R&D 28 11 2019

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FREEPRESS n. 840

28 NOVEMBRE-4 DICEMBRE 2019

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460

LA GARA DEL PORTO Pubblicato il bando da 235 milioni per fondali, banchine e logistica: lo scalo cerca il suo futuro

Tra i lavori da realizzare nel progetto Hub Port anche un km di nuove banchine alla penisola Trattaroli per il futuro nuovo terminal container



PUNTI DI VISTA / 3 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL COMMENTO

SCATTO MATTO

L’OSSERVATORIO

Quelle sardine salutari, sintomo di un fallimento

Grazie a Cervia saremo tutti più gentili

di Federica Angelini

di Moldenke

Dire che sotto o dietro le sardine ci sia il Pd mi pare sinceramente una sopravvalutazione delle capacità organizzative, inventive e comunicative del Pd. Che tra le sardine ci siano iscritti, simpatizzanti o elettori del Pd mi sembra cosa di per sé ovvia, visto che trattasi del principale avversario politico di Salvini, lo stesso contro cui si schiera il neonato movimento. Ma oltre a elettori del Pd tra le sardine ci sono persone della galassia a sinistra e a destra del Pd, elettori o ex elettori dei grillini, ma, soprattutto, ci sono persone che magari non votano da un po’. C'è quindi da sperare che le sardine servano intanto a muovere un po' gli animi e le gambe, che in quello scendere in piazza contro Salvini ci sia un po' di ritrovata voglia di partecipazione e politica (ricordiamo sempre che qui cinque anni fa votò per la Regione il 37 percento degli aventi diritto). E forse c'è anche un po' di orgoglio campanilistico, non a caso sono nate in quella Bologna che Salvini si propone di venire a “liberare” il 26 gennaio, un po’ con l’atteggiamento del conquistatore che arriva da fuori a portare la cività lombarda. E così le sardine sono riuscite per ora in una cosa che a nessuna forza della sinistra era riuscita: ribaltare la narrazione, oscurare la potenza comunicativa del “Capitano”, far diventare le sue piazze (pure piene) piccole di fronte alle altre. Significa questo che la Lega non ha speranze? Ovviamente no. Non solo perché in piazza ci vanno tante persone, ma che restano una percentuale minima degli aventi diritto del voto, ma perché le sardine appunto non possono avere, per loro natura, una vera rappresentanza politica strutturata, riconoscibile sulla scheda. Non sono le folle del Movimento 5 Stelle di un tempo, che nascevano soprattutto “contro” (senza un programma su molti temi, come si è visto poi alla prova dei due governi) ma con un leader e disposte ad avere un leader. Qui è tutto più fluido, magmatico e davvero sembra difficile ora immaginare un futuro politico nella selva del centrosinistra italiano. Hanno però avuto il merito di dimostrare che il Salvini-pensiero non è per forza dominante, che i social non li sa usare solo lui, che se anche vincesse le elezioni per la Borgonzoni non sarà poi una passeggiata governare e le piazze potrebbero riempirsi spesso. Allo stesso tempo, le sardine sono anche il segno di un fallimento: della sinistra esistente, anzi inesistente, frantumata, conflittuale. E così è dovuto nascere un nuovo movimento capace di raccogliere il sentimento diffuso di disagio per esprimerlo in un modo che è insieme nuovo e antico. Che si sia d'accordo o meno, le sardine sono un segno vitale in una politica altrimenti asfittica: forse di breve respiro, forse effimere, forse innocue, ma certamente non nocive alla democrazia e quindi, in ultima analisi, a tutti noi.

Visto che se parlo di Sardine vi faccio incazzare, questa settimana meglio puntare sulla gentilezza. Anzi, per una volta, faccio parlare altri per me. Ecco quindi cosa ha (veramente) fatto e cosa ha (veramente) dichiarato il sindaco di Cervia, Massimo Medri.

Dalle scene off de Il Cairo all'Almagià in darsena di città, si inchina, ispirata, davanti al pubblico Nadah El Shazly cantate leader di un quartetto che intreccia rock, elettronica, etnica in un dirompente ed emozionante impasto sonoro. Fra gli ospiti del recentissimo festival “Transmission” che ha fatto di Ravenna per qualche giorno capitale internazionale (o almeno del Mediterraneo) di musica senza confini. [foto di F. B. - Ravenna]. Cari lettori, aspettiamo anche i vostri di “scatti matti”. Inviateli in redazione!

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 840 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Vincenzo Benini, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

«La consigliera Federica Bosi – si legge nel comunicato stampa del Comune di Cervia – delegata alla Bellezza e Beni culturali è stata nominata dal Sindaco anche Delegata alla Cortesia e Gentilezza. L’obiettivo delle Istituzioni è sensibilizzare a guardare oltre noi stessi e ai confini dei diversi paesi, delle nostre culture, etnie e religioni, per una coesistenza pacifica e di crescita. Prendere consapevolezza che siamo cittadini del mondo e quindi abbiamo spazi e presenze da condividere, luoghi pubblici da curare, animali e ambiente da proteggere, persone da accogliere e valorizzare». Ecco invece le parole della nuova delegata, Federica Bosi: «Sono molto onorata di aver ricevuto dal sindaco l’incarico di delegata alla gentilezza, un ruolo dal grande valore simbolico ma che mi permetterà anche di lavorare costantemente su quei valori e quelle pratiche positive utili a favorire il benessere e la crescita sociale, soprattutto rivolgendomi ai bambini e agli adolescenti che loro malgrado si trovano a crescere in una società sempre più sopraffatta da una nuova cultura dell’odio, della violenza verbale e del disprezzo della diversità. Parlando di gentilezza non intendo solamente quell’insieme di pratiche della buona educazione. Gentilezza è anche l’amore verso il prossimo e la cosa pubblica, è prendersi cura di chi si trova in un momento di difficoltà, donando una parola o un piccolo gesto di conforto, è diffusione di pensieri positivi che possano contribuire al rafforzamento del senso di amicizia e di rispetto tra le persone». È tutto vero. Grazie Cervia. Insieme possiamo puntare alla pace nel mondo, finalmente.


4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

REGIONALI/1

Sulla scheda elettorale ci sarà anche il simbolo M5s. Di Maio: «Da soli» Candidature online per le liste Il 70 percento dei grillini iscritti alla piattaforma Rousseau ha scelto di non fare la pausa dalle competizioni elettorali Sulla scheda delle elezioni regionali in Emilia-Romagna del prossimo 26 gennaio ci sarà anche il simbolo del Movimento 5 Stelle. Questa la decisione uscita il 21 novembre dalla consultazione online tra gli iscritti sulla nota piattaforma Rousseau. I vertici nazionali dell’M5s avevano espresso l’intenzione di non presentarsi alle urne ma di fronte alle proteste dal basso hanno voluto che fosse la base a decidere se correre o meno nella sfida che vede Stefano Bonaccini (centrosinistra) e Lucia Borgonzoni (centrodestra) i due sfidanti favoriti. Contrario alla pausa elettorale anche il gruppo consiliare del Movimento in Emilia- 0Romagna. Subito dopo l’esito della consultazione Luigi Di Maio, capo politico dei grillini e ministro degli Esteri del governo Conte bis, ha fatto sapere che l’M5s si presenterà da solo e sembra a questo punto la linea destinata a prevalere, anche per ragioni di statuto anche se il rischio è favorire in questo il centrodestra e, di conseguenza, aumentare il rischio che possa poi cadere il governo cosiddetto “giallorosso”. Il quesito rivolto agli iscritti a Rousseau riguardava la conferma o meno a una pausa dalle competizioni elettorali di tre mesi, intervallo in cui sono previsti i voti in Emilia-Romagna ma anche in Calabria. Tra i 125.018 aventi diritto, hanno partecipato alle votazioni online 27.273 attivisti: 19.248 sono stati i No alla pausa (70,6 percento), 8.025 i Sì. Fino al 4 dicembre tutti gli iscritti certificati residenti in Calabria o Emilia-Romagna potranno avanzare la loro candidatura per essere inseriti nelle liste elettorali. Come previ-

PD/1 A Cervia si dimette il segretario e Grandu rinuncia alla tessera Il Partito democratico a Cervia sta vivendo giornate difficili con le dimissioni del segretario comunale Enrico Delorenzi e la rinuncia alla tessera da parte di Gianni Grandu, ex assessore nella giunta Coffari e oggi presidente del consiglio comunale (eletto con 454 preferenze, il secondo dopo Coffari) dopo aver partecipato alle primarie per la candidatura a sindaco e aver perso il confronto con Massimo Medri per 49 voti su tremila. Grandu però non sembra intenzionato a rinunciare all’incarico di presidente dell’assise. Delorenzi sarà sostituito da Mauro Conficoni, sessantenne già presidente della cooperativa Atlantide . Le dimissioni del segretario sono per sopraggiunte differenti condizioni lavorative.

PD/2 La Lectio Magistralis di Martinelli per la scuola di geopolitica

sto dallo Statuto M5s, “il Capo Politico, sentito il Garante, ha la facoltà di valutare la compatibilità della candidatura con i valori e le politiche del M5s, esprimendo l’eventuale parere vincolante negativo”. Il giorno seguente Bonaccini ha partecipato a Ravenna alla presentazione del progetto per l’escavo dei fondali del porto (vedi pagina 10) e ha commentato così: «Il Movimento 5 stelle faccia una riflessione se vuole prendersi delle responsabilità di governo visto che non governa in nessuna regione italiana». A chi gli ha chiesto se il voto fosse una buona o una cattiva notizia per la sua corsa ha risposto che non si è mai permesso di dire ai Cinque stelle cosa dovessero fare: «Ho grande rispetto per le scelte che fa e che farà il Movimento 5 Stelle, da parte mia le porte sono aperte al dialogo sui programmi ma non credo ad accordi per battere gli avversari che sono prese in giro ai cittadini».

Venerdì 29 novembre alle 18.30 ci sarà la Lectio Magistralis di Marco Martinelli incentrata sul suo libro Nel nome di Dante, diventare grandi con la Divina Commedia. L’evento si svolge alla Sala d’Attorre di Casa Melandri a Ravenna nell’ambito della scuola di formazione geopolitica del Pd “Sottosopra”. Partecipano il sindaco Michele de Pascale e Gianni Bessi, direttore della scuola e consigliere regionale (candidato anche alle elezioni del 26 gennaio).

LIBERAZIONE Incontro a Porto Fuori con il partigiano Decimo Triossi Continuano gli incontri alla biblioteca “Terzo Casadio” di Porto Fuori. Martedì 3 dicembre alle 20.30 Guido Ceroni introduce una serata, arricchita da immagini d’epoca, dedicata al 75° anniversario della Liberazione di Ravenna con letture di Patrizia Bianchetti e la testimonianza del partigiano Decimo Triossi.


POLITICA / 5 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

REGIONALI/2

L’ANNIVERSARIO

Le sardine a Ravenna scendono in piazza alla Darsena Appuntamento alle 19 di mercoledì 4 dicembre in via D’Alaggio La raccomandazione è di non portare nessun simbolo di partito o associazione

Sarà il giorno della Liberazione, mercoledì 4 dicembre, il primo appuntamento per le “sardine” di Ravenna, alle 19 alla Darsena. Il movimento nato a Bologna e che si sta ora estendendo in tutta Italia e oltre sta ovviamente raccogliendo adesione anche in città. Il gruppo Facebook delle Sardine di Ravenna è nato all’indomani della grande manifestazione di Bologna, quando piazza Maggiore si riempì di “sardine” antisalvini, ben più delle 6000 che gli organizzatori speravano di portare in piazza per mostrare che non c’era a Bologna solo un seguito per il “Capitano”, quella sera impegnato nell’apertura della campagna elettorale al Paladozza (che ha una capienza circa 6mila posti). Oggi, dopo una decina di giorni, il gruppo ravennate sfiora i 12mila iscritti. Tra i promotori del nuovo spazio Fb c’è stato Gianluca Pandolfini, volto noto sui social perché tra gli amministratori del gruppo “Sei di Ravenna se”. Pandolfini e altri hanno prima creato la pagina e successivamente ha preso contatti con i primi promotori dell’iniziativa bolognese cedendo il testimone proprio ad alcuni giovani vicini al gruppo originario che nel frattempo ha pubblicato sui social anche un manifesto politico di questo movimento di piazza che si dice apartitico e accomunato da un “antipopulismo”. «Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età – si legge sul manifesto. – Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto. Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al pro-

prio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie». Per mercoledì 4 le raccomandazioni sono sempre le stesse: nessuna bandiera di partito o associazioni, tante sardine (e l’ombrello perché il flash mob si terrà anche in caso di pioggia). La scelta dello spazio in Darsena, leggendo i post sul gruppo, sembra dettata dall’aspettativa di un’alta adesione, per cui piazza del Popolo sarebbe stata troppo piccola. Certo la Darsena è enorme, e ci vorrà davvero tanta gente per la foto anche di Ravenna dall’alto con la folla in piazza come è stato già a Modena, Parma, Rimini. Ma certo l’ottimismo non manca. Scrive infatti uno degli amministratori della pagina: «Stanno provando con qualsiasi mezzo a fermarci. Ci stanno criticando e screditando in tutti i modi. Hanno paura, perché siamo una forza. Noi scendiamo in piazza e continuiamo a chiedere a gran voce che odio e intolleranza non siano ammessi nel linguaggio politico. Promuoviamo un confronto basato sul dialogo, sull'apertura verso l'altro. Crediamo fermamente nei valori di eguaglianza, libertà, rispetto e solidarietà, basi della democrazia e capisaldi della nostra Costituzione. Abbiamo scelto una data molto importante per Ravenna, il 4 dicembre, data in cui ricorre l'anniversario della Liberazione della città dal regime fascista. Questo per dire a quei signori che sostengono di dover liberare la nostra città, che Ravenna è già libera e non ha certo bisogno di loro! Preparate le vostre sardine, invitate e condividete! Ne che la Darsena deve riuscire a contenerci tutti!».

CORTEO, MOSTRA E CERIMONIE PER I 75 ANNI DELLA LIBERAZIONE Gli appuntamenti a Ravenna del 3 e 4 dicembre In occasione del 75° anniversario della Liberazione di Ravenna, martedì 3 dicembre alle 17.30, alla Biblioteca Oriani, si tiene la presentazione del volume L’estate che imparammo a sparare di Giuseppe Filippetta. Introduce e coordina Mauro Conti, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna con interventi di Giuseppe Masetti, direttore Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia, Ivano Artioli, Presidente Anpi Ravenna, Giuseppe Filippetta, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Mercoledì 4 dicembre invece si comincia alle 9 a Porta Sisi con un corteo accompagnato dalla banda canadese Canadian Armed Forces Pipes and Drums Band. Percorso via Mazzini, via Corrado Ricci e arrivo in piazza del Popolo in ricordo dei Canadesi e delle forze alleate che entrarono a Ravenna il 4 dicembre 1944. Alle 9.30 ci sarà la deposizione di corone e omaggio alla lapide in memoria dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale e l’esibizione della Banda musicale cittadina di Ravenna e della Canadian Armed Forces Pipes and Drums Band. Alle 11.30 cerimonia anche al Cimitero militare del Commonwealth e della Brigata ebraica di Piangipane delle autorità. Nel pomeriggio alla Classense alle 16 l’inaugurazione della mostra di Alberto Bardi (vedi p.23).


6 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Confindustria Romagna completa il puzzle: entra anche Forlì-Cesena Nel 2016 la fusione tra Ravenna e Rimini e dal 2020 l’ultimo tassello: fase transitoria fino all’assemblea 2021 con Maggioli presidente e Chimenti direttore generale

I consigli di Confindustria Romagna e Confindustria Forlì-Cesena hanno approvato la proposta di progetto di fusione da portare all’approvazione delle rispettive assemblee che si riuniranno il 18 dicembre prossimo alla fiera di Cesena. Si avvia quindi a conclusione il percorso avviato il 28 ottobre 2014 dalle assemblee delle tre territoriali romagnole di Confindustria, che aveva trovato un’importante tappa intermedia con la nascita di Confindustria Romagna attraverso la fusione tra Ravenna e Rimini l’1 ottobre 2016. L’ingresso di Forlì-Cesena in Confindustria Romagna avrà effetto dall’1 gennaio 2020: si aprirà poi una fase transitoria che si concluderà con l’assemblea del 2021. In questa fase, Paolo Maggioli resterà alla presidenza, mentre Andrea Maremonti assumerà la carica di vicepresidente insieme agli altri vicepresidenti elettivi in carica nelle due associazioni al momento della fusione. Il consiglio generale transitorio sarà composto dalla somma dei due consigli in carica al momento della fusione. La direzione generale di Confindustria Romagna rimane affidata a Marco Chimenti. «Abbiamo sempre ribadito la necessità di una Romagna più forte, competitiva e attrattiva – spiegano Maggioli e Maremonti – e ci è sembrato logico e naturale completare questo nostro percorso per dare una voce unica a un tessuto economico che ha ancora tante po-

Da sinistra Paolo Maggioli e Antonio Chimenti, presidente e direttore generale di Confindustria Romagna

tenzialità da esprimere ed eccellenze da valorizzare in ogni settore, da quello industriale a quello turistico». «Questo felice traguardo è merito di una paziente e cocciuta volontà di raggiungere l’obiettivo. È stata una volontà espressa nel tempo da tante persone, per cercare di realizzare vantaggi e sinergie per i nostri associati – commenta il presidente fondatore di Confin-

dustria Romagna, l’imprenditore ravennate Guido Ottolenghi –. Grazie alla somma degli entusiasmi individuali, delle energie profuse, degli ostacoli superati, oggi si realizza finalmente una piena ed efficace condivisione dello sforzo associativo tra imprenditori che da sempre hanno in comune idee, aspirazioni e un territorio storicamente omogeneo come la Romagna».

CAMERLONA Nuova sala polivalente da 250mila euro Nell’area del centro sportivo comunale in via Sant’Egidio a Camerlona, frazione di Ravenna, sarà realizzata una sala polivalente per attività ricreative, aggregative e sociali. Per la struttura, la cui realizzazione è stata decisa dalla giunta comunale, si prevede un impegno di spesa di 250mila euro. Lo rende noto il Comune: «Si è resa necessaria la realizzazione per venire incontro alle esigenze della società sportiva che gestisce il campo, del comitato cittadino e di altri gruppi aggregativi di poter usufruire di un edificio per riunioni, ritrovi conviviali, conferenze, feste di paese». La nuova costruzione, che avrà una superficie complessiva di 165 metri quadrati, sarà collocata previa rimozione di due strutture provvisorie nell’area antistante il campo di allenamento, di fronte al cancello carrabile di accesso al centro sportivo. Avrà una sala principale di 93 metri quadrati, con relativi servizi igienici; una cucina di 20 metri quadrati dotata di locali di servizio (antibagno utilizzabile anche come spogliatoio, un servizio igienico e un vano utilizzato come locale tecnico), una dispensa. La sala, che sarà gestita direttamente dalla società sportiva concessionaria dell’impianto, avrà una collocazione che non ostacolerà le attività sportive e potrà mantenersi autonoma da esse.

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ECONOMIA / 7 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

CENTRO STORICO

NUOVO MERCATO COPERTO Inaugura alle 10.30 del 5 dicembre il nuovo mercato coperto di Ravenna, in piazza Costa, che poi resterà aperto tutti i giorni dalle 8 a mezzanotte. La Coop avrà un punto vendita da 230 mq ma la parte del leone, come ormai noto, la farà il gruppo Molino Spadoni che metterà in mostra tutte le sue eccellenze in una dozzina di punti vendita/ristoro: si potrà acquistare per portare a casa oppure consumare sul posto. Poi un bar pasticceria con il Caffè Pascucci, una libreria gestita da Librerie.coop. Investimento complessivo di circa 13 milioni di euro.

EX CASERMA

44 OFFERTE PER VIA BIXIO, LA MIGLIORE DA GAETA Sono 44 le offerte presentate al Comune di Ravenna per aggiudicarsi l’appalto dei lavori da due milioni di euro per la riqualificazione dell’ex caserma Alighieri in via Bixio con destinazione a parco-giardino-orto pubblico. Nella graduatoria provvisoria risulta prima l’azienda Appalti e Servizi srl di Gaeta che ha presentato un ribasso del 28,021 percento (28,011 il ribasso del secondo in classifica). Ora parte la fase di verifica dei requisiti. L’intervento prevede: bonifica, demolizione maggior parte dei fabbricati, messa in sicurezza degli edifici non demoliti, rimozione dell’asfalto.

SCUOLE

GRANDE DISTRIBUZIONE Dal 4 dicembre il terzo Famila in provincia al posto di una Coop Lo scenario della grande distribuzione organizzata a Ravenna dal 4 dicembre avrà una novità: dopo i punti vendita già presenti nel capoluogo in via Faentina e in via Argirocastro, Famila aprirà il suo terzo supermercato in provincia in via Aquileia negli spazi che fino a qualche mese fa erano marchiati Coop. L’investimento è portato avanti dalla società Arca di Cesena, realtà attiva nel settore da oltre 45 anni: l’azienda di Pievesestina oggi conta più di mille dipendenti, con un centinaio di supermercati tra Romagna e Marche, ed è presente dal 2005 nel Ravennate con i due Famila già ricordati e un Cash and Carry alle Bassette. Il nuovo negozio occuperà 1.500 mq.

ECCO IL NUOVO ALBERGHIERO La Provincia di Ravenna, dopo aver partecipato al bando “Scuole Innovative” del Miur nel 2015, ha ricevuto un finanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione di una nuova scuola. Nello specifico verrà realizzata una nuova succursale dell’istituto alberghiero Artusi a Riolo Terme in via Tarlombani così che sarà possibile dismettere la sede in corso Matteotti e passare da tre a due sedi (l’altra in via Oberdan). L’idea alla base del nuovo progetto è di non introdurre un linguaggio nuovo rispetto all'edificio scolastico esistente, ma di reinterpretare le sue caratteristiche volumetriche, quasi si trattasse della naturale espansione dell’ultimo ampliamento. L’area dell’intervento è 4.687 mq (1.452 coperti). La struttura didattica è organizzata su tre livelli ed ospita: 17 aule scolastiche più laboratori di cucina e servizi igenici.




10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

GRANDI OPERE

Porto, via alla gara da 235 milioni di euro: 8 anni per abbassare i fondali di due metri Entro febbraio le offerte per il bando che prevede di dragare un volume di fanghi equivalente a quello occupato da 50 Pala De Andrè: il materiale andrà a rialzare 150 ettari da trasformare in aree logistiche di Andrea Alberizia

Se avete presente il volume occupato dal Pala De Andrè e lo immaginate moltiplicato per 50 allora avrete chiaro quanto è faraonico il progetto per il porto di Ravenna. Perché quelli sono quasi cinque milioni di metri cubi e corrispondono a quanto verrà scavato (4,7) dai fondali del Candiano per aumentare la sua profondità dagli attuali 10,5 metri a 12,5 e consentire l’ingresso di navi più grandi (oggi il pescaggio massimo consentito è 9,5). Gran parte del materiale dragato, dopo l’essiccazione in cassa di colmata, verrà usato per rialzare 150 ettari di terreni (suddivisi tra Porto Fuori e Bassette) dove poi realizzare nuove urbanizzazioni da destinare alla logistica. E infine si interverrà su alcuni km di banchina dei 24 totali: sulla sponda sinistra verranno fatti adeguamenti a manufatti che hanno tra 15 e 45 anni di età, sulla sponda destra ne verrà realizzata una nuova alla penisola Trattaroli. Un maxi appalto da 235 milioni di euro che richiederà otto anni e mezzo per il completamento.

porto lunga 5 km con un fondale di 13,5 metri e larghezza di 100 metri dentro le dighe foranee e 150 all’esterno. Fino alla darsena San Vitale il fondale sarà 12,5. Al terminal crociere e avamporto invece 10. I 1.124 campioni di fanghi prelevati e analizzati hanno portato alla suddivisione della destinazione dei sedimenti. Dall’avamporto verso l’esterno verrà rimosso 1,3 milioni di metri cubi che la stessa draga all’opera andrà a sversare al largo a 13 miglia dalla costa (una parte sarà utilizzata per ripascimento della scogliera del poligono di tiro militare a Foce Reno). Per gli altri 3,4 milioni di metri cubi invece tutto ruoterà attorno a una cassa di colmata chiamata Nadep. La si costeggia percorrendo via Trieste: 170mila mq con argini artificiali per accumulare fanghi fino a 7 metri di altezza e che corrispondono a circa 900mila mc. Per cinque volte verrà riempita, lasciata riposare alcuni mesi per l’asciugatura (che ridurrà il volume a 720mila mc) e svuotata con il trasferimento del materiale alla destinazione finale. Ogni svuotamento richiederà 90mila camion.

Dragaggi A lavori completati questo sarà lo scenario dei fondali. Una canaletta di avvicinamento al

Piastre logistiche Il busillis del progettone è stato incarnato da un grande interrogativo: il fango dove lo met-

I sedimenti saranno asciugati in una cassa di colmata riempita e svuotata per 5 volte

La darsena San Vitale

to? La soluzione ha il nome di tre sigle: L1, L2 e S3 sono i comparti con cui vengono individuati tre lotti con destinazione industriale. I primi due sono rispettivamente 55 e 35 ettari, divisi dalla statale 67 Classicana, tra Porto Fuori e il Candiano e ospiteranno in totale un milione di mc. Il terzo è di 65 ettari alle Bassette tra il cimitero e via Romea Nord e accoglieranno 960mila mc. La parte restante verrà destinata a chiudere la cava Bosca non più operativa.

Costi Il totale del bando appena ricordato comprende 22 milioni per l’esproprio di aree di proprietà privata che dovranno diventare le piattaforme logistiche. Tra le voci di costo vale la pena citarne alcune: 1,4 milioni per la bonifica da ordigni bellici; 2,3 milioni per affitto di aree; 600mila per la prevenzione dalle infiltrazioni criminali; 6 milioni per progettazione, coordinamento della sicurezza e direzione lavori. Il ri-

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PRIMO PIANO / 11 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

Il riassunto del progetto hub portuale con le diverse profondità a cui saranno portati i fondali (all’esterno delle dighe foranee si arriverà a 13 metri) e le aree in verde e in giallo che accoglieranno i sedimenti dopo l’asciugatura nella cassa di colmata Nadep indicata in viola

basso dei concorrenti potrà valere al massimo 10 punti su 100 nella valutazione per la graduatoria finale. Tempi I tecnici dell’Autorità di sistema portuale che hanno redatto il bando hanno calcolato che ci vorranno 3.100 giorni. Da ridurre a 2.500 (poco meno di 7 anni) in caso che Ap, in corso d’opera, riesca a mettere a disposi-

Il bando di Ravenna nuovo benchmark? Tra i motivi che hanno reso complessa la stesura del bando c’è la scelta di individuare un general contractor (che a sua volta affiderà poi le singole operazioni) ma questa modalità con il nuovo codice degli appalti non è ancora stata adottata per opere così vaste in Italia. Non esisteva un benchmark, ha fatto presente il presidente dell’Autorità portuale Daniele Rossi. Insomma mancava qualcosa da cui prendere spunto: il modello di riferimento potrebbe quindi diventare Ravenna per i futuri interventi.

Il progetto prevede anche l’adeguamento o la costruzione di alcuni km di banchine

zione del contraente generale una ulteriore cassa di colmata oltre alla Nadep da 900mila mc. Ma siamo nel campo delle previsioni – per quanto supportate da valutazioni tecniche – perché la gara è aperta dal 22 novembre ma al momento l’unica data su cui si può essere certi è il 14 febbraio, scadenza per la presentazione delle offerte. Gli uffici di via Antico Squero, nella presentazione pubblica, hanno stimato di impiegare quattro mesi per l’aggiudicazione e vedere le prime draghe al lavoro tra agosto e settembre del 2020 dopo un paio di mesi per la progettazione esecutiva. Qualche prudenza nel prendere per buoni i tempi è quantomeno figlia della memoria: il bando viene pubblicato a distanza di dodici anni dal Piano regolatore che ne rappresenta il fondamento urbanistico. E due anni fa, quando venne consegnato il progetto agli uffici del ministero, si prevedeva di cominciare a scavare all’inizio del 2019. In ogni caso l’impegno del contraente a concludere in tempi inferiori potrà dare fino a 20 punti su cento per la valutazione finale.

AREE Sapir regala 29 ettari all’Ap Il 18 novembre l’amministratore delegato di Sapir Mauro Pepoli e il presidente dell’Autorità di sistema portuale Daniele Rossi hanno sottoscritto davanti al notaio il contratto con il quale Sapir cede gratuitamente all’Adsp un’area di sua proprietà di 29mila mq in penisola Trattaroli. «La stipula di questo contratto – ha dichiarato Rossi – ha rappresentato un passaggio importante per il bando di gara del progetto hub. L’area ceduta da Sapir gratuitamente è un altro tassello del complesso iter tecnico-autorizzativo e testimonia quanto la comunità portuale sia consapevole dell’impossibilità di uno sviluppo futuro del nostro scalo e una crescita dei traffici che non passi attraverso la realizzazione del progetto». Il presidente di Sapir, Riccardo Sabadini, ha commentato: «Sapir fu costituita per realizzare il porto e ne ha segnato le tappe fondamentali di sviluppo fino alla costituzione dell’Autorità portuale nel 1994. Mettendo a disposizione le aree per la realizzazione delle banchine del nuovo terminal container, mi sembra che si compia un passo importante nel perseguire la missione avviata oltre 60 anni con Enrico Mattei».


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IL PRESIDENTE

«In Italia una dozzina di imprese all’altezza del bando, ma interessa anche in nord Europa» Rossi (Ap) non ha dubbi: «Il futuro dei porti è fatto di maggiori spazi a terra, migliori connessioni infrastrutturali e navi più grandi: con questo progetto tocchiamo tutti i punti» di Andrea Alberizia

«Questo progetto è indispensabile per garantire un futuro al porto di Ravenna. Quale futuro dipenderà da come lo costruiremo ma deve essere chiaro che senza questa opera il nostro porto sarebbe stato esposto al rischio di un significativo declino». Daniele Rossi passerà alla storia come il presidente dell’Autorità portuale che riuscì a pubblicare il bando per il dragaggio. E quindi non può che esserne un convinto sostenitore: «Il futuro dei porti è fatto di maggiori spazi a terra connessi con le banchine, migliori connessioni infrastrutturali, navi più grandi: con il progetto per l’hub portuale stiamo lavorando su tutti i tre fronti». Allora cominciamo parlando dei maggiori spazi per la logistica: in tutto 150 ettari suddivisi fra Bassette, penisola Trattaroli e terreni in zona Porto Fuori. «Le opere di urbanizzazione spetteranno al pubblico o ai privati a seconda della proprietà delle aree. Tra i porti italiani forse solo Gioia Tauro può offrire spazi così ampi: avranno l’accesso alle banchine e saranno serviti dalla ferrovia. Saranno una risorsa importante in un momento in cui l’aumento del naviglio mondiale richiede grandi spazi a terra per sbarcare gli enormi carichi: non avremo i fondali che ha Trieste ma avremo spazi a terra che diventeranno interessanti. Me li immagino destinati soprattutto alla logistica ma auspico anche insediamenti industriali». Ha fatto riferimento ai collegamenti

ferroviari. Quando avremo le stazioni merci in destra e in sinistra Candiano? «Stiamo intensamente dialogando con Anas e Rfi. La fase progettuale è andata bene, ora serve un cambio di passo da parte loro». Quando dice che i nuovi fondali permetteranno l’ingresso di navi più grandi, di che numeri parliamo? «Oggi il pescaggio massimo cosentito ammette portacontainer da 2.500 teus. Con fondali da 12,5 possiamo arrivare anche a seimila teus e sarà un balzo in avanti straordinario. Saremo un porto di servizio per le navi da 15-

20mila teus che continueranno ad andare a Koper, Trieste o Pireo. E le opere che stiamo per fare guardano già alla possibilità di arrivare fino a 14,5». Il bando prevede una durata massima dei lavori di 3.100 giorni, questo significa lavorare per qualcosa che avrà effetti sul lungo termine. È già prevedibile lo scenario del futuro? «Questo progetto è indispensabile per dare un futuro al porto. Le banchine saranno pronte in tre-quattro anni e per i fondali molto dipenderà se riusciremo a mettere a disposizion-

ne altre casse di colmata: ne abbiamo individuate due, Centro direzionale e Trieste, che sono piene e per cui sono in corso le richieste di autorizzazione per lo svuotamento». La stesura del bando è stata delicata perché non c’erano altre esperienze di riferimento in Italia con la formula del general contractor con il nuovo codice appalti. Quali sono pro e contro? «Non avevamo un benchmark e siamo stati costretti a fare i pionieri. Ma la ricerca di un contraente generale è la formula giusta: i lavori non sono di una estrema complessità tecnica ma c’è una straordinaria complessità operativa che ha bisogno di un unico interlocutore. Dobbiamo fare tutto senza far perdere un’ora di lavoro ai terminalisti». Quante offerte si possono aspettare? «Difficile fare previsioni. I criteri sono altamente selettivi: a livello italiano sono una dozzina le imprese che possono soddisfare le richieste. Ma molte aziende del nord Europa guardano con interesse al bando. In ogni caso auspichiamo una ricaduta sul territorio perché il tipo di lavoro richiede l’impiego di mezzi e manodopera che qui non mancano: troverei curioso che si andassero a prendere da fuori». C’è anche una soddisfazione personale nell’essere arrivati a questo punto? «Faccio il manager, chi fa il mio mestiere sa che bisogna sempre tenere gli aspetti personali fuori da questioni lavorative».

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PRIMO PIANO / 13 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

LO SPEDIZIONIERE

«Dragaggi utili ma i container resteranno limitati per la posizione del porto» Monduzzi (Seamond): «Obiettivo 500mila in un anno? Il terminal attuale può fare 300mila e ancora non ci arriva» «Il bacino di riferimento del porto di Ravenna, approfondimento o no, rimarrà lo stesso. Non potrà mai essere un hub». A parlare è Paolo Monduzzi (nella foto), spedizioniere e fondatore dell'agenzia Seamond che è specializzata nel traffico container. Monduzzi, durante la presentazione del progetto di approfondimento dei fondali si è parlato di mezzo milione di container movimentati come obiettivo, è una cifra credibile? «Per il porto di Ravenna direi di no. Ci si potrebbe accontentare di movimentare i 300mila teu per il quale è dimensionato l'attuale terminal container, una cifra che è ancora lontana dall'essere raggiunta». Quali sono i motivi che impediscono a Ravenna di diventare un porto di riferimento sul traffico di contenitori? «Non è una questione strutturale. Questo porto è visto dagli imprenditori come uno scalo regionale ed è utilizzato per servire il bacino che va fino a Bologna a Ovest, al Ferrarese al Nord e del Riminese al Sud. I motivi sono prima di tutto geografici: in pochi chilometri ci sono i porti di Venezia, Ancona e Ravenna che hanno circa le stesse potenzialità per quanto riguarda il traffico container. Per questo l'approfondimento a 12,5 metri non è significativo per i container mentre sarebbe stato molto utile negli anni passati l'approfondimento dei fondali dell'attuale terminal a 11,5 essendo già state da diversi anni consolidate le banchine per raggiungere tali profondità». Con la vostra azienda avete mai avuto problematiche legate ai fondali? «Sì, è capitato. Si tratta però di problemi gestibili e in ogni caso in questo momento siamo a 9,45 metri e la situazione è questa perché negli anni Autorità portuale non è stata in grado di fare un contratto di manutenzione generale che potesse permettere di intervenire immediatamente e costantemente di fronte agli insabbiamenti. Intendiamoci: io penso che l'escavo sia positivo ma che sia funzionale a far restare quello di Ravenna un porto di buon livello ma regionale, non di far arrivare il traffico container a chissà quali volumi». Questo ragionamento vale anche per il traffico di rinfuse? «Il discorso in questo caso può essere diverso ed è probabile che un approfondimento possa essere più utile per quel tipo di navi perché le grandi porta-container continueremo a non vederle da queste parti. Invece le rinfuse, che sono un traffico importante per la città sin dai tempi di Serafino Ferruzzi – fu lui a farlo decollare – potrebbero conoscere un incremento positivo. Anche in questo caso, però, molto dipende dall'andamento dell'economia interna e dalla capacità degli imprenditori di allocare risorse nei magazzini» Qual è la quota ideale dei fondali per il porto di Ravenna? «Di quote si è parlato molto negli anni passati: a lungo si è sognato di arrivare a 14,5 metri, per poi scendere a 12,5 metri che – dal punto di vista commerciale – non è molto diverso dagli 11,5 metri. Questa quota garantirebbe già una buona operatività e una tranquillità agli operatori ma il punto sta nella capacità di mantenerla. Ripeto, però: il traffico container dipende moltissimo dalla situazione internazionale e, per inciso, questo non è il migliore dei momenti». Anche sull'ipotesi di un nuovo terminal è scettico? «Non credo serva un nuovo terminal container, per il traffico che c'è in questo momento basta l'attuale area Tcr che lavora a metà della sua potenzialità. Il nostro rimarrà un porto per i “feeder” e in questo senso può interessare agli investitori. La scelta di costruire le banchine in Largo Trattaroli è comunque positiva perché si dà valore ad una lingua di terra finora inutilizzata e che in futuro può essere logisticamente importante per l'attività portuale, non forzatamente per la movimentazione di contenitori. Del resto mi pare che il discorso del nuovo terminal sia passato in secondo piano rispetto a tempo fa, quando era legato all'approfondimento a 14,5 metri. Attualmente non mi sembra la priorità dello scalo». Alessandro Montanari

«In questi anni Ap non è stata capace di fare un contratto di manutenzione generale»

IL POLITICO

«NON PUÒ ESSERE UNO SCALO DI RILEVANZA NAZIONALE SE NON È NEMMENO DI IMPORTANZA REGIONALE» Il consigliere comunale Ancisi (Lpr) ricorda l’accordo siglato da Bonaccini due anni fa per potenziare i collegamenti liguri «Il bando per i dragaggi dei fondali esce tredici anni dopo gli ultimi precedenti scavi, che portarono i fondali a 11,5 metri, dodici anni dopo che il piano regolatore portuale ne aveva dettato i presupposti e l’obiettivo ragionevole di portare l’asta del canale a 12,5 sarà raggiunto tra altri dieci anni. Se tutto va bene, e sarà un miracolo». Il consigliere comunale Alvaro Ancisi, decano dell’opposizione con la sua Lista per Ravenna, è piuttosto scettico sulla presentazione del progetto. In particolare Ancisi non ha gradito i toni trionfalistici usati nella conferenza pubblica: «Se i potenti gerarchi del Pd si fossero limitati, pudicamente, ad apprezzare il lavoro tecnico compiuto dall’Autorità portuale per ridimensionare e far ripartire il Progettone, sarebbero stati credibili». Il consigliere parte dallo stato attuale: «La scelta delirante dell’ex Progettone di portare i fondali a 14,5 metri, appesantita dalla malagestione e affossata da procedimenti giudiziari in serie tuttora minacciosi, hanno insabbiato il porto nelle sue secche. Per ordine della capitaneria, oggi vi si entra con un pescaggio massimo di 9,45 metri. In fondo al tunnel si vede dunque solo una fiammella, non più che trepidante». Nella conferenza si è parlato della dimensione che dovrà avere lo scalo ravennate nel panorama circostante: «È stato il sindaco a vaneggiare che “non sarà solo il porto della regione Emilia-Romagna, ma avrà un ruolo importante nella portualità italiana, punto di riferimento dei container”. Peccato che non sia mai stato neppure il porto della Regione, che ha sempre preferito lo sbocco marittimo sul Tirreno. Appena due anni fa, Bonaccini si è speso a firmare in prima persona un accordo con la Regione Liguria per potenziare i collegamenti ferroviari e stradali tra Parma/Piacenza e il porto di La Spezia». De Pascale ha invocato un cambio di passo da parte di Anas e delle Ferrovie per il porto di Ravenna: «Quanto a collegamenti decenti col resto d’Italia, siamo tuttora a zero, condannati a restarci anche dopo che è stato adottato il 7 luglio scorso il nuovo piano regionale dei trasporti 2025». Infine la questione container: «Qualcuno dovrebbe però dire al primo cittadino di Ravenna che il nostro porto non può, per propria struttura genetica, diventare mai un porto hub dei container, che significa poterli smistare dalle grandi navi a quelle medio-piccole. Lo sa bene la Sapir che ha dato in gestione l’attuale suo terminal container ad una società che ha tutti gli interessi e il core business sul Tirreno. Nel 2018 ha movimentato la miseria di 180mila unità di container, in linea con un andazzo ultradecennale lontano dall’obiettivo, vincolante da allora, di 300mila».



PRIMO PIANO / 15 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

PORTO

Traffico merci, terzo trimestre in calo Crociere, il 2019 è il minimo storico

CAPITANERIA

Rinfuse solide: -2,6 percento. Rinfuse liquide: -1,4. I container vanno meglio: per i pieni l’aumento è del 5,9. Gli attracchi dei passeggeri pagano ancora l’insabbiamento 2018

Il terzo trimestre dell'anno ha visto il traffico portuale in leggera sofferenza rispetto allo scorso anno: i 19,512 milioni di tonnellate movimentati nel 2019 fino a settembre sono circa 300mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. In calo sia le rinfuse liquide (2,6 per cento) sia le solide (-1,4 per cento). Notizie migliori quelle che vengono dalle merci trasportate in container. Per quanto riguarda la prima tipologia di merce, il totale della movimentazione è pari a 3,415 milioni di tonnellate. Da segnalare, in particolare, il calo dei prodotti chimici che rispetto al 2018 subiscono una flessione dell'8 percento (pari a 51mila tonnellate). Per quanto riguarda le rinfuse solide, il calo rispetto al 2018 è pari a 116.051 teu (-1,4 percento). A determinarlo sono soprattutto due storici traffici dello scalo ravennate. Innanzitutto quello dei cereali che subisce una pesante perdita (-19,2 percento, pari a 294.561 tonnellate) assestandosi ad 1,236 milioni di tonnellate. In secondo luogo a perdere colpi è stata la movimentazione del materiale per l'edilizia che rispetto allo scorso anno accusa un deficit del 4,4 percento e si ferma a 3,7 milioni di tonnellate. In aumento invece le derrate alimentari (+14,5 percento), i carboni fossili (+8,8 per cento) e quelli chimici, il cui traffico (limitato però ad appena 43mila tonnellate) è quadruplicato rispetto ai primi tre trimestri del 2018. Il numero dei container dei primi nove mesi

CAMBIO AL VERTICE, SCIARRONE PRENDE IL TIMONE

del 2019 è pari a 167.398 teu, in crescita rispetto allo scorso anno del 3,1 per cento. Una crescita ancora più positiva se si considerano soltanto i contenitori pieni, vale a dire quelli non movimentati a fini prettamente logistici: in questo caso l'incremento è del 5,9 percento (+7.234 teu). Da sottolineare che il 2018, così come il 2017, non sono stati anni particolarmente brillanti per i container, per cui la ripresa non equivale esattamente ad un “boom”.

Da registrare poi il dato delle crociere. Dopo un 2018 negativo, il 2019 è stato anche peggiore. In particolare il numero di passeggeri è diminuito di un terzo, passando da 15.795 a 10.042. Una cifra che rende in pratica irrilevante Ravenna nel mercato delle crociere. Va qui ricordato che ad inizio 2018 un insabbiamento portò alla cancellazione delle grandi navi che avevano già programmato le “toccate”. Navi che non sono più tornate. (al.mo.)

Nella sede della direzione marittima dell’Emilia-Romagna in via Antico Squero a Ravenna si è svolta stamani, 22 novembre, la cerimonia ufficiale di insediamento del nuovo comandante della capitaneria di porto: il capitano di vascello Giuseppe Sciarrone, 55enne siciliano, prende il timone lasciato dal contrammiraglio Pietro Ruberto per raggiunti limiti di età. Sciarrone arriva a Ravenna dal comando generale del Corpo delle capitanerie di Roma, dove era approdato dopo essere stato per tre anni capo del compartimento marittimo e comandante del porto di Siracusa. Da Facebook il benvenuto del sindaco Michele de Pascale.

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SOCIETÀ / 17 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

PARTECIPAZIONE/1

Al via il percorso per far nascere una rete interculturale

PARTECIPAZIONE/2 Come diventare “curatori” del festival Polis Il festival teatrale Polis, in programma a maggio, quest’anno lancia un nuovo progetto partecipativo con cui i cittadini di Ravenna potranno scegliere uno degli spettacoli in programma al festival. Il progetto sarà presentato giovedì 28 novembre alle 18 alla Biblioteca Classense.

Il 29 novembre nella Sala Buzzi appuntamento aperto a tutti Un’immagina da una passata edizione del Festival delle culture, organizzato attraverso un percorso partecipato

Come già annunciato su queste pagine, il Comune di Ravenna mette in atto un percorso partecipativo sul tema dell’immigrazione per superare definitivamente le Consulte e Rappresentanza e arrivare alla creazione di una uova Rete interculturale sui temi dell’immigrazione grazie alla quale sarà possibile confrontarsi direttamente con l’Amministrazione comunale e organizzare attività o dare disponibilità per una partecipazione condivisa. Il 29 novembre sarà presentato a tutta la città alle 20.30 in Sala Buzzi, in via Berlinguer. Il progetto Ravenna Partecipa è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dall'Assessorato alla Partecipazione e all'Immigrazione del Comune di Ravenna.

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DONNE Giornata di studi sull’esperienza Emilia-Romagna Giovedì 5 dicembre dalle 15 alla biblioteca Classense, l’Udi organizza una giornata di studi dal titolo “Servizi sociali, diritti, lavoro. Le pratiche politiche femminili nella storia democratica, a Ravenna e in Emilia Romagna”. Il programma prevede la discussione intorno al libro: Differenza Emilia. Teoria e pratiche politiche delle donne nella costruzione del "modello emiliano" (Bradypus, 2018). Intervegnono: Caterina Liotti (Centro Documentazione Donna di Modena), Elda Guerra (Centro Donne di Bologna). Sarà inoltre presentata la ricerca inedita "Anni Settanta a Ravenna" di Laura Orlandini che interverrà insieme a Alida Castelli, dell'Udi Nazionale.

PSICOLOGIA A Faenza un incontro per i genitori di adolescenti Il 29 novembre alle 20.30 nel complesso degli ex Salesiani in via San Giovanni Bosco 1, nell'ambito del progetto della “scuola genitori con figli adolescenti”, è previsto un incontro dal titolo "Corpo reale e corpo ideale, imbarazzo e vergogna in adolescenza" con Antonio Piotti, psicoterapeuta dell'Istituto Minotauro di Milano, impegnato prevalentemente nel trattamento delle crisi scolastiche, del ritiro sociale e nella prevenzione di gravi comportamenti autolesivi

inarie ra o rd c e m b re t s e r i u Apert 7-14-21 d5-19 o 1 t n. a e b 3 a 1 s . a ve n u l o re 9 a d perto b re a 1 2 e 1 4 - 1 8 m e v o In n o re 8

IL CONFRONTO

UNA RIFLESSIONE SUI DIRITTI DOPO LA CADUTA DEL MURO Incontro in memoria di Enrico Liverani a Palazzo Rasponi il 28 novembre La frase “Sempre dalla parte di chi ha un diritto in meno”, che era il manifesto dell’impegno politico e sociale di Enrico Liverani (assessore di Ravenna, candidato sindaco prematuramente morto a 39 anni durante la campagna elettorale nel novembre del 2015, nella foto), contraddistingue l’iniziativa che il Comune di Ravenna organizza annualmente per ricordarlo. Quest’anno, giovedì 28 novembre, alle 18, a Palazzo Rasponi dalle Teste, il tema sul quale si svolgerà l’incontro sarà “Diritti attraverso il muro”. La riflessione introduttiva su “Berlino 1989-Belgrado 1999: i diritti umani dal trionfo all’illusione?” sarà tenuta da Michele Marchi, professore di Storia contemporanea del Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna-Campus di Ravenna, a cui seguirà la tavola rotonda con lo stesso Marchi, il sindaco Michele de Pascale, Ilario Salvemini e Naomi Sugita Reis, volontari di Europe 2019. Modererà Cristina Calvano, studentessa in Protection oh Human Rights (UniBo) e tirocinante Politiche europee. Conclusioni in immagini a cura dei volontari e delle volontarie “Europe 2019 attraverso il muro” e “Il mondo intorno”. Il significato dell’incontro è affronteare, in prospettiva intergenerazionale, l'evoluzione del tema dei diritti negli anni successivi alla caduta del muro.


18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

IL RICORDO ECOLOGIA/1 Mercadini a Faenza per Opera della Cgil

La Rotta del Lamone: passeggiata e spettacolo dopo 180 anni

Roberto Mercadini è protagonista del prossimo appuntamento della manifestazione Opera, organizzata dalla Cgil di Ravenna, in programma giovedì 28 novembre alle 21 al teatro Sarti di Faenza. L’ingresso alla serata è gratuito (per informazioni è possibile telefonare al numero 0544 244280). A Faenza porta “Noi siamo il suolo, noi siamo la terra. Monologo per una cittadinanza planetaria”, uno spettacolo dal tono comico, promosso da Banca Popolare Etica, che approfondisce i temi ambientali. Prima dello spettacolo, si terrà la presentazione della mostra fotografica e dei vincitori del terzo e ultimo contest #OperaInLibertà del 2019, il concorso per fotografi amatoriali e professionisti che si è svolto su Instagram. Il tema del contest e della serata stessa è “libertà.punto”, un approfondimento del concetto di libertà nella sua più vasta accezione.

Appuntamento il 30 novembre ad Ammonite e al Socjale di Piangipane con Trail Romagna

Sabato 30 novembre alle 17 al Teatro Socjale di Piangipane il Consorzio di Bonifica della Romagna e l’associazione sportiva Trail Romagna promuovono uno spettacolo ispirato alla “Grande Rotta del Lamone” di cui ricorre il 180esimo anniversario. Lo spettacolo, a ingresso libero ma con prenotazione obbligatoria, avrà un prologo outdoor nei luoghi che nella notte fra il 7 e l’8 dicembre del 1839 subirono la grande rotta del Lamone. Protagonisti della performance teatrale saranno Lorenzo Bonazzi (in foto) e le “Donne di parola”, mentre Luigi Berardi, che cura ricerche storiche e regia della pièce, condurrà la passeggiata conoscitiva sui luoghi della rotta – partenza alle 15 dalla Piazza di Ammonite – evento in collaborazione con il Comitato Cittadino e l’Associazione di Promozione Sociale di Ammonite. L’evento in teatro sarà preceduto da un breve prologo storico-scientifico curato da Laura Prometti del Consorzio di Bonifica della Romagna. Per partecipare allo spettacolo teatrale è sufficiente compilare il form sul sito www.trailromagna.eu, mentre la passeggiata si prenota tramite mail a info@trailromagna.eu. Entrambi gli eventi sono gratuiti. L’iniziativa che rientra nel calendario di celebrazioni per la fondazione del Teatro Socjale di Piangipane, 1920-2020, vuole far riemergere nella memoria collettiva un episodio della “Ravenna Città d’acque” tanto importante quanto poco conosciuto e il ruolo fondamentale delle prime cooperative di braccianti e scariolanti.

SCIENZA Oltre Darwin, serata sull’evoluzione al Prometeo Al circolo Arci Prometeo di Faenza, martedì 3 dicembre alle 21, si tiene una serata dal titolo “Oltre Darwin” dedicata ai “falsi miti” rispetto all’evoluzione della specie. Si affronteranno lacune e curiosità sulle teorie di Darwin a cui potrà rispondere il Professore Federico Plazzi, docente di Zoologia evoluzionistica all'Università di Bologna, che presenterà i meccanismi dell'evoluzione e gli errori più comuni in materia. Offrirà inoltre qualche spunto di approfondimento sulle scoperte degli ultimi 160 anni perché, dopotutto, anche il sapere è in continua evoluzione. Ingresso libero con tessera Arci.

ECOLOGIA /2

FRIDAYS FOR FUTURE IN PIAZZA CON MASCHERA E BOCCAGLIO A Ravenna il ritrovo è in piazza Anita Garibaldi, il 29 novembre dalle 9 Il movimento globale Fridays For Future scende nuovamente in piazza, a circa due mesi dall’ultima volta, per far sentire la propria voce rispetto all’emergenza climatica. A Ravenna, si terrà un presidio dalle 9 alle 12 in piazza Anita Garibaldi dove sono invitati studenti, cittadini e insegnanti a partecipare portando una mascherina, un boccaglio e dei braccioli allo scopo di sottolineare l’importanza delle politiche di adattamento e mitigazione agli effetti dell’emergenza climatica, senza le quali finiremo “con l’acqua alla gola”. L’iniziativa sarà oltretutto momento di informazione sulla Cop25, la conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, che si terrà a Madrid dal 2 al 13 dicembre 2019. A Cervia, il ritrovo sarà in viale Roma dalle 10 alle 12, dove avrà luogo anche una raccolta firme per Eci (European Citizens Initiative). Dalle 21 invece, si terrà al cinema Sarti la proiezione del film Il suolo minacciato, cui seguirà un dibattito con la partecipazione del sindaco Massimo Medri. Infine, Fridays for Future di Faenza ha spostato la manifestazione sul clima a Brisighella. Il ritrovo è al parco Ugonia dalle 16.30 alle 19.30.

Una foto dall’ultima manifestazione di FFF

LE AZIENDE INFORMANO

CONFCOOPERATIVE RAVENNA - RIMINI

Irecoop, aperte le iscrizioni ai corsi di formazione In partenza a Ravenna, Faenza e Rimini la nuova offerta formativa targata Irecoop Emilia-Romagna: dalle lezioni di AltaMente destinate agli amministratori di cooperativa a quelle per Animatore Sociale fino ai mini corsi di Social media marketing ed Excel Irecoop Emilia-Romagna, nelle sedi di Ravenna e Rimini, ha avviato una stagione intensa sul fronte dei corsi di alta formazione manageriale e di impresa, formazione professionale e formazione continua. AltaMente per amministratori Dopo l’avvio dei primi moduli di AltaMente, dedicati alla formazione manageriale, sono in partenza le attività destinate agli amministratori di cooperativa: «Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza porta numerosi cambiamenti introducendo forti responsabilità in capo ad amministratori e organi di controllo che si troveranno a dover dimostrare, con report formalizzati, i controlli effettuati per la tutela della continuità aziendale – evidenzia Simona Silvestrini di Irecoop Emilia-Romagna –. La nuova stagione di AltaMente Scuola per amministratori di cooperativa approfondisce questa riforma definita “epocale”, attraverso l’analisi di strumenti per il controllo dei flussi di cassa, analizzando i contenuti dei report richiesti dalla normativa e tenendo conto della situazione in essere in azienda».

Le lezioni si svolgeranno a partire da gennaio in entrambe le sedi di Irecoop Emilia-Romagna di Ravenna e Rimini. Per info e iscrizioni: Giulia Diversi 0546 665523, sede.ravenna@irecoop.it (Ravenna) e Chiara Muratori 0541 792945 e sede.rimini@irecoop.it (Rimini). Corso per Animatore Sociale Sul fronte della formazione professionale è invece in partenza il corso per Animatore Sociale, una figura in grado di occuparsi di animazione relazionale, culturale ed educativa per persone o gruppi di persone stimolandone potenzialità e creatività. Il corso, della durata complessiva di 300 ore di cui 180 di teoria e 120 di stage, si rivolge a persone maggiorenni, occupate e non occupate, che abbiano già sviluppato competenze, conoscenze e capacità attinenti l’area professionale “Servizi sociali e sanitari”. L’ammissione al corso sarà subordinata a un colloquio di ingresso e le lezioni si svolgeranno indicativamente da gennaio a luglio 2020. Per info e iscrizioni Jessica Cornigli 0546 665523 e sede.ravenna@irecoop.it

Mini corsi di Social media marketing ed Excel Analizzare i modelli di marketing più efficaci e individuare le migliori strategie per diffondere al meglio il proprio brand e la propria azienda sono gli obiettivi del corso di Social media marketing in partenza nelle prossime settimane presso Irecoop ER a Faenza e a Ravenna (16 ore). «Sempre rimanendo su progetti di formazione breve è in partenza anche un corso di Excel Intermedio, per fornire in modo pratico le competenze per conoscere e sfruttare al meglio tutte le potenzialità del programma (12 ore) – conclude Silvestrini –. Entrambi i corsi sono realizzati con la cooperativa Progetto Aroma e prevedono uno sconto del 10% per le cooperative associate a Confcooperative RavennaRimini». Per info e iscrizioni: Giulia Diversi 0546 665523 e sede.ravenna@irecoop.it. a cura di Confcooperative Ravenna - Rimini


SOCIETÀ / 19 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

LA CONVENTION

Ravenna Strikes Back: due giorni di Guerre Stellari in Darsena e dintorni Ospite d’onore è Tim Rose (l’ammiraglio Ackbar). Poi incontri, esposizioni, Lego, ricostruzioni e attrazioni interattive per gli appassionati della saga Nel weekend del 30 novembre e 1 dicembre si svolge in Darsena Ravenna Strikes Back, convention nazionale per i fan di Guerre Stellari, una due giorni a ingresso gratuito con esposizioni di modelli, costumi, Lego, ospiti internazionali, disegni. L’evento deve il suo nome al quinto capitolo del 1980 (The Emipre Strikes Back, tradotto L’impero colpisce ancora) e anticipa di poco l’uscita del nuovo film, prevista per il 18 dicembre. «Il nostro obiettivo era stupire e portare qualcosa che non si è mai visto altrove», afferma Roby Rani, presidente del fan club Empira che da dieci anni lavora per diffondere il verbo di Star Wars. Punto di fonza dellla convention sarà la Exhibit Hall all’Almagià, la sala di accesso che ospita alcune tra le ambientazioni che hanno maggiormente caratterizzato la saga e le esposizioni di set Lego realizzati da alcuni dei più importanti master builder italiani. Si potranno provare diverse attrazioni interattive – alcune di queste (solo su prenotazione mediante il sito www.ravennastrikesback.it) per addestrarsi a diventare un Jedi con una spada laser virtuale e la Star Wars Escape Room. Entrambi i giorni alle 16, i fan potranno conoscere le voci italiane di Rey, Kylo Ren e Poe Dameron, ossia i doppiatori Benedetta degli Innocenti, David Chevalier e Gabriele Sabatini. E ancora, l’1 dicembre alle 14 Adrian Fartade, divulgatore e youtuber, terrà una lezione sul come sarebbe vi-

vere realmente la Galassia di Star Wars alla luce delle conoscenze scientifiche che possediamo. Giacomo Lucarini terrà alle 14 di sabato 30 e alle 13 di domenica 1 una battle tra fan di Star Trek e Star Wars. L’ospite d’onore della due giorni sarà Tim Rose, l’attore che ha interpretato l’ammiraglio Ackbar: alle 17 di sabato e di domenica verrà intervistato. Nella meeting room allestita alla vicina “Tabeerna” una serie di panel, incontri e interviste che per tutto il weekend intratterranno i visitatori: ci sarà spazio per il raduno dei fan della pagina Facebook “Italia Lego Star Wars”, riflessioni sulla nascita dell’universo ideato da Lucas, aneddoti sul film Sacrificio e un tuffo tra citazioni e easter egg disseminati nella saga. L’artistic valley, ospitata dal Magazzeno art gallery, sarà uno spazio in cui incontrare alcuni dei più bravi artisti italiani che hanno collaborato o collaborano tuttora con Lucasfilm: Piero Bockos è il tatuatore ufficiale di Star Wars Italia, mentre Davide Degli Innocenti realizza con l’aerografo caschi personalizzati e ha un passato da collaboratore di Valentino Rossi. Con loro ci saranno Davide Fabbri, Ale Giorgini, Stefano Babini, Denis Medri e Kaneda, che esporrano al pubblico i loro lavori. Giulia Castelli

VERSO LE FESTE

A RAVENNA SI ACCENDE L’ALBERTO A FAENZA I GIARDINI DI NATALE Le città si preparano alle festività Al via anche le iniziative agli Speyer Dopo le luminarie, già accese, il 30 novembre alle 17.30 verrà acceso il grande albero di Natale in piazza del Popolo a Ravenna donato dalla città di Andalo e allestito dal Consorzio Mercato Coperto. L’accensione delle luci sarà preceduta da un laboratorio di Nati per Leggere dedicato ai più piccoli (alle 16 nella sala preconsiliare del municipio) e seguita dai concerti dell’Orchestra dei Giovani e del coro della scuola Don Minzoni e del Jennifer Vargas Trio. Per l’occasione apriranno anche i “capanni del Natale” per regali enogastrominici o di artigianato. Intanto iniziano anche i fine settimana di animazione a cura di Villaggio Globale che proporrà spettacoli e laboratori per bambini e famiglie in piazza del Popolo, giardini Speyer e piazza dell’Unità d’Italia. A Faenza, oltre alle tradizionali luminarie, alla pista di pattinaggio e alla giostra, quest’anno le feste natalizie portano la novità dei “Giardini a Natale” in piazza del Popolo. I Giardini torneranno infatti nel cuore di Faenza con delle installazioni sospese sotto i portici e verticali sulle colonne della piazza. Allestimenti L’albero di Natale in anche alla Fontana piazza del Popolo a monumentale e Ravenna in uno attorno alla casetta degli allestimenti degli elfi. Dal 2 degli anni passati dicembre fino al 7 gennaio.


20 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

CICLISMO

In cerca di maturità sui pedali e sui banchi: per Sofia Collinelli un 2020 di sacrifici Quello appena concluso per la figlia d’arte è stato un anno farcito da vittorie fino al tetto del mondo. Ora il passaggio da juniores a élite con una nuova squadra e l’esame delle superiori di Vincenzo Benini

Tra gli sportivi ravennati protagonisti di un 2019 in dirittura di arrivo c’è di sicuro Sofia Collinelli, capace in questa stagione di fare incetta di vittorie, salendo anche sul tetto del mondo. A coronamento di un periodo vissuto ad altissimo livello, la diciottenne ciclista “figlia d’arte” (il papà Andrea è stato campione olimpico ad Atlanta ’96 nell’inseguimento individuale su pista) nelle ultime settimane ha ricevuto numerosi riconoscimenti. È stata infatti premiata come miglior juniores italiana ai Bici Tv Awards di Nembro (Bergamo), al gala milanese di Tuttobiciweb e al Centro spirituale del ciclismo di Sesto Fiorentino, diventando così la miglior azzurra della sua categoria, pronta ormai ad affrontare una nuova avventura nel mondo dei “grandi”. «È bello raccogliere i frutti dei sacrifici fatti in questi mesi di duro lavoro – inizia Sofia – che mi danno la spinta e l’entusiasmo per continuare a migliorare e a raggiungere nuovi obiettivi». Un anno, il 2019, cominciato con il piede giusto, vero? «In primavera sono partita benissimo, oltre alle aspettative personali. Ho vinto sei gare su strada (tra cui il Giro della Campania e la Giornata Rosa in Friuli, ndr), mentre in altre cinque sono arrivata seconda. Ha rappresentato un trampolino di lancio utile per riuscire a partecipare alle competizioni più importanti della stagione». Quali sono stati i tuoi risultati migliori? «Prima di tutto l’oro sia mondiale, sia europeo, nell’inseguimento a squadre su pista. Poi il bronzo continentale nel Madison (la cosiddetta “americana”, ndr) assieme a Eleonora Gasparrini e i piazzamenti nell’inseguimento individuale su pista (quarta all’Europeo e sesta al mondiale, ndr) e nelle cronometro individuali su strada (sesta in Europa, ottava nel mondo, ndr)». Quale di questi successi ti ha dato maggiore soddisfazione? «Ovviamente il primo posto iridato, centrato

Sofia Collinelli nel 2019 ha ottenuto l’oro mondiale ed europeo nell’inseguimento a squadre su pista, il bronzo continentale nel Madison. Il padre Andrea vinse l’oro ai Giochi di Atlanta nel 1996

in una gara molto più difficile rispetto a quella vinta nel 2018. Quest’anno le avversarie erano molto più forti, in particolare la Nuova Zelanda che abbiamo battuto di un soffio in finale. È stato il giusto premio per il tanto lavoro che abbiamo svolto per tutto l’anno in Svizzera». Ti senti cresciuta nel corso del 2019? «Sono soddisfatta dell’attività svolta con la nazionale a Livigno e fuori dall’Italia. In pratica, una volta terminato il quarto anno di Ragioneria, sono sempre stata lontana da casa. Questo mi ha spinto a convivere di più con altre persone, le mie compagne azzurre ma anche i membri dello staff, aiutandomi a maturare. Dal punto di vista tecnico mi sento migliorata in tante cose, in particolare nella gestione delle

energie durante le gare e nel lavoro di squadra. Penso di essere un buon capitano». In mezzo a tante gioie ci sono state anche delle delusioni? «Di sicuro c’è il mondiale su strada, a cui avevo lavorato tutto l’anno. Purtroppo sono incappata in una giornata storta e non sono riuscita a dare del mio meglio. È stato come aver visto svanire un sogno di fronte a me, ma mi servirà come esperienza per il futuro. Ho un po’ di amaro in bocca anche per la cronometro, ma il percorso non era adatto alle mie caratteristiche ». Come sarà il tuo 2020? «Molto duro, anche perché dovrò affrontare la maturità scolastica. Nei primi quattro anni è andato tutto bene, ma già all’inizio di questo

ho visto che, considerati i tanti impegni, non sarà facile stare alla pari con le lezioni e il programma». Sulla sponda ciclismo, invece, ci sono novità? «Sì, perché, terminata l’avventura negli juniores, passo nella categoria élite, dove mi dovrò confrontare con le migliori atlete italiane e straniere. Nei prossimi due anni vestirò la maglia dell’Aromitalia Basso Bikes Vaiano (società in provincia di Prato, ndr), un team che mi ha voluto fortemente e di cui sono molto contenta di far parte». Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza? «Prima di tutto di imparare il mestiere di ciclista, aumentando la mia esperienza. Per me è una sorta di nuovo inizio, dove nei primi tempi dovrò lavorare sodo senza aspettarmi grandi risultati. Non sarà semplice emergere nel mondo dei professionisti». Cosa ti consiglia papà Andrea? «Mi dice che bisognerà avere tanta pazienza e che non dovrò mai mollare. Almeno la prima metà del 2020, poi, sarà di ambientamento, visto che mi dedicherò soprattutto agli studi». Hai già una bozza di programma per la prossima stagione? «So che si partirà a febbraio dalla Spagna, per poi partecipare ad alcune gare in Belgio, Cina e Lussemburgo. Per quanto riguarda la pista, in accordo con i tecnici della nazionale, starò ferma fino a quando non avrò fatto la maturità. Dall’estate in poi, è invece tutto da definire. Non so quindi se riuscirò a gareggiare alle competizioni internazionali, come per esempio l’Europeo Under 23. Anche perché il 2020, essendo anno olimpico, sarà molto particolare». A proposito di Giochi, un pensierino lo stai già facendo? «Ai prossimi ovviamente no, ma a quelli dopo perché no? Sto lavorando e facendo sacrifici proprio per realizzare il sogno più grande».

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CULTURA /21 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROSA/1

Saluti da Brescello con Don Camillo e Peppone per parlare di legalità In scena a Cervia (a offerta libera) l’1 dicembre

La Biblioteca Comunale Maria Goia e la polizia locale di Cervia propongono al Teatro Walter Chiari, domenica 1 dicembre alle 20.30, lo spettacolo Saluti da Brescello del Teatro delle Albe / Ravenna Teatro. Sulla scena le statue di Peppone e Don Camillo sono voltate entrambe verso gli spettatori e pare che stiano salutando proprio loro. Interpretate da Luigi Dadina e Gianni Parmiani diretti da Marco Martinelli, le statue raccontano, in un onirico dialogo notturno, la vicenda realmente accaduta a Donato Ungaro, vigile a Brescello licenziato senza giusta causa per le sue denunce sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel paese. Ingresso a offerta libera a partire dalle ore 20 e fino a esaurimento posti. Al termine dello spettacolo seguirà un dibattito moderato da Michela Lucchi con lo stesso Donato Ungaro (giornalista e scrittore), Debora Galassi (responsabile prov.le di Libera), Luigi Dadina e Gianni Parmiani.

PROSA/2 Toni Servillo a teatro Rasi e al cinema Mariani Prosegue fino al 2 dicembre al teatro Rasi Elvira (Elvire Jouvet 40) di Brigitte Jaques con Toni Servillo nel ruolo del grande attore, regista e teorico del teatro Louis Jouvet durante le lezioni sul monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière realmente svoltesi al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi nei mesi dell’occupazione nazista. A latere dello spettacolo, nei giorni 1, 2 e 3 dicembre si terrà al Cinema Mariani di Ravenna la proiezione del film documentario Il teatro a lavoro di Massimiliano Pacifico, con Toni Servillo. Le proiezioni sono realizzate in collaborazione con Cinemaincentro Pellicole d’autore al Cinema Mariani. Domenica 1 dicembre Toni Servillo incontrerà il pubblico tra le due proiezioni in programma.

PROSA/3 Le parole di Oriana Fallaci aprono la stagione del teatro di Conselice Sabato 30 novembre alle 21 inaugura la stagione del Teatro Comunale di Conselice con lo spettacolo Le parole di Oriana – omaggio a Fallaci in concerto di e con Maria Rosaria Omaggio, al pianoforte Cristiana Pegoraro. Impressioni visive Carlo Fatigoni e Vincenzo Oliva, produzione Angelaria. Si è detto molto su Oriana Fallaci. Dopo tredici anni dalla sua scomparsa, le sue dichiarazioni continuano a far discutere. Lo spettacolo rappresenta un’occasione per capire meglio chi era. Una donna dal carattere forte e fragile, indomito e solitario, determinato, ma ironicamente toscano. Del resto scriveva: «Solo io posso raccontare la mia storia».

PROSA/4 Lo zoo di vetro al Comunale di Russi

COMICO La sagra famiglia di Paolo Cevoli al Goldoni di Bagnacavallo

ARTE CIRCENSE Alla Casa del Teatro l’intermezzo comico The yoricks

Giovedì 28 novembre al teatro comunale di Russi, nuovo appuntamento con la prosa con Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, adattamento e regia Leonardo Lidi con Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Mario Pirrello, Anahì Traversi. Dramma familiare che presenta numerosi tratti autobiografici ricorrenti nell’opera dello scrittore statunitense – il desiderio di allontanarsi dalla casa natale, il rapporto tormentato con un padre ostile, Lo zoo di vetro è il lavoro con il quale Williams iniziò a farsi conoscere dal grande pubblico.

Dopo essersi addentrato tra le pagine della Bibbia, aver portato alla ribalta la Romagna, essersi calato nei panni del garzone di Michelangelo, solo per citare alcuni spettacoli, Paolo Cevoli salirà sul palco del Teatro di Bagnacavallo con il suo nuovo spettacolo La sagra famiglia giovedì 5 dicembre alle 21.

Sabato 30 novembre alle 21 alla Casa del Teatro di Faenza va in scena The yoricks-intermezzo comico del Teatro Tascabile di Bergamo. Sei clown, sei monaci-scheletro, si riuniscono, insieme ad angeli, leoni e cavalli, per fare della morte un circo surreale. È un circo dell’anima, mescolanza di malinconia, riso, paura della morte, nostalgia. È una dichiarazione d’amore ai mitici clown del passato, da Foottit et Chocolat ai Fratellini, al grande Charlie Rivel, ai Fratelli Colombaioni: un omaggio che il Teatro Tascabile fa alla loro storia e alla loro arte.

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22 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

LIBRI/1

LIBRI/2

LIBRI/3

Stefania Auci con I leoni di Sicilia a Ravenna e Lugo

Casa di carte: Marchesini al Moog Prosegue sabato 30 novembre, alle 18, la rassegna I Sabati del Moog, curata da Ivano Mazzani in vicolo Padenna 5. Matteo Marchesini presenta il suo libro Casa di carte (Il Saggiatore) in compagnia della drammaturga Rossella Menna. I due discutono l'evoluzione della letteratura italiana dal Boom ai social.

La scrittrice, ormai “caso letterario”, sarà all’Ala d’oro il 29 e al Rasi il 30

Matteo Cavezzali al Granaio e alla libreria Liberamente

RACHELE BINDI E GIACOBAZZI PER “RIANIMAZIONE LETTERARIA” Nuovi appuntamenti per la rassegna “Rianimazione letteraria”: sabato 30 novembre alle 15.30 nella sala conferenze al settimo piano dell'ospedale di Ravenna sarà ospite Rachele Bindi, biblioterapeuta, con il suo I libri che fanno la felicità, edito da Vallardi, con letture di Sandra Melandri. Domenica 1 dicembre alle 15, sempre nella stessa sala, sarà la volta del comico, scrittore e attore Giuseppe Giacobazzi, alias Andrea Sasdelli con il suo libro Un po’ di me (edito da Sperling & Kupfer). Sarà presente, insieme a Livia Santini, Paolo Tarlazzi, direttore del presidio ospedaliero di Ravenna. Entrambi gli incontri sono curati da Patrizia Baratoni e sono dedicati ai degenti, al personale ospedaliero e ai cittadini.

“Per Riscrivere la Storia”, progetto di ScrittuRa festival assieme a Fondazione Casa Oriani, arriva da Palermo Stefania Auci, autrice di un vero caso letterario: I leoni di Sicilia (Nord), libro da oltre 200 mila copie, tradotto in tutto il mondo. La scrittrice sarà quindi al Teatro Rasi sabato 30 novembre alle 11 a ingresso gratuito. Assieme ad Auci saranno sul palco Matteo Cavezzali e Ilaria Cerioli. Ma la sera prima, sarà possibile incontrarla alla rassegna Caffé Letterario di Lugo, appuntamento alle 21 all’Hotel Ala d’Oro con Patrizia Randi. Come noto, il romanzo racconta le origini della fortuna della famiglia Florio, dallo sbarco a Palermo (erano originari della Calabria) all’ascesa inarrestabile sullo sfondo delle vicende storiche dell’Ottocento europeo, viste da una provincia che si è trovata ora al centro ora ai margini dei traffici e della politica: la Sicilia. A rendere questo libro un successo sono i personaggi maschili e femminili di grande forza, una scrittura capace di rendere i momenti drammatici senza mai sfociare nel sentimentalismo e di riprodurre una mentalità e un approccio al lavoro, alla vita e al riscatto sociale di grande efficacia. (fe. an.)

DAL LIBRO ALLA SCENA Il caso Manzoni al teatro Masini con la compagnia Angelo Solaroli Domenica 1 dicembre alle 21, al teatro Masini di Faenza, va in scena uno spettacolo tratto dal libro Il caso Manzoni di Fabio Mongardi che ne ha curato la sceneggiatura in collaborazione con Gian Ruggero Manzoni. La regia è di Michele Gaudenzi che dirige la compagnia Angelo Solaroli. La storia si svolge nel luglio del 1945, a Frascata di Lugo, quando si consumò una strage del dopoguerra: l’intera famiglia dei conti Manzoni Ansidei fu sterminata in modo atroce da un gruppo di ex partigiani.

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Domenica 1, ore 10:30

Il caso Cagnoni alla biblioteca Classense Per la rassegna “Il tempo ritrovato”, alla Biblioteca Classense, il 4 dicembre alle 18 Carla Baroncelli, autrice di Ombre di un processo per femminicidio (Iacobellieditore), Laura Gambi e Laura Orlandini, che a quattro mani firmano Delitto d'onore a Ravenna (Pendragon) parleranno del brutale omicidio di Giulia Ballestri. Il delitto sarà ricostruito da una giornalista, una scrittrice e una storica in due libri a dialogo tra loro con un approccio complementare al tema.

ARCHEOLOGIA Il museo Classis compie un anno e presenta la sua guida Il Museo Classis a Classe di Ravenna festeggia il suo primo anno di vita l’1 dicembre, e per l’occasione sarà sarà presentata la guida al museo. Edita da Skira e a cura di Giuseppe Sassatelli e Fabrizio Corbara, la guida vede i contributi di: Chiara Pizzirani, Giuseppe Lepore, Fabrizio Corbara, Isabella Baldini, Andrea Augenti, Enrico Cirelli, Rossano Novelli, Claudio Cornazzani, Andrea Mandara e Francesca Pavese. La guida nasce come strumento necessario e complementare alla visita del museo, al suo allestimento, ai documenti e alle opere in esso esposti. La narrazione si sviluppa in senso cronologico seguendo la stessa trama concepita all'interno del museo: il tutto viene trasmesso con un linguaggio immediato e corredato da un buon apparato illustrativo, che garantisce una agevole comprensione delle tappe salienti dell’avvincente storia della città di Ravenna e del suo Territorio. La presentazione avverrà domenica 1 dicembre, alle ore 11, presso la sala conferenze di Classis, e sarà curata dal Direttore del mensile Archeo Andreas Steiner e dal Presidente di RavennAntica Giuseppe Sassatelli.

Doppio appuntamento per Matteo Cavezzali e il suo ultimo libro, pubblicato da Mondadori, Nero d’Inferno. Giovedì 28 novembre alle 21 chiude infatti la rassegna “Parole d'autore” al centro culturale “Il Granaio” di Fusignano (piazza Corelli 16). Sabato 30 novembre alle 18 sarà invece ospite alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna, intervistato da Federica Angelini.

MARTEDÌ 3 DICEMBRE 2019 ore 21 Gaia De Laurentiis-Ugo Dighero in

Alle 5 da me

Osservazione del Sole (Cielo permettendo - ingresso libero)

Martedì 3, ore 21 Venerdì 6, ore 20:30

Claudio Casali, Oriano Spazzoli: Andromeda e il DNA: il fascino della scienza e l'immaginario comune

di

Pierre Chesnot musiche

Banda Osiris

Osservazione della volta stellata (Cielo permettendo - Ingresso libero)

Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

TEATRO DEI FLUTTUANTI Via Pace, 1 - Argenta (Fe) Tel: 0532.800843 – 348.2652283 info@teatrodeifluttuanti.com www.teatrodeifluttuanti.com

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CULTURA / 23

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28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

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LA MOSTRA/1

L’artista Alberto Bardi che fu il “comandante Falco” nella lotta partigiana

CARTOLINE DA RAVENNA Mittente Giovanni Gardini

Grillo e le ossa di Dante

Le sue opere saranno esposte alla Classense Inagurazione il 4 dicembre, giorno della Liberazione in città Prima partigiano e poi artista. Ad Alberto Bardi è dedicata la mostra “La strategia del Falco: Alberto Bardi. Dipinti 1957-1984” che sarà inaugurata mercoledì 4 dicembre, in occasione del 75esimo anniversario della Liberazione di Ravenna, alla Manica Lunga della Biblioteca Classense, in via Baccarini 3 e che sarà visitabile fino al 7 gennaio. L’inaugurazione sarà preceduta, alle 16 nella Sala Muratori, dall’incontro “Alberto Bardi, partigiano e artista” al quale porterà il saluto il sindaco Michele de Pascale a cui seguiranno gli interventi di Maria Paola Patuelli, Coordinamento per la Democrazia costituzionale della provincia di Ravenna; Giovanna Pasi, Archivio Bardi Roma; Claudia Terenzi, storica dell'arte e curatrice della mostra; Giuseppe Masetti, direttore dell'Istituto storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e provincia; Riccardo Pieroni, fotografo e docente dell'istituto “R. Rossellini” di Roma. Già anticipata e voluta dall'amministrazione capitolina in Villa Torlonia a Roma nel 2018, la mostra ricorda la figura di Alberto Bardi (1918-1984), originario di una famiglia stabilitasi a Mezzano. È lui l'uomo che, con il nome di battaglia “Comandante Falco”, entrò per primo nella Ravenna liberata alla testa delle forze partigiane accanto al “Comandante Bulow”. Alla fine della guerra Bardi si riavvicinò alla sua prima grande passione, la pittura, L'esposizione ravennate, curata da Claudia Terenzi, ricca anche di una serie di documenti relativi alla storia civile e partigiana, dà conto dell'attività artistica di Bardi grazie a numerosi dipinti. Alcuni relativi all'iniziale fase figurativa, altri alle stagioni più note. Le opere saranno accompagnate da due momenti fotografici: “Vedute a quattr'occhi” a cura di Riccardo Pieroni e “Pittura e fotografia” con immagini realizzate dagli studenti dell'Istituto cine tv “Roberto Rossellini” di Roma. Orari di visita: tutti i giorni dalle 15 alle 18,30. Chiusura nei giorni 8, 25, 26 dicembre e 1, 6 gennaio. Ingresso libero.

La storia del Quadrarco di Braccioforte è tanto antica quanto affascinante. Nel corso dei secoli questo edificio ha subito varie modifiche, l’ultima nel 1865, in occasione del VI centenario della nascita di Dante, quando i suoi quattro archi furono interamente aperti. Oltre all’antica leggenda riportata da Andrea Agnello nel Liber Pontificalis, va segnalato un gustoso racconto, di cronaca squisitamente ravennate, riportato da Corrado Ricci: «Fino al 1865 la chiesuola servì di magazzino per catafalchi, bare e barelle. Vi dormiva di notte il custode della Confraternita della Mercede, detto Grillo; vi dormivano, internate in un vano di porta murata, le ossa di Dante. Grillo, quand’era schietto, non temeva i morti, coi quali – può dirsi – aveva quotidiani rapporti. Invece, quand’era un poco brillo, diventava immaginoso e pauroso. Entrando in Braccioforte a notte tarda, cercava di non guardarsi intorno! L’oscillare della lampada animava un popolo d’ombre, sì che per poco Grillo non udiva gemiti e rantoli. Cadeva a traverso una barella con paura di superstizioso e sonno ubriaco, e il sonno naturalmente vinceva. Allora dalla porta indicata, egli vedeva uscire un’ombra, in veste rossa, e passeggiare pensosa per la cella e per l’attiguo cimitero. Questa ombra gli si avvicinava e a lui, curioso di sapere chi fosse, diceva: «Io sono Dante». Il sagrestano morì nel maggio del 1865. Pochi giorni dopo, in quell’angolo di Braccioforte e in quella porta murata, si scoprivano le ossa di Dante!».

LA MOSTRA/2 Al Pancotto, i vent’anni di collaborazione tra Fanny&Alexander ed Enrico Fedrigoli

LA MOSTRA/3 L’Urlo di Dante all’Oriani

Il 29 novembre, all’Osteria del Pancotto, Gambellara, all’interno del festival Fèsta, inaugura la mostra “Sisma. 20 anni di visioni” che corona la lunga collaborazione tra il fotografo veronese Enrico Fedrigoli e la compagnia teatrale Fanny&Alexander. La ricerca visiva che da sempre accompagna i percorsi e i progetti teatrali della compagnia ravennate viene impressa in oltre 50 scatti eseguiti da Fedrigoli nel corso degli ultimi due decenni, creando un percorso espositivo attraverso 40 spettacoli messi in scena. La mostra sarà visibile fino all’11 gennaio 2020 negli spazi dell’osteria. Inaugurazione dalle 18.30 alle 22 con un buffet a cura dello chef.

Inaugura domenica 1 dicembre alle 17 la mostra personale di Mauro Fragorzi “L’urlo di Dante”, aperta fino al 15 dicembre nel Chiostro della biblioteca Oriani in via Corrado Ricci a Ravenna.

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Gioielleria La Fenice - Ravenna - Via Paolo Costa 41 - 340 8483632 - www.gioiellerialafenice.it


24 / CULTURA

ven. 29: ore 18.30 - 21.00 sab. 23: ore 21 • dom. 24: ore 16

RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

dom. 1: ore 19 - 21 ospite Toni Servillo lun. 2 mar. 3: ore 18.30

Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •

CLASSICA/1

CLASSICA/2

Il grande pianista Ivo Pogorelich al Masini di Faenza

Da Beethoven a Tartini, ecco la nuova stagione della “Mariani” all’Alighieri

Il 29 novembre grazie a Emilia Romagna Festival

In vendita gli abbonamenti per “Ravenna Musica” Attesi tra gli altri Berman, Albanese, Brunello e Nordio

Cinema Mariani - Ravenna

L’oboe ai Concerti

L’Emilia Romagna Festival porta il 29 novembre (ore 21.30) al teatro Masini di Faenza, il grande pianista Ivo Pogorelich, che si esibirà con un programma incentrato su Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin e Maurice Ravel. Di quest’ultimo, Pogorelich eseguirà Gaspard de la nuit, una delle sue interpretazioni più celebri e preziose. Nato il 20 ottobre 1958 a Belgrado, a consacrarlo come uno dei protagonisti del panorama musicale internazionale fu anche la controversia provocata dalla sua eliminazione dalla finale della Warshaw International Music Competition nel 1980, che provocò il clamoroso abbandono della giuria da parte di Martha Argerich, persuasa della genialità del giovane pianista. Noto nell’ambiente per la capacità di far risuonare il pianoforte con la stessa maestosità che avrebbe un’orchestra intera, Pogorelich è stato comparato a Horowitz dal New York Times. La collaborazione con la Deutsche Grammophon gli ha permesso di incidere le opere dei più grandi compositori di sempre; interpretazioni che non sono passate inosservate alla critica mondiale e che gli hanno permesso di guadagnarsi la fama di uno dei migliori musicisti di tutti i tempi e di esibirsi nelle migliori sale da concerto del mondo.

Nel duecentocinquantesimo anniversario della Domenica della nascita di Ludwig van Beethoven (17702020), la stagione di punta dell’associazione Nell’ambito dei Concerti musicale Angelo Mariani, “Ravenna Musica”, della Domenica dell’associariserva al compositore di Bonn l’apertura e la zione Mariani, domenica 1 chiusura della sua edizione 2020, in un percordicembre (ore 10.30 alla sala Corelli del teatro Alighieri di so di 10 prestigiosi concerti serali dal 22 genRavenna) riflettori puntati naio al 6 maggio. sull’oboe. A suonarlo sarà Per l’inaugurazione del 22 gennaio, il violiniLuciano Franca, già Primo sta Pavel Berman, affiancato dall’Orchestra Oboe presso l’Orchestra del Sinfonica del Teatro Nazionale Sloveno di Teatro alla Scala. Si esibirà in Maribor, sarà l’interprete del concerto per violiduo con la pianista ravennano e orchestra op. 61, un preziosissimo unicum te Simona Santini. In prodella produzione beethoveniana, mentre gramma brani di Donizetti, Alexander Lonquich sarà solista e direttore, Schumann, Rota, Piazzolla e alla guida dell’Orchestra da Camera di ManPoulenc. tova, dell’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra, nel doppio appuntamento che chiuderà la stagione, il 5 e 6 maggio. Molto gradito – dando un’occhiata al resto della stagione presentata nelle scorse settimane – sarà il ritorno del pianista Giuseppe Albanese, che il 4 febbraio presenterà la nuova incisione per Deutsche Grammophon. Nel 2020 si celebra anche l’anniversario di un grande compositore italiano: Giuseppe Tartini (1692-1770). Anche in questo caso, il 19 febbraio, sarà un grande artista a festeggiarlo, Mario Brunello Mario Brunello che, insieme all’Accademia dell’Annunciata, presenterà il “suo” Tartini imbracciando il violoncello piccolo. A Johannes Brahms, il 16 Leonore, diretta da Daniele Giorgi, che il 16 aprile porterà marzo, sarà dedicato l’intero concerto della Camerata Stru- sul palcoscenico dell’Alighieri la grande musica russa ed un mentale Città di Prato, con il violino di Grazia Raimondi e interprete d’eccezione, Lilya Zilberstein, solista nel 3° conLuigi Piovano al violoncello, solisti nel doppio concerto certo di Rachmaninov per pianoforte e orchestra. Domenico Nordio, al violino e alla direzione dell’Ensemop.102. Il 25 marzo tornerà sul palco dell’Alighieri l’Orchestra “Arcangelo Corelli”, che diretta da Jacopo Rivani sarà ble d’archi Antonio Vivaldi di Venezia, sarà infine il protagoaffiancata dall’ensemble di ottoni Gomalan Brass Quintet, nista del concerto del 27 aprile, con un programma da Schuper una rivisitazione originale dell’Aida di Giuseppe Verdi, a bert a Rota. I collaudati incontri di introduzione all’ascolto torneranno 150 anni dalla prima esecuzione. Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Haydn risuoneranno per l’appuntamento dopo il successo della prima edizione, ma in biblioteca Clasdella Settimana Santa, il 7 aprile, ad opera della Theresia Or- sense, il sabato precedente ogni appuntamento. Intanto sono partite il 25 novembre le vendite degli abbochestra, giovane compagine dedita al repertorio classico con strumenti originali, guidata per l’occasione dalla violinista namenti per i dieci concerti, da 25 a 200 euro, a seconda del Chiara Banchini. La stagione proseguirà con l’Orchestra settore e dell’età. Info: 0544 249244 oppure 0544 39837.

VENERDÌ 6 DICEMBRE L’unica band in Emilia-Romagna che porta sul palco gag, scenette ed episodi tratti dal film dei Blues Brothers. UN CONCERTO DA NON PERDERE! Renato Bertone, Jack Blues Alan Veda, Elwood Blues Stefano Poli, sax Alessandro Renzi, chitarra Angelo Violetta, basso Fabrizio Todaro, batteria Eugenio Navacchi, tastiere

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

Cena con menù alla carta - Inizio spettacolo ore 21.30

PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

SHOTGUN BLUES Blues Brother Tribute


RASS. “RIUSCIR. I NOSTRI EROI”

RASS.“CARTOON KIDS”

RASSEGNA “4DAYS CULT MOVIE”

gio 28: ore 18.30 - 21 ospite il regista Gianni Aureli

sab. 30: ore 17.00

lun.2 - mar.3 - mer.4: ore 21.15

POLTRONA GARANTITA? TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

JAZZ

CULTURA / 25 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

0544 37148

INDIE ROCK/1 A Cotignola i San Leo Con le foto di Zanella Venerdì 29 novembre dalle 21.30 al teatro Binario di Cotignola prosegue la rassegna “Radici” con il concerto della band riminese San Leo (post-rock strumentale). Ad accompagnarli il fotografo Marco Zanella, che presenterà una serie di scatti realizzati a Cotignola che fanno parte di una ricerca tutt'ora in corso che indaga e documenta le presenze-assenze di un territorio di periferia.

GRANDI NOMI IN QUARTETTO AL SOCJALE Venerdì 29 novembre (ore 22) un quartetto jazz d'eccezione al teatro Socjale di Piangipane con gli americani Eric Reed al piano e Dezron Douglas al contrabbasso, Piero Odorici al sax e Roberto Gatto alla batteria. Tra pezzi di Monk e Walton, standard e composizioni originali.

BLUES & DINTORNI Tolo Marton e Rita Girelli al bagno Oasi Domenica 1 dicembre a mezzogiorno nell’ambito della rassegna (con brunch) del bagno Oasi di Marina di Ravenna, concerto blues con il chitarrista e compositore trevigiano Tolo Marton, che può vantare collaborazioni di spicco, come quella con Roger Glover, leggendario bassista dei Deep Purple. Sarà affiancato dalla bassista bolognese Rita Girelli.

INDIE ROCK/2 Alexander Tucker e il progetto Azmari a Faenza Dopo il concerto tra folk sperimentale e drone-music dell’inglese Alexander Tucker di giovedì 28 novembre, al Clandestino di Faenza, venerdì 29, spazio ad Azmari, progetto nato a Bruxelles nel 2015 che è un viaggio musicale tra psych-funk, afrobeat, ethno jazz e dub. Giovedì 5 dicembre invece concerto di Ducktails (vedi notizia qui sotto). Live dalle 22.30.

INDIE ROCK/3

AL BRONSON TASTIERE VINTAGE E IL CONCERTO (CON BAND) DI CASO Continua la stagione del club di Madonna Archiviato il festival Transmissions, ritorna la programmazione del Bronson a Madonna dell’Albero. Si parte giovedì 28 novembre all’omonimo Cafè adiacente il club, con il concerto tra soul, funk e atmosfere cinematiche del romagnolo Enrico Zavallone, in arte Enri, compositore e organista Hammond, “mago delle tastiere vintage”. Al Bronson l’appuntamento è per il giorno dopo, 29 novembre, con una serata in collaborazione con YoungEr, il progetto della Regione Emilia-Romagna per i giovani, e i concerti della cantautrice ferrarese Arianna Poli e di Fosco17, progetto di stanza a Bologna di “pop sintetico”. Sabato 30 novembre sul palco del Bronson arriva invece lo storico cantautore lombardo Andrea Casali, in arte Caso, con “full band” nell’ambito del lungo tour di presentazione del suo ultimo album “Ad ogni buca”. Tra rock e canzoni, in italiano.

HIP HOP

Al circolo Abajur (e al Clan) il live di Ducktails

Al Mama’s swing (e un omaggio a De André) Al Mama’s di Ravenna venerdì 29 novembre serata dedicata al grande “Faber” con la presentazione dalle 20.30 del libro “Che non ci sono poteri buoni. Il pensiero (anche) anarchico di Fabrizio De André”, a cura di Paolo Finzi della rivista "A" che presenterà l'incontro. A seguire concerto di Bandeandré. Il giorno dopo, dalle 21.30, concerto dei Ring of Swing, band dai colori jazz, gypsy, manouche, country, folk e blues. Per una rivisitazione acustica delle big band jazz e swing americane.

MURUBUTU AL ROCK PLANET

TEATRO-CANZONE Davide Di Rosolini al circolo Kinotto Domenica 1 dicembre dalle 18 al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano) concerto del “cantattore” siciliano Davide Di Rosolini. L’artista opera da anni nel teatro-canzone: i suoi brani sono dei veri e propri microspettacoli teatrali sui problemi semplici della vita...

Mercoledì 4 dicembre arriva al Circolo Abajur di Ravenna (ore 21.30) l'ex leader dei Real Estate e tra i fondatori del cosiddetto hypnagogic pop, l’americano Matt Mondanile, in arte Ducktails, per presentare il nuovo disco “Watercolors”. Tra synth e “retro” pop. Il giorno dopo, giovedì 5, Ducktails sarà al Clandestino di Faenza.

MENÙ DI CARNE

PER PRENOTAZIONI: RISTORANTE PIZZERIA CANTO DEL MARE MADONNA DELL'ALBERO - RA - VIA MATISSE TEL. 0544 271381 - CELL: 347 3703598

Sabato 30 novembre torna a esibirsi in provincia di Ravenna Murubutu. L’appuntamento è al Rock Planet di Pinarella di Cervia dove andrà in scena una serata tra hip hop e letteratura, con il maestro di questo connubio, al secolo Alessio Mariani, prof di liceo di Reggio Emilia. Ad aprire la serata Polly, nome storico della scena hip hop ravennate.

PRANZO DI NATALE

MENÙ DI PESCE

• Aperitivo di benvenuto • Aperitivo di benvenuto ANTIPASTO ANTIPASTO Insalata di mare, cocktail di gamberi, tortino • • Crudo di mora romagnola, flan di verdure di zucca con mousse di gamberi e tartare di con caprino e tartare di Fassona ombrina con pistilli di zafferano ed erba cipollina PRIMI PIATTI PRIMI PIATTI • Garganelli con salsiccia e chicche di pomodorini • Cappellacci con burrata, crema di salmone e vongole • Cappelletti in brodo di cappone • Risotto alla pescatora SECONDO PIATTO CON CONTORNO SECONDI PIATTI • Intercostata di scottona al sale grosso • Zuppa di pescatrice con gamberi e crostini integrale con patate duchesse • Filetto di branzino con tropea stufata DESSERT DESSERT • Coppa mascarpone e panettone • Coppa mascarpone e panettone con flute di prosecco con flute di prosecco Vino, acqua, caffè, Vino, acqua, caffè, NA SONA bananino, servizio e coperto PERSO AA PER A PERSONA bananino, servizio e coperto

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26 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

LIBRI DA BABELE

You’re Next per chi ama l’horror e Polanski al cinema per tutti

La giungla dei compensi a discapito della qualità

Bizzarrie (vere) del mondo

di Francesco Della Torre

di Enrico Gramigna

di Matteo Cavezzali*

Ci sono due termini che fanno parte del glossario del cinema horror che meritano un approfondimento. Slasher è quel sottogenere di film che vede come protagonista uno o più maniaci omicidi che uccidono le proprie vittime con armi da taglio: pur non avendo alcun elemento sovrannaturale, questi film vengono spesso catalogati come horror perché estremamente violenti e crudi nelle immagini. Capostipite indiscusso e capolavoro del genere, Reazione a catena di Mario Bava, mentre i titoli più famosi sono gli americani Non aprite quella porta, Halloween e Scream. Home invasion è un altro filone, più trasversale nei generi, ma sempre ben poco allegro negli intenti, visto che i suoi film più noti sono Arancia meccanica e Funny Games. Recentemente abbiamo parlato di Noi, un (bellissimo) film, contenitore di entrambe le tematiche ma più incentrato sul tema del doppio, ma uno dei più efficaci, freschi, e in qualche modo divertenti esempi del genere è uscito quasi dieci anni fa e giaceva nel dimenticatoio fino a che Amazon Prime non lo ha inserito a catalogo. You’re Next (di Adam Wingard, 2011) Nel bel mezzo di una tumultuosa riunione di famiglia (alla Festen, per intenderci), uno dei commensali viene ferito mortalmente da una freccia scagliata dal cortile. Inizia un misterioso e sanguinoso assedio da parte di misteriosi individui mascherati da animali. La trama è questa, ma è lo sviluppo che saprà stupire grazie a una prima parte carica di suspense e a una seconda che vira verso un deciso e azzeccato humor nero. Non stiamo parlando di un film che fa ridere, intendiamoci, la tensione resta papabile, ma il regista ha saputo mantenere il senso della “tensione familiare” per tutta la vicenda, rendendo la “squadra” di coloro che si difendono un gruppetto alquanto… eterogeneo. Film indipendente, distribuito da noi frettolosamente due anni dopo la realizzazione, violento, scorretto, amatissimo dai fan del genere, in qualche modo sia originale che citazionista. L’incipit infatti è molto simile a Scream, nel cast c’è Barbara Crampton protagonista del cult assoluto anni ottanta Re-Animator, e tra le tante scene che strizzano l’occhio ai pionieri della paura, c’è un gustoso omaggio a Shining, che non guasta davvero mai. E al cinema? Roman Polanski. Non mi piacciono i film storici, non mi incoraggiano i film sopra (di pochissimo) le due ore, tendo a ignorare registi dopo una certa età (loro). Per non parlare del fatto che il tizio in questione abbia ricevuto qualche accusa di troppo. Eppure lui è Polanski, e in qualche modo di questi tempi non si può e non si deve ignorare: separiamo sempre le vicende umane da quelle artistiche. Ah, il film si chiama L’ufficiale e la spia.

Con la cultura non si mangia. Quante volte si è sentito questo ritornello, specialmente applicato all’ambiente musicale? Nell'Italia di oggi, soprattutto, pare che questa sia una virtù teologale non solo confermata dalla gestione politica, ma condivisa anche da una larga parte della cittadinanza. Ciò, però, non è che una visione miope e scellerata poiché, al di là della mera questione dell’esercizio intellettuale, la cultura fa mangiare, eccome! In Italia esistono ben 14 fondazioni lirico sinfoniche, distribuite equamente sul territorio nazionale, tuttavia i musicisti che si formano nei 57 conservatori italiani sono in numero certamente maggiore rispetto alla disponibilità dei posti vacanti nelle orchestre di questi prestigiosi enti. Queste fondazioni, inoltre, si mostrano anche numericamente modeste rispetto al bisogno di musica che l’Italia esprime. Nascono, così, compagini private che vivono di fondi da progetti statali (o, più spesso, europei) e di mecenatismo che ingaggiano i musicisti solo per le occasioni. È questo il momento in cui, però, la musica viene messa in secondo piano per far posto all’idea aziendalista dell’arte. In tutto ciò, spesso chi ne paga le conseguenze è l’orchestrale che, pur di continuare a fare il proprio mestiere, accetta scritture che non vedono riconosciuti i propri sforzi tanto che non è inusuale che il compenso per le prestazioni artistiche sia considerato come un cospicuo rimborso spese. Da qualche decennio, inoltre, sono sbocciate numerose orchestre giovanili. Esse nascono imponendo un’età limite in modo che ai musicisti selezionati possano venir assegnate borse di studio che spesso offrono cifre più basse rispetto alle normali remunerazioni. Questa giungla di compensi, rimborsi e contratti va, spesso, a discapito della qualità dell’offerta artistica, del prodotto musicale che viene proposto al pubblico, che, perdendo i parametri per esercitare il proprio senso critico, ingolla qualsiasi spettacolo. Nonostante tutto, però, la realtà del Paese è che la musica, l’arte, è necessaria all’Uomo e al popolo che l’ha perfezionata nel corso dei secoli essendo ben consapevole che dalla Cultura deriva il Pensiero. Che è l’unica cosa che ci distingue dalle bestie.

Il Saggiatore è uno degli editori italiani più interessanti soprattutto per quanto riguarda la saggistica. Accanto a titoli di grandi studiosi e la riscoperta di classici, pubblica anche libri particolari e bizzarri come Storia imprevedibile del mondo del documentarista della BBC Sam Willis e lo storico James Daybell. Si tratta di una raccolta di storie bizzarre legate ad alcuni fatti storici. Eccone alcuni esempi. A rendere diffuso e massiccio l’uso delle graffette fu la Stasi, la polizia segreta della DDR. Per la Stasi lavoravano ufficialmente 90 mila persone, a cui se ne aggiungevano altre 160 mila tra informatori e infiltrati. Tra le varie invenzioni della Stasi ci fu il soffione di aria calda, per aprire le lettere senza che il destinatario se ne accorgesse, e l’uso della graffetta per gestire un archivio con oltre seicento milioni di schede. Ogni trenta giorni cambiamo pelle. La nostra epidermide si rigenera continuamente e in un mese è completamente rinnovata. Questo passaggio è invisibile a meno che non ci sia una ferita da rimarginare, in quel caso possiamo assistere al fenomeno che porta la crosta a formarsi e poi staccarsi. La cicatrice che rimane è una traccia fisica della storia della nostra vita che portiamo addosso. Gli schiavi nei campi di cotone venivano frustati con tecniche volte a lasciare cicatrici molto vistose, perché un uomo marchiato potesse essere da monito a vita per tutti gli altri schiavi. La spazzatura come la intendiamo noi non è sempre esistita. Certo c’erano degli scarti, ma erano ridotti all’inevitabile. Il guaio grosso è cominciato quando sono nate le confezioni. I prodotti erano sempre stati venduti sfusi, e alcuni di voi si ricorderanno forse quando da bambini compravano il latte portandosi dietro la bottiglia o i biscotti e la pasta riempiendo i barattoli di casa. Il primo incartamento fu inventato nel 1820, in Francia, e si tratta di carte per dolci che venivano regalati per Capodanno. I dolci erano appiccicosi e così ci si inventò una carta che fosse colorata e piacevole, con sopra scritte delle storie a disegni. Rimanendo però appiccicosa questa non venne conservata, come si pensava inizialmente, ma gettata via. Nacque così la prima confezione usa e getta. Quando nel 1924 la Repubblica di Weimar subì una delle più grandi inflazioni della storia, il denaro valeva meno della carta su cui era stampato. A quel punto molte persone usarono le banconote come carta per fare pacchetti, costruire aquiloni, oppure per accendere il camino. *Direttore di Scrittura Festival

“Saggistica” (Ravenna) di Adriano Zanni

FIORI MUSICALI

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


JUNIOR / 27 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’ESPOSIZIONE

Kamishibai in mostra: teatrini giapponesi di carta che sono valigie di racconti

TEATRO

LE BRICIOLE RILEGGONO I FRATELLI GRIMM Ultimo appuntamento, domenica 1 dicembre alle 17, con l’edizione 2019 delle “Favole” al Teatro Goldoni di Bagnacavallo. Ad andare in scena sarà Emanuela Dall’aglio con Gianni e il gigante, pièce prodotta dal Teatro delle Briciole. Liberamente ispirato alla fiaba dei Fratelli Grimm Sette in un colpo, lo spettacolo affronta un archetipo della paura: il gigante che mangia i bambini, la creatura enorme che unisce forza fisica e scarsa intelligenza. Protagonista è un bambino che sfida il gigante in una gara tra forza e astuzia che appartiene a una delle strutture generative della fiaba orale.

Inaugurazione al Museo delle Marionette il 30 novembre con incontri, letture e laboratori Sabato 30 novembre alle 17 al Museo La Casa delle Marionette sarà inaugurata la mostra “Il kamishibai: la valigia dei racconti ovvero Quando le storie escono dai libri”, a cura di Artebambini in collaborazione con l’Associazione Kamishibai Italia, il Teatro del Drago e il Museo La Casa delle Marionette. A condurre il pomeriggio Mauro Speraggi, pedagogista e presidente Edizioni Artebambini, e Paola Ciarcià, esperta in didattica dell’arte, che coinvolgeranno il pubblico presente in una gradita lettura e realizzazione di una piccola gru giapponese portatrice di pace, attraverso l’arte del kamishibai. Per l’occasione saranno esposti alcuni teatrini kamishibai, realizzati da Antonio Catalano, Fuad Aziz, Agnese Baruzzi, Roberto Papetti e Romina Panero. La parola kamishibai deriva dal giapponese kami (carta) e shibai (teatro); è un teatro itinerante di immagini e di parole che ebbe grande diffusione in Giappone fra il 1920 e il 1950. Il narratore si spostava in bicicletta di villaggio in villaggio portando sul portapacchi una cassetta di legno il butai, simile ad una cartella scolastica. Una volta aperta si trasformava nel proscenio di un teatrino sul fondo del quale scorrevano le immagini di personaggi e ambienti disegnati su cartoncini rettangolari. Oggi questa tecnica rappresenta uno straordinario strumento per l’animazione alla lettura e per fare teatro minimo a scuola, in biblioteca, in ludoteca, a casa. Ingresso gratuito. Per partecipare è necessaria la prenotazione telefonando al numero 392 6664211. La mostra rimarrà aperta fino all’8 dicembre con i seguenti orari: domeniche 1 e 8 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato 7 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, dal 2 al 6 dicembre dalle 17 alle 19.

FIDO IN AFF

IDO

LILLY Lilly è una cagnolina di taglia piccola, ancora vivace e allegra nonostante sia già adulta (circa 7 anni, nata nel 2012). Socievole e affettuosa, ama passeggiare al guinzaglio… e riposarsi un po’ sulla panchina! Adatta per persone socievoli come lei. Per ulteriori informazioni contattate il Canile di Ravenna: tel. 0544 453095, oppure recatevi in struttura per iniziare un percorso di reciproca conoscenza!

ADOTTAM ICI LETIZIA E ANGELINA Angelina è una bella mammina di otto mesi e Letizia (nella foto) è la sua piccola di appena un mese e mezzo, dal bel manto tartarugato. Entrambi molto dolci e affettuose! Per conoscerle e adottarle, chiamate: cell. 347 8572670

VISITA GUIDATA Alla scoperta del museo Classis per il suo primo compleanno In occasione dell’anniversario del museo Classis, che aprì esattamente un anno fa, domenica 1 dicembre c’è anche un appuntamento pensato per i più piccoli: alle 16, la sezione didattica di RavennAntica propone la visita animata Viaggio in un passato multietnico. Percorso alla scoperta di Ravenna, città cosmopolita, crocevia di comunità differenti, per bambini dai 6 agli 11 anni.

LETTURE Nati per leggere alla biblioteca di Russi Proseguono gli appuntamenti nella Biblioteca Comunale di Russi in via Godo Vecchia n. 10. Sabato 30 novembre alle 10 è "L'ora delle storie" con letture a cura dei "Lettori volontari" (età consigliata: dai 3 anni).

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 28 NOVEMBRE ALL’1 DICEMBRE SANTA TERESA via De Gasperi 71 tel. 0544 33054; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; BOATTINI via Ravegnana 815 (Coccolia) - tel. 0544 569060. DAL 2 ALL’8 DICEMBRE SAN DOMENICO viale Alberti 61 tel. 0544 401550; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; CLASSE via Classense 72/b (Classe) - tel. 0544 527410.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com

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28 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 28 novembre-4 dicembre 2019

TENDENZA BIO

COSE BUONE DI CASA

Scarola, deliziosa insalata ricca di sali minerali e vitamine

A cura di Angela Schiavina

Rigaglie con verdure in umido Un piatto unico antico, una ricetta “povera” dove si utilizzano le rigaglie del pollo accompagnate dagli ortaggi

Salutare consumato crudo, questo ortaggio invernale è molto versatile anche in cottura La scarola (o indivia scarola), una varietà della famiglia delle Asteraceae, si presenta come un'insalata a cespo aperto, di colore vede chiaro al vertice e bianco sul fusto. Al centro invece racchiude, fitte fitte, piccole foglie molto pallide dette “cuore” del cespo che, per alcune varietà, vengono “forzate” per ottenere un colore ancora più tenue: tale pigmentazione viene indotta legando le foglie esterne a proteggere il cuore dai raggi solari. Si tratta di un ortaggio autunno-invernale, eccellente per ottemperare alle necessità vitaminiche e saline nel periodo in cui la maggior parte delle verdure non è più disponibile. Le indivie infatti, oltre ad un alto contenuto di

LA RICETTA La scarola alla napoletana Ingredienti per 2 persone: 1 cespo di scarola, 2 acciughe in filetti sott'olio, 15 olive nere di Gaeta, 50 grammi di uvetta sultanina, 30 grammi di pinoli, sale marino integrale, olio extravergine di oliva. Preparazione: pulire la scarola accuratamente e affettare le foglie. Ora tuffarle in abbondante acqua bollente per 10 minuti. Trascorso il tempo, scolare. Riscaldare in una padella 3 cucchiai di olio, poi aggiungere l'aglio in camicia e i filetti di acciughe e lasciare soffriggere. Ancora, aggiungere la scarola e lasciare cuocere con il coperchio e fuoco medio basso per 10 minuti. Aggiungere infine le olive, l'uvetta e i pinoli. Regolare di sale. Far saltare per 10 minuti a padella scoperta e servire a tavola.

acqua, apportano molti sali minerali (potassio, ferro e calcio), vitamine in quantità (citamina C, A e B2), folati e fibre. Tutte caratteristiche queste che rendono le indivie utili dal punto di vista farmacologico e medico. Grazie alle fibre di tipo solubile che contengono, sono particolarmente indicate per contrastare costipazione, stipsi cronica e tutte le infiammazioni che interessano il tratto intestinale (inoltre, le fibre contribuiscono a ridurre la glicemia ed il colesterolo cattivo (LDL) nei pazienti obesi e diabetici). In virtù della ricchezza di acido ascorbico e carotenoidi, sono molto utili nel combattere i radicali liberi, fonte principale di invecchiamento per le cellule ed quindi altre malattie connesse. La loro concentrazione di vitamina C è un’ottima alleata del sistema immunitario e la presenza della vitamina K aiuta la coagulazione del sangue. La ricchezza di potassio e la povertà di magnesio e sodio apportano un grande potere diuretico, oltre alla capacità di saziare in breve tempo. L’azione diuretica e depurativa, inoltre stimola la funzionalità del fegato e del rene. Le indivie sono le verdure con più alto contenuto di acido folico, vitamina fondamentale sia in caso di gravidanza, che nel caso dello sviluppo del bambino. Per ciò che riguarda il consumo della scarola in cucina, il metodo migliore per consumarla è cruda in insalata: in questo modo, con l'alimento “vivo”, tutto il potere vitaminico e salino rimane invariato, a tutto vantaggio del raggiungimento delle razioni raccomandate. Non mancano però piatti cotti a base di scarola: le foglie dell'insalata possono essere saltate in padella, brasate o bollite. Per di più, può costituire la farcitura di arrosti arrotolati, involtini, polpette fritte o saltate, pani speciali, paste ripiene e paste al forno. Giorgia Lagosti

Ingredienti (per le dosi dipende da quante rigaglie avete, ma certamente potete abbondare di verdure): fegatini, durelli o magoncini, polmoni, reni, uova di pollo, carote, sedano, cipolle, finocchi, salsa di pomodoro. olio extra vergine di olive, sale grosso, uno spicchio di mela (lo metterete quando rosolate la cipolla,serve per renderla più digeribile) poi lo toglierete. Preparazione: pulite e lavate le verdure poi tagliatele a pezzi grossi. In una casseruola di alluminio o di terracotta mettete l’olio, le cipolle e rosolatele per qualche minuto, poi aggiungete le carote, il sedano e salate. Nel frattempo avrete pulito le rigaglie: i durelli dopo aver tolto la pelle, sbollentateli per una diecina di minuti e tagliateli a pezzetti, poi i fegatini, ai quali avrete tolto i filamenti. Aggiungeteli alle verdure, salate un poco poi versatevi la salsa di pomodoro e ancora un pizzico di sale. Continuate la cottura per circa 30 minuti; se si asciuga troppo aggiungete dell’acqua calda oppure del brodo bollente. Aggiungete i finocchi tagliati a spicchi sottili e un pizzico di sale. Quando le verdure saranno quasi tenere mettete le ultime rigaglie. Fate cuocere ancora per 15 minuti. Poi spegnete il fuoco. Aspettate dieci minuti e servite. Potete accompagnare con patate lessate calde, con polenta o fette di pane casereccio abbrustolito.

LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani

Uno scalpitante Cococciola bio Questa settimana verso nel calice un vino bio dell’azienda abruzzese “Orsogna”. Si tratta del “Terre di Chieti DOP Cococciola Vola Volé”. 2018. Al naso è pulito, caratteristica non sempre facile da incontrare nei vini BIO, ed ha intensità e persistenza con note di fiori bianchi che si mescolano a ricordi di cedro, lime ed erbe aromatiche. Mela verde, mandorle, melone bianco e una sfumatura di polline. Al palato la freschezza acida rende il vino scalpitante, dinamico e dissetante. Una nota di miele fresco in chiusura. Una buona produzione biologica per un aperitivo informale a base di stuzzichini di pesce.

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

RISTORAZIONE DI QUALITÀ

Passo Carraio, il bio bistrot in cui sentirsi a casa La titolare Natalia punta su prodotti biologici e a km zero, realizzando menù dai sapori delicati e avvolgenti. L'ingrediente segreto? L'amore per la cucina È un locale di piccole dimensioni, lontano da traffico del centro cittadino, intimo e rilassato come l'atmosfera che intende trasmettere ai clienti. Passo Carraio, il bistrot di via Gamba, prende il nome dall'originario garage e da agosto è il regno di Natalia, titolare energica e creativa che, dopo esperienze in vari settori – tra cui un'esperienza quindicennale da mosaicista – ha deciso di indossare il grembiule e dedicarsi alla sua più grande passione: la cucina. Ogni settimana, il locale propone un menù ridotto nelle proposte ma creativo e genuino negli ingredienti: frutta e ortaggi del contadino, prodotti bio e qualche proposta vegana; sebbene i sapori siano principalmente vegetariani, non mancano però le proposte di carne o pesce, con piatti a base di carpacci e salumi. Due cavalli di battaglia, sempre presenti in carta, sono la burrata artigianale, proveniente dalla Puglia, e la focaccia fatta in casa, impastata ogni giorno dalla proprietaria. Ricercatezza delle materie prime e cura del dettaglio sono principi base della cucina di Natalia, ma lo è altrettanto l'impegno a realizzare una ristorazione ad un costo equo, che sia alla portata di tutti i palati e di tutti i portafogli. Accanto alle specialità gastronomiche, Passo Carraio offre una

studiata selezione di vini e birre. L'obiettivo è di allargarsi anche al biologico e al vegan, caratteristiche su cui la proprietaria ha improntato un po' tutta la filosofia culinaria del bistrot. Da novembre, inoltre, i clienti potranno godere dell'atmosfera rilassata del locale anche la domenica mattina grazie all'iniziativa del brunch, una proposta interessante per chi volesse approfittare dei ritmi distesi del weekend per gustare le sfiziosità di Natalia. Infine, in un mondo offeso dai mali dello spreco e dell'inquinamento, la capacità di fare ristorazione in maniera sostenibile è una virtù da valorizzare. In quest'ottica, Passo Carraio ha scelto di aderire a “Too Good to Go”, l'applicazione che permette ad attività come ristoranti, bar e supermercati di mettere a disposizione a un prezzo ribassato i prodotti alimentari eccedenti; si tratta di un processo virtuoso che evita a molti piatti la via del cassonetto.

Passo Carraio è aperto dalla domenica al giovedì dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 22 (il mercoledì osserva il giorno di chiusura); il venerdì e il sabato dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 23. Tel. 345 926 0429. Per i brunch domenicali è richiesta la prenotazione.


GUSTO / 29 28 novembre-4 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

INFOPROM

RAVEGAN GASTRONOMIA

Vegano e 100% bio il piacere di mangiare bene senza rinunciare al gusto Paola nella sua gastronomia di via Galilei, a Ravenna, propone piatti esclusivamente vegetali cucinati con ingredienti selezionati, freschi e a Km 0. Semplicemente, buonissimi Fra le poche realtà ristorative di Ravenna completamente vegane, e certamente l’unica 100% biologica, la gastronomia Ravegan di Paola, che ha iniziato il suo percorso cinque anni fa, oggi è una attività consolidata che si fonda su una mission forte e senza sbavature: dietro alla sua proposta, fatta di ricette molto curate e una grande varietà di scelta, ci sta la sensibilizzazione e la condivisione per un mondo migliore, senza crudeltà, attento all’ambiente, interessato alla salute e amico delle persone e degli animali. Abbiamo chiesto a Paola il perché della scelta del 100% biologico: «Semplicemente perché nella mia cucina voglio solo materie prime prive di sostanze chimiche e coltivate rispettando i tempi e i cicli naturali. E secondo questa logica, i miei piatti non sono solo indicati per chi abbraccia il veganismo, ma anche per quelle persone che vogliono mangiare cibi sani e genuini, che non siano trattati con sostanze di sintesi come accade per la maggior parte degli alimenti moderni, senza per questo rinunciare ad un gusto eccezionale e al piacere del mangiar bene». La sua è una cucina di ispirazione mediterranea e di prodotti di stagione, di ricerca delle materie prime senza compromessi, di sapori diretti e messaggi chiaramente leggibili: Paola ogni giorno formula il suo menù, lo pensa con grande attenzione nei confronti dei suoi clienti. Molti dei suoi piatti vedono impiegati contemporaneamente cereali e legumi per la costruzione di proteine che contengano tutti gli aminoacidi essenziali, altri sono concepiti come proposte crudiste ricche di quelle vitamine termolabili che con le alte temperature andrebbero perse. Fra queste ultime, oltre ai suoi meravigliosi dolci, meritano un piccolo approfondimento i crackers. Gli ingredienti di base sono i semi oleosi e le verdure di stagione. L’unica trasformazione che subiscono è una delicatissima essicazione entro i 40 gradi centigradi, non si usano cereali ma grano saraceno germogliato (privo di glutine) che, come ben sappiamo, in quanto germogliato, regala una carica enzimatica e vitaminica senza pari. Sono dei veri e propri concentrati di bontà e salute! Ancora, fra le farine di Paola, quella predominante è quella di farro integrale, un cereale autoctono che nell’arco degli anni non ha subito selezione genetica e che apporta un buon quantitativo di proteine. Sono quindi di farro le sfoglie con cui da Ravegan si preparano le paste al mattarello: cappelletti, tortelli e ravioli con compensi a base di verdure di stagione. Le altre farine sono comunque tutte poco raffinate e scelte fra le migliori sul mercato.

Altro punto forte della sua proposta è il tofu, che lei stessa prepara settimanalmente: si tratta di un prodotto ricavato dalla cagliatura del latte di soia, latte autoprodotto utilizzando solo soia italiana, biologica e garantita non ogm. È lunga e laboriosa la sua lavorazione ma alla fine si ottiene un alimento ricco di proprietà e portatore di svariati benefici: ha un elevato contenuto di grassi polinsaturi (Omega 3 e 6), grassi che contribuiscono a ridurre il colesterolo “cattivo” e ad aumentare quello “buono“. Poi contiene delle specifiche sostanze, i flavonoidi, in grado di proteggere il cuore e di combattere l’azione dei radicali liberi, rallentando quindi il processo d’invecchiamento. Insomma, da Ravegan nulla è lasciato al caso! Per godere di tutto ciò, Paola, nel suo piccolo locale ha qualche tavolo per sedersi nella pausa pranzo e trovare un momento sì veloce ma sano e rilassato. Per chi invece non abita a due passi e non ha modo di raggiungerla nella sua gastronomia, offre la possibilità di una consegna a domicilio accurata e puntuale: basta una veloce consultazione sulla sua pagina Facebook per conoscere il menù del giorno, una telefonata e il gioco è fatto. Ravegan è in via Galilei 75, a Ravenna, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 19, il sabato dalle 10.30 alle 15.30. Consegna a domicilio o in ufficio e servizio catering su prenotazione. Prenotazioni: tel. 0544 1880695 - Pagina FB: Ravegan Gastronomia

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Cucina etica, vegana e biologica

Natale è alle porte, anzi, è già arrivato per chi cerca il ristorante in cui festeggiare il Pranzo del 25 dicembre. Al Ristorante Molinetto trovi un menù pensato esclusivamente per il Santo Natale che racchiude nei suoi piatti un mix tra tradizione e creatività.

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RAVENNA&DINTORNI 28 novembre - 4 dicembre 2019

RAPPORTO IMMOBILIARE

Mercato della casa a Ravenna: nel capoluogo meno compravendite che negli altri comuni Presentati dati 2019 elaborati da Fimaa e Confcommercio: scambi di abitazioni in crescita del 9,7 percento in città e 13,3 nel resto della provincia. L’aumento dei prezzi è quasi nullo. In aumento anche la domanda delle locazioni Nei primi sei mesi del 2019 il numero di scambi di abitazioni è aumentato del 9,7 percento nel comune di Ravenna e del 13,3 percento negli altri comuni della provincia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È un mercato immobilare in crescita quello che emerge dal rapporto annuale elaborato e presentato recentemente al pubblico da Fimaa e Confcommercio. A livello provinciale, le macroare più appetibili sono risultate essere, oltre al comune capoluogo – in cui si registra il 47,3% degli scambi dell’intera provincia – la città di Cervia e l’Alta Pianura del Lamone, mentre a Ravenna, considerando le zone più significative dal punto di vista del numero di scambi (quota percentuale superiore al 5% di scambi del Comune) quelle con la maggior dinamicità immobilare sono Borgo San Rocco, San Biagio, San Vittore, Stadio Ospedale, Tribunale, Via Vicoli, la Cintura alla zona centrale e Lido Adriano-Lido di Dante, seguite da Lido di Savio e Lido di Classe, il Centro Storico, Ponte Nuovo e Madonna dell’Albero. Se le percentuali di crescita sopra riportate dovessero manifestarsi anche nella seconda parte dell’anno, gli scambi 2019 in città non sfonderebbero soglia 2.300, record del 2011 (contro i 2.125 dello scorso anno), mentre nei comuni minori si arriverebbe quasi a 2.700

compravendite, ben 300 in più di quelle disposte dall’Agenzia delle Entrate per il 2018: l’indice degli scambi rispetto al 2011, base dell’analisi, risulterebbe finalmente raggiungere e superare il 100 iniziale rispettivamente del 4,8% per la città e del +7,7% nei comuni non capoluogo. Dati tutto sommato positivi anche sul fronte dei prezzi di compravendita, in cui si registra per il 2019 un lievissimo incremento dello 0,3% a Ravenna e dell’appena 0,1% nei comuni minori della provincia rispetto all’anno scorso: in tal modo, i prezzi del 2019 risultano superiori a quelli registrati nel 2004 di quasi il 7% in città e dell’1,5% nei comuni minori della provincia e rispettivamente del -10,2% e del -10,7% rispetto al 2011, anno del picco massimo rilevato. «La casa è per i ravennati sicuramente il bene rifugio per eccellenza ed è l’investimento che nel lungo periodo ha dato i rendimenti maggiori – ha commentato Ivano Venturini, Presidente Fimaa Confcommercio provincia di Ravenna –. Nella nostra provincia si registra una crescita delle vendite dovuta ai prezzi, che hanno avuto in questi anni ribassi fino al 30% ma tendenti alla stabilizzazione, ai mutui, che vengono erogati soprattutto per la prima casa a tassi mai così bassi (anche sotto 1%), agli

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incentivi per la casa, prorogati per il prossimo anno 2020, e all’incertezza che continua a serpeggiare nel nostro sistema bancario; non ultimo, la notizia che qualche istituto primario applicherà tassi negativi a deposito oltre certe soglie. Anche il mercato della locazione è in crescita. Ravenna è caratterizzata da un’altissima richiesta a fronte di un’offerta insufficiente sia per numero di posti letto che di immobili di qualità. Le tipologie richieste vanno dalla camera per studenti, al bilocale ammobiliato, fino all’appartamento di lusso, con affitti che vanno dai 250 euro ai 2.000 euro al mese. Sicuramente questo settore ha una forte potenzialità di sviluppo e di redditività, ma ancora, nel nostro territorio, questa opportunità non è ritenuta interessante o remunerativa dai possibili investitori». I dati provinciali si inseriscono all’interno di un quadro nazionale di compravendita in lenta ma costante crescita: a fronte di una riduzione della costruzione – e conseguentemente delle vendita – di nuove costruzioni pari al -20% rispetto al 2010, la ripresa dei valori di compravendita (+6, 1% nei primi due trimestri del 2019 insieme) è dovuta essenzialmente alla componente del-

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Indice delle compravendite del mercato immobiliare in provincia di Ravenna

l’usato. Sul fronte dei prezzi di compravendita, invece, le statistiche ufficiali testimoniano ancora una mancata ripresa: considerando i soli secondi trimestri, tra il 2010 e il 2019 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti in media italiana del 16%: ciò è la risultante di due variazioni contrapposte, ossia la forte debacle dei prezzi delle abitazioni esistenti (pari al -22,6%) ed il modesto incremento (in termini nominali, al lordo, cioè dell’inflazione) dei prezzi delle abitazioni nuove che si attesta si un incremento del 1,4 percento.

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