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PUNTI DI VISTA / 3 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
L’OPINIONE
L’OSSERVATORIO
4 POLITICA SFREGI AI MONUMENTI DEI PARTIGIANI
Il virus reale e quello dell'informazione mutante di Fausto Piazza
Diamoci una regolata, e una calmata. Perché certi virus dell'informazione mutante rischiano di fare più danni del contagio e della malattia da Covid-19: veicolano e pompano ansia, corrompono emotivamente, inducono a convinzioni e comportamenti insensati o esagerati. A partire da internet e dagli enormi flussi di post e condivisioni sui social, spesso ci troviamo di fronte a una vera e propria discarica di notizie false e tendenziose. Non a caso certe corbellerie che circolano sono definite “virali” e infettano chi le legge, chi ci crede e le diffonde, in un arco di comportamenti che va dalla stupidità alla malvagità. Viste le circostanze di emergenza in cui ci troviamo, far fronte a questa spropositata dimensione informativa senza regole né ponderazione è impossibile: «Sono i social, bellezza! Social! E tu non ci puoi far niente! Niente!». Ebbene qualcosa di meglio o di più per informare correttamente l'opinione pubblica – senza distorsioni o eccessi – lo possono fare le testate giornalistiche professionali, tendenzialmente autorevoli, oltre che naturalmente le fonti istituzionali. Ma anche in questo campo una certe frenesia della pubblicazione prima di tutti e a tutti i costi non è garanzia di buona informazione. Credo che nel giornalismo la fretta e il sensazionalismo non siano delle virtù. Un certo allarmismo, la sottolineatura del sospetto, titolazioni ambigue, argomentazioni frammentarie o superficiali, non chiariscono ma al contrario alimentano la confusione e le incertezze di questi giorni. Per carità, ognuno fa come crede il suo mestiere ma chi è nell’occhio del ciclone e cerca di comprendere e valutare il vortice di notizie, dati, dichiarazioni, commenti che si espande e aggroviglia, dovrebbe assumere la responsabilità e l’etica della professione. E per far questo basterebbe soffermarsi sui tre fondamenti della deontologia giornalistica: verificare fatti e testimonianze, pubblicare ciò che è di pubblico interesse e utilità, comunicare in modo chiaro e misurato. Significa che in qualche circostanza sarebbe prudente tacere se non si è andati fino in fondo o atteso sviluppi del caso. Certo nessuno è infallibile, noi per primi con tutti i limiti, ma nelle pagine che seguono (e sul nostro sito web) ci proviamo, sull’emergenza coronavirus, a mettere in fila i fatti salienti, le notizie importanti, le parole di esperti o persone responsabili per fare un po’ di chiarezza e fornire diverse informazioni utili e veritiere ai lettori. Speriamo sia apprezzato. Infine, due annotazioni a margine dell’emergenza sanitaria. Ora ci concentriamo sul contrasto alla diffusione del virus e i rischi per la salute, ma nei prossimi tempi dovremo valutare quali danni si stanno addensando sulla nostra economia e il lavoro. E temo che il conto da pagare sarà amaro. D’altra parte mi permetto una divagazione scaramantica. Chissà se l’atavico isolamento di Ravenna, di cui ci lamentiamo da tempo e continuamente, oggi non sia un vantaggio e ci possa preservare più che altrove dal contagio.
Coronavirus, quando sarà tutto finito...
12 ECONOMIA CRESCONO LE STARTUP IN PROVINCIA
di Moldenke
Niente panico, questa emergenza presto sarà finita. E così:
14 PRIMO PIANO
- potrete finalmente smettere di lavarvi le mani, caccaroni;
L’EMERGENZA CORONAVIRUS
- potrete finalmente smetterla di dire in giro che avete amici in ospedale che vi hanno detto che ci sono casi accertati di coronavirus a Ravenna che ci tengono nascosti, prima di andarvene con l’aria di chi sa tutto ed essere a vostra insaputa insultati da chi vi era stato ad ascoltare apparentemente con così tanta attenzione fino a pochi secondi prima;
24 TEATRO GLI SPETTACOLI DOPO LA CHIUSURA FORZATA
28 GUSTO
- potrete tornare a evitare con cura di entrare nei musei, senza essere costretti a dire in giro che, scandalo, “i musei sono chiusi è una vergogna”;
IL RADICCHIO, BUONO E “PORTENTOSO” da pagina
- potrete finalmente andare al lavoro senza affidare i vostri figli a quelle povere nonne che vorrebbero solo godersi la pensione che voi invece non potrete godervi mai;
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Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Autorizzazione Gianluca Achilli, Maria Cristina Tribunale di Ravenna Giovannini (grafica). n. 1172 del 17 dicembre 2001 Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Anno XIX - n. 851 Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Editore: Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Edizioni e Comunicazione srl Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Serena Simoni, Adriano Zanni. Direttore Generale: Claudia Cuppi Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Pubblicità: tel. 0544 408312 Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: commerciale1@reclam.ra.it Gianluca Costantini. Area clienti: Denise Cavina tel. 335 Redazione: 7259872 - Amministrazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 Alice Baldassarri, redazione@ravennaedintorni.it amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola
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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
IL FATTO
Sfregiati due monumenti antifascisti con svastiche e simboli nazisti I danni a Camerlona e al Ponte degli Allocchi in centro a Ravenna. Subito cancellate le scritte dal Comune Condanna da forze politiche e civili. Annullati gli eventi previsti per l’emergenza del coronavirus
Due episodi nel giro di pochi giorni a sfregiare le memoria di una città medaglia d’oro per la Resistenza che ha prontamente reagito. Il monumento alla Resistenza di Ravenna che sorge dove si consumò l’eccidio del Ponte degli Allocchi è stato infatti vandalizzato a colpi di vernice spray: simboli nazisti (una svastica e la scritta SS), insulti e un “Ciao Artioli” diretto al presidente provinciale dell’Associazione nazionale partigiani. Come non bastasse, l’episodio è arrivato distanza di appena tre giorni da un caso simile accaduto a Camerlona dove è stata dipinta una svastica sul sacrario che accoglie le spoglie di numerosi caduti appartenenti al gruppo combattente della brigata “Cremona” impegnati durante la seconda guerra mondiale per liberare l’Italia dal nazifascismo. Gli autori del secondo atto vandalico hanno colpito nella notte tra il 20 e il 21 febbraio e anche in questo caso il Comune ha immediatamente prediposto la pulizia dei marmi della statua firmata da Giò Pomodoro nel 1980 all’incrocio tra via Piave, via Mura di Porta Gaza e via Baldini. Polizia municipale e Digos sono intervenuti sul posto per i rilievi fotografici. Si andrà ad acquisire le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza di alcune abitazioni vicine nella speranza che possano restituire elementi utili alle indagini per individuare i colpevoli. Sul posto è voluto andare lo stesso Ivano Artioli di persona: «È la prima volta che trovo il mio nome in una situazione del genere. Però non credo volessero attaccare me in quanto persona ma piuttosto me in quanto presidente dell’Anpi, il mio nome è noto come esponente di un’associazione sociale, culturale e civica. È evidente la crescita dell’odio contro questa realtà.
Le immagini del ripristino del monumento di Camerlona alla presenza del sindaco De Pascale e della presidente del consiglio comunale Livia Molducci
Hanno colpito un simbolo davvero della città in tema di Resistenza, ma sono convinto che dietro a questi gesti ci sia un gruppo ristretto di persone che magari non sanno nemmeno cosa rappresenta questo monumento». Il sindaco Michele de Pascale, insieme al vice Eugenio Fusignani, ha chiesto al prefetto di convocare un tavolo
urgente «per rispondere in maniera risoluta al gravissimo oltraggio al monumento, uno dei simboli più importanti della memoria dell’intera nostra comunità. Reagiremo con durezza e metteremo in campo tutte le azioni necessarie a individuare i responsabili e consegnarli alla giustizia. Le indagini sono in corso e le forze dell’ordine sono già in azione». Enorme lo sdegno e numerose le reazioni del mondo politico e civile. Inizialmente era stata anticipata anche la la seduta del consiglio comunale di Ravenna del 25 febbraio alle 14 per farla svolgere congiuntamente con il consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci, provvedimento poi annullato, così come la manifestazione dell’Anpi e altri vari soggetti (tra cui le Sardine di Ravenna) indetta per le 18 dello stesso giorno, per effetto delle misure di contenimento del coronavirus. Il consiglio comunale ha comunque votato all’unanimità un ordine del giorno di ferma condanna degli episodi, e numerosi i cittadini che hanno scelto di portare un mazzo di fiori o un segno di solidarietà ai caduti per mano nazifascista e numerosissime le reazioni. Alessandro Barattoni, segretario del Pd in provincia, ha dichiarato: «Sempre maggiore deve essere l’impegno per contrastare, con ogni mezzo democratico le manifestazioni ispirate a fascismo e nazismo con l’impegno della cittadinanza e di tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono nella Costituzione». «Quello non è un gesto isolato, non chiamiamolo imbrattamento – hanno scrito da Sinistra per Ravenna e Articolo Uno –. È un gesto di deliberata ostilità nei confronti di quello che quel monumento rappresenta, nei confronti della storia. La Resistenza non è stato solo un evento storico e in quanto tale, consegnato per sempre alla Storia, ma è stato e continua a essere un processo storico di proposizione dei valori di libertà, uguaglianza e democrazia. Oggi più che mai serve reagire, in tutte le sedi opportune e con i mezzi necessari, non solo ad atti gravissimi come questo ma anche a tutti quei fenomeni di discriminazione, di odio, contro la libertà e l’uguaglianza che vediamo. È necessario anche e soprattutto ripartire dalle scuole». La sezione Anpi “Angelo Castagnoli” di Porto Fuori fa appello «affinché sia elevato al massimo grado di allerta la lotta politica e culturale verso questo pensiero eversivo, e l’attenzione verso gli autori di simili comportamenti da parte delle forze dell’ordine e della magistratura». «I soliti vigliacchi, nascosti nel buio della notte – dice Om-
POLITICA / 5 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
Le immagini prima e dopo lo sfregio del 21 febbraio al monumento delle vittima del Ponte degli Allocchi
bretta Cortesi, presidente di Arci provinciale – hanno profanato le vostre sacre dimore. Perdonateci se non siamo riusciti a proteggere le vostre care immagini. Combattere contro chi non ha il coraggio di mostrare il volto, per nulla cambiato da quando obbligava all’olio di ricino e alle bastonate, non è facile. Sappiate però che la nostra ira e la nostra mobilitazione antifascista sono massime. Ci guida il vostro stesso amore per la libertà, la giustizia, la pace». Per la consulta provinciale antifascista parla il vicepresidente Riccardo Rosetti: «È giunta l’ora di una mobilitazione civile di tutti i cittadini che sono democratici sia destra che di sinistra politica ed economica perché questo mostruoso rigurgito nero, male assoluto uscito dalle “fogne della storia” vi venga ricacciato. O magari redento con carcere rieducativo nei casi che lo prescrivono». La Cgil, con le parole del segretario provinciale Costantino Ricci, afferma che «i valori e i luoghi dell’antifascismo sono sotto attacco e si moltiplicano gli sfregi. Il ripetersi a così breve distanza degli episodi e il messaggio
di minaccia rivolto al presidente dell’Anpi lasciano purtroppo presagire un’ulteriore escalation della situazione. Occorre innanzitutto non sottovalutare quanto sta avvenendo». La Uil di Ravenna, nel riconoscere la gravità assoluta di tali episodi inqualificabili, che inneggiano al fascismo, al nazismo e all’antisemitismo, è vicina anche a tutta la comunità ravennate e auspica che i valori della costituzione repubblicana vengano sempre più rispettati e apprezzati. «Condanniamo fermamente questo grave episodio di sfregio nei confronti della memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la costruzione di un Paese libero e democratico – dichiara Roberto Baroncelli, segretario Cisl Romagna – e nello stesso tempo esprimiamo solidarietà e vicinanza ad Ivano Artioli, presidente provinciale dell’ANPI, oggetto di vile minaccia». Il comitato per la difesa della Costituzione: «Non esistiamo a dire che tutto ciò testimonia rozzezza e ignoranza, che condanniamo con forza. Ieri, durante la bellissima conversazione di Carlo Smuraglia con studentes-
se e studenti di Ravenna, un giovane ha chiesto: “Come si possono fermare neofascismo e neonazismo, con forza ma senza violenza?”. La risposta di Smuraglia: “ Con l’applicazione rigorosa delle leggi, che ci sono, e con la diffusione della conoscenza, della storia e della nostra Costituzione”». «Con l’imbrattamento delle lapidi del sacrario di Camerlona e del Ponte degli Allocchi con simboli fascisti e nazisti si è compiuto l’ennesimo atto di sfregio alla democrazia e alla memoria di chi ha lottato ed è morto per la libertà del nostro paese. La nostra condanna è totale e ferma» scrive Potere al popolo, che aggiunge polemicamente: «Abbiamo sempre denunciato l’avanzata di questi atti che gruppi nazifascisti hanno via via portato ad una escalation sotto gli occhi di tutti. Abbiamo sentito all’inizio parlare di “bravate”, di “ragazzate”, siamo stati anche rimproverati di dare importanza a gruppi fascisti minoritari con la partecipazione a presidi. Oggi, improvvisamente, c’è un risveglio da parte di tutti e c’è chi scopre che il problema è ben più grave di quello che si credeva. Bene! Meglio tardi che mai!».
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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
IL CASO
«La disforia di genere come quella di specie?» Bufera sul consigliere della Lega Su Rolando piovono critiche da Arcigay, sindaco e assessora alle Pari opportunità. I colleghi di centrodestra e la capogruppo del suo partito si dissociano. Lui si difende: «Era solo una domanda, non volevo offendere»
Bufera sul consigliere comunale della Lega a Ravenna, Gianfilippo Nicola Rolando, di recente candidato anche alle Regionali dove è risultato il più votato nel comune di Ravenna con 1.065 preferenze (1.500 in provincia). Rolando è infatti intervenuto il 21 febbraio in occasione di un convegno sul tema del gender organizzato da una serie di associazioni cattoliche ponendo una domanda in cui associava in qualche modo la disforia di genere alla «disforia di specie dove abbiamo esseri umani che hanno sposato dei cani o alla disforia di età, perché abbiamo adulti che si vestono da bambini e poi postano le immagini in rete». Tra il pubblico erano presenti anche diversi attivisti di Arcigay, compreso il presidente Ciro di Maio che in una nota scrive come appunto un consigliere comunale «in una sala pubblica si permetta di rivolgere offese inaudite con parole di una violenza allucinante. Sono arrabbiato, deluso e schifato. Ad una persona che si occupa della “cosa pubblica” non dovrebbe essere permesso di usare parole del
genere parlando di cittadini e cittadine, non dovrebbe essere permesso offendere senza conseguenze. Questo accade nel 2020 ancora, accade perché in Italia tutt'ora manca una legge contro l'omofobia e l'assenza di una legge che contrasti questi atti fa sì che qualcuno si senta autorizzato a ferire con tale violenza qualcun altro. Consigliere Rolando chieda scusa, chieda scusa a Greta (una ragazzina di Ravenna che sta affrontando la transizione proprio per una disforia di genere, ndr) di cui poco prima aveva parlato suo padre. Chieda scusa ai genitori di Greta che hanno dovuto patire la violenza del suo “pensiero”. Chieda scusa alla comunità Lgbt+, non solo locale, che ha profondamente offeso. E chieda scusa a tutte quelle persone che quando sentono qualcuno parlare come ha fatto lei ieri sera hanno pensieri ed istinti suicidi». Oltre alle reazioni in sala da parte dei presenti, nelle ore successive anche il sindaco Michele de Pascale e l’assessora alle Pari opportunità Ouidad Bakkali che su Facebook hanno scritto: «Ap-
Il consigliere Gianfilippo Nicola Rolando insieme a Matteo Salvini
prendiamo delle vergognose e offensive parole pronunciate dal consigliere leghista Rolando, alla presenza del papà di Greta, giovane ragazza che insieme alla sua famiglia sta affrontando un lungo e difficile percorso di transizione. Ebbene il consigliere avrebbe paragonato la disforia di genere alla confusione tra persone ed animali o addirittura all'accop-
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piamento tra persone e animali. Questo linguaggio è violento e intollerabile, preludio di condotte discriminatorie che dobbiamo combattere. Chiediamo al consigliere Rolando di rivolgere doverose scuse per quanto detto, non solo a Greta e alla sua famiglia, ma per le centinaia di esperienze come le sue per le quali urge, non creare disinformazione e pregiudizio come da lui fatto ieri, ma adeguate norme e supporto». «Non volevo offendere nessuno e mi spiace che una semplice domanda – ha poi dichiarato Rolando – sia stata fraintesa. Il tema trattato nella serata, ha fatto emergere vari interrogativi e ritenevo giusto, senza allusioni, chiedere delucidazioni in genere. La disforia di genere, che ha diversi risvolti, è un malessere grave». Parole che non sono bastate a sventare anche l’attacco diretto dei colleghi di partiti, in primis della capogruppo della Lega Samantha Gardin che firma insieme agli altri capigruppo Massimiliano Alberghini (Gruppo Alberghini), Alberto Ancarani (Forza Italia) e Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) la seguente nota: «I capigruppo delle seguenti liste di opposizione rappresentate nel consiglio comunale di Ravenna si dissociano dalle espressioni usate dal consigliere comunale Gianfilippo Rolando intervenendo al convegno». Gianluca Pini, ex parlamentare del Carroccio, sulla sua pagina Facebook definisce Rolando addirittura un «pagliaccio», confermando così una frattura interna alla ex Lega Nord oggi Lega per Salvini Premier sempre più evidente. Ad andare in soccorso di Rolando ci ha pensato Roberto Tic-
chi della Pigna che ha parlato di «strumentalizzazioni» da parte di De Pascale difendendo il consigliere che la lista civica aveva peraltro appena sostenuto alle regionali. Infine, abbiamo chiesto un commento anche a Mirko De Carli, dirigente ravennate per il Nord Italia per il Popolo della Famiglia: «Riguardo alla vicenda delle dichiarazioni del consigliere comunale Rolando della Lega esprimo profondo rammarico per la polemica scaturita: credo che il consigliere comunale abbia sbagliato i modi con cui esporre il suo intervento ma i quesiti posti sono presenti nelle coscienze di molti. Dovremmo smetterla di prodigarci a bollare le affermazioni non politicamente corrette come razziste o discriminatorie: in merito alla disforia di genere c’è il dilagare di una pericolosa e drammatica ideologia su cui in tanti, troppi, stanno speculando. Comprendere meglio questo significa discriminare? Non credo. Rispetto e vicinanza a tutti coloro che soffrono e vivono situazioni di disagio come quelle oggetto del convegno avvenuto al Galletti Abbiosi, ma non fermiamoci ai cliché del pensiero unico e cerchiamo di capire che certi disturbi vanno curati e non assecondati o ideologizzati». L’intervento di Rolando è stato videoregistrato e postato sul suo profilo fb dal presidente provinciale di Arcigay, Ciro di Maio, che era presente all’incontro. E l’organizzazione dell’incontro ha ribadito di aver dato spazio a tutte le voci presenti e che presto pubblicherà a sua volta la proiezione integrale dell’incontro.
POLITICA / 7 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
LA NOMINA
Al ravennate Andrea Corsini anche le deleghe Infrastrutture e Mobilità in Regione Il plauso dei sindaci della provincia per la scelta del presidente Bonaccini. Bessi in assemblea Per quanto ancora non abbia preso i poteri effettivi, la nuova giunta Bonaccini è stata ormai da tempo ufficializzata con la notizia che Ravenna attendeva da tempo. Una delle uniche due conferme nella squadra del Presidente è infatti quella di Andrea Corsini, che era stato assessore nei cinque anni precedenti per il Turismo e che ora riceve anche la pesantissima delega delle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti come Corsini stesso in campagna elettorale aveva qualche modo lasciato intendere. Una decisione che ha ricevuto il plauso generale di forze economiche e politiche del centroinistra. In particolare sono intervenuti il presidente della Provincia di Ravenna e i sindaci di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi, Sant’Agata sul Santerno e Solarolo che ritengono che questa scelta «rappresenti una lungimirante visione volta a poter sviluppare con coerenza per l’intera regione Emilia Romagna quel sistema integrato di trasporti e offerta turistica che solamente insieme possono produrre quel valore aggiunto capace di fare la differenza. Ritengono infine che la nomina e le deleghe assegnate ad Andrea Corsini possano e debbano rappresentare in particolare per la provincia di Ravenna e per l’intera Romagna un’occasione fondamentale per affrontare con decisione e superare quel divario infrastrutturale che ancora oggi caratterizza il nostro territorio». A proposito di Romagna, va sottolineato come non in giunta non sia presente nessuno del territorio di Forlì né di Rimini. Come annunciato l’ingresso di Corsini in giunta ha permesso l’elezione in Assemblea di Gianni Bessi, arrivato terzo nella circoscrizione di Ravenna. Corsini e Bessi potranno effettivamente entrare in carica dopo il 28 febbraio quando si svolgerà la seduta d'insediamento dell'Assemblea legislativa, che inaugurerà l'undicesima legislatura regionale e, causa Coronavirus, si svolgerà a porte chiuse, senza pubblico né stampa»
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IL CONGRESSO
PSI: FINISCE L’ERA DI CORELLI IL PARTITO PRONTO ALLE AMMINISTRATIVE Per Faenza si pensa a una lista di giovani, a Ravenna si vuole replicare l’esperienza delle Regionali Si è celebrato sabato 22 febbraio a Russi il congresso della Federazione provinciale di Ravenna del Partito Socialista Italiano che, al termine dei propri lavori, ha eletto segretario il faentino Francesco Pitrelli, 22 anni, studente universitario. Molti i temi sui quali il documento finale del congresso si diffonde, tra i quali l’ambiente, i “muri” della xenofobia, il no al taglio dei parlamentari. Circa le alleanze locali il congresso si è espresso a favore del tentativo di costruire, per le elezioni comunali di Faenza di questa primavera, una lista di giovani di sinistra per rendere la città manfreda più aperta ai giovani, più universitaria, più verde, più aperta al turismo; ponendo, per quelle di Ravenna del prossimo anno, l’obiettivo di presentare una Lista analoga a quella delle regionali, quando lo Psi era con Pri ed Europa +. Una proposta particolare del congresso riguarda l’invito rivolto ai repubblicani e agli altri movimenti europeisti e liberaldemocratici a verificare le condizioni per consolidare a livello locale un progetto di alleanza, attraverso un confronto tematico che potrebbe partire da Lugo. Questo il commento di Corelli, che dopo molti anni lascia l’incarico di segretario provinciale, sul’esito del congresso: «Prendiamo dai nostri padri ciò che ancora serve e aggiungiamo gli ingredienti oggi necessari affinché il socialismo italiano torni ad essere fecondo anche grazie a nuove leve capaci di agire - in forme nuove e con idee adeguate al nostro tempo - per rendere l’Italia più giusta e moderna». Il nuovo Consiglio Direttivo: Francesco Pitrelli, Stefano Bagnoli, Filippo Barbieri,Massimiliano Bezzi, Lino Calisti, Remo Cavallo, Lorenzo Corelli, Federico Facchini, Claudio Governa, Federica Gullotta, Giuseppe Marolla, Armando Menichelli, Luca Nannini, Giovanni Nonni, Federico Penazzi, Giorgio Ricci, Aldo Rossi, Maria Severi, Eleonora Tazzari; invitati Anna Liverani (consigliera comunale Russi), Carlo Sante Venturi (consigliere/assessore comunale Fusignano), Nicola Olanda (formazione). Sindaci Revisori: Mario Marangon – presidente, Daniele Bilosi, Riccardo Benericetti.
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10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
TRASPORTO PUBBLICO UNIVERSITÀ Parte la laurea in Medicina: da settembre 75 posti Gli organi decisionali dell’Università di Bologna hanno approvato l’attivazione, a partire dall’anno accademico 2020-21, dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia a Forlì e a Ravenna, per un totale di 150 posti (75 e 75) che si aggiungono ai 374 per la sede di Bologna e ai 90 di Medicina in inglese (Medicine and Surgery). Le lezioni a Ravenna si svolgeranno all’ospedale Santa Maria delle Croci. I corsi saranno sostenuti da numerosi enti locali e finanziatori privati. Per il territorio ravennate Fondazione Flaminia, Comune di Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione del Monte, Gruppo Villa Maria, Ior. L’impegno economico locale si aggira intorno ai 30 milioni di euro.
CASSE PUBBLICHE All’asta 30 ettari di terreno, si parte da un milione di euro È in vendita all’asta un terreno agricolo di 30 ettari in via Fornazzo ad Alfonsine. L’area di proprietà dello Stato è entrato nella disponibilità del Comune di Alfonsine. La base d’asta è di 987.885,52 euro. Sono possibili solamente offerte economiche al rialzo, l’asta sarà dichiarata valida anche se perverrà una sola offerta. Il termine per la presentazione delle offerte è il 12 marzo alle 13. Gli interessati possono visionare il terreno previo appuntamento telefonico al numero 0544-866615 (geometra Emanuela Babini). Per informazioni di carattere amministrativo rivolgersi ai numeri 0545-38597 o 054538533, oppure scrivere alla mail appalti@unione.labassaromagna.it.
Start, 44 milioni di investimenti in Romagna nei prossimi tre anni L’azienda presenta il piano industriale: scuola di formazione per autisti In provincia di Ravenna 183 addetti e 99 bus
L’assemblea dei soci di Start Romagna, la società del trasporto pubblico controllata dalle amministrazioni locali, il 12 febbraio ha approvato all’unanimità il piano industriale 2020-2023 che prevede investimenti complessivi per 44,3 milioni di euro (oltre il 50 percento in autofinanziamento), dei quali 15 nel 2020. Start conta 937 dipendenti (circa il 75 percento sono autisti). L’età media è di 48 anni. Nel bacino di Ravenna è dislocato il 20 percento del personale (40 a Rimini e 40 a Forlì-Cesena), il parco mezzi è composto da 99 bus, dei quali 65 alimentati a metano (in totale 555 veicoli). Ogni anno i bus percorrono circa 4,2 milioni di km alla velocità commerciale di 23,7 km/h (area urbana) e 33,4 km/h (area extraurbana), la più alta fra le tre province romagnole nelle quali opera Start Romagna. Nei servizi urbani ed extraurbani, i mezzi di Start in Romagna percorrono 21,5 milioni di km l’anno. A Ravenna, Start gestisce anche il traghetto fra Marina di Ravenna e Porto Corsini che ogni anno compie 7.500 corse. Il piano industriale è stato presentato ai dipendenti ravennati il 17 febbraio. «È stato un incontro proficuo e significativo – il commento di Roberto Sacchetti, presidente di Start Romagna – perché costituisce un esempio di quel rapporto partecipativo che può rappresentare, per Start, la modalità per
costruire assieme un futuro vincente». Start ha approfondito coi dipendenti i contenuti del Piano che ha l’obiettivo complessivo di uniformare le competenze, condividere modelli, strumenti e tecnologie a supporto dei processi di gestione del personale. Nella serata è stato affrontato anche il tema della carenza di autisti, che Start Romagna (oltre a dare seguito alle assunzioni dalla selezione effettuata a fine 2019, coi primi dieci autisti entrati in azienda a metà gennaio) intende affrontare con l’innovativo
progetto di ‘Academy per la formazione permanente’, una vera e propria scuola per operatori professionali del Trasporto Pubblico Locale da condurre in sinergia con tutti gli attori del Tpl e degli istituti professionali. Sul fronte dei ricavi, particolare attenzione sarà posta ad un apposito piano di contrasto dell’evasione che sarà avviato con vigore quest’anno, istituendo un gruppo interno all’azienda per intervenire in orari e aree nelle quali l’evasione è divenuta intollerabile.
AGRICOLTURA Manutenzione e potenziamento del Cer: l’irrigazione inizia con 15 giorni di anticipo
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Siamo solo a fine febbraio ma il consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo (Cer) ha già messo in piena funzione tutti i suoi impianti di sollevamento riportando così a livelli quasi estivi le quote di risorsa idrica invasata e trasportata all’interno del grande canale che da Selvatonica di Bondeno dopo 133 km giunge a Rimini servendo tutto il comparto agricolo di Romagna e parte dell’Emilia Orientale. Grazie ai lavori full-time di manutenzione e potenziamento del canale, l’irrigazione è anticipata di una decina di giorni sulla normale tabella di marcia a beneficio delle prime colture stagionali. L’avvio dell’anno, come del resto già nel 2019, si è dimostrato estremamente siccitoso e l’assenza perdurante di precipitazioni unita alle anomale alte temperature rispetto alle medie consuete del periodo rischiavano di compromettere le primissime coltivazioni. Quest’anno le manutenzioni invernali sono state notevolmente impattanti e assai rilevanti per la stessa funzionalità dell’opera: infatti, oltre alle minuziose manutenzioni e i controlli di sicurezza su tutte le elettropompe (pratica assolutamente indispensabile per assicurare il regolare funzionamento estivo) è stato ricostruito integralmente un tratto di rivestimento di circa 1 chilometro. Tecnicamente l’opera di manutenzione invernale - realizzata quest’anno e che proseguirà nei periodi di “ferma” anche nei prossimi cinque - impedisce e impedirà, di fatto, il prelievo delle acque dal Fiume Po, il Cer quindi ha individuato una soluzione alternativa per ovviare alle richieste programmando nuove immissioni durante l’inverno, in condizioni di sostanziale emergenza, dai Canali dei Molini (derivanti dai torrenti Santerno e Senio) che, nonostante le modeste portate, hanno consentito di incrementare i livelli idrici in ampi tratti romagnoli a favore delle irrigazioni puntuali già da 15 giorni, specie nei territori sottesi da impianti in pressione.
ECONOMIA / 11 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
PARTECIPATE
Ravenna Holding migliora il budget e i dividendi superano i 10 milioni di euro La relazione previsionale della cosiddetta “cassaforte del Comune� per il 2020-22 considera 12 milioni di investimenti immobiliari: la maggior parte per lo studentato e la caserma della polizia locale
Il consiglio di amministrazione, presieduto da Carlo Pezzi, di Ravenna Holding la Spa che raccoglie le azioni del Comune di Ravenna nelle aziende partecipate, ha approvato la relazione previsionale 20202022 e ha stimato i risultati di preconsuntivo per il 2019, che confermano il buon andamento strutturale del gruppo e migliorano significativamente le previsioni del budget. ll risultato di preconsuntivo per l’anno 2019 è stimato in 14,38 milioni di euro e migliora il budget di 3,72 milioni. Il miglioramento del budget deriva principalmente dalla straordinaria plusvalenza derivante dalla vendita a condizioni particolarmente favorevoli di circa 2,5 milioni di azioni Hera, dai maggiori dividendi deliberati, rispetto alle previsioni, dalle quattro società controllate, e dal minore impatto della gestione finanziaria dovuto all’andamento favorevole dell’Euribor. Si rende possibile, in base alle decisioni dei soci, una distribuzione di dividendi potenziata rispetto alle previsioni, in misura superiore ai 10 milioni di euro complessivi. La redditività calcolata sulla base del principale indicatore preso a base per valutarla in rapporto al capitale proprio (Roe) - al netto delle operazioni straordinarie non ricorrenti e degli elementi riconducibili alla gestione delle reti - si attesta attorno al 3 percento, confermando un trend positivo e valori di tutto rispetto. Per il programma triennale 2020-22 le previsioni sono state prudentemente formulate, sulla base delle informazioni disponibili. Il documento approvato dal cda prevede la conferma di risultati economici strut-
Carlo Pezzi. presidente e ad di Ravenna Holding
La Spa possiede le azioni pubbliche nelle societĂ di servizi locali
turali marcatamente positivi per tutto il periodo di piano. Il piano considera anche importanti investimenti di natura immobiliare, per un ammontare complessivo di circa 12 milioni di euro nel triennio, su beni di proprietà di Ravenna Holding, con interventi di interesse strategico degli azionisti in grado di generare impatti economici e finanziari sostenibili e il rafforzamento patrimoniale della società . Si tratta principalmente dell’immobile di viale Farini a Ravenna dove verrà realizzato lo studentato, in collaborazione con Fondazione Flaminia, e dell’area ex Atm in via delle Industrie, dove verrà realizzata la nuova caserma della polizia locale, e riqualificato il comparto a servizio del gestore del trasporto pubblico. Per l’esercizio 2020 è prudentemente stimato un risultato netto pari a euro 9,13 milioni. Per tutto il periodo di Piano si prevede un utile strutturale che si può mantenere superiore agli 8,5 milioni netti, garantendo agli azionisti dividendi pari a 8,2 milioni di euro, relativamente a ciascun esercizio considerato nel triennio 2020-2022, in grado di assicurare ai soci una distribuzione superiore a quella ipotizzata nella precedente pianificazione pluriennale. Ravenna Holding ha garantito, dal 2005 anno di costituzione ad oggi, la distribuzione agli azionisti di dividendi per circa 100 milioni di euro, pari al 78,73 percento dell’utile prodotto, oltre a 35 milioni di euro complessivi legati a due riduzioni volontarie del capitale sociale. Ravenna Holding al 31 dicembre 2019 ha un capitale sociale di 416 milinoi e un patrimonio netto pari a circa 477 milioni.
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12 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
INNOVAZIONE/1
In provincia crescono le startup: oggi sono 64, il 7 percento della regione Tre su quattro fanno servizi alle imprese In un anno a Ravenna la crescita è stata del 14,3 percento, meglio della media in Emilia-Romagna e Italia. Il 18,8 percento possiede una forma di brevetto Le startup con sede in provincia di Ravenna, a fine dicembre 2019, sono risultate 64 e rappresentano quasi il 7 percento del totale regionale e lo 0,6 di quello nazionale. Le startup di Ravenna rappresentano lo 0,79 del numero complessivo delle società di capitale registrate in provincia. Sono aumentate del +14,3 percento rispetto al 2018 e +18,5 rispetto alla stessa data di due anni prima ed è seconda in regione per il livello di incremento negli ultimi due anni; in Emilia-Romagna ed in Italia nel 2019 sono aumentate, rispettivamente, del +3,1 e del +11,5 (+9,3 e +29,7 rispetto al 2017). Per quanto riguarda l'attività svolta, la maggior parte opera, come a livello nazionale, nel settore dei Servizi alle imprese, pari a tre quarti del totale provinciale (75 percento). Prosegue l'analisi del sistema imprenditoriale del nostro territorio a cura della Camera di commercio. Guardando alla composizione della compagine sociale, a Ravenna quasi l’11 percento sono imprese a prevalenza femminile, ossia startup in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne ed il 12,5 percento sono invece a prevalenza giovanile (quote e cariche in maggioranza ad under 35); quasi il 5 percento sono imprese a titolarità straniera. Inoltre, il 18,8 percento delle imprese innovative ravennati è depositaria o licenziataria di alcune tipologie di privativa industriale (brevetti) oppure titolare di software registrato e una su cinque è ad alto contenuto tecnologico, cioè sviluppa e commercializza esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.
L’identikit: costituite da meno di 5 anni, fatturato inferiore a 5 milioni, non quotate Possono ottenere lo status di startup, le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate ed in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale vigente; possono essere organizzate anche in forma cooperativa e devono avere come oggetto sociale, esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
INNOVAZIONE/2 Le aziende innovative occupano 60mila persone a livello nazionale Nel Registro Imprese delle Camere di commercio è prevista una sezione speciale per le startup ed è stata realizzata anche una piattaforma istituzionale, all'indirizzo startup.registroimprese.it: una vetrina nazionale online, che oltre a fornire dati ed elenchi aggiornati, è a disposizione di startup e Pmi innovative che vogliono farsi conoscere da investitori, sia italiani che internazionali. Le startup iscritte al 31 dicembre 2019 nella sezione speciale del Registro Imprese Nazionale ammontano a 10.882, il 3 percento di tutte le società di capitali di recente costituzione. Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno, la Lombardia è la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative, con poco più di un quarto del complesso delle startup italiane (2.928, pari al 26,9 percento del totale nazionale); segue il Lazio, unica altra regione a superare quota mille (1.227 e 11,3%). In Emilia-Romagna sono 931 ed è la terza regione in cui è localizzato il maggior numero di startup. Sotto il profilo occupazionale, a livello nazionale le startup impiegano complessivamente più di 61 mila persone, di cui almeno 50mila sono soci di capitale dell’azienda. Inoltre, è elevata la rappresentatività di imprese fondate da giovani under 35, il 19,8 percento del totale delle startup nazionali. Milano si colloca in cima alla classifica delle province italiane, con il 19,1 percento delle startup del Paese; Bologna, con il 2,9 percento, è quinta nella classifica nazionale, ma è prima in regione per numero di startup, con una incidenza quasi del 34 percento. Seguono Modena e Rimini, ma ben distanziate, con una incidenza, sul totale della regione, rispettivamente pari a 15,2 percento e 12 percento.
OFFSHORE
TRIVELLE BLOCCATE PER ALTRI SEI MESI, PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE
Musica con Vic
tor Gasp
Le sigle sindacali di categoria del settore oil&gas a Ravenna dichiarano lo stato di agitazione di tutto il comparto e si riservano di metter in campo tutte le azioni necessarie fino alla convocazione di un incontro con Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico. La questione riguarda lo slittamento di altri sei mesi della fine del blocco delle attività estrattive (febbraio 2021 e non più agosto 2020) per consentire la stesura del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai). «A Ravenna abbiamo un territorio ricco di gas e questa risorsa va utilizzata – scrivono Filctem, Uiltec e Femca –: abbiamo imprese e aziende di servizi di eccellenza, conosciute nel mondo come imprese ad alto valore tecnologico e ad alta sostenibilità ambientale che producono occupazione e che portano ricchezza al nostro territorio ma che oggi rischiano di sparire insieme ad un intero comparto e a migliaia di posti di lavoro. La decisione di prorogare il periodo di moratoria sulla effettuazione di nuove trivellazioni nelle acque nazionali entro le 12 miglia inevitabilmente creerà una situazione drammatica riguardo i livelli occupazionali e sul reddito di intere famiglie causa le inevitabili chiusure aziendali. L’intero comparto sta collassando, gli ammortizzatori sociali stanno esaurendosi e non possiamo accettare la messa in discussione di un intero comparto senza che vi sia un confronto su una seria politica energetica che permetta di cominciare quel percorso di transizione che ci porti verso un futuro sostenibile non solo a parole» .
ECONOMIA / 13 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
IMPRESE
Caviro arriva a 329 milioni di fatturato Nel 2019 export in aumento del 17,6 percento Assemblea dei soci della cooperativa di Faenza opera nel settore vitivinicolo da 50 anni Il presidente Dalmonte: «Abbiamo deciso di adeguare la scadenza degli esercizi alle annualità vendemmiali»
A fronte di 22 milioni di euro di investimenti realizzati, nel 2019 il gruppo Caviro di Faenza ha incrementato la capacità produttiva dei propri stabilimenti, ampliato la gamma di prodotti, allargato la propria quota di mercato in Italia e all’estero e raccolto diversi riconoscimenti che hanno contribuito a implementare la reputazione dei brand e del Gruppo. Questi risultati sono stati presentati all’assemblea dei soci del 21 febbraio, che ha approvato il bilancio d’esercizio della storica cooperativa agricola del settore vitivinicolo che tocca oggi i 329 milioni di euro di fatturato. «Quello approvato, a differenza dei precedenti, è un bilancio che interessa solo 8 mesi di attività perché abbiamo deciso di adeguare la scadenza degli esercizi alle annualità vendemmiali - spiega il presidente di Caviro Carlo Dalmonte -. Ciò ha comportato la decurtazione dell’ultimo quadrimestre che, di solito, è anche il più profittevole nei 12 mesi». Gli investimenti. Tutte le società del Gruppo sono state interessate da ingenti investimenti: «Un impegno aggregato davvero notevole che difficilmente potrebbe essere ripetuto ogni anno - sottolinea il direttore generale Simon Pietro Felice -. Le nuove linee di confezionamento di Caviro sca, avviate nei primi giorni del 2019, ci hanno permesso di aumentare capacità produttiva e referenze e, ad oggi, possiamo dire che i risultati raggiunti sono stati superiori alle migliori aspettative. Parallelamente Caviro Extra ha inaugurato un impianto per la produzione di biometano da sottoprodotti della filiera agroindustriale derivante da un investimento epocale per la società. Infine, la Gerardo Cesari ha completato la parte più importante dei lavori della nuova cantina di Fumane: un investimento di decine di milioni di euro che, di fatto, cambierà la fisionomia della società». Vino, produzione e mercato. Sul fronte vino le refe-
CONFCOOPERATIVE
LUCA BRACCI CONFERMATO PRESIDENTE: «PRESTO L’UNIONE DELLA ROMAGNA» Luca Bracci è stato confermato presidente dell’unione territoriale Ravenna-Rimini di Confcooperative e ha annunciato l’avanzamento del progetto di integrazione con Forlì-Cesena per arrivare davvero a Confcooperative Romagna. «Abbiamo iniziato il nostro percorso di riorganizzazione, tra le Unioni di Ravenna e di Rimini, il 17 settembre 2018 proprio su questo stesso palco. Saremo chiamati, molto presto, a riunirci in una nuova assemblea costituente per dare vita alla Unione della Romagna ed eleggere gli organi di rappresentanza». Questi i numeri di Ravenna-Rimini e il primo Bilancio di Sostenibilità: 385 cooperative associate, 123.548 soci, 15.242 occupati (di cui 7.472 donne). Anche la consistenza patrimoniale raggiunta attesta la solidità dell’Unione con quasi 1 milione e 100 mila euro, mentre il fatturato supera i 2 milioni 70mila euro.
renze prodotte nei due stabilimenti di Forlì e Savignano della Caviro sca sono cresciute del 27 percento passando dalle 757 del 2018 alle 957 del 2019 con un contestuale aumento dei volumi confezionati da 198,8 milioni di pezzi a 213,5 milioni di pezzi. Oggi la capacità produttiva è salita a 120.000 pezzi/ora (+14 percento) e, all’attuale efficienza su 3 turni per 5 giorni a settimana, Caviro è in grado di produrre 298 milioni di pezzi l’anno. Il tutto a fronte di un sostanziale incremento della quota di mercato, sia in Italia
che all’estero: «In Gdo Italia nel 2019 il segmento vetro ha registrato una crescita a volume del 2,3 percento e il segmento brik dell’uno percento, contestualmente Caviro ha avuto un incremento, rispettivamente, del 26,3 percento e del 3,7 percento - spiega il direttore generale SimonPietro Felice -. Per quanto riguarda l’estero, dove le esportazioni di vino italiano nel 2019 a volume sono aumentate del 3,4 percento, Caviro Sca ha visto un incremento dell’export del 17,6 percento».
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14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
LA SCIENZIATA
La virologa: «Nella maggioranza dei casi la malattia non ha avuto bisogno di un medico» Ilaria Capua dirige il One Health Center of Excellence in Florida e sarà a Cervia con il Ravenna Festival a giugno Tra le voci più autorevoli nel panorama scientifico internazionale c’è quella della virologa Ilaria Capua, dal 2016 alla direzione di un dipartimento dell'Emerging Pathogens Institute dell’Università della Florida. La scienziata romana, in passato anche deputata con Scelta Civica, sarà a Cervia il 25 giugno con il giornalista Gad Lerner per una iniziativa organizzata da Ravenna Festival. In questi giorni di fibrillazione attorno al coronavirus, la virologa è stata interpellata da più media nazionali per puntualizzare la situazione. In particolare, Capua ha scritto cinque riflessioni per Fanpage.it che riassumiamo qui. La prima: l’Italia sembra essere uno dei Paesi col più alto numero di contagi forse perché si è diagnosticato di più e prima. La seconda: l’infezione in Veneto e Lombardia potrebbe aver circolato prima del primo decesso, almeno per una ventina di giorni perché di certo il virus non è stato paracadutato con un drone sulle zone focolaio. La terza: tanto più scopriamo casi pregressi e passati inosservati, tanto meglio è perché vuol dire che il numero degli infetti è maggiore di quanto pensavamo e il potenziale letale del virus, molto minore. La quarta: il virus nella stragrande maggioranza dei casi è stato incapace di provocare una malattia degna di essere portata all’attenzione dei medici. La quinta: fare di qualcuno un untore è agghiacciante da un punto di vista umano e professionale.
In una intervista a Il Foglio, Capua ha affermato che questo tipo di emergenze saranno sempre più frequenti «perché abbiamo costruito una società che ha invaso gli ecosistemi, li abbiamo squilibrati. Un virus che circola nei pipistrelli della foresta cinese dovrebbe rimanere lì. E invece abbiamo invaso alcuni ecosistemi con le megalopoli, trasportando anche abitudini alimentari poco compatibili con lo sviluppo». Infine una curiosità: alla trasmissione Caterpillar ha consigliato di canticchiare per tre volte “Tanti auguri a te” mentre ci si lava le mani per assicurarsi un’igiene ideale.
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COME SI CHIAMA, COME SI TRASMETTE, COSA PROVOCA: IDENTIKIT DELLA COVID-19 La terminologia definita dall’Oms. Si trasmette con le gocce di saliva nel respiro. Incubazione da due a 14 giorni I coronavirus (CoV), come si legge sul sito dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la Mers (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la Sars (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie. I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. I coronavirus umani conosciuti ad oggi, comuni in tutto il mondo, sono sette, alcuni identificati diversi anni fa (i primi a metà degli anni Sessanta) e alcuni identificati nel nuovo millennio. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. Il 9 gennaio 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell'uomo (provvisoriamente chiamato 2019-nCoV, poi classificato ufficialmente con il nome di SarsCoV-2), associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale. L’11 febbraio l’Oms ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata Covid-19 (Corona virus disease). La Covid-19 si manifesta spesso con sintomi moderati (febbre, tosse, dolori articolari), che solo nei casi più seri portano a gravi polmoniti e a complicazioni che possono essere letali. Il tempo di incubazione – cioè il periodo che intercorre tra il momento in cui si è entrati in contatto con il virus e quando si manifestano i primi sintomi – non è ancora completamente chiaro. In linea di massima, passano dai 2 ai 14 giorni prima di manifestare i sintomi. Di solito con le malattie infettive si diventa contagiosi quando si iniziano ad avere i primi sintomi, ma ci sono comunque patologie in cui si è contagiosi anche nel periodo di incubazione. Secondo alcune ricerche, questo potrebbe essere il caso della Covid-19, ma si attendono ulteriori conferme. Un’ipotesi è che in alcune persone la malattia causi sintomi lievi, tali da mantenere gli individui attivi e inconsapevoli di essere malati: questi continuano ad andare al lavoro e a condurre una normale vita sociale, facendo aumentare il rischio di nuovi contagi. Il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) si diffonde da persona a persona tramite le piccole gocce che emettiamo con la respirazione, con i colpi di tosse o con uno starnuto. Il contagio può essere diretto, per esempio se si è vicini a qualcuno infetto che starnutisce, oppure per via indiretta, se il virus è presente su oggetti o superfici. Le vie di contagio indiretto possono essere numerose, ma seguono uno schema piuttosto simile: l’infetto tossisce o starnutisce portandosi una mano alla bocca e poi tocca qualcosa, come la maniglia di una porta; una persona non infetta tocca quella maniglia e poi si tocca il viso, portando inconsapevolmente il virus verso le mucose della bocca e del naso, o ancora verso gli occhi, con il concreto rischio di infettarsi.
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LA POLITICA La grillina che si è battuta per i posti letto: «Se si ammalano i medici la macchina sanitaria si rompe» «Lo avete capito che il problema fondamentale è che non siamo in grado di sostenere molti ricoveri in terapia intensiva/rianimazione e che se lasci che un virus, che non ha vaccino e che ha ancora molti punti oscuri, si propaghi alle molte persone con sistema immunitario deficitario, a breve il triage dovrà scegliere chi far vivere e chi far morire tra le emergenze?». Ilaria Ricci Picciloni, attivista M5s con recenti incarichi al ministero delle Infrastrutture, parla così su Facebook. «Non abbiamo un vaccino per preservare chi ora è debole e non lo abbiamo per preservare i medici. Se si contagiano i medici la macchina si rompe. Non sono un medico, non voglio insegnare nulla a nessuno ma io le battaglie in merito a ospedali, taglio di posti letto e company, sono anni che le faccio, conosco la situazione. È sacrosanto limitare il contagio in questo momento. Cos'è che proprio non vi torna dell'inutilità di fare paragoni con l'influenza, con il colera e con l'ebola?».
PRIMO PIANO / 15 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
IL MEDICO
«La letalità del nuovo coronavirus non è alta, ma contagi veloci» Il presidente dell’Ordine dei Medici: «Pochi necessitano di cure ospedaliere, ma se colpisce grandi masse rischiamo comunque la paralisi della Sanità» di Andrea Alberizia
La diffusione del coronavirus va contrastata non tanto per la particolare gravità della malattia che porta ma perché la velocità con cui si contagia potrebbe mettere a letto una massa tale di persone in un tempo ristretto da mandare in tilt il sistema sanitario e altri servizi di pubblica utilità. Ecco la sintesi delle ragioni per le misure straordinarie imposte dalle autorità per ridurre la proliferazione dei casi di Sars-Cov-2. Facciamo il punto della situazione sul nostro territorio con Stefano Falcinelli, presidente provinciale dell’Ordine dei Medici a Ravenna. Dottore, partiamo dai medici di base che si trovano un ruolo in prima linea. Quali sono le “regole di ingaggio”? «La segnalazione che riceviamo più spesso è proprio che le regole di ingaggio purtroppo mancano. Tardano ad arrivare indicazioni operative dall’Ausl e l’Ordine sopperisce in parte a questa mancanza. Ho mandato agli iscritti alcune indicazioni che secondo me dovrebbero rispecchiare quelle che arriveranno dall’azienda sanitaria. In sintesi: aumentare il recepimento delle chiamate telefoniche, gestire i casi per quanto possibile al telefono, sconsigliare ai pazienti di andare in ambulatorio se non per motivi indifferibili e creare dove possibile spazi separati nella sale d’attesa per chi si presenta con sintomatologia febbrica». Si riesce a visitare alla cornetta? «Non pensiamo di fare diagnosi al telefono, ci mancherebbe. Ma il medico di famiglia, che conosce i pregressi del paziente, dai sintomi può avere un quadro per decidere come intervenire: che può voler dire vedere il paziente a domicilio, allertare il 118 o contattare il dipartimento una immunità di fondo che conserviamo da un anno aldi Igiene pubblica». l’altro. Siamo nel sottile confine tra non creare allarmiQuindi l’indicazione per i cittadini resta quella smo che non è giustificato, come le scene di scaffali svuodi ricorrere a una telefonata in caso di sintomi sotati ai supermercati, e non sottovalutare il problema». spetti. Ma quando allarmarsi? Che segnali ricevete dai medici di base? «Ognuno sa qual è il suo quadro: un «Mancano i dispositivi di protrentenne sano è diverso da un settantentezione specifici come le mascheI dieci consigli utili ne diabetico. rine per proteggere i medici ed A un certo punto per stabilire se si evitare il contagio». dell’Istituto superiore tratta di coronavirus va fatto un tamEcco, facciamo chiarezza di sanità (Iss) pone che è il prelievo di muco dalla sulle mascherine che sono gola con un cotton-fioc. Chi decide se andate a ruba nelle farmacie. 1 – Lavati spesso le mani e a chi farlo? Servono? A chi servono? Qua2 – Evita il contatto ravvicinato «Non c’è una indicazione univoca. Doli? (meno di due metri) con persopo l’attivazione dell’Igiene pubblica si «La mascherina chirurgica di ne che soffrono di infezioni retratta di un coordinamento con il medico carta serve al malato per non inspiratorie acute di famiglia». fettare altri ma non serve al sa3 – Non toccarti occhi, naso e Ma quanto è grave la malattia da no. Per l’operatore sanitario ci bocca con le mani coronavirus? vuole quella cosiddetta di tipo 4 – Copri bocca e naso se star«Dalle statistiche provvisorie disponibiFfp2 con filtro e queste mi risulnutisci o tossisci li a livello mondiale non sembra particotano che siano introvabili (la Re5 – Non prendere farmaci antilarmente letale, attorno al 2 percento dei gione si sta muovendo: vedi box, virali né antibiotici, a meno che malati. Ma il contagio è veloce perché è siano prescritti dal medico ndr). Nella quotidianità delle per6 – Pulisci le superfici con disinun virus nuovo e non abbiamo difese imsone normali non serve la mafettanti a base di cloro e alcol munitarie. Quindi anche se la percentuascherina, è molto più utile atte7 – Usa la mascherina so se sole di chi ha bisogno di cure ospedaliere è nersi al decalogo di buone pratispetti di essere malato o se asbassa, la diffusione va contrastata perché che da applicare che sta circosisti persone malate con un alto numero di infetti avremmo lando». 8 – I prodotti Made in China e i comunque una massa di persone da ricoAl punto 1 lavarsi spesso pacchi ricevuti dalla Cina non verare tale da mandare in tilt il sistema le mani per ridurre la trasono pericolosi sanitario». smissione del virus anche 9 – Gli animali da compagnia In questi giorni si fa spesso il contramite oggetti toccati da non diffondono il nuovo corofronto con l’influenza stagionale. più persone. Ma per quanto navirus Qual è il rapporto? tempo un oggetto resta “in10 – In caso di dubbi non recar«Ogni anno in Italia muoiono circa fetto”? ti al pronto soccorso: chiama il 400 persone per cause dirette da influen«Ho sentito alcuni virologi e tuo medico di base e se pensi za stagionale. E si stima tra 4mila e 10miancora non è un dato che è stadi essere stato contagiato chiala ulteriori decessi per cause indirette. Ma to stabilito. Ma di solito in amma il 112 contro l’influenza stagionale ci sono i biente esterno il viruso è un mivaccini e siccome passa tutti gli anni c’è croorganismo fragile».
I NUMERI
IN REGIONE 30 CASI CONNESSI AL FOCOLAIO LOMBARDO Uno solo in Romagna, a Rimini Solo due ricoverati in terapia intensiva Alla fine della mattinata del 26 febbraio, al momento di andare in stampa, il conteggio dei casi positivi al coronavirus Sars-Cov-2 in EmiliaRomagna era arrivato a 30: 20 a Piacenza, 4 a Parma, 5 a Modena e 1 a Rimini. Il conteggio è stato aggiornato quotidianamente dal 24 febbraio con nuove positività emerse dai test. Tranne il caso riminese, l’unico in Romagna, si tratta di contagi riconducibili in qualche modo al focolaio lombardo. Da registrare anche un decesso: il paziente era un cittadino lombardo, un 70enne già affetto da importanti patologie pregresse. Proveniente da uno dei comuni della “zona rossa” lombarda, era stato ricoverato all’ospedale di Piacenza, poi trasferito in terapia intensiva a Parma. Per quanto riguarda le condizioni degli altri casi positivi rilevati nei giorni scorsi, 2 soli sono in terapia intensiva, 14 ricoverati in condizioni non critiche presso i reparti di malattie infettive e 13 – di cui 9 asintomatici – si trovano in isolamento al proprio domicilio. A scopo precauzionale, la Protezione civile regionale è già pronta ad allestire nuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone ai primi controlli prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri. Soprattutto a tutela degli operatori sanitari. Oltre alle 3 già messe in campo nel piacentino, ne sono in arrivo altre all’esterno di diversi nosocomi della regione.
Il numero verde regionale per l’Emilia-Romagna al quale fare riferimento per ogni tipo di problema legato al Coronavirus
800.033.033
LA REGIONE L’Emilia-Romagna annuncia un milione di mascherine Tra le misure di prevenzione del rischio di contagio, il 25 febbraio la Regione ha informato di aver reperito un milione di mascherine chirurgiche da utilizzare negli ospedali e negli ambulatori, a cui se ne aggiungeranno 500mila a settimana dalla prossima settimana, che saranno distribuite nei territori agli operatori sanitari. I primi a ricevere i dispositivi di protezione individuale saranno i medici di base e i pediatri di libera scelta. L’Emilia-Romagna, d’intesa con Lombardia e Veneto che hanno la maggior parte dei casi, chiedono il blocco delle esportazioni dei dispositivi di protezione individuale prodotti dalle aziende italiane e la requisizione di questo materiale. Altra misura risultata particolarmente efficace nell’individuazione di casi infetti, la scelta di effettuare tamponi e di eseguire una tac del torace a tutte le persone ricoverate con polmonite interstiziale.
16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
COVID-19
La settimana in cui tutto si fermò per contrastare il coronavirus Un’ordinanza della Regione limita le iniziative private e pubbliche che prevedono assembramento di persone per ridurre le possibilità di contagio
Per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus (SarsCov-2), la cui trasmissione procede per via aerea, il Governo e le Regioni dove sono stati diagnosticati più casi (tra cui l’Emilia-Romagna che al 25 febbraio ne contava 23 su 283 in Italia) hanno disposto misure straordinarie che limitano le iniziative pubbliche e private fino all’1 marzo (non è da escludere che possa anche esserci una proroga). Lo scopo principale è quello di evitare aggregazioni di persone. Sono da ritenere sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica, laddove esulino dall’ordinario esercizio delle attività stesse. Vanno sospese manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina); attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, comprese le discoteche e le sale da ballo. Non sono invece soggette a limitazioni le attività che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi). Rimangono aperti: i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, centri mu-
sicali e scuola guida); gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.); le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazioni di persone. Sono escluse dalla sospensione tutte le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive, ivi compresi i pubblici esercizi e le mense, ad eccezione di quelle richiamate di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali (fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate, ecc.); le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone; le attività svolte da guide e accompagnatori turistici. Non sono sospesi gli ordinari mercati settimanali. Non sono ricomprese nella sospensione le attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili (es: servizi semiresidenziali e Centri diurni). Non si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose. Non possono essere inclusi nella sospensione, in via generale, neppure i Centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovani, centri anziani, orti urbani, ecc.) per la parte di ordinaria attività. Sospesa l’erogazione delle attività di formazione se rivolte ad un gruppo.
PUBBLICO IMPIEGO Ausl rinvia il concorso con ottomila candidati
UFFICI PUBBLICI Inps sospede le visite mediche e chiude gli sportelli informativi
A titolo precauzionale è stato rinviato il concorso dell'Ausl per personale amministrativo (coadiutore amministrativo senior cat. B livello economico super BS) calendarizzato dal 25 al 28 febbraio a Ravenna: al Pala De Andrè erano attesi ottomila candidati da tutta Italia. La data della nuova convocazione per il test sarà diffusa dall'Ausl sul sito internet dopo il 5 marzo.
La direzione provinciale dell’Inps ha disposto la sospensione di tutte le visite mediche nei centri medicolegali e delle attività di relazioni con il pubblico – si legge in una nota inviata alla stampa – «che contemplino il contatto fisico con gli utenti nella sede di Ravenna e nelle agenzie di Faenza e Lugo». Restano attivi i consueti canali telematici: direzione.ravenna@inps.it; agenzia.faenza@inps.it; agenzia.lugo@inps.it; direzione.provinciale.ravenna@postacert.inps.gov.it; direzione.agenzia.faenza@postacert.inps.gov.it; direzione.agenzia.lugo@postacert.inps.gov.it. Call Center 803164 da telefono fisso gratuito – 06164164 da telefonia mobile.
SPETTACOLI
TEATRI CHIUSI: SI PUÒ AVERE IL RIMBORSO O UN CAMBIO Intanto la Federazione degli operatori chiede lo stato di crisi per lo stop L’ordinanza della Regione Emilia-Romagna che limita gli assembramenti di persone in luoghi pubblici ha portato alla chiusura di tutti i teatri in provincia di Ravenna dal 23 febbraio all’1 marzo. Compagnie e gestori sono di fronte alla questione su come procedere: rinvio ad altra data degli spettacoli già previsti o rimborso dei biglietti già venduti. Per quanto riguarda l’appuntamento con l’Alonzo King Lines Ballet, in programma al teatro Alighieri sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo, chi ha sottoscritto un abbonamento alla stagione Danza potrà richiedere, fino al 31 marzo, il rimborso della quota del singolo spettacolo; in alternativa potrà optare per un biglietto omaggio a scelta tra tutti gli spettacoli del Festival, il cui valore potrà essere fino al doppio di quello della quota abbonamento. Chi ha acquistato il singolo biglietto al botteghino o nelle filiali de La Cassa potrà chiederne il rimborso in biglietteria fino al 15 marzo, se l’acquisto è avvenuto online dovrà invece inviare entro la stessa data un’e-mail a supportotmaster@vivaticket.com. In alternativa al rimborso, solo presso la biglietteria del Teatro e sempre fino al 15 marzo, si potrà ricevere un biglietto – stessa categoria, anche se di costo superiore – scegliendo tra due degli appuntamenti danza più attesi del Festival: Hofesh Shechter Company (1 luglio) o il Balletto delle Fiandre (10 luglio), entrambi al Pala De André. Per ulteriori informazioni la Biglietteria del Teatro (0544-249244) è aperta e attiva nei consueti orari (lun-sab dalle 10 alle 13, giovedì anche dalle 16 alle 18). La Federazione dello Spettacolo dal Vivo e l’Associazione generale italiano dello spettacolo segnalano il crollo dei ricavi da bigliettazione e del fatturato per la vendita di spettacoli, sia per la riduzione drastica quando non addirittura l’azzeramento delle paghe degli addetti del settore. «Per tali ragioni, riteniamo indispensabile che venga formalmente dichiarato un vero e proprio “stato di crisi” del settore spettacolo dal vivo, stanziando fin da ora adeguate risorse economiche integrative sull’esercizio 2020».
RELIGIONE
Meno messe e niente oratorio Anche la Moschea ha sospeso tutte le sue attività Sospese le messe per il mercoledì delle Ceneri (26 febbraio), consentite invece quelle feriali, se celebrate in spazi ampi (non in cappelle), evitando però lo scambio della pace e la distribuzione della Comunione in bocca (verrà invece distribuita sulla mano). Sono le indicazioni che arrivano dalladDiocesi di Ravenna-Cervia e dall’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni per le attività pastorali e le celebrazioni religiose alla luce delle restrizioni imposte dall’ordinanza per contrastare la diffusione del coronavirus sul territorio. Sospesi tutti gli incontri di catechismo, di oratorio, dopo scuola, attività sportive e teatrali nelle parrocchie, e le benedizioni pasquali, fino all’1 marzo. «Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza – scrive la diocesi –, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune. Molte riunioni sono state cancellate». In ottemperanza all’ordinanza, anche la Moschea di via Guido Rossa ha annunciato la sospensione di ogni attività fino all’1 marzo.
PRIMO PIANO / 17 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
LA MISURA Sospese le gite fino al 15 marzo
Scuole chiuse per sei giorni tra lavoratori che rischiano lo stipendio e lo studio a distanza con la tecnologia
Al momento in cui andiamo in stampa, mercoledì 26 febbraio, non si sa se il provvedimento di chiusura delle scuole verrà o meno prorogato oltre l’1 marzo. Ciò che invece è certo per il momento è che restano sospese tutte le gite di istruzione fino al 15 marzo in tutta Italia e che, sempre fino a quella data, è necessario un certificato medico per la riammissione a scuola in caso di assenze superiore ai 5 giorni.
L’ordinanza emessa domenica 23 febbraio riguarda ogni scuola di ordine e grado E torna d’attualità il tema dei dipendenti delle cooperative pagati per la prestazione Tra i provvedimenti più drastici per il nostro territorio c’è stata senza dubbio la chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado fino all’1 marzo, annunciata nel tardo pomeriggio di domenica 23 febbraio. Una misura straordinaria e, a memoria, senza precedenti per la durata, con il dubbio che possa peraltro essere prolungata. E come ogni volta che le scuole vengono chiuse per causa di forza maggiore si riapre il tema di quei lavoratori che operano nelle scuole ma sono alle dipendenze di cooperative sociali del terzo settore e non che hanno vinto bandi pubblici per prestare i servizi. «È vero, queste situazioni mettono sempre in mostra la disparità delle situazioni – conferma l’assessora all’infanzia e all’istruzione del Comune di Ravenna Ouidad Bakkali – per quanto ci riguarda siamo disponibili a ragionare per il futuro, ma non possiamo al momento pensare di pagare prestazioni non ricevute perché sarebbe un danno erariale». Le ore degli educatori vengono infatti pagate a fronte del servizio svolto, l’unica conquista ottenuta in questi anni è che vengano pagati i primi tre giorni di assenza per malattia dello studente affidato all’educatore. «Una misura che possiamo immaginare possa applicarsi anche a questo caso», dice Bakkali. «Ma al di là di questo la questione riguarda gli accordi della cooperativa con il lavoratore, che magari prevede recuperi o una diver-
sa organizzazione. Situazione diversa dovrebbe essere per i nidi, dove noi paghiamo a posto bimbo e quindi la chiusura per noi non comporta cambiamenti». A queste figure legate alla didattica, si aggiunge poi il grande comparto della mensa Camst i cui lavoratori, ci spiega la sindacalista della Filcams Cgil Alessandra Farina, in queste situazioni usano ferie o permessi ma non è escluso che dai tavoli bilaterali su questa emergenza specifica possano arrivare anche soluzioni alter-
TRASPORTI Sanificazione quotidiana degli autobus
SPORT Partite annullate, impianti aperti allenamenti discrezionali
L’azienda di trasporto pubblico Start Romagna si è adoperata per provvedere, attraverso società specializzate, alla sanificazione giornaliera dei mezzi in servizio, ricorrendo all’utilizzo di prodotti specifici, approvati dal proprio medico competente, sia per i servizi gestiti direttamente che per quelli svolti da altri vettori. I lavori sono iniziati il 25 febbraio e avranno una costanza di evento sino a emergenza conclusa. L’azienda ha provveduto a distribuire a tutto il personale in contatto con il pubblico, viaggiante e frontoffice, flaconi di gel igienizzante per mani a base alcolica. L’azienda si sta inoltre munendo di guanti e altri dispositivi di protezione previsti per legge e che saranno distribuite in caso di eventi conclamati.
La Lega Pro ufficializza il rinvio di due giornate di serie C. Non si è giocata la sfida tra Ravenna e Padova il 25 febbraio al Benelli. Rinviato anche l’impegno ul campo dell’Arzignano. Le partite saranno recuperate il 18 marzo e il 14 aprile. In generale sono state sospese tutte le partite e gli eventi sportivi di qualsiasi categoria anche per i bambini, mentre più confusione c’è stata riguardo la chiusura degli impianti sportivi. Inizialmente infatti, sembrava che le disposizioni regionali imponessero la sospensione anche degli allenamenti, ma non la chiusura delle palestre private. Nella giornata successiva all’emanazione della direttiva è arrivata la precisazione: tutti gli impianti sportivi restano aperti, sono permessi tutti gli allenamenti. E tuttavia le associazioni sportive si sono comportate in ordine sparso, con chi ha deciso di riprendere la regolare attività fin da subito e chi invece ha deciso di sospendere comunque gli allenamenti fino all’1 marzo, in una situazione di ambiguità e confusione per le famiglie che si sono trovate di fronte a scelte e decisioni opposte motivate spesso, peraltro, con le stesse ragioni: il bene dei bambini e dei ragazzi.
native. E che magari, chissà, potranno riguardare anche altri lavoratori costretti a fermarsi per questa drastica misura sulle scuole. In ogni caso, questa chiusura di fatto qualche risparmio lo comporterà per il Comune, ma non alla voce stipendi delle maestre sue dipendenti le quali lavorano con un contratto in questo in tutto simile a quello degli insegnanti statali. Insegnanti che, un po’ come gli allievi, so-
no chiamati questa volta, almeno in alcuni casi, a un’attività lavorativa almeno parziale attraverso le nuove tecnologie. Sui registri elettronici e sui programmi come Classroom stanno infatti arrivando spunti, compiti, suggerimenti per gli studenti a casa. In particolare il preside del Liceo Scientifico Oriani, al solito molto “smart”, ha postato su Fb un messaggio dal titolo “Studiare ai tempi del coronavirus” dove dice che «I docenti del Liceo Scientifico Oriani non lasciano soli i loro studenti in questo periodo di forzata sospensione delle lezioni. Al fine di mantenere il dialogo educativo e il rapporto didattico anche in questa fase emergenziale, gli studenti sono stati invitati a seguire sui propri device elettronici (smartphone compresi) le attività che verranno proposte dai docenti durante l’orario normalmente previsto per le lezioni mattutine. Questo è reso possibile attraverso la piattaforma G Suite for education, in uso al Liceo, e al fatto che ogni docente e studente è assegnatario di un account personale». Certo, resta da sapere quanto questo stia entusiasmando gli studenti che comunque sia ricorderanno queste vacanze extra per molto tempo ancora. Federica Angelini
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18 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
CONFCOMMERCIO
«Negli alberghi disdette tra il 70 e il 90 percento delle prenotazioni» Il presidente Mambelli chiede di rivedere le limitazioni: «Niente turisti con monumenti chiusi»
Da un sondaggio del 26 febbraio fatto da Confcommercio Ravenna tra i suoi associati risultano disdette tra il 70 e il 90 percento delle prenotazioni turistiche alberghiere delle prossime settimane come reazione al rischio di diffusione del coronavirus. «Dalle attività ricettive, di ristorazione e svago emerge un quadro non solo preoccupante, ma drammatico», afferma Mauro Mambelli, presidente provinciale dell’associazione di categoria. Mambelli ha il polso della situazione anche dall’osservatorio della sua attività, il ristorante La Gardela in centro: «In questi giorni ho ricevuto due email da tour operator che annullano prenotazioni per pranzi di gruppi stranieri da 25 persone per la fine di marzo. Si scusano ma preferiscono rinunciare al viaggio in un clima di incertezza e di preoccupazione che arriva all’esterno. Non si fanno più corsi di aggiornamento, appuntamenti culturali, pendolarismo sanitario ma più di tutto i turisti disdicono perché non possono più visitare i musei e i monumenti di Ravenna». Per questo la proposta è di rivedere le disposizioni dell’ordinanza regionale soprattutto per l’accesso alle attrazioni: «Per Ravenna non parliamo di musei che hanno le code di attesa del Colosseo, crediamo si possa consentire la fruizione pur mantenento ridotte le aggregazioni». Confcommercio non vuole sottovalutare il caso sanitario: «Riteniamo che tutte le misure adottate sul piano nazionale e dalla Regione vadano nella giusta direzione di arginare la potenziale diffusione del virus. Riteniamo, però, che sia necessario contrastare l’idea che si sta facendo strada nell’opinione pubblica, secondo cui saremmo non già di fronte ad una infezione, ma ad una pandemia letale. Si tratta di una china collettiva pericolosa, che potrebbe modificare gli stili di consumo e che rischia di costare un prezzo molto caro a dei pezzi importanti dell’economia nazionale e locale». L’associazione di categoria lancia un appello perché i consumatori ravennati non vengano indotti a cambiare le proprie abitudini dall’ondata allarmistica generatasi attorno al coronavirus: «Al momento nella nostra provincia non ci sono stati casi eppure so di colleghi ristoratori che ricevono telefonate di clienti che cancellano perché preferiscono non uscire di casa». (and. a.)
CONFESERCENTI Ciarapica: «Ingresso scaglionato nei musei e sospensione tassa di soggiorno» «Chiediamo di prevedere fin da subito l’ingresso regolamentato e scaglionato di tutti i siti museali e culturali. La città non deve e non può spegnersi. Ed occorre sin d’ora ragionare pensando al “dopo”, per cogliere ogni opportunità di ripresa con politiche di accoglienza tese a rendere ancora più vantaggioso e conveniente venire a Ravenna e in provincia: sospensione dell’imposta di soggiorno, riduzione dei biglietti museali di competenza comunale, rafforzamento della promozione degli eventi». Lo dichiara la presidente provinciale di Confesercenti Ravenna, Monica Ciarapica.
IL RISTORATORE «Adesso tutti si lavano le mani a tavola» «Ho notato che adesso tutti si lavano le mani prima di sedersi a tavola per mangiare, che è una buona abitudine a prescindere dal coronavirus». Gilles Donzellini, titolare del ristorante La Campaza a Fosso Ghiaia, guarda al lato positivo dell’emergenza che ha portato la Regione a disporre misure straordinarie con ricadute pesanti sul settore ricettivo. «Abbiamo 1.200 coperti e da noi vengono spesso comitive. Ma l’ordinanza vieta i grandi gruppi per disincentivare gli assembramenti quindi quasi tutti hanno disdetto per il weekend dal 28 febbraio all’1 marzo. Anche gruppi di 7-8 persone hanno chiamato per cancellare le prenotazioni». E così per l’imprenditore alla preoccupazione sanitaria si somma quella economica: «Non si capisce quanto andranno avanti queste limitazioni. Speriamo ci siano presto le condizioni di sicurezza per ripristinare la normalità e uscire dal limbo. Più passa il tempo e più entriamo nella stagione turistica». Le indicazioni per contrastare la diffusione del contagio stanno modificando le modalità di lavoro: «La ristorazione ha già dei parametri molto severi per quanto riguarda le norme igieniche. I tavoli vengono igienizzati ogni volta, il tovagliame va sostituito e lavato quindi non è cambiato molto nelle procedure operative».
LE RICADUTE
TURISMO: LO STOP ALLE GITE SPAVENTA IL SETTORE Alberghi, agenzie viaggi e guide stanno subendo i disagi maggiori Le ricadute più pesanti per il turismo ravennate si avranno da adesso in avanti. Se febbraio non è infatti un mese con particolari afflussi, marzo è invece il mese in cui cominciano a registrarsi presenze e arrivi legati agli eventi sportivi di varia natura. Ma anche quello delle gite scolastiche che sono state congelate a livello nazionale fino al 15 marzo. Le associazioni di categoria chiedono di allargare le maglie delle limitazioni riaprendo almeno i monumenti (vedi altri articoli in pagina) ma si tiene sotto controllo la situazione per eventuali richieste danni o agevolazioni. La conferma arriva anche dall’assessore al Turismo del Comune di Ravenna, Giacomo Costantini (vedi pagina 20): «Stiamo già chiedendo al governo in concerto con la Regione di prevedere misure urgenti a supporto di una delle filiere più importanti del nostro Paese». Alberghi, agenzie viaggi e guide turistiche sono i più toccati dai disagi.
IMPRESE/1
MARCEGAGLIA MISURA LA FEBBRE AI DIPENDENTI A OGNI INGRESSO. MENSA CHIUSA: PASTI FREDDI Dal 25 febbraio i dipendenti dello stabilimento Marcegaglia di Ravenna devono passare sotto uno scanner termico prima di entrare al lavoro: chi ha una temperatura corporea superiore a 37 gradi viene rimandato a casa. È una misura precauzionale adottata dal colosso dell’acciaio per evitare la diffusione del coronavirus all’interno. L’azienda ha anche deciso di chiudere la mensa per evitare assembramenti di persone e vengono distribuiti pasti freddi. Le riunioni sono state limitate e gli autisti dei camion provenienti dall’esterno vengono invitati a restare a bordo senza scendere. Sono sospese le trasferte di lavoro se non indispensabili. Le disposizioni sono state introdotte per il timore delle ripercussioni che potrebbero aversi sul ciclo produttivo in caso di vasto contagio tra le fila degli operai.
IMPRESE/2 Confindustria attiva un numero di telefono per assistenza Il servizio internazionalizzazione di Confindustria Romagna ha attivato un help desk telefonico a disposizione delle imprese: Il numero 335-8324609 è a disposizione per segnalazioni di fermo merci o produzione, assistenza per il personale residente o rimpatriato dalla Cina e per qualsiasi altra esigenza collegata a questo evento di natura straordinaria (dal lunedì al giovedì ore 9-13 e 14-18, venerdì ore 9-13 e 14-17). «Vogliamo assicurare il massimo supporto alle nostre aziende associate – spiega il presidente Paolo Maggioli - lavorando in stretto raccordo con la task force nazionale di Confindustria, che è il nostro punto di contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina, con il Ministero e la Presidenza del Consiglio».
PRIMO PIANO / 19 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
CURIOSITÀ/1
Fake news, tentate truffe sui tamponi e l’ironia sull’Amuchina a peso d’oro: l’altra faccia del coronavirus Dal falso messaggio del sindaco di Faenza sulle scuole aperte alle telefonate per fare i test sulla malattia a pagamento a domicilio Non esiste più alcun evento di massa, più o meno grande, esente da fake news. In alcuni casi fatte per deprecabili errori in buona fede o sciatteria ma più spesso costruite ad arte da professionisti della bufala che sfruttano la penetrazione dei social per raggiungere più persone possibili e fare presa sulla loro disattenzione o scarsa abilità nel masticare i media. Le vicende del coronavirus non hanno fatto eccezione, nemmeno sul nostro territorio. Nel weekend del 22-23 febbraio, il primo della massima allerta, il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, è dovuto intervenire pubblicamente con un messaggio ufficiale per smentirne uno falso che aveva iniziato a rimbalzare sulle chat. Confezionato come se fosse vero, si trattava di un finto messaggio del primo cittadino che si schierava contro la decisione della Regione di chiudere le scuole e assicurava porte aperte per le lezioni senza interruzione. L’antefatto sfruttato dagli autori della balla risale a due anni fa. Nel febbraio 2018 il territorio locale fu interessato da una abbondante nevicata e il sindaco manfredo decise di non chiudere le scuole, a differenza di quanto fatto a Ravenna. Si scatenarono gli haters con violenza contro Malpezzi (dopo la denuncia sono stati individuati alcuni responsabili). C’è stato poi il momento in cui sui telefonini di molti si è propagato il messaggio della chiusura di tutte le attività commerciali private in regione. Falso. Se gli artisti della bufala sanno cogliere le occasioni offerte dalla cronaca, non da meno sono i truffatori. Vengono segnalate anche sul nostro territorio tentativi di raggiri telefonici: dall’altra parte del filo c’è qualcuno che invita a preparare i soldi perché passerà un incaricato dell’Ausl per eseguire un tampone per verificare l’infezione da coronavirus. Episodi al momento isolati.
Un gioielliere di Lugo ha messo in vetrina il gel igienizzante E poi c’è chi prova a sdrammatizzare. Il colpo di ironia che ha spopolato su Facebook viene da Paolo Antolini, gioielliere di Lugo. L’imprenditore ha preso una confezione di gel igienizzante Amuchina – diventato introvabile da più parti al pari delle mascherine con prezzi talvolta schizzati alle stelle – e l’ha sistemata su un piedistallo della sua vetrina tra collane e orologi. Poi ha fatto una foto e l’ha postata su Fb: “Idee Regalo 2020”. (and.a.)
CURIOSITÀ/2
NELL’ULTIMO ROMANZO DI BALDINI LA PESTE CIRCONDA RAVENNA Un po’ romanzo storico, un po’ d’azione, un po’ giallo: ecco “La palude dei fuochi erranti” Camus, Manzoni, Tucidide, Lucrezio, ma anche la fantascienza di Richard Matheson. Insomma, la letteratura sul tema del contagio, della peste, sulle reazioni delle persone rispetto ai presunti untori o alla chiusura e alla quarantena non manca. Ma per trovare un’ottima lettura adatta al periodo si può restare a Ravenna e addirittura ai tempi recentissimi. È infatti di ottobre il nuovo romanzo del ravennate Eraldo Baldini “La palude dei fuochi erranti”. Al centro del romanzo il territorio ravennate chiuso in un cordone sanitario perché fuori imperversa la peste, arrivata fino a Imola. Dentro uno scontro tra fede e scienza, tra credenze popolari e nuove scoperte dove a commettere l’errore fatale non sarà chi ti aspetti. Scrittura tesa, precisa, atmosfere soffocanti, personaggi memorabili per un crescendo di tensione che non lascia prender fiato al lettore. Un libro di grande fascino e dense atmosfere che è un po’ romanzo storico, un po’ romanzo di azione, un po’ un giallo e che ci costringe a riflettere su questa epidemia. Anche perché tra i temi del romanzo c’è, come sempre in Baldini, il ciclo della terra, il rapporto dell’uomo con la natura. E se gli scienziati oggi ci dicono che questo virus, così come altri nel passato recente e certamente molti altri nel futuro, è arrivato all’uomo perché, come dice Ilaria Capua (vedi pagina 14), “abbiamo costruito una società che ha invaso gli ecosistemi, li abbiamo squilibrati”, forse da questo libro c’è anche altro da imparare. E per chi preferisse la saggistica alla narrativa, prima di questo romanzo Baldini ha pubblicato anche un saggio di antropologia per il Ponte Vecchio dal titolo “Il fango, la fame, la peste. Clima, carestie ed epidemia in Romagna nel Medioevo e in Età Moderna»: come al solito dettagliatissimo nelle fonti e nei rimandi biografici e da cui l’autore stesso ha attinto per il suo successivo romanzo. Una curiosità, forse per effetto proprio di queste ricerche o di semplice buon senso: Baldini si era già chiesto pubblicamente se non fosse il caso di sospendere i numerosi incontri che svolge come autore in giro soprettutto per il nord Italia richiamando ogni volta numerose persone per evitare situazioni di rischio contagio. Tre giorni dopo è arrivata l’ordinanza che vieta al momento eventi che possano richiamare pubblico, come la presentazione di libri. Federica Angelini
20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4marzo 2020
TURISMO/1
TURISMO/2
«Presenze in calo? Non potevamo tenere i ritmi record del 2017, ma Ravenna piace: dobbiamo migliorare la capacità ricettiva»
A FINE MARZO IL CANTIERE ALLA TOMBA DI DANTE Nel 2019 visitatori in calo del 6,7 percento 200mila euro per la ristrutturazione
L’assessore Costantini fa il punto: «In gennaio crescita del 18 percento, ora abbiamo ammanchi per il coronavirus. Ma continuiamo nella promozione» Reduce dal Free di Monaco, la principale fiera dedicata alle vacanze della Germania meridionale, e in procinto di promuovere la “sua” Ravenna in questi giorni anche a Berlino e San Pietroburgo (dove verrà formalizzato un atteso rapporto di collaborazione con la città russa, un bacino che può valere decine di migliaia di potenziali presenze, visti i 5 milioni di abitanti), l’assessore al Turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini fa il punto in un momento estremamente delicato per il settore, messo a dura prova dall'effetto coronavirus (vedi p. 18). «La situazione è complicata ma al momento è importante non mandare messaggi negativi ed evidenziare che le istituzioni, avvalendosi delle migliori competenze e dell'organizzazione del nostro ottimo sistema sanitario, tengono la situazione sotto continuo controllo. Purtroppo stiamo registrando disdette in particolare dei gruppi, con ammanchi importanti in febbraio. Sosterremo le imprese con ogni strumento possibile e iniziativa utile e stiamo già chiedendo al governo in concerto con la Regione di prevedere misure urgenti a supporto di una delle filiere più importanti del nostro paese. Abbiamo avuto un primo coordinamento in Regione con l'assessore Corsini, dove abbiamo ragionato su come fronteggiare al meglio questo scenario particolare partendo anche dal contrastare le fake news. Nel frattempo, anche in vista della Pasqua, continuiamo con la promozione internazionale sulle fiere, così come quotidianamente sui nostri canali: gennaio ha registrato flussi turistici in crescita del 18 percento rispetto al 2019». Un anno che si è chiuso però con il peggior risultato dell'ultimo triennio per il comune, a fronte della difficoltà dei lidi, nonostante il comparto città d'arte continui a crescere. «Sapevamo dopo il record del 2017 che quei ritmi non li avremmo potuti tenere, ma siamo comunque su livelli ben più alti dei precedenti anni segnati dalla crisi: è cambiato il mercato internazionale per quanto riguarda i lidi, nei camping non ci sono più le famiglie che tengono una piazzola tutta l'estate, molte seconde case rimangono vuote per gran parte dell'estate. La competizione nel Mediterraneo è alta, ma non vogliamo e non possiamo permetterci di fare una gara al ribasso con altre destinazioni. Quello che dobbiamo fare è invece cercare di fare in modo che i turisti abbiano una ricaduta economica maggiore sul territorio ed è per questo che stiamo promuovendo, anche alle fiere internazionali di questi giorni, esperienze che vadano a implementare il classico pacchetto spiaggia-pernottamento. Facendo leva su aspetti naturalistici, sulla città d'arte e anche sui comuni limitrofi». Ravenna Incoming (il consorzio di promo-commercializzazione che ha recentemente rinnovato i vertici, con il plauso di Costantini per il profilo manageriale degli stessi) si sta infatti presentando insieme a Comacchio e Cervia, in modo da “vendere” reciprocamente servizi, escursioni, laboratori nei comuni vicini. «Un modo anche per cercare di crescere in mesi che per noi hanno ampio margine di miglioramento – continua Costantini – come marzo, giugno o settembre. Sui lidi è poi fondamentale lavorare per la qualità ambientale e urbanistica delle località e per questo aspetto riteniamo fondamentale il progetto di riqualificazione degli stradelli retrodunali che partirà quest’anno». L'assessore però vuole sottolineare un ulteriore aspetto. «La città d'arte continua a crescere, la riconoscibilità di Ravenna negli ultimi anni si è sicuramente rinforzata, così come sono aumentati i passaggi sui media nazionali e internazionali. Questo significa che il sistema sta lavorando bene. Abbiamo registrato record di arrivi, dimostrando di avere un buon appeal, così come registrano record di ingressi i monumenti e aumentano i passeggeri della tratta ferroviaria Bologna-Ravenna. Eppure i pernottamenti non crescono proporzionalmente, anzi. Ecco quindi che dobbiamo migliorare nella capacità ricettiva, ma qui la sfida non può essere solamente del pubblico, del Comune. Le opportunità ci sono, il prodotto c'è e piace: i privati dovrebbero affiancarci per migliorare la nostra commercializzazione». (lu.ma.)
Nel 2019 gli ingressi alla Tomba di Dante a Ravenna sono stati 355.153, in calo del 6,7 percento (pari a 25.382 persone) rispetto all’anno precedente. I dati sono stati forniti lo scorso 10 febbraio, nel corso di una conferenza stampa alla biblioteca Classense. La diminuzione, secondo il Comune, sarebbe da collegare ai lavori alla biblioteca Oriani: per alcuni mesi, spiega il dirigente comunale Maurizio Tarantino, da via Ricci non è stato possibile entrare in via Da Polenta (uno delle via di accesso al sepolcro). Va ricordato che il monumento è a ingresso libero: non occorre alcun biglietto e gli accessi sono conteggiati, a partire dal 2018, con una telecamera che registra i turisti che effettivamente si affacciano alla porta (in precedenza i numeri erano conteggiati a vista da una guardia davanti a un monitor). Dato il cambio di sistema utilizzato per il conteggio, non è paragonabile il confronto con gli anni precedenti. A titolo puramente informativo però si può ricordare che il Comune nel 2016 conteggiò 365.136 ingressi mentre 536mila nel 2015. Il dato del 2017 non è stato fornito. La tomba al momento, come tutti gli altri monumenti e i musei ravennati, è chiusa per effetto delle misure contro il Coronvirus e breve sarà invece chiusa per consentire i lavori di restauro e recupero in vista del settecentenario dantesco che sono già stati deliberati dal Comune e prevedono una spesa complessiva di circa 200mila euro. L’avvio del cantiere è previsto per la fine di marzo e la riapertura in tempo per il settembre dantesco.
TURISMO/3
Nuovi soci per Ravenna Incoming: Mirabilandia, Aquafan e l’aeroporto di Rimini Nuovo anche il cda del consorzio di promo-commercializzazione, il presidente è Donzellini (Campaza): «Basta con le logiche di campanile» Nuovo consiglio di amministrazione e nuovi ingressi tra i soci: riorganizzazione importante per Ravenna Incoming. Il consorzio di promo-commercializzazione turistica guarda oltre i confini provinciali per abbracciare un’ottica romagnola e non lasciarsi sfuggire le occasioni offerte dalle prossime scadenze, in particolare il settimo centenario della morte di Dante nel 2021. Le novità nella compagine societaria hanno i nomi di Mirabilandia, aeroporto di Rimini e Costa Parchi (società che gestisce realtà come Italia in Miniatura, Aquafan, Acquario di Cattolica). Ma le spinte oltre il contesto ravennate vanno anche in direzione di Cervia e Comacchio: con le realtà omologhe di Ravenna Incoming nei comuni confinanti si metteranno in campo sinergie e collaborazioni. «Dobbiamo abbandonare la logica del campanile – ha spiegato il nuovo presidente del cda Gilles Donzellini, direttore del ristorante La Campaza a Fosso Ghiaia – e dobbiamo pensare alla Romagna come un unicum da proporre all’estero». Il consorzio riunisce 15 operatori privati del settore turistico
(campeggi, alberghi, ristoranti, catering, agenzie viaggio) e ha accordi di collaborazione con decine di altre realtà sul territorio. Con assegnazione tramite bando pubblico, Ravenna Incoming gestisce gli uffici di informazioni turistiche del Comune di Ravenna. Il nuovo presidente ha le idee chiare sulla strada da percorrere: «Dobbiamo essere in grado di vendere un’esperienza che sia esclusiva perché siamo presenti sul territorio e possiamo conoscere meglio cosa offrire». Sulla presenza dell’aeroporto Fellini, Donzellini ci tiene a precisare che non debba essere considerato l’aeroporto di riferimento: «Ci hanno contattato perché per loro può essere importante avere un prodotto come Ravenna da vendere in certi periodi dell’anno. Però non trascuriamo Bologna e nemmeno Forlì quando effettivamente sarà operativo». Con l’aeroporto riminese di sicuro si andranno a sviluppare progetti per attrarre i turisti russi, un mercato particolarmente ambito. Lo confermaFrancesca Ferruzzi, direttrice del consorzio.
Da sinistra: il direttore Francesca Ferruzzi, il vicepresidente Nicolò Scialfa, il presidente Gilles Donzellini, il vicepresidente Riccardo Marcante e Alan Bittner di Costa Parchi.
Uno dei due vicepresidenti è il direttore generale di Mirabilandia, Riccardo Marcante (l’altro è l’ex presidente Nicola Scialfa), che si sente onorato di essere entrato nella squadra. Per il 2020 sono già circa 25 gli appuntamenti in programma tra fiere, workshop, promozioni: «Puntiamo sempre più sugli operatori dell’informazione turistica». ltre ai già citati Donzellini, Scialfa, Marcante e Ferruzzi, il cda si compone di Mauro Mambelli (ristorante La Gardela), Filippo Donati (Hotel Diana), Gianluigi Casalegno (residence La Reunion), Alan Bittner (Costa Parchi), Nicola Musca (Grand Hotel Mattei), Leonardo Corbucci (Airiminum).
SOCIETÀ / 21 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
AMBIENTE
Due milioni di euro per tutelare la pineta San Vitale e l’oasi di Punte Alberete Investimenti per la riqualificazione delle zone naturali da parte del Comune di Ravenna, della Regione e di Eni
Dal 2017 al 2019 e con interventi di manutenzione e riqualificazione in corso nelle zone naturali a nord di Ravenna, sono state investite ingenti risorse, oltre 2 milioni di euro, grazie a fondi messi a disposizione dal Comune, dalla Regione Emilia-Romagna e da Eni. Le zone naturali di Ravenna sono un patrimonio ambientale inestimabile, la cui cura costante è indirizzata a preservarne gli habitat, la fauna e la flora e a renderlo sempre più fruibile ad un turismo naturalistico e consapevole. Per questo il Comune di Ravenna programma periodicamente interventi di manutenzione progettati dal Servizio tutela ambiente e territorio. La vegetazione del sottobosco e arborea si era fatta troppo fitta e si è reso necessario un lavoro di sfoltimento per permettere una crescita più rigogliosa. Inoltre, sono state sistemate arginature e percorsi carrabili per un utilizzo più sicuro. L’obiettivo del progetto è, da una parte, la salvaguardia della funzionalità idraulica e idrogeologica dei canali attraverso il mantenimento di arginature di protezione volte ad evitare allagamenti, nonché la conservazione della percorribilità delle carraie pinetali agli utenti, ai mezzi di servizio e a quelli antincendio. Gli interventi in corso in questi giorni nelle aree limitrofe ai canali Cerba e Magni nella pineta San Vitale permetteranno ai visitatori di accedere in sicurezza godendo delle bellezze naturali e addentrandosi nella pineta lungo i percorsi segnalati. I lavori, con un investimento di 180mila euro, finanziato mediante il settimo accordo di collaborazione tra Comune di Ravenna ed Eni, riguardano il taglio selettivo della vegetazione arborea e interessano gli alberi morti, deperienti o in condizioni di stabilità precarie suscettibili di generare rischio idraulico, nonché l’asportazione del materiale morto dall’alveo fluviale. Si è scelto di effettuare gli interventi con un approccio ecologico, cioè a basso impatto ambientale (la cosiddetta “manutenzione gentile”), cercando di garantire, per i corsi d’acqua e le aree limitrofe, il deflusso dell’acqua in condizioni di sicurezza, con la conservazione di una certa diversità ambientale, che offra habitat validi per la flora e la fauna. Una gestione molto simile a quella di un corso d’acqua naturale, conservando al massimo le condizioni di naturalità e salvaguardando la vegetazione attraverso interventi mirati. Sono anche iniziati da pochi giorni i lavori di manutenzione di una passerella pedonale, che attraversa il canale Fossatone, per collegare l’area di parcheggio dell’oasi di Punte Alberete con il percorso pedonale ad anello che permette di visitare l’area naturale protetta. Questo complesso palustre d’acqua dolce, appartenente a Rete Natura 2000 e al Parco regionale del Delta del Po, è infatti percorso da un sentiero “rialzato” con passerelle e segnaletica dedicata di recente realizzazione, provvisto di un capanno e di nuove schermature per il birdwatching. I lavori di riqualificazione, che consistono nella sostituzione delle parti di legno ammalorate, coinvolgono sia la passerella, sia i ponticelli pedonali facenti parte del percorso con un investimento totale di circa 50mila euro. Un intervento indispensabile alla fruibilità della foresta allagata di Punte Alberete che costituisce uno dei più pregiati ecosistemi a livello nazionale e comunitario. Tali interventi si inseriscono in un progetto strategico di rilettura complessiva dell’area volto ad affiancare alle prerogative ambientali un potenziamento della fruizione attraverso la messa in rete degli aspetti culturali e turistici. La gestione unitaria del comparto che comprende NatuRa Museo Ravennate di Scienze Naturali “Alfredo Brandolini”, l’aula didattica di Ca’ Vecchia e le aree naturalistiche su cui insistono questi interventi costituisce uno strumento importante per allineare e potenziare le diverse vocazioni e potenzialità del territorio e attivare un processo di valorizzazione integrato. Proprio in merito alla Cà Vecchia sono quasi terminati i lavori di manutenzione straordinaria dell’aula didattica, realizzati dal Servizio edilizia pubblica-edifici vincolati. La manutenzione interna della sala didattica è finalizzata all’affidamento del servizio di gestione alla Cooperativa Atlantide di Cervia fino al 2024, che utilizzerà quegli spazi come presidio stabile e punto di partenza per escursioni e attività didattiche e divulgative di educazione ambientale.
LETTERA APERTA
GRANDI OPERE, PERCHÉ RINUNCIARE A BANDIRE CONCORSI PUBBLICI PER LA PROGETTAZIONE? L’Ordine degli Ingegneri di Ravenna “interroga” il Sindaco: dopo il caso del nuovo Palasport quello della Rocca Brancaleone «Due anni fa, durante un incontro congiunto degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Ravenna, alla presenza del Sindaco di Ravenna Michele De Pascale, parlando del “non concorso” per la progettazione del nuovo palazzetto dello Sport di Ravenna, essendo stato interamente realizzato dagli uffici interni al Comune, il primo cittadino, raccogliendo il malcontento di molti liberi professionisti esclusi a priori, non scartò l’idea di utilizzare in futuro il concorso di idee o il concorso di progettazione a 2 gradi. Come avemmo allora occasione di esprimere al Sindaco, entrambe le procedure, divenute prassi normali in altri paesi europei, garantiscono il massimo coinvolgimento di progettisti e di idee, e conferiscono a chiunque la possibilità di partecipare al primo livello, senza particolari referenze, ma solo con “l’idea”, coinvolgendo non solo le “Archistar”, ma anche i giovani progettisti, appena affacciatisi alla professione, permettendo a ciascuno di mettere in campo il proprio sapere, le intuizioni, i pensieri. La seconda parte del concorso sarebbe poi riservata ad una cerchia ristretta, desunta dal primo grado, sulla base di una graduatoria, nella quale chi vi accede può cooptare nel proprio gruppo quelle specifiche professionalità che garantiscano la realizzabilità dell’idea, attraverso l’esperienza maturata nel medesimo campo di applicazione, nel pieno rispetto della fattibilità e dei costi. Partendo dal presupposto che tutti i professionisti iscritti ad un Ordine sono titolati alla progettazione, siano essi dipendenti o liberi professionisti, ciascuno con le proprie competenze e senza nulla togliere al progetto presentato, ci si chiede per quale motivo il Comune abbia perso l’occasione per aprire il confronto su un tema importante e strategico come il recupero e la copertura mobile della Rocca Brancaleone (nella foto un rendering del progetto comunale ndr), la cui rilevanza nazionale sarebbe stata un veicolo per portare Ravenna, in modo ancora più incisivo, sul dibattito, in eterno divenire, dell’architettura della Città, soprattutto alla luce del nuovo Piano Urbanistico Generale in corso di formazione. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ravenna
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22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
IN PISTA
Atletica Ravenna: «In un mondo che cerca solo campioni, da noi c’è spazio per tutti» Oltre duecento tesserati tra 6 e 21 anni di età, la società si prepara a cambiare forma giuridica e porta avanti progetti di inclusione per stranieri. Al campo anche un punto ristoro gestito da disabili di Vincenzo Benini
Con più di duecento tesserati, la stragrande maggioranza di essi giovanissimi, l’Atletica Ravenna è una delle società più radicate nel territorio provinciale. La realtà guidata dal presidente Paolo Delorenzi, affiancato da dirigenti come Roberto Lolli, Gianfranco Corelli, Mauro Natali e Fabio Setti, ha come obiettivo di dotarsi una forma societaria più organizzata e in questi mesi ha avviato preziose collaborazioni, aprendosi al mondo della disabilità e dei ragazzi con problemi familiari. Chiuso il bilancio del 2019, come spiega Lolli, «la nostra intenzione è quella di trasformarci a marzo da Asd a Ssd. In questo modo ci doteremo di un consiglio di amministrazione e di una struttura gestionale ampia, con incarichi ben definiti. Questa formula giuridica, inoltre, ci darà la possibilità di ridurre i rischi economici, permettendoci di accedere in modo diretto al credito sportivo. Sarà quindi più semplice fare dei progetti anche a riguardo delle strutture a disposizione». Un passo importante già compiuto negli scorsi mesi è quello dell’inclusione, integrando nelle proprie fila alcuni ragazzi che nel recente passato hanno affrontato difficili esperienze di vita. «Dare una mano a questi giovani è da considerare come valore aggiunto per una realtà come la nostra, con il messaggio lanciato a settembre, in occasione dell’inizio delle attività, accolto da tante persone. Fare sport è fondamentale nel percorso di crescita dei ragazzi e inoltre abbiamo organizzato alcuni incontri riguardanti la psicologia, la logopedia e la medicina, e ne organizzeremo altri che avranno per oggetto il nutrizionismo». La società giallorossa, anche grazie a collaborazioni con associazioni come Csi, Linea Rosa, Maratona di Ravenna e Letizia, non vuole fermarsi qui. «La speranza è che anche altre realtà del territorio seguano il nostro
esempio e un grande appoggio lo stiamo ricevendo dall’assessora ai Servizi sociali, Politiche giovanili e Immigrazione, Valentina Morigi. Già cinque giovani stranieri, provenienti da Paesi come Albania, Senegal e Nigeria, si sono tesserati da noi, così come una ventina di ragazzi con disabilità. L’intenzione è quella di allargarci in modo ulteriore e per questo motivo siamo stati inseriti nell’elenco delle società che offrono dei servizi per i disabili». Lolli non nasconde così un suo grande sogno. «Ci piacerebbe tantissimo portare un nostro gruppetto di atleti alle Paralimpiadi. Facendo un passo per volta, pensando quindi alla manifestazione che si terrà tra quattro anni, abbiamo le persone e le strutture giuste per raggiungere questo traguardo. Magari qualcuno dei nostri ce la farà». In tale contesto è nato anche il progetto di creare un punto di ristoro all’interno del Campo scuola gestito da un paio di ragazzi disabili, guidati da un operatore. «L’obiettivo principale è cambiare la nostra filosofia. A noi lo sport interessa infatti prima di tutto a livello sociale, includendo tutti. Per raggiungere questo traguardo mettiamo a disposizione le nostre eccellenze, e cioè i nostri allenatori e i professionisti che lavorano per noi in campo medico, aprendo delle strade che portano a collaborazioni con tecnici stranieri. Grazie ad alcuni buoni contatti ci sono possibilità di organizzare degli incontri con tecnici francesi e senegalesi». Il livello degli allenatori della società giallorossa è molto qualificato, con lo staff composto da Katia Gori, Valeria Stella e Giampaolo Gori per i ragazzi dai 6 ai 13 anni, da Vittorio Marani e Guido Mazzini per i più grandicelli, affiancati da due olimpionici del passato: Babacar Pouye e, per il settore salti, Simone Bianchi. «Tutti i nostri allenatori prima di tutto sono degli educatori, perché la crescita dei ragazzi deve avvenire innanzitutto dal punto di vista umano. In un mondo in cui si
REDAZIONE E CONTENUTI
Un gruppo di giovani tesserati per l’Atletica Ravenna. In basso Mouhamed Pouye, quarto nei 60 ostali ai campionati italiani
COMUNICAZIONE E STRATEGIA
cercano solo dei campioni, noi vogliamo mandare il messaggio che chiunque possa fare sport. Siamo convinti che, seguendo questa strada, arriveranno anche ottimi risultati da parte del nostro settore agonistico». E i risultati stanno arrivando con puntualità. A metà febbraio, ai campionati italiani Allievi, il “figlio d’arte” Mouhamed Pouye è giunto al quarto posto nei 60 ostacoli, mancando di un soffio il podio. Guardando un po’ i numeri, infine, al momento l’Atletica Ravenna può contare su 203 tesserati (105 maschi e 98 femmine nati tra il 1999 e il 2014), più ovviamente i Master. «Abbiamo aumentato in modo sensibile i nostri tesserati e continuiamo a ricevere richieste di iscrizioni. Tutti i nostri ragazzi partecipano alle gare e ognuno di loro porta il proprio contributo facendo parte di un gruppo, anche se l’atletica è una disciplina individuale. La nostra speranza è quella di crescere ancora».
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27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
JAZZ
MUSICA CLASSICA
La giovane stella polacca Kinga Glyk apre “Crossroads” in provincia di Ravenna
CON “IL FURIBONDO” UN VIAGGIO NEL TRIO DI BEETHOVEN
Il 5 marzo all’Auditorium Corelli di Fusignano
Un gigante della musica classica, lunedì 2 marzo, sarà il protagonista del quarto appuntamento della stagione di Libera la musica, realizzata da Accademia Bizantina al teatro Goldoni di Bagnacavallo. È infatti su Ludwig van Beethoven che il trio “Il Furibondo” incentra questo programma di trii, scritti dal compositore tedesco nel 1797 mentre si trovava a Vienna per perfezionarsi con Haydn. Non a caso Beethoven rivolse la sua attenzione al trio, un genere che aveva il duplice pregio di poter essere eseguito agevolmente nei salotti nobiliari e di avere un notevole mercato tra i numerosi musicisti dilettanti presenti a Vienna. E ascoltando queste composizioni possiamo riconoscere in nuce una prefigurazione dei monumentali capolavori della piena maturità del maestro di Bonn. E prosegue la novità (molto apprezzata dal pubblico) di quest’anno di Libera la musica, ossia l’appuntamento prima di ogni concerto con l’aperitivo in compagnia del musicologo Bernardo Ticci, con il quale approfondire il programma che verrà eseguito al Goldoni. Dalle 20 al Chiribilli, sempre a Bagnacavallo.
Giovedì 5 marzo all’auditorium Arcangelo Corelli di Fusignano primo appuntamento in provincia di Ravenna con “Crossroads”, festival itinerante organizzato da Jazz Network che declina il jazz in ogni sua sfumatura, con una settantina di concerti in oltre cento giorni di programmazione in tutta la regione. La protagonista della prima serata “ravennate”, alle 21, è la polacca Kinga Glyk, appena 23enne, considerata la migliore bassista polacca della nuova generazione. Nel suo repertorio funky, fusion e “un tocco di ironico glamour anni Ottanta”. Un paio di suoi video su YouTube valgono più di un’intera biografia (non per nulla hanno milioni di visualizzazioni). Gli spunti musicali sanno essere originali anche quando si riallacciano apertamente alla storia del jazz elettrico (“Joy Joy”, dal suo recente album Feelings). Negli assolo, poi, pare che Kinga non si formalizzi tanto davanti ai limiti fisici del basso, suonandolo bellamente come fosse una chitarra. Nata nel 1997, dopo l’esordio all’età di 12 anni, nel 2015 pubblica il primo disco (Rejestracja), mentre con il terzo album (Dream, del 2017) approda alla distribuzione della Warner Music. Fresco di stampa è ora Feelings (2019), “col suo potente groove che va a braccetto con una rara capacità di trasmettere emozioni”, si legge nella cartella stampa. Ad accompagnarla a Fusignano saranno Pawel Tomaszewski e Arek Grygo alle tastiere e Yoran Vroom alla batteria. Biglietti a 15 euro.
Il 2 marzo continua al Goldoni di Bagnacavallo la stagione di Accademia Bizantina
STORIA Il Socjale ricorda la maestra della Cooperativa Agricola Braccianti Giovedì 5 marzo alle 21 al teatro Socjale di Piangipane un evento fuori programma per celebrare il centenario: un ricordo di Anna Masotti, detta dai locali la "Mistrona", che fu la maestra nell'asilo della Cooperativa Agricola Braccianti negli anni '50 e '60. La presentazione sarà dello storico Alessandro Luparini, direttore della Biblioteca Oriani di Ravenna e di Maurizio Masotti, figlio di Anna, con proiezione di foto dei bambini di quegli anni nell'asilo. Dalle 21. Ingresso libero.
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24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
TEATRO
COMICO/1
L’Agamennone di Eschilo all’Alighieri tra spettacolo, prove aperte e convegno Tavola rotonda giovedì 5 marzo tra registi e studiosi
MAURIZIO LASTRICO NEL MEZZO DEL CASIN DI NOSTRA VITA Dopo i numerosi successi televisivi, Maurizio Lastrico torna al palcoscenico e sarà protagonista al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia con il suo divertente monologo Nel mezzo del casin di nostra vita, in scena martedì 3 marzo alle ore 21. Gli spettacoli di Maurizio Lastrico sono il frutto della sua interazione con il pubblico. La sua sperimentazione sul linguaggio, sia parlato che scritto, nasce dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di recitazione), la campagna e la città.
COMICO/2
Nella speranza che dal 2 marzo tutte le normali attività dei teatri possano riprendere regolarmente, il 3 marzo alle 18 per le prove generali e il 4 marzo alle 21 al teatro Alighieri è previsto l’Agamennone di Eschilo rimesso in scena da Archivio Zeta. La prima parte della trilogia di Eschilo, quella dedicata al re atreo ucciso dalla moglie Clitemnestra, viene allestita come ricerca di quel filo rosso, e insieme quel lacerante combattimento, che corre tra sofferenza e conoscenza. Lo spettacolo di archiviozeta unisce la programmazione di Ravenna Teatro con le attività di ricerca e didattica del Dipartimento di Beni Culturali e il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Il 4 e il 5 marzo, nella sede ravennate di Beni Culturali si terrà infatti un convegno dedicato appunto ad “Agamennone classico e contemporaneo”, convegno di Studi a cura di Alessandro Iannucci e Francesco Citti, Università di Bologna di cui lo spettacolo è parte.In tre sessioni prestigiosi studiosi di università italiane e straniere si occuperanno dell’Agamennone di Eschilo e delle diverse riscritture, imitazioni, rappresentazioni che hanno consegnato questa saga al nostro immaginario: da quella di Seneca fino alla contemporaneità, nel teatro, le letterature, le arti visuali, il cinema. La mattina del 5 marzo una tavola rotonda cui parteciperanno traduttori, critici e registi teatrali affronterà il tema della rappresentazione dei classici proprio a partire da questo spettacolo messo in scena la sera prima.
ANDY E NORMAN IN SCENA AL MASINI Sarà il celebre duo comico Gigi e Ross a chiudere, mercoledì 4 marzo alle 21, la rassegna di Teatro Comico della Stagione 2019/2020 del Teatro Masini di Faenza. Insieme ad Arianna Di Stefano, Gigi e Ross saranno protagonisti dello spettacolo Andy e Norman, scritto da Neil Simon e qui diretto da Alessandro Benvenuti. Andy e Norman è una fiaba moderna del commediografo newyorkese Neil Simon, messa in scena con grande successo a Broadway nel 1966. La regia e l’adattamento sono a cura di Alessandro Benvenuti, che firmò la storica edizione con Gaspare e Zuzzurro.
Sul prossimo numero di R&D in distribuzione dal 5 marzo
Anteprima Ravenna Festival Magazine 2020
INSERTO SPECIALE DI 12 PAGINE con anticipazioni e approfondimenti sugli eventi della prossima edizione della grande manifestazione artistica internazionale
CULTURA / 25 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
CARTOLINE DA RAVENNA
L’INCONTRO/1
Mittente Giovanni Gardini
Quattro santi più uno
LE LEZIONI DI FELICITÀ CHE ARRIVANO DALLA FILOSOFIA Dopo l’annullamento dell’incontro con Jonathan Bazzi, così come di tutti gli altri incontri letterari per contrastare l’emergenza coronavirus, Il tempo ritrovato riprende, salvo sorprese, il 4 marzo alle 18 alla biblioteca Classense con Ilaria Gaspari e le sue Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita (Einaudi). Se per guardare la vita con piú leggerezza prendessimo in prestito la saggezza degli antichi? Un viaggio sorprendente alla ricerca di noi stessi e della felicità. L'autrice dialoga con Matteo Cavezzali.
La chiesa di San Carlino è un piccolo gioiello del Settecento ravennate. La semplice architettura dell’esterno lascia spazio, una volta entrati, allo stupore e alla meraviglia per la ricchezza delle pitture di Domenico Barbiani e degli stucchi di Giuliano Garavini sapientemente uniti in un intreccio di prospettive e illusioni, opere commissionate dalla nobile famiglia Dal Corno nella seconda metà del XVIII secolo. L’oratorio, popolarmente conosciuto con il nome di San Carlino, in onore di San Carlo Borromeo, custodisce la memoria di altri santi, i primi titolari dell’edificio all’epoca della sua fondazione nel 1062: essi sono gli apostoli Giuda Taddeo e Simone lo Zelota ed i martiri Fabiano e Sebastiano. I loro nomi compaiono sulla facciata e in un’antica iscrizione all’interno dell’oratorio mentre sono raffigurati nella pala d’altare, attribuita a Giovanni Barbiani, e nella superba volta dipinta da Domenico Barbiani. La volta presenta una serie di pitture raffinatissime nella monocromia color vermiglio e preziose nelle lumeggiature d’oro, nelle quali l’artista ha dato prova della sua abilità indugiando sapientemente nella cura dei dettagli; di notevole bellezza sono le architetture dipinte, volte a dilatare lo spazio. La pala d’altare presenta al centro dei quattro santi titolari la figura di San Carlo Borromeo: essi appaiono come i testimoni privilegiati della celestiale visione della Vergine che regge in grembo il Bambino, separata dalla terra da una densa cornice di nubi.
L’INCONTRO/2
LA PROIEZIONE Hambachers per “Il cinema della verità”
ANARCHICI ROMAGNOLI AL MERCATO COPERTO Nuovo appuntamento della rassegna degli incontri con gli autori al piano di sopra del rinnovato Mercato Coperto di Ravenna giovedì 5 marzo alle 18 (salvo ulteriori provvedimenti per il Corona Virus). I due scrittori ravennati Matteo Cavezzali ed Eraldo Baldini si incontrano per parlare di “anarchici romagnoli” prendendo spunto dal romanzo di Cavezzali Nero d'inferno (Mondadori) che racconta la vera storia del romagnolo Mario Buda, l’anarchico che fece saltare in aria Wall Street per poi scomparire nel nulla.
Per la rassegna Il Cinema della Verità proposta al Ridotto del Teatro Masini di Faenza, martedì 3 marzo alle 21 sarà presentata la pellicola Hambachers, diretta da Leonora Pigliucci e Claudio Marziali. Hambach, foresta millenaria nel cuore d’Europa, è lo scenario di un esperimento unico di resistenza ecologista che dall’alto delle case e dei villaggi sospesi sugli alberi, si oppone alle ruspe di RWE, la multinazionale che vorrebbe ridurre il bosco all’ennesimo bacino estrattivo per il carbone. Ingresso libero.
8 marzo Festa della Donna il ristorante Canto del Mare propone
MUSICA & KARAOKE CON LELE MENU’ LIBERO ALLA CARTA e un SIMPATICO OMAGGIO A TUTTE LE DONNE
Ristorante - Pizzeria
Canto del Mare Madonna dell'Albero (Ra) via Henri Matisse Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 APERTO TUTTI I GIORNI chiuso il lunedì
26 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio-4 marzo 2020
LETTI PER VOI
1917 e quella piacevolissima atmosfera del cinema fatto come si deve
Se Euterpe è ormai diventata una prostituta
L’ottimo romanzo di Vallorani
di Francesco Della Torre
di Enrico Gramigna
di Nevio Galeati*
1917 (di Sam Mendes, 2019) Iniziamo con una confessione: mai amato molto Sam Mendes, regista fin troppo incline alla cosiddetta “americanata”, a partire proprio dall’ingiustamente osannato American Beauty e dall’indifendibile Era mio padre… pareri personali eh. Poi ammetto, di averlo messo in un cassetto per un bel po’ di anni, fino a che non sento pronunciare due tra le mie paroline magiche preferite del linguaggio cinematografico, “piano sequenza”. L’utilizzo di questa tecnica di cui abbiamo già parlato ampiamente su queste pagine (in breve: girare scene con un’unica inquadratura senza mai staccare la telecamera; meno in breve: cercate in rete) non rappresenta certo una novità, ma desta sempre scalpore quando è l’intero film a essere girato così. Già dal 1946 il grande Hitchcock ci presentava in questa maniera il suo capolavoro Nodo alla gola, anche se le tecniche di quel periodo imponevano stacchi che il genio in questione camuffava con le zoomate su oggetti neri; nel 1958 invece, pur in una scena sola, assistiamo all’esempio più famoso di piano sequenza, con la stratosferica scena iniziale de L’infernale Quinlan di Orson Welles. Anche di recente, col premiato (Oscar) Birdman si assiste a un unico piano, come per il qui presente 1917: ma anche se siamo nel 74simo anno Dopo Hitchcock, si tratta di un’unica scena solo dopo un attento lavoro di post-produzione. C’è anche un discreto film italiano, finito ingiustamente nell’oblio, girato nella stessa maniera: oltre ai precedenti citati recuperate questo Valzer, di Salvatore Maira del 2007. Tornando a 1917, è giusto sottolineare come il piano sequenza rappresenti la forza di un film il cui racconto è basato su una missione quasi suicida che due soldati devono affrontare, spostandosi tra una trincea e l’altra per consegnare un messaggio vitale. Storia basata sui racconti di guerra del nonno del regista. Dicevamo della tecnica, perché contrasta efficacemente con lo scenario, una guerra di posizione, silenzi e scarna azione: il cinema di un Mendes davvero convincente reinterpreta efficacemente la storia grazie a una scelta registica, che permette di seguire il percorso in compagnia dei due bravi protagonisti sentendosi davvero parte impotente del loro agire. E dire che la storia è molto lineare, scritta con disarmante semplicità, non vuole portare messaggi particolari (se non quello del film), non vuole ulteriormente prendere posizioni, e non ha alcuna metafora. 1917 è soltanto una missione, ed è presentata con tutte le forze che il cinema può mettere in campo e forse con qualche minuto di troppo, ma davvero si respira una piacevolissima atmosfera di cinema fatto come si deve. A livello di Oscar, però, è inferiore a Parasite e Joker.
In auto, al bar, al supermercato, al centro commerciale, dal medico in sala d’attesa, in piazza e chi più ne ha più ne metta. Forse non ce ne accorgiamo, ma la musica fa parte della nostra quotidianità più di quanto ne siamo consci. Ognuno di noi viene a contatto con frasi, strofe, motivetti che scivolano subdolamente nell’orecchio senza chiedere permesso. Questo è l’udito, un senso che non può avere una vera e propria sospensione come, per esempio, la vista e, invece, al pari dell’odorato è sempre pronto ad accogliere aulenti note o mefitici clangori. Nel 1936 Walter Benjamin pubblicò la prima versione del saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica ed è proprio questa capacità di replicare l’opera d’arte, in questo caso la musica, in ogni luogo, in ogni circostanza, ciò che distingue la nostra epoca da quelle precedenti. La fruizione della musica, oggi, non risponde più all’esigenza del bello insita nell’uomo, ma è diventata la stampella dell’horror vacui che riempie il tempo moderno. Ciò che accade, quindi, è la necessità di riempire ogni anfratto temporale della vita, spazialmente, temporalmente e acusticamente. L’incapacità di fare i conti col silenzio è una delle più grandi disgrazie di oggi: il silenzio è il commento sonoro della staticità fisica, ma certo non dell’immobilità del Pensiero che, purtroppo, si sta perdendo tra le pieghe di una società votata più all’azione estemporanea ed emozionale che a quella più lenta e ragionata. Ciò comporta una incapacità di comprensione dell’opera d’arte che invece scade in una vera e propria fruizione consumistica: Euterpe non è più la musa che rallegra, ma è diventata una prostituta alla quale non si deve rende conto, presa e gettata dopo un rapido uso. Ciò che si può fare è riconquistare il diritto di godere del silenzio (e forse in questo John Cage ci aveva visto lungo), non per recuperare una contemplazione estatica dell’opera d’arte, ma per creare uno spazio di assenza utile al ragionamento e alla crescita interiore dello spettatore. La più profonda comprensione dell’arte è, quindi, foriera di una rinnovata capacità di analisi della realtà derivata dall’azione di sintesi che è propria del pensiero. Vale quindi la pena ascoltare meno ascoltando meglio, in modo che tutta la vita non diventi rumore di fondo.
La fantascienza è un genere femminile. E, messa così, semplice e quasi “imperativa”, la frase può anche scatenare un litigio da social. Troppi faticano ancora a classificare Frankenstein in questa categoria, perché ci si ricorda solo della paura che scatena la Creatura; ma il dottor Victor è o no il primo, vero, “scienziato pazzo” della letteratura. Il romanzo esce anonimo a Londra nel 1818. Ecco: il presunto papà di questa letteratura, nei tempi moderni, nasce dieci anni dopo. Non c’è storia, insomma. Il problema, però, non è (solo) storico. Da molto tempo, infatti, la fantascienza è tornata donna. Al di là di Imperi, galassie e spezie che fanno scavalcare distanze per coprire le quali occorrerebbero eoni. Non sulla quantità di titoli, d’accordo; ma sulla potenza dell’immaginario. Un esempio illuminante da poco in libreria: Avrai i miei occhi di Nicoletta Vallorani (Edizioni Zona 42). Romanzo distopico, come vuole la maggior parte dei commentatori? Metafora della violenza che la società, da sempre e oggi ancora di più, perpetra contro le donne? Uno sguardo (seguendo la suggestione del titolo) nei possibili incubi del futuro? Rilettura di classici come Barbablù? Un po’ tutto questo e qualcosa di più. Cosa racconta, Vallorani? Di una Milano degradata, quella che i lettori hanno incontrato in un altro suo romanzo molto potente, Eva (Einaudi, 2002); e, prima ancora, ne Il cuore finto di DR, premio Urania 1992, il primo mai assegnato fino ad allora a una scrittrice. E, forse, la Penelope De Rossi di quell’esordio è un po’ parente di Olivia, voce narrante di questo nuovo lavoro, come in Eva. Con lei c’è di nuovo Nigredo, nome che viene dagli alchimisti, modo d’essere che assomiglia a un Sam Spade che ha perduto ogni speranza e, forse, anche un po’ d’anima. Insieme devono investigare e capire perché nelle discariche di questa megalopoli divisa da muri reali, non solo di casta e classe sociale, vengano abbandonati corpi di donne bellissime, usate, violate e infine assassinate. Non sono donne “vere”, dice il romanzo, ma cloni, che soffrono, muoiono e rinascono per soffrire ancora, gettate in pasto a uomini famelici, predatori e insaziabili. Quasi vere, insomma. Perché, allora, vengono eliminate, se grazie a loro i potenti soddisfano le proprie perversioni? Ecco, Avrai i miei occhi è la risposta a questa domanda, che Vallorani propone accompagnando il lettore e i propri eroi in un labirinto di emozioni, con uno stile narrativo perfetto per questa storia: alcune parti sono scritte usando il “tu”, scelta difficile, trascinante e, qui, riuscita in pieno. Un ottimo romanzo. *direttore di GialloLuna NeroNotte
“Lungo i bordi” (Ravenna) di Adriano Zanni
FIORI MUSICALI
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
JUNIOR / 27 27 febbraio-4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
TEATRO
In scena i diari di Adamo ed Eva scritti da Mark Twain
LA MOSTRA Chiude in anticipo la mostra “I love paper”
Lo spettacolo di Scena Verticale al Rasi il 5 marzo per “La stagione dei piccoli”
Nella speranza che dal 2 marzo i teatri riaprano dopo la chiusura imposta dall’ordinanza regionale per contenere il diffondersi del Corona Virus, giovedì 5 marzo alle 17.30 al Rasi per la Stagione di Piccoli va in scena lo spettacolo Il diario di Adamo ed Eva di Dario De Luca liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Mark Twain, con Elisabetta Raimondi Lucchetti e Davide Fasano di Scena Verticale, adatto a un pubblico tra i 4 e i 10 anni. La guerra dei sessi è antica quanto l’umanità. Ed è quello che scopre Mark Twain traducendo il manoscritto originale – come lui racconta con il suo consueto senso dell’umorismo – dei diari di Adamo ed Eva. «Partendo da questa “storica” traduzione – spiega la compagnia – racconteremo le inquietudini ed il modo di pensare dei primi due abitanti del pianeta, Adamo ed Eva, che cercheranno di intendersi nonostante le loro evidenti diversità. Trasformeremo una storia di costole, serpenti e mele in una dissertazione sulle relazioni tra uomo e donna usando le armi dello humor e del nonsense. Avremo accesso ai pensieri segreti del primo uomo e della prima donna, e constateremo con allegria che le relazioni tra i due sessi non sono poi così cambiate da quando Dio ha creato il nostro mondo. Sì, perché scopriremo che questa coppia dell’Eden non è molto diversa da qualsiasi altra coppia di oggi, che essa viva a New York, Parigi o Castrovillari». Tra mille discussioni e punti di vista agli antipodi, la coppia imparerà
FIDO IN AFF
IDO
JIMMY Jimmy è un cagnolino dalle buffe zampette corte, dei bei calzini bianchi, di taglia piccola e giovanissimo (nato nel 2015). Ma soprattutto è un concentrato di simpatia e allegria. Ideale per famiglie giovani e sveglie come lui, magari con un giardino dove giocare. Per conoscerlo chiamate il cell. 349 6123736
ADOTTAM ICI MIO E MIA Mia è bianca e nera, Mio è una simil panterina dal manto nero e gli occhi verdi, sono fratellini di 8 mesi, sani e sterilizzati, dolcissimi e affettuosi. Abituati in casa e in un cortile interno sicuro, cercano casa possibilmente insieme per una bella adozione di coppia, in appartamento. Chiamate per conoscerli: cell. 346 0289417 - 335 7713645
ad accettare e infine amare le diversità dell’altro e dopo 40 anni di vita in comune ci sarà spazio anche per la tenerezza e, di fronte alla tomba di Eva, Adamo confesserà: «Ovunque Lei fosse, quello era l’Eden». Posti limitati, consigliata la prenotazione. Prima dello spettacolo, dalle 17 è aperto AltroBar del Teatro Rasi per merende e aperitivi equi. AltroBar è gestito da Villaggio Globale.
FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 27 FEBBRAIO ALL’1 MARZO DRADI via Anastagi 5 tel. 0544 35449; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 9 viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434; INTILISANO via della Repubblica 1 (Santerno) - tel. 0544 417197. DAL 2 ALL’8 MARZO PORTA NUOVA via Cesarea 25 tel. 0544 63017; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; S. PIETRO via Garzanti 74 (S. Pietro in Trento) - tel. 0544 495434; BASSETTE via Grandi 4 tel. 0544 1697080.
+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com
La mostra per bambini e famiglie “I love paper. Mondi di carta in gioco” allestita al Museo d’arte della città di Ravenna in collaborazione con il Comune di Ravenna – Assessorato Istruzione e Infanzia, è stata costretta a chiudere con una settimana di anticipo a causa delle disposizioni regionali in materia di Coronavirus. Per rimediare almeno in parte alla situazione, Immaginante – Laboratorio museo itinerante propone ai nidi, alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie che avevano prenotato la loro visita animata durante l’ultima settimana di apertura, di usufruire di un’altra possibilità: “Siamo disponibili – spiega Arianna Sedioli di Immaginante – a portare direttamente nelle classi che decideranno di aderire parte dell’allestimento della mostra, oltre a un laboratorio sui temi di ‘I love paper’”. Circa 600 persone, a causa della chiusura, non avranno accesso alla mostra e alle attività collaterali: sono state infatti annullate 342 iscrizioni di bambini da nidi e scuole, 58 iscrizioni ai laboratori, 152 prenotazioni alla visita animata alla mostra.
28 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio - 4 marzo 2020
MONDO VEG
Radicchio: verde o rosso che sia, è portentoso e prelibato a tavola EVENTO GOLOSO Lòm a Mêrz a Oriolo dei Fichi fra buona tavoli, passeggiate, giochi e incontri Un rito dal fascino antico e dalle emozioni sempre nuove che celebra il ritorno della Primavera: domenica 15 marzo alla Torre di Oriolo di Faenza tornerà l’appuntamento con i “Lòm a Mêrz”, grande festa della Romagna contadina dove protagoniste sono le tradizioni della campagna. Quest’anno la festa è dedicata al poeta Tonino Guerra e al faentino Nino Tini. Dalle ore 12.30 un punto ristoro proporrà per tutta la giornata specialità della tradizione romagnola prodotte dalle aziende agricole di Oriolo, mentre nella vicina “oasi del gusto” i visitatori potranno trovare vini, succhi di frutta, confetture, farine di grani antichi, olio, formaggi e altri golosi prodotti in degustazione e in vendita. Alle ore 14 è in programma una passeggiata guidata dedicata alle erbe di Oriolo e l’avvio dei giochi della tradizione romagnola. Alle 16 conversazione su Tonino Guerra e Federico Fellini con lo sceneggiatore Gianfranco Angelucci. Verso sera è previsto il concerto dei Crès e i Sunshine Sons e all’imbrunire l’accensione del grande falò propiziatorio. Come sempre i canti e le danze attorno al fuoco scandiranno la serata fino alle ore 23.
Col termine radicchio si è soliti indicare un ortaggio a foglia rossa, verde o variegata, con forma a cespo aperto o chiuso, affusolato o a palla, dal sapore tipicamente amaro. In realtà però, per essere corretti dovremmo parlare di genere botanico Cichorium: "radicchio" è quindi un termine semplificativo e volgare per riferirsi a vari tipi di insalata amara e che nulla ha a che vedere con la suddivisione scientifica delle piante in oggetto. Se entriamo nello specifico, per radicchio rosso si intende una verdura di color rubino o violaceo, appartenente a molte varietà, anche parecchio differenti per forma e provenienza ma tutte appartenenti alla specie intybus. Tra i radicchi rossi più noti ricordiamo quello di Treviso, precoce e tardivo (forma allungata, con foglie strette e cespo semi-chiuso), quello di Chioggia (forma sferica e cespo chiuso), quello di Verona (forma allungata, con foglie larghe e cespo chiuso). Per radicchio variegato, invece, si intende un ortaggio di color verde-giallognolo puntinato in rosso-violaceo con il cespo aperto. Quello più noto e riconosciuto è di Castelfranco che non è altro che una varietà ottenuta dall'incrocio tra il rosso di Treviso e l'indivia scarola (anch'essa facente parte delle cicorie). Arrivando ora al radicchio verde, è necessario sottolineare che questo è un termine ancor più generico rispetto a quello rosso: può essere utilizzato praticamente per tutte le varietà di cicoria verde amara. Le più note sono il radicchio verde Pan di Zucchero (forma allungata, con foglie larghe e cespo chiuso), quello selvatico o di campo (ce ne sono varietà differenti, alcune con foglia frastagliata, altre con foglia regolare). Molte varietà si classificano in precoci e tardive, variabile che ne diversifica il gusto e l'aroma. Ciò che invece accomuna tutti questi vegetali è l’abbondante contenuto di micronutrienti quali vitamina C, vitamina A o retinolo equivalente (Rae), fibre alimentari, acqua, potassio e magnesio. Per contro, l’apporto energetico è irrisorio, poiché tutti e tre i macronutrienti sono presenti in modeste quantità: i glucidi risultano tendenzialmente solubili e semplici (fruttosio), i pochissimi
RADISA Via Ammonite Santerno (Ravenna)
LA RICETTA Frittata con patate e radicchio Ingredienti per 2/3 persone: 4 uova di medie dimensioni, 2 patate grandi, 100 grammi di Parmigiano grattugiato pepe macinato al momento, 2 caspi di radicchio rosso piccoli (solo 1 se grande), 2 cucchiai di farina 0, sale marino integrale, olio extravergine di oliva Preparazione: Lavare il radicchio e tagliarlo a listarelle. Sbucciare le patate e tagliarle a fette molto sottili. In una terrina sbattere le uova, salare e pepare e unire il Parmigiano grattugiato e la farina. Mescolare fino ad avere un impasto omogeneo. Nel frattempo saltare in padella le patate con olio e quando saranno quasi cotte aggiungere anche il radicchio. Quando il radicchio avrà perso rigidità, unire alla massa di uova e mescolare energicamente. Regolare di sale. Portare infine in temperatura una padella antiaderente con un filo di olio e versatevi il composto. Far dorare la frittata da un lato, poi girarla con un piatto e far terminare la cottura dall’altro lato.
acidi grassi sono in gran parte insaturi e le scarse proteine sono a basso valore biologico. Trasferendo ora queste informazioni nella pratica, il radicchio è un alimento che si presta a qualunque tipologia di regime nutrizionale e apporta numerosi benefici. E iniziamo dall’abbondanza di fibre che può avere molteplici effetti sull'organismo: anzitutto, in presenza d'acqua, migliorano il senso di sazietà per aumento del volume del pasto nello stomaco. Soprattutto quelle solubili, creano un gel che modula l'assorbimento nutrizionale in due modi: da una parte diminuiscono la velocità di assorbimento dei glucidi, riducendo l'indice glicemico insulinico del pasto, dall’altro ostacolano il riassorbimento dei grassi, tra cui soprattutto il colesterolo e i
Apertura al pubblico dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00
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Treviso, Verona, Chioggia, Castelfranco, Lusia... Non è la cartina geografica del Veneto, sono tutte pregiate varietà di radicchio selezionate in quelle località. ALLA RADISA LE COLTIVIAMO TUTTE (oltre al Pan di Zucchero e ai Radicchi di campo) e ognuna di loro ha caratteristiche diverse, Per tutti i gusti e per tutti i palati. E allora, che la festa abbia inizio! Puoi trovarci con la nostra bancarella nei seguenti mercati settimanali: » LUNEDÌ al Bio Marchè di Faenza, Centro Commerciale Cappuccini (via Canal Grande, 44), dalle 15.30 alle 19.30 » MARTEDÌ al Bio Marchè di Ravenna, Piazza San Francesco, dalle 16 alle 20 » MERCOLEDÌ al Mercolbio di Imola, Centro Sociale La Stalla (via Serraglio), dalle 15.30 alle 19 » VENERDI al Bio Marchè di Lugo, Logge del Pavaglione, dalle 16 alle 20 Vuoi conoscere meglio la nostra storia, le nostre attività, i negozi e i ristoranti che riforniamo? Vai su www.radisa.it nella sezione "Informazioni"e clicca su "Mostra tutto", saprai davvero tutto su di noi!
GUSTO / 29 27 febbraio - 4 marzo 2020 RAVENNA&DINTORNI
La versatilità delle varie specie di radicchi per la buona cucina Il radicchio, sia rosso che verde, può essere consumato crudo o cotto. Nel primo caso, soprattutto per il Radicchio Variegato di Castelfranco ed il Radicchio Tondo di Chioggia, gli accorgimenti per la preparazione a crudo sono gli stessi di quelli per le altre verdure a foglia come la lattuga. Per quel che concerne il radicchio cotto, invece, si potrebbe scrivere a lungo, in particolar modo sul Radicchio di Treviso e su quello di Verona che sono tipicamente oggetto di molte ricette della tradizione locale. Il Radicchio di Verona, per la sua forma allungata ma compatta, costituisce il prodotto ideale da preparare alla griglia, mentre quello Tardivo di Treviso è un ingrediente fondamentale per i primi piatti della zona. Non mancano le pietanze composite, tipo involtini, scaloppine e arrosti con radicchio. Noi, qui in Romagna, non possiamo dimenticare i “bruciatini”, radicchi di campo conditi con olio, sale, aceto di vino e pancetta fatta a dadini e resa croccante in padella!
succhi biliari. Il radicchio è quindi consigliato nella terapia alimentare contro l'ipercolesterolemia, il diabete mellito tipo 2 e l'ipertrigliceridemia. Le fibre, ancora, migliorano il transito intestinale, prevenendo o curando la stipsi ed i disturbi correlati come le emorroidi, le ragadi anali e la tendenza al prolasso anale. Nutrono infine la flora batterica intestinale, fungendo da prebiotici, la quale contribuisce al mantenimento della salute di tutto l’intestino. Arriviamo ora alla carica vitaminica: la vitamina C è un potente antiossidante, nonché precursore del collagene, elemento essenziale del sistema immunitario, i carotenoidi sono anch'essi antiossidanti e nell'organismo possono essere ricombinati per formare vitamina A, necessaria alla funzione visiva, per il differenziamento cellulare e per mantenere la funzione riproduttiva, i polifenoli sono il terzo agente antiossidante del radicchio il che rende quindi questa verdura adatta a combattere lo stress ossidativo dell'organismo, agendo preventivamente contro i tumori e ostacolando l'insorgenza di patologie metaboliche. Infine, la ricchezza d'acqua e potassio è considerata un aspetto preventivo per l'ipertensione arteriosa primaria, soprattutto sodio-sensibile (il potassio agisce metabolicamente in contrapposizione al sodio e l'acqua aumenta la diuresi, favorendo l'eliminazione dello ione indesiderato). Potassio e magnesio sono anche minerali alcalinizzanti che, quando carenti nell'organismo, possono dare luogo a crampi muscolari. Giorgia Lagosti
COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina
Gnocchi di semolino con crema di broccoli Come ricetta di stagione vi propongo gli gnocchi di semolino con crema di broccoli Ingredienti: 130 gr. di semolino, 500 gr. di latte intero o parzialmente scremato, 30 gr. di burro,15 gr. di parmigiano reggiano grattugiato, 65 gr. di mascarpone fresco, un pizzico di sale e un pizzico di noce moscata, 60 gr. di scamorza tagliata a pezzetti piccoli. Per la crema di broccoli occorrono 250 g r. di broccoli, un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, un cucchiaio di panna fresca. Per la decorazione occorrono dei piccoli ciuffetti di broccolo
ENOLOGIA Master Sangiovese: vittoria per un sommelier toscano Il 17° Trofeo Consorzio Vini di Romagna - Master del Sangiovese 2020, andato in scena il 23 febbraio a Casa Spadoni di Faenza nell’ambito di “Vini ad Arte”, ha visto trionfare il fiorentino Davide D’Alterio. Il sommelier toscano si è imposto nel corso di un’esuberante prova finale precedendo la parmense Maura Gigatti (seconda anche nel 2016) e, parimerito al terzo posto, due romagnoli: il faentino Riccardo Ravaioli e il ravennate Marco Saiani. I quattro Sommelier Ais finalisti di questo 2020 erano emersi – da un pool di 12 partecipanti provenienti da Toscana ed Emilia-Romagna, le due regioni più significative per il Sangiovese – dalle prove scritte. Poi è andata in scena la prova finale, che ha visto come di consueto la presenza di un nutrito pubblico rimasto favorevolmente impressionato e affascinato dalla preparazione e dalla maestria nei gesti dei finalisti. Con il titolo “Master 2020 - Ambasciatore del Sangiovese”, Davide D’Alterio si è aggiudicato anche la somma di 2.500 euro (1.000 euro per il secondo classificato, 250 euro ciascuno per i terzi sul podio).
Prepararzione: in una casseruola mettere il latte, la metà del burro, il sale e la noce moscata. Portare a bollore poi aggiungere sempre mescolando il semolino a pioggia. Mescolare per circa 10 minuti, poi aggiungere il mascarpone. Mescolare bene, togliere dal fuoco e rovesciare su una asse di marmo leggermente unta, appiattire il composto ad uno spessore di 3 cm. Confezionare gli gnocchi con un piccolo taglia biscotti rotondo del diametro di circa 5 cm. Mettere gli gnocchi su una teglia leggermente coperta con un foglio di cartaforno, su ogni gnocco mettere un po’ di scamorza a pezzettini, un poco di burro e un pochino di parmigiano grattugiato. Nel frattempo preparare la crema di broccoli. Prendere la verdura, pulirla a ciuffetti, lavarla e sbollentare in acqua salata per alcuni minuti. Tenere qualche ciuffetto per la decorazione, il resto metterlo nel frullatore con la panna, un po’ di sale e un po’ di olio evo. Gratinare gli gnocchi in forno caldo a 180 gradi per una decina di minuti. Tenere in caldo la crema di broccoli. Prendere una pirofila, coprire il fondo con la crema, mettere gli gnocchi e i ciuffetti come decorazione. Potete sostituire i broccoli con cavolfiore o cavolo verza.
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
Un Pecorino abruzzese “naturale” Nel calice versiamo un vino considerato “naturale”. Sono così definiti quei vini che vanno oltre il bio stesso. Si tratta di una piccola azienda abruzzese: “Cingilia”. Il vino è “Igt Colline pescaresi Pecorino” 2018. Si nota la piacevolezza e l’originalità del vitigno. Un Pecorino senza interferenza alcuna. Il territorio si esprime attraverso odori di frutta matura, grano, orzo, e un tratto di fiori di girasole con un finale di caramella mou. Leggero candito sfumato da un ricordo di erbe aromatiche. Al palato è secco, sapido e vivo di naturale acidità. Elegante. Intensità e lunghezza abbondante al naso come al palato. Eccezionalmente piacevole. Da abbinare a pollame e formaggi freschi.
Piatti, merende e spuntini vegetariani Ravenna Via Mura S.Vitale 11 tel. 0544 1880354 Aperto 10.00/18.00 Chiuso Domenica
La Reverie La__Reverie
Il radicchio de La Reverie è racchiuso nel PANINO “VEGOLOSO”. Un pane soffice con radicchio, rucola, tofu marinato in salsa di soia.
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RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio - 4 marzo 2020
SERVIZI AMBIENTALI
LAVORI PUBBLICI
«DISCARICA A CIELO APERTO IN PIAZZA ANDREA COSTA»
Al via il rifacimento del mando stradale di viale Zara a Marina di Ravenna
Interrogazione al Sindaco di Lista per Ravenna per le disfunzioni dell’isola ecologica Hera che accumula mucchi di spazzatura davanti al Mercato Coperto in pieno centro «Le scelte sbagliate, spesso portate avanti dall’amministrazione comunale contro tutti, presentano sempre un conto salato, purtroppo pagato dalla cittadinanza. È il caso della stazione interrata per la discarica dei rifiuti, cosiddetta “isola ecologica”, collocata disgraziatamente, per collocazione e inadeguatezza, in piazza Andrea Costa di fronte al mercato coperto». La denuncia, con tanto di interrogazione al Sindaco di Ravenna è di Lista per Ravenna che evidenzia le disfunzioni del sistema gestito da Hera «al punto che piazza Andrea Costa è diventata una discarica a cielo aperto dei rifiuti che non trovano modo di esservi conferiti». «Succede infatti che a fine giornata, in violazione delle norme regolamentari – si legge nell’interpellanza del gruppo di opposizione – grandi cumuli di sacchi e scatolame di rifiuti indifferenziati vengano depositati fuori dai compattatori, spandendo intorno cattivo odore e liquami, fino a che, di primo mattino, arriva un operatore di Hera a raccogliere tutto alla meno peggio, tuttavia lasciando inevitabilmente sul selciato pozzanghere vistose di percolato inquinante, a rischio anche di infezioni. L’impianto della stazione interrata, mal progettato, è largamente insufficiente a ricevere le grandi quantità di immondizia prodotte in zona (pur escludendone il mercato coperto, che ha una propria distinta organizzazione di smaltimento e conferimento dei rifiuti), dimodoché a metà giornata il deposito ne è già colmo. Il funzionamento stesso del telaio è complicato da svolgere correttamente, per cui accade che i sacchi di pattume, non venendo inseriti esattamente nell’incavo, vi rimangano incastrati bloccando il macchinario. Una telecamera è stata installata per riprendere e sanzionare le persone che lasciano i loro rifiuti all’aperto, in massima parte depositati a fianco dell’edicola. Ma non se ne registra alcun effetto deterrente». Lista per Ravenna chiede quindi al Sindaco quali provvedimenti intenda adottare l’ammministrazione comunale «per fronteggiare e superare questa condizione di degrado».
Prenderanno il via mercoledì 4 marzo i lavori di rifacimento del manto stradale di viale Zara particolarmente ammalorato, nel tratto da viale Ciro Menotti a viale dei Mille per una lunghezza di 660 metri. L’intervento, per un investimento di 850mila euro, avrà una durata di circa 360 giorni e terminerà a febbraio 2021, ma è prevista una sospensione durante la stagione estiva dall’1 giugno al 15 settembre. La prima fase dei lavori, che terminerà prima dell'avvio della stagione estiva, interesserà il tratto dall’incrocio con via dei Mille fino all’incrocio con via Volturno e sarà realizzata anche la nuova fognatura, in sostituzione di quella esistente, nel tratto tra via Volturno e via IV Novembre. L’accesso in questo tratto di strada sarà interdetto a tutti i veicoli, sarà comunque consentito il traffico pedonale e l'accesso alle abitazioni poste in fregio all'area interessata dai lavori. La nuova geometria del viale prevede una carreggiata per il transito veicoli con larghezza costante di 3 metri e mezzo, fasce laterali per i pedoni di larghezza variabile. Il nuovo intervento impone un ridimensionamento delle aree di sosta delle auto rispetto alla situazione attuale e sarà istituita una regolamentazione a senso unico su tutta la viabilità. Nell'ambito dell'intervento le lavorazioni previste interesseranno anche il rifacimento delle reti tecnologiche, in particolare sono previsti la demolizione e la ricostruzione della fognatura bianca, il rifacimento della condotta dell’acqua in ghisa per un tratto di circa 400 metri (quest'ultimo previsto solo nella seconda fase dei lavori), nonché la realizzazione di nuovo impianto di illuminazione su di un lato, con punti luce a Led. Per migliorare le condizioni di sviluppo e vivibilità delle alberature verrà realizzata una suddivisione delle superfici tra aree di netta pertinenza degli alberi ed aree riservate al traffico o alla sosta dei veicoli. Per questo verranno eseguiti gli allargamenti delle aiuole.
CASA DEI SOGNI San Pietro in Vincoli (RA), viale Epaminonda Farini 137 tel. 0544.550130 - info@immobiliarecasadeisogni.com www.immobiliarecasadeisogni.com CAMPIANO (RA) Grazioso appartamento al p.t. con garage Appartamento al piano terra composto da ampio soggiorno con angolo cottura, disimpegno, camera matrimoniale e bagno finestrato. Possiede garage riscaldato con accesso diretto alla casa. Completano l’immobile un posto auto di proprietà sul fronte ed una piccola corte ad uso esclusivo sul retro. Possibilità di mantenere l’arredo cucina. Classe energetica “D” € 97.000,00
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SAN PIETRO IN VINCOLI (RA) Appartamento al piano terra con garage Appartamento al piano terra con ingresso indipendente composto da soggiorno con ang. cottura, disimpegno/lavanderia, bagno, camera matrimoniale e camera singola. Possiede garage e cantina oltre a corte ad uso esclusivo sul fronte e sul retro. Ottime finiture; riscaldamento a pavimento, aria condizionata, impianto di allarme, pannelli solari e zanzariere. Possibilità di mantenere l’arredo. Certificazione energetica in fase di preparazione € 170.000,00
SAN PIETRO IN VINCOLI (RA) Villa bifamiliare nel cuore del paese così composta: Piano Terra: ingresso, soggiorno, sala da pranzo, cucina abitabile, ripostiglio e locale di servizio già predisposto per la realizzazione di un bagno; Piano 1°: 3 camere da letto, bel terrazzo, bagno molto ampio con vasca e doccia. Veranda su giardino piantumato ad angolo e garage doppio. Altri motivi per sceglierlo: Ampie metrature Splendida posizione - Possibilità di mantenere l’arredo Prezzo interessante! Certificazione energetica in fase di preparazione € 200.000,00
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RAVENNA&DINTORNI 27 febbraio - 4 marzo 2020
MERCATO IMMOBILIARE
CONSUMATORI CONSAPEVOLI
Installazione di “poltrone ascensore”: servono contratti chiari con garanzie non onerose
INDAGINE SUL CARO AFFITI PER GIOVANI COPPIE: LA PIÙ ESOSA È MILANO BOLOGNA AL TERZO POSTO... E A RAVENNA QUANTO VALGONO 50 MQ? L’amore non ha età, ma di sicuro ha un costo. Quello di andare a vivere insieme per una giovane coppia è un passo importante: è la soglia che spesso separa “ci frequentiamo” da “stiamo insieme”. Ma che peso ha questo passo sull’economia della coppia stessa? A prima vista potrebbe sembrare vantaggioso dividere per due tutte le spese comuni, tra cui bollette e affitto. Ma considerando che spesso il tetto di provenienza è quello familiare – o tutt'al più quello di una casa di studenti fuori sede – si tratta di una scelta che solitamente incrementa il peso sulle tasche di entrambi in modo non trascurabile. Per capire se il modello proposto sia ancora sostenibile o se “questo matrimonio non s’ha da fare”, l’agenzia Homstate.it ha elaborato i dati del suo portale per realizzare uno studio sul costo degli affitti degli immobili di piccola metratura, tappa pressoché obbligatoria di molte giovani coppie. Tra le città coinvolte nello studio Milano, Bologna, Roma, Palermo e Torino. La targa di città più cara per le coppie novelle, e non solo, va senza dubbio a Milano, in cui la media degli affitti per un appartamento di 50 mq supera i 1100 euro: non esattamente l’ideale per due giovani, magari precari. Seguono Roma con 890 euro, Bologna con 779 euro, Torino con 614 euro e infine Palermo, la cui media dei prezzi tra centro, prima cintura e periferia risulta essere 501euro. L’affitto di un appartamento di 50 mq a Palermo costa quindi quasi il 54% in meno dello stesso appartamento Milano. Dai dati dell’ultimo rapporto immobiliare di Fimaa/Commercio dedicato a Ravenna ne deriva invece una media, fra valori del centro storico, periferia e frazioni (e sullo stesso parametro abitativo intorno ai 50mq), intorno ai 525 euro. Un costo sensibilmente più accessibile della vicina Bologna e molto simile alla metropoli siciliana.
La pubblicità rivolta a persone disabili spesso assicura il superamento di difficoltà, che all’atto pratico si dimostrano non completamente superabili. È il caso di chi, in possesso di una abitazione a più piani, si trova dopo un incidente o nella vecchiaia nell’impossibilità di superare il dislivello della abitazione. Il mercato offre però un rimedio nella installazione di poltrone ascensore che applicate alle scale permettono il passaggio da un piano all’altro senza l’aiuto delle proprie gambe. L’illustrazione effettuata o per pubblicità o nella abitazione presenta facili soluzioni, che non sempre risultano efficaci e provocano dopo l’installazione alcuni inconvenienti. È il caso di un nostro associato che si è servito per superare le difficoltà della madre nella propria casa della installazione di una poltrona ascensore ordinata ad una ditta che offriva molte garanzie. All’atto pratico però il risultato non è stato aderente alle promesse. Intanto la garanzia veniva accompagnata dalla richiesta di un altro pagamento annuale per la manutenzione e l’intervento immediato in caso di necessità. Questi interventi non venivano immediatamente effettuati dato che il tecnico spesso risiedeva in città lontane. Inoltre venivano richieste altre cifre per gli stessi interventi e ricambi di pezzi difettosi nello stesso periodo di garanzia. Tutto ciò ha comportato che la Signora ha trascorso più giornate immobile di quelle in cui ha usato la poltrona. Il ricorso all’Associazione Consumatori è stato provocato dall’ultimo intervento fatturato senza che la poltrona sia stata rimessa in funzione. L’Associazione Consumatori ha consigliato di contestare la fattura e di intimare alla Ditta di porre rimedio immediatamente al guasto. In caso contrario ha suggerito di disdire il contratto di assistenza per rivolgersi ad un tecnico competente. Consiglia poi a tutti coloro che hanno bisogno di apparecchi per disabili di effettuare un contratto chiaro che impegni ad un’assistenza immediata nel caso di rotture e che preveda tutte le garanzie di legge. a cura di CODICI Ravenna, consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento il giovedì dalle 10 alle 12, via Sarti 5, tel 0544 35183 - carlobenelli@alice.it
ASSOCASE di Ricci Ivana Ravenna, via Ravegnana 155 Tel./Fax 0544.271653 - Cell. 335.8423823 - info@assocase.com www.assocase.com PORTO FUORI In zona tranquilla e silenziosa, ottimamente servita, proponiamo bifamigliare di ampie dimensioni, tenuta molto bene, con giardino su tre lati, cortile ed orto sul retro, oltre a grande garage. Piano Terra: ampio ingresso/soggiorno, tavernetta con camino, lavanderia, bagno, ripostiglio/vano caldaia, cantina. Piano Primo: soggiorno, cucina (entrambi con affaccio su grande balcone), 2 camere da letto, altro balcone, bagno. Piano Superiore: ampia mansarda adatta per terza/quarta camera da letto. Certificazione energetica in corso. € 325.000,00 trattabili
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