R&D 19 12 2019

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FREEPRESS n. 843

19 DICEMBRE 2019 8 GENNAIO 2020

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460

AVVISO AI LETTORI: il prossimo numero di Ravenna&Dintorni uscirà il 9 gennaio 2020, continuate a leggerci tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

IL MONDO DEI MUSEI Da Classis alle Cappuccine, viaggio tra opere e allestimenti in provincia

L’allestimento della Madonna del Patrocinio di Durer a Bagnacavallo


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AL FIANCO DEI PICCOLI PROPRIETARI DI CASE DAL 1980

Incontro fra i dirigenti Asppi di Ravenna e il sindaco De Pascale su incentivi per il piccolo commercio e lo sviluppo della città universitaria Al via anche una raccolta di firme Recentemente il presidente provinciale di Asppi Silvio Piraccini e Roberto Scaini, presidente di Asppi di Ravenna, hanno avuto un confronto con il sindaco Michele De Pascale su alcune questioni urgenti legate alla piccola proprietà immobiliare, dalle difficoltà di locazioni dei negozi agli affitti per gli studenti universitari. L’Amministrazione comunale di Ravenna sta pensando ad incentivi per le startup del commercio che vogliono affittare un negozio o un laboratorio per un’attività. Questo consentirebbe di non incidere sull’Imu di chi non riesce ad affittare, ma “pagare” l’affitto alle attività che vogliono inserirsi in zone poco apprezzate. D’altra parte si sta valutando anche il cambio di destinazione d’uso di negozi scarsamente appetibili con incentivi. A proposito, si sta programmando un incontro tra rappresentanti del commercio e rappresentanti della proprietà immobiliare sui temi più rilevanti e problematici all’ordine del giorno. Sullo sviluppo della città universitaria, con la prevista crescita degli studenti fuori sede, il sindaco ha dichiarato che si valuterà, per contratti concordati e transitori, di seguire l’esempio di Bologna, “città universitaria” per antonomasia. I piccoli proprietari immobiliari associati all’Asppi guardano con attenzione al lavoro del Parlamento e delle Amministrazioni locali, ed in particolare tutto ciò che riguarda la casa, le manovre di bilancio e la normativa di riferimento. Sono ben noti i problemi che assillano la proprietà immobiliare ed in particolare i piccoli proprietari: il calo persistente del valore degli immobili, i bassi rendimenti e i rischi relativi all’affitto destinato a famiglie, a studenti, lavoratori o alle attività commerciali. Sul versante del fisco l’Asppi ritiene improrogabile mettere a regime l’aliquota del 10% per la cedolare secca destinata ai contratti a canone concordato ed estendere l’ambito di fruizione di tali contratti, con le relative agevolazioni, a tutti i Comuni italiani. Di notevole importanza è la cedolare secca per le locazioni commerciali: la norma del 2019 è eccessivamente limitata, ed escluderla del tutto rappresenterebbe un inaccettabile passo indietro. Semmai occorre rimodularla per renderla più efficace.

Gli affitti dei negozi oggi sono gravati da vincoli anacronistici e da una tassazione irragionevole. Vanno superati questi vincoli con regole più realistiche per rendere meno gravoso il ruolo dei locatori e di chi vuole affittare uno spazio commerciale. Va evidenziato che l’Asppi valuta positivamente la riconferma delle detrazioni fiscali per spese di ristrutturazione, risparmio energetico, sicurezza sismica, acquisto mobili, a cui si aggiunge l’interessante provvedimento sulle facciate degli edifici. È essenziale consentire alla più ampia platea di proprietari l’accesso a queste opportunità. Per questo sarebbe importante che le norme relative alla “cessione del credi-

balzello incomprensibile e inaccettabile, proprio perché insensato. Secondo Asppi i Comuni debbono fare la loro parte, soprattutto sul fronte dell’IMU, per quei locali che non si riesce ad affittare. Va definita una proposta, condivisa con altri soggetti del settore: Governo ed Amministrazioni, per una normativa che possa alleviare “sofferenze” che sono molto più gravi e diffuse di quello che potrebbe apparire. Per quanto riguarda gli affitti agevolati per gli studenti si continua a fare “orecchie da mercante”. Per questo tipo di canoni è prevista un’aliquota IMU del 1,02%, addirittura di più di quella prevista per i contratti a canone concordato che è del 0,96%.

Da sinistra, il presidente provinciale e segretario di Asppi di Ravenna, Silvio Piraccini, il presidente di Asppi di Ravenna, Roberto Scaini, e l’amministratore di Asppi di Ravenna, Roberto della Torre

to” e allo “sconto in fattura” siano utilizzabili da tutti gli investitori per tutte le tipologie di lavori. D’altra però esprime una valutazione critica sull’unificazione di IMU e TASI così come viene prospettata. Nel momento in cui si mette mano alla fiscalità immobiliare – che rimane per altro a livelli elevatissimi – è indispensabile aver presente che si è di fronte ad un problema sempre più drammatico: la tassazione è riferita ad un patrimonio immobiliare che in questi anni, e in misura sempre maggiore, è diventato di fatto inutilizzabile o ha perso ogni valore commerciale, diventando invendibile o non affittabile. Applicare una patrimoniale su immobili dai quali non è possibile trarre alcun reddito e con un valore patrimoniale infimo o nullo rappresenta una ingiustizia grave a cui è necessario porre rimedio. Asppi con le altre organizzazioni della proprietà immobiliare è impegnata a sostenere il piccolo commercio, per un abbassamento degli affitti e quindi la convenienza ad “aprire". La chiusura dei negozi è un problema drammatico che riguarda tutta le città e non solo i centri storici. Spesso e soprattutto in “certe zone” non si riesce ad affittare e comunque le tasse vanno pagate. E quindi l’IMU ed altre imposte diventano

Si rammenta che per il 2019 alcune delle aliquote IMU a Ravenna sono le seguenti. IMU ordinaria: 1,06%; IMU alloggi assegnati da ACER: 0,50%; alloggi concessi in affitto: 1,02; alloggi concessi in affitto con contratto di tipo concordato: 0,96%; alloggi concessi con contratto transitorio: 1,02%, ben superiori ad alcuni esempi di città emiliano romagnole. Nei prossimi giorni sarà organizzata una raccolta firme - presso la sede Asppi di Ravenna e al mercato di via Sighinolfi - per la sottoscrizione di un documento dove chiediamo al Comune di Ravenna un impegno per rivedere l’aliquota IMU per chi affitta a studenti e un impegno a rinunciare ad una parte consistente di IMU per quei locali adibiti ad attività commerciali che non si riescono ad affittare.


PUNTI DI VISTA / 3 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

IL COMMENTO

L’OSSERVATORIO

SCATTO MATTO

Il Natale ha svoltato, aspettando il Mare d’inverno

Buoni propositi per le feste

di Luca Manservisi

di Moldenke

Avevano detto che avrebbero rivoluzionato il Natale. E se magari non si può parlare di vera e propria rivoluzione, va dato sicuramente atto a questa amministrazione di aver cambiato almeno il volto a Ravenna durante le festività natalizie in questi ultimi tre anni (dopo che su queste colonne avevamo criticato anche noi, delusi, l’esito del primo Natale della nuova giunta, quello del 2016). Dove, una volta, c’era praticamente solo un mercatino in piazza del Popolo e il clou ogni anno era rappresentato dallo spettacolo di “fontane danzanti” (confermato comunque anche quest’anno, al villaggio Advs di piazza San Francesco), spesso senza la festa di Capodanno e come unica, o quasi, attrazione la giostra a cavalli in piazza dell’Aquila, oggi ci sono invece una pista di pattinaggio molto frequentata, attività di animazione finanche ai giardini Speyer, spettacoli ogni weekend, un programma di concerti con ospiti internazionali attorno al Capodanno, mostre di alto livello al museo della città e naturalmente il tanto discusso videomapping da 100mila euro (quest’anno l’investimento è attorno ai 90mila euro, ma si tratta di spettacoli già visti negli anni scorsi, a San Vitale e al battistero degli Ariani). Per un ritorno d’immagine senza dubbio oggettivo, tra spot radio e video sui social di una Ravenna che finalmente sembra una città turistica anche d’inverno. I ritorni in termini di presenze sono sempre invece difficili da stabilire con certezza, ma i dati Istat di un anno fa davano ragione all’Amministrazione. La sfida, forse, ora potrebbe essere quella di cambiare volto anche ai lidi, non solo alla città d’arte, per dare concretezza a un progetto, quello del Mare d’Inverno, che da queste parti nonostante i proclami della (precedente, va detto) amministrazione non si è mai visto neanche lontanamente realizzato. Anche oggi restano alcune iniziative slegate, alcuni bagni che organizzano rassegne (gli encomiabili Oasi e Finisterre a Marina di Ravenna, per esempio), alcuni presepi degni di nota e poco altro (senza, praticamente, veri e proprio locali notturni, tra l’altro). Ragionare sui lidi, poi, potrebbe essere utile anche in vista della stagione estiva, quella dove il mare, a Ravenna, davvero sta soffrendo, turisticamente parlando. Sarà il nuovo Parco Marittimo (ossia la riqualificazione degli stradelli retrodunali) a dare la svolta, come auspica a più riprese l’Amministrazione? Difficile. I lidi necessitano piuttosto di interventi strutturali (per quanto dobbiamo ancora sognare, per esempio, la riqualificazione della zona delle pescherie e del mercato del pesce di Marina?) che al momento non sembrano però essere nemmeno in vista...

Buoni propositi per queste feste in arrivo. - Trovare i soldi per poter andare in pausa pranzo al mercato coperto e ordinare quella piadina con formaggi d’alpeggio che è in menù a 12 euro. E poi compensare magari con il dessert, un Buondì alla Coop.

Fra le tante foto a sfondo natalizio che sono arrivate in redazione in questi giorni abbiamo scelto questi curiosi pesci palle che si vogliono bene. Due “sardine“ innamorate un po’ ingrassate? Sicuramente un messaggio positivo per un Natale e un Anno Nuovo all’insegna di “Peace&Love” [foto di Natalino B., Ravenna]. Cari lettori con questo scatto matto vi auguriamo buone feste e uno splendido 2020

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 843 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Vincenzo Benini, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

Gita fuori porta da Ravenna

- Andare a festeggiare il 2020 in piazza a Faenza solo per poter assaggiare lo spumante e il panettone gentilmente offerti, si legge nei comunicati inviati alla stampa, “dallo staff di sindaco e vicesindaco”, proprio ora che ci sono le elezioni, guarda te la casualità. Quasi come gli auguri del presidente della Regione Bonaccini che Marescotti (e diversi altri suoi colleghi) ha rivelato di aver ricevuto quest’anno per la prima volta. - Andare a correre in Darsena per smaltire i pranzi delle feste, cercando di capire quante fossero davvero le Sardine, che non ci dormo la notte. - Andare a vedere il nuovo videomapping in centro a Ravenna, che in realtà però è quello già visto negli anni scorsi, e forse ha ragione il centrodestra a lamentarsi; magari allora vado in centro a Forlì, che hanno il sindaco nuovo, leghista, una città liberata dal centrodestra, aspetta che guardo in internet: la novità del Natale di Forlì? Il videomapping su San Mercuriale. Mi gira un po’ la testa. - Imparare a memoria i nomi degli altri candidati alla presidenza della Regione alle prossime elezioni, oltre a Bonaccini e Borgonzoni, per fare colpo sugli amici. Sì, ci sono altri candidati. - Cercare un paese senza pista di pattinaggio sul ghiaccio dove raccogliere firme per chiedere il prossimo anno una pista di pattinaggio sul ghiaccio, che è uno scandalo che non ci siano in tutti i cazzo di comuni della meravigliosa provincia autonoma di Bolzano, dove viviamo noi ravennati. No?

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POLITICA / 5 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

REGIONALI/1

BIG/1

Coraggiosa: la lista a sinistra del Pd che sostiene Bonaccini Aderiscono Articolo 1 e Sinistra Italiana, dovranno vedersela con la “concorrenza interna” e tre liste che corrono da sole, alternative ai dem

A sinistra del Pd, ma con il Pd a sostegno di Stefano Bonaccini. La lista Emilia-Romagna Coraggiosa nasce sulla spinta del lavoro fatto dall’ex eurodeputata Elly Schlein per tentare il più possibile di unire le forze di sinistra che, pur essendo critiche rispetto ad alcune scelte dei dem, si riconoscono in quel campo e fanno in qualche modo appello al voto utile contro il rischio di un governo regionale leghista. A Ravenna hanno già organizzato un paio di eventi (il prossimo è a Faenza il 20 dicembre alle 17.30 a Faventia Sales) per illustrare questo progetto politico che vuole essere un ennesimo tentativo di riunire forze ecologiste e progressiste. In particolare hanno aderito Mdp-Articolo 1 e Sinistra Italiana (che già avevano insieme portato avanti il progetto di Leu a livello nazionale, poi fallito) e a livello locale Sinistra per Ravenna, lista civica di maggioranza a Palazzo Merlato oltre ad altre realtà associative. Tra le questioni messe in primo piano la redistribuzione, l’equità, la transizione ecologica, i diritti. I quattro candidati ravennati rispecchiano questa molteplicità di forze. Si tratta infatti di Isabella Marchetti, lughese di nascita, classe 1961 con un passato in Rifondazione Comunista, assessora alle Politiche Sociali nel Comune di Massa Lombarda dal 2004 al 2009. Edward Jan Necki, nato nel 1967 a Faenza da padre polacco e mamma faentina, dipendente di un’azienda di credito nel bolognese e attualmente consigliere comunale per L'Altra Faenza, forza all’opposizione della giunta Pd Malpezzi. Luca Ortolani, faentino, 40 anni, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal 2015 consigliere comunale a Faenza per Articolo Uno (che invece appoggia la giunta Malpezzi). Federica Francesca Vicari, ravennate, classe 1988, è operatrice culturale e partecipa alla gestione del Cisim di Lido Adriano, alle scorse amministrative a Palazzo Merlato era candidata con Sinistra per Ravenna, in appoggio a De Pascale. Difficile immaginare che bacino di voti potranno raccogliere tra

Il ravennate Vasco Errani, presidente della Regione dal 1999 al 2014 e oggi senatore di Leu, è tra i promotori della lista Coraggiosa

Per sabato 28 dicembre è in programma un tour di Stefano Bonaccini, candidato presidente dell’Emilia-Romagna per il centrosinistra, in provincia di Ravenna. Date e orari precisi non sono ancora stati fissati ma si sa che il presidente uscente toccherà diversi luoghi del territorio, con incontri pubblici nei mercati e nelle piazze. Ulteriori dettagli a ridosso dell’evento sul nostro sito internet www.ravennaedintorni.it.

“concorrenza interna” – quella del Pd ormai non più renziano, quella dei Verdi che in epoca di Fridays For Future potrebbero avere un nuovo appeal – e quella esterna. I grillini infatti ci saranno e ci saranno ben tre liste alla loro sinistra. Una è quella de L’Altra Emilia-Romagna – realtà che cinque anni fa era sostenuta anche da qualcuno che oggi è in Coraggiosa, a cominciare dal consigliere eletto, il giuslavorista Piergiovanni Alleva – e che oggi rappresenta Pci e Rifondazione comunista. Un’altra è quella del Partito Comunista di Rizzo che, come abbiamo scritto, è impegnata nella raccolta firme, operazione invece conclusa per Pap, ossia Potere al popolo, che continua la propria esperienza dopo il non entusiasmante risultato delle ultime Politiche. Insomma, per gli elettori di sinistra, le opzioni di certo non mancano.

REGIONALI/2

I nomi dei grillini ravennati che aspirano a una poltrona in consiglio: si attende l’ufficialità Il candidato presidente sarà Stefano Benini, imprenditore di Forlì scelto online con 335 preferenze: «Saremo le sentinelle utili dei cittadini» Per i grillini la campagna elettorale per le Regionali dell’Emilia-Romagna rischia di essere quella più sofferta e più breve allo stesso tempo. Dopo mesi infatti in cui non si capiva se avrebbero partecipato o meno e, nel caso avessero partecipato, se si fossero o meno alleati con il Pd, compagni di un governo quanto mai travagliato, a poco più di un mese dalle elezioni si sa che ci saranno ma non si conoscono ancora i candidati. Tutto (o quasi) è passato tramite la loro piattaforma di consultazione online Rousseau, prima il voto per partecipare alle elezioni, poi la scelta del candidato presidente che correrà da solo. Si tratta di Simone Benini risultato il più votato online con 335 preferenze. Benini ha 49 anni, è nato e vive a Forlì. Secondo la biografia diffusa dal Movimento Cinque Stelle, è un piccolo imprenditore, sistemista programmatore senior, esperto di sistemi informatici. «Saremo le sentinelle utili dei cittadini. Solo la nostra presenza permette di affrontare le sfide del futuro». Sono le prime parole, affidate a Facebook, di Simone Benini. «Sarà una bellissima sfida che affronteremo tutti insieme, piazza per piazza, mercato per

BONACCINI IN TOUR IL 28

mercato. Come abbiamo sempre fatto». Era il 12 dicembre. Ora si attende l’ufficializzazione dei candidati delle varie circoscrizioni, compresa naturalmente quella di Ravenna. Dalle consultazioni online questi i risultati dei candidati consiglieri per la circoscrizione di Ravenna: Giancarlo Schiano 56 voti; Cinzia Pasi 45; Vincenzo Barnabè 45; Igor Gallonetto 41; Monica Mondini 33; Mauro Salerno 29; Giuseppe Olmeti 28; Alessio Lombardi 26; Fausto Geminiani 23; Stefano Cantagalli 22; Mariarosa Capirossi 13. Ma, come si diceva, manca l’ufficializzazione (anche perché come noto in caso di 4 candidati serve la parità di genere). A quel punto potrà iniziare la vera campagna elettorale che, complici anche i giorni di festa, rischia di essere davvero brevissima. Nonostante questo, la presenza dei 5 Stelle rappresenta una variabile cruciale che potrebbe determinare le sorti delle elezioni, non tanto perché, stando ai sondaggi, Benini possa arrivare più che terzo, ma per i voti che potrebbe drenare in particolare dal centrosinistra appoggiato anche da forze ambientaliste.

BIG/2 Salvini potrebbe essere a Faenza il 5 gennaio Il segretario della Lega, Matteo Salvini, potrebbe essere a Faenza il 5 gennaio in occasione della Nott de’ Bisò per la campagna elettorale delle Regionali. Al momento la data non è ancora sicura, anche perché il leader del Carroccio si sta muovendo sul territorio con poco preavviso rispetto agli eventi.

AGENDA ELETTORALE Pranzo di Natale di Forza Italia a Lugo con candidati, onorevoli e senatori Domenica 22 dicembre pranzo di Natale elettorale all’Ala d’Oro Hotel di Lugo, alle 12, con Forza Italia che sostiene la candidata Borgonzoni. Saranno presenti e interverranno i quattro candidati della circoscrizone ravennate, Alberto Ancarani, Mnica Burattoni, Simone Lucchi e Daniele Mazzoni, il commissario provinciale Bruno Fantinelli ed esponenti nazionale del partito berlusconiano quali la senatrice Anna Maria Bernini, il senatore Adriano Paroli, le onorevoli Benedetta Fiorini e Simona Vietina. Prenotazioni al numero 346 6829146.

Pd: Bessi incontra l’eurodeputata Gualmini, Corsini ai mercati con i banchetti Ecco alcuni dei principali appuntamenti elettorali del Pd in provincia durante le festività. Il 20 dicembre alle 18 al Caffè della Lirica Gianni Bessi incontra i lavoratori del settore della Giustizia, mentre il 27 dicembre sarà al Mama’s Club di via San Mama 75 Ravenna alle 17.30 per l’incontro dal titollo “Crescere il futuro” per parlare di adolescenti e i giovani con l’europarlamentare Elisabetta Gualmini e l’assessora alle politiche giovanili del Comune di Ravenna Valentina Morigi. Andrea Corsini invece dal 19 dicembre batterà palmo a palmo i mercati delle varie località con banchetti e incontri con i cittadini: il 21 a Conselice, il 23 a Alfonsine, il 27 a Fusignano, il 28 a Ravenna e a Bagnacavallo, il 3 gennaio a Massa Lombarda, il 4 a Riolo Terme, il 10 al circolo Pd di Castiglione per una cena con i sostenitori.


6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

IL COMMENTO

Si chiamano elezioni regionali, ma quante sfide diverse sulla scheda La gara per la presidenza, la competizione tra liste della stessa coalizione e tra candidati di una stessa lista, la rincorsa al 3 percento, l’incognita grillina: una mappa verso il voto del 26 gennaio di Federica Angelini

Complice il sistema elettorale e il clima di grande attenzione nazionale, il voto del 26 gennaio per le Regionali in Emilia-Romagna contiene in sé più di una sfida.

Matteo Salvini e Andrea Liverani: il secondo è originario di Faenza, consigliere regionale uscente per la Lega e quello più accreditato nella rosa dei nomi per la candidatura nella circoscrizione di Ravenna

La sfida campale: Bonaccini vs Borgonzoni La prima e campale, naturalmente, è quella tra Bonaccini e la Borgonzoni, quel #bastaunvoto usato da alcuni candidati del centrodestra è letterale (chi prende un voto in più dell'altro vince e conquista il premio di maggioranza, senza ballottaggio) e, dicono molti sondaggi, anche la fotografia di una situazione reale: i due potrebbero effettivamente essere molto vicini. Le coalizioni: come si sposteranno i voti dentro il centrodestra e nel centrosinistra? La seconda è quella interna alle forze politiche dei vari schieramenti. Davvero Forza Italia rischia di ridursi a forza residuale? Anche qui la Meloni con la sua voglia un po’ nostalgica di patria e famiglia potrebbe raggiungere una percentuale a due cifre? La Lega, dopo essersi confermata primo partito in tantissime provincie alle ultime Europee, sarà definitivamente incoronata primo partito ovunque? Nel centrosinistra, neanche a dirlo, la situazione è ancora più complicata. Come andrà la lista Bonaccini che raccoglie un po' i candidati delle forze che non hanno voluto o potuto presentare il simbolo? Quanto aiuterà la campagna impostata su di lui come salvatore di ciò che resta di un'idea di centrosinistra senza simboli di partito? (Peraltro, dovesse vincere, chissà dove potrà arrivare. Tra i meriti riconosciuti all'attuale segretario del Pd, per dire, c'è quello di aver vinto e di governare il Lazio

mentre la destra vinceva ovunque...). Quanto prenderà questo nuovo Pd senza più Renzi a destra e Bersani a sinistra? E le liste in appoggio? Coraggiosa saprà davvero attrarre il voto a sinistra del Pd che rischia di finire in ben tre liste che non sostengono Bonaccini? E i Verdi? E questa fusione elettorale tra la lista Bonino, il Psi e il Pri?

Nell'analisi del voto ravennate bisognerà soprattuto attribuire i voti al Pri (che però potrebbe allontanare quelli magari in cerca di qualcosa di un po’ più nuovo e fresco, che sì, insomma, la Bonino la voterebbero ma il Pri, che peraltro esprime gran parte dei candidati con nomi storici del partito, anche no, grazie). Forse meglio Volt?

CONSIGLIO COMUNALE

IN VALLE NASCONO NUOVE ALLEANZE POLITICHE: ITALIA VIVA, PRI E AMA RAVENNA FANNO SQUADRA Presentata una mozione comune per chiedere maggiore tutela dell’ambiente: «Si allarga l’area riformista» In consiglio comunale a Ravenna si sta delineando una possibile convergenza fra tre forze della maggioranza: Partito Repubblicano, Italia Viva e Ama Ravenna. I diretti interessati in un comunicato alla stampa parlano di «allargamento dell'area riformista». Il tema su cui è nato l’accordo è quello della tutela ambientale, in particolare la cura delle valli che di recente sono state al centro delle cronache per via della strage di uccelli da botulino proliferato per una scarsa presenza di acqua. Le tre forze concordano nell'impegnarsi e agire congiuntamente su alcune tematiche e problemi emergenti della città. Come prima mossa comune, i tre capigruppo in municipio (Michele Casadio per Iv, Chiara Francesconi per l’Edera e Daniele Perini per Ama Ravenna) hanno depositato all’inizio di dicembre una mozione inerente la gestione della valli e delle pinete che va a sostituire quella depositata poche settimane prima dal solo Pri. Nella mozione si rimarca la necessità di recedere dall'attuale ente gestore e di propendere per un nuovo parco regionale gestito dall'Ente Romagna «il cui personale conosce perfettamente il territorio«, una posizione questa specificata sulla stampa più volte di recente dal segretario provinciale del Pri Eugenio Fusignani. Inoltre viene data rilevanza al ruolo e al mondo scientifico nella programmazione, pianificazione e controllo della gestione ambientale e naturalistica dell’area al fine di garantirne una reale e proficua tutela e valorizzazione, grazie a competenze ed esperienze che si formano sul nostro territorio, «ma che il nostro territorio poco valorizza».


POLITICA / 7 19 febbraio 2019 - 9 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

In casa Pd. A sinistra Andrea Corsini (assessore regionale uscente) con il sindaco di Lugo Davide Ranalli che si è schierato a favore del cervese per il voto. A destra la faentina Manuela Rontini con Stefano Bonaccini

Perché sì, diciamo che i nuovi simboli non mancano. Chi un po’ più giovane, chi un po’ più europeista, chi un po’ più progressista. Chi corre da solo: la gara in salita dei 5Stelle e la soglia del 3 percento per tutti gli altri Poi naturalmente c'è la sfida dei 5 Stelle tutta interna: c’era chi nel movimento non voleva nemmeno presentarsi per evitare la debacle. Sono in ritardo sulla campagna elettorale, in grave difficoltà nazionale e qui potrebbero raccogliere un risultato deludente. Rischiando di dar ragione a chi diceva, meglio saltare un giro. Poi ci sono le liste, ne abbiamo parlato nel numero scorso, che non andranno in coalizione e hanno davanti lo sbarramento del 3 percento da superare: L'Altra Emilia Romagna, Pap, 3V e ci sono anche quelle che stanno ancora raccogliendo le firme tra cui il Partito Comunista (quello di Rizzo) e il Fronte Sovranista Nazionale. Dentro le liste, la complicata sfida a quattro del Pd Infine, dentro ad alcune liste c'è la grande sfida interna tra i candidati. Per Lega e Pd si tratta di giocarsi il posto a Bologna. E che non sia cosa da poco conto lo si capisce dal fatto che la Lega ancora non ha reso noti i propri candidati a pochi giorni dalla presentazione delle liste. Certo si capisce che non mancherà Andrea Liverani, consigliere uscente, fedelissimo di Salvini dal primo minuto, faentino in quella Faenza che andrà al voto a maggio. E dovrebbe esserci anche Samantha Gardin, segretaria provinciale da anni, già candidata (ma solo all'uninominale) al Parlamento.

Nel Pd invece i quattro sono schierati e attivi sul territorio da tempo. Se cinque anni fa era stato raggiunto un equilibrio geometrico: donna faentina (e renziana), uomo della Bassa molto noto e forte di provenienza Ds, uomo + donna da ticket a Ravenna con donna molto a sinistra e uomo rappresentante dell'area cattolica, di provenienza dalla Margherita, quest'anno le carte in tavola sono molto cambiate. Poiché infatti Mirko Bagnari (il candidato della Bassa che cinque anni fa prese il maggior numero di preferenze) non si ricandida, a rappresentare l'area lughese c’è Mirella Dalfiume, sconosciuta ai più, ma che potrebbe appunto contare su un bacino di voti interessanti per ragioni meramente geografiche e campanilistiche. Bacino di voti che interessa naturalmente anche i due candidati uomini, entrambi ravennati. Uno è Andrea Corsini, l'uomo veramente forte di questa tornata elettorale. Assessore regionale in carica, lunga esperienza politica alle spalle già dai Ds, rappresenta la continuità del partito, se non addirittura della “Ditta”, nella buona e nella cattiva sorte e per lui si stanno attivando testimonial importanti anche nella Bassa, come il sindaco di Lugo Davide Ranalli. E ovviamente, essendo cervese d'origine, può contare anche su quel bacino di voti oltre a quelli del ravennate dove vive e dove è stato a lungo assessore. Una figura che rischia di oscurare l'altro ravennate, consigliere uscente Gianni Bessi, che ha lavorato soprattutto sui temi

dell'economia. Bessi al momento non ha sindaci che abbiamo fatto endorsement per lui e viene, come si diceva, dall'altra anima del Pd, quella cattolica. Quanto conteranno queste dinamiche nell'urna? A fronte anche di un partito comunale, a Ravenna, che non può far una campagna elettorale come fece cinque anni fa per i suoi due candidati perché si trova con due candidati uomini e nella scheda sono ammesse due preferenze ma solo se di genere diverso. L’altra donna in lizza è infatti Manuela Rontini, da Faenza, che per certi versi fa una gara a parte: non potrà verosimilmente più contare sul voto renziano, ma ha comunque un ampio territorio di riferimento e in questi anni non si è risparmiata, battendo l’area faentina e oltre palmo a palmo. Al netto di tutto questo, resta una considerazione amara da fare, ancora una volta, a prescindere dalle considerazioni di appartenenze politiche. Quando si è trattato di sostiuire Bagnari, indisponibile alla ricandidatura, si è trovato un altro uomo forte, individuato in Corsini. E solo dopo, si è pensato a Mirella Delfiume, per far tornare i conti della parità. E tutto questo perché evidentemente di donne abbastanza “forti” non ce n’erano. E non ce ne sono, perché il problema viene da lontano, dalla mancanza cronica di donne di autentico peso nel Pd, e la soluzione non sembra affatto vicina. Per trovare una donna ravennate in lizza bisognerà rivolgersi altrove...


8 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

LAVORI PUBBLICI

Raddoppia il parcheggio del Cmp: altri 240 posti auto fra cinque mesi I 300 stalli attuali non sono sufficienti. Investimento dell’Ausl di 700mila euro I nuovi spazi serviranno anche per la futura sede della laurea in Medicina

Partiranno all’inizio dell’anno nuovo i lavori del costo di 700mila euro per raddoppiare il parcheggio del Cmp, il centro di medicina e prevenzione dell’Ausl Romagna in via Fiume Montone Abbandonato a Ravenna. Attualmente sono presenti 300 posti auto (di cui 63 riservati alle vetture aziendali) e ne verranno realizzati 240 nuovi. La durata dei lavori è prevista in circa 5 mesi. In un’area attigua è già stato organizzato un parcheggio, non asfaltato, capace di circa 50 posti: nei giorni scorsi questa area è stata ripristinata con nuovi apporti di ghiaia per far fronte ad alcune pozzanghere che si sono create a seguito della piogge. Al Cmp trovano sede servizi distrettuali, servizi ambulatoriali, uffici del dipartimento di Sanità pubblica, oltre a Cup e sportelli amministrativi di altro tipo. Una struttura molto rilevante con un forte afflusso di pubblico per diverse esigenze. La dotazione di posti auto nel corso degli anni si è rivelata insufficiente. Di qui i progetti di ulteriore implementazione di spazi. «Un importantissimo contributo – scrive Ausl – che si spera risolutivo, rispetto al problema della difficoltà di parcheggiare da parte soprattutto degli utenti della struttura, ma anche degli operatori». Attualmente nell’area che dovrà ospitare i nuovi posteggi sono in corso le operazioni preliminari di verifica di eventuali ordigni bellici. Al termine di questa prenderanno il via le ruspe: il momento di inizio lavori è stimabile su-

Una veduta aerea del centro di medicina e prevenzione (Cmp) in via Fiume Montone Abbandonato. L’area rossa tratteggiata diventerà parcheggio

bito dopo la fine delle festività natalizie. I nuovi posti macchina saranno utilizzabili in maggio, andando così a contribuire alla risoluzione di una problematica storica per il Cmp. I nuovi 240 posti prevedono una zona, delimitata, ove è previsto siano spostati 52 dei 63 posti auto oggi riservati alle auto aziendali nel

parcheggio attuale. Di questi 52 ne sono previsti 20 predisposti per alimentare auto elettriche. L’ampliamento sarà a servizio anche della camera mortuaria e della futura palazzina che verrà edificata nei pressi per ospitare il corso di laura in Medicina.

PORTO CORSINI Il Comune vuole salvare le Poste Il Comune di Ravenna conferma l’intenzione delle Poste di chiudere l’ufficio postale di Porto Corsini. A dirlo in consiglio comunale è l’assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani, rispondendo ad un question time di Alvaro Ancisi (LpRa) che chiedeva conferma della notizia trapelata nei giorni scorsi. Il 16 ottobre scorso la chiusura era stata ipotizzata – ha spiegato Cameliani – poi il management di Poste Italiane ha confermato la decisione. Decisione contro cui, secondo quanto promette l’assessore, il Comune è pronto a battersi. A gennaio ci sarà un incontro sul tema con le Poste. «Porto Corsini – fa notare Cameliani – non è una località balneare abitata solo in estate ma ha molti abitanti, tutto l’anno. Ci sono due scuole e numerose attività imprenditoriali, oltre al terminal crociere. Per questo il Comune ha manifestato al responsabile di zona di Poste Italiane, da subito, la sua contrarietà. In questo caso il piano di razionalizzazione dei costi delle Poste finisce per pesare sulla popolazione. Il sindaco siede nel cda della Cassa Depositi e Prestiti e utilizzerà anche questo ruolo per far cambiare idea all’azienda». Se la chiusura dovesse essere confermata, per gli abitanti di Porto Corsini resterebbe come ufficio postale di riferimento quello di Marina di Ravenna (al di là del canale) o quello di Casal Borsetti.

METALMECCANICA

MARCEGAGLIA, IL REFERENDUM DEI LAVORATORI APPROVA IL NUOVO CONTRATTO AZIENDALE DARSENA - RAVENNA

Affluenza 81,6 percento (863 aventi diritto): il 61,8 a favore di un accordo siglato da Cisl e Uil ma non da Cgil

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I lavoratori dello stabilimento di Ravenna di Marcegaglia hanno approvato l'ipotesi per il rinnovo del contratto aziendale siglata tra l’azienda e alcuni sindacati (Cisl e Uil favorevoli, Cgil contraria). L’approvazione è arrivata con un referendum: 435 voti favorevoli (61,8 percento), 259 voti contrari, 3 schede bianche e 7 nulle (affluenza all’81,6 percento su una popolazione di 863 aventi diritto al voto). La Fiom aveva invitato a bocciare l’accordo sostenendo che il nuovo contratto cancellava il premio di risultato di 625 euro annui per gli occupati che faranno più di dieci giorni di malattia, mentre finora era determinato esclusivamente in base alla produttività. Diversamente la vede Cisl: «Era in ballo una cifra di 550 euro da ricevere subito insieme alla tredicesima, altri 200 euro a marzo 2020 e un premio annuo per il triennio 2020-2022 di 1.275 euro. Un contratto che nel suo complesso, inclusa la parte normativa, porta elementii di soddifazione. Il montante di 1.275 è composto da indicatori legati alla produttività collettiva ma anche indicatori di produttività individuale il cui raggiungimento è stato reso più fruibile nel suo valore massimo con questo accordo». Il sindacato ricorda che «quando si parla di premio si parla di una cifra erogata al raggiungimento di determinati obiettivi condivisi per tutti i dipendenti, aggiuntiva alla normale retribuzione, frutto della somma di quanto disposto dal contratto nazionale e dai precedenti accordi aziendali». Fim-Cisl è soddisfatta: «Ora è necessario calare questo accordo nella realtà quotidiana dello stabilimento ravennate essendo il contratto di tutti i lavoratori, anche per coloro che, con una specifica ragione sociale, lavorano in banchina caricando e scaricando i container dalle navi per rifornire le linee produttive di Ravenna e degli altri stabilimenti».


ECONOMIA / 9 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

ISTRUZIONE COOPERAZIONE Consegnate le borse di studio ai figli dei dipendenti Federcoop

L’Università di Ferrara vuole avviare un corso di Medicina a Cotignola con 60-80 matricole L’ateneo è in trattativa con il Comune e la clinica privata Villa Maria Cecilia (Gvm) La decisione arriverà a giugno dal Consiglio universitario nazionale L’Università di Ferrara è interessata ad avviare un corso di laurea in Medicina a Cotignola, nella struttura della clinica privata convenzionata Villa Maria Cecilia (gruppo Gvm). Al momento si è ancora in fase di trattativa con le istituzioni locali e regionali ma c’è un obiettivo: partire nell’autunno 2020 con 60-80 matricole. Una decisione potrà arrivare a giugno con il parere del Consiglio universitario nazionale. Al momento si attende l’espressione del Comitato Regionale di Controllo (Coreco). È stato il rettore stesso, Giorgio Zauli, a confermare l’avviamento dell’iter burocratico. Al momento gli incontri preliminari tra Università e Regione sono serviti principalmente per approntare una strategia di pianificazione. Va infatti ricordato che la Romagna è stata scelta dall’Università di Bologna per avviare due corsi di Medicina, uno a Ravenna in una nuova palazzina da costruire nelle vicinanze del Cmp, e uno a Forlì. Per questi due le procedure sono in stato più avanzato, come annunciato

dal rettore di Bologna, Francesco Ubertini, intervenuto a Ravenna in occasione delle celebrazioni per il trentennale dell’insediamento dell’ateneo in Romagna. Tra Unife e Villa Maria Cecilia va avanti una partnership da anni. Gvm sta portando investendo per accreditarsi in maniera sempre più vasta come istituto di ricerca, ricovero e cura a carattere scientifico. Se le cose proseguiranno, nei primi mesi del 2020 dovrebbero svolgersi i sopralluoghi negli spazi di Cotignola. Maria Cecilia Hospital è un ospedale privato di alta specialità, accreditato con il sistema sanitario nazionale, che fa parte del gruppo Gvm fondato e presieduto da Ettore Sansavini. Gvm opera nei settori della sanità, della ricerca, dell’industria biomedicale e delle cure termali con una rete integrata di di 27 ospedali, molti dei quali di alta specialità, 4 poliambulatori e 4 residenze assistenziali presenti in 10 regioni italiane.

“A Natale tutte le strade conducono a casa” (Marjorie Holmes)

Con i nostri migliori

auguri

Nel corso della convention di Federcoop Romagna che si è svolta giovedì 12 dicembre alla Fattoria Guiccioli a Mandriole di Ravenna, sono state consegnate le tradizionali borse di studio che la società di consulenza che opera in Romagna e in diverse parti d’Italia, dedica ai figli dei dipendenti che si sono distinti nell’ambito degli studi. Le borse di studio, di cinquecento euro per i ragazzi delle scuole medie e mille per quelli delle superiori e dell’università, sono state consegnate a Filippo Alvisi, Alice, Michele e Sofia Balzani, Edoardo Brandolini, Alice e Anna Cenzuales, Nicola de Renzi, Alessandro e Lorenzo Denicolò, Siria Gentili, Enrico e Gianluca Mazzotti, Anna Maestri, Giada Parini, Viola Pierfederici, Camilla, Chiara e Mattia Ranalli, Dario e Simone Roverati, Lorenzo e Lucia Talli, Mattia Zoffoli. Nel corso della convention gli interventi si sono focalizzati sul ruolo di Federcoop Romagna e il legame con Legacoop, sul bilancio preconsuntivo 2019 e sulle nuove traiettorie aziendali. Federcoop Romagna dà lavoro a 85 persone, delle quali 78 dipendenti. Il suo giro di affari è di 5 milioni e 431mila euro. I soci complessivi sono 238, dei quali 183 sono cooperative affiliate a Legacoop Romagna.

CERVIA Con Cna l’artigianato artistico in mostra ai Magazzini del Sale Torna a Cervia, fino al 27 dicembre ai Magazzini del Sale due mostre che si fondono e si compenetrano dedicate all’artigianato di qualità. Una, organizzata dalla Cna nazionale e partita da Matera, ha percorso tutta l’Italia e sarà a Cervia per la sua ultima tappa del 2019. L’altra è una selezione dell’artigianato artistico locale. Orari di apertura: feriali 15.3019.30 – festivi e prefestivi 10.30-12.30 e 15.3019.30.


10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

FAENZA/1

La nuova casa degli animali: tre ettari per il Rifugio del cane, apertura attesa per giugno Accanto al canile investimento da 650mila euro a carico di Enpa con il contributo di Fondazione Tobia, Comune e soci

Si è conclusa la progettazione del nuovo Rifugio del cane di Faenza. In via Plicca accanto al canile comunale, nelle campagne tra la città e Granarolo, su un’area di tre ettari (di proprietà dell’Asp che ne ha concesso l’uso per un secolo) sorgerà una struttura finalizzata alla custodia, cu-

ra e benessere del cane, nonché al ricovero temporaneo per gatti. Inizio lavori previsto per febbraio, inaugurazione a giugno. Il nuovo Rifugio (530 mq coperti) insieme al canile potrà ospitare circa 150 cani e servirà anche i comuni di Casola Valsenio, Castel Bolognese, Solarolo,

Riolo Terme e Brisighella. Il costo dell'opera è di circa 650mila euro (Iva inclusa). Il progetto, affidato allo studio Tecnicamista di Faenza, è stato realizzato per iniziativa di Enpa, con il contributo essenziale della Fondazione Tobia, il sostegno dei soci, la disponibilità del Comune di Faenza e la colla-

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Radici di Luce

Nel 2019 affidati in adozione cento cani Sul territorio Faentino e zone limitrofe, spiega l’Enpa, sono presenti 50 colonie feline per un totale di 450 gatti. I gatti ritrovati vengono sterilizzati e microchippati dal Servizio Veterinario dell’Ausl. Nel 2019 sono stati sterilizzati 400 gatti. I cani ospitati in via Plicca vengono accuditi giornalmente dagli operatori e volontari. Nell’anno in corso sono stati adottati un centinaio di cani. Enpa: «Un numero davvero cospicuo considerando la severità che mettiamo nella valutazione delle richieste».

borazione dell’Unione della Romagna Faentina. «Finalmente tutta l’attività dei nostri volontari sarà concentrata in unico luogo – dichiara Maria Teresa Ravaioli, presidente di Enpa Faenza –. Il vecchio Rifugio del cane in via Righi, già dismesso, era ormai obsoleto e dal 2020 non sarebbe stato più conforme alle nuove normative che prevedono, tra le altre cose, uno spazio di almeno nove metri quadri per cane con la propria area di sgambamento. Per questo i volontari di Enpa si sono messi in gioco per realizzare un progetto capace di rispondere alle esigenze del territorio e, soprattutto, di dare il necessario sollievo ai propri ospiti nella loro temporanea permanenza. Vorremmo anche realizzare una piccola pensione, servizio che da tempo i cittadini ci chiedono; sarà un ambiente moderno, ci saranno tante aree di sgambamento dotato anche di uno spazio con sedie e tavolini per i proprietari degli animali». Il nuovo Rifugio è autonomo ma la vicinanza al canile creerà nuove sinergie utili a elevare il benessere e la qualità di vita degli ospiti di entrambe le strutture. L’Enpa ha già raccolto diverse donazioni ma la presidente Ravaioli invita chi ha a cuore la vita degli animali a contribuire, anche con una somma di piccola entità: «Si può donare direttamente tramite bonifico, ed è tutto deducibile; tutte le informazioni su come fare sono sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook». Per ulteriori informazioni: 0546661203, faenza@enpa.org, www.rifugiodelcanefaenza.org.

FAENZA/2

OPERATIVO IL NUOVO PRONTO SOCCORSO COSTATO 5 MILIONI Spazi più ampi e luminosi Ogni anno 38mila accessi È operativo dal 17 dicembre il nuovo reparto di pronto soccorso dell’ospedale di Faenza. I locali entrano in funzione dopo poche settimane dalla inaugurazione dello scorso 9 novembre, al termine del completamento di alcuni ultimi aspetti organizzativi e, conseguentemente, entrano in funzione i nuovi percorsi di accesso sia per quanto riguarda il traffico pedonale, sia per quanto riguarda i mezzi di soccorso, che accederanno dalla camera calda attraverso una corsia dedicata. Sul posto è stata collocata una apposita e dedicata segnaletica per agevolare gli utenti. Fino al momento della completa operatività gli spazi esterni al pronto soccorso sono stati mantenuti transennati e protetti per evitare accessi di soggetti non autorizzati e per non indurre confusione nell’utenza. I lavori hanno portato a una ampia e luminosa sala d’aspetto per pazienti cha accedono autonomamente deambulanti, una zona retro triage dedicata all’attesa dei pazienti barellati che accedono in ambulanza, un’area di ristoro nella sala d’attesa, sei ambulatori comunicanti (shock room per codici rossi a maggior gravità più 5 ambulatori comunicanti) attrezzati per gestire i pazienti ad alta/media complessità monitor/defibrillatori/ elettrocardiografo, aspiratore ossigeno ecografo, sala radiologica con una nuova attrezzatura digitale diretta con un risparmio di dose del 30 percento. I lavori hanno riguardato tremila metri quadri coperti (1.332 costruiti ex novo e 1.630 ristrutturati) e ottomila mq quadri di spazi esterni (3.380 di nuova viabilità e oltre quattromila di manutenzione straordinaria viabilità, parcheggi ed altre aree esterne). Il costo delle opere è stato di circa 5 milioni di euro (3,75 a carico della Regione e il resto dall’Ausl). I lavori sono iniziati nel maggio 2014. Due anni dopo si è dovuto procedere ad una variante dovuta a ritrovamenti archeologici e cambiamenti normativi. Successivamente, nel luglio 2017, la ditta affidataria ha comunicato di aver depositato pratiche per procedura di concordato, che ha ulteriormente spostato la data di fine lavori fino al momento attuale. Il reparto dispone oggi di 17 medici più il primario, 37 infermieri e 19 oss più 2 coordinatori infermieristici. L’equipe medica, stabile nel tempo, è composta di professionisti con elevata esperienza professionale in particolare nella gestione del paziente critico. Nel corso del 2018 il pronto soccorso di Faenza ha preso in carico 38.423 pazienti. Di questi, 4.291 hanno usufruito di un fast track pediatrico e 2.246 di un fast track ostetricoginecologico. Il 13,2 degli accessi si conclude con un ricovero ospedaliero.


ECONOMIA / 11 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

PARTECIPATE

Romagna Acque, bilancio preventivo: per il 2020 utile di 6,2 milioni La società pubblica che possiede le fonti idropotabili il prossimo anno spenderà 80 milioni per la Terza Direttrice che riguarderà anche la Standiana

L’assemblea dei soci di Romagna Acque, la società per azioni proprietaria di tutte le fonti idropotabili per usi civili della Romagna controllata da 49 amministrazioni pubbliche (Ravenna Holding con il 29 percento è l’azionista con la quota più alta), ha approvato all’unanimità il preconsuntivo di bilancio 2019 e il budget previsionale 2020. Il preconsuntivo 2019 quantifica un valore della produzione di 60 milioni di euro, con un incremento di 0,4 rispetto al budget. Il risultato prima delle imposte è di 8.081.781 euro, superiore di oltre un milione di euro rispetto al budget, e pari a circa il 13,4 percento del valore della produzione. Il budget 2020 individua un valore della produzione di euro 58.691.155, con un utile di esercizio previsto in 6.220.126 euro. È stata avviata la procedura di gara per l’affidamento della progettazione di fattibilità tecnica ed economica della “Terza Direttrice: condotta impianto Standiana-Forlimpopoli-Casone e condotta Casone-Torre Pedrera”, per un importo di 568mila euro. In merito alla “Terza Direttrice” si ricorda che questa rappresenta l’opera principale del Piano sia dal punto di vista strategico che di valore; il progetto di fattibilità-tecnica ed economica di prima fase prevede un quadro di spesa di 80 milioni. Così facendo si attende maggiore affidabilità della rete di adduzione, che con la nuova configurazione vede incrementare da tre a cinque il nume-

La diga di Ridracoli in un momento di tracimazione

ro di maglie chiuse in grado di garantire la continuità delle erogazioni anche in caso di emergenze particolarmente critiche; la possibilità di intervenire sulla rete in caso di rottura, senza provocare disservizi all’utenza; una maggiore uniformità nella qualità della risorsa distribuita a seguito delle possibilità di miscelazione offerte dal nuovo collegamento verso il basso costiero e minori consumi energetici di sollevamento rispetto all’originaria soluzione prevista che prevedeva maggiori volumi trasferiti alle vasche di Monte Casale. Tra gli interventi nel Ravennate sono previsti anche il raddoppio della condotta Russi-derivazione Cotignola, (9,4 milioni di euro) che

consentirà di incrementare le portate erogabili dall’impianto della Standiana e di aumentare la sicurezza di approvvigionamento dell’entroterra lughese e faentino. A Ravenna, la realizzazione del secondo tratto del Canale Carrarino-collegamento alla Canaletta Anic (3,4 milioni) che aumenterà l’affidabilità di approvvigionamento del potabilizzatore Bassette. L’intervento sul potabilizzatore delle Bassette in concomitanza con il progetto di automazione dell’impianto stesso è in fase di valutazione la possibilità di anticipare l’intervento di riqualificazione energetica dei rilanci finali, i quali rappresentano oltre il 50% dei consumi del Nip1.

COSTRUZIONI Davide Mereghetti nuovo amministratore delegato della Cmc Davide Mereghetti è il nuovo amministratore delegato della Cmc. A nominarlo il cda della cooperativa di via Trieste in concordato preventivo (il tribunale di Ravenna ha fissato la data per l’adunanza dei creditori di Cmc l'11 marzo 2020). Mereghetti ha 53 anni ma è un manager di lungo corso: è stato per vent’anni in Unicredit, banca lasciata nel 2018 dopo aver trattato rilevanti operazioni finanziarie. Milanese, dopo gli studi è entrato nel 1992 a Gemin nel capoluogo lombardo. In un ritratto a lui dedicato dal quotidiano Il Sole 24 Ore si legge che dopo Gemina ha vissuto un’esperienza di quattro anni a Londra dove ha lavorato al Credit Suisse First Boston e alla Deutsche Bank. In seguito l’ingresso in Unicredit. Attualmente, oltre ad essere membro del consiglio di amministrazione di Cmc Ravenna, siede nel cda di DeaCapital e Ocs. Cmc Ravenna ha onfermato Paolo Porcelli nel ruolo di direttore generale della società. Il piano di concordato presentato dalla società prevede la continuità aziendale e la soddisfazione integrale dei creditori in pre-deduzione, di quelli privilegiati e dei fornitori strategici, ma anche la soddisfazione parziale e non monetaria degli altri creditori chirografari, con l’attribuzione di strumenti finanziati partecipativi.

LE AZIENDE INFORMANO

PAVIMENTI IN LEGNO

Original Parquet: prodotti di tendenza fra bellezza, adattabilità e durata La qualità deve evolversi al mutare dei gusti estetici e delle innovazioni tecnologiche, per questo l’azienda di Alfonsine opera con un team per la ricerca e lo sviluppo di pavimenti sempre più diversificati e innovativi Belli, pratici, durevoli: ecco tre costanti di qualità, ma sempre in evoluzione, che esprimono i pavimenti in legno marcati Original Parquet. Prodotti di tendenza, frutto di ricerche continue sui materiali e le lavorazioni, su cui si concentrano investimenti tecnologici e idee all'avanguardia. «All'interno della nostra impresa non ci accontentiamo mai – afferma Giovanni Ballardini, direttore generale dell'azienda di Alfonsine, leader fra i brand del settore in Italia e all'estero – perché cerchiamo sempre di sperimentare nuove soluzioni per i nostri prodotti, sia sul versante funzionale che estetico. Perseguiamo obbiettivi innovativi e di tendenza, per quanto riguarda la qualità del legno, della struttura e delle finiture, che garantiscono ai nostri pavimenti una notevole durabilità. D’altra parte, ricerchiamo il meglio anche per le forme e le dimensioni, l'eleganza e la varietà delle superfici e dei colori che consentono ai nostri parquet di inserirsi in modo funzionale e piacevole in ogni genere di architettura, in armonia con i gusti estetici più diversi». Original Parquet dispone infatti di un team di ricerca e sviluppo

che, in modo permanente, studia, ricerca e collauda in laboratorio gli aspetti di finiture e colorazioni, i dettagli grafici e gli effetti dell'inserimento ambientale dei pavimenti tramite rendering architettonici. «In questo modo, con i nostri esperti artigiani e tecnologie di ultima generazione – spiega il direttore Ballardini – inventiamo nuove formule di rifinitura e calibrature, colorazioni e disegni con cui reinterpretiamo continuamente l'anima e il fascino dei nostri parquet. Per renderli sempre più versatili, adattabili ad ogni ambiente e funzione, capaci di esprimere la bellezza, l'eleganza, la resistenza

nel corso del tempo, che nasce dalla loro essenza naturale». Analisi di marketing, attenzione all'evoluzione del design e del gusto architettonico ma anche inventiva e creatività tipicamente Made in Italy, consentono a Original Parquet di offrire una gamma di soluzioni per la pavimentazione in legno estremamete variegata per dimensioni delle doghe, rifiniture di superficie, colorazioni, disegni ornamentali. Proposte flessibili, sia per ambienti domestici di ogni dimensione che per grandi e lussuosi spazi architettonici, ma sempre capaci di esprimere le tendenze più attuali e innovative all’insegna della funzionalità e della “calda” bellezza del legno.




14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

BILANCI/1

In 52mila al museo archeologico di Classe durante il suo primo anno di apertura L’obiettivo era 60mila: «Ma le previsioni di entrata sono state rispettate». I biglietti gratuiti rappresenano il 40 percento Cinquemila le presenze per laboratori didattici, tra scuole e famiglie: «Un dato che aumenterà sensibilmente»

Arriva il primo bilancio del museo Classis Ravenna, inaugurato un anno fa: il museo archeologico di Classe ha visto l’ingresso di poco più di 52mila visitatori. Di questi, i paganti sono stati 31.038 (il 60 percento circa) mentre 21.186 sono stati i biglietti emessi a titolo gratuito. L’incidenza delle gratuità sul dato complessivo – si legge nel comunicato della fondazione Ravennantica, che ha in gestione il museo – “è largamente al di sotto del 48 percento della media nazionale e in linea con i musei che vantano le migliori percentuali”. Inevitabile è tuttavia il confronto sui visitatori rispetto a quanto preventivato lo scorso anno, prima dell’aperutra, quando erano stimati 60mila visitatori all’anno. La Fondazione però assicura che le previsioni di entrata – pari a 226mila euro – sono state rispettate. Nel dettaglio: « Sono stati incassati 148.640 euro da biglietti; 11.450 euro da visite guidate; 36.246 euro da book-shop; 29.664 euro da affitto sale. Ciò è stato possibile grazie ad una spesa media per ogni visitatore che si è rivelata superiore alla previsione stimata dal rapporto Cles pari a euro 3,5 e che si è assestata, invece, a 3,76 euro». Il comunicato sottolinea anche «apprezzamento unanime degli addetti ai lavori e le lusinghiere recensioni della stampa specializzata». In ogni caso Classis è tra «i primi cento musei più visitati d’Italia tra cui, per quanto ri-

Fino al 6 gennaio la mostra “Tessere di mare” Da giovedì 26 dicembre a lunedì 6 gennaio, la Fondazione RavennAntica organizza una serie di visite guidate alla scoperta del Museo Classis Ravenna (ore 10.30 e 15; info e prenotazioni allo 0544 473717) e della Basilica di Sant’Apollinare in Classe (ore 12, 13 e 16, info e prenotazioni allo 0544 527308). Classis sarà aperto il 24 dicembre dalle 10 alle 18 e dal 26 dicembre al 6 gennaio dalle 10 alle 18; chiuso il giorno di Natale. Fino al 6 gennaio prosegue a Classis anche la mostra temporanea “Tessere di mare. Dal mosaico antico alla copia moderna”.

Il museo Classis e, nella pagina a fianco, il momento dello storico taglio del nastro, l’1 dicembre 2018

guarda l’Emilia Romagna, figurano attualmente soltanto il MAMbo e la Pinacoteca Nazionale di Bologna oltre al Complesso della Pilotta di Parma che, peraltro, consta di tre realtà: la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese ed il Museo Archeologico Nazionale». Buono, secondo la fondazione, anche il bilancio del biglietto integrato per promuovere tutto il circuito di Classe, così come auspicato da Ministero dei Beni Culturali, Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna, in fase di attuazione dell’Accordo di Valorizzazione:

«In questo primo anno ha già conseguito risultati molto interessanti. Le potenzialità però, sono di ampio margine e potranno concretizzarsi efficacemente quando il sistema di digitalizzazione delle biglietterie a cui si sta dedicando Ravennantica avrà completamente preso avvio». Sul versante della didattica museale, «circa 5mila presenze delle 52mila complessive sono riferibili ai laboratori realizzati per le scolaresche e per le famiglie. Questo risultato – assicurano dalla Fondazione – è suscettibile di

un aumento sostenuto in considerazione del fatto che, quest’anno, si è potuto disporre delle aule didattiche solo dal 15 maggio. Ora che si è potuto avviare per tempo la promozione dei laboratori è lecito attendersi risultati molto superiori in linea con l’esperienza significativa maturata da Ravennantica». Infine, il successo più rilevante del Museo Classis – secondo i promotori – «si è manifestato con tutta la sua forza nella capacità di sviluppare collaborazioni a livello locale, regionale e nazionale instaurando e rafforzan-

BILANCI/2

Nel 2019 superate le 50mila presenze al Mar e gli incassi volano oltre i 170mila euro Rispetto al 2017, annus horribilis per il museo, le cifre sono più che raddoppiate Numeri in crescita al Mar, il Museo d’arte della città, che fanno dire al direttore Maurizio Tarantino, oggetto di innumerevoli critiche dall’opposizione (e non solo) in questi due anni, «un buon risultato». Al 15 dicembre infatti gli ingressi contati erano 50mila e l’incasso complessivo 170mila euro, e mancavano ancora quindici giorni importanti alla fine dell’anno. Di questi 50mila, circa 20mila sono stati quelli andati a visitare le mostre di Chuck Close e Riccardo Zangelmi allestite per la biennale che però proseguiranno fino a gennaio, solo allora quindi si potrà avere la stima definitiva. «Questo significa - dice Tarantino - che abbiamo tenuto vivo e frequentato il museo per tutto l’anno». Molteplici infatti le mostre e le iniziative che hanno animato le sale del Mar, in primis ovviamente la mostra di Oliviero Toscani a primavera. Numeri in crescita rispetto al 2018 quando i visitatori si erano fermati a 40mila, nonostante la grande mostra War is over avesse aperto a ottobre e a primavera si fosse svolta la mostra del fotografo Alex Majoli, che fece numeri piuttosto deludenti. Gli incassi si fermarono allora a 140mila. Soprattutto, tuttavia, il trend diventa positivo se lo si confronta con il 2017 quando nonostante una mostra fotografica e la biennale di mosaico in autunno, le presenze si fermarono a 27mila e gli incassi a 80mila euro. Si può dunque dire che in due anni entrambe le cifre siano almeno raddoppiate. Ma se per quelli del Mar si può solo parlare di anticipazioni e non di numeri definitivi, è invece ufficiale il bilancio della biennale del mosaico per tutte le mostre aperte a ottobre e conclusesi a novem-

Bilancio positivo anche per la Biennale del mosaico, costata complessivamente mezzo milione di euro

bre, allestite al di fuori del Mar. 10mila sono state le presenze a Palazzo Rasponi e 13mila ai Chiostri francescani. I dati sono stati diffusi dal Comune, che invita a tenere in considerazione anche il pubblico che ha potuto ammirare le mostre e le installazioni presenti nei luoghi d’arte e di cultura coinvolti ma non specificatamente dedicati solo alla Biennale: siti Unesco, Biblioteca Classense, il Museo Nazionale, il Museo Arcivescovile, la Domus dei Tappeti di Pietra, il Museo Classis con l’unica mostra di mosaico antico, scuole e istituti di formazione. Palazzo Merlato ha conteggiato i visitatori di vari siti nello stesso periodo della kermesse e quindi stima che circa altre 150mila persone possano aver fruito delle opere. Per il conteggio complessivo mancano ancora i numeri relativi ai siti della Curia. Tarantino parla di numeri in crescita rispetto all’edizione 2017. La sesta edizione di Ravenna Mosaico ha coinvolto 52 siti, 170 artisti (di cui 45 stranieri), oltre 40 progetti espositivi, 14 conferenze e convegni. Il costo complessivo della manifestazione è stato di 500mila euro di spesa complessiva, di questi 300mila per le mostre al Mar, 50mila per le altre mostre ed eventi e 150mila di spese di comunicazione e altre voci complessive. (fe. an.)

Visite guidate e laboratori anche durante le feste Al Mar, durante il periodo natalizio confermati gli appuntamenti di visita guidata del sabato e della domenica ore 16.30 intorno alle mostre Chuck Close. Mosaics, Riccardo Zangelmi. Forever young, Niki de Saint Phalle. Vanitas. Dal 18 dicembre fino al 12 gennaio Light a Dream illuminerà la facciata del Museo. In occasione della mostra Riccardo Zangelmi. Forever young nella giornata di sabato 4 gennaio a partire dalle 10 fino alle 17 laboratori dedicati alla famiglia con l'artista Riccardo Zangelmi per creare insieme costruendo con i mattoncini LEGO®. Uno degli oggetti costruiti potrà essere conservato dai bambini.


PRIMO PIANO / 15 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

IL PROGETTO

Un percorso pedonale fino a S. Apollinare

I MONUMENTI UNESCO SI APRONO A TUTTI CON “RAVENNA PER MANO”

Centomila euro per creare un percorso pedonale di collegamento lungo via Classense, tra il Museo di Classe e la Basilica di Sant’Apollinare. Il progetto preliminare prevede la creazione di un percorso pedonale protetto con il rifacimento di marciapiedi di larghezza adeguata, garantendo il miglioramento e la messa in sicurezza dei pedoni. Il percorso, di circa 200 metri, ha la necessità di attraversare la linea ferroviaria. Per quanto riguarda via Romea Vecchia – che è oggetto di un intervento per la realizzazione di un tratto di pista ciclabile – si completerà il percorso pedonale protetto da via del Pretorio. Al momento le due strade dove sarà realizzato l’intervento presentano fasce sterrate in pessimo stato di illuminazione. Via Classense sarà regolarizzata con la creazione di due corsie e, in corrispondenza dell’incrocio con via Zuccherificio, sarà realizzata un’isola spartitraffico. Quando il progetto sarà esecutivo, tra la consegna dei lavori, la realizzazione e il collaudo ci vorranno circa 9 mesi.

do rapporti sinergici con realtà museali, culturali e istituzionali tali da portare a compimento processi che consentono di entrare in circuiti culturali e turistici di grande rilevanza». Vanno letti in questo senso gli accordi di collaborazione sottoscritti con il Mann di Napoli e con il Sistema dei Parchi della Val di Cornia ai quali si sono aggiunti, da ultimo, il Museo del Delta di Comacchio e Il Mic di Faenza. Il sindaco Michele de Pascale parla di «eccellenti risultati in termini di numero di visi-

Nelle biglietterie e nei bookshop nuovi cofanetti a disposizione di disabili, e non solo

tatori e di apprezzamento della stampa» che «confermano con nostra grande soddisfazione, il valore dell’investimento (circa 22 milioni di euro, quasi tutti di fondi pubblici, ndr) e la qualità del disegno originario. Non si tratta di un punto di arrivo, ma del raggiungimento di un traguardo parte di un percorso di visione, ampio e ambizioso, che vedrà il museo proiettarsi nel tempo sempre con nuovi progetti e servizi, come ad esempio la promozione e la proposta del circuito Classiario nel suo insieme».

È stato presentato alla stampa nei giorni scorsi “Ravenna per mano”, un progetto (finanziato dal Mibact) legato all’accessibilità del patrimonio che prevede di favorire la fruizione e la conoscenza dei monumenti Unesco, rivolto ai portatori di disabilità ma interessante per tutti. A partire dalle immagini presenti nelle antiche basiliche, nei mausolei e nei battisteri di Ravenna, è stato ideato un percorso per bambini e adulti, alla scoperta dei simboli presenti nei monumenti che permettono così un approccio per immagini genera un coinvolgimento e una partecipazione cognitiva volti a superare le barriere che vengono create da un apprendimento tradizionale. Sono stati identificati 8 simboli (stella, cervo, agnello, croce, monogramma, pavone, colomba, conchiglia) raffigurati nell’iconografia, soprattutto musiva, paleocristiana che rappresentano il filo conduttore di percorsi di visite guidate e laboratori manipolativi. Tutti i simboli sono rappresentati in speciali schede sensoriali presenti all’interno di cofanetti a disposizione nelle biglietterie. Le schede sono inclusive, pensate per tutti, con carattere di alta leggibilità, traduzione in Braille e Comunicazione Aumentativa e Alternativa. Nell’attività laboratoriale, invece, si sperimenta la tecnica musiva mediante un procedimento guidato di realizzazione dei mosaici, con l’ausilio di maschere sagomate in materiale plastico appositamente progettate (nella foto). Il progetto ha visto la realizzazione di 40 laboratori e 40 visite guidate rivolte alle scuole, 20 appuntamenti dedicati alle famiglie, 3di formazione per docenti, la creazione di 120 maschere per i laboratori di mosaico e di 50 kit con schede dei simboli. I cofanetti sono disponibili presso le biglietterie di: Basilica di San Vitale, Museo Arcivescovile, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Museo Nazionale, Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo Teodorico, Domus dei Tappeti di Pietra, Museo Tamo, Museo Classis Ravenna, Mar.


16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

IL CANTIERE/1

Aprono due musei a Palazzo Guiccioli E nella corte bar, enoteca e taverna L’omaggio della Fondazione Cassa a Risorgimento e Lodr Byron. L’inaugurazione a fine estate? Ci saranno anche spazi per studenti e un ristorante con tavolini all’aperto e sotto terra Uno scorso della corte di Palazzo Guiccioli prima dei lavori di restauro

IL CANTIERE/2

Museo di Dante, «progetto in equilibrio tra parte patrimoniale ed esperienziale» Lo studio romano 3+1 si è aggiudicato il primo bando, ora al via il secondo

Riaprirà le porte alla città presumibilmente a fine estate Palazzo Guiccioli, storica residenza della centralissima via Cavour, a Ravenna. Il palazzo (costruito nel 1600) fu acquistato a fine 2012 dalla Fondazione della Cassa di Risparmio che versò al Comune di Ravenna quasi 4 milioni di euro (vincolati poi alla realizzazione del nuovo polo scolastico di Lido Adriano). A fine 2014 l’avvio del cantiere per il restauro, che si è dilungato più del previsto. Un progetto ambizioso, da oltre 10 milioni di euro a carico sempre della Fondazione, e che vedrà la nascita di due musei, quello del Risorgimento (che di fatto verrà qui trasferito dall’attuale sede vicino alla Classense), e uno dedicato a Lord Byron, che a palazzo Guiccioli visse dal 1819 al 1821, «trascorrendo con Teresa Gamba Ghiselli Guiccioli gli anni più felici e tra i più fecondi sul piano letterario della sua breve e leggendaria vita». Come si legge nel libro strenna 2019 appena pubblicato dal Gruppo Cassa di Ravenna, intitolato appunto Dove visse Byron a Ravenna, Palazzo Guiccioli, a cura di Donatino Domini, con il coordinamento di Claudia Giuliani, attuali coordinatori, incaricati dalla Fondazione Cassa, dei comitati scientifici dei nuovi musei. Sarà un allestimento dalla forte impronta multimediale, in particolare quello dedicato a Byron, con testimonianze della sua vita e delle opere di quello che è stato probabilmente il più grande poeta della sua epoca. “Tra le segrete mura del Palazzo – viene ricordato sempre nella strenna della Cassa – partecipi Byron, Ruggero e Pietro Gamba, padre e fratello di Teresa, avvennero le prime cospirazioni carbonare degli anni 1820-21. Qui abitò Luigi Carlo Farini, uno degli artefici dell’Unità d’Italia, nel periodo in cui, a partire dal 1835, esercitò la condotta medica in Ravenna”. Ecco quindi l’intenzione della Cassa di renderlo testimonianza vivente dell’Ottocento a Ravenna. E a renderlo di respiro internazionale è stata, recentemente, anche la decisione di costituire a Palazzo Guiccioli la sede italiana della Byron Society, destinata a divenire un laboratorio di studi e ricerche che permetterà di approfondire momenti e aspetti, anche inediti, della vita e delle opere di Byron in Italia. «Importante occasione, di rilievo internazionale – scriveva in una nota la Fondazione Cassa –, anche per promuovere nella nostra città un turismo anglosassone colto, attento e interessato alle numerose sfumature d’interesse culturale e sociale del territorio». A completare il progetto saranno sale studio per universitari, previste già dal Comune per Palazzo Guiccioli ancor prima dell’intervento della Fondazione, e una corte interna con un porticato su cui si affacceranno un bar, un’enoteca e un ristorante. Tutte e tre attività che saranno gestite dagli imprenditori ravennati Massimo Serena Monghini (titolare dell’Osteria del Tempo Perso di via Gamba) e Lucio Fossati (titolare del negozio Nonsolocarta di via Mentana e in passato, sulla stessa via, dell’osteria Sapori Divini). Attività complementari in grado di rendere viva la corte dalla colazione della mattina fino all’aperitivo in enoteca (che venderà anche prodotti tipici, con una particolare attenzione ai vini), dal pranzo al bar (l’intenzione è quella di puntare su proposte light e vegetariane) fino alla cena al ristorante, che verrà ribattezzato Taverna Byron e che potrà contare, probabilmente l’unico a Ravenna, su una corte a utilizzo esclusivo, con tavolini all’aperto tra il verde. E su tre sale situate circa un metro e mezzo sotto via Cavour, annunciate come molto suggestive, tra soffitti a volta e mattoni a vista. Luca Manservisi

Procedono i lavori per il nuovo Museo di Dante che dovrà aprire i battenti nel settembre 2020, per l’inaugurazione delle celebrazioni dantesche. Al momento è stata aggiudicata la gara per redigere il progetto del museo allo studio romano di architettura 3più1, ora il Comune dovrà invece redigere il capitolato, sulla base anche di questo progetto, per affidare poi l’allestimento materiale in cui saranno definiti, dal comitato scientifico (composto da Maurizio Tarantino, Domenico De Martino e Giuseppe Ledda) i contenuti nel dettaglio. Il progetto prescelto, ci spiega Tarantino, dirigente del settore Cultura in Comune, «è quello che ci è parso meglio equilibrare gli aspetti multimediali, emozionali ed esperienzali con la parte patrimoniale». Parte che, come noto, è piuttosto esigua visto che Dante non ha lasciato tracce della sua permanenza a Ravenna. I reperti sono quindi in parte legati soprattutto al tema della cassetta delle ossa rinvenuta nel 1800, la parte multimediale riguarderà anche la fortuna dell’opera nel mondo. Mentre la sala Montevideo sarà integrata nel percorso. Come noto, in tempi verosimilmente un po’ più lunghi in quanto interamente Uno scorcio degli Antichi finanziato sul 2020, naChiostri del Museo di Dante scerà anche La Casa di Dante, dove si trova attualmente l’emeroteca, a pochi passi dunque dal Museo. Una “casa” che, assicura Tarantino «sarà molto più di un bookshop, ma anche un luogo aperto, dove sostare, dove ci saranno gli spazi didattici e dove sarà realizzato il deposito, visitabile, delle opere oggi presenti nel Museo ma che non entreranno nel nuovo allestimento».(fe. an.)

LA RIQUALIFICAZIONE Nuova biglietteria al museo arcivescovile Visite guidate e San Vitale aperta a Capodanno Ha aperto sabato 14 dicembre la nuova biglietteria del Museo Arcivescovile di Ravenna. È situata nell’androne del Palazzo Episcopale, accanto al bookshop del museo, dove fino alla nuova apertura si acquistavano i biglietti. La scelta di aprire uno spazio dedicato esclusivamente alla vendita dei biglietti – spiegano dalla diocesi – è collegata “sia all’informatizzazione dei sistemi bigliettazione che a migliorare i servizi di accoglienza con personale dedicato”. Ma questa non è l’unica novità per i siti gestiti dall’Opera di Religione. Nel periodo natalizio tornano le visite guidate tra arte e spiritualità dal titolo “La Luce è nata qui” al Battistero Neoniano, alla Cappella di Sant’Andrea e alle collezioni del Museo Arcivescovile. Domenica 22 dicembre il personale dell’Opera di Religione accompagnerà i turisti nel complesso episcopale del Duomo con visite focalizzate sul tema della Natività. Partenza della visita dall’androne del Museo Arcivescovile nei seguenti orari: 10.15, 11.15, 12.15, 15, 16. La visita è gratuita per i possessori del biglietto ed ha una durata di 45 minuti. Non occorre effettuare alcuna prenotazione. Domenica 5 e lunedì 6 gennaio invece “In cammino con i magi”: la visita, della durata di due ore circa, partirà da San Vitale (ma toccherà anche Sant’Apollinare Nuovo e il Museo Arcivescovile) in entrambi i giorni, alle 10.30 e alle 14.30 (obbligatoria la prenotazione: 0544 541688, info@ravennamosaici.it). È infine stata programmata un’apertura straordinaria della Basilica di San Vitale e del Mausoleo di Galla Placidia nel pomeriggio del primo gennaio. Apriranno al pubblico dalle 14.30 alle ore 18.30 (ultimo ingresso 18). L’ingresso sarà regolato dal consueto biglietto cumulativo emesso per l’occasione a tariffa ridotta. Gli altri monumenti diocesani resteranno chiusi.


PRIMO PIANO / 17 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

L’ANNUNCIO

Mag chiude in Darsena e trasloca a Bologna: «La città non è ancora pronta, ma non è un addio» La galleria d’arte Magazzeno Art Gallery aveva aperto nel 2017 e in questi due anni ha organizzato una quarantina di mostre inedite, eventi performativi e incontri culturali con molti artisti emergenti

Il pubblico scarseggia e gli affari non sono sufficienti intorno al mondo dell'arte contemporanea a Ravenna. «Il Magazzeno Art Gallery chiude il 24 dicembre, con l'anno nuovo ci trasferiamo a Bologna». Così, senza tanti preamboli, Alessandra Carini che ha ideato e animato la prima e unica galleria d'arte in Darsena assieme a Marco “Bonobolabo” Miccoli, sancisce la fine dell'esperienza MAG, nata due anni e mezzo fa (era il 6 luglio 2017) con l'ambizione di “sprovincializzare” la città nel campo più innovativo del mercato dell'arte. La piccola galleria in zona Almagià ha proposto una quarantina di mostre inedite, eventi performativi, incontri culturali che hanno avuto come protagonisti artisti, per lo più giovani o emergenti, anche locali, orientati alla fine art o legati alla dimensione della street art. Tutte espressioni artistiche comunque di matrice contemporanea. Sul piano del mercato dei collezionisti questo impegno ha fruttato complessivamente 100mila euro, non molto per sostenere tante iniziative e un'apertura continuativa. «Probabilmente i tempi non sono ancora maturi, forse la città non è interessata più di tanto o preparata ad accogliere e frequentare esperienze di questo genere – riflette Carini, e poi commenta con ironia – mentre in giro per il mondo si sta esaurendo il modello delle gallerie d'arte e si ricercano nuovi format espositivi e commerciali, Ravenna non è ancora pronta per uno spazio, peraltro convenzionale, dedicato al mercato dell’arte contemporanea. Noi abbiamo puntato molto sulla Darsena che continuamo a credere sia una dimensione urbana particolarmente sintonizzata ad espressioni artistiche innovative

te a un certo nomadismo artistico e commerciale, soprattutto con i suoi skateboard d'autore e altri pezzi d'arte e grafica marcati Bonobolabo: «Più che in uno spazio stabile d'esposizione e vendita, oggi conviene essere presenti a expo di settore e festival in giro per l'Italia e all'estero, e naturalmente su internet. Lì c'è effervescenza, scambio culturale e mercato». Ma anche per Marco, Ravenna continua a essere un punto fermo, almeno per due iniziative ben consolidate e di successo: il festival di street art “Subsidenze”, che anche nel 2020 è fissato per maggio-giugno, sempre nella zona di via Tommaso Gulli adiacente al Pala De André, con artisti di livello internazionale, e la rassegna di fine estate “Dante Plus”, che quest'anno dovrebbe ospitare l'artista torinese Enrico Mazzone, autore di un'illustrazione della Divina Commedia lunga quasi cento metri. Peraltro, anticipa Marco, una parte delle opere in rassegna nel 2020 dovrebbero approdare per una mostra al rinomato istituto culturale italiano “Casa Italiana”, proprio a New York. Intanto, fino per l'appunto al 24 dicembre, il MAG è ancora aperto con un'esposizione antologica di artisti che anno costituito la “scuderia creativa” della galleria in questi anni. Non da ultimo, con una vernice in programma venerdì 20 dicembre, alle 18, sarà presentato un nuovo, giovanissimo artista alla sua prima esperienza: il ravennate Svccy, esponente della Vaporwave, che nasce pochi anni fa nell’ambito della musica elettronica e si estende velocemente sia all’arte che alla moda, divenendo rapidamente una corrente estetica molto precisa. Fausto Piazza

Alessandra Carini e Marco Miccoli

ma in questi anni non si è sviluppata e animata come speravamo, sia sul piano commerciale che su quello della frequentazione dei ravennati. Resta un luogo affascinate ma ancora troppo isolato». Da qui lo slancio di trasferire armi e bagagli a Bologna, città dove ci sono diverse gallerie ed eventi espositivi che funzionano con un loro pubblico consolidato, e un giro di artisti di livello nazionale e internazionale. E poi, in autunno, anche un soggiorno operativo ed esplorativo a New York che dell'arte conteporanea è uno degli incubatori globali. «Ma non è un addio – ci tiene a sottolineare Carini – a Ravenna ho ancora dei progetti artistici da portare avanti e una spazio in via Mazzini in cui ospitare opere ed artisti, aperto su prenotazione, magari con qualche evento. Poi chissà, visto che questo spazio in Darsena resta nostro, che fra qualche tempo, non si possa riaprire». Anche Marco Miccoli, l'altro “socio” del MAG, si riconver-


18 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

FAENZA

Per il Mic il 2019 si chiude a 44mila presenze, presentate mostre e novità per l’anno che verrà Il Museo Internazionale delle Ceramiche sta per aprire il nuovo allestimento della sezione dedicata all’Oriente Le risorse: 550mila euro arrivano dal Comune Il Comune di Faenza finanzia il Mic con un contributo di 550mila euro all’anno (provvedendo anche a fornire il personale). Dal 2017 al 2019 il museo ha potuto contare anche su un contributo statale triennale da 450mila euro mentre sponsor privati possono muovere risorse anche per alcune centinaia di migliaia di euro in occasione degli eventi espositivi. Per diversi progetti il Mic riesce anche ad assicurarsi risorse regionali ed europee ad hoc.

Il Mic di Faenza chiude l’anno con una grande mostra in corso, quella dedicata a Picasso, e si prepara a un 2020 con altri importanti appuntamenti. Intanto, un consuntivo del 2019 parla di un totale di circa 42mila visitatori circa, con la previsione di averne altri 2mila entro la fine dell’anno, grazie anche a eventi espositivi quale quello dedicato a Miquel Barcelò (i biglietti alle mostre e al museo coincidono) e allo stesso Picasso, che nel primo mese (la mostra sarà aperta fino ad aprile) ha attirato 6.500 visitatori. Tra gli eventi clou dell’anno che si chiude anche la riapertura della Biblioteca dopo interventi di restauro, con i suoi 68mila volumi. Ma dalla direzione arriva l’assicurazione che anche il 2020 sarà foriero di «mostre importanti, orgogliosamente prodotte dal museo e costruite con l’obiettivo di nobilitare la

ceramica a linguaggio dell’arte contemporanea, a cui si sommano i progetti europei e regionali per valorizzare e incentivare l’artigianato ceramico». Nel dettaglio il nuovo anno si apre il 18 gennaio (ore 17) con l’inaugurazione della nuova sezione dedicata al “Vicino Oriente ed Egitto antichi del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza”, completamente riallestita. L’ultimo allestimento risaliva al 1999. Oltre a rinnovati supporti espositivi e apparati didattici, la sezione propone un notevole incremento delle collezioni esposte con il recupero di un tassello importante della sfaccettata storia ceramica dell'Oriente prossimo. L’8 febbraio si inaugura nella Project Room la mostra delle opere donate da Giorgio Levi. Si tratta di 35 pezzi, per lo più servizi da tavola, decorati ad aerografo di manifattura

italiana degli anni '30. Dopo la mostra “Ceramics Now” che nel 2018 ha trasformato il Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte Contemporanea in un evento speciale (una collettiva ad invito, curata dai critici d’arte internazionali per celebrare la 60esima edizione del Premio Faenza), la 61esima edizione dello storico concorso torna alla normalità. Il 19 giugno verranno premiati gli artisti più significativi e fino al 1° novembre sarà allestita la mostra delle opere selezionate. Argillà Italia, la mostra mercato della ceramica artistica “gemellata” con Aubagne in Francia e con Argentona in Spagna, torna dal 4 al 6 settembre. A fine settembre, in corrispondenza delle due più importanti fiere dedicate alla ceramica in Italia: il Cersaie a Bologna e Tecnargilla a Rimini, il Mic ripropone, come ogni due anni, “Superfici d’autore”. Il Museo mette in mostra i lavori applicati alla piastrella di designer all’avanguardia che hanno progettato per marchi noti dell’industria ceramica. In ottobre, per celebrare la sedicesima Giornata del Contemporaneo indetta da Amaci, il MIC ospita il lavoro “Modellare l’acqua” di Mario Airò, vincitore del bando Italian Council 2019, promosso dalla Fondazione Malvina Menegaz. “Modellare l’acqua” nasce guardando la ceramica di Castelli. La mostra dedicata ad Alfonso Leoni (13 dicembre 2020 – 5 aprile 2021) chiude il ricco programma espositivo del Mic per il 2020. Un calendario sterminato di un museo che, come si legge nella nuova edizione della Guida dell’Emilia Romagna della Lonely Planet appena uscita, “lascia a bocca aperta per la varietà della proposta”.

BASSA ROMAGNA A Fusignano riaperto il portico del ‘700 al San Rocco

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Nel corso del 2019, a Fusignano c’è stato il taglio del nastro delle nuove aree restaurate del Museo San Rocco. In particolare, è stato aperto e reso completamente fruibile il portico settecentesco. Nei nuovi spazi restaurati è stata allestita la mostra permanente “La terra e lo spirito”, dove è ripercorsa la storia del paese e vi sono esposti i migliori pezzi della pinacoteca comunale, che comprende i tre più importanti artisti locali Raoul Vistoli, Francesco Verlicchi e Luigi Annibale Bergamini. Il giardino del museo San Rocco è stato intitolato al professor Ezio Raimondi, filologo e cittadino onorario di Fusignano.

A Massa Lombarda aperto il “Bonvicini” sulla vita contadina Nel corso del 2019, è stata inaugurata la sezione dedicata alla civiltà contadina del Museo della frutticoltura “Adolfo Bonvicini”, in viale Amendola 40 a Massa Lombarda. Il Museo della frutticoltura, intitolato ad Adolfo Bonvicini, figura fondamentale dello sviluppo della frutticoltura massese, ricostruisce la storia della “rivoluzione” agricola avvenuta tra ’800 e ’900 e iniziata proprio a Massa Lombarda. Al pianterreno sono esposti gli oggetti tradizionali della casa e del lavoro rurale. Si comincia con la trasformazione del territorio attraverso la bonifica, poi sono affrontati i temi dell'unità poderale, della famiglia e della società contadina, passando attraverso i patti agrari e le lotte sociali sviluppatesi a cavallo del Novecento. Una sottosezione è dedicata ai principali processi produttivi dell'economia basati sull'autoconsumo, come il pane, il vino, la canapa. Agli attrezzi del lavoro contadino sono affiancati oggetti della vita di tutti i giorni con l'intento di ricreare l'ambiente della casa contadina di un tempo: il focolare, la caparèla appesa all'ingresso, una bicicletta d'epoca, gli attrezzi del passato come l'aratro per la risaia, dei singolari “trampoli” per vendemmiare e potare, il “filarino”, la gramolatrice e tanti strumenti esposti in modo suggestivo. Info: 0545 985832, email cultura@comune.massalombarda.ra.it.


PRIMO PIANO / 19 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

CERViA/1

Un video emozionale e ambienti per i più piccoli al Museo del Sale Gli interventi di riqualificazione nel corso dell’anno

Anno intenso, quello appena concluso, per il Museo del Sale di Cervia, Musa. Due i progetti realizzati di restyling, entrambi cofinanziati dalla Regione per una spesa complessiva di 68mila euro. Il primo progetto ha riguardato l’ingresso con un’area bookshop che ottimizza gli spazi e vede un arredo in armonia con il resto del museo e adatto alla esposizione di pubblicazioni, prodotti e merchandising brandizzato. L’alternarsi di altezze e materiali fra vetro e legno alleggerisce le strutture rendendo il luogo più ordinato e funzionale. Realizzato anche l’angolo dedicato ai piccoli ospiti nel quale essi possono immergersi nell'atmosfera del museo, creare elaborati e lasciare una personale testimonianza. Lo spazio è funzionale anche per laboratori didattici. Si tratta di un’area colorata, con sedute e tavoli di altezza adatta ai bambini dai più piccoli a ragazzi delle scuole medie. Parte del progetto di restyling è in corso d’opera e prevede la realizzazione di un’area emozionale che illustri in maniera accattivante l’evoluzione del territorio. In particolare è stato realizzato un videoracconto sulla evoluzione di luoghi e civiltà del sale nella prima sezione del museo, che aiuta il visitatore a comprendere l'evoluzione del paesaggio e l'importanza che la potenza economica, il sale, ha rappresentato nello sviluppo della città. Il museo è inoltre direttamente coinvolto in un importante progetto di scavo e ricerca archeologica (vedi box). Per chi volesse scoprirlo meglio, In programma venerdì 27 dicembre alle ore 16 si terrà la visita guidata gratuita al museo e alla sala archeologica del Musa. Ad accogliere i visitatori e a condurli attraverso la storia del sale e della città saranno i salinari del gruppo culturale Civiltà Salinara. Insieme a loro Giovanna Montevecchi, storica e archeologa, arricchirà la visita.

CERVIA/2 La prima campagna di ricerca archologica su Ficocle Sabato 21 dicembre alle 17 a Musa, Museo del Sale di Cervia, avrà luogo la presentazione dei risultati della prima campagna di ricerca del progetto “Cervia Vecchia-Ficocle”, promosso dall’Università di Bologna - Dipartimento di Storia Culture Civiltà, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, il Comune di Cervia, il Musa Museo del Sale e il Gruppo culturale “Civiltà Salinara” di Cervia. A seguire verrà inaugurata la mostra “Cervia Ritrovata. La scoperta della Città Antica e del suo territorio” che descrive metodi e attività di ricerca svolte in relazione al progetto attraverso immagini fotografiche scattate dal Gruppo fotografico Musa e testi esplicativi. La mostra resterà visibile fino al 23 febbraio. Nel corso di questo primo anno di ricerca l’Università di Bologna, con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, ha realizzato una prima campagna di indagine di superficie con lo scopo di ricostruire l’evoluzione del popolamento rurale dall’Età pre-romana a oggi. Tra settembre e novembre circa 15 archeologi hanno ispezionato un’areale di circa 5 kmq della campagna cervese, raccogliendo migliaia di reperti archeologici e individuando diversi siti. Tra le zone oggetto di indagine sistematica ci sono state anche l’area di Cervia Vecchia e la zona del Prato della Rosa. Il progetto “FicocleCervia Vecchia” è stato reso possibile grazie all’appoggio economico e logistico del Gruppo culturale Civiltà Salinara, dell’Università di Bologna, del Comune di Cervia, del Musa e della Soprintendenza.

CERVIA/3 In mostra le foto di Stefano Biserni Ai Magazzini del sale Torre di via Nazario Sauro 18 a Cervia fino al 28 dicembre sarà allestita una personale di fotografia di Stefano Biserni dal titolo “Displacement NY” durante la quale verranno esposte circa 60 stampe originali su carta baritata alla gelatina ai sali d’argento eseguite dall’autore. Alla mostra è abbinata anche la pubblicazione di un libro che raccoglie, oltre alle foto esposte, anche altri scatti per un totale di 99 immagini.


20 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

L’INTERVISTA

Il direttore del Museo delle Cappuccine: «L’incisione è un’arte privata e per questo libera» Parla Diego Galizzi del centro culturale di Bagnacavallo che ha appena riportato “a casa” la Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer, la cui mostra al momento in corso punta a superare le 15mila presenze

denti, è esatto? «Sì, con Goya siamo arrivati a 12.700 presenze, prima dell’arrivo della Madonna con Dürer avevamo già superato i 13.500 visitatori, contiamo quindi di superare soglia 15mila». Le mostre sono tutte a ingresso libero. Come contate le presenze? «Grazie al servizio di guardiania del bookshop che tiene nota degli ingressi». Senza biglietti non avete nemmeno entrate, come sono ripartiti i costi di questa operazione? «In realtà gli introiti ci sono e sono quelli del bookshop, con Dürer poi abbiamo avuto un aumento esponenziale. In questo momento è in ristampa il catalogo perché le mille copie della prima tiratura sono andate esaurite. Ci siamo resi conto che il biglietto gratuito spesso incoraggia le persone ad acquistare il catalogo. Poi abbiamo sponsor importanti e abbiamo usufruito anche dell’Art Bonus, quindi la spesa per l’Amministrazione si zione spiegando che si trattava di mostrare un cambio di è ridotta rispetto al budget complessivo dell’operazione (per mentalità, di giocare in una categoria superire, si trattava le cifre vedi box, ndr). In generale, poi, ci tengo a dire che insomma di fare una partita da Champions League, non più l’impiego delle risorse è sempre molto oculato e che facciada campionato. Questo è stato capito e così abbiamo lavoramo moltissimo internamente, a cominciare dalla curatela, to: come una grande squadra, affrontando un grande cariavvalendoci degli esterni solo per ciò che è inevitabile». co di lavoro e stress. E alla fine è andato tutto bene e anche La curatela è interna ed è forte un’impronta che lela fondazione Magnani-Rocca (in provincia di Parma, ndr), ga le mostre degli ultimi anni... da cui arriva il prestito, è stata soddisfatta per come abbia«Diciamo che abbiamo affrontato artisti che hanno usato mo allestito, dando all’evento l’importanza che ha», l'incisione come loro linguaggio primario, quando invece A prescindere dalla Madonna del Patrocinio, la spesso viene considerato un linguaggio di serie B rispetto almostra di incisioni di Dürer stava andando già molto la pittura. Ma se vuoi davvero conoscere Goya devi guardabene, superando i numeri anche delle mostre precere le sue incisioni, perché qui poteva esprimere il suo bagaglio di sentire interiore a differenza di quanto poteva fare come pittore di Bookshop, sponsor e Art Bonus corte dove aveva committenti vincolanti. In generale, l’incisione è un valgono 40mila euro linguaggio più libero a cui l'artista affida il suo messaggio più autentico Nel corso del 2019 sono state tre le voci più perché va direttamente sul mercato, importanti per il Museo delle Cappuccine, è arte “privata” e quindi non segue a carico del Comune di Bagnacavallo che le regole e i divieti propri di un’arte a ha speso in tutto 82mila euro, a cui se ne fruizione pubblica, come la pittura». aggiungono 13mila di assicurazione. Le Quindi che tipo di pubblico mostre sono state quella di “Tinin Mantevia Agnello Istorico 6 - Ravenna centro viene a visitare queste mostre? gazza. Le sette vite di un creativo irriverencell. 370 3360807 Che grado di specializzazione te (17 aprile – 7 luglio)”, seguita ovviamenha? te da Albrecht Dürer – Il privilegio dell’in«Siamo soddisfatti perché il pubquietudine (21 settembre – 19 gennaio blico è doppio. Da un lato c’è quello 2020) e “Il ritorno di Dürer – La Madonna del territorio che ha imparato a codel Patrocinio a Bagnacavallo 50 anni donoscerci e si “fida” della nostra propo” (14 dicembre – 2 febbraio 2020). A queste risorse vanno però sottratte le enposta. Dall’altra ci sono conoscitori trate derivanti dalla sponsorizzazione di di questa tecnica che si muovono da Edison (12.000 euro), dall’attivazione deltutta Italia e in questo modo conol’Art Bonus con la ditta Mixer di Villa Prati scono Bagnacavallo». (12.000 euro) e dalla vendita dei cataloghi Cosa c’è in cantiere per il (16.000 euro) per un totale di entrate pari a 2020 e, soprattutto, partecipe40.000 euro. La spesa reale del Comune è rete in qualche modo alle celestata quindi pari a 55.000 euro circa. Da sebrazioni per i 700 anni della gnalare anche che per il ritorno della Mamorte di Dante? donna del Patrocinio sono state attivate «Per ora siamo ancora troppo due sponsorizzazione tecniche per i servizi concentrati su Dürer. Ci sono idee, di illuminazione e per il climabox equivama ancora nulla che possa anticilenti a circa 10.000 euro di mancate spese. pare. E per quanto riguarda le celebrazioni dantesche, da parte nostra c’è la massima disponibilità a ragionarne, insieme anche a tutta l’Amministrazione di Bagnacavallo, credo sarebbe auspicabile. Anche perché il materiale non mancherebbe... ». Federica Angelini

SeSe c’è un esempio di come un piccolo centro possa ritagliarsi uno spazio nazionale puntando sulle proprie vocazioni e senza scimmiottare chi ha più mezzi a disposizione, quello è Bagnacavallo, con il suo Museo delle Cappuccine. Solo per citare gli ultimi anni, qui sono state realizzate (oltre ad altre attività espositive e laboratori) monografiche di incisioni su Marc Chagall, Goya, Max Klinger ed è attualmente in corso quella su Albrecht Dürer, che ha visto anche il ritorno a “casa” della Madonna del Patrocinio. Cominciamo da qui la chiacchierata con Diego Galizzi, direttore del Museo e co-curatore di queste mostre. Galizzi, che emozione è stata riaccogliere il dipinto di Dürer? «L’emozione, quando giovedì è arrivata, alla sola presenza della stampa, è stata grandissima. I fotografi scattavano ma si è creato un momento di di silenzio sospeso, era evidentemente un evento importante. Personalmente, poi, ho visto materializzarsi un anno e mezzo di lavoro così come l’avevamo voluto, nonostante tantissimi ostacoli. L’idea di riportare qui il dipinto che in realtà non era mai stato visto dai bagnacavallesi (era infatti custodito fino a 50 anni fa nel convento delle suore di clausura, non visibile alla cittadinanza, prima di essere venduto, ndr)». Come è nata l’operazione? Siete partiti dall’idea della mostra di incisioni o del rientro della Madonna? «È nata insieme, in occasione dei 50 anni dall’addio della tavoletta da Bagnacavallo. Ne ho parlato con l’Amministra-

NUOVI ARRIVI



22 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

LA RECENSIONE

Se l’oggetto libro diventa un’opera d’arte: a Palazzo Rasponi due mostre tra ironia e intimità Il progetto dell’associazione Vaca nato e vissuto a lungo a Russi ha trovato casa a Ravenna. Oltre a sessanta opere nuove realizzate su invito, sono finalmente godibili anche qui quelle del progetto dedicato a Rabelais di Serena Simoni

La nuova edizione della mostra Libri mai mai visti - un concorso che premia la realizzazione di oggetti ibridi fra opere d'arte e libri - da quest'anno ha cambiato sede: dal centro di Russi dove l'iniziativa è partita anni fa e da sempre ospitata, l'edizione 2019 - progettata e realizzata come sempre dalla storica associazione Vari Cervelli Associati - ha trovato approdo a Palazzo Rasponi a Ravenna. In questi tempi di ristrettezze di mezzi che sta comportando l'interruzione di alcune delle rassegne artistiche più radicate nel territorio provinciale, l'assessora alla cultura di Ravenna e il direttore della Classense sono intervenuti a sostegno di questa iniziativa e di una seconda mostra ispirata alle pagine di Rabelais, considerandole giustamente in linea con l'obiettivo di incentivare la lettura, soprattutto fra i giovani. Libri mai visti ha aumentato nel tempo il proprio pubblico composto non solo dai partecipanti al concorso provenienti da vari paesi - scenografi, fumettisti, artisti, illustratori così come creativi non professionisti - ma anche dal grande numero di visitatori, incantati dalla fantasia di oggetti che nascono dai libri oppure creano nuovi racconti, presentandosi come oggetti d'arte che stimolano a loro volta la lettura e la creatività. L'edizione attuale - la XXII - nasce ad invito: sono stati infatti selezionati a partecipare i vincitori di tutte le edizioni precedenti che come sempre hanno avuto ampia libertà di scelta di mezzi, tecniche, dimensioni e materiali. Sono più di 60 gli autori selezionati che hanno interpretato la dimensione creativa dell'oggetto-libro utilizzando vari registri dell'arte contemporanea, dalla chiave pop al realismo, dall'oggetto surrealista alla scrittura autobiografica, dal disegno espressionista alle varie tecniche in-

Lucia Bubilda Nanni e Matteo Marchesini, Tumulto, particolare

cisorie. Il primo premio è andato a due artisti giovani Lucia Bubilda Nanni e Matteo Marchesini - che hanno collaborato alla realizzazione di Tumulto, un arazzo a tecnica mista che espone il racconto di alcune delle fasi politiche più calde dell'Italia fino all'epoca contemporanea. Più intimo è invece il lavoro di Wuon-Gean Ho, un'artista sino-britannica che tramite una raffinata tecnica calcografica ibrida il corpo umano con elementi floreali e immagini di grande bellezza. Il terzo premio è andato al doloroso atlante di Raniero Bittante che indaga la decadenza fisica del corpo in immagini che oggettivizzano la forte drammaticità provocata. Seguono premi e segnalazioni che dovrebbero essere tantissimi data la grande qualità delle opere presentate: segnaliamo “Lungamente alla luna” di Maria Pina Bentivenga, uno dei rari libri-oggetto che non si possono toccare per via della loro delicatezza materiale: frutto di una ricerca antropologica e artistica sugli ex voto, le immagini di grande effetto estetico ricostruiscono una storia sociale evocandone anche la relativa dimensione ambientale. L'illustratore inglese William Davey presenta per questa occasione uno sketch a pochi colori espressivi di un interno di un pub, individuato con grande ironia, mentre Stefano Ricci e Michelangelo Setola, un fumettista e un illustratore di fama ormai internazionale, giocano fra parole e immagini evocando un universo emozionale. Scavalcano ampiamente le fattezze abituali del libro le opere di Giuseppe Tolo - un enorme coda di capidoglio creata tramite le pagine a stampa di Moby Dick di Melville - e di Antonio Barbadoro, che in Mare nostrum si ispira all'immagine ormai famosa della barca stipata di migranti. Identica finalità raggiungono il Don Chisciotte multime-

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI ELETTORALI PER LE ELEZIONI DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA E DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA FISSATE PER IL GIORNO 26 GENNAIO 2020 RECLAM EDIZIONI E COMUNICAZIONE SRL dichiara di aver depositato un documento analitico per la raccolta di messaggi politici elettorali, a disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, presso i propri uffici siti in viale della Lirica, 43 (tel. 0544.408312 - fax 0544.271651 - e-mail: serena@ravennaedintorni.it) Le richieste di inserzioni, con gli specifici dettagli relativi a data di pubblicazione, alla consegna dei materiali per la stampa, eventuale posizione di rigore, soggetto richiedente etc. dovranno pervenire agli uffici di cui sopra almeno due giorni prima della data di pubblicazione. Si invitano tutti gli utenti interessati a richiedere tali inserzioni pubblicitarie a contattare quanto prima detti uffici nell’esigenza di garantire a chiunque abbia interesse la possibilità di accesso alle inserzioni in condizioni di assoluta parità. Le prenotazioni verranno accettate in base alla loro progressione temporale. Le tariffe sono le seguenti: TESTATA

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PRIMO PIANO / 23 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

A sinistra: Alessandro Barisani e Mario Mazzotti, Don Chisciotte multimediale A destra: Questione molto sottile, sapere se se la Chimera .. può mangiare le seguenti intenzioni (Mauro Monaldini)

diale creato da Alessandro Barisani e Mario Mazzotti, un'opera dalla forte dimensione ludica, così come le Memorie di un borseggiatore di Massimo Voghera e il Cavalluccio di Maria Pia Gambino. Più legato all'illustrazione e al divertissement letterario è il libro illustrato di Bicio Fabbri mentre le belle opere di Paul Dewis, Paola Sapori, Fabio Pera e Alessio Caruso rimangono più aderenti ai generi dell'illustrazione, del fumetto e dell'arte incisoria. La seconda mostra ospitata nelle stanze del Palazzo è ormai storica, in quanto presenta per la prima volta a Ravenna un'edizione particolare organizzata da Vaca. nel 2003 per celebrare in Francia i 500 anni dalla morte di François Rabelais, il grande scrittore del '500 che creò i personaggi di Gargantua e Pantagruèle. Ispirata ad alcune pagine in cui lo scrittore si prendeva gioco del sapere accademico, inventando di sana pianta una bibliografia irriverente e fantastica, la mostra è nata dalla realizzazione di libri-oggetto che si

ispirano ai titoli inventati dal grande letterato. A ogni artista è stato commissionata la realizzazione pienamente libera di uno dei titoli che hanno in pratica dato sostanza all'immaginato. Ogni libro-oggetto è stupendo: da Le rammonneur d'astrologie di Gianni Lo spazzacamino Zauli al Fichino delle dell’astrologia donzelle di Ada Failo(Gianni Zauli) ni, dal Decreto dell'Università di Parigi contro il lusso degli abiti delle donne di piacere di Paola Sapori alla Maniera di invocare i diavoli di Massimo Voghera fino al preziosissimo Trattato sulle Chimere creato da Mauro Monaldini, la mostra è veramente il proseguimento dell'universo fantastico di Rabelais, magistralmente interpretato da i devoti eredi della nostra epoca. Libri mai mai visti e La biblioteca immaginaria di Rabelais; fino al 19 gennaio; Ravenna, Palazzo Rasponi delle Teste, Piazza Kennedy 14; orari: Ma-Vv 15-18, SaDo e festivi 11-18; chiuso il 25/12 e 1/1/2019 (ingresso libero).

MUSEI NAZIONALI Dal 28 al 30 dicembre visite guidate a Ravenna Da sabato 28 a lunedì 30 dicembre alle 10.30 il Museo Nazionale di Ravenna organizza una serie di visite guidate per scoprire insieme i reperti romani, le straordinarie sculture bizantine, i mosaici pavimentali, ma anche la collezione degli avori, le stoffe medievali, i bronzetti rinascimentali, le armature e le ceramiche. Le visite guidate a cura del personale MiBACT sono gratuite: l’accesso è libero in occasione delle giornate #iovadoalmuseo (27, 28 e 29 dicembre 2019). Il giorno 30 dicembre il biglietto d’ingresso intero è 6 euro. L’ingresso è gratis per tutti gli under 18 e dai 18 ai 25 anni biglietto speciale a soli 2 euro. Appuntamenti senza necessità di prenotazione.

Ingressi gratuiti e visite a Palazzo Milzetti nelle feste Anche il magnifico Palazzo Milzetti di Faenza, Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna (via Tonducci, 15) osserverà l’ingresso gratuito giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 dicembre. Inoltre, il 26 e 29 dicembre verrà offerta una visita guidata, fino ad esaurimento posti disponibili, alle 16. Ingresso gratuito inoltre anche domenica 5 gennaio, poiché si rinnova l'appuntamento della prima domenica del mese ad ingresso gratuito, previsto in tutti i siti statali (vedi sui social #domenicalmuseo). Il 6 gennaio, per l’Epifania, nuova visita guidata alle 16. Il museo è aperto dale 8.30 alle 18.30 e resterà chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio.


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SOCIETÀ / 27 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

FESTE NATALIZIE

Dal videomapping all’albero umano, dalle fontane “danzanti” ai concerti

LA CURIOSITÀ Presepi viventi, da Classe al Molino Scodellino

I principali eventi di Ravenna, dove torna all’Alighieri anche il reading di Radio Capital A Cervia spettacoli itineranti e la tradizionale tombola della vigilia in piazza

A Ravenna l’atmosfera natalizia si scalda con la rassegna di video-mapping che anche quest’anno vedrà protagonisti (dal 19 dicembre al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 17 alle 22), la basilica di San Vitale e il battistero degli Ariani. Si tratta del progetto dedicato alla valorizzazione in chiave contemporanea degli otto monumenti Unesco sotto la direzione artistica di Andrea Bernabini, Neo Visual Project. Da mercoledì 18 dicembre – sempre tutti i giorni dalle 17 alle 22 – è poi visibile “Light a Dream” (fino al 12 gennaio), sulla facciata del Mar - Museo d’arte della città di Ravenna, con un omaggio alla mostra Lego di Riccardo Zangelmi e alle opere del museo. Il progetto e la direzione artistica sono in questo caso a cura di Samuele Huynh Hong Sun. Parte in centro a Ravenna anche la rassegna di concerti di Christmas Soul, tutti gratuiti. Si parte sabato 28 dicembre alle 17.30 in piazza del Popolo con Spiagge Soul Holy Fellas, una produzione originale targata Spiagge Soul che riunisce alcuni fra i più affezionati amici musicisti del festival, per un repertorio preparato appositamente per l’occasione che combina gospel e spiritual. Domenica 29 dicembre tocca invece alla prima formazione statunitense della rassegna, il Virginia Gospel Ensemble capitanato dal produttore Earl Bynum (sempre in Piazza del Popolo alle 17.30). Si proseguirà poi con i concerti in occasione del Capodanno (vedi p. 28) mentre è stato allestito anche un cartellone “off ” sui lidi (vedi p. 36). A Ravenna da segnalare anche gli eventi natalizi per bambini come i burattini di Massimiliano Venturi il 21 dicembre in piazza del Popolo, dove il 24, il 25 e il 26 dicembre si terrà lo spettacolo di circo comico con Clow Billo (il giorno di Natale alle 16.30; gli altri in tre repliche alle 11.30, 15.30 e 17.30). In piazza San Francesco, al villag-

Uno scatto dal villaggio natalizio di Milano Marittima, che nel primo weekend di apertura ha accolto tremila bambini

Per gli appassionati del genere, i presepi si animano anche in provincia di Ravenna. Il presepe vivente più suggestivo forse è quello di Brisighella (foto), grazie alla scenografia naturale, in programma il 26 dicembre. Ma riscuote sempre grande successo anche quello alla basilica di Sant’Apollinare in Classe, il 24 dicembre a partire dalle 19 (con un corteo alle 23.45 prima della messa); il 29 dicembre e il 6 gennaio (dalle 15). A Lugo l’appuntamento è invece in piazza Trisi il 21 dicembre, dalle 16; a Castel Bolognese il 27 dicembre alle 18 al Molino Scodellino.

gio Advs, tornano le “fontane danzanti”, il 29 dicembre alle 18.30, mentre il 6 gennaio si terrà la tradizionale lotteria della Befana (ore 16.30). Da segnalare anche una novità: il 20 dicembre in piazza Kennedy dalle 16.30 i bambini della scuola elementare Mordani formeranno un albero di Natale umano. Tra gli altri eventi in programma a Ravenna da segnalare l’ormai tradizionale concerto natalizio a tutto swing dei Good Fellas all’Almagià la sera di Natale e il ritorno di Parole Note, il programma cult di Radio Capital, tra reading, musica e immagini (lunedì 30 al teatro Alighieri a ingresso libero). E tra i concerti di Natale, infine, ecco quello della banda cittadina il 19 al teatro Socjale di Piangipane e il 21 al teatro Alighieri di Ravenna (dove il 23, alla sala Corelli, si terrà quello al pianoforte a quattro mani dedicato a Beethoven), quello di sabato 21 dicembre alle 12 nella sala preconsiliare del municipio con l'Orchestra di Fiati dell'isti-

tuto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi, o quello del coro Ludus Vocalis il 26 dicembre alle 21, nella Basilica di San Francesco, dove eseguirà la Missa solemnis in do minore K 139 (Waisenhausmesse) di Mozart. Guardando al resto della provincia, da segnalare gli eventi di Cervia con le animazioni nei villaggi a tema del centro storico e di Milano Marittima, dove quest'anno a farla da padrone sono le sculture di luce e il nuovo percorso a tema, in rotonda I Maggio (a pagamento), vicino al mercatino gourmet e alla piccola pista del ghiaccio. In centro a Cervia, oltre al tradizionale villaggio di piazza Garibaldi e dintorni, novità di quest'anno sono gli spettacoli itineranti di viale Roma, in programma in particolare nel weekend del 21 e 22 dicembre. Il 24 dicembre alle 21 in piazza torna la tombola di Natale mentre le feste verranno salutate il 6 gennaio con l'evento di chiusura, sempre in piazza, dalle 17 alle 22.

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28 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

CAPODANNO A RAVENNA CAPODANNO A FAENZA Il brindisi in piazza con cover band Anche quest’anno per la 25 esima edizione torna a Faenza dalle 23 del 31 dicembre il tradizionale brindisi sotto la torre dell’orologio. Sul palco una giovane cover band locale, già protagonista della festa in passato, le Onde Radio. Spumante e panettone saranno offerti.

CAPODANNO A LUGO

JJ VIANELLO E FUOCHI D’ARTIFICIO Martedì 31 dicembre a Lugo in piazza Martiri, di fronte alla Rocca, come ogni anno si celebrerà l’arrivo dell’anno nuovo con una grande festa aperta a tutti. Dalle 22.30 inizia la serata di festeggiamenti con intrattenimento musicale, vin brulé e panettone. Quest’anno la musica sarà a cura di “JJ Vianello e Gli Intoccabili”, che ripercorrono i temi della musica italiana, portando dal vivo uno spettacolo in stile “Dolce vita”. Allo scoccare della mezzanotte fuochi d’artificio.

Lo “spirito” di New Orleans tra piazza e teatro Alighieri Torna la musica gospel, confermata anche la festa gratuita all’Almagià

la Louisiana, titolari del “Grand Staff Award”, riconoscimento concesso solamente ai migliori gruppi del genere dalla fondazione “Gospel Music Workshop of America”. A loro, per arricchire l’evento, si unirà per alcuni brani la cantante Noreda Graves, che poi darà vita al concerto della mattina di Capodanno al Teatro Alighieri, il 1° gennaio 2020 alle 11. Si tratta della voce soprano solista dell’Harlem Gospel Choir e sicuramente una delle voci soul più apprezzate d’America. Anche questo concerto sarà arricchito, a parti Il Capodanno dell’anno scorso a Ravenna con Spiagge Soul invertite rispetto al 31 dicembre, dalla parteciIl Capodanno a Ravena è firmato ancora una volta pazione di alcuni membri della corale degli Spirit of New Spiagge Soul per dei festeggiamenti all’insegna della musi- Orleans. Si può prenotare il biglietto al Teatro Alighieri ca gospel nell’ambito della rassegna “Christmas Soul” (ve- (ingresso libero ma a esaurimento posti) al sito www.radi anche p. 27). L’ultimo giorno del 2019 in Piazza del Po- vennaexperience.it. Sempre a Ravenna, la notte del 31 dicembre torna la polo, alle 23, saranno di scena (accompagnati dalle proiezioni di Ravenna in Luce) gli Spirit of New Orleans, una tradizionale festa a ingresso gratuito all’Almagià (da mez(numerosa) formazione composta da alcuni fra i migliori zanotte e mezza fino all’alba), quest’anno con Dj Pery e Dj musicisti gospel delle chiese battiste di New Orleans e del- Meo (Melody Mecca).

LA CURIOSITÀ A Villanova di Bagnacavallo si aspetta il 2020 condividendo gli “Scartòz”

INAUGURAZIONE VENERDÌ 20/12

DALLE ORE 18

TEL. 0544.203973 WHATSAPP 351.1267603 VIA CASTEL SAN PIETRO, 16 (BORGO SAN ROCCO) RAVENNA Orari: dalle 11 alle 24 dal lunedì alla domenica

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MENÙ STUDENTI 5,50 €

Il 31 dicembre si riconferma a Villanova di Bagnacavallo l’appuntamento con la Fësta de Scartòz, che si terrà dalle 20 all’Ecomuseo a cura dell’associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri per festeggiare la notte di San Silvestro. La Fësta de Scartòz, conosciuta anche come “festa della sporta”, rientra appieno nella filosofia ecomuseale della partecipazione, della condivisione e della sostenibilità, riprendendo le usanze popolari locali. L’iniziativa, aperta a tutti, prevede la partecipazione di grandi e piccini, di gruppi, famiglie e amici che portino una pietanza da condividere con gli altri. Ciascun partecipante contribuirà a imbandire la grande tavolata su cui saranno poste a disposizione tutte le pietanze e le bevande che a sorpresa arriveranno la sera stessa. La serata sarà animata da un trebbo musicale in compagnia di Vittorio Bonetti e a mezzanotte ci si ritroverà tutti intorno al grande falò per festeggiare il nuovo anno con bollicine e pancetta. L’organizzazione metterà a disposizione il guardaroba, la cucina, piatti, bicchieri, posate e la sala conviviale. Non è prevista una quota di partecipazione, tuttavia è gradito un contributo libero a copertura delle spese organizzative. Info e prenotazioni (fino a esaurimento dei posti disponibili): 0545 47122 e via mail a erbepalustri.associazione@gmail.com.


SOCIETÀ / 29 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

CAPODANNO A CERVIA

EPIFANIA/1

Dall’aperitivo in piazzetta ai fuochi sotto la torre Dalle 18 in centro per poi festeggiare nell’area dei Magazzini del Sale

La Nott de Bisò 2019 in uno scatto di Paolo Morelli

Vin brulè e Niballo: la Nott de Bisò di Faenza

A Cervia il Capodanno si festeggia in centro storico già dalle 18 con aperitivi e degustazioni in piazzetta Pisacane e spettacoli e apertura straordinaria della pista del Ghiaccio. Dalle 21 cenone di San Silvestro al Magazzino del Sale Torre su prenotazione (337 619111) mentre dalle 22 parte il Capodanno sotto la Torre di San Michele con dj-set e distribuzione di candele scintillanti. A mezzanotte i fuochi d’artificio ai Magazzini del Sale con la notte che proseguirà all’insegna del divertimento con dj-set.

Torna il 5 gennaio in piazza del Popolo a Faenza la Nott de Bisò, il tradizionale evento che conclude simbolicamente l’anno del Niballo, palio di Faenza. Al centro dell’evento c’è proprio il Niballo, grande simulacro raffigurante Annibale, il guerriero saraceno che simboleggia le avversità dell’anno appena trascorso, che allo scoccare della mezzanotte sarà bruciato in un enorme falò. Come da tradizione arriverà in piazza alle 18.30 su un carro trainato da buoi e verrà poi bruciato da rione vincitore dell’ultimo palio (quest’anno il Nero). Durante tutta la serata, dai grandi paioli che pendono sui falò rionali, si serve il bisò (il caratteristico vin brulè) negli eleganti gotti, le ciotole di ceramica faentina. Il singolo gotto e la brocca si possono acquistare solo durante la Nott de Bisò, negli stand rionali in piazza del Popolo. Gli stand gastronomici dei Rioni saranno aperti fin dalle 10 della mattina del 5 gennaio. Ad animare la piazza dalle 14.30 laboratorio creativo per bambini a cura della cooperativa Zerocento.

EPIFANIA/2

IL TUFFO IN MARE, MASCHERATI Torna il 6 gennaio il tradizionale tuffo della Befana nella spiaggia tra Pinarella e Tagliata (all'altezza di via Lazio) che quest’anno si arricchisce della pedalata in mountain bike e della camminata della Befana (in programma alle 9 e alle 9.30). Per tutto il giorno intrattenimento musicale per grandi e piccini e interventi dei Pasquaroli, con stand gastronomico. Alle 15 il tuffo in mare dei temerari, con concorso a premi per il costume più originale.


30 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

BENESSERE

Qualità della vita, Ravenna perde 28 posizioni in classifica: è 39esima L’annuale graduatoria de Il Sole 24 Ore considera 90 indicatori Furti in casa e il consumo di farmaci tirano giù la provincia che era in vetta nel 2014

Crolla la qualità della vita a Ravenna. Questo dice Il Sole 24 Ore che ogni anno misura il benessere nelle 107 province italiane stilando una classifica sulla base di una serie di indicatori (quest’anno sono 90): nel 2019 Ravenna si ferma al 39esimo posto della graduatoria generale mentre l’anno scorso era all’undicesimo, 28 posizioni perse in dodici mesi. E vale la pena ricordare che il quotidiano di Confindustria mise Ravenna al primo posto nel 2014. Un mese fa era uscita la classifica di Italia Oggi: in quel caso Ravenna aveva migliorato la sua posizione di tre posti ma si ritrovava comunque al 57esimo gradino della graduatoria. Per Il Sole in Italia il podio dei migliori è Milano, Bolzano, Trento. Caltanissetta invece la provincia in coda. Se si guarda alle nove province dell’Emilia-Romagna, peggio di Ravenna troviamo solo Piacenza (44) e Ferrara (64). Parma raggiunge la top ten nazionale (10) ed è la migliore in regione. Entrando nel dettaglio delle classifiche singole per indicatori, c’è una sola medaglia d’oro (a parimerito con altre tre città) ed è quella per la percentuale di cause pendenti ultratriennali. Un poco lusinghiero penultimo posto (106) per i furti in abitazione: peggio in Italia solo Asti. Vale la pena segnalare tre indicatori in campo sanitario: il 103esimo posto nel consumo per farmaci contro

l’asma, l’84esimo per i farmaci contro l’ipertensione, il settimo posto per emigrazione ospedaliera (la percentuale di dimissioni fuori regione). Ravenna entra nella top ten italiana (9) per “affari e lavoro”, si trova all’84esimo per l’affitto medio di un appartamento di 100 mq. Al sesto posto per l’of-

ferta di concerti ogni 100mila abitanti. Tredicesimo posto per la speranza di vita alla nascita: un ravennate in media vive quasi 84 anni. Dal primo posto del 2014, poi Ravenna è andata in altalena: decima, dodicesima, 23esima, undicesima e il crollo del 2019.

CAMERA MORTUARIA Vestizione defunti, Lpr attacca su regole e tariffe Nuovo accordo tra Comune di Ravenna e Ausl Romagna per la gestione della camera mortuaria. Lista per Ravenna apprezza alcune novità gestionali ma punta il dito contro il prezzo della vestizione della salma, fissato a 193,57 euro. Ad effettuarlo è Azimut Spa. Il capogruppo Alvaro Ancisi (Lpr) il 19 agosto sollevò già il problema spiegando che «il Comune di Ravenna consente gratuitamente ai musulmani che la vestizione di un proprio caro estinto sia effettuata direttamente dalla sua famiglia, obbligando però chiunque altro ad usufruire del servizio pubblico a pagamento. Ne discende che la famiglia deve anche poter scegliere di rivolgersi al settore privato». Il nuovo regolamento per Ancisi non migliora le cose. Nelle disposizioni si legge che il Comune si impegna ad “assistere ed informare i familiari dei defunti circa le attività obitoriali, predisponendo materiale informativo sulle tariffe applicate in esclusiva dal Gestore del Padiglione Necroscopico e riguardo alla possibilità che le attività di vestizione e tanatocosmesi possano essere svolte da terzi, a richiesta dei familiari, al di fuori del complesso del Padiglione Necroscopico”. Ciò significa «che la vestizione e il trattamento cosmetico delle salme portate alla camera mortuaria può farla solo il Comune, al suo prezzo» e, secondo Lista per Ravenna, «abusivamente». La famiglia «può farla in proprio o affidarsi ad un’impresa di sua fiducia, magari perché costa meno, solo se porta la salma a casa: come se la camera mortuaria non fosse un servizio pubblico. Vedremo se sarà così anche per i musulmani. Ma non è così nelle altre città, comprese tutte quelle della nostra stessa provincia».

NUOVE PERIFERIE

LEGAMBIENTE BOCCIA IL PIANO URBANISTICO PER IL QUARTIERE SAN GIUSEPPE: «ECCESSIVO» Circa 21 ettari di nuova urbanizzazione con case e centro sportivo. Gli ambientalisti: «Il frutteto sociale non si tocca»

Un buon vino, un regalo sempre gradito

Panettoni vegani Orari: dal Lunedì al Giovedì 5:30 - 19 / Venerdì 5:30 - 20:00 Sabato 5:30 - 13:30 / Domenica chiuso

il cui ricavato andrà in beneficenza per Oipa

Legambiente valuta «fortemente eccessivo e antiecologico, anche su base di prospetti demografici non particolarmente coerenti», quanto contenuto nel Pua (piano urbanistico attuativo) recentemente approvato per il quartiere San Giuseppe di Ravenna e valido fino al 2024 (ne abbiamo parlato su R&D n. 841 del 5 dicembre). «Si parla di un piano da 216mila mq, per realizzare ancora nuovo residenziale con annessa area commerciale con presenza di un ulteriore supermercato, un polo sportivo ed una nuova strada. Interventi organizzati su tre diversi comparti». Secondo gli ambientalisti si tratta di «opere di cui la maggior parte non apporterebbe un effettivo vantaggio al quartiere ma che rappresentano scelte decisionali motivate dalla necessità di accelerare l’approvazione dei progetti per non perdere i diritti sui terreni. Interventi che potrebbero non rientrare all’interno del territorio urbanizzato, quindi non essere soggetti al limite della Legge regionale 24/2017, i cui possibili effetti avevamo già denunciato a livello regionale in fase di approvazione». Legambiente si scaglia poi contro la nominata “Bretella Mattei” che collegherà la periferia del quartiere ex Anic direttamente con via Chiavica Romea: «Motivata dalla necessità di favorire un miglior scorrimento del traffico ma è una scelta che va nella direzione opposta agli obiettivi de Piano urbano per la mobilità sostenibile sulla necessaria riduzione del tasso di motorizzazione». L’opera passerebbe in parte sul terreno in cui è stato sviluppato il progetto del “Frutteto Sociale” dietro le case popolari di via Patuelli». In quella stessa area verde il sindaco Michele de Pascale e l’assessore Gianandrea Baroncini piantarono alcune piante in occasione di uno sciopero per il clima.


SOCIETÀ / 31 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

L’ADDIO

Cristina Mazzavillani lascia il Ravenna Festival dopo trent’anni «Ma non sostituitemi»

IL LUTTO

La signora Muti resterà presidente onoraria, come proposto dal sindaco E intanto rilancia: «Portiamo le ossa di Dante a Firenze in pellegrinaggio» L’OMAGGIO DEL MAESTRO MUTI A MARIO SALVAGIANI Dopo trent’anni, Cristina Mazzavillani lascia il Ravenna Festival. La moglie del maestro Riccardo Muti, tra i protagonisti invece anche della prossima edizione (vedi p. 35), ha così confermato le dimissioni trapelate già nelle scorse settimane, restando solo con un ruolo simbolico, quello di presidente onoraria, propostole dal sindaco Michele de Pascale. Un finale senza polemiche, quello scritto durante la presentazione del Festival 2020, il 14 dicembre in un pala congressi tutto esaurito. Con la signora Muti che ha giustificato la sua scelta facendone solo una questione di anzianità, ricordando più volte come naturale l’addio di Mario Salvagiani, i cui funerali si erano tenuti il giorno prima, tra gli ideatori insieme alla signora Muti del Festival. «È ora di uscire di scena», ha detto, assicurando però che continuerà a essere una «promoter», una «sostenitrice», nell’ambito dell’associazione degli Amici del Festival. «Ma non provate a sostituirmi – ha poi dichiarato –, io sono insostituibile, come una mamma. Un’altra persona, almeno in questa prima fase, potrebbe portare solo disordine». Dando così le chiavi del “suo” Festival in mano definitivamente («che tanto io al programma ultimamente ci buttavo solo un occhio») ad Angelo Nicastro e Franco Masotti, già direttori artistici con Cristina Mazzavillani in questi anni, e al Soprintendente Antonio De Rosa «che ora ha imparato a muoversi anche in ambito artistico, non solo amministrativo». «Non siate tristi, non dovete pensare che finisca qualcosa», ha detto ancora davanti al pubblico ac-

Il maestro Riccardo Muti gil ha reso omaggio dirigendo l’orchestra Cherubini ai suoi funerali in duomo, il 13 dicembre. Ravenna ha così salutato la scomparsa di Mario Salvagiani, morto due giorni prima a 89 anni. Storico direttore dei teatri comunali di Ravenna, Salvagiani ha ricoperto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della cultura ravennate, contribuendo anche a ideare il Ravenna Festival.

LA NOMINA Cavezzali direttore di Salerno Letteratura, il più importante festival del Sud Italia Cristina Muti mentre ufficializza le sue dimissioni dal Festival

corso all’Alighieri per la presentazione del Festival, annunciando anche che non dirigerà più la Trilogia d’Autunno, a cui però resterà legata (e per cui ha individuato il tema anche in vista del 2020). Infine, “la signora” ha colto l’occasione per rilanciare il suo appello alle istituzioni. «Ripensateci, portate le ossa di Dante in pellegrinaggio a Firenze, come avrebbe voluto lui. Sarebbe bellissimo che il popolo di Ravenna se lo caricasse sulle spalle in un tragitto che me lo immagino con diverse soste, meditazioni, silenzi, recitazioni, musica. E poi tornasse naturalmente indietro per riportare le ossa a Ravenna, che tanto neanche Firenze in realtà ce le ha ancora chieste…».

Matteo Cavezzali, scrittore e già ideatore di ScrittuRa festival a Ravenna e Lugo, è stato nominato direttore di Salerno Letteratura assieme allo scrittore Paolo Di Paolo e al docente dell’università di Napoli Gennaro Carillo. Salerno Letteratura, fondato da Francesco Durante - che ne è stato direttore fino alla scomparsa - è il più importante festival letterario del Sud Italia e ha ospitato negli anni grandi nomi della letteratura internazionale richiamando in città moltissimi spettatori. La prossima edizione si svolgerà dal 13 al 21 giugno 2020 e avrà al centro la riflessione sull’ambiente. «Sarà una nuova sfida molto importante, visto che l'eredità da raccogliere è veramente grande – ha dichiarato Cavezzali –. Sono onorato e felice, la prima accoglienza in città è stata ottima e ci sono molte energie su cui lavorare. Sarà tra i miei obiettivi creare una forte relazione tra il festival di Salerno e quello di Ravenna, tra la costa occidentale e quella orientale, che porterà un gran giovamento a entrambe le esperienze».

INFORMAZIONE SANITARIA

FARMACIE COMUNALI

Okoubaka aubrevillei, il rimedio omeopatico utile contro i disturbi gastrici Ce ne parla la dottoressa Valentina Ricci Lucchi della Farmacia 8 di Ravenna Il nome può spaventare: Okoubaka aubrevillei. Ma in realtà si tratta di un rimedio omeopatico, disponibile nelle farmacie, che offre comprovati benefici. A spiegarne le caratteristiche è la dottoressa Valentina Ricci Lucchi della Farmacia Comunale N. 8 di Ravenna (nella foto). Partendo dall’inizio, cos’è l’Okoubaka aubrevillei? «Un grande albero appartenente alla famiglia delle Santalaceae, originario dell’Africa occidentale. Può raggiungere i 25 metri di altezza ed è diffuso in Ghana, Nigeria e Costa d’Avorio. Il suo nome deriva da “Okou baka” che, in lingua Anyn, significa “Albero della morte”, perché nel raggio di 25 metri non cresce nessun altro albero. Sembra, infatti, che provochi la morte della vegetazione circostante». Quali sono stati, in passato, i principali usi popolari della pianta? «Gli indigeni attribuivano a questa pianta caratteristiche magiche. La corteccia essiccata e polverizzata di Okoubaka era utilizzata nella medicina popolare dell’Africa occidentale: per uso interno, come disintossicante e come rimedio contro gli avvelenamenti; per uso esterno, come macerato acquoso per il trattamento della lebbra e della sifilide». Quali sono i principi attivi contenuti nella corteccia dell’Okoubaka aubrevillei? «In prevalenza, catechine e tannini, con effetti antibatterici, antinfiammatori e stimolanti il sistema immunitario». È corretto dire che tali principi attivi hanno interessanti usi in omeopatia? «Sì. Se da un lato, attualmente, non ha impieghi fitoterapici, dall’altro gli studi del dottor Willmar Schwabe iniziati nel 1972 in Germania, hanno evidenziato una notevole efficacia in omeopatia. In particolare, viene utilizzato l’estratto alcolico in varie diluizioni: al riguardo, le più usate vanno dalla D 3 alla D 12».

Quali sono i maggiori benefici che se ne ricavano? «Gli studi hanno stabilito effetti prevalentemente su stomaco, intestino, fegato, pancreas. L’Okoubaka viene utilizzato in omeopatia per disturbi gastrici (nausea, vomito, spesso accompagnati da enterocolite e diarrea), provocati da virus, batteri, ingestione di sostanze tossiche, come alimenti avariati, farmaci, tabacco, e trova uso per il suo effetto purificante in diverse intossicazioni e per la “diarrea da viaggiatore”. Può essere consigliato anche a scopo preventivo prima di un viaggio per le persone inclini a disturbi digestivi e dopo un’indigestione (uso per circa 3 settimane) per disintossicare gli organi dell’apparato digerente. È utile anche in caso di ripetuti mal di testa, vertigini, debolezza della memoria, difficoltà di concentrazione, nei postumi di malattie infettive, influenza, malattie tropicali. Trova inoltre impiego nelle allergie (“febbre da fieno”)». Dove è possibile trovare l’Okoubaka? «In farmacia, da solo o in associazione ad altri rimedi omeopatici, in globuli, gocce e granuli». Il suo uso è indicato anche nei bambini? «Sì, perché la diluizione omeopatica ne consente un uso sicuro, privo di effetti collaterali. Si rivela utile per i problemi gastrointestinali e di inappetenza dopo le sindromi influenzali, dopo l’uso di antibiotici, nella flatulenza e gonfiore da coliche gassose nei neonati». a cura di Roberta Bezzi


32 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

QUARANT’ANNI FA

Il mare aveva attraversato trecento metri di spiaggia, scavallato la pineta in alcuni punti e aveva invaso le strade, mentre il canale Candiano riversava acqua alle spalle del paese. Come un maremoto, e infatti gli abitanti di Marina di Ravenna pensarono proprio a questo quando si trovarono completamente allagati, come non era mai accaduto a memoria d'uomo e come non è più successo da quel 22 dicembre 1979 ad oggi. Tanto che lo spauracchio dell'evento, quarant'anni dopo, viene evocato a chi oggi minimizza le ingressioni marine ormai regolari lungo via Molo Dalmazia e quelle che nel novembre scorso hanno visto l'Adriatico risalire in fretta la spiaggia e invadere il piazzale della diga foranea. Non c'erano i social media, nel 1979, e allora si telefonava alle redazioni dei giornali per raccontare quanto stava accadendo non solo a Marina di Ravenna ma lungo tutto il litorale romagnolo, con una particolare furia sui lidi ravennati. «Come un maremoto in Romagna», titolerà il giorno dopo l'edizione locale de Il Resto del Carlino in cui si parlava di «linee incandescenti» con telefonate provenienti da ogni zona della costa. A Marina, Lido Adriano e Lido di Classe pochissime case restarono all'asciutto, a Milano Marittima una classe elementare rimase bloccata perché la scuola era circondata dall'acqua. Un morto, per infarto: un pensionato non resse alla vista del mare che improvvisamente aveva attorniato la sua auto. Allagamenti anche al porto e a Ravenna, in zona Darsena e attorno al canale Lama. Per far fronte alla mareggiata lavorarono quattrocento uomini: oltre ai vigili del fuoco i

Le strade di Marina di Ravenna allagate a pochi giorni dal Natale del 1979. La macchina dei soccorsi schierò 400 uomini. Un morto per un infarto (foto di Emanuela Pantoli)

Nel ‘79 l’alluvione che accese l’allarme subsidenza e fece scioperare la città Il 22 dicembre danni per 100 miliardi di lire e riflessioni sull’abbassamento del suolo Poi una manifestazione in piazza promossa dal Comune per ottenere i fondi dal Governo tecnici che avevano il compito di ripristinare la corrente elettrica perché l'acqua aveva invaso le cabine Enel facendo saltare l'erogazione della corrente mentre scattava il divieto di aprire i rubinetti per via della falda compromessa dall'alluvione. Scarseggiavano le ruspe, tanto che il Comune fece appello ai privati per chiedere disponibilità di mezzi utili ad intervenire. Il conto dei danni fu fatto una settimana dopo: cento miliardi di lire nella sola Ravenna, che chiese immediatamente lo stato di emergenza. Stabilimenti balneari, alberghi, impianti industriali, pinete allagate. Per le aziende del porto la Camera di Commercio stimò danni per un totale di sette miliardi. Dopo la conta, però, venne il momento di capire le cause del disastro e la parola sulla bocca di tutti era soprattutto una: subsidenza. Da più di un decennio l'abbassamento del suolo era oggetto di convegni e dibattiti tra il Veneto e la Romagna. Tema caldo almeno dal 1966, anno di un'altra storica ondata di maltempo: quella che fece finire sott'acqua Firenze

a causa dello straripamento dell'Arno e che segnò il picco massimo di acqua alta (194 centimetri) a Venezia. Le cronache del 1979 fanno notare che, nonostante tredici anni prima le condizioni climatiche fossero peggiori, i danni sulla costa romagnola erano stati più contenuti. «Questo dimostra che l'abbassamento del suolo, cioè la subsidenza nel territorio ravennate, ha raggiunto e superato i limiti del pericolo», si concluse durante la riunione convocata in Regione. Sul banco degli imputati non c'erano tanto le estrazioni di gas metano quanto i prelievi di acqua dal sottosuolo per il consumo. Per migliorare la situazione – si diceva – erano urgenti due opere: il completamento dell'invaso di Ridracoli e quello del Canale Emiliano-Romagnolo. Per quanto riguarda le estrazioni di gas, Uber Dondini – ai tempi penna del Carlino e fino a due anni fa presidente del museo Mar – ricordava che ai numerosi convegni organizzati sul tema i tecnici hanno fornito risposte «quanto meno reticenti». Si era in piena crisi energetica e l'argomento era delicato, tuttavia,

chiosava il cronista, «il Paese non può dimenticare una zona che subisce tutti i danni del prelievo di gas». Tra chi avrebbe voluto far luce sul ruolo delle estrazioni di metano c'era anche Antonio Patuelli, oggi presidente del gruppo Cassa e ai tempi ventinovenne vicesegretario nazionale del Partito Liberale: «Non vorrei che tra qualche anno, quando saranno completati il Cer e l'acquedotto di Ridracoli e saranno chiusi tutti i pozzi acquiferi, ci si accorgesse che il suolo continua ad abbassarsi per altre cause». Patuelli proponeva quindi una commissione di geologi per accertare il ruolo dell'estrazione di metano. La Democrazia Cristiana invitava qualche giorno dopo il giovane liberale a «non sollevare il solito polverone demagogico e qualunquista» e, in sostanza, a mettere da parte le polemiche. L'effetto del metano, diceva la Dc, è «secondario». La questione più grave, sottolineava il partito, è quella dell'estrazione delle acque di falda. Il sindaco dell'epoca era il socialista Aristide Canosani. Alla stampa riunita in municipio il

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SOCIETÀ / 33 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

Per muoversi nelle strade di Marina quei giorni del 1979 erano necessari stivali alti o una barca. Il Comune di Ravenna (il sindaco era Aristide Canosani) preparò una lista di 29 interventi da realizzare negli anni successivi per evitare il ripetersi di allagamenti

28 dicembre 1979 si fece notare che una sola mareggiata era costata a Ravenna quanto tutti gli interventi definiti indispensabili per scongiurare devastazioni di quel tipo. Cinque mesi prima un dossier era partito da Ravenna indirizzato al Ministero: c'erano scritti i lavori necessari per fronteggiare il fenomeno della subsidenza. Ministro dei Lavori pubblici era l'onorevole Franco Nicolazzi, in quota Psdi, che prima dell'alluvione aveva annullato almeno un paio di incontri in cui fare il punto sul tema della subsidenza, attirandosi la furia della città. Nel frattempo le forze politiche si scatenavano: la Dc chiedeva il divieto di costruire in riva al mare, il Psi voleva un intervento straordinario dello Stato, il Pci pungolava la giunta ad esigere risposte precise al Governo. Gli ambientalisti puntavano il dito contro la deforestazione in alcune aree della costa e facevano notare il venir meno del ruolo di protezione delle dune. La svolta arrivò venti giorni dopo, quando la Democrazia Cristiana propose una legge speciale per la difesa della costa che prevedesse fondi speciali per finanziare in dieci anni le opere di protezione necessarie ad evitare nuove alluvioni. Era la prima bozza di quella che passerà alla storia con il nome di “legge Ravenna” (la numero 845/1980) e che permise negli anni successivi di realizzare arginature, studi e lavori di rafforzamento su tutto il territorio. Intanto in consiglio comunale Canosani prospettava una difesa del territorio che imitasse quella degli olandesi, suggestione che torna puntuale ad ogni alluvione e che finisce nel dimenticatoio entro poco tempo. Il consiglio comunale si mostrava comunque concor-

de nel chiedere finanziamenti speciali al Governo. Alla riunione successiva a Roma lo Stato promise venti miliardi per le opere più urgenti che vennero identificate dal Comune nell'innalzamento di banchine lungo il Candiano e a Marina di Ravenna, scogliere davanti ai lidi, sopraelevazione di strade, argini su canali e scoli. Un totale di 29 interventi da realizzare negli anni successivi finanziati in questo caso con i fondi straordinari messi a disposizione dallo Stato. L'alluvione del 1979 provocò infine a Ravenna quello che fu definito “sciopero generale ecologico”. Ad organizzarlo fu il Comune insieme a sindacati e imprenditori. Una protesta contro la subsidenza che sarebbe servita a spingere il Governo a muoversi in fretta per finanziare la legge speciale per la protezione del territorio. Così due mesi dopo l'alluvione, il 22 febbraio, nel pomeriggio l'intera città scese in piazza del Popolo. Era venerdì: se vogliamo un Friday for future ante litteram. Con una differenza: anziché gli studenti si fermarono i lavoratori e le imprese, insieme per non fare dimenticare l'emergenza che metteva a rischio l'intero tessuto economico del territorio, dal turismo al porto. Funzionò: dopo una prima tranche di 15 miliardi di lire, la legge mise a disposizione 75 miliardi contro la subsidenza. Nata da un'alluvione e da uno sciopero per il clima, è uno strumento indicato ancora oggi come idoneo per contrastare i disastri derivanti dall'abbassamento del suolo a cui ai giorni nostri si aggiunge il problema dell'innalzamento del livello del mare. Alessandro Montanari

LA SCENARIO OGGI

Nel triennio 2018-20 dal Comune 9 milioni per 14 interventi costieri La copertura in parte dai fondi Eni. L’assessore Fagnani: «La Legge Ravenna sarebbe uno strumento valido» Il Comune di Ravenna ha investito poco meno di 9 milioni di euro in lavori di protezione della costa. Si tratta di interventi dislocati su tutti i lidi con apertura dei cantieri tra 2018 e 2020. Otto, al momento, i lavori in via di completamento: il principale riguarda Lido Di Dante, dove sono stati spesi 2,5 milioni per il primo stralcio a protezione della zona sud del paese. Gli ultimi lavori ad essere partiti – lo scorso 30 novembre – sono quelli del ripascimento di Casal Borsetti, per un importo da 180mila euro. Stessa cifra costa il rifacimento di alcuni pennelli in massi a Punta Marina mentre la realizzazione dell'argine in sabbia a protezione di varie località, iniziato l'11 novembre, è costato 840mila euro. In totale gli interventi sono 14: il più costoso (2,6 milioni) riguarda la ricalibratura della difesa soffolta di Punta Marina che è diviso in due stralci. Il primo partirà a breve, per il secondo è in corso la gara. I lavori «sono finanziati in parte con fondi del Comune e in parte con quelli derivanti dall'accordo siglato con Eni», spiega Roberto Fagnani, assessore ai Lavori Pubblici e ai Servizi Geologici. Proprio l'istituzione di questa delega per Fagnani dimostra «l'attenzione e la sensibilità sul tema da parte dell'amministrazione. Gli interventi in corso hanno il duplice obiettivo di rendere più sicuro l'ambiente costiero e, in secondo luogo, più fruibile e piacevole per i turisti. Di certo il tema della subsidenza e dell'innalzamento delle acque oggi rappresenta un'emergenza nella quale Regioni ed enti locali non vanno lasciati soli. Serve un piano di governo, qualcosa si era cominciato a fare con il progetto Italia Sicura lanciata dall'esecutivo di Matteo Renzi». Sarebbe importante rifinanziare anche la Legge Ravenna, di cui abbiamo raccontato la nascita nell'articolo a fianco: «Lo strumento è ancora valido, c'era stata una proposta bipartisan in Parlamento per un rifinanziamento ma non se n'è ancora fatto nulla. Di certo daremo battaglia anche su questo fronte». (al.mo.)


34 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

IL PAGELLONE

I magnifici 7 dello sport ravennate: i nomi da ricordare nell’album del 2019 Chi nelle discipline individuali e chi in squadra: dalle qualificazioni di Baldassarri e Rosetti a Tokyo, alle prime soddisfazioni per tre baby assi della pallavolo e fino al condottiero dell’Orasì che fa impazzire i tifosi di Vincenzo Benini

Massimo Cancellieri, alla prima stagione sulla panchina dell’Orasì Piero Manetti Basket Ravenna: i giallorossi hanno girato la boa di metà campionato in testa al girone Est della A2 con la qualificazione alla Coppa Italia e domenica 22 dicembre sono attesi al Pala De André dal derby con Forlì, secondo in classifica

Ecco i “magnifici sette” dello sport ravennate nel 2019 scelti da Ravenna&Dintorni. 1- Milena Baldassarri (Ritmica) Si conferma sul gradino più alto del podio, e non poteva essere altrimenti, la diciottenne ginnasta cresciuta nell’Edera Ravenna, ora alla Faber Fabriano, entrata anche nella famiglia dell’Aeronautica Militare. Se nel 2018 aveva fatto l’ingresso nell’olimpo mondiale della ginnastica ritmica, vincendo l’argento iridato al nastro e il bronzo a squadre, Milena quest’anno si conferma ad altissimi livelli qualificandosi all’Olimpiade di Tokyo in virtù dell’ottimo settimo posto ottenuto al concorso individuale del Mondiale. Con in più cinque medaglie vinte nella World Challenge Cup (tra cui due ori), il titolo nazionale a squadre e un argento tricolore, oltre a numerosi piazzamenti a livello internazionale. 2 - Sofia Collinelli (Ciclismo) La figlia d’arte classe 2001 (papà Andrea ha vinto l’oro olimpico ad Atlanta ’96) realizza un bellissimo tris di presenze in questa speciale classifica al termine di un anno ricco di successi e soddisfazioni. Nella sua ultima stagione da Junior la baby ciclista è salita di nuovo sul gradino più alto del podio nell’inseguimento a squadre su pista sia al Mondiale, sia all’Europeo, vincendo anche il bronzo continentale nel Madison e giungendo quarta all’Europeo e sesta al mondiale nell’inseguimento individuale, mentre nelle cronometro individuali su strada si è piazzata sesta in Europa e ottava al mondo. Sofia ha vinto anche ben sei gare in linea e di recente ha ricevuto numerosi premi come migliore juniores del 2019.

stop (si era ritirato nel 2009) rappresenta sempre più un punto fermo della nazionale azzurra. Dopo il bronzo iridato nell’otto del 2017 e l’argento nel quattro senza del 2018, quest’anno Bruno e i suoi tre compagni vedono sfuggire per pochi centimetri il podio mondiale, centrando però l’obiettivo più importante, quello di staccare il pass per i Giochi giapponesi. Il sogno a cinque cerchi è quindi realizzato, ma di sicuro l’equipaggio punterà a spingersi più in alto, provando a confermare il podio di Rio 2016.

3 - Bruno Rosetti (Canottaggio) Figura tra i “magnifici sette” per la terza volta di fila il ragazzone cresciuto nella Canottieri Ravenna e ora all’Aniene Roma, che dopo essere tornato alle gare due anni fa dopo un lungo

4 - Poker d’assi d’argento (Volley) Sara Panetoni, Beatrice Gardini, Francesco Recine e Davide Gardini: bisogna segnarsi questi nomi perché questi ragazzi rappresentano il futuro del volley ravennate. Si tratta di un

GIO

19 DIC

VEN

20 DIC

BANDA MUSICALE DI RAVENNA Concerto di Natale Dirige il maestro Mauro Vergimigli

poker d’assi “d’argento”, in virtù della medaglia vinta da tutti e quattro in tre diverse manifestazioni mondiali disputate nel 2019. Si parte dall’ormai “veterana” Panetoni, che dopo i successi degli anni passati è tornata dal Messico con una medaglia che brillava come se fosse oro, in quanto conquistata in una rassegna Under 20 di altissimo livello. Il secondo applauso va a Beatrice Gardini, seconda al Mondiale Under 18 disputato in Egitto: classe 2003, la schiacciatrice del Club Italia ha giocato sempre da titolare nonostante fosse la più giovane del gruppo. Il terzo secondo posto è stato raggiunto dai figli d’arte Francesco Recine e Davide Gardini, che nella competizione iridata Under 21 svoltasi in Bahrein hanno dato un fondamentale contributo. Se il buon giorno si vede dal mattino…

VEN

10 GEN

“Prima che mi dimentico di tutto…”

VEN

BARBIERE DI SIVIGLIA

ODG BIG BAND guest

MARIO BIONDI Jazz, Soul, Blues

VINCENZO MOLLICA

17 GEN

Dramma comico di Gioachino Rossini Esecuzione scenica con voci e orchestra

5 - Massimo Cancellieri (Basket) L’allenatore dell’OraSì in pochi mesi è riuscito, ovviamente grazie al contributo di dirigenti e giocatori, a trasformare una squadra che veniva da una stagione deludente a una che addirittura ha vinto il titolo di campione d’inverno. Con un roster rivoluzionato rispetto a quello precedente, il coach abruzzese proveniente dall’Olimpia Milano (dove ha ricoperto il ruolo di vice dal 2013 fino al maggio scorso) ha trovato l’alchimia giusta in tempi brevissimi, dando un gioco e soprattutto un cuore a un gruppo che i tifosi non vedevano da tempo. 6 - Giorgio Bottaro (Volley) Il grande protagonista di quest’anno tra coloro che stanno dietro la scrivania è senza dubbio il nuovo direttore generale dell’Olimpia Teodora. Il dirigente bizantino dal curriculum eccezionale (dagli inizi al Basket Ravenna fino alla Figc, sua ultima esperienza con il ruolo di responsabile organizzativo di tutte le squadre azzurre) è infatti riuscito a rilanciare una società dal grande passato. Se la squadra, pur essendo stata molto ringiovanita, veleggia nei piani alti del girone, a rappresentare la grande impresa di Bottaro è soprattutto l’aver riempito di pubblico e di entusiasmo il Pala Costa, che può vantare una media di circa ottocento spettatori a partita. 7 - Riccardo Innocenti (Calcio) In un anno in controluce del Ravenna Fc, che viaggia ai bordi della zona calda della classifica, a brillare in particolar modo è questo “highlander del gol” che continua a segnare ancora in Serie D, all’Alfonsine. Il 45enne attaccante di Anita nella sua lunghissima carriera ha realizzato quasi trecento reti tra Serie C, D ed Eccellenza, distribuite in circa ottocento partite. E a 25 anni di distanza dal primo sigillo con la maglia del Massa Lombarda, in Eccellenza, Innocenti in questa stagione non ha perso il “vizietto” del gol.

VEN

24 GEN

VEN

31 GEN

Per Info: www.teatrosocjale.it - Cell. 327 6719681 - Facebook Teatro Socjale

Programma

Come da tradizione, ad ogni evento i “MITICI” CAPPELLETTI DEL SOCJALE

DICEMBRE-GENNAIO

Via Piangipane, 153 - PIANGIPANE (RA) Circolo ARCI - Ingresso Riservato ai Soci

MORGAN “Piano Solo” Musica cantautorale

SAN MARINO CONCERT BAND & MAURO CORUZZI

“PLATINETTE” “Donne che cantano e incantano…”

Show musicale MUSICA Inizio spettacoli ore 22 TEATRO/EVENTI Inizio spettacoli ore 21


CULTURA / 35 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

L’ANTICIPAZIONE

L’EVENTO

MUSICA CLASSICA Al via la stagione del Goldoni, tra Vivaldi e Scarlatti

PAOLO RUMIZ CON ORCHESTRA AL TEATRO ALIGHIERI

Primo appuntamento della quarta stagione di Libera la musica – realizzata da Accademia Bizantina – che affida il concerto di apertura (giovedì 19 dicembre alle 21 al Goldoni di Bagnacavallo) alla stessa Accademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone, e al contralto Delphine Galou per un concerto dal titolo Sacro e Profano, dedicato alla musica di Alessandro Scarlatti e Antonio Vivaldi. Novità di quest’anno sarà un appuntamento prima di ogni concerto, un aperitivo in compagnia (il 19 dicembre dalle 20 al Chiribilli) del musicologo Bernardo Ticci, con il quale approfondire il programma che seguirà e scoprire nuovi punti di vista di un repertorio così intrigante. La stagione proseguirà poi il 13 gennaio.

TEATRO

Un omaggio al violinista Yehudi Menuhin a favore dei bambini di Betlemme

“Carmina Burana”, La Fura dels Baus, al Festival il 14 luglio

Il Ravenna Festival omaggia Philip Glass Presentata l’edizione 2020: attesi anche Capossela e La Fura dels Baus

PREMI UBU PER FANNY & ALEXANDER La compagnia teatrale ravennate Fanny & Alexander ha vinto il premio Ubu speciale per il progetto “Se questo è Levi“. A ritirare il premio al Piccolo Teatro di Milano (nella foto) Chiara Lagani, Luigi De Angelis, Marco Molduzzi e Andrea Argentieri, quest’ultimo, interprete del progetto su Levi, premiato anche come miglior attore/performer under 35. Si tratta della 42esima edizione di quelli che vengono considerati come gli Oscar del teatro italiano, organizzati dall’associazione Ubu per Franco Quadri. Tra gli altri premiati anche Davide Enia per il “Migliore nuovo testo italiano” per L’abisso, coprodotto dalla faentina Accademia Perduta.

Sarà un omaggio al leggendario compositore americano Philip Glass a inaugurare il 3 giugno la 31esima edizione del Ravenna Festival, la cui presentazione si è svolta il 14 dicembre al Palacongressi di Largo Firenze. A Ravenna è atteso il Philip Glass Ensemble diretto dal tastierista Michael Riesman e l’orchestra Cherubini, a musicare il film “Koyaanisqatsi”, noto per le musiche di Glass. Tra gli altri ospiti d’eccezione del Festival i 100 Cellos di Sollima (con una performance finale che vedrà protagonisti anche la Pfm e altre band inglesi di prog rock); Vinicio Capossela con l’Orchestra Cherubini, Valery Gergiev alla guida dell’orchestra del Teatro Mariinsky. Per quanto riguarda il teatro spicca la presenza della storica, provocatoria, compagnia spagnola La Fura dels Baus, oltre alle prime nazionali dei nuovi spettacoli delle compagnie ravennati Fanny & Alexander e Menoventi. Naturalmente confermata la presenza del maestro Riccardo Muti che dirigerà la “sua” Cherubini con solista il violoncellista Tamás Varga e, nel Concerto dell’Amicizia dedicato alla Siria, anche curdi e siriani.

Arrivano da più di venti Paesi diversi; hanno studiato e fatto musica insieme; quando si esibiscono portano in scena lo spirito della cooperazione europea, con creatività, immaginazione, talento: sono i 35 giovani e giovanissimi musicisti della European Spirit of Youth Orchestra, che domenica 22 dicembre, alle 21, suoneranno al Teatro Alighieri di Ravenna, diretti dal fondatore di questo progetto, Igor Coretti-Kuret, e accompagnati dall’appassionato racconto dello scrittore Paolo Rumiz. United Together è un toccante incontro di musica – in programma Mozart, Bach, Beethoven e Schubert – e parole, nonché un omaggio al leggendario violinista Yehudi Menuhin nel XX anniversario della sua scomparsa, con tre soliste al violino accomunate dall’essersi già distinte in prestigiosi concorsi internazionali e dal vivere e studiare in un Paese diverso da quello d’origine. Il concerto è un vero dono per gli spettatori, promosso da Fondazione Ravenna Manifestazione in collaborazione con Lions Club Ravenna Host, ma anche un dono per i bambini di Betlemme: l’evento sarà a offerta libera e il ricavato sarà destinato al progetto Al vedere la Stella, che porta assistenza al centro Hogar Nino Dios di Betlemme, dove sono ospitati bambini e ragazzi con disabilità molto gravi. I biglietti possono essere ritirati alla Biglietteria del Teatro Alighieri (o prenotati telefonicamente 0544 249244).


36 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

L’EVENTO

BLACK & BLUES Tra Oasi e Finisterre i concerti al mare di Christmas Soul, con ospiti internazionali

MARIO BIONDI AL TEATRO SOCJALE Venerdì 20 dicembre un evento unico e irripetibile dove l’Orchestra dei Giovani di Ravenna, diretta dal maestro Franco Emaldi, incontra il cantante e compositore Mario Biondi. Un concerto tra jazz, soul e blues dove gli originali arrangiamenti dell'Orchestra accompagneranno il timbro unico e inimitabile di Mario Biondi. Gli arrangiamenti originali per big band sono stati realizzati, per l’occasione, dall’arrangiatore Tommaso Vittorini. Tra gli ospiti della serata il fedelissimo percussionista di Biondi, il ravennate Luca Florian. Concerto ore 22. Biglietti 30 euro. Prevendite su www.teatrosocjale.it. Il giorno prima al Socjale è in programma il concerto natalizio con la banda di Ravenna mentre gli spettacoli torneranno poi in gennaio, il 10, con lo storico giornalista musicale Vincenzo Mollica.

LIRICA & SWING Al Mama’s si riparte in gennaio tra lirica e swing italiano Al Mama’s gli spettacoli ripartono nel 2020. Il 3 gennaio torna sul palcoscenico del circolo di Ravenna "Opera de poche", l'ensemble di divulgazione operistica, con una edizione "critica" in playback della Madama Butterfly di Giacomo Puccini. con i brani ed i passaggi salienti dell'Opera. Nei panni dei protagonisti Gabriella Ceccaroni e Riccardo Zoffoli. Sabato 4 gennaio concerto degli emiliani Amar Corda. Il gruppo propone un repertorio che spazia dai grandi classici dell'era dello swing italiano, fino ad arrivare ai giorni nostri, senza disdegnare jazz e atmosfere latine.

Nutrita serie di eventi Off per la rassegna “Christmas Soul” (gli eventi principali in piazza a Ravenna, a pag. 27) a Marina di Ravenna. Si parte domenica 22 dicembre col trio Deliver Daniel (nella foto), ideato dal bluesman Paul Venturi e dalla cantante jazz Eloisa Atti, che ripercorrono la tradizione gospel e spiritual degli anni Venti e Trenta (Oasi Beach, ore 12.30), per proseguire il giorno di Natale, 25 dicembre, col cantante italo-brasiliano Luca Brighi in “Christmas Mood” (Oasi Beach, ore 12.30). Giovedì 26 dicembre tocca invece a Sara Zaccarelli, una delle cantanti blues e soul più interessanti del panorama italiano, con un set acustico a tema natalizio (sempre all’Oasi Beach alle 12.30), che verrà seguito sabato 28 dicembre dal brunch musicale “Le donne, il diavolo e i chiari di luna”, curato dal cantante e chitarrista blues Marco Chiarabini (Finisterre Beach, ore 13). Domenica 29 dicembre arriva sui lidi ravennati una ventata d’Africa, col musicista gambiano Jabel Kanuteh, poeta e cantore della tradizione (è un “griot”), accompagnato dal percussionista e poli-strumentista Marco Zanotti (Oasi Beach, ore 12.30), mentre per il primo giorno dell’anno, 1° gennaio, il brunch al Finisterre è dedicato al blues pre-bellico e affidato alle mani e alla voce di Paul Venturi (ore 13.30). Il programma degli eventi Off di Christmas Soul si completa con un brunch dedicato da Bruno Orioli a Bob Marley (sabato 4 gennaio al Finisterre, ore 13), il duo formato dal cantautore e sassofonista anglo-giamaicano Ken Bailey assieme a King Frisko (domenica 5 gennaio all’Oasi Beach, ore 12.30) e infine domenica 6 gennaio con l’omaggio della cantante Lisa Turrini alle donne del Blues (Finisterre, ore 13).

MUSICA ELETTRONICA

Da dicembre ampliamo i nostri spazi e ospitiamo eventi e presentazioni di libri

ALESSANDRO CORTINI AL CINEMA SARTI DI CERVIA L'artista di fama internazionale (collaboratore anche dei Nine Inch Nails) Alessandro Cortini in concerto il 20 dicembre al cinema Sarti di Cervia nell’ambito del Modulo Fest 2019, a cura di Magma. Presenta "Volume Massimo", il suo ultimo e acclamato progetto audiovisivo, una continuazione dell'elettronica “dolorante” per cui è famoso, in equilibrio tra composizione analogica e dissonanza. In apertura (dalle 21) i set di Mondoriviera e Von Tesla. Biglietti 10 euro.


CULTURA / 37

PRONTO INTERVENTO E INTERVENTI D’EMERGENZA:

334 3218031 SERVIZI di PULIZIA e GIARDINAGGIO

Lido Adriano - via T. Zancanaro 74 - tel./fax 0544 493950

19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

PREVENTIVI GRATUITI

ROCK

HIP HOP

CONCERTI ROCK

Il festival delle feste al Bronson tra incontri e indie italiano

Al Kinotto dall’elettronica al pop dei Joe D. Palma

Sul palco anche Ronin e Clever Square MEZZOSAGNUE A PINARELLA Torna il “Festival delle Feste” di Bronson Produzioni, “Passatelli in Bronson”, tre giorni di musica che vuole unire la tradizione culinaria alle nuove tendenze dell’indie italico. Nell’anteprima di giovedì 19 si potrà assistere (al Bronson Cafè) alla tavola rotonda dell’'Italia Music Export, ossia l’ufficio creato da Siae per supportare e promuovere la diffusione della musica italiana all'estero, accompagnata dall’inaugurazione della mostra "Bolé Wine presenta Giacomo Bagnara" e dallo showcase del cantautore cesenate Ugo Fagioli. Venerdì 20, dalle 18, si entra nel vivo di Passatelli 9 al Bronson Café, dove verrà presentato il libro de I 400 Calci “Guida da combattimento ai mostri grossi”, con Nanni Cobretti e Wim Diesel, introdotti da Roby Rani, anche qui accompagnati dallo showcase di Alex Ferro. Alle 20 ci si sposta all’adiacente Bronson Club per quattro live set. Dal rapper ravennate Max Penombra insieme ai Visioni di Cody (per presentare il loro album congiunto Quando esco voglio stare tranquillo), al cantautore veneto Luca Rebellato in arte Lvca (fresco del nuovo album Metto Amore Tolgo l’Illusione), dalla lanciatissima pop-singer HÅN (la cui recente partecipazione al Primavera Sound di Barcellona è stata molto apprezzata) alla ormai affermata post indie band romana WOW, che con il nuovo album Millanta Tamanta ha davvero dato prova di grande talento omaggiando la canzone d’autore italiana degli anni ’60. Sabato 21 si riparte alle 18 al Bronson Café (sempre a ingresso libero) con due live al femminile che vedranno protagoniste il duo alt indie lo-fi ravennate In-versione Clotinsky e la bolognese Cristallo (ex Melampus). Sul palco principale del Bronson, dalle 20, ecco invece la serata dal titolo “Italian Indie Rock Revenge”, con Sunday Morning, Clever Square, Eugenia Post Meridiem e Black Snake Moan. Cristallo (sopra) e Han “Quattro band in fuga dal burnout digitale – si legge nella cartella stapa – decidono di imbracciare le chitarre e partire on the road. Cantano in inglese, guardando lontano verso un mondo senza confini e senza barriere”. L’ultima giornata di domenica 22 inizia presto, alle 16 dal Bronson Café, dove Stefano Gilardino presenterà La storia del rock in Italia (Hoepli), scritto insieme a Roberto Caselli, e presentato da Francesco Farabegoli. Dalle 17 il main stage del Bronson vedrà invece protagonisti dalle 17 il polistrumentista ravennate Christian Ravaglioli (collaboratore, tra i tanti, anche dei Calexico) che presenta il suo album Wilson, e un gran finale affidato ai Ronin di Bruno Dorella che chiudono al Bronson il loro tour italiano di presentazione del nuov Bruto Minore.

AVANGUARDIA Tornano le performance per planetario Lunedì 23 dicembre (ore 21.30) torna al planetario di Ravenna “Paradoxes”, la rassegna di live performance musicali per planetario ideata da Orthographe e nata dalla collaborazione con il musicista Lorenzo Senni e Marco Garoni, docente di astrofisica. L’appuntamento è con i Pixaria Pirates, una formazione spin-off dei riminesi Ponzio Pilates che si concentra su una ricerca musicale rivolta alla sperimentazione ambientale. Presentano “Christmas Evil”. Ingresso 8 euro.

Il 4 gennaio passa anche dal Rock Planet di Pinarella di Cervia il tour di Mezzosangue, rapper romano classe 1991 celebre (anche) per il passamontagna.

ALTERNATIVA Dal dj peruviano a Vince Vallicelli al Clandestino Continuano i concerti al Clandestino di Faenza. Giovedì 19 dicembre sul palco un quartetto d'archi dedito alla sperimentazione con voce ed effetti, Molossos, con alcuni tra i più interessanti emergenti del panorama jazzistico e avantgarde nazionale quali Dimitri Sillato, Valeria Sturba, Giuseppe Franchellucci e Stefano Senni. Sabato 21 dicempre ecco LukrØ, dj e produttore peruviano, co-fondatore dell'etichetta Matraca e attualmente residente e attivo in quel di Città del Messico, tra hip hop, techno, dub ed echi di world music. Lunedì 23 dicembre sul palco la coppia formata dal chitarrista e compositore Don Antonio (leader e fondatore dei Sacri Cuori) e il batterista Vince Vallicelli con il loro progetto blues alla riscoperta della radici (anche romagnole) La Fevra.

Al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano) domenica 22 dicembre alle 20 concerto dei Club Soda, jam di musica elettronica tra groove house, disco e hook anni ’80. Il 29 dicembre, sempre dalle 20, concerto de Il Maestro e il Presidente, progetto parallelo degli Slavi Bravissime Persone con la loro rielaborazione della musica balcanica. Il 31 dicembre nell’ambito della festa di Capodanno, al Kinotto concerto dei ravennati Cacao (post-rock). Il 5 gennaio, infine, dalle 20, concerto dei padovani Joe D. Palma (pop/cantautori).

Jesse the Faccio al Bronson Cafè Venerdì 27 dicembre al Bronson Cafè di Madonna dell’Albero concerto di Jesse the Faccio, cantautore padovano, nuovo protagonista della scena pop/lo-fi italiana.

Da Giacomo Toni ai Cacao: “Brutture moderne” al Cisim Sabato 4 gennaio dalle 21.30 al Cisim di Lido Adriano concerto speciale dell’etichetta Brutture Moderne con diversi artisti della “scuderia”. Sul palco dai cantuautori Giacomo Toni ed Enrico Farnedi fino al rapper Moder, passando per i Manuel Pistacchio, i Cacao e l’ibrido tra rock e rap di Max Penombra e Visioni di Cody.

Aperitivo indie al circolo Abajur Domenica 5 gennaio al circolo Abajur di Ravenna concerto all’ora dell’aperitivo all’insegna di sonorità indie e brit-rock le band italiane TvFuzz e Divine Miranda.

Si può gustare un piatto qui o portare a casa le nostre specialità!

DOMENICA 15 DICEMBRE APERTO Aperto dal lunedì venerdì 10:00 -14:30 - pomeriggio chiuso sabato 10:00 -14:00 - pomeriggio chiuso

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38 / CULTURA

(2019 ) di Matteo Garrone

RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

gio. 19: ore 18.30 - 21.00 ven. 20: ore 18.30 - 21.00 sab. 21: ore 17.00 - 19.05 - 21.15 dom. 22 : ore 16.00 - 18.30 - 21.00

Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •

Cinema Mariani - Ravenna

ARTE/1 MOSTRA & GADGET I giochi storici della Classense in esposizione Anche in un catalogo e nel calendario

Raniero Bittante, per chi capisce che la vera arte non tratta necessariamente della bellezza Mostra nello studio Danilo Montanari fino al 20 gennaio

Nei tempi sincopati della contemporaneità postmoderna sembra difficile parlare di compiti, scopi o legittimità dell'arte contemporanea. Le opere d'arte, soprattutto quelle oggetto di mercato, finiscono spesso per dover obbedire ad alcune regole non scritte fra cui bellezza, gradevolezza di soggetti oltre a dimensioni, colori e tecniche intonabili all’arredamento. Immersi in una cultura potentemente visiva, l’arte è un po’ come lo specchio di Narciso che rimanda le nostre proiezioni, possibilmente poco pesanti. “Bello e buono”, dicevano i Greci, e di quel binomio non ci siamo ancora liberati. Lea Vergine, una critica d'arte italiana, diceva invece che una caratteristica propria di ciò che chiamiamo arte è «il non essere ignari dell'ombra», quel sfrugugliare fra le parti oscure mettendo sul piatto l'indiscreto, il non detto, il rimosso. E di zone deliberatamente oscure ce ne sono tante in questa epoca dove tutto appare sotto i fari di una visibilità a 360 gradi, full time. Il fenomeno è già stato ampiamente analizzato da alcuni dei maggiori esperti di immagini come Joan Fontcuberta che nel mezzo della presente saturazione visiva invita invece a riflettere sulle immagini mai esistite, quelle che hanno affrontato ostacoli insormontabili per venire alla luce, quelle proibite o censurate. Le opere d’arte superano lo statuto di semplici immagini e mantegono nel migliore dei casi una promessa di libertà, per trattare ciò che solitamente viene taciuto. La serie degli ultimi lavori del ravennate Raniero Bittante rientra in questa area portando alla luce uno dei grandi rimossi della “seconda rivoluzione individualista” - come la definisce Gilles Lipovetsky -, ovvero la decadenza dei corpi. Le piccole lastre di acciaio inox con stampa digitale a raggi infrarossi che compongono il Trattato logico disegnato sul tenere insieme le cose si presentano come una sorta di atlante delle deformazioni corporee di un vecchio corpo, quello della madre dell'artista, associato a utensili meccanici colorati – chiavi inglesi, morsetti o pinze – che hanno in comune la funzione di stringere. Le serigrafie stesse, che si sostengono grazie a questi mezzi, ribadiscono l'idea di una fragilità spietata. L'indicibile sale alla luce e ricorda il pensiero faticoso della mortalità, un tema caro ad un'altra grande videoartista internazionale come Katarzyna Kozyra che lo ha affrontato in diversa misura in The Ryte of Spring. Le opere di Bittante non sono destinate per ora a un museo come meriterebbero, ma alle case private: forse solo a quelle di chi comprende che la vera arte non tratta necessariamente della bellezza ma possiede il coraggio di guardare dritto negli occhi la parte in ombra degli esseri umani. Raniero Bittante. Trattato logico disegnato sul tenere insieme le cose - fino al 20 gennaio; Ravenna, studio Danilo Montanari editore, via Zirardini 3; orari: Lu-Ve 10-12 e 16-18; Sa e feriali durante le festività aperto su appuntamento: 3334123885; chiuso Domenica e festivi. Serena Simoni

Apre venerdì 20 dicembre alle 17.30 la mostra “Oche, civette e dadi. La Collezione dei giochi da tavolo della Biblioteca Classense che sarà visitabile fino al 2 febbraio. L'esposizione presenta al pubblico una scelta di pezzi dalla Collezione dei Giochi classensi e, allo stesso tempo, offre uno spunto di riflessione sui cambiamenti intercorsi in tre secoli di storia del gioco da tavolo: nel suggestivo Corridoio Grande della Biblioteca sarà possibile ammirare alcuni degli oltre trecento esemplari di gioco conservati in Classense e i volumi e i materiali che relativi per un totale di circa sessanta documenti. Si potranno vedere preziosi esemplari olandesi, fiamminghi, spagnoli, tedeschi e francesi dal Seicento ai giorni nostri, con pezzi a tema letterario, pubblicitari, di viaggio, legati alle raffigurazioni carnevalesche o di animali.Saranno esposti anche alcuni pregevoli giochi incisi alla fine del Seicento dall’artista bolognese Giuseppe Maria Mitelli (16341718), pittore e incisore formatosi a bottega presso i principali pittori del suo tempo (Guercino, Albani, Cantarini e Torri) e autore di una fiorente produzione di immagini di tema popolare e di giochi da tavola dal gusto sovente satireggiante. Tra questi – ed è la prima sorpresa offerta al pubblico - il Gioco della Cucagna che mai si perde, e sempre si guadagna (1691). Uno dei fogli più antichi in mostra è un Gioco dell’oca tedesco datato agli anni Ottanta del Seicento, mentre tra i più recenti si annovera un’opera creata da Jacovitti negli anni Ottanta del Novecento: con pezzi che si collocano in un arco temporale di ben trecento anni, grazie a questa esposizione il visitatore potrà divertirsi a scoprire affinità e differenze tra la sensibilità odierna e quella di chi visse (e giocò) nel cosiddetto “Secolo di Ferro”. In realtà il piacere di divertirsi con questi giochi antichi verrà offerto nuovamente al pubblico grazie ad una particolare iniziativa – ed è la seconda sorpresa della mostra: la Classense, infatti, produrrà per l’occasione un gioco in edizione speciale di soli 100 esemplari che verrà presentato e posto in vendita durante la mostra. Oltre al gioco - un’edizione limitata in vendita a 15 euro - sarà disponibile un catalogo di 64 pagine al prezzo speciale di 5 euro. I noltre, anche per il 2020 la Classense ha realizzato come gadget e idea regalo un calendario, quest’anno ispirato proprio alla Collezione dei Giochi della Classense (al costo di 8 euro).

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop

giovedì 9 GENNAIO ore 21

BLACK BLUES BROTHERS lunedì 23 DICEMBRE ore 21

SOUTH CAROLINA MASS CHOIR in TEATRO DEI FLUTTUANTI Via Pace, 1 - Argenta (Fe) Tel: 0532.800843 – 348.2652283 info@teatrodeifluttuanti.com www.teatrodeifluttuanti.com

CONCERTO GOSPEL direttore Michael Brown

in

THE BLACK BLUES BROTHERS SHOW

Venerdì 27 dicembre, ore 17:00

Mille stelle per A.I.L. (attività adatta a bambini a partire da 4 anni) Ingresso Offerta libera. Il ricavato verrà devoluto ad A.I.L.-Ravenna

scritto e diretto da Alexander Sunny Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata


lun. 23: ore 18.30 - 21.00 mar. 24: ore 18.30 - 21.00 mer. 25: ore 16.00-18.30-21.00 gio. 26 : ore 16.00-18.30-21.00

ven. 27: ore 18.30 - 21.00 sab. 28: ore 17.00-19.05-21.15 dom. 29: ore 16.00-18.30-21.00 lun.30 - mar.31: ore 18.30-21.00 POLTRONA GARANTITA? TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!! 0544 37148

CULTURA / 39 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

ARTE/2

CARTOLINE DA RAVENNA

Due opere di Nicola Samorì nella sala del Mosaico per il solstizio d’inverno

Mittente Giovanni Gardini

Non c’è due senza tre

In Classense a Ravenna fino al 21 febbraio

Sabato 21 dicembre alle 18 nella sala del Mosaico della biblioteca Classense verrà presentato l'intervento artistico di Nicola Samorì che inaugura e chiude il solstizio d’inverno. All’ inaugurazione sarà presente l’artista e interverrà un rappresentante dell’amministrazione comunale. Si tratta di due nuove opere: Lucia e Solstizio d'Inferno, visibili entrambe fino al 21 febbraio. Nicola Samorì (Forlì 1977) è pittore e scultore tra i più noti della scena contemporanea. Talento precocissimo, si è affermato a livello nazionale e internazionale con opere di altissima qualità esecutiva. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, presenta un curriculum rilevante di esposizioni e riconoscimenti. Tra le mostre personali si ricordano quelle tenute a Perth (2003), Cape Town (2004), Bologna, Trento e (2005), Bologna e Torino (2008), Milano (2010 e 2019), Trento (2011) Berlino e Basilea (2018, 2019), Tübingen e New York (2012), Vicenza, Lissone, Kiel e New York (2014), Roma (2016) . Samorì, che oggi vive a Bagnacavallo, ha frequentato il liceo artistico a Ravenna negli anni in cui l'istituto viveva anche uno spazio prezioso come la sala del Mosaico, luogo a lui particolarmente caro. Orari: feriali 9 - 18,30; domenica e lunedì + 24 e 31 dicembre: 14 - 18. Chiuso il 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio. L’ingresso è libero. Il ciclo Ascoltare Bellezza è un progetto promosso dall'assessorato alla Cultura e dall’Istituzione biblioteca Classense, curato da Paolo Trioschi. Dal 2018, quattro artisti contemporanei, quattro pittori italiani salutano quindi l'arrivo delle stagioni realizzando appositamente una o più opere per uno spazio straordinario come la sala del Mosaico in biblioteca Classense. Nel 2020 il ciclo Ascoltare Bellezza, dopo Nicola Samorì, vedrà gli interventi pittorici di Luca Zamoc venerdì 20 marzo; Santi Moix sabato 20 giugno, Nicola Verlato martedì 22 settembre.

Al Museo d’Arte della città di Ravenna sono conservate due bellissime tavole dipinte da Luca Longhi raffiguranti l’Adorazione dei pastori e il Cristo morto sorretto dagli angeli fra San Bartolomeo e l’Abate di Classe, opere delicate e intense al centro delle quali è la figura di Cristo contemplato nel dolce mistero della nascita e in quello drammatico della morte. In queste due tavole, provenienti dalle collezioni dei monaci camaldolesi, la critica ha voluto riconoscere quelle opere menzionate da Giorgio Vasari nelle Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti: «Maestro Luca de’ Longhi ravignano, uomo di natura buono, quieto e studioso, ha fatto nella sua patria Ravenna e per di fuori molte tavole a olio e ritratti di naturale bellissimi, e fra l’altre sono assai leggiadre due tavolette che egli fece fare non ha molto nella chiesa de’ monaci di Classi il reverendo don Antonio da Pisa, allora abate di quel monasterio». Come è noto, per entrambe le opere esiste una copia su tela realizzata da Gioacchino Muzzarelli nella seconda metà del XVII secolo: esse sono visibili nella Sala Muratori della Biblioteca Classense, già sacrestia della Chiesa di San Romualdo, inserite all’interno di una imponente cornice lignea seicentesca che presenta al centro la monumentale opera di Francesco Zaganelli e bottega raffigurante la Resurrezione di Lazzaro. Forse non tutti sanno che dell’Adorazione dei pastori esiste una terza copia conservata presso il Seminario Arcivescovile di Ravenna.

CINEMA Nel nuovo “Pinocchio” c’è anche Maria Pia Timo. Sarà in sala a Faenza C’è anche un’attrice faentina nell’attesissimo Pinocchio di Matteo Garrone, in uscita nelle sale di tutta Italia giovedì 19 dicembre. Si tratta di Maria Pia Timo, che interpreta la Lumaca all’interno di un cast d’eccezione con anche, come noto, il premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto. Maria Pia Timo sarà ospite della proiezione in prima (contemporanea) nazionale in programma giovedì 19 dicembre alle 21 al Cinema Italia, nella sua Faenza (via Cavina, 9). Incontrerà il pubblico prima e dopo la proiezione del film. Il giorno dopo, dalle 17, sarà invece al Cinedream, la multisala di Faenza.

31 DICEMBRE 2019 CAPODANNO al PASSATELLI Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, all’Osteria Passatelli vi aspetta il Duo formato da Alessandro Scala e Luca di Luzio.

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

Cannolo salato con caprino mantecato all’aneto e zucca caramellata Vellutata di ceci e gamberoni in salsa Kataifi Tortelloni alla ricotta di capra e fichi caramellati al profumo di agrumi e mandorle tostate Filetto di vitello cotto a bassa temperatura con cavolo viola e patate tornite Mosaico di dolcezze Bollicine all’anno Nuovo, Uva Cena € 75,00 bevande escluse

Disponibili anche menù vegetariano e menù bimbi


40 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

NdL - Nota del Lettore

Guida pressoché indispensabile ai film delle feste

I dischi ravennati di questo 2019

Un gran finale salva l’ultimo Nesbo

di Francesco Della Torre

di Luca Manservisi

di Federica Angelini

Anche quest’anno stiamo per abbracciare le tanto agognate feste di Natale, che costituiscono il momento più difficile per ogni cinefilo che si rispetti, perché si ritrova circondato. Lo scorso anno sono usciti cinepanettoni, cartoni animati stucchevoli, supereroi, remake di film natalizi o improbabili ritorni. Quest’anno con un velo di ingiustificato ottimismo, proviamo a guardare questo mesetto (ci “rivediamo” a metà gennaio) con l’occhio di una passione a 360 gradi. I classici. Star Wars Episodio 9 è uscito, non ho nulla da dire, ma magari c’era un lettore distratto (e i fan sono assai permalosi); anche il Pinocchio di Garrone è già in sala, c’è Benigni promosso al grado di Geppetto e la mano di un autore stimato; La dea fortuna è l’ultimo film di Ozpetek con Edoardo Leo e Stefano Accorsi e non esce dai binari tematici di un autore che sa abilmente ritagliarsi il suo pubblico; e poi spesso riesce a divertire e commuovere contemporaneamente, dote non da poco. I film d’autore. Il terzo omicidio (in sala) è il terz’ultimo film di Kore’eda, autore salito alla ribalta in Europa dopo che gli ultimi due film hanno rispettivamente vinto Cannes e aperto Venezia negli ultimi due anni. Sempre dall’estremo oriente arriva una gradevole commedia presentata alla Festa del Cinema di Roma, dal titolo The Farewell, e dall’inutile sottotitolo Una bugia buona, candidato a molti Golden Globes (produzione americana) e capace anche lui di divertire e commuovere. Se proprio volete invece iniziare l’anno in modo molto sociale, vi aspetta il solito Ken Loach che con Sorry We Missed You parla sempre di sfruttamento del lavoro, di deboli e di ultimi. Fin troppo eloquente il titolo del nuovo Gianni Amelio, che con Hammamet racconta gli ultimi giorni di Craxi (Pierfrancesco Favino), sottolineando aspetti più umani che politici. Anche questo film esce nel 2020, precisamente dopo l’Epifania. Jojo Rabbit esce solo il 16 gennaio, ma è uno dei titoli che maggiormente stuzzica il palato: commedia nera su Hitler che ha raccolto qualche candidatura ai Golden Globes, che ha aperto il Torino Film Festival e che riporta il suo stupefacente autore, Taika Waititi, agli esordi e ai suoi straordinari What We Do In The Shadows e Selvaggi in fuga, entrambi disponibili in streaming, ed entrambi promossi come visioni casalinghe obbligate delle feste, in attesa di quest’ultimo film. Post scriptum. Il primo dell’anno esce anche Tolo Tolo, l’ultimo film di Checco Zalone. Il precedente mi aveva divertito parecchio, ma confesso di avere un po’ di spocchiosa paura a vederlo in sala. Buone feste!

Niente classifica al momento, che su queste colonne si è già parlato di dischi dell’anno e pure del decennio, in ordine sparso. Ne approfitto così per promuovere alcuni album usciti in questo 2019 di autori rigorosamente ravennati. Partiamo dal rock come comunemento inteso, quello dei The Doormen, per esempio, che hanno pubblicato in aprile il loro quarto disco, Plastic Breakfast, senza grandi novità rispetto al passato, ma con un suono più diretto e personale, sempre per appassionati di post-punk e brit-rock. Chitarre in primo piano anche nel debutto dei The Manifesto (tra hard e psichedelia) e nel delizioso nuovo album (omonimo) dei Clever Square, che farà la gioia invece di chi sente la nostalgia dei Pavement più malinconici, dei Guided by Voices e di tutto un certo indie americano. Il rock si contamina con il “cantato” hip hop nell’inedita collaborazione tra una band (Visioni di Cody, da San Piero in Bagno) e un rapper (il ravennate Max Penombra), mentre diventa blues scheletrico nell’intenso (e molto riuscito) nuovo album di R.Y.F., nome d’arte della cantautrice Francesca Morello. L’indole rock si unisce a suoni elettronici nell inquietanti canzoni di Pavor Nocturnus, nuovo progetto di Andrea Lepri, mentre sono tornati anche i Jean Fabry, storica band nostrana di “punk mentale”, come dicono loro. E sono tornati – in grande stile, con una summa della loro arte nonostante una nuova formazione – anche i Ronin, band di culto della scena alternativa italiana che può stare in questa lista grazie al leader Bruno Dorella, ormai da anni ravennate d’adozione. Così come la sua compagna negli OvO Stefania Pedretti, che con il suo pseudonimo ?Alos ha pubblicato un nuovo lavoro estremo, ma non troppo, meritevole non solo per le tematiche (femministe) trattate, accompagnata da Xabier Iriondo degli Afterhours (in una delle sue vesti sperimentali) nell’Ep Coscienza di sé. Ecco poi un autore per certi versi unico come Christian Ravaglioli, che continua a pubblicare lavori differenti l’uno dagli altri. E così dopo uno di fisarmonica solo, ecco nel 2019 arrivare Wilson, che è il suo disco di musica elettronica, e Acufenia, che è addirittura un’opera in tre atti che contiene anche la sua prima fiaba musicale, L’ombrellone e la medusa, pubblicato anche come singolo. Restando in ambito più o meno sperimentale, concludiamo con il bel omaggio di Gabriele Bombardini nientemento che a Gioacchino Rossini.

Un finale straordinario salva anche questa volta Jo Nesbo e il suo ultimo libro della serie di Harry Hole, eroe maledetto e alcolista, genio indiscusso dell’indagine, amato dalle donne. Ma bisogna appunto superare pagina 450 di questo Il coltello (Einaudi, traduzione di Eva Kampmann) per restare incollati al libro, come invece succede fin dalla prima pagina dei romanzi più riusciti della serie (nessuno degli ultimi, peraltro). La sensazione di déjà-vu, di un po’ di stanchezza aleggia infatti per gran parte del libro nonostante l’indagine portante si incentri sulla vittima fin’ora più importante per Harry: la sua amatissima Rakel (questo non può essere considerato uno spoiler, si scopre a pagina 62, in totale il volume ne ha 625). Chi conosce Harry sa da quanti anni Rakel accompagni la sua vita, sia stato il suo vero grande amore, il suo punto di equilibrio almeno a tratti e quanto Hole sia stato un padre e un modelo per Oleg, il figlio di Rakel, che conosciamo a sei anni, vediamo crescere (è anche protagonista di uno dei romanzi più duri della serie) e ora troviamo ormai adulto. Del resto Harry si sta avvicinando ai cinquant’anni. Eppure all’inizio del libro lo ritroviamo al risveglio, completamente immemore di come sia arrivato a casa e come abbia trascorso la notte prima. E con una bottiglia vuota di Jim Bean. Sì, insomma, nulla di nuovo sotto il sole di Oslo. E poi già sentiti sono anche i meccanismi narrativi, alcuni personaggi che riappaiono dal passato, alcune false piste a cui Nesbo vuol farci credere, ma senza troppa convinzione. Ci sono ben tre donne che ruotano attorno a Harry: Katrine, ormai felice madre del figlio di Bjorn, e due (ex?) amanti che sembrano contenderselo: Alexandra, affascinante medico legale, e Kaja Solness, un'ex riapparsa dopo anni di missione in Afghanistan, insieme a un altro misterioso personaggio. Harry scagionerà uno a uno i sospettati grazie al solito mix di intuito e logica supportato da metodi poco convenzionali, del resto ovviamente non può occuparsi del caso, è marito della vittima in via di separazione ed è anzitutto un sospettato. Ma il suo alibi lo scagiona. Forse. E anche questa non è esattamente una novità. Non solo, Nesbo non riesce a essere del tutto convincente in quello che dovrebbe necessariamente essere il libro più drammatico della serie quello in cui Harry perde irremediabilmente l’amore della sua vita. Eppure, nonostante questo, il finale riscatta il romanzo perché è quello che non ti aspetti (anche meno del solito, in questo caso) ed è quello che mette a posto, come sempre, tutte le tessere del puzzle. E niente, toccherà leggere anche il prossimo.

“Cooperazione” (Casal Borsetti) di Adriano Zanni

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


JUNIOR / 41 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO/1 TEATRO/2 Al via la rassegna della domenica pomeriggio al teatro di Cervia

Lo spettacolo del presepe per l’Epifania Festa all’Almagià con Le Arti della Marionetta

Per il terzo anno consecutivo Vladimiro Strinati cura la rassegna invernale di burattini a Cervia la domenica pomeriggia al teatro Comunale alle 16. Si partirà a ridosso dell’Epifania, il 5 gennaio, con il ritorno dei cagliaritani ‘Is Mascareddas’ che riproporranno un loro cavallo di battaglia: ‘Areste Paganos e i Giganti’, spettacolo dal forte impatto visivo che affonda le radici nella tradizione dei racconti popolari ma che punta al contempo ad una burattineria moderna. Si torna in scena la domenica successiva con Il Dottore Innamorato a cura della compagnia modenese I Burattini della Commedia.

LIBRI Letture tra Natale ed Epifania nelle biblioteche di città e forese

Dopo la pausa natalizia, la stagione de Le Arti della Marionetta riapre i battenti con la seconda Festa della Sezione Almagià in Festa, ossia quella della Befana (6 gennaio alle 16), all’Almagià di Ravenna, che ospiterà lo spettacolo Tutti vanno alla Capanna della compagnia Teatro alla Panna: uno spettacolo per Natale che si ispira al Presepe, dando vita ai suoi personaggi colti nella concitazione del cammino verso la Capanna. Un pomeriggio che vedrà inoltre il pubblico coinvolto in laboratori, piccole installazioni e nel rituale gioco-scambio dei regali, in attesa dell'arrivo della dolce vecchietta carica di doni e caramelle.

FIDO IN AFF

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CATALEYA Cataleya è una giovanissima cucciolona simil labrador di otto mesi (nata a maggio 2019), già vaccinata e sterilizzata. Sveglia e affettuosa, farebbe la gioia di famiglie affettuose come lei. Richieste recinzioni a prova di passeggiate non autorizzate! Per conoscerla e donarle la vita serena che si merita, contattate cell. 329 3657764

ADOTTAM ICI SAMANTHA Samantha ha un bellissimo manto tigrato. Di circa 4 mesi, è davvero meravigliosa e dal carattere d’oro! Già spulciata e sverminata, non aspetta altro che una famiglia che la tenga con sé, per sempre! Per conoscerla e adottarla, chiamate cell. 347 8572670

Letture natalizie nelle biblioteche del territorio. A Casa Vignuzzi (via San Mama, 175) a Ravenna il primo appuntamento è sabato 21 dicembre alle 10.30. Il 7 gennaio alle 16.30 appuntamento con Indovina che cosa succede di G. Muller Ed. Terre di Mezzo. Il laboratorio di manualità creativa coinvolgerà i bambini nel divertente riconoscimento delle tracce degli animali e nella loro riproduzione. il 9 gennaio alle 16.30 è invece la volta del Cane nero di L. Pinfold Ed. Terre di Mezzo. Il laboratorio di manualità creativa prevede la costruzione di “sacchettosi cagnoloni”. Alla Biblioteca Ada Ottolenghidi Marina di Ravenna, si comincia il 20 dicembre alle 16.30 appuntamento con Ollie e la renna di Natale di Nicola Killen Ed. Nord-Sud Jingle, Il laboratorio di manualità creativa prevede la costruzione di giocherellone renne dal naso rosso, mentre sabato 28 dicembre, appuntamento alle 10.30 con le letture sotto l’albero con i volontari e le volontarie Nati per Leggere. Alla Biblioteca Fuori … Legge di Piangipane il 3 gennaio alle 16.30 è la volta di La Befana di P. Nencini Ed. Giunti Kids Un piccolo libro che racconta tutto, ma proprio tutto, sulla Befana. Alla biblioteca Olindo Guerrini, il 3 gennaio alle 16.30, Le scarpe della Befana di A. Miliotti Ed. Interlinea le rane. Sabato 21 dicembre e 11 alle 10.30 letture sotto l’albero con i volontari e le volontarie Nati per Leggere. Il 4 gennaio l’appuntamennto è doppio: alle 10.30 alla biblioteca Cleso Ominicialle 10.30 lettura e laboratorio dal titolo Aiuto! Si è arrabbiata la Befana di P. Ceccarelli Ed. Nuove Edizioni Romane, mentre alla biblioteca Manara Valgimigli alle 16.30 è la volta di Lotje e la Principessa delle Befane di L. Baeten Ed. AER.

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44 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

TENDENZA BIO

LA RICETTA Polpo e arance in insalata Ingredienti per 4 persone: 1 polpo di 1 kg., 200 gr. di finocchio, 200 gr. di ceci lessati, 2 arance non trattate, 1 carota, 1 gambo di sedano, qualche gambo di prezzemolo, alloro, 1 limone non trattato, pepe macinato al momento, olio extravergine di oliva. Preparazione: lessare il polpo per 40 minuti (partendo da acqua bollente) con una foglia di alloro, la carota, il sedano e i gambi di prezzemolo. Farlo raffreddare nella sua acqua. Nel frattempo affettare il finocchio sottilmente conservando le sue barbe, tagliare al vivo la polpa delle due arance e preparare un trito con le barbe, un po’ di scorza di arancia e un po’ di quella del limone. Scolare il polpo e tagliarlo a pezzetti poi unirlo alle fettine di finocchio, ai ceci lessati e alla arance. Condire con il trito, irrorare con olio extravergine di oliva e finire con una bella macinata di pepe.

LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani

Un pinot bio marchigiano piacevole e rilassante Nel calice ho un vino che veste il classico buccia di cipolla tipico di certi rosati francesi. È invece, un vino marchigiano della Cantina “Giuseppina Collina”. Il suo “IGT Marche Pinot Grigio BIO” 2017 apre al naso con piacevoli sentori di frutta rossa a bacca piccola con una lieve nota di pepe bianco, corbezzolo e fragoline di bosco. Il palato di piacevole freschezza, lieve tannino e chiusura di mandorle verdi. Un vino piacevole e rilassante. Assolutamente in sintonia con un buon prosciutto stagionato e pane nero.

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Arance dolci e succose, vitaminiche e antiossidanti Per parlare di questi frutti è importante iniziare da una prima classificazione delle varietà facendo la distinzione fra le arance amare e quelle dolci. L'arancio amaro (Citrus aurantium L.), originario della Cina, fu introdotto in Europa dagli Arabi nel X secolo: si presenta con una polpa acida, amarognola, ricca di semi e con una buccia sottile di colore intenso. Sono questi frutti che trovano largo impiego nell’industria alimentare per la produzione di succhi, canditi, frutta essiccata e oli essenziali estratti dalle bucce per la pasticceria o per liquori, come il celebre “Curaçao”. La famiglia delle arance dolci (Citrus sinensis) è invece originaria del Vietnam, India e Cina Meridionale, ed è composta dalle varietà più coltivate nel mondo. Queste possono a loro volta essere suddivise in frutti biondi (varietà di arance naveline, varietà di arance ovale, varietà di arance valentia, varietà di arance Washington Navel, ecc…) e rossi, o pigmentati (varietà di arance tarocco, varietà di arance moro, varietà di arance sanguinello), così definiti perché assumono una tipica colorazione rossa nella polpa grazie alla presenza di alcune antocianine non figuranti nelle varietà bionde. Venendo ora alle proprietà e ai benefici delle arance, innanzitutto l’alto contenuto di vitamina A fa sì che questi frutti siano di sostegno per la salute degli occhi, della pelle e per prevenire le infezioni. Il buon apporto di vitamina C, invece, rafforza il sistema immunitario contro virus e batteri aiutandoci a contrastare e combattere le malattie da raffreddamento. Non dimentichiamo a questo proposito che la vitamina C’è un potente antiossidante, utile nel rallentare l’azione dei radicali liberi e a prevenire pertanto l’invecchiamento. Ancora, è in grado di favorire l’assorbimento del ferro, indispensabile per la formazione dei globuli rossi e quindi in grado di porre rimedio all’anemia. Proseguendo, le arance hanno enormi effetti benefici sull’apparato digerente poiché il buon contenuto di fibra, oltre a regolare l’assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, favorisce la peristalsi e il transito intestinale e quindi l’eliminazione delle fe-

24 dicembre dalle 11 alle 15 25 e 26 dicembre chiuso 31 dicembre dalle 11 alle 15 1 gennaio 2020 chiuso

ci. Sono quindi consigliate come lassativo naturale in caso di stitichezza (sempre senza abusarne però!). A questo proposito però, è bene precisare che la maggior parte delle fibre contenute nelle arance (in primis le pectine) è presente nella pellicola bianca e spugnosa che si trova sotto la buccia, nell’albedo. Meglio quindi non essere troppo meticolosi nello sbucciarle, perché mangiando un po’ di quella parte che tante volte si scarta con grande attenzione, ci si assicura la giusta dose di queste importanti fibre. Ma le proprietà benefiche dell’arancia non finiscono qui perché, essendo anche molto ricche di bioflavonoidi, sostanze che soprattutto se combinate con la vitamina C agevolano la ricostituzione del collagene e del tessuto connettivo, favoriscono il rafforzamento di tendini, cartilagini, ossa e denti. E per la salute di ossa e denti contribuisce anche il calcio e fosforo, mentre il potassio aiuta a mantenere la salute del cuore e del sistema circolatorio. Concludendo, le arance contengono pochissime calorie (34 kcal per 100 grammi di prodotto) e, visto il periodo nel quale ci stiamo addentrando, è cosa molto gradita. Questi frutti hanno molteplici impieghi in cucina: si possono, infatti, utilizzare completamente, dalla scorza, molto aromatica in quanto ricca di oli essenziali, al succo, più o meno dolce e colorato, fino alla morbida polpa. Oltre ad essere consumata tal quale, l’arancia trova impiego nella preparazione di marmellate, salse, cibi dolci o salati e si abbina con facilità a carni bianche, rosse e anche al pesce. Ricette che sono ormai dei veri e propri classici sono quelle dell’anatra all’arancia, dell’insalata con i finocchi e le olive e delle alici a beccafico. Giorgia Lagosti


GUSTO / 45 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

IL PROGETTO

“DI PORTO IN PORTOâ€?: CONNESSIONI FRA TERRA E MARE PER VALORIZZARE L’ENOGASTRONOMIA DELL’ADRIATICO L’iniziativa di CheftoChef, avviata a Cesenatico, approderĂ anche a Ravenna in primavera, fra produttori, cuochi e consumatori Ăˆ partito ai primi di dicembre da Cesenatico il progetto “Di Porto in Portoâ€?, dedicato alla valorizzazione della cucina del Mediterraneo e della qualitĂ del pesce dell’Adriatico, che propone un percorso intrecciato fra produttori e artigiani del cibo e del vino, cuochi e consumatori, dal Polesine a Pesaro fino alle sponde orientali dell’Istria, e dal limitare della costa all’entroterra dell’Emilia Romagna. Ideato e promosso dall’associazione CheftoChef in collaborazione con la Regione l’iniziativa dovrebbe approdare nella primavera anche a Ravenna, cittĂ che vede fra i tanti animatori del progetto Michele Ceccarelli (segretario CheftoChef), Franco Chiarini che è stato tra i fondatori dell’associazione e lo chef Mattia Borroni (ristorante Alexander). Di Porto in Porto ha l’obiettivo, nel suo svolgersi itinerante, di coinvolgere stituzioni, chef, ricercatori, formatori, comunicatori e ovviamente pescatori, artigiani, trasformatori e distributori di pesce. Con la filiera produttiva (la pesca, il commercio, la trasformazione, la cucina) aperta al dialogo con le indispensabili categorie “trasversaliâ€? – la formazione, la ricerca, la comunicazione, la storia e il paesaggio, la dimensione salutistica – in una visione integrata fra mare e terra, fra economia e societĂ . A Cesenatico, sul piano conoscitivo e di eplorazione del tema, si è svolto il convegno intitolato “Il pesce dell’Alto Adriatico ha qualitĂ straordinarie e una grande biodiversitĂ â€?, con gli interventi del responsabile del progetto “Di Porto in Portoâ€? per CheftoChef, Omar Casali, il presidente CheftoChef e Sindaco di PolesineZibello, Massimo Spigaroli, il responsabile servizio attivitĂ faunistico-venatoria e pesca della Regione Emilia-Romagna Vittorio Elio Manduca, il biologo marino Corrado Piccinetti, gli imprenditori del settore Maurizio Cialotti e Roberto Casali e la cuoca Maria Grazia Soncini. Ad affiancare la parte “teoricaâ€? naturalmente una serie di showcooking dimostrativi, banchi di assaggio e degustazione e una cena a tema con piatti inediti creati da sei chef d’eccezione emiliano-romagnoli: Mattia Borroni, Silver Succi, Maria Grazia Soncini, Stefano Ciotti, Massimo Spigaroli, Omar Casali. Un’offerta economica, culturale e culinaria di altissimo valore, prima tappa di quelli che si annunciano nuovi approdi golosi lungo le sponde dell’Alto Adriatico.

COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina

Antica e squisita Galantina di cappone Con questa ricettaâ€? anticaâ€? della Galantina di cappone vi auguro un sereno Natale e un buon anno... e buon lavoro, perchĂŠ sitratta di una ricetta un po’ laboriosa ma tanto buona che ne vale la pena. Ingredienti: un cappone di circa 2,5 kg. (dal macellaio fatevi togliere la pelle dal dorso, poi il petto e le cosce disossate), 200 gr. di vitello e 200 gr. di lardo macinati insieme alle cosce del cappone, almeno tre volte; 100 gr. di prosciutto crudo in una sola fetta, 100 gr di lingua salmistrata in una fetta unica (se non la trovate potete sostituirla con equivalente prosciutto cotto di Praga); 100 gr. di lardo in una fetta unica, tartufo nero scorzone, tartufo bianco, marsala secco, pistacchi crudi, sale, pepe, noce moscata, un tovagliolo bianco, ago e cotone bianco. Per il brodo: carote, sedano, cipolla steccata con chiodi di garofano, piedino di vitello e tutte le ossa del cappone, sale grosso. Preparazione: mettete in una ciotola la pelle del cappone dopo averla fiammeggiata e lavata, ricopritela di marsala secco. Preparate una dadolata con il petto del cappone, il prosciutto crudo, il lardo, la lingua salmistrata o il prosciutto cotto, il tartufo scorzone, i pistacchi ai quali avrete tolto la pellicina (fateli bollire per pochi istanti in acqua), sale, pepe, noce moscata e marsala (lasciate riposare per qualche ora o una notte). Prendete la pelle del cappone, apritela e cercate di fare un rettangolo, prendete anche ago e filo e cucite, se necessario, qualche buco, ora mescolate i macinati insieme alla dadolata che chiameremo “mosaico“, fate un cilindro e adagiatelo al centro della pelle; avvolgete ben compatto il rotolo con la pelle, cucite e avvolgete il tutto in un tovagliolo bianco. Legate. In un tegame abbastanza grande mettete acqua, sale grosso, il rotolo, tutte le verdure e le ossa. Cuocete la galantina per una ora e mezza a fuoco lieve, trascorso questo tempo estraetela dal tegame, lasciatela raffreddare per una mezz'ora poi toglietela dal tovagliolo, lavatelo in acqua fredda e riavvolgetela. Coprite con un piatto sul quale metterete un peso di circa un chilo. Quando è fredda togliete il peso e mettetela in frigorifero per almeno 10 ore. Il tegame con il brodo deve continuare a bollire per altre quattro ore. Spegnetelo e filtratelo con un colino sul quale avrete adagiato un tovagliolo. Fategli riprendere il bollore e versatevi due o tre albumi montati a neve, lasciate bollire per qualche minuto poi filtrate nuovamente il brodo e mettetelo in una teglia rettangolare perchè si raffreddi e si formi la gelatina. Quando è freddo riponete in frigorifero per 10 ore. Ăˆ arrivato il momento di preparare il piatto di portata con la gelatina e la galantina: togliete il filo bianco dalla galantina, tagliate a dadini la gelatina, a fette la galantina. Al centro metterete il cappone e tutto intorno i cubetti. Come avrete notato non ho detto come utilizzare il tartufo bianco. Dato l'alto costo è facoltativo, lo potete mettere tagliato a fettine fra il rotolo e la pelle. In questa preparazione la pelle viene mangiata.

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RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

IL CASO

SERVIZI

“DIARIO DEI CONSUMI” HERA PER INVITARE I CLIENTI A UN USO CONSAPEVOLE DELL’ACQUA “Quanta acqua hai consumato e come, rispetto all’anno scorso?” “Hai cambiato e tue abitudini?”, sono questi alcuni dei quesiti contenuti nel “Diario dei Consumi”, uno strumento creato dal Gruppo Hera e messo a disposizione gratuitamente dei propri clienti per il servizio idrico affinché, monitorando quantitativamente e qualitativamente il proprio utilizzo della risorsa, giungano ad auto regolarsi e a mettere in pratica comportamenti più consapevoli e virtuosi. Prima multiutility in Italia ad avere introdotto una simile opportunità per questo servizio, Hera ha sviluppato il progetto sperimentale in collaborazione con il “Department of Management, Economics and Industrial Organization” del Politecnico di Milano. Questa partnership ha lo scopo di analizzare e validare i dati di consumo degli utenti coinvolti, verificando l’effettiva efficacia dell’attività di sensibilizzazione svolta. Il progetto prevede l’invio ai clienti che abbiano fornito all’azienda il proprio indirizzo e-mail, al momento della attivazione del contratto o successivamente, di un “Diario dei Consumi” con le loro abitudini e consigli per un migliore utilizzo dell’acqua. In particolare, il report fornisce il confronto di consumo del cliente con il consumo medio di utenze simili e virtuose. Inoltre, descrive il suo comportamento nel tempo, in base ai suoi consumi, e fornisce utili consigli per il risparmio idrico domestico. Per gli iscritti ai Servizi Hera OnLine, i report inviati via e-mail sono resi disponibili e archiviati nella propria area personale, e sono inoltre consultabili su app MYHera.

A CERVIA IL DRONE DELLA POLIZIA LOCALE SCOPRE 6 ABUSI EDILIZI Gli uomini del Reparto di Polizia Edilizia della Polizia Locale di Cervia sono intervenuti per alcuni controlli su una palazzina residenziale composta da 11 unità abitative in località Milano Marittima. L’intervento è stato predisposto in seguito a una segnalazione pervenuta dal Reparto di Polizia Ambientale dello stesso Comando. Gli Agenti si sono così recati sul posto per effettuare un primo sopralluogo utilizzando la procedura convenzionale, con l’esecuzione di rilievi fotografici esterni da terra degli immobili interessati, che fin da subito risultavano chiusi e recintati. Ma dalla documentazione edilizia acquisita, il personale operante si è immediatamente reso conto che vi erano delle difformità, che meritavano un approfondimento e ci hanno voluto vedere chiaro. Così hanno richiesto il supporto del Drone in dotazione al Comune di Cervia e al primo sopralluogo ne è seguito quindi un secondo, con l’ausilio di un Agente del Comando formato come Pilota di APR. La Polizia Locale ha così attivato la procedura LoA siglata con l’Aeronautica Militare – 15° Stormo e ha fatto alzare in volo il drone. Il velivolo ha sorvolato le unità abitative interessate, permettendo in real time agli Agenti da terra di effettuare le verifiche dovute. L’occhio volante ha così raccolto importante materiale fotografico, permettendo agli Agenti di accertare violazioni edilizie su sei unità abitative. A seguito degli accertamenti sono scaturiti i verbali trasmessi al Servizio di Edilizia Privata del Comune di Cervia, al fine di deferire i responsabili alla competente Autorità Giudiziaria.

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FINANZIAMENTI Prestito CDP di 99 mln alla Regione per edilizia scolastica Cassa Depositi e Prestiti ha stipulato con la Regione Emilia Romagna un contratto per la concessione di un prestito, con oneri a carico del bilancio dello Stato, di 98.9 milioni di euro per il finanziamento di interventi relativi alla costruzione, ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà degli enti locali adibiti all’istruzione scolastica. L’accordo prevede il finanziamento di interventi su 106 edifici scolastici che si trovano nelle province di Bologna, Forlì – Cesena, Modena, Piacenza, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. In particolare, a Bologna e provincia sono 21 per oltre 21 milioni, a Forlì – Cesena e provincia 6 oltre 9,6 milioni; a Ferrara e provincia sono 10 per quasi 7,4 milioni, a Modena e provincia sono 15 per quasi 16,8 milioni , a Piacenza e provincia sono 17 per quasi 7 milioni, a Parma e provincia sono 10 per oltre 9,3milioni, a Ravenna e provincia 12 oltre 8 milioni, a Reggio Emilia e provincia 9 oltre 12 milioni e 6 a Rimini e provincia per quasi 7,7 milioni. Il finanziamento rientra nell’ambito del programma di edilizia scolastica 20182020 e a seguito della stipula di un protocollo di intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR - che coordina il piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi), il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), la Banca europea per gli investimenti (BEI), la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB).


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RAVENNA&DINTORNI 19 dicembre 2019 - 8 gennaio 2020

CONSUMATORI CONSAPEVOLI

IDEA CASA

Al via le nuove tecniche di ricezione TV, come accedere al bonus per nuovi apparecchi La presenza di un apparecchio TV nelle nostre case è divenuto indispensabile da parecchi anni, possiamo dire decenni e costituisce per molti anziani, che per ragioni di salute si muovono poco dalla propria abitazione una compagnia indispensabile per gran parte della giornata. Spesso però l’usura dell’elettrodomestico porta a difficoltà per il cambio alle famiglie e ai pensionati che usufruiscono di redditi piuttosto bassi. Le nuove tecniche di ricezione televisive già annunciate dal Servizio delle telecomunicazioni per la ricezione di programmi con i nuovi standard di trasmissione ( DVBT-2/HEUC ) che diventeranno operativi a partire dal 2022, potranno creare difficoltà economiche a chi già alcuni anni fa ha dovuto cambiare il televisore o acquistare un decoder. Così lo Stato attraverso un’operazione del Ministero dello Sviluppo economico ha disposto l’erogazione di un contributo per facilitare l’acquisto o di un nuovo televisore o del decoder necessario per taluni modelli ancora efficienti. Cerchiamo ora di spiegare brevemente la modalità di accesso dei cittadini al bonus. Diciamo subito che l’agevolazione non potrà superare i cinquanta euro e verrà erogata sotto forma di sconto praticato dal venditore sul prezzo del prodotto acquistato. I cittadini dovranno presentare al venditore una richiesta per acquistare una TV o un decoder beneficiando del bonus. A tal fine dovranno dichiarare di appartenere ad un nucleo famigliare di fascia ISEE che non superi i ventimila euro ed il bonus è valido una sola volta per la stessa famiglia. Il bonus TV sarà registrato su un modulo “on line” a partire dal 18/12/2019 fino al 31/12/2022. Il Ministero dello Sviluppo economico ha dato disposizioni anche per i venditori operanti in Italia che intendono aderire all’iniziativa con una registrazione sulla piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate già disponibile per le procedure da seguire per la vendita dei prodotti con bonus. L’Associazione Consumatori CODICI Sportello di Ravenna comunica inoltre che le richieste di chiarimenti possono essere inviate all’indirizzo E-MAIL bonustv-decoder@mise.gov.it. a cura di CODICI Ravenna, consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento il giovedì dalle 10 alle 12, via Sarti 5, tel 0544 35183 - carlobenelli@alice.it

Ravenna, via IV Novembre n. 4B tel. 0544.36337/36372 www.ideacasaravenna.com

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Mansarda di 80 mq circa, in open space, con cucina abitabile separata e bagno. Classificazione energetica in lavorazione € 135.000,00

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BORGO NUOVO In bel contesto recente e ben tenuto, vendesi appartamento con ingresso semindipendente posto al primo ed ultimo piano. Soggiorno con terrazza, cucina abitabile con balcone, camera matrim., camera singola e bagno finestrato; al piano superiore sottotetto sfruttabile. Garage e cantina. Certif. energetica in corso. € 250.000,00 Rif. 4462/R

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ZONA SAN MICHELE Casa singola su lotto di mq 560 circa, disposta tutta al piano terra, con servizi, garage e cantina in corpo staccato. La casa attualmente si compone di: Ingresso, soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, ripostiglio e bagno finestrato. Possibilità di ampliamento per un totale di circa 350 mq. DA VEDERE!! LIBERA SUBITO!! Classe energetica "G -Ep:578,48 € 110.000,00 Rif. 4443/R

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RAVENNA, ADIAC. VIA ZALAMELLA Appartamento ben tenuto, secondo piano senza ascensore, composto da ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, 2 bagni ristrutturati, 3 camere da letto grandi, armadio a muro, 2 balconi. Garage al p. terra. Riscaldamento centralizzato con conta-calorie. Rif. RA591 € 150.000

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MEZZANO In zona tranquilla, comoda e servita, appartamento al P.T. con ingresso indip. in contesto recente, ottimo stato d'uso, composto da soggiorno con ang. cott., camera matrim., camera sing., lavanderia e bagno finestrato. Giardino privato e posto auto. Risc. aut. a pavimento, climatizzatore, predisp. aspirazione centralizzata e pannelli solari. Classe energetica C Ep: 101,74. € 170.000,00 Rif. 4458/R

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