R&D 14 03 2019

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Ristorante Pizzeria

Specialità tipiche siciliane

FREEPRESS n. 806

14-20 MARZO 2019 Ravenna - via G. Marconi 57 Tel. 0544.402598 - Cell. 335.1254057 Aperto tutti i giorni pranzo e cena tranne il sabato aperto solo a cena

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460

GLI OSPITI Il panorama delle strutture ricettive in provincia, tra novità e mancanze


LE AZIENDE INFORMANO

RADIS SRL

Case in legno classe A: edilizia innovativa e duratura, comfort e versatilità nel rispetto dell’ambiente L’azienda ravennate Radis è leader nel settore e quest’anno ha ottenuto l’importante Certificazione SOA OS32 per la produzione e il montaggio di strutture in legno di qualsiasi entità. «Oggi le case in legno – ci spiega il titolare Carlo Gelosi – sono quelle maggiormente innovative e compatibili con la visione futura dell’abitazione sostenibile che risponde in pieno ai parametri dell’edilizia moderna». Il futuro è delle case in legno, sinonimo di certezza dei costi, risparmio energetico, comfort abitativo, versatilità, rispetto dell’ambiente e resistenza ai terremoti. Questo vuol dire che l’edilizia sarà sempre più in mano a falegnami e carpentieri, piuttosto che a muratori. Scegliere questa tipologia abitativa non è più dunque solo una scelta di vita per qualcuno, ma un’opportunità per tutti. A essersi specializzata nel settore, è l’azienda ravennate Radis, leader nella vendita del legno e dei suoi elaborati con una pluriennale esperienza nel trattamento dello stesso, tant’è che – proprio nel 2019 – ha ottenuto la Certificazione SOA OS32 per la produzione e montaggio di strutture in legno di qualsiasi entità. A chiunque desideri realizzare il sogno di una casa in legno classe A, Radis offre un servizio completo dalla progettazione alla posa in opera. «Oggi le case in legno sono quelle maggiormente innovative – afferma il titolare Carlo Gelosi –. Se anni fa sembrava impensabile proporre un’edilizia alternativa alla muratura, ora non più. Le case in legno prefabbricate hanno vinto tanti pregiudizi radicati nella nostra cultura del mattone, dimostrando qualità straordinarie e compatibili con la visione futura dell’abitazione sostenibile e che risponde in pieno ai parametri dell’edilizia moderna». A seguito della recente crisi edilizia e dei frequenti terremoti, tutti le vogliono e le richieste sono continuamente in aumento. «I costi in fase di costruzione – spiega ancora Gelosi – non sono molto diversi rispetto a una tradizionale casa in muratura, ma nel lungo periodo una casa in legno consente importanti risparmi di gestione, oltre a un importante miglioramento della qualità della vita. Stare dentro una casa in legno è come vivere in una bomboniera, in una baita di montagna, grazie alla buona fono-assorbenza». Le case in legno sono rispettose dell’ambiente e delle persone che le abitano, perché il legno è l’unico materiale da costruzione che respira. Senza dimenticare inoltre che il legno in generale è un eccellente materiale da costruzione in quanto presenta elevata resistenza a trazione, compressione, flessione, è elastico, ha un basso peso specifico, ottime caratteristiche termo-acustiche. La resistenza del legno ai terremoti è stata più volte collaudata in paesi a elevato rischio sismico come America e Giappone, dove si costruisce abitualmente in legno. Il legno ha caratteristiche che lo rendono in grado di resistere alle forze telluriche e che ne fanno, per certi aspetti, il surrogato ideale dell’acciaio. A differenza di quest’ultimo, però, il legno presenta – contrariamente al pensare comune – anche un’ottima

resistenza al fuoco. Il risparmio energetico è notevole in quanto si raggiungono facilmente valori di trasmittenza parete di 0,20 W/mq K ed elevatissimi valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di condizionamento e riscaldamento. Le case in legno garantiscono, infine una notevole riduzione di CO2, nel rispetto delle normative vigenti stabilite dal protocollo di Kyoto.

«Nel lungo periodo una casa in legno consente importanti risparmi di gestione, oltre ad un importante miglioramento della qualità della vita»

PERCHÉ SCEGLIERE UNA CASA IN LEGNO? Grazie a un buon montaggio si ottengono costruzioni solide e resistenti all’umidità Scegliere come propria abitazione una casa in legno è alquanto semplice: si comincia comprando un lotto di terreno e si prosegue facendosi fare un preventivo per la struttura lignea, per poi passare alla realizzazione che richiede circa un mese di tempo, una volta fatte le fondamenta. Poi ci saranno da realizzare gli impianti. Radis offre alla propria clientela abitazioni in legno costruite con il sistema a telaio oppure con il sistema Xlam (su ordinazione). La prima tipologia prevede colonne in legno massiccio o lamellare su cui vengono fissate delle lastre di fibrocemento, il freno-vapore e un grande spessore di isolante. La seconda, invece, si basa su pareti piene in legno lamellare con spessore variabile su cui, all’esterno, viene applicato il cappotto, mentre all’interno una contro-parete per il passaggio degli impianti, chiusa con doppia lastra di cartongesso, fibro-gesso o da pannelli lignei faccia vista. I legni più utilizzati sono l’abete e il pino, due note conifere, che garantiscono una lunga durata e si prestano bene alle lavorazioni. Grazie a un buon montaggio le case in legno sono solide e durature, non richiedono una manutenzione troppo onerosa e sono resistenti all’umidità. Se ben realizzate, sono costruzioni che durano secoli e ne sono la riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il mondo che ancora si conservano perfettamente integre.

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE

San Michele (RA) - Via Faentina 280 tel. +39 0544 462485 - info@radis.it


INTRO / 3 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Quando la querela serve solo a intimidire tutti di Federica Angelini

E così è arrivata una querela al Teatro delle Albe che sui palchi di mezza Italia osa parlare non solo di mafia, ma di mafia nel cuore dell'Emilia. In Va Pensiero e Saluti da Brescello la compagnia ravennate racconta una vicenda di mafia ambientata nel paese reso famoso da Peppone e Don Camillo e che purtroppo è tratta da cronache e materiali non basati sulla fantasia ma solo rielaborati creativamente e l’ex sindaco pensa bene di querelarli. Ecco il classico esempio di chi vuole intimidire e ottiene l'effetto opposto, offrire visibilità al teatro che sta naturalmente incassando solidarietà da più parti. Tanto che verrebbe quasi da andare a ringraziare. Non ci poteva essere prova più plastica di quanto ancora il teatro possa far paura, di quanto possa essere potente uno spettacolo dal vivo, nonostante sia in grado di mostrarsi solo a qualche centinaia di spettatori per volta, nonostante sia nato ai confini dell'impero, nonostante sia incentrato su una vicenda tutto sommato marginale per quanto emblematica. Nel teatro accade di rado e fa giustamente notizia. Per i giornali tutto questo è assai più frequente. Perché lo sappiamo bene, ci sono sì querele sacrosante che servono a reclamare giustizia, ma molte, e spesso accade quando si parla di giornalismo e testimonianza in genere, servono soprattutto per far paura. Per mettere a tacere chi non solo non può rischiare di perdere, ma nemmeno può permettersi l'avvocato per difendersi. In un mondo dell'informazione sempre più fragile, in balia della comunicazione social, le querele temerarie possono risultare più efficaci che mai, possono rappresentare un fortissimo incentivo all'autocensura. Per questo ci vorrebbe una legislazione che obbligasse a risarcimenti cospicui chi le intenta e poi perde. Anche perché il giornalista segue i principi della deontologia, ossia quell'insieme di principi che tutela chi legge, chi sul giornale ci finisce, ma anche chi scrive. Dovrebbe essere difficile se non impossibile, dunque, quando si rispettano queste regole (che per inciso riguardano tutti i giornalisti indipendentemente da dove lavorino e tanto meno da chi siano pagati) perdere in caso di querela. Ma appunto, l’obiettivo di chi denuncia un giornalista o un artista, una persona pubblica, è spesso proprio quella di intimidire, non di vincere. Perché tanto non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare: spaventare chi è spaventabile. Per fortuna Le Albe sono una compagnia storica e solida, che dietro ha (perlomeno) un'intera città e dunque non ha nulla da temere. Ma se si fosse trattato di un giovane gruppo alle prime armi? Ecco, una vittoria sarebbe già pensare che tutto questo non farà alcuna paura alle realtà più strutturate (che siano giornali o compagnie teatrali), ma nemmeno su chi comunque vuole sfidare i potenti raccontandone le nefandezze.

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ECONOMIA DATI CONFINDUSTRIA: SECONDO SEMESTRE DEL 2018 IN CRESCITA

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I-IV

PRIMO PIANO IL PANORAMA DELLE STRUTTURE RICETTIVE

LEGALITÀ LIBERA IN CITTÀ: MANIFESTAZIONE CONTRO LE MAFIE

SOCIETÀ UNA SETTIMANA DI AZIONI CONTRO IL RAZZISMO

SPORT LA STORIA DI SUCCI, DALLA SERIE A ALL’ECCELLENZA

INSERTO CENTRALE TRAIL ROMAGNA TRA NATURA E CAMMINO

DANZA A LUGO E RAVENNA LE MINIATURE DELLO YACOBSON da pagina

36 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E NOTIZIE SUL MONDO DELLA CASA VERDE DOMESTICO PRIMAVERA, TEMPO DI CURA E RISTRUTTURAZIONE, MAGARI COL BONUS FISCALE

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 806

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

TREVES BLUES BAND Blues

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INTERVISTA PARLA THOMAS FAZI, IL SOVRANISTA DI SINISTRA

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

I MARTEDÌ del Socjale

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19 MAR

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BACK IN WOODSTOCK 1969 - 2019 50 ANNI DAL MITICO CONCERTO

Rock / Pop / Jazz Una serata speciale che interseca musica dal vivo, video e immagini

Anteprima Nazionale

ROY PACI CARAPACE VEN

Musica d’autore

29 MAR

Inizio spettacolo ore 20.30

VEN

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STORYBEATLES

CONCERTO E SHOW MULTIMEDIALE MAR Tributo ai Beatles

SAB

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LARKIN POE

ROOTS ROCK & BLUES (ATLANTA, U.S.A.) MAR Rock / Blues

Per Info: www.teatrosocjale.it - Cell. 327 6719681 - Facebook Teatro Socjale

Programma

MARZO

Come da tradizione, ad ogni evento i “MITICI” CAPPELLETTI DEL SOCJALE Via Piangipane, 153 - PIANGIPANE (RA) Circolo ARCI - Ingresso Riservato ai Soci

MUSICA Inizio spettacoli ore 22 TEATRO Inizio spettacoli ore 21


4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Banale Brutale” (Fusignano) di Adriano Zanni

La redazione risponde

CIMITERO DELLE NAVI, LA PIALLASSA IN PERICOLO Martedì 5 marzo la nave Berkan B, ormeggiata presso l’ex banchina Tozzi del porto di Ravenna si è spezzata in due affondando a prua, mentre la parte posteriore è ancora visibile. Lo scandalo è avvenuto nel canale Piombone ovvero all’imboccatura dell’area della Piallassa: quanti e quali danni questo collasso abbia provocato in termini ambientali sono ancora da accertare, ammesso che lo si voglia realmente fare. Per completare il quadro di degrado dobbiamo ricordare che nel 2009, l’amministrazione accettava di buttare sulla sponda dell’ingresso alla Piallassa ben tre navi più grandi del Berkam B, tuttora arenate nella Piallassa. Non serve essere veggenti per capire che la situazione “nel cimitero delle navi” è una bomba ad orologeria sia per l’ambiente che per la sicurezza degli specchi acquei. La zona, accessibile a piedi, fa capire immediatamente il significato della parola “degrado” […]. Oggi il problema è “tornato a galla”: dove era concentrata l’attenzione delle autorità locali e competenti in materia negli anni trascorsi sin ad oggi? Come e cosa intende fare l’autorità in una zona così delicata tenendo informata la cittadinanza? […] Una cosa è certa più tempo passa meno tempo abbiamo per riparare o evitare altri danni. Giancarlo Schiano, attivista del gruppo Call to Action Ravenna

Gentile Giancarlo, raccontammo lo scenario del cimitero delle navi in un articolo pubblicato su queste pagine nel 2017. E nessuno si mosse. Ora la vicenda è tornata di attualità con le segnalazioni dell’M5s e l’ulteriore frattura dello scavo del Berkan. Nell’amministrazione del porto con-

corrono tre enti pubblici: il Comune, l’Ap e la capitaneria. In questa vicenda si incastrano interessi e questioni commerciali per cui è difficile chiamare alle proprie responsabilità chi ha causato l’abbandono. Di certo le autorità locali dovranno fare qualcosa, anche per una questione di sicurezza.

ARTISTIPEDIA Le romantiche donne di Tabita, colori vivaci e stile un po’ vintage di Ilaria Facchini - @igers_ravenna

Questa settimana vi presentiamo Tabita Frulli, illustratrice freelance di Ravenna. Nei suoi disegni, rappresenta prevalentemente la figura femminile in tutte le sue più espressive sfumature. Le sue opere trasmettono emozioni, condizioni mentali, sentimenti ma anche momenti di vita quotidiana fatta di piccole cose. Il suo stile è riconoscibile e fresco, dalle sue opere si percepisce l’amore viscerale per il vintage, per i vecchi dischi, per i colori vivaci e le atmosfere romantiche. Utilizza prevalentemente l’acquarello su carta ma non disdegna anche il disegno digitale. A noi è piaciuta per i dettagli, il tratto elegante e la genuinità dei soggetti, identità di un’artista che parla con garbo ad altre donne. Per ammirare le sue opere e innamorarvi delle sue figure femminili visitate @tabitafrulli_art.


PUNTI DI VISTA / 5 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Il film su Dante di Pupi Avati di Moldenke

Nei giorni scorsi il sindaco Michele de Pascale ha incontrato il celebre regista Pupi Avati che pare sia interessato a realizzare un film sulla storia di Dante Alighieri a Ravenna. Fin qui la notizia accertata e confermata pure da una foto dei due in posa. Ma passando alle indiscrezioni, posso dirvi che nel film Dante riuscirà a risvegliarsi dal suo lungo sonno e a uscire dalla tomba in versione semi-zombie interpretato dal presidente della Cassa di Risparmio Antonio Patuelli, in cambio di un robusto finanziamento e come segno di ringraziamento per aver ristrutturato i chiostri francescani senza neppure demolire la tomba. La prima immagine sarà una ripresa di Dante-Patuelli dalla telecamera conta-turisti installata sopra la tomba che finalmente avrà così una sua utilità. Dopodiché Dante-Patuelli farà il suo ingresso nel mondo concedendosi ai selfie dei passanti fino ad arrivare alla piccola galleria che collega piazza San Francesco a via Guaccimanni, dove finalmente potrà farsi una pisciata sui muri anche lui, dopo una così lunga attesa. Il film assumerà quindi i toni del thriller, seguendo i passi di Dante-Patuelli lungo via Guaccimanni in un crescendo di suspence fino a che il nostro protagonista non verrà colpito da un attacco di cuore alla vista dell’orrore di Largo Firenze. Dante-Patuelli si risveglierà a Villa Maria (perché bisogna anche saper valorizzare il territorio circostante), accudito dall’assessora alla Cultura Elsa Signorino, di cui si innamorerà all’istante. Da qui il film si trasforma in una commedia romantica con i due che amoreggiano di nascosto nelle stanze ancora inutilizzate del museo Classis fino al grande matrimonio a sorpresa a Tamo, dopo un altro momento thrilling in cui gli invitati non riescono a trovare il posto, avendolo scambiato tutti con la Domus dei Tappeti di Pietra. Il film si concluderà anche con un cameo dell’ex sindaco Fabrizio Matteucci, che interpreterà Lord Byron che in uno sfasamento temporale incontrerà DantePatuelli in via Cavour, davanti al museo Byron appunto: i due si incroceranno senza salutarsi, in una scena in slow motion, con la telecamera che indugerà sul volto di Byron-Matteucci il quale con fare interrogativo si chiederà chi cazzo sia quel tipo vampiresco vestito come un coglione. Ce ne fossero, di celebrazioni dantesche così.


6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

L’INTERVISTA

«L’Euro? Un grande abbaglio della sinistra: torniamo alla sovranità nazionale» Thomas Fazi apre la rassegna “Pillole di sovranità” alla sala Forum di Ravenna sabato 16 marzo di Federica Angelini

Sabato 16 marzo alla sala Buzzi di via Berlinguer a Ravenna alle 16.30, prende il via la rassegna dal titolo “Pillole di sovranità” organizzata dal Centro Studi sulla Costituzione e sulla Prima Repubblica, con la collaborazione del Fronte Sovranista Italiano, Mmt e Senso Comune e la compartecipazione del Comune di Ravenna. Il primo ospite sarà Thomas Fazi, classe 1982, saggista, giornalista, traduttore (tra gli altri di George Soros, Christopher Hitchens e Robert Reich), autore di documentari e che ha di recente dato alle stampe per Melteni il volume di cui è coautore Sovranità o barbarie. Ciò che rende originale il suo lavoro è quello di unire una visione di sinistra a una prospettiva che nella lingua corrente viene detta “sovranista”, rivendicano la necessità di un’autonomia monetaria del singolo stato, in un’ottica dunque antieuropeista e antieuro. Fazi, cosa significa essere sovranisti oggi? E come si può coniugare a una visione di sinistra? «La parola “sovranismo” è qualcosa che riconosce l’importanza della sovranità e nel caso dei sovranisti di sinistra, la sovranità popolare e democratica. Dunque è un concetto che non ha nulla di radicale ed è enunciato all’articolo 1 della nostra Costituzione. Fa storicamente parte del pensiero di sinistra». Oggi questo termine viene però automaticamente associato a una visione antieuropeista. E il sovranismo viene legato a una rivendicazione del potere del singolo Stato. «Il tema infatti è proprio dove collochiamo la sovranità. Macron parla continuamente di sovranità europea ed è l’emblema dell’europeismo. Orban viene definito “sovranista” quando in realtà è perfettamente inserito nella filiera economica tedesca. Le narrazioni mainstream sono del tutto fallaci. Il punto è che il livello sovranazionale secondo noi non è democratico». E nemmeno può diventarlo perché lei dice che l’Europa di fatto, per come è stata concepita, non è riformabile. «Lo diciamo noi, ma lo diceva il grande sociologo Luciano Gallino. L’Europa di fatto è stata creata con lo scopo preciso di arginare i processi democratici, è un’architettura voluta dai grandi poteri economici. Molti tra coloro che furono i fautori della Ue hanno poi dichiarato che l’obiettivo era proprio quello di poter imporre riforme del mondo del lavoro e di riduzione del welfare che sarebbero state più facili da mettere in pratica con un vincolo esterno». Lei sembra rimpiangere l’epoca pre Euro, che era però anche un mondo non ancora globalizzato. Oggi che sui mercati si sono affacciati giganti come la Cina, come potrebbe la piccola Italia non venire letteralmente colonizzata? «Spesso si vuole far passare lo Stato nazionale come un modello del passato, quando è invece la realtà in gran parte del mondo. Quasi tutti i Paesi dispongono della propria moneta e della propria banca e riescono ad affrontare le sfide della globalizzazione. La

A sinistra Thomas Fazi. Sopra la copertina del libro che ha firmato di recente per Melteni con William Mitchell. Fazi sarà a Ravenna il 16 marzo per un incontro a cui parteciperanno anche Riccardo Paccosi, attore e regista teatrale, Giuseppe Nasone MMT Italia, Carmine Morciano, FSI Bologna

realtà è che il modello sovranazionale è un’eccezione assoluta. Non c’è una dicotomia tra autonomia monetaria e partecipazione ai mercati mondiali. Anche perché i fatti sono lì a dimostrarlo, la Ue nel 2008 non ha affatto difeso Paesi come Grecia, Spagna, Portogallo, semmai ha aggravato gli effetti della crisi. E anche all’interno dell’Europa, i Paesi senza euro se la sono cavata molto meglio. La verità è che la Cina oggi sta avendo tanta facilità a investire in Europa proprio perché l’Europa non fa investimenti importanti né permette agli Stati di farne. E quindi ci lascia alla mercé di chi arriva con un assegno in bianco, altro che protezione». E però dalla Ue arrivano fondi per progetti di sviluppo economico soprattutto per le aree svantaggiate, che magari noi non siamo nemmeno in grado di spendere. «I fondi europei sono soldi che gli Stati danno alla Ue e che la Ue ci restituisce. Peraltro l’Italia è un creditore netto, questo significa che diamo più fondi di quanti ce ne tornino indietro e questo al di là dei problemi di gestione, che sono del tutto secondari. In realtà, se guardiamo a ciò che è stato fatto per le aree svantaggiate, il divario per esempio tra Nord e Sud Italia è aumentato». Opinione diffusa è che le famiglie ci abbiamo guadagnato con l’Euro. Soprattutto in termini di inflazione, tassi di interesse sui mutui bassi nonostante la crisi... «In realtà con la crisi abbiamo avuto un’e-

splosione dei tassi, l’Italia ha rischiato il default e la Banca centrale europea ha aspettato ben quattro anni, fino al 2012, per fare gli interventi che le banche nazionali avrebbero potuto far subito. Pensiamo alla minuscola Islanda». Ma è appunto troppo piccola per fare paragoni... «Gli Usa sono troppo grandi, l’Islanda è troppo piccola, la Svezia e la Norvegia hanno le risorse, il Giappone, che ha un rapporto del debito pubblico doppio del nostro, può permettersi le politiche espansive perché il debito è in mano ai cittadini o addirittura perché, come ha detto qualche celebre economista, i giapponesi non attraversano con il rosso... ormai nella narrazione dominante sono tutte eccezioni. L’unico Paese che non può pensare di farlo è l’Italia...». Ma se davvero fosse tutto così semplice come dice lei, perché mai la sinistra in Europa ha perseguito la strada opposta? E ancora oggi parla di riformare l’Europa? «Nel libro dedichiamo a questo una lunga analisi. Il grande abbaglio storico della sinistra italiana che continua a difendere l’Euro è che ha metabolizzato e interiorizzato nel profondo la narrazione mainstream. Si è convinta che a fronte dei processi di globalizzazione, i singoli Stati non potevano avere più alcun potere effettivo». Al di là dell’economia, un mantra che sentiamo ripetere è che l’Europa ha garantito settant’anni di pace.

«Ora, la Ue in realtà esiste dal 1992... diciamo che secondo me dopo che ci eravamo scannati c’era un consenso generalizzato verso la pace. E, soprattutto, l’Europa è stata sotto la tutela militare degli Usa e disseminata di centinaia di basi militari americane. La pace la dobbiamo più agli americani...». Almeno sui diritti civili rappresenta un baluardo? Soprattutto per un Paese come il nostro? «Putroppo direi che basta guardare al caso dei paesi dell’Est, come Ungheria e Polonia, per vedere che anche di fronte alla violazione di norme fondative la Ue è del tutto impotente. Mi pare che la reazione sia molto più decisa di fronte a uno 0,1 percento di sforamento del deficit dell’Italia di quanto lo sia di fronte a un governo che sospende i diritti civili». Quindi, non si salva proprio niente... «Io credo che serva una collaborazione europea tra Stati che scelgono liberamente di collaborare su temi importanti. Il risultato di questa Europa è di fatto una maggiore tensione tra Stati e popoli europei, basta vedere le manifestazioni contro Merkel». All’idea di sovranità si accompagna un’idea di identità e di popolo che sono concetti spesso sbandierati dalla destra per costruire muri e promuovere politiche contro i migranti. «La destra porta avanti una politica di identitarismo. So che il punto è scivoloso e pericoloso ed è l’ennesimo cavallo di battaglia che non si può regalare alla destra: tra le persone c’è un bisogno diffuso di protezione anche identitaria, ma mi sembra abbastanza comprensibile che una comunità che vede cambiare rapidamente il proprio tessuto sociale possa reagire con una sensazione di spaesamento. Posto che credo che i flussi migratori vadano regolati, la risposta alla xenofobia è nel terreno dei diritti e del lavoro, bisogna rendere questo Paese in grado di accogliere senza creare schiavi e senza che si provochino tensioni tra gli autoctoni. Ma qui il cerchio si chiude: per farlo lo Stato dovrebbe avere il possesso di strumenti economici e di una capacità di spesa a cui ha rinunciato». Dunque tra dieci anni potremmo vedere una Gran Bretagna felice e accogliente? Anche se a votare per la Brexit ci sono andati anziani, persone poco istruite, di periferia... «Credo sia stato anche un voto contro le élite e l’espressione di un malessere diffuso a politiche neoliberiste connaturate all’Ue. Ora bisogna capire che si presentano opportunità importanti per la Gran Bretagna, perché fuori dalla Ue un eventuale governo guidato da Corbyn avrebbe margini di azione per un vero programma anti-neoliberista con nazionalizzazioni e investimenti pubblici». Ma quindi, alle Europee di maggio ha senso per lei andare a votare? «Le elezioni sono sempre un'occasione utile per mandare un messaggio a chi ci governa. Ma se qualcuno pensa che le elezioni europee possano in qualche maniera modificare l'assetto istituzionale nel quale ci troviamo si illude di grosso».


POLITICA / 7 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

LA POLEMICA

ANCISI (LPRA) ALL’ATTACCO DEL SINDACO: «GUERRIERI IN AMR PER RICOMPENSA POLITICA» L’ex assessore, alle elezioni in lizza con IXC, nominato presidente dell’Agenzia della Mobilità Romagnola Il decano dell'opposizione ravennate in Comune, Alvaro Ancisi, si scaglia contro la nomina dell'ex assessore all'Ambiente del Comune di Ravenna, Guido Guerrieri, a presidente di Amr, l'Agenzia della Mobilità Romagnola. Una poltrona che costa alle casse pubbliche, sottolinea Ancisi, 23.860 euro l'anno, più spese di trasporto e di missione. Guerrieri alle ultime amministrative era alla guida della lista Insieme x Cambiare (Ixc) nella maggioranza di centrosinistra che sosteneva l'attuale sindaco Michele de Pascale, lista che non ha però ottenuto i voti sufficienti per entrare in consiglio comunale. Secondo Ancisi si tratta quindi di una sorta di ricompensa arrivata con qualche anno di ritardo. Ancisi ricostruisce poi la storia di Amr, l'Agenzia che ha unificato nel 2017 le tre agenzie provinciali di Ravenna, Forlì e Rimini che governavano, nei rispettivi territori, i trasporti pubblici su bus, affidati principalmente a Start Romagna. «L'obiettivo primo era risparmiare sul personale e sui costi – sottolinea Ancisi –. Ai 18 dipendenti arrivati in Amr dalle tre ex agenzie provinciali si sono però aggiunti subito due altri impiegati; a fine 2018 è stato assunto un nuovo quadro direttivo; nel 2019 si aggiungerà una figura di direttore generale, inutile quanto costosissima: cosicché quest’anno i costi del personale, visto il bilancio di previsione, aumenteranno sul 2018 di 143 mila euro. Inaudita impudicizia è che in tal modo Amr mette insieme un organico di 11 comandanti (un amministratore unico, un dirigente con funzioni di direttore generale, due dirigenti, sette quadri direttivi), che capeggiano 11 soldati. Ho già dimostrato (e lo farò meglio, conti in mano) che i costi della principesca nuova sede, nell'ex palazzo dell ex Cassa di Risparmio di Cesena, sono quadruplicati rispetto a quando le tre province ne avevano una ciascuna. Ma l altro e più grande obiettivo dichiarato di Amr – continua Ancisi – era però migliorare i servizi ai cittadini in un settore fondamentale come quello del trasporto pubblico . Finora ha fatto solamente pena, ma rischia il peggio, in conseguenza del fatto che dal 1° gennaio ha chiuso i presidi territoriali attivi dei tre capoluoghi provinciali, tra cui quello di Ravenna in via della Lirica».

Serata raccolta fondi per l’acquisto di un Ecografo da donare al Centro di Prevenzione Oncologica presso l’Ospedale di Ravenna

LA PROTESTA Gli studenti scioperano per il clima: Friday for future anche a Ravenna, Cervia, Lugo e Faenza Lo sciopero mondiale del clima passa anche da Ravenna. Gli studenti e le studentesse delle università e delle scuole scendono in piazza per chiedere seri impegni anche locali nella lotta e mitigazione dei cambiamenti climatici e si danno appuntamento dalle 9 alle 13 in Piazza Einaudi venerdì 15 marzo sull’onda dei cosiddetti “Fridays for Future” mossi degli scioperi per il clima promossi dall'ormai nota giovanissima ambientalista svedese Greta Thunberg (nella foto). Le forme di manifestazione nelle centinaia di città che aderiscono sono le più disparate: chi fa sitin, chi organizza marce, chi momenti di approfondimento. Ad animare la mattinata ravennate ci saranno anche workshop, flashmob e baratti. L’iniziativa è sostenuta da forze politiche, come il Pd faentino o Mdp Articolo 1, ma anche da istituzioni. I Sindaci dei Comuni dell’Unione della Bassa Romagna sostengono ed ascoltano le preoccupazioni degli studenti di Lugo e l’iniziativa “Lugo Friday for future” che si svolgerà al Parco del Tondo a Lugo il 15 marzo. Appuntamento anche a Cervia alle 8.30 alla torre San Michele.

AGENDA Corteo della rete antifascista contro il decreto Sicurezza La rete antifascista di Ravenna organizza un corteo “contro razzismo e repressione” all’insegna dello slogan “Fermiamo il decreto Salvini!”. L’appuntamento è per sabato prossimo, 16 marzo, con ritrovo alle 15.30 nel piazzale della stazione di Ravenna e partenza del corteo alle 16.

Lorenzo Pregliasco parla del “fenomeno Salvini” a Prometeo Matteo Salvini ha reinventato la Lega, portandola da un piccolo partito del 3% che rischiava la scomparsa all’attuale 33%, secondo la media dei più recenti sondaggi. La sua ascesa, da consigliere comunale a figura di punta del governo e dell'area sovranista europea, ha a che fare con diversi fattori. Di questo – e di molte altre sfaccettature dell’attualità politica – si parlerà al circolo Arci Prometeo lunedì 18 marzo, ore 20.45, con Lorenzo Pregliasco, coautore del volume Fenomeno Salvini. Chi è, come comunica, perché lo votano.




10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

INDAGINE

In casa di Confindustria un altro semestre positivo Studio tra un campione di imprese associate: nella seconda metà del 2018 percentuali in crescita per i principali indicatori come fatturato e investimenti

Andamento positivo di tutti gli indicatori, gli indici di tipo qualitativo per gli ordini interni ed esteri restituiscono un quadro di stazionarietà, per gli investimenti sono in crescita sia la percentuale sul fatturato, sia la variazione percentuale delle spese per investimenti rispetto all’anno precedente. È la sintesi delle risposte date da un campione di imprese ravennati aderenti a Confindustria coinvolte nell’indagine congiunturale sulla situazione economica realizzata dal centro studi e dal servizio economico degli Industriali e relativa ai dati consuntivi del secondo semestre 2018 e alle previsioni per il primo semestre 2019. Il campione è di aziende del comparto manifatturiero e dei servizi, e non comprende il settore delle costruzioni (vedi i dati forniti dai sindacati a pagina 36). Le imprese coinvolte hanno un fatturato complessivo di circa tre miliardi di euro e deicimila addetti. Consuntivo secondo semestre 2018 Fatturato totale: più 7 percento rispetto al secondo semestre 2017. L’aumento del fatturato totale deriva soprattutto dal buon andamento del fatturato estero, +10,2%. Le imprese con meno di 50 dipendenti evidenziano il dato migliore: fatturato totale +11,4%, fatturato interno +3,8%, fatturato estero + 13%. Le aziende con un numero di dipendenti uguale o maggiore a 250 segnano la crescita del fatturato totale (+7,2%) con aumenti del fatturato interno (+4,1%) e di quello estero (+7,2%). Le imprese fra 50 e 249 dipendenti vedono un aumento del fatturato totale (+4,1%) con aumento del fatturato estero del 17,4%. Il grado di internazionalizzazione delle imprese è inteso come la percentuale di fatturato estero sul totale: si attesta in media al 27,1% con percentuali del 38,2% nelle medie aziende, del 38% nelle piccole e del 20,4% nelle grandi. Produzione: +3,7%; +1,7% per le piccole imprese, + 3,1% per le medie e +4,5% per le grandi. Occupazione: +3,7%; grandi imprese +2,4%, medie e piccole imprese rispettivamente a +7,4% e +6,7%. Difficoltà nel reperimento del personale: il 6% delle aziende la considera molto elevata, 19,3% elevata, 30,1% media difficoltà, 27,7% riscontra bassa difficoltà ed il 16,9% del campione non riscontra alcuna difficoltà. Ricorso alla cassa integrazione: 92,8% delle aziende ravennati lo esclude, 2,4% lo considera probabile ma limitato, 4,8% lo considera poco probabile.

Previsioni: 5 aziende su 100 vedono in calo l’occupazione

Previsioni primo semestre 2019 Le previsioni sono tendenzialmente positive ed evidenziano per la maggior parte delle imprese una aspettativa di stazionarietà. Produzione: in aumento dal 31,6% delle imprese, stazionario dal 56,6% mentre l’11,8% degli imprenditori prevede una diminuzione. Ordini: il 39% degli imprenditori prevede un aumento, il 48% stazionarietà e il 13% una diminuzione. Ordini esteri: 54,3% prevede stazionarietà, 39,2% un aumento e soltanto 6,5% una diminuzione. Occupazione: sono stazionarie per il 67,9% del campione, in crescita per il 27% e in calo per il 5,1%. Investimenti Si conferma positiva sia la percentuale degli investimenti sul fatturato +3,9%, sia la variazione percentuale delle spese per investimenti rispetto al 2017 +16,2%. Per quel che riguarda la tipologia degli investimenti effettuati nel 2018, quelli più ricorrenti sono in ICT, formazione, linee di produzione e ricerca e sviluppo.

OFFSHORE

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER IL NO AL BLOCCO TRIVELLE Il 16 marzo imprese e lavoratori in piazza del Popolo contro il Governo Le imprese e i lavoratori del settore offshore si danno appuntamento a Ravenna il 16 marzo per chiedere una strategia lungimirante, ragionata e condivisa sulla transizione energetica. La manifestazione “Per l'energia italiana” è appoggiata da tutti coloro che subiranno le conseguenze immediate del provvedimento Blocca trivelle, l'emendamento al decreto legge “Semplificazioni” che riguarda il settore upstream e prevede l'aumento di 25 volte i canoni annuali di coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi per tutte le compagnie petrolifere e uno stop di 18 mesi alle ricerche in mare di idrocarburi. In piazza con lavoratori, sindacati e associazioni di categoria ci sarà il sindaco Michele de Pascale, ma anche imprese da tutte le Regioni d'Italia interessate dal provvedimento. Organizzazioni imprenditoriali e sindacali rinnovano l’appello a Governo e Parlamento italiano affinché sia rivista la normativa che riguarda le attività estrattive, in un’ottica più graduale. L'appuntamento è in piazza del Popolo alle 11 (in caso di maltempo la manifestazione si terrà al Palazzo dei Congressi in Largo Firenze). La manifestazione arriva a ridosso dell’Omc, la fiera biennale dedicata al mondo delle estrazioni che si terrà al Pala De Andrè dal 27 al 29 marzo.

BANCHE

La Cassa, bilancio 2018: utile netto cresce dell’8,4 percento e arriva a 18,3 milioni di euro I crediti deteriorati sono 246 milioni (7 percento degli impieghi totali), in calo di 86 milioni in un anno. Si va verso un dividendo lordo di 40 eurocent per azione Il consiglio di amministrazione della Cassa di Ravenna ha approvato il bilancio dell’esercizio 2018 che chiude con un utile netto di 18,3 milioni di euro (+8,4 percento rispetto all’anno precedente, nonostante i costi straordinari per i salvataggi di banche concorrenti). All’assemblea della Cassa verrà proposta la distribuzione di un dividendo lordo di 0,40 euro per azione, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni in ragione di una azione ogni 42 possedute. Al 31 dicembre 2018 i conti correnti in essere presso la Cassa sono in aumento del 6,78 percento. Il margine di interesse della Cassa è aumentato del 3,02 percento, le commissioni nette sono cresciute dello 0,15 percento, il margine di intermediazione è aumentato del 2,82 percento, le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti, sempre prudenti, sono pari a 30,3 milioni di euro (+0,75 percento). La raccolta diretta da clientela della Cassa è pari a 3.365 milioni di euro (+3,63%), la raccolta indiretta ammonta a 4.709 milioni di euro (+0,37%) di cui il risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) ha raggiunto i 2.322 milioni di euro (+1,69 percento). La raccolta complessiva da sola clientela ha superato gli 8.073 milioni di euro (+1,71 percento). Per quanto riguarda la qualità del

credito, al 31 dicembre 2018 il totale di tutti i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) ammonta a 246,4 milioni di euro (pari al 7,04 percento del totale degli impieghi netti) in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2017 di 86,7 milioni di euro (-26,07 percento). Chiudono pure in utile i bilanci di tutte le società del Gruppo Cassa.


ECONOMIA / 11 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

CAMERA DI COMMERCIO

Imprese femminili in calo nel 2018

EDILIZIA

In provincia il 20,9 percento del totale, meno che in Italia Nello scorso anno saldo negativo di 58 unità, ora sono 7.295

In provincia di Ravenna risultano 7.295 imprese femminili attive, cioè imprese la cui partecipazione di genere, per il controllo e la proprietà, è superiore al 50 percento. Il tasso di femminilizzazione, cioè l’incidenza percentuale sul totale di imprese attive, è pari al 20,9 percento; lo stesso indicatore in regione e in ambito nazionale risulta un po’ più elevato, rispettivamente 21,1 e 22,6. Nella Ue a 28 Paesi arriva al 31. Nel dettaglio comunale della nostra provincia, si evidenzia il più alto tasso per il comune di Cervia (23,4), subito seguito da Ravenna (22,7), ed il più basso per Cotignola (15,6). I dati sono riferiti al 31 dicembre 2018, tratti dall’Osservatorio del sistema camerale, diffusi dalla Camera di Commercio di Ravenna. Per quanto riguarda la distribuzione per settore di attività, le 7.295 imprese femminili sono state rilevate per il 27,1% nel Commercio e per il 15% nell’Agricoltura; seguono le “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” e le “Altre attività di servizi”, rispettivamente con il 13,4% ed il 13,3%. L’analisi per natura giuridica mostra che le ditte individuali continuano ad essere la stra-grande maggioranza delle imprese femminili ravennati (68,9%); il 16% sono invece società di persone ed il 13,6% società di capitali. Molto più contenuta la scelta di strutturarsi in forma di cooperativa o di consorzio. In provincia di Ravenna, il comparto a maggior presenza femminile, ovvero in cui le “im-

prese rosa” sono percentualmente più numerose rispetto al totale attive (femminili e non), risulta quello delle “Altre attività di servizi”, comprendente attività quali lavanderie, estetiste, parrucchiere ecc., ove ben oltre la metà delle imprese del settore (58,7%) è femminile; seguono “Sanità e assistenza sociale” (41,3%), le “Attività dei servizi turistici” (34,6%), “Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese” (30,6%) ed il settore del “Commercio” (25,9%). Approfondendo l’analisi, si evidenzia che il 26,2% (1.912 in valore assoluto) delle imprese femminili operative sono artigiane; anche in questo caso, si tratta prevalentemente di imprese individuali ed il settore economico più numeroso è quello delle “Altre attività di servizio”, seguito, più a distanza, dalle “Attività manifatturiere” e dalle attività connesse al turismo (Alloggio e ristorazione). Sono 845 invece le imprese femminili che si possono definire straniere, cioè con titolare straniera o a maggioranza dei soci/amministratori stranieri, e rappresentano l’11,6% del totale delle imprese femminili del nostro territorio. Infine, tra gennaio e dicembre del 2018, al Registro Imprese di Ravenna si sono iscritte 535 imprese femminili, ma 593 hanno cessato l’attività, evidenziando così un saldo negativo pari a -58 unità (al netto delle cosiddette cancellazioni di ufficio).

SCIOPERO IL 15 MARZO, MANIFESTAZIONE A ROMA Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Filca-Cisl hanno proclamato per venerdì 15 marzo uno sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni, che comprendono i comparti di edilizia, legno, cemento, laterizi, lapidei. Nella stessa giornata si svolgerà una grande manifestazione nazionale a Roma, in piazza del Popolo alle 9,30, per chiedere lavoro, cantieri, ripresa, futuro e l’istituzione di un tavolo per una strategia di rilancio e di riqualificazione del settore. I dati sull’ultimo decennio dell’edilizia in provincia da pagina 36.

MOBILITÀ Treni, nuova fermata a Godo per il Regionale da Bologna alle 17.06 Entrano in vigore dall’11 marzo alcune modifiche all’orario ferroviario dell’Emilia-Romagna tra cui una nuova fermata a Godo alle 18.04 per il Regionale 3011 che parte da Bologna alle 17.06 (a Ravenna alle 18.17, a Rimini alle 19.17). Si tratta di variazioni richieste alle società di trasporto e dell’infrastruttura dalla Regione, committente del servizio, a seguito degli incontri con le istituzioni del territorio. La nuova offerta è già consultabile sui sistemi di vendita di Trenitalia. La modifica arriva dopo le proteste di pendolari e residenti a seguito delle modifiche agli orari introdotte a dicembre con la cancellazione di alcune fermate.

LE AZIENDE INFORMANO

CONSORZIO SOLCO

Inaugurata Casa OrtInsieme, la nuova residenza di housing sociale di Russi Il progetto della coop Il Mulino, associata al Consorzio Solco Ravenna, darà un tetto e un luogo di formazione e inserimento lavorativo in campo agricolo a persone in difficoltà Taglio del nastro per Casa OrtInsieme, la residenza di housing sociale di Russi promossa dalla cooperativa sociale Il Mulino e destinata all’accoglienza, alla formazione e all’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio sociale. Casa OrtInsieme si trova al centro del Podere OrtInsieme di via Molinaccio, terreno dove nel 2016 la cooperativa Il Mulino, associata al Consorzio Solco Ravenna, ha avviato un progetto di agricoltura sociale. Nell’edificio, dato in comodato alla cooperativa dalla Confraternita del Santissimo Sacramento e oggi ricostruito completamente grazie a un investimento complessivo di 425.000 euro (di cui 186.000 provenienti dai fondi regionali Psr), persone in condizione di difficoltà abitativa e lavorativa potranno trovare un tetto e un luogo di formazione e inserimento lavorativo in campo agricolo. La nuova “Casa” metterà a disposizione 6 posti in regime residenziale e 8 posti in regime diurno. La nuova residenza si inserisce in un progetto più ampio, OrtInsieme, di agricoltura sociale che consiste nella produzione e vendita diretta a Km Zero di frutta e verdura coltivati nel podere di 3 ettari. «OrtInsieme è un progetto articolato che, oltre all’aspetto occupazionale e residen-

ziale, ha un importante impatto formativo: diverse persone che hanno imparato il mestiere agricolo all’interno del podere hanno poi trovato occupazione in altre aziende agricole del territorio – spiegano dalla cooperativa Il Mulino –. Inoltre, quasi subito, accanto all’attività di formazione e coltivazione si è inserita quella di vendita diretta e poi ancora quella di consegna a domicilio dei prodotti». All’inaugurazione della residenza erano presenti, tra gli altri, il Senatore Stefano Collina, l’Assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, il Sindaco di Russi Sergio Retini e i Consiglieri regionali Mirco Bagnari e Manuela Rontini. «Ho accettato molto volentieri di partecipare a questa inaugurazione – ha sottolineato l’assessore Caselli –. Questi sono luoghi dove si cambiano la vita e, a volte, il destino delle persone. Devo dire che il primo bando dell’Agricoltura sociale ci ha dato diverse soddisfazioni, segno che il tema della fragilità e della vulnerabilità delle persone esiste e va affrontato in maniera civile e avanzata. In un momento in cui la parola solidarietà non gode di grande fama noi insistiamo perché crediamo che la civiltà sia questo: occuparsi dei più deboli non in modo paternalistico ma valorizzando le singole capacità, in questo caso specifico attraverso l’agricoltura».

(nelle immagini, due momenti dell’inaugurazione: in alto a sinistra, la Casa OrtInsieme e qui sopra il taglio del nastro, da sinistra Antonio Buzzi, Mirco Bagnari, Sergio Retini, Simona Caselli, Stefano Collina e Manuela Rontini)


12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

TURISMO: I NUMERI DEL RICETTIVO

Cervia tra i centri d’Italia con più hotel A Ravenna “tira” l’extra-alberghiero In provincia oltre 500 alberghi e complessivamente centomila posti letto a disposizione dei turisti In vent’anni raddoppiate le camere nella città capoluogo, ma sui lidi oggi ce ne sono quasi 2.700 in meno I PREMI DI TRIPADVISOR Sono oltre 500 gli hotel attivi in provincia di Ravenna e circa 1.200 gli esercizi del settore extra-alberghiero, quasi tutti concentrati tra il comune capoluogo e Cervia che d’altronde insieme registrano la stragrande maggioranza dei pernottamenti (nel 2018 circa 6,2 sui 6,6 milioni complessivi della provincia). Per quanto riguarda gli hotel, sugli oltre 500, 363 sono nel solo comune di Cervia (quarto centro italiano per numero di alberghi, con 27.264 posti letto). Nel 2018 hanno ospitato oltre 700mila turisti (di cui circa 90mila stranieri) per oltre 3 milioni di pernottamenti. Il settore extraalberghiero vede invece a Cervia oltre 200 esercizi (tra cui cinque campeggi) per un totale di 473mila pernottamenti nel 2018, una percentuale minima quindi del totale. A differenza di quanto avviene invece a Ravenna dove sono presenti solo 116 hotel (88 al mare, concentrati in particolare nei lidi sud, e 28 in città; nel 2018 hanno ospitato 396mila turisti, di cui quasi 84mila stranieri, per quasi 1,3 milioni di pernottamenti) e ben 871 strutture extra-alberghiere sulle 1.200 di tutta la provincia. Tra queste vanno segnalati i 13 campeggi, gli oltre 650 alloggi in affitto (quelli gestiti in maniera imprenditoriale), 17 agriturismi e quasi 200 Bed & Breakfast: complessivamente sono stati quasi 1,5 milioni i pernottamenti registrati nel 2018, più di quelli degli hotel. Continuando ad analizzare l’offerta ricettiva del territorio, sono quasi 77mila i posti letto (compresi quelli equivalenti dei campeggi) a disposizione in tutta la provincia per i turisti, di cui oltre 36mila nel comune capoluogo (Cervia si ferma a 32mila). Nel corso degli anni, nonostante siano cresciuti i flussi turistici, sono però diminuite le camere (o camere equivalenti) nei due principali comuni della provincia: vent'anni fa a Cervia erano cinquecento in più, circa 16.300; sui lidi ravennati invece oggi ci sono addirittura quasi 2.700 camere in meno rispetto alle quasi 13mila del 1999, mentre a Ravenna città sono raddoppiate (grazie alle strutture extra-alberghiere), passando da 929 a oltre 1.900, così come sono triplicate nel resto della provincia (da 570 a oltre 1.500), senza tener conto delle circa 900 (piuttosto stabili negli anni) dell'area BrisighellaRiolo Terme. Da segnalare che restano fuori dai dati statistici dell’Istat altri 24mila posti letto (con cui si supererebbe la soglia dei 100mila posti giornalieri) che caratterizzano la provincia di Ravenna (e in particolare Cervia), quelli dei cosiddetti “altri alloggi privati” (ossia quelli gestiti non in forma imprenditoriale), che sono quasi seimila, a differenza delle poche centinaia delle altre province della regione. Infine, per completare il quadro dell’offerta ricettiva va ricordato il fenomeno ormai diffusissimo anche dalle nostre parti di Airbnb, il noto portale online nato nel 2007 con l’intento di mettere in contatto persone in cerca di un alloggio per brevi periodi con privati che dispongono di uno spazio extra da affittare. Secondo una ricerca Confesercenti, a settembre 2018 l’offerta ricettiva di Ravenna registrava 700 annunci suddivisi fra 420 “host”, un soggetto questo non ancora chiaramente individuato dalla legislatura italiana e quindi di fatto fuori dalle normative in materia. Luca Manservisi

QUATTRO HOTEL CERVESI E ANCHE IL MERIDIANA DI MARINA ROMEA TRA I PIÙ AMATI D’ITALIA Sono ben cinque gli hotel della provincia di Ravenna entrati nelle classifiche italiane dei "Traveller's Choice Hotel Awards 2019" di Tripadvisor, il celebre sito internet di viaggi e recensioni che ogni anno premia le migliori strutture ricettive di tutto il mondo. Si tratta dell’hotel Amarcord di Pinarella (nella foto), 14esimo nella categoria “Miglior Servizio” e quarto in quella “Hotel per famiglie”, dove troviamo anche il Club Family Hotel di Milano Marittima (al nono posto), il Costa dei Pini di Pinarella (11esimo), il Palace Lido di Lido di Savio (che chiude la top 25 della categoria) e, al 13esimo posto, l’unica struttura del comune di Ravenna, l’hotel Meridiana di Marina Romea.

RICETTIVO: NUOVI PROGETTI

Anche benessere e gastronomia all’ex colonia Onfa di Punta Marina Diventerà un centro di ospitalità socio-culturale. Aspettando l’hotel all’ex caserma... Gli unici due hotel che al momento potrebbero realisticamente nascere nei prossimi anni nel comune di Ravenna sorgeranno in ex aree militari. Il progetto più avanzato è quello dell’ex colonia Onfa di Punta Marina, che secondo la proposta vincitrice del bando dell’Agenzia del Demanio (che mira al recupero e alla riqualificazione dei fari e degli edifici costieri grazie al coinvolgimento degli investitori privati) L’ex colonia Onfa è in un’area strategica di Punta Marina, affacciata sulla rotonda tra viale dei Navigatori e il lungomare, di fronte al parco pubblico (dietro i cassonetti e gli alberi nella foto)

per i prossimi 26 anni diventerà “una struttura ricettiva e un centro di ospitalità socio-culturale”. Si tratta di un investimento di 1,2 milioni di euro di un raggruppamento di imprese (capogruppo D.L.D Srl, mandante Edilmax sas del costruttore campano Francesco Abbate) che ha proposto la migliore offerta, che ora dovrà passare il vaglio delle ultime verifiche amministrative previste per legge. La riconversione dell’ex colonia è strutturata in modo che gli spazi esterni siano attrezzati “per accogliere manifestazioni all’aperto e percorsi di intrattenimento dedicati anche ai bambini e alle persone con disabilità”, scrivono dal Demanio. All’interno la struttura sarà invece “dedicata al benessere, alla meditazione e allo sport con spazi dedicati alla gastronomia e sale destinate alla fruibilità pubblica, camere e suites”. Il secondo progetto, ancora però ipotetico, riguarda l’ex caserma Dante Alighieri, in centro a Ravenna, la cui parte pregiata, ossia l’ex Collegio dei Nobili, è stata acquistata dalla Cassa Depositi e Prestiti, società per azioni controllata dal ministero dell’Economia, con l’intenzione di realizzarvi una struttura ricettiva, come da piani urbanistici, su un’area di 8.700 metri quadrati. La parte restante dei 23mila metri quadrati è stata invece ceduta dallo Stato al Comune, che vi costruirà un parco pubblico e, in futuro, chissà, magari anche un’area archeologica in collaborazione con la Soprintendenza.


PRIMO PIANO / 13 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’APERTURA

Un nuovo campeggio a Lido di Classe: «Pianteremo 30-40 alberi ogni anno»

IL FLOP

A due anni dalla revoca della concessione, l’ex Bisanzio rinasce grazie a una coppia modenese

EX XENOS, A LUGLIO SCADE IL PERMESSO DI COSTRUIRE Il prossimo luglio scadrà il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Ravenna alla società Comway (Gruppo Nettuno) per la realizzazione di un grattacielo alto 54 metri a Marina di Ravenna. Il progetto iniziale, svelato nel 2015, prevede 44 suite di lusso nei 54 piani all’angolo tra via IV Novembre e viale delle Nazioni su un lotto di 2.800 mq dove sorgeva la discoteca Xenos. Se il cantiere non aprirà entro la scadenza, cosa ritenuta molto probabile dai proponenti, la Comway dovrebbe avviare da capo un nuovo iter autorizzativo. Finora la società ha speso circa 15 milioni di euro per le acquisizioni delle aree e ne servirebbero altri 20 circa.

Chiuso dall’inizio del 2017– quando la Forestale revocò la concessione ai titolari dopo una lunga vicenda che riguardava la presunta irregolarità di alcune strutture fisse – riaprirà in aprile l’ex Campeggio Bisanzio di Lido di Classe, ora ribattezzato Camping Sole Mare. Una vicenda molto sentita nella località marittima, rimasta per due estati senza una struttura che garantiva migliaia di presenze turistiche. Ora l’attività riparte grazie a Christian Barbolini e Milena Ravasi, coppia modenese (già attiva nel settore delle aree camper) che si è aggiudicata la concessione tramite il bando pubblico della Forestale con un progetto che punta sul verde e la qualità, ci ricorda Christian. L’idea è infatti quella di «lavorare sull’unione tra la pineta di Classe e il mare», piantumando tra i 30 e i 40 alberi all’anno. Le piazzole saran-

no ridotte, passando dalle duecento del vecchio campeggio alle cento circa del Sole Mare, più grandi e agevoli, senza alcuna struttura fissa. Sarà un campeggio “dog friendly” con un’area di sgambamento per i cani e poi un parco giochi per bambini e un chiosco-bar, in attesa di aprire il ristorante adiacente nel 2020. «Un investimento importante», sottolinea Barbolini – con i lavori che vanno avanti da novembre, di pari passo alla promozione, visto che i titolari hanno già preso parte a una fiera del settore e insieme ad altre 19 strutture si stanno promuovendo in Austria e in Germania. L’intenzione dei titolari è quella di riuscire anche a destagionalizzare, restando aperti più mesi rispetto al passato con l’obiettivo di raggiungere le 20mila presenze all’anno. (lu.ma.)

LA CHIUSURA Ravenna resta ancora senza il suo Ostello della gioventù Non ci sono novità nella vicenda dell’ostello della gioventù di Ravenna, chiuso da maggio 2017, quando venne sfrattata la cooperativa che lo gestiva per morosità. L’ostello – 110 posti letto e capace di registrare fino a 12mila presenze all’anno, in maggioranza di turisti stranieri – è finito nel procedimento di concordato preventivo in cui è coinvolta Aig, l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù che detiene il 20 percento della proprietà e ne ha (da statuto) fin dalla sua nascita curato la gestione, in proprio o subappaltandola a terzi. Il Comune (che ne detiene il 40 percento) aspetta che il tribunale possa mettere all’asta il bene, mentre è più complicato riuscire a ottenere (e trovare un soggetto privato disponibile) una gestione temporanea, che avrebbe poche garanzie sul futuro.


14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

RAVENNA CITTÀ

«Troppe tasse e burocrazia» «Il 10% del fatturato va a Booking» La dura vita dell’albergatore Parlano Donati (Diana), Bucci (Mosaico) e Musca (Mattei): «Non lasciamoci sfuggire l’occasione delle celebrazioni dantesche» «Il vero problema per noi albergatori è diventato ormai fisiologico: in Italia non è un caso che siano sempre meno gli stranieri a investire, il cuneo fiscale non è più sostenibile, troppe tasse, troppa burocrazia». Filippo Donati allarga le braccia, alla reception del suo hotel Diana, in centro a Ravenna. Come se la sua fosse ormai una professione senza speranza. «Nel giro di dieci anni – continua lo storico alberagore ravennate, anche presidente regionale Assohotel Confesercenti –, personalmente, mi si è rovesciato il mondo addosso: avevo quindici dipendenti, oggi ne ho sei e sono costretto a fare turni massacranti». Il problema è anche la concorrenza sleale? «Non voglio demonizzare i B&B, la gente li cerca ed è giusto che ci siano, poi fanno numeri bassi, non paragonabili a quelli degli hotel. Certo è che fiscalmente sono avvantaggiati e i costi in più che siamo costretti ad affrontare noi albergatori vanno a incidere sulla redditività, già messa a dura prova dalle tariffe sempre più “amichevoli” che siamo costretti ad applicare». «Forse – continua Donati – sarebbe il caso di ragionare sulla svincolo alberghiero, di fare in modo che determinate strutture che non stanno più sul mercato possano essere riutilizzate con altre funzioni». Donati non si scaglia però neppure contro la politica locale. «L’assessore Corsini in Regione credo anzi stia facendo un lavoro egregio, mi pare rappresenti l’uomo forte della giunta. Ravenna come città funziona, sono più preoccupato per il sistema Paese». La città, però, non deve lasciarsi scappare determinate occasioni. «Sono preoccupato per le celebrazioni dantesche del 2021, non vorrei che fossimo già in ritardo. Per Ravenna possono essere come un Expo della cultura. Dovremmo già avere un calendario dei prossimi anni da mostrare ai turisti, per farli tornare. Con la culDall’alto: tura si può anche mangiare, penso anche al nuovo museo Filippo Donati, per esempio: dovrebbe avere un totem comunicativo negli Maurizio Bucci alberghi come quello di Mirabilandia, mentre io non ho e Nicola Musca neppure ricevuto il materiale di Classis. E poi i collegamenti – termina Donati –: è arrivato il momento di fare la navetta Unesco, bus elettrici che collegano i nostri monumenti in centro e altri che portino i turisti a Classe». L’ultima richiesta all’Amministrazine locale è quella di «un maggiore coordinamento tra le istituzioni culturali, tra chi organizza iniziative, oltre che una maggiore capacità di comunicare e di cercare di essere più “commerciali”, se penso a occasioni non sfruttate come l’anniversario della Battaglia di Ravenna o gli scavi archeologici di piazza Kennedy...». Anche l’altro noto e storico albergatore ravennate, Maurizio Bucci, sembra voler quasi arrendersi di fronte alle difficoltà del mestiere. «Me ne potessi liberare (Bucci è titolare del Mosaico, ndr) lo farei, anche solo per evitare una “bega” ai miei figli. In questo settore i costi negli ultimi vent’anni sono aumentati a dismisura, a partire dalle tasse, e allo stesso tempo sono drasticamente calate le tariffe delle camere, abbassando la marginalità. Così come internet ci ha messo ulteriormente in difficoltà e siamo schiavi di siti come Booking, a cui alla fine dell’anno come intermediazione sei costretto a pagare il 10 percento del fatturato. Gli albergatori sono costretti poi a tagliare quindi sul personale, a prendere apprendisti al posto di addetti qualificati, senza avere più risorse per le ristrutturazioni necessarie e finendo così per uscire dal mercato, che nel frattempo è invaso da B&B gestiti da famiglie. La verità è che in Italia ormai resisteranno solo le imprese famigliari, come negli anni sessanta...» Non nasconde le difficoltà ma non ha perso ancora un briciolo di energia, grazie forse anche alla più giovane età, Nicola Musca del Grand Hotel Mattei, l’hotel più grande di Ravenna con le sue 124 camere (13 delle quali sono junior suite arredate e gestite in maniera autonoma da Mirabilandia, «ancora la più grande motivazione per i turisti che vengono in città»). Lavorando molto grazie al turismo d’affari, Musca si dice preoccupato per lo stato di incertezza che regna attorno al mondo dell’offshore o al petrolchimico, mentre è soddisfatto del lavoro dell’Amministrazione, che invita a continuare a lavorare come in questi ultimi anni sugli eventi, in particolare in bassa stagione. «L’introduzione della tassa di soggiorno – dice Musca –, che ai tempi contrastai pubblicamente, spero diventi ora una grande opportunità per seguire l’esempio di Bologna puntando sulla promocommercializzazione, così come ha fatto l’Amministrazione nel nuovo bando di affidamento della gestione degli Iat a Ravenna Incoming (vedi intervista all’assessore in questa pagina, ndr)». Luca Manservisi

L’ASSESSORE

«FAVORIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLE STRUTTURE RICETTIVE» La ricetta di Costantini per rilanciare il settore E in settembre arrivano gli influencer di viaggio Ha le idee chiare, l’assessore al Turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini, su come si potrebbe rilanciare il settore ricettivo, almeno partendo dal livello normativo. «Bisogna innanzitutto rivedere le leggi che regolano il settore, sfruttando le indicazioni del mercato, regolando la ricettività diffusa e alleggerendo di burocrazia le strutture alberghiere: chi “imprende”, insomma, che sia impresa. È necessario poi riqualificare il comparto e in questo senso apprezzo le iniziative della Regione». Il riferimento è al progetto di legge varato dalla giunta regionale sui Condhotel, la formula ricettiva “mista” che prevede nelle stesse strutture alberghiere la compresenza di camere classiche e alloggi privati, e al bando regionale che metterà a breve a disposizione 20 milioni nel nuovo Fondo per la ristrutturazione delle strutture ricettive. «È poi necessario fare ulteriori due passi – continua Costantini – stimolare l’aggregazione delle strutture piccole per permettere economie di scala, almeno per alcuni servizi, e favorire un ricambio generazionale, così come avvenuto con il piano europeo dello sviluppo rurale». Costantini poi chiede allo Stato di proseguire nel piano strategico predisposto dal passato Governo che prevedeva risorse per 600 milioni di euro. «Abbiamo bisogno di risorse fresche, penso per esempio ai collegamenti, in particolare in vista delle celebrazioni dantesche del 2021 per fare un esempio, non è possibile che non esista una linea diretta ferroviaria Ravenna-Firenze». E arrivando alle attività del Comune di Ravenna, l’assessore conferma l'intenzione di continuare a lavorare a grandi eventi, in grado di portare notorietà al nome Ravenna, come quello appena annunciato del Social Travel Summit, il meeting internazionale dei travel blogger e influencer che si terrà a Ravenna in settembre (attesi 150 operatori del turismo). E annuncia la riorganizzazione della rete degli Iat (gli uffici di informazione turistica), con l’eliminazione di quelli del mausoleo di Teodorico e di Sant'Apollinare in Classe (le informazioni le diranno direttamente le biglietterie), sottolineando invece 150mila euro di risorse inserite nel bando per la loro gestione, vinto da Ravenna Incoming, per la promocommercializzazione, ossia la vendita strategica della “destinazione” Ravenna.

IL PARERE Donzellini (Confindustria nazionale): «Dobbiamo promuovere un’esperienza di soggiorno» Gilles Donzellini, titolare della Campaza, è nel Gruppo tecnico cultura e sviluppo di Confindustria nazionale e lancia un appello al fine di migliorare quello che definisce «l’ultimo anello della catena», ossia il sistema di accoglienza del turista una volta arrivato nelle strutture ricettive. «Il turismo balneare a livello nazionale sta soffrendo e quindi va integrato maggiormente con altri prodotti, dal turismo ambientale alla città d’arte. A Ravenna purtroppo c’è ancora una forte divisione tra questi ambiti ed è necessario integrare il sistema ricettivo con le opportunità per il turista sul territorio. È importante iniziare a commercializzare un’esperienza, una motivazione di soggiorno». Con la Campaza Donzellini ci sta provando in prima persona, a dare motivazioni in più a chi visita il nostro territorio, tanto che grazie al progetto di reintroduzione delle cicogne sul territorio ravennate, nato e sviluppato nel parco del ristorante, ora Fosso Ghiaia è noto anche come “Il villaggio delle cicogne”. «Un progetto che è cresciuto, in un territorio favorevole, un’area sempre aperta, visitabile tutti i giorni» – ricorda Donzellini, che poi sottolinea anche i tour per addetti ai lavori organizzati alla scoperta dell’ambiente circostante, troppo poco valorizzato in chiave turistica.


PRIMO PIANO / 15 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

RAVENNA MARE

Dalle piccole strutture di Marina di Ravenna al grand hotel “alla francese” di Lido Adriano I casi dell’Alba, rinato dopo il fallimento grazie a due giovani imprenditori che vogliono investire ancora, e dell’Azzurra, dove l’80 percento degli ospiti è straniero, grazie anche al tour operator “interno”

Il tanto auspicato ricambio generazionale nelle strutture alberghiere ravennati è certamente riuscito a quello che è comunemente inteso come “l’hotel” di Marina di Ravenna, l’Alba (nella foto), in posizione più che strategica tra il lungomare, Marinara e piazza Dora Markus. A gestirlo il poco più che trentenne Michele Casadio – noto anche per essere consigliere comunale del Pd a Palazzo Merlato – con la compagna Laura Sillato. Rilevato l’albergo con una storia sessantennale nel 2016 dopo un fallimento, i due hanno poi deciso di affiancare all’attività ricettiva uno stabilimento balneare a disposizione dei clienti (e ovviamente non solo), il Finisterre Beach, e ora puntano ad allargarsi acquisendo un altro hotel in paese, per ottimizzare i costi e poter contare su più camere (l’Alba ne ha solo 19). «Il problema di Marina è che ti devi accontentare del turista che viene volutamente a Marina – dice Casadio – perché non ci sono strutture con sufficienti camere a disposizione per i tour operator, come per esempio succede invece a Lido Adriano al Grand Hotel Azzurra. Qui al massimo poteva accadere con il Mare e Pineta (la storica struttura della fondazione San Rocco chiusa dal 2015, ndr) e con il Park Hotel, che però funziona a intermittenza (al momento di andare in stampa l’hotel era chiuso, anche in alta stagione è spesso solo parzialmente aperto e non è stato possibile per noi parlare con alcun responsabile, ndr)». Allora Casadio al momento si accontenta del suo al-

A sinistra l’hotel Alma a Marina di Ravenna, a destra il Grando Hotel Azzurra a Lido Adriano

bergo, in procinto di diventare anche un caffèpasticceria aperto a tutti, già da questa stagione se non ci saranno intoppi nei lavori. Cosa manca ai turisti di Marina? «Quello che è palese in generale sul nostro territorio è che manca tutto ciò che è “l'incoming”, ossia l’esperienza, le attività fisse da proporre ai turisti con un calendario condiviso. Le proposte ci sono ma non sono mai state strutturate e non si è mai data continuità, in dialogo con il ricettivo. Anche la distribuzione del materiale – conclude Casadio – è un po’ carente: il primo “venditore” del nostro territorio è la struttura ricettiva.

Ma per fare un esempio, qui non è mai arrivato il materiale del nuovo museo Classis...». Tutto un altro mondo, come diceva lo stesso Casadio, a Lido Adriano. Ne parliamo proprio con lo storico titolare del Grand Hotel Azzurra Angelo Buratti. Con 132 camere a disposizione, tutti gli anni registra qualcosa come 40mila presenze, di cui circa l’80 percento stranieri, quasi tutti francesi (l’albergo è stato costruito grazie a un accordo commerciale con un tour operator d’Oltralpe) e solo un 20 percento di italiani. Turisti che comprano il pacchetto di una vacanza al mare in un resort che può con-

tare su spiaggia, piscina, campi sportivi. E che vengono intercettati (nel 70 percento dei casi) grazie a un tour operator (Ias Tourist) messo in piedi ormai da decenni dallo stesso Buratti, con cui si presenta alle fiere internazionali, potendo contare, oltre che sull’Azzurra, anche su due hotel a Lido di Savio e uno a Pinarella. Da storico imprenditore della località, Buratti si concentra su Lido Adriano: «È in continua crescita, grazie a nuove attività e a più attenzione da parte dll’Amministrazione. La stagione poi pare sia partita bene: nel periodo di Pasqua siamo già al completo, pieni di tedeschi...». (lu.ma.)

LIDI NORD Con “Nautica e natura” gli albergatori fanno squadra È nato alla fine dell’anno scorso un progetto nel suo piccolo rivoluzionario per i lidi nord di Ravenna. Si è costituita infatti un’associazione temporanea d’impresa denominata “Nautica e natura” che raggruppa hotel e camping di Porto Corsini, Marina Romea e Casal Borsetti per un totale di oltre 750 posti letto (sono coinvolti gli hotel Bella Romagna, Columbia, Corallo, Europa, Solaria e Tavernetta e i camping Reno e Romea), con lo stabilimento balneare Romea Beach in qualità di capofila. Un progetto triennale che è stato presentato alla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando sulla “promocommercializzazione” e che ha l’obiettivo di aumentare il flusso turistico non soltanto valorizzando al meglio l’offerta balneare ma evidenziando le molteplici unicità ambientali del territorio circostante e puntando su iniziative ed eventi legati al mondo del wellness, dello star bene. «Al momento – ci dice Luca Ruffini del Romea Beach – abbiamo predisposto un pacchetto condiviso da ogni albergatore per due grossi eventi sportivi che si svolgeranno nei lidi nord come il Cross Triathlon del 1 settembre e il Ravenna Park Run (foto) del 15 settembre. Stiamo poi predisponendo un opuscolo dove mettere insieme tutte le attività da fare nei nostri lidi, spesso sconosciute ai turisti, un sito internet e, a Marina Romea, anche un selfie point. Ma la vera svolta è stata riuscire per la prima volta a mettere insieme, all’insegna quindi anche della massima trasparenza dei prezzi, quasi tutte le strutture ricettive delle località».

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16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

AGRITURISMI/1

AGRITURISMI/2

LA SABBIONA, TRA I PIONIERI IN PROVINCIA DI RAVENNA L’azienda faentina ospita dagli anni novanta soprattutto stranieri: «Qui cercano relax»

«Quei turisti giapponesi arrivati a San Pietro in Vincoli grazie a un tassista di Milano» La Spagnera punta anche sul passaparola: «Ai nostri ospiti facciamo scoprire che il territorio non è solo Mirabilandia» In neppure dieci anni di attività, la Spagnera di San Pietro in Vincoli è diventata tra gli agriturismi più noti e apprezzati del territorio comunale. Cristina Palazzi lo gestisce con la famiglia nella casa che era stata di suo nonno, dove ha potuto così dare uno sbocco professionale ai suoi studi, dopo aver già lavorato nel settore alberghiero in passato. La Spagnera, oltre al ristorante e alla fattoria (con piscina) per cui è celebre anche tra le famiglie ravennati, dispone di sette camere, a disposizione tutto l'anno. «D'inverno riusciamo a sfruttarle anche grazie ai lavoratori della zona – spiega Cristina –, a partire dalla primavera arrivano invece i turisti, che ci scoprono tramite internet o semplicemente con il passaparola». In questo senso, un aneddoto è esemplificativo. «Ci ricorderemo per sempre i turisti giapponesi che sono arrivati alla Spagnera grazie a un tassista di Milano, dove erano appena atterrati all'aeroporto. Quando ha saputo che erano diretti anche tra Ravenna e Ferrara, ha consigliato ai tre turisti il nostro agriturismo, dove il tassista era stato in passato trovandosi molto bene». E i giapponesi non sono gli unici stranieri ospitati dalla Spagnera. «È un fenomeno che ci sta stupendo, stanno prenotando molto da Belgio e Olanda, in particolare». Ma chi sono i clienti tipo dell'agriturismo? «Vengono per la città d'arte di Ravenna o per le grandi mostre di Forlì. Ma ci sono anche le famiglie che vanno a Mirabilandia, anche se noi cerchiamo di fare capire loro che c'è molto altro da fare in zona. Mi piace molto questo lavoro e credo di essere adeguatamente preparata, per questo mi sento di proporre ai nostri ospiti vari percorsi, anche per fare in modo che possano restare un giorno in più o che magari possano tornare in futuro, come in effetti capita spesso». E quali sono le lamentele comuni? «Diciamo che le vie di comunicazione sono il tasto dolente del nostro territorio, in questo periodo poi di disagi con la Ravegnana i nostri ospiti che sono costretti a pagare 3 euro di tassa di soggiorno restano un po' sorpresi. Posso poi dire che mancano le infrastrutture adeguate per il turismo rurale nel forese, piste ciclabili o percorsi che potrebbero essere sfruttati sugli argini dei fiumi». (lu.ma.)

La Sabbiona, sulle colline di Faenza, è stato tra i primi agriturismi ad aprire in provincia di Ravenna, all’inizio degli anni novanta, «grazie alla lungimiranza di mio nonno», ricorda il titolare Mauro Altini. «Era arrivato il momento di diversificare l’attività agricola e abbiamo deciso di trasformare la nostra azienda che nel frattempo era diventata soprattutto vitivinicola». Così oggi La Sabbiona ospita 20 posti letto occupati per più della metà nel corso dell’anno da turisti stranieri, «i primi ad apprezzare in Italia la cultura dell’agriturismo», a cui può proporre un’avventura enogastronomica grazie ai vini prodotti dall’azienda e a collaborazioni con altre realtà del territorio. Un territorio che è la vera forza dell’agriturismo: «Piace il fatto che sia ancora incontaminato o quasi, lontano dal caos, per una vacanza di relax. Poi in questi anni abbiamo tratto beneficio anche dalle iniziative organizzate sempre più spesso a Faenza, che ha aumentato la promozione, così come alla presenza del Museo Internazionale delle Ceramiche».

LA CURIOSITÀ/2

LA CURIOSITÀ/1 Quelle case coloniche tra Lugo e Cotignola trasformate in B&B per poter ospitare i famigliari dei pazienti della clinica Villa Maria Tra i turisti registrati in provincia di Ravenna ci sono anche i pazienti o i famigliari della clinica privata Villa Maria Cecilia di Cotignola, punto di eccellenza con clienti che arrivano da ogni parte d’Italia, isole comprese. Come sottolinea la titolare di Casa Savioli, solo uno dei Bed&Breakfast sorti in questi anni nei pressi della clinica, cinque addirittura nel raggio di due chilometri, ma sono una ventina se si considera una distanza più elevata (tanto che è la clinica stessa a fornire ai suoi clienti la lista completa). Si tratta nella maggior parte dei casi di vecchie case coloniche ristrutturate, come appunto Casa Savioli. «Noi non accettiamo altri ospiti che non siano della clinica – continua la titolare –, vivo qui con mio marito e non vogliamo turisti che magari rientrano tardi la sera». Spesso gli ospiti sono senz’auto e hanno bisogno anche di un passaggio, visto che la navetta passa solo a determinati orari. «Cerchiamo di aiutarli per quanto possibile, le assicuro che non si guadagna molto – Ci dicono da Casa Savioli –, anche perché spesso si fermano per solo una o poche notti. Credo che passeranno ancora diversi anni prima di poter rientrare dall’investimento fatto 14 anni fa per la ristrutturazione della nostra casa...».

AL “MOLINETTO” UN ROOM & BREAKFAST ECOLOGICO Gestendo il suo ristorante alle porte di Punta Marina, sempre molto affollato, ha notato che c’è una grande richiesta di camere sul litorale. E così, proprio di fianco al suo Molinetto, Alan Ricci sta finendo di costruire un Room & Breakfast, che aprirà nei prossimi mesi. Si chiamerà “Mare e Marmellata” e avrà a disposizione sei camere. La particolarità sta però nel fatto che sarà completamente ecologico, un edificio in classe A «che non ha neppure gli attacchi del gas». Funzionerà con la luce del sole e potrà contare sul recupero delle acque, in un continuo ricircolo.


PRIMO PIANO / 17 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

CERVIA/1

CERVIA/2

«Le elezioni rallentano gli investimenti privati» Federalberghi associa 300 hotel, il presidente Zoli non ha dubbi: «La località va avanti grazie al turismo»

«Gli investimenti dei privati nel settore ricettivo sono in sospeso, stanno aspettando tutti di vedere chi sarà il nuovo sindaco e quale sarà la linea sul turismo della nuova giunta rispetto a quella Coffari». A sentire Maurizio Zoli, presidente di Ascom Federalberghi a Cervia che associa circa trecento dei 350-380 hotel nel comune, la stagione 2019 avrà un po’ il freno a mano tirato sul fronte delle novità strutturali: al voto si andrà a fine maggio quando ormai i piani per l’estate saranno già impostati e difficilmente ci saranno grandi margini di manovra. La località però potrà contare su un calendario di eventi anche migliore del 2018, secondo Zoli: «Il numero è aumentato, le iniziative sono numerose e comprendono dallo sport alle tradizioni». Federalberghi a Cervia è una macchina da guerra: «Mediamente possiamo considerare che ogni albergo offre un centinaio di posti letto e impiega circa 15-18 persone». L’associazione di categoria sta lavorando a un’analisi approfondita per capire quanto pesa il settore sul Pil di Cervia: «Per adesso possiamo dire che la tassa di soggiorno, introdotta per la prima volta nel 2018, ha

fruttato 3,2 milioni di euro, una cifra importante (quasi il doppio rispetto al comune di Ravenna, ndr)». Ma Zoli e la realtà che rappresenta non cambiano opinione sul balzello: «Restiamo contrari: penalizza il turista che si ferma più a lungo e che invece dovrebbe essere proprio quello da preferire. Almeno quelle entrate vengano spese a favore del settore: tutti gli introiti devono andare nel turismo e una buona parte nella promozione. Senza dimenticare la necessità di impostare un ragionamento ampio sul sistema costa: non possono esserci territori penalizzati da scelte diverse. La tassa di soggiorno va ragionata e condivisa». Ma l’amministrazione Coffari è promossa o bocciata sul turismo? «Siamo più interessanti a dialogare con il futuro sindaco. Ai candidati faremo avere il nostro manifesto che stiamo elaborando: vogliamo un rilancio della località mettendo al centro il settore turistico anche perché la località va avanti grazie a questo». Bocciata la tassa di soggiorno, ma qualcosa di positivo dal primo cittadino uscente rimane: «Ha avviato una stagione nuova di investimenti per abbellire la città».

Questione parcheggi: «Il piano sosta non risolve i probemi»

IL GRAND HOTEL A NICOLA PARI: ACQUISTATO ALL’ASTA PER 3,4 MILIONI Il noto albergatore cervese Nicola Pari si è aggiudicato all’asta lo scorso luglio il Grand Hotel di Cervia per 3,4 milioni di euro (la base d’asta in tribunale a Ravenna era di 1,8). Pari è titolare del Nettuno, albergo poco distante dalla nuova acquisizione sul lungomare D’Annunzio. La struttura, chiusa da due anni, era stata già declassata da 4 a 3 stelle e la trentina di camere era in condizioni ormai fatiscenti. Ora la nuova gestione si occuperà del rilancio, l’apertura non avverrà per questa stagione estiva. Pari ha raccontato alla stampa locale che la scelta di lanciarsi in questa avventura nasce anche da una questione nostalgica: rilevare il Gh era il sogno del padre di Nicola. A cavallo degli anni ‘90, gli anni di maggior successo, era stato il set cinematografico della commedia “Abbronzatissimi 2”, con Valeria Marini, Jerry Calà e Eva Grimaldi. Poi il declino fino al fallimento: il tribunale l'aveva dichiarato nel novembre 2012 dopo una lunga odissea giudiziaria.

Tra i progetti in questo senso va ricordato senza dubbio il lungomare di Milano Marittima, pedonalizzato. Un restyling segnato da polemiche per i parcheggi persi: «La questione dei posti auto andava affrontata prima di avviare i cantieri come avevamo chiesto. Ora è stato presentato un piano parcheggi che non credo sarà la soluzione. In particolare sono perplesso sulla scelta dei posti “pertinenziali” agli alberghi, dovrebbero essere pensati in altro modo». La Regione Emilia-Romagna sta lavorando alla proposta di legge per i condhotel secondo la quale le strutture alberghiere esi-

CHE

stenti avranno possibilità di cedere alcune camere ai privati per farne dei mini appartamenti e con le entrate ristrutturare gli spazi: «Ancora non c’è una legge approvata ma credo che potrà essere interessante per diverse strutture». L’obiettivo di albergatori e amministratori è uno ed è chiaro: «Abbiamo perso turisti stranieri, dobbiamo recuperare quelle quote di mercato. Soprattutto nell’area di lingua tedesca. Una prima mossa è quella di aprire uno stand nel punto Eataly a Monaco di Baviera». Andrea Alberizia

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18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

LEGALITÀ/1

Il corteo di Libera contro le mafie attraverserà la città il 21 marzo

LEGALITÀ/3 Al Dock 61 il giornalista di Repubblica Baldessarro

Per la prima volta a Ravenna la manifestazione regionale per la XXIV edizione della Giornata della Memoria e dell’impegno per le vittime innocenti della malavita A sinistra il corteo di qualche anno fa a Bologna. A destra un gruppo di volontari di Libera tra cui, al centro, Debora Galassi, coordinatrice provinciale

Il 21 marzo a Ravenna si svolge la manifestazione regionale per celebrare la XXIV edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e da Avviso Pubblico. La giornata coincide, idealmente, con l’inizio della primavera e vuole contribuire al ricordo e alla commemorazione di tutte le vittime della criminalità organizzata. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto l’elenco di circa mille nomi di vittime innocenti delle mafie, tra cui vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Come ogni anno, la rete di Libera, gli enti locali, associazioni, scuole e semplici cittadini assieme alle centinaia di familiari delle vittime si ritroveranno in tanti luoghi, per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie, creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria. Quest’anno la manifestazione nazionale si svolgerà a Padova e in contemporanea in tanti luoghi in tutta Italia tra cui, appunto, Ravenna per la regione Emilia-Romagna. «La scelta di Ravenna – spiegano gli organizzatori – è dovuta alla necessità di mettere sotto i riflettori una realtà

per troppo tempo considerata esente dalla presenza della criminalità organizzata». Negli ultimi anni, invece, indagini della magistratura e delle forze dell’ordine hanno dimostrato come soggetti affiliati alla camorra ed alla ‘ndrangheta abbiano operato nel capoluogo ed in numerosi comuni della provincia. Da segnalare, in particolare, dicono da Libera, due settori, il gioco d’azzardo - in particolare con il processo Black Monkey, il cui secondo grado inizierà il 2 luglio di quest’anno - e il traffico di stupefacenti, questi ultimi in arrivo a Ravenna attraverso un doppio canale, quello della cocaina, dal Brasile all’Africa (Nigeria) o all’Europa (Spagna) per poi, destinazione finale, arrivare in Italia. Il secondo, quello dell’hashish e della marijuana, in partenza dall’Albania ed in arrivo sulle coste ravennati e nelle riserve naturali del Delta del Po. A Ravenna si svolgerà dunque un grande corteo che prenderà il via alle 9.30 da Piazza del Popolo per arrivare alle 11 ai Giardini Pubblici per la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e alle 12 collegarsi con la manifestazione nazionale di Padova.

In occasione dei 100 Passi verso il 21 marzo, Gruppo Dello Zuccherificio e Libera Ravenna organizzano una serata all’insegna dell’informazione sulle mafie in Emilia-Romagna. Venerdì 15 marzo alle 20.45 al Circolo Arci Dock61 in Via Magazzini Posteriori 61 a Ravenna il Gruppo dello Zuccherificio intervista Giuseppe Baldessarro, giornalista de la Repubblica, ex direttore di Narcomafie ed esperto di organizzazioni criminali. Baldessarro farà il punto sulla situazione delle mafie in Emilia-Romagna e presenterà il suo ultimo libro “Questione di Rispetto” (Rubbettino Editore), la storia di Gaetano Saffioti, imprenditore e testimone di giustizia. L’incontro con il giornalista sarà preceduto da un aperitivo con degustazione di prodotti di Libera Terra (su prenotazione) curato dai volontari del Villaggio Globale. La serata è patrocinata dalla Regione Emilia Romagna e realizzata in collaborazione con Villaggio Globale e Circolo Arci Dock61 e rientra nel programma di iniziative “100 Passi verso il 21 marzo”, il percorso che culminerà nella XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno (vedi articolo a sinistra).

LEGALITÀ/2

La dichiarazione del sindaco Michele De Pascale

Incontri e progetti nelle scuole Atteso Salvatore Borsellino

«Per Ravenna ospitare quest’anno il corteo regionale della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie rappresenta allo stesso tempo un motivo di orgoglio e un serio monito. Siamo fieri di essere in prima fila a ricordare tutte le vittime della criminalità organizzata, ma il dovere civile della commemorazione da solo non basta. Per dare frutti concreti deve trasformarsi in impegno, da parte di tutti. Nessuno può concedersi il lusso di girarsi dall’altra parte, di pensare che l’illegalità riguardi contesti estranei a quelli in cui vive. La mafia ha interesse e interessi nel nostro territorio; e istituzioni, imprese, cittadini e associazioni devono essere costantemente al servizio di magistratura e forze dell'ordine per contrastare ogni infiltrazione nel nostro tessuto sociale ed economico. L’altro potentissimo strumento che abbiamo contro l’illegalità sono i giovani: se sapremo spiegare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze che cosa sono criminalità e ingiustizia, mostrandone il vero volto, riusciranno a crescerne lontani e a far sì che non si propaghino».

Il 27 marzo andrà in scena uno spettacolo, aperto alla cittadinanza, con alcuni studenti delle superiori L’associazione Libera che celebra a Ravenna la XXIV giornata per le vittime innocenti di mafia chiamando persone da tutta la regione è anche uno dei partner di un altro progetto sulla legalità che da ormai undici anni prosegue in città e si chiama appunto “Ravenna contro le Mafie”. Organizzato dal Comune (assessorati all’Istruzione e alle Politiche Giovanili) – con il contributo della Regione e in collaborazione, oltreché che con Libera Ravenna, anche con l’associazione Pereira, Lady Godiva Teatro, Sos Impresa-Confesercenti e il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e Camst– consiste in azioni concrete (nelle mense scolastiche vengono per esempio somministrati prodotti di Libera) e in un cartellone di progetti e attività realizzati per informare e sensibilizzare la cittadinanza e in particolare il mondo scolastico su legalità, giustizia, democrazia e sul ruolo rivestito dalla società civile nella difficile lotta contro ogni forma di mafia. Per fare qualche numero, l’associazione Pereira con il progetto “Liberi dalle Mafie” coinvolge 26 terze classi delle medie e otto delle superiori, e prevede formazione dei docenti e incontri-laboratorio formativi nelle classi. Il progetto terminerà venerdì 10 maggio con “La Speranza di Paolo”, incontro riservato alle scuole con Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, assassinato da Cosa Nostra insieme agli agenti della scorta il 19 luglio 1992. Altro progetto che coinvolge i ragazzi delle scuole è quello teatrale dal titolo “Shakespeare si scrive con l’H? Predatori e Prede”realizzato e interpretato da studenti e studentesse della Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini, del Liceo Artistico Nervi Severini e del Liceo Classico Dante Alighieri e coordinato da Carlo Garavini ed Eugenio Sideri di Lady Godiva Teatro. Andrà in scena mercoledì 27 marzo per la cittadinanza e venerdì 29 marzo per le scuole medie e superiori.

LEGALITÀ/4 Una mostra su Peppino Impastato alla Cgil La Camera del lavoro di Ravenna ospiterà dal 15 al 23 marzo la mostra fotografica “Io non ritratto – Peppino Impastato, una storia collettiva”. Si tratta di un progetto dell’associazione AsaDin. L’inaugurazione si terrà venerdì 15 marzo alle 16.30. La mostra sarà presentata dalla curatrice Evelin Costa; sono previsti gli interventi di Manuela Trancossi, della segreteria della Cgil di Ravenna, e di Marcella Stagno, dell’Associazione compagne e compagni Peppino Impastato. La mostra, a ingresso gratuito, è ospitata nella sala Samaritani della Camera del lavoro, in via Matteucci 15. Sarà aperta dal 15 al 23 marzo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. Sabato dalle 8.30 alle 11.30 e domenica dalle 15.30 alle 17.30.


SOCIETÀ / 19 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’INAUGURAZIONE/1

E con la primavera riapre la Rocca Brancaleone: «Sarà generatore di cambiamento» La nuova gestione Roccalab sceglie di cominciare da una giornata per gli orti

Riapre il 21 marzo la Rocca Brancaleone, con una nuova gestione dell’intera area, il progetto Roccalab, portata avanti dall’associazione temporanea d’impresa composta da cooperativa sociale San Vitale, Jem e cooperativa sociale Villaggio Globale. Si tratta del raggruppamento che si è aggiudicato per 15 anni la conduzione, messa a bando dal Comune, del parco pubblico e del punto di ristoro al suo interno (l’obiettivo dell’associazione temporanea d’impresa sarebbe quello di aprire il 21 marzo anche il punto ristoro, ma qualora non fosse possibile, per motivi legati al completamento degli allacci alle utenze, l’apertura del punto ristoro slitterà indicativamente a fine marzo/inizio aprile). Intanto, di certo, il primo giorno di primavera il parco riaprirà i battenti con una festa dedicata alla tradizione degli orti, per avere uno spazio didattico dedicato alla natura e per recuperare il ricordo del lungo periodo in cui la Rocca fu l’orto della famiglia Rava. «Il progetto Roccalab – spiegano i soggetti che hanno costituito l’associazione temporanea d’impresa – intende considerare la Rocca Brancaleone come un laboratorio in cui il parco e l’edificio storico diventano generatori di cambiamento per la città, per il sistema turistico, per le scuole facendo perno su quattro grandi assi di intervento: identità, educazione, ambiente ed eventi. Anche grazie all’aiuto del gruppo Amata Brancaleone, promotore della festa medievale, lavoremo alla valorizzazione dell’identità della Rocca in termini di narrazione. E per la promozione turistica collaboreremo con Ravenna Incoming. Il progetto prevede anche interventi di educazione e valorizzazione ambientale, a partire ad esempio dal fatto che la Rocca Brancaleone, prima di diventare parco, è stata a lungo l’orto della famiglia Rava. Intendiamo la Rocca come punto di incontro e colla-

L’esterno della storica struttura

borazione fra le tante e diverse aggregazioni sociali, artistiche, educative del nostro territorio, che potranno trovare ospitalità per proporre i propri eventi in una logica di rete che genererà valore per chi vi partecipa e per tutta la città». A breve è prevista inoltre l’uscita di una selezione per 10 under 25 che costituiscano lo staff per comunicare la Rocca. L’intero staff sarà formato lungo tutto il percorso da professionisti della comunicazione e della creazione di contenuti, coordinati da Silvia Versari».

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Il mio Papà è il più bello di tutti! Il 19 marzo festeggia il tuo Papà insieme a noi: vieni da Profumerie Sabbioni e scegli cosa regalargli in occasione della Festa del Papà Che sia elegante, sportivo, vanitoso, hipster o pigrone, a ogni papà piace essere coccolato; quale migliore occasione della sua festa per prenderti cura di lui? Sempre più uomini hanno capito l’importanza dello skincare; se il tuo Papà è uno di questi potresti farlo felice con l’ultima crema viso del suo marchio preferito, con un ottimo trattamento corpo oppure con un prodotto per la cura della barba. Shiseido offre un kit con gli essenziali per la detersione e l’idratazione del viso, mentre Biotherm rilancia con la perfetta routine per lo skincare maschile, in un cofanetto che vede come protagonista Aquapower, per un’esplosione di freschezza ed un pieno di idratazione. Hipsteria invece propone detergente e balsamo per la barba, all’interno di un’esclusiva pouch firmata Furla; per una barba folta, sana e curata. Lasciati conquistare dall’ampia selezione di fragranze per lui; per l’occasione le trovi in speciali cofanetti che ti permettono di acquistare il profumo all’interno coffret in edizione super limitata. Dall’eleganza di Cartier alla gioia di vivere di Hugo Boss, dallo spirito libero di Montblanc al classico Acqua di Giò... ogni Papà avrà il profumo che lo contraddistingue e che sogna da sempre! Approfitta della promozione attiva in tutti i punti vendita Profumerie Sabbioni dal 15 marzo: 20% di sconto su tutte le fragranze e i cofanetti di profumo. In più trovi tante offerte sempre attive su www.sabbioni.it Porta la tua Ethos Card sempre con te o attivala gratuitamente e scopri un mondo di iniziative! Vieni a trovarci nel tuo Punto Vendita Profumerie Sabbioni preferito o visita il sito www.sabbioni.it

L’INAUGURAZIONE/2

ISIA: TAGLIO DEL NASTRO PER LA BIBLIOTECA DEL DESIGN Dedicata a “Bruno Munari”, avrà sede nel Palazzo Mazzolani di Faenza A Palazzo Mazzolani, in corso Mazzini a Faenza, martedì 19 marzo alle 17.30, in occasione delle celebrazioni internazionali dell’Italian Design Day apre al pubblico la nuova Biblioteca di Design “Bruno Munari” dell’Isia, la prima in EmiliaRomagna a essere dedicata specificamente a questa materia. Oltre 3.500 volumi tra design, architettura, arte, scienze umane, letteratura che trovano spazio negli antichi ambienti del monumentale palazzo nel cuore di Faenza, appositamente ristrutturati per accogliere la nuova biblioteca. L’Associazione Bruno Munari ha aderito con entusiasmo all’iniziativa di intitolare la biblioteca al grande Maestro, ideatore del progetto didattico dell’Isia e massimo esponente del Novecento nel dialogo tra arti e design, per una creatività fondata sulla continua sperimentazione. Alla cerimonia inaugurale interverranno, oltre al presidente Giovanna Cassese e al direttore Marinella Paderni, le autorità locali, Beppe Finessi direttore della rivista Inventario, Giuseppe Furlanis presidente della Conferenza Presidenti e direttori degli Isia, Anty Pansera, storica del design, Silvana Sperati, presidente dell’associazione Bruno Munari. La Biblioteca si sta ampliando con centinaia di nuovi volumi grazie a una campagna di nuove acquisizioni e donazioni. Sta avendo infatti successo l’iniziativa dal titolo “Dona un tuo libro all’Isia di Faenza”, rivolta a designer, artisti, galleristi, curatori, studiosi, collezionisti, editori, istituzioni universitarie, accademiche e musei, che sono indicati, in qualità di donatori, nella scheda informatizzata di ogni volume. La Biblioteca “Bruno Munari” compare nell’Opac Sbn Nazionale Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale e nella rete delle biblioteche della Romagna.

INFOPROM


20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

SCIENZA/1

Il neurologo Plazzi in Classense per la giornata del sonno Il noto studioso parlerà di come funziona la mente mentre dormiamo

Venerdì 15 marzo alle 18 nella sala Muratori della Biblioteca Classense, per il ciclo di incontri del Centro Relazioni Culturali, Giuseppe Plazzi parlerà del suo libro I tre fratelli che non dormivano mai edito da Il Saggiatore. In occasione della giornata mondiale del sonno il medico Plazzi converserà con il collega Maurizio Marangolo svelando i misteri della nostra mente mentre dormiamo. Il neurologo ci apre le porte del suo laboratorio, dove ogni giorno pazienti con disturbi del sonno rari e affascinanti – oppure molto diffusi, come il sonnambulismo, l’insonnia, il terrore notturno e la sindrome delle gambe senza riposo – riscrivono i limiti scientifici delle nostre conoscenze e, forse, della nostra realtà. Giuseppe Plazzi è professore di Neurologia presso l’Università di Bologna, dove dirige il Centro per i disturbi del sonno, ed è attualmente presidente dell’Associazione italiana di medicina del sonno.

SCIENZA/2 La storia dei genitori con Bulletti e Flamigni

LA SELEZIONE Logo e naming per Dante: il 18 marzo un incontro

Alla Sala Spadolini della Biblioteca Oriani di Ravenna, sabato 16 marzo dalle 9.30, si tiene l’incontro dal titolo “Fare figli. Storia della genitorialità dagli antichi miti all’utero artificiale” con gli autori Carlo Bulletti e Carlo Flamigni (nella foto), ginecologi fondatori del gruppo di ricerca nel campo degli uteri artificiali e dell’inizio della ectogenesi. Bulletti è adjunct associate professor alla Yale University, Flamigni è stato professore ordinario in Ginecologia e Ostetricia all’Università di Bologna ed è attualmente componente del Comitato Nazionale di Bioetica. In dialogo con gli autori, sarà presente Tiziana Bartolotti, ginecologa responsabile Ambulatori Demetra. L’iniziativa è promossa da Libertà e Giustizia, Circolo di Ravenna e dalla Associazione Femminile Maschile Plurale. Coordina Marina Mannucci.

C’è ancora tempo per partecipare alla selezione per individuare un logo e un naming che rappresentino il VII centenario dantesco del 2021 a Ravenna. Entro le 12,30 del 29 marzo 2019, va presentata l’iscrizione preliminare, mentre i progetti, andranno presentati entro il 3 aprile. Lunedì 18 marzo, alle 11,30 nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, tutti gli interessati alla procedura di selezione potranno partecipare ad un incontro e conoscere l'insieme dei valori, delle attività e degli spazi che concorrono al programma delle celebrazioni dantesche nel 2020 e nel 2021. Sarà Maurizio Tarantino, dirigente dell’Unità organizzativa Politiche e attività culturali a illustrare quanto per Ravenna sia importante Dante e il percorso celebrativo del centenario, in termini di memoria, azioni e passione.

PEDAGOGIA Teatro e diversità con Viganò per “Siamo Asini o Maestri?” Mercoledì 20 marzo al Rasi si tiene l’incontro dal titolo “Teatro e diversità” con Antonio Viganò regista del Teatro la Ribalta/Kunst der Vielfalt. L’appuntamento, alle 15.30, fa parte del ciclo di incontri Siamo Asini o Maestri?. Viganò, direttore artistico di Teatro La Ribalta – Kunst der Vielfalt, con sede a Bolzano, che oltre a essere l’unica compagnia di teatro-danza in Italia costituita da artisti con e senza disabilità ha fatto della contaminazione dei generi la sua cifra stilistica: danza, scrittura drammaturgia contemporanea, tematiche sociali si fondono in spettacoli che hanno ricevuto importanti riconoscimenti in Italia e all’estero.

IL CORSO L’arte di narrare le favole torna a Casola per i “racconi lunatici” Giovedì 14 marzo alle 21 alla Sala Nolasco Biagi di Casola Valsenio si svolgerà l’incontro di presentazione del Corso sull’arte di raccontare le fiabe della tradizione orale, un percorso di ricerca di storie e di narrazione delle stesse che da dodici anni dona linfa vitale alla Notte delle Favole. Il corso, che inizierà ufficialmente il 25 marzo, curato e coordinato dal Teatro del Drago, avrà come tema i “Racconti Lunatici: da Artemide ad Astolfo, dai templi di Ġgantija all’Apollo 16”. Attraverso alcune parole chiave si cercherà nella memoria personale e collettiva, nelle tradizioni popolari, nella letteratura classica e contemporanea spunti e idee per creare nuovi racconti originali e inediti. Fra i docenti del corso come ogni anno saranno ospiti scrittori, narratori e personaggi del panorama teatrale. Per iscriversi é sufficiente telefonare al 3926664211, o inviare una mail a info@teatrodeldrago.it.


SOCIETÀ / 21 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

LA RASSEGNA/1

LA RASSEGNA/2

Tenda berbera, orienteering, calcio e incontri: ecco le azioni contro il razzismo

LA FRONTIERA DI LAMPEDUSA E LE UMANITÀ DIVERSE SUL PIANETA Per “Scritture di frontiera” attesi Davide Enia e il genetista Guido Barbujani

Dal 16 al 23 marzo la città sarà teatro di eventi che ruoteranno intorno al tema dell’accoglienza e della convivenza

Una delle immagini di Maurizio Masotti del progetto “Tracce migranti” che nel numero del 28 febbraio avevamo erroneamente attribuito a un documentario. Il progetto farà parte della settimana di azioni contro il razzismo a Ravenna e sarà presentato anche a Bagnacavallo, sabato 16 marzo, alle 18 presso la Sala Oriani dell’ex convento di San Francesco

Una tenda berbera in piazza del Popolo a Ravenna e tante iniziative con il coinvolgimento di scuole, associazioni, Università, Fai animeranno il cuore della città e altri luoghi in occasione della “Settimana di azione contro il razzismo” dal 16 al 25 marzo. Attorno ad Habitat, atelier artistico di ricerca interculturale, ruoteranno tante discipline come la scrittura, la fotografia, la danza, il teatro, il disegno, la scultura. Sarà un grande laboratorio per generare un'esperienza e una riflessione collettiva sulle relazioni umane, l'incontro, i limiti, le frontiere. L’atelier è rivolto a tutti coloro che hanno interesse a esplorare l'ambiente in cui viviamo. Tutte le elaborazioni create dai partecipanti daranno forma, giorno dopo giorno, a una diversa ambientazione. «La Settimana di azione contro il razzismo – ha spiegato l’assessora all’Immigrazione Valentina Morigi – è un grande contenitore di iniziative coinvolgenti per bambini, bambine e adulti che avranno l’opportunità di ascoltare le tante voci e le diverse percezioni che ruotano attorno a questo tema. Inoltre, desidera essere un luogo di incontro e scambio che usa linguaggi non consueti, ma proprio per questo coinvolgenti. Ne usciremo arricchiti di stimoli ed esperienze sui quali riflettere per capire meglio i fenomeni sociali che stiamo vivendo». Si inizia sabato 16 marzo in piazza del Popolo, dalle 14, con “la casa comune”, allestimento partecipato della grande tenda berbera per abitare la piazza. Domenica, alle 15 gara di orientering nella città e alle 17 World cafè “...Siamo sicuri?” per mettere a confronto idee su sicurezza, pericoli, rischi e minacce e prospettare un mondo libero da paure. Da lunedì 18 fino a sabato 23 protagonisti delle mattinate saranno gli studenti degli istituti superiori con Atelier Habitat che si alterneranno ad altri momenti creativi e di riflessione proposti nel pomeriggio. Ad esempio lunedì 18, alle 17, Speakers Corner “Tracce migranti – nuovi paesaggi umani” a cura di Maurizio Masotti, Luca Gambi e Luciano Nadalini; martedì 19 sempre alle 17 World Cafè “Nel labirinto dei luoghi comuni”; mercoledì 20, alle 17, Teatro forum “Ci stanno rubando i nostri sogni” a cura di Jollicoop; venerdì 22 percussioni, ritmi e danze africane in collaborazione con Coop Dolce e Associazione Takadum; sabato 23 talk “Vivo per questo” incontro con Amir Issaa rapper e autore dell'omonimo libro e Federico Colomo coordinatore del progetto; domenica 24 marzo per tutto il pomeriggio laboratorio “I giochi del mondo” a cura di coop. Terra mia, alle 14.30 Tracce e-STRANE-e: esplorazioni urbane tra le matrici di diverse culture, alle 17 World Cafè “La pace è possibile?”. Nella giornata di giovedì 21, dedicata alle vittime innocenti delle mafie (vedi pagina 18), il programma prevede alla mattina la marcia in memoria delle vittime innocenti di mafia in collaborazione con Libera Ravenna. Nel pomeriggio “La mia casa”, laboratorio di educazione alla differenza, alla mondialità e ai diritti con i bambini delle scuole primarie della provincia di Ravenna e Atelier Habitat con giullarata contemporanea “Tanaliberatutti”. Dal 22 al 28 marzo ci saranno altri eventi in altri luoghi della città come la cena marocchina condita con teatro, musica e film (venerdì 22 Circolo Arci 2001 in via dei Poggi 97), il torneo multietnico di calcetto “Un calcio al razzismo” 5a edizione (sabato 23 al Centro sportivo Dribbling), il Pranzo ricco di Saperi e sapori (domenica 24 a Darsena Pop up), visita con mediatori culturali e ciceroni Fai della Basilica dello Spirito Santo in Vicolo degli Ariani (domenica 24 dalle 14,30 alle 17), “La legge è uguale per tutti: l'antirazzismo visto dai giuristi”, con il coordinamento scientifico di Francesca Curi, Università degli studi di Bologna (giovedì 28 alle 15, Aula Magna Dipartimento di Scienze Giuridiche, via Oberdan 1).

In concomitanza e a completamento della settimana di azioni contro il razzismo, si svolge, come anticipato la scorsa settimana, anche la rassegna di cinque incontri “Scritture di Frontiera”, progetto che vede assieme ScrittuRa festival, assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna, Amnesty International e Biblioteca Classense con la direzione artistica di Matteo Cavezzali. Dopo l’incontro l’autore americano Peter Cameron del 13 marzo e in attesa di quello con il premio Pulitzer Jumpa Lahiri del 23, lunedì 18 marzo alle 18 alla Biblioteca Classense lo scrittore, attore e regista teatrale Davide Enia con il suo Appunti per un naufragio (Sellerio), libro pluripremiato, tradotto all’estero e da cui è stato tratto l’altrettanto apprezzato spettacolo teatrale L’Abisso. L’auotre racconta così il suo libro: «Ho frequentato Lampedusa per anni. Ho visto sbarcarvi qualche migliaio di persone, ho incontrato il personale medico e gli uomini della Guardia Costiera, ho mangiato a casa dei residenti, sono uscito in barca con i pescatori, ho ascoltato ragazzi sopravvissuti alla traversata e ho dialogato con i testimoni diretti». Mercoledì 20 marzo alle 18 alla Biblioteca Classense sarà invece la volta del genetista e docente universitario Guido Barbujani con Il giro del mondo in sei milioni di anni (Il Mulino). L’autore si chiede quante umanità diverse dagli Austrolopiteci a Davide Enia Neandertal, a Homo sapiens - si sono succedute e incrociate sulla Terra? Quali percorsi hanno seguito, dalla loro prima uscita dall'Africa fino alla diffusione in tutto il pianeta?

STORIA A Massa Lombarda due giornate con Danny Chanoch, sopravvissuto all’Olocausto A Massa Lombarda sono in programma due appuntamenti dedicati alla memoria dell’Olocausto, con protagonista Danny Chanoch, israeliano di origine lituana deportato da bambino in un campo di concentramento. Martedì 19 marzo alle 20.30 al centro culturale “Carlo Venturini” (in viale Zaganelli 2) ci sarà un incontro pubblico con Chanoch, che racconterà la propria esperienza di testimone e sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti. Introduce la serata il sindaco di Massa Lombarda Daniele Bassi. Mercoledì 20 marzo alle 20.30 al centro giovani Jyl ci sarà invece la proiezione di Pizza ad Auschwitz, film documentario del 2008 di Moshe Zimerman. Pizza ad Auschwitz ha come protagonista lo stesso Danny Chanoch nei panni di sé stesso, che finalmente convince i suoi figli, Miri e Sagi, a visitare con lui i cinque campi di concentramento ai quali è sopravvissuto. Danny vuole realizzare la fantasia di una vita: passare la notte nelle sue vecchie camerate, nella sua vecchia cuccetta, con i suoi figli. Un’aspra discussione sorge con l’ufficiale del campo e solo dopo avergli sventolato in faccia un braccio tatuato, Danny ha la meglio. Il cineasta Zimerman si concentra sul caotico viaggio per arrivare al campo: il risultato è un film sulla famiglia Chanoch mentre combatte i fantasmi del passato, riuscendo ad affrontarli. Le due iniziative sono a ingresso libero e sono organizzate dal Comune di Massa Lombarda, in collaborazione con il centro giovani Jyl, la sezione Anpi “Giuseppe Baffè” e Minipan.


22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

CALCIO

“Il Cigno” Succi è tornato a volare: «Ravenna è stata il mio trampolino» Nel 2007 l’attaccante bolognese portava i giallorossi in B, ora a 39 anni vuole salvare il Massa Lombarda in Eccellenza. In mezzo 50 gare in A e le esperienze in India e a Malta di Vincenzo Benini

A sentirsi chiamare romagnolo, anziché emiliano, lui non se la sarebbe presa come tanti bolognesi definiti così da Sinisa Mihajlovic nel giorno della sua presentazione da tecnico rossoblù. Davide Succi, se da una parte è un felsineo doc, dall’altra si sente un vero e proprio rumagnul, in virtù di una lunga esperienza nel calcio sul territorio: Ravenna, Cesena e Forlì. In maglia giallorossa il “Cigno” ha incominciato questa avventura, quasi quattordici anni fa nel campionato 2005-2006 di Serie C, per approdare qualche settimana fa al Massa Lombarda, in Eccellenza. Nel mezzo, tanta Serie A e numerosi gol, oltre a un paio di sortite di breve durata all’estero. Succi, come mai ha deciso di ripartire da Massa Lombarda? «Abito da tanti anni a Forlì con la famiglia e ormai considero la Romagna come casa mia. In realtà avevo deciso di smettere dopo l’ultima esperienza alla Fiorita di San Marino, ma mi è tornata la voglia grazie alla offerta del Massa. È chiaro che sia per motivi di condizione fisica, sia familiari (Davide ha due figli, una di dieci anni, uno di otto, ndr), non era per me possibile rituffarmi a tempo pieno nel calcio e quella di disputare il torneo di Eccellenza rappresenta quindi la soluzione ideale». Che ambiente ha trovato nella società bianconera? «Ho avuto la fortuna di incontrare una persona seria e umile come Aresu, il presidente di una società che fa le cose in modo corretto. Con i compagni di squadra mi trovo molto bene e questo è ciò che mi basta per divertirmi e poter dare una mano. Vengo da un anno in cui sono stato fermo e quindi non sono al top dal punto di vista atletico. C’è un obiettivo importante da centrare come la salvezza (il Massa è penultimo con quattro punti di ritardo dalla zona playout, ndr) e sono contento di aver iniziato con il piede giusto segnando una rete contro il Faenza». Facendo un tuffo nel passato, cosa si ricorda della sua esperienza al Ravenna? «Ho tanti ottimi ricordi, a partire dalla conoscenza del presidente Gianni Fabbri per passare a quelli di tanti compagni, con cui resto ancora in contatto, come per esempio Sciaccaluga, Affatigato e Calzi. Ero giovane e ho avuto la fortuna di realizzare tanti gol. Il momento più bello è stato il successo in campionato della squadra allenata da Pagliari, che ha portato alla promozione in B. Purtroppo nell’ultima stagione non siamo riusciti a salvarci, ma dal punto di vista personale quel torneo ha rappresentato il mio trampolino di lancio». Nell’estate del 2008 arriva infatti il trasferimento in A al Palermo, squadra a cui tra l’altro ha realizzato una doppietta in coppa proprio qualche settimana prima. Come è proseguita la sua carriera? «Sono sbarcato in una piazza importante, dove mi sono calato subito bene, disputando un ottimo campionato. Ho segnato tanti gol (sette per la precisione, uno a San Siro contro l’Inter che ha sancito il 2-2 finale, ndr) e soprattutto mi sono tolto tante soddisfazioni, dimostrando che potevo valere la massima serie».

Davide Succi, ieri e oggi: a sinistra con la divisa del Massa Lombarda in Eccellenza nel 2019, a destra (foto Genovesi) con la casacca del Ravenna in serie B nel 2008

Il difficile è stato però confermarsi su questi livelli, giusto? «Sì, perché nella stagione successiva ho trovato meno spazio, trasferendomi a gennaio a Bologna. Per me era una grande gioia, ma purtroppo non ho avuto abbastanza tempo a disposizione, anche per colpa mia, per esprimermi nel modo migliore. Sono arrivato a un passo da un sogno, quello di diventare un punto

fermo nella squadra della mia città natale, che però non si è avverato». Oltre a questo, qual è il suo rammarico più grande? «Più che un dispiacere, un momento sfortunato, che è coinciso con un grave infortunio a Padova, in B (rottura del tendine d’Achille quando Succi dopo venti gare era il capocannoniere con 15 reti, ndr). La stagione è finita lì,

IL WEEKEND SPORTIVO Volley: l’ultima della Consar. Basket: Orasì al De Andrè contro Roseto. Calcio: derby Rimini-Ravenna Quello in arrivo è un fine settimana lungo che si presenta molto gustoso per le maggiori formazioni della provincia di Ravenna. Si parte sabato 16 marzo con il basket: al Pala De André (ore 20.30) l’Orasì ospita gli abruzzesi della Cimarosi Roseto con l’intenzione di rilanciare le proprie ambizioni in zona playoff, distante solo due lunghezze. Andando sul fronte del calcio di Serie C, domenica 17 il Ravenna Fc si appresta a intraprendere la trasferta più corta dell’anno: derby a Rimini (ore 16.30), in palio tre preziosi punti per consolidare un’ottima posizione. Il viaggio della Conad è invece più lungo: sempre domenica le ragazze di Caliendo si recano a Orvieto (ore 17), in Umbria, per far visita alla Zambelli nel primo turno di ritorno della Pool Promozione di A2 femminile di pallavolo: è obbligatoria una vittoria per tenere viva la speranza di agguantare il settimo posto. Passando alla Superlega invece la Consar per l’ultima volta in questa stagione scende in campo davanti al proprio pubblico. A presentarsi al Pala De André (inizio ore 18) è la Kioene Padova, a lungo rivale diretta nella corsa ai playoff, con la squadra di Graziosi che non è stata in grado di tenere il passo dei veneti. A completare il programma, nel torneo di basket di A2 femminile sabato 16 l’InfinityBio Faenza ospiterà al “Bubani” (ore 20.30) la capolista Magnolia Campobasso, mentre in quello di B maschile lunedì sera, 18 marzo, è previsto al “Cattani” (ore 20.30) il sentito derby tra i faentini della Rekico e i lughesi dell’Orva.

Da professionista 387 partite e 118 gol (8 in A) Nato a Bologna l’11 ottobre 1981, Davide Succi, soprannominato “Il Cigno”, cresce nel settore giovanile del Boca San Lazzaro, per poi approdare nella Primavera del Milan, dove resta dal 1998 al 2000, e in quella del Chievo. Nel 2001-02 disputa il suo primo campionato “vero” nella mantovana Poggese, in C2, mentre in seguito veste le maglie di Padova (C1), Como (B) e Spal (C1), per esordire in A il 6 novembre del 2004 in Brescia-Chievo 1-0, sponda gialloblù. Torna in C1, alla Lucchese, e nel 2005 sbarca a Ravenna, dove gioca per tre stagioni. Le prime due in C1, portando un decisivo contributo alla promozione in B (18 reti), categoria in cui nel 2007-08 incontra la definitiva consacrazione nonostante la retrocessione della formazione giallorossa. Nell’agosto del 2008 compie il grande salto in A, a Palermo, dove resta una stagione e mezza (6 reti in 24 gare), per trasferirsi nel gennaio del 2010 a Bologna, senza però lasciare il segno. Seguono le esperienze in B dal 2010 a Padova e dal 2012 a Cesena, dove resta per tre stagioni e mezza, disputando anche un torneo in A. Chiusa l’avventura in bianconero, nel 2016 si apre quella in India, nel Chennaiyin, per tornare nel gennaio del 2017 in Romagna, questa volta a Forlì, in Lega Pro. C’è tempo per una breve parentesi a Malta, all’Hamrun Spartans, terminata a inizio del 2018 e seguita da una lunga pausa, fino a quando qualche settimana fa rimette gli scarpini ai piedi al Massa Lombarda, in Eccellenza. In totale, restando ai campionati professionistici italiani, Succi ha disputato 387 partite (50 in A), segnando 118 reti (8 in A). Tra campionati e Coppa Italia, a Ravenna realizza 47 gol in 114 presenze.

proprio nel mezzo della mia carriera, a 29 anni, e sono stato fermo per undici mesi. Forse avrei potuto fare di più, ma questo non cancella le gioie più grandi, come quella di far parte della Primavera del Milan, di poter partecipare agli inizi del Chievo “dei miracoli” e di intraprendere una meravigliosa avventura a Cesena». Terminate le quattro stagioni in bianconero è vero che ha avuto la possibilità di tornare al Ravenna? «No, non mi risultano esserci stati dei contatti. In quel momento non so se avrei preso in considerazione un’eventuale offerta. Volevo conoscere un altro tipo di calcio e mi sono trasferito in India, dove ho giocato qualche mese, mentre l’anno successivo, dopo qualche una breve parentesi in C al Forlì, ho disputato il campionato maltese. Si è trattato di due avventure del tutto diverse. Quello indiano è un gran bel torneo, dove il livello è dignitoso, ma soprattutto mi è servito per fare una vera e propria esperienza di vita. A Malta invece c’è una mentalità più simile a quella italiana, indirizzata al risultato». Tornando a oggi, il suo impegno di Massa Lombarda si può considerare come l’inizio di una seconda carriera? «Non si può mai dire, ma è meglio per il momento vivere alla giornata. Mi piace ancora tanto giocare, per cui si vedrà. Di sicuro il mio desiderio è quello di restare in questo ambiente: è mia intenzione frequentare il corso per diventare allenatore. Se sarò abbastanza bravo potrei cominciare una nuova carriera, dove, a parte l’aspetto tattico, è fondamentale prima di tutto essere dei buoni comunicatori».


INSERTO SPECIALE / I 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

Una produzione editoriale

Edizioni

Con il patrocinio del Comune di Ravenna

Itinerari ravennati fra natura, cultura, convivialità Ecco i percorsi guidati e le escursioni, le sfide sportive e le passeggiate nel programma 2019 di Trail Romagna Lungo le tracce della Città d’acque e sulle orme di San Romualdo fino ad ItineRa, la festa del “cammino consapevole” Con il consueto appuntamento “rituale” dei Lôm a Mérz, Trail Romagna ha recentemente dato il via alla nuova stagione di attività con la presentazione del programma di eventi 2019 che confermano gran parte delle iniziative che con crescente successo di pubblico hanno segnato il “percorso” e la filosofia di fondo dell’associazione fra natura, cultura, sport e conviavilità alla riscoperta del territorio ravennate. Sono riproposti quindi – con formule collaudate e alcune novità – gli itinerari sportivi e le escursioni storico-artistiche come la off road “Ravenna Milano Marittima”, i percorsi guidati della “Ravenna Città d’acque” e sulle orme di San Romualdo, la “discesa dei Fiumi Uniti” e l’urban trail cittadino che si corre all’alba. Cosi come la serie di incontri dedicati al “cammino consapevole” della festa autunnale “ItineRa”. Fra le novità di rilievo l’uscita di un libro che racconta, con il contributo di esperti e studiosi, «storie e percorsi della Ravenna città di terra nata sull’acqua». «L’Assessorato all’Ambiente – sono le parole dell’assessore comunale Gianandrea Baroncini – guarda con grande interesse alla programmazione di Trail Romagna che è in grado di ampliare, integrare e arricchire il panorama delle attività che già si realizzano all’interno delle zone naturali ravennati offrendo così a cittadini e turisti un’immagine caleidoscopica del patrimonio naturale ravennate tesa a coniugare i temi e i colori

della natura e della biodiversità con quelli del benessere e dello sport. Un’attività che va oltre la pur densa realizzazione di eventi ma agisce capillarmente aderendo a tutte le iniziative che abbiano come finalità il miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini e l’obiettivo di trasformare le nostra emergenze naturalistiche in un’attrattiva turistica al pari dei nostri straordinario patrimonio artistico. In particolare mi soffermo – continua l’assessore – sulla discesa dei Fiumi Uniti, un’iniziativa che al di là della grande partecipazione è stata stimolo e supporto per il tavolo di partecipazione “Fiumi Uniti per Tutti” che a grandi passi ci sta avviando verso la realizzazione di un Parco fluviale diffuso. Il paesaggio ravennate – aggiunge l'assessora alla cultura Elsa Signorino – costituisce un unicum culturale con il patrimonio storico artistico e come tale è oggetto delle azioni di politica culturale che, lungi dall'essere mera celebrazione del singolo oggetto di tutela, afferiscono sempre a contenuti vasti, contrassegnati dalla continuità tra le eccellenze di saperi e manufatti e il territorio e le comunità entro cui sono sorti. Il patrimonio ravennate è costituito da un insieme inscindibile di natura e cultura entro cui perfettamente si iscrive l'impegno del progetto di promozione territoriale realizzato, nel rispetto della sostenibilità e del benessere di comunità, da Trail Romagna.

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II / Attività 2019 RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

LA CITTÀ D’ACQUE

A SCUOLA E IN BICI Dal progetto ConCittadini alle pedalate ecologiche Taril Romagna partecipa e coorganizza anche alcuni progetti didattici legati alle scuole come “ConCittadini”, con il laboratorio per gli studenti delle medie “Ravenna Città d’Acque 4.0”, la serie di iniziative didattiche del “Mese dell’Albero in festa”. Inoltre, vanno segnalate due escursioni ecologiche guidate in zone naturali con la bicicletta come “Sciami di biciclette” (in calendario il 31 marzo) e la “Pedalata della Liberazione”, programmata il 25 aprile. La iniziative su due ruote sono aperte a tutta la cittadinanza.

Di corsa e passeggiando tra fiumi, canali, valli e idrovore lungo le tracce acquifere della città Fra gli eventi la Ravenna-Milano Marittima, la discesa dei Fiumi Uniti e l’Urban Trail all’alba Nell’ambito dell’ormai consueta ricognizione in città e nel territorio ravennate del rapporto secolare fra terre e acque, Trail Romagna prosegue nell’esplorazione di questo tema con alcune iniziative consolidate che nel tempo hanno riscosso un sempre più ampio pubblico di appassionati della storia locale e di cultori di Fitwalking, Nordic Walking e Trail Running, amanti della corsa e del cammino in natura. Si parte con il percorso in natura della Ravenna – Milano Marittima off road (5 maggio), dall’Idrovora di Fosso Ghiaia a quella della Madonna del Pino, con esclusivo bagno rigenerante alle Terme di Cervia riservato ai partecipanti. La corsa (18 km) e camminata (10 km) in natura inaugura una serie di eventi creati in stretta sinergia con il Consorzio di Bonifica della Romagna. A primavera inoltrata è confermata l’ormai classica Discesa dei Fiumi Uniti (19 maggio) che grazie al progetto partecipato “Fiumi Uniti per Tutti” cresce come un fiume in piena, arricchendosi di partecipanti, partner ed eventi collaterali. Tra le novità della quinta edizione l’ingresso nel comitato organizzatore della Onlus Aido – ente promotore della donazione degli organi – e la partecipazione della Fiab. La manifestazione da affrontare in canoa, o sugli argini in bicicletta, è dedicata a chi vuole riappropriarsi degli spazi comuni della città riscoprendo un’antica eredità, quella di Ravenna città d’ac-

que, del quale il fiume conserva memoria. L’Urban Trail (7 luglio), come ogni anno, guiderà i ravennati più mattinieri e volenterosi alla scoperta degli angoli nascosti della città, per una traversata integrale e sempre sorprendente della Ravenna acquifera. Tra le evidenze storiche e le curiosità che si incontrano lungo i percorsi, le più apprezzate rimangono le bellissime architetture del Molino Lovatelli, l’inaspettato verde cittadino degli Orti Siboni, i passaggi tra le sponde e i ponti nascosti della Lama e l’improvvisa doccia al Parco Teodorico. Dallo scorso anno, grazie all’impegno del Comune, si è aggiunta l’apertura straordinaria dell’intero percorso della cinta muraria, con varchi e passaggi mai percorsi. Da segnalare, in questa serie di escursioni tra fiumi e canali, valli e bonifiche, (pomeriggio di sabato 14 settembre) l’inedita passeggiata culturale tra le opere di ingegneria e bonifica di Leonardo Da Vinci in territorio di Cesenatico, pensata come spin-off della manifestazione della Maratona Alzheimer. La narrazione della storia delle acque ravennati si chiude a fine stagione 2019, il 30 novembre con un evento site-specific e una pièce teatrale in memoria della “rotta del Lamone” avvenuta 180 anni fa, nella notte fra il 7 e l’8 dicembre del 1839, un evento che per impatto idrogeologico sul nostro territorio è secondo solo alla diversione dei Fiumi Uniti.

IL LBRO Storie e memorie della città plasmata fra terra e acque Dopo sei anni di sperimentazioni, l’ambizioso e sempre più ampio progetto di “Ravenna Città d’Acque” culmina con una pubblicazione dell’editore Danilo Montanari che raccoglierà i contributi delle più importanti firme di esperti e studiosi ravennati: da Emanuela Fiori a Giuseppe Sassatelli, da Enrico Cirelli a Maria Cristina Carile, da Giovanni Gardini a Giovanna Montevecchi, da Alberto Giorgio Cassani a Tito Menzani e Alberto Malfitano. I testi redatti svilupperanno il tema ponendo l’accento sui caratteri storici, artistici e urbanistici: uno sguardo al passato utile a comprendere meglio le dinamiche della nostra città che da sempre è attraversata e lambita dalle acque. Il volume sarà il primo di una collana di itinerari culturali che racconterà le vicissitudini acquifere della Romagna tutta da Rimini a Forlì e Cesena. Il progetto editoriale è dedicato al compianto Pietro Barberini, ciclista, studioso di storia del territorio e sapiente guida di Trail Romagna, scomparso nel 2018.

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Attività 2019 / III 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

PASSI DEL SILENZIO

CONCERTO TREKKING

SODALIZIO CONVIVIALE

TERRITORIO MATRICE COMUNE FRA TRAIL ROAMGNA E CHEFTOCHEF Collaborazione fra le due associazioni all’insegna della qualità della vita

Da San Michele in Isola alla foresta di Camaldoli Nuovi itinerari sulle orme di San Romualdo fra isole della laguna veneta e sentieri verdi Trail Romagna anche quest’anno continua a percorrere “I passi del silenzio” della secolare tradizione monastica. Dopo la visita istriana alla grotta e al monastero di Parenzo, i pellegrinaggi sulle orme di San Romualdo si spingono (il 27 luglio) verso la casa madre, ovvero il cenobio di San Michele in Isola, sulla laguna veneta. Il primo insediamento nell’isola da parte dei Camaldolesi risale al X secolo e circa 300 anni dopo venne realizzato un luogo che riunisse i monaci e li coinvolgesse in un’esperienza di vita comune. Nell’isola di San Michele, tra la fine del XIV e durante il XV secolo, furono accolti calligrafi e miniaturisti che diedero vita a uno scriptorium all’interno del quale i monaci si dedicavano alla trascrizione dei manoscritti che hanno arricchito la biblioteca del monastero fino a raggiungere un patrimonio di 40mila volumi. L’escursione prevede anche una visita l’Abbazia di San Giorgio Maggiore – un antico monastero benedettino del X secolo – che si erge sull’omonima isola al centro della laguna veneziana. Sempre nell’ambito del rapporto con la comunità camaldolese, Trail Romagna, propone una nuova esperienza del rapporto uomo-natura che va ben oltre l’ecologia, con un cammino nella foresta dell’Eremo di Camaldoli (il 4 agosto). Ad accompagnare i partecipanti fra la natura incontaminata dei sentieri appenninici il monaco camaldolese Alberto Viscardi e l’esperto del Parco delle Foreste Casentinesi, Alberto Viscardi. Per una full immersion fra gli abeti bianchi che dominano l’intero percorso.

CONCERTO TREKKING SUL GRANDE FIUME Dopo cinque anni il concerto trekking di Ravenna Festival e Trail Romagna torna nella nostra città (9 giugno) nella cornice dei Fiumi Uniti e dei suoi peculiari capanni da pesca, divenuti simbolo di questa porzione di territorio romagnolo, per un’esperienza multisensoriale e multimediale fra musica, poesia e racconti di mare e di pesca. Sarà nelle aree verdi a ridosso del fiume che il 9 giugno, dalle 16 al tramonto, si potranno ascoltare i racconti di pesca e di mare di Fabio Fiori, conoscitore e narratore del Mare Adriatico, o i versi dialettali di uno dei massimi poeti romagnoli contemporanei come Nevio Spadoni. Camminando da un argine all’altro ecco i suoni della m’bira di Stella Chiweshe, straordinaria musicista dello Zimbabwe, le percussioni sciamaniche di Vince Vallicelli, i ritmi sudamericani di Alejandro Oliva e Marco Zanotti e l’opera epica La scuperta dl’america: le avventure di Colombo tra canzoni e dialetto parodia melodica, irriverente e un po’ scanzonata in dialetto romagnolo, proposta dal Trio Al Caravèl. Non mancheranno naturalmente i momenti conviviali con le proposte gastronomiche di qualità, legate ai prodotti del territorio e preparate da una squadra di cuochi d’eccezione.

Informazioni e prenotazioni Per informazioni dettagliate e aggiornate su luoghi, orari, costi di partecipazione e iscrizioni agli eventi in programma consultare il sito www.trailromagna.eu

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In occasione della presentazione della stagione 2019 di Trail Romagna per il Lôm a mérz, con una serata conviale, alla presenza della “madrina” dell’associazione Cristina Mazzavillani Muti, l’associazione ha consolidato una collaborazione con il gruppo di chef ravennati del sodalizio “CheftoChef Emilia Romagnacuochi”, che durante l’incontro hanno deliziato i partecipanti con i loro piatti di qualità, legati ai prodotti e alle tradizioni gastronomiche del territorio. Una collaborazione destinata a concretizzarsi in una serie di eventi in programma quest’anno a partire da “Di Porta in Porta” (dal 31 maggio al 2 giugno), una passeggiata fra storia, cultura e alta gastronomia, lungo le antiche mura e le porte di Ravenna. Al termine di una visita guidata alla cinta muraria sarà possibile assaporare i piatti dei cuochi stellati di CheftoChef nei ristori allestiti a Porta Adriana, Porta Sisi e Porta Serrata. Prelibati assaggi di alta gastronomia saranno preparati anche per i momenti di sosta conviale lungo il percorso del concerto trekking sulle sponde dei Fiumi Uniti (vedi box a fianco). Nella foto sotto, la brigata di cucina della serata dei Lôm a mérz, fra cui i cuochi di CheftoChef, Matteo Salbaroli, Omar Casali e Daniele Baruzzi.


IV / Attività 2019 RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

LA FESTA

Dalla scoperta dell’arte urbana al cammino come pratica estetica Dal 28 settembre al 13 ottobre torna con ItineRa 10 incontri la rassegna dedicata al “camminare consapevole” nelle sue connessioni col tema della bellezza Fucina di idee e percorsi interdisciplinari ogni anno diversi, quest’anno ItineRA – la festa del cammino consapevole in programma dal 28 settembre al 13 ottobre – sceglie di costruire una connessione fra arte e cammino, sia trasformando quest’ultimo in vettore di movimento esplorativo nell’ambito del patrimonio artistico cittadino, sia descrivendo le ragioni per le quali la pratica dell’andare a piedi in maniera consapevole possa essere considerata una vera e propria pratica estetica. Evento inaugurale (28 settembre) la passeggita cittadina Art & City Walk, dedicata alle opere d’arte contemporanea collocate (e spesso “nascoste”) in disparati luoghi della citta. Guide d’eccezione l’editore e curatore di libri d’arte Danilo Montanari (che ha pubblicato uno specifico volume sul tema che gli è valso il premio Guidarello ndr) e l’ex docente e animatore culturale Marcello Landi. Il percorso lungo queste opere pubbliche va dal Grande ferro R di Alberto Burri ai gorilla di Davide Rivalta, al cavallo di Mimmo Paladino, fino ad alcune testimonianze di street art. A seguire, il 29 settembre, è in programma un itinerario di 18 chilometri, lungocosta dalla foce del Lamone alla foce dei Fiumi Uniti dedicato a L’odore del mare, assieme allo scienziato e narratore, documentarista e grande conoscitore dell’ambiente marino, Fabio Fiori. Un viaggio sinestetico, magari a piedi nudi, per riassaporare in autunno la sensualità della spiaggia e del mare, anche attraverso i versi dei poeti che l’hanno cantato. Torna il tema dell’arte (non solo visiva) il 3 ottobre, con l’incontro Land Art, artisti in cammino, curato da Franco Masotti che rievoca il tema del cammino attraverso le testimonianze di grandi artisti di carie discipline, da scrittori come Robert Walser, W.G. Sebald, Patrick Leigh Fermor o Alexandra David-Néel, a musicisti come Erik Satie e John Cage, ai fotografi come Ansel Adams, registi come Werner Herzog, filosofi come Rousseau o Walter Benjamin, e propriamente land-artisti come Richard Long.

COLAZIONE

Da non perdere, il 4 ottobre, l’incontro conversazione con Francesco Careri, autore di Walkscapes. Camminare come pratica estetica (Einaudi). Nel libro, ricco di riflessioni e curiose osservazioni Careri arriva a teorizzare che il camminare possa essere una pratica estetica, dunque per molti versi affine all’espressività artistica. Un’esagerazione? Forse, ma bisogna imparare e godere del camminare per credere... Alla scoperta del “naviglio” ravennate per eccellenza è dedicato il percorso di dieci chilometri a piedi, in programma il 5 ottobre, che va dalla Chiusa di San Marco alla Darsena di Città, per l’appunto, a spasso sulla Lama. L’opera idraulica – già tracciata ai tempi della diversione dei Fiumi Uniti e completata ai primi del Novecento – che si snoda lungo i margini meridionali della città, è ormai percoribbile in quasi tutta la sua lunghezza e, anno dopo anno, si abbellisce presentando tratti dove il verde urbano e l’arredo consentono piacevoli passaggi e soste, in luoghi di ristoro o di festa come Kireko, l’x Tiro a Segno e Darsena Pop Up. Anche il programma di ItineRa – in collaborazione con l’Associazione Romagna-Camaldolisi – si inserisce sulle orme del monaco ed eremita San Romualdo, ripercorrendo (il 6 ottobre) un suo sentiero ideale (ma anche storicamente determinato) che a partire dal Pereo (Sant’Alberto) raggiunge Bagnacavallo, passando fra chiese e conventi, pievi e musei etnologici, dove rintracciare i segni della cultura camaldolese e quelli delle

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tradizioni contadine del ravennate e della bassa. Dalle nostre terre si passa alla Grecia del monte Athos e dei suoi impervi monasteri ortodossi, grazie al reportage di Fabrizio Ardito che racconterà, in occasione di un incontro pubblico il 10 ottobre, la straordinaria bellezza e sacralità di quelle millenarie testimonianze religiose Si torna a viaggiare in Italia (11 ottobre) con Enrico Caracciolo, ospite di ItineRa per raccontare il fascino, la storia, le tradizioni e le singolari architetture rupestri di Matera, la città dei Sassi, che quest’anno si fregia – con una serie di importanti eventi artistici e di rilancio sociale e strutturale di lungo periodo – del titolo di Capitale Europea della Cultura Altra passeggiata artistica il 12 ottobre con Finger Mosaico Food, una passeggiata nel cuore di Ravenna, alla scoperta del mosaico contemporaneo, dove l’arte si fonde con il gusto, in occasione della edizione 2019 della Biennale del Mosaico. Assieme a guide d’eccezione l’escursione prevede la visita delle maggiori sedi espositive della rassegna internazionale e le botteghe dei più importanti mosaicisti ravennati. Nelle varie tappe si potranno assaporare assaggi di finger food in sintonia con l’opera dei mosaicisti. La festa di ItineRa si chiude il 13 ottobre con una camminata dalla foce del Fiume Lamone alla Cà del Pino attraverso le valli, in compagnia del land artist Luigi Berardi. Con il suo progetto Earthworks, tra terra e acqua, utilizzando spazi e materie naturali, l’artista tenta di creare un legame con Madre Terra ristabilendo una sintonia tra l’Uomo e il resto del mondo. “Arte ecologica” per esprimere, direttamente nei luoghi destinati,“site-specific”una “impronta” di “ri-conoscenza”. FACTOTUM n. 1/2019 - Autorizzazione al Tribunale di Ravenna n. 1321 del 05/09/2008 Direttore responsabile Fausto Piazza. Supplemento a Ravenna&Dintorni n. 806 del 14/4/2018 - Stampa Centro Servizi Editoriali srl – Stabilimento di Imola. Editore Reclam edizioni e comunicazione srl - Ravenna



24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Vent’anni senza SK Parte 1

«A pranzo secondo il solito!!!»

Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

L’autore di questa semplice e sedicente rubrica si dichiara cinematograficamente monoteista e afferma di amare Stanley Kubrick, di cui ricorre in questi giorni il ventennale della morte, sopra ogni altro autore cinematografico vissuto, vivente e futuro. Con un elenco squisitamente sgangherato, tralasciando le critiche alle sue opere immortali (che sarebbero esclusivamente elogi), raccontiamo il Sommo tramite alcune curiosità, probabilmente già lette, che più negli anni hanno fatto stampare il suo nome in cima all’immaginario collettivo di ogni appassionato della settima arte. • SK è americano, ma ha vissuto la maggior parte del suo tempo nella periferia di Londra, dove ha ricreato tutti i set principali dei suoi capolavori e dove è morto di infarto a 70 anni il 7 marzo 1999. Era noto il suo carattere chiuso e l’eccessiva e maniacale pignoleria nel suo lavoro, che lo ha portato a numerose difficoltà con i suoi attori. Inoltre, non viaggiava mai. • Dopo aver lavorato come fotografo per la rivista Look e realizzato due cortometraggi, SK realizza il suo primo film Paura e desiderio (1953), da lui presto rinnegato impendendone la diffusione, in quanto non lo riteneva all’altezza delle sue opere successive. Aveva ragione. Il film è uscito, restaurato, nel 2012. • Se, come me, siete appassionati de Le iene di Quentin Tarantino, spero abbiate visto Rapina a mano armata del 1956, vero capostipite di film su rapina e massacro (quest’ultimo titolo originale del film, The Killing). • Da The Killing in poi, SK ha curato personalmente la traduzione delle sue opere nei paesi non anglofoni, lasciando il titolo originale o traducendo letteralmente. Il regista curava anche gli adattamenti dei dialoghi, e resterà famosa la versione italiana di Shining che faceva scrivere “Il mattino ha l’oro in bocca” anziché “All work and no play makes Jack a dull boy”, tutta farina del suo sacco. A proposito di Shining, il film è tratto da un romanzo di Stephen King, piuttosto bistrattato dal regista; lo scrittore ha ricambiato stroncando il film e realizzando una (bruttina) miniserie televisiva nel 1997. • SK era solito presentare una prima versione dei suoi film a un ristretto pubblico di persone fidate per poi tagliare e montare definitivamente il film, senza pos-

sibilità di recupero. Il rammarico di ciò che è perduto è enorme, soprattutto per la scena finale tagliata de Il dottor Stranamore in cui i protagonisti si prendono a torte in faccia (vedi foto), forse si dice a causa del recente assassinio del Presidente Kennedy. L’unico

film dove si è recuperata la versione precedente è Shining: dopo la sua morte è uscito negli Usa una versione più lunga di mezz’ora, con il risultato di farci apprezzare ulteriormente la versione ufficiale del regista e di far imbestialire la famiglia. • SK ha spaziato su tutti i generi senza mai ripetersi, a eccezione del genere bellico, protagonista in Orizzonti di gloria, Full Metal Jacket e presente come minaccia ne Il dottor Stranamore. • Il peplum storico Spartacus è l’unico film realizzato su commissione, non suo: a riprese iniziate fu chiamato dall’amico attore Kirk Douglas, che aveva recitato con lui in Orizzonti di gloria, e che aveva (in quanto produttore) licenziato Anthony Mann dalla regia. Regista e attore, dopo questo film, non hanno più lavorato insieme. • Alzi la mano chi, senza l’aiuto di internet, conosca a memoria il nome dei due protagonisti di 2001: Odissea nello spazio. [Fine prima parte]

Rinaldo da Concorezzo fu arcivescovo di Ravenna dal 1303 sino 1321, anno della sua morte. Fu sepolto in Duomo in un antico sarcofago e, lungo il corso dei secoli, la sua tomba venerata è stata oggetto di varie ricognizioni fino all’ultima avvenuta nel 1908. In occasione di quella ricognizione fu organizzata una solenne processione con le sue reliquie e di essa restano diverse testimonianze. Oltre a una breve descrizione lasciataci da Gaetano Savini e alla cronaca redatta da don Cesare Uberti canonico della metropolitana e custode delle Sacre reliquie, c’è un racconto, più colloquiale, nei Diari del Seminario Arcivescovile dei Ss. Angeli custodi, composto da chi, allora, aveva l’incarico di compilare le cronache quotidiane della vita del Seminario: «Maggio. 1. Venerdì. Vacanza da scuola. Studio dalle 8, 45 alle 9, 45. Alle 10 tutti in Duomo, dove ascendiamo il Palazzo Arcivescovile e si ordina con a capo l’Arcivescovo in Pluviale la Processione per il Battistero e tutta la piazza Duomo, trasportando le ossa del glorioso S. Rainaldo (…). Dopo alla Processione, c’è, secondo il solito, la Messa Pontificale, celebrata quest’anno dal Canonico Teologo Pio Bignardi. Al Vangelo l’Arcivescovo, che assiste alla Messa in Pluviale, tiene un apposito discorso sopra San Rainaldo. Alle 12, 15 usciamo dal Duomo (…). In refettorio a pranzo secondo il solito!!!». Forse, vista l’occasione, i seminaristi avevano sperato in un pasto migliore. Immagine dall’Archivio Storico Diocesano di Ravenna.

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CULTURA / RUBRICHE / 25 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

LETTI PER VOI

Se l’artista oggi si rivolge più ai corpi cavernosi che alla materia grigia del pubblico

Baldrati entra a pieno titolo nella schiera dei migliori autori di action thriller

di Enrico Gramigna

di Nevio Galeati *

Prossimità. Nel mondo della globalizzazione totale ed esasperata è il senso dell’umana vicinanza quello che si è perso. Ci si allontana progressivamente e inesorabilmente gli uni dagli altri, rivendicando questa solitaria separazione come una incredibile conquista della società moderna. Prossimità. I primi a essere lontani dal mondo reale sono coloro che fungono, volenti o nolenti, da guida, non solo spesso incapaci di governare ma anche troppo presi ad approfittare della posizione per essere il riferimento virtuoso al quale la società guarda. Prossimità. Quella di una collettività sul baratro dell’etica, della morale e del sociale. La caduta dell’aristocrazia quale riferimento intellettuale ha sancito il progressivo inaridimento culturale dovuto anche alla tendenza del popolo a nobilitare proprie volgarità, legittimando trivialità che alla lunga stanno presentando il conto. Prossimità. L’arte è, certo, rappresentazione della realtà nella quale nasce, ma il modo di comunicare l’arte, e quindi la cultura, dipende dall’artista. Questa figura si è progressivamente distaccata dalla sua funzione demiurgica per rinchiudersi in una superba elevazione di sé e lasciando un vuoto incolmabile tra l’opera d’arte e il pubblico. Questo si è, giustamente, rivolto verso altri orizzonti che sono stati alimentati non dall’intelletto e dal piacere del bello in quanto tale, ma dalla marcescenza sociale figlia di un sistema interessato unicamente alla declinazione degli utili e non all’ingrandimento degli animi. Tutto ciò ci ha con-

dotto alla chiusura dei teatri, alla produzione di spettacoli di qualità via via sempre più scadenti e ha sdoganato qualsiasi cosa, proposta da guitti sedicenti artisti, venduta come primizia. Il compito dell’artista è sempre stato, inutile girarci attorno, quello di guadagnare dalle creazioni del proprio intelletto, tuttavia proprio queste creazioni sono sempre state votate alla ricerca di un’elevazione del fruitore dell’o-

Abbiamo bisogno di eroi? Secondo Bertolt Brecht, che usa la voce di Galileo Galilei, è meglio di no; anzi, scrive: «Sventurato quel popolo che ha bisogno di eroi». Si dovesse ragionare sulla vita, si potrebbe discutere quasi all’infinito, con esiti alterni. In letteratura invece un protagonista forte è indispensabile; che poi possa essere eroe positivo o anti eroe, poco importa. È il catalizzatore della vicenda, risolve i problemi, è disposto a sacrificarsi per il bene comune. Ma deve anche sopportare il peso del proprio ruolo e, fondamentalmente, della propria solitudine. L’inglese, personaggio creato da Mauro Baldrati nel romanzo Io sono El Diablo (NeroItaliano-Fanucci), ha tutte queste caratteristiche ed è epico anche nelle proprie sofferenze, tanto da mantenere una sorta di candore e purezza nelle situazioni più violente e destabilizzanti. Lo si incontra che cammina, con metodo e costanza, nelle strade alla periferia di Bologna, in una campagna degradata, con cantieri abbandonati che si trasformano in baraccopoli abusive, piene di un’umanità che sembra allo sbando, ma che riesce a resistere. Lo si ritrova a un tavolo di Bass’Otto, lo storico self service di via Ugo Bassi che di sera dà ospitalità alle persone sole e ai diseredati. E il misterioso inglese, che ha perso un occhio e al posto dello zigomo sinistro ha una placca di metallo, sotto una cicatrice che dalla punta del naso arriva all’orecchio, strappato in

pera d’arte attraverso il contenuto dell’opera stessa. Si può dire la stessa cosa oggi? Probabilmente no, poiché attualmente il fine dell’arte non è più quello di cercare di elevare il popolo al livello dei potenti, così come era in passato, ma quello di accalappiare più pubblico possibile, con un gioco di captatio benevolentiae al ribasso che agisce più sui corpi cavernosi che sulla materia grigia dei consumatori dell’opera d’arte. Prossimità. Forse questa è, invero, rimasta, tuttavia viene da interrogarsi sull’opportunità di tale prossimità.

chissà quale conflitto, in quella solitudine incontra la donna destinata a cambiargli la vita: Violeta. La ragazza, albanese, è in pericolo; così per regalarle un vero futuro, l’inglese torna a essere El Diablo e attraversa il lato oscuro dell’Europa, fatto di pedofili, trafficanti di esseri umani e assassini, per chiudere una missione davvero impossibile. Con questo romanzo Mauro Baldrati entra a pieno titolo nella schiera dei migliori autori italiani di action thriller; in quella “legione” di cui fanno parte il compianto Alan D. Altieri e i tempestosi Stefano Di Marino e Gianfranco Nerozzi. Con una vena di malinconia in più, quasi pensasse che, per quanto marcio, questo mondo non è tutto da buttare. E che esistono anche “zingari felici”. Scritto senza compiacimento e con uno stile che riesce a passare da risse brutali a momenti quasi poetici, Io sono El Diablo è un perfetto esempio di letteratura popolare di qualità. Rileggendo alcuni passaggi, più che a Russell Brendan Kane di Altieri, l’inglese è parente stretto del Corsaro Nero: l’eroe il cui sguardo «Era animato da un lampo così tetro che metteva paura», ma che dopo arrembaggi, tempeste e duelli, viene sorpreso dai propri uomini che, alla fine del romanzo di Salgari, sussurrano: «Guarda lassù: il Corsaro Nero piange!...». *direttore di GialloLuna NeroNotte

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Venerdì 15, ore 21 Osservazione al telescopio della volta stellata (ingresso libero - Cielo Permettendo)

Sabato 16, ore 21 "Speciale Luna2019" Anteprima "Il tramonto della Luna"

Angioletta Iannucci Cecchi violino Pietrangelo Buttafuoco voce narrante

Martedì 19, ore 21

Claudio Balella I misteri della missione Apollo e l'uomo sulla Luna. Dagli sciocchi negazionisti a ciò che è stato visto e non divulgato

Cena dei Bimbi /),-+$ *$ )&$ ()( *)-+ (() ! + ' () $ $/ +-$+,$ .+ (- & ( ' ("$ + $ , + (() & * + -.--$ $ ".,-$

intruduzone di Paolo Morini in collaborazione con Associazionene Culturale Mikrokosmos (Biglietto intero 10 euro, Biglietto ridotto 7 euro, Abbonati 5 euro)

Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì anche 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

DANZA PROSA Lettere d’oppio in scena al Binario di Cotignola

I classici e le miniature del balletto Yacobson In scena al Rossini di Lugo e all’Alighieri di Ravenna con un galà che include anche i pas-de-deux del XIX secolo

Il 16 marzo, al teatro Binario di Cotignola prosegue la stagione di prosa con lo spettacolo Lettere d’oppio di Antonio Pisu per la regia di Federico Tolardo. Tiziana Foschi e Antonio Pisu, nei panni rispettivamente della Signora Wellington e del suo maggiordomo, condurranno il pubblico a Londra nel 1860, durante la guerra tra Cina e Regno Unito, dovuta alle dispute commerciali per l’oppio. In questa commedia i pensieri dei due protagonisti si scontrano, si intrecciano, si sfidano, instaurando un rapporto intimo, divertente, ironico. Lo spettacolo, scandito dal carteggio fra uomo e una donna, pur ambientato in un’epoca lontana riesce a parlare di dinamiche tra esseri umani eterne nel tempo.

Anna Mazzamauro in Nuda e cruda al comunale di Conselice Sabato 16 marzo alle 21 sul palco del Teatro Comunale di Conselice Anna Mazzamauro torna con il suo spettacolo Nuda e cruda accompagnata dai musicisti Sasà Calabrese al pianoforte e chitarra e da Andrea De Martino al violino. Produzione E20inscena in collaborazione con Acti Teatri Indipendenti, regia Livio Galassi. Lo spettacolo sostituisce lo spettacolo sempre di Anna Mazzamauro inizialmente annunciato Belvedere, Due donne per aria.

Al Rossini di Lugo giovedì 14 marzo e poi all’Alighieri di Ravenna, per la stagione di opera e danza, il 16 e 17 marzo, arriva il Galà del Balletto Yacobson di San Pietroburgo. Leonid Yacobson è uno dei più famosi coreografi del XX secolo, passato alla storia come il maestro delle miniature coreografiche, grazie alla sua fantasia e originalità. Con le sue creazioni ha ampliato le possibilità di stile e di plasticità della danza e ha portato temi e soggetti nuovi nel balletto, ispirandosi a molteplici contesti artistici. Ad oggi la Compagnia continua a mantenere viva la tradizione del suo repertorio, proteggendo il lascito del suo fondatore, ma allo stesso tempo sviluppando una direzione più moderna. Il programma della serata è straordinario e racchiude alcuni dei momenti salienti della storia del balletto, da i pas-de-deux dei classici del XIX secolo, come Il lago dei cigni, Lo Schiaccianoci o La bella addormentata.

NON-SCUOLA In scena Shakespeare con gli studenti di Callegari, Ginanni e Olivetti Giovedì 14 marzo al Teatro Rasi alle 21 nuovo debutto per la non-scuola con in scena gli studenti di Callegari, Ginanni e Olivetti impegnati in C’è del Marcio!, ispirato a William Shakespeare (guide Matteo Cavezzali, Antonio Maiani).

MENÙ FERIALE A PRANZO €13 Primo, secondo, acqua, 1/4 di vino, caffè

COMICO Più bella cosa non c’è di e con Teo Mammucari Dopo alcuni anni di assenza dai palcoscenici, Teo Mammucari ritorna al teatro, suo primo amore, con lo spettacolo di cui è interprete, autore e regista Più bella cosa non c’è per un lungo tour nazionale che toccherà – sabato 16 marzo alle 21 – il Teatro Goldoni di Bagnacavallo. Quello che propone è un monologo dove parla con il suo cinismo di quello che sta accadendo al suo mondo. Spettacolo fuori abbonamento.

SI CERCA PERSONALE CON ESPERIENZA PER IL FINE SETTIMANA

Madonna dell'Albero (Ra) via Henri Matisse Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 APERTO ANCHE A PRANZO chiuso il lunedì


CULTURA / 23 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’EVENTO

Tra elettroshock e manicomi: mostra e “reading concerto” a Massa Lombarda L’esposizione fotografica di Bruno Ferri inaugura il 15 marzo Il 16 serata punk-rock con Wu Ming Contingent

COMMEDIA DIALETTALE Al via a Fusignano una rassegna di sei spettacoli Si comincia il 15 marzo con La stufagneda Sei venerdì in compagnia della rassegna di teatro dialettale al Teatro Moderno di Fusignano, in corso Emaldi 32. Il primo appuntamento sarà venerdì 15 marzo con il laboratorio teatrale Amici di San Savino che presenta la commedia dialettale in tre atti La stufagneda. Venerdì 22 marzo la compagnia Cdt La Rumagnola di Bagnacavallo porta in scena Amôr, commedia in tre atti di Enrico Lasi, mentre venerdì 29 marzo spazio a Un bo’ lavor, commedia in due atti di Angelo Gallegati, presentata della compagnia Cvì de Funtanò. Il 5 aprile va in scena la commedia in tre atti di Corrado Contoli A voj ande’ in paradis con la compagnia di Teatro Dialettale di Fusignano. Venerdì 12 aprile la filodrammatica di Casola Canina presenta L’usel de marescial, commedia brillante in tre atti di Loredana Cont. Infine, venerdì 26 aprile ultimo appuntamento con la commedia in due tempi in parole, musica e varia umanità romagnola Patatràc - La rumâgna in ti trócal di Paolo Parmiani con il gruppo teatrale “La Compagine”. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21. I biglietti costano 6 euro. La prevendita dei biglietti viene effettuata nelle sere di spettacolo dalle 20, al Teatro Moderno.

DOCUMENTARIO

Venerdì 15 marzo alle 17.30 al centro culturale “Carlo Venturini”, in viale Zaganelli 2, ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Osservanza oggi: echi di un elettrico disagio”. Il fotografo massese Bruno Ferri ripercorre i luoghi del complesso dell’Osservanza, che prese vita nel 1890 come ospedale psichiatrico provinciale, e ne fissa gli esterni, i padiglioni per il ricovero dei malati e i servizi generali. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 30 marzo negli orari di apertura del centro culturale. Sabato 16 marzo alle 21, invece, il Wu Ming Contingent sarà protagonista, nella Sala del Carmine di Massa Lombarda (via Rustici 2), de reading concerto La terapia del fulmine, dedicato alla pratica dell’elettroshock. Lo spettacolo è il racconto di ottant’anni di elettroshock, attraverso musiche, testimonianze, carte processuali, pagine di diario e testi originali composti per l’occasione. Dal primo esperimento di Ugo Cerletti, a Roma, nel 1938, fino alle centinaia di Tec (Terapie elettro-convulsivanti) che vengono somministrate ancora oggi, in Italia, in oltre novanta strutture pubbliche e private, passando per le sevizie del professor Coda, la ribellione di Antonin Artaud, le poesie di Alda Merini, le ossessioni di San Giovanni Calabria. La performance sarà messa in atto da Wu Ming 2 (declamazioni), Egle Sommacal (chitarre), Yu Guerra (basso e synth) e Cesare Ferioli (batteria e sampler). Wu Ming Contingent è un progetto musicale punk-rock del collettivo Wu Ming, formato da Wu Ming 2, Yu Guerra, Cesare Ferioli e Egle Sommacal, che nel 2016 ha sostituito Wu Ming 5. Ha all'attivo due album, Biscop e Schegge di Shrapnel, entrambi per l'etichetta Woodworm Label. Il biglietto costa 10 euro. Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare l’Urp Informacittadino al numero 0545 985890 o alla mail urp@comune.massalombarda.ra.it.

L’INCREDIBILE STORIA DELLE STARS Presentato alla 75esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e candidato ai David di Donatello 2019, Arrivederci Saigon di Wilma Labate sarà il prossimo documentario presentato nell’ambito della rassegna “Il Cinema della Verità” al Ridotto del Teatro Masini di Faenza. L’evento – che si terrà mercoledì 20 marzo alle 21 – è organizzato in collaborazione con SOS Donna. Arrivederci Saigon è l’incredibile storia delle Stars, la giovanissima band italiana che dalla provincia toscana viene spedita inaspettatamente in Vietnam, a suonare nella base militare americana.


28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

ANNIVERSARI POESIA Una serata al Mama’s con versi ravennati e pianoforte

I primi 40 anni dei Due Mondi tra mostre, incontri ed eventi fuori e dentro il teatro

Al Mama’s Club di via San Mama a Ravenna, venerdì 15 marzo alle 21.30, ci sarà una serata con il poeta e fine dicitore Franco Costantini (ma non solo) dal titolo «In tempi avversi... versi». Con Costantini ci saranno Gigi Canestrari, Luca Bombardi per improvvisazioni al pianoforte e Guido Vicari: Fondatore della casa editrice “Guido Vicari Editore” (www.guidovicarieditore.it), che da dieci anni, in Ravenna, pubblica poesia. Tra i poeti, tra gli altri, Giovanni Strocchi, Guido Vicari, Gianluigi Tartaull, Eleonora Urizio, Eugenio Vitali. Una serata dedicata dunque a vari poeti del ravennate, di oggi e del passato: qualcuno sarà presente ed altri verranno ricordati.

Inaugura il 14 marzo una prima esposizione fotografica con una serie di appuntamenti al Voltone della Molinella di Faenza

ARTE Cristina Carile e Luca Maggio tra visioni e appunti al Moog

Il Teatro Due Mondi di Faenza festeggia nel 2019 quaranta anni di attività dedicati all’idea di un teatro popolare, aperto a tutti, dentro e fuori i teatri. Questa lunga storia sarà raccontata tramite una serie di eventi dedicati che prenderanno il via il 14 marzo alle 19 con l’inaugurazione, alla Galleria Comunale d'Arte (Voltone della Molinella 4/6, Faenza) 40 nelle immagini, a cura di Marilena Benini e Stefano Tedioli, e la presentazione del libro 40, a cura di Gigi Bertoni. Venerdì venerdì 15 marzo l’appuntamento è invece alle 20.30 per l’incontro con Franco Ruffini (storico del teatro) dal titolo “Terzo Teatro: il teatro che non c'era una volta”; sabato 16 marzo alle 18.30 è la volta di “Tratti nel cuore (dedicato a Guido Leotta e Giovanni Nadiani) con Michele Zizzari e Denis Campitelli. Sabato 23 marzo si comincia alle 11 con la presentazione del libro Ulisse va di bolina di Giovanna Gualdi, la storia realmente accaduta durante la Seconda Guerra Mondiale di un uomo che vuole a tutti i costi pace e libertà mentre alle 18.30 si terrà l’incontro con Roberto Matatia e col suo libro I vicini scomodi, Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo. Alle 21 ci sarà un concerto alla Casa del Teatro con Paola Sabbatani Trio, letture, canzoni e musica contro il razzismo. Domenica 24 marzo alle 18.30 l’incontro è con Cristina Valenti (Università di Bologna) curatrice del libro Scenari del Terzo Millennio, L’osservatorio del Premio Scenario sul giovane teatro, a seguire Asta Solidale condotta da Maria Pia Timo & Roberto Pozzi. Asta di fotografie e “reperti storici” presenti alla mostra a sostegno dei progetti Emergency. Gli orari di apertura della mostra, che sarà visitabile fino al 24 marzo secondo i seguenti orari: 10.30-12.30 / 17-20. Una seconda parte di eventi, e una seconda mostra, si svolgeranno poi alla Casa del teatro ad aprile, a partire dal 6.

“Visioni e appunti fra antico e contemporaneo” arrivano ai Sabati del Moog grazie alla conversazione tra la ricercatrice Cristina Carile (nella foto) e il critico d'arte Luca Maggio. Appuntamento con la rassegna curata da Ivano Mazzani sabato 16 marzo, alle ore 18, in vicolo Padenna 5 a Ravenna. Cristina Carile e Luca Maggio esplorano al Moog i codici di comunicazione di opere antiche e contemporanee, interrogandosi sul rapporto tra immagine e parola e discutendo un certo tipo di arte contemporanea che usa la parola scritta come immagine-opera in sé. A strutturare la loro conversazione, una serie di proiezioni con opere d’arte d'ogni epoca.

NARRATIVA Un romanzo storico per scoprire Galla Placidia Lunedì 18 marzo alle 18, alla Libreria Feltrinelli in via Diaz 14 a Ravenna, Franco Costantini presenta il primo romanzo storico di Luciano Ferretti per i tipi delle Edizioni del Girasole: Intrighi e delitti alla corte di Galla Placidia. Pittore, giornalista sportivo, studioso e fotografo delle antichità ravennati, l'Autore prende per mano la grande Imperatrice e la riconduce nel contesto del suo tempo tra i personaggi che l'hanno amata e odiata e che lei ha odiato e amato, a partire dalla cerchia della sua famiglia e delle varie corti che l'hanno portata in giro per tutto il Mediterraneo. Ogni capitolo del libro corrisponde a un anno, dal 396 al 450 e ricostruisce le vicende dettagliate di ognuno di questi anni con certosina pignoleria e con semplicità discorsiva. Franco Costantini intratterrà il pubblico anche leggendo alcuni brani particolarmente significativi della narrazione di Ferretti. Saranno presenti l'autore e l'editore.

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LIBRI E FARSE Dialetto protagonista al Centro culturale Porta Nuova di Russi

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Sabato 16 marzo doppio appuntamento al Centro Sociale Culturale Porta Nova di Russi, sito in via Aldo Moro 2/1: alle 15.30 presentazione del libro "La famèja d'una vôlta" di Mario Gurioli, mentre alle ore 20.45 andrà in scena una farsa in dialetto romagnolo, “Tarsetmela french”, a cura della Compagnia di Ravenna “La Caveja Ravgnana”.


CULTURA / 29 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

ARTE/1

THRILLER

Alla Sala del Mosaico inaugura Anything di Daniele Galliano Primo appuntamento per il nuovo ciclo di “Ascoltare Bellezza” il 20 marzo alle 18

Sarà il pittore torinese Daniele Galliano ad aprire mercoledì 20 marzo alle 18 il primo, nuovo capitolo di “Ascoltare Bellezza” 2019, un progetto che prevede una nuova installazione artistica a ogni primo giorno delle quattro stagioni nella Sala del Mosaico recentemente riaperta alla biblioteca Classense. Durante questa particolare giornata di primavera verrà presentato l'intervento artistico di Galliano Anything, acrilico ed olio su tela di cm 200x310. Oltre all’artista saranno presenti l'Assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino e il Direttore della Biblioteca Classense, Maurizio Tarantino. La mostra resterà visibile per 60 giorni. Orari : Domenica e feriali: 14- 18. Ingresso Libero. Ascoltare Bellezza è un progetto promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, Istituzione Biblioteca Classense e curato da Paolo Trioschi. Via Baccarini, 1-3 Ravenna; Telefono. Tel. 0544 482116

MARINA DI GUARDO A IL TEMPO RITROVATO OFF Venerdì 15 marzo ore 18.30 per Il Tempo Ritrovato Off Marina Di Guardo presenterà "La memoria dei corpi" (Mondadori) al Caffé Letterario di Ravenna dialogando con Stefano Bon e Maria Vittoria Baravelli. Marina di Guardo, siciliana di origine e cremonese di adozione, ha lavorato per molti anni nella moda prima di dedicarsi alla scrittura. Ha pubblicato per Feltrinelli, nella collana Zoom, il thriller Bambole gemelle, per Delos Books il racconto horror Frozen Bodies e per Mondadori il thriller Com’è giusto che sia (2017). La Di Guardo è nota al pubblico anche per essere madre della Influencer Chiara Ferragni (nella foto).

AUTOBIOGRAFIA Marco Ortolani a Liberamente

VIAGGI Alla Trisi tre incontri con musica

LA RASSEGNA Un “nuovo” Cantico e un volume sui social

Sabato 16 marzo alle ore 18 alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna, Marco Ortolani presenterà il libro “Eppure non mi hanno mangiato! Crescere con genitori comunisti” accompagnato da Emanuele Conti. È il racconto di un bambino cresciuto negli anni Settanta nei valori e nelle convinzioni di una famiglia comunista.

Alla biblioteca Trisi di Lugo sono in arrivo tre appuntamenti con letture dedicate alla narrativa di viaggio. Per ogni incontro è previsto un accompagnamento musicale. Si comincia venerdì 15 marzo alle 17.30 con “Sulla via della seta: in viaggio verso un oriente”: dal viaggio di Marco Polo ai viaggi su nuove rotte e in terre lontane; musiche a cura della scuola di musica Giuseppe e Luigi Malerbi di Lugo.

Due gli appuntamenti per “Il caffé letterario” di Lugo, il 15 marzo alle 21 all’Hotel Ala d’Oro Andrea Ponso presenta la nuova edizione da lui curata de Cantico dei Cantici (Milano, Il Saggiatore, 2018). Il 18 marzo, stessa ora e stesso posto per Vera Gheno e Bruno Mastroianni e il loro Tienilo acceso (Milano, Longanesi, 2018). Un libro che parla dell’attualità, di persone connesse tramite i social.

ARTE/2 A Marina le “Postcards” di Mark Brown Inaugura sabato 16 marzo alle 17 alla galleria FaroArte di Marina di Ravenna la mostra di Mark Brown curata da Chiara Fuschini “Postcards from Ravenna”. In questa mostra, aperta fino al 7 aprile, l’americano Mark Brown presenta una trentina di opere dipinte “open air” raffiguranti scorci di Ravenna e del suo territorio con un gioioso modo di esprimersi utilizzando un linguaggio immediato e imprevedibile.

ARTE/3 Esposizione di pittura alla Galleria Diaz: si (ri)comincia il 16 marzo Come ogni anno torna “Ravenna incontra l’arte in Galleria Diaz”, la mostra collettiva di pittura realizzata dall’ omonima associazione no profit, con il patrocinio del Comune, assessorato alla Cultura, e la collaborazione di numerosi sponsor privati. Ogni mese, da marzo a dicembre sotto i portici di via Diaz esporranno diversi artisti. Si inizia sabato 16 marzo, ed essendo il primo appuntamento si terrà, alle 17, l’inaugurazione alla presenza di autorità e sponsor. Le successive esposizioni si svolgeranno il 20 aprile, il 18 maggio, il 28 settembre, il 19 ottobre, il 16 novembre, e nel mese di dicembre i giorni 8, 15 e 22. In mostra opere di Liudmyla Concharuk, Hangu Constantin, Santo Crimi, Mauro Dalla Casa, Emilio Di Pasquantonio, Livio Fantinelli, Valter Guidi, Miria Carla Liliana Manzoni, Roberto Marchini, Lidia Mietti, Franco Montanari, Paolo Placci, William Salmin, Gianni Santisi, Aride Savigni.

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30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

MUSICA CLASSICA/1

Il Trio di Parma sul palco di “Ravenna Musica” E per preparare il concerto anche un incontro con Guido Lorenzetti

MUSICA CLASSICA/2 Lo sbarco sulla luna cinquant’anni dopo tra Bach e Leopardi con Carusi e Buttafuoco La rassegna Mikrokosmi della domenica mattina alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna prosegue il 17 marzo con un appuntamento speciale per il 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna, in collaborazione con il Planetario di Ravenna, dove si terrà sabato 16 alle 21 un’anteprima con un’osservazione della cupola stellata accompagnata da Angioletta Iannucci Cecchi al violino e il giornalistascrittore Pietrangelo Buttafuoco alla voce narrante. La domenica mattina, alle 11, l’appuntamento all’Alighieri è invece con il maestro Nazzareno Carusi al pianoforte e lo stesso Buttafuoco alla voce narrante (insieme nella foto), per un programma tra musiche di Bach e testi di Leopardi, dal titolo “Il tramonto della Luna”. È programma anche un intervento dell’astrofilo Paolo Morini dell’associazione Arar.

Alla scoperta del salterio a Bagnacavallo con il duo La Gioia Armonica

Il Trio di Parma, una delle formazioni da camera italiane più acclamate della scena internazionale – formato dal pianista Alberto Miodini, dal violinista Ivan Rabaglia e dal violoncellista Enrico Bronzi – sarà in concerto lunedì 18 marzo (ore 21) al teatro Alighieri, ospite della stagione Ravenna Musica curata dall’associazione Angelo Mariani. Il Trio si è costituito nel 1990 al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, approfondendo poi la propria formazione musicale con il Trio di Trieste alla Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Chigiana di Siena. Dopo la vittoria ai Concorsi Internazionali di Melburne, Monaco, Lione e il “Vittorio Gui” di Firenze, nel 1994 l’Associazione Nazionale della Critica Musicale gli ha assegnato, quale miglior complesso cameristico, il Premio Abbiati. Il prestigioso riconoscimento ha dato il via all’intensa attività concertistica del trio, con esibizioni per le più importanti istituzioni musicali italiane, come l’Accademia di Santa Cecilia di Roma o la Società del Quartetto di Milano, e i principali teatri europei ed esteri, quali la Wigmore Hall di Londra, il Concerthaus di Vienna, il Lincon Center di New York, il Teatro Colon e Coliseum di Buenos Aires. Il programma del concerto ravennate prevede Trio “German style” di Haydn, Trio n. 3 op. 110 di Schumann e Trio n. 2 op. 87 di Brahms. Il concerto sarà preceduto da un incontro di introduzione all’ascolto, sabato 16 marzo alle ore 11 alla Sala Multimediale degli Antichi Chiostri Francescani, con Guido Lorenzetti a fornire una chiave di lettura dei brani in programma.

JAZZ Al Bistrò Rossini Di Benedetto e Ghetti Prosegue la stagione del Rossini Jazz Club dell’omonimo bistrò, in piazza del Popolo a Faenza. Giovedì 14 marzo l’appuntamento è con il concerto dell’emiliano Beppe Di Benedetto Concept Quartet, formazione composta da Beppe Di Benedetto al trombone e all’euphonium, Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria. La musica, interamente composta dal leader negli ultimi mesi del 2016, raccoglie tutte le sue esperienze e le mette a confronto con le musiche del mondo, gli studi di nuovi linguaggi, il jazz europeo, americano ed italiano. La rassegna diretta da Michele Francesconi prosegue poi il 21 con il Paolo Ghetti Melody Quartet, formazione guidata dal contrabbassista Paolo Ghetti. Concerti alle 22.

JAZZ & DINTORNI

Quarto appuntamento (mercoledì 20 marzo alle 21) per la terza stagione di Bagnacavallo Classica - Libera la musica, realizzata da Accademia Bizantina, che propone al Teatro Goldoni la scoperta di uno strumento poco conosciuto quale il salterio. Sul palco l’ensemble La Gioia Armonica, fondato dalla musicista austriaca Margit Übellacker, suonatrice di salterio, e dal tedesco Jüngen Banholzer, organista e cantante. Sin da subito i due si sono focalizzati principalmente sull’esplorazione del repertorio barocco e sulle sue storiche forme del salterio.

La giovanissima Maria Duenas per le vittime della mafia Maria Duenas, 15 anni, con il Concerto n.1 di Paganini sarà la solista nel Concerto per le vittime innocenti della mafia di Emilia Romagna Concerti, in programma giovedì 21 marzo alle 21 a Ravenna, nella Basilica di San Francesco. Protagonista l‘Orchestra del Conservatorio Martini di Bologna diretta dal maestro Alberto Caprioli.

CAMILLE BERTAULT (E LA ATTI) A CROSSROADS Primo appuntamento a Fusignano con il festival di jazz e dintorni “Crossroads”, venerdì 15 marzo alle 21 all’Auditorium Corelli. Sul palco Camille Bertault (nella foto), cantante francese che dopo aver spopolato sul web ha conquistato anche i veri palcoscenici con la sua disinibita vocalità. La si ascolterà a capo di un quartetto completato da Fady Farah (pianoforte), Christophe Minck (contrabbasso, basso elettrico) e Pierre Demange (batteria), tra jazz e chanson française. La rassegna itinerante tornerà in provincia di Ravenna giovedì 21 marzo alla sala del Carmine di Massa Lombarda dove si esibirà il quintetto della cantante e cantautrice emiliana Eloisa Atti che presenterà in particolare il suo ultimo album, “Edges”, tra country, folk e rock con chiare ombreggiature jazzistiche.

TRADIZIONI Bonetti e il suo Made in Romagna al Goldoni Vittorio Bonetti ha dato alle stampe un nuovo cd che si chiama Made in Romagna e verrà presentato ufficialmente nel corso di un concerto lunedì 18 marzo al teatro Goldoni di Bagnacavallo. Il disco di Bonetti (Edizioni Crotalo e Materiali Musicali) contiene canzoni popolari romagnole, tra cui “Romagna Mia” e “Gli scariolanti” e altre dello stesso cantautore ma sempre legate alla tradizione locale. Assieme a Bonetti, dalle 21 saliranno sul palco gli artisti che hanno collaborato con lui nella realizzazione del suo nuovo lavoro: il disegnatore Sergio Staino, il maestro Michele Carnevali, virtuoso dell’ocarina, l’attrice Maria Pia Timo, il fisarmonicista Christian Ravaglioli e Quinzân, produttore di vini e organizzatore di festival che canta un pezzo assieme a Bonetti. Ci sarà anche lo scrittore Cristiano Cavina, che leggerà il testo di una canzone. Scuola di musica Doremi, via Minella 8 – Bagnacavallo: 348 6940141. Ingresso: 7 euro (posto unico), gratuito per i minori di 10 anni.


CULTURA / 31 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

ROCK CLUB

PIANGIPANE

AGENDA L’etno prog all’italiana di Jooklo Due al Kinotto Domenica 17 marzo alle 19 al circolo Kinotto di Borgo Masotti concerto del Jooklo Duo, musica elettroacustica tra improvvisazioni psichedeliche dalla forte componente mediterranea ed etno-prog all'italiana.

Il progetto indie-folk svizzero dei Black Sea Dahu al Moog

Daniel Blumberg

TRA WOODSTOCK E FABIO TREVES AL TEATRO SOCJALE Il grande bluesman e l’omaggio al concerto rock

Dopo il concerto di giovedì 14 marzo con i debuttanti romagnoli Manuel Pistacchio (tra canzone d’autore e sperimentazione), al Moog di Ravenna l’appuntamento è per mercoledì 20 con Black Sea Dahu, progetto indiefolk da Zurigo.

All’osteria Passatelli The Twisters with Alice Violato Venerdì 15 marzo all’osteria Passatelli del Mariani Lifestyle in concerto The Twisters with Alice Violato, una band che affonda le radici nella tradizione blues e propone uno show carico di groove, con Paolo Bacco alla chitarra elettrica e Claudio Lupo all'organo hammond, a Nick Muneratti al basso, Matteo Coassin alla batteria.

Dal “cantautorap” alla musica sperimentale al Bronson In arrivo i concerti di Dutch Nazari, Daniel Blumberg, William Basinski e Adriano Zanni

VIDEO&LIVE SET Al Cisim un pomeriggio con Dona Ferentes

Programma molto variegato al Bronson di Madonna dell’Albero che giovedì 14 marzo ospita il reading musicale di Boosta, al secolo Davide Dileo, tra i fondatori dei Subsonica, che presenta il suo libro “C’era una volta il silenzio e altre favole per innamorati”. Sabato 16 tornano i concerti veri e propri con il veneto Dutch Nazari e il suo “cantautorap”, tra musica elettronica e poetry slam. Gli ospiti di caratura internazionale tornano martedì 19 quando sarà sul palco del club ravennate Daniel Blumberg, uno degli artisti più originali della scena musicale indipendente britannica che torna a Ravenna (era già in cartellone all’ultimo festival Transmissions) per presentare il suo acclamato ultimo album Minus, pubblicato da Mute Records. Un lavoro che è nato in un lasso di tempo di quasi cinque anni, improvvisando con i musicisti dello storico Café Oto di Londra, dove ha conosciuto il violinista Billy Steiger e il contrabbassista Tom Wheatley, in tour con lui in un’inedita formazione in trio. Da segnalare infine una serata da non perdere per tutti gli appassionati di musica sperimentale ed elettronica, quella al Bronson di giovedì 21 marzo, in cui William Basinski, uno dei più grandi protagonisti della “sound art” degli ultimi trent’anni, presenterà l’album collaborativo realizzato insieme all’australiano Lawrence English. In apertura il “nostro” Adriano Zanni presenterà il suo nuovo album, appena uscito per Bronson Recordings, dal titolo Ricordo quasi tutto.

Domenica 17 Marzo alle 18, al Cisim di Lido Adriano, sarà proiettato il film del regista ravennate Daniele Pezzi, Beware! The Dona Ferentes. Dopo la proiezione live set di Dona Ferentes (sciamanesimo elettro-acustico) e Borders of Ro-magna (Michele Mazzani + Riccardo Poli – elettronica ambient). Ingresso Libero con tessera AICS 2018/19. Per informazioni: cisim.lidoadriano@gmail.com, 3896697082 .

Due serata dal sapore nostalgico al teatro Socjale. Venerdì 15 marzo fa tappa a Piangipane il tour della Treves Blues Band che sta festeggiando i 70 anni del suo frontman Fabio Treves, “il bluesman coi baffoni”(nella foto). Una vita dedicata al blues, la sua, con collaborazioni con Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly e Paul Jones. Considerato da molti come il più importante bluesman italiano, Treves ha suonato anche con Frank Zappa e Willy DeVille. Martedì 19 marzo invece il Socjale celebra i 50 anni del più grande evento rock della storia con tre band locali che celebreranno il concerto di Woodstock, gli Hernandez & Sampedro (con il loro sound tra Neil Young, Pearl Jam e Bruce Springsteen), i Country Owls (tra country, bluegrass e classic rock) e i Black Soul White Noise (tra hard e classic rock).

METAL/1 La “demenzialità” degli Atroci a Pinarella di Cervia

METAL/2 Mini-festival estremo al Cinetico

Sabato 16 marzo ritornano al Rock Planet di Pinarella di Cervia gli Atroci, storica band di metal “demenziale”, tra heavy e ironia. Bolognesi, i loro volti sono celati da un trucco pesante nello stile dei Kiss e i loro nomi nascosti da pseudonimi. Ottima tecnica e paradossi portati all’estremo.

Il 15 marzo dalle 21 al Bike Bar Cinetico di Montaletto serata all’insegna di suoni estremi (dal punk all’hardcore) con il “release party” del nuovo ep dei Dàtura. Sul palco anche i Mud, da Teramo, i friulani Definite e i cesenati Bymyside.

SALA DA TÈ CON PASTICCERIA • SALA APERITIVO • RISTORANTE

Venerdì 22 marzo

Clerici Vagantes Uno spettacolo di cabaret/circo, con inserti musicali e numeri alchemici! Accompagnati da una fantastica miscela di comicità e vere e proprie reazioni chimiche in diretta sul palco, il duo Paggio e Riccio, in viaggio dal 1214, sono vivi ancora oggi per un caso di eccezionale longevità.

Cena e spettacolo dalle ore 20.30 Per prenotazioni: 366 9366252 - info@salonedeimosaici.it www.salonedeimosaici.it

Via IX Febbraio 1, Ravenna - Tel. 366 9366252

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“2DAYS CULT MOVIE”

32 / CINEMA

(2019) di Daniele Lucchetti con Pif

RAVENNA&DINTORNI 14-20/3/2019

• Cinemacity • Ravenna

gio 14: ore 21.15 • ven. 15: ore 21 sab. 16: ore 18.45 - 21 dom. 17: ore 16.45 - 18.45 - 21 lun. 18 - mar. 19: ore 18.30 mer. 20 - gio. 21: ore 21

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

0544 37148

“2DAYS CULT MOVIE”

(2018) di Luca Guadagnino (2018) di Yorgos Lanthimos gio.14: ore 18.30

in lingua originale sottotitolato in italiano

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •

lun.18-mar. 19: 21.15 mer.20- gio.21: ore 18.30

giovedì in lingua originale Cinema Mariani - Ravenna

Boy Erased - Vite cancellate di Joel Edgerton fer.: 17.40-20.20-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.55; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Sara e Marti - Il film di Emanuele Pisano da gio. a dom.: p.u. 17.40

Detective per caso di Giorgio Romano lun. e mar.: 17.40-20.20

Canova

di Francesco Invernizzi da lun. a mer.: 17.40-20.20

Momenti di trascurabile felicità

di Daniele Luchetti fer.: 18-20.15-22.35; sab. e dom.: 15.20-18-20.15-22.35

Escape Room

di Adam Robitel fer.: 17.45-20.15-22.35; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.15-22.35

Un viaggio a quattro zampe di Charles Martin Smith fer.: 17.55-20.20; sab. e dom.: 15.25-17.55-20.20

Cocaine - La vera storia di White Boy Rick

di Yann Demange fer.: 17.40-20.20-22.50; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.50

Captain Marvel

di Anna Boden, Ryan Fleck fer.: 17.40-18.15-20.20-21.15-22.3522.55; sab. e dom.: 14.50-15.30-17.4018.15-20.20-21.15-22.35-22.55

I villeggianti

di Valeria Bruni Tedeschi fer.: 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 14.50-17.40-20.15-22.55

Non sposate le mie figlie 2 di Philippe de Chauveron fer.: 18-20.15-22.35; sab. e dom.: 15.25-18-20.15-22.35

Asterix e il segreto della pozione magica

di Alexandre Astier, Louis Clichy sab. e dom.: p.u. 15.20

DA GIOVEDÌ 14 A MERCOLEDÌ 20 MARZO Rex - Un cucciolo a palazzo di Ben Stassen dom.: p.u. 16

Green Book

Croce e delizia

di Simone Godano fer. (escluso lun. e mar.), sab. e dom.: p.u. 17.40

Ancora auguri per la tua morte

di Christopher Landon gio.: p.u. 20.20; da ven. a dom. e mer.: 20.20-22.50; lun. e mar.: p.u. 22.50

C’era una volta il principe azzurro

di Ross Venokur fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.15-17.40

Domani è un altro giorno di Simone Spada fer. (escluso ven.): p.u. 22.45; da ven. a dom.: 20.20-22.45

Dragon Ball Super: Broly di Tatsuya Nagamine fer., sab. e dom.: p.u. 22.50

10 giorni senza mamma di Alessandro Genovesi sab. e dom.: p.u. 15

Green Book

di Peter Farrelly fer., sab. e dom.: p.u. 20

• Cinema Mariani • Ravenna Suspiria

di Luca Guadagnino gio.: p.u. 18.30 (proiezione in lingua originale)

Momenti di trascurabile felicità

• Cinema Jolly • Ravenna

Gloria Bell

di Sebastiàn Lelio gio. e dom.: p.u. 21; sab.: p.u. 18.30

La promessa dell’alba

di Eric Barbier ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30

di Philippe de Chauveron fer. (escluso lun. e mar.): 20.40-22.45; sab. e dom.: 18.20-20.40-22.45

Asterix e il segreto della pozione magica

Detective per caso

C’era una volta il Principe Azzurro

Faenza

di Giorgio Romano mar.: p.u. 21.50

Canova

di Francesco Invernizzi da lun. a mer.: p.u. 21

Captain Marvel

di Anna Boden, Ryan Fleck Proiezione in Dolby Atmos fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; ven.: 17.40-20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.40-20.10-22.45 Proiezione in Dolby fer.: p.u. 21.20; sab. e dom.: 16.4521.20; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

Momenti di trascurabile felicità

di Ross Venokur ven.: 17.40-19.25; sab. e dom.: 15-16.40-19.25

Ancora auguri per la tua morte

di Christopher Landon gio., ven., sab. e dom.: p.u. 22.45

The Lego Movie 2

di Mike Mitchell, Trisha Gum ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 15.20

Green Book

di Charles Martin Smith fer. (escluso ven.): p.u. 20; ven.: 17.50-20; sab. e dom.: 15.30-17.50-20

Il colpevole - The Guilty

di Gustav Möller ven., dom. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 18.30

Faenza

Momenti di trascurabile felicità

di Daniele Luchetti gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.45-18.45-21

Rex - Un cucciolo a palazzo di Ben Stassen sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Vice - L’uomo nell’ombra di Adam McKay lun.: p.u. 21.15

Alfonsine

Capri-Revolution di Mario Martone gio.: p.u. 21

Domani è un altro giorno

• Cinema Europa •

di Simone Spada ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

Gloria Bell

di Alfonso Cuaron gio. 21/3: p.u. 21

Faenza

di Sebastiàn Lelio gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano)

La promessa dell’alba

di Eric Barbier ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.3018.45-21; gio. 21/3: p.u. 21 (proiezione in lingua originale francese con sottotitoli in italiano)

• Cinema San Rocco • Lugo

I villeggianti

Rex - Un cucciolo a palazzo

• Cinema Italia •

Un viaggio a quattro zampe

• Cinema Gulliver •

di Valeria Bruni Tedeschi gio., sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 16-18.30

Spiderman Un nuovo universo

Boy Erased - Vite cancellate

di Adam Robitel fer.: 20.35-22.45; sab. e dom.: 15.40-18-20.35-22.45

I villeggianti

Faenza

di Valeria Bruni Tedeschi ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16.30-18.45-21

di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman lun.: p.u. 21 (rassegna “Oscar”)

Escape Room

• Cinema Sarti •

di Peter Farrelly dom.: p.u. 21

di Peter Farrelly fer.: p.u. 20.10; sab. e dom.: 17.30-20.10

di Daniele Luchetti fer. (escluso ven.): 20.35-22.45; ven.: 18-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.50-18-20.35-22.45

Mia e il leone bianco La Favorita

Non sposate le mie figlie 2

• Cinedream •

di Joel Edgerton fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven.: 17.45-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45

di Yorgos Lanthimos lun. e mar.: p.u. 21.15; mer.: p.u. 18.30; gio. 21/3: p.u. 18.30 (proiezione in lingua originale)

di Walter Veltroni fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 21.55

di Alexandre Astier, Louis Clichy ven.: p.u. 17.30; sab. e dom.: p.u. 15

di Daniele Luchetti gio. e ven.: p.u. 21; sab.: 18.45-21; dom.: 16.45-18.45-21; lun. e mar.: p.u. 18.30; mer. e gio. 21/3: p.u. 21.15 di Gilles de Maistre sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

C’è tempo

di Ben Stassen dom.: p.u. 14.15

Roma

• Cinema Moderno • Fusignano

Green Book

di Peter Farrelly sab. e dom.: p.u. 21

Dragon Trainer Il mondo nascosto di Dean DeBlois dom.: p.u. 17

• Cinema Moderno • Castel Bolognese

Il testimone invisibile di Stefano Mordini gio.: p.u. 21

Lego Movie 2

• Cinema di Palazzo Vecchio •

di Mike Mitchell sab.: p.u. 17.15; dom.: p.u. 15.15

Copia originale

di Alessandro Genovesi sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Il gabinetto del Dottor Caligari

di Riccardo Salvetti mar.: p.u. 21

Bagnacavallo

di Marielle Heller ven., sab. e dom.: p.u. 21.15 di Robert Wiene mar.: p.u. 21.15; mer.: p.u. 21.15 (sonorizzazione dal vivo dell’Ensemble Kaligari)

• Cinema Jolly • Russi

10 giorni senza mamma Rwanda

• Cinema Sarti • Cervia

10 giorni senza mamma di Alessandro Genovesi sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21


JUNIOR / 33 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

SPETTACOLI/1

Fiabe di Fedro e Genoma: al Rasi fra teatro e danza

SPETTACOLO/2 A Faenza il Pinocchio del Teatro del Drago dopo una tournée per il mondo

Appuntamento il 18 marzo con Chiara Guidi/Societas e il 21 marzo con la performance di Nicola Galli/Tir Danza

La soggettiva su Chiara Guidi/Societas al teatro Rasi di Ravenna si chiude con lo spettacolo Fiabe di Fedro, lunedì 18 marzo alle 17.30. Si tratta di un esercizio del “Metodo errante” adatto a un pubblico dai 7 ai 9 anni che vede coinvolti gli attori del Corso di alta formazione “Il ritmo drammatico”, dell’Istituto di Ricerca di Arte Applicata Societas. Nella favola gli uomini e gli animali si guardano negli occhi, e i versi disarticolati che le bestie pronunciano diventano parole e le parole degli uomini suoni astratti. Tutte le voci della terra si confondono in un unico, grande suono che nasconde un fuoco e in quel fuoco vi è un principio di verità che riguarda il nostro destino. Necessaria la prenotazione, posti limitati. Sempre al Rasi ma giovedì 21 marzo alle 17.30, per la stagione dei piccoli 2018-19, in collaborazione con la rassegna di danza ToDay ToDance, va in scena lo spettacolo di Nicola Galli / Tir Danza Genoma scenico, adatto a un pubblico tra gli 8 e i 12 anni. Si tratta di una performance danzata basata sulla relazione interattiva tra spettatore e danzatore. L’azione scenica è determinata dalle scelte che ogni spettatore fa creando la propria composizione tra le trentatré tessere che al suo arrivo trova su di un tavolo. Così come ogni essere umano possiede un codice genetico unico e inimitabile, allo stesso modo lo spettatore è invitato a scoprire l’originale unicità della performance, grazie all'impiego di un dispositivo ludico liberamente ispirato alla ricerca genomica. Le 33 tessere disposte sul tavolo rappresentano, infatti, una varietà di parametri possibili: ogni spettatore può selezionare liberamente quelle che andranno a comporre il proprio “genoma scenico”. Ogni singola performance generata dalla selezione delle tessere – metafora scenica della casualità con cui si compone un reale corredo cromosomico – verrà agita istantaneamente dai danzatori, come esito artistico, unico e irripetibile, delle circostanze e dell’ambiente sociale. Posti limitati, consigliata la prenotazione.

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LABORATORIO Al museo si costruiscono le marionette Sabato 16 marzo alle 16.30 nuovo appuntamento con la stagione di incontri, laboratori e spettacoli al Museo delle Marionette di vicolo Padenna a Ravenna. In particolare si svolgerà un laboratorio di costruzione per “Il teatrino delle marionette”. Per info e prenotazioni: 3926664211.

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Molly, pinscherina di 12 anni, molto tranquilla, taglia mignon, ipovedente, abituata a cani e gatti, cerca umano dolce ed affettuoso che faccia una adozione del cuore.

ADOTTAM ICI

Domenica 17 marzo alle 16, alla Casa del Teatro di Faenza, arriva uno storico spettacolo della compagnia ravennate Il Teatro Del Drago che porta in scena il suo Pinocchio. Prendendo spunto da 12 tavole a china realizzate dall’artista francese Alain Letort, la trama rispecchia i personaggi dei disegni, quali ad esempio Geppetto, il Gatto e la Volpe, la Fatina, Mangiafuoco, creando “quadri e scene” indipendenti, come in un collage che voglia ripercorrere visivamente la famosa storia di Collodi. La colonna sonora originale è stata eseguita e composta dal gruppo Morrigan’s Wake e da Claudio Capucci. Lo spettacolo è stato in tournée in tutto il mondo.

DEL PORTICO via Corrado Ricci 17 tel. 0544 212614; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; CARIOLI via Farini 83 (San Pietro in Vincoli) - tel. 0544 551007.

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34 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

CONSUMI ALIMENTARI ECOMUSEO Una giornata di laboratori in cucina per babbi e bambini, con festa finale Sono aperte le prenotazioni per l’appuntamento 2019 con “Capricci in cucina” che si terrà venerdì 22 marzo, in occasione della Festa del Papà, all’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo. A partire dalle 18 babbi e bambini, aiutati da mamme e azdóre, si divertiranno insieme con acqua e farina, giocando e sperimentando laboratori per fare la piadina, gli strozzapreti e impastando con l’antica grama, creando forme tradizionali o di fantasia con la pasta del pane. Al termine dei laboratori, dopo aver cotto ognuno le proprie creazioni, si festeggerà tutti assieme, nella sala conviviale, con una cena dedicata alle famiglie. Il menu, pensato per adulti e bambini, prevede: strozzapreti al ragù, rotolini di pollo a scottadito con patate al forno al rosmarino dell’etnoparco, tris di dolci della nonna, vino, acqua e caffè. Quota di iscrizione: 15 euro adulti; 5 euro bambini fino a 8 anni. Come sempre sarà disponibile l’angolo dei Giochi di legno, giochi dell’ingegno e dei giochi morbidi e creativi. Prenotazione obbligatoria: tel. 0545 47122, erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it.

LO STAPPATO Un brut rosé che vibra di piacevole acidità di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Ci rechiamo virtualmente in Francia per assaggiare questa settimana lo champagne “Geroge de La Chapelle Brut Rosé” dell’azienda “Prat”. Un meraviglioso color rosa pesca, secondo la tecnica di degustazione francese, e un perlage abbondante e affascinante. Al naso è fine ed esprime delicati sentori di piccola frutta rossa, bacche di corniola, lieviti e mollica di pane. Un tratto floreale appena appassito di rosa canina e viole con una sfumatura di agrumi ed erbe aromatiche. Al palato la bollicina è sottile, puntigliosa, dinamica e ben intessuta nel vino. Vibra di piacevole acidità e chiude quasi salato. Un incanto, provatelo con un galletto romagnolo alla griglia.

Ecco come è cambiato il modo di fare la spesa e cibarsi degli italiani Conversazione con la ricercatrice Anna Zinola sul suo libro-indagine “La rivoluzione nel carrello” In questi ultimi dieci anni, anni di crisi, molte cose sono cambiate, anche nel rapporto con il cibo, elemento molto importante nell’economia delle famiglie che sono state costrette a riorganizzare le loro vite. È cambiato il modo di fare la spesa, la scelta del cibo da consumare, dove consumarlo, cosa e come bere. Il recente libro di Anna Zinola, ricercatrice universitaria ed esperta di marketing e tendenzei sociali, intitolato La rivoluzione nel carrello, dà molte risposte, suggerimenti, chiarimenti sui costumi e i consumi che cambiano. Anna Zinola, in questa indagine approfondita, quale docente di Psicologia del marketing all’Università di Padova, cosa ha notato a proposito del consumatore? «Prima di tutto ho notato che la scelta del cibo è diventata più accurata, c’è molta curiosità, potrei dire che l’investimento sul cibo ha una marcata connotazione emotiva con maggiore cura della propria salute, come rivela il moltiplicarsi di negozi e scaffali nei supermarket che propongono cibi biologici o anche i superfood, ovvero materie prime e alimenti che fanno bene». Quali sono questi alimenti: nostrani o vengono da altri paesi? «Sono quelli che permettono di restare in linea e mangiare in modo tenedenzialmente naturale: per esempio molti scelgono di consumare legumi perché contengono proteine che possono sostituire la carne, altri scelgono il salmone, lo yogurt, le noci. L’Italia è al primo posto in Europa per il consumo di bacche goji, ricche di vitamine, di mirtilli, farro, quinoa, curcuma e avocado, ritenuto magico per l’alto contenuto di fibre, potassio e tante diverse vitamine». A parte questi alimenti che rivelano anche curio-

sità verso prodotti nuovi e ritenuti salutari, cosa arriva in tavola ogni giorno? «Frutta e verdura hanno una grande importanza, infatti il loro consumo è notevolmente aumentato:potremmo affermare che rappresentano un quarto del conten uto del carrello. Ovviamente tutto questo discorso va rapportato alle possibilità economiche di ogni famiglia». Lei ha sottolineato l’interesse per la salute nella scelta. Ci sono tendenze particolari? «Curiosamente, nell’ossessione per il cibo sano, si è notata anche la tendenza a scegliere la paleo-dieta, cioè quella dell’uomo preistorico, cibi privi di conservanti, dolcificanti,

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GUSTO / 35 14-20 marzo 2019 RAVENNA&DINTORNI

LEZIONI DI CUCINA A scuola di pentola a pressione

LIBRO

La naturopata Annalisa Calandrini presenta “Amarsi cucinando sano. Le ricette romagnole della nonna rivisitate in chiave salutista” alla libreria Coop del centro commerciale Esp di Ravenna: il 16 marzo alle 16.30 dialogherà con la blogger Ilaria Cerioli. Il libro è pensato per tutti coloro che amano il cibo, la buona cucina, ma che amano anche se stessi e vogliono sperimentare il giusto mix tra piacere della tavola e salute. Calandrini, nata a Forlì, è la food blogger di “Amarsi Cucinando Sano”. È consulente alimentare per diverse aziende, realtà in crescita con prodotti sani ed innovativi; scrive articoli sulla salute e tiene conferenze nell’ambito dell’alimentazione e del benessere. Amante dei viaggi ha condotto studi sulla longevità in giro per il mondo, intervistando ultra-centenari nelle cosidette Blue Zones (zone ad alta concentrazione di longevi).

Alla sucola di cucina “Saperi e sapori” di darsena Pop Up guidata da Rosella Mengozzi, a Ravenna, appuntamento sabato 16 marzo (dalle ore 15,30) con una lezione dal titolo “Cucinare con la pentola a pressione”. Un incontro per imparare i trucchi per cucinare risparmiando acqua, luce, gas, tempo e mantenendo inalterati i profumi ed i sapori (lezione e degustazione dei piatti cucinati a 30 euro). Sabato 23 marzo, invece, è prevista una mattinata (dalle 10.30 alle 13.30) dedicata all'orto casalingo con la food blogger e agronoma Irene Bombarda che insegnerà diversi accorgimenti per intraprendere l'orticoltura domestica, mentre la maestra di cucina Rosella Mengozzi preparerà alcuni piatti “contadini”. Lezione, degustazione, contest fotografico e omaggio ai partecipanti, al costo di 50 euro (info e prenotazioni tel. 348 1539975).

coloranti, alcolici, caffè. Al loro posto frutta, verdura, bacche, semi, uova ma anche carne e pesce. Dove, a parte la casa, solitamente vengono consumati i pasti? «Chi lavora lontano da casa consuma pasti veloci al bar ma si sta affermando lo street food, anche in versione multietnica con sushi, ramen, (il piatto giapponese più in voga al momento) ma anche supplì e arancini. Poi, n questi ultimi anni sono sorti spazi di ristoro “non luoghi, per esempio le librerie che oltre ai libri offrono servizio bar e piccola ristorazione, insomma il trionfo di melting pot, crogiuolo, incrocio di merci diverse in vendita nello stesso luogo e di cibi di diversa provenienza». Sono cambiate le scelte anche nel bere? «Certamente, soprattutto per i giovani che oggi preferiscono la birra, in particolare quelle artigianali: e spesso sono proprio i giovani ad avviare birrerie artigianali. Inoltre è diminuito il consumo di bevande gasate perché torppo ricche di zuccheri, e sono andate fuori moda i soft drink che erano i preferiti fino a qualche tempo fa. L’attenzione al bere ha portato anche i produttori di Coca-cola, la bibita più venduta al mondo, a lanciare varianti light e dietetiche. In definitiva il consumatore è cambiato: è più consapevole, sa scegliere e soprattutto è molto attento alla dieta alimentare sia per restare in forma che per mantenere la salute». Anna De Lutiis

ALL’ESP CUCINA ROMAGNOLA IN VERSIONE SALUTISTA CON LA NATUROPATA

COSE BUONE DI CASA Delizioso risotto di primavera che sposa vongole e piselli di Angela Schiavina

Ancora 7 giorni e poi è primavera. Finalmente avremo i piselli.la fava gli asparagi e tante altre verdure, e così oggi vi propongo la ricetta del risotto con vongole e piselli. Ingredienti per 4 porzioni: 300 gr. di riso vialone nano, 600 gr. di vongole,500 g di piselli freschi, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato. 600/700 g di brodo vegetale, 1/2 bicchiere di vino bianco secco a temperatura ambiente, 1/2 cipolla bianca, 50 gr. di burro, 8 cucchiai di olio evo, sale e pepe bianco macinato al momento. Preparazione: iniziamo con lavare accuratamente le vongole poi lasciamole per circa una ora sotto acqua corrente oppure in

una ciotola con un pizzico di sale. Cambiando spesso acqua e sale. Prendiamo una padella, versiamo 3 cucchiai di olio e dopo aver sgocciolato e asciugato le vongole mettiamole nella padella e incoperchiamo. Dopo pochi minuti cominceranno ad aprirsi. Mescoliamo e rimettiamo il coperchio ancora per pochi minuti. Quando saranno tutte aperte, togliamole dalla padella e sgusciamole, poi filtriamo il liquido di cottura. Sgraniamo i piselli, nella padella delle vongole, rovesciamo il liquido cottura e due cucchiai d’olio, aggiungiamo i piselli, sale e pepe, e cuociamoli. Uniamo le vongole e mescoliamo bene. Nel tegame per il risotto, rosoliamo la cipolla tritata finemente con 20 gr. di burro, 3 cucchiai di olio e un po’ d’acqua. Facciamo cuocere a fuoco basso per 10 minuti, se necessario aggiungiamo ancora acqua. Versiamo il riso, tostiamolo per alcuni minuti, mettiamo il vino bianco e alziamo la fiamma, giriamo bene il riso fino ad evaporazione del vino, poi aggiungiamo il brodo bollente ,mescoliamo e lasciamo cuocere senza mescolare troppo. Poco prima che sia pronto aggiungiamo i piselli con le vongole e i 30 gr. di burro. Aggiustiamo di sale. Versiamo sul piatto di portata, spolveriamo con una bella macinata di pepe e il prezzemolo.


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RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

CURA DEL VERDE

Al via la stagione per la manutenzione e la ristrutturazione di terrazzi e giardini La primavera è il perido ideale per mettere mano ad alberi, piante e fiori e rigenerare le aree verdi domestiche, magari approfittando del Bonus Verde La primavera è ormai alle porte, portando con sé il risveglio di piante e alberi. Questo è dunque il periodo migliore per prendersi cura del verde domestico, in modo da non farsi trovare impreparati all’arrivo della bella stagione. A fornire qualche utile consiglio è Stefano Siboni dell’omonima ditta di giardinaggio. «Marzo e aprile sono i mesi giusti per potare il proprio ulivo, dato che farlo in inverno col freddo può rivelarsi rischioso – afferma –. Alcune piante, come la camelia o la mimosa, possono essere potate dopo la fioritura, in particolare se sono grandi e piantate a terra. La gaggia o acero di Costantinopoli, considerata la “sorella maggiore” della mimosa, invece, fiorisce solo in giugno ed è molto delicata». Un occhio di riguardo merita anche il prato che, in genere, soffre in inverno per la pioggia e il gelo. Quest’anno il clima è stato nel complesso mite, ma alcuni accorgimenti sono necessari per riportarlo al suo splendore, soprattutto se si osserva del muschio che lo infesta soprattutto nelle zone più ombreggiate e mal drenate. «Ottimo per eliminarlo è l’ossido di ferro – aggiunge Siboni –, contenuto nel Ferro Top di Combo, unitamente a magnesio, potassio, zolfo e azoto. Se ne applica circa 30 grammi al metro quadrato, poi si aspetta venti giorni per asportare meccanicamente il muschio disseccato e annerito tramite un rastrello o un arieggiatore. Una volta ripulito il terreno, si mette un po’ di terriccio e si pianta semente mista o da prato inglese. Con l’aiuto di un concime Starter si dà poi maggiore sprint ai semi. La semina

va fatta entro aprile, prima dell’arrivo del grande caldo. Per chi invece vuole solo nutrire il proprio prato, si può ricorrere alla concimazione standard primaverile, con 30 grammi al metro quadro di Floranid Rasen della Compo, ricordandosi poi di annaffiare». Il primo taglio del prato va effettuato verso fine marzo, mentre le annaffiature dipendono dal clima. In assenza di pioggia naturale, che è sempre un toccasana per il manto erboso, val la pena dare un po’ d’acqua in una giornata di almeno 10 gradi se ci si accorge che il terreno è troppo secco. Questo è il periodo giusto anche per la messa a terra di tante piante e siepi o per svasare da vaso piccolo a grande. Unica attenzione per le succulente: meglio aspettare Pasqua, per collocarle all’esterno. Come prendersi cura delle piante con radice, tipo rose e ortensie? Con un po’ di concime Compo Gold. Sotto il profilo fiscale, da segnalare il nuovo Bonus Verde 2019 che consiste in una detrazione del 36 per cento (su un tetto di spesa massimo di 5 mila euro) per chi sostiene spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere, per cui terrazzi, giardini, balconi, anche condominiali, anche se attraverso impianti di irrigazione e lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico. Roberta Bezzi

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SPECIALE Rigenerazione e Ristrutturazione

SOPRINTENDENZA

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ART E PARQUET HOUSE

CONVEGNO AL MUSEO NAZIONALE DI RAVENNA SU “PIANI E PROGETTI PER IL PAESAGGIO TUTELATO” CONFRONTO FRA PROFESSIONISTI ED ESPERTI DEL TERRITORIO Si apre la mattina del 14 marzo , in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, l'incontro di studio e confronto dal titolo Piani e Progetti per il Paesaggio Tutelato organizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, presso Sala del Refettorio del Museo Nazionale nell'ex Monastero benedettino di San Vitale. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con l'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Ravenna, l'Ordine degli Ingegneri della provincia di Ravenna e la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell'Emilia Romagna, intende promuovere il confronto tra la Soprintendenza e le diverse professionalità abilitate alla redazione e presentazione di progetti in area di tutela paesaggistica, incrementando il dibattito e diffondendo soluzioni ai fini del raggiungimento di sempre maggiori livelli di qualità e di compatibilità del progetto per il Paesaggio. Ai saluti istituzionali e all'introduzione dell'arch. Valeria Bucchignani, Responsabile Area Paesaggio Sabap-Ra, seguiranno i contributi dei Funzionari Architetti Responsabili di Zona e dei Professionisti del settore che illustreranno congiuntamente alcuni piani e progetti paradigmatici elo emblematici per l'intervento in territorio tutelato. Apriranno i lavori l'arch. Emilio Roberto Agostinelli e il dott. agr. Antonio Stignani affrontando il tema del Parco marittimo del litorale Ravennate, seguirà l'intervento dell'arch. Marco Musmeci e dell'arch. Michele Cornieti riguardante il caso della“ Mulattiera di Corzano, memoria, identità e riappropriazione del paesaggio”, mentre l'arch. Vincenzo Napoli e l'arch. Massimo Bottini presenteranno un contributo dal titolo “Energetica Valle: dagli antichi mulini malatestiani al parco eolico di Poggio Tre Vescovi”. Chiuderà la giornata la proiezione dell'audiovisivo di Adriano Zanni, fotografo e musicista ravennate con particoiare interesse per i paesaggi romagnoli e per i suoni dei luoghi, che sarà illustrato dalla dott.ssa Francesca Meneghetti

INFOPROM

Nello show room di Godo di Russi, ampia scelta di Deck esterni di qualità e il nuovo servizio di falegnameria per finiture di pregio e precisione Se con l’arrivo della primavera la voglia di passare del tempo all’aperto si fa sentire, una delle risposte a questa esigenza può essere rivolgersi a Art e Parquet House. La qualità dei Deck esterni dell’azienda di Godo di Russi, infatti, rappresenta un presupposto ideale per affrontare l’estate negli spazi all’aperto, magari grazie ad un’adeguata pavimentazione in legno di alcune parti del giardino.

I legni utilizzati dall’azienda – specificamente essiccati in forno – garantiscono una lunga durata nel tempo, senza alcun bisogno di trattamenti protettivi. Per scoprire le offerte di Art e Parquet, venite a fare visita allo Show Room di Godo di Russi in via dei Mestieri 2. All’interno della sede principale dell’azienda, fra l’altro, da poche settimane è attiva anche una falegnameria interna: una struttura di cui l’azienda sentiva l’esigenza per realizzare in prima persona finiture di maggior precisione e pregio per qualsiasi tipo di manufatto. Per rendere proficua e operativa questa nuova sala, Art e Parquet ha inserito macchine tecnologiche di ultimo modello e si avvale del contributo quotidiano di un falegname interno. È un ulteriore investimento che l’azienda ha effettuato molto volentieri, con l’obiettivo di fornire un servizio sempre migliore ai clienti, puntando principalmente sulla fascia medio alta. Per informazioni: Art e Parquet House tel. 0544 419707 www.arteparquethouse.it

LE AZIENDE INFORMANO

SERVIZI PER L’EDILIZIA

Lavorare sui tetti in assoluta sicurezza, grazie all’esperienza di Top Rent L’azienda ravennate specializzata in sistemi di sicurezza e installazione di linee vita sui tetti, si occupa di progettazione, installazione, revisione e collaudo e offre una consulenza specifica alle aziende e ai privati Con l’arrivo della primavera e quindi del bel tempo, iniziano le prime lavorazioni sui tetti. Fondamentale al riguardo è la sicurezza, nel pieno rispetto delle più recenti normative. Una consulenza specifica in questo campo viene fornita da Top Rent, azienda ravennate nata nel 2010 specializzata in sistemi di sicurezza e installazione di linee vita sui tetti, oltre che nel noleggio di piattaforme aeree e furgoni da circa vent’anni. Nell’ambito dell’edilizia, Top Rent si occupa di interventi legati alla progettazione, installazione e revisione di linee vita sui tetti, con l’utilizzo di strumenti tecnici professionali per eseguire ogni tipologia di verifica. La formazione è diventata, negli ultimi cinque anni, un fiore all’occhiello dell’azienda ravennate che sta continuando a investire in tale direzione. Top Rent con sede in via Dismano 115/B, infatti, ha preso di recente un capannone in più da riservare alla formazione per diventare – sempre più – un punto di riferimento per chiunque operi con dispositivi di sicurezza o abbia neces-

sità di una valutazione dei rischi. «Il prossimo passo – afferma il titolare Stefano Morelli – sarà l’apertura di uno show-room in cui si potranno visionare i principali dispositivi di sicurezza esistenti sul mercato, con possibilità anche di vendita al dettaglio. L’obiettivo è fornire la strumentazione più idonea al lavoro da effettuare. Troppo spesso, infatti, artigiani, professionisti e aziende si rivolgono direttamente a commercianti, che poi finiscono per vendere loro ciò che hanno in catalogo e non necessariamente il prodotto in regola con la normativa vigente. Saremo in grado, a breve e per primi, di aprire un campo-prova interno, attrezzato con strumenti che permettono di simulare le situazioni reali in cui si può trovare chi opera nel settore e deve occuparsi di lavorazioni ad alto rischio. In particolare verrà offerta una formazione specifica a chi esegue lavori in quota, a contatto con il fuoco, in spazi confinati e di pronto soccorso».

L’azienda inoltre, negli ultimi mesi, si è specializzata nello studio e fornitura di soluzioni diverse dalle classiche linee vita e sistemi di parapetti che seguono determinate normative. Si tratta di prodotti non sempre facili da reperire ma sempre più richiesti dalle grandi aziende interessate alla sicurezza, a fronte di tante alternative sul mercato a più basso costo ma con un’evidente minore qualità. Alla luce di queste novità, Top Rent – che vanta importanti clienti pubblici e privati, che richiedono strumentazioni innovative e personale qualificato – è in netta crescita. Per informazioni: Top Rent - tel. 0544 463400 info@toprent.eu - www.toprent.eu



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URBANISTICA E SVILUPPO

Otto messagi alla città di Ravenna per sbloccare le “bella addormentata” Una provocatoria lista di “cose importanti da fare” e utili a favorire la crescita infrastrutturale ed economica secondo l’architetto Daniele Vistoli Alla città servono almeno otto messaggi fondamentali alla sua crescita, al posto degli inconsistenti messaggi quotidiani, che vanno a parare sul nulla eterno. 1) Ravenna è bloccata nel suo sviluppo, assieme alla Romagna che si affaccia al mare, dalla mancanza di un sistema autostradale ferro gomma, da Rimini a Venezia. Deve cambiare la sua condizione, si deve dotare di un progetto, che la trasformi da scalo di testa, in scalo passante: si dimezzano i costi di trasporto, si decuplicano gli arrivi. Le due dorsali Adriatica e Tirrenica, devono proseguire nord-sud, senza doversi intersecare all’ultra intasato, criceto Asinelli. Lo dice tutto… lo dice il resto del mondo trasportistico, sulle litoranee; lo dice la statistica, che ci attribuisce il doppio della disoccupazione giovanile, rispetto alle altre città, sulla dorsale Emilia, che di diverso hanno solo il sistema infrastrutturale. 2) Ravenna ha un porto, destinato a ricevere in futuro, fra 5 anni, dopo i dragaggi, navi da 2.500 teus, quando i nostri colleghi del Napa, le fanno entrare già oggi, da 16.000 teus. Le condizioni morfologiche, di un porto canale stretto e non allargabile, impediscono di credere, che siano possibili ulteriori approfondimenti: servirebbero almeno 18m; anche perché, il variare dimensionale di una grande nave, è anche e soprattutto, evolutivo. Innanzitutto, vanno previste sperimentazioni nei dragaggi attuali, di draghe di classe Decomar, che non abbisognano di casse di colmata. L’Italia, ha l’occasione storica, di sviluppare un grande progetto di porto off-shore, internazionale, costruito con piattaforme petrolifere dismesse e rigenerate, a meno 20m naturali, esenti da dragaggi futuri, di fronte a Marina di Ravenna; che funzioni da sistema Multiport e faccia concorrenza a quello dei Paesi Bassi… che si renda ecologicamente compatibile, con la città. 3) Ravenna ha le merci pericolose, che transitano dalla Stazione via ferro e da via Trieste via gomma. Non ha il secondo accesso di sicurezza in dx porto. Si deve dotare di un progetto, che attraverso un nuovo ponte fisso sul Candiano, contermine all’esistente, ferro gomma, sotto cui transitino l’equivalente di va-

porini veneziani, collegi il lato ferroviario dx porto, direttamente alla Stazione Baiona e la S.S 67, via Classicana, direttamente alla Romea. Che tolga anche tutti i mezzi pesanti da via Trieste, presenti e futuri, da vecchie e nuove lottizzazioni. 4) Ravenna ha il bacino della Darsena di città, pieno di acqua putrida, in cui convergono fognature nere e rifiuti portuali mareali. Per porre fini a ciò, convergere verso condizioni igieniche e visive accettabili, si deve dotare di un progetto, che preveda porte vinciane sotto il ponte mobile attuale, per arrestare l’ingresso mareale; deve deviare il sistema fognario, deve immettere acqua salata e pulita, proveniente dal largo, per tracimazione, attraverso le tubazioni Eni; due 24 ed un 48 pollici, perfettamente pulite e ferme all’ altezza della pinetina Micoperi. 5) Ravenna ha una stazione ferroviaria, insufficiente e insostenibile, anche per l’arrivo di Dante 2021. Va avviato un nuovo progetto, che lasci una stazione qualitativa, posizionale, nel sito attuale, ma con edificio diverso; che rialzi i binari dai Fiumi Uniti fino al canale Cupa, unendo morfologicamente, visivamente, il Centro alla Darsena; che costruisca un terminal aggiuntivo, quantitativo, dietro all’ attuale cinema city, nel baricentro di scambio, dei principali sistemi infrastrutturali, periurbani, della città. Condizione indispensabile, per pensare domani, agli spazi richiesti dalle rampe dei Ro.La, ai parcheggi di scambio necessari, ai depositi di merci ad uso dispensa urbana strategica, volta alla sostenibilità. 6) Ravenna ha un Know-how off-shore, qualitativo e quantitativo, che non va sprecato nelle diatribe sulle perforazioni; ha urgenti necessità di avviare sistemi di energia, da fonti rinnovabili, anche sul piano occupazionale. Serve un progetto sperimentale di posizionamento, di pale eoliche off-shore; un progetto di energia dalle onde, attraverso boe marine mareali, già state studiate da Cnr-Enea e che possono inoltre, efficacemente contrastare, l’erosione litoranea. 7) Ravenna è destinata nei prossimi cento anni ad essere sommersa dal mare. Serve creare le condizioni, fin da oggi, per step successivi; un grande progetto, che crei un anello idraulico

attorno alla città, con bacino di accumulo, nella zona retrostante media word della Faentina e connessione attraverso il canale, Baiona/Magni/Cupa; fiumi e canale Corsini, dovranno essere adattati e posti in sicurezza, di conseguenza. Si dovrà pensare alle opere di difesa a mare, dei borghi costieri. Fin da ora, tutte le opere pubbliche, in particolare i grandi sistemi infrastrutturali veniendi, la stazione ferroviaria, ne dovranno tenere in conto; basta anacronistici sottopassi, ma stiamo scherzando. 8) Ravenna ha un Terminal Crociere, infelice per diversi motivi: segue le problematiche dei fondali del porto, è piccolo per reggere economicamente, manca di infrastrutture adeguate, fa uscire decine di pullman, che attraversano Porto Corsini, in modo inaccettabile per il buon senso e la popolazione. Serve un progetto che lo riposizioni dalla diga nord a quella sud, che faciliti i mezzi delle visite guidate, con impatto urbano sostenibile, che rigeneri strutture edilizie esistenti di Marinara, rispetto all’ abbandono attuale. In alternativa è possibile utilizzare percorsi pinetali già esistenti, mezzi elettrici leggeri, in joint venture con il campeggio… o no? Danile Vistoli

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SETTORE COSTRUZIONI

Quando non si vedono più cantieri l’edilizia in crisi ha perso il 60% di operai Allarme dei sindacati di categoria che hanno indetto uno sciopero il 15 marzo In porovincia di Ravenna nel 2088 le imprese erano 1.199, oggi solo 489 Allarme dei sindacati degli edili Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl che hanno proclamato il 15 marzo uno sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni, coi comparti di edilizia, legno, cemento, laterizi, lapidei. La mobilitazione è per chiedere «lavoro, cantieri, ripresa, futuro e l’istituzione di un tavolo per una strategia di rilancio e di riqualificazione del settore». «Mancanza di investimenti – scrivono i rappresentanti dei lavoratori – mancanza di una politica industriale per la creazione di lavoro, schizofrenia rispetto ai programmi pluriennali per le infrastrutture, assenza di interventi per la messa in sicurezza del territorio (dissesto idrogeologico) e degli edifici pubblici e privati (rigenerazione, antisismico), interventi fiscali volti a premiare l’evasione e a mettere in discussione la progressività, si sommano ad una manovra finanziaria che punta più a meri interventi assistenzialistici che non al rilancio dell’occupazione». Dieci anni di crisi delle costruzioni hanno comportato in Italia la perdita di 600mila posti di lavoro, la scomparsa di 120mila aziende solo nell’edilizia (il 90% delle quali artigiane e di piccole dimensioni) e il collasso di grandi imprese e cooperative, con il conseguente blocco di importanti opere infrastrutturali. Il settore a Ravenna è costituito da alcune grandi aziende e un tessuto importante di piccole imprese. «Nella nostra provincia la situazione è variegata – scrivono i sindacati –, ma in tutti gli ambiti c’è stato un forte ridimensionamento per la crisi. Il settore dei lapidei è privo di realtà importanti ed ha un numero degli addetti limitato a poche realtà artigianali; si parla principalmente di marmisti mentre il settore cave è quasi completamente scomparso. Anche nei laterizisi è

vista la scomparsa e il ridimensionamento di realtà locali, prima fra tutte la Vibrocementi di Bagnacavallo. La realtà più importante sul territorio rimane Gattelli spa che opera nel settore dell’edilizia industriale e civile, produce e realizza strutture in prefabbricato ed è attiva con una fornace nella produzione di blocchi in laterizio. Il settore del cemento ha subito in linea col settore edile una riduzione delle produzioni che ha portato a chiusure di stabilimenti, in particolare la Micromineral del Gruppo Holcim. La collocazione all’interno del porto è un punto di forza per la competitività delle cementerie di Ravenna, per tutti i vantaggi logistici che questo comporta; infatti ben 3 cementerie sono collocate in banchina: Fassa Bortolo, Barbetti, Italcementi mentre l’unica altra importante realtà del settore è a Casola Valsenio per la presenza del gesso, la Saint Gobain. Ad oggi, scongiurate le ipotesi di chiusura non ci sono piani di rilancio del settore, anche se potrebbero venire importanti novità con l’avvio dei lavori di approfondimento del porto canale. Il campo del legno ha subito una forte contrazione conseguente alla crisi delle costruzioni e al blocco dell’export con la Russia; dopo la chiusura della Rafal di Piangipane del Gruppo Trombini, ormai è rimasta in provincia una sola grande azienda, Atl di Faenza, e altre di medio-piccole dimensioni tra le quali Imola Legno con la succursale di Lugo e la Tavar di Ravenna». Il grande malato – soprattutto per i numeri di addetti e volume di affari che esprimeva in provincia – è il settore dell’edilizia. Dal 2008 ad oggi la diminuzione dei lavoratori edili attivi in provincia secondo i dati della Cassa Edile della provincia di Ra-

venna è stato di quasi 4.000 unità, più del 60 percento. Della stessa percentuale calano anche le ore retribuite e il numero delle aziende. L’ultimo anno edile 2017/18, chiuso il 30 settembre, è stato il primo anno con una leggera inversione di tendenza, con un aumento comunque inferiore al 2 percento delle ore lavorate, ma già i dati del primo trimestre del nuovo anno edile ritornano in calo di circa un 3 percento. «Dentro questa fredda percentuale di calo del 60 percento – spiegano i sindacati nella nota congiunta – ci sono importanti aziende chiuse, Cmca di Cotignola, Iter di Lugo, Galileo Pasini di Ravenna, Savio e il forte ridimensionamento, spesso con il concordato, di molte altre, come ad esempio, Acmar di Ravenna, Cmcf di Faenza, Acc di Cervia, Moviter di Cervia. Tanti licenziamenti e tanti posti di lavoro persi con dietro situazioni famigliari complicate e a volte drammatiche. Il progressivo processo di indebolimento del tessuto produttivo locale ha portato ad una sorta di desertificazione che ha lasciato spazi per una lenta colonizzazione da parte di aziende provenienti da altre province;

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spesso quelle limitrofe della Romagna, ma anche di aziende completamente slegate dal territorio. A questo fenomeno si aggiungono le storture del mercato del lavoro come ad esempio la diffusione preoccupante del fenomeno delle “false partite Iva”, che prevediamo riprenda vigore dopo l’approvazione della sciagurata norma sulla Flat-Tax sulle nuove partite Iva. Altro problema che si riscontra oggi nel settore edile è l’utilizzo dei più svariati contratti nazionali, come ad esempio quelli del settore metalmeccanico, multiservizi, agricoltura invece di applicare il contratto nazionale corretto penalizzando i lavoratori e le aziende regolari». Oggi le preoccupazioni maggiori sono per la crisi della Cmc, colosso cooperativo di Ravenna. «La crisi di liquidità del mese di ottobre e la successiva richiesta di concordato del 4 dicembre – scrivono i sindacait – portano a una situazione di incertezza che stiamo costantemente seguendo confrontandoci con la Direzione e con i lavoratori in assemblea. Ad oggi sono stati coinvolti la Regione, il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero del Lavoro. Si è sottoscritto l’accordo per un anno di cassa integrazione straordinaria e, dopo la proclamazione di uno sciopero, si è giunti a un accordo per la gestione della Cigs per la sede di Ravenna. Mentre attendiamo di conoscere il piano di salvataggio di Cmc presente nel concordato, e il conseguente piano industriale che descriverà il futuro della cooperativa, assistiamo agli effetti sulle altre aziende, Sic, con la richiesta di concordato della scorsa settimana o come il forte ridimensionamento della Vecchio da 20 occupati a 6». L’auspicio finale dei sindacati è di assistere a un rilancio di Ravenna a partire dalle opere di ammodernamento, manutenzione e nuovi collegamenti come ad esempio: «i lavori di approfondimento del porto, il bando periferie per riqualificazione della darsena di città, la manutenzione straordinaria dell’E 45, la ricostruzione della Ravegnana».

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Se la quota del reddito di cittadinanza fatica a colmare i costi degli affitti Un’indagine rivela che nelle grandi città si arriva appena al 30% del canone A Ravenna, in quartieri periferici, ci si potrebbe anche avvicinare al 50 per cento Il contributo fisso per le locazioni di 280 euro, previsto dal reddito di cittadinanza, rischia di essere una misura inadeguata in grandi città come Milano e Roma, dove la misura copre appena il 20% e 27% del canone d’affitto mensile medio rilevato per immobili tipo, di 70 mq, in zone semicentrali delle due città (rispettivamente pari a 1.400 e 1.037 euro). È quanto emerge da un’analisi di Solo Affitti, rete immobiliare nazionale specializzata nella locazione con 300 agenzie. Tra le città dove il contributo per l’affitto, previsto del reddito di cittadinanza, risulta insufficiente a coprire in modo adeguato i canoni di locazione medi mensili ci sono anche Venezia (33%). E anche anche in capoluoghi come Bologna, Firenze e Trento, dove il prezzo medio rilevato da Solo Affitti è di circa 778 euro, con il contributo di 280 euro si riesce a pagare poco più di un terzo (36%) del canone di affitto. Va un po’ meglio a Cagliari (37%) e Napoli (38%). «Seppur apprezzabile – commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – la misura del contributo per l’affitto previsto nel reddito di cittadinanza in molte città rischia di non fornire una copertura sufficiente. Sicuramente più efficace sarebbe

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RAVENNA&DINTORNI 14-20 marzo 2019

Valori 2018 compravendite e affitti frazione Fornace Zarattini

stato studiare una soluzione variabile, agganciata al reale costo delle locazioni nelle singole città». Con i 280 euro del reddito di cittadinanza destinati agli affitti, gli inquilini di Trieste e Bari potranno pagare poco meno della metà (47%) mentre per i torinesi la percentuale sale al 48%. Gli anconetani coprirebbero quasi la metà (49%), ma il vantaggio sarebbe più consistente a Palermo (51%) e Genova (52%). A Potenza (61%) e Perugia (62%), dove i canoni mensili di affitto medi sono rispettivamente di 459 e 451 euro, il contributo fisso di 280 euro risulta allettante per i locatari che beneficeranno della misura del reddito di cittadinanza e andrà ancora meglio agli inquilini catanzaresi, che potranno pagare ben i due terzi (67%) del prezzo medio di locazione. A Ravenna facendo un calcolo sommario (per quanto riguarda la media) con riferimento ua n appartamento “usato” di medie dimensioni in uno dei quartieri periferici o frazioni della città (Darsena, San Giuseppe, Porto Fuori...) risultano valori di locazione attorno ai 600 euro. Il che consentirebbe ai beneficiari del reddito di cittadinanza di avvicinarsi con la quota di 280 euro a pagare quasi la metà del costo dell’affitto.

Valori 2018 compravendite e affitti frazioni Godo/San Michele

ALLINEATI I VALORI DI PERIFERIA URBANA E FRAZIONI Secondo i dati raccolti nel “Rapporto 2018 del Mercato Immobiliare di Ravenna e provincia”, pubblicato da Fimaa/Confcommercio, i valori di vendita e affitto delle frazioni della cintura cittadina sono tendenzialmente allineati a quelli dei quartieri più periferici della cerchia urbana. Le quotazioni in tabella sono state elaborate dall’ufficio Studi Fimaa di Ravenna.

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Affittare in sicurezza e con serenitĂ oggi è possibile? Gli scudi di fideiussione e assicurazione Nella gestione degli affitti, per quanto riguarda l’impiego di strumenti giuridici, si osserva come stia prendendo piede – e sia comunque consigliabile – l’utilizzo di garanzie personali, quali in particolare la fideiussione bancaria, che possano garantire il locatore per il caso di mancato pagamento del canone e per il risarcimento di eventuali danni all’immobile. In questo caso spesso l’ammontare della fideiussione è parametrato a un determinato numero di mensilitĂ ; in altri termini il tetto massimo fissato obbligatoriamente per la validitĂ del negozio è stabilito sulla base della somma di un determinato numero di mensilitĂ per come contrattualmente stabilite. Al contempo sempre piĂš frequente diviene la prassi della stipula di assicurazioni per prestazioni legali che sono, di fatto, in grado di traslare sulla compagnia assicuratrice i rischi legati all’instaurarsi di contenziosi riguardanti il rapporto locatizio. Il contenuto di tali contratti può essere il piĂš vario, ma solitamente si oscilla dal garantire le tutele legali, a rendere indenni i proprietari per i canoni non pagati o per gli eventuali danni subiti dall’immobile. Un cenno merita certamente la possibilitĂ di introdurre nuovi strumenti di tutela preventiva, quali ad esempio l’applicazione della caparra confirmatoria, anche per il contratto di locazione. La consegna di una somma di denaro, a garanzia del corretto adempimento, da parte dell’inquilino della propria prestazione, può considerarsi un ulteriore forte incentivo affinchĂŠ questa parte contrattuale esegua correttamente, il proprio obbligo durante tutta la durata del rapporto contrattuale. Di fatto la possibilitĂ per il proprietario di disporre materialmente di una somma di denaro che potrĂ essere impiegata quale mezzo sui cui soddisfarsi per eventuali danni “costringeâ€? il conduttore a improntare, ancor di piĂš, il proprio comportamento a correttezza e lealtĂ . In tali contesti è evidente l’assoluta centralitĂ e rilevanza del ruolo degli operatori del settore e dei consulenti sin dalla primissima fase che caratterizza il rapporto fra potenziale locatore e conduttore. In conclusione, va sottolineato come la tendenza ad impiegare strumenti preventivi, utili ad evitare il contenzioso nell’ambito del rapporto di locazione, debba essere accolta piĂš che favorevolmente, sia perchĂŠ in grado di incidere positivamente sulla stabilitĂ di ogni singolo rapporto contrattuale, sia in quanto in grado di realizzare un’importante diminuzione degli oneri e delle spese a carico del cittadino che desideri vedere tutelati i propri diritti. (2 parte - fine. La prima parte è stata pubblicata su questo giornale nel n. 804 del 28 febbraio) Avvocato Silvia Maroni, consulente legale Asppi Ravenna

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