nelle dinamiche di coppia, familiari e relazionali? «Le parole vanno a definire l’identità. Quando diciamo "Tu sei", "Tu fai", già commettiamo violenza perché andiamo a definire l’altro entrando nella sfera della sua identità. Offendere, deridere, indebolire, svalutare sono atteggiamenti di maltrattamento psicologico e si configurano come un tentativo di abbassare l’identità e il valore insito nella persona con cui ci interfacciamo. Parafrasando il titolo del libro di Marshall Rosenberg, possiamo dire che le parole sono finestre se sono empatiche, altrimenti sono muri che chiudono le relazioni interpersonali». Su www.ravennaedintorni.it l’intervista integrale alla dottoressa Giancarla Tisselli.
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SOCIETÀ / 23 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
L’APPROFONDIMENTO
Quanto vale l’Università in numeri: il primo bilancio sociale di Flaminia Per il trentennale della sua nascita (e dell’avvio del decentramento dell’ateneo a Ravenna) la Fondazione mette nero su bianco investimenti e ricadute in termini economici del progetto
I fondi investiti da Fondazione Flaminia dal 1989 al 2018 in supporto all’ateneo
50 MILIONI
La stima massima dell’indotto economico dell’università in città in trent’anni
197 MILIONI
Da sinistra: Mirella Falconi, vicepresidente della Fondazione, Lanfranco Gualtieri, Francesco Umbertini, Michele De Pascale, Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa). A destra Palazzo Corradini
Flaminia compie 30 anni e, insieme alla mostra fotografica di Palazzo Corradini e alla pubblicazione che ne racconta la storia, pubblica il suo primo bilancio sociale. In un incontro nella sala Bandini della Cassa di Risparmio il 29 novembre sono stati snocciolati numeri che danno concretamente la misura di una realtà sempre più importante per la città di Ravenna: l’università. Del resto Flaminia per questo nacque nel 1989, per fornire alla nascente sede distaccata dell’ateneo, agli studenti e alla stessa Alma Mater, tutti i servizi necessari a un radicamento proficuo nel tessuto del territorio. Un percorso, come ricorda spesso anche il presidente di Flaminia, Lanfranco Gualtieri, non privo di ostacoli e difficoltà, ma di cui oggi la città intera può andare fiera. Prova concreta di questa costante crescita è la conferma arrivata dal sindaco Michele de Pascale e dal rettore Francesco Umbertini presente all’evento: a settembre 2020 aprirà a Ravenna anche la facoltà di Medicina. E in città, assicura Umbertini «arriverà oltre all’insegnamento anche ricerca clinica, formazione e più assistenza ai cittadini». In attesa della grande novità, vale dunque la pena vedere cosa ha significato la presenza dell’Università a Ravenna in termini economici. E tra i dati più rilevanti del corposo studio di una novantina di pagine, spicca sicuramente all’occhio quello delle potenziali ricadute del decentramento universitario: «Dal 1989, anno di insediamento dei primi corsi di laurea a Ravenna, a oggi, gli studenti avrebbero generato un indotto economico sul territorio tra i 160 e i 197 milioni di euro». Per il solo 2018 erano iscritti ai corsi universitari ravennati oltre 3.300 studenti. Il numero di fuori sede è in progressiva crescita (è passato dal 26 percento del 2012 al 34 percento attuale). Nel 2018, le ricadute economiche di questi studenti sul territorio sono comprese tra un minimo di quasi 9 milioni di euro e un massimo di circa 11 milioni di euro. Una stima che si traduce per i fuori sede domiciliati in una spesa media annua per l’abitazione compresa tra un minimo di 2.400 euro e 3.600 euro a cui si aggiungono le altre spese considerate, che vanno dai 3.400 ai 3.600 euro circa. Si arriva così complessivamente a una spesa media annua che varia tra i 5.700 e i 7.200 euro per ogni studente domiciliato fuori sede. Somma più contenuta per i pendolari, che va tra i 1.800 e i 2.160 euro annui. Un indotto in termini monetari a cui va naturalmente aggiunto, quello meno materiale ma altrettanto importante, dell’arricchimento culturale con convegni, incontri, lezioni aperte, fino alle iniziative per i più piccoli come Unijunior. Senza contare l’apporto in termini di apertura e confronto
che può significare la semplice presenza in città di studenti rea. Al solo “post laurea” sono andati quasi 4,5milioni per fuori sede, in parte anche stranieri, e di docenti. Chi può del master, corsi di alta formazione, summer/winter school, resto oggi immaginare Ravenna senza università? Il centro corsi di aggiornamento, corsi di formazione professionale e storico è innervato ormai di sue sedi, con il cuore pulsante a corsi di formazione permanente. Complessivamente dal Palazzo Corradini. Un progresso che, come si diceva, è stato 2003 al 2018 sono stati avviati 50 summer school, 47 macostantemente incoraggiato e accompagnato da Flaminia e ster e 32 corsi di alta formazione. Nell’ambito dei servizi rianche questo misurabile in numeri molto espliciti che rapvolti alla comunità universitaria, è poi il servizio abitativo a presentano anche una fotografia dell’insediamente univerrisultare tra i più consistenti con due milioni di euro. Negli sitario ravennate a oggi. ultimi 5 anni, il servizio ha fornito 60 posti letto annui (diAmmontano infatti a oltre 50 milioni di euro le risorse ventati 68 a settembre 2018 e 74 nel 2019) e, consideranche Fondazione Flaminia ha complessivamente destinato do il valore di affitto a mercato di una stanza a Ravenna, all’insediamento universitario ravennate tra il 1989 e il Flaminia ha consentito 45.360 euro di risparmio annuo 2018. La cifra è stata investita in tre principali settori di agli studenti, ovvero 756 euro annui di risparmio annuo a intervento: attività di supporto ai studente. A questo proposito vale corsi, alle sedi e attività culturali; la pena citare la recente conferma 42 milioni dai 32 soci attività di supporto agli studenti; da parte del sindaco De Pascale progettazione europea, supporto dell’avvio in breve tempo dei lavoDei 50 milioni investiti da Flaminia in alla ricerca e all’innovazione tecri per lo studentato in viale Farini, trent’anni, 41.845.520 sono ricevuti dai nologica e sociale. In particolare, mentre è stato annunciata anche soci (32 nei trent’anni, 25 attualmente). poco meno di 38 milioni sono stati la disponibilità di altri 20 letti in Quelli che hanno maggiormente coninvestiti all’attività di supporto ai Seminario. Come terza voce più tribuito in questo arco temporale sono: corsi, alle sedi e attività culturali: rilevante nell’ambito dei servizi Fondazione Cassa di Risparmio di Racirca 9,5 milioni sono stati spesi agli studenti figurano i progetti venna (14.281.735 euro), Comune di interventi edilizi su immobili, mavolti a favorire l’acquisizione di Ravenna (9.954.793 euro), Comune di nutenzione e servizi ausiliari, arredi competenze mirate al mercato del Faenza (3.429.899 euro), Provincia di e attrezzature, impianti dei laboratolavoro, percorsi di incontro tra doRavenna (2.940.204 euro), Camera di ri. I restanti poco più di 28 milioni di manda e offerta di lavoro (progetCommercio di Ravenna (2.784.558 eueuro sono stati invece utilizzati per il to Borse Lavoro, Lavoro cerca ro), Regione Emilia-Romagna supporto ai corsi e alle attività cultuUniversità, Progetto EUCH, Uni(2.483.383 euro), Fondazione del Monrali da assegni di ricerca e dottorati lav). te (non più socia dal 2012, ma presente alla promozione dell’offerta formatiAmmonta infine a 3.947.652 con contributi finalizzati a progetti speva all attività culturali. La metà di euro l’investimento di risorse cifici pari a 1.151.849 euro), Confinduquesti 28 riguarda il finanziamento fatto da Flaminia su progettaziostria Romagna (1.146.128 euro). di docenze, tutoraggio e attività lane europea, supporto alla ricerboratoriali. Significativo è l’impegno ca e all’innovazione tecnologica per radicare i docenti nel Campus (da sempre un tema delie sociale, attività che hanno avuto sviluppo prevalentecato per le sedi decentrate perificheriche, soprattutto nella mente nella più recente fase dal 2013 al 2019 e dal fase inziale): 6.607.612 euro con cui sono stati finanziate le 2015 confluite nel Centro per l’Innovazione Cifla. posizioni di un professore ordinario e di 32 ricercatori, in Numeri di cui naturalmente si mostra orgoglioso il prevalenza junior. Tre milioni di euro, infine, sono serviti a presidente Lanfranco Gualtieri che conferma l’intenziorealizzare 138 iniziative tra convegni, conferenze, congresne di lasciare l’incarico ricordando i meriti di Flaminia si in città per un totale di oltre 10 mila partecipanti dal sul progetto culturale forse più importante per le sorti 2014 al 2018. della città e guardando comunque al futuro: «Si tratta di Per il supporto diretto agli studenti Flaminia ha invece un progetto che può essere ulteriormente perfezionato e utilizzato 8,7 milioni di euro, in particolare per quanto riirrobustito, che richiede continue cure e “manutenzioguarda l’orientamento in entrata, borse di studio, tirocini, ne” perché i risultati non sono mai acquisiti una volta borse lavoro e orientamento in uscita, biblioteche e Punto per tutti. Un progetto che per i prossimi trent’anni ha ristoro, servizio abitativo, associazionismo, sport, cultura e ancora bisogno di risorse, competenze, idee: un progetto sanità, servizi di internazionalizzazione; attività post lauche ha ancora bisogno di Fondazione Flaminia».
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26 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
VERSO LE FESTE
NATALE A RAVENNA/1
Apre il villaggio dell’Advs E ai giardini Speyer si addobba l’albero tutti insieme In arrivo anche pony per i bambini e concerti in piazza
La musica unisce Ravenna e Betlemme L’evento di Emilia Romagna Concerti all’Alighieri e anche al teatro di Cervia Il tradizionale Concerto di Natale di musica classica promosso da Emilia Romagna Concerti torna al teatro comunale (oggi “Walter Chiari”) di Cervia e approda per la prima volta al teatro Alighieri di Ravenna. L’appuntamento, rispettivamente, è per domenica 8 dicembre e lunedì 9 dicembre, sempre alle 21. Come ogni anno il Concerto fa parte di una serie di iniziative musicali che dopo le tappe italiane (anche a Forli il 7 dicembre) toccheranno la Chiesa di Santa Caterina alla Natività di Betlemme (nella foto) e la Chiesa di Notre Dame di Gerusalemme, sempre sotto la direzione del maestro Paolo Olmi. Sul palcoscenico come sempre la Young Musicians European Orchestra, a Ravenna diretta non da Olmi ma per l'occasione dal giovane maestro Matteo Parmeggiani. I concerti di Cervia e Ravenna hanno anche una valenza solidale: a tutti i partecipanti è infatti richiesto di portare a teatro beni di prima necessità, che verranno poi consegnati alle famiglie bisognose per le prossime festività natalizie. Si potranno effettuare donazioni anche al Caritas Baby Hospital, che verrà poi visitato durante la tournée in Terra Santa e che si prende cura gratuitamente di tutti i bambini, sia israeliani che palestinesi o giordani. I biglietti costano a Cervia da 5 a 20 euro; a Ravenna da 5 a 30 euro. Il programma musicale è lo stesso, variano invece i solisti.
L’accensione dell’albero di Natale in piazza a Ravenna
Dopo il bagno di folla per l’accensione dell’albero di Natale lo scorso 30 novembre, entrano nel vivo le iniziative natalizie in centro a Ravenna. Sabato 7 dicembre verrà inaugurato (alle 16) il tradizionale villaggio di Natale dell’Advs, già da qualche anno trasferitosi in piazza San Francesco. Fino al 6 gennaio terrà compagnia ai cittadini tutti i pomeriggi, offrendo vin brulè, tè caldo, panettoni, dolci, ma anche musica, gadget e palloncini colorati per i più piccoli, come sempre a offerta libera, con il ricavato utilizzato per la promozione della donazione del sangue. Domenica 8 il villaggio del-
l’Advs ospiterà alle 15.30 balli country. In piazza del Popolo sabato 7 alle 17.30 Jerry Lee in concerto con un vasto repertorio di cover rock’n’roll; domenica 8 alle 11 e alle 12.30 sono in programma esibizioni di ginnastica ritmica, nel pomeriggio, alle 17.30, concerto del Mariquita Quintet. Infine ai Giardini Speyer sabato 7 dicembre torna il villaggio di Natale con i pony (dalle 11 alle 17) con laboratorio di Natale alle 15. E alle 16 cittadini, esercenti e associazioni di quartiere sono chiamati ad addobbare in maniera collettiva l’albero di Natale che sarà allestito ai giardini Speyer.
SOCIETÀ / 27 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
NATALE A RAVENNA/3
NATALE A RAVENNA/2
DOMENICA 15 DICEMBRE LA PRIMA FESTA DI VIA DELLA LIRICA Coinvolte tutte le attività della strada tra letture, street food e spettacoli itineranti
A MARINA INAUGURANO IL PRESEPE DI SABBIA E, NOVITÀ, ANCHE QUELLO DI FERRO Domenica 8 dicembre alle 15.30 verrà inaugurata la dodicesima edizione del presepe di sabbia di Marina di Ravenna. L’anno scorso sono state 47mila le presenze registrate, più del doppio di quelle dei primi anni, con i visitatori da fuori città che rappresentano ormai quasi il 50 percento del totale, ci dicono gli organizzatori. Gli artisti coinvolti provengono da Canada, Ucraina e Spagna. Sarà visibile fino al 20 gennaio (dal 16 al 20 dicembre e dal 7 al 17 gennaio: 14- 18 dal lunedì al venerdì, 10-12.30 e 13.30-18 il sabato, domenica e festivi; dal 21 dicembre al 6 gennaio 10-12.30 e 13.30-18 tutti i giorni). Sabato 7 dicembre invece alle 18 in piazza a Marinara verrà inaugurato il presepe di ferro della Compagnia Portuale di Ravenna, gli anni scorsi sul canale Candiano a Ravenna, quest’anno per la prima volta a Marina.
SHOPPING NATALIZIO Il Garage Sale all’Almagià con proiezioni e laboratori Il 7 (dalle 15 alle 21) e l’8 (dalle 10 alle 19) dicembre speciale edizione natalizia per Garage Sale, il mercatino vintage in programma all’Almagià, in darsena a Ravenna. Saranno presenti aree dedicate alle proiezioni a cura di Sguardi in Camera, con sonorizzazioni dal vivo e a letture e laboratori per i bambini.
A Palazzo Rasponi le idee regalo degli artigiani Uno speciale week end promosso dalla Cna a Palazzo Rasponi dalle Teste, a Ravenna. Il piano nobile ospiterà il 7 e 8 dicembre un allestimento natalizio realizzato da botteghe artigiane e una proposta di idee regalo. Intrattanimento anche per i più piccoli grazie a Giocando & Giocando (vedi p. 41).
Mercatino speciale (con l’accensione dell’albero) al museo Classis Domenica 8 dicembre dalle 10 mercatino di Natale al museo Classis, a Classe, con panettone e tè offerti e biglietti a 2 euro per il museo. Alle 14.30 verrà acceso l’albero di Natale di Classe.
Tra le novità di questo Natale, a Ravenna, c'è la prima festa di via della Lirica, strada che in questi ultimi anni ha registrato un grande fermento in quanto ad attività commerciali. L'idea è venuta in particolare alle titolari di due di queste, appassionati di Natale «e di cose belle», ci dicono. L'idea di una festa di Natale è stata accolta con entusiasmo da tutte le oltre 20 attività della zona che danno appuntamento ai propri clienti e a tutti i ravennati per domenica 15 dicembre, dalle 11 alle 16. In programma quindi una festa a tema natalizio con street food, letture per bambini, sfilate e spettacoli itineranti, tra cui quello del clown Billo e quello musicale di Buddy Love e il Maestro Francis. «Ma ogni attività farà qualcosa», assicurano gli organizzatori. E una parte degli incassi verrà devoluta in beneficenza allo Ior e alla Onlus La Ruota Magica, che si occupa di sostenere famiglie con bambini con malattie rare, encefalopatie e varie disabilità.
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28 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
NATALE A CERVIA NATALE A LUGO I mercatini di Dona e un incontro sulla letterina sotto il piatto
Paolo Cevoli all’inaugurazione del nuovo villaggio “luminoso” di Milano Marittima E si accende l’albero anche nella Città del Sale, dove in viale Roma quest’anno sono in programma spettacoli itineranti: domenica 8 i Musicanti di San Crispino Sarà il celebre comico Paolo Cevoli ad aprire sabato 7 dicembre (alle 18 alla rotonda I Maggio) il nuovo format natalizio di Milano Marittima, “MiMa Wonderland”. Già dal mattino, alle 10, aprirà i battenti il Villaggio di Babbo Natale realizzato in rotonda, che ospita lungo tutto il suo perimetro, oltre 140 abeti illuminati. Al suo interno un percorso (ingresso a 5 euro) dove tutti potranno compiere un vero e proprio viaggio nella magia del Natale, fino alle casetta dove i bambini potranno consegnare la loro letterina. Sabato 7 apriranno i battenti anche la pista del ghiaccio (quest’anno in viale Gramsci) e il “Mercatino Gourmet”, attivo fino al 6 gennaio: un percorso di 12 stazioni animato da musica, profumi e sapori. È già aperto dal 15 novembre invece “Luci da Favola”, il festival di “sculture di luci” che fino al 15 febbraio illuminerà il cuore della città tra viale Gramsci e viale Matteotti. A Cervia, invece, l’appuntamento è sempre per sabato 7 dicembre quando alle 16 verrà acceso l’albero di piazza Garibaldi con i cori dei bambini delle scuole del territorio. Fino al 6 gennaio Piazza Garibaldi, Corso Mazzini, Piazzetta Pisacane, Viale Roma si popolano dei personaggi classici del Natale e propongono un ricco programma di spettacoli, animazione, laboratori. Al magazzino del sale “torre” sabato 7 dicembre alle 18 inaugura “Il Freddo e la neve- Ti racconto una cosa …” mostra di oggetti legati alla tradizione delle feste e racconti della tradizione. Sulla pista di ghiaccio, già in funzione in piazza Garibaldi, sempre nel pomeriggio di sabato 7, alle 14, i ragazzi di Pattinaggio Cervia si esibiranno in una performance. E sempre sabato aprono anche il Giardino degli Elfi – con giochi, trucca bimbi, cantastorie, burattini, laboratori e spettacoli dedicati ai più piccoli – e la casetta di Babbo Natale, attiva tutti i week end fino al 25 dicembre. In piazzetta Pisacane la caset-
ta dei laboratori natalizi diventa un punto informativo e sede di attività dedicate ai più piccoli. La piazzetta sarà anche punto di incontro per aperitivi, intrattenimento musicale e spettacoli dalle 18. Novità in arrivo per Viale Roma, con un grande igloo che diventerà un teatro, area di laboratori e spettacoli nonché punto di partenza di cortei di artisti, giocolieri, e musicisti, oltre alla sede di Radio Bruno. Sabato 7 si esibiranno i Brass to House – 2 sassofonisti ed un batterista in giro in lambretta – e ci sarà lo spettacolo itinerante dell’orchestrina Vico Vecchio. Domenica 8 alle 15 in viale Roma arriveranno invece i Musicanti di San Crispino con il loro show itinerante.
Una delle installazioni del festival di luminarie di Milano Marittima, con i protagonisti di celebri fiabe
A Lugo momento clou delle iniziative natalizie sarà sabato 7 dicembre dalle 17 con l’accensione delle luminarie e dell’albero, sistemato anche quest’anno al centro della pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Mazzini, al Pavaglione (aperta fino al 12 gennaio).
Nelle giornate del 7 e 8 dicembre (e poi anche il 14 e 21) tornano poi sotto le logge del Pavaglione i mercatini Dona della Pro Loco. Per tutta la giornata, dalle 10 alle 19, le tradizionali bancarelle natalizie offriranno tante idee per i regali, oltre a prodotti tipici, oggettistica, artigianato, ceramiche e giocattoli. Tante possibilità di shopping anche con la Fiera di Natale in programma l’8 (e anche il 15 e 22 dicembre). Lunedì 9 dicembre alle 10 inaugura il presepe unico delle scuole del comune di Lugo, allestito nella ghiacciaia della Rocca. Da segnalare poi, sempre a Lugo, l’incontro di venerdì 6 dicembre alle 17.30 alla biblioteca “Fabrizio Trisi” con la professoressa Maria Sangiorgi Marangoni dal titolo “Letterine sotto il piatto: il Natale di una volta”, sull’usanza che pochi ricordano, quella delle letterine che i bimbi, nel giorno di Natale, nascondevano sotto il piatto dei genitori o dei nonni.
NATALE A BAGNACAVALLO Addobbi in centro nel segno di Dürer. Nel weekend si decorano gli alberi e torna l’Asta dell’Immacolata Fulcro delle iniziative natalizie di Bagnacavallo e fonte di ispirazione per gli allestimenti in centro sarà il Museo Civico delle Cappuccine, dove è ospitata la mostra dedicata al maestro di Norimberga Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine. Il bianco e il rosso, colori istituzionali sia della città di Norimberga sia di Bagnacavallo, rappresenteranno il tema centrale degli allestimenti natalizi. Domenica 8 dicembre ci si ritroverà dalle 15 nel Giardino d’inverno di piazza della Libertà per l’addobbo collettivo degli alberi, l’accensione delle luminarie e la merenda. In serata, dalle 19, il Giardino si animerà con proposte gastronomiche e musica dal vivo. Sempre l’8 dicembre, alle 17 al Teatro Goldoni si terrà l’Asta dell’Immacolata, due ore di intrattenimento assieme per scoprire piccoli tesori nascosti e scambiarsi doni.
NATALE A FAENZA Fino al 24 dicembre il temporary shop della ceramica con idee regalo fatte a mano Dopo il successo degli ultimi quattro anni, Ente Ceramica Faenza organizza anche quest'anno il Temporary Shop della Ceramica, la mostra e vendita temporanea di ceramica faentina in occasione del Natale 2019. Fino al 24 dicembre sono 24 i ceramisti all’interno dello spazio in via Torricelli 18 (angolo con Via Marescalchi - ex negozio Calarese) che vogliono rappresentare collettivamente l'identità ceramica faentina, con tante idee per un regalo o un pensiero creativo, unico, fatto a mano a Faenza. Partner del progetto è quest'anno l'Istituto Professionale Persolino-Strocchi di Faenza: in vendita al Temporary Shop anche i vini della cantina del “Persolino” e prodotti d’erboristeria e di cosmesi, che i ragazzi realizzano nell'ambito dell'attività didattica. Orari di apertura: lunedì-giovedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30.
SOCIETÀ / 29 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
FAENZA/1
IL CONCORSO
Riapre la biblioteca storica del Mic, contiene 68mila volumi catalogati I lavori erano iniziati nel 2017 e hanno riguardato il tetto e la messa a norma dell’impiantistica
IN LIBRERIA A Liberamente l’Agenda romagnola
Al via Camera Work riservata ad artisti under 35
Sabato 7 dicembre alle 18 ultimo incontro dell'anno alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna: gli ospiti saranno Mauro e Mario Gurioli per parlarci dell'"Agenda romagnola domèla e vént", edita da Tempo al Libro di Faenza.
Diretta da Silvia Camporesi avrà come tema “Cronos - a matter of time”
FAENZA/2 Inaugura la mostra Bibliomosaico
Il 6 dicembre, alle 18, inaugura ufficialmente la Biblioteca Storica del Mic di Faenza. Grazie alla ristrutturazione i locali più antichi sono tornati agibili al pubblico, in sicurezza e adatti a una corretta conservazione del ricco patrimonio. Dopo la distruzione dovuta al bombardamento del 13 maggio 1944, l’architetto Ennio Golfieri, sulle linee delle precedenti, ebbe l’incarico di progettare le nuove scaffalature che rappresentano il nucleo più storico della Biblioteca. La Biblioteca rappresenta una unicità in tutto il mondo con un patrimonio librario eccezionale di circa 68mila volumi inventariati ed è stato fondamentale nel riconoscimento Unesco al Museo. Strettamente connessa alla Biblioteca e, suo complemento naturale, vi è la Fototeca della maiolica italiana che ha superato i 16mila numeri di inventario. I lavori, avviati dal Comune di Faenza nel settembre del 2017 hanno riguardato in particolare la sostituzione del tetto e la messa a norma dell’impiantistica. Segue la visita guidata di Marcela Kubovova, Responsabile biblioteca MIC Faenza e un concerto di Ettore Marchi, liuto - Scuola di Musica Sarti di Faenza.
Inaugura venerdì 6 dicembre alle 17.30 nella Biblioteca Diocesana Cardinal Gaetano Cicognani di Faenza la mostra “Bibliomosaico, libri d’artista in tessere musive”, una rassegna internazionale che nasce nell’ambito di RavennaMosaico, da un’idea di Rosetta Berardi del 2009, con l’intenzione di stimolare una riflessione sulla forma del libro, cioè sulla rappresentazione di un oggetto “libro” che chiede di essere guardato e non letto, un libro “non libro”, un “libro oggetto”. Tra gli artisti esposti ci sono Karen Ami, USA; Kina Bogdanova, Bulgaria; Pascale Beauchamp, Francia; Marco Bravura, Italia; Marco de Luca, Italia; Marcelo de Melo, Brasile; Orodè Deoro, Italia; Eftychia Finou, Grecia; Samantha Holmes, USA; Sonia King, USA; Nirit Keren, Israele; Toyuharo Kii, Giappone; Melissa Moliterno - Andrea Poma, Italia; Pavlos Mavromatidis, Italia – Grecia; Felice Nittolo, Italia; Paolo Racagni, Italia; Iliana Ortega, Messico; Matteo Randi, Italia – USA; Enzo Tinarelli, Italia; Matylda Tracewska, Polonia; Nikos Tolis, Grecia. La mostra sarà visitabile fino al 24 gennaio.
AGENDA INCONTRI All’Oriani si parla di una famiglia anarchica Riprende alla Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani” la rassegna InContemporanea. Si inizia lunedì 9 dicembre, alle 17, con la presentazione del libro di Carlo De Maria, Una famiglia anarchica. La vita dei Berneri tra affetti, impegno ed esilio nell’Europa del Novecento (Viella 2019). L’autore ne discuterà con Emanuela Minuto (Università di Pisa) e Laura Orlandini (Istituto Storico-Archivi del Novecento di Ravenna).
Storie di mare tra immagini e parole al circolo La Pantofla di Cervia Sabato 7 dicembre alle 11, al circolo pescatori La Pantofla di Cervia (via Nazario Sauro, 1) si tiene la presentazione della prima pubblicazione della collana che il circolo realizzerà insieme a Longo e che sarà dedicata a chi ancora oggi a Cervia va in mare. Il titolo del libro fotografico è infatti “Andè in mèr. Pescatori e cozzari e Cervia con le fotografie di Mauro Foli, testi di Massimo Previato. Sempre al circolo continuano inoltre gli incontri con gli autori del giovedì dedicati al mare. Il 12 dicembre alle 21 l’ospite sarà il casolano Cristiano Cavina con il suo libro per ragazzi edito Marcos y Marcos Pinna morsicata.
Gli “Amici di Chichester” organizzano un incontro dedicato alle api con degustazione di miele L’associazione “Amici di Chichester” – costituita a seguito del gemellaggio tra Ravenna e la località nel Regno Unito, per favorire una sempre maggior conoscenza fra le due città e promuovere mostre e scambi di delegazioni – organizza per le 18 del 6 dicembre alla sala Buzzi di via Berlinguer 11 (ingresso gratuito) una conferenza pubblica sul mondo delle api e dei loro prodotti. Relatore sarà Alberto Contessi: al termine dell’incontro degustazione di miele.
Al via la quarta edizione di Camera Work, la rassegna fotografica riservata ai giovani talenti della fotografia under 35, promossa dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna. La rassegna premia con la produzione e l'esposizione per tre fine settimana allo spazio PR2 di via d'Azeglio, 2 dei progetti fotografici dei primi tre classificati. I progetti dovranno pervenire entro il 15 gennaio, mentre i vincitori verranno proclamati entro il 30 gennaio. A seguire gli eventi espositivi. La direzione artistica della rassegna è affidata quest'anno a Silvia Camporesi che ha scelto “Cronos – a matter of time” come tema su cui rifletteranno e si misureranno i giovani artisti che vorranno partecipare alla rassegna aderendo alla chiamata. Per informazioni scaricare il modulo di adesione si rimanda al sito www.palazzorasponi2.com
INFOPROM
SANITARIA ORTOPEDIA
La magnetoterapia aiuta ad aggiustare le ossa La magnetoterapia è un trattamento che sfrutta gli effetti dei campi magnetici. Serve soprattutto in caso di fratture che faticano a rinsaldarsi, ma è utile anche per contrastare tutte quelle patologie che interessano muscoli e articolazioni e alcuni tessuti quali, per esempio, artrosi, borsite, cervicalgia, epicondilite, flebite, fratture, lombalgia, mialgia, osteoporosi primaria e secondaria, periartrite, stiramenti muscolari, tendinite nonché ulcerazioni di vario tipo (piaghe da decubito, ustioni, ulcere da trauma, etc.). I campi magnetici sono noti fin dal tempo degli Egizi, ma il loro utilizzo nella medicina occidentale risale solo agli anni Settanta. Da allora, la magnetoterapia si è diffusa velocemente e oggi è disponibile in quasi tutti gli ambulatori di riabilitazione italiani. La sua peculiarità è quella di essere una forma di terapia fisica che utilizza le onde elettromagnetiche a bassa frequenza e intensità, tali da non provocare un aumento di calore corporeo. «Le onde agiscono a livello dei tessuti, mobilizzando gli ioni positivi e negativi presenti nel corpo – spiega Elena Tazzari,
tecnico ortopedico della Sanitaria Ortopedia di Bagnacavallo –. In questo modo vengono accelerati i processi di scambio ionico a livello della membrana cellulare e viene stimolato il metabolismo». Alla Sanitaria Ortopedia è possibile trovare gli apparecchi per la magnetoterapia da fare a casa, con prezzi piuttosto modici (per chi preferisce, si può optare per il noleggio a tre euro al giorno). L’ultima novità in materia di magnoterapia, infatti, sono i dispositivi ad alta e bassa frequenza che – grazie a batterie ricaricabili – possono essere utilizzati durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Gli accessori sono per ogni parte del corpo come ad esempio ginocchio, spalla, zona lombare e cervicale. Le apparecchiature non sono rumorose, quindi possono essere utilizzate anche durante la notte. Info: Sanitaria Ortopedia, via Matteotti 22 Bagnacavallo - tel. 0545 60641 - FB Sanitaria Ortopedia - www.sanitariaortopediatazzari.com
30 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
L’ANNUNCIO
Cristina Muti lascia il Ravenna Festival a sorpresa Il sindaco: «Continua a osservarci e indirizzarci» L’ideatrice e fondatrice dell’evento ha scritto una lettera ai dipendenti di Ravenna Manifestazioni finita nelle redazioni dei giornali La reazione del Primo cittadino, in veste di presidente della Fondazione, non si è fatta attendere
Con un vero e proprio coup de theatre – come altro poteva avvenire del resto? – Cristina Mazzavillani Muti, guida del Ravenna Festival da oltre trent’anni, ha annunciato le proprie dimissioni dalla presidenza. E lo ha fatto mandando una lettera a tutti i dipendenti di Ravenna Manifestazioni a poche settimane dalla presentazione della nuova edizione del festival, che si terrà il 14 dicembre. La lettera, dopo una decina di giorni, è finita nelle redazioni dei giornali, è stata resa nota e non è mancato chi ha visto qualche ombra nella scelta della signora Mazzavillani, sposata con il Maestro Riccardo Muti dal 1969 e alla presidenza del Ravenna Festival dal 1989 qualche possibile screzio interno alla struttura. Nulla di tutto ciò, per la verità, era mai trapelato, mentre la presidente aveva già annunciato di voler rinunciare alla regia della Trilogia d’Autunno (già quest’anno ha diretto due dei tre spettacoli) e nelle sue uscite pubbliche non ha mai mancato di ringraziare i collaboratori cresciuti con lei in questa lunga avventura e in grado di portare avanti il lavoro fin qui svolto. Eppure ci sono parole, nella lettera, che sembrano far trapelare qualche amarezza «Da tempo avverto uno sfilacciamento di quel legame teso che è sempre stato per noi fonte di entusiasmo, energia, compattezza, familiarità a favore degli obiettivi che ci siamo prefissi fin dall’inizio». E ancora, si prende la responsabilità di essersi allontanata in questi anni dicendo: «non avrei assolutamente dovuto sottovalutare il fatto che quell’atmosfera familiare e affettuosa che ero riuscita a creare – di stampo femminile romangolo per intenderci – non poteva essere data per scontata». Nessun commento trapela da Ravenna Manifestazioni mentre è il sindaco De Pascale, presidente della fondazione, a inviare una lettera aperta in cui ripete i meriti
Riccardo e Cristina Muti
De Pascale: «Siamo preoccupati, non eravamo pronti, ma sei stata capace di far crescere grandi professionalità» del Ravennal Festival e della Muti: «Ravenna ha riscoperto le potenzialità del proprio patrimonio artistico, archeologico e turistico e della creatività dei suoi cittadini. Tu hai avuto lo straordinario merito di aver saputo comprendere questa enorme potenzialità e di aver cambiato la città, accendendo su di lei i riflettori e accendendo la fiamma della cultura, della musica, del teatro e della poesia. Hai contribuito a dare vita ad una Ravenna consapevole della sua
ricchezza e grandezza, non solo collocate nel passato, e di come la nostra storia possa essere fonte di straordinaria ispirazione, anche per la produzione artistica contemporanea. E così grazie a te Ravenna ha cambiato volto, è divenuta uno dei palcoscenici più prestigiosi al mondo, in grado di attirare sempre di più l’attenzione del turismo internazionale colto e amante dell’arte». E ora? De Pascale spiega che la città è preoccupata «non perché non abbia fiducia nella straordinaria squadra che hai voluto con te per il nostro Festival e nelle relazioni internazionali che sono state costruite, ma perché tu sei la madre del Festival, la sua anima e quel fil rouge di continuità che fa sì che tanti eventi straordinari diversi tra loro abbiano una radice comune e un’identità unica. In questi ultimi anni ci è stato evidente che avevi scelto dapprima di lasciare la direzione artistica, poi di affidare la regia di una delle opere della Trilogia d’Autunno, ma tutti abbiamo fatto un po’ finta di nulla, sperando che questo momento potesse avvenire fra qualche anno, anche se avevamo intuito che si stava avvicinando. Siamo convinti che proprio per il lavoro straordinario che hai fatto, non ci troviamo davanti ad un evento, il Festival, che inizia e si conclude con il lavoro della sua ideatrice, a differenza di altri; perché hai saputo fare crescere grandi professionalità e creare relazioni internazionali che si sono radicate in città». Però – dice il sindaco – «non siamo pronti, questa notizia ci ha colto di sorpresa e la responsabilità non è tua, ma nostra che non ci siamo preparati come dovevamo: quindi ti chiedo a nome di tutti i cittadini di Ravenna di fare in modo che i tuoi occhi continuino a osservarci e la tua mano a indirizzarci, qualche volta anche sgridandoci se dovessimo abbassare il livello della nostra ambizione».
PREVENDITA Al via abbonamenti e biglietti per le stagioni di Opera e Danza al teatro Aligheri
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sull’acquisto di almeno 2 prodotti
Parte giovedì 12 dicembre la prevendita degli abbonamenti alle stagioni di Opera e Danza del Teatro Alighieri, curate da Ravenna Manifestazioni. Per quanto riguarda la lirica, si apre con il Serse (10 e 12 gennaio) di Händel, secondo l’interpretazione musicale di Ottavio Dantone, al clavicembalo e alla direzione della sua Accademia Bizantina, e la visione drammaturgica di Gabriele Vacis alla regia. Seconda tappa la serata pucciniana Suor Angelica / Gianni Schicchi (31 gennaio, 2 febbraio) con la regia del poliedrico Denis Krief; in buca l’Orchestra della Toscana diretta da Marco Guidarini. Il cartellone si completa con la Lucrezia Borgia (6 e 8 marzo) di Donizetti nel nuovo allestimento diretto da Andrea Bernard, con l’Orchestra Giovanile Cherubini guidata da Riccardo Frizza. La Stagione Danza si inaugura invece con il Nuovo Balletto di Toscana (15 e 16 febbraio) e la Cenerentola di Jiří Bubeníček che su musica di Prokof’ev ha creato un balletto per 14 danzatori che rielabora la celebre fiaba. Segue il ritorno a Ravenna dell’Alonzo King Lines Ballet (29 febbraio, 1 marzo) con Händel e Common Ground (nella foto), coreografie firmate dal fondatore della compagnia americana, l’una omaggio alle musiche del compositore, l’altra vera e propria ode alla città di San Francisco su arrangiamenti del Kronos Quartet. Si torna invece sulle punte con il Balletto Yacobson di San Pietroburgo (21 e 22 marzo) e il Don Chisciotte che Johan Kobborg - ex primo ballerino del Royal Ballet - ha elaborato su Petipa, fedele al capolavoro ma con sfumature congeniali al suo approccio. Gran finale con la prima visita a Ravenna della Compagnie Hervé Koubi (4 e 5 aprile) e le sue Les nuits barbares, creazione ad altissimo impatto visivo dedicata alle origini del Mediterraneo.Info e prevendite: Biglietteria Teatro Alighieri tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org.
SOCIETÀ / 31 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
LUGO LABORATORIO/1 Teatro senza confini con i Due Mondi
Le rassicurazioni del sindaco Ranalli: l’obiettivo è riaprire il Rossini “alla grande” nell’autunno 2020 Il punto sui lavori che riguardano il teatro, chiuso per interventi di antisismica, con amministratori locali, tecnici ed esperti del settore Il teatro Rossini dovrebbe riaprire tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre del 2020. Questo è il prudentissimo proclama che il sindaco di Lugo, Davide Ranalli, ha fatto nella mattina di sabato 30 novembre nel corso dell’assemblea pubblica “Teatro Rossini: la garanzia di un futuro” tenutasi nel Salone Estense della Rocca, sede comunale. Questo incontro con la cittadinanza, voluto fortemente dall’amministrazione, ha riportato al centro del dibattito cittadino l’importanza di riaprire uno dei luoghi più importanti della cultura lughese. La breve prolusione affidata a Anna Giulia Gallegati, titolare per il secondo lustro consecutivo dell’importantissimo assessorato alla cultura della città, ha posto l’accento sulla necessità di una visione a lunga gittata, non limitata a un banale hic et nunc al quale la società moderna si aggrappa orgiasticamente, ma che conceda un armonioso respiro a una programmazione che nel 2020 dovrà considerare, tra le varie ricorrenze, i 100 anni dalla messa in scena dell’opera di Francesco Balilla Pratella, L’Aviatore Dro. Interessanti e puntualissimi si sono rivelati gli interventi di Giovanni Liverani, responsabile del Servizio Patrimonio del Comune di Lugo, e di Ada Foschini, del “Laboratorio del Restauro” di Ravenna. La platea, tuttavia, forse non era sufficientemente edotta su materie così tecniche da poter comprendere le quasi illeggibili diapositive proposte che avrebbero trovato spazio più adatto in altro consesso. Tirando, però, le somme di questi due importanti contributi, è apparso a tutti lapalissiano come la necessità di affrontare un'azione così importante fosse primaria per la salute del teatro stesso. Domenico Randi, vice presidente della Fondazione Teatro Rossini, in-
vece, ha posto l’accento sul lato più sentimentale, collocando il recupero dell’edificio come pietra fondamentale per un redivivo umanesimo lughese avvalorando con il suo accorato intervento l’analisi della Foschini secondo la quale «l’opera d’arte vive con l’ambiente circostante, altrimenti diviene reliquia del passato». luUno scorcio dell’interno Prima di cedere la parola all’assessore redel teatro Rossini di Lugo gionale Andrea Corsini, venuto forse più per opportunità elettorali (e ricordare che la Regione ha investito circa un milioncino di euro per la salute di Teatro e Pavaglione) che per autorevolezza e conoscenza dell’argomento dell’incontro, il sindaco Ranalli ha proposto una dissertazione chiara e onesta sul punto fondamentale: «il teatro è un elemento caratterizzante che dà un’anima alla città». Come sottolinea il primo cittadino, purtroppo, ciò non è stato compreso da una parte della popolazione, perciò gli investimenti che vengono fatti in questa direzione risultano sempre osteggiati. La speranza di riaprire nell’autunno 2020 è grande, tuttavia non solo i lavori concorrono a determinare la tempistica, ma anche le opportunità di bilancio. Riaprire il Rossini è un evento che merita la giusta considerazione (e anche un considerevole livello qualitativo che viaggia spesso di pari passo con l’importanza della spesa necessaria a raggiungerlo), perciò sarà oggetto di una seria analisi l’occasione di impiegare le risorse nella maniera più opportuna. Il Rossini ha finalmente trovato un’amministrazione che, nonostante qualche saltuario capogiro, ha molto a cuore la sua salute, fisica e artistica. C’è da sperare che anche i lughesi ripongano l’ascia di guerra per far, finalmente, germogliare la cultura nel suo tempio d’elezione. Enrico Gramigna
L’Europa continua ad essere il filo conduttore dell’attività del Teatro Due Mondi con l’attività del progetto Mauerpringer che entra ora nel vivo con il laboratorio di teatro partecipato per non-attori e attori “Senza confini d’Europa”. Giovedì 5 e 12 dicembre alla Casa del Teatro di via Oberdan a Faenza i partecipanti si confronteranno sui diritti dei cittadini europei, sulle loro aspettative o le loro perplessità rispetto alla cittadinanza europea, attraverso modalità partecipative coinvolgenti proposte dalle esperte di RicercAzione, partner del progetto Mauerspringer Cittadini d’Europa. Appuntamento a chi è interessato dalle 20 alle 22.
LABORATORIO/2 Nanou e il metoto Alphabet per danzatori all’Almagià Un laboratorio coreografico gratuito per danzatori professionisti. Per tre giorni, dal 10 al 12 dicembre, l’Almagià di Ravenna diventa tempio della danza contemporanea, con una chiamata che il Gruppo Nanou non a caso ha ribattezzato “Alphabet: Metodo”. Si tratta di un dialogo diretto con addetti ai lavori, danzatori esperti, finalizzato alla trasmissione del processo di scrittura e di ricerca coreografica del gruppo. I partecipanti all’evento si sono iscritti il mese scorso, partecipando a una selezione. Gli incontri, di sei ore ciascuno, partiranno martedì 10 per finire mercoledì 12 dicembre. L’evento è all’interno del festival Fèsta.
LE AZIENDE INFORMANO
CONSORZIO SOLCO
Natale all’insegna della solidarietà con le idee regalo delle cooperative La Pieve, Ceff e Botteghe e Mestieri Per un Natale all’insegna della solidarietà, anche nel momento degli acquisti, è possibile scegliere per le proprie idee regalo i negozi solidali delle cooperative associate al Consorzio Solco Ravenna: La Pieve, Ceff e Botteghe e Mestieri. La Pieve La Pieve di Ravenna è un punto di riferimento per l’assistenza e l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Anche per questo Natale sarà possibile acquistare i prodotti realizzati dai ragazzi seguiti dalla cooperativa sociale, offrendo un sostegno concreto ai suoi centri socio-occupazionali. Presso La Bottega di Erasmo, in via Nino Bixio 74 (dal lunedì al venerdì 8-15.30), si possono trovare tante idee regalo realizzate a mano da persone con disabilità, come agende, cesti di vimini, “quaderni d’arte” dedicati ai fumetti, ecc. Per chi cerca fiori e piante, c’è il Garden Sant’Antonio in via Tomba 2 (dal lunedì al venerdì 8-18.30, sabato 8.30-12.30), regno di stelle di Natale, ciclamini e tanti altri prodotti ortofrutticoli di stagione. Infine, tutti i prodotti della cooperativa possono essere acquistati anche al Temporary Shop Le Petit Atelier in piazza Kennedy, galleria Rasponi 23.
L’AltraBottega L'AltraBottega è il negozio gestito dalla cooperativa Ceff a Faenza, in piazza Martiri della Libertà 19/A. Qui, giovani e adulti con disabilità accrescono le proprie competenze e capacità relazionali, sperimentando l’integrazione con il territorio. L’AltraBottega è prontissima al Natale, con un vasto assortimento di alimenti del commercio equosolidale, i vini di Quinzan, la pasta e le farine di grano Senatore Cappelli, i sughi, le marmellate e le gelatine di frutti dimenticati di Abbraccio Verde, la cosmesi e i prodotti bio per la cura della persona di Saponaria. I pacchi regalo possono essere confezionati con le cassette in legno realizzate presso il centro Il Sentiero, e arricchiti con la vasta offerta di artigianato e oggettistica che comprende agende, biglietti di auguri, centrotavola, decorazioni natalizie e tanto altro. L’AltraBottega è aperta in tutti i giorni feriali (giovedì pomeriggio compreso), dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.00, mentre il sabato e i festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.00. Per informazioni: 0546 608211 - pagine Facebook L'Altra Bottega e Ceff. Botteghe e Mestieri La cooperativa faentina Botteghe e Mestieri anche per questo Natale ha da offrire tantissimi prodotti enogastronomici
artigianali, che possono andare a comporre delle originali ceste natalizie, confezionate dai giovani adulti in difficoltà seguiti dalla cooperativa sociale. Due le novità principali: una selezione di prodotti da una quarantina di monasteri europei (birre, cioccolate trappiste e liquori di Camaldoli) e i panettoni artigianali. Sono tutti regali acquistabili dai privati e, soprattutto, indicati per le aziende e le cooperative locali che desiderano gratificare i propri lavoratori o fornitori con doni preziosi e d’alto valore sociale. I prodotti di Botteghe e Mestieri si possono acquistare presso il punto vendita di Riolo Terme in via Bologna 102, oppure direttamente sul sito internet www.bottegadelmonastero.it. Per info: 0546 47202 - info@botteghemestieri.it.
32 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
BOXE
Dopo dieci anni il Pala De Andrè torna un ring E Servidei c’è ancora: «Sarà divertente» Nel 2009 il ravennate conquistò il titolo intercontinentale dei pesi piuma contro il Isava, oggi è tra gli organizzatori di una riunione mista: quattro incontri giovanili, sei élite e la sfida tra i professionisti Quartneti e Gomes Vargas di Vincenzo Benini
È tutto pronto al Pala De André per il ritorno della grande boxe a Ravenna, con una kermesse che venerdì 6 dicembre vedrà andare in scena dieci incontri dilettantistici e uno professionistico. A dieci anni di distanza dal titolo intercontinentale dei pesi piuma vinto da Alberto Servidei contro il venezuelano Hermin Isava (era il 28 maggio 2009), il cupolone del palazzetto accenderà di nuovo le luci per illuminare il ring in una serata organizzata dalla Ravenna Boxe, seguendo il felice esempio della manifestazione tenuta nel 2018 al PalaCosta. Lo stesso ex campione europeo è tra i dirigenti della società bizantina e non nasconde la sua soddisfazione per l’evento pugilistico. «Spero che chi assisterà ai match in programma – spiega Servidei – possa godersi uno spettacolo divertente. Di sicuro l’incontro clou, quello tra Nicola Quarneti e il colombiano William Gomes Vargas, è molto interessante. L’emergente atleta della Boxe Lugo, che in passato è stato campione regionale e terzo assoluto in Italia, è allenato da Francesco Damiani ed è alla sua seconda sfida da professionista, dove affronterà un avversario esperto e in serie positiva». Per Servidei sarà anche l’occasione per rivivere uno dei momenti più belli della sua brillante carriera - conclusasi con 31 vittorie, due pareggi e una sola sconfitta - riassaporando l’atmosfera del Pala De André. «Mi ricordo che fu un incontro durissimo, in quanto Isava era davvero molto forte. Da quel match non sono più stato io, nella mia testa è cambiato qualcosa. Non è che fossi appagato, anzi, ma raggiunsi la convinzione che non sarei più stato in grado di soffrire in quel modo per vincere un combattimento. Infatti la mia carriera è poi continuata ancora per qualche anno e, vivendo il pugilato in maniera più spensierata, mi sono tolto altre soddisfazioni». Lo spettacolo della boxe inizierà alle 20.30 (ingresso dalle 20, biglietto intero 8 euro, ridotto 6 euro) e prevede una riunione mista
Il destro di Alberto Servidei
composta da quattro incontri giovanili, categoria school girl e junior, e sei di categoria élite, di cui due di prima serie senza il casco. Per quanto riguarda gli atleti di casa, scenderanno sul ring negli Juniores Filippo Serafini e Vincenzo Tosti e tra le donne Marta Ricci, mentre gli Elite saranno rappresentati da Gaetano Campanella, Deniam Tafa, Marco Piancastelli, Stefano Lo Giudice e Marco Bombardi. «Tanti sponsor ci hanno aiutato per mettere in piedi la kermesse e altri ancora si stanno proponendo di organizzarne nel prossimo futuro. È nostra intenzione ogni anno salire di
uno step, in modo di aumentare la qualità e la portata degli eventi. Se l’amministrazione comunale continua a sostenerci potremo fare davvero grandi cose, anche perché la boxe non è solo sport e ci sono alcuni progetti correlati». Servidei si riferisce in particolare al “Progetto Sport Lavoro”, nato da un’iniziativa che ha visto Ravenna Boxe unirsi a Job Spa e Coni, con il patrocinio del Comune, portando alla formazione professionale di dieci atleti in saldatori a filo da inserire nel mondo del lavoro grazie alla collaborazione di alcune aziende del territorio. «Si tratta di un progetto che ap-
poggiamo con forza e che è nostra intenzione far continuare anche in futuro. Il pugilato ravennate sta crescendo tantissimo nei numeri e possiede anche una connotazione sociale». La misura in cui sta aumentando nel nostro territorio il coinvolgimento delle giovani leve in questo sport è mostrata dallo stesso dirigente di Ravenna Boxe. «Noi siamo partiti nel 2007 con pochi tesserati, ma è soprattutto negli ultimi due-tre anni che si è verificato un boom di iscritti. Nel 2016 erano una sessantina, mentre adesso chiudiamo la stagione con 181 atleti e in futuro prevedo che supereremo quota duecento. Stiamo infatti ricevendo un sacco di richieste e con ogni probabilità dovremo aprire ulteriori corsi. Al momento a gestire gli allenamenti siamo io, Mara (La Neve, ndr) e altri quattro collaboratori nella palestra del PalaCosta, ma in prospettiva ci sarà di sicuro bisogno di ulteriori strutture. In questo potrebbe essere molto utile la disponibilità del palazzetto previsto nel 2021, liberando spazi preziosi». Sulla tipologia dei ragazzi che si avvicinano alla boxe, Servidei continua dicendo che «molti si presentano da noi in virtù del passaparola. Lo stereotipo del pugile è molto cambiato rispetto al passato, in quanto molti degli iscritti lo fanno più per esperienza di vita, che per combattere sul ring, continuando la loro vita normale caratterizzata in particolare dallo studio. Si tratta di ragazzi normalissimi e alcuni di essi, circa il 20 percento, sono stranieri. Per tutti noi è una bella occasione di confronto, con storie diverse dalle nostre che ci aiutano a crescere. Sta aumentando anche il numero di ragazze, in particolare giovanissime: circa il 10 percento dei tesserati. Ovviamente, quando si tratta di minorenni, ci deve essere anche la condivisione da parte dei genitori. In molti mollano presto, ma trovo giusto che prosegua questa strada chi ha delle qualità. Io stesso, quando ho capito che non riuscivo a mantenere certi livelli, ho deciso di ritirarmi senza che nessun’altro me lo dicesse».
SPORT / 33 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL QUIZ
Conosci calcio, basket e volley di Ravenna? Puoi vincere i biglietti per Buffa all’Alighieri Ravenna Teatro in collaborazione con Ravenna&Dintorni mette in palio dodici ingressi per lo spettacolo del celebre commentatore sportivo. Quattro domande con risposte via email
Ravenna Teatro mette in palio, tramite le pagine di Ravenna&Dintorni, sei ingressi (ognuno valido per due persone) per assistere a “Il rigore che non c’era” di Federico Buffa all’Alighieri. Considerati il tema dello spettacolo (nel box la scheda) e la collaborazione con le società sportive cittadine, i biglietti saranno assegnati ai primi lettori che risponderanno correttamente a un quiz con domande su fatti, curiosità e personaggi riguardanti le quattro società cittadine dei tre principali sport di squadra. Le risposte vanno inviate entro le 12 di martedì 10 dicembre con una email a redazione@ravennaedintorni.it. Oggetto: “Concorso Buffa settimanale”. Nel corpo indicare il proprio nome e cognome, un recapito cellulare e le date delle tre repliche in ordine di preferenza (si può scegliere tra sabato 14 e lunedì 16 dicembre alle 21, domenica 15 dicembre alle 15.30). Si terrà conto del numero di risposte corrette, a parità di risposte corrette, farà fede l’ordine di arrivo delle email. I vincitori saranno contattati dalla redazione e potranno ritirare i biglietti il giorno dello spettacolo da un’ora prima della replica alla biglietteria del teatro. Ecco le quattro domande, una per ognuna delle principali società dei vari sport presi in considerazione. 1) Calcio: Chi è stato il miglior marcatore del Ravenna nell’ultimo campionato disputato dai giallorossi in serie B? 2) Basket: Contro quale squadra Mike Singletary realizzò il buzzer beater che fece esplodere il pubblico del Pala Costa? 3) Pallavolo femminile: Di quale grande giocatrice del passato, con ben 140 presenze in nazionale, è figlia la schiacciatrice Rebecca Piva nel roster 2019-20 dell’Olimpia Teodora? 4) Pallavolo maschile: Contro quale squadra l’allora Bunge ha vinto la finale della Challenge Cup?
Il rigore che non c’era, dal 14 dicembre E alla sala Corelli anche un incontro con i dirigenti delle società sportive “Cosa sarebbe accaduto se…” è l’idea di fondo su cui si regge Il rigore che non c’era, lo spettacolo (per cui mettiamo in palio dodici biglietti, vedi articolo principale) che vedrà Federico Buffa al teatro Alighieri di Ravenna dal 14 al 16 dicembre (sabato e lunedì alle 21, domenica alle 15.30). Opportunità, eventi, cambiamenti che una scelta preferita a un’altra può provocare anche e soprattutto quando quella scelta possiamo solo subirla perché spetta ad altri. Uno spettacolo che parla di sport, come è naturale visto la figura del protagonista sul palco, ma non solo di sport. Telecronista e commentatore sportivo, Buffa è noto per le sue trasmissioni antologiche nelle quali ha sperimentato la possibilità di creare connessioni e aprire digressioni, portando la pratica sportiva a farsi metafora dell’esistenza. Il rigore cui egli allude non è inteso unicamente come azione calcistica, ma come quell’accadimento inaspettato capace di determinare una svolta. Ciò offre all’affabulatore la possibilità di intrecciare la vicenda del millesimo gol di Pelé con le ribellioni di un’organizzazione guerrigliera come Sendero Luminoso o la parabola musicale dei Beatles. Nel pomeriggio precedente all’ultima replica, alle 18 del 16 dicembre nella sala Corelli dell’Alighieri, Federico Buffa incontrerà i dirigenti delle quattro società cittadine dei tre principali sport di squadra (calcio, pallacanestro, pallavolo). L’incontro a ingresso libero sarà un dialogo – condotto da Gianfelice Facchetti, attore e regista e figlio dell’indimenticabile bandiera dell’Inter – che accosterà il campo da gioco al palcoscenico del teatro. «Due mondi solo apparentemente distanti – afferma lo storyteller –: in entrambi, ci vogliono grande disciplina e costante allenamento per arrivare al risultato. Sport e teatro fanno parte del nostro Dna, l’uno dall’altro possono imparare come continuare a sostenere la società moderna, rivolgendosi soprattutto ai giovani».
Federico Buffa, 60 anni, torna a Ravenna dove era stato già nel 2016 con lo spettacolo “Le Olimpiadi del 1936” messo in scena al Pala Costa per il cartellone del Ravenna Festival
CENONE DI CAPODANNO
PER PRENOTAZIONI: RISTORANTE PIZZERIA CANTO DEL MARE MADONNA DELL'ALBERO - RA - VIA MATISSE TEL. 0544 271381 - CELL: 347 3703598
APERITIVO DI BUON AUSPICIO ANTIPASTI: Gallette di riso con gamberi e avocado, strudel al salmone e ricotta, baccalà mantecato su crostino di polenta PRIMI PIATTI: Garganelli al sapore di scoglio e zafferano in salsa di fagioli Cappelletti al branzino in salsa rosa - SORBETTO AL LIMONE SECONDI PIATTI: Filetto di orata gratinata al limone Gamberoni con porri e zenzero
DESSERT: Crostino di crema pasticcera con chicchi d’uva Spumante per il brindisi Vino, acqua, caffè, servizio e coperto tta la Per tu pettacolo s cena, romagia c i di m lo con il o al tav e ALADIN d gran eo e Rom
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34 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
TEATRO/1
Quartet, commedia con “vecchie glorie” del bel canto In scena a Cervia e Faenza Gli attori incontrano il pubblico
COMICO/1 Paolo Cevoli al Goldoni con La sagra famiglia Dopo essersi addentrato tra le pagine della Bibbia, aver portato alla ribalta la Romagna, essersi calato nei panni del garzone di Michelangelo, solo per citare alcuni spettacoli, Paolo Cevoli salirà sul palco del Teatro Goldoni di Bagnacavallo con il suo nuovo spettacolo La sagra famiglia. La pièce, in scena giovedì 5 dicembre alle ore 21, è diretta da Daniele Sala.
TEATRO/2
Il 9 e 10 dicembre al teatro comunale di Cervia e dall’11 al 13 dicembre al Masini di Faenza va in scena la commedia Quartet di di Ronald Harwood, interpretata da Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini ed Erica Blanc, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi. Si tratta di una commedia ambientata in Italia, culla del bel canto, con protagonisti quattro grandi interpreti d’opera. Famosi, energici, irascibili e, insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo. Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto di Verdi “Bella figlia dell’amor”? Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo di tornare alle scene. Gli interpreti della commedia saranno inoltre protagonisti dell’incontro con gli artisti che si terrà martedì 10 dicembre alle 18 al teatro di Cervia e giovedì 12 dicembre alle 18 al Ridotto del Teatro Masini (l’ingresso agli incontro è gratuito).
COMICO/2
SE GLI UOMINI E LE DONNE SONO DI DUE PIANETI DIVERSI Debora Villa apre il comico del Masini di Faenza il 10 dicembre La nuova stagione di Teatro Comico al Masini di Faenza sarà inaugurata martedì 10 dicembre alle 21 dallo spettacolo Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere scritto da Paul Dewandre e tratto dall’omonimo libro di John Gray, portato in scena dalla simpaticissima Debora Villa. Il testo di Gray è un best seller mondiale che ha venduto cinquanta milioni di copie ed è stato tradotto in quaranta lingue. Si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne vengono da due pianeti diversi.
MUSICA&PAROLE Sul palco del Masini “ioelei” con Pia Tuccitto e Federica Lisi
ALLE 5 DA ME, UNA COMMEDIA CON GAIA DE LAURENTIIS In scena al teatro comunale di Russi giovedì 12 dicembre alle 20.45 ci sarà la commedia brillante Alle 5 da me di Pierre Chesnot, una storia che racconta dei disastrosi incontri sentimentali di un uomo e di una donna: lui in cerca di stabilità affettiva, lei ossessionata dal desiderio di maternità. Protagonisti Gaia De Laurentiis, che interpreta cinque donne che corteggiano un uomo, e Ugo Dighero, che invece dà voce e volto a cinque uomini che corteggiano una donna. La regia è affidata a Stefano Artissunch, mentre le musiche sono eseguite dalla Banda Osiris.
Sabato 7 dicembre va in scena al Teatro Masini di Faenza lo spettacolo ioelei, la storia di due vite in una narrazione che integra parole, musica e ricordi. Protagoniste la cantautrice Pia Tuccitto e Federica Lisi, già campionessa di volley e vedova dell’indimenticato Vigor Bovolenta. Un sodalizio umano e artistico che dà vita a un progetto che da quattro anni sta calcando i palcoscenisci della penisola. In particolare, sulla scena ci sono i testi di Lisi, tratto dal libro autobiografico Noi non ci lasceremo mai, creano una particolare atmosfera. Sono quindi testi che rispecchiano tutto quello che è il vissuto di due persone. Sul palco, assieme alle due protagoniste, Luca Longhini alla chitarra, per una versione più intima ed emozionale dello spettacolo.
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LIBRI/1
IL SUONO DELLE PAROLE: NADA AL SALONE ESTENSE DI LUGO Il 12 dicembre presenterà la sua autobiografia “Materiale domestico” Giovedì 12 dicembre e martedì 17 dicembre andranno in scena due appuntamenti de “Il suono delle parole”, una rassegna diretta da Luigi Bertaccini e che prevede alcuni incontri con artisti e musicisti che raccontano la loro storia e la loro esperienza attraverso le pagine dei loro libri. Si comincia appunto giovedì 12 dicembre, alle 20.30, al Salone Estense della Rocca di Lugo con Nada che presenterà Materiale domestico (Ed. Atlantide 2019): un libro che è una biografia scritta al contrario, partendo dalla fine e arrivando agli esordi. Entrambi gli incontri saranno condotti e moderati da Luigi Bertaccini. L’ingresso sarà libero. Per informazioni: 0545 38378
LIBRI/2 Al Caffé letterario di Lugo il romanzo storico “Io, Annibale” Venerdì 6 dicembre, alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, lo storico Giovanni Brizzi presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo romanzo storico “Io Annibale” edito da Laterza. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Claudio Nostri. Ingresso libero.
CULTURA / 35 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
LIBRI/3 Appuntamento a Cotignola e Villanova con Eraldo Baldini
LA CONFERENZA Helena Janeczek e il “suo” Dante alla biblioteca Classense
Doppio appuntamento per lo scrittore Eraldo Baldini e il suo nuovo romanzo La palude dei fuochi erranti (edizioni Rizzoli) ambientato nel XVII secolo. Martedì 10 dicembre, alle 20.45, il noto scrittore e antropologo sarà infatti a Cotignola, nell’aula magna della Scuola media Varoli (via Dante 10), mentre giovedì 12 dicembre, sempre alle 20.45, l’appuntamento è a Villanova di Ravenna nella sede del Comitato Cittadino (Via Villanova 74).
Sabato 7 dicembre alle 17.30 in Biblioteca Classense nuovo appuntento di “Viva Dante” con le letture Classensi dal titolo “Dante e le guerre: tra biografia e letteratura. Dante: le sue parole e le nostre guerre”. Si tratta di una conferenza di Helena Janeczek, autrice vincitrice anche del premio Strega 2018 in dialogo con Alberto Casadei.
LIBRI/4
L’INCONTRO Il viaggo delle Albe in Africa con Dadina e Redaelli al Moog
DAI ROGHI ALLA CENSURA CON BATTISTA Per la rassegna di incontri “Il tempo ritrovato”, mercoledì 11 dicembre alle 18 in Biblioteca Classense, Pierluigi Battista dialoga con Matteo Cavezzali sul suo ultimo saggio Libri al rogo. La cultura e la guerra all'intolleranza (La Nave di Teseo). «Da qualche anno a questa parte – scrive la celebre penna del Corriere della Sera – nell’Occidente democratico i roghi dei libri, i falò delle opere d’arte, hanno ripreso ad ardere con una certa intensità. Se stentiamo a percepire l’odore di bruciato è perché ora il rogo dei libri si chiama censura».
Sabato 7 dicembre, alle 18, la rassegna “I Sabati del Moog”, curata da Ivano Mazzani negli spazi del Moog, in vicolo Padenna 5 a Ravenna, racconterà un viaggio transcontinentale sulle ali del teatro. In compagnia di Luigi Dadina e Laura Redaelli si percorre la tratta "Ravenna-Dakar-Nairobi", con i racconti di alcune tappe del Teatro delle Albe tra la Romagna e l’Africa. Dadina e Redaelli sono attori del Teatro delle Albe che, nell’ottobre 2018 a Kibera, immenso slum nel cuore di Nairobi, in Kenya, ha portato Dante è stato portato in scena da bambini e adolescenti delle scuole locali. Un progetto unico, ideato da Marco Martinelli affiancato da Laura Redaelli, e promosso da Fondazione Avsi: 140 piccoli allievi delle scuole Little Prince, Ushirika, Cardinal Otunga e Urafiki hanno realizzato una “messa in vita” a partire dall’esperienza della non-scuola dei tre canti della Divina Commedia, reinventati in lingua inglese e swahili.
36 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
CLASSICA IL CIRCOLO/1 Al Mama’s dal soul alla musica colombiana
Il Premio Paganini Pieranunzi al matinée della “Mariani”
Doppio appuntamento con la musica dal vivo al Mama’s di Ravenna (concerti ore 21.30, biglietti a 10 euro). Venerdì 6 dicembre sul palco la Upside Band, trio soul ravennate che omaggia le grandi voci della black music di ieri e di oggi, tra R&B e funky, dance e James Brown. Il giorno dopo l’appuntamento è con la cumbia, genere nato in Colombia dall’unione di ritmi africani e sonorità indigene e spagnole. Sul palco i Los Cumbiamberos, musicisti di esperienza provenienti da Colombia, Perù e Italia.
Il celebre violinista alla sala Corelli con la pianista Giorgia Tomassi
IL CIRCOLO/2
AL SOCJALE VA IN SCENA LA STORIA DELLO SWING CON IL “PADRINO” RAY GELATO A Piangipane anche Patrizio Fariselli
SUONI&VISIONI
Vincitore per ben due volte del prestigioso Premio Paganini di Genova (1988 e 1990), domenica 8 dicembre alle 10.30 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna sarà protagonista il celebre violinista Gabriele Pieranunzi. Già allievo di Salvatore Accardo e Stefan Gheorghiu, ospite regolare dei principali centri musicali e festival in Italia e all’estero, Pieranunzi si esibirà in duo con la talentuosa pianista Giorgia Tomassi, formatasi artisticamente in seno all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e rivelatasi sulla scena internazionale a seguito della sua vittoria nel 1992 del Concorso Rubinstein di Tel Aviv. Il programma del matinée – che rientra nei Concerti della Domenica curati dall’Associazione Angelo Mariani – prevede la Sonata n. 5 “La Primavera” di Beethoven, la Sonata n. 3 di Schumann, seguite da un cavallo di battaglia dei due interpreti, il celeberrimo Rondò la Campanella dal Concerto n. 2 per violino e orchestra di Paganini nella versione per violino e pianoforte. Chiude il concerto una scelta di brani del compositore e violinista tedesco attivo nella prima parte del ‘900 Fritz Kresler. Biglietti 10 euro, 5 per ragazzi sotto i 26 anni. Per info 0544 39837.
“RADICI” A COTIGNOLA Al teatro Binario di Cotignola ultimo appuntamento con la rassegna Radici: venerdì 6 dicembre sul palco Frida Split (foto), musicista e compositrice, con un ensemble di muisca da camera e Mauro Santini, film-maker che realizza i suoi film senza sceneggiatura. Verrà sonorizzato dal vivo il suo film “Bianco”.
ore 21
domenica 8 DICEMBRE ore 17
ORCHESTRA GIOVANILE DI BOLOGNA in TEATRO DEI FLUTTUANTI Via Pace, 1 - Argenta (Fe) Tel: 0532.800843 – 348.2652283 info@teatrodeifluttuanti.com www.teatrodeifluttuanti.com
CONCERTO DI NATALE direttore M° Stefano Chiarotti
in
W LE DONNE di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio regia Cristiano D’Alisera
AL MARE Country blues all’Oasi con Sacred Roots Country, blues e spititural al bagno Oasi di Marina di Ravenna, domenica 8 dicembre nell’ambito della rassegna Christmas Soul. Sul palco il progetto Sacred Roots, nato dall’incontro dei musicisti Max Prandi e Mauro Ferrarese. Appuntamento a partire da mezzogiorno, con l’ormai tradizionale brunch del bagno Oasi.
llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop
mercoledì 11 DICEMBRE
RICCARDO ROSSI
Continua la programmazione del Teatro Socjale di Piangipane che venerdì 6 dicembre, alle 22, ospita Ray Gelato, “il padrino dello swing”, che festeggia i 25 anni di carriera assieme alla sua storica band. Il musicista britannico (di origini italoamericane) a suon di swing ripercorrerà l'epoca d'oro del genere attraverso i brani storici dei più grandi artisti italiani e americani, da “Mambo Italiano” a “That's Amore”. Ingresso ore 21, concerto ore 22, cappelletti all’intervallo (biglietto 30 euro). Il giorno dopo, sabato 7, al Socjale il pianista (ex Area) Patrizio Fariselli presenta il suo ultimo lavoro "Resistenze Elettriche" e si esibiranno i finalisti del concorso "Materiale Resistente 2.0". A decretare il vincitore sarà il pubblico, munito di scheda per le votazioni.
Venerdì 6, ore 20:30
Osservazione della volta stellata (Cielo permettendo - Ingresso libero)
Sabato 7, ore 16:30 ...un pomeriggio al Planetario
Sara Ciet: Stelle e dinosauri: un affascinante viaggio nella storia (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
Martedì 10, ore 21
Amalia Persico: Storia dei Buchi Neri: alla scoperta di questi enigmatici oggetti
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
CULTURA / 37 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL CLUB/1
I Giant Sand
Rock americano, i Giant Sand e Farina al Bronson A Madonna dell’Albero anche ?Alos e Xabier Iriondo Appuntamento da non perdere al Bronson per tutti gli appassionati di rock e folk americano. Venerdì 6 dicembre (ore 21.30, biglietti a 18 euro) sul palco del club di Madonna dell’Albero saliranno infatti i Giant Sand, quasi trenta album alle spalle, considerati gli antesignani del cosiddetto desert rock. La loro musica è in particolare una fusione di alternative rock e country, psichedelia e cosiddetto Paisley Underground. Fondatore (unico rimasto) e leader della band è il carismatico Howe Gelb, oggi accompagnato da Tommy Larkins alla batteria e Thøger Lund al basso. I Giant Sand presenteranno il nuovo album Recounting The Ballads of Thin Line Men, che altro non è che quello (quasi) omonimo pubblicato originariamente nel 1986, in una versione rivisitata. Il giorno dopo, sabato 7 dicembre (ingresso gratuito entro le 23) sul palco del Bronson invece un duo italiano di musica sperimentale, quello composto dalla ravennate d’adozione Stefania Pedretti (metà degli OvO), in arte, in questo caso, ?Alos, e Xabier Iriondo, chitarrista (e molto altro) centrale della scena rock alternativa italiana con gli Afterhours e i suoi diversi progetti paralleli. Presenteranno il loro Coscienza di sé, Ep dedicato a Emma Goldman, scrittrice e filosofa statunitense: i testi delle cinque tracce si rifanno direttamente alle sue parole, rivoluzionarie nel propagandare libero pensiero, anarchia e femminismo dalla fine dell’800 al 1940. Due concerti da segnalare anche all’adiacente Bronson Cafè (a ingresso libero). Giovedì 5 dicembre ecco The Devils, duo garage-rock’n’roll da Napoli; il 12 dicembre invece l’americano Geoff Farina, storico leader dei Karate, in versione solista, tra folk e blues.
IL CLUB/2 Al Clandestino di Faenza Ducktails, Arto e funk “cosmico”
CONCERTI ROCK & DINTORNI
Al Clandestino di Faenza in arrivo concerti rock, e non solo, di caratura anche internazionale. Giovedì 5 dicembre sul palco lo statunitense Matthew Mondanile, in arte Ducktails, con il suo disco più dichiaratamente “sintetico”, tra synty-pop e bossanova. Sabato 7 dicembre appuntamento invece con il rock interamente strumentale dei bolognesi Arto (foto), sorta di supergruppo composto da Luca Cavina (Zeus e Calibro 35) Bruno Germano (già nei Settlefish e produttore dell’acclamato “Die” di Iosonouncane); Cristian Naldi (ex Ronin e Fulkanelli) e Simone Cavina (Iosonouncane, Junkfood e Comaneci). Il 12 dicembre ritorna invece il groove “kosmich funk” degli svizzeri L'Eclair. Concerti dalle 22.30, ingresso gratuito.
Venerdì 6 dicembre alle 18 al Fargo di Ravenna (via Girolamo Rossi) concerto di Jerry Springle, cantautrice (voce e ukulele) ucraina che si è fatta notare fra i finalisti di TheVoice del proprio Paese.
L’ucraina Jerry Springle, voce e ukulele, al Fargo
Al circolo Abajur synth-pop con Stephen Paul Taylor Venerdì 6 dicembre dalle 21.30 al circolo Abajur di Ravenna concerto del canadese Stephen Paul Taylor, «probabilmente il tastierista più famoso di tutta Berlino», come si legge in cartella stampa, per una serata tra syntypop e “antifolk”. Armato di due tastiere, diversi costumi e glitter, gli spettacoli di Taylor sono annunciato come molto teatrali.
Il duo LeSigarette dal vivo al circolo Kinotto ROCK ITALIANO Al Moog Giancarlo Frigieri e Marco Parente Due nomi di culto della scena rock italiana, acclamati dalla critica, si esibiranno a distanza di pochi giorni a ingresso gratuito al Moog di Ravenna. Giovedì 5 dicembre l’appuntamento è con l’emiliano Giancarlo Frigieri, che presenterà il suo nuovo, nono, album di cantautorato rock, “I ferri del mestiere”. Mercoledì 11 invece ecco Marco Parente (foto), nome di culto in particolare negli anni novanta italiani, che presenterà “Poe3 is not dead”, live che si articolerà in tre parti: l’ascolto-visione di American Buffet, il primo disco-cortometraggio del ribelle alter ego adolescenziale Buly Pank; l’esecuzione della partitura originale su Dino Campana intitolata I passi della cometa; un radiodramma in omaggio all’ultima intervista rilasciata da Marcel Duchamp.
Domenica 8 dicembre alle 20 al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano) concerto folk-rock con il duo chitarre-voci-batteria LeSigarette.
ROCK ESTREMO Al Cinetico di Montaletto dai Confine agli Hate & Merda Due serate di concerti in qualche modo “estremi” al Bike Bar Cinetico di Montaletto di Cervia. Venerdì 6 dicembre i veneti Confine (hardcore- punk) e il pop-punk “old style” dei romagnoli Cut Me Mick. Il giorno dopo un nome di culto dell’underground italiano come i toscani Hate & Merda, band che si muove nell’ambito più sperimentale del mondo metal, tra doom, ambient/noise e sludge. A completare il cast del 7 dicembre la romana Lili Refrain (tra metal e psichedelia, lirica e folk) e i romagnoli Lambs (post metal/hardcore) e Olneya (stoner rock).
DALLE 12:00 LIVE SELEZIONATI, CIBO DI QUALITÀ, VISITA SULLA SPIAGGIA
38 / CULTURA
ven. 6: ore 18.30 - 21.00 • sab. 7: ore 18.45 - 21.00 • dom. 8: ore 17 - 21.00 lun. 9 - mar. 10: ore 18.30 • mer. 11: ore 21.00
RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •
Cinema Mariani - Ravenna
ARTE/1
Viaggio dentro l’ultima edizione di Selvatico, esperienza espositiva ormai unica L’iniziativa, una mostra collettiva su più sedi tra Cotignola, Fusignano e altre sedi decentrate, ha sempre saputo attirare un vasto pubblico anche di critici e artisti. Tra i temi portanti di quest’anno il corpo e la natura di Serena Simoni
A quanto pare si tratta dell'ultima edizione di Selvatico: dopo 14 appuntamenti scanditi fra il 2006 e quest'anno, Massimiliano Fabbri che da sempre è il curatore e il cuore pulsante delle mostre - dà questa notizia allarmante senza molto sbottonarsi sui motivi. Siamo sicuri che non si tratti né di un venire a noia dell'iniziativa, né di un appannarsi della passione verso l'arte: resta il fatto che dopo 14 anni di mostre che hanno coinvolto le piccole città della Romagna facendo partecipare un folto pubblico da diverse luoghi d'Italia, composto non solo da pubblico generico ma anche da artisti e critici, la sensazione è quella di rimanere orfani di una iniziativa che ha caratteristiche ormai uniche. L'unicità è dovuta al fatto che a parte le grandi città, non ci sono più mostre collettive così ampie e selezionate: questa infatti rimane fra le poche iniziative con un filo ragionato, non per forza condivisibile ma che permette di scoprire lavori fantastici. Rimane unica perchè la passione e il pensiero sono qualità rare che difficilmente traspaiono nelle grandi mostre, realizzate con grande dispendio di denaro e maggior appealing ma con poca anima e riflessione. E infine perchè il modo di costruire la rassegna - in modo rizomatico attraverso contatti, rapporti, amicizie e convergenze - è da sempre la rappresentazione di una comunità artistica resistente che offre uno sguardo diverso, scomodo, sempre in lotta contro lo sradicamento e la perdita. E ciò dovrebbe bastare a chiarire il senso di vuoto dopo l'annuncio di Fabbri nella speranza che i comuni coinvolti si chiedano quale potrebbe essere una sua valida sostituzione. Il sogno sarebbe che le decisioni venissero prese dalla stessa lungimiranza e passione che hanno sostenuto negli anni questi appuntamenti realizzati con mezzi mai adeguati alla qualità degli interventi. Possiamo sperare? Recensire tutti gli interventi realizzati in tre città e varie sedi - spesso site-specific - è decisamente impossibile visto che parliamo di una
Elena Hamerski, Anime, 2019, carta, olio di lino, pigmento nero e filo di cotone (particolare dell’installazione)
cinquantina di artisti, diversi per provenienza, generazione e visibilità raggiunta. Ci acconteremo quindi di evidenziare in generale la forte preminenza della pittura sulle altre tecniche e l'emergenza di due soggetti, quelli della figura umana - del corpo e le sue parti - e quello della natura. Su quest'ultimo tema punta l'installazione di Elena Hamerski, nata nel 1989 a Forlimpopoli e già vincitrice di alcuni premi nazionali. “Anime” è un lavoro del 2019 realizzato con carta, olio di lino, pigmento nero e fili di cotone che a prima vista appare come un insieme di piante essiccate. In realtà è il lavoro è fatto tutto a mano a imitazione di una distesa vegetale che prende vita attraverso la parola scritta: «Non ti scordar di me», «Fatti viva», «Noi bambine non abbiano scelta» sono i brevi messaggi che accompagnano con discrezione ogni ramificazione vegetale creando un racconto, una curio-
RAY GELATO
sità sulla catena degli eventi, un’incertezza sui motivi. L’installazione diventa un insieme di personificazioni, una sorta di anima naturale, fatta di pelle. L'opera incarna persone che registrano e raccontano le proprie emozioni, insicurezze così come desideri. L'installazione veramente suggestiva è collocata nella stanza espositiva più grande di Palazzo Sforza a Cotignola, dove al secondo piano si trova l'opera permanente di David Loom dal titolo Frame sul tema dei Giusti. Nella stessa sede ha posto uno dei mosaici del gruppo CaCO3 che ha abituato un pubblico ormai internazionale a texture in cui la bellezza è una ricerca sulla materia in trasformazione, alla ricerca di un equilibrio continuo. Sullo stesso piano troviamo anche una delle opere di Giorgia Severi, artista ravennate già ospite di una Biennale veneziana, che spesso collabora con altri artisti ed enti internazionali per la sua ricerca. Le opere che na-
SAB
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scono in vari luoghi del mondo nascono con l’obiettivo di registrare il mutamento del paesaggio, la sua scomparsa a causa del cambiamento climatico o della forte antropizzazione, le fragili dinamiche che si stabiliscono fra uomo e ambiente. A Cotignola, Giorgia Severi presenta tre lavori fra cui le carte intitolate Once there was the Ocean (2016) realizzate a frottage e una stampa del 2019 che illustra l'ultimo lembo dell’antica foresta australiana, oggi protetta in una piccola porzione all'interno di una struttura conservativa. Collocata nella usuale sede del museo casastudio Varoli di Cotignola, la seconda parte della mostra procede con la presentazione di altri sei artisti fra cui ricordiamo Luca Piovaccari, Alice Padovani, Chiara Lecca e Valentina D'Accardi. Quest’ultima, nata a Bologna nel 1985, divide il suo lavoro fra la fotografia e il disegno a matita su carta, due tecniche apparentemente lontane che si avvicinano nella resa lenticolare di frammenti del reale. Ma se la serie fotografica fatica a restituire il dramma di una dolorosa ricostruzione autobiografica, la serie a disegno dei Bambini sperduti del 2016 mantiene una potenza espressiva incantevole. Tratti da immagini fotografiche in posa, i mezzi busto dei bambini emergono dal fondo del foglio come frammenti visivi di giovani vite sorridenti e distanti, selezionate da un contesto che garantirebbe il loro radicamento nella vita. Apparentemente sereni, i ritratti sembrano provenire da una soglia che determina una sensazione di disturbo, inquietante e prossima. Nell'ex ospedale Testi di via Roma 8, una sede recuperata in fretta dopo che a meno di un mese dall'inaugurazione della rassegna era saltata quella prevista di Palazzo Pezzi, sono presenti numerosi lavori nel vari piani dell'edificio che rappresenta una valida sostituzione e una sorpresa. Nonostante le probabili difficoltà causate dai tempi dell'allestimento, le stanze costituiscono una valida cornice delle opere. Fra queste segnaliamo quelle di Sarah
ODG BIG BAND
MATERIALE RESISTENTE 2.0
MARIO BIONDI
Incontro con Patrizio Fariselli
guest
DIC
Presentazione finalisti e proclamazione vincitore
Jazz, Soul, Blues
VEN
VEN
DREAMING MELODIES
6
13
DIC
DIC
& THE GIANTS Swing, Jazz e Rhythm and Blues
GIO
19 DIC
Musiche dal magico mondo Disney
VEN
20 DIC
BANDA MUSICALE DI RAVENNA Concerto di Natale Dirige il maestro Mauro Vergimigli
Per Info: www.teatrosocjale.it - Cell. 327 6719681 - Facebook Teatro Socjale
Programma
Come da tradizione, ad ogni evento i “MITICI” CAPPELLETTI DEL SOCJALE
DICEMBRE 2019
Via Piangipane, 153 - PIANGIPANE (RA) Circolo ARCI - Ingresso Riservato ai Soci
MUSICA Inizio spettacoli ore 22 TEATRO/EVENTI Inizio spettacoli ore 21
RASSEGNA “4DAYS CULT MOVIE�
gio. 5: ore 18.30
lu. 9 ma. 10: 21.15 - me.11: 18.30
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RASS.“CARTOON KIDS�
gio 5: ore 21 ospite il regista
CULTURA / 39
sab. 7: ore 17 dom.8: ore 15
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5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
CARTOLINE DA RAVENNA Mittente Giovanni Gardini
Mosaici moderni Valentina D’Accardi, I bimbi sperduti, 2016 matta su carta
Ledda, artista aostana (1970) la cui pittura ha già visibilità nazionale. Tabula rasa del 2015 è un olio di grandi dimensioni che esemplifica il modo di operare dell'artista che traspone in pittura immagini tratte da video e film. Meno interessanti forse le tele in cui permane un glamour ineliminabile che trapassa dalle immagini originali alla trasposizione pittorica, è in questo caso il frammento e la decontestualizzazione a permettere all'immagine il mantenimento di un’ambiguità interessante. La stessa ambiguità , questa volta creata grazie a una trasposizione quasi fanatica di fotografie in pittura, è il filo che unisce i lavori della veneziana Chiara Enzo (1989): si tratta di frame di ambienti quotidiani o di corpi che risultano stranianti proprio per il taglio e le dimensioni ridotte. Si tratta di opere in linea con la ricerca già sperimentata negli anni ’90, qui riproposta a confermare la vulnerabilità di un corpo di cui siamo sempre paradossalmente ospiti. Sui segmenti di corpo e natura lavora anche Ettore Frani (1978) un artista stabilitosi a Roma che ha già attirato numerosi consensi da parte di critica e pubblico. Pittore di grande sapienza tecnica, presenta a Cotignola una serie di immagini realizzate negli ultimi due anni in cui volti, particolari fisici e dettagli di paesaggi naturali sono sottoposti ad una dolorosa sottrazione di contesto, in oscillazione fra grande definizione e dissolvenza, esercitate su fondi laccati di nero. Una piccola Apocalisse, questo il titolo della serie, che manovra una forte malinconia nel guardare il mondo. Saltando tanti altri bravi artisti, passiamo alle mostre di Fusignano e Villanova di Bagna-
cavallo: nella prima sede Valentina Biasetti (1979) presenta una serie di carte su legno e lenzuoli dal titolo Caverne anatomiche siderali, in cui il corpo emerge fra presenze e sospensioni. Andrea Salvatori (Faenza 1975) aggiunge alle sue ironiche realizzazioni in ceramica e porcellana ormai ampiamente conosciute alcuni collage realizzati negli ultimi anni mentre DEM (1978) presenta alcune delle sue alchemiche creazioni già presentate a Los Angeles e Hong Kong. A Villanova di Bagnacavallo, le opere sono state allestite nelle varie sale del museo in dialogo con gli oggetti che fanno parte della collezione permanente del Museo. Fra i lavori presentati segnaliamo gli allestimenti paradossali di ControNatura realizzati da Giacomo Cossio e in particolare l'allestimento di un'opera della serie Playstone/Playwar del ravennate Raniero Bittante fra il 2012 e il 2015. Solo in catalogo appare un’immagine di un lavoro molto recente dell'artista, utilizzato come sunto della sua vita attuale: un'opera di grandissimo effetto, ostica e drammatica, difficile da accettare. E che speriamo presto di vedere in una prossima edizione di un nuovo Selvatico. Selvatico. Atlante dei margine, delle superfici e dei frammenti. Sedi: Fusignano / Museo civico San Rocco: fino al 12 gennaio (SA 15-18; DO e festivi 10-12 e 15-18) - Cotignola / Museo civico Varoli: fino al 19 gennaio (GIO-VE 15.3018.30; SA-DO e festivi 10-12 e 15-19) - Villanova di Bagnacavallo / Ecomuseo delle Erbe palustri: fino al 12 gennaio (Ma-Ve 9-13 e 1518; Do 10-13 e 15-18)
Dal 7 giugno al 31 ottobre 1959, nella sala del refettorio del Museo Nazionale di Ravenna, fu ospitata la ÂŤMostra di Mosaici ModerniÂť. Questa esposizione nacque da un’intuizione di Giuseppe Bovini giĂ nel 1951 in occasione della mostra delle copie dei mosaici ravennati di V e VI secolo, idea subita accolta dal Rotary Club di Ravenna che ÂŤsi propose di realizzare il progetto di una mostra di mosaici moderni; di mosaici, cioè, che traducessero nella antica forma [‌] le espressioni ed i motivi della pittura modernaÂť. Bovini, Carlo Argan e Palma Bucarelli scelsero i venti artisti i cui cartoni furono “traspostiâ€? a mosaico dal ÂŤGruppo MosaicistiÂť dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Come scrisse Marco Valsecchi nell’introduzione al catalogo furono selezionati ÂŤquegli artisti la cui pittura, portata a un grado di alta semplificazione formale e cromatica, potesse reincarnarsi nella tecnica musiva, essenzialmente basata anch’essa su un colore e una forma filtrata al massimo. Bisognava infatti evitare l’equivoco pittorico [‌] di costringere cioè e di assoggettare il mosaico alle sfumature del dipingere, perchĂŠ non si tratta di eseguire una ÂŤpittura fatta di pietreÂť, come si illusero i maestri del rinascimentoÂť perchĂŠ ÂŤil mosaico è arte autonoma, come la scultura e la pittura, e non può confondere le sue creazioni con l’una o con l’altra, se vuol salvare i suoi caratteri essenziali e la ragione del suo esistereÂť. Per vedere questi mosaici, andate al Museo d’Arte della cittĂ di Ravenna!
ARTE/2 Magazzeno Art Galley: una mostra collettiva e il libro d’artista di Silvia Bigi Da venerdĂŹ 6 dicembre a martedĂŹ 24 dicembre una grande collettiva animerĂ gli spazi di Magazzeno Art Gallery, in Darsena a Ravenna, dal titolo “RatratĂ â€?. PiĂš di 20 gli artisti in mostra e nessuna inaugurazione, ma tre eventi, nei tre venerdĂŹ. Ogni serata avrĂ come ospite uno o piĂš asrtisti che ci parleranno del loro lavoro. Si parte il 6 con la presentazione di Ritmi Circadiani, il nuovo libro d'artsita di Silvia Bigi che dialogherĂ con Linda Landi, alle 18.
GLOBETROTTER PROJECT GIOVEDĂŒ 12 DICEMBRE I brani originali contenuti nell’album “Globetrotterâ€? pubblicato negli USA nel gennaio 2019. L’album rappresenta un viaggio nella musica contemporanea dove jazz, funk, blues e musica latina si fondono in un percorso comune.
Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it
Luca Di Luzio, chitarra Alessandro Fariselli, sax tenore Alessandro Altarocca, tastiere Linley Marthe, basso elettrico Rodney Holmes, batteria
Cena con menĂš dedicato - Concerto ore 21.30 PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it
40 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
LETTI PER VOI
Dai due papi al cinema allo Scorsese (e non solo) su Netflix
Classifiche di fine anno: potere alle donne, finalmente
Il ritorno di Ghinelli, letteratura vera
di Francesco Della Torre
di Luca Manservisi
di Nevio Galeati*
Visibili: cosa vedere al cinema senza bisogno del permesso Il dicembre prenatalizio come ogni anno riserva sempre delle uscite interessanti. I due papi parla proprio di loro, è probabilmente un po’ presto per portare sullo schermo la clamorosa decisione di Joseph Ratzinger, ma ci sono tre elementi che trasmettono ottimismo: il regista è Fernando Meirelles, che nel 2002 ha realizzato il film più bello (o quasi) del millennio (City of God), e gli attori sono due mostri della recitazione come Anthony Hopkins e Jonathan Pryce (che se non lo conoscete, prima ammettete le vostre colpe, poi vi fidate di queste righe). Ci sarebbe un quarto elemento, e cioè la quasi unanime lode dai critici americani, ma noi di quelle persone non ci fidiamo mai. Cena con delitto è un altro film di un autore (Rian Johnson) che si è messo in luce nei primi anni del secolo (Brick e The Brothers Bloom) per poi passare al lato oscuro della forza con Star Wars VIII; inoltre il cast comprende Daniel Craig e Jamie Lee Curtis, e il format in stile Agatha Christie lo rendono uno degli intrattenimenti più gradevoli in vista delle feste. Il terzo film da segnalare è un clamoroso ritorno in sala per una commedia che con gli anni (e con un po’ di generosità) è diventato nell’immaginario collettivo un vero e proprio cult. I Goonies tornano in sala e può essere una bella occasione per portare chi nel 1985 non era ancora nato, e per respirare aria di giovinezza per i 40/50enni di oggi. Invisibili: cosa emerge dal cinema casalingo e dalla rete Uscite cinematografiche importanti per Netflix e Amazon Prime. Sul primo è uscito The Irishmen di Martin Scorsese, col trio delle meraviglie Pacino, De Niro e Pesci, e dalla durata di 3 ore e mezza. In questo caso la serie tv ve la create voi, guardandolo un po’ alla volta. Pur uscito da molto tempo, è bene segnalare El Camino, il film di Breaking Bad che premia i fans della serie con altre due ore del loro serial preferito. Su Amazon è uscito The Report, thriller presentato in anteprima al Sundance Festival, ambientato nel mondo della CIA post 11 settembre, con Adam Driver, che ha raccolto consensi ovunque. Inoltre, visto che la scorsa settimana si è parlato di slasher movie, corre l’obbligo segnalare sulla piattaforma la presenza del capostipite del genere, Reazione a catena di Mario Bava, che tanto ha influenzato il cinema americano (Venerdì 13 è quasi un remake) e che rappresenta il capolavoro del genere. Ultima segnalazione, sempre su Amazon: è uscito il documentario Chiara Ferragni Unposted… quindi potete capire che questa rubrica è in cerca anche di un pubblico nuovo, diverso… molto diverso.
Dicembre, le classifiche di fine anno (e decennio) già impazzano e in quest’epoca di musica fluida con un orizzonte praticamente sterminato (restando peraltro solo nell’ambito rock e contemporaneo) è sempre più complicato arrivare a una lista coerente. Così è possibile piuttosto fotografare alcuni trend, come quelli di questi ultimi anni in cui, passata la sbornia “black a tutti i costi”, a emergere sono state in particolare le figure femminili. Cantanti, autrici che hanno abbattuto schemi e cercato di portare al centro dell’attenzione non sempre e solo la loro musica. Come FKA Twigs, per esempio, musicista (e anche ballerina) inglese che di questi anni Dieci è diventata una sorta di icona underground, e che con il suo secondo album Magdalene, ha da poco pubblicato uno dei più convincenti “dischi dell’anno”, un lavoro appunto che vorrebbe raccontare anche la sua esperienza di «donna definita dal patriarcato», come ha dichiarato («mi piacerebbe un sacco – ha aggiunto – se scrivessero un pezzo su di me in cui il mio nome non è attaccato a quello di un uomo»). Musicalmente parlando è come se l’avanguardia fosse stata frullata nel tentativo di portarla a un pubblico sempre più vasto, riuscendo a farne un manifesto di musica contemporanea tout court. Altro disco dell’anno tra dischi dell’anno è senza dubbio quello di Sharon Van Etten, un po’ dimenticato forse (ebbene sì, uscire in gennaio può essere un problema): Remind me tomorrow è invece il suo lavoro più sperimentale e compiuto, che la fa entrare nell’olimpo delle cantautrici americane, a dieci anni dal debutto. O quello della pop-star dark non ancora maggiorenne che riesce a rendere hit canzoni più che altro inquietanti (naturalmente si tratta di Billie Eilish e del suo When We All Fall Asleep, Where Do We Go?). O, ancora, quello della definitiva consacrazione di quella (fino a questo punto forse sopravvalutata) cantautrice californiana Angel Olsen, che in All Mirrors crea una vera e propria opera rock tra orchestrazioni e lati oscuri che può ricordare perfino, nell’enorme diversità, qualcosa di Bjork. Per completare la panoramica con un’altra pop star del tutto atipica come Lana Del Rey, anche lei al top (e lontanissima da compromessi commerciali) con il suo ultimo Norman Fucking Rockwell!. Senza dimenticare gli elegantissimi album (più o meno) neosoul di Jamila Woods e Solange e l’ottimo Grey Area della rapper inglese Little Simz. Potere alle donne dunque, finalmente.
L’Uomo dei Sogni attraversa ancora le pagine di Lorenza Ghinelli, che è tornata alle proprie atmosfere cupe con Tracce dal silenzio, romanzo pieno di dolore e d’amore in libreria da poche settimane (Marsilio, seconda uscita della collana “Lucciole”). Nel romanzo d’esordio di otto anni fa, Il divoratore appunto, faceva sparire i bambini; qui l’uomo nero ha molte declinazioni e possiede la consistenza dell’aria o del fumo, tanto da impregnare molti personaggi. Così, ancora una volta, ci si deve confrontare con l’altra faccia del male. La storia ruota attorno a Nina, bambina di dieci anni che ha perso l’udito in un incidente. Il dramma ha portato la famiglia molto vicino al punto di rottura: il padre, intellettuale, si sente responsabile di quanto è accaduto e la madre non glielo perdona. Solo il fratello, Alfredo, pur nella timidezza tipica di molti adolescenti, sta costruendo il proprio futuro. Ad esempio nel cercare di superare le proprie difficoltà di rapporti con due ragazze, profughe afgane, Rasha e Nur. Nel cortile a fianco della casa di Nina abita una vecchia, Rebecca, che ha sulle spalle una sofferenza antica, che arriva dagli anni della seconda guerra mondiale; con un lutto insanabile nell’anima. E il mondo si complica quando un adolescente viene assassinato; a quella morte ne segue un’altra, con vittima un altro ragazzo. Alcuni commentatori hanno visto in Tracce del silenzio una nuova favola nera; e hanno citato Hansel e Gretel (e perché non Stephen King?). Certo, Lorenza Ghinelli manovra da sempre con sapienza gli archetipi della letteratura, rinnovandoli. Qui li tiene però “sotto controllo” per parlare di temi che le stanno a cuore: la difficoltà di crescere e diventare adulti; la diversità come essenza di ogni persona, al di là di pregiudizi e schemi; il peso, o se si vuole l’eredità della storia, che nel bene o nel male marchia tutti; l’assurdità di essere manichei, perché bianco e nero, da soli, non possono esistere. Così come il male e il bene. Quindi è semplicistico parlare di favola, anche se si incontrano riflessi di soprannaturale: Tracce del silenzio racconta il mondo di oggi, mostra donne coraggiose che sanno superare la paura, stigmatizza la mediocrità e l’ipocrisia. È dalla parte delle donne e dei bambini, senza slittare mai nelle trappole del “politicamente corretto” e del comizio. Letteratura vera, quindi. Come sa esserlo quella di genere. *direttore di GialloLuna NeroNotte
“Artificiale” (Lido Adriano) di Adriano Zanni
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
JUNIOR / 41 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
LABORATORI TEATRO Lo spagnolo Pulgarcito al Rasi Gianni e il gigante al Comunale di Cervia
Decori natalizi in lego e mosaico tra Mar e Tamo Sabato 7 dicembre appuntamenti nei due musei ravennati
Sabato 7 dicembre alle 17.30 al teatro Rasi va in scena, per un pubblico dai 5 anni, lo spetaccolo spagnolo Pulgarcito, “Mejor espectáculo” al Certamen Internacional Barroco Infantil di Almagro, in Spagna, e “Miglior spettacolo straniero” al Premio Eolo. Pulgarcito è una storia in cui un bambino spesso spiritoso salva tutti i suoi fratelli e la sua famiglia, dopo che i suoi genitori disperati hanno dovuto lasciarli nella foresta per mancanza di risorse. Si tratta quindi di una libera rielaborazione della favola di Perrault. E sempre a teatro, sempre il 7 dicembre ma alle 21 al Comunale Walter Chiari di Cervia, inaugura la rassegna “Favole”. In scena sarà Emanuela Dall’aglio con Gianni e il gigante, pièce prodotta dal celebre Teatro delle Briciole e liberamente tratta da una fiaba dei fratelli Grimmi.
AL MUSEO Laboratori e letture in occasione della mostra sui Kamishibai, vere e proprie “valigie dei racconti”
In occasione della mostra Riccardo Zangelmi. Forever young al Mar di Ravenna, nella giornata di sabato 7 dicembre a partire dalle 10 fino alle 17 si terranno laboratori dedicati alla famiglia con l'artista Riccardo Zangelmi a tema natalizio per creare insieme costruendo con i mattoncini Lego. Uno degli oggetti costruiti potrà essere conservato dai bambini (info e prenotazione (obbligatoria: 0544 482487). Con l’arrivo del periodo natalizio, il Museo Tamo propone una nuova rassegna di appuntamenti dedicati ai più piccoli, per aspettare il Natale insieme da sabato 7 dicembre a sabato 21 dicembre, alle 16, prevede tre laboratori creativi durante i quali i bambini potranno realizzare oggetti e decorazioni da portare a casa e mettere sotto l’albero. Si comincia con “Natale in mosaico” per l a realizazzione di un addobbo natalizio. Info e prenotazione obbligatoria Tel. 0544 213371..
FIDO IN AFF
IDO
JACK Jack è un delizioso cagnolino di taglia piccola, nato nel 2017, dall’espressione furba e simpatica. Non ama molto il contatto con altri cani, ma è socievole con le persone. Una volta che si fiderà, sarà il compagno di una vita! Jack è molto svelto e vitale, per cui sarebbe il compagno ideale per persone sveglie e attive come lui. Per conoscerlo meglio contattate il Canile di Ravenna al numero 0544 453095
ADOTTAM ICI ZUCCHERO Questo gattino dal morbido manto bianco e arancio che ricorda lo zucchero caramellato, è davvero dolcissimo! Ha tre mesi, è molto affettuoso e abituato con altri gatti. Se siete una famiglia speciale come lui chiamate il 340 8961224 per adottarlo!
Continuano gli appuntamenti con il mondo magico e immaginario del teatro kamishibai, a cura di Artebambini in collaborazione con l’Associazione Kamishibai Italia, il Teatro del Drago e il Museo La Casa delle Marionette. Al Museo La Casa delle Marionette di Ravenna sarà possibile visitare la mostra “Il kamishibai: la valigia dei racconti ovvero Quando le storie escono dai libri”, dal 2 al 6 dicembre dalle 17 alle 19, con ingresso gratuito; sabato 7 dicembre e domenica 8 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Inoltre il fine settimana sarà dedicato a due attività rivolte alle famiglie: aabato 7 dicembre alle 16.30: Le storie in valigia- colori, forme e immagini con il kamishibai, lettura e laboratorio a cura di Teatro del Drago (5 euro, su prenotazione), domenica 8 dicembre alla stessa ora ci sarà invece il laboratorio di Roberto Papetti Il tesoro nascosto, Un’avventura della famiglia Mellops (entrambi a 5 euro, su prenotazione).
L’EVENTO Un week-end a Palazzo Rasponi con Giocando&Giocando Il 7 e l’8 dicembre, a Palazzo Rasponi delle Teste, si svolge l’iniziativa Giocando & Giocando ospitata al piano terra. Laboratori di artigianato con Fata butega e Anfass Onlus Ravenna, laboratori di Natale, il mondo dei Lego, l’angolo della creatività, la buchetta delle lettere di Babbo Natale, il truccabimbi con Tata Fata, Babbo Natale con l’amico Elfo sono solo alcune delle attività in cui i più piccoli e le loro famiglie potranno essere coinvolte. Per tutti i bambini presenti un piccolo dono in omaggio.
FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 5 ALL’8 DICEMBRE SAN DOMENICO viale Alberti 61 tel. 0544 401550; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; CLASSE via Classense 72/b (Classe) - tel. 0544 527410. DAL 9 AL 15 DICEMBRE DELL’AQUILA piazza XX Settembre 1 tel. 0544 30173; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; SAN ZACCARIA via Dismano 587/a (San Zaccaria) - tel. 0544 554006.
AGRITURISMO
MASSARI
Ristorante agrituristico con degustazione dei piatti tipici tradizionali Cerimonie e banchetti - Cene aziendali - Fattoria didattica
MENÙ DI NATALE 2019 Affettato misto con tortelli fritti e piada romagnola Tortellini della tradizione fatti a mano in brodo di cappone del “nostro allevamento” Gnocchetti di nostra produzione alla crema di mascarpone, funghi porcini e crudo di Parma Grigliata di carne mista - Bollito con salse di accompagnamento Pomodori ai ferri all’aglio e prezzemolo e patate alla contadina con cipolla e pancetta Crostata della casa - Panna cotta alle albicocche - Acqua € 35,00 cad.
+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO
Mezza porzione di tortellini al ragù o alla panna, salsiccia con patate fritte, mascarpone al cioccolato, acqua
servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8
Solo menù fisso - Chiuso la sera di Natale
COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com
Menù bimbi: € 10,00 cad.
CONSELICE (RA) - via Coronella, 110 - Tel. 0545.980013 - Fax 0545.980035 agriturismomassari@virgilio.it www.agriturismomassari.it agriturismomassari
44 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
L’INCONTRO ENOLOGIA Ventidue aziende e novanta vini di Romagna in degustazione per l’Ais a Milano Tutta la Romagna enologica è stata rappresentata recentemente a Milano al Westin Palace Hotel, prestigiosa sede nella quale l’AIS meneghina organizza da oltre vent’anni banchi d’assaggio delle varie regioni italiane e mondiali. Ventidue le aziende presenti a questo appuntamento organizzato dal Consorzio Vini di Romagna, con l’obiettivo di presentare i migliori vini romagnoli e il territorio a giornalisti, sommelier, ristoratori ed enotecari milanesi. Milano è, infatti, una delle città italiane più dinamiche per i consumi di vino, con numerosi locali e operatori attenti alla qualità dei prodotti. Ecco le aziende che hanno partecipato all’evento, proponendo principalmente Romagna Sangiovese Doc e Romagna Albana Docg, i due vini simbolo del territorio: Palazzona di Maggio di Ozzano Emilia, Podere La Berta e Ca' Di Sopra di Brisighella, Fattoria Zerbina, La Sabbiona, Poderi Morini e Caviro di Faenza, Randi di Fusignano, Balia di Zola di Modigliana, Due Tigli di Forlì, Fiorentini Vini di Castrocaro, Piccolo Brunelli di Galeata, Poderi Dal Nespoli di Civitella di Romagna, Bissoni, Celli, Tenuta Diavoletto, Giovanna Madonia, Tenuta La Viola e Fattoria Paradiso di Bertinoro, Tenuta Casali di Mercato Saraceno, Enio Ottaviani di San Giovanni in Marignano, Cantina Fiammetta di Rimini.
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
Il Nebbiolo di Marco Novo tannico e succoso Questa settimana assaggiamo il “Doc Langhe Nebbiolo” 2018 dell’azienda piemontese “Marco Novo”. Il naso seducente con sentori fruttati di ciliegia, more, lampone, mirtillo. Intrecci floreali di viole, rose e iris. Il palato di piacevole freschezza acida. Tannico con tannino appena rugoso. Goloso e succoso il frutto su un fondo pepato. Sapidità. Un ottimo Nebbiolo delle Langhe da abbinare a una tartare di carne cruda.
Focus sulle piallasse ravennati fra ambiente e gastronomia Dibattito pubblico con interventi di esperti e aperitivo a tema organizzato da Slow Food il 6 dicembre alla Casa Matha di Ravenna
La condotta Slow Food di Ravenna organizza il dibattito pubblico “Le Piallasse Ravennati: un’opportunità. Stato attuale e quale futuro” che si terrà venerdì 6 dicembre, alle ore 17 nell’Aula Magna della Casa Matha, di Ravenna. Al termine del convegno, come consuetudine dell’associazione della chiocciolina, verrà proposto dallo staff della condotta ravennate un aperitivo con i prodotti di valle: anatra, bosega, anguilla con un piccolo contributo per le iniziative di Slow Food.L’appuntamento è per le 19.30 al Ristorante Millelire “Salone dei Mosaici” sempre a Ravenna, in piazza Kennedy. I posti sono limitati, per info e prenotazioni tel. 335 375212 - maurozanarini@gmail.com Slow Food porta avanti da sempre le tematiche della pesca in tutto il mondo e per un convegno che parla di pesca la sede scelta risulta la più appropriata. L'ordine della Casa Matha nasce infatti nella prima metà del XIII secolo quale corporazione di mestiere che riunisce i pescivendoli e i beccai operanti in quel nuovo mercato coperto cittadino che nelle carte latine del tempo si trova appunto indicato come Domus Mata, o Matta, o Matha. L'ordine della Casa Matha sarebbe la continuazione mutato nomine della Scola piscatorum de civitate Ravenne documentata nell'ultimo scorcio del XI secolo, continuazione a sua volta della Scola piscatorum Patoreno, petitrice della Carta piscatoria del 943. Al convegno verrà illustrata la proposta di recupero delle Piallasse Baiona e Piombone. Sarà un incontro costruttivo, senza polemiche, senza guardare al passato ma proiettato al futuro per ridare una identità a questi luoghi e alle località vicine di Marina di Ravenna e Porto
Corsini. I saluti di Maurizio Piancastelli, Primo Massaro della Casa Matha, e di Angela Ceccarelli, fiduciaria Slow Food Ravenna, apriranno il dibattito con i relatori Mauro Zanarini di Slow Food Ravenna, Gianni Gregorio, dirigente Servizio Tutela Ambiente e Territorio del Comune di Ravenna, Piergiorgio Vasi, P.O. valorizzazione pesca e acquacoltura-Regione Emilia Romagna, Guido Tampieri libero pensatore, Gianandrea Baroncini, Assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna. Poi l’incontro è aperto a tutti coloro a cui stanno a cuore le sorti delle due Piallasse Ravennati, che vogliono intervenire sul tema, in modo conoscitivo e costruttivo A cura di Enzo Pezzi saranno proiettate foto storiche delle valli che avranno come protagonisti l’ambiente, i pescatori, i capanni, il pesce e splendidi paesaggi.
Si può gustare un piatto qui o portare a casa le nostre specialità!
Panettoni vegani il cui ricavato andrà in beneficenza per Oipa
DOMENICA 15 DICEMBRE APERTO Aperto dal lunedì venerdì 10:00 -14:30 - pomeriggio chiuso sabato 10:00 -14:00 - pomeriggio chiuso
Ogni chilo di cappelletti, 5 piadine in omaggio Panettoni d’autore Cova
Per servirvi al meglio è consigliabile ordinare per tempo! Pasta cruda, pasta cotta, secondi contorni e piadina!
Buone Feste con i migliori piatti dell’Alma in Città! RAVENNA - Via Della Lirica, 55 - TEL.
334 1118466
Orari: dal Lunedì al Giovedì 5:30 - 19 / Venerdì 5:30 - 20:00 Sabato 5:30 - 13:30 / Domenica chiuso
fatti con lievito madre e ingredienti selezionati con un incarto dedicato a Leonardo
GUSTO / 45 5-11 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL RICONOSCIMENTO
ALLA CHEF ITALOAMERICANA LIDIA BASTIANICH ASSEGNATO IL PREMIO ARTUSI 2019
VINO “BUONOâ€? San Crispino a sostegno del progetto di solidarietĂ â€œTeatro No Limitsâ€? Il vino incontra la cultura in un progetto a valenza sociale. Si chiama “La cultura nel cuoreâ€? l’iniziativa messa in campo dal vino Sancrispino della societĂ Due Tigli di ForlĂŹ, del gruppo cooperativo Terre Cevico, in sostegno del progetto “Teatro no Limitsâ€? del Centro Diego Fabbri di ForlĂŹ. “Teatro No Limitsâ€? consiste nella possibilitĂ di fare seguire gli spettacoli teatrali anche ai non vedenti attraverso l’ausilio di particolari audioguide che descrivono lo spettacolo in corso. Il progetto, oltre a interessare il Centro Diego Fabbri, coinvolge anche l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) in ambito nazionale nonchĂŠ nella sezione territoriale di ForlĂŹ-Cesena: entrambe hanno dato il loro patrocinio. Nel concreto Due Tigli-Terre Cevico ha deciso di dare visibilitĂ nazionale al progetto apponendo su tutti i brik del celebre vino Sancrispino il marchio dell’iniziativa sociale “Teatro No Limitsâ€?. Un sostegno dai grandi numeri dal momento che si parla di 15 milioni di pezzi del vino distribuiti in tutta Italia, apposto sui brik dei vini rosso, bianco e rosato, sia nei formati da 1 litro sia da mezzo litro.
COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina
Sarde fritte col gorgonzola e maionese di sedano ÂŤĂˆ la prima volta che vengo a Forlimpopoli e sono davvero felice di essere qui a ritirare un premio dedicato all’Artusi. Il suo Manuale per me è stato un punto di riferimento, mi ha fatto conoscere la cucina italiana delle varie regioni. In tutti i miei locali c’è una copia del libro tradottoÂť. A dirlo è Lidia Bastianich in occasione del conferimento del Premio Artusi, avvenuto il 2 dicembre a Forlimpopoli in una gremitissima Chiesa dei Servi a Casa Artusi (nella foto con Piero Meldini). Autrice di best seller con ben dodici pubblicazioni di cucina, imprenditrice di successo con numerosi locali, Lidia Bastianich negli States è una vera e propria ambasciatrice della cucina italiana che racconta nel programma Lidia’s Kitchen sulla Pbs, seguito da 50 milioni di americani. ÂŤIl cibo italiano è il numero uno negli Stati Uniti – ha proseguito – Gli americani adorano l’Italia e hanno visto nella mia storia personale di italiana un punto di riferimento. Ogni anno vengo nel vostro Paese almeno 5 o 6 volte, giro la Penisola alla ricerca delle cucine locali e dei suoi prodotti per poi raccontare il tutto nei miei programmi. In televisione presento la cucina domestica, quella semplice, dei prodotti stagionali, dei giusti condimenti, quella che è possibile realizzare anche da casa propriaÂť. Lidia si sente una persona fortunata: ÂŤmi sento l’incontro di due grandi culture: quella italiana del bello e del mangiare bene, quella della curiositĂ e del marketing americanoÂť.
Per rimanere in tema, ecco la ricetta delle Sarde con gorgonzola e sedano. Ingredienti per 4 persone: 16 sarde fresche, lavate, pulite e aperte a libro (togliete la spina), 100 gr. di gorgonzola dolce, un limone non trattato, due uova, 150 gr. di riso soffiato, farina, sale, olio di arachidi per friggere. Preparazione: prendere le sarde giĂ pulite, lavate, aperte, asciugatele bene e stendetele su un piano di lavoro con la parte interna verso l’alto pronte per essere farcite. Con l’aiuto di una frusta mantecate il gorgonzola dolce fino a renderlo cremoso quindi aggiungere la scorza grattugiata del limone. Mettere il composto in un sac a poche e farcire le sarde. Premere il ripieno con le dita per farlo aderire e chiudere arrotolando le sarde su se stesse lasciando la coda finale verso l’alto. Riporre in frigorifero per far rassodare il gorgonzola quindi passarle prima nella farina poi nelle uova sbattute leggermente salate e infine nel riso soffiato, subito prima di servire friggerle in olio ben caldo fino a raggiungimento di un bel colore dorato. Ingredienti per la maionese al sedano: 150 gr. di foglie di sedano, due filetti di acciuga dissalate, quattro tuorli di uova sode, 120 gr. di pane raffermo ammollato nel latte e poi ben strizzato, 140 ml di olio Evo, aceto bianco, pepe, sale naturale e sale di Maldon. Preparazione: in una pentola con acqua salata e a bollore sbianchire velocemente le foglie di sedano (conservatene alcune per la decorazione) poi raffreddatele in acqua e ghiaccio e asciugatele bene. Frullatele velocemente aggiungendo l’olio extravergine di oliva freddo (lo avrete raffreddato in frigorifero). Frullate il pane (l’aglio che è facoltativo) e i tuorli sodi, i filetti di acciughe fino a raggiungere una consistenza cremosa. A questo punto unite l’olio al sedano, frullate ancora per amalgamare il tutto e mettete la salsa in frigorifero. Quando avrete fritto le sarde belle croccanti servitele accompagnandole con la maionese al sedano alla quale avrete aggiunto sale, pepe, qualche goccia di aceto e un pizzico di sale di Maldon in superficie. Decorate le sarde con le foglie di sedano. La ricetta mi è stata suggerita da Farida Cazzador insegnante di cucina Aici. Ăˆ una preparazione adatta anche per aperitivo
va nuoo ne gesti
Per servirvi al meglio, si accettano prenotazioni per le festivitĂ di Natale ENTRO IL 20 DICEMBRE
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RAVENNA&DINTORNI 5-11 dicembre 2019
EDILIZIA PUBBLICA
Rigenerazione urbana, bando da 21 milioni di euro stanziato dalla Regione I progetti possono riguardare il risanamento di alloggi esistenti o la realizzazione di nuovi, da attuare preferibilmente attraverso il recupero di edifici inutilizzati o in seguito all’abbattimento di quelli vecchi Una maxi operazione di rigenerazione urbana, architettonica e ambientale, che migliorerà e amplierà l’offerta di alloggi di edilizia residenziale sociale e pubblica, attraverso il recupero e la realizzazione di nuove abitazioni, la messa in sicurezza degli edifici esistenti e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici. A dare il via al programma la Regione Emilia-Romagna, che stanzia quasi 21 milioni di euro, provenienti dalla quota di risorse destinata all’Emilia-Romagna dal Cipe nell’ambito della promozione del Programma integrato per l’edilizia residenziale sociale. La Giunta ha infatti approvato una “manifestazione di interesse” rivolta ai Comuni con una popolazione superiore a 50 mila abitanti, per individuare quattro proposte progettuali che richiedono un contributo tra 5 e 5,5 milioni di euro ciascuna. Cifra a cui si aggiungerà una quota di cofinanziamento da parte di soggetti locali, pubblici e/o privati, non inferiore al 20% del contributo richiesto. I progetti possono riguardare il risanamento di alloggi esistenti o la realizzazione di nuovi, da attuare preferibilmente attraverso il recupero di edifici inutilizzati o
in seguito all’abbattimento di quelli vecchi. Le proposte dovranno anche contribuire ad incrementare la qualità urbana dei quartieri degradati e caratterizzarsi come strumento per migliorare e risolvere le situazioni di disagio abitativo e sociale. Tra le caratteristiche edilizie richieste sono comprese la messa in sicurezza delle componenti strutturali degli immobili, tramite interventi di adeguamento o miglioramento sismico, efficientamento impiantistico, energetico, e l’abbattimento delle barriere architettoniche. «La casa è un bene primario – spiega il presidente della Regione con delega alle Politiche abitative, Stefano Bonaccini – e tutti devono poter contare su un alloggio stabile e dignitoso. Per questo abbiamo messo a punto un programma straordinario destinato a prevenire il disagio abitativo, aumentando l’offerta di alloggi a prezzi accessibili e migliorando lo stato di quelli già esistenti da destinare alle persone più fragili economicamente, perché senza un'abitazione stabile e dignitosa le famiglie rischiano l'esclusione sociale». «In questi anni – aggiunge il governatore Bonaccini – abbiamo messo le politiche abitative al centro del nostro welfare, agendo su due fronti: da un lato modificando i criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia
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residenziale pubblica per rendere il sistema più equo, dall’altro investendo nel recupero e nel ripristino degli alloggi pubblici per utilizzare al massimo il patrimonio esistente e abbattere le barriere architettoniche. Con queste nuove risorse potremo sostenere ulteriormente le politiche abitative dei Comuni, utilizzando tutte le leve a nostra disposizione per combattere l'esclusione sociale».
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CONSUMATORI CONSAPEVOLI
IDEA CASA
Come districarsi nella giungla delle bollette fra insidie e trappole ...e far valere i propri diritti La trasmissione postale e “on line” delle bollette consegnate periodicamente alle famiglie italiane non provoca momenti di serenità, ma induce spesso a considerazioni non proprio di gradimento. Coloro che hanno instaurato un rapporto costante con un gestore, di cui si fidano e che ricevono comunicazioni periodiche e prezzi equi sono più tranquilli anche se le spese tendono in genere a lievitare anno dopo anno. La liberalizzazione dei servizi indispensabili per la casa ha introdotto operatori che hanno sedi in luoghi lontani talora non raggiungibili con mezzi tradizionali. Da parte di alcuni è invalsa l’abitudine di promettere sconti impossibili per allettare i cittadini con l’invio delle prime bollette a prezzi modici, a cui seguono altre con cifre esagerate. L’Associazione Consumatori CODICI a livello nazionale ha operato una inchiesta sul sistema delle fatturazioni ed ha rivelato una situazione, in cui si annidano trappole e pericoli. Le bollette che riguardano il consumo in molti casi vengono inviate in modo disordinato; taluni gestori non assistono gli utenti colpiti da guasti alla fornitura, mentre continuano ad inviare fatture anche in mancanza del servizio. Risalta poi il problema di una verifica immediata del consumo reale di luce e gas con addebiti di utilizzazioni presunte da pagare in anticipo in modo esagerato. Un associato di Codici della Capitale ha ricevuto una bolletta per consumi non effettuati per un costo di dodicimila euro pretesi dal suo operatore con ingiunzione di pagamento; l’Associazione Consumatori ha visto però accogliere il ricorso presentato al Giudice di Pace. Anche a Ravenna lo Sportello di Codici ha spesso tutelato i propri associati di fronte a richieste esose spesso erronee e che non rispettavano le leggi del Codice Civile e del Codice del Consumo. A questo punto è opportuno che a tutela dei cittadini lo Stato intervenga per riordinare la materia, chiedere garanzie agli Operatori, specie a quelli che intraprendono ex novo l’attività. a cura di CODICI Ravenna, consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento il giovedì dalle 10 alle 12, via Sarti 5, tel 0544 35183 - carlobenelli@alice.it
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