R&D 29 08 2019

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via Agnello Istorico 6, Ravenna centro - cell. 370 3360807

FREEPRESS n. 827

29 AGOSTO-4 SETTEMBRE 2019

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

NOVITÀ CREATIVE Incubatori per startup e spazi coworking per giovani aspiranti imprenditori

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460


2 / SCUOLE E CORSI 29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

THE ENGLISH CENTRE

EDERA RAVENNA

ACIT

Più di 40 anni di esperienza nella didattica dell’inglese

Ginnastica Artistica una nuova Aperte le iscrizioni fantastica stagione in arrivo per imparare il tedesco

The English Centre da più di 40 anni rappresenta una realtà solida a Ravenna di altissima professionalità. Qual è la “filosofia” della scuola? L’Inglese c’entra sempre di più nel lavoro, nello studio e nella vita. Scegliere The English Centre significa beneficiare di oltre 40 anni di esperienza e abilità didattica. Gli insegnanti applicano il metodo esclusivo dell’English Centre stimolando lo studente a dare il meglio di sé col sostegno della didattica specifica del “Centro”. Gli obiettivi di ogni lezione e il come riuscire sono sempre chiari e il “regular feedback”, vale a dire la valutazione costante dei progressi, aiutano lo studente ad acquisire fiducia e a migliorarsi costantemente. Gli stessi insegnanti, per raggiungere i requisiti di eccellenza richiesti, sono incentivati a fare del proprio meglio ogni giorno. Quali sono i corsi offerti dall’English Centre e come sono strutturati? Ci sono i corsi annuali di tutti i livelli, da quello per principianti a quello di perfezionamento e preparazione ai diplomi del TOEFL, del Cambridge Assessment. Ogni corso, della durata di nove mesi, prevede due lezioni settimanali di un’ora e mezza ciascuna, per la frequenza complessiva di circa 120 ore. In ogni livello operano due insegnanti, una di madre lingua italiana, svolge il programma di grammatica e struttura logica della lingua, l’altra di madrelingua inglese o americana insegna la fraseologia varia, vocaboli e gli “idioms”, così che le regole imparate siano realisticamente applicate nella conversazione, nei tests, negli elaborati scritti. Crediamo fortemente che le due lezioni settimanali e le due insegnanti siano essenziali e imprescindibili quando si decide di intraprendere un percorso di studio di una lingua straniera. Un esame preliminare orientativo “placement test”, gratuito, permette d’indirizzare opportunamente l’allievo al corso a lui più adatto. I corsi estivi intensivi “full immersion” sono per coloro che devono acquisire o approfondire la lingua nel minor tempo possibile per iniziare la scuola o l’università. Si svolgono in giugno e a fine agosto. Quali esami certificati si possono preparare all’English Centre? I nostri corsi hanno come finalità il conseguimento delle certificazioni principali a livello intermedio-alto, B2 e Proficiency, C2 secondo il CEFR,il Quadro Comune Europeo di Riferimento alle lingue straniere. The English Centre è centro autorizzato per gli esami del Cambridge Assessments. Tuttavia in base alle esigenze dei candidati possiamo individualizzare la preparazione e curare l’iscrizione a qualsiasi esame alternativo su richiesta. Info: The English Centre tel. 333 6425460 - 0544 461460 - mail info@theenglishcentre.it

Anche quest’anno l’A.S.D. Ginnastica Artistica Edera Ravenna è pronta ai nastri di partenza della nuova stagione agonistica e dei corsi di avviamento. Da maggio è stato un susseguirsi di impegni, emozioni e soddisfazioni. L’impegno dell’Artistica dell’Edera Ravenna sul territorio è stato capillare e costante esibendosi in tanti contesti. Dalle partite del Basket cittadino della squadra Orasì con le Cheerleaders, alla Festa dell’Unità, dalle esibizioni in centro città i venerdì in occasione di Ravenna Bella di Sera, a quelle svolte per piazze e quartieri. Tutto questo, anche grazie alla professionalità e dedizione di tutto lo staff e all’impegno dei nostri atleti, ha contribuito ad una crescita importante e costante che però non ha mai messo a rischio la qualità del servizio offerto ai tanti bambini e ragazzi che fanno parte di questa grande famiglia. Anzi, in realtà la grande preparazione tecnica, la passione degli istruttori, dei dirigenti e i miglioramenti tecnici programmati che comprenderanno anche l’ampliamento della struttura agonistica di Ponte Nuovo, saranno motivo di ulteriore spinta per crescere ancora e porsi obiettivi sempre più ambiziosi soprattutto in campo Nazionale. Tante iniziative, tanta voglia di fare e di crescere, ma restando sempre fedeli al concetto di insegnamento prima di tutto, al senso di responsabilità che abbiamo e al ruolo che lo sport deve avere nella crescita di questi bambini, ricordandoci di mettere in primo piano sempre la loro serenità, creando un ambiente sano e stimolante. Le iscrizioni per quest’anno sono già aperte, le adesioni già tantissime. Potrete scegliere il corso che più appassiona i vostri figli, facendoli entrare nella nostra grande famiglia, vi garantiamo la massima attenzione e cura e il rispetto dei valori… che riteniamo essere ancora e sempre al primo posto. Info: A.S.D. Ginnastica Artistica Edera Ravenna tel. 0544 201383 - cell. 339 3236991 - Pagina FB: Ginnastica Artistica Edera Ravenna

OFFERTA DI LAVORO

Da trent’anni l’ACIT (Associazione Culturale Italo-Tedesca) di Ravenna organizza corsi di lingua tedesca di vario livello, anche individuali, per ditte e qualsiasi esigenza. Le iscrizioni ai corsi si possono effettuare ogni lunedì presso la sede in via Renato Serra 5 a Ravenna oppure telefonando al numero 333 5753302. La durata dei corsi standard è di 35 incontri della durata di 90 minuti ciascuno. Il test d’ingresso (gratuito) per i NON principianti permetterà una valutazione circa le nozioni di tedesco. Tutti i corsi sono tenuti da docenti con pluriennale esperienza d’insegnamento, che regolarmente partecipano a corsi di aggiornamento. L’ACIT è partner autorizzato del Goethe Institut, in Italia ufficialmente Ente Certificatore per la lingua tedesca. Presso l’ACIT si possono sostenere gli esami del Goethe Institut A1- A2- B1- B2 riconosciuti a livello internazionale e rispondenti ai criteri del Quadro Comune di Riferimento per le Lingue del Consiglio d’Europa (QCER). Info: ACIT Associazione Culturale Italo-Tedesca Ravenna via Renato Serra 5, Ravenna - mail info@acitravenna.it www.acitravenna.it- Pagina FB: ACIT Ravenna

SALES ACCOUNT COMUNICAZIONE E MARKETING

Reclam è il più importante editore locale di giornali e riviste free press della provincia di Ravenna e della Romagna su carta e online. Attraverso le sue testate unisce l’informazione indipendente di alta qualità alla grande diffusione che solo un free press può garantire, sviluppando oltre 10 milioni di contatti all’anno. Con i propri media esclusivi e i servizi di comunicazione mirata (web marketing, ufficio stampa, distribuzione door to door...) Reclam rappresenta un punto di riferimento per la promozione delle aziende del territorio. Per l’esperienza e la qualità del proprio lavoro editoriale e di comunicazione pubblicitaria, Reclam, è diventata media partner ufficiale delle realtà culturali più importanti del territorio, della FONDAZIONE RAVENNA MANIFESTAZIONI (Ravenna Festival), di RAVENNA TEATRO, (Stagione dei Teatri), del TEATRO DEL DRAGO (Le Arti della Marionetta), dell’ACCADEMIA DEL MUSICAL, di SCRITTURA FESTIVAL e di CINEMAINCENTRO, ampliando la propria offerta di qualità.

MANSIONI La figura - formata internamente e affiancata da un Commerciale Senior dedicato si occuperà di consulenza alla clientela e di promozione e comunicazione.

SI RICHIEDE • Istruzione superiore; • Residenza provincia di competenza o zone limitrofe; • Doti comunicative e attitudini relazionali; • Capacità organizzative; • Competenze informatiche di base; • Patente B e l’essere automuniti. Completano il profilo ambizione, determinazione, intraprendenza e forte orientamento agli obiettivi.

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PUNTI DI VISTA / 3 29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL COMMENTO

SCATTO MATTO

L’OSSERVATORIO

Ravegnana: finita l’emergenza, ora c’è bisogno di programmare

Tutto normale? Sinceramente non saprei

di Alessandro Montanari

di Moldenke

A dieci mesi dalla chiusura dovuta al crollo della diga di San Bartolo, il 24 agosto è stata riaperta la Ravegnana, unica strada a grande scorrimento che collega direttamente Ravenna e Forlì. Nel frattempo, con la Statale chiusa, il traffico è passato dalle strette strade di campagna che hanno subito l'usura e che ora forse necessiteranno a loro volta di interventi, in verità già invocati dai residenti e anche dall'opposizione (soprattutto dalla lista civica La Pigna), per una sorta di effetto domino. Nel frattempo va avanti l'inchiesta sulla morte del tecnico della Regione Danilo Zavatta che ha perso la vita proprio nel crollo del 25 ottobre, durante un sopralluogo dove era stata costruita una centrale idroelettrica. La riapertura della Ravegnana è di certo la prima buona notizia da quella tragica giornata ma si spera non faccia dimenticare tutti i ragionamenti fatti sinora riguardo l'inadeguatezza dell'attuale collegamento viario tra il capoluogo di provincia più vicino a Ravenna (e, detto per inciso, a sua volta assai meglio connesso con il resto dalle regione). Li riassumiamo a beneficio dei lettori e a futura memoria: il Comune di Ravenna non è favorevole alla costruzione di una nuova strada, preferendo un ammodernamento dell'attuale. L'ottica del sindaco Michele de Pascale è giustamente pragmatista: il progetto di una Ravegnana Bis rimarrebbe molto probabilmente su carta in attesa di fondi che non arriveranno mai perciò è meglio una rivisitazione della strada odierna che la renda più sicura e meno propensa a chiusure. Soluzione condivisa in sostanza anche dal nuovo sindaco di Forlì (di centrodestra) Marco Zattini. La prima alleanza bipartisan e transprovinciale che la Romagna ricordi in tempi recenti ha prodotto per ora un primo effetto: la Regione ha inserito, con un emendamento verde-rosso (Lega-Pd), nel Piano Regionale dei trasporti la riqualificazione della Ravegnana. Anche questa sembrerebbe la solita pagina da libro dei sogni, così è stato chiesto ad Anas di fare una stima di costi e una prima idea di progetto, anche considerando il collegamento con un'eventuale connessione con la Standiana. Il tutto per avere qualcosa di concreto su cui ragionare in futuro. Serviranno risorse e, chiaramente, non potranno essere i Comuni a tirarle fuori. Quella dei fondi sarà un affare tra Stato e Regione, mentre i sindaci avranno il dovere di tenere caldo il tema. Non sarebbe male anche ragionare su un collegamento ferroviario ma la partita qui sembra ancora più dura e porterebbe in gioco un altro attore – Trenitalia – complicando il tutto. Meglio, forse, non mettere troppa carne al fuoco. Ma ravvivare ogni tanto la brace, anche in vista della prossima apertura dell'aeroporto di Forlì, potrebbe essere una buona idea.

Questi SOUVENIR RAVEGNANI li troveremo presto anche alla Casa di Dante (in via Da Polenta, dove c’era l’emeroteca)? Intanto sono disponibili a Sant’Apollinare in Classe per la delizia dei turisti a caccia di un ricordino: un improbabile bustino del Sommo Poeta con espressione da damerino (al posto di quella classica accigliata) e un panorama “civettuolo” della città. I magneti con le colombe, Teodora e Giustinano ci sono già... Ci manca tanto un Passator cortese con lo schioppo [foto di G. G. - Ravenna]. Cari lettori, aspettiamo anche i vostri di “scatti matti”. Inviateli in redazione!

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 827 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

- “Forza Sole, siamo tutti con te!”, sono i messaggi che sui social accompagnano la notizia che pare aver creato più scandalo durante questa lunga estate ravennate. Sole è un pesce che fortunatamente non è ancora finito fritto in padella, no, ma è stato preso a bastonate da un bagnante, ebbene sì. La gente non si è ancora ripresa. E così al trigone (tipo una razza) gli è stato dato anche un nome (“Sole”, bello!) e il centro che lo sta curando, a Marina di Ravenna, dopo aver rivelato che si tratta in realtà di una femmina e aver annunciato la comparsa di un ascesso, promette di tenerci «in costante aggiornamento». Tutto normale? Sinceramente non saprei. - Lungo la costa romagnola hanno fatto la loro apparizione in spiaggia dei fenicotteri, tra gli “ohhh” generali. Sembra che si siano persi, anche loro spaventati dal rumore del Jova Beach Party di Jovanotti a Lido degli Estensi (non è una battuta, ma la diagnosi degli esperti, giuro). Nel frattempo pare che anche alcuni umani siano scappati impauriti da Lido degli Estensi dopo che qualcuno ha deciso di “abbellire” la località, che già non ne aveva bisogno, con luminarie in stile natalizio con il testo di una canzone di Jovanotti. «Questo è l’ombelico del mondo», eccetera, avete presente? Tutto normale? Sinceramente non saprei. - Nel frattempo è stato trovato in stato confusionale non un fenicottero ma un attore in carne e ossa, alla festa dell’Unità. Si chiama Ivano Marescotti e spera anche lui in un governo giallo-rosso. Tutto normale? Sinceramente non saprei. - Riapre la Ravegnana, la strada che collega Ravenna e Forlì, interrotta dopo il crollo della chiusa di San Bartolo sul Ronco. In anticipo sui tempi previsti dal cronoprogramma. Lo scrive così, in grassetto, la Regione, per sottolineare quanto sono bravi. La strada – l’unica strada che collega i due capoluoghi di provincia dell’Emilia-Romagna, regione piuttosto avanzata del Nord Italia, Europa, anno 2019 – era chiusa dal 25 ottobre scorso. Tutto normale? Sinceramente non saprei.


4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2019

PALA DE ANDRÈ UNIVERSITÀ Un seminario per studenti aperto al pubblico per parlare di Europa Una settimana di studio, riflessione e approfondimento sui temi del processo di integrazione europeo e in generale sull’evoluzione politica, economica, sociale e culturale dell’Europa. Questi gli obiettivi del September Seminar, che si svolgerà dal 2 al 6 settembre a Ravenna, nelle aule universitarie di Palazzo Verdi (via Pasolini). Nato da un’idea scientifica del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna e realizzato grazie al sostegno economico del Comune di Ravenna e della Fondazione Flaminia, il seminario accoglierà venti studenti iscritti al primo e secondo anno della laurea magistrale in International Cooperation on Human Rights and Cultural Heritage del Campus di Ravenna e quindici studenti universitari e dottorandi iscritti nell’Ateneo bolognese o in altri atenei italiani ed esteri. Sarà tuttavia aperto al pubblico per consentire anche alla cittadinanza di assistere alle riflessioni sul tema da parte dei relatori di grande prestigio di cui è prevista la presenza. In particolare il 4 settembre, dalle 18, il Seminar offre anche un’occasione di dibattito e riflessione pubblica di alto profilo, con una tavola rotonda, in italiano, dedicata sempre agli studenti ma soprattutto aperta a tutta la cittadinanza, nella quale si confronteranno sui temi del processo di integrazione europea personalità quali Roberto Balzani (dell’Università di Bologna), Stuart Holland e Romano Prodi, oltre ad amministratori locali del Comune di Ravenna. L’iniziativa, alla prima edizione, si propone di diventare un appuntamento di approfondimento universitario ma allo stesso tempo un centro di riflessione sulla cittadinanza europea.

Tra consultazioni e trattative Pd-M5s, la festa nazionale dell’Unità continua: attesi Prodi, Calenda e don Ciotti Il 3 settembre giornata dedicata a legalità e mafie con il magistrato Gratteri e l’ex presidente dell’Anac Cantone. Boccia (Confindustria) ospite il 4 La crisi di governo di agosto sta avendo ricadute sulla festa nazionale dell’Unità in corso a Ravenna. Il programma della prima settimana ha subito variazioni in corso d’opera anche all’ultimo minuto perché alcuni protagonisti della scena politica nazionale sono stati impegnati con la delicata fase delle trattative Pd-M5s o con le consultazioni al Quirinale. Alcuni appuntamenti sono stati cancellati, altri verranno recuperati entro la chiusura della kermesse al Pala De Andrè prevista per il 9 settembre. La premessa è necessaria per far presente che lo stesso potrebbe accadere nella seconda settimana della festa: il programma che trovate di seguito è quello confermato al momento di andare in stampa, eventuali modifiche le troverete sul nostro sito o sul sito della festa. Dovrebbe essere certa la presenza di Romano Prodi. L’ex premier sarà intervistato da Lucia Annunziata (direttrice dell’Huffington Post Italia) alle 21.30 del 29 agosto. Atteso l’intervento dell’ex ministro Carlo Calenda che però si è appena dimesso dalla Direzione nazionale del partito in segno di protesta verso le trattative con i grillini. Se sarà confermato l’incontro, sarà chiamato a rispondere alle domande di Marco Damilano, direttore de l’Espresso, alle 21.30 del 30 agosto. Lo stesso giornalista sarà sul palco anche 24 ore dopo per intervistare una figura istituzionale internazionale: David Sassoli, presidente del Parlamento europeo (nella foto). Il 31 agosto alle 20 è previsto anche un appuntamento dedicato alla libertà di stampa con i giornalisti Federica Angeli e Paolo Berizzi. Violenza sulle donne e come fermarla saranno i temi del dibattito in programma l’1 settembre alle 18.30 con Lucia Annibali. Appuntamento dedicato all’amministrazione delle comunità locali alle 21.30: il sindaco di Milano Beppe Sala e il sindaco di Ravenna Michele de Pascale si confronteranno con Ste-

fano Bonaccini e Roberto Morassut. Il 3 settembre giornata dedicata alla legalità. Alle 17 il magistrato Nicola Gratteri e l’ex presidente della commissione antimafia Rosi Bindi parleranno di mafie al nord. Alle 20 ancora Gratteri sul palco per parlare di ‘ndrangheta. Alle 21.30 Raffaele Cantone, ex presidente dell’Anac, per ragionare di legalità. Il 4 settembre arriva don Luigi Ciotti: alle 20 il fondatore di Libera proverà a proporre la sua ricetta per un modo di giustizia e dignità intervistato da . Alle 21.30 spazio all’economia: il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e altri esperti proveranno a imbastire un piano per evitare la fuga delle imprese dall’Italia.

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PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

ECONOMIA / 5

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29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

INFRASTRUTTURE

Ravegnana riaperta: il crollo della diga è costato una vita e 3,5 milioni Dieci mesi per ripristinare l’argine del Ronco a San Bartolo dove era stata costruita una centrale idroelettrica: nell’incidente è morto un tecnico di protezione civile

Dopo dieci mesi di lavori, la Ravegnana è riaperta al traffico. La strada che collega Ravenna e Forlì era interrotta dal 25 ottobre scorso dopo il crollo della chiusa di San Bartolo sul Ronco in cui morì un tecnico della protezione civile, Danilo Zavatta. Il ripristino ha richiesto 3,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per i primi interventi di somma urgenza, i rilievi tecnici, i lavori di messa in sicurezza dell’area, la ricostruzione e la riapertura della strada. Il crolllo è avvenuto dove la dittà Gipco di Forlì aveva realizzato una centrale idroelettrica su concessione della Regione. Per quanto riguarda l’intervento di ripristino ci si è trovati di fronte ad una situazione che si è dimostrata fin da subito complessa a causa del dissesto che ha coinvolto la chiusa di derivazione ad uso irriguo, un tratto di fiume entrato in erosione, la passerella ad uso pedonale, l'argine e la strada che ha subito pesanti infiltrazioni. Ora restano da completare alcune opere accessorie entro l’anno. Il Servizio Area Romagna ha curato il progetto e la direzione dei lavori. I primi interventi hanno riguardato l'eliminazione delle infiltrazioni, il consolidamento degli argini, il ripristino della funzionalità della derivazione ad uso irriguo e del ponte. Per quanto riguarda l’analisi geotecnica, il Servizio si è avvalso dello studio Enser, lo stesso chiamato a lavorare sul crollo del ponte Morandi di Genova e sugli interventi sul torrente Polcevera. Gli studi, in

Un operaio rimuove gli ultimi sbarramenti sulla Ravegnana: dal 24 agosto si può percorrere

particolare, hanno compreso indagini geoelettriche e georadar per valutare la distribuzione delle acque sotterranee, attraverso l'impiego di correnti elettriche fatte circolare nel terreno. E, in aggiunta, le prove geognostiche necessarie ad esaminare le condizioni dell'argine fino a 35 metri di profondità, mediante sondaggi e carotaggi, e rilievi topografici di dettaglio di tutta l'area. Inoltre, sono state realizzate opere per l’irrigazione delle imprese agricole a monte della chiusa che serve un vasto comprensorio agricolo del ravennate. Ultimo tassello la messa a punto degli atti amministrativi necessari –

a partire dal collaudo di fine lavori – ad Anas per emettere l’ordinanza di ripristino. «Il Piano regionale dei trasporti, per la prima volta, pone attenzione alla Ravegnana – ha detto il sindaco Michele de Pascale –. Confido che, optando per la riqualificazione e con un forte sostegno da parte delle due città si possa davvero intervenire in tempi certi per arrivare ad un collegamento stradale Ravenna-Forlì riqualificato e più sicuro. Adesso procederemo con la riasfaltatura di tutta la viabilità alternativa, messa a dura prova».

URBANISTICA Il grattacielo Xenos a Marina di Ravenna non si farà Il grattacielo-albergo da 14 piani per 50 metri di altezza nell’area dell’ex discoteca Xenos a Marina di Ravenna non si farà. Lo avevamo di fatto già già anticipato nelle scorse settimane quando pubblicammo la notizia dell’imminente scadenza del permesso per costruire e ora c’è l’ufficializzazione da parte di Giuseppe Rossi, presidente del Gruppo Nettuno che ha partecipazioni nella società Comway che presentò il progetto. L’immobiliarista ha parlato dalle pagine de “Il Resto del Carlino” facendo sapere che è stata data comunicazione al Comune di abbandonare il progetto grattacielo ma non la volontà di investire nel lotto di terreno all’incrocio tra viale delle Nazioni e via IV novembre: il piano regolatore prevede ricettività per quell’area e così sarà ma con una struttura molto più piccola, non più di 50-60 stanze contro il centinaio previsto nel grattacielo. Uno dei motivi per cui non sono partiti i lavori è stata la difficoltà nel reperire il futuro gestore della struttura. Ecco perché ora l’intenzione degli investitori è di muoversi solo quando avranno trovato il nome di chi gestirà l’attività ricettiva e con lui concordare anche gli ultimi dettagli dell’edificio. Al momento non sono noti tempi di un eventuale nuovo intervento immobiliare.




8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2019

INNOVAZIONE/1

Il Comune rilancia il coworking a Sant’Agata: 134mila euro per una nuova gestione Dal 2020 Cresco cambia sede, ma resta nello stesso quartiere di Ravenna: i nuovi spazi saranno a disposizione di startup e aziende creative non solo dell’ambito culturale

Il 31 dicembre prossimo il coworking Cresco, promosso dal Comune di Ravenna, traslocherà nel quartiere Sant’Agata spostandosi di poco nella stessa strada. Ma sarà l'occasione per entrare nella seconda fase della sua vita, con un nuovo modello organizzativo che si mostri “più flessibile alla domanda e meno limitativo nell'offerta”. Per farlo il Comune cercherà un partner a cui affidare la gestione degli spazi e i lavori necessari nei nuovi uffici, sempre in via Sant’Agata e sempre di proprietà comunale. Il trasloco dal punto di vista geografico è insomma di breve entità ma il cambio di passo previsto per Cresco (Creative Social Coworking) sarà di non poco conto. Attualmente il coworking conta cinque uffici che ospitano dieci postazioni attrezzate e due sale comuni. Erano previste due modalità di accesso allo spazio, secondo un regolamento deciso nel 2015. Chi presentava un progetto con un percorso completo di impresa poteva rimanere a titolo gratuito fino a 24 mesi. Chi invece aveva bisogno solo di uno spazio per lavorare poteva pagare una tariffa per usufruire dei servizi: si tratta dei cosiddetti temporary coworkers. L'esperienza sperimentale è giunta al termine alla fine del 2017, con – si legge in una relazione di Palazzo Merlato – “risultati altamente positivi”. Nel nuovo spazio le postazioni totali passeranno da 14 a 13. Nel febbraio del 2018 sono state fissate nuove linee guida: dedicare più spazio ai temporary coworkers per dare la possibilità a più persone di utilizzare gli spazi e garantire “un'adeguata rotazione dei soggetti presenti”. Anche le tematiche saranno diverse e non più legate, come all'inizio, alle aziende attive nell'industria culturale creativa e dell'innovazione sociale. Sganciare il coworking da questo settore è appunto il modo in cui l'amministrazione intende ampliare l'offerta. Finora lo spazio era gestito da Villaggio Globale, società cooperativa che aveva individuato una figura di coordinamento con funzione di gestore e facilitatore. L'affidamento scade il 31 agosto e, al di là di possibili proroghe per coprire i mesi tra settembre e dicembre, il Comune passerà poi ad una nuova forma di gestione: il partenariato pubblico-privato. In base a questo contratto il Comune conferirà ad un operatore economico il complesso delle attività del coworking per un periodo che consenta all'impresa di rientrare dall'investimento. Investimento che riguarda innanzitutto i lavori da portare a termine nel complesso, stimati in un totale di 40mila euro ma anche la gestione dello spazio, il coordinamento al suo interno, la fatturazione ai coworkers e la manutenzione straordinaria. L'affidamento dell'incarico vale in totale 134mila euro per cinque anni, fino al 30 settembre 2024. La cifra che verserà il Comune nel quinquennio è così composta: ventimila euro andranno a coprire parzialmente i lavori, centomila euro il canone di gestione e diecimila euro l'opzione di proroga. Le tariffe pagate dai coworker verranno incassate dal gestore per conto del Comune ma dovranno essere integralmente destinati a lavori di adeguamento, rifunzionalizzazione o fornitura di servizi. Non si parla del resto di una gran cifra: vista la natura pubblica dello spazio, i servizi pagati da chi ne usufruisce resteranno calmierati pur aumentando del 30 percento. Si andranno così a pagare 16 euro al giorno per una postazione, con un abbonamento mensile da 127 euro o uno trimestrale da 160 euro. Entrambi comprendono diverse ore di usufrutto della sala riunioni. Il Comune stima, sulla base degli anni precedenti, in cinquemila euro all'anno le entrate massime che possono essere incassate: non abbastanza da giustificare quindi l'investimento di un privato che do-

vrà anche pagare un dipendente – sebbene per sole 14 ore settimanali – come coordinatore dell'area. Questo il motivo per cui c'è la necessità di corrispondere un canone annuo (al netto dell'Iva 16.400 euro) all'affidatario. A giugno si è svolta la prima indagine di mercato per capire se esistano imprese interessate ad essere in-

vitate alla gara. A tale indagine è seguita, a luglio, la delibera di giunta che dà il via libera alla gara che si svolgerà con i criteri dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Poi la seconda fase di Cresco potrà cominciare. Alessandro Montanari

CAMERA DI COMMERCIO

Le startup in provincia crescono ma più lentamente rispetto alla media regionale: oggi sono 56 I dati ravennati dicono che il 13 percento è a prevalenza femminile, quelle guidate da under 35 sono 11 su cento, 6 quelle fondate da stranieri Le startup con sede in provincia di Ravenna iscritte al 31 dicembre 2018 nella sezione speciale del Registro Imprese Nazionale sono risultate 56 e rappresentavano il 6,2 percento del totale regionale e quasi lo 0,6 di quello nazionale. Milano si colloca in cima alla classifica italiana, con il 17,3 percento delle startup del Paese; Bologna, con il 3,2 è quinta nella classifica nazionale, ma è prima in regione. Sono dati diffusi dalla Camera di Commercio. Si definisce startup una società di capitale, costituita anche in forma cooperativa, che risponde a determinati requisiti e ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. La definizione di nuova impresa innovativa, ovvero la “startup innovativa”, è stata infatti introdotta da apposita normativa. Per quanto riguarda l’attività svolta, la maggior parte nel Ravennate opera, come a livello nazionale, nel settore dei Servizi, pari a tre quarti del totale provinciale (quasi il 76%). Complessivamente in tutta Italia il numero delle startup è cresciuto in modo esponenziale dal 2012 al 2015, per poi assestarsi, ma sempre con incrementi significativi fra il 2016 e 2018. In provincia di Ravenna, sono aumentate del 3,7 percento rispetto al 2017 (e 1,8 rispetto alla stessa data di due anni prima); in Emilia-Romagna ed in Italia

nel 2018 sono aumentate, rispettivamente, del 6 percento e del 16,3. Quasi il 13 percento sono imprese a prevalenza femminile, ossia startup in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne e circa l’11 percento sono invece a prevalenza giovanile (quote e cariche in maggioranza ad under 35); quasi il 6 percento sono imprese a titolarità straniera.


PRIMO PIANO / 9 29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

INNOVAZIONE/2

Il centro di educazione ambientale Kirecò verso la vendita all’asta. L’attività prosegue In via Don Carlo Sala il parco realizzato dalla coop Impronte su 15mila mq del Comune di Ravenna, concessi per 50 anni. Anche spazi coworking. Il gestore: «L’interesse pubblico delle iniziative è evidente» di Andrea Alberizia

Il centro di educazione ambientale Kirecò di Ravenna andrà all’asta. La struttura in via don Carlo Sala è pienamente funzionante e ospita, tra le altre cose, anche uno spazio di coworking con una decina di postazioni: è operativa dal 2015 e da allora è gestita dall’omonima cooperativa che conta una quarantina di soci ma la proprietà è di un’altra coop, Impronte, che la costruì e dal 2018 è in liquidazione coatta amministrativa. La futura vendita, di cui al momento non si conoscono ancora le tempistiche e le modalità nel dettaglio, è di fatto la conseguenza di una delibera adottata dalla giunta comunale a fine giugno. Palazzo Merlato ha deciso di non interrompere la convenzione firmata nel 2013 con Impronte per la concessione cinquantennale del diritto di superfice su un terreno comunale di 15mila mq e così – come si legge nel testo della delibera – “il commissario liquidatore procederà a indire asta pubblica al prezzo risultate dalla redigenda perizia, inclusa la convenzione in scadenza nel 2063”. L’amministrazione pubblica ha deciso di non interrompere l’accordo principalmente per due ragioni: evitare oneri rilevanti dovuti alla risoluzione anticipata e dare continuità all’iniziativa. L’idea progettuale risale al 2008 ma solo una decina di anni dopo ha visto la luce. Oggi Kirecò –di cui molti in transito nella zona avranno notato le cupole – propone laboratori, corsi e formazione per sensibilizzare la cittadi-

Kirecò è un centro di educazione ambientale con annessa osteria, bar, uffici di coworking e sala eventi. Inaugurato nel 2015 in via don Carlo Sala

nanza, a partire dai più piccoli, sui temi a sfondo green. Impronte ha realizzato l’intervento con le modalità del project financing, come ricorda Antonio Lazzari che è stato l’ultimo presidente della coop prima del decreto ministeriale di liquidazione per insolvenza: «Impronte si occupava di progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici e riqualificazione energetica di immobili. Il parco Kirecò è nato come una sorta di vetrina delle nostre capacità: voleva essere uno spazio in cui proporre attività e

iniziativa per famiglie e cittadini che poteva vedere con i propri occhi cosa significa un impianto di raffrescamento a pavimento». Le cose parevano andare bene poi la sorpresa che non ti aspetti: «Sulle sorti dell’azienda hanno pesato soprattutto due problemi esterni: l’improvvisa cancellazione degli incentivi statali per il fotovoltaico e i problemi con un fornitore che è sotto indagine per una presunta truffa a una trentina di aziende in Italia. Siamo passati da cinque milioni di fatturato all’anno a un milio-

ne, nel momento di massima esposizione per il cantiere di via don Sala. Ma bisogna anche dire che una decina di anni di pratiche burocratiche a livello loclae ci hanno fatto arrivare sul mercato con molto ritardo rispetto al boom del settore. La compagine societaria si è sfilacciata e non abbiamo retto…». La presidente della coop Kirecò è Sara Lunghi. «La nostra attività continua da un lato sui temi ambientali rivolgendoci alle famiglie e agli studenti con rapporti con le scuole e con le associazione, dall’altro lato invece c’è il coworking per coinvolgere imprese e professionisti del territorio». A marzo il consigliere comunale di opposizione Alberto Ancarani (Forza Italia) ha presentato un’interrogazione per lamentare la mancanza di interesse pubblico nelle iniziative del centro convenzionato con il Comune: «Dispiace quando arrivano critiche perché ci mettiamo impegno e volontà. Non credo che manchi l’interesse pubblico in quello che facciamo: gli incontri con le scuole e con le associazioni per promuovere la conoscenza dei temi ambientali rientrano in questo campo». Anche l’assessore Massimo Cameliani, rispondendo in consiglio comunale ad Ancarani, era sulla stessa linea. Sul futuro pesa l’incertezza legata alla vendita dell’immobile: «Proseguiamo con la nostra attività ma non sappiamo cosa succederà e quando. Per il momento ci importa continuare a dare un’offerta interessante».


10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2019

INNOVAZIONE/3

Il Comune chiama Eni in cattedra per far nascere nuove startup in darsena L’assessore Cameliani (Attività produttive) spiega l’accordo con il Cane a Sei Zampe per l’incubatore: «Manager inviati dal quartier generale di Milano seguiranno il percorso degli aspiranti imprenditori»

Prima era solo un partner, ora è parte attiva nella gestione del coworking in Darsena. L'ultimo accordo tra Eni e Comune di Ravenna prevede che il Cane a Sei Zampe intervenga tramite la fondazione Enrico Mattei nella gestione di Colabora, spazio messo a disposizione dall'amministrazione in Darsena di città, all'ex dogana. È appunto questa la novità principale del 2019: «Fino ad ora – spiega l'assessore alle Attività Produttive Massimo Cameliani – la fondazione era un importante partner ma l'attività di “incubazione” delle startup presenti a Colabora era gestite da un altro soggetto. Da quest'anno invece c'è del personale inviato direttamente da Milano per seguire le quattro aziende che hanno vinto il bando (vedi articolo nella pagina accanto, ndr)». L'obiettivo che si è prefissata l'amministrazione con questo progetto è l’individuazione di iniziative tese a favorire la crescita del sistema imprenditoriale locale, il sostegno alla ricerca e alla competitività economica. Prosegue l'assessore: «Le startup da incubare vengono selezionate da tecnici, ci sono criteri di merito che guardano alla sostenibilità economica». Le società vincitrici sono state selezionate in un pool di dieci finaliste: un anno di ospitalità gratuita negli spazi in Darsena, con una consulenza passo-passo per la gestione dell'impresa, è il premio ricevuto. A differenza di Cresco – coworking che ha riscontrato un buon successo ed è, specifica l'assessore, «se-

L’ingresso di Colabora, lo spazio in darsena di città dove il Comune ha avviato un incubatore di imprese in collaborazione con Eni

guito dall'assessorato alle Politiche giovanili che fa capo alla collega Valentina Morigi» (vedi articolo a pagina 8) – Colabora è soprattutto un incubatore: la sua funzione principale è quella di avviare le imprese sul mercato, per poi farle camminare sulle loro gambe alla fine della prima fase. Cameliani ritiene molto positiva anche l'esperienza in Darsena e giudica prezioso il supporto di Eni e la sua discesa in

campo al fianco di queste giovani aziende. Un contributo viene anche dalla Camera di Commercio. Non ci sono invece finanziamenti economici diretti da parte del Comune: «Per questo tipo di sostegni è soprattutto la Regione ad emanare bandi dedicati, anche in questo caso di solito con graduatoria basata sulla sostenibilità del progetto. La mia percezione è quella di un bel

Venerdì 6 Ore 19.00 Inaugurazione delle mostre (Partenza itinerario dalla Sala Azzurra del Palazzone) Ore 19.45 Cena conviviale a tema “Per Bacco che cena!” in collaborazione con Consorzio Il Bagnacavallo presso la Locanda dell’Allegra Mutanda (prenotaz. obbligatoria: 0545 47122) Ore 21.00 STATI INTERESSANTI CHI VIGLIÈC DI BAJOC farse dialettali del Gruppo Comico Dialettale De Bòsc (Etnoparco)

Sabato 7 Ore 14/20 LA SOFFITTA IN PIAZZA mercatino del riuso, dell’arte e del naturale Ore 15/19 Dimostrazione pratica delle tecniche ottocentesche di utilizzo dell’erba della valle “Cantiere Aperto” dell’Ecomuseo Cesteria italiana ed europea Vecchie botteghe artigiane Ore 16 33a Podistica delle Erbe Palustri Manifestazione ludico motoria aperta a tutti; G.S. Lamone Russi Info e percorsi: 335 6933050 www.gslamone.blogspot.it

movimento per quanto riguarda le startup, mi pare che a Ravenna ci sia un buono spirito imprenditoriale tra i giovani». Un accenno, infine, a Kirecò: il centro ambientale polivalente di via don Sala (vedi articolo a pagina 9) vive al momento una situazione di dubbio sul suo futuro perché la cooperativa Impronte – che lo costruì – è in liquidazione. Al suo interno c'è anche uno spazio destinato alle imprese: «Sarebbe però errato definire Kirecò un coworking», chiarisce l'assessore Cameliani. Si tratta infatti di uno spazio che «può ospitare delle imprese che lavorino nel settore dell'ambiente. Non è però questa la sua funzione principale. Diciamo che il gestore può allestire degli spazi di coworking insieme alle tante altre attività che può svolgere Kirecò nel campo delle politiche ambientali, per altro oggi molto interessante dal punto di vista imprenditoriale». Per questo Cameliani non dispera di trovare un gestore per il centro, il cui terreno è di proprietà comunale per effetto di una convenzione che scadrà nel 2063, di durata cinquantennale: «Il diritto di superficie è stato l'unico contributo che ha dato il Comune, per effetto di una convenzione che abbiamo deciso di non interrompere in questa fase, fiduciosi nel fatto che presto sarà individuato dalla liquidatrice di Impronte un gestore in grado di portare avanti queste attività». Alessandro Montanari

Ore 19 Cena alla Locanda dell'Allegra Mutanda. Piatti della tradizione e prodotti di filiera corta (Ecomuseo) Ore 21 Conferimento Premio Internazionale Enogà. A seguire PENSIERI NOSTRANI trebbo con Cristiano Cavina e Vittorio Bonetti (Etnoparco)

Domenica 8 Ore 8/20 LA SOFFITTA IN PIAZZA MERCATINO DELLE PULCI per bambini e ragazzi fino a 14 anni (Parco pubblico) Ore 9/19 Dimostrazione pratica delle tecniche ottocentesche di utilizzo delle erbe di valle “Cantiere Aperto” dell’Ecomuseo Cesteria italiana ed europea Vecchie botteghe artigiane Antichi mestieri del Gruppo Ecologico Tiveron di Santa Cristina di Quinto (TV) Ore 12 Pranzo alla Locanda dell'Allegra Mutanda Piatti della tradizione e prodotti di filiera corta (Ecomuseo) Dalle ore 15 IN ZIR PAR LA FESTA CAROVANA SCANZONATA con i Musicanti di San Crispino

LE BOLLE GIGANTI di Strudel BALLI POPOLARI con la Banda de Grel BÓRDA, PAPÒN E MAZAPÈGUL animazione sui trampoli a cura di Elastica Teatro Ore 16 FAGIOLINO E SGANAPINO CONTRO LO SCHELETRO spettacolo di burattini tradisionali a cura del Teatro dell’Aglio (Parco Pubblico) Ore 17 ESIBIZIONE DI GINNASTICA RITMICA a cura delle allieve e della squadra agonistica di Progetto Ritmica Romagna A.S.D. (Parco Pubblico) Ore 19 Cena alla Locanda dell'Allegra Mutanda Piatti della tradizione e prodotti di filiera corta (Ecomuseo) Ore 21 IL FASCINO DELL’OPERETTA Gruppo Corale “Arcangelo Corelli” (Etnoparco)

Lunedì 9 Ore 20.30 LE CHIOCCIOLE DI SLOW FOOD ALL’ECOMUSEO Osteria Pasta e Vino di Cascina (PI) in collaborazione con Slow Food e Bassa Romagna. Menù a cura di Virgilio e Lucia Casentini. Posti limitati - Prenotazione obblilgatoria entro e non oltre il 31 agosto cell. 347 4524084 slowfoodbassaromagna@gmail.com

MOSTRE Scattare con gli occhi del cuore - Zócar, sêl e pevar - Quando i buoi vestivano a festa - Il palustro - Trame del bosco Ingresso a mostre, Ecomuseo e spettacoli ad offerta libera. Inizio spettacoli serali ore 21 Per maggiori dettagli visitate il sito: www.erbepalustri.it


PRIMO PIANO / 11 29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

INNOVAZIONE/4

Beni culturali, energia pulita e turismo: ecco i quattro nuovi progetti all’ex dogana Da settembre negli spazi di Colabora i vincitori del bando del Comune Un anno per imparare a stare sul mercato

La conservazione dei beni culturali privati, il turismo slow su strada, la comparazione di viaggi organizzati, la produzione di energia pulita: sono i settori in cui si inseriscono sono i quattro progetti d’impresa selezionati dal Comune di Ravenna attraverso un bando per la concessione di spazi a partire dal 2 settembre nell’incubatore Colabora in darsena di città. L’iniziativa è resa possibile anche grazie ai contribuiti messi a disposizione da Eni nel quadro degli accordi di collaborazione con il Comune. I quattro progetti che, dopo l’anno di incubazione, potranno diventare vere e proprie imprese sono stati selezionati da un comitato scientifico a seguito della Startup School organizzata dalla fondazione Eni Enrico Mattei (Feem). Le idee d’impresa sono state valutate sulla base del lavoro svolto durante la StartUp School e secondo diversi criteri coerenti con il bando: dalla motivazione alla capacità espositiva, dalle potenzialità di successo dell’idea alle capacità del team di lavoro. Le prime quattro idee d’impresa classificate sono Dpa Nautical Wind Turbine che propone un nuovo strumento capace di generare energia pulita quando non è possibile collegarsi a una rete; Touripp che prevede un portale di comparazione per la scelta del miglior viaggio organizzato; Togovan che predispone un progetto di sharing economy e marketing territoriale che mette in relazione gli appassionati di Van e gli amanti del viaggiare slow; Airitage che mette in campo un insieme di servizi rapidi e personalizzabili per la conservazione dei beni artistici privati. «È sempre una bella soddisfazione – ha affermato l’assessore Cameliani – conoscere e sostenere i progetti di

I protagonisti della Startup School: tra loro i vincitori del bando per entrare a Colabora

giovani che grazie al nostro bando hanno l’opportunità di diventare imprenditori e realizzare le proprie idee, sempre originali e innovative, in grado di competere con le innumerevoli sfide che il mondo economico e produttivo pone oggi a chi vuole fare impresa. Auguriamo alle idee selezionate, tutte molto interessanti, di diventare imprese di successo utili alla crescita del territorio». Il Comitato scientifico era composto da Barbara Naldini,

responsabile del Servizio Affari generali e promozione della Camera di Commercio, da Luca Mazzara, docente di economia aziendale e presidente del Campus di Forlì, da Alessandro Martinini, Capo Area Sviluppo Economico, Turismo e Sport del Comune di Ravenna. La graduatoria è pubblicata sul sito del Comune di Ravenna, sul sito di www.colaboravenna.it e sul sito www.emiliaromagnastartup.it.

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12 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2019

DANZA

L’EVENTO

TORNA L’ATMOSFERA DEGLI ANNI ‘20 CON LALLABAY A PALAZZO SAN GIACOMO La musica di Matteo Scaioli, mercatino vintage, food truck, laboratori e “barber shop” per una notte

IN ARRIVO IL SESTO SPITFIRE CONTEST IN MEMORIA DI ALESSIO LUNARDINI Sesta edizione dello Spitfire contest, in ricordo di Alessio Lunardini, giovanissimo campione di break dance, scomparso tragicamente nel 2014. L’evento, patrocinato dal Comune, ha lo scopo di diffondere tra i giovani i valori della cultura hip hop e si svolge sabato 31 agosto al pala Costa a Ravenna, richiamando artisti di livello internazionale da tutta Italia. Si comincia alle 10 e si prosegue fino alle 23.30 con ingresso gratuito per il pubblico.

RUSSI Proiezione di Tanai in piazza Dante Ultimo appuntamento mercoledì 4 settembre alle 21 con il programma estivo d’incontri letterari in piazza Dante, a Russi, a cura dell'Associazione Kultura, la libreria LibriMi di Miranda Blosi, il Bar Centrale e la gastronomia Delithia. L’appuntamento in questo caso è per la proiezione di un film, Tanai, ovvero “Dove l’uomo ha trovato la via e non è più legato alla ruota”, per la regia di Emilio Vita.

ALFONSINE Alla scoperta della riserva naturale, del poeta Monti e dei pipistrelli In conclusione della stagione estiva Casa Monti ad Alfonsine propone alcune iniziative. Il 31 agosto alle 17, in occasione della mostra delle piante grasse “L’insolito nel quotidiano”, è possibile partecipare a un’escursione guidata presso la Stazione 1 ex cava Fornace Violani per conoscere la storia della Riserva naturale di Alfonsine. L’1 settembre sempre alle 17 apre invece le porte il Museo montiano dedicato appunto al poeta alfonsinese. Il 5 settembre ritorna l’appuntamento Bat Night alle 19.30, dedicato ai pipistrelli della Stazione 3 della Riserva Naturale di Alfonsine. Prenotazione consigliata allo 0545 38149.

Sabato 31 agosto a Palazzo San Giacomo di Russi si svolge Lallabay-Volume 2, evento dedicato al fascino dei primi del ‘900 in cui protagonista della serata sarà La Màquina Parlante dell'artista Matteo Scaioli che si esibirà in un percorso musicale live dagli anni ’20 agli anni ’50, utilizzando dischi originali in bachelite da 78 giri, amplificati da veri grammofoni a mano dei primi del ‘900. Durante la serata ci saranno food truck, espositori vintage provenienti da tutta Italia e la sfilata con la premiazione della bici e del personaggio più Lallabay, a cura di A.S.D. GODO. Ci sarà anche l’esposizione di auto storiche del club d’auto e moto d'epoca a cura di Imola Mostra Scambio CRAME ed il famoso Cinema Fulgor di Rimini. Quest’anno sarà allestito anche un barber shop che, insieme a una truccatrice, potrà trasformare gratuitamente il look dei partecipanti. Una fotografa professionista realizzerà ritratti stampati su tela. L’evento vivrà dal tramonto all’alba. Nel dettaglio, dalle 18 alle 22 si svolgeranno visite gratuite guidate all’intero di Palazzo San Giacomo a cura della Pro Loco Russi, dalle 18 alle 20 laboratorio gratuito di pasta Matteo Scaioli fresca per bambini fino ai 12 anni, a cura dello chef Matteo Salbaroli della Cucina del condominio. di Ravenna. L’apertura è prevista per le 18, l’ingresso è gratuito ed è in servizio una navetta al costo di 1 euro fino a mezzanotte. Per maggiori info: 328 012 6247.

INFORMAZIONE SANITARIA

FARMACIE COMUNALI

Tutti i benefici del Cardiosperum, il “cortisone naturale” Di questo rimedio antinfiammatorio fitoterapico ce ne parla la dottoressa Ricci Lucchi della Farmacia 8 di Ravenna Grazie alla sua potente azione antinfiammatoria viene definito “il cortisone naturale”, il Cardiosperum halicacabum, una pianta tropicale molto diffusa in India, Africa e Sudamerica, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae (Saponarie). Si tratta di una rampicante erbacea di circa tre metri di altezza, a crescita rapida, con foglie di colore verde chiaro, piccoli fiori bianchi e frutti racchiusi in una capsula globosa a forma di palloncino, contenenti semi della dimensione di un grano di pepe, con una macchia bianca caratteristica a forma di cuore. Il suo nome deriva dal greco Cardias (cuore) e Spermum (seme), mentre Halicacabum significa “contenitore del sale”, probabilmente per la forma dei frutti. Per cui la pianta viene chiamata anche “pallone rampicante” (ballon vine) mentre il nome Modakathon, in lingua Tamil, significa “rimedio a dolore invalidante”, riferito alle proprietà curative della pianta. A svelarne i benefici segreti è la farmacista Valentina Ricci Lucchi della Farmacia Comunale 8 di Ravenna. Quali erano i suoi utilizzi nella medicina popolare? «Era una pianta usata nella medicina indigena in Africa come decotto delle foglie a scopo antireumatico e per trattare disturbi a carico delle vie respiratorie, nella medicina Ayurvedica come diuretico e lassativo, localmente per curare dermatiti ed emorroidi. Venivano utilizzate le radici, i semi o l'intera pianta». Poi, è arrivata la ricerca farmacologica…

«Sì, l'uso nella medicina popolare come antalgico e antinfiammatorio ha portato i ricercatori a studiarne le proprietà farmacologiche, primo fra tutti il dottor Schwabe nel 1956 (Congo Belga). Gli studi hanno confermato che il fitocomplesso del Cardiospermum è in grado di modulare lo stato flogistico». Quali sono i principi attivi contenuti nella pianta? «Premesso che nella fitoterapia moderna si usano solo le parti aeree verdi e i fiori (non i semi), i più importanti principi attivi sono i fitoseroli, che hanno azione cortisonico-simile, con effetto modulante anziché soppressivo. Permettono l'effetto antiflogistico senza causare l'assottigliamento della cute e secchezza – effetti collaterali dei farmaci cortisonici che possono invece causare anche diminuzione della cicatrizzazione e fotosensibilizzazione – perché sono molto simili alla componente lipidica dell'epidermide, con attività rigenerante e stabilizzante cutanea. Gli altri componenti del fitocomplesso (saponine e flavonoidi) presentano effetto sinergico con i fitosteroli come antinfiammatori, i tannini permettono l'azione antimicrobica e antipruriginosa nelle applicazioni locali». Come viene preparato a livello farmacologico? «Utilizzando le parti aeree, la tintura madre di cardiospermum è usata per preparazioni a uso topico che contengono il 10 per cento di questa tintura. Per dermatosi infiammatorie acute e in caso di pelle delicata, si

consiglia la crema (non grassa), mentre per pelle secca, assottigliata e in caso di terapie a lungo termine la pomata (grassa). Il cardiospermum è efficace in tutte le forme infiammatorie e allergiche cutanee, anche accompagnate da prurito. Come indicazioni terapeutiche, è consigliata per la cura della dermatite atopica, allergica, seborroica, nelle xeratosi, nella “crosta lattea del bambino”, negli eritemi solari in quanto mima l'effetto dei farmaci cortisonici senza causare fotosensibilizzazione». Tutti quindi possono farne uso? «Sì, dai bambini agli anziani. Efficace anche in terapie prolungate poiché non presenta gli effetti collaterali dei farmaci cortisonici e ha un profilo di sicurezza maggiore». a cura di Roberta Bezzi


SOCIETÀ / 13

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29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

PREVENTIVI GRATUITI

MARINA/1

MARINA/2

NUOVA STAZIONE METEO DELLA GUARDIA COSTIERA AUSILIARIA A Marina di Ravenna, è stata inaugurata la nuova stazione meteorologica donata dalla Casa Matha alla Guardia costiera ausiliaria di Ravenna. Nella torretta della Lega Navale sul molo Dalmazia, vicino al faro, i volontari della potranno contribuire così al monitoraggio locale della situazione meteo, offrendo supporto ai naviganti, così come agli operatori economici del nostro litorale e ai cittadini. I dati raccolti e l’evolversi delle condizioni del tempo saranno infatti liberamente consultabili sul sito http://www.guardcostaus-ravenna.it

Tre giorni di incontri, cibo, mostre, escursioni e hackaton per l’Adriatico

PUNTA MARINA

Dal 30 agosto all’1 settembre si svolge la prima edizione del festival Adrireef

L’esperienza, che vive grazie al Comune e al volontariato, è nata lo scorso anno per volontà di Debora Donati

Incontri, degustazioni, feste e altro per tre giorni a Marina di Ravenna per la prima edizione di Adrireef, il festival europeo che racconta il mare Adriatico e il suo futuro in termini di sviluppo economico sostenibile e innovativo. Dal 30 agosto all’1 settembre l’evento promosso dagli assessorati alle Politiche Europee, Turismo e Ambiente del Comune di Ravenna, nell’ambito di un progetto europeo Interreg tra Italia e Croazia. Si comincia dunque venerdì 30 alla sala auditorium della sede decentrata del Mare del Comune di Ravenna alle 15.30 con Adriathon, un hackathon di due giorni che coinvolge giovani designer, biologi, informatici e creativi dedicato allo sviluppo di idee innovative per la valorizzazione dei nostri reef e del nostro mare. L’iniziativa vede la collaborazione scientifica di Fondazione Flaminia, Art-Er e Clust-Er Greentech. L’hackathon proseguirà il sabato dalle 9 del mattino all’una di notte e la domenica dalle 10.30 alle 13 quando avverrà la presentazione dei progetti creati e la premiazione dei vincitori. Alle 19.45 in piazzale Marinai d’Italia sarà inaugurata l’installazione fotografica “Diga foranea Benigno Zaccagnini” a cura di Luigi Tazzari, mentre sabato 31 agosto alle 18 alla galleria Faroarte (piazzale Marinai d’Italia 20) inaugura la mostra di Alfonso Frasnedi a cura di Capit Ravenna. Sabato 31, alle 19, in via Molo Dalmazia, “La cozza in un panino”, degustazione di fronte ai pescherecci (a pagamento) a cura di Cooperativa Piccola e Media Pesca La Romagnola e, alle 20.30 sul Molo Dalmazia Guardiano Sud, Ceniamo sul Molo, cena a pagamento con menù a base di pesce della nostra costa con dress code bianco (prenotazione obbligatoria 335.7612408), a cura di Marina Flower. La serata culmina alle 22 sempre al Molo Dalmazia con Calipso, la signora delle Acque, spettacolo di canto e danza a cura di Corona Events Artists Company. Domenica 1 settembre, dalle 9, una veleggiata da Marina di Ravenna a Cervia e ritorno con partenza dal porto turistico Marinara, a cura di Società Velica di Cervia in collaborazione con i Circoli del Territorio. Alle 19 al Bacino Pescherecci, il 1° Palio della Voga di Ravenna, iniziativa sportiva non competitiva tra marinai di salvataggio con natante a remi (moscone) a cura di Endas Ravenna. Venerdì 30 agosto dalle 20.30 e domenica 1 settembre dalle 19.30 visita al centro recupero fauna marina Cestha (ingresso a pagamento, prenotazione 3287403278). Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre: “Turtles and dolphins watching”: escursione gratuita di 2 ore con partenza dalla sede di Cestha in via Molo Dalmazia 49 alle 5.30 del mattino (prenotazione 3287403278). Alle 11 rilascio in mare di una tartaruga curata dal Cestha, partenza con la Motonave Elisa dal Molo Dalmazia 71. Escursione a pagamento (info e prenotazioni 3287403278). Venerdì 30, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre aperture straordinarie del MAS Museo delle Attività Subacquee: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 e visita guidata gratuita tutti e tre i giorni alle 17.30. Aperture straordinarie anche delle biblioteche Ottolenghi e Strocchi di Marina di Ravenna venerdì dalle 15 alle 18 e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

IL SECONDO ANNO DI “TUTTI AL MARE”, SPIAGGIA ATTREZZATA PER I DISABILI ANCHE MOLTO GRAVI

La possibilità di vivere la spiaggia nella sua completezza anche per le persone con handicap è una grande opportunità offerta dallo stabilimento balneare “Tutti al mare, nessuno escluso” di Punta Marina Terme (Ravenna), nella zona della spiaggia libera dove, per la seconda estate consecutiva, è stata allestita una delle tre strutture in Italia completamente attrezzate allo scopo: spazi ombreggiati, lettini grandi con materassi anti decubito, sollevatori, colonnine per la corrente elettrica, diverse tipologie di carrozzine per fare il bagno in mare e di più facile trasporto sulla spiaggia, ampie docce. L’iniziativa è stata voluta e realizzata dall’associazione “Insieme a te”, presieduta da Debora Donati, moglie di Dario Alvisi, malato di Sla, venuto a mancare nella primavera del 2018, che non si è mai arreso alla malattia e ha voluto vivere a pieno la sua vita anche continuando a godere della bellezza del mare. Il progetto è stato fortemente sostenuto dal sindaco di Ravenna Michele de Pascale e il Comune ha fornito il proprio supporto sia per quanto riguarda le autorizzazioni sia economico, nell’ottica di un turismo balneare e della città d’arte sempre più accessibile a tutti. E i numeri del bagno “Tutti al mare, nessuno escluso” sono importanti: in 52 giorni dall’apertura ci sono stati 186 ospiti (principalmente dal nord Italia, poi dall’EmiliaRomagna e uno anche dalla Repubblica Ceca) per un totale di 627 presenze con una media di 12 al giorno; i volontari sono stati 317 per un totale di 1.169 presenze, in media 22 ogni giorno. Quest’anno, inoltre, ci sono tante novità: l’apertura di due mesi, dal 29 giugno all’1 settembre, anziché di uno solo, come l’anno scorso; le postazioni con attacchi elettrici per i respiratori sono diventate dieci; sono aumentati gli ausili per entrare in acqua, come sedie o lettini; sono stati messi a disposizione quattro appartamenti pienamente accessibili per poter organizzare una vera vacanza e non solo un giorno di mare. Tantissime anche le attività ricreative come concerti, animazioni e anche la possibilità di fare l’esperienza di un giro in barca a vela grazie alla collaborazione con l’associazione Marinando. Ed è proprio il coinvolgimento del mondo del volontariato, dell’associazionismo e di singoli cittadini ad aver creato, attorno a questo progetto, una comunità viva, attiva e inclusiva.


14 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2018

PALLAVOLO FEMMINILE

Bottaro spinge la Teodora: «In tre anni possiamo tentare la promozione in A1» L’esperto dirigente è il nuovo direttore generale dell’Olimpia e vuole fare grandi cose Se sul campo Bruno Rosetti (a un passo dalla qualificazione all’Olimpiade), Sofia Collinelli (oro mondiale Juniores), Sara Panetoni (argento iridato Under 20) e Milena Baldassarri (bronzo nel nastro nella World Cup di Minsk) continuano a raggiungere ottimi risultati, dietro la scrivania il ravennate grande protagonista di questa estate è stato senza dubbio Giorgio Bottaro, da inizio agosto nuovo direttore generale dell’Olimpia Teodora. Il dirigente bizantino può vantare un curriculum eccezionale (dal Basket Ravenna al Porto Volley Messaggero, dal Parma Calcio alla Lube Macerata, dalla Virtus Pallacanestro Roma fino alla Figc, sua ultima esperienza con il ruolo di responsabile organizzativo di tutte le squadre azzurre) e ha il non facile compito di rilanciare una società dal grande passato. Bottaro, come è stato il ritorno a casa? «Fin da subito ho ricevuto tanto affetto e sono stato oggetto di attenzioni e apprezzamenti che mi danno una grande soddisfazione. Mi sento davvero tornato a casa. Sono contento». Come mai ha deciso di tornare? «Già altre volte era capitato, ma questa volta lo faccio in modo definitivo. Sono nato a Genova, ma sono cresciuto qui e mi sento romagnolo in tutto per tutto. Ho tanta voglia di restituire qualcosa alla mia città, perché fare sport significa aumentare la qualità del tessuto sociale». Attorno a lei si è subito creato un grande entusiasmo, con la speranza che il suo impegno possa estendersi ad altre società ravennati. Cosa ne pensa? «Sarà il tempo a dire se ci sarà la possibilità di dare una mano anche ad altre realtà e non c’è fretta. In ogni caso, a prescindere dalla mia figura, è auspicabile che in un territorio come il nostro, ricco di idee e di persone competenti, si faccia rete tra le varie società». Qual è la strada da seguire? «L’esperienza insegna che si possono raggiungere risultati soddisfacenti anche con ri-

sorse economiche limitate. La situazione ravennate deve essere vista più come un sistema, che un gruppo di singole realtà scollegate tra loro. Da soli, in generale, si fa fatica ad andare avanti e per vincere delle sfide è necessario tirar fuori delle idee nuove». Come si trova all’Olimpia Teodora? «Ci sono l’ambiente e le persone giuste per proseguire il buon lavoro già svolto in passato. Sono consapevole di quanto sia importante il mondo della pallavolo femminile a Ravenna e c’è l’intenzione di tornare su buoni livelli, ma per farcela è necessario tenere la barra ben salda e dritta». Cosa pensa della squadra? «Mi piace molto che sia stata costruita puntando sulle giovani. In questo contesto la figura dell’allenatore Simone Bendandi è centrale: è giovane, “ha il gas” necessario e merita questa chance. Sono curioso di vederlo all’opera, ma anche sicuro che farà bene, perché attorno ha persone che conoscono da sempre il mondo dello sport». E delle ragazze? «Rispetto alla passata stagione l’età media è diminuita da 27 a 23 anni e questo da parte nostra è un segnale importante. Le ho viste molto determinate fin dal primo giorno della preparazione, affrontando con grande entusiasmo il duro lavoro che si svolge in un periodo dove si fa parecchia fatica». E del torneo di Serie A2 che la Conad va ad affrontare per il terzo anno di fila? «Sarà un campionato tosto, con una formula particolare che prevede una prima e una seconda fase, per terminare con una terza dove le migliori squadre si sfideranno nei playoff. Non è facile prepararsi al meglio, in modo da essere al top nei momenti decisivi delle varie fasi. Ci sarà da sgomitare forte, ma fin da subito, in quanto non ci si potrà permettere false partenze». Quali sono gli obiettivi principali da raggiungere?

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Da sinistra: Giorgio Bottaro (dg Conad Olimpia Teodora), il sindaco Michele de Pascale e Paolo Delorenzi (presidente della Teodora). Sotto il gruppo delle giocatrici che affronterà la A2

«Vogliamo crescere, perché sappiamo bene che se si cresce poi arrivano anche i risultati. Per farcela, però, bisogna avere tanta pazienza, umiltà e, non ultimo, integrarsi con il territorio. Vogliamo che la città conosca le nostre ragazze e le viva portando il proprio calore e sostegno. A Ravenna devono sentirsi di casa». Ci sono già segnali da parte della città? «La campagna abbonamenti è partita bene. Abbiamo mantenuto i prezzi invariati rispetto alla scorsa stagione in modo da agevolare le famiglie. Giochiamo le nostre gare interne in un luogo come il PalaCosta dove si respira la storia dello sport ravennate e a cui siamo molto legati».

In futuro, però, ci sarà la possibilità di trasferirsi in un palazzetto tutto nuovo… «Sì, ma per essere pronti è necessario raggiungere prima di tutto una certa solidità economica. Se vorremo compiere un passo in avanti, bisognerà farlo camminando senza affanni, con trasparenza e apertura verso le altre società, sia quelle del territorio, sia quelle più grandi di noi, avviando delle collaborazioni. Se saremo in grado di costruirci in casa le giocatrici del futuro, grazie a un buon settore giovanile, e aumentare le risorse necessarie, penso che in tre anni potremo provare il grande salto in A1». Vincenzo Benini


INSERTO SPECIALE / I 29 agosto - 4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

UNA PRODUZIONE EDITORIALE

IL FESTIVAL

MAPPE

Forme danzanti sulle tracce del contemporaneo

QUELLA VETRINA AMPIA 23 ANNI SULLA DANZA D’AUTORE EMERGENTE

Scena da “Who cares? Ecologia del dialogo”. In basso, Giada Vailati in “La madre folle”

Ammutinamenti - festival di danza urbana e d’autore approda alla sua XXI edizione, coordinata dall’associazione Cantieri Danza, realtà culturale che da più di 20 anni promuove la danza come strumento di ricerca artistica, politica e sociale. Le parole chiave di questa edizione sono: lo spaesamento, che deriva da una caduta della certezza dei vecchi confini spazio-temporali, e il radicamento, necessario per un nuovo modo di abitare la casa collettiva in cui viviamo. La pratica della Danza Contemporanea, dispositivo artistico liminale adatto a tradurre il nostro mondo nella sua complessità, suggerendo percorsi per abitarlo nel momento di un’evoluzione radicale alla quale non possiamo sottrarci. Si tratta di tracciare un “sentirsi a casa” familiare, dentro qualcosa che conosco, che ri-conosco e fa parte della mia identità, un’identità non fissa ma sempre mobile, dinamica. Ammutinamenti 2019 racconta questo, attraverso spettacoli che raccontano la nostra identità molteplice, spaesata e impaurita e, allo stesso tempo, radicata, profonda, creativa, incantante, lavorando sugli attraversamenti, indicando possibilità inedite di articolare emozioni, narrazioni e interpretazioni riguardo le differenze, le culture, le cittadinanze e le forme di convivenza nella nostra contemporaneità. Nove giorni di full immersion, dal 7 al 15 set-

tembre, nel mondo della danza con le sue tante sfaccettature, più di 50 artisti coinvolti, tra coreografi affermati come Silvia Gribaudi, Nicola Galli, Hisashi Watanabe, Ginevra Panzetti/Enrico Ticconi, gruppo nanou, Fabrizio Favale, Dewey Dell, Marco D’Agostin, Francesca Foscarini, Moreno Solinas & Igor Urzelai, Bassam Abou Diab, Yeinner Chicas, Olimpia Fortuni, Leonardo Maietto, e 14, tra singoli e gruppi, giovani emergenti selezionati per la Vetrina della giovane danza d’autore (12 – 14 settembre), per più di 30 eventi che coinvolgono, oltre gli spazi dell’Almagià, le sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, della Biblioteca Classense, il teatro Socjale di Piangipane, gli Antichi Chiostri Francescani, piazza San Francesco e piazza Kennedy. Lasciamo che a raccontarci il festival più nel dettaglio siano gli sguardi attenti e curiosi di Erika, Iacopo, Linda, Roberta e Sabina. Vi aspettiamo! Cantieri Danza

Da 7 al 15 settembre, 50 artisti in scena per indagare la complessa vitalità del nostro tempo

Ce ne parlano Selina Bassini e Giulia Melandri Ventitré anni fa era il 1996. In Italia Prodi vinceva per la prima volta le elezioni; nelle sale cinematografiche si proiettava Independence Day; e mentre usciva il glorioso Nintendo 64, c'era ancora qualche Mme de Sévigné che pensava che Internet sarebbe passata di moda come il caffè. Per molti aspetti è stato un quarto di secolo che ha pesato come un secolo intero. Sembra impossibile ma, nel 1996, la Vetrina di Ammutinamenti esisteva già. Senza Ammutinamenti – il festival sarebbe arrivato più tardi, nel '99 –, già 23 anni fa, una buona fetta della giovane danza contemporanea italiana decise di darsi appuntamento per questa Vetrina alfonsinese, lo storico festival Lavori in pelle, occasione di crescita e di incontro per coreografi emergenti e operatori, nonché cuore del festival a venire. Da allora, Cantieri continua a portare avanti questa mappatura annuale della danza contemporanea, che si è allargata entrando nel contempo nella Rete Anticorpi XL (sistema formato da 37 operatori sparsi in 15 regioni italiane). Quest'anno, dal 12 al 14 settembre, la Vetrina presenterà 14 opere di autori emergenti in vari luoghi di Ravenna: dall'Almagià a Palazzo Rasponi, dalla xxx Classense fino ad arrivare al teatro Socjale di Piangipane. Ne ho parlato assieme a Selina Bassini, cofondatrice di Cantieri, e con Giulia Melandri, giovane curatrice del Festival, cresciuta professionalmente all’interno dell’associazione Cantieri. Iacopo Gardelli segue a pagina II

ABITARE LO SPAZIO Tre performance di danza mutanti e fuori schema per invadere l’orizzonte urbano Tracciare la complessità contemporanea, suggerendo diverse modalità di abitare il mondo, avendone cura e rispettandolo, tra Spaesamenti e Radicamenti è il tema centrale dell’edizione 2019 di Ammutinamenti, tradotto da una molteplicità di esperienze artistiche che riescono a dare corpo a una sovversione dei paradigmi consolidati dalla nostra contemporaneità. In questo senso è particolarmente efficace la call to action dei tre spettacoli di Danza contemporanea in Urbano proposti quest’anno che seguono un percorso rizomatico, in apparenza estremamente vario ma, a ben guardare, coerente. “Spaesati”, seguaci del détournement situazionista e nuovi radicanti sono Fabrizio Favale con il suo Argon, Dewey Dell/Teodora Castellucci con Deriva Traversa e Hisashi Watanabe con Inverted Tree che invaderanno tre luoghi diversi della nostra città il 7 settembre. Tutti e tre, adottando percorsi differenti, riescono a indicare un nuovo paradigma sociale, antropologico, culturale di abitare il mondo, partendo da ciò che abbiamo di più semplice: il nostro corpo, noi stessi, la nostra storia e ciò che ci circonda. E lo fanno uscendo dagli schemi prestabiliti, dagli itinerari consolidati, comodi, obsoleti; accettano il rischio, si insinuano nelle fratture, cercano il punto di crisi, la trasformazione. Sabina Ghinassi segue a pagina III


II / INSERTO SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 29 agosto - 4 settembre 2019

LA CITTÀ CHE DANZA

IL PROGETTO

Partecipare, conoscere, comunicare attraverso il linguaggio del corpo La città che danza, parafrasando quella CorpoGiochi OFF che sale di Umberto Boccioni, non è un’utopia ad uso di artisti visionari del primo Novecento, ma una realtà che si può costruire. A partire da chi la esperisce, la osserva, la vive da dentro. Un processo forse meno eclatante e immediato rispetto all’impatto di coreografie, scenografie o luci strabilianti che lasciano la loro impronta sugli occhi di chi siede sulle poltroncine dei teatri, di chi sceglie con cura le stagioni e gli abbonamenti in cui abitare per un tempo dedicato. La città è altra cosa: è tempo privato, è corsa da un impegno all’altro, è sosta voluta e non sempre prevista in uno spazio offerto oltre i confini dell’habitat naturale dell’arte. E non può che abbracciare vite diverse, altrettante gradazioni di coinvolgimento, piani e orizzonti, mise en abyme, scambi e trasversalità. Per Ammutinamenti 2019 il progetto Re:Rosas (7 settembre ore 17, Piazza San Francesco) rappresenta un’importante e inedita declinazione all’interno di Invito alla danza: le scuole di danza e i gruppi informali del territorio si danno appuntamento nella piazza di Dante, in apertura del festival, e ripropongono la storica coreografia “con le sedie” – Rosas danst Rosas – creata da Anne Terese de Keersmaker negli anni Ottanta. Un lavoro ipnotico e al contempo minimalista, costruito su gestualità e ritmi cadenzati, che rappresenta un monumento al contemporaneo creato da una delle più importanti autrici viventi. Allievi, insegnanti e coreografi danzano all’unisono rispondendo così all’appello internazionale della compagnia Rosas che invita a mantenere quanto di più prezioso abbiamo: la memoria e la vitalità della trasmissione del patrimonio culturale. Sempre in calendario nella giornata di apertura del festival, il progetto Device, esito finale del laboratorio condotto da Monica Francia nell’ambito di CorpoGiochi (dal 3 al 7 settembre) vede

protagonisti giovani tra i 12 e i 23 anni coinvolti nella call lanciata durante l'estate da Cantieri Danza. Uno “spazio di creazione rituale partecipata” in cui operano precise regole interne, sia corporee che di relazione, per modellare gesti e movimenti. Una nuova voce per esprimere la propria personalità, un linguaggio che si sostituisce alle parole utilizzando il corpo. Nell’ambito invece degli appuntamenti storici torna il laboratorio di movimento corporeo per adulti e bambini dai 5 anni CorpoGiochi OFF (8 settembre dalle ore 10 alle ore 13, alle Artificerie Almagià). Prosegue anche l’attività di formazione con i ragazzi e le scuole di danza, insieme a Nicola Galli e con Training days. Il giovane coreografo ferrarese presenta Genoma scenico teens, “una performance danzata basata sulla relazione interattiva tra spettatore e danzatore” che nasce dal lavoro svolto nel laboratorio intensivo per giovani danzatrici in formazione (8 settembre, Artificerie Almagià, ore 15.30 e 17.00). Nicola Galli prosegue così la sua ricerca corporea anche in questa sorta di “bottega” della danza, declinando azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall'installazione all'ideazione grafico-visiva. Training days completa gli ambiti formativi proseguendo per il sesto anno consecutivo il percorso di formazione rivolto a ragazzi e ragazze dai 14 ai 20 anni desiderosi di avvicinare il mondo dello spettacolo dal vivo e sperimentare il dietro le quinte del festival. Il progetto ripropone le “sessioni di allenamento” per conoscere le attività di organizzazione, promozione e comunicazione di un evento culturale, partecipare a laboratori tematici e assistere agli spettacoli in programma sotto la guida di un tutor. La sperimentazione di allestimenti, scrittura, foto e video reporting, documenta il festival a più livelli e ne costituisce una delle testimonianze e delle tracce più durature. Linda Landi

MAPPE QUELLA VETRINA... continua dalla prima pagina Come vengono selezionati i partecipanti della Vetrina? S.B.: «La selezione viene fatta in riunione plenaria con tutti i partner della rete Anticorpi XL, per avere la maggiore oggettività possibile sui racconti delle nuove generazioni. Bisogna sempre sforzarsi di essere contemporanei a questi giovani artisti, che raccontano spesso di loro stessi e delle loro identità: per noi è come un grande corso di aggiornamento». Dal vostro punto d'osservazione privilegiato, com'è cambiato il panorama della giovane danza contemporanea in questi 22 anni? S.B.: «Le prime Vetrine servirono a riempire un vuoto assoluto d'attenzione sulla danza contemporanea italiana. I gruppi di danzatori e coreografi erano compagini partigiane e combattenti. Questa combattività oggi si è un po' persa. Alcuni addirittura pensano che l'accompagnamento dei giovani artisti sia diventato un po' troppo presente. Nello smarrimento precedente si poteva coltivare lotta e comunità, evitare l'individualismo esasperato; oggi è cambiato tutto, dalla modalità di selezione dei lavori, all'approccio degli stessi artisti. Alcuni giovani, in questa ricchezza di strumenti e di studio che prima non esisteva, danno per scontate queste attenzioni e hanno spesso pretese da arti-

sti affermati. Ma d'altra parte, oggi è molto più difficile emergere, perché i requisiti selettivi sono sempre più alti». Il cambiamento ha interessato anche i temi delle opere presentate? G.M.: «Da qualche edizione notiamo la presenza di molti lavori autobiografici. Spesso sono lavori che raccontano di una diversità, o meglio del raggiungimento di un'identità diversa. Un altro tema molto esplorato quest'anno è ad esempio quello dell'incertezza generazionale o dell'instabilità del momento storico. In genere ciò che abbiamo notato in questi anni è che le giovani generazioni di autori non abbiano maturato consapevolezza che il loro atto fisico sia di per sé un atto politico». Quest'anno, per la prima volta, verranno presentati in Vetrina anche lavori più lunghi, fino ai 60 minuti. Perché? S.B.: «Negli ultimi anni gli artisti ci hanno spesso dimostrato la necessità di presentare lavori dal respiro più ampio. Così ci siamo adeguati, esponendoci a questo rischio. Chiaramente però, se cambia il minutaggio degli spettacoli, deve cambiare anche la struttura del festival. Da qui l'idea di spostare alcuni appuntamenti al teatro Socjale di Piangipane, soprattutto quelli che necessitano di montaggi più lunghi. L'idea di spostarci al Socjale, in questo teatrino liberty di comunità nato dalla perseveranza dei braccianti romagnoli, ci è subito piaciuta. E gli au-

Gesmundo e Sticchi in “Atmos”

tori a cui l'abbiamo proposto sono stati contentissimi». Che tipo di approccio dovrebbe avere il vostro pubblico ideale della Vetrina? S.B.: «Sicuramente dovrebbe avere la curiosità di ascoltare i racconti delle nuove generazioni e di scoprire cos'hanno da dire i giovani. Poi dovrebbe essere disposto all'incontro con gli artisti: il nostro festival permette una relazione ravvicinata con loro, momenti di scambio e di dialogo. E infine, senza dubbio, la resistenza necessaria per attraversare questa lunga maratona!»

UN’ECOLOGIA DEL DIALOGO FRA DANZA E MUSICA, RIEVOCANDO IL MEDITERRANEO Evento per Matera Capitale Europea della Cultura Sedimenti è il diario di un viaggio; è una sperimentazione intorno alla possibilità di un cambiamento di prospettiva, di sguardi; suggerisce azioni possibili, probabilmente già iniziate da qualche parte, pacificamente. La danza qui diventa strumento per l’azione politica del corpo (e della mente), dichiarazione di sovversione delle dinamiche consolidate e predatorie; diventa manifesto, assunzione di responsabilità. Punto di partenza e arrivo è il progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019 dal titolo Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene, ispirato al romanzo Petrolio di Pasolini di cui Sedimenti: Who Cares? Ecologia del dialogo – curato splendidamente da Massimo Carosi, con i tutor e mentori Marco Mazzoni, Omar Rajeh e Selina Bassini – è una delle sezioni. In Who Cares? tutto avviene semplicemente, senza troppe sovrastrutture: quattro danzatori diversissimi e due musicisti altrettanto diversi sono scelti dai partner del progetto: Bassam Abou Diab, Yeinner Chicas, Olimpia Fortuni, Leonardo Maietto e, per la musica, Ayman Sharaf El Dine e Stefano Zazzera. È dato loro di incontrarsi nelle loro differenze, morfologiche, culturali di storie, abitudini, visioni. Possono tracciare la loro relazione, critica a volte (è dato supporre), in quattro tempi e luoghi differenti: Firenze, Beirut, Ravenna (per Giovani Artisti per Dante), Matera. Il curatore mantiene la giusta distanza, consegna loro il giusto tempo; indica sommessamente, osserva in profondità. Loro si mescolano, si scontrano, si intrecciano, esattamente come i sedimenti negli strati geologici su cui camminiamo, dei quali non ci accorgiamo. Who cares?, Chi cura?, diventa il canto collettivo e corale sulle nostre possibilità di inversione di rotta nella distruzione del nostro mondo, di calibrata centratura su ciò che realmente siamo, nel nostro sedimento di esistenza temporanea e veloce, di esperienze, vocazioni, rimpianti, rimorsi, cultura, storia, identità, cose piccole e grandi raccolte lungo la strada. Un danzatore libanese, due italiani e uno spagnolo di origine nicaraguense, un musicista libanese e uno italiano si svelano, e svelano tutti noi, specchiandosi nel Mediterraneo, metafora di luogo-soglia dove le identità sembrano scontrarsi, ma si mescolano, e, sedimentandosi, diventano altro; diventano bene comune, spazio collettivo, invenzione umana nel tracciato simbolico dove, come negli altri luoghi-soglia sparsi per il mondo, possiamo scegliere di rinascere. Se ne accettiamo la responsabilità (in scena il 13 settembre, ore 17, Piazza San Francesco). Sabina Ghinassi

GIOVANI GENERAZIONI Memorie del fiabesco nel Simposio del silenzio Tra le tante novità del cartellone 2019 spicca un appuntamento pieno di magia e acrobazie, dedicato ai bambini: Simposio del silenzio (presentato al festival come studio) di Lucrezia Maimone/Zerogrammi, in programma il 15 settembre alle 12 alle Artificerie Almagià. Per parlare di Simposio del silenzio dobbiamo fare un po' di rumore. Quello buono e necessario, quello della promozione. Questo ammaliante studio di teatrodanza in tre parti nasce nell'ambito di un progetto significativo: CollaborAction Kids. Il progetto nasce nel 2018 come azione di Anticorpi XL, obiettivo dell’azione è offrire attenzione e visibilità, nonché attribuire importanza all’attività di danza rivolta al pubblico delle nuove generazioni. Dopo un primo momento di analisi e mappatura del contesto territoriale si è aperta una call nazionale a tutti gli artisti e le compagnie che si sono distinti nel panorama della danza contemporanea portando in scena lavori rivolti al pubblico più giovane (dai 3 ai 14 anni); da qui una prima selezione ed il successivo Premio CollaborAction Kids, assegnato durante le giornate di Y Generation Festival a Trento, a Oltremai di Lucrezia Maimone. Lo spettacolo è uno dei sei appunti coreografici che si sono distinti tra quelli pervenuti. La commissione ha scelto di offrire, oltre al premio artistico (un contributo economico e la circuitazione del lavoro all’interno delle programmazioni dei partner che aderiscono all’azione), anche un accompagnamento al processo creativo nelle fasi antecedenti al debutto pubblico. Autrice e interprete della compagnia torinese Zerogrammi, formazione internazionale tra la Copenhagen Contemporary Dance School e la Scuola Internazionale di Circo e Teatro CAU a Granada, Lucrezia Maimone si fa notare per le sue proposte sceniche che esplorano le infinite possibilità poetiche del teatrodanza, dell'acrobatica e del teatro gestuale. In Simposio del Silenzio, liberamente ispirato alle opere dell'illustratore e fumettista Lorenzo Mattotti, immagini narrative si intrecciano per dare vita a un racconto di formazione che scava nella memoria del fiabesco. Al centro c'è l’inquietudine e la fragilità della giovane protagonista, una fiaba in cui prevale l’essenzialità del gesto e in cui tutto esprime precarietà: l’equilibrio, il rischio, il conflitto dualistico e l’ineluttabile desiderio di un'irraggiungibile armonia. Erika Baldini


INSERTO SPECIALE / III 29 agosto - 4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

RESIDENZE

IN SCENA

L’incanto dei nuovi lavori di Nicola Galli, Silvia Gribaudi e Panzetti & Ticconi A impreziosire l’edizione 2029 del festival Ammutinamenti saranno anche i lavori di affermati coreografi della scena nazionale come Nicola Galli, Silvia Gribaudi e Panzetti &Ticconi nella cornice delle Artificerie Almagià. Il primo, il giovane Nicola Galli, nato a Ferrara nel 1990, porterà il suo De rerum natura, spettacolo ispirato all’opera di Lucrezio con cui ha vinto il premio Danza&Danza 2018 come miglior coreografo emergente. L’appuntamento è per il 9 settembre alle 21. Dopo un anno di gestazione, il lavoro è stato concluso nel 2017 e ora sta girando in festival e rassegne del territorio nazionale e internazionale. Da sempre, l’artista si occupa di ricerca corporea, declinata in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva. «Occupandomi di spettacolo dal vivo – racconta Galli –, l’oggetto di studio è sempre il corpo, inteso nella sua completezza, quindi in rapporto a tutto ciò che sta sul palco, dalle luci alla scenografia, fino alle grafiche e così via. Mi aiuta a pensare… Il corpo è come calato in un orizzonte in cui però non c’è una vera gerarchia degli elementi. La stessa cosa avviene nell’opera di Lucrezio: l’uomo non è al centro di tutto ma concorre allo sviluppo dell’ecosistema. In scena, i corpi dei danzatori si uniscono in una composizione nella quale la costruzione, la distribuzione degli elementi, il rapporto di correlazione e interdipendenza formano un complesso organico e respirante». Silvia Gribaudi – artista torinese nota per il linguaggio crudo ed empatico che attraversa arti performative, danza e teatro, focalizzando la propria ricerca sul corpo e sulla relazione con il pubblico – presenterà, il 10 settembre alle 21, Graces, spettacolo vincitore del Premio di produzione CollaborAction #4 2018/19, azione del network Anticorpi XL, allestito nel 2018 e già portato in diversi festival. «Ispirandomi alle Tre Grazie del Canova – racconta Gribaudi –, porto in scena me stessa e tre corpi maschili dentro un’opera scultorea, che simboleggia la bellezza e dove maschile e femminile si incontrano. L’intento è di suscitare nel pubblico una riflessione sui concetti di splendore, gioia e prosperità, per capi-

ABITARE LO SPAZIO

Dewey Dell/Teodora Castellucci, sotto, “Prove d’Autore”

“De rerum natura” di Nicola Galli

re quali sono i parametri con cui guardiamo gli altri e con cui ci guardiamo. Perché oggi, più che in altre epoche, più che in altre società, il corpo è prigioniero. Mentre invece occorre liberarlo aiutandosi anche col balsamo dell’ironia». Non a caso, la Gribaudi si è guadagnata l’appellativo di “autrice del corpo”. «Mi piace – afferma –. D’altra parte, quando si parla di danza, per forza di cose si parla di fisicità. Personalmente, amo raccontare di un corpo libero, passando dal tragico al comico, fino al virtuosismo tecnico. Più che il corpo in sé, è il modo in cui viene usato che rende liberi. L’estetica non deve mai essere schiavizzante rispetto alla espressività drammaturgica, ma valorizzante». L’11 settembre sempre alle 21, spazio infine a Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, giovane e talentuosa compagnia emergente che presenterà Harleking, lavoro di grande suggestione incentrata sulla figura di un Servo Re iper-espressivo e popolare, una sorta di Arlecchino della commedia dell’arte. «Dopo il nostro precedente lavoro, Le Jardin – spiegano –, volevamo proseguire partendo da un luogo urbano che ci aiutasse stavolta a investigare il

potere in relazione alla comunicazione: la piazza. Poi il processo creativo si è evoluto e, dimenticando la piazza fisica, Re Arlecchino ha preso corpo nel non luogo della comunicazione massmediatica». Sin dal 2008 Ginevra ed Enrico, conosciutisi sui banchi del liceo, hanno dato vita a una collaborazione “morbida” in cui i ruoli non sono mai prefissati e netti, malgrado sia chiaro che il pensiero creativo, nella sua forma embrionale, nasca più facilmente da un immaginario visivo per Ginevra e da una pratica sul movimento per Enrico. Attualmente vivono tra l’Italia e la Germania. «Non siamo stati sottoposti a censura, – concludono –. alla luce di pari libertà, nei due paesi la sperimentazione è facilitata o meno rispetto alle condizioni di supporto offerte che sono differenti. L’Italia ha un solido sistema di residenze, grazie al quale abbiamo potuto creare Harleking. In questo modo, il periodo di creazione si è sviluppato tra diversi luoghi facilitando lo scambio e la ricerca. In Germania la rete di residenze è meno sviluppata ma troviamo semplificato il sistema per ricevere fondi per progetti originali». Roberta Bezzi

TRE PERFORMANCE DI DANZA MUTANTI... continua dalla prima pagina Il primo a mettersi in gioco in Inverted Tree è il giapponese Hisashi Watanabe, saltimbanco/danzatore zen sospeso liberamente tra giocoleria, street dance, danza contemporanea, butho ma anche debitore della Principessa Mononoke, di Tarzan e Spider Man, adottato dai coreografi internazionali, assolutamente e anarchicamente nomadico da ogni punto di vista. Un trickster che presenta così il suo lavoro: «Che cosa accadrebbe se esistesse un essere vivente incapace di usare il proprio corpo? Come si muoverebbe? Noi, in quanto esseri umani, siamo in grado di muoverci in diversi modi: camminiamo, corriamo, ci teniamo in equilibrio su una gamba sola, nuotiamo, saltiamo, facciamo la verticale e gattoniamo. Il nostro corpo nasconde in sé le possibilità proprie di diverse forme di vita. È un'esplorazione del nostro albero evolutivo, dall'estremità di un ramo fino alle radici». Segue Fabrizio Favale con Argon, nome che evoca tante cose diverse e stati differenti della materia: il cane che attende il ritorno di Ulisse, un gas che raffredda la materia, la nave di Giasone. «Questo lavoro parte dall’esplorazione dei concetti di stato della materia - aeriforme, solido, liquido, plasma – fino ad approdare in invenzioni di paesaggi dell'immaginario dove si intravedono profili, creature, uomini, storie. In Argon questo processo di esplorazione viene trasposto in danza, nel tentativo di rivelare quale tipo di emozioni, relazioni e nuove forme danzate questo processo può generare. La coreografia procede continua a variabile come un cielo montano o densità di foresta, attraversando brani dalle alte intensità dinamiche e emotive, fino quasi a dissolversi nella leggerezza e rarefazione» spiega Favale. Conclude Deriva Traversa di DeweyDell/Teodora Castellucci che porta in scena la solitudine come aspetto costituente del mestiere del pastore. «Gli permette un’immersione interiore totale, un lieve allontanamento dal visibile. I suoni udibili si assorbono in un nuovo silenzio, i pensieri si formano in modo assoluto. Gli animali da custodire diventano l’unica possibilità di astrazione dal sé, di cura o di affetto. Quando i pastori cantano, per intonarsi imitano il vento o il belato della pecora o della mucca. E attraverso la poesia cantata trasmettono una storia passata, tramandando la cultura in modo orale generazione dopo generazione. La risalita lungo il tempo però non abbandona la realtà attuale, si distacca solo dal mondo visibile. La storia che i pastori poeti cantano si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale».

“PROVE D’AUTORE” FRA TRE SOLISTI E GRANDI ENSEMBLE Dare a coreografi emergenti della scena coreutica contemporanea italiana la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali, confrontandosi con l’ideazione e la scrittura coreografica per ensemble numerosi. Questo è l’obiettivo di Prove d’autore XL, giunto alla sesta edizione, nell’ambito del festival Ammutinamenti. Le nomination e le successive votazioni dei partner della rete Anticorpi XL, hanno portato a selezionare Marco D’Agostin, Francesca Foscarini, Moreno Solinas and Igor Urzelai. D’Agostin che insieme a Foscarini è uno dei fondatori di Van, organismo di produzione della danza riconosciuto e sostenuto dal ministero per i Beni e le Attività culturali dal 2015, ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui il Premio Gd’A Veneto 2010, il Premio Prospettiva Danza 2012 e il Premio Ubu come miglior performer under 35. Foscarini, che è danzatrice, coreografa e insegnante, ha vinto nel 2015 il Premio Positano come “Danzatrice dell’anno sulla scena contemporanea” e nel 2018 in exaequo il premio Danza&Danza come “Coreografa emergente” per le creazioni Animale e oro. L’arte di resistere. Igor and Moreno vivono fra Londra e Sassari; la loro coreografia mette a nudo la dimensione animale delle persone e dei rapporti interpersonali e rivendica l’evento teatrale come momento di assemblea. Con alle spalle tournée in tutto il mondo, sono stati vincitori nel 2010 del Rudolf Laban Award, ottenendo inoltre una menzione speciale al Prix Jardin d’Europe 2010. A ciascuno di loro è stato offerto un periodo di residenza in importanti compagnie italiane, con lo scopo di creare una breve coreografia con un ensemble di giovani danzatori e danzatrici, che potrà diventare il punto di partenza per una o più coproduzioni tra soggetti interessati alla produzione. Marco D’Agostin sarà in residenza dal 2 al 13 settembre insieme ai danzatori selezionati del Balletto di Roma, storica compagnia capace di coniugare la tradizione con l’innovazione. Dal 9 al 18 luglio scorsi, Francesca Foscarini ha lavorato invece con la Compagnia Professionale Nuovo Balletto di Toscana che è una struttura produttiva di rigoroso impianto professionale, sostenuta dal Mibac, dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze, con un organico artistico di circa 14 danzatori. Moreno Solinas & Igor Urzelai, infine, sono stati a Reggio Emilia dal 27 giugno al 7 luglio scorsi, alla MM Contemporary Dance Company, compagnia diretta dal coreografo Michele Merola, nata nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli con l’intento di favorire scambi e alleanze tra artisti italiani e internazionali. Si conferma anche quest’anno, dunque, la fertile sinergia che si è creata negli anni con Cristina Bozzolini, direttrice del Nuovo Balletto di Toscana, Francesca Magnini e Luciano Carratoni alla direzione del Balletto di Roma e Merola della MM Contemporary Dance Company di Reggio Emilia, che permette all’azione Prove d’autore XL un accompagnamento e una cura dedicata. Gli esiti finali delle residenze saranno raccolti in una intensa giornata di sharing, sabato 14 settembre, alle ore 21, nello spazio delle Artificerie Almagià. Roberta Bezzi


IV / INSERTO SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 29 agosto - 4 settembre 2019

STIMOLI CULTURALI “Garage Sale”: lo spazio dello scambio creativo

Spaesamenti Radicamenti - Calendario eventi SABATO 7 SETTEMBRE ANTICHI CHIOSTRI FRANCESCANI ore 16 Hisashi Watanabe Inverted tree Device esito del laboratorio di formazione per le nuove generazioni PIAZZA SAN FRANCESCO ore 17 progetto Re:Rosas! nell’ambito di “Invito alla danza“, con le scuole di danza e i gruppi informali della città PIAZZA KENNEDY ore 17.30 Fabrizio Favale / Le Supplici Argon spettacolo selezionato per Danza Urbana XL – azione del Network Anticorpi XL PALAZZO RASPONI DALLE TESTE ore 18 Dewey Dell / Teodora Castellucci Deriva traversa spettacolo selezionato per Danza Urbana XL – azione del Network Anticorpi XL

DOMENICA 8 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ & DARSENA DI CITTÀ dalle 10 alle 19 Garage Sale mercatino vintage e second hand & live music Dialoghi curati da Sabina Ghinassi per il progetto

“Appunti per un terzo paesaggio“ realizzato in collaborazione con Rete Almagià

ARTIFICERIE ALMAGIÀ dalle 10 alle 13 CorpoGiochi Off Laboratorio di movimento per adulti e bambini dai 5 anni ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 15.30 e ore 17 Nicola Galli Genoma Scenico Teens

LUNEDÌ 9 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21 Nicola Galli De rerum natura INGRESSO A PAGAMENTO

MARTEDÌ 10 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21 Silvia Gribaudi Graces Spettacolo vincitore di CollaborAction #4 2018 /2019 – azione del Network Anticorpi XL INGRESSO A PAGAMENTO

MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21 Ginevra Panzetti /Enrico Ticconi

Harleking INGRESSO A PAGAMENTO

GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE PALAZZO RASPONI DALLE TESTE ore 17 e ore 18 “Vetrina della giovane danza d'Autore” Sara Sguotti Space Oddity ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21 “Vetrina della giovane danza d'Autore” INGRESSO A PAGAMENTO Claudia Gesmundo Vera Sticchi Atmos Maria Focaraccio & Maria Giulia Serantoni Storie brevi - Nulla di troppo intimo

nell’era dell’Antropocene“ per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 TEATRO SOCJALE DI PIANGIPANE ore 18.30 “Vetrina della giovane danza d'Autore” INGRESSO A PAGAMENTO Giada Vailati La madre folle Giovanni Napoli You deserve a lover Greta Francolini Annunciazione Nicholas Grimaldi Capitello Lost in this (un)stable life ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21 “Vetrina della giovane danza d'Autore” INGRESSO A PAGAMENTO

Ottavia Catenacci Glory was at a fingertips

Giselda Ranieri T.I.N.A. (There Is No Alternative)

Adriano Bolognino RM94978 from Paris to Tenerife

Fabio Novembrini When I was in Stoccolma

VENERDÌ 13 SETTEMBRE PIAZZA SAN FRANCESCO ore 17 Bassam Abou Diab, Yeinner Chicas, Olimpia Fortuni, Leonardo Maietto Who cares? Ecologia del dialogo nell’ambito di Sedimenti, sezione del progetto “Petrolio. Natura e Uomo

Maria Vittoria Feltre & Luca Zanni DOYOUWANNAJUDGEME

SABATO 14 SETTEMBRE TEATRO RASI ore 15 incontro pubblico: Le danze delle residenze racconti e visioni dai percorsi di residenza dei coreografi selezionati per il progetto ResiDance

XL 2019 BIBLIOTECA CLASSENSE ore 16.30 e ore 17.30 “Vetrina della giovane danza d'Autore” Pablo Girolami Manbuhsa Roberta Ferrara Equal to men ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21 Prove d'Autore XL esiti delle residenze d'autore di: Moreno Solinas & Igor Urzelai con MM Contemporary Dance Company Marco D’Agostin con Balletto di Roma Francesca Foscarini con Balletto di Toscana

DOMENICA 15 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 12 Lucrezia Maimone Zerogrammi Simposio del silenzio (Studio) Spettacolo vincitore di CollaborAction Kids #1 – azione del Network Anticorpi XL dedicato a un pubblico dai 10 anni INGRESSO A PAGAMENTO ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 15 e ore 16 gruppo nanou Alphabet et Ultra esito del percorso di formazione rivolto a danzatori e danzatrici INGRESSO A PAGAMENTO

Dopo il tour estivo in giro per la Romagna, Garage Sale torna alla sede naturale delle Artificerie Almagià di Ravenna, come partner della prima domenica di Ammutinamenti 2019. L' 8 settembre, dalle 10 alle 19, il mercatino dell'usato dove trovare hand made, second hand, vintage, arte, musica e fotografia, incontra per il sesto anno consecutivo il Festival di Danza Urbana e d’Autore con cui condivide la visione della ricerca del nuovo e del contemporaneo. Garage Sale è l'iniziativa/evento dove le produzioni artigianali, gli oggetti realizzati con materiali riciclati, gli abiti e gli accessori di seconda mano incontrano la musica e le performance artistiche. Un punto di riferimento per tutti gli appassionati di design, moda, musica e arte, la cornice cittadina per l’espressione artistica contemporanea più varia, ma soprattutto un luogo dove stare insieme, curiosare, assistere a spettacoli e mostre, fare acquisti ed assaggiare invitanti proposte di street food. Quest’anno all’interno di Garage Sale verranno presentati anche i Dialoghi, curati da Sabina Ghinassi per il progetto “Appunti per un terzo paesaggio”, realizzato in collaborazione con Rete Almagià. Nato nella primavera 2014 da un progetto dell'Associazione Culturale Norma e RAVEN Servizi per lo Spettacolo, Garage Sale propone lo slogan “Reuse Before Recycle” per richiamare il pubblico ad un nuovo stile di consumo consapevole. Scopo dell'iniziativa – oltre a quello di riabitare luoghi inusuali di volta in volta ripopolati e resi fruibili da un pubblico ampio e trasversale – è anche quello di spingere le persone ad uscire dall'omologazione della grande distribuzione di massa, reinterpretando abiti ed oggetti a favore di un proprio stile personale. Vocazione di Garage Sale è proporre sempre nuovi contenuti, e quando possibile nuovi contenitori, per proporsi come cantiere creativo orientato al movimento ed alla ricerca di nuovi stimoli da elaborare a trasmettere ad un pubblico sempre più interessato, attento e sensibile: una vera occasione di scambio sociale e culturale. Erika Baldini

✃ INFO E PRENOTAZIONI

CREDITS

• Tutti gli spettacoli e gli eventi nelle piazze e nei luoghi urbani della città sono gratuiti • Per le performance a Palazzo Rasponi e Biblioteca Classense la prenotazione è obbligatoria • Per gli spettacoli a pagamento, segnalati in programma, biglietti da 3 a 12 euro (acquistabili a partire da un'ora prima nel luogo di spettacolo) • Il laboratorio CorpoGiochi OFF è a prenotazione obbligatoria – costo 10 euro, gratis fino ai 18 anni • In caso di pioggia gli eventi urbani del 7 settembre e del 13 settembre si svolgeranno alle Artificerie Almagià; Garage Sale sarà invece annullato.

Il Festival è realizzato con il contribu-

Il programma può essere soggetto a variazioni. Per info e aggiornamenti si rimanda a www.cantieridanza.it/festivalammutinamenti pagina facebook festival ammutinamenti telefono 320 9552632 info@festivalammutinamenti.org

to di: Mibac; Regione Emilia Romagna; Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura; Network Anticorpi XL; Anticorpi; Ater – circuito multidisciplinare dell'Emilia Romagna; Con il patrocinio di: Provincia di Ravenna In collaborazione con: Almagià – Rete di associazioni culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Biblioteca Classense, RavennAntica, Darsena Pop Up, Naviga in Darsena, Palestra La Torre, Cooperativa spiagge, Legambiente Ravenna, Pro Loco Marina di Ravenna, Cooperativa Portuale


CULTURA / 15 29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

MUSICA POP

MUSICA CLASSICA

CLUBBING Coccoluto al Boca Barranca

EMILIA ROMAGNA FESTIVAL “CHIUDE” AD ALFONSINE E RIOLO

Due serata di musica elettronica al Boca Barranca di Marina Romea. Venerdì 30 agosto in consolle uno dei più noti dj italiani, Claudio Coccoluto. Il giorno dopo serata in spiaggia di Club Adriatico.

Con il fisarmonicista Lorenzo Albanese e i giovani del Cantiere dell’Arte

Gino Paoli

CONCERTI AL MARE I torinesi Love Trap al bagno Polka Sabato 31 agosto dalle 18 al bagno Polka di Marina Romea concerto dei Love Trap, duo folk-pop torinese, nuovo progetto musicale di Stefano Isaia di Movie Star Junkies e Lame.

Reggae e dintorni al Peter Pan Sabato 31 agosto dalle 18 al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna concerto dei Boem, nuovo progetto con musicisti locali che omaggiano la roots reggae music americana.

Soul alla ravennate al bagno Oasi Sabato 31 agosto dalle 22 al bagno Oasi di Punta Marina concerto della Upside Band, trio soul ravennate.

I Savana Funk al Quevida Domenica 1 settembre al bagno Quevida di Porto Corsini (che venerdì 30 dalle 22 ospiterà il dj Luca Fronza) alle 18 concerto dei Savana Funk, tra funk, Africa e blues.

I rapper Rancore e Murubutu, la Bandabardò e Gino Paoli alla festa nazionale dell’Unità Al Pala De André big della scena musicale italiana Entrano nel vivo i concerti sul palco centrale della festa nazionale dell’Unità di Ravenna, al Pala De André. Giovedì 29 e venerdì 30 agosto l’appuntamento è con l’hip hop di qualità, quello rispettivamente di Rancore (volto noto anche al grande pubblico dopo la sua partecipazione all’ultimo Sanremo con Daniele Silvestri) e dell’emiliano Murubutu, insegnante di storia, fautore di un rap influenzato dalla letteratura. Sabato 31 agosto si cambia atmosfere con una delle band rock-folk più longeve della scena italiana, i Bandabardò. E a proposito di longevità, ecco l’1 settembre i Dik Dik, con alle spalle oltre cinquant’anni di carriera. Dopo le cover del 2 settembre con i Ragazzi di Strada (con Ricky Portera e collaboratori di mostri sacri della musica italiana, in compagnia anche dell’assessore Roberto Fagnani, chitarrista per hobby), il 3 l’appuntamento alla festa è con il liscio romagnolo e l’Orchestra Grande Evento di Moreno il Biondo. Mercoledì 4 settembre serata clou con Gino Paoli che in concerto ripercorre i suoi sessant’anni di carriera. La festa prosegue poi fino al 9 settembre, programma su festaravenna.it.

ROCK I Manifesto nel cortile del Pancotto Mercoledì 4 settembre proseguono i concerti all’aperitivo nel cortile dell’osteria del Pancotto, a Gambellara. L’appuntamento, dalle 19.15, è con l’esordiente rock band ravennate Manifesto.

Ultimi due appuntamenti in provincia di Ravenna con Emilia Romagna Festival. Sarà il Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine ad ospitare il concerto di Lorenzo Albanese, lunedì 2 settembre alle 21. Talento della fisarmonica, classe 1997, Albanese presenta in concerto trascrizioni di opere concepite per organo, pianoforte (come Asturias di Isaac Albéniz), alternandole a brani originali di compositori-fisarmonicisti contemporanei. Ingresso gratuito (in caso di maltempo al cinema teatro Gulliver). “Serenate a lume di candela” è invece il concerto in programma martedì 3 settembre (ore 21) nella location della Rocca di Riolo Terme, che porterà il pubblico a Vienna per una suggestiva serata accompagnata dalla musica di Mozart e Hummel. Un viaggio nel tempo e nello spazio insieme ai giovani del Cantiere dell’Arte, un progetto nato all’interno della Fondazione Luigi Bon di Colugna (Udine) per valorizzare i talenti della Regione Friuli Venezia Giulia.

MUSICA E PAROLE

SANGIORGI E KRUGER ALLA CAVA MARANA La rassegna “Suoni e Parole, un Simposio informale tra le pietre di Luna”, alla Cava Marana di Brisighella, prosegue sabato 31 agosto, con il patron del Mei Giordano Sangiorgi (che parlerà della scena indipendente) e il cantautore Lorenzo Kruger (foto), leader dei Nobraino, per una serata dedicata ai nuovi scenari della canzone d’autore. Kruger si esibirà anche con il duo BellavistaSoglia, che per l’occasione proporrà noti brani del pop e del rock arrangiati in chiave colta.

RISTRUTTURAZIONI A 360° SMALTIMENTO AMIANTO www.ravennagrondaie.com Via Giulio Pastore 12 - Ravenna Tel: 0544 215658 Cell: 331 8013309 Fax: 0544 211546 rgsrl.info@gmail.com


roccacinema

16 / CULTURA

Oscar 2019 Miglior Sceneggiatura non originale Gran Premio della Giuria Cannes 2018

RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2019

TEATRO DI STRADA

A Faenza un festival per superare i muri con compagnie da tutta Europa Spettacoli anche a Brisighella, Solarolo, Casola, Riolo e Castelbolognese dal 3 al 13 settembre

Inizia il 3 settembre a Faenza (e nei comuni di Brisighella, Solarolo, Castel Bolognese, Riolo Terme e Casola Valsenio) il festival europeo del teatro di strada, organizzato dal Teatro Due Mondi nell’ambito del progetto europeo “Mauerspringer (saltatori di muri)”, cofinanziato dal programma Creative Europe dell'Unione Europea. Un festival che vuole essere un mezzo per «superare il muro dell’indifferenza» e «per creare un dialogo tra le persone». Otto compagini artistiche internazionali provenienti da sei Paesi europei (Francia, Germania, Spagna, Serbia, Polonia, Repubblica Ceca) e tre italiane saranno protagoniste con quattro laboratori teatrali partecipati, dieci diversi spettacoli (16 repliche) di cui sei in prima nazionale e una mostra fotografica diffusa sul rapporto fra teatro di strada e spettatori in Europa. Si comincia quindi alle 18 di martedì 3 settembre nel centro storico della città manfreda con un corteo musicale che vedrà in testa i giovani musicisti della banda e che sarà formato da cittadini, artisti e ospiti del festival. Alle 21 in piazza Nenni la performance dei francesi Compagnie du Hasard Off the Wall (in replica il 5 settembre alle 21 nell’anfiteatro di Brisighella, nella foto), mentre il 4 settembre alle 19 appuntamento in piazza del Popolo con gli spagnoli Hortzmuga e lo spettacolo Bidaia - Il Viaggio. Il festival proseguirà fino al 13 settembre. Il programma giorno per giorno sulla pagina Facebook e sul sito mauerspringer.eu.

VIVA DANTE

LETTURA INTEGRALE DELLA COMMEDIA, LECTIO CORSARE E “HORS D’OEVRE” Al via le iniziative dedicate al Sommo Poeta tra Classense, Prefettura, Museo Nazionale e Caffé letterario Torna la rassegna “D.H.O. Dante Hors d’Oeuvre”, preludio in quattro parti del Festival dedicato al padre della lingua italiana e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca Dante 2021. Si tratta di brevi letture dantesche, affidate non a dantisti ma a professionisti di altri settori; un appuntamento alle 17 in vari punti della città. Si comincia mercoledì 4 settembre, al Museo Nazionale di Ravenna, con il passo “Il canto di Ulisse” da Se questo è un uomo di Primo Levi. Lettura e commento sono affidati a Silvia Brasca, giornalista e caporedattrice del TG La7; formatasi sulla cronaca di Mani Pulite, è stata caporedattore del programma televisivo Matrix ai tempi della direzione di Enrico Mentana. Giovedì 5 settembre è la Sala Dantesca della Biblioteca Classense a ospitare “Dante Alighieri: una questione di famiglia”. La testimonianza è quella dell’editore Daniele Olschki (in foto), erede di una tradizione iniziata nel 1886 con il bisnonno Leo Samuel. Venerdì 6 settembre appuntamento al Caffè Letterario (via Diaz 26) con “Il mio Dante: da L’inferno di Topolino alle traduzioni in cinese e giapponese della Commedia”. Emanuele Banfi, glottologo dell’Università di MilanoBicocca, racconta momenti salienti, formativi, ma anche divertenti della propria vita. Infine, sabato 7 settembre ancora al Caffè Letterario per la conclusione di D.H.O.: la parola passa a Carlo Francini, storico dell’arte e responsabile dell’Ufficio Unesco del Comune di Firenze. Il racconto del “suo” Dante è una narrazione a partire dal confronto fra la statura imponente dello studioso e la piccolissima eppur fedelissima copia di riferimento della Commedia. Il ciclo di incontri fa parte del vasto cartellone Viva Dante che vede coinvolti diversi soggetti per molti appuntamenti. Tra questi vi è anche quello di domenica 1 settembre alla Biblioteca Classense alle 16.30 "L’abborDante", una “Lectio corsara” sul Sommo Poeta con Giuseppe Bellosi, Cesare Flamigni, Giovanna Vigilanti, Luca Felloni e Matteo Maida. Nel cortile del Palazzo della Prefettura, invece, alle 18 inizierà la lettura integrale della Divina Commedia in tre serate non stop fino al 3 settembre, una cantica per ogni serata. Si comincia naturalmente dall'Inferno. La consulenza artistica è di Franco Palmieri.

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop

C.A.B. TER.RA. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr.

Martedì 3 settembre, ore 21

DAL 26 AGOSTO

VENDITA DELLE MELE sul luogo di produzione presso l’azienda Pantanella in

via Guiccioli a S.Antonio (RA) - tel. 335 7123528 vicino all’incrocio con via Sant’Alberto Frutta prodotta con il metodo della “Lotta Integrata” ORARIO DI APERTURA: dal lunedì al venerdì 8.30-12.30 e 13.30-17.00 - sabato mattina 8.30-12.30 VIA PIANGIPANE 262 - RAVENNA - TEL. 0544 418802 - FAX 0544 414219 CABTERRA@CABTERRA.IT

giovedì 29 agosto

BLACKKKLANSMAN di Spike Lee

Oriano Spazzoli A spasso lungo la Via Lattea

Venerdì 6 settembre, ore 21 Osservazione Pubblica della volta stellata (ingresso libero - cielo permettendo)

Martedì 10 settembre, ore 21 Massimo Berretti Stelle e costellazioni del cielo autunnale

le agli o 5 per mil tu il a n o D

ENTI DI ATO TARI 90; VOLON 803 . 920225

n e indica il iluppo ai allo sv ir u ib tr n co zione a Associa tr s o n a ll de avenna ienza a R c S a ll e d e Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata


venerdì 30 agosto

sabato 31 agosto

domenica 1 settembre

C’È TEMPO di Walter Veltroni

I MOSCHETTIERI DEL RE LA PENULTIMA MISSIONE

IL GIOCO DELLE COPPIE

Oscar 2019 Miglior sceneggiatura non originale Gran Premio della Giuria Cannes 2018

di Giovanni Veronesi

CULTURA / 17 29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

di Olivier Assayas

LA MOSTRA

“Codice, generi, linguaggi”: tornano i giovani artisti del concorso Ram

CARTOLINE DA RAVENNA Mittente Giovanni Gardini

Tutte con gli stessi grandi occhi

Inaugurazione al Mar venerdì 30 agosto alle 18 Aperta fino al 22 settembre

Inaugura il 30 agosto alle 18 al Mar la 12a edizione della mostra del premio R.A.M, un progetto dell’Associazione Culturale Mirada, nato per fare conoscere alla critica e al pubblico i migliori talenti artistici del territorio romagnolo e creare per loro una piattaforma di professionalizzazione, sostenere la loro visibilità e il loro percorso. Gli artisti vincitori sono stati selezionati tra candidati provenienti da tutta l’area romagnola, dalla scorsa edizione il bando è infatti rivolto ad artisti under 35 di Ravenna, Rimini, Forlì, Cesena e in generale che risiedano, vivano, lavorino o siano stati iscritti ad un corso di studi in Romagna. La Commissione composta da Elettra Stamboulis, Maria Rita Bentini, Sabina Ghinassi, Viviana Gravano, Alice Merenda Somma, Claudio Musso e Antonella Perazza ha indicato come vincitori: Sahel Samavati (Iran, 1997) per la Fotografia, Irene Penazzi (Lugo, 1989) per il Fumetto, Federico Ferroni (Ravenna, 1995) e Lia Maggioli (Cesena,1994, nella foto) per installazione e performance, Sara Bombonati (Ravenna,1993) e Martina Zani (Rimini, 1993) per il mosaico, Aleksandra Miteva (Macedonia del Nord, 1997) e Nicola Montalbini (Ravenna 1986) per la categoria pittura; Luca Cavicchi (Castel San Pietro Terme Bo, 1995) e Lorenzo Scarpellini (Ravenna, 1994) per la scultura; infine Francesca Guerzoni (Modena, 1996) per la videoarte. Partecipa a questa edizione anche la performer Sissj Bassani (Cesena, 1997), su invito della Commissione. Oltra ai vincitori, la Commissione ha scelto di segnalare Sahar Bahranisirjani (Iran 1986), mosaicista, Arthur Daniel Pop per la fotografia, nonché Anna Bottoli e Angela Molari (Cesena 1991), due giovani curatrici affiancheranno il team di curatori per questa edizione del premio. Su indicazione della Commissione, questa edizione di R.A.M. verte intorno al tema “Codice, generi, linguaggi”. Come dichiara la direttrice artistica della rassegna, Elettra Stamboulis:«Di genere non ce n’è uno, non solo idealmente, ma anche dal punto di vista grammaticale. Non è un caso che sia in latino che in greco ci sia stato anche il neutro. Per non parlare del numero, che oltre al singolare e al plurale, prevedeva anche il duale. L’essere due come costituente della realtà. Un modo per comprendere anche attraverso la lingua la complessità del reale». Questo tema farà da sponda e da guida ai giovani artisti che dovranno confrontarsi con la produzione di un’opera originale, ciascuno affiancato individualmente da un curatore. In questi mesi, il percorso di R.A.M. porterà infatti alla realizzazione di una vera e propria biennale Giovani Artisti dell'hinterland romagnolo, una mostra collettiva al MAR di Ravenna, insieme al catalogo, nel quale saranno inclusi anche i quattro segnalati dalla Commissione. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 22 settembre.

Violet Paget, scrittrice nota al pubblico con lo pseudonimo di Vernon Lee, più volte ebbe modo di visitare Ravenna e in più occasioni la ritrasse, con guizzante acutezza e sguardo intenso, descrivendone l’antico fascino e i suoi mosaici. Tra le descrizioni più poetiche, a tratti sognante, va certamente ricordata quella del corteo delle sante nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo «o, come viene chiamata di solito, Classe dentro, la lunga basilica costruita da Teoderico». In Ravenna e i suoi fantasmi, testo del 1884, così lo evocava: «Si percepisce qualcosa di fortemente ellenico (per quanto la forma non sia greca) nella bellezza perlacea delle sottili colonne e dei capitelli bianco-argentati, nel baluginio bianco, sul pavimento dorato, e inframmezzato da gioielli e decorazioni, della lunga fila dei mosaici di vergini e martiri che vi corrono sopra. Le vergini dai nomi bizantini – Sant’Anastasia, Sant’Anatolia, Sant’Eulalia, Sant’Eufemia – hanno grandi occhi dai bordi dipinti di nero e vesti ricamate che suggeriscono all’immaginazione una ieratica danzatrice orientale. Si seguono l’una con l’altra, in fila per uno (ognuna col suo giglio o col roseto che germoglia dal verde mosaico impalpabile), con un portamento eretto, leggermente bilanciato (…); tutte statuarie, quiete, come le stesse facendo esercitare un sacro maestro di danza, tutte con gli stessi grandi occhi e coi sorrisi fissi da sculture greche antiche. Non si può neppure tentare di distinguerle l’una dall’altra».

Sul prossimo numero di R&D in distribuzione dal 5 settembre

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18 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2019

LETTI PER VOI

Venezia 76, per noi che non ci saremo

Per non dimenticare David Berman (e gli altri)

Undici nuovi racconti sulla luna

di Francesco Della Torre

di Luca Manservisi

di Nevio Galeati*

Sono un po’ di anni che non riesco a raggiungere il Lido di Venezia per vari motivi ma da Ravenna (e dintorni) non dobbiamo mai perdere di vista il più prestigioso festival cinematografico italiano, nonché una delle tre kermesse europee (con Cannes e Berlino) più ambite dai cineasti mondiali. Tanto che il film di apertura (in concorso) lo porta il vincitore della Palma di Cannes del 2018, Kore’eda Hirokazu con il suo primo lavoro europeo (francese, tra l’altro) intitolato La Vérité e con un cast di star assolute come Juliette Binoche, Catherine Deneuve ed Ethan Hawke. Lo stesso concorso vede alcuni registi di grido come Steven Soderbergh, Roman Polanski e il “nostro” Mario Martone, o i meno noti al grande pubblico Olivier Assayas, Roy Andersson (già Leone d’Oro col Piccione seduto su un ramo…), Atom Egoyan e Robert Guédiguian. Altri due titoli attesi, soprattutto per il soggetto sono Joker di Todd Phillips (quello di Una notte da leoni), basato sul nemico di Batman con Joaquin Phoenix protagonista e addirittura Robert De Niro come comprimario. Dai fumetti alla fantascienza, perché Ad Astra di James Gray vede Brad Pitt impegnato in una ricerca di una missione spaziale perduta nella quale era impegnato il padre. Non mancano altre star, soprattutto per The Laundromat del già citato Soderbergh che annovera in formazione Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas e Sharon Stone, mentre in Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra vedremo come protagonista Johnny Depp. Oltre al citato Martone (Il sindaco del rione sanità), gli altri registi italiani in gara sono Franco Maresco con La mafia non è più quella di una volta e Pietro Marcello che con Martin Eden rivisita il romanzo di Jack London mettendo al timone del cast il già mitico Luca Marinelli. Fuori concorso altri italiani come la Archibugi e Salvatores, rispettivamente con Vivere e Tutto il mio folle amore, mentre il thriller The Burnt Orange Heresy, di Giuseppe Capotondi (La doppia ora) sarà il film di chiusura della Mostra sabato 7 settembre. Tra gli altri eventi non in gara, il “film” del concerto Roger Waters Us+Them, presentato dallo stesso ex leader dei Pink Floyd, e il film biografico Seberg di Benedict Andrews, dedicato alla tragica icona della Nouvelle Vague francese, interpretata da Kristen Stewart. In laguna non mancheranno le serie tv: citiamo Zerozerozero di Stefano Sollima basata sul libro di Saviano e The New Pope di Paolo Sorrentino che dà continuità al tormentato Papa di Jude Law, come non mancano i colossi Netflix e Amazon con alcuni dei film sopra citati. In ultimo, la sezione collaterale più bella di Venezia: quella degli sconosciuti, debuttanti, ultimi, perché è da loro che ci aspettiamo le sorprese più belle.

Si è impiccato lo scorso 7 agosto, nel suo appartamento di New York, David Berman, 52 anni, nome che dirà poco a molti ma che molto ha dato a quei pochi che lo stanno celebrando. Berman era appena tornato dopo dieci anni di silenzio con un album (dalle canzoni intitolate per esempio “All My Happiness Is Gone”, in cui confessava che «a malapena resisto»), un nuovo progetto ribattezzato Purple Mountains, con cui sarebbe dovuto andare in tour negli Stati Uniti in agosto. Una notizia per uno come lui, da sempre refrattario (per usare un eufemismo) a suonare dal vivo, oltre che a concedere interviste. Uno che si era ritirato dalle scene a 42 anni (poco dopo aver confessato che suo padre era un avvocato repubblicano che lavorava per lobbisti anti-ambientalisti e fanatici sostenitori di armi) per fare lo scrittore, o il poeta, o l’illustratore, perché «ho sempre detto che ci saremmo fermati prima di peggiorare». Con i suoi Silver Jews (band condivisa anche con membri dei Pavement e in particolare il cantante Stephen Malkmus) ha scritto alcune pagine memorabili della storia dell’indie-rock americano degli anni novanta, quello influenzato dal folk e il country, ricoprendo il ruolo dell’anti-eroe per antonomasia. Così come lo erano per esempio Mark Linkous degli Sparklehorse, che il 6 marzo 2010 si è ucciso con un proiettile di fucile al petto in un vicolo fuori la casa di amici, a Knoxville, a distanza di anni da quell’overdose per una miscela di valium, alcol e antidepressivi che gli fece perdere il normale uso delle gambe. O come un altro cantautore simbolo degli anni novanta americani, Vic Chesnutt, morto l’anno prima, anche lui suicida, in seguito a un’overdose di farmaci antidepressivi. Qualche anno prima, nel 2003, era stata invece la volta di Elliott Smith: affetto da depressione, dipendente da alcol e droghe, il suo corpo esanime venne trovato con due pugnalate inflitte nel petto. A completare il quadro Jason Molina (degli indimenticabili Songs: Ohia), morto il 16 marzo 2013 a 39 anni dopo una lunga lotta contro l'alcolismo. Il consiglio è naturalmente sempre quello di andare a riscoprire tutti i loro dischi, che la morte non può cancellare. E magari di ascoltare anche il grande album pubblicato pochi msei fa da Bill Callahan (ex Smog), che ha sempre fatto parte della compagnia di cui sopra ma che al momento forutnatamente pare passarsela molto bene...

“La luna è una severa maestra”, scriveva nel 1966 Robert A. Heinlein, protagonista dell’età d’oro della fantascienza. E, in questa estate lunare, mezzo secolo dopo il «grande balzo per l’umanità», si è parlato e scritto molto del satellite naturale. Sul piano letterario e narrativo sarebbe valsa la pena ristampare Quell’estate di sangue e di luna di Eraldo Baldini e Alessandro Fabbri; e di certo si poteva (o doveva) rileggere la prima cosmicomica di Italo Calvino, La distanza della Luna del 1964. L’elenco dei titoli, soprattutto nel mondo del fantastico per così dire classico, è quasi infinito. Sugli scaffali delle novità librarie, poi, va segnalata l’antologia Moon – 50 anni dall’allunaggio, curata da Divier Nelli per Lisciani Libri. Undici racconti, con una riflessione introduttiva di Tito Stagno e un’appendice di foto a colori di quell’impresa. Spiccano quattro perle, di autori di lungo corso, che confermano le proprie doti d’immaginazione e scrittura: Leonardo Gori, Giulio Leoni, Mariano Sabatini e lo stesso Nelli. Il primo fa rivivere la notte dello sbarco attraverso gli occhi di un bambino, in una storia familiare difficile, proposta con delicatezza e poesia. Giulio Leoni rispolvera la propria vocazione ai giochi di illusionismo e la passione per il cinema, moltiplicando le finzioni; e, ancora una volta, spiazzando il lettore. Mariano Sabatini conferma le proprie doti di creatore di trame complesse, mettendo a nudo, con pochi tratti, il “lato oscuro” non solo della Luna, ma anche del giornalismo e dell’arrivismo. Divier Nelli è ancora una volta amaro, quasi cattivo, con un racconto “uppercut” sui possibili retroscena di quel 20 luglio. I loro racconti valgono, da soli, il… prezzo del biglietto. Per scrittura, originalità, efficacia. Gli altri declinano il tema seguendo le tracce quasi di ogni genere letterario, dalla fantascienza all’amore, dallo storico all’horror o, quanto meno, al nero. Spicca, in questo senso, “Space Oddity” di Monica Campolo che, partendo dalla canzone omonima di David Bowie di quello stesso 1969, si avvicina, una riga dopo l’altra, alle temperature di XFiles. Azzeccato infine “A stomaco vuoto” dell’esordiente Stefano Fazzi, che racconta con ironia uno sbarco alla rovescia, con un ritorno a casa ironico e credibile. *direttore di GialloLuna NeroNotte

“Non ci provo più” (Ravenna) di Adriano Zanni

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


(2019) di Pupi Avati

gio. 29 - ven. 30 - sab. 31: ore 21.00 dom. 1: ore 18.30 - 21.00 lun. 2 - mar. 3 - mer. 4: ore 21.00

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Cinema Mariani - Ravenna

SOLIDARIETÀ

Prosegue a Ravenna l’iniziativa di solidarietà “Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola!” per permettere alle famiglie in difficoltà di mandare a scuola i propri figli con un corredo scolastico completo e adeguato. Nella giornata di sabato 31 agosto, dalle 10 alle 18, davanti ad alcuni supermercati della città e in alcune località del forese (e poi ancora sabato 14 settembre all' Extracoop, Coop Teodora e Coop Faentina), i volontari impegnati nell’iniziativa inviteranno i clienti ad acquistare e donare articoli di cancelleria. I supermercati, all’esterno dei quali saranno presenti i volontari, sono: Conad La Fontana, Galilei e Bassette, Famila Argirocastro e Faentina, i punti vendita Conad di Sant'Alberto, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Piangipane, Porto Fuori e Punta Marina. Hanno inoltre aderito all’iniziativa le cartolerie Politecnica Fratelli Bagnoli (via Corrado Ricci 13), Tecnodesign (via Guidone 26), Giro-Girotondo (viale Alberti 96), Cartoleria Salbaroli (via Gamba 16). Il progetto è iniziato alla fine dell'anno scolastico negli Istituti comprensivi con la donazione di zaini e grembiuli usati, rimessi poi a nuovo dalle sarte volontarie di Auser. La raccolta di zaini e grembiuli prosegue al Centro di ascolto diocesano della Caritas (piazza Duomo 13) dal lunedì al sabato (giovedì escluso) dalle 8.30 alle 12.

IDO

BOBBY Bobby è un cagnolino di tre anni di taglia ridotta, incrocio pinscher. Di questa razza ha la vitalità, l’allegria e la necessità di un umano su cui fare affidamento. Cerchiamo di non farlo entrare in canile! Bobby è sterilizzato, abituato al guinzaglio e in casa. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 349 6123736 dopo le ore 15

ADOTTAM ICI AMBRA E NUVOLA Ambra, la gattina simil siamese con un occhietto cieco, e la bianca Nuvola si sono conosciute nella casa di una volontaria ed è stato subito amore! Sono dolcissime e affettuose, abituate in casa. Hanno appena due mesi e attendono una persona speciale che voglia accoglierle insieme. Per conoscerle e adottarle chiamate: cell. 340 8961224

JUNIOR / 19 29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

SPETTACOLO

Sabato si può acquistare materiale scolastico per le famiglie in difficoltà

FIDO IN AFF

0544.37148

BURATTINI (E NON SOLO) NEI VIALI DELLA FESTA DELL’UNITÀ AL PALA DE ANDRÉ Dopo che una platea gremita ha accolto la prima serata di Burattini in Festa, gli eroi del teatrino saranno nuovamente protagonisti nei viali della Festa Nazionale dell'Unità di Ravenna, al Pala de André, lunedì 2 settembre dalle 20.30. Si esibiranno I Burattini di Massimiliano Venturi con Burattini Gran Varietà, Gianluca Palma della compagnia All'InCirco, sarà invece protagonista di uno spettacolo a tecnica mista dal titolo Pu-pazzi d'amore. Ci saranno poi l'animazione su trampoli del Duo Zampanò, i Burattini di Mattia Zecchi e il duo acrobatico Jump_it.

CAMPUS Una Ceramic Summer School al Mic per ragazzi dai 6 ai 12 anni Dal 2 al 6 settembre torna al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza l’appuntamento con Ceramic Summer School, il campus estivo dedicato a bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni. Le tecniche ceramiche diventano un’opportunità per i bambini di stimolare e sviluppare la loro innata creatività, divertendosi attraverso la manipolazione di un materiale semplice e naturale come l’argilla. Il campus è strutturato come campus giornaliero o con possibilità di frequentazione solo mattutina o pomeridiana; ogni corso svilupperà un tema specifico e alternerà il percorso ceramico a quello artistico e di pittura. Entrambi i percorsi porteranno alla realizzazione di elaborati creati in tutto e per tutto dai bambini. Dopo le settimane di giugno dedicate rispettivamente al genio Leonardo Da Vinci e a CeraMIC Masterchef, la settimana di settembre affronterà il tema “In viaggio con Picasso - dal blu al rosa”, aspettando la mostra dedicata proprio al celebre pittore e scultore spagnolo che si terrà al MIC dal 1° novembre. L’iscrizione al campus è obbligatoria, per informazioni e prenotazioni: 335 1209933 – didattica.mic@atlantide.net .

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 29 AGOSTO ALL’1 SETTEMBRE DELL’AQUILA piazza XX Settembre 1 tel. 0544 30173; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; SAN ZACCARIA via Dismano 587/a (San Zaccaria) - tel. 0544 554006. DAL 2 ALL’8 SETTEMBRE CANDIANO via Trieste 1 tel. 0544 422590; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; MATTEUCCI via Reale 470 (Mezzano) - tel. 0544 521513; PIFERI viale dei Navigatori 37 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

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a cura di

direzione artistica Massimiliano Venturi INFO TEL. 349 0807587 www.burattini.info INGRESSO LIBERO


20 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 29 agosto-4 settembre 2019

TENDENZA BIO

Due i gruppi in cui si dividono le patate: quelle farinose adatte alla preparazione di purè, di gnocchi e di sformati, e quelle a pasta gialla più compatte e sode, e quindi adatte ad essere cucinate

Dall’America il tubero ricco di vitamina C Esistono duemila varietà di patate, si mangia anche la buccia

LO STAPPATO Un fresco rosato bio dall’accento provenzale di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Riprendiamo le nostre degustazioni con un piacevole rosato della Provenza. “Chateau Barbanau” ci propone il vino bio “ Cotes de Provence L’instant” 2018. Il delicato color pesca fa eco a sentori di piccola frutta rossa, di more e ribes. Un leggero tratto di lieviti, mollica di pane. Floreale di rose, fiori di pesco e mandorle. Al palato freschezza acida piacevolissima, molto equilibrata aiutata da evidente sapidità. Lieve tannino. Un vino da aperitivo con crudità di pesce o un pesce salsato.

La patata, nome scientifico Solanum tuberosum, è il tubero di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle solanacee, di cui fanno parte anche i peperoni, le melanzane e i pomodori. Come stagionalità, la possiamo trovare appena raccolta dalla metà di luglio fino alla fine di settembre. Originaria dell’America, la pianta giunse in Europa nel XVI secolo, quando ancora non si sapeva che, come le altre solanacee, fosse tossica se mangiata cruda. Quindi, dopo una prima diffidenza dovuta a numerosi morti e intossicati che si ebbero in seguito al consumo del tubero non debitamente cotto, le patate si diffusero, diventando uno dei vegetali più coltivati. Oggi ne esistono più di duemila varietà suddivise in due grandi gruppi, ovvero quelle farinose adatte alla preparazione di purè, di gnocchi e di sformati, e quelle a pasta gialla, comprese anche le famose patate viola, più compatte e sode, e quindi adatte ad essere cucinate. A livello nutrizionale, prima di tutto va detto che le patate sono ricche di vitamina C, efficace nel limitare i danni causati dai radicali liberi, molecole di ossigeno nocive per i tessuti organici. Inoltre, la presenza di potassio le rende un ottimo aiuto contro l’ipertensione. Poi, contengono una sostanza antitumorale, l’acido clorogenico: per trarne il massimo giovamento però, bisogna consumarne anche la buccia o, in alternativa, bollirle senza sbucciarle e usare l’acqua di cottura per altri piatti, per esempio minestre o stufati. Ancora, le patate sono alimenti energetici e disinfiammanti dell’apparato digerente e favoriscono la formazione e la successiva espulsione delle feci rendendole abbondanti e morbide, sono utili in presenza di emorroidi, in caso di gastriti, di ulcere dello stomaco e del duodeno, di coliti, specialmente se ulcerose. Essendo anche ricche di carboidrati complessi, sono perfette

CIBI BIOLOGICI E NUTRIENTI DI ALTISSIMA QUALITÀ A PRANZO, A CENA E PER L’ASPORTO Da Ravegan trovi tanti piatti freschi, come il cous cous con le verdure grigliate, le insalate di pasta o di riso e tante verdure fresche, crude o cotte, come le melanzane con la crema guacamole, ideali per combattere la calura estiva che continua a farsi sentire Paola vi aspetta in gastronomia con questa e tante altre prelibatezze CONSEGNA A DOMICILIO O IN UFFICIO E SERVIZIO CATERING SU PRENOTAZIONE

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Orario invernale dal 1 settembre Dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 19 e il sabato dalle 10.30 alle 15.30

LA RICETTA Frittata di patate al forno Ingredienti per uno stampo da 22 cm. di diametro: 600 grammi di patate sode, 4 uova di media dimensione, 80 grammi di parmigiano reggiano grattugiato, 2 cucchiai di latte, olio extravergine di oliva, prezzemolo tritato , sale marino integrale, pepe nero macinato al momento, noce moscata Preparazione: sbucciare le patate, lavarle e affettarle sottilmente con un coltello o con una mandolina. Trasferirle in una casseruola, coprirle con acqua fredda e farle cuocere per 10 minuti: dovranno risultare un po' intenerite, ma non troppo. Scolarle e tenerle da parte. In una ciotola sbattere le uova con la metà del parmigiano, il latte, il prezzemolo tritato, la noce moscata, sale e pepe. Aggiungere le patate ancora tiepide e mescolarle con molta delicatezza fino a ricoprirle completamente, senza romperle. Trasferirle all'interno di uno stampo a cerniera, o di una teglia, da 22 cm. di diametro foderato di carta forno. Livellare in modo da disporre le fettine tutte orizzontali e, sula superficie, spolverizzare con il restante parmigiano reggiano. Cuocere nel forno già caldo a 180° per 30 minuti, quindi far dorare per altri 5 minuti con il grill prima di sfornare. Servire la frittata di patate al forno calda o tiepida.


GUSTO / 21

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

29 agosto-4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

RAVENNA Via D’Azeglio 3/C

CERVIA “Sapore di sale” torna dal 5 settembre tra tradizione e degustazioni Street food e cene gourmet per scoprire il prodotto più tipico Torna la festa tutta dedicata al sale di Cervia. Il 5 settembre si comincia. Alle 16 partenza col trenino dalla Torre San Michele alla volta del Centro Visite Salina di Cervia per conoscere i prodotti tipici al Sale Dolce di Cervia dal racconto dei produttori e al tempo stesso godere del paesaggio delle saline in una escursione in barca. Al ritorno le degustazioni alla Torre dalle 17.30 alle 19.30. In piazzale dei Salinari alle 18 degustazione del panino col lampredotto e del quinto quarto di tonno. Dalle 20 cena a cura di Slow Food alle Officine del Sale con le preparazioni dello chef Gianluca Gorini dell’omonimo ristorante di San Piero in Bagno (65 euro a persona, prenotazione obbligatoria 393-8241077). Il 6 settembre al magazzino del Sale Torre alle 11 le città del sale si incontrano a Cervia per sollecitare una nuova attenzione alle saline d’Europa e del Mediterraneo. Sabato 7 settembre al magazzino del Sale Torre dalle 10.30 la XXV edizione del Premio Cervia Ambiente con la premiazione di Sabrina Giannini, giornalista e autrice di inchieste dal 1996, per 20 anni con Report e dal 2016 con la trasmissione “Indovina chi viene a cena”, la prima e unica trasmissione italiana che si occupa esclusivamente di ambiente, alimentazione e sostenibilità. Domenica 8 settembre alle Officine del Sale nel Teatro del Musa alle 18.30 “La Biodiversità secondo Slow Food”: dibattito su alimenti e degustazioni. Il programma si completa con tanti stand e chioschi e una ricca offerta gastronomica e di street food di qualità, stand espositivi di prodotti del territorio, laboratori fra i quali quelli dedicati ai bambini (piadina e pasta fresca), mostre e infine escursioni in salina a cura di Atlantide e del gruppo culturale Civiltà Salinara.

L’invenzione delle chips A inventare le patatine, le famosissime chips, fu un cuoco indio-americano, George Crum. Era una sera d’estate del 1853, quando al Moon Lake, il ristorante di lusso di Saratoga Springs (New York) dove lo chef lavorava, approdò l’esigente magnate delle ferrovie Cornelius Vanderbilt. L’imprenditore aveva rimandato indietro per ben tre volte un piatto di patate perché non erano abbastanza sottili per il suo palato. Esasperato, Crum decise allora di vendicarsi: tagliò le patate in fette sottilissime, immaginando che, una volta fritte, sarebbero state troppo dure per essere mangiate. Al contrario, Vanderbilt fu entusiasta della ricetta e il piatto divenne una specialità del ristorante. Qualche anno dopo Crum aprì un ristorante tutto suo: ogni cliente accomodandosi al proprio tavolo, veniva accolto da un cesto di patatine fritte. Crum però non brevettò mai la ricetta e nel 1920 una ditta californiana, la Scudder’s Potato, aprì la strada al consumo di massa, inventando i tipici sacchetti per patatine fritte, studiati per preservare freschezza e croccantezza.

COSE BUONE DI CASA Una squisita torta guarnita di prugne nere appena mature di Angela Schiavina

Riprendiamo i nostri incontri settimanali con la ricetta della Torta di prugne nere, un frutto che matura in questi giorni. Ingedienti per la pasta frolla: 500 gr. di farina tipo 00, un pizzico di sale, 200 gr. di burro, 200 gr. di zucchero e il necessario per spolverizzare, due uova, 1/2 cucchiaino di lievito per dolci, 1 kg. di prugne rosse. Per il ripieno: 200 gr. di amaretti sbriciolati, 80 gr. di mandorle tritate, 40 gr. di cacao amaro, 20 gr. di zucchero. Preparazione della pasta: in una ciotola o nell’impastatrice mettere la farina con il lievito, un pizzico di sale e il burro a pezzetti. Lavorare il composto fino a riduro in briciole, poi aggiun-

per chi soffre di diabete. I carboidrati complessi infatti devono essere scomposti in zuccheri semplici prima di essere assorbiti, il che significa che entrano in circolazione in maniera graduale, contribuendo a una maggiore stabilità della glicemia. Non da ultimo, è bene sapere che impacchi con fette di patate sono utili nei casi di ustioni leggere e la fecola può essere utilizzata per idratare la pelle secca. Infine, contribuiscono a dare un forte senso di sazietà e perciò aiutano a controllare la fame e a perdere peso corporeo. Giorgia Lagosti

gere lo zucchero e le uova. Quando l’impasto sarà liscio e compatto fare una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciare in frigorifero almeno per 60 minuti. Lavare le prugne, tagliarle a quarti e togliere il nocciolo. Preparazione del ripieno: mescolare gli amaretti con lo zucchero, le mandorle, il cacao amaro. Assemblaggio: procurarsi una tortiera rotonda sganciabile da 22 cm. Prendere la pasta, con 2/3 foderare la tortiera e i bordi, lasciando che la pasta ricada oltre il bordo. Sul fondo mettere gli spicchi di prugne uno accanto all’altro senza lasciare spazi vuoti, cospargere con il ripieno. Stendere la pasta rimanente in un disco della grandezza della tortiera e ricoprite il ripieno ripiegando la pasta in eccesso per sigillare bene i bordi. Bucherellare la superficie, infornare a forno caldo (180 gradi) per circa 45 minuti. togliere dal forno, spolverare con zucchero semolato. Trasferire la torta sul piatto di portata e servire tiepida o fredda. Per i momenti più freschi si può accompagnare con una salsa al cioccolato o con zabaione.

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I / SPECIALE Festa Nazionale dell’Unità 2019 UN DIARIO RAVENNA&DINTORNI 29 agosto - 4 settembre 2019

23 agosto

«Questo è il tempo del coraggio» La festa nazionale Pd di nuovo Ravenna Per il secondo anno consecutivo la città dei mosaici ospita l’importante manifestazione che apre nel mezzo di una crisi di governo. Gli appelli all’unità del partito in un momento così cruciale «Con spirito positivo e propositivo». Potrebbe essere queDa sinistra: Stefano Vaccari, Alessandro Barattoni, Ouidad sto il leit motiv di questa seconda festa nazionale dell'Unità Bakkali, Paolo Calvano e Michele de Pascale a Ravenna, a sentire le parole del segretario Alessandro Barattoni che venerdì 23 agosto ha aperto la kermesse. Il ritorno della manifestazione in città è innanzitutto un onore e un riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto dalla federazione ravennate lo scorso anno e impone anche raffronti rispetto a quanto è cambiato fuori e dentro il Pd negli ultimi dodici mesi. Ma il segretario provinciale sceglie nel suo discorso di puntare soprattutto su contenuti e valori, sulle fondamenta della comunità democratica, su «il senso dello stare insieme», la «solidarietà come base della convivenza». Un discorso carico di speranza contro la rabbia dilagante, l'eredità peggiore del governo gialloverde,dice Barattoni, che vuole una festa che come lo scorso anno possa rappresentare anche uno stimolo e un esempio per i dirigenti del partito e la rappresentazione che un'Italia migliore è possibile: «Tra i nostri stand tutti i militanti sono rispettati, al pari dei dirigenti. Qui troverete persone che dicono “per favore” e “grazie”». E il ringraziamento ai volontari non è certo di maniera, perché senza di loro nulla di tutto questo, un’occasione anche per la città oltreché per il Pd, sarebbe possibile. E a questo proposito vanno citate le parole del responsabile nazionale del partito, presente all'inaugurazione, che ha voluto ringraziare in particolare Alfeo Zanelli, organizzatore della festa, «sulle cui solide spalle ha potuto fare affidamento il Pd». È il senatore Stefano Vaccari, responsabile nazionale dell'organizzazione, (assente l'annunciata Paola De Micheli, impegnata in quelle ore frenetiche a Roma) ad aggiornare la platea sulla trattativa in corso con il Movimento 5 Stelle al quale dal Pd viene chiesta innanzitutto chiarezza rispetto ai rapporti con la Lega. Vaccari, soprattutto, definisce "fuffa" tutte le polemiche intorno alle presunte divisioni del Pd, a contare, ribadisce, è il voto della Direzione nazionale che è stato unanime. E rassicura anche sul fatto che la trattativa va fatta con una sola voce e la voce è quella del segretario. Parole che giungono dopo quelle del sindaco Michele De Pascale che aveva chiesto ai dirigenti Pd «meno tweet e lasciar parlare il segretario». «Se qualcuno ha una buona idea, si rivolga agli organi del partito piuttosto che andare a parlare con la stampa» ha rincarato De Pascale che ha ricordato in quale clima la festa si era aperta lo scorso anno. «Uscivamo da una terribile batosta elettorale, il congresso Pd che sembrava non arrivare mai, era il momento della ripartenza. E credo che la Festa sia stata utile a mostrare come la nostra comunità venga prima di ogni screzio o ambizione personale. Sono convinto che anche quest'anno la Festa possa lanciare un messaggio forte a tutti i dirigenti: qualsiasi decisione verrà presa ora a Roma, se compiuta con dignità, avrà il largo sostegno di tutti». E intanto ad avere sicuramente largo sostegno tra le fila Pd è la ricandidatura di Stefano Bonaccini alle imminenti elezioni regionali. Sul palco Ouidad Bakkali, da poco vicesegretaria del Pd regionale, lancia un messaggio di speranza, in particolare sintonia con quello di Barattoni, sottolineando il buon lavoro svolto dagli amministratori locali (in effetti premiati alle ultime amministrative al di là di ogni previsione). Paolo Calvano, segretario regionale del partito, ribadendo un forte appello all'unità così come è sempre stato perseguito in consiglio regionale, rivendica appunto l'ottimo lavoro svolto da Bonaccini e l'invito al Pd ad ascoltare chi, anche in Emilia Romagna, è rimasto indietro sul lavoro, nei servizi ricevuti dalla sanità, nella formazione. Insomma, per non perdere la Regione non basta dire che tutto va bene, anche se l'Emilia Romagna è una dei territori con le migliori performance economiche e sociali d'Italia se non d'Europa. Insomma, che si parli di Roma o Bologna, di governo o opposizione, ha sicuramente ragione il segretario Barattoni quando dice, «Questo è il momento del coraggio, questo è il nostro momento».

LA CARICA DEI 1000 VOLONTARI Come sempre la festa dell’Unità è resa possibile innanzitutto dal lavoro volontario di oltre mille persone che per diciotto giorni cucinano, servono, puliscono, stanno alle casse, alla tombola, agli ingressi accogliendo le migliaia di persone che ogni sera affluiscono tra i viali della festa.


Festa Nazionale dell’Unità 2019 UN DIARIO SPECIALE / II 29 agosto - 4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

25 agosto

L’ambiente? Architrave del nuovo programma dei democratici Braga, Fina, Gazzolo e Zanchini a confronto sui cambiamenti climatici e sulle prospettive possibili per la transizione energetica «Non uno dei temi, ma il tema, l'architrave della nostra proposta politica». Questo vuole essere l'ambiente nel presente e nel futuro del Pd, come ha spiegato la deputata e responsabile del tema nella segreteria nazionale Chiara Braga, durante il primo dibattito di una festa nazionale dell'Unità che non a caso, nello slogan, auspica un'Italia «verde, giusta e competitiva». Una vera e propria rivoluzione è quella che ha raccontato Braga, intervistata da Gianni Todini di SkyNews insieme a Michele Fina, presidente di TES - Transizione Ecologica Solidale, Paola Gazzolo, assessore all'Ambiente dell'Emilia-Romagna e il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini. Una rivoluzione, si diceva, che deve mettere in discussione il modello di sviluppo non più sostenibile che conosciamo oggi e passare attraverso politiche attive e mirate. Non a caso il Pd ha elaborato un piano da 50 miliardi di investimenti che riguardano moltissime voci, dalla gestione dei rifiuti all’utilizzo della materie prime, fino alla tutela del territorio ma che prendono in considerazione anche l'aspetto fiscale che dovrà premiare chi investe nel green e dissuadere invece chi è responsabile di un impatto ambientale che crea costi per tutti. «Una sfida totalmente nuova» le fa eco Fina, da poco anche segretario regionale del Pd abruzzese, che spiega come questo tema debba essere al centro anche di una «contronarrazione» sul tema dei migranti, perché tra le grandi cause dei fenomeni migratori ci sono appunti le catastrofi ambientali. E ancora più vasto è l'orizzonte disegnato da Zanchini che parla della possibilità per l'Italia di rivoluzionare il proprio approvvigionamento energetico nel giro di dieci anni, grazie anche alle indicazioni e ai fondi che

arriveranno dall'Europa, e nel giro di trent'anni di essere un paese che non dipende più dal petrolio. «Questo innescherebbe un cambiamento profondo anche nelle zone che ci circondano, penso all'Africa e al Medioriente, dove abbiamo i paesi con il petrolio, con i regimi antidemocratici che sappiamo, e quelli invece senza, dove le persone soffrono. Potremmo cambiare i destini del pianeta». Due le cose da fare subito, secondo Legambiente: avviare concretamente la transazione energetica attra-

Legambiente: «Il passaggio totale verso le energie rinnovabili in Italia è praticabile nel giro di pochi decenni e potrebbe cambiare i destini dell’intero pianeta» verso una serie di misure sul territorio e chiudere il ciclo dei rifiuti come materia secondaria. Il tutto evitando che la rivoluzione green venga pagata dai territori e non sia solo una cosa per ricchi. Da qui la necessità di politiche pubbliche con alcuni buoni modelli già presenti: uno è sicuramente Milano, l'altro è l'Emilia Romagna. Ed è infatti lunghissimo l'elenco delle misure prese dalla Regione su questo fronte, ha ricordato Gaz-

zolo: dagli interventi nelle città, alla mobilità pubblica, al consumo zero di suolo, al piano per i rifiuti, ai consumi verdi delle Pa, alle colonnine per la ricarica delle auto elettriche, alle rigenerazioni urbane fino ai progetti di rimboschimenti in una terra che soffre dell'inquinamento prodotto da altri per la posizione e le caratteristiche morfologiche e l'alta urbanizzazione. «Ma non può essere l'Emilia Romagna da sola a fare tutto questo, servono politiche nazionali e internazionali». Ecco perché tutti i presenti sembrano, forse più di altri, auspicare la nascita del nuovo governo Movimento 5 Stelle e Pd, perché di certo l’ambiente potrebbe essere il collante più forte e davvero potrebbero essere promosse politiche importanti in tal senso. È Fina a spiegare come addirittura questo momento appare l'ideale per un'intesa “green”: «Dopo un anno di governo il Movimento 5 Stelle si è reso conto di cosa significa governare davvero e ha abbandonato ingenuità e slogan da campagna elettorale, e in questo anno anche il Pd è cambiato, con un congresso che ha portato a una segreteria che ha messo l'ambiente al centro del proprio agire aprendosi a tutte le realtà che sui territori se ne occupano». E per qualche minuto, almeno qui, sembra che il tempo rimasto sia poco, ma non sia ancora troppo tardi per sostenere gli obiettivi di un mondo più verde e più giusto. L'invito che arriva da Braga e dal Pd intanto è firmare la petizione per la dichiarazione di emergenza climatica da parte del Parlamento (già votata, per esempio, dal consiglio regionale dell'Emilia Romagna e da molti comuni, tra cui Ravenna) e a una mobilitazione collettiva per l'Amazzonia che brucia nel Brasile del sovranista Bolsonaro.


III/ SPECIALE Festa Nazionale dell’Unità 2019 UN DIARIO RAVENNA&DINTORNI 29 agosto - 4 settembre 2019

25 agosto

SPETTACOLO

Regioni, c’è autonomia e autonomia: la proposta dell’Emilia-Romagna all’insegna di efficienza e solidarietà Il presidente Bonaccini, sul palco con De Luca e Rossi, chiarisce le differenze tra Lega e Pd sul tema Tema divisivo per definizione, che ha visto questi anni il presidente della Regione Emilia-Romagna del Pd associato ai governatori leghisti di Lombardia e Veneto, l'autonomia regionale è stata al centro di un acceso incontro alla festa dell'Unità nazionale con Stefano Bonaccini e i colleghi della Campania e della Toscana, Vincenzo De Luca ed Enrico Rossi, domenica 25 agosto. Ma come, la domanda ovviamente è, il Pd insieme alla Lega può rischiare di dividere l'Italia? Bonaccini ha quindi spiegato l'iter e le peculiarità che vede l'Emilia-Romagna in una situazione ben diversa da quella delle Regioni a trazione leghista. «Noi non chiediamo affatto che i nove decimi della fiscalità restino alla regione, questa sarebbe secessione – ha spiegato il presidente, nonché candidato Pd alle prossime imminenti elezioni – la nostra proposta non costa un euro in più allo Stato e non toglie un euro. Ciò che noi chiediamo è la possibilità di decidere in termini qualitativi sulla spesa per alcune materie specifiche e non certo su tutte. Per esempio alle ReStefano Bonaccini gioni non può essere lasciata la competenza sull'energia. Per quanto riguarda la scuola, non vogliamo professori assunti da noi, la scuola in Italia è una e tale deve restare, vorremmo solo intervenire per evitare che ogni anno tante cattedre restino senza assegnazione definitiva per diversi mesi dopo l'inizio della scuola e poter programmare gli interventi sull’edilizia scolastica». La proposta dell'Emilia Romagna come noto non nacque con un referendum, a differenza che altrove. «Perché spendere venti milioni per chiedere alle persone “Vuoi più autonomia?” che è un po' come chiedere “Vuoi bene alla mamma?” – dice ancora Bonaccini – la nostra proposta fu votata in consiglio regionale da tutta la maggioranza di centrosinistra e fu concordata e condivisa con tutte le parti sociali, dagli imprenditori ai sindacati alle università. Il referendum semmai potrebbe servire alla fine del percorso». Un percorso però fermo a quella firma del 28 febbraio 2017 con il governo Gentiloni. «Salvini disse che nel giro di quindici giorni al governo l'avrebbe realizzata e invece in questi 14 mesi non è successo nulla. Salvini su questo ha fallito». E ora? Bonaccini difende la proposta dell'Emilia Romagna, riconoscendo naturalmente che possa essere corretta e migliorata, e conta su una condivisione larga del Pd e sul fatto che venga discussa in Parlamento (il cui voto è comunque indispensabile alla sua realizzazione). Curiosamente, tra i suoi interlocutori, il maggior scetticismo arriva da Enrico Rossi, alla guida della Toscana, che ribadisce che il messaggio può essere frainteso e che sarebbe bene, come indica del resto anche Bonaccini, che siano innanzitutto definiti i livelli minimi assistenziali per tutti i cittadini italiani in materia di santià e che sia il Parlamento in primis a occuparsene con una proposta a cui poi le regioni possano agganciarsi. Più laico e favorevole appare invece lo scoppiettante De Luca che a sua volta propone un'autonomia per la Campania. «Un'iniziativa la nostra – ha rivendicato – che è nata anche perché di un tema che riguarda tutta l'Italia stavano discutendo solo tre persone. È stato grazie a noi che anche il Movimento 5 Stelle si è occupato del tema, visto che per oltre un anno su questo aveva taciuto». Ma prima dal presidente della Campania arriva un monito: «L’Emilia-Romagna è una trincea, non si possono perdere le prossime elezioni. Tutti dobbiamo dare una mano. Se avete bisogno che venga ad attaccare manifesti, fatemelo pure sapere».

Da Paola Turci (in alto) a Cevoli (a sinistra), dal folk a Piotta (a destra), tutto esaurito al palco centrale nelle prime serate di festa per gli spettacoli. E tutto esuarito anche per i viali per il primo lunedì con i burattini di Massimiliano Venturi (in basso).


Festa Nazionale dell’Unità 2019 UN DIARIO SPECIALE / IV 29 agosto - 4 settembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

25 agosto A sinistra Ilaria Cucchi. A destra un’immagine dal film Sulla mia pelle: Alessandro Borghi impersona Stefano Cucchi

CAROFIGLIO, GIANNINI E LA GENTILEZZA COME CATEGORIA DELLA POLITICA Tutto esaurito per l’incontro con lo scrittore e il giornalista intorno ai temi dell’attualità

26 agosto

«Così Stefano non è più solo» Il lungo applauso per Ilaria Cucchi Una serata intensa e importante sul palco della Festa dell’Unità con anche Riccardo De Vito e l’avvocato Fabio Anselmo Quello di lunedì 26 agosto resterà sicuramente uno dei momenti più intensi di questa edizione della festa nazionale dell’Unità del Pd e forse non solo. Uno scrosciante, infinito, applauso di una platea piena in piedi, ha ringraziato Ilaria Cucchi, ospite a Ravenna per introdurre, insieme al legale della famiglia Fabio Anselmo e a Riccardo De Vito di Magistratura Democratica, la visione del film Sulla mia pelle che ripercorre la vicenda tristemente nota del fratello Stefano, massacrato di botte in una caserma dei carabinieri dopo essere stato trovato in possesso di hashish e due grammi di cocaina. Una storia non solo di violenza esercitata da membri delle forze dell’ordine che dovrebbero tutelare i cittadini, ma anche di omissioni, depistaggi, cecità istituzionale durati sei anni. Sei anni in cui, ha raccontato Ilaria Cucchi, la sua famiglia ci ha rimesso in salute, denaro, equilibrio per portare avanti una battaglia dolorosa e faticosa e che però ora, dopo dieci anni, ha finalmente portato alla verità, ma non ancora alla giustizia (dopo l’assoluzione al primo processo è ora in corso un Cucchi bis il cui pronunciamento dovrebbe arrivare a novembre e si è aperto anche un Cucchi ter). Un film lontano da tentazioni retoriche e sentimentali, asciutto ed essenziale che, dice Ilaria, «è servito moltissimo ad avvicinare le persone a tenere alta l’attenzione». Ma il primo merito ovviamente va a lei, che negli ultimi dieci anni ha dedicato la propria vita a questa causa combattendo anche, racconta, e

anzi innanzitutto contro il pregiudizio. «Ho partecipato a centinaia di udienze dove a essere processata era la vittima, quell’idea del “se l’é cercata” così dura da sconfiggere». Durissime le parole di De Vito che spiega come ogni violenza commessa da chi è chiamato a proteggere la democrazia e il diritto dai soprusi è uno scivolamento verso il totalitarismo. Eccola dunque l’importanza della battaglia per Stefano Cucchi che va molto oltre il singolo caso e riguarda tutti, riguarda l’essenza stessa dello Stato di diritto. E non si può che essere felici di sentire Ilaria rispondere all’ultima domanda del bravissimo Cristiano Bucchi sul suo futuro: «Credo che continuerò a lottare, a strumentalizzare mio fratello, come molti mi hanno accusato di fare, per tutti gli altri Stefano Cucchi che magari non hanno una famiglia che può o che vuole affrontare il sacrificio che abbiamo fatto noi in questi anni». E una precisazione sempre utile: non è mai stata una battaglia pro o contro le forze dell’ordine, ma contro i singoli individui che hanno compiuto il più terribili dei crimini. Una battaglia anzi a salvaguardia di tutti gli uomini in divisa che ogni giorno svolgono un lavoro tanto importante per i cittadini tutti. Di nuovo applausi in piedi e tante mani da stringere per questa “donna comune” diventata suo malgrado paladina di un diritto fondamentale che ringrazia la platea «Stefano è morto solo, ma ora non è più solo», ripete. Ma qui da ringraziare c’è davvero solo la famiglia Cucchi.

La gentilezza come categoria della politica è il riconoscimento dell'altro, il confronto che non ha bisogno di distruggere l'avversario. Come sempre Gianrico Carofiglio, davanti a una platea degna di una rock star, è riuscito a innalzare il livello del linguaggio e con esso del pensiero politico restituendo innanzitutto quella nobiltà troppo spesso perduta che dovrebbe caratterizzare l'azione politica, arte del possibile che si occupa di risolvere i problemi della gente. In una conversazione interrotta da molti applausi con il giornalista Massimo Giannini, Carofiglio non ha lesinato attacchi al “Ministro della propaganda” denunciando con forza il pericolo di un sistema che per esistere e unire i sostenitori ha bisogno di inventare nemici, quasi sempre i più deboli, che nemici non sono. Il magistrato, scrittore, intellettuale ed senatore Pd ha suggerito come in una fase di trattativa sia necessario non porre paletti e aut aut che potrebbero diventare elementi insormontabili ma piuttosto cercare, se vi sono, gli elementi che accomunano. E ha salutato la platea raccontando una storia, migliore di qualsiasi favola della buona notte. È quella che chiude il suo libro Con i piedi nel fango e che racconta come un consulente di “Save the Children” riuscì a salvare 50mila bambini dalla denutrizione in Vietnam: «Non andò a cercare le cause del problema, ma le soluzioni che già c'erano in quel sistema. Perché alcuni bambini nei villaggi, a parità di condizioni sociali, non erano denutriti? Scoprì che quelle madri avevano accorgimenti che le altre non conoscevano e fece sì che le prime istruissero le seconde, attraverso un meccanismo di contagio positivo». Un modello per la politica sempre, e più che mai in questo periodo. Che abbia ragione Giannini quando, scherzando, dice che il suo candidato per guidare il paese è proprio Gianrico Carofiglio?


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RAVENNA&DINTORNI 29 agosto - 4 settembre 2019

AFFITTI

CONTRIBUTI PER GLI INQUILINI “MOROSI INCOLPEVOLI”: APPROVATI DALLA GIUNTA COMUNALE I CRITERI E LE MODALITÀ DI GESTIONE DEL BANDO PUBBLICO La giunta comunale di Ravenna, su proposta dell’assessora alla Casa e ai Servizi sociali Valentina Morigi, ha approvato i criteri per l’individuazione dei beneficiari e la definizione delle modalità di gestione del bando pubblico per l’erogazione del Fondo regionale destinato agli inquilini “morosi incolpevoli”. Per morosità incolpevole, si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell’affitto per la perdita del lavoro o per la consistente riduzione del reddito familiare. Per questa ragione, la legge individua alcune cause come il licenziamento, la cassa integrazione, la riduzione dell’orario di lavoro, la malattia grave, l’infortunio e il decesso di un familiare, il mancato rinnovo di contratti a termine o di lavori atipici, la cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente. Per poter beneficiare del contributo servono questi requisiti: cittadinanza italiana o di un Paese dell'Ue; i cittadini extra Ue devono possedere un regolare titolo di soggiorno (nel caso sia scaduto sono ammessi qualora sia stata fatta domanda di rinnovo); presenza di un atto di intimazione di sfratto per morosità incolpevole con richiesta di convalida oppure di un provvedimento esecutivo di rilascio per morosità oppure essere stato sfrattato oppure nuovo contratto di locazione da sottoscrivere a canone concordato. Possono accedere al beneficio anche gli assegnatari di alloggio di proprietà comunale destinatari di un provvedimento di sfratto in corso; titolarità di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato e residenza nell'alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno; non essere titolare (requisito richiesto a tutti i componenti del nucleo familiare) di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio ad uso abitativo sito nella Provincia di Ravenna, di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare; reddito Ise non superiore a 35mila euro, o valore Iee non superiore a 26.000 euro (derivante da regolare attività lavorativa). Tra i criteri preferenziali la presenza di minori, di persone ultrasettantenni, di persone con invalidità accertata per almeno il 74%, di persone in carico ai servizi sociali o Ausl. Il tetto massimo di contributo concedibile per sanare la morosità incolpevole accertata che non può superare l’importo di 8 mila euro. Le domande, che possono essere presentate fino al 31 dicembre 2019, devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune e presentate personalmente, o da un suo delegato, negli orari di apertura al pubblico allo Sportello unico polifunzionale di Ravenna , in viale Berlinguer 68 o nelle sedi degli uffici decentrati. Per informazioni tel. 0544 482654 - 482598.

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RAVENNA&DINTORNI 29 agosto - 4 settembre 2019

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Assicurazioni contro i guasti degli impianti domestici: leggere attentamente la clausole... L’edificio in cui abitiamo ha necessità di cure continue che spesso ci assumiamo personalmente o con l’aiuto di artigiani specializzati. Talora però i guasti negli impianti che ci consentono una vita confortevole sono piuttosto gravi e soprattutto costosi. A questi inconvenienti sopperiscono le assicurazioni in varie forme e con contratti che si ripetono anno per anno con una spesa che dovrebbe dare sicurezza in caso di necessità. I contratti per l’abitazione sono piuttosto complessi e riguardano diverse voci che vanno valutate con attenzione prima di procedere a firme impegnative per evitare brutte sorprese. Un nostro associato circa dieci anni fa ha stipulato un contratto assicurativo per una propria abitazione indipendente piuttosto grande e circondata da un giardino ampio; la spesa era di oltre mille euro annuali con la promessa che la tutela dell’associato comprendeva tutti i sinistri non imputabili per dolo o colpa grave da parte dell’assicurato. Così il nostro associato era assai tranquillo quando, dopo dieci anni dalla stipula del contratto sempre rinnovato, si è trovato la casa allagata per la rottura di un tubo dell’acqua calda che rendeva necessarie la spaccatura del muro e la sostituzione delle parti rotte. Così pure lo tranquillizzava il perito intervenuto, che redigeva un rapporto sul danno e la inoltrava all’Assicurazione, promettendo un risarcimento immediato. A questo punto arrivava una brutta sorpresa in quanto l’Assicurazione con una lettera negava il risarcimento con la motivazione che una clausola del contratto escludeva un possibile surriscaldamento della caldaia dal risarcimento del sinistro. L’Associazione Consumatori CODICI riteneva che la causa del danno fosse dovuta ad una progressiva usura dell’impianto compresa nell’assicurazione e non ad un non provato surriscaldamento e suggeriva una tutela dei diritti anche per via legale. Coglie anche l’occasione di suggerire a tutti i consumatori che stipulano contratti assicurativi di leggere attentamente tutte le clausole del contratto, specialmente quelle eccessivamente onerose per l’assicurato ( sono necessarie due firme sul contratto perché siano valide ), ponendo attenzione ad esclusioni che possano portare a spiacevoli sorprese.

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