FREEPRESS n. 834
17-23 OTTOBRE 2019
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •
DIRITTI AI BAMBINI A trent’anni dalla convenzione Onu per l’infanzia e l’adolescenza
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460
Dalla vigna direttamente al tuo supermercato CONAD Superstore Galilei e CONAD La Fontana
ampliano l’assortimento dei prodotti di qualità dell’enoteca con i vini de I
Attorno alla torre di Oriolo si colloca un luogo esclusivo, in cui il Sangiovese è unico, perché elegante e sapido. “Gli stimoli ci aiutano ad essere vivi, la sabbia è l’espressione per la vitalità del mio Sangiovese” DINO ZOLI
Oriolo
Le Liti
I Voli dei Gruccioni
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOP
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOP
ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE DOP
È il vino che esprime con maggiore purezza l’identità territoriale del sangiovese di Oriolo, la piccola sottozona (MGA) che è attorno alla Torre di Oriolo, nelle prime colline tra Faenza e Forlì, nel cuore della Romagna. Un vino che sfuma un frutto austero e fragrante sulle note floreali, che in bocca trova grazia e il sale tipico di questo territorio. Eleganza e freschezza sono le sue caratteristiche principali e la complessità è tutta nelle sfumature di profumi sempre delicati. Un vino raffinato e di grande equilibrio.
Un vino sapido, con un frutto delicato e nitido, che si distende sulla freschezza di una bocca agile ed elegante. È un sangiovese di territorio, molto classico, che richiama alla memoria le espressioni più tradizionali del sangiovese romagnolo. Il nome è una dedica agli anni dell’infanzia passati qui da Dino Zoli, un omaggio al mondo contadino dove i bambini crescevano insieme in famiglie numerose, tra liti e giochi, spesso coinvolti anche nei Lavori di campagna.
Un vino che si esprime con garbo, con un frutto delicato e l’energia di una bocca freschissima, firmata dalla nota sapida figlia degli originali terreni di sabbie gialle. È un ricordo del mare che qui ha lasciato in eredità fossili di conchiglie e piccole creature marine e che ancora è capace di segnare i profumi e la bocca dei vini. Una espressione di grande immediatezza, austera e vibrante, che protegge i dettagli per rivelarli pian piano con grande nitidezza. Il nome è una dedica ai gruccioni, i bellissimi uccelli che nidificano nelle pareti di sabbie presenti a I Sabbioni.
Sabbioni
PUNTI DI VISTA / 3 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL COMMENTO
L’OSSERVATORIO
SCATTO MATTO
Ascoltare storie e scoprire un'identità
Dal sostegno ai curdi fino alla piaga dell’Italia
di Fausto Piazza
di Moldenke
In questi giorni mi sono trovato a riflettere sul successo di pubblico di alcune iniziative – a cui ho anche felicemente partecipato in prima persona – dedicate alla scoperta e riscoperta della storia e del territorio ravennate. E a chiedermi se dietro l'adesione di tante persone entusiaste ci fosse una ragione meno superficiale, più profonda, che andava oltre le forme innovative e amichevoli con cui questi eventi sono stati ideati e organizzati. Sto parlando dei tour guidati, a piedi e in bicicletta, proposti recentemenete da “Itinera” (la “festa del cammino consapevole") in giro per la città e nei dintorni, dedicati alla rievocazione di luoghi, personaggi, testimonianze artistiche e ambientali ravennati, che nostante i percorsi chilometrici, hanno registrato sempre il tutto esaurito di partecipanti. E mi riferisco alla prossima riedizione, al teatro Rasi, del ciclo di incontri “Storie di Ravenna” (vedi articolo all'interno del giornale), riproposto con sei nuovi appuntamenti dopo l'inatteso consenso di pubblico ottenuto lo scorso anno, con la platea sempre affollata. Anche in questo caso, così tanta adesione per ascoltare il racconto di vicende che hanno segnato la storia della città mi ha stupito favorevolmente, dato il giorno e orario non proprio comodo dell'appuntamento (i lunedì alle 18) e il fatto che si paghi un biglietto d'ingresso (seppure ridotto). Il fenomeno è singolare e, come ho detto, non bastano a spiegarlo la piacevole dinamacità delle iniziative, le guide esperte e brillanti di “Itinera” o la teatralizzazione delle storie ravegnane, antiche e moderne, sul palcoscenico del Rasi. C’è qualcosa di più che spinge un pubblico, peraltro eterogeno per età e forse anche un po’ per livello sociale e culturale, a partecipare, a lasciare la cosiddetta “confort zone” del divano di casa e a nascondere per qualche ora lo smartphone onnipresente, per condividere una esperienza collettiva di conoscenza, per mettersi in cammino, per porsi in ascolto. Ci vuole voglia e impegno. Credo che dietro a queste forme di relazione sociale e culturale, che ritengo molto importanti e positive per una comunità laica e civile, ci sia il piacere autentico di fare parte del rito collettivo d’apprendimento di un senso comune. D’altra parte, la Storia e il Territorio, la pluralità delle storie, delle persone, delle opere d’ingegno e degli ambienti che hanno segnato la vita e l’evoluzione di una città, sono le fondamenta di una convivenza. Ecco, credo che cogliere le occasioni per scoprire e capire queste radici comuni sia un modo interessante e gratificante per trovare un’identità, sia per chi a Ravenna ci è nato sia perché semplicemente ci abita.
Circ. Fiume Montone Abbandonato 227, Ravenna (zona Piazza della Resistenza) - tel. 0544 33347
Cose importanti che stanno succedendo a Ravenna. - In darsena si può lasciare un fiore a sostegno del popolo curdo, mentre le donne della Casa delle Donne scrivono ai giornali per dire che sono «con le donne curde a sostegno della loro lotta». Va bene. - La consigliera leghista Rosanna Biondi chiede al sindaco De Pascale «di abolire con urgenza gli incontri con Arcigay» nelle scuole e di «impiegare le ore dedicate ai cosiddetti "laboratori"per colmare l'analfabetismo informatico, vera piaga dell'Italia anche ai più alti livelli dell'amministrazione dello Stato». Olè. Una curiosa e graziosa creaturina, a metà strada fra un puledro e una lumaca, spunta da una apertura, come una tana, ricavata da un vecchio dizionario. L’animaletto è fatto di mosaico, tante piccole tessere che si mescolano con le tante parole del libro, in un cortocircuito estetico. In mostra alla Biblioteca Classense per la Biennale del Mosaico Contemporaneo 209 di Ravenna [foto di Claudia C. - Ravenna]. Lettori inviateci anche voi i vostri scatti matti!
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVIII - n. 834 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Vincenzo Benini, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it
Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
- Lista per Ravenna ha lanciato una petizione per il ripristino dei parcheggi di via De Gasperi, dove sono andati persi 20 posti auto. A corredo della notizia il capogruppo Alvaro Ancisi ha inviato alla stampa anche un “dossier”. Su venti posti auto in meno. Ok. - «La sensazione che qualcuno possa entrare in casa e portare via oggetti personali fa rabbrividire ma ancora peggio se queste persone entrano quando qualcuno è in casa, quali reazioni possono verificarsi?». La città non fa altro che parlare di questo arguto intervento dei consiglieri territoriali dell’area 8 (?) Lorenzo Zandoli e Enrico Sangiorgi, mai sentiti nominare prima, sul secondo posto di Ravenna nella classifica del Sole 24 Ore sui furti in appartamento. - Il «diacono esorcista padre David», sta partendo a bordo della nave “X-Mas” dal porto di Ravenna per «l’evangelizzazione del Mediterraneo con uso attivo di simboli Cristiani» e per poi «portare i migranti in caso di soccorso in mare nei porti di Francia e Germania», Firmato Padre David, appunto. Che sarebbe Davide Fabbri, l’ex (?) vichingo, noto in passato per le sue apparizioni televisive e tra l’altro recentemente condannato per apologia del fascismo per aver tappezzato Rimini con volantini con la faccia di Mussolini e la scritta “Per un mondo più pulito torna in vita zio Benito”. Non vedo l’ora di vederlo arrivare al porto di Amburgo...
agenzia@laclassense.it - www.laclassense.it La Classense Agenzia Viaggi e Turismo dal 1970
4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
LA MANIFESTAZIONE TRENT’ANNI FA CADEVA IL MURO
Da piazza del Popolo alla Darsena una fiaccolata di solidarietà ai curdi
Achille Occhetto ospite alla sala Strocchi per la “Notte rossa”
Appuntamento alle 18.30 del 18 ottobre Evento promosso da Arci, Anpi, Cgil, Cisl, Uil e Legambiente
L’INCONTRO Pasquino all’Oriani con il nuovo libro
Anche Ravenna si mobilita in solidarietà al popolo curdo, vittima del conflitto al confine tra Turchia e Siria. Arci, Anpi, Cgil, Cisl Romagna, Uil, Legambiente (con l’adesioni di moltissime associazioni e partiti, per l’elenco si veda www.ravennaedintorni.it), invitano la cittadinanza a una fiaccolata in partenza, venerdì 18 ottobre alle 18.30 da piazza del Popolo con l’arrivo in Darsena. «L’esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda è stato negli ultimi anni alleato delle forze occidentali e protagonista nel respingimento dell’avanzata dell’Isis», si legge nell’appello in cui si chiede che «si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda; si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale; si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale; si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano; si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite».
Il Comitato in Difesa della Costituzione, Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, l’Associazione Mazziniana organizzano un nuovo incontro con Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica dell’Università di Bologna. Sarà a Ravenna per un dialogo a partire dal suo recente Bobbio e Sartori. Capire e cambiare la politica (Bocconi Editore 2019). L’incontro sarà coordinato da Angelo Morini, presidente Associazione Mazziniana. In dialogo con Pasquino saranno Alessandro Luparini, Sauro Mattarelli, e Maria Paola Patuelli. L’appuntamento è alla Sala Spadolini della Biblioteca Oriani di Ravenna alle 17 di sabato 19 ottobre.
La Fondazione "Bella Ciao" nell'ambito della ormai tradizionale "Notte rossa", organizza per giovedì 17 ottobre alle 20.30 alla Sala Strocchi (Via Maggiore 71, Ravenna) la presentazione del libro "La lunga eclissi" alla presenza dell’autore Achille Occhetto. Nell'imminenza del trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino e della successiva svolta della Bolognina, la presenza del propugnatore e dell'autore della svolta sarà un’occasione di riflessione sul contrastato cammino della sinistra, non solo comunista, prima e dopo la fine dei regimi comunisti e, in Italia, dopo la fine del PCI. A presentare il libro sarà Alberto Cassani, già Assessore alla cultura del Comune di Ravenna. Presiederà Guido Ceroni, presidente dell'Istituto Storico della Resistenza di Ravenna.
Documentario e mostra sulla Berlino del 1989 In occasione del 30° anniversario della caduta del muro di Berlino, Comune di Alfonsine e Arci Ravenna, in collaborazione con Istituto storico della resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia, organizzano una rassegna al cinema Gulliver di Alfonsine. E così giovedì 17 ottobre - alle 21 sarà proiettato il film documentario Die Mauer - Il Muro (in replica il 24 ottobre)e sarà inaugurata la mostra “Mostra Quando il cielo era diviso”, che sarà poi visitabile fino al 28 ottobre negli orari di apertura del Gulliver. De Mauer è un film sugli ultimi giorni del muro di Berlino nel centro della città intorno a Potsdamer Platz e alla Porta di Brandeburgo, in cui lo smantellamento del muro è particolarmente emozionante e suggestivo. Il film più rappresentativo sulla caduta del muro di Berlino in cui le immagini sono mostrate sullo sfondo acustico di macchine edili, masse curiose e l'arrivo inarrestabile dei media. Versione originale con sottotitoli in italiano. Il 17 è previsto un intervento introduttivo di Nicolò Briccolani, mentre il 24 ci sarà Ilaria Mazzoni.
ECONOMIA / 5 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
GRANDI SUPERCIFICI
A Fornace Zarattini arriva Bricoman: autorizzata una struttura da 8mila mq Il marchio francese di bricolage costruirà su un’area vuota di 52mila mq di fronte al centro Mir Misure di compensazione: una rotonda e la manutezione di un ponte ciclo-pedonale
Un nuovo insediamento commerciale a Fornace Zarattini, nell’area attualmente non occupata di fronte al Mir, tra via Faentina e la ferrovia. La superficie complessiva interessata dall'intervento misura 52mila metri quadri, quella di vendita autorizzata è ottomila. In una prima fase ne saranno sviluppati soltanto 4.500: una media struttura non alimentare dedicata all'attività di vendita congiunta ingrossodettaglio da 2.500 metri quadri a cui se ne aggiungono 500 in cui saranno trattate le merci più ingombranti. A completare il progetto altri 1.500 mq per una media struttura di vendita. A realizzare il progetto è Bricoman, azienda specializzata in prodotti di bricolage e giardinaggio, che di sicuro occuperà la porzione da 2.500 mq. Non è ancora chiaro se anche il resto verrà occupato dal marchio francese o se saranno insediate altre attività. Durante la seduta del consiglio comunale in cui, il 15 ottobre, è stato discusso il progetto, Alvaro Ancisi (Lpr) ha prospettato la seconda ipotesi e l'assessora Federica Dal Conte (Urbanistica) non l'ha esclusa, dal momento che non è competenza del Comune decidere quali attività si possano insediare nell'edificio. Una relazione istruttoria, risalente al momento in cui il progetto è passato al vaglio della Provincia, sembra però dare qualche indicazione in più: “Gli edifici commerciali previsti (la media struttura di vendita da 1.500 mq e Bricoman) sono situati verso il confine sud del comparto ad una distanza adeguata alla fascia di rispetto della linea ferroviaria. La media struttura lungo il confine ovest e l'area di scarico merci sul retro (sud)”. Il lato nord del comparto “è occupato dalla viabilità di accesso e dai parcheggi al servizio della clientela” mentre a sud ci sarà “la fascia a verde di filtro”. Da questo passaggio non sembra quindi essere escluso che almeno i 1.500 metri quadri della media struttura di
Una veduta satellitare da Google Maps dell’area vuota di Fornace Zarattini dove sorgerà il negozio Bricoman che in Italia ha già 22 punti vendita (4 in Emilia-Romagna)
vendita possano essere utilizzati da altre realtà commerciali, sempre con il vincolo del divieto di vendita di alimentari. In consiglio comunale Ancisi ha anche sollevato alcuni dubbi sul fatto che il Comune autorizzi ottomila metri quadri, a fronte dei 4.500 sviluppati inizialmente. L'assessore ha ribattuto con la necessità, da parte di Bricoman, di chiedere la più ampia metratura possibile data la tipologia di merce ingombrante venduta. A fronte di ciò – ha rilevato l'assessore – il soggetto attuatore, come misura compensativa, pagherà oltre alla rotonda sulla Faentina di fronte al Mir
Confcommercio: «Pugnalati alle spalle dal Comune» «Il via libera alla realizzazione del Bricoman a Fornace Zarattini è un atto veramente grave e uno schiaffo all’intero tessuto imprenditoriale della città». Mauro Mambelli, di recente rieletto presidente provinciale di Confcommercio, reagisce così. E si dice «molto deluso da come questa giunta non tenga in considerazione i nostri appelli per salvare il centro storico dall’impoverimento commerciale e dalle chiusure delle attività tradizionali. Il Comune dovrebbe almeno preventivamente confrontarsi in un tavolo di lavoro specifico con le associazioni che tutelano e promuovono gli interessi dell’impresa. L’amministrazione non può fare finta di nulla e procedere al nulla osta per ulteriori centri di queste dimensioni». Poi le parole più dure: «Farlo significa pugnalare alla schiena le attività che tuttora faticosamente resistono sul territorio ed in particolare sul centro storico». Le richieste di Mambelli sono esplicite: «Agevolazioni sulla fiscalità locale, modifiche al sistema dei parcheggi e delle ztl, rinviare qualsiasi decisione nel merito di nuovi insediamenti commerciali».
(cantiere da circa un milione di euro) e l'area verde di filtro con la ferrovia anche i lavori straordinari di manutenzione del ponte ciclo-pedonale tra Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna. Di questo accordo territoriale, e non del progetto dell'insediamento commerciale in sé, si parlava formalmente nella seduta del consiglio del 15 ottobre. Accordo approvato con i voti della maggioranza. Alessandro Montanari
La Casadei & Ghinassi srl, agenzia marittima e casa di spedizioni di Ravenna è in attività dal 1978. Il core-business è curare gli interessi dei clienti in tutti gli aspetti operativi e documentali perimbarchi, sbarchi, sdoganamenti, assicurazioni, magazzinaggi, noleggio navi da e per tutti i porti italiani per ogni tipo di commodity, in particolare merciin containers fcl/lcl, prodotti siderurgici, project cargo e heavy lift. Come agenzia marittima sono offerti servizi ad oltre 300 navi/anno di qualsiasi stazza e tipologia dicarico. Si garantiscono le stesse mansioni in altri porti italiani grazie alla rete di corrispondenti e sub-agenti.
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6 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
TURISMO/1
Mirabilandia punta tutto su Halloween E quest’anno non festeggia il Natale Problemi per le nuove montagne russe Ducati Il parco divertimenti quest’anno chiuderà il 3 novembre per riaprire solo nel 2020 Intanto l’attrazione più attesa dell’area dedicata alle moto continua a non funzionare A Mirabilandia sono iniziate le aperture speciali per Halloween (tutti i weekend fino al clou dell’horror festival del 31, 1 e 2 novembre) con il parco della Standiana che si presenta ai visitatori a tema per il decimo anno consecutivo. Un modo per attirare nuovi visitatori (teenager, coppie e adulti, dati alla mano, in questo periodo raddoppiano rispetto all’estate) e destagionalizzare l'offerta turistica di tutto il territorio (Mirabilandia è una delle principali motivazioni di visita per i turisti che scelgono Ravenna), che in dieci anni ha cambiato anche le abitudini degli hotel. «Quando siamo partiti il nostro tour operator non riusciva a vendere le stanze perché le strutture erano chiuse – ricorda Sabrina Mangia, direttore marketing del Parco –. Poi con il tempo siamo riusciti a far cambiare il trend e oggi riempiamo tutti gli alberghi della zona anche nei weekend di ottobre». Impresa tentata anche con il periodo natalizio, ma al momento abbandonata: dopo due anni di sperimentazione e aperture straordinarie anche in dicembre, infatti, il parco quest'anno chiuderà il 3 novembre per riaprire solo la prossima primavera. «È stata una scelta dettata più che altro da questioni climatiche: le attrazioni da una determinata temperatura in giù non possono funzionare per motivi di sicurezza. Questo è un parco nato e studiato per essere prettamente estivo…». Bilancio della stagione 2019? «Diciamo che siamo abbastanza contenti – continua Mangia
Desmo Race, le montagne russe dedicate alla Ducati a Mirabilandia: è la novità 2019 ma non è funzionante
–, bene o male la stagione si è allineata con quella precedente». Non c'è stato quindi l'effetto Ducati, con l’apertura della nuova area tematica dedicata ai motori che ancora non pare aver spostato gli equilibri, nonostante i 25 milioni di euro investiti per realizzarla dai proprietari, gli spagnoli di Parques Reunidos. Il Ceo si aspettava «un grande salto di qualità» a fronte del «più grande investimento dall’apertura». A pesare probabilmente anche i problemi tecnici che hanno frenato la nuova attrazione dell’area Ducati, Desmo Race, innovative montagne russe in cui gli utenti possono frenare e accelerare, come in sella a una Ducati, appunto. Che però al momento non funziona. «È un prototipo, e come tutti i prototipi, così come
successo per I-speed e Divertical (le altre due attrazioni di Mirabilandia che inizialmente registrarono dei problemi, ndr) ha bisogno di tempo. A noi – sorride Mangia – piace avere dei primati, e questo aspetto ha dei pro e dei contro. Al momento siamo impegnati ancora in una sorta di rodaggio, con l’obiettivo di rendere funzionante l’attrazione a tutti gli effetti all'inizio della stagione 2020». Tra i progetti futuri, infine, il più chiacchierato è probabilmente quello dell'hotel che Mirabilandia realizzerà a ridosso del parco. «Sta prendendo forma – conclude Mangia, senza voler entrare nei dettagli – ed entro il 2024 verrà realizzato». Luca Manservisi
TURISMO/2 Due milioni di euro per 500 posti auto per gli hotel di Cervia Nei mesi scorsi Cervia Parcheggi (consorzio composto da 12 imprenditori turistici cervesi, che rappresentano l’80 percento del settore ricettivo dell’area territoriale adiacente al lungomare) ha vinto il bando comunale che assegna in diritto di superficie, per 90 anni, tre aree per la realizzazione di posti auto (oltre 500) pertinenziali agli edifici alberghieri dei propri consorziati. In questi giorni è in corso il completamento del procedimento con la sottoscrizione della convenzione, dopo di che potranno partire i lavori, che dovrebbero durare tre anni (un primo parcheggio potrebbe essere disponibile già dalla prossima stagione turistica). È uno dei primi casi in Romagna di parcheggi pertinenziali ad uso del recettivo turistico realizzati a seguito di un bando pubblico. Un progetto sul quale Cervia Parcheggi dice che investirà due milioni di euro, «sicuri che si tratti di un’operazione fondamentale per creare valore aggiunto alle realtà ricettive che aderiranno». «I parcheggi – termina la nota del consorzio – fanno parte di una crescita qualitativa finalizzata allo sviluppo della mobilità ecosostenibile e verranno dotati di servizi di bike ed ebike. Inoltre, pensiamo di produrre in loco l'energia da fonti rinnovabili per essere autosufficienti e trasferirla alle auto in sosta».
ECONOMIA / PORTO / 7 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
MISSIONE AL POLO SUD
Da sinistra: una vista della base italiana Mario Zucchelli in Antartide, la nave Laura Rossi ormeggiata alla Sapir, una sala comandi della rompighiaccio
Varata in Norvegia nel 1995
Da Ravenna all’Antartide: il viaggio della prima rompighiaccio italiana La nave Laura Bassi ha caricato al terminal Sapir mezzi e strumenti per raggiungere la base Zucchelli nel mare di Ross: 50 scienziati per studiare come cambia il clima È partita dal porto di Ravenna la prima missione antartica della Laura Bassi, la prima e unica rompighiaccio italiana. Poco prima di Natale la nave lascerà cinquanta scienziati e ricercatori alla base italiana Mario Zucchelli, 74 gradi di latitudine sud nella baia Terra Nova nel mare di Ross, per gli studi sui cambiamenti climatici e svolgerà attività oceanografica nelle acque dell’Antartide analizzando temperature, salinità e presenza di fattori inquinanti. La rotta verso l’estremo sud del globo prevede il passaggio dal canale di Suez per imbarcare una scorta armata a protezione dell’equipaggio – composto da una ventina di uomini italiani – contro i pirati che infestano il golfo di Aden e una tappa a Lyttelton in Nuova Zelanda per caricare i cinquanta ricercatori arrivati in aereo (diversi italiani, più di un terzo donne). Intitolata alla prima donna al mondo a cui venne assegnata una cattedra universitaria, a Bologna nel 1732, la nave ha usato la banchina San Vitale per imbarcare mezzi e strumentazioni. Al terminal della Sapir da circa un trentennio il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) ha un suo magazzino. Per questo anche questa volta, come già accaduto in passato per le missioni in cui era coinvolto il Cnr, la partenza è stata da Ravenna per ragioni logistiche. Il progetto Laura Bassi coinvolge anche l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste e l’Enea (agenzia per le nuove tecnologie). Un’altra nave dell’Ogs, la Explora, è nel Candia-
no in condizioni di disarmo caldo, terminologia nautica che indica una imbarcazione non operativa ma che può tornare ad esserlo. All’arrivo a dicembre alla baia Terra Nova le attività di scarico della Laura Bassi dovranno fare i conti con condizioni meteo anche particolarmente avverse: raffiche di vento fino a 200 km orari potrebbero allungare i tempi. Completate le operazioni, per i trenta giorni successivi la nave farà esclusivamente attività oceanografica per studiare le acque: «Al polo Sud si vede meglio che da altre parti lo stato di salute del nostro pianeta – ha spiegato Umberto Ponzo dell’Enea – gli studi andranno a osservare i movimenti di aria e acqua che si originano in quel punto del mondo e consentono il ricircolo di tutto il pianeta». La nave tornerà poi alla baia per caricare i campioni prelevati, una parte dell’equipaggio e lasciare l’Antartide a marzo, prima dell’inverno antartico. Alla base resteranno in 14 per lavori di ammodernamento: per il rientro saliranno a bordo di una rompighiaccio coreana. Particolarmente soddisfatto dell’acquisto della Laura Bassi è Franco Coren, direttore infrastrutture dell’Ogs: «I codici della navigazione per l’Antartide richiedevano che l’Italia si dotasse di una nave più efficiente. E questa lo è». Aquistata lo scorso maggio con uno stanziamento di 12 milioni di euro dal ministero della Ricerca, la nave è registrata a Trieste ed è in gestione alla società Argo di Napoli: «È previsto che faccia mis-
sione anche all’Artico, per ora non ci sono programmi». Soddisfatto anche l’avvocato Riccardo Sabadini, presidente di Sapir. Il porto ravennate – alle prese con i problemi di insabbiamento, i ritardi per i lavori di dragaggio e il commissariamento di Ap per la sospensione giudiziaria dei vertici – si prende una rivincita sotto i riflettori
di tutta la comunità scientifica mondiale: «Per noi è una grande soddisfazione la presenza del Cnr nella nostra area – ha commentato Sabadini –. È qualcosa che forse a pochi è nota e invece credo sia importante si sappia, a dimostrazione che questo porto non è solo commerciale ma anche con una vocazione più ampia». Andrea Alberizia
La nave rompighiaccio Laura Bassi è stata varata nel 1995 in Norvegia con il nome di Polar Queen. Poco dopo è diventata Ernest Shackleton quando l’ente di ricerca britannico la prese a noleggio. Sei mesi fa è stata acquistata dall’Italia con uno stanziamento del Miur da 12 milioni di euro. Consuma 700mila litri di carburante all’anno, ha un costo di gestione mensile che varia tra 400mila e 660mila euro a seconda se in standby o operativa, ogni anno la manutenzione dei due motori costa circa 300mila euro. La nave è lunga 80 metri e larga 17, è in grado di ospitare 70 persone (di cui 20 di equipaggio) e ha una stazza di circa 4mila tonnellate. A poppa ha cento mq di laboratori per analisi e un ospedale. È capace di attraversare strati di ghiaccio fino a 50 cm di spessore.
8 / ECONOMIA / PORTO RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
IL NUOVO DIRIGENTE
Autorità portuale, commissario part-time: «A inizio novembre il bando per i fondali» L’ingegnere Ferrecchi non lascerà l’incarico in Regione a Bologna e si dividerà fra le due sedi Oltre al Progettone l’altro obiettivo è svuotare una parte delle casse di colmata per la manutenzione ordinaria
È attesa tra fine ottobre e inizio novembre la pubblicazione del bando di gara per il maxi appalto da 250 milioni di euro per aumentare la profondità dei fondali del porto di Ravenna. Rispettando questa scadenza, l’aggiudicazione arriverebbe comunque nel 2020. È l’ultimo aggiornamento della tempistica per la grande opere di cui si parla da anni e a fornirla il 4 ottobre è stato l’ingegnere Paolo Ferrecchi, neo commissario ministeriale dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale. Ferrecchi, dirigente in Regione EmiliaRomagna, è stato chiamato a sostituire il presidente Daniele Rossi sospeso dall’incarico dal tribunale per effetto di una misura cautelare nell’ambito dell’indagine sul parziale affondamento del relitto del mercantile Berkan B. Ferrecchi per il suo incarico in Regione segue le vicende portuali da tredici anni e questo fa tirare un sospiro di sollievo a molti operatori: «Conosce lo scalo – ha detto il sindaco Michele de Pascale – e dopo la velocità del ministero per la nomina questo farà sì che si perda meno tempo possibile nella operatività». Ma non sarà un commissario a tempo pieno. Il dipendente della Regione infatti ha ottenuto il via libera dal presidente Stefano Bonaccini ma non lascerà il suo ruolo a Bologna. Il commissario è stato chiaro: «Dovrò concentrarmi sugli aspetti più urgenti per accompagnarle verso le rispettive soluzioni». Arrivare al bando è certamente un’urgenza. Ma non
DARSENA DI CITTÀ
VIA AI LAVORI PER LA PASSERELLA Sono in partenza i lavori di realizzazione della passeggiata lungo la banchina destra della Darsena di città. Il primo stralcio prevede la realizzazione di una passerella in legno e acciaio zincato sopraelevata di 80 centimetri, della lunghezza di 280 metri e larga 5,5 metri. Sono previsti spazi di sosta, sedute che si alternano a gradoni, rampe e scalinate. Sarà ornata da fioriere e alberature e dotata di pubblica illuminazione e portabiciclette. Il cantiere partirà da via Zara verso la testata e sarà organizzato per tratti di 50 metri ciascuno, per un totale di 155 giorni. L’impegno economico è di 700mila euro, risorse inserite nel Bilancio 2018 del Comune in attesa dello sblocco dei fondi statali del bando periferie. Quando sarà realizzata per intero, sarà lunga 1.140 metri e ospiterà leggii con testi da diversi autori con emozioni e riflessioni su Ravenna.
l’unica. Un’altra che corre in parallelo è la manutenzione dei fondali per evitare ordinanze della capitaneria che riducano il pescaggio per i fisiologici insabbiamenti. Negli ultimi tempi si è potuto solo fare del livellamento – in buona sostanza spostando sedimenti dai punti più concentrati ad altri – ma l’ambizione è quella di riuscire a fare una vera e propria rimozione. La condizione necessaria per farlo è lo svuotamento delle casse di colmata dove collocare i fanghi perché si asciu-
ghino prima della destinazione finale. Ed è qui che al momento la macchina va in stallo. Perché le casse oggi disponibili sono piene di materiale ormai dimenticato da precedenti dragaggi (e finito anche al centro di indagini). Ma se alcuni progetti urbanistici presentati da privati – quello di Sapir e quello di Eni per citare i principali – dovessero partire allora si potrebbero utilizzare 3-400mila mc di materiale liberando spazio per nuovi fanghi.
Il commissario ha nominato l’ingegner Cristina Bianchi come segretaria generale fino al ripristino del segretario Paolo Ferrandino. Bianchi, esperta di comprovata esperienza e qualificazione professionale nel settore disciplinato dalla legge 84/1994 nonché in materia tecnico-amministrativa, è già membro del comitato di gestione del porto in rappresentanza della Regione Emilia Romagna: sarà quotidianamente negli uffici di via Antico Squero. (and.a.)
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ECONOMIA / PORTO / 9 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
CROCIERE
Trattative per le grandi navi, in ballo 190mila sbarchi annui A fine 2020 scade la concessione per la società che gestisce il terminal: in caso di proroga ci sarebbe l’impegno per una nuova stazione marittima
Un paio di compagnie di navigazione stanno valutando la possibilità di inserire il terminal passeggeri di Ravenna come porto di partenza e arrivo per le crociere delle grandi navi (2.600 persone a bordo). Le trattative sono in corso con la società privata che gestisce lo scalo di Porto Corsini e riguardano il biennio 2020-2021. Nel migliore degli scenari possibili – che al momento esiste solo come ipotesi sulla carta – per Ravenna significherebbe circa 190mila passeggeri all’anno (nel biennio 2018-19, segnato dai problemi di insabbiamento, gli sbarchi totali sono stati poco più di 30mila, nel 2011 il record 156mila). E si tratterebbe di passeggeri particolarmente pregiati dal punto di vista della ricaduta economica sul territorio: partire e arrivare a Ravenna vorrebbe dire che qualcuno potrebbe scegliere di pernottare in città prima o dopo. E non solo una passeggiata di poche ore. L’esistenza della trattattiva è emersa in occasione dell’incontro del 4 ottobre tra il commissario di Ap, Paolo Ferrecchi, e la comunità portuale ravennate. Alcuni operatori hanno manifestato le proprie esigenze con la speranza che finiscano nell’agenda del nuovo dirigente. La rappresentante di Ravenna Terminal Passeggeri (Rtp, controllata dalla turca Global Ports e che ha la gestione degli attracchi fino al 31 dicembre 2020) ha messo sul tavolo la disponibilità dell’azienda per realizzare una nuova stazione marittima più efficiente che vada a sostituire l’attuale tensostruttura sulle banchine dell’avamporto. Un intervento che però verrebbe realizzato solo in caso di accordo con le compagnie e contestuale rinnovo della concessione rilasciata da Ap, messaggio recapitato a Ferrecchi senza tanti giri di parole. Il rinnovato interesse delle compagnie verso Ravenna è da leggere come il risultato di un combinato disposto fra due fattori. Da un lato le enormi aspettative per il progetto di
In basso all’inizio del molo, l’attuale tensostruttura che ospita la stazione marittima del terminal crociere di Porto Corsini, in questa sede dal 2011 (prima gli sbarchi erano alla penisola trattaroli)
dragaggio che dovrebbe eliminare i rischi a breve termine di insabbiamento dei fondali e dall’altro le ormai note sofferenze di Venezia per i grattacieli galleggianti, sempre meno ben voluti sotto San Marco. E così in questa fase un paio di compagnie stanno sondando il terreno con Ravenna e Trieste, gli scali attrezzati più vicini a Venezia, per tenersi aperte tutte le porte. È bene sottolineare che lo scenario da 190mila passeggeri all’anno è quello in cui tutte le toccate ipotizzate vengano effettivamente svolte, quindi uno scenario particolarmente ottimistico. (and.a.)
TRASPORTO PUBBLICO
IL TRAGHETTO MARINA-PORTO CORSINI ORA SI PAGA ANCHE DAL TELEFONINO Investimento di Start da 160mila euro Ogni anno salgono 1,8 milioni di utenti Il traghetto che collega Marina di Ravenna a Porto Corsini entra pienamente nel terzo millennio grazie a nuovi sistemi di pagamento. Per far capire di cosa stiamo parlando a chi magari non è mai salito sul mezzo di Start Romagna, basti pensare che fino ad oggi ciclisti e pedoni potevano acquistare il biglietto soltanto in contanti e, oltretutto, c’era un taglio massimo da inserire nelle macchinette emettitrici posizionate a terra. Start ha modernizzato, autofinanziandosi, il sistema di bigliettazione. Ora si potrà utilizzare carta di credito e bancomat oltre alle app con le quali già ora si può pagare la sosta nei parcheggi e il titolo di viaggio a bordo del bus (oggi MyCicero ma in futuro potrebbero aggiungersene altre). Molta soddisfazione da parte del Comune e dell’azienda. Sul traghetto oggi salgono, secondo i dati Start, 1,8 milioni di utenti all’anno. Il 70 percento è rappresentato da automobilisti, il 27 percento da pedoni e ciclisti. Il resto è dato da altre tipologie di utenti, come i motociclisti. Il nuovo sistema permetterà un conteggio immediato al comandante: la portata massima del traghetto è pari a 220 persone. I tempi di attesa medi stimati per una traversata sono di 7-8 minuti (anche se molto dipende dal passaggio o meno di navi nel momento in cui si aspetta il traghetto). Il tutto avviene a tariffe invariate (riportiamo le principali: 3 euro per le automobili, un euro per pedoni e ciclisti, due per i ciclomotori) e l’investimento nelle nuove tecnologie è costato all’azienda 160mila euro. Tra le novità concrete, oltre alla possibilità dei pagamenti elettronici, anche una piccola rivoluzione negli abbonamenti (che diventano contactless) e nella fattura stessa dei biglietti singoli che ora saranno più difficili da contraffare. (al.mo.)
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12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
LE ISTITUZIONI
«Sui diritti per l’infanzia lavoriamo da tempo: con la Consulta ascoltiamo i ragazzi su molti temi, dalla scuola al clima» Intervista all’assessora Ouidad Bakkali in occasione dei trent’anni della Convenzione Onu
Nel 2019 ricorre il trentennale della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia, ratificato dall’Italia nel 1991. Come viene recepita e applicata sul territorio dopo tanti anni, al di là dello striscione che ha campeggiato sulla facciata del municipio per qualche giorno in occasione della giornata delle bambine e delle ragazze? A che punto siamo? Anche se c’è da aspettarsi che la convenzione sia conosciuta dagli operatori del settore, non è scontato che sia invece nota ai bambini stessi o ai loro genitori. Di questo e altro abbiamo parlato con l’assessore all’infanzia del Comune di Ravenna Ouidad Bakkali. Esistono programmi e attività che favoriscono la divulgazione della Convenzione? «Su questi temi il Comune di Ravenna lavora in collaborazione con Unicef. Verranno distribuite nelle scuole primarie le copie della convenzione (esiste una versione della convenzione Onu per i diritti dell’infanzia redatta con un linguaggio semplice appositamente per i bambini, ndr); inoltre ogni 20 novembre si riunisce in Comune la Consulta dei ragazzi, che è l’organismo creato dall’Amministrazione Comunale proprio per ascoltare i più giovani, sapere cosa pensano della città e del mondo. Ci confrontiamo con loro su molti temi, dall’edilizia scolastica alle questioni climatiche e ambientali. Infine, il Comune di Ravenna organizza la Giornata del Diritto al Gioco, questione di primaria importanza quando parliamo dei diritti dei bambini (vedi pagina 16). Una legge del 2015 sancisce che gli asili nido non sono un servizio per i genitori, bensì una parte integrante del percorso formativo, quindi un diritto dei bambini. A che punto siamo su questo fronte? «In realtà la legge 107 non è ancora in norma, ma di certo è un passaggio importante che cambia l’humus cultura-
le. Ravenna è da sempre particolarmente attenta al tasso di copertura dei servizi per la prima infanzia. Attualmente siamo al 40 percento di copertura della domanda potenziale, quindi abbiamo superato la quota del 33 percento raccomandata dalla conferenza internazionale di Lisbona (l’”obiettivo Lisbona” è la dotazione di asili nido per almeno il 33 percento della popolazione 0-6 anni, ndr). Inoltre, a partire da quest’anno, sono state quasi dimezzate le rette per le fasce di reddito medie e basse, senza diminuire la qualità del servizio. Abbiamo svolto vari incontri sul tema della flessibilità lavorativa in relazione agli orari dei nidi, ma le richieste di estensione dell’orario erano veramente esigue». L’art. 17 della Convenzione riguarda il diritto di accesso all’informazione dei bambini e degli adolescenti, ma anche la loro protezione da contenuti violenti o pericolosi. Le scuole del nostro territorio sono preparate ad affrontare questi temi? «Abbiamo rilevato una sempre maggiore precocità nell’accesso a Internet. Formare una cittadinanza digitale consapevole è una priorità per l’amministrazione: per questo monitoriamo costantemente il rapporto tra adolescenti e social network, ad esempio, o sul livello di competenza nella distinzione tra fake news e informazioni veritiere. Devo dire che gli insegnanti e le insegnanti sono particolarmente attenti al tema: ci viene da loro, ad esempio, la richiesta di maggiori informazioni sul quadro normativo dell’utilizzo della rete. Stiamo preparando un progetto pilota, in collaborazione con l’Università di Bologna, per la stesura di un regolamento sull’utilizzo della rete in ambito scolastico tra cui l’accesso al wi-fi, gestione dei big data della scuola ecc». Una parte importante dei diritti dell’infanzia attiene alla libertà religiosa e culturale. Non c’è dubbio
Lo striscione che ricorda l’anniversario della Convenzione Onu affisso al balcone del municipio di Ravenna
che si tratti di un tema estremamente delicato nella nostra attualità. Ci sono, o ci sono state, in tal senso, situazioni critiche sul nostro territorio? «Casi eclatanti non ne abbiamo avuti, ma il clima negativo si è diffuso anche da noi. È precisa intenzione di questo Comune non indietreggiare di un passo sul tema dei diritti, per questo continuiamo a favorire le relazioni con le famiglie e la mediazione culturale, laddove necessario. Una parte importante dell’integrazione passa anche dal linguaggio: ecco perché, ad esempio, non parliamo mai di bambini “stranieri”, ma di bambini con background migratorio. Le parole possono stigmatizzare e influenzare la lettura della realtà». Si sono registrati, negli ultimi mesi, sempre più casi di amministrazioni comunali che non permettono l’accesso alle mense scolastiche a chi non è in regola con i pagamenti. Esistono casi simili sul nostro territorio? «Il nostro Comune modula le rette per la mensa in base al reddito delle famiglie. Se qualcuno non paga, interveniamo con i mezzi previsti per il recupero dei crediti, ma senza mai coinvolgere i minori». Erika Minnetti
INCONTRI
COLAZIONE CON L’ASTROFISICA DALL’OLIO, NEL RICORDO DI HACK Il programma che celebra la Giornata dei diritti dei bambini dell’11 ottobre prosegue anche nei giorni successivi prevedendo per domenica 20 ottobre alle 10.30 alla Casa delle Donne in via Maggiore 120, a Ravenna, l’appuntamento rientrante nell’ambito della rassegna “Le Pioniere”. In programma “1,2,3 …... Stelle! L'avventura scientifica di Margherita Hack” con colazione, lettura ad alta voce e collegamento skype dalla Svezia con l'astrofisica Daria Dall'Olio.
PRIMO PIANO / 13 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL VOLONTARIATO
L’INIZIATIVA
Unicef: «Vogliamo sempre più occuparci delle criticità locali»
Alla scoperta dei luoghi “giocabili” della città
La presidente del comitato ravennate: «Sta aumentando la poverà educativa»
Domenica 20 ottobre il Ludo orienteering tra parchi e piazze e tre momenti formativi ispirati ai diritti dell’infanzia
Incontriamo Mirella Borghi, a lungo responsabile dell’Ufficio Progetti e Qualificazione Pedagogica del Comune di Ravenna e oggi Presidente di Unicef Ravenna, in un momento decisamente critico per la vita di tanti minori, che vedono il loro futuro, e la loro stessa vita, minacciati da conflitti, povertà, disastri ambientali. Mentre parliamo, tuttavia, si affaccia un ragazzo. Circa 25 anni, studente universitario, si è appena trasferito a Ravenna e ci terrebbe a rendersi utile collaborando con l’Unicef. Mentre gli vengono illustrati i progetti cui potrebbe dare un contributo, non possiamo non considerare come, in mezzo a tanta sofferenza, ci siano anche tante persone di buona volontà, disposte a uscire dalla loro quotidianità per rendere questo mondo un posto migliore. Partiamo da qui, dottoressa Borghi: su quanti volontari attualmente fate affidamento sul nostro territorio? «Il gruppo di chi collabora stabilmente con noi è composto da circa 15 volontari/e. Ma abbiamo una rete più estesa di persone, circa 100, che ci aiutano su determinati progetti, ad esempio realizzando le Pigotte (caratteristiche bambole di stoffa che Unicef distribuisce per sostenere la costruzione di pozzi, l’acquisto di vaccini e alimenti terapeutici)». Oltre a sostenere progetti internazionali, in che modo Unicef è presente sul territorio? «Unicef, come fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, nasce come istituzione vocata a far fronte a emergenze internazionali, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Ma sempre più stiamo spostando lo sguardo anche sulla situazione nazionale e locale. Stiamo progettando un sistema di monitoraggio delle criticità sul territorio. Sempre più, infatti, la povertà assoluta coinvolge anche bambini che vivono nelle nostre città. Vorrei, inoltre, porre l’attenzione sulla cosiddetta “povertà educativa”, assai più diffusa: parliamo di minori i cui bisogni essenziali sono soddisfatti, ma che non hanno accesso a libri, sport, teatri, musei. Ciò pregiudica notevolmente il loro futuro». Quest’anno ricorre il trentennale della Carta ONU per i diritto dell’infanzia. Come intendete celebrarlo? «In collaborazione con il Comune, la Carta, nella sua versione semplificata e adattata per i più piccoli, viene distribuita nelle scuole primarie. Inoltre organizziamo costantemente incontri nelle scuole per discutere direttamente con i ragazzi e le ragazze. In occasione della Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, l’11 ottobre scorso, abbiamo voluto parlare con loro di questioni particolarmente dolorose, come i matrimoni precoci o le mutilazioni genitali femminili. Sono incontri rivolti a ragazzi e ragazze e tra i 10 e i 14 anni, e naturalmente stiamo molto attenti a non turbarli eccessivamente, ma la loro risposta è straordinaria: sono molto interessate a ciò che accade alle loro coetanee in alcune parti del mondo. Inoltre facciamo parte del tavolo degli organizzatori della Festa del Diritto al gioco (vedi articolo, ndr.)». Il clima di diffidenza verso gli stranieri ha influito sul modo in cui i ragazzi affrontano queste tematiche? «Quando parliamo della Carta dei Diritti dell’Infanzia ci è capitato di sentirci domandare: “Ma perché loro (intendendo i bambini stranieri) hanno tutti i diritti e noi invece no?”. E’ evidente che il modo in cui si percepisce il mondo è mediato in parte dalle famiglie, ma la naturale curiosità e le minori sovrastrutture dei bambini ci permettono di affrontare temi spinosi come le disuguaglianze e l’universalità dei diritti». Erika Minnetti
Un’iniziativa per i più piccoli ai giardini Speyer
Nella Convenzione dei diritti dell’infanzia/adolescenza di cui ricorre il trentennale è affermato all’articolo 31 il diritto al gioco che nel ravennate viene declinato in particolare nel Progetto della “Festa del diritto al gioco di Ravenna e forese” che si svolge nel terzo week end di ottobre. In particolare domenica20 ottobre alle 14.30 e fino alle 18.30 si svolgerà l’iniziativa “Ludo Orienteering” per le famiglie alla scoperta di luoghi “giocabili” della città in collaborazione con diverse realtà del territorio che si occupano di diritti per l’infanzia. Nei vari luoghi della città ci saranno attività di gioco proposte da operatori e volontari e si potranno raccogliere i gettoni per il baratto di prodotti per bambini che si terrà a Cittattiva a partire dalle 17 dove ci sarà anche una merenda con prodotti equosolidali. Tra i luoghi inseriti nella mappa che viene fornita ai partecipanti ci sono il Darsena Pop up, piazza San Francesco, piazzetta Unità d’Italia, piazza Marsala, il teatro Rasi (vedi p. 15) ma anche due angoli forse meno noti del centro storico come il Giardino Bucci e il Parco Giovanni Amadesi, oltre ovviamente ai Giardini Speyer, dove ha sede Cittattiva. Per informazioni www.dirittoalgioco.it. Inoltre, sempre nel week end sono previsti tre momenti formativi centrati sul gioco, l’apprendimento, l’educazione: il laboratorio attivo “Che fare quando fuori piove? Giocare alla grande divertendosi con poco” a cura dell’associazione Tra le nuvole, venerdì 18 ottobre dalle 20,15 alle 22,30 presso Sala Sol.Co (via Oriani n.8), il seminario "Scarpe blu: città a misura di bambino/a nei percorsi casa scuola e nello spazio urbano", a cura del Moving School 21 (19 ottobre dalle 9 alle 13 al Planetario) e il laboratorio "L’inclusione vien giocando – il gioco in scatola come strumento educativo: usare, ri-creare, modificare il gioco strutturato per promuovere inclusione sociale” con Luca Errani (Comunità Archè), JeanPierre Paschetta (Ass. R.E.S.P.I.R.O.) e Gabriele Mari (coop La Pieve) il 19 ottobre dalle 15 alle 18.30, sempre presso il Planetario.
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14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
ATTIVITÀ CULTURALI/1
LO SCRITTORE
«Le parole dei bambini sono luci nella notte per noi adulti» Alice Keller è autrice e tra le titolari dell’unica libreria per ragazzi di Ravenna «Bisogna lasciare che i più piccoli scelgano liberamente le proprie letture»
Le tre libraie di Momo (a sinistra Alice Keller) e la vetrina allestita con le illustrazioni di Manuela Mapelli, di cui parliamo anche nell’intervista qui sotto
Ha aperto in via Mazzini nel marzo del 2016 la libreria Momo, l’unica esclusivamente per bambini e ragazzi di Ravenna e – insieme alla Bubusettete di Cervia – dell’intera provincia. Ne abbiamo parlato con una delle tre titolari, Alice Keller, anche lei stessa autrice di libri per ragazzi. Come si riesce a portare avanti un'attività come la vostra in una città di provincia come Ravenna? Quali sono le difficoltà e quali le soddisfazioni maggiori? «Abitiamo in una provincia fortunata, in cui biblioteca e scuole lavorano molto per diffondere la lettura e i buoni libri. La sfida del nostro lavoro, che si innesta su un territorio culturalmente vivace, è quella di accendere maggiormente l'attenzione di bambini, ragazzi e famiglie verso libri apparentemente “difficili”, meno in vista dei titoli luccicanti che ammiccano dagli scaffali dei supermercati, che però sono miniere di visioni e parole. Dobbiamo lottare contro l'idea del libro come prodotto continuamente soggetto a sconti e campagne promozionali, contro la rapidità degli acquisti online e le offerte dei siti di e-commerce apparentemente fatte su misura per il cliente. Chi ci frequenta da quasi quattro anni e ci ha dato inizialmente fiducia, ora festeggia con noi la soddisfazione di quello che è sicuramente tra i lavori più belli del mondo: lasciarsi prendere per mano da un bambino per entrare tra le pagine di un libro». Quali sono i vostri clienti? Riuscite a fare una sorta di identikit? «I nostri clienti sono bambini e ragazzi da 0 a 14 anni e gli adulti che stanno loro vicino. Certo, capita più spesso di incontrare nonni e genitori, soprattutto nella fascia di età delle scuole elementari e medie e vorremmo per questo incontrare sempre più ragazzi. Abbiamo però tanti “gattonatori” che vengono felici a cavalcare i nostri cavallini e scegliere i primi libri e bambini dai 9 anni in su che frequentano i nostri gruppi di lettura, confrontandosi una volta al mese sul libro letto, accompagnati dalla libraia Sara». Qual è la difficoltà più grossa dell'avvicinare i bambini alla lettura? «Spesso gli adulti scelgono al posto loro, o si lasciano guidare da preconcetti che loro stessi hanno sui libri. Molti adulti non sono a loro volta lettori, e questo è l'ostacolo più grande. Cerchiamo di smentire con i nostri strumenti una divisione dei libri in base al genere (non ci sono libri per maschi o per femmine!), così come i libri per bambini non devono essere necessariamente colorati (ci sono meravigliose illustrazioni che giocano con toni scuri) o non devono avere per forza parole (i bambini sanno leggere le immagini, molto meglio di tanti adulti) e possono essere a fumetti (i fumetti sono libri, nonostante spesso ci sentiamo dire: “mio figlio non legge, legge solo fumetti”) e soprattutto non ci sono solo i classici, di cui ogni adulto conserva qualche reminiscenza scolastica, ma tanti bravi autori contemporanei, così come la poesia non è quella materia lontana che qualcuno ancora associa al
suo passato tra medie e liceo: ci sono poeti contemporanei per ragazzi capaci di accendere la passione per il verso anche nei più piccoli». E quali sono i gusti dei bambini ravennati? «Sono appassionati di libri senza parola, come i meravigliosi Libri delle stagioni di Rotraut Susanne Berner che il nostro pubblico ha accolto con successo. Amano storie di mare, i tanti libri di divulgazione meravigliosamente illustrati, sono voraci lettori di fumetti come Smile e Sorelle, ci stanno seguendo nella nostra passione per Ulf Stark, autore de Il bambino dei baci e altri piccoli romanzi da poco pubblicati per Iperborea». State cercando di rendere la libreria un punto di ritrovo, non solo un negozio, affrontando anche tematiche più complesse, come nel caso della vetrina ricoperta da manifesti in qualche modo politici (vedi foto). Come si concilia tutto questo con il target di riferimento, ossia i bambini e le famiglie? «Facciamo fatica a pensare la nostra libreria come un punto solamente commerciale. Per noi prima di tutto è una possibilità di veicolare pensieri, anche quando questo significa prendere posizioni nette, che possono creare dissenso o comunque non trovare l'accordo di tutti. D'altra parte crediamo che sempre di più, oggi, ci sia bisogno di fare delle scelte. Da noi si possono trovare alcuni libri e non altri, così come siamo lo specchio di alcuni pensieri e non altri. Sempre, però, veicolati attraverso l'arte e la letteratura e una speciale attenzione al mondo che vogliamo offrire ai futuri adulti. Siamo sempre grate e felici per tutte le famiglie che decidono di camminare un pezzo di strada con noi». Allo stesso modo ti chiedo, come autrice, come affronti certi temi che vuoi veicolare ai ragazzi? «Credo che la scrittura sia la possibilità più grande che abbiamo di metterci nei panni degli altri, portandoci dietro una parte di noi. Ogni volta che lavoro a un personaggio, questo mi chiede di immergermi in me stessa e al tempo stesso di immaginare come lui vede il mondo. Pensare di vedere il mondo dalla parte dei ragazzi è l'unica cosa che mi dà fiducia nel futuro, anche davanti agli scenari, e quindi alle trame, apparentemente più complesse, vicine a temi che lasciano noi adulti spesso senza parole, spaventati dall'idea di come raccontarli ai nostri figli. Spesso sono i miei stessi personaggi bambini a indicarmi un'apertura in una trama cupa. A chiedermi di osservare il mondo con rigore e malleabilità. Bambini e ragazzi soffrono enormemente per i nostri errori, ma le loro parole sono piccole luci nella notte, in grado di indicarci sentieri. Scrivere per ragazzi non significa cercare semplificazioni linguistiche o di trama: la scrittura è lealtà ai propri pensieri e spesso, mettersi dalla parte di un protagonista 12enne, offre coraggio in più per immergersi nelle proprie zone d'ombra, mettersi in discussione, trovare più domande che risposte». Luca Manservisi
«QUANDO I FIGLI ERANO DI TUTTA LA COMUNITÀ» Il mondo dell’infanzia nel passato raccontato da Eraldo Baldini Insieme al nuovissimo La palude dei fuochi erranti (recensione a p. 25), è tornato in libreria L’uomo nero e la bicicletta blu, un romanzo del ravennate Eraldo Baldini da tempo esaurito e fuori catalogo nonostante il grande successo quando uscì nel 2011. Con una vena ironica che fino ad allora non era emersa nella sua narrativa, Baldini narra l’infanzia di un bambino di poco più di dieci anni nella campagna ravennate nei primi anni Sessanta. Inutile dire che c’è più di qualcosa di autobiografico nel personaggio, per quanto trasfigurato nella narrazione. A Baldini abbiamo quindi chiesto di raccontarci cosa significava essere bambini in quell’epoca quando la tv era quasi assente e i telefonini e computer lungi dall’arrivare. «Passavamo tantissimo tempo fuori, almeno noi che vivevamo in campagna, insieme agli amici - ci racconta - un po’ come accade al mio protagonista. E questo era possibile perché i bambini erano bambini della comunità, c’era sempre in giro un adulto che ti riprendeva se facevi qualcosa di sbagliato e nessuno ne metteva in discussione l’autorità. Così come la maestra aveva sempre ragione quando ti metteva in punizione. Allo stesso tempo i genitori erano pronti a qualsiasi sacrificio pur di permetterci di studiare, di riuscire là dove loro non avevano avuto possibilità». Nel romanzo c’è anche un bambino che, secondo il protagonista, è un po’ ritardato. Ma esisteva il bullismo? Come erano considerati i bambini più fragili? «In realtà non c’era esclusione, lo “scemo” del gruppo veniva anzi protetto dalle minacce esterne, e preso in giro bonariamente. Non credo ci fossero fenomeni di bullismo così come li conosciamo oggi, di sicuro non ne ho avuto esperienza». Ma Baldini come noto non è solo un abile narratore, ma anche un antropologo che da anni studia gli usi e i costumi in particolare delle nostre società contadine. Per cui ne approfittiamo per chiedergli anche di cosa era l’infanzia qui fino ai primi del Novecento. «Non sono un esperto della materia, ma studiosi che hanno studiato a fondo il fenomeno, come Claudia Pancino, sostengono che l’altissima mortalità infantile faceva sì che anche l’investimento affettivo da parte degli adulti verso i più piccoli arrivasse quando i bambini erano già grandicelli». E una volta cresciuti, naturalmente. «Ai bambini veniva chiesto di lavorare appena possibile. Basti pensare al diffuso fenomeno dei “garzoni”: bambini anche di sette o otto anni potevano essere mandati a lavorare presso altre famiglie per le difficoltà della famiglia a mantenerli. Mentre per le ragazze c’era l’enorme lavoro domestico, basti pensare a cosa poteva significare fare il bucato». (fe. an.)
PRIMO PIANO / 15 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
ATTIVITÀ CULTURALI/2
Il teatro per tutti: al via le stagioni All’Almagià appuntamento con le nuove Arti della Marionetta Anteprima del programma al Rasi in una domenica di gioco Uno spettacolo per celebrare il gemellaggio con la città di Speyer L’Articolo 31 della Convenzione Onu per i diritti dei minori recita all’articolo 2: «Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciul lo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali». Insomma, la cultura è considerato un diritto che in questo territorio è garantito da moltissime attività tra cui certamente le biblioteche, i musei, soggetti privati e pubblici (di cui cerchiamo settimanalmente di dare notizia nella nostra pagina Junior tutte le settimane), ma anche il teatro, che qui ha una lunga tradizione di produzione (con molte compagnie) e proposta di stagioni un po’ in tutti i principali centri e non solo, moltissime sono infatti anche le occasioni per esempio per gli spettacoli di burattini all’aperto, soprattutto in estate. Ma in autunno sono i teatri ad aprire e se a Cervia (il 7 dicembre), Bagnacavallo (il 3 novembre), Faenza (il 16 dicembre), Cotignola (11 gennaio) e Russi (il 12 gennaio) bisognerà aspettare ancora qualche settimana prima di poter andare a teatro con mamma e papà, nel capoluogo nel terzo fine settimana di ottobre gli appuntamenti non mancano. In particolare la stagione della Drammatico Vegetale incrocia il “Ludo Orienteering” (vedi p. 13): al Rasi il 20 ottobre dalle 14 alle 17 ci saranno postazioni ludiche per giocare con “mastronocciola”, “gommascontro”, il serpente con le orecchie, adatte a bimbi dai 2 anni. Esperti promotori ludici con diversificate modalità coinvolgeranno i partecipanti in esperienze di carattere sensoriale, motorio, espressivo, creativo e manipolativo, soprattutto perché in tali luoghi si è liberi dalle auto tutto l'anno. Non tutti sanno che il Teatro Rasi ha un giardino al suo interno, che in occasione degli eventi in programma ne La stagione dei piccoli 2019/20 è un luogo giocabile della città, gratuito per tutte le famiglie. La stagione teatrale parte l’1 novembre. Sempre al Rasi, ma per festeggiare i trent’anni di gemellaggio di Ravenna con la città di Speyer, in Germania, sabato 19 ottobre andrà in scena una coproduzione del Teatro del Drago e della compagnia tedesca Kinder - und Jugendtheater alle 18 con ingresso a offerta libera: Il principe ranocchio. Il 20 ottobre invece prende il via la XXXI edizione de Le Arti della Marionetta con un grande classido del Teatro del Drago che cura la rassegna: Fagiolino asino d’oro (alle 17 all’Almagià). La rassegna proseguirà fino a febbraio mentre già oggi sono note le date del prossimo festival Arrivano dal Mare! a Ravenna, in programma dal 21 al 26 maggio 2020.
IL BLOG Le (tragicomiche) avventure di una mamma ravennate Pubblichiamo qui una prima puntata di un nuovo blog che partirà a breve e sarà curato da Erika Minnetti sul sito www.ravennaedintorni.it dedicato alla (a volte difficile, più spesso tragicomica) vita di una mamma di oggi tra Whatsapp di classe, feste comandate, routine quotidiane. Perché condividere le esperienze e magari riderci sopra può far bene a tutte. Qui per esempio si racconta di come può diventare un’impresa lo “shopping con il bebé”. «La scena si ripete pressoché identica ogni mese. Stufe di indossare sempre gli stessi jeans-con-maglione-stinto in abbinata, decidete di fare un giro per negozi. Siete sole col pupo? E che problema c’è? Basta munirsi di borsa col cambio che preveda quattro diversi scenari meteorologici, biberon di latte, biberon di camomilla, salviette, pannolini, biscotti biologici a basso contenuto di zuccheri, e potete uscire. Vi sentite già di buonumore. Siete donne moderne, consapevoli, lavoratrici, ma non rinunciate a qualche piccola, frivola gratificazione personale. Eh già. L’entusiasmo comincia a incrinarsi quando vedete il sorriso glaciale della commessa nel primo negozio in cui mettete piede, che vi sta guardando più o meno come Matteo Salvini guarderebbe il capitano della nave di una ONG. Ma voi la ignorate e continuate a curiosare tra gli scaffali come una qualsiasi, desiderabile, cliente. Poi, la tragedia. La vostra adorabile prole è riuscita a evadere dal passeggino e sta già buttando giù la prima pila di maglie amorevolmente impilate. A quel punto iniziate a mormorare scuse e ve ne andate, mortificate ma non ancora pronte alla resa. Profumeria! Cosa potrà mai accadere nel breve lasso di tempo che vi serve a pagare un vasetto di crema idratante ai licheni d’Islanda? Ma anche da qui uscite con mestizia, non dopo aver speso 175 euro per ripagare le costosissime bottiglie di profumo che il pargolo ha scambiato per birilli. E niente. Ormai siete consapevoli che la spinta decisiva all’e-commerce l’hanno dato le madri di figli under 5».
16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
DEMOGRAFIA
RISORSE
Cinque anni fa c’erano oltre duemila bambini in più
QUANTO PESANO I MINORI SUI BILANCI COMUNALI Le mense rappresentano la voce più consistente insieme ai nidi e agli altri servizi per la scuola
Oggi rappresentano il 12,7 percento della popolazione provinciale Alfonsine, Brisighella, Casola e Cervia i comuni che ne hanno meno GLI UNDER 14 IN PROVINCIA DI RAVENNA Età
Anno 2019
Anno 2014
Anno 2009
0-4 anni
14.391 (3,7%)
17.076 (4,4%)
17.371 (4,5%)
5-9 anni
17.002 (4,4%)
17.678 (4,5%)
16.100 (4,2%)
10-14 anni
17.731 (4,6%)
16.477 (4,2 %)
14.663 (3,8%)
TOTALE BAMBINI (0-14 ANNI)
49.124 (12,7%)
51.231 (13,1%)
48.134 (12,5%)
TOT. POPOLAZIONE
389.456
392.358
385.729
Tra parentesi la percentuale rispetto al totale della popolazione provinciale. I dati sono tratti dalle eleborazioni sui dati Istat di Tuttitalia.it
In provincia di Ravenna i bambini (considerando l'età pediatrica da 0 a 14 anni) rappresentano il 12,7 percento della popolazione, leggermente meno rispetto alla media regionale (13) e a quella nazionale (13,2). Al 1° gennaio, in valori assoluti, erano oltre 49mila (con i maschi che sono circa 2mila in più delle femmine) su una popolazione complessiva di 389mila persone, grossomodo la metà rispetto ai cittadini che hanno invece oltre 65 anni, a conferma di un trend che vede la popolazione invecchiarsi di anno in anno. I bambini fino a 4 anni compiuti sono invece solo il 3,7 percento della popolazione totale, 14.391 in
tutto, quasi 3mila in meno di quelli che erano solo cinque anni fa, nel 2014. Dando un'occhiata ai singoli comuni, il capoluogo Ravenna resta al di sotto della media provinciale con il 12,3 percento di bambini fino a 14 anni e solo il 3,5 percento se si considera quelli fino a 4 anni. A fare “peggio” sono Alfonsine, Brisighella, Casola Valsenio e Cervia, tutte sotto il 12 percento, con Brisighella che è anche il Comune con meno bambini 0-4 anni, il 3,1 percento. I comuni con più bambini sono invece Sant'Agata sul Santerno e Bagnara di Romagna, dove rappresentano oltre il 15 percento della popolazione. (lu.ma.)
CITTADINI Una petizione per ripristinare l’assegno di gravidanza È partita nei giorni scorsi a Ravenna e dintorni la campagna di sensibilizzazione sul tema dell’assegno di gravidanza. I manifesti sono a cura del comitato promotore Carlo Camerani. Finalità dell’iniziativa è di sostenere la petizione che è stata consegnata ai competenti uffici comunali il 16 luglio, in occasione del primo anniversario della scomparsa del primario ravennate Camerani, storico presidente del Centro di aiuto alla vita, sottoscritta da oltre mille firme. La petizione è stata supportata da una raccolta di firme online dell’associazione “Generazione Voglio Vivere”, superando le 3mila adesioni. È ancora possibile sostenere la petizione con la propria firma, scrivendo all’indirizzo comitato.promotore.carlo.camerani@gmail.com o alla pagina Facebook. L’assegno di gravidanza - destinato alle donne incinte con un reddito inferiore ai 9.200 euro lordi e concesso dopo il quarto mese di gravidanza - era stato istituito dal Comune di Ravenna durante la consiliatura 1997-2001. Di questo sostegno destinato a proteggere la “maternità povera”, hanno beneficiato, nel 2016, 59 donne su un totale di 1.062 nascite a Ravenna. L’assegno è stato unilateralmente sospeso nel maggio 2017, nonostante 21 richieste fossero pendenti. La campagna di sensibilizzazione è sostenuta da Movimento per la Vita di Ravenna, Centro di Aiuto alla Vita, Caritas Diocesana, Associazione Culturale San Michele Arcangelo, Parrocchia Ortodossa “Protezione della Madre di Dio” del Patriarcato di Mosca, Scienza e Vita, AGeSC, Centro studi “Caritas in Veritate” e Centro culturale “Il Seme”.
I miei primi passi crescono le adesioni Nel 2018 il Comune di Ravenna ha attivato il progetto “I tuoi primi passi nel mondo” grazie alla collaborazione con Ausl e Classense (con il progetto Nati per leggere) che comprendeva un kit di lettura e una speciale card che mette in rete una serie di attività che forniscono servizi e sconti alle famiglie con i neonati. Già attiva dal 2018, il progetto è andato implementandosi nel tempo. Per esempio è stata creata un’app per agevolare l'utilizzo e la geolocalizzazione delle attività che aderiscono. Infine, la terza novità è l’estensione della validità della card da un anno al compimento del terzo anno del bambino. Una novità resa possibile grazie soprattutto alla disponibilità dei commercianti la cui rete è andata ampliandosi. Dalle iniziali 30 adesioni di commercianti si è passati alle attuali 90, in molti settori merceologici, che riguardano non solo il bambino, ma anche l’intera famiglia. A questo proposito sono stati previsti due strumenti comunicativi ulteriori come la vetrofania per segnalare le realtà aderenti e una brochure aggiornata periodicamente con l’elenco di tutte le attività commerciali aderenti.
Prima il nido, poi la mensa a scuola, i libri, il trasporto, lo sport. Crescere un figlio è una spesa per le famiglie, non a caso oggi in Italia avere figli è tra le prime cause di povertà per i nuclei famigliari. E mentre da sempre i governi dibattono (anche adesso) su come e se intervenire, i Comuni, tutti i Comuni di qualsiasi colore, da tempo sono in prima fila alla voce spese per i minori. Eppure, una voce “famiglie con minori” nei bilanci comunali naturalmente non esiste, perché sono numerosi gli assessorati coinvolti: si va infatti dai contributi per lo sport ai finanziamenti delle rassegne culturali, dalle biblioteche per i più piccoli ai contributi per le famiglie numerose. Senza contare l’edilizia scolastica e gli interventi per esempio di viabilità intorno appunto alle scuole. Di certo si parla di cifre consistenti. Tra le voci più facilmente rintracciabili come “per i bambini” e più corpose e ricorrenti ci sono i fondi gestiti dall’assessorato all’Infanzia che riguardano il contributo alle rette dei nidi, rimodulato di recente per le fasce più basse proprio grazie a fondi comunali (e destinato a calare per altre 800 famiglie di fascia media solo nel comune di Ravenna grazie invece a fondi regionali vedi box in basso), le mense, per cui le famiglie pagano solo una parte del costo in base al loro reddito Isee, e i pre-post scuola. Per dare l’ordine di grandezza, il Comune di Ravenna spende oltre 7 milioni di euro all’anno per i nidi (2 milioni invece a Faenza) e nel bilancio 2019 di Palazzo Merlato per la ristorazione tra scuole statali, comunali e nidi la voce è di oltre 6 milioni di euro. Circa 240mila euro sono i fondi che andranno a sostegno delle famiglie per contribuire alle spese dei Cre estivi, altri 40mila vanno al sostegno alla pratica sportiva. E se queste sono voci che vanno direttamente alle famiglie, ci sono per esempio in bilancio nel Comune di Ravenna oltre tre milioni e 300mila euro che vanno a implementare il sostegno scolastico non completamente coperto da risorse statali. Per quanto riguarda l’Unione della Bassa Romagna, la spesa totale per gli asili nido è di 4,1 milioni, mentre la spesa totale per la refezione scolastica è di 3,3. L’Unione stima inoltre (dato non disponibile per Ravenna) in 700mila euro i fondi per servizi vari che includono anche iniziative ludiche ed eventi. 210mila vanno per i Cre estivi.
SERVIZI PER L’INFANZIA Dalla Regione fondi per abbattere le rette dei nidi: in provincia 1,6 milioni di euro per 2.500 famiglie La Regione Emilia-Romagna ha approvato a luglio una nuova misura sperimentale di sostegno economico alle famiglie per ridurre le rette degli asili nido (bambini 0-3 anni) per l’anno educativo 2019/2020. La misura è finalizzata esclusivamente all’abbattimento delle rette/tariffe di frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia a titolarità pubblica (gestione diretta o indiretta) o servizi a titolarità e gestione privata, esclusivamente se convenzionati con i Comuni o le Unioni dei Comuni. Ai singoli consigli comunali il compito di decidere le linee di indirizzo per l’impiego delle risorse (il criterio di distribuzione sarà sulla base del reddito Isee). In totale per la provincia di Ravenna lo stanziamento regionale è di 1,6 milioni di euro di cui beneficeranno circa 2.500 bambini. Nel dettaglio: 48mila euro per Cervia (80 bambini), 76mila per Russi (125), 340mila per la Romagna Faentina (529), 517mila per la Bassa Romagna (836), 620mila per Ravenna (990).
SOCIETÀ / 17 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
UNIVERSITÀ Tre decenni per tre fasi: da “ancella” a gestore del tecnopolo
Due scatti di Vincenzo Pioggia esposti al Palazzo dei Congressi dove la mostra resterà visitabile fino a fine anno (vedi box)
I primi trent’anni di Flaminia, pensando alle sfide del futuro Il sindaco: «La prossima è la Scuola di medicina». Il presidente Gualtieri: «Non sempre è stato facile, ma oggi sono contento perché abbiamo la qualità» «Gli anniversari sono utili perché sono un momento per i ringraziamenti, ma anche per prendere lo slancio per guardare al futuro e alle nuove sfide». Le parole del sindaco Michele De Pascale per i trent’anni della Fondazione Flaminia, la realtà che in questi anni ha di fatto reso possibile l’insediamente e poi il radicamente dell’ateneo in città (vedi box), mettono davvero tutti d’accordo. «Le due sfide più importanti - ha continuato il primo cittadino - ora sono la Scuola di Medicina e gli investimenti che vanno fatti per il blocco di Scienze ambientali in via Sant’Alberto. Da parte nostra peraltro contiamo di iniziare i lavori per il nuovo studentato in viale Farini appena avranno traslocato gli uffici comunali, trasloco che avverrà a breve». Sulla stessa lunghezza d’onda il prorettore vicario Mirko Degli Esposti che ha ribadito peraltro come la grande capacità dell’Alma Mater che ha ormai mille anni sia stata quella di sapersi innovare di continuo, così come anche l’eseperienza di Ravenna sta a dimostrare. Ed ecco allora che acquisiscono particolare peso e importanza le parole del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, socio in modo continuativo ed economicamente determinante della Flaminia fin dagli albori, che assicura: «Abbiamo le risorse per poter finanziare l’insediamento della facoltà di Medicina, in cui crediamo fermamente, senza peraltro penalizzare in alcun modo le altre risorse ai progetti di tipo sanitario. Credo che per Ravenna e per l’Ateneo rappresenti un’opportunità reciproca. Spero che a settembre 2020 possano partire i corsi». E le parole di plauso di Ernesto Giuseppe Alfieri si allargano alla progettualità di questi anni: «Credo sia stata un’ottima scelta il campus diffuso perché in questo modo gli studenti vivono il centro e rivitalizzano la città». Circa 3mila 500 gli studenti, di cui poco meno della metà fuori sede e qualche centinaia dall’estero, dieci master attivi, una decina di sedi messe a disposizioni dalla Provincia (come palazzo Corradini, dove si trovano il cuore del campus ravennate e la biblioteca), dal Comune, dalla Fondazione della Cassa. Sono i numeri che snocciola Giannantonio Mingozzi, già più volte vicensindaco e firmatario dell’atto costitutivo di Fondazione Flaminia nel 1989, numeri che gli permettono di mostrare un certo orgoglio nel ricordare come non tutto sia stato semplice all’inizio per aggiudicarsi i corsi di laurea in concorrenza con le altre realtà romagnole. «Abbiamo lavorato duro, superando molti ostacoli, ma è stato fatto un buon lavoro e la città ha sempre creduto in questo progetto e in questi
Da sinistra Giannantonio Mingozzi, Ernesto Giuseppe Alfieri, Michele de Pascale, Lanfranco Gualtieri, Mirko Degli Esposti
anni in consiglio comunale abbiamo potuto contare anche sull’appoggio dell’opposizione». Chi ci ha creduto e ci ha letteralmente speso una vita è, sopra tutti, Lanfranco Gualtieri, presidente della Flaminia che in sintonia con Mingozzi ricorda le difficoltà iniziali ma soprattutto rilancia i progetti per il futuro: «La scuola di Medicina, certo, ma anche il porto, le scienze ambientali, giuridisprudenza e tutta l’area dell’Archeologia e dei Beni culturali. Sono contento perché qui abbiamo la qualità che non si misura solo in termini di iscritti. Qui abbiamo corsi che hanno una stretta connessione con il territorio e le sue vocazioni. Oggi, a differenza che in passato, i professori che vengono qui non hanno più la testa a Bologna, ma sono felici di venire a insegnare a Ravenna. Spero che anche i laboratori del futuro centro ricerche di Marina possa contare sulla presenza stabile dei ricercatori universitari: oggi più che mai dobbiamo ragionare sui prossimi trent’anni e sulle prospettive. Io “scado” nel 2020 e a quel punto vi saluterò. Il mondo va veloce e servono menti veloci per capirlo e affrontarlo, e alla mia età...». In realtà quello che colpisce del discorso di Gualtieri, avviato verso gli 84 anni, è la tensione rivolta al futuro e a ciò che dovrà essere questo distaccamento universitario che non era scontato si potesse radicare dopo i ritardi iniziali rispetto a Forlì e Rimini e che oggi invece è considerato da tutti una ricchezza e un’opportunità. Una realtà per cui tutti, sindaco in primis, hanno ringraziato Gualtieri.
Nel percorso di Fondazione Flaminia si possono distinguere tre fasi. Il supporto al decentramento universitario caratterizza l’attività dell’ente di via Baccarini nella sua prima fase di vita, tra il 1989 e il 2001. In questo periodo Flaminia svolge il ruolo di intermediario tra le istituzioni locali e l’Ateneo per favorire il radicamento dell’Università, svolgendo spesso funzioni amministrative (quali assunzione di personale tecnico e ausiliario, reperimento e messa a disposizione di sedi e attrezzature) e di supporto alla didattica e ai docenti in sostituzione di uffici dell’Ateneo. In questo primo periodo, il ruolo di Flaminia è definito “ancillare”, di servizio rispetto alle esigenze tecniche e di funzionamento dell’università. Nella seconda fase, dal 2001 al 2012, l’attività di Flaminia si concentra sul supporto agli studenti per garantire le condizioni di vivibilità negli anni di studio (concentrandosi in particolare sul servizio abitativo); dall’altra vengono rivolte alle azioni di accompagnamento al lavoro per rendere gli studenti e i laureati maggiormente attrattivi nel mercato del lavoro con una serie di borse di studio e tirocini. Sono di questo periodo l’ampliamento dell’orario delle biblioteche universitarie, l’attivazione dell’University card, la gratuità dei biglietti della stagione di prosa, l’avvio del laboratorio teatrale per studenti universitari nell’ambito della Non-Scuola. È dell’ottobre 2013 l’apertura e gestione del Punto Ristoro, e del 2014 la realizzazione del progetto Cittadella Universitaria nel complesso Palazzo Corradini-Palazzo dei Congressi che vede coinvolta Flaminia insieme a Comune di Ravenna, Ergo e Campus di Ravenna. Dal 2000 Flaminia inizia l’attività di gestione della formazione professionale e post-laurea fino a essere individuata nel 2013 dall’Università di Bologna soggetto gestore esterno a cui è affidata la gestione amministrativa–contabile dei percorsi attivati a Ravenna. Attività che conduce svolgendo un importante lavoro di stimolo e di collegamento con le specificità del territorio.Col tempo Flaminia acquisisce una crescente consapevolezza dei fabbisogni degli studenti sul versante della mobilità e della cultura europeista, e dell’importanza della progettazione europea come nuova prospettiva di sviluppo. Nella terza fase, contraddistinta dal nuovo Statuto di Ateneo e dal passaggio da Polo scientifico-Didattico a Campus di Ravenna (2012), la tradizionale attività di Flaminia si arricchisce del supporto alla ricerca e al trasferimento tecnologico, e dal consolidamento delle attività di internazionalizzazione. I primi stimoli a giocare un ruolo in questo campo vengono da alcuni docenti interessati a promuovere sinergie con le imprese del territorio nell’ambito del nascente Tecnopolo. Oggi Fondazione Flaminia gioca anche il ruolo di “cerniera” tra mondo della ricerca e le imprese. È del novembre 2015 l’accreditamento del Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia – Cifla alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna. Nel 2017 Cifla viene riconosciuta dagli enti territoriali soggetto gestore del Tecnopolo di Ravenna.
IL CALENDARIO Mostre, pubblicazioni, cacce al tesoro: il programma degli eventi fino a fine anno Mostre fotografiche, caccia al tesoro, pubblicazioni e video interviste, momenti di ricordo e di riflessione pubblica sul passato, sul presente e futuro: sono tante le occasioni in programma per conoscere chi è Flaminia e come è cambiato nel tempo, dal 1989 a oggi, il suo ruolo. Si parte con l’inaugurazione della mostra fotografica di Vincenzo Pioggia “Scatti di vita universitaria”, raccolta di immagini per mostrare cosa succede nelle sedi, negli appartamenti, nelle aule ravennati (il fotografo stesso è laureato al campus ravennate). La mostra, già aperta, resterà allestita a palazzo dei Congressi fino a fine anno. Giovedì 17 ottobre, cittadini e studenti sono invitati a partecipare alla caccia al tesoro “Flaminia Trenta e lode” alle 17 da palazzo Corradini. Il 29 novembre a palazzo dei Congressi ecco la presentazione del bilancio sociale dell’ente di sostegno a cura di Antares. Inoltre è stato realizzato il volume Fondazione Flaminia, 30 anni per l’Università (in foto la copertina). È dedicata agli studenti che hanno vissuto negli appartamenti gestiti da Fondazione Flaminia, la mostra “Gli inquilini di Flaminia” a partire da novembre al Punto Ristoro di Palazzo dei Congressi. Chiuderà le iniziative dedicate al Trentennale di Flaminia la festa degli studenti del Campus “Prom - Ballo di fine anno” in programma il 12 dicembre a palazzo dei Congressi.
18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
INDICE CRIMINALITÀ
Boom di furti in casa nel 2018, Ravenna al secondo posto in Italia La classifica del quotidiano Il Sole 24 Ore mette la provincia dietro solo a Asti con un aumento del 21,3 percento di denunce presentante rispetto all’anno prima
Diminuiscono le denunce di reati a Ravenna nel 2018 rispetto al 2017 (da 4.689 a 4.417 ogni 100mila abitanti) ma la provincia resta al quindicesimo posto della classifica nazionale per l’indice di criminalità elaborato dal Sole 24 Ore (ottenuto dal rapporto dei delitti, suddivisi in 18 categorie, denunciati rispetto alla popolazione Istat all’1 gennaio). Da segnalare il secondo posto in Italia per i furti in abitazione (634 denunce ogni 100mila abitanti) e il decimo per i furti in esercizi commerciali (213,6 ogni 100mila): quest’ultimo dato è in calo del 9,5 percento rispetto all’anno prima mentre quello dei colpi nelle case ha visto un balzo in alto con una variazione del 21,3 percento. In calo in maniera significativa invece i furti di auto e le rapine. Un dato in particolare cresce a Ravenna come in gran parte d’Italia ed è anche una chiave di lettura di come cambiano i tempi: in grande aumento le truffe e frodi informatiche: in provincia nel 2018 sono state 296 ogni 100mila abitanti mentre l’anno prima solo 0,3. Per altri reati i confronti si mostrano poco significativi dato l’esiguo numero di episodi e dove quindi anche solo poche denunce in più o in meno fanno registrare variazioni percentuali a due cifre. Esempio: per usura nessuna denuncia quest’anno mentre 41 ogni 100mila abitanti nel 2017. La classifica regionale vede il poco lusinghiero prima-
to di Rimini (seconda a livello nazionale dietro a Milano e prima di Firenze), poi Bologna (quarta in Italia) e a seguire nell’ordine Parma (12), Ravenna (15), Modena (16), Ferrara (18), Forlì-Cesena (26), Reggio Emilia (32), Piacenza (47). L’indice della criminalità è la quinta puntata delle tappe tematiche di avvicinamento al rapporto finale della qualità della vita che verrà reso noto a dicembre per la trentesima edizione (finora sono stati elaborati gli indici di clima, salute, tempo libero, sportività)
AMBIENTE
Valle della Canna, situazione in miglioramento M5s: «Wwf stima 4mila uccelli morti, metà dell’avifauna» L’immissione di acqua ha contrastato gli effetti del botulismo tra i volatili Le forze di opposizione in Regione chiedono provvedimenti per le figure responsabili dell’area
È in via di miglioramento la situazione ambientale nella valle Mandriole, l’area naturale nota anche come valle della Canna dove più di duemila volatili sono morti per botulismo. Il picco dei decessi è arrivato all’inizio di ottobre: volontari e autorità hanno recuperato le carcasse nella zona valliva a nord di Ravenna e il Comune ha cominciato a immettere nuova acqua per rialzare i livelli. Lo sviluppo della tossina C del botulino sarebbe dovuto a una scarsa ossigenazione dell’acqua che negli ultimi mesi è scesa sempre più. L’area presenta un
difficile equilibrio e richiede l’immissione di acqua per il mantenimento dell’habitat. Cosa sia accaduto nel dettaglio e di chi siano le responsabilità non è ancora chiaro – a questo proverà a rispondere l’indagine della procura – ma di certo qualcosa non è andato come doveva nella gestione della zona. Comune e Parco del Delta sono gli enti coinvolti nella custodia e nella gestione di quegli spazi. Da più parti politiche si chiedono provvedimenti concreti per le figure apicali a cui spettava scongiurare questa strage.
Il Movimento 5 Stelle in regione ha presentato una interrogazione: «La moria di tutti gli uccelli ha assunto il carattere di una vera e propria strage, stimata dal Wwf nei termini di 4.000 esemplari morti». Tanto che, secondo il consigliere, si ritiene che circa la metà dell'avifauna nella valle sia stata uccisa in pochi giorni. Il tema è stato toccato anche nell’assemblea regionale e la Lega attacca: «L’assessora Gazzolo nnon ci ha fornito alcun chiarimento sulle responsabilità di questo disastro ambientale».
FAENZA Sos Donna presenta il libro sull’omicidio Ballestri L’omicidio di Giulia Ballestri il 16 settembre del 2016, per il quale il marito Matteo Cagnoni è stato condannato all’ergastolo già in secondo grado, è il tema del libro “Delitto d’onore a Ravenna” (Pendragon) di Laura Gambi e Laura Orlandini: le autrici presentaranno il loro lavoro a Faenza il 19 ottobre alle 18 al Novecento Caffè in corso Mazzini. L’iniziativa è organizzata da Sos Donna, il centro antiviolenza faentino che vuole ripercorrere e condividere con la cittadinanza la vicenda di questo femminicidio che ha sconvolto l’intera provincia di Ravenna. Il libro di Orlandini e Gambi, una storica e un’autrice teatrale, va a indagare in particolare nella famiglia Cagnoni per ricostruire il contesto familiare in cui vivevano i coniugi con tre figli. Secondo l’accusa l’omicidio è maturato quando lei voleva il divorzio.
COTIGNOLA Al Binario uno spettacolo contro la violenza alle donne L'associazione corale “Ettore e Antonio Ricci” di Massalombarda presenta lo spettacolo “Donna… come l’acqua di mare. La voce della musica contro la violenza sulle donne”: lo spettacolo, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione Demetra che aiuta le donne vittime di violenza, si terrà il 20 ottobre alle 21 al teatro Binario di Cotignola (ingresso offerta libera). Si tratta di uno spettacolo di canto, ballo e parole contro il femminicidio. La volontà degli autori è quella di riuscire a sviluppare un’idea diversa della relazione fra i generi grazie ai testi delle canzoni e a momenti di recitazione.
BAGNACAVALLO La coop Zerocento racconta i migranti che assiste Dopo due libri di intrattenimento, il nuovo progetto editoriale della cooperativa sociale faentina Zerocento è un testo di documentazione e approfondimento sui temi delle nuove migrazioni: “Vite di Mezzo, testimonianze e riflessioni sulla tratta dei migranti” (Carta Bianca Editore) sarà presentato il 18 ottobre alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo. Saranno presenti gli autori: Melania Dello Iacono, Nicolò Ratti e Silvana Quadalti, soci Zerocento coordinatori e operatori nelle comunità per richiedenti asilo, Arianna Marchi, presidente della coop, Pietro De Carli, esperto di cooperazione allo sviluppo e di flussi migratori e Luciano Dal Prato, economista e esperto di finanza di progetto. Il libro è suddiviso in due sezioni, una dedicata alle testimonianze degli ospiti delle strutture di accoglienza in cui Zerocento opera e una di approfondimento sugli aspetti di natura economica e sociale che si celano dietro i flussi migratori. Prefazione del professor Enzo Ciconte e postfazione del giornalista Andrea Nicastro.
SOCIETÀ / 19 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
GIOVANI DOCUMENTARI
Due giorni per gli under 30 all’Almagià tra laboratori e confronti con la Regione Emilia-Romagna Venerdì alla Darsena Pop-Up anche il presidente Bonaccini
18 e il 19 ottobre le Artificerie Almagià e Darsena PopUp ospiteranno gli YoungER Community Days, festival dedicato agli uder 30 dell’Emilia-Romagna, organizzato dall’assessorato alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione. L’avvio del festival, venerdì 18 ottobre alle 10.30 alle Artificerie Almagià, prevede un incontro seminariale sullo scambio di buone pratiche legate alla progettazione di azioni e interventi specifici rivolti ai giovani. I lavori partiranno con i saluti istituzionali e proseguiranno durante tutto l'arco della mattinata con l'intervento dei rappresentanti dei Comuni e dei ragazzi, che racconteranno le esperienze realizzate in tutto il territorio regionale. Nel pomeriggio, dalle 14 a Darsena PopUp si svolgeranno attività di carattere aggregativo e sportivo con tornei di beach volley e tennis, dimostrazioni di skate e parkour, basket e un contest di rap. Dalle 18, sempre in Darsena Pop Up, si svolgerà un incontro con il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e con la partecipazione degli assessori alle Politiche giovanili di tutti i Comuni della provincia di Ravenna. Nell’occasione le ragazze e i ragazzi di Radio Immaginaria racconteranno il viaggio che hanno svolto da Bologna a Stoccolma per indagare le origini della rivoluzione verde messa in moto da Greta Thunberg (nelle foto). Pren-
deranno la parola anche i cinque ragazzi che hanno attraversato l’Emilia-Romagna per incontrare i tanti giovani che qui svolgono esperienze di volontariato e attività di protagonismo giovanile legate alla youngERcard, la carta giovani della Regione che conta circa 60mila sottoscrizioni. L'incontro sarà coordinato da Radio Sonora, webradio dell’Unione della Bassa Romagna, e vedrà la partecipazione anche dei giovani di altre webradio. Alle 20.30 alle Artificerie Almagià si terrà la premiazione dei ragazzi che hanno partecipato al progetto Lavori in Comune 2019. Sono previste esibizioni delle band giovanili che hanno partecipato al progetto. La seconda giornata, sabato 19 ottobre, sarà invece caratterizzata da un incontro seminariale, a partire dalle 10.30 all’Almagià. Sono previsti alcuni interventi a cura di Fondazione Minotauro di Milano - del dottor Matteo Lancini e della dottoressa Loredana Cirillo - e dell’Agenzia Nazionale Giovani. Dalle 14 la sessione pomeridiana dei lavori, sempre alle Artificerie Almagià, proseguirà con cinque tavoli di confronto tematico condotti da referenti ed espertisu lavoro, sport e salute, sociale e volontariato, ambiente e cittadinanza e partecipazione, a cui seguirà una restituzione in plenaria di quanto emerso dai singoli tavoli e la fine dei lavori. Il programma on line su www.giovazoom.it.
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I Coloniali - La bellezza è arte La linea Aroma Rituals ti aspetta da Profumerie Sabbioni Esiste un mondo dove la bellezza è presente ovunque si guardi: l’Italia. A Venezia, città in cui l’arte vive e si riflette in tutte le sue forme, è nata la straordinaria arte dei Maestri Speziali a cui si ispirano i moderni elisir di bellezza firmati I Coloniali. Così come i Maestri Speziali Veneziani selezionavano e miscelavano sapientemente ingredienti provenienti dall’Oriente per farne rimedi portentosi per l’epoca, così I Coloniali dal 1994 propongono moderni elisir di bellezza selezionando erbe e spezie come ingredienti “star” di prodotti dalle texture ricercate e fragranze inconfondibili. Oggi i best-seller per il benessere del corpo e dei sensi de I Coloniali ritornano con il loro iconico design con la linea Aroma Rituals: alluminio, carta e cartone gli elementi dominanti con un rimando alla naturalità, alla sensorialità e all’artigianalità, intesa come il saper fare con stile, ricercatezza e qualità tipico del Made in Italy, che contraddistinguono i prodotti de I Coloniali. Una gamma completa per la cura del corpo suddivisa in quattro rituali di bellezza: RITUALE RIGENERANTE, composto da bagnodoccia, latte corpo e crema massaggio profondo con l’intramontabile Mirra, preziosa resina dalle virtù rigeneranti ed indimenticabile fragranza avvolgente e sensuale. RITUALE NUTRIENTE, che grazie al Burro di Illipé e l’Olio di Crusca di riso dalle note proprietà emollienti, offrono una lussuosa saponetta solida e l’originale crema mani protettiva per una pelle soffice e vellutata. RITUALE IDRATANTE con il Bagno addolcente al Bambù, per una pausa rilassante che restituisce la naturale morbidezza della pelle. RITUALE RINVIGORENTE che, grazie a Yuzu, Rabarbaro, ed Hibiscus declinati nei vari prodotti (detergenza, all’acqua profumata per il corpo e il deodorante), infondono energia e vigore a corpo e sensi per una sensazione di pulito, freschezza e vitalità che accompagna tutta la giornata. Trovi tutta la linea I Coloniali Aroma Rituals nei nostri Punti Vendita e su www.sabbioni.it
Selfie di Ferrente al Jolly a ingresso gratuito Terza proiezione gratuita al Cinema Jolly di Ravenna della rassegna di documentari "Per non morire di televisione", organizzata da Ravenna Cinema in collaborazione con SoundScreen Film Festival. Lunedì 21 ottobre alle 21 sarà proiettato Selfie di Agostine Ferrente. Ancora una volta, come nei lavori firmati con Giovanni Piperno, Agostino Ferrente sceglie il punto di osservazione degli adolescenti, delle loro aspettative costrette a misurarsi con un’esistenza apparentemente segnata e immodificabile. Tutte le proiezioni e gli spettacoli sono a ingresso gratuito e in lingua originale con sottotitoli in italiano
Human Nature alla biblioteca Trisi per Mondovisioni Prosegue a Lugo, alla biblioteca Trisi, la rassegna di documentari “Mondovisioni” in collaborazione con la rivista Internazionale. Martedì 22 ottobre alle 21 sarà proiettato Human Nature di Adam Bolt (Usa, 2019, 107'). La più importante rivoluzione tecnologica del XXI secolo non è digitale ma biologica: una svolta epocale battezzata Crispr ha dato agli scienziati un controllo senza precedenti sugli elementi fondamentali della vita, aprendo le porte a nuove cure per le malattie, alla possibilità di rimodellare la biosfera e progettare i nostri figli. .
INCONTRI Al via una serie di appuntamenti sul potere Si comincia con Maggiani e Nicolini Al via il nuovo ciclo di “Incontri d’autunno 2019“ a cura dell’associazione Romagna Camaldoli e del Comune di Faenza. Il filo conduttore di questa edizione sarà il tema del potere. E a parlare di potere e libertà nella sala consiliare del Municipio manfredo, martedì 22 ottobre alle 20.45, saranno Maurizio Maggiani, scrittore, premio Strega 2005, e Giovanni Nicolini, già direttore della Caritas. Durante la serata Maurizio Casali e Mariolina Coppola leggeranno brani da I fratelli Karamazov di Dostoevskij.
INFOPROM
20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
TEMPO LIBERO
ARTE
LA RASSEGNA Tra teatro comico e manga, l’Ottobre Giapponese
A Lugo un weekend tra moda vintage e festa “in tavola”
ANCHE IL MOSAICO “MARINO” RITROVATO A POMPEI ALLA PRIMA MOSTRA DI CLASSIS
È partito l’Ottobre Giapponese, tra Ravenna e Faenza. La storica manifestazione propone il 18 ottobre (ore 21) al ridotto del teatro Masini di Faenza lo spettacolo di teatro comico del Giappone con il maestro San’yutei Ryuraku. Il giorno dopo passeggiata d’autunno con “guida ambientale” dalle 9.30 al cosiddetto vulcanetto di Tredozio; il 20 ottobre invece come anteprima del Nightmare Film Fest alle 18 al palazzo dei congressi di Ravenna verrà proiettato il documentario di Domenico Distilo “Manga Do. Igort e la via del manga” (a seguire i cortometraggi del circolo Sogni, vedi fotonozitia a fianco). Il 21 e il 22 ottobre il programma si intreccia con il festival “Visioni Fantastiche” (vedi p. 28) con i film di Miyazaki al pala congressi.
Mercatini e concerti al Pavaglione e nei dintorni
Fino a gennaio nel nuovo museo
CINEMA
Sabato 19 e domenica 20 ottobre è in programma l’edizione autunnale di Lugo Vintage Festival, che quest’anno nella prima giornata proseguirà fino alle 21. Dalle 9, nelle logge del Pavaglione, nelle piazze adiacenti e la domenica in via Baracca sarà possibile passeggiare tra le bancarelle del mercatino “Vintage per un giorno” e acquistare abbigliamento, oggettistica, brocantage e tanto altro. In largo della Repubblica, invece, si potrà trovare il Vinyl Mini-Market, un’area dedicata agli appassionati del vinile. Tra le iniziative in programma in entrambi i giorni c’è “Mani nel sacco”: dopo aver scelto un budget di spesa si avranno dieci minuti di tempo per scegliere, provare e riempire il più possibile il proprio sacchetto (presso Angelo Vintage Palace, dalle 10.30 alle 19.30 ogni mezz’ora). Tra le altre iniziative: sabato 19 ottobre dalle 18 alle 21.30 in piazza Martiri spazio ai concerti; domenica in largo Baruzzi dalle 15 sfilata di abiti e accessori vintage per beneficenza. Inoltre, in concomitanza sabato 19 ottobre si svolgerà il Lugo in Tavola Festival. Sarà così possibile gustare i piatti tipici della tradizione romagnola nell’atmosfera vintage degli anni ’50. Chi vorrà gustare i piatti e le stuzzicherie preparate da bar, ristoranti e pasticcerie lughesi potrà acquistare il menù sulla piattaforma di Vivaticket, scegliendo il numero di portate e l’orario in cui consumarle. Nelle due giornate il museo “Francesco Baracca” resterà aperto con ingresso gratuito dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
In occasione di RavennaMosaico 2019 – Biennale di Mosaico Contemporaneo, il Museo Classis Ravenna presenta Tessere di mare. Dal mosaico antico alla copia moderna, a cura di Giuseppe Sassatelli, la prima esposizione che inaugura la sezione dedicata alla mostre temporanee del nuovo museo di Classe (nella foto l’inaugurazione del 12 ottobre). Fulcro dell’evento mosaici a tema marino provenienti dalle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Museo Archeologico del Territorio di Populonia, Piombino, allo scopo di sottolineare, in maniera evocativa, sia l’arte del mosaico come linguaggio dalle grandi potenzialità sia l’ancestrale rapporto di Ravenna con il mare. “Il prestito del mosaico con scena marina e pesci, esposto permanentemente nella sala dei mosaici del Museo Archeologico di Napoli – si legge in una nota inviata alla stampa dal museo –, costituisce un evento eccezionale dato che normalmente non viene concesso per ragioni conservative”. Databile al II secolo a.C. e rinvenuto nella Casa del Fauno di Pompei, è realizzato secondo il cosiddetto I stile pompeiano: presenta una cornice con elementi vegetali, uccelli e altri animali, e raffigura alcune varietà di pesci commestibili del Mediterraneo. Oltre a questo mosaico sono presenti altri reperti di pregio: in particolare l’importante mosaico rinvenuto nell’area archeologica di Populonia e le copie di mosaici antichi appartenenti alla collezione del Maestro Severo Bignami, raffinato conoscitore ed esperto riproduttore di mosaici romani. Fino al 6 gennaio. Info: 0544473717, classisravenna.it.
I CORTOMETRAGGI DEL NIGHTMARE FILM FEST Domenica 20 ottobre dalle 20.30 al palazzo dei congressi di Largo Firenze, a Ravenna, si terranno le proiezioni (gratuite) della selezione ufficiale del concorso internazionale cortometraggi del Ravenna Nightmare Film Fest (in collaborazione con il Circolo Sogni). Tredici i cortometraggi che verranno proiettati, tra cui anche il premio Oscar “Skin” (nella foto la locandina).
CALCIO Sacchi parla del suo Milan a Fusignano Venerdì 18 ottobre alle 21 Arrigo Sacchi sarà all’auditorium Corelli di Fusignano per presentare il suo libro “La coppa degli immortali” (Baldini+Castoldi). Con lui anche il giornalista Ugo Bentivogli. L’ex ct parlerà in particolare del Milan del 1989: “la leggenda della squadra più forte di tutti i tempi raccontata da chi la inventò”.
llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Domenica 20, ore 10:30
Sabato 26, ore 16:30
Osservazione del Sole al telescopio
...un pomeriggio al planetario
(ingresso libero - cielo permettendo)
Martedì 22, ore 21 Paolo Alfieri, Paolo Morini, Marco Garoni: Leonardo da Vinci: l'astronomia e le macchine
Marco Garoni Le stelle d'autunno (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
VA A RUBA Se nei dispenser è esaurito puoi SFOGLIARLO ONLINE su
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
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SPORT / 21 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
PALLAVOLO MASCHILE
A destra Marco Bonitta, 56 anni, a sinistra Veniero Rosetti, presidente del Consar che sponsorizza il Porto Robur Costa. L’allenatore di Ravenna in carriera ha vinto due campionati italiani (97-98 e 98-99) e due Coppe Campioni (98-99, 99-00) con la Foppapedretti Bergamo
Porto Robur Costa, Bonitta tuttofare: «Squadra giovane ma di qualità» La Consar inizia la nona stagione nella massima serie, in panchina c’è il 56enne che sarà anche direttore sportivo e tecnico. Esordio in casa contro l’Itas il 20 ottobre È tutto pronto per l’inizio della nona avventura consecutiva nella massima serie di pallavolo maschile del Porto Robur Costa, in questi anni diventato uno dei punti fissi di una Superlega che si preannuncia sempre più spettacolare. Le luci del Pala De André si accenderanno domenica 20 ottobre per l’attesissimo esordio dei giallorossi, che se la vedranno con una delle big del torneo, la quotata Itas Trentino. Come ormai è tradizione la squadra ravennate si presenta ai blocchi di partenza molto rinnovata: salutato il libero Goi, colonna portante della seconda linea dal 2013, sono approdati in Romagna tanti giovani, da Cavuto e Cortesia fino a Stefani e al bizantino doc (figlio d’arte) Recine, passando per gli stranieri Vernon-Evans, Grozdanov, Batak e Alonso. Tutti Under 22, come i confermati Marchini e Lavia, a cui si aggiungono gli esperti Saitta, Ter Horst, Kovacic e Bortolozzo, per una rosa che ha come età media 23 anni. La novità più importante, però, è rappresentata dal ritorno in panchina di Marco Bonitta, che tolti i panni di diretto-
re generale si rimette la tuta di allenatore, rituffandosi sul campo. Bonitta, cosa è successo questa estate? «Dopo tre anni molto intensi il mio contratto era in scadenza e in più si sono verificate delle situazioni particolari. Sono davvero contento per l’esperienza da dirigente, durante la quale ho commesso anche qualche errore, ma che nel complesso ritengo in gran parte positiva». Quali erano le situazioni particolari? «Negli ultimi mesi si sono modificati degli equilibri all’interno della società, con la dirigenza che aveva bisogno di una figura che unisse sia il ruolo di allenatore, sia quello di direttore sportivo. Quando ho ricevuto la proposta, dopo che Graziosi ha chiuso il suo rapporto con il club, ho sentito che c’era qualcosa che stava tornando dentro di me. Era la voglia di scendere ancora in campo e a quel punto ho accettato». Come è stato il ritorno in palestra? «Sono molto contento e motivato, mi sto appassionando di nuovo a un lavoro, quello di al-
lenatore, che è in continua evoluzione e che quindi necessita di continui aggiornamenti. È una cosa molto stimolante». È soddisfatto della rosa a disposizione? «Sì, tanto, anche se come si è visto in alcune amichevoli manca di un pizzico di esperienza. È normale che sia così, in quanto la maggior parte dei giocatori è di giovane età. In più dalla scorsa stagione sono rimasti solo Saitta, Marchini e Lavia, quest’ultimo per tutta l’estate in nazionale. I ragazzi sono arrivati a Ravenna alla spicciolata e quindi è ancora in corso quel processo di amalgama che si crea quando ci si allena tutti assieme. Noi però non ci lamentiamo e cerchiamo di fare le cose al meglio». Che Consar vedremo in campo? «Voglio una squadra che lotta dalla prima all’ultima giornata con il coltello tra i denti, contro qualsiasi avversario. Nella passata stagione alcune gare sono state disputate in modo troppo arrendevole e farò di tutto per evitare questo. Dovremo giocare sempre a testa alta e a viso aperto».
Qual è l’obiettivo principale? «Partiamo con un profilo basso, senza porci traguardi a lungo termine. Dovremo pensare a una gara alla volta, cercando di esprimere la nostra miglior pallavolo. Per riuscirci sarà necessario eliminare, o anche solo nascondere, i nostri difetti di esperienza. Alla fine del girone di andata vedremo dove possiamo arrivare». Vi aspetta un campionato molto intenso, con 24 gare nel breve spazio di cinque mesi. Rispetto all’anno scorso le squadre partecipanti sono calate da 14 a 13, ma le retrocessioni in A2 restano due. Come giudica questa Superlega? «È’ un torneo che è cresciuto in modo ulteriore, grazie all’arrivo e al ritorno di alcuni fuoriclasse. Avremo subito un impatto duro, in quanto al debutto ce la vedremo in casa con Trento. Noi dovremo essere in grado di lottare contro qualsiasi avversario, con un atteggiamento che vedo già presente nel nostro Dna. Tutti i rivali per noi saranno uguali e non ci potremo mai permettere di mollare». Che effetto le farà sedersi di nuovo in panchina al Pala De André? «Penso che sarà una bella emozione. La gente di Ravenna ci sta già premiando, aderendo in modo importante alla nostra campagna abbonamenti. Abbiamo superato senza grandi difficoltà il muro delle mille tessere, a dimostrazione che nella nostra città c’è una base molto solida di amanti della pallavolo. Attorno a noi avverto un bel fermento e mi aspetto il solito pubblico appassionato, che speriamo di far divertire il più possibile». Vincenzo Benini
22 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
MUSICA CLASSICA
L’ensemble del Verdi chiude la stagione dei Giovani di Ravenna
SPERIMENTALE
UN VIAGGIO STELLARE NEL PIANETA BOWIE, PASSANDO DALLA LUNA Al Mariani incontro, film e concerto cinquant’anni dopo...
Domenica alla Sala Corelli dell’Alighieri con un programma dedicato a Vivaldi
L’AMERICANO BILL NACE AL PLANETARIO
L’apprendimento delle tecniche del fare musica d’insieme è una tappa fondamentale nel percorso formativo del giovane musicista. Su questo tema è incentrato l’ultimo appuntamento della rassegna “Giovani in Musica 2019”, curata dall’associazione Mariani, in programma alla Sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna domenica 20 ottobre alle 11, e il protagonista non poteva che essere l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” di Ravenna, nella cui offerta formativa ha un ruolo fondante la formazione strumentale e la pratica d ‘insieme. A rappresentare visivamente e sonoramente questa ricerca sarà l’Ensemble Strumentale diretto dal suo docente di esercitazioni orchestrali Federico Ferri, impegnato per l’occasione in un programma tutto dedicato ad uno degli autori più amati dal pubblico, Antonio Vivaldi. Verranno proposti dopo la Sinfonia da “L’Incoronazione di Dario”, tre concerti da l’Estro Armonico” op. 3: Concerto in re minore n.11 per 2 violini, violoncello, archi e continuo RV 356, Concerto in la minore n. 8 per 2 violini, archi e continuo RV 356 e Concerto in si minore n.10 per 4 violini, archi e continuo RV 580, interpretati il primo da Federico Pezzilli, Giulia Foschini violini Amerigo Spano violoncello; il secondo dai violini Lorenzo Gubbioli, Gioele Melandri e il terzo dai violini Danil Naborshikov, Pierfrancesco Venturi, Raffaele Valentini, Letizia Belli. Completano il programma il Concerto per fagotto, archi e continuo in Sib maggiore RV 501 “La notte” con Michele Zaccarini al fagotto, e Concerto per 2 flauti, archi e continuo in Do maggiore RV 533 con i flautisti Serena Giuri e Giacomo Parini. Biglietti a 5 euro.
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NON SOLO MUSICA
Mercoledì 23 ottobre dalle 21.30 al planetario di Ravenna nuovo appuntamento al Planetario per la rassegna “Paradoxes” con una figura di culto della scena rock sperimentale americana, Bill Nace, che porterà l’inconfondibile suono ipnotico e “siderurgico” della sua chitarra elettrica. Durante i concerti della rassegna, il dispositivo ottico del planetario interagisce con l'esecuzione live del musicista dando vita a ogni appuntamento ad un'inedita performance di musica e luci tridimensionali. Il movimento delle costellazioni, dei pianeti e dei diversi fenomeni astronomici, pilotato in tempo reale da Marco Garoni, prende forma dalla musica, dialogando con gli effetti visivi realizzati da Orthographe.
L’11 luglio del 1969 usciva il 45 giri di David Bowie Space Oddity, scelto dalla BBC come colonna sonora dell’allunaggio avvenuto il 20 luglio dello stesso anno. Cinquant’anni dopo a Ravenna è in arrivo una una serata evento dedicata al “fenomeno Bowie” dal punto di vista musicale, culturale, artistico e sociale e su come “la conquista della Luna” abbia rappresentato un punto di svolta nella storia dell’umanità. “Bowienext Moon Night” è il titolo della serata del 18 ottobre, condotta da Rita Rocca, giornalista Rai e regista, e da Stefano Cavina, vincitore del Premio Vega 2019 con il libro Apollo - La sfida alla Luna. L’incontro sarà al Cinema Mariani, a cui seguirà la proiezione del film Bowienext – Nascita di una galassia (nella foto un dettaglio della locandina) della stessa Rocca. Ingresso dalle 18.30. Dopo la proiezione la serata continuerà al ristorante Passatelli, sempre al Mariani, con il concerto acustico della Tribute Band Aladdin Insane di Ambra Mattioli e Francesco Infarinato.
ALTERNATIVA Al Clandestino dai Dirty Fences ai portoghesi Urso Bardo Soliti concerti fuori dagli schemi, spesso di caratura internazionale, gratuiti, al Clandestino di Faenza. Il 17 ottobre l’appuntamento è con i newyorkesi Dirty Fences, con il loro power-pop “fuori moda”, mentre il 19 ottobre spazio a sonorità elettroniche, punk, industrial con i lombardi Twomonkeys, gli inglesi Zeta Zeta e la dj londinese Sallad Egg. Il 24 ottobre sul palco invece gli Urso Bardo, band strumentale portoghese formatasi nel 2014, la cui musica evoca scenari malinconici che combinano melodie reminiscenti del fado con l'energia della musica rock e delle chitarre distorte. Live sempre non prima delle 22.
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CULTURA / 23 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL CIRCOLO
ROCK/2
ROCK/1 Un duo dal Texas all’Abajur Domenica 20 ottobre durante l’aperitivo (dalle 18) al circolo Abajur di Ravenna concerto dei The Division Men, duo texano di “dark-folk”.
Al Moog anche Pellegrini degli Zen Circus Al Moog di Ravenna giovedì 17 ottobre serata hip hop con Avex, all’anagrafe Avalon Tsegaye all’anagrafe, rapper italo-etiope. Giovedì 24 ottobre appuntamento invece con Francesco Pellegrini, polistrumentista attualmente in pianta stabile con i Zen Circus, che presenterà le canzoni del suo debutto solista. Concerti dalle 21.30, a ingresso gratuito.
Il Mama’s riparte tra rock “militante” e suoni “western”
RAP & ROCK
Stagione al via con i fratelli Severini dei Gang e il country dei Red Wine Nuova stagione allo storico Mama’s, il circolo Arci di via San Mama, a Ravenna, che propone le consuete iniziative del venerdì e del sabato. Si parte il 18 ottobre con il duo acustico formato da Marino e Sandro Severini, i due fratelli fondatori dei Gang, la storica combat rock band marchigiana, portabandiera di un rock sanguigno e soprattutto militante. Ad aprire la serata il Bella Ciao Trio (con Gianluigi Tartaull, Ivan Corbari e Umberto Rinaldi). Sabato 19 ottobre invece country e bluegrass con i genovesi Red Wine, una delle più importanti band acustiche europee, in attività fin dal 1978, e il trio ravennate The Country Owls.
BLUES Tempo di brunch al bagno Oasi, in arrivo Marco Pandolfi e Dan Granero Sono ripartiti al bagno Oasi di Marina di Ravenna i brunch della domenica con musica dal vivo, che proseguiranno fino almeno a dicembre. Il 20 ottobre l’appuntamento è con Marco Pandolfi, tra i migliori suonatori di armonica europei ed eclettico chitarrista, da vent’anni sulla scena blues italiana e internazionale. Il 27 sul palco invece il cantante-chitarrista australiano, di origini spagnole, Dan Granero. Concerti da mezzogiorno, con buffet.
RIAPRE IL BRONSON
VISIONI DI CODY E MAX PENOMBRA PRESENTANO IL LORO DEBUTTO AL CISIM Sabato 19 ottobre al Cisim di Lido Adriano è in programma il concerto-presentazione del disco “Quando esco voglio stare tranquillo”, frutto della collaborazione tra il rapper ravennate Max Penombra (a destra nella foto) e la rock band di San Piero in Bagno Visioni di Cody (per l’etichetta Brutture Moderne). Otto canzoni – si legge nella cartella stampa – che propongono “una versione del tutto contemporanea e inedita del crossover, in cui un rock indipendente intimo si fonde a un rap “scazzato” animato da una vena ironica pungente, da qualche paradosso e da varie provocazioni”. Tra gli ospiti del disco ci sono Moder, rapper che con Max Penombra ha fatto parte del gruppo Il Lato Oscuro della Costa, Francesco Giampaoli (Sacri Cuori, Classica Orchestra Afrobeat) e Dj Nersone. Concerto dalle 21.30. A seguire Dj Nersone aka Ciccio B, Dj Click&Black Sunday Crew.
Alessandro Scala quartet ft. Flavio Boltro Il sassofonista ravennate ospita per l’occasione il trombettista di fama internazionale Flavio Boltro. Un sound ispirato ai dischi Blue Note periodo anni 50-60. Flavio Boltro, tromba - Alessandro Scala, sax Emiliano Pintori, pianoforte Paolo Ghetti, contrabbasso - Stefano Paolini, batteria
Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it
Inizio spettacolo ore 21.30
PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it
VENERDÌ 25 OTTOBRE
Dopo il concerto della cantautrice “dark” americana Emma Ruth Rundle (nella foto), che apre giovedì 17 ottobre dalle 21.30 (in apertura i Messa) la stagione, al Bronson iniziano anche le serate del sabato. Il 19 ottobre ad aprirla, sul palco, i ravennati The Manifesto, che presenteranno il loro album di debutto, “Maximilien”, per appassionati dei suoni rock degli anni settanta, tra hard e psichedelia (ingresso gratuito entro le 23).
ROCK/3 Al Kinotto i ravennati Aldi dallo Spazio Domenica 20 ottobre tornano i concerti al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano). Dalle 20 sul palco i ravennati Aldi dallo Spazio, progetto nato nel 2015 ispirato da mostri sacri del rock progressivo, fino a Jimi Hendrix.
24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
TEATRO RASI/1
“Storie di Ravenna” che passione Al via un nuovo ciclo Ne parla Giovanni Gardini curatore, assieme a Luparini, Dadina e Argnani dell’inedita rassegna. Primo appuntamento il 21 ottobre
TEATRO RASI/2 Incontro con il drammaturgo e regista Ivan Vyrypaev Venerdì 18 ottobre alle 20, al teatro Rasi di Ravenna sarà presentato il libro del regista e drammaturgo Ivan Vyrypaev Teatro (Cue Press, 2019) alla presenza dell’autore, di Teodoro Bonci del Bene, del egista e traduttore Fausto Malcovati, docente di Letteratura e teatro russo (Università degli Studi di Milano), Vyrypaev è l’autore russo contemporaneo più rappresentato in Europa.
di Fausto Piazza
Si rinnova lunedì 21 ottobre con una prima puntata, sempre sul palcoscenico del teatro Rasi, il secondo ciclo di incontri “Storie di Ravenna”, reduce da una straordinaria quanto inattesa partecipazione di pubblico lo scorso anno. Programmata, con appuntamenti nel tardo pomeriggio, a latere della stagione teatrale, la rassegna è una sorta di essenziale messa in scena, fra narrazioni e immagini proiettate su uno schermo, di episodi e personaggi della storia millenaria ma anche recente della città. Anche quest'anno sono previsti sei incontri (il lunedì con inizio alle 18) fino a marzo 2020. Del successo dell'iniziativa e della nuova serie di incontri ne parliamo con uno degli ideatori e protagonisti, lo studioso d'arte Giovanni Gardini. «Le “Storie di Ravenna” sono nate in modo molto spontaneo, quasi per caso, durante alcune conversazioni con Alessandro Argnani delle Albe che era rimasto colpito, diceva lui, dal tono teatrale di certi miei interventi pubblici – esordisce Gardini –. In seguito, Argnani aveva trovato un po' la stessa caratteristica anche nel modo di raccontare di Alessandro Luparini (storico e direttore della Biblioteca Oriani di Ravenna, ndr), così quella che era solo una suggestione ha iniziato a condensarsi in un progetto: un dialogo a più voci con testimonianze visuali su alcuni snodi significativi della storia cittadina, come l'anno scorso sono stati ad esempio l'epoca di Teodorico, o la Battaglia di Ravenna, o le vicende del primissimo dopoguerra col referendum Monarchia Repubblica. Altro protagonista fondamentale di queste storie è la voce recitante di Luigi Dadina, che in scena integra il racconto delle vicende con testimonianze letterarie, biografiche, epistolari… L'idea era quella di riprodurre in teatro lo spirito del trebbo, come i fulestar che la sera nelle case di campagna intrattenevano coi loro racconti, a volte favolosi, la comunità dei contadini. E dove spesso si condivideva anche il cibo, come poi abbiamo ricreato anche noi con le proposte gastronomiche organizzate a fine di ogni incontro dai cuochi di CheftoChef». Come avete scelto i temi da svolgere? «Inizialmente io dovevo occuparmi più che altro della parte iconografia e Luparini di quella storica, poi nel preparare le prime sei puntate dello scorso anno ci siamo più semplcemente divisi i compiti per attitudine personale, io mi sono occupato di episodi e personaggi della storia antica su cui erano incentrati i primi tre incontri, mentre Luparini si è dedicato a temi più moderni che hanno caratterizzato la triade finale. In modo analogo ci siamo suddivisi i compiti anche
A sinistra la scena essenziale del parlco del Rasi per le “Storie di Ravenna”, a destra Giovanni Gardini
per questi nuovi sei incontri che spaziano da Da Galla Placidia a Pietro Crisologo fino all’imperatore Giustiniano e all’arcivescovo Massimiano; da Andrea Agnello e il suo Liber Pontificalis alla settimana rossa del giugno 1914; dalla marcia su Ravenna del settembre 1921, alla battaglia delle valli e la liberazione di Ravenna». La messa in scena degli incontri è particolarmente fluida e ritmata, chi la cura? «La regia, se così vogliano chiamarla, di ogni “storia” è di Alessandro Argnani, ma per dare suggerimenti su modi e tempi del raccontare si sono impegnati anche altri attori delle Albe come Alessandro Renda e Roberto Magnani». Poi ad arricchire la scena del racconto oltre a te e Luparini compaiono anche altri narratori… «Sì, l'anno scorso fin dalle prime battute abbiamo pensato di invitare altre persone, competenti sul tema da svolgere, a intervenire, come Elisa Emaldi del Museo Nazionale, Alessandro Bazzocchi, poi Cristina Carile… Insomma questa teatralizzazione ci ha preso la mano e abbiamo voluto ampliare la coralità del racconto. Sarà così anche quest'anno». Ma vi aspettavatate così tanto pubblico? «No certamente, l'anno scorso peraltro l'avevamo pensata come una sperimentazione, magari da aggiustare in corso d'opera. Invece… Per la prima puntata sapevamo che era-
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no interessate una cinquantina di persone, invece abbiamo iniziato con un quarto d'ora di ritardo perché in biglietteria si era fatta una lunga fila che nessuno di noi aveva previsto, e che ha riempito buona parte della platea del Rasi. E così la rassegna è andata in crescendo, al punto che per l'incontro dedicato alla Battaglia di Ravenna, c'era talmente tanto pubblico che è stata aperta per l'occasione anche la galleria. Un successo inimmaginabile, vista l'ora pomeridiana e anche il fatto che per entrare si paga un biglietto, seppure minimale». Quale potrebbe essere il segreto di questo successo? «Delle belle storie, una squadra affiatata, appassionata, e credo la messa in scena dei racconti su un tema, con il ritmo avvincente dell'entrata e uscita dei narratori intrecciata alle immagini sullo schermo. E, infine e soprattutto, una certa curiosità, non sempre soddisfatta, dei ravennati a scoprire e riscopre la propria città, in fondo anche le proprie radici, da cui nasce proprio un pubblico molto fedele a questi appuntamenti». La novità di questa seconda edizione? «La replica degli incontri del lunedì pomeriggio, il martedì mattina per insegnanti e studenti delle scuole superiori cittadine».
CULTURA / 25
PRONTO INTERVENTO E INTERVENTI D’EMERGENZA:
334 3218031 SERVIZI di PULIZIA e GIARDINAGGIO
Lido Adriano - via T. Zancanaro 74 - tel./fax 0544 493950
17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
PREVENTIVI GRATUITI
LA RECENSIONE
INCONTRI LETTERARI/1
Il ritorno alla narrativa di Eraldo Baldini: un romanzo storico, giallo e d’azione La palude dei fuochi erranti, edito da Rizzoli, mette in scena un dualismo tra fede e scienza, realtà e superstizione senza mai diventare manicheo È un Baldini quanto mai cupo e inquietante quello che torna finalmente in libreria dopo l’ultimo Stirpe selvaggia di ormai tre anni fa. Dall’1 ottobre, questa volta per Rizzoli, è disponibile sugli scaffali La palude dei fuochi erranti in cui lo scrittore e antropologo ravennate torna ad alcuni suoi cliché, per non dire ossessioni letterarie. Siamo nel Seicento a Lancimago, località dove già aveva ambientato il libro scritto con Alessandro Fabbri Quell’estate di sangue e di luna e prima ancora il celeberrimo Mal’Aria (da cui fu tratta anche una serie tv). La peste sta arrivando, ha già contagiato Imola e la comunità si chiude, a partire dal monastero benedettino attorno a cui ruota buona parte della vita di un piccolo paese che sta a nord di Ravenna, tra le valli (per quanto Lancimago fosse un tempo il nome di San Michele, per i ravennati viene naturale collocare la località più verso la zona di Sant’Alberto, del resto si tratta di un luogo di fantasia). Ed è proprio nei loro terreni che i monaci scopriranno una fossa comune con ossa di cadaveri che potrebbero risalire a secoli prima e di cui nessuno sa o ricorda nulla. Scrittura tesa, precisa, atmosfere soffocanti, personaggi memorabili per un crescendo di tensione che non lascia prender fiato al lettore. Meno articolato come trama del precedente che rappresentava una sorta di summa della sua opera, più per certi versi vicino ad altri suoi precedenti romanzi come Faccia di sale, anche solo per il periodo storico, ma allo stesso tempo più maturo e complesso e stratificato, il libro si inserisce perfettamente in quel filone che fu individuato proprio per raccontare il suo genere, quel “gotico rurale” che dà il titolo anche a una raccolta di racconti. Anche qui infatti il ciclo vitale è scandito da quello della terra, qui ritroviamo rimandi ai riti per San Martino a quel periodo dell’anno, i primi di novembre, così carichi di significati simbolici, come lo stesso Baldini ci ha spiegato in veste di studioso nei numerosi saggi che sta ultimamente pubblicando con Il Ponte Vecchio e da cui attinge a piene mani per la sua narrativa, liberandosi dai vincoli del ricercatore ma restituendoci comunque un quadro affidabile e attendibile dell’epoca e della storia. Una storia che vede contrapporsi fede e una scienza agli albori, povertà e ric-
HANNE ORSTAVIK ALLA BIBLIOTECA CLASSENSE Per la rassegna “Il tempo ritrovato” mercoledì 23 ottobre alle 18, in Classense, a Ravenna, arriva la scrittrice norvegese Hanne Orstavik per prsentare il romanzo “Amore” (Ponte alle Grazie) finalista in Usa al National Book Award. L’autrice dialoga con Stefano Bon e Matteo Cavezzali, curatori della rassegna.
INCONTRI LETTERARI/2 Eraldo Baldini sarà alla Bottega Bertaccini di Faenza venerdì 18 ottobre alle 21 per presentare l’ultimo romanzo
Venerdì 18 ottobre alle 18 Nevio Galeati presenta il suo ultimo libro, Fragili omicidi per un commissario, una raccolta di cinque racconti con i suoi personaggi Luca Corsini e Michele D’Arcangelo ambientati a Ravenna e pubblicati da Clown Bianco Edizioni alla libreria Feltrinelli di Ravenna. Sarà con lui lo scrittore Paolo Casadio.
La questione semita secondo Roberto Finzi e la giallista Triches alla Trisi di Lugo chezza, sapere e ignoranza, ragione e follia in un mondo dicotomico dove però nessun personaggio è solo “bianco” o solo “nero” e dove la prospettiva del lettore è destinata ad aggiustarsi di continuo. Un libro di grande fascino e dense atmosfere che è un po’ romanzo storico, un po’ romanzo di azione, un po’ un giallo. Insomma, non si può che salutare con gioia il ritorno di Baldini alla narrativa, peraltro con una nuova casa editrice, Rizzoli, che ha deciso in concomitanza di pubblicare anche un altro suo libro ormai fuori catalogo da tempo, L’uomo nero e la bicicletta blu, un romanzo invece di formazione dai toni anche ironici, ambientato negli anni Cinquanta, naturalmente da queste parti. Un altro libro da non perdere, ma per ragioni molto diverse. Eccetto il fatto che è scritto sempre da Eraldo Baldini. E brava Rizzoli ad averlo fatto tornare in circolazione. Federica Angelini
Tutti i sabati sera in una location calda e accogliente affacciata sul mare la cena... mare, terra e vegano
I racconti di Nevio Galeati alla Feltrinelli con Paolo Casadio
Venerdì 18 ottobre doppio appuntamento alla Trisi di Lugo. Alle 21 per la rassegna Il caffé letterario di Lugo, l’appuntamento è per l’incontro con Roberto Finzi suò suo volume Breve storia della questione antisemita (Milano, Bompiani, 2019). Introduce Giuseppe Masetti. Alle 17.30, invece, per la rassegna “Thriller d’autunno” sarà ospite Letizia Triches, creatrice del personaggio seriale Giuliano Neri, restauratore fiorentino. Dialoga con l'autrice Paola Novara.
Cristina Bondoni alla libreria Liberamente con “Voglio vederti soffrire” Sabato 19 ottobre alle 18 alla libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna Cristina Brondoni, accompagnata da Vania Rivalta, presenterà il romanzo "Voglio vederti soffrire", Clown Bianco Edizioni.
Bagno Oasi Marina di Ravenna Viale della Pace 462 info e prenotazioni
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26 / CULTURA
(2019 ) di Todd Phillips
RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
gio. 17: ore 21 proiezione in lingua originale
ven. 18 : ore 21.00 sab. 19: ore 18.30 - 21.00 dom. 20: ore 16.00 - 18.15 - 21.00 lun. 21 - mar. 22: ore 18.30
Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •
IL SOMMO POETA
Cinema Mariani - Ravenna
CARTOLINE DA RAVENNA
Dante, tra incontri e il finissage con Milo Manara
Mittente Giovanni Gardini
Ravenna sepolta
Il disegnatore ospite il 20 ottobre Il 18 Filippo La Porta in Classense
Due appuntamenti in biblioteca Classense per il calendario "Viva Dante". Venerdì 18 ottobre alle 18 ospite del Centro Relazioni Culturali sarà Filippo La Porta con il suo “Il bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millennio” (Bompiani, 2018), un libro che è un viaggio nella Commedia per dimostrare che il sommo poeta può ancora dialogare con noi e aiutarci a ridefinire un’etica per il terzo millennio. Martedì 22 ottobre alle 17.30 si terrà invece la quarta Conversazione dantesca, sempre a cura del Crc. Stefano Toso conversa con Annalisa Furia sulle dinamiche economiche contemporanee che possono ricevere una prospettiva di lettura nuova se poste nel solco dantesco della relazione con il destino dell’uomo. Inoltre, sempre nell’ambito delle iniziative dedicate al Sommo poeta, il 20 ottobre il noto disegnatore Milo Manara sarà a Ravenna per il finissage della mostra Dante Plus “Uno, nessuno e centomila volti” curata da Marco Miccoli e organizzata in compartecipazione con il Comune di Ravenna in cui Manara espone una sua opera. Per l’occasione il grande artista sarà ospitato alla Biblioteca Alfredo Oriani, sede della mostra, e verrà intervistato dal blogger Cosimo Mangia. Dopo il dibattito, che si terrà alle ore 12, Manara incontrerà i fans e sarà disponibile per firmare i suoi albi. Quel giorno la mostra osserverà l’orario continuato dalle 11 alle 18.
BENI CULTURALI Lectio Magistralis di Roberto Balzani
CERAMICA/1 Al museo Carlo Zauli gli esiti di tre residenze d’artista
Una lectio magistralis del professor Roberto Balzani, presidente dell’Ibc EmiliaRomagna, darà il via sabato 19 ottobre alle Giornate di patrimonio, quattro appuntamenti per presentare nuovi percorsi di promozione e valorizzazione del patrimonio librario, artistico e iconografico della città. Alle 17 al Teatro Goldoni, Balzani terrà un intervento dal titolo Il patrimonio culturale fra diritto, società e amministrazione.
Dal 18 ottobre al 18 dicembre, con l’opening alle 21 del 17 ottobre, il museo Carlo Zauli di Faenza presenta gli esiti delle residenze estive 2019, che hanno visto protagoniste tre artiste, in altrettanti progetti speciali: Giulia Bonora, Chiara Camoni, Arianna Carossa (nella foto). Martedí - sabato dalle 10 alle 13, su appuntamento e in occasione di tutti gli eventi. Ingresso gratuito.
Nel 1927, per la Società Tipo-Editrice Ravennate e Mutilati, si pubblicava una breve monografia dal titolo “Ravenna sepolta. Per la zona archeologica a Ravenna e a Classe”, che aveva lo scopo di puntare l’attenzione, con toni anche polemici, sugli scavi archeologici nel territorio ravennate. Nella prima parte, dopo aver dato conto degli scavi legati alla Basilica della Santa Croce, si auspicava «l’esplorazione del quartiere dell’addizione onoriana», mentre nella seconda l’interesse era rivolto alla zona archeologica di Classe nella quale «il piccone, senza grande dispendio, perché i musaici di frequente son toccati dagli aratri che solcano i prati a nord della basilica, potrebbe svelarci il fascinante mistero dell’oppido». Assolutamente da leggere l’introduzione, così retorica: «La civiltà che fece grandissima Ravenna non ha lasciato fino a noi altri segni se non quelli che fiammeggiavano all’interno delle basiliche o dei mausolei. Basiliche e Tombe; battisteri ed urne marmoree. Le immagini impalpabili di un aldilà misterioso ed il sigillo inesorabile della morte. La caducità umana e la divina eternità par che si tocchino, qui, dove le civiltà e gli uomini-simboli di civiltà vennero a spegnersi come per un destino inevitabile. Tragica è la solitudine in cui ci si rivelano gli edifizi divini e le dimore dei morti, nel silenzio di ogni altra testimonianza profana, come se la vita terrena non avesse mai pulsato all’intorno o tutta fosse attratta verso gli immortali soggiorni».
CERAMICA/2 Conversazioni sul design all’Isia Nell'ambito del progetto "L'Artigianato e l'Arte nella ceramica, fra tradizione e innovazione", l'Isia di Faenza, propone due conversazioni con due protagonisti del design ceramico. La prima è giovedì 17 ottobre, alle 18, dal titolo "Maneggiare con cura. Tentativo per una progettualità seriamente scanzonata" sarà con Franco Mello.
FESTA DELLA BIRRA DEL CENTENARIO Venerdì 18 ottobre 2019 dalle ore 20! RAVENNA Via Agnello 1/A (ang. via Uccellini) Tel. 0544 38135 Seguici sui social
R A S S E G N A “ 4 D AY S C U LT M O V I E ”
EVENTO
“IL CINEMA RITROVATO”
(2019 ) di P. Chan-Wook lun. 21 - mar. 22: ore 21.15 ven. 18: ore 18.30 gio. 17: ore 21.15 mer. 23: ore 18.30 mer. 23: ore 21.00 POLTRONA GARANTITA? TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!! 0544 37148
CULTURA / RUBRICHE / 27 17-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
NdL - Nota del Lettore
Kubrick si rivolterà nella tomba, ma per i fan ecco un altro po’ di Shining
Bambini prodigio e bambini d’oggi
Il ritorno di Pepe Carvalho
di Francesco Della Torre
di Enrico Gramigna
di Federica Angelini
Shining - Versione estesa (di Stanley Kubrick, 1980) Recensione adatta a chi ha già visto il film: l’edizione americana del capolavoro horror di Kubrick è lunga 144 minuti contro i 119 di quella europea, quella che conosciamo tutti. Dopo quasi 40 anni esce finalmente nei cinema italiani (ma il dvd americano è già in giro da almeno 15 anni) questa versione estesa per lanciare Doctor Sleep, il film tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, sequel del suo Shining, che ricordiamo a tutti essere molto diverso dalla versione cinematografica. A proposito di Doctor Sleep, il regista è l’astro nascente del cinema horror Mike Flanagan che ha al suo attivo la serie Hill House e i riusciti Il gioco di Gerald (altro romanzo di King), Oculus e Ouija, mentre la parte di Danny Torrance adulto, il bambino protagonista del primo Shining, è affidata a Ewan McGregor: speriamo bene, dai. Tornando a Kubrick, questa versione rappresenta l’esatto contrario di una Director’s Cut: il più grande regista di sempre era solito distribuire una versione “provvisoria” che poco dopo rivedeva apportando alcuni tagli per rendere perfetta la sua opera. Quindi la versione lunga, a cui manca comunque l’epilogo in cui il direttore d’albergo va a trovare Wendy e Danny in ospedale dicendo loro di non aver trovato il cadavere di Jack, fu la prima uscita del film che non soddisfò il suo autore che ha poi rimontato e tagliato il film fino allo Shining che conosciamo tutti, la vera Director’s Cut. Kubrick aveva ragione, perché la mezz’ora poi tolta pur non cambiando nulla nella storia, era di troppo perché ne smorzava un po’ la tensione. Cosa è stato tolto, quindi, che rivedremo in questa uscita? Due scene intere, con Danny che viene visitato da una dottoressa perché aveva manifestato disagio alla notizia della partenza, e il cuoco Hallorann che va a noleggiare il gatto delle nevi per raggiungere l’Overlook in pieno inverno. Interessante inoltre il colloquio di lavoro iniziale di Jack che mostra che nell’ufficio del direttore Ullman c’è anche il suo braccio destro, interpretato dall’attore Barry Dennen, il Ponzio Pilato di Jesus Christ Superstar recentemente scomparso. Se da un lato, come detto, si sceglie il film che conosciamo già, quello voluto da Kubrick che sicuramente si sta rivoltando nella tomba, con l’uscita di questa prima versione (il 21 e 22 nelle sale) tutti i fan hanno la grande possibilità di gustarsi questa chicca con quasi mezz’ora di inediti che fanno comunque parte del film originale. Un appuntamento antologico imperdibile per gli appassionati, ma se non l’avete mai visto, scegliete la versione già in giro...
Appare incredibile, soprattutto a chi di musica è digiuno, come si possa arrivare a certi livelli di perizia tecnica e ancor di più colpisce quando il possessore di questa capacità è un ragazzo in età scolare. In effetti di bambini prodigio è costellato il mondo musicale fin da quando quest’arte è divenuta mestiere. Gli esempi storici sono ben noti e facilmente individuabili: Wolfgang Amadeus Mozart è il più celebre di tutti, forse anche per la sua breve vita, tuttavia numerosissimi sono stati i talenti che si sono avvicendati sui prosceni europei. Detto che in ambito musicale il bambino prodigio spesso non era che una scimmietta ammaestrata che veniva a patti con l’arte aleatoria, è chiaro che l’ambiente nel quale i talenti crescevano era sostanzialmente diverso da quello odierno. Per tacere di condizioni di vita, è sull'applicazione all’arte stessa che si disserta: è assai probabile che se il giovane compositore salisburghese fosse nato oggi, forse sarebbe un ingegnere di fama mondiale. Il contesto ha certamente fatto la differenza: basti pensare che il padre, Leopold Mozart, è stato un importante violinista e didatta tanto da scrivere il Versuch einer gründlichen Violinschule che ancora oggi suscita grande interesse. Quello che si può immaginare è che il piccolo Wolfgang, al pari della sorella Maria Anna, passasse molte ore della sua infanzia a contatto con la musica. Inoltre ciò che i padri facevano, specialmente in passato, i figli continuavano: le famiglie di musicisti sono innumerevoli, una su tutte i Bach. Viene da chiedersi se oggi nascano ancora talenti così fulgidi e precoci. Sicuramente sono cambiate alcune cose: è ormai impensabile che i bambini, fin dalla più tenera età, siano preda di lai che instillino in loro l’arte. Se nei secoli scorsi era normale che l’apprendimento di un’arte fosse un’attività quasi totalizzante, oggi non si considera questa attività come un arricchimento o come una possibilità per costruire non solo un lavoro (maledetta monetizzazione di tutto!) ma anche una coscienza critica. Nella società attuale lo studio della musica è visto come un parcheggio per bambini che ben presto dimenticheranno tutto ciò che l’insegnante dice loro in quella risicatissima lezione settimanale compressa tra le innumerevoli attività pomeridiane che riempiono le vite dei ragazzi. Ogni tempo ha il proprio costume.
Alzi la mano chi non vorrebbe leggere una nuova storia di Vázquez Montalbán e del suo indimenticato Pepe Carvalho. Così devono aver pensato l’autore, ossia Carlo Zanòn, e gli ideatori (tra cui pare gli eredi stesso dello scrittore catalano) di Carvalho. Problemi di identità, pubblicato in Italia da Sem per la traduzione di Bruno Arpaia. Un libro a cui, per gli amanti del detective, è quasi impossibile resistere. Cosa ne avrà fatto Zanòn di un personaggio così riconoscibile, così caratterizzato, così invadente? Innanzitutto, ha trovato un escamotage che spiazza e lascia pochi appigli: Pepe Carvalho parla in prima persona, diventa osservatore e narratore diretto della vicenda. Mentre compare uno scrittore, scomparso improvvisamente a Bangkok, che viveva al piano sotto di lui. E che era diventato famoso in vita raccontando storie ispirate proprio a lui. Dopo un primo giramento di testa e il bisogno di chiudere il libro per qualche istante, il gioco funziona e si può riprendere a leggere. Del resto lo scrittore farà capolino di rado. Sarà invece presente Biscutér, l'assistente, non sarà ben chiaro dove sia e cosa faccia Charo, mentre Pepe è innamorato alla follia della moglie di un politico che sta a Madrid che però non sempre si fa trovare. Tre le vicende su cui indaga parallelamente il novello Pepe Carvalho nel 2017, mentre Barcellona va al voto sull'indipendenza. Quello che porterà, due anni dopo, alle proteste di questi giorni. Barcellona che è quella dei turisti, ovviamente, che ha visto la sua geografia criminale trasformarsi, che resta innanzitutto una città viva. Di tutti forse è questo l'elemento che più ci riporta al vecchio Pepe che ha descritto questa città nella sua fondamentale trasformazione in occasione delle Olimpiadi, che amava quella città visceralmente pur essendo nato, lui (non Montalban) a Lugo, Galizia, nel 1939. Quindi nel 2017 si avvicina agli ottant'anni e forse, insomma, forse è pure troppo. Bisogna un po' cercaredi non considerare il dato anagrafico. Quello a cui viene da pensare e che viene da fare di buono è invece andare a rileggersi il vero Moltaban, da cui, come noto, viene il nome di Montalbano di Camilleri. Chissà se un giorno un'operazione simile verrà fatta anche per il siciliano. Per ora, in Francia, la si è fatta con Nestor Burma di Malet, come i lettori italiani scopriranno presto grazie a Fazi. Tributi a personaggi enormi che non temono riscritture perché ormai oggi vivono di vita propria.
“Vedo fantasmi” (Piallassa Baiona) di Adriano Zanni
FIORI MUSICALI
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
28 / JUNIOR RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
CINEMA IN LIBRERIA Mostra e letture dedicate a Leo Lionni alla Moby Dick di Faenza
Al via “Visioni fantastiche”, un nuovo festival gratuito per le scuole e non solo
Fino al 2 novembre, alla libreria Moby Dick di Faenza, sarà allestita la mostra “Tu sei un poeta” nata, grazie alla disponibilità dell’editore Babalibri, per festeggiare i 60 anni dalla pubblicazione del capolavoro "Piccolo blu piccolo giallo" e per ricordare Leo Lionni attraverso i suoi magnifici libri. La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della libreria (lunedì 15,30-19.30, da martedì a sabato 8.3019:30 - chiuso venerdì 1 novembre). Lunedì 21 ottobre, inoltre, in occasione di #ioleggoperché la libreria organizza una lettura e un laboratorio dedicati a "Pezzettino". Si terranno su prenotazione alle 16 e alle 18, sono gratuiti e consigliati per bambini dai 3 anni. La prenotazione va effettuata entro sabato 19 ai seguenti contatti: 0546 663605, info@libreriamobydick.net.
Oltre alle proiezioni anche laboratori, masterclass e “La stanza dei Lego”
Nasce un nuovo festival a Ravenna, dedicato al cinema fantastico e molto orientato a un pubblico di giovani e giovanissimi che coinvolgerà anche le scuole: “Visioni Fantastiche”, sotto la direzione artistica di Franco Calandrini, direttore anche del Nightmare Film Fest. Il festival si svolgerà dal 21 al 29 ottobre al Palazzo del Cinema e dei Congressi di Largo Firenze e sarà completamente gratuito e aperto a tutti. Sarà possibile per tutti prendere parte gratuitamente al concorso 18+, le mattine del 28 e del 29 ottobre, per vedere i film e votarli dopo la visione, ricoprendo il ruo-
lo di spettatori e di giurati. Previste anche numerose masterclass, incentrate su vari argomenti, fra cui la serialità, il cinema fantastico e i nuovi media. Le serate del festival saranno scandite dalle Anteprime Fantastiche: un ciclo di prime visioni di film d'autore inedite alla grande distribuzione internazionale. Ci sarà poi la sezione Special Selection, che presenterà una selezione dei migliori cortometraggi provenienti dal Kurzfilmtage di Oberhausen, uno dei festival più prestigiosi del mondo. Particolarmente importante sarà anche OmagIl mio vicino Totoro gio ai Maestri, la sezione dedidi Hayao Miyazaki cata ad Hayao Miyazaki, di cui saranno proiettati: Il mio vicino Totoro (il 22 ottobre alle 19.30) e Ponyo sulla Scogliera (Il 21 ottobre alle 21). Previsti anche Spazi Interattivi, laboratori permanenti, sempre accessibili: “La Stanza dei Lego”, in cui i partecipanti realizzeranno con i Lego scene da inserire nella narrazione, e Realtà Virtuale, in cui vivranno un'esperienza di virtual reality. Infine Showcase Emilia-Romagna, la sezione dedicata al cinema prodotto in regione, proporrà una selezione di cortometraggi. Per il programma completo degli appuntamenti: visionifantastiche.it.
IN BIBLIOTECA Al via i laboratori e le letture musicali di Giorgio Minardi Al via i laboratori artistici per la costruzione di un giocattolo sonoro e le letture musicate a cura di Giorgio Minardi per bambini dai tre anni di età nelle bibliteche del Ravennate sempre alle 10.30. Si comincia sabato 19 ottobre alle 10.30 nella biblioteca Celso Ominici di Castiglione di Ravenna ( 0544 951754 – biblio.castiglione@classense.ra.it), sabato 26 ottobre sarà la volta di Casa Vignuzzi (0544 482819 – vignuzzi@classense.ra.it), il 9 novembre Minardi sarà alla biblioteca Fuori... Legge di Piangipane (329 7507943; biblio.piangipane@classense.ra.it), il 23 novembre il progetto arriva alla biblioteca Olindo Guerrini di Sant’Alberto (0544 529805 – biblio.salberto@classense.ra.it), sabato 30 novembre invece sarà alla biblioteca Manara Valgimigli di Santo Stefano (0544 533662 – biblio.valgimigli@classense.ra.it) e sabato 14 dicembre alla Ada Ottolenghi di Marina di Ravenna (0544 538901 – biblio.ottolenghi@classense.ra.it). Per i laboratori è consigliata la prenotazione.
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16-23 ottobre 2019 RAVENNA&DINTORNI
MANGIARE E BERE
COSE BUONE DI CASA
Sbarca a Darsena Pop Up Bi.Ra, festa della birra artigianale romagnola
A cura di Angela Schiavina
Fette ghiotte di polenta alla salvia Con l’arrivo dell’autunno nasce la voglia di piatti saporiti e sostanziosi come la di polenta. Ecco la ricetta per preparare delle fette ghiotte di polenta alla salvia
In programma dal 18 al 20 ottobre con truck food e musica di dj set
Bi.Ra, la prima Festa della birra artigianale romagnola arriva in Darsena Pop Up nel weekend dal 18 al 20 ottobre. Nell'area saranno ospitati alcuni tra i più rinomati produttori di birra di Romagna insieme ai food truck che offriranno al pubblico le loro specialità culinarie L'inaugurazione è fissata per venerdì 18 ottobre, a partire dall'ora apertivo fino mezzanotte, e poi sabato 19 e domenica 20 quando la festa inizierà sin dalla mattina (e quindi sarà possibile anche pranzare) per concludersi in tarda serata. Fra birrifici presenti alla manifestazione si segnalano saranno Bi.For., Birreria Bizantina, Delira e Malti&Bassi a cui si aggiungono Amarcord, che sarà insieme al food truck Mad for Bbq e il birrificio Mazapégul che sarà accompagnato ai fornelli da Soul Kitchen di Mamma Eli. Altri due i food truck presenti nell'area: Big Blue e Cerquatonna Sapori. Saranno loro l'anima della festa assieme, naturalmente, alle attività già presenti a Darsena Pop Up come Akami Casa&Bottega, Bar Ristretto, Gelateria Sbrino, Scuola di Cucina Saperi&Sapori e PizzArt, che offriranno menù arricchiti per l'occasione. Oltre a birra di qualità e buon cibo la festa proporrà anche momenti di intrattenimento musicale con dj set che faranno da sottofondo musicale tutti i giorni a partire dalle 18.30. Venerdì 18 alla consolle si alterneranno Matteo Cali & Luigi Bertaccini, sabato 19 sarà la volta di Saturday Blues e domenica 20 si chiude con i dj set di Loreto e Red.
Ingredienti: 300 gr. di farina gialla di grana grossa, due cucchiai di olio extravergine di oliva per il soffritto, 100 gr, di filetti di acciughe, dissalati e tagliati a pezzettini, 200 gr di funghi (porcini o altra varietà), puliti e affettati fini, una cipolla di media grandezza tagliata in quattro,12 foglioline di salvia per la frittura, un buon pizzico di prezzemolo e salvia tritate insieme, sale e pepe, olio di semi di arachide per friggere.
TOUR GOLOSI A Faenza “Spiriti Divini” e “Bell’Italia” Un weekend tutto dedicato all’enogastronomia in centro a Faenza, quello dal 18 al 20 ottobre. Degustazioni di vino venerdì dalle 19 alle 23, sabato dalle 17.30 alle 23 e domenica dalle 17.30 alle 20.30 con “Spiriti Divini Gourmet”, con undici cantine italiane selezionate. Sarà possibile acquistare il kit che comprende il calice, la taschina e i ticket per le degustazioni al costo di 8 euro, direttamente presso la cassa situata sotto i portici di piazza del Popolo. Gli stessi giorni (il venerdì e il sabato dalle 9 alle 22 e la domenica dalle 9 alle 20), piazza della Libertà si animerà con Bell’Italia Tour, la mostra mercato dedicata alla qualità della tradizione regionale alimentare italiana, alla sua quarta edizione a Faenza. Per l’occasione si potranno provare le specialità culinarie di tutte le regioni italiane proposte da una ventina di espositori.
Preparazione: versare un litro d’acqua in un casseruola, aggiungere 15 gr. di sale grosso e far prendere l’ebollizione, poi versare a pioggia la farina gialla, mescolando in continuazione. Intanto, preparare il soffritto versando l’olio extravergine di oliva in un tegame, aggiungere la cipolla e farla dorare, poi metterla da parte, far cuocere i funghi sul fuoco per tre minuti, aggiungere poi le acciughe a pezzetti e un pizzico di prezzemolo e salvia tritati, aggiustare con poco sale, pepe e mescolare bene. A tre quarti di cottura della polenta unire il soffritto e completare la cottura. Quando la polenta è pronta, stenderla su di un tavolo di marmo (oppure su un foglio di carta forno inumidita) e dargli lo spessore di un dito, fino a farla raffreddare. Tagliare delle piccole fette e friggerle in una padella con l’olio di arachidi profumato dalle foglioline di salvia. Quando sono ben dorate e croccanti, sgocciolarle e servirle subito.
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
Un buon Nebbiolo dal tannino fine Questa settima versiamo nel calice il “Langhe Nebbiolo” 2018 di “Giacomo Barbero”. Al naso è caldo, avvolgente e sensuale. Profumi di frutta rossa del sottobosco s’intreccia no a note di spezie su un fondo di agrumi. Un tocco floreale di rose, iris e viole. Sfumature di frutta tropicale. Al palato è corposo contrassegnato da un tannino fine e con un finale di agrumi ed erbe aromatiche. Buono anche da aperitivo con salumi pregiati.
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RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
GAS DOMESTICO
SERVIZI AMBIENTALI
A Ravenna con Hera cresce la mobilità sostenibile e la tutela ambientale Sono tanti i progetti del Gruppo Hera che coniugano economia circolare e mobilità sostenibile, fra cui il protocollo per attivare 15 colonnine di ricarica a Ravenna e l’accordo con Eni per trasformare l’olio esausto in biocarburante Camion della spazzatura alimentati anche grazie agli oli vegetali raccolti sul territorio servito, colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli con offerte dedicate rivolte a privati e aziende e iniziative rivolte ai dipendenti mirate a ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro. Questi sono solo alcuni degli esempi di mobilità sostenibile portati avanti dal Gruppo Hera e che rappresentano la realizzazione concreta di una visione attenta alle esigenze di innovazione della società, resa possibile, tra le altre cose, da consistenti investimenti impiantistici, da accordi stretti con importanti player del settore oil&gas e dalla collaborazione dei cittadini. Anche dagli oli vegetali esausti di uso domestico, che hanno un alto potere inquinante, si può estrarre combustibile: a Ravenna nel 2018 sono stati raccolti quasi 50mila kg di oli alimentari attraverso le 45 colonnine stradali (ora diventate 55) e le stazioni ecologiche. E la raccolta è in continua crescita: in base ai kg raccolti nel primo semestre (oltre 31mila), nel 2019 si stima di arrivare a oltre 62mila kg, con un incremento del 26,5% sul 2018. Grazie all’accordo recentemente siglato da Hera con Eni tutto questo olio vegetale esausto verrà trasformato in biocarburante, che utilizzato per alimentare i mezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti urbani. La partnership prevede che gli oli vegetali recuperati da Hera vengano inviati alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria, che lo trasforma in green diesel, pro-
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CONTINUA SULLA COSTA RAVENNATE L’INSTALLAZIONE DEI NUOVI CONTATORI ELETTRONICI DEL GAS
dotto completamente rinnovabile che costituisce il 15% dell’Enidiesel+. Il Gruppo Hera è attivo da anni anche nella costante ricerca di soluzioni che consentano alla mobilità elettrica di diventare un’opzione concreta e praticabile. Alle prime installazioni di colonnine di ricarica pubbliche a Modena e Imola, dove Hera gestisce la rete elettrica, sono seguite diverse collaborazioni con enti pubblici e aziende. Attualmente la rete di Hera conta una cinquantina di punti per la ricarica e per la sua estensione sono stati siglati numerosi protocolli con vari Comuni, fra cui Ravenna, dove è stato approvato recentemente approvato dalla giunta il 14 agosto. L’accordo prevede la collocazione di 15 nuove colonnine di ricarica, in postazioni già individuate di concerto con il Comune.
Prosegue l’operazione “Smart Metering Gas” di Inrete Distribuzione Energia Spa, società del Gruppo Hera che gestisce la distribuzione di gas ed energia elettrica in Emilia-Romagna, a Ravenna. Si tratta dell’installazione, a partire da metà novembre, da parte di Inrete, di circa 8.500 nuovi contatori elettronici del gas nelle frazione di: Punta Marina, Marina di Ravenna, Porto Corsini e Marina Romea. L’attività proseguirà fino alla fine dell’anno e nei primi mesi del 2020. L’installazione del contatore elettronico del gas rappresenta un obbligo normativo anche per il cliente finale: il vecchio contatore meccanico deve infatti cedere il posto a quello elettronico di nuova generazione. I misuratori di nuova generazione, conformi a tutte le direttive nazionali e comunitarie in materia, potranno essere tele-letti, rendendo possibile la fatturazione su consumi reali, e gestiti da remoto, come già ora accade per i contatori dell’energia elettrica. La presenza fisica del cliente non è necessaria se il contatore si trova all’esterno dell’abitazione. In caso di apparecchi posti all’interno, se gli incaricati Inrete non dovessero trovare nessuno al domicilio, lasceranno un avviso in buchetta per fissare un nuovo appuntamento. A sostituzione avvenuta, saranno lasciate al cliente, direttamente o vicino al contatore o nella cassetta della posta, le istruzioni per accendere il display e leggere, a fini di controllo e conoscenza personale, il numeratore della lettura. Gli operatori incaricati da Inrete saranno dotati di tesserino di riconoscimento.
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RAVENNA&DINTORNI 17-23 ottobre 2019
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ALTRE DUE TARGHE “ECO GREEN” CONSEGNATE A CITTADINI LUGHESI PER EDIFICI VIRTUOSI Altre due “Targhe green” sono state consegnate sul territorio della Bassa Romagna nel week end. Si tratta del riconoscimento che l’Unione dei Comuni riserva agli interventi dei privati finalizzati al risparmio energetico. Le due nuove consegne sono state fatte a Lugo dal sindaco Davide Ranalli e dall’assessore all’Ambiente, allo Sviluppo Green e all’Ecologia Maria Pia Galletti: la prima per la riqualificazione energetica complessiva della sede della Azienda Randi creazioni srl , in via Quarantola 64 a Lugo. La seconda per la realizzazione di una privata abitazione a San Lorenzo di Lugo, un edificio ad altissima prestazione energetica (nZeb - near Zero Energy Building) di proprietà del signor Francesco Feruzzi. Tutti coloro che hanno effettuato attività di riqualificazione energetica della propria abitazione possono fare richiesta per ottenere gratuitamente la targa “Futuro green”. I moduli sono disponibili sul sito web dell’Unione dei Comuni nell’apposita sezione dedicata al progetto e il progettista o l’impresa che ha effettuato l’intervento potranno aiutare il cittadino nella compilazione della domanda e nel reperimento dei dati necessari. L’iniziativa rientra nel programma dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per il raggiungimento degli obiettivi del progetto “Futuro green” . È stato creato inoltre il gruppo Facebook “Un futuro green per la Bassa Romagna”, che si propone di stimolare la creazione di una community sui temi energetici, oltre a promuovere le attività del progetto
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