FREEPRESS n. 846
23-29 GENNAIO 2020 NOVITÀ ASSOLUTA
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23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
CIBO DI QUALITÀ
LE AZIENDE INFORMANO
Alpine, le tante bontà del Belpaese, dalle Alpi alla Sicilia Prodotti tipici freschi, deliziose conserve e selezione di vini doc Il rinnovato negozio gourmet al numero 43 di via Cavour a Ravenna, offre un assortimento di eccellenze dell’enogastronomia nazionale. I titolari Cristiano Bacchi e Sara Rossi propongono prelibatezze scoperte durante i loro viaggi lungo tutta l’Italia Dall’architettura e l’arte scenografica all’enogastronomia di qualità, passando per la passione dei viaggi – spesso in motocicletta – lungo tutta Italia. È il percorso che ha portato Cristiano Bacchi e la moglie Sara Rossi a recuperare, rinnovare e rilanciare Alpine, storico negozio ravennate di prodotti gourmet, al numero 43 della centralissima via Cavour a Ravenna, di fronte a Palazzo Guiccioli. Al negozio si accede da una piccola galleria affacciata sulla via pedonale che si apre su un cortile arredato con alcuni tavoli in ghisa per una sosta o una degustazione. Lo spazio vendita è raccolto in un unico ambiente ma ricchissimo di prodotti gastronomici prelibati disposti sugli scaffali, in un bancone frigo per i freschi e il servizio, e un lungo tavolo centrale che espone delizie conservate di gusto mediterraneo. Gli arredi sono in legno di rovere, lo stile richiama gli interni di una baita alpina, con travature e soppalco, dai toni caldi e dorati, alle pareti alcune caratteristiche teste di cervo (finte, naturalmente). Cristiano Bacchi – che ha alle spalle un'illustre carriera di scenografo di teatro d'opera – per la ristrutturazione degli interni si è ispirato un po' al “Guglielmo Tell” di Rossini. «L'allestimento è semplice, pulito, funzionale ma accogliente, perché il cibo merita delicatezza» spiega Cristiano. Ma quel che conta è l'assortimento proposto ai clienti: cibi freschi come formaggi e salumi da acquistare al banco oppure conserve come sottoli, sughi e salse, confetture della tradizione culinaria artigianale delle regioni italiane, ma anche olio, pane, dolcetti, biscotti, pasta, riso, sempre di alta qualità, originari della tante tradizioni gastronomiche nel Belpaese, dai territori alpini fino alla Sicilia. Non manca un reparto dedicato ai vini, dalle bollicine ai bianchi profumati e fruttati fino ai corposi rossi del grande reperto-
A sinistra, Cristiano Bacchi e Sara Rossi, titolari di Alpine. A destra, con l’assessore comunale al commercio Massimo Cameliani e il vicesindaco Eugenio Fusignani in occasione dell’inaugurazione della bottega il 16 gennaio scorso
rio enologico nazionale, di cui si occupa Sara Rossi, selezionando le etichette con cura, con un occhio anche al più conveniente rapporto qualità/prezzo. Insomma una grande varietà di golosità per preparare gustosi pranzi e cene o accompagnare originali aperitivi e degustazioni di vini. Molte delle delizie offerte nascono dagli incontri, spesso inaspettati, fatti dai titolari di Alpine durante i loro i viaggi e le soste per un ristoro. Vengono da queste esperienze itineranti e curiose le raffinate proposte del prosciutto del suino nero delle Nebrodi, in Sicilia, e anche dei rinomati confetti di Sulmona o del Nebbiolo di Livigno in alta Valtellina, solo per fare qualche esempio. «Siamo degli esploratori appassionati – dicono Cristiano e Sara – che viaggiando incontrano luoghi, persone e straordinari prodotti della cultura del cibo, anche solo per caso. Quello che proponiamo nel nostro negozio rispecchia il senso del viaggio, dell'andare vagabondando e dello scoprire buone
cose. Tempo fa eravamo in giro attorno a Camaldoli e abbiamo trovato gli squisiti prodotti della Taverna dei Baroni, così abbiamo deciso di tenere in esclusiva ad Alpine le loro fragranti focacce e la pizza romana». Cosi il negozio di via Cavour torna ad essere uno spazio commerciale di valore per la comunità ravennate in centro storico e anche un'occasione, per le migliaia di turisti stranieri che passano per la città, di affacciarsi a una vetrina dei migliori prodotti tipici del cibo made in Italy. «Ci piacerebbe che Alpine diventasse, oltrechè una bottega di prelibatezze, un punto di ritrovo – si immagina Cristiano Bacchi – dove organizzare anche eventi, magari letture o conversazioni, accompagnate da degustazioni. Sempre all'insegna del buon gusto e della convivialità».
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via Cavour, 43 Ravenna Tel. 0544 32594 alpineravenna@gmail.com
@alpineravenna
Aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 20 Chiuso giovedì pomeriggio e domenica
PUNTI DI VISTA / 3 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
L’OPINIONE
L’OSSERVATORIO
4-7 POLITICA ELEZIONI REGIONALI: COME E PER COSA SI VOTA
Andate a votare, riguarda casa vostra di Fausto Piazza
Cari lettori ed elettori, andate a votare il 26 gennaio per le elezioni regionali perché riguardano casa vostra e chi la governerà al meglio. L'amministrazione regionale ha un notevole potere decisionale e normativo, fiscale e finanziario (ha un bilancio miliardario) capace di determinare il benessere dei cittadini che abitano il territorio. L'Emilia-Romagna oggi è con Lombardia e Veneto fra le regioni più ricche e dinamiche d'Italia e di tutta Europa. Immagino che ogni cittadino emiliano-romagnolo ne sia consapevole e auspichi che sia consolidato e migliorato questo primato. È quello che c'è in palio con queste elezioni. La propaganda elettorale è frastornante e mai, come da decenni a questa parte, è così scarrocciata fuori da un eloquente e necessario confronto fra visioni, idee e programmi di governo della Regione. Soprattutto la coalizione di centro-destra (punta di diamante la Lega) ha innescato una battaglia epocale a suon di scontento e piagnisteo, mirando a una ideologica necessità di alternanza, se non vuota, spesso banale o fuorviante per quanto riguarda i contenuti. Il candidato Bonaccini del centro-sinistra, in lizza per il secondo mandato, può contare su diversi risultati positivi ottenuti in campo economico e occupazionale, nella sanità e welfare, per la cultura e il turismo. Gli basta promettere un up grade, un miglioramento, delle strategie vincenti già avviate. Invece, per contendere tale “buon governo”, dalla sua avversaria Lucia Borgonzoni ci si aspettava, non dico proposte “rivoluzionarie”, ma almeno di segno evidentemente alternativo. Gli unici indirizzi degni di nota nel programma del centro-destra sono di carattere iperliberista, quali una spinta alla privatizzazione del sistema sanitario, su modello della Lombardia, e una sorta di flat tax per l'imposizione fiscale. Non tante e non proprio idee lungimiranti per provare a ribaltare il destino della Regione. Con il massimo rispetto per la signora Borgonzoni candidata a presidente dell’Emilia Romagna – si direbbe con understatement anglosassone –, chi vale in questa contesa politica però è il suo ventriloquo Matteo Salvini. Coi suoi comizi dedicati all’ormai stucchevole questione dell’invasione di profughi, alla presunta abolizione di Quota 100, a queste elezioni da considerare “storiche” come il referendum MonarchiaRepubblica: tutte argomentazioni che non c’entrano un fico secco con i poteri dell’amministrazione regionale. E poi – mi permetto di esprimere un’irritazione del tutto personale – ritengo un sbruffonata priva di fondamento che Salvini e sodali dicano di venire a liberarmi a casa mia come se fossi oppresso dalla dittatura dei soviet: mi ritengo libero, vedo intorno migliaia di concittadini liberi e lavoro per un giornale libero e indipendente. Ma siamo per l’appunto in un Paese libero e ognuno la può raccontare come gli pare. Beato chi ci crede, Qualunque cosa sia quella in cui credete però andate a votare, spero con la ponderazione del cervello e non con la gravità dell’intenstino. Vada come vada, queste elezioni restano un esercizio di democrazia.
11 ECONOMIA L’ODISSEA DEL POSTO BARCA OCCUPATO A MARINARA
12 PRIMO PIANO ALLARME SMOG, DATI E INTERVENTI
20 CULTURA L’AGENDA DEGLI SPETTACOLI NEI TEATRI DELLA PROVINCIA
26 GUSTO UNA RIFLESSIONE SUL VINO SFUSO da pagina
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Autorizzazione Gianluca Achilli, Maria Cristina Tribunale di Ravenna Giovannini (grafica). n. 1172 del 17 dicembre 2001 Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Anno XIX - n. 846 Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Editore: Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Edizioni e Comunicazione srl Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Serena Simoni. Fotografie: Massimo Direttore Generale: Claudia Cuppi Argnani, Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Pubblicità: tel. 0544 408312 Illustrazioni: Gianluca Costantini. commerciale1@reclam.ra.it Area clienti: Denise Cavina tel. 335 Redazione: 7259872 - Amministrazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 Alice Baldassarri, redazione@ravennaedintorni.it amministrazione@reclam.ra.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. Stampa: Centro Servizi Editoriali srl 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) Stabilimento di Imola art. 1 comma 1 DCB
Per la svolta in Regione scegli la strada giusta Committente Responsabile Alberto Ancarani
28 INSERTO
Dai manifesti a testa in giù al Sanremo “ravennate” di Moldenke
Detto che l’aspetto più interessante di questi ultimi giorni di campagna elettorale è rappresentato senza dubbio dalla «scelta strategica» dei grillini (lo hanno dichiarato loro, sul serio) di appendere i propri manifesti a testa in giù (sul serio sul serio eh) perché così si noterebbero di più, credo non ci sia molto da aggiungere sulle elezioni regionali del 26 gennaio. Meglio allora occuparsi dell’altra passione nazionale, il Festival di Sanremo. Anche perché forse l’abbiamo sottovalutato, noi ravennati, in quanto ravennati, in quanto concittadini di Amadeus. Almeno secondo il nostro vicesindaco Eugenio Fusignani, nonostante Amadeus in realtà sia ravennate come Salvini, più o meno, essendoci solo nato, da genitori siciliani, per poi trasferirsi subito e trascorrere la propria infanzia in Veneto. Ma questo non importa al vicesindaco, che la scorsa estate (scusate, me l’ero proprio persa questa cosa) a nome di tutti i ravennati si era detto particolarmente orgoglioso per l’incarico di direttore artistico del Festival assegnato al «ravennate Amadeus», «motivo di orgoglio campanilistico – scrisse Fusignani – ma soprattutto un’opportunità anche per Ravenna». Addirittura? Sì, «un’occasione – scriveva Fusignani, giuro su Dio – che non possiamo non cogliere come sistema territoriale istituzioni, associazioni di categoria e imprese - per riaffermare la centralità di Ravenna nell’offerta culturale e turistica del Paese». Proprio così aveva scritto il vicesindaco, sicuro che «il suo prestigioso incarico (di Amadeus, ndr) può rappresentare un valore aggiunto per la nostra città così come Ravenna lo sarà per lui in questa sua nuova esaltante avventura». E il vicesindaco concludeva ritenendo importante «aprire subito un canale di dialogo col nostro bravo concittadino, per costruire insieme un ulteriore supporto promozionale». Chissà se poi è stato aperto, questo canale. Di certo Amadeus finora alla stampa di Ravenna non ha parlato. Si è limitato a dire quanto sono fighe le sue compagne sul palco. Chissà se il vicesindaco ha apprezzato. Magari lo scopriremo nel prossimo comunicato stampa su Sanremo...
Alber to ANCARANI #scriviancarani #basta1voto
4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
VERSO IL VOTO/1
VERSO IL VOTO/2
Domenica 26 gennaio si sceglie il governo della Regione
LA SCHEDA IN BREVE: 7 CANDIDATI, 16 LISTE Due coalizioni in un probabile testa a testa
Urne aperte fino alle 23 per eleggere assemblea e presidente di via Aldo Moro che saranno in carica per i prossimi cinque anni. Ecco come si vota
Un fac simile della scheda che verrà consegnata agli elettori della circoscrizione ravennate
Domenica 26 gennaio si vota dalle 7 alle 23 per rinnovare l’assemblea regionale ed eleggere il presidente della Regione Emilia-Romagna. La scheda che sarà consegnata agli oltre 305mila elettori nei 399 seggi allestiti in provincia di Ravenna sarà come quella nell’immagine qui sopra. A sinistra i simboli dei partiti. L’elettore può sceglierne uno e indicare fino a due preferenze, purché di genere diverso, nello spazio accanto tra i nomi dei candidati nel collegio ravennate per quella lista (è sufficiente scrivere il cognome). Se l’elettore sceglie di apporre la croce solo sulla lista, il voto verrà automaticamente esteso anche al candidato presidente appoggiato da quella lista. L’elettore può mettere inoltre sia una croce sulla lista, sia sul nome del candidato presidente, che non necessariamente deve essere quello sostenuto dalla lista. In questo caso di parla di voto disgiunto. Se si sceglie di votare solo il candidato presidente mettendo una croce sul suo nome, il voto non si estenderà a nessuna lista (nemmeno qualora vi sia una sola lista a sostenerlo). L’elettore deve presentarsi al proprio seggio munito della tessera elettorale (i
Comuni consigliano di verificare prima che non siano esauriti gli spazi per i timbri, in tal caso è necessario farsene rilasciare una nuova e gli uffici elettorali stanno infatti facendo orari di apertura straordinari per garantire il servizio). Sono attivi anche servizi di accompagnamento al seggio per le persone in difficoltà e l’Ausl ha predisposto presidi e orari per rilasciare eventuali certificati a chi non può recarsi al seggio. Per tutto le informazioni ci si può rivolgere al comune di appartenenza. Vince il candidato presidente che raggiunge il maggior numero di voti anche se non arriva al 50 percento, non è infatti previsto il doppio turno (a differenza delle amministrative per i Comuni sopra i 15 mila abitanti). In totale verranno eletti 50 consiglieri, 40 dei quali con metodo proporzionale e nove più il seggio del presidente attribuiti come premio di maggioranza al vincitore. Non saranno ammesse all’assegnazione dei seggi le liste che otterranno, su tutta la Regione, meno del 3 percento dei voti validi, a meno che non siano collegate a un candidato presidente capace di raggiungere almeno la soglia del 5.
Saranno, come si vede dalla scheda qui a fianco, sette a contendersi la carica di presidente della Regione Emilia-Romagna, mentre sono in tutto 16 le liste che si presentano, ognuna con quattro candidati per il collegio ravennate che in genere elegge tre o appunto quattro consiglieri (cinque anni fa ne furono eletti tre del Pd e uno della Lega). Il meccanismo elettorale di fatto premia solo candidati dei partiti che prendono il maggior numero di voti e che fanno parte della coalizione che vince le elezioni (a cui vanno i 10 consiglieri del premio di maggioranza). E per quanto riguarda la presidenza, forse per la prima volta in Emilia-Romagna c’è una gara vera tra centrodestra e centrosinistra. Partendo dall’alto, la prima lista è quella di Potere al Popolo, realtà della sinistra radicale nata un paio di anni fa che candida la giovane Marta Collot a presidente. A seguire c’è la coalizione di centrodestra che sostiene la leghista Lucia Borgonzoni, senatrice ed ex sottosegretaria alla Cultura nel governo gialloverde. Sei le liste che la sostengono tra cui la nuovissima Giovani per l’ambiente, il Popolo della Famiglia di Adinolfi, formazione di destra legata a un’idea di famiglia tradizionale, naturalmente la Lega, il partito cardine della coalizione in questo momento, una lista civica della presidente dove si candidano anche eponenti di liste civiche comunali come LpRa e la Buona Politica, Fratelli d’Italia, che tutti immaginano in forte crescita, e Forza Italia, che invece sta vivendo un momento di difficoltà. Arriva poi il simbolo del Movimento 5 Stelle in un momento di grande difficoltà a livello nazionale e sicuramente fuori dai giochi per quanto riguarda una possibile vittoria. A seguire c’è una casella vuota accanto al nome di Laura Bergamini, candidata per il Partito comunista di Rizzo che qui non è riuscito a raccogliere le 500 firme necessarie per presentare il simbolo. Nella seconda parte della scheda compare poi la coalizione di centrosinistra a sostegno del governatore uscente del Pd Stefano Bonaccini. Dall’alto compare la lista con il suo nome dove sono confluiti candidati civici e di altre forze politiche, nel caso di Ravenna in particolare c’è l’esponente di Italia in Comune Pietro Vandini, mentre non ci sono né renziani né calendiani. Segue il Pd che naturalmente dovrà misurare la sua forza e capire se e dove è ancora il primo partito. Dopo una lunga trattativa, anche i Verdi sono entrati in coalizione. Il simbolo successivo, + Europa della Bonino, in questa provincia ha valenza soprattutto perché è insieme anche allo Psi e soprattutto al Pri. Coraggiosa è la lista più a sinistra della coalizione ed è seguita dalla novità europeista e transazionale di Volt. Movimento 3V è invece la lista di un gruppo di persone contrario all’obbligo vaccinale e che chiedono di rivedere la normativa. Infine, l’Altra Emilia Romagna è la terza lista di estrema sinistra che ha un proprio candidato presidente. Naturalmente per loro, così come per 3V, Potere al Popolo e PC la sfida è arrivare al 3% dei voti.
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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
VERSO IL VOTO
Il centrodestra sceglie Ravenna: in piazza del Popolo Salvini, Meloni e (per la prima volta) Berlusconi Venerdì 24 gennaio dalle 18 si chiuderà la campagna elettorale della Borgonzoni proprio nella città dei Mosaici. Bonaccini invece a Forlì
Si preannuncia un evento storico per Ravenna: la chiusura dell’intensa campagna elettorale del centrodestra nelle prime elezioni regionali della storia davvero contendibili si svolgerà venerdì 24 gennaio dalle 18 in piazza del Popolo e vedrà sul palco, oltre naturalmente alla candidata Lucia Borgonzoni, i leader del centrodestra. Oltre a Matteo Salvini, già passato più volte da queste parti durante gli ultimi mesi, e a Giorgia Meloni, in città venerdì 17 gennaio, è infatti annunciato anche l’arrivo di Silvio Berlusconi, che a Ravenna non è mai venuto, perlomeno non in veste di politico. «Pare
AGENDA ELETTORALE Emma Bonini e Giorgio La Malfa a Ravenna per +Europa Giovedì 23 gennaio alle 13 al Mercato Coperto di Ravenna arriva la senatrice Emma Bonino per un incontro pubblico in sostegno alla lista +Europa/Psi/Pri “per Bonaccini presidente” in occasione delle elezioni regionali di domenica prossima. Sempre a sostegno della stessa lista, il 24 gennaio alle 15, nella sede Acmar di via Girolamo Rossi, 5, si tiene un incontro sui temi economici con l’onorevole Giorgio La Malfa.
Pd: Dalfiume con Orlando, Bessi con De Castro, Corsini a Cervia, Rontini a Faenza
dunque che per la prima volta avremo l’onore di ospitare a Ravenna il Presidente – scrive sui social il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Merlato, Alberto Ancarani –. Si tratterebbe di un evento storico. Personalmente auspico che non si presentino impedimenti e si possa festeggiare tutti insieme la fine di una meravigliosa campagna elettorale da cui consegue che si è fatta la storia in questa regione». La chiusura della campagna elettorale di Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra, sarà invece nella vicina Forlì alle 21 all’Unipol Arena. Ed è facile immaginare che la scelta delle due città sia stata basata sulle stesse ragioni di fondo: andare a chiudere in un luogo simbolo per la controparte e particolarmente difficile per la propria: a Ravenna la destra non ha mai vinto, a Forlì il centrosinistra ha perso le Amministrative di maggio scorso. Una curiosità: anche la campagna elettorale dei 5 Stelle si chiude in Romagna: Stefano Benini e i suoi hanno scelto Cesena.
Il 23 gennaio chiudono la campagna elettorale i quattro candidati Pd. Mirella Dalfiume dà appuntamento dalle 18 al Tondo di Lugo per l’incontro sul tema “Sicurezza è legalità” con Massimo Mezzetti (assessore regionale uscente) e Andrea Orlando (commissione parlamentare antimafia). Gianni Bessi alle 18.30 sarà al Mercato coperto di Ravenna con l’europarlamentare Paolo De Castro. Stesso giorno e stessa ora per Andrea Corsini, al Bicio Papao di Milano Marittima. Manuela Rontini chiude nella sua Faenza in piazza delle Molinella alle 19.30.
Liverani a Faenza con il senatore Centinaio Il candidato della Lega Andrea Liverani chiude la campagna giovedì 23 gennaio alle 20 al Giradischi di Faenza con il senatore Gian Marco Centinaio.
Coraggiosa: Bersani a Porto Fuori e l’intervista ai candidati Pier Luigi Bersani a chiudee la campagna elettorale di Emilia-Romagna Coraggiosa giovedì 23 gennaio dalle 21 alla casa del popolo di Porto Fuori. Il giorno seguente, il giornalista Iacopo Gardelli intervisterà i candidati della lista alle 18.30 al Darsenale di Ravenna.
Cena per Forza Italia con Bernini e Cattaneo Il 24 gennaio alle 20 è in programma una cena dei candidati di Forza Italia (capolista Alberto Ancarani) con la senatrice Anna Maria Bernini e l’onorevole Alessandro Cattaneo. L’appuntamento potrebbe subire cambiamenti in base all’evento in piazza del Popolo a Ravenna (vedi articolo). Prenotazioni e informazioni: 346 6829146.
VERSO IL VOTO/2 E anche le sardine si preparano alla fine della campagna Sabato 25 flashmob al Papeete
DARSENA - RAVENNA via Trieste 107 - tel. 0544 420419
Omega 3 di subito scontato di 5 euro
Sono ore frenetiche quelle in cui andiamo in stampa (mercoledì 22 gennaio) per il movimento delle Sardine nato a Bologna circa due mesi fa proprio in occasione dell’apertura della campagna elettorale di Lucia Borgonzoni con Matteo Salvini al PalaDozza. Allora riempirono piazza Maggiore oltre ogni più rosea previsione e da allora hanno riempito piazze un po’ ovunque in Italia per ribadire la necessità di una politica ragionata e non urlata, non basata sulla paura dell’altro, meno aggressiva sui social di quella di Matteo Salvini (che nel frattempo ha se possibile alzato sempre più l’asticella fino alla diretta Facebook del 21 gennaio in cui ha suonato il campanello di una famiglia tunisina chiedendo se fossero spacciatori, come suggerivano i vicini). Tra le tante piazze ci sono Il raduno improvvisato delle sardine domenica 19 state anche Faenza, Lugo, Cagennaio a San Pietro in Vincoli (mentre a Bologna c’era stel Bolognese e naturalmente in corso quello “nazionale” con oltre 40mila persone) Ravenna, in Darsena. E sabato in occasione del comizio di Matteo Salvini 25 gennaio (a mezzogiorno) le Sardine si troveranno per un flashmob al Papeete di Milano Marittima, lo stabilimento noto (anche) per l’assidua frequentazione dell’ex ministro. Ma come affronteranno la sfida della chiusura della campagna con la presenza dei leader del centrodestra in piazza a Ravenna? Altri programmi potrebbero prendere forma. Il consiglio è di seguire i loro canali social e naturalmente il sito www.ravennaedintorni.it per tutti gli ultimi aggiormamenti.
POLITICA / 7 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
IL COMMENTO
Per cosa si vota domenica, ovvero cosa può cambiare davvero in cinque anni Il centrosinistra ha impostato la campagna elettorale sugli ottimi risultati raggiunti, il centrodestra sul bisogno di cambiamento quasi a prescindere. In ballo, in realtà, due visioni di società opposte
Al netto delle promesse elettorali più o meno mirabolanti, il grosso di questa campagna si è giocato tra due realtà di fondo contrapposte, che poco hanno a che fare con i programmi elettorali in quanto tali. Sul fronte del centrosinistra ci si può appigliare a un fatto difficilmente contestabile anche per gli oppositori: l’EmiliaRomagna rappresenta un’eccellenza in Italia e in Europa, Bonaccini è amministratore stimato anche dai colleghi del centrodestra, la regione è in testa a classifiche di economia, welfare e salute. Perché cambiare? Dall’altro lato, il centrodestra invece fa leva sull’idea che, dopo tanti anni, un cambiamento non possa fare che bene, quasi a prescindere da chi va a sostituire chi. Su questo poi il centrodestra ha avuto tutto l’interesse a innestare una campagna di fatto nazionale, collegando l’eventuale vittoria a Bologna alla possibile caduta del governo giallorosso a Roma e a un ritorno del leader carismatico Salvini al governo (tanto che il “capitano” ha di fatto oscurato la vera candidata Borgonzoni). Entrambe le parti stanno cercando di convincere gli indecisi che si tratta di una battaglia epocale, idea sicuramente rafforzata anche dalla mobilitazione massiccia del movimento delle sardine, nate proprio in funzione “antisalvini”. E dal centrosinistra il messaggio che arriva è che è in ballo addirittura l’identità stessa dell’Emilia-Romagna oltre che le sue progressive sorti. Ma sarà davvero così? In fin dei conti, come molti ripetono, la Lega governa Veneto e Lombardia da tempo senza che siano dovute intervenire forze aliene a salvare i cittadini, che anzi continuano a confermarli. In fin dei conti, il 27 gennaio gli emiliano romagnoli che tutti descrivono come laboriosi, capaci, solidali, saranno sempre loro. Non solo, al netto del tema sulla qualità della classe dirigente (che adesso non è misurabile se non con una buona dose di pregiudizio), le differenze nei programmi non sono così abissali. E se vincesse, il cen-
trodestra non avrebbe alcun interesse a smontare una macchina che funziona (per esempio nell’impiego dei fondi europei, un grande merito che va più forse ai funzionari che ai politici di via Aldo Moro). A ben guardare, sui grandi temi economici, dal porto alle infrastrutture, dalla sanità pubblica efficiente ma con la collaborazione anche del privato alla necessità di sburocratizzare le posizioni non sono antitetiche. Sono molto più distanti da Bonaccini le liste di estrema sinistra che ne contestano le politiche “liberiste” (un esempio su tutti, il sistema di subbalto di alcuni servizi in sanità). Certo, il centrosinistra parla più di servizio pubblico e politiche green, la destra promette meno tasse, al solito. Chissà. E comunque, tra cinque anni si rivota. La differenza vera e già misurabile e che si potrà notare da subito sta altrove, sta nell’idea di società, di famiglia, di diritti civili. Questioni che non hanno per forza a che fare con la crescita economica (o forse sì) e sottendono una visione valoriale di un certo tipo. Molto probabilmente quindi, nell'arco di cinque anni, la differenza sostanziale starà nei "dettagli" in voci che comportano poca spesa ma molta resa dal punto di vista mediatico. Lo abbiamo visto nelle città vi-
cine come Forlì e Ferrara, passate pochi mesi fa al centrodestra. Nella prima hanno impedito che nelle scuole venissero portati avanti progetti contro la violenza di genere in nome della famiglia tradizionale, nella seconda il sindaco si è premurato di ordinare crocifissi nuovi per tutte le aule scolastiche. Perché se il centrosinstra ha da tempo abbandonato tante battaglie che ne caratterizzavano l'identità dal punto di vista economico, si è invece ricostruito attorno a un'idea di progresso dei diritti civili. L’ultima Assemblea regionale ha votato, tanto per fare un esempio, la legge sull’omotransfobia. C’è da scommettere che una maggioranza di centrodestra la cancelli (e così promette un volantino in circolazione rivolto esplicitamente ai cattolici). Perché il centrodestra da parte sua, con buona pace dei laici berlusconiani, sta invece sempre più sposando posizioni oltranziste su temi come l'identità religiosa e la famiglia “tradizionale” per non dire “patriarcale”, la negazione di conquiste civili per gay o trans. La Regione oggi finanzia progetti, politiche, azioni su questi temi. Per il bilancio complessivo sono spiccioli, ma sono spiccioli che fanno la differenza. I danni o i benefici prodotti sono enormi e relativamente rapidi. Tra cinque anni, chiunque vinca, difficilmente avremo la E55, ma già da settembre potrebbero sparire, per fare uno esempio tra mille, decine di progetti di educazione sessuale e parità di genere per i ragazzi, o potrebbero ridursi i programmi per l’integrazione degli stranieri. Potrebbe sparire il lavoro di associazioni e volontari a favore di nuove associazioni e nuovi volontari con obiettivi e modelli diversi. C’è forse un argomento su tutti che la dice lunga: Bonaccini promette nidi gratis, Borgonzoni sposa l’idea di un assegno per le madri che stanno a casa dal lavoro per i primi anni di vita del figlio. Forse, in fondo in fondo, si tratta soprattutto di scegliere tra questi due modelli. Federica Angelini
10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
FOOD/1
Dalla colazione alla cena, il primo ristorante con l’abbonamento mensile Apre a Ravenna il 27 gennaio. L’idea è del titolare del Nascosto, che nel frattempo si è trasformato in una «pizzeria popolare» Apre lunedì 27 gennaio a Ravenna un ristorante unico nel suo genere. Al Gabarè – in via Travaglini 14, zona Pala De André – infatti ci si potrà abbonare. Una formula all inclusive che permetterà di mangiarci – colazione, pranzo e cena – anche tutti i giorni, a fronte di un costo mensile molto contenuto di 280 euro per i “single” e di 400 euro per famiglie composte da 2 adulti e 2 bambini (fino a 14 anni). «In questo modo, oltre alla convenienza, regaliamo alle persone anche circa 80 ore mensili di tempo libero, che sono di fatto un costo che si sostiene per cucinare, riassettare, andare a fare la spesa...». A parlare è colui che ha avuto l’idea, senza dubbio innovativa, lo chef Ciro Adamo, da marzo scorso titolare del vicino Nascosto, ristorante sul retro dell’ex cinema Astoria che si è trasformato anch’esso in una «pizzeria popolare» – come la chiama lo stesso Adamo –, con una formula anche qui a effetto: 10 euro (più 2 di coperto) tutto compreso fino a 5 ingredienti a scelta sulla pizza e con possibilità di rifornirsi quanto si vuole al distributore delle bevande. Pizza che potrà essere provata alla sera, in alternativa, anche dagli abbonati del nuovo Gabarè. E tornando alla proposta del locale all inclusive di via Travaglini, qui sarà anche possibile abbonarsi a 20 pranzi (dal lunedì al venerdì) al costo di 140 euro al mese (che diventano 180 se si preferisce consumare nell’arco di tre mesi) oppure sfruttare solamente il menù giornaliero, che proporrà sia a pranzo che a cena tre primi (a un costo che oscillerà tra i 4.50 e i 5.50 euro) e tre
La vetrina del Gabarè a pochi giorni dall’apertura
secondi (a circa 6,50 euro) a scelta, con proposte vegetariana, di pesce e di carne. Un modo per sperimentare la cucina del Gabarè e poi magari valutare l’abbonamento. «Con 30-35 abbonati il nostro investimento sarà sostenibile – spiega Adamo – e ci sono già persone interessate». In menù anche pasta fatta in casa e materie prime di qualità, assicura ancora il titolare, che spiega come la convenienza sia resa possibile anche da una sorta di razionalizzazione dei servizi. I clienti, per esempio, come si sta già sperimentando in questi giorni al Nascosto, potranno ordinare in autonomia da casa o una volta seduti al tavolo tramite una App da scaricare sul proprio smartphone (“Sooneat”) e servirsi da soli ai distributori delle bevande (ovviamente comprese nell’abbonamento). Nota finale, non scontata: sarà possibile sfruttare il proprio abbonamento (e la app) anche con la formula take away, senza però il servizio di consegna a domicilio. (lu.ma.)
FOOD/2
LA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI UNIGRÀ «PROMUOVIAMO LA PASTICCERIA ITALIANA» Al Sigep presentata “Area Unica”, operativa da maggio in uno spazio di 1.200 metri quadrati nella sede di Conselice Unigrà ha presentato al Sigep – il Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianale di Rimini – un’ambiziosa iniziativa di alta formazione a cui il Gruppo sta lavorando da tempo. Si tratta di Area Unica, “Food Innovation School by Unigrà”, un progetto che abbraccia a 360° il mondo del food, spaziando dalla pasticceria alla panetteria, dalla gelateria alla cioccolateria, fino alla cucina, attraverso percorsi completi e multidisciplinari sulle tecniche e sulle pratiche più all'avanguardia del food italiano e internazionale. All'interno della Scuola vi sarà ovviamente occasione per conoscere e imparare ad utilizzare i prodotti di tutti i brand del Gruppo. Il tutto in uno spazio di 1.200 metri quadrati presso l'headquarter di Conselice in cui si sviluppano un'aula magna di 165 mq per 100 posti a sedere, attrezzata per realizzare cooking show, con a disposizione attrezzature per cioccolateria, pasticceria, panificazione e gelateria; due aule didattiche da 240 mq, una per pasticceria, panificazione e cucina e una per gelateria e cioccolateria, ciascuna dotata di 12 postazioni per consentire ai corsisti di mettere le "mani in pasta" e fare esperienza di utilizzo di prodotto; e un laboratorio di 200 mq per lavorazioni quotidiane dedicato a ricerca e sviluppo applicata. «Con questo progetto – commenta Gian Maria Martini (foto), amministratore delegato del Gruppo – non vogliamo solo promuovere la nostra realtà ma, più in generale, la pasticceria italiana. Non a caso abbiamo impostato la Scuola perché possa godere di indipendenza e, conseguentemente, della necessaria autorevolezza, senza vincoli commerciali per i partecipanti e affidando la cura della parte didattica al pastry chef Maurizio Santin, nel ruolo di direttore scientifico, supportato da un team di docenti di fama nazionale ed internazionale». Dopo l'annuncio a Sigep, la Scuola avvierà alcune attività per il target interno fino a diventare completamente operativa a partire dal mese di maggio.
LE AZIENDE INFORMANO
PAVIMENTI IN LEGNO
Original Parquet: controlli di qualità dei processi produttivi, a garanzia del marchio e dei clienti L’azienda di Alfonsine, fra i leader del settore in Italia, verifica costantemente l’origine delle materie prime immagazzinate, gli standard qualitativi delle lavorazioni e delle rifiniture, fino alla conformità del packaging Ogni impresa che si rispetti che realizza prodotti artigianali o industriali di qualità, magari con una sensibile quota di produzione rivolta all'export, non può prescindere da costanti procedure di controllo dei materiali e delle lavorazioni. Si tratta in gran parte dei casi di verifiche praticamente connaturate ai vari processi di produzione che, se da un parte rispettano le policy aziendali in termini di elevato standard di forniture e fabbricazioni, dall'altra tendono a garantire al cento per cento la qualità del prodotto finito consegnato al cliente. Queste pratiche sono consuete e fondanti per l’Original Parquet di Alfonsine, fra le aziende di punta in Italia e con importanti esportazioni all’estero, nel campo della produzione di pavimentazioni in legno. «Sono sostanzialmente tre i segmenti su cui insistono le procedure di controllo della nostra filiera produttiva – specifica il direttore generale dell’azienda Giovanni Ballardini –: l’approvigionamento della materia prima, cioè del legno che acquistiamo, la qualità delle lavorazioni e delle rifiniture dei pavimenti, l’idoneità e conformità delle confezioni dei prodotti finiti inviate ai
nostri clienti». Sono verifiche rigorose e continuative, indispensabili per mantenere alta la reputazione del nostro brand sul mercato, soprattutto per i prodotti che si fregiano della qualifica del Made in Italy. «La prima fase di controllo riguarda l’acquisto consapevole della materia prima – precisa Ballardini – e avviene, sui tagli dei legni per cui verifichiamo, pacco per pacco, la loro origine e certificazione di legalità, in conformità con la normativa europea Eutr. Inoltre, verifichiamo che le certificazioni di sostenibilità ambientale Fsc o esenti da formaldeide, siano valide e compro-
vate da un’apposita documentazione. Il tutto prima del loro stoccaggio nei nostri magazzini». Una volta avviati alle lavorazioni di assemblaggio, calibratura e verniciatura, i pavimenti vengono accuratamente testati, anche più volte, sul piano della qualità della realizzazione ed eventualmente “corretti” o rifiniti per renderli conformi agli alti standard definiti e garantiti dall’azienda. «L’ultima fase di verifica – sottolinea il direttore generale di Original Parquet – riguarda l’imballagio dei pavimenti prima della spedizione ai clienti che definiamo “Packaging Quality Check”, un format documentato di conformità, firmato da un controllore, che certifica nelle confezioni l’autentica eccellenza dei nostri prodotti».
ECONOMIA / 11 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
MARINARA
Dalla causa tra privati per un posto barca spunta una denuncia contro la guardia costiera Il titolare di un ormeggio pagato 200mila euro ne chiede 32mila ai proprietari di uno scafo per due anni di attracco ritenuti abusivi e accusa la capitaneria di omissione di atti d’ufficio per aver trascurato i suoi esposti di Andrea Alberizia
C’è un posto barca a Marinara che è al centro di un contenzioso tra privati – il proprietario dell’ormeggio e il proprietario della barca ormeggiata – talmente acceso da aver portato una delle parti ad avviare una causa civile contro l’altra e a denunciare la guardia costiera per omissione di atti d’ufficio. La vicenda si trascina da aprile del 2018. Un imprenditore 56enne residente all'estero decide di affittare il suo posto barca (uno dei più grandi, comprato dal concessionario del porticciolo assicurandosi con oltre duecentomila euro il diritto di ormeggio fino al 2054) ormai libero da anni dopo aver spostato altrove la propria imbarcazione. Un'agenzia di intermediazione si occupa della cosa e trova un interessato. Che attracca e comincia a trattare, formalmente solo tramite il mediatore. A un certo punto la trattativa si interrompe. Secondo il proprietario del posto barca perché non si trova l'accordo sul prezzo (una cifra per avere un ordine di grandezza: il listino prezzi di Marinara per il 2019 parla di 16mila euro di canone d'affitto annuale per un 30 metri ma in questo vicenda la trattativa è tra due privati e non coinvolge la società di gestione del porto). La controparte la vede diversamente e pare convinta che non ci siano le condizioni per arrivare a un accordo perché sarebbero cambiate le condizioni richieste. Siamo nella seconda metà del 2018 e da quel momento l’imbarcazione dell'aspirante inquilino non si è più spostato.
Il proprietario del posto barca invita il proprietario della barca a levare gli ormeggi ma il secondo ignora sia le richieste amichevoli che quelle degli avvocati. La società Dora Markus, che ha la concessione demaniale del porto rilasciata da Autorità portuale, messa al corrente dei fatti, risponde che è una questione tra privati e quindi fra loro devono vedersela. E così il 56enne non vede altra soluzione che rivolgersi alle autorità per liberarsi dell’inquilino ritenuto abusivo. Dall'estero invia una Pec alla guardia costiera ma non riceve riscontri.
Dopo un mese ne invia un'altra e accade la stessa cosa. Allora cominciano le telefonate. Tante. Tutte con lo stesso esito: nei momenti in cui chiama non trova mai il personale addetto a raccogliere la segnalazione o eventualmente a fornire informazioni su altre strade da imboccare per derimere la controversia. Dopo settimane senza nulla di fatto, il 28 agosto scorso il 56enne sale in auto e si presenta agli uffici di Porto Corsini perché ha avuto indicazioni che quel giorno potrà trovare le persone competenti. Invece in guardiola si sente ri-
spondere ancora picche: il personale è fuori sede per interventi. L'uomo lascia la capitaneria e raggiunge la caserma dei carabinieri di Marina dove presenta una denuncia per omissione di atti d'ufficio nei confronti della capitaneria. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, la guardia costiera ha preso in mano il fascicolo e di recente ha acquisito della documentazione per inquadrare i contorni della vicenda. L’attenzione è concentrata soprattutto sul regolamento interno del porto turistico per capire se altri soggetti, oltre alle due parti in causa, possano avere ruoli. Al momento i primi riscontri lasciano intendere che servirà il pronunciamento di un giudice terzo come primo passo per chiudere la partita. E la barca? La barca è ancora lì. In linea teorica il proprietario dell’ormeggio potrebbe chiamare il personale di un cantiere nautico che venga a tagliare gli ormeggi e rimorchi l'imbarcazione in un'area di rimessaggio. Responsabilità e spese di qualche migliaio di euro a carico del 56enne, con la flebile speranza di venire risarcito dal proprietario della barca qualora volesse riaverla. Potrebbe essere almeno un modo per liberarsene ma dipende se le condizioni del natante garantiscono il trasporto in sicurezza. E così il 56enne attende mentre ha avviato una causa civile per un valore di 32mila euro, il canone di un biennio per le cifre del gestore di Marinara, al momento estraneo ai fatti.
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
ARIA MALATA/1
Polveri sottili: nel 2020 in media i valori di Pm10 hanno superato i limiti un giorno su due L’anno è iniziato con numeri peggiori dei due precedenti. Le centraline Arpae hanno registrato picchi fino al doppio della soglia consentita di 50 microgrammi/mc. Già scattate più volte le misure emergenziali di Andrea Alberizia
Per 13 dei primi 21 giorni del 2020 la centralina dell’agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpae) installata in via Zalamella a Ravenna per misurare i livelli di polveri sottili nell’aria (chiamate scientificamente Pm10) ha registrato una media superiore a 50 microgrammi per metro cubo, la soglia di inquinamento atmosferico ritenuta accettabile dalla legge. Più di un giorno su due. I picchi nelle giornate del 15 e 16 gennaio quando il numero sul display ha raggiunto il doppio del consentito. Dati in peggioramento rispetto agli ultimi due anni: 11 sforamenti nei primi 22 giorni del 2019 e 9 sforamenti nei primi 28 del 2018. È andata un po’ meglio nelle altre centraline presenti provincia per la rete Arpae (in tutto 47 in regione): nel periodo 1-21 gennaio ci sono stati 11 sforamenti in via Caorle a Ravenna, 8 a Cervia, 5 a Faenza (la stazione di Alfonsine non rileva le Pm10). E poi ci sono le cosiddette stazioni locali: gestite secondo le procedure del sistema Arpae ma collocate sul territorio con l’obiettivo di valutare eventuali impatti sulla qualità dell’aria prodotti, nelle aree circostanti, da specifiche fonti di emissione come impianti industriali e altre infrastrutture. I dati rilevati sono quindi indicativi della sola realtà locale monitorata, a differenza di quelli rilevati dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio, collocate in modo tale da rappresentare l'intero territorio provinciale. In zona Rocca Brancaleone 12 sforamenti e 13 al porto. Numeri di cui si percepisce ancora di più il peso se si tiene conto che il protocollo aria integrato regionale (Pair 2020, vedi box in pagina) fissa a 35 il massimo di giornate di sforamento in un anno. Nel 2019 Ravenna ha superato abbondantemente il limite totalizzando complessivamente 51 sforamenti alla centralina di via Zalamella. Erano stati 22 nel 2018 ma 53 nel 2017 (elaborazioni Legambiente). E così siamo nel 2020 da meno di un mese e sono già scattate due volte le cosiddette misure emergenziali nei comuni dell’Emilia-Romagna con più di trentamila abitanti. I bollettini emessi ogni lunedì e giovedì entro le 11 (consultabili sul sito web dell’Arpae) indicano se devono essere attivate le misure emergenziali (bollino rosso) a partire dal giorno successivo fino al giorno di controllo seguente compreso e vengono attivate in tutti i comuni Pair della provincia nella quale si sono verificati i superamenti. Le misure emergenziali si attivano quando viene superato il limite di Pm10 nei tre giorni precedenti a quello di controllo (considerando il valore peggiore registrato tra le stazioni di un territorio provinciale) e le previsioni per il giorno di controllo e per quello successivo confermano il superamento della soglia di legge (previsione basata sulla valutazione degli operatori Arpae, che si avvalgono di diversi strumenti modellistici e previsionali). Le misure emergenziali sono limitazioni più stringenti delle solite: divieto di circolazione esteso anche ai motori diesel euro 4, temperatura negli ambienti domestici da 19 a 17 gradi e limiti all’uso di stufe e camini. Il 21 gennaio sono state revocate le misure emergenziali che hanno riguardato tutte le province emiliano-romagnole tranne Forlì-Cesena.
Le misure emergenziali per la qualità dell’aria in Emilia-Romagna
Nell’intero 2019 le giornate totali di sforamento sono state 51 (35 il limite)
In provincia cinque stazioni per la misurazione degli agenti inquinanti
Le misure emergenziali si attivano quando viene superato il limite di Pm10 nei tre giorni precedenti a quello di controllo e le previsioni per il giorno di controllo e per quello successivo confermano il superamento (infografica dal sito www.arpae.it)
Il piano regionale che prevede 94 azioni con un investimento di 300 milioni Ridurre le emissioni degli inquinanti più critici (Pm10, biossido di azoto e ozono) nel territorio regionale attraverso una serie di provvedimenti che consentiranno il risanamento della qualità dell’aria e di rientrare nei valori limite fissati dalla direttiva europea 2008/50/Ce e, a livello nazionale, dal decreto legislativo che la recepisce (155/2010). Ma anche diminuire dal 64 all’1 percento la popolazione esposta alle conseguenze del superamento del valore limite del Pm10. Sono questi gli obiettivi del Piano aria integrato regionale (Pair 2020) – riportati sul sito di Arpae – «da raggiungere attraverso un approccio multi-obiettivo, integrando più politiche settoriali per uscire dalla logica dell’emergenza, mettendo in atto azioni strutturali». Integrazione è dunque la parola chiave del Pair 2020: «Per rientrare negli standard previsti della qualità dell’aria – si legge ancora sul web – non è solo necessario agire in tutti i settori che contribuiscono all’inquinamento atmosferico, ma anche sviluppare politiche e attività coordinate a tutti i livelli di governo (locale, regionale e nazionale) e di bacino padano». La filosofia degli interventi si riassume così: meno traffico e più aree verdi, ciclabili e pedonali nelle città, risorse per il trasporto pubblico, con un parco autobus rinnovato, ecoincentivi per rottamare i veicoli commerciali leggeri più inquinanti e la promozione della mobilità elettrica, puntando anche a ridurre l’inquinamento prodotto dalle attività industriali e agricole. Il Piano rappresenta tutto questo, prevedendo 94 azioni, da realizzare con un investimento di 300 milioni di euro fino al 2020. Il Pair 2020 è stato approvato dall’Assemblea legislativa regionale l’11 aprile 2017.
Sforamenti livelli Pm10 ANNO
GIORNI
2019
51
2018
22
2017
53
2016
26
2015
42
2014
27
2013
48
2012
66
2011
67
2010
47
2009
37
La tabella riassume il numero di giornate in ogni anno in cui la media di particolato Pm10 ha superato la soglia di 50 microgrammi per metro cubo fissata dalla legge. Sono ammessi 35 giorni all'anno oltre i limiti. Si è presa come riferimento la centralina peggiore nella città, cioè quella che ha registrato il maggior numero di sforamenti (elaborazione Legambiente su dati Arpae)
PRIMO PIANO /13 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
ARIA MALATA/2 TRAFFICO Dal prossimo ottobre divieto di circolare per i diesel Euro 4 Dall’1 ottobre al 31 marzo di ogni anno dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche (la prima domenica di ogni mese, escluso dicembre) dalle 8.30 alle 18.30 nei centri abitati dei Comuni con più di 30mila abitanti è vietata la circolazione dei veicoli a benzina fino all’Euro 1, diesel fino all’Euro 3, ciclomotori e motocicli fino all’Euro 0. Dal primo ottobre 2020 la limitazione sarà estesa anche ai veicoli diesel Euro 4, i veicoli a benzina euro 2 o inferiori, i veicoli benzina/GPL o benzina/metano e motocicli euro 1 o inferiori.
RISCALDAMENTO Vietato accendere il caminetto se siete sotto i 300 metri di altitudine L’uso dell’energia ha un notevole influsso sulla qualità dell’aria. Le regole di utilizzo di biomasse legnose per il riscaldamento domestico sono valide dall’1 ottobre al 31 marzo di ogni anno e riguardano gli immobili civili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico in tutto il territorio regionale e che si trovano sotto i 300 metri di altitudine (esclusi i Comuni montani) e i Comuni oggetto di infrazione per la qualità dell´aria. È vietato l´utilizzo di caminetti a legna aperti e di impianti a biomassa legnosa di categoria inferiore ai 2 stelle (dal 1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019), e 3 stelle (dal 1 ottobre 2019 al 31 marzo 2020). In tutto il territorio regionale è consentita l´installazione di impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico maggiore o uguale a 3 stelle (dal 1 ottobre 2018) e maggiore o uguale a 4 stelle (dal 1 gennaio 2020). Inoltre dal 1 ottobre 2018 è obbligatorio utilizzare, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale <35kW, pellet certificato da parte di un Organismo di certificazione accreditato.
Blocchi del traffico contro lo smog: in tre mesi 26 sanzioni su 500 veicoli controllati Difficilie accertare i divieti per i camini o i limiti per le temperature in casa Il comandante della polizia locale: «Sono anche norme informative» Dall’1 ottobre quando, come ogni anno, sono entrate in vigore le limitazioni alla circolazione stradale per questioni ambientali la polizia locale di Ravenna ha fatto 26 verbali. In tre mesi e mezzo sono stati controllati 506 veicoli con 78 posti di controllo ai varchi di accesso e nell’area interna al perimetro dove valgono le disposizioni per tenere lontani i motori più inquinanti. Ogni sanzione è da168 euro (scontata del 30 percento se pagata entro 5 giorni). Impossibile invece riuscire a fare controlli per il rispetto delle altre disposizioni, soprattutto quelle che fissano i limiti per le temperature degli ambienti domestici o il divieto di accensione dei camini (vedi box). «Gli artigiani che fanno installazioni e manutenzioni devono chiedere alle famiglie l’inserimento in un registro apposito per le certificazioni dei nuovi impianti – spiega il comandante della polizia locale Andrea Giacomini – e per chi non lo fa c’è una segnalazione. Ma è evidente che c’è tutto un mondo che resta sommerso ed è quello degli impianti più obsoleti. Per questi purtroppo i controlli non sono facili perché le segnalazioni non sono frequenti e non è come in strada: presentarsi per un controllo domiciliare è molto complesso». Il comandante si augura che le disposizioni siano viste con lo spirito giusto: «Sono anche norme informative, magari qualcuno può pensare che il camino a legna in quanto qualcosa di naturale sia sempre più pulito e invece non è così». (and.a.)
Dall’1 ottobre 2020 le limitazioni ordinarie riguarderanno anche i veicoli diesel euro 4 (o inferiori) e i veicoli a benzina euro 2
Auto elettriche e ibride: 7 su mille in provincia In provincia di Ravenna sono immatricolate 270mila vetture per il trasporto di persone e quelle con alimentazione elettrica o ibrida sono lo 0,72 percento: tra le nove province dell’EmiliaRomagna solo Forlì-Cesena ha una percentuale più bassa (0,6) mentre la media regionale è 1,1. Sono dati divulgati dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale di Bologna. I dati sono aggiornati a marzo 2019.
14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
ARIA MALATA/3
Inquinamento atmosferico, Arpae: «La situazione è migliorata negli ultimi dieci anni» Patrizia Lucialli spiega cosa sono i Pm10, particelle «che provocano i danni maggiori alla salute umana Le persone devono mettere in discussione uno stile di vita spesso non più sostenibile»
Si fa presto a dire Pm10, ma sappiamo davvero di cosa si tratta quando si parla di inquinamento dell’aria e smog? Il contesto ravennate ha caratteristiche peculiari che incidono diversamente rispetto ad altri ambienti? Di questo e di altro abbiamo parlato con Patrizia Lucialli, responsabile del servizio sistemi ambientali di Arpae a Ravenna. Quando si parla di qualità dell’aria e di inquinamento si fa principalmente riferimento alla concentrazione di Pm10 per metro cubo. Perché i Pm10 sono il parametro maggiormente considerato? Sono l’unico elemento da tenere in considerazione? Quali fonti contribuiscono maggiormente alle immissioni di questo inquinante? «Quando si parla di qualità dell’aria e di inquinamento si fa principalmente riferimento alla concentrazione di particolato Pm10 in quanto è l’inquinante atmosferico, a livello europeo, che provoca i maggiori danni alla salute umana, oltre ad avere effetti sul clima globale. Gran parte del Pm10, cioè delle particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 μm (1 μm = 1 millesimo di millimetro), deriva da attività umane, principalmente dalla combustione di combustibili fossili e biomasse. Un importante contributo è dato dai gas di scarico dei veicoli. Sono particolarmente inquinanti i veicoli diesel fino all’Euro 4 cioè immatricolati prima del 2009, più della metà delle autovetture diesel immatricolate nella provincia di Ravenna secondo i dati Aci 2017. La percentuale aumenta ulteriormente se consideriamo i veicoli industriali: oltre il 70 percento hanno una classe inferiore a Euro 5. Altre fonti di emissioni di Pm10 sono il riscaldamento domestico (biomasse e olio combustibile), l’industria e, peculiare del nostro contesto socio-economico, le attività nell’area portuale. Relativamente a quest’ultima fonte di emissione, già da diversi anni – in collaborazione con le aziende insediate e l’amministrazione comunale – viene effettuato un monitoraggio del Pm10 in area portuale, per valutare il contributo dato da questo settore, strategico non solo per l’economia locale: all’inizio di gennaio sono iniziati i campionamenti in 15 postazioni che si protrarranno per tutto il 2020. Sul sito di Arpae sono disponibili i risultati dei monitoraggi a cadenza triennale fatti negli anni passati. Il Pm10 può avere anche origine naturale: ad esempio erosione dei suoli, eruzioni vulcaniche, incendi, aerosol marino. Il contributo naturale nel nostro territorio è piuttosto contenuto: in Emilia-Romagna, in media, circa il 15-25 percento. Una parte significativa del Pm10 che misuriamo, circa il 50-60 percento, non viene emessa direttamente dalle sorgenti, ma si forma in atmosfera come risultato di reazioni chimiche che coinvolgono gas precursori, a loro volta dovuti alle attività umane, quali l’anidride solforosa, gli ossidi di azoto, l’ammoniaca e i composti organici volatili. Quindi, direttamente o indirettamente, le attività umane sono responsabili di gran parte del
Più della metà delle vetture immatricolate in provincia di Ravenna ha motori diesel Euro 4 o inferiori, quindi tra i più inquinanti
Pm10 che misuriamo nelle nostre città. Non solo il PM10 è da tenere in considerazione per valutare la qualità dell’aria, ma sicuramente è un buon tracciante dell’inquinamento prodotto dalle diverse attività». Il problema degli sforamenti dei livelli di legge si verifica più spesso in inverno. È solo una questione dovuta agli im-
pianti di riscaldamento civili e industriali o c’è anche una questione legata alla meteorologia? «Durante il periodo invernale si verificano più frequentemente le condizioni atmosferiche che determinano l’accumulo di inquinanti in atmosfera. Inoltre, sono più numerose le fonti emissive: riscaldamento dome-
stico, ma anche un maggior numero di autoveicoli circolanti». La misurazione delle concentrazioni è affidata alle centraline. Quante sono quelle in provincia? La loro posizione non è indifferente: come viene decisa la loro collocazione e l’eventuale aggiunta di nuove? «La rete regionale è costituita da 47 stazioni. In provincia di Ravenna, oltre alle 5 stazioni regionali, sono installate due locali: Rocca Brancaleone e Porto San Vitale. La collocazione delle stazioni della rete regionale è finalizzata al monitoraggio della qualità dell’aria rappresentativo delle diverse realtà: stazioni di traffico e di fondo. Le due stazioni locali, invece, controllano situazioni particolari del nostro territorio, caratterizzato da un polo industriale e dal porto». Del problema inquinamento atmosferico si parla da anni ma i fatti dimostrano che siamo ancora alle prese con la questione. È stato inutile il lavoro fatto finora oppure la situazione sarebbe ancora peggiore? «È vero, l’inquinamento atmosferico è tutt’oggi un problema sanitario e ambientale importante, ma la situazione, seppur ancora impegnativa, negli ultimi dieci anni è migliorata: il numero di superamenti della concentrazione media giornaliera di 50 μm/mc è più contenuto, anche se, in diverse
ARIA MALATA/4
Legambiente chiede interventi urgenti: «Più Ztl, auto lontane da scuola, raccolta rifiuti con mezzi elettrici» L’associazione green con il circolo Matelda invita le amministrazioni locali a fare la propria parte per ridurre l’inquinamento: «Basta con le porte spalancate dei negozi» «Quella dell’emergenza smog è una problematica cronica su cui non è più possibile fare sconti. Servono misure strutturate sia a livello di bacino padano, che di singole città». Il Circolo Matelda di Legambiente a Ravenna fa sentire la sua voce in questi giorni in cui il tema della qualità dell’aria è di stringente attualità con l’introduzione di misure emergenziali per abbattere i livelli toccati dai Pm10. Secondo gli ambientalisti sono necessarie soluzioni immediatamente efficaci da parte delle amministrazioni locali. «È necessario sviluppare scelte coraggiose nell’ambito della mobilità sostenibile. Scelte su cui le amministrazioni locali possono fare molto sviluppando gli obiettivi dei Piani della Mobilità Sostenibile ad esempio, realizzando nuove infrastrutture ciclabili, ampliando le zone pedonali, le Ztl oppure emanando ordinanze restrittive nella circolazione dei mezzi più inquinanti (diesel euro 4) o finalizzate a limitare il riscaldamento degli ambienti, spesso eccessivo, anche attraverso operazioni di efficientamento energetico». Nello specifico per Ravenna Legambiente propone di implementare “zone 30” all’interno della città, limitare l’accessibilità con le auto in prossimità delle scuole durante le entrate e uscite degli studenti, stimolare i negozi a mantenere chiuse le porte dei
propri esercizi. In particolare, l’associazione vuole portare l’attenzione al parco mezzi attualmente in uso per la raccolta dei rifiuti in centro storico: «Ape-car spesso non al passo coi tempi che potrebbero venire piuttosto sostituiti da un ammodernamento del parco mezzi valutando l’elettrico, a carico del gestore rifiuti». Inoltre, l’associazione ritiene fondamentale limitare la circolazione e l’ingresso delle auto in centro storico: «Un’operazione realizzabile rinunciando all’ampliamento di alcuni parcheggi in centro, come ad esempio l’ampliamento in previsione del parcheggio di via Renato Serra».
PRIMO PIANO /15 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
In provincia di Ravenna ci sono 5 stazioni di rilevamento dei Pm10 inserite nella rete regionale di monitoraggio (foto di repertorio)
ARIA MALATA/5
LO SMOG SI COMBATTE ANCHE CON L’URBANISTICA: UNA CINTURA VERDE CONTO LE POLVERI SOTTILI Il documento preliminare al futuro Pug ipotizza di ampliare gli spazi di forestazione
annualità, è superiore al limite di legge (vedi tabella a pagina 12, ndr). Questo ci sollecita a intraprendere ulteriori azioni che devono vedere la fattiva collaborazione dei cittadini: è necessario limitare le fonti di emissione adottando comportamenti più virtuosi». Misure emergenziali che scattano alla bisogna, domeniche ecologiche e altre iniziative sembrano però solo pannicelli caldi: ci sarebbe una soluzione definitiva? «Semplificando, poiché le variabili principali che determinano lo stato della qualità dell’aria sono la meteorologia e la quantità di inquinanti emessa, non potendo intervenire sulla prima, l’unico modo per migliora-
re lo stato di cose è diminuire drasticamente le emissioni. Non c’è una sola soluzione, ma è necessario agire su più fronti. Sicuramente alcune azioni promosse in tempi recenti, come il rinnovo del parco veicolare, l’efficientamento degli edifici, gli interventi richiesti alle aziende per limitare le emissioni in atmosfera, vanno in questa direzione, ma la situazione richiede una maggiore consapevolezza, con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti i cittadini che devono mettere in discussione uno stile di vita spesso non più sostenibile, optando per soluzioni che mettano al primo posto la salute e la protezione dell’ambiente». (and.a.)
Più verde per combattere le polveri sottili: questa è una delle linee guida contenute nel “piano delle azioni consapevoli e integrate”, documento su cui si costruiranno le basi del prossimo Piano Urbanistico generale (Pug). Oltre alla riduzione dell'uso dell'auto per spostamenti brevi grazie all'ipotesi di costruire tre nuove piccole stazioni (al quartiere San Giuseppe, a Ponte Nuovo e a Mirabilandia), di cui avevamo parlato la scorsa settimana su queste pagine, il documento contiene anche l’ipotesi della progettazione di una “grande corona verde” strutturata intorno alle grandi infrastrutture di bordo della città esistente “e proiettata ad est sino al mare”. La corona sarebbe costituita dalla coesistenza di spazi verdi di diversa natura come “aree agricole periurbane a forte connotazione di agrobiodiversità, orti urbani didattici e condivisi, giardini attrezzati, parchi urbani della “Cintura verde” esterna, patch di forestazione urbana. Attorno alle principali infrastrutture stradali (San Vitale, Romea Nord, Adriatica, Classicana) nascerebbero in sostanza degli spazi ambientali capaci di “disegnare un sistema vegetale denso di forestazione urbana, migliorando alcuni parametri ambientali (riduzione di Co2 e polveri sottili, inquinamento acustico, ventilazione urbana) e incrementando gli impianti di forestazione già esistenti tra via Stradone e via Carlo Sala”. Il progetto prevede anche la “qualificazione come promenade alberate dei tracciati stradali urbani di margine della città” come via Baiona, viale Sandro Pertini, viale Europa e via Trieste. L'intenzione è anche quella di costruire un “sistema continuo ciclopedonale anulare” che permetta di spostarsi in bicicletta da Classe e Porto Corsini. In altre parole l'intenzione è quella di creare sempre più alternative all'uso dell'automobile da coniugare con azioni di riqualificazione ambientale che mitighino l’effetto dello smog e migliorino l'aria. (al.mo.)
16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
GIORNATA DELLA MEMORIA/1 GIORNATA DELLA MEMORIA/2 Una mostra sulla “persecuzione in Italia”
Concerti, spettacoli e conferenze nei teatri della provincia per ricordare l’orrore dei lager
In occasione della Giornata della Memoria, la Galleria del Museo della battaglia del Senio di Alfonsine ospita la mostra “1938-1945 La persecuzione degli ebrei in Italia”. L’esposizione inaugura lunedì 27 gennaio alle 9.30 con la partecipazione dei ragazzi delle scuole di Alfonsine. Attraverso documenti, fotografie, giornali, libri, carte geografiche e prospetti, la mostra mette in luce la storia complessiva e le vicissitudini private. L’esposizione è realizzata in collaborazione col Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea ed è visitabile fino al 16 febbraio.
Tra gli appuntamenti, al Rasi Belpoliti su Primo Levi e a Bagnacavallo Giobbe, tratto dal celebre romanzo di Joseph Roth In occasione della giornata della memoria sono molti gli appuntamenti nei teatri della provincia. Domenica 26 gennaio alle 21, Paola Sabbatani presenterà, al Ridotto del Teatro Masini di Faenza, insieme al contrabassista Roberto Bartoli e al chitarrista Daniele Santimone, il concerto Uno strano e amaro raccolto in cui racconterà, con brani di vari autori, da Dylan a Gaber, da Jannacci a Testa e altri ancora, tutti eseguiti in arrangiamenti originali, le storie di chi ha subito, nel corso del Novecento, le conseguenze del razzismo: dagli ebrei e gli zingari in Europa agli afroamericani negli Stati Uniti. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con Fondazione Alfred Lewin, è a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Per “La stagione dei teatri” al Rasi di Ravenna si tiene invece una conferenza spettacolo di Marco Belpoliti dal titolo Il poliedro Primo Levi alle 21 di lunedì 27 gennaio. In occasione del centenario della nascita del grande scrittore che fu testimone degli orrori dei campi di concentramento nazisti, Belpoliti, curatore della nuova edizione delle Opere complete (Einaudi), ripercorre la vita e le opere dello scrittore torinese come anche poliedro dalle tante facce: narratore poeta, traduttore, chimico, artista, antropologo, linguista, etologo. Il racconto sarà accompagnato dai disegni realizzati in diretta da Pietro Scarnera. Informazioni e prenotazioni tel. 0544 36239 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Biglietteria del teatro Rasi aperta il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo (tel. 0544 30227). Sempre lunedì 27 alle 21 a Ravenna, ma nella Sala Corelli del teatro Alighieri, si tiene il Concerto per
A sinistra Marco Belpoliti, a destro Roberto Anglisani
le vittime dell’olocausto di Emilia Romagna Concerti (vedi p. 22). Mercoledì 29 gennaio alle 21, in occasione della Giornata della Memoria, il Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo propone invece lo spettacolo
Giobbe. Storia di un uomo semplice, tratto dall’omonimo romanzo di Joseph Roth, adattato per la scena e diretto da Francesco Niccolini e interpretato da Roberto Anglisani, uno dei massimi esponenti del teatro di narrazione italiano. Ingresso gratuito.
GIORNATA DELLA MEMORIA/3 Scienza e nazismo, se ne parla a Palazzo Rasponi
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Martedì 28 gennaio alle 17, al Salone delle Feste di Palazzo Rasponi a Ravenna, si terrà, nell'ambito della Giornata della Memoria la conferenza dal titolo "Il nazismo e la scienza. Per una didattica interdisciplinare della Memoria", curata da Francesco Maria Feltri. Oltre ai saluti dell'amministrazione comunale, interverranno Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Casa di Oriani e il direttore dell'Istituto Storico Giuseppe Masetti.
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GIORNATA DELLA MEMORIA/4 Proiezioni e incontri a Faenza sul tema degli ebrei, tra sport e leggi razziali Ricchissimo il calendario di Faenza con iniziative già dall’inizio di gennaio che coinvolgono moltissime scuole. Tra gli appuntamenti clou venerdì 24 gennaio a Faventia Sales alle 20.30 “1938: lo sport italiano contro gli ebrei” il Club Cosmopolita Arpad Weisz, presenta il documentario realizzato da Matteo Marani, cui seguirà un incontro con lo stesso Marani, vicedirettore di Sky Sport24 e Sergio Giuntini, storico dello sport, modera Martino Albonetti socio del Club “Arpad Weisz”. Martedì 28 gennaio alle 21 al Cinema Europa. Proiezione aperta al pubblico del film Anna Frank, vite parallele, di Sabina Fedeli, Anna Migotto. Incontro dibattito con lo scrittore Roberto Matatia che sarà anche in diverse scuole nei giorni a seguire. Il 29 gennaio alle 17.30 alla Bottega Bertaccini, Cesare Moisè Finzi (che sarà insignito a breve della cittadinanza onoraria ravennate) presenta il suo libro Qualcuno si è salvato ma niente è stato più come prima (Edizioni Il Ponte Vecchio). Conduce l’incontro Roberto Matatia mentre alle 20.30 al Nove100 Caffè Corso Mazzini 69/a ci sarà la proiezione dedicata alla Giornata della Memoria, introduce Enrico Gaudenzi del Cineclub il Raggio Verde. Ingresso gratuito.
SOCIETÀ / 17 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
CINEMA
Anteprima al Jolly per il film dedicato al Mah Jong Il Drago di Romagna è diretto da Gerardo Lamattina e racconta, tra fiction e documentario, tra Cina e Romagna, uno dei giochi da tavolo più amati
Il Mah Jong non è solo un gioco, così come Il Drago di Romagna non è solo un film sul gioco del Mah Jong nel nostro Paese. Non aspettatevi la mesta linearità di una spiegazione o la storiografia di quello che probabilmente è uno dei giochi di società più antichi al mondo e sicuramente uno dei più diffusi tra bar e osterie, salotti di casa e tavolini aperti sulla spiaggia in Romagna. Il film di Gerardo Lamattina vi racconta, alternando sapientemente fiction e documentario, fantasia e testimonianze e commenti raccolti dal vero, il potere dei sogni e la forza degli affetti, tra guizzi d'ironia, emozioni, colpi di scena, malinconie e canzoni, citazioni più o meno velate. Un docufilm, certo, ma anche una storia che arriva dritta al cuore come solo un buon racconto sa fare, ma anche al cervello dello spettatore, spunto di riflessione sull'attualissima questione dell’integrazione e sulla tematica del passaggio da una generazione a quella successiva. Un documentario basato su di una rigorosa ricerca storica che parte da una tradizione orientale ben trapiantata in Italia per mostrare un felice esempio di integrazione e ibridazione culturale, un ponte tra i costumi occidentali e orientali. Il Drago di Romagna è la cronaca che una figlia - il personaggio di Donatella (a cui da volto e voce la cantante e perfomer Fabiola Ricci) - fa di una madre stravagante e nostalgica, Luisa, che fin da bambina ha un sogno nel cassetto: volare in Cina per conoscere le origini del Mah Jong, il gioco per il quale stravede e per il quale a Ravenna tutti hanno una vera e propria passione. Interpretata da una
DONNE/SALUTE Maratona di bellezza per lo Ior a Lugo domenica 26 gennaio Domenica 26 gennaio, dalle 9.30 alle 18, torna a Lugo l’iniziativa “Una piega per lo Ior”, organizzata dall’Istituto Oncologico Romagnolo per donare nuove parrucche alle pazienti oncologiche. Obiettivo Bellezza, l’academy per estetiste e parrucchieri, metterà a disposizione il proprio laboratorio di acconciatura in via Garibaldi 80 per sostenere il progetto. Qui, un team di parrucchieri offrirà a tutte le partecipanti una piega di bellezza al costo simbolico di 10 euro. Chi preferirà invece una manicure o un piccolo ritocco di trucco potrà contare sulle tante estetiste che parteciperanno. L’obiettivo di quest’anno è ripetere lo straordinario successo del 2019 con più di 200 persone che hanno preso parte all’evento permettendo di raccogliere la cifra record di 4mila euro.
DONNE/MATERNITÀ Neomamme o in gravidanza? Il parcheggio a Cervia è gratuito
spumeggiante Dilva Ragazzini, Luisa è l'incarnazione di ogni azdora romagnola, divisa tra mattarello e stecca, tra casa, amici e famiglia, ricordi e speranze. Luisa, seppur in disaccordo con la figlia, tra mille avventure proverà a realizzarlo quel sogno - soprattutto grazie alla complicità del giovane nipote e dei suoi nuovi amici italo-cinesi – insegnandoci che il tempo non conta, conta la tua forza interiore e quella che ricevi sentendoti parte della tua “cerchia”, dei tuoi cari. Il film sarà in anteprima al Cinema Jolly di Ravenna il 25 gennaio alle 21.15 e il 27 e il 28 alle 21. Erika Baldini
SCUOLE Anche il poeta Nevio Spadoni alla serata del Classico Serata di festa al Liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna il 24 gennaio dalle 20 alle 23. Gli studenti, in collaborazione con gli insegnanti, hanno realizzato la programmazione dell’evento aperto a tutta la cittadinanza e si esibiranno in letture e interpretazioni di testi antichi. Ospite di uno dei laboratori sarà il poeta Nevio Spadoni, che concluderà la serata leggendo le sue poesie.
Cervia offre alle donne in gravidanza/neomamme la sosta gratuita nelle aree regolamentate a pagamento e deroga l’esposizione del disco orario ove previsto. La richiesta di rilascio del contrassegno Mamma & Co deve essere fatta su apposito modulo che si trova sul sito del Comune di Cervia. Verrà rilasciato un unico contrassegno con indicate massimo 2 targhe (che dovranno essere di proprietà della richiedente o di un componente del nucleo famigliare anagrafico). Il contrassegno può essere utilizzato solo ed esclusivamente dalla donna in gravidanza (sia che viaggi sull'auto come conducente che come passeggera) e successivamente dalla mamma a cui è stato rilasciato il contrassegno nel primo anno di vita del bambino. Il contrassegno di sosta può avere una durata complessiva massima di 16 mesi (4 di fine gravidanza, attestata da certificato rilasciato dal medico ginecologo al 6° mese di gravidanza) e 12 mesi di età del bambino.
RUNNING
Il Comune si impegna a illuminare i 4 km di banchine della Darsena di città «Sarà una palestra a cielo aperto» Accolta la richiesta di Rudy Gatta, a nome dei podisti ravennati
DIRITTI CIVILI
AL MOOG SI PARLA DI GIULIO REGENI CON AMNESTY INTERNATIONAL Sabato 25 gennaio alle 18 la rassegna culturale curata da Ivano Mazzani negli spazi del Moog, in vicolo Padenna 5, a Ravenna, discute dell'omicidio di Giulio Regeni a 4 anni di distanza dalla tragedia, velata ancora da un alone di mistero. A trattare questo delicato argomento sono Luca Cortesi, insegnante e attivista di Amnesty International, e Francesco Saverio Leopardi, ricercatore universitario.
È stata discussa in consiglio comunale e di fatto accolta dalla giunta (con l’assessore Roberto Fagnani che ha promesso di attivarsi con l’Autorità Portuale per studiare insieme come realizzare gli interventi richiesti) l’interrogazione che Rudy Gatta (Pd) aveva depositato lo scorso 20 novembre per far diventare la zona della darsena di Ravenna una palestra a cielo aperto per il podismo. «Con l’illuminazione lungo tutta la darsena di città – dice Rudy Gatta – su entrambe le banchine del Candiano, si potrebbe correre in sicurezza a qualunque ora. Basterebbe poco e sarebbe facilmente sostenibile economicamente. Ravenna, oltre che a una destinazione turistica, ha una spiccata vocazione per gli sport outdoor, in particolare per il running, dimostrata anche dalla grande partecipazione alla Maratona. Il running e il walking richiedono luoghi idonei per sostenere continui allenamenti, al riparo dai pericoli del traffico, dallo smog e accessibili a qualsiasi ora del giorno e della notte e la darsena di città, con i suoi 4 km circa lungo le banchine, rappresenta
già di per sé un circuito naturale perfetto». «Considerato che stiamo parlando di un ambito demaniale di pertinenza dell’Autorità Portuale di sistema dell’alto adriatico – conclude Gatta – ho chiesto che l’Amministrazione si faccia carico di portare avanti questa istanza per chiedere che vengano effettuati anche idonei interventi di sistemazione del manto stradale e a favore dell’accesso alle banchine dal ponte mobile, che ne permettano la fruibilità anche nelle ore notturne a tutte le persone che vogliono utilizzarla per le camminate o per gli allenamenti di corsa».
18 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
VOLLEY
La faentina campionessa d’Europa con la nazionale sorde: «Che emozione cantare l’inno di Mameli con la lingua dei segni» La 26enne Alice Tomat gioca in B2 con la Fenix: «Fra noi ragazze ci basta un’occhiata per capirci al volo» di Vincenzo Benini
«Cantare l’inno di Mameli con la lingua dei segni è un messaggio di speranza, non uno spettacolo dove voltarsi e andarsene una volta finito». Alice Tomat, una delle atlete della nazionale sorde di volley, è alla sua seconda stagione a Faenza, dove veste la maglia della Fenix nel campionato nazionale di B2. La friulana di Gorizia, 26 anni, assieme alle compagne azzurre, l’anno scorso ha vinto l’oro europeo a Cagliari e tutta la sua vita, anche quella personale, gira attorno allo sport. «Siamo quello che siamo – riprende – con le nostre speranze, i nostri sacrifici, la nostra voglia di riscatto, per comunicare un messaggio ben forte: siamo una squadra, siamo una nazionale anche noi. Perché il nostro punto di forza è l’essere un gruppo straordinario di amiche con una “piccola” caratteristica in comune: la sordità». Dove è nata l’opportunità di venire a giocare alla Fenix? «Mi sono trasferita nell’agosto del 2018 per convivere con Marco, portiere della nazionale dei sordi di calcio, conosciuto alle “Deaflympics” (l’Olimpiade dei Sordi, ndr) in Turchia. Qualche mese prima feci diversi provini e Faenza fu quella che mi convinse di più, sia per l’ambiente molto accogliente e allegro, sia perché è una città bellissima. Il pubblico faentino, inoltre, è sempre molto presente e premuroso». Com’è il vostro gruppo e come sta andando la stagione? «La squadra è in gran parte quella che l’anno scorso ha conquistato una meravigliosa promozione. Prima di tutto abbiamo creato un gruppo straordinario di compagne, prima che di giocatrici, e i risultati si vedono. Il nostro segreto è proprio questo: è la prestazione collettiva a fare la differenza, a mettere tutte noi nelle condizioni di poter contribuire alla causa» Quali sono gli obiettivi da raggiungere? «Siamo partite con l’intento di centrare la salvezza, ma per fortuna stiamo ancora meglio, al punto che siamo in piena zona playoff (la Fenix è seconda a due lunghezze dalla capolista
Alice Tomat a sinistra con la maglia della Fenix Faenza e qui sopra con la coppa dell’Europeo vinto in giugno
Rimini, ndr). Perciò possiamo dichiararci più che soddisfatte». Quando hai cominciato a giocare a pallavolo? «Quando avevo quattro anni i miei genitori decisero di farmi provare uno sport di squadra per arginare il mio handicap, da sprono a confrontarmi e integrarmi con dei compagni. Questo intento è stato poi largamente superato, fino a far diventare il volley il mio primo e unico sport. A 15 anni ho cominciato a disputare un campionato senior, in C, categoria in cui ho continuato a giocare prima di trasferirmi a Ferrara per frequentare l’Università. A quel punto ho dato la priorità allo studio, scendendo anche in D, per infine laurearmi e scegliere di trasferirmi a Faenza». E la tua attività nelle squadre sorde? «Milito sia nel club del Gruppo Sportivo Sor-
llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Sabato 25, ore 16:30 un pomeriggio al Planetario
Marco Garoni Come nascono le stelle e i pianeti? (attività adatta a bambini a partire da 8 anni)
Martedì 28, ore 21 Oriano Spazzoli Palomar guarda il Cielo: l'universo di Italo Calvino
Sabato 1 febbr., ore 18 La Luna in piazza Osservazione della Luna al telescopio Piazza J.F. Kennedy (Ingresso libero - Cielo Permettendo) Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
di-GSS Ancona, con cui partecipo ai campionati nazionali e alle Champions League, sia in nazionale, dal 2009, con cui ho partecipato a diverse competizioni internazionali». Quali le soddisfazioni più grosse in azzurro? «Partono nel 2017, l’anno dell’esplosione della pallavolo sorda italiana, con l’argento alle Deaflympics e l’attenzione finalmente posta su di noi, per arrivare all’oro europeo di Cagliari in giugno. Con un solo set perso all’esordio». Quali i prossimi impegni in nazionale? «Ora continua il difficile: riconfermarsi a livello mondiale. Dal 3 all’11 luglio ci saranno i mondiali a Siena, prove generali in vista delle Olimpiadi del prossimo anno in Brasile». Secondo te la nazionale sordi dovrebbe godere di maggiore visibilità? «L’inno d’Italia ci ha aiutato a farci conosce-
re, ma non è ancora abbastanza: ci piacerebbe raggiungere l’intera platea dello sport. È giusto che il nostro movimento sportivo sia conosciuto quanto gli sport paralimpici (le Paralimpiadi e le Deaflympics sono due competizioni indipendenti l’una dall’altra, ndr) al fine di permettere a dei ragazzi di vivere esperienze straordinarie con altre persone con le loro stesse difficoltà. Conoscere altri tuoi “simili” ti apre la mente e ti offre una nuova visione delle cose, senza contare le emozioni di confrontarsi con altre culture e altri mondi. Non dimentichiamo che spenti i riflettori ricominciano gli estenuanti giri su e giù per l’Italia alla ricerca di realtà che ci ospitino, nuove atlete e sponsor. Il nostro è un handicap invisibile, ma rispetto a dieci anni fa lo è di meno, e dovrà continuare fino a che smetterà di esserlo, fino a che non ci sentiremo più una “Nazionale di serie Z”». Tu e le tue compagne come comunicate durante le partite? «È vietato portare protesi in campo, pena l’espulsione immediata, pertanto le indicazioni vengono già assimiliate prima della partita, mentre eventuali nuove indicazioni vengono distribuite durante i time-out. Fra noi ragazze, grazie soprattutto a quell’amalgama che si è ormai instaurato negli ultimi anni, ci basta un’occhiata per capirci al volo». Con il tuo compagno Marco, invece, si parlerà spesso di sport in casa… «Lo sport ci ha fatto conoscere e fa parte della nostra vita. Siamo orgogliosi l’uno dell’altra perché sappiamo quante belle possano essere certe esperienze, sia con gli udenti sia con i sordi. Specie quando sfogli l’album dei ricordi anni e anni dopo». Quali sono i tuoi obiettivi personali e i tuoi sogni da realizzare? «Concludere in bellezza la mia carriera, con o senza risultati, ma con la giusta serenità. Ormai mi mancano solo poche stagioni e sarei felicissima di togliermi altre soddisfazioni con la nazionale, il club sordi e la Fenix».
CULTURA / 19 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
ARTE
CARTOLINE DA RAVENNA
Tanti visitatori: prorogata la mostra di Albrecht Dürer a Bagnacavallo
Mittente Giovanni Gardini
«Lavori d’un delicato sapore neoclassico»
L’esposizione di incisioni sarà visitabile fino al 2 febbraio come la tavoletta con la Madonna del maestro È prorogata fino a domenica 2 febbraio la mostra Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine allestita al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, terminerà quindi in contemporanea con l’ultimo giorno di esposizione della tavola della Madonna del Patrocinio dello stesso Dürer. La mostra, organizzata dal Comune e curata da Diego Galizzi e Patrizia Foglia, dalla sua apertura il 21 settembre scorso è stata visitata da oltre diciottomila persone, di cui più di milleduecento soltanto nell’ultimo fine settimana, numeri record per il museo bagnacavallese. Si tratta quindi di una proroga quasi obbligata (la chiusura era inizialmente prevista per domenica 19 gennaio), visto il sempre più ingente afflusso di visitatori che in questi giorni stanno giungendo a Bagnacavallo. Particolarmente apprezzate sono la completezza della mostra, con oltre 120 opere grafiche dell’artista di Norimberga, e il taglio dato dai curatori, che hanno progettato un percorso espositivo incentrato sul racconto di un’identità artistica instabile, eternamente insoddisfatta, a volte contraddittoria. Dürer fu infatti capace di passare dalle insensatezze della Nave dei folli, o dalla turbolenta Apocalisse, alle prove drammaturgiche delle Passioni di Cristo, fino agli esiti più estremi delle sue ricerche sulla rappresentazione “scientifica” dei corpi e dello spazio così ben rappresentate da capolavori come il Piccolo cavallo, Adamo ed Eva o il San Girolamo nello studio.
La settecentesca Chiesa di Santa Maria del Suffragio custodisce opere di notevole interesse. Di particolare bellezza è la prima cappella a destra dell’altare maggiore, dedicata al Crocefisso, dove sono splendidi stucchi di Antonio Martinetti definiti da Santi Muratori «lavori d’un delicato sapore neoclassico». Nella lunetta sinistra è raffigurata la preghiera nell’orto del Getsemani: Gesù, prostrato a terra, riceve la visione dell’angelo che tra le nubi gli porge il calice e la croce mentre sullo sfondo sono i discepoli incapaci di vegliare un’ora sola, addormentati per la tristezza. Il tema della passione prosegue negli stucchi della volta che pare come sorretta dai quattro angeli disposti sui pennacchi recanti ciascuno un simbolo della passione: la lancia che trafiggerà il costato di Cristo, la canna con la spugna imbevuta di aceto, la colonna sulla quale fu umiliato il Signore con il gallo segno del tradimento di Pietro, la tunica con i dadi, perché su di essa fu gettata la sorte. Al centro della cupola, all’interno di un medaglione, è un putto che regge l’iscrizione INRI, il testo che Pilato aveva fatto comporre in ebraico, latino e greco affinché fosse posto sulla croce, mentre nei quattro spicchi delimitati da un’armoniosa cornice alcuni putti reggono altri strumenti della passione: la corona di spine, il martello con chiodi e tenaglie, la scala, i flagelli. La lunetta sulla destra raffigura l’episodio del Noli me tangere, l’incontro del Signore Risorto con Maria Maddalena.
IN GALLERIA/1 Auciello ed Esposito ad “Arte&Vacanze”
IN GALLERIA/2 Le opere dello scultore Ali WakWak a Massa Lombarda
Si intitola “Due artisti molto ricercati” la nuova esposizione in corso fino al 31 marzo alla Galleria Espositiva “Arte & Vacanze” all’interno del Terme Beach Resort di Punta Marina. Promossa dal sito mecenate.online, curata dal direttore artistico Andrea Petralia (con la collaborazione del critico Anna La Donna) e realizzata in partnerhsip con Art e Parquet House, la mostra è una personale di due artisti partenopei: Vincenzo Auciello e Giorgio Esposito.
Le opere dello scultore libico Ali WakWak sono protagoniste della mostra “Se il sole fosse un gioco?”, allestita nella Sala del Carmine di Massa Lombarda, a cura dell’Assessorato alla Cultura di Massa Lombarda in collaborazione con Health Ricerca e Sviluppo. La mostra inaugura il 24 gennaio con un evento che unisce arte e musica. Si comincia alle 18.30 con il “Concerto per la vita di tutti”, concerto per pianoforte del Maestro Adrian Vasilache, che eseguirà musiche di Bach e Liszt. Al termine, inaugurazione della mostra a cura del professor Giorgio Noera e del produttore Carlo Degli Esposti. L’ingresso è gratuito.
GIOVEDÌ
30 GENNAIO
ROLLSROBBIE
Tributo a Robbie Williams Il repertorio percorre la storia del re del pop inglese attraverso la sua discografia, da Life thru a lens del 1997 fino a The Heavy Entertainment Show, Angels, Feel, Rock Dj, Love my life! I Rolls Robbie propongono gli arrangiamenti dei live più coinvolgenti di Robbie Williams!
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20 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
TEATRO/1 TEATRO/2 Ruggero de I Timidi apre la stagione di stand-up comedy a Cervia
A Russi Isa Danieli e Giuliana De Sio sono le “Signorine”
TEATRO/3
IL MISANTROPO DI MALOSTI A CERVIA E BAGNACAVALLO L’Alceste intepretato dal celebre attore sarà in scena il 26, 26 e 28 gennaio
La commedia ambientata a Napoli in scena il 29 gennaio a Russi xxx
Ridere della solitudine, della diversità, della vendetta, del tragico quotidiano, grazie al talento e al carisma di due indiscusse artiste del teatro italiano. Isa Danieli e Giuliana De Sio sono Le signorine, spettacolo diretto da Pierpaolo Sepe, in scena al Comunale di Russi il 29 gennaio. Un testo scritto originariamente in romanesco da Gianni Clementi, che nella produzione di Nuovo Teatro si cala nei vicoli napoletani, ambientazione nella quale si snoda il rapporto conflittuale tra due sorelle, Addolorata e Rosaria, non più giovanissime e dai caratteri opposti. Due zitelle costrette a fare i conti anche con una natura non proprio generosa che trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. Una commedia magistralmente interpretata da due “signore” del teatro italiano, capace di raccontare con ironia gioia e dolori della vita famigliare, quella quotidianità fatta di rapporti brutalmente sinceri perché indissolubili. Un testo irriverente e poetico che promette gag e risate continue, non senza un pizzico di commozione.
VEN
24 GEN
VEN
31 GEN
Partirà giovedì 30 gennaio alle 21, con Ruggero de I Timidi e lo spettacolo Stand Up & Songs, la nuova rassegna “Stand Up” proposta dal Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia per la Stagione 2019/2020. Il cartellone “Stand Up”, realizzato in collaborazione con Aguilar Entertainment, porterà a Cervia alcuni nomi di punta della Stand Up Comedy italiana, un fenomeno d’importazione anglosassone che sta crescendo sempre più anche nel nostro paese. Per quanto riguarda il primo appuntamento, dopo 5 anni di tournée con la band calcando i palchi dei più importanti Live Club e Festival italiani, dopo aver fatto conoscere le sue liriche tramite la rete, le radio e le televisioni nazionali, Ruggero de I Timidi sente l’esigenza di tornare alle origini, quando si esibiva a Milano nei piccoli locali abbracciando la sua chitarra e con la voglia di raccontare il mondo a modo suo. Nasce così Stand Up & Songs: uno spettacolo intimo e imprevedibile dove Ruggero riabbraccia la sua chitarra e il suo ukulele cantando le canzoni che lo hanno reso celebre, raccontando la genesi dei suoi brani e gli incredibili aneddoti della sua improbabile carriera. Il tutto condito dalle incursioni a sfondo familiare della mogliesoubrette Fabiana Incoronata Bisceglia, con cui gestisce l’atipico “agriturismo dello spettacolo”. Stand Up & Songs: un microfono, una chitarra, un Ruggero. Biglietti: prevendite e prenotazioni telefoniche (tel. 0544 975166) da mercoledì 29 gennaio dalle 10 alle 13 agli uffici del Teatro Comunale con ingresso dal viale della Stazione.
MORGAN PIANO SOLO Musica cantautorale
SAN MARINO CONCERT BAND & MAURO CORUZZI
“PLATINETTE” “Donne che cantano e incantano…”
Show musicale
VEN
1 FEB
Dopo aver calcalto l’Alighieri, Valter Malosti con il Molière / Il Misantropo arriva sul palco di Cervia il 25 e 26 gennaio e al Goldoni di Bagnacavallo il 28 gennaio. Mattatore dalle tinte forti, Valter Malosti assume i panni di un Alceste filosofo, un nero buffone, un folle estremista del pensiero, che racchiude in sé le risonanze più intime e strazianti del dramma molieriano, senza rinunciare al fuoco farsesco che innerva questo personaggio, con tutta la sua ripugnanza per il mondo sociale. A rendere aspra, algida e “impossibile” la giovane vedova Célimène al suo cospetto è una fra le attrici più talentuose delle ultime generazioni, Anna Della Rosa, già ammirata al cinema nel film premio Oscar La grande bellezza.
TEATRO/4 Orgasmo e pregiudizio: si ride al Binario di Cotignola con Bettanini e Ruiz Sabato 25 gennaio alle 21, al teatro Binario di Cotignola, Fiona Bettanini e Diego Ruiz sono i protagonisti della commedia Orgasmo e pregiudizio per la regia di Pino Ammendola e Nicola Pistoia. In concomitanza con il debutto dell’edizione inglese a Londra, torna, per festeggiare il ventennale dal suo primo debutto, lo spettacolo che è stato un vero fenomeno teatrale sia in Italia che all’estero. La commedia ha già fatto ridere migliaia di spettatori, curiosi di spiare questa coppia di amici che si ritrova a dover condividere il letto di un motel. Da quel letto non scenderanno mai, ma su quel letto affronteranno le loro più intime paure, le reciproche curiosità, le debolezze mai ammesse, e riusciranno a confessarsi segreti e tabù mai pronunciati prima.
GENE GNOCCHI SCONCERTO ROCK
VEN
14 FEB
Teatro Musicale
VEN
7
KATIA RICCIARELLI & TRIO IFTODE
FEB
CRAZY STOMPIN’ CLUB SAN VALENTINO ANNI ’20 Swing/Charleston
VEN
21 FEB
Musica d’Autore
Per Info: www.teatrosocjale.it - Cell. 327 6719681 - Facebook Teatro Socjale
Programma
Come da tradizione, ad ogni evento i “MITICI” CAPPELLETTI DEL SOCJALE
GENNAIO-FEBBRAIO
Via Piangipane, 153 - PIANGIPANE (RA) Circolo ARCI - Ingresso Riservato ai Soci
PIERINO E IL LUPO OMAGGI A FELLINI L. VAN BEETHOVEN, TONINO GUERRA Musica e dialetto MUSICA Inizio spettacoli ore 22 TEATRO/EVENTI Inizio spettacoli ore 21
CULTURA / 21
PRONTO INTERVENTO E INTERVENTI D’EMERGENZA:
334 3218031 SERVIZI di PULIZIA e GIARDINAGGIO
Lido Adriano - via T. Zancanaro 74 - tel./fax 0544 493950
23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
PREVENTIVI GRATUITI
TEATRO/5
LIBRI Democristiani, cattolici e chiesa negli anni di Craxi alla biblioteca Classense Venerdì 24 gennaio alle 18 nella sala Dantesca della biblioteca Classense di Ravenna, nell'ambito della rassegna Incontri con l'autore del Centro relazioni culturali, sarà presentato il libro Democristiani, cattolici e chiesa negli anni di Craxi, a cura di Gennaro Acquaviva, Michele Marchi e Paolo Pombeni, editore Marsilio. Oltre agli autori parteciperanno Alessandro Luparini e Aldo Preda.
Enrico Galiano ospite alla biblioteca Luigi Varoli
IN SCENA MACELLO DI PIETRO BABINA AL RASI Prosegue la “personale” dedicata a Pietro Babina nella stagione dei teatri di Ravenna con Macello – Un’azione poetica di Babina e Giovanni Brunetto in scena al Rasi da giovedì 23 a sabato 25 gennaio alle 21. Ispirato all’omonima raccolta di Ivano Ferrari (Einaudi), Macello sperimenta come la poesia possa attraversare anche luoghi e immaginari estremi, come quello del continuo prodursi di morte violenta. Il 25 gennaio, dopo lo spettacolo, nella saletta Mandiaye N'Diaye la compagnia incontra Laura Gemini, professoressa associata all’Università di Urbino Carlo Bo, co-direttore dell’Osservatorio sui pubblici dal vivo del Centro di Ricerca LaRiCA.
Venerdì 24 gennaio alle 20.30, all biblioteca comunale “Luigi Varoli” di Cotignola, l’autore Enrico Galiano presenterà il suo ultimo romanzo Più forte di ogni addio di Garzanti editore. L’autore dialogherà con la bibliotecaria Sonia Casotti per riflettere sui sogni, le realtà dei giovani d’oggi, l’importanza della scuola e l’educazione al rispetto altrui.
La storia degli spaghetti al pomodoro con Massimo Montanari a Lugo Venerdì 24 gennaio alle 21, per la rassegna “Caffé letterario” all’Hotel Ala d’Oro di Lugo lo studioso Massimo Montanari presenta il suo libro sulla storia del cibo Il mito delle origini (Bari, Laterza, 2019) dedicato agli spaghetti al pomodoro. Introduce Andrea Padovani.
Lotta dei popoli contro il neocolonialismo
TEATRO/6
Lunedì 27 gennaio l’Associazione Gemellaggi e relazioni internazionali “Adriano Guerrini” di Lugo organizza alle 20.45 la conferenza “La resistenza dei popoli originari nella lotta contro il neocolonialismo”. L’incontro si svolgerà al Salone Estense della Rocca di Lugo. Alla conferenza interverrà Nidia Contreras.
Liberati della brava bambina la filosofa femminista Gancitano alla Classense
LA CARMEN SECONDO HEKTOR BUDLLA La compagnia Nuovo Balletto Classico è ospite al Teatro Masini di Faenza, sabato 25 gennaio alle 21, con il balletto Una Carmen. Don Josè le cui coreografie sono firmate da Hektor Budlla. Budlla, danzatore di Aterballetto e ora coreografo alla sua prima vera prova d’autore, con questo balletto porta il pubblico in un altro universo rispetto alla tradizionale ambientazione di piazze andaluse e atmosfere che contraddistinguono la Carmen. La sua personale versione trasforma il personaggio della sensuale sigaraia, allontanandola dallo stereotipo dell’impenitente seduttiva trafitta per sempre dal suo amante, mutando la storia e ambientandola ai fatti bellici attuali.
Venerdì 14 Febbraio
Per la rassegna “Il tempo ritrovato” diretta da Matteo Cavazzeli, mercoledì 29 gennaio alle 18 alla biblioteca Classense di Ravenna arriva Maura Gancitano, autrice del volume Liberati della brava bambina. Otto storie per fiorire (Harper Collins). Filosofa, femminista, direttrice del progetto Tlon Gancitano presenta il suo ultimo libro. Attraverso otto storie che spaziano dal mito alla contemporaneità, gli autori raccontano l’altra faccia della luna: e cioè come fin dagli albori dell’umanità, in saghe, leggende ed epopee letterarie, i modelli di donne forti sono sempre stati ridotti al silenzio.
Le leggende di mare e di costa alla biblioteca di Cervia con Eraldo Baldini Giovedì 30 gennaio alle 21, a Cervia, alla Biblioteca Comunale, si tiene la presentazione del libro di Eraldo Baldini Romagna misteriosa. Storie e leggende di mare e di costa, ed. Il Ponte Vecchio.
San Valentino
Aperitivo Fonduta di formaggi con flan di zucca e crostini Cuore di burrata con tartufo e speck Filetto di manzo ai porcini Mascarpone con fragole Flute di prosecco per il brindisi d’amore
Vino, acqua, caffè, servizio e coperto inclusi
La serata sarà addolcita dalle note di Lele Menù solo su prenotazione In alternativa menù alla carta
Via H. Matisse
€A PE2RSO8NA
Madonna dell’Albero (RA) per prenotazioni
Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo sabato, domenica e festivi - Chiuso il lunedì
22 / CULTURA
(2019) di Sam Mendes
RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
MUSICA CLASSICA/1
gio. 23: 21.00 • ven. 24: 18.30-21.00 sab. 25: 19.00 - 21.15 dom. 26: 16.45 - 19.00 - 21.15 lun. 27 - mar. 28: 18.30 • mer. 29: 21.00
Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •
Cinema Mariani - Ravenna
IL CONCERTO UN CONCERTO PER LA MEMORIA La cooperativa Emilia Romagna Concerti nell'ambito della stagione “Capire la Musica” presenta il tradizionale Concerto per le Vittime dell'Olocausto, il 27 gennaio, Giornata della Memoria, alle 21 al Ridotto del teatro Alighieri di Ravenna. La serata prevede l'esibizione di uno dei giovani flautisti più importanti della scena internazionale, l’israeliano Elya Levin (foto), che accompagnato dal pianista Amedeo Salvato eseguirà la Sonatina per flauto e pianoforte di Dvorak, la Symphonische Kanzone di KargElert, la prima Sonata per Flauto di Gaubert e la Sonata per flauto e pianoforte di Edwin Schulhof, che morì in campo di concentramento nel 1942. Al Concerto parteciperanno anche alcuni allievi del Liceo Classico che reciteranno testi collegati alla Shoah. Prima dell'inizio verrà letta una lettera scritta nel 1943 da Camelia Matatia, una ragazza ebrea di Forlì, pochi minuti prima di essere portata via per il suo ultimo viaggio verso Auschwitz.
Morgan in “solo” al pianoforte tra Tenco e Bowie Al teatro Socjale di Piangipane
MUSICA CLASSICA/2
Il Quartetto Guadagnini con il pianista De Palma a Faenza Venerdì 24 gennaio nell’ambito degli spettacoli per il centenario, il Teatro Socjale di Piangipane ospita il concerto di Marco Castoldi, in arte Morgan. Il celebre cantautore sarà impegnato in un “piano solo” con una selezione dei suoi più grandi successi e una rilettura
degli autori che hanno contribuito alla ua crescita artistica: David Bowie, Pink Floyd, Duran Duran, Bindi, Tenco, De Andrè e molti altri. Ingresso ore 21, concerto ore 22. Biglietti a 35 euro. Come da tradizione cappelletti all'intervallo.
AGENDA CONCERTI Savana Funk e musica tradizionale irlandese all’osteria Passatelli Due serate di concerti anche all’osteria Passatelli del Mariani di Ravenna. Giovedì 23 ritmi black e blues con i bolognesi Savana Funk; il giorno dopo musica tradizionale irlandese, completamente acustica, con i romagnoli Mad Boggers. Concerti dalle 21.30.
Al Mama’s amore e anarchia con Alessio Lega e il giorno dopo Jazz Flowers Per la stagione ERF&TeatroMasiniMusica, mercoledì 29 gennaio (ore 21) al Ridotto del Teatro Masini di Faenza si esibirà il Quartetto Guadagnini. Di nascita recente ma già di grande nome, il Quartetto è tra le formazioni cameristiche più promettenti d’Italia. Formazione ravennate nata nel 2012, dopo appena due anni vince il Premio Piero Farulli, in seno al XXXIII Premio Franco Abbiati. Composto da Fabrizio Zoffoli e Cristina Papini ai violini, Matteo Rocchi alla viola e Alessandra Cefaliello al violoncello, il Quartetto Guadagnini si è già esibito nelle più importanti stagioni e sale da concerto italiane. Ha suonato inoltre in Francia, Austria, Germania, Svizzera e Cina. Il programma della giornata vedrà un brano di Silvia Colasanti, che ha già lavorato per il Quartetto, Aria per pianoforte e quartetto d’archi, a cui seguirà Mozart con Quartetto per archi “Delle dissonanze” n. 19 e Cèsar Franck, con Quintetto per pianoforte e archi, che si divideranno il resto della scena. A esibirsi insieme al Quartetto sarà il pianista Sandro De Palma, considerato da Guido Zaccagnini “uno degli interpreti più interessanti del panorama europeo”.
“Canzoni d’amore e d’anarchia”, venerdì 24 gennaio, al Mama’s di Ravenna con il cantautore Alessio Lega, accompagnato dal fisarmonicista Guido Baldoni. Il giorno dopo al Mama’s appuntamento invece con Jazz Flowers, l'ultimo progetto (da Bologna) della cantante Anna Iannilli e del pianista Riccardo Roncagli, accompagnati dalla violinista Elana Mirandola. Tra tradizione jazz e modernità.
Canzoni d’autore con Via Vecchia Godo tra lo “Spirito” e la “Materia” a Bagnacavallo Terzo appuntamento domenica 26 gennaio con la ventunesima edizione di Spirito e Materia, rassegna di incontri di parole e musica con degustazioni di prodotti e vini del territorio. Alle 15 alla Sala Oriani dell’ex convento di San Francesco di Bagnacavallo si comincerà con una relazione del professor Piergiorgio Costa dal titolo “I cambiamenti del linguaggio nell’epoca dei social media, evoluzione o involuzione?”. Seguiranno l’intermezzo musicale con il duo Via Vecchia Godo (canzoni d’autore in italiano) e le degustazioni con Jolly Pizza di Bagnacavallo e i vini della Tenuta Uccellina di Russi.
MUSICA CLASSICA/3 I concerti della Cappella Musicale di San Francesco
Tra blues e rumba con Vincenti e Ielpo al circolo Kinotto
Alla basilica di San Francesco, in centro a Ravenna, primo concerto per la tradizionale manifestazione di musica barocca “Musica&Spirito”, domenica 26 gennaio alle 18.30 dopo la messa. Dodici appuntamenti annuali, organizzati dalla Cappella Musicale della stessa basilica, protagonista dei concerti.
Domenica 26 gennaio dalle 20 al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti concerto del duo bolognese composto da Giancarlo Maria Vincenti e Marco Ielpo. “Mariposa” è il primo album in studio del duo, tra blues, musica classica, folk e rumba.
RASS. â&#x20AC;&#x153;4DAYS CULT MOVIEâ&#x20AC;?
gio. 23: 18.30
RASS. â&#x20AC;&#x153;4DAYS CULT MOVIEâ&#x20AC;?
RASSEGNA â&#x20AC;&#x153;CARTOON KIDSâ&#x20AC;?
CULTURA / 23
lun.27-mar.28: 21.15 â&#x20AC;˘ mer. 29: 18.30 sab. 25: 17.00 - dom. 26: 15.00
23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
POLTRONA GARANTITA? TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!! 0544 37148
RAP/1
AGENDA CONCERTI Lâ&#x20AC;&#x2122;acclamato chitarrista e compositore Paolo Spaccamonti al Moog GiovedĂŹ 23 gennaio dalle 21.30 al Moog di Ravenna concerto del chitarrista e compositore torinese Paolo Spaccamonti. Nell'arco di dieci anni si è costruito un profilo di prima fascia nel circuito dell'avanguardia italiana grazie a una discografia ormai ricchissima, fatta tanto di dischi in proprio e collaborazioni eccellenti. Lo scorso settembre è uscito il suo ultimo lavoro, Volume Quattro.
J-AX AL CENTRO COMMERCIALE ESP MartedĂŹ 28 gennaio alle 17.30 salirĂ sul palco del centro commerciale Esp di Ravenna uno dei volti storici del rap italiano, J-Ax, per un mini live di presentazione del suo nuovo album â&#x20AC;&#x153;ReAleâ&#x20AC;?. Acquistando un biglietto su TicketOne al prezzo simbolico di 3 euro ci sarĂ per 300 fan la possibilitĂ di accedere nellâ&#x20AC;&#x2122;area sotto al palco.
RAP/2
Lâ&#x20AC;&#x2122;inglese Emma-Jean Thackray e i ravennati Shad Shadows al Bronson VenerdĂŹ 24 gennaio al Bronson di Madonna dellâ&#x20AC;&#x2122;Albero il mega-talento emergente Emma-Jean Thackray (foto), compositrice, produttrice, polistrumentista, cantante e deejay inglese. PresenterĂ la sua recente uscita solista, "Too Shy". Il giorno dopo al Bronson appuntamento invece con gli Shad Shadows, progetto dark electro dei ravennati Luca Bandini e Alessandra Gismondi, giĂ negli Schonwald. A seguire, discoteca.
A Faenza il rockâ&#x20AC;&#x2122;nâ&#x20AC;&#x2122;roll degli olandesi Anomalys e il guru dellâ&#x20AC;&#x2122;elettronica B. Fleischmann
Lâ&#x20AC;&#x2122;UNDERGROUND DI NEW YORK AL CISIM DI LIDO ADRIANO Domenica 26 gennaio al Cisim di Lido Adriano le leggende del rap americano Masta Ace e Marco Polo, rispettivamente mc e produttore. Dall'incontro tra due tra i massimi rappresentanti dell'hip hop underground internazionale, è nato lâ&#x20AC;&#x2122;album "A Breukelen Story", che presenteranno sul palco del Cisim. In apertura (dalle 17.30) i rapper marchigiani prodotti dallâ&#x20AC;&#x2122;etichetta musicale Glory Hole Records, Tmhh e File Toy, e lo showcase dellâ&#x20AC;&#x2122;americano Pearl Gates.
VenerdĂŹ 24 gennaio al Clandestino di Faenza concerto di The Anomalys, trio di rock'n'roll primitivo da Amsterdam. Il giorno dopo sul palco del locale faentino salirĂ invece Bernhard (in arte B.) Fleischmann (foto), produttore austriaco ed elemento cruciale della scena sperimentale elettronica europea sin dagli anni '90 e fra i pochi reduci dell'era â&#x20AC;&#x153;indietronicaâ&#x20AC;?. Concerti dalle 22.30, a ingresso gratuito.
NUOVI ISCRITTI
SALA ATTREZZI 5 MESI â&#x201A;Ź 149 PER TUTTI Corsi di ginnastica Sala attrezzi - Corsi ad un prezzo ECCEZIONALE
24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
LIBRI DA BABELE
Ecco il film che tutti dovrebbero vedere di questa prima parte del 2020
Riascoltando dischi che compiono 50, 40, 30, 20 e 10 anni
Nabokov e il suo capolavoro politico
di Francesco Della Torre
di Luca Manservisi
di Matteo Cavezzali *
Jojo Rabbit (di Taika Waititi, 2019) Nella Germania nazista del 1945 che si apprestava a essere liberata, Jojo è un bambino di soli 10 anni, accudito dalla madre, che nonostante l’età manifesta un fortissimo senso di appartenenza alla sua nazione. Il suo amore è tale che non solo frequenta la scuola per giovani nazisti, ma addirittura gli compare, in una sorta di sogno ad occhi aperti, Hitler in persona pronto a dargli consigli e a seguire il suo percorso come una sorta di mentore. Il “problema” di questo Fuhrer (interpretato magistralmente dal regista in persona) è che è una buffa caricatura frutto dei pensieri e dell’immaginazione di un bambino di quell’età, un personaggio che non può non rimandare al Grande Dittatore di Chaplin, col suo fare clownesco e surreale. I problemi seri, ancor prima della caduta dei suoi dei, saranno un incidente in un’esercitazione della gioventù militare e una scoperta casalinga che pian piano cambierà il modo di pensare di un bambino che si appresta a diventare adolescente. Il lettore che arrivato fin qui sta pensando di ritrovarsi di nuovo davanti a una sorta di La vita è bella non sbaglia perché ci troviamo davanti a una commedia che cerca di strapparci un sorriso parlando dell’epoca più buia della storia dell’uomo, ma i paragoni finiscono qui perché Jojo Rabbit vive di luce propria. Cominciamo dal regista, perché il neozelandese Taika Waititi, di padre maori e di madre ebreo/russa, è un genio dei nostri tempi, che abbiamo già ospitato in questa rubrica grazie soprattutto ai suoi primi, bellissimi film What We Do in the Shadows (finto documentario su vampiri) e l’altro delizioso Selvaggi in fuga (recuperate). Poi tra i protagonisti (oltre al regista-Hitler e i bravissimi bambini) c’è un meraviglioso, autoironico e istrionico Sam Rockwell nei panni dell’istruttore. Inoltre, c’è la canzone finale, scelta quasi obbligata e forse banale, che fa versare ulteriori lacrime già versate in precedenza. Poi ci sono i colori, perché il regista dipinge con uno sfarzo e una messa in scena alla Wes Anderson un periodo di terrore e crudeltà. Ma soprattutto c’è il punto di vista del bambino protagonista, che “legge” il nazismo come una favola e ci mostra come il suo ingenuo mondo si approcci a un tale orrore. Si ride tanto, si piange un po’, ci si alza in piedi e si fa il tifo, in Jojo Rabbit. Poi leggerete che è un film imperfetto, che non rischia, che non spinge, che ammicca, che è ruffiano. E forse hanno ragione, ma questa volta non ci interessa, perché è il film da vedere di questo inizio anno, senza alcun dubbio e per ogni età. Genitori, piantatela coi soliti cartoni animati buonisti, e portate i vostri figli a vedere questa gemma di gioia, vita ed educazione!
2020, anno come al solito di celebrazioni, occasioni per rispolverare capolavori della musica. A partire dai 50 anni di un disco che ha riscritto un genere, registrato in soli tre, leggendari, giorni: Bitches Brew di Miles Davis. Così come compiono 50 anni il seminale Paranoid dei Black Sabbath o quello che magari non sarà il più bel disco del 1970 – c’è naturalmente l’imbarazzo della scelta – ma che purtroppo rischia ogni anno che passa di finire sempre più schiacciato dalla popolarità dei Beatles e di essere ricordato solo come un album solista del Beatles meno famoso, George Harrison. Che è invece forse l’unico che da solo è riuscito a produrre un capolavoro, come All things must pass, molto bello da riascoltare anche cinquant’anni dopo: il wall of sound di Phil Spector suona ancora bene e le influenze orientaleggianti (fu lui a inserire per la prima volta un sitar nel rock, nella clamorosa “Norwegian Wood” dei Fab Four) non lo hanno fatto invecchiare per nulla male. Compie 50 anni anche uno dei miei Neil Young preferiti (ognuno ne avrà uno diverso, visto che sono più di 40 i dischi in studio...), After the gold rush, quello più acustico, folk, con quella voce che sembra sempre sempre sul punto di spezzarsi. Nel 2020 compiono poi 40 anni dischi che fino a poco tempo fa erano definiti “nuovi”, per le loro sonorità, come Remain in light dei Talking Heads o Closer dei Joy Division, e altri che restano oggetti di culto per i fan, come lo strepitoso Crazy Rhythms dei The Feelies, che ancora oggi fa battere il piedino a ogni ascolto con il suo suono nervoso, trascinante. Postpunk, come, anche se in maniera diversa, il minimale Colossal Youth, trentenne anch’esso, unico album in studio degli Young Marble Giants. Altri dischi di culto compiono invece 30 anni: dalla chicca di brit pop ante litteram dell’omonimo dei The La’s al manifesto ambient, restando in Inghilterra, di The KLF di Chill Out. Procedendo rapidamente, per evitare di sentirmi troppo anziano, compie vent’anni, incredibile, Kid A, l’album con cui sono nati i nuovi Radiohead, così come dischi all’apparenza minori ma su cui in tanti hanno lasciato un pezzo di cuore, dalla svolta pop dei Blonde Redhaed fino al capolavoro indie dei Modest Mouse. Fino ad arrivare ai 10 anni che compirà in novembre My Beautiful Dark Twisted Fantasy di Kanye West, semplicemente uno dei dischi più belli del nuovo secolo, rap o non rap. Ma senza troppe distinzioni, prendete, e riascoltateli tutti.
La prima recensione che vi propongo per il 2020 suona come un buon proposito da mantenere per l’anno nuovo: “leggere i classici”. So che si dovrebbe dire “rileggere i classici”, ma è pur sempre vero che molti non li abbiamo mai letti. Approfitto della ripubblicazione da parte di Adelphi dell’intera opera di Vladimir Nabokov, probabilmente il miglior scrittore della seconda metà del ’900, anche se i più conoscono solo il suo capolavoro Lolita, da cui Kubrick trasse il film. Nabokov era un esule. La sua famiglia era fuggita dalla Russia dopo la Rivoluzione. Visse a Berlino, a Parigi, per poi arrivare negli Usa. La prima parte della sua produzione è scritta in russo, mentre la seconda in inglese. Un mondo sinistro (trad. Franca Pece) fu il suo primo libro in inglese, scritto dopo sei anni che viveva negli Usa. È il suo romanzo più politico, ed è come ogni suo libro - un vero capolavoro. Eppure nessuno lì per lì se ne accorse. «Il libro cadde con un tonfo sordo» scriverà lo stesso Nabokov. Il romanzo è ambientato in un indefinito paese dell’Europa orientale governato dal Partito dell’Uomo Comune in maniera autoritaria. Il protagonista è Adam Krug, un filosofo molto noto, nonché unico intellettuale che il Governo possa vantare. Krug, rimasto vedovo, si interroga sul suo destino: meglio vivere fedele a questo regime di idioti o complicarsi la vita per tentare una vita fuori da questo schema? La scrittura di Nabokov è evocativa e ipnotica, mescola la grande tradizione della letteratura russa con la veloce modernità della nuova (siamo negli anni ‘40) letteratura americana. La critica, per l’ironia con cui si prende gioco dei meccanismi burocratici di questo stato nazional-populista, lo paragonò a Kafka, per l’aspetto distopico a Orwell. Mandando su tutte le furie Nabokov che anni dopo scriverà «Chi mi paragona a Kafka non lo ha mai letto» e ancora più duramente «niente in comune con il mediocre scrittore inglese», massacrando in due parole la critica e il povero Orwell, accusato di essere troppo “politicizzato”. Nabokov infatti parla di politica, ma senza giudizio. Il suo romanzo non condanna i totalitarismi, ma gli uomini, che nelle situazioni di pericolo diventano piccoli e meschini, anche quando armati di grandi ideali. Nabokov era un entomologo, studioso di farfalle; in molti hanno notato come questa passione per osservare i minuscoli dettagli sia stata riportata anche sugli esseri umani. P.s.: nonostante tutto, ancora oggi nella bandella della nuova edizione si legge: “un libro che è un singolare ed evidente contrappunto a 1984”, a dimostrazione che i libri non appartengono mai agli scrittori, ma solo ai lettori. * direttore ScrittuRa Festival
“Solo come un albero” (Marina di Ravenna) di Adriano Zanni
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
JUNIOR / 25 23-29 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI
TEATRO/1
E dopo Cenerentola all’Almagià arriva Robin Hood
TEATRO/2
Nuovo appuntamento con Le arti della marionetta e l’iniziativa “Il piccolo giornalista” Per la rassegna “Le Arti della Marionetta” domenica 26 gennaio alle 17 all’Almagià va in scena lo spettacolo Robin Hood nel Castello di Nottingham con testo e regia di Zenone Benedetto. Si tratta di uno spettacolo di teatro d'attore, pupazzi e sagome con interazione con il pubblico consigliato ai bambini dai 3 anni in su. Una rilettura del grande classico ambientato in Inghilterra. La biglietteria sarà aperta la domenica di spettacolo dalle 10.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16 all’Almagià (via dell’Almagià 2, zona Darsena Tel. 392.6664211). Dopo lo spettacolo, i giovani spettatori potranno come sempre partecipare all’inziativa, realizzata in collaborazione tra Teatro del Drago e il nostro settimanale “Il piccolo giornalista”. Uno degli elaborati consegnati sarà pubblicato a breve proprio su queste pagine, come in questo caso (nella foto) facciamo con il disegno di Morgana Fasto di 10 anni che ha anche commentato “Secondo me lo spettacolo è fatto molto bene e fa molto ridere”. Il riferimento è a domenica 19 gennaio e allo spettacolo Cenerentola in scena appunto all’Almagià.
FIDO IN AFF
IDO
JACK Jack, giovane segugio nato nel 2016, nonostante sia di razza si ritrova nel box di un canile... anche per i bellissimi a volte la vita non è facile! Vivace, di indole giocosa, sa passeggiare al guinzaglio e va d’accordo con i cani femmina. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate il Canile di Ravenna tel. 0544 453095
ADOTTAM ICI ZUCCHERO Questo gattino dal morbido manto bianco e arancio, che ricorda lo zucchero caramellato, è davvero dolcissimo! Ha circa tre mesi ed è rimasto l’unico dei fratellini ad aspettare un’adozione. È veramente molto affettuoso e abituato anche con altri gattini! Se siete una famiglia speciale come lui, chiamate il 340 8961224 per farvi riempire di fusa!
LA BELLA E LA BESTIA AL MASINI DI FAENZA Il Teatro Masini di Faenza propone per la rassegna dedicata alle Favole, domenica 26 gennaio alle 16, La Bella e la bestia, una fiaba classica e universalmente nota con un intreccio romantico e avvincente che indaga il tema quantomai attuale della diversità, del “diverso” che abita dentro di noi. Lo spettacolo, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e portato in scena dalla compagnia Il Baule Volante, è scritto dal regista Roberto Anglisani e dall’attrice Liliana Letterese che lo interpreta con Andrea Lugli.
LABORATORI
A CERVIA SI DIPINGE CON IL SALE Domenica 26 gennaio, dalle 15 alle 17, al Musa, Museo del Sale di Cervia, si terrà un laboratorio di pittura con il sale colorato, gratuito per bambini, a cura di Cooperativa Atlantide. Ingresso al museo 2 euro, ingresso 1 euro (ragazzi dai 13 ai 18 anni), gratuito per gli under 12.
FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 23 AL 26 GENNAIO ACABA via dei Poggi 82 tel. 0544 61383; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; GUERRINI piazza Garibaldi 7 (S. Alberto) - tel. 0544 528110. DAL 27 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO DEL PORTICO via Corrado Ricci 17 tel. 0544 212614; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; CARIOLI via Farini 83 (S. Pietro in Vincoli) - tel. 0544 551007.
+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com
Ravenna Via Brunelleschi 117 tel./fax 0544.402666
Sei Stanco? Sei Stressato? Sei Nervoso? Dormi Poco? Per il tuo benessere emozionale e fisico puoi usare i fiori australiani
BUSH FLOWER Ti aspettiamo per un consulto gratuito per scegliere insieme la combinazione floreale piu adatta a te
26 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
MONDOVINO
Il grande dilemma del vino sfuso, tra qualità e giusto prezzo In Romagna atteggiamento sbagliato: l’alternativa alla bottiglia è spesso valida
Scadente se costa meno di 1,30 euro al litro Un piccolo termometro economico per capire la qualità del vino sfuso. Da 0,80 a 1,30 euro al litro qualità scadente; da 1,30 a 1,70 euro al litro qualità discreta; da 1,70 a 2,40 euro al litro buona qualità; da 2,40 a 3,50 euro al litro qualità superiore che corrisponde a una bottiglia di 5/6 euro; oltre 3,50 euro sfuso di altissima qualità che corrisponde a una bottiglia di oltre 7 euro.
di Fabio Magnani *
L’argomento è da sempre ricco di polemiche e contraddizioni spesso causate dalla mancanza di informazioni fondate. Si nota da un lato una sorta di naturale diffidenza verso il vino sfuso e dall’altro quelli che pensano che il vino vero sia solo per l’appunto quello sfuso. Un bel dilemma se pensiamo che nel mezzo rimangono gli incerti che tentennano tra la bottiglia e la spillatrice delle enoteche. Gli incerti sono i più diffidenti, ma anche i più attenti. Sono coloro che pongono domande del tipo “Compro il vino sfuso e poi lo imbottiglio?” o sono sicuri che “il vino sfuso deve costare meno di un euro perché è risaputo che non è un buon vino”. Allora perché lo compri? Dico io. Comunque sia, sono i consumatori che si pongono domande che altri nelle loro “certezze” non si fanno. Molti sono convinti invece che in bottiglia finiscano solo le partite peggiori, ma vuoi per la necessità delle cantine di fare cassa velocemente o perché l’onere economico e l’impegno burocratico nella messa “a mercato” della bottiglia è sempre più impegnativo, sta di fatto che molte cantine riversano nelle spillatrici vini sfusi di qualità. L’importante è saperlo riconoscere. In Romagna, purtroppo, rimane l’immagine peggiore del vino sfuso. Quello da un euro “sennò non è vino sfuso”. Purtroppo molti consumatori romagnoli con cui ho parlato la pensano in questo modo. Quest’atteggiamento si
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
Il bianco fermo dell’azienda agricola Assaggiamo un ottimo vino sfuso. Spilliamo un bianco fermo del 2019 ottenuto da uve Malvasia e Trebbiano toscano. A produrlo è “Ballardini Azienda Agricola”. Al naso è pulito, nitido e piacevole. Sentori di frutta fresca con un accento tropicale di ananas, mela verde, rose gialle a confermare la tipicità della Malvasia stessa. Al palato piacevole freschezza acida, di buon corpo e sapidità per un abbinamento a base di pescato.
nota quando il cliente si avvicina ai supermercati, alle macellerie o alle botteghe di quartiere. Il vino sfuso deve costare poco e non importa se poi al primo bicchiere si sta male e gira la testa. C’è da chiedersi, però, perché nei ristoranti si accetta di pagare il vino sfuso 8/10 euro accettando una qualità a volte squallida. In questo caso, coloro che gridano all’euro al litro nei supermercati, acconsentono di pagare cifre spropositate per il loro mal di testa senza pensare che con la stessa cifra possono avere in tavola una bottiglia di qualità discreta. Un po’ di responsabilità va anche al ristoratore che un po’ approfitta della situazione. Ricarichi altissimi nella lista vini intrappolano inevitabilmente il cliente verso lo sfuso di bassa qualità dove i guadagni sono superiori. Chiariamo: ci sono anche ristoratori che dello sfuso fanno ricerca e vanto.Tanto è vero che in certe guide, dedicate alle osterie e ai ristoranti, un certo punteggio lo fa la qualità del vino servito in caraffa. Altro problema è l’atteggiamento di coloro che portano la damigiana di vino a casa per imbottigliarlo personalmente convinti che il vino migliori, senza considerare invece la naturalità del vino, che va gestito con intelligenza anche a
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DEGUSTAZIONI Mangiare bene e mantenersi in forma con CheftoChef A Russi cena con lo chef Baruzzi e la farmacista Tamburini Tornano le serate di degustazione organizzate da ChefToChef EmiliaRomagnaCuochi. Venerdì 24 gennaio alle 20 al Centro Sociale Culturale Porta Nova di Russi se ne terrà una dedicata al buon cibo in relazione al mantenimento di un buono stato di salute. Il menù è stato studiato dallo chef Daniele Baruzzi (Insolito Ristorante) in collaborazione con Elena Tamburini, farmacista ed esperta in nutrizione, che interverrà tra una portata e l’altra per illustrarne il funzionamento. Dalle 15 (per 10 persone) corso di cucina (a 20 euro) per preparare gli assaggi. Prenotazione obbligatoria al 349 2399025. Costo della cena 20 euro.
casa. Nei garage di queste persone è facile bere vini ossidati, che sanno di aceto, rovinati dall’ostinazione di quest’atteggiamento, in Romagna purtroppo ancora diffuso. Persone che si atteggiano a piccoli enologi che cercano, d’abitudine, il vino meno costoso nelle aziende da imbottigliare a casa. Avete mai sentito parlare dello “Champagne romagnolo”? Un retaggio culturale del passato. Trebbiano fermo e mal filtrato, imbottigliato in inverno che in primavera rifermentava spaccando bottiglie per la gioia dello stolto che metteva a tavola il “vero vino naturale e sano”. Inoltre, sulla sanità del vino mal imbottigliato, ci sarebbe qualcosa da dire. Un vino compromesso non è né buono né sano ma pericoloso per la salute. Di certo non si muore ma i mal di testa, le reazioni allergiche, i dolori di stomaco potrebbero presentarsi. Quindi, che fare? Prima di tutto bevete solo vino sfuso buono anche se, fatevene una ragione, costa dai due euro in su. Se avete dubbi pensate al giro di affari del vino sfuso. A livello nazionale è di circa 400 milioni di euro di vendita verso l’estero. E chi compra non è uno sprovveduto. Ma se proprio non siete ancora convinti fatevi una domanda: nasce prima il vino sfuso o la bottiglia? * Il ravennate Fabio Magnani è selezionatore di vini a livello nazionale e internazionale, esperto di vigne e vignaioli, cantine ed etichette.
SAGRE
IL CARDO DI CERVIA FA FESTA IN CENTRO Sabato 25 e domenica 26 gennaio dalle 8 alle 20 in centro a Cervia va in scena la quarta edizione della Sagra del cardo dolce diCervia, una festa dedicata al cardo locale, dalle ottime proprietà depurative e antiossidanti, con esposizione e vendita. Lo stand gastronomico al coperto si trova in piazzetta Pisacane: qui si possono degustare e acquistare le svariate specialità realizzate con il cardo, che quest'anno si arricchiscono con il "Miele al Cardo".
ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA - 26 GENNAIO 2020 “Civismo significa “sensibilità per le esigenze della comunità. Oggi più che mai è necessario guardare ai reali bisogni dei territori e delle comunità, attraverso concrete azioni di governo del territorio. Le azioni pubbliche devono porsi l’obiettivo di perseguire gli interessi collettivi ed è qui che le persone possono fare la differenza. La Regione detiene competenze centrali”.
COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina
Un’ottima torta di mele Sono da poco tornata da Udine dove un'amica, insegnante di cucina Aici, Licia Dentesano, mi ha fatto gustare un'ottima torta di mele. Ecco la ricetta. Ingredienti. Per la pasta brisée: farina 00 gr.120; burro gr. 100; acqua ghiacciata; sale. Preparazione. Impastate la farina con il burro e aggiungete un pizzico di sale e l'acqua ghiacciata necessaria per arrivare a un impasto sodo ed elastico. Avvolgetelo nella pellicola e riponetelo in frigorifero per almeno 30 minuti. Nel frattempo prendete una tortiera sganciabile, imburratela e infarinatela. Sbucciate e tagliate a fettine sottili 5 mele renette. In una ciotolina mettete 2 cucchiai di farina e un cucchiaio di zucchero di canna. Togliete l'impasto dal frigorifero, infarinate leggermente il tagliere e stendetelo fino ad arrivare a uno spessore di mezzo centimetro circa. Foderate il fondo e le pareti dello stampo con la pasta che avete appena steso, facendola aderire perfettamente ai bordi. Mettete per 15 minuti lo stampo in freezer e trascorso questo tempo spargete sul fondo la miscela di farina e zucchero. Prendete le fettine di mele e mettetele una di fianco all'altra come a formare i petali di un fiore: le fettine vanno posizionate in piedi dal lato lungo, fitte fitte da riempiere tutto lo stampo. Come ultima cosa spargete un po' di zucchero di canna e cannella. Cuocete in forno caldo a 180 gradi per circa 45 minuti e servitela tiepida. Se volete arricchirla accompagnatela con una crema inglese.
ENOLOGIA “Vini ad Arte” in febbraio a Casa Spadoni Quest'anno non sarà il Mic ma Casa Spadoni, sempre a Faenza, a ospitare "Vini ad Arte". Per l’occasione più di 50 produttori presenteranno le nuove annate di Romagna Sangiovese e Albana. Appuntamento domenica 23 per il pubblico e lunedì 24 febbraio per gli operatori. Sotto la regia del Consorzio Vini di Romagna.
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SPECIALE Rigenerazione e Ristrutturazione
RAVENNA&DINTORNI 23-29 gennaio 2020
INCENTIVI FISCALI
Con i bonus casa tutte le convenienze per opere di ristrutturazione domestica Le agevolazioni per lavori edili e impiantistici, antisismici, interventi su facciate e di terrazze e giardini, risparmio energetico e acquisto mobili ed elettrodomestici Anche nel 2020 il sole continua a splendere per chi decide di metter mano alla propria casa, grazie agli incentivi fiscali per lavori di ristrutturazione, interventi su facciate, giardini, risparmio energetico e acquisto di mobili. La legge finanziaria infatti, nel “Bonus casa 2020”, ha confermato gran parte delle misure già previste negli anni precedenti, oltre a introdurre nuove detrazioni. Chi può ottenerli? Chi esegue interventi di ristrutturazione edilizia, chi effettua lavori di riqualificazione energetica, chi acquista mobili e grandi elettrodomestici nell’ambito di opere di ristrutturazione, chi esegue interventi di adeguamento degli immobili alle misure antisismiche e chi realizza opere di manutenzione sugli esterni degli edifici. Ristrutturare casa, dunque, continua a essere conveniente. Per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni, è stata prorogata la detrazione Irpef con un’aliquota al 50 per cento della spesa sostenuta per interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo. Previsto un limite massimo di spesa pari a 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare. Il rimborso fiscale, a favore dei contribuenti che posseggono o detengono immobili in base a titolo idoneo, sarà da ripartire in dieci anni per quote di pari importo. Prorogato anche l’ecobonus, ossia la detrazione per coloro che eseguono interventi di riqualificazione energetica degli immobili esistenti. L’aliquota varia dal 50 al 65 per cento, a seconda della tipologia di intervento eseguito, e si alza fino al 75 per cento per lavori eseguiti su parti comuni di edifici condominiali. Anche in tal caso il rimborso Irpef è erogato in 10 rate annuali di pari importo. Quali interventi danno diritto a tale tipo di agevolazione? Per esempio l’installazione di pannelli solari, pavimenti, pareti isolanti e infissi. Il limite di spesa può arrivare a 100 mila euro in base al tipo di lavoro. Confermato anche il bonus mobili per l’acquisto di
mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A solo in caso di forni), pero contestuali agli interventi di ristrutturazione. La detrazione è pari al 50 per cento della spesa sostenuta, con un limite massimo di 10 mila euro. Per fruire del bonus, è necessario che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia anteriore a quella di acquisto degli arredi. Resta in vigore pure il sismabonus, ossia l’incentivo fiscale finalizzato al miglioramento della classe sismica degli edifici, singoli o condominiali. La detrazione fiscale, che mira a incentivare la messa in sicurezza degli immobili, va dal 50 all’85 per cento con un limite massimo di spesa pari a 96 mila euro. Il rimborso fiscale riconosciuto sarà ripartito in cinque quote annuali di identico importo.
Anche per quest’anno vale poi il bonus verde, cioè la detrazione fiscale pari al 36 per cento della spesa sostenuta da coloro che, sia privati che condomini, sistemano a verde terrazzi, balconi e giardini. Da tener conto del limite di spesa fissato a 5 mila euro per ciascuna unità immobiliare. Il bonus facciata è la principale novità del 2020. Si tratta dell’incentivo che riguarda gli edifici situati in zona A (centro storici) e zona B (totalmente o solo in parte edificata). Al riguardo, è possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 90 per cento delle spese documentate sugli interventi finalizzati al recupero delle facciate degli edifici. Non sono previsti limiti di spesa e il rimborso Irpef deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo. In ultimo, e anche questa è una novità che porta un po’ di delusione a chi effettua lavori in casa, da segnalare la “stretta” sullo sconto in fattura. L’articolo 70 della legge di bilancio 2020 ha infatti apportato alcune modifiche a una misura già introdotta l’anno scorso. Lo sconto in fattura si applicherà direttamente in caso di ecobonus, unicamente per i lavori realizzati su parti comuni in condomini. L’opzione, infine, è prevista per lavori di importo pari o superiore ai 200 mila euro. In pratica, il meccanismo dello sconto è cancellato per lavori di minore portata, quali la sostituzione della caldaia o degli infissi. Roberta Bezzi
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SPECIALE Rigenerazione e Ristrutturazione
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PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI
Il servizio Caaf avverte: occhio alle detrazioni fiscali. Dal 2020 sono valide solo con pagamenti tracciabili Dal primo gennaio 2020 le spese sanitarie e gli oneri previsti dallâ&#x20AC;&#x2122;art. 15 del DPR 917/1986 (TUIR), da portare in detrazione Irpef al 19 % nella dichiarazione dei redditi (730 e Unico), devono essere pagate con carte, bonifici, assegni, sistemi digitali o comunque tracciabili. Lo prevede la Legge di Bilancio, allâ&#x20AC;&#x2122;articolo 1 commi 679-680 della Legge 160/2019. Le uniche eccezioni, riguardano le spese mediche effettuate in farmacia, presso la sanitaria o dallâ&#x20AC;&#x2122;ottico (medicinali e dispositivi medici) che potranno continuare ad essere detratte anche se pagate in contanti, cosĂŹ come le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private convenzionate con il SSN. Per le prestazioni effettuate presso ospedali e strutture pubbliche sarĂ necessario pagare con metodo tracciabile.
Il percorso di snellimento degli adempimenti fiscali non è stato ancora completato al 100%, anzi le nuove regole digitali introducono nuovi oneri cartacei. Questo significa che, anche per i pagamenti delle spese sanitarie effettuati con metodi digitali e tracciabili, per poter fruire delle detrazioni in dichiarazione dei redditi, sarĂ necessario conservare dei documenti cartacei, per cinque anni. Questo significa, ad esempio, che se si paga con il bancomat una delle spese sanitarie che prevedono lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo di un metodo tracciabile, non basterĂ conservare una copia della fattura o lo scontrino fiscale rilasciato, ma anche la copia del pagamento POS o un altro giustificativo della spesa come lâ&#x20AC;&#x2122;estratto conto. Lâ&#x20AC;&#x2122;importante è fornire al Fisco, per poter accedere alle detrazioni IRPEF del 19%, una prova dello strumento tracciato utilizzato. A tal fine è consigliabile far inserire nella fattura rilasciata da parte dellâ&#x20AC;&#x2122;operatore sanitario con quale sistema è stato effettuato il pagamento.
Ă&#x2C6; importante rammentare che dâ&#x20AC;&#x2122;ora in poi chi paga deve corrispondere a chi usufruisce dello sconto fiscale, ovvero la carta o il conto da cui si effettuano i bonifici devono essere intestati a chi ha effettuato la visita medica o unâ&#x20AC;&#x2122;altra prestazione medica. Sono detraibili ai sensi dellâ&#x20AC;&#x2122;articolo 15 del TUIR, rientrando quindi nelle nuove disposizioni di legge, oltre alle spese sanitarie, anche: â&#x20AC;˘gli interessi per mutui ipotecari per acquisto immobili, â&#x20AC;˘spese per istruzione, â&#x20AC;˘spese funebri, â&#x20AC;˘spese per lâ&#x20AC;&#x2122;assistenza personale, â&#x20AC;˘spese per attivitĂ sportive per ragazzi, â&#x20AC;˘spese per intermediazione immobiliare, â&#x20AC;˘spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede, â&#x20AC;˘erogazioni liberali, â&#x20AC;˘spese relative a beni soggetti a regime vincolistico, â&#x20AC;˘spese veterinarie, â&#x20AC;˘premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, â&#x20AC;˘spese sostenute per lâ&#x20AC;&#x2122;acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
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TERMOIDRAULICA
Come progettare e realizzare impianti di case energeticamente qualificate Ce ne parla il tecnico Massimo Baroncini, esperto di innovazioni sul campo Dal 2005, Idrotermica Baroncini di Conselice si occupa di impiantistica termico-idraulica e di riqualificazione energetica delle case per migliorare la qualitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;abitare. A parlare di innovazione in materia in materia di impianti di riscaldamento, caldaie e sistema a basso impatto ambientale e risparmio energetico, è il titolare Massimo Baroncini. Baroncini, cosa accade in una casa energeticamente qualificata? ÂŤNon câ&#x20AC;&#x2122;è piĂš bisogno di ricorrere alla classica apertura di finestra mattutina, con cui si va a disperdere aria calda dâ&#x20AC;&#x2122;inverno e aria fresca dâ&#x20AC;&#x2122;estate, perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;abitazione è giĂ programmata per effettuare un ricambio dellâ&#x20AC;&#x2122;aria in base alla metratura, recuperando cosĂŹ lâ&#x20AC;&#x2122;80 per cento dellâ&#x20AC;&#x2122;energia termicaÂť. Comâ&#x20AC;&#x2122;è possibile questo ricambio dâ&#x20AC;&#x2122;aria? ÂŤGrazie alla Vgm, ventilazione meccanica controllata che può essere di due tipi: puntuale o centralizzata. Nel primo caso, il ricambio viene fatto stanza per stanza, grazie a un preciso sensore che rileva il livello di umiditĂ . Se si supera la soglia prefissata, il sistema si accende. Dâ&#x20AC;&#x2122;altra parte la sensazione di dover ventilare la stanza, viene proprio dallâ&#x20AC;&#x2122;umiditĂ . Ma mentre lâ&#x20AC;&#x2122;uomo è in grado di percepire i cambiamenti con uno sbalzo minimo di un grado, lâ&#x20AC;&#x2122;elettronica invece previene tale sensazione perchĂŠ â&#x20AC;&#x153;sensibileâ&#x20AC;? a 0,2 gradi. Nel caso, invece, di una ventilazione centralizzata, il ricambio â&#x20AC;&#x153;investeâ&#x20AC;? tutta al casaÂť. Dunque lâ&#x20AC;&#x2122;impiantista idraulico, oggi come oggi, deve sempre piĂš essere esperto di elettronica? ÂŤSĂŹ, perchĂŠ ora non basta piĂš comprare una buona caldaia o un impianto di riscaldamento di un marchio prestigioso se, a monte, non câ&#x20AC;&#x2122;è una buona gestione elettronica. Lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo deve essere il massimo comfort e risparmio energetico al prezzo giusto. Anche
10 watt in piĂš o in meno possono fare la differenzaÂť. Comâ&#x20AC;&#x2122;è lâ&#x20AC;&#x2122;approccio della clientela verso tutta questa innovazione? ÂŤCâ&#x20AC;&#x2122;è ancora bisogno di cultura nel settore perchĂŠ molti partono dalla bontĂ di tali principi, poi però si stupiscono che i costi di tali componenti siano piĂš alti rispetto alla classica caldaia o impianto a pavimento. Non bisogna dimenticare che poi, se la casa è gestita bene, il costo delle bollette â&#x20AC;&#x201C; il vero â&#x20AC;&#x153;mutuoâ&#x20AC;? a vita â&#x20AC;&#x201C; si azzera. E lasciare una casa non energivora ai propri figli e nipoti, che hanno stipendi piĂš magri di quelli di un tempo, può essere un bel regaloÂť. Come si arriva alla scelta della giusta impiantistica? ÂŤDopo unâ&#x20AC;&#x2122;attenta valutazione delle esigenze del cliente. Per questo, sono solito fare molte domande. Non câ&#x20AC;&#x2122;è qualcosa di fatto meglio, lâ&#x20AC;&#x2122;impiantistica nella casa è un abito sartoriale che va costruito addosso al proprietarioÂť. Può fare qualche esempio? ÂŤSe si ristruttura una villa con pavimenti di pregio e soffitti molto alti, consiglio un impianto radiante a soffitto che consentirĂ anche di abbassare lâ&#x20AC;&#x2122;altezza a 2 metri e 70 cm, in modo da rendere ottimale lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente. Lâ&#x20AC;&#x2122;impianto può essere fatto sia caldo sia freddo, senza dover metter split a vista. Viceversa, in un casa di altezza normale in cui è necessario rifare i pavimenti, consiglierei un il riscaldamento a pavimento che consente di risparmiare il 20-30 per cento rispetto a quello a soffitto. Per le case di nuova costruzione, infine, si prediligono gli impianti a pannelli a pavimento caldo/freddo con una Vgm centralizzataÂť. Fino a che classe energetica si può arrivare? ÂŤDipende dalla struttura della casa. Per arrivare alla A++++ servono una muratura a cappotto di 60 cm o, in alternativa, una struttura in legno di 43 cm. Quanto si consuma? Appena 100 watt
in estate se fuori ci sono 36 gradi mentre in casa 23, mentre 700 in inverno se fuori ci sono -2 gradi e in casa 22Âť. Lei è lâ&#x20AC;&#x2122;unico in regione ad avere, nella sede di via Puntiroli 23/A a Conselice, un vero e proprio laboratorio tecnico dove le varie impiantistiche sono in mostra funzionanti, pronte per qualsiasi tipo di dimostrazione... ÂŤĂ&#x2C6; il nostro fiore allâ&#x20AC;&#x2122;occhiello e ne siamo molto orgogliosi. Dimostra la nostra volontĂ di informare i privati e di formare i progettisti. Chiunque entri, ne rimane stupito. Il laboratorio ha una camera sensoriale in cui poter provare la qualitĂ del benessere di impianti a pavimento, a parete e a soffitto, sia in caldo che in freddo. Tengo inoltre a precisare che, di tutti i marchi disponibili in mostra, ho la responsabilitĂ tecnica, il che significa avere la massima conoscenza di ciò che si va a montare nelle abitazioniÂť. Roberta Bezzi
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EDILIZIA IN REGIONE Anche nel 2019 si è confermata la lenta ripresa del settore delle costruzioni in Emilia-Romagna dopo gli anni della grande crisi registrata tra il 2007 e il 2015. Nell'anno appena concluso si è osservato infatti un aumento del 2,9% (+2,3% la media nazionale) degli investimenti in costruzioni rispetto al 2018, confermando una dinamica positiva in atto da tre anni. Per il 2020 si prevede poi un aumento dei livelli produttivi pari al 2% in termini reali (+1,7% la media nazionale). Segni in positivo anche per quel che riguarda i lavoratori operanti nel settore, che nei primi 9 mesi del 2019 sono cresciuti del 3,2%. Continuano ad aumentare anche le compravendite di abitazioni (+7,3% nei primi 9 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018), così come non si arresta la crescita dei permessi a costruire ritirati per nuove abitazioni e ampliamenti (+12,7% secondo l'ultima rilevazione, risalente a fine 2018). In risalita anche i bandi di gara per lavori pubblici (+6,1% in valore su base annua, seppure in flessione dell'11,6% nel numero complessivo). Segno più inoltre nella spesa per investimenti degli enti locali emiliano-romagnoli: nei primi 10 mesi del 2019 l'incremento è stato del 25% rispetto all'anno precedente. Sono invece in calo del 3,2% i finanziamenti degli istituti di credito per investimenti in edilizia residenziale e di ben il 46% quelli per il non residenziale. In diminuzione anche i mutui concessi alle famiglie per l'acquisto di case (-2%). Ecco i dati principali che emergono dal rapporto 2019 sull'industria delle costruzioni in regione presentato da ANCE Emilia Romagna ed elaborato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili. Oggi il settore delle costruzioni emiliano-romagnolo rappresenta per investimenti il 7,4% dell'economia regionale, il 15,8% degli addetti nell'industria e il 5,1% dei lavoratori che operano nell'insieme dei settori di attività economica. Nell'ultimo decennio le costruzioni hanno vissuto una crisi pesantissima che ha iniziato ad attenuarsi solo di recente – pur con ancora molti elementi di incertezza – e che ha portato a una contrazione degli investimenti di quasi il 33%, con conseguenze molto rilevanti su imprese e occupati. Sono 44.320 le imprese operanti nel settore (il dato si riferisce alla fine del 2017), con una media di 2,5 addetti per impresa e
Rapporto Ance ER: l’industria delle costruzioni torna a crescere, anche se la ripresa è lenta In provincia di Ravenna si contano 3.521imprese di settore con quasi 12mila occupati Crescono del 10% le compravendite di abitazioni. In calo i mutui per investimenti e acquisti una netta prevalenza di quelle a carattere individuale. Sono state 39.162 le compravendite di unità immobiliari ad uso abitativo in Emilia-Romagna nei primi 9 mesi del 2019 (+7,3% sullo stesso periodo del 2018, superiore al +5,7% della media italiana). L'andamento positivo del mercato immobiliare residenziale emiliano-romagnolo prosegue dal 2014, sia nei comuni capoluogo che in quelli non capoluogo, con un aumento complessivo in questo periodo del 50% di abitazioni compravendute. Il 90% delle compravendite immobiliari riguarda l'usato, i cui prezzi si sono stabilizzati nel corso del 2019 dopo aver perso il 22% del valore medio in 10 anni. Le abitazioni nuove invece hanno fatto registrare nel 2019 un +1,3% dei prezzi (+3% rispetto al 2010). Tra il 2007 e il 2017 i finanziamenti erogati per nuovi investimenti in costruzioni sono diminuiti in Italia di circa il 70%, in particolare nel comparto residenziale. Solo nel 2018 si è osservata una variazione positiva (+6,6% rispetto al 2017 nel residenziale e +15,8% nel non residenziale). Nel 2019 sono tornati però nuovamente a diminuire, anche in Emilia-Romagna. L'erogazione di nuovi mutui è stata nel 2019 molto difficile anche per le famiglie, facendo registrare valori negativi in tutte le province del-
la regione con l'eccezione di Bologna, che segna un +8,2%. Nei primi 10 mesi del 2019 in Emilia-Romagna la spesa in conto capitale dei comuni a sostegno di investimenti e appalti pubblici ha fatto segnare un incremento significativo (+25%), che si va ad aggiungere al +10,6% del 2018. Una buona ripartenza dopo la riduzione del 60% che si è registrata tra il 2008 e il 2017 ma i livelli produttivi da recuperare sono ancora lontani. Nel 2019 sono stati pubblicati 1.400 bandi di gara per lavori pubblici, per un ammontare di oltre 2 miliardi di euro. Un valore in crescita del 6,1% ma in flessione dell'11,6% per il numero di pubblicazioni. Nel ravennate le imprese nel settore delle costruzioni sono 3.521 con una dimensione media di 3,1 addetti. Gli occupati complessivi sono 11.700. Le compravendite di abitazioni nei primi 9 mesi del 2019 sono state 3.474, con una crescita del 10,1% (nel Comune capoluogo crescono del 6,5% mentre negli altri comuni della provincia del 13,5%). In provincia di Ravenna i nuovi mutui per investimenti in edilizia non residenziale segnano -33,9% mentre registrano -17,3% per il residenziale. In calo del 10,9% i mutui per acquisto di abitazioni erogati alle famiglie.
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