FREEPRESS n. 805
7-13 MARZO 2019
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VOCI DI DONNA L’illustrazione dell'artista francese Coquelicot Mafille utilizzata per il nuovo murales di Faenza (in via Montalto) dedicato alle donne e che verrà inaugurato sabato 9 marzo
Dalle nuove battaglie femministe agli eventi in occasione dell’Otto Marzo
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INTRO / 3 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
IL COMMENTO
6 Raccogliere rifiuti per un miliardo di euro è così male? di Andrea Alberizia
Se ci fosse un posto di lavoro nel pubblico con un contratto che paga 1,3 miliardi di euro spalmati sui prossimi 15 anni, vi stupirebbe vedere una sola candidatura? La domanda è messa giù con sintesi brutale e in modo volutamente provocatorio ma non è poi così distante da quello che è realmente accaduto da queste parti. I diciotto Comuni della provincia di Ravenna e diciassette del comprensorio di Cesena, rappresentati in questa partita da un'Agenzia regionale chiamata Atersir, stanno cercando qualcuno che raccolga il rusco da terra e svuoti i cassonetti, dovendo fare qualche centinaio di assunzioni. Offrono appunto 1,3 miliardi di euro in 15 anni. Ebbene, il bando ha ricevuto una sola offerta. A presentarla è stata una cordata di imprese in cui le più note e con le spalle più larghe sono Hera, Ciclat di Ravenna e Formula Ambiente di Cesena, cioè quelli che oggi stanno svolgendo il servizio. Stupisce che a nessun altro abbia fatto gola il miliardo della monnezza. A Parma, sempre nel feudo di Hera, per un bando simile (800 milioni in 15 anni) sono arrivate due offerte: una da Iren che già opera sul territorio e l’altra con l’appoggio della società spagnola Urbaser. Qualcuno dice che nello scoraggiare nuovi pretendenti a RavennaCesena abbia avuto un peso quanto accaduto tre anni fa. Nella primavera 2016 ci fu un cambio nel subappalto di Hera. Ciclat e Formula Ambiente persero la gara contro Aimeri (a quel tempo infatti le tre aziende non erano in un raggruppamento di imprese perché Hera agiva in regime di salvaguardia e subappaltava). I nuovi arrivati durarono nemmeno due mesi e poi la multiutility li cacciò per inadempienze e andò con il cappello in mano dai vecchi gestori. Gli addetti ai lavori, tra cui anche qualche sindacalista, dicono che il flop di Aimeri abbia diffuso il messaggio che questo non è un appalto facile da gestire con buoni risultati e ci sia da fare figuracce. Però il flop di Aimeri forse ha anche altri motivi. La normativa per i contratti dice che, sintetizzando, una società che subentra in un servizio deve prendersi la forza lavoro già impiegata in quel cantiere. Si chiama clausola di salvaguardia. Tutela il lavoratore ma torna utile anche a chi subentra perché prende personale già formato. Ma è una clausola, non un obbligo. E il lavoratore può decidere di non esercitarla. Tre anni fa furono in tanti a non esercitarla. Invece di passare tra le fila di Aimeri rimasero tra quelle delle cooperative che avevano perso la gara. Le coop giocarono d'azzardo, spiegano i sindacati: corsero il rischio di ritrovarsi lavoratori senza un lavoro a cui assegnarli ma così facendo resero impossibili le cose ai nuovi arrivati e con il popcorn aspettarono il loro naufragio riavendo il lavoro. Tutto sostanzialmente entro i confini della concorrenza. Con un risultato in più incassato a dopo tre anni: ne colpirono uno per educarne cento ora. Ma siamo sicuri che tutto questo vada nell'interesse dei cittadini?
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POLITICA PARLA IL SEGRETARIO PROVINCIALE PD DOPO LE PRIMARIE
ECONOMIA UN ALTRO CANTIERE SULLA RAVEGNANA: LAVORI A PONTE ASSI
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I-XII
PRIMO PIANO EVENTI E RIFLESSIONI PER L’OTTO MARZO, FESTA DELLA DONNA
SOCIETÀ UNA SERA A TEATRO PER LA NAVE “MEDITERRANEA”
SPORT RAVENNA CHIEFS, A MARINA FANNO GLI AMERICANI
OPERA LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN SCENA ALL’ALIGHIERI
INSERTO CENTRALE ANTEPRIMA DEL RAVENNA FESTIVAL MAGAZINE
LIBRI PARTE SCRITTURE DI FRONTIERA CON PETER CAMERON da pagina
32 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E NOTIZIE SUL MONDO DELLA CASA PREMIO CITTÀ SMART LA PROVINCIA DI RAVENNA È PRIMA IN REGIONE
RD &
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVIII - n. 805
Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it
Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
LETTORI
FULMINI E SAETTE “Le cose a metà” (Lido di Classe) di Adriano Zanni
La redazione risponde
SIAMO IL PORTO PIÙ COSTOSO D’ITALIA Spett.le Redazione, sono un operatore del porto di Ravenna e sono circa 35 anni che opero e mi permetto di commentare il vostro articolo intitolato “Il 90 percento delle aziende in regione non sceglie Ravenna per spedire container” (R&D n. 803 del 21 marzo, ndr). La motivazione di quel dato non sta nei ritardi dell'escavo del canale, nella logistica o nella viabilità ma è unicamente una questione di meri costi e di tempistiche. Siamo il porto più costoso in Italia e questo è unicamente frutto della gestione del terminal da parte di chi non ha ancora capito che l'escavo del canale saranno solo soldi che verranno buttati via e non risolveranno alcun problema di calo commerciale. Trieste si è mossa con sconti sugli imbarchi utilizzando fondi regionali e attirando la merce proveniente dall'nordest Europa (anche se ora devono temere la concorrenza spietata della Croazia che cresce a passi da gigante), mentre a Ravenna sanno unicamente aumentare tariffe e autoconvincersi di essere un porto perla dell'Adriatico. Grazie al mal Governo del terminal pubblico come del porto pubblico sotto il cappello Sapir, il porto sta tirando gli ultimi respiri di un porto che sta morendo e abbiamo ormai perso il treno preso al volo da altre realtà che non si sono fatte abbagliare da paroloni quali escavo. Maurizio Marendon
Gentile Maurizio, il punto di vista di un operatore è sempre interessante. Nel caso specifico l’articolo riportava i dati emersi da uno studio commissionato da Contship. Abbiamo ritenuto che fosse corretto lasciare spazio a chi ha curato la ricerca su un campione di 400 aziende tra Lombardia, EmiliaRomagna e Veneto.
Le sue critiche alla gestione del porto, soprattutto nella parte a controllo pubblico, sono un punto di vista che può essere utile da tenere in considerazione. Di escavi se ne parla da vent’anni e da molti vengono considerati la soluzione di tutti i mali dello scalo. Staremo a vedere.
LO SGUARDO DELLO PSICOLOGO Il Baretto di Marina di Ravenna di Enrico Ravaglia *
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A passeggiare in questi giorni sulla banchina di Marina di Ravenna si resta quanto meno perplessi. Da una parte la bella stagione alle porte. Complice il sole di questa anticipata primavera, la luce intensa ma con l’aria ancora fresca che consente di pensare in modo fiducioso ai mesi a venire. E non lontano da lì, sulla spiaggia c’è odore di vernice fresca. I bagnini stanno completando i lavori per riaprire i propri stabilimenti. Dall’altra parte invece un elemento di segno opposto. Contornate da un’ordinata recinzione metallica le macerie della struttura che ha ospitato in questi anni il Baretto provvisorio. Non capita spesso di vedere qualcosa di demolito. Non lascia una bella sensazione. E in questo caso ancora di più. Si capisce bene che quello che si è distrutto non era qualcosa di vecchio e decadente. Ma di recente ed in ottime condizioni. Lo si capisce da tutto. Dal tono del cemento ormai trasformato in macerie. Dal colore lucente del tetto, che senza più appoggio è costretto a collassare su se stesso. Dai pilastrini ancora eretti, che sembrano gli ultimi a volere cedere, in un’inutile resistenza. E’davvero innaturale vedere questo manufatto, per cui è costata fatica, sono serviti materiali, denaro per essere costruito, che va distrutto in questo modo. Ma la considerazione di stampo più emotivo non riguarda questa struttura, ma il nuovo Baretto. Quello che va a ricollocarsi sulla sponda del Candiano. Perché già quando in internet sono apparsi primi rendering, i disegni che mostravano come sarebbe diventato, sono arrivate le prime critiche. Alle persone generalmente piaceva poco. Certamente il nuovo Baretto è più arretrato rispetto al canale, i volumi dello stabile attuale sono meno armonici. Quello di allora era una specie di capanno basso, molto naturale, quello odierno è più impattante. Ma il punto non è non è questo. Il punto è la nostalgia. Anche dichiarata in maniera esplicitamente in vari post su Facebook. Quindi, dato che nei pensieri nostalgici sono spesso contenuti i nostri più intimi bisogni ed i nostri più reali desideri, questo fa ben sperare: le persone desiderano ed aspirano a cose belle e semplici. Come ritrovarsi, bere qualcosa insieme, fare tardi con la brezza del mare. Il Baretto questo era. *Psicoterapeuta psicoanalitico – postadelcuore@ravennaedintorni.it
PUNTI DI VISTA / 5 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
L’OSSERVATORIO
TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini
Alcune cose che ho capito sulla nuova Ravenna di Moldenke
Alcune cose che ho capito negli ultimi anni su Ravenna, i ravennati (e la giunta che ci governa). - La piscina comunale sta per diventare patrimonio Unesco; - seguirà l’iter per il Sigarone, ora che finalmente abbiamo (quasi) la certezza che resterà per sempre così bello abbandonato; - grazie al nuovo Museo Classis finalmente abbiamo risolto i problemi della permanenza media nelle strutture ricettive e oggi i turisti restano a Ravenna un giorno in più per visitarlo, tanto che gli albergatori pare siano in difficoltà, costretti ad aggiungere all’ultimo una notte a tutte le prenotazioni arrivate da inconsapevoli appassionati di archeologia; - i tedeschi finalmente torneranno a frotte sui nostri lidi che diventeranno una vera e propria meta internazionale grazie ai nuovi stradelli dietro ai bagni, che diventeranno pedonali; - quando il Pd da queste parti è in difficoltà, o fa sparire il simbolo del Pd o richiama il sindaco di quindici anni prima; - i votanti sono calati ma le primarie del Pd sono state un successo, che è come dire che pensavano di essere ancor più nella merda e così mi pare che questo entusiasmo sia eccessivo; - se ti capita la bazza di trovare un negro che tira una bottiglia contro la tomba di Dante, tu, maggioranza di centrosinitra, cerca di farlo espellere prima possibile e cerca di comunicarlo ai cittadini in maniera efficace, che chissà che non riesci a convincere due-tre leghisti a votarti al prossimo giro; - priorità significa “dipende dal Governo”, se per caso in campagna elettorale si era promesso entro la legislatura by-pass sul Candiano e nuova tangenziale; - non vedo l’ora di vedere il PalaFagnani progettato dal Comune di Ravenna, che si andrà ad aggiungere alle ultime straordinarie opere architettoniche realizzate in questi anni in città, a cui a sua volta si aggiungerà il ponte sulla stazione.
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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
INTERVISTA
Il segretario Pd: «Affluenza sorprendente, gli elettori ci chiedono unità e cambiamento» Dalle primarie in provincia dove hanno votato quasi ventimila persone, a quelle per il candidato sindaco di Cervia che hanno visto Medri vincere per appena 49 voti, alle amministrative: parla Alessandro Barattoni di Federica Angelini
Incontriamo il segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni all’indomani delle primarie nazionali del Partito democratico che hanno visto anche in provincia di Ravenna un’affluenza al di sopra delle aspettative, pari a 19.723 votanti (due anni fa erano stati 22.292) e una netta affermazione di Nicola Zingaretti sui due contendenti (vedi box). Segretario, cominciamo dal dato dell’affluenza. Se lo aspettava? Soddisfatto? «L’affluenza è stata sorprendente e credo che sia un dato da leggere con ottimismo. Penso che nel voto del 3 marzo si siano manifestate la disillusione rispetto alle scelte fatte o non fatte da questo governo e diverse speranze. Vedo la partecipazione di domenica in una fase che comprende molte piazze come quella di Torino per la Tav, quella contro la Raggi a Roma, quella del sindacato, quella dell’accoglienza a Milano il giorno prima. Credo che a un anno dalle elezioni sia giunta una richiesta di cambiamento e unità per una vera alternativa. Si è aperta una fase nuova e promet-
I numeri delle primarie del Pd del 3 marzo in provincia di Ravenna
A sinistra elettori alle primarie del 3 marzo. A destra il segretario Alessandro Barattoni
Domenica 3 marzo si è vota in 89 seggi allestiti nella provincia di Ravenna e rimasti aperti grazie all’impegno di oltre 600 volontari. Nel riquadro il numero complessivo dei votanti e le percentuali ottenute dai tre candidati.
VOTANTI
ZINGARETTI
MARTINA
GIACHETTI
19.723 19,4 % tente, che non dobbiamo deludere». L’altro dato non scontato è stata le nettissima affermazione di un candidato, Nicola Zingaretti, che lei peraltro non sosteneva. È comunque
una buona notizia avere un segretario con una forte legittimazione popolare? «Credo che Zingaretti sia riuscito a muovere tante persone vicine al nostro partito e a rappresentare una pagina nuova rispetto a
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quella degli ultimi governi Pd. Come dicevo, la richiesta che è venuta da queste primarie è quella di unità e cambiamento». Ma lei appoggiava Martina che ha raggiunto forse un risultato al di sotto delle aspettative. «Da domenica sera Zingaretti è il mio segretario. Martina era andato meglio nelle convenzioni dei circoli e penso che in effetti avrebbe potuto ottenere un risultato migliore. Nella sua mozione ci sono idee interessanti sull’organizzazione del partito e spero che il nuovo segretario vorrà ascoltarle e accoglierle. Sono sicuro che ci sarà l’intelligenza di mettere a frutto il buono di ogni proposta. A Martina, segretario uscente, peraltro va il merito di aver lavorato in questi mesi per rendere possibile l’affluenza di domenica». Lei ora si trova nella curiosa situazione di essere un segretario provinciale di “minoranza” perché fu eletto un anno fa con il 98 percento dei voti ma al di fuori, appunto, di un congresso nazionale... «Penso che ricoprendo un ruolo politico e non istituzionale, sia un dovere schierarsi e l’ho fatto. Credo che il voto di domenica sia stato dettato da logiche prettamente nazionali. Detto questo, sono a disposizione, non credo di poter davvero rappresentare il 98 percento degli iscritti, ma ritengo di aver sempre usato l’ago e il filo per tenere insieme e non per dividere, che è ciò che qui continueremo a fare». A proposito di profili divisi-
67,6 % 13 %
vi, sabato scorso era a Faenza ad ascoltare Renzi? «Sì, come sempre cerco di andare quando viene un esponente di primo piano del Pd, in particolare un ex premier ed ex segretario. L’ho ascoltato e ho visto che tante persone erano in sala per dimostrargli affetto. E anche se non credo a complotti o che la magistratura si muova sulla base dei cognomi, in questo momento volevo esprimergli vicinanza (il riferimento è all’arresto ai domiciliari dei genitori dell’ex premier, ndr.)». Dal punto di vista politico come l’ha trovato? Che cosa si aspetta che faccia in futuro? «L’ho trovato molto lucido in particolare su due questioni cruciali: lo stato dell’economia nel nostro Paese, il tema degli sbarchi e dell’accoglienza. Io da sempre lavoro per un Pd largo e aperto, inclusivo e plurale a tutti i livelli. E quindi credo che se Renzi vuole può sicuramente portare un contributo importante». Dal nazionale, passiamo al locale. A Cervia le primarie hanno visto vincere come candidato sindaco Massimo Medri su Gianni Grandu con appena 49 voti di scarto su oltre 3mila votanti. Medri ne esce rafforzato o indebolito? «Da queste primarie di Cervia ne escono un Pd e un centrosinistra forti, si sono gettate le basi per ottenere un buon risultato il 26 maggio. Massimo in poche settimane ha saputo mobilitare forze ed energie importanti, così come Gianni credo abbia dimo-
POLITICA / 7 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
Gli eletti in assemblea nazionale Alla luce dei risultati delle consultazioni primarie, sono stati definiti gli eletti della provincia di Ravenna all'assemblea nazionale del PD. Saranno Elisa Vardigli e Alessandro Barattoni per la mozione di Maurizio Martina; Michele de Pascale, Milena Barzaglia, Mirco Bagnari, Ouidad Bakkali e Fabio Sbaraglia per la mozione di Nicola Zingaretti; Antonio Lazzari per la mozione di Roberto Giachetti.
strato quanto il suo lavoro da assessore sia stato apprezzato e sentito vicino. Mi aspettavo un risultato equilibrato, peraltro abbiamo registrato su Cervia un record di partecipazione e anche questo è importante. Ora dobbiamo fare buon uso di tutto questo lavoro e
«A Cervia dalle primareie esce un centrosinistra più forte» sono sicuro che sia Massimo che Gianni siano in grado di farlo». A Cervia, così come negli altri tredici comuni al voto, come vi muoverete in fatto di alleanze? Quanto può infastidirvi la presenza di liste a sinistra, come già sappiamo che ci saranno a Russi? «Servono prima di tutto candidati credibili e autorevoli, che conoscano il valore dell’istituzione
I voti presi dal Massimo Medri
Massimo Medri ai seggi delle primarie
AMMINISTRATIVE Enea Emiliani si ricandida a Sant’Agata
mentale e dobbiamo iniziare a dare risposte concrete in termini di erogazione dei servizi pubblici». Un’ultima domanda sulla situazione finanziaria della federazione del Pd. A livello nazionale si sente parlare di forti criticità… «Rispondo con una domanda: è normale che in un Paese come il nostro il giorno dopo il crollo del ponte Morandi parta la caccia a chi è stato finanziato da società autostrade? L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti ha prodotto effetti importanti sui partiti, in particolare sul nostro che ha un’organizzazione, una struttura e del personale. Non siamo una srl, non ci sono sondaggi preconfezionati ma si fanno delle riunioni e incontri in posti veri. Grazie alle tante iniziative di autofinanziamento siamo in una situazione di equilibrio, non ci sono debiti. Stiamo proseguendo un percorso di razionalizzazione dei costi pur mantenendo una presenza capillare sul territorio e l’efficienza politica in quello che facciamo».
La notizia è ufficiale. Enea Emiliani, attuale primo cittadino di Sant’Agata sul Santerno, si ricandida a sindaco con la lista civica “Insieme per S.Agata”. Nelle prossime settimane si riunirà il comitato elettorale per cominciare il lavoro di redazione del programma e la composizione della rosa dei candidati per il consiglio comunale alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio. «L’esperienza come sindaco del mio paese in questi cinque anni è stata unica – ha spiegato Emiliani –. Sono pronto per continuare il lavoro al servizio dei miei concittadini, con grande impegno e senso di responsabilità. Il calore e il sostegno di tante amiche e amici sono stati fondamentali per maturare la decisione di rimettermi a disposizione del mio paese. S.Agata in questi anni ha proseguito il suo percorso di sviluppo con grande attenzione alla cura del patrimonio e del territorio e altrettanto sulla valorizzazione delle persone e del tessuto sociale. Mi ripresento con la stessa semplicità e spirito di servizio di cinque anni fa – conclude Emiliani -, perché in politica, soprattutto oggi, come dice una famosa canzone, “l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”». Enea Emiliani è sindaco dal 2014, ha 37 anni ed è residente a Sant’Agata sul Santerno.
1.600
I voti presi da Gianni Grandu
1.551
e abbiano una visione della loro città. Le alleanze, soprattutto nei comuni più piccoli, si fanno innanzitutto con i cittadini e cercando di coinvolgere le tante associazioni che rappresentano una ricchezza importante del nostro territorio. E spero che, a differenza del 4 marzo, quando molti andarono a votare per mandare a casa il Pd, nelle amministrative si voti pensando alla qualità della vita. Questo non significa ovviamente che non possiamo e non dobbiamo fare di più e anzi l’invito è proprio a chi ha proposte, nuove energie e voglia di impegnarsi in coalizioni che devono essere aperte, larghe e civiche». Qual è l’avversario da battere in questa tornata elettorale? Ancora si vedono poche candidature in giro e quasi nessuna dei Cinque Stelle... «L’avversario da battere è un centrodestra che è molto destra, anzi direi molto Lega. Perché se a livello nazionale Forza Italia è all’opposizione, qui nei consigli comunali spesso non si vede alcuna differenza. Quindi chi andrà al
voto deve sapere che la scelta è tra loro e amministrazioni come le nostre. Siamo consapevoli che ci sono ancora tante cose da fare per il benessere dei cittadini, sulle frazioni, sul tema del lavoro e dell’ambiente ma, votando solo per mandare a casa il Pd, si rischia di trovarsi con situazioni come quella di Lodi, dove hanno tentato di segregare nelle mense delle scuole i bambini stranieri o come Imola dove il cambiamento ha portato tasse più alte e una città bloccata». Le analisi nazionali sulle primarie parlano di una partecipazione al voto soprattutto di persone di una certa età, quando non anziane, e di una certa cultura. È il profilo anche dell’elettore ravennate? «È lo stesso profilo dell’elettore Pd alle Politiche del 2018. Stiamo elaborando i dati di chi è andato a votare domenica scorsa qui a Ravenna. Certamente dobbiamo avvicinarci di più alla fascia di età che va dai trenta ai quaranta anni. Ci sentono distanti e con loro dobbiamo riprendere una connessione senti-
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10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
LAVORI PUBBLICI
Ravegnana senza pace: cantiere al ponte Assi, senso unico per 5 mesi
URBANISTICA
LUGO, NUOVA PIAZZA SAVONAROLA Al posto del parcheggio ci sarà un sagrato pedonale in pietra di Luserna con un’area verde centrale, gli alberi saranno valorizzati per renderli monumentali poi giochi di luce e sedute monolitiche in cemento. È la sintesi della riqualificazione che cambierà il volto di piazza Savonarola a Lugo. Nell’area in prossimità delle piante verrà sistemato un acciottolato posato a sabbia, recuperato dall’attuale pavimentazione presente nei lati nord e ovest della piazza. Nel resto del sagrato urbano si prevede di pavimentare la zona utilizzando la Pietra in lastre di Luserna, con l’eccezione dell’area nord e ovest, dove è stata scelta la Pietra di Luserna ma in formato a cubetti. Le sedute monolitiche in cemento saranno posizionate in modo da ottenere, per chi ne usufruirà, scenari e viste diversificate. Porta bici con illuminazione incorporata.
Rifacimento dell’opera sul fiume Montone, transito vietato in uscità dalla città Sono iniziati a Ravenna i lavori sul ponte della Ravegnana che attraversa il fiume Montone, conosciuto come ponte Assi. Lunedì 4 la ditta assegnataria ha cominciato ad apprestare il cantiere. Il progetto, del valore di 700mila euro, prevede interventi di ripristino tecnologico e risanamento strutturale dell’impalcato per ristabilire la funzionalità dello stesso e togliere le limitazioni di portata a 40 tonnellate attualmente vigenti. Si procederà poi al taglio dei cordoli continui che sorreggono il guard-rail al fine di sostituire gli appoggi delle travi. A completamento dell’opera è previsto il rifacimento della raccolta e convogliamento delle acque meteoriche, la ripavimentazione stradale e la sostituzione dei guard-rail esistenti. In una prima fase dei lavori, della durata di circa 5 mesi, sono previste modifiche alla circolazione viaria attraverso l’istituzione di un senso unico di circolazione per tutti i veicoli (comprese le biciclette) e i pedoni, relativamente al solo ponte Assi con direzione dalla periferia verso il centro città. Sarà installata segnaletica temporanea in loco per tutte le relative deviazioni. Il Comune ha optato per tale soluzione viabilistica valutandola come quella in grado di determinare le minori ricadute negative possibili, a partire dalla consapevolezza che i lavori sono necessari per la messa in sicurezza del manufatto e quindi per l’incolumità pubblica, nonché inseriti in una programmata e già avviata attività di monitoraggio di tutti i ponti, con prove di carico, manutenzioni e adeguamenti. L'introduzione del senso unico sul ponte Assi comporterà la modifica di alcuni servizi di trasporto pubblico locale, in particolare delle linee 3, 156 e 159 che transitano sul percorso. Saranno garantite le fasce orarie per l’ingresso e l’uscita degli studenti dalle scuole. Per i dettagli dei nuovi percorsi provvisori si rimanda alle schede e alle mappe pubblicate sul sito Start Romagna. Terminata la prima fase dell’intervento, durante l’esecuzione di alcune lavorazioni, per una durata di circa 3 mesi, il transito sul ponte sarà interrotto.
STRADE Potature a Coccolia, lavori per un mese
IMPIANTI SPORTIVI Nuova pavimentazione alla vasca esterna della piscina di Faenza
Per consentire l’esecuzione di lavori sulla strada statale 67 “Tosco Romagnola” fino al 29 marzo sarà attivo il senso unico alternato, nel territorio comunale di Ravenna, tra il km 200,200 e il km 201,400 (fascia oraria 7.30/18.30). Il provvedimento si rende necessario per consentire gli interventi di potatura delle piante in località Coccolia, da parte di una ditta incaricata dalla Regione Emilia Romagna. L’Anas raccomanda prudenza nel tratto della Ravegnana interessato dalle opere di potature.
Dopo l’8 marzo partiranno i lavori di manutenzione straordinaria sulla pavimentazione della vasca esterna della piscina comunale di Faenza per risolvere i problemi legati alla scivolosità delle piastrelle e all’efficienza della rete fognaria esistente. L’intervento di riqualificazione complessiva si articolerà su un’ area di circa 1.700 mq per un costo complessivo inferiore a 170mila euro. I lavori dovrebbero concludersi entro il mese di maggio per garantire la piena fruizione dell’impianto ai cittadini. Lo rende noto il Comune di Faenza. L’intervento (soggetto a ribasso d’asta l’importo esclusivo dei lavori di poco meno di 140.000 euro) sarà finanziato al 50 percento dalla Nuova Cogi Sport che gestisce l’impianto, mentre per la parte restante interverrà l’amministrazione comunale con risorse proprie. L’ultimo intervento di questo tipo fu sostenuto anni fa interamente dal Comune.
AMBIENTE
RACCOLTA RIFIUTI, CISL CONTRO CGIL E UIL: «ANCHE LORO NELL’ACCORDO PER LA ECOTRASH» Fisascat replica agli altri due sindacati sul passaggio di quattro lavoratori tra le fila di una cooperativa sociale
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«I quattro lavoratori della Ecotrash Company, che dall’1 febbraio sono stati trasferiti alla cooperativa Comill di Lugo, mantengono la piena retribuzione e tutte le garanzie contrattuali del contratto nazionale del settore servizi ambientali Fise». Lo afferma Silvia Foschini della Fisascat provinciale di Ravenna, la sigla della Cisl che tutela i lavoratori delle cooperative, nel commentare quanto esternato da Cgil e Uil nel corso di una conferenza stampa del 25 febbraio di cui avevamo dato notizia sul numero scorso. I lavoratori in questione sono impiegati nella raccolta rifiuti a Lugo, nell’ambito del subappalto concesso da Hera a una cordata di imprese radunate sotto la capofila Ciclat di Ravenna. Gli altri due sindacati affermano di non aver sottoscritto alcun accordo per quel trasferimento. Foschini fornisce una versione dei fatti diversa da quella dei colleghi: «Sorprende che qualcuno abbia dimenticato ciò che è accaduto appena un mese fa quando le federazioni di Cgil, Cisl, Uil hanno convocato l’assemblea dei dipendenti, hanno illustrato i termini dell’accordo e i lavoratori hanno votato all’unanimità dando delega alla firma dell’accordo sindacale». La sindacalista poi ricorda una circostanza precisa: «Il rappresentante della Cgil ha dichiarato nell’incontro con l’azienda e nel corso dell’assemblea il suo parere positivo sull’intesa definendola tutelante per i lavoratori, pur affermando immediatamente dopo che non avrebbe potuto firmarlo per motivi di organizzazione. La Uil-Fp, invece, ha provveduto a siglare l’accordo, ma leggiamo dalla stampa che passati pochi giorni un rappresentante della Uil ora lo disconosce».
ECONOMIA / 11 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
PORTO/2
PORTO/1
Piomboni, Ap fissa i tempi: «Fine lavori entro l’anno» Ma manca la sabbia Il progetto di arginatura tra industrie e valle è fermo La piallassa non sarà navigabile da barche a motore
CERVIA, ARCO LAVORI UNICA AMMESSA AL PROJECT FINANCING DELL’ATTRACCO È in corso la gara pubblica per selezionare il promotore del project financing per la riqualificazione e gestione del porto turistico di Cervia. La commissione ha ammesso solo una ditta (Arco Lavori di Ravenna, la stessa azienda che ha proposto il progetto della piscina al Comune di Ravenna) alla seconda fase, in quanto l’altra ditta partecipante non è risultata idonea con alcuni aspetti della garanzia fideiussoria necessaria per legge. Tra gli investimenti da fare sulla struttura per oltre sei milioni si aggiungono quelli necessari per il dragaggio di tutta l’asta canale.
PORTO/3 Il presidente di Ap al vertice di Assoporti Con l’ex presidenza invece Ravenna si era staccata Il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna Daniele Rossi è stato nominato presidente di Assoporti, la rappresentanze degli scali italiani. Rossi è stato nominato presidente di Ap alla fine del 2016, dopo quasi un anno di commissariamento. Prima di lui presidente di Ap era Galliano Di Marco, che con l’associazione dei porti italiani era entrato invece in forte polemica e ne era uscito. Rossi era poi rientrato.
Due mesi per riprendere i lavori che potrebbero essere terminati entro fine anno. Questo è il cronoprogramma che il presidente dell’Autorità portuale, Daniele Rossi, in commissione Ambiente in consiglio comunale, ha fornito per la fine del progetto in corso nella piallassa del Piomboni. Un progetto di cui abbiamo ripercorso le tappe nel primo piano della settimana scorsa. Iniziato nel 2012, ha conosciuto molti stop, di cui quello più difficile nel 2015 dovuto ad una questione imprevedibile all’inizio: il ministero dell’Ambiente ha cambiato alcuni parametri di classificazione delle sabbie dragate dal fondo dei canali della valle, che sarebbero dovuti servire come materiale di riempimento, e il problema non è stato ancora superato del tutto. Rossi lo dice chiaramente: «Lavoriamo insieme ad Arpae per trovare il materiale della maggiore qualità possibile e finire il progetto». I due mesi per la ripresa dei lavori, insomma, sono legati a doppio filo con il reperimento di materiale idoneo. Ap ha confermato che la valle non sarà più navigabile dalle imbarcazioni motorizzate ma ha precisato che potranno continuare a solcarla le imbarcazioni a fondo
piatto – le batane in legno – che sono tipiche delle zone umide ravennati. Non sono state date molte risposte invece sull’interramento della parte meridionale e anzi, quando è stata fatta notare le difficoltà dei capannisti, il presidente Rossi ha detto di «scoprire adesso la presenza di capannisti in quell’area e mi chiedo se siano in regola con le concessioni demaniali…». Uno dei problemi che si pone invece per il futuro è quello della gestione dell’area, sia della zona di rinaturalizzazione che delle porte vinciane e veneziane: «Questo è un problema serio – ha ammesso Rossi –. Nel progetto c’è scritto che se ne dovrebbe occupare Autorità portuale ma credo che alla fine dei lavori bisognerà discuterne con tutti gli enti preposti». Insomma, Ap sembra non aver intenzione di occuparsene, anche perché fuori dalla sua area di competenza. Sul tema è poi intervenuto il dirigente del Comune Gianni Gregorio: «Per quanto mi riguarda penso che l’ipotesi possa essere quella di una convenzione, come fatto recentemente per altre zone umide ma se ne potrà parlare convocando un tavolo tecnico in Regione nel quale fare il punto sui lavori». Alessandro Montanari
Nessuna risposta sull’interramento di una parte dello specchio d’acqua
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
DONNE/1
Otto marzo: una pedalata per lo sciopero femminista “Non una di meno” Appuntamento a Ravenna alle 14.30 alla Casa delle donne
Anche a Ravenna diverse associazioni di donne aderiscono alla mobilitazione internazionale in occasione dell’8 marzo «Non una di meno!» che proclama uno “sciopero femminista globale delle donne”. In particolare, la Casa delle donne, Udi, Donne in nero, Linea Rosa, Femminile Maschile Plurale organizzano la pedalata femminista antirazzista nei luoghi delle donne della città. Il ritrovo è alle 14,30 alla Casa delle donne in via Maggiore 120 per partire tutte insieme alle 15. Alle partecipanti è chiesto di indossare qualcosa di fucsia. Il percorso toccherà il monumento dedicato alle donne vittime di femminicidio del nostro territorio (Piazzetta Serra), la sede di Linea Rosa (Via Mazzini 57/A), la casa delle donne richiedenti asilo (Casa Maria Via Trieste 124) l’Università (Palazzo Corradini Via Mariani 5), per arrivare in Piazza del Popolo dove, alla postazione Non una di meno, si aprirà un confronto sui temi dello sciopero globale.Chi non partecipa alla pedalata potrà restare nella postazione Non una di meno attiva in Piazza del popolo dalle ore 14,30 in poi con materiale informativo. Nell’appello allo sciopero si legge: «Interrompiamo ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita. Diamo allo sciopero nuova forza e significato. Portiamo lo sciopero sui posti di lavoro e nelle case, nelle scuole e nelle università, negli ospedali e nelle piazze». L’8 marzo è stato proclamato sciopero dall’Usb. E in segno di adesione all’iniziativa femminista il Mama’s club di Ravenna ha cambiato la programmazione e propone, la sera dell’8 marzo, una manifestazione pubblica e lo spettacolo Uomini con la gonna.
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DONNE/2
BICICLETTE PER LE RICHIEDENTI ASILO GRAZIE A UN PROGETTO SOCIALE Il progetto vuole promuovere le due ruote per «una maggiore autonomia, migliorare l’autostima e abbattere barriere sociali» Sono state consegnate con una piccola cerimonia le biciclette destinate alle ragazze richiedenti asilo di casa Maria e casa Dunya restaurate dai volontari della Riciclofficina. Si è conclusa così la prima fase del progetto “Donne a ruota libera” ideato e presentato dalla Casa delle Donne con la collaborazione di cooperativa società Dolce, Riciclofficina, Fiab Ravenna, adottato da Andrea Frontali, nell'ambito di “Adotta un progetto sociale”, iniziativa del Comune, alla sua ottava edizione. Il progetto Donne a ruota libera ha come obiettivo quello di «promuovere l’uso della bicicletta per avere una maggiore autonomia negli spostamenti di breve distanza, migliorare l'autostima e abbattere le barriere emozionali e sociali». A partire da di marzo sono previste lezioni per insegnare ad andare in bicicletta ad alcune ragazze ancora insicure e percorsi guidati in città per la conoscenza della segnaletica stradale, delle regole del codice della strada, per la promozione della mobilità sostenibile e dell'utilizzo delle piste ciclabili. Inoltre il 30 aprile alle 10,45 al teatro Almagià, in via dell' Almagià 2, è in programma lo spettacolo teatrale “E io pedalo. Donne che hanno voluto la bicicletta” con Donatella Allegro e Irene Guadagnini, testo e regia di Donatella Allegro dell’associazione culturale Effettica. La rappresentazione vedrà protagoniste le attrici Donatella Allegro e Irene Guadagnini che con talento e ironia racconteranno le storie di alcune donne che, proprio pedalando, hanno sfidato pregiudizi, divieti e hanno conquistato nuovi spazi di libertà e aperto nuove strade per le donne. A 200 anni dalla sua invenzione la bicicletta continua a esercitare la sua forza di emancipazione per il genere femminile in quanto garantisce libertà di movimento, autonomia negli spostamenti e liberazione dal controllo (non a caso ci sono paesi in cui è ancora vietata alle donne).
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PRIMO PIANO / 13 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
L’INTERVISTA/1
«Il ddl Pillon danneggia le donne e i minori» La nuova battaglia femminista (e non solo) Le avvocate Lama e Morigi illustrano quali sono le criticità del disegno di legge leghista per riformare il divorzio di Federica Angelini
C’è un nuovo terreno di scontro e una nuova battaglia femminista che attraversa l’Italia. È quella contro il Ddl Pillon, ossia il disegno di legge che riforma la legislazione sul divorzio firmato dal leghista Simone Pillon, che, dicono detrattori e detrattrici, rischia di fatto di complicare moltissimo la possibilità di divorziare mettendo in particolare la donna in condizioni di difficoltà e svantaggio. Chi lo difende invece sostiene che serva a riequilibrare presunti “vantaggi” delle madri nelle cause di separazione per quanto riguarda l’affidamento dei figli. Ne parliamo con Sonia Lama e Ilaria Morigi, avvocate che stanno studiando il provvedimento anche per conto dell'Udi Ravenna, che da tempo sta organizzando eventi sul tema per sensibilizzare l'opinione pubblica prima dell'eventuale approvazione insieme a tutte le altre realtà che si occupano di donne sul territorio e non solo. Avvocate, cominciamo dal chiarire l’esistente: la legislazione vigente quanto favorisce le madri? «La legislazione vigente ha subito una radicale trasformazione nel 2006 da quando cioè è stato stabilito, come criterio generale, l’affido condiviso. Da quel momento sia i padri che le madri per la legge hanno pari responsabilità, cioè pari doveri e diritti nei confronti dei figli. Oggi, salvo casi particolari, il Giudice dispone che i minorenni vengano affidati ad entrambi i genitori: i figli quindi ove possibile abitano in quella che era la loro casa prima della separazione dei genitori, insieme al genitore “collocatario”, ossia quello che continuerà ad abitare con i figli minorenni. In realtà, non ci sono favoritismi per le madri. Ciò che accade è che nelle aule di Giustizia si prende atto del fatto che, per varie ragioni, c’è un genitore che riesce a dedicare alla prole più tempo rispetto all’altro genitore e, per una serie di ragioni, si tratta più spesso della madre. Accade quindi che se una madre, ad esempio, che sia per scelta o meno, si trova ad avere più tempo da dedicare ai figli, il giudice affiderà i figli a entrambi i genitori e li collocherà presso la madre, ma può accadere anche il contrario. A questo punto, anche in considerazione dei redditi dei genitori, il Giudice stabilirà un assegno che il genitore dovrà versare al genitore collocatario. Nel calcolo per stabilire l’ammontare dell’assegno di mantenimento vengono anche considerati i tempi che ciascun genitore dedica ai figli per esempio per portarli a svolgere attività sportive, o i colloqui con gli insegnanti». Anche sulla base della vostra esperienza, quali sono le questioni più problematiche per l’affidamento dei figli nei casi di separazione? «La stragrande maggioranza dei casi di separazioni e divorzi si conclude consensualmente. Nei residuali casi i temi più problematici riguardano quanto e quando un genitore potrà frequentare i figli e l’assegno di mantenimento. Spesso i genitori riescono a trovare un accordo consensuale su entrambe le questioni. Ma se il Pillon dovesse diventare legge, paradossalmente, anche in caso di accordo i genitori dovranno obbligatoriamente dimostrare di avere intrapreso la mediazione e presentare al Giudice quello che viene chiamato il “piano genitoriale”». Ed è infatti questa una delle questioni fortemente discusse. Perché l’obbligo di ricorrere a un mediatore potrebbe rappresentare un problema? In particolare per le donne? «Imporre di ricorrere al mediatore a chi ha già trovato un accordo, come vorrebbe il ddl Pillon, implicherebbe costi ingiustificati e ingiustificabili che, nella migliore
Le avvocate Ilaria Morigi e Sonia Lama
delle ipotesi graverebbero sulla parte economicamente più debole, nel peggiore dei casi rischierebbero di disincentivare grandemente il percorso di separazione o divorzio. In sintesi: senza la mediazione obbligatoria e a pagamento, il giudice non potrà pronunciare una sentenza di separazione o divorzio. Non solo, il ddl Pillon, impone la mediazione anche in presenza di violenza domestica e o assistita». Altro tema cruciale. Questo Ddl davvero complica le separazioni anche nel caso di violenza domestica? «Il ddl non contempla la situazioni di violenza domestica. Una donna vittima di soprusi, maltrattamenti e violenze da parte del marito, non potrà ottenere separazione da questi senza il dovere originario di pagare personalmente una mediazione con un uomo che le ha usato violenza all’interno della famiglia. C’è da dire peraltro che la mediazione obbligatoria è contraria alla nostra Costituzione poichè direttamente confliggente con quanto stabilito dalla Convenzione di Istanbul che esclude categoricamente la mediazione in presenza di violenza. Più che doppia vittimizzazione...». Veniamo agli aspetti economici. Perché l’abolizione dell’assegno di mantenimento così come è concepito oggi dovrebbe rappresentare un male per le donne, in una società dove, almeno in teoria, dovrebbero essere anche economicamente emancipate? Perché la condivisione delle spese per i figli non vi convince? «Ha detto bene lei: nella nostra società in teoria le donne dovrebbero essere economicamente emancipate ma di fatto in molti casi non lo sono. La disparità retributiva tra uomo e donna non è una percezione ma un dato di fatto. L’abolizione dell’assegno di mantenimento, ancor prima che per le donne, avrebbe effetti negativi sui figli, poi sull’ex coniuge più debole che statisticamente è nella maggior parte dei casi apppunto la donna. La previsione automatica e obbligatoria di tempi di permanenza paritari presso ciascun genitore (in assenza di accordo, almeno 12 giorni con ognuno), indipendentemente da manifestazioni di volontà contrarie dei figli e a prescindere dall’età, non considera le esigenze di un bambino, soprattutto in tenera età, a un’organizzazione regolare e stabile della pro-
«Il ddl non contempla le situazioni di violenza domestica. Una donna vittima non potrà divorziare senza pagare un mediatore»
pria esistenza. Prevedendo l’abolizione del contributo al mantenimento i relatori del Pillon dimostrano di non tenere in conto minimamente i dati su occupazione, disoccupazione e inattività femminili, che sono una realtà preoccupante nel nostro paese. Con il nuovo testo salterebbero anche tutte le regole sulla casa coniugale. Nessuna assegnazione, nemmeno in presenza di figli minori. Ma in Italia, solo il 54 percento delle donne infatti lavora e, chi lo fa, guadagna 0.48 euro per ogni euro guadagnato dai colleghi maschi. Il salario annuo medio di una donna ammonta a 23mila euro. Quello di un uomo, 44mila. Questi sono i dati oggettivi di cui, in tema di azzeramento del contributo all’assegno di mantenimento per i figli, il ddl Pillon non tiene conto». Eppure della questione dei padri separati come “nuovi poveri” si è parlato a lungo. Secondo voi è un’emergenza vera e questo Ddl interverrebbe in qualche modo in loro favore? «Dati oggettivi rispetto ai padri poveri non ne risulano nei rapporti Caritas ad oggi pubblicati. Abbiamo trovato invece dati del rapporto Caritas 2012 secondo il quale i padri separati o divorziati italiani sono il 3,1% del totale degli utenti, mentre le madri italiane nella stessa condizione sono 6,7%. Nel rapporto Caritas 2014 si legge che sono le donne le più penalizzate economicamente dalle separazioni con il rischio di cadere in condizioni di povertà. Nel rapporto Caritas 2017 sulla povertà giovanile si legge che sono le donne ad essersi recate alla Caritas nella percentuale del 62,6 e che le persone senza dimora sono per lo più uomini, stranieri, celibi e senza figli. Ripeto: celibi e senza figli. Con questo non si vuole sostenere che la rottura del nucleo familiare non causi difficoltà e disagi anche economici anche ai padri: appare evidente però che non esiste un fenomeno poiché i dati sbandierati dai sostenitori di questo disegno di legge non trovano riscontri nelle statistiche». Il fatto di immaginare un affido congiunto non può rappresentare, paradossalmente, un tentativo di responsabilizzare gli uomini? «Ma, come dicevamo, dal 2006 vi è già una legge che prevede l’affido condiviso. La legge del 2006 risponde anche all’esigenza sentita da molti padri ad avere maggiori responsabilità e parità di doveri. In situazioni non patologiche i padri sono già responsabilizzati. Il timore è quello che, dietro la scusa di ricerca di maggiore responsabilizzazione si possa celare, in casi di alta conflittualità, la volontà di privare il coniuge economicamente più debole dei mezzi per far fronte alle esigenze dei figli».
14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
DONNE/3 DONNE/CONVEGNI Al Binario di Cotignola si parla di parità di genere come conquista (anche) per gli uomini
Cinema, convegni, eventi e un grande murales per i 25 anni di Sos Donna
Il 13 marzo alle 20.30, al teatro Binario di Cotignola, ci sarà “La parità di genere - una conquista (anche) per gli uomini: immaginare uno sguardo di genere come prospettiva condivisa e spazio di incontro tra donne nuove e uomini nuovi”. Dialogo con Thomas Casadei (Università di Modena-Reggio Emilia), autore del volume Diritto e (dis)parità, con la partecipazione di Mario Baldini (presidente dell’associazione Primola) e della classe IV U Turismo del Polo tecnico di Lugo. L’iniziativa è organizzata da Artemide - Donne della Bassa Romagna ed è a ingresso gratuito.
A Faenza il 9 marzo inaugura un’opera dell’artista francese Coquelicot Mafille
A Ravenna si parla di neurologia di genere, pianificazione inclusiva e genitorialità in tre convegni A Ravenna, giovedì 14 marzo alle 16.30 nella sala Ragazzini dei Padri Francescani in Largo Firenze si tiene la conferenza sul tema “Neurologia nel 2019: Cosa c'è di nuovo. Quali ricadute pratiche sulla salute dell'uomo e della donna” con l’intervento di Pietro Querzani Primario della U.O. di Neurologia di Ravenna AUSL Romagna; a cura di CIF Ravenna. Venerdì 15 marzo, invece, dalle 16 alle 19 nel Palazzo Rasponi delle Teste in piazza Kennedy, convegno su “Diritto alla città – introduzione alla pianificazione di genere per la costruzione di una città inclusiva; previsti gli interventi di Lucia Krasovec – Lucas, architetto past presidente nazionale Aidia e docente Politecnico di Milano, Ludovica Scarpa, architetto docente Università Iuav di Venezia; proiezione del filmato Come i film di famiglia e amatoriali hanno rappresentato le donne dentro e fuori casa di Silvia Savorelli per Sguardi in Camera E.T.S – A.P.S, a cura di AIDIA associazione Italiane Donne Ingegneri e Architetti Sezione Trieste in collaborazione con gli assessorati all’Urbanistica, Edilizia privata e Rigenerazione Urbana e alle Politiche e cultura di genere. Sabato 16 marzo alle 9.30 nella sala Spadolini della Biblioteca Oriani in via Corrado Ricci 26, ci sarà invece l’incontro dal titolo “Genitorialità, dagli antichi miti all'utero artificiale”, incontro con Carlo Bulletti e Carlo Flamigni ginecologi di fama internazionale; correlatrice Tiziana Bartolotti ginecologa responsabile Ambulatorio Demetra; coordina Marina Mannucci Presidente associazione FMP; a cura di Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, e di associazione Femminile Maschile Plurale.
Gli ultimi ritocchi al murales che sarà inaugurato il 9 marzo
Cinema e opere murali nel ricco cartellone di eventi che Sos Donna Faenza propone anche in questo 2019 per la ricorrenza dell'Otto marzo, giornata mondiale dedicata alla donna, che quest’anno coincide con il 25° anno di nascita dell’Associazione. Tra gli eventi clou quello di sabato 9 marzo alle 17 in pizzetta Carlo Zauli avrà inizio l’inaugurazione itinerante del murales nato dal progetto “Mai più donne con le spalle al muro”. L’Associazione SOS Donna, in collaborazione con Distretto A, ha promosso la realizzazione di un’opera murale a tema femminile realizzata dall’artista francese Coquelicot Mafille. Martedì 12 marzo alle 20.30, il ritrovo è al cinema Sarti (via Scaletta 10) per una serata conviviale e la proiezione di “Montparnasse - Femminile singolare Inoltre, venerdì 15 Marzo alle 20.30 all’Antico Convento dell’Osservanza (Via Fratelli Cardinali Cicognani 34, ingresso Via Masironi) a Brisighella avrà luogo la conferenza dal titolo “Bambina, ragazza, donna...quando l’oggi fa male”, con interventi tra gli altri di Silvia Gentilini Vice-questore Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Faenza; Antonietta Petrone Capitano Comandante della Compagnia Carabinieri di Faenza; Raffaella Meregalli SOS Donna, Centro Antiviolenza di Faenza.
UOMINI Ritorna il corso gratuito pensato per imparare e a conoscere e gestire le proprie emozioni Dal 13 marzo, alle 20.45, nella Casa del Volontariato, in via Sansovino 57 a Ravenna, avrà inizio il corso gratuito “I sentimenti degli uomini” condotto da Fulvio Zanella, Giancarla Tisselli, Giulia Zannoni e Daniele Righini, psicologi-psicoterapeuti dell’associazione Psicologia Urbana e Creativa. Il corso è rivolto agli uomini che desiderano conoscere e gestire le proprie emozioni, esprimere i sentimenti e sviluppare la capacità di empatizzare con lo stato d’animo dell’altro. La partecipazione al corso prevede una quota di iscrizione pari a 10 euro per la tessera associativa e un contributo di 10 euro. Per iscrizioni e informazioni: fulviozanella@libero.it.
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PRIMO PIANO / 15 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
L’INTERVISTA/2
«È riduttivo chiamare vittima una donna uccisa dal marito, chiamiamola persona» L’ex giornalistadel Tg2 Carla Baroncelli ha raccontato il processo per il femminicidio di Giulia Ballestri. Dal blog ora nasce un libro Dalla corte d’assise di Ravenna per nove mesi, tra ottobre 2017 e giugno 2018, ha raccontato il processo contro Matteo Cagnoni per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri. Un racconto partecipato e appassionato, quello messo giù da Carla Baroncelli dopo ognuna delle 29 udienze di primo grado. Testi scritti anche in prima persona, privilegiando le emozioni piuttosto che la cronaca giudiziaria. Dopo la pubblicazione sul blog della Casa delle Donne di Ravenna, ora il lavoro della 70enne ex giornalista del Tg2 diventa un libro che sarà presentato a Roma il 9 marzo. Carla, cosa troveremo in questo libro? «Oltre ai resoconti già usciti sul blog ci sono gli interventi di una linguista dell’università La Sapienza e di una giudice del tribunale di Roma. Poi credo che sia molto interessante la bibliografia sul femminicidio che tiene conto non solo di saggi ma anche di narrativa, siti internet, graphic novel. Diciamo che ora è un lavoro più completo dove il caso di cronaca è lo spunto per parlare di femminicidio». Dovendo inquadrare questo lavoro in una categoria, quale sarebbe? Giornalismo, letteratura, militanza? «È una narrazione di una storia vista dal mio punto di vista. Mi sono seduta in aula ad ascoltare un processo e ho raccontato ciò che succedeva basandomi esclusivamente sulla mia sensibilità di donna». Spera che il lavoro possa avere qualche
ricaduta o ne ha già avute? «Premetto che sono pensionata e dal 2008 mi occupo solo di scrittura volontaria: in questo caso regalo i proventi alla Casa delle Donne. Mi accontenterei che diventasse uno strumento di riflessione. Quante Giulia Ballestri ci sono? Mi fa piacere sia stato apprezzato l’uso di un linguaggio molto piano e popolare, non difficile, per condurre a un ragionamento e a capire perché i femminicidi non sono una contingenza, non sono una emergenza, ma un fatto strutturale insito nella società, con il potere dell’uomo sulla donna. Dal 2000 a oggi 3.100 donne uccise in Italia, ci rendiamo conto?». Sin dai primi resoconti la figura dell’imputato è stata dipinta in maniera molto colpevolista. Oggi è in pensione ma ha fatto la giornalista a lungo: si è chiesta se dovesse essere più garantista? «Io non scrivo per un padrone e quindi non devo rispondere alla deontologia ufficiale della categoria ma ho la mia deontologia di Carla Baroncelli, forse anche più complessa di quella che deve seguire un giornalista con un padrone. Ho la mia onestà profonda e leggendo gli atti mi sono convinta che lui sia colpevole. Ho cercato di non essere vendicativa nella scrittura ma ammetto di non aver sempre messo “presunto” davanti alla parola colpevole». Il linguaggio è un tema centrale in tutto il suo lavoro. Cosa non le è piaciuto nei
INIZIATIVE
CENTRI ANTIVIOLENZA, LA GESTIONE A LINEA ROSA A RUSSI NUOVO SUPPORTO PSICOLOGICO L’associazione ha vinto il bando del Comune e ha appena ricevuto una donazione da Confcommercio L'associazione Linea Rosa a gennaio ha vinto il bando per la gestione fino al 2021 dei centri antiviolenza di Ravenna, Cervia e Russi e potrà dunque proseguire la sua pluridecennale attività. Linea Rosa andrà inoltre ad ampliare il servizio a Russi con più ore di apertura e un supporto psicologico al pari di quanto già avviene a Ravenna. Oltre ai tre centri, l’associazione gestirà le tre case rifugio di Ravenna (che possono ospitare, in totale, 27 persone) e quella di Cervia, nata all'interno di un immobile confiscato alla mafia. Tra le novità, anche la disponibilità telefonica, la domenica dalle 12 alle 18, di un'operatrice che risponde al telefono alle donne che chiamano da tutti i territori. Tra le tante donazioni che l’associazione riceve a fine febbraio c’è stato anche il ricavato delle serate organizzate da Terziario Donna Confcommercio Ravenna, nell’ambito dell’iniziativa “Una perla per la solidarietà”. «Abbiamo pensato di utilizzare la donazione per sostenere l’autonomia delle donne - sottolinea Alessandra Bagnara, Presidente di Linea Rosa (nella foto) - che, in alcuni casi, passa anche attraverso l’acquisto di biglietti per i mezzi pubblici, alcune ore di baby sitteraggio per ricerca o mantenimento del lavoro, partecipazione a corsi e/o laboratori qualificanti per i quali è necessario corrispondere una quota di iscrizione». L’8 marzo alle 12 Linea Rosa, che partecipa a moltissime attività in programma, sarà anche alla sede Federcoop di via Faentina a Ravenna per l’inaugurazione della sala Mimosa e lo svelamento della piastrella in mosaico realizzata da Anna Fietta.
Il 22 giugno 2018, giorno della sentenza di primo grado per Matteo Cagnoni, sotto le sedute della prima fila dell’aula di corte d’assise a Ravenna alcune paia di scarpe rosse, diventate simbolo delle lotte per la parità di genere. Molte persone in tribunale quel giorno indossavano nastri e fiocchi rossi. La pm Cristina D’Aniello aveva un piccolo portachiavi rosso sulla scrivania
resoconti dei media? «La definizione data delle persone coinvolte: Matteo Cagnoni e il padre Mario erano il dottore e il professore, Giulia Ballestri era la povera Giulia e Stefano Bezzi era l’amante. Così si dà già un giudizio e si ribaltano le cose dando un po’ di colpa anche a lei». Era in corso la separazione ma la relazione tra Ballestri e Bezzi è cominciata prima. Visto che lei era ancora sposata e convivente, difficile chiamarlo in modo diverso da amante… «Puoi chiamarlo nuovo amore, perché amante?».
Quali sono le parole sentite in aula che vorrebbe sparissero dall’uso comune di questi casi? «Raptus, lei lo tradiva, perché non l’ha lasciato, era una brava persona. Poi abolirei vittima, mi sembra riduttivo per una donna uccisa dal marito. Userei semplicemente persona, è stata uccisa una persona». E tre parole che vorrebbe più utilizzate quando si parla di questi episodi? «Femminicidio prima di tutto. Poi usare i nomi che danno autorevolezza al femminile perché il vocabolario lo prevede». Andrea Alberizia
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DONNE/ARTE Mostre tra libri, immagini, dipinti e collages Molti gli appuntamenti con l’arte in occasione dell’otto marzo in provincia. La biblioteca comunale “Fabrizio Trisi” di Lugo organizza una mostra di libri e fotografie che sarà inaugurata venerdì 8 marzo alle 18. Fanno da cornice all’esposizione di libri le immagini delle donne fotografate da Elena Ghini, del gruppo fotografico “Il Circolino” di Lugo. All’inaugurazione sarà offerto un piccolo rinfresco, realizzato in collaborazione con Deco Industrie di Bagnacavallo. Sempre l’8 marzo, a Bagnacavallo, alle 17.45 nella sala di Palazzo Vecchio sarà inaugurata “Le parole dei colori - Reticoli di vita e collages” mostra di pittura di Elledi (aperta fino al 24 marzo), mentre a Faenza l’appuntamento è nella Galleria d’Arte Voltone della Molinella con “Futura: uma mostra di donne per le donne”. A Cervia alle 16.30 al servizio SeiDonna inaugura “Anche noi siamo partite”, mostra partecipata in Corso Mazzini 40.
DONNE/MUSICA
I CONCERTI PER L’OTTO MARZO DAL POP ALLA CLASSICA Appuntamenti in tutta la provincia
Mimosa Campironi
DONNE/EVENTI
Cinema, teatro, feste, incontri per un mondo al femminile A Fusignano lo spettacolo Io obietto, ad Alfonsine l’ultimo film di Martone, a Cervia Giusi Nicolini e a Ravenna anche “Parole in transito”
Lo spettacolo “Io obietto”, in scena a Fusignano
Come sempre ricchissimo il cartellone di iniziative in provincia che coinvolgono i linguaggi dell’arte per parlare di donne. A Ravenna, tra i tanti appuntamenti, quello del 7 marzo alle 19.30 nella sala Kojak a Porto Fuori – aperitivo e Parole in Transito, performance per la regia di associazione Asja Lacis – e alle 20.45 in via Ragone Vecchio 13 ex scuola elementare si terrà la presentazione del libro di Maria Paola Patuelli “Polvere e Perle. Donne in un interno familiare del Novecento”. L’ 8 marzo, oltre alla pedalata (vedi pagina 12) e alle iniziative nelle scuole alle 16.45 nel Centro Sociale la Pioppa di Savarna “Le nonne raccontano l'8 Marzo”, lettura di favole tratte dal libro Favole della buonanotte per bambine ribelli; alle 18.30 nel Circolo dei Forestieri in via Corrado Ricci la presentazione del libro “Il male facile: femminicidi quotidiani”, incontro con Fiorenza Grazia Maffei, primo dirigente della Questura di Ravenna, sul tema del femminicidio e visione di una testimonianza; a cura di associazione Linea Rosa in collaborazione con Lions Club Ravenna; alle 19.30 nel Centro Quake in via Eraclea 25, “Festa delle donne contro la violenza sulle donne, il razzismo e per il lavoro” con buffet multietnico - musica e danze dal mondo. E sempre l’8 marzo si svolge anche una cerimonia che Fidapa Ravenna ha voluto dedicare a una ravennate davvero poco conosciuta e ancor meno ricordata: Cornelia Fabri. Prima donna italiana ad essersi laureata in matematica, all'Università di Pisa nel 1891, discusse una tesi di idraulica e tali studi le furono sempre congeniali. La mimosa verrà piantata nel giardino a lei dedicato, a fianco delle carceri. A Cervia, un appuntamento sicuramente da non perdere è quello di venerdì 8 marzo alle 17.30 dal titolo “Una storia di resilienza al femminile”. Insieme al sindaco Luca Coffari ci sarà infatti Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa. Di particolare impatto promette di essere l’appuntamento dell’11 marzo all’auditorium “Arcangelo Corelli” di Fusignano dove andrà in scena Io obietto, lo spettacolo teatrale reaUna Via Crucis lizzato dall’associazione culturale “Causa”, tratto da un testo di Elisabetta Canitano, ginecologa e presidente di Vita di donna. Lo spettacolo è ispirato alla vicenda di Valentina Milluzzo. per le prostitute Ricoverata all’ospedale Cannizzaro di Catania per il rischio di aborto di due gemelli, morì il 16 ottobre 2016, a soli 32 anni. I familiari testimoniarono che nelle ultime ore di vita di VaUna Via Crucis di solidarietà e prelentina non ci fu nessun intervento da parte dei ginecologi che dissero di non poter interveghiera in favore delle donne vittinire perché si sentiva il battito di uno dei due feti. L’ospedale Cannizzaro ha sempre negato me di tratta, prostituzione e violenche fosse un caso di obiezione di coscienza, ma l’esame autoptico rivelò che la morte di Vaza, si terrà la sera dell’8 marzo a lentina fu determinata da mancanze “tempestive”. In scena ci saranno le attrici Chiara DaFaenza. Punto di ritrovo sarà la Chiesa Parrocchiale di San Savino vid, Natalia Magni, Laura Nardi, e Valentina Valsania per la regia di Amandio Pinheiro. Lo alle 20.30; l’evento di solidarietà e spettacolo, a ingresso gratuito, è promosso dall’associazione Demetra - donne in aiuto. preghiera attraverserà poi via EmiAd Alfonsine, invece, spazio al cinema. Giovedì 7 marzo il Gulliver propone infatti una lia per arrivare alle 22.30 circa alla serata a tema tra cinema, parole e mimose, organizzata in collaborazione con l'associazione parrocchia di San Procolo alla PieINconTRAdonne di Alfonsine e Casa delle Donne di Ravenna. Alle 21 sarà proiettato il nuove Ponte. Organizza la Comunità vo film di Mario Martone Capri-Revolution, il percorso di emancipazione di una giovane paPapa Giovanni XXIII e dalle Parrocstorella nella Capri del 1914, tra patriarcato famigliare e nuove utopie. Al termine della chie "Mater Ecclesiae" di Faenza. proiezione, ci sarà un approfondimento delle tematiche proposte dal film che sarà replicato giovedì 14 marzo alle ore 21.
Sono come ormai tradizione diversi gli appuntamenti musicali organizzati in occasione dell'Otto Marzo e in omaggio alle donne. A partire da quello di musica classica che a Ravenna propone Emilia Romagna Concerti, quest'anno in programma alla sala Corelli del teatro Alighieri giovedì 7 marzo dalle 21 (anticipato alle 17.30 dalla presentazione del libro Le donne di Gioachino Rossini. Nate per vincere e regnar con l'autrice Roberta Pedrotti) con un trio al femminile Under 30 composto da Laura Marzadori (primio violino di spalla del Teatro alla Scala di Milano) e dalle sorelle Sara (violista) e Irene (violoncellista). In programma musiche di Schubert, Beethoven e Sinigaglia. Omaggi a tutti i partecipanti. Tra le altre iniziative in programma a Ravenna, da segnalare anche il reading musicale del Salone dei Mosaici, venerdì 8 marzo alle 20.30, con i racconti erotici di Vitaliana Pantini accompagnata all'arpa da Daniela Taglioni e al sax da Matteo Parrinello. A Lugo venerdì 8 marzo (alle 21) al teatro Rossini di Lugo le donne saranno celebrate dal gruppo di canterini romagnoli Pratella che si esibirà insieme all'Orchestra Scuola e Musica nell'ambito dello spettacolo "Paiòzz", racconto diviso in quattro quadri scritto da Paolo Parmiani (con la presenza del fratello Gianni), che inaugura la terza edizione del Lugo Music Festival. Nella vicina Cotignola si rinnova l'appuntamento nell'ambito della rassegna "Andar per nebbie" che riporta al teatro binario (venerdì 8 marzo alle 21) la cantautrice lombarda Mimosa Campironi, in arte semplicemente Mimosa, impegnata nel tour di presentazione del nuovo album. A Massa Lombarda si festeggia come ormai tradizione con il concerto jazz di caratura internazionale del festival Crossroads (vedi p. 27) mentre la musica classica torna protagonista a Castel Bolognese nell'ambito della rassegna "Armonie" con il concerto di arpa celtica, chitarra, flauti e voci di Marta Celli e Anna Forlivesi venerdì 8 alle 21 alla chiesa di Santa Maria della Misericordia. Infine, da segnalare (sempre venerdì 8 alle 21) al teatrino della Casa delle Aie di Milano Marittima il "Concerto per le donne" con Daniela Vallicelli alla voce e Leonardo Vallicelli a clarinetto e sax, tra cante romagnole, canzoni melodiche, romanze, operette e stornelli.
SOCIETÀ / 17 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
IMMIGRAZIONE
Dadina: «Sull’accoglienza siamo a uno spartiacque e c’è troppa inerzia» Il fondatore del Teatro delle Albe tra i promotori del Comitato per Mediterranea: «Abbiamo voluto coinvolgere anche la politica e l’associazionismo». Il 7 marzo al Rasi
SOLIDARIETÀ Un concerto per l’hospice dello Ior L’8 marzo alle 20.45 la basilica di San Francesco di Ravenna accoglierà le musiche di Brahms, Debussy, Gounod e Caccini, per una buona causa. Partecipare al concerto pianistico di Alessandra Ammara e Mary Veloce, con le voci bianche Guido Novello e la voce e direzione coro di Elisabetta Agostini, costa 10 euro e il ricavato sarà interamente devoluto all’Hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna, gestito dalla cooperativa sociale Società Dolce e dallo Ior, Istituto Oncologico Romagnolo. Si tratta di una struttura privata convenzionata con l’Ausl e accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e dalla sua apertura ha accolto 1.499 persone con tumore. Prevendita e informazioni: cell. 3334695319.
Di corsa contro la Sla per sostenere la Fabionlus
La nave Mediterranea e (a destra) Luigi Dadina
Come già anticipato sul numero scorso, giovedì 7 marzo dalle 20.30 all’Almagià si svolge un evento di raccolta fondi per Mediterranea, la nave che batte bandiera italiana che fa azioni di monitoraggio e salvataggio nel Mare Mediterraneo di barche di migranti in difficoltà. Un’iniziativa promossa da un comitato molto composito che vede insieme personalità della cultura, della politica, del mondo sindacale, dell’associazionismo. Sul palco ci sarà in apertura il sindaco Michele De Pascale e Valerio Camposeo dell’equipaggio della nave, è in programma un collegamento via Skype con Mediterranea e un videomessaggio di Alessandro Bergonzoni che su questo fronte, come molti altri artisti, si è speso in prima persona. Momento clou sarà lo spettacolo del Teatro delle Albe Rumore di acque, dopo nove anni dal debutto ancora purtroppo drammaticamente attuale. E in effetti, tra le persone che più hanno lavorato a questo evento e lavorato perché fosse così inclusivo c’è uno dei fondatori delle Albe, Luigi Dadina, che ci ha raccontato un po’ il percorso di questa iniziativa con la forza di uno slancio che sembra mescolare orgoglio, voglia di riscatto e indignazione. «L’idea è nata parallelamente da Giovanni Paglia (dirigente ravennate di Sinistra Italiana, la forza politica che materialmente ha permesso l’acquisto del rimorchiatore che è poi diventato Mediterranea, ndr), da Sinistra per Ravenna e anche dal sindaco. In autunno c’erano stati numerosi momenti di raccolta fondi in diverse città italiane che coinvolgevano personalità della cultura. Ma noi, noi delle Albe, parliamo di questi temi da sempre, fa parte del nostro stesso percorso fin dalle origini, dalla nostra composizione afro-romagnola degli anni ’80, con griot e musicisti africani che intrecciavano le loro storie con quelle romagnole, fino al nostro cappuccetto rosso senegalese Thioro che è ancora in tournée. Cosa dovevamo fare ancora? In una città dove ai presidi antirazzisti partecipavano solo poche decine di persone, ero convinto che fosse arrivato il momento di coinvolgere maggiormente le forze politiche e l’associazionismo, e non lasciare questo compito solo al “mondo della cultura”. Anche per dimostrare che, ancora una volta, questa città può essere un laboratorio». E in effetti se si guarda ai firmatari dell’appello rivolto alla città per Mediterranea ci sono esponenti dell’opposizione di sinistra, del mondo del sindacato, del mondo cattolico e quasi tutta la maggioranza e altri nomi di stanno aggiungendo. Continua però a mancare la firma del vicesindaco Eugenio Fusignani. Una dimenticanza? «No, anzi, devo dire che non mi aspettavo il suo no,
ci ha detto che non avrebbe firmato e mi è dispiaciuto. Il pensiero, la cultura repubblicana sono importanti per la costruzione di un nuovo centro sinistra, ed è sicuramente una nostra colpa non essere stati capaci di coinvolgerli. Qui c’è bisogno di unire le forze, è un momento in cui superare divisioni su questioni secondarie, siamo a uno spartiacque». Effettivamente il tema dell’accoglienza dei migranti resta fortemente divisivo e una piccola riprova ne è il fatto, ci racconta Dadina, che nella classe del liceo artistico a cui è stato chiesto di realizzare l’immagine per la serata una parte degli studenti si è dissociata e rifiutata di partecipare. «È una scelta lecita, ovviamente, ma che dà l’idea della profonda spaccatura. Credo che dieci anni fa non sarebbe successo», commenta amareggiato l’autore e attore teatrale. «Per questo ribadisco che non ci possono essere tentennamenti, dobbiamo riconoscere che si tratta di uno di quei momenti storici in cui bisogna reagire. Bisogna combattere questa inerzia troppo diffusa». Con i suoi toni sanguigni, Dadina parla della felicità di lavorare insieme a un gruppo di persone così eterogenee. Ma che ruolo oggi possono avere gli intellettuali e gli artisti, che pure si stanno mobilitando in massa, sulla società? «Difficile dirlo, se pensiamo che negli anni Trenta la Germania era tra i Paesi culturalmente più avanzati… Credo che ognuno debba fare ciò che sa fare e nelle nostre azioni “ultralocali”, possiamo guardare al mondo in tutta la sua complessità». Nell’esperienza dell’ultralocale di questo territorio c’è stato il modello cooperativo. Da quel mondo la risposta è stata abbastanza decisa? Si direbbe di no. «Personalmente tutti si dicono favorevoli, ma sinceramente spero ancora in un impegno più visibile e concreto». E la politica? Come ci siamo ritrovati in questa situazione, sembra quasi che da una certa parte politica non ci si sia accorti di cosa stava succedendo in questo Paese tra tante persone, anche tra tanti giovani. «La politica, la sinistra, ha sicuramente delle forti responsabilità perché troppo spesso ha parlato di se stessa, i partiti si sono concentrati su divisioni interne invece che su temi veri in un momento peraltro dove un nuovo modello di comunicazione ha acquisito un potere così grande. Non bisogna adeguarsi ma ci si deve mettere di fronte alle contraddizioni». L’appello allora è per il 7 marzo, perché sia una serata che riesca a coinvolgere tutti coloro che si riconoscono nei valori della solidarietà e dell’antirazzismo. E poi, cosa succederà dopo? «Questo non lo so, ma intanto abbiamo sicuramente creato molti ponti». Federica Angelini
«Il tema è divisivo: in una classe del liceo artistico una parte degli studenti si è rifiutata di realizzare l’immagine per la serata»
Sabato 9 marzo a Osteria (il ritrovo è alle 14 in via Focaccia) si terrà la terza edizione della corsa podistica/camminata “Di corsa contro la Sla”, da quest’anno anche memorial Cristina Bazzocchi. Una manifestazione aperta a tutti, il cui ricavato andrà all’associazione Fabionlus che opera contro la Sla.
UNIVERSITÀ “Il tempo nel diritto” a Scienze Giuridiche Giovedì 14 e venerdì 15 marzo, nella sede del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Bologna, Campus di Ravenna in via Oberdan 1, si terrà il convegno "Il tempo nel diritto, il diritto nel tempo”. Si tratta del quarto convegno organizzato dal corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell'Unibo a Ravenna in collaborazione con Fondazione Flaminia e l’Ordine degli Avvocati di Ravenna. Dopo avere trattato, nelle scorse edizioni, di tutela giuridica dell'ambiente, sicurezza nel diritto, nuove frontiere di tutela dei diritti fondamentali, quest'anno il convegno è dedicato al tema dell'influenza del ‘fattore tempo’ nel fenomeno giuridico e specularmente dell'evoluzione nel tempo del diritto.
CLIMA Un’assemblea per preparare la mobilitazione mondiale Anche a Ravenna viene promossa un'iniziativa “Fridays for Future” per sviluppare momenti di approfondimento e manifestazioni pacifiche, finalizzate alla richiesta di seri impegni politici nella lotta e mitigazione ai cambiamenti climatici. L’appuntamento (dopo un volantinaggio alla mattina davanti alle scuole) è per venerdì 8 marzo dalle 15:30 a CittAttiva (via Giosuè Carducci n.14) per discutere della mobilitazione mondiale dell 15 marzo.
18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
CELEBRAZIONI ANAGRAFE A Lugo inaugura un nuovo sportello polifunzionale del Comune per i cittadini
Cercasi un brand per la morte di Dante: al via un concorso Il Comune di Ravenna mette in palio 7mila euro per «l’identità visiva» del settimo centenario Il Comune di Ravenna cerca un logo e un naming per poter individuare «un’identità visiva» che rappresenti il VII centenario della morte di Dante nel 2021 a Ravenna, capace di trasmettere – si legge in una nota dall’Amministrazione – «l’insieme dei valori, delle attività e degli spazi che concorrono al programma delle celebrazioni dantesche nel 2020 e 2021». In particolare, sottolinea il Comune, «si rende necessario dare conto della portata storica e simbolica di Ravenna nella vicenda e nel lascito di Dante e nella formazione del culto dantesco a partire dai valori universali e plurali della sua opera». In considerazione dell’estrema complessità del patrimonio dantesco e in particolare dei criteri di progettazione delle celebrazioni del centenario, il 18 marzo alle 11,30 alla Sala Dantesca della Biblioteca Classense si terrà un incontro informativo alla presenza dei referenti delle celebrazioni. L’avviso di selezione è pubblicato sul sito del Comune di Ravenna nella Sezione Amministrazione Trasparente. Le iscrizioni preliminari alla realizzazione dei progetti andranno presentate entro le 12.30 del 29 marzo. I progetti entro le 12.30 del 3 aprile. La selezione avverrà in due fasi. Una giuria di tecnici esaminerà i progetti seguendo i seguenti criteri: caratteristiche concettuali, estetiche, espressive; efficacia comunicativa e qualità della proposta in ordine alla relazione tra Ravenna e Dante; funzionalità e applicabilità ai diversi utilizzi e contesti istituzionali. Le tre migliori proposte selezionate dalla giuria verranno sottoposte poi a una procedura di selezione partecipata. La votazione si terrà il 29 aprile alle 20 al teatro Rasi nell’ambito della Chiamata pubblica organizzata dal Teatro delle Albe, che sta organizzando la messa in scena del Purgatorio. La scelta del logo vincitore, così come quella del secondo e del terzo classificato, avverrà al temine della serata dopo la presentazione dei progetti. Risulterà vincitore il progetto che, sui tre selezionati dalla giuria, avrà ottenuto il maggior numero di preferenze nella votazione a cui potranno partecipare esclusivamente tutti i presenti. La proposta vincitrice sarà premiata con un premio di 4.000 euro. Il secondo e il terzo classificato riceveranno rispettivamente un premio di 2.000 e di 1.000 euro.
Lo sportello Relazioni con il pubblico del Comune di Lugo si evolve in sportello polifunzionale per i servizi al cittadino. Nasce così Comunico: l’inaugurazione è in programma sabato 9 marzo alle 10.30 nel Salone Estense della Rocca. L’ingresso è in largo Relencini 1. Lo sportello polifunzionale è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13, il martedì anche dalle 15 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 12.30. Le principali funzioni che lo sportello svolgerà sono classificabili in tre aree principali: informazione e orientamento; rilascio di documenti ed erogazione di servizi; ascolto e gestione segnalazioni e reclami. Informazioni ai numeri 0545 38444 o 0545 38559, alla mail comunico@comune.lugo.ra.it o sul sito internet www.comune.lugo.ra.it.
FOLKLORE
FORMAZIONE
PORTE APERTE ALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI Fino a venerdì 8 marzo compreso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna apre le sue aule e i suoi laboratori a studenti e cittadini interessati a conoscere direttamente l’esperienza formativa offerta dai corsi del triennio di Arti visive e del biennio di Mosaico. Dalle 9 alle 17 sarà possibile visitare le aule di Pittura, Mosaico, Oreficeria, Scultura, Decorazione ed entrare nel vivo dei corsi e dei laboratori. Info: 0544 453125.
TRADIZIONI
A MASSA LOMBARDA INAUGURA IL MUSEO DELLA FRUTTICOLTURA Dedicato alla rivoluzione agricola
È ANCORA CARNEVALE A BAGNACAVALLO E LUGO Ultimi appuntamenti di Carnevale. A Bagnacavallo sono 460 gli iscritti, per un totale di nove gruppi mascherati, alla nona edizione del Carnevallo (nella foto), in programma domenica 10 marzo lungo le vie del centro storico. Durante il pomeriggio si alterneranno animazioni e intrattenimenti. Ci saranno anche lo stand gastronomico, i mercatini creativi e l’apertura straordinaria dei negozi. A Lugo sempre domenica pomeriggio torna nelle piazze del centro il Carnevale del Ghetto, tra sfilate in maschera e carri, intrattenimenti, bancarelli e dolci tipici.
Domenica 10 marzo alle 15 inaugurerà la sezione dedicata alle civiltà contadine del museo della frutticoltura “Adolfo Bonvicini”, in viale Amendola 40 a Massa Lombarda. La riapertura avviene al termine del primo stralcio dell’intervento di riqualificazione, reso possibile anche grazie al contributo del Piano museale 2018 (Legge regionale 18/2000), assegnato dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione. Il museo ricostruisce la storia della “rivoluzione” agricola avvenuta tra ’800 e ’900 e iniziata proprio a Massa Lombarda. Al pianterreno sono esposti gli oggetti tradizionali della casa e del lavoro rurale. Si comincia con la trasformazione del territorio attraverso la bonifica, poi sono affrontati i temi dell'unità poderale, della famiglia e della società contadina, passando attraverso i patti agrari e le lotte sociali sviluppatesi a cavallo del Novecento. Una sottosezione è dedicata ai principali processi produttivi dell'economia basati sull'autoconsumo, come il pane, il vino, la canapa. Agli attrezzi del lavoro contadino sono affiancati oggetti della vita di tutti i giorni con l'intento di ricreare l'ambiente della casa contadina di un tempo. Info 0545985832, cultura@comune.massalombarda.ra.it.
LIBRI Tra rivoluzione nel carrello e pedagogia del regime alla Classense
SCIENZA A Lugo si parla di Einstein e onde gravitazionali
STORIA Una visita guidata in centro a Ravenna alla scoperta del riuso dei sarcofagi antichi
Venerdì 8 marzo alle 18 nella sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna Anna Zinola parlerà del suo libro “La rivoluzione nel carrello. Viaggi nei consumi dell'Italia che cambia”, Guerini next. Si parlerà quindi di come è cambiato il modo di consumare della famiglia a dieci anni dalla grande crisi. Anna Zinola è professore a contratto di Psicologia del marketing presso l’Università di Pavia. Dal 1993 lavora, come libero professionista, nel settore delle ricerche di mercato. L’incontro successivo della rassegna (del Centro Relazioni Culturali del Comune) sarà martedì 12 marzo con Roberta Mira, Valter Balducci e Laura Orlandini che presentano “Colonie per l’infanzia nel ventennio fascista. Un progetto di pedagogia del regime”, Longo. Con Guido Ceroni e Giuseppe Masetti.
Al via una serie di conferenze scientifiche nella biblioteca del Liceo di viale Orsini 6, il sabato a partire dalle 16.30. Si comincia il 9 marzo con Roberto Casadio, professore associato di Fisica teorica nell’Università di Bologna, che parla dell’eredità di Einstein: dalla luce alle onde gravitazionali. Partendo dal fatto sperimentale che le onde elettromagnetiche si propagano a una velocità limite insuperabile, si introducono il concetto di struttura casuale dello spazio-tempo della relatività ristretta e i buchi neri della relatività generale.
“La morte ti fa bella! I sarcofagi come arredo urbano a Ravenna” è il curioso titolo di una visita guidata in programma domenica 10 marzo, con partenza alle 15 e ritrovo in via Mazzini, di fronte alla chiesa di Sant'Agata Maggiore. Si tratta di nuovo incontro, promosso dall'associazione Nuovi Scariolanti, alla scoperta della storia e delle bellezze della città con la guida d'eccezione di Massimiliano David, professore di archeologia tardoantica. Durante la passeggiata nel centro (che comprende i giardini di San Vitale, Galla Placidia, la chiesa di San Francesco e il quadrarco di Braccioforte), lo sudioso racconterà la storia del riuso dei sarcofagi antichi come decoro di vie e ed edifici di Ravenna. Contributo di 8 euro (5 euro per i già associati). Info prenotazioni 338 6237361 - assiociazionenuoviscariolanti@gmail.com.
INSERTO SPECIALE / I 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
ANTEPRIMA 2019 XXX edizione
IN COLLABORAZIONE CON
www.ravennafestival.org
INTERVISTA
INTORNO AL TEMA
TRENT’ANNI SEMPRE IN VIAGGIO VERSO NUOVE METE DELL’ARTE
Rulli di tamburi per l’alto mare aperto lungo la rotta dell’approdo in Grecia
Conversazione con la presidente del Festival Cristina Mazzavillani Muti Ogni anno, prima della presentazione della nuova edizione del Ravenna Festival – e quest’anno siamo alla terntesima – ci si chiede quale sarà il tema e ogni volta ci troviamo di fronte ad una sorpresa: «per l’alto mare aperto». Dove ci porterà questo verso che pone ancora una volta Dante protagonista? Lo chiediamo a Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna Festival. «Ho voluto questo verso, a sostituzione di un titolo che avevamo precedentemente individuato, perché ho pensato che è lungo trent’anni il viaggio che abbiamo fatto fino ad oggi attraversando ogni forma di arte, musica sinfonica, opera, teatro, poesia, cinema, e ogni anno ci poniamo una nuova meta da raggiungere, nuovi Paesi dove portare un messaggio di amicizia e di conforto: “Per l’alto mare aperto” è il verso della Commedia, quando Dante e Virgilio incontrano Ulisse, nell’ottavo girone a cui è dedicato il ventiseiesimo canto dell’Inferno, l’eroe che racconta del viaggio intrapreso verso le colonne d’Ercole, meta remota e simbolo di avventura». Anna De Lutiis > continua a pagina XII
Con le “100 percussioni” il Festival integra una rassegna dedicata a uno strumento chiave della musica del Novecento e che lega le tradizioni sonore di tutto il mondo... Mentre, d’altra parte, rende omaggio alla classicità su cui si fonda la cultura europea Dopo le scorribande dei 100 violoncelli e delle 100 chitarre elettriche delle scorse edizioni il Festival torna a esplorare inediti e curiosi aspetti dell'universo musicale attraverso le multiformi espressioni di uno strumento. Quest'anno tocca alle percussioni, una rassegna nella rassegna, trasversale per concezione dei suoni e per certi versi festosa, che tocca “sulla pelle dei tamburi” aspetti arcaici e tribali ma anche raffinate partiture della creatività sonora contemporanea. Ne parliamo con il direttore artistico Franco Masotti «Il percorso – partendo dalla storia della musica – era inevitabile dopo aver evidenziato il ruolo chiave di uno strumento “rivoluzionario” come la chitarra elettrica, importante ma a tratti anche marginale nelle vicende sonore del ‘900. Sicuramente le percussioni sono ben più ubique ed eclettiche: ad esempio, segnano l'avvio di una fase cruciale della musica contemporanea con Edgar Varese, che nel 1929 compone Ionisation, e poi la batteria diventa il battito, il timing del secolo scorso, fra jazz e rock, mentre le percussioni restano un fondamento di tutte le culture musicali esistenti. La ricchezza di questa strumentazione è talmente vasta che una ricognizione approfondita sarebbe impossibile. Ne diamo qualche assaggio, a partire dalla collaborazione con la prestigiosa Accademia Musicale Chigiana, guidata da Antonio Caggiano. Da lì è nata l'idea di proporre, intanto, alcuni capolavori della scrittura per percussioni che sono Drumming di Steve Reich – una delle composizioni ritmiche più belle scritte negli ultimi 50 anni – e anche un pezzo di Karlheinz Stockhausen, Kathinkas Gesang Als Luzifers Requiem, che rappresentano gli estremi, due visioni completamente diverse dell’utilizzo degli strumenti percussivi nella musica contemporanea». Guido Sani > continua a pagina III
Percussion Voyager e Nihiloxica
Anteprima
edizione 2019
/ III
7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
Officina del Ritmo e Stewart Copeland, sotto, il direttore artistico del Ravenna Festival Franco Masotti
Ritmi incessanti fra psichedelia, techno, “bottari” e percussioni da tutto il mondo INTERVISTA A FRANCO MASOTTI > segue dalla prima «Ma oltre alla cosidetta musica colta e sperimentale non mancheranno esempi di percussioni etnico-tribali però temperate in senso attualissimo dall’elettronica, con la performance dei Nihiloxica: tre percussionisti ugandesi assieme a due dj olandesi orientati alle sonorità techno». «In effetti oltre la rassegna di sette giorni incontreremo per così dire alcune “perle” sparse sul tema – puntualizza Franco Masotti – a questo proposito voglio citare la performance di un personaggio un po' sottovalutato in Italia, come Enzo Avitabile, musicista di scuola napoletana, estremamente eclettico e raffinato, a cui ha dedicato un documentario il grande regista Jonhatan Demme, quello per capirci, che ha girato anche un film sul genio di David Byrne. Avitabile, anche se non è un percussionista, farà il “direttore di cerimonia” di un concerto – che oltre ad un ospite d'eccezione come Francesco De Gregori – comprende i Bottari di Portico, un gruppo possente che usa le percussioni in modo rituale percuotendo delle vere e proprie botti e il più noto percussionista Toni Esposito, anche lui di matrice napoletana». «Tornando a questa rassegna di eventi “a tambur battente”
– ci tiene a sottolineare il direttore artistico – ospitiamo due fra i più grandi batteristi viventi in ambito rock, a partire dalla fine degli anni '60. Il primo, è Nick Mason che, pur essendo uno dei sopravvissuti dei primi Pink Floyd, non ha messo in piedi una cover band dei successi del supergruppo londinese, ma un progetto originale intitolato “Saucerful of secrets”. Una produzione che si ispira, per l'appunto, alla fase pionieristica e psichedelica dei Pink Floyd, quella legata al genio e sregolatezza di Syd Barret. Il secondo è Stewart Copeland, la macchina del ritmo dei Police, musicista però a tutto campo, che dopo lo scioglimento della band ha prodotti molte cose interessanti, fra cui uan delle colonne sonore fra le più belle della soria recente del cinema come Rumble Fish di Francis Ford Coppola. Al festival Copeland proporrà un suo progetto orchestrale Lights up the orchestra, con la formazione sinfonica della Cherubini, diretta da Troy Miller». «Questa rassegna sulle percussioni, peraltro, offre anche altri progetti ad hoc – spiega Masotti –. Dopo l’ottima partitura originale per le cento chitarre del 2018 affidata a Michele Ta-
dini, gli abbiamo riproposto, visto che oltre a intendersi di corde è esperto anche di tamburi, di creare una composizione per il festival, Tamburi nella Notte, eseguita da un ampio ensemble di percussioni, che chiuderà la serie degli eventi. Alcune produzioni originali sono affidate anche al nostro conterraneo Matteo Scaioli, il quale proporrà con il suo sistema sonoro Harmograph, che utilizza ed elabora vecchie incisioni, tre omaggi a compositori come Igor Strawinsky, Egisto Macchi e Giusto Pio. Matteo che è un musicista ricco di talento e inventiva, molto più stimato oltre i confini ravennati e nazionali che dalle nostre parti, si cimenterà anche con Percussion Voyager, un set portato avanti con Maurizio Rizzuto e legato alla sua lunga esperienza con le percussioni etniche e in particolare indiane. Fra i tanti appuntamenti del genere segnalo, inoltre, il riconoscimento a un grande professionista della batteria jazz di origini ravennati, Franco Manzecchi, classe 1931, scomparso tragicamente nel 1979, che intraprese una folgorante carriera a Parigi. A Ravenna e in Italia è quasi misconosciuto, ma basta scorrere il livello delle sue collaborazioni dal vivo e su disco con musicisti del calibro di Tony Scott, Bill Coleman, Don Byas, Larry Youmg, Bud Powell, Eric Dolphy, Chet Baker, Dexter Gordon, Hank Mobley, Joe Henderson, Mal Waldron... per svelare quale fosse il suo talento». Oltre al rullare dei tamburi, un altro tema trasversale accompagna un pò tutto il festival 2019 è quello della millenaria cultura greca e della classicità, che ha fondato la civiltà europea. Non solo il “Viaggio dell’Amicizia” intrapreso da Muti ad Atene rammenta questa fondamentale eredità, ma anche spettacoli teatrali, concerti e incontri intrecciano queste radici. E sono in cartellone anche alcuni eventi che provano a rispecchiare la Grecia della storia più recente, magari poco conosciuta o dimenticata dal grande pubblico. «Beh, fra questi va sottolineato sicuramente l’omaggio al grande Mikis Theodorakis, con l’esecuzione della sua opera più nota, Zorba il Greco, che sarà eseguita dall’Orchestra Arcangelo Corelli, diretta da Jacopo Rivani nella Chiesa di San Giacomo a Forlì. Ma il lavoro più interessante che ci offre uno spaccato della Grecia del secondo dopoguerra è sicuramente la nuova produzione della regista e attrice Elena Bucci che propone un viaggio nella vita e nelle opere del poeta e rivoluzionario Alexandros Panagoulis, che rievoca la triste parentesi della nazione sotto la cosiddetta “dittatura dei colonelli” e della lotta intrapresa da molti artisti e intelletuali per liberarsi dal giogo militare. Un’opera drammatica e poetica che si avvale anche delle sonorità originali del compositore Luigi Ceccarelli».
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IV / Anteprima
edizione 2019
RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
MUSICA CLASSICA
Sipario sul festival con l’eccezionale incontro sinfonico fra Muti e Pollini Altri appuntamenti del repertorio classico con direttori, gruppi e solisti come Krivine, Kavakos, le sorelle Labéque, Mauro Valli, Orchestre National de France, quartetto Echos e Tallis Scholars Compleanno importante il trentesimo. Per un festival musicale in Italia, poi, diventa un traguardo prestigiosissimo, che dimostra sia la bontà dell’offerta culturale proposta, sia la sapienza nel dirigere una macchina organizzativa così complessa. Per questo particolare anniversario la programmazione, prevede ampissimi spazi per la musica colta, come ci si aspetta da un festival nato sotto questo segno. Gli appuntamenti con le grandi orchestre sinfoniche sono sempre tra i più seguiti di tutto il Ravenna Festival perciò ne consegue che l’inaugurazione non poteva che essere affidata a una realtà che è l’emblema dell’eccellenza orchestrale della città romagnola: l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Inaspettato, invece, quello che succederà al di là dell’orchestra: la bacchetta del più grande interprete verdiano del nostro tempo, Riccardo Muti, incontrerà uno dei pianisti italiani più acclamati, Maurizio Pollini, per l’esecuzione di due concerti per pianoforte e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart (K 466 e K 449, composti entrambi negli anni viennesi, gli ultimi che il compositore visse). A completare il programma di questo appuntamento, come le acque che cingono le terre emerse in accordo con la tematica marittima del Festival 2019, saranno Meeresstille und gluckliche Fahrt di Felix Mendelssohn-Bartholdy e L’isola dei morti op. 29 di Sergeij Rachmaninov. Il richiamo del mare che ispira il festival si potrà trovare anche nell’ondivago inizio orchestrale del Concerto per violino e orchestra op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy che vedrà ancora l’Orchestra Cherubini protagonista in-
Maurizio Pollini e Riccardo Muti Il direttore d’orchestra Emmanuel Krivine
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Liturgie domenicali, Vespri e giovani artisti per Dante Nel cartellone dell’edizione del Ravenna Festival 2019 sono confermate le due rassegne collaterali agli eventi principali che si presentano con appuntamenti praticamenti quotidiani. Oltre le tradizionali Liturgie domenicali con l’esecuzione di partiture sacre nelle più importanti chiese ravennati, ogni sera alle 19 – dal 6 giugno al 14 luglio in San Vitale – l’appuntamento è con i Vespri e un ricco cartellone di concerti di musica sacra e antica proposta da eccellenti gruppi strumentali e vocali. Nelle stesse date dei Vespri, gli antichi Chiostri Francescani ospitano spettacoli (fra teatro, musica, danza e multimedia) selezionate di giovani artisti che si sono ispirati alla figura e alla letteratura dantesca, in particolare alla Commedia. Tutte le mattine alle ore 11.
sieme a uno dei più grandi violinisti del panorama mondiale, il greco Leonidas Kavakos, il quale si esibirà non solo come solista, ma ricoprirà la veste di direttore durante l’esecuzione della Sinfonia n. 1 op. 68 di Johannes Brahms, brano dalla lunghissima gestazione che trasse la linfa decisiva sulle sponde Mar Baltico. Sarà, invece, il capolavoro di George Gordon Byron, Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, a introdurre la tematica del viaggio, non solo in mare aperto, in questa edizione del Festival. L’Orchestre National de France diretta da Emmanuel Krivine eseguirà Harold en Italie di Louis-Hector Berlioz (viola solista Antoine Tamestit) insieme alle Variazioni su un tema di Haydn op. 56a di Johannes Brahms e a Mazeppa R 417 di Franz Liszt, in un appuntamento che lega insieme l’Ottocento europeo grazie alle opere di tre compositori che, con linguaggi diversi, hanno creato un nuovo modello di sonorità orchestrale. L’agenda musicale non lascerà, però, gli amanti della musica cameristica a bocca asciutta. Il Quartetto Echos, vincitore del premio Abbiati “Piero Farulli” 2017, porterà
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Leonidas Kavakos e, a destra, Tallis Scholars
IL VIAGGIO
LE VIE DELL’AMICIZIA APPRODANO AD ATENE Riccardo Muti in concerto nell’Odeon di Erode Attico
FESTIVAL A LUGO Due omaggi a De André con Piovani e Neri Marcoré Dopo diversi anni il Ravenna Festival torna con due eventi di notevole rilievo artistico a Lugo, nel rinnovato Pavaglione di Lugo. La grande piazza con loggiato ospiterà due omaggi a Faber nei vent’anni dalla scomparsa, protagonisti Nicola Piovani e Neri Marcorè, con Gnu Quartet in Come una specie di sorriso. Piovani (nella foto in alto), musicista tout court tra cinema, teatro e musica classica, si è cimentato agli esordi anche nella canzone, collaborando come coautore ai capolavori Non al denaro non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Il suo concerto-spettacolo La musica è pericolosa si arricchirà per l’occasione di una dedica a De André.
nella città romagnola un importante compendio della letteratura quartettistica: oltre al celeberrimo Quartetto “delle dissonanze” K 465 di Wolfgang Amadeus Mozart, saranno il Langsamer Satz M. 78 di Anton Webern, esponente di spicco della Seconda Scuola di Vienna, e il Quartetto n.1 “Lettres intimes” di Leóš Janaček, forse il più grande operista ceco. Il recital con protagonista Mauro Valli getterà, invece, una luce sulla genesi della letteratura per violoncello solo con un interessante parallelismo tra le opere di Domenico Gabrielli,
conosciuto nella Bologna seicentesca come “Minghéin dal viulunzèl”, primo temerario a vincere l’horror vacui, e Johann Sebastian Bach, artefice del più importante corpus di composizioni per la più grave tra le viole da braccio. Proprio questo appuntamento è il punto d’incontro tra la musica da camera e la musica antica all’interno del Ravenna Festival 2019. Quest’ultima declinazione dell’arte dei suoni sarà indagata in altri due importanti concerti. Diretto da Giovanni Antonini, l’orchestra Il Giardino Armonico accompagnerà le fortepianisti francesi Katia e Marielle Labèque in un interessante programma dal gusto classico che prevede l’esecuzione di due concerti per due pianoforti (K 242 e K 365) di Wolfgang Amadeus Mozart, oltre all’ouverture dall’Isola disabitata Hob 28/6 e alla Sinfonia n.45 “Abschiedssymphonie” Hob:I:45, composte entrambe da Franz Joseph Haydn. La catarsi ci sarà con l’esecuzione del celebre oratorio di Georg Friedrich Händel il Messiah, lavoro di grandissimo spessore che in Italia non gode della stessa fortuna di cui vive all’estero. Il Coro Costanzo Porta e l’Ensemble Cremona Antiqua farà risuonare le note handeliane a Ravenna, sotto la guida della bacchetta di Antonio Greco. Importante, infine, l’impegno del Festival 2019 con la musica sacra. In primis vanno ricordati gli ormai consueti “Vespri a San Vitale”: importante appuntamento quotidiano che si svolge per tutta la durata della manifestazio-
ne con protagonista la preghiera cantata durante la seconda delle ore canoniche per importanza. “In templo domini” è, invece, una piccola rassegna intestina alla trentesima edizione del Festival che comprende tre interessanti appuntamenti volti ad animare la messa domenicale nelle basiliche di San Vitale e Sant’Apollinare Nuovo. La prima di queste occasioni sarà affidata al coro Libera Vox diretto da Luigi Taglioni che accompagnerà il rito della celebrazione eucaristica con la Missa Æterna Christi Munera di un compositore a buon diritto considerato la pietra d’angolo della Controriforma musicale, Giovanni Pierluigi da Palestrina. Sarà invece la Messa a cinque del cesenate Giovanni Ceresini, membro della celebre Accademia della morte nella Ferrara estense ad accompagnare la liturgia animata dal Gruppo Vocale Ecce Novum diretto da Silvia Biasini con la collaborazione di Riccardo Tanesini all’organo. L’ultimo di questi appuntamenti sarà affidato all’Estonian Philharmonic Chamber Choir diretto da Kaspars Putniŋš e proprio gli stessi interpreti saranno protagonisti del concerto nel quale risuonerà il Kanon Pakajanen di Arvo Pärt. Sarà, infine, un incredibile immersione nella dimensione monastica l’evento che si svolgerà durante tutta una giornata nelle basiliche ravennati, la realizzazione della liturgia delle ore dell’ufficio divino, affidate alla competenza dei Tallis Scholars diretti da Peter Philips. Enrico Gramigna
Ennesima tappa per “Le vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival, il ponte di fratellanza attraverso l’arte e la cultura che dal lontano viaggio a Sarajevo nel 1997 vede protagonista il maestro Riccardo Muti. Obiettivo del viaggio quest’anno è la Grecia, ed Atene per un concerto nello splendido odeon di Erode Attico. Un’occasione per celebrare una delle culle – se non addirittura la culla per eccellenza – della cultura occidentale, attraverso una vetta della creatività umana quale la Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven. Il finale “Inno alla gioia” (An die Freude) esprime la visione idealistica del poeta Friedrich Schiller, condivisa da Beethoven, sul legame fra tutti gli uomini: la nuova età dell’oro vagheggiata dai Romantici, come affermazione di libertà e fraternità, trovava il proprio modello nella mitica Arcadia e proponeva quindi il rinnovamento dell’umanità attraverso il ritorno agli ideali umanistici della Grecia antica. Riccardo Muti sarà, come da tradizione, sul podio dell’orchestra Cherubini e di parti di orchestre e cori italiani e della nazione greca per due concerti ad Atene e a Ravenna.
INFOPROM
TRATTORIA AL CERCHIO
Le polpette piatto della tradizione che fa tornare bambini Alla Trattoria di via Cerchio, a Ravenna, la ricetta della signora Leana è quella che preparava in casa sua quando i figli erano ancora piccoli: una preparazione lunga e paziente, che anche oggi al solo pensiero fa venire l’acquolina Da sempre, in terra di Romagna, le polpette sono un piatto della tradizione, tipico della cucina di casa. La sua preparazione era rigorosamente relegata alla sfera femminile della famiglia: se gli uomini erano dediti alla cucina del fuoco, quella veloce e immediata della graticola, sanguigna e senza fronzoli, le donne avevano il compito di “custodire” le cotture più lunghe, quelle dei tegami, le preparazioni per cui erano necessari tempo, pazienza e sapienza. È questo il segreto per fare delle buone polpette ed è così che si continuano a preparare nelle cucine della Trattoria Al Cerchio. La signora Leana ha mantenuto invariata la ricetta di casa sua, di quando le faceva per i suoi figli allora piccoli: solo carne di scottona macinata subito prima della preparazione dell’impasto, un po’ ricotta perché le polpette restino morbide dopo la frittura, Parmigiano grattugiato, pangrattato, uova fresche e un pochino di sale. Niente altro. Dopo aver amalgamato bene gli ingredienti ricava delle pallottole e le frigge nell’olio buono. Già così sarebbero fantastiche ma non è finita qui. A parte fa un sugo denso e saporito con i pomodori pelati e i
piselli: bolle a lungo, perde acidità e la dolcezza del pomodoro si concentra. Trascorsa qualche ora è pronto per accogliere le polpette. Viene l’acquolina vero? Essì, le polpette fanno così: al sol pensiero la salivazione aumenta, arriva il buonumore e si torna un poco bambini. E i figli di Leana ricordano proprio così i “giorni delle polpette”, era quasi una festa! Loro, Riccardo e Letizia, pur avendo inizialmente scelto strade diverse da quella della ristorazione e facendo mestieri lontani dalla Trattoria, ad un certo punto della loro vita hanno deciso che il legame per quel luogo in cui erano praticamente cresciuti e la passione che la mamma e il babbo avevano saputo trasmettere, erano davvero troppo forti per continuare a starne lontani. Oggi gestiscono con grande cura la Trattoria al Cerchio e sono felici di avere fatto questa scelta. Che sia anche merito delle polpette della mamma? Trattoria al Cerchio via Cerchio 13 – Ravenna tel. 0544 217396 – trattoriaalcerchio@icloud.com Pagina FB Trattoria al Cerchio
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TEATRO
A sinistra, il Teatro delle Albe nell’Inferno del 2017, sopra, l’attrice Chiara Muti; nella pagina a destra, l’attrice e regista Elena Bucci
Dalla tragedia al sapere filosofico, va in scena l’origine della classicità Ruota intorno alla Grecia la sezione teatrale del festival fra mito e storia E torna col Purgatorio anche il progetto partecipato su Dante delle Albe Per il suo 30° compleanno, il Ravenna Festival volge il suo sguardo là dove tutto (o quasi) è nato: in Grecia. Noi europei – se posso ancora usare questa parola senza offendere il lettore – siamo fatti al 90% di grecità, volenti o nolenti. Tutti, dagli scozzesi ai calabresi, dai tedeschi agli spagnoli, siamo lontani discendenti di quegli ateniesi dai nomi buffi che popolavano l'agorà del V secolo. È bene ricordarlo qualche volta, in tempi ossessionati della chimera dell'identità: ancora prima che padani, siamo attici. Non è un caso che quest'anno il concerto per le “Vie dell'amicizia” di Riccardo Muti (che significativamente dirigerà la Nona di Beethoven) vada in scena in uno dei
luoghi più belli del mondo – l'Odeon di Erode Attico, nel cuore dell'acropoli di Atene. Allo stesso modo, non è un caso che larga parte dell'offerta teatrale del festival ruoti attorno alla Grecia. Prendiamo il primo titolo: la Medea scritta da Friedrich Wilhelm Gotter e musicata dal compositore ceco Jiří Antonín Benda. Questo melologo (opera in cui la musica accompagna la lettura di un testo), dedicato al celebre mito classico, fu scritto nel 1775, in una Germania in piena esplosione artistica e ancora alla ricerca della sua identità. È la famosa età di Goethe, un periodo irripetibile per la storia tedesca durante il quale, in modo quasi miracoloso, si fusero stili, ispirazioni ed esigen-
ze diverse: Sturm und Drang, classicismo, francofilia e idealismo. Si può dire che è proprio in questi anni che nasce quel particolare interesse della Germania nei confronti Grecia, che porterà, un secolo più tardi, al naufragato tentativo monarchico di Ottone di Wittelsbach (e che ancora oggi contrappone dialetticamente le due nazioni). Voce recitante, nel Chiostro della Biblioteca Classense, Chiara Muti. Classicissimo e intriso di sapere filosofico è il secondo appuntamento teatrale, curato da una coppia di attori di vaglia attivi ormai da tempo nel nostro territorio, Stefano Randisi ed Enzo Vetrano. Nuovissima produzione ERT, Quando la vita ci viene a trovare è ispirato al recente libro di Ivano Dionigi, esimio latinista nonché ex rettore dell'Università di Bologna. Dionigi ha immaginato un dialogo impossibile tra due filosofi latini agli antipodi: da una parte l'eretico Lucrezio, epicureo; dall'altra l'ortodosso Seneca, stoico. Il sapere di una vita dedicata agli studi latini è racchiuso in questo libro, nato con una forma prettamente teatrale, che attraversa il sapere antico mostrandone la sua scandalizzante attualità. Il percorso greco si snoda ancora con l'Edipo a Colono di Ruggero Cappuccio. Regista e poeta partenopeo,
Aperto dalle 12 alle 14,30 e dalle 19,30 alle 22,30
Chiuso mercoledì
Roberto e Denise vi aspettano all’Osteria Malabocca, in un ambiente rinnovato ma sempre accogliente e famigliare, dove potrete scegliere tra i tre menu di carne, pesce o vegetariano con proposte sempre diverse di piatti che raccontano la stagionalità e le eccellenze del territorio. Le proposte dei menù possono anche essere scelte “alla carta” in aggiunta ad una selezione di piatti sempre disponibile ma preparato ogni giorno, come il pane! Piazza della Libertà, 15 Bagnacavallo (RA) - Tel. 0545 64468
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MARE NOSTRUM Storie del Mediterraneo, fra porti e approdi con Lino Guanciale e Alessandro Vanoli Se la Grecia è il cuore pulsante dell'identità europea, l'arteria attraverso cui questo sangue antico è affluito ai quattro angoli del Vecchio Mondo è stato senza dubbio il Mediterraneo. Già da tempo si è capito che senza includervi una storia del Mediterraneo sarebbe stato impossibile fare una storia europea; basti pensare agli sforzi intrapresi in questo senso da un luminare come Braudel o da un letterato profondo come Matvejević. È questo il centro d'interesse de Le parole e il mare, performance teatrale di Lino Guanciale, attore conosciuto anche al grande pubblico italiano, e Alessandro Vanoli, medievista specializzato nella storia dei rapporti fra cristiani e mussulmani. Questa peculiare narrazione, che andrà in scena nell'inedita cornice del museo Classis, racconta le storie delle città-porto mediterranee, da Atene a Palermo, per affrontare in filigrana la storia europea. Guanciale e Vanoli saranno accompagnati dalla musica dal vivo dal figlio d'arte Marco Morandi.
nonché dal 2016 direttore di Napoli Teatro Festival, Cappuccio scrisse questo testo nell'ormai lontano 2001. Questa volta a dirigerlo sarà un maestro della regìa, Rimas Tuminas, il più grande esponente del teatro lituano assieme al compianto Eimuntas Nekrošius. La storia della Grecia non finisce con la morte di Alessandro Magno, checché ne dicano i nostri manuali di storia. Al contrario, le vicende storico-politiche di quel piccolo stato mediterraneo sono tra le più interessanti che si possano affrontare. Ce lo ricorda Elena Bucci, con la sua nuova produzione Nella lingua e nella spada. Il sottotitolo ci offre il quadro di riferimento: “Viaggio nelle vite e nelle opere di Panagoulis, altre eroi ed eroine al tempo della Grecia dei colonnelli”. Si parla di Alekos Panagoulis, padre rivoluzionario e spirituale della contemporanea Grecia democratica, che durante la sua prigionia nelle patrie carceri, dal 1968 al 1973, scrisse un piccolo corpus di poesie strappate alla solitudine. Sarà interessante vedere un'attrice eclettica come la Bucci interpretare questi ed altri versi, accompagnata dalle musi-
che telluriche di Luigi Ceccarelli. Dulcis in fundo, l'appuntamento teatrale più ghiotto di quest'anno sarà naturalmente il Purgatorio del Teatro delle Albe, che si discosta dal tema del festival per continuare il corpo a corpo con la Commedia dantesca. Dopo aver affrontato, due anni fa, la discesa agli inferi, comincia adesso il viaggio di risalita e redenzione, che porterà nel 2021 al Paradiso. Come ogni terra di mezzo fra luce ed ombra, il Purgatorio dantesco è forse la cantica più complessa da rendere scenicamente, quella più chiaroscurale: incuriosisce non poco vedere come Marco Martinelli ed Ermanna Montanari attraverseranno i versi danteschi durante il viaggio dalla Tomba di Dante al Teatro Rasi (nella foto in alto, un momento dell’Inferno), che si terrà ogni giorno (tranne il lunedì) dal 25 giugno al 14 luglio prossimi. Al centro del cantiere non sta solo la lingua di Dante, ma il tentativo di costruire una “comunità politica” durante questo viaggio: come per l'Inferno, sarà la città stessa a farsi teatro e mondo. Iacopo Gardelli
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DANZA/1
A sinistra, una scena da “Errand into the Maze” della Martha Graham Dance Company A destra, il gruppo Nanou
America in ballo fra la “modern dance” di Martha Graham e il Miles di Nanou In scena, una retrospettiva coreografica della celebre compagnia a stelle e striscie e l’approccio “alterato” del gruppo ravennate al genio imprevedibile del jazz É l’America ad unire due protagonisti della danza al Ravenna Festival 2019, Martha Graham Dance Company e gruppo nanou – quanto di più lontano tra loro, ma “L’alto mare aperto” che titola questa edizione accorcia le distanze – americana per origine la prima compagnia, e americano per ispirazione il lavoro del secondo gruppo menzionato. Dalla rivoluzionaria del contract and release nata a Pittsburgh a fine Ottocento deriva la omonima compagnia Martha Graham Dance Company che, da quel 1926 in poi, anno della sua fondazione, ha dettato le regole della modern stravolgendo la danza fino ad allora conosciuta, e ripropone qui capolavori storicizzati e produzioni affidate ad artisti che adottano i linguaggi della danza contemporanea, perseguendo sempre altissimi standard qualitativi. Del tutto in linea con l’amore per la contaminazione e lo sconfinamento tra generi professati per tutta la vita dalla geniale danzatrice scomparsa nel 1991 dopo una lun-
ghissima carriera, che seppe coinvolgere artisti come Aaron Copland e Gian Carlo Menotti, lasciare il segno su innumerevoli eredi – due tra molti, Merce Cunningham e Twyla Tharp – e nondimeno insegnare l’uso del corpo a celebrità del cinema e della musica come Bette Davis, Madonna, Liza Minnelli e Gregory Peck. A Ravenna la compagnia americana presenterà cinque lavori: Errand into the Maze (coreografia di Graham e musiche di Menotti) un’opera del 1947 derivata dal mito di Teseo che attraversa il labirinto per affrontare il Minotauro, dove la Graham era un’Arianna determinata alla conquista della bestia. Una metafora dell’emersione dall’oscurità che oggi viene riproposta senza gli elementi classici della produzione – scenografie e costumi vennero danneggiati dall’uragano Sandy – focalizzando lo sguardo sulla pura coreografia e presenza scenica. Lamentation Variations sulle musiche di Mahler, Dowland e Chopin, ideato da Janet Eilber e rappresentato
per la prima volta a New York nel 2007 come riflessione sui drammatici eventi dell’11 settembre, nasce con il coinvolgimento di tre coreografi nel creare una coreografia per l’attuale compagnia partendo dal solo degli Anni ‘40 Lamentation della Graham. In Ekstasis invece è Virginie Mécène a riprendere la omonima coreografia del 1933 che prese il via dalla scoperta di un nuovo movimento del bacino assurto a una specie di danza rituale, mentre Diversion of Angels traendo ispirazione da un lavoro di Kandinski, attraverso tre coppie di danzatori parla dei tre aspetti dell’amore – adolescenziale, erotico e infine maturo – e sviluppa l’azione nel giardino immaginario che l'amore crea per se stesso. Chiude lo spettacolo Deo, coreografia di Maxine Doyle e Bobbi Jene Smith la cui prima è fissata per il prossimo 2 aprile al Joyce Theatre di New York. Si diceva che il tema americano unisce la Graham ai lontani gruppo nanou, prodotti dal Ravenna Festival, perché l’inedito We want Miles, in a silent way ci parla di Miles Davis e, sempre nella Grande Mela, a fine aprile sarà presentato in anteprima al La Mama Experimental Theatre Club. Avvicinando il lavoro del geniale e imprevedibile jazzista in senso coreografico, il gruppo ravennate si pone qui alla ricerca di un nuovo linguaggio, rimuovendo il suono della tromba e concentrandosi sui processi di alterazione delle percezioni. Linda Landi
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DANZA/2
Con Van Hoecke brillano i Pink Floyd L’Hamburg Ballet celebra Neumeier La compagnia tedesca presenta un trittico dedicato al suo nume tutelare. Il coreografo belga omaggia il fascino della luna con le musiche del mitico gruppo rock-psichedelico Finale del festival sulle punte con il gran galà internazionale de Les étoiles Danza per palati raffinati al Ravenna Festival 2019, in cui c’è spazio per molteplici variazioni di stile, con artisti dalla diverse sensibilità e compagnie di indubbio prestigio artistico. Il lungo viaggio inizia con un richiamo al cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, proposto dal coreografo russo-belga Micha van Hoecke – presenza inossidabile del Festival – con Shine! (“Brilla!”). A ispirarlo è stata la musica della leggendaria band dei Pink Floyd, a partire dal noto brano “Shine on You Crazy Diamond”, in cui Roger Waters e gli altri membri hanno omaggiato il leader, Syd Barrett, smarritosi nei suoi disturbi mentali. Ma in tal caso, la follia si trasfigura in incanto leggero, con Micha che ripercorre i suoi anni giovanili fatti di rock e danza, finendo col trasmettere un messaggio di speranza. Perché la sua “luna” diventa simbolo di fantasia, «l’arma per combattere il materialismo che imperversa, il potere e le brame che incombono oggi». In scena i solisti del corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment e gli artisti dell’acclamato cover group Pink Floyd Legend. L’appuntamento è per l’8 giugno, al Palazzo Mauro De André. Tra le meraviglie del festival c’è sicuramente l’Hamburg Ballett che ha scelto Ravenna, come sola tappa italiana, per una doppia data (il 5 e 6 luglio, teatro Alighieri) in cui presentare il trittico Beethoven Fragments (2018), At Midnight (2013) e Birthday Dances (1990), una dedica rispettivamente a Beethoven anticipandone il 250 esimo dalla nascita che si celebrerà l’anno prossimo, Gustav Mahler e Leonard Bernstein, di cui è appena trascorso il centesimo compleanno. Le tre coreografie, che abbracciano un arco temporale di quasi
Ballerini de Les étoiles Sopra, Pink Floyd Legend In alto, l’Hamburg Ballet
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atmosfera e sapori Una tessera gastronomica nella mosaicale creatività di Ravenna Cucina del territorio rivisitata Specialità di carne e pesce Preparazione a base di foie gras e tartufi in stagione Formaggi d’alpeggio con mostarde e confetture Ampia selezione di vini nazionali Pane fatto in casa
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trent’anni, non sono mai state viste prima in Italia. Non ci sarà modo migliore, dunque, di celebrare gli ottant’anni di John Neumeier, direttore artistico e nome tutelare della compagnia tedesca da oltre 45 anni. In occasione della sua seconda visita al Ravenna Festival, il “romanziere della danza” sfoggia le sue doti più preziose: la capacità di passare da danze sinfoniche in risonanza con l’imponente respiro beethoveniano, all’intimità di un balletto che torna a ispirarsi ai mahleriani Lieder di Rückert, passando per l’effervescenza di danze di compleanno su musiche di Bernstein. Tappa conclusiva del percorso estivo (nel gran finale della manifestazione, il 16 luglio al Palazzo Mauro De André), una pioggia di stelle: quella del galà internazionale Les étoiles, a cura di Daniele Cipriani, a cui parteciperanno i migliori danzatori della scena contemporanea, provenienti dai teatri di tutto il mondo, eccezionalmente sullo stesso palco. Una sorta di “Nazioni Unite della danza”. Alcuni nomi in arrivo a Ravenna? Il giovane italiano Jacopo Tissi, rapidamente asceso sulla vetta del Bolshoi, e il madrileno Sergio Bernal, capace di infondere le alte temperature del flamenco in un corpo di perfetto danzatore classico. Sarà presente anche la rodata coppia formata da Tatiana Melnik (artista dell’Opera di Stato Ungherese) e Bakhtiyar Adamzhan (danzatore del Teatro dell’Opera di Astana in Kazakistan) e, infine, Costantine Allen, primo ballerino della compagnia di Montréal “Les Grands Ballets Canadiens”. Immancabili le perle del grande repertorio classico da Don Chisciotte a Le Corsaire, coreografie immortali, intervallate con folgoranti brani moderni e contemporanei. Roberta Bezzi
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FRA ETNICA E CANZONE
BLUES-ROCK
Servillo incontra Modugno, a ritmo di jazz
Il 23 giugno il Ravenna Festival porta al teatro Fabbri di Forlì un nuovo progetto di Peppe Servillo (che lo ha ideato insieme a Furio Di Castri), impegnato sul palco insieme a jazzisti di caratura internazionale (ormai suoi compagni di viaggio abituali, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Mattia Barbieri e lo stesso Di Castri) in un tributo a Domenico Modugno. Un concerto-spettacolo in cui le melodie del jazz si sposano con quelle di Mister Volare, innovatore della canzone italiana.
Neri Marcoré omaggia il “Faber” Il 27 giugno il Ravenna Festival fa tappa a Lugo, nella piazza del Pavaglione, con il concerto-spettacolo di Neri Marcorè e GnuQuartet, “Come una specie di sorriso”, omaggio a Fabrizio De André. Un poliedrico artista, apprezzato come attore di cinema, teatro e televisione, e un quartetto dal singolare organico strumentale (violoncello, violino, flauto, viola) omaggiano uno dei più grandi poeti del cantautorato italiano partendo dal verso di una delle sue canzoni più famose, “Il pescatore”.
Goran Bregovic in versione sinfonica Il 2 luglio al Pala De André arriva il nome più noto della musica balcanica, in questo caso impegnato in un concerto sinfonico, Goran Bregovic, con il suo “From Sarajevo”. Si tratta di un progetto scritto per orchestra con tre violini, suonati secondo la tradizione classica occidentale, quella klezmer e quella orientale, unendo a livello allegorico le religioni che sono il tesoro e la maledizione di quella città. Sarà una prima esecuzione italiana che vedrà Bregovic alla guida della Wedding and Funeral Orchestra, affiancato dalla ravennate Orchestra Arcangelo Corelli (direttore Jacopo Rivani). Ai violini Zeid Zouari (Tunisia), Mirjana Neskovic (Serbia) e Gershon Leizerson (Israele); voci Ludmila Radkova Trajkova e Daniela Radkova-Aleksandrova.
Tutti pazzi per Ben Harper L’artista americano tra gli ospiti più attesi del Festival, sul palco del Pala De André il 9 luglio con i suoi Innocent Criminals Sarà uno degli artisti americani più apprezzati in Italia a riempire il 9 luglio il Pala De André. Banjamin Chase Harper, per tutti semplicemente Ben Harper, è infatti una delle star internazionali del Ravenna Festival 2019, dove è atteso insiema alla sua band storica, gli Innocent Criminals. Nato negli Stati Uniti, a Claremont, nel 1969, di origini afroamericane ed ebraiche, rispettivamente da parte di padre e di madre (mentre la nonna era di origini russe e lituane), strumentista e cantante, Harper ha pubblicato 15 album, a partire dal debutto del 1992 con l'Lp “Pleasure and Pain”. Harper era in lizza nella categoria "miglior album
di blues tradizionale" agli ultimi Grammy Awards – già vinti tre volte – con il disco “No Mercy in This Land”, realizzato in collaborazione con il veterano dell'armonica blues statunitense Charlie Musselwhite. I suoi concerti sono anche un viaggio tra vari generi del mondo del rock, dall’alternative al blues, dal folk al reggae, dalla black music al funk. Ad accompagnare Harper nella maggior parte dei dischi e anche in questo nuovo tour italiano The Innocent Criminals, band formata da Leon Mobley (percussioni), Juan Nelson (basso), Oliver Charles (batteria) e Jason Mozersky (chitarra).
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edizione 2019
RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
«Il mare è un crocevia di scambi culturali... Per la Trilogia d’Autunno ho scelto tre donne ispiratrici di grandi opere: Norma, Aida, Carmen» INTERVISTA A CRISTINA MUTI > segue dalla prima Il mare di cui parla Ulisse è il Mediterraneo, il mare nostrum, le cui acque, come dice Alessandro Vanoli “sono una barriera tra i tre continenti che vi si affacciano, l'Europa, l'Asia e l'Africa, ma sono soprattutto un luogo di incontro e di passaggio. Quante civiltà, quanta gente, religioni…». «Quello che abbiamo sempre tenuto presente nelle tante edizioni del Festival, portando a Ravenna – crocevia di popoli, lingue, religioni – la musica, gli artisti, le tradizioni dei paesi più remoti e superando, noi, le colonne d’Ercole, metaforicamente parlando, per raggiungere altri continenti». Parlando del mare, lei come lo vive e l’ha vissuto, ieri come oggi? «Il mare è dentro di me, fa parte di me. Raggiungere il mare, quando ero adolescente, in bicicletta, era come andare verso la libertà. Si trascorrevano intere giornate, sulla spiaggia, le dune… Oggi, però guardare la distesa davanti a me mi sorgono anche dei pensieri tristi pensando a tutti quelli che a volte non riescono ad attraversarlo e a raggiungere la nostra costa. Io sono innamorata della luce del mare, quelle sfumature di colore che cambiano nelle varie ore del giorno e della notte, quando il mare riflette l’alba, i tramonti, la luna. È la luce che dà vita e spazi anche sulla scena. Comunque il mare è stato uno degli elementi che accomuna me e Riccardo Muti, uno dei motivi per cui ha voluto fermarsi a Ravenna, quando a Firenze dirigeva il Maggio Musicale: “Perché questo mare è lo stesso Adriatico di Molfetta, il mare di quando ero bambino”. Parliamo della Trilogia d’Autunno, produzioni liriche che riscuotono sempre maggiore attenzione. Quest’anno avremo tre grandi autori diversi, con tre
donne protagoniste. Perché questa scelta? «Io scelgo un progetto. Si tratta di Norma di Bellini, Aida di Verdi, Carmen di Bizet perché, secondo me, sono tre donne che nel momento storico giusto hanno dato l’ispirazione ai compositori, come accade nella pittura e nella letteratura. Norma rappresenta la più alta punta del bel canto, Aida la manifestazione massima del dramma ottocentesco, la Carmen l’inizio di un grande filone che sarà quello del Verismo che, però, non lo è ancora composta com’è solo tre anni dopo Aida, anche se ha già in sé i germi della nuova tendenza musicale. Tre donne con tre storie diverse, tre suicidi per fede, per amore, per libertà. Voglio anche sottolineare che VerCristina Mazzavillani Muti, di, dopo Aida rimase in silenzio con una artista in erba del per dodici anni, forse si sentiva progetto “Alla scoperta estraneo al suo tempo, ma delle giovani energie tornò per concludere con due creative della Romagna” grandi capolavori: Otello e Falstaff. Cristina, lei è sempre alla ricerca di nuove tecnologie per realizzare le sue opere ed è stata innovativa già da tempo, ma recentemente ha voluto esplorare anche la realtà artistica dei più giovani con “Alla scoperta delle energie creative: una chiamata che abbraccia la Romagna”. «Quello che vogliamo, insieme ai direttori artistici, è un incontro, un dialogo con i giovanissimi dagli 8 a 18 anni, per capire cosa pensano della cultura musicale che noi proponiamo, come sentono il loro rapporto con la musica, con la danza, il teatro, quali sono le loro passioni e le loro potenzialità per poter dare dei suggerimenti che possono trasformare un hobby in una scelta importante, magari professionale, come si è già verificato. Ricordo che le iscrizioni sono aperte fino al 18 aprile. Mentre le “audizioni”, aperte al pubblico, sono in programma al teatro Alighieri dal 20 al 24 maggio. I romagnoli sono tutti invitati...».
«Crediamo in un incontro, in un dialogo con i giovanissimi per ascoltare le loro passioni e consigliarli nello loro aspirazioni»
CONCERTO TREKKING
SUONI E RACCONTI FRA ARGINI E CAPANNI DEI FIUMI UNITI Il concerto trekking di Ravenna Festival e Trail Romagna torna a Ravenna (9 giugno) nella cornice dei Fiumi Uniti e dei suoi suggestivi capanni da pesca. Oltre al suggestivo cammino ai bordi dell’acqua, il percorso sarà disseminato di occasioni spettacolari, racconti, musiche emomenti conviviali. Fra i protagonsiti del “concerto” i versi dialettali del poeta Nevio Spadoni, i suoni ammalianti e delicatissimi della m’bira di Stella Chiweshe, straordinaria musicista dello Zimbabwe, le percussioni sciamaniche di Vince Vallicelli, i ritmi energici e trascinanti di Alejandro Oliva (la Bomba de Tempo di Buenos Aires) e Marco Zanotti e, in omaggio al tema marino del Ravenna Festival, l’opera epica - “La scuperta dl’america”: le avventure di Colombo tra canzoni e dialetto parodia melodica, irriverente e un po’ scanzonata in dialetto romagnolo, proposta dal Trio Al Caravèl.
INFO E PRENOTAZIONI EVENTI In biglietteria, su internet e social network Per gli spettacoli in cartellone è possibile avere informazioni e prenotare posti alla biglietteria del Festival (teatro Alighieri, via Mariani 2), tel. 0544 249244, tickets@ravennafestival.org, www.ravennafestival.org e attraverso le prevendite ufficiali attive presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna, rete Viva Ticket, uffici Iat di Ravenna e Cervia. Esclusivamente alla biglietteria del Festival continua anche la possibilità di sottoscrivere abbonamenti a 6 spettacoli o di acquistare il Carnet Open (4, 6 oppure 8 spettacoli). Calendario e informazioni aggiornate sugli eventi e notizie di servizio sul sito www.ravennafestival.org e anche sulle pagine dei social network del Festival: Facebook, Twitter e Youtube.
APERTO TUTTE LE SERE PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
Via Gamba, 12 - Ravenna Centro - Tel. 0544 215393
SPORT / 19 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
FOOTBALL AMERICANO
I Chiefs prendono la rincorsa da lontano I giallorossi della palla ovale hanno scelto di retrocedere in Terza Divisione per macinare esperienza con i giovani di Vincenzo Benini
A Ravenna, negli sport di squadra, solo le realtà di pallavolo hanno saputo far meglio dei Chiefs. Gli storici “pellerossa”, a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, sono infatti riusciti ad arrivare per ben tre volte a un passo dal Superbowl, ritagliandosi a livello italiano un ruolo da protagonista in una disciplina ancora giovane come il football americano. Su quelle basi poggia le sue fondamenta l’attuale società giallorossa, che grazie al lavoro e alla passione di alcune persone continua, tra placcaggi e touchdown, a far volare il pallone ovale sul campo lungo 120 yards. Certo è che, rispetto a un paio di decenni fa, la visibilità di questo sport è di molto calata in Italia, obbligando i “capi indiani” a cambiare pelle rispetto ai fasti del passato, trovando comunque la strada giusta per continuare l’attività. «La storia dei Chiefs – ricorda il presidente Claudio Fiumana – parte con la fondazione nel 1984 e il primo campionato di C nell’85 con una squadra in cui giocavo anche io. Nell’87 siamo arrivati in A, partecipando a sette tornei di fila e raggiungendo per ben tre volte la semifinale (’89, ’92 e ’93, ndr), in un periodo caratterizzato dal grande entusiasmo. Disputavamo i match interni alla Darsena e ci è capitato di scendere in campo anche davanti a 1.500 persone, al punto che la gente seguiva più noi che il calcio. Erano altri tempi, con il football americano che aveva un peso e una valenza molto maggiori di oggi». Da lì a poco, però, si sarebbe registrato un improvviso crollo, con la chiusura dell’attività agonistica alla fine del ’95 e il conseguente inizio di una triste parentesi lunga ben dieci anni. «La decisione fu dettata ovviamente da problemi economici. I Chiefs sono “rinati” nel 2005 grazie all’iniziativa di alcuni ex giocatori che hanno dato impulso alla ristrutturazione del club, delineando nuovi obiettivi da raggiungere. Una nuova vita che avrebbe spinto la formazione giallorossa a vincere addirittura il titolo di Terza Divisione nel 2015 (battendo in finale i Veterans Grosseto, ndr) e a partecipare agli ultimi tre campionati di Serie B, riuscendo a qualificarsi ai playoff del 2018».
Il secondo capitolo della vita degli “indiani” si è così chiuso, aprendone un altro proprio all’inizio di quest’anno, per una sorta di Chiefs 3.0. Un passo indietro che ha previsto una auto-retrocessione in Terza Divisione (chiamata Cif9, dove si gioca 9 contro 9 invece che in 11 contro 11), per prendere meglio la rincorsa verso nuovi traguardi. «Alla fine della passata stagione si è verificato un ricambio generazionale, con tanti giovani che si sono avvicinati a noi, ma anche numerosi “vecchi” che hanno deciso di lasciare. La rosa attuale è composta da una trentina di giocatori, per cui abbiamo scelto di partecipare a un torneo meno impegnativo in modo da far crescere con calma gli elementi con meno esperienza. In più giochiamo in quello che è il campionato forse più avvincente, con ben 43 squadre sparse in tutto il territorio italiano». I Chiefs sono quindi stati inseriti in un girone di quattro squadre, dove se la vedono con gli Angels Pesaro, i Titans Broncos di Forlì-Faenza (le due società si sono fuse nei mesi scorsi) e i Buccaneers Comacchio. Le prime due classificate di ogni gruppo accedono ai playoff che eleggono le vincitrici delle due Conference (la Nord e la Sud), con l’epilogo finale previsto a luglio con il Superbowl. «Abbiamo iniziato molto bene, superando in trasferta gli Angels e in casa i Titans Broncos. Mi ha colpito l’atteggiamento dei ragazzi, che fin da subito hanno tirato fuori un grande carattere. Le premesse sono buone, in quanto il gruppo guidato dal capo allenatore Michele Agnoletti (coadiuvato nel suo compito da Montalti, Maini, Bertini, D’Aria e Caramia, ndr) ha dimostrato di essere molto coeso. Dobbiamo acquisire esperienza sul campo con l’obiettivo di qualificarci ai playoff, dove seguirà una sorta di “lotteria” caratterizzata da tutte sfide secche». Negli ultimi anni i Chiefs sono emigrati, trovando una sede fissa ed esclusiva. «Adesso disputiamo i match interni a Marina di Ravenna. L’amministrazione comunale ci ha dato una grossa mano, affidandoci la gestione del campo sportivo. In futuro abbiamo l’intenzione di creare un settore giovanile, anche se la campa-
I Chiefs disputano le partite interne sul campo sportivo di Marina di Ravenna avuto in gestione dal Comune. Il primo campionato nel 1985 lo disputarono nella campo Darsena
gna di reclutamento incontra molte difficoltà. Puntiamo molto sul progetto flag football, una disciplina che non prevede contatto fisico e che quindi può essere praticata da tutti. La nostra intenzione è quella di introdurla nelle scuole, in modo da coinvolgere tanti ragazzi». In un contesto molto difficile in particolare per le società che sono impegnate in sport di nicchia, i dirigenti dei Chiefs cercano di guardare con ottimismo al futuro. «Senza la visibilità del passato e con una federazione che negli ultimi tempi non ha preso le decisioni mi-
gliori, trovare degli sponsor rappresenta un’impresa quasi titanica e quindi è quasi impossibile avere a disposizione delle risorse. È per questo motivo che gli allenatori non percepiscono alcun rimborso spesa, mentre i giocatori devono pagare una quota per avere l’equipaggiamento. Questa avventura però dall’altra parte ci ha portato enormi soddisfazioni, come la vittoria del titolo italiano nel 2015 – termina Fiumana –, che ci danno la forza di continuare a portare avanti la nostra attività».
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND
Le quattro squadre della città in campo di domenica, tre in casa Match di cartello nel basket: Orasì-Fortitudo al Pala De Andrè
La grinta di Giulia Rocchi, libero della Conad: la Teodora ospita Soverato al Pala Costa
Si torna all’antico, con le quattro principali formazioni ravennati che scendono in campo tutte di domenica, tre quasi in contemporanea davanti ai loro sostenitori. Il 10 marzo è quindi una giornata dedicata in gran parte allo sport e si inizia alle 16.30 con il campionato di calcio di Serie C che prevede il match al “Benelli” del Ravenna Fc contro il Fano. Superata la fatidica quota 40 punti che significa salvezza, contro i marchigiani i giallorossi puntano a consolidare la loro posizione nella zona playoff. Si prosegue con il volley femminile (Serie A2), con la lanciata Conad che al PalaCosta (ore 17) chiede strada alle calabresi del Soverato per conquistare una terza vittoria di fila che alimenterebbe in modo ulteriore le speranze di raggiungere il settimo posto. La terza partita interna è invece in programma alle 18 e il menu propone al Pala De André un grande spettacolo di basket (Serie
A2), con l’OraSì intenzionata a compiere lo sgambetto alla capolista Fortitudo Bologna sia per la voglia di compiere un’impresa, sia per tenere a distanza i playout. Unica squadra di scena lontano da casa è la Consar nella Superlega di volley: ormai senza più obiettivi da raggiungere, la squadra di Graziosi fa visita alla corazzata Trento (ore 18) soprattutto per togliersi qualche soddisfazione. A completare il programma, nella Serie A2 di basket femminile la InfinityBio il 9 marzo gioca a Bologna (ore 18) contro il MatteiPlast, mentre nella B maschile sempre sabato l’Orva a Lugo (ore 20.30) va all’assalto dei padovani della Antenore. Domenica la Rekico è a caccia di rivincite a Cesena (ore 18) con i Tigers per riscattare il fresco ko in coppa. A riposo infine il Classe (Serie D di calcio ferma per la Viareggio Cup). (vi.be.)
20 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
VISIBILI E INVISIBILI
CARTOLINE DA RAVENNA
Sesso e adolescenti per una grande mini-serie Ma perché fare per forza la seconda stagione?
Perpetuo disonore
Francesco Della Torre
mittente Giovanni Gardini
Sex Education (Serie Tv, 8 puntate, 2018) Sesso e adolescenti è un connubio fin troppo sfruttato dal cinema internazionale e ora il mondo delle serie tv cerca di entrare nella tematica ritagliandosi uno spazio non semplice nell’universo della televisione streaming. Otis (Asa Butterfield, segniamoci questo nome) è un adolescente sessualmente represso, anche a causa di una madre (una sontuosa Gillian Anderson) terapista del sesso che lo inibisce palesemente. Un giorno, grazie all’amica e amata Maeve, una ragazza ai margini della società, Otis si scopre un grande consigliere sessuale e i due danno vita a una vera e propria società a scopo di lucro per “aiutare” i loro compagni di scuola a vivere meglio le loro avventure adolescenziali. Sgombriamo immediatamente il campo da dubbi: Sex Education è una grande miniserie tv, perché è scritta benissimo e riesce a essere divertente ed estremamente profonda allo stesso
tempo. Ci sembra di essere in America, ma la caratteristica guida a destra delle automobili ci dice immediatamente che ci troviamo nel Regno Unito in un luogo non caratterizzato e in un tempo non così preciso nella sua collocazione. Infatti, se in ogni caso l’ambientazione è attuale e contemporanea, lo spirito che aleggia e le azioni che si compiono sembrano presi pari pari dalle commedie adolescenziali degli anni ottanta, offrendo e realizzando un ideale ponte temporale tra due epoche che evidentemente si somigliano parecchio. Il tratto dei personaggi risulta la cosa più azzeccata ancor più di una trama abbastanza lineare ma come appena detto al servizio dei suoi protagonisti, meravigliosamente disegnati e che soprattutto vedono nell’arco di poche puntate un percorso di crescita preciso, lineare e parallelo, viste le tante sottotrame presenti nel film. Lo spettatore non può che legarsi al destino di ciascuno di loro, appassionarsi e divertirsi (elemento non da sottovalutare) per le loro peripezie e per le sorprese tratte dalla scrittura dell’autrice Laurie Nunn e la regia di Kate Harron e Ben Taylor. Un gioiellino e un giocattolo perfetto per sette puntate che vede un suo apice in una (pen)ultima puntata che rappresenta una perfetta chiusura del cerchio. Purtroppo però viviamo in tempi in cui ogni forma di cinema deve per forza essere serialmente commerciale e siamo costretti a vedere un’ultima puntata al servizio di una seconda stagione già decisa grazie al successo della prima. Un formato, quello delle serie tv, che sta sfuggendo di mano ai suoi creatori che stanno trasformando una rivoluzionaria forma di arte visiva in una banale mensa per dipendenti di televisione. Sex Education è un gioiello? Si, e proprio per questo non può essere lasciato stare, intatto, lasciandoci con un ricordo bellissimo? Difficile tornare indietro, perché è inevitabile accettare il discutibile mercato delle serie tv? Allora mettiamoci il cuore in pace, godiamoci una delle migliori serie degli ultimi anni, entriamo in questo bizzarro ma onesto e realistico mondo di adolescenti e godiamocela finchè non ci stancheremo, perché Sex Education (Netflix) è un’avventura assolutamente da affrontare. P.S.: colonna sonora da urlo.
Nelle Storie ravennati Girolamo Rossi ricorda come a seguito della sanguinosa battaglia di Ravenna «il cenobio di San Mama, che per i Francesi era stata una comoda base, dove si ritiravano, quando attaccavano la città e battevano le mura, doveva essere raso al suolo». A seguito della distruzione del loro convento ai Frati Minori dell’Osservanza fu concesso di trasferirsi nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Essi si fecero promotori di numerose opere e ancor oggi sono visibili diverse testimonianze francescane. Tra i lavori ascrivibili alla loro committenza vi fu anche la costruzione di un organo che purtroppo distrusse inesorabilmente parte degli antichi mosaici sia di Teoderico sia dell’arcivescovo Agnello; questo, infatti, andava a intercettare le figure del Cristo in trono, degli angeli e l’inizio della processione dei santi. Flaminio di Parma, che scrisse le Memorie istoriche delle chiese, e dei conventi dei frati minori dell’osservante, e riformata Provincia di Bologna, al proposito annotò: «Vi fu pur troppo, chi senza discernimento ebbe il ghiribizzo d’ivi collocare un’Organo con notabile pregiudizio in quei Musaici; ed ho usate, ma inutilmente, tutte le diligenze per iscuoprire l’ignorante autore del grave disordine, affine di registrarne il nome a perpetuo disonore». Successivamente, «da Religiosi di mente sana» l’organo fu trasportato altrove, ma ormai… il danno era fatto. Immagine tratta da R. Garrucci, Storia dell'arte cristiana nei primi otto secoli della chiesa.
APPUNTAMENTO DI GUSTO venerdì 15 marzo dalle ore 19:30
An Irish Evening Zuppa di patate e porri Funghi ripieni Tortino di cavolo e mele Formaggio Cahill’s alla birra Porter Stufato di manzo alla birra scura Gelato di crema all’Irish Cream Birre artigianali McGargles Irish Family C o s to d el l a s e r a t a E u r o 2 2 SI PREGA DI PRENOTARE (POSTI LIMITATI)
di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo
Via Mazzini 47/A - RAVENNA - Tel. 0544 32655 La Luna di Pane - Food & Wine
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CULTURA / RUBRICHE / 21 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
NDL - NOTA DEL LETTORE
Quando muoiono i nostri artisti preferiti
Quella Middle England che ci può far capire tanto anche della “Middle Italy”
di Luca Manservisi
di Federica Angelini
La morte degli artisti continua a sconvolgere la popolazione dei social network con un’intensità che non smette di stupirmi. Di certo è l’occasione per parlarne e tornare ad ascoltare musica forse a volte anche dimenticata. Come in parte quella dei Talk Talk, rimasti nella memoria e nel cuore tanto degli appassionati del synth-pop anni ottanta, tanto di chi invece cerca(va) nella musica qualcosa di più, grazie agli ultimi due dischi sperimentali, almeno rispetto ai canoni del pop di quel periodo, due capolavori che riscoperti anni dopo non poterono che lasciare a bocca aperta chi (come me) fino a quel momento aveva collegato alle parole Talk Talk (a proposito, rivedetevi il video su Youtube in cui si presentano in Italia nel programma di Mike Bongiorno) ben altre atmosfere. Spirit of Eden, anno 1988, il disco della svolta stilistica (seppure in parte annunciata da alcuni dettagli del precedente) che fece chiudere il rapporto tra la band e la casa discografica, è un capolavoro all’insegna dell’essenzialità dei suoni, che vanno dal jazz al blues, in sei pezzi-monumento che superano quasi tutti i sei minuti. Un percorso che viene addirittura estremizzato nel successivo, nuova pietra miliare del rock fuori dai soliti schemi, Laughing Stock, dove a fare la differenza sono ancora di più i “vuoti” rispetto ai pochi momenti “pieni”. Due album che tutta la critica dice essere stati precursori del cosiddetto post-rock, molto probabilmente a ragione, e che segnano la fine della carriera dei Talk Talk, con il loro leader e cantante Mark Hollis (ah già) che si farà rivedere con il suo unico, commovente (e inutile aggiungere altro), disco solista nel 1998, prima di sparire per sempre dalla scena musicale (tranne un paio di sporadiche e piccolissime eccezioni) fino alla notizia della sua morte dello scorso 25 febbraio. Pochi giorni dopo a lasciarci è stato anche Keith Flint, la
cui faccia cyberpunk, o qualcosa del genere, è stata tra le icone degli anni novanta musicali (per quelli extra-musicali può bastare Luke Perry, scomparso lo stesso giorno, tra la fibrillazione dei giornali di tutto il mondo) e che aveva debuttato al microfono solo pochi mesi prima del disco solista di Hollis, in The Fat of the Land, terzo album dei suoi Prodigy (prima ne faceva parte solo in quanto ballerino) che in quel periodo insieme a Chemical Brothers e (in forma seppur stilisticamente molto diversa)
Mark Hollis
Daft Punk stavano cercando di portare l’elettronica nel mondo del rock “generalista”. Praticamente nessuno, come si può ben immaginare, i punti in contatto tra Mark Hollis e Keith Flint, se non appunto il periodo storico dei loro debutti, che peraltro ha visto uscire anche dischi come Ok Computer dei Radiohead, Either/Or di Elliott Smith, Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space degli Spiritualized, Mezzanine dei Massive Attack o altri di Beck, Eels, Yo La Tengo, Nick Cave, Belle and Sebastian, i tre Ep della Beta Band. Sperando non servano altri morti per non dimenticarli...
È tornata la famiglia Trotter, è tornato il Jonathan Coe che ci racconta la cronaca prima che diventi storia, che ci racconta il sentiment, come si suol dire oggi, di un intero paese, la sua Inghilterra, come sempre. E questa volta è l’Inghilterra che porta dritto alla Brexit. Profondo quanto un saggio di sociologia, divertente come un libro di Coe, questo Middle England (edizioni Feltrinelli, traduzione di Mariagiulia Castagnone) è un libro forse non indispensabile, ma assai utile per capire i tempi che stiamo vivendo per dare forma e sostanza a quel fenomeno politico noto sotto il nome di “populismo”. Una sorta di manuale di istruzioni per capire come si può arrivare dall’orgoglio dell’essere inglesi a una sorta di desiderio di rivalsa verso tutti coloro che non lo sono, come accade che le persone meno istruite, più anziane, più in difficoltà a leggere i cambiamenti macroeconomici del mondo hanno deciso che loro sì, sapevano, e dovevano votare così anche per i nipoti, giovani, che sbagliavano. Il nonno ex operaio che vota Brexit per il bene della nipote laureata, ricercatrice universitaria, trentenne, è un'immagine abbastanza memorabile. Una politica che spacca il paese e arriva a dividere le coppie, che si insinua nelle famiglie, tra le generazioni, fa breccia tra le persone che guardano con nostalgia a un paese che non c'è più. Tutto viene percepito come minaccia, in un mondo dove le fabbriche vengono sostituite da negozi e ristoranti, dove non si producono più beni, dove come prima del 2007 in pochi anni alla City si può diventare milionari e ritirarsi dal lavoro. Ma è anche un mondo dove le donne di origine asiatica ottengono promozioni sul lavoro a discapito del maschio bianco inglese. E convincersi
che sia una questione di politically correct più che di merito può essere allora facilissimo, convicersi che il “maschio bianco” è la nuova vittima designata diventa lecito, accettato, condiviso. Anche perché nel frattempo il politically correct è diventato un mostro che sta effettivamente corrodendo il buon senso, senza risparmiare nessuno. Un'arma impropria che può diventare letale e che ben presto si trasforma in un boomerang. Si viaggia tra Birmingham e Londra, si assiste con orgoglio britannico all’apertura dei giochi olimpici che celebrano la grande Inghilterra, si scivolva verso la Brexit impotenti. Mentre, e questa è sicuramente la parte più esilarante e insieme forse tragica del libro, la classe politica al governo si rivela sempre più inadeguata, sempre meno consapevole e capace. Brexit nasce con la famosa palla di neve che diventa una valanga mentre tutti, sull'altro lato della montagna bevono champagne convinti che nulla cambierà davvero. Ci sono talmente tante analogie con l'Italia di oggi, più di quante ne permettesse qualsiasi precedente libro di Coe, da far pensare che tra tutti sia questo l'effetto più concreto della globalizzazione. Una differenza formale è però evidente: il potere in Inghilterra lo sta prendendo un ex gruppetto di studenti destrorsi di Oxford. Noi qui potevamo forse ancora sperare che una classe politica più preparata potesse mostrarsi più adeguata. Coe ci ha tolto anche quel barlume. Ma lo ha fatto con humor, momenti di puro genio comico, capacità introspettiva, ridando vita a una serie di personaggi che ci sembrano, a ogni età, sempre più veri, sempre più vecchi amici alle prese con nuovi problemi e nuovi dilemmi, che sono poi anche i nostri.
llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Domenica 10 MARZO dalle ore 10.30 alle 18 GIORNATA NAZIONALE DEI PLANETARI Speciale Luna 2019 Telescopi, laboratori, conferenze e molto altro ancora INGRESSO LIBERO
Martedì 12, ore 21 Speciale Luna 2019 Paolo Morini Nomi e colori della Luna
Venerdì 15, ore 21
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APERITIVO DIVINO %%!
Osservazione al telescopio della volta stellata (ingresso libero - Cielo Permettendo)
HAPPY HOUR
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Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì anche 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
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22 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
OPERA DANZA/1 Il barbiere di Siviglia riletto da Artemis Danza Giovedì 14 marzo al comunale di Russi, serata di danza contemporanea con la Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei che prosegue il lavoro di rilettura delle grandi opere e affronta in questo caso uno dei titoli più celebri di Gioacchino Rossini: Il barbiere di Siviglia. Uno spettacolo che Monica Casadei ha immaginato come un avveniristico “balletto d’azione” dove Figaro è un attualissimo “factotum”.
La Rivoluzione francese in scena con l’Andrea Chénier
DANZA/2 Il Gran galà del balletto russo Yacobson al Rossini di Lugo
L’8 e il 10 marzo all’Alighieri una nuovissima coproduzione diretta da Berloffa Per la stagione d’opera dell’Alighieri di Ravenna, va in scena Andréa Chénier: la rivoluzione in una stanza, venerdì 8 alle 20.30 e domenica 10 marzo alle 15.30. La sfida della nuova produzione di quest’opera fa del palcoscenico del Teatro Alighieri una successione di ambienti che evocano la reggia di Versailles, simbolo per eccellenza della monarchia francese, per poi spogliarli, svuotarli, depredarli all’avanzare della Rivoluzione e del Terzo Stato. Si tratta della più celebre delle opere di Umberto Giordano e fra i titoli più rappresentativi del Verismo. Questa coproduzione tra i teatri di Ravenna, Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Parma e la francese Opéra di Toulon porta la firma di Nicola Berloffa, fra i più promettenti registi della sua generazione e già molto attivo all’estero, mentre Giovanni Di Stefano è alla guida dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna. «L'opera di Giordano ha una connotazione storica talmente forte che non può essere dimenticata, tralasciata o reinventata, tutto ruota intorno alla grande Rivoluzione francese» spiega il regista, classe ’80. «Questa Andrea Chénier è una felice eccezione, nella quale, la grande Rivoluzione del terrore e delle piazze che fa da macro-cornice agli
eventi narrati, lascia il posto a una più ingentilita e intimista rivoluzione borghese, maggiormente consona forse al periodo storico di Giordano. Da ciò deriva anche l'idea di svolgere l'intera vicenda in interni, mettendo in scena un grande dramma romantico da salotto, dove ancora una volta solo il dramma in quanto tale può misurarsi con l'imponente e monumentale presenza della Storia senza esserne sopraffatto». Nei panni del protagonista Samuele Simoncini, mentre Carlo Gérard è Ernesto Petti e Maddalena Saioa Hernàndez (già Odabella nell’Attila che ha aperto la stagione alla Scala). Nozomi Kato è la mulatta Bersi, Shay Bloch la Contessa di Coigny; Antonella Colaianni e Stefano Marchisio sono rispettivamente Madelon e Roucher. Pietro Fléville / Foquier Tinville è interpretato da Alex Martini, il sanculotto Mathieu da Fellipe Oliveira. Alfonso Zambuto è un “Incredibile”, Roberto Carli l’abate, Stefano Cescatti è Schmidt, mentre il maestro di casa / Dumas è interpretato da Luca Marcheselli. Mentre Di Stefano è alla guida dell’Orchestra, il Coro Lirico Terre Verdiane è preparato da Stefano Colò; scene e costumi sono rispettivamente di Justin Arienti ed Edoardo Russo.
Giovedì 14 marzo alle 20.30 al Rossini di Lugo in scena il Balletto Yacobson di San Pietroburgo con il galà “Capolavori del balletto russo” con coreografie di Leonid Yacobson, Marius Pepita e Lev Ivanov, Jean-Guillaume Bart, Vasilij Vajnonen. Il programma della serata racchiude alcuni dei momenti salienti della storia del balletto, da i pas-de-deux dei classici del XIX secolo, come Il lago dei cigni, Lo Schiaccianoci o La bella addormentata, alle famose miniature di Yacobson.
CULTURA / 23 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
TEATRO CONTEMPORANEO
I Shakespeare: al Rasi due spettacoli del progetto di Tim Crouch Il 9 marzo a Ravenna l’Accademia degli Artefatti con I Banquo e I Caliban
COMICO Sold out per Teresa Mannino in Sento la terra girare Posti esauriti al Teatro Masini di Faenza per Teresa Mannino che, con lo spettacolo Sento la terra girare, chiuderà sabato 9 marzo alle ore 21 la rassegna di Comico della Stagione 2018/19. La pièce vede l’attrice anche in veste di regista e di autrice, insieme a Giovanna Donini.
Doppio Brodo Show di Maria Pia Timo al Socjale Sabato 9 marzo al teatro Socjale di Piangipane, va in scena Maria Pia TImo con Doppio brodo Show, Il manuale della donna imperfetta di Roberto Pozzi e la stessa Timo con la consulenza musicale di Anna Galletti.
NON-SCUOLA Nuovi debutti degli studenti, dalle medie (Don Minzoni) all’Università, tra Grimm, Sofocle e Cechov
Sabato 9 marzo alle 21 al Rasi di Ravenna, l’Accademia degli Artefatti porta I Shakespeare: I Banquo, I Caliban di di Tim Crouch. Si tratta nel complesso di un progetto che è fatto di cinque spettacoli che sono cinque giochi teatrali di immediata e coinvolgente ricezione, cinque affondi nella storia del teatro, cinque occasioni di guardare al contemporaneo, attraversando le sue pieghe politiche, relazionali, civili, artistiche. Di questi cinque episodi a “La stagione dei teatri” ne andranno in scena due, I Banquo e I Caliban. Nel testo di Tim Crouch, uno degli autori contemporanei inglesi tra i più spiazzanti (per il gioco divertito tra realtà e finzione), alcuni precisi personaggi di estrazione shakespeariana interrogano la convenzione teatrale, mettendola in crisi e verificandone con dinamismo la possibilità di parlare al presente. È il caso di Banquo, il generale dell’esercito scozzese di Re Duncan fatto uccidere da Macbeth nella sua corsa al trono; e di Calibano, essere informe, reso schiavo da Prospero, sulla propria isola, nella Tempesta. L’uno pone lo sguardo di fronte a uno scorrere del sangue che confonde i ruoli di vittima e carnefice; l’altro si fa metafora di ogni colonialismo, in una struggente ballata sulla nostalgia e sull’abbandono. Il regista di Accademia degli Artefatti, Fabrizio Arcuri (vincitore di un Premio Ubu e un Premio Hystrio), è anche direttore artistico del festival internazionale Short Theatre di Roma. «L’Io del titolo – dice Fabrizio Arcuri, fondatore e regista della compagnia – è un manifesto teatrale e politico insieme: per scoprire chi è quell’Io bisogna prendere parte alla messa in scena, con tutti i ruoli che questa mette a disposizione, compreso quello dello spettatore. Ruoli che Tim Crouch rende opachi, ambigui, sempre al confine di se stessi. Quell’Io, la sua complessa asserzione, sembra segnare l’inizio di una nuova convenzione teatrale: è un Io di tutti, da contrattare continuamente nel momento stesso della sua rappresentazione». La traduzione è di Pieraldo Girotto, la regia di Fabrizio Arcuri.
Un gruppo dei ragazzi della Don Minzoni in scena il 7 marzo Prosegue il festival della non-scuola al teatro Rasi, dove vanno in scena gli spettacoli elaborati dai ragazzi delle scuole ravennati sotto la guida di attori e collaboratori del Teatro delle Albe, sempre in scena alle 21. Giovedì 7 marzo toccherà alla media Don Minzoni con Noi, musicanti verso Brema, ispirato a I Musicanti di Brema dei fratelli Grimm (guide Matteo Cavezzali, Tonia Garante, Simone Marzocchi). L’ 8 marzo sarà invece la volta dei ragazzi dell’università grazie al progetto di Fondazione Flaminia. In scena Il reparto n. 6 e altri racconti ispirato a Anton Cechov (guide Lorenzo Carpinelli, Laura Redaelli). Il 10 marzo sul palco saliranno gli studenti dell’Itis Baldini, Itg Morigia e Itas Perdisa impegnati in Un Po' lacchi (guide Antonio Argento, Massimiliano Rassu). Martedì 12 marzo ecco i ragazzi del Liceo Scientifico Oriani impegnati ne Il gioco dell’epidemia, ispirato a Eugène Ionesco (guide Flaminia Pasquini Ferretti, Alessandro Renda), mentre il 13 marzo dal liceo artistico “P. L. Nervi – G. Severini” arriva uno spettacolo ispirato a Sofocle: I complessi di Edipo (guide Massimiliano Rassu, Marco Montanari). Gli spettacoli proseguiranno fino al 2 maggio.
24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
LIBRI/1
Torna “Scritture di frontiera” Si comincia con Peter Cameron
CINEMA Si parla di Anderson ai Sabati del Moog
Il celebre scrittore americano alla Classense il 13 marzo Tra gli ospiti anche il Pulitzer Jhumpa Lahiri e il pluripremiato Davide Enia
Grandi nomi della letteratura internazionale per “Scritture di Frontiera”, progetto che vede assieme ScrittuRa festival, Assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna, Amnesty International e Istituzione Biblioteca Classense con la direzione artistica di Matteo Cavezzali. Si comincia mercoledì 13 marzo alle 18 alla Biblioteca Classense quando Peter Cameron parlerà di Gli inconvenienti della vita (Adelphi). L’autore americano di Un giorno questo dolore ti sarà utile (Adelphi) affronta le forme di inquietudine della vita dialogando con Matteo Cavezzali. L’ultimo libro è un insieme di storie che
raccontano due diverse e molto singolari forme di inquietudine: il malessere sottile che si allarga come una crepa nella vita in comune di due uomini, e la lunga guerra «misteriosa e mai dichiarata» in cui può trasformarsi un matrimonio di vecchia data. Si parlerà quindi dei rapporti tra le persone, e anche di omosessualità. Cameron ha lavorato per fondazioni come Trust for Public Land, che conserva e protegge gli spazi aperti in modo che possano essere a disposizione del pubblico. Lunedì 18 marzo sempre alle 18 e sempre alla Biblioteca Classense sarà la volta dello scrit-
tore, attore e regista teatrale Davide Enia con il suo pluripremiato Appunti per un naufragio che sta conquistando anche la Francia e da cui è tratto il suo recente spettacolo L’Abisso. Il 20 marzo e sarà invece la volta del genetista e docente universitario Guido Barbujani con Il giro del mondo in sei milioni di anni (Il Mulino), mentre sabato 23 marzo alle 11 alla Classense arriverà l’autrice Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri per parlare di Dove mi trovo (Guanda). Ultimo appuntamento mercoledì 27 marzo con Federico Faloppa e il suo Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (Laterza).
Cinema e teatro tornano a dialogare assieme ai Sabati del Moog. Sabato 9 marzo, sempre alle 18, la rassegna curata da Ivano Mazzani nel locale di vicolo Padenna 5 a Ravenna ospita due giovani talenti del territorio. Da un lato il blogger e critico cinematografico Francesco Gamberini, dall'altro l'attore della compagnia teatrale Lady Godiva Carlo Garavini. Fulcro di questo incontro, dal titolo “Cinemania”, un dialogo serrato dei due protagonisti attorno a due pellicole del regista Paul Thomas Anderson: Il petroliere (There Will Be Blood) e Il filo nascosto (Phantom Thread). Due capolavori, rispettivamente del 2007 e del 2017, che condividono, oltre al regista Anderson, anche l'attore tre volte premio Oscar Daniel DayLewis.
LIBRI/2 Quando l’impresa nasce dal gioco di squadra: Michela Murgia in Classense con Siamo tempesta
Ravenna, via E.Pazzi 59 - cell 339 1575663 - stefano.siboni@libero.it
www.dittasibonistefano.it
Lunedì 11 marzo alle 18, Michela Murgia sarà alla biblioteca Classense di Ravenna per presentare Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo (Salani) in dialogo con Nicoletta Bacco e Matteo Cavezzali, per la rassegna “Il tempo ritrovato”. Si tratta di un libro per ragazzi di una delle autrici più politicamente impegnate e militanti sulla scena italiana che mette insieme una serie di storie che invece di avere supereroi con i superpoteri come protagonisti, raccontano invece avventure (reali) e imprese compiute collettivamente, sfide vinte non da geni solitari, ma dal lavoro di squadra e dalla condivisione a cambiare la storia. Da qui il titolo, perché la tempesta, alla fine, «sono solo milioni di gocce d'acqua, ma col giusto vento».
CULTURA / 25 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
INCONTRI LETTERARI/1 Claudia Durastanti al Bronson Café con La straniera Venerdì 8 marzo alle 21 al Bronson Café di Madonna dell’Albero la scrittrice Claudia Durastanti presenta La Straniera (La Nave di Teseo), in collaborazione con Il Tempo Ritrovato. Durastanti, 1984, con il romanzo d’esordio Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (2010) ha vinto il Premio Mondello Giovani; nel 2013 ha pubblicato A Chloe, per le ragioni sbagliate, e nel 2016 "Cleopatra va in prigione", in corso di traduzione in Inghilterrra e in Israele. È stata Italian Fellow in Literature all’American Academy a Roma. È tra i fondatori dell’Italian Festival of Literature in London. Collabora con “la Repubblica” e vive a Londra. Il nuovo libro è un’avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni.
INCONTRI LETTERARI/2 Cristiano Cavina con Ottanta rose mezz’ora in biblioteca a Faenza Lo scrittore casolano Cristiano Cavina presenta il suo nuovo romanzo Ottanta rose mezz’ora (Marcos Y Marcos) sabato 9 marzo alle 18 alla biblioteca comunale di Faenza. Si tratta di una svolta nella sua carriera, con Cavina che si allontana dai paesaggi collinari e le atmosfere ironiche che lo hanno reso famoso per raccontare una storia d’amore in bilico tra purezza e corruzione, perversione e sesso, fallimento e redenzione.
MOSAICO
A SANT’APOLLINARE NUOVO LA “BELLEZZA” CHE HA ISPIRATO DANTE Dopo il successo ottenuto con l’apertura dello scorso autunno, con oltre 18.000 visitatori in tre mesi, ha riaperto la mostra “La bellezza ch’io vidi… (Pd.XXX,19). La Divina Commedia e i mosaici di Ravenna”, promossa dall’Arcidiocesi di Ravenna–Cervia, in collaborazione con “Dante in rete” e la supervisione di un comitato scientifico presieduto dai professori Laura Pasquini e Giuseppe Ledda, autorevoli docenti dell’Università di Bologna. Resterà aperta al Polo espositivo di Sant’Apollinare Nuovo, in via di Roma 35, dal martedì alla domenica (chiusura il lunedì), dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso 17.30) fino al 5 maggio. L’esposizione intende documentare l’influenza dei mosaici ravennati sul capolavoro dantesco. È possibile usufruire visite guidate gratuite, prenotando a: info@ravennamosaici.it o telefonando (orario ufficio) allo 0544 541688.
SCULTURA
Ha inaugurato a Palazzo Bandini Rossi di Muky, a Faenza, una nuova tappa di “Luci ed ombre del legno..una mostra che viaggia”, un appuntamento ormai consolidato nel panorama artistico nazionale giunto alla XIII edizione. Si tratta di un percorso espositivo che permette di confrontare diverse espressioni che la scultura lignea contemporanea. La mostra, a ingresso libero, resterà a Faenza sino al 31 marzo, il venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
PATRIMONIO
MONUMENTI STATALI GRATUITI, CON VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA DEL MUSEO NAZIONALE Iniziative anche a Faenza a Palazzo Milzetti Anche Ravenna celebra la prima edizione della “Settimana dei Musei” con sei giorni consecutivi di aperture gratis, fino a domenica 10 marzo, in tutti gli istituti museali statali. Il Mausoleo di Teodorico resterà aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.00 (ultimo accesso); il Battistero degli Ariani dalle 8.30 alle 16.15 (ultimo accesso); il Palazzo di Teodorico dalle 8.30 alle 13 (ultimo accesso); la Basilica di Sant’Apollinare in Classe fino a sabato dalle 8.30 alle 19 (ultimo accesso); domenica dalle 13 alle 19 (ultimo accesso), con una visita guidata in programma venerdì 8 alle 11. Il Museo Nazionale resterà aperto fino a domenica dalle 8.30 alle 19 (ultimo accesso) e si potrà visitare anche la mostra temporanea “Il mestiere delle Arti” (foto), approfittando di una delle tre visite guidate gratuite previste per il weekend (venerdì 8 marzo alle 18.00 “Archetipi e figure”; sabato 9 alle 17.30 “L'amicizia delle arti: il grande e il piccolo, il prezioso e l’umile, il presente e il passato”; domenica 10 alle 10.30 “Chi l’ha detto che l’arte è fatta di sola pittura?”; prenotazione obbligatoria 051 847102; segreteria@123imparoastudiare.it; whatsapp 349 4476384). Iniziative anche a Faenza con ingresso gratuito a Palazzo Milzetti, venerdì 8 marzo dalle 8.30 alle 18.30 (ore 16 visita guidata), sabato 9 marzo dalle 8.30 alle 18.30 (ore 10.30 “Il Bianco e il Rosso: l'Amore”, letture degli studenti del Liceo Artistico e Musicale di Forlì); domenica 10 dalle 12.30 alle 18.30 (ore 16.30 “Il Bianco e l'Oro: Gli Eroi” con gli studenti che reinterpretano i classici e eseguiranno brani musicali).
LUCI E OMBRE DEL LEGNO A FAENZA
libri di seconda mano e foto d’epoca
26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
MUSICA CLASSICA/1 MUSICA & TEATRO
MUSICA CLASSICA/2
Al Socjale rivive Montalbano
A FAENZA VA IN SCENA L’AMORE NELLA LIRICA
Venerdì 8 marzo al teatro Socjale di Piangipane la cantautrice siciliana Olivia Sellerio presenta in concerto il nuovo album “Zara Zabara – 12 canzoni per Montalbano”. Canzoni scritte, interpretate e arrangiate per le serie Il giovane Montalbano, seconda stagione, e Il commissario Montalbano, tra atmosfere mediterranee, sonorità dell'Atlantico, polvere d'Africa e folk americano. Sul palco l’accompagnano Giancarlo Bianchetti e Vincenzo Mancuso alle chitarre, Paolo Pellegrino al violoncello e Nicola Negrini al contrabbasso.
Sul palco l’attrice Diana Hobel e il pianista Francesco Prode
A Ravenna Musica il meglio del repertorio corale religioso
Commedia musicale, l’omaggio di Capit Lunedì 11 marzo al teatro Moderno di Fusignano e martedì 12 marzo al teatro Alighieri di Ravenna sarà di scena la commedia musicale italiana con lo spettacolo “Commedia? … Che sia musicale!“, omaggio a Garinei e Giovannini da “Rugantino” ad “Aggiungi un posto a tavola”. Lo spettacolo, prodotto da Capit Ravenna, è stato ideato ed elaborato da Alessandro Braga, poliedrico animatore della scena teatrale, performer e docente di arte del teatro, che ne cura anche la regia. Lo spettacolo contempla l’arco temporale che ha registrato il massimo trionfo sulle scene della commedia musicale della prodigiosa coppia formata da Pietro Garinei e Sandro Giovannini. In scena oltre cinquanta artisti, fra cantanti, attori, coristi e ballerini.
Il 13 marzo all’Alighieri il Coro Maghini di Claudio Chiavazza Prosegue la stagione “Ravenna Musica 2019” curata dall’associazione Angelo Mariani. Mercoledì 13 marzo (ore 21) il palcoscenico del teatro Alighieri accoglierà i quaranta componenti del prestigioso Coro Maghini, guidati dalla bacchetta del loro direttore stabile, il maestro Claudio Chiavazza. Il Coro Maghini, intitolato a una delle figure più significative della vita musicale di Torino, Ruggero Maghini, direttore del Coro Rai dal 1950 per oltre vent’anni, si è costituito nel 1995 in occasione di una produzione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Da allora è stato più volte scritturato dalla stessa orchestra per importanti produzioni. Fin dalla sua fondazione, ne è direttore il maestro Claudio Chiavazza, diplomato in Clarinetto, Musica Corale e Direzione di coro. L’ampiezza del repertorio, dal Canto Gregoriano alla musica vocale contemporanea, le molte collaborazioni con i più importanti direttori e ensemble del panorama musicale internazionale, la pluriennale e multiforme attività, fanno di Chiavazza una della figure più rappresentative della realtà corale italiana. La sua formazione musicale, iniziata al Conservatorio di Torino, dove è attual-
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mente docente, si è completata presso l'Istituto Kodàly di Kecskemét (Ungheria) sotto la guida di Peter Erdei. Il programma è tra i più suggestivi del repertorio corale religioso: la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini, nella versione originale per soli, coro, due pianoforti e armonium. Le voci soliste saranno quelle del soprano Karin Selva, del mezzosoprano Maria Russo, del tenore Michele Concato e del basso Corrado Carmelo Caruso. Sergio Merletto e Andrea Turchetto saranno impegnati ai due pianoforti e Luca Benedicti all’armonium. La serata rientra nella celebrazione triennale tributata dall’Associazione Mariani a Rossini, in occasione dei 150 anni della morte del compositore pesarese, che, iniziata l’anno scorso con lo Stabat Mater, si completerà l’anno prossimo con la Messa da Gloria. Il concerto sarà preceduto da un incontro di introduzione all’ascolto: sabato 9 marzo alle 11 alla Sala Multimediale degli Antichi Chiostri Francescani il musicologo Paolo Fabbri darà una chiave di lettura del capolavoro rossiniano.
Prosegue la stagione invernale di ERF&TeatroMasini Musica con un appuntamento lunedì 11 marzo presso la Sala dei Cento Pacifici al Ridotto del Teatro Masini, dove alle ore 21 l’attrice Diana Hobel accompagnata dal pianoforte di Francesco Prode, darà corpo a “Voci d’amore”, un progetto dedicato all’idea dell’amore nella musica lirica, con testi scritti dalla stessa Hobel e musiche originali di Claudio Rastelli alternati con brani di rinomati compositori del passato. “Voci d’amore” nasce da un gioco di corrispondenze biunivoche. Amori (vissuti, documentati, oppure leggendari, misteriosi, occultati, inventati) e musiche scorrono insieme, condividono elementi biografici ed estetici, psicologici e tecnici, e portano gli ascoltatori nell’intimità delle vite e delle opere di grandi compositori.
MUSICA CLASSICA/3 I talenti delle masterclass dei maestri Leolini e Carusi Domenica 10 marzo alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna torna Mikrokosmos Off, l’appuntamento della stagione Mikrokosmi della scuola di musica Mikrokosmos con i migliori talenti delle Masterclass di Canto e Musica da Camera tenuti dai maestri Paola Leolini e Nazzareno Carusi.
CULTURA / 27 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
ROCK CLUB/1 JAZZ & DINTORNI/1
Al Bronson band americane, il ritorno di Edda e il libro di “Boosta”
Al Rossini di Faenza dall’Irlanda al trombone Giovedì 7 marzo il Rossini Jazz Club di Faenza (in piazza del Popolo) ospita le sonorità irlandesi con il concerto di Sleego, trio formato da Manuel Vignoli al violino, Lucio Altieri alla chitarra acustica e al bouzouki irlandese e Domenico Strippoli alle percussioni. Il 14 si torna alle sonorità del jazz contemporaneo con il Beppe Di Benedetto Concept Quartet, formazione composta da Beppe Di Benedetto al trombone e all’euphonium, Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria. Concerti dalle 22.
La musica italiana della prima metà del Novecento rivisitata al Mama’s Al Mama’s di Ravenna sabato 9 marzo alle 21.30 concerto dei veneti Aglio Olio e Swing. Ispirati dai classici della musica italiana degli anni venti, trenta, quaranta e cinquanta, li rielaborano secondo la tradizione gipsy e jazz.
JAZZ & DINTORNI/2
LA FIGLIA DI DEE DEE BRIDGEWATER A MASSA LOMBARDA Per il festival itinerante Crossroads, l’8 marzo alle 21 alla Sala del Carmine di Massa Lombarda concerto della cantante statunitense China Moses, figlia della diva Dee Dee Bridgewater, da cui ha palesemente ereditato la prorompente vocalità. Fanno parte della sua band Josiah Woodson (tromba, chitarra), Mike Gorman (pianoforte), Neil Charles (contrabbasso, basso elettrico) e Marijus Aleksa (batteria). Un viaggio tra jazz, soul, R&B, blues, pop. Biglietti a 12 euro
SAB
9 MAR
VEN
15 MAR
Sul palco Screaming Females, Wooden Shjips e Pontiak Sul palco per un reading anche il fondatore dei Subsonica Serata dedicata al punk in stile “Do it yourself ” giovedì 7 marzo al Bronson di Madonna dell’Albero che ospita gli americani Screaming Females in occasione del tour di presentazione del loro settimo album All At Once (in apertura i sardi Quercia). Si cambia genere sabato 9, quando al Bronson arriva uno dei nomi di punta della scena alternativa italiana, Edda, nome d’arte di Stefano Rampoldi, ex cantante dei Ritmo Tribale e ormai da anni protagonista con una carriera solista da cantautore fuori dagli schemi. Presenterà il suo ultimo lavoro, annunciato più “leggero” fin dal titolo, Fru fru. La programmazione di caratura internazionale del club di Madonna dell’Albero prosegue il 13 marzo con una serata dedicata in particolare al rock psichedelico con punti di riferimento della scena americana come i Wooden Shjips e i Pontiak (in apertura SoLow, progetto solista dell'americano Tyler Trotter). Da segnalare infine l’appuntamento di giovedì 14 marzo, quando al Bronson arriva Davide “Boosta” Dileo, tra i fondatori dei Subsonica, per presentare (in musica) il libro C'era una volta il silenzio - e altre favole per innamorati, in collaborazione con la rassegna letteraria Il Tempo Ritrovato.
ROCK CLUB/2 Al Moog l’elettronica di Rome in Reverse e i chiacchierati Manuel Pistacchio
CIRCOLI
Al Moog di Ravenna (vicolo Padenna) il 7 marzo concerto di musica elettronica con Rome in Reverse, progetto dell’italiana Antonella Pacifico, ormai di base in Scandinavia. Il 14 marzo si continua con il nuovo trio romagnolo Manuel Pistacchio (foto), acclamato dalla critica, tra canzone d’autore e sperimentazione (in apertura il progetto elettroacustico in solo Marsala).
Domenica 10 marzo alle 18 al circolo Kinotto di Borgo Masotti concerto dei ferraresi Re Cane e Suo marito, quartetto in stile busker che si muove tra folk e punk.
DOPPIO BRODO SHOW
TREVES BLUES BAND
Surf music all’Abajur Sabato 9 dalle 22 al circolo Abajur di Ravenna concerto dei romagnoli Molokai Cocktail con il loro suono interamente strumentale tra surf music e anni ‘60.
I MARTEDÌ del Socjale
Teatro
MARIA PIA TIMO
Re Cane e Suo Marito al Kinotto
MAR
19 MAR
Blues
BACK IN WOODSTOCK 1969 - 2019 50 ANNI DAL MITICO CONCERTO
Rock / Pop / Jazz Una serata speciale che interseca musica dal vivo, video e immagini
Anteprima Nazionale
ROY PACI CARAPACE VEN
Musica d’autore
29 MAR
Inizio spettacolo ore 20.30
VEN
22 MAR
STORYBEATLES CONCERTO E SHOW MULTIMEDIALE Tributo ai Beatles
SAB
30 MAR
LARKIN POE ROOTS ROCK & BLUES (ATLANTA, U.S.A.) Rock / Blues
Per Info: www.teatrosocjale.it - Cell. 327 6719681 - Facebook Teatro Socjale
Programma
MARZO
Come da tradizione, ad ogni evento i “MITICI” CAPPELLETTI DEL SOCJALE Via Piangipane, 153 - PIANGIPANE (RA) Circolo ARCI - Ingresso Riservato ai Soci
MUSICA Inizio spettacoli ore 22 TEATRO Inizio spettacoli ore 21
giovedì 7
32 / CINEMA
ore 18.30
RAVENNA&DINTORNI 7-13/3/2019
• Cinemacity • Ravenna
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
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“2DAYS CULT MOVIE”
(2018) di Gustav Möller Premio del Pubblico al Sundance Film Festival 2018 lingua orig. - sottotitoli ital.
ven. 8: ore 21 • sab. 9: ore 18.45 - 21 dom. 10: ore 16.45 - 18.30 - 21 lun. 11 - mar. 12: ore 18.30 ore 21 di A. Cuarón mer.13 - gio.14: ore 21.15 Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •
(2018) di Luca Guadagnino lun.11-mar. 12: 21.15 mer.13 - gio.14: ore 18.30
giovedì in lingua originale
Domani è un altro giorno
Diabolik sono io
di Tatsuya Nagamine fer., sab. e dom.: 17.40-20.25-22.55
di Anna Boden, Ryan Fleck fer.: 17.40-18.15-20.20-21.15-22.55; sab. e dom.: 14.50-15.30-17-17.4018.15-20.20-21.15-22.55
I villeggianti
di Simone Spada fer., sab. e dom.: 17.40-22.40
Dragon Ball Super: Broly The Lego Movie 2 Una nuova avventura
di Mike Mitchell, Trisha Gum sab. e dom.: p.u. 14.50
Un uomo tranquillo
di Hans Petter Moland fer., sab. e dom.: p.u. 22.50
di Valeria Bruni Tedeschi fer.: 17.40-20-22.55; sab. e dom.: 14.50-17.40-20-22.55
Il corriere - The Mule
C’è tempo
10 giorni senza mamma
di Walter Veltroni fer.: 17.40-20.10-22.45; sab. e dom.: 15.05-17.40-20.10-22.45
Non sposate le mie figlie 2 di Philippe de Chauveron fer.: 18-20.15-22.35; sab. e dom.: 15.25-18-20.15-22.35
Asterix e il segreto della pozione magica
di Alexandre Astier, Louis Clichy gio.: p.u. 17.50; fer. (escluso gio.): 17.50-20.25; sab. e dom.: 14.50-17.50-20.25
Croce e delizia
di Simone Godano gio.: 18-20.25; fer. (escluso gio.), sab. e dom.: 18-20.25-22.30
The Vanishing Il mistero del faro (v.m. 14) di Kristoffer Nyholm sab. e dom.: p.u. 15
Ancora auguri per la tua morte
di Christopher Landon gio. e ven.: 17.40-20.15-22.40; sab. e dom.: 14.50-20.15-22.40; da lun. a mer.: p.u. 22.40
C’era una volta il principe azzurro di Ross Venokur sab. e dom.: p.u. 15.15
di Giancarlo Soldi mar. e mer.: p.u. 21.15
• Cinema Jolly •
di Yann Demange fer.: 17.40-20.20-22.50; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.50; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Captain Marvel
MARZO
Cinema Mariani - Ravenna
Cocaine - La vera storia di White Boy Rick
di Giancarlo Soldi da lun. a mer.: 17.40-20.20
DA GIOVEDÌ 7 A MERCOLEDÌ 13
di Clint Eastwood fer., sab. e dom.: p.u. 22.50 di Alessandro Genovesi fer.: p.u. 20.25; sab. e dom.: 15.05-20.25
Green Book
di Peter Farrelly fer., sab. e dom.: 17.40-20
• Cinema Mariani • Ravenna
Van Gogh Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel gio.: p.u. 18.30 (proiezione in lingua originale)
Roma
di Alfonso Cuarón gio.: p.u. 21
Il colpevole - The Guilty
di Gustav Möller ven.: p.u. 21; sab.: 18.45-21; dom.: 16.45-18.30-21; lun. e mar.: p.u. 18.30; mer. e gio. 14/3: p.u. 21.15
Ralph spacca internet
di Rich Moore, Phil Johnston sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Suspiria
di Luca Guadagnino lun. e mar.: p.u. 21.15; mer.: p.u. 18.30; gio. 14/3.: p.u. 18.30 (proiezione in lingua originale)
• Cinema Jolly • Ravenna
Gloria Bell
di Sebastiàn Lelio gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21
• Cinedream • Faenza
Diabolik sono io di Giancarlo Soldi da lun. a mer.: p.u. 21
Captain Marvel
di Anna Boden, Ryan Fleck Proiezione in Dolby Atmos fer. (escluso ven.): 20.15-22.45; ven.: 17.45-20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45 Proiezione in Dolby fer.: p.u. 21.20; sab. e dom.: 16.45-21.20
C’è tempo
di Walter Veltroni fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.30-18.30-20.30-22.45
Non sposate le mie figlie 2 di Philippe de Chauveron fer.: 20.35-22.45; ven.: 18-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.50-18-20.35-22.45
Asterix e il segreto della pozione magica
Ancora auguri per la tua morte
di Christopher Landon gio., ven., sab. e dom.: 20.40-22.45
Dragon Ball Super: Broly di Tatsuya Nagamine fer. (escluso ven.): p.u. 20.20; ven.: 17.50-20.20; sab. e dom.: 15.30-20.20
The Lego Movie 2
di Mike Mitchell, Trisha Gum ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.20-17.40
La Favorita
di Yorgos Lanthimos mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
Il corriere - The Mule di Clint Eastwood fer., sab. e dom.: p.u. 22.40
10 giorni senza mamma
di Alessandro Genovesi fer. (escluso ven. e mar.): p.u. 20; ven., sab. e dom.: 17.50-20
Dragon Trainer 3 Il mondo nascosto di Dean DeBlois ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 15.30
Green Book
di Peter Farrelly fer.: p.u. 20.10; sab. e dom.: 17.40-20.10
di Alexandre Astier, Louis Clichy ven.: 17.40-19.25; sab. e dom.: 15-17.40-19.25
• Cinema Italia •
C’era una volta il Principe Azzurro
Il colpevole The Guilty
Faenza
di Ross Venokur ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15-16.40
di Gustav Möller gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-18.45-21
Domani è un altro giorno
Ralph spacca internet
di Simone Spada fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 21.45
di Phil Johnston, Rich Moore sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Croce e delizia
Se la strada potesse parlare
di Simone Godano fer., sab. e dom.: p.u. 22.45
di Barry Jenkins lun.: p.u. 21.15
• Cinema Sarti • Faenza
I villeggianti
Russi Remi
di Antoine Blossier dom.: p.u. 16
di Valeria Bruni Tedeschi gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom.: 16-18.30-21
Il corriere - The Mule
Montparnasse Femminile singolare
• Cinema Gulliver •
di Léonor Séraille mar.: p.u. 20.30 (serata SOS Donna)
• Cinema Europa • Faenza Roma
di Alfonso Cuarón gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Gloria Bell
di Sebastiàn Lelio ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21; gio. 14/3: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano)
Gatta Cenerentola
di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone mar.: p.u. 21
• Cinema San Rocco • Lugo
Gloria Bell
di Sebastiàn Lelio ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
Rex - Un cucciolo a palazzo di Ben Stassen dom.: p.u. 14.15
• Cinema di Palazzo Vecchio • Bagnacavallo
Il corriere - The Mule
di Clint Eastwood ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
Diabolik sono io
di Clint Eastwood dom.: p.u. 21
Alfonsine
10 giorni senza mamma di Alessandro Genovesi ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Capri-Revolution di Mario Martone gio. 7 e 14/3: p.u. 21
• Cinema Moderno • Fusignano
La Favorita
di Yorgos Lanthimos sab. e dom.: p.u. 21
Rex - Un cucciolo a palazzo di Ben Stassen dom.: p.u. 17
• Cinema Moderno • Castel Bolognese La donna elettrica di Benedict Erlingsson gio.: p.u. 21
Green Book
di Peter Farrelly sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
Dove bisogna stare
di Daniele Gaglianone, Stefano Collizzolli mar.: p.u. 21
• Cinema Sarti • Cervia Roma
di Alfonso Cuarón sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
JUNIOR / 29 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
ARTE/1
In mostra al Mag le illustrazioni di “film eccezionali”
TEATRO
Per la rassegna Favole, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo propone, domenica 10 marzo alle ore 17, un classico intramontabile: Cappuccetto Rosso, qui presentato dalla compagnia bolognese La Baracca – Testoni Ragazzi, nella scrittura, regia e interpretazione di Bruno Cappagli, Fabio Galanti e Carlotta Zini. Alla storia fa da cornice una scenografia semplice, con grandi pannelli di legno che si trasformano, diventando lo sfondo della narrazione come fossero pagine di un libro illustrato, e che insieme a pochi elementi essenziali (un cuscino rosso, un cestino e degli arbusti di legno), suggeriscono le immagini di luoghi e personaggi. Biglietti a 5 euro.
E i bambini potranno disegnare la propria locandina con gli autori del libro Sabato 9 marzo dalle 16 alle 19.30 al Magazzeno Art Gallery di Ravenna (via Magazzini Posteriori 37, zona Darsena), Bonobolabo presenta la mostra correlata al libro “101 film per ragazze e ragazzi eccezionali”, edito da Newton Compton, la prima raccolta di film studiata come un percorso di crescita cinematografica per i più giovani e non solo. Dagli autori di “Keep calm e guarda un film”, Sebastiano Barcaroli, critico cinematografico e art director editoriale, fondatore delle riviste d'arte “Stirato postermagazine” e “Bang art”, e Federica Lippi, laureata in Storia del Cinema, il libro raccoglie le locandine dei film più amati di sempre, reinterpretate da vari illustratori e fumettisti di fama internazionale (nella foto “La carica dei 101” di Marco Bonatti). Dai classici senza tempo ai capolavori dell’animazione, dalle pellicole che hanno segnato un’epoca fino ai più recenti blockbuster, una collezione di grandi film che hanno fatto la storia del cinema. In mostra (fino al 22 marzo) 48 illustrazioni di 24 artisti internazionali tratte dal libro. Domenica 10 marzo inoltre Barcaroli e Lippi condurranno un workshop (previo acquisto del libro, a 14,90 euro) per ragazzi e ragazze dai 6 ai 12 anni, dalle ore 10 alle 12, i quali impareranno come disegnare la locandina del loro film preferito. È consigliata la prenotazione scrivendo a info@bonobolabo.com. Posti limitati.
FIDO IN AFF
IDO
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IL CAPPUCCETTO ROSSO DELLA “BARACCA” BOLOGNESE
ARTE/2 Alla mostra interattiva di Immaginante ci si veste da Donna Verde di Picasso...
STORIA Al Museo Classis tra i reperti archeologici
Prosegue al Museo d’Arte della Città di Ravenna (via di Roma 13), fino al 31 marzo, la mostra “Verde come”di Immaginante-Laboratorio Museo Itinerante dedicata in particolare ai bambini dai due agli otto anni. Le visite animate per le famiglie, che durano un’ora, sono in programma ogni sabato e ogni domenica nei turni delle 10, delle 11, delle 12, delle 14,30, delle 15,30 e delle 16,30 e il venerdì pomeriggio con un unico turno alle 16.30. A “Verde come” è legata “Verde Lab”, una rassegna di laboratori (tutti da prenotare e del costo di 10 euro a bambino) che riprenderanno i temi della mostra. Il prossimo è in programma domenica 10 marzo alle ore 15 e si intitola “Verde come un vestito”: ispirandosi alla Donna Verde di Picasso, verranno inventati abiti e accessori. Consigliato dai 4 agli 8 anni. Info e prenotazioni: 334-2804710.
Fino a fine marzo, la sezione didattica di Ravennantica propone ogni sabato “Ti racconto Classis: il Museo che non c’era”. Si tratta di visite guidate animate, due percorsi all’interno delle sale del museo Classis di Classe. Sabato 9 marzo (ritrovo alle 15.30 al museo) appuntamento con “Classis e i sui reperti archeologici”: percorso guidato in cui i reperti archeologici fanno rivivere tutti gli snodi principali della storia del territorio, dalla preistoria all’antichità romana, dalle fasi gota e bizantina all’Alto Medioevo. Le attività sono rivolte a bambini dai 6 agli 11 anni, prenotazione obbligatoria allo 0544-473717.
FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 7 AL 9 MARZO MONTANARI via Mattei 30 tel. 0544 451401; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; DANTE via Tono Zancanaro (Lido Adriano) - tel. 0544 496826. DAL 10 AL 16 MARZO ACABA via dei Poggi 82 tel. 0544 61383; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; GUERRINI piazza Garibaldi 7 (Sant’Alberto) - tel. 0544 528110.
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Serata raccolta fondi per l’acquisto di un Ecografo da donare al Centro di Prevenzione Oncologica presso l’Ospedale di Ravenna
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30 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 7-13 marzo 2019
IL LIBRO VINI Tornano le degustazioni alla sala Strocchi Ritorna a Ravenna sabato 9 marzo (al Circolo Strocchi di via Maggiore 71) “Cantine in Città”, l’evento organizzato dal team Di Cantina in Cantina che fa incontrare produttori e consumatori di vino. Protagonisti quindici vignaioli, invitati per l’occasione, con 80 etichette diverse da degustare. Ingresso (dalle 16 alle 22) a 20 euro, in campio dei quali si otterrà un calice per degustazioni libere, una tasca porta calice e un buono di 5 euro che potrà essere utilizzato presso gli stand per l’acquisto delle bottiglie di vino. Su prenotazione effettuabile durante il pomeriggio sarà possibile mangiare i cappelletti del circolo. Per tutta la manifestazione sarà attivo il servizio bar.
LO STAPPATO Voglia d’estate? “Tuffiamoci” nel Cannonau di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Voglia d’estate? Tuffiamoci nella calda Sardegna per assaggiare il “Cannonau di Sardegna Pensamentu” 2017 della “Cantina Sorres”. Un bel rubino brillante con riflessi ancora violacei. Naso pulito, abbastanza fine. Intensità e persistenza. Frutto fresco, nero e rosso maturo con sfumature di noce moscata e macchia mediterranea. Note di fieno greco s’intrecciano a ricordi more, mirtillo, ciliegia, lamponi e prugne. Al palato la freschezza è intensa ma piacevole anche se indice di un vino ancora in evoluzione. Il frutto rosso esalta se stesso tra spezie ed erbe aromatiche. La morbidezza in entrata lascia spazio a un tannino fine e sapido. Un vino ottimo anche se ancora un po’ scomposto. Da bere tra un anno con prelibate carni arrosto.
Tempi di recupero: nuove tendenze in cucina per abbattere lo spreco In un volume del faentino Carlo Catani, riflessioni testimonianze e ricette fra chef, osterie e azdore Nell’epoca dei tempi frenetici del consumo, dell’abuso e dello spreco – e stiamo parlando in particolare del mangiare e bere – si dovrebbero contemplare anche il tempi del recupero. L’esortazione a ritrovare una certa parsimonia nell’utilizzo delle materie prime per la gastronomia, a sfruttare parti vegetali e animali che solitamente vengono buttate nella spazzatura, a riutillizare gli avanzi dei pasti, viene dal faentino Carlo Catani, che su questi temi di grande interesse e attualità ha realizzato un volume, Tempi di recupero, per l’appunto, di oltre 200 pagine. Nell’impresa – che nasce da una lunga serie di incontri da lui ideati e condotti all’osteria della Sghisa a Faenza, dove queste belle e buone intenzioni sono state discusse, sperimentate e... degustate – Catani è stato affiancato da studiosi, esperti e professionisti del cibo come Lisa Casali, Franco Fassio, Martina Liverani, Massimo Montanari e Laura Pozzato. All’interno il libro è ricco come un ottimo piatto, articolato con riflessioni, aneddoti, testimonianze, ricette, dati e consigli. Ben impaginato con belle foto di pietanze (di Andrea Piffari) e simpatiche ma esplicative illustrazioni firmate Andrea Zoli. Tre sono i protagonsiti del percorso esemplificativo delle buone prassi del recupero evidenziate nel lbro che vanno dalla tradizione di azdore romagnole e cuochi di di osterie fino alle sperimentazione di chef creativi, magari anche stellati. Tanti i nomi noti della gastronomia locale e anche dell’alta cucina. Tutti comunque accomunati dalla stessa passione per buono, ma anche il pulito e il giusto (anche nel senso di “antispreco”) che rievocano le parole chiave della missione di Slow Food. Peraltro, Carlo Catani è sempre stato vicino alla filosofia della chiocciolina, fra i fondatori nel 2004 della Università
Alfonsine
9-10 Marzo
FESTA dell’ARROSTICINO e non solo!!!
GONFIABILI TRUCCABIMBI BIRRA ARTIGIANALE MUSICA LIVE ANIMAZIONE Un modo per stare insieme e socializzare divertendosi
Piazza Monti
di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, di cui è stato direttore e con cui ancora collabora. Catani è pure l’inventore di “CinemaDivino” e fra i primi a sostenere l’idea dei foodtruck e del cibo di strada di qualità. Oggi collabora anche con l’associazione regionale “CheftoChef emiliaromagna cuochi”. «I tempi di recupero – spiega l’autore – sono la nostra interpretazione, conviviale e giocosa, dell’attenzione alla sostenibilità. Oggi, troppo spesso scartiamo cose che, attraverso vecchi e nuovi saperi, possono essere preziose per il nostro gusto e per il nostro portafoglio. Il risultato è una va-
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GUSTO / 31 7-13 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI
INTOLLERANZE A Lugo un corso di quattro serate di “cucina senza glutine” L’intolleranza alimentare al glutine è sempre più diffusa, tanto da essere passata da fenomeno marginale ad una vera e propria esigenza per un pubblico sempre più vasto. Sia per rispondere alle esigenze di chi è affetto da celiachia, sia per andare incontro a chi vuole eliminare il glutine dal proprio piano alimentare, Cefal Emilia Romagna ha deciso di scendere in campo con la sua esperienza pluriennale nel settore della ristorazione e lancia il corso “La cucina senza glutine” nella propria sede di Lugo. Il corso si svilupperà in quattro appuntamenti serali, nei quali i partecipanti avranno la possibilità di esercitarsi nella preparazione di cibo fresco di varia tipologia. Dal pane alla pasta, dai dolci da forno a quelli freschi, i corsisti apprenderanno come creare, impastare e cucinare con le proprie mani, sotto l’occhio attendo dello staff docente di Tradizioni di Famiglia, laboratorio certificato dall’Associazione Italiana Celiachia e dalla Asl. La sede del corso sarà in via Provinciale Bagnara n. 30, e gli appuntamenti saranno per quattro mercoledì consecutivi a partire dal 27 marzo alle ore 20. Nel corso dell’ultima lezione, prevista per mercoledì 17 aprile, sarà allestita una degustazione aperta a tutti previa prenotazione. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. I posti sono limitati. Informazioni e prenotazioni al numero 0545 24330 oppure via mail all’indirizzo accoglienzavilla@cefal.it.
rietà più ampia di ingredienti e quindi maggiori occasioni di mescolare e incrociare sapori e creare nuove possibilità per il palato. È questo che fanno i nostri protagonisti, utilizzare le loro conoscenze per tirare fuori il meglio dai prodotti che utilizziamo tutti i giorni. L’intento è quello di stimolare buone pratiche quotidiane, che possano arricchire la vita di tutti, attraverso il miglioramento di ciò che mettiamo nel piatto». Per chi volesse saperne di più Carlo Catani sarà a Ravenna a presentare il suo libro, venerdì 8 marzo alle 18, per un incontro aperitivo alla scuola di cucina “Saperi e sapori”, in Darsena Pop Up. Si può prenotare chiamando la maestra di cucina Rosella Mengozzi al tel. 3481539975.
Azienda Agricola
Longanesi Daniele “Bursôn”
CIBI FERMENTATI
I TREBBI DEL GIOVEDÌ ALL’ECOMUSEO Da giovedì 7 per tutti i giovedì di marzo si terrà l’iniziativa “La zùba sera dal si agl’òt”, trebbi gustosi in fermento all’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo. Obiettivo dei trebbi è aprire una finestra sul mondo dei cibi fermentati, che sono antichi come l’uomo e ai quali oggi la scienza riconosce effetti positivi sulla salute. Introdurrà i trebbi una piccola parte teorica per comprendere l’importanza dell’equilibrio della flora intestinale e illustrare le ricette per una corretta fermentazione casalinga. Le serate, con inizio alle 18, saranno condotte dalla studiosa Mariella Dalpozzo (foto) e Federico Scudellari, giovane chef che collabora con Slow Food. Questi gli appuntamenti in programma. Il 7 marzo “Cavoli nostri, facciamo la giardiniera, contorno ideale, gustoso e salutare”. Per questa prima serata i partecipanti sono invitati a portare un vasetto di vetro con tappo per la conservazione e un coltello da verdure. Ciascuno porterà a casa la propria preparazione, la dispensa e la ricetta; 14 marzo “Kefir di latte: yogurt e formaggio spalmabile a basso contenuto di lattosio, e con una miniera di fermenti lattici vivi, utilizzabile in mille modi fantasiosi, sia dolce che salato”; 21 marzo “Trebbo di primavera con spumantino di fiori eduli e quale loveria a tema”; 28 marzo “Pagnottelle, cracker e biscotti con farine di grani antichi e salsine fermentate”. Costo: 12 euro a serata. Prenotazione obbligatoria allo 0545 47122 e a erbepalustri.associazione@gmail.com.
COSE BUONE DI CASA Dalla Toscana ecco il Peposo, gustoso piatto senza grassi di Angela Schiavina
Sono tornata dalla Toscana, dove ho mangiato il Peposo e l’ho apprezzato molto. Da notare, cosa non da poco, che siamo di fronte a un gustoso piatto “dietetico”, privo di grassi e soffritti. Ingredienti: 1 kg di muscolo di chianina; 1 lt di Chianti o di altro vino rosso toscano; 20 chicchi di pepe nero; 5 spic-
chi d'aglio vestito; pane toscano a fette; un mazzetto composto da salvia e rosmarino; sale; brodo di carne (serve durante la cottura se la salsa si addensa troppo); patate bollite per contorno. Preparazione: in una capace pentola di coccio, disponete il muscolo tagliato a cubetti non troppo piccoli. Aggiungete gli spicchi d'aglio non pelati, il sale, il mazzetto di odori e il pepe. Coprire con il vino e far cuocere a calore moderato, in forno o sul fornello, fino a che la carne non risulti estremamente morbida (almeno 3 ore). Tostate le fette di pane, in forno o sulla griglia, versateci sopra il peposo e servire subito. Accompagnate con le patate bollite, belle fumanti.
BURSÔN ROSATO BRUT TIPOLOGIA Spumante rosato brut metodo Martinotti VITIGNO Uva Longanesi ZONA DI PRODUZIONE Boncellino di Bagnacavallo
Ristorante Naturale
Cucina etica, vegana e biologica
VINIFICAZIONE In rosato AFFINAMENTO 6 mesi in bottiglia GRADO ALCOLICO 12% vol.
Produzione e vendita vino BAGNACAVALLO (Ra) Via Boncellino, 114 tel. e fax 0545 64224 cell. 339 3046703 dlonganesi@email.it www.longanesiburson.com
COLORE Rosa tenue PROFUMO Frutto intenso ABBINAMENTO Ottimo come aperitivo, piatti di carni bianche, pesce, gamberi SAPORE Morbido, fresco fruttato, bollicina fine TEMPERATURA DI SERVIZIO 4/6 gradi
A pranzo menu con primi piatti e piatti unici, buffet per insalate e verdure e buffet di dolci
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RAVENNA&DINTORNI 7 marzo 13 marzo 2019
INNOVAZIONE
I comuni più smart della provincia premiati a Bologna A vincere nelle varie categorie Alfonsine, Bagnara, Cervia, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno e l’Unione della Bassa Romagna L'Opificio Golinelli di Bologna ha ospitato recentemente la cerimonia di premiazione della prima edizione di SmartEr Race, il premio per le città “smart”, un riconoscimento che la regione Emilia-Romagna, tra le più digitalizzate d’Italia, ha conferito alle comunità che maggiormente si sono distinte per l’innovazione digitale. Ben 5 i Comuni della provincia di Ravenna che si sono aggiudicati i premi per le categorie di riferimento, su 33 finalisti regionali: Bagnara e Sant’Agata sul Santerno (comuni di pianura con meno di 5.000 abitanti), Alfonsine e Massa Lombarda (comuni di pianura fra 5.000 e 15.000 abitanti) “per lo sviluppo integrato di innovazione, infrastrutture e inclusione digitale, nell'ambito di una vision strategica di integrazione con gli altri comuni del territorio”; Cervia (comuni di pianura con meno di 15.000 abitanti) “per l'innovazione della città in ottica sostenibile ed aperta alla partecipazione dei cittadini”. A premiare i rappresentanti delle comunità l’assessore Raffaele Donini. «Siamo in gara per portare tutto il territorio a competere con le aree più evolute d’Europa – ha affermato – “SmartEr” individua le aree su cui investire e quelle in cui ci sono maggiori differenze. Nei prossimi anni conti-
nueremo a lavorare per garantire banda ultra larga su tutto il territorio (entro il 2019 oltre cento cantieri in cento comuni), aumentare i punti Wi-Fi ad accesso libero e gratuito (oggi sono 6700), le competenze digitali per giovani ed adulti dovranno essere la priorità di intervento come anche la semplicità nell’accesso ai servizi pubblici. Un futuro possibile se si lavora insieme come comunità regionale». Premiate anche 3 Unioni di Comuni, tra cui quella lughese della Bassa Romagna (oltre all’Unione dei Comuni Valle del Reno, Lavino e Samoggia, Unione Reno Galliera e una menzione speciale al Comune di Bologna). L’indagine, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Agenda Digitale in collaborazione con Ervet, EY e Lepida e con il patrocinio di Emilia-Romagna Anci, è nata con l’obiettivo di favorire e misurare la progressione verso l’obiettivo di portare il territorio al 100 percento di digitale con zero differenze tra luoghi, persone e città. A essere premiati, infatti, 3 Unioni di Comuni e 16 Comuni (sui 331 misurati nel 2018) che hanno maggiormente contribuito alla diffusione digitale sul territorio, suddivisi in 6 categorie, in base al punteggio più alto secondo SmartER, un indice sintetico di misurazione della “smartness” del territorio.
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RAVENNA ZONA PISCINA COMUNALE L’indice SmartEr è elaborato sulla base di 131 indicatori, con lo scopo di valorizzare le strategie e le azioni di tutto il territorio indirizzate all’obiettivo di coniugare innovazione tecnologica con la sostenibilità ambientale e collaborazione civica. Marco Mena, che per EY cura lo Smart City Index e ha supportato la Regione nella rilettura per strati degli indicatori di SmartEr, commenta: «abbiamo rielaborato per l’occasione gli oltre 480 indicatori dello Smart City Index 2018 di EY, secondo una vista regionale. E abbiamo evidenziato che l’Emilia-Romagna è al primo posto, tra le regioni italiane, per il livello di smartness raggiunto dalle sue città e si posiziona davanti alla Lombardia e all’Umbria. L’Emilia-Romagna emerge nella sensoristica, nella delivery platform, nei servizi e nella vision & strategia, mentre nelle infrastrutture è seconda solo alla Lombardia. La regione risulta invece più debole in tema Smart Citizen e Smart Economy: i risultati indicano che occorre lavorare in particolare sulla riduzione dell’inquinamento e l’incentivazione delle Pmi innovative e delle startup». «L’Agenda Digitale dell’Emilia Romagna allarga il suo campo di azione e individua attraverso SmartEr le priorità del prossimo futuro, prima fra tutti quella delle competenze e del capitale umano – ha dichiarato Dimitri Tartari, coordinamento Agenda Digitale Emilia-Romagna –. Con SmartER abbiamo a disposizione oltre 130 indicatori per ognuno degli oltre trecento comuni della regione, un enorme mole di informazioni che diventano patrimonio dell’intera comunità delle amministrazioni regionali».
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Appartamento con ingresso indipendente al 1° ed ultimo piano. Soggiorno, cucina, bagno e zona notte nel piano sottotetto, Ampio terrazzo. Minime spese condominiali. Rif. RA 580SM € 79.000,00
Grande appartamento in palazzina da 8 unità al 2° piano senza ascensore, composto da ingresso, soggiorno con balcone, cucina abitabile con balcone, bagno, 2 letto matrimoniali grandi, ripostiglio. Da rimodernare. Al piano terra completo di GARAGE ed AMPIA CANTINA. Risc. centrale a gestione autonoma dei consumi. Cl. energ. "G" - Ep. 187 Rif. 0467 € 88.000 tratt.
PIANGIPANE Villetta abbinata in corpo da 3, a PIANO TERRA con carinissima mansarda, recente, tenuta benissimo. P.T.: sogg. con comoda cucina a vista e bellissimo tetto in legno, il tutto affacciato sul giardino, ampio disimp., bagno, letto matrim., corte posteriore pavimentata con zona pranzo e con posto auto; dal sogg. si sale al soppalco/mansarda illuminato ed arieggiato con 4 velux elettriche con sensore pioggia, con una matrim., studiolo e a zona relax con vasca in appoggio e lavandino. Classe "E" - Ep. 204 - Rif. 0490 € 145.000
20 anni al vostro servizio
AD.ZE PARCO TEODORICO
Appartamento spazioso e luminoso in buono stato d'uso, di ampia metratura: ingresso, soggiorno e cucina abit. tutti e due affacciati sul terrazzo, bagno, 2 letto grandi (15 e 13,5 mq.), loggia, cantina e garage. 3° piano con ascensore. Interessante, di metratura comoda, completo di cantina e garage oltre ad area park e ampio giardino condominiale ideale per bimbi, in buono stato d'uso, a modica cifra. Libero. Cl. energ. "F" - Ep. 180 Rif. 0239 € 73.000
RAVENNA ZONA DARSENA
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AD.ZE OSPEDALE In scala di sole 5 unità appartamento in ottimo stato, al piano rialzato, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto matrimoniali, 2 cantine. Risc. aut. giardino condominiale. Minime spese condominiali. (F/318,08) Rif. RA 518 € 130.000,00
SAN MICHELE Appartamento al piano primo ed ultimo. Ingresso su soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto (matrimoniale e singola), bagno, 2 balconi, garage di mq. 32. Ottimamente tenuto. Impianti autonomi. (D/96,10) Rif. RA 583 SM € 135.000,00
GODO In contesto recente, appartam. 1°P. ed ultimo con ingresso indip.: soggiorno con angolo k. , ampio bagno finestrato, disimp. notte, 2 letto (matrim. + sing.), balcone e splendida mansarda con travi a vista (altezza max 2.30) ideale zona studio o 3a letto. Al p. interrato ampio garage. Impianti autonomi. (C/71,87). Rif. RA580G € 160.000
SAN BIAGIO Monolocale con cucinotto separato e cantina. Entrata su ingresso attrezzato di armadi a muro, ambiente unico giorno/notte, cucinotto separato con balcone, bagno, cantina. Ottimamente tenuto. Ideale anche come investimento da mettere a reddito. (G/338,40). Rif. RA572 € 82.000
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RAVENNA&DINTORNI 7 marzo 13 marzo 2019
BORSINO IMMOBILIARE RAVENNA
UNIVERSITÀ
Un milione di euro dalla Regione per il Centro Ricerche Ambientali Gli spazi di Marina di Ravenna saranno destinati allo sviluppo del Tecnopolo Il progetto si articola su due temi: rifiuti e tecnologie sostenibili per il mare Il progetto “Ambiente, Energia e Mare: potenziamento e internazionalizzazione del Tecnopolo di Ravenna” da realizzare nel complesso immobiliare dell’ex centro ricerche ambientali di Marina di Ravenna, in via Ciro Menotti 48, ha ottenuto da parte della Regione Emilia-Romagna la totalità del finanziamento richiesto classificandosi primo nella graduatoria. La somma riconosciuta corrisponde a circa un milione di euro su un budget complessivo di 1.250.000 euro. Il progetto presentato dall’Università di Bologna e dal Comune di Ravenna propone il rafforzamento del Tecnopolo di Ravenna gestito dalla Fondazione Flaminia, tramite la costituzione di un Centro a Marina di Ravenna, i cui spazi saranno destinati ad attività di ricerca industriale e innovazione in collegamento con istituti internazionali, e a servizi per imprese, start-up e spin-off innovative. L’intervento si configura come estensione del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare e Energia (Ciri Frame) dell’Università di Bologna, e si articola su due componenti: “Fpc@Unibo” in collaborazione con Fraunhofer, che opererà sulla gestione e valorizzazione dei rifiuti e sull’approvvigionamento energetico futuro, e “TecMa@Ra”, che si propone come punto di
riferimento per la ricerca e l’innovazione delle tecnologie sostenibili per il mare e per la gestione costiera. L’intervento riguarderà l’adeguamento e allestimento dell’edificio “Centro Ricerche Ambientali” di Marina di Ravenna (foto), acquisito di recente alla cifra di 150 mila euro dal Comune di Ravenna. La scelta del potenziamento del Ciri Frame nella sede di Marina di Ravenna è collegata alle caratteristiche del territorio ravennate altamente industrializzato (chimica e energia), alla vicinanza al mare e alla presenza dell’infrastruttura portuale, che potrà trarre vantaggio da un Centro che funge da piattaforma dimostrativa per nuove tecnologie, in cui “le due componenti opereranno in maniera sinergica, fornendo soluzioni innovative nel quadro dell’economia circolare, della crescita blu sostenibile e dell’ingegneria verde”. Ora verrà costituita una associazione temporanea di scopo tra Comune e Unibo necessaria alla firma della convenzione con la Regione e quindi all’erogazione del finanziamento.
Valori 2018 compravendite e affitti zona Ponte Nuovo
Valori 2018 compravendite e affitti frazione Classe
Valori 2018 compravendite e affitti Borgo Montone
PREZZI STABILI A CLASSE E BORGO MONTONE Secondo i dati raccolti nel “Rapporto 2018 del Mercato Immobiliare di Ravenna e provincia”, pubblicato da Fimaa/Confcommercio, dopo gli elevati valori di Centro Storico e San Biagio e il calo registrato tra San Rocco e il Borgo Nuovo, da registrare una certa stabilità dei prezzi nelle zone di cintura della città. Le quotazioni in tabella sono state elaborate dall’ufficio Studi Fimaa di Ravenna.
RAVENNA SERVIZI Marina Romea (Ravenna) viale degli Ippocastani 102 tel. 0544.446910 - ravennaservizi@libero.it www.ravennaservizi.it
MARINA ROMEA Vicino al lungomare, appartamento al piano terra composto da giardinetto fronte/retro, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, camera matrimoniale. Utenze autonome. Ottimo investimento. Classe energetica in corso. Rif. MR10503 € 99.000 tratt.
MARINA ROMEA Appartamento 3° e ultimo piano con ascen., in residence ben tenuto e in posizione centrale: soggiorno con ang. cott., disimp., bagno, camera matrim., cameretta per letto a castello. Terrazzo con barbecue ed attrezzato con fornello. Utenze autonome, aria condiz., posto auto. Cl. en. in corso. Rif. MR10507 € 115.000 tratt.
MARINA ROMEA Appartamento ristrutturato al terzo ed ultimo piano in residence con ascensore, rivolto ad est, composto da: soggiorno con angolo cottura in nicchia, cameretta con letto a castello, disimpegno, camera matrimoniale, bagno. Ampio terrazzo. Arredato.Classe energetica in corso. Rif. MR10497 € 120.000 tratt.
MARINA ROMEA Villa abbinata, in zona di pregio, con vista valle, composta da: ampio giardino, porticato, ampio soggiorno con cucinotto in nicchia, ripostiglio. Al primo piano due camere matrimoniali, bagno e balcone. Sottotetto con buona metratura come pure in altezza, utilizzabile come si desidera. Classe energetica in corso. Rif. MR10509 € 249.000,00 Prezzo trattabile
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RAVENNA&DINTORNI 7 marzo 13 marzo 2019
CONSUMATORI CONSAPEVOLI
Non fatevi spaventare da fatture e bollette troppo vecchie Capita spesso alla nostra associazione di consumatori di tutelare associati che ricevono richieste di pagamento per fatture emesse molti anni precedenti e addirittura indirizzati a parenti deceduti da tempo e che esercitavano attività che si sono esaurite alla loro morte. Lo stesso edificio che conteneva un negozio o un’attività artigianale è divenuto un’abitazione con contratti diversi di servizi per la casa. È vero che può esistere una responsabilità dell’erede per debiti riferiti a beni che si acquisiscono, però nel caso preso in esame in particolare dalla nostra associazione l’invio di fatture per un ammontare di circa 2.000 euro per consumi di una cessata attività commerciale non sono esigibili in quanto sono trascorsi oltre cinque anni dall’emissione. Pertanto la nostra associazione ha sia respinto il pagamento richiesto al nostro associato, sia negato l’invito di uno studio legale alla stipula di una convenzione assistita ex art. 3 del D.L. 132/2014 convertito in L. 162/2014, in quanto non applicabile per avvenuta prescrizione. Occorre a questo punto ricordare che nuove disposizioni di legge consentono di respingere dal primo marzo 2018 bollette della luce elettrica emesse da oltre due anni. Si attende un nuovo regolamento per il consumo del gas per l’anno 2019 e relativamente alle bollette dell’acqua emesse da oltre due anni per l’anno 2020. Queste norme sono motivate per impedire l’emissione di fatture esagerate per il costo ai danni del cittadino consumatore, per abbattere il numero di contenziosi legali tra i gestori e gli utenti e per consentire un controllo più ravvicinato nel tempo. È però opportuno che nelle inevitabili controversie il cittadino consumatore sia in possesso di una documentazione la più ampia possibile e quindi oltre i due anni per giustificare eventuali ricorsi nei riguardi dei fornitori dei servizi.
a cura di Codici Ravenna, consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento il giovedì dalle 10 alle 12, via Sarti 5, tel 0544 35183 - carlobenelli@alice.it
AGENZIA RUBBOLI Ravenna, Circ. San Gaetanino n. 88 tel. 0544 455222 www.immobiliarerubboli.com Agenzia Immobiliare Rubboli
AGENZIA FUTURA Ravenna, V.le della Lirica 61 - 4° P. int. 40 tel. 0544.404047 - fax 0544 406721 www.agenziafuturasrl.it
ZONA VIALE GALILEI In zona tranquilla e di recente costruzione, villetta trifamigliare d'angolo ottimamente tenuta con giardino su 2 lati attrezzabile; ingresso, confortevole living di circa mq. 30 con cucina a vista e accesso diretto al giardino ottimamente piantumato, 2 bagni, 3 letto, 3 spaziosi balconi, sottotetto (H.1,80 al colmo) completam.rifinito e finestrato, splendida taverna seminterrata con cucina separata (tot. mq. 50 calp. circa), ripost., garage. Scuroni blindati. Tutti i servizi nelle immediate vicinanze. Certif. Energetica in fase di realizzo Rif. Sito 73 € 338.000
ZONA PARCO SAN GIUSEPPE In piacevolissimo contesto residenziale recentissimo, bellissima villa bifamigliare con zona giorno in affaccio sull'ampio giardino su 3 lati, ottimamente piantumato e curato. Ampio living (mq. 53 ca poss. di cucina separata abit.), 4 letto (di cui 2 in mansarda ), 3 bagni finestrati, ampia loggia e terrazzo accessibili dalla letto padronale, portico e ampio gazebo attrezzabile per il periodo estivo, ripost./lavand., ricovero attrezzi, 2 posti auto. Risc. a pavimento, aria condiz., allarme, cancelletti di sicurezza, soffitti zona notte e tetto mansarda, in legno sbiancato, pred. pannelli solari e fotovoltaico. Ottime le rifiniture. Zona tranquilla di esclusivo traffico locale, con tutti i servizi presenti nelle immediate vicinanze. Certificato in fase di realizzo. Rif. Sito 85 PRE € 460.000
ZONA VIA FAENTINA In palazzina di sole 2 unità, bellissimo appartamento ottimamente rifinito, 1° piano ed ultimo, con ingresso indipendente: salone, cucina abitabile con camino, 3 letto (matrim. e 2 doppie), 2 bagni finestrati, 2 terrazzi abit. (uno nella zona giorno e uno nella zona notte); sottotetto rifinito, con accesso da scala a chiocchiola. Garage. Riscaldamento autonomo. Impianti a norma. Infissi con doppi vetri. Videocitofono. Nessuna spesa condominiale. Ideale anche per famiglie che necessitino di spazi ampi senza rinunciare ad un contesto abitativo curato nei dettagli, sobriamente elegante e non banale. Certificato in fase di realizzo. Rif. Sito 17 € 380.000
FORNACE ZARATTINI
CLASSE
RAVENNA, SAN ROCCO 2
Delizioso bilocale con ingresso indip. completamente arredato, 1°P., composto da sala con angolo cottura, camera matrim., bagno, disimpegno e soppalco. Travi a vista, zanzariere. Termo autonomo, aria condizionata. Piccolo giardino esclusivo. Rif. RA3316 € 159.000
Vendesi in zona di poco transito veicolare vendesi bilocale al p. 2°, completamente arredato. Composta da soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno, ampio balcone. Posto auto, 2 cantine. Risc. autonomo. Rif. RA3433 € 125.000
Assolutamente non banale e ricca di raffinati particolari in stile country chic , si propone deliziosa casetta su 2 livelli abbinata ai lati: ampio living con cucina a vista con accesso diretto al piccolo ma grazioso e intimo giardinetto in proprietà, ripost./dispensa, spaziosa letto matrimoniale dove poter ricavare anche l'angolo studio, ampio bagno finestrato con doccia, cantina esterna anche uso lavanderia. Zona e contesto molto tranquilli e ben disimpegnati dalla viabile Via Faentina. Tetto in legno sia a Piano Terra che 1°- Impianti a norma - aria condizionata - tutto autonomo senza spese condominiali. Ideale per chi ama vivere confortevolmente in un ambiente caldo e accogliente, ricco di dettagli non comuni. Cert. Energ. F Ep. 195,96 Rif. Sito 61 € 138.000
ZONA COMET Bellissimo bilocale con ampia zona giorno con affaccio su balcone, 1 letto matrimoniale, bagno finestrato con doccia, armadio a muro zona notte, ripostigli; posto auto coperto. Risc. autonomo. Impianti a norma. Aria condizionata. Certif. Energ. D Ep. 145,96 Rif. sito 25 €120.000
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RAVENNA, CENTRO STORICO VICINANZE VIA CERCHIO
Appartamento 1°P. composto da soggiorno, cucina abitabile con ripostiglio, camera matrimoniale, camera singola, bagno, balcone. Riscaldamento aut. e aria condizionata. Da rimodernare. Rif. RA3437 € 138.000
Ottimo appartamento al P.T. composto da soggiorno con cucinotto aperto, 2 letto, 2 bagni. Cantina in comune per deposito bici. Attualmente affittato con reddito interessante. Arredato. Rif. RA3431 € 180.000
Bel bilocale di recente costruzione, ottimamente tenuto, con ingresso e giardino indipendenti. Sala con angolo cottura, letto matrimoniale, bagno finestrato con doccia, armadio a muro nel disimpegno notte. Loggia con ripostiglio. Garage. Riscaldamento autonomo. Doppi vetri. Aria condizionata. Zanzariere. Vendesi parzialmente arredato. LIBERO VELOCEMENTE! Certif. Energ. D Ep.123,48 Rif. Sito 80 € 135.000
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GECO’S IPERCASE tel. 0544 502072
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FUSIGNANO Appartamento in palazzina di recente costruzione, p. terra con giardino in uso esclusivo: ampio soggiorno con zona cucina, ripost., bagno, letto matrim. Luminoso e in zona molto tranquilla. Posto auto. Risc. aut. Libero. Cl. energ. “D” ep. 112
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Ravenna, via Santucci 36 (zona Nullo Baldini) tel. e fax 0544.219628 www.gecosravenna.it
CAMPAGNA DI MEZZANO Casa indip. recente su lotto di 1200 mq ca. composta da ingresso, salone con camino, lavand., 2 bagni, portico, 2 camere matrim. Mansarda abitabile di ampie metrature. Adatta anche per creare un appartamento con bagno regolare. € 260.000 Rif. RA3271
ZONA SAN MICHELE Casa singola su lotto di mq 560 circa, disposta tutta al piano terra, con servizi, garage e cantina in corpo staccato. La casa attualmente si compone di: Ingresso, soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, ripostiglio e bagno finestrato. Possibilità di ampliamento per un totale di circa 350 mq. DA VEDERE!! LIBERA SUBITO!! Classe energ. “G” € 110.000,00 Rif. 4300/R
SAN BARTOLO: OCCASIONE!!!! Villetta a schiera ottimamente conservata con giardino fronte/retro con barbecue e porticato, ampio garage e cantina. Soggiorno, cucina e tinello, 3 camere da letto, 2 bagni, ripostiglio e 4 balconi. Classe energetica “G” - Ep: 335,06 € 225.000,00 Rif. 4290/R
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SANT’ANTONIO In zona residenziale a due passi dalla città, in piccolo contesto di recente costruzione, porzione di casa al 1° piano ed ultimo. Ingresso indip., giardino esclusivo, terrazzo abit., ingresso, ampia sala, cucina abit., 2 letto, bagno e ampia mansarda. Ottimo € 170.000 stato d’uso. Cl.en. in lav.
CLASSE XX Splendida villa d’angolo, ottimamente rifiniXX ta, contesto recente; p.t. soggiorno con camino, cucinotto, lavanderia, cantina, 2 ampi porticati, giardino d’angolo; 1°p. camera matr. con bagno e balcone, camera singola, studiolo, bagno; ampio sottotetto abit. con tet€ XXXX to in legno termoventilato. Clima, antifurto, zanzariere, inferriate, posto auto. Classe “E” Rif.HH300 € 305.000 - Ep. 220,02
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SAN MICHELE In strada tranquilla e poco trafficata, si propone in vendita casa singola con giardino privato. L'immobile, in buono stato d'uso, si compone di soggiorno con caminetto, cucina abitabile, tre camere da letto, due bagni finestrati, balcone e garage. Classe energetica “G” € 220.000,00 Rif. 4341/R
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FORNACE ZARATTINI XX Casa abbinata ad un lato, completam. ristrutXX turata, con garage e giardino, suddivisa in 2
MARINA ROMEA Villa abbinata, in zona di pregio, con vista valle, composta da: ampio giardino, porticato, ampio soggiorno con cucinotto in nicchia, ripostiglio. Al primo piano due camere matrimoniali, bagno e balcone. Sottotetto con buona metratura come pure in altezza, utilizzabile come si desidera.
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