FREEPRESS n. 849
13-19 FEBBRAIO 2020
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •
NUOVE CHIUSURE Imprese in provincia ai minimi storici Mai così poche aperture in un anno
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460
13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
ERGONOMIA E BENESSERE
LE AZIENDE INFORMANO
Eureka: è il momento di cambiare sonno e dormire meglio A Ravenna il nuovo showroom per la qualità del nostro riposo In via Panfilia, il gruppo Ergostudio Arka/Eureka propone un nuovo approccio per valutare quale materasso sia più adatto secondo abitudini e caratteristiche psicofisiche. E offre sedute e accessori ergonomici per contrastare posture scomode sul lavoro e a casa Eureka è un'esclamazione gioiosa, sottolinea che si è risolto un problema difficile e complesso. Ed è il nuovo approccio proposto dal gruppo Ergostudio Vivi meglio dove sei - e del nuovo marchio Eureka per l'ergonomia e il benessere nato a Ravenna, con personale qualificato, uno show room di prodotti di qualità, con l'obiettivo di trovare soluzioni per il benessere delle persone, in particolare durante il riposo. Garantirsi un sonno benefico, un riposo giusto per i nostri ritmi vitali non è sempre una condizione spontanea e semplice da conquistare. Dipende da molti fattori psichici e fisici che hanno a che fare anche con la postura e l'ergonomia (l'interazione fra il corpo umano e oggetti artificiali) e che sono influenzati non solo dalla nostra vita quotidiana ma anche dagli ambienti e dagli strumenti che abbiamo a disposizione per riposare, a partire dalla rete, dal materasso e dal guanciale. Andare a letto e adagiarsi in un materasso qualsiasi, non adatto alle nostre caratteristiche fisiche e ai nostri bisogni di relax può compromettere la qualità del riposo, della salute e dell'umore. Un buon riposo, sufficientemente lungo e continuativo, soprattutto di notte, è legato al peso, all'altezza, alle posture che assumiamo durante il sonno, all'attività che abbiamo svolto durante il giorno ma anche al tipo di materasso che utilizziamo abitualmente. Ad esempio, un sostegno troppo rigido crea punti di pressione nel nostro corpo e limita la circolazione, mentre uno troppo morbido rischia di non sostenere correttamente la colonna vertebrale, provocando l’insorgere del cosiddetto mal di schiena. Per questo è importante scegliere il letto e il materasso più congeniale alle nostre caratteristiche personali rivolgendosi a specialisti del sonno e dell'ergonomia come i consulenti Eureka per conoscere i tanti prodotti di alta qualità disponibili nello show room di via Panfilia 45/47. Si tratta in particolare di materassi in materiale “memory” (che si adatta all'impronta del nostro corpo) o a molle di ultima generazione, oppure ibridi (memory più molle) delle marche “Simmons”, “Doimo”, “Nocte”. Una varietà di prodotti orientati a molteplici esigenze che favoriscono un sano riposo anche per le loro qualità anallergiche e antiacaro. La filosofia di Eureka è ascoltare quanto e come dormono le persone, verificare quale tipologia di materasso è stata utilizzata finora, consigliare il cliente verso una scelta di acquisto equilibrata e consapevole per ritrovare o migliorare il benessere di un sonno tranquillo. Peraltro Eureka non tratta solo prodotti per il buon riposo ma anche per il benessere psicofisico durante il lavoro, il tempo libero, la vita quotidiana. Parliamo di sedie, poltrone, sgabelli, tavoli e tanti accessori progettati e fabbricati con la massima accuratezza ergonomica, per eliminare o contenere posture dannose, fatica, stress e stanchezza. Fra i tanti modelli proposti da sottolineare, anche per la qualità del design scandinavo, le sedute della rinomata serie Varier. Eureka oggi fa parte del gruppo Ergostudio assieme allo storico marchio Arka, che si occupa di mobili e complementi d'arredo di alta qualità e progettazione d'interni, sempre con uno show room e professionisti nel campo dell'interior design.
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PUNTI DI VISTA / 3 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
L’OPINIONE
L’OSSERVATORIO
6 ECONOMIA RUSTIGNOLI CONFERMATO PRESIDENTE DEI BAGNINI
Chi ci mette la faccia per la strage nella valle della Canna? di Andrea Alberizia
Il prezzo da pagare è stato migliaia di morti concentrate in poche settimane, una strage insomma, ma almeno pare che la lezione sia stata imparata. È notizia dei giorni scorsi che le istituzioni competenti intendono intervenire a partire dal prossimo mese nella valle della Canna, l’area umida naturale che si sdraia accanto alla statale Romea a nord di Ravenna, per impedire che si ripeta la tragica moria di uccelli accaduta tra settembre e ottobre. Migliaia di volatili, alcuni esemplari di specie protette, sterminati da una intossicazione da botulino. In poche parole la tossina è proliferata nell’ambiente per la mancanza di acqua e il ristagno in alcune parti. Perché quella valle è sì una zona naturale ma circondata da un mondo antropizzato e per questo non è in grado di autoregolamentarsi: per restare viva ha bisogno della mano dell’uomo (leggi istituzioni competenti). Che evidentemente non ha fatto quello che avrebbe dovuto. E ora prova a correggere gli errori commessi. Atteggiamento apprezzabile, anche se non è che fossero mancati segnalazioni e campanelli di allarme per far sì che si prevenisse anziché curare. Ma c’è una cosa che ancora sta mancando: l’assunzione di responsabilità. Il mea culpa. Il metterci la faccia. E non si tratta di (eventuali) responsabilità penali: quelle, se sussistono, le dovrà individuare la magistratura e gli investigatori che sono intervenuti sui luoghi all’epoca dei fatti. Ma a prescindere dal fronte penale, ci sono delle responsabilità che sussistono di sicuro: chiamatele politiche o gestionali, come preferite. E per decidere di sanzionare qualcuno su questo fronte non serve attendere l’autorità giudiziaria. Perché chi governa la cosa pubblica – qualunque giacchetta indossi tra quelle delle tante autorità coinvolte – non può essere esente da responsabilità se parla di tutela ambientale e si dice preoccupato per il cambiamento climatico e propone la conservazione della natura come valore e poi si ritrova a raccogliere cariole di carcasse da incenerire. Non si sono viste dimissioni, non si sono sentite vere e proprie scuse. Almeno una novità significativa c’è stata. La giunta comunale ha deliberato l’assunzione a tempo determinato di un dirigente specialista «per coordinare e dirigere le attività necessarie per l’accrescimento, la corretta gestione, il miglioramento ambientale, il mantenimento della biodiversità e la resilienza delle zone naturali e delle zone verdi, in particolare in rapporto alle necessità legate all’adattamento al cambiamento climatico». Da leggere sembra un bel manifesto green. Staremo a vedere.
Quante pippe per una tomba
10 PRIMO PIANO MAI COSÌ POCHE IMPRESE: DATI E COMMENTI
di Moldenke
16 BIBLIOTECHE IL BILANCIO DELLA CLASSENSE
22 DANZA CENERENTOLA APRE LA STAGIONE DELL’ALIGHIERI
24 ARTE UN OMAGGIO A GALASSI, “PITTORE DIMENTICATO” da pagina
30 INSERTO
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Autorizzazione Gianluca Achilli, Maria Cristina Tribunale di Ravenna Giovannini (grafica). n. 1172 del 17 dicembre 2001 Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Anno XIX - n. 849 Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Editore: Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Edizioni e Comunicazione srl Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Serena Simoni, Adriano Zanni. Direttore Generale: Claudia Cuppi Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Pubblicità: tel. 0544 408312 Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: commerciale1@reclam.ra.it Gianluca Costantini. Area clienti: Denise Cavina tel. 335 Redazione: 7259872 - Amministrazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 Alice Baldassarri, redazione@ravennaedintorni.it amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola
PRONTI PER IL TELEMATICO?
Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB
Entusiasmante, a volte, il dibattito, a Ravenna e dintorni. Prendete la tomba di Dante. Ci sono stati mesi di polemiche, in passato, per il numero dei suoi visitatori. Sul serio. Cioè, sui giornali, in consiglio comunale, in comunicati inviati alla stampa, si parla di quante persone si fermano a dare un'occhiata a una tomba. Il picco fu raggiunto qualche anno fa quando venne scoperto che i numeri il Comune li dava grazie a una conta a occhio di un custode, che attraverso un monitor contava appunto col ditino il numero di visitatori della tomba. Che nel 2015, per esempio, erano risultati essere 536mila, quasi 1.500 persone al giorno quindi, pensate che bello. Ma già l'anno dopo, pensando forse di aver un pochino esagerato, il custode ne contò solo 365mila. E via nuove polemiche. Tanto che nel 2017 il Comune inizialmente preferì proprio non divulgare i dati, nell'attesa di installare una telecamera conta persone, per contare appunto 'sti poveri cristi che si fermano a vedere una tomba. Che poi è stata effettivamente installata. La telecamera oggi dovrebbe contare così quelli che si avvicinano molto all'ingresso, anche senza entrare (spesso non è possibile entrare), quelli che si affacciano o salgono sui gradini. Non quelli che passano in bicicletta, anche se poi mi vien da pensare che magari un turista potrebbe passare in bicicletta e dare un'occhiata alla Tomba, vogliamo proprio non considerarlo? Comunque ecco, a Ravenna abbiamo una telecamera installata appositamente per contare le persone che si avvicinano a una tomba. E finalmente abbiamo così dei dati semi-seri, con il 2019 che si è chiuso con circa 25mila persone in meno rispetto al 2018. E in conferenza stampa il Comune quasi si giustifica dicendo che però per un po' di tempo è stata chiusa per un cantiere una delle strade di accesso alla tomba (che si poteva naturalmente continuare a raggiungere tranquillamente da piazza San Francesco o da piazza Garibaldi, per dire). Ma senza entrare nel merito dei dati, vi sembra normale tutta questa attenzione verso chi si ferma a dare un'occhiata a una tomba, che in quanto tomba si può guardare senza un biglietto d'ingresso? Meglio pensare ai musei, forse. Che al Comune, direttamente o indirettamente, non mancherebbero...
DAL 1 GENNAIO 2020 È OBBLIGATORIO PER TUTTI GLI ESERCENTI L’INVIO DEI CORRISPETTIVI TELEMATICI CHE FA VENIR MENO L’OBBLIGO DI ANNOTAZIONE
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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
DOPO IL VOTO/1
Corsini verso la riconferma in Regione mentre a Faenza si cerca la quadra per il candidato sindaco Tra i nomi l’attuale vice Massimo Isola che in questi anni si è occupato di promozione culturale e turistica della città manfreda Si aspetta la definitiva composizione della giunta regionale del neoeletto presidente Stefano Bonaccini a Bologna, dove tornerà sicuramente ad avere un ruolo collegato al turismo il ravennate Andrea Corsini, anche perché Manuela Rontini, che ha fatto l’en-plein delle preferenze in provincia superando anche il favorito ex e futuro assessore, non ha avanzato pretese e ha deciso di restare in consiglio e lì portare il suo contributo come ha fatto negli ultimi cinque anni (evidentemente in modo peraltro piuttosto apprezzato). Ma certo le sue 7.198 preferenze hanno un valore anche in vista delle elezioni future, soprattutto perché il prossimo appuntamento elettorale sono le amministrative di Faenza dove ancora non ci sono nomi di candidati. E nel centrosinistra non sono mancati momenti di tensione negli ultimi mesi (per usare un eufemismo). Innanzitutto, la frattura con la lista civica che aveva permesso l’elezione del sindaco Giovanni Malpezzi già dieci anni fa e che è uscita dalla giunta e dalla maggioranza. Il suo esponente di spicco, Domizio Piroddi, candidato alle Regionali ha ottenuto 700 preferenze, un risultato di tutto rispetto se si considera quello complessivo della lista. E Paolo Cavina, capogruppo della lista civica (che aveva posto un veto sul nome di Manuela Rontini come candidata sindaco), aveva dato la disponibilità a candidarsi a sindaco di Faenza. Nel frattempo, un’altra area del Pd, quella più a sinistra, sta puntando su Massimo Isola, vicesindaco di Malpezzi che in questi anni ha lavorato moltissimo sulla promozione del territorio faentino in termini culturali e turistici (Faenza è uno dei territori cresciuti di più sotto questo profilo). Un nome che potrebbe sicuramente non dispiacere anche alle forze di sinistra che potrebbero allearsi al Pd a differenza di quanto accaduto cinque anni fa, quando l’Altra Faenza si presentò all’opposizione. Ma ora, complice anche l’esito appunto delle regionali, l’area a sinistra del Pd potrebbe stare dentro una coalizione sul modello di Coraggiosa. Anche se, come noto, a
L’ASSEMBLEA Il movimento Fridays for Future dà appuntamento al Dock 61 Assemblea pubblica del movimento ambientalista di Fridays for Future giovedì 13 febbraio alle 19.30 al circolo Arci Dock 61 di via Magazzini Posteriori, a Ravenna per discutere delle iniziative per l’anno 2020.
LA MOSTRA Pedagogia e architetture di regime a Bagnacavallo Lunedì 17 febbraio a Bagnacavallo, a Palazzo Vecchio, sarà inaugurata alle 21 la mostra Colonie per l’infanzia sulla riviera romagnola. Pedagogia e architetture di regime, realizzata dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna in collaborazione con l’Istituto storico di Forlì-Cesena e di Rimini, l’Anpi e il Comune di Bagnacavallo. Contemporaneamente all’inaugurazione della mostra e alla proiezione di filmati Luce dell’epoca, sarà presentato il volume Colonie per l’infanzia nel ventennio fascista. Un progetto di pedagogia del regime (Longo 2019) a cura di Roberta Mira e Simona Salustri, contenente anche saggi di Luca Rossi, Valter Balducci, Giancarlo Cerasoli e Laura Orlandini. Interverranno autori e rappresentanti dell’Amministrazione comunale e dell’Anpi. La mostra sarà visitabile fino al primo marzo nei giorni di sabato e domenica dalle 10 alle 12. Palazzo Vecchio è in piazza della Libertà 5.
Faenza è sempre stata molto forte la parte del Pd di ispirazione cattolica, e anche renziana fino a che Renzi non ha abbandonato il partito, rappresentata in particolare dal senatore Stefano Collina e appunto dalla consigliera regionale Rontini. In tutto questo, sta per affacciarsi sul quadro manfredo anche Italia Viva che, nel frattempo sta invece facendo scintille con il Pd lughese di Davide Ranalli, a riprova che non sarà un elemento silente e facilmente addomesticabile in una coalizione. Insomma, la quadra ancora non sembra trovata del tutto, anche perché chiunque sarà il candidato (nomi di donne al momento non ne sono circolati, al di là di quello di Rontini) avrà bisogno di un sostegno largo per battere una Lega che a Faenza è storicamente parecchio agguerrita e che già cinque anni fa perse lo scontro con Malpezzi per una manciata di voti al ballottaggio. (fe.an.)
DOPO IL VOTO/2
La Pigna immagina una nuova compagine di centrodestra in vista delle amministrative 2021 di Ravenna La lista civica all’attacco dell’ex candidato sindaco Alberghini guarda con interesse ai «nuovi interlocutori» all’interno della Lega e ribadisce l’importanza dell’impronta civica, sul modello di Forlì La sconfitta alle regionali del centrodestra, più che mai convinto questa volta di poter portare a casa lo storico risultato della vittoria, sta avendo ripercurssioni anche nel consiglio comunale di Ravenna. Dopo l’addio al gruppo della Lega di Massimiliano Alberghini – che è tornato al “gruppo misto” e quindi alla figura di “civico” con cui si era candidato nel 2016 portando al ballottaggio De Pascale – Alberto Ancarani ha chiesto una verifica della coalizione che si era presentata unita appunto alle ultime amministrative, parlando già di allargamento anche ad altre forze. Nel frattempo è intervenuta la lista civica La Pigna, alternativa al Pd, vicina a posizioni di centrodestra ma spesso in netto contrasto con il resto dell’opposozione di Palazzo Merlato. Sulla loro pagina Facebook scrivono: «In previsione delle elezioni comunali di Ravenna del 2021, è indispensabile creare ex novo un’alleanza forte e credibile, con un program-
ma concreto che abbia come obiettivi principali, la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità ravennate». L’attacco ai colleghi è diretto: «La coalizione che ha perso le elezioni del 2016 e che in questi anni ha dimostrato tutti i suoi limiti è ormai superata. Lo hanno decretato gli elettori anche con il voto delle recenti elezioni regionali, la cui volontà va rispettata». Definiscono “discutibili” le ragioni che hanno portato Alberghini a uscire dal gruppo della Lega e sottolineano che «Lista per Ravenna, sta perdendo pezzi senza sosta e la sua discesa nel consenso dei ravennati, iniziata precipitosamente nel 2016, sembra non avere più freni». Naturalmente, dice La Pigna (e su questo pare effettivamente difficile non concordare) la nuova alleanza dovrà tener conto anche di Fratelli d’Italia. Non solo, Veronica Verlicchi e Roberto Ticchi (consigliera comunale e coordinatore della lista), che avevano apertamen-
to sostenuto alle regionali il candidato leghista Gianfilippo Rolando (anch’egli consigliere comunale), fanno notare come nel Carroccio locale stiano emergendo «importanti nonché credibili interlocutori, forti degli ampi consensi ricevuti nelle ultime elezioni regionali». Il riferimento sottinteso è appunto a Rolando che nel comune di Ravenna ha ottenuto il maggior numero di preferenze, superando anche Samantha Gardin, capogruppo della Lega a Palazzo Merlato, con cui c’erano state numerose frizioni in passato. «Nuovi interlocutori nelle forze di minoranza creano le condizioni per costituire ex novo una forte e credibile alleanza politica e programmatica, che dovrà avere una forte connotazione e impronta civica rappresentata dalla Lista La Pigna» conclude la lista civica, che ribadisce l’importanza di individuare personalità civiche, come accaduto a Forlì dove il centrodestra ha vinto.
SIT-IN Cagnoni a Ravenna: continua la protesta Da Ravenna a Bologna: lunedì 17 febbraio dalle 11 alle 12 si tierrà un sit-in davanti al dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministro della Giustizia in viale Vicini 20 da parte delle associazioni che da novembre protestano per il trasferimento di Matteo Cagnoni, condannato all’ergastolo per aver ucciso la moglie Giulia Ballestri, nel carcere di Ravenna da quello di Dozza. L’intenzione è chiedere spiegazioni su quello che viene ritenuto un trattamento di favore: sarebbe stato infatti Cagnoni stesso a chiedere di essere trasferito, ma il carcere di Ravenna non sarebbe preposto ad accogliere condannati a pene superiori ai 5 anni. A promuovere l’iniziativa Udi, LineaRosa, Dalla parte dei minori e Casa delle donne.
ECONOMIA / 5 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
AGROALIMENTARE
Surgital vuola passare da 86 a 100 milioni di fatturato in 2 anni A 40 anni dalla nascita, l’azienda dei Lavezzola presenta un piano industriale che prevede una trentina di nuove assunzioni oltre ai 340 occupati
La Surgital compie 40 anni e il consiglio di amministrazione approva un piano industriale di sviluppo triennale 2020-2023 che punta a superare già nel 2021 i cento milioni di fatturato (la pprevisione del consolidato di gruppo per il 2019 è di 86 milioni di euro con un aumento del 7 percento rispetto al 2018 e il 40 percento maturato all’estero). Previsti investimenti anche a livello industriale, con il miglioramento della viabilità nelle aree dello stabilimento e in quelle che portano al sito produttivo di Lavezzola. Sono stati aggiunti infatti 4mila metri quadrati ai 28mila attuali della superficie dello stabilimento, con nuove linee di produzione e tecnologie che consentiranno all’azienda di aumentare la capacità produttiva e sviluppare nuove categorie di prodotto – tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 l’ampliamento sarà completato. Nel piano ci sarà anche l’introduzione di nuovo organico, dalle 20 alle 30 persone in tre anni. Il focus del piano industriale è quello di ampliare il presidio in Europa, ma guardando da vicino i mercati target più interessanti come Usa, Canada, alcune aeree del Far East (Singapore, Hong Kong, Giappone) e potenziando inoltre gli investimenti nella penisola araba (Arabia Saudita e Paesi Arabi). Nata quarant’anni fa come piccolo laboratorio di pastai, la Surgital di Lavezzola oggi è la prima azienda italiana produttrice di pasta fresca surgelata, piatti pronti surgelati e sughi in pepite surgelati per la ristorazione, catering e canale bar. L’azienda è guidata da Massimiliano Bacchini, con la madre Romana Tamburini (presidente), il padre Edoardo (amministratore delegato) – che l’hanno fondata nel 1980 – e le sorelle Elena ed Enrica. Oggi l’impresa arriva a produrre ogni giorno 135 tonnellate di pasta fresca, 60mila piatti pronti monoporzione e 8 tonnellate di sughi in pepite, impe-
PORTO In arrivo due medici all’Ufficio sanità per i controlli contro il coronavirus Saranno assunti due medici per l’Ufficio di sanità marittima del porto di Ravenna (Usmaf) che da tempo era alle prese con mancanza di personale e ora deve fronteggiare le maggiori esigenze definite dal protocollo per contrastare la diffusione del coronavirus. Lo rende noto il sindaco Michele de Pascale che ne ha avuto comunicazione dal ministro per la Salute, Roberto Speranza. Il primo cittadino in persona ha trasmesso la comunicazione alla comunità portuale il 10 febbraio intervenendo all’incontro informativo organizzato nella sede della Compagnia portuale per fornire loro importanti indicazioni sulla gestione della questione Coronavirus, per chiarire dubbio dei lavoratori stessi.
BANCHE L’utile netto della Cassa nel 2019 aumenta del 4,16 percento La famiglia Bacchini ha fondato la Surgital nel 1980. Dal 2018 è tornata a possedere il 100 percento delle quote dopo l’acquisto del 16 percento ceduto nel 2013 al Fondo Italiano
gnando oltre 340 dipendenti. Particolare attenzione da parte dell’azienda anche alla sostenibilità ambientale: grazie a un sistema integrato costituito da un impianto fotovoltaico da 1.000 kW/h e da una centrale di trigenerazione a metano con una potenza elettrica di 6.000 kW/h e a una terza centrale elettrica a turbine con potenza elettrica da 600 kW/h, lo stabilimento di Lavezzola è totalmente autonomo nell’approvvigionamento di energia elettrica e nella produzione di vapore e acqua calda per i processi produttivi. Surgital vanta così un risparmio mensile di Co2 pari a 370 tonnellate, equivalente all’anidride carbonica emessa percorrendo in automobile circa 2,5 milioni di km.
Il cda della Cassa di Ravenna Spa ha approvato i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. L’utile dell’operatività corrente della Cassa, al lordo delle imposte, ammonta a 25 milioni di euro (+31,59%). L’utile netto è superiore ai 19 milioni di euro (+4,16% rispetto all’anno precedente nonostante i costi straordinari per i salvataggi di banche concorrenti). All’Assemblea della Cassa verrà proposto la distribuzione di un dividendo lordo in contanti di 0,40 euro per azione. Il conto economico individuale della Cassa del 2019 registra un margine d’interesse di 61,3 milioni di euro (-1,39%), le commissioni nette sono di 53,2 milioni di euro (+15,93%), il margine di intermediazione ammonta a 134,7 milioni di euro (+12,32%), le rettifiche di valore e gli accantonamenti per rischio di credito, sempre prudenti, sono di 41,9 milioni di euro (+38%), iI risultato della gestione finanziaria è di 92,7 milioni di euro (+3,58%), i costi operativi ammontano a 67,4 milioni di euro (-4,65%).
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6 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
SPIAGGE
Rustignoli confermato presidente dei bagnini Il 19 e 20 febbraio la fiera Titolare di uno stabilimento a Punta Marina, rappresenta i duecento colleghi della costa comunale Maurizio Rustignoli è stato confermato presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna, che associa tutti gli oltre duecento stabilimenti balneari del comune di Ravenna, anche per il prossimo triennio. Il titolare di stabilimenti balneari a Punta Marina Terme è stato eletto all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione convocato per i primi adempimenti statutari successivi all'assemblea di rinnovo del cda. Insieme al presidente è stata nominata vice vicaria Bruna Montroni, unitamente agli altri due vice presidenti Ricky De Zordo e Ivan Turci. Il nuovo cda della coop è composto di 15 operatori balneari in rappresentanza dei diversi lidi, di cui 4 operatrici. Nelle prossime riunioni di consiglio verranno nominati gli operatori componenti degli importanti gruppi di lavoro attraverso i quali è articolata la cooperativa: commissione Salvataggio e commissione Acquisti, oltre ai gruppi che, tra gli altri, si occuperanno di erosione e Parco Marittimo. Il consiglio e le commissioni si avvalgono del direttore Riccardo Santoni. Numerosi e di stringente attualità i temi sul tappeto per la categoria: la vicenda del riordino legislativo del settore balneare, la revisione di parti del piano comunale dell’arenile, la lotta all’erosione, l'analisi delle soluzioni legate all'imminente progetto del Parco Marittimo per la riqualificazione degli
RICONOSCIMENTI Classifica Top Job 2020: per i tedeschi di Iqtf Caviro è tra i migliori datori di lavoro in Italia Caviro, storica cooperativa agricola di Faenza, è stata premiata come uno tra i migliori datori di lavoro secondo la classifica Top Job 2020. Il riconoscimento, assegnato dall’Istituto tedesco qualità e finanza (Itqf) in media partner con il quotidiano La Repubblica, è stato pubblicato nell’ambito dello studio sulle eccellenze di welfare aziendale e carriera in Italia che, dall’analisi delle duemila aziende con il maggior numero di dipendenti, ha poi elaborato una classifica finale dove ha inserito le realtà che si sono distinte dal punto di vista economico e qualitativo del lavoro. In particolare, Caviro, si è classificata al quinto posto nel settore Bevande. Per stilare la classifica l’Itqf ha utilizzato il metodo del social listening, ossia la pratica di “ascolto” sul web di tutte le “conversazioni” che fanno riferimento al datore di lavoro negli ultimi 12 mesi, successivamente analizzate per misurare i dati di interesse.
FORMAZIONE Borse di studio per studenti delle superiori grazie alla Bcc ravennate, forlivese e imolese
Maurizio Rustignoli
stradelli, il confronto e le iniziative in vista della prossima stagione. Il primo appuntamento in agenda è la tradizionale Fiera delle imprese balneari programmata per il 19 e 20 febbraio al Pala De Andrè. Sarà una due giorni in cui gli operatori potranno conoscere le nuove proposte dei fornitori del settore.
Si rinnova per il 2020 l’offerta alle Scuole superiori del territorio di un programma di aggiornamento professionale e di mobilità formativa nei paesi europei, nell’ambito del programma Erasmus plus. In prima linea per questo obiettivo opera il partenariato congiunto fra Educazione all’Europa di Ravenna e la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche con sede a Faenza, riproponendo una collaborazione attiva sin dal 2014, che anima un networking territoriale di 16 Scuole superiori. A fianco della Fondazione anche la Bcc ravennate forlivese e imolese e, per il territorio riminese, RomagnaBanca, Credito Cooperativo. Le due Bcc, che operano nei due macro-territori coinvolti, continueranno a sostenere anche quest’anno la Fondazione, co-finanziandola per gli aspetti organizzativi e il piano di comunicazione. Tra il 2017 e il 2019 ciò ha permesso di organizzare iniziative di mobilità europea che hanno visto la partecipazione di 426 persone, con 336 studenti e 90 insegnanti. Anche quest’anno la partecipazione è incoraggiante. Tirocini in imprese europee di durata compresa tra uno e tre mesi, scegliendo tra Francia, Irlanda, Regno Unito, Malta e Spagna, come loro destinazione.
Traslochi nazionali e internazionali
C.A.B. TER.RA. Soc. Coop. Agr. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr.
con autocarri furgonati e attrezzature di sollevamento speciali (elevatori telescopici)
Al servizio di cittadini e aziende
Montaggio e smontaggio pareti attrezzate, uffici ed allestimento fiere
Magazzino per deposito mobili e arredi con box e container Magazzino per archiviazione e custodia documenti
Personale specializzato per montaggio pannelli fotovoltaici
Magazzino per archiviazione e custodia documenti C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).
Gestione magazzini e piazzali Piazzale e magazzino
UN AMICO FORTE COOPERATIVA FACCHINI RIUNITI SOC. COOP. - CO.FA.RI. Via Bacci, 44 - RAVENNA Tel. 0544.452861 Fax 0544.688821 Sezione traslochi: tel. 0544.453632 e-mail: cofari@cofari.it
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ECONOMIA / COOPERAZIONE / 7 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
AGROALIMENTARE
INDUSTRIA
IMPIANTISTICA
Cesac investe 670mila euro per sei nuovi silos
CAMBIO AI VERTICI DI ICEL: LACCHINI NUOVO PRESIDENTE Il numero uno uscente Babini prosegue nel ruolo di Ad
La ditta di Conselice amplia la sede di Medicina
Le difficoltà della scorsa estate possono dirsi superate e Cesac, cooperativa romagnola con sede a Conselice e sei stabilimenti dislocati fra le province di Ferrara e Bologna, può parlare di ritrovata stabilità. Uno scenario positivo suggellato dall’investimento di 670mila euro per sei nuovi silos realizzati nello stabilimento di Medicina (Bologna) e dedicati alla valorizzazione delle partite cerealicole più pregiate conferite dai soci. Le nuove strutture hanno una capacità di 437 metri cubi ciascuno, pari a 340 tonnellate che si aggiungono ai silos esistenti che possono contenere 7.200 tonnellate di prodotto. Lo sforzo complessivo messo in campo da Cesac è di 670mila euro di cui 234mila finanziati nell'ambito della misura 4.2.01 del Prsr che prevede risorse per investimenti rivolti ad imprese agroindustriali in approccio di sistema ed investimenti in innovazioni tecnologiche nel settore dei cereali. «L’ampliamento dell’impianto di Medicina – ha commentato il presidente Michele Filippini nel corso dell’inaugurazione avvenuta a fine 2019 – è il segno del ritrovato stato di salute di Cesac, caratterizzato da una rinnovata vitalità in tutte le nostre attività». Confcooperative ha sostenuto la cooperativa Cesac con interventi concreti «perché crede fermamente in una realtà inserita in un territorio agricolo particolare, meno intensivo ma non per questo meno importante – evidenzia Andrea Pazzi, direttore di Confcooperative Ravenna-Rimini –. Il grande lavoro effettuato in questi ultimi anni dagli amministratori e dalle maestranze della cooperativa è la riprova della qualità di questa cooperativa, punto di riferimento per molti imprenditori agricoli che operano nei territori tra le province di Ravenna, Bologna e Ferrara».
PLASTICA DA RICICLO, RAVIPLAST PREMIATA La cooperativa Raviplast di Ravenna ha ottenuto la certificazione “Plastica Seconda Vita”, il primo marchio europeo dedicato ai materiali e manufatti nella cui produzione è utilizzata plastica da riciclo. Si tratta di un risultato importante per l’impresa con sede in darsena, nata nel 2013 sotto forma di “Workers Buyout” da parte di un gruppo di ex dipendenti della Nuova Pansac.
INNOVAZIONE Domande fino al 31 marzo per il bando Coopstartup Si allunga al 31 marzo il termine per le iscrizioni alla terza edizione di Coopstartup Romagna, il bando rivolto a coloro che vogliono cimentarsi con la creazione di una impresa cooperativa nei territori di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. In palio per ogni progetto vincitore (fino a un massimo di quattro) ci sono 12mila euro per avviare la cooperativa e un percorso di accompagnamento di 36 mesi. Le iscrizioni sono sul sito www.coopstartup.it/romagna. Dieci gruppi finalisti potranno seguire le tre giornate di formazione intensiva dal vivo.
Il nuovo assetto organizzativo della cooperativa Icel di Lugo da febbraio vede nel ruolo di presidente Mirco Lacchini, già direttore Ricerca & Sviluppo e Assicuratore Qualità. Un chiaro segnale, anche dal punto di vista societario, dell’importanza che rivestono l’innovazione e lo sviluppo continuo nel settore del materiale elettrico. Il presidente uscente Andrea Babini prosegue con l’incarico di amministratore delegato. Per proseguire la crescita già intrapresa in questi anni, il direttore generale uscente Paolo Musi proseguirà l’attività all’interno del gruppo, assumendo il ruolo di direttore generale della società controllata Alfa Trafili, azienda leader a livello nazionale per la produzione di conduttori e trafilati in rame e in alluminio. Una decisione che consentirà alla società recentemente acquisita di svilupparsi ulteriormente, dopo che già nel 2019 ha visto una crescita del 23 percento rispetto alla gestione precedente. «Icel è un’azienda sana che continua a crescere commenta Andrea Babini -. Intendiamo proseguire su questa strada facendo di impegno, qualità, innovazione e sostenibilità le nostre parole chiave. Auguro buon lavoro a Mirco Lacchini ed a Paolo Andrea Babini e Musi e per i loro Mirco Lacchini nuovi incarichi in Icel».
10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
I NUMERI DELL’ECONOMIA/1
Mai così poche imprese aperte in un anno Cresce solo (o quasi) l’imprenditoria straniera I dati 2019 del Registro della Camera di Commercio. Il presidente: «La causa è soprattutto la congiuntura nazionale, ma Ravenna sconta ancora un grave ritardo infrastrutturale: servono Alta Velocità e collegamenti con Ferrara e Venezia» di Luca Manservisi
Calano ancora le imprese in provincia di Ravenna: al 31 dicembre 2019 ne sono state contabilizzate 38.674, ossia 435 in meno rispetto alla stessa data dell’anno precedente (-1,1 percento). I flussi di nati-mortalità sono quelli ufficiali del Registro Imprese della Camera di Commercio di Ravenna, che evidenziano come le imprese avviate complessivamente nel 2019 siano state 1.935, a fronte di 2.186 cancellazioni volontarie e di 191 cancellazioni d’ufficio (cioè amministrative), determinando quindi un saldo netto negativo e pari a -251 unità. Nel tempo, le aperture di nuove attività hanno mostrato una graduale flessione e nel 2019 raggiungono il nuovo minimo storico. Le cancellazioni volontarie invece aumentano, sia rispetto al 2018 che al 2017, e questi due fenomeni concomitanti e divergenti conducono a un tasso di variazione (tra iscrizioni e cessazioni) che continua a essere negativo e pari a -0,64 percento. Il territorio ravennate continua inoltre a essere caratterizzato da un calo del numero delle imprese relativamente Il presidente della Camera di Commercio superiore a quello che si registra in Emilia-RoGiorgio Guberti (a destra), mentre dà il magna (il tasso di variazione regionale è pari al benvenuto al suo vice, nominato lo scorso -0,31 percento); a livello nazionale trova consettembre, Massimo Mazzavillani ferma invece la crescita del numero delle imprese, in atto dal 2013, con un tasso di variazione positivo nei dodici mesi e pari al +0,44 percento. tive, cioè le sedi di impresa operative (e senza procedure Se si contano alla fine di dicembre 38.674 imprese reconcorsuali in atto) sono risultate 34.401 e accusano gistrate, uno degli stock complessivo delle imprese in una flessione, rispetto alla fine del 2018 e in termini di provincia di Ravenna fra i più bassi da quando è stato variazione percentuale, pari a -1,2 percento. Una tenistituito il Registro delle Camere di commercio, quelle atdenza che prosegue ininterrotta dal 2009: in dieci anni
Sono le imprese avviate nel 2019, mai così poche in provincia
1.935
Sono le imprese “attive” perse in dieci anni in provincia (-9,5%)
3.627
Sono le imprese straniere sul totale (in regione sono il 12,1%)
11,8%
Sono le imprese giovanili sul totale (in Italia sono il 9,2%)
6,6%
si sono perse 3.627 imprese attive in provincia, corrispondenti a un calo del -9,5 percento. «Il motivo del calo delle imprese è da ricercare nella congiuntura nazionale e anche internazionale – commenta il presidente della Camera di Commercio
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PRIMO PIANO /11 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
I NUMERI DELL’ECONOMIA/2
Ma valore della produzione e occupati aumentano «Grazie a chi lavora con l’estero» Il tasso di disoccupazione resta attorno al 6 percento Esportazioni
della provincia di Ravenna, Giorgio Guberti –, con da record Ravenna che sconta inoltre un grave ritardo dal punto di vista infrastrutturale: qui non arriva l’Alta velocità, Continua la performentre dobbiamo ancora risolvere problemi di collegamance positiva delmento stradale con Ferrara e Venezia, tanto per citare le esportazioni delalcune priorità da mettere in agenda. Considerando che la provincia di Ravenna: nei primi noi lavori per l’hub portuale sembra siano finalmente in ve mesi del 2019 partenza». sono state circa Passando alla suddivisione territoriale, quasi tutti 3.477 milioni di eui comuni della provincia registrano una flessione, tranro, un valore mai ne Cervia e Massa Lombarda, che realizzano incrementi, raggiunto in passarispettivamente, di 5 e 9 unità. Negli altri territori si rileto, mettendo a sevano cali, più o meno ampi. In particolare nell’area di gno un incremento Ravenna (che raccoglie oltre la metà delle imprese propari a +6,9 percenvinciali), si registrano 170 imprese in meno, pari a -0,8 to, rispetto all’anapercento in termini relativi (-1 percento nel solo comune logo periodo delcapoluogo); nell’area della Bassa Romagna, calo di 123 l’anno precedente. unità (-1,3 percento) e nell’area della Romagna FaentiLo dice il report delna -142 attività, pari a -1,6 percento. la Camera di ComIL TASSO DI DISOCCUPAZIONE FEMMINILE È IL DOPPIO DI QUELLO MASCHILE Le imprese femminili (circa 1 su 5 in provincia) remercio che sottoligistrate alla fine del 2019 sono risultate 8.049, ossia 35 nea come i dati proI disoccupati in provincia di Ravenna alla fine del secondo trimestre del 2019 unità in meno rispetto al 2018. In termini relativi, la lunghino «la fase (ultimo dato disponibile) erano circa 11mila, pari a un tasso del 6 percento, in flessione corrisponde ad un -0,4 percento, un dato miespansiva avviata calo rispetto allo stesso periodo del 2018. Il tasso di disoccupazione femminile è gliore rispetto al calo complessivo dell’1,1. nel corso del 2017 e però quasi il doppio di quello maschile (8 contro 4,3 percento). Per l’imprenditoria straniera, l’andamento rilevaproseguita poi nel Gli occupati invece in provincia di Ravenna al termine del secondo trimestre to è in controtendenza rispetto a quello generale; si con2018». 2019 sono risultati in crescita di circa 1.500 unità (+0,9 percento). ferma infatti per l’anno 2019 il saldo positivo delle imprese con il titolare o con la maggioranza dei soci di naSe i dati sulla demografia delle imprese parlano di una crisi senza precedenti – in quanzionalità straniera. Al 31 to a numero di aziende sul territorio provinciale – altri sembrano essere in controtendenOltre la metà delle imprese dicembre ne sono state reza. Secondo i dati strutturali della stessa Camera di Commercio (aggiornati però solo al 30 in provincia sono ditte individuali gistrate 4.580 (a farla da settembre 2019) infatti sono in aumento sia il valore della produzione (almeno quello stiCrescono le società di capitale padrone il settore delle comato, sulla base di un campione di circa 3mila aziende, in crescita continua nel triennio struzioni con oltre 1.700 2016-2018) che i lavoratori complessivi. Gli addetti delle circa 26mila imprese analizzate Nonostante il calo generalizzato delle imprese reimprese) e sono 44 in più ri(su circa 34mila attive in provincia di Ravenna) erano infatti quasi 131mila, in crescita gistrate, la lettura dei dati dal punto di vista delle spetto alla stessa data deldello 0,2 percento rispetto allo stesso periodo del 2018. A calare (del 2,8 percento) sono i forme organizzative evidenzia il rafforzamento l’anno precedente (+1 perlavoratori cosiddetti indipendenti, compensati però dalla crescita (dell’1 percento) dei distrutturale del sistema imprenditoriale; a conferma cento). La percentuale di pendenti, che sono circa quattro quinti del totale. Dati, questi sull’occupazione, confermadi un trend ormai consolidato, a fine dicembre imprese straniere sul totale ti anche da quelli Istat di metà anno, aggiornati a fine giugno 2019 (gli ultimi al momen2019, rispetto alla stessa data del 2018, infatti soè in crescita continua e ha to disponibili), per cui la popolazione attiva di Ravenna era pari a 182,8 mila unità, di cui lo le società di capitale registrano una performanraggiunto l’11,8 percento, 171,8mila occupati e quasi 11mila disoccupati. Per le forze-lavoro si registrava un auce positiva importante, pari a +194 unità (+2,5 avvicinandosi alla media mento di 1,1 mila unità rispetto al secondo trimestre del 2018 (+ 0,6 percento), ricondupercento in termini relativi). regionale (12,1) e mantecibile interamente all'incremento degli occupati. Infatti, al di là delle oscillazioni stagionaIl dato positivo delle società di capitale – che attenendosi più elevata rispetto li, nella media dei dodici mesi, l’occupazione in provincia di Ravenna rispetto al secondo sta l’orientamento tra gli imprenditori di organiza quella nazionale (10,1). trimestre del 2018 era registrata in crescia dello 0,9 percento. In senso opposto i disoccuzare la governance delle loro ditte in maniera più «Gli stranieri – commenpati erano 400 in meno (-3,7 percento). Il tasso di disoccupazione complessivo si era quinstrutturata – è sostenuto anche dalla possibilità di ta il presidente Guberti – di ridotto dal 6,3 percento del secondo trimestre del 2018 al 6 del secondo trimestre del poter usufruire delle semplificazioni e delle agevohanno qualche possibilità 2019 (il dato finale del 2018 era 5,8 percento, il migliore degli ultimi anni, basti pensare lazioni fiscali recentemente introdotte e consentite in più legata a settori di nicche nel 2016 la disoccupazione in provincia era al 9 percento). ad alcune compagini societarie. chia, come il cibo etnico, «È un segnale di vitalità del territorio – commenta il presidente della Camera di CommeAll’opposto, risultano in flessione le società di perma si tratta in ogni caso di rio, Giorgio Guberti – e il segnale che probabilmente faticano di più piccole aziende del sone, con un saldo negativo pari a -259 unità (-3 un segnale positivo». commercio, stando ai dati (vedi p. 12, ndr), rispetto ad aziende più strutturate, in particopercento), le ditte individuali (-365 e -1,7 percento) Infine, nel 2019 sono lare quelle che hanno rapporti con l’estero e che possono puntare sulle esportazioni (a un e le cooperative con (-8 imprese e -1,4 percento). state 2.571 le imprese livello record, vedi box qui sopra, ndr)». Le ditte individuali rappresentano però ancora la giovanili registrate a Ramaggioranza delle imprese registrate in provincia venna, 104 in meno rispete il loro peso sul totale è pari al 54,9 percento; il to al 2018 (-3,9 percento) peso delle società di capitale sta raggiungendo il ma sul loro andamento pe21 percento, mentre quello delle società di persoI NUMERI DELL’ECONOMIA/3 sa principalmente la perdine si attesta al 21,5. Demografia delle imprese: peggio di Ravenna in regione ta dei requisiti (il titolare o solo Forlì-Cesena, Piacenza e Ferrara la maggioranza dei soci devono essere Under 35); analizzando infatti la movimenI dati di nati-mortalità delle imprese che pubblichiamo in queste pagine vedono Ravenna al tazione tra aperture e chiusure di attività giovanili per sesto posto tra le nove province emiliano-romagnole, con un saldo negativo di 251 tra le l’intero periodo, il saldo tra iscrizioni e cessazioni non imprese aperte e quelle chiuse (pari a un tasso di crescita annuale del -0,64 percento). d’ufficio negli ultimi dodici mesi è positivo e pari a +255 Peggio, nel 2019, hanno fatto solo Forlì-Cesena, con un saldo di imprese pari a -287 (pari a unità, con più di un’impresa aperta da giovani “under un tasso di crescita annuale del -0,68 percento), Piacenza (-252 e - 0,86 percento) e Ferrara 35” al giorno. A Ravenna le imprese giovanili rappre(-345 e -0,98 percento). sentano però solo il 6,6 percento del totale; in Emilia-RoI dati migliori sono quelli di Reggio Emilia, dove le imprese chiuse sono state solo 5 in più magna il 7,2, una delle quote più basse tra le regioni itanel 2019 rispetto a quelle aperte. liane, e in Italia il 9,2 percento.
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
IL FENOMENO
IL CALO DELLE AZIENDE/1
GLI UNICI SETTORI A CRESCERE SONO I SERVIZI E IL CREDITO Altro anno negativo come numero di imprese invece per commercio, agricoltura e industria
LE EDICOLE CHIUDONO: «DIMEZZATI I CLIENTI, IL QUOTIDIANO NON TIRA PIÙ...» Sono 19 i punti vendita persi nel solo 2019 in provincia di Ravenna per quanto riguarda il “commercio dei giornali e articoli di cartoleria”. A pesare naturalmente è la crisi infinita delle edicole. Una delle ultime a chiudere, a Ravenna, è quella storica di via Bellucci, gestita per 26 anni da Mario Manetti (nella foto) che ha deciso di andare in pensione. Senza riuscire a vendere un’attività che pare quasi destinata all’estizione. «I tempi sono cambiati – ci aveva raccontato l’edicolante nel corso del suo ultimo giorno di lavoro, il 14 dicembre scorso, in un’intervista pubblicata sul nostro sito –, in vent’anni grossomodo posso dire che il fatturato, e di conseguenza i clienti, si è dimezzato». In particolare, «non c’è più l’abitudine a comprare il quotidiano – continua Manetti –, ora si punta di più su altri prodotti trainati dalle pubblicità della televisione, spesso per i più piccoli». Manetti ha tentato di vendere l’edicola nel corso del suo ultimo anno di attività, ma quei pochi che si sono fatti vivi, di fronte a un investimento divenuto così rischioso, hanno preferito lasciare perdere. E così anche via Bellucci (zona Pala De André) ha perso la sua edicola.
IL CALO DELLE AZIENDE/2
Crisi infinita per l’artigianato Perse oltre 1.600 imprese in 10 anni Nel 2019 in calo di mezzo punto in più rispetto al dato complessivo del sistema imprenditoriale ravennate Al 31 dicembre 2019 le imprese artigiane nel Registro della Camera di Commercio della provincia di Ravenna sono risultate 10.338, con una riduzione di 167 unità rispetto a fine dicembre 2018 e che si traduce in una flessione dell’1,6 percento (rispetto al -1,1 del sistema imprenditoriale provinciale nel suo complesso, vedi p. 10). Prosegue quindi la crisi dell’artigianato del ravennate con una contrazione leggermente più penalizzante, rispetto alla flessione accusata dal sistema artigiano in regione (-1,1 percento) e mediamente in Italia (-1 percento). L’andamento di questa particolare tipologia di impresa è fortemente influenzato da quello delle imprese individuali, la forma giuridica più diffusa tra gli imprenditori artigiani (il 76,5 percento del totale delle imprese artigiane ravennati), con difficoltà generali che soprattutto condizionano gli operatori più piccoli, meno strutturati e nei settori in maggior criticità «e che andrebbero sostenuti fin dall’inizio del percorso imprenditoriale», sottolinea in una nota la Camera di Commercio. Il peso dell’artigianato in provincia è pari al 26,7%, più di un punto percentuale inferiore rispetto a quello osservato in regione (27,9) ma superiore al peso registrato a livello nazionale, pari a 21,3 percento. In maggior dettaglio, le imprese artigiane rappresentano oltre i tre quarti delle imprese provinciali nel settore delle costruzioni (76,9 percento), circa i due terzi (63,7) nel settore dei trasporti, oltre la metà nel settore manifatturiero (58,5 percento) e un po’ meno della metà dei servizi alla persona (49,4 percento). Al suo interno, il settore è prevalentemente composto da imprese che operano nelle costruzioni, pari a 4.331, il 41,9% del totale delle imprese artigiane. Seguono l'industria con 1.857 (18 percento), i servizi alla persona con 1.518 (14,7) ed il trasporto e spedizioni con 804 (7,8). Nel 2019 cresce solo il settore dei servizi all’impresa, che aumenta di 25 unità (+3,9 percento). Diminuiscono, invece, tutti gli altri settori e particolarmente pesante è la riduzione del settore edile, con 71 unità in meno (-1,6 percento); seguono il manifatturiero (-2,1 percento) e i trasporti (-3,9 percento), a cui si aggiungono il settore del turismo (-3,7 percento), quello dei servizi alla persona (-1 percento) e quello del commercio con 12 esercizi in meno (-2,2 percento). Il settore edile è quello Negli ultimi dieci anni si sono infine perse 1.626 imprese artipiù in crisi tra le imprese giane iscritte al Registro Imprese di Ravenna, valore assoluto corartigiane della provincia rispondente ad un calo del -13,6 percento.
Gli unici settori che nel 2019 hanno visto crescere le imprese in provincia di Ravenna sono quelli dei servizi – alle imprese e professionali (+105 unità, con una variazione percentuale pari a +2,1 rispetto al 2018), alla persona (+22, +0,7 percento) – e il comparto del credito/assicurazioni con 14 imprese in più e una variazione percentuale pari a +1,9 percento. In flessione gli altri settori e quelli che hanno maggiormente contribuito a determinare la riduzione della base imprenditoriale provinciale sono il commercio e l’agricoltura. In termini assoluti, nell’anno 2019 il commercio perde 164 esercizi (-2 percento in termini di variazione percentuale) e le attività agricole si riducono di 150 unità (-2,1 percento). Seguono le costruzioni (-74 unità, -1,3 percento), l’industria (67 unità, -2,1 percento), il turismo, con -57 attività e -1,7 percento in termini relativi e infine il comparto del trasporto e magazzinaggio (-41, -3,1 percento). Entrando in maggior dettaglio, le attività commerciali che hanno subito le maggiori perdite sono quelle della vendita al dettaglio ambulante di altri prodotti (-20 unità), il commercio dei giornali ed articoli di cartoleria (-19), il commercio al dettaglio specializzato di ferramenta, vernici e materiali da costruzione (-15), le attività del commercio al dettaglio in esercizi specializzati (-14), gli intermediari di prodotti tessili e le attività del commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature, rispettivamente con 12 ed 11 esercizi in meno, il commercio al dettaglio di carburante per autotrazione e la riparazione e manutenzione di autoveicoli (entrambi in calo di 9 unità). All’opposto, crescono maggiormente le attività legate al commercio di prodotti on-line (+24 unità). L’industria, nel suo complesso, perde 67 aziende ed accusa una flessione del -2,1 percento. In particolare, nell’industria manifatturiera la perdita negli ultimi dodici mesi si traduce in un saldo negativo pari a -49 unità e la variazione percentuale, rispetto a dicembre dell’anno precedente, è pari a 1,6 percento. Per le attività industriali, l’unico settore che fa registrare una crescita significativa è quello della riparazione, manutenzione ed installazione di macchinari ed apparecchiature (+12 unità). Nel manifatturiero, segno positivo anche per il settore della gomma e plastica (+3), della fabbricazione di prodotti di minerali non metalliferi (+2) e per la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+2). Il settore manifatturiero più colpito dall’andamento negativo è quello della fabbricazione di prodotti in metallo (-19 unità); seguono, fra gli altri, il tessile-abbigliamento (-9), l’industria degli apparati elettrici (-7), l’industria alimentare (-6) e della fabbricazione di macchinari ed apparecchiature (-6). All’interno del comparto dell’edilizia, che complessivamente perde 74 ditte (-1,3 percento la variazione percentuale), la flessione è più ampia, in termini di saldo, per i lavori di costruzione specializzati, con 58 unità in meno (-1,3 percento), attività maggiormente dedicate ai piccoli interventi e alle ristrutturazioni; segue l’attività di costruzione di edifici con -17 e -1,3 percento. Piccola crescita invece per l’ingegneria civile con 1 impresa in più.
14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
NEL DETTAGLIO
C’è un’impresa femminile ogni cinque in provincia, crescono solo nei servizi In numeri assoluti il valore più alto è nel commercio ma il settore è quello più in sofferenza con l’agricoltura In provincia di Ravenna alla fine del 2019 risultavano registrate 8.049 imprese femminili, quelle dove la titolare è donna o il grado di partecipazione al controllo o alla proprietà da parte di donne è superiore al 50 percento. I dati mostrano che, nel confronto con la stessa data dell’anno precedente, la consistenza delle imprese femminili ha subito una leggera diminuzione, equivalente a 35 unità in meno. In termini relativi, la flessione corrisponde a uno 0,4 percento. Va meglio quindi rispetto al sistema imprenditoriale complessivo che ha subito una flessione pari al -1,1 percento. La lieve flessione complessiva delle imprese femminili della provincia è il risultato di una variazione positiva con saldi consistenti dell’insieme dei servizi alla persona e dei servizi alle imprese (che aumentano rispettivamente di 36 e 38 unità) e negativa nell’ agricoltura (49 aziende pari a -4,4 percento), nel commercio (-42 esercizi cioè -2 percento) e nel turismo con 22imprese femminili in meno. Le imprese femminili registrate in provincia rappresentano il 20,8 percento del totale delle imprese provinciali. Il loro peso, stabile rispetto a un anno fa, si mantiene in linea con la media regionale, ma risulta inferiore a quella nazionale (22 percento). I settori di attività nei quali la componente femminile è più rappresentativa sono quelli dei servizi alla persona: il 44,7 percento delle imprese appartenenti al settore è guidato da don-
ne, in particolare nel settore delle altre attività diservizi (che comprende lavanderie, parrucchiere, centri estetici, ecc.); seguono il turismo (33,2), il commercio (25,4), i servizi alle imprese (22,8) ed il settore del credito (21,7). Le imprese femminili ravennati appartengono per la maggior parte al settore del commercio, dove ammontano a 2.039, pari al 25,3 percento del totale delle imprese femminili. A seguire, i servizi alla persona, con 1.371 (17 percento), i servizi alle imprese, con 1.162 imprese femminili (14,4), il turismo con 1.125 (14) e l’agricoltura con 1.055 aziende (13,1).
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L’IMPRENDITRICE
L’ALLEVAMENTO È UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA: STALLA CON 100 VACCHE PER CENNI E LE FIGLIE La sessantenne di Riolo ha vinto il premio come allevatrice dell’anno: «Nel 2019 sono nati 46 vitelli di razza Romagnola» Dopo cena prende il tablet e si collega alle telecamere nella stalla per controllare come stanno Cleopatra, Gioia, Brigitta e le altre cento vacche dell’allevamento e decide di alzarsi dal divano per andare dalle bestie solo se qualcosa non va. La tecnologia le sta facilitando l’attività, ma la sessantenne Laura Cenni di Riolo Terme non allenta la presa: «Le ore di lavoro nella giornata sono sempre tante perché le cose da seguire non finiscono mai e ci tengo a farle come si deve. A volte torno a casa che sono anche le 21.30 e magari gli altri della famiglia hanno già cenato». Anche il marito e le figlie Fabiana e Angelica, 26 e 21 anni, lavorano nell’azienda di famiglia: «Iniziò mio padre quarant’anni fa e ancora lavora con noi – dice l’imprenditrice –. Comprò una stalla con 42 vacche brune alpine. Un po’ per volta iniziò la conversione alla razza romagnola e ora abbiamo cento capi solo di quest’ultima. Io sono entrata nell’azienda con il diploma in Laura Cenni con la ragioneria per figlia Angelica alla seguire la fiera di Verona contabilità e tuttora continuo». Un lavoro che oggi punta anche al miglioramento genetico della razza che conta solamente 12mila esemplari in Italia: «Si fa in modo che i tori di alta genealogia portino avanti la riproduzione migliorando la qualità degli animali». I meriti quindi vanno a colossi come Titano, Varenne o Dodo: «Tutti i nostri animali hanno un nome, è abitudine in tutti gli allevamenti. Di solito si sceglie una lettera da usare come iniziale per tutte le nascite dell’anno. Nel 2019 abbiamo avuto 46 vitellini e mi ha fatto piacere chiamarne una Laura come me». Si tratta di un allevamento a ciclo chiuso: i vitelli vengono allevati, una parte vengono destinati alla riproduzione e una parte all’ingrasso per la vendita. La dedizione al lavoro è valsa di recente per Cenni il premio come allevatrice dell’anno alla fiera agricola di Verona: «Non me l’aspettavo ma è stata una bella soddisfazione». Anche perché nel settore non sono molte le donne: «A Verona solo un’altra oltre a me e di solito non sono molte di più quando ci sono le fiere». La riolese è delegata provinciale di Donne Impresa, il movimento femminile di Coldiretti: «Nel mondo delle imprese la parte femminile deve fare i contri con maggiori difficoltà: ce la dobbiamo guadagnare tutta con le nostre forze. Mi sembra che l’imprenditoria femminile spesso abbia uno slancio in più verso la diversificazione. Prendiamo l’esempio dell’agricoltura: nelle aziende classiche sono nate le fattorie didattiche, gli agriasilo, i mercati agricoli di Campagna Amica con Coldiretti». Ma l’agricoltura è uno dei settori più in sofferenza in provincia: «Il prezzo della frutta è crollato e fenomeni esterni come la cimice asiatica fanno il resto. Nella mia azienda oltre agli animali avevamo albicocche e pesche ma abbiamo abbattuto tutto perché non era più redditizio». Andrea Alberizia
DATI Cia, report annata agraria: crescono le imprese giovanili Il settore agricolo regionale e romagnolo, secondo l’ultimo report presentato dalla Cia, continua ad essere in sofferenza. Calano dell'1,7 percento (al 30 settembre 2019 rispetto a settembre 2018) le imprese agricole in Romagna (15.833 in totale), con diminuzioni più marcate per quelle femminili (-3,1 percento). Positivo l'incremento di quelle giovani (+6,5 percento, trainato da Ravenna e Rimini). Calano anche gli occupati in agricoltura (in totale 25.400), che pesano per il 5,1 percento del totale (era il 6,1).
PRIMO PIANO / 15 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
IL SINDACALISTA
«Attenzione ai dati dell’edilizia: molte imprese sono in realtà manovali costretti alla Partita Iva» Le riflessioni del segretario generale della Uil sui dati annuali della demografia delle attività imprenditoriali: «In agricoltura calano anche per accorpamenti» Di fronte ai dati sulla demografia delle imprese, il segretario generale provinciale della Uil, Carlo Sama, invita a prestare attenzione a due aspetti: «In agricoltura si sta assistendo a un continuo accorpamento di piccole realtà che solo unendo le forze possono resistere, in edilizia molti dei numeri che vengono conteggiati come imprese sono il cosiddetto pseudo-artigianato, spesso si tratta di manovali che fino a qualche tempo fa figuravano come dipendenti e ora sono sempre più costretti ad avviare la partita Iva creando distorsioni nella lettura dei numeri». Sama è al vertice della Uil da un paio di mesi, eletto dopo la lunga stagione di Riberto Neri, e con lui riflettiamo sulle statistiche pubblicate nelle pagine precedenti: «Se il numero delle imprese si riduce non significa solo un calo per i lavoratori autonomi ma in molti casi anche per i dipendenti». L’agricoltura è uno dei settori in cui più di altri nel 2019 le imprese hanno sofferto: «Le piccole aziende che lavorano su superfici ridotte non riescono più a stare sul mercato. Nella nostra provincia c’è una storica presenza di imprese medio-piccole, spesso a conduzione familiare. In alcuni casi l’attività chiude per mancanza di ricambio generazionale nel settore». Le cifre evidenziano differenze nella demografia delle imprese se si ragiona su base provinciale, regionale e nazionale: nel primo caso il calo è maggiore che nel secondo e nel terzo invece c’è un leggero dato positivo. Come leggere il numero? «Nel nostro territorio abbiamo un importante settore artigiano nel Lughese e nel Faentino dove le ditte storiche sempre di più non trovano adeguato ricambio nelle nuove generazioni. Sono attività colle-
gate alla manifattura ma in quei settori le nuove leve scarseggiano». Infine la riflessione del sindacalista sul mondo del commercio: «Mi sembra che sia evidente la totale deregolamentazione nelle programmazione degli insediamenti delle attività. Non punto il dito contro qualcuno in particolare, è una situazione figlia di tempi in cui non si volevano mettere vincoli alla concorrenza. Ma così le superfici sono proliferate a discapito di qualunque logica nella distribuzione sul territorio». (and. a.)
CRAC In un anno aperti 57 fallimenti Nel corso del quarto trimestre del 2019, in provincia di Ravenna sono state aperte 13 procedure fallimentari, senza considerare i concordati e altro, 3 in meno rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente (16 sono state le aperture di fallimenti nel trimestre ottobre-dicembre 2018). Dall’inizio dell’anno e cioè considerando l’intero periodo gennaio-dicembre del 2019, sono state registrate 57 aperture di fallimento, 13 in più rispetto ai dodici mesi del 2018, in quanto da gennaio a dicembre 2018 si erano verificate complessivamente 44 aperture di procedure fallimentari. Risultano prevalentemente concentrate, per settore, nelle attività manifatturiere (14), nelle costruzioni (13) e nel commercio (10) e, per quanto riguarda la forma giuridica, nelle società di capitale (42). A decidere sulle istanze di fallimento sono chiamati il giudice delegato del tribunale, il presidente del tribunale e il giudice anziano. Per quanto riguarda il primo si tratta di una figura che sovrintende le procedure concorsuali, non solo fallimenti ma anche concordati e accordi di ristrutturazione. Ha un ruolo di vigilanza sulla procedura e rappresenta il riferimento del curatore nominato collegialmente. Al giudice delegato spetta la valutazione sulla legittimità delle mosse proposte dal curatore.
16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
LIBRI
Classense: meno prestiti ma più visitatori soprattutto tra gli adolescenti Tutti i numeri del sistema bibliotecario nel comune di Ravenna dove la struttura di via Baccarini è sempre più luogo di incontro e di eventi ma anche oggetto di visite guidate La curiosità: i romanzi più prestati Tempi di bilanci per la Classense e il sistema di biblioteche decentrate del comune di Ravenna, da sempre fiore all’occhiello della proposta culturale della città, luoghi di promozione della lettura, attività dedicate ai più piccoli, mostre, incontri, collaborazioni con varie realtà cittadine. Attività che vengono puntualmente promosse tramite i social e le newsletter e che hanno più volte attirato anche l’attenzione della stampa nazionale. Per quanto riguarda i meri numeri, il segno più riguarda le presenze complessive, con 342.091 accessi agli spazi della Biblioteca Classense (nel 2018 furono 298.860). Un incremento particolarmente significativo (+35,7%) registra la sezione Holden, dedicata agli adolescenti. Più persone in biblioteca non significano perà più prestiti, anzi: si calcolano infatti 188.353 contro i 188.659 dell’anno precedente con una flessione nel multimediale e incrementi significativi della saggistica (+33%); degli ebook (+18%) che però rappresentano ancora solo il 4% sul totale dei prestiti; dei prestiti collettivi (+ 10%), favorito da una sempre più efficace rete di collaborazioni con scuole, bagni, associazioni. Le tante biblioteche decentrate fanno registrare un +4%, con i dati particolarmente positivi di Piangipane (+ 10% con una media di 5,3 prestiti per abitante contro la media della Classense di 1,2, sicuramente in virtù del fatto che proprio qui ha inaugurato una nuova biblioteca nel corso dell’anno), del Bibliobus (+15%), della Liverani nell’ospedale (+22%). Le consultazioni sono invece pari a un totale di 40.295. Tra gli interventi effettuati grande importanza ha
Maurizio De Giovanni, Sara al tramonto (40 prestiti) Camilla Läckberg, La gabbia dorata (38 prestiti) Gianrico Carofiglio, L'estate fredda e La versione di Fenoglio (36 prestiti) Maurizio De Giovanni, Vuoto. Per i bastardi di Pizzofalcone (35 prestiti) Antonio Manzini, Rien ne va plus (34 prestiti)
Una sala della biblioteca Classense
avuto il completamento della riorganizzazione delle raccolte di saggistica al primo piano. Grande attenzione è stata posta soprattutto alla sezione letteratura con la redazione di un canone delle letterature mondiali e una consistente attività di revisione, svecchia-
mento e collocazione a “scaffale aperto”. Per migliorare la fruibilità da parte degli utenti, gli allestimenti del primo piano si sono arricchiti di nuove scaffalature e sedute, vetrine per le novità editoriali, tavoli per la consultazione.
CLASSENSE/LE INIZIATIVE “Nati per leggere”, kit per i neonati, progetti con le scuole: «Carte in regola per pensare di diventare la capitale del libro» Rispetto alle attività promosse dalla biblioteca Classense, una menzione alle tante iniziative per la promoizione della lettura in particolare la meritano le attività legate al progetto “Nati per Leggere” che quest’anno ha festeggiato i primi 20 anni. Nel 2019 sono state 193 le giornate di promozione con la presenza di oltre 1.665 bambini e bambine e 1.175 genitori. Tra gli eventi: Un bagno di libri, Libri da suonare, Angoli del libro in pediatria, Lido delle favole, i corsi pre-parto ai quali si sono affiancate attività di nuova istituzione che proseguiranno nei prossimi anni come la biblioteca di condominio e la vetrina Bubani. La collaborazione con Soroptimist Ravenna ha favorito la distribuzione dei libri presso gli ambulatori vaccinali, allo scopo di avvicinare le famiglie alla lettura precoce. Grazie alla collaborazione dei volontari opportunamente formati, ben 1.080 libri sono stati proposti a genitori (959) e bambini (1222). Prosegue Nicoletta Bacco durante il progetto I tuoi primi passi nel mondo, in collaborazione con Ausl Romauna lettura per i più piccoli gna: il “kit di benvenuto” per i nuovi nati del comune di Ravenna, che contiene, oltre al libro in edizione speciale Dieci dita alle mani e dieci dita ai piedini, una dotazione per la lettura nei primi mesi di vita: nel 2019 è stato donato a 880 nuovi nati. A questo si aggiungono i progetti di lettura in tutte le scuole del territorio e la messe in rete delle biblioteche scolastiche. Tutti numeri che fanno pensare a Ravenna come una potenziale “capitale del libro” come previsto dalla nuovissima legge di promozione alla lettura. «Per quest’anno e il prossimo la nostra attenzione è concentrata su Dante 2021», ha precisato l’assessora alla cultura Elsa Signorino. Ma certo non è da escludere per il futuro, come conferma Nicoletta Bacco, del serivzio Biblioteche «Di sicuro abbiamo i numeri per poterci ragionare al più presto».
SOCIETÀ / 17 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
Il numero complessivo di accessi alla Classense nel corso del 2019, nel 2018 erano stati 298.860
342.091
In collaborazione con il Servizio Edifici Vincolati del Comune di Ravenna, si sono inoltre conclusi i lavori di ristrutturazione e di riallestimento in due ambienti affacciati sul Chiostro grande. Per quanto riguarda la voce acquisizioni, da notare il fondo fotografico e di disegni a tema ravennate e dantesco di Giovanni Guerrini, noto pittore e architetto formatosi al cenacolo faentino di Domenico Baccarini; la seconda tranche del Fondo Spreti; l’ultima tranche della biblioteca di don Giovanni Montanari, già direttore dell’Archivio Arcivescovile di Ravenna; un nucleo di giochi antiquariali, tra cui il prezioso Gioco della Cucagna (1691) del bolognese Giuseppe Maria Mitelli, donato dall’Associazione Amici della Biblioteca Classense; cimeli e documenti a stampa per la casa Museo “Olindo Guerrini”. Infine, sempre più recentemente, la biblioteca è diventata un bene monumentale da scoprire, data l’importanza storica della sede: sono state 81 visite guidate agli spazi e al patrimonio della biblioteca, nella quasi totalità condotte in prima persona dai bibliotecari con 1894 presenze totali; a queste vanno aggiunte le visite di circa 400 classi per un totale di più di 8.000 studenti. Tre le voci da segnalare anche l'affitto delle sale che ha registrato un aumento di ricavi, passando dai 5.886 euro del 2017 ai 10.668 euro del 2018, mentre nel 2019 si è arrivati ad incassare 12.409 euro. Ciò soprattutto in ragione dell'accrescersi del potere attrattivo della Classense come sede di eventi culturali di alto spessore, ma anche come “luogo del cuore” dei cittadini (qui infatti ci si può anche sposare).
BAGNACAVALLO “Libri da prendere in giro” tra bar e negozi Una nuova collaborazione tra la Biblioteca comunale Taroni e il centro sociale Amici dell’Abbondanza ha dato avvio a Bagnacavallo al progetto “Bookcrossing: libri da prendere in giro”. Grazie al progetto sono stati disseminati libri nei luoghi di attesa quali bar, saloni estetici, astanterie o strutture ricettive, mettendo a disposizione del pubblico volumi di narrativa e saggistica. I libri possono essere letti sul posto o portati a casa per la lettura, avendo cura poi di rimetterli in circolo dando loro nuova vita. I si possono trovare al momento alla Casa della salute, presso i bar Chiribilli, La Loveria, Nella & Luis, Circolo Endas Sauro Camprini, i saloni Tamara Trerè parrucchieri, Luca Rossi per la Testa, Ebroornella e nelle strutture ricettive Antico Convento San Francesco e Il Palazzotto. Chi vuole aderire all’iniziativa può prendere contatti con la Biblioteca comunale al numero 0545 280912.
LUGO
LA STORIA DEL NOVECENTO ALLA TRISI CON GOTOR Venerdì 14 febbraio, alle 21 nella Sala Codazzi della Biblioteca Trisi di Lugo, lo storico Miguel Gotor presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo saggio L’Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vuttoria di Amazon edito da Einaudii. A introdurre la serata, sarà Maurizio Roi. Ingresso libero. Gotor insegna Storia moderna all’Università di Torino ed è stato senatore tra il 2013 e il 2018 nelle file del Pd, molto vicino all’allora segretario Pierluigi Bersani.
RUSSI Una nuova rassegna in biblioteca
LAVEZZOLA Incontro pubblico per il percorso che vuole “rigenerare” il paese
Prende il via il 15 febbraio la rassegna “Cronache e paesaggi: scritture che intrecciano storia, cronache e luoghi”, ciclo di incontri con autori che presenteranno i loro libri. Gli appuntamenti avranno tutti luogo nella Biblioteca Comunale di Russi, in via Vecchia Godo 10, nell’ex Macello recuperato a fini culturali, fino al 4 aprile (compreso) a sabati alterni alle ore 17. Primo incontro con Lucia Vastano, che presenterà il suo Una donna sui fronti: raccontare i conflitti lontani e vicini.
Il processo partecipativo “Rigeneriamo Lavezzola” sarà ufficialmente presentato alla cittadinanza lunedì 17 febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Comunale di Lavezzola. Oggetto del percorso partecipativo, fortemente voluto dal Comune di Conselice, è la riqualificazione urbana della frazione lavezzolese unitamente a un suo rilancio sociale, attraverso il coinvolgimento di cittadini, associazioni, aziende e Amministrazione Comunale stessa che, occupati in attività di ascolto reciproco ed elaborazione di soluzioni condivise, si impegneranno congiuntamente per migliorare la qualità della vita dei cittadini e la vivibilità del territorio e dell’ambiente.
CLASSENSE/LA PRODUZIONE EDITORIALE Cinque volumi, cataloghi e un gioco da tavolo Nel 2019 la produzione editoriale della biblioteca si è concentrata sulle mostre realizzate in proprio o in collaborazione, con il vero e proprio "varo" di una collana di cataloghi con finalità divulgative, didattiche e di promozione del patrimonio realizzata in collaboraUno storico gioco dell’oca zione con il Centro francese di proprietà Stampa del Comune. della Classense Cinque eleganti volumi di formato 21x21 sono stati prodotti o ristampati, con una tiratura media di 200 copie e punte di 350, con bassissime rimanenze di magazzino. Tra questi, segnaliamo in particolare “La piagna e il leone viaggio nell’evoluzione del Palazzo Comunale” dedicato proprio all’edificio che oggi ospita il Municipio e le cui visite guidate, in occasione per esempio della Notte d’oro, sono puntualmente frequentatissime da parte dei cittadini ravennati. Infine, singolare la produzione di un gioco da tavola, edito in occasione della mostra Oche civette e dadi, la cui prima edizione di 100 esemplari è andata esaurita il giorno dell’inaugurazione ed è stata ristampata in ulteriori 100 copie per andare incontro ai desideri dei visitatori.
Buon
Sianno t n e l a V Via Faentina 270 – San Michele (RA) Tel. 0544 461039 • Fax 0544 500980
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16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
SAN VALENTINO/SPETTACOLO
SAN VALENTINO/IMPEGNO
Torna la maratona di tango con performance in strada e lezioni al Mercato coperto
VIOLENZA SULLE DONNE: ONE BILLION RISING A RUSSI Linea Rosa invita alla manifestazione del 14 febbraio alle 16.45
Dal 14 al 16 febbraio terza edizione per l’evento all’Almagià
SAN VALENTINO/LGBTQ Con Arcigay si guarda Chiamami col tuo nome Prosegue “La combriccola della pellicola”, il cineforum a tematica Lgbtq organizzato da volontari e volontarie di Acigay Dan Arevalos Ravenna, e patrocinato dall’assessorato alle Politiche e cultura di genere. Il secondo di cinque appuntamenti con il cinema ci sarà venerdì 14 febbraio in via Carducci 14, presso Cittattiva, alle ore 20.30. In occasione del San Valentino verrà proiettato Chiamami col tuo nome, una storia d’amore omosessuale. Il film del 2017 diretto da Luca Guadagnino è un adattamento cinematografico del romanzo omonimo di André Aciman che ha avuto grande successo. Al termine della proiezione si stimolerà un dibattito tra i partecipanti condotto dal giovane attivista Marco Fabbri. Ingresso a offerta libera.
Dopo il successo delle prime due edizioni, torna nel fine settimana di San Valentino (dal 14 al 16 febbraio all’Almagià), “Teodora Tango Art Pavilion”, la maratona di tango che attrae a Ravenna ballerini da tutto il mondo. Giovedì 13 il primo appuntamento con la Teodora “Love” – pre marathon party, a Palazzo Rasponi dalle Teste. Dalle 22 alle 2 la serata sarà animata dal dj Miguel Angel Moya (organizzatore della Maratona tangoMAD di Madrid). L’evento è promosso dall’associazione sportiva Artemusica Tango in collaborazione con l’assessorato al Turismo ed è alla sua terza edizione. Nelle precedenti edizioni sono stati oltre trecento gli iscritti provenienti da vari paesi che si sono cimentati per quattro giorni nel ballo ma che hanno anche saputo cogliere l’occasione, orientati e guidati, per visitare la città. La formula per il 2020 è la stessa degli anni precedenti: una maratona di tango come evento non competitivo per ballare e socializzare. Ogni edizione di Teodora è dedicata all’introduzione della scena di tango di una nazione europea. Dopo Belgio e Bulgaria, quest’anno saranno il Portogallo (e Lisbona in particolare) gemellati con Ravenna, con circa trenta persone tra dj, organizzatori e ballerini portoghesi in arrivo in città. Oltre alle tre serate all’Almagià, venerdì 14 dalle 17 alle 18.30 sono in programma performance in strada nei pressi dei principali monumenti e dalle 18 alle 19 un aperitivo a tema al mercato coperto. Lunedì 17 febbraio (dalle 20.30) è infine in programma la “notte iberica”, sempre al mercato coperto, con lezioni di tango gratuite e flash mob. Per informazioni: info@teodoratangomatathon.com oppure 393 4417050.
SAN VALENTINO/ARTE Mitici amori a Palazzo Milzetti tra gli affreschi e il boudoir Nella giornata dedicata alla Festa di San Valentino, Palazzo Milzetti a Faenza propone un percorso guidato fra amore, arte e poesia dal titolo evocativo: ”Mitici Amori”. I visitatori potranno seguire un itinerario, che si snoderà lungo il percorso di visita del piano terra e del piano nobile e che comprenderà varie tipologie artistiche: storie mitologiche, storie epiche, avvenimenti storici introdurranno all’amore coniugale, all’amore tragico, all’amore non corrisposto in qualunque epoca. Al tema dell’amore è dedicata un'intera stanza all'interno dell'edificio, il Boudoir, sul cui soffitto campeggia il Trionfo d'Amore, di ispirazione petrarchesca. Il percorso guidato, a cura dei Servizi Educativi del museo, è fino ad esaurimento posti. Gli appuntamenti sono per venerdì 14 e domenica 16 alle 16. Info: 0546/26493.
Visita con Paola Novara al Museo Nazionale tra reperti inediti o poco noti Venerdì 14 febbraio al Museo Nazionale di Ravenna, alle 17.30, per San Valentino una sorpresa per tutti gli innamorati dell'arte: nel corso di una passeggiata alla riscoperta del Museo, Paola Novara presenterà alcuni oggetti inediti o poco noti del patrimonio ravennate, la cui esposizione è programmata per i mesi a venire nelle rinnovate sale dedicate alla Tarda Antichità. La tariffa di accesso è di euro 6 (gratuito per gli under 18, le guide turistiche abilitate e gli insegnanti). Come di consueto, la visita è offerta dal Museo. Inoltre, al Museo nazionale è prorogata fino all’1 marzo la mostra “Alchemica Trasmutazioni fra Arte & Natura” di Marisa Zattina attualmente in corso.
La campagna One Billion Rising, avviata il giorno di San Valentino del 2012, è iniziata come un invito ad agire per condannare la violenza sulle donne. Venerdì 14 febbraio a partire dalle ore 16.45, anche a Russi ci si incontrerà, su iniziativa di Linea Rosa, preferibilmente vestiti con abiti neri e nastro rosso, per partecipare concretamente alla manifestazione che le attiviste e gli attivisti di One Billion Rising, in più di 200 paesi di tutto il mondo. Il ritrovo è in via Cavour 21 per l'inaugurazione della mattonella “Russi Città Amica delle Donne”, alle 17 in piazza Dante ci saranno letture a cura de Le Faville e a seguire, sempre in piazza Dante, flash Mob a cura di Idea Danza. Giovedì 13 febbraio l’appuntamento, per provare la coreografia, è dalle 18 alle ore 18.10 nella sede di Idea Danza in via Babini 1, al primo piano.
SAN VALENTINO/MUSICA Al Socjale si festeggia all’insegna dello swing, con atmosfere anni Venti Per la serata dedicata a tutti gli innamorati il teatro Socjale di Piangipane propone le romantiche atmosfere anni ’20 con Crazy Stompin’ Club, gruppo di amanti dello swing, il cui obbiettivo principale è quello di ricreare il più fedelmente possibile l’atmosfera che si respirava nella “Swing Era” a cavallo fra gli anni ’20 e ’40 del secolo scorso, il secolo delle big band, del Charleston, del Lindy Hop e ovviamente dello Swing. Sul palco il 14 febbraio. Ingresso ore 21, concerto ore 22.
SAN VALENTINO/TRADIZIONE Serata culturale alla Casa delle Aie Prosegue venerdì 14 febbraio alle 21, nel Teatrino della Casa delle Aie di Cervia, il programma degli incontri della stagione culturale 2019-2020 a cura dell’Associazione Culturale omonima. In calendario c'è una serata culturale e musicale dal titolo: “Quando San Valentino era un santo qualunque”con Nivalda Raffoni e Radames Garoia. Intermezzi musicali con Daniela Vallicelli (voce) e Leonardo Valliceli (clarinetto e sax).
SOCIETÀ / 19 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
TEMPO LIBERO SOLIDARIETÀ Il mercatino di Villanova cerca casa In vent’anni devoluti in beneficenza 675mila euro
I carri di Carnevale in centro a Ravenna e a Lido Adriano
Il “Mercatino della Solidarietà – Riciclare si può”, associazione onlus di Villanova, festeggia i suoi primi vent’anni di attività. Attraverso la vendita dell’usato il Mercatino (aperto ogni sabato in via Glorie 115) ha raccolto in vent’anni oltre 675.000 euro, devoluti in beneficenza a realtà del territorio e a operatori umanitari. In particolare, quasi la metà della cifra è stata utilizzata per consentire a più di trecento bambini cardiopatici, in gran parte provenienti dall’Albania e dall’Africa, di curarsi negli ospedali italiani. Ora, proprio in concomitanza con il suo ventesimo compleanno, il Mercatino della Solidarietà si trova alle prese con un problema importante. È infatti alla ricerca di una nuova sede, sempre a Villanova, che possa garantirne il prosieguo delle azioni umanitarie. Per questo presidente e segretario lanciano un appello ai villanovesi disposti a concedere un immobile capiente in grado di ospitarne l’attività.
Sfilate sul tema “Il mondo che vorrei”
Tornano i carri allegorici in centro a Ravenna con la 42esima edizione del “Carnevale dei ragazzi”, in programma domenica 16 febbraio alle 14.30 con partenza da via di Roma, davanti alla chiesa di Santa Maria in Porto. La sfilata proseguirà poi per viale Santi Baldini e via Alberoni per tornare quindi su via di Roma, e verrà replicata la domenica successiva, 23 febbraio, alla stessa ora, a Lido Adriano, con partenza da viale Virgilio. In entrambi i casi sono previsti due giri, uno di seguito all'altro, con intrattenimento musicale a cura del Gruppo Folk Italiano alla Casadei. Protagonisti, come tradizione, i carri (15 in tutto) allestiti dalle parrocchie che hanno declinato ognuna in modo diverso il tema "Il mondo che vorrei", suggerito dai ragazzi durante le ore di catechismo. Tra le novità l’assegnazione – da parte della Pro Loco di Lido Adriano – di tre premi in ceramica di Faenza per i più degni di menzione, oltre a quelli tradizionalmente attribuiti al miglior carro o gruppo mascherato. Non mancherà poi la lotteria, con primo premio un’auto Skoda Fabia. Il ricavato della manifestazione andrà alla Caritas diocesana per aiutare le famiglie in difficoltà.
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FAMIGLIE Un gruppo dove i bambini di genitori separati possono esprimere le proprie emozioni Torna il “Gruppo di parola” promosso dal Centro per le Famiglie per i bambini figli di genitori separati o divorziati. L’iniziativa (gratuita) verrà presentata ai genitori interessati lunedì 17 febbraio, alle 20.30, nella sede di via Gradisca 19, a Ravenna. Nel gruppo i bambini tra i 6 e gli 11 anni potranno esprimere liberamente le proprie emozioni e le difficoltà che incontrano per la separazione attraverso la parola, il disegno, il gioco, la scrittura e altre attività. I gruppi saranno condotti da operatori, già mediatori familiari. Info: 0544.485830.
FOTOGRAFIA
I MURI DI ANCARANI A FUSIGNANO Sabato 15 febbraio al centro culturale “Il Granaio” di Fusignano alle 16 inaugura “No wall”, esposizione fotografica di Elio Ancarani. Artista fusignanese che ha viaggiato tutto il mondo, Ancarani propone una mostra fotografica sul concetto di muro e dell’incontro con l’altro. L’ingresso è libero. La mostra è aperta fino all’8 marzo ed è visitabile il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
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20 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
VELA
Lorenzo al timone verso il suo sogno: «Vorrei fare le Olimpiadi in barca» Il 15enne che si allena al Circolo Velico Ravennate è una delle promesse italiane: dopo due ori a squadre ai campionati europei Optimist ora cambia categoria di Vincenzo Benini
Il mare si riflette sugli occhiali a specchi, mentre prepara la barca prima di scendere in acqua. Ha solo 14 anni, ma i suoi movimenti sono già quelli di un velista esperto e sul viso abbronzato sono disegnati ben chiari l’entusiasmo e la determinazione tipici della sua età. Lorenzo Pezzilli, classe 2005, è una delle promesse della vela italiana, in virtù dei numerosi successi raccolti agli albori della sua giovane carriera, e non nasconde l’intenzione di proseguire la felice tradizione dei ravennati in questo sport. Un passo alla volta, però, perché il talento cresciuto nel Circolo Velico Ravennate ha di fronte a sé tanta strada da percorrere, sfidando onde e vento, prima di realizzare il grande sogno, quello di partecipare alle Olimpiadi. Lorenzo, quando sei salito per la prima volta su una barca? «Avevo sei anni, a un corso estivo organizzato dalla Scuola Vela del Circolo Velico Ravennate. Ho iniziato con Daniela Rossi, la mia prima istruttrice, e mi è piaciuto fin da subito stare in mezzo al mare». Un colpo di fulmine, quindi? «Sì. Ho seguito l’esempio di mio fratello, Federico, che continuava a fare attività anche nel corso dell’inverno. Siccome ero ancora troppo piccolo non potevo andare in barca, quindi assistevo alle sue gare sul gommone degli organizzatori. Poi l’anno dopo sono entrato nella categoria pre-agonistica, con Cristina Celli e Carolina Rendano allenatrici nei cadetti, e non ho più smesso». Come mai questo amore per la vela? «Frequentando Marina di Ravenna l’acqua ha sempre rappresentato uno dei miei elementi preferiti, al punto che di inverno pratico anche nuoto in piscina. Sono tesserato con la Rinascita Team Romagna, ma non partecipo alle gare. Era inevitabile, quindi, che l’unione tra l’amore per il mare e quello per la competizione mi spingessero a buttarmi a capofitto sulla vela». Come è proseguita la tua carriera?
«Ovviamente mi sono cimentato nella categoria Optimist, vivendo anni davvero entusiasmanti. Ho sudato tanto negli allenamenti, ma mi sono tolto anche la soddisfazione di partecipare a due campionati europei. In entrambe le edizioni, la seconda da capitano, ho vinto l’oro a squadre, mentre a livello individuale (nell’Optimist si gareggia da soli in barca, ndr) sono salito sul terzo gradino del podio. Inoltre, sempre a squadre, sono arrivato primo per due volte nell’importante competizione sul lago di Postdam, nei pressi di Berlino». Che sensazione ti porta vestire la maglia azzurra? «È bellissimo e mi dà grandi motivazioni, anche perché per arrivarci bisogna sudare tantissimo. La concorrenza è durissima, come è testimoniato dal fatto che gli italiani nell’Optimist primeggiano anche a livello mondiale. Davanti a me ci sarebbe stato un terzo anno in questa categoria, ma ho deciso di cambiare strada. Un po’ mi dispiace, perché nel 2020 il Mondiale si disputa a Riva del Garda». In che categoria gareggi adesso? «Da ottobre mi cimento nel 29er. Sullo scafo si va in due: io sto al timone, il mio compagno di team Tobia Torroni, di Forlì, è il prodiere, con cui ho una bella intesa. Mi piace stare in squadra, è più divertente, e dal punto di vista tecnico stiamo imparando tutto molto in fretta». Che ruolo ricopre il Circolo Velico Ravennate nella tua attività? «Sono felice di farne parte, perché qui c’è una bella atmosfera e mi sento supportato. C’è grande attenzione sui giovani, ci sono tante squadre e il livello è davvero molto alto. I dirigenti e gli allenatori ci trasmettono la bellezza della vela. In più ci sono tanti punti di riferimento, come i fratelli Ivaldi, Jacopo e Federico Pasini, Jacopo Plazzi, giusto per citarne qualcuno». Quali sono i tuoi obiettivi stagionali? «Il 2020 è un anno un po’ “al buio”, tutto da scoprire. Il debutto stagionale è a marzo, con la
prima delle cinque tappe del circuito nazionale prevista a Palermo. Per noi è un’avventura tutta nuova, quindi non sappiamo cosa aspettarci. Di sicuro l’obiettivo principale è quello di crescere e imparare il più possibile, con l’intenzione di raccogliere i primi frutti del lavoro nel 2021. Quest’anno sono in programma anche Europei e Mondiali, entrambi open: mi piacerebbe parteciparvi, sia per fare esperienza, sia per avere un primo confronto importante». Come mai hai deciso di passare nella categoria 29er? «Perché è propedeutica alla 49er, che è classe olimpica». Quindi è questo il tuo grande sogno?
«Sì, un giorno vorrei partecipare alle Olimpiadi. So bene che la strada è lunga e in salita, ma il tempo è dalla mia parte e sono pronto ad allenarmi tantissimo per raggiungere questo obiettivo». È complicato far convivere al meglio lo sport con la scuola? «Frequento il primo anno di Liceo Scientifico e finora non ho avuto problemi. Sono contento anche di come vanno gli studi e ho scelto questa scuola perché, non avendo le idee chiare su quale sarà il mio futuro, lascia spazio libero a tante opportunità diverse. Anzi, in realtà so bene quello che voglio fare da grande: il velista professionista ad alti livelli».
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CULTURA / 21 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
PROSA/1
LO SPETTACOLO
Marina Massironi e Citran in scena con Le verità di Bakersfield
SHAKESPEARE E CHAGALL SUL PALCO DEL RASI CON IL CERCHIO MAGICO DI PROSPERO In scena sabato 15 febbraio la compagnia Teatro del Drago con una produzione di figura pensato per un pubblico adulto
Il testo dello statunitense Stephen Sachs, tradotto in tutto il mondo, sarà in scena a Conselice il 15 febbraio
Sabato 15 febbraio alle 21 al teatro Rasi di Ravenna va in scena la compagnia Teatro del Drago con uno spettacolo di figura pensato per un pubblico non di bambini, la loro ultima creazione: Magico Cerchio di Prospero. Un racconto ispirato alla Tempesta di Shakespeare, trasformato in una serie di immagini poetiche, e un intercalarsi di azioni che si espandono in un enorme quadro di Chagal. «Il Pittore russo di fine ‘800 è stato di aiuto fondamentale raccontano gli autori - per la creazione della nostra Tempesta; appartenente al movimento pittorico del Fauvismo Onirico con accento di Forti Colori di pittura Espressionista, Chagal, ben si accosta al nostro Teatro di Figura e teatro Visuale. Le immagini sovrannaturali si sviluppano e si susseguono nello spettacolo, per creare una serie di azioni/visioni poetiche ed oniriche. Abbiamo seguito il testo di Shakespeare, unicamente come traccia generale, concedendo un po’ più spazio alle immagini e alle musiche. Come nei quadri di Chagal, si vedono uomini e donne planare “a testa in giù”, spazi, dove sembra non esistere la forza di gravità e le proporzioni, anche nel nostro Teatro di figura, i personaggi non hanno un orizzonte, un piano fisico sul quale muoversi». Intervista sui quarant’anni della compagnia e su questa produzione su: www.ravennaedintorni.it. Informazioni e prenotazioni: Ravenna Teatro, tel. 0544 36239
La rassegna teatrale al comunale di Conselice prosegue sabato 15 febbraio con lo spettacolo Le verità di Bakersfield di Stephen Sachs (traduzione di Massimiliano Farau) con in scena Marina Massironi e Roberto Citran, per la regia di Veronica Cruciani. La storia è ambientata in un’America dai forti divari sociali. Una cinquantenne disoccupata appare come una donna ormai vinta dall’esistenza, ma nell’evidente disordine della sua caotica roulotte è celato un possibile tesoro, un presunto quadro di Jackson Pollock. Il compito di Lionel, esperto d’arte di livello mondiale, volato da New York a Bakersfield, è quello di fare l’expertise dell’opera che, in caso di autenticazione, potrebbe cambiare completamente la vita della sua interlocutrice. Ispirato a eventi veri, questo dramma comico – a tratti esilarante – crea domande vitali su ciò che rende l’arte e le persone veramente autentiche. Le verità di Bakersfield, (titolo originale Bakersfield Mist), non era mai rappresentato in Italia, ma è stato portato in scena nei migliori teatri negli Stati Uniti e tradotto in diverse lingue.
COMICO/1
PROSA/2 Isa Danieli e Giuliana De Sio sono Le signorine Due grandi interpreti del teatro italiano, Isa Danieli e Giuliana De Sio, protagoniste di Le signorine, arrivano, giovedì 20 febbraio alle 21, al Teatro Goldoni di Bagnacavallo. La commedia è scritta da Gianni Clementi e diretta da Pierpaolo Sepe che sa sfruttare abilmente la comicità che si cela dietro al tragico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili attrici che trasformano i litigi e le miserie di due sorelle zitelle in occasioni continue di gag e di risate.
MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI AL MASINI DI FAENZA Massimo Lopez e Tullio Solenghi arrivano, da martedì 18 a giovedì 20 febbraio alle 21, al Teatro Masini di Faenza come due vecchi amici che, dopo 15 anni si ritrovano sul palcoscenico, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale. Ne scaturisce una carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni e interazioni col pubblico. Massimo Lopez e Tullio Solenghi saranno inoltre protagonisti dell’Incontro con gli Artisti che si terrà mercoledì 19 febbraio alle 18 al Ridotto del Teatro Masini (l’ingresso all’incontro è gratuito).
COMICO/2 Luca Ravenna a Cervia con il suo show di stand-up comedy
COMICO/3 Un monologo che racconta un coming out al Binario
COMICO/4 Teresa Mannino apre il comico all’Alighieri
Luca Ravenna, milanese, 32 anni, presenta al teatro Comunale Walter Chiari di Cervia, domenica 16 febbraio alle 21, il suo show “Live”per la rassegna dedicata alla “Stand Up Comedy” con alcuni pezzi del tutto inediti (un’intervista all’artista è pubblicata sul sito www.ravennaedintorni.it). Lo spettacolo sarà introdotto da una breve esibizione “scalda-pubblico” del comico Stand Up Eleazaro Rossi.
Barbara Mosell sabato 15 febbraio alle 21 salirà sul palco del Teatro Binario con uno spettacolo dal titolo “Le donne baciano meglio”. Si tratta di uno monologo autobiografico diventato uno show di stand-up comedy in cui racconta la sua sua esperienza e il suo comingout. Ironico e stravagante, lo spettacolo tocca il tema dell’innamoramento e della metamorfosi personale, utilizzando il palcoscenico come grande camerino all'aperto.
L’edizione 2020 della rassegna di Teatro Comico all’Alighieri di Ravenna è inaugurata giovedì 13 febbraio alle 21 da Teresa Mannino con lo spettacolo Sento la terra girare, di cui l’attrice è anche regista e autrice insieme a Giovanna Donini. Nella messa in scena, Teresa vive chiusa in un armadio da mesi, anzi da anni. Un giorno decide di uscire ma scopre che il mondo sta cambiando in modo radicale e velocissimo e che, addirittura, l’asse terrestre, sta variando.
22 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
DANZA MUSICA CLASSICA/1 A Bagnacavallo “Libera la musica” con l’Ensemble d’Archi Giuseppe Sarti
La Cenerentola di Bubenicek apre la stagione dell’Alighieri Sul palco il Nuovo Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini Una ragazza coraggiosa, capace di credere ai suoi sogni e di non arrendersi ai rovesci del destino: è la Cenerentola di Jiří Bubeníček , che apre la stagione di danza del Teatro Alighieri a Ravenna sabato 15 febbraio alle 20.30 e in replica domenica 16 alle 15.30. È una versione stringata, 70 minuti senza intervallo, basata sulle musiche di Prokof ’ev, e che l’artista praghese ha creato per le misure del Nuovo Balletto di Toscana, un organico di 14 elementi scelti, diretti da Cristina Bozzolini, che si sono lanciati con entusiasmo nell’avventura moderna e un pizzico pop di quest’eroina da libro di fiabe. Dopo essere stato eccellente danzatore, Jiří Bubeníček è alla sua seconda carriera di successo come coreografo. Nel suo nuovo curriculum figura già una lunga lista di creazioni, tra le quali soggetti originali come il lavoro multimediale su Kafka o il Dottor Zivago. Con la Cenerentola – coprodotta con il Maggio –, si cimenta ancora una volta con un titolo di repertorio, dopo la Carmen messa in scena all’Opera di Roma. Ma lo fa sempre a modo suo, estrosamente, mettendo mano a (quasi) tutti gli elementi, dalla regia alle scene, dalla coreografia al soggetto, ispirato al racconto dei fratelli Grimm, ma rimaneggiato in chiave più moderna. Affiancato da Nadina Cojacaru – compagna d’arte e di vita, che firma i costumi e partecipa alla drammaturgia –, Jiří Bubeníček mette da parte gli elementi più fiabeschi che la precedente versione della Cenerentola di Per-
rault seguiva e sceglie di esaltare quelli simbolici, a volte più crudi e realisti, proposti dai fratelli Grimm. La protagonista del suo balletto prende così in mano le redini del suo destino, si fa forte dell’eredità spirituale lasciatale dalla madre e realizza i suoi desideri. Il suo apprendistato di vita è un pellegrinaggio anche interiore, un dialogo intimo con se stessa e i ricordi della mamma scomparsa prematuramente. La capacità di rendersi artefice della propria felicità, sulla scorta degli insegnamenti materni. La scenografia è essenziale, basata su pochi e allusivi oggetti; quanto alla danza, la cifra del coreografo praghese mantiene di fondo la nota neoclassica che ha caratterizzato tutta la sua precedente “vita” da ballerino, ma con una versatilità curiosa. Nel caso dell’incontro con la giovane e grintosa compagine toscana, una bella patina contemporanea gli permette di spaziare dai duetti più classici alle scivolate a terra o ai movimenti fluidi ed elastici dei danzatori moderni. Muovendosi liberamente nella partitura di Prokof ’ev – della quale esegue un montaggio adatto alla sua drammaturgia -, Jiří Bubeníček offre una Cenerentola “reloaded” che è anche un invito alla resilienza in tempi difficili: credere nei propri sogni e perseguirli, è la giusta via per poterli realizzare. Biglietti da 8 a 32 euro; info e prevendite: 0544 249244 – www.teatroalighieri.org.
GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO
JOE DIBRUTTO Un repertorio internazionale ed italiano che pesca fra i brani più significativi degli anni '70, vistosi abiti di scena in tema e divertenti coreografie; più che un concerto un vero e proprio show, questo è "discomusical”.
Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it
Cena con menù fisso Inizio spettacolo ore 21.30
PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 - info@mariani-ravenna.it
Il terzo appuntamento della stagione di “Libera la musica” realizzata da Accademia Bizantina al teatro Goldoni di Bagnacavallo vede protagonista (lunedì 17 febbraio alle 21) un’eccellenza del territorio romagnolo, l’Ensemble d’Archi Giuseppe Sarti, nato all’interno della Scuola “G. Sarti” di Faenza per opera del professor Paolo Zinzani e impegnato qui in un programma che, partendo proprio dal compositore faentino Paolo Tommaso Alberghi, spazierà anche verso Corelli, Gregori e Johann Christian Bach. L’Ensemble porta anche avanti da tempo un progetto di riscoperta di uno strumento ormai da pochi conosciuto come il fortepiano, che in questa occasione vedremo suonato da Marco Farolfi nel Concerto di Bach. E prosegue la novità (molto apprezzata dal pubblico) di quest’anno di “Libera la musica”, ossia l’appuntamento prima di ogni concerto con l’aperitivo in compagnia del musicologo Bernardo Ticci, con il quale approfondire il programma che seguirà e scoprire nuovi punti di vista di un repertorio così intrigante.
Olaf John Laneri a Mikrokosmi con Beethoven e Liszt Prosegue la rassegna musicale “Mikrokosmi” alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna della scuola di musica Mikrokosmos. Domenica 16 febbraio (ore 11) il pianista pluripremiato (siciliano di origini svedesi) Olaf John Laneri omaggia Beethoven con due Sonate e la Sinfonia n.5 nella trascrizione di Franz Liszt.
TRIBUTI Al Mama’s due serate con la Bandeandré alla riscoperta delle “Nuvole” di Faber Venerdì 14 e sabato 15 febbraio doppio appuntamento (sempre alle 21.30) al Mama’s di Ravenna con la Bandeandré, lo storico gruppo ravennate che da anni omaggia il repertorio di Fabrizio De André. In questo caso a essere omaggiato sarà in particolare il disco “Le nuvole”.
Canzoni e racconti di vita di Edith Piaf al Ridotto del Goldoni di Bagnacavallo Martedì 18 febbraio dalle 18 al Ridotto del teatro Goldoni di Bagnacavallo (ingresso libero) Daniela Piccari interpreta “canzoni e racconti di vita di Edith Piaf”. Si tratta di un tributo non solo alle canzoni e alla voce della diva francese, ma alla sua vita intera, emblematica del periodo tra gli anni Trenta e Sessanta. Ad accompagnarla sul palco saranno Andrea Alessi (contrabbasso) e Dimitri Sillato (pianoforte e violino).
CULTURA / 23 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
MUSICA CLASSICA/2 MUSICA ROCK
Alla riscoperta di Tartini con il violoncello piccolo di Mario Brunello Con l’orchestra barocca Accademia dell’Annunciata
Al Bronson gli americani Mondo Generator e i romani Mòn Giovedì 13 febbraio al Bronson di Madonna dell’Albero stoner rock con Nick Oliveri, ex bassista di Kyuss e Queens of the Stone Age, che torna a Ravenna con il suo progetto Mondo Generator. Sabato 15 sul palco del Bronson invece i Mòn, band romana che si muove tra folk, indie pop e atmosfere elettroniche.
Al Moog dream pop con il giapponese Grimm Grimm Giovedì 13 febbraio dalle 21.30 al Moog di Ravenna concerto di Grimm Grimm, progetto del musicista dream pop/shoegaze giapponese, ma da anni residente a Londra, Koichi Yamanoha.
È tra i più attesi appuntamenti della stagione il prossimo concerto di “Ravenna Musica” dell’Associazione Mariani. A celebrare il 250esimo anniversario della morte di Giuseppe Tartini, un’occasione preziosa per restituire la versatile personalità musicale e culturale del grande musicista, considerato il più famoso violinista d’Europa del suo tempo e tuttora fra i maggiori compositori italiani – uomo eclettico dedito a svariati interessi come la scienza e la tecnologia – non poteva che essere un grande artista, il violoncellista Mario Brunello (foto). Mercoledì 19 febbraio (ore 21), Brunello sarà al Teatro Alighieri insieme all’orchestra barocca Accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni per il concerto Tartini e dintorni nel 250° anniversario della morte di Giuseppe Tartini. Acclamato sia come solista, sia nella musica da camera, ideatore di progetti artistici innovativi, Brunello viene proiettato sulla scena internazionale nel 1986, divenendo il primo e unico italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca. Da allora ha suonato in tutto il mondo con i più importanti direttori e con le orchestre più prestigiose. Nell’occasione ravennate imbraccerà il suo violoncello piccolo, strumento identico al violoncello ma di ridotte dimensioni molto in voga dalla seconda metà del ‘600 alla prima metà del ‘700. La serata è un’ottima opportunità per riscoprire il mondo musicale che gravitava intorno a Giuseppe Tartini, attraverso pagine non soltanto dello stesso Tartini (che offre comunque la parte più corposa del programma con due Concerti in re maggiore per violoncello piccolo, archi e basso continuo e il Concerto a quattro in Do maggiore per archi e basso continuo). Saranno proposti infatti anche il Concerto in re maggiore per violoncello piccolo, archi e basso continuo di Antonio Vandini, amico e biografo di Tartini, e Sinfonia in re maggiore RV 125 per archi e basso continuo di Antonio Vivaldi. Impreziosiscono il programma Pastorale P 86, trascrizione del 1908 di Ottorino Respighi di una Pastorale scritta da Tartini, e il brano ”L’antro dell’orco” per violoncello piccolo, archi e cembalo del compositore vivente Vanni Moretto, scherzo musicale liberamente tratto dalla celebre opera di Tartini “L’arte dell’arco”. Il programma del concerto verrà illustrato dall’esperto Enrico Gramigna sabato 15 febbraio alle 11 presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense. L’incontro a ingresso libero rientra nel ciclo di introduzioni all’ascolto dei concerti di “Ravenna Musica” organizzato dalla Mariani in collaborazione con l’Associazione Culturale “Orpheus”. Biglietti del concerto da 5 a 30 euro; info 0544 39837 e angelomariani.org.
Dowdelin e Actual Figures al Clandestino di Faenza Riprendono i concerti di caratura internazionale al Clandestino di Faenza. Giovedì 13 febbraio sul palco i debuttanti Dowdelin, trio di stanza a Lione, tra musica caraibica francese e influenze afro-americane, in lingua creola. Sabato 15 invece al Clandestino gli Actual Figures, nuovo progetto del chitarrista degli Indian Jewelry, band texana psichedelica. Oggi di stanza a Berlino, la band propone un raffinato synth pop venato di dark ambient, no wave e industrial, con la cantante Marie Mark Andersen.
I Savana Funk al Cism di Lido Adriano Sabato 15 febbraio dalle 21.30 al Cisim di Lido Adriano concerto dei Savana Funk, band bolognese di fama nazionale che unisce il blues al rock psichedelico, con influenze black e funk.
A Faenza un supergruppo con Don Antonio e Vallicelli Venerdì 14 febbraio dalle 22 all’Ebe di Faenza concerto di San Valentino con Antonio Gramentieri (Sacri Cuori), il batterista Vince Vallicelli, Gionata Costa dai Quintorigo, Benny Pretolani dei Good Fellas e Roberto Villa dei Ronin. Tra rock, blues e atmosfere che uniranno Sudamerica, California e Romagna.
MUSICA CLASSICA/3 Fusignano ricorda la nascita del “suo” Arcangelo Corelli Lunedì 17 febbraio Fusignano ricorda la nascita del musicista Arcangelo Corelli (nato a Fusignano il 17 febbraio 1653) con uno spettacolo di musica, parole e immagini nell’auditorium che porta il suo nome (vicolo Belletti 2). Dalle 21 va in scena “Auguri Arcangelo!”. In apertura della serata i ragazzi delle classi seconde della scuola media dell’Istituto comprensivo “Luigi Battaglia” eseguiranno La Follia, opera più celebre di Corelli. L’appuntamento proseguirà con gli interventi dell’attore Marco Montanari, che condurranno lo spettatore in un viaggio nel periodo Barocco, e con le esibizioni di un ensemble che farà ascoltare le musiche di Corelli e dei suoi contemporanei. Saliranno sul palco Roberto Noferini (violino), Chiara Cattani (clavicembalo), Anselmo Pelliconi (violoncello). Inoltre, durante lo spettacolo saranno proiettate le opere del fumettista ravennate Daniele Panebarco che, proprio per Fusignano, ha disegnato alcuni momenti della vita del noto compositore. L’ingresso è libero.
24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
LA MOSTRA/1
Trentacinque opere di Enrico Galassi, pittore ravennate da riscoprire A Palazzo Rasponi delle Teste una retrospettiva dedicata all’artista quasi sconosciuto nella città in cui nacque. In esposizione anche opere di quattro suoi mentori: Alberto Savinio, Filippo De Pisis, Carlo Carrà e Giorgio De Chirico di Alberto Giorgio Casasni
Chi è stato Enrico Galassi – «artista fuorilegge», come l’ha definito l’amico critico Libero De Libero, perché fuori da quegli schemi che spesso portano al successo – nato a Ravenna nel 1907 e morto a Pisa nel 1980? A questa domanda vuole dare risposta la mostra che inaugurerà sabato 15 febbraio alle 18 a Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna. L’esposizione, visitabile fino al 22 marzo, cinquant’anni dopo l’unica personale a lui dedicata in città dalla Galleria Mariani, è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna in collaborazione con l’Associazione culturale “Tessere del ’900”, di cui è Presidente Piero Casavecchia. L’evento è frutto dell’appoggio determinante di Paolo Trioschi, responsabile di Palazzo Rasponi, e deve un sentito grazie al bel progetto grafico di Fulvio Valigia. La cura della mostra e del catalogo (reso possibile dalla professionalità di Filippo Farneti) è di chi scrive. Il catalogo sarà presentato, verso le 19.30, al Ristorante Millelire, all’interno del Salone dei Mosaici nella Casa del Mutilato. Nella mostra saranno esposte trentacinque opere dell’artista ravennate, per lo più oli degli anni Trenta, il suo periodo più creativo. Assieme a queste, il pubblico potrà ammirare quattro dipinti dei suoi mentori più famosi: Alberto Savinio, suo amico carissimo, che lo ricorderà spesso nei suoi scritti, Filippo De Pisis, che firmò l’introduzione al catalogo
Enrico Galassi, “Villeggiatura”, 1938
della sua prima mostra nel 1931 a Milano, Carlo Carrà, che scrisse su di lui diverse recensioni e presentò la sua mostra del 1932 a Roma, e Giorgio De Chirico, coinvolto nella fondamentale esperienza dello Studio di Villa Giulia a Roma dal 1944 al 1946. Basterebbero questi pochi nomi per dire quanto
MERCATINI di
Primavera 2020
Inaugurazione della rassegna di dipinti sabato 15 febbraio alle 18, mentre alle 19 al Millelire la presentazione del catalogo
fosse stimato, a suo tempo, Galassi. Ma, come ha scritto Savinio in un bellissimo ricordo dell’amico fatto in Sentimento di Ravenna del 1951, «Enrico traversò l’infanzia, l’adolescenza: diventò uno degli adulti più geniali che il signor Dido [alias lo stesso Savinio] avesse mai conosciuto. E variamente operoso: pittore, architetto, scrittore, ideatore di infiniti progetti; ma sempre guardato in cagnesco dalla sorte». Quest’ultima frase spiega forse il fatto che a Ravenna ben pochi lo conoscano. Un altro fattore che ha contribuito alla sua damnatio memoriæ è stato che Enrico sia dovuto andarsene da Ravenna a vent’anni, nel 1927, per una storia d’amore finita tragicamente. Questa rimozione si spiega fors’anche per la sua adesione, appena quattordicenne, al fascismo. Tutto questo, però, non può più oscurare la sua figura, che deve tornare a occupare un posto di rilievo anche nella storia dell’arte italiana del Novecento. La mostra ben evidenzierà lo stile e i temi che contraddistinguono la sua pittura. Il critico Alberto Sartoris, nel 1937, parlò di una sorta di “metafisica surrealista” ed elencò gli oggetti cari ai “dialoghi platonici” di Galassi: «Marine, isole, strumenti musicali, pesci, conchiglie, vasi, uccelli, fiori, piante, frutta, bottiglie, ballerine, colonne, cigni, statue, figure e cose soprannaturali». Queste opere ancora colpiscono a quasi un secolo di distanza. Il video, curato da Fabrizio Varesco, mostrerà un compendio della multiforme produzione artistica di Galassi, definito, non per nulla, da Savinio, artista “leonardesco”: la sua attività di mosaicista, di ceramista, di poeta e, non ultimo, di architetto, capace di progettare case, è sempre Savinio a scriverlo, «le cui forme esteriori, angoli, curve, piani, non sono se non il “negativo” delle ragioni “interne” [...]: camere, corridoi, scale». Case dotate di un’anima.
Antiquariato • Modernariato • Collezionismo • Arte • Natura
VILLANOVA di BAGNACAVALLO (RA)
PRENOTAZIONE PIAZZOLE FINO AL 24 FEBBRAIO fino ad esaurimento delle piazzole disponibili
INFO E PRENOTAZIONI: Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri Tel. 0545.47122-47951 Fax 0545.47950 erbepalustri.associazione@gmail.com
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LA MOSTRA/2 Omaggio a Ferriano Giardini, artista scomparso nel 2007 Sabato 15 febbraio sarà inaugurata alle 17.30 a Palazzo Rasponi dalle Teste la mostra dedicata a Ferriano Giardini, artista ravennate scomparso nel 2007, dal titolo Omaggio a Ferriano Giardini. Nel percorso espositivo verrà ripercorsa buona parte dell’evoluzione artistica di Giardini con la presenza di molte opere dell’autore, in omaggio a un artista che ha contribuito significativamente alla produzione culturale della città. L’esposizione è promossa dall’assessorato alla Cultura e resterà visitabile, a ingresso gratuito, fino al 22 marzo. L'iniziativa, curata da Paolo Trioschi e Giorgio Giardini, è inserita nel percorso “Novecento rivelato”. Gli orari di apertura sono i seguenti: nei giorni feriali 15 - 18; sabato, domenica e festivi 11 - 18; chiuso il lunedì.
PRONTO INTERVENTO E INTERVENTI D’EMERGENZA:
CULTURA / 25
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13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
FOTOGRAFIA
Al via le mostre dei vincitori del concorso “Cronos” Si comincia con Jacopo Valentini
CARTOLINE DA RAVENNA Mittente Giovanni Gardini
«Glorie sepolte e arte vivente»
Inaugurazione sabato 15 febbraio alle 18 a PR2
Tra più di 130 partecipanti alla “Public call for photographers under 35” promossa dall’assessorato alle Politiche giovanili dal titolo “Cronos – una questione di tempo / a matter of time” sono stati decretati i tre vincitori ex aequo; il primo esporrà al PR2 a partire da sabato 15 febbraio alle 18, fino all’1 marzo. Si tratta di Jacopo Valentini con il progetto Unicacina, scelto dalla giuria per aver saputo indagare e raccontare la miscellanea identitaria tipica della nostra epoca contemporanea, attraverso uno sguardo neo documentario sospeso tra passato e presente; le foto di Valentini saranno esposte fino al 1º marzo. Seguiranno poi le esposizioni dei progetti di Giulia Parlato, dal 7 al 22 marzo e di Elena Helfrecht dal 28 marzo al 11 aprile. A partire dal 18 aprile si svilupperà invece il Circuito Off di Camera Work 2020, che darà la possibilità a una ventina di giovani fotografi, scelti tra coloro i quali hanno partecipato alla chiamata, di esporre i propri progetti. La curatrice della rassegna Silvia Camporesi è al lavoro per selezionare i nomi dei giovani fotografi che faranno parte del circuito Off. Ai partecipanti era stato chiesto di esprimere la propria personale idea sul tempo nelle sue varie e molteplici declinazioni con un progetto di immagini fotografiche accompagnato da un concept di descrizione. La giuria tecnica, che ha analizzato i progetti, quest’anno è stata presieduta da Silvia Camporesi, direttrice artistica di Camera Work, fotografa, scrittrice e docente presso la Laba – Libera Accademia di Belle Arti di Rimini, vincitrice del Premio Celeste (2007), Francesco Fabbri (2013), Rotary di Arte Fiera (2015) e BNL (2016). Ad accompagnarla i giurati: Michele Ambroni, docente presso la LABA di Rimini e artista e Carlo Sala, critico d'arte, curatore, docente al Master in Photography dell’Università Iuav di Venezia e direttore artistico di Photo Open Up - Festival internazionale di Fotografia promosso dal Comune di Padova.
Il 18 maggio 1947, al termine delle celebrazioni per il XIV centenario della consacrazione della Basilica di San Vitale, Guido Gonella, allora ministro della Pubblica Istruzione, pronunciava un accorato discorso Glorie sepolte e arte vivente. All’indomani del conflitto bellico, in una città devastata, in un’Italia da ricostruire, l’anniversario del celebre tempio bizantino diventava l’occasione per una riflessione sul futuro della patria: «Quando fiorì sul vostro suolo questo tempio, cittadini di Ravenna, correvano per l’Italia stagioni non meno tristi di quelle di ora […]. I Ravennati che oggi celebrano l’anniversario della nascita del loro massimo tempio e con esso rinnovano tutte le gloriose memorie della città, non rinunciano pigramente all’affaticarsi umano. Dediti alla dura fatica della terra, essi convogliano alla ricchezza comune i frutti del loro solco fecondo, e con la secolare opera di bonifica, interrotta dalla guerra, ed ora destinata a tenace ripresa, sanno conquistare spazi sempre più larghi alla loro volontà di lavoro. Per questo la Romagna è una terra da molti decenni assetata di giustizia: giustizia per il lavoro […]. Il lavoro è arte, ed in questo tempio è arte suprema perché a servizio di una idea eterna […]. Non ci appare oggi Ravenna come la città morta, sperduta nel sogno estatico di una tramontata grandezza, ma come la custode silenziosa di un fuoco vitale, che irraggia dalle sue chiese e dalle sue tombe, e che sarà luce e forza alle generazioni nuove».
AGRITURISMO
MASSARI
Ristorante agrituristico con degustazione dei piatti tipici tradizionali CERAMICA Al Mic 35 pezzi degli anni Trenta decorati con l’aerografo Fino al 3 maggio al Project Room del Mic sarà allestita la mostra delle opere donate da Giorgio Levi. Si tratta di 35 pezzi, per lo più servizi da tavola, decorati ad aerografo di manifattura italiana ed europea degli anni '30. I primi esempi della tecnica dell’aerografo applicata alla ceramica risalgono al clima modernista della Repubblica di Weimar e del Bauhaus in Germania. Poi la tecnica si diffuse anche in Italia a partire dalle metà degli anni ’20, in pieno gusto Decò. In mostra alcuni esemplari di ceramiche tedesche sono affiancati a pezzi delle principali manifatture italiane. Giorgio Levi collezionista e studioso di ceramica - nel suo saggio dal titolo Ceramiche italiane Art Dèco dipinte all’aerografo” (2017) - descrive il ruolo avuto dall’aerografo nella creazione di un linguaggio decorativo moderno in grado di tradurre, anche su oggetti d’uso, gli esiti delle ricerche formali futuriste.
Cerimonie e banchetti - Cene aziendali - Fattoria didattica
Menu di
San Valentino
14 febbraio
Roastbeef con pomodorini, aceto balsamico e scaglie di grana Crespelle rosa con ricotta, stracciatella e pane tostato Bocconcini al lardo - Pomodori gratinati Mousse al cioccolato piccante con salsa alle fragole € 25.00 bevande escluse Musica di accompagnamento In OMAGGIO una rosa rossa
È consigliata la prenotazione
CONSELICE (RA) - via Coronella, 110 - Tel. 0545.980013 - Fax 0545.980035 agriturismomassari@virgilio.it www.agriturismomassari.it agriturismomassari
26 / CULTURA
(2020) di Gabriele Muccino
RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
gio. 13: 21.00 • ven. 14: 18.30-21.00 sab. 15: 18.45- 21.15 dom. 16: 17.00 - 21.00 lun.17 - mar.18: 18.30 • mer.19: 21.00
Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •
LA LEZIONE LO SPETTACOLO/1 Le fiabe più nere “riscritte” da Licia Lanera
“All’armi siam fascisti” nuovo appuntamento con la storia al Rasi
Giovedì 13 febbraio alle 21, seconda e ultima serata con la Compagnia Licia Lanera al Rasi di Ravenna per The Black’s Tales Tour, uno spettacolo che nasce da un’indagine sulla fiaba classica indagata nei suoi risvolti più neri e perturbanti. Partendo da cinque fiabe classiche – La sirenetta, Scarpette rosse, Biancaneve, La regina delle nevi e Cenerentola – spogliate della loro parte edulcorata e consolatoria tipica del mondo dei bambini e presentate in tutta la verità della loro versione autentica, Licia Lanera firma una scrittura originale che racconta incubi notturni e storie di insonnia, per parlare di alcune donne, delle loro ossessioni, delle loro manie, delle loro paure.
Il 17 febbraio alle 18 prosegue il secondo ciclo di “Storie di Ravenna”
Quinto appuntamento con Storie di Ravenna lunedì 17 febbraio alle 18 al Teatro Rasi dal titolo «“All’armi siam fascisti!”. La marcia su Ravenna del settembre 1921» e vede sul palco Luigi Dadina (attore Teatro delle Albe), Giovanni Gardini (Museo Diocesano di Faenza-Modigliana) e Alessandro Luparini (storico e direttore della Fondazione Casa Oriani), e con la partecipazione straordinaria di Paolo Cavassini (ricercatore e saggista storico) e Alberto Malfitano (Dipartimento di Beni Culturali, Università di Bologna). Come sempre una lezione-spettacolo con una formula del tutto nuova che ha conquistato il pubblico. Il momento conviviale enogastronomico che segue l’incontro per questa data è curato dallo chef Pierpaolo Spadoni (Osteria del Pancotto).
Cinema Mariani - Ravenna
NARRATIVA/1
GLI ALTRI SECONDO AISHA CERAMI Per la rassegna Il tempo ritrovato alla Bibilitoeca Classense, mercoledì 19 febbraio arriva alle 18 la scrittrice Aisha Cerami con il romanzo Gli altri (Rizzoli). Raccontando con ironia l’intolleranza tra vicini di casa, Aisha Cerami ci regala una galleria di personaggi memorabili e ci fornisce uno specchio per riflettere su noi stessi e sui nostri pregiudizi. L'autrice dialoga con Stefano Bon.
LO SPETTACOLO/2 Mezzopalco al Cisim: se la poesia abbatte le barriere
NARRATIVA/2
Domenica 16 febbraio alle 17 al Cisim di Lido Adriano va in scena Mezzopalco di Giovanni Lami, oltre a inaugurare la mostra fotografica del Collettivo37: The twenty (and one) faces of Julio. Il progetto Mezzopalco è risultato vincitore del "Premio Alberto Dubito di Poesia con Musica 2018". Due narratori e un beatbox, obbiettivo usare la poesia come medium portatore di contaminazione tra i generi con una serie di brani-tributo agli artisti che hanno segnato il percorso di ricerca e produzione di poesia orale e spoken music del gruppo. Il risultato è un concerto solo vocale.
Sabato 15 febbraio alle 18 sarà ospite della libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna Serena Corsi per presentare il suo primo romanzo: Donne di fiume e d'inchiostro. Ad accompagnare l'autrice ci sarà Giorgio Pozzi per Fernandel Editore.
IL SAGGIO Leonardo in Romagna con Davide Gnola
LA CONVERSAZIONE Al Moog si parla di Estremo Oriente con Marco del Bene e Gabriele Scardovi
Venerdì 14 febbraio alle 18, il Centro Relazioni Culturali organizza, in via Baccarini 3, l’incontro con Davide Gnola autore de Sulle tracce di Leonardo, Il viaggio in Romagna per Cesare Borgia edito da Minerva.
Si viaggia fino a raggiungere l'Estremo Oriente con il nuovo appuntamento de I Sabati del Moog: la rassegna culturale curata da Ivano Mazzani nel locale di vicolo Padenna 5 a Ravenna. Il 15 febbraio alle 18 il professor Marco Del Bene e Gabriele Scardovi parleranno infatti del progetto "Zangokuna tenshi no yô no" (Come angeli crudeli).
Serena Corsi alla libreria Liberamente
Annalisa Fabbri al circolo Prometeo Sabato 15 febbraio alle 17 al circolo Arci Prometeo a Faenza si tiene la presentazione del libro Amori di una poetessa dimenticata, un romanzo ambientato nella licenziosa Venezia rinascimentale. Sarà presente l’autrice Annalisa Fabbri che interverrà insieme a Elisabetta Chini, laureata in Pedagogia presso l'Università di Bologna di Sos Donna.
IL CIRCOLO Sesso, anarchia e musica al Kinotto di Borgo Masotti Week end ricco di appuntamenti al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti. Sabato 15 febbraio alle 21 si tiene infatti la serata dal titolo Il sesso in Romagna con il giornalista e autore Giuseppe Sangiorgi e con tre musicisti che suonano la poesia del liscio. Domenica 16 febbraio, invece, a partire delle 20 doppio appuntamento con la letteratura e la musica. Lo scrittore Matteo Cavezzali presenterà infatti il suo romanzo storico Nero d'Inferno pubblicato da Mondadori e sarà seguito dal concerto di Paolo Zanardi, interprete originale e grande cantore di Piero Ciampi.
APPUNTAMENTI AL PLANETARIO - FEBBRAIO 2020 Martedì 18, ore 21.00
Claudio Balella Il cielo con il binocolo
Domenica 23, ore 10:30 Planetario
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Osservazione del Sole (ingresso libero - Cielo permettendo)
Martedì 25, ore 21.00
Oriano Spazzoli Storie impossibili: Don Chisciotte incontra Galileo
ello! b è o l e il ci oprilo sc oi! con n
Sabato 29, ore 16:30
Amalia Persico
“La bottega dello scienziato”
Bussole fra cielo e Terra (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata - www.planetarioravenna.it - www.racine.ra.it/planet
RASS. “4DAYS CULT MOVIE�
RASS. “4DAYS CULT MOVIE�
gio.13: 17.30
lun.17-mar.18: 21.15 • mer.19: 18.30
RASSEGNA “CARTOON KIDS�
sab. 15: 17.00 - dom. 16: 15.00
CULTURA / RUBRICHE / 27 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
POLTRONA GARANTITA? TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!! 0544 37148
LIBRI DA BABELE
Con Parasite il 2020 è l’anno delle consacrazione della rivoluzione
Febbraio è il mese della maschera, ma non per il Carnevale
L’ultimo orizzonte: tra scienza e scoperta
di Francesco Della Torre
di Enrico Gramigna
di Matteo Cavezzali*
Parasite (di Bong Joon Ho, 2019) ÂŤQuello che io vorrei è che il pubblico arrivasse al cinema senza sapere assolutamente nulla del filmÂť ha detto Bong in un’intervista recente, e chi siamo noi per contraddire il geniale regista coreano? Le sfide vanno raccolte e si proverĂ a raccontarvi di Parasite senza dirvi nulla del film. Bong è un regista di enorme talento e che da tempo si caratterizza come autore capace di mescolare i generi e di riuscire a parlare della societĂ contemporanea (coreana e non), utilizzando qualsiasi espediente narrativo. GiĂ dai primi lavori, come il thriller Memories of Murder e l’horror The Host si poteva intuire l’eclettismo del regista, che con lo splendido anche se leggermente incompiuto Snowpiercer raggiungeva grazie alla fantascienza il suo apice narrativo ed emozionale. Parasite parla di poveri, di ricchi e di piĂš poveri dei poveri, non giudica anche se simpatizza e soprattutto non mette in scena una sfida manicheista, perchĂŠ nessun personaggio di qualsiasi ceto sociale può dirsi buono o cattivo. Ăˆ piuttosto chiara la distanza che il regista, per mano dei suoi protagonisti, traccia tra la vita reale e quella di facoltosi, educati, ingenui e “simpaticiâ€? milionari che non sanno vedere nĂŠ leggere la realtĂ , non sanno interpretare le situazioni e, con una metafora perfettamente raccontata, non sanno riconoscere nĂŠ le persone nĂŠ l’ambiente che li circonda. Nel mezzo della vicenda, si assiste a una vera lotta tra poveri giocata letteralmente fino all’ultimo sangue, sfiorando la farsa cinematografica come spesso accade nelle cinematografie “far eastâ€?. Un cinema, il loro, che si discosta molto dai nostri classici, che ha vesti variopinte e situazioni paradossali e surreali, senza sconfinare nel genere, e il meritatissimo Oscar come Miglior Film rappresenta un’epocale apertura verso un nuovo (si fa per dire) modo di concepire il cinema, un modo diverso e travolgente. Come chi può aver apprezzato personaggi interessanti e “nuoviâ€? come Achille Lauro al Festival di Sanremo, anche col cinema è arrivato il momento di guardare oltre e capire che un certo modo di fare film, a cui saremo eternamente grati, ha definitivamente lasciato il passo a una “nuova ondaâ€?, proveniente da parti diverse, che ha ridato una nuova linfa alla settima arte, rivitalizzata anche grazie alla sfida (fortunatamente vinta) col mondo delle serie tv troppo presto inglobato dal sistema. Parasite è un film incredibile, potente, divertente, tragico, teso e in qualche modo orrorifico, che regala emozioni di ogni genere lungo le sue due ore (e venti, quasi) di film, e che ci consegna il duemilaventi cinematografico, inteso come anno della definitiva consacrazione della rivoluzione. Il piĂš bel film dell’anno, e forse del decennio, che spero vi faccia venire voglia di portare il vostro sguardo oltreoceano.
Febbraio è, tradizionalmente, il mese della maschera, del Carnevale e nella storia della musica italiana il martedĂŹ grasso segnava la fine delle rappresentazioni operistiche. In teatro, infatti, si soleva far partire la stagione il giorno di Santo Stefano, facendola cessare a Carnevale. Oggi, fortunatamente, non vigono piĂš questi paletti temporali imposti secondo un sentimento religioso, tuttavia è la maschera che domina ancora il febbraio italiano. E non si tratta del Carnevale. Quest'anno era il 70Âş anno di vita del festival di Sanremo. Anzi, del Festival della canzone italiana, fonte di ispirazione per l'Eurovision Sony Contest. Tutta questa celebrazione dell’identitĂ del Belpaese dovrebbe inorgoglire il piĂš restio dei sovranisti il quale, però, a ben vedere, non avrebbe molto da apprezzare. Da metĂ degli anni ’60, infatti, le tracce dell’italianitĂ musicale sono andate via via edulcorandosi nella melassa di uno stile nato dalla controcultura sviluppatasi in seno alla contestazione giovanile. Le ascendenze dello stile italiano, nato da genitori nobili quali l'opera lirica e la canzone da camera (un autore per tutti, Francesco Paolo Tosti) vengono negate e soffocate in quelli che oggi sono, a tutti gli effetti, tentativi di repressione della melodia, primo e piĂš marcato manifesto dell’italianitĂ musicale. Vi è, però, un secondo fraintendimento e cioè quello che mette in gran luce l’importanza del testo rendendolo, non come nell'opera un princeps inter pares, un buco nero che assorbe l'interesse di tutti, lasciando alla vera protagonista, la musica, poche, sporadiche e superficiali attenzioni. Vero è che nelle piĂš recenti edizioni del Festival gravita tutto attorno ad altro e della musica non ne parla davvero nessuno, nĂŠ in televisione, nĂŠ al di fuori di essa. D'altro canto, per poter parlare di musica in termini non epidermici è necessario uno studio che nĂŠ la riforma Gentile, nĂŠ i successivi tentativi di ammodernamento del sistema scolastico hanno mai concesso. Peccato perchĂŠ grazie alla conoscenza dell'arte è possibile interpretare meglio la realtĂ . Ultima analisi: è vero, un orchestrale sanremese percepisce 50 euro al giorno. Ăˆ poco, ovviamente, ma non è lontano dalle realtĂ quotidiane di un qualsiasi musicista non stabile. Questo è l'Italia oggi.
Le cose da scoprire sul mondo ormai sono finite. Abbiamo capito ogni regola che è alla base della natura. Diceva cosĂŹ il fisico Albert Michelson ai primi del ’900 . Pochi anni dopo Albert Einstein, sfruttando i calcoli di Michelson sulla velocitĂ della luce, avrebbe ribaltato tutto con la teoria della relativitĂ , che dimostrava come molto di quello che si dava come una conoscenza ormai solida, fosse in realtĂ un gigantesco errore. Dobbiamo quindi rassegnarci a non sapere niente? Prendiamo un esempio opposto. Nel 1835 Auguste Comte aveva detto “non sapremo mai la composizione chimica degli astri. Passarono appena un paio di decenni ed ecco che Gustav Kirchhoff determinò la composizione delle stelle studiandone lo spettro luminoso. Quindi: quanto possiamo spingerci vicino alla veritĂ ? L’astrofisico Amedeo Balbi in L’ultimo orizzonte (Utet) racconta cosa sappiamo dell’universo, cosa conosciamo con certezza, cosa ipotizziamo e cosa probabilmente non sapremo mai. Un tempo ogni civiltĂ aveva un proprio mito per descrivere la nascita dell’universo: un dio creatore, o una divinitĂ che aveva messo in ordine gli elementi creando la vita. La scienza ha sostituito queste credenze con dati sondabili, ma il rischio è che anche la scienza venga interpretata come un mito. La scienza non fornisce certezze, ,a interpretazioni di dati con un margine di errore. Quando si scoprĂŹ che esisteva qualcosa fuori dalla Via Lattea, Edwin Hubble disse ÂŤla storia dell’astronomia è una storia di orizzonti che arretranoÂť. Cos’è l’orizzonte? Da una parte è il limite di ciò che possiamo vedere; dall’altra è una sfida a spingersi oltre, a scoprire il nuovo, con le sue insidie e la sua carica di mistero. Prima di Galileo Galileo si pensava che l’universo finisse a ciò che si poteva osservare a occhio nudo. Galileo con il suo cannocchiale scoprĂŹ che c’era tanto che non era mai stato visto. Oggi sappiamo che esistono centinaia di migliaia di galassie oltre la nostra. Il 96% dell’universo non è fatto di atomi, ma di una materia che non conosciamo, e che abbiamo chiamato “materia oscuraâ€?. Questo vuol dire che conosciamo la composizione del cosmo solo per il 4%. Non sappiamo quindi nulla dell’universo? Al contrario, sappiamo molto: sappiamo quando è nato, che si sta espandendo e come è strutturato. Tutte cose che abbiamo scoperto negli ultimi cento anni. Ci sono però ancora tante domande senza risposta. Il tempo inizia con il Big Bang o l’universo è sempre esistito ed ha solo cambiato forma? Lo scrittore di fantascienza Philip K. Dick diceva che ÂŤLa realtà è ciò che non sparisce quando smetti di crederciÂť. Cosa scopriremo domani? *direttore di ScrittuRa Festival
“La fatica di un giorno di febbraio� (Casalborsetti) di Adriano Zanni
FIORI MUSICALI
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
28 / JUNIOR RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
TEATRO/1 TEATRO/2 Posidonia, teatro d’ombre al comunale di Russi
La cavalcata rossiniana dal Rasi al Mar con la Drammatico Vegetale
Domenica 16 febbraio alle 16 al teatro comunale di Russi il Teatro di carta porta in scena lo spettacolo di teatro d’attore, d’ombre e lanterna magica Posidonia di e con Chiara Carlorosi e Marco Vergati. Uno spettacolo adatto al pubblico di ogni età che combina immagini suggestive ed eleganti con momenti di sottile e raffinata comicità.
Un viaggio-gioco con accompagnamento musicale, con repliche dal 15 al 23 febbraio Sabato 15 e 22 febbraio alle 11, dal 19 al 21 febbraio e domenica 23 alle 16.30, dal teatro Rasi al Mar Museo d’Arte della città di Ravenna, la storica compagnia ravennate Drammatico Vegetale propone lo spettacolo itinerante con musica dal vivo Grande cavalcata rossiniana, adatto a un pubblico dai 4 ai 10 anni. Ideato nel centocinquantesimo anniversario della morte del musicista, questo viaggio-gioco ripercorre con leggerezza le tappe del percorso di creazione dell’illustre “nostro conterraneo, romagnolo vero e cittadino del mondo...”. Attraverso le più acclamate ouverture rossiniane, lo spettacolo parte dal teatro Rasi e arriva al museo scandendo le tappe di quella che fu una luminosa carriera nei più importanti teatri d’Italia fino a Parigi, tra molti successi e qualche immancabile fiasco. Con accompagnamento musicale d’organetto di Barberia e merenda finale. Lo spettacolo è di Pietro Fenati con Jenny Burnazzi, Andrea Carella, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni.
TEATRO/3 Alla Casa del Teatro torna Cuore
L’INIZIATIVA Il disegno di Lucia Malavolta per L’anatra, la morte e il tulipano
Domenica 16 febbraio alle 16, alla Casa del Teatro di Faenza va in scena lo storico spettacolo della compagnia Teatro Due Mondi Cuore, una rilettura del romanzo di Edmondo De Amicis. Una sorta di lettera ai ragazzi di oggi che si trovano in un'epoca di cambiamento, un’attualizzazione di un classico della letteratura italiana da non perdere.
Per l’iniziativa “Il piccolo giornalista” realizzata in collaborazione da R&D e la rassegna Le Arti della Marionetta, pubblichiamo il disegno di Lucia Malavolta di 9 anni realizzato domenica 9 febbraio dopo aver assistito allo spettacolo di teatro danza L’anatra, la morte e il tulipano della compagnia torinese Tardino Rendina (vincitore del premio Eolo Awards 2015) e portato a Ravenna per la rassegna ToDay ToDance.
LA FESTA Scambio di libri per Carnevale all’Ecomuseo delle Erbe Palustri Giovedì 20 febbraio all’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo tornerà l’appuntamento con l’iniziativa “A Carnevale ogni libro vale”, festa in maschera dedicata allo scambio di libri. La festa si terrà dalle 16.30 alle 18.30 ed è rivolta a bambini da 0 a 10 anni che saranno accolti nella sala immersiva dell’Ecomuseo, dove potranno assistere all’animazione I racconti di Re Librone a cura di Elastica Teatro. I bambini, che potranno partecipare anche vestiti in maschera, sono invitati a portare i libri che non leggono più per scambiarli con altri: un modo ecosostenibile per fare acquisti a costo zero e allungare la vita delle cose divertendosi.
FIDO IN AFF
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BUDDY Buddy ha appena dieci mesi, una carica di vitalità e simpatia proprie dei cuccioli di questa età, un manto nero e ricciolone, lo sguardo furbetto e tanta voglia di giocare, di attenzioni e di affetto. Aspetta impaziente una famiglia vivace e vitale come lui, che sappia crescerlo con rispetto, impegno e allegria. Per conoscerlo e adottarlo chiamate il cell. 339 8952135
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GUSTO / 29 13-19 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI
TRADIZIONI
Un Lòm a Mèrz con i mangiari di Tonino Guerra Cena Slow Food al Pancotto di Gambellara, accompagnata dai racconti di Graziano Pozzetto La condotta Slow Food di Ravenna organizza venerdì 28 febbraio (a partire dalle 19.30) all’Osteria del Pancotto di Gambellara (via Gambellara 73) una serata per celebrare il rito dei Lòm a Mèrz - “Si accendono i fuochi magici in Romagna”. L’incontro conviviale è dedicato al centenario della nascita di Tonino Guerra, fra buona tavola della tradizione, brindisi e racconti. I piatti proposti alla cena saranno raccontati dallo storico ed enciclopedista della gastronomia romagnola Graziano Pozzetto. Sono tratti dal prossimo libro di Graziano dal titolo preso da una frase di Tonino Noi continuiamo a mangiare l'infanzia (Ponte Vecchio Editore), con una postfazione di Carlin Petrini, di imminente uscita in libreria. Questo libro, voluto da Lora, moglie di Tonino, parla dei mangiari di Tonino Guerra vissuti attraverso le sue poesie: la mamma, il paese, la Romagna, la trattoria Peppe di Pennabilli, le tagliatelle di Zaghini a Santarcangelo, i frutti dimenticati, la Sangiovesa, le tagliatelle immaginarie nel campo di prigionia, la cucina georgiana, l’incontro fantastico a Sant’Agata Feltria con Gino Veronelli… Protagonista a suo modo della serata anche Riccardo Pascucci, della omonima Stamperia di Gambettola, antica bottega artigiana che dal 1826 produce pregiatissime tele stampate a mano. Non potendo partecipare, fornirà comunque, delle stampe per arredare la sala, tele disegnate da Tonino Guerra che rievocano la collaborazione con il grande poeta e per l'occa-
sione, omaggerà i partecipanti alla cena, di un piccolo cadeau. L’incontro comincia alle 19.30 con il classico rito dei fuochi sull’aia. Alle 20.30 inizia la cena intitolata “Noi continuiamo a mangiare l’infanzia nei piatti della mamma” composta da diverse portate: l’antipasto con salame gentile e giardiniera dell’Osteria e poi le minestre della mamma con assaggio di Manfrigoli in brodo, assaggio di Pasta e Fagioli, assaggio di Tagliatelle al ragù e, a volontà, le tagliatelle immaginarie del campo di prigionia. Come secondo piatto identitario di Santarcangelo di Romagna sarà servito Pollo alla Cacciatora con patate. E infine, come dolce, una Crostata Romagnola di mele con crema gialla della nonna. Non mancheranno i vini abbinamento della cantina Magnani di Collinello di Bertinoro: un Sangiovese rustico e un’Albana dolce della tradizione rifermentata. Costo della serata, 33 euro per i soci Slow; 38 euro per amici e accompagnatori. Info e prenotazioni tel. 335 375212 - maurozanarini@ gmail.com
COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina
Tortelloni ripieni di patate e pancetta Domenica pomeriggio c’era un po’ di sole e mi è venuta voglia di andare in campagna dal solito contadino a comprare un po’ di verdura. Ho trovato solo patate e cipolle. Ho comprato una cassa di patate e ho preparato i tortelli con patate e pancetta. Ho preso un chilo e mezzo di patate con la buccia, le ho lavate molto bene con una spazzolina sotto l’acqua tiepida corrente e messe a bollire in acqua leggermente salata. Poi ho tagliato a dadini piccolissimi un fetta di pancetta di maiale fresca e l’ho fatta rosolare a fuoco vivace. Mentre le patate si cucinavano ho impastato uova e farina per la sfoglia: un uovo per 100 grammi di farina, ne ho impastate sei. A questo punto le patate erano cotte e le ho passate con lo schiacciapatate, in questo modo la buccia resta nel disco, poi ho unito tre cucchiai di parmigiano, tre cucchiai di ricotta di pecora, una bella grattugiata di noce moscata e la pancetta. Ho mescolato bene e assaggiato il composto, non ho aggiunto sale, era perfetto. Poi ho tirato la sfoglia a mano sul tagliere ma si può usare anche la macchinetta, a me la sfoglia piace sottile e cosi con un po’ di pazienza ho fatto una bella sfoglia tutta sbilenca, non so fare quelle belle rotonde che spesso vedo fare alle sfogline di professione, comunque quello che conta è il risultato. Ho fatto dei quadrati abbastanza grandi e al centro ho messo una bella noce di composto poi ho chiuso velocemente. Per fortuna sono passati due amici a trovarmi e li ho messi al lavoro. Il difetto di compiere questa operazione da soli è che la sfoglia si asciuga e si fa fatica a chiudere i tortelloni, Sarebbe bello essere in tanti, uno mette il composto e gli altri chiudono. In un attimo è tutto finito. Era quasi ora di cena, li abbiamo cucinati subito e conditi con burro e salvia, una bella spolverata di parmigiano e mangiati con avidità, erano buonissimi. Chiacchierando e bevendo un buon vino rosso, è passata la domenica.
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
Un piacevole Chardonnay di Spagnolli Un piacevole Chardonnay in purezza quello della cantina trentina “Spagnolli”. L’annata 2018 ricorda odori di burro fresco ed erbe aromatiche. Frutta gialla con sfumature di buccia di arancia. Al palato è secco, appena sapido e di piacevole freschezza. Da abbinare alle crudità di pesce o come fanno in Trentino a del buon prosciutto accompagnato da profumato pane nero caldo.
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RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
MOBILITÀ SOSTENIBILE
RISARCIMENTI MALTEMPO
CONTRIBUTI PUBBLICI A CITTADINI E IMPRESE PER DANNI DA EVENTI CALAMITOSI SUBITI NEL 2019 La presentazione delle domande va effettuata entro e non oltre il 2 marzo Scadono il 2 marzo i termini per la presentazione delle domande di contributi economici ai privati cittadini e alle attività economiche e produttive, per i danni causati dagli eventi calamitosi di maggio e novembre 2019. Per quanto riguarda i privati cittadini i contributi possono coprire fino all’80% dei danni, nel limite massimo di 150.000 euro, elevabile a 187.500 in caso di abitazione distrutta e da ricostruire in sito o nei casi di delocalizzazione a cui si aggiunge un contributo di 10.000 euro per spese di demolizione. Si ricorda che i danni subiti devono essere valutati in apposita perizia redatta ed asseverata da un professionista abilitato, iscritto ad un ordine o collegio, su espresso incarico del richiedente il contributo ed in posizione di terzietà rispetto a quest’ultimo. La perizia non è richiesta solo in caso di danni di importo complessivo pari o inferiore a 10.000 euro. Nei casi di ricostruzione in sito o di delocalizzazione in altro sito dell’unità immobiliare distrutta o dichiarata inagibile, la perizia è giurata. Il contributo è concesso fino ad un tetto massimo di 450.000 euro per ogni sede danneggiata, nella misura fino al 50% del valore minimo tra la stima della perizia asseverata che l'impresa deve fornire e il costo effettivamente sostenuto o da sostenere, se minore. La percentuale può salire all'80% solo per il ripristino o sostituzione di macchinari, attrezzature, arredi o acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Si ricorda che alla domanda deve essere allegata in ogni caso la perizia redatta ed asseverata da un professionista abilitato, iscritto ad un ordine o collegio, su espresso incarico dell’impresa che richiede il contributo ed in posizione di terzietà rispetto a quest’ultima. Nei casi di ricostruzione in sito o di delocalizzazione in altro sito dell’immobile distrutto o dichiarato inagibile, la perizia deve essere giurata. Tutta la documentazione e la modulistica è scaricabile dalla pagina dedicata del sito istituzionale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile al link internet: https://url.emr.it/ga663b7m. Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare l’ufficio di Protezione Civile del Comune di Ravenna allo 0544 482088, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, oppure via email all’indirizzo: protezionecivile@comune.ra.it.
NUOVI AUTOBUS: DALLO STATO ALLA REGIONE UN FINANZIAMENTO DI 36 MILIONI DI EURO PER ACQUISTARE 292 MEZZI ECOLOGICI Il ministero dell’Ambiente finanzierà con 36 milioni di euro l’acquisto di 292 autobus ecologici (elettrici, ibridi, a metano o biometano) da mettere in circolazione sul territorio regionale. Altri tre milioni e mezzo saranno invece destinati a migliorare i sistemi di vigilanza di tutte le aree soggette alla limitazione del traffico. Ad annunciarlo è una nota della Regione, con il presidente Stefano Bonaccini che esprime soddisfazione per l’annuncio, da parte del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, dell’attribuzione delle risorse alle Regioni del Bacino Padano per continuare l’impegno verso la riduzione delle emissioni inquinanti e della concentrazione di polveri nell’aria. In tutto, fino al 2022, sono a disposizione 180 milioni di euro. La quota destinata all’EmiliaRomagna è di 39 milioni e 350 mila euro. «Questo finanziamento – aggiunge il presidente – garantisce ad oggi la sostituzione di 1.100 autobus: la Regione ha infatti già programmato e sta attuando il rinnovo di 800 veicoli, a cui si aggiungono quelli che saranno acquisiti con i nuovi fondi. L’obiettivo è arrivare alla sostituzione della totalità della flotta di veicoli del trasporto pubblico locale».
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RAVENNA&DINTORNI 13-19 febbraio 2020
EDILIZIA SCOLASTICA
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Quasi 100 milioni disponibili in regione per riqualificazioni
Al via a Lugo la sostituzione di contatori gas Inrete/Hera
Quasi 100 milioni di euro per riqualificare le scuole dell’Emilia-Romagna. Il finanziamento (98,9 milioni) è stato concesso alla Regione Emilia-Romagna dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito del programma di edilizia scolastica 2018-2020 ed è il frutto del protocollo di intesa con il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur - che coordina il piano e monitorerà l'utilizzo dei fondi), il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef), la Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (Ceb). Grazie a questo pacchetto di risorse potranno essere realizzati lavori di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico su 106 edifici scolasti di proprietà degli enti locali, da Piacenza a Rimini,e in alcuni casi ricostruzione dell’edificio in sostituzione di quello già esistente. In particolare, nelle province si avranno 21 interventi a Bologna; 6 a Forlì-Cesena; 10 a Ferrara; 15 a Modena; 17 a Piacenza; 10 a Parma; 12 a Ravenna, 9 a Reggio Emilia e 6 a Rimini. In particolare in provincia di Ravenna gli interventi riguardano edifici scolastici del capoluogo, di Bagnacavallo, Conselice, Alfonsine, Lugo, Faenza, Solarolo e Brisighella, per un ammontare di cofinanziamenti regionali di 2 milioni e mezzo di euro.
Prosegue l’operazione “Smart Metering Gas” di Inrete Distribuzione Energia Spa, società del Gruppo Hera che gestisce la distribuzione di gas ed energia elettrica in Emilia-Romagna, a Ravenna. È iniziato in questi giorni il volantinaggio che annuncia l’installazione, a partire da metà marzo, da parte di Inrete, di circa 10.000 nuovi contatori elettronici del gas nel Comune di Lugo. L’attività di cambio richiederà alcuni mesi di lavoro. L’installazione del contatore elettronico del gas rappresenta un obbligo normativo anche per il cliente finale: il vecchio contatore meccanico deve infatti cedere il posto a quello elettronico di nuova generazione, secondo quanto stabilito dalla Delibera 631/13/R/Gas dell’ex Aeegsi, ora Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). I misuratori di nuova generazione, conformi a tutte le direttive nazionali e comunitarie in materia, potranno essere tele-letti, rendendo possibile la fatturazione su consumi reali, e gestiti da remoto, come già ora accade per i contatori dell’energia elettrica. Per ulteriori informazioni: numero verde 800.990.250 - www.inretedistribuzione.it
CONSUMATORI CONSAPEVOLI
A proposito dei vari bonus per ristrutturazioni sarebbe meglio ridurre la durata dei rimborsi I mezzi di informazione, in questi ultimi tempi, ha dato un particolare risalto ad alcune decisioni che lo Stato ha preso per aiutare i cittadini a restaurare gli edifici di proprietà, in modo che anche l’aspetto esterno delle città sia migliore e presenti un rimedio a molti degradi, soprattutto nei centri storici. Il dispositivo riguarda la tinteggiatura dei muri esterni dell’edificio e il restauro di balconi e ringhiere sempre esterne. Lo Stato restituirà ai condomini interessati il 90% della quota spesa in dieci anni con un adeguato sconto fiscale. Un altro intervento riguarda la sostituzione di infissi, cancelli e portoni per cui esiste già un bonus ristrutturazione del 50%, che vale anche per la tinteggiatura degli interni. Abbiamo già ricordato che un problema attuale molto sentito riguarda l’uso eccessivo del riscaldamento, che comporta l’aumento dell’inquinamento. Pertanto una struttura aggiuntiva sulle pareti della casa fa diminuire la temperatura necessaria a riscaldarla. La detrazione del “bonus” fiscale per questi lavori è del 65%. Anche l’aumento delle zone verdi può aiutare a purificare l’aria. In questo caso lo Stato consente di risistemare il proprio giardino privato con una detrazione del 36% su una spesa massima di 5.000 euro. Occorre però affrettarsi poiché nella legge il profitto è valido solo nell’anno in corso. È invece confermata la possibilità di ristrutturare la propria abitazione con il 50% dei costi sempre con uno sconto fiscale. L’Associazione Consumatori CODICI, di fronte a numerose domande dei propri associati ha richiesto che in una prossima disposizione venga applicato lo sconto sulla fattura emessa con un contributo diretto per permettere ad un maggior numero di cittadini di usufruire dei benefici per ogni tipo di ristrutturazione e per combattere il lavoro in nero, che potrebbe essere più conveniente di rimborsi a lunga scadenza. a cura di CODICI Ravenna, consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento il giovedì dalle 10 alle 12, via Sarti 5, tel 0544 35183 - carlobenelli@alice.it
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